20 motivi per odiarti.

di _Cayn_
(/viewuser.php?uid=284235)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


Io sono Tiff. Ehm cioe Tiffany Hamison, sono una normale ragazza di 17 anni, se per normale si può definire una cretina come me che ha due migliori amici, Cher, Cher Tiler e Styles, Harry Edward Styles, che sono  peggio di me.. una è una barbona, con cui divido la casa, si, avevamo affittato una villetta appena qualche palazzo dopo quello dei miei genitori, li avevo convinti dopo svariati giorni di preghiera stile muro del pianto(?) e così avevano ceduto, noi siamo una famiglia normale dopotutto,solo che i miei sono molto impegnati.. lavorano fino a sera tardi e ci vedevamo di rado, anche quando condividevamo la stessa casa, quindi non è cambiato molto.

Poi ho un fratello di 25 anni, ma anche lui è andato via di casa e molto presto avrebbe convissuto con lui la sua ragazza, che sinceramente mi andava anche a genio.. viviamo in un quartiere abbastanza centrale di Londra, io però non sono nata lì, tutti e due i miei genitori sono di Roma e infatti mi hanno fatto nascere in quella città, quindi sono italiana, in teoria, ma mi sento inglese in tutti i sensi, ci siamo trasferiti, non so per quale oscuro motivo, infondo avevo solo tre anni e non avrei potuto capire, e sinceramente non mi è mai interessato. Anche perché per me è stato un bene arrivare in questa meravigliosa città, qui ho incontrato quei due coglioni di cui vi ho parlato prima, e tutto il resto della mia comitiva, che comprende anche Niall, Liam, Louis, quel brutto bastardo di Zayn Malik e una delle sue sgualdrinelle di turno, che in quel momento era una certa Perrie (ma ero sicura che appena lui si fosse stancato l’avrebbe lasciata e sarebbe uscita –finalmente- dalla nostra vita, per sempre) si può capire che Malik mi stia altamente sulle palle che non ho, diciamo che è uno stronzo di prima categoria.. Ammetto che Harold non sia da meno, sapete, loro sono i classici da una botta e via, i più fighi della scuola, e tutte quelle insulsità da film, infondo si, tutti i miei amici erano dei figaccioni assurdi, infatti a scuola tutte quelle bambole bionde gonfie più di un canotto ci invidiano con tutte loro stesse -cioè tette, culo, botulino e cerv.. ah no, quello non ce l’hanno- vabbè ci odiano perché siamo inseparabili, devo dire che sono fortunata ad avere amici dolci come Niall, divertenti come Louis e così teneramente impacciati come Liam, su Harry, devo dire che se si fosse comportato con me come si comporta con il resto delle ragazze, escludendo sua madre, sua sorella e Cher, lo avrei castrato all’istante, altro che migliore amico! Invece con me non  è così, mi tratta da principessa, ormai è diventato parte della famiglia, è diventato mio fratello acquisito.. Della sua bellezza e del tatto con le donne ne sa qualcosa quella ricoglionita della mia migliore amica, che pur non volendolo ammettere con tutte le sue forze,pende dalle sue labbra, dai suoi sorrisi dalle sue fossette e dai suoi occhi smeraldo.. E grazie al mio fiuto da migliore amica sono sicura che lui prova lo stesso per lei, ma non lo deve ammettere, non può rovinare la sua reputazione da donnaiolo innamorandosi.. No, non può come non può quel montato di Zayn Malik, che se ne fa una ogni giorno, e non si fa scrupoli a lasciarle sole, nel letto appena usato e abbandonarle così, inermi e senza parole, che stronzo. Insomma, con tutta sincerità dico che sono sempre stata attratta da lui, più di quella che provavo per un semplice bel ragazzo.. Ma che stai dicendo Tiffany, svegliati! Mi stavo rincoglionendo tutto d’un tratto?! Era uno stronzo e un bel fisico non avrebbe cambiato il suo carattere.. Che deficiente che sono! Pensieri inutili su una persona inutile, ora mi sarei levata dalla mente quelle cose così insulse e mi sarei preparata per il primo giorno di scuola, dopo tre mesi di vacanza. LET ME DIE.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 1. ***


Diriiiiin driiiiin -ma che caz..chi è che rompe le palle?- lo so, la mia finezza a volte va a farsi fottere, soprattutto di mattina.
-mi devo alzare, mi devo alzare, mi devo alzare- continuai a ripetermi, per cercare di scostare il leggero lenzuolo dal mio corpo caldo, che profumava di sonno.
Avrei sicuramente dovuto svegliare Cher, quella pure se avessi il cannone non si schioderebbe dal materasso.. Infatti cominciai a scuoterle il braccio, invano. Mi spazientii, e aggiunsi una mano a quella che già la muoveva con scarsi risultati, e ci accompagnai parole poco cortesi.. Dopo circa 10 minuti, riuscii a farle aprire gli occhi. alleluia, le dissi, e lei mi fulminó con lo sguardo.. Per averla tolta dalle braccia di Morfeo. Quello sguardo sembrava turbato, possibile che non se lo fosse ricordata?
-primo giorno di scuola, ti dice niente?- non aveva capito sul serio allora, perché dopo la mia frase sembró quasi illuminarsi, e si sbrigó ad alzarsi, barcollante. Riuscimmo ad uscire di casa Circa un quarto d'ora prima dell'inizio delle lezioni, strano, eravamo in orario. Decidemmo di prendere solo uno dei nostri due mezzi quella mattina, così guidai la mia macchinetta fino a quel brutto, bruttissimo edificio.
No, non mi era mancato per niente. Sentivo già la puzza di "pubblico" nelle narici, ma per fortuna a questo si sostituirono una mescolanza di profumi maschili. Mi girai e li trovai tutti a un passo da noi, pronti a travolgerci con uno dei loro abbracci di gruppo, erano tutti, Tranne quel narciso schifoso che continuava a sbaciucchiarsi viscidamente quella scialba bionda -tinta- non come me, certo io non ero così palesemente platino, perché il MIO colore era vero, era un castano chiaro, ravvivato da riflessi biondi, che con l'estate si erano ancora più schiariti.
Dopo essermi staccata dai miei amici mi allontanai da loro quanto sarebbe bastato per squadrare quella "coppietta" e loro sentendosi osservati smisero di scambiarsi effusioni in pubblico, mi stavano venendo i conati di vomito, che schifo. Così sbottai: -avete finito questa scenetta da beautiful?-
-Gelosa Hamison?- mi disse, quel bastardo, e l'ochetta che gli stava accanto scoppió in una risatina quasi isterica.
-ma chi, io? E poi di chi, di te superstar? O della sgualdrina che ti porti a letto?- dissi, alzando la voce, forse un po' troppo, visto che tutti i fatti nostri stavano entrando nelle orecchie di tutti quei pettegoli che popolavano la mia scuola, e molto presto sarebbero andati anche di bocca in bocca.
La coppietta, ormai infelice, si allontanó da me, e venne squadrata per tutto il tragitto dalla folla che aveva assistito a tutto, fino a quando sparirono svoltando un angolo. Che avessi esagerato? Nahh!
Gli altri però non la pensavano così: -che ti è saltato in mente?- mi disse Niall, quasi preoccupato.
Gli risposi con nonchalance, quasi per prenderlo un po' per il culo:- irlandese del mio cuor, quei due mi stavano altamente dando alle palle, così li ho mandati a fa.. a quel paese- mi ripresi, o gli occhi sconvolti di tutti i miei amici si sarebbero fatti vedere.. E mi avrebbero preso per una scaricatrice di porto, così mi contenni.
Riuscii ad uscire da quella brutta situazione, e ci avvicinammo tutti alle proprie classi. Purtroppo per quel l'ora sarei dovuta stare con quei due finti sdolcinati.. Per lo più era la lezione di ginnastica e il professore ci lasciava fare quello che volevamo, e sicuramente non si sarebbero fatti scrupoli a ripetere quello schifo a cui avevo assistito pochi minuti prima.. Ma io dico, non gli si addormenta la lingua a baciarsi continuamente? Bah..
Tornai nel mondo reale e varcai la soglia della palestra, andai negli spogliatoi e tutte noi ragazze ci cambiammo per giocare a pallavolo, insomma i soliti pantaloncini blu di cotone e una maglietta con su scritto il nome e il numero. Quando uscimmo da li, come tutte le volte, parti un coro di fischi e "apprezzamenti", che schifo! Lo sport dei maschi che praticavano in palestra era il "guarda il culo alle ragazze".
le puttanelle ne erano lusingate, ma le ragazze "normali" come me si alteravano come è giusto che sia.. Quel giorno erano troppo eccitati, così decidemmo di andarci a cambiare e di rinunciare a giocare. Quando tornai fuori indovinate chi trovai appiccicati come due cozze? Si risposta esatta, Zayn Malik e Perrie Edwards.
Questa volta però lui mi guardava, non si assaporava il bacio, ma guardava me, come con aria di sfida.. Così decisi di farlo soffrire un po', presi il primo che mi capitó, e direi che non andai nemmeno tanto male. Lui era Cody, il capitano della squadra di basket, so che era un acerrimo nemico del Malik qui presente, perché ogni anno si litigavano il ruolo da capitano, così colsi l'occasione.
Era un ragazzo alto, circa 1.80, occhi azzurri, capelli castani e un bel fisico, perfetto. Così lo presi per il colletto della maglietta e me lo portai nella traiettoria nella quale Zayn ci potesse osservare per bene. I nostri occhi si incrociavano, i nasi si sfioravano, e Cody sembrava sorpreso ma compiaciuto.
Così mi disse spavaldamente:- ciao bella, come mai tutta questa confidenza, non si fa eh.. Soprattutto per una ragazza così carina-
riposi, con tono caldo:-non so, ma mi piacevi e ho preso l'iniziativa- detto questo cominciò con:- allora se è così ti va.. - bingo! -di venire alla festa con me sabato sera..?- Si, era questo il mio intento far rosicare Zayn in palestra, ma non solo, a una festa, di sabato sera, la cosa migliore.
accettai con un armonioso cenno della testa e il mio accompagnatore mi disse:- ti passò a prendere alle nove, bellezza-
Detto questo ci staccammo e ognuno riprese per la sua strada, guardavo divertita Malik, che si era staccata dalla bionda e sembrava nervoso, aveva la mascella contratta e i pugni chiusi lungo il busto e mi guardava con odio. Fra noi c'è sempre stato questo tipo di giochetti, perché io sono l'unica che non è ancora caduta ai suoi piedi, e sul suo letto. lui non lo poteva accettare e aveva cominciato a provarci spudoratamente con me, senza risultati e da un giorno all'altro si è messo a tentare di farmi "ingelosire" con una puttanella diversa al giorno.. Ma come vedete, è lui che ci sta rimettendo.
Mi avvicinai alla sua "ragazza" e le dissi:- perché non ti vai a fare un giro, bella?- sottolineai l'ultima parola per farle capire che pensavo il contrario.
Lei allibita guardo il pakistano che le parló con lo sguardo come per dirle: sbrigati ad andare. Con fare delusa si levò, finalmente, dalle palle così da farci parlare con calma e tranquillità. O almeno pensavo.
Avrei dovuto fare un po' la stronza, anche perché in confronto a tutto quello che lui faceva alle ragazze sarebbe stato niente. Perciò cominciai.
-ciao, innamorato-
-ciao, Tiffany culocheparla- che nervoso, lo attaccai al muro e sbraitai un:- cosa hai detto?-
lo ripetee, dopo una frase ero già accecata dalla rabbia.

-Senti brutto bastardo.coglione.sono.più.figo.io, la devi smettere di rompermi le palle! Tu mi fai schifo, sfrutti solo la gente, non ti affezioni e io non voglio niente di questo nella mia vita- gli sputai tutto quello che provavo in faccia. Dentro stavo morendo, mi stava veramente scocciando, avrei voluto far scendere copiosamente le lacrime di rabbia sul mio volto, rigandolo, ma ero troppo orgogliosa, e quel puttaniere non ne avrebbe meritata nemmeno mezza, così mi feci vedere incazzata quanto basta, ma con quel pizzico di ironia, per prenderlo in giro.
-Un giorno sarai mia lo stesso, Hamison, non ti faccio poi così tanto schifo come dici, ne sono sicuro- mi rispose con un sorrisetto sghembo
-La convinzione fotte la gente, caro il mio Zayn.- che pezzo di merda..
-Devi trovare 20 motivi per odiarmi, se riuscirai nell'impresa ti lascerò stare, e non mi vedrai ne sentirai più.-
-Sia ringraziato il cielo, allora mi sbrigo, affare fatto Malik.- 

Che il gioco abbia inizio.

 


Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 2. ***


Non ero mai stata così felice di sentire quel fastidiosissimo suono: la Campanella che segnava la fine dell'ultima ora di scuola.. Che sollievo! Primo giorno, passato. Entrai nel mio mezzo, quanto amavo quella macchinetta! Sarei tornata da sola quel giorno, Cher doveva uscire e sarebbe tornata dopo pranzo, e mi avrebbe aiutato a trovare il primo dei venti punti di quella "stupenda" lista.

Arrivai a casa pochi istanti dopo che la poggia aveva cominciato a scontrarsi sul vetro della mia macchina, il cielo era cupo, ma all'orizzonte si vedeva uno spiraglio di sole, che rendeva il tutto meno "pesante"; i miei pensieri -stupidi-  non so per quale motivo paragonarono il tempo al rapporto fra me e Zayn. Litigate, litigate a tutte le ore.. Ma c'era sempre un filo sottile che ci univa in qualche senso.. Quello "spiraglio" di bei momenti che riaffioravano e sovrastavano tutto quell'odio e forse era per questo che non c'era mai stata la rottura definitiva. Infondo vivevamo un rapporto strano, molto strano.

Entrai in casa, e buttai lo zaino in un angolo. Tolsi la giacca e salii le scale. Mi buttai letteralmente sul letto, con la pancia insù, fissando il soffitto della mia camera.. Ah, dovete sapere che io e lui eravamo migliori amici, si, Harry lo è diventato quando avevo chiuso i rapporti con Malik. Siamo stati amici fin da quando siamo nati, sapete quei bambini che sono destinati a fare i fidanzatini fin da piccoli, i figli degli amici di famiglia.. L'amore a prima vista, quello dove a tre anni ti abbracci e dai i bacetti sulle guance, che a quell'età sembrano baci appassionati. Siamo cresciuti insieme, avevamo il "nostro posto", la nostra casetta sull'albero; mi ricordo che si lamentava sempre quando avevo cominciato a diventare un po' più femmina, che cominciavo con il lucidalabbra, lo smalto.. Era geloso e non voleva che crescessi.. Diceva che mi mettevo troppo profumo, e che la nostra tana se ne era impregnata, però dopo un po' non ne poteva fare più a meno, come non potevamo fare più a meno l'uno dell'altra. Poi un giorno, dopo che era diventato amico di altri, dei bastardi, cominciò a non filarmi più.. Decisi di troncare quando, dopo giorni di indifferenza, arrivó la goccia che fece traboccare il vaso, mi umilió, davanti a tutta la scuola, facendomi oltretutto un male morale, oltre che fisico. Sapevo che non lo avrei più perdonato, e ora siamo arrivati a questo punto, chi se lo sarebbe mai aspettato.

 

Scossi la testa come per mandare via tutti quei ricordi e pensai che non mi potevo intenerire, non con quella specie di energumeno denominato -secondo me ingiustamente- uomo. Non ebbi il tempo di cominciare a pensare a cosa avrei potuto scrivere su quel postit rosa, che avrebbe contenuto il punto n. 1, che suonó il campanello.. Andai ad aprire, e mi trovai la mia migliore amica zuppa, forse reduce da un brutto ritorno a piedi sotto la pioggia.. Ci mise un po' per rendersi presentabile, poi mi raggiunse in camera e fece per parlare, ma la precedetti:- Perché lo odio così tanto e non mi viene nessun motivo?-
Cher fece una faccia strana.. -Il motivo per cui lo odi te lo ricordi ancora?-

Mi portai una mano sulla fronte, come segno di sbadatezza, e dubitai delle mie capacità di intendere e di volere! Come facevo ad essere così ottusa? Scrissi sul foglietto quello che vi ho raccontato prima, cioè:

1.la figuraccia che mi hai fatto fare in prima media, stronzo. 

Bene, con la mia migliore amica tutto sembrava più facile, avevo già scelto qualcosa da scrivergli, e pensai che per un giorno potesse bastare. Non so per quale strano impulso lo riempii del mio profumo, che non era cambiato da quegli anni, forse per vedere se si sarebbe ricordato.. Poi mi distrassi e pensai di passare il resto del pomeriggio in stile -Film&snaks- così la serata passó e andammo a letto.. Mi avrebbe aspettato una bella giornata.

 

Zayn's pov.

Arrivai a scuola e anche quella mattina, come di routine, mi atteggiai un po' con quelle puttanelle che popolavano l'edificio e che mi sbavavano dietro, possibile che un movimento di capelli e qualche sguardo non ci capissero più niente? Dopo questa sceneggiata, arrivai finalmente al mio armadietto, e ci trovai quella rompipalle della "mia ragazza" ma avevo deciso che oggi l'avrei dovuta lasciare, mi ero stufata di lei. Quindi non me ne preoccupai minimamente.

Quando mi avvicinai di più alla serratura dell'armadietto qualcosa mi fece mancare l'aria, mi inebrió di ricordi, bei ricordi, e mi sottrasse dal presente.. Quel profumo! Un vortice di emozioni e passato mi tornarono in mente, che bei tempi quelli.. Però purtroppo erano finiti, e quindi anche io ero cambiato.. Diciamo che mi ripresi e tornai a fare il solito sciupafemmine, così aprii la serratura con indifferenza e trovai un fogliettino rosa, lo aprii e lessi un messaggio: 1.la figuraccia che mi hai fatto fare in prima media, stronzo. 

 

Quello era sicuramente della Hamison, e anche l'oggetto di tutti quel profumo, il suo. Mi apparve un ghigno in volto, si era subito data da fare.. Che brava, allora mi odiava sul serio! 

Passarono le ore, e per sfortuna quel giorno avremmo dovuto mangiare in mensa, però un lato positivo ci sarebbe stato.. Prendere un po' per il culo Tiff.. Ehm cioè la Hamison.

Così entrai, trionfante, in mensa e tutte quelle ragazzine arrapate del primo anno che cercavano -inutilmente- un'uscita con me e con Harry, ci corsero incontro come per travolgerci, ma noi le ignorammo, anche perché venimmo interrotti da qualcosa, o qualcuno..

Tiffany entrò in tutta fretta, seguita da Cher, e si andò a buttare sulle spalle di Styles.. Tutti e due caddero a terra uno sopra l'altra e lei con tutta finezza se ne uscì con:

-Styles, togliti, o ti do i calci in culo a due a due finché non diventano dispari.-

-signor si signora- gli rispose lui, mettendosi una mano dritta sulla fronte, come il saluto dei militari.

Quando stavano insieme quei due, provavo un sentimento strano.. Forse invidia, perché tutto quello che faceva con me lo faceva con lui e mi mancava, anche se lo davo a vedere.

Mi avvicinai a Cher, avevo visto come si era irrigidita mentre quei due si trovavano in una posizione non molto  carina.. 

-Hei Tiler, non è che la tua migliore amica ti ruba il ragazzo?- me ne uscii con fare distaccato e pungente

-Vai a farti fottere Malik, lei è una VERA AMICA, non come qualcun'altro- si guardó intorno per poi posare lo sguardo su di me.

-Si, si, bla bla bla- accompagnai queste parole con dei gesti, per prenderla in giro, per poi andarmi a sedere al tavolo circolare, ormai di nostra proprietà. Scelsi il posto più lontano dalla Hamison in questione, ma quello la cui mi ci ritrovavo davanti, per poterla osservare bene.

-Che puzza che c'è qua oh..- me ne uscii, e due occhi marroni mi si piazzarono davanti, Se avesse potuto mi avrebbe affettato vivo solo con quelli..

-È il mio profumo- disse stretta fra i denti

-Cambialo tesoro, puzza di cane bagnato..- risposi ma mentii, quello era uno dei profumi più buoni che avessi mai sentito, e potete scommetterci, ne avevo sentiti tanti.

-un tempo ti piaceva- sibiló quasi delusa

Ma non mi feci intenerire e le dissi-un tempo, ma ora non più-

-buono a sapersi- avevo capito che voleva terminare il discorso. Forse avevo esagerato, non lo so ma Tiffany mi sembrava senza parole, sembrava stesse ripensando ai nostri momento da migliori amici, magari si ricordava quanto mi piaceva il suo profumo. Ma i giochi ormai erano fatti e non mi potevo tirare indietro.

 Ne seguirono minuti di silenzio, rotti dal suono stridulo di sedie che si spostano, quelle di Harry e Cher, che senza dare spiegazioni se ne andarono, lasciandoci abbastanza allibiti.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 3. ***


Cher's pov.

Dopo quelle pungenti battute fra quei due ottusi dei miei amici rimanemmo in silenzio per qualche secondo, fino a quando mi sentii quella mano tanto sfacciata ma delicata come non mai poggiarsi sul mio ginocchio, come per attirare la mia attenzione.. Mi girai turbata, ma quando lo vidi con quel sorriso incorniciato da quelle fossette così adorabili non ci vidi più, e sicuramente arrossii come una cogliona, ma lui mi aveva sempre fatto quell'effetto. Non so per quanto sarei rimasta a contemplare ogni suo minimo particolare, ognuno perfetto, ma il suo sussurro con quella voce roca mi fece svegliare dalla trance in cui mi trovavo. 

Mi mimò un:- Ti devo parlare- dopo il quale il mio cuore cominciò a battere così forte da farmi preoccupare..
Gli risposi con un piccolo cenno di consenso, così lui mi prese la mano, intrecciando le sue dita con le mie. Forse per lui fu un gesto spontaneo per farmi alzare dalla sedia della mensa, ma per me valse molto di più, la mia vista ormai era appannata e il cervello sembrava essersi spento.. E oltretutto stavo per andare in iperventilazione.
Attirammo l'attenzione dei nostri amici per il rumore delle sedie che provocammo, fecero tutti una faccia confusa, ma sinceramente in quel momento non avevo la minima intenzione di dare spiegazioni, così li lasciammo lì, e ci dirigemmo con passo veloce verso il giardino interno della scuola.
Io continuavo a non capire niente mentre lui sembrava preoccupato, si mordeva l'interno del labbro e sembrava che mi volesse dire qualcosa ma non riusciva a trovare le parole. L'incontro delle nostre mani si era -purtroppo- sciolto.
Ad un certo punto sbottai, impaziente di sapere cosa mi dovesse dire:- Styles, fra poco mi vedrai con le rughe se non ti sbrighi- di tutta risposta mi fece un accenno di sorriso per poi tornare serio, come per pensare al modo in cui si dovesse muovere.
Cominciò a camminare verso di me, facendo aderire la mia schiena al muro freddo dell'edificio, posò le sue mani -giganti- ai lati della mia testa, fece toccare le nostre fronti, i nasi, infine arrivarono le labbra. Cazzo. Sembravano fatte per muoversi insieme. Non so sotto quale forza, senza staccarmi dal bacio affondai una mano nei suoi morbidissimi ricci, l'altra era arrivata a toccarne una delle sue. Ero al settimo cielo, lo sentivo mio, finalmente, dopo tanto tempo in cui gli ero stata dietro. Sorrisi involontariamente e penso che lui se ne accorse, perché aprì gli occhi e mi guardó profondamente, quasi penetrandomi con quegli smeraldi che si ritrovava. Sentendomi osservata aprii anche i miei, molto più "normali" di un intenso marrone.. Così da poter osservare quello spettacolo che mi ritrovavo davanti, ma il momento più bello della mia vita venne interrotto: Harry si staccò bruscamente dalle mie labbra, aveva avuto un ripensamento, ne ero certa. Non era possibile che uno come lui si potesse minimamente interessare a me. 

-Non posso- mi disse, con un filo di voce, che sembrava dispiaciuta della cazzata che aveva fatto. Lo sapevo!
-Non puoi, che vuol dire? Prima mi baci, mi fai provare le sensazioni più belle del mondo, tutto rose e fiori, e poi mi dici che non puoi? Dimmi Harry, penso che un cervello tu ce l'abbia, ma con questo cervello ogni tanto ci pensi? Pensi che anche gli altri hanno dei sentimenti? Che non puoi usare le ragazze come fossero oggetti? Ti odio, ti odio Styles- gli urlai, sull'orlo di una crisi di pianto. Le lacrime sarebbero uscite da un momento all'altro, ne ero certa.
Eppure con tutto il male che mi aveva fatto provare in passato e in quel momento, non lo riuscivo ad odiare come dicevo, io lo amavo. Quell'amore che ti prende il cuore e te lo lacera in mille pezzi, che ti fa mancare il respiro, che ti fa vivere solo per il tuo amato, pur conoscendo quanto stronzo sia. Quell'amore vero, per cui staresti giorni a piangere, con il quale hai un solo desiderio, lui.

Ma nel mio caso queste sensazioni non hanno portato e non porteranno mai a niente. Ed è questa la cosa più triste.  

Si rivolse a me con un flebile:-scusa- e senza aggiungere altro se ne andò a testa bassa, io mi lasciai cadere, strusciando con la schiena sul muro, rannicchiando le gambe al petto e lasciando -finalmente- uscire le lacrime, ero distrutta, e non so come mi sarei ripresa. Harry mi aveva baciata, ma poi rifiutata, e io mi sentivo uno schifo.

 

Harry's pov.

Ma che cazzo avevo in quella testa?! Perché riuscivo solo a far stare bene le ragazze per qualche minuto, al massimo qualche ora quando ci andavo a letto? Perché finisco sempre per farmi odiare? Non so quale impulso mi ha portato a baciare quelle bellissime labbra.. Bellissime?

 Ok, sto impazzendo sul serio. Comunque non so cosa mi abbia fatto fare questo gesto folle, di solito lo faccio con quelle di cui non mi interessa niente, ma non con una mia amica! Eppure mi sono sentito strano, nervoso, insicuro per un suo rifiuto, non avevo mai provato una cosa del genere.. Con nessuna ragazza, e con lei è stato diverso, l'ho voluta, mi sono fiondato sulle sue labbra con più "amore", certo amore fraterno.. O almeno spero.

Mi sono sentito un verme quando mi ha sputato in faccia le sue parole piene d'odio, le lacrime che per orgoglio non le sono uscite, ma io le ho viste, stranamente noto tutto del suo delicato viso, gli occhi grandi, il nasino alla francese e la bocca pronunciata. Ho sentito uno strano nodo in gola dopo le sue     -giuste- accuse contro di me, e una frase mi ha colpito.."Mi fai provare le sensazioni più belle del mondo" che voleva dire? Non l'avró veramente sedotta e abbandonata? Cher non era innamorata di me, no, me ne sarei sicuramente accorto.
Ero confuso, mi sentivo un verme e avevo bisogno di pensare.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 4. ***


Tiffany's pov.

Per fortuna quella infernale giornata era finita, come aveva mai potuto non ricordarsi del mio profumo che gli piaceva tanto, come? Anche se facevo finta di niente ci ero rimasta male. E forse infondo, ma proprio cercando nelle parti più inesplorate del mio stupido cervello, quegli occhi nocciola che mi guardavano con affetto mi mancavano, il suo sguardo era ormai perennemente di sfida o pieno d'odio quando si rivolgeva verso di me.
Ma gliel'avrei fatta pagare, eccome se lo avrei fatto.. Doveva pagarla cara quel bastardo, lo avrei fatto rodere d'invidia come mai, e mi avrebbe tanto aiutato la festa del giorno successivo.
Già il fatto di avere un accompagnatore così figo e stronzo stava facendo la sua parte.. E penso che con un vestito un po' più corto e attillato del normale, un paio di tacchi e qualche mossa lo avrei fatto morire, non potevo essere sua e questo non lo riusciva a mandare giù. Come ciliegina sulla torta avevo deciso di scrivergli il mio punto 2. Solo che non lo avevo ancora trovato, e sapevo che la giornata di sarebbe incentrata su questo.
Mi svegliai con la mente già in subbuglio per i troppi pensieri, uno spiraglio di luce si affacciò fra le tende che coprivano le finestre della mia camera. Aprii il minimo indispensabile gli occhi per allargare di poco il mio campo visivo, mi alzai dal letto controvoglia e poi ebbi un lampo, Cher!
Quella cretina non si era fatta vedere per tutto il giorno e la sera non era nemmeno tornata. Per lo più non mi aveva risposto a nessun messaggio/telefonata.. L'avrei strangolata con le mie stesse mani, uccisa! Cosa aveva tanto da fare per non degnarmi nemmeno di un'avvertita? Le avrei fatto un bel discorsetto, sisi.. 

-Che cazzo ci fai qui?- esclamai, i miei pensieri vennero interrotti dalla figura della mia migliore amica addormentata sul divano completa di vestiti e scarpe, aveva la testa nascosta dai cuscini e sembrava svenuta. Non fece una minima mossa sentendo la mia voce, così mi avvicinai e mi sedetti su di un angolo del divano e cominciai a dire come una mammina preoccupata:-Chi ti ha dato l'autorizzazione di non farti sentire per così tanto tempo? Sono stata in pensiero lo sai? Poi non mi hai raccontato nemmeno cosa è successo con Styles-
a quella parola si mosse di scatto, mettendo il suo viso ad un palmo dal mio, e in quel momento la vidi in faccia. aveva gli occhi gonfi, al matita colata ed il labbro superiore spaccato, quando era nervosa se lo mordeva tanto da far uscire il sangue. Aveva pianto. -Non farmi sentire più quel nome- sibiló a denti stretti con tutto il disprezzo che aveva in corpo. 

Avevo capito, niente prima ora a scuola.. Ne sarebbe valsa la pena però. -Racconta tutto- le sussurrai con dolcezza, lei preferì le lacrime alle parole, così si buttó fra le mie braccia per sfogarsi, dopo dieci minuti buoni riuscì a raccontarmi quello per cui si disperava tanto. Il mio migliore amico era uno stronzo, e ci avrei parlato faccia a faccia per non fargli fare la fine del suo amichetto da me tanto amato..

 


Riuscii a far riprendere un po' Cher e arrivammo davanti scuola pochi minuti prima che suonasse la seconda Campanella della giornata.
Varcammo la soglia dell'entrata e fui attirata da un rumore, forse singhiozzi di qualcuno, sicuramente una ragazza, così mi feci guidare dalle mie orecchie, e mi ritrovai davanti una scena che non mi sarei immaginata mai nella mia vita. Era Perrie, la mia tanto AMATA Perrie Edwards, rannicchiata in un angolo del corridoio che piangeva affannosamente..
In quel momento me ne fregai di tutto il passato che ci aveva legato e pensai solo alla sua attuale situazione -drammatica- che mi stava tanto ricordando quella della mia migliore amica poche ore prima. Così mi avvicinai a lei è le misi una mano sui capelli, accarezzandoglieli, Perrie sobbalzó sorpresa, ma era troppo conciata male per rispondere o fare altro che rimaneva nel suo DNA. Così si limitó a seguire il movimento della mia mano, accasciandosi sul mio braccio. Oggi la prevedevo una giornata un po' complicata. 

Dopo qualche minuto di disperazione la Edwards si separò dal mio contatto, e mi rivolse uno sguardo, come dire, di riconoscenza..
Lo ricambiai con un sorriso sghembo e le parlai un po' sorpresa di me stessa: -Se ti serve qualcuno con cui sfogarti e a cui raccontare, prendimi in considerazione(:- senza il minimo indugio cominciò a parlarmi del motivo dei suoi singhiozzi, e raccontando vedevo ogni tanto qualche lacrima fare capolino dai suoi occhi cielo e rigarle la guancia, ma lei era sempre pronta ad asciugare con il lembo della maglietta.

Cominciò il suo discorso:

-Quello stronzo, Zayn, la persona migliore e peggiore allo stesso tempo che mi sia mai capitata. Come fa un ragazzo ad essere così maledettamente e perfettamente romantico qualche minuto prima e così menefreghista pochi attimi dopo? Ti tratta come una principessa, ti porta a letto per qualche giorno e poi ti lascia con un messaggio. La cosa più squallida che un uomo possa fare, se per uomo si può intendere uno come lui. Significa che non si ha le palle di dire quelle brutalità in faccia.. E questo fa di lui un codardo di prima categoria! Quanto lo odio-

In quelle parole trovai un non so che di giusto e piacevole, almeno non ero l'unica a pensarla in questo modo su di lui. Le dissi qualche parola di conforto e di comprensione, infondo non era così male come pensavo. Era intelligente, peccato che avesse provato il vero Malik sulla sua pelle.. Come si dice sempre: mai scherzare con il fuoco, che poi ci si brucia! E questo proverbio racchiudeva tutto l'insieme di cose che le erano capitate. Poverina.

Ma Malik non l'avrebbe passata liscia anche stavolta. Gli avrei fatto scontare tutto il dolore che aveva fatto provare agli altri, si. Solo a pensarci mi spuntava sul viso un ghigno malefico, anche perché avevo risolto il mio più grande problema, il continuo della lista... 



Spazio autrice:

Buonsalve bellezze, non vi ho mai scritto fino ad oggi, però volevo presentarmi! Sono Chiara, directioner da circa un anno, e questa è la mia prima ff.

Come potete intuire il mio "preferito" è Zayn.. Lo amo più di me stessa, non solo come un idolo.. Il  sentimento non è lo stesso di quello per Harry, Liam, Louis e Niall... Vabbè vi hio annoiato già troppo. Spero che la ff vi piaccia e volevo informarmi che d'ora in poi aggiornerò solo dopo minimo 4 recensioni.. Non odiatemi, è solo che vorrei capire se la storia interessa veramente a qualcuno o sono del tutto forever alone(?) 

Vabiiin, vi saluto, ciao ciao <3

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1545795