Semplicemente imprevedibile.

di Gnella_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 4: *** Personaggi. ***



Capitolo 1
*** Introduzione. ***


La protagonista è Alyssa Roberts,per gli amici Aly,ha 17 anni e vive con la sua numerosa famiglia in un piccolo paesino  in Inghilterra,Ramsgate.
E' abbastanza bassa (1.57 cm) ma compensa con i suoi meravigliosi occhi verdi.
E'convinta di avere qualche chilo di troppo (58 kg) ma questo le fa solo bene data la sua terza abbondante di seno e le sue curve mozzafiato.
Odia vestirsi in modo eccessivo e la stessa cosa vale per il trucco.Non si consiedera bella e cerca di nascondere il suo bel corpo dietro dei jeans e felpe larghe.
E' una persona timida,riservata,insicura,permalosa e abbastanza scazzata,infatti a primo impatto sembra asociale,presuntuosa e soprattutto stronza.
Adora la musica,soprattutto Tiziano Ferro e Ed Sheeran e canta molto bene.
A causa del suo carattere non ha amici,ma le persone che la conoscono davvero la adorano.
Inoltre venera sua sorella minore,Rose, e odia James,fratello maggiore della sua vecchia amica Lucy.
Nei suoi 17 anniha dovuto affrontare difficili situazioni che hanno inciso molto nella sua diffidenza.
I ragazzi sono un campo minato per lei,non vuole innamorarsi ne fare innamorare,per questo preferisce stroncare tutti i tipi di rapporti sul nascere,ha paura di illudere e soprattutto di non essere abbastanza.
Nel corso della storia si esporrà molto (forse troppo) e questo la farà stare male.
 
 
 

Ciao ragazze.Non so se qualcuno leggerà la storia ma volevo precisare che questa storia è un esperimento.
Prego chiunque la legga di non aspettarsi grandi cose,è la mia prima storia.
Io sono un po come Aly,quindi non aspettatevi che risponda alle recensioni (semmai ci saranno),ma accontentatevi di un minuscolo grazie sotto i capitoli,per me è già un grande passo avanti pubblicare una storia,di solito tendo a nascondermi.
Detto questo,non so quanto ci metterò ad aggiornare,quindi alla prossima :).

Qualcuno sà spiegarmi come allegare le immagini?? Non sono molto brava in queste cose xD.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1. ***


Capitolo 1.

E dentro che succede
Se il cuore ha troppa sete
E fuori ti diverti ma nessuno me lo chiede
quanto è facile pensare al sole
come una distrazione
e maturando il mio dolore
mi trasformo in attrazione
catturato per mia distrazione
scelta o imposizione
ripetermi con convinzione
che la vita da qui sarebbe stata migliore
ma il migliore non resiste
e quanto è bello quanto è triste
dimenticarsi che il dolore esiste
che il dolore esiste.

Tiziano Ferro-Tarantola d’Africa

 

 
 
Quella mattina mi svegliò la voce di mio zio John,parlava così ad alta voce che si sentiva dal piano di sopra.
La giornata non poteva cominciare peggio,era l’ultimo giorno delle vacanze estive e mi innervosiva essere svegliata bruscamente.
Riuscivo a sentire i passi di mia madre mentre saliva al piano di sopra e per evitare la scocciatura mattutina chiusi gli occhi fingendo di dormire.
Bella mossa proprio.
Mia madre si mise a scuotermi convulsivamente e fui costretta ad aprire gli occhi.
 
“Mamma che succede?! Perché fai così??”
“Ho una bellissima notizia per teeee!!!”. Mi rispose rompendomi quasi un timpano,poi continuò
“se non scendi entro 5 minuti non ti dirò niente!” e se ne andò sbattendo la porta della mia camera.
Mia madre era sempre stata un po’ lunatica,ma la cosa si stava facendo preoccupante.
Mi pettinai i capelli e scesi al piano di sotto con ancora indosso il pigiama,mio zio mi aveva vista milioni di volte in pigiama.
 
“Buongiorno!”dissi con aria annoiata,non credevo che la notizia di mio zio mi avrebbe scalfita più di tanto.
“Giorno Aly!!!!”era troppo entusiasta per i miei gusti,infatti mi abbracciò di slancio e per poco non caddi.
Non vedevo l’ora che si togliesse di dosso,non amavo gli abbracci.
“Allora? Qual è la notizia?” dissi con aria fintamente allegra.
Erano le 9 e mezza e mi avevano già stressato.
“Non ci crederai mai!! Ricordi quel viaggio-studio in Italia a cui volevi tanto partecipare?”
Nei miei occhi passò una scintilla .“Quello a cui non posso partecipare data la mia scarsa media di voti?” risposi,allontanando la speranza di un possibile miracolo,ricordando la mia media del 7.1.
“Si,quella.Alcuni miei amici stanno organizzando il viaggio che si terrà tra un mese e mi hanno detto che se voglio posso fare partecipare qualche mio conoscente che sta studiando italiano e...chi meglio di te?! So che ci sei rimasta molto male quando hai saputo di non poter partecipare”
Non potevo credere alle mie orecchie.
Mio zio aveva pensato a me,che dolce che era.
Però qualcosa non quadrava…”Mi vuoi dire che mi stai raccomandando?” odiavo i raccomandati e non potevo credere che sarei diventata una di loro.
Mio zio si rabbuiò per un attimo,poi disse “In teoria è così,ma so quanto ami l’Italia e so anche che vai molto bene in italiano,quindi perché non accettare? Te lo meriti davvero.”
Mio zio era una persona dolcissima,non c’era alcun dubbio.
Lo adoravo,era ufficiale!!!.
Mi convinsi delle sue parole,poi risposi saltellando ”Grazieeeeeeee” e lo abbracciai,uno dei miei pochi abbracci sinceri.
La giornata stava nettamente migliorando!.
Mio zio si staccò e mi disse “La partenza è fissata per il 20 Ottobre,tu nel frattempo comincerai la scuola e poi la continuerai lì. Di conseguenza il ritorno ci sarà a giugno,a meno che tuo padre non sia così buono da farti passare l’estate lì in un campo scuola.”
Guardai mio padre con uno sguardo supplichevole,sapevo che l’Italia era meravigliosa soprattutto d’estate,aveva acque limpide e montagne verdi,ci sarebbe stato l’imbarazzo della scelta.
Mio padre si trovava in un angolo della grande cucina,mi guardò e poi mi disse “Vedremo,se i tuoi voti si alzeranno allora potrai passare l’estate lì.”
Era già un punto in più per me,almeno non mi aveva detto di no.
Guardai trionfante mia madre ma lei guardava altrove,guardava mia sorella Stacy.
Allora io dissi “Stacy non è fantastico??”, lei mi guardò contrariata e disse “No,non lo è. Io sono tua sorella maggiore e non mi hanno mai mandato all’estero per una vacanza-studio,figurati per l’estate e avevo anche voti nettamente migliori dei tuoi!”
Si stava comportando da stronza,mi aveva ferita.
Abbassai lo sguardo confusa e triste,mi dava fastidio che mia sorella pensasse quelle cose di me.
Implicitamente mi aveva dato dell’ignorante e della sconsiderata,quando sapeva benissimo che era difficile per me espormi e fare cazzate come fanno tutti gli adolescenti.

Eppure nella mia famiglia ero considerata la pecora nera,l’imprevedibile e sveglia Alyssa,quando era proprio il contario.
Ero sempre più convinta che quella vacanza-studio mi avrebbe fatto bene,avevo bisogno di staccare.
L’unica persona che mi sarebbe mancata realmente era la mia sorellina Rose.
La adoravo,aveva 4 anni ma riusciva a capirmi come se fossimo coetanee.
Mi risvegliai dai miei pensieri e ringraziai ancora mio zio.
Risalii al piano di sopra e come prevedibile,mia madre mi seguì.
“Mamma perché fa così? Dovrebbe essere felice e invece mi ribadisce la sua superiorità in tutto!” mia madre scosse la testa e disse “La sua superiorità è palpapile ed in più ha ragione,tu non hai fatto nulla per meritarti tutto questo,lei invece si.”
Come al solito la difendeva,per fortuna la scelta toccava a mio padre che era più umano nei miei confronti.
Odiavo i paragoni,odiavo mia madre e odiavo quella situazione.
Era stata sempre mia madre ad aizzare Stacy contro di me,era sempre stata lei e ne avevo abbastanza.
”Ok hai ragione,che altro vuoi che ti dica? Non me lo merito hai ragione,ma ho questa opportunità e non voglio sprecarla.”
Lei rispose “Brava cara,l’importante è la consapevolezza.”
E se ne andò sbattendo la porta.
Era proprio vero che la notizia del viaggio era l’unica cosa buona successa in quel giorno.
Me ne accorsi quando verso la sera portai a spasso Diesel,il mio adorato cagnolino.
Ero sul marciapiede,quando Diesel mi colse alla sprovvista e mi spinse verso la strada.
Sentì improvvisamente una macchina inchiodare e un rumore di una portiera.
Il conducente era sceso e mi guardava con aria incazzata,poi disse “E chi poteva farsi trascinare da un piccolo cane insignificante in mezzo ad una strada col pericolo di farsi investire se non tu?!”.
Appena lo riconobbi avrei voluto sparire.
Era tanto bello quanto stronzo!
Mi ripresi dal piccolo choc e risposi a tono “Il mio cane non è insignificante,non si chiama James!!” .
Lui si mise a ridere,che risata melodiosa che aveva!! “Ah ecco e come si chiama dimmi..” risposi imbarazzata “Diesel!” e lui rideva,non smetteva di ridere e mi dava sui nervi,evitavo di guardarlo negli occhi, ogni volta che lo facevo sembrava saper leggere l’anima.
“Che stupido nome! Solo una bionda poteva dare un nome così stupido ad un cane!”.
Mi indignai,quando volevo ero molto femminista e risposi a mò di sfida “Vuoi dire che le bionde sono stupide?”.
Lui mi guardò con un sorrisetto odioso e confermò.
Io al contrario mi stavo realmente innervosendo “Solo uno stupido,maschilista e retrogrado come te poteva dirlo!”.
E me ne andai fiera della mia risposta.


Durante il tragitto per casa mi chiesi come io e James fossimo arrivati a quel punto.
Pensai alla prima volta che lo vidi,bello come il sole e misterioso come la notte.
A 14 anni avevo una cotta per lui,ma sua sorella Lucy,nonché mia ex migliore amica,gliel’aveva detto e aveva rovinato la nostra amicizia.
Col passare degli anni era diventata un’oca senza cervello e di conseguenza non mi sono mai pentita di aver chiuso quell’amicizia.
Lui d’altronde mi aveva dato della bambina e aveva detto a tutto al liceo della mia cotta.
James ora aveva 19 anni, ma era il solito immaturo di sempre e lo odiavo più di chiunque altro.

Una volta arrivata a casa sciolsi Diesel e mi misi a letto.Il giorno seguente sarebbe iniziato il mio incubo: la scuola. 

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Capitolo 3
*** Capitolo 2. ***


Capitolo 2.

Uno sorride di com’è, l’atro piange cosa non è 
E penso sia un errore. 

Tiziano Ferro-La differenza tra me e te.

 

 
 
Il giorno seguente fui svegliata da mia madre che come una pazza aveva aperto tutte le finestre.
La luce mi colpì in pieno viso facendomi venire un enorme mal di testa.
Era il primo giorno di scuola! Dovevo essere contenta no?
Avrei rivisto tutti i miei amici…ops io non avevo amici!
 
Le ragazze della mia classe erano decisamente delle oche sempre intente a truccarsi per attirare l’attenzione di stupidi ragazzi arrapati.
Cazzo non esisteva solo il sesso nella vita!!
 
Mi decisi ad alzarmi e scesi al piano di sotto per fare colazione.
Mia madre sembrava un ciclone non si fermava mai.
Appena mi vide disse “Sei in ritardo sbrigati! Non vorrai mica far tardi al tuo primo giorno di scuola?!!”  
Non aveva ancora capito che se fosse stato per me non ci sarei proprio andata a scuola.
L’unico appiglio era quel meraviglioso viaggio che mi aspettava.
Una volta finita la colazione salii al piano di sopra e mi diedi una sistemata.
Mi misi dei jeans un po’ stetti,forse troppo per me,una maglietta attillata e le mie immancabili Converse.
Di solito mi vestivo in modo piuttosto comodo,ma ero pur sempre una ragazza!.
 Il primo giorno di scuola almeno cercavo di apparire “normale”.
Misi un filo di mascara e scesi.
 
Salutai velocemente mia madre e mi diressi da Rose. Stava ancora facendo colazione,era dolcissima.
“Rose io vado a scuola,fai la brava e ricorda che mi mancherai tanto durante queste 5 ore!” le dissi dolcemente.
Lei rispose dicendo “anche tu mi mancherai e cerca di non addormentarti mi raccomando!”.
Scoppiai a ridere,era una promessa difficile da mantenere. “Ci provo! Ciaoo” e così dicendo uscii percorrendo la mia strada che era situata pedicolarmente al liceo.  
 
Fuori quell’odiosa scuola c’erano tanti ragazzi ammucchiati all’entrara,decisi di sorpassarli dato che non avevo nessuno con cui chiacchierare.
Entrai nell’atrio e lessi il foglio attaccato alla bacheca per vedere dove era situata la classe.
Aula 21,avrei dovuto fare 2 rampe si scale tutte le mattine,benissimo!
Mi fiondai nell’aula ancora deserta e scelsi il mio banco,poco dopo entrò una ragazza mingherlina che mi disse “Ciao! E’ questa la 4 a? Ho paura di essermi persa!”.
Allora le risposi “Tranquilla non ti sei persa,è questa! Sei nuova? Piacere Alyssa!”.
Quella ragazza mi ispirava stranamente simpatia.”Si sono nuova! Sono Megan…posso sedermi con te? Sei l’unica persona che “conosca” qui!” rispose titubante.
”Certo…ma ti avviso,se diventi una Barbie anoressica giuro che ti caccerò via di qui!” risposi ridendo.
 
Cominciammo a parlare,si era appena trasferita da Exeter,i suoi si erano lasciati e viveva da un mese a Ramsgate con la madre.
Era piuttosto spigliata ma non mi dispiaceva! Ero sicurissima che saremmo andate d’accordo.
 
Era la 3° ora quando Paul,il ragazzo più carino della classe,si avvicinò a noi e ci diede gli inviti per la sua festa di inizio anno.
“Cominciamo bene! Rifiutare un invito al primo giorno di scuola!” dissi ormai rassegnata.
Le feste non mi piacevano per niente,ma soprattutto non mi piaceva molto rifiutare,mi sentivo esposta.
Megan mi guardò sorpresa e mi disse “Ma sei pazza?! Tu andrai a quella festa con me!”
 
Discutemmo per un po’,ma alla fine mi convinse. Sarebbe passata da me alle 8 con vestiti e trucchi,dato che io le avevo detto che nel mio armadio c’erano solo jeans.
 
La giornata scolastica passò in fretta e Megan mi ribadì il nostro appuntamento delle 8.
Non sapevo perché avessi accettato,forse era colpa sua,mi aveva pregata fino allo sfinimento.
La giornata trascorse tranquilla,dissi ai miei genitori della festa e loro mi fecero qualche domanda su Megan e su com’era andata la giornata scolastica.
 
Alle 8 in punto Megan era alla mia porta,la feci entrare,la presentai ai miei genitori e salimmo al piano di sopra per prepararci.
 
Ciao ragazze..volvevo prima di tutto ringraziare la persona che ha messo la mia storia nelle preferite!
Qutesto capitolo è un pò corto,lo so,ma contiene una seconda parte,quella della festa e non volevo sembrare troppo noiosa!
 
P.S. Sto ancora aspettando che qualcuno si decida a dirmi come mettere foto nei capitoli :))Alla prossima!!

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Capitolo 4
*** Personaggi. ***


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