The dreams of the nightmares
*** Capitolo 2 ***
Lo guardo mentre, seduto sulla panchina, guarda distrattamente la strada.
E' quasi mezz'ora che non si muove da lì, ed è mezz'ora che lo osservo... in fondo sono un vampiro, non ho bisogno di grandi distrazioni.
Una parte della mia testa si chiede, ormai da molto, cosa ci fa qui, ma la parte più masochista spera che non si muova di un singolo passo.
Dovrei cercare di scappare da lui... in fondo non lo amo più...
E' verissimo... l'amore che c'era un tempo, adesso è scomparso del tutto, ma non posso negare di essere abbastanza incuriosita da lui.
Mi torna alla mente quello strano segno nell'occhio... voglio capirci qualcosa...
Proprio questa mattina mi ha chiamato mia madre... lei non sa nulla del mio cambiamento perché non ci siamo più viste, ma ha notato sin da subito il mio cambiamento morale.
<< Il disprezzo per te stessa e quello che sei, si può toccare da quanto è reale e tangibile... >>
Aveva detto Victoria.
Ma davvero non potevo fare altro che odiarmi senza ottenere altro nella mia – ormai mi ero rassegnata – eternità?
In quelle situazioni – dove la pioggia batte sulla finestra e passo ore a guardare la strada desertica – sento davvero tanto la mancanza del mio cuore che batte... come se i battiti possano consolarmi e farmi compagnia come nessuno.
In quell'istante riesco a vedere il mio riflesso sul vetro.
Gli occhi dorati, contornati da folte ciglia nere, guardano inespressivi di fronte a se... la bocca, con le sue labbra piene, è distesa... la pelle di porcellana brilla sotto la fioca luce del sole.
Ho passato notti intere a cercare di capire perché mi detestassi tanto, ma non riuscivo a vedere qualcosa di positivo in quel volto bellissimo e di ghiaccio che ormai non sento più mio.
<< Non pretendo di capire a cosa pensi... >> sospiro continuando a guardare il mio fioco riflesso.
<< Non penso a nulla... è questo il problema... >> rispondo con voce piatta.
<< Cosa alquanto difficile per un vampiro... >> la sento sorridere ma non muovo nemmeno un muscolo.
<< Domani arriva James... >> continua disinvolta.
James è il compagno vampiro di Victoria... lui non vive con noi e, quelle rare volte che è venuto, hanno cercato di non esagerare per non farmi soffrire.
Certe volte avrei voluto andarmene per lasciarli un po' soli o perlomeno dirgli di non preoccuparsi... ma non ci riuscivo... la mia esistenza era senza basi, senza qualcosa di stabile su cui appoggiarsi e lo è ancora.
<< Ti va se andiamo a caccia? >> mi chiede ad un tratto.
<< C'è il sole, non posso uscire... perciò va bene... >> non mi riconosco più.
Quella che parla non sono più io, la Bella solare e piena di vita che c'era una volta, ma un'estranea fredda e senza sentimenti che si è impossessata della mia vita senza chiedere il permesso.
Quando mi sporgo di nuovo, Edward non c'è più e al suo posto un bambino.
Immediatamente, con i colori di una cartolina sgualcita, mi torna alla mente il momento in cui ho scoperto di aspettare mio figlio.
Ricordo bene il viso solare del medico mentre mi porgeva le risposte... ricordo la frase “lei è incinta”.
Ero rimasta leggermente scossa all'inizio, ma poi ero stata davvero felice di quella novità.
Un bambino!! L'avevo sempre sognato... bambino significava famiglia... anche se, evidentemente, Edward non era lì con me...
L'avevo subito sentito mio, avevo subito iniziato a fantasticare sul suo nome, sul suo aspetto... avevo iniziato a perdermi ogni volta che vedevo un negozio per bambini...
Avevo anche deciso – una volta scoperto il sesso del mio piccolo ometto – che l'avrei chiamato Ben...
Benjamin...
Adesso il mio corpo è immutabile, non può cambiare... non potrò mai più essere madre... non potrò mai...
La cosa più dolorosa non era stata la perdita della mia vita, ma la perdita di mio figlio... era la cosa più bella che mi fosse capitata.
<< E' inutile che te lo dica di nuovo... sai cosa devi fare... >>
<< Isolarmi e isolare il dolore... lo so... ma non posso fare a meno di pensarci... >>
<< Lo so... ma stare male non risolve nulla... so quanto tuo figlio ti manchi, ma perdere la tua vita non lo porterà di nuovo qui... >>
<< Ma io ho già perso la mia vita... >> ribatto.
<< Dipende da come... >>
<< No!! Non voglio viverla... non ho nulla, cosa dovrei vivere? Niente... perciò adesso andiamo... >> rispondo secca alzandomi.
Appena usciamo di casa mi butto tra gli alberi del bosco abbandonandomi completamente ai sensi.
La testa non soffre, i sensi non ti ricordano dei tuoi dolori, per cacciare non devi vedere nulla di doloroso... devi solo lasciarti andare.
Mentre caccio non penso, mentre caccio mi isolo.
Subito incrocio la scia di un cerbiatto poco più a nord e mi fiondo su per la collina... quando, improvvisamente, incrocio un altro odore.
<< Non è un animale... e non è Victoria... >> mormoro tra i denti seguendolo a capofitto come se fosse qualcosa di indispensabile.
Per la prima volta dopo tanto, sento l'impulso della scoperta, sento la mia curiosità ed io mio entusiasmo farsi avanti.
Eppure erano stati seppelliti dentro di me tanto tempo fa...
Schivo gli alberi senza pensarci nemmeno e seguo quell'odore come se fosse un punto fisso.
Cosa stai inseguendo Bella? La possibilità di una novità? Sei patetica!!
Si, può darsi... ma voglio sapere cos'è... chi è...
Ad un tratto – nell'istante preciso in cui entro in uno spiazzo – sento l'odore più intenso e forte.
Dev'essere per forza in questa radura...
<< Chi sei? >> sussurro guardandomi intorno.
Non mi aspetto una risposta, anzi, l'ho quasi detto a me stessa.
<< Lo so che sei qui... fatti vedere... >> mormoro tra i denti.
Per una volta mi sento viva... è una strana sensazione di fastidio... non sono abituata a questo sentimento...
Ho l'adrenalina nelle vene, mi scorre nel corpo come elettricità pura.
<< Io invece so chi sei... >> la voce che risponde mi fa sussultare...
Il tono non è naturale, è roco e molto “animale”... devo aver interrotto la sua caccia.
<< Allora mi sembra che non sia molto corretto da parte tua... >> azzardo.
<< Non ti serve sapere chi sono, credimi...>>
<< Cosa sei? >>
<< Un mostro... >>
<< Lo sono anch'io... >> un attimo di silenzio da parte sua.
In quei pochi attimi riesco a capire dove si trova... è a pochi metri da me, su un albero nascosto tra le foglie.
Sento uno strano impulso – piuttosto pericoloso e incosciente – che mi dice di salire lì per vederlo in volto... è strano, mi sento attratta da quella voce come le api al miele.
<< Credimi... tu sei migliore di me... >>
<< Non puoi saperlo... >> rispondo a ruota.
<< Te l'ho già detto... io so chi sei... >>
La frase invece di spaventarmi – come dovrebbe – mi incuriosisce ancora di più.
<< Non so cosa intendi... comunque piacere... sono Isabella... Bella... >> mi correggo.
<< Isabella... >> dice il mio nome con enfasi.
La sua voce è come una strana droga... più la sento e più vorrei ascoltarla.
<< Tu invece? >> mi sporgo un po' per cercare di vederlo ma lui si muove verso l'interno.
<< Non è importante il mio nome... >> sento un qualcosa di strano nella sua voce.
<< Perché non vuoi dirmelo? >>
<< Perché mi detesto... >>
<< Siamo in due... >> mormoro tra me.
<< Vuoi parlarmene? >>
Cosa?
Un lampo di lucidità spezza il mio strano “coma”.
Cosa sto facendo? Sto raccontando di me ad uno sconosciuto? Ma sono scema?
<< Io... devo andarmene... >>
Mi sono fatta prendere dal fatto che lui potesse capirmi... sono una stupida!!
<< Aspetta... >>
Lo vedo muoversi...
Ad un tratto due occhi rossi escono dalla folta chioma dell'albero.
Quegli occhi riescono a trapassarmi da parte a parte, riescono a bucarmi quella piccola parte d'anima che mi resta...
Rimango pietrificata.
Bella vattene!!! VATTENE!!!
Mi volto di scatto e comincio a correre più veloce possibile.
Corro, corro, corro...
Tantissime sensazioni mi sovrastano confondendomi la testa... sensazioni che credevo ormai sopite nel più profondo del mio cuore muto congelato.
<< Bella!! >> continuo a correre senza fermarmi.
<< Bella fermati!! Bells!!! >>
Mi fermo di scatto.
<< James? >> chiedo un po' scossa.
<< Bella... finalmente ti sei fermata... ero qui in giro con Vic quando ti ho vista correre... cos'è successo? >>
James... allora lui non mi stava seguendo.
Uno strano peso all'altezza del cuore mi soffoca.
<< Che... che... sei arrivato già? >> ho gli occhi di fuori da quanto sono stordita.
<< Si... ho avuto un problema... sai, ho salvato un ragazzo trasformandolo... volevo farvelo conoscere ma è scappato... >> solo in quel momento noto i suoi capelli disordinati più del solito.
<< Ah... >> riesco solo a dire.
<< Ma perché stavi scappando? >>
Qualcosa mi dice che il mio simpatico amico – se si può definire tale – sia proprio il neonato creato da James.
Un'altra vita spezzata...
Ecco perché sembrava che pensasse le stesse cose che pensavo anch'io.
<< Nulla... nulla... facevo una corsetta... >> dico.
Non voglio tradirlo, anche se dovrei...
Ma cosa diavolo sta succedendo?
<< Ah, bene... Vic ci aspetta a casa... >> mi incoraggia a precederlo spingendomi amorevolmente con una mano sulla schiena.
James per me è praticamente un fratello, come anche Victoria... loro sono l'unica cosa bella della mia nuova vita.
Adesso c'è quel neonato...
I suoi occhi rosso rubino mi tornano alla mente stordendomi.
Cos'ha di tanto particolare... perché mi fa questo effetto?
Eppure sarei dovuta fuggire da lui invece che conversarci...
Ma sono stata presa dalla bella e strana sensazione che mi era tanto mancata.
Per qualche minuto... per qualche minuto grazie a lui non avevo pensato a Ben... per qualche minuto non avevo pensato a Edward.
***
Ennesima giornata di sole... pare proprio che la città di Seattle ce l'abbia con me!!
James e Victoria sono usciti e non torneranno fino a domani...
La solitudine non mi fa molto effetto, non cambia molto... anche se da sola è più facile che cada in tentazioni stupide e insensate.
Edward non l'ho più visto da quel giorno sulla panchina e in un certo senso ne sono felice... sono stanca di star male.
A proposito di tentazioni... “il neonato di James” - ormai il suo nome è questo visto che il vero mi è sconosciuto – non è una tentazione da nulla...
Sono davvero tentata di andarlo a cercare... so per certo che si trova ancora nel bosco perché – viste le bellissime giornate di sole – non si sarà potuto muovere da lì.
E' passata ormai una settimana dal nostri incontro, ma io ci penso di continuo.
I suoi occhi sono stampati a fuoco nella mia memoria fotografica di vampiro.
Ho voglia di correre un po' perciò esco correndo verso il bosco.
Il sole batte forte ovunque facendo brillare la pelle porcellana del mio viso che sembra costituita da puri diamanti.
Senza nemmeno rendermene conto arrivo alla radura...
Cosa diavolo ci sto facendo qui?
Sospiro... voglio vederlo, è chiaro.
Addio buoni propositi!!
<< Speravo che saresti tornata... >> sorrido come se la sua presenza fosse qualcosa di scontato.
<< E perché mai? >> c'è un filo di ironia nella mia voce.
Mi stupisco di me stessa... da quanto tempo non sorridevo?
<< Perché sono curioso di sapere cosa ti è successo per arrivare ad odiare te stessa... >>
Dovrei fidarmi di lui?
Ma in fondo cos'ho da perdere? Semplice... nulla...
Non cambia nulla se questo neonato sa o meno di me e della mia tragica storia... non cambia nulla se avrò una persona in più a compatirmi come se fossi una martire...
<< Vuoi davvero saperla? Non è bella... >> mormoro sedendomi sul primo sasso che trovo.
Ormai è una cosa istintiva sedermi, ci sono abituata.
<< Si... voglio saperla... >> risponde sempre calmo.
<< Bhé... >> mi passo una mano tra i capelli nervosamente.
<< Sei dannatamente umana Bella... >> adesso è lui che fa l'ironico.
<< Vuoi ascoltare la mia storia Neonato? >> guardo dritto l'albero su cui è appollaiato nascosto alla mia vista.
<< Tu...? >>
<< So che ti ha creato James... ma tranquillo, non so chi sei se è questo ad importarti... >> abbasso lo sguardo.
<< Comincia... >> cambia discorso.
Piego la testa da un lato perplessa.
Mi sento stranamente bene e rilassata, in genere quando mi chiedono la mia storia non riesco ad evitare quel familiare peso allo stomaco.
<< Mi chiamavo Isabella Marie Swan... >> inizio.
<< … perché la mia non è una vita... non più... >> sorrido amaramente <<... sono nata in una piccola cittadina... Forks... e li vivevo con i miei genitori... Charlie e Reneè... >>
<< Quanti anni hai? >>
<< Avevo 19 anni... >> calco quell'avevo con enfasi eccessiva << … e tu? >>
<< 22... >> risponde secco.
<< Comunque... prima di partire per l'università di Seattle, ho rotto con il mio ragazzo... >> silenzio glaciale... lui mi ascolta attento... ne sono felice...
<< … lui mi ha tradita... o meglio... mi aveva... appena finito il liceo, sono partita per l'università appunto... >>
<< Lui come si chiama? >> mi interrompe improvvisamente.
<< Edward... >> rispondo senza poter evitare di stringere i denti in un ringhio cupo.
<< … dopo circa qualche mese dal mio trasferimento, ho scoperto di essere incinta... di Edward... >>
So che raccontare il seguito sarà ancora più difficile... non ho mai dovuto mettere a nudo i fatti... forse perché non ho mai accettato la morte di mio figlio veramente.
Porto istintivamente la mano sul ventre, come a voler cullare il bambino che ormai non c'è più.
<<... dopo un paio di mesi... tornando da una festa ho avuto un incidente con la macchina... e... >> sento gli occhi pungermi e stringo i pugni.
<< E... ? >> mi incita.
<< E ho perso il bambino... >> le mie parole sono un sussurro, ma lui mi sente ugualmente.
Lo sento sospirare pesantemente.
<< Mi dispiace Isabella... >>
<< Dispiace anche a me... per farla breve, Victoria – che mi stava curando come medico all'ospedale – quando ha visto che stavo per morire mi ha trasformata... >>
<< Vorresti che non l'avesse mai fatto, vero?! >> mi anticipa.
<< Già... avrei preferito... Victoria mi ha presa con se ed io ho continuato gli studi... >> concludo sospirando.
<< Hai mai ucciso qualcuno? >> mi chiede senza mezzi termini.
Rimango un po' spiazzata dalla sua domanda.
<< No... nessuno... >> ho paura a chiederlo ma... << … e tu? >>
<< Io si... una persona... e mi sento un mostro per questo... >> sento del rancore nella sua voce.
<< Si è fatto tardi, devo andare... >> sento subito lo sconforto ammontare dentro di me... non voglio che se ne vada!! Non adesso che ho trovato qualcuno che può capirmi!!
<< No... devi... devi raccontarmi di te... >>
<< Bella... >> mormora il mio nome usando un tono di voce dolce come il miele <<... non me ne andrò via... quando vorrai io sarò qui... quando vuoi ti racconterò di me... >>
<< Prometti? >>
<< Prometto... sarà assurdo... ma ho bisogno di te... >>
E' la prima volta che qualcuno me lo dice... la prima volta che sento questa frase pronunciata da qualcuno.
<< Anch'io ho bisogno di te... >> ammetto.
<< Lo so... sono qui a posta... >>
Mi alzo in piedi con una lentezza che – in altri momenti – mi avrebbe dato sui nervi.
<< Allora... possiamo parlarci domani? >>
<< Sono qui... >>
Sorrido.
<< E... >>
<< E ti dirò di me... ho promesso! >>
<< Bene... ciao... >>
<< Ciao Bella... >>
Mentre cammino verso casa, sento la solitudine farsi avanti per la prima volta dopo tempo...
Per la prima volta – o almeno lo sembra – sento la sua mancanza e solo un grande vuoto lo sostituisce.
Mi sembra un sogno... ho trovato qualcuno con cui parlare.
Ha ucciso qualcuno però...
Ma tutti possono sbagliare...
Ormai questo botta e risposta con la mia vocina interiore è diventato di routine... a questo pensiero sorrido... di nuovo...
E' stato l'unico a farmi sorridere finalmente... ma questo non significa sorridere alla vita...
Nonostante questo io sono intrappolata in questa scomoda eternità senza fine... è solo una notte che dura per sempre...
Una notte senza stelle né luna... una notte buia e scura...
Nonostante lui, io sono sempre una vampira immutabile, che non cambia, che non va avanti, imprigionata al momento della sua trasformazione...
Io nonostante questo non diventerò mai madre... e mio figlio non c'è comunque...
Lui? Lui mi aiuterà solo a rendere questa notte eterna più sopportabile... mi aiuterò solamente ad accendere una piccola lanterna in questo buio ceco che mi avvolge...
Bene bene!!! Eccomi con una nuova storia fresca fresca... stavo sdraiata sul letto ad ascoltare musica quando ho avuto l'idea per questa nuova trama... a voi piacciono per adesso questi due capitoli?
IO sono letteralmente euforica per quante idee mi frullano per la testa!!!
Insomma, abbiamo visto che Edward e Bella si sono lasciati, Bella odia la sua nuova esistenza e il ritorno di Ed non l'ha cambiata più di tanto... la perdita del figlio poi, la perseguita giorno e notte...
In questo secondo capitolo è entrato – oltre a James – questo nuovo e misterioso personaggio... è il neonato creato da James e che, sfuggito al suo controllo, ha incontrato Bella...
Voi che ne pensate? Voglio tante recensioni e pareri, dai!!
Intanto ringrazio chi per adesso ha aggiunto la storia in uno dei tre campi e chi l'ha recensita...
Adesso vi lascio promettendovi di aggiornare prestissimo!! Un grande bacio a tutti!! Kiss Kiss
Bella Finally Cullen
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