Necessito tu amor

di Vanessa4ever
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Menzogne ***
Capitolo 2: *** Il nostro impulso ci spinge a farlo ***
Capitolo 3: *** Promesse ***



Capitolo 1
*** Menzogne ***


Stò camminando felicemente per il lungo corridoio di questo collegio.Sento una voce a me molto famigliare.Ovvio che la conosco.è la sua!
XXX:ok dolcezza.
Mi nascondo dietro l'anta del mio armadietto e inizio a sbirciare.Lui gli stà attaccato come un cane in calore mentre lei non fà altro che sedurlo.
Pablo:Sol smettila!Potrebbero vederci.
Sol:chi vuoi che ci veda?Sono tutti a lezione.Ah fammi indovinare..ancora non l'hai lasciata.Quando ti deciderai a farlo?
Pablo:presto Sol.Molto presto.
Il mio cuore cessa di battere.Tutto quello che mi aveva detto due mesi fà non signicavano niente per lui.Serro le palpebre.Molte immagini mi raffiorano nella mente.sento che le lacrime spingono contro gli occhi per uscire.Tento di tutto per riccacciarle dentro ma scoppio in un pianto pieno di dolore.Maledico il giorno che ti ho incontrato!
Pablo:ora devo proprio andare.Ciao bambola!
Ah!E ha pure il coraggio di chiamarla bambola!Strano.Con me non l'ha mai fatto.
Sol:ciao orsacchiotto!
Orsacchiotto?Bleah!Credo proprio di avere urgenza al più presto di andare in bagno!
La vedo dargli un bacio sulle labbra e lui ricambiarlo.Fisso la scena con il volto ormai affogato dalle lacrime.Perchè mi hai fatto questo?Perchè mi hai ingannata?Perchè?!.
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Da quanto sono sofferente non dò nemmeno tanta importanza alla lezione.Il professore mi si avvicina e mi guarda in modo interrogativo.Che c'è di strano?Non ha mai visto una ragazza piangere per colpa di uno stronzo?
Prof Mansillia:le sucede qualcosa?
Marizza:no professore.Tutto va a meraviglia.
Prof Mansillia:se lo dice lei.
Ritorna al suo posto.Per tutta l'ora non fà altro che fissarmi.Odio che le persone si immischino nella mia vita!
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Finalmente la campanella è suonata.Non ne potevo più.Stò camminando a sguardo basso quando sbatto contro qualcuno.Lo fisso in questi occhi da traditore che si ritrova.Mi fa letteralmente schifo.
Pablo:amore mio.Che hai oggi?
Amore mio?Sbaglio o mi ha solo usata?Certo che è pure bugiardo.Mi alza con un una mano il mento e mi costringe a guardarlo negli occhi.
Marizza:lasciami.
Pablo:ma si può sapere che hai?!
Mi scanso con fare freddo dalla sua presa e punto gli occhi fissi sui suoi.
Marizza:io?Niente.Che dovrei avere.A proposito tu non mi devi dire niente?.Non so tipo della tua bella "bambolina".
Pablo:di che cosa stai parlando?Spiegati.
Marizza:di te è Sol.Potevi benissimo dirmelo prima che diventassi la cornuta del collegio non credi?
Pablo:ma io amo solo te!.Non credere alle balle che ti dicono.
Marizza:allora non ci vedo bene io?Perchè sono stati proprio i miei occhi a vedere il bellissimo spettacolo che stavate dando.Sappi che le cose che ho sentito mi han ferito profondamente.
Pablo:ma è stata solo una scomessa che ho fatto.Devi credermi.
Marizza:ci sono già cascata una volta nella tua rete.Non voglio ricaderci e poi faticare a rialzarmi.Quello che è successo oggi mi è servito a vedere che razza di persona sei.Pensavo che stare con me ti rendeva felice e invece mi ero illusa.
Pablo:Marizza io ti amo.Con te provo senzazioni che non ho mai sentito per nessun'altra.
Marizza:smettila di mentire!Te ne prego.
Pablo:ma ti stò parlando con il cuore in mano!Perchè non mi credi?
Marizza:perchè ti ho creduto già troppe volte.
Pablo:dammi un'altra possibilità.Ti prometto che non la sprecherò.
Marizza:non posso e non voglio.
Mi allontano di corsa e mi dirigo fuori.Mi siedo per terra con la schiena appoggiata al tronco dell'albero e le lacrime mi sbucano fuori come una cascata dagl'occhi.

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Capitolo 2
*** Il nostro impulso ci spinge a farlo ***


Sono ormai passati due mesi e non abbiamo nemmeno un legame per parlarci o soltanto scambiarci un semplice "ciao".Mi sento ancora al quanto sofferente per una persona.Ma che dico lui non è una persona.E' solo uno stronzo!

In questi mesi ho avuto l'appoggio di molte mie amiche.Non l'avrei mai detto..ma soppratutto avevo l'appoggio della decelebrata.Forse perchè la mia storia e la sua coincidono molto.Anche lei sta soffrendo.Ma al contrario di me è combattiva.

Ci troviamo faccia a faccia sedute sul letto con le lacrime agli occhi.Ci siamo messe a piangere come delle bambine.Roba da matti!

Marizza:sai non avrei mai creduto di dirlo.Ma stare con te mi rende al settimo cielo.

Mia:anche per me è la stessa cosa.Il mio stato amoroso è come il tuo.A parte che io non riesco a dirgli i miei sentimenti.Come faccio?

Marizza:perchè per una volta non abbandoni il tuo orgoglio e ti levi questa maschera da"super vamp"e provi ad'essere la Mia che veramente sei?

Mia:credimi.Anch'io lo vorrei.Ma proprio non ci riesco!Ogni volta che mi tocca o mi sfiora vado in escandescenza!

Marizza:fai un tentativo almeno.

Mia:hai ragione.Anche se mi costa.Ci proverò.

Marizza:Questa è la Mia che conosco!

Ci abbracciamo strette per un tempo indeterminato.Chi l'avrebbe mai detto che io e la "che difficile essere me!"saremmo diventate amiche?!

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Da lontano scorgo una coppietta mano nella mano.Ma quelli sono Mia e Manuel!

Gli corro incontro.Mi piego posando le mani sulle ginocchia.Ho l'affanno!

Mia:ciao Marz!

Il suo sorriso parte da un orecchio e và a finire nell'altro.Lo stesso vale per Manuel.Con fare da furba sfoggio uno dei miei miglior sorrisi e poggio una mano sulla spalla di entrambi.

Marizza:voi due insieme.Chi l'avrebbe mai detto!

Mia/Manuel:gia.

Rispondendo all'usiniolo e abbassando lo sguardo fisso su un punto.Nella loro voce si sente imbarazzo ma allo stesso tempo felicità.

Marizza:ahh siete fatti l'uno per l'altra.Perchè ci avete messo così tanto a capirlo?

Manuel:chiedilo alla signorina.

Mia:no.Chiedilo al quì presente scimmione!

Manuel:come mi hai chiamato?

Mia:scimmione.

Si avvicinano l'uno col contatto del corpo dell'altro.Vedo il corpo il corpo di Mia tremare.La combattente barbie per la prima volta ha paura.Gli scosta una ciocca in pratica davanti all'occhio e si inclina per arrivare alla sua altezza.

Manuel:anche se sei fatta così non riesco a smettere di pensare a te.Ti amo principessa!

Mia:a-anch'io ti amo.Dalla prima volta che ti ho visto.

Poverina gli manca quasi il respiro.Non ci crede nemmeno lei di essere vicino al ragazzo che per tutti questi 3 anni ha amato e odiato.

Manuel:la canzone che ti scrissi aveva un significato.E' quì!Proprio davanti a noi.

Mia:non capisco.

Manuel:che ogni tua carezza o tocco mi fà rabbrividire.E' proprio questo che stò provando in questo momento.

Mia:perfavore Manuel.Baciami.

Con delicatezza la prende per i fianchi.Avvicina sempre di più il suo volto e alza una mano sul lato inferiore delle sue labbra.Gli passa con curezza due volte il dito.

Manuel:questa domanda non me la devi chiedere nemmeno.

Il suo busto è ormai incollato al suo minuto corpicino.Le prende con entrambi le mani il volto e possa leggermente le sue labbra sulle sue.Osservo ogni minimo loro gesto.Le loro labbra si muovono con lentezza ma in modo passionale.Sembrano due cagnolini che han bisogno l'uno dell'altra.Che teneri!

Per non rovinare il loro momento così dolce che di sicuro non capiterà più mi allontano.Con la coda dell'occhio noto che che sono ancora impresi nel loro "lavoretto".

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Ah che teneri che erano!Chiudo la porta e mi dirigo in salotto.Mamma è seduta sul divano e sta parlando con qualcuno al telefono.

Sonia:non ti preoccupare.Quà ho tutto lo spazio per poter ospitare sia te che lui.

Ospitare?Con chi starà parlando?

Sonia:ora devo riattaccare.Ci vediamo stassera.Ciao.

Aspetto che poggia il telefono sul tavolino per poi avvicinarmi.

Marizza:spiegami chi sono costui che stassera vengono quì!

Sonia:ehm una mia amica di lavoro e suo figlio.

Marizza:per quanto tempo rimarranno?

Sonia:due o tre mesetti.

Marizza:però il figlio ha tre o quattro anni spero!

Sonia:no piccola mia.Ne ha 17.

Fantastico!Quello che mi mancava.Un ragazzo quasi adulto che mi gira per casa in boxer per tre mesi.Ma per una volta nella vita non posso essere fortunata?

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E' ormai ora di cena.Scendo le scale e mi dirigo in cucina.La mia vecchia è seduta su una sedia mentre la povera Pepa stà cucinando.

Marizza:allora?Quanto ci mettono?

Sonia:mi Ciela bella non vedi l'ora di vederlo vero?

Ma chi?Il "misterioso ragazzo di 17 anni".L'ho sempre detto che è nata con un solo neurone.E ogni giorno i miei sospetti si fanno sempre più reali.

Marizza:no.Non vedo l'ora di buttarlo fuori casa!

Sonia:eddai non dire così.Ancora non l'hai visto.

Come se mi basta vederlo per poi dire"sì è proprio bellissimo!"

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Un suono del campanello mi toglie dai miei pensieri.Ecco che arriva l'inferno!

Mi alzo dal divano e mi avvicino alla porta.Vedo Mamma uscire dalla cucina e venirmi incontro.

Sonia:apri!Che aspetti?

Sbuffo e la apro.Sfoggio un sorrisetto falso.

Marizza:benve..

Non faccio attempo a finire la frase che il sorriso di poco prima scompare.Che cavolo ci fà lui quì!?

Sonia:Marizzita qualcosa non và?

Rimango fissa a guardarlo negli occhi e lo stesso fa lui.La persona che ha di fianco mi guarda sorpresa.

Mora:quindi tu sei la figlia di Sonia.

Marizza:proprio così.Lei invece deve essere sua madre.

Rispondo con fare freddo e lo fulmino con lo sguardo.

Sonia:bhe.Che ci fate lì impalati?Forza entrate!

Sua madre entra mentre io non muovo nemmeno un muscolo per spostarmi.Non mi sento le gambe!

Mora:allora voi due?

Pablo:arrivo.

Entra e mi si avvicina facendo sfiorare la sua spalla con la mia.Un brivido mi percorre lungo la schiena.E mai possibile che quando penso che tutto vada rosa e fiori si trasformi in un incubo!?

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Non riesco a dormire.Forse perchè è riapparso lui a rovinarmi la vita.O forse perchè sono io a non averlo dimenticato.Ho bisogno di un bicchiere di latte.Sì.proprio così!

Scendo le scale e mi dirigo in cucina.Apro il frigo in cerca della bottiglietta di latte ma non la trovo.Dove cavolo è finita.Sento due mani palpeggiarmi i fianchi.Mi volto e mi perdo un momento nel suo bellissimo azzurro cielo.

Marizza:che ci fai tu quì?

Pablo:sono venuto con mia madre.Non ti ricordi?

Mi stacco dalla sua presa e lo fisso negli occhi.

Marizza:chiariamo una cosa.Anche se per tre mesi dobbiamo condividere questa casa.Evita il più possibile di parlarmi e guardarmi.Chiaro?

Pablo:prima però concedimi di fare un'ultima cosa.

Marizza:che cosa?

Pablo:darti un ultimo bacio.

Marizza:tu sei proprio matto se pensi che dopo tutto quello che mi hai fatto io ti baci!

Pablo:anche se tu non vuoi io lo farò.

Mi prende il viso trà le mani.I nostri nasi si sfiorano e un brivido mi percorre tutto il corpo gelandomi il sangue che trapassa nelle vene.Si avvicina con disinvoltura alle mie labbra e me le sfiora con le sue a ogni parola che pronuncia.

Pablo:non mi ero sbagliato.Tu mi ami ancora.Ricominciamo tutto da capo.Te ne prego.Non posso vivere senza la tua essenza.

Marizza:no.

Pablo:però perchè?Guardami.Sono quì!Come vedi non me ne fregava niente di quella.Io amo solo te!

Marizza:tu non capisci.Da quando mi hai tradito non riesco più a fidarmi di te.

Pablo:quante volte ti devo ripetere che è stata una scomessa?!

Marizza:però il bacio ti è piaciuto.Non è così?

Pablo:bhe può darsi.Ma non ho provato quella scossa che sento quando stò con te.Solo tu eri l'unica che mi drogava ogni volta che mi baciavi.

Marizza:come faccio a crederti?

Mi posa una mano sul cuore e mi fissa dolcemente negli occhi.

Pablo:ascolta il tuo cuore.Sono sicura che lui ti darà una risposta giusta.Però affrettati domani io devo partire.Me ne vado a vivere in Spagna.

Come se ne va?No!Non voglio!Lo afferro con forza per il coletto e lo guardo con il viso ricoperto di limpide lacrime.

Marizza:no.Non puoi andartene!

Pablo:oramai ho deciso.Questa lontananza mi permetterà una volta per tutte di dimenticarti.Anche se so che sarà impossibile.Nessuno riuscirà ad'occupare il tuo posto.

Marizza:ma io ti a...

Un mancamento mi fa quasi cadere se non fosse per le sue braccia che mi sorreggono.Non aver mangiato questa sera mi ha reso debole.Mi prende in braccio e mi fa stendere sul divano.Mi tocca con delicatezza la fronte.

Pablo:ma tu hai la febbre.

Gli prendo la mano e ie la stringo facendo incrociare le mie dita con le sue.

Marizza:ti amo Pablo.Non andartene.

Pablo:tu stai delirando.Domani non ti ricorderai niente.

Proprio per questo.Se domani non mi ricorderò più niente e lui partirà...è opportuno dargli l'addio.Un addio come si deve.

Marizza:Pablo.Posso fare una cosa che avrei voluto fare per tutto questo tempo?

Pablo:che vuoi fare?

Marizza:questo.

Gli sbottono con fare provocante la camicia.Mi guarda stupito e inizia a riempirmi il collo di brevi baci.Sta per arrivare alle mie labbra quando si ferma.

Marizza:perchè ti sei fermato?

Pablo:non posso farti questo.Tu non sei in te e non sai quello che stai commettendo.Domani quando ti sveglierai non ti rimarrà soltanto che un malditesta allucinante e il mio profumo assorbito sulla tua pelle.Ti prego Marizza non combiniamo questa cazzata.Potresti pentirtene.

Marizza:non pensiamo al domani.Pensiamo alla bellissima cosa che ci stà per succedere.

Pablo:sì.Ma però...

Gli poso due dita sulle labbra per azzittirlo.

Marizza:basta Pablo.Questa cosa stà per succedere perchè entrambi la vogliamo.Non ci stà obbligando nessuno a farla.

Pablo:il nostro impulso Marizza.Il nostro maledettissimo impulso.

Mi siedo a cavalcioni sulle sue ginocchia e inizio a massaggiargli il busto ormai nudo.Posso sentirne benissimo i suoi muscoli.Mi alza con dolcezza il mento e mi costringe a guardarlo.

Pablo:ne sei davvero sicura.

Marizza:sì.ne sono sicura.

Mi posa una mano sul petto iniziando a palpeggiarmi.Con disinvoltura mi sbottona la camicia.Arrivato all ultimo bottone la sposta per posarla sulla mia gamba nuda.Me la passa dolcemente fino arrivare al bottoncino dei miei pantaloncini.Me lo sbottona per poi togliermeli con delicatezza.Lo stesso faccio io coi suoi pantaloni.Quando siamo ormai nudi mi butta sul divano saltandomi addosso.Con una mano mi accarezza delicatamente una spalla mentre con l'altra mi massaggia la coscia.Facciamo una spece di rotolata e le nostre gambe si accavallano.Il mio viso si riempie di lacrime per il dolore ma soppratutto per la felicità che stò provando in questo momento.Se è davvero un sogno vi prego non svegliatemi!

 

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Capitolo 3
*** Promesse ***


Un rumore assordante mi si espande nelle orecchie.Apro a fatica gli occhi e mi giro dalla parte opposta.Davanti a me si presenta una busta con inciso il mio nome.Con scatto rapido la prendo.Per un secondo la annuso intensamente.Odora del suo profumo che da quando l'ho conosciuto mi ha fatto girare la testa.Con mani tremolanti la apro e fisso il contenuto.Lacrime mi ofuscano la vista.Ma non così tanto da non riuscire a leggere.

Marizza:

Cara Marizza

Quando leggerai questa lettera io sarò lontano da tutti.Ma soppratutto lontano dalla mia felicità che avrei voluto costudire come un tesoro.E dalla persona che ho sempre amato!Che mi ha spinto a affrontare le mie debolezze!Che ogni sua carezza o bacio erano come una droga per me.Tutto questo lo sentito solo per te vita mia!

Sò di essere stato uno stupido e di aver giocato coi tuoi sentimenti,facendoti precipitare in un pozzo senza fondo.Ma ho capito il mio errore!Anche se ormai è troppo tardi.Quanto vorrei che esistessero i lieto fine.Ma ogni giorno che passa,mi accorgo che la felicità è solo una speranza che sogni e credi ingenuamente da bambino.La vita adulta e tuttaltra cosa.Da grande sprofondi e non ti rialzi!Combini cazzate a non finire!Ma la cosa peggiore è quella di non essere capace di capire cos'è l'amore!Quel sentimento che ti rende felice di passarlo con la persona che ami!Che ti fa ubricare per avere anche solo un bacio!Ti rende ingenuo!Ti spinge a commettere delle pazzie!Solo adesso capisco cosa aver perso.Te!L'unica donna che avrei voluto come moglie e madre dei miei figli!La pazza e piena di sangue ribeglione nelle vene!Quella che mi ha reso pazzo!

Ti prego amore mio,sò che non mi perdonerai tanto facilmente.Ma spero che un giorno da questa porta entri tu e mi salti addosso ammazzandomi di baci!Rimproverandomi per averti abbandonato!

Sono un imbecille anche solo a pensarlo.Ma come mi dicevi sempre te"Tentare non costa nulla"!.Se davvero mi ami come mi hai rivelato stanotte,ti prego perdonami!

Ora devo andare.Ti amerò per sempre non dimenticartelo mai.

Pablo.

Impugno la lettera e la porto all'altezza del mio petto.Lacrime mi percorrono il viso.Se davvero mi ami come dici,perchè non sei rimasto?

..............................................................................

Ormai sono passati 80 anni.Mi trovo quì vicino alla tua tomba.Come vedi non ti ho dimenticato.

Sandra:quindi non l'hai perdonato nonna?

Marizza:sinceramente mi aspettavo che lui tornasse.Ma come lui ha detto i lieto fine non esistono.Quando sarai grande lo capirai anche te.

Sandra:com'era?Bello?Brutto?

Marizza:era una persona splendida!Anche se a volte non lo dimostrava.

Sandra:posso farti una domanda?

Marizza:certamente tesoro.

Sandra:ma prima che partisse l'hai raggiunto?

Marizza:

Flashbag

No!Non posso lasciare che se ne vada!Io lo voglio quì!Accanto a me!Mi alzo dal divano e prendo la prima giacca appesa che trovo.Me la infilo con rapidità per poi recarmi fuori.Corro come una pazza incerca di aiuto.Ma per lui farei qualsiasi cosa.Dopo molti minuti di corsa arrivo a destinazione.Lui è seduto con lo sguardo triste e trà le mani impugna un biglietto.Devo fermarlo.

Marizza:Pablo!

Alza lo sguardo e mi sorride per poi venirmi incontro di corsa.Io lo raggiungo e gli salto in braccio.

Pablo:amore mio!Che bello rivederti!

Poggio il capo sulla sua spalla e inizio a piangere come una bambina di 3 anni.

Marizza:ti prego Pablo non andartene!

Pablo:Marz,io devo.Ti ho già fatto soffrire abbastanza,non voglio causarti altri dolori.

Marizza:ma il dolore più grande me lo stai causando adesso!Ti prego non lasciarmi!

Mi poggia coi piedi per terra per poi prendermi il viso trà le mani.Mi bacia dolcemente la fronte.

Pablo:tu hai bisogno di un uomo vero accanto a te.Mi dispiace,ma questo io non lo sò essere.Ti avrei giurato che sarei cambiato.Ma come vedi sono la stesso figlio di papà.

Marizza:tu puoi diventarlo!

Pablo:no.

Autoparlante:avviso i gentili clienti che trà meno di 5 minuti,l'aero destinato alla Spagna decollerà.Quindi prego i passeggeri di recarsi a prendere posto.

Pablo:è il mio.

Marizza:ti prego resta!

Pablo:mi spiace.Ma questa volta questo è un addio definitivo.

Inclina la testa per arrivare alla mia altezza e mi spiazza un bacio breve ma che è capace di racchiudere tutto l'amore che sentiamo.

Marizza:no.Questo è solo l'inizio del nostro amore!Non puoi lasciarmi!

Pablo:devo andare.Promettimi solo una cosa.La più importante.Che ti farai una nuova vita ma mai e poi mai ti dimenticherai di me e delle cosa belle che abbiamo vissuto.Me lo prometti?

Marizza:sì.Te lo prometto.

Pablo:addio pazza!

Mi dà un altro tenue bacio sulla guancia per poi allontanarsi.Lo vedo salire sull'aereo e guardarmi per l'ultima volta,dopodichè l'aggeggio sparisce nel cielo portandosi via anche lui e tutto il nostro futuro progettato.

Fineflashbag

Sandra:a te manca?

Marizza:sì.Mi manca moltissimo.Bene è ora di salutarlo.Torneremo domenica.

Sandra:ciao nonno.

Prendo un mazzetto di fiori e lo poso sulla croce.Fisso per un secondo la foto.Sei splendido anche con i capelli brizzolati e con gli occhiali.Mi inginocchio sul terreno umido e bacio la tua immagine.Nella mia mente raffiorano ricordi della mia infanzia passata con te trà lacrime,amore e litigi.Mi alzo e la prendo per mano per poi allontanarci insieme.Alzo lo sguardo verso il cielo e vedo te che mi sorridi.Non ti dimenticherò mai.

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