Gensomaden Saiyuki: The Last Jaken 邪険

di _Koron_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 0 - Prologo [Aggiornato] ***
Capitolo 2: *** 1 - Incertezza [Aggiornato] ***
Capitolo 3: *** 2 - Perdita [Aggiornato] ***
Capitolo 4: *** 3 - La Seconda Chiave [Aggiornato] ***
Capitolo 5: *** 4 - Incontro [Aggiornato] ***
Capitolo 6: *** 5 - A un passo dalla vendetta [Aggiornato] ***
Capitolo 7: *** 6 - Scontro [Nuovo] ***
Capitolo 8: *** 7 - Chiarezza [Nuovo] ***
Capitolo 9: *** 8 - Tormento [Nuovo] ***
Capitolo 10: *** 9 - Il Principe Kogaiji ***
Capitolo 11: *** 10 - Sotto il chiaro di luna ***
Capitolo 12: *** 11 - Confronto ***



Capitolo 1
*** 0 - Prologo [Aggiornato] ***


Nota dell'Autrice:

Ciao a tutti ^O^///

 

Innanzitutto, credo che non pochi di voi (mi rivolgo a coloro i quali questa Fic non "suona del tutto nuova") si chiedano se io abbia le idee chiare e per chi si stesse chiedendo di che cosa sto parlando (ovvero chi legge la mia Fic per la prima volta) mi spiego subito: Adoro Saiyuki, sicuramente quanto tutti voi visto che gli amanti di questo favoloso anime/manga si ritrovano tutti qui per leggere/scrivere ed amo anche leggere libri fantasy. Considerando che leggo quelli classicamente chiamati "mattoni", perché comprendono più di 1500 pagine, mi sono basata sulla lunghezza media dei capitoli di questo tipo di libri. Dopo la pubblicazione dei primi 3 capitoli (il vecchio nome della Fic era "L'Ultimo Youkai"), però, mi sono accorta che 1 solo capitolo di EFP corrispondeva effettivamente a 15 pagine di Word. Nonostante fossi contenta che a distanza di pochi giorni la Fic avesse avuto già parecchie visite, mi sono resa conto che leggere 15 pagine di Word per capitolo tutte in una volta non a tutti è gradito, quindi sto spezzando quanto già pubblicato in più capitoli, ma confesso anche che durante questa "procedura" sto rielaborando/modificando alcune cose già scritte >__> quindi non tutto è come era stato precedentemente pubblicato.
Prometto solennemente a tutti voi che questa è l'ultima volta che pongo modifiche ^^''''

 

Quanto alla Fic all'nizio era nata come un OAV, successivamente ho deciso di inserire nuovi personaggi nella trama originale. Tuttavia la mia ultima decisione presa era quella di farne un Cross-Over (Revy di Black Lagoon, Gilbert Nightray di Pandora Hearts ed un personaggio di Final Fantasy Dissidia del quale, perdonatemi, non conosco il nome). Però, come Selene K ha gentilmente fatto notare, siccome nei “nuovi personaggi” ho fatto delle modifiche sarebbe più originale crearli da me. Quanto pubblicato finora non cambierà, aggiungerò solo qualche descrizione in più riguardo i personaggi ^__^

 

Non intendo fare nessuna anticipazione, a parte che ai 50 episodi originali dell'anime Gensomaden Saiyuki si aggiungono quelli di questa FanFiction.
Detto questo vi auguro una buona lettura e scusate per la lunga presentazione, era necessaria per non mandarvi in confusione ^__^



_Koron_


 

 

...Prologo ...

 

 

 

 

[Episodio di riferimento: 1. VERSO IL LONTANO OVEST]



CHOAN – SHAYODEN



“Il Tenteshi del nord, Genjo Sanzo, è giunto al vostro cospetto” annunciò il bonzo inginocchiandosi di fronte ai tre Sanbutsushin mantenendo il capo chino in segno di rispetto.
Dunque sei arrivato Genjo Sanzo” fu la figura maschile ad accogliere Sanzo.
Sì”
Siamo in lotta contro il tempo, perdona la nostra premura”
Di nulla”
Tu sarai già a conoscenza dell'anomalia che lentamente sta consumando il nostro mondo” cominciò a spiegare.
Estendendosi da Ovest a Est il danno interessa ormai l'intero territorio del Togenkyo” continuò la figura femminile.
Ci riferiamo alla furia improvvisa della quale cadono vittima i demoni congiunta alla perdita del loro io" aggiunse infine la figura androgina.
Non è solo questo: gli esseri umani, terrorizzati dai demoni, vivono i loro giorni nell'angoscia della morte. Il Togenkyo resta un paradiso solo di nome poiché ora è la rappresentazione stessa dell'inferno” precisò Sanzo “Qual è la causa scatenante di quello che sta accadendo?”
Tu conosci colui che è noto con il nome di Gyumaoh?” domandò la figura maschile.
Sanzo rimase decisamente sorpreso da tale domanda “Gyumaoh, dite? Vi state forse riferendo a quel gigantesco demone che rifiutò la coesistenza con gli esseri umani, di cui fece strage e si saziò dei loro corpi?”
Esatto”
Tuttavia, se io non vado errato, si narra che circa 500 anni fa fu sconfitto dal Dio della Guerra, il Principe Nataku, e che il suo corpo sia stato sigillato nel Castello di Houtou, nel regno di Tenjiku” spiegò il bonzo chiedendo dunque a se stesso cosa potesse c'entrare tale demone con il caos scatenatosi nel Togenkyo.
Ciò che ancora non sai è che qualcuno ha intenzione di riportarlo a nuova vita” rispose la figura maschile come ad aver letto nel pensiero di Sanzo, lasciando quindi il bonzo letteralmente scettico al riguardo.
Attraverso l'unione della chimica e delle arti demoniache” aggiunse la figura femminile.
Sarebbe a dire un incantesimo corrotto e dunque proibito. Chimica e arti demoniache sono per loro natura incompatibile come l'incrocio tra esseri umani e demoni costituisce un tabù” approfondì la spiegazione la figura androgina “Combinate insieme danno origine a vibrazioni negative che vanno a distruggere ogni equilibrio”
E' questa la causa della furia senza controllo di cui recentemente i demoni cadono preda?” chiese dunque Sanzo.
E' una possibilità” rispose tuttavia incerta la figura maschile “Genjo Sanzo, quanto ti viene ordinato di fare è questo: partire verso il luogo in cui ha avuto origine tutto questo, il Tenjiku nelle lontane terre Ovest”
Lì giunto e una volta scoperto chi e a quale scopo conduce gli esperimenti per resuscitare Gyumao” continuò la figura femminile.
Il tuo compito sarà quello di impedire la sua rinascita” ordinò la figura androgina.
Affinché i demoni possano riacquistare il loro io” aggiunse la figura maschile.
Affinché il Togenkyo ritorni a essere la terra di pace e armonia di un tempo" concluse la figura femminile.
Prima di partire” si affrettò a dire la figura maschile prima che Sanzo potesse congedarsi “Dovrai riunire intorno a te i tuoi vecchi compagni Goku, Gojyo e Hakkai. Ma non è tutto, una volta giunti nel villaggio di nome Gyo il vostro compito sarà quello di rintracciare Lynn in modo che anche lei possa unirsi a voi nel lungo viaggio verso Ovest”
Lynn?!?” nell'udire quel nome che Sanzo non aveva mai osato pronunciare, riaffiorò nella sua mente l'immagine di una ragazzina che vestiva uno di quegli abiti che usavano indossare gli altri bonzi, legato in vita con un grande nastro. I capelli lunghi e castano chiaro erano raccolti con un elastico, la frangia sfiorava lieve i profondi occhi blu come la notte che contribuivano a marchiare la sofferenza e la solitudine su quel viso cresciuto troppo in fretta. Fino a tre anni prima, per un breve periodo, aveva vissuto a Choan. Tuttavia, d'improvviso, si era persa ogni traccia sul suo conto.
Per quale motivo tale richiesta?” domandò, trovando alquanto strano che i Sanbutsushin richiedessero la presenza di colei che aveva sempre e solo considerato come una dannata mocciosa.
Genjo Sanzo, voglio che tu sappia che a ordinare che Lynn e questi tre demoni si uniscano a te nella missione che ti è appena stata affidata è Kanzeon Bosatsu che risiede nel mondo celeste” rispose categorica la figura maschile come a non voler ammettere alcuna replica al riguardo.
Ai vostri ordini” si congedò il bonzo nascondendo i propri dubbi in quelle poche parole pronunciate, ormai, meccanicamente ad ogni ordine assegnatogli.

 


[...to be continued]

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Capitolo 2
*** 1 - Incertezza [Aggiornato] ***


Capitolo I
... Incertezza ...

 

 

 

[Episodio di riferimento nel capitolo: 2. LA GUIDA PER IL REGNO DEI MORTI]

 

Dopo giorni in viaggio a bordo del fuoristrada, tra gli ennesimi battibecchi di Gojyo e Goku e le harisennate da parte del bonzo, il gruppo di Sanzo giunse finalmente in vista di un villaggio. Come era ovvio il rosso e il demone dagli occhi dorati non mancarono di farsi notare una volta seduti a tavola, come non erano differenti le voci riguardo quanto stava accadendo in tutto il Togenkyo.
Ringraziando che il ristorante dove avevano cenato faceva anche da locanda, un momento prima di recarsi in camera da letto Sanzo, Hakkai e Gojyo si erano ritirati in un angolo tranquillo per poter discutere circa la situazione lontani da occhi indiscreti.
Stando a quello che abbiamo potuto sentire è evidente che ormai gli esseri umani diffidano quasi completamente dei demoni” fu la conclusione di Hakkai, riferendosi all'ennesima versione da parte degli abitanti dei villaggi che via via si incrociavano con la strada che da poco tempo a quella parte avevano iniziato a percorrere.
Le persone comuni, ignare delle cause dell'anomalia, sono convinte che i demoni abbiano rivelato la loro vera natura” seduto al piccolo tavolo rotondo, posto vicino alla finestra, del ristorante ormai vuoto a quell'ora tarda Sanzo espresse una spiegazione del tutto distaccata e razionale.
Non si può nemmeno pretendere che capiscano la situazione” seduto accanto al bonzo con la mano che reggeva il volto, il mezzo-demone non aveva alcuna intenzione di biasimare gli esseri umani riguardo l'idea che si erano fatta nei confronti dei demoni.
Eccezion fatta per Gojyo, io e Goku non potremmo andare in giro per il villaggio senza questi dispositivi di controllo del potere maligno” Hakkai, rimasto in piedi, sfiorò leggermente con le dita i tre orecchini che aveva sull'orecchio sinistro “Molto probabilmente anche la Signorina Lynn: se ricordate, tre anni fa, ha dimostrato di possedere una potenza impossibile per una ragazzina della sua età”
Credi davvero che sia un demone?” Gojyo era rimasto decisamente sorpreso che il demone dagli occhi verdi avesse menzionato la ragazza in un discorso simile “Dacché io ricordi non mi pare di averle mai visto indossare un dispositivo di controllo”
Purtroppo non ci ha mai dato modo di far luce sulla sua vera natura e trovo alquanto strano che i Sanbutsushin abbiano richiesto la sua presenza nella missione” intervenne il bonzo con fare un po' scocciato. Tempo prima era stata affidata al monaco e lui stesso sapeva poco o nulla sul suo conto, era evidente che ogni qual volta che si finiva col parlare di lei l'unica reazione che Sanzo lasciava trasparire era appunto quella d'irritarsi.
Non ci resta che scoprirlo una volta giunti a Gyo” Hakkai cercò di tagliar corto nel discorso visto che non aveva nessuna intenzione di prolungare l'improvviso malumore del bonzo. Tuttavia sapeva bene che per quanto Sanzo potesse sembrare freddo e cinico agli occhi comuni in fondo, tanto quanto lui, era preoccupato per lei. Ricordava bene che quel giorno di tre anni prima, quando insieme a Gojyo era andato a riferirgli dell'improvvisa scomparsa di Lynn, aveva visto una piccola fenditura nella maschera che Sanzo si era costruita seppure il bonzo aveva sempre ammesso che invece non gli importava nulla della castana.
Data la situazione non possiamo permetterci di perdere tempo. Quindi sperate che questa tappa obbligata ne valga la pena”
Hakkai lasciò spazio ad un piccolo sorriso nervoso notando il fastidio del bonzo al riguardo, del resto non poteva certo dargli torto considerando che la strada da percorrere era ancora molto lunga “Sicuramente Goku sarà contento di vederla. Ricordo che a quei tempi aveva legato davvero molto con lei” seppur aveva fatto il nome di Lynn senza alcuna intenzione di voler irritare Sanzo, ormai si era finito con il parlare di lei quindi per quanto poteva essere possibile il demone dagli occhi verdi cercò di armonizzare la conversazione.
Beh cosa puoi aspettarti da una stupida scimmia?” con un'alzata di spalle Gojyo fece notare che in fondo era tipico del piccolo Goku il riuscire a legare con chiunque “A proposito, dov'è andato a cacciarsi?”
Mhpf! Conoscendolo sarà in cerca di qualche avanzo di cibo” sbottò Sanzo rivolgendo lo sguardo alla tazza di thé ormai divenuto freddo e a quei fogli messi davanti a lui che ogni giorno cercava di riempire con qualunque novità che giungeva alle proprie orecchie.
Da lontano, intanto, si udiva il rumore della legna spaccata da Goku. Infatti il demone dagli occhi dorati aveva deciso di aiutare Homei in quanto si sentiva enormemente dispiaciuto che la ragazza aveva perso il suo caro amico. Quel fatto in qualche modo gli riportò alla mente Lynn, seppur la situazione era del tutto differente anche lui si sentiva come se aveva perso una persona cara.
Ricordava come se fosse ieri il giorno in cui l'aveva incontrata, poteva dire che la castana era schiva e fredda come Sanzo e aveva quindi faticato non poco per poterla avvicinare. Tuttavia era riuscito a farsi accettare da lei e non gli pesava il fatto che ella se ne stava sempre in silenzio ad ascoltarlo parlare per ore, capiva bene che a Lynn non piaceva esprimersi quindi cercava di colorare le sue giornate grigie con i colori allegri dei propri racconti.
Nonostante sapeva che la castana provava un profondo odio per ogni struttura in cui risiedevano i bonzi era rimasto davvero male quando Lynn, dopo che Hakkai aveva ricevuto una seconda opportunità da parte dei Sanbutsushin, aveva insistito con il poter andare a vivere insieme al rosso e al demone dagli occhi verdi. Si era sentito come se lui non era abbastanza importante per lei per poter sopportare di rimanere a Choan. E quando il moro, decisamente allarmato, era corso da lui e Sanzo per annunciare della scomparsa della ragazza aveva capito che doveva essersi sentita a disagio nel vivere insieme ai due compagni.
Mmh?” Hakkai si voltò guardando fuori dalla finestra e verso un punto poco lontano scorse Goku intento a spaccare la legna per Homei. Posando lievemente due dita sulle labbra emise un fischio per attirare l'attenzione del piccolo demone in modo che potesse raggiungere il gruppo.


Seppure il gruppo di Sanzo manteneva sempre i sensi all'erta, perfino nel sonno, quella notte l'attacco da parte dei demoni era stato decisamente inaspettato, tuttavia i quattro erano riusciti a cavarsela senza problemi.
Considerando inutile il loro tentativo di eliminarli, l'unica cosa che tornò utile a Sanzo era il fatto d'essere venuto a conoscenza che l'unico figlio di Gyumaoh nato dall'unione con Rasetsunyo, sigillato anche lui 500 anni prima, era dunque tornato alla vita e che era stato lui a mandare i sicari contro il suo gruppo.

 


[...to be continued]

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Capitolo 3
*** 2 - Perdita [Aggiornato] ***


Capitolo II
... Perdita ...

 

 

 

[Periodo di riferimento nel capitolo: immediatamente dopo la fine dell'episodio 4. LACRIME ROSSE]
Nota: il testo evidenziato in blu indica il ricordo. Putroppo sembrano esserci alcuni problemi con le lunghe parti di testo in corsivo.

 

Per quanto continuasse ad avanzare, sotto quel sole dannatamente, cocente il paesaggio che la circondava era sempre il medesimo.
Il deserto.
Dune su dune, sabbia su sabbia, non si vedeva altro a parte qualche roccia che spuntava di tanto in tanto come se, in qualche modo, volesse contribuire a rendere lo scenario meno monotono. E per non parlare del caldo, poi, che era decisamente insopportabile. Lei però continuava a camminare come se non risentisse in alcun modo di quell'afa, che per chiunque altro sarebbe stata insostenibile, procedendo a passo moderato e lasciando dietro di sé le orme impresse dalle proprie scarpe sulla sabbia rovente. Era completamente coperta da un mantello marrone, il cappuccio le copriva la metà superiore del viso.
Avanzava e avanzava con gli occhi fissi sulla sabbia che scorreva sotto di lei man mano che camminava, immersa nei propri pensieri.


Era stata la brezza di un vento leggero e delicato a svegliarla all’alba accompagnata dai fiochi raggi del sole che le accarezzavano la pelle del viso. Lasciò che il torpore del risveglio l'avvolgesse ancora per un istante, non ricordando che il letto nel quale andava a coricarsi ogni sera fosse così scomodo, freddo e che emanasse un odore nauseabondo di sangue secco. Non aveva memoria riguardo a che tipo di sogno stesse facendo un attimo prima di destarsi e finì col pensare che molto probabilmente ciò che avvertiva fosse soltanto a causa di quest'ultimo.
Però, quel sentore, sembrava troppo reale per essere preso come una semplice sensazione.

Si sforzò di liberarsi dalla morsa del sonno aprendo lentamente gli occhi ma fu costretta a richiuderli per qualche secondo; la luce del sole che arrivava dritta sul suo volto le dava fastidio, rischiando di accecarla, ma non appena percepì che stava per crollare nuovamente nel sonno si costrinse ad aprirli definitivamente. Le immagini all'inizio sfocate che stava cercando di mettere a fuoco presero lentamente chiarezza facendole realizzare che attorno a sé non c'era altro che terreno dal colore simile al vermiglio. Credeva di essere ancora in balia di quel sogno del quale non aveva alcun ricordo e si era messa immediatamente in ginocchio dopo aver constatato che inspiegabilmente doveva essersi assopita all'aperto.
Si guardò meglio intorno.
Sbarrando gli occhi realizzò bruscamente di ritrovarsi davanti allo spettacolo più orribile che mai avesse pensato di poter osservare: il villaggio in cui viveva, Gyo, era totalmente distrutto a causa di quelle che sembravano essere state fiamme; i corpi privi di vita squarciati degli abitanti di quel villaggio erano accasciati ovunque e anche altri corpi, cadaveri di sconosciuti, appartenenti alla razza demoniaca; un mare di sangue ormai divenuto secco si era fuso con la terra sotto e intorno ad ognuno di essi. Non credeva ai propri occhi, cercando di convincersi di stare vivendo soltanto un orribile incubo.
Si sforzò di ricordare se la sera precedente, un momento prima di andare a dormire, tutto era a posto come lo era stato da poco tempo a quella parte. Sbarrò maggiormente gli occhi quando nei propri ricordi affiorarono le immagini che si susseguivano con rapidità mostrandole l'improvvisa invasione di Gyo da parte dei demoni durante la notte scorsa. Il resto era talmente confuso che nel vano tentativo di provare ulteriormente a ricordare un brusco e lancinante dolore alla testa le impedì di sforzarsi oltre. E proprio nel momento in cui tentò nuovamente, infischiandosene di quella sofferenza al capo, sentì qualcosa di ghiacciato al contatto con la propria pelle che attirò la sua attenzione facendole abbassare lo sguardo sotto di lei.
Non appena i suoi occhi si posarono su quella figura distesa fra le proprie gambe si sentì come se il cuore avesse cessato di pulsare.
Avrebbe desiderato morire anche lei.
Supino sotto di lei giaceva Kane - colui che per anni si era preso cura di lei, colui per il quale il proprio cuore aveva cominciato a battere - il cui corpo era pieno di innumerevoli ferite che sembravano essere state provocate da quelle unghie artigliate che solo i demoni possedevano. Ma ciò che maggiormente appariva in risalto lungo quel corpo dalla pelle chiara era proprio il grande squarcio che si presentava lungo tutto il petto, rivelando una ferita decisamente molto profonda e senza possibilità alcuna di poter uscirne vivi nemmeno con le migliori cure che sarebbero potute esistere. Quella chioma nera e medio lunga mantenuta sempre in ordine era in quel momento spettinata donando un aspetto tetro a quei capelli corvini intrisi di sangue; i suoi occhi dorati ormai privi di luce erano socchiusi e sulle labbra vi era l'ombra di un mezzo sorriso, proprio quello che era solito fare ogni qual volta era soddisfatto di qualcosa che era riuscito a portare a termine.
"Kane..." pronunciò il suo nome con una flebile voce, posando una mano sulla sua spalla scuotendolo leggermente "E' vivo... sta... sicuramente dormendo..." si sforzò di credere di fronte a quella crudele realtà che le si prostrava dinanzi.
"Kane" chiamò con voce più alta poiché il ragazzo non sembrava accennare a muoversi "Kane, svegliati" lo scosse nuovamente con più decisione intanto che la vista diveniva via via più sbiadita a causa degli occhi divenuti lucidi.
"Ti prego, Kane, apri gli occhi..." le lacrime che si erano fermate sugli orli degli occhi cominciarono poco a poco a solcare quelle guance nivee sporche di terra mista a sangue.
Il giovane rimaneva immobile nonostante i suoi tentativi di destarlo. La ragazza si morse il labbro a sangue mentre le lacrime scendevano sempre più incessanti incapace ormai di trattenerle. Non importava quante volte aveva chiamato il suo nome, non importava quante volte aveva cercato di scuoterlo per farlo rinvenire, non importava con quanta determinazione e disperazione lo avesse fatto. Lui non si muoveva, non si svegliava, non respirava. Non più.
"Non puoi lasciarmi così..." proferì con tono ancora più alto conservando ancora quella piccola speranza che lui potesse sentire la propria voce "Non è giusto..." dichiarò al cielo e ne seguì un grido emesso con tutto il fiato che possedeva in corpo, esprimendo tutto il dolore e tutta la disperazione che sentiva nel suo io più profondo. Un grido che, per quanto straziante fosse, riecheggiò in tutta l'area circostante e ciò che ne seguì fu solo il silenzio di quella natura ormai morta tutta intorno a lei.
"Non è giusto" ripeté successivamente sottovoce, questa volta rivolta più a se stessa prima di posare la sua fronte sulla spalla del ragazzo, lasciandosi andare in un pianto disperato non accorgendosi che proprio in quell'istante la prima neve della stagione invernale aveva cominciato a cadere candida.


Rinvenne dopo qualche ora costretta dal senso di gelo che l'avvolgeva. Aveva pianto come mai aveva fatto in vita sua ed aveva finito con l'assopirsi involontariamente. Si mise a sedere ed attorno non vide altro che il bianco della neve che aveva ricoperto ogni cosa come a voler cancellare le tracce di quella che era stata una strage a dir poco orripilante della quale ancora non riusciva a ricordare con chiarezza. La neve continuava a cadere lenta.
Seppure il suo corpo privo di vita fosse terribilmente pesante e freddo questo non le impedì di non abbandonare Kane al suo destino. Lo prese sulle spalle e si allontanò insieme a lui da quel luogo che ormai non aveva più nulla da offrirle, dirigendosi verso la piccola foresta non poco distante dal confine del villaggio. Vi si addentrò decisa noncurante di quanto il proprio corpo le stesse chiedendo una pausa facendola sentire come schiacciata sotto quel peso opprimente. Raggiunse una piccola radura e si fermò prima di procedere verso il centro di essa rivivendo come in un flashback una delle soventi volte in cui i due ragazzi usavano recarsi lì per fare pratica di combattimento. Seppure fosse un allenamento nel quale passavano ore a malmenarsi a vicenda, era l'unico momento che potevano dedicare ad entrambi. Ritornò alla realtà mordendosi il labbro inferiore, ricacciando indietro le lacrime che erano pronte a solcare nuovamente le proprie guance.
Posò Kane a terra delicatamente e s'inginocchiò a pochi metri da lui prendendo a scavare con poca delicatezza, non prestando attenzione alle mani che dopo pochi minuti avevano preso a dolerle e le unghie a sanguinare. Continuò senza sosta finché non ebbe ottenuto una fossa abbastanza grande e profonda da poter apparire come una tomba il cui vuoto fu successivamente -seppure con cura- colmato dal corpo senza vita del ragazzo che venne ricoperto completamente dalla terra ammucchiata poco distante.
Si diresse verso l'albero più vicino e ne strappò due rami con lunghezze diverse non scelti a caso: infatti piantò il ramo più lungo alla testa della tomba e fissò quello più corto poco più giù dalla cima di quello appena eretto con il nastro che fino ad un attimo prima di sfilarlo legava i suoi lunghi capelli, formando così una croce per potervi appendere un sottile e circolare bracciale in argento. Lo aveva sfilato a Kane prima di deporlo nella tomba che aveva improvvisato. Anche lei ne possedeva uno uguale, infatti stava a significare la loro unione avvenuta non molto tempo prima.
Perché? Perché solamente lei era ancora viva? Com'era possibile questo? Nessuno era stato risparmiato, nemmeno il suo Kane, perché lei invece sì? Per ironia della sorte, forse? Pretendeva delle risposte a quelle domande ma in cuor proprio sapeva che non sarebbero mai potute arrivare. Nel momento in cui lo stava seppellendo le era passato per la mente l'insistente desiderio di togliersi la vita a sua volta per poter riposare in pace con lui, la persona che amava, ma forse non era stato un caso se gli Dei l'avevano lasciata ancora in vita.
Per giorni e giorni prima della scorsa notte aveva sentito parlare di villaggi assaliti dai demoni senza alcun motivo ma non ci aveva mai dato troppo peso poiché, sinceramente, non risultava essere di alcuna rilevanza per lei, come non le importava nemmeno degli abitanti del villaggio. Infatti non avrebbe cercato vendetta per loro, ma solamente per il suo Kane che a proprio parere era l'unica persona di quel mondo a meritare tale riguardo. Avrebbe eliminato senza pietà alcuna tutti i demoni a pararle la strada finché non sarebbe arrivata a colui che stava dietro a tutto questo. Era decisamente impossibile che da un momento all’altro i demoni divenissero privi di senno a quella maniera.
Un’altra cosa aveva fatto un attimo prima di cospargere la terra sul suo corpo: aveva affondato l’indice nella ferita sul petto di Kane giusto per intingerlo del suo sangue. Aveva portato la punta del dito alle labbra e ne aveva assaggiato il sapore constatando che era dolce.
"Proprio come lui" ne memorizzò il gusto in modo da confrontarlo con il proprio nel momento in cui sarebbe rimasta ferita.

Al confronto con Kane e gli abitanti del villaggio lei non riportava il benché minimo graffio. Si meravigliò non poco nel realizzare che nel bel mezzo di una strage come quella lei era stata l'unica ad uscirne del tutto illesa. Lo trovò decisamente strano ma in quel momento decise di non prestarvi importanza al riguardo.
S’avviò verso il piccolo fiume che scorreva non molto distante da lì. Era sicura che ormai nei dintorni non ci potesse essere anima viva e con noncuranza si privò dei vestiti sporchi del sangue di Kane, gettandoli a terra sicura che nessuno avrebbe potuto vederla.
S’immerse del tutto, saldando successivamente i piedi nella sabbia in modo che la forza impetuosa delle acque non potesse portarla via e lasciò che la corrente del fiume la lavasse. Dopo un paio di minuti l’aria cominciò a mancarle e decise di riemergere fino a pochi metri dalla riva dove nella sua altezza il livello del liquido cristallino non arrivava più in alto del ventre. La frangia le si era appiccicata alla fronte e numerose goccioline che cadevano dalle punte dei lunghi capelli si staccarono da essi andando ad attraversare la schiena della ragazza continuando il loro percorso che terminò una volta essersi unite all’acqua. Si guardò le palme delle mani rendendosi conto che erano ancora rimasti residui di sangue secco e le sfregò dopo averle immerse nuovamente nella corrente. Le tirò fuori e le fissò nuovamente.
Ora sembravano pulite.
No, non lo erano affatto.
Nei suoi occhi era rimasto scolpito come indelebile tutto quel liquido vermiglio. Sangue che mai avrebbe dovuto sgorgare dal corpo della persona che tanto amava. Aveva deciso di proteggerlo, se lo era promesso, e invece non ricordava nulla di quanto era successo. Si sforzava, ma la memoria legata alla notte scorsa non si decideva a voler ritornare.
Le sue iridi si posarono involontariamente sui polsi là dove aveva delle cicatrici che sembravano essere state procurate da delle catene, le stesse che riportava anche attorno al collo. Si morse il labbro inferiore e due lacrime le rigarono le guance ora pulite in un silenzio senza singhiozzi.
Uscì dall’acqua ghiacciata e noncurante di essere ancora vestita di nuda pelle si diresse verso una delle poche case che pareva essere messa meno peggio. Rovistò in una cassapanca e trovò degli abiti con cui vestirsi. La sua attenzione venne poi attirata da un mantello poco distante da lei posato in malo modo sul pavimento in legno. Decise di prendere anche quello.
"Ti giuro, Kane, che dopo averti vendicato ti raggiungerò" aveva pronunciato quelle parole con decisione dopo essere ritornata nuovamente di fronte alla sua tomba, un attimo prima di lasciare il villaggio.
Aveva preso con sé le pistole che appartenevano a lui poiché per lei erano speciali e per evitare di sprecare pallottole inutilmente aveva appeso alla schiena un fodero che custodiva un semplice bastone in legno -fortificato alle due estremità con dell’acciaio- che avrebbe usato nelle situazioni dove le pistole potevano considerarsi sprecate al confronto.
Si diresse lontano senza alcun indugio, verso una direzione cui le sue gambe avevano deciso di portarla per poter cercare indizi necessari ad aiutarla a comprendere meglio quanto stava succedendo nel Togenkyo e compiere così la sua vendetta.

 

 


[...to be continued]

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Capitolo 4
*** 3 - La Seconda Chiave [Aggiornato] ***


Capitolo III
... La Seconda Chiave ...

 

 

 

[Episodio di riferimento nel capitolo: 9. IL BANCHETTO DEI COMBATTIMENTI]

 

Durante il lungo viaggio verso Ovest il gruppo di Sanzo aveva avuto modo di fare la conoscenza di Yaone, la fedele alchimista del Principe Kougaiji, riuscita a farsi affidare la missione di eliminare i quattro ragazzi. Infiltratasi come cameriera, in una locanda in cui prevedeva che i quattro si sarebbero fermati, la demone cercò di avvelenare le loro pietanze, ma invano.
Sconfitta quindi in combattimento da Hakkai, la ragazza cercò di suicidarsi per la vergogna. Tuttavia il Principe Kougaiji intervenne appena in tempo per fermare Yaone, trovandosi così faccia a faccia con i quattro viaggiatori. Il bonzo con sorpresa ammise a se stesso che, a dispetto di come se lo era aspettato, dal demone dai capelli rossi aveva avvertito un'intenzione omicida che però non aveva scopi malvagi.
Proseguendo nel viaggio, durante un temporale Sanzo ritornò con la mente a dieci anni prima rivivendo il giorno in cui il suo amato maestro morì. Quella sera stessa incontrò un amico del passato, Shuei, un bonzo completamente divorato da un incantesimo che egli stesso aveva usato su se stesso.
Goku, sconvolto per aver visto Sanzo cadere ferito sotto ai suoi occhi per proteggerlo, aveva perso completamente il controllo al punto di spezzare il dispositivo che gli permetteva di mantenere la sua forma umana. Totalmente fuori di sé il demone dagli occhi dorati prese ad attaccare Rikudo che viste le sue brutte condizioni si ritirò dallo scontro con la promessa di ritornare. A questo punto furono Hakkai e Gojyo a dover affrontare la furia cieca del compagno Goku ma a fermare la sua furia fu Kanzeon Bosatsu, che discesa dal Regno Celeste, che era intervenuta per porre un altro diadema sulla fronte del demone.
Poco dopo aver ripreso conoscenza, Sanzo decise di andare in cerca di Rikudo la cui morte era in realtà una liberazione dal tormento inflittogli dal Jyufu.
Avanzando lungo il percorso che li avrebbe portati dritti alla loro meta, giunti in una ridente cittadina il gruppo di Sanzo incontrò Chin'iso, un misterioso veggente che sembrava conoscere il passato di Hakkai. Mentre la conversazione tra i quattro ragazzi e lo strano individuo stava per farsi animata, fa la sua apparizione un gigantesco Shikigami dalla forma di un enorme granchio che cominciò a seminare il panico per il villaggio. A sbarazzarsene però è Lirin, sorella minore di Kougaiji scappata dal Castello per recuperare il Sutra del Cielo Demoniaco.
Dapprima intervenuto per riprendersi la piccola demone, il gruppo di gruppo di Kougaiji incalza uno scontro con il gruppo di Sanzo con il vantaggio da parte di quest'ultimo. Chin'iso, che intanto osservava lo scontro dall'alto, decise di rendere lo scontro ancora più interessante riportando alla vita lo Shikigami. Goku e Kougaiji, quindi, misero da parte la loro rivalità per poter unire le loro forze per sconfiggerlo.

“Ho percepito un forte disturbo di natura maligna provenire da Est” fece notare Gyokumen Koushu seduta comodamente sulla sua sedia personale nell'ufficio di coordinamento.
“Sì, sembrerebbe infatti che il Principe Kogaiji abbia appena evocato un demone” spiegò prontamente la Professoressa Fan.
“Ah, davvero?” rispose la donna con uno sguardo assorto dritto davanti a sé, il gomito destro poggiato al bracciolo e la mano a reggere il volto.
“Non vi vedo molto interessata. O sbaglio?” intervenne Ni Jenyi osservando con quanto entusiasmo la demone aveva reagito alla spiegazione della dottoressa, detto ironicamente.
“C'è forse qualche ragione per cui dovrei esserlo, Nii?”
“Ah, non ne ho idea. E comunque, per quanto mi riguarda, non fa alcuna differenza”
“Piuttosto, Lynn?” Koushu decise di introdurre un soggetto più interessante rispetto a Kougaiji intento nel combattimento.
“Oh sua eccellenza, Cuore di Pietra Gyokumen Koushu, si preoccupa per le sorti dell'unica superstite di una razza demoniaca pericolosamente assassina?” domandò Wang decisamente stupito.
“E come non potrei?” sottolineò la demone come se fosse la cosa più naturale al mondo. Quando, tre anni prima, aveva visto Lynn per la prima volta aveva subito capito che c'era qualcosa di speciale in lei. Seppur a forza l'aveva trascinata nel Castello di Houtou e l'aver scoperto che lei apparteneva alla razza degli Jaken aveva fatto di lei il sacrificio ideale per attuare il suo piano di potere sul mondo.
Nel periodo di permanenza al Castello era impensabile che la ragazza fosse in grado di fuggire nelle condizioni in cui era a causa dei continui esperimenti “Non dimentichiamo che quella ragazza ci è assolutamente indispensabile per riportare in vita Gyumaoh” ricordò Koushu “Non è forse così, Nii? Sei stato proprio tu a fare questa scoperta”
“No” precisò invece il professore categorico “Per la precisione io mi sono limitato a rendere noti i risultati delle ricerche che ho condotto”
“Dettagli del tutto irrilevanti” la donna non sembrò per nulla interessata alle parole appena pronunciate da Nii, volgendo i propri pensieri verso un unico e solo obiettivo “L'unica cosa che conta è che Lynn ritorni e che tu riporti Gyumaoh a nuova vita. Una volta che egli sarà risorto avrò nelle mie mani tutto ciò che desidero” la demone rivolse lo sguardo verso la figura dell'uomo che sosteneva di amare “Amore, sarai completamente mio” pronunciò lasciando successivamente posto a un'acuta risata.

 


[...to be continued]

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Capitolo 5
*** 4 - Incontro [Aggiornato] ***


Capitolo IV
... Incontro ...

 

 

 

[Episodio di riferimento nel capitolo: 12. IN ATTACCO E IN DIFESA CONTRO L'OSCURITA']

 

Dopo aver lasciato alle spalle il villaggio dove i quattro viaggiatori erano stati scambiati per impostori, ma non prima d'aver sistemato la faccenda, Chin'iso tornò all'attacco ed era ormai chiaro che il suo vero obiettivo era Hakkai. Il misterioso indovino era infatti l'unico sopravvissuto della tribù di Hyakuganmaoh che fu sterminata dal demone dagli occhi verdi, quando ancora si chiamava Cho Gono, per salvare la sua fidanzata Kanan.
Nonostante l'odio che Chin'iso nutriva per Hakkai, il suo scopo non era quello di ucciderlo ma distruggerlo psicologicamente facendo modo che, a causa del seme innestato vicino al suo cuore, Sanzo sparasse a Gojyo e successivamente a Goku che però si era rivelato essere uno Shikigami.
Lo scontro con Chin'iso giunse tuttavia al suo culmine poiché Hakkai, fingendosi sotto il controllo del finto indovino, riuscì a coglierlo di sorpresa dandogli il colpo in grado di segnare la vittoria del gruppo di Sanzo.

“Pervertito di un kappa! Ma che cavolo fai?!? Piantala subito!” urlò Goku contro il rosso che aveva preso a scarabocchiare sulla fasciatura, nel punto in cui si era rotta la gamba al demone dagli occhi dorati.
“Uuuuhh ma come siamo carini!” lo prese in giro Gojyo.
“Maledetto! Non dire altre sciocchezze, pervertito!”
“Chiudi quella boccaccia! Non puoi stare zitto finché hai quella gamba rotta?!?” intervenne Sanzo sventolando poco delicatamente l'harisen sulla testa del piccolo demone.
“Aaahhhh!” si lamentò Goku portando le mani sul capo “Mi si è rotta anche la testa!”
“Ti si è spappolato il cervello?” lo sfotté il mezzo-demone.
Stupito e con le mani ai fianchi il bonzo si rivolse al rosso “Perché? Non penserai per caso che ne abbia uno”
“Ma certo che ce l'ho!” si difese prontamente Goku.
Divertito dalla scena a Gojyo scoppiò una piacevole risata mentre s'avvio verso Hakkai, che li guardava in silenzio seduto sul cofano del fuoristrada “E' stato proprio divertente!”
“Però, che aria allegra che hai” giudicò il demone dagli occhi verdi “A guardarti non si direbbe che sei ferito”
“E tu invece ti sei visto Hakkai? Hai l'aspetto di uno che è stato appena esorcizzato”
“Forse è stato così. Da un certo punto di vista lui rappresentava un'altra parte di me stesso” ammise il moro, più che altro a se stesso, rivolgendo lo sguardo al cielo “Può essere che fosse il fantasma di me stesso che per tutto questo tempo non ha fatto altro che vivere trascinandosi dietro il suo passato”
“Mh?” Gojyo sembrò non aver capito a che cosa si stava riferendo l'amico.
“Lo sai, Gojyo” guardandosi la palma della mano destra, Hakkai cambiò discorso siccome non se la sentiva di affrontare l'argomento con l'amico “Stavo pensando che è un vero peccato che la mia linea della vita non sia un po' più lunga”
“Eeeh?”
“Non c'è niente da fare” sorrise malinconico il demone dagli occhi verdi “Essendo così terribilmente corta, non posso certo sperare di avere una vita molto lunga. Ho ragione?”
“Se è per questo...” Goku, rimuovendo il cappuccio da un pennarello nero indelebile, spuntò da da dietro i due “... che ne dici di fare così?” e disegnò sulla palma della mano di Hakkai una lunga linea della vita saltando successivamente giù dalla jeep dove l'ennesima harisennata da parte del monaco lo aspettava.
“Aaahhaaa!” il demone dagli occhi dorati infatti emise un lamento mentre cadeva a terra a causa della forte sventagliata.
“Ehi, scimmia, metti a posto il disordine che hai fatto!” ordinò Sanzo con tono che non ammetteva repliche.
“Che maleeeee!” continuò invece a lamentarsi il piccolo demone.
“Hahahaha” scoppiò a ridere il rosso “Idiota!”
Kanan... vorrei vivere ancora un po'. Per me stesso” pensò Hakkai guardandosi la linea appena disegnata da Goku, lasciandosi andare ad una risata appena accennata riguardo al nuovo stato della sua mano.
“Mh?” fece Gojyo, chiedendosi cos'aveva l'amico.
“Senti, ma questo è un pennarello indelebile?” domandò il moro.
“Temo di sì”
“Allora non viene via” concluse il demone dagli occhi verdi, anche se non gli dispiaceva affatto, apprezzando il gesto da parte del demone dagli occhi dorati.
“No, non viene via” confermò il rosso “Perché, non ti va bene?” gli chiese sorridendogli.
Hakkai allargò le labbra in un sorriso “Non vedo perché no, Gojyo”
“Forza, andiamo!” ordinò il bonzo stizzito al resto del gruppo, resosi conto d'aver perso già fin troppo tempo con quella piccola sosta.
“Ok” sospirò il rosso.
“Senti, Sanzo, se per cena mangiassi dell'arrosto l'osso mi si riattaccherebbe?” domandò Goku con un tono come a voler sentirsi rispondere con un sì anche se sapeva che era improbabile conoscendo il bonzo.
“Certo che no, razza di stupido!” fu infatti l'urlo di rimando del monaco.


Viaggiava da giorni in direzione est attraversando il deserto sotto sole cocente coperta nel suo mantello. Molti erano stati i demoni che si erano parati sulla sua strada e nessuno ne era rimasto sopravvissuto, proprio come si era promessa di fare.
Dopo una settimana di viaggio cominciò a sentirsi addosso uno sguardo decisamente troppo insistente per i suoi gusti. Chi mai poteva avere interesse nel tenerla d'occhio? Decise di comportarsi come se nulla fosse ma dopo un paio di giorni andati avanti a quel modo quegli occhi che si erano posati su di lei con petulanza cominciarono ad innervosirla. Costui o costei che fosse non sembrava nascondersi, infatti avanzava quanto lei e se ne stava dietro alle rocce con indifferenza sembrando che più che lei osservasse il proprio modo di fare, il modo in cui agiva, il modo in cui combatteva.
Continuando ad attraversare quello scenario ormai medesimo percepì improvvisamente questa figura più vicina del solito. Aveva forse deciso di uscire allo scoperto dopo quasi una settimana di osservazione? Finalmente. Non ne poteva proprio più di averlo alle costole ad osservare ogni propria minima mossa e sfortuna era per questa misteriosa persona che lei non disponeva di grande pazienza, anzi si esauriva dopo non poco. Da sotto il mantello, con un rapido gesto, prese in silenzio una delle pistole e continuò a camminare come se nulla fosse mantenendo gli occhi puntati verso l’estrema destra per poter percepire meglio le mosse del nemico alle proprie spalle.
Non intendeva sottovalutare la figura misteriosa anche se pensò che una pistola poteva essere più che sufficiente e se invece non lo sarebbe stato non avrebbe esitato ad estrarre anche l’altra. Sentì distintamente dei passi calmi e decisi che affondavano nella sabbia rovente avvicinarsi sempre più.
Aspettò che la figura si fosse avvicinata abbastanza.

Eccola.

Fermò la propria avanzata e si volse di scatto puntandogli la pistola alla fronte, pronta a premere il grilletto. Osservò la figura cercando di capire per prima cosa se apparteneva alla razza dei demoni e finì con il constatare che era semplicemente un umano: all'incirca sui trenta e dal corpo esile, aveva i capelli corti e neri pettinati all’indietro, gli occhi erano sottili e dello stesso colore, indossava un camice da dottore e sul volto portava degli occhiali rettangolari lasciati distrattamente cadere sul naso. Questo aveva le braccia aperte piegate ad angolo e le mani gesticolavano in segno di resa come se già sapesse che lei si sarebbe voltata avendo percepito la sua presenza, tuttavia non pareva minimamente spaventato. Sembrava sicuro di sé e la guardava con un fare deciso e altezzoso.
Un sorriso malizioso gli illuminava il volto.
La ragazza lo fissò inespressiva da sotto il mantello, aspettando che fosse lui a parlare.
“Il mio nome è Ni Jenyi” si presentò il moro abbassando le braccia e accendendosi poi una sigaretta rimediata dal taschino del camice “Ma puoi chiamarmi semplicemente Nii” mise successivamente le mani in tasca.
“Che vuoi?” gli chiese subito. Non aveva intenzione di presentarsi ad uno qualunque e per di più non aveva tempo da perdere.
“Oh, ma come siamo di fretta” l'uomo andò a sedersi su una delle rocce che si ergeva a pochi passi da lui.
Lei invece rimase immobile e la mano che impugnava la pistola ne seguì la traiettoria man mano che egli si muoveva.
“Tranquilla, quella non serve, voglio solo scambiare quattro chiacchiere con te” sembrò che Nii avesse abbozzato un mezzo sorriso.
Lo guardò con occhio critico e dopo una decina di secondi si decise ad abbassare l’arma. Lo fissò senza muovere un singolo muscolo “Non ho bisogno di un medico” asserì secca. Che mai poteva volere uno come lui se non unirsi a lei nel suo viaggio? E poi quel tipo non le ispirava un granché di fiducia.
Sogghignò “Non sono qui per questo. E non sono nemmeno un medico nella mia professione di tutti i giorni”
“Vado di fretta” non aveva voglia di starsene là a perdere tempo prezioso. Ripose la pistola nella fondina appesa alla cintura e si volse facendo per proseguire.
“Ti osservo da molti giorni” esordì Nii sorridendo in merito alla propria trovata -per trattenerla ancora un po'- che infatti aveva fatto nuovamente arrestare la ragazza incappucciata che questa volta, però, non si voltò “E ho notato con piacere che non sei un umano qualunque. Sei forse un demone?”
“Questi non sono affari tuoi” sottolineò ella fra i denti. Non le faceva affatto piacere quando qualcuno cercava d’indagare sul proprio conto.
“Oh scusa tanto se la mia curiosità non trova mai il modo di placarsi” il moro cercò di assumere un tono dispiaciuto con però scarsi risultati “Ma tu sei molto forte. Forza che può essere usata per una giusta causa invece che contro inutili demoni ordinari” non vi era parola che non uscisse da quelle sottili labbra se non accompagnata da quella voce dalla tonalità alterigia.
“Mhpf. Non m’interessa” ricominciò a camminare pensando che in fondo a tutti quei giri di parole la reale intenzione dell'uomo fosse quella di chiederle di prestargli protezione. Non era certo nella propria indole aiutare chiunque le chiedesse aiuto. Aveva ben altro da portare a termine.
Vedendo che ella si stava sempre più allontanando Nii inarcò le labbra in un sorrisetto compiaciuto misto a soddisfazione. In fondo si era aspettato una reazione del genere ma fortunatamente aveva sempre pronta un'alternativa “So chi c’è dietro tutto questo” alzò leggermente il tono della voce in modo da farsi sentire.
Il dottore sperò che almeno con quell'ultima trovata l'avrebbe presa all'amo, siccome sapeva bene che non era da lei agire da paladina della giustizia eliminando tutti i demoni che si trovavano sulla sua strada se non per una ragione ben precisa.
Vendetta, forse? Beh, se così era oppure no, avrebbe sfruttato a proprio vantaggio qualsiasi fosse quella motivazione che ella teneva celata.
La ragazza si fermò nuovamente di colpo e si volse di scatto nell'udire tali parole, talmente veloce che il cappuccio finì col togliersi da solo rivelando il viso di chi era cresciuto troppo in fretta, considerando la giovane età: i capelli lunghi e castano chiaro erano lisci come una tavola legati in un codino basso, la frangia accarezzava delicatamente le sottili sopracciglia mettendo in evidenza i suoi profondi occhi del colore della notte.
“Affascinante” commentò Nii avendo appena avuto l'occasione di poterla finalmente vedere in volto dopo due lunghi anni di assenza dal Castello di Houtou -da parte di quest'ultima-, tuttavia non era il suo aspetto ad interessargli. Intendeva sfruttare la sua forza in modo tale da eliminare il gruppo di Sanzo -recuperando così il Sutra del Cielo Demoniaco- e fare dunque ritorno al Castello.
Gli si avvicinò rapidamente e lo prese per il bavero della camicia che era indossata sotto il camice “Se stai mentendo giuro che ti ammazzo” non aveva alcuna intenzione di farsi prendere in giro.
“Giuro che non dico mai bugie, anche perché sono madornali nel mio lavoro” la sigaretta era ormai giunta al termine. La gettò come se nulla fosse nella sabbia -nonostante la presa della ragazza- allargando nuovamente le labbra in un sorriso soddisfatto, invaso dalla stessa sensazione che prova un pescatore nell'avere un pesce raro appena pescato fra le proprie mani.
“Parla” lo esortò lei. Quell’atteggiamento altezzoso accompagnato da quella dannata flemma non faceva altro che irritarla sempre di più. Dunque quell’uomo, sperò, stava dicendo la verità. Era ora che incontrasse qualcuno che ne sapesse qualcosa. Tuttavia le giunse al naso come l'odore di bruciato, sospettando quanto fosse strano che quel Nii era come venuto di sua spontanea volontà e proprio da lei. Insomma, avrebbe potuto rivolgersi a chiunque. E poi come faceva lui a sapere chi lei stava cercando? La cosa non le quadrava per nulla.
“A patto che tu faccia una cosa per me” sostenne la smorfia di stizza della castana “Devi recuperare l’oggetto che custodiscono”
La ragazza lasciò la presa sul bavero con uno spintone non troppo forte analizzando che il moro aveva parlato al plurale "Quindi ce n’è più di uno" ma prima di giungere alle conclusioni voleva stare a sentire cosa quell’uomo aveva ancora da dire. Poi avrebbe deciso se accettare e se le stava mentendo o meno.
“C’è un gruppo di quattro uomini che viaggia verso Ovest ormai da diverso tempo. Si dice che vogliano riportare alla vita un demone molto forte di nome Gyumaoh vissuto circa 500 anni fa. Il Sutra del Cielo Demoniaco, in loro possesso, è uno dei cinque Sutra necessari per la resurrezione. Questo è l'oggetto che dovrai portarmi in un villaggio di nome Hone, verso Ovest.” le spiegò mentre si accendeva un’altra sigaretta. Certo non poteva dirle di riportarlo al Castello di Houtou, la ragazza lo conosceva bene, tuttavia quel villaggio distava giusto un paio di miglia dalla dimora dunque non aveva alcun problema nel recarvisi una volta percepita la presenza della ragazza nei paraggi.
“Se ho capito bene per resuscitare questo Gyumaoh dovranno impossessarsi di cinque Sutra, tra cui ne hanno già uno”
“Esatto. Mandano in continuazione i demoni a radere al suolo i villaggi per cercarli, ecco spiegato il motivo di tanto caos”
“Tsk. Non devono essere poi molto forti, allora” notò considerandolo un gesto di vigliaccheria invece di doversene occupare personalmente.
“Invece lo sono. Chiunque abbia cercato di mettergli i bastoni fra le ruote ora non si trova più in questo povero mondo…”
“E tu?” lo interruppe bruscamente assottigliando gli occhi osservandolo con sospetto “Come fai a sapere tutte queste cose? Nessuno a cui ho chiesto sapeva nulla”
“Io ero con loro” non distolse lo sguardo da quello della castana nonostante la vide irritarsi a quelle parole “Ma non di mia spontanea volontà" si difese immediatamente "Mi ci hanno costretto. Per fortuna, però, sono riuscito a fuggire” aggiunse con boria.
“E che cosa te ne farai del Sutra?”
“Che domande. Lo distruggerò in modo che il loro piano non possa attuarsi” rispose come se fosse la cosa più normale al mondo. Ma al contrario di quanto diceva intendeva invece recuperarlo. Pensò che doveva proprio aver avuto un colpo di genio data la straordinaria idea suggerita dalla propria mente.
“Tsé. Posso distruggerlo anche da sola. Anzi, loro non vivranno a lungo per poter rivedere questo Gyumaoh”
“Il Sutra non è un oggetto qualunque. Se non lo si sa in che modo, non si riesce a distruggerlo” si tolse di fretta la sigaretta di bocca preso momentaneamente dal panico senza darlo a vedere, sperando di dargliela a bere con il proprio modo di fare. Se l’avesse distrutto, chi l’avrebbe sentita Gyokumen Koushu? Ed il loro piano sarebbe andato in fumo per colpa di una stupida ragazzina “E' per questo che devi portarmelo. Chiaro?” sottolineò l’ultima parola con uno sguardo improvvisamente e insolitamente serio.
“Non darmi ordini” fu la secca risposta.
“Va bene, va bene” agitò le mani come per calmarla non dimostrando di avere paura alcuna di lei.
La ragazza si rimise il cappuccio.
“Posso fidarmi? Mi porterai il Sutra come d’accordo?” Nii gettò la sigaretta non ancora finita nella sabbia “Di loro puoi fare ciò che vuoi” fece col voltarsi nella direzione opposta a quella della castana “Ah, dimenticavo. Uno di loro è conosciuto con il nome di Genjo Sanzo Hoshi, il Sutra è solitamente poggiato sulle spalle. Viaggia insieme a due demoni -che mantengono la loro forma umana grazie al dispositivo di controllo del potere maligno- e ad un mezzo-demone. Per passare inosservati nella loro ricerca eliminano loro stessi i demoni che hanno giurato loro fedeltà. Ingiusto, non trovi?” percepì la ragazza allontanarsi e senza bisogno di ricevere risposta da parte della ragazza il moro capì che ella aveva deciso di accettare. In fondo la stava aiutando a vendicarsi, no?
Non appena fu abbastanza lontana Nii scoppiò in una ristata amara “Stavolta Gyokumen Koushu sarà orgogliosa di me” non vedeva l’ora di entrare in possesso del Sutra del Cielo Demoniaco.

 


[...to be continued]

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Capitolo 6
*** 5 - A un passo dalla vendetta [Aggiornato] ***


Capitolo V
... A un passo dalla vendetta ...

 

 

 

[Episodi di riferimento nel capitolo: 13. IL FRUTTO CHE CHIAMA LA MORTE e 14. UNA PROMESSA RECIPROCA]

 

“Io ho riposto la mia piena fiducia in voi” furono le parole pronunciate con profonda delusione da parte di Gyokumen Koushu, in piedi sul piano rialzato davanti alla sagoma di Gyumaoh “L'unica cosa che vi chiedo è di non deludermi eccessivamente. Spiegami per quale motivo avete tanta difficoltà nell'eliminare Sanzo e il suo gruppo”
“Se tu combattessi contro di loro, lo capiresti da sola” sbottò il Principe Kougaiji, dubitando però fortemente che quella donnaccia sarebbe uscita dal Castello per ingaggiare battaglia contro i quattro viaggiatori.
“Dici davvero?” domandò invece curiosa la demone “Ciò significa che non t'infastidirebbe se mi occupassi personalmente di sbarazzarmene?”
“Se ne sei in grado” sottolineò secco il Principe “Perché non dartene la possibilità”
“Mhpf!” la donna volse le spalle al demone dai capelli rossi stizzita del fatto che Kougaiji la sottovalutasse in realtà. Magari non era in grado di combattere ma disponeva di ben altre risorse.
“Vostra eccellenza Gyokumen Koushu!” si fece avanti Nii sbucando dalla penombra “Ho scoperto un frutto interessante. Vorreste testarlo?”
“Un frutto?”
“A dire il vero ha un sapore un po' strano ma sono dell'opinione che possa essere l'ideale per rifarsi la bocca” spiegò il professore togliendo il coperchio da un piccolo vassoio rotondo dove vi era un frutto di colore verde dal quale si udiva una strana risata malefica.
Koushu guardò Nii compiaciuta, in fondo sapeva che aveva una mente dannatamente diabolica. D'altronde era uno dei motivi per cui egli lavorava al suo servizio.
“Tra l'altro” l'uomo annunciò “È mio immenso piacere comunicarvi la riuscita del primo passo del mio piano”
“Dici sul serio?” a Gyokumen Koushu sembrò essere troppo bello per essere vero “Lynn verrà qui insieme al sutra del cielo demoniaco?!”
“Esattamente. Ho potuto vantarmi del fatto che nel suo periodo di permanenza qui, seppure gli esperimenti condotti, non ha mai avuto modo di incontrarmi direttamente. Dunque è come se fossi stato un perfetto sconosciuto per lei”
“Molto bene, Nii. Tutto sembra procedere come previsto e grazie a Lynn la resurrezione di Gyumaoh avverrà prima di quanto previsto” concluse la demone totalmente soddisfatta lasciando infine posto ad un avido sogghigno.

Proseguendo nel viaggio il gruppo di Sanzo giunse in un monastero dove vennero accolti da due giovani discepoli, Chinpu e Mingetsu, che per ringraziarli del loro passaggio gli offrirono un pasto composto da pochi semi di una pianta chiamata Ninjinka.
Sanzo, Gojyo e Hakkai, avendo percepito subito che i due bonzi erano in realtà demoni decisero di lasciare il monastero senza toccare cibo. Goku invece, convinto che i due avevano buone intenzioni e per dimostrare agli amici che si sbagliavano, tornò dai due mangiando così i semi del Ninjinka scoprendone subito le drastiche conseguenze.
Con l'aiuto di Lirin, sotto il controllo dei semi, Sanzo capì cosa stava accadendo e con l'aiuto di Gojyo e Hakkai eliminò l'albero definitivamente lasciando che a infliggergli il colpo di grazia fosse proprio il piccolo Goku.


Per un momento Lynn aveva pensato di appostarsi giusto a pochi pressi dal confine del villaggio in cui i responsabili di quel caos e della morte di Kane -secondo quanto previsto da quel Nii- sarebbero dovuti arrivare a momenti. In attesa della loro venuta si era seduta su un masso per poter pensare in tutta tranquillità ad una strategia d’azione.
Vestiva ancora il mantello ma il cappuccio l’aveva abbassato poiché intorno non aveva avvertito presenze importune. Lo sguardo era mantenuto fisso sulla sabbia e ne seguiva un’aria assorta con gli occhi leggermente serrati.
Tipico di qualcuno immerso a pensare qualcosa di decisamente serio.
Se soltanto quel Nii le avesse dato qualche informazione in più su quei quattro avrebbe potuto elaborare un piano alla svelta senza pensarci troppo su. E invece si ritrovava lì a scervellarsi per escogitare uno schema che avrebbe dovuto funzionare a primo colpo. Tutto quello che sapeva era che erano un bonzo, un mezzo demone e due demoni. Il che le suonava decisamente strano: i bonzi erano creature distaccate che vivevano al di fuori delle questioni umane e le sembrava improbabile che proprio uno di questi avesse deciso di punto in bianco di risvegliare un demone addirittura vissuto 500 anni prima.
Per farsene che cosa, poi?
E sapeva perfettamente che i bonzi credevano negli Dei ed erano devoti solo al Buddha in quanto tale divinità non insegnava la bramosia di potere. Di conseguenza, stando alla logica, anche se uno di essi faceva da eccezione alla regola avrebbe potuto scegliere dei comuni soldati come compagni di viaggio: quindi perché proprio tre della razza dei demoni gli facevano da scorta?
La cosa le puzzava non poco di bruciato.
L'insistente sensazione di essere osservata interruppe quel profondo scorrere di pensieri come un sassolino gettato nell'acqua limpida e piatta come una tavola. Volse il capo leggermente di lato e scorse una decina di demoni alle sue spalle pronti all’attacco. Prima di farli fuori all'istante -come il suo cervello le aveva immediatamente suggerito di fare- li squadrò con occhio critico come se avessero potuto servirle a qualcosa, forse per mandarli contro chi stesso li aveva mandati.
“Ma tu guarda! Una bambina sola in questa distesa di sabbia” fece il più alto, che sicuramente doveva essere il Capo.
Nonostante l'aspetto orripilante, indossavano un'armatura dall'aspetto decente, che pareva essere resistente.
“Poverina! Sta tremando dalla paura!” continuò il demone vedendo che la ragazza non accennava né a muoversi né a parlare.
Parevano anche robusti.
Già, ma erano anche forti? Voleva accertarsene immediatamente.
Come se i demoni avessero intuito i propri pensieri, proprio tre di quelli partirono all'attacco dopo un cenno del loro Capo, saltandole addosso armati di spade pronte a trafiggerla.
La castana scattò in piedi pronta a riceverli.
“Muori!” le urlò uno di quelli mentre tentò un affondo in pieno petto.
Lynn si abbassò evitando così l'attacco sfondandogli successivamente il ventre con un pugno, uccidendolo.
L’altro saltò in aria lanciandosi contro di lei in un attacco frontale reso più violento dalla forza di gravità che lo fece tornare verso il terreno con rapidità, tuttavia Lynn si scostò un momento prima che la colpisse e il demone andò a finire con la faccia nella sabbia.
“Non siete poi questo granché” considerò certa di averlo messo al tappeto ma questo -avendo ancora le gambe libere- tentò di colpire lo stomaco della ragazza con un calcio, che lei schivò indietreggiando, facendo così però si era alzata della sabbia disperdendosi nell’aria facendole momentaneamente perdere di vista il terzo demone.
Assottigliò gli occhi guardandosi attorno con la coda dell’occhio e schivò appena in tempo il tentativo di affondo nemico alle proprie spalle.
"Però" osservò il Capo di quei demoni "Niente male, la ragazzina. Ma questo non significa che risparmieremo la tua miserevole vita" fece poi un cenno della mano ai due che stavano fronteggiando la ragazza, il che stava a significare di porla finita una volta per tutte.
"Prova terminata" mormorò Lynn ritenendosi irritata di aver speso prezioso solo per mettere alla prova degli esseri che alla fine erano risultati incapaci di maneggiare una spada. Nemmeno con il gioco di squadra ci sapevano fare, poi.
"Che cosa?!" il Capo demone inarcò incredulo un sopracciglio, chiedendosi a che cosa si stesse riferendo la sua nemica.
L'espressione sul volto della ragazza cambiò radicalmente ed un sorrisetto rapace e divertito rispose prima delle parole "Semplice: siete delle nullità" le mani corsero alle pistole conservate accuratamente nella fondina appesa alla cintura sotto il mantello e le sfoderò senza attendere un secondo di più.
Era più forte di lei. Alla vista anche di un solo demone il sangue le ribolliva vertiginosamente facendole passare per la testa un solo e unico pensiero: ucciderli tutti.
Dalla morte di Kane mai quanto da quel momento a quella parte aveva cominciato a nutrire un odio profondo per quella sudicia razza.

Lynn non aveva risparmiato nessuno di quei demoni terrificanti, in fondo non le sarebbero potuti servire a nulla specialmente deboli com'erano.
Avendo bisogno di rilassarsi un po', una volta entrata in paese si era messa a girovagare tra le viuzze che s'incrociavano l'un l'altra in cerca di qualcosa che potesse distrarla anche solo per un istante: non che avesse deciso di mettere da parte il proprio scopo ma molto probabilmente il continuo rimuginarci sopra non l'avrebbe portata da nessuna parte.
Aveva bisogno di pensarci freddamente.
Sempre avvolta nel proprio mantello aveva continuato a camminare senza una meta prefissata, semplicemente lasciando alle proprie gambe il compito di condurla verso una direzione dettata esclusivamente da queste.
Aveva eliminato quei demoni e senza farlo apposta si era ritrovata ad impedire che quel villaggio venisse invaso come era accaduto con il proprio.
"Non l'ho fatto per loro" si disse, avendo percepito una nota di fastidio nell'osservare che era grazie a lei se ora le vite degli abitanti erano salve e non voleva certo considerarsi come una combattente della giustizia.
L'aveva fatto solo per l'odio profondo che provava nei confronti dei demoni. Solo ed unicamente per quello. E per Kane.
Alzò gli occhi blu che fino a quel momento erano piantati sulla strada in terra battuta e si rese conto di essere giunta proprio nel punto in cui il villaggio sembrava finire: in qualche modo doveva aver raggiunto il confine della parte opposta a quella da cui era entrata. Notò che un po' fuori dalla città vi era una piccolo lago ed alla vista di quell'acqua dall'aria rinfrescante il caldo parve sentirsi più pesante come a volerla incitare ad immergersi in quel liquido trasparente vista come l'unica salvezza a quell'afa insopportabile.
Ringraziando che il mantello che indossava era di una tonalità del marrone scuro vagamente simile a quella delle rocce ne approfittò per nascondere i propri effetti personali -vestiti compresi- sotto di esso, sistemandolo poi in modo da sembrare come un piccolo masso buttandoci su un po' di sabbia in modo che sembrasse che fosse stata mandata su quella superficie dal vento.
Sembrava perfetta.
Successivamente s'immerse nell'acqua con un'innaturale lentezza sentendosi rinata ad ogni centimetro di pelle che entrava in contatto con quella freschezza simile al ghiaccio donandole un immediato senso di sollievo.
Raggiunse la profondità che di certo non doveva superare un paio di metri dalla superficie e, come aveva fatto l'ultima volta, piantò i piedi nella sabbia chiudendo gli occhi lasciandosi andare a quella sensazione di benessere sebbene sapeva non sarebbe durata a lungo ma di cui tuttavia sentiva il bisogno.
Ogni talvolta che chiudeva gli occhi quelle orribili immagini le si paravano davanti come a volerla tormentare, come a volerla accusare di esserne la sola responsabile.
"Perché... Perché sono ancora viva?"
L'ennesima domanda posta a se stessa, totalmente incapace di rispondersi e come a farlo apposta i ricordi legati a quella notte non si decidevano ancora a voler ritornare.
Perché? Che cosa era successo realmente? Forse era rimasta scioccata a tal punto che il suo cervello aveva rimosso ogni ricordo dalla sua mente, impedendole di ricordare.
Perché, dunque, lo stesso non le era successo in conseguenza a quello che aveva vissuto al Castello di Houtou, prima di incontrare Kane?
Insieme alla sua morte, quell'accaduto la ossessionava continuamente nei sogni, eppure quell'incubo realmente avvenuto era ancora lì; perché invece quello che era successo quella notte non aveva lasciato la benché minima traccia in lei?
Un'altra domanda in coda alle altre che necessitava una risposta che mai sarebbe arrivata per quanto cercasse di spremersi le meningi.


“Aaahh” Goku sospirò di sollievo, finalmente sazio “Che mangiata! Che mangiata!”
Anche Hakkai fece altrettanto “Era davvero parecchio tempo che non riuscivamo a concederci un pasto come si deve!” ammise visto che era da giorni che si arrangiavano a dover mangiare all'aperto. Come erano arrivati in vista di un nuovo villaggio, la prima cosa che avevano pensato di fare era stata quella di riempirsi lo stomaco a dovere.
“Era leggermente insipido ma in fondo non era male” fu il commento del monaco.
“Ehi, Sanzo! E adesso? Che facciamo?” domandò Goku pieno di voglia di fare ora che aveva recuperato tutte le energie grazie a quell'abbondante pasto.
“Per prima cosa troveremo un alloggio per la notte e la partenza è fissata per domattina”
“Allora dobbiamo trovare una locanda!”
“Questo non costituisce un problema” lo tranquillizzò Hakkai, sicuro di sé “Ce ne dovrebbe essere una proprio dietro questo ristorante”
“Se è così, io...” il rosso lasciò cadere la frase a metà mentre si alzò dallo sgabello dando le spalle ai tre amici.
“Ma che ti prende, Gojyo? Dove vai?” gli chiese il demone dagli occhi dorati preoccupato per l'improvviso distacco da parte del mezzo-demone.
“La partenza è stata fissata e la locanda decisa” spiegò prima di voltarsi verso i tre, portando due dita sul mento “Quindi rimane solamente una cosa da fare”
“Ma certamente: mangiare. No?” il piccolo demone si divertì ad imitarlo.
“Imbecille!” il rosso urlò portando la propria faccia ad una palma dal naso da quella di Goku “Tu, idiota di una scimmia!” lo prese per il bavero della maglia e lo scosse con noncuranza “Non ti azzardare mai più a mettermi sul tuo stesso livello, capito?!? Stupido! Stupido! Stupido!”
“E allora che vuoi fare?” proferì in tono lamentoso e ormai rassegnato.
Gojyo lasciò la presa sul bavero della maglia di Goku “Mi sembra ovvio: voglio andare a rimorchiare. Rimor-chiare” scandì avviandosi successivamente verso l'uscita.

Un mezzo demone?” Lynn s'arrestò di colpo poco prima di poter entrare nel ristorante. Osservò il ragazzo dai lunghi capelli e occhi rossi mettersi in strada e allontanarsi. Lo tenne d'occhio qualche istante, poi rivolse i propri pensieri altrove ricordando che il mezzo demone che cercava faceva invece parte di un gruppo di quattro persone.
Chiuse gli occhi e sospirò pesantemente cercando di convincersi che l'ansia di dover incontrare i propri nemici da un momento all'altro le stava probabilmente giocando brutti scherzi in quanto di mezzi demoni ce ne dovevano essere a migliaia in tutto il Togenkyo. Riaprì successivamente gli occhi tirando verso di sé la maniglia della porta del ristorante ed entrando così nel locale.
Nonostante indossasse il cappuccio il gestore le augurò comunque il buon giorno accogliendola nell'abitacolo e facendola accomodare presso uno dei tavoli vuoti a disposizione. La ragazza si sedette e cominciò annoiata a dare uno sguardo a quel menù dal quale sapeva che non avrebbe comunque ordinato nulla se non la solita tazza di thé nero alla vaniglia.
Percepiva distintamente lo sguardo dei presenti su di sé: sapeva che non era regola del galateo sedersi a tavola incappucciata e totalmente avvolta in un mantello tuttavia era solo a quel modo che sentiva di essere al sicuro da occhi indiscreti. Se quel Nii aveva osato seguirla poteva esserci qualcun altro a fare altrettanto e poteva non essere da solo. Tenendosi così nascosta avrebbe evitato di diventare troppo nota.
“Sicuro di non volerlo fermare?” domandò Hakkai al bonzo, preoccupato per Gojyo.
“Lascialo andare, così avrò più respiro” fu invece la secca risposta di Sanzo.
In attesa della cameriera, che sarebbe arrivata a momenti a prendere l'ordine, Lynn volse lo sguardo verso un gruppo di tre persone seduto lungo il bancone poco distante da lei, attirata dalle vesti che il ragazzo dai capelli biondi indossava.
Quelle vesti.... Un bonzo?” ipotizzò sbarrando successivamente gli occhi in quanto il Sutra posato sulle spalle del bonzo era ben visibile “Quella specie carta-straccio con le scritte insignificanti sulle sue spalle... che sia il Sutra?!”
“Ascolta, Hakkai, che ne diresti se più tardi andassimo a fare qualche compera insieme?” propose Goku sperando che il demone dagli occhi verdi non gli dicesse di no.
“Hai ragione! Abbiamo molti acquisti da fare in vista della nostra prossima partenza!”
“Evviva!” esultò il piccolo demone entusiasta.
Lynn assottigliò gli occhi riconoscendo immediatamente il diadema d'oro attorno alla testa di Goku e gli orecchini sull'orecchio sinistro di Hakkai come dispositivi di controllo del potere maligno “Demoni?!?”
Prima di rivolgersi ad Hakkai, Sanzo tirò fuori la Golden Card dalla manica della veste cerimoniale “Stiamo per esaurire la scorta di sigarette, quindi ricordati di comprarle, e inoltre anche se abbiamo a disposizione la Cash Card dei Sanbutsushin non cedere ai capricci di Goku ed evita di comprargli troppo mangime”
“Che tirchio!” sbottò il demone dagli occhi dorati.
Il mezzo demone di poco fa... quel bonzo insieme ai due demoni...” Lynn strinse talmente forte il foglio con su scritto il menu che il pezzo di carta finì con lo sgualcirsi brutalmente “Dunque sono loro!” in quel momento non sapeva dirsi se sarebbe stata in grado di starsene lì seduta mantenendo la calma nell'attesa del momento propizio per attaccare, o se invece avrebbe estratto le pistole, facendoli fuori all'istante. Ciò di cui era totalmente conscia era che il desiderio di vendetta la stava letteralmente divorando fino al midollo.
“Mi scusi...”
La voce della cameriera -che si era avvicinata con un'espressione decisamente inquieta e nervosa sul volto a causa dell'identità sconosciuta della ragazza- l'aveva trascinata a forza alla realtà, rendendosi conto solo in quel momento del brutto stato in cui aveva ridotto quel foglio che per lei stessa non aveva alcun significato ma che per il ristorante era invece come un biglietto da visita. Certo non intendeva scusarsi e tanto meno scatenare le ire della cameriera che sicuramente avrebbe attirato gli sguardi dei tre sulla propria persona e dunque addio all'idea di passare inosservata.
“Solo del thé nero alla vaniglia” si limitò quindi a dire prima che ella potesse pronunciare una qualsiasi parola.
La donna si allontanò dopo aver annotato l'ordinazione, sparendo successivamente fra i tavoli dove sedevano altri clienti in attesa di ordinazione. Lynn tirò mentalmente un sospiro di sollievo, ringraziando che quella dannata cameriera alla fine non aveva alzato alcun polverone.
Volgendo nuovamente l'attenzione verso gli sgabelli dove i tre erano seduti, si accorse che i nemici che aveva appena riconosciuti non erano più nel locale e ciò la fece imprecare.
Merda!” sbatté un pugno sul tavolo assolutamente noncurante del fatto che aveva attirato ancora più attenzione verso di sé.
 


[...to be continued]

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Capitolo 7
*** 6 - Scontro [Nuovo] ***


Capitolo VI
... Scontro ...

 

 

 

[Episodio di riferimento nel capitolo: 14. UNA PROMESSA RECIPROCA]

 

Infuriata con se stessa per essersi lasciata sfuggire il nemico sotto il naso, Lynn aveva immediatamente lasciato il ristorante cercando di mettersi sulle loro tracce. Fortunatamente era riuscita a scorgere il mezzo-demone che sembrava scappare da una bambina che lo inseguiva ovunque con insistenza.
Aveva deciso dunque di concentrarsi sul rosso perché se si fosse messa a cercare anche i due demoni -che si erano proposti di far compere- molto probabilmente avrebbe finito con l'impazzire in quanto quel gruppo non sembrava seguire alcuna strategia, anzi se ne andava in giro tranquillamente come se nulla fosse.
Alla fine era giunta alla conclusione che aver tenuto d'occhio il mezzo-demone non si era poi rivelata una brutta idea: infatti aveva avuto modo di osservarlo accuratamente senza essere notata e a causa di quel demone denominato divinità anche gli altri tre avevano finito con il raggiungerlo.
Tuttavia c'era qualcosa che non quadrava: se non ci fosse stata lei ad eliminare tutti quei demoni il villaggio sarebbe stato sicuramente sotto attacco; quindi se quei demoni erano sotto i loro comandi perché avrebbero dovuto invadere lo stesso posto nel quale quei quattro avrebbero dovuto fare tappa?
Fare compere e aiutare una bambina che aveva perso i genitori non erano affatto azioni inerenti nella ricerca del Sutra del Cielo Sacro ed era decisamente impensabile che quanto appena accaduto era tutta una messa in scena solo per poter passare inosservati sotto gli occhi dei comuni mortali. Tutto sembrava suscitare forti dubbi nei confronti di Nii e continuando con quella logica finì con il domandarsi per quale motivo proprio uno come lui avrebbe dovuto mentirle a tal punto. Per quale scopo, poi?
E se invece fosse proprio una strategia dei quattro per passare inosservati?
Mille erano le ipotesi e nessuna era da scartare, tuttavia il grande svantaggio era che lei ne sapeva ben poco su tutta quella storia e non aveva nulla di concreto su cui basarsi. Decise che li avrebbe affrontati comunque, in fondo non aveva nulla da perdere. Non più.


Dieci anni, eh?” Gojyo ripensò alla promessa che aveva fatto a Meiho proprio prima di salutarla, provando a immaginare l'aspetto della bambina una volta cresciuta. Rinvenne dai propri pensieri per via di un dubbio e decise di risolverlo al momento “A proposito, è un po' che me lo chiedo. Come avete fatto a saltare fuori proprio al momento più opportuno?”
Io ero semplicemente curioso di vedere la tua ragazza” la pronta risposta da parte del bonzo lasciò il rosso a bocca decisamente aperta.
Ci siamo affidati a quel che si vociferava in città” aggiunse Hakkai lasciando il mezzo-demone ancor più sconvolto al riguardo “Si diceva che un ragazzo corrispondente alla tua descrizione, dopo aver creato un grande scompiglio, era scappato nel bosco con una bambina”
Certo che era proprio graziosa, vero?” anche Goku non poté fare a meno di sfotterlo “Sai, non immaginavo che tu potessi avere certi gusti!”
Ti è venuta voglia di morire, scimmia?!” cercò di intimorirlo Gojyo che per la vergogna di tali voci avrebbe preferito sprofondare sottoterra, per di più anche i suoi amici si ci mettevano a prenderlo in giro.
Ma io ho solo detto la verità, kappa col complesso di Lolita!”
Che cooosa?!? Ti spedisco sulla luna a calci!”
Kappa col complesso di Lolita!”
Ripetilo se hai il coraggio!”
Io vi ammazzo!” li minacciò Sanzo che stava per avventarsi al solito sui due litiganti con un colpo d'harisen, tuttavia non gli fu possibile siccome fu costretto a reggersi saldamente al sedile a causa dell’improvvisa frenata del fuoristrada.
Ma che diamine, Hakkai!” sbottò Gojyo irritato maledicendo l'unico difetto dell'amico, ovvero quello di non avvertire mai prima di frenare a tal modo.
Scusate… è solo che…” il demone dagli occhi verdi mise la mano sul capo, sorridendo lievemente, dispiaciuto.
*Solo che* che cosa???”
Ce ne avete messo di tempo. Vi aspetto da ore” fu una voce femminile e sconosciuta a parlare.
Io non ricordo di avere appuntamenti” fece Gojyo svogliato mettendosi a sedere, essendo che a causa della brusca frenata aveva finito con lo sbattere la testa contro lo schienale del sedile di Hakkai.
Incuriositi da chi potesse essere colei apparsa dal nulla sulla loro strada, i quattro guardarono dinanzi a loro. Tuttavia, per via del sole accecante non riuscirono a scorgere nulla a parte i contorni di una figura esile e scura, ipotizzarono quindi che doveva trattarsi di un altro sicario di Kogaiji mandato contro di loro per impossessarsi del Sutra.
Con aria imponente e le braccia conserte Lynn li osservò uno ad uno dall’alto in basso, l’espressione del volto era totalmente indifferente e impassibile. Così, erano dunque loro i responsabili del caos in tutto il Togenkyo? Era per colpa loro che il suo amato Kane non faceva più parte di quel mondo? Eppure… eppure avvertiva costantemente la sensazione di averli già incontrati in precedenza. Mise immediatamente da parte quel particolare poco rilevante: non era certo quello il momento di perdersi in vari enigmi.
I vostri piani per la resurrezione di Gyumao terminano qui” proferì secca, gustandosi appieno quei pochi attimi che la separavano dall'attuare la vendetta tanto attesa che da lì a breve avrebbe finalmente avuto modo di realizzarsi. Non avrebbe avuto alcuna pietà nei loro confronti, nemmeno se l'avessero supplicata in ginocchio.
Che cosa?!” chiese scettico il bonzo inarcando un sopracciglio.
Ragazzi, ma che sta dicendo?” Goku si rivolse ai tre compagni trovando alquanto strano quanto appena udito.
Noi risvegliare Gyumao?” con una mano posta educatamente davanti alle labbra Hakkai trattenne a stento una risata.
Deve sicuramente essere andata fuori di testa. Con questo caldo ci vuole poco” concluse Gojyo sospirando insieme ad un'alzata di spalle.
Lynn assottigliò gli occhi blu ma a causa del cappuccio il quartetto non fu in grado di cogliere la sua torva occhiataccia “Pagherete per tutti gli esseri innocenti che avete fatto sterminare” li minacciò irritata, lasciando lentamente cadere le braccia lungo i fianchi e le mani strette a pugno presero a tremare nervosamente.
Cominciò a credere che se il loro prenderla in giro non era altro che una strategia per farle perdere la pazienza, beh ci stavano riuscendo benissimo.
E' alquanto maleducato nascondere il volto al nemico, non trova?” le fece notare un Hakkai divenuto improvvisamente serio in quanto le questioni potevano essere soltanto due: quella tale doveva essersi bevuta il cervello... oppure era realmente un sicario che stava inscenando -per qualche oscuro motivo- la parte dell'idiota.
Già, perché non ti fai vedere?!” aggiunse Goku impaziente di vedere chi si nascondeva sotto quel mantello.
Le vostre ultime parole…?” invece domandò lei altezzosa sgranchendosi le nocche facendone riecheggiare l'eco nell’aria.
Vattene” le ordinò Sanzo ormai stufo di quella presenza che li stava facendo letteralmente perdere tempo in uno stupido quanto elementare gioco ben conosciuto come indovinello.
Lei, invece, non si mosse di un millimetro.
Sarai sicuramente un emissario di Kogaiji, ma non ho intenzione di mettere le mani addosso ad una ragazza bella o brutta che sia. Potrei farti male” proferì serio il rosso, ormai rassegnatosi all'idea di poterla convincere a farsi riconoscere. Di chiunque potesse trattarsi nascosta sotto quella grande e scura veste, non aveva nessuna intenzione di farle del male, era contro la propria morale in fondo.
Fai un grosso errore a sottovalutarmi…” dal tono che la sua voce assunse si intuì che la nemica intendeva sfidarli apertamente.
Che c’è?? Vuoi menare le mani?! Ti accontento subito!” Goku fece per scendere dalla jeep.
Goku, lascia stare…” lo fermò il demone dagli occhi verdi, scuotendo il capo lievemente.
Non ne vale assolutamente la pena di sporcarsi le mani per una debole che è solamente in grado di darsi arie” aggiunse la fredda voce del bonzo.
Voi maschi siete tutti uguali. Sempre a vantarvi d'essere superiori…” sempre nella penombra del cappuccio la ragazza inarcò un sopracciglio, trovando strano che i quattro non avessero ancora sentito parlare di lei; eppure tutti i demoni che aveva eliminato dovevano essere sotto il loro comando. Possibile dunque che non avessero riferito loro della propria presenza in qualche modo?
“Certamente tu non sei da meno!” fece Goku infastidito. Né lui stesso ne i suoi compagni si erano mai vantati della potenza di cui disponevano, trovava quindi alquanto irritante essere offeso a quella maniera da una sconosciuta che nascosta sotto il mantello la faceva facile a parole. Quello che però sembrò strano, sia a lui che agli altri tre, era il fatto che avesse in qualche modo cercato di sottolineare la sua superiorità. Perché?
Lascia che ti dica… che tutti quelli che si sono messi sulla mia strada non hanno vissuto a lungo da poter vedere l’alba del giorno dopo”
Levati di mezzo” Sanzo le puntò la Shoreiju minaccioso, ormai giunto al limite della poca pazienza di cui disponeva. Era giunto alla conclusione, insieme gli altri tre, che doveva aver messo su tutta quella sceneggiata solo per poterli trattenere in attesa di qualcosa o peggio… provocarli.
No” rispose lei decisa fissando torva quegli occhi viola.
Non capisci? Basterei solamente io a metterti K.O.!” il demone dagli occhi dorati cominciò ad averne proprio abbastanza di quel botta e risposta, certamente non si aspettava che con la propria ultima uscita la ragazza misteriosa demordesse anche se, in fondo in fondo, ci sperava.
Faresti meglio ad ascoltarli. Non mi prendo alcuna responsabilità se i miei compagni dovessero farti molto male…” le si rivolse Gojyo sarcastico portando le mani dietro la testa e i gomiti alti rivolgendo quindi lo sguardo altrove.
Come volete…” disse loro assumendo insieme un tono e sguardo serio ormai rassegnata a convincerli ad attaccare per primi. Poco male, avrebbe agito a modo proprio “Dopo, però, non andate a piangere dalla mammina…” aggiunse in un bisbiglio abbastanza udibile.
Eh? Cosa?” Goku non ebbe nemmeno un secondo di tempo per capire di cosa stesse parlando quella ragazza che questa svanì subito senza lasciare tracce dopo aver fatto un lento passo in avanti.
Come aveva fatto a…?
Silenzio.
Con uno scatto fulmineo grazie alla propria forza ed esperienza combattiva era scomparsa per poi riapparire in meno di un secondo sul portabagagli del fuoristrada -dietro Goku e Gojyo- inginocchiata. Aveva un ginocchio posato sul portabagagli e l’altro sollevato, mantenendo la parte superiore del corpo china verso di loro e lo sguardo di chi intende fare sul serio si era ormai delineato sul quel viso appena poco visibile -dai quattro- da sotto il cappuccio.
Il rosso avvertì alle proprie spalle una presenza leggera ma allo stesso tempo potente e minacciosa.
Ma che…?!” non ebbe nemmeno il tempo necessario per voltarsi che, senza preavviso, venne violentemente scaraventato fuori dalla jeep insieme al demone dagli occhi dorati.
La nemica infatti -incrociando le braccia- aveva concentrato tutta la forza nei pugni e colpito Gojyo e Goku in pieno viso scaraventandoli violentemente fuori dal fuoristrada lontano per una decina di metri in direzioni opposte l'uno dall'altro.
Sanzo e Hakkai, allarmati, si volsero immediatamente per cercare di realizzare cosa era successo ma sfortunatamente non ne ebbero tempo materiale a disposizione perché la figura nemica poggiò le mani dove in precedenza erano seduti quei due e facendo leva su queste, con una leggera spinta, balzò sul cofano della jeep atterrando in piedi sul medesimo dando le spalle al bonzo e al demone dagli occhi verdi.
Scenda subito!” la minacciò furente Hakkai mettendo in quel momento l’incolumità di Hakuryu al primo posto.
Oh, certo… ma verrai anche tu con me, demone”
Dopo essersi guadagnato un'occhiataccia con la coda dell'occhio dall'iride blu della ragazza misteriosa, Hakkai si allarmò nell'udire tali parole, tuttavia scettico che l'avversaria in qualche modo avesse intuito che in realtà lui era un demone.
Prevedendo il fatto che da lì a qualche momento la nemica l'avrebbe attaccato, il demone dagli occhi verdi cercò di anticiparla saltando immediatamente fuori dalla jeep lanciandole un attacco con il Chi mentre Sanzo, imitando il moro, le sparò con la Shoreiju dopo averla velocemente estratta dalla manica della veste cerimoniale.
Per quanto i due non si erano fatti trovare impreparati a dispetto di Goku e Gojyo, la ragazza schivò i loro attacchi con un balzo all'indietro per poi atterrare sulla sabbia. Hakuryu, avendone percepito il pericolo già da un pezzo, approfittò del fatto che nessuno dei compagni fosse più a bordo del fuoristrada e si ritrasformò immediatamente nel draghetto bianco, volando subito senza alcun indugio verso il proprio padrone, preoccupato per le condizioni di quest’ultimo.
Hakuryu… grazie al cielo stai bene…” disse il demone dagli occhi verdi “Ora ti prego di allontanarti, non vorrei che venissi coinvolto nello scontro…” aggiunse rivolgendogli un piccolo sorriso rassicurante.
Kyuuuu” e così dicendo il bel draghetto volò poco lontano.
Era ora che quell’impiastro si levasse dai piedi” sbottò Lynn con tono scocciato.
Si può sapere che cosa vuoi?!” le si rivolse dunque il bonzo con un tono decisamente stizzito.
Ovvio, eliminarvi. Pagherete a caro prezzo il male che avete fatto a persone innocenti, che non centravano nulla con il vostro idiota e dannato progetto!” gli rispose con lo stesso tono, ma dal modo in cui erano pronunciate tali parole si percepiva distintamente che tratteneva la rabbia a stento per evitare di perderne il controllo.
Ma di che diamine stai parlando?!?” Gojyo continuava a non capirci nulla e come lui nemmeno gli altri tre, del resto.
Non cercare di prendermi in giro!” urlò lei a denti stretti lanciandosi contro il rosso ad una velocità impressionante mentre estraeva da sotto il mantello il bastone dal fodero appeso dietro la schiena.
Servendosi prontamente della Shakujo il mezzo-demone parò l'attacco frontale da parte dell'avversaria che, non avendo alcuna intenzione di demordere, gli sferrò una ginocchiata in pieno stomaco facendolo piegare in due per l'improvviso dolore.
La ragazza, proprio nel momento in cui si preparò a colpire nuovamente il rosso, avvertì un leggero spostamento d'aria alle proprie spalle intuendo immediatamente che si trattava del membro più giovane del quartetto.
Infatti Goku si era lanciato contro di lei con il Nhyoibo credendo di riuscire finalmente a coglierla di sorpresa. Lynn non fece in tempo a schivare l'attacco, tuttavia parò l'attacco con il proprio bastone e mentre opponeva resistenza constatò che seppur fosse di piccole dimensioni il demone sembrava disporre di una certa potenza.
Approfittando del fatto che la nemica era impegnata a resistere alla scimmia, Sanzo non aspettò un secondo di più sparandole nuovamente senza un attimo di tregua sperando che stavolta non l'avrebbe mancata. Speranze gettate al vento, siccome l'avversaria aveva percepito i proiettili in arrivo e si era prontamente abbassata per evitarli.
Tuttavia Hakkai non le lasciò un attimo di respiro lanciando un nuovo attacco con il suo Chi. Intento nell'attacco il moro non si era accorto che la ragazza, con uno scatto fulmineo, era scomparsa per poi riapparire inaspettatamente giusto a qualche centimetro da lui non potendo così evitare di essere afferrato per il polso e scaraventato contro il bonzo cadendo insieme sulla sabbia, provocando una piccola pioggia di granulato dorato in seguito al violento impatto.
Hakkai! Sanzo!” prontamente Gojyo e Goku raggiunsero i due amici.
Gojyo...” proferì serio il demone dagli occhi verdi sotto voce mentre cercava di rialzarsi “Credo che davvero sia da non sottovalutare”
Sfortunatamente, Hakkai, hai ragione”
È molto veloce nei movimenti e non ha fatto la benché minima fatica a sollevarmi un attimo fa. Poco ma sicuro, non appartiene al genere umano e finora nessuno degli emissari del Principe Kogaiji ha dimostrato di possedere tale potenza”
Beh vorrà dire che avrà pane per i suoi denti” dichiarò il mezzo-demone in quanto insieme ai tre compagni intendeva dimostrarle di che pasta era fatto. Certamente non sarebbe mai scappato a gambe levate senza prima averle provato le proprie potenzialità.
Sanzo, stai bene?” era stato il primo pensiero di Goku quello di precipitarsi verso il bonzo avendolo avvistato sulla sabbia, ma constatando quanto quest'ultimo sembrasse adirato una volta in piedi ebbe conferma che -per ora- Sanzo stava bene.
Tu, dannata!” imprecò il monaco assottigliando i suoi occhi viola in un lineamento decisamente torvo in conseguenza al fatto che non aveva assolutamente apprezzato l'essere stato steso a quella maniera.
Tsé! Pensavo che mi sarei divertita di più…! Invece non valete un fico secco! Non vale nemmeno la pena di usare le mie pistole” sbottò Lynn schifata. Eppure quel Nii l'aveva avvertita che erano da non sottovalutare. Ma ci vedeva bene, quel deficiente? Finora si era illusa di doversi misurare contro avversari più forti di lei… Avendo assistito come il quartetto aveva fatto fuori quella divinità-demone al villaggio, aveva creduto che non era quella tutta la forza di cui disponevano. Dunque doveva essersi sbagliata -di molto- a trarre le conclusioni troppo in fretta.
Stai attenta a come parli! Noi non siamo affatto deboli!” urlò Goku irritato per l’insulto ricevuto.
Ah, sì? Ne sei davvero convinto?” lo stuzzicò con fare arrogante.
Certo che sì!” il demone dagli occhi dorati si rimise in posa da combattimento puntando il Nhyoibo davanti a sé, contro la figura nemica.
Bene, se lo dici tu” rispose con aria poco convinta “Se riuscirai anche solo a tirarmi un pugno, ti concederò l’onore di morire per ultimo” lo sfidò incurvando le labbra in un inquietante sorriso di sfida.



 

[...to be continued]

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Capitolo 8
*** 7 - Chiarezza [Nuovo] ***


Capitolo VII
... Chiarezza ...

 

 

 


Se riuscirai anche solo a tirarmi un pugno, ti concederò l’onore di morire per ultimo” lo sfidò Lynn incurvando le labbra in un inquietante sorriso di sfida.

Vuoi farmi ridere?!? Ti metterò al tappeto in men che non si dica!” dichiarando questo il demone dagli occhi dorati si lanciò nuovamente all'attacco contro di lei. Al contrario di quanto il piccolo Goku si aspettava, però, la nemica scattò andandogli incontro sferrandogli un pugno non da poco in pieno viso.
Il piccolo demone riconobbe compiaciuto che, chiunque fosse, quella ragazza dimostrava di saperci fare. Tuttavia non intendeva darle la soddisfazione di vederlo al tappeto: evitò quindi la propria caduta incassando i piedi nella sabbia per qualche istante.
Sono troppo forte per voi” asserì Lynn. Nonostante quei quattro fossero suoi nemici, si ritrovò a dover riconoscere che non si perdevano d'animo nel cercare di colpirla seppur non sempre i loro colpi andassero a segno. Meglio era precisare, però, che solo quel piccoletto sembrava essere in grado di fronteggiarla e quindi la ragazza aveva deciso che per il momento si sarebbe concentrata più su di lui che sugli altri tre. Persa in quel filo di pensieri si accorse sull’ultimo che qualcosa di tagliente e velocissimo si stava avventando contro la propria persona.
Dannazione!” imprecò Gojyo a denti stretti constatando che sfortunatamente la propria arma si stava rivelando inutile contro la nemica. Infatti la ragazza aveva fatto in tempo a scostarsi, evitando la Shakujo per un soffio che si era andata a conficcare nella sabbia.
Complimenti, ti stai impegnando… però non è ancora sufficiente per battermi, mi spiace!” per non ricaderci una seconda volta la ragazza tenne maggiormente i sensi all’erta, percependo quindi distintamente i proiettili andare in canna nella Shoreiju del bonzo nonostante un bel paio di metri li separavano.
Lynn si avvicinò al monaco, evitando ancora una volta quell'ennesimo gruppo di pallottole, spostandosi a destra e a manca. Aveva una buona mira, doveva riconoscerlo, tuttavia trovava abbastanza monotono il suo modo di combattere. Dubitando quindi che il monaco fosse in grado di fronteggiarla utilizzando una tecnica diversa da quella.
Fu interessante, pensò Lynn, l'imprevista resistenza da parte del monaco quando lei aveva cercato di sottrargli l'arma. Nonostante Sanzo le sparava senza sosta, balzando all'indietro nei momenti in cui caricava la pistola non permettendole di colpirlo da calci e pugni e cercando quindi di guadagnare terreno, la ragazza era riuscita ad avvicinarsi a lui sufficientemente per posare con poca delicatezza la mano sulla Shoreiju nel tentativo di privarlo di quell'arma di cui sembrava andare talmente fiero. Era curiosa di sapere se il suo avversario avrebbe cessato di vantarsene una volta senza.
Sanzo certo non intendeva demordere, non avrebbe mai concesso al nemico di sottrargli l'arma. Se proprio sarebbe dovuto succedere, poi, certamente non l'avrebbe permesso così facilmente.
Beh, tutto qui?” la provocò il monaco che tuttavia ottenne una risposta piuttosto immediata in quanto avvertì un intenso dolore all'addome, facendogli realizzare d'aver appena ricevuto un pugno da parte dell'avversaria nel tentativo di farlo cedere.
Per evitare che Sanzo potesse perdere l'equilibrio, la nemica l'afferrò prontamente per la chioma bionda in malo modo, facendogli onore di poter assistere a quell'avido sorriso prima di lasciare imprevedibilmente la presa. Con un balzo felino la ragazza saltò alle sue spalle, tirandogli un potente calcio alla schiena facendo volare il bonzo di qualche metro.
Sanzoooo” inaspettato fu l'intervento di Goku che prontamente si era lanciato nell'afferrare il bonzo, un attimo prima che toccasse il suolo in malo modo. Sapeva che il motivo per cui Sanzo l'aveva allontanato malamente non era per ingratitudine, ma per il semplice motivo di non essere stato in grado di evitare l'essere stato nuovamente steso dalla ragazza misteriosa. Dunque il fatto di ricevere un aiuto a rialzarsi in seguito ad un errore da parte del monaco, faceva irritare lo stesso ancora di più.
Questa me la paghi!” la minacciò il piccolo demone posando le proprie iridi dorate, in quel momento adirate, sulla figura nemica ormai giunto al limite della sopportazione a quella lenta umiliazione di potenza.
Credevo che l'avessi capito che non funziona” sbuffò Lynn in seguito ad un pesante sospiro. Si riferiva al demone dagli occhi verdi, che per l'ennesima volta l'aveva attaccata con il suo Chi e lei l'aveva evitato.
Ma cosa...?” si era ritrovata a chiedersi per poi incurvare le proprie labbra in un piccolo sorriso di compiacimento, ammettendo che quel demone con gli occhi dal colore come lo smeraldo aveva pensato ad una farsa niente male.
E' un vero peccato” sbottò Hakkai insieme ad uno dei suoi falsi sorrisi, ritrovandosi il pugno bloccato nella palma della mano dell'avversaria. Avendo compreso che la nemica puntava sulla velocità, sapendo quindi che gli attacchi energetici sarebbero stati inutili, l'aveva attaccata con il Chi in modo da coglierla di sorpresa una volta che la ragazza -ignara- si sarebbe avvicinata a lui per attaccarlo.
Tuttavia quel destro che avrebbe dovuto coglierla di sorpresa era stato bloccato, però Hakkai non si era dato per vinto sferrandole una ginocchiata sul fianco. Il moro ci era andato abbastanza vicino dal colpirla, il suo colpo sarebbe infatti andato a segno se la nemica non avesse usato l'altro braccio per pararsi.
Nell'intento di ringraziare la cortesia ricevuta, Lynn decise di ricambiare il demone non lasciandogli anche un solo attimo per prevedere il suo prossimo attacco. Si abbassò velocemente per sferrargli un pugno non da poco da sotto la mascella, unito a una gomitata in pieno stomaco in quanto intendeva far piegare in due il moro per poterlo colpire sulla schiena con tutta la forza concentrata nel tallone.
Hakkai!” lo chiamò Gojyo correndo allarmato verso l'amico che era appena finito con la faccia sulla sabbia, inginocchiandosi accanto a lui decisamente preoccupato.
Ancora non mi spiego come possa disporre di tale potere…” fece il mezzo-demone guardando la nemica con occhio critico, più che certo che non doveva aver nulla di umano e che nessun avversario incontrato fino a quel momento gli aveva dato filo da torcere a tal punto.
Tsé! Sicuramente Kogaiji si sarà inventato qualcosa” fu l’opinione del monaco pronunciata ad alta voce nell'intendo di farsi udire “Dico bene?” cercò quindi una conferma anche se con la Shoreiju puntata su di lei sembrava piuttosto una minaccia.
Io non conosco costui” ammise Lynn lasciando i quattro amici disorientati sul reale motivo dell'attacco da parte della ragazza.
Allora si può sapere che diamine vuoi da noi?!” domandò Goku completamente confuso.
Siete forse sordi??! Voglio porre fine al vostro progetto di resurrezione di Gyumao!” strinse i pugni fino a far divenire le nocche bianche. Si era stufata di giocare e odiava perdere tempo, decise che da quel momento in avanti avrebbe decisamente fatto sul serio “Non posso perdonare chi fa ciò per una stupidissima bramosia di potere! Siete dei bastardi! Per colpa vostra sono state rase al suolo case, villaggi… e tantissima gente di cui non centrava nulla!!” gridò ormai incapace di tenere la rabbia sotto controllo.
Chi sarebbe stato a dirti un’assurdità del genere?! Sentiamo!” fece Gojyo con lo stesso tono, ferito da tali parole in quanto -tanto quanto gli altri tre- si sentiva messo in mezzo a qualcosa di cui non c'entrava assolutamente.
Uno scienziato che lavorava per voi. Gli riporterò il Sutra che possedete in modo che possa distruggerlo e rendere il vostro piano un sogno impossibile da realizzare!” la ragazza si preparò ad attaccare nuovamente.
Probabilmente quello scienziato ha deciso di usarla per recuperare il Sutra avendo notato le sue notevoli potenzialità” ipotizzò Hakkai sempre capace di mantenere un tono calmo nonostante la situazione critica, rivolgendosi sia ai propri compagni sia alla ragazza.
Già, uno scienziato che senza ombra di dubbio serve colui che tesse le fila alle spalle di Kogaiji” aggiunse Sanzo -con l'arma ancora puntata- più che convinto che ormai stava cominciando a perdere la pazienza. Il problema dunque rimaneva quella strana ragazza incappucciata in quanto disponeva di una potenza fuori dal normale che poteva essere paragonata a quella di Goku. Che fosse frutto di qualche esperimento proibito? Non era certo un ipotesi da escludere.
Ha ha ha!” rise ironicamente Goku facendosi beffe di lei “Ti sei fatta prendere in giro come un’allocca! Era lui il cattivo, non noi!”
Lynn rimase senza una mezza sillaba da pronunciare a causa dello stupore, poi offesa e irritata scattò verso il demone dagli occhi dorati “Sta zitto!” imprecò colpendolo con tutta la propria forza alla spalla sinistra con un calcio.
Ehi” intervenne il monaco alle sue spalle “Te la stai prendendo con le persone sbagliate” tentò in qualche modo di risolvere l’equivoco, ma di certo non intendeva fargliela passare liscia per come era stato trattato fino a quel momento.
Esatto! Il nostro viaggio consiste nell'eliminare i veri responsabili di questo caos!” anche Goku, rialzandosi seppur con la spalla dolente, si unì nel tentativo di convincerla.
Lynn si ritrovò quindi involontariamente accerchiata: il piccoletto di fronte a sé, il rosso a sinistra, il demone dagli occhi verdi a destra e alle proprie spalle quel dannato bonzo. Il bastone era ancora impugnato saldamente nella mano, il proprio atteggiamento rimaneva freddo e indifferente. Non aveva alcuna paura del ferro che stava puntato dietro di lei, se fosse morta avrebbe raggiunto Kane… però… prima voleva assolutamente vendicare la sua morte.
Chiuse gli occhi per un istante, sospirando pesantemente cercando di dare quiete alla confusione che era andata a crearsi nella propria mente. Nii che le aveva parlato dei quattro viaggiatori come nemici e artefici di tutto quel trambusto nel Togenkyo e il quartetto invece dichiarava di essere in viaggio per riportarne la pace.
Chi dunque ammetteva il vero? Chi poteva dirle che magari non era una loro strategia per cercare di sviarla? Non aveva intenzione di eliminare chi invece poteva realmente essere innocente.
Tsk! Chi pensate di prendere in giro?” li riaprì sentendosi costretta a doversi fidare di quel Nii non avendo alcuna prova a favore dei quattro su cui potersi basare.
Ma è la verità!” Goku non si diede per vinto.
Taci!” urlò inaspettatamente la ragazza facendo così sussultare il demone dagli occhi dorati “La tua voce mi irrita!” lo fissò con occhi ridotti a fessure, uno sguardo capace di congelare e di impaurire allo stesso tempo.
Semmai sei TU che sei irritante!!” ormai anche Gojyo stava cominciando a perdere le staffe “Mi spieghi che cosa ci guadagniamo a mentirti?!?”
Scusate” li interruppe Hakkai osservando un punto alle proprie spalle con la coda dell'occhio “Ma credo che le visite non siano ancora finite” annunciò notando che l'ennesimo gruppo di demoni mandati da Kogaiji li stava osservando in attesa dell’occasione propizia per attaccarli.
Che seccatura!” sbuffò il bonzo.
Genjo Sanzo Hoshi” cominciò uno di quelli “Il Sutra” ordinò borioso tendendo una mano verso il monaco.
Mhpf! Perché invece non te lo vieni a prendere?” Sanzo gli puntò la pistola come dichiarazione di guerra.
Allora??? Ci credi adesso?!?” fece Goku rivolgendosi alla ragazza “Sono loro i demoni mandati da Kogaiji per impossessarsi del Sutra per poter risvegliare Gyumao!” indicò i demoni con l’indice della mano sinistra.
Quelle parole le fecero dunque comprendere tutto: capì di aver sbagliato, che era stata una stupida. Aveva notato fin dall’inizio che in quel Nii c’era qualcosa che non ruotava nel verso giusto eppure si era fidata siccome le mancava l’appiglio a cui inizialmente aggrapparsi. Era partita da Gyo alla cieca con la speranza di trovare qualche indizio sulla causa di quel caos, aveva ascoltato quell’uomo, e solo in quel preciso momento aveva compreso che intendeva solo servirsi di lei.
Se davvero li avesse uccisi -quei quattro- e gli avrebbe portato il Sutra richiesto, avrebbe fatto sì che quel dannato piano si attuasse invece che di impedirlo. Era stata ingannata e -purtroppo- quella non era stata la prima volta sapendo in fondo che sicuramente non sarebbe stata nemmeno l'ultima.
Sono i soliti pesci piccoli” osservò Sanzo caricando la Shoreiju.
Credo che dovremmo farcela nonostante le nostre attuali condizioni” affermò Hakkai dopo aver osservato lo stato fisico dei compagni in quanto a causa di calci e pugni avrebbero per la maggior parte rimediato qualche contusione e ossa fratturate.
A questi ci penso io” intervenne invece Lynn riponendo il bastone nel fodero dietro la schiena ed estraendo poi due pistole argentate da sotto il mantello. Avrebbe cercato di rimediare al proprio errore involontariamente commesso. Almeno… per quanto le era possibile riparare…
Ma…” sin dall'inizio Goku non era mai riuscito a considerarla come una vera e propria nemica e si vergognò enormemente d'aver riso di lei un attimo prima, intendeva farsi perdonare aiutandola nello scontro contro quel gruppo di circa una ventina di demoni.
Tsé” sbuffò il bonzo “Cos'è? Un atto caritatevole?”
Non si deve disturbare, la prego” seppur era stato attaccato sotto inganno, certamente Hakkai non intendeva che quella ragazza misteriosa si occupasse di fatti ordinari che riguardavano il proprio gruppo.
Tsk! Non posso sopportare che a togliermi il divertimento sia proprio una donna come quella!” sbottò Gojyo imbronciato sebbene Lynn -cominciando ad incamminarsi verso quell’ammasso di rifiuti- sembrava non stare prestando affatto attenzione a quanto pronunciato dai quattro ragazzi.
Eh, dai, Gojyo!” fece Goku invece entusiasta “Sono proprio curioso di vedere come se la cava!”

E tu che diamine vuoi?!?” le si rivolse stizzito il demone che aveva parlato poco prima a Sanzo.
Un buco in fronte fu la secca risposta.
Ancora avvolta nel mantello la ragazza cominciò a sparare a destra e a manca senza mai mancare il bersaglio, caricando i proiettili velocemente ogni qualvolta questi si esaurivano nel caricatore delle due pistole semi-automatiche. Il manto scuro in grado di nascondere la sua identità -nonostante i parecchi e larghi movimenti- non si decideva a togliersi o a spostarsi più del dovuto per permettere ai quattro ragazzi di identificarla.
Di tutti quei demoni all'inizio dello scontro, qualche minuto più tardi di essi non era rimasto null'altro se non i loro cadaveri.
È fortissima!” fu il commento ammirato di Goku, totalmente compiaciuto.
Mi piacerebbe tanto sapere chi si nasconde sotto quel mantello” si chiese Sanzo incuriosito da quel modo di fare, da quella potenza, dalla quella tanta determinazione che aveva avuto poco prima nei propri confronti nell'intento -sicuramente- di volersi vendicare.
Quella non si può dichiarare donna, manesca com’è!” fu l’opinione di Gojyo inarcando un sopracciglio, mettendo le mani dietro la testa con i gomiti alti.
Uno sparo imprevisto fu seguito da un rigoletto si sangue che sgorgò lento dalla guancia del mezzo-demone.
Stavolta ho fatto finta di non sentire” lo avvertì Lynn rivolgendosi al rosso mentre si stava avvicinando verso di loro.
Pensa allora cosa ti avrebbe fatto se avesse sentito!” bisbigliò Goku al rosso cercando di stuzzicarlo, divertito dalla scena che ai propri occhi era apparsa divertente.
La ragazza si arrestò a pochi passi dai quattro ragazzi.
Li fissò.
La fissarono.
Perché non ti togli quel cappuccio?” Sanzo dovette ammettere a se stesso che anche se si dichiarava estraneo ad ogni circostanza, quella volta invece si sentì costretto a dover demordere.
Nonostante quello scontro astruso, se quella ragazza era stata mandata dal nemico alle spalle di Kogaiji certamente non li avrebbe accusati di voler risvegliare Gyumao quindi -molto probabilmente- ignara di quanto stava accadendo nel Togenkyo, doveva aver casualmente incontrato quello scienziato che senza il minimo scrupolo aveva deciso di servirsi di lei.
Chiarito ciò il nocciolo della questione rimaneva uno solo: chi era davvero quella misteriosa ragazza? Aveva avuto la prova che non era una persona comune e fatto stava che Sanzo sentiva di dover indagare al riguardo.
Magari la prossima volta” proferì la ragazza voltandosi come segno che il loro strano incontro terminava a quel modo “Sempre se ci sarà”
Te ne vai?” domandò Goku deluso e del tutto riluttante all'idea che lei scomparisse senza mai più riapparire.
Non c’è più motivo che io resti qui” Lynn cominciò ad avviarsi “Perdonate l'equivoco” aggiunse seppur con grande difficoltà.
Perché invece non ti unisci a noi?” le propose il demone dagli occhi dorati con un largo sorriso. Certo, lei era stata ingannata e mandata a combattere contro di lui e i propri compagni. Tuttavia aveva considerato di sentirsi allo stesso livello della ragazza e il fatto di non essere stato in grado di colpirla almeno una volta non faceva altro che far crescere in lui la voglia di battersi ancora in modo da poterla superare riuscendo a restituirle almeno uno dei pugni incassati.
D'altra parte anche lei era in cerca del folle con l'intenzione di riportare in vita Gyumao, quindi perché non unire le forze sotto un'unica bandiera?
Quella proposta, arrivata del tutto inaspettata, aveva lasciato la ragazza di sasso, talmente che l'aveva spinta a fermarsi di colpo senza però voltarsi. Non sapeva cosa pensare, del resto non si era minimamente aspettata una richiesta del genere. Era forse uno scherzo? O c’era forse qualcosa sotto?
Imbecille!” esclamarono Gojyo e Sanzo all'unisono con tono di rimprovero insieme ad uno scappellotto sulla testa del piccolo demone. Possibile che quella stupida scimmia non usasse il cervello nemmeno per una volta? Come faceva a far finta di nulla dopo essere stato pestato cinicamente senza un minimo di pietà? Per giunta non sapevano proprio un bel nulla sul conto di quella ragazza.
Ma che c’è?! Abbiamo lo stesso obiettivo a quanto ho capito, no??” Goku si rivolse a Sanzo con fare innocente, tenendo le mani sulla testa non comprendendo il motivo di tale rimprovero “E poi è anche molto forte…”
*PAM!*
L’harisen si era posato privo di delicatezza sulla testa del demone dagli occhi dorati per l’ennesima volta “Neanche a parlarne!” fu il parere stizzito del bonzo. Era già abbastanza che dovevano cercare Lynn, figurarsi a far aggregare al gruppo una perfetta sconosciuta.
Non avrei avuto alcuna obiezione se si fosse trattato di una bella ragazza!” sbottò ironico Gojyo.
Su, avanti, ragazzi…” Hakkai cercò di calmare i propri compagni, una mano dietro la testa unita al solito sorrisetto, anche se nemmeno lui stesso sapeva cosa era più giusto fare.
Mhpf! Non vi sprecate nemmeno…” Lynn rimase di spalle “Non mi unisco a gente che intende sfruttare la mia potenza per i propri scopi” era stanca di essere usata, aveva passato due eterni e infernali anni a causa di tale motivo.
Io non ho detto che intendo usare la tua potenza!” divenendo immediatamente serio, Goku si ritenne profondamente offeso da quelle parole “Anzi, ti ammiro su questo”
Strano, non l’hai sottolineato”
Ma perché ti comporti così?!” il piccolo demone fece un passo avanti “Sembra che tu voglia il mondo contro!”
Oh, non devi preoccuparti di questo” la ragazza accese una sigaretta dopo averla portata alle labbra “Lo è già. Lo è sempre stato” lentamente si allontanò dal quartetto senza guardare in faccia nessuno di loro, nemmeno per l'ultima volta. Sapeva che avrebbe dovuto chiedere scusa per averli conciati a quel modo a causa di un inganno, tuttavia ciò stava a significare il dover chiedere qualcosa di impossibile a se stessa. Sapeva che non le sarebbe mai riuscito.
Quelle poche parole avevano avuto il potere di lasciare i quattro ragazzi in un momento di improvviso smarrimento, tuttavia -in un modo o nell’altro- sia il gruppo di Sanzo che Lynn sapevano in fondo che presto o tardi si sarebbero nuovamente incontrati.


Che cosa volete?” inginocchiato dinanzi a Gyokumen Koushu con un ginocchio alzato e la testa mezza china, il Principe Kogaiji giunse subito al punto infastidito di doversi ritrovare al suo cospetto siccome era l'unica cosa che la demone sapeva meglio fare.
Ho una nuova missione da affidarti” annunciò sua eccellenza seduta comodamente con le gambe accavallate.
E sarebbe?”
So per certo, grazie alle indagini del dottor Nii, che da qualche parte nel Togenkyo -verso Est- si aggira un particolare esemplare di Jaken”
Uno Jaken?” tale rivelazione lasciò il Principe scettico “Credevo che si fossero estinti”
Invece c’è un superstite, non sei contento?” sogghignò avida “È davvero molto forte, più di quanto tu possa immaginare. Devi sapere che oltre ai cinque Sutra per poter resuscitare Gyumao, abbiamo bisogno di un elevata quantità di energia e questo superstite, secondo gli studi condotti, risulterebbe perfetto. Non lo trovi grandioso? In questo modo tuo padre tornerà a nuova vita al massimo delle sue forze”
Quindi, se ho capito bene, il mio incarico consisterebbe nel cercarlo”
Il suo nome è Lynn. Nii ha avuto il piacere di incontrarla di persona” Koushu prese a studiare le unghie delle mani in cerca di qualche piccola imperfezione che, fortunatamente, non apparve.
E perché non ci ha pensato lui?” domandò il Principe un po’ seccato percependo distintamente la sensazione di scarica barile.
Per il semplice motivo che l’ha mandata contro il Gruppo di Sanzo per recuperare il Sutra del Cielo Demoniaco” rispose acida la demone sospettando che fosse andato storto qualcosa “Ma noto che ci sta mettendo più tempo del previsto. Credevo che si sarebbe sbarazzata di loro in un attimo”
Capisco” fu l'ultima parola del demone Principe prima di alzarsi in piedi avviandosi verso l'uscita di quell'immensa stanza.
Meno la vedeva e meglio era per il proprio umore, odiava quella fastidiosa presenza. Se non altro, si serviva di lui per raggiungere i suoi scopi minacciandolo di non sciogliere il sigillo che teneva prigioniera Rasetsunyo. Seppur era riluttante di fronte ad alcuni ordini, non aveva altra scelta che eseguirli. Per sua madre e per i suoi amici avrebbe fatto qualunque cosa.
Cerca di fare in fretta. Ho così tanta voglia di rivederla” fece eco la voce acuta di Gyokumen Koushu.

 

 

[...to be continued]

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Capitolo 9
*** 8 - Tormento [Nuovo] ***


Capitolo VIII
... Tormento ...

 

 


È come cercare un ago in un pagliaio!” fu il secco commento di Dokugakuji dopo aver ascoltato, dal Principe demone, il nuovo ordine da parte di Gyokumen Koushu.
Dobbiamo tentare” il Principe demone cercò di incoraggiare entrambi. Trovò l'incarico seccante, aveva solo una vaga idea della zona in cui era stata avvistata e certo non sarebbe andato da Nii a chiederne informazioni. Tuttavia si costrinse a pensare al lato positivo: presto tutto si sarebbe concluso e avrebbe potuto riabbracciare la madre tanto amata.
Presero un drago volante e -dopo aver fatto tutte le raccomandazioni necessarie a Yaone affinché si prendesse cura di Lirin- volarono verso Est alla ricerca del misterioso Jaken.


Subito dopo lo scontro con il gruppo di Sanzo, Lynn aveva continuato a percorrere in direzione Ovest l’immenso deserto. Ormai mancava poco ad attraversarlo, a breve avrebbe dovuto scorgere un villaggio dove avrebbe fatto una pausa in uno dei ristoranti disponibili: la riserva d'acqua stava per esaurirsi e anche se era una ragazza forte di carattere non poteva certo continuare il viaggio senza mettere qualcosa sotto ai denti.
Era inevitabile che camminare sotto quel sole cocente l’avesse stancata tuttavia aveva deciso di non demordere
, ritrovandosi quindi ad attraversare una zona rocciosa per la maggior parte. Anche se le montagne non erano pressoché alte, le loro ombre aiutavano a rendere l'atmosfera meno calda tuttavia più scura e sinistra. Immersa nei propri pensieri la ragazza avanzò indifferente.
Non osava immaginare che cosa sarebbe successo se quell’ammasso di demoni immondi non avesse interrotto il combattimento e lei avesse continuato a non voler ascoltare ciò che quei quattro invece sostenevano. Il desiderio della vendetta l’aveva portata a una furia cieca che l’aveva spinta a fidarsi di chi invece non avrebbe dovuto.
Una parte di lei le diceva di non doversi biasimare: dopotutto non era stata colpa sua se Nii l’aveva ingannata anche se tuttavia lo era, perché senza alcuno scrupolo aveva deciso di fidarsi della prima persona che era stata in grado di rivelarle informazioni utili.
Si fermò mantenendo lo sguardo assorto fisso sul terreno, accorgendosi successivamente che alla propria destra si ergeva una piccola caverna poco profonda. Considerando che aveva camminato ormai da un bel po', siccome era giunta la sera ormai da un pezzo, decise quindi di fermarsi a riposare qualche istante. Non appena mise piede nella grotta un brivido le attraversò la schiena -nonostante il mantello che indossava- benché le pareti perennemente ombrate rendevano il luogo gelido seppure la temperatura non raggiungeva ancora lo zero.
Servendosi di qualche rametto -ricavato da uno dei pochi alberi presenti lì intorno- e con l'aiuto dell'accendino accese un piccolo fuoco per scaldarsi, si sedette accanto con la schiena contro la parete, le braccia abbracciarono le ginocchia alte -premute contro il petto- e la fronte poggiata su quest’ultime. Chiuse gli occhi cercando di svuotare la mente almeno per un istante allontanando i propri pensieri che ormai la ossessionavano senza lasciarle anche un solo attimo di tregua.

Un villaggio, piccolo e pacifico, illuminato dalla fioca luce del sole a tramonto inoltrato.
Una semplice casa in legno, tra le tante e un fiume che scorreva nelle vicinanze di essa.

Alberi sempre verdi circondati dai cinguettii degli uccellini e dai bambini che solitamente giocavano a nascondino.
E per completare vi era la gente del posto sempre indaffarata nel proprio lavoro.
Quel villaggio era Gyo.
Lynn correva verso quella casa; i lunghi capelli castano chiaro raccolti in una treccia posata su di una spalla, vestiva una semplice maglia in cotone verde scuro in tinta unita munita di cappuccio insieme a dei pantaloni beige e aderenti senza tasche, delle scarpe marroni e un sottile bracciale d'argento le avvolgeva delicatamente il polso.
Correva… correva… doveva dirglielo... doveva fargli sapere che era riuscita a terminare ciò che da tempo stava cercando di realizzare… Aprì la porta velocemente rimanendo ferma sull’uscio respirando con affanno cercando di riprendere fiato.
Kane!” lo chiamò “Guarda!” la castana vide il ragazzo concentrato a ripulire una delle due pistole semi-automatiche di cui disponeva, seduto al tavolo della cucina circondato dalle varie attrezzature. Gli si avvicinò tenendo il braccio teso in avanti facendogli quindi vedere che ci era riuscita, dopo mille tentativi, a realizzare tutta da sola un bastone ricavato dal tronco di un albero rinforzandolo alle due estremità con dell’acciaio molto particolare e resistente.
Brava” le rispose con un largo sorriso mentre si alzò per andarle incontro, interrompendo quindi quel che stava facendo. Prese il bastone in mano e lo osservò attentamente.
Davvero un bel lavoro” le sorrise compiaciuto posando affettuosamente una mano sulla testa di Lynn che allargò le labbra in un caloroso sorriso soddisfatta del proprio lavoro e che era stato anche apprezzato dal suo Kane.
Era davvero un bel ragazzo: quasi sui vent’anni, all’apparenza sembrava averne un paio di meno, alto all’incirca uno e settantacinque, magro e dal fisico agile e asciutto, capelli medio lunghi del colore della pece che sembravano essere più in ordine del solito, tenuti legati in una bassa coda e se non per qualche millimetro la frangia quasi sfiorava quegli occhi d'ambra dalle varie sfumature. Vestiva esattamente come lei con la sola differenza che gli abiti erano per lo più pieni di piccole macchie qua e là sebbene si occupava di ripulire e fabbricare armi anche se per puro hobby.
Inoltre i due ragazzi portavano al polso lo stesso bracciale, un gioiello che per quanto poteva essere ordinario, stava a significare la loro unione.
Quel sorriso era stato l’ultimo che Lynn aveva visto dipingersi sul volto del suo amato Kane.

Un incendio ormai propagatosi per tutto l'intero villaggio.
Ogni cosa era in fiamme, colpa dei demoni che avevano appiccato il fuoco a causa del loro intento di invasione. Erano sparsi ovunque e la gente urlava dal terrore correndo qua e là nel tentativo di raccogliere le cose necessarie alla sopravvivenza per poi fuggire. Sì, fuggire era ormai l’unica cosa rimasta da fare per potersi salvare. Gli esseri umani non potevano competere contro la forza dei demoni… contro la loro furia distruttrice… e soprattutto contro quell'immotivata follia che si era impadronita di tutti loro.
Vieni!” decisamente allarmato, Kane aveva afferrato Lynn per il polso e la stava trascinando verso il retro della casa in cui vivevano. Raggiunsero una botola che egli stesso aveva scavato per i casi di emergenza -ma che allo stesso tempo usava per riporre ordinatamente i propri attrezzi- e l’aprì senza pensarci due volte.
Kane, che stai facendo?!” domandò Lynn totalmente confusa.
Nasconditi qui” la spinse dentro “E non uscire. Per nessun motivo!” le ordinò serio.
Ma io…”
Tu devi salvarti!” urlò il ragazzo “Devi vivere!”
Non senza di te!” la ragazza tentò di uscire.
No!” Kane scuoté il capo mentre con le proprie mani sulle spalle di Lynn fece pressione verso il basso per farle capire di dover rimanere lì dentro, al sicuro dai demoni che a momenti sarebbero arrivati anche nella loro abitazione. Sapeva fin troppo bene che un giorno sarebbe potuto succedere: da quando aveva incontrato la ragazza per la prima volta aveva cercato di prepararsi psicologicamente, tuttavia si era reso conto di non aver sufficientemente realizzato il fatto che... sì, il fatto che Lynn si sarebbe trasformata in un demone contro cui era impossibile competere per gli esseri umani.
Voglio che almeno tu viva…” le disse, bloccando le lacrime sul nascere, tuttavia gli si strinse il cuore nel vedere le guance della ragazza silenziosamente rigate da quell'acqua salata.
Se resterai qui nascosta i demoni non ti troveranno…”
Rimani anche tu…” lei lo supplicò.
Non posso” il moro chiuse gli occhi per poi riaprirli successivamente “Devo cercare di fermarli”
Voglio aiutarti anch’io!” Lynn si cinse al suo braccio posandovi la fronte versando lacrime in assoluto silenzio. Tremava, nonostante credesse ciecamente in lui temeva che se Kane avesse affrontato i demoni da solo non ne sarebbe uscito vincitore talmente erano tanti... dunque se tale era il suo destino allora anche lei l’avrebbe seguito.
Lynn…” il ragazzo si sforzò di mantenere quel solito sorriso di circostanza “Io non morirò” cercò di rassicurarla.
Tu menti…” lo guardò fisso negli occhi, in quegli occhi del colore dell'oro che non lasciavano trapelare la minima sfumatura che succedeva solo quando egli stesso sapeva di stare mentendo.
Io non morirò” ripeté il moro mentre delicatamente sciolse la presa della ragazza sul braccio, donandole l'ultimo sorriso mentre lentamente chiudeva la botola. La guardò negli occhi fino all'ultimo sentendo la morsa al cuore farsi sempre più stretta. Se Lynn fosse stata un comune essere umano le avrebbe permesso di combattere al proprio fianco... tuttavia non lo era e non poteva correre il rischio che si potesse trasformare. Perché se così fosse successo nessuno ne sarebbe uscito vivo.

 

<>
A Lynn sembrò ieri il giorno in cui lui Kane l’aveva trovata in fin di vita nei pressi del villaggio…
<>
Quell'ultimo anno passato al villaggio insieme a lui le sembrò fosse passato in un solo giorno…


Una volta chiusa la botola Kane s’allontanò per evitare che i demoni ne sospettassero…
 

<<… di un incubo… >>
Le sembrò fosse stata solo qualche ora prima quando lui le si era dichiarato…


e dopo aver estratto dai fianchi le due pistole di cui era sempre andato fiero…
 

<<… o di qualsiasi altra cosa che sia… >>
E in quel momento tutto sembrava stare per finire…


cominciò a sparare ai nemici senza mancare il bersaglio…
 

<< Vi prego di svegliarmi… >>


Lynn sapeva che lui aveva fatto tanto per lei. Lei, invece, cos’era stata in grado di fare per lui? Nulla… nulla che potesse essere paragonato a quanto aveva fatto lui…
No, non avrebbe lasciato che morisse. Per nulla al mondo.
Raccolse il coraggio necessario e aprì la botola violentemente. Una volta fuori la triste realtà di quanto stava avvenendo le piombò sulle spalle come un forte peso che non sarebbe riuscita a sostenere a lungo: grida di paura e disperazione riecheggiavano nell’aria, cadaveri appartenenti a molta della gente che a stento conosceva erano sparsi ovunque, tanto quanto sangue e fiamme. Ormai il villaggio che conosceva e considerava fin troppo ordinario era andato totalmente distrutto. Tuttavia c’era ancora chi aveva la forza di combattere i demoni per difendere ciò che aveva di più caro.

Seppur con il cuore in fibrillazione cercò Kane con gli occhi e infine lo scorse in lontananza intento nella lotta. Lo osservò combattere rimanendo immobile insieme ad un'ammirazione nascosta, come se fosse la prima volta che lo vedeva combattere, tuttavia non era quello il momento di stare a guardare e costringendosi a tornare alla realtà prese una spada da terra e corse verso di lui senza un minimo di scrupolo.
Se sarebbe dovuta morire…
Se tutto prima o poi sarebbe dovuto finire…
Allora desiderava mille volte trascorrere l'ultimo istante della propria vita accanto alla persona che amava…
che vivere una vita piena di rimpianti e sofferenze…
Kane!”
Voltandosi di scatto il ragazzo sussultò scettico nel risentire quella voce. Dannazione, perché non l’aveva ascoltato?? Perché non era rimasta dove doveva???
Un demone si stava avventando alle spalle della ragazza, tuttavia lei -intenta a raggiungerlo- non se ne accorse. Continuava a correre, anche lui stava per essere colpito alle spalle…
Il demone stava per colpirla.
Il demone stava per colpirlo.
Uno sparo sfiorò Lynn di poco -che la fece bloccare all’istante- andò a sfondare la fronte del demone alle proprie spalle.
La spada lanciata come una freccia colpì in pieno il petto del demone alle spalle del ragazzo che non si era accorto di quella presenza.
Stupida! Perché sei uscita?!” urlò il moro mostrandosi furioso con lei per la prima volta. Solo in quel momento aveva compreso di non essersi preparato abbastanza all’idea che lei in realtà era uno Jaken e che quindi, un giorno, si sarebbe avventata contro di lui senza un minimo di coscienza ad impedirglielo. Tuttavia lei non era a conoscenza delle sue origini in quanto era più che convinta d’essere una semplice umana. Certo non avrebbe potuto biasimarla per avergli disobbedito, in fondo sapeva che lei voleva solamente stargli accanto.
Il demone alle spalle di Lynn ormai in fin di vita cadde in avanti accasciandosi su di lei e mentre la ragazza cercava di divincolarsi, questo -mentre stava cadendo al suolo- si aggrappò al suo braccio sinistro, strappandole violentemente la manica e sfilando lo spesso e dorato bracciale che la ragazza portava sul braccio. Il bracciale toccò il terreno macchiandosi del liquido vermiglio ormai presente ovunque.
No…” scioccato, Kane corse verso di lei nel disperato tentativo di rimetterglielo. Tutto ciò che aveva fatto per evitare che proprio quel gioiello le venisse sfilato era andato vano.
Ora… chi avrebbe potuto fermarla?
Chi mai ne sarebbe stato in grado?
Improvvisamente incapace di reggersi in piedi Lynn cadde sulle ginocchia e successivamente si mise carponi prendendo involontariamente a fissare quella pozza di sangue di quel demone mischiato a quello di altri su cui le proprie mani erano posate.
Lynn!” per ogni passo che faceva verso di lei un demone gli si parava davanti come a volergli impedire di avvicinarsile.
Si sentì strana, come se il proprio corpo stesse per subire una mutazione.
Dannazione…” a Kane non restò altro da fare che eliminare i demoni strada facendo altrimenti mai avrebbe potuto raggiungerla.
La ragazza sentì che il proprio corpo era diventato rovente, che aveva raggiunto una temperatura talmente elevata che la spingeva a respirare con affanno, persino il battito del cuore le rimbombò nella testa di cui ebbe la sensazione che potesse scoppiare a momenti.
Levati di mezzo!” ancora più allarmato Kane eliminò l’ultimo demone che si era messo fra i due.

<>


Infine l’aveva raggiunta…
 

<<… che diamine mi succede?>>


Lynn!” il ragazzo l’afferrò saldamente per le spalle scuotendola per farla tornare il sé almeno per un istante…

<>


mentre cercò con gli occhi l'unico oggetto che avrebbe potuto evitare la strage che da lì a breve si sarebbe verificata.
Il moro intravide il bracciale d'oro a meno di un metro di distanza, dove era rotolato. Lasciò la presa sulle spalle della ragazza per un solo istante, giusto il tempo di recuperarlo...
Mi dispiace…” bisbigliò Lynn sentendosi responsabile di quel malessere seppure il motivo le era totalmente oscuro...
Poi… il buio… vuoto totale… 


Lynn si svegliò di soprassalto, si guardò attorno. Si ritrovò sdraiata per terra, il fuoco doveva essersi spento da sé, il cappuccio si era tolto lasciando scoperto un volto pallido, sconvolto. Respirava corto ed era completamente sudata, ingoiò la saliva ferma in bocca e si mise a sedere passandosi successivamente una mano sul volto. A causa del sudore la frangia le si era attaccata alla fronte.
Ancora…” guardò fuori “… ancora una volta… un’altra notte”
Già. Ormai non passava almeno una notte che riuscisse a dormire, che sognava l’accaduto facendola sempre destare in quello stato. Quel tormento la stava letteralmente consumando.
Si alzò in piedi e si levò il mantello: il sudore la faceva sentire totalmente appiccicosa. Tenendolo stretto in mano si addentrò nuovamente nella foresta in cerca di qualche sorgente d’acqua, era inutile rimanere lì seduta. Cercando di addormentarsi le avrebbe solo fatto sprecare tempo che difficilmente sarebbe stato recuperabile, sapeva che non sarebbe più stata in grado di chiudere occhio.
Gli incubi la stavano rendendo sempre più inquieta. Da quando lui non c’era più ogni giorno andava sempre peggio, era da quando era partita che non riusciva a chiudere occhio nel vero senso della parola.
Aveva sentito di aver trovato la persona a cui voler dedicare il resto della propria esistenza, tuttavia ora non faceva più parte di quel mondo.

 

 

[...to be continued]

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Capitolo 10
*** 9 - Il Principe Kogaiji ***


Capitolo IX
... Il Principe Kogaiji ...

 

 


[Episodio di riferimento nel capitolo: 18. LA VERITÀ DELLA GIUSTIZIA]



“Allora, un brindisi per festeggiare il nostro nuovo incontro. Salute!” esclamò Gojyo contento d'aver rivisto dopo tanto tempo Tonpu, un vecchio amico sia suo che di Hakkai. Infatti i tre si erano rincontrati lungo la strada, tuttavia l'uomo era decisamente di fretta e avevano deciso quindi di ritrovarsi in serata nel locale della cittadina cui il gruppo di Sanzo alloggiava.
Salute!” augurarono tutti in coro brindando.
Che aspetto delizioso! Buon appetito!” fu l'augurio di Goku che non vedeva l'ora di mettere qualcosa sotto ai denti.
Sono passati tre anni, vero?” chiese conferma Tonpu.
Già. Allora, Tonpu, stai facendo il difensore della giustizia come si deve?” domandò curioso il rosso.
Non ho mai partecipato a una vera battaglia, in compenso ogni giorno ci sottopongono ad allenamenti speciali davvero infernali”
Immagino che sia dura per voi, dovrete anche affrontare dei demoni contro i quali la forza di un essere umano non può facilmente competere” constatò Hakkai.
Ecco perché gli allenamenti speciali” spiegò Tonpu.
Un fatto decisamente strano è la strage che c'è stata a Gyo, un villaggio a Ovest di qui” aggiunse.
Cosa? Che tipo di strage?” domandò prontamente Gojyo, facendo apparire la domanda come pura curiosità nascondendo il lato preoccupato, dando voce a quello che anche i tre compagni si erano chiesti.
Non ne so molto purtroppo” Tonpu scrollò le spalle “Tutto quello che posso dirvi è che poco tempo fa i demoni hanno assalito il villaggio, tuttavia è decisamente inspiegabile il fatto che oltre ai corpi privi di vita degli abitanti vi erano anche quelli dei demoni che l’avevano attaccato. Nessun sopravvissuto a quanto sembra”
Senza dare nell'occhio Sanzo, Gojyo e Hakkai si scambiarono un'occhiata fugace in quanto sospettavano enormemente dell'accaduto. Non avevano assolutamente la certezza che Lynn era davvero un demone, le loro erano solo ipotesi, quindi non avevano dati di fatto per poter dichiarare la ragazza responsabile o meno. D'altra parte sapevano che Lynn non era stupida e che non avrebbe avuto alcun motivo di uccidere gli esseri umani.
Si domandarono dunque che cosa poteva essere successo, maledicendo il fatto che se Lynn non era più a Gyo avrebbero dovuto allargare il campo di ricerca.
Al contrario dei tre, Goku aveva immediatamente abbassato lo sguardo sul cibo fissando un punto astratto che solo lui conosceva. Sapeva che l'amica riusciva a cavarsela in ogni situazione, tuttavia l'essere venuto a conoscenza che non vi era alcun sopravvissuto lo preoccupava a tal punto da sentire una forte morsa allo stomaco. Però l'uomo aveva anche detto di non saperne molto, quindi decise di non fare affidamento alle sue parole e di credere che l'amica fosse ancora viva. Probabilmente ferita, ma faceva ancora parte di quel mondo.
In aggiunta a questo...” con quelle parole Tonpu costrinse i quattro viaggiatori a ritornare alla realtà.
L'uomo abbassò improvvisamente il tono della voce portando il viso vicino a quello dei suoi amici in modo che potessero udire “... si vocifera che ai vertici si stia preparando qualcosa di eccezionale. Per dirla in termini più semplici: un'arma segreta”
Che cosa? Hai proprio detto *un'arma segreta*?” domandò Gojyo con lo stesso tono, alquanto curioso del contrattacco che gli esseri umani stavano architettando contro i demoni.
Del resto ultimamente gli scontri si sono fatti più frequenti, tanto è vero che il nostro accampamento ha subito un attacco anche ieri notte. Era un demone piuttosto affascinante, ma la cosa che ci ha impressionati maggiormente è che ci ha assaliti da sola”
Da sola?” chiese Hakkai stupefatto.
Sì. Era armata di lancia e faceva anche uso di esplosivi. Ci ha dato del filo da torcere”
Una lancia ed esplosivi, eh?” domandò Gojyo retorico, una domanda che per un breve istante aveva zittito i tre compagni che come lui stavano pensando alla stessa persona: Yaone.
Uh? Che vi succede?” fece Tonpu trovando strano quell'improvviso silenzio da parte degli amici.
Niente” smentì subito il demone dagli occhi verdi “Mi chiedevo solo che cosa ne fosse stato di questo demone”
Beh, mi hanno detto che è stata catturata e rinchiusa da qualche parte” rispose l'uomo esaustivo.
Ma perché hai fatto questa domanda?” domandarono sia Goku sia Tonpu all'unisono.
Faresti meglio a mangiare quel polipo per tutta la vita!” sbottò Gojyo nei confronti del demone dagli occhi dorati. Possibile che non aveva capito di chi stavano parlando??
Cosa?! Prova a ripeterlo, razza di...”
Noi dobbiamo andare” intervenne Sanzo alzandosi dalla sedia insieme seguito a ruota da Gojyo e Hakkai. L'aveva fatto apposta, se avrebbero prolungato la loro permanenza a quel tavolo Hakkai non avrebbe potuto evitare di rispondere all'ultima domanda da parte del vecchio amico e certamente non poteva permettersi di rivelare quanto riguardava la sua missione.
Aspettami, Sanzo!” al solito Goku era l'ultimo a raggiungere il resto del gruppo.
Scusaci, Tonpu” liquidò Gojyo.
Eh?” Tonpu si domandava il motivo di quell'improvvisa fretta di lasciare il locale, tuttavia non pretendeva spiegazioni.
Ah, ci rivedremo un'altra volta! Vi tratterrete in città ancora un po', vero?” sperò l'uomo.
Ehm sì, ci rincontreremo senz'altro” promise il rosso prima di lasciare il locale.

Si tratta di Yaone” incalzò il mezzo-demone riferendosi alla discussione di un attimo prima.
Non ci sono dubbi” confermò il bonzo.
Eh? Si parlava di lei?” domandò Goku decisamente stupito.
Idiota, certe cose dovresti capirle al volo” lo rimproverò il rosso.
Non puoi prendertela con me perché non l'ho capito subito!”
Non è un caso se ti chiamo scimmia!”
Perché devi sempre metterla in questo modo?!”
Devo però ammettere che all'inizio ho creduto che Tonpu si riferisse a quella strana ragazza dell'ultima volta” cambiò discorso Gojyo, non avente voglia di cominciare l'ennesima litigata con il piccolo demone.
Non vedo perché avrebbe potuto esserlo, visto che l'accampamento è composto da soli esseri umani” sottolineò l'evidenza il monaco.
D'altra parte ora sappiamo che Gyo sembra essere stato distrutto” fece notare Hakkai.
Quella dannata mocciosa...” sbuffò Sanzo.
Come se arrivare a Gyo e cercarla non si preannunciava già abbastanza complicato” sottolineò sarcastico il rosso.
E ora, Sanzo? Come facciamo a trovare Lynn?” domandò preoccupato il piccolo Goku.
Non ne ho idea. Non intendo certo perdere tempo a giocare a nascondino” sbottò il bonzo freddamente. Che gli era stato ordinato di trovarla non stava a significare che da quel momento si sarebbe messo sulle tracce della ragazza, accantonando la destinazione della missione assegnatagli; insieme ai tre avrebbe proseguito il viaggio, acconsentendo esclusivamente al fatto che avrebbero rincontrato la ragazza solo se questa si fosse trovata lungo il percorso.
Vuoi salvarla?” successivamente Sanzo si rivolse ad Hakkai avendo notato che il demone dagli occhi verdi se ne stava in disparte, sapeva che sicuramente stava pensando alla demone catturata dalla squadra speciale anti-demone Fanlon.
Ti ricordo che probabilmente sarai costretto a combattere contro l'uomo di poco fa” sentenziò il monaco.
Sinceramente non so cosa fare. Analizzando la questione razionalmente la Signorina Yaone è nostra nemica e si può senz'altro considerare assurdo che io la salvi, però non mi sento nemmeno di dirigermi verso la prossima città facendo finta di nulla. E inoltre non è affatto detto che io debba necessariamente combattere contro Tonpu. Perciò...”
In sostanza, ci stai chiedendo di unirci a te” semplificò Gojyo con un largo sorriso.
Eh?”
E' così, vero, Hakkai?” lo esortò il piccolo demone.
E' così” ammise il demone dagli occhi verdi con un piccolo sorriso che esprimeva grande riconoscenza ai tre amici.
Bene, ora che abbiamo deciso ci conviene agire subito!” si affrettò il mezzo-demone.
Aspettate!” intervenne il bonzo con la sigaretta fra le labbra.
Eh?! Sanzo...” Goku non riusciva proprio a capire il motivo per cui il bonzo li tratteneva ulteriormente.
Se vogliamo infiltrarci nell'accampamento, sarà meglio attendere la notte visto che ci saranno due stupidi che daranno nell'occhio” spiegò Sanzo.
Sì” concordò il demone dagli occhi verdi.
Hehehe” rise Gojyo facendosi beffa del demone dagli occhi dorati “Ti ha dato dello stupido! Stupidooo”
Maledetto! Ma come osi?!” Goku si mise subito sulle difensive.
Un momento, hai detto *due*! Che significa, Sanzo?!?”
Esattamente ciò che ho detto”


Kogaiji riprese le ricerche poiché il giorno prima aveva dovuto rientrare al Castello a causa di Yaone, che era stata catturata dalla squadra speciale anti-demone Fanlon. In groppa al drago volante aveva volato per miglia e miglia, tuttavia della Jaken nessuna traccia. Sperò che almeno nell'arco di quella giornata avrebbe potuto ottenere qualche miglioramento. Dokugakuji lo accompagnava, come sempre.

Visto che non era più riuscita a prendere sonno, Lynn aveva deciso di proseguire coperta nuovamente dal mantello. Aveva terminato troppo in fretta la scorta di sigarette e sperò di raggiungere il prossimo villaggio prima dell'ora di pranzo in modo da fermarsi a riposare prima di ripartire.
Tornata in sé dall’essersi immersa nei propri pensieri, avvertì la fastidiosa presenza di alcuni demoni nascosti fra le rocce che aspettavano il momento propizio per attaccarla.
Che seccatura” Lynn si fermò, irritata. In effetti così facendo fece capir loro di averli notati e quindi, come lei si aspettava, uscirono allo scoperto accerchiandola.
Fatevi sotto” li provocò Lynn mentre sfoderava il bastone: stufa di tutte quelle ore di cammino, in quel momento fare un po' d'esercizio fisico si rivelava un'attività ben più interessante.

Seppur sia lui che il suo subordinato stavano volando a bassa quota, il principe Kogaiji ridusse gli occhi a fessure nel tentativo di scorgere qualcosa d'interessante che riguardasse la loro ricerca. Tuttavia, ancora nulla.
Nh?” Dokugakuji invece sembrava aver notato qualcosa “Kou, laggiù” si affrettò quindi a richiamare l'attenzione del demone principe indicando con l’indice della mano un punto nel vasto deserto.
Il demone dai capelli rossi ridusse dunque ulteriormente gli occhi a fessure osservando meglio quel punto: scorse una figura coperta dal mantello battersi contro alcuni dei demoni che egli stesso aveva inviato contro il gruppo di Sanzo. Alcuni morivano dopo essere stati trapassati da parte a parte, altri a causa di calci, pugni…
Scendiamo” ordinò subito. Un normale essere umano non era in grado di fronteggiare i demoni a quella maniera, infatti solo Son Goku e i suoi amici riuscivano a liberarsi di loro con tanta facilità. Dunque, chi poteva essere quella figura? Che si trattasse dello Jaken o meno, intendeva assolutamente indagare al riguardo.
Sì”

Che noia” sbuffò Lynn guardando delusa i cadaveri dei demoni, mentre indifferentemente riponeva il bastone nel fodero.
Fece un passo nell'intenzione di proseguire, tuttavia fu costretta a bloccarsi alla vista di altri due demoni che in groppa a due piccoli draghi erano atterrati proprio davanti a lei. Li guardò irritata mentre scendevano dal dorso dei due volatili, pensando che avrebbe fatto far loro la stessa fine di tutti gli altri loro simili. Però c'era qualcosa che non la convinceva: quei due sembravano diversi da tutti gli altri demoni incontrati.
Tu” cominciò Kogaiji “Chi sei?”
Silenzio.
Ti ho chiesto di dirmi il tuo nome”
E perché mai dovrei rivelarlo ad uno come te?” fu la secca risposta da parte della ragazza.
Una donna” notò Kou “E per di più ha fatto fuori una decina demoni tutta da sola…”
Ti consiglio di stare attenta a come parli!” l’avvertì Dokugakuji stizzito da quell'arroganza “Se non lo sapessi, ti trovi al cospetto del Principe Kogaiji”
Kogaiji?” Lynn ricordò che quei quattro avevano nominato spesso quel nome. Sulle labbra della ragazza di dipinse l'ombra di un sorriso amaro “Dunque sei tu il responsabile di tutto questo caos…”
Che cosa intendi dire?” domandò prontamente il principe demone.
Intendo dire…” la ragazza si tolse il cappuccio lasciando completamente scoperto il viso “… che è giunta la tua ora” cercò di mantenere regolare il battito cardiaco per evitare di farsi trascinare da qualsiasi sciocchezza potesse venirle in mente di fare.
Kou colse l'occasione per osservarla con occhio critico, benché il mantello la coprisse interamente, poteva basarsi solo sul volto. Tuttavia la prima cosa che non mancò di notare era che la ragazza apparteneva al genere umano, cosa che intensificò i propri interrogativi sulle sue potenzialità.
Come osi parlare così?” intervenne Dokugakuji con tono di rimprovero.
Io non devo dare conto a te del mio modo di parlare” fu la secca risposta.
Toglimi una curiosità” li interruppe Kou “Per caso porti uno strano bracciale sul braccio sinistro?”
Eh?” Jien rimase sorpreso da quella domanda del tutto inaspettata.
Il subordinato abbassò il tono della voce per non farsi sentire dalla sconosciuta “Avanti, Kou! Non crederai che quest’arrogante possa essere quella che stiamo cercando!”
Ti pare d’aver mai visto una comune donna fare fuori tutti quei demoni a quel modo?” rispose demone dai capelli rossi con lo stesso tono.
A Lynn la cosa sembrava davvero strana, per qualche strano motivo il principe sembrava conoscerla, tuttavia per lei quella era la prima volta che lo incontrava “Un momento...” trasalì senza darlo a vedere “... se lui risiede al Castello di Houtou... possibile che quella maledetta donna... ?”
La ragazza strinse un pugno, maledicendo la donna demone che a lungo l'aveva sfruttata a suo piacimento. Non aveva ringraziato gli Dei quando era riuscita a scappare, perché per quanto aveva sperato giorno dopo giorno un miracolo non era mai avvenuto. E ora sospettava che quella donna avesse assegnato a quel principe il compito di cercarla.
Ebbene?” il principe demone si rivolse alla ragazza, ansioso della risposta alla domanda che sperò fosse positiva.
No, mi dispiace” rispose la castana freddamente “Signor Principe” aggiunse sarcastica. Certamente non era stupida a tal punto da ammettere di essere colei che stavano cercando.
Ora ti do una bella lezione!” portandosi in posa da combattimento Dokugakuji era ormai stufo di sopportarla: sapeva che aveva aggiunto quell'appellativo con l'intenzione di prendere in giro Kogaiji e quando si trattava di lui Jien perdeva facilmente la pazienza. Si lanciò all’attacco dopo aver estratto la propria arma.
No, Dokugaku!” tentò di fermarlo Kou con una mano tesa in avanti. Tuttavia non intervenne, pensando che attaccare quella ragazza poteva essere un modo per indagare ulteriormente sulle sue abilità, in caso aveva preso un abbaglio sul conto della castana.
Lynn aveva atteso fino all'ultimo istante prima di schivare il fendente in arrivo da parte del demone, ricambiando il favore con una pedata in piena schiena.
Lo sai che se ti lanci all'attacco da una certa distanza il nemico ha tutto il tempo per prepararsi?” la ragazza si divertì a sfotterlo.
Lo so benissimo!” colto da uno scatto d'ira Jien tentò un affondo che però la castana evitò con un salto all'indietro.
Se il principino ha il tuo stesso livello di combattimento, credo proprio che mi annoierò a morte” continuò Lynn nel tentativo di provocare il demone dai capelli rossi. Ora che si trovava davanti al responsabile del caos nel Togenkyo e della morte di Kane non aveva certamente tempo da sprecare per combattere uno dei suoi subordinati.
Ehi, tu! Chi ti credi di essere, eh?!”
Dokugakuji” quella sola parola pronunciata dal principe demone fu necessaria a fermare il nuovo attacco del subordinato.
Ma.. Kou...”
L'affronterò io” proferì categorico Kogaiji. Era quasi sicuro che quella ragazza era la Jaken che stavano cercando poiché per quanto aveva potuto osservare possedeva delle potenzialità non da donne comuni; per quanto un essere umano potesse sostenere gli allenamenti più duri non poteva essere in grado di eliminare il figlio di Gyumao.
Cosa?” Jien sperò d'aver capito male, preoccupato per l'incolumità del proprio padrone.
Non intendo ripeterlo più”
Come desideri” si rassegnò, allontanandosi di qualche metro con un balzo.
Il principe demone rivolse lo sguardo sulla ragazza che a sua volta ricambiava mentre si metteva in posa da combattimento decisa a fare sul serio tanto quanto lui.
Era ora” quel sorriso amaro mostrato in precedenza non era più dipinto sul volto della castana, bensì ciò che ora lo dominava era un’espressione fredda ed impassibile.
Finalmente avrò l’opportunità di vendicarti. E ti prometto, Kane, che stavolta non fallirò” promise a se stessa.
Non trattenerti solo perché sono una ragazza. Io non avrò clemenza con te” l'avvertì Lynn che moriva dalla voglia di iniziare il combattimento che a lungo aveva atteso. Non avrebbe sopportato che il nemico non l'avesse trattata ad armi pari.
Siamo intenti a fare sul serio, a quanto vedo” Kogaiji sorrise di sfida “Vieni, fatti sotto”
Con uno scatto in avanti Lynn si lanciò contro il demone che prontamente parò il colpo con le braccia incrociate, tuttavia notò che non era da poco la concentrazione di potenza con cui l'aveva attaccato.
Notando che il primo colpo non era andato a segno, la ragazza decise di tirargli un calcio mirando al fianco, ma il demone parò anche quello. Tentò nuovamente con un pugno e l’avversario lo fermò nuovamente.
Ha! Complimenti!” confessò lei notando che il nemico era più forte di quei quattro. Aveva deciso di non andarci sul pesante all’inizio nel caso il demone dai capelli rossi non era al proprio livello e di conseguenza la partita sarebbe finita troppo presto. E questo le sarebbe dispiaciuto parecchio, voleva divertirsi prima di farlo fuori.
Non avevi detto che non ti saresti trattenuta?”
Non sono così idiota da usare subito la mia vera potenza. Ora...” Lynn tolse il mantello per essere più libera nei movimenti. Sapeva che avrebbe confermato al nemico di essere la portatrice del bracciale che stava cercando, tuttavia a breve l'avrebbe fatto fuori quindi tanto valeva correre il rischio.
... si fa sul serio” aggiunse sgranchendo le nocche e svanendo poi nel nulla.
... quel bracciale...” notò immediatamente Kogaiji sbarrando gli occhi, però non era quello il momento più opportuno per perdersi nei vari interrogativi al riguardo. Si tenne ben all’erta: sarebbe spuntata da qualunque direzione da un momento all'altro.
Kou, alle spalle!” lo avvertì Jien con un urlo. Voleva partecipare allo scontro ed essere d'aiuto, tuttavia non aveva intenzione di disobbedire agli ordini del principe demone.
Kogaiji si volse di scatto tenendo una posizione di difesa a braccia incrociate all’altezza del petto, infatti lei era riapparsa sfoderando un destro potentissimo che andò a scontrarsi su una delle braccia, facendola lievemente scricchiolare. Lo colpì nuovamente là dove era rimasto scoperto, allo stomaco, scaraventandolo lontano di qualche metro.
Kou!”
Però... devo ammettere che se la cava piuttosto bene” rimasto stordito per un attimo, Kogaiji si rialzò notando che la ragazza manteneva ancora quello sguardo freddo e indifferente. Gli occhi del colore della notte dettavano odio nei propri confronti, talmente profondo che desiderava conoscere il motivo di tale rancore.
Per il momento i due avversari avevano deciso di non ricorrere alle armi, intenti a saggiare le potenzialità l’uno dell’altra. Calci e pugni a gran velocità incassati da entrambe le parti, seguiti da parate per poi riprendere a malmenarsi.
È davvero molto veloce…” osservò Kogaiji “Contiene la forza in un modo sorprendente, decidendo a piacimento quando e come usarla… Possiede una concentrazione talmente grande da poter sentire il minimo spostamento anche a centinaia di metri di distanza… E non è da meno nemmeno in agilità, con la quale riesce a spostarsi senza fare alcun rumore…
Sì, è proprio una Jaken…” bisbigliò il demone dai capelli rossi parando con la palma della mano un pugno frontale da parte della ragazza.
Ti dovrai impegnare di più, se intendi battermi” lo provocò la ragazza, ormai stufa di quel lungo combattimento.
I miei complimenti. Sai, non avevo mai incontrato una Jaken in carne e ossa… E devo ammettere che la tua è una potenza davvero interessante” affermò il demone principe compiaciuto dell'avversaria.
Una Jaken?!” Lynn sbarrò gli occhi scettica abbassando la guardia per un istante che le costò un pugno in pieno stomaco da parte del nemico.
Io… sarei una Jaken…?” con le mani allo stomaco e lo sguardo fisso sulla terra la castana era rimasta senza parole dalla scioccante rivelazione “No, non è possibile…”
Che cosa le prende?”
Ti sbagli. Io sono un semplice essere umano” sottolineò Lynn più che altro a se stessa.
Kogaiji trovò strane quelle ultime parole, sospettando che probabilmente la ragazza non era a conoscenza della sua vera natura oppure -più logicamente- cercava di nasconderla “Il bracciale che porti sul braccio è l'unico riconoscimento della razza degli Jaken, non è un comune dispositivo del controllo maligno”
Con profonda amarezza Lynn si era resa conto che le parole di quel dannato principe rispondevano a verità. Era venuta a conoscenza di quella razza leggendo un libro sui demoni, nella libreria sotterranea di Kane. Le pagine che ne parlavano erano state strappate per la maggior parte e l'unica cosa che era riuscita a leggere era proprio riguardo al bracciale che aveva sempre portato fin da quando aveva ricordo.
Fin da quando era bambina l'avevano sempre punita pesantemente affinché non togliesse quel bracciale, nessuno si era mai preso la briga di rivelarle il motivo nonostante le innumerevoli domande. E quando per ripicca cercava di toglierlo c'era sempre un qualcosa ad impedirglielo oppure si risvegliava con vuoti di memoria.
Kane era un ragazzo davvero informato su ogni tipo di razza esistente sul pianeta, tuttavia il ragazzo non l'aveva mai presa da parte per rivelarle quello che in realtà era veramente. Che nemmeno lui ne fosse a conoscenza? Oppure gliel'aveva sempre nascosto? Purtroppo non avrebbe mai potuto avere una risposta.
Ora vedremo se riesci a fermare questo” il principe demone pronunciò la formula per richiamare un demone d’evocazione. La Jaken era forte e quello scontro portato per le lunghe faceva ormai sentire gli effetti della stanchezza: spendere altrettanto tempo a combattere non avrebbe portato da nessuna parte se non so fosse inventato qualcosa per batterla.
Il demone evocato era di dimensioni spropositate e interamente fatto di fiamme. Dokugakuji, che stava seguendo attentamente lo scontro, dubitava che la ragazza -per quanto poteva essere forte- sarebbe riuscita a fermarlo.
Lentamente Lynn alzò lo sguardo verso il possente demone. Uno sguardo assente, ancora immerso nel baratro dei pensieri legati al passato. Si dava della stupida, dell'idiota, sembrava che solamente lei era all'oscuro di ciò che era in realtà e che invece chiunque attorno a lei ne era al corrente. Quel bracciale era come un maledetto biglietto da visita. Come se i movimenti non erano particolarmente dettati dal cervello ma dal solo istinto combattivo, la ragazza prese il bastone.
Il demone infuocato si lanciò contro la ragazza che -immobile- sull'ultimo si era accorta dell'attacco in arrivo. Tuttavia non l'aveva schivato, bensì incrociato le braccia per difendersi inutilmente dato che era stata scaraventata poco lontano.
Che strano, ero sicuro che l'avrebbe schivato” proferì deluso Kogaiji. Sapeva che quel colpo non era sufficiente a metterla K.O. tuttavia non si era per nulla aspettato che l'avrebbe preso in pieno.
Distesa supina Lynn volse lo sguardo al cielo, pensando che stava permettendo a se stessa di lasciarsi trasportare troppo da quei sentimenti che sempre aveva cercato di non avere.
Lynn... non è questo il momento di perdersi in ridicoli pensieri...” si disse tirandosi su. Non era quello il momento di mostrare le proprie debolezze dinanzi al nemico.
La luce combattiva aveva sostituito il vuoto che si era impadronito degli occhi del colore della notte e fissò con determinazione il demone -ripartito all'attacco- l'avrebbe raggiunta a breve.
Lynn rimase immobile. L’unico pregio che sapeva riconoscere nei propri confronti era la sicurezza in se stessa, che finora mai le era venuta a mancare. Attese fino all’ultimo, gettandosi poi tra le fiamme con il bastone teso in avanti e concentrando tutta la sua potenza nell'arma tagliò in due il demone che scomparve pochi secondi dopo scatenando una tremenda esplosione.
Era grande la voragine che si era creata, notò Jien rialzandosi dopo essersi ripreso, ripulendosi le vesti dalla terra rimanendone senza parole.
La ragazza era al centro della voragine, immobile, il bastone ancora in mano e l'ombra di un piccolo sorriso compiaciuto si era dipinto sulle labbra. Era rimasta quasi illesa, infatti sulla spalla destra riportava un profondo taglio di media lunghezza provocato da uno degli artigli del demone durante l’impatto. Il sangue scivolava lungo il braccio per poi staccarsi dalle punte dell'indice e del medio e macchiare di vermiglio il terreno roccioso.
Anche Kogaiji era rimasto al proprio posto, riportando però alcune ferite a causa dell’esplosione.
Principe Kogaiji!” Dokugakuji corse immediatamente da lui, preoccupato “Principe… è tutto a posto?” mise il braccio del principe demone attorno al proprio collo notando che nonostante la stanchezza e qualche ferita riportata a causa dell'esplosione Kogaiji sorrideva soddisfatto. Era riuscito a ferire la ragazza in qualche modo.
Sì…” Kou la osservò ancora una volta “È interessante battersi contro di lei” confessò con un bisbiglio.
Ora devi pensare a riprenderti. Quella donnaccia non morirà se portiamo a termine la missione la prossima volta” sentenziò Jien più preoccupato per le condizioni del demone dai capelli rossi che per il compito assegnatogli.
Non dirmi che il principino sta scappando” disse Lynn sarcastica decisa a continuare lo scontro.
Per oggi la finiamo qui...” rispose Kogaiji.
Cosa?!”
Se non sbaglio… Il tuo nome è Lynn, giusto?”
La ragazza sussultò “Come diamine fai a saperlo?!”
Gyokumen Koushu intende rivederti” le riferì serio “La prossima volta che ci rincontreremo ti batterò, puoi starne certa”
All’udire quel nome un brivido gelido nonostante il caldo percorse indelicatamente la schiena di Lynn, che sbarrò gli occhi con il cuore in fibrillazione.
Io non intendo avere più niente a che fare con quella donna!!” urlò la castana lasciando il principe demone sconcertato da tale reazione. Quella maledetta aveva ricominciato a darle la caccia, tuttavia non le avrebbe permesso di mettere le mani su di lei una seconda volta, L’avrebbe uccisa ancor prima che avrebbe potuto farlo.
Andiamo” ordinò Kogaiji dopo aver fissato la ragazza per qualche istante.
Ehi, tu, aspetta!”
Se davvero intendi batterti contro di me, ti aspetto al Castello di Houtou” e così dicendole montò sul drago assieme al suo subordinato, prendendo subito quota.
Sei un bastardo! Torna qui! Non ho ancora finito!” gridò Lynn prendendo a correre verso di lui, in un vano tentativo di fermarlo, ma ormai si era allontanato parecchio e molto probabilmente le proprie parole non l’avrebbero più raggiunto. Strinse un pugno e si morse il labbro inferiore per cercare di contenere la collera, tuttavia pensò che quella volta non sarebbe servito a niente.


Immersa nei propri pensieri, Lynn camminava a passo decisamente lento.
Una Jaken.
Non aveva mai pensato di esserlo, convinta d’essere sempre stata una semplice umana. In base a quanto si vociferava era più che convinta che si fossero completamente estinti.
Quel dispositivo di controllo stava a significare la sua natura demoniaca. Quel dispositivo che una volta tolto la faceva trasformare in un demone in preda alla sola bramosia di sangue, tuttavia per qualunque demone era improbabile il fatto di ricordare quanto avveniva una volta privo del dispositivo.
Quei vuoti di memoria, quindi, stavano a significare le volte in cui lei si era tolta il bracciale.
Ora che ci penso… quella notte… quel demone me l’aveva sfilato… e poi…” ricordava solo che Kane stava cercando di rimetterglielo, poi il vuoto totale...
Lynn si fermò.
Uno sguardo volto in un punto astratto, vuoto, indecifrabile.
Avrebbe dovuto vendicare Kane… invece l'incontro con quel Kogaiji le aveva fatto realizzare che in realtà era stata lei a uccidere tutti, quella notte.
Tutti. Persino la persona che tanto amava.

 

[...to be continued]

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Capitolo 11
*** 10 - Sotto il chiaro di luna ***


Capitolo X
... Sotto il chiaro di luna ...

 

 


[Episodio di riferimento nel capitolo: 19. LE FANCIULLE DEL DOLORE]



In prossimità della prossima cittadina il gruppo di Sanzo incontrò quattro giovani ragazze in difficoltà con un carro che faceva loro da mezzo di trasporto. I quattro non poterono quindi evitare di fermarsi per aiutarle e queste, per ringraziarli, gli avevano offerto in cambio una cena nel miglior ristorante della città.
La simpatia tra i due gruppi era nata subito, eccezion fatta per Sanzo che sembrava essere molto scettico nei confronti delle nuove conoscenze.


Se ne sono andate...” sospirò Goku abbattuto guardando le quattro ragazze che si allontanavano. Avrebbe davvero voluto passare un altro po' di tempo insieme a Tonfa.
Su, ammettilo, te ne sei già innamorato, eh?” Gojyo colse subito l'occasione per sfotterlo.
Ma che sciocchezze dici?!” si alterò il piccolo demone lasciando l'amico sorpreso dalla sua reazione “Non confondermi con un certo pervertito di un kappa che è in calore ogni giorno dell'anno!”
Ma come osi?! Vuoi che ti uccida una volta per tutte??”
Provaci, se ci riesci!”
Io ti ammazzo!”
Time out!” intervenne Hakkai prima che Sanzo potesse irritarsi per l'ennesimo battibecco dei due.
Stupida scimmia!” Gojyo non si decideva a voler demordere.
Pervertito!” fu lo stesso per Goku.
Time out!” ripeté il demone dagli occhi verdi, sperando che il monaco non estrasse la pistola dalla veste cerimoniale per farli tacere.
Andiamo” fu l'unica parola che pronunciò il bonzo senza la presenza d'irritazione in essa. Infatti i tre ne erano rimasti del tutto sorpresi.

Anche se erano preoccupati a causa dello strano comportamento da parte di Sanzo, i tre amici non osavano pronunciare la minima sillaba per timore di poter irritare il bonzo in qualche modo. Continuarono quindi a camminare in assoluto silenzio diretti alla locanda.
Guardate laggiù” pronunciò Hakkai fermando la propria camminata, seguito a ruota dai compagni incuriositi di che cosa aveva attirato l'attenzione del demone dagli occhi verdi.
Il viso del moro era rivolto verso un punto poco lontano, spingendo gli altri tre a guardare verso quella direzione per ottenere la risposta a quella muta domanda che era immediatamente scattata nel loro cervello.
Appoggiata al muro, sempre coperta nel suo mantello, c'era la ragazza misteriosa dell'ultima volta intenta a fumare una sigaretta. Il cappuccio che in quel momento copriva quasi totalmente il suo viso, indicava che il suo volto era rivolto verso il basso. Sicuramente stava fissando un punto astratto del terreno, immersa nei suoi pensieri.
È di nuovo lei…” asserì Gojyo.
Ero sicuro che l’avremo rincontrata!” esultò Goku, entusiasta.
Completamente assorta, Lynn non aveva percepito la presenza dei quattro viaggiatori, permettendo al Principe demone di occupare gran parte dei propri pensieri.

Questi demoni sono una tale noia” aveva bisbigliato Lynn seccata, trapassando da parte a parte il cranio dell’ultimo demone rimasto. Aveva cercato di sbollire la rabbia accumulata per l’essersi fatta scappare l’opportunità di eliminare quel Kogaiji, invece le era venuto il nervoso a combattere contro nullità come quelle.
Senza concedersi un attimo di pausa aveva deciso di ripartire, continuando ad attraversare il deserto più che convinta che il Castello di quel demone doveva trovarsi in direzione Ovest siccome i quattro ragazzi che aveva combattuto erano diretti nello stesso punto.
Nonostante avesse realizzato la dura realtà riguardo la morte di Kane, se lei si era trasformata era stato per colpa dei demoni mandati da Kogaiji. Il pensiero di togliersi la vita l'aveva accantonato, si sentiva sporca, le sue mani erano macchiate del suo sangue e non meritava di stargli accanto nell'altro mondo.
Avrebbe quindi eliminato quel maledetto principe, almeno in parte Kane sarebbe stato vendicato. Quanto a lei, avrebbe continuato a vivere nella sofferenza della sua scomparsa. Era la giusta punizione.

Ehi!” il richiamo di una voce a lei non sconosciuta fece rinvenire la ragazza a forza dal filo delle proprie riflessioni. Alzò lo sguardo riconoscendo le quattro persone che si ritrovava davanti, realizzando che a chiamarla non doveva essere stato null'altro che il piccolo demone.
Che vuoi?” gli chiese assumendo un tono infastidito.
Non potresti essere un po’ più dolce?” la sfotté Gojyo “In fondo sei una ragazza, no?”
Io sono tutt’altro che docile”
Ooohh” continuò a stuzzicarla il rosso cercando di mostrare uno sguardo impressionato, senza però raggiungere alcun risultato.
Vado di fretta” Lynn staccò la propria persona dal muro “E poi sono letteralmente di pessimo umore” sperò che così dicendo si decidessero a lasciarla in pace.
Ma lei… è ferita…” intento a volerla curare senza pensarci due volte, Hakkai aveva subito notato la macchia vermiglia ormai secca sul mantello della ragazza.
Che cos’hai fatto alla spalla?” le domandò prontamente Goku, preoccupato.
Dev’essersi scontrata con qualcuno della sua portata” rifletté Sanzo “Dacché io ricordi, non eravamo riusciti a farle nemmeno un graffio”
Questo non è affare che vi riguardi” Lynn non aveva avuto il tempo di lavare il mantello e nemmeno ci aveva pensato, intenta com’era nel voler inseguire quel dannato Principe.
Mi permetta almeno di vedere la sua ferita” insisté il demone dagli occhi verdi.
Dimmi, Hakkai, perché tanta compassione per chi ha cercato di ucciderti?” intervenne la voce del bonzo, glaciale come al solito nei confronti degli sconosciuti.
Beh, ecco…” nemmeno lui stesso aveva una spiegazione. L'unica cosa di cui era sicuro era che quella misteriosa ragazza, in realtà, non era quello che sembrava.
Il cappuccio” Sanzo la minacciò puntandole la Shoreiju “Toglilo” sapeva benissimo che con quel gesto non avrebbe minimamente intimorito la ragazza, tuttavia il solo fatto di vederla e di pensare che girovagava nascosta a quel modo aveva solo il potere di fargli salire il sangue al cervello. Non sopportava affatto di fronteggiare interlocutori che celavano la loro identità, lasciandolo nel più completo smarrimento.
Ma Sanzo…” obiettò Goku pensando che non era il modo più giusto di chiederglielo. Aveva imparato che Sanzo non era sinonimo di gentilezza, anzi tutt'altro, però credeva che in fondo all'io più profondo del bonzo c'era una persona dai modi composti anche se messi in pratica in tutt'altra maniera. Fin da quando avevano incontrato Tonfa e le altre sorelle si era zittito più del solito. Probabilmente era a causa di quel motivo, che lui non conosceva, che il monaco si stava comportando tale.
Si vede che il venerabile Sanzo non ci sa proprio fare con le ragazze” fu la pronta opinione di Gojyo detta con fare superbo, avvicinandosi tranquillo alla ragazza mentre si accendeva l’ennesima sigaretta.
Gojyo…” Hakkai fece un passo avanti “Che intendi fare?” per quanto conosceva l'amico e sapeva che aveva sicuramente in mente qualcosa, temeva più che altro che la ragazza avrebbe usato quel pretesto per ingaggiare un'altra battaglia. Certo non era quello di cui necessitavano in quel momento.
Signorina” cominciò il mezzo-demone posando una mano sulla spalla di Lynn, un sorriso stampato in faccia e la sigaretta fra le labbra gli infusero un’aria da spaccone “Comprendo benissimo i vari motivi per cui una ragazza preferisca nascondersi sotto mantello e cappuccio a causa di certi problemi, specialmente d’estetica, quindi… puoi liberamente mostrarci il tuo volto. Ti assicuro che noi non ti prenderemo in giro, né rideremo di te” le fece l’occhiolino pensando che mostrarsi galante era un motivo in più per convincerla.
Una ginocchiata in pieno stomaco fu la risposta da parte della ragazza della ragazza “Mi fai schifo”
A causa dell'improvviso dolore il rosso non poté fare a meno di spalancare la bocca unita a un muto lamento, la sigaretta gli sfuggì dalle labbra permettendo alla sua persona di cadere sulle ginocchia. Evidentemente non si era aspettato una reazione del genere.
Gojyo!” Hakkai e Goku immediatamente corsero dall'amico, che intanto aveva portato le mani allo stomaco, per accertarsi che non aveva nulla di rotto. In effetti osservarono che la ragazza si era letteralmente trattenuta sicché il mezzo-demone sosteneva di non aver nulla di rotto.
Perché ti ostini a nasconderti, eh?!” la rimproverò Goku prima che Sanzo decidesse di premere il grilletto della pistola che teneva ancora puntata. Il bonzo non avrebbe agito per difendere Gojyo, certo che no, era semplicemente stufo che quella dannata si prendesse gioco di loro a quel modo e combattere un'altra volta avrebbe solamente significato ritardare la partenza già fissata. Era già abbastanza essere un continuo bersaglio, non avrebbe permesso a cose futili come quella d'interferire con la sua missione.
Ormai anche Goku era arrivato ad averne abbastanza di quell’atteggiamento. Il fatto che ella insisteva nel nascondersi lo rendeva sempre più nervoso e curioso allo stesso tempo “Sei forte! Che problema hai a non volerti far vedere?!”
Le parole del piccolo demone colpirono Lynn, ammettendo a se stessa che forse aveva ragione. Finora nessuno era mai riuscito a batterla. Dunque perché non si decideva a farsi vedere a quei quattro? A farsi vedere al mondo? Probabilmente perché se avessero scoperto che lei era una Jaken le avrebbero dato la caccia fino all’ultimo, senza lasciarle un attimo di respiro poiché la bramosia di potere veniva al primo posto nel cuore degli esseri umani.
Però quei quattro sembravano avere qualcosa di diverso a differenza di tutta la gente che aveva incontrato fino a quel momento, era anche sicura d’averci già avuto a che fare in passato anche se non ricordava in quale circostanza. Gli occhi dorati di Goku continuavano a fissare quelli blu della ragazza, intenti a voler scoprire e a voler capire il motivo di tanta esitazione.
Lynn sentì quindi di dover demordere, sospirando pesantemente “E va bene” bisbigliò in un tono appena percettibile ma che ai quattro viaggiatori non sfuggì.
Seppur la luce della luna piena non era particolarmente forte, era l'unica fonte d'illuminazione sicché in quelle buie strade non vi erano lampioni. Ringraziarono che si trovavano alle spalle di essa e che dunque l'identità della ragazza che li aveva tenuti sulle spine fino a quel momento poteva apparire chiara, anche se non totalmente ma almeno nella maggior parte.
Chiudendo gli occhi in un primo momento mentre senza alcuna fretta si sfilava il mantello, Lynn li riaprì lentamente puntando le proprie iridi sul gruppo di Sanzo che impaziente non aspettava altro.
Seppur non le interessava particolarmente osservare la reazione delle facce della gente ogni qual volta mostrava la propria identità, la ragazza approfittò di quel momento per soffermarsi sui loro volti. Solitamente non le accadeva di dimenticarsi delle persone con cui aveva avuto anche il minimo contatto, e questo non fece altro che incoraggiarla a ricordare dove li aveva già incontrati.
Ora che era priva del manto i quattro ragazzi poterono osservarla meglio: i capelli erano castano chiaro e lunghi fino al petto, lisci e piatti come una tavola raccolti in un semplice codino basso che faceva cadere il resto della chioma su una spalla; la frangia scalata sfiorava gli occhi blu come della notte, coprendo così le sottili sopracciglia; dal fisico magro e allenato, in quanto ad altezza giudicarono che doveva raggiungere giusto un paio di centimetri in meno di Sanzo.
Vestiva in una maglietta aderente e sbracciata nera come la pece che lasciava intravedere le sue belle forme non eccessivamente abbondanti, semplicemente proporzionate al suo fisico -indubbiamente Gojyo non si lasciò sfuggire l'occasione d'indagare al riguardo considerando quanto la ragazza era attraente, sottolineando quel suo pensiero con un fischio eloquente-; le mani erano avvolte da dei guanti a mezze dita in pelle nera; i jeans cortissimi sfilacciati lungo gli orli lasciavano intuire un improvviso e brutale tentativo di rinnovo degli stessi; dei semplici anfibi marrone scuro in pelle completavano il tutto.
In quanto ad accessori la ragazza non sembrava disporne un granché. Una cintura nera, alta un paio di centimetri con alcuni ornamenti dorati, avvolgeva lievemente la vita della ragazza facendola apparire più come un ornamento che per il motivo per cui era stata inventata: infatti ai due fianchi erano appese due fondine dove erano perfettamente riposte le pistole. Un cinturino attraversava il petto a partire dalla spalla fino al fianco opposto, infatti alle spalle della castana si intravedeva il bastone, segno che era sicuramente custodito in un fodero appeso dietro la schiena.
Un dispositivo di controllo del potere maligno?” domandò Sanzo più che altro a se stesso identificando immediatamente il bracciale in oro aderente sul braccio sinistro della ragazza -spesso una decina di millimetri e posto giusto un paio di centimetri sotto l'ascella- che aveva attirato la propria attenzione più che l'aspetto della ragazza.
Ecco spiegata la sua potenza!” sbottò Gojyo sarcastico dando conferma alla propria ipotesi sul fatto che la ragazza apparteneva alla razza demoniaca.
Che cosa?” il piccolo Goku cercò di comprendere l'argomento che avevano incalzato i due amici, almeno quella volta voleva evitare di sentirsi tagliato fuori “Un demone? Anche lei?”
Sì, Goku” asserì un serio Hakkai “Quella ragazza…” rifletté “... sono sicuro d’averla già incontrata… in passato…”
Per via del suo essere abituato a curare la ferite proprie e quelle dei tre amici, la prima cosa che al demone dagli occhi verdi -a parte il dispositivo di controllo- era saltata all'occhio erano state le bende che avvolgevano i polsi e il collo della ragazza, come a voler celare qualcosa di terribile sotto di esse.
Ricordandosi del sangue secco sul mantello, le iridi color smeraldo erano andate subito a indagare sulla spalla sinistra notando che la ferita -seppur fasciata alla veloce- continuava a sanguinare. Segno che non doveva essere stata medicata sufficientemente e che rischiava d’infettarsi, se non lo era già.
Più che sugli altri tre, Lynn aveva soffermato le iridi blu sul piccolo demone: quel volto innocente, il dorato dei suoi occhi, quella voce che seppur fin troppo continuativa nascondeva ancora un lato infantile nonostante il ragazzo non era più in tenera età. Tutte quelle cose non le erano nuove. In un piccolo flashback ricordò una persona che gli somigliava parecchio, tuttavia era qualche anno più giovane, aveva un codino decisamente lungo rispetto al resto della chioma. Ricordava che egli rispondeva al nome di Goku, esattamente come il ragazzo dai capelli scuri che faceva parte del quartetto l'aveva chiamato un attimo prima.
Senza un ordine particolare impartito dal cervello, la mente sovrappose quelle due figure fino a farle realizzare che in fondo quel ragazzino e colui che le stava di fronte erano in realtà la stessa persona.
La ragazza sbarrò gli occhi, riconoscendo che gli altri tre non dovevano essere che Sanzo, Gojyo e Hakkai che insieme al piccolo demone facevano parte delle sue memorie più remote. Aveva sempre odiato i bonzi e per tale motivo aveva rimosso dalla sua mente ogni cosa legata al monaco seppure i suoi occhi viola -aveva pensato- erano troppo per uno come lui; il mezzo-demone aveva i capelli decisamente corti tre anni prima e il demone dagli occhi verdi non aveva quella lente sull'occhio destro.
Tuttavia Lynn doveva ammettere a se stessa che non era colpa sua se non li aveva riconosciuti fin da subito, la volta prima. Non si era mai dimenticata di Goku -sicché a Choan era l'unico che l'aveva circondata della sua presenza- ma per quanto riguardava gli altri, erano stati troppo pochi gli attimi passati insieme che non erano stati sufficientemente importanti per lei da essere conservati come da culto nella sua mente.
Approfittò del fatto che i quattro sembravano non averla ancora riconosciuta per fare un passo indietro, voltandosi e allontanandosi poi. Aveva paura, aveva timore che oltre a portare a termine il loro compito dovevano anche cercarla e riportarla a Choan. In quel maledetto posto non ci sarebbe mai più tornata, avrebbe preferito perdere la vita piuttosto.
Ehi!” la chiamò Goku a gran voce “Te ne vai senza dire una parola?!” pretendeva una spiegazione per un tale comportamento.
La ragazza continuò a camminare ignorandolo completamente “Ho fretta” ripeté la frase che aveva pronunciato all'inizio, scomparendo nel nulla nel momento in cui Sanzo aveva deciso di premere il grilletto evitando così la pallottola.
Ma Lynn non riapparve, lasciando i quattro viaggiatori in una montagna di domande che non avrebbero avuto risposta. Almeno, fino al loro prossimo incontro.


Proseguendo nel tragitto verso la locanda i quattro viaggiatori si erano imbattuti in un paio di incidenti che, per quanto Gojyo sostenesse che si trattava solo di coincidenze, incrementarono i sospetti che Sanzo nutriva già in partenza nei confronti di quelle quattro ragazze.
Era infatti proprio per tale motivo che la categorica decisione da parte del bonzo fu quella di riprendere il viaggio un attimo prima che giungesse l'alba.
Sanzo...” cominciò Hakkai.
Quella dannata mocciosa!” con quelle poche parole il monaco aveva intuito che cosa intendeva confessargli il demone dagli occhi verdi.
Quando avevano affrontato quella ragazza per la prima volta, quella potenza che aveva dimostrato di possedere gli aveva immediatamente ricordato Lynn. Tuttavia avevano deciso di non saltare a conclusioni affrettate finché non se ne sarebbero accertati. Avevano notato quello sguardo sconvolto da parte della ragazza poco prima di sparire nuovamente, sicuramente anche lei doveva averli riconosciuti.
Avrà probabilmente pensato che, prendendola per un orecchio, avessi voluto riportarla indietro” sfotté Gojyo. Ricordava chiaramente che tra Lynn e Sanzo non c'era mai stato un bel rapporto.
Mhpf!” sbottò il monaco decisamente contrariato “Questo non è affare che mi riguardi”
Mi chiedo perché...” dichiarò Goku, con una mano che reggeva il volto decisamente rattristato, dando voce ai propri pensieri attirando l'attenzione dei tre compagni “Mi chiedo perché si comporti così...” il piccolo demone non aveva certo preso bene il fatto che l'amica era sparita a quel modo, come se -esattamente come tre anni prima- volesse continuare ad evitarli celando quel motivo a lui del tutto sconosciuto.
Sono sicuro che le ragioni della Signorina Lynn abbiano una natura ben differente” Hakkai cercò di risollevargli il morale cercando di trovare le parole più adatte. Voleva molto bene al piccolo Goku e lo rattristava non poco vederlo demoralizzato a tal punto. Poteva ben comprendere come si sentiva.
Qualunque altra cosa avessero voluto aggiungere Gojyo oppure Sanzo, non ne avrebbero avuto la possibilità poiché il demone dagli occhi verdi fu costretto a fermare il fuoristrada a causa della presenza di Shunfa e delle sue sorelle a sbarrargli la strada.
I quattro viaggiatori furono quindi costretti a dover ingaggiare battaglia contro le quattro ragazze e solo il Sutra del Cielo Demoniaco fu in grado di porre fine al tormento inflitto alle ragazze dal demone parassita.

 

[...to be continued]

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Capitolo 12
*** 11 - Confronto ***


Capitolo XI
... Confronto ...

 

 


[Episodi di riferimento nel capitolo: 20. LA TRAPPOLA DELLE SABBIE MOBILI, 21. LA FURIA CHE PORTA ALLA DISTRUZIONE e 22. ALLA FINE DELLA BATTAGLIA]



Il gruppo di Sanzo giunse in un villaggio in pieno deserto dove stranamente l'arrivo del bonzo non fu accolto con l'usuale entusiasmo. Un anno prima, infatti, un altro Genjo Sanzo era giunto nella cittadina ma un demone del deserto -saputo che lui si trovava là- lo aveva attaccato e divorato.
Il monaco decise così di recarsi nella tana del demone per recuperare il sutra dell'Origine Celeste dell'Universo che doveva appartenere al suo omonimo.


Kogaiji” cominciò Gyokumen Koushu, seduta comodamente con le gambe accavallate su quella sedia ornata che considerava come un trono “Devo confessarti che sono rimasta letteralmente delusa”
Il principe era inginocchiato al suo cospetto con un ginocchio alzato ed il capo chino. Il corpo presentava la presenza di qualche benda “È più forte di quanto mi aspettassi” ammise con difficoltà.
Molto bene” un sorriso avido si dipinse sul volto della donna demone. Era contenta di sentire che la potenza della Jaken non si era arrugginita dopo tutto quel tempo.
Come?” si chiese Kou, domandandosi a che gioco stava giocando quella maledetta donnaccia.
Mi aspetto che la prossima volta che la incontrerai tu sia molto più preparato” sentenziò acida scattando in piedi.
Sì” rispose il principe demone seccato, alzandosi per poi lasciare la stanza.
È esattamente ciò che mi aspettavo. Lynn è diventata molto più forte di allora…” rifletté divertita Gyokumen Koushu “Non vedo l’ora di entrare in possesso di quella potenza terrificante” rise avida.


Devo inventarmi qualcosa…” Kogaiji faceva nervosamente avanti e indietro, con due dita sul mento, ripensando allo scontro contro la Jaken.
Certo, era un’avversaria decisamente forte e da non sottovalutare, per questo avrebbe dovuto escogitare qualcosa che avrebbe fatto sì il compimento della missione affidatagli. Combattere non sarebbe servito a nulla, almeno non con la solita tattica. Serviva un piano ben accurato.
Ehi, Kou” Dokugakuji lo stava osservando da un bel po’, innervosendosi a sua volta “Non pensi che quella donnaccia stia architettando qualcosa di losco?”
Il subordinato trovava strano il fatto che Gyokumen Koushu gli avesse affidato un compito del genere, dopotutto non c'entrava nulla con la resurrezione di Gyumao e cominciò a credere che la demone stava tramando qualcosa alle loro spalle.
Sì, lo penso anch’io” il principe si fermò, rimanendo con lo sguardo fisso sul pavimento ancora immerso nei propri pensieri.
E se invece ce ne occupassimo io e Yaone?” propose entusiasta Lirin, con le mani dietro alla testa e i gomiti alzati.
Non se ne parla nemmeno” rispose severo il principe demone distogliendosi immediatamente da ciò a cui stava rimuginando.
Beh, tra donne potrebbe andare diversamente, no?” insisté la piccola demone, non cogliendo al volo quale poteva essere il problema.
Ti ho detto di no!”
Lirin abbassò lo sguardo considerando quella risposta come un rimprovero ingiustificato.
Kogaiji si sentì in colpa per essersela presa con sua sorella minore senza alcun motivo. Le posò affettuosamente una mano sulla testa ed ella alzò lo sguardo verso di lui in cerca di un sorriso da parte del demone dai capelli rossi che non esitò a mostrarlo.
Principe Kogaiji…” Yaone aveva compreso appieno la preoccupazione del principe demone nei loro confronti, ma in qualche modo avrebbe voluto rendersi utile.
Kou” intervenne Dokugakuji “Propongo di lasciare quest’incarico a qualcun altro e di occuparci del gruppo di Sanzo, dopotutto dobbiamo ancora impossessarci del Sutra del Cielo Demoniaco”
Ah, già… il gruppo di Sanzo…” il principe assottigliò lo sguardo “Quasi me ne dimenticavo…”
Ebbene?” Jien sperò che il principe demone decidesse di agire come gli aveva consigliato.
Non intendo arrendermi” rispose invece, ripensando alla Jaken.
Ma Kou…”
Kogaiji s’incamminò verso l’uscita, ignorando i tentativi di insistenza del proprio subordinato. Era più che deciso a far capire a Lynn di che pasta era fatto e sarebbe riuscito nell’intento a qualunque costo.
Dokugakuji sospirò, rassegnato. S’incamminò così anche lui, seguendo il principe demone.


Nel frattempo, colto di sorpresa da un'inaspettata sabbia mobile e come il monaco prima di lui, Sanzo venne catturato insieme ai tre amici finendo con l'essere prigionieri di Lenri, una demone scorpione decisa a divorare il suo 'secondo Sanzo'.
Mentre Goku, Gojyo e Hakkai cercavano un modo di evadere dalla cella in cui erano stati rinchiusi, Sanzo riuscì a liberarsi dall'incantesimo che lo teneva immobilizzato scontrandosi quindi contro la demone. Quando il bonzo, però, sembrava avere la meglio lei lo avvelenò a tradimento.
Come se ciò non era abbastanza il castello sotterraneo in cui si trovavano cominciò a crollare e solo l'intervento inaspettato di Kogaiji -in cerca del Sutra del Cielo Sacro sotto l'ordine dell'ultimo minuto da parte di Gyokumen Koushu- li mise in salvo da morte certa. Purtroppo Hakuryu era in pessime condizioni e non avrebbe potuto quindi portare Sanzo alla cittadina in tempo, per ricevere l'antidoto prima che il veleno lo uccidesse.
Approfittando quindi della situazione Kogaiji propose a Goku di utilizzare il drago volante con cui era arrivato sul posto alla sola condizione che riuscisse a batterlo.
Il piccolo demone, sapendo di non avere speranze in forma umana, decise dunque di togliersi il diadema d'oro pregando Hakkai di fermarlo una volta concluso lo scontro.
Dopo aver messo fuori combattimento il Principe Demone e Dokugakuji, senza più controllo il Seiten Taisei cominciò ad attaccare anche Gojyo e Hakkai che -purtroppo- non erano assolutamente in grado di competere contro di lui.


Sei un illuso, Hakkai, non c'è alcun modo di fermarlo” sentenziò Gojyo disteso sulla sabbia accanto all'amico, dopo essere stato violentemente scaraventato dal Seiten. Teneva una mano sul petto, molto probabilmente aveva qualche costola fratturata “È impossibile”
Insomma: si può sapere chi diamine è quello?” domandò Dokugakuji osservando il piccolo demone con disprezzo mentre fra le proprie braccia teneva il Principe Kogaiji “Di certo non ha niente a che vedere con un demone. Quello è un mostro!”
Sì. Però... è pur sempre Goku” Hakkai si mise sulle difensive. Sapeva bene che Goku non era cosciente delle sue azioni quando si toglieva il dispositivo e che l'aveva fatto esclusivamente per salvare Sanzo, tuttavia non poteva negare al fratellastro del rosso di considerare il demone dagli occhi dorati con un tale appellativo.
Soddisfatto d'aver messo al tappeto chiunque attorno a lui, il Seiten si preparò ad infligger loro il colpo di grazia. Uno sparo, però, lo costrinse a fermarsi facendolo voltare verso il proprietario dell'arma da fuoco.
Però. Hai proprio fatto piazza pulita” commentò sarcastica la voce di Lynn. Non le era sembrato così divertente lo scenario che le si era prostrato dinanzi. Forse perché in realtà non aveva mai visto il Goku innocente che conosceva in quelle sembianze così diverse.
Mentre stava proseguendo immersa nei suoi pensieri, l'improvviso e forte odore di sangue nell'aria l'aveva riportata alla realtà facendole credere che probabilmente i demoni dovevano aver attaccato l'ennesimo villaggio. Tuttavia non vi erano cittadine lì intorno e la cosa l'aveva decisamente insospettita, spingendola a verificare cosa stava succedendo.
S-Signorina Lynn...?” esclamò Hakkai del tutto stupefatto. Sinceramente si era aspettato che fosse stato Sanzo a sparare, conosceva il bonzo e sapeva che avrebbe impugnato la Shoreiju nonostante le sue condizioni. Ciò nonostante l'intervento di Lynn era stato del tutto inaspettato.
Tsk! Di nuovo quell'arrogante!” sbottò Dokugakuji decisamente infastidito dalla sua presenza.
La ragazza ripose la pistola nella fondina. Non che era un'esperta nel constatare la potenza dell'avversario, ma se Goku aveva steso combattenti come Gojyo e Hakkai, persino quel maledetto principe, stava a significare che la sua potenza non era da poco. Armi a lunga gittata, quindi, non servivano a nulla. Agile com'era le avrebbe fatto solamente sprecare proiettili preziosi.
Chissà se almeno in questa forma sarai in grado di colpirmi” dichiarò guerra la castana estraendo il bastone. Portandosi in posa da combattimento allargò le labbra in un sorriso di sfida, correndo verso il demone pronta a colpirlo.
Con un avido sorriso, contento di avere un nuovo giocattolo con cui divertirsi, il Seiten Taisei parò il colpo con un braccio aspettandosi di trovare un'espressione sorpresa sul volto della ragazza. Tuttavia non fu così: Lynn si era infatti aspettata che Goku sarebbe riuscito a fermare l'attacco, tentò quindi una ginocchiata al fianco che il demone incassò senza però muoversi di un millimetro.
Un pugno in pieno viso fu la risposta del Seiten che fece indietreggiare Lynn di un passo per evitare di perdere l'equilibrio.
Ha! Complimenti” ammise la castana compiaciuta schivando un calcio da parte del demone e prontamente affondando l'estremità del bastone nel suo stomaco, soddisfatta nel vedere una silenziosa espressione di dolore sul volto di Goku. Tuttavia Lynn imprecò mentalmente quando -ritraendo il bastone- la mano del Seiten lo afferrò per impedirle di utilizzare nuovamente l'arma, esercitando una notevole pressione fino a spezzarlo.
Tu! Come hai osato?!” in preda ad uno scatto d'ira la castana colpì violentemente Goku in pieno stomaco con un pugno nel quale aveva concentrato maggior parte delle proprie energie. Quel bastone non era una semplice arma che poteva essere sostituita. Per quanto insolito, era un ricordo che conservava nell'animo con tutta se stessa.
Furioso per il violento attacco ricevuto il demone si avventò sulla ragazza con un attacco frontale. Tuttavia era una farsa per mettere la castana in posizione di difesa in modo da scomparire e riapparire alle sue spalle. Seppure Lynn non si era lasciata cogliere di sorpresa, non riuscì ad evitare i denti canini del demone che perforarono avidamente la spalla destra.
Dapprima rimasto a guardare come l'amica sarebbe riuscita a cavarsela contro Goku, Hakkai individuò con lo sguardo il diadema del piccolo demone poco distante e -seppur dolorante- cercò di avvicinarcisi per cercare di porre fine al combattimento.
Riconobbe che Lynn, a dispetto dell'apparenza e delle aspettative di chiunque, stava dimostrando di sapersela cavare contro un avversario simile. Però il Seiten Taisei era ben più potente di lei e la ragazza non sarebbe riuscita a resistere a lungo; i denti del piccolo demone stavano terribilmente lacerando la spalla della castana, prova ne era l'ingente quantità di sangue che sgorgava dalla profonda ferita.
Gemere o urlare dal dolore avrebbe solamente dato soddisfazione a Goku, d'altra parte non era da lei lagnarsi se non che si ritrovava in condizioni davvero da lasciarci le penne. Con il braccio sinistro Lynn cercò di liberarsi del demone, ricorrendo anche a qualche pugno poco delicato che però non fece demordere il Seiten in alcun modo.
Infatti il demone, infastidito, afferrò l'avambraccio della ragazza stringendolo talmente forte fin quando qualche scricchiolio d'ossa non raggiunse le sue orecchie a punta.
Ora basta!” con una potente pedata rivolta dietro di sé Lynn colpì il fianco del demone che, colto di sorpresa, lasciò la presa sulla ragazza.
Prima di confrontarsi con Goku, la ragazza sapeva che non sarebbe stato uno scontro per nulla facile, tuttavia si sentiva umiliata in potenza. Probabilmente perché quella era la prima volta che in combattimento era stata ridotta a quelle condizioni.
Per un istante l'idea di togliere il bracciale le era passata per la mente. Si rese conto, però, che era stato il proprio lato combattivo a dare vita a quel pensiero inutile. Quel demone dinanzi a lei era pur sempre il piccolo Goku. Togliere il bracciale non avrebbe provato nulla, solamente una spietata lotta fra demoni senza controllo che solo il più forte avrebbe vinto per poi continuare a macchiarsi del sangue di persone innocenti.
Guardandosi intorno fugacemente avvistò Hakkai intento a recuperare il diadema del piccolo demone. Con uno scatto corse verso di esso evitando l'attacco del Seiten che prese a correrle dietro per cercare di attaccarla.
Per quanto la ragazza era un giocattolo ben fatto con cui giocare, alla vista del moro il demone dagli occhi dorati cambiò pedina avventandosi quindi su quest'ultimo.
Hakkai!” urlò Gojyo allarmato sperando che l'amico s'accorgesse in tempo del pericolo imminente. Purtroppo la propria persona era troppo distante, se anche fosse riuscito a rialzarsi non sarebbe riuscito a raggiungere Hakkai in tempo per fermare l'attacco del Seiten.
Data l'impressionante velocità di Goku, il demone dagli occhi verdi si portò in posizione di difesa sapendo di non riuscire a schivare l'attacco in arrivo e si preparò dunque ad incassarlo.
La presenza della ragazza si mise inaspettatamente fra i due afferrando il polso del Seiten arrestando dunque la sua corsa; la pressione del demone era tuttavia pesante, talmente da far strisciare all'indietro i piedi di Lynn -incassati nella sabbia- per qualche metro.
Tutto qui quello che sai fare?” lo provocò Lynn assumendo un'espressione delusa ed un calcio diretto al fianco della ragazza fu la brutale risposta da parte di Goku.
Quel colpo avrebbe dovuto scaraventarla qualche metro lontano, però Lynn non poteva permetterselo ed aveva concentrato tutte le energie nei piedi appunto per evitarlo. Guardò il Seiten sorridendo beffarda.
Ci sei cascato!” con la mano libera infatti rimise il diadema al suo posto sulla testa del legittimo proprietario che immediatamente urlò contrariato. Se Lynn avesse cercato di rimetterglielo direttamente, il demone l'avrebbe sicuramente evitato; l'unica possibilità era quindi quella di sviarlo in qualche modo.
Con il dispositivo di controllo del potere maligno attorno alla fronte Goku immediatamente riprese le normali sembianze. Privo di sensi, il corpo del piccolo demone perse l'equilibrio che però Lynn afferrò prontamente prima che cadesse sulla sabbia.
È di nuovo lui...” bisbigliò Hakkai sollevato.
Kou! Ehi, Kou!” Dokugakuji chiamò il nome del proprio padrone nell'intento di svegliarlo, tuttavia il demone dai capelli rossi non diede alcun segno di ripresa.
Come state? Tutto bene?” li raggiunse Hakkai preoccupato.
Per quanto detesti farlo, noi ci ritiriamo” sentenziò il fratellastro del rosso.
Già ve ne andate?” sbottò Lynn sarcastica “E io che avrei voluto bucare la fronte del principino una volte per tutte” sinceramente non avrebbe attaccato Kogaiji privo di sensi, non sarebbe stato leale, però la divertiva stuzzicare il suo fastidioso subordinato.
Jien lanciò un'occhiata torva alla ragazza.
Sarà meglio per tutti rifare il punto della situazione. Non ho idea di quanto possa servire dirtelo, ma questo combattimento è stato rovinoso per entrambe le parti. Quella di sfidarvi è stata una sua scelta e com'è vero questo, una sconfitta rimane una sconfitta” aggiunse caricando il principe demone sulla spalla.
Ciò nonostante io non vi perdonerò” furono le ultime parole che Dokugakuji pronunciò prima di congedarsi.
Sì, immagino che non lo farà” con un'espressione colpevole Hakkai osservò i due demoni che via via si allontanavano finché il richiamo di Hakuryu non attirò la propria attenzione, accogliendo il draghetto bianco sulle palme delle mani.


Proseguendo lentamente in direzione del villaggio a bordo della jeep, Gojyo aveva deciso di dare il cambio ad Hakkai avendo notato che l'amico era arrivato al limite delle energie.
Lynn non aveva mai guidato. Se avesse avuto quella padronanza si sarebbe offerta di fare da autista fino al villaggio, evitando così ai due amici di darsi il turno.
Tuttavia, non era certamente quello il momento più adatto per chiedere una lezione di guida al volo.



 

[...to be continued]

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