In love with my stepbrother.

di _itssviolet
(/viewuser.php?uid=276393)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Hi,my name is Zayn. ***
Capitolo 2: *** New classmate. ***
Capitolo 3: *** Is he a guardian angel, maybe? ***
Capitolo 4: *** When you aren't lethal you're quite nice. ***
Capitolo 5: *** Do you write song? ***
Capitolo 6: *** Here's my number. ***
Capitolo 7: *** Books and hot chocolate. ***
Capitolo 8: *** Half kiss. ***
Capitolo 9: *** He can't come here. ***
Capitolo 10: *** I won't get on the car with him again. ***
Capitolo 11: *** First kiss. ***
Capitolo 12: *** He saved my life. ***
Capitolo 13: *** I am your brother. ***
Capitolo 14: *** The fate hates me. ***
Capitolo 15: *** Scream. ***



Capitolo 1
*** Hi,my name is Zayn. ***


RIPETO: ERO VIOLET_95xx MA NON RIESCO PIU' AD ENTRARE NEL VECCHIO ACCOUNT PERCHE' DOPO AVER CAMBIATO IL NICKNAME NON MI PRENDE PIU' LA PASSWORD ED E' SUCCESSO UN CASINO CON LA MIA E-MAIL. QUINDI IO E VIOLET_95xx SIAMO LA STESSA PERSONA, LA STORIA NON E' RUBATA E/O COPIATA. L'HO SOLO SPOSTATA IN QUESTO ACCOUT.
GRAZIE.


Sono stanca del mondo che mi circonda e delle persone che vi abitano.

Sono stanca della scuola,delle verifiche,dello stress,dei miei compagni di classe cafoni.
Sono stanca del mio corpo, del mio corpo schifoso.
Sono stanca delle mie cosce,del mio sorriso finto,della mia pancia,dei miei fianchi,dei miei capelli.
Sono stanca del mio carattere di merda, chiuso e insicuro.
Sono stanca del mio orribile nome, Apple. Andiamo,che razza di nome è?! Una mela. Sono una mela.
E sono sola.
Troppo sola.

Non ho una migliore amica,un fidanzato o dei genitori che mi vogliono bene.
Sono stata adottata da due anziani signori quando avevo circa 9 anni,prima vivevo in un orfanotrofio. Non so niente dei miei genitori. Questi due signori,chiamati Macy e Paul, hanno 70 anni e sono io che devo badare a loro come se fossi la loro badante, quindi non posso considerarli dei genitori.
A scuola vado bene, specialmente nelle materie scientifiche, ma non riesco a socializzare con i miei compagni. Ormai sono cinque anni che sono dentro quella classe, ma gli unici amici che mi sono fatta sono due ragazze un po' sfigate,quindi in pratica io e loro siamo classificate come le ' sfigate della 5 H'.
Non mi sono mai fidanzata, non ho mai dato il mio primo bacio né niente di queste cose. Niente.
Odio il mio corpo. Voglio dire,non sono così brutta: ho le mie forme,i miei fianchi e il mio seno, ma sono bassa e inoltre ho una faccia rotonda e un po' schiacciata con un sorriso deformato (forse perchè non sono abituata a sorridere). Da piccola ero una bella bambina. Poi mi sono rovinata con la crescita...Ma la gente non la pensa così. I ragazzi mi considerano carina; solo che poi mi conoscono e si disinteressano. E' il carattere che mi frega. Sono un disastro nei rapporti sociali,letteralmente. Troppo timida e introversa,poco spiritosa,pessimista e seria. Non sono quel tipo di persona con cui andresti volentieri al cinema,insomma.
Non sono mai stata innamorata. Non ho neanche lontanamente provato qualche strana simpatia per qualche ragazzo. Non so nemmeno cosa sia l'amore...

In questo momento mi trovo a scuola ed è ricreazione;me ne sto da sola nel mio banco,facendo finta di essere impegnata a fare qualcosa; la verità è che non ho niente da fare e mi sto annoiando a morte,ma non ho nessuno con cui passare del tempo quindi...
Amanda e Stacy, le due sfigatelle di cui vi ho parlato prima, mi vengono in contro.
“Che fai qui tutta sola,Apple?” mi domanda Amanda, la più 'carina' delle due (se per carina intendi essere magra come uno stecchino,faccia da cavallo e denti sporgenti)
“Mi riposo.” mento “Sono stanca. Le due ore di biologia mi hanno distrutto”
“Capissssco” sputacchia Stacy dall'apparecchio; è odioso perchè per ogni s che pronuncia ci sono gli sputacchi di seguito. Faccio un mezzo sorriso e le due si allontanano, grazie al cielo.
Continuo ad annoiarmi nella mia solitudine quando...
"Ciao" alzo lo sguardo. "Sono Zayn" mi tende la mano per stringerla,ma non lo faccio.
Un ragazzo dai capelli mori e gli occhi scuri mi sorride. Ha la giacca e lo zaino sulle spalle.
Cosa vuole da me? Vuole prendermi in giro, come fanno la maggior parte dei suoi coetanei?
"Cosa vuoi?" gli chiedo, un po' scazzata.
"Niente,ti ho vista qui tutta sola e.."
"Okay,ho già capito."faccio in tono serio "Se sei qui per prendermi per il culo o farmi qualche stupido scherzo,sei pregato di tornare dai tuoi amici"
La maggior parte dei ragazzi fa così con me. Trova l'occasione per attaccar bottone e poi mi sputtana per la scuola con foto imbarazzanti o vanno a dire in giro cose di me false. E' orribile.
Lui mi guarda stranito,come se non sapesse nulla. Ovvio,come no.
"Perchè dovrei?" domanda.
Mi ha stufato. Non mi farò prendere in giro un'altra volta. Gli lascio uno sguardo assassino e mi alzo dalla sedia, correndo nei bagni.
Una volta dentro al bagno, scoppio a piangere.
Di nuovo.

 

Arrivo a casa dopo la straziante mattinata a scuola. Macy e Paul non ci sono. Bene.
Salgo rapidamente le scale a chiocciola di casa e arrivo in camera mia. Mi butto sul letto ancora con il cappotto addosso e tiro un sospiro di sollievo. Questa è l'unica stanza dove sto a mio agio. L'unica stanza dove posso essere chi sono veramente. Il più delle volte ascolto musica oppure scrivo. Amo scrivere. Qualche volta scrivo anche testi di canzoni, solo che non sono in grado di comporre la base musicale...Perciò tutte le 'canzoni' che ho scritto sono incomplete.
Prendo il mio laptop e vado su internet. Controllo la mia pagina Facebook: nessuna notifica. Ovviamente. Annoiata, chiudo il computer e mi siedo sul davanzale interno della finestra. La vista è splendida: vedo Londra,con in lontananza il Big Ben e la London Eye. Amo la mia città. Penso che sia la cosa che amo di più,dopo..dopo cosa? Okay, è definitivamente la cosa che amo di più.
Mi infilo un pigiamone di quelli larghi e caldi,di quelli che non ti stanno aderenti e non ti fasciano i fianchi...Poi mi sdraio nel letto,stanca. Guardo l'ora nella sveglia: sono le 14.05. Dovrei mangiare. Ma non ho fame. Dovrei fare i compiti. Ma non ho voglia. Chiudo gli occhi per addormentarmi e l'ultima cosa a cui penso è quel ragazzo dai capelli mori......

Sono le 15.10 : ho dormito un'ora. Mi sento molto meglio. Guardo sul comodino e trovo un vassoio con delle uova fritte,della pancetta e del succo d'arancia. Sorrido. Macy mi ha portato il pranzo. Ormai sarà la mia merenda. Mi siedo a gambe incrociate sul letto e afferro il laptop. Apro Facebook. Una nuova richiesta d'amicizia. Wow. Era da un po' che non mi succedeva...
La apro....
E' lui.
Quel ragazzo.
Non so perchè ma sussulto.
Apro il suo profilo. Ha una sola immagine del profilo (se devo dirlo,anche un po' da truzzo). Accetto la richiesta e richiudo il computer.
Mi fermo un po' a pensare a quel ragazzo..Nonostante tutto..non sembrava come gli altri;insomma,in quel 'ciao' c'era un po' di timidezza..Come se..Avesse voluto veramente venirmi a salutare. Anche se la cosa è improbabile. Magari è solo un bravo attore. Magari si stava veramente prendendo gioco di me.Eppure...
Eppure niente. Mi impongo di non pensare al ragazzo dai capelli mori di cui non ricordo il nome.


La giornata passa piuttosto in fretta. Ho da studiare molto perciò trascorro tutto il pomeriggio sui libri e le 7 di sera arrivano velocemente.
Scendo in cucina e trovo già i miei vecchi seduti a tavola, mentre mangiano del brodo,l'unico cibo che riescono a 'masticare'.
“C'è dell'arrosto in pentola” mi dice Macy,con la bocca piena.
Io annuisco ma quando,aprendo il coperchio della pentola,trovo l'arrosto,mi rifiuto di mangiarlo: non è alquanto invitante. Macy non è mai stata una grande cuoca.
“Non ho fame” dico.
“Hai studiato tutto il giorno,hai bisogno di energie”
“Ho detto che non ho fame” ribatto,forse troppo ad alta voce. Ops. “Scusate, è solo un po' di stress scolastico” mi scuso.
I due anziani si guardano,sospirano,e riprendono a mangiare il brodo senza dirmi una parola. Ecco, questo è il massimo insegnamento che posso ricevere da quei due. La commiserazione. Vabbè.

Decido di andare a fare due passi fuori per prendere una boccata d'aria; dopo essere stata tutto il giorno chiusa in casa,mi sento come una carcerata. Quindi, salgo di nuovo in camera mia e afferro la giacca e la borsa.
“Io esco a fare due passi” dico a Macy e a Paul. Loro annuiscono e mi lasciano andare. Se avessi voluto andare a una festa piena di alcool e cocaina non mi avrebbero detto niente neanche in quel caso. Non gliene frega proprio niente di me e della mia crescita. L'importante è darmi da mangiare e darmi dei soldi per i vestiti...
Uscendo, la fresca brezza autunnale mi riempe i polmoni. Le foglie cadono dagli alberi ed è già buio. Amo l'autunno.
Cammino sul marciapiede,pensando a tutto e a niente,inspirando l'aria di libertà. La fame inizia a farsi sentire perciò decido di entrare in un pub per comprare un panino o un muffin..insomma,qualcosa di commestibile (che non sia lo stufato insipido di Macy) per mettere a tacere il mio stomaco.
Entrata nel pub vado a sedermi in un tavolino libero e do un'occhiata al menù per scegliere cosa ordinare. Decido che prenderò un sandwich e un milkshake alla vaniglia,il mio preferito. Al diavolo la dieta,tanto non dimagrirò ugualmente.
Aspetto impazientemente la cameriera,che non arriva. Allora faccio cenno all'uomo che è alla cassa e lui annuisce. “Malik!” lo sento chiamare. Un ragazzo moro dagli occhi scuri esce dalla cucina e...Oh. No.
Non può essere.
Non può essere.

“Desider-..” si accorge di me. “Oh. Chi si rivede” sorride.
Arrossisco,non so bene perchè,non c'è motivo...Eppure divento un pomodoro “Ehm,si,ciao,allora..un sandwich e un milkshake” affermo,cercando di essere abbastanza sicura di me,come se quell'incontro non mi avesse scioccato. Malik,di cui non ricordo il nome,s'annota l'ordine e dopo avermi sorriso di nuovo,torna in cucina.
Cosa diavolo ci fa qui? Perchè ho dovuto proprio incontrarlo? Perchè la sfiga mi perseguita in questo modo?
Il ragazzo torna con l'ordine e dopo avermelo appoggiato sul tavolino di legno,si siede davanti a me. No aspetta, che cazzo ha appena fatto??
Lo fisso malissimo,con uno dei miei sguardi più fatali di sempre. Come si permette?!
“Abbiamo una conversazione in sospeso” mi dice.
“No,per niente” ribatto. Sarò anche timida, ma quando ci sono da fare le mie ragioni non scherzo. Nonostante la timidezza.
Lui sogghigna alla mia risposta “Sei una tipa tosta”
No,non lo sono. Sono la più insicura e pappa molla ragazza del mondo.
“Può darsi” mento.
Zayn ride,di nuovo. “Beh,ora devo andare” si alza dalla sedia “Ma possiamo parlare qualche volta,se ti va”
Spero stia scherzando. Lo spero vivamente.
Mi saluta con un occhiolino e torna in cucina.
Io sono ancora troppo scossa per questa conversazione di due minuti: era da un pezzo che non facevo conversazione con qualcuno.
Lascio 5£ sul tavolo ed esco dal locale,lasciando lì il sandwich e il milkshake: la fame mi è letteralmente passata.
E quando passa la fame a una come me, c'è davvero qualcosa che non quadra.



Buon pomeriggio, girls!
Che dire?! Eccomi con una nuova fan fiction,la prima che scrivo. Quindi...non vi prometto nulla. Insomma,non è detto che io abbia la costanza di continuarla ancora per molto AHAHAH. Ovvero,quando avrò voglia e l'ispirazione per scriverla lo farò,altrimenti no. Ovviamente se riceve buone recensioni sarò più motivata per continuarla.
In sostanza,questa è la storia di Apple e di Zayn (capitan ovvvvio!). Apple e Zayn non si innamoreranno subito l'una dell'altro,anzi,ci vorrà un bel po' di tempo perchè i due capiscano di essere innamorati; quando però capiranno di esserlo, una rivelazione sconvolgerà l'instabile relazione tra i due. Beh, già il titolo e l'introduzione vi fanno capire tutto, se non siete stupide...Quindi non ve lo sto a dire esplicitamente. ;)
Bene, spero in qualche recensione! 
Capisco che questo è il primo capitolo e non succede ancora niente, e che quindi può sembrare noioso..Ma don't you worry,nei prossimi capitoli succederà di tutto e di più e proooometto che ci saranno (più avanti!) scene hot mlmlmlml.
RECENSIIIIIITE.

Un bacio!

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** New classmate. ***


SONO VIOLET_95xx, L'AUTRICE DI QUESTA STORIA,MA NON RIESCO AD ENTRARE CON L'ALTRO ACCOUNT IN SEGUITO AL CAMBIO DI NICKNAME, PERCIO' HO SPOSTATO QUI MOMENTANEAMENTE LA STORIA. SCUSATE PER IL DISAGIO.

Sono le 00:00.

E' da due ore che sto nel letto ma non sono proprio riuscita a prendere sonno.
Devo ammetterlo,l'incontro con quel ragazzo mi ha piuttosto scombussolato...Ma non ne capisco il motivo. Insomma: è solo un ragazzo che si sta prendendo gioco di me,che semplicemente recita meglio di altri. Mi parlerà per un po',scoprirà chi sono veramente, e poi andrà a sputtanarmi per il resto della scuola,come sempre. Il 'sputtaniamo Apple Mayori ' è il passatempo preferito dei ragazzi della mia scuola. Soffro di questa strana forma di bullismo dai tempi delle medie, ed è orribile. Perciò ho paura che quel Maalek (come diavolo si chiamava!?) sia uno di quei tipi che si prendono gioco di me. Eppure..
Eppure non l'avevo mai visto, a scuola. Che sia uno nuovo? Perchè ha la mia età,dovrebbe andare anche lui in 5^...Ma nella mia scuola ci sono solo tre sezioni, e quel ragazzo non è in nessuna di esse. Ora che ci penso è vero. Non l'avevo mai visto prima d'oggi.

Guardo l'ora: le 00.30. E' ora di dormire.
Mi impongo psicologicamente di addormentarmi e alla fine ci riesco.


E' mattina. Mi vesto velocemente: prendo un maglione di quelli larghissimi, dei jeans neri (snelliscono le mie gambe obese) e metto gli UGGs ai piedi; per completare,dopo aver indossato il cappotto,infilo un cappello di lana e la mio sciarpona preferita color crema. Prendo una barretta ai cereali in cucina per colazione e mi avvio alla fermata del bus. Il bus rosso a due piani arriva subito; salgo ed è praticamente vuoto,come sempre. Trovo un posto a sedere e mi metto le cuffiette per ascoltare la musica dal mio i-pod. Le note delle canzoni mi riempono il cuore e l'anima,mi rilassano incredibilmente..E proprio nel momento in cui sto pensando di addormentarmi...
“Ciao” qualcuno mi sta salutando.
Mi tolgo velocemente le cuffiette dalle orecchie,alzo lo sguardo e..Oh no.
“Ciao” dico timidamente,con un filo di voce. Faccio finta di niente e rinfilo le cuffiette nelle orecchie,anche se il panico mi ha completamente pervaso lo stomaco e il cervello.
Il ragazzo prende posto davanti a me e dopo essersi sistemato inizia a fissarmi. Cerco di non farci caso, ma dopo un po' dà davvero fastidio.
“Che hai da fissare?” esclamo,seccata.
Lui ride,quasi timidamente “Non mi hai ancora detto come ti chiami”
“Perchè dovrei?”
Lui scuote la testa e sogghigna “Eh dai,perchè sei così scontrosa nei miei confronti?”
Che cazzo vuole da me questo essere? Non può lasciarmi in pace nella mia solitudine!? Io che ho problemi a parlare con le persone che conosco da tanti anni, perchè dovrei fare amicizia con questo tipo mezzo sconosciuto di cui manco so il nome?! Come minimo avrà un qualche registratore in tasca e aspetterà che io dica qualcosa di stupido per poi farlo sentire ai suoi amici. Ma questa volta non ci casco.
“Volevo solo dirti che...” comincia a dire,ma non lo sto più ascoltando. Semplicemente mi alzo e vado infondo all'autobus,proprio dal lato opposto di dove si trova quel moro impertinente.

Vedete? E' questo che intendo. Sono una merda. Respingo le persone. Nell'attimo esatto in cui mi sono allontanata,mi sono sentita una stronza. Anche se il ragazzo da cui mi sono allontanata sta solo cercando di prendermi in giro,mi sento in colpa. Ho un carattere di merda. Faccio schifo.
In questo momento vorrei davvero scendere dall'autobus, scappare via dal mondo. Ma non posso. Ormai la figura di merda l'ho fatta e devo sopportare le conseguenze. L'unica cosa positiva è che forse quel ragazzo ha finalmente capito che non voglio avere a che fare con lui. E magari si toglierà dai piedi,per andare a prendere per il culo altre ragazze indifese e associali come me.

Arrivata a scuola mi precipito in classe senza fermarmi a parlare con gli altri compagni di classe,come al solito; una volta in classe trovo già Amanda e Stacy sedute al loro banco,brutte come sempre,mentre stanno spettegolando su qualcosa o qualcuno.
“Ciao App!” mi salutano all'unisono. Mi và il sangue al cervello nel preciso momento in cui pronunciano quel fastidioso soprannome.
“NON.CHIAMATEMI.CON.QUEL.NOME!” sbraito,lanciandogli uno sguardo fulmineo. Naturalmente me ne pento subito;loro cercano sempre di essere gentili e amichevoli con me e dovrei essergliene grata,visto che sono le uniche in classe che riescono a rivolgermi parola...Invece io cerco di tagliarle sempre fuori e di averne di meno a che fare. Sono un orso delle caverne.
Le due annuiscono obbedienti e riprendono a parlare tra di loro.
Raggiungo il mio banco in fondo all'aula e mi siedo; non ho compagno di banco,ma mi va bene così:non dovrò cercare di sembrare amichevole con la sfortunata/o di passaggio che finisce nelle mie grinfie. Molto meglio così. Sospiro,non pronta per affrontare un'altra snervante giornata di scuola e prendo il libro di filosofia dal mio zaino per ripassare un po'.
La campanella suona e i miei compagni iniziano ad apparire in classe, chi abbracciato, chi baciandosi,chi ridendo e scherzando o semplicemente spettegolando,come dei normali ragazzi adolescenti(ad eccezione mia); la cosa che però mi lascia più sconvolta e incredula in assoluto è....non immaginerete mai.
Il ragazzo entra in classe.
Si,quel ragazzo.
Non posso davvero crederci
Se qualche tipo di Dio esiste lassù,si è coalizzato con la sfortuna per operare contro di me. Il ragazzo,intanto,non entra in classe ma rimane in piedi sulla soglia,guardandosi attorno; appena mi vede,distoglie lo sguardo velocemente e così faccio anch'io.
Merda. Cosa diavolo ci fa qui?!
Non appena la professoressa entra in classe,quel ragazzo di cui non ricordo il nome,la segue fino alla cattedra. La professoressa Winglix chiede silenzio e,dopo aver sbattuto ripetutamente il registro di classe sulla lavagna e aver minacciato di chiamare il preside,lo ottiene.
“Buongiorno a tutti e a tutte” comincia,schiarendosi la voce “Ho richiesto la vostra attenzione per presentare a voi tutti Zayn Jawaad Malik” dice,indicando il moro. (Ecco come si chiamava!) “Zayn si è appena trasferito dalla Bradford High School per venire a studiare qui nel nostro liceo a tempo indeterminato; perciò,spero che ognuno di voi si metterà in condizione di accogliere come si deve questo giovane ragazzo. E' tutto.”
COSA.DIAVOLO.HA.APPENA.DETTO?!?!?!?!?!?!?!?
Non può veramente essere vero. Quel ragazzo non può diventare un mio compagno di classe.
Non può. Non può.
Non può!

La Winglix ci sorride aspettandosi un applauso per il discorso,che però non arriva. Ah-ah. La grassa prof si sistema gli occhiali sul naso,interdetta,e poi dice a Zayn:”Ecco,vatti a sedere vicino a...a...a quella ragazza laggiù infondo,di cui ora mi sfugge il nome.” poi dà due pacche sulla spalla a Zayn che sembra alquanto schifato dalla mielosità di quella donna.
Realizzo solo ora che quella ragazza di cui non si ricorda il nome sono io. Zayn dovrà sedersi vicino a me. Ovvio:sono l'unica senza compagno di banco. Ma mi chiedo:perchè proprio io?! Perchè devono succedere tutte a me?! Non lo voglio vicino a me quel ragazzo. Stavo tanto bene da sola.
Zayn,confuso,si avvicina al mio banco per poi sedersi di fianco a me. Io tossisco,seccata. Lui tossisce,in imbarazzo.
“Prendete pagina 167,paragrafo numero..” la voce squillante della Winglix risuona per tutta la classe,segno che la lezione sta per iniziare. Non posso farcela.

I minuti passano velocemente e così mi ritrovo in un batter d'occhio alla fine dell'ora. Sorprendentemente, il mio nuovo compagno di banco è stato zitto tutto il tempo. L'ho notato mentre stava prendendo qualche appunto o robe così,ma per il resto sembrava che non esistesse. Buono.
La campanella suona e io mi precipito in bagno, per riprendermi un attimo da quella strana situazione.
Arrivata nei bagni,mi sciacquo il viso accaldato diventato estremamente rosso come al solito (faccio invidia alle guance di Heydi!) e riprendo fiato.
Okay, Apple,ora tu tornerai in classe e cercherai di sembrare una persona socievole e sorridente,non come al tuo solito.
Faccio un sorriso falso per auto convincermi ed esco.
In classe trovo Zayn ancora seduto nel nostro banco,in silenzio. Tutti i miei altri compagni stanno facendo casino come al solito quando c'è il cambio d'ora, mentre lui, lui se ne sta da solo e seduto. Mi ricorda tanto me stessa.
Improvvisamente realizzo che Zayn è nuovo. Non conosce nessuno. Non sa chi sono io,non sa che la gente si diverte a prendermi per il culo dalla mattina alla sera. Non ha idea di quello che mi hanno fatto la maggior parte dei miei compagni. Non è il ragazzo che credevo,quello che si coalizza con i suoi amici per attaccarmi. Forse,ieri,durante la ricreazione,quando mi ha salutato per la prima volta,voleva veramente attaccare bottone con una persona,per fare conoscenza. E forse,stamattina,sull'autobus,avrebbe voluto dirmi che sarebbe venuto nella mia classe...Ma io non gliel'ho permesso. Come al solito, sono stata troppo diffidente. Non avrei dovuto giudicare il libro dalla copertina. Mi sono dimostrata una persona davvero superficiale.
Raggiungo il mio compagno di banco e mi siedo: “Abbiamo una conversazione in sospeso” dico,così come mi aveva detto ieri sera al pub.
Lui alza il volto dal foglio su cui sta disegnando. “Non credo”
Certo. Ora è lui quello che fa l'arrogante. Ma chi si crede di essere?! Pff.
“Comunque,sono Apple” sbuffo “Tanto perchè tu sia a conoscenza del mio nome”
Zayn fa un mezzo sorriso e riprende a disegnare. Sta disegnando un...oddio! Una caricatura perfetta della Winglix! Non ci credo! E' da sbellicarsi dalle risate!
Scoppio a ridere, senza volere “Scusa. E' che...” scoppio a ridere,di nuovo “Quel disegno..Insomma, non stavi prendendo appunti durante filosofia,vero?” e rido di nuovo. Devo dire che era da un po' di tempo che non ridevo veramente come in questo momento.
Zayn nota la mia espressione divertita e scoppia a ridere anche lui “Effettivamente no”.
Il suono della sua risata è qualcosa di rilassante. Wow.

Il prof della seconda ora, il prof. Melwy di geografia, entra in classe e tutti ci alziamo per il saluto.
“Bene,ragazzi oggi parleremo della globalizzazione e del-..” blablabla.
Per circa mezzora riesco a seguire ciò che dice e a prendere qualche appunto ma dopo poco il mio cervello non ce la fa già più e ci rinuncio.
Zayn al mio fianco sta fissando il vuoto da un bel pezzo così,con tutto il coraggio e l'iniziativa che ho in corpo,inizio una specie di discorso,risvegliando il ragazzo dalla sua ipnosi: “Allora,cosa ti ha spinto a venire qui a Londra?” deglutisco. E' andata bene,dai. La domanda sono riuscita a fargliela.
Lui mi risponde a bassissima voce,devo fare uno sforzo immenso per capire ciò che mi dice :”Lavoro..di mio padre”
Capisco. Ma ora, che razza di domanda posso ancora fargli?! Forza celluline grigie,lavorate,forza,pensate,pensate,pensate...
“Lavori in quel pub?” CHE MI E' PRESO?!PERCHE' GLIEL'HO CHIESTO?!
Zayn risponde ancora a bassa voce,quasi impaurito dall'essere beccato dal prof. : “Si,lavoro l lì da ieri”
“Come mai ieri a ricreazione eri a scuola,ma non in classe?”
“La preside ha voluto farmi fare un giro per conoscere l'ambiente,prima di venire qui” fa spallucce.
"Capisco..” dico, e la conversazione si conclude qui. Per oggi è fin troppo. Ma va bene così,infondo.


Ciao a tutte!
Bene, noto con piacere che nessuno si è degnato di lasciarmi una piccola recensione per l'altro capitolo! Fa così schifo questa storia? Okay. Grazie tante.
Ma sapete cosa? Io la continuo,finchè avrò idee e voglia, non me ne frega nulla che a voi non piaccia. Io ho bisogno di continuare a scrivere questa storia ed è proprio quello che farò.
Come vi ho già detto,questi capitoli sono un po' di stallo perchè è ancora l'inizio e devo un po' introdurre le circostanze dove essa andrà a svilupparsi.
Ma in questo fandom di emme vanno di moda solo le fan-fiction con taaanto sesso,zero sentimenti o impressioni del narrattore e grammatica inesistente.

Bene, se volete recensire, fatelo. Oppure no.
A presto.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Is he a guardian angel, maybe? ***


ERO VIOLET_95xx MA NON RIESCO AD ENTRARE NELL'ALTRO ACCOUNT PERCIO' HO SPOSTATO QUESTA STORIA QUA, RIPETO, ERO E SONO VIOLET_95xx

Finalmente è arrivata domenica,l'unico giorno libero dall'impegno scolastico. Oggi potrò rilassarmi,farmi una bel bagno caldo,vedere un bel film,scrivere,ascoltare musica e infine,se ne avrò voglia,fare i compiti per domani. Si sta così bene in solitudine.
La settimana si è conclusa abbastanza bene; io e Zayn,dopo il discorso di venerdì,non abbiamo più parlato tranne che per dirsi 'ciao' e 'ci vediamo lunedì'. Ma non ho problemi,mi va stra-bene così. E' già tanto se sono riuscita a rivolgergli due parole l'altro giorno.
Mi tiro giù dal letto e vado al piano di sotto per fare colazione,dove trovo Macy che fa l'uncinetto e Paul che guarda una partita di football alla televisione. Sospiro.
“Buongiorno” li saluto educatamente.
“Buongiorno” rispondono loro senza togliere gli occhi da ciò che stanno facendo.
Uh,un giorno me ne andrò da questa casa. Spero il prima possibile. Il prossimo anno non andrò al college,ho bisogno di un anno di pausa dagli studi; ma non importa, perchè dovrò trovare una casa per me stessa,non ce la faccio più a vivere con questi due vecchi. Ovviamente sono legata a loro e gli sono grata per avermi fatto uscire dall'orfanotrofio quando ero bambina, ma non abbiamo un grande legame d'amore. Io sono riconoscente loro di avermi salvato e loro si preoccupano che la mia sopravvivenza sia decorosa. Stop.
Per colazione prendo come sempre una barretta ai cereali e un bicchiere di spremuta d'ACE, poi salgo di corsa le scale che mi portano nella mia stanza.
Come ogni mattina,mi peso. E,come ogni mattina,vorrei piangere,vorrei strapparmi i capelli,vorrei morire alla vista di quel numero sulla bilancia.
60 kg per 161 cm.
La mia massa corporea è al limite del sovrappeso.
Faccio schifo.
Devo dimagrire.
Con l'angoscia nel cuore,mi butto sotto la doccia calda e faccio scivolare con il sapone tutti i miei pensieri .
Perchè sono..io? Perchè non posso essere bella,simpatica,socievole e magra?

Perchè non ho una persona che mi faccia sentire bella e..amata?
Perchè mi devo sentire così fottutamente sola?
Mi sento così depressa.

Finito di lavarmi,mi infilo l'accappatoio e vado davanti allo specchio. Sono masochista,lo so,eppure lo faccio: faccio scivolare ai miei piedi l'asciugamano,rivelando il mio corpo riflesso sullo specchio. Quasi mi metto a piangere dallo schifo: faccia paffuta,seno abbondante,fianchi (troppo) larghi,cosce grosse,pelle bianca. Ogni volta è una tortura.
Dopo essermi spalmata una nozione di crema idratante per tutto il corpo,cercando di non guardare nello specchio, mi infilo la tuta larga e calda che uso per stare a casa,quella che non segna i fianchi e la pancia, e mi sento subito decisamente meglio.

La domenica passa velocemente tra un compito e un altro e mi ritrovo in un batter d'occhio al lunedì mattina. Il maledetto lunedì mattina. Non penso di farcela.
La sveglia suona,la spegno con un pugno,mi vesto,faccio una rapida colazione come al solito ed esco di casa senza salutare Macy e Paul,visto che dormono ancora.
Alla fermata del bus non c'è nessuno come al solito. L'autobus arriva subito,io salgo e fortunatamente non c'è Zayn.

Entrata in classe, sorprendentemente non trovo né Stacy né Amanda. Trovo Zayn,seduto al nostro banco. Noto che oggi non si è fatto la barba così della peluria scura ricopre il suo viso; indossa un giubbotto di pelle nera,jeans scuri e un paio d'anfibi anch'essi neri.
Inspiro profondamente e raggiungo il mio compagno di banco.
“Ciao” lo saluto,incerta.
Lui mi sorride educatamente e risponde al mio saluto “Buongiorno..”
“Anche tu mattiniero?”
“Semplicemente mi piace arrivare in orario” fa spallucce. Poi prende una sigaretta dalla tasca destra del giubbotto di pelle.
Uhm,si rivela un tipo per bene,quindi...
“Sai che non si può?” domando,sarcastica. Nel mentre,raggiungo la mia sedia e mi siedo.
Zayn tira fuori anche un accendino e accende la sigaretta,per poi dare un primo tiro: “Si,lo so” dice,sogghignando.
Alzo le sopracciglia, perplessa. “Oh,che trasgressivo.”
“Parla quella che si rifiuta di parlare con una persona gentile che vorrebbe fare sua conoscenza”
Zayn ora mi guarda,aspettando la mia risposta,che tarda ad arrivare. Ops.

“Credimi, è un bene non fare mia conoscenza”
“E se la volessi fare?”
“Te ne pentiresti.” sospiro,sincera, e forse lui capisce perchè non ribatte nient'altro. Dopo aver dato l'ultimo tiro alla sigaretta,si alza e la butta nel cestino.
La campanella suona e lentamente i nostri compagni entrano in classe.

“Bene,ragazzi,oggi interrogo!” la voce squillante della Winglix risuona per tutta l'aula,stordendomi come ogni mattina.
Perfetto. Ieri non ho studiato. Ci manca solo l'interrogazione,così la mia giornata sarà completamente okaaaay.
La Winglix fa scorrere le dita grassocce per il registro e....
“Apple Mayori!”
Ecco,lo sapevo. Lo sapevo,merda merda merda. Che cazzo faccio?!
Mi accorgo che sto tremando,letteralmente. Mi è andato il sangue al cervello.
“Apple?!” ribatte la prof,seccata.
“Si,si..Arrivo...” balbetto in qualche maniera. Afferro distrattamente il diario e il libretto dei voti,il libro,il quaderno e sento appena Zayn che mi sussurra un 'buona fortuna'.
Mi alzo dalla sedia e inciampo in una stringa delle scarpe,finendo per terra.
Fanculo. 
Un insieme di risate si alza dalla classe.
Fanculo al quadrato. 
Mi rialzo in qualche maniera e continuo la straziante camminata fino alla cattedra,finendo a terra un'altra volta. La causa sono le mie gambe instabili e tremolanti. Altre risate.

“Hai bisogno d'aiuto?!” domanda sarcasticamente la Winglix. Ecco,ci si mette pure lei a prenderli per il culo.
Finalmente riesco a raggiungere la prof e poso il diario e le altre cose sulla cattedra.
“Bene,dunque,tu sei...”
Perfetto! Manco si ricorda il mio nome!
“Apple. Apple Mayori.”
“Oh,giusto” risponde pensierosa,sistemandosi gli occhiali sul grassoccio naso.
Deglutisco,cercando di ricordare qualcosa della lezione che c'era da studiare per oggi. Senza risultato.
“Allora,inizia pure.” dice, e inizia a fissarmi.
Cosa mi invento? Cosa posso dire?! Sono in totale panico,ho il cervello annebbiato e la mente più che confusa. E i miei stupidi compagni che ridono nel vedere la mia espressione non aiuta la situazione.
Accidenti a me...


Torno a posto con una bella C-- accompagnata da un cazziatone della prof. Devi studiare di più,Apple, stai calando in questo periodo,hai il diploma tra qualche mese,studia,studia studia e blablabla. Vabbè.
La cosa che mi fa stare male però non è il voto,bensì i commenti sarcastici e le frecciatine che mi hanno lanciato e continuano a fare i miei compagni.. Mi sento una nullità. Una buona a niente. Uno schifo.
Mi siedo al posto e mi esce una lacrima dall'occhio destro,senza volere.
Zayn la nota: “Non sei andata poi così male..”
Sbuffo: “No,certo,ho fatto scena muta per un quarto d'ora,ma per il resto sono andata bene!” rispondo,scazzata.
Me ne pento subito. Zayn cercava di tirarmi su il morale..e io? Rovino tutto,come al mio solito.
Deglutisco il boccone amaro e mi asciugo la lacrima con l'ambo della felpa.
“Senti Zayn,quando sto così...semplicemente lasciami in pace,okay?” ribatto,con la voce strozzata.
Lui non risponde,ma dalla sua espressione capisco tutto. Non si aspettava che l'aggredissi in quel modo. Ma non si può scappare da ciò che si è..Neanche se lo si vuole. Io sono semplicemente quella ragazza chiusa e associale,quella ragazza che respinge le persone; e nonostante io mi odi per questo,non posso fare a meno di continuare ad esserla.

La giornata a scuola è più dura del solito e passa troppo lentamente..
Finalmente,alla fine dell'ultima ora,la campanella suona e dà il liberi tutti. Faccio lo zaino velocemente e filo via dalla classe,senza salutare neppure Zayn.
Esco dall'edificio e mi metto ad aspettare l'autobus alla fermata. Sto quasi per scoppiare a piangere per il nervoso accumulato in tutta la giornata che due ragazzi della mia classe,Joy e David,si avvicinano a me. Che vogliono?!
“Ehi,tu!”
Stanno parlando con me?! Faccio finta di niente,continuando a guardare dritto.
“Dico a te,sfigata!” dice uno.
“Si,a te,Apple!”
Oh cazzo.
Aiuto.
Che faccio?!

Istintivamente, inizio a camminare a passo svelto per la strada di casa,anche se avrei dovuto aspettare il bus,ma poco importa.. Voglio andarmene via da qui. Cammino,cammino e cammino ma quei due cafoni mi seguono. Che minchia vogliono?!
“Hey,ragazzina,perchè scappi?”
Realizzo in un attimo ciò che sta per accadere.
Non un'altra volta,Dio. Ti prego.

“Lasciatemi in pace..” riesco a sibilare.
Loro scoppiano in una fragorosa risata.
Si mettono a correre e mi raggiungono in velocità. Uno dei due mi afferra per il polso sinistro,dandomi uno strattone.

“Che volete?!” sbraito.
David,quello che mi ha afferrato per il polso,comincia a farmi il solletico,a tirarmi i capelli e a farmi dire cose senza alcun senso; Joy intanto sta riprendendo tutto con il suo telefonino. Sta riprendendo i miei urli,le mie espressioni terrorizzate e le mie imprecazioni, e ride tra se e se.
Ecco che è ricapitato. Scoppio a piangere e i due sembrano ancora più divertiti. Avranno buon materiale su cui lavorare e fare vedere a mezza scuola.
Sono consapevole che questo atto può essere denunciato. Il problema è che io non ho mai avuto il coraggio di farlo o di dirlo a nessuno che avrebbe potuto aiutarmi. Macy e Paul non sanno nemmeno se ci vado a scuola,figuriamoci se sanno ciò che mi capita. Amici non ne ho,quindi non ho nessuno dalla mia parte che avrebbe potuto aiutarmi.
Fino ad oggi.
Sento una voce provenire da dietro di noi.
Una voce abbastanza familiare.
Una voce di ragazzo.

La voce di Zayn.


Buonaseraaaa!
1 recensione per l'altro capitolo,wow! 4 persone che seguono questa ff, doppio wow!:D Quante emozioni che mi date! Non dovete,ragazze,io vi amo davvero ihihihihih.
Ovviamente sto scherzando, ma volevo vedere cosa si provava a scriverlo. Vabbè.
Niente, non sto neanche più a dirvi di recensire perchè tanto non lo farete,perciò lasciamo perdere.
Vi dico solo che da qua in poi la storia andrà sempre più costruendosi.
Adìos.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** When you aren't lethal you're quite nice. ***


ERO VIOLET_95xx MA NON RIESCO AD ENTRARE NELL'ALTRO ACCOUNT PERCIO' HO SPOSTATO LA STORIA QUI, MI DISPIACE TANTO. SCUSATE. STASERA METTO IL SEGUITO.

Mi volto di scatto,impaurita, e vedo Zayn venire verso la nostra direzione, a passo svelto: “Ehi,che le state facendo?” ringhia contro ai due miei assalitori.

I dementi scoppiamo a ridere,continuando a darmi fastidio e a riprendermi con il cellulare; poi dicono rivolti a Zayn: ”Amico,vieni a divertirti con noi!Guarda che bell'agnellino che abbiamo!”
Con tutto il coraggio che ho in corpo,riesco a sputare sulla scarpa di David,che sogghigna divertito:”Aggressiva la bimba!”
Zayn raggiunge i due e dice:”Lasciatela in pace” con una voce così roca e così profonda da far quasi paura. David e Joy non sembrano intenzionati a lasciare la presa così Zayn scaglia uno pugno ben dato allo stomaco di David,che molla il mio polso per tenersi la pancia dolorante.
Infuriato,Joy cerca di tirare un pugno a Zayn che però lo schiva prontamente e lo colpisce di rimando alla mandibola destra,facendo cadere a terra lui e il cellulare con cui mi stava riprendendo.
“Chi cazzo sei?” ringhia Joy,tirandosi su da terra,con la guancia destra sanguinante.
Nel frattempo anche David si è ripreso e cerca di tirare un calcio a Zayn,che lo schiva nuovamente.
Io sto ancora in piedi con le gambe tremolanti e le guance rigate di lacrime,senza sapere bene cosa fare.
Cosa dovrei fare?! Scappare?!No,mi sentirei troppo in colpa.
Improvvisamente realizzo quanto mi sentirei in colpa se Zayn si facesse male a causa mia. Non posso andare via. Sarebbe da codardi.
Continuo ad osservare la scena,immobile e muta e vedo i tre ragazzi darsi botte di santa ragione..Purtroppo anche Zayn ha ricevuto due o tre pugni in viso, e già si notano i lividi neri. Con un colpo di grazia però riesce a stendere a terra David e poi Joy, mettendo fine alla lotta: “Non azzardatevi a toccarla mai più!Chiaro?!” ringhia.
I due codardi annuiscono con gli occhi sgranati dal terrore e dopo essersi alzati,scappano via.

Tutto d'un tratto mi sento al sicuro. Anche se ho una strana sensazione alla bocca dello stomaco. Perchè Zayn l'ha fatto? Perchè mi ha protetto? Nessuno l'aveva mai fatto,prima. E sopratutto,mi ha aiutato senza sapere niente di me o di quello che mi succede a scuola. Mi ha aiutato senza bisogno di conoscermi. Mi ha aiutato perchè è una persona buona,forse.
“Tutto a posto?” mi domanda,sistemandosi il ciuffo scompigliato.
“Ehm..Si” non so cosa dire,mi trema la voce e le gambe sono instabili. Infatti cado per terra. Zayn s'avvicina e mi tira su per un braccio “Ehi...sicura di stare bene?”
Mi pulisco i pantaloni dalle foglie secche “Si...” mento. Osservo il viso di Zayn e osservo i bruttissimi lividi che si è procurato (a causa mia...) “Piuttosto,te: hai dei lividi orrendi in faccia” dico,dispiaciuta. “Non dovevi. Aiutarmi,intendo. Potevo cavarmela...da sola,ecco”
Non so neanche perchè sto dicendo questo..Perchè sono stata così arrogante nei suoi confronti,ancora una volta..Potevo semplicemente dire quello che penso,cioè che gliene sono grata. Invece no. Non riesco ad assere amichevole con le persone,neppure in casi 'estremi' come questo...
“Apple, è così difficile dire grazie a una persona che ti ha appena salvata da due molestatori?”
“Non erano molestatori.” mi difendo,prontamente.
“Okay,va bene,come vuoi tu.” ribatte lui,seccato “E,senti..Sappi che ti conosco da un giorno,ma hai proprio un carattere di merda”
Quelle parole mi colpiscono come una sciabolata al cuore. Non posso credere che il ragazzo che mi abbia appena salvato,il primo essere umano nella mia vita che cerca di aiutarmi,mi abbia detto quelle cose. Anche se ha ragione.
Continua a fissarmi,aspettando una risposta. Ma non so cosa ribattere. Mi ha messo a tacere. Così sbuffa e si volta di schiena,andando via.

“Aspetta!” gli urlo,con quella poca voce che mi è rimasta “Grazie”
Sono riuscita. Sono riuscita a ringraziarlo. Ma non sembra che a lui interessi,ormai. Non si è neppure voltato. Prosegue per la sua strada,senza guardare più indietro verso di me.
Avrei voglia di urlargli di nuovo di fermarsi, avrei voglia di abbracciarlo. Ma naturalmente non ho il coraggio di fare nessuna delle due azioni. Perciò riesco appena a trascinare le mie gambe molle fino alla fermata del bus,dove aspetto il mezzo che mi porterà a casa, al sicuro.


“Apple!” non appena apro la porta,trovo Macy in cucina che mi guarda preoccupata “Iniziavo a preoccuparmi!” dice,sincera.
Sono obbligata a mentire,per l'ennesima volta: “Tranquilla,solo un po' di traffico” e le faccio un sorriso più vero che posso.
Nonostante ciò che mi è appena successo ho una fame accecante così mi avvicino al frigorifero e lo apro.
“Okay,ma la prossima volta dimmelo..” dice Macy,con un filo di voce “Piuttosto mandami un messaggino sul telefono...”
Afferro tre tramezzini e la spremuta d'arancia dal frigo “Si chiamano SMS” preciso,con un mezzo sorrisetto.
Macy annuisce pensierosa e confusa. Non dice altro. La nostra conversazione si conclude qui. Perciò mi affretto al piano di sopra per andarmi a chiudere dentro alla mia stanza.
Una volta dentro mi spoglio e mi vesto per casa,mangio i tre tramezzini in pochi bocconi e trangugio velocemente la spremuta d'arancia. Ho la pancia che esplode.Mi sdraio nel letto,con la pancia piena.
Inizio a pensare. A ricordare tutto ciò che mi è successo.


I due ragazzi che mi vengono incontro.
Le loro risate,gli schiaffi per farmi stare zitta,il solletico fastidioso sotto la maglietta.
I miei pianti,le mie urla.
Joy con il cellulare che riprendeva tutto.
La voce di Zayn,la voce della salvezza.
I pugni che si sono scambiati quei tre.
Io che non riuscivo a ringraziare Zayn.
Lui che mi dice che ho un carattere di merda e se ne va,senza salutarmi,offeso.

Tutto ciò rimbomba nella mia testa e viaggia da una parte all'altra del cervello,rendendomi solo più confusa.
Mi viene da vomitare.
Mille domande offuscano la mia mente. Perchè Zayn mi ha aiutato? Perchè si è lasciato picchiare e ha fatto a pugni con quei due ragazzi,solo per proteggermi? Neanche mi conosce. Non aveva motivo di farlo. Eppure l'ha fatto. Ma mi ha anche insultata,dopo. Se ne è anche andato senza guardarmi in faccia. Come se si fosse..pentito? Pentito di avermi aiutato? Ora si spiega tutto.

Eppure,c'è qualcosa nella mia testa che dice che non è vero,che non è vero che Zayn si è pentito. Qualcosa che mi dice di fidarmi di quel ragazzo,perchè vuole il mio bene,in qualche strano modo. Ma...Ma...Troppi ma e troppe domande vorticano per i miei pensieri confusi.
Mi scoppia la testa.
Ho bisogno di dormire.
Rilasso i nervi e dopo pochi secondi crollo in un sonno profondo.


Dopo essermi svegliata,verso le 17.00, il pomeriggio passa in fretta tra un compito e un altro. Arriva la sera velocemente e decido di uscire per prendere un po' d'aria.
Esco di casa e mi accorgo che il freddo è pungente e il cielo promette pioggia:non ho neanche preso l'ombrello. Vabbè...Sospiro e sbuffo,provocando una nuvoletta di vapore freddo fuori dalla bocca. Amo il freddo.
Mi incammino per la solita strada di sempre,passo davanti le stesse case,attraverso gli stessi parchi,fino a che...non inizia a piovere. La pioggia che dapprima sembrava poco abbondante,si tramuta in un vero e proprio diluvio universale e considerato il fatto che mi trovo senza ombrello,la mia unica opzione è quella di andarmi a rifugiare dentro ad un locale. Destino vuole che quel locale è il posto dove lavora Zayn. Come era palese che fosse.
Entro dentro,bagnata fradicia,e tiro un sospiro di sollievo;qua si sta decisamente meglio:una calda temperatura ambiente riscalda l'aria e,ovviamente,non piove. Visto che mi sono dovuta rifugiare qua dentro,ho 'l'obbligo' di consumare qualcosa,altrimenti sarei una scroccona. Perciò mi accomodo a un tavolino e mi siedo,nella speranza che Zayn oggi non lavori. Naturalmente,non è così. Eccolo che sfreccia da un tavolino all'altro,servendo caffe e muffins di qua e di là. Ora l'unica speranza è quella di non essere notata. Ma anche questa svanisce in un batter di ciglio.
Zayn s'avvicina al mio tavolo e con aria indifferente,quasi non mi conoscesse,mi chiede cosa voglio ordinare. Rimango stupita dal suo atteggiamento. Ma rimango ancora più stupita,se non sconvolta,dai tre nerissimi lividi che ha sul viso:uno sotto l'occhio sinistro,l'altro nella tempia, e l'ultimo sul naso. Cacchio. Mi sento il triplo delle volte in colpa.
“Zayn,possiamo parlare?” gli domando,timida.
Lui si guarda attorno perplesso e poi dice,come se fosse la cosa più ovvia del mondo:”Sto lavorando,se non vedi”
Sospiro,cercando di mantenere i nervi saldi “Per favore..” dico,semplicemente.
Zayn alza un sopracciglio,poi mi dice:”Stacco tra mezzora. Se vuoi aspettarmi.”
“Okay” accetto,tutto d'un fiato,senza pensare. “Ness..nessun problema.” balbetto.
Lui accenna un sorriso “Okay” dice.
“Okay” ribatto. E se ne va.

Aspetto mezz'ora,mentre cerco di formulare nella mente un discorso razionale da porre a Zayn,con pochi risultati. Non appena lo vedo comparire dalla cucina,pronto per uscire,il cuore mi finisce in gola e le possibilità di parlare con la mente sana diminuiscono ulteriormente.
Usciamo,anche se piove ancora e nessuno dei due ha un ombrello...
“Allora,avevi qualcosa da dirmi?” comincia Zayn,togliendomi già il primo peso.
Okay,Apple,ora dovrai solo dire quello che pensi e farlo capire a Zayn. Non è così difficile..
Deglutisco: “Riguardo ad oggi..” prendo un respiro profondo “Insomma,volevo ringraziarti per bene..Sai, in quel momento ero ancora un po'..scioccata,ecco,così..Insomma..Mi sono comportata male. Perchè tu mi hai aiutato ed io...”
“Ti succede spesso?” mi interrompe lui,come se non avesse ascoltato una parola di ciò che gli ho appena detto.
Non so cosa rispondergli. Devo dirgli la verità? Devo lasciarmi andare? Sfogarmi finalmente con qualcuno?
La pioggia è meno fitta di prima,ma nonostante questo ho già i capelli bagnati e i vestiti umidi. Mi tiro su il cappuccio e così fa anche Zayn.
“Qualche..volta.” ammetto.
Sento il sospiro di Zayn,che però non dice altro.
“Comunque,perchè l'hai fatto?” gli domando “Perchè sei venuto ad aiutarmi?”
Zayn sorride guardando per terra,per poi tirare gli occhi al cielo “Sono un gentiluomo. E' così difficile da accettare?” mi guarda,sincero.
“No. Solo..strano”
“Mi consideri strano?” domanda,divertito.
“Quel che basta” rispondo, e mi ritrovo a sorridere anche io,a sorridere veramente,dopo tanto tempo.
Restiamo in silenzio per qualche minuto,proseguendo a camminare.Non so più che dirgli. Mi sono scusata,lui sembra avere accettato le scuse. Mi rimane solo una cosa.
“Ti fanno tanto male i lividi?”
Lui s'accarezza la guancia livida e sospira:”Ne ho avuti di peggio,fidati”
“Così hai un passato da guerriero?” domando,cercando di sembrare...amichevole.
Lui sembra essere divertito dalla mia stupida domanda: “Può essere” risponde “Ma non sono un tipo aggressivo..Sono cresciuto con tre sorelle e forse è anche per questo che oggi sono venuto a proteggerti da quei due..Insomma,sono sensibile nei confronti di voi...donne” sorride.
Non mi sarei mai aspettata che fosse davvero così. Diciamolo, non ha proprio la faccia da 'ragazzo sensibile' eppure..è così.
“Non sembrerebbe. Hai la faccia da teppa” ammetto,sincera. Mi pento immediatamente,anche se lui non sembra essersela presa.
“Lo pensano tutti” ammette.
Annuisco. “E tu invece,pensi veramente ciò che mi hai detto oggi?” chiedo “Che ho un carattere di merda?”
Lui mi guarda per due interminabili secondi negli occhi e poi dice: “Devo essere sincero? Si” e ride. Per qualche strana ragione non me la prendo e scoppio a ridere con lui. E' la seconda volta che rido nel corso della giornata...Un record.
“Però quando non sei letale puoi sembrare abbastanza simpatica” prosegue,continuando a ridacchiare.
“Lo prendo come un complimento”


ODDIO! IN QUANTE SEGUITE QUESTA STORIA GFOHNMOFDKL SIETE IN BEN QUATTRO PERSONE! #sarcasm
Che dire, mi piace da morire scrivere questa storia quindi la continuo,la continuo anche se non se la considera nessuno. 
In questo capitolo Zayn e Apple cominciano ad avere un rapporto che sarà travagliato,duro e difficile ma crescerà man mano della storia,sbocciando in un amore che sarà poi vietato per un motivo. Quale motivo? Tadadadaaaa. Se siete furbe l'avete già capito, ma io non lo ribadisco ulteriormente.
Bene girls, if you want lasciatemi una piccola recensione, vi prego. Se vi piace anche solo che un minimo questa storia, fatemelo sapere. Pls.
Vabbè, vi lascio now. 
A presto. x

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Do you write song? ***


Ciao a tutte, girls.
Sono sempre io, la vecchia Violet_95xx a cui è stato sabotato il vecchio account (dove stavo scrivendo questa ff) e quindi si è fatta il culo (scusate il termine) per ricopiare tutte le storie su questo nuovo account, perdendo così tutte le visualizzazioni e tutte le bellissime recensioni che mi avevate lasciato. Comincio ad odiare EFP. Non immaginate il nervoso che mi sono fatta quando,oggi pomeriggio,stavo per accedere a Violet_95xx e non sono riuscita. Ho provato in tutti i modi, ma non c'è stato verso di accedere a quell'account. Vabbè.
Non voglio annoiarvi, perciò, ecco a voi il quinto capitolo di questa storia.
Scusate ancora per il disagio.
Have fun.


La passeggiata di ieri sera con Zayn si è conclusa...piacevolmente. Non abbiamo camminato ancora per molto,però mi ha fatto piacere parlare con una persona. Insomma,era da un po' che non mi capitava di avere una sotto specie di rapporto con un essere umano. Quindi,si,sono felice. Sono felice perchè
forse ho trovato una persona su cui contare,per la prima volta nella mia vita, perchè forse ho trovato un amico.
A un certo punto,ieri sera Zayn ha proseguito per la sua strada ed io per la mia e devo ammettere che un po' mi è dispiaciuto quando ci siamo salutati: stavo iniziando a prendere gusto nel scambiare battute con lui.. Quando poi sono arrivata a casa le luci erano già spente e Macy e Paul già a letto. Come al solito. Una volta dentro al letto,mi sono addormentata nel giro di due secondi con il sorriso sulle labbra.

Ora è mattina e mi sto preparando per andare a scuola. La routine quotidiana mi sfianca,come al solito: mi sveglio,mi vesto,mi lavo,faccio una breve colazione e vado a prendere il pullman. Sempre tutto palesemente uguale e monotono. La mia vita è sempre uguale. Faccio sempre le stesse cose,ripetute all'infinito. Che palle..

Arrivo a scuola,vado in classe,trovo già Zayn seduto al banco. Lo saluto e mi siedo anche io.
“Come pensi che la prenderanno...Joy e David?” gli chiedo, notando che i lividi sul suo viso sono ancora evidenti.
“Non penso che abbiano il coraggio di dirmi qualcosa” ribatte lui “Possono sembrare aggressivi nei confronti di una ragazza, ma basta che trovino qualcuno di più forte di loro che stanno buoni come cagnolini ammaestrati.” poi mi sorride “Non preoccuparti”
Tiro un sospiro di sollievo: “Non è che mi preoccupo,solo...non voglio che tu ci rimetta per causa mia,ecco”
“Non succederà”
E' incredibile come Zayn sappia tranquillizzarmi,come sappia capirmi subito,senza bisogno di tante parole. Mi conosce da due giorni ed è come se mi conoscesse da una vita.
Devo ammettere che la solitudine è bella, ma lo è pure avere un amico. Per la prima volta in tutta la mia vita.

Quando Joy e David entrano in classe, anch'essi pieni di lividi e graffi, lanciano uno sguardo assassino a Zayn,che ricambia. Tutto qui. Non si avvicinano né a me né a Zayn. Aveva ragione. Sono dei codardi.

A ricreazione vado in bagno e dopo essermi rinfrescata il viso, Amanda e Stacy mi sorprendono alle spalle.
“Hey,come va?” domandano con quell'insulsa allegria che hanno sempre.
“Bene” mi volto nella loro direzione e noto che stanno fremendo. Come se dovessero dirmi qualcosa di vitale importanza.
“Allora,come va?” ripetono,ammicando.
“Ho detto bene”
Sono stupide o cosa?!
“Ma,no,sciocchina!” Amanda ridacchia e mi dà una pacca sulla spalla “Con Zayn! Lui è caaarino da morire!” e ridacchiano,con gli occhi che brillano. Occristo.
Non so davvero cosa dire. Devo davvero dirgli che l'ho insultato parecchie volte e che l'odiavo ma dopo che mi ha salvato da due molestatori mi sta abbastanza simpatico? Non penso proprio.
“E' un tipo..okay” rispondo,piatta.
Loro mi fissano intensamente,cercando di interpretare la mia risposta. “Ma l'hai visto bene?! Con quegli occhi neri così profondi,quella mandibola,quei capelli,con quell'aria da sexy-disperato!? E' uno schianto!” Stacy,nel descriverlo, quasi non perde bava dalla bocca.
Io semplicemente mi godo lo spettacolo di quelle due sfigate arrapate,chiedendomi cosa abbia tanto di speciale Zayn; si,è un bel ragazzo,ma non così esageratamente come lo descrivono quelle due.
“Ehm..si” sorrido e annuisco,stando al gioco.
Quelle due continuano ad elencare tutte le parti del corpo del povero Zayn, con commenti poco casti. Mi sale il vomito,davvero.
“Bene,vi lascio ora. Devo...andare” me la squaglio velocemente dai bagni,lasciando Amanda e Stacy a crogiolarsi nel pensare a Zayn. Bah.

Il corridoio è affollato di gente perciò ho intenzione di precipitarmi in classe il prima possibile,dopo aver preso i libri dall'armadietto.
Arrivo all'armadietto e compongo la combinazione per aprirlo. I libri di matematica che mi servono stanno troppo in alto,maledizione. Mi metto sulle punte dei piedi e cerco di afferrarli ma senza volere faccio cadere tantissimi fogli per terra. Cazzo. Dopo un ultimo sforzo,riesco ad afferrare per un pelo i libri di matematica. Mi volto per recuperare i fogli caduti ma...Mi accorgo troppo tardi che sono i fogli dove sono scritte le bozze delle mie canzoni.....E a raccoglierle è stato,ovviamente...
Zayn.
Quel ragazzo ha il tempismo per farmi fare figure di merda,proprio.
Dopo aver raccolto i fogli, si ferma due secondi per leggere quello che c'è scritto.
No no no no no.
Gli strappo la carta dalle mani e lui mi guarda interdetto.
“Scrivi canzoni?”
Lo fulmino con lo sguardo e non gli rispondo.
Lui continua,serio: “Davvero,quel pezzo era..buono”
“Da quando sei un critico musicale?” gli domando,schietta.
Lui scuote la testa,rassegnato: “Lasciamo perdere. Tanto con te è tutto inutile.” e se ne va,arrabbiato.Come è giusto che sia.
Mi sento uno schifo. Ero riuscita finalmente a sistemare la nostra 'amicizia' che la rovino subito con il mio scudo di orgoglio. Perchè non sono in grado di dire un semplice 'grazie' e tacere? Perchè dalla mia stupida bocca escono sempre risposte stupide e..cattive?
Però da un lato è Zayn quello che ha torto. Se mi capisse veramente, capirebbe che quando dico quelle cose non lo faccio per cattiveria,ma solo per difendermi; come scudo contro la timidezza. Se lui mi capisse veramente, non si offenderebbe ogni volta. Pensandoci, se io fossi al posto suo, mi offenderei ugualmente...Però....Forse io e Zayn siamo troppo simili. Forse siamo incompatibili. Perchè due poli uguali si respingono,come dice la scienza. E' raro trovare una persona cocciuta,orgogliosa e suscettibile come me...inoltre non è una bella trovata. Me le vado proprio a cercare io,le complicazioni.

Il giorno dopo,a scuola,entrata in classe,Zayn non c'è ancora. Mi siedo al mio posto e prendo il libro di matematica per ripassare un po'. Anche se la matematica è la materia dove vado meglio e che preferisco (lo so,penso di essere l'unico essere umano sulla faccia della terra a cui piace la matematica...) , non è mai sbagliato ripassare un poco. Apro pagina 567 e comincio a ripetere e a rileggere tutte le regole,le funzioni e le formule che c'erano da studiare per oggi quando...
Vedo Zayn entrare in classe tutto allegro e scherzoso con...AlyssaAlyssa la stronza dalle gambe lunghe. La bionda cotonata. La puttanella che si sono fatti tutti. Quella figa,ma stupida.
Mi si gela il cuore. Non per gelosia (o almeno,non penso). Mi si gela il cuore perchè non credevo davvero che Zayn fosse il tipo di persona che frequentasse gente come Alyssa. Evidentemente mi sbagliavo. Evidentemente io e Zayn non siamo così simili.
Quando arriva in banco, mi saluta distrattamente e continua a scambiare battute con Alyssa. Poi il professore entra in classe e allora (finalmente) la smettono.
“E' simpatica?” gli domando,senza pensare. La rabbia vince sulla timidezza.
Lui annuisce in silenzio,poi dice “Facciamo la stessa strada per andare a casa,abbiamo iniziato a parlare ieri..” prosegue “..Poi mi ha dato il numero e abbiamo messaggiato e poi..”
“Okay okay! Stop!” lo blocco “Non mi interessa sapere di te e Alyssa,okay? Ho solo chiesto se è simpatica” alzo gli occhi al cielo.
“E allora perchè ti interessava tanto saperlo?” domanda lui,irritato.
Mi sta facendo andare il sangue in ebollizione “Perchè mi andava!” affermo,forse un po' troppo ad alta voce.
Il prof si volta nella mia direzione e con voce severa dice: “Gradisce anche del tè e dei pasticcini,signorina Mayori?”
Arrossisco violentemente “No,mi scusi,prof.” sussurro.
Zayn al mio fianco sbuffa e spezza con il pollice il cappuccio di una penna. Povera penna.

La lezione prosegue più lenta del solito,forse perchè sono troppo incazzata con Zayn e vedo tutto negativo..Il professore non aiuta di certo,perchè le sue spiegazioni fanno letteralmente addormentare.
Mi sveglio solo nel momento in cui il prof chiede a Zayn parecchie regole e definizioni e visto che lui non se ne ricordava una...
“Signor Malik, è consapevole di essere più che insufficiente?”
Lui annuisce, rassegnato.
“L'unica sua salvezza è prendere ripetizioni di matematica” afferma il prof,deciso “E visto che conosco voi giovani e so che non siete abbastanza motivati dai professori che vi danno ripetizioni al pomeriggio, propongo che,visto la sua media eccellente,la giovane signorina Mayori possa dare ripetizione a lei, signor Malik” conclude.
Ci metto un nanosecondo a realizzare il tutto.
Vorrei saltare sopra il banco e ribellarmi,dire che non è giusto e che sopratutto io NON voglio dargli ripetizioni. Ma il prof è così sicuro di se, e Zayn così muto e impotente, che me ne sto zitta. Ma non accetto ancora la cosa. E' ingiusto.
Il prof annota qualcosa sulla sua agenda e poi prosegue “Vi lascio due mesi di tempo. Allo scadere dei due mesi, interrogherò Malik,sperando in una sufficienza. Chiaro? Potete iniziare a lavorare quando volete.” finisce il discorso con un tono del tipo 'non-dite-niente-perchè-sono-io-il- professore'.
Cerco di calmare la mia rabbia,con pochi risultati. Ero già abbastanza incazzata con Zayn appena mattina, in più ora vengo a sapere che devo dargli ripetizioni una volta a settimana! Perchè ?!
Zayn al mio fianco se ne sta zitto, e così fino alla fine dell'ultima ora di scuola.
Faccio lo zaino frettolosamente e nella confusione Zayn mi dice: “Allora poi..ci mettiamo d'accordo”
Lo guardo per due interminabili secondi negli occhi,con uno sguardo che vuol dire tutto e niente...Poi gli dico: “Okay”
“Okay” ripete lui,annuendo. Afferra lo zaino con una mano e esce dalla classe, con Alyssa al suo fianco.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Here's my number. ***


Decido di stare un po' fuori,oggi,prima di andare a casa: ho voglia di stare in giro per Londra,di non pensare alla scuola e ai compiti per un po'. Perciò m'incammino fino alla stazione della metro,che mi porta in centro città in venti minuti.
Faccio un giro per l'affollata Oxford Street,entrando ed uscendo da parecchi negozi. Ho intenzione di comprarmi dei vestiti nuovi,ma non me ne piace nemmeno uno...In più odio quando devo provare le cose in camerino. Quindi lo shopping non è esattamente il mio passatempo preferito.
Dopo aver girato duemila negozi, finalmente da Top Shop riesco a comprare tre maglioni,un paio di jeans e degli anfibi. Mi sento realizzata, ah!
Grazie a questo entra-ed-esci dai negozi sono riuscita a togliermi Zayn dalla testa, ma proprio in questo momento il ricordo di stamattina mi colpisce di nuovo.
Lui e quella Alyssa.
Non che io sia gelosa, figuriamoci.
Però mi ha dato tanto fastidio vederli insieme...Forse perchè davvero non credevo che Zayn potesse frequentare gente di quella portata. Insomma, non mi era sembrato quel tipo di ragazzo. Mi sbagliavo. Ma vabbè. La vita continua.

Torno a casa dopo due ore,perchè già non ne potevo più di fare shopping. Trovo Macy in cucina,intenta a fare il suo solito uncinetto.
“Dove sei stata?” mi domanda istantaneamente. Da quando è diventata così protettiva nei miei confronti?!
Chiudo la porta alle mie spalle e pulisco le scarpe sullo zerbino: “A Londra. Shopping!” rispondo,nel modo più allegro possibile. Non voglio che Macy senta la rabbia che scorre dentro di me in questo momento.
Lei appoggia i ferri e la lana sul tavolo,poi si alza e mi mette una mano sulla spalla: “Bambina mia,è la seconda volta nel giro di due giorni che mi fai stare male” sospira “Dimmelo quando decidi di non passare per casa” poi mi sorride.
C'è qualcosa che non va. C'è davvero qualcosa che non va. In dieci anni che vivo con questa donna,non è mai stata così protettiva nei miei confronti quanto lo è stata in questi due giorni.
“Macy, devi dirmi qualcosa?” le domando,cercando di mantenere la calma.
Lei mi sorride,un po' troppo forzatamente: “Ma certo che no” m'accarezza il viso “Ora vai a studiare. Vai”
La lascio lì un po' titubante, poi mi precipito al piano di sopra in camera mia. Macy deve dirmi qualcosa. Ne sono certa. Non si è mai e dico mai interessata alla mia vita in passato. Mai. Com'è che improvvisamente, in due giorni, vuole sapere dove vado,a che ora torno e con chi sto? Mmh. C'è qualquadra che non cosa.

Apro il mio laptot e entro su facebook,visto che è da un po' di giorni che non lo facico. Ho una notifica. Wow.

" A Zayn Jawaad Malik piace una tua foto (1 giorno fa) "

Zayn ha messo 'mi piace' all'unica mia foto del profilo,un giorno fa. Il primo mi piace che ricevo in vita mia. Bene. Che emozione! Sto scherzando,non ho provato nessun tipo di emozione.
1: è un 'mi piace' non un 'mi piaci';
2: Zayn non mi suscita nessun tipo di emozione tranne che rabbia. Figuriamoci via un stupido mi piace su facebook. Bah.


Apro la chat e mi metto in linea,così,per fare la trasgre.

Dlin dlin.

Immediatamente arriva la notifica di un messaggio.
Zayn.
Di nuovo.

Sono tentata di non rispondergli, però la Apple-Buona che c'è in me dice di farlo,per non sembrare arrogante e/o associale. ( mi chiedo perchè continuo a sembrare ciò che non sono.)

Zayn Jawaad Malik: Ciao

Apple Mayori: Ciao.

Metto il punto alla fine, per evidenziare il fatto che sono incazzata con lui.


Zayn Jawaad Malik: Volevo parlarti dll ripetizioni di mate..


PERCHE' DIAVOLO ABBREVIA IN STA MANIERA DA BIMBOMINCHIA?!
Comunque...le ripetizioni! Ero quasi riuscita a scordarmele! Porca miseria. Chi me lo fa fare?!


Apple Mayori: Ah,okay.

Zayn Jawaad Malik: A casa mia nn si può. Trasloco e tt il resto..


Ovviamente,figuriamoci. Sbuffo e rispondo,digitando freneticamente sulla tastiera.


Apple Mayori: Okay,vediamoci a casa mia...

Zayn Jawaad Malik: Poi ne parliamo. Ciao

Non gli rispondo neanche con un 'ciao':non ne vale la pena. Sbatto letteralmente il laptop sul letto e affondo la testa nel cuscino. Non ci voleva.


A scuola,il giorno dopo, si ripete la stessa situazione di ieri: Zayn entra assieme ad Alyssa,con la differenza che oggi si tengono per mano. Wow,come procedono velocemente le cose tra quei due, neh? Si salutano con un bacio sulla guancia e Zayn raggiunge il mio banco.
“Mayori” mi 'saluta'.
“Malik” ribatto.
Si siede,appoggiando per terra lo zaino e tirando fuori i libri: “Hai studiato?”
“Direi. Piuttosto,dovrei chiedere io a te se hai studiato,visto che sarò la tua prof per un po' di mesi.” rispondo, seria.
Zayn mi guarda divertito: “Okay, professoressa Mayori” mi fa il verso.
Non è divertente.

“Smettila” digrigno i denti.
Lui ride, ma questa volta non rido assieme a lui,perchè mi irrita parecchio. Gli tengo il muso.
“E dai, broncio!” mi tira una pacca sulla spalla,cercando di essere scherzoso.
Ma in questo momento lo sto odiando.

Mi volto dall'altra parte e faccio finta di leggere dal libro di filosofia, così Zayn la finisce di ridere,finalmente.
“Come vuoi tu” dice con una strana tonalità di voce,offeso.
Cazzi suoi se si offende in continuazione. Io sono fatta così. Prendere o lasciare.


A ricreazione Stacy e Amanda vengono a cercarmi per chiedermi come va con Zayn,ma visto che non è proprio la mia giornata e visto che non ho voglia di ascoltare i stupidi discorsi di quelle due, mi nascondo dentro ad un bagno e resto lì chiusa fino alla fine della ricreazione.
Le ore successive passano troppo lentamente, veramente troppo. Finalmente arriva l'ultima ora e con sé il suono della campanella.
Sono appena arrivata alla fermata del bus quando Zayn mi sorprende da dietro, facendomi prendere un mezzo coccolone. Dietro di lui sta Alyssa. Deglutisco.
“Che vuoi?” sbraito.
“Niente, solo darti il mio numero,così possiamo metterci d'accordo per quel lavoro di matematica” parla troppo veloce,quasi non lo capisco,poi mi lascia in mano un bigliettino con su scritto le cifre del suo numero di cellulare “Manda un messaggio così salvo il tuo” continua; contaci che non lo farò,penso tra me e me, ma me ne sto zitta; poi Zayn prende per mano Alyssa e mi saluta,andando via.
Sono rimasta imbambolata dalla scena e devo ancora realizzarla. Quello stronzo ha avuto la faccia tosta di venirmi a dare il suo numero di cellulare mentre si teneva per mano con un'altra ragazza. Non che mi interessi se quei due stanno insieme. Solo mi dà fastidio che Zayn abbia fatto questa cosa così...senza darci troppo peso. Superficialmente.
Certo, Alyssa è veramente bella... bionda, alta, esile,con le curve al posto giusto,occhi azzurro cielo e un sorriso mozzafiato...sembra una barbie! Ovviamente qualsiasi ragazzo cadrebbe ai suoi piedi, Zayn compreso. Ma pensavo che non fosse il tipo di ragazzo che s'innamorasse di ragazze solo per il loro aspetto. Perchè,insomma,quei due si conoscono da una settimana e già sembrano fidanzati a tutti gli effetti. Mi chiedo davvero perchè esiste gente così superficiale.


I giorni seguenti sono abbastanza vuoti e insignificanti. Succedono sempre le stesse cose: vado a scuola,vedo Zayn e Alyssia amoreggiare,mi faccio tanto nervoso,arrivo a casa,studio,mangio,mangio e mangio. Mmh, che vita interessante.
La noiosa routine quotidiana s'interrompe quando un pomeriggio Zayn mi chiama per parlare delle ripetizioni di matematica.
Si,alla fine gli ho mandato il messaggio con il mio numero...Ho ceduto. Accidenti a me.

“Allora, quando possiamo vederci?” gracchia la sua voce dall'altra parte del cellulare.
Cerco di sembrare disponibile,anche se in realtà è l'ultima cosa al modo che mi va di fare: ”Non lo so,per me è indifferente,basta che tu mi dici il giorno e l'ora”
C'è un po' di silenzio e poi risponde: “Okay allora, facciamo ogni giovedì alle 17? Perchè prima mi vedo con..” s'interrompe,come se non volesse dirmi con chi, ma poi finisce la frase: “...Alyssa”
Ovvio,dovevo immaginarmelo.
Mantieni la calma Apple, mantieni la calma.
“Okay,per me va bene!” rispondo con un tono forse un po' troppo forzatamente allegro “Allora ci vediamo domani!” squillo.
“Ehm, Apple, domani è sabato...E poi c'è il ponte di Halloween...Ci vediamo tra tre giorni”
Ops.
“Giusto! Che stupida! Allora a...dopo-dopodomani!Ciao” e butto giù il telefono senza aspettare la sua risposta. Sono andata in iperventilazione. Bene. Quel ragazzo fa nascere dentro di me emozioni troppo contrastanti tra loro...E non va bene.
Vado in bagno per rinfrescarmi. Faccio una doccia veloce, mi piastro i capelli e metto lo smalto alle unghie..Così, tanto per passare un po' il tempo. Questi tre giorni di festa senza la scuola saranno vuoti e noiosi all'ennesima potenza. Che palle.

Decido di fare una passeggiata fuori, così m'infilo la giacca,afferro la borsa e scendo giù.
“Dove vai?” mi domanda Paul.
Ora ci si mette anche lui a fare il protettivo?! Oh cribbio.
"Faccio una passeggiata” rispondo,non lasciando possibilità di ribattere a Paul,e mi chiudo la porta alle spalle.
Fuori l'aria è pungente e il cielo grigio,come al solito qui a Londra. Ma forse è anche questo che me la fa amare così tanto.
Cammino per un po',calpestando le foglie secche per terra,inspirando la brezza autunnale,rilassando polmoni e cervello quando...
Sento dei passi dietro di me. Con la coda dell'occhio, vedo un uomo alto e robusto che cammina a distanza di sicurezza da me, ma pur sempre dietro. Devo dire che sono sempre stata piuttosto paranoica,quindi mi fermo,titubante,aspettando di vedere cosa combina quell'uomo misterioso alle mie spalle. Si ferma anche lui,guardandosi attorno.
Oh merda.
Riprendo a camminare,più velocemente,e anche lui fa lo stesso.
Il mio respiro si fa affannato.
Quando improvvisamente l'uomo mi raggiunge.
 



TADAAAAAA!
E' inutile, mi diverto troppo a scrivere questa ff perciò aggiorno alla velocità della luce! Ma è un bene per le poche ragazze che mi seguono, giusto, girlss?
Questo capitolo è una merda, ne sono consapevole, ma è un capitolo di passaggio. Dal prossimo giuro che la storia si farà mooolto più interessante, anche perchè sono arrivata a scrivere fino al capitolo 10 nelle mie 'bozze' e fidatevi che succederanno delle cose che cambieranno radicalmente la storia. 
Ah, e non vedo l'ora di postarvi il capitolo otto perchè (finalmente) tra Zayn e Apple succederà una cosa che....Insomma,non voglio svelarvi nulla,ma che non sto più nella pelle e non vedo l'ora di postarvi il seguito! 
Bene, se volete lasciarmi un piccolo parere ve ne sarei grata! 
Altrimenti fa lo stesso, tanto la storia la continuo perchè ne sono diventata ormai dipendente.

P.s: ricordo nuovamente a tutti che ero Violet_95xx ma non posso più accedere al vecchio account, perciò ho spostato tutte le mie raccolte di storie qui.

A presto.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Books and hot chocolate. ***


L'uomo mi tocca una spalla. 
Mi volto.
Un uomo sulla cinquantina, brizzolato e con un lieve accenno di barba mi fissa per due interminabili secondi,studiandomi. Io rimango paralizzata,senza sapere cosa fare. Dovrei darmela a gambe levate,forse dovrei scappare da quest'uomo sconosciuto che mi ha appena toccata. Ma c'è qualcosa che mi blocca. E' una situazione orribile.
L'uomo fa un accenno di sorriso e poi mi balbetta: “Scusa, ho sbagliato...persona” .
Il tempo di annuire ed è già volato via.
Non c'è più.
Volatilizzato.
Mi chiedo con quale persona mi abbia confuso..
E' irrazionale e improbabile, eppure avevo una strana impressione di...conoscere quell'uomo..Come se..L'avessi visto da qualche parte..Come se avessi qualcosa in comune con..lui. Oddio, è un'orribile sensazione, perciò cerco di distrarmi in qualche modo.

Mi dirigo verso Regents Park per sedermi su una panchina e leggere un buon libro per rilassarmi. Arrivata, mi siedo e dopo aver sfilato dalla borsa il libro,comincio a leggere,immergendomi in un mondo fantastico, dimenticando della realtà. Amo leggere. Amo dimenticare tutto ciò che mi circonda, immergermi completamente nel libro,immedesimarsi nel protagonista e vivere le sue fantastiche o drammatiche avventure; visto che la mia vita non ha nulla di emozionante, posso provare quelle tipo di emozioni solo leggendo. E sono felice così,quel che basta per continuare a vivere questa merda di vita,almeno.
Dopo un'ora di lettura,mi alzo dalla panchina e decido di andarmene:ho quasi finito il libro,iniziato ieri. Ah! Accidenti,non mi durano più di due giorni i libri..Decido di fare un salto in biblioteca per prenderne un altro. Così, dopo che la metro mi ha portato davanti ad essa, in Queens Road, entro nell'edificio profumato di libri nuovi e usati: che piacere.
Alla cassa trovo la vecchia Catlin, la bibliotecaria di sempre. Mi saluta educatamente e mi chiede come sto,come va la scuola,se ho un fidanzato e cosa farò il prossimo anno al college. Le rispondo con risposte assai banali del tipo 'va tutto bene a scuola,il prossimo anno mi prenderò una pausa e no,non sono fidanzata perchè voglio concentrarmi sugli studi' perchè non posso dirle che in realtà la scuola va malissimo,non ho idea di cosa farne del mio futuro e che non ho un ragazzo perchè nessuno mi considera. Infine lei mi congeda educatamente e io ricambio il sorriso. Tiro un sospiro di sollievo e mi allontano.
Mi dirigo verso la zona dedicata ai libri fantasy, i miei libri preferiti. Ripongo al suo posto il libro che avevo preso in prestito e mi metto alla ricerca di un altro libro da divorare; quando ne trovo uno che mi incuriosisce abbastanza,lo afferro e raggiungo una scrivania per iniziare a leggerlo.
Inizio a leggere e devo dire che mi prende molto, mi prende talmente tanto che mi scordo del passare del tempo e mi immergo completamente nel mondo fantastico descritto in esso.
Fate,maghi,draghi,poteri magici,bacchette,streghe,ninfe,alberi,unicorni,nuvole rosa,arcobaleni,modi magici.....
“Non ti credevo una lettrice” mi volto di  scatto, risvegliandomi bruscamente e tornando alla schifosa realtà, trovandomi Zayn alle spalle.
Oh cribbio. Che diavolo ci fa lui qui? Non dovrebbe essere con Alyssa mano per mano, a sbaciucchiarsi?! Invece no, è in un luogo di cultura quale la biblioteca,non adatto ad uno come lui.
Faccio finta di non averlo notato,così continuo a leggere..anche se non capisco più una parola di ciò che sto leggendo, perchè Zayn continua a starmi dietro e a fissarmi....
“Che c'è?” gli domando, cercando di moderare i termini. 
Lui sorride “Sei...interessante, quando leggi”
Corrugo la fronte: “Interessante?”
“Si...Quando leggi hai un'espressione così...” esita “La tua bocca prende la forma di un..cuoricino,le tue guance si arrossano e le tue sopracciglia si corrugano..e ogni tanto ti mordi il labbro,sorridendo.”
Come fa a sapere lui della mia bocca a cuoricino,che ho fin da quando ero bambina? Come può essersi accorto così bene della mia espressione concentrata? E' come se...fosse stato ad osservarmi per tanto tempo.
“Da quanto tempo mi fissavi?” domando.
Lui non risponde subito: “Da un po'..Ma eri così concentrata che non avrei mai voluto...disturbarti”
In questo momento dovrei avercela a morte con Zayn per avermi stalkerato senza il mio consenso eppure...E' buffo, ma non riesco ad avercela con Zayn. Forse gli arcobaleni e gli unicorni del libro hanno solo confuso ulteriormente la mia mente contorta.
“Ti va una cioccolata calda?” mi domanda.
Io chiudo il libro e,ancora con la mente offuscata,faccio un cenno d'assenso con la testa. Lui mi sorride e si dirige alla macchinetta del caffè.

Sono ancora un po' frastornata per quello che è appena successo. E' così strano..Sento qualcosa,sento agitarsi qualcosa dentro allo stomaco...Non va bene. Non va assolutamente bene. Apple, riprenditi, ritorna in te!
Eppure, il modo in cui Zayn ha descritto il mio volto....Forse era solo una mia impressione,ma sembrava quasi che...gli brillassero gli occhi,in qualche modo. Come se provasse..tenerezza o qualche tipo di emozione per me. Impossibile. Assolutamente irrazionale. Mi sbaglio di certo. Inspiro profondamente e cerco di calmare i nervi.
Zayn torna con due cioccolate calde fumanti in due bicchierini di plastica bianca e le posa alla scrivania, per poi sedersi difronte a me.
Comincio a sorseggiare la mia ma è ancora bollente: “Allora,come mai Zayn Malik ' il Guerriero' è in biblioteca?” domando “Non pensavo avessi un qualche tipo di...cervello” Ops. Mi è proprio scappato. Mi brucio la lingua con la cioccolata,auch
Lui scuote la testa: “Si dà il caso che Zayn Malik ha un cervello e,sì,ama passare il suo tempo in biblioteca”
Alzo le sopracciglia: “Non si direbbe” 
Lui prende un sorso di cioccolata e sorride: “Stai scoprendo tante cose di me eh, Apple?”
“Non è mia intenzione” ribatto. 
Lui ride,come se si fosse aspettato quella risposta così scortese da parte mia: “Sapevo che l'avresti detto”
“Sono così prevedibile?”
“No. Direi piuttosto che penso di conoscerti più di quanto tu conosci te stessa.”
Che frase contorta, Dio! 
“Così mi spaventi” ribatto sarcastica.
Sorseggiamo la cioccolata calda per un po' e rimaniamo in silenzio.
“Che genere ti piace?” mi domanda.
Così iniziamo a parlare di libri e di autori come se nulla fosse, anche scherzando,a volte. Mi stupisce il modo in cui Zayn parla, il modo in cui riesce ad esprimere tutto ciò che prova con frasi corrette, il modo in cui descrive alla perfezione i libri; è vero,non l'avrei mai detto. Ed è anche vero che sto scoprendo sempre più cose di lui e la cosa mi spaventa.
La nostra conversazione viene interrotta dalla vibrazione del cellulare di Zayn. 
“E' Alyssa” si giustifica, a bassa voce “Devo andare...” sembra quasi..dispiaciuto?No,mi sbaglio.
Annuisco. 
“Ci vediamo...a scuola” mi saluta brevemente e dopo aver afferrato la giacca, esce dalla biblioteca, lasciandomi lì da sola. 
Ancora mezza scioccata dalla conversazione appena tenuta con quel ragazzo, prendo il libro e vado alla cassa per farlo aggiungere alla mia lista di prestiti; la bibliotecaria Catlin mi saluta con un sorriso e io ricambio, poi esco nel freddo autunno londinese.
Torno a casa,scombussolata. Torno a casa e vado in camera mia,mi butto nel letto e crollo in un sonno profondo. Quando sono nervosa o frastornata mi addormento sempre come un piombo..
 
Al mio risveglio trovo sul comodino un vassoio con un bicchiere di latte,un toast e una mela; sopra ad esso sta un biglettino scritto con la calligrafia di Macy che dice:
'Io e Paul siamo andati a fare una visita di controllo all'ospedale. Se hai fame,mangia pure senza aspettarci'

'Non me lo farò ripetere due volte' penso.
Trangugio in un batter d'occhio il toast e butto giù il latte, però lascio da parte la mela: odio la frutta e la verdura. Anche se so che mi farebbe solo che bene. Ma sono fatta così: respingo le cose e/o le persone che 'mi fanno bene'. Eh vabbe.
Subito mi torna alla mente di quello che è accaduto in biblioteca assieme a Zayn e mi torna anche alla mente di come mi abbia piantato lì in asso per andare da Alyssa. Cerco di cancellare quest'ultimo ricordo dalla mente e di focalizzarmi su ciò che accaduto prima. Il modo in cui ha descritto il mio viso..La cioccolata calda..La nostra conversazione sui libri..Tutte cose banali,è vero,ma per una come me che non ha mai avuto nessun tipo di rapporto sociale con nessun tipo di persona è un gran 'traguardo',se si può dire. E poi...Non capisco cosa voglia dire quel mal di pancia quando penso a...Zayn. Perchè è vero,anche se non lo ammetto:ogni tanto ci penso a lui...E non so bene il motivo. E' tutto così strano e confuso.
Poi mi torna anche alla mente dell'incontro con quell'uomo. Anche questo è strano,perchè è una cosa normale,che succede a chiunque,quella di scambiare una persona per un'altra,intendo. Però..Quell'uomo aveva qualcosa di familiare. Ed è orribile quando cerchi di scovare nelle ante della tua memoria qualche ricordo passato,che ti possa aiutare,ma non trovi nulla. Ti senti come.. impotente.
Eppure...Quel sorriso sghembo,appena accenato,quelle labbra,gli occhi neri e profondi,la forma del naso....
Ho un colpo al cuore.
Ecco chi mi ricordava!
“Zayn” sussurro, tutto d'un fiato.



Good evening, world! (ma chi mi caga?)
Bentornati all'appuntamento con i miei capitoli da malata mentale, yep. Allora, vi è piaciuto? *passano le balle di fieno*
Vabbè dai, sto parlando da sola, però a me piace parlare da sola perciò continuerò a farlo. Okay, sto male.
By the way, questo capitolo non è uscito esattamente come me lo immaginavo, perchè volevo rendere la scena della biblioteca in modo diverso...però alla fine  è uscita così...vabbè. Comunque è abbastanza lungo quindi molto probabilmente leggendo avrete saltato dei pezzi AHAHAHAH i know.
Vi avverto che nel prossimo capitolo succederà una cosa jhnogfhmronfg e che in quelli ancora dopo la storia comincerà a rivelare delle cose molto.................Okay, non dico altro ahahahaha.
Bene, vi lascio perchè sto deliraaaando.
Ah, prima di Natale penso di scrivere una one shot sul tema natalizio...Non so ancora bene come sarà, però ho questa idea che mi vortica in testa da un po'.
Okay, la smetto tanto non mi considera nessuno ahahha. #foreveralone
A presto.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Half kiss. ***


Quell'uomo dai capelli brizzolati aveva tratti del viso così simili a Zayn da fare impressione. Lo stesso sorriso appena accennato,gli occhi neri e profondi... Mi sono bastati solo trenta secondi per riconoscere le somiglianze. Oddio! Sono sconvolta.
Okay, Apple, calma i bollenti spiriti:saranno semplicemente parenti. Parenti alla lontana. O magari non sono nemmeno parenti. Magari si somigliano soltanto. Okay, cosa c'è di strano?! Mi sento una stupida a fare questi ragionamenti senza capo né coda.
Okay, ora la smetto. Stop.

Volo in bagno per sciacquarmi il viso e rinfrescarmi le idee: stai tranquilla Apple,non è niente,cerco di rassicurarmi. Eppure,anche se sembra folle, questa situazione non mi lascia in pace.
Cerco di distrarmi facendo un po' di compiti per i prossimi giorni,ma non serve a nulla. L'immagine di quell'uomo e quella di Zayn continuano a sovrapporsi vorticosamente,facendomi venire la nausea.
Ho bisogno di chiudere gli occhi e respirare profondamente. Dopo di questo mi sento un po' meglio, ma non del tutto,ancora.
BASTA!
BASTA!
Mi esplode la testa.
Okay,sto meglio.
….Scherzavo.
CAZZO, APPLE, SMETTILA. STAI DELIRANDO.

L'unica cosa da fare è cercare di dormire e visto che sono le 10.00 pm decido di provare a prendere sonno. Dopo una buona mezzora dove i miei pensieri vorticavano ancora in continuazione, alla fine il sonno ha la meglio e mi addormento.
Gli altri due giorni di festa passano in qualche maniera...Ad Halloween, anziché essere a ballare in qualche club come tutti i miei coetanei, me ne sto da sola in casa a cagarmi addosso vedendo un film horror, maledicendomi e domandandomi perchè l'abbia fatto visto che li ho sempre odiati e ne ho sempre avuto terrore.
Il giorno dopo faccio i compiti, leggo,ascolto musica e dopo mi ritrovo a scrivere un pezzo di una canzone che avevo lasciato incompleta un po' di tempo fa. Orgogliosa del risultato finale,però,mi deprimo perchè so che quella canzone non potrà mai essere completa al 100%, perchè mi mancherà sempre una base musicale, almeno che io non mi metta a studiare musica,idea da scartare.

Il ritorno a scuola è disarmante, letteralmente. E lo è ancora di più perchè oggi ho educazione fisica.
Ho sempre odiato qualsiasi tipo di ginnastica e oltretutto sono anche parecchio imbranata perciò io e lo sport non siamo mai andati d'accordo. Quindi potrete capire l'odio che provo verso l'educazione fisica a scuola. Sono una frana. E oltretutto la odio perchè sono sempre soggetto di prese in giro da parte dei miei compagni..E mi sento una merda,ogni volta.

Così ora sono negli spogliatoi della scuola già con la tuta indossata, aspettando di entrare in palestra. Le mie compagne stanno spettegolando del più e del meno e si divertono,mentre io me ne sto qui in disparte. Amanda e Stacy stanno parlando con voci eccitate di come sarà l'aspetto di Zayn in tuta e quasi mi si volta lo stomaco all'idea dei pensieri poco casti che stanno vagando nelle menti di quelle sfigate. Scuoto la testa e inspiro profondamente cercando di auto controllarmi.
Dall'altra parte, Alyssa e le sue due migliori amiche, Magghy e Hope, sculettano allegramente con i loro pantaloncini shorts che coprono a malapena il sedere. Io invece ho una tuta extra large e una maglia enorme, che mi rende ancora più brutta di quello che non sono già.
Andrà tutto bene, penso tra me e me.
La campanella suona, stordendo tutte; le mie compagne tirano un gridolino eccitato. Ci avviamo verso la palestra e io rimango infondo, in disparte, camminando con la testa bassa.
Arrivate in palestra troviamo già i ragazzi che corrono e la prof che li sprona con il fischietto. Obbliga anche noi a raggiungerli e così facciamo. Io rimango sempre infondo alla fila, correndo il più lentamente possibile. Odio la corsa e odio il modo in cui il mio corpo sballa da una parte all'altra quando corro. Zayn invece è tra i primi e corre con molta sicurezza e fierezza. Lo invidio da morire.
Finito di correre la prof ci fa prendere la palla e ci fa esercitare un po' a pallavolo contro il muro.
“Vi lascio dieci minuti da soli, ho un colloquio” c'annuncia, per poi uscire via dalla palestra.
E' il caos.
Gente che urla, che salta, che gioca a calcio, che balla, che fanno di tutto tranne che fare l'esercizio assegnato.
Io invece provo ripetutamente a palleggiare la palla contro il muro, con risultati scarsi ed imbarazzanti.
Zayn e Alyssa amoreggiano tranquillamente in un angolo.

David e Joy, quei ragazzi che mi hanno quasi molestato qualche settimana fa, stanno in disparte fissandomi. Cerco di non farci caso ma gli occhi fissi su di me di quei due mi mettono a disagio, terribilmente.
I due mi raggiungono e bloccano la palla che ho appena lanciato in aria.
“Non c'è il tuo amichetto oggi per salvarti dai cattivi, eh?” scherza Joy, con voce arrogante.
Rimango immobile, muta, tremante, come succede sempre in queste situazioni.
“Un clown è meno ridicolo di te quando gioca a palla” mi canzona David, facendo scoppiare in una fragorosa risata il suo compare, Joy.
Digrigno i denti: “L-l-lasciatemi..in pace”
Loro scoppiano a ridere e cominciano a prendermi a pallonate. Io arretro sempre di più,ritrovandomi con la schiena contro il muro.
La palla continua a colpirmi il corpo violentemente e le risate malefiche di quei due ragazzi mi offuscano il cervello e la capacità di trovare una soluzione a questa situazione. Non ci capisco più niente. Il viso e il corpo mi pulsano ovunque, mi bruciano gli occhi dalle lacrime e le gambe cedono. Aiutatemi. 
Quando non ce la faccio veramente più,quando le mie ginocchia stanno per piegarsi in due, quando sto per perdere le forze....
Il mio angelo custode sta arrivando a salvarmi.

Zayn, che era avvinghiato ad Alyssa dal lato opposto della palestra, non appena vede quello che mi stanno facendo David e Joy si divincola dalla ragazza e corre in mio aiuto. Sia ringraziato il cielo.
“Voi due, cretini!” ringhia contro David e Joy “Non ne avete avuto abbastanza?!” la voce di Zayn è spaventosa,letteralmente.
I due assalitori non appena sentono Zayn smettono di prendermi a pallonate e di ridere. Poi, dopo essersi scambiati uno sguardo disperato, corrono via, nei bagni. Che conigli.
Non appena la tensione cala, perdo le ultime forze rimaste e svengo.

Quando riapro gli occhi mi trovo in una stanza bianca dai muri azzurri.
Sbatto le palpebre più volte, chiedendomi come sono arrivata fin qui: in infermeria.

Poi capisco.
Mi metto seduta sul lettino e davanti a me,seduto su una sedia attaccata al muro, trovo Zayn che mi sorride:“Buongiorno, dormigliona”
Mi guardo attorno, confusa e ancora debole: ”Da quant'è che sono qui?” mi metto a sedere sul lettino, stirandomi.
“Due ore. La prof mi ha lasciato il permesso di controllarti mentre dormivi”
“Sei stato qui tutto il tempo?”
“Tralasciando quando sono andato in bagno alla porta accanto..si”
Sbarro gli occhi, stupita, ma allo stesso tempo grata: “Grazie per prima, Zayn. E anche per ora. Insomma...Grazie per tutto.”
Lui sorride e si alza, sedendosi sul lettino accanto a me: “Sei così piccola e indifesa...Hai bisogno di qualcuno che si prenda cura di te” e così dicendomi poggia la mano sulla mia, accarezzandomi.
Non nego che numerosi brividi mi stanno percorrendo la schiena.

Deglutisco, togliendo la mano da quella di Zayn: “Che fine hanno fatto David e Joy?”
“Li hanno portati dal preside e li hanno sospesi per una settimana” mi spiega dolcemente.
Una settimana senza quei due: è già un passo avanti. Un progresso. E tutto grazie a Zayn. Continuo ad essergli infinitamente debitrice.
Mi passo una mano sulla fronte,poi sulle braccia,sulle spalle e infine di nuovo sul viso: sono ricoperta di cerotti ovunque.
“Ti fanno tanto male?” Zayn mi accarezza delicatamente una guancia con la sua morbida mano.
Poi succede tutto troppo velocemente per poterlo realizzare.
La mano di Zayn scende fino al mio collo e il suo viso è sempre più vicino al mio,sempre più vicino,le nostre labbra quasi si sfiorano, il mio cuore perde tre battiti e poi...

Poi la grassoccia infermiera di nome Carla varca la porta dell'infermeria,ed io e Zayn ci stacchiamo velocemente, imbarazzati.
“Sei resuscitata, dolcezza?” mi domanda, con quel suo tono di voce così fastidioso e frivolo “Sembravi uno zombie, prima”
Scuoto la testa, perplessa.
“Possiamo andarcene ora?” domanda Zayn, parlando al plurale.
Carla mi s'avvicina e dopo avermi misurato la pressione risponde: “Ma certo, bel fanciullo”
Oh mio dio. Se non scoppio a ridere è perchè ho ancora troppe poche forze per farlo.
“Ehm..Okay” risponde Zayn, anche lui perplesso dall'atteggiamento impertinente di Carla. L'ho sempre detestata, quella donna.
Così, mi alzo dal lettino e dopo essermi rinfilata le scarpe, Zayn mi aiuta a indossare la giacca. Infine c'avviamo alla porta d'uscita ma Carla ci ferma. O meglio, ferma Zayn.
“Hey,principe azzurro” dice, rivolta a lui “Tratta bene la tua ragazza. Ha l'aria di un passerotto indifeso” e ammicca.
Zayn rimane per un po' senza sapere cosa dire, e così io. Ma infine risponde, educatamente: “Lo farò” e usciamo dall'infermeria.

Camminiamo per i corridoi a distanza di sicurezza, ancora imbarazzati per quello che stava per succedere in infermeria, ancora troppo scombussolati emotivamente.
Alla fine però Zayn spezza il silenzio e dice: “La prof mi ha riferito che puoi andartene tranquillamente a casa,ora” mi spiega, con tono piatto “Basta che firmi due fogli in segreteria”
Annuisco: “Okay..e..tu?”
“Io dovrò restare qua,ma ormai sono le ultime ore quindi posso resistere..”
“Okay” rispondo io.
“Okay” ribatte lui.
E' tutto così imbarazzante.
Anche solo parlare è diventato troppo imbarazzante.

Eppure non dovrebbe essere così. Insomma, non ho provato niente per quel quasi-bacio,tranne che un po' di sorpresa....o forse no? Ho provato qualcosa? E quei brividi quando Zayn mi sfiorò la mano...cosa vogliono dire?
Sono ancora troppo debole e troppo scombussolata per ragionarci, perciò cerco di non pensarci, anche se mi riesce difficile.
Camminando, arriviamo a un bivio: Zayn dovrà proseguire per tornare in classe ed io dovrò svoltare per andare in segreteria.
“Okay, allora..ci vediamo domai” dico, sorridendo forzatamente.
“Si..a domani” risponde lui, pensieroso.
Ci voltiamo, proseguendo per la nostra strada, anche se io avrei voglia di abbracciarlo e di ringraziarlo nuovamente....quando la sua voce mi fa tornare alla realtà per qualche secondo: “Apple?”mi volto. “Solo..stammi bene.”
Ed è quello che farò.
Starò bene. 
Per lui.


Hola a todos! 
Ecco il capitolo che aspettavo di postare da secoli dgjnfodigxjfm dove finalmente quei due si mezzo-baciano AHAHAHAHA.
In effetti non è così bello come lo immaginavo, però vabbè, l'importante è che piaccia a voi. 
Ma poi,mi chiedo..perchè continuo a parlare a degli ipotetichi lettori? Perchè continuo a dire 'a voi' 'vi' 'ciao a tutti' ? Qui non mi caga nessuno AHAHAHAHAH.
Anyway, non so che altro dire.
Uh, oggi è il 12-12-12. 
Okay, cazzo c'entra?
Basta, mi dileguo. Sono inutile.
Addio, mondo crudele.
*died*
okay no HAHAHAHAHAHA
Adìos!

P.S: Passate dalla mia Flash-fic Larry? Ve ne sarei grata forevah and evah: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1445965&i=1

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** He can't come here. ***


Sono sdraiata nel letto, ho addosso un pigiama caldo e ho un muffin in mano.
Sto ripensando alla giornata di oggi, a tutto ciò che mi è successo.
A David e a Joy, alle loro risate malefiche, alle mie urla, alle botte...alla palla che colpiva violentemente il mio corpo.
A Zayn che venne (di nuovo) in mio aiuto.
Sto ripensando all'infermeria...e a tutto quello che è successo lì dentro.
A Zayn che è stato due ore a guardarmi mentre dormivo, sfinita e senza forze.
Alla sua mano morbida e calda che sfiorava la mia...che riscendeva lungo il mio collo...
Al calore delle sue labbra così vicine alle mie...A quella sensazione di benessere che ho provato solo per due secondi.
Tutto questo mi fa sentire strana.
Mi sento strana perchè sto cominciando a riconoscere che forse potrei provare qualche tipo di sentimento nei confronti di quel ragazzo. Perchè Zayn fa nascere emozioni dentro di me mai provate prima. Dall'odio all'....amore? Forse? Non lo so. Non ci capisco più nulla. Il mio cervello è una tale confusione.

Improvvisamente però mi torna in mente una cosa.
Zayn sta con Alyssa. O meglio, si sbaciucchiano dalla mattina alla sera. Quindi...perchè quel quasi-bacio in infermeria con me? Perchè gli facevo pena? Perchè aveva un momento di debolezza dei suoi ormoni? Perchè gli facevo pietà? Per...commiserazione?
Un'ondata di rabbia mi pervade le viscere dello stomaco, sostituendo le farfalle.
Zayn è uno stronzo. Come ho fatto a non rendermene conto? Perchè fino a due secondi fa stavo fantasticando su quel quasi-bacio come una ragazzina di quattordici anni? Che ingenua sono stata. Che stupida. Forse le botte che ho preso oggi a scuola mi hanno tramortito.
Decido di farmi una bella dormita per schiarirmi le idee.
Peccato che, anzi che fare sogni felici, i miei sogni sono popolati dal viso di Zayn che si sovrappone al viso di quell'uomo così somigliante a lui.

I giorni seguenti a scuola Zayn è più distante del solito. Mi rivolge a malapena un saluto al mattino e alla fine delle lezioni. Poi sparisce nel nulla. E' un periodo che non sta neanche più insieme ad Alyssa, quasi non la considera. Semplicemente se ne sta in disparte e evita tutti.
David e Joy sono stati sospesi per una settimana e al loro ritorno lasciano in pace sia me che Zayn, con il timore di essere puniti nuovamente. Finalmente una cosa che è finita come si deve.
Il silenzio tra me e Zayn s'infrange quando lui mi ricorda che non ci siamo ancora visti per le ripetizioni di matematica. Ed ha pienamente ragione.
“Uhm,è vero” rispondo io, pensierosa. Lui mi guarda, aspettando una risposta perchè evidentemente non sa cosa dire “Possiamo vederci..questo giovedì?” propongo.
Lui ci pensa per un po' e poi mi risponde che va bene.
Va bene: Zayn Malik , l'unico essere sulla faccia della terra che mi fa provare dei sentimenti, sarà a casa mia tra due giorni e dovrò dargli ripetizioni di matematica. Con il cosiddetto Zayn Malik ho scambiato il mio quasi-primo bacio, anche se lui è fidanzato e mi considera come una specie di sorella minore. Mi fermo un attimo a pensare, forse stupidamente, come sarebbe essere sorella di Zayn. Un giorno mi aveva detto che ha tre sorelle...Chissà come deve essere.
Oddio. Ma che cavolo sto pensando?
Okay, Apple, va tutto bene.
Don't worry.

Il giovedì pomeriggio avverto Paul e Macy che Zayn sarebbe venuto per fare i compiti assieme. Gli racconto che è un compagno nuovo, proveniente da Bradford, che non brilla in matematica e perciò il prof mi ha assegnato il compito di aiutarlo.
Loro mi guardano pensierosi e poi Macy mi domanda: “Qual'è il suo cognome?”
Rimango perplessa. Cosa gli interessa?! “...Malik”
Macy e Paul si fissano, allarmati. Cerco di interpretare la loro espressione, ma non riesco. Intuisco però che c'è davvero qualcosa che non quadra. Mi devono dire qualcosa. Ma...riguarda in qualche modo Zayn? E perchè?
Li guardo, interrogativa, e loro scuotono la testa, sorridendo forzatamente: “No, nulla, tutto apposto”
Annuisco, non troppo convinta, e torno in camera mia.
Perchè Macy e Paul sono così...misteriosi, ultimamente? Perchè mi tengono nascosto qualcosa? E, sopratutto...perchè riguarda Zayn?! Sto andando in panico.
Okay, è tutto apposto...Mantieni la calma, Apple.
Sistemo la mia stanza da letto e sistemo il mio aspetto schifoso. Metto un filo di matita e indosso un paio di jeans con una t-shirt semplice. Infine, non so bene
perchè, mi metto un po' di lucidalabbra....E' da decenni che non lo metto. Però.... Però niente.
Aspetto ancora un po' e poi...suonano alla porta. Vado ad aprire e trovo Zayn con una sigaretta in bocca. Inspira un'ultima boccata di fumo e poi la getta a terra.
“Ciao” mi sorride appena.
“Entra pure”
Si pulisce le scarpe sullo zerbino, appende la giacca di pelle nera all'attaccapanni ed infine raggiungiamo la mia camera da letto. E' tutto ancora così..imbarazzante. E la rabbia che provo per Zayn a causa di quel bacio non dato non aiuta di certo. Cerco di auto controllarmi.
Ci sediamo alla scrivania e Zayn tira fuori i libri e i quaderni occorrenti.
Passo una mezzora a spiegargli regole su regole, a fargli fare gli esercizi di compito, a fargli ripetere ogni definizione, ottenendo pochissimi risultati.
“Sei una capra” penso ad alta voce.
Mannaggia a me. Sono un'insensibile. Che razza di stupida. Dovrei cucirmi la bocca.
Ma Zayn non si offende....Ride. “Lo so”
Lo guardo, cercando di interpretare la sua espressione divertita..e mi viene un tuffo al cuore. Oggi è più bello del solito o cosa? La barba incolta che gli copre le guance, i capelli arruffati, gli occhi profondi come l'oceano....Non li avevo mai notati prima come li ho notati oggi....E tutto ciò mi riporta al ricordo di quell'uomo così simile a Zayn. Sono quasi spinta per chiedergli se lo conoscesse, ma alla fine ci rinuncio.
Ci perdiamo uno negli occhi dell'altro per un nanosecondo e poi distogliamo lo sguardo.

La lezione prosegue e Zayn fa qualche miglioramento, o perlomeno riesce a ripetere le definizioni che sto cercando di inculcargli in quella testa bacata.
“Facciamo una pausa?”
Guardo l'orologio e con uno sguardo severo gli rispondo che va bene, ma non di molto. Lui tira un sospiro di sollievo.
Ci andiamo a sedere entrambi nel mio letto, visto che è molto più comodo delle sedie girevoli della scrivania. Rimaniamo in silenzio per un po', imbarazzati. Inutile negarlo:quello che è successo in infermeria ha radicalmente cambiato il nostro (già instabile) rapporto.
“Ti fanno ancora male?” mi domanda Zayn, indicando i tagli e i lividi sul mio viso e sulle braccia.
Mento “No...”
“Okay...”
“Okay...”
Silenzio.
Di nuovo.

Tamburello le dita, nervosa, sulla spalliera del letto.
“Io e Alyssa non stiamo più insieme” esordisce Zayn, di punto in bianco.
Non capisco il motivo di questa sua affermazione così improvvisa e strana, ma dentro di me faccio i salti di gioia. Non perchè sono felice, sia chiaro. Solo perchè..non lo so. Solo perchè finalmente Zayn ha capito che Alyssa non era quella che faceva per lui.: “Okay...”

“Riprendiamo i compiti?”
“D'accordo”
E così riprendiamo a studiare definizioni e a fare espressioni e problemi.
Dopo un'altra ora di studio, Zayn guarda l'ora e dice di dover scappare.
“Pensavo ti venisse a prendere tuo padre o tua madre per una certa ora” gli dico.
Lui mi guarda stranito e poi risponde: “Mio padre non può venire qui”
Perchè ha usato quella tonalità di voce? Perchè l'ha detto come se casa mia fosse un campo minato a cui suo padre non può avvicinarsi? Non poteva semplicemente dire: 'no, vado da solo' ?
Cerco di convincermi che non è niente, che Zayn è semplicemente stanco e non ha voglia di stare a spiegare, così mi calmo un po'.
Scendiamo al piano di sotto dove troviamo Macy e Paul seduti in cucina. Non appena vedono Zayn, i loro occhi si spalancano in maniera impressionante.
“Quindi tu sei Zayn” esordisce Macy, andando a stringergli la mano.
Zayn, titubante, non stacca gli occhi dalla mia tutrice: “Si, e lei deve essere Macy” risponde con freddezza.
Che cazzo sta succedendo?
Paul rimane silenzioso infondo alla cucina, osservando la scena.
“E' stato un piacere, ma ora devo andare” Zayn toglie la stretta di mano con Macy e le fa un sorrisetto tirato.
“Certo” risponde lei, con freddezza.
Zayn mi saluta distrattamente ed esce di casa.
Volgo uno sguardo investigatore nei confronti di Macy: “C'è qualcosa che non va?” sbotto.
“No. Semplicemente a me e Paul non piace che tu frequenti quel tipo di...gente” risponde con disprezzo; poi dice, rivolgendosi al povero Paul: “Vero, Paul?”
Lui mi guarda con un'aria di scuse e poi risponde senza convinzione con un flebile si.
Non capisco il motivo del perchè Macy non voglia che io frequenti Zayn. Non capisco perchè lo guardava con tanta ostilità negli occhi. Non l'aveva mai visto in vita sua, prima d'oggi.
“Non ti è mai interessato della gente che frequento” le dico con durezza.
Lei sorride: “Allora è arrivato il momento”
“Beh, io e Zayn dobbiamo vederci perchè devo dargli ripetizioni e non è stata una mia scelta.”
“Allora andrete a fare i compiti da un'altra parte. Non voglio più quel ragazzo in casa mia.”
Inizio ad innervosirmi, e anche molto.
Come si permette questa vecchia a darmi ordini? Sono maggiorenne e indipendente, faccio quello che voglio!
Salgo le scale infuriata, rifugiandomi in camera mia.



SAAAAAAAALVE.
Okay, questo capitolo è una schifezza. Non mi aspetto che lo caghiate(?) AHAHAHAHAH. Il congiuntivo usato con il verbo 'cagare' è fantastico.
Anyway, niente. Questo è un capitolo di passaggio dove si iniziano a capire un po' di cose...forse. O forse è solo un capitolo che mi è uscito male e sto cercando di giustificarmi AHAHAHA.
Vabbè, la finisco qui.
A presto.

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** I won't get on the car with him again. ***


Ho troppi pensieri per la testa e non riesco assolutamente a rilassarmi...
....Zayn-beh,lui c'è da un bel po'.
Quell'uomo...
Macy e il suo odio per Zayn...Perchè? Perchè Macy odia Zayn? Non l'aveva mai incontrato prima d'oggi....Non lo conosceva. Okay, magari non ha la faccia da 'bravo ragazzo' , ma non penso sia quello il motivo per cui non lo voglia in casa.
Zayn che dice: “Mio padre non può venire qui” , come se volesse dirmi...qualcosa. Come se suo padre non potesse avvicinarsi a casa mia.
Quell'uomo, così somigliante a Zayn.
Macy che mi chiede il cognome di Zayn.
“Mio padre non può venire qui”
“Non voglio che quel ragazzo si avvicini a casa nostra”
“Ti ho scambiato per un'altra persona”
Quegli occhi così simili....quel viso....
Poi realizzo: possibile che ci sia qualcosa di collegato tra quell'uomo,Zayn e Macy? Oddio, è una cosa veramente assurda. Una tipica situazione da film americano. Però...Però...
La testa mi scoppia. Mi metto le mani nei capelli, disperata. Non ci capisco più nulla.
Da quando Zayn è 'entrato' nella mia vita, ha incasinato tutto. E non è una bella cosa. Amavo la mia vita piatta e insignificante che avevo prima di conoscerlo. Mentre ora...Ora succedono delle cose che scombussolano la mia ordinata e tranquilla quotidianità.
Mi alzo dal letto e vado in bagno. Mi lavo il viso e faccio scivolare assieme all'acqua tutti i miei pensieri, anche se è difficile. Quelle cose popolano la mia mente in continuazione e non mi lasciano.
Ora come farò per le ripetizioni di Zayn? Cosa gli dirò?

Non appena arrivo a scuola,il giorno seguente, Zayn è già seduto al nostro banco come prima che conoscesse Alyssa. Sorrido istintivamente. Forse è tutto tornato come prima?
Mi siedo anche io e lo saluto. Lui mi saluta e mi sorride.
Ho troppa voglia di chiedergli perchè guardava così male Macy e perchè lei guardava così male lui. Così glielo chiedo, senza starci troppo a pensare su.
Lui ride, nervoso. Sta un po' in silenzio e poi dice: “Semplicemente quando una persona mi guarda male anche io faccio lo stesso con lei”
Mi bevo la scusa, non credendoci, e lo sfido dicendogli: ”Io ti guardavo-e ti continuo a guardare male..Ma tu non l'hai mai fatto con me”
Il suono della campanella ci rimbambisce e spezza quella poca intimità che si era creata tra noi.
“Tu sei diversa” risponde alla fine lui.
“Diversa?”
“In senso buono.” replica. Poi corruga la fronte “..Forse”
Scoppio a ridere: “Vaffanculo Malik!”
“Mi mancava il tuo insulto quotidiano” sorride.
E sorrido anch'io.
Poi cambio completamente discorso, ricordandomi quello che gli dovevo dire:“Dobbiamo vederci in un altro posto per i compiti. Macy, ecco..non ti vuole più..”
“Capisco.” mi blocca lui, come se sapesse già il seguito “Perchè non ci vediamo in biblioteca?”
Rimango perplessa: “Quella in Queens Road?”
Zayn annuisce: “Quella dove ci siamo incontrati l'altra volta”
Al ricordo di quel pomeriggio, dei brividi mi percorrono la schiena e uno stupido sorriso compare sul mio viso.
“Perchè sorridi?” mi domanda.
Merda.
“La biblioteca va...bene” esito “Mi piace la biblioteca”
“Questo lo sapevo” mi sussurra all'orecchio,sfiorandomi con le labbra il lobo.
Deglutisco a fatica: “Già....”
“Già..”
Odio quando si creano questi momenti imbarazzanti tra di noi. Lo odio. E odio ancora di più me stessa che lascia che succedano. Non devo scompormi. 

E così, il giovedì seguente, io e Zayn ci ritroviamo alle quattro in biblioteca-la nostra biblioteca. E' buffo come suona la 'nostra'-anche perchè non lo è; solo che,dopo quel pomeriggio, mi sento legata a questa biblioteca e...a Zayn.
Lo so, non ci posso credere neppure io. Non posso credere di essere riuscita ad ammettere che provo qualcosa per Zayn. Ma sono cauta. Non lo considero ancora amore, perchè non lo è. Ma una strana attrazione mi lega a quel ragazzo, e non posso continuarlo a negare a me stessa.

Arrivo davanti all'entrata della biblioteca in Queens Road e dopo aver aspettato qualche minuto, Zayn mi raggiunge. Indossa una giacca di pelle nera con le borchie,jeans neri e dr. Martens ai piedi.
Oggi fa molto freddo:siamo alla fine di novembre ma il cielo promette neve...Speriamo bene.
“Ciao” mi saluta Zayn, con un bacio sulla guancia.
Penso di stare per svenire, a causa di questo improvviso contatto fisico con lui, però reggo.
“Ciao..” rispondo.
Lui si stringe nella giacca: “Entriamo? Sto congelando”
Annuisco e insieme varchiamo la soglia della biblioteca.
Catlin, la bibliotecaria, ci accoglie sorridendo: “Chi si rivede!” dice, rivolta a me.
“Salve, è un piacere rivederla” la saluto educatamente.
Lei mi sorride dolcemente e poi dà un'occhiata a Zayn, per poi darne un'altra a me.
“E così..Lui è il fidanzatino?” mi domanda con gli occhi che brillano.
Oh cacchio, questo non era previsto. Che dico?!
“Ehm..No..” rispondo infine,imbarazzata al massimo.
Lei annuisce comprensiva e non dice altro, grazie al cielo. Vorrei tanto girarmi verso Zayn per osservare la sua reazione, ma qualcosa mi dice di non farlo.
Catlin ci congeda educatamente e ci dirigiamo verso la stessa scrivania dell'altra volta.Tiriamo fuori i libri di matematica e i diari.
“Non ci sono molti compiti per domani” osserva,sfogliando le pagine del suo diario.
Io annuisco: “Meglio così, abbiamo più tempo per ripassare”
“Agli ordini Mrs Mayori” risponde lui,scherzoso.
“Bene, alunno Malik, oggi inizieremo la lezione con...”

E così un'ora passa, tra un'espressione e l'altra, tra una definizione e una regola ne passano anche due e poi tre.
Guardo allarmata l'orologio sul cellulare: “Ops, è tardi. Sono le sette!”
Lui sgrana gli occhi, incredulo. In effetti sono passate molto velocemente queste tre ore. E Zayn è anche riuscito a memorizzare un bel po' di definizioni! E' un miracolo.
“Andiamo, allora”
Dopo aver messo dentro lo zaino tutti i nostri libri e aver raggiunto la porta,usciamo.
Quando,come per magia, sui miei capelli si adagia un soffice fiocco di neve.
Poi due.
Poi tre.

E' una situazione così improbabile, così buffa, così assurda, che non posso fare altro che ridere: la neve a novembre? Ma quando si è mai visto?
Sorrido istintivamente a Zayn,e lui ricambia:”Nevica!”
Io sorrido ancora, non riesco proprio a smettere.
La neve, così come la pioggia, mi ha sempre messo una certa allegria, un'insana felicità.

“Hai visto,Zayn?” mi rivolgo a lui, sorridendogli “E' solo colpa tua se è venuto a nevicare a novembre:hai capito la matematica!”
Zayn fa il broncio: “Dovrei ridere?” ma non riesce a trattenersi e scoppia in una risata fragorosa.
Annuso l'aria che sa di neve fresca e continuo a sorridere.
Zayn è lì fermo, con il viso alzato e l'espressione pensierosa:“Apple io..” esita.
Mi volto verso di lui:”Che c'è?”
Scuote la testa come per rassegnazione:”Niente. Devo andare”
Annuisco, confusa. “Okay...”
“A domani” e si allontana.
“Si,a domani..” rispondo , anche se lui non può più sentirmi perchè è già lontano.
Cosa mi voleva dire?!

Il giorno dopo al mio risveglio, dopo essermi affacciata dalla finestra, noto con piacere che è tutto innevato: case,strada,alberi,macchine. Che cosa buffa, la neve a novembre. Eppure è bella lo stesso.
Mi vesto velocemente-come al solito-perchè sono in ritardo; non mi fermo nemmeno a fare colazione. Quando esco dalla porta vedo l'autobus partire dalla fermata. Merda.
Dovrò andare a piedi. Sono in ritardo e c'è anche il ghiaccio, che per gli scoordinati come me peggiora solo la mia già precaria stabilità.
Così, incavolata con il mondo, prendo coraggio e comincio a scarpinare per la strada principale che mi porterà a scuola.

Fa freddo e sono già scivolata parecchie volte quando un fuoristrada Range Rover accosta al marciapiede dove mi trovo. Ha i vetri oscurati, così non posso vedere chi sta dentro. Solo quando il finestrino scende giù posso capire chi si trova all'interno. Non sapevo che avesse una macchina.
“Vuoi un passaggio?” mi urla.
“Non salgo in macchina con gli sconosciuti” ribatto io con una smorfia.
Lui sbuffa e poi scuote la testa:”Andiamo!”
Sbuffo anch'io:”Okaay, solo per questa volta..” e mi rifugio dentro la macchina di Zayn, al caldo. Un'ondata di calore proveniente dal riscaldamento mi invade le guance, facendomi diventare rossa come un pomodoro.
“Niente autobous stamattina?”
Mi mordo un labbro: “L'ho perso”
Lui fa un sorriso sghembo e mette in moto la macchina. Poi parte e in un attimo stiamo già sfrecciando per le strade innevate..e ghiacciate. Immediatamente metto la cintura di sicurezza e mi tengo per la maniglia della porta.
Zayn guida alla velocità della luce. Ma è pazzo?!

“Zayn, rallenta, così perderai il controllo!” urlo, quasi.
Sono terrorizzata: non la prendo quasi mai la macchina, e se la prendo c'è Paul al volante che guida più lento di un triciclo.

Lui ride e accelera ancora di più: “Sta' tranquilla” e mentre lo dice prende una buca in velocità, facendomi schizzare sul sedile. Mi ribolle il sangue nell cervello. “Tranquilla un cazzo! Ferma questa macchina” sbraito.
Lui sghignazza e non mi dà ascolto. Non lo sopporto. Lo odio. Lo odio!
Decido di non parlargli più,perchè tanto è inutile,e cerco di tenere dentro di me tutti quegli urli che vorrei lanciare. Guida come un pazzo! Ma quando l'ha presa la patente, domani?! E sopratutto, chi è quell'incosciente che gliel'ha fatta prendere?!
Dopo ancora dieci minuti di montagne russe, finalmente arriviamo a scuola e Zayn rallenta per poi parcheggiare.
Non salirò mai più in macchina con lui.


Ciao a tutte, dolcezze, e Buon Natale
Oggi sono felice (stranamente) perchè finalmente sono in vacanza e perchè nel mio liceo c'è stata una festa splendida, simile a quella dei college americani..Così sono esaltata AHAHAHA.
Anyway, parlando del capitolo: fa schifo, I know. Ed è anche cortissimo....E scusate se ho aggiornato in ritardo ma quest'ultima settimana di scuola è stata veramente incasinatissima(?) e piena di compiti,interrogazioni e verifiche varie perciò non avevo molto tempo (e voglia) di mettermi a scrivere.
Vi annuncio che presto la storia prendeà una piega drastica poichè ad Apple sarà fatta una rivelazione che le sconvolgerà l'esistenza. TA-DA-TA-DAAAAAA. 
Okay, la smetto.
A presto.

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** First kiss. ***


“Che faccia!” esclama Zayn, notando il colorito giallognolo del mio viso. “Che fai ora, vomiti?” e ride.
Io però non ricambio la risata perchè sono realmente incavolata con lui, e perchè mi ha fatto prendere diec'anni di vita guidando in quel modo. Non gliela perdonerò tanto facilmente.
“Vaffanculo” gli rispondo, sbattendo furiosamente la porta della macchina e andandomene via.
Lui mi raggiunge e mette una mano sulla mia spalla,fermandomi:”Dai,stavo scherzando”
“Eh io no però!” ribatto, scocciata.
Mi fa voltare verso di lui: ”Hey, guardami” mi dice.
Io abbasso lo sguardo, ma lui me lo rialza con il pollice: ”Scusami. Mi dispiace, davvero.”
Lo guardo, corrugando la fronte. Non rispondo-cosa dovrei dire?
E così, visto che in situazioni come questa le parole sono inutili, Zayn lentamente avvicina il viso al mio. Avviene tutto a rallentatore ed ho il cuore in gola. Le sue labbra sfiorano le mie esitando...Esitano anche le mie e tremano. Così come stanno tremando le mie gambe.
Finalmente Zayn si decide a far aderire le nostre labbra. E' tutto così confuso, il cuore sta cercando di uscirmi dal petto e il profumo inebriante del viso di Zayn mi trascina con sé. Le sue labbra screpolate aderiscono perfettamente alle mie,come due pezzi di puzzle, e non vogliono più lasciarmi andare. E nemmeno io voglio farlo. Zayn posa una mano dietro alla mia nuca ed io faccio lo stesso,aggrappandomi ai suoi capelli.
Possiamo fermare il tempo e restare così per sempre?
Purtroppo no.
E infatti, io e Zayn ci stacchiamo per riprendere fiato.
Inizialmente ci guardiamo intorno, imbarazzati...Però poi,quando i nostri sguardi s'incontrano,ci sorridiamo e lui mi abbraccia. Non ricevevo un abbraccio così da tipo...mai? Non ho mai ricevuto così tante attenzioni da nessuno, non mi sono mai sentita importante per qualcuno come (forse) lo sono per Zayn.
E' vero, questo ragazzo mi ha scombussolato la vita...Ma me l'ha anche migliorata, per certi versi.

E con lui ho scambiato il primo bacio..Ancora non ci credo. E' stato così....bello. Così naturale e...inebriante.
Sono innamorata di Zayn? Non lo so. Voglio solo godermi il momento, adesso.
“Andiamo?” mi dice, svegliandomi dai miei pensieri.
Annuisco e gli do la mano; lui l'afferra e ci rechiamo per i corridoi affollati della scuola, verso la nostra classe.

Entrando in aula, mano nella mano, tutta la classe si gira verso di noi. C'è chi sussurra 'Guarda!Stanno insieme!' oppure 'Lo sgorbio-riferendosi a me- ha trovato un amichetto!' oppure sento anche i commenti scandalizzati delle mie compagne, le quali non si sarebbero mai aspettate che una come me potesse andare in giro mano nella mano con uno come Zayn.
Le gambe mi iniziano a tremare ascoltando quegli insulti e quelle provocazioni.
Zayn mi cinge la spalla e si mette davanti a me, facendomi strada:”Non dargli retta” mi sussurra.
Cerco di ingoiare quel boccone amaro, anche se ricevere insulti gratuitamente fa sempre male.
Dopo esserci accomodati al nostro posto, la Winglix entra in aula e ci saluta con quella sua vocetta odiosa: “Bene, ragazzi, prima di iniziare la lezione,questa mattina cambieremo le postazioni dei banchi” annuncia con tono solenne.
Mi viene un colpo al cuore. Spero che non sposti me e Zayn...Proprio ora che andiamo finalmente d'accordo sarebbe ingiusto...E poi..Mi dispiacerebbe.. Sto così bene vicino a lui..E ora che l'ho capito, che sono riuscita ad ammetterlo a me stessa, questo drastico cambiamento non mi aiuterebbe certamente.
La Winglix comincia a girare per la classe, studiando i nostri volti e le nostre postazioni, cercando di trovare gli spostamenti più bastardi che si possano fare-come al solito. Corruga la fronte e si toglie gli occhiali dal naso, poi li rimette,poi li ritoglie,poi li rimette e poi..Insomma, così all'infinito; il mio autocontrollo sta per esaurirsi quando,finalmente,la grassoccia insegnate annuncia il verdetto finale.
Comincia a spostare con un sorrisetto contento i miei compagni e loro, con volti afflitti, raggiungono le nuove postazioni. Quando arriva il turno di me e Zayn si ferma a pensare un po': “Allora,voi due...Vediamo come posso sistemarvi” e con fare pensoso continua quell'irritante gioco con le stanghette degli occhiali.
“Può smetterla?” mi scappa dalla bocca prima di riuscire a fermarmi. “ Può smetterla per favore di fare quel...giochetto con gli occhiali?” ripeto con voce più calma ed educata.
Lei mi guarda con espressione interdetta e sbuffa. Poi, dopo aver esitato ancora per un po', annuncia lo spostamento mio e di Zayn: lui andrà vicino ad Amanda, la sfigatella, e io vicino a...
“E lei, signorina Mayori, andrà vicino al signorino David Osbourne” annuncia entusiasta.
La prima cosa che riesco a realizzare prima che la rabbia mi invada il corpo è: me l'ha fatto apposta. Me l'ha fatto apposta.
Sapeva benissimo che tra me e David non scorre buon sangue e ed era a conoscenza di quello che è successo in palestra. Eppure, quella stronza, mi ha messo vicino a lui in banco.
Zayn mi manda uno sguardo di sostegno, che però non serve a nulla. Ho il destino segnato. O forse no?
“Ma veramente io...” cerco di protestare.
“Niente 'ma'! L'insegnate sono io e le regole le faccio io. Ci siamo intese?!” ribatte lei con fare minaccioso.
Brutta stronza. Sapevo che mi odiava, in tutti questi anni ha sempre cercato di mettermi i bastoni fra le ruote in mille modi,eppure non credevo che potesse arrivare a questi punti. Sono infuriata nera.
In silenzio e digrignando i denti prendo la mia roba e mi trasferisco al terzo banco, vicino a quell'essere chiamato David.
“Chi si rivede” dice lui, con un ghigno.
Mi si gela già il sangue nelle vene. Come farò a conviverci? Come farò a convivere con una persona che mi ha molestato più volte?
Zayn, ti prego, vienimi ad aiutare. Vienimi a salvare, principe azzurro dai capelli neri.
Ma purtroppo lui questa volta non può farci nulla. Non può nulla contro il volere di quella stronza d'insegnante.

Passo tutta l'ora successiva a rimuginare sul come sbarazzarmi del mio compagno di banco. Potrei ucciderlo facendolo passare per un errore senza che nessuno se ne accorgi, se volessi. Ne sarei capace, non scherzo:anni passati a leggere Gialli mi hanno istruito molto in materia.
Oppure potrei semplicemente andare dal Preside e rendergli nota questa cosa. Magari espellerebbe anche la Winglix, il che mi farebbe prendere due piccioni con una fava. Un maligno sorriso mi spunta sul viso, ma lo trattengo. Devo calmarmi. Non è facile. Magari il preside sarà d'accordo...Magari non pensa che la cosa possa danneggiarmi...Però tentar non nuoce,e così decido che,sì,andrò a parlargli in questa ricreazione.
E' buffo, tutti questi piani maligni nei confronti di David mi hanno distratto da quello che è successo stamattina....tra me e Zayn. Un altro sorriso compare sul mio volto, ma questa volta non è maligno.
Mi tocco la bocca con le dita e posso sentire ancora adesso le sue calda labbra premere sulle mie. Posso ancora sentire il suo respiro,il suo profumo inebriante riempirmi i polmoni. Comincio a vagare con i pensieri, sorridendo da sola come una scema-mai capitato in tutta la mia vita-,immaginando altre scene romantiche con Zayn.
Però mi blocco.
Mi fermo perchè so che devo essere cauta. So che quel ragazzo non è del tutto affidabile. E so anche che mi nasconde un segreto. E presto dovrò saperlo.
L'assordante suono della campanella mi risveglia dai miei pensieri e realizzo che è adesso il momento di andare a parlare con il preside. Mi alzo e vado in corridoio, dirigendomi verso l'ufficio.
Quando...

Mi sento afferrare per un braccio. Mi volto e chi vedo? Zayn. Il volto di Zayn che mi sorride.
“Devo andare a parlare con il preside per la questione di David..” gli spiego e sottintendo che lo voglio al mio fianco facendogli un musetto.
Lui scuote la testa:”Okay, lo faremo dopo” e si sistema il ciuffo scompigliato dei capelli “Ora ti porto in un posto”
Non mi lascia neanche il tempo di chiedere spiegazioni che mi trascina per il polso correndo su per le scale antincendio.
“Ma dove andiamo?!” gli domando, allarmata ed eccitata allo stesso tempo.
Lui mi strattona ancora più forte:”Presto lo saprai” si blocca improvvisamente, arrivati a un bivio; si guarda attorno e poi riparte a correre:”Sbrigati!”
Ma dove mi vuole portare? Sicuro che è nelle regole? Io non ho mai violato nessun tipo di regola. Questo ragazzo mi sta rovinando la reputazione.

Alla fine delle scale antincendio, ci troviamo in un luogo ventoso dal pavimento di cemento a perdita d'occhio.
Siamo sul tetto della scuola.
“Sei pazzo”
“Avanti, in cinque anni che ti trovi in questa scuola non sei mai venuta qui sopra?” mi domanda accigliato.
Io scuoto la testa.
Io invece è da soli due mesi che sto qui e ho passato più tempo sul tetto che in aula” sfila un accendino dalla tasca e si accende una sigaretta, per poi sorridere compiaciuto.
“ Oh, che bullo”
Ride e comincia a creare nuvolette di fumo davanti a sé.
Camminiamo per un po' mano nella mano in silenzio, finchè arriviamo alla fine del tetto. Solo un muretto di un metro e mezzo ci separa dal vuoto. Giù di sotto le persone sembrano formiche e le macchine dei piccoli puntini neri e grigi. Non ho mai sofferto di vertigini ma devo dire che la vista da quassù è da brividi.
Zayn caccia a terra la sigaretta esaurita e la spegne con la suola delle scarpe: “Bello eh?”
Annuisco,con il cuore in gola.
Il vento batte furiosamente e i capelli mi svolazzano da tutte le parti.
“Soffri di vertigini?” mi domanda, cingendomi i fianchi.
Faccio appena in tempo a rispondere di no che mi ritrovo seduta su quel muretto di mezzo metro a trenta metri d'altezza.
Mi manca il fiato.
“Hai paura?” mi chiede Zayn, con le labbra a pochi centimetri dalle mie.
No, ma con le tue labbra a questa distanza dalle mie sto seriamente rischiando di perdere l'equilibrio.
Zayn continua a tenermi saldamente per i fianchi. Sento le sue mani premere con forza ma non mi lamento: mi sento al sicuro.
E' strano. Sono seduta su un muretto a trenta metri d'altezza ma non ho paura. Mi sento al sicuro con Zayn. Mi fido di lui. E so che non è razionale avere questa malsana fiducia nei suoi confronti. Ma se dovessi morire spiaccicandomi sull'asfalto, so che gli ultimi attimi della mia vita li ho passati tra le braccia della persona che (forse) amo. E perciò va bene così.
“No, non ho paura” sussurro con il cuore che mi batte forte in gola.
Lui sorride con quel sorriso sghembo che mi fa morire ogni volta e poi cautamente posa le sue labbra sulle mie.
I muscoli del mio corpo cedono e ho la sensazione di stare precipitando nel vuoto.
Eppure non sto precipitando nel vuoto, perchè le mie labbra stanno facendo una strana danza con quelle di Zayn e le sue mani continuano a cingermi saldamente i fianchi. Penso che non ne avrò mai abbastanza. Dei baci di Zayn, intendo.
Questo bacio è così diverso dal primo. E' meno impacciato, certo, è più passionale...ma sopratutto ha il retrogusto di...fumo. So che dovrebbe fare schifo, eppure il gusto buono delle labbra di Zayn mischiato a quello del fumo rendono questo bacio ancora più inebriante.
Il vento scompiglia fastidiosamente i capelli di entrambi e siamo costretti a staccarci.
Poi, succede tutto troppo velocemente per poterlo realizzare: Zayn,prendendomi di sprovvista, lascia la stretta dai miei fianchi per passarsi le mani nei capelli.
Un'attimo di distrazione e la mia schiena cede
 all'indietro. 
Sento un vuoto d'aria.


TA-DA-DA-DAAA.
Precipiterà o non precipiterà dal muretto?! Mhuahahaha amo tenervi sulle spine *me malefica*
Anyway, tralasciando il finale a suspence, spero vi sia piaciuto questo capitolo. Io c'ho messo tutta me stessa per scriverlo e per descrivere il primo bacio tra Apple e Zayn, anche se non volevo renderlo troppo mieloso. E, in tutti casi, questo capitolo l'ho scritto in un pomeriggio nel quale ero particolarmente innamorata...Quindi perdonatemi se è pieno di fluff e di dolcezza inutile. Insomma, nel giro di poco tempo ho fatto diventare la nostra "Apple-Odio-Zayn-E-Il-Mondo" in "Apple-Amo-Zayn-Forevah-And-Evah" solamente perchè mentre scrivevo vedevo tutto a cuoricini a causa di...una persona.
Vabbè, non sono qui per parlarvi della mia stralunata vita sentimentale e mi scuso immensamente per lo schifo che deve essere venuto il capitolo!
Vi ribadisco che tra poco tra poco tra poco ci sarà La Rivelazione (scritto con le maiuscole rende di più il concetto,ah!) di cui vi parlavo e sulla quale si basa tutta la storia. Scusate se la mando alle lunghe, ma altrimenti poi non capireste...molte cose mhuaha. La smetto di fare la misteriosa,okay.
Comunque oggi sono particolarmente depressa a causa della marea di compiti delle vacanze che,da qui a una settimana,dovrò affrontare. Vi do un consiglio con tutto il mio cuore: se siete ancora in tempo, non scegliete lo Scientifico. #muchlove
Chiudo qua il mio delirio.

See ya!

 

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** He saved my life. ***


Ho la sensazione di precipitare nel vuoto e realizzo in un nano secondo che la mia vita sta per finire.
Quando,invece,le braccia forti di Zayn mi afferrano prontamente la schiena, salvandomi dal salto nel vuoto.
Il cuore mi batte fortissimo, la gola mi brucia e faccio fatica a respirare. Vedo tutto a macchie.
Sono stata a faccia a faccia con la morte per due secondi. Ho rischiato di cadere nel vuoto.
Ma Zayn mi ha salvato. Di nuovo.
Il suo viso è allarmato e sinceramente dispiaciuto:”Hey, tutto bene?!” mi carezza furiosamente le guance, come per realizzare effettivamente che sono ancora viva “Scusami, io..non volevo lasciare la presa è che...oddio che coglione sono stato. Perdonami, io...” e continua a scusarsi, continua a dirmi di quanto è dispiaciuto e di quanto si sentirà in colpa per tutta la vita ma io non lo ascolto. O meglio, non riesco ad ascoltarlo.
Ho una patina davanti agli occhi e sopra alle orecchie. Non vedo e non sento nulla...Sono come in una bolla.
Non riesco ancora a realizzare ciò che stava per succedere. Stavo per morire.
Prendo un respiro profondo e realizzo di essere ancora seduta su quel muretto maledetto. Perciò, con le poche forze che ho, mi alzo e mi allontano il più possibile da esso. Poi cado a terra,sfinita.
Zayn mi raggiunge di corsa:”Apple,scusami” mi sussurra dolcemente, lasciandomi leggeri baci sul viso “Scusami”
Questa mattina ho rischiato due volte la morte a causa di Zayn: in macchina con la sua guida spericolata e qua sul tetto. Quella sensazione di sicurezza che provavo nei confronti del ragazzo era sbagliata in entrambe le situazioni, ed io lo sapevo benissimo, eppure continuavo a fidarmi ciecamente di lui, continuando a sbagliare. E solo ora ho realizzato tutto.
Eppure c'è una parte di me che ha già perdonato Zayn. Anzi, che non l'ha mai odiato-o incolpato.Perchè infondo quella che ha sbagliato sono io-come al solito. E infondo lui mi ha salvato la vita.
“Fa niente” sussurro con un fil di voce “Sono qui ora” e lo abbraccio, tirandomi su da terra
Sentiamo suonare la campanella da dentro la scuola,che segna la fine della ricreazione.
“Vuoi che ti porto in infermeria?”
Scuoto la testa furiosamente:”No.” corrugo la fronte “Sto bene, davvero. Non è stato nulla di che, infondo” minimizzo.
Lui mi afferra la mano e la porta vicino alla sua guancia:”Hai rischiato di cadere da un palazzo di trenta metri. A causa mia. “ specifica lui “Non è proprio 'nulla di che'”
Non rispondo, perchè non voglio dare ragione a Zayn.
Ci dirigiamo verso le scale antincendio e le percorriamo per raggiungere l'aula di informatica.
“Uh, non sono andata a parlare con il preside...” penso ad alta voce. Porca miseria! 
Zayn mi guarda e alza un sopracciglio:”Andremo domani. Tanto oggi siamo in un'altra aula e non starai vicino a David” dice “E ricorda che solo durante le ore della Winglix dovrai stare in banco con lui” 
E' vero, non ci avevo pensato. Zayn ha nuovamente ragione ma io non voglio nuovamente dargliela, perciò mi limito ad annuire.
“Quindi...informatica?” mi domanda.
Annuisco e ci dirigiamo all'aula d'informatica. La porta è chiusa e così siamo costretti a bussare. All'interno troviamo già tutti i nostri compagni appostati e il professore intento a spiegare. Ops.
“Su, su sbrigatevi!” ci sprona il professore.
Imbarazzati da morire ci avviamo verso la fine dell'aula con gli occhi di tutti i nostri compagni addosso.
La lezione passa molto, molto, molto lentamente. Per di più io odio informatica perchè ci insegnano principalmente le nozioni basi del computer -da cosa è composto ecc- e sinceramente non me ne può fregar di meno. Io so usare benissimo il computer anche senza sapere da cosa è formato!

All'uscita della scuola vado alla fermata del bus ma Zayn mi ferma: “Ehi, vuoi un passaggio in macchina?”
Improvvisamente mi ricordo ciò che avevo pensato solo quella mattina -ovvero che non sarei mai più salita in macchina con Zayn- eppure, dopo tutto quello che è successo tra di noi in queste ore non posso non accettare l'invito. Sorrido :”Va bene”
La macchina è estremamente accogliente e comoda. Deve avere soldi, il ragazzo, per permettersene una di questo lusso.
Così, stupidamente, comincio un discorso domandandogli della sua famiglia: “Allora, che lavoro fa tuo padre?”
Lui mette in moto e corruga la fronte : “Ehm...General Menager di un'azienda”
Non ho la più pallida idea di cosa sia un General Menager ma annuisco facendo finta di saperlo benissimo: “E..tua madre?”
“Casalinga”
Annuisco: “Hai detto di avere tre sorelle, giusto..?”
Zayn sbuffa:”Dobbiamo proprio parlare della mia famiglia?!” esclama, con tono scocciato, cambiando la marcia dell'auto.
La macchina sfreccia più veloce che mai ma cerco di non farci caso.

Arrossisco violentemente: “Ehm, no, certo,se non vuoi...” mi scuso balbettando.
Lui inspira profondamente e distende le rughe della fronte: “Scusami,Apple. E' che non mi piace parlare....della mia famiglia...Tutto...qui...” risponde lasciando la frase a metà. Il tono con cui mi ha parlato era così strano e così forzato che mi sorge il dubbio che ci sia qualcosa che debba dirmi....
“Scusami tu...” rispondo, deglutendo a fatica.
Zayn resta per un po' in silenzio e poi mi domanda con tono neutro: “Piuttosto, parlami della tua di....famiglia. Se ti va”
Annuisco e senza esitare inizio il racconto, felice finalmente di potermi sfogare con qualcuno: “Ho vissuto in una casa-famiglia fino all'età di otto anni. Ho pochi ricordi dell'epoca, ma ciò che ricordo è veramente orribile. Le insegnanti erano crudeli e il mangiare schifoso....Mi ricordo anche che una volta presi una fetta in più della mia porzione di torta e... mi rinchiusero in uno sgabuzzino per un'ora. E' un incubo che mi perseguita spesso, quello..già” mi viene il magone in gola e ho la voce stridula. Mi fermo un attimo per riprendere fiato: “Da lì a poco questi due signori sconosciuti di nome Macy e Paul cominciarono a farmi visita spesso; mi mandavano vestiti nuovi e qualche caramella, ogni tanto. Dopo qualche mese mi adottarono. Ricordo che ero entusiasta all'idea: finalmente avevo una famiglia. Agli occhi di bambina quale ero quei due signori mi apparivano come le persone più buone sulla Terra. E forse lo erano ma....in realtà, crescendo, non sono mai riuscita a legare con loro. Ovviamente non mi hanno mai fatto mancare nulla, anzi, potevo -e posso- permettermi di comprare vestiti costosi,vivo in una bella villetta....Ma non abbiamo mai avuto nessun tipo di legame affettivo. E loro non hanno neanche mai provato ad accudirmi,a educarmi o semplicemente a crescermi come farebbero dei genitori. Mi lasciavano allo sbando, mi facevano fare ciò che volevo....ed io ho dovuto maturare da sola. Ho dovuto capire da sola cosa era giusto e cosa era sbagliato, quali persone frequentare....E poi, improvvisamente, da quando ci sei tu nella mia vita, sono diventati i genitori più protettivi del mondo. E' così strano, sai. Inoltre il modo in cui Macy ti guardava negli occhi l'altro giorno aveva un non so che di....” mi blocco, non sapendo come continuare la frase: “Sai, ho fin quasi pensato che mi stavate nascondendo qualcosa” sorrido tra me e me: “Che cosa stupida!”
Zayn, che è stato zitto e attento per tutto il mio racconto, ora scoppia in una risata fin troppo finta:”Ahaha...ehm,già!”
Lo guardo con aria sospetta: “...Zayn?”
“Apple?!” ribatte lui facendo lo spiritoso, con gli occhi scherzosi ma impacciati.
“Devi dirmi qualcosa?”
“Perchè dovrei?”
Scuoto la testa: “Certo che sei strano forte”
La macchina sfreccia per le strade di Londra, ignorando i semafori rossi, finendo su buche, schivando gatti e vecchiette. Quando mi accorgo che...
“Zayn! Dove stiamo andando?” domando, allarmata “Abbiamo superato casa mia da un bel pezzo!”
Lui sghignazza: “Ti porto a fare un giro”
“Stupido che non sei altro! E i compiti per domani?! E tutte le cose che dovevo fare oggi pomeriggio?!”
Lui mi mette a tacere con un bacio fugace sulle labbra, continuando a manovrare il volante spericolatamente: “Take it esay, honey”
“Ti odio” borbotto con un sorrisetto.
Ride : “Lo so” e schiaccia il piede sull'acceleratore, sfrecciando più veloce che mai.

Arrivati al parcheggio scendiamo d'auto e dopo aver camminato per dieci minuti, passando da sottopassaggi, attraversando strade e percorrendo ponti, arriviamo davanti al magnifico London Eye. L'ho sempre amato: da quando è stato costruito, nel 2000, è diventato in assoluto la mia attrazione londinese preferita. Amo salirci sopra e vedere la mia bellissima città dall'altro.
Zayn mi cinge la spalla con un braccio e mi lascia un bacio leggero sui capelli: “Vuoi fare un giro?” mi domanda, facendo cenno alla grande ruota panoramica.
Faccio spallucce: “Mi piacerebbe ma...” esito “...Non ho con me il portafoglio”
Lui sorride sornione: “Te lo pago io, stai tranquilla”
Scuoto energicamente la testa: ho sempre odiato essere in debito con le persone: “No, non devi, davvero.” ma visto che lui non mi ascolta ribatto dicendo: “Non voglio. Non voglio salirci.”
Zayn scuote la testa e mi prende per mano, per poi trascinarmi alla biglietteria: “Sei proprio un'orgogliosa del caz-..volo” si corregge.
“Grazie Zayn, ti voglio bene anche io” scherzo.
Lui alza un sopracciglio “Mi vuoi solo..bene?” mi domanda con tono scherzoso ma serio allo stesso tempo.
Avvampo violentemente e abbasso la testa, senza rispondere. Deve andarci piano, il ragazzo. Sono consapevole di quello che sta succedendo tra di noi, sono consapevole di tutti i baci e le carezze che ci siamo scambiati, del forte legame che ci lega. Ma, in qualche strano modo sono ancora titubante. Fino a due giorni fa pensavo di odiarlo, anzi, forse lo odiavo sul serio...E adesso? Che mi è successo?! Solo una specie di sortilegio magico ha potuto farmi invaghire in questo modo di questo ragazzo, assolutamente. Quest'attrazione che provo verso di lui deve per forza essere una cosa chimica, una cosa malata che ha elaborato il mio cervello....Va contro la razionalità che mi contraddistingue. Sono sempre stata una persona razionale, una persone ragionevole che prendeva tutto con calma e dopo lunghi ragionamenti. E poi è arrivato Zayn a sconvolgermi la vita in tutti i sensi.
“Due biglietti, per favore” domanda educatamente alla cassiera e lei con una faccia scocciata glieli porge dopo aver afferrato le banconote che il ragazzo le ha porto.
Ci mettiamo in coda e, pazientemente, tra una chiacchera e un bacio, tra una presa in giro e uno scherzo, dopo mezz'ora è il nostro turno.
Saliamo prontamente sulla nostra cabina e ci precipitiamo immediatamente al vetro, così quando saremo in alto riusciremo a vedere alla perfezione la città. Oggi non ci sono neanche nuvole in cielo -cosa alquanto rara per Londra- perciò presumo che si riuscirà a vedere ancora meglio.
“Emozionata?” mi chiede Zayn, cingendomi il fianco destro.
Sorrido: “Già.”
“Amo quando sorridi. Lo fai troppe poche volte.” mi sussurra con voce dolce.
Arrossisco e sorrido di nuovo, spontaneamente.
E' proprio vero. Da quando c'è Zayn ho iniziato a sorridere...Veramente.



BUON 2013 GIRLSSSSS!
Passato bene il Capodanno? Spero proprio di si.
Ho deciso di postarvi adesso il capitolo perchè i prossimi giorni starò dalla mattina alla sera sui libri e non avrò tempo per farlo. Pray for me.
Oggi non sono in vena di scrivere cazzate perchè sono di malumore. Il primo giorno dell'anno mi mette sempre depressione.
A presto!

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** I am your brother. ***


E' strano: ho passato diciannove anni della mia vita nell'ombra, senza che mi succedesse nulla di emozionante. Ho vissuto come un'ameba. Anzi, un'alga marina aveva una vita più interessante della mia. Poi incontro Zayn,ci stringo una sotto specie di amicizia e solo che nel giro di un giornata ho rischiato di morire due volte,ho dato il mio primo bacio e siamo usciti per la prima volta insieme. Tutto questo mi sconvolge e non riesco ancora bene a realizzarlo. E' stata una giornata pazzesca, oggi. Cosa ho fatto per meritarmi questo periodo di...felicità? Scommetto che c'è qualche trappola, qualche inganno. Io non posso essere felice, spensierata: non lo sono mai stata. Possibile che ora lo sia e in maniera anche considerevole? No, deve esserci qualcosa che non va.
Scendo giù in cucina per mangiare qualcosa al volo: sono le 7.00 p.m e ho parecchia fame-come al solito.
Al diavolo. Trovo Macy che mi fissa con circospezione: “Dove sei stata oggi pomeriggio?”
Ci risiamo. “In centro” sbuffo “Perchè?”
“Con chi eri?”
“Non ti è mai interessato sapere che gente frequento”
“Beh ora mi interessa”
Afferro un tramezzino da dentro il frigo: “Con Zayn, okay?!” strillo, esasperata.
Lei non risponde. Sta zitta per un po' e poi: “Ti avevo detto di non frequentarlo più”
Alzo le sopracciglia e,con tono sarcastico, rispondo: “No, mi avevi detto di non farlo più entrare in casa” faccio un ghigno “L'halzaimer fa strada, Macy?”
Scatta dalla sedia in cui era seduta e mi punta l'indice contro: “Non osare parlare mai più con me in quel modo!” riprende fiato “Ci siamo intese, signorina?!”
Non vale neanche la pena risponderle. La guardo con aria di sfida e ritorno in camera mia.
Dopo aver letteralmente trangugiato il tramezzino mi butto sotto la doccia per rilassarmi un po'. Poi faccio i compiti per domani e infine mi addormento, sfinita.

Il sole filtra dalle finestre fastidiosamente, segno che un'altra stressante giornata è iniziata. Perchè devo alzarmi?! E' così comodo il letto; potrei fondermici senza problemi.
Dopo aver rimuginato un bel po' sul perchè dovrei alzarmi lo faccio quando penso a Zayn. E mi sento immediatamente una stupida, per questo. Effettivamente quel ragazzo è l'unica ragione per cui mi alzo al mattino e...devo dire che mi imbarazza alquanto la cosa.
Mi vesto di fretta perchè come al solito sono in ritardo ma mi soffermo un po' di più davanti allo specchio per truccarmi; lo so, lo so. Non mi sono mai truccata in vita mia; però... questa mattina ne ho voglia. E così dopo aver messo un filo di mascara e di matita -non sono in grado di truccarmi in modo più
pittoresco- mi ritrovo a sorridere davanti allo specchio. Il mio aspetto è migliore quando sorrido....aveva ragione, Zayn.;mi mordo un labbro. Do' un'occhiata all'orologio: sono in mega ultra ritardo! Cazzo.

Okay, Apple, mantieni la calma, ce la farai.
Scendo frettolosamente le scale ed esco di casa senza nemmeno chiuderla. Vado alla fermata e, come immaginavo, il bus è già passato. Che nervoso!
Cosa faccio?! Fa troppo freddo e inoltre non arriverei mai in orario se cammino! E poi non ho voglia di camminare! Il prossimo autobus arriva tra mezz'ora!
Sto per scoppiare in una crisi di nervi isterica quando mi viene in mente Zayn. Prendo il cellulare e digito velocemente il suo numero sulla rubrica: “rispondi,rispondi,rispondi,risp-...”
“Pronto?”
“Zayn!” esclamo, sollevata “Dove sei?”
“In...macchina” risponde, titubante “perchè?”
“Sei ancora in tempo per passare da casa mia?!” sto balbettando dall'agitazione “Ho perso il bus...di nuovo”
Sento una risata provenire dall'altra parte della cornetta: “Sto arrivando”
“Grazie! Ti adoro!” mi esce dalla bocca prima di riuscire a fermarmi. Ops.
“Anche io ti adoro” risponde lui con voce dolce e senza accenno scherzoso, per poi riattaccare.
Il cuore mi batte ancora forte...Quel ragazzo mi sconvolge, letteralmente. Quel ragazzo ha sconvolto la mia vita e me stessa. Come una stupida mi sono
innamorata di lui e...mi sono accorta che provare un sentimento del genere per una persona è la cosa più bella del mondo. E' vero, prima di conoscerlo vivevo benissimo nella mia solitudine e nella mia tranquillità però...in qualche modo mi aiuta avere una persona affianco.

Sorrido.
La Range Rover di Zayn sta accostando al marciapiede. Apro la pesante portiera faticosamente ed entro dentro senza indugi: “Ciao” lo saluto, imbarazzata.
“Hey” risponde lui “Sei una frana”
“Lo so” ammetto.
Come al solito l'auto sfreccia a velocità pazzesca, ma quando Zayn nota che sto sbiancando, decide di rallentare.
“Grazie”
“Si,di niente...” risponde lui, pensieroso, con aria corrucciata. “Senti, ti andrebbe una gita oggi pomeriggio?”
Mi si ferma il cuore: “Una..che?”
Ride, impacciato: “Una gita, si. Io e te. Ti porto in posto....speciale” mi spiega con voce tremante. E' piuttosto tenero quando fa il timido.
Realizzo immediatamente che quel timido ragazzo che mi sta chiedendo di andare in gita insieme lo conosco da qualche mese e per quanto ne so potrebbe essere il peggior stupratore o rapitore del mondo.
Eppure seguo nuovamente il mio istinto e non riesco a rifiutare l'invito: “Okay...potrei sapere dove?”
“Sorpresa”
Perfetto, l'ipotesi che sia un violentatore si fa più probabile ma c'è qualcosa che mi dice che, no, non lo è. Aiuto, che confusione! Ho appena accettato l'invito di un ragazzo che conosco da pochi mesi che mi porterà in un luogo sconosciuto 'in gita'. Che mi vaga per la testa malata?!
Zayn si fa improvvisamente serio: “E' che...dobbiamo parlare” ammette “Di una cosa”
Lo sapevo!Me lo sentivo, cavolo. Ecco, ora avrò l'ansia fino a pomeriggio ma... “Non potresti dirmela adesso?!”
“No, preferisco di no.” scuote la testa “Non è nulla di che” minimizza.
Non gli credo molto perchè dal tono di voce in cui l'ha detto sorgeva un po' di tensione...Cosa mai vorrà dirmi?! Perchè deve sempre farmi morire d'ansia, questo ragazzo?!
“Mmh, okay” rispondo; suona la campanella della scuola ed entriamo “Andiamo in classe ora” gli dico e lui mi cinge il fianco, stringendomi a sé. Brividi mi percorrono la schiena al contatto...Non mi ci sono ancora abituata; e non penso mi ci abituerò mai.
Arrivo in classe e mi vado a sistemare al banco nuovo, vicino a David. Lui non mi saluta e io faccio lo stesso.
Passo tutta la mattinata a immaginarmi come sarà quell'appuntamento...A dove mi porterà Zayn...A cosa mi dovrà dire...A quello che provo per lui...A quello che provo quando sto con lui....Quando mi sfiora...Quando mi bacia...Quando mi cinge i fianchi lievemente...Quando mi sussurra:
“Apple, ci sei?” Zayn è affianco a me e mi scuote per una spalla.
Scuoto la testa vorticosamente e sbatto le palpebre, risvegliandomi dal mio sogno ad occhi aperti: “Ehm,si,scusa..” balbetto “Stavo solo..pensando”
Zayn annuisce: “Okay, ma è ora di andare ora..L'ultima lezione è finita”
Sgrano gli occhi: “Di già?!”
Non mi ero proprio accorta del tempo che passava: mi sono persa a pensare e mi ero completamente isolata dal mondo. Strano, non mi capita mai; non ho
mai fantasticato ad occhi aperti e soprattutto a lezione sono sempre stata attenta. Un altro motivo per cui Zayn ha sconvolto la mia vita. Quanti ne dovrò aggiungere continuamente alla lista?

Salgo in macchina con Zayn e mette in moto.
“Pronta?” mi esorta “Emozionata?” tintinna.
Scuoto la testa e rispondo, sarcasticamente: “Più che altro terrorizzata” gli faccio una beffa “In un primo tempo ho pensato che mi volessi portare in un posto sconosciuto per stuprarmi...”
Lui scoppia in una fragorosa risata: “Dimmi che stai scherzando!”
Alzo le sopracciglia e dico, seria: “Perchè dovrei?”
Zayn scuote la testa e,cambiando la marcia dell'auto,prende l'imboccatura per l'autostrada: “Sai, stai diventando quasi simpatica”
Rido e non rispondo. Forse ha nuovamente ragione. Forse il mio caratteraccio è migliorato, da quando c'è lui. E' incredibile...
“E tu stai imparando a guidare più lentamente” rispondo, dopo un po'.
Zayn annuisce e sorride tra sé e sé.

Dopo circa un'ora di viaggio, in cui ho dormito quasi tutto il tempo, l'auto di Zayn accosta vicino a una radura di alberi. Posteggia sopra delle zolle di terra e scendiamo.
“Dove diavolo...?” esclamo, confusa: siamo in un bosco; ovvero, all'entrata, di un bosco. Un bosco di aghifoglie, peraltro. Infiniti pini e abeti si susseguono a perdita d'occhio. Non ho la più pallida idea di dove ci troviamo. Sicuramente fuori da Londra...ma non ho altre certezze.
“Aspetta e vedrai” sussurra lui, con un soffio.
Alzo le spalle interrogativa e mi lascio condurre per mano da lui. Mi perdo a fissarlo, a fissarlo mentre mi guida con sicurezza e mi cinge con forza, mi perdo a fissare quel ragazzo di cui mi sono...innamorata. Oddio, è così strano dirlo! Io che mi sono innamorata. Pare una bestemmia...
Passiamo attraverso pini e abeti, schiviamo arbusti e tronchi sul terreno e saltiamo sopra pozzanghere; infine, arriviamo al luogo dove suppongo che Zayn voleva farmi arrivare.
Rimango mozzafiato.
Ci troviamo sulle sponde di un lago. Un lago dall'acqua cristallina, non molto esteso, ma comunque sia di un blu profondo e mozza fiato.
“Dove siamo?” domando, stupita.
Lui mi sorride: “Sapevo che ti sarebbe piaciuto”
Scuoto la testa:” Si si ma...” balbetto “...Dove ci troviamo? In paradiso?”
Perchè è tutto così bello, così perfetto, così magnifico che posso trovarmi solo lì. Non ho mai visto un posto così.
“No. Semplicemente nel mio...rifugio” mi spiega “Non ci ho mai portato nessuno,qui”
E in qualche modo all'udito di quella frase mi sento lusingata. Mi sento...troppo incredula per poterlo realizzare.
Gli usignoli cantano, il cielo risplende e il lago riflette le ombre degli alti pini. C'è profumo di foglie e di alberi. E' tutto bellissimo.


Io e Zayn stiamo passando un pomeriggio magico. Questo luogo è come un mondo parallelo dove possiamo essere noi stessi, dove non abbiamo paura di mostrare all'altro ciò che proviamo. Siamo sdraiati sull'erba nella riva del lago e parliamo tanto, passiamo delle ore a parlare di me,di lui,delle nostre passioni; gli racconto del mio amore per la scrittura,la lettura e sopratutto per il comporre musica. Lui mi risponde che ama il canto e che magari un giorno potrebbe cantare qualcosa di mio....E mi perdo in quell'idea,in quell'ipotetica situazione e mi si riempe il cuore di gioia. Mi giro verso di lui e gli lascio un leggero bacio sulla guancia.
Solo quando gli domando della sua infanzia Zayn si fa improvvisamente cupo e non mi risponde.
“Ho detto...qualcosa che non va?” domando,preoccupata, riscuotendomi.
Lui si volta su di un fianco e mi gira le spalle: “No” risponde, duro.
Ma non mi convince. C'è veramente qualcosa che lo turba e voglio sapere cosa.
“Hey, Zayn, sai che con me puoi parlare...”
Si volta di nuovo verso di me e mi fissa con quei due occhi penetranti da cerbiatto: “Se te lo dicessi mi prenderesti per pazzo” dice, sconsolato “E mi odieresti...”
Okay, mi sto iniziando a preoccupare seriamente “Ti giuro che non lo farò” lo rassicuro senza tradire un tono di voce incerto “Sono qui...parlami” accenno un sorriso e scuoto la testa.
Zayn si tira su coi gomiti e si mette difronte a me; mi prende le mani,mi lascia un leggero bacio sulle labbra, poi sospira: “Sono tuo fratello”



 *rullano i tamburi* TAAAAAAAAAADAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAN! *squillano le trombe*
Ecco la rivelazione che aspettavate da 34657463587364 capitoli! Finalmente è arrivata! Stupite?! Scandalizzate?! Sorprese?! Dubito, visto che il titolo della storia dice già tutto AHAHAHAH. Comunque, per chi non l'avesse ancora capito: ebbene si, Apple e Zayn sono fratteli. O meglio, fratellastri; ma quello lo si spiegherà più avanti.
Scusate per il ritardo ma sono stracolma di compiti,verifiche e interrogazioni e non ho un buco di tempo libero. :( IO ODIO IL LICEO SCIENTIFICO! L'ho per caso già detto?! Bene, lo ripeto.
Okay, non sono qui per parlare dei miei problemi esistenziali AHAHAH quindi la smetto.
Questo capitolo comunque non è uscito come volevo io ed è troppo mieloso/fantasioso/stupido secondo me. Però...boh. Infondo la storia in generale è stupida perciò fa lo stesso.
Hope you're enjoyed the chapter and...See ya soon!
Lasciatemi pure tante belle recensioni sconvolte e traumatizzate AHAHAH sono bene accette!
Ciaociaociaociaooo

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** The fate hates me. ***


Le parole mi rimbombano in testa come un martello pneumatico. Scoppio a ridere, istintivamente: “Tu...che cosa?” cerco di mantenere un tono allegro “Se stai scherzando sappi che io...”
“Non sto scherzando” mi interrompe lui, serio.
Il cuore mi batte forte, la testa mi gira e tutta questa storia è un'assurdità; ma allora...perchè sono così agitata? “Okay, Zayn, grazie mille per la presa in giro ma ora...”
Lui scuote la testa, rassegnato: “Non avrei dovuto dirtelo” sospira “Ma ormai sono in ballo e non posso più tirarmi indietro” prosegue “Ora ti racconterò tutto dal principio e tu mi starai ad ascoltare, va bene? Starà a te decidere poi se crederci o meno. Ma, ora, ascoltami”
Annuisco, confusa e preoccupata allo stesso tempo. Cerco di auto convincermi che non è una cosa possibile, che sarebbe assurdo, che non è né logico né razionale, che non è genealogicamente possibile...
“Abbiamo lo stesso padre” esordisce “Quindi siamo fratellastri” prende un respiro profondo “Hai presente quell'uomo che incontrasti un po' di tempo fa e che ti aveva scamb-...”
“Come fai a saperlo?” lo interrompo, sbalordita.
Batte le ciglia freneticamente: “Lasciami finire” prosegue “Quello, beh, è...nostro padre. Il giorno stesso mi disse di averti incontrato per strada e di averti riconosciuto. Ma non poté fare altro che guardarti da lontano...”
Non può essere. Sto per sentirmi male. Come fa Zayn a sapere dell'incontro con quell'uomo? Non gliel'ho mai raccontato. E se...
“Mi stai prendendo in giro, Zayn!” strillo, confusa e disperata “Smettila di sparar cazzate! Non siamo fratelli e quell'uomo non è mio padre!”
Lui sospira rumorosamente e chiude gli occhi, per concentrasi: “Senti, so che è difficile per te poterci credere e che forse ho affrettato tutto dicendotelo qui su due piedi ma...”
Ma un cazzo!” strillo “Non hai prove!” mi alzo dall'erba su cui ero sdraiata e mi allontano il più possibile dal ragazzo, calpestando furiosamente tutto ciò che ritrovo sotto i piedi.
Sono infuriata. Zayn si sta prendendo gioco di me e lo odio profondamente in questo momento. Non credo assolutamente a quello che mi ha detto, non voglio e non posso crederci! Tutto il bel pomeriggio passato assieme è stato rovinato a causa di questo scherzo poco piacevole da parte sua.
Che rabbia! E che confusione. E se fosse vero?!
No, Apple, sii ragionevole: non è possibile. Io e lui non ci assomigliamo fisicamente, figuriamoci caratterialmente o genologicamente.
Zayn mi raggiunge; possa una mano sulla mia spalla ma gliela tolgo bruscamente.
“Portami a casa, adesso” gli ordino “Non ho intenzione di stare più un minuto in questo posto”
“Ma...Apple...” la sua voce ha un tono di supplica.
Ma non ho intenzione di continuare ad ascoltarlo: “Basta, per l'amor del cielo! E' uno scherzo di cattivo gusto, sai?!Ti avevo confidato tutto il dolore che provo nel non avere una famiglia...e tu mi hai preso in giro con questo scherz-...”
“Non è uno scherzo...” mi interrompe.
Scuoto la testa infuriata e gli lancio uno sguardo fulmineo.
Continuo a non crederci. Come mai potrei farlo? Come mai potrei credere ad un ragazzo che se ne esce su due piedi con una rivelazione del genere dopo pochi mesi che lo conosco?! Ma per favore!
“Sei ridicolo!” raggiungo la sua macchina di corsa e mi piazzo davanti alla portiera. Lui apre l'auto ed io mi infilo dentro.
Entra anche lui nell'abitacolo, alla guida: “Se solo mi lasciassi spiegare,Apple..”
Non rispondo. Non ho intenzione di rispondere e infatti non lo faccio.
E così non gli rivolgo la parola per tutto il viaggio di ritorno. Faccio finta di addormentarmi, quando invece la mia testa è altrove; non riesco ancora a realizzare come quel ragazzo abbia potuto giocare così tanto con i miei sentimenti. E' a conoscenza di quello che ho passato e tutto il dolore che ho provato nel non aver mai conosciuto i miei genitori...Ma allora perchè mi ha ferito? Perchè l'ha fatto, se poi sapeva di farmi soffrire? Ed io,stupida che non sono altro, che pensavo veramente di aver trovato un vero amico, un vero confidente....Mi sbagliavo. Mi sbagliavo perchè se ci teneva anche solo un briciolo ai miei sentimenti non avrebbe azzardato una presa in giro simile.

Dopo un'imbarazzante ora di viaggio Zayn accosta la macchina davanti al vialetto di casa mia.
“Sei...arrivata”
Mi scuoto dall'assopimento in cui mi trovavo: “Si. Grazie. Ciao” ed esco, sbattendo la porta.


La sera mi addormento di piombo. Quando, però, gli incubi prendono il sopravvento.
Ho tre o forse quattro anni e sono in compagnia di Zayn...ci troviamo in uno spazio indefinito, senza pareti né fine, di colore verde accecante; stiamo giocando con dei pupazzi raccapricianti e l'Uomo ci raggiunse,blaterando cose indecifrabili. Il viso di dell'Uomo si trasforma continuamente nel viso di Zayn adulto e mi urla ripetutamente:”Sono tuo fratello!Sono tuo fratello!Sono tuo fratello!” ; da bambina quale sono scoppio a piangere. La mano dell'Uomo con il viso di Zayn diventa gigante e mi afferra, schiacciandomi, togliendomi il respiro. Tenta di baciarmi ma io mi scosto e cerco di fuggire...ma sono in trappola.
Mi sveglio bruscamente, sudata e con le lacrime agli occhi. Guardo l'ora dalla sveglia: le 6.00 am. Tanto vale alzarsi: tra poco dovrò cominciare a prepararmi.
Mi rifugio in bagno e,ancora assonnata e scossa dal brutto sogno, sciacquo velocemente i denti e la faccia. Mi guardo allo specchio: ho un aspetto orribile. Ma sinceramente oggi non mi interessa apparire carina, perciò non ci faccio molto caso.
Dopo essermi vestita frettolosamente, essendo in anticipo, mi sdraio di nuovo nel letto a fissare il soffitto.....e mi perdo nei pensieri. E se Zayn non stesse mentendo? E se...avesse ragione? Se fossimo veramente fratelli da parte di padre? Questo spiegherebbe molte cose: la somiglianza di quell'uomo a Zayn, l'alchimia che c'è tra noi due, i tratti simili della nostra mascella....Può essere? Forse. Tento di mantenere i nervi saldi e di ragionare razionalmente: supponendo che tutto questo fosse vero, ovvero che io e Zayn fossimo fratellastri, significa che io mi sono innamorata di mio...fratello?! Significa che l'unica persona che mi abbia mai fatto provare qualche tipo di emozione per la prima volta nella mia vita è mio...fratello?! E' una cosa disgustosa...se fosse vero, ovviamente. Decido di voler sapere di più di questa faccenda. Ho sbagliato a trattare in quel modo Zayn ieri,ho reagito malissimo; beh, aveva d'aspettarselo, infondo.

E così, durante la ricreazione, porto Zayn sul soffitto della scuola; ci sediamo sul pavimento a gambe incrociate e comincia il racconto: “Mio padre ebbe una relazione con una giovane donna, in quell'anno; i due si frequentavano spesso ed ebbero molti rapporti....Da uno di quei rapporti nascesti tu, Apple. Papà,ancora troppo giovane e immaturo, quando seppe che Celine,la ragazza, era incinta, sparì dalla sua vita e non si fece più sentire. Nonostante ciò Celine, ovvero tua madre, continuò a mandare lettere a mio padre, implorandolo di tornare per lei e per il bambino. Ma lui ignorava ogni lettera e continuava disperatamente a cercare di togliersi i sensi di colpa che lo divoravano. In una lettera lo minacciò dicendogli che se non fosse tornato avrebbe lasciato il bambino in mezzo alla strada, poiché lei non poteva allevarlo; lui ignorò nuovamente la lettera, con il cuore che gli si frantumava. E così Celine fece come aveva promesso: quando nascesti ti lasciò davanti alla porta dell'orfanotrofio in cui sei vissuta. Un atto crudele, disperato, insensibile? Certo. Ma tua mamma non era veramente in grado di tenere in vita un esserino quale eri tu. E quello che sbagliò era mio padre, infondo. Comunque sia..” sospira e continua il racconto “...Nello stesso anno mio padre conobbe mia mamma, quella con cui poi generarono me qualche mese dopo. Non volendo ripetere lo stesso errore che fece con te,chiese la mano a mia mamma e dopo qualche mese si sposarono. Poi nacqui io.
Nel frattempo mio padre s'informò e attraverso varie fonti riuscì a farsi dire il nome dell'orfanotrofio in cui ti trovavi. Segretamente ti mandava vestiti e cibo, senza che tu lo sapessi, ovviamente. Non ti aveva cancellato dalla mente, Apple. E avrebbe tanto voluto portarti a casa ma intanto io crescevo e col passare degli mi ritrovai con tre sorelle; papà venne poi venne a sapere che due signori ti avevano adottato e così dopo essersi fatto dare l'indirizzo cercò disperatamente di contattarli chiedendogli di fargli vedere la sua bambina almeno una volta. Ma loro non risposero mai a quelle lettere, così come fece lui un tempo. E questo spiega il motivo per cui Macy mi odia così tanto-più che altro odia la mia famiglia.
Nessuno di noi quattro fratelli eravamo a conoscenza di te,nessuno di noi sapeva di aver una sorellastra; neanche mia mamma lo sapeva, mio padre mantenne il segreto a lungo. Ma ci disse tutto un paio di mesi fa, dopo che ci eravamo appena trasferiti qui a Londra. Quando capii di chi stesse parlando avrei voluto scoppiare a piangere; e infatti lo feci, dopo essermi rinchiuso in camera mia. Mi ero innamorato di te, Apple. Ero già fottutamente innamorato di te e quando venni a scoprire di essere tuo fratello mi domandavo disperatamente perchè la mia vita dovesse essere stata così ingiusta con me. Dopo qualche giorno mio padre mi disse con voce tremante di averti incontrato per strada: disse che eri sicuramente tu perchè avevi certi tratti somiglianti a lui,a me, e che il profumo di un figlio lo si riconosce da lontano. Disse che avrebbe voluto abbracciarti con tutta l'anima, ma si limitò a scusarsi e a voltare strada.
Finisce qui la 'nostra' storia da fratelli, Apple. Ho aspettato per dirtelo perchè sapevo che avrebbe rovinato lo splendido rapporto nato tra noi due...Sai, non dovevo neanche dirtelo, in teoria. Lo voleva fare mio padre; oh, nostro padre, volevo dire...Devo ancora farci l'abitudine” finisce, con un sorrisetto tirato.

Vedo tutto offuscato e confuso. Ho il cuore in gola. Tutte queste rivelazioni mi hanno letteralmente sconvolto. Allora è tutto vero. Zayn non sta mentendo. Perchè mai dovrebbe inventarsi una storia così ben architettata e precisa?
“D-devo andare..” mormoro a fil di voce. Sono spaventata, confusa, impaurita, arrabbiata, fragile, pronta a frantumarmi da un momento all'altro.
Zayn mi afferra per un braccio: “Apple, aspetta” mi supplica.
Con le poche forze rimaste mi slego dalla presa: “Lasciami andare” dico, fredda.
Mi alzo da terra e con le gambe che tremano ancora scendo le scale, raggiungendo l'atrio. Firmo qualche modulo ed esco da scuola, sconvolta.
Non può essere.



Torno a casa in qualche modo, con la mente offuscata e i brividi. Mi viene anche da vomitare. Entro nell'appartamento e sbatto la porta con forza; poi mi accascio per terra, scivolando. Mi gira vorticosamente la testa, lo stomaco vuole gettare da un momento all'altro, mi sento la febbre...
Ora tutto ha un senso: i tratti di quell'uomo somiglianti a quelli di Zayn e i tratti del mio viso somiglianti a i suoi...L'odio che Macy prova per la famiglia Malik...L'essere così protettivo nei miei confronti...La sensazione di aver già visto quell'uomo da qualche parte...Sono sua figlia. Realizzo. E Zayn è mio fratello.
Batto i denti dal freddo. Sto sudando. Ho di nuovo freddo. Penso di avere le convulsioni o qualcosa di simile-il mio cervello è troppo in panne per poter ragionare.
Salgo a fatica le scale e mi accascio nel letto. Poi perdo i sensi.

 

Al mio risveglio sto un po' meglio: la mia fronte scotta ancora perciò penso di aver la febbre ma,nonostante questo, ho smesso di tremare....più o meno. Mi butto sotto la doccia sovrappensiero, e quando l'acqua scivola sul mio corpo realizzo di aver dimenticato ti togliere la biancheria intima; scuoto la testa e la sfilo, per poi cacciarla nella cesta della roba sporca.
L'acqua scivola dolcemente sul mio corpo quasi a volermi rassicurare, quasi a volermi dire “Stai tranquilla, si risolverà tutto";le goccioline d'acqua tiepida s'adagiano sul mio ventre nudo e poi scivolano via, in una danza senza fine. Dovrebbe essere ricoinciliante,questa situazione...Eppure io non riesco a rilassarmi. Non riesco a pensare positivo, in questo momento. Ho appena scoperto che la persona di cui mi sono innamorata è mio fratellastro: come potrei stare tranquilla? Come potrei stare a cuor leggero?
Ma, infondo, sapevo che tutta quella felicità provata per due soli giorni non andava bene. Sapevo che sarebbe dovuto succedere qualcosa che avrebbe rovinato tutto: ci sono abituata, mi succede sempre così. Eppure non mi sarei mai aspettata che fosse una rivelazione così sconvolgente.
Come farò ora? Come riuscirò ancora a guardare Zayn negli occhi...sapendo di essere sua sorella? Come potrei ricordarmi di tutti i baci scambiati senza essere...disgustata?
Perchè la vita deve essere così ingiusta con me?
Perchè pensavo di aver finalmente trovato l'amore e invece...Mi ha giocato questo brutto scherzo?
Perchè non può andarmi tutto bene per una volta?

Perchè continuo a farmi queste domande che non mi porteranno da nessuna parte?
Ahia. L'acqua è diventata bollente; regolo nuovamente la temperatura e lascio che tutti i pensieri e le domande scivolino assieme ad essa...in qualche modo.



Buuuuondì! (o meglio, buonasera!)
Voglio tanti applausi perchè ho aggiornato in fretta, mmh. Che brava sono stata, eh? ahaha okay no, I'm joking.
By the waaay, scusate per lo schifo indecente di questo orripilante capitolo. E' venuto fuori proprio una merda e ho spiegato tutta la situazione malissimo. Perciò, VI PREGO di dirmi se c'è qualcosa che non vi torna o che non capite perchè mi sento IN DOVERE di spiegarvela al meglio. Qua non sono proprio riuscita, non sono riuscita a far fare al kebabbaro(?) un discordo decente...Ma, magari, nei prossimi capitili si capirà meglio. Comunque sia, voi non esistate a chiedermi spiegazioni, okay?
Passiamo ai ringraziamenti: (lo so, non lo faccio mai ma oggi sono in vena, okaaaay? good)
Grazie a tutte/i coloro che recensiscono, seguono,preferiscono o semplicemente leggono (eh si, proprio a te sto parlando... lettore silenzioso) questa storia. Pensare che all'inizio ero così demotivata perchè c'erano poche persone che la seguivano e recensivano mentre adesso ben 22 persone l'hanno tra le seguite, 16 tra le preferite e 10 fra le ricordate. Siete tantissime, grazie mille! 
Ringrazio infine la meravigliosa E J Styles Robinson per tutta la pazienza, la simpatia, la perseveranza e il supporto che mi ha dato e continua a darmi; mi segue fin dai primi capitoli e non mi ha mai abbandonata! Sei fantastica, dolcezza! E ricordo che scrive anche storie da favola perciò se volete date un'occhiatina alla sua pagina!
( http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=248246 )
UAAAAAAU mi sono spinta troppa a lungo con questo spazio autrice, today *O*
Bene, è arrivato il momento di volatilizzarmi.
Un bacione a tutte!
Love you all!

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Scream. ***


I giorni passano e così le settimane.
Sono passate esattamente due settimane da quel giorno: non sono più andata a scuola fingendomi malata. O forse..sono effettivamente malata? Malata di mente, intendo. Può darsi...Anzi, è certa la cosa.

Zayn ha cercato ripetutamente di contattarmi via telefono o computer. Non gli ho mai risposto, non l'ho mai voluto fare. Un giorno si presentò persino sotto la finestra, implorandomi di affacciarmi; non lo feci, ovviamente, e chiusi rumorosamente le spesse tende....Poi scoppiai a piangere.
Anche Macy e Paul erano preoccupati: bussarono alla porta della mia camera fin troppe volte, chiedendomi di aprirgli e di dirgli che mi prendeva; sapevo che avrei dovuto aprirgli, spiegargli la situazione e chiedergli spiegazioni. Ma anche quelle volte non lo feci e,loro, dopo un po' di tentativi ci rinunciarono. Non sono mai state delle persone insistenti, si sa.
Sono chiusa in questa camera,isolata completamente dal resto del mondo, da due settimane. Mi alzo dal letto solo per andare in bagno,vomitare e farmi la doccia. Sono per lo più in uno stato vegetativo, se così si può definire. Ma non m'importa. Non ho intenzione di uscire da questa stanza mai più. Mai più.
La precaria realtà in cui vivevo è stata sconvolta da quella rivelazione e il mio instabile mondo mi è tragicamente crollato addosso. Se in quelle settimane avevo ripreso a sorridere grazie a Zayn, sempre per causa sua sono sprofondata nuovamente in un abisso di disperazione e depressione. Anzi, forse è la prima volta che mi capita di essere così depressa:lo ero già stata, in passato, ma non per motivi così drammatici. Insomma, essersi innamorata del proprio fratellastro non è una granché bella cosa. Mi faccio schifo da sola. Sono disgustosa da me stessa. Ho baciato le labbra di mio fratello...Ho immaginato situazioni romantiche con mio fratello...Mi sono perdutamente innamorata per la prima volta di mio fratello. Cerco di convincermi che, comunque sia, non è effettivamente mia fratello....o meglio:siamo fratelli solo da parte di padre, perciò non abbiamo questo forte legame sanguigno. Però più continuo a ripetermelo più mi viene da vomitare...Infondo non faccio altro da due settimane. E così succede di nuovo: corro in bagno, in preda da un conato di vomito, e riverso tutto il mio dolore e il mio disgusto dentro il gabinetto.
Per quanto tempo dovrò andare avanti così?

Dopo essermi fatta una doccia rapida, mi fiondo nuovamente nel letto, rifugiandomi sotto le coperte calde. E cerco di calmarmi: “stai tranquilla, sei al sicuro qui, non ti farà del male nessuno, nessuno ti tradirà, niente ti addolorerà.”
Ho ripreso a parlare da sola: perfetto, il livello di insanità mentale sta salendo alle stelle. Di bene in meglio, proprio. L'unica cosa minimamente positiva è l'aver perso cinque chili: ho sempre avuto problemi nello smaltimento del cibo ma questa volta, dopo essere a digiuno da giorni e giorni, ho vomitato anche tutto quel poco di cibo che mi era rimasto accumulato in corpo. Ora infatti non vomito più cibo, bensì emozioni e dolore...E' tutto quello che è rimasto dentro me.
E così, sdraiata nel letto, con il piumone che mi ricopre fin sopra la testa, decido che è ora di cambiare. Perchè non posso andare avanti a vomitare e a piangere. Perchè non posso andare avanti a disperarmi senza fare nulla. Devo agire; devo scoprire ciò che mi riguarda. E devo farlo adesso. Non ho più scuse. Stare isolata dal resto del mondo mi ha aiutato, in parte, ma adesso non posso più restare qui inerme. Per prima cosa dovrò parlare con Macy.
Ed è quello che faccio: mi faccio di nuovo una doccia, questa volta più lunga e con più sapone, poi mi lavo i denti, il viso, pettino i capelli che sembrano diventati una parrucca e cerco di sistemare il mio precario aspetto; metto un filo di matita, tanto, tantissimo fondotinta per coprire le occhiaie e fingo un sorriso. Pensavo peggio. Sembro uno zombie con il rossetto e il fondotinta appena uscito dalla propria bara, ma pensavo peggio.
Con le gambe ancora un po' instabili a causa della fragilità causata dalla non-alimentazione, mi avvio incerta giù per le scale. Come posso cominciare il discorso? Cosa le posso dire? Come posso farle capire che...
“Apple!” esclama Macy, scattando dalla sedia su cui era seduta “Sia ringraziato il cielo!” mi corre incontro e mi butta le braccia al collo “Che diavolo ti è preso, eh?!” la sua voce è sollevata, ma non sento nessun tipo di rabbia in essa; un genitore come si deve si preoccuperebbe del fatto che sua figlia è rimasta chiusa in camera per due settimane, mentre lei si limita ad essere sollevata che io sia uscita. Vabbè...Non sono venuta qui per questo.
Mi slego dall'abbraccio incerto di Macy e la guardo cercando di non scoppiare a piangere: “Dobbiamo parlare” dico, ma ho un tono così tremante e flebile che non ottengo il risultato che avrei voluto.
Lei mi guarda, apprensiva: “Ma certo, oh, vieni piccola...” cerca di nuovo di abbracciarmi ma io la respingo.
“Macy. Si tratta di me...” deglutisco “...E di Zayn” all'udire di quel nome la donna si irrigidisce e il suo viso prende un espressione indecifrabile.
Ora o mai più. Fatti coraggio.
“Siamo fratelli” dico tutto d'un soffio, senza usare tono interrogativo.
Lei sospira e sembra che il suo viso invecchi di vent'anni tutto d'un colpo: rughe mai avute prima nascono ai lati dei suoi occhi di ghiaccio e alla sua bocca.
Deglutisco: “Rispondimi”
Macy va a sedersi e si porta una mano sulla fronte, preoccupata: “Come..c-come...” balbetta.
“Mi ha detto tutto Zayn, due settimane fa” il mio tono di voce è instabile,sta per spezzarsi “Voglio sapere se è veramente tutto vero o no. E, ti prego, sii sincera. Ne ho abbastanza delle bugie” tiro su con il naso e mi mordo il labbro per non piangere.
Lei fissa il vuoto per interminabili secondi, come assorta in qualcosa, come nel ricordo di qualcuno. Poi comincia: “E' tutto...vero. Ahimè. Io e Paul avremmo voluto dirtelo fra un po' di tempo ma evidentemente quel...ragazzaccio ci ha preceduto. Avremmo voluto dirtelo con cautela, cercando di farti comprendere il tutto con leggerezza. Invece quell'essere spregevole ti ha spiattellato tutto in quel...”
“Non azzardarti a chiamare Zayn in quel modo!” sbotto, interrompendola “Non è importante il come me l'ha detto. Ora è importante il perchè voi non avete mai risposto alle lettere che mio padre vi ha mandato!”
“Cerca di calmarti, Apple...”
Sono furiosa: “No, non mi calmo! Sono venuta a sapere che la mia vita è tutta una totale stronzata, tutti gli ideali e le verità in cui vivevo erano delle grandissime bugie!” strillo, in lacrime “E che voi due mi avete privato di un padre! Di una famiglia! Mi avete privato di una famiglia per puro egoismo!”
Anche Macy alza il tono di voce, non l'ho mai sentita urlare così: “E' tuo padre quello che ha sbagliato ignorando le lettere di tua madre! E' tuo padre quello si è svegliato tardi e voleva averti indietro quando ormai avevi una nuova famiglia! E' tuo padre quello in torto, quello che ha permesso che ti lasciassero in mezzo a una strada! Noi ti abbiamo accudito e allevato con tutto l'amore del mondo, noi ci siamo affezionati a te, noi non potevamo lasciarti andare quando tuo padre ce l'aveva chiesto, capisci? Eri, e sei, come una figlia per me e Paul! Noi ti abbiamo tenuta nascosta la realtà per il tuo bene!”
“Per il mio bene, certo! Il mio bene è quello di vivere una vita di bugie e finte verità solo perchè voi ci tenevate troppo a me! Ho visto come ci tenete a me, certo! Per tutta la mia infanzia e adolescenza mi avete lasciato fare ciò che volevo, non mi avete mai imposto obblighi o restrizioni, non vi è mai interessato conoscere la gente che frequentavo né i miei voti a scuola! Questo vuol dire 'tenere troppo' a una persona?! Ah beh, ora sì che capisco!” sbotto, retorica e infuriata come non mai.
Mi sto sfogando, sto urlando e facendo uscire tutti quelle emozioni che tenevo racchiuse dentro di me da anni. E mi sento stranamente bene.

Macy è rimasta quasi senza voce: “Pensavamo di fare del bene...Pensavamo che era il modo giusto per accudirti..”
Scuoto la testa energicamente: “Non mi interessano le tue scuse, adesso” ribatto, dura “Voglio solo sapere se quello che Zayn mi ha detto è vero. Se io e lui siamo veramente fratellastri.”
Macy esita, scuote la testa rassegnata e poi dice: “E'...vero”
Gli occhi mi si riempono nuovamente di lacrime amare. Ma questa volta non cerco di ricacciarle indietro. Nonostante i tentativi di Macy di farmi ragionare, scappo in camera mia, sbattendo la porta e chiudendomi a chiave. Cado, con la schiena alla porta e le ginocchia tra le braccia. Piango e mi libero di tutto il nervoso, di tutto lo stress, di tutto l'odio, di tutta la confusione, di tutti i sentimenti contrastanti che sento in questo momento; piango e, in qualche modo, mi libero.
Tirati su, smettila di piagnuccolare e comincia ad affrontare la vita,mi dico. Anche se è così difficile....

Con molte difficoltà e la testa altrove mi metto in qualche modo a studiare,facendo i compiti che dovevo fare due settimane fa. Ho intenzione di tornare a scuola domani e , in qualche modo, di affrontare Zayn. Non è mai stato così duro un ritorno a scuola; neppure quando David e Joy mi perseguitavano, neppure quando ero consapevole di non aver studiato, neppure quando avevo una verifica importante. Non è mai stata così drammatica l'idea di tornare a scuola e di rivedere Zayn....il mio fratellastro.
Dopo un po' di tempo però rinuncio a studiare poiché ho letteralmente la testa su un altro pianeta e l'unica cosa che mi aiuterebbe in questo momento è quello di scrivere. Ed è infatti quello che faccio; prendo dal mio cassetto quel quaderno ricco di fogli pieni di canzoni incomplete scritte da me...canzoni che non avranno mai vita, canzoni destinate a restare chiuse in quel diario per sempre. Nonostante ciò scrivere mi aiuta ad evadere dalla realtà perciò decido di mettermi all'opera e scarabocchiare qualche verso.
Immersa nei pensieri e nella canzone quasi non mi accorgo che stanno bussando alla porta. Sbuffo.
“Macy!” strillo “Non ho intenzione di aprirti!”
Ma non risponde. Aspetto uno, due,tre secondi e visto che non mi dà segno di risposta mi metto l'anima in pace, pensando che la donna abbia rinunciato a provare.
E invece riprende di nuovo a bussare energicamente. Cosa diavolo vuole ora?!
Mi alzo, scocciata, e apro la porta con rabbia.
Sorpresa.
Non è Macy che stava bussando.
E' Zayn.
Gli sbatto energicamente la porta in faccia, credendo di trovarmi in un brutto incubo. Mi porto le mani nei capelli, strabuzzando gli occhi. Non è possibile.
Questa volta con cautela,riapro l'uscio e trovo nuovamente il ragazzo che aspetta in ansia lì davanti.
Sto per chiedergli che cavolo ci fa qui, quando lui mi anticipa, quasi mi leggesse nel pensiero: “Macy mi ha fatto entrare” sussurra “Dobbiamo...parlare”
“Abbiamo parlato abbastanza” la mia voce esce strozzata e terribilmente tetra.
Zayn prende un sospiro profondo, chiude gli occhi, e poi dice: “Per favore, Apple”
Scuoto la testa, rassegnata e terribilmente imbarazzata, per poi lasciarlo entrare in camera.
Mi siedo sul letto e lui sulla sedia alla scrivania; si guarda attorno, curioso, sognante, osservando ogni mio piccolo particolare della mia camera. Io invece osservo lui; non parliamo, semplicemente stiamo in silenzio, un silenzio che significa tutto.
Poi, a un certo punto, Zayn comincia a fissare i fogli sparsi sulla mia scrivania: le mie canzoni.
“Sei...davvero brava” dice “...a scrivere canzoni.”
“Grazie” rispondo freddamente.
“Ci manca una base musicale, però” continua lui, cercando di iniziare una conversazione.
“Lo so” è la mia secca risposta.
Lui scuote la testa, arreso.
Stiamo zitti ancora per qualche interminabile minuto imbarazzante. Poi Zayn cerca nuovamente di allacciare un discorso: “Sai, non ci siamo più visti per le ripetizioni di matematica”
“Già”
Deglutisce: “Potremo..vederci questo giovedì, se ti va”
Scuoto la testa, rifiutando l'invito: “Sono indietrissimo con i compiti e appena torno a scuola dovrò rimettermi alla pari con il programma. Lo dirò al professore” spiego “Farò annullare quell'impegno delle ripetizioni. Infondo non abbiamo più motivo di vederci”
“Senti, a proposito di questo, io...”
“Non c'è niente da dire, Zayn” ribatto “Le cose stanno così, ora. Se vuoi mantenere un minimo di rapporto di amicizia, va bene. Ma non potrà mai esserci altro, lo sai.” dico, con le lacrime pronte a sgorgarmi dagli occhi umidi.
“Spero solo di non avere rovinato tutto”
No, figurati, penso sarcasticamente, alzando un sopracciglio.
“Ma ormai l'ho fatto quindi...” esita “Ora nostro padre vuole vederti”


Ciao a tutteeee!
Scusate il ritardo..E scusate anche se questo capitolo è extrasupermega(?) noioso e scritto male. Ho provato a fare uscire una cosa decente ma alla fine non ci sono riuscita...Vabbè, spero comunque che per voi sia tutto chiaro e, in ogni caso, se avete dubbi, non esitate a farmelo sapere. Sarò lieta di rispiegarvi il tutto al meglio!
By the waaaaay sono esausta! Scrivere questo capitolo è stato un parto AHAHAAH penso sia il capitolo più brutto e deprimente di tutta la storia.

Vabbè, ora vado a mangiare il minestrone (TELL ME WHY) ahahaha.
Povera la nostra Apple! Le sto complicando la vita in un modo assurdo AHAHAH. Ma voi che pensate? Apple e Zayn potranno continuare ad amarsi o...no? Fatemelo sapereee!
Lasciatemi tante belle recensioni sclerotiche(?) Sono bene accette! AHAHAHAH.
Basta, sparisco.
Mi odiate, I know.
Ma io vi lovvo tanto.
A presto! (spero)

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1435445