Ho bisogno di te,Harry.

di foreverus
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** tre mesi. ***
Capitolo 2: *** 1. House ***
Capitolo 3: *** 2. Revenge ***



Capitolo 1
*** tre mesi. ***


PROLOGO.
 
Il mio nome èJesy,sono una ragazza alta,abbastanza bella,mora,occhi verdi,e vivo a Bradford.Ho un cuore d'oro,sempre disponibile a tutti,ma peccato che gli altri non mi notano mai,anzi mi feriscono solamente.Nonostante fossi un gioiello di ragazza,venivo insultata pesantemente,soprattutto dalle ragazze della scuola,diciamo le più popolari.In precedenza,mi stava frequentando con l'unico ragazzo della scuola che mi ha notata,Lucas,ma successivamente mi ingannò,rinfacciandomi  tutto quello che avevano fatto insieme,per lui era soltanto per passatempo.Lì caddi definitivamente in 'depressione'.Mi ero veramente affezzionata a lui,anche perché era il primo.Si,con lui avevo perso anche la verginità..cosa c'è di più brutto pensare che stai con un ragazzo e che lui ricambi per poi passare il momento più bello della tua vita,e il giorno dopo scoprire che era soltanto per passatempo? Una vera merda.
----dopo 5 mesi.
''mamma dai..torno fra tre mesi'' dissi mentre preparava le ultime cose da portare per il college a Londra.

''si ma sarai sola,in una casa con una famiglia nuova,non conosci nessuno..non voglio che ti capiti qualcosa'' disse  mia madre con voce triste.

''tranquilla,non mi succederà niente..a proposito,il pullman a che ora parte?'' dissi mettendomi il giubotto.

''dovrebbe partire,alle 9'' 

''cazzo,sono le otto e mezzo,mamma scappo ti chiamo stasera''  l'abbracciai,presi la valigia,e mi diressi subito alla fermata che avevo quasi sotto casa.Dopo mezz'ora,arrivò il pullman,salì e mi sedetti in uno degli ultimi posti.

''bene Jesy,buona fortuna'' dissi tra me e me.Il pullman partì.

----- arrivata a Londra.

Scesi dal pullman,e mi guardai in torno.C'erano un sacco di persone con cartelloni e nomi scritti sopra.Cercai qualcuno che aveva scritto il mio nome,ma non lo trovai. Ad un tratto qualcuno mi bussò alle spalle,mi girai,e mi trovai davanti a me un ragazzo alto,capelli ricci,due occhi da far invidia al mondo,verdissimi,e un sorriso bellissimo con due fossete ai lati della bocca,stavo svenendo.

''emm scusa,sei tu Jesy Miller?'' disse il ragazzo.

''come?..eemm si,si sono io.Perché?'' dissi balbettando,mi trovai in difficoltà.

''piacere,Harry Styles.Sei ospite a casa mia per questi tre mesi'' disse facendo di nuovo quel sorriso,che metterebbe incinta chiunque.COSA STO DICENDO?!

''eemm..okay.'' risposi con un sorriso. 


''vieni qui,dammi la valigia,e seguimi'' disse abbassandosi. Quando si abbassò un ondata di odore colpì il mio naso,stavo morendo,era bellissimo in tutti i sensi quel ragazzo,un colpo di fulmine.Dddio.
Salirono in macchina.Durante il tragitto calò il silenzio,nessuno dei due parlava.

''vivi da solo?'' dissi.

''si..cioè,no.Vivo da solo,ma mia madre sta nella casa accanto'' disse non togliendo lo sguardo dalla strada. 

''ah okay'' risposi. 
Dopo un paio di minuti arrivammo,e scendemmo dalla macchina.Mi avviai per prendere la valigia ma Harry la prese a posto mio.
''tranquilla,la porto io'' disse facendomi l'occhiolino.

''grazie'' arrossii. 

Continua..


 

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Capitolo 2
*** 1. House ***


Appena entrai nel cortile della casa la prima cosa che vidi fu l'immensa piscina dallo sfondo blu, ma la cosa che mi colpì fu la bellissima casetta sull'albero che si trovata alla destra della casa. Su un ramo vi erano allacciate due corde e all'estremità di esse una ruota di un'automobile. Sicuramente era una sottospecie di altalena improvvisata, ma dava un tocco molto vintage. La casa si trovata al centro di tutto, difronte la piscina e accanto all'albero. Non era un enorme villa, ma era abbastanza modesta. Era a due piani e la cosa mi stupì parecchio dato che vi abitava solo una persona. Rimasi incantata da tutto ciò. Casa mia, a Bradford, non era male, ma in confronto a questa la mia sembrava un puntino. I mie occhi vagavano ancora dalla piscina, alla casa, all'albero e poi di nuovo piscina, casa e albero per poi rifarlo ancora e ancora e ancora. Di una cosa ero certa... I miei giorni qui sarebbero stati favolosi. Oltre ad andare al college mi sarei pure rilassata un po' e questo era davvero un bene.
 
 
"Ehi che fai? Non vuoi entrare in casa?" mi chiede Harry scherzosamente per poi sorridermi.
 
 
Lo guardai e poi dissi imbarazzata "Oh ehm... Scusami stavo osservando un po'. Certo entriamo".
 
 
Mi scortò fino a dentro casa e ancora una volta ero davvero strabiliata dalla cordialità del ragazzo riccioluto che mi ospitava. Ancora era troppo presto per arrivare a conclusioni affrettate dato che lo conoscevo sì e no da un'oretta, ma l'impressione che mi ha dato è stata quella di un bravo ragazzo... o almeno spero.
 
 
Dopo aver sistemato la mia roba nella camera in soffitta decisi di scendere per parlare un po' con Harry. Se dovevamo vivere sotto lo stesso tetto era un bene cominciare a parlare e a conoscerci. Stavo scendendo l'ultima rampa di scale quando, mettendo male un piede, caddi con la faccia verso il pavimento. Il ragazzo corse dalla cucina e appena mi vide a terra dolorante soffocò una risata. Lo guardai truce. Odiavo essere presa in giro ed era anche per questo che avevo cambiato college e città. Speravo che almeno in un luogo nuovo nessuno mi avrebbe notato o perlomeno se lo avrebbe fatto gradirei 
che mi apprezzassero per quello che sono. 
 
 
"Dovresti stare più attenta" mi disse poi porgendomi una mano.
 
 
"Wow... Capitan Ovvio!" sussurrai tra me e me.
 
 
"Guarda che ti ho sentito". 
 
 
"Oh davvero?!" dissi finta dispiaciuta.
 
 
Lui annuì.
Lo guardai e poi sorrisi falsa. "Beeeh... Non mi interessa".
 
 
"Vedo che la tua simpatia nei miei confronti sprizza da tutti i pori" mi rispose ironicamente.
 
 
"Uh... te ne sei accorto?! Speravo che non te ne accorgessi".
 
 
"Smettila di fare la finta antipatica" cominciò avvicinandosi a me. "Hai un viso fin troppo angelico per esserlo" finì soffiandomi sulle labbra.
 
 
"Cominciamo col piede sbagliato Styles" sussurrai a mia volta guardandolo dritto negli occhi.

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Capitolo 3
*** 2. Revenge ***


Il primo giorno in quella casa non fu delle migliori. Vivevo con un ragazzo e si sa come sono i maschi per quanto riguarda le pulizie...Harry era davvero snervante! Lasciava qualsiasi indumento per terra o sui divani o sul tavolo, quando finiva il latte lasciava il cartone vuoto dentro il frigorifero e non muoveva mai un dito per mettere qualcosa in ordine. 
Quella mattina mi alzai di buon umore che subito scomparve quando aprii il frigo. Come al solito aveva lasciato il cartone del latte vuoto dentro! Qualche volta impazzirò...
 

"HARRY VIENI SUBITO QUI!" urlai esasperata.
 
E come ogni volta che io lo rimproveravo non mi aveva mai ascoltato. Quella volta avevo deciso di fargliela pagare per bene. Andai di corsa in bagno e riempii una bacinella con dell'acqua gelata. Salii le scale con calma per paura di far cadere dell'acqua nel pavimento. Entrai nella sua stanza e lui era lì che dormiva beatamente. Cominciai a camminare in punta di piedi per evitare di far rumore e appena arrivai al suo letto gli rovesciai tutta l'acqua addosso. 
 

"JESYYYYY!! IO TI UCCIDO." urlò
 

"E no, caro mio! Quella ad ucciderti sarò io. Sono stufa dei tuoi indumenti sparsi per casa, delle tue mutande sopra il lavabo e del cartone del latte vuoto dentro il frigorifero. Adesso cominciamo a dettare le regole perché anche se è casa tua io non faccio la sguattera di nessuno e sopratutto non voglio vivere nella sporcizia. E' tutto chiaro adesso?" dissi decisa. "E chiudi quella boccaccia perché potrebbero entrarti le mosche! Anzi no, non chiuderla così ti va di traverso la mosca."
 

"Molto gentile e simpatica come sempre, vero Jesy?" mi rispose con un sorrisino."Comunque non posso ribattere in nessun modo perché hai perfettamente ragione. Scusami e prometto di mettere a posto la casa anch'io ogni giorno, ma a patto che cucini sempre tu".
 

"Accetto questo patto anche perché non mi va di mangiare cinese e pizza ogni giorno!"
 

"Bene! Cosa devo fare per prima cosa?" mi chiese.
 

"Inizia col pulire la tua camera, a togliere la maglietta dal bracciolo del divano e il cartone vuoto del latte dal frigo. Poi fatti la doccia e vestiti così andiamo a fare la spesa perché quel frigorifero è vuoto e ha bisogno di cibo".
 

"Mmmmh sei brava a dettare le regole, piccola!" mi sussurrò avvicinandosi.
 

"Eieiei non fare il casca morto. E fila a fare il letto subito!"
 

"Uuuh svegliata di malumore?"
 

"No Styles. Proprio no! Oggi mi ero svegliata raggiante con un sorriso a 360 denti e tu me l'hai spento" dissi facendo la faccia offesa.
 

"Come potrò rimediare a questo mio imperdonabile errore?!" mi chiese con un pizzico di ironia mettendo le sue enormi mani sui miei fianchi.
 

"Facendo tutto ciò che ti ho detto e togliendo le tue manacce dai miei fianchi!" gli risposi.
 

"Rilassati piccola. Non stavo facendo niente di male".
 
 
"Quando ci sei tu in giro non sarò mai rilassata, Harry" dissi per poi uscire dalla stanza e andarmi a preparare.
 
 
 
Eravamo in quel supermercato da circa dieci minuti e già il quel carrello c'era inferno. Biscotti al cioccolato, biscotti alla cannella, biscotti normali, biscotti a forma di orso... BISCOTTI A FORMA DI ORSO?
 

"Harry perché hai preso un pacchetto di biscotti a forma di 
orso? Non hanno senso..." chiesi.
 
 
"Sono adorabili Jesy" rispose con indifferenza mentre prendeva un pacco di caramelle.
 
 
"Non ti sembra di aver preso abbastanza schifezze? Ancora caramelle? NO HARRY POSALE SUBITO".
 
 
"Ma queste sono le mie preferite! NO JESY NON LE POSO".
 
 
"Mi sembra di parlare ad un bambino di 5 anni. Dobbiamo risparmiare e ancora non abbiamo preso nemmeno qualcosa da mangiare per stasera. Adesso scegli solamente un pacco di quelle caramelle e quali preferisci tra i biscotti normali e quelli a forma di orso!"
 
 
"Okay okay... Scelgo le HARIBO alla frutta e i biscotti a forma di orso."
 
 
"Bravo. Vai a mettere le cose che non hai scelto nei reparti giusti e vai a prendere il numero per la salumeria e per la macelleria."
 
 
"Non ti abituare a darmi ordini!" 
 
 
"Stai zitto e vai a fare ciò che ti ho detto!"
 
 
 
Finalmente eravamo tornati a casa dopo tre ore di spesa. La spesa più lunga della mia vita. Con Harry farla era stata un'impresa. Voleva tutto ciò che vedeva e non capiva che bisognava risparmiare. Nessuno dei due aveva chissà quali problemi economici però fare economia era un bene per entrambi. Magari quei soldi potevamo utilizzarli per qualcos'altro di più importante.


"COSA VUOI PER CENA HARREEEH?" urlai dalla cucina.
 
 
"COTOLETTEEEE!" urlò lui di rimando.
 
 
Mi misi subito all'opera. Mentre impanavo le cotolette  sentii  due mani avvolgermi la vita. Era la prima volta che Harry faceva una cosa del genere e non mi dava per niente fastidio. Poggiò il mento sulla mia spalla e inspirò il profumo dei miei capelli, per poi lasciarmi un bacio appena sotto l'orecchio. Sospirai. Non avevo mai provato questo tipo di sensazione. Mi accorsi però che il mio respiro si faceva ancora di più affannato quando lui cominciò a darmi baci su tutto il collo.
 
 
"Harry che stai facendo?" chiesi affannata
 
 
"Ho bisogno di te..." rispose lui tra un bacio e l'altro.
 
 
"Harry non possiamo" 
 
 
"Perché?"
 
 
"Siamo coinquilini".
 
 
"Ma chi se ne frega?! Ti prego, ti prego, ti prego, ti prego..." iniziò a supplicarmi passando più volta la mano sui miei fianchi e continuando a baciarmi il collo.
 
 
"Non ora Harry. Sto cucinando."
 
 
"Dopo?"


"Harry..."
 
 
"Okay... Ho capito. Scusami." disse. "Sto uscendo. Non credo di tornare per cena e non ti conviene aspettarmi per cena" continuò.
 
 
"Harry se è per quello che è succ...." 
 
 
Non riuscì a continuare la frase né perché se n'era andato né perché non avevo trovato le parole adatte, ma perché in un lampo mi trovai le sue morbide labbra sulle mie.

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