Ed eccomi qui davanti a questo specchio che guardo ancora una volta questa immagine riflessa,non è che non mi piaccia però sono sempre stata il prototipo di ragazza che non si mette in mostra,una ragazza dal cuore debole,una ragazza dalle lacrime facili.

Ritornando a me e alla mia "Immagine",sono Susanna Doson ho 18 anni e frequento il liceo linguistico di New York,ho il capelli biondi lunghi più o meno fino alle spalle,occhi azzurri,naso piccolo ma non troppo e bocca sottile.Be' non c'è molto da dire sulla mia famiglia,vivo con mia madre e mio fratello Austin,vi chiederete mio padre?è morto circa quando io avevo 3 anni,ero molto piccola non ricordo praticamente nulla di lui,solo qualche  ricordo che ogni tanto mia madre mi accenna.Mia madre Andrea donna molto importante per me ha fatto sempre sì che non mancasse niente ai suoi bambini se le cavata davvero bene ci ha insegnato i valori e l'educazione,mi altro punto di riferimento è mio fratello Austin ha 19 anni e frequenta l'alberghiero,lui è quello che mi è stato sempre vicino quando ne avevo bisogno,mi ha fatto capire che dovevamo andare avanti e che nostro padre sarebbe stato comunque fiero di noi,però alcune volte mi sembra di non averlo ringraziato abbastanza.E mentre riflettevo,ecco che la porta si spalanca che chi poteva essere se non lui? Quei occhi azzurri più del cielo,capelli castani che ricadevano sulla fronde,le labbra  incurvato in un sorriso appena accennato.

"Buongiorno eh?"Dissi io voltandomi verso lui

"Buongiorno sorella"Disse lui con la voce ancora impastata dal sonno

"Come mai già sveglio,di solito sono sempre io a buttarti giù dal letto"

"Un compito in meno sorella non sei contenta?"Disse scostandomi dallo specchio per ammirarsi

"Sìsì come no,tu non me la racconti giusta Austin"Dissi mentre i dirigevo in camera mia per prendere  qualcosa da indossare,mi ritrovai a spalancare l'armadio e cercare qualcosa da indossare.Dopo circa 10 minuti buoni optai per un mini-pantaloncino di jeans e una maglia blu con su stampato il segno della pace,e le mie immancabili convers blu.

Finito di vestimi andai in bagno dove trovai ancora io fratello intento a sciaquarsi la faccia,lo scostai facendomi spazio,presi la spazzola e pettinai i miei capelli facendomi una coda alta infine presi una matita nera e un po si lucidalabbra.Pronta scendo giù da mia madre e la vedo ai fornelli

"Buongiono mamma"Dissi prendendo una mela dal cestino della frutta e addentandola

"Buongiorno Susanna"Disse lei guardandomi e scosse il capo in segno di disapprovazione

"Che C'è?" Le chiesi puntando i miei occhi azzurri sui suoi color cioccolato

"Non cambierai mai vero,stavo facendo una bella colazione per te e tuo fratello ma a quanto pare anche oggi mangerai una mela eh?"Mi chiese con un sorrisetto divertito dipinto sul volto

"Scusa,Scusa mamma ma non è ho proprio voglia oggi ora è meglio che vado altrimenti faccio tardi a scuola,Ciao mamma"Le urlai ormai fuori dalla porta.

Mi incamminai per le vie di New York dirigendomi verso scuola,arrivata al grande cancello grigio e arrugginito,sorpassai il cancello e vidi la mia migliore amica Denise raggiungermi con i suoi capelli castano chiaro  abbastanza lunghi,grandi occhi verdi e quel adorabile sorriso sulle labbra e il suo fisico perfetto.

"Susanna"Mi disse lei ormai di fianco a me e scocchiandomi un bel bacio sulla guancia 

"Denise" Le dissi ricambiando il bacio

"Come stai?"Mi chiese lei incominciado a camminare verso i nostri armadietti 

"Bene come al solite,te?"Dissi apendo il mio armadietto e prendendo i libri per la  lezione

"Molto bene" Disse lei facendo la mia stessa cosa

Chiusi l'armadietto e mi girai,trovandomi difronte lui 

I suoi occhi verde smeraldo profondi più di un pozzo,i ricci castani che gli contornavano il viso adorabile,quelle fossette che si creavano appena sorrideva.Ed ecco come ogni mattina si ritrovava a fissarlo in tutta la sua bellezza,ed eppure non poteva capacitarsi  era davvero assurdo come con una sola camicia bianca e dei pantaloni attillati potevano rendere ancora più perfetto un ragazzo.

"Ehi ci sei?" Disse Denise sventolandomi una mano davanti al viso 

"eh?Ehm...Si certo che ci sono" Dissi io ricomponemdomi 

"Ah,ecco il perchè del momento di "Trans"" Disse mimando con le mani le virgolette

"Di cosa stai parlando?"Dissi con faccia interrogativa 

Senza aprire bocca mi indicò il ragazzo di cui prima ho accennato

"Harry?"Chiesi

"sì ma dico quando ti deciderai a parlagli"Disse lei mentre si incamminava verso l'aula dove da li a poco si sarebbe tenuta la nostra lezione

"Be' direi.."Dimmi mentre mi portavo una mano sotto al mento e facendo la faccia penseriosa"Mai..."

"Sei proprio scema sai?"Mi disse lei ridendo

"Oh ma grazie signorina,ed ora se vuole potremmo entrare?"Le dissi ridendo insieme a lei.

E così passarono  tre ore,tra chiacchiere e appunti.Arrivata la terza ora io e Denise ci dirigemmo in mensa,dove io non presi niente perchè non avevo fame era da qualche giorno che mi sentivo davvero stana,invece Denise prese semplicemente un pò d'insalata,arrivammo ad un tavolo e ci sedemmo.

Stavo per aprire bocca,ed eccolo di nuovo lui passatomi davanti e per un attimo i miei occhi azzurri si incrociarono con quei smeraldi,lo vidi sorridere per poi distogliere lo sguardo dal mio.

Finito di magiare Denise si alzò dal tavolo dirigendosi al cestino per buttare buttare la ciotola ancora mezza piena.

Mi alzo anche io e mi scontro con qualcuno,alzo lo sguardo e vedo un ragazzo abbastanza conosciuto.Harry penso subito dopo 

"Oh..Ehm scusami"Dico io in imbarazzo

"No,non preoccuparti"Mi dice lui con quella sua voce calda

"Be' allora io andrei"Dice ancora lui incamminandosi per andarsene"Ciao Bella"Mi urla lui da lontano

"Ciao"Dico io ormai paralizzata e arrossendo pensando poco dopo ciò che aveva detto.

Vado da Denise e le racconto tutto quello che è successo e così ci ritroviamo di nuovo difronte l'aula delle lezioni.

Passate finalmente le due ora mi dirigo fuori la scuola con Denise e scorgo una macchina fuori al cancello che bussa insistentemente i clacson,mi giro verso la macchina e mi rendo conto che c'è Austin appoggiato allo sportello della macchina.

"Susanna"Mi urla lui vedendomi 

"Austin? Che ci fai tu qui?" Gli dico io con una facci stupita

"Che c'è non posso venire a prendere la mia sorellina ?"Dice lui con una finta faccia offesa

"Certo" Dico avvicinandomi alla macchina e saltandolo addosso a mo di koala e 

lui mi stinge nelle sue  grandi braccia.Gli sorrido e lui ricambia,mi apre lo sportello e mi siedo lui fa lo stesso e sfrecciamo verso casa.