But there's no app for acting

di e m m e
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Vapore ***
Capitolo 2: *** Riflessioni shakespeariane ***
Capitolo 3: *** Sabbia ***
Capitolo 4: *** Frappé ***



Capitolo 1
*** Vapore ***


Autore: emme
Fandom:
RPF Attori

Titolo: Vapore
Personaggi: Tom Hiddleston
Riassunto: Corri in mezzo al mondo eppure sei quasi tagliato fuori da esso.
Rating: G
Word: 471 (W)
Generi: Introspettivo
Avvisi: Ovviamente Tom non mi appartiene, questa storia è di pura fantasia, io non ci guadagno niente eccetera. Diavolo, magari Tom mi appartenesse!!
Note: Partecipa alla Drabble Night in onore di Geilie, il pacchetto prevedeva: fandom RPF, Tom Hiddleston, bevande calde.
Beta: Nessuno…

 

 

Vapore

 

 

Hai iniziato il quarto giro e il respiro è ancora regolare. Dentro, fuori, dentro, fuori, un piede davanti all’altro senza fretta, nelle orecchie un brano di musica classica che ti permette comunque di udire i rumori esterni, attutiti, come se ti trovassi all’interno di una stanza chiusa, con il naso schiacciato contro la finestra.
Corri in mezzo al mondo eppure sei quasi tagliato fuori da esso e, come un osservatore esterno e imparziale, ti guardi attorno, dimenticando la fatica, i polpacci che si scaldano fino a bruciare, i polmoni che succhiano aria, ingordi.
Persone corrono con te, persone sconosciute, persone che non conoscerai mai. Altri camminano nella luce appena tiepida del tramonto, i loro respiri si spandono nell’aria come piccole nuvole cariche di pioggia.
Quando corri sei come tutti gli altri, come un filo d’erba in mezzo ad un prato, indistinguibile, inavvicinabile. È una protezione e un modo per far fluire a terra tutti i pensieri consci. Li senti, mentre scivolano lungo le gambe, come fulmini che si scaricano sul cemento grazie alla suola di gomma delle scarpe.
Hai chiuso gli occhi senza quasi accorgertene, li riapri proprio quando il tuo piede si infrange su una pozza d’acqua, schizzando fango e foglie marce attorno a te e allora fai un balzo: è un istante di felicità quasi infantile.
La vedi allora, una ragazza con un cappello blu e un cappotto verde, seduta su una panchina. Osserva con occhi curiosi un bicchiere di carta che tiene tra le mani chiuse a coppa. Il suo volto viene avvolto dal vapore emanato dalla bevanda calda e tu volti la testa, incantato dall’immagine, ma non smetti di correre.
Compi il sesto giro più velocemente e il fiato si spezza, ma non vuoi perdere la ragazza e quel vapore che sa di casa, di normalità.
Pensi a lei – ma potrebbe essere chiunque – che non ha bisogno di indossare le scarpe da ginnastica per svanire in mezzo alla folla: quel lungo cappotto verde, per quanto esagerato, la nasconde più che bene. Pensi che sia una persona straordinaria, che la mattina si sveglia con i capelli arruffati, che inizia a lavarsi i denti sempre dal lato sinistro, che mangia pane e marmellata e poi, magari, va all’università, o lavora in una caffetteria.
Incredibile: così tante possibilità racchiuse in un semplice bicchiere di carta stretto tra due mani chiuse a coppa.
Passi di nuovo accanto alla panchina, ma lei è sparita. Ti fermi allora, il fiato corto, le mani sulle ginocchia che tremano, e ti guardi intorno, cercandola.
Dopo un attimo di smarrimento la vedi in lontananza: sta uscendo dal parco.
Mentre cammina abbandona il bicchiere, ormai vuoto, in un cestino e tu sorridi, mostrando i denti ad un mondo che non ti vede, non adesso.
Dopotutto non bastano un cappotto verde e una vita normale per passare inosservati.

 

 

Note finali:
Eccomi sverginata nel campo delle RPF. Doveva succedere. E soprattutto doveva succedere con Tom, accidenti a lui.
Niente da dire, se non che anche io adoro correre per i motivi sopra descritti... anche se non ho certo bisogno delle scarpe da ginnastica per passare inosservata, io. XD

Grazie per essere passati di qui. <3

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Capitolo 2
*** Riflessioni shakespeariane ***


Autore: emme
Fandom:
RPF

Titolo: Riflessioni shakespeariane
Personaggi: Tom Hiddleston
Riassunto: Ci pensi solo per qualche attimo prima di tornare con un sorriso alla pièce che hai appena finito di vedere. Sospiri: ti era mancato un po’ di sano Shakespeare.
Rating: G
Word: 313 (W)
Generi: Introspettivo
Avvisi: Ovviamente Tom non mi appartiene, questa storia – come tutta la raccolta, del resto – è un patetico tentativo di non so nemmeno io cosa. AHAH.
Note: Partecipa alla Drabble Night in onore di Geilie, il pacchetto prevedeva: fandom RPF, Tom Hiddleston, questa immagine.
Beta: Nessuno...

 

Riflessioni shakespeariane

 

Quando esci da teatro guardi appena l’orologio e con vago stupore ti accorgi che sono solo le otto e mezza di sera. Ti gira ancora la testa per l’interpretazione di Jago fatta da un attore misconosciuto del quale hai bevuto ogni singolo verso, rivalutando una tragedia tra le più grandi, ma che a te aveva sempre lasciato l’amaro in bocca. Sei assorto e diviso tra la profonda pena e il disprezzo per quel personaggio tanto decantato dalla critica – quello che in effetti rende immortale l’opera – e quasi non ti accorgi di entrare nel parco vicino al teatro. Accorci la strada verso casa, ma avresti comunque fatto prima a prendere un taxi.
Ci pensi solo per qualche attimo prima di tornare con un sorriso alla pièce che hai appena finito di vedere. Sospiri: ti era mancato un po’ di sano Shakespeare.
Certo, magari avresti preferito andare con qualcuno a vedere lo spettacolo, un amico, una ragazza magari. Ti sarebbe piaciuto, adesso, fare una passeggiata con una ragazza interessante, carina, loquace, in grado di discutere con te dell’Otello senza entrare nel panico nello sviluppare una conversazione letteraria con Tom Hiddleston. Senza che tu sia costretto a cambiare argomento, conducendo la chiacchierata verso qualcosa di più semplice e ordinario, magari uno dei suoi film. Non avresti voglia di parlare di “Thor” o di “The Avengers”. Ne parli sin troppo sul lavoro.
Avresti voglia di una ragazza da prendere per mano, che ti racconti dei suoi studi, del suo lavoro, di quello che sogna di diventare, di come si sia emozionata davanti alla superba interpretazione di Jago. Avresti voglia di una ragazza che, guardandosi intorno in quel parco inondato dalla nebbia londinese, con gli alberi che si allungano rachitici verso il cielo, ti sorridesse con semplicità, dimostrandoti così che quello è l’esatto posto in cui vuole trovarsi, con la sola persona con cui vuole condividere quel momento.

 

 

Nota:
No, non ho intenzione di far passeggiare Thomas in ogni parco di Londra. Era solo capitata l'immagine giusta. XD

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Capitolo 3
*** Sabbia ***


Autore: emme
Fandom:
RPF

Titolo: Sabbia
Personaggi: Tom Hiddleston
Riassunto: È stato quando ha attaccato per l’ultima volta il telefono, ormai ad un’ora indecente della notte, che si è messo a pensare alle tempeste di sabbia. 
Rating: G
Word: 247 (W)
Generi: Introspettivo
Avvisi: Ovviamente Tom non mi appartiene, questa storia – come tutta la raccolta, del resto – è un patetico tentativo di non so nemmeno io cosa. AHAH.
Note: Partecipa all'ennesima Drabble Night delle Muse, con il Prompt: Tempesta
Beta: Nessuno...


Sabbia

 

Quando è partito per prima cosa ha pensato alle tempeste di sabbia.

Ha lasciato un post sul blog dell’Unicef, ha fatto un video per i suoi fan in cui mostra che cosa si è portato in valigia, si è fatto dare tutte le informazioni possibili per il viaggio che stava per intraprendere, e prima di andare ha chiamato le sue sorelle, i genitori, alcuni amici.

È sempre così prima di un viaggio: gli sembra quasi di abbandonare per sempre il posto in cui sta vivendo, anche se ci ha vissuto per poco tempo.

È stato quando ha attaccato per l’ultima volta il telefono, ormai ad un’ora indecente della notte, che si è messo a pensare alle tempeste di sabbia.
È una cosa sciocca – ne è consapevole mentre l’Africa si distende sotto la pancia del suo aereo – ma continua a pensarci. Gli sembra quasi di sentire il sapore della sabbia sulla lingua, la polvere che si insinua in ogni anfratto, il caldo soffocante che lo avvolge. È inglese ed è convinto che quel tipo di habitat sia difficile da sopportare anche per chi non è abituato a vivere dieci mesi all’anno sotto scrosci di acqua e nuvole nere all’orizzonte.
Non è preoccupato, o spaventato, né tantomeno pentito della partenza.

Sorride, mentre il verde e il rosso di quell’enorme paese straniero lo accolgono, quasi spalancandosi sotto di lui; sorride, perché in quel momento è molto lontano dalla paura: è la curiosità che gli fa battere il cuore più forte.

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Capitolo 4
*** Frappé ***


Autore: emme
Fandom: RPF
Titolo: Frappé
Personaggi
: Tom Hiddleston
Riassunto
: È seduto al tavolo di un caffè e si sta gustando un frappé al cioccolato di quelli veramente buoni
Rating
: G
Words
: 299 (W)
Generi
: Introspettivo, generale
Avvisi
: Ovviamente Tom non mi appartiene, questa storia – come tutta la raccolta, del resto – è un patetico tentativo di non so nemmeno io cosa. AHAH.
Note
: Per la drabble nhait estemporanea del 3 ottobre con il prompt: Immagine
Beta
: None…

 

Frappé


È una giornata grigia, un po’ piovosa, una di quelle tipiche giornate londinesi che ormai ha imparato a farsi scivolare addosso come la nebbia mattutina.
È seduto al tavolo di un caffè e si sta gustando un frappé al cioccolato di quelli veramente buoni. Non capita molte volte di trovare un frappé fatto in modo così perfetto e Tom lo sta sorbendo con tutta l’attenzione che merita.
Potrebbe essere un momento come questo – un normale momento quotidiano, in un normale caffè, con una normale bibita tra le mani – quel momento magico e indescrivibile, quello che di solito si vede solo in un film di serie B, in cui lui alza gli occhi quasi per caso, e anche lei, sempre per puro caso, sta guardando nella sua direzione.
Si osservano per un lungo istante, gli occhi di due sconosciuti che per un solo secondo collidono, si salutano e sorridono.
In un film accadrebbe qualcosa di sensazionale, un colpo di fulmine, un improvviso attacco al caffè, un’invasione aliena, un ex fidanzato che si ripresenta per fare una scenata.
Nella realtà, con il frappé ormai finito ancora stretto tra le mani – una goccia di cioccolata è scivolata giù a macchiargli un dito – Tom alza lo sguardo e incontra la nuca anonima di un anonimo avventore.
Sorride, un po’ di se stesso e un po’ di quelli a cui piacciono i film di serie B perché lì, le nuche anonime, non ci sono mai, sorride e getta il vuoto di plastica nel cestino, prima di avventurarsi all’esterno.
Si alza il bavero del cappotto, si guarda intorno, incrocia lo sguardo di tre, forse quattro persone e decide che, prima di bagnarsi del tutto, farebbe bene a scendere per prendere la metro.
Dopotutto l’ultima volta è andata bene: nessuno gli ha scattato fotografie di nascosto.

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