30 Giorni

di HeavenMayBurn
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** -30 ***
Capitolo 2: *** -27 ***
Capitolo 3: *** -21 ***
Capitolo 4: *** -20 ***
Capitolo 5: *** -19 ***
Capitolo 6: *** -15 ***
Capitolo 7: *** -13 ***
Capitolo 8: *** -11 ***
Capitolo 9: *** -9 ***
Capitolo 10: *** -8 ***
Capitolo 11: *** -4 (prima parte) ***
Capitolo 12: *** -4 (seconda parte) ***
Capitolo 13: *** -3 (prima parte) ***
Capitolo 14: *** -3 (seconda parte) ***
Capitolo 15: *** -1 ***
Capitolo 16: *** Ora X (prima parte) ***
Capitolo 17: *** Ora X (seconda parte) ***



Capitolo 1
*** -30 ***


30 Giorni

30 Giorni

By Niamh

 

(N.b. "Tutti i personaggi di questa storia sono maggiorenni e non mi appartengono, e gli eventi non sono accaduti realmente e questa storia non è scritta a scopo di lucro")

-30

 

 

Ed ecco il momento in cui anche io racconto la mia storia.

Mi chiamo Gerard Way, canto in una rockband, i My Chemical Romance. Forse è un nome che vi suona famigliare, forse no, ma alla fine non è che mi importi tanto.

La storia che vi sto per raccontare parla di un’attesa.  Dell’ attesta più lunga che io e il mio Frankie abbiamo mai provato. Perché alla fine è questo che rende speciale una cosa, attenderla, programmare ogni dettaglio, immaginare come sarà e poi scoprire che non andrà come pensavi.

Ma cominciamo dall’inizio, quando mancavano ancora trenta giorni.

Eravamo in tour in quel periodo. Bhe, che c’è di strano, vi chiederete voi.

In effetti nulla, era diventato tutto così normale da irritarmi.

Insomma, erano circa 5 anni che stavamo insieme e dovevamo nasconderci. Dopo un po’ è stressante, credeteci.

Perché, lasciando stare tutte le fan assatanate che passano due ore intere di concerto guardando il culo del mio ragazzo, quando non eravamo insieme dovevamo agire come se tra di noi non fosse successo nulla.

I primi tempi è eccitante, poi comincia a stufarti e alla fine ne hai semplicemente i coglioni pieni.

Ma torniamo al racconto.

Quel giorno avevamo appena terminato due concerti di fila a Los Angeles e ci stavamo preparano a partire con il tourbus diretti finalmente a casa.   

Afferrai il mio borsone e con un salto scavalcai i gradini e salì sul bus.

Ero ancora piuttosto atletico dopotutto.  In effetti, se mai incontrerò chi ha detto che dopo i 30 anni si è vecchi gli darò un pugno in faccia.

Io non sono vecchio. 

Credo. O almeno lo spero

Sospirai e mi guardai intorno.

Il bus era insolitamente vuoto e c’era un strano silenzio, troppo strano per essere normale.

Infatti non lo era.

In pochi secondi sentì due braccia che mi afferrano la vita e Frankie che mi urlava nelle orecchie –Aahhh!!!-

Mi prese così alla sprovvista che non riuscì a trattenere un urlo a mia volta.

-Ma sei scemo?!- gli gridai in faccia ancora scosso.

Lui mi guardò con i suoi grandi occhi marroni e mi mise le braccia intorno al collo. Infame!

-Scusa Gee…- mi disse nelle orecchie prima di scoppiare a ridermi in faccia, facendomi sentire un’idiota. –Ma mica pensavo che ti saresti messo a strillare!-

-Io non ho strillato- lo corressi prima di sbuffare e liberarmi dal suo abbraccio.

Lui mi guardò con la sua espressione da cucciolo abbandonato.

Cazzo, così non è giusto!

Voi trovate dura anche solo incazzarsi con Frank Iero, non è vero? Bhe, non avete mi provato a rimanere arrabbiati con lui  che vi guarda in quel modo, vi giuro è impossibile.

-Sei arrabbiato?- mi chiese mordendosi il labbro inferiore, e in quel momento, vi giuro che non so come feci a resistere saltargli addosso. Forse grazie quel poco di orgoglio che mi rimaneva.

-No…- sussurrai prima di baciarlo.

Una, due, tre volte.

-Dio, mi piacerebbe rimanere così per sempre- sussurrai sulle sue labbra.

Lui sorrise prima di trascinarmi per un braccio sul letto continuando a tenere le labbra premete sul mio collo.

Quello che avvenne dopo ve lo risparmio, perché alla fine sono solo fatti miei e di Frank!

Comunque mi risvegliai dopo qualche ora con un leggero mal di testa.

Mi guardai intorno.

La luce fuori dal bus stava cominciando a oscurarsi, le tendine erano tirate e Brian ci stava fissando scioccato.

Frena.

Cosa? Brian che ci guarda?!

Squittì coprendo me e Frank con le coperte, visto che eravamo completamente nudi.

Frank sospirò ma non si svegliò.

Io guardai il nostro manager che stava sulla porta, senza parole.

Una volta, quando ero piccolo, dalla mia cameretta, ho sentito degli strani rumori provenire dalla camera dei miei genitori, mi ero alzato e dalla porta mezza aperta ho visto che.. bhe, avete capito.

Poi ero andato a prendere un bicchiere d’acqua per riprendermi e mi ero guardato allo specchio. Avevo la stessa espressione che in quel momento aveva Brian.

-S-scusate ragazzi…- disse mentre si copriva gli occhi e camminava via.

Merda. Mi misi i primi jeans e la prima maglietta che trovai e lo seguì fuori.

Odiavo lasciare Frank così, dopo aver fatto l’amore, ma questa volta ero sicuro che avrebbe capito.

Lo trovai fuori dal bus che si massaggiava la tempia con le dita.

-Bri…- sussurrai incerto della sua reazione.

Naturalmente tutti i ragazzi sapevano di noi, ma nessuno ci aveva mai visto così.

Dovevo ammettere che ero immensamente imbarazzato.

-Dio, Gee… questa me la sognerò stanotte!- disse lui ancora sconvolto.

-Scusa… è che.. non abbiamo pensato di chiudere la porta-

-Già, l’ho notato- rispose guardandomi negli occhi.

Parlai per qualche minuto con Brian raccontandogli i piccoli problemi che aveva la nostra relazione.

E esattamente mentre glieli spiegavo mi venne in mente l’idea più pazza che mi sia mai passata nel cervello.

Tornai nel bus. Frank mi fissò mezzo addormentato e io mi sciolsi.

Tornai a stendermi e lo baciai sulle labbra.

-Lo sai che ti amo?- gli chiesi abbracciandolo.

Lui annuì usando la mia gabbia toracica come cuscino per mettersi più comodo e chiuse gli occhi.

-Anch’io ti amo, Gee- disse sottovoce.

Stava per riaddormentarsi quando io parlai di nuovo. –Bene, allora non vedo quale sia l’impedimento…. Frankie, vuoi sposarmi?-

 

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                              

To Be Continued…

 

 

[NdA: Eccomi qui =)

Questa, come avete immaginato è il mio ennesimo delirio. Muahaha ormai sto sveglia le notte per pensare a queste cose. =/

E poi io non sono contenta se non ho 40.000 fict in sospeso xDDD

Naturalmente è l’ennesima fict slash, il pairing è Frank/Gerard perché sono troppo bellini insieme *__* e visto che nell’ultima fict è una coppia che ho un po’ maltrattato, mi rifaccio qui xDD

So che in America come qui non è legale il matrimonio gay, ma dovrebbe esserlo! E quindi, visto che, come avrete già capito a me della  realtà non importa un fico secco in questa fict è legalissimo!

Niente di tutto ciò è vero, anche se io ci spero sempre xD

Ho già una trama, i capitoli saranno 13 e.. bhe, insomma, vedrete con il tempo xD

Un bacio a chi commenterà e/o leggerà.]

Kisses

Niamh

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Capitolo 2
*** -27 ***


-27

-27

 

Eccomi qui, il vostro cantante preferito a rapporto gente.

Eravamo rimasti alla mia dichiarazione, vero?

Ecco, le cose non sono andate esattamente come prevedevo.

Ma torniamo indietro a quel momento.

–Bene, allora non vedo quale sia l’impedimento…. Frankie, vuoi sposarmi?-

A quel punto io mi aspettavo qualcosa come un abbraccio, un bacio alla francese, una frase in stile “adesso e per tutta l’eternità”

Ebbene non andò così. 

Lui cominciò a ridere, e non ridacchiare o a sorridere leggermente, ma a sganasciarsi dalle risate.

-Anche io amo fare sesso con te, ma non credi che una dichiarazione di matrimonio sia esagerata?-

Io arrossì e non gli risposi e lui alzò la testa guardandomi in faccia.

-Gee, ma… eri serio? Non era uno scherzo?-

E bum! In quel momento ogni vena di romanticismo presente tra di noi è sparita.

-No, era uno scherzo, certo…- dissi poco convinto.

Lui continuava a fissarmi e allora io mi sono alzato dal letto, lo baciato e sono uscito nel parcheggio.

Insomma, voi andate dal vostro ragazzo con le migliori intenzioni, gli chiedete di passare tutta la vita con voi, e la risposta che ricevete è una risata?

Ok, ammetto che non avevo ne anello ne dichiarazione, e non eravamo in Europa o in qualche altro luogo da favola, ma nel nostro tourbus pieno di bottiglie di birra e avanzi di pizza. Non era il momento migliore del mondo, ma alla fine non è questo che dovrebbe importare.

Per i due giorni successivi non toccammo più l’argomento.

Passai tutto quel tempo a corrodermi l’anima.

Io volevo davvero passare la mia vita con lui, ma se quello fosse stato un presentimento? Il segno che era meglio accontentarsi di quello che avevo e non esagerare?

Non ne parlai con nessuno, finchè, due giorni dopo presi la decisione di smetterla di rodermi il fegato.

Io sapevo che noi saremmo stati insieme per sempre. Ne ero certo.

E così l’unica cosa che mi rimaneva da fare era convincere anche lui.

Andai da Brian e lo persuasi a tenere occupato Frank per quel pomeriggio. Poteva fargli fare interviste, meeting con i fan, quattro ore di autografi alle ragazzine non-stop, non mi interessava. L’importante era che per quel pomeriggio non si fosse avvicinato a me.

Avevo pregato poi Bob di telefonare al mio posto al locale più carino che avesse trovato in quella città e di prenotare per quella stessa sera.

Dopo avevo afferrato Ray e l’avevo trascinato al centro commerciale più vicino.

Ci siamo seduti sui tavolini della caffetteria e io ho cominciato a riflettere.

-Ray… se tu fossi Frank, che anello di fidanzamento vorresti che io ti comprassi?- dissi mentre ordinavo un caffè molto lungo. Quello si prospettava un pomeriggio infinito.

-Uff… che cazzo ne so io? Perché non gli telefoni e glielo chiedi?- mi propose scocciato. Non me ne fregava un cazzo se si stava rompendo le balle, doveva pensarci quando mi ha proposto di diventare amici. Queste sono le conseguenze. Seguirmi senza lamentarsi mentre cerco l’anello perfetto per il mio ragazzo.

-Ma che dici? Deve essere una sorpresa e deve essere romantico!-

Una cameriera bionda ci portò le ordinazioni.

Notai che accanto allo scontrino c’era un bigliettino piegato in quattro parti. Lo aprì e, vicino a un numero di telefono, lei aveva scritto un nome, ‘Kathleen’ e una parola, ‘chiamami’.

Ray cominciò a ridere sguaiatamente in un modo che mi ricordò Frank qualche giorno prima.

-Oh mio Dio, l’hai proprio beccato giusto!- gridò verso la cameriera.

Io volevo morire e mi coprì il volto con le mani.

-Ray… ti prego, stai dando spettacolo…-

Ma Ray non smise di ridere, anzi esclamò –Ti prego chiama Frank, raccontaglielo e metti il vivavoce! Non posso perdermi una scena così!-

-Forse sarà meglio andare- dichiarai alzandomi dal tavolino e andando a pagare.

Ci dirigemmo verso una gioielleria. Fortunatamente il centro commerciale era grande e pensai che se non avessi trovato quello che cercavo li potevo provare da un’altra parte. Anche perché io non avevo la minima idea di come doveva essere quello che cercavo.

Appena entrati una commessa abbastanza alta e con i capelli castani raccolti ci venne incontro.

Ci sorrise e ci strinse la mano.    

-Io mi chiamo Samantha, se avete bisogno di qualcosa, io sono a vostra disposizione-

-Io sono Gerard, e quello è il mio amico Ray…- lo indicai mentre lui stava guardando le vetrine. –Ecco… noi siamo qui perché… Stasera avevo in mente di chiedere al mio ragazzo di sposarmi e… ecco, io volevo qualcosa adatto all’occasione…-

Lei annuì solennemente. –Certo, certo… Capisco. Bene Gerard, mi racconti un po’ di lui- disse mettendosi gli occhiali sulla punta del naso.

Io mi grattai la testa. –Mhm… Si chiama Frank. Ama la musica, i videogiochi e i cartoni animati… e… Mi dica che può aiutarmi?- la supplicai.

Lei rise. –Farò il possibile-

Mi condusse verso una vetrina e mi fece sporgere per vedere ogni modello di anelli, cominciando a parlare con un tono molto professionale. -Vede, la gente non lo crede, ma ogni cosa di noi rappresenta il nostro carattere, il nostro ‘io’. E un anello di fidanzamento è molto più di un oggetto, è insieme lei, la persona di cui è innamorato e quello che state per costruire insieme- 

-Oddio, questo mi spaventa- sussurrai.

Samantha sorrise ancora. –Non si spaventi, sceglierlo è più facile di quello che sembra-

-Ecco, vede…- dissi imbarazzato prendendo un foglio di carta dalla tasca. –Io sono un musicista e tempo fa ho scritto una canzone… Mi piacerebbe se fosse incisa nell’anello perché rappresenta molto quello che stiamo per fare…-

Lei lo afferrò e stringendo gli occhi lo lesse. –‘I'm trying to let you know just how much you mean to me’… E’ davvero molto dolce, Gerard. Di solito è mio fratello che si occupa di queste cose ma… oh, al diavolo la sua partita di football!- disse ridendo –Torno subito…- mi sorrise e andò dietro il negozio.

Dopo qualche secondo la sentì urlare. –Rob! Alza quel cazzo di culo, c’è del lavoro da fare!-

Non so perché ma ci rimasi malissimo. Fino a poco tempo fa era stata tutta zucchero & miele, e adesso stava imprecando contro quel pover’ uomo.

-Ma c’è la mia partita…- disse Rob sommessamente.

-Alza. Quel. Culo.- ripetè Samantha. Rob non replicò.

Tornò da me con lo stesso sorriso di quando ci siamo conosciuti e io lo ricambiai un po’ incerto. Sembrava di avere a che fare con il Dottor Jakyll e Mr. Hyde.

-E ora, Gerard, deve scegliere l’anello-

Io guardai ancora attraverso la vetrina.

Un anello catturò la mia attenzione. Glielo indicai.

-Oh, quello? Ottima scelta- sorrise e me lo mise in mano. –Questo è fatto di oro bianco e ha due leggere bordature ai lati di oro rosso. Personalmente lo preferisco a quelli d’oro giallo perché lo trovo meno comune e banale-

-E’ molto bello- concordai e sorrisi immaginandomelo al dito di Frank.

Glielo ridetti e lei lo mise in una piccola scatolina di velluto verde. –Allora lo do a mio fratello, così può cominciare a lavorare… Oggi il centro non è molto affollato, quindi può tornare fra circa tre ore e vedrà che l’anello sarà pronto-

Pagai e la salutai. Poi io e Ray uscimmo pensando a come trascorrere le tre ore seguenti.

***

Quella sera io e Frank arrivammo al ristorante verso le nove.

Bob aveva fatto un ottimo lavoro e aveva prenotato un tavolo vicino al terrazzo, illuminato da piccoli lampioni. Era il più romantico di tutto il ristornante.

Mangiammo (lui più di me perché io ero ancora molto teso) e chiacchierammo come al solito.

Quando ci portarono il dolce io decisi di cominciare a tastare il terreno.

-Sai… stavo pensando a quello di cui abbiamo parlato l’altro giorno…-

Lui smise di mangiare e mi guardò in faccia. –A che cosa? Anche tu pensi che Miss Piggy non meriti Kermit la Rana? Voglio dire… lui è troppo gentile, è la gentilezza fatta persona, anzi fatta rana!-

Io scossi la testa. Solitamente lo trovavo tenerissimo quando faceva finta di non capire (speravo che facesse finta perché se no la faccenda era preoccupante) ma non era quello il momento.

-No, non quando abbiamo parlato dei Muppet, ma quando avevamo appena… sai, no… fatto l’amore… e io ti ho detto quella cosa… Ti ho chiesto di sposarmi…-

La bocca di Frank si aprì leggermente e sussurrò piano –Oh.-

-E sai, a dirla tutta, io ero serio… Insomma, noi ci amiamo e non capisco perché non possiamo rendere la cosa “ufficiale” … Cioè, non che abbia bisogno di un certificato però, sai… E così ti ho comprato questo- dissi prendendo la scatolina dalla tasca e facendogliela vedere.

Lui aprì gli occhi e la guardò, rimanendo in silenzio. Non sentendolo pronunciare alcuna parola mi cagai leggermente addosso. Magari gli faceva schifo.

Così decidi di continuare. –Lo so che non è un granché, ma è il migliore che ho trovato in poco tempo… Perché, mi piacerebbe che noi lo facessimo presto, tipo alla fine del mese. Insomma, quello che sto cercando di chiederti, e bada bene che adesso sono serio, è: Vuoi sposarmi, Frank?-

Lui alzò lo sguardo dall’anello e mi fissò negli occhi. Erano lucidi.

-Oddio, Gee… L’anello è fantastico, tu sei fantastico!- disse sporgendosi dalla sedia finché i nostri nasi non si toccarono. –Certo che voglio sposarti!- disse prima di baciarmi.

 

To Be Continued…

 

[NdA: Eccomi qui con un nuovo aggiornamento =)

Uff, non so perché nello scorso capitolo mi abbia deformato la pagina e non credo che lo capirò mai -_- Speriamo che non accada lo stesso con questo ^^”

Non so quando potrò postare di nuovo perché Sabato parto per una settimana, quindi se trovo il tempo di scriverlo posso provare venerdì/sabato mattina, altrimenti ci si sente quando torno XD

Thanks to:

-LovelyDead: Certo che ti sposo! Vado a comprare la fede dalla commessa della fict xDDD Un bacione :-***

-Blinka: Grazie *___* Bacione :-***

-Miyata: Grazie *__* Sei troppo gentile :-** Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo. Bacione.

-Linkin Park: Certo che nasce da li xDD Muahaha io mi sono divertita a immaginarmi Brian sconvolto, era una scena che doveva esserci nella fict xD Un bacione :-***

-Idra: Grazie ^//^ Tu sei troppo gentile XD Grazie mille per i complimenti :-** In questi giorni avevo voglia di scriverne una e così… xDD. Bacione :-**

-Blaise_Sl_Tr07: Grazie 1000. Sei gentilissima :-** Spero ti sia piaciuto anche questo capitolo ^^ Bacione :-**

-Kgirl: Graziee sia a te che a tua sorella, sei gentilissima =) Bhe, non potevo fargli dire di no, anche perché, chi rifiuterebbe una proposta da Gee? xDD Bacione :-**

-Elyrock: Grazie mille ^//^ E poi mi fa piacere ricevere questi complimenti da te visto che adoro come scrivi *__* Bacione e spero che ti piaccia anche questo capitolo :-**

Un bacio a chiunque leggerà e/o commenterà anche questo capitolo]

Kisses

Niamh

 

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Capitolo 3
*** -21 ***


-21

-21


-E allora, tu indosserai il vestito bianco?- chiese Ray seguendo Frank mentre lui si dirigeva verso il piccolo frigo bar del bus.

Frank prese una lattina, ne bevve un sorso e poi guardò il nostro chitarrista negli occhi. –No.- disse lapidario.

Ray girò la testa. -Lo indosserà Gee, allora?-

-No.- ripeté tornando a sedersi accanto a me. Ray lo seguì nuovamente.

-E se io e gli altri facessimo una colletta e ve lo comprassimo come regalo di nozze?-

-No.- rispose ancora dandomi un bacio sulla guancia e appoggiando la sua testa sul mio petto.

-E se boicottassimo il matrimonio come minaccia?-

-No.-                                                                                

-E se…-

-No.-

-Ma se non ho ancora detto nulla- protestò lui.

-La risposta sarebbe sempre e comunque no- decretò Frank.

-Ray, smettila!- dissi io a quel punto. Non sapevo come aveva fatto Frank a resistere fino a quel momento senza gridargli dietro.

-Uff, che palle!- mi rispose –Certo che voi non siete per niente divertenti!- brontolò alzandosi e andando da un’altra parte. 

Un po’ di pace.

-Finalmente soli- dissi sorridendo e dandogli un bacio sulle labbra. Ma proprio mentre le cose si facevano interessanti lui si allontanò da me.

-Gee, aspetta… dobbiamo parlare di una cosa-

E così che tutto incominciò.

Frank non voleva più fare sesso fino al matrimonio.

Voleva arrivare casto e puro fino alla prima notte di nozze. E non servì a nulla tutto l’impegno che misi nello spiegarmi che dopo tutti questi anni era una cosa immensamente inutile.

-Ma Gee, io voglio che quella notte sia speciale…- mi disse guardandomi negli occhi. E, forse ve l’avevo già accennato, ma io non so resistergli quando mi guarda in quel modo.

Acconsentì, anche se non ne ero per niente entusiasta.

Naturalmente il sesso non è la cosa più importante, io lo amo e lui mi ama e non potrei chiedere di meglio. Ma sono un essere umano e ho delle esigenze. Ok, forse detto così è molto squallido, ma oltre che il sesso in generale, quello che mi sarebbe mancato sarebbe stato il sesso con lui.

Insomma, le prossime settimane non sembravano affatto semplici.

Saremmo arrivati a Belleville quella sera; avremmo passato la notte a casa mia e il giorno seguente saremmo andati a cena da mia mamma. Mikey e Alicia erano tornati dalla luna di miele da pochi giorni e io gli avevo detto che avevo una sorpresa per loro e gli avevo praticamente ordinato di non tornare subito a NY ma di passare qualche giorno da lei, così avrei potuto parlare a tutta la famiglia.

E poi, circa tre o quattro giorni dopo, saremmo andati a cena da Linda, la madre di Frank, in modo da comunicare la notizia anche a lei.

Mi aspettavano dei giorni abbastanza intensi e oserei dire stressanti.

-D’accordo, Frankie. Faremo come vuoi- dissi schioccandogli un bacio sulla guancia.

Lui sorrise soddisfatto, come faceva sempre quando lo accontentavo in qualcosa.

Come quella volta in cui mi ha costretto a fare pattinaggio sul ghiaccio e io mi sono praticamente rotto il coccige, o come quando mi ha “convinto” a fare una full immersion nel mondo della Terra di Mezzo.

Da Philadelphia a Chicago; nove ore di Signore degli Anelli.

Bel film, belle scenografie, ma credetemi, dopo che si ha gridato e saltato su un palco con mille luci al neon puntate addosso e una folla di persone urlanti, l’ultima cosa che desiderereste è di fare una maratona di tutti i film in edizione integrale. 

E’ che quando vuole qualcosa ha un metodo infallibile per ottenerla, almeno con me. Comincia a mordersi il labbro inferiore e poi mi guarda negli occhi. Sembra Bambi, e quale essere umano con un cuore potrebbe mai negare qualcosa a Bambi?!

-Ma quando dici basta sesso, intendi qualsiasi tipo di approccio sessuale?-

-Gee…- sospirò lui alzandosi dal mio petto.

-No, te lo dico perché se siamo precisi certe cose non sono da considerarsi vero e proprio sesso…-

-Gee…- ripeté scuotendo la testa –Sono solo venti giorni… Se tu fossi una ragazza ti direi che parli come una ninfomane…- Io sbuffai e lui mi baciò la punta del naso, poi sorrise. –Vediamo come andranno le cose…- sussurrò piano.

Si alzò e andò verso il letto. Io lo seguì.

-Sai…- cominciò mentre si buttava sulle coperte disfatte. Lo raggiunsi e gli strinsi la vita con le braccia. –Stavo pensando che prima o poi dovremmo decidere dove andare in viaggio di nozze…-

 Io annuì mezzo addormentato. Non avevo davvero voglia di discuterne adesso, soprattutto perché sapevo che in qualsiasi posto lui avesse voluto andare, a me probabilmente non sarebbe piaciuto.

***

-Ehi, belle addormentate, Dovreste svegliarvi!- disse una voce vicino alle mie orecchie.

Sembrava una mosca, ed era anche fastidiosa come una mosca.

Così decisi di scacciarla, alzando un braccio e colpendo l’aria. Quella voce smise di parlare e si mise a ridere.

Io grugni mentre anche Frank apriva gli occhi.

-Che cazzo c’è, Brian?- gli chiesi una volta che lo ebbi riconosciuto.

-Stavo dicendo, mie care Biancanevi, che siamo arrivati a casa- Io lo colpì con una sberla sulla testa e sperai che si fosse fatto male.

Svegliai Frank e raccattai le mie cose.

Arrivammo a casa mia circa mezzora dopo.

-Fanculo!- esclamai quando le chiavi mi cedettero dalle mani. Ero carico di borse e valige, e piegarmi e prenderle sembrava una missione impossibile.     

Frank mi sorrise, le prese e mi aprì la porta.

-Bentornati a casa!- disse accendendo la luce.

Il mio appartamento non è mai cambiato molto nonostante tutti i soldi che abbiamo fatto. Sarà perché praticamente a casa non ci sono mai; ma non ho mai sentito il bisogno di fare grandi cambiamenti o di comprare una villa enorme.

Ho un atrio, a destra una piccola cucina con i mobili laccati di rosso, che non so come mi sia venuta in mente di comprare, e a sinistra un divano nero con i cuscini colorati.

Poi c’è il corridoio e un bagno, due camere da letto e infine la mia stanza tutto-fare, dove mi rinchiudo per la maggior parte del tempo.

Fine tour della casa.

Mi avvicinai a Frank e lo abbracciai da dietro, baciandogli il collo.

Lui rise –Gee, io ti amo tanto, lo sai… ma non credi che sarebbe l’ora di farti una doccia?-

Aprì la bocca per ribattere. Dio, non era stato affatto carino da parte sua farmelo notare in quel modo.

Ma, a pensarci bene, non aveva tutti i torti. Il lungo viaggio in bus cominciava a farsi sentire, in tutti i sensi.

Così gli diedi un bacio sulla guancia e mi diressi verso il bagno. Lo sentì dalla cucina che esclamava qualcosa del tipo –Non temere, nonostante la puzza ti sposo lo stesso!-

Aprì l’acqua della doccia e chiusi gli occhi.

Erano sei mesi che non tornavo a casa. Non era cambiato nulla da quando ero partito, tranne che ora ero fidanzato. Sorrisi senza rendermene conto.

Cominciai a fare una nota mentale delle persone che avevo in mente di invitare alla cerimonia. Ok, io e Frank volevamo fare qualcosa di privato, ma questo non mi avrebbe impedito di chiamare tutte le persone che conoscevo e sbattergli in faccia la mia felicità.

Mi misi i pantaloni del pigiama e una maglietta e lo raggiunsi in cucina. Anche lui si era cambiato.

Appena mi vide si avvicinò a me e mi diede un bacio sul collo.

Notai che aveva apparecchiato il tavolo. C’erano delle cose nel piatto che a prima vista sembravano spaghetti al sugo e dell’insalata con gli hamburger.

Non avevano un bel aspetto, certo, ma da Frank quello era il massimo che potevo aspettarmi, visto che quella di cuoco era l’ultima delle carriere che poteva intraprendere.

Per dimostrargli che avevo apprezzato il suo tentativo gli diedi un bacio sulle labbra e poi sussurrai –Che ne dici se cominciassimo la castità da domani?-

Lui si passò una mano sui capelli e poi mi baciò. –Si può fare…-


To Be Continued…


[NdA: Eccomi qui =) Alla fine sono riuscita a scrivere anche questo capitolo prima di partire ^^ Ho cominciato questo capitolo ieri notte, quindi ringraziate o maledite la mia insonnia, dipende se il capitolo vi è piaciuto o meno xDDD

Una piccola nota: Nel prossimo capitolo ci sarà un leggero cambio di POV, dal punto di vista di Gee si passerà a quello di Frank… non so ancora se per tutto il capitolo o solo un pezzo, ma cmq avviserò prima =)

Ho l’impressione che questo capitolo non sia venuto affatto bene =/ ma va bhe ^^”

E poi, bho, non so che dire… sono incazzata perché non ho ancora trovato nessuno che venga con me al concerto del 3 Novembre, ma tanto ci sarò, anche a costo di andarci da sola xDDDD

Thanks To:

-Kgirl: Siamo in due a adorarlo xDD Bacione :-**

-Miyata: Grazie ^//^ Sei troppo gentile =D Spero che ti piaccia anche questo capitolo. Bacione  :-**

-Ika_Lil Rebel: Certo che si amano quei due xDD Mi fa piacere che ti piaccia anche questa fict ^_^ Bacione

-Linkin Park: Anch’io me lo immagino Frank vestito da sposa xDD Awh, grazie mille per i complimenti! Bacione :-**

-Idra: Sarà perché io mi faccio un sacco di film mentali quando sento i MyChem, ma ci pensavo qualche giorno fa! E diciamo che è da lì che è partito tutto. Bacione :-**

-LovelyDead: Spero ti sia piaciuto questo capitolo. Bacione :-**

-Disinchanted_vale: Grazie ^^ Anch’io li trovo pucciosissimi *______* Bacione :-**

-Blaise_Sl_Tr07: Muahaha Mi serviva un personaggio un po’ rompipalle, e Ray mi sembrava quello adatto xDD Bacione :-***

-Blinka: Grazie 1000 Spero ti piaccia anche questo. Bacione :-**

-Elyrock: Grazie ^//^ sei gentilissima :-** Bhe, i Muppets rulleggiano sempre xDD bhe, alla fine parliamo di Frank, una cosa romantica ci stava xD Un bacione :-***

-Lostwithe: Grazie mille, sei gentilissima *___* Mi fa piacere che ti abbia emozionato tanto! Un bacione :-**

E, come al solito, ringrazio chi commenterà e leggerà! :-**]

Baciuz-baciuz

Niamh     

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Capitolo 4
*** -20 ***


-20

-20

 

-Gee… come sto secondo te?- mi chiese Frank guardandosi allo specchio.

-Sei bellissimo- gli sussurrai dandogli un bacio sul collo.

Lui sbuffò ma sorrise. –Lo dici solo perché mi ami, non sei obbiettivo-

Io sospirai e gli presi la testa tra le mani guardandolo negli occhi. –Frank, da quanto tempo conosci i miei genitori? Perché sei così nervoso?-

-Non lo so… E’ che questa volta è diverso. Insomma, noi ci sposiamo, e tu sei il loro figlio maggiore. E’ una bella responsabilità!-

-Ma i miei sanno già che stiamo insieme…. Si tratta solo di fargli capire che la cosa sta diventando molo più, come dire, definitiva-

-Si, ma se a loro non va bene? Ti ricordi che, quando hai detto ai tuoi che eri gay, tua madre non ti ha parlato per due giorni?!-

-Ma se mia madre ti adora!-

Ok, piccola bugia.

Mia madre adorava Frank quando pensava che lui fosse solamente un mio carissimo amico e chitarrista della mia band; quando ha saputo che era diventato il mio ragazzo le cose sono leggermente cambiate.

Non credo che sia per Frank nello specifico, ma credo che abbia preso un po’ male la mia omossessulaità.

Quando Frank ha detto che non mi ha parlato era la verità, più o meno.

Vedete, quando andavo alle superiori c’era questo ragazzo che si chiamava Josh del quale mi ero preso una cotta. Aveva i capelli neri corti che gli scendevano sul viso, gli occhi azzurro ghiaccio, era alto e con il naso sottile. In più era pallidissimo e sembrava un fottuto vampiro.

Fu amore a prima vista.

Cominciammo a uscire; e un giorno lei mi sentì mentre raccontavo a Mikey ogni dettaglio.

Era euforica. Non aveva capito che la persona con cui uscivo era un lui e non una lei.

Così mi chiese. –Allora, come si chiama la fortunata persona che esce con il mio figlio maggiore preferito?-

Io presi un profondo respiro e gli dissi il suo nome, non curandomi troppo della sua reazione, perché pensavo “Andiamo, è mia mamma, che cosa potrebbe succedere?”.

Lei era stranita. –Ma ho sentito male? Si chiama Josh?-

-No, mamma. Hai sentito benissimo-

-Ma Josh sta per Josephine, vero?-

Io sospirai. –Come può stare per Josephine?! Sta per Joshua!-

-Quindi è un ragazzo?- mi domandò allargando gli occhi.

Io annuì vigorosamente. –Sì, decisamente-

Il suo viso era decisamente più bianco e pallido del solito.

Rimase zitta per qualche minuto e poi sussurrò. -Oh.-

Diede uno sguardo in giro e dopo qualche secondo mi guardò di nuovo negli occhi.

 -Vado a fare una torta- disse allontanandosi per andare in cucina.

Ecco, faceva sempre così.

Quando c’era qualcosa che non gli andava bene, faceva finta di non ascoltare e cambiava argomento, andava a cucinare stupidissimi dolci, e ti dava la sensazione che in realtà tu non esistessi davvero, che quello che parlava era solo il tuo riflesso che non emetteva alcun suono.

Credo che questo lato del suo carattere, oltre che avermi fatto diventare leggermente schizofrenico, è alla base dei miei problemi di peso adolescenziali.

-Ok, andiamo- dissi afferrando il polso di Frank. Lui mi seguì in macchina.

Accese la radio e appoggiò i piedi sul cruscotto.

Sembrava che tutta l’agitazione che aveva pochi secondi prima fosse svanita, mentre la mia continuava a salire.

-Sai cosa sarebbe davvero cool? Se tu ti facessi tatuare il mio nome da qualche parte; sai no, per dimostrarmi il tuo amore- esclamò cercando di coprire la radio che cantava Umbrella, ella ella, eh eh

Ecco, ora oltre che preoccupato ero irritato, molto molto irritato.

-Te lo scordi!- dissi facendo uscire dalle labbra una mezza ristata stridula. Stava scherzando, no?

-Ma Gee… perchè?-

E intando la radio continuava a cantare “Under my umbrella…”

 -Bhe, mettiamola così: Superman amava Lois Lane, eppure non si è mai fatto fare una collana di kryptonite per dimostrarglielo-

“Ella, ella, eh, eh”

-E, cazzo Frankie, spegni quella maledetta radio!-

Lui sbuffò e si mise a sedere decentemente, spanse la radio e dopo rimise i piedi esattamente dov’erano, sporcandomi tutto il cruscotto.

Quando vide che stavo per dirgli di togliere quei maledetti scarponi dalla mia macchina, mi fulminò con lo sguardo. E, continuandomi a guardare come se avesse voluto uccidermi aggiunse –Superman era un coglione!-

Capì che si era incazzato e non mi avrebbe parlato per tutto il viaggio. Bene, quella giornata procedeva sempre meglio!

Per fortuna casa mia non è molto lontana da dove abita mia mamma, e quindi arrivammo nel giro di pochi minuti.

Appena entrato salutai mio padre, mia madre era uscita, e mi preparai psicologicamente a quello che sarebbe seguito. Questa volta la notizia era grossa, mi aspettavano come minimo una decina di chili in più in torte.

Anche Frank la salutò e mi seguì dentro.

Vedemmo mio fratello sdraiato sul divano che guardava i Simpson, gli occhi mezzi aperte e un pacchetto di patatine rovesciato sul petto.

Come può un essere umano ridursi in questo stato?

Ci mancava solamente la bava alla bocca e la Duff in mano e sarebbe stato come Homer.

Che tristezza!

Frank si sedette accanto a lui e gli rubò una patatina che gli era finita vicino al collo. Io mi buttai letteralmente sulla poltrona vicino e lo guardai incuriosito.

Mikey  grugnì e aprì un occhio. 

-Gee…? Frankie..? Ma… siete voi?-

Ma che diavolo!

Ritiro quello che ho detto! Homer Simpson è molto più intelligente di lui appena sveglio.

Frankie annuì e lo abbracciò e poi io feci altrettanto.

-Sei solo?- chiesi guardandomi in giro.

-Sì, la mamma e Al sono uscite non so dove…- mi rispose sbadigliando.

 Mi guardai in giro. Il salotto dei miei genitori era pieno delle fotografie del matrimonio di mio fratello.  

-Mikey… non è che mi puoi accompagnare in bagno?- gli chiesi continuando a fissare le foto. Mi mettevano terribilmente in imbarazzo.

Sia Frank che Mikey erano sbalorditi.

-Ma sei scemo?!- mi domandò mio fratello dopo qualche secondo.

Sentivo l’irritazione scorrermi lungo la schiena. E, come se non bastasse, Rihanna cantava ancora nella mia testa.

-Senti, seguimi e basta, ok?- praticamente glielo ordinai.

Mikey non replicò e si alzò.

-Ma Mikes, mi devi raccontare tutto quello che è successo! Non ci vediamo da una vita!- si lamentò Frankie. E, credetemi, nonostante fossi un fascio di nervi, la sua espressione mi sciolse.

Lo baciai e gli sorrisi. –Abbiamo sempre tempo di parlare prima di cena, ti racconterà tutto dopo…-

Frank annuì e prese il pacchetto di patatine, mangiandolo e continuando a guardare i Simpson.

Una volta che io e Mikey arrivammo in bagno chiusi la porta a chiave.

Lui mi guardò un po’ impaurito. –Cazzo, Gee… ma devo davvero aiutarti a pisciare? No, perché sai, nulla di personale, ma provo un certo disgusto per cose come queste!-

-Merda, era solo una scusa! Volevo parlarti da solo, non devo pisciare!-

Ora era più che altro stupito. –Che cosa c’è?- mi domandò sedendosi sul bordo della vasca. -Riguarda quello che ci dovresti dire sta sera?-

Io annuì lentamente. –Io e FrankBhe, noi ci sposiamo…-

Mikey allargò gli occhi e si alzò di colpo. –Wow! Cioè, sono felicissimo!- disse buttandomi le braccia al collo e abbracciandomi con un po’ troppa enfasi per i miei gusti. –Oddio, che cosa dolce!- disse staccandosi da me e cominciando ad applaudire. Bhe, almeno lui l’aveva presa bene. Smise di fare i versi e mi guardò negli occhi. –Però cercate di non litigare troppo spesso. Non è carino stare in mezzo al proprio fratello e al proprio migliore amico che si scannano-

-Non preoccuparti, non c’è pericolo!-

Poi i suoi occhi si illuminarono. Era come se avesse afferrato un’idea lontana che ronzava nel suo cervello. –Aspetta… mamma lo sa?-

Io scossi la testa sconsolato.

E lui cosa fece?

Esattamente quello che fece Frank quando glielo chiesi di sposarmi la prima volta, o Ray quando la commessa ci ha provato con me.

Rise.

Anzi no. Si scompisciò.

-Oddio, fratellone. Grazie per avermi chiamato. Questa scena non voglio perdermela!-

-Dio, Mike. Io mi sto cagando nei jeans. Mi aiuterai con lei, vero?-

Lui annuì dandomi una pacca sulla spalla. –Certo! Mica ti lascio solo-

In quel momento sentimmo la voce di mia madre provenire dalle scale.

-Michael, Gerard… ragazzi, venite ad apparecchiare che fra un po’ è pronto!-

Io e Mikey scendemmo di sotto.

Frank e Alicia erano comodamente seduti sul divano a guardare la tv. Sapevo che loro non avrebbero mosso un dito. Poco importava se stavano con noi, loro due erano sempre stati, e probabilmente lo sarebbero stati anche in futuro, considerati ospiti e gli ospiti non apparecchiano.

Li invidiavo in quel momento.

Quando passammo davanti al divano Mikey sorrise e fece l’occhiolino a Frank.

Il mio ragazzo mi guardò interrogativamente e io alzai le spalle.

-Sai che cosa penso? Che dovresti dirglielo subito. Insomma, via il dente, via il dolore- mi disse mio fratello all’orecchio mentre appoggiavamo le posate sul tavolo.     

-Dici? Non è che poi le rovino l’appetito o qualcosa del genere?!-

Lui ridacchiò. –Nah, Gee. Infondo è nostra mamma, che potrà mai succedere?-

Già, che cosa?

-Ok, tu blocchi la porta. E quando siamo sicuri che non può fuggire glielo dico-

Lui rise un po’ più forte questa volta. –Al mio segnale scatenate l’inferno!- escalmò imitando Russle Crow.

-Perché ridete?- chiese mia madre da dietro mentre afferrava una zuppiera.

Io feci un grande, enorme respiro e chiusi gli occhi.

-‘Ma, tu sai che io e Frankie stiamo insieme, no?-

Lei mi rispose esitante. -…Si-

-E che noi ci amiamo?-

Questa volta la risposta ci mise ancora di più ad arrivare. -…Sì-

-Bhe, ecco… Dieci giorni fa io gli ho chiesto di sposarmi. Il matrimonio sarà a fine mese-

Avvenne proprio quello che io temevo. Lei rimase in silenzio.

Dopo un bel po’ finalmente parlò. –Bhe, almeno ora ti sistemerai anche tu… Ragazzi, volete dei biscotti?-

Mikey si alzò dalla sedia sul quale si era seduto per seguire la scena, e andò verso mia madre, chiudendo la credenza.

-No, mamma, non ora. E’ meglio se tu e Gee parlate- ringraziai mio fratello con lo sguardo e lui mi sorrise.

Mia madre sospirò e si sedette su una sedia. Noi facemmo lo stesso.

-Va bene, parliamo. Su forza, che volete che vi dica, ormai è già tutto deciso tanto?!-

-Che sei d’accordo!- gli dissi io esasperato. Dio, mi sembrava così ovvio. –Che mi darai la tua benedizione o qualche merda simile-

-Io non ho mai detto di non essere d’accordo- protestò lei.

-No, certo. Non mi parli mai! Ogni volta che ti dico qualcosa è come se non avessi parlato!-

-Non è facile accettare quello che mi dici, Gerard- disse lei fissando la tovaglia. –Alla fine io sono una mamma come tutte le altre, l’unica cosa che voglio è che tu alla fine trovi qualcuno che ti renda felice e mi faccia diventare nonna-

Mikey alzò lo sguardo su di lei. –Grazie per la considerazione! Guarda caso io mi sono sposato da poco, e quello che hai detto non è carino!-

Mamma sbuffò verso di lui. –Oh, andiamo Michael, lo sai quello che intendevo. E’ logico che aspetto dei nipotini anche da te. Ma è di Gerard che stiamo parlando, è una cosa diversa-

-Ma è la stessa cosa. Frank mi rende felice e io rendo felice lui. Noi ci amiamo e io vorrei solo che tu fossi contenta per noi come lo eri stata per Mikey e Alicia-

Lei si alzò immediatamente dalla sedia e mi abbracciò. Io non me l’aspettavo e dopo qualche secondo circondai anch’io il suo petto con le braccia. –Gerard, tesoro, è logico che io sono contenta per voi. Non c’è nulla che mi renda più felice di sapere che tu lo sei. E’ solo che per me è ancora strano avere a che fare con certe cose-

Avevo ancora gi occhi chiusi quando gli chiesi. –Allora ci sarai?-

Lei annuì. –Non potrei mai mancare, tesoro!-

Sorrisi. Alla fine non era andata male come mi immaginavo.

A un certo punto sentì la voce di Mikey in lontananza, e così sciolsi l’abbraccio. –Ora i biscotti si possono mangiare?- domandò speranzoso aprendo l’antina della credenza.

Mia madre gli schiaffeggiò la mano. –Certo che no, vi rovinereste l’appetito! E ora continuate ad apparecchiare, fra poco è pronta la cena e dovremmo comunicare la notizia a vostro padre. Chissà come reagirà?! Due matrimoni lo stesso anno. Ci toccherà almeno pagare il rinfresco!-

Mikey ridacchiò. –Come se i soldi siano un problema!-

-Michael, sia sa che, come vogliono le buone maniere, è la famiglia dello sposo a pagare il buffet. In effetti questo è un caso un po’ particolare, ma il procedimento è lo stesso, suppongo!-

Finimmo di apparecchiare.

Ok, praticamente metà dell’operazione era fatta.

Ora mancava la famiglia di Frank.    

La solita agitazione tornò a farmi visita.

 

 

To Be Continued

 

[NdA: Eccomi qui =)

Allora, lo so che ho davvero lasciato passare un bel po’ di tempo dall’ultimo aggiornamento, ma non ho mai avuto realmente voglia di scrivere =/

Tra l’altro questo capitolo non è venuto affatto come immaginavo, va bhe, spero almeno che sia accettabile ^^

P.s. Ho i biglietti per i MyChem =)

Thanks to:

-Blinka: Lo so, anche secondo me sono due cosini troppo amorosi e teneri per essere veri *__* Bacione :-**

-Kgirl: Muahah quella di aspettare fino al matrimonio è un’idea che ho avuto da un attrice che se non sbaglio l’ha fatto davvero.. Mah, valla a capire xD Bacione :-**

-Iele_camilla: LoL solo a Frank vengono queste idee idiote strane. Bacione :-**

-Daila: *Me è emozionata per avere una nuova letterice <3* Il fatto è che non sono brava nelle lemon e quindi ho fatto voto di non scriverle più per un anno. Ho fatto il voto a Novembre 2006, quindi se mai ci sarà una scena di sesso io la voglio sarà nel sequel =) Bacione :-**

-SadSong: Grazie mille *__* E certo che non resistono, insomma, sono Frank e Gerard, anch’io se fossi in loro non resisterei a saltarmi addosso xDD Un bacione :-**

-Miyata: Grazie davvero, sei davvero gentilissima :-** Bacione.

-Elyrock: Grazie 1000, sei gentilissima *__*Si, volevo anticipare qualcosa, ma tanto il meglio arriverà in seguito xDD *credo di essermi persa un bel po’ di capitoli della tua fict ç__ç rimedierò!*Un bacione :-**

-Ika_Lil Rebel: Grazie mille xD Bhe, la storia della doccia mi è venuta in mente perché da qualche parte ho letto che quando sono in tour non si lavano finchè arrivano al punto di non riuscire a stare vicino l’uno all’altro xDD E ho pensato: Che schifo! Un bacione :-**

-LovelyDead: Spero di averti accontentato e che questo capitolo non faccia schifo ^//^ Uff, mi sono dimenticata di commentare gli altri capitoli della tua fict ç__ç chiedo scusa, appena riesco rimedio! Un bacione :-**

-Blaise_Sl_Tr07: Alla fine ci sono anch’io ^^ e poi dai, siamo li ci incontriamo di sicuro ^^ Grazie mille e un bacione :-**

-LostMind: Grazie 1000 tutti questi complimenti mi mettono in imbarazzo ^//^ Un bacione :-**

-Ika: Grazie mille *___* Sei molto gentile. Un bacione :-**

-Theblackparade: Awh, grazie, sei gentile *__* Spero ti piaccia anche questo capitolo. Un bacione :-**

Grazie anche a chiunque sarà così cuccioletto da leggere e/o commentare]

Un bacione

Niamh

 

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Capitolo 5
*** -19 ***


-19

-19

 

Ero in quella casa da pochi minuti eppure… Avete presente la sensazione che provavo ieri?

Ebbene era quasi triplicata.

Ovunque guardassi, vedevo foto di Frank.

Frank da piccolo, Frank con i suoi cagnolini, Frank con sua mamma, Frank con la sua prima ragazza, Frank con il suo primo ragazzo…

Insomma, tanti, troppi Frank alle pareti per essere davvero rilassarti.

E poi c’era Linda.

Il modo in cui mi guardava, mi faceva pensare che sapeva già di quello che volevamo parlare, il che, se possibile era ancora più inquietante.

-Gerard, caro… vuoi qualcosa da bere?- domandò alzandomi un sopracciglio.

Io la guardai e sentì la mia bocca improvvisamente secca.

Sì, qualcosa da bere ci stava sicuramente bene.

-Sì, grazie… mi piacerebbe del te freddo-

Lei continuò a  fissarmi e io mi sentì immensamente in imbarazzo.

Non era carino quello che stava facendo. Insomma, io ero li con suo figlio per comunicarle che stavamo per sposarci, già terrorizzato di mio, perché vi assicuro che a volte quella donna fa paura; in più lei stava attuando terrorismo psicologico su di me. Davvero poco carino.

Diedi una gomitata a Frank.

Lui alzò gli occhi dal gattino che stava accarezzando e mi guardò dubbioso. Io gli faci un verso sua madre e lui sospirò.

-Mamma, Gerard ti ha risposto-

-Oh, cosa?- chiese riemergendo dai suoi pensieri. –Oh, certo- si alzò e si diresse in cucina.

Io mi voltai verso Frank e obbligai a lasciare per terra VelociRaptor, il gatto di sua madre. Non chiedetemi perché l’ha chiamato così. Io ho un sospetto, ma non lo so con esattezza e non voglio saperlo.

-Frank… io non vorrei trovarmi qui in questo momento…- confessai mangiandomi le unghie.

-Bhe, amore…- sussurrò mettendomi le braccia al collo e abbracciandomi. –Ti tocca, non vorremo mica sposarci senza avvertire mia mamma?!-

-No, ma… Non si può fare che io scappo a casa e ti aspetto lì, e tua madre non la vedo più finchè il matrimonio non è stato celebrato?-

-No, assolutamente- disse scuotendo la testa. –Non pensarci neanche-

Io sbuffai e lui mi baciò la fronte. –Ehi, vedrai, non sarà nulla di terribile-

Io alzai la testa e gli diedi un bacio sulle labbra. –Puoi parlarci tu, però?-

Lui sorrise. –Certo, tu non preoccuparti… ti amo, lo sai, no?-

-Anch’io ti amo- dissi annuendo un po’ più sicuro.

-Ecco il te freddo- esclamò la madre di Frank portando il vassoio nel salotto. –L’ho preparato anche per te Frankie, hai un’aria così sciupata-

Lui mi diede un altro bacio sulle labbra e io mi separai da lui a malincuore. Poi rispose a sua madre.

–Non c’e ne era bisogno… comunque ora siediti, perché io e Gee abbiamo grandissime notizie!-

Lei si sporse dalla poltrona su cui era seduta e mi, anzi, ci guardò.

-Allora, sentiamo… Non è nulla di cui io debba preoccuparmi, vero?-

Io presi un lungo sorso di te, mentre Frank scuoteva la testa e i capelli gli finivano sul viso.

Era dolcissimo.

Eh, lo so… Immagino che molti di voi siano gelosi, in effetti anch’io sarei geloso di me stesso nella vostra situazione. Non per niente è il mio ragazzo/futuro marito!

-No… E’ una cosa troppo bella, invece!- disse entusiasta. Io sorrisi. –In pratica stavamo facendo questo tour, no?! E eravamo in giro per tutta l’America… dovevi vedere che roba, mamma, ogni sera era pieno zeppo di gente, una cosa grandiosa!- Io lo guardai scettico e lui si schiarì la voce. –Ma non è questo il punto! Una sera, dopo avere fatto sesso… - continuò lui sorridendo mentre io mi coprivo gli occhi con una mano volendo davvero morire. –Lui mi ha chiesto di sposarlo… All’inizio pensavo fosse uno scherzo, ma poi lui è stato così dolce e… Insomma, il punto è che io e Gerard ci stiamo per sposare!-

Sua madre guardò prima suo figlio e poi me, dopo si lanciò verso di noi e ci abbracciò entrambi. –Ragazzi, voi non sapete quanto io sia contenta!-       

-Oh, che bello!- continuò poi. –Qui ci vuole una torta, per festeggiare! Frankie, tesoro, ci pensi tu? E’ nella credenza… E dai da mangiare anche al gatto, già che ci sei!-

Io lo guardai implorante di non andarsene, lui sospirò e mi diede un bacio veloce sulla bocca. Poi si alzò mentre io continuavo a guardarlo cercando di convincerlo con il pensiero a tornare accanto a me.

Linda mi metteva paura, ora più che mai.

-Torno subito- mi sussurrò piano, e io annuì un po’ esitante.

-Allora, Gerard…- cominciò sua mamma appena fu sicura che Frank fosse uscito dalla stanza, cosa che mi fece aumentare di più la mia ansia. –Vorrei solamente parlare un po’… Non abbiamo mai parlato realmente, solo noi due, da quando te e mio figlio state insieme…- Io non dissi nulla perché non sapevo che cosa rispondergli. –Sai, io non sono il tipo da fare la predica al fidanzato del proprio figlio, ma adesso che tra di voi, le cose si fanno, come dire, un po’ più permanenti, mi piacerebbe parlare…-

Rimasi ancora in silenzio e dalla cucina sentimmo Frank che gridava. –Stupido, idiota di un gatto! Quella è la mia gamba, tu non puoi mangiare la mia gamba! La tua cena è nella ciotola, razza di imbecille!-

Ecco, probabilmente ora sapevo che i miei sospetti sul nome del gatto erano fondati.

-Io amo suo figlio…- dissi sotto voce.

Lei annuì vigorosamente. –Oh, lo so… Sai, sono in molti a dirlo, ma alla fine lui torna sempre a casa con il cuore spezzato… Non dico che sia il tuo caso, Gerard caro, proprio no, però mi chiedevo se tu sappia il vero valore del matrimonio… Lo sai che non è un gioco, vero? Che non è come lo fanno vedere in tv? Quando dici di sì, si presume sia davvero per tutta la vita-

Il modo in cui lo disse mi fece venire i brividi. Mi stava minacciando?

-Io amo Frank e lo amerò per tutta la vita- dissi con più decisione.

-Oh, adesso è normale che tu dica così, ma tra dieci anni forse…-

Io scossi la testa. –Tra dieci anni dirò ancora la stessa cosa. Voglio sposare Frank perché lo amo, e voglio che le cose siano così per sempre…- dissi a voce più bassa. Non avevo mai riflettuto veramente sui motivi per cui gli avevo chiesto di sposarmi, lo volevo e basta. –Non voglio che tra un po’ di tempo lui si stanchi di me, che mi dica che è finita. Così almeno avrò qualcosa a cui aggrapparmi… qualcosa che mi terrà legato a lui…-

Linda si avvicinò a me e mi sussurrò all’orecchio. –Non è un pezzo di carta a tenere legate due persone, è l’amore… E sono felice di sapere che quello che tu provi per Frank è lo stesso che lui prova per te. E’ una bella cosa, visto che non l’ho mai visto così innamorato.-

Io sorrisi nel pensare a Frank. Se davvero lui ricambiava in pieno i miei sentimenti, quello che ci teneva legati doveva essere un amore molto potente.

-Ma!- esclamò Linda dopo qualche secondo. –Se farai la fine degli altri… Se ti comporterai come gli altri, non esiterò a cercarti in qualsiasi cazzo di concerto, in qualsiasi cazzo di paese, e a spaccarti il culo!-

Il fatto che stesse sorridendo non fece altro che spaventarmi di più. –Non ce ne sarà bisogno-

***

Io e Frank uscimmo da casa di sua madre circa un due ore dopo.

Quando arrivammo a casa ormai erano le undici; e, che ci crediate o no, entrambi decidemmo di comune accordo di andare a dormire.

Io mi buttai sul letto, sprofondando in uno stato semi-vegetativo, mentre Frank si chiuse in bagno per togliersi il trucco.

Circa dieci minuti dopo si sedette accanto a me e cominciò a massaggiarmi la schiena, proprio come se fossi VelociRaptor. E esattamente come quel gattino imbecille, se avessi potuto avrei fato le fusa anch’io.

-Lo sai che ti amo?- mi chiese dopo qualche secondo.

Io annui leggermente catatonico. –E che non potrei stancarmi di te?-

Aprì gli occhi. –Hai sentito quello che ho detto a tua madre?- domandai imbarazzato.

Lui sorrise. –Forse…-

Mi morsi la lingua e sentì che lui si stava stendendo vicino; avvertì le sue braccia che mi circondavano lo stomaco.

Cominciò a baciarmi il viso. –Come potrei stancarmi di te?- chiese dandomi un bacio sulla fronte. –Sei ricco- io risi e lui mi diede un bacio sul naso. –Sei incredibilmente sexy- continuò baciandomi l’angolo delle labbra. –E se l’unica persona che amo…-

Io gli diedi un piccolo bacio sulle labbra e mi addormentai senza avere la forza di rispondere.

Almeno i parenti da avvisare erano finiti.  

 

To Be Continued


[NdA: Eccomi di nuovo qui =D

Allora, vediamo un po’ che dire… nell’altro capitolo avevo detto ci sarebbe stato il POV di Frank, ma poi come avete visto ho cambiato idea ^^”

E’ che all’inizio pensavo fosse Frank quello che sarebbe stato confortato, ma poi ho deciso che quello pauroso sarebbe stato sempre e comunque Gee xDD Non ho idea se nel corso della storia cambierò POV, chi vivrà vedrà xDD

Thanks to:

-SadSong: Frank è davvero un bambino, ok, ammetto che io me lo immagino un po’ così xDD Grazie per la recensione. Kisses :-**

-Ika_Lil Rebel: Ok, adesso si sono tolti il pensiero dei genitori, ma tanto ci sarà qualcos’altro che tormenterà Gee prima delle nozze, deve esserci per forza xDD Kisses :-**

-Blinka: LOL No, sono viva e vegeta xDD Bhe, se la signora Way non accettava la cosa facevo una capatina io nella fict e gli davo una testata… Insomma, si devono sposare! Kisses :-**

-Daila: In effetti diciamo che Mikey è qualcosa come il terzo di un terzo di Homer xDD Grazie per la recensione. Kisses :-***

-Missblack’92: Muahaha sìsì, a Gerard prima della fine della fict verrà un esaurimento nervoso xDD Grazie per i complimenti. Kisses :-**

-LovelyDead: Diciamo che l’ultima volta che ne ho scritta una non sapevo ancora dell’esistenza dei lubrificanti, e veniva fuori del sesso… come dire.. violento xDDD Bacione e auguroni :-***

-3mo_Princess: Oh grazie.. Concordo, sono le pucciosità e il sesso fatta persona xDD Kisses :-**

-Blaise_Sl_Tr07: Ok, diciamo che mi ci ritrovo un pochino nella descrizione, visto che anch’io quando sono a casa faccio un po’ come Mikey/Homer, ma non diciamolo in giro xDDD Kisses :-**

-LostMind: Si, appunto, e poi come si fa a non approvare un matrimonio tra quei due?! xDDD Kisses :-**

-Elyrock: Bhe, Frank è davvero un rompiballe in questa fict xDDD Forse in questo capitolo è un po’ migliorato ma anche no! xDD Kisses :-**

Ringrazio tutti quelli che commenteranno e leggeranno anche questo capitolo.]

Kisses

Niamh

 

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Capitolo 6
*** -15 ***


-15

-15

 

-Ma perché devi farti così tante seghe mentali?- esclamò Frank lanciando un pop-corn contro la tv –Joey non ti si caga neanche di striscio! Sta con il tuo ex migliore amico! Superala e vai avanti!-

Dawson dentro la tv continuò a parlare e Frank sembrò alterarsi sempre di più.

-Smettila di fare il sapientino! Non è che se sfoderi le tua grandi verità sulla vita lei tornerà da te! Sei destinato a morire solo!- Dopo di ché cominciò a ridere istericamente. –Muahaha sììì, sparati in testa Dawson!-

Faceva paura.

Ok, forse a voi che lo vedete di solito in tv, ai concerti o su internet, Frank sembra un ragazzo simpatico, un bel po’ stupido, forse, ma simpatico.

Ma c’è un altro lato di lui, uno che viene fuori quando si mette davanti alla tv e si guarda tutti i telefilm con tutti quei adolescenti che in realtà sono dei veri e propri casi umani, perché poveracci, sembra che capiti tutto a loro. Un lato che emerge quando mi costringe a fare le serate con una full immersion nel mondo di “O.C.” o di “Una mamma per amica” o di “Settimo cielo” (esatto, non me ne risparmia uno), o come in questo caso “Dawson’s Creek”.

La cosa divertente/inquietante è che si immedesimava così tanto nelle puntate più appassionanti da mettersi a dialogare con i protagonisti.

Che volete farci? Lo amo e lo tengo così, però ripeto che è pauroso.

Mi sedetti accanto a lui, che si voltò velocemente verso di me, cominciando a paralare. –Scommettiamo 20 dollari che Joey rimarrà con Pacey? -

Io sbuffai. –Frankie, queste sono le repliche, abbiamo già visto come va a finire la serie, sappiamo tutti che Joey sceglierà Pacey-

Frank sorrise. –E sai perché lo fa? Perché Dawson è solo un grandissimo cagacazzo!-

Io scossi la testa e decisi che era meglio spegnere la tv.

-Allora, non sei ancora pronto?- domandai mentre lui apriva gli occhi stupito.

Ecco, lo sapevo non se lo ricordava.

Si presume che tra quindici giorni, data in cui celebreremo il matrimonio, sia tutto pronto, ma noi siamo orribilmente in ritardo sulla tabella di marcia e lui non si ricorda neanche quello che dobbiamo fare!

“In che razza di casino mi sto cacciando”, mi domandai.

-Le fedi, Frank. Dobbiamo prendere le fedi-

Frank si morse un labbro. –Scusa Gee… Io non volevo dimenticarlo, è solo che stavo pensando a Dawson e mi è passato di mente quello che dovevo fare… Non odiare me, odia lui!-

Io sorrisi. Neanch’ io mi illudevo di riuscire a rimanere arrabbiato con lui a lungo. –Non importa…- dissi baciandogli il naso. Lui sorrise.

-Mi faccio la doccia, dieci minuti e arrivo- disse scappando in bagno.

Mi stesi sul divano e riaccesi la tv. Sapevo che prima che Frank fosse davvero pronto avrei fatto in tempo a vedere come minimo un’altra puntata.

***

 

Entrammo in una gioielleria in centro.

La proprietaria, Isabelle, era un’anziana signora con uno scialle di lana sulle spalle, i capelli grigi raccolti stretti in uno chignon e gli occhiali calati sul viso.

Era un’amica di mia mamma e di quella di Frank, probabilmente perché le aveva aiutate anche con i loro matrimoni, non lo so. Sta di fatto che era l’unica a Belleville che, se avevamo fortuna, ci avrebbe fatto un buon lavoro in poco tempo.

Frank si tolse l’anello di fidanzamento e cominciò a giocarci con le dita. Isabelle lo vide, e, come nelle mie peggiori previsioni, cominciò a blaterare.

-Che cos’è quello?- domandò indicandolo con il mento.

Frank sorrise. –E’ l’anello che mi ha regalato Gee, non è bellissimo?-

-No, affatto- disse quella vecchiaccia. Non era affatto carino denigrare così un mio regalo, con me presente. –Vedi, ci sono delle piccole imperfezioni e è anche un lavoro estremamente frettoloso…Gerard, perché non l’hai comprato da me?-

-L’ho preso vicino a Boston, ero in tour-

-Vedo, vedo… Bhe, per me se aspettavate qualche giorno in più e chiedevate a me non sarebbe stata una tragedia-

Diedi un’occhiata all’anello tra le dita di Frank. Non mi sembrava tanto male.

-Ok, allora vedi di farci un lavoro perfetto con queste fedi- dissi Frank con un sorriso, rimettendosi l’anello. Hai visto, vecchia cariatide?! Al mio Frankie l’anello piace!

-Avete qualche idea?-

Frank annuì. –Devono avere un piccolo rubino!-

-Un rubino?- domandai. –Perché?-

Lui sorrise. –I rubini sono rosso sangue, sono cool e sexy! E poi, il rosso ti dona da morire!-

-Vada per i rubini- dissi arrossendo leggermente.

Isabelle lo annotò su un taccuino.

-E poi devono essere d’oro bianco, perché io adoro quest’anello- continuò, e io mi sciolsi. Era così dolce. Aveva persino difeso il mio anello di fidanzamento contro quella vecchia megera. Avevo così tanta voglia di baciarlo in quel momento.

Isabelle borbottò qualcosa ma annotò anche quello sul blocchetto.

-E, infine,- disse Frankie serio. –Voglio che in entrambi gli anelli ci sia scritta la data e una frase: "If you live to be one hundred years old, I want to live to be one hundred minus a day, so I never have to live one day without you."-

-Chi ha detto questa frase?- domandai. Di sicuro non era una mia canzone, e non riuscivo a ricordare di averla sentita da nessuna parte.

Frank sorrise e mi baciò sulle labbra. –Winnie the Pooh-

Caspita, era tutto così dolce che mi sarei sciolto sul posto.

***

Un’ora dopo entrambi stavamo pranzando seduti ad un tavolino di un ristornate.

-Posso domandarti perché il gatto di tua mamma si chiama VelociRaptor?- chiesi addentando un pezzo della mia torta alle meringhe.

Lui finì la coppa di gelato e sorrise. –Dunque… Ti ricordi l’anno scorso, quando tu avevi deciso di andare con Mikey non mi ricordo più dove, e io ero rimasto a casa?-

Io annuì e lui continuò. –La mamma l’aveva appena comprato e io dovevo trovargli un nome. Una sera andai a casa sua e guardammo Jurassic Park III. Ad un certo punto è saltato fuori un Velociraptor, e bada bene che quelli sono i dinosauri più bastardi e io… Ci tengo a precisare che non ho proprio urlato, perché non sono una ragazzina di 12 anni…-  

-Oh no, certo- annuì io solennemente.

-E’ solo che il dinosauro mi ha colto di sorpresa e allora ho fatto una specie di verso. E non so perché il gattino si è incazzato con me e ha cominciato a mordermi la caviglia… E’ un fottuto micino killer!- esclamò scoppiando a ridere, mentre anch’io facevo altrettanto. 

Frank a un certo punto smise di ridere, mi guardò in faccia serio e alzò le soppraciglia.

-A proposito del giorno in cui mi hai comprato l’anello, Ray mi ha raccontato una cosa… Ha detto che eravate seduti ad un tavolino di un bar…- “Oh cazzo”, pensai –E una cameriera ci ha provato spudoratamente con te. Dio, ti ha anche lasciato anche il suo numero!-

-Frankie, è tutto a posto, ce ne siamo andati subito-

-Sì, ma tu non gli hai detto che stavi già con qualcuno, che eri già innamorato di qualcuno… E se adesso lei pensa che non l’hai chiamata solo perché, che ne so, hai perso il numero? E se si fa risentire?-

-Bhe, le dico che, per sua sfortuna, sto già con qualcuno. E’ un ragazzo splendido e lo sto per sposare. Dovrà arrendersi al fatto che non c’è più spazio nel mio cuore, perché è tutto occupato da te-

-E se lei non cede?-

-Vorrà dire che le darò una testata- entrambi scoppiammo a ridere.

-Gee, mi prometti che darai una testata a chiunque si avvicini a te? Mi prometti che non devo preoccuparmi?-

Io annui, capendo subito a cosa si riferiva. –Certo Frankie-

Fra due giorni c’era il mio addio al celibato. Era una cosa che Bert mi aveva pregato di lasciargli organizzare. [NdA: Lo so, hanno litigato, ma ehi, non sarebbe più bello il mondo se, oltre che Gerard fosse sposato con Frank, avesse fatto pace anche con Bert?! ^^ E poi, chi meglio di Mr. McCracken avrebbe potuto organizzare l’addio al celibato =) ] 

Insomma, ehi, che cosa sarebbe potuto succedere di male?!

 

To Be Continued

 

[NdA: Eccomi di nuovo qui.

Lo so, sono un verme verminoso, avevo promesso di aggiornare presto, ma è passato più di un mese prima che l’abbia fatto davvero..

E’ solo che, tra la scuola e la poca voglia di scrivere, vado terribilmente a rilento…

Chiedo scusa a tutti.

Thanks to:

-Ika_Lil Rebel: Grazie per il commento. Ho cercato di spiegare la storia del nome del gattino, ma il motivo principale è che anch’io sogno di avere un animaletto che si chiami VelociRaptor xDD Kisses :-**   

-SadSong: Scusa se non ho aggiornato presto ç_ç E poi, troppi troppi complimenti, sei troppo gentile *__* In effetti se io fossi stata Gee, mi sarei presa un bel po’ male xDDD Kisses :-***

-Missbalck’92: Muahaha certo che non sono finiti xDD Io mi diverto troppo a maltrattarli per lasciargli vivere in pace xDDD Kisses :-**

-Blinka: Grazie mille.. No, la mamma di Frank li appoggia, in un modo un po’ inquietante forse, ma gli appoggia xDDD Kisses :-**

-Dalia: Grazie mille, sei troppo gentile. Mi fa piacere che ti abbiano fatto ridere ^^ Kisses:-***

-Lovely Dead: Ma caVa! Quanto tempo ^^ ebbene, sono desolata di averci messo così tanto tempo per postare. Spero che questo capitolo sia di tuo gradimento. Kisses :-**

-Elyrock: Awh, troppo gentile *__* Davvero troppo :-** Spero ti sia piaciuto anche questo capitlo. Kisses :-**

E garzie anche a chi continuerà a leggere questa storia, magari lasciandoci anche un commento]

Love ya

Niamh

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Capitolo 7
*** -13 ***


COME SO CHE SEI GAY

-13

 

Mi accesi una sigaretta e diedi un’occhiata all’orologio.

Erano spaventosamente in ritardo.

Mikey aveva portato Frank a Las Vegas per due o tre giorni. Avevano in programma di spendere un bel po’ dei miei soldi tra casinò, spettacoli e negozi; e la sera avevano preso la suite all’Hard Rock Hotel e invitato ogni nostro conoscente.

Io invece stavo aspettando, in una stupido vicolo umido e freddo, Quinn, Jeph e Bert, colui che aveva organizzato tutto.

Avevo dovuto prendere un volo per Salt Lake City, nello Utah (uno stato più desolato del New Jersey, il che è tutto dire!) per passare il fine settimana con lui.

Non aveva accennato a cosa avesse in mente, il che, se è possibile, rendeva tutto più inquietante.     

Sentì una voce che mi chiamava, mi voltai e mi trovai davanti Bert. I capelli biondi gli ricadevano sulla schiena. Portava una felpa nera con una specie di scheletro lasciata aperta. Sotto di essa aveva una maglietta, anch’essa nera, con scritto in argento “Fuck me I’m famous”, dei jeans a tre quarti e delle scarpe da tennis bianche e logore.

Vicino a lui c’era un ragazzo più alto, con i capelli neri e gli occhi scuri. Portava un bel po’ di trucco, una maglia grigia a maniche corte con disegnato una specie di clown assassino e dei jeans a sigaretta neri.

Lo riconobbi ma non dissi nulla, anche perché quella era la prima volta che lo vedevo di persona.

-Gerard!- esclamò Bert abbracciandomi mentre anch’io facevo lo stesso. In quel momento si ricordò che non eravamo soli e si girò verso l’altro ragazzo. –Gerard, questo è il mio sexy fidanzato wiL; wiL questo è Gerard, quello che si sta per fottere la libertà-

wiL sorrise e mi strinse la mano. –Guarda che non è affatto carino dire che stare con qualcuno è come una prigione, soprattutto con me davanti!-

Bert si passò una mano tra i capelli cercando le parole giuste. –Non… non è questo quello che voglio dire, ma… E’solo che ho 25 anni, sono troppo giovane per queste cose-

wiL sorrise e lo baciò. Erano teneri insieme e io mi sentivo decisamente di troppo.

-Allora sei pronto?- mi domandò Bert. –Abbiamo preso una suite all’Hilton dove divertirci in pace-

Mi venne un brutto presentimento. –Ma Frank ti ha telefonato?-

-Se intendi quella telefonata che diceva ‘Nienete spogliarellisti e niente cazzate altrimenti mi strappa l’uccello con una tenaglia’ sì, l’ho ricevuta- rispose ridacchiando. –Ma Gee, ciò che Frank non sa non ti danneggia. E poi c’è wiL che difende il mio uccello in caso di pericolo!-

Il suo ragazzo lo prese per mano. –Faremo meglio ad andare, Jeph e Quinn ci staranno aspettando-

Io annuì e Bert chiamò un taxi.

-Però Bert, neanche io sono molto entusiasta degli spogliarellisti- dissi quando eravamo ormai in macchina.

-Ehi, qui nessuno ti obbliga a fare nulla.. Però… se mai ti venisse voglia… sai no, con qualche mojito di troppo… Ricorda che ciò che succede a Salt Lake City rimane a Salt Lake City. Insomma, è la tua ultima sera di vera libertà…-

-Io non bevo- lo interruppi sospirando.

-Oh. Questa è una cosa molto intelligente- esclamò sorridendo. –O molto stupida! Ai posteri l’ardua sentenza-

Io non risposi perché, credetemi, quando Bert fa così è meglio non replicare e annuire, un po’ come si fa con i pazzi.

Arrivammo in hotel dieci minuti dopo, e indovinate cosa trovai?

Cinque ragazzi mezzi nudi che ballavano a ritmo dei vecchi successi delle Spice Girl. In realtà me lo aspettavo, anzi mi sarei stupito del contrario.

Per carità, erano bei ragazzi, ma ehi, io sto per diventare un uomo sposato, devo contenermi.

-Gee, vieni qui- disse Bert parlando con uno degli spogliarellisti. –Devo presentarti Craig, ti fa morire dal ridere!-

Craig, accanto a lui, mi sorrise, e io deglutì.

Stupidissimo Bert e stupidissimo addio al celibato!

-Dopo…- gli risposi voltandomi. –Prima vado a salutare gli altri-

-Come ti pare- mormorò il mio amico per tornare a parlare con Craig. Dopo qualche secondo scoppiò a ridere. A quanto pare quel ragazzo era davvero un tipo divertente.  

Mi avvicinai a Jeph e Quinn per salutarli, ma loro erano impegnati in uno strano discorso.

-Hai visto quella ragazza che balla vicino a Dan? E’ carina- disse Quinn prendendo una birra dal tavolino.

-Allora provaci- decretò Jepha mangiucchiando una tartina.

-Cosa?! No, non se ne parla- gli rispose l’amico.

-Perché?-

-No e basta- disse il chitarrista.

-Come so che sei gay? Non ci provi!- dichiarò Jepha.

Quinn scosse la testa –Come so che sei gay? Speri che io ci provi con quella perché sai già che mi spezzerà il cuore e tu potrai consolarmi-

-Quinn, io non sono così malato! Come so che sei gay?- domandò Jepha mettendosi i capelli dietro l’orecchio.

-Spara!- dichiarò Quinn.

-Una volta, visto che i tuoi calzoncini erano troppo lunghi, hai preso una forbice e te li sei tagliati! Voglio dire, hai cucito da te dei pantaloncini!-

 -E’ essere alla moda e creativi, non è essere gay! Jepha, non è colpa mia se ti vesti come una scimmia. Ok, allora vediamo… come so che sei gay?- chiese Quinn bevendo la sua bottiglia di birra.

-Sì, dai… questa voglio proprio sentirla-

-Ami il te freddo, ne bevi a tonnellate- sorrise Quinn.

-Amare il te non significa essere gay, significa avere cura per la tua salute-

-Sì, ma con te basta che ti metti una camicia hawaiana ed è come avere un cartello in fronte con su scritto “sono decisamente gay”- annuì Quinn complimentandosi con se stesso per l’ottima spiegazione.

Dio, era esilarante.

-Come so che tu sei gay?-

-Come?- chiese Quinn alzando un sopracciglio.

Jepha sorrise. -Una volta hai fissato il sedere di Mikey e sei arrossito-

Questa cosa non mi piacque molto. Dio, stavano parlando di mio fratello.

-Solo perché fisso il culo di un altro ragazzo non vuole dire che io sia gay…Ok, forse si. Come so che sei gay?-

-Come lo sai?- domandò il bassista mordicchiando una pizzetta.

-Zeldy!-

-Che cosa c’entra lei con tutto questo? Lasciala fuori, hai capito?!- Jeph sembrava alterato.

-Andiamo… hai chiamato il tuo cane come il personaggio di “The Legend of Zelda”. Questo fa di te una persona un tantino gay-

-Vuoi che te lo dica con sincerità? No, non da nessuna risposta sulle mie preferenze sessuali. Come so che sei gay? Ami andare in giro nudo-

-Questo non vuol dire essere gay!- esclamò Quinn.

-Forse no, ma vuole dire essere esibizionista- dichiarò Jeph.

-Come so che sei gay? Un giorno… durante un servizio fotografico… mi hai abbracciato da dietro e qualcosa ai tuoi piani bassi si è mosso- dichiarò il chitarrista bevendo l’ennesimo sorso di birra.

Cazzo, ma perché non avevo dei pop-corn?!

-E’ che… sei carino quando ti metti in posa… Come so che sei gay?-

-Come?- chiese Quinn.

-Sei un grande amico di Bert e lui è così gaio!-

Muahaha. Questa gliela devo proprio dire.

-Anche tu sei suo amico!-

-Guarda che non c’è niente di male nell’essere omosessuale. Prendi Bert: lui scopa più di noi due messi insieme e i suoi ragazzi sono sexy! Oppure Gerard; lui un ragazzo sexy lo sta per sposare-

-Non sono gay!- esclamò Quinn.

-Io ti appoggerei se lo fossi- disse Jepha annuendo. –Non devi stare così sulla difensiva… Quando il contadino è incazzato, è perché lui stesso ha rubato il cioccolato!-

-Si, non lo metto in dubbio, ma-Quinn alzò un sopracciglio. –Cioccolato?! E questa da dove ti è uscita?-

-Tu potrai sempre contare su di me… diciamocelo, tutti vogliono un amico gay con cui parlare di moda- disse Jepha cercando una patatina. Senza farmi vedere ne addentati una anch’io. Non volevo disturbarli, mi sarebbe dispiaciuto se avessero smesso, era una cosa troppo divertente.

-Sì, ma non lo sono! E poi non era questa la domanda, la domanda è come io so che tu sei gay! E la risposta è che hai pianto quando abbiamo visto “Borckeback Mountain”-

-Ma tu c’eri quando abbiamo visto!? Chiunque piange nel momento in cui Jack muore-disse Jeph.

-Piangere è da gay-

-Piangere vuol dire essere sensibili- ribattè Jeph contrariato.

-E essere sensibili è da gay-

-Come so che sei gay?- chiese Jepha sorridendo -Una volta… quando tu e Cheryl avevate litigato… per fare pace gli hai scritto una poesia-

-Questo è essere romantici-

-“Essere sensibili è da gay”- disse Jepha imitando Quinn. –Puah! Essere romantici è da gay!-

-Come so che sei gay?- chiese Quinn a Jepha, alzando un sopracciglio. –Non fai sesso da un casino di tempo. E questo indica che, non solo sei gay, ma che diventerai anche cieco!-

-Non apprezzare le one night stand e rispettare una ragazza non fa di me una persona gay, ma solo una con un minimo di sensibilità… E’ che ne aspetto una speciale. E poi non mi masturbo così tanto-

-Ah, balle! Come so che sei gay? Accusi me di essere gay per non ammettere la tua gaiezza!- esclamò il chitarrista puntandogli il dito contro.

-Come so che sei gay? Quando, al Give it a Name, Bert ha baciato Ville, tu l’hai guardato in un modo… sembravi geloso, ecco- disse Jepha.

-Solo perché Ville Valo è un bel ragazzo e non mi sarebbe dispiaciuto baciarlo non significa che…-

-Io potrei baciarti..- sussurrò il bassista.

Cazzo, la cosa era sempre più interessante.

-Ah si?-

-Sì.- annui Jepha serissimo.

Quinn sorrise. -Ok, allora. Camera 415 alle 2 e mezza. Sì puntuale.-

-Ci sarò- annuì Jeph allontanandosi.

In quel momento, finalmente, Quinn notò la mia presenza.

-Gerard… Come so che sei ga- si bloccò e rifletté. Poi scosse la testa contrariato. –Ah, con te non c’è gusto a fare sto gioco!-

In quel momento arrivò wiL. –Come procede il tutto?-

-Molto bene- risposi. –Credo che Quinn e Jepha abbiano appena deciso come passare la serata-  

-Oh, che bello- mi disse lui allegro. –Gee, credo che Bert ti stia cercando, e mi ha detto di dirti che non vuole presentarti nessuno spogliarellista, quindi puoi andare tranquillo-

Annuì e lo raggiunsi in terrazza, dove stava fumando una sigaretta e con una bottiglia di Jack Daniels in mano. Me ne accesi una a mia volta.

-Mi chiedevo se tu e Frankie aveste già programmato tutto; sai no, luna di miele, fedi, abiti, ristornate… Farete la cerimonia a Newark?-

Avevo un sospetto del perchè mi chiedesse questo, ma dai, non poteva essere sul serio quello che pensavo io!

-Sì, è più comodo per la mia famiglia e quella di Frank; tu e gli atri potete sempre raggiungerci in aereo-

-Bhe, ormai manca pochissimo tempo al giorno delle nozze, non è che, non so, tu e Frank avevate bisogno di aiuto con i preparativi? Io e wiL possiamo darvi una mano! Da quando mi hanno operato non posso cantare, non faccio più nulla e mi annoio come un’ottantenne! Se sto in queste condizioni ancora per un po’ mi ridurrò a criticare i tizi che lavorano nei cantieri stradali! Tu non vuoi questo, vero!? Tu non lascerai che mi riduca così! Non puoi dopo questo meraviglioso addio al celibato che ti ho confezionato!-

Lo sapevo!

Dalla porta finestra diedi un’occhiata agli spogliarellisti che sculettavano e scossi la testa.

-Non lo so Bert… devo parlarne con Frank-

-E dai- mi supplicò buttandomi le braccia al collo e cominciando a darmi baci sulla guancia. Una volta mi aveva detto che era una delle sue tattiche per convincere la gente a fare quello che voleva. Quando fa così, vi giuro che l’unica cosa che la gente vuole è farlo smettere. –TiPregoTiPregoTiPrego!-

-Ok…- dissi alla fine. Dio, grazie al cielo aveva smesso. –D’accordo hai vinto-

Lui sorrise trionfante e afferrò la sua bottiglia, poi tornammo dentro.

-..E così la prima volta che mi sono unito agli Aiden suonavo il basso- sentì dire wiL a Quinn, mentre beveva un altro sorso di vodka.

Bert, che da solo aveva finito 3 quarti della bottiglia di Jack Daniels che teneva in mano, aggrottò le sopracciglia. –Ma… Intendi dire un basso nel senso di… persona di bassa statura?! Come WeeMan di Jackass? Tu suonavi WeeMan?! wiL, ma è orribile!- esclamò sconvolto.

In quel momento mi immaginai wiL che tamburellava le chiappe di WeeMan, e in sottofondo le risate di Jhonny Knoxville, Bam, Steve-O, o di un altro di quei pazzi.

Era un idea così demenziale che credo che se gli avessi telefonato e gliel’avessi proposta gli sarebbe piaciuta. 

-No!- esclamò wiL. Rimase zitto qualche secondo, probabilmente si stava immaginando la mia stessa visione. –Oddio, no! Intendo dire un basso elettrico!-

-Ma… quindi, non so, hai fatto mettere due dita nella presa elettrica a WeeMan… E’ così che è diventato elettrico? Ma non rischiavi di prendere la scossa anche tu?- chiese Bert grattandosi la fronte.

-No, no, no! Io non ho mai suonato WeeMan, e neanche un’altra persona, ne alta ne bassa! Tesoro, non si possono suonare le persone!-

-E allora tu che facevi negli Aiden? Eri l’inutile del gruppo?-

wiL sospirò.

Dio, anche io a volte mi chiedevo se Frank facesse apposta o fosse così sul serio, ma questo era incredibile.

-Ero un bassista, come Jepha. Hai mai visto Jepha suonare un nano, o un basso, o qualunque altro genere di persona non molto alta?-

-No- disse Bert dopo averci riflettuto un attimo. –Lui suona il basso… Sai, è come una chitarra, ma ha una tonalità più… bassa. Non si possono suonare le persone, amore-

In quel momento vidi la faccia di wiL diventare più rossa del normale.

Quinn tolse la bottiglia dalle mani dell’amico.

-Ok Bert, per un po’ niente alcol. Vado a cercare Dan, ci vediamo dopo- disse poi.

-Nooo! Dammi la mia bottiglia di Jack!- esclamò Bert alzandosi e seguendolo. –Io e lei siamo amici! L’ho chiamata Chizzie e le ho promesso che saremmo rimasti insieme per sempre! Cioè, non proprio per sempre, fino a quando non l’avrò finita-

wilL mi guardò. –E così… è arrivato il momento. Voglio dire, ormai mancano meno di quindici giorni…- disse wiL accendendosi una sigaretta. 

-Già- gli risposi mangiando una pizzetta.

-E scommetto che sarai anche agitato; insomma, io sarei terrorizzato. E’ una cosa grossa anche se Britney lo fa sembrare facile ogni volta-

-Si, ma io sono sicuro di quello che faccio- dissi sentendo una strana sensazione dalla bocca dello stomaco fino in gola.

-Bhe, sono felice per te; Robert mi ha detto che Frank è uno abbastanza a posto… anche se non so quale sia il suo metro di giudizio…-

Robert?! Se lo chiamassi io così sono sicuro che mi prenderebbe a testate.

-E tu e Bert, invece?- domandai reprimendo un conato di vomito. Era questo il famoso panico pre-matrimoniale?

-Oh, tra di noi va tutto bene. Ci divertiamo insieme-

Come se ci avesse sentito, Bert saltò fuori all’improvviso buttando le braccia al collo di entrambi.

-Amore…- disse all’orecchio di wiL –Mi concederesti l’onore di un ballo?-

wiL sorrise. –Pensavo ti stessi divertendo con Chizzie-

-Si, ma quello non era vero amore. L’ho usata e ora, che mi ha dato tutto quello che aveva da offrirmi, l’ho scaricata. L’ho fatto letteralmente, sai? E’ per terra da qualche parte, credo… Sono tornato da te perché ti amo di più di una bottiglia di Jack… E comunque sono sicuro che c’è qualcuno che sta cercando Gee- disse facendomi un occhiolino e indicando un ragazzo biondo con in mano un cocktail che si avvicinava a noi.

Senza che io avessi avuto il tempo di rispondere loro due erano spariti e io mi ritrovai da solo con lui.  

-Ehi, ciao…- disse lui imbarazzato. –Io sono Francis, sono un amico di Bert… cioè, in realtà… sono uno degli spogliarellisti che ci sono di là… Lui prima mi ha detto di venire a cercarti e di portarti un mojito, quindi ecco qui- esclamò porgendomi il bicchiere che aveva in mano.

Dovevo aspettarmelo, tipico di Bert.

-Non posso..- dissi allontanando il cocktail da me.

-Ehi, guarda che stiamo solo chiacchierando- mi rispose lui quasi offeso. –Lo so quello che Bert voleva, ma io ho già il ragazzo, quindi niente. Peccato, ma niente-

-Non è quello…- dissi mentre l’ennesimo conato  mi saliva in gola. –Le pizzette erano… Io devo vomitare…-

Non riuscì a finire la frase che mi ritrovai a riversare sulla preziosa moquette dell’ Hilton tutto quello che avevo mangiato nelle ultime 36 ore.

Non proprio l’addio al celibato che speravo, ma almeno Frank poteva stare tranquillo.

 

To Be Continued

 

[NdA: Salve a tutti! Aggiornamento record per questo capitolo, almeno secondo i miei standard xD !

Sarà che sono tutta felice per sabato [-2 ], o perché le lezioni sono diventate più pallose del solito, ma eccomi qui.

Per il prossimo non ho la minima idea se riuscirò a postarlo presto o tardi è_é

La storia del “Come so che sei gay?” L’ho presa del film 40anni Vergine. Ogni volta che lo vedo quel film mi fa morire dal ridere xDDD

Thanks to:

-Blinka: Muahaha anche io faccio parte del club “Discutiamo allegramente con la tv” xDDD Io i Jurassic park ho visto il primo e il terzo [stupenda la storia del cellulare e del tirannosauro nel terzo film xDD] Un bacio :-***

-SadSong: La mia idea era di far capitare qualcosa di brutto, ma se avessi fatto così Frank avrebbe sofferto, e io non ho cuore di farlo soffrire xDDD Un bacio :-**

-Ika_Lil Rebel: Muahah, grazie per il commento xDD Alla fine è andato tutto bene, cioè, non troppo bene perché il catering era scadente e Gerard e Jepha passeranno la notte a vomitare, ma almeno niente di irreparabile xDD Un bacio.

-Dalia: Grazie *__* Bhe, si sa che se posso io McCracken ce lo infilo dentro dappertutto xDD Un bacio

-Lassurdoinpersona: Lo so, infatti ogni volta che rileggo quello che ho scritto trovo qualcosa che non va, Sorry ç__ç Anyway, grazie per la recensione e i complimenti *__* Un bacio

-Missblack’92: Sì, concordo… quei due devono stare insieme! Niente stupide cameriere >__< Bhe, diciamo che anch’io mi sarei accontentata di un anello delle patatine, insomma, è sempre Gerard che glielo regala, quindi la vecchietta deve stare zitta xDD Un bacio

-Blaise_Sl_Tr07: Eccomi qui ^^ Grazie per la recensione, Muhahaha, il gatto è uno dei miei personaggi preferiti della fict xDD la frase l’ho trovata in giro per i livejournal, e l’ho trovata troppo tenerosa per non infilarla da qualche parte xDD Un bacio

-LovelyDead: °___° Ok, mi hai convinto, niente cose brutte xDD Sono felice che ti sia piaciuto questo capitolo *__* Un bacio

Grazie a chiunque commenterà e leggerà. Un bacio]

Kisses

Niamh

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Capitolo 8
*** -11 ***


-11

-11

 

-Frankie, siamo a casa- dissi buttando il borsone sul divano.

Lui sorrise e si avvicinò, baciandomi sulle labbra.

–Ciao a tutti- disse poi a wiL e Bert che si guardavano in giro. -Sai, ho scoperto che il sesso non è essenziale nella nostra vita.- cominciò sorridendo -Da quando non scopiamo più mi sono dato alla cucina e … Bhe, preparare una crêpe non è come avere un orgasmo, però è divertente..- Vidi wiL e Bert accanto a me trattenere le risate, ma Frank era impassibile. Io non capivo come facesse il mio ragazzo a essere così tranquillo sulla nostra vita sessuale. Ma tanto ci pensavo io ad imbarazzarmi per entrambi. -..Quindi ragazzi, se avete fame, sono 3 giorni che preparo dolcetti-

Bert sorrise e si fiondò in cucina.

-Allora, come è andata con quei pazzi?- mi chiese il mio ragazzo. Io scossi la testa.

-Vomitevole è al parola giusta-

-Cazzo! Non pensavo che Bert facesse così schifo nell’organizzare feste-

-No, la festa era carina- preferì omettere la storia degli spogliarellisti e del mojito. –E’ solo che lui è andato al risparmio con catering, che faceva schifo, e così ho vomitato-

-Oh, povero tesoro- sorrise Frank. –Un bacetto e passa tutto- disse appoggiando le sue labbra sulle mie.

Io, preso dal bacio, feci finire una mano sul suo fondoschiena. Lui si staccò da me velocemente e mi lanciò uno sguardo trovo.

-Gee, ma che ti ho detto? Niente più dei baci-

-Ma io…- comicniai cercando di difendermi. In effetti era una cosa che mi era venuta naturale, non c’erano cattive intenzioni dietro. Cioè, non è che non pensassi più al sesso, ma non lo stavo facendo in quel momento.

-No, Gee, niente ‘ma’! Se hai voglia preparati una torta o fatti una sega come faccio io! Non sei l’unico che ha questi bisogni, anch’io sono un uomo e ho delle necessità, ma resisto! Lo faccio per noi e per il nostro matrimonio!- Ma perché se l’era presa tanto? Io proprio non capivo. –Adesso vado a farmi un bagno, non saltarmi addosso, mi raccomando. –

Io sbattei gli occhi stupito e mi grattai la testa. –Ma.. Frankie… hai le tue cose?-

Lui deformò la sua faccia in un modo che quasi mi fece paura.

-Ah, ah, ah! Molto spiritoso, davvero! Vai a farti fottere, Gerard Arthur Way. Da solo, perché fino al giorno del matrimonio io non sarò disponibile!-

Se ne andò sbattendo la porta del bagno.

Ma perché era così incazzato?

Secondo me era lui quello che subiva le conseguenze più grandi dalla storia del ‘niente sesso prima del matrimonio’. Io, da quando era iniziata, fumavo tre volte di più del normale, ma almeno non ero uscito di testa.   

Raggiunsi gli atri due in cucina. wiL mi lanciò un lungo sguardo compassionevole e io deglutì. Che cosa diavolo aveva combinato Bert questa volta?

wiL sospirò e baciò su una guancia il suo ragazzo. –Vado a disfare la valigia, non voglio assolutamente esserci quando Gerard scoprirà quello che hai fatto-

Avevo invitato entrambi (invitati è una parola grossa, diciamo che Bert mi aveva pregato di rimanere) a casa mia. Infondo, non c’erano particolari problemi, la casa era abbastanza grossa. Ma erano in questi momenti che me ne pentivo.

-Che hai fatto questa volta?- sospirai.

Lui scosse la testa. –Senti, non è così grave. Prendi Angelina Jolie, lei si che dovrebbe essere incazzata per queste cose, non te!-

-Bert, ma di che stai parlando?-

-Ok, giura di non arrabbiarti- Io annui. –Ora apri la pagina dei gossip…-

Io feci come mi aveva detto e cominciai a leggere.

-Zack Efron hai i piedi pelosi?”- lo guardai sconcertato. Questa cosa non mi faceva arrabbiare… piuttosto mi faceva venire…ribrezzo –Ma che schifo! Ma chi è?! Il cugino Itt?!?-

-Ma non quello! Leggi più sotto-

-Matrimonio last minute

E’ l’ultima moda dei nostri VIP.

Dopo Britney Speras e Avril Lavigne;  altre due star della musica, Gerard Way e Frank Ier della rockband My Chemical Romance, hanno deciso di compiere il grande passo.

Le voci di una loro possibile relazione non era mai stata confermata fino ad ora, nonostante le molte foto che circolano tutt’ora su internet, e che ritraevano i due ragazzi in atteggiamenti molto intimi, sia sopra che fuori dal palco.

Un amico della coppia ha detto che la cerimonia è fissata per la fine del mese. Ormai le nostre lettrici dovranno mettersi il cuore in pace perché pare che entrambi  sono innamoratissimi; anzi pare che sia stato proprio Gerard ad insistere perché il matrimonio si svolgesse il prima possibile.

Questo si tratta del secondo matrimonio in casa Way,dopo che Mikey, bassista della band e fratello di Gerard, si è sposato in primavera.

Quale sarà la vera ragione di questa scelta? Voglia di emulazione, paura di restare solo o una pazzia romantica? O magari una delle ultimi trovate pubblicitarie?

State sicuri che appena avremmo notizie più dettagliate e risposte a questa domanda, ve le comunicheremo.-

Quali sono i reali motivi?

Voglia di emulazione? Trovate pubblicitarie?

Mi sembra ovvio… voglio conquistare il mondo! [NdA: Il mignolo e il prof regnano!]

Lo amo, che vera ragione vogliono?

E poi, cosa più importante, perché ora tutto il mondo è venuto a saperlo?

Chiusi il giornale e guardai Bert.

Se un’occhiata avesse il potere di eliminare qualcuno, vi assicuro che Bert sarebbe già al cimitero cittadino coperto da sei piedi di terriccio fertile.

-Che diavolo ti è saltato in mente?-

-Bhe, ecco… qualche giorno che tu venissi per l’addio al celibato, io e wiL siamo usciti.

 A un certo punto wiL esce perché ha ricevuto una telefonata, e allora io rimango da solo. 

Mi si avvicina questa ragazza bionda con tutte le tette di fuori, e io ero tutto “che palle… speriamo che non voglia un autografo” e lei era tutta sorrisi. Si dirige verso il mio tavolino e io volevo scappare, ma lei si siede e ordina due tequile, una per se e una me la offre.

E lo sai che io vado fuori subito con la tequila; quella è merda, amico. Ma d’altra parte è sempre alcol, non potevo rifiutare. E un’altra, e un’altra ancora. Tutto nel giro di 5 minuti.

E poi, quando io non capivo realmente un cazzo, ha cominciato a farmi domande su di te; mi ha chiesto se fossi ancora incazzato o adesso ti frequentassi. Io gli ho detto che ormai quella era una cosa superata.

E dopo ha cominciato a farmi domande su Frank. Io non ho saputo fermarmi, gli ho raccontato tutto.-

Ed intanto, nella mia mente, pensavo ai modi più divertenti per ucciderlo.

-…Dovevi vedere in che stato mi ha trovato wiL. Comunque il giorno dopo abbiamo ricevuto una telefonata da questa stronza che mi diceva che sarebbe finito tutto su un articolo per non so più che giornale del cazzo.

Io ero incazzato, ero tipo “Brutta troia di merda, tu non puoi pubblicare quel articolo di merda, scritto dalle tue mani di merda, in quel tuo giornale di merda  e lei aveva quel suo atteggiamento da  “Sono davvero una puttana e anche se tu sarai nei cazzi con il tuo amico io pubblicherò lo stesso l’articolo”… Cioè, non è che abbia ammesso di essere una puttana, ma una che va in giro con 20 cm di perizoma di fuori non può pensare di essere presa sul serio. Comunque mi ha detto che l’avrebbe pubblicato lo stesso. Mi spiace…-

Sarebbe stato soddisfacente sgozzarlo, ma ehi, non se ne sarebbe neanche accorto. Io volevo che soffrisse.

-Ma che cazzo, Bert! Mi hai venduto per l’alcol? Ma chi sei?!? Homer Simpson?!-

-Senti, mi dispiace. Ma vedila così: Sarà divertente!-

-Divertente?! Newark è un buco, saremo accerchiati dai fotografi e dalle fangirl! Dio, ora l’immagine che ho del giorno del mio matrimonio è simile all’ “Alba dei morti viventi”!-

-Oh, ma quanto la fai lunga! Infondo sei richiesto, è una cosa bella- disse Bert addentando uno dei biscotti che Frank aveva lasciato sul tavolo.

-No, non lo è! E’… Non lo so neanche io, ma non è una cosa bella!- dissi io scuotendo la testa e raggiungendo Frankie.

Lo trovai mentre usciva dal bagno con solo un asciugamano intorno alla vita.

Deglutì e Frank mi guardò male. –Non pensarci nemmeno- disse in un soffio.

-Senti Frankie, mi dispiace-

Non era vero, in realtà non sapevo che cosa avevo fatto e che motivo avevo per scusarmi, ma Frank era fatto così. Sapevo che se gli davo ragione avrebbe smesso di essere incazzato, e che con tutto lo stress che avevo addosso, l’ultima cosa che volevo era litigare con lui.

Lui scosse la testa. –E’ tutto ok. E’ solo che, già è abbastanza difficile resistere e non provarci con te, se poi ti ci metti anche tu, io credo che non riuscirei ad aspettare-

Io sorrisi e lo baciai sul naso. –Sai, credo che dobbiamo cominciare a preparare i dettagli del matrimonio. Qualcosa mi dice che sarà una cerimonia piuttosto movimentata-

-Mi fa piacere che hai cominciato questo discorso- disse il mio ragazzo andando in camera nostra e prendendo una maglietta. –Perché stavo pensando che possiamo chiamare Syn Gates, e al posto della marcia nuziale sarebbe carino se suonasse l’assolo di “Seize the day”-

Ma… che razza di richiesta era?. –Io non so se…-

-Ma Gee… E’ il nostro matrimonio, deve essere perfetto!-

solita vecchia storia; bacio sulla guancia, sguardo alla “Bambi” e io non resisto. –Ok, faremo il possibile-   

Frank sorrise vittorioso. –Grazie! E poi la prima canzone del ballo deve essere di Justin Timberlake- disse mentre era in cerca dei propri calzini. –Voglio una foto di Pansy vicino all’altare, perché anche se non è più con noi mi è vicino nello spirito e sarebbe orgogliosa di me. Per ricordarsi di lei tutti gli inviatati devono avere addosso un fazzoletto nero. E pensavo che dovresti potresti una canzone apposta per il matrimonio. Ah, la torta dovrà contenere un’esagerata quantità di cioccolato!-

Io mi grattai la fronte. –Ricapitolando, tu vuoi la foto della tua vecchia chitarra sull’altare e tutti vestiti di nero come se fossimo al suo funerale, tanto cioccolato, una canzone nuova e gli Avenged Sevenfold che la cantano?!-

-Detto con quel tono tutto sembra una cosa da pazzi!- esclamò lui socciato.

-Ma gli Avenged Sevenfold…? Quei Avenged Sevenfold?!-

-In realtà all’inizio avevo pensato anche di chiamare gli HIM, le loro canzoni sono così romantiche… Ma con tutti quei riferimenti sulla morte non mi sembrava il caso. Ville, Linde e gli altri li invitiamo lo stesso, e in questo modo il nostro matrimonio sarà più Rock’n’Roll possibile!-

-Ma gli Avengede Sevenfold… quelli di Bat Country?! Quelli… quelli con tutti quei tatuaggi?! Quei Avenged Sevenfold?!- gli domandai.

-No, intendo una triste cover band di ultra settantenni. Sì, quei Avenged Sevenfold!-

-Ma perché non fare una festa a tema?- chiesi ironico io a quel punto. Tanto ormai, avevamo raggiunto l’apice delle richieste assurde.

-Ma è un’idea geniale! E sai quale potrebbe essere il tema?! Harry Potter!-

O mio Dio, avevo creato un mostro!

 

  

 To Be Continued…

 

 

[NdA: Eccomi qui con un nuovo capitolo ^.-

Lo so che devo aggiornare anche la altre fict, e per ora non ho ancora buttato giù nulla per il prossimo capitolo, shame on me!

CheBelloCheBelloCheBello! Dopo il bellissimo concerto dei MyChem, domani vado al Taste of Chaos *__* Sono così felice <33

Ma bando alle ciance!

Thanks to:

-Linkin Park: Muahaha Grazie! Adesso scrivo una lettera a Jhonny Knoxville, anche perché non è bello che abbiano smontato la baracca, Jackass è una delle cose più divertenti cha abbia mai visto xDD Grazie per il commento, Bacio :-**

-Dalia: Grazie xD Bhe, più in là si scoprirà anche cosa prende a Gerard, anticipo che non è nulla di grave xDD Grazie per il commento. Bacio :-**

-Lovelydead: Tesssoro *__* grazie :-** Volevo solo avvisarti che, anche se non ho mai avuto il tempo per lasciare una recensione decente, adoVo il sequel della tua bellissimissima fict! Bacione :-**

-Blinka: Bhe, si, l’assenza di frank era solo provvisoria, lui non poteva mancare per tanto xDD Bacio :-**

-SadSong: Grazie xDD Con quel capitolo la mia parte demenziale ha dato il meglio di se xDD Grazie mille per i complimenti. Bacio :-**

-ElyRock: Non importa ^^ Grazie piuttosto per questa recensione *_* Mi fa piacere che ti sia piaciuto *__* Un bacio :-**

-Blaise_ Sl_Tr07: Grazie *__* Non pensavo che vi sarebbe piaciuto, insomma, era un tantino… demenziale xD Sei gentilissima, un bacio :-**

Grazie anche a chi leggerà e commenterà questo capitolo, o chi leggerà soltanto… chi non leggerà, bhe sta sera mi sento cattiva e non lo ringrazio xDD]

Kisses

Niamh

 

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Capitolo 9
*** -9 ***


-9

-9

Entrai in salotto e guardai Bert e wiL seduti sul divano.

-Che fate?- gli domandai.

-Vediamo un film. “Il mistero di Sleepy Hollow”- mi rispose wiL mentre Bert gli baciava il collo.

Ok, questo era troppo. –Io credo che dobbiamo parlare-

Bert mi guardò interrogativamente ma io continuai. –Speravo di non arrivare a questo punto, ma voi non mi lasciate altra scelta. Dobbiamo stabilire delle regole-

Bert sorrise. –Tipo “La prima regola del matrimonio è che non si parla del matrimonio”?!-

-Ah, ah, ah. No. Bert, non devi prendermi per il culo perchè io sono serio. In questa casa ci sono solo due regole, ora come ora. La prima è di non distruggerla.-

Bert rise. –Guarda che se tu ti lamenti di come la lascio non hai mai visto come riduco una casa se mi impegno-

wiL annuì. -E' la verità, ma la verità non è sempre apparenza-

Io e il suo ragazzo lo guardammo chiedendogli che cosa c’entrasse, e lui alzò le spalle. –Nulla, mi sentivo in vena di citare il film- rispose indicando lo schermo. –E’ figo, vero?-

Bert annuì e sbadigliò, appoggiando la testa nell’incavo del suo collo.

-Ecco, è di questo che parlo. La seconda regola è che fino al giorno del matrimonio è vietato fare sesso per chiunque abiti in questa casa-

-Cosa?!- esclamarono entrambi. Io sorrisi.

-Siete andati avanti per tre ore stanotte. Sapete che io ho a che fare con questa cosa del “niente sesso prima del matrimonio” e voi, nonostante lo sapete, lo fate continuamente!-

Bert rise. –Certo, non siamo noi quelli che devono mantenere il voto di castità!-

-Oh, bhe, da adesso si. E non lamentatevi, per voi sono meno di 10 giorni, per me è stato un mese. Se volete scopare vi prendete una camera!-

-Ma questo non è giusto!- esclamò Bert –E io che avevo anche in mente di prenderti il regalo più bello che avessi trovato… Hpf, te lo puoi anche scordare adesso!-

In quel momento il campanello suonò ed io andai ad aprire, trovandomi di fronte mio fratello.

-Frankie, sei pronto? È arrivato Mike-  

Il mio ragazzo annuì prendendo il cappotto.

-Salve a tutti!- esclamò Mikey entrando. –Allora, vi muovete? Prima partiamo e prima torniamo. A casa c’è Ali che mi aspetta-

Mentre anch’io prendevo il cappotto, Bert si avvicinò e mi sussurrò all’orecchio. –Sei consapevole che appena tu chiuderai il portone io e wiL interpreteremo tutto il Kamasutra?! Guarda che è un libro bello grosso, ci divertiremo per ore-

Io alzai le spalle. –Come vuoi, sai no, se l’occhio non vede il cuore non duole. Ma sarà meglio che vi prepariate psicologicamente al fatto che sta sera vedrete solo taaanta televisione-

Entrammo in macchina e mio fratello si accese una sigaretta, offrendone una anche a me e a Frank.

-Allora, quali sono le tappe di oggi?-

Tirai fuori il mio foglio su cui avevo segnato la mia scaletta, perché mi ero preparato ogni punto.

-Oggi abbiamo a che fare con la scelta dell’invito, della bomboniera e del menù del ristorante-

Lui annuì e continuò a guidare verso il centro. Si fermò davanti ad un negozio di bomboniere e articoli per il matrimonio.

-Salve- ci accolse la commessa, una donna circa di 45 anni, con i capelli scuri raccolti. –Io sono Lucille, come posso esservi utili?-

Gli strinsi la mano mentre mio fratello era fuori a fumare l’ennesima sigaretta e Frank stava osservando le vetrinette con le bomboniere esposte.

-Buon giorno, io sono Gerard, e lui è il mio fidanzato, Frank. Vorremmo scegliere una bomboniera e degli inviti-

Lei annuì. –Certo, e quando sarebbe il giorno?-

Mi grattai la testa imbarazzato. –Tra nove giorni esatti-

In quel momento lei sbiancò. –Che cosa? Oh Santa Maria Vergine, abbiamo pochissimo tempo! Prego, seguitemi-

In quel momento Frank cominciò a tirare la manica della mia camicia.

-Gee…?- mi chiamò, io mi voltai verso di lui. –Credo di avere trovato la bomboniera che fa per noi-

Io richiamai l’attenzione di Lucille, che andò verso la vetrinetta indicata da Frank.

Non ci potevo credere, tra le 10.000 bomboniere presenti in quel posto lui aveva scelto quella.

Era la maledetta scopa del maledetto Harry Potter!

Aveva una maledetta targhetta di argento su cui incidere i nostri nomi e, vicino a quella che doveva essere la paglia della scopa, c’era scritto Harry Potter’s Nimbus 2000.

Maledizione, la prossima volta dovrò telefonare ad ogni negozio in città per dire di nascondere ogni maledetta cosa del maledetto Harry Potter in circolazione.

La donna si grattò la testa. –Ma, veramente… quello è un tipo di merce che usiamo ai battesimi….-

Frank scosse la testa e mi tirò ancora la manica. –Non mi importa, io la voglio! Gee, ti prego… Non mi fai neanche fare la festa a tema, questo me lo devi…- disse facendo quel espressione che mi ricorda sempre Bambi. Sapete, no, Bambi, quella creatura a cui nessun essere umano con un cuore può resistere.

-D’accordo- sospirai.

E anche Lucille annuì. -Seguitemi per gli inviti- disse e poi si sedette dietro la scrivania vicino alla cassa.

-Allora, avete in mente qualcosa anche per gli inviti?-

Il mio futuro marito (fa uno strano effetto pensarlo, ma è anche bellissimo) annuì di nuovo.  

-Certo, deve essere una vecchia pergamena, con i bordi bruciati, capisce no? Poi voglio un nastrino rosso e arancione che la chiuda…-  “Ecco, ci risiamo, di nuovo il maledetto Harry Potter” pensai. -…E dentro deve esserci scritto qualcosa del genere:

Now come one, come all,
To this tragic affair.

Gerard Arthr Way & Frank Anthony Iero

Si sposeranno a Newark, New Jersey, il 30/08/2007’

E poi, non lo so… un po’ di blahblahblah tipico della situazione.-

Lei scrisse tutto in un notes, pagammo, la salutammo e ce ne andammo.

Raggiungemmo Mikey in macchina.

-Allora, verso che ristorante devo andare?-

Frank nascose il viso nel mio collo e io lo abbracciai. –Io volevo il sushi e i tacos…- mormorò

Mio fratello sorrise e fece pollice in alto.

Ok, come avrete già intuito io avrei voluto un matrimonio un po’ più tradizionale, ma con il maledetto Harry Potter dappertutto, Bert e wiL che provavano il Kamasutra a casa mia e la castità forzata, avrei potuto fare un ultimo sforzo e accontentare il mio amore ancora una volta. Tanto ormai…

-Allora, Gee… andiamo prima al ristorante giapponese e poi al messicano, ok?-

Io sospirai. –Ok, avete vinto-  

-Gee…- sussurrò il mio ragazzo senza alzare la testa dal mio collo. –Ma secondo te se io voglio la torta di nozze a forma di Edvige, la civetta di Harry, me la fanno?-

  

 To Be Continued…

 

[NdA: Eccomi, dopo un’etero ritardo. Lo so che non aggiorno da tantissimo tempo e questo capitolo fa undesiderare ed è anche cortissimo. Mi dispiace ç__ç

Thanks to:

-Saky: Grazie *__* *me è onorata sìsì*. Bacio.

-Blinka: Grazie per il commento =) Mi fa piacere che ti sia piaciuto. Certe volte scrivo cose così demenziali che rido da sola xDD Bacio.

-LovelyDead: Lo so, faccio schifo con gli aggiornamenti ç__ç Scusa T__T  Bacio.

-Blaise_Sl_Tr07: Nuoo, mi dipiace (Io ancora ci spero di andare a vedere I 30STM) Grazie per la recensione. Bacio

-MissBlack’92: Muahah, , infetti tra Frank che dopo l’astinenza si è ridotto un pò.. così, e Bert che così lo è sempre stato, anch’io se fossi Gerard sarei sclerata xDD Bacio.

-ElyRock: Grazie, tu sei troppo gentile ^^ , lo ammetto, ormai abbiamo perso Frank xDD Bacio

-SadSong: Grazie per il commento *sììììì, saltiamo addosso a Frank* momento di fangirl finito anche per me xDD Bacio.

Come al solito ringrazio tutti quelli che leggeranno e commenteranno.

A presto (si spera)]

Hasta Luego.

Niamh

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Capitolo 10
*** -8 ***


-8

-8


E così il giorno del mio matrimonio si avvicinava sempre di più.

Guardai fuori dalla finestra per qualche secondo, fissando i riflessi del sole sul mio pavimento, e poi riportai lo sguardo sul block notes.

Grazie al cielo, ieri sera avevo parlato con Linda, che aveva letteralmente obbligato suo figlio a abbandonare i suoi progetti sulla torta con la  forma della maledetta civetta del maledetto Harry Potter, e la cena messico-giapponese.

Mia madre aveva chiamato una nostra vecchia zia che gestiva un ristornante italiano a Caldwell, sempre qui nell’ Essex, che nonostante mi abbia visto circa tre volte da quando sono venuto al mondo, fu felicissima di accettare di occuparsi del catering.

Purtroppo però, per la bomboniera, Frank non volle sentire ragioni.

Stupido, stupido Harry Potter, e stupido Frank che ne era così ossessionato! 

Se non fosse stato uno stupido personaggio di uno stupido libro, sarei stato realmente geloso.

Maledetto Harry Potter!

In quel momento la porta d’ingresso del mio appartamento si aprì e wiL e Bert entrarono.

Frank era andato dalla sua migliore amica, Jamia. Probabilmente avrebbero passato tutta la mattina a spettegolare su di me e su quanto io sia stato stronzo a vietare quell’obbrobrio di torta al mio matrimonio.

Frankie conosceva Jamia dal liceo.

All’inizio stavano insieme. Poi Frank, avendo scoperto nel frattempo di essere etero quanto lo è un arcobaleno, l’aveva lasciata, ma erano rimasti comunque inseparabili.

Brian aveva sempre consigliato a Frank di glissare le domande su di lei, e così in molti, ancora adesso credevano che loro due fossero fidanzati. Fino a un certo punto questo mi stava bene. Jam era una ragazza adorabile, e, gossip o no, alla fine era me che Frank stava per sposare.

Non Jamia, non Harry Potter.

Me.

Questo doveva rassicurarmi, no?

-Ciao. Che fai?- domandò Bert, dopo avere preso due birre dal mio frigorifero ed essersi seduto sul divano, accendendo la play.        

-Organizzo il mio matrimonio, hai presente, no?-

Bert annuì e prese i due joystick che avevo appoggiato sopra alla consolle, passandone uno al suo ragazzo. Poi, sempre con la birra in mano, si avviò verso la nostra mensola dei giochi.

-wiL, a che giochiamo? Qui c’è Guitar Hero, Tekken 5, Final Fantasy XIII, un bel po’ di giochi di Harry Potter, Gran Turismo 4 e il gioco di Dragonball… E questo che cos’è?- chiese prendendo in mano un piccolo cd masterizzato.

Io sospirai. –Uff, quello è di Frank. E’ un cd craccato con i trucchi per i giochi di Harry Potter-

wiL si accese una sigaretta e sorrise. –Scommettiamo che a Gran Turismo sono capace di farti mangiare la mia polvere?-

Bert bevve un altro sorso e si accese a sua volta una sigaretta. –Non giurarci, tesoro.-

Prese in mano il disco e lo infilò nella playstation, poi si sedette su divano e fece scrocchiare le dita e il collo.  

Dio, poi dicono che la primadonna sono io.

-Ma voi non dovevate fare un giro della città?- gli chiesi. Non mi dispiaceva quello stato di pace che si era creato prima del loro arrivo.

-Nah, quella era scusa per fotterti la macchina. In realtà siamo andati fuori città. Sai, farlo in macchina non è romantico come fanno vedere nei film, è… scomodo! Ma visto che tu sei terribilmente crudele con noi, ci siamo dovuti accontentare-

-Avete scopato nella mia macchina?! Ma che schifo!- esclamai sconvolto.

-Bhe, avevamo degli asciugamani. Abbiamo cercato di non sporcare e poi abbiamo pulito- disse wiL cercando di calmarmi.

-Ma… non c’entra! E’… è… è orribile. Non potrò mai più sedermi con la stessa tranquillità di sempre-

Bert alzò un sopracciglio. –Scusa amico. Non pensavo che te la saresti presa così. Se mai tu e Frank volete fare sesso nella nostra macchina, bhe, ti daremo le chiavi-

-No!- esclamai io. –Ti conosco Bert, so che l’avete già fatto anche lì! E’ impressionante, ecco-

Il gioco partì e entrambi i cantanti concentrarono la loro attenzione sulla tv.

-Comunque, che stavi facendo?- chiese Bert mentre sceglieva la macchina. Una Mercedez-Benz.

wiL sorrise. –Passo falso, tesoro. Non permettere al tuo ego di condizionare le tue scelte. La prossima volta scegli una macchina veloce, non importa se figa!-

Bert gli fece una pernacchia e riportò l’attenzione su di me.

-Penso a una destinazione per la luna di miele. Che città ci sono con la ‘E’?-     

-Che metodo squallido per scegliere la destinazione- commentò wiL.

Io sbuffai. –Come devo fare secondo te? Se la lascio scegliere a Frank lui mi porterebbe a fare un pellegrinaggio a casa di J.K. Rowling!-

-Meglio che la scegli in quel modo, allora- concluse wiL scuotendo la testa.

Bert invece sembrava entusiasta del mio metodo.

-Che ne dici di El Paso, in Texas? No. Sarebbe una merda di luna di miele. Edimburgo? Nah, hai ragione. Non è il luogo adatto. Troppi castelli e troppi mostri di Lochness-

-Bert, il mostro di Lochness è uno solo. E comunque ti ho appena sorpassato- gli disse wiL.

-Manca ancora un giro.- gli rispose. –E invece Dubilno? C’è un sacco di ottima birra. Birra e folletti. E’ un sogno! Ah, già, tu non bevi. Ok, peggio per te! Io però voglio andarci a Dublino- cominciò a piagnucolare. –wiL, mi ci porti a Natale?-

-Vedremo, comunque ti faccio presente che ho appena vinto.-

Bert si alzò e lo baciò sulle labbra. –Rivincita?-

wiL annuì e io decisi che quei due non mi erano di nessun aiuto.

Presi la giacca e chiamai mio fratello. Infondo queste cose lui le aveva già fatte, avrebbe saputo che cosa fare.

-Io vado da Mike- avvertì quel due. –Ma voi non provate a pensare di fare quello che volte. Ho piazzato delle telecamere a circuito chiuso.-

Non era vero, ma vedere le loro facce terrorizzate era impagabile.

 

***

{Frank’s PoV}

 

 -Allora, che cosa ti ha convinto a presentarti a casa mia questa mattina? Non hai un matrimonio da organizzare?- mi chiese Jamia, mentre io mi sedevo accanto a lei sul divano.

-No, Gerard è uno stronzo! Non vuole che io l’aiuti.-

Lei sospirò e mi passò una lattina di Red Bull. –Bhe, ammettilo, le tue idee non sono proprio perfette per un matrimonio-

Io scossi la testa. Come faceva a non capire?  Ma è il mio matrimonio! Deve essere tutto come me lo sono immaginato!-

Lei alzò un sopracciglio. –E davvero tu l’hai immaginato con una torta a forma di gufo?-

-Forse… Ok, magari mi sono lasciato un po’ prendere la mano. Ma ti rendi conto che ha chiamato mia madre. Mia mamma mi ha telefonato prima dicendo che Gerard non voleva la cucina messico-giapponese o l’ Edvige’s cake-

-Dio, gli hai anche dato un nome?- domandò Jamia un po’ sconvolta.

Annuì. –Si, certo. Era un’idea geniale. Meritava un nome!-

Bevvi un lungo sorso della bibita e poi, scocciato, l’appoggiai sul tavolino della sala. –E’ uno stronzo, e lo odio!-

Jam rise. –Non è vero-

Io alzai le mani in segno di resa. –Ok, ok. Non è vero, ma lui non lo saprà tanto presto. Deve capire la mia sofferenza-

La mia amica sospirò. –Frank…-

-Non provare a fare “Frank…” a me.-

Lei mi ignorò. –Frank… guarda che è il giorno del tuo matrimonio quanto il suo. Ok, io non ne so molto di queste cose, ma Gerard sta cercando di fare tutto il possibile per renderti felice. Cazzo, ti ha persino fatto comprare una bomboniera a forma di scopa! Per una volta potresti accontentarlo anche tu, no?-

Io mi morsi le labbra. –Ma, ma… io lo accontento. Alla fine ho rinunciato all’Edvige’s Cake…-

-E ci mancherebbe altro- esclamò Jam puntandomi il dito contro. –E’ una delle idee più demenziali che hai avuto fino ad adesso! Io al suo posto ti avrei già mandato affanculo!-

-Davvero?- chiesi stupito.

Jamia annuì. –Sì. O quel ragazzo è innamorato pazzo di te, o ha una pazienza incredibile. In entrambi i casi gli faccio tutti i miei complimenti-

-Secondo te faccio in tempo a parlargli? Farò tutto quello che lui vuole. Vuole un matrimonio tradizionale?! Ok, sono disposto anche a mettermi un fottuto vestito bianco.-

Lei rise. –Mi fa piacere vedere che non lo dai più per scontato. E ora sbrigati e vai da lui. E per favore, risparmiami la visione di te in abito bianco!-

Presi la giacca e andai in macchina.

Chiamai a casa.

“Pronto… ?” mi rispose una persona che decisamente non era il mio ragazzo.

Bert?!

“Oh, ciao Frankie.. Avevo paura che fosse Gerard. Sai, ci ha proibito di fare sesso e noi non gli stiamo affatto dando retta” disse ridendo.

“Come al solito” commentai.

Ma avete delle telecamere in casa?” mi chiese.
“Cosa? No!”

Lui sospirò. “Awh, grazie al cielo” si interruppe e rise. “Basta, wiL! Smettila di…” di nuovo silenzio e poi Bert cominciò a sospirare, e i sospiri si trasformarono in gemiti. “N-no, cazzo, ho… ho cambiato idea, c-continua…”

Oddio, stava diventando una telefonata porno.

“Senti, io voglio mettere fine a questa telefonata il prima possibile, quindi dimmi velocemente dov’è Gee

“E’… è-è andato… è andato da Mikey…” disse tra i gemiti.

“Ok, grazie. Ci vediamo dopo” conclusi chiudendo la chiamata.

Raggiunsi la casa del mio amico e suonai il campanello.

Mi venne ad aprire Alicia, che mi sorrise e mi abbracciò. –Ciao, come va? In forma per il gran giorno? Manca una settimana-

-Mah, insomma… Sono un po’ stanco, ecco. A proposito, dov’è il mio fidanzato?-

-E’ dentro con Mikes- disse lei indicandomi la sala.

Trovai Gerard seduto al tavolo da pranzo con un atlante aperto, il telefono vicino e il laptop di Mikey accesso.

Appena mi vide mi salutò dandomi un bacio sulla bocca.

-Ehi, io e Mikey abbiamo appena trovato una soluzione per la luna di miele. Stiamo via un mese e mezzo in tutto. Ho già chiamato alberghi, prenotato i voli e roba varia. Andiamo a Dubai per tre giorni, e poi in Egitto e in Grecia. Dopo in Europa: Monaco, Venezia, Cannes e la Costa Azzurra..  E infine andiamo in Inghilterra. Londra, Cardiff e Oxford, perché ho letto che molti dicono che sia ci sia una somiglianza tra lei e Hogwarts. Che ne dici?-

Io gli buttai le braccia al collo.

-Gerard, tu sei troppo buono. Io volevo un matrimonio da favola. Mi dispiace se ti ho dato per scontato. Ti tratto di merda e ti obbligo ad ordinare l’Edvige’s Cake, e tu mi organizzi un viaggio da sogno. Io… io sono una merda di ragazzo. Non merito di sposarti. Però, per favore, non mandarmi affanculo perché io ti amo davvero. Cerca solo di avere un po’ di pazienza-

Gerard annuì e ricambiò l’abbraccio, guardandomi interrogativamente. –Ok… ti amo anch’io-


 To Be Continued


 

[NdA: Ecco qui. Sono finalmente iniziate le vacanze e stranamente il mio pc funziona, e quindi ne approfitto.

Questo è il mio piccolo regalo di Natale. Spero di riuscire ad aggiornare anche le altre fic, e magari scrivere anche il prossimo capitolo prima che ricominci la scuola. Farò il possibile ^^

In questo capitolo c’è persino il pov di Frank. Non so se è una cosa che si ripeterà, però

Thanks to:

-Blaise_Sl_Tr07: “Infilarti le penne nel culo non fa di te una gallina” *l’autrice si lascia andare a citazioni sul film* Anche io amo Fight Club *__* Hai visto, alla fine non sono proprio arrivata a Capodanno xDD bacio

-SadSong: Grazie ^//^ ammetto che per me tre settimane è già una cosa breve, visto che a volte passano anche 2 mesi -.- Shame on me! Bacio

-AkuTowani:Grazie per i complimenti. Cercherò di aggiornare il prima possibile ^^ Bacio

-Blinka: Pensa che io ho una sorella con lo stesso “problema” di Frank xDD Capisco Gerard xDD Bacio. 

-Elyrock: Sìì, dai, è troppo cucciolo. Anch’io, se fossi Gerard, la torta a forma di Edvige gliela comprerei, perché, come si fa a resistergli xDD  Bacio.

-Idra_31: Muahah sììì! Anch’io lo farei, in effetti. Se proprio devo soffrire, è meglio che lo faccia con qualcuno xDD Bacio. 

-Missbalck92: Adesso Gerard si è fatto valere, più o meno xDD Diciamo che Frank è.. come dire.. originale xDD Bacio.

-LovelyDead: LOL.. Grazie *__* Spero che anche questo capitolo ti faccia ridere =) Bacio

-Greendayana94: Bhe, si, inefetti xDD E’ Frank però, solo lui può avere queste idee xDD Bacio. 

E chiunque leggerà e/o commenterà anche questo capitolo.

Buon Natale e buon anno, sweethearts!]

Un bacione

Niamh.

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Capitolo 11
*** -4 (prima parte) ***


-4

-4

(prima parte)

 

-Bert, sei pronto?- chiesi allacciandomi la camicia e mettendomi l’orologio. –Tra meno di mezzora dobbiamo partire per andare al ristorante, c’è la prova della cena stasera…-

Lui, seduto sul divano mi fissò, poi prese un post-it e velocemente scrisse con una matita: ‘Sì’

Io sospirai. –E adesso perché non parli?-

Lui scrisse qualcos’altro. wiL ha detto che non era giusto non fare quello che volevi, visto che è casa tua. E è da due giorni che non facciamo sesso. Sono in sciopero. Lui non scopa con me e io non parlo! Cambiando discorso, sai che ti ho comprato il regalo? ’

-Davver- feci per rispondere ma lui mi bloccò, indicando il post-it.

–No, Bert, non scriverò su quel coso!- Bert cominciò a fare strani versi con la bocca, continuando a indicare il foglietto. Dio, sembrava di essere sul pianeta delle sciemmie. –No, Bert… Senti… Io non-

Lui mi guardò di nuovo e io sospirai. Non avevo voglia di discutere per uno stupido post-it.

‘Davvero? E che cos’è?’

Gli ripassai il post-it così poteva rispondermi. Sorrise.

‘Due scatole di preservativi da 24. Gusto: tutti i frutti’

Io lo guardai. –Ma mi hai…-

Bert mi fulminò con lo sguardo.  

Ripresi in mano il pezzo di carta.

‘Per il mio matrimonio mi hai comprato una scatola di condom?! Ma che cazzo!’

Lui lesse la risposta e scosse la testa.

‘Ehi, non denigrare il mio regalo! Mi ringrazierai quando non prenderai la gonorrea o la tua dolce metà non rimarrà incinta!

-Bert…- sussurrai leggendo la risposta. Poi scossi la testa e presi il mio post-it.

‘Sono anni che io lo faccio solo con Frank e nessuno di noi ha malattie sessualmente trasmissibili o parassiti genitali. E poi, lo so che a volte i suoi comportamenti sono un po’ così, ma ti assicuro che Frank è un maschio a tutti gli effetti, non può rimanere incinto!

Bert scosse nuovamente la testa.

‘Questo lo dici tu! Pensa che ne era convinto anche il fidanzato della sorella piccola di Britney Spears, e invece, BUM! ’

Ecco. Eravamo nel pieno di una delle nostre conversazioni demenziali.

A volte mi succedeva anche con Frank.

Non so perché ma si arrivava sempre a un punto di non ritorno. All’inizio tu sei curioso, perché andiamo, chi a parte Bert McCracken potrebbe paragonare Frank Iero con quella versione di Britney da viaggio?! (Ammettetelo, il mio Frank è molto più sexy e tenero, e di sicuro balla meglio di Brit ai VMA!) ma poi ti rendi conto che, non dipende più dalla tua volontà, la conversazione non si può più fermare, perché era fuori controllo.

Eccolo qui il punto di non ritorno.

‘Io e il ragazzo della sorella di Britney non siamo nella stessa situazione… cioè, si vede che lei è una femmina… credo… E comunque grazie al cazzo! E’ sempre un regalo di merda.’

Lui lesse il mio post e poi mi guardò facendomi vedere il dito medio.

Bhe, potevi pensarci prima di vietare a me e a wiL di fare sesso. Almeno avresti potuto riciclarlo e darcelo a noi, visto che probabilmente la sotto da voi ci sono le ragnatele! E fanculo se non ti piace! wiL ha detto che si vergognava a presentarsi con i profilattici, quindi domani mattina va a cercare qualcosa. Se il mio regalo ti fa tanto schifo, vorrà dire che aggiungerò il mio nome sul suo bigliettino’

Io sorrisi.

‘Ecco, sarà meglio. E ora preparati perchè dobbiamo andare!’

Lui si alzò dal divano e mi fulminò con lo sguardo per l’ennesima volta nella giornata.

Mezzora dopo io, Frank, Bert e wiL eravamo nella mia macchina,  pronti per arrivare a Caldwell, dove si sarebbe tenuta sia la cena di prova del il vero banchetto nuziale.

Vidi dallo specchietto retrovisore Bert scrivere qualcosa sul suo solito blocchetto di post-it, per poi passarcelo davanti.

Frank sorrise e lo afferrò.

 –Amo queste cose- disse prima di aprirlo e leggerlo ad alta voce il contenuto, addentando un marshmallow che si era portato da casa. Come se dove stessimo andando non avesse potuto trovare cibo. –Per wiL: Non posso non saltarti addosso se tu sei così schifosamente sexy sta sera.-

Vidi wiL sorridere dire qualcosa nell’orecchio di Bert. Anche lui sorrise, ma rimase comunque in silenzio.

-Volete caramelle?- chiese Frank passando la busta dietro. Non fece in tempo a finire la frase che Bert aveva già afferrato metà dei marshmallows presenti.

wiL, impressionato dalla voracità (anzi, che dico, altro che voracità, quei due sono delle fogne! ) fece no con la testa.

Bert lanciò l’ennesimo bigliettino in grembo a Frank, che lo aprì.

-GeeBert chiede se siamo arrivati...-

Io sospirai. –Scrivigli che mancano ancora come minimo tre quarti d’ora…-

Frank cominciò a aprire ogni cassettino della mia auto, buttando in giro cd, cartine da viaggio e i miei poveri pacchetti di sigarette di scorta.

-Che diavolo fai?- gli chiesi chiudendo il portaoggetti.

Lui mi guardò come se avessi detto una grandissima cazzata. –Bhe, cerco la penna. Mi hai detto tu di scrivergli che mancano tre quarti d’ora… Bert mi presti la tua penna?!-

Io scossi la testa, accendendomi una sigaretta.

Si prospettava un viaggio davvero lungo.

-Dicevo per dire. Suppongo che ti abbia sentito, non c’è bisogno di scriverglielo.-

Frank alzò le spalle. –Hai sentito, Bert? Gerard dice che non posso risponderti!-

Qualche secondo dopo mi arrivò sulle gambe l’ennesimo post-it.

‘Gerard è uno stronzo!’

Io sospirai e lo passai al mio ragazzo. –E’ per te. E per favore, smettetela di lanciare i bigliettini, sapete, sto guidando!-

Lui lesse il post-it, si girò verso Bert e annuì. –Hai ragione.-

Perfetto! Solo ora capisco il detto ‘se non puoi batterli unisciti a loro’. Perché se no sono loro ad allearsi contro di te.    

Come in questo momento!

Vorrei dire che il resto del viaggio fu tranquillo, ma non è così.

Bert e Frank continuarono a lanciarsi post-it per tutto il tragitto, rendendo la mia macchina uno schifo. Dopo un po’ wiL si stancò di ridere di loro e si mise le cuffie dell’Ipod sulle orecchie, lasciandomi solo in mezzo a loro.

Io feci il possibile per non fare una scenata isterica.

Misi ‘I brought you my bullets you brought me your love’ nello stereo della macchina. Poi schiaccia il repeat su  Headfirst For Halos”.

Ecco, forse cominciate a capire il mio ragionamento… C’è una parte della canzone che, come dire, mi aiuta in questi casi.

Chiamatelo mantra, ma sono stato un genio nel scriverla.

Insomma, è come quando danno alla radio “Umbrella” di Rihanna e quella canzone si insidia dentro la tua testa. E’ come un parassita, tu puoi ribellarti, ma lei non se ne andrà finchè non ti ha succhiato l’energia vitale. Io ne so qualcosa, una volta l’ho anche cantata perchè si era infilata nel mio povero cervello e non ne voleva sapere di andarsene.

Ecco, questa situazione però può essere sfruttata anche a proprio vantaggio.

E, mentre in sottofondo si sentiva la mia voce che ripeteva Think happy thoughts ,think happy thoughts, think happy thoughts, think happy thoughts, think happy thoughts, think happy thoughts, think happy thoughts, think happy thoughts, think happy thoughts…”, Frank alzò il suo sguardo su di me.

-Ma, Gee.. hai detto che non ti piace ascoltare i nostri cd mentre guidi-

Io sorrisi e mi accesi una nuova sigaretta, mentre ormai la strofa finale della canzone mi era rimasta in testa, evitandomi una mia crisi di nervi.

-E’ che, Frank, a volte mi piace fare un’eccezione-

 

 To Be Continued

 

[NdA: Eccomi qui ^^ Non voglio andare a scuola domani mattina ç___ç”

Ebbene, oggi mi è venuta voglia di aggiornare, e così mi sono messa a scrivere. Originariamente questo capitolo non doveva essere diviso in due, ma dopo un po’ la mia voglia di scrivere e la mia ispirazione hanno detto “Ehi, ma che ci facciamo qui? Chissenefrega se la Fede deve scrivere, andiamocene a prendere un caffè al bar e lasciamola nella merda!

E in effetti, nella merda mi sono trovata.

Avevo davanti due opzioni: la prima era di scrivere la cena alla cazzo di cane, e la seconda di postare prima il pre-cena e lavorare meglio e con calma sulla cena.

Ho scelto la seconda, perché nonostante voglia togliermi tutte le fict di mezzo il prima possibile (odio fare fic lunghe perché dopo una/due settimane cominciano a non convincermi più) con questo capitolo stiamo entrando nella parte più bella di questa storia. E visto che è da quando ho cominciato questa storia che non vedo l’ora di scrivere la prova della cena, voglio fare una cosa fatta bene.

Per il prossimo capitolo infatti ho in mente di inserire un bel po’ di guest star.. da Jared Leto, ad Adam Lazzara, a Matt Pelisser a chiunque mi venga in mente xDD  

Insomma, secondo me ci si divertirà xDDD

Quindi 30 Giorni si allungherà ulteriormente. Ora di capitoli ne prevedo 15 o.O

Comunque aggiorerò il prima possibile. Davvero.

Andiamo ai ringraziamenti dello scorso capitolo.

-SadSong: Non ho aggiornato presto, ma io non aggiorno mai presto, quindi non credo di stupire più nessuno, ormai ç___ç Grazie per la recensione. Un bacio.

-AkuTowami:Grazie, sei troppo gentile *__* Un bacio.

-Missblack’92: Oh, Bert e wiL lo fanno come dei ricci xDD non potevano resistere alla tentazione della macchina di Gerard. Un bacio.

-ElyRock: Grazie ^^ Bhe, se non ci riusciva Jamia non ci riusciva nessuno a convincere Frank, e Gerard si sarebbe dovuto subire un matrimonio in stile Harry Potter xDD Bacio.

-LovelyDead:Muahahah tu sei troppo gentile, caVa. E poi se tu il genio della compagnia *__*. Un bacio

-Blinka: Bhe, è vero. Sono lentissima ad aggiornare. E’ tutta colpa della signora Voglia Di Scrivere e della signoa Ispirazione, non mia xDDD Grazie per la recensione. Bacio

-Greendayana94: Grazie *__* Bhe, Frank e Gerard sono troppo carini <33 Grazie per la recensione. Bacio.   

E Grazie anche a tutti quelli che leggeranno e commenteranno anche questo capitolo =**]

Ci sentiamo presto (si spera).

Hasta Luego.

Niamh.

 

 

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Capitolo 12
*** -4 (seconda parte) ***


-4

-4

(seconda parte)


-Sbrigatevi!- esclamai uscendo dalla macchina. –E’ tardi, è tardi, è tardi!-

Frank si allacciò la giacca e sbadigliò. –Gee, calmati. Sembri il Bianconiglio!-

Appena arrivammo vidi mia zia Rose venirmi in contro. –Gerard, tesoro, dove ti eri cacciato? Ho visto tu fratello e la sua ragazza, i tuoi genitori e di là c’è un sacco di gente, ma tu non c’eri…- spostò lo sguardo su Frank. –Oh, ma guarda. Tu devi essere Frank!- esclamò pizzicandogli una guancia. –Cavolo, sei carino esattamente come ti aveva descritto Donna!-

-Grazie…- disse lui imbarazzato.

-Zia, noi adesso dovremmo andare dagli altri…- dissi cercando di squagliarmela. –Parliamo dopo, ok?-

-Ma certo che no, devi raccontarmi tutto di voi!-

wiL mi tirò una manica. –Senti, io e Bert dobbiamo… andare in bagno, sì. Sì, certo il bagno!- cazzo, come le sa dire lui le balle non lo batte nessuno… -Ci vediamo dopo ok?-

Annuì comunque, troppo impegnato a cercare di filarmela da mia zia.

Io e Frank riuscimmo a scappare circa un quarto d’ora dopo e andammo nella sala grande a cercare di accogliere un minimo gli ospiti. 

Frank si diresse subito verso Jamia.

Probabilmente voleva riprendersi dal trauma causato dai miei parenti, e lo capivo.

Stavo parlando con Bob dell’agonia che avevo dovuto sopportare in quei giorni per colpa di quei tre pazzi, quando la voce di Ray mi distrasse. 

-Perché lui è qui?- ringhiò Ray riferendosi a Matt che si avvicinava a noi.

Mikey sospirò. –E’ stato il nostro batterista per qualcosa come tre anni, non è come se fosse uno sconosciuto-

-Ma non lo odiamo…Io lo odio- piagnucolò il nostro chitarrista, nascondendo la testa nel collo di Christa, che gli diede una pacca sulle spalle.

-E così è quello il famigerato Matt… Era così terribile?- disse Bob addentando una tartina.

Mikes scosse la testa. –Bob, ti prego, non lo incoraggiare.-

A Ray si illuminarono gli occhi. –Si, mi trattava sempre male… E mi prendeva in giro! Diceva che assomigliavo ad un macaco… Ma questa è una cazzata! Io sono molto più sexy di una cazzo di scimmia, vero, amore?-

Christa sospirò dandogli altre pacche sulle spalle. –Certo, certo-

Ormai Matt era davanti a noi con un bicchiere di vino rosso in mano. –Ma guarda chi si vede! Way Junior, come stai? Allegro e solare come al solito, vedo.- disse guardando ironico mio fratello, per poi fissare me -Way Senior, devo farti le mie condoglianze. Sposarti con Iero… prima la droga e ora questo… sempre masochista nell’anima, eh?- rise colpendomi la spalla. Probabilmente se non fossimo persone civili, sia io che Mikey gli avremmo già spaccato la faccia con un pugno. Stronzo! Si voltò vero Ray alzando il bicchiere. –Ehi, Cita!- poi si girò verso Christa, facendo un leggero inchino. –Jane-

-Stronzo!- sussurrò Ray, per poi nascondere la parolaccia con dei colpi di tosse e sorridere. Sapeva che Matt l’aveva sentito. –Volevo dire, ciao Matt, come stai? Che piacere vederti, è così tanto che non ci vediamo!-

Matt rise. –Non c’è male. Ehi, sei passato dal buffet per arraffare più banane che puoi? Mi raccomando, fai la scorta per i periodi di magra!-

-Chris, ti prego, portalo via prima che si incazzi- sussurrai alla fidanzata del mio amico. Lei annuì e lo prese per mano, portandolo in terrazza.

Bob mangiando un altro stuzzichino e gli strinse la mano educatamente. –E così tu sei Matt…-

Lui annuì. –E tu sei quello che mi ha rimpiazzato… Com’è andare in giro con loro? Per me era come se il mio sogno da bambino si fosse avverato. Insomma, chi non ha mai desiderato di scappare e vivere con il circo?!-

Mikey lo fulminò con lo sguardo. –Lui si trova bene con noi e noi con lui. Tu, piuttosto, tutto bene? Lavori ancori nell’officina di Joe? Bello. Fare il meccanico, intendo. Sai che noi siamo appena tornati da un mega tour mondiale di più di un anno?!-

Matt strinse gli occhi, borbottò qualcosa e se ne andò.

-E per un po’ non ci seccherà, spero- dissi. –Vado a fare un giro.-

Notai Adam Lazzara, il cantante dei Taking Back Sunday, parlare con una ragazza bionda, che poi riconobbi essere la sua fidanzata.

Era simpatico. Forse un po’ fuori di testa, ma, ehi, chi delle persone che frequento non lo è?

-Ciao!- esclamai abbracciandolo.

-Ehi, uomo impegnato! Congratulazioni! Io e Chauntelle ti abbiamo portato una scatola di cioccolatini- la sua ragazza annuì. –E’ in macchina, spero che non si stiano sciogliendo. A proposito- sussurrò facendosi più vicino. –Devo chiederti una cosa…-

Io sorrisi. –Spara-

Adam strinse gli occhi. –Perché Wentz è qui?! Giuro che lo smonto, quell’ hobbit malefico!-

Io scossi la testa. Ma possibile che i miei amici fossero sempre così… loro stessi, ecco?!Mikey ha voluto invitare Pete e io ho voluto invitare te. E’ per una sera solamente. Poi potrai tornare ad odiarlo. Vuoi picchiarlo?! Fuori c’è un boschetto buio. Ma non qui. Qui fingerete di essere amici e vi comporterete bene perché è il mio matrimonio e tutto deve essere perfetto. Perché sono quello che ha pagato questa cena e tutto il matrimonio. Perché sei più mingherlino di me. E perché ti prendo a testate se non lo fai- aggiunsi sorridendo.

Come se fosse stato dotato di un udito supersonico, Pete si avvicinò a noi.

-Ehi, Frodo- lo salutò Adam.

Ecco. Già mi vedevo Adam e Pete tirare fuori le lightsaber in stile Star Wars.

-Ehi, Lazzara- sorrise Pete. –Come vanno i concerti? Niente più colpi in testa? Rischio di gambe fratturate?-

Adam scosse la testa orgoglioso e Pete sospirò.

-Ah. Bhe, peccato. Sarà per la prossima volta, io tengo sempre le dita incrociate. – poi si voltò verso di me. –Auguri Gerard!- disse abbracciandomi anche lui. –Sono felice per te e Frank. Adesso sarà meglio che vada a recuperare Patrick. Ci si vede in giro- poi se ne andò.

Adam lo fulminò con lo sguardo. –Vedi? E’ furbo! E’ tuo amico solo per colpire me! E’ tutto un suo piano per isolarmi-

Io risi. –Tu sei completamente pazzo!- dissi andando a cercare Frank e Mikes.

 -Perché Leto è qui?- chiesi a mio fratello appena lo notai.

Lui alzò le spalle. –Idea di Frank. Ha detto che l’ammira e che vuole chiedergli una cosa. Non ho idea di cosa sia-

Io, Frank e Mikey ci avvicinammo e sentimmo Leto e suo fratello parlare tra di loro.

-Shan, ricordami perché siamo qui-

Shannon sospirò. –Ci hanno inviato. E’ buona educazione accettare. Consideralo come lavoro da PR-

Leto sospirò. –Che palle però! Stasera in tv davano quel film di Colin Farrell, sai, no, quello in cui è protagonista… avevo persino comprato i pop-corn al caramello…-

Io mi schiarì la voce e loro si girarono.

–Ehi, Way, da quanto tempo!-

-Già- gli risposi. –Ti vedo in forma, Leto-

-Eh, sì… anche tu lo sei…-

Frank sorrise e fece per salutarlo, ma proprio in quel momento, Jared vide qualcosa, o meglio qualcuno alle nostre spalle che, come dire… lo inquietò.

-Perché lui è qui?- domandò rabbrividendo.

Frank si girò e vide per colpa di chi Jared aveva avuto quella reazione.

-Ah, lui. Bhe, è Tom Delonge, faceva parte dei Blink… Chi non inviterebbe i Blink alla propria festa di nozze?- domandò come se fosse la cosa più normale del mondo.

-Lui è un ladro. Me l’ha portato via! Io non lo voglio vedere!- esclamò Jared mettendosi una mano sulla bocca con fare teatrale e andandosene.

-Jared, aspetta- esclamò Shannon inseguendolo.

-Già, Jared, aspetta, non mi hai ancora spiegato…- esclamò Frank deluso.

Io lo interruppi. -Che cosa ti deve spiegare Leto?-

-Come fa ad arrampicarsi così in alto. Io avrei paura. Hai visto come sono alte le impalcature del RockAmRing, no?-

Io ridacchiai. –Magari lui non ne ha-

-Tu dici?- Io sorrisi e annuì, e lui bevve un altro po’ di vino dal bicchiere.

-Ehi…- gli dissi. –Non pensi che sia incredibilmente idiota bere a stomaco vuoto, oggi?-

Frank sorrise e mi diede un bacio sulla guancia. –Nah, so controllarmi-

Se.

Ecco le ultime parole famose. [NdA: Famous last words xDDD ]

-Vieni- sospirai, andiamo a sederci, stanno per servire la cena. –

E così facemmo. Io mi sedetti di fianco a Frank; vicino a me c’erano i miei e i suoi genitori, Mikes e Al. Grazie al cielo mia zia stava finendo di preparare o me la sarei trovata vicino a richiedermi come ho conosciuto Frank o roba simile.

Come nei peggiori film per famiglie.

Oh my God, se ci penso mi vengono i brividi.

-Io voglio fare un brindisi prima di parlare.- esclamò mio padre colto da un’improvvisa rivelazione. Mikes si mise a ridere e io pregai mia madre di fermarlo.

-Tesoro,- disse lei –I brindisi non si fanno alla prova. Lascia mangiare i ragazzi in pace-

Ma mio padre si alzò in piedi e colpì il bicchiere con il coltello. -Vorrei fare un brindisi…- cominciò mio padre alzando poi il vino sopra la tesata. –Sapete, ora che quel giorno è arrivato, posso anche dirlo. Non avrei mai pensato che Gerard si sarebbe sposato. Voglio dire, guardate com’è mingherlino e palliduccio. Quando mi ha detto che era gay, poi, buah, non parliamone; me lo immaginavo a 50 anni ancora a casa con me e Donna! Sono così felice che adesso te lo sorbisca tu, Frank! E in culo alla balena, figliolo, tienitelo stretto!-

Signori e signore, vi presento mio padre, la persona che più di ogni altra riesce a farmi imbarazzare.

E ora, dopo aver sentito l’adorabile discorso del mio papino, ridete pure. So che volete farlo.

Come Frank, che aveva letteralmente una mano davanti alla bocca per non ridere, esattamente come il resto degli invitati, del resto.

Io, d’altra parte, mi stavo nascondendo dietro il mio bicchiere, sperando di morire.

-Grazie, papà. Speriamo che non scoreggi-  sussurrai rosso come un peperone.

Grazie al cielo la cena proseguì senza ulteriori figure di merda.

Dopodiché fu sparecchiato e fu allestito un palco alla bene e meglio.

Non avevamo un gruppo vero e proprio per sta sera, ma Frank mi aveva assicurato che si sarebbe inventato qualcosa. (“Al massimo mettiamo un cassone di birre sul palco” aveva detto “E ci divertiamo a vedere tutti che si uccidono per averle. Una volta lì, poi, cazzo, sono rockstar, canteranno pure!”)

E l’alcol oggi non mancava.

Non che mi desse fastidio; sono un musicista,è come se vivessi sempre nel Magico Paese dei Liquori, ormai so controllarmi. Ma vedere praticamente tutti i miei invitati ubriachi era starno.

Strano e spesso esilarante.

Frank salì sul palco e prese in mano il microfono sorridendo mentre io gli stringevo la mano.

-Allora, ragazzi. Scommetto che vi state chiedendo perché siete qui. – cominciò. –Bhe, la ragione principale è che questa è la prova della cena del matrimonio. Quindi se volevate venire alla cerimonia, vi tocca stare qui anche sta sera. La seconda è che Gerard mi ha fatto la proposta molto in fretta, quindi non abbiamo organizzato una vera e propria festa di fidanzamento. Quindi Mikey, Alicia, Ray, Bob e wiL…- sia io che Frank notammo Bert che imprecava e si agitava vicino ai tavolini. Frank sospirò. –Ok, ok… anche Bert. Bhe, loro mi hanno aiutato a organizzare una festa fantastica. Si, Jepha- continuò Frank vedendo il bassista che blaterava seduto al tavolino. –Sto parlando di sta sera. Quindi divertitevi e brindate in nostro onore.-

Io alzai un sopracciglio. –Come mai io non ne sapevo nulla?-

Frank sorrise. –Bhe, ora lo sai. Sorpresa!- disse baciandomi una guinca.

Dopo bevve ancora e insieme andammo incontro a Ian [NdA: Watkins, Lostprophets.]

Sia io che Frank fummo colpiti dal suo giubbotto. Nero lucido e di finta pelle.

Sembrava uscito da Beverly Hills 90210.

Frank ridacchiò e bevve dell’altro vino.

-O mio dio! Fonzie!-

Ian scosse la testa. –Smettila Frank. E’ alta moda!-

Frank rise più sguaiatamente. Poi smise e cominciò a fare gli occhioni da Bambi a Ian. Questa cosa mi dette fastidio, anche se sapevo che era per una delle sue trovate demenziali.

-Che c’è?!- sbottò Ian esasperato.

-Mi fai ‘Ehyyyy!’ con i due pollici in alto?!- chiese supplicandolo. -TiPregoTiPregoTiPrego!-

-Che cosa?! No, scordatelo!- Ian si allontanò. –Ti ho già detto che è moda, non un revival dell’epoca di Happy Days! Ma che cosa mi aspetto da te?! Potrei chiedere a un opossum e se ne intenderebbe di più.

-Oh… L’ho fatto scappare…- sussurrò lui, pensieroso.

-Già- risi dandogli un bacio sulla guancia.

-Caspita…- disse Frank battendosi una mano sulla fronte. –Sarà meglio che vada a recuperare Brian. E’ già ubriachissimo! Da qui non capisco se ci sta provando con Matt Sanders o con Val, la sua ragazza, ma dubito che in entrambi i casi lui stia gradendo-

Io ridacchiai e annuì.

Nel frattempo Bert mi raggiunse. E, con mia sorpresa, apparentemente senza post-it.

-Allora…-cominciò. O mio Dio, parlava di nuovo! Mi piaceva così tanto quando faceva quel suo stupido gioco del silenzio. –Io sto cercando il vino e le pizzette, dove ve le siete infilate?-

-Ma il tuo sciopero?-

-Ah, quello. Bhe, avevo detto che sarei rimasto zitto finché wiL non mi avesse scopato o io avessi scopato lui…- mi rispose sorridendo.

-Oh…- sussurrai. –Quindi tu e lui..? Qui? Nel ristorante di mia zia?-

-Già- fece un sorriso a 32 denti. –Cioè, non proprio. Diciamo che non è stata una cosa… completa, ecco. Ho avuto un assaggio di  quello che avrò sta sera. Sai, fa tanto lo splendido, ma neanche lui sa resistermi-

-Ecco- dissi grattandomi la testa. –Ora so già molto di più di quello che avrei voluto sapere-

-Bhe, è la natura. O tu credi ancora nelle api e nelle farfalle?! Se è così fatti un giro su Discovery Channel ogni tanto o chiedi a Iero di spiegarti come funziona-

-Lo so come funziona!- esclamai facendo una pernacchia.

Quando Bert vide in lontananza Jared, quasi gli corse in contro.

-Ehi, Angel Face- disse Bert avvicinandosi.

Lui lo fissò per qualche secondo prima di sorridere. -McCracken-

-Allora…- continuò Bert bevendo un sorso di vino. –Come mai non sento più parlare di te? Niente più film?-

Jared sorrise. –Se, ti piacerebbe…-

Bert scosse la testa bevendo un altro sorso. –No, affatto, sei un ottimo attore. E anche il resto non è male…- concluse con un’occhiata piuttosto eloquente alle sue parti, come dire… private.

Io mi grattai la testa. –Bert, posso parlarti un secondo?-

Lui annuì.

-Ma che fai?!- gli chiesi. –Ci stai provando con Jared?! E wiL?!-

Lui storse il naso. –Oh, sono sicuro che non gli dispiacerà, è li che parla con Ville Valo… Se si incazza con me gli tiro un pugno-

Io sospirai. –Bert non ci sta provando. Stanno solo… parlando-

Bert  sbuffò. –Se, ma se sembra una fan girl impazzita! Ma lascialo fare. Lui ci prova con Ville e io ci provo con Jared. Vediamo chi è più felice a fine serata!-

Io ridacchiai. –Di sicuro non tu, visto che Jared ha alzato i tacchi e se ne è andato-

Lui sbiancò. –Oh cazzo!- bevve un altro sorso di vino e poi lo rincorse. –Ehi, Jared! Fermati! Guarda che mi piacciono davvero i tuoi film! Tipo quello per il quale eri diventato un bruttissimo killer obeso…-

Me ne andai trattenendo le risate.

Ah, non c’è che dire… Potete dire quello che volete  su Bert, ma è scompisciante.

Come vi avevo accennato, Frank era convinto che una festa non era tale senza i Blink 182.

Quindi, fregandosene del fatto che Tom e Mark se potessero si ucciderebbero in un duello con le lightsaber, stile Star Wars, li aveva invitati. Naturalmente l’uno all’insaputa dell’altro.

E, quando si incontrarono, io fui convinto di stare per assistere alla terza guerra mondiale.

Si guardarono negli occhi e poi dissero, contemporaneamente. –Tu…-

Mi misero i brividi.

Se le occhiate potessero incenerire, ora sul pavimento di mia zia Rose ci sarebbe una voragine di come minimo 4 metri di diametro.

-Che cosa ci fai qui?- dissero di nuovo insieme.

Tom inspirò e poi guardò Mark.

-Mi hanno invitato- rispose.

-Anche a me- sibilò Mark.

-Bhe, ci si vede in giro- disse Tom.

-Ma anche no!- gli rispose Mark.

E proprio mentre la battaglia stava per cominciare, arrivò Travis Baker, l’ex-batterista dei Blink, che si mise in mezzo a loro due.

-Ciao Tom. Mark, noi andiamo a prendere un drink; Tom, tu vai nella direzione opposta. Senza spargimenti di sangue-

Tom arricciò il naso. –E se volessi andare anche io a prendere un drink?!-

Travis sospirò. –In questo caso andiamo noi dalla parte opposta.-

Mark strinse gli occhi e guardò Tom. –Perché dobbiamo rinunciarci noi?! E se io volessi bere un drink nell’esatto momento in cui lo vuole bere lui?!- 

Travis allargò gli occhi, e per un minuto pensai che stesse per prendere a sberle entrambi, o usare lui stesso le lightsaber per fare arakiri,  poi però non lo fece. –In questo caso, visto che avete sete entrambi, vorrà dire che vi pucierò nella fontana!-

Poveraccio, lo capivo. A stare troppo con i pazzi si comincia a impazzire.

O almeno io stavo iniziando a dare segni di schizofrenia.

Mi avvicinai a Frank, che stava parlando vicino al palco con Matt, il cantante degli Avenged Sevenfold, la band che si sarebbe dovuta esibire la sera delle nozze.

Probabilmente erano loro il suo “inventarsi qualcosa per sta sera”

-Ma vuoi davvero che lo facciamo? Sai, a noi è rimasta una dignità, e non mi sembra il caso di sprecarla per dell’alcol- disse Matt.

Frank annuì. –Certo! Della scelta del vino si è occupato Bert, e quindi, visto che è da due settimane che cazzeggia, immagino che almeno in questo abbia fatto un buon lavoro. Se voi fate questo, avrete libero accesso alla cantina del ristorante. Per i prossimi tre giorni potrete ubriacarvi con il Porto che c’è in di sotto indisturbatamente-

Matt ci pensò un attimo, e poi andò a parlare con i suoi compagni.

-Frankie, ma che succede?- gli chiesi.

Lui mi disse di non preoccuparmi.

Intanto Matt annuì nella nostra direzione e salì sul palco, e Frank fece pollice in alto.

-Allora, ragazzi…- cominciò parlando nel microfono. –Ci è stato riferito che a Gerard, uno dei nostri sposini preferiti, piace una certa canzone, e così Frank ci ha convinto a cantarla. Ok, uno, due tre. Rev attacca!-

Cominciò un leggero accompagnamento di batteria. Poi il batterista, il Rev appunto, fece una rullata e Syn cominciò con un riff di chitarra.

Ma io questa canzone la conoscevo!

Matt cominciò a cantare. -I can see us holding hands, walking on the beach, our toes in the sand. I can see us on the countryside, sitting on the grass, laying side by side…-    

O mio dio! Rischiai seriamente di strozzarmi con la soda che avevo in mano.

E quella cos’era?!

Justin Timberlake versione metal?

-You could be my baby, let me make you my lady. Boy, you amaze me. Ain't gotta do nothing crazy. See, all I want you to do is be my love-

Ora, ditemi voi se vi sareste mai aspettati gli Avenged Sevenfold che cantano “My Love” di Justin?!

Ecco, al mio matrimonio queste cose succedono.

-(So don't give away) My love. (So don't give away) My love. (So don't give away) Ain't another man that can take your spot, my love-*

La cosa più bella era però sentire Syn Gates al microfono fare la seconda voce. Non so se avete presente l’originale, ma nel ritornello c’è una parte cantata da Timbarland. Il rapper, esatto.

E’ uno spettacolo sentire questa canzone cantata da questa gente.

-E questo è solo un assaggio del mio regalo- disse lui sorridendo, sempre fissando il palco.

Intanto la canzone aveva avuto successo. Sentì sia Bert che mio fratello gridare –Bis! Bis!-

Io baciai Frank.

Quando il bacio finì, ci accorgemmo di Ville Valo che si avvicinava.

-Allora?- gli domandò il  mio ragazzo. –Hai provato la canzone in questi giorni?-

-Sì, ma… Frank, davvero te l’avevo promesso?- disse stringendosi le mani e guardando il pavimento.

Lui annuì. –Si, Willa. Mi dispiace, ma io me lo ricordo chiaramente.-

Lui alzò le spalle. –Ma è una cosa così umiliante! Non so se posso farlo-

Frank alzò un sopracciglio. –Balle, tu sei Ville Valo, puoi fare tutto! E ora vai su quel cazzo di palco e canta questa cazzo di canzone. Fallo per me e Gee-

Lui esitò un attimo e poi annuì.

Io abbracciai il mio ragazzo e insieme guardammo il palco.

Ville cominciò a cantare, mentre gli altri componenti degli HIM suonava la base. 

Quando Ville prese in mano il microfono sapevo che mi sarei dovuto aspettare qualcosa di serio, ma quello che sentì andava oltre le mie più rosee aspettative.

-He's a Maneater, make you work hard, make you spend hard, make you want all of him love. He's a maneater make you buy cars, make you cut cards. Wish you never ever met him at all!- *

Avete presente che genere di  voce ha Ville, vero?

Ecco, ora prendete una canzone della Furtado, mescolateli insieme ed otterrete la più bella prova della cena del matrimonio che si potesse desiderare.

-Te l’aveva promesso davvero?- dissi mentre trattenevo le risate.

Lui rise ancora più sguaiatamente di me. –Certo che no! Ma visto che tu non puoi bere, dobbiamo pur divertirci in qualche modo, no? A proposito, hai mica visto Adam in giro?-

Io scossi la testa e lui sospirò, prendendo il cellulare.

“Ehi, Adam, Ciao! Dove sei?... Come sul terrazzo a fumare una sigaretta?!... Senti, ho appena fatto una scommessa con Wentz, sai? Ha scommesso 100 bigliettoni che non hai le palle di andare sul palco a cantare “Wake up” della Duff…”

Dall’ altra parte della cornetta sentì Adam squittire, e me lo immaginai mentre si spalancava gli occhi dalla costernazione.  “Che cosa?! Ma io lo infilo nel terreno a furia di testate, quel nanetto! Adesso gli faccio vedere io! Finisco di fumare e lo smonto, quel piccolo hobbit maledetto! Voi preparate il palco che lo dico agli altri della band!

Frank ridacchiò rimettendosi il cellulare in tasca. –Fin troppo facile… E ora mi ci vuole dello champagne!-

Io mi avvicinai al tavolo di Quinn e Dan.

Jeph doveva essere andato ai servizi perché non lo vedevo.

-Ehi, Gerard, tu li sai mica interpretare i sogni?- mi chiese il chitarrista facendomi segno di sedermi accanto a lui.

-No- dissi giocando con una mollica di pane.

-Bene, perché ne stavo parlando proprio adesso a Dan. Ieri sera ho sognato di essere un maestro delle elementari, dotato di lavagna e di bacchetta, sai? Insomma una cosa seria. Ad un certo punto mi alzavo e gridavo con un  vocione profondo “Ribortibo Williams, alla lavagna!”  Ero autoritario, facevo la mia bella figura. Comunque non divaghiamo. A quel punto si alzava un bambino di cinque anni, più o meno, con la divisa blu e il fiocchetto. Solo che aveva la faccia di Jepha, completo di capelli lunghi e pizzetto, e diceva, con una vocina che assomigliava a quella di Minnie, “Ma signore non ho studiato!” . Che cosa significa?-

-Quinn, tu non mi hai ascoltato, vero?- dissi sospirando.

Lui alzò un sopracciglio. –Perché, avevi detto qualcosa? E comunque, che cosa significa?-     

Ormai mi ero rassegnato. –E’ colpa dei tuoi genitori. Di tuo padre, per la precisione. E’ sempre colpa del padre. Fidati, io i sogni li interpreto da sempre- risposi trattenendo le risate.

-Oh- disse pensandoci su. –Gliene dovrò parlare, allora.-

-Come è andata la tua seratina con Jepha, a proposito. Ah, scusa, intendevo dire, con Ribortibo Williams-

-Oh, a puttane.- disse finendo il vino che aveva nel bicchiere. –Ha passato tutta la notte a vomitare- Infondo lo capivo visto che quella festa aveva fatto vomitare anche me, in tutti i sensi. Quinn continuò. –Ma credo che ci riproverò sta sera se riesco a trovare abbastanza alcol.- si fermò un attimo per riflettere per poi continuare. –Anzi, sai che ti dico, vado al bar a farmi una tequila. Ci vediamo dopo, Casanova-

Dopo un quarto d’ora Frank non era ancora tornato.

Quando lo trovai stava parlando con Jared.

Ancora.

-…E’ per questo che ti ammiro- disse il mio fidanzato bevendo il vino che aveva nel bicchiere tutto in un unico sorso. –Anche se potresti morire tu rischi, e lo fai per il pubblico! Gee non rischia mai! Se ne sta lì con la sua bella faccia, pensando che sia sufficiente, ma non lo è! E così lascia fare tutto il lavoro a me!- si versò dell’altro vino nel bicchiere. –Sono io che animo i cuori di migliaia di fan, è tutto sulle mie spalle! Insomma, è uno sporco lavoro, ma qualcuno dovrà pur farlo! Io e Paul ne siamo orgogliosi!-

-Chi è Paul?- domandai abbracciando Frank da dietro perché non ero sicuro che riuscisse a stare in piedi da solo.

Jared scosse la testa piagnucolando. -E’ il nome che ha dato alla sua anima!! Way, ti prego, aiutami! E’ più di un quarto d’ora che ascolto i suoi vaneggiamenti! Mi è persino venuta voglia di bere, e io non bevo mai!-

Guardai Frank, intento a bere dell’altro vino e gli chiesi con dolcezza –Che ne dici se la finiamo qui con l’alcol per sta sera e andiamo a casa?-

Lui mi guardò schifato per poi liberarsi dal mio abbraccio con una gomitata. –Tu vuoi incatenare Paul! Non vuoi che noi siamo liberi! Ma tanto non puoi fermarmi perché la mia anima è vagabonda!- gridò uscendo dal ristorante e correndo nel parcheggio.

Io lo seguì fuori. –No, la tua anima sta per vomitare-

Lui scosse la testa. –Non è vero, io sono potente! Io sono…- non fece in tempo a finire la frase che si piegò in avanti, colto da un conato di vomito.

Io gli tenni la fronte tirandogli i capelli indietro e poi lo feci sedere in macchina. –Vado a dire a Bert e wiL di trovarsi un passaggio così ti riporto a casa…-

Frank non mi rispose, intento a parlare con Paul.

Tornai dentro e vidi Bert.

Aveva braccato di nuovo Jared.

Poveraccio, quel ragazzo mi faceva pena.

-Amo Fight Club. Te lo giuro, il tuo personaggio era troppo forte. “Le cose che possiedi alla fine ti posseggono” . Ottima frase.

Jared scosse la testa bevendo un sorso di vino. –Quello non era il mio personaggio, era quello di Brad Pitt…-

Bert spalancò lo sguardo. –Oh. Ma… ma davvero?-

Jared annuì. –Io ero quello tutto biondo che si è preso i cazzotti da Edward Norton…-

-Oh…- ripetè Bert. –Oh. Ok, allora scusa. Il tuo personaggio non è piaciuto particolarmente…-

-Bert- lo chiamai. –Tu e wiL riuscite a tornare con Jepha o con mio fratello? Devo riportare a casa Frank, lui e Paul stanno vomitando nella mia macchina.

Bert alzò un sopracciglio. –Bleah! Comunque, chi è Paul?-

-La sua anima- quando vidi la sua faccia confusa scossi la testa. -Lunga storia…-

Bert annuì. –Ok, anche perchè credo che tra poco vomiterò anch’io. Non mi andrebbe di vedere Iero e il suo spirito, o la sua anima, o qualsiasi cosa sia, che vomitano, mi farebbe salire i conati più in fretta-

Quando tornai da Frank lo vidi mezzo addormentato sul sedile, con ai piedi al centro del tappetino una macchia di vino rosso.

Probabilmente era destino che le mie ultime feste finissero sempre in un mare di vomito. 

 

To Be Continued

LE CANZONI SONO (CON QUALCHE AGGIUSTATINA):

*My Love by Justin Timberlake

*Mean Eater by Nelly Furtado

 

[NdA: Ehilà! Aggiornamento in tempo di record oggi! E per di più non la solita, misera, pagina e mezzo, ma ben 6 pag di pagine di Word. ^^

Guarda caso appena ho postato lo scorso capitolo la mia voglia di scrivere e la mia ispirazione sono tornate (maledette -.-“) . Ho scritto le scene staccate l’una dall’altra, e poi ho unito tutto. Non era una mia intenzione fare diventare la storia così demenziale ._. ma ormai è andata come è andata…

Un rigraziamento speciale va agli amici demenziali con cui esco. A loro spettano i diritti per Ribortibo Williams, il Partito della Figa (che comparirà più in avanti, ma che, fidatevi, comparirà xDD ) e il basso/nano del capitolo dell’addio al celibato; mentre la storia dell’anima vagabonda è un’invenzione di mia sorella. E per ultimo, ma non ultimo in ordine di demenzialità, nella mia classe c’è davvero uno che ha il giubbotto come Fonzie e si veste come se fosse uscito da Beverly Hills 90210 xDDD. Devo ammettere che un buon numero di gag che ci sono in questa ff sono merito loro. E credo che li sfrutterò ancora xDDD

Qualche nota su questo capitolo. Ho letto (sul mio calendario dei My Chemical Romance) che Matt fa davvero il meccanico. Poveraccio, un po’ mi dispiace. Inoltre, sempre sul calendario, c’era scritto che una delle probabili cause della sua dipartita è che non andava per niente d’accordo con Ray. Insomma, Matt, non vuoi provare, fai il cazzone, è logico che Ray ti odia e gli altri ti sbattono fuori. Un po’ di cervello, bello mio!

Ho anche letto in giro che Pete e Adam non vanno mica tanto d’accordo. Da quanto ne sono Adam accusa i FOB di avergli copiato non so che canzone. Non ho idea a quanto tempo fa risalga la lite, forse adesso hanno anche fatto pace, ma era una cosa divertente da inserire, no?

Un grazie speciale (scusate se oggi le risposte sono meno decenti del solito, ma mi sto addormentando sulla tastiera) a:

-SadSong: Muahah povero Gerard, circondato dai pazzi xDD Grazie e un bacio =*

-Elyrock: Sì, credo anch’io. E’ troppo paziente questo ragazzo xDD Grazie per il commento. Bacio =*

-Fake_Romance: Grazie *__* Io sto decidendo il tatuaggio per i 18 anni, e “ThinkHappyThoughts” è in lista xDD. Un bacio =*

-Idra_31: Awhhh! Marshmallow *ç* Grazie. Bacio, e buona scuola anche a te *sigh, sigh* (se vai a scuola, se no buon lavoro ^.-) Bacio =*

-AkuTowami: Grazie *__* Troppo gentile ^^ Bacio =*

-Blinka: Sei troppo gentile *__* Agli ordini, aggiornamento super veloce oggi =) Bacio =*

-Missblack’92: Sìsì, un manicomio ambulante xDDD

-Blaise_Sl_Tr07: Grazie, tu sei troppo buona =** Un bacio =*

-Greendayana94: Grazieeee *__* Mi fa piacere che ti faccia ridere ^^ Bacio =*

-LovelyDead: Sono molto di più che onorata <333 Anyway, thanks =) Sìsì, lasciamo stare i doppi sensi (io li vedo sempre xDD) Un bacio =*

E grazie anche a chi leggerà e recensirà questo capitolo ^^]

Dasvidanya e alla prossima.

Niamh

 

 

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Capitolo 13
*** -3 (prima parte) ***


-3

-3

(prima parte)

 

-Ehi…- dissi a Frank, passandogli una tazza di caffè fumante. Lui si mise a sedere, l’ afferrò e la mise sul comodino. Poi alzò le coperte e vi guardò sotto, fissò me, e poi ancora le coperte.

-Gerard, ma io sono… nudo!!-

-Lo so-

-Oh my fuckin’ God! Gerard Arthur Way, tu hai abusato di me! Io non volevo farlo fino al matrimonio, e allora tu mi hai drogato! Oh mio Dio, ora mi spiego questo mal di testa, è come se dieci scimmie facessero la gimkana nel mio cervello a cavallo di venti ippopotami-

A dire il vero, dopo quest’affermazione di Frank rimasi un po’ interdetto. Come possono dieci scimmie stare a cavallo di venti ippopotami?! Una gamba per uno? Cazzo, deve essere davvero precaria come posizione. E poi, non è che le scimmie siano animali che brillino per coordinazione, ci riuscirebbero a stare in equilibrio?! Secondo me sarebbe più simile a un rodeo come spettacolo… Ma, dopotutto, perché do corda a quello squilibrato?! 

Intanto Frank continuò a parlare. –Mi hai messo il GHB nel vino, o Rohypnol, o entrambi, così eri sicuro! E io che stavo anche per sposarti!-

Mi avvicinai a lui sospirando. –Eri così ubriaco che non ci sarebbe stato bisogno del GHB. Ti sei vomitato addosso e poi sei collassato. Ti ho tolto i vestiti perché in quel letto ci devo dormire anch’io e, per quanto ti ami, dormire insieme nel tuo vomito non è romantico, è rivoltante!-

-Oh- disse lui sorridendo. –Allora, grazie-

-Sai..- cominciai io appoggiando la testa sul cuscino. –Ieri sera hai parlato con Jared Leto..-

Il suo viso si illuminò. –Davvero? E che gli ho detto? Io non ricordo niente….-

Anch’io sorrisi. –Sì, tu e Paul avete intavolato un’interessante conversazione sulla tua importanza all’interno della band-

Il suo sorriso si spense, il suo volto impallidì e si portò una mano sulla fronte.-Oh mio Dio, sai di Paul?!-

Io risi. –Sì. E non sono l’unico, anche Leto è molto preparato sull’argomento ormai.-

Lui saltò giù dal letto. –Tu hai lasciato che io mi smerdassi davanti a lui?! E questo, per te, significa davvero dimostrarmi il tuo amore?! Sei uno schifoso!-

Cazzo, questi insulti pesanti di prima mattina…

-Frankie-bello, dove vai?- gli chiesi.

-A cercare di dimenticare sia questa faccenda che il fatto che mi è toccato avere te come fidanzato!-

-Ma, Frank, sei…-

Troppo tardi.

Dal corridoio sentì un rumore di cocci sfracellati al suolo.

Mi affacciai dalla porta e vidi wiL con gli occhi sbarrati e le mani come congelate nella posizione in cui, immagino, una volta ci fosse stata la tazza del caffè.

Ecco, addio al mio servizio buono.

-…nudo.- conclusi.

Dopo pochi minuti scendemmo tutti a fare colazione.

Tutti eccetto Bert.    

Non volevo sapere perché non si svegliasse, nonostante fossero le 11 e un quarto.

Davvero.

Sapevo che la risposta non mi sarebbe piaciuta, quindi meglio lasciare stare.

Preparai di nuovo un caffè per il mio ragazzo, che non si era ancora ripreso dalla sbronza e un altro per wiL, visto che quello vecchio, ormai, se lo stavano gustando gli acari della polvere che abitano la mia moquette.

Passarono dieci minuti e anche Bert si fece vedere.

-Ciao Cucciolo- baciò wiL sulla bocca. Poi si girò verso di me facendo una specie d’inchino. –Buon Giorno Brontolo- e infine verso Frank. –‘Giorno Ubriacolo. Tutto a posto? Tu e Paul avrete dei postumi orribili adesso!-

Frank squittì alzandosi dalla sedia. –Oh mio Dio, lo sa anche lui?! Gerard, ti odio!- gridò prima di correre di sopra.

-Gerard, usciamo a fumare una sigaretta, ti devo parlare?!-

Io sbuffai. –Ma dai, è casa mia, si può fumare! E poi fuori farà come minimo un freddo…- cercai di trovare un paragone, ma era troppo freddo persino per fare connettere la mente. -…freddissimo- conclusi.

-Vieni. Fuori. A. Fumare. O preferisci che tu, Iero e Paul veniate ritrovati morti da Grissom e i suoi due giorni prima del gran giorno?-

Io scossi la testa e afferrai il mio pacchetto, uscendo in terrazza.

-Gerard, posso parlarti seriamente?- mi domandò aspirando un tiro dalla sua sigaretta. Io non me ne accesi una perché Bert era preoccupato, e mi aveva fatto preoccupare a mia volta, visto che solitamente Bert non si preoccupava mai.

-Spara-

-wiL ieri sera mi ha tradito- disse guardando per terra.

-Che cosa?! Ma tu lo hai visto?!-

Bert scosse la testa. –No, però ieri gli ho chiesto con quante persone è stato ieri sera. Lui  mi ha guardato male e mi ha detto solo con me-

-Bhe, ma questa è una cosa bella, no?-

-No!- gridò quasi offeso. –Tu hai visto American Pie 2, vero? La regola del tre ti dice niente?-

-Bert, di che cazzo stai parlando?-

-La regola del tre è semplice- mi spiegò. -Se la tua ragazza ti dice con quanti ragazzi è stata, sta mentendo. Tu prendi quel numero, lo moltiplichi per tre, e hai il numero reale. Quindi devo trovare questi tre stronzi che sono stati a letto con il mio ragazzo!-     

-Bert, ma tu sei sicuro di avere smesso con le droghe pesanti?- gli domandai.

Lui mi ignorò e andò avanti con i suoi vaneggiamenti. -Io credo che uno sia Ville; insomma, hai visto che faccetta da angelo che ha? Probabilmente nasconde qualcosa-

-Per l’ultima volta; wiL e Ville non sono andati a letto-

E fu come non aver parlato. –E poi sospetto di Pete Wentz, Adam mi ha detto un sacco di cose brutte su di lui. Anche se, neanche Adam mi ha mai trattato troppo bene. Vuoi vedere che l’hanno fatto tutti insieme?! Cazzo, non solo wiL mi mette le corna ma lo fa anche con Ville Valo, Pete Wentz e Adam Lazzara?! Avrebbe potuto come minimo invitarmi!-

-Ma hai fumato?- gli chiesi.

-Ora no, ma ho dell’erba in camera per dopo. Se mi dai 10$ facciamo metà- esclamò allegro.

Non stupitevi se è così anche da sano.

Io, personalmente, non ho mai capito neanche perché se le faccia, le canne.

Tanto è già fuori 24 ore su 24.

-Nah, dopo l’aperitivo con gli altri porto Frank da qualche parte. Da soli. –precisai. Mica che poi pensava a qualche sua trovata del cazzo. Come unirsi a noi come una grande compagnia.

Bert scrollò le spalle e fece per rientrare in casa.

Ecco, finalmente potevo accendermi la mia sigaretta.    

 Porca puttana, c’era qualcosa che non andava.

-Che ha scatarrato sul mio pacchetto?!-

Bert si bloccò e si girò verso di me, facendo cerchi con la punta del piede e  cercando di intenerirmi. Ma andiamo, da quando Bert è tenero?

-Che cosa hai fatto?- ringhiai.

-Ecco, io pensavo che fosse divertente mettere la colla sulle tue sigarette, così tu, alla prima occasione, avresti tirato fuori il pacchetto e fatto “Doh! Non si apre!” . Sarebbe stato divertente…-

-TU COSA?!-

-…Ma ho usato la colla liquida ed è colata tutta. Ora sono un po’ collose. Scusa… ti prego, non uccidermi!-

-Dammi il tuo pacchetto.- gli dissi tra i denti.

-Cosa? No, dai. Era uno scherzo innocente. Ti prego. Siamo in quattro che fumiamo in questa casa e tu vuoi proprio le mie?!- mi supplicò. Ma, ehi, se l’era cercata.

Toccatemi tutto ma non le mie sigarette.

-Motivo numero uno: nonostante siamo effettivamente quattro a fumare, Frank lo mantengo io, quindi lui da lui n on posso recuperarle. E poi wiL fuma Malboro Light e a me non piacciono [NdA: Mah! Sono le più buone. Le Rosse sono troppo forti ç__ç].

Bert non si era ancora rassegnato. –Ma io ne ho cinque e mi devono bastare per tutta la giornata. Pleaseee-

-Cazzi. Tuoi.- gli rispose.

-Bert, Gerard – disse Frank affacciandosi alla porta e, praticamente sputando il mio nome. –Dobbiamo andare-

-Ti sei salvato- gli sussurrai mentre salivamo in macchina. –Ma solo per ora-

Arrivammo al Plaza, hotel in cui alloggiavano più o meno tutti, verso mezzogiorno e un quarto.

Perfetto, eravamo in orario.

-Senti…- sussurrai baciando il collo a Frankie. –Mi dispiace per quella storia. Non avrei dovuto raccontarla a Bert-

Lui mi fulminò con lo sguardo. –Già. Dici bene, non avresti dovuto-

-Facciamo la pace?- gli domandai. E dopo qualche secondo anche lui sorrise, baciandomi.

-Ok..- mi sussurrò sulle labbra.

Mio fratello ci venne incontro. –Guardate che siete un pochetto in ritardo…-

Io mi scusai (dando tutta la colpa a Frank e a Bert, ma tanto loro non lo seppero mai) e raggiungemmo gli altri al bar dell’hotel.

Vidi Pete che correva incontro a mio fratello.

–Mickey, non immaginerai mai…- sussurrò. Sembrava sconvolto. –Stavo andando in bagno a… bhe, a fare quello che fanno tutte le persone in bagno…-

-Seghe?- domandò Bert.

Pete lo ignorò e andò avanti a raccontare. –Dicevo… allora sono andato e ho aperto la porta… E c’era questo omone che pisciava. Ma, che cazzo, aveva la porta aperta!! Un armadio a due, ma che dico?! A quattro ante! E mi ha guardato come se fossi io un cazzo di alieno, e non lui quello maledettamente strano che tiene aperta una maledetta porta mentre piscia! Non andrò mai più a pisciare da solo. Trick, dalla prossima volta, mi accompagni?!-

Patrick, seduto al tavolino vicino agli altri, si schiaffò una mano in fronte mentre Mikey gli fece pat-pat.  A Patrick, naturalmente, perché era lui quello che si meritava la nostra compassione.

-Ho bisogno di alcol- disse sconvolto Matt Sanders fissando Pete.

La sua ragazza cercò di fermarlo. –Ma dai, è  a mala pena  mezzogiorno-

Lui la fissò con lo sguardo che ha qualcuno che si sente un pazzo circondato da altri pazzi. –Ma, dico, lo hai visto?! Gli hai visti?! Io non ce la faccio ad affrontare tutto questo, non da sobrio almeno!-

Frank sparì dalla mia vista e io mi misi a fissare Bert, che con una birra in mano, si era seduto vicino a Syn.

-…E così io ho detto a wiL: non c’è problema se ti fanno schifo i profilattici, vorrà dire che porterò a quei due un regalo fatto a mano!-

Davvero, non capivo come poteva, quel ragazzo, che mi sembrava cerebralmente normale (ma con questa gente non si può mai dire) stare a ascoltare le farneticazioni di Bert.

Poi capì.

I suoi occhi.

Stava fissando la sua birra, come se potesse berla con lo sguardo. Ma, purtroppo per Gates, anche Bert se ne accorse.

-Non pensarci neanche, amico- disse allontanando la bottiglia da lui.

Syan sconsolato tornò a parlare con il Rev, non degnando più Bert di uno sguardo.

Nel frattempo Frank tornò accanto a me, e si avvicinò al mio orecchio, sussurrando piano –Gee, stai a vedere… Ho convinto quella vecchia con 50$ a dire che ieri sera, quando Bert era ubriaco, sono stati insieme-

-Davvero?- chiesi divertito. Poi ripensai alle mie sigarette. “Ecco che tutte le disgrazie tornano indietro. E’ il Karma. Riposate in pace ora, mie care Malboro” 

Anche Frank stava sorridendo. –Pagamento della cariatide: 50$. Prendere per il culo Bert non ha prezzo, per tutto il resto c’è l’American Express di Gee!-

Mi gustai la scena.

C’era Bert disperato, un po’ perché quella mattina aveva urlato dietro a wiL quando, a quanto pare, era stato lui a mettergli le corna, e poi perché quella donna era davvero… anziana.

Cioè, non una di quelle che, nonostante abbiano sessant’anni, hanno quel non-so-chè. No, era piuttosto la nonna vecchia di Mick Jagger; non so se mi spiego.

E quando, dopo un quarto d’ora buono, decidemmo di andarcene, sentimmo Bert che parlava ancora con la nonna brutta di Dracula [NdA: Le follie dell’imperatore rulez!]

-Senti, Grethcen, davvero; non so quello che è successo ieri sera, ma non possiamo rivederci. Primo perchè io ho già una relazione seria, e poi perché potresti essere la nonna… di mia nonna!-

Ah, adoro il Karma!        

 

To Be Continued

[NdA: Here I am ^^

Ho preso gusto a dividere i capitoli in due, perché non mi tiro troppo scema a scriverli e non devo modificare la trama quando non ho voglia di scrivere nulla xDD Quindi suppongo che anche i prossimi lo saranno ^^”

Allora, in questo capitolo ci sono un paio di cose autobiografiche, dal maledetto uomo che piscia con la porta aperta (ero ubriaca quando l’ho visto, e ho provato il doppio dell’imbarazzo che avrei provato da sana) o le sigarette-alla-colla (devo ringraziare il mio amato compagno di banco -.-“ Era un pacchetto da 20 ç__ç R.I.P. )

Davvero, vorrei rispondere a tutte le recensioni, ma sto morendo dal sonno. Ringrazio Idra_31, Blaise_Sl_Tr07, SadSong, FrankieLou, MiKeYwAy4EvEr, ElyRock, Greendayana94, FaKe_RoMaNcE, ElfoMikey, Mcr_Girl,  Ethereal Clover, LovelyDead, XxPuffettaxX.. Grazie davvero dal profondo del mio cuoricino <33 vi giuro che per il prossimo capitolo troverò il modo di rispondere anche alle recensioni vecchie. Un bacio =***

Grazie a chi commenterà/leggerà questo capitolo]

Cheers

Niamh

 

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Capitolo 14
*** -3 (seconda parte) ***


-3

-3

(seconda parte)

 

-Dove stiamo andando?- mi domandò Frank appoggiando le scarpe sul cruscotto, come al solito. Ma tanto ormai mi ero rassegnato.

-Sorpresa- gli risposi mettendomi gli occhiali da sole.

-Che bello! Io amo le sorprese!- esclamò. Tenendo sempre lo sguardo sulla strada, lo baciai. Era adorabile.

Fermai la macchina nella prima piazzola che vidi, poi presi un fazzoletto dalla tasca. –Visto che deve essere una sorpresa decente e ti conosco, prendo provvedimenti!-

Frank sorrise. –Mi hai portato nel bosco per giocare a mosca cieca?-

-Nah- dissi mentre glielo legavo sugli occhi. –Cioè, magari dopo possiamo anche farlo, se ci va, tanto abbiamo tutto il pomeriggio-

-Ma non ci hai smocciolato sopra?- chiese allarmato.

-Ma che schifo! Scherzi?! Certo che no!-

Bleah, pensai.

Rimisi in moto e guidai ancora per una decina di minuti, con Frank bendato al mio fianco che cantava, o meglio, urlava, “Bullet with butterfly wings”. [NdA: ♥]

Ecco come rovinare i Pumpkins, pensai tristemente.

Arrivammo davanti a un vecchio capanno fuori città.

-Frankie, siamo arrivati- dissi spegnendo lo stereo.

-Despite all my rage I’m still just a rat in a cag- si fermò -Oh, davvero?-

Annuì, ma poi mi diedi del coglione. Frank era bendato.

-Certo, aspetta, ti aiuto a scendere-

Dopo qualche secondo entrammo e gli tolsi il fazzoletto.

Era in buone condizioni, a parte per i vetri rotti e la polvere. Ma secondo voi perché porto sempre le coperte in macchina?!

E poi, almeno stava in piedi.

-Questo è il capanno speciale, mio e di Mikey- gli spiegai. –Un giorno siamo a fare una passeggiata con mia nonna, e  l’abbiamo visto. Così, il giorno dopo, ci siamo tornati e abbiamo deciso che doveva essere il nostro rifugio.-

Lui alzò un sopracciglio. –E perché hai aspettato così tanto per portarmici?!-

-Cioè… cioè tu sapevi del mio capanno speciale?!-

-Certo!- mi rispose quasi offeso. –E che credi? Che io non ci parli con Al? Mi sono venute alle orecchie certe storie su questo capanno… cioè, non i dettagli, ma il succo principale lo so!-

-Vuoi dire che anche Mikey e Alicia hanno fatto sesso qui dentro?! Ma doveva essere il nostro capanno speciale tra fratelli, non il nostro capanno speciale per le scopate!-

-Che cosa vuol dire “anche Mikey e Alicia”?! Gerard, c’è qualcosa che devi dirmi?- mi chiese Frank guardandomi male.

Andiamo, non fate quella faccia, se voi avreste il vostro capanno speciale, che cosa ci fareste?!

Io cercai di fare la faccia più innocente del mondo.

Ehi, guardate che posso riuscirci anch’io!

Non è che sembro un killer ventiquattrore su ventiquattro… spero.

-Ehi, saranno anni che non è entro qui dentro- gli dissi

-Vuol dire che tuo fratello è più furbo! Se io avessi un capanno speciale secondo te che ci farei?! Di sicuro non un simbolo di fratellanza!-

Io mi avvinai a lui, abbracciandolo. –Ah, quindi vuol dire che siamo sulla stessa lunghezza d’onda-

Lui non si tirò indietro al contatto, ma purtroppo per me, non mi incoraggiò nemmeno.

Maledetta castità!

-Perché siamo qui?- chiese.

-Bhe, è che… volevo fartelo vedere. Potrebbe… Quando c’era qualcosa che non andava, io e Mike venivamo qui e ne parlavamo. Era bello perché non c’era nessun’altro, solo noi. Adesso potrebbe diventare il nostro capanno… Potremmo esserci solo noi due…-

Frank sorrise e mi baciò.

Poi,  con mia sorpresa, la sua mano scese giù, fino ad aprire la cintura dei miei jeans.

-Frank, ma… e il celibate?-

Maledetta bocca, ma non potevo stare zitto?!

-Sai, con la parola sesso non si intende ogni tipo di approccio sessuale. Se vogliamo essere precisi ci sono delle cose che non sono da considerarsi vero e proprio sesso…- mi disse nell’orecchio.

Io annuì. –Prendo le coperte in macchina, aspetta cinque minuti…-

 

***

Quando tornammo a casa vidi lo spettacolo che mi perseguitava da quasi due settimane: il casino più totale.

Solo che questa volta non era stato Bert a farlo. Non da solo, almeno.

Il Rev si avvicinò a me, evitandomi di uscire con uno spiacevole “Ehi, amico, non che non mi faccia piacere che mi demolite casa, figurati, ma… che cazzo ci fate tutti qui”?

-Ehi, Gerard, come va?- mi domandò.

-Tutto ok. Voi, piuttosto, vi state… divertendo-

Sì, divertitevi, pensai, perché tra non molto non ne avrete più occasione, visto che vi farò fuori tutti! Muahaha.. Cazzo, ora mi metto anche a ridere da solo. Sto impazzando.

Nah, non è vero. Sono solo stressato.

Ma.. aspettate. I pazzi non lo sanno di essere pazzi, quindi…Oh mio dio!

Grazie al cielo il Rev mi riportò alla realtà; la dura, terribile, realtà.

–Oh, certo!- mi rispose bevendo un sorso di vino. Ero più che sicuro che quella era una delle bottiglie di Porto che erano riusciti a rubare dalla cantina prima di essere cacciati a calci in culo da mio zio. –Quando voi  ve ne siate andati, Bert ci ha proposto di continuare la festa a casa tua, quindi eccoci-

Guardai l’orologio. Erano le sei del pomeriggio.

-Cioè, voi siete qui dall’una? Cinque ore?!-

L’altro annuì .-Già. Ah, a proposito, condoglianze- disse serio.

-Condoglianze?!- gli chiesi incerto.

-Bhe, si…- mi rispose lui. –Questa non è la festa di funerale di tua cugina?-

-E’ un matrimonio, Jimmy!- sentì Matt gridare dalla sala.

Il Rev ci rimase davvero male. –Ma… ma Zack mi aveva detto che…Io pensavo davvero che…-

E nonostante non lo vedessimo, entrambi sentimmo le risate del secondo chitarrista degli Avenged provenire dal salotto.

-Scusami, ho qualcuno da uccidere- mi salutò correndo a fare fuori Zack.

Anch’io andai in sala, seguito da Frank.

Vedemmo Bert e Ray seduti su uno dei miei due divani, mentre wiL e Ian [NdA: Watkins, Lostprophets] erano seduti sull’altro. Tutti e quattro avevano in mano un microfono di Singstar, mentre gli invitati si erano divisi in due tifoserie.

Dopo essersi esibiti in una sperimentale esecuzione di Don’t Stop Me Now dei Queen, che aveva visto vincitrice la  squadra wiL/Ian, Bert si cominciò a agitarsi e a inveire contro Ray.  

-Non è possibile, Toro, sei davvero una mezza sega!-

Ray incrociò le braccia al petto offeso. –Scusami tanto se non è il mio mestiere! Avremmo potuto giocare a Guitar Hero, li si che avrei dato il meglio! Ma no, voi dovevate fare gli splendidi! “Siamo tre cantanti e vogliamo cantare” hanno detto questi. Maledetta democrazia! Ma tanto tutto torna indietro, attenti, miei cari!-

Intanto Ian e wiL stavano festeggiando la vittoria, ballando in un modo che non vedevo da quando le amiche di mia nonna mi obbligavano ad andare a ballare le danze popolari con loro.

Frank, al contrario di me, sembrò entusiasta della festa che si stava svolgendo a nostra insaputa. 

-Che bello, un party! Ragazzi, avete fame?- chiese ad alta voce. Mio fratello annuì, e come lui più o meno tre quarti delle persone presenti. -Perfetto! Gerard, prepara da mangiare!-

-Ma… ci saranno come minimo trenta persone in casa…-

Lui mi fuliminò con lo sguardo. –Ti ho detto di preparare la cena, amore-

Il che significava più o meno. “Non farmi girare i coglioni e fai quello che voglio, cumulo di melma”.

-Certo, vado- dissi sconsolato avviandomi in cucina.

Bert si alzò dal divano e mi corse incontro. –Fermo!- urlò alzando il braccio verso di me. –Lì dentro delle persone stanno avendo quello che si meritano!-

Frank annuì comprensivo dandogli una pacca sulle spalle. –Ordineremo delle pizze allora, amico-

Io aprì le porta della cucina e vidi Ville, svaccato su una delle mie sedie, che si stava tranquillamente fumando una sigaretta mentre leggeva un libro.  Accanto a lui c’era Adam che strillava contro Pete. E in un angolo della cucina Jared, che probabilmente aveva trovato le caramelle di Frank, e ora se ne stava ingozzando.

-Sei uno schifoso copione!- disse Adam allargando in un modo innaturale gli occhi.

Ville smise riemerse dalla lettura un attimo e si sporse verso Jared. –Ehi, vuoi una sigaretta?-

Jared scosse la testa e ricominciò a mangiare nervosamente le caramelle. –No, grazie, non fumo-

Ville alzò le spalle e ricominciò a leggere.

Pete rise. –Parli tu! Tu… tu sei.. uno struzzo, ecco!-

Adam rise. Ma era una risata isterica, in realtà. –Uno struzzo? UNO STRUZZO?! Ma che insulto è?!? Leto, secondo te che insulto è?!-

Jared iniziò a pingucolare. –Non lo so, Lazzara, perchè non lo chiedi a Wentz?-

-Buona idea!- annuì Adam. E poi ero io quello mezzo pazzo, vero? –Wentz, che insulto, eh? Allora, sai che ti dico?! Che sei un grasso facocero, ecco!  Gnègnègnè-

Jared colpì il mio tavolo con la testa. –Ehi, Valo, ho cambiato idea, dammi la sigaretta!-

Ville annuì e gli lanciò il pacchetto. –Se vanno avanti ancora per un qualcuno morirà qui dentro- dichiarò il cantante finlandese. –Non so ancora se quei due o se sarò io… magari faccio harakiri con una delle mannaie di Gerard…-

-Pensano che ci sia una sedia che gli impedisca di uscire- mi disse Bert nell’orecchio. –Non è divertente?!-

Ok, ormai avevo rinunciato all’idea di spiegare a Bert che Adam, Pete e Ville non erano stati con wiL, ma che c’entrava Jared in tutto questo?

Glielo domandai.

-Ma perché hai chiuso dentro anche Leto?-

Bert rise. Era una risata molto simile a quella di Adam.

La mia spiegazione è che ognuno di noi aveva un po’ di pazzia nascosta, ma stando a stretto contatto ci stavamo contagiando a vicenda.

-Oh, lui l’ho chiuso dentro perché quando diventa isterico mi diverte. E anche tanto!-

Sì, decisamente, ogni momento che passava era sempre peggio.

Noi eravamo sempre peggio.

-Ok- esclamai –Quante pizze ordino?-  

 

To Be Continued

[NdA: Here I am!

Eccoci qui con l’ennesimo capitolo. E la fine si avvicina (finalmente, oserei dire ^^” Questa ff mi stravolge -.-) in teoria questo doveva essere il penultimo capitolo, ma visto che non so ancora come deciderò di dividere la fine, probabilmente ci sarà un altro capitolo, e poi finalmente il matrimonio che sarà diviso in prima e dopo l’ora X ^^

Thanks to:

-Blaise_Sl_Tr07: Awwwh, brava tu che mi lasci sempre dei commenti bellissimi =*** attenta, che poi mi monto la testa xDD Bacio =*

 -Idra_31: Oh, si, Gerard è un santo… io al suo posto sarei sclerata una decina di volte in più xDD Bacio =*

-Blinka: [Non preoccuparti per l’altro capitolo ^.-] Grazie poi, sei troppo gentile =*

-SadSong: Muahaha sì, Gerard non sa quello che lo aspetta xDD Poverino, pensa che dopo il matrimonio vivrà felice e contento, ma non sarà così finchè la storia la scriverò io! xDD Bacio =*

-FaKe_RoMaNcE: E bhe, sì, Bert è il più idiota di tutti [non a caso è il mio personaggio preferito xDD] mi fa piacere di averti divertito ^.- Bacio =*

-Missblack’92: Muahah, oddio, immagino [Neanche io l’ho presa molto bene -.-“ E il fatto che dopo il mio amico non fosse pentito non mi ha aiutato -.- ] Bacio =*

-LovelyDead: “99 scimmie saltavano sul letto… una cadde in terra e si ruppe il cervelletto!” xDD Adoro Kuzko, è.. una delle cose più demenziali che abbiamo mai visto [Insieme a Malcolm in the Middle, quel tele film è un delirio xDD] Awwhh, ti adoVo, cara. Bacio =*

-ElfoMikey: Bhe, Paul è dio ormai xDD Grazie 1000 e bacio =*

-xXPuffettaXx: Non ne ho la minima idea.. intanto sta cominciando a dare segni di squilibrio anche lui xDD Bacio =*

-ElyRock: Grazie *__* Mi fa piacere che ti faccia ridere ^^ Non so neanche da come mi vengano in mente certe scenette di questa ff, cioè a volte sto cercando di studiare matematica e penso “Ma se a Bert venisse in mente la regole del tre…” xDD. Bacio =*

-Greendayana94: Grazie ^^ Mi fa piacere che ti sia piaciuta. Bacio =*

Ringrazio anche quelli che leggeranno e commenteranno questo capitolo. Ora scappo perché ho scoperto

che il 13 al concerto dei 30STM ci sarà un blood ball, ma io non so mica come funzioni di preciso ç__ç Quindi corro a vedere cosa mi aspetta ^^]

Cheers

Fede.

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Capitolo 15
*** -1 ***


-1

-1


-Ma perché non fate un po’ di silenzio?- esclamai lasciandomi cadere sul copri letto rosso della camera d’hotel.

Mi ritrovai a fissare Jepha che cercava di fare ingoiare a Johnny Christ un’intera bottiglia di prosecco (ok, non letteralmente. Va bhe che era ubriaco, ma non così tanto). Johnny stava a bocca aperta e Jeph cercava di centrare il bersaglio con il getto di vino.

Voi vi chiederete il perché di questo martirio per me, povero tapino, non è vero?

Ebbene la soluzione è semplice.

Sono sicuro che sapete che il giorno prima del matrimonio non si deve dormire nella stessa stanza. 

Porta sfortuna.

E così io e Frank abbiamo preso due stanze al Ritz.

Siamo andati a cena e siamo tornati presto per dormire ed essere in forma.

E’ solo che i miei cari invitati hanno deciso che non erano capaci di stare buoni, anche solo per un solo, fottutissimo giorno. E così, visto che le nostre camere erano sullo stesso piano, avevano praticamente organizzato due party diversi.

A parte io e Frank (che proprio non possiamo neanche incrociare lo sguardo), ognuno andava e veniva da una camera all’altra, rischiando anche di facrci sbattere fuori del tutto.

Mio fratello, Matt e Quinn, intanto, stavano battendo i piedi per terra gridando –Trinca, trinca, trinca!- 

Maledetti, già mi immaginavo la simpatica nottata che avremmo passato fuori al freddo e al gelo, se loro non avessero smesso.

Indovinate di chi era stata l’idea?

Ma certo, di chi se no?!

Di quel celebroleso di Bert.

A proposito, dove diavolo era?

Mi guardai in giro. Mancava anche wiL.

No, dai, non di nuovo…

Oh, merda. Se non erano qui, e non erano in bagno perché se così fosse la porta sarebbe stata già sfondata una decina di volte, allora potevano solo essere…No, non era possibile.

Il mio povero guardaroba, i miei vestiti per domani... ho tutto lì dentro.

-Adam, per favore, vai a cercare Bert e digli che non può scopare nell’armadio [NdA: E per armadio intendo quelli americani, tipo ripostiglio. Cioè, è strano anche farlo nel ripostiglio, ma farlo nell’armadio 2metri x 1.5 sarebbe troppo persino per wiL e Bert xDD]-

Adam bevve un sorso di champagne e alzò le spalle. –Zeppole, ma che, scherzi?! Io sono in collera con lui, mi ha lasciato chiuso nella tua cucina per 3 ore, rammenti?! Anzi, credo che un modo per vendicarmi potrebbe essere anche aspettare che lì dentro finisca l’ossigeno!- 

-Lascia, faccio io- esclamai alzandomi.

Arrivato all’armadio avevo quasi cambiato idea. La musica era alta nella stanza, e loro non mi avrebbero sentito. E se io fossi entrato proprio mentre…

Oh mio Dio, non voglio neanche pensarci!

-BERT!- Esclamai mettendomi a battere i pugni sullo stipite della porta. –BERT, wIL, LO SO CHE SIETE LI’! USCITE DAL MIO CAZZO DI ARMADIO, PORCA PUTTANA, E SPERO PER VOI CHE NON ABBIATE SPORCATO NULLA!- 

Sentì un rumore roco e sordo, poi il silenzio, e infine, finalmente, Bert mi rispose. –O-ok… Arriviamo. E’ che.. stavamo cercando… il mondo di Narnia… sì, e… E ci siamo distratti. Dacci 5 minuti-

Che diavolo?

Narnia?!

Mi stava venendo da piangere.

Tornai a sedermi sul letto, fissando la tv al plasma che trasmetteva una partita di basket e Bob che guardava lo schermo apparentemente interessato.

In quel momento ritornò Bert, prese un bicchiere di birra e con non curanza si sedette accanto a lui. –Che mi sono perso?-

Bob scosse le spalle afferrando una manciata di pop corn e infilandoseli in bocca. –I Lakers adesso sono in vantaggio e i Bulls sono sotto di quindici punti.-

-Che merda- commentò a quel punto Bert, accendendosi una sigaretta. –C’è di buono che se i Bulls perdono Wentz mi dovrà 300$. E’ inutile che dica che visto che sono di Chicago sono dei vincenti come lui, perché tutti abbiamo visto che sono delle mezze seghe in realtà, come lui. Maledetto, se prova ad avvicinarsi ancora a wiL-

Ecco che ricominciava con quella storia..

-A parte Wentz, chi ha scommesso per i Bulls?- domandò Bob afferrando una lattina appoggiata sul tappeto.

-Uhm, vediamo… Zack perché è un babbo, Ville perché non capisce un cazzo di basket e…- Fece scorrere lo sguardo su un foglietto scarabocchiato. –…Dan e Ian (quando è facile come con loro quasi non mi diverto). Volevo convincere Jared a farlo, ma lui ha puntato 200$ sui Lakers. Non avrei mai detto che capisse qualcosa di basket- sorrise e si girò verso wiL, intento a racimolare pasticcini –Amore, dopodomani ti porto a cena in un posto carino-

wiL gli sorrise dolcemente e Bert battè il cinque contro la mano di Bob.

Mi chiesi se domani mi avessero fatta ripagare la camera.

Era distrutta.

Ma perché queste cose capitano a me?

-Bert…- cominciò Ian avvicinandosi. –A proposito della partita, io…-

Bert sorrise e io raggiunsi l’allegro gruppetto.-Mi dispiace ma ora le puntate sono chiuse. –

Il ragazzo gallese sospirò avvilito e Bert cominciò a dargli delle sonore pacche sulla spalla. –Eppure io ho un’altra scommessa per domani. Ti va di puntare qualcosa?-

-Domani?- chiesi. –Che scommettete?-

Bert tirò fuori dalla tasca l’ennesimo foglio spiegazzato. –Allora, vediamo… Tu che vomiti davanti all’altare è dato 4 a 1, Frank che arriva in ritardo in chiesa 3 a 1, la castità prolungata anche a domani sera è di 5 a 1 e Jared che piange istericamente è dato 2 a 1- alzò il tono della voce. –Vi ricordo che avete tempo fino alle due di questa mattina, poi le puntate chiuderanno!-

Ehi, stavano scommettendo sul mio matrimonio. Non è valido!

Ian sembrò rifletterci un attimo. –Ok, punto 300$ su Jared che piange, mi sembra la puntata più sicura-

A quel punto Bob afferrò delle patatine e tirò fuori dalla tasca il portafoglio. –Ehi, Bert, sono ancora in tempo?-

Bert annuì segnando la puntata di Ian sul fogliaccio.

E questi sono i miei amici?

-Ok- continuò Bob –Allora io punto 400$ su Gee che vomita-

-Ehi- esclamai –Io non vomiterò! E poi pensavo fossimo amici!-

Bob rifletté tra se e se e poi annuì. –Hai ragione, siamo amici- Ecco, finalmente qualcuno dalla mia parte, pensai, ma avevo parlato troppo presto. –Puntane solo 200-

Doh!

Mi avvicinai a Mikey, che con un drink in mano stava parlando con Pete Wentz.

Meno male che Adam doveva essersi spostato al party di Frank.

-…Cioè- stava esclamando il bassista dei Fall Out Boy –Ecco perché non mi piacciono le canzoni rap. Tutto quel yo-yo e quel ‘io c’è l’ho più lungo del tuo’… Tanto sappiamo tutti che io sono il migliore in quel campo, ci sono anche le foto su internet. Eppure ho la decenza di parlare di cose migliori nelle mie canzoni che non il mio pisello!-

Ecco… Sentire parlare del cazzo di Pete fu l’ennesima cosa che mi fece desiderare di essere già su un aereo con destinazione Dubai.

Io e Frank.

Soli.      

-Mike…- gli dissi. –Tu non crederai mai a quello che ho visto… Stanno facendo scommesse su di me, quei traditori. Ti rendi conto?!-

Mikey bevve un altro sorso dal bicchiere e alzò le spalle. –Già. Io ho puntato 500$ sulla castità prolungata. Se tutto va bene io e Ali riusciamo a farci weekend in un posto carino, quindi vedi di tenere a bada i tuoi istinti primordiali!-

-Ma è la mia prima notte di nozze!- piagnucolai.

-Se, come ti pare- mormorò ignorandomi.

Ecco, si era incazzato.

Il che non aveva senso considerando che era lui il traditore schifoso che aveva pugnalato suo fratello scommettendo a tradimento su di lui.

-Ok, io vado nella hall. Ci si vede alle tre quando finalmente vi butterò tutti fuori dalla mia cazzo di stanza d’albergo!- esclamai afferrando il mio laptop.

Pete e Mikey annuirono, ma sapevo che non mi avevano ascoltato davvero.

Mi sedetti davanti al bancone, ordinai un caffè (si prospettava davvero una lunga nottata) e accesi il computer.

Internet.

Il modo migliore per stare in contatto con qualcuno senza vederlo davvero.

Vidi che Frank si era collegato a messanger.

Strano, era in anticipo. Avevo messo in conto di aspettare come minimo tre quarti d’ora, in modo che lui capisse come accendere il computer. 

Take my fucking hand and never be afraid again[G♥F] write: Ehi, bellissimoSei riuscito a decifrare il biglietto che ti ho lasciato che spiegava come accendere il computer?

Frank_IsOkayNow{OMG! Tomorrow I’ll marry Gee! <33} write: No ç__ç Alla fine me l’ha acceso Ray..

Take my fucking hand and never be afraid again[G♥F] write: Oh, povero =*… Come va la festa in camera tua?

La risposta mi arrivò dopo qualche secondo.

Frank_IsOkayNow{OMG! Tomorrow I’ll marry Gee! <33} write: Non un gran chè -.-“ Syn mi ha vomitato sul tappeto, Ville sta obbligando tutti a vedere una specie di documentario sui Black Sabbath e Adam ha rubato la mia chiatarra acustica e sta cantando una vecchia canzone degli Offspring… Cioè, la melodia ha qualcosa di Pretty Fly ma il testo parla di un gatto che è innamorato di un idrante… Non lo so… Da quando Bert gli ha fatto provare l’assenzio non fa altro che parlare di questo gatto pulcioso e di questo maledetto idrante, e del loro amore impossibile T.T Lo credo che è impossibile! Sono un gatto pulcioso e un maledetto idrante! A te invece? =*

E così le cose non andavno male solo a me.

Take my fucking hand and never be afraid again [G♥F] write: Bert sta piazzando scommesse su di noi… Io che vomito domani sull’alatare è dato 4 a 1…

Frank_IsOkayNow{OMG! Tomorrow I’ll marry Gee! <33} write: Mi anticipi 100$ che punto anch’io? xDD Nah, scherzo! So che non vomiterai, anche perché… che schifo se lo fai! >.<

Take my fucking hand and never be afraid again[G♥F] write: Certo che non vomiterò, non ho mica lo stomaco così debole ^.- ! Per tutte le volte che ho visto Ray in mutande poi, si è rafforzato xDD

Mi scrisse subito dopo, e in quel momento dovetti abbassare lo sguardo, perché ero arrossito dalla testa ai piedi.

Frank_IsOkayNow{OMG! Tomorrow I’ll marry Gee! <33} write: Mi manchi… Ti amo.

Take my fucking hand and never be afraid again[G♥F] write: Anche tu. Ti amo tanto, ma non preoccuparti, manca pochissimo tempo a domani. Neanche 15 ore. Il peggio è passato =) ♥♥♥♥♥

Frank_IsOkayNow{OMG! Tomorrow I’ll marry Gee! <33} write: xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx. Ti amo tantissimo.

E’ solo che, quando gli scrissi quel messaggio non avevo calcolato che sì, mancava pochissimo tempo, eppure quella che stava per arrivare era la parte più difficile.

 

To Be Continued


[NdA: Eccomi di nuovo qui ^^ Mentre avevo l’influenza (Cioè ero bloccata a casa ma non potevo scrivere, perché se scrivo con la febbre vengono fuori delle cose che non stanno da nessuna parte xDD …Un noia -.-) ho realizzato che se non mi sbrigo a finire queste ff mi prenderò a calci da sola, quindi piano piano sto cercando di aggiornare tutto ^_^

Alla fine di questa mancano solo due capitoli, quindi siamo agli sgoccioli.

La nota di questo capitolo è che io, di basket, non ci capisco una caccola, figuriamoci di quello americano. Non ho idea se i Lakers siano davvero più forti dei Bulls (anzi, se non sbaglio era anche la squadra di Michael Jordan, quindi tanto cagare non faceva…) è solo che mi servivano due squadre e queste sono le più famose dell’NBA credo (anche le uniche che conosco xDD)

Thanks to:

-SadSong: Muahaha sììì! Frank è un porco xD E’ solo che non può ammettere con Gee che certe cose mancano anche a lui xD Eh, lo so xDD Ormai questa ff ha tirato fuori il lato più demenziale di me xDD Bacio =*

-Elyrock: Lol sì, ormai questa storia sta diventando di una demenzialità unica xDD Mi fa piacere che ti sia piaciuto. bacio =*

-Blinka:  A dire il vero io a volte mi immagino questa gente come persone isteriche e sclerate (non così tanto come in questa ff) xDD Mi fa piacere ti sia piaciuto il capitolo ^.- Bacio =*

-Mcr_girl: Grazie mille *__* Mi fa piacere che ti faccia ridere. Bacio =*

-Blaise_Sl_Tr07: Figuarati! Oh, sì, io ce lo vedo il Valo in una situazione come questa che prende a testate il muro *me è in estasi perché il 7 marzo lo vede ♥_♥* mentre bhe, Jared soffrirà xDD Un po’ come soffriranno tutti xDD Awwwh, grazie *__* Bacio =*

-XxPuffettaxX: Grazie per il commento… mi fa piacere che ti sia piacito =*

-MissBalck’92: Bhe, non potrei mai privare Ville al mondo xD Non me lo perdonerei xDD Bacio =*

-FaKe_RoMaNcE: Bhe, Bert è il peronaggio che più di tutti ha fatto precipitare questa ff nella demenzialità più assurda xDD Bacio =*

-ElfoMikey: Grazie, sei troppo gentile ^^ Bacio =*

-Etherel Clover : Figurati, anzi, grazie per averla lasciata *_* Mi fa piacere che ti piaccia, cercherò di aggiornare il più in fretta possibile (Anche se questa non è una garanzia ç_ç) Un bacio =*

-BlueAndYellow: Grazie ^^ Bhe, non l’ho ancora scritta la prossima parte, ma suppongo che, purtroppo per Gee, bhe, a Bert verranno in mente altre idee di quel genere xDD

Grazie a tutti quelli che leggeranno e commenteranno questo capitolo.]

Cheers

Fede.

 

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Capitolo 16
*** Ora X (prima parte) ***


Ora X

Ora X

(prima parte)

 

 

-Dio, Gerard, stai un po’ fermino- mi disse mia madre nell’orecchio guardandomi male. –I capelli non ti staranno mai a posto se continui a muoverti…-

Io, naturalmente, non feci assolutamente quello che lei mi aveva intimato, anzi, tirai fuori il cellulare e scrissi un messaggio a Bob.

To: Bob

Ehy.. come procede li da voi?

Dopo pochi secondi il mio sidekick vibrò.

From: Bob

Bene.

Alicia e Jamia stanno aiutando Frankie a diventare ancora più figoxD

Io scossi la testa contrariato.

Ci eravamo divisi in due gruppi.

Jamia, Linda, Alicia e Bob erano rimasti a casa nostra ad aiutare Frank a prepararsi; mentre io, mia mamma, Mikey e Ray ci eravamo trasferiti a casa del mio amato fratellino per gli ultimi ritocchi.

To: Bob

Hey! Attento, sai… Non farti strane idee perchè anche se non siamo ancora sposati nulla mi vieta di venire lì e darti una testata.

-Mamma!- esclamò Mikey. –Jepha mi ha mandato un messaggio… ha detto di sbrigarsi perché lì alla chiesa si stanno rompendo tutti le balle! Volete darvi una mossa?!-

Mia mamma lo fulminò con lo sguardo. –Di al tuo amico Jepha di non rompere!- Non mi sembra di avere mai visto mia mamma così alterata. Stava addirittura per dire una parolaccia… –Questo è un matrimonio, Michael, e non uno dei vostri stupidi concerti… Ci vuole tempo-

Mio fratello scosse la testa disperato.

Nuovo messaggio.

From: Bob

Non preoccuparti… Frankie non è il mio tipo =D

Se dovessi scegliere credo che preferirei te, a dire il vero… Almeno posso far finta che sto andando con una ragazza xDDDD

To: Bob

Fuck  you!

-Ok. Ecco fatto.- disse mia madre facendomi specchiare nel mobile di legno stile Cenerentola che si trovava nella camera da letto di Mikey.

Non sapevo perché si trovava lì visto che ne Ali ne Mikes mi sembravano i tipi. E in effetti, stonava un bel po’ con il resto della casa.

Ma che ci volete fare? Non è mai stato Mike quello della famiglia che aveva gusto.

Sorrisi allo specchio.

Sapete, io non ho mai avuto un ottimo rapporto con il mio corpo.

Lo so, ora comincerete a dire “Ma come, Gerard?! Tu sei così figooo!” e, credetemi, non vi do torto, affatto.

Eppure, durante la mia giovinezza non avevo il meraviglioso aspetto che ho ora (ok, la smetto di fare lo splendido xD), ero uno di quei ragazzi comunemente soprannominati tutto ciccia e brufoli.”

Crudele, vero?

E’ un genere di cose che ti rimane dentro.

Comunque quel giorno ero… bello.

Noi, ma in realtà aveva fatto tutto Frank, avevamo optato per due abiti coordinati (no, non da sposa -.- intendo giacca e cravatta) molto sul classico.

Neri, naturalmente, e molto simili.

L’unica cosa che cambiava era che Frankie mi aveva obbligato a vestirmi completamente di nero (ok, la cosa non mi dispiace, ma in fondo non stavo andando ad un funerale), mentre lui aveva una normale camicia bianca.

Bhe, non completamente normale visto che era firmata da Hugo Boss, ma avete capito a che cosa mi riferisco.  

-Sai…- cominciò mentre appoggiava la spazzola sul ripiano. –A tua nonna sarebbe piaciuto essere qui…-

Io sorrisi annuendo. –Anche a me sarebbe piaciuto che ci fosse-

Mi ricordo quando io e Frank avevamo cominciato ad uscire, ed lo avevo invitato a casa di mia nonna.

Lei naturalmente aveva capito tutto e, sorridendo, mi aveva chiesto di andare in cucina ad aiutarla a preparare i biscotti.

Poi si era seduta, aveva cominciato a lavorare la pastafrolla e, sempre mantenendo il sorriso, mi aveva detto che Frank era simpatico ed aveva un sorriso dolce.

Avevo scelto bene, non mi avrebbe fatto soffrire.

E aveva ragione. Non era mai accaduto fino a adesso.

Mi mancava molto. 

-Sai…- dissi a mia mamma sussurrando. –Lei sapeva che sarebbe finita così. Sapeva che lui era quello giusto…-

Lei mi diede un bacio sulla guancia, accarezzandomela. –Voleva davvero bene a te a Michael.- sorrise leggermente triste e poi mi diede un colpetto sulla nuca, tornando a sorridere.

-E di sicuro non vorrebbe che tu rovinassi le foto del matrimonio con una delle tue facce tristi, quindi fumati una delle tue dannate sigarette e andiamo!-  

Io scoppiai improvvisamente a ridere. –Sissignora-

Arrivammo alla chiesa circa dieci minuti dopo.

Scesi dalla macchina e trovai Adam, Jepha e wiL seduti fuori, sulle scale della chiesa.

Adam stava bevendo quasi a goccia una bottiglia di vino rosso (probabilmente rubata dal rinfresco), wiL aveva hai suoi piedi come minimo 25 mozziconi di sigarette e Jeph sembrava particolarmente affamato perché si stava mangiando le unghie.

Mi ricordarono le tre scimmiette.

Avete presente “Non vedo, non sento, no parlo”, no?! Ecco, appunto.

Erano messi uno di fianco all’altro; se mai avessi dovuto decidere un nome gli avrei chiamati Ubriacolo, Fumacchiottolo e Strassatino.

-Ehilà, come va miei pazzi invitati?!- esclamai avvicinandomi. –Siete riusciti ancora una volta a fuggire dalla casa di cura?-

-Ah,ah, Gee, molto divertente. Comunque a parte i postumi della sbronza di ieri notte, il fatto che ho dormito si e no 2 ore e mezza e aggiungendo che ho perso 150$ con la partita di football, tutto ok-

-Commuovente- dissi. Poi puntai il dito contro Adam e Jeph. –Tu… Non ubriacarti e non mandare a puttane tutto, ti ucciderei! Tu… Ho dei cuginetti piccoli, non spaventarli, ti ucciderei!- Mi girai verso wiL. –Tu… puoi fare quello che vuoi.. ma stai attento a non fare nulla di sbagliato, ti ucciderei!-

-Abbiamo problemi con il tuo testimone- disse wiL sbuffandosi e accendendosi l’ennesima sigaretta.

Io scossi la testa. –Che cosa ha combinato ancora?! Io sto vivendo un incubo…-

Jepha sospirò. –Non lo so. Si è chiuso nella camera del prete. Ci ho provato io a farlo uscire, ci ha provato wiL, Quinn, Adam e persino Wentz. Ha detto che prima vuole parlare con te. Stavo pensando di mandare Leto adesso, chissà, magari gli da ascolto. O magari usare Syn come ariete per sfondare la porta.-

-Ma che cosa ho fatto di male?- mormorai entrando nella chiesa dalla porta sul retro e dirigendomi verso gli appartamenti di Padre Maxwell.

-Bert!- dissi bussando alla porta. –Bert sono io, fammi entrare!-

-Brutto, schifoso, viscido, verme verminoso!- esclamò aprendo. –Come diamine hai potuto farmi questo? Dopo la meravigliosa festa di addio al celibato che ti ho preparato!-

-Che cazzo c’è che non va sta volta?!- sibilai chiudendo la porta dietro di me.

-Che c’è?! CHE C’ E’? Guarda!- disse indicando il suo vestito da cerimonia.

Trattenni una risata.

Era giallo canarino.

-Che cos’ha che non va?- domandai facendo il finto tonto.

-E’… è giallo! Io non mi vestirò di giallo! Il completo di wiL è nero e… Se andiamo in giro vicini facendo “Brrrrzzzz” sembreremo l’Ape Maia!-

Io risi. –Io avrei pensato più a Titti e Silverstro, comunque…-

-Comunque una sega, amico! E’ una cosa che fa schifo! E’ venuta in mente a Iero, vero?-

Annuì. –Bhe, sì. Ha sempre sognato un matrimonio con le damigelle vestite di tutti i colori, ma ne Alicia, ne Jamia, ne tanto meno Ray hanno accettato, anzi hanno minacciato di prenderlo a testate, quindi abbiamo ripiegato su di voi…-

-Ah, ma grazie- mormorò accendendosi una sigaretta. Non azzardai a dirgli che l’appartamento di un prete non è il luogo migliore per fumare, altrimenti c’era il pericolo che le cose peggiorassero. –Ma che gentile. E’ in questi momenti che ti considero un vero amico.-

-Adesso che Adam va a prepararsi…- cominciai ridacchiando. –…e vede come deve vestirsi avrà un ottimo motivo per ubriacarsi. Aspetta di vedere Quinn e Jepha, o Jared e Matt Shadows, allora mi ringrazierai davvero.-

Bert ricambio improvvisamente il sorriso, probabilmente immaginando lo spettacolo. –Che bello… così nella foto di gruppo sembreremo una versione gay dei power ranger!?-

-Più o meno- risi mentre cominciavo ad uscire. –E ora vestiti che mi voglio sposare-

-Signorsì signore-    

***

Io mi morsi il labbro, mentre ascoltavo il vociare dei miei ospiti, seduti in chiesa già da qualche minuto.

Frank era in ritardo.

E se avesse cambiato idea?

E se non mi amasse più?

E se fosse stato tutto uno scherzo?

Continuai a mordermi il labbro finchè non sentì la mano di Mikes appoggiarsi sulla mia spalla.

-Ehi- cominciò.

-Ehi- risposi.

-Ho appena chiamato Ali. Stanno arrivando, il macinino di Bob ha bucato, è per quello che hanno fatto tardi. Cinque minuti al massimo e sono qui, ok?-

Annuì poco convinto.

Mikes tornò a sedersi e, tempo pochi minuti, la marcia nuziale cominciò a suonare per tutta la chiesa.

Sorrisi quando vidi Linda, Ali, Jamia e Ray sgattaiolare e sedersi ai loro posti, e Frank percorrere la navata a passi veloci.

Mi sorrise timidamente. –Gee.. mi dispiace.. non volevo arrivare tardi-

Io scossi la testa rispondendo al sorriso.

Era bellissimo.

E fra poco sarebbe stato anche mio.

Vidi Jeph e Dan battere il cinque. Probabilmente avevano vinto la scommessa di Bert.

La cerimonia partì, e finalmente arrivò il momento.  

Padre Maxwell si schiarì la voce. –Siamo tutti qui riuniti per celebrare il matrimonio di Gerard e Frank. Ora, i ragazzi vorrebbero leggere ad alta voce le loro promesse di matrimonio. A te, Gerard-

Io annuì esitante.

Questi giorni non erano stati proprio puro relax e così non ero riuscito a curare molto le promesse.

Speravo che potessero andare bene comunque.

-Sì… allora… ecco… Io ho preparato anche un foglietto…- dissi cercando inutilmente nelle tasche dei pantaloni. Merda! Doveva essermi caduto mentre mettevo a posto le sigaretta. –…Ma non credo che ce ne sia bisogno. Io ti amo Frank, e non ci parole giuste per dirtelo. Voglio passare ogni minuto con te e… credo che questo sia sufficiente, no? Ti amo-

Ok, nonostante non sia mai stato bravissimo a improvvisare, me l’ero cavata abbastanza bene, no?

Frank sorrise leggermente commosso e poi si schiarì la voce. –Anch’io ti amo Gerard. Ti conosco da anni. Dopo il primo saluto, la prima volta che ti ho detto ciao, ho capito subito che non ci sarebbe mai stato un momento in cui ti avrei detto addio. Sei l’uomo della mia vita, il Patrick per il mio Spongebob, il Draco per il mio Harry e la marmellata per le mie fette biscottate. Senza di te la mia vita non sarebbe gustosa-

Cazzo.

Ecco, anche adesso mi aveva battuto facendo una promessa molto più bella, dolce e perfetta della mia.

Uffa.

Padre Maxwell sorrise. –Perfetto. E ora, vuoi tu, Gerard, unirti in matrimonio con Frank, per amarlo e stargli vicino finchè morte non sopraggiunga?-

Io mi ero perso negli occhi di Frank, e così annuì distrattamente.

Padre Maxwell si schiarì la voce. –C-cioè, voglio dire, si, lo voglio-

 –E vuoi tu, Frank, unirti in matrimonio con Gerard, per amarlo e stargli vicino finchè morte non sopraggiunga?-

Frank annuì deciso. –Ma certo, che domande!-

-E ora… Se c’è qualcuno in questa stanza che ha qualcosa da dire, parli adesso o taccia per sempre-

Feci vagare lo sguardo tra tutti gli invitati, minacciando chiunque avesse intenzione di aprire bocca di una morte lenta e molto, molto dolorosa.

Mio fratello sorrise e Bert mi fece pollice in alto.

Padre Maxwell annuì. –Visto che nessuno parla, vi dichiaro uniti sotto il sacro vincolo del matrimonio-

Sorrisi mentre Frank appoggiava le sue labbra sulle mie.

C’e l’avevo fatta.

Ora  era mio. Per sempre.

 

To Be Continued

 

[NdA: Vi sembrerà strano ma per scrivere queste tre paginette e mezzo ci ho messo quasi una settimana ^^” stupida scuola >__<”

Manca un solo capitolo alla fine. Nel prossimo ci sarà il rinfresco,e quindi, visto che c’è la possibilità che mi venga in mente di fare una cosa lunga, forse potrei dividere ulteriormente il capitolo…

 Vi ringrazio tutti dal mio piccolo cuoricino per avere letto e commentato i capitoli. =***

Neppure oggi riesco a rispondere a tutti ç_ç stupida scuola e stupido sabato passato a scuola -.-“ comunque ci tengo a ringraziare BlueAndYellow, SadSong, AkuTowami, FaKe_RoMaNcE, FrankieLou, Mcr_girl, Missblack’02, Greendayana94, Simo_lovesFrankie_ & Elyrock per le recensioni [♥]

E vi assicuro che nel prossimo capitolo ringrazierò ogni singola persona che ha commentato anche quello precedente ^.-]

Luv ya <33  

Fede.

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Capitolo 17
*** Ora X (seconda parte) ***


Ora X

(seconda parte)

 

Arrivammo al ristorante circa mezzora più tardi.

Io andai a salutare mia zia che era uscita dalla chiesa un quarto d’ora prima per finire di preparare tutto.

Mi buttò le braccia al collo tirando su violentemente con il naso, così forte che io ebbi la paura che mi avesse lasciato una striscia di moccio sulla spalla. –Oh, Gerard- disse per poi girarsi e buttarsi tra le braccia di Frank, che lasciò la mia mano per sorreggerla ed evitare di finire per terra con lei. –Oh, Frankie. Che cerimonia carina!  E’ stato tutto così carino! La chiesa, le rose-rosa, i vestiti di tutti quei ragazzi! Che carini!-

Già, i vestiti.

 Quel particolare sadico che io e mio marito (oh, yeah, ormai siamo legalmente sposati) abbiamo architettato per nostro puro divertimento personale.

Mio fratello non aveva accettato di tramare con noi alle loro spalle (buah, quel perdete deve avere ancora una coscienza, problema che io e Frankie, in questi casi abbiamo superato da un pezzo…) ne di vestirsi diversamente dal solito. Non aveva nemmeno messo una cravatta strana.

Idem per Ray e Bob.Soliti banali pantaloni neri, solita banale giacca nera e solita e banale camicia bianca con cravatta nera.

Ma era per gli altri che avevamo dato il meglio di noi.

I completi per gli invitati avevano un modello comune che si ispirava… indovinate un po’? Al vestito di Ron durante il Ballo del Ceppo!

Pantaloni a coste, frak (si, quello con le code) e camicia abbellita con il pizzo.

Avevamo avuto pietà di wiL, ordinando per lui un completo semplicemente nero.  Per Bert, come sapete, avevamo scelto il giallo, con annessa una camicia di una sfumatura più scura. Se lo meritava per tutto quello che ci ha fatto passare.

Jared era vestito di verde acido, con una camicia cordinata. La scusa ufficiale era che si intonava con i suoi occhi, ma la realtà era che vestito in quel modo faceva pisciare dalle risate.  

Adam era vestito di marrone legno, Pete di fuxia e rosa, Matt  di rosa confetto (una delle nostre idee più sadiche) con i suoi immancabili Ray Ban, Ville di indaco, Jepha di celeste e Quinn di rosa salmone. Il completo di Dan era verde pisello e quello di  Zack era color rosso semaforo.

E sono sicuro che le fan di Syn non lo avrebbero trovato tanto figo se lo avessero visto vestito color rosa Big-Bubble (probabilmente si, ma non importa). Insomma era lui che diceva che il rosa era il nuovo nero, no? Eccolo accontentato.

Completavano la parata Jimmy, color viola prugna e Jhonny, in un elegante verde acqua.

Modestamente, questa era stata un’idea divertente.

-Zia, vado di la dagli altri… Tra quanto sarà pronto il pranzo?-

Mia zia sorrise pizzicandomi una guancia. –Tra mezzora circa. Intanto puoi dire ai tuoi amici di andare nella sala grande dove c’è il buffet-

Io annuì prendendo Frank per mano. –Ok, allora chiamaci quando porti in tavola tutto, ok?-

-Certo- mi rispose lei sorridendo e tornando in cucina.

-E’ simpatica- mi disse Frank baciandomi una guancia.

-Oh, sì… Presa a piccole dosi però- esclamai ridendo ed entrando nella sala. –Allora… mia zia mi ha detto che c’è il buffet di là-

-Risparmia il fiato, traditore- mi disse Adam tra i denti. –Bert l’ha già trovato, e probabilmente ora si sarà già riempito il gargarozzo, traditore. Ma tanto il karma esiste e tutto torna-

-Oh andiamo, Laz… non c’è l’avrai ancora con noi per la storia dei vestiti?!-

-Già…- rimarcò Frank. –Non te la sarai mica presa… infondo il marrone si intona al colore della tua pelle-

-Andate. A. Farvi. Fottere. –mi sibilò il mio amico tra le labbra.

Frank rise. –Certo, aspetta fino a sta sera-

-Ah, ah, ah, ridi pure. Ma tanto è arrivata la mia vendetta. Mi sono alleato con Matt, Ville e Bert. Vedrai, fra poco non ci sarà più nulla di divertente. Aspettati di tutto- detto questo girò i tacchi e se ne andò.

Andammo nel grande salone.

Inorridì alla vista di Jared, in piedi sulla sedia, che blaterava cose senza senso.

-Way è proprio un bravo ragazzo..- stava dicendo Leto. –Un bravo ragazzo… Quando ho ricevuto l’invito, ho detto ‘ma guarda sto stronzo, vuole farmi pesare il fatto che io non abbia un accompagnatore o un’ accompagnatrice’; il che naturalmente non perché io non sia abbastanza sexy, ma perché lo sono anche troppo… Comunque stavo pensando di portarmi come accompagnatore Lucifer e di ordinargli di azzannare il caro, caro Way…. Ma poi l’ho perdonato perché questo punch è proprio buono... Che ci hai messo dentro, Way?-

Adam, Bert, Ville e Matt sorrisero quasi crudelmente, alzando il bicchiere di vino rosso nella mia direzione.

-Che diavolo avete fatto?- ringhiai.

-Bhe…- cominciò Adam. –Siccome i tuoi vestiti erano così carini, io e Ville abbiamo deciso di ringraziarti comprando gli alcolici a nostre spese. Bert e Matt sono arrivati qui circa mezzora prima degli altri, versando vodka in ogni liquido che era a disposizione. Così ora possiamo brindare tutti insieme alla vostra salute-

Frank scoppiò a ridere mentre io mi passavo una mano sulla fronte, improvvisamente sudata.

-Avete messo l’alcol dappertutto?! Ma non vi rendete conto che avete fatto ubriacare Leto… Che farete ubriacare Wentz… Che farete ubriacare anche mia mamma!?- dissi io pieno di rabbia.

-E’ la vita che ti sei scelto- mi rispose Bert facendo spallucce. –Accettane le conseguenze-

Syn si avvicinò a me, rischiando anche di inciampare in uno sgabellino. –Oh, Gerard… volevo complimentarmi con te per la cerimonia tantooo commuovente. Cioè, all’inizio non volevo farlo perché il rosa non si intona con i miei occhi… e i pizzi, bleah... Certo che tu e Iero in quanto a gusto non state messi tanto bene… Non è stato affatto carino obbligarmi a mettermi addosso quello… quello. Ma sono troppo ubriaco per prendermela adesso, caro Gerard. Il bello che avevo bevuto prima di entrare in chiese perché pensavo che sarebbe stata una giornata moltoo lunga; arrivo qui e, sorpresa, tutto è fatto di alcol.. Insomma, caro Gerard, ti ringrazio. Gerard…  Gerard è un nome un po’ bruttino, lasciatelo dire.. insomma, è il nome che darei a mio nonno;  è un nome anziano... Con un nome così sei vecchio anche a 21 anni…-

-Sì, sì, ok. E’molto interessante. Magari seguo il tuo esempio e mi invento un soprannome terribilmente idiota con cui farmi chiamare da tutti; tipo, che ne so, Artiglio Assassino… - mormorai togliendomelo di dosso mentre Frank era letteralmente piegato in due dalle risate.

-Gerard, stanno portando in tavola il primo- mi urlò mia zia.

-Oh, signore mio, ti ringrazio!- esclamai. –Andiamo nella sala da pranzo e abbandoniamo ogni tipo di bevanda qui, grazie-

-Questo è un ottimo consiglio!- esclamò Quinn ridendomi praticamente in faccia. Che ci trovava da ridere, poi? Io la trovavo una scena decisamente tristissima. –Ho davvero imparato tante cose oggi… - mormorò portandosi il bicchiere di vetro vicino alle labbra.

-Questo lo lasciamo giù, ok?- gli intimai strappandoglielo dalle mani. –Siete già abbastanza devastati-

Appena fummo tutti seduti, nel momento in cui mi illusi che avrei finalmente potuto mangiare il mio riso ai funghi velocemente per poi tagliare la torta e scappare in Canada con Frank, mio fratello cominciò a sbattere i pugni sul tavolo.

-Adesso ci vuole un brindisi!-

-Mikes, non è il caso, davvero..- borbottai.

-No! Ci vuole un brindisi! Io brindo a Gerard perché è mio fratello e io gli voglio bene.. credo.. Però c’è stata quella volta che hai preso i miei giocattoli e gli hai messi a liquefarsi sul calorifero. Ho ancora l’immagine degli occhi del mio orsacchiotto, Mr. Coccola, che si scioglievano.. Li sei stato un vero stronzo!- disse lui piagnucolando.

-Mikes…- cominciai io.

-Oh, giusto, il brindisi. Dicevo che voglio brindare a Gerard e Frank, perché voglio bene anche a Frank. Lui è il mio migliore amico!- gridò buttando le braccia al collo di Frank e stringendolo forte, così forte che cominciò a tossire.

-Bro, aspetta, così mi uccidi il marito- dissi cercando di fargli allentare la presa.

-Cosa? Oh mio Dio, scusa Frankie.- disse ritornando a sedere di colpo. –Io vi auguro di essere felici, non volevo ucciderti. Non avrei mai voluto farlo-

Frank gli diede dei colpetti sulla spalla comprensivo. –Lo so, amico, lo so. Anch’io ti voglio bene e ci sarei rimasto di merda se tu fossi morto il giorno del tuo matrimonio.-

Mikey tirò su con il naso. –Grazie, questo significa molto per me- cominciò a battere le mani. –A GERARD E FRANK!-

Tutti gli inviati annuirono, gridando e applaudendo.

Il pranzo finì abbastanza tranquillamente, a parte quando, prima che venisse portato il secondo, Pete cominciò a intonare un canto popolare irlandese che prevedeva anche una danza tipica, la quale nessun invitato poteva rifiutarsi di eseguire.  

E così, quadriglie a parte, arrivò il momento del taglio della torta. Fortunatamente i miei invitati si era un pochino ripigliati.

Io e Frank ci mettemmo in posa davanti al fotografo; solo che Zacky in quel momento, non so se per i fumi dell’alcol, per colpa di una pazzia temporanea o permanente, spinse Jhonny contro la torta, il quale, per evitare sia lei che la mannaia che avevo in mano annessa di lama da 20 cm, si buttò addosso a me proprio nell’attimo in cui Frank si girava per baciarmi.

Risultato?

Ora, nelle mie foto di matrimonio, mio marito bacia un altro.

-Dio dei cieli- mormorai. –Quando finirà tutto questo?-

-E’ finalmente venuto il momento che tutti stavate aspettando- disse Matt nel microfono, mentre i suoi compagni di band mettevano a posto gli strumenti. –Abbiamo pensato di iniziare con un lento, sapete no, tutta quella merda romantica che piace tanto alla gente ai matrimoni…-

Io e Frank ci avvicinammo al centro della sala, visibilmente imbarazzati mentre Matt cominciava a cantare.

-Your hazel-green tint eyes watching every move I make.
And that feeling of doubt, it's erased.
I'll never feel alone again with you by my side.
You're the one, and in you I confide- *

 Misi goffamente le braccia intorno ai fianchi di Frank che ridacchiò. -Eddai, stai tranquillo. Infondo è divertente-

-You've been there from the start for me.
And your loves always been true as can be.
I give my heart to you.
I give my heart, cause nothing can compare in this world to you.-
*

Quando Matt vide che eravamo gli unici in pista si accigliò. –Cazzo, stronzi, non vi vedo balllare! Che cos’è? Devo venire a prendere a calci ogni culo moscio che c’è in questa sala per farvi muovere?!-

Dovete sapere che Matt ha un certo potere di persuasione sulle persone perché, non importa se è vestito di rosa confetto, fa sempre paura.

E così vidi la pista riempirsi.

Ci raggiunsero Ray e Christa, Mike e Alice e i miei genitori; Bob chiese a Linda di concedergli il ballo, mentre wiL eccitato trascinò quasi di peso Bert.

 -Ok- disse Matt nel microfono una volta che la canzone finì, con un sorriso divertito. –E ora voglio vedervi saltare come mai nella vostra vita!-  Ma dove pensava di essere? Al Warped?! –Attacca Zacky!-

La sua idea però a quanto pare piacque, perché appena il Rev suonò i rullanti, il pavimento sotto il palco si riempì di gente.

-“I'll try," she said as he walked away.
"Try not to lose you."
Two vibrant hearts could change.
Nothing tears the being more than deception,
unmasked fear.
"I'll be here waiting" tested and secure.- *

La cosa più strana è che mi ritrovai anch’io in mezzo al pogo, ma mi divertì tantissimo. Buttai anche a terra Pete ad un certo punto, ma tanto lui è piccolo, avrebbe dovuto prevederlo.  I piccoli sono sempre i primi a soccombere in situazioni come quella.

-"I wish I could be the one,
the one who won't care at all
But being the one on the stand,
I know the way to go, no one's guiding me.
When time soaked with blood turns its back,
I know it's hard to fall.
Confided in me was your heart
I know it's hurting you, but it's killing me."
- *

Quando la canzone finì la band ringraziò e Matt scese dal palco. La sua camicia rosa aveva due evidenti macchie sotto le ascelle.

-Dio, non mi sono mai stancato così tanto ad un matrimonio.- mi disse Jepha dandomi una pacca sulla schiena mentre io riprendevo fiato.

-E se scappassimo in hotel?-chiesi a mio marito mentre raggiungevamo di nuovo i tavolini -Sono quasi le otto di sera.. e poi sai, non vorrei che mio fratello vincesse la scommessa..-

Frank mi guardò curioso.  –Che scommessa?-

–Ha scommesso 500 $ con Bert che sta sera non avremmo.. consumato-

Lui scoppiò a ridere. –Dopo 30 giorni di astinenza?! Ma se lo scordi!-

-Ma…- domandò Quinn indeciso. -… e il lancio del bouquet?!-  

-Il lancio del bouquet!- cominciò a gridare Pete battendo le mani. –Il lancio del bouquet! Il lancio del bouquet!-

Tutti gli invitati seguirono il suo esempio battendo le mani e gridando con lui.

Frank cominciò a saltellare sul posto in preda alla gioia. –Sì! Il lancio del bouquet! E’ sempre stato uno dei miei momenti preferiti! Mettetevi dietro di me-

Pete, Ray, wiL e Quinn si misero l’uno di fianco all’altro.

wiL si voltò verso Pete e Quinn verso Ray, entrambi con uno sguardo oscuro negli occhi. Pete e Ray deglutirono e lentamente si allontanarono.

-E così, Francis, siamo alla fine dei conti- disse Quinn tra le labbra.

-Puoi dirlo, Allman- rispose wiL. –Ma fai attenzione… Ne rimarrà solo uno.-

-Ah. Preparati a perdere-

-Ok, siete pronti?- domandò Frank. –Lancio!-

Nei pochi secondi in cui il mazzo di fiori rimase in aria vidi Quinn morsicare wiL, wiL graffiare Quinn e Quinn cercare di cavargli un occhio. La sfida terminò quando, pochi secondi prima che il bouquet finisse al suolo, wiL diede una testata a Quinn mettendolo definitivamente ko.

-Amore!- disse wiL agitando il bouquet con il fiato corto. –Hai visto?! L’ho preso io!-

-Eh, che bello…- rispose Bert per poi bere il vino che aveva nel bicchiere a goccia e voltarsi verso di me. –Sono fottuto, vero?-

Io scoppiai a ridere dandogli una pacca sulla spalla. –Ho paura di sì, amico…-  

   

  

The End.

 

LE CANZONI SONO:

*Warmness on the soul: Avenged Sevenfold

*Unholy Confessions: Avenged Sevenfold

 

[Nda: OMFG! Non ci credo, l’ho finita davvero *__*

Dopo mesi e mesi eccoci alla fine… un po’ mi dispiace perché nonostante lo stress mi divertivo a scriverla, ma va bhe =)

Come avete visto ho lasciato il finale aperto non solo per un sequel su Gee & Frank (che probabilmente prima o poi arriverà) ma anche per un ennesimo spin-off   su wiL & Bert, perché sono sexy e divertenti, e da quando gli ho visti sbaciucchiarsi al Taste (ok, era un semplice bacio a fior di labbra, ma è lo stesso *sìsì*) bhe, ho deciso che sono anche innamorati xDD

Vedremo se alla fine deciderò di scriverlo…

Ringrazio tutti quelli che hanno messo questa storia tra i preferiti (grazie mille, davvero =* ) e chi ha letto e commentato tutti i capitoli precedenti  e che leggerà e commenterà questo ♥♥♥. Davvero, sono felicissima che questa storia vi sia piaciuta *_*

E ora passiamo ai ringraziamenti per il capitolo precedente:

-BlueAndYellow: Bhua xDD se qualcuno avesse avuto qualcosa contro mi immagino Gerard in stile Rambo con un bazooka in mano xDD Bacio =*

-Ex_90:  Grazie *_* Sei gentilissima =* Mi fa piacere che ti sia piaciuto. Bacio =*

-Simo_lovesFrankie_: Asd. Per Queen è stato scelto il rosa salmone xD Grazie per avere letto. Un bacio =*

-SadSong: Per il seguito non ho la minima idea di quando lo scriverò, perché posso aspettare l’estate, come posso svegliarmi domani mattina e non avere nulla da fare, e così decidere di scriverlo xDD Un bacio =*

-Re i: Grazie *__* Mi fa piacere che ti sia piaciuta *_* Bacio =*

-Mcr_girl: Grazie *_* Mi dispiace di avere fatto passare un mese per mettere questo capitolo ç_ç Bacio =*

-Blaise_sl_tr07: Non preoccuparti non c’è bisogno che prendi a testate il muro e poi ti sei fatta perdonare eccome  xDD ebbene sì, Gerard è stato stronzo con il povero Ray, poarino *poat-poat* (NdRay: Smettila di darmi pacchette, non sono un cane -.-) Addirittura commossa? Oddio grazie *__* Sei troppo gentile, te lo dico sempre ma è la verità *sìsì*. Bacio =*

-Blinka: Ti dirò che non lo so come mi vengano in mente… a volte mi faccio certi viaggioni mentali e alla fine i risultati sono nelle fan fiction xDD Bacio =*

-The Fantasy: Sì, la vendetta di Gerard sarebbe stata tremenda xDD  grazie per il commento e bacio =*

-Elyrock: Ebbene la tua immagine era giusta xDD e non so come hai fatto perché i colori gli ho decisi oggi pomeriggio e non mi ricordavo quello che avevi scritto nella recensione xDD Bacio=*

- FaKe_RoMaNcE: Grazie mille per la recensione ^_^ Spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo ^.- Bacio =*

-Chemical_Lady: Grazie mille per il commento *_* sono contenta che ti piaccia, e non preoccuparti se non hai commentato ^.- Bacio =*

-FrankieLou: E io che avevo paura di avere messo troppo poco zucchero xDD Bacio =*

-Greendayana94: Non sono tornata troppo presto =/ I’m sorry ç_ç Bacio =*

Grazie ancora a tutti dal più profondo del mio cuoricino =**** ]

Bacione.

Fede

 

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