Tsutsuki 8.1

di Orange Dream
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Awakening ***
Capitolo 2: *** La Caduta ***



Capitolo 1
*** Awakening ***


Nascita



Luce. Spostamento. In quella sostanza che le consentiva di sentire a malapena il suo peso, la creatura si mosse lentamente, aprendo le palpebre per la prima volta.

Esperimento 1, serie otto. Inizio fase di coscienza.

 

 

Rumore. I piccoli timpani recepirono quello strano cambiamento, pur senza comprendere il significato del loro messaggio, ed inconsciamente memorizzarono la voce metallica e scattosa dell'apparecchiatura che la teneva in vita, ma sopratutto memorizzarono il battito ritmico del suo cuore.

Tsutsuki 1, ottava serie.

Le lettere stampate sul vetro rilucevano scritte al contrario per lei oltre lo spesso vetro della sua vasca, così prive di senso e confuse con il resto del Fuori. Rannicchiata in posizione fetale, con le braccia debolmente strette intorno alle ginocchia la creatura galleggiava in una sostanza violacea, ascoltando quello strano battito regolare che sembrava dipanarsi nel liquido intorno a lei da quando aveva memoria. La sua mente aveva preso coscienza da qualche tempo, che fossero secondi o anni non avrebbe potuto distinguerlo, ma sapeva che c'era stato un Prima, dove lei era immersa nell'oscurità e un Dopo, dove poteva vedere intorno a se, anche se tutto era sfocato ed incerto. Il suono non aveva smesso di cullare la sua esistenza, diffondendosi attorno a lei ogni momento. A volte si sovrapponeva la voce metallica, che trasmetteva suoni diversi, con diversi toni e vibrazioni. Non capiva cosa fosse. Inoltre ombre e forme confuse aleggiavano sempre più spesso davanti a lei. Era da un certo tempo che la creatura aveva preso coscienza. Sentiva ogni giorno più reale il proprio corpo, lo spazio intorno a lei. Sembrava che un disegno prima in bianco e nero riacquistasse lentamente colori, forme e profondità. Il terzo giorno una lieve contrazione nervosa le fece muovere un dito. La scossa fu per lei come un fulmine a ciel sereno, inaspettata, violenta. Non conoscendo quella sensazione, la creatura ne rimase sorpresa. Il suono ritmico in cui era avvolta crebbe d'intensità e le palpebre che di solito erano socchiuse presero a stringersi spaventate. La voce metallica si fece sentire ed un liquido chiaro fu immerso nella vasca con lei. L' adrenalina scese.

 

Il giorno dopo qualcosa era cambiato. La creatura portava un ricordo della sensazione provata. La creatura non si sentiva diversa. Forse la creatura avrebbe dovuto provare a farlo apposta? Poteva? Lasciò che la sua concentrazione fosse dedicata a quel medesimo dito, lasciando che per una volta la sua coscienza non vagasse senza uno scopo. Provò di ricordare ciò che aveva sentito.Il dito si mosse di nuovo, più lentamente. E questa volta la creatura potè seguirne il movimento, inconsapevolmente affascinata.

Da quel momento ogni giorno provava a muovere qualcosa di diverso, prendendo sempre più coscienza della propria materialità. Il suo cervello apprendeva a ritmi velocissimi, memorizzando movimenti e sensazioni. E dopo un po' anche volti. Col passare del tempo notò che si sentiva sempre bene quando una sagoma rosea, con un paio di grossi occhiali si avvicinava  e versava del liquido nei lunghi tubicini che giungevano fino alle sue braccia, alla pancia, alla bocca ed al naso. Questi era sicura che non fossero suoi, perchè non li percepiva minimamente e non poteva muoverli. All'ennesima volta che lo vide provò un moto di felicità riconoscendolo, come una figura familiare e poco dopo sentì ancora una volta lo stomaco vuoto riempirsi con gratitudine. Quella strana sagoma giungeva sempre quando cominciava a sentire fastidio nella pancia. Finalmente un giorno provò ad avvicinarsi, magari l'avrebbe fatta stare ancora meglio. Prolungò una mano (le ci erano volute settimane per riuscire a muovere un arto) fino alla liscia parete della sua cupola e accarezzò il vetro dove l'indistinto volto dello sconosciuto aleggiava. Come se anche lui fosse stato pervaso da una scossa indietreggiò velocemente, emettendo un rumore simile a quello della voce metallica, ma con tono molto più armonioso e morbido. Da allora le voci intorno a lei si erano moltiplicate, le sagome confuse aumentate. Luci e nuovi tubicini le erano stati puntati contro. E fu quando una luce fortissima invase il suo mondo accecandola che iniziò la sua vita.

 

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Ho avuto ispirazione per questa storia dopo aver visto il film Cloud Altas, anche se scrivere una storia di questo tipo mi ha sempre allettata =) 
Spero che si capisca che questo primo capitolo è dedicato al punto di vista di Tsutsuki, primo esperimento di una nuova serie (la numero otto) di quelle che per ora conoscete come "creature".
Sperando che vi abbia incuriosito abbastanza da leggere il prossimo capitolo vi saluto in attesa del seguito ^^
Commentate numerosi!

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Capitolo 2
*** La Caduta ***


Storia della Caduta




-E' arrivato il momento dottor Daigo-
-Siete sicuri che non sia prematuro? La mia equipe mi informa che è durato davvero poco questo Incubamento.-
-Non è forse una situazione anomala questa?- l' attendente si sistemò gli occhiali sul naso, con un movimento frenetico. Non capiva come potesse il dottor Daigo essere calmo in quel frangente, mentre lui era così eccitato alla sola idea di vedere la Creatura, l'esperimento 8.1, con i suoi occhi. - La sua specie evidentemente ha un periodo di gestazione minore, avevamo calcolato che probabilmente sarebbe durato meno -
-Un qualsiasi bambino di soli 3 mesi non verrebbe alla luce. -
-Ma questo non è un qualsiasi bambino.-
Daigo si fermò in mezzo al corridoio e per poco il caracollante Attendente non si scontrò contro la schiena del suo maestro. Provvide a rialzarsi subito, una gocciolina di sudore appena visibile sulla fronte non era il suo unico segno di nervosismo: gli tremavano i polsi e gli occhi battevano le palpebre più velocemente del normale. Respirava forte velocemente.
-Mi auguro di star facendo la cosa giusta. Assicurati che nessun giornalista o estraneo sia presente nel momento in cui la tiriamo fuori dalla vasca, se qualcosa è andato storto la nostra reputazione finisce con esso.
L' Attendente rimase deluso da quell'ordine, ma un briciola di speranza rimase. Magari dopo aver sigillato le entrate avrebbe comunque potuto assistere al Parto.
Così veniva chiamata la fase in cui una creatura semiartificiale, concepita in vitro e seguita meccanicamente nel suo presviluppo, veniva estratta dal liquido amniotico.
Daigo Forel si mosse velocemente per i corridoi bianco latte dell'Istituto di Ricerca Aliena. Ormai li conosceva come il proprio volto, e andò a passo sicuro, lasciando dietro di sè solo il rombo delle scarpe sul pavimento lucido. C'era un silenzio innaturale in quella struttura, sebbene appena al di fuori di essa una folla immane di persone stesse aspettando notizie su quel nuovo esperimento come animali affamati pregano per la più piccola briciola di cibo.
Era da quasi un secolo
 che non accadeva un simile evento. 

La Terra aveva cominciato a deperire sempre più rapidamente alle soglie del 2050, un processo iniziato ancora nel 1900, ma poi precipitato vertigionosamente una volta raggiunto il limite che la Terra potè sopportare: mari, foreste, ghiacciai sembrava che ogni giorno perdessero ettari del loro patrimonio. Nuove malattie si diffondevano insieme a carestie sempre più laceranti e i Paesi si chiusero in sè stessi, peggiorando man mano. Chi prima chi dopo in breve tempo furono tutti sull'orlo della bancarotta.
Milioni di persone trovarono la morte per avvelenamento, uccisi dagli stessi farmaci che promettevano di non far sentire la fame o di proteggere da quei virus improvvisi che erano sorti. C'era chi accusava gli OGM, chi i materiali che mantenevano il cibo a lunga conservazione. Furono accusate le grandi aziende, le grandi personalità, i piccoli scienziati, i piccoli incidenti chimici.
Si imprecò, ci si arrabbiò, alcuni lottarono ed altri perirono, ma nè suppliche nè ricerche dimostrarono che Dio o la Scienza potesse aiutarli in quel frangente.
I primi paesi a cadere furono quelli del terzo mondo. Già poveri di per sè, si videro sommergere da un' innarrestabile arsura che li ridusse ancora più deboli ed in lotta tra loro per acqua e risorse. Tuttavia il petrolio era ormai agli sgoccioli  nemmeno le grandi potenze poterono fare qualcosa per aiutarli, ma anzi si chiusero e l'economia smise di girare. Molte famiglie cominciarono ad avere un piccolo orto, nascosto. Ma la terra stessa sembrava odiare quella creatura che da piccola aveva voluto farsi grande ed erigersi sopra tutte le altre sue figlie: l'uomo.
Non c'era cibo. E non c'era più legge. L'uomo era preda della sua più grande nemica: la paura.
Perchè, perchè era successo tutto questo e così all'improvviso? Non aveva lottato per secoli per superare la paura della vecchiaia, delle malattie, della fame, fino a trovare un rifugio nelle proprie abilità? Ora che la Paura della morte si stava imponendo su tutti indiscriminatamente non c'erano più leggi, nè morale che bastassero a contenere l'uomo. Vi furono guerre sanguinose per il controllo delle ultime zone fertili del pianeta e l'ultima, la più grave, lasciò tutti indeboliti, nessuno escluso.
In seguito fu chiamata quinta guerra mondiale e portò solo morte ed odio essendo mossa dalla disperazione. La lotta per la soppravvivenza si imponeva su tutto.

Fu solo allora, quando tutto sembrava sull'orlo di un baratro, che uno scienziato trovò la Cura. Una miscela di nanomacchine ed agenti chimici che avrebbero non solo impedito l'aggressione al corpo umano da parte di virus, ma anche avrebbero ripristinato i tessuti danneggiati, dando una sorta di "immortalità". La Cura poteva venire applicata anche alla terra, la rendeva estremamente fertile e uccideva qualsiasi agente dannoso per le decimate specie animali e vegetali che erano sopravvisute.
Tutto questo però sarebbe stato pagato a carissimo prezzo per l'uomo.
L'invadente processo per ottenere la vita l'avrebbe proibita in futuro: la sola specie umana non era compatibile compltamente con la cura, inspiegabilmente chi la riceveva aveva il 99% delle possibilità di restare sterile e non avere più alcuna possibilità di generare figli.

La Cura venne riprodotta il più velocemente possibile e diffusa altrettanto celermente, ma anche così le perdite furono immani.
L'umanità anni prima aveva raggiunto il suo apice con la immane cifra di 17 miliardi di persone. Dopo la 5 guerra mondiale si era tornati ad una popolazione mondiale che ammontava a circa 7 miliardi di individui, come era intorno agli anni 2000. Dopo solo 10 anni erano rimaste solo 4 miliardi di persone sulla Terra, sebbene la prospettiva di vita media si aggirasse intorno ai 170 anni.
Lo scienziato che aveva trovato la Cura non divulgò mai il suo nome. Svanì dopo aver completato la sua ricerca, apparentemente condannando il genere umano a sparire, solo più lentamente. Fu chiamato in molti modi, da prima fu visto come un salvatore e poi come un distruttore, quindi si meritò un nome che lo identificasse come entrambi: Supernova.
Perchè aveva brillato come una faro di speranza, per poi distruggerla brutalmente sul nascere.

Il genere umano tuttavia non andò incontro alla fine. Le nanomacchine contentevano una promessa: la possibilità di clonare molto rapidamente qualsiasi essere vivente. Il genere umano si risollevò a fatica dalle ceneri, con quella tenacia che aveva dimostrato di avere da secoli, da quando la prima scimmia si era imposta di dominare il fuoco, Terrore degli animali.
La quinta guerra mondiale era terminata nel 2090. All'alba del 2111 la tecnologia e scienza erano tornate in auge abbastanza da garantire la possibilità di avere un figlio ad una coppia su tre.
Nel giro di pochi anni la popolazione mondiale ridivenne sufficientemente numerosa per progredire, ma non per soverchiare le risorse del pianeta e furono introdotte severissime leggi sulla densità demografica di ogni paese. Grandi zone erano rimaste disabitate e tutti gli stati si impegnarono a ripopolarle con le piante e gli animali che si erano praticamente estinti nella lotta disperata dell'uomo.
I figli di questa nuova generazione possdevano la Cura, ma anche il patrimonio genetico umano, potevano riprodursi, ma anche invecchiare più in fretta. La loro prospettiva di vita era intorno ai 120 anni e avevano il 30% della possibilità di generare un figlio. I parti gemellari divennero un evento talmente raro che al loro accadere i telegiornali di tutto il mondo diffondevano la notizia prima di ogni altra informazione. Si ebbero 2 parti gemellari in 5 anni in tutto il mondo.

Il dottor Daigo si fermò all'improvviso dietrò la massiccia porta grigia, spessa un metro, che proteggeva la creatura e fece un respiro profondo. La storia la consoceva molto bene. Aveva dovuto studiare talmente a lungo per ottenere la sua posizione che spesso si fermava a ripensare a quelle BI, biblioteche informatiche, in cui si rinchideva per giorni sui testi dei suoi esami.
Il periodo dal 2050 alla fine dell quinta guerra mondiale in seguito era stato chiamato La Caduta. Il giorno della scoperta della clonazione in vitro sarebbe forse stato nominato la Rinascita, alcuni libri già lo chiamavano così.
Ma quel giorno, nel momento in cui il primo esperimento dell' ottava serie di cloni fosse venuto alla luce come avrebbe potuto essere chiamato? La creatura, la tanto famosa Tsutsuki della serie 8, numero 1 non era umana.
Raccogliendo il proprio coraggio entrò nella stanza di Incubazione.


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Ho quindi spiegato come si sia giunti a dover clonare il genere umano per garantire la sua sopravvivenza. La terra come la conosciamo non è in grado di rigenerare le proprie materie prime per mantenere simultaneamente 17 miliardi di persone. Non le resta che portare il genere umano con sè nello sfacelo. Grazie a Supernova questo si è potuto evitare e l'uomo a continuato a solcare la terra.
Ma non sarà più solo.
Spero vi sia piaciuto =) commentate numerosi 

 

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