Passione Dannata

di Eleven
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Paura? ***
Capitolo 3: *** Il Bacio ***
Capitolo 4: *** Mezzosangue ***
Capitolo 5: *** Chiacchiere in Sala Comune ***
Capitolo 6: *** Incontro dalla Torre di Astronomia ***
Capitolo 7: *** La Stanza delle Necessità ***
Capitolo 8: *** Incubi e sorprese ***
Capitolo 9: *** Rifletti, Draco... ***
Capitolo 10: *** Gita con litigio ***
Capitolo 11: *** Notizie dolorose ***
Capitolo 12: *** Altro a cui pensare ***
Capitolo 13: *** La reazione ***
Capitolo 14: *** Ti fidi di me? ***
Capitolo 15: *** Cose terribili stanno accadendo.. ***
Capitolo 16: *** Partenze ***
Capitolo 17: *** Al lago nero ***
Capitolo 18: *** Chiarimenti ***
Capitolo 19: *** Siamo matti?? ***
Capitolo 20: *** Un'altra volta ***
Capitolo 21: *** La lettera ***
Capitolo 22: *** Aiutami a capirti ***
Capitolo 23: *** Il sogno è realtà ***
Capitolo 24: *** Dove sei, Hermione? ***
Capitolo 25: *** E' tra noi ***
Capitolo 26: *** Il passato non è ora ***
Capitolo 27: *** Ti sento. ***
Capitolo 28: *** La disperazione ***
Capitolo 29: *** Passione Dannata ***
Capitolo 30: *** The End ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Salve a tutti. Ho rivisto questo primo capitolo, che era impostato veramente male. Ribadisco, come spesso dico nelle recensioni, che per me il primo capitolo è un po’ la presentazione della fiction; chiedo scusa se forse non è granché, il mio stile si è evoluto con il tempo, quindi i successivi risultano probabilmente più belli... questo è anche il motivo della brevità del capitolo. Spero ugualmente che invogli gli eventuali nuovi lettori ad andare avanti.

Ovviamente ricordo a tutti che i personaggi non sono miei ma di J.K.Rowling e che questa fic non è stata scritta per scopi di lucro.


Prologo


Era una fredda mattina d’inverno, ed Hermione Granger si svegliò infreddolita nel letto di Harry, la schiena contro la sua. Nulla di preoccupante, la sera prima si era sentita sola ed era andata a trovare i suoi due migliori amici, e ridendo e scherzando era arrivato il sonno, ed Hermione non se l’era sentita di tornare nel dormitorio femminile.

Scese dal letto cercando di non far rumore ma vedendo il suo migliore amico cambiare posizione mugolando, si abbassò per posargli un bacio sulla guancia.

“Buongiorno Harry” sussurrò infilando le ciabatte, seduta sul bordo del letto.

“E io niente?” farfugliò Ron ancora non del tutto sveglio.

Hermione rise, e si avvicinò al letto del ragazzo.

“Stupido geloso” gli disse all’orecchio, poi gli baciò la guancia.

“Ora va meglio...” biascicò lui.

“Ci vediamo in Sala Grande” disse lei a bassa voce, per non svegliare gli altri ragazzi, e poi velocemente uscì, chiudendo con cura la porta, attenta a non fare rumore. Scese in fretta la scale ed entrò nel dormitorio femminile, dove trovò una Calì Patil con il viso nascosto dal cuscino, che esasperata tentava di non sentire il russare della povera Lavanda, che dormiva della grossa.

Soffocando una risata, Hermione scivolò nel bagno e si guardò allo specchio. “Se Malfoy mi vedesse in questo momento di certo gli passerebbe la voglia di fissarmi come ultimamente sta facendo.” pensò mentre tentava di districare i suoi ricci spettinati. “Ma cosa vado a pensare? Che mi importa di Malfoy? Meglio sbrigarsi a scendere...”

In quegli ultimi tempi, Malfoy aveva preso a guardarla spesso, cosa che a volte portava Hermione ad abbassare lo sguardo per la vergogna. Non che avesse nulla da rimproverarsi, ma quegli occhi grigi sembravano voler sondare attraverso i suoi occhi i suoi pensieri più reconditi; la cosa non la convinceva troppo, in realtà. Spesso aveva pensato che Malfoy stesse covando qualcosa contro di lei, e per questo la osservasse tanto. Eppure, ogni volta che incontrava i suoi occhi, quelle supposizioni svanivano.

Si lavò la faccia con acqua gelida per svegliarsi completamente e, uscita dal bagno, si vestì in fretta, infilò nella cartella l’unico libro che mancava ed uscì con passo felpato dalla Sala Comune.

Adorava arrivare nella Sala grande quando ancora era deserta, e vederla riempirsi delle facce assonnate degli studenti che si preparavano alla giornata di lezione. Con suo grande stupore, c’era già qualcuno, seduto ai tavoli delle quattro case, e da quello di Grifondoro, Hermione vide un assonnato Neville alzare il braccio sinistro in cenno di saluto. Riscuotendosi, la ragazza andò a sedersi proprio di fronte a lui.

“Ben svegliato, Neville.”

“Grazie, Hermione... - fece lui impacciato - Ho visto... ehm... che... insomma, ti sei fermata da noi, stanotte...”

“Già...” rispose lei. Per fortuna arrivò Ginny a rompere quell’imbarazzante situazione.

“Buongiorno a tutti!” squillò la Weasley, nonostante al loro tavolo ci fossero solo Hermione, Neville, e Calì che stava entrando, rassegnata all’idea di non poter più dormire.

“Buongiorno.” disse subito Hermione.

“Non ti ho visto stamattina, sei venuta presto!” disse Ginny con un piccolo sbadiglio.

La ragazza stava per replicare, quando qualcosa - o meglio, qualcuno - le fece gelare il sangue nelle vene. Draco Malfoy aveva appena fatto il suo ingresso nella Sala Grande, avvolto in lungo mantello nero che presentava lo stemma verde e argento di Serpeverde. Questo seguiva gli eleganti movimenti del suo corpo svolazzando per il corridoio formato dalle lunghe tavolate delle varie case. Mentre si dirigeva verso quello di Serpeverde, il ragazzo lanciò un occhiata significativa verso il tavolo di grifondoro, rivolgendo il suo sguardo con un sopracciglio alzato alla riccia so-tutto-io della Casa. Hermione rimase pietrificata. “Beh? - si chiese - è solo Malfoy, perché mi fa quest’effetto?” ma conosceva la risposta. Quegli occhi di ghiaccio non si erano posati su di lei portando solo disprezzo e disgusto, no. Quella volta era stato diverso.

L’arrivo di Harry e Ron riportò la ragazza alla realtà. Li saluto con semplicità, poi abbassò lo sguardo sul piatto e cominciò a mangiare, percependo intorno a lei i pigri saluti che i suoi compagni si stavano scambiando. Eppure ancora non si sentiva tranquilla, sentiva come un prurito alla fronte, una calamita portarla a sollevare il capo. Sentiva ancora quello sguardo su di lei. Alzò gli occhi e vide che, dal tavolo delle serpi, Draco Malfoy la stava fissando.


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Capitolo 2
*** Paura? ***


Ringrazio tutte le persone che hanno inserito questa mia prima fic tra i preferiti e in particolare chi ha recensito, grazie. Eccovi il secondo - anzi, primo vero - capitolo.

Paura?

Terminata la colazione, Hermione si alzò in fretta e si diresse verso l’aula di Antiche Rune, la prima lezione della giornata. Salutò Harry e Ron, che avrebbe rivisto a Pozioni, la loro seconda ora.

La prima ora passò velocemente, Hermione era preparatissima ed interveniva continuamente (come sempre del resto), guadagnando 10 punti per Grifondoro. Mentre si avviava nei sotterranei per raggiungere l’aula di Pozioni, Hermione sentì una morsa allo stomaco, Piton doveva consegnare i compiti in classe.

Entrò e si sedette accanto ad Harry cercando di respirare profondamente e scacciare l’ansia.

“Che c’è, Herm? Tutto a posto?”

“Niente Harry, tranquillo, è tutto ok, ho solo un po’ di paura per i compiti in classe...”

“Uh, è vero! Piton deve consegnarceli oggi... non ti preoccupare, sono sicuro che sarà andato benissimo, sei o non sei il mio genietto preferito?”

La ragazza sorrise, pensando a quanto Harry riuscisse a farla sentire meglio in ogni occasione, ma Piton interruppe quel momento di serenità pronunciando un “Buongiorno” secco con la sua voce fredda. Tutti gli studenti si ricomposero, anche se Hermione vide con la coda dell’occhio che Malfoy non accennava a staccarle gli occhi di dosso un secondo. Si sentiva in parte infastidita, in parte lusingata, anche se si vergognava di se stessa ad ammetterlo. Ed ancora quel senso di inquietudine non l'abbandonava.

“Ecco i vostri compiti in classe” disse Piton, rompendo il filo di pensieri che stava seguendo Hermione. Con un cenno della bacchetta, il professore fece arrivare sui banchi il compito di ogni allievo, e tutti respirarono a fondo prima di controllare il voto.

Hermione guardò il suo.

Una O.

Cosa aveva sbagliato, per prendere una O? controllò il compito, trovando solo inutili correzioni, e poi passò gli occhi su quello di Harry. A?! Come poteva aver preso solo Accettabile? L’ansia della ragazza si tramutò in rabbia, mentre vedeva lo stupore crescere negli occhi del suo migliore amico e sentiva Piton cominciare i commenti sui vari studenti.

“... Granger: approfondimenti inutili e fronzoli superflui tipicamente femminili. - alzando il sopracciglio e rivolgendosi a lei aggiunse - Quando imparerai?” Una lacrima solleticava gli occhi di Hermione, mentre Piton continuava con il suo elenco.

“... Malfoy: bel lavoro, un Eccezionale più che meritato.” Sul volto del ragazzo si disegnò un ghigno soddisfatto. Cosa? Malfoy, Eccezionale? I Grifondoro si scambiarono occhiate eloquenti mentre Harry stringeva i pugni sul banco.

“... Potter: Una A, oserei dire regalata - Harry strinse ancora i pugni, tanto che le nocche gli divennero bianche - ... Weasley: Accettabile” Ron rimase indifferente.

“... Zabini, Oltre ogni previsione, e abbiamo finito, per la prossima volta studiate tutto il capitolo 7 del libro. Buona giornata.” Piton uscì dall’aula, lasciando le espressioni sgomente degli studenti alle sue spalle.

Non appena fu uscito, Harry tirò un pugno sul banco, mentre Ron si avvicinava a loro, dicendo a Hermione che era sicuro avesse fatto un ottimo compito, e che Piton era proprio uno stupido. Notando l’espressione di Harry la ragazza disse loro di non preoccuparsi, che si sarebbero visti dopo.

Uscita dall’aula, la raggiunse l'essere più borioso ed insopportabile di Serpeverde. Esattamente quello che meno avrebbe voluto vedere Hermione in quel momento.

“Problemi con Pozioni, Granger?” chiese. 

Hermione decise di non far caso alla mancanza di epiteti molto poco gentili che di solito ornava le frasi del principe delle serpi e rispose con un secco:

“Volatilizzati, Malfoy.” Poi corse via.

La giornata passò lenta, ogni ora più pesante della precedente; Hermione vagava ansiosa nei corridoi, nascondendosi o cambiando strada ogni volta che vedeva una chioma bionda avvicinarsi.

L’ultima ora della giornata era per lei un’ora buca, e lo era anche per un sacco di altri studenti, a giudicare dalla folla nei vari piani. Volendo studiare, la ragazza aveva preso i libri ed era scesa in Biblioteca, ma aveva notato che era piena ed era impossibile leggere con quel frastuono, così era uscita in giardino.

Era vicina al lago quando si sentì afferrare per un braccio e girandosi si stupì vedendo Draco Malfoy che la guardava dritta negli occhi.

“Che fai, Granger? E’ tutto il giorno che mi eviti!” Hermione rimase spiazzata.

“Perché dovrei?” replicò con voce malferma.

“Non saprei...” fece lui avvicinandosi, “Forse...” ancora più vicino, “Hai...” era a pochi centimetri da lei, “... Paura.” Concluse, un ghigno beffardo dipinto sul volto.

La ragazza era immobilizzata: indietreggiò, ma la sua schiena incontrò il tronco di un albero; intanto il respiro si era fatto affannoso, e cercava mentalmente di ripetersi che era solo lo spavento.

“Io... non ho paura. Vattene, devo studiare.” disse asciutta riprendendosi leggermente.

“Strano” replicò lui “avevo avuto l’impressione che scappassi, da stamattina alla terza ora...” alzò il sopracciglio sinistro, assumendo un espressione che Hermione trovò maledettamente sexy, prima di ricomporsi e chiedersi dove avesse la testa.

“...ma devo essermi sbagliato.” concluse lui, allontanandosi.

“Ti auguro una buona serata, Granger.” disse, poi si girò con eleganza e se ne andò.

Hermione rimase a guardarlo ferma dove lui l’aveva lasciata.

“Ma cosa mi sta succedendo...” pensò.

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Capitolo 3
*** Il Bacio ***


Eccomi di nuovo, sto aggiornando tutti i giorni, nei limiti del possibile... Grazie a quelli che recensiscono ed ai sempre più numerosi che leggono. Un ringraziamento particolare a dracuccina, che recensisce sempre, e a London, bravissima autrice che mi ha citata tra i ringraziamenti. Vi lascio al terzo capitolo:



Il Bacio




Durante la serata, e anche dopo cena, il biondo Serpeverde non si era fatto notare, se non per qualche sguardo verso il tavolo dei Grifondoro durante la cena.

“Sa come fare maturare le sue prede” aveva pensato Hermione, “Sapeva che avrei passato la sera a ripensare agli avvenimenti della giornata, e non mi stupirei se avessi la certezza che sapeva anche che non avrei dormito granché...”

Infatti la ragazza aveva dormito, in tutta la notte, 2 o 3 ore al massimo; infine si era svegliata per le 7, pur avendo la prima ora buca. Non riusciva a smettere di pensare a quello strano ragazzo, che per anni aveva odiato e che pensava essere uno smidollato senza cervello, che ora le riempiva la mente. Perché i suoi modi le facevano provare odio e curiosità insieme? Ma era curiosità, quella?

“E che altro potrebbe essere, se no? Certo è che quel ragazzo mi provoca, mi incuriosisce... forse... mi piace.”

Hermione era giunta ad una conclusione che non le piaceva nemmeno un po’: provava attrazione per Draco Malfoy.

“Ma insomma, lui è un Serpeverde, è Purosangue, odia i Babbani e i Mezzosangue, è figlio di un Mangiamorte, probabilmente lo diventerà anche lui... insomma, è Draco Malfoy! Ma è anche terribilmente attraente...” vergognandosi dei suoi stessi pensieri, la ragazza arrossì, e si ricordò di una cosa importante, molto importante: il suo rapporto con Harry e Ron. Non voleva rovinare la loro amicizia con bugie e tradimenti continui, doveva avvisarli della sua situazione prima che fosse troppo tardi, prima che la cosa le sfuggisse di mano... “Un momento, cosa sto dicendo? Cioè, se penso a questa cosa significa che nella mia testa c’è spazio per una possibile relazione con quel... quel... Oh, non so neanche come definirlo!” 

Hermione sospirò, migliaia di dubbi andavano formandosi nella sua mente, migliaia di interrogativi a cui non sapeva dare una risposta, ma sapeva che parlarne con i suoi migliori amici era la cosa giusta da fare, anche se l’avrebbero presa per una pazza.

Così si alzò, e ancora in camicia da notte andò a posare un biglietto sul comodino in mezzo ai letti di Harry e Ron.

“Appena vi sarete svegliati venite in Sala Comune, vi aspetto lì.

A dopo,

Herm.”

Harry Potter si svegliò tranquillamente, verso le 7 e mezza. Ricordò di avere lezione solo alle 9, e stava per riposare la testa sul cuscino quando notò qualcosa di bianco sul comodino. Tastò la superficie del mobile alla ricerca degli occhiali, e una volta inforcati prese il biglietto di Hermione.

“Ron...”

“Mm...”

“Ron! Svegliati!”

“Ma lasciami dormire!” biascicò il ragazzo.

“Sempre a dormire tu, eh! Puntati la sveglia per le 8 e mezza, o rischi di arrivare tardi a lezione. Io scendo ora.”

“Sì, mamma.” ridacchiò Ron, “Salutami ‘Mione”.

“Sarà fatto, a dopo.” Ma il ragazzo non rispose, era già ripiombato in un sonno profondo.

Harry scese in Sala Comune, dove trovò Hermione, ancora in camicia da notte, seduta su una poltrona davanti al fuoco. Il ragazzo si sedette sul divano e senza dir niente lei distolse gli occhi dal camino e si andò a sedere vicino a lui, appoggiando la testa sulla sua spalla.

“C’è una cosa che ti devo dire.” mormorò.

“Dimmi.” disse semplicemente lui di rimando.

“Mi stanno succedendo delle cose che non capisco bene, ultimamente, e penso che sia bene parlartene...”

“Mi devo preoccupare?” chiese scostandola per guardarla negli occhi.

“In effetti un po’ preoccupante lo è. - ammise sorridendo lei - Ma non è nulla di grave, stai tranquillo. Ricordami solo, questa sera, che devo dirti qualcosa. E se avrò cambiato idea, ricordami queste mie parole, perchè è importante che tu lo sappia.” Harry schiuse le labbra per risponderle, ma lei gli pose l’indice sulla bocca e disse “Non ho voglia di dirtelo adesso, prepariamoci e andiamo a fare colazione, ne riparleremo stasera.” Gli appose un bacio sulla guancia e tornò nel dormitorio femminile per vestirsi e preparare la borsa.


Le lezioni erano passate velocemente, ed Hermione, dopo che ebbe posato in Sala Comune i libri che aveva e preso quelli dei compiti, si diresse verso la Biblioteca.

Si sedette ad un tavolo dove fino ad allora era seduta solo Luna Lovegood, presissima da un trattato sui Nargilli trovato chissà dove. La ragazza la salutò, e prese a tirare fuori i suoi libri dalla borsa, avevano un sacco di compiti teorici per il giorno seguente. Lentamente si unirono a loro Neville, le gemelle Patil e Lavanda, che si immersero rapidamente nei loro libri come tutti gli altri.

Erano le sette passate quando la Biblioteca si svuotò, gli studenti avevano lasciato i loro posti per andare alcuni nel parco, altri nelle rispettive Sale Comuni a divertirsi un poco prima della cena.

Così Hermione si ritrovò sola, con il capo ancora chino sui libri; non era nuova a quella situazione, le era spesso capitato di rimanere a studiare fino a tardi, ma quella sera si sentiva strana. Alzò gli occhi dal suo “Pozioni antiche e moderne: come prepararle” e vide il motivo del suo stato d’animo, Malfoy era seduto ad un tavolo poco distante dal suo, con un libro aperto davanti a se, e la fissava. Tentò di tornare al lavoro, ma la sua testa non ne voleva sapere di scacciare il pensiero di quel ragazzo biondo a pochi metri da lei; parecchie volte aveva impilato nervosamente i libri uno sull’altro, come se volesse andarsene, ma si era poi rimessa a fissare il suo foglio bianco e la piuma dalla quale non usciva un solo punto d’inchiostro.

A un certo punto si alzò, senza sapere bene dove voleva andare, con il solo intento di togliersi da quella imbarazzante situazione, fingendosi in cerca di un libro tra gli scaffali. Ma la sensazione di inquietudine non accennava a diminuire, Hermione si voltò di scatto e vide il biondo appoggiato sul gomito al primo scaffale di quella piccola sezione. “Ma è ovunque?” si domandò, mentre il suo cuore batteva sempre più veloce.

“Allora, Mezzosangue, finito di scappare?” la ragazza sussultò. Mezzosangue? Perché non le dava fastidio sentirsi chiamare in quel modo? Decisa comunque a rispondergli, disse schietta:

“Non chiamarmi Mezzosangue, Malfoy.”

“Oho! Ma che caratterino!” osservò lui con un mezzo sorriso, avvicinandosi a lei. Intanto Hermione aveva portato la mano alla tasca per estrarre la bacchetta, indietreggiando.

“Non lo farai...” le disse.

“Perché no?” fece lei, tentando di non rivelare la sua inquietudine e facendo un altro passo indietro.

“Lo sai il perché” sibilò lui. “Ha ragione... ma è ridicolo, io che indietreggio e lui che mi segue, se continuiamo così percorreremo tutta la Biblioteca!”

Hermione si fermò, estrasse la bacchetta e la appoggiò al collo del ragazzo. Lo guardò fisso negli occhi per qualche secondo, nessuno dei due disse nulla, poi lei appoggiò le labbra sulle sue, coinvolgendolo in un lento ma passionale bacio.

Il biondo Serpeverde non la respinse; le prese la mano che teneva la bacchetta, abbassandola, senza smettere di baciarla. Si avvicinò ancora a lei, i loro corpi ora aderivano perfettamente, ed Hermione dischiuse le labbra per permettergli di farla sua. Draco si staccò un momento,

“Hai abbassato le difese...” le sussurrò nell’orecchio, e la ragazza fu scossa da un brivido che le percorse tutta la schiena. Guardò in quei profondi occhi color del ghiaccio e lo baciò ancora.

“Avevo scelta?”





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Capitolo 4
*** Mezzosangue ***


Avviso: il 16 parto per la Sicilia, quindi probabilmente non potrò aggiornare per un po’... nutro la speranza di trovare là un portatile e poter scrivere da lì, ma non è sicuro... non dimenticatevi di me e della mia fic XD!

Vi lascio al racconto, anche se alla fine vorrete uccidermi :P ci rivediamo in fondo per i ringraziamenti.




Mezzosangue




Malfoy si staccò da Hermione e dicendole “Devo andare, Mezzosangue” la lasciò sola in Biblioteca. “Mezzosangue, eh? Ancora..! Che bastardo...” lentamente, rimuginando su quanto era appena accaduto, Hermione tornò al tavolo dove aveva lasciato la sua roba, la raccolse e si avviò verso la torre di Grifondoro, proprio mentre la corrente di studenti affamati andava in senso contrario, verso la Sala Grande.

Si sedette pensosa davanti al camino, ipnotizzata dalle fiamme che lei stessa aveva acceso.

Poggiò i gomiti sulle ginocchia, si mise la testa fra le mani e chiuse gli occhi. Aveva davvero baciato Draco Malfoy? Si riscosse arrossendo da questi pensieri ed estrasse la piuma ed un foglio bianco, per scrivere una breve lettera indirizzata ad Harry e Ron.

“Non verrò a cena stasera, se vi va portate su qualcosa, vi aspetto in Sala Comune.

Devo parlarvi di ciò che ti avevo accennato stamattina, Harry.

Buon appetito, a tra poco.

Herm.”

Prese Edvige dalla gabbia nel dormitorio maschile e le legò il messaggio ad una zampa.

“Non c’è bisogno che ti porti in guferia, vero? Questa è per Harry, è in Sala Grande. Vai!”

Aprì la finestra e tornò sul solito divano, dove cadde in un sonno profondo e ristoratore.

I discorsi sulla Coppa di Quidditch tra Ron e Neville furono interrotti dall’arrivo di Edvige, che aveva distratto dai loro piatti anche studenti di altre case, era insolito vedere una civetta arrivare al proprio padrone con un messaggio alle 8 di sera.

“Oh, scommetto che la signorina Granger non verrà a mangiare, stasera.” pensò Draco “Interessante.” Un ghigno si dipinse sul suo volto. Non era ancora sicuro di ciò che provava per quella Grifondoro, sapeva soltanto che la voleva per sé, e che per una volta non gli importavano né le differenze sociali né il perché, era curioso quanto lei di vedere la piega che avrebbe preso questa storia, e, semplicemente, aspettava.

Harry e Ron entrarono nella Sala Comune in silenzio, chiedendosi cosa avrebbe avuto Hermione da dirgli. Vedendola sul divano, con gli occhi chiusi e alcune ciocche di capelli che le ricadevano sul viso sereno, Ron fu mosso da tenerezza, e si sedette accanto a lei, mentre si toglieva il mantello.

Incendio!” disse Harry, con la bacchetta puntata verso il camino; Hermione si svegliò e strofinandosi gli occhi si girò su un fianco. Sorrise a Ron che la guardava stiracchiarsi.

“Mi avete quasi spaventato...” mormorò intorpidita posando gli occhi sul fuoco appena acceso e scoppiettante.

“Non era mia intenzione.” si scusò dolcemente Harry. Si sedette di fronte al divano dov’erano i suoi migliori amici, si tolse il mantello e tirò fuori un vassoio.

“Ti abbiamo portato qualcosina, fondamentalmente cioccorane e calderotti, ma c’è anche qualche bacchetta di liquirizia e la tua porzione di dolce di stasera, è comparsa ugualmente, così l’abbiamo presa.”

“Grazie.” disse semplicemente Hermione sorridendo e mettendosi a sedere.

Ron si scostò leggermente, per permetterle di posare i piedi a terra e poi si rimise nella posizione precedente.

“Di cosa volevi parlarci?” chiese Harry dopo qualche secondo di silenzio.

“Oh... beh... dunque...” Ron la fissava insistentemente, ed Hermione sorrise di nuovo per un attimo, pensando che non aveva mai conosciuto nessuno più curioso di lui. “E’ un po’ difficile.” concluse addentando il suo pezzo di dolce.

“Dovete comunque giurarmi che ciò che sto per dirvi non modificherà in alcun modo la nostra amicizia.”

“E’ così grave??” domandò Ron stupito.

“Ron! - lo rimproverò Harry - Certo, Herm, nulla può cambiarla”.

“Si ma ‘Mione... cosa può esserci di tanto grave?”

La ragazza sorrise ancora una volta ai suoi amici, effettivamente, non era poi una cosa così grave. Sentendosi leggermente sollevata, parlò.

“Ecco vedete io... credo che mi piaccia Malfoy.” terminò spiccia.

Ron rimase come pietrificato a fissarla inorridito, mentre Harry, al contrario di ciò che la ragazza si sarebbe aspettata, rimase padrone di se.

“Malfoy... Quel Malfoy, Draco Malfoy...? Malfoy...” ripeteva ossessivamente Ron.

“Ne... ne sei sicura Herm?” le chiese invece Harry.

“Io... credo di si.” rispose sincera lei.

“Allora cercherò di farmelo andare bene, ma...”

“Se ti fa qualcosa di male lo stendiamo a suon di Crucio.” Concluse deciso Ronald, ripresosi dallo shock, passandosi una mano a scompigliare i capelli rossi. Hermione scoppiò a ridere, seguita dagli altri due, li salutò con un bacio e prendendo qualche calderotto si diresse verso il dormitorio femminile, sapendo che si sarebbe addormentata subito.

Il giorno seguente Grifondoro e Serpeverde avevano in programma lezione di Incantesimi insieme, Vitious era solito formare coppie di casa differente, per ostacolare maggiormente la riuscita dell’esercizio.

Il minuto professore diede il benvenuto agli alunni non appena furono entrati tutti.

“Oggi ci eserciteremo sugli sviluppi del Wingardium Leviosa sugli umani, quindi, per favore, formate le coppie.”

Hermione non ebbe il tempo di pensare che qualcuno l’aveva già afferrata per un braccio. E quel qualcuno era biondo, alto, aveva gli occhi color del ghiaccio e il fisico scolpito. Quel qualcuno era Draco.

“Buongiorno, Mezzosangue, a noi due!”

Hermione sentì la rabbia agitarsi nel suo petto;

“Non-chiamarmi-Mezzosangue.” scandì, mentre il ragazzo estraeva la bacchetta e con un incantesimo non verbale la sollevava da terra per i piedi.

“Allora, Granger, come si sta a testa in giù?” ridacchiò mentre Vitious notava la velocità nella riuscita dell’incantesimo da parte del ragazzo.

“Ottimo lavoro, Malfoy, ottimo lavoro, 10 punti a Serpeverde!” Urlò il professore, mentre i ragazzi si voltavano a guardarli. In quel momento Hermione estrasse a sua volta la bacchetta e pensò con tutte le sue forze “Wingardium Leviosa!” concentrandosi sulle scarpe del biondo Serpeverde.

“Meraviglioso, signorina Granger, un tale controllo anche in quella posizione, 10 punti anche a Grifondoro!” aggiunse Vitious seguito dagli applausi dei grifoni.

“Ansiosa che ti raggiungessi, Mezzosangue?” le chiese Malfoy sfoderando un sorrisetto storto che Hermione trovò gli donasse parecchio.

“Ad occhio e croce, Malfoy, direi che hai cercato di umiliarmi, e direi anche che stai perdendo la concentrazione, quindi ti prego di abbassare la bacchetta e farmi scendere prima che io precipiti.” spiegò la ragazza con un finto sorriso saccente sulle labbra.

Draco dovette cedere e la portò a terra, mentre lei abbassava la sua bacchetta e con poca grazia conduceva anche lui al suolo.

Usciti dall’aula il ragazzo la prese da dietro e la girò, portandola a qualche centimetro da sé.

“Complimenti per prima Mezzosangue, anche se ti ho battuta sul tempo.” la punzecchiò.

Hermione si divincolò dalla sua stretta.

“Non fingere con me, Malfoy, non credere che non mi sia accorta di essere sotto l’effetto di un Levicorpus e non di un Leviosa, - lo rimbeccò - dieci punti davvero meritati.” concluse.

“Mi congratulo, Mezzosangue, davvero brava!Allora ti serve tutto il tempo che passi in Biblioteca.” A quelle parole Hermione si sentì colpita come da un colpo in pieno ventre.

Sciaff.

Un sonoro schiaffo si infranse sulla guancia sinistra del biondo, che pagò così la sua insolenza. Draco si portò una mano sul punto colpito, un ghigno ancora più pronunciato dipinto sul volto, mentre la guardava andare via.

“Bella reazione mia cara, ma non è finita qui.” Si voltò, sempre sorridendo, e si diresse verso i sotterranei, massaggiandosi la guancia soddisfatto.




Spazio dell’Autrice: Adesso vorrete uccidermi, ma non poteva mica andare tutto bene... passiamo ai ringraziamenti.

dracuccina: visto come li richiude in fretta gli occhi che aveva appena aperto, la nostra Hermione? Ma è così che me la immagino, confusa ed orgogliosa di fronte a Draco. Continua a recensire, e non dimenticarti di me in questi 10 giorni...!

cleo88: pensa che io ho creduto di averla fatta troppo lenta, vedendo le ultime fiction riguardo a loro... insomma, li fanno tutti mettere insieme e “accoppiare” subito xD invece, lo ammetto, a me piace farli penare... e poi non mi piacciono le fic troppo OOC, Draco non ce lo vedo troppo mieloso.

Azzurra_Potter: strano che adori le draco-herm con un nick così! Insomma solitamente a chi ama potter non piace Draco... comunque mi fa piacere che ti piaccia!

Eien: colgo l’occasione per ringraziarti per la tua recensione al primo capitolo, è stata una di quelle che mi hanno spinta a continuare questa fic, non fa nulla se non hai recensito il secondo, comunque puoi sempre farlo ora! Spero ti piaccia anche quest’ultimo, e ancora grazie per i tuoi complimenti! Ps: sono andata sul tuo profilo… tu non hai mai scritto niente?baci

Hermione92: grazie dei commenti positivi, eccoti il capitolo successivo, con solo un giorno di stacco direi che ho esaudito le tue preghiere no? Decisamente non ti ho fatto aspettare! E’ che finito un capitolo mi viene quasi subito in mente il successivo..!Spero leggerai il seguito.

London: anche se ancora non hai recensito il terzo capitolo ma ho visto che sei passata a leggere il secondo, ringrazio anche te per il tempo che hai dedicato alla mia fic... visto, neanche Draco sa completamente cosa c’è dietro :)!

Grazie ancora a chi ha inserito la fic tra i preferiti e a chi ha solo letto.




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Capitolo 5
*** Chiacchiere in Sala Comune ***


Salve a tutti, sono già qui. Speravo in un portatile e ho trovato un pc! Allora allora… non ho molto tempo per stare al computer, perché chiaramente non è mio, ma ho voluto pubblicare questo capitolo per ricordarvi che ci sono, e per avvisarvi del fatto che ho pronti i capitoli fino all’8, scritti su carta, quindi non disperatevi, appena riuscirò a trascriverli sul computer li pubblicherò.

Grazie a chi ha recensito, non riesco a ringraziarvi singolarmente ma mi fate tanto felice. Buona lettura!


Chiacchiere in Sala Comune



Erano passate da poco le nove di sera e Draco Malfoy sedeva composto su di una poltrona verde davanti al camino della Sala Comune di Serpeverde, le mani unite per le punte delle dita, le labbra arricciate in un sorriso beffardo e gli occhi grigi che gli brillavano di una strana luce argentata.

Aveva spedito con mala grazia Pansy Parkinson a dormire, come faceva quando aveva qualcosa a cui pensare...o qualcuno.

Draco era intento a fissare le fiamme quando una voce alle sue spalle lo riscosse.

“Che fai?” un ragazzo moro si stava avvicinando al divano.

“Penso, Blaise.” rispose semplicemente il biondo principe di Serpeverde.

“Questo lo vedo, Dra.” disse Blaise, che già aveva capito.

“Lei chi è?” chiese diretto.

“Non lo indovineresti mai.” ghignò Malfoy.

“Ne deduco che non è una Serpeverde...” Draco scosse il capo: lo divertivano gli interrogatori del suo migliore amico.

“Fuori il nome, Draco.”

Il ragazzo girò lievemente la testa verso il suo interlocutore, poi si alzò e mentre si sistemava i pantaloni neri scacciando polvere inesistente disse:

“Hermione Granger.” ed alzò la testa per godersi la reazione dell’amico.

Blaise sgranò gli occhi ed aprì la bocca, sbigottito; lo fissò per qualche minuto, mentre l’amico si sedeva tranquillamente accanto a lui. Seguì il suo sguardo e lo posò anche lui sul caminetto.

“Cerca di mantenere la situazione sotto controllo, Dra.” disse dopo alcuni minuti di silenzio.

“E perché mai?” si chiese Draco; poi disse semplicemente:

“Che intendi dire?”

“Che conosco quel tuo sguardo, Draco, e ce l’hai solo quando desideri ardentemente qualcosa, e quando desideri ardentemente qualcosa, le cose rischiano di sfuggirti di mano.” sentenziò Blaise.

“Non credo.” pensò Draco, ma rimase in silenzio.

“Toglimi una curiosità...” disse di nuovo Blaise. Draco lo guardò con aria interrogativa.

“Perché lei?” il ragazzo ci pensò su, poi rispose;

“Questa è l’unica cosa che non ho deciso io.” disse, e salì la scala che conduceva al dormitorio maschile.



Dopo la rabbia che aveva provato verso Draco quella mattina, Hermione non riusciva a smettere di pensare a lui. “Che cosa vuole da me? Insomma, continua a chiamarmi Mezzosangue e disprezzarmi, perché allora mi cerca?” Non sapeva dare una risposta ai suoi interrogativi, ma neanche le riusciva di mostrarsi indifferente a quel malizioso ragazzo biondo. Ma allora cosa provava per lui? Decise che ci avrebbe pensato dopo una bella dormita.

Il giorno seguente si era alzata presto ed era andata a prendere Harry per una passeggiata mattutina nel parco, e il ragazzo non aveva opposto resistenza. Erano arrivati, in silenzio, fino al lago, e si sedettero a guardare la luce filtrare fra gli alberi e gli strani giochi che faceva sull’acqua. Harry prese a lanciare svogliatamente piccoli sassolini nel lago, mentre Hermione lo fissava con insistenza: voleva attirare la sua attenzione. Dopo qualche minuto il ragazzo posò i suoi occhi sul volto dell’amica, e i suoi profondi oceani verdi incontrarono l’oro di lei.

“Sono contenta e sorpresa di quello che mi hai detto ieri.” gli disse sincera.

“Mi sono stupito anch’io.” rispose lui abbozzando un sorriso e riportando la sua attenzione sull’acqua.

“Ma vedi, Herm, c’è una cosa che devi sapere...credo che se Ron fosse un po’ più riflessivo e un po’ meno impulsivo se ne accorgerebbe anche lui.”

“Cosa, Harry?”

“La nostra amicizia è più importante di ogni cosa. E se Malfoy fosse d’accordo e non avesse cattive intenzioni, sarei contento... cioè, accetterei il fatto che steste insieme.” concluse.

“Oh, Harry!” esclamò la ragazza buttandogli le braccia al collo e baciandogli la guancia. Lui le sorrise, ed alzò la testa a guardare il sole che saliva nel cielo sereno.

“Sono lieto che la pensi così, Sfregiato.” una voce fredda raggiunse i due amici, che si voltarono. Appoggiato ad un albero, con una spiga di grano tra i denti, c’era proprio Draco Malfoy.

Hermione si staccò da Harry e lo guardò, mentre il suo cuore perdeva un battito e cominciava ad accelerare;

“Adesso spii anche la gente?”

“Non la gente, Granger, te.” rispose il biondo.

Hermione arrossì violentemente sotto il suo sguardo.

“Vieni Harry, andiamo via.” sussurrò alzandosi senza staccare gli occhi di dosso dal ragazzo appoggiato al tronco, che aveva smesso di torturare la spiga e si era stampato in faccia il suo inconfondibile ghignò.

Harry Potter si alzò e seguì l’amica verso il portone di Hogwarts.






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Capitolo 6
*** Incontro dalla Torre di Astronomia ***


Tornata! Mi sono accorta di non avervi detto il perché del mio viaggio in Sicilia, non era solo una vacanza, sono diventata zia! Mia sorella ha avuto un bellissimo bambino proprio il 23 :)

Vorrei ringraziare tutti voi, ma in particolare dracuccina perché ogni volta le sue recensioni mi aiutano ad andare avanti e riescono a strapparmi un sorriso. Buona lettura!




Incontro dalla Torre di Astronomia




Durante le lezioni una ragazza dai lunghi capelli ricci non riusciva a distogliere lo sguardo dal ragazzo biondo che sedeva qualche banco più avanti, e che spesso si girava a fissarle quegli occhi di ghiaccio sui suoi, prima di venire richiamato dall’amico moro che gli stava accanto.
Harry guardava a sua volta Hermione, seduta vicino a lui, pensieroso.
Molte ore di lezione e molti sguardi dopo, Hermione si diresse verso l’ufficio della McGranit, che l’aveva convocata. Poco dopo vide Draco affiancarla nel corridoio.
“Che fai Malfoy, mi segui?” chiese stizzita.
“Non esattamente, Granger. Sono anch’io un prefetto, e Serpeverde non vale meno di Grifondoro, al contrario di ciò che pensi, sono stato convocato anch’io.”
Hermione non rispose e si lasciò superare dal passo veloce del ragazzo, che la precedete prima di entrare nell’ufficio della vicepreside.
Passò lentamente un’ora, ed Hermione fissava in continuazione l’orologio, non vedendo l’ora di uscire da lì e sottrarsi alle occhiate imbarazzanti di Malfoy.
Non appena la McGranit prese a congedare i quattro prefetti, Hermione scappò letteralmente via dall’ufficio, diretta alla Torre di Astronomia. Affacciata a quella finestra riusciva a pensare a tutto e a niente, e poi avrebbe sempre potuto chiedere a Harry di raggiungerla.
Stava salendo la penultima rampa di scale che la separavano dalla torre quando si sentì afferrare per un polso e sbattere contro un muro.
“Allora, Granger, hai finito di scappare?”
Hermione sospirò.
“Lasciami andare.” mormorò poco convinta.
Draco portò la bocca all’orecchio di lei, e respirando i suoi capelli le sussurrò, provocandole un brivido:
“Sappiamo entrambi che non resisterai a lungo.”

La baciò morbidamente sul collo, bloccandole i polsi all’altezza della testa.
Continuò a posare le sue labbra sul collo della ragazza, strappandole piccoli gemiti. La stava facendo impazzire e alla fine Hermione cedette.
“Basta!” esclamò. Draco la guardò negli occhi.
“Basta...” ripeté stremata, sentiva le sue gambe piegarsi sotto di lei, ma il ragazzo la afferrò prontamente per i fianchi e premette i suoi contro di lei, poi la baciò, dapprima dolcemente e poi voracemente.
Si staccarono per riprendere fiato, e quando Hermione aprì gli occhi Draco si era già allontanato di qualche centimetro.
“Che fai, prima mi provochi e poi te ne vai? Fai pace col cervello Malfoy!”
Il ragazzo ghignò sorpreso da tanta verve.
“E tu allora? Che ieri mi schiaffeggi e oggi mi baci?”
“Sei stato tu a baciarmi.” ribatté lei.
“Non dirmi che non ti è piaciuto...” disse, alzando un sopracciglio. Hermione arrossì.
“Non è affar tuo.” balbettò infine.
Malfoy esplose in una finta risata.
“Tu mi baci e non è affar mio?!”
“Ancora? Sei stato tu a baciarmi!”
“Non ieri l’altro, se non ricordo male!”
Le guance della ragazza divennero se possibile ancora più infuocate.
“Mi piace quando arrossisci.” disse il ragazzo, riportando l’attenzione sul suo volto, dato che Hermione ora guardava fisso in terra.
“Non dire cazzate, Malfoy.”
“Non dico mai cazzate, Granger.”
Dopo qualche minuto di silenzio, il Serpeverde interruppe il contatto visivo e prese a scendere le scale, molto lentamente;
“E’ meglio che tu vada... Lenticchia e lo Sfregiato si staranno chiedendo che fine hai fatto, Hermione.” sottolineò l’ultima parola calcandola con la voce e indirizzando alla ragazza un’occhiata che sembrò trapassarla. Deglutì. Come suonava strano quel nome, pronunciato da lui.
“A domani.” disse semplicemente, e sparì giù per le scale.


Hermione rimase qualche minuto lì in piedi, immobile, come paralizzata, poi si sedette e mise la testa fra le mani. “Diventerò pazza...” si disse.
Dopo una mezz’ora la ragazza sentì dei passi per le scale, ma non ebbe la forza di alzarsi.
“Herm!” era la voce di Harry.
“Sapevo che ti avrei trovata qui... - disse raggiungendola - Anche se pensavo fossi su, se ti devo dire.” ammise.
“Non... non ci sono andata.” sussurrò lei.
“Perché?”
“L’ho incontrato e... - deglutì - Mi ha baciata.” Quanto le erano costate quelle poche parole!
“Chi...?” le chiese Harry, anche se in cuor suo conosceva già la risposta.
“D-Draco...” il ragazzo sgranò gli occhi, doppiamente sorpreso.
“Da quando lo chiami per nome, Herm...?”
“Io... non lo so!” disse confusa appoggiandosi alla spalla dell’amico. Harry prese a giocherellare con un ricciolo che le ricadeva sulla guancia e a passarle l’altra mano sulla schiena in carezze affettuose. Lei sembrava sconvolta.
“Va tutto bene, Herm, ora andiamo in Sala Comune...” così dicendo la aiutò ad alzarsi e i due amici si diressero verso la torre di Grifondoro.


“Mione...! Dov’eri finita?” esclamò Ron non appena vide la ragazza entrare in Sala Comune. Era scattato in piedi.
Hermione sorrise, mentre si avvicinava e posava la sua borsa in terra accanto al divano.
“Harry ha detto che sapeva dove trovarti...”
“E avevo ragione, era lì!” esclamò lui, fiero.
“Oh, non montarti troppo, Harry!” sbottò il ragazzo dai capelli rossi.
“Ronald Weasley! Ti dichiaro ufficialmente Re dei Gelosi!” disse Hermione con aria solenne mentre lo spingeva sul divano rosso.
“E ora...”
“Mione..? MIONE! Che vuoi fare? No!! No... no! Te lo proibisco, i pizzicotti no!!”
Ron aveva preso a rotolarsi per terra, mentre Hermione rideva sguaiatamente ed Harry si era seduto compostamente su una poltrona e si godeva sorridente la scena.
“Sei debole, non ti ribelli!” ridacchiò lei.
“E no, eh! Anche la beffa no!” Ron capovolse la situazione, e prese a farle il solletico.
“No! No, Ron!! No! Cavolo, sono un Prefetto, ti faccio espellere!”
“Ahah! E figurati, per cosa? Diglielo, alla McGranitt, che ti ho fatto il solletico per venti minuti, vediamo che cosa ti risponde..!”
In quel momento uscì Dean Thomas dal dormitorio maschile.
“Piantatela di fare baccano, voi! C’è gente che vuole dormire!”
L’interruzione diede ad Hermione la possibilità di scappare dietro la poltrona di Harry.
“Fregato!” Ron stava per inseguire la ragazza dietro ad Harry quando lui si alzò.
“Ragazzi, non vorrei interrompervi, ma è tardi, e domani abbiamo tutti e tre lezione alle 8...” controvoglia, i tre amici si salutarono, ma Hermione era riuscita a non pensare a Draco, per una sera.
"Gr
azie Ron.” pensò.





Spazio dell’autrice: Eccomi qua, a rispondervi singolarmente, dato che ho finalmente il tempo di farlo ^^.

Shavanna: per ora lo fa per sedurla… almeno in parte :P il nostro draco si troverà a non riconoscere molto bene i suoi sentimenti, in futuro… spero di non averti delusa con questo capitolo :) alla prossima, baci

Azzurra_Potter: dai non è passato poi così tanto tempo… comunque prometto che ora sarò regolare negli aggiornamenti… l’attesa è stata ricompensata? Baci

Hermione92: scusa se ti ho fatta aspettare, prometto che non succederà più.. che ne pensi di questo capitolo? Senti ma la dama bianca non la continui…? Continuo a controllare ma è sempre ferma allo stesso capitolo..! ti prego *lucciconi agli occhi* aggiornala...!

dracuccina: ti ho già ringraziata sopra tesoro, grazie di seguirmi sempre..! Draco farà ben più che spiarla in futuro mi sa… ma rimane sempre il nostro Principe dagli occhi di ghiaccio *-* sbav… ihih scusa cmq non è tanto OOC no..? baci

malfy: è la prima volta che commenti, ti ringrazio dei complimenti :) *me commossa* siete tutti così gentili…! In bocca al lupo per la tua fic, se proverai a scriverla.. continua a leggere..!

Eien: le tue recensioni sono sempre le più complete, dici sempre tutto quello che pensi e per un autore penso sia la cosa più bella ricevere un giudizio completo..grazie. Finita la parentesi seria, si Draco è proprio un gran fico ^-^, ed è così che lo immagino io.. è il più bel complimento che potessi farmi, dirmi che rimango fedele al carattere del personaggio.. cerco sempre di farlo!! Per quanto riguarda Blaise e Harry, ribadisco che per me l’amicizia è molto importante, e quel capitolo l’ho concentrato su questo tipo di rapporto.. in questo modo riesco a farmi stare simpatico anche Harry :P che di solito non amo particolarmente. Spero che anche questo ti sia piaciuto. Mamma mia che risposta lunga!! Baci

lockheart: grazie veramente di cuore, tutti questi complimenti non me li aspettavo!!! Grazie di essere passata subito, spero continuerai a seguirmi.. se parti, spero ritroverai la mia fic al tuo ritorno, dato che non mi sembra tu l’abbia aggiunta ai preferiti.. a presto buona vacanza!

Baci,

Eleonora.




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Capitolo 7
*** La Stanza delle Necessità ***


Eccomi di nuovo..sono rimasta piacevolmente sorpresa dal fatto che nonostante abbiate avuto meno tempo le recensioni siano state comunque così tante... Una sola delle mie lettrici abituali non commenta più... London, dove sei finita? (L)

Ci vediamo in fondo per i ringraziamenti... buon 7° capitolo.




La Stanza delle Necessità




Era all’incirca mezzogiorno e mezza e gli studenti delle varie case erano seduti al loro tavolo in Sala Grande, quando un gufo grigio e perfettamente curato venne a posarsi davanti al piatto di Hermione Granger, tendendole la zampa.
La ragazza slegò il messaggio che le aveva portato e il gufo volò via senza aspettare neanche una carezza in ringraziamento, si alzò in volo ed uscì dalla Sala Grande seguito fagli occhi soddisfatti di Malfoy.
Hermione aprì la piccola pergamena.

“Vieni alle 22 davanti alla Stanza delle Necessità.
Draco.”

Appena la ragazza lo ebbe letto il biglietto si autodistrusse. “Astuto.” pensò Hermione. “Si è firmato Draco...” riprese a mangiare, pensierosa. Alzando gli occhi dal piatto si accorse di avere quelli di Harry, Ron, Draco e Ginny puntati addosso. Deglutì e si rivolse ai suoi migliori amici:
“E’ di Malfoy.” sussurrò a Harry; Ron ascoltava fingendo indifferenza.
“Cosa vuole?” chiese il moro di rimando, con una nota di durezza nella voce.
“Che ci incontriamo stasera...”
“Se ti fa qualcosa, chiama. Io... io non lo so cosa gli faccio!” esclamò Ron stringendo i pugni attorno alle posate.
“Ronald! - ridacchiò nervosamente lei - non credo sia il caso, comunque grazie.” gli posò una mano sul braccio e gli sorrise, poi tornò a mangiare.
Ginny ancora la fissava, ma Hermione non aveva alcuna intenzione di spiegarle nulla.


Alle 22 Hermione era di fronte al muro spoglio dove doveva apparire la porta della Stanza delle Necessità, portava un paio di jeans lunghi ed una mogliettina bianca, era la semplicità fatta persona.
Passò una volta davanti al muro, e quando vi tornò c’era già la porta, e Malfoy davanti ad essa, che teneva aperto un battente.
“Sei venuta.” constatò il ragazzo.
“Solo per curiosità, Malfoy.”
“E per cos’altro saresti potuta venire?” chiese accigliato. Hermione non rispose, non faceva una piega.
Entrarono nella Stanza, che aveva le sembianze di un appartamento molto ampio, provvisto di tutte le camere, senza però muri divisori. Ogni camera aveva una diversa tonalità cromatica, tutte vitali: la cucina rosa, il salotto azzurro, la camera da letto arancione, il bagno verde... aveva qualcosa di familiare, Hermione si sentì subito a suo agio.
“Ti piace?” chiese il ragazzo.
“Oh si!” rispose entusiasta lei, sorridendo.
“Ti dona il sorriso, Granger.” le disse, e cominciò a baciarla. Hermione sussultò, e venne presa dall’ansia.
“Draco...”
“Oh, siamo passati al nome...!” disse mentre lei si staccava.
“Cosa... che vuoi fare?”
“Niente che tu non voglia.” le sussurrò.
Lentamente, attaccati per le labbra, arrivarono al divano blu del salotto; Draco fece sdraiare Hermione e si sdraiò a sua volta. Le passò una mano sulla pancia, scivolando sotto la maglietta. Hermione sussultò di nuovo;
“Non preoccuparti, Granger, non sono un mostro assetato di sesso... - la baciò - So aspettare.” mormorò, e riprese ad accarezzarla. Trascorsero così alcuni minuti, poi improvvisamente la ragazza lo allontanò da sé:
“No... aspetta!” lui la guardò.
“Aspetto cosa?” chiese alzando un sopracciglio.
“Io... credo che dovremmo parlare!” disse scattando in piedi.
“Come?!”
“Si, fare conversazione...!” disse convinta.
“Ti ha dato di volta il cervello, Mezzosangue?” Hermione si aspettava una reazione del genere dal Principe delle Serpi, effettivamente il suo comportamento poteva sembrare un po’ strano,
“Un po’…?” ma aveva riflettuto e la parte razionale di lei trovava impensabile cedere così all’attrazione fisica che evidentemente entrambi provavano senza conoscersi per nulla.
“No! So troppo poco di te...” spiegò semplicemente.
“Quel poco non ti bastava per odiarmi?” la stuzzicò.
“Così credevo. Ma credevo anche che non sarei mai stata a meno di due metri da te.”
“Uh, anche la Granger sbaglia, a volte!”
Il ragazzo si mise a sedere.
“Beh, cosa vuoi sapere?” chiese accendendosi una sigaretta; questa situazione lo divertiva.
“Quando hai iniziato a fumare, tanto per cominciare...”
Malfoy si tolse la sigaretta di bocca e fece uscire un po’ di fumo dalle sue labbra perfette.
“L’estate scorsa, perché mia madre mi aveva fatto incazzare.” spiegò.
“E perché ti aveva fatto... ehm... incazzare?”
“Perché è debole, e io non sopporto i deboli. - fece un altro tiro - Sono uscito di casa sbattendo la porta e ho incontrato lì vicino Tiger e Goyle. Ero così fuori di me che gli ho strappato la sigaretta di mano...” emise un leggero sbuffo a quel pensiero.
“Che idioti, si complimentavano con me...”
“Effettivamente, non capisco come tu possa tenerteli attorno.”
“Sono comodi, non hanno scrupoli perché non hanno un cervello, e non fanno domande.” Hermione si accigliò e Draco colse l’occasione per ribaltare la situazione.
“Piuttosto di te non si sa nulla, mia cara so-tutto-io. A parte che non sei Purosangue, s’intende...”
“Vedo che ci tieni a precisarlo continuamente, Malfoy. Ma io non lo trovo un difetto. Vedi, non voglio sembrare modesta, sono convinta di essere superiore a parecchi Purosangue.”
Draco tacque per qualche secondo.
“Sicuramente a Tiger e Goyle... - ghignò - Che mi dici di Lenticchia and Company?”
“Cosa vuoi che ti dica?”
“Che rapporto hai con loro?”
“Con lui buono, con Ginny non granché.”
“... la Piattola.”
“Soprannome adeguato.” sorrise.
“E le voci che ti vorrebbero insieme al ‘nostro Re’? Sono fondate?”
“Assolutamente no! Ron è il mio migliore amico!”
“Credevo che Potter lo fosse...”
“Entrambi lo sono.” disse con semplicità. Draco prese a formare anelli di fumo con la bocca, lo sguardo rivolto verso l’inesistente soffitto, ed Hermione lo guardò a lungo. “E’ praticamente perfetto” pensò.
“Che ore sono?” gli chiese.
“Ha importanza?”
“Si! Non voglio farmi mettere in punizione per te!”
“Non ci finirai, Mezzosangue.” disse alzandosi in piedi e prendendole il mento.
“Anche se credo sarebbe divertente...”
“Vai ora, non c’è nessuno.”
“Non so come tu faccia a saperlo, e neanche ti credo, ma tanto devo andare...”
“Ricordi quello che ho detto prima riguardo a Tiger e Goyle?” un sorriso storto si dipinse sul suo viso.
“Vai.” ripeté, ed Hermione uscì dalla Stanza.




Spazio dell’autrice:
Eccoci! Come vi è sembrato? Passo subito ai ringraziamenti...

ILL: non ho nessuna intenzione di farlo soffrire, semplicemente perché lo amo!! Spero continuerai a seguirmi...

dracuccina: ihih tesoro vedo che non sono l’unica con la bava alla bocca per il nostro dracuccio (oddio un tuo omonimo O.o veramente è lei che è sua omonima Hermy che stai dicendo? Ah già scusa Hermy2 sono proprio stupida! Già, lo dico anch’io. AAAAAAH uno sdoppiamento di personalità!!! ok basta..) grazie cmq anch’io ti adoro mi aiuti troppo!! ho fatto abbastanza presto no? del resto ve l’ho detto che avevo i capitoli pronti fino all’8... fammi sapere cosa ne pensi di questo!!

black_lia: grazie mille per avermi aggiunta ai preferiti! ho dato un occhiata al tuo profilo e ho visto che la coppia draco hermione non è tra le tue preferite, quindi sono doppiamente contenta che la mia fic ti piaccia :) grazie dei complimenti e... dato che ti piacciono le ron hermione potresti dare un’occhiata alla mia One Shot, ho bisogno di pareri!!!baci

Hermione92: neanch’io l’avrei fatto, ma lei ormai è quasi perseguitata dal pensiero di Draco, e poi probabilmente è stata una cosa abbastanza inconscia... sai a volte non capisco del tutto neanch’io quello che provano i “miei” personaggi, che poi miei non sono, dato che a crearli è stata J. K. Rowling... spero che i compiti delle vacanze non ti impediscano di continuare a leggere la mia fic!!baci

Keira93: grazie mille!! Sono sempre contenta quando qualcuno di nuovo incappa nella mia fic, e se l’hai messa tra i preferiti non la perderai d’occhio…!!! Grazie ancora!!! Sono stata abbastanza veloce, che dici? ma soprattutto, che ne pensi di questo nuovo capitolo?baci

Shavanna: e per ora non si è ancora confuso neanche tanto..!! Aspetta a vedere dopo..!! Si piace molto anche a me il ruolo di confidente che ha Harry... spero che continui a intrigarti...baci

_AqUa PrInCeSs_: credo che ci metteranno ancora un po’... specialmente Draco... ma in caso contrario non sarebbe lui, no? e non so te ma io non amo i personaggi OOC... quindi... continua a seguirmi e scoprirai piano piano le evoluzioni della storia!!!ciau!

CherryBem: innanzitutto grazie dei complimenti, poi... certo che succederà ma non se ne accorgeranno neanche... o forse se ne accorgeranno troppo, a seconda dei punti di vista :D ok sto delirando.. alla prossima!

Lessy: non fa niente, mi fa piacere che tu abbia recensito, alla fine... reputo un grande onore convertire qualcuno alle Draco Hermione :D grazie grazie grazie... al prossimo capitolo!

GuNeDrA: :D la tua recensione mi ha fatto sorridere, non c’era bisogno della cenere :)!! Avevo pensato ad una possibile critica negativa inespressa per via del tuo silenzio, ma se era dovuto semplicemente alla fretta... x mia fortuna avevo capito male :) grazie mi fa molto piacere se mi segui, il tuo parere mi è molto gradito... che ne pensi di questo cap? bacini

furbacchina: grazie per il tuo commento, ti rispondo all'ultimo momento, non mi ero accorta della tua recensione e stavo per inserire questo capitolo senza risponderti :P scusa... ad ogni modo grazie del complimento, io adoro l'amicizia tra quei tre, anche perchè mi ricorda tanto quella con i miei due migliori amici, che però sono fratelli... ma tanto harry e ron è come se lo fossero, no? in fondo... comunque, ti è piaciuto questo capitolo? fammi sapere, baci

Baci,
Eleonora.





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Capitolo 8
*** Incubi e sorprese ***


Ciao a tutti..!! Sono tornata con il capitolo 8..! Vedo con piacere sempre più recensioni, ne sono felicissima veramente!! Grazie!! Non ho molto da dire, tranne che ho preso una decisione per quanto riguarda il secondo pairing.. Non inserirò parti Ron-Luna perché ha ragione la mia London, distrarrebbero dai protagonisti della fic, anche se Luna mi è troppo simpatica come personaggio e quindi credo che la inserirò ogni tanto.. avviso che probabilmente con l’inizio della scuola gli aggiornamenti rallenteranno riducendosi ad uno alla settimana, quasi sempre di domenica, comunque.. ci vediamo in fondo per i ringraziamenti! Vi lascio al nuovo capitolo, piuttosto funghetto per la verità :).

Incubi e sorprese

Hermione si era svegliata per le otto, quel giorno avevano lezione solo alle nove, e come sempre lei si svegliava con un’ora di anticipo.
Dopo essersi lavata la faccia, ancora in pigiama, scese in Sala Comune, dove, stupefatta, trovò Ron già sveglio, intento a fissare il fuoco.
“Buongiorno! Come mai già in piedi..?” disse avvicinandosi, ma Ron non rispose.
“Ron..?” ancora nessuna risposta.
Si mise davanti a lui.
“Ron! Ti sto parlando!”
“Eh? Oh, si... scusa Hermione”
Lei si sedette vicino a lui, continuando a guardarlo.
“C’è qualcosa che non va, Ron?” finalmente lui si voltò a guardarla.
“Stanotte Harry ha avuto un incubo. Non so cosa stesse sognando, si girava e si rigirava dicendo continuamente sempre e solo ‘no’... ho provato, ma non sono riuscito a svegliarlo, così l’ho portato in infermeria con Seamus. Poppy ha detto di passare dopo colazione, ce lo farà vedere prima delle lezioni.”
Sospirò, aveva parlato quasi senza prendere il respiro, e quando ebbe finito si sentì svuotato. Passò qualche secondo, poi Hermione esplose.
“COOOSA?? Harry si è sentito male e tu non me l’hai detto?!? Cioè dico ma ti rendi conto?! Quando pensavi di avvisarmi, Ronald??”
“Mione... io...”
“Tu cosa, Ronald, TU COSA?!”
“Scusami, non ci ho pensato...” aveva assunto la tipica espressione da cucciolo bastonato made-in-Weasley, e la guardava con gli occhi lucidi. Hermione sospirò.
“Non ha importanza, ora. Scendiamo a dare colazione... mi vesto e arrivo, ci vediamo dal ritratto tra 5 minuti”
Rincuorato, Ron si alzò per prendere le sue cose.

Dopo una colazione veloce, Ron e Hermione si diressero a passo svelto verso l’infermeria.
“Buongiorno Madama Chips, si è svegliato?”
“No cari, ma il sonno è calmo”
“Possiamo vederlo?”
“Certamente, venite con me...” si diresse verso un letto con le tendine tirate, seguita da Hermione e un Ron dall’espressione imbambolata.
“Io vi lascio, c’è uno studente del secondo che è stato colpito da un Frisbee Zannuto lanciato male, ha bisogno di cure. Fate attenzione a non farlo alzare, per il resto può benissimo essere svegliato e parlare. E’ debole, ma in fondo è solo un incubo... Buona giornata, cari” disse, e si dileguò.
Hermione tirò la tendina e si sedette sul letto di Harry mentre Ron prendeva posto su una sedia. Poggiò la sua mano sulla guancia di Harry, che ora dormiva con un espressione serena dipinta sul volto. Posò un piccolo bacio sulla guancia che aveva appena carezzato e lui lentamente aprì gli occhi.
“Mm... Herm...” mormorò assonnato. La ragazza rispose con un gran sorriso.
Harry scattò a sedere con gli occhi sgranati e la abbracciò.
“Oddio Herm... sei viva! Grazie a Dio!”
“Harry..! Certo che sono viva! E’ questo che hai sognato stanotte? La mia morte..?” chiese scostandolo. Harry ripiombò sul letto con un tonfo attutito dal materasso, mentre Ron si era alzatoe avvicinato di più al letto.
“No.. non ricordo esattamente.. ero davanti a una schiera di mangiamorte mascherati, e davanti a tutti, gli unici senza maschera, c’erano Bellatrix e Rodolphus... hanno detto che attaccheranno tutte le persone a me più care, con più circospezione di quella che hanno usato finora...” parlando Harry era passato dall’agitazione alla rassegnazione.
“Harry...” provò a dire Hermione
“Ssh... non dire niente...” le prese una mano tra le sue, poi spostò lo sguardo su Ron. “So che ci sarete”.

Erano le 14.30 ed Hermione era passata tre volte di fronte ad una parete spoglia. Finalmente spostando gli occhi sul muro la ragazza vide che era comparse la porta della Stanza delle Necessità. Entrò e vide l’ormai noto appartamento colorato aprirsi davanti a lei.
Malfoy era nello spazio arancione, sdraiato sul letto, e si stava fumando tranquillamente una sigaretta.
“Buongiorno, Granger”
Hermione chiuse la porta e si andò a sedere su una poltrona dell’area ‘salotto’, che si trovava di fronte alla camera da letto, dandogli le spalle.
“Che fai, vieni qui e non mi rivolgi nemmeno la parola?”
“Senti Malfoy, non so neanche perché sono qua” replicò lei senza voltarsi.
“Oh, invece lo sai Mezzosangue, solo che non vuoi ammetterlo...”
“E tu come lo sai, Malferret?” chiese acida.
“Lo sento Granger... e lo vedo...”
Hermione intanto si era alzata e lo guardava negli occhi.
“E perché non ammetti qualcosa tu, per una volta?”
“Sono un Malfoy, Mezzosangue, e i Malfoy non ammettono mai nulla”
“E perché per un volta non provi a fregartene del cognome che porti?”
Draco rimase in silenzio per qualche secondo, fece un tiro, poi guardò Hermione che ormai era nell’area arancione.
“E a te cosa importa, Mezzosangue?”
La ragazza salì sul letto e si sdraiò su di lui.
“Come..! Non lo senti, questo?!”
Una risata, prima di venire travolti da un vortice di sensazioni che li portò a baciarsi rotolando sul grande letto sfatto.
“Draco... dobbiamo...”
“...andare a lezione” concluse lui. Era sopra di lei e la guardava negli occhi, mentre entrambi cercavano di riprendere fiato.
“Lo so” si staccò da lei e si mise in piedi. Si sistemò i pantaloni com’era solito fare, poi con un incantesimo fece tornare camicia e maglioncino come appena stirati. Hermione più lentamente si alzò, posò la bacchetta sulla gonna a pieghe e sui capelli, poi, raccolta dal salotto la borsa dei libri, salutò il ragazzo con un bacio a fior di labbra e uscì.

Quel giorno era prevista una lezione di Trasfigurazione comune agli studenti di tutte le case, così Hermione e Ron, raggiunti poi da Neville e Luna, dovettero dirigersi verso il parco, dove si sarebbe tenuta la lezione, dato che la solita aula non bastava ad ospitarli tutti.
“Desidero che oggi vi esercitiate nell’auto-trasfigurazione. Ovvero, dovrete mutare voi stessi in un animale, per poi tornare al vostro stato originario. Il procedimento è simile a quello usato dagli Animaghi, ma noi dobbiamo scegliere un animale a caso per trasfigurarci una volta, non quello che ci rappresenti per tutta la vita, è chiaro fin qui?” la voce altera della McGranit aveva riscosso ogni studente dai suoi pensieri creando un silenzio immediato tra quei ragazzi che ora annuivano alle sue parole.
“Molto bene. La formula in questo caso è, semplicemente, Mepse Muto. Buon lavoro, ragazzi”.
Subito lampi di luce avevano rischiarato il parco, ma quasi nessuno era riuscito a trasfigurarsi le prime volte. Erano apparsi però quasi immediatamente un bellissimo scoiattolo ramato con gli occhi nocciola, che aveva suscitato lo stupore di gran parte dei giovani maghi e fatto guadagnare a Grifondoro 20 punti.
“Eccezionale signorina Granger, come sempre” aveva asserito la professoressa. Dopo una decina di minuti e di tentativi era apparsa una tigre bianca, striata di nero, che aveva emesso un ruggito degno di un leone inferocito. I Serpeverde esultarono per la trasformazione del loro paladino, Draco Malfoy.
Poco più dietro si trovavano Ron e Neville. Neville aveva rinunciato, dato che il piccolo lampo che aveva prodotto era riuscito a trasfigurare solo la sua bacchetta in una rana che stava quasi fuggendo via, mentre Ron tentava in ogni modo di trasfigurarsi in un gatto rosso, simile a Grattastinchi, dato che la sua spiccata fantasia non gli aveva permesso altro. Ad un certo punto i suoi tentativi vennero interrotti da una visione che lo lasciò a bocca aperta. Una graziosa farfalla dalle ali azzurre, bionde e rosate volava verso di loro velocemente.
Giunta di fronte agli occhi increduli di Ron la farfalla fece un giro su se stessa in aria, e con un lampo accecante Luna Lovegood comparve davanti a loro.
“Luna..! - esclamò Ron - sei.. sei stata bravissima!”
“Oh grazie Ronald, e tu? Hai già provato?” chiese con aria stralunata come se non avesse notato i tentativi del rosso che avevano provocato le risate convulse di Dean e Seamus.
“Ora provo...” rispose lui. “Mepse Muto!” e finalmente riuscì nella trasformazione. Luna applaudiva contenta mentre Neville balbettava
“B-bravo Ron! M-ma come ci s-sei riuscito?!” e gli altri studenti tornavano al loro lavoro, non avendo più davanti agli occhi il motivo delle loro risa.
Il ragazzo tornò umano con un lampo di luce, sorridendo come un ebete, non potendo sapere che il processo inverso di trasformazione non gli era riuscito altrettanto bene. Infatti un bel paio di orecchie feline si confondevano tra i suoi capelli rossi.
Uno scoiattolo di fronte ai piedi di Neville mostrava i dentini e sembrava volesse slogarsi la mascella emettendo piccoli strilletti incessanti.
“Che fa questo animaletto??” disse Ron
“Ride!” mormorò Luna sorridente.
“Ride?? E da quando gli scoiattoli ridono?!” gli strilletti erano divenuti più acuti ancora
“Oh, Ronald, tutti gli animali lo fanno!”
“C-che?”
“Oh, non li hai mai visti?” mise su un espressione stupita.
“In tutta sincerità Luna, temo di no”
In quel momento un lampo di luce li costrinse a chiudere gli occhi e gli sgrilletti si tramutarono in una risata cristallina che riempì tutta l’area di esercitazione. Quando Ronald Weasley riaprì gli occhi trovò Hermione Granger davanti a lui, piegata in due dalle risate, che si appoggiava al suo braccio per non cadere in terra a rotolarsi dal ridere.
“Ahahah!!Mio dio, Ronald! Hai le orecchie.. mmpff.. AHAHAH!!”
“Eh?? Eri tu lo scoiattolo ridente, vigliacca! E poi, certo che le orecchie, tutti ce le hanno!”
Hermione tentò di tornare seria, con scarsi risultati.
“Ihih.. no Ron tu hai le orecchie da gatto!” spiegò sorridendo. Il ragazzo si portò le mani alle orecchie e sentendole pelose mandò un urlo.
“Miseriaccia! E come faccio ora??”
Aures Muto!” urlò Hermione ridacchiando ancora.
“Non smetterò mai di ringraziarti per essere così avanti col programma, Hermione.” Neville rise e la McGranit annunciò la fine della lezione.

“Pansy?”
Draco Malfoy era seduto sulla poltrona che ormai era praticamente diventata sua, nella Sala Comune di Serpeverde. Dietro di lui appoggiate al muro dietro al divano c’erano alcune ragazze del suo anno: Daphne, Grace, Millicent, Kelly e Pansy, che parlavano e ridevano fra di loro.
Quest’ultima si zittì, era parecchio che Draco non la chiamava, ed emozionata si girò verso di lui.
“...si Draco?” la voce le tremava appena.
“Vieni un attimo” disse il biondo Serpeverde alzandosi e guardandola negli occhi: erano lucidi per l’emozione.
Pansy fece un passo e si ritrovò già davanti a lui. Non ebbe il tempo di aprire la bocca per parlare che il ragazzo le aveva preso il volto con le mani e l’aveva baciata; Pansy schuse subito le labbra in una muta richiesta di approfondire il bacio.
Poco dopo Draco si staccò, perfettamente calmo e distaccato.
“Grazie” disse, e si avviò verso i dormitori maschili, lasciando Pansy in piedi in mezzo alla Sala Comune.
“P-prego” mormorò mentre Draco era già scomparso sulle scale.

Spazio dell’autrice: eccomi quaaaaaa!! Ahah adesso vorrete uccidermi.. chissà mai perché l’ha baciata ihihih lo scoprirete presto... ma se mi uccidete non lo saprete mai!! Quindi rimandate l’omicidio ^___^ ringraziamenti:

dracuccina: bella lei che è sempre d’accordo con me anche sui pairing più assurdi!! Ron-Luna la riserverò a una one shot mi sa, perché qui farebbe un po’ di casino e ci distoglierebbe dai nostri Draco e Hermione… che ne pensi di questo capitolo? Sembra forse un po’ sconnesso, una situazione dall’altra, vero? Però ha un senso, giuro! Ihih non odiarmi troppo per il bacio finale, anche se complicherà un po’ le cose :P *me sadica ^-^* ah riguardo a ginny… siamo di nuovo d’accordo, come sempre del resto :) la odioooooo!! Bacetti tvb

furbacchina: se non è uno dei tuoi personaggi preferiti perché vuoi che la metta in un pairing? Ihih perdonami ma non posso ascoltare il tuo consiglio, lei mi è troppo odiosa e Blaise troppo simpatico per farli stare insieme :) spero comunque che il capitolo ti piaccia.. baci

Keira93: sono contenta che ti sia piaciuto, di questo che ne dici? Comunque, tra un po’ di tempo, troverai il pairing che mi hai suggerito.. ma non anticipo niente!! Ho già detto troppo!! Ciau baci

GuNeDrA: tesora!!io non sono tra quelli che storcono il naso, ma non ho mai scritto nulla di slash e non credo sarei all’altezza... comunque è buffo come pairing Harry/Blaise... è un’idea..! grazie per i complimenti, spero che questo capitolo ti piaccia.. e spero che i compiti non ti impediscano di recensire (sono nella medesima situazione :( ma me ne frego un po’ se devo dire.. arriverò a farli la notte prima del rientro a scuola probabilmente ^___^) bacioni

Lessy: e invece per una volta ho aggiornato più tardi.. e finirò col farlo sempre più spesso, mi sa.. che ne pensi di questo capitolo?

London: amore mio! Grazie del consiglio, che tra parentesi seguirò, Ron e Luna insieme incasinerebbero notevolmente, hai ragione :) quindi metterò Harry/Pansy e basta.. anche se qualche aggiunta di Lovegood non guasta :P è pazzerella ma è simpatica..! E’ così evidente che non sopporto Ginny..? o sei tu che mi capisci troppo bene :) non ti crucio, perché se no come farei senza di te?? che ne pensi di questo capitolo? Bacioni!!!

KiaraRowling: certo che è per questo che piace (oltre che per il fatto che è un gran figo :P) non ho ben capito se tu lo ami o no... complimenti per la tua bellissima fic e grazie per quelli che hai rivolto a me.. questo cap ti piace? Baci

CherryBem: grazie dei complimenti xD addirittura dipendenza?? Non ti sembra di esagerare un po’?? comunque comunque... sono stata abbastanza lenta ad aggiornare :P? come ti semrba il risultato?

_AqUa PrInCeSs_: grazie dei compliments ihih di certo neanche a me sarebbe venuto in mente di fare conversazione, ma è perfettamente da lei, non trovi? Che ne pensi di questo capitolo? Baci

La_pApErOtTiNa_93: grazie!!! Quanti complimenti mamma mia mi sono emozionata.. poi da una a cui non piacciono le draco-herm valgono di più :D comunque mi dispiace, niente blaise-ginny, fondamentalmente perché lei non mi piace, ma Harry e Pansy ce li metterò, più avanti ihihih ora gustati i casini che succederanno con Draco eheh :P sono perfida lo so ^-^ come ti sembra questo cap? regge il confronto con il settimo? Baci

GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE L’HANNO AGGIUNTA AI PREFERITI MA… SIETE 32, NON POTRESTE LASCIARMI UN COMMENTINO…?

BACI A TUTTI AL PROSSIMO CAPITOLO,

HERMY

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Capitolo 9
*** Rifletti, Draco... ***


Eccomi qua!! Come vi avevo detto, con l’inizio della scuola ho rallentato un poco gli aggiornamenti, cercherò comunque di aggiornare una volta alla settimana... intanto vi svelo subito il perché dell’azione di Draco che vi ha tanto sconvolto :P lo so che sono tremenda, ma ora capirete.. Chiedo scusa se il capitolo può risultare un po’ corto, mi rifarò... dedico il capitolo a GuNeDrA, perché tra afflitte dal greco ci si capisce ^__^ ci si vede in fondo per i ringraziamenti.. buona lettura!

Rifletti, Draco...

Dopo qualche minuto Blaise raggiunse Draco in dormitorio, lasciandosi alle spalle una massa di oche urlanti.
“Draco Lucius Malfoy...”
Quando Zabini pronunciava il suo nome per intero si preannunciava sempre una lunga discussione.
“Se..?” biascicò Draco, togliendosi la sigaretta dalla bocca e tenendola sospesa tra pollice e medio; era sdraiato sul suo letto, un braccio dietro la nuca, e fissava la sigaretta oscillare tra le sue dita.
“C-cos’era quello..!?”
“Un bacio” replicò calmo il biondo.
Blaise cercò di calmarsi respirando profondamente.
“Questo l’ho visto, Dra, ma quello che vorrei sapere è... - si avvicinò a lui - perché l’hai fatto? Ora ci toccherà sentire le urla isteriche di Pansy e le altre per le prossime due settimane..!”
“Avrebbe trovato comunque qualcosa per cui urlare” sentenziò tranquillo emettendo fumo.
“Draco, so perfettamente che non fai mai nulla senza una motivazone, quindi spiegami perché l’hai fatto” disse tranquillo il moro sedendosi sul letto. Draco invece si alzò ed andò poco lontano a cercare in un piccolo armadio verde bordato di bianco dei vestiti con cui cambiarsi, dato che erano ancora in divisa scolastica.
“Dovevo capire se sono completamente impazzito, Blaise...”
“Come scusa..?”
“Volevo sapere se provarci con la Granger mi impediva di dilettarmi con le altre ragazze” spiegò, come se stesse parlando del tempo; Blaise non mosse un muscolo.
“Il responso..?”
“Non lo so ancora” il moro si battè una mano sulla fronte e si alzò.
“Dio santo Draco e cosa pensi di fare per capirlo?! Scoparti la Greengrass??”
“Prenderei in considerazione l’idea, se non fosse che la Greengrass fa pena a letto”.
Blaise non si scompose, era abituato ai commenti glaciali e poco gentili dell’amico.
“Cosa conti di fare?”
“Quello che mi verrà”
“E’ pazzesco come riesci a sembrare indifferente a qualunque cosa”
“Non lo sembro, lo sono, Blaise”
“Sei stato istruito per esserlo, Draco, è diverso”
“Ti sei messo d’accordo con la Mezzosangue, Zabini?”
“No Draco, e questo dovrebbe farti riflettere...”
Aprì la porta e fece per andarsene chiudendola dietro di se ma poi la riaprì.
“Ci vediamo a cena, Draco” e uscì.
“Non ho mai avuto così tante cose su cui riflettere...” pensò.

Il giorno seguente, Harry era uscito dall’infermeria, - dopotutto si è trattato solo di un incubo, non c’è motivo di trattenerlo qui - aveva detto Madama Chips. Dopo aver descritto a Silente il sogno che aveva fatto, il ragazzo aveva passato la giornata a fare i compiti seduto sugli spalti del campo da Quidditch, dato che il preside non aveva ritenuto fosse giusto che prendesse parte alle lezioni, trattandosi oltretutto di Divinazione e Storia della Magia.

Dopo 4 noiosissime ore di lezione, per tutti tranne che per Hermione Granger, che girava per i corridoi con un pacco interminabile di appunti, tutti gli studenti tornarono nella loro Sala Comune a parte le eccezioni che si dirigevano a passare nel parco il tempo che rimaneva prima della cena.
Così Harry si era ritrovato soffocato da una stretta di Ron, che l’aveva successivamente costretto a raccontargli qualunque cosa gli passasse per la testa, naturalmente davanti alla scacchiera. Ginny aveva lasciato l’ennesimo ragazzo, Thomas Harvenn, Tassorosso, e così faceva avanti e indietro davanti al divano, borbottando furiosamente in attesa dell’arrivo di Hermione.
Così tutto ciò che si sentiva nella Sala Comune di Grifondoro erano i borbottii di Ginny e spezzoni di conversazioni deliranti come:
“Quindi pensi che ci sia dietro la famiglia Malfo.. MISERIACCIA HARRY MI HAI MANGIATO IL CAVALLO!!!”
“Non dovevo..? Si, Lucius c’entra quasi sempre quando si parla di Ma.. RON CHE FAI!! Ti sembra il caso di sbarrarmi la strada così??
“Direi di si Harry.. ma sei sicuro che non si tratti invece di un incubo introspettivo, che non ha nulla a che fare con la realtà?”
“E’ quello di cui ho parlato con Silente.. se fosse un sogno veritiero, un avvertimento inviatomi da loro, sono stati abbastanza furbi da non lasciare traccia, potrebbe essere vero come no, è quello il proble-RON!Ma insomma mi stai ascoltando??”
“Si Harry..SCACCO MATTO!!”
“Ma la piantate voi due?? Che bambini! Ti prego fa che arrivi Hermione!!” Ginny si lamentava, e le sue preghiere vennero esaudite, infatti pochi minuti dopo la riccia fece il suo ingresso nella sala di ritrovo dei grifoni.
“Buonase..”
“HERMIONE!! - la interruppe Ginny - finalmente!!! Salvami non ne posso più, questi due pazzi non riescono a fare un discorso normale!”
“Veramente liberi noi dai suoi mormorii molesti, da quando è arrivata ci tartassa con le sue faccende amorose!” sbottò Ron senza sollevare lo sguardo dalla scacchiera, nuovamente impegnato in una partita con Harry.
“Faccende amorose..? Che è successo?” chiese stancamente Hermione.
“Oh, niente di che, ho lasciato Thomas..”
“Thomas..? Scusa ma non si chiamava Jonatan?”
“Veramente Jonatan mi ha lasciata da un mesetto..”
“Mi ero persa qualcosa..” mormorò sorridendo la riccia.
“Senti a te dispiace se domani ad Hogsmeade vengo con voi? Perché se no mi tocca trovare qualcuno con cui andare entro stasera..”
“No certo che no Ginny.. ma ora è meglio che scendiamo in Sala Grande, o possiamo sognarci la cena” concluse.
“Cena?! Qualcuno ha parlato di cena??” Ron si era risvegliato dalla sua trance dedita agli scacchi.
“Si maialino dai capelli rossi, ci vediamo tra poco” con una risata la ragazza andò a posare la borsa in dormitorio.

Quella sera, verso la fine del banchetto, un gufo della scuola color miele andò a posarsi sul tavolo dei Serpeverde per recapitare un biglietto a Draco Malfoy, ma, se possibile, lo stile di Hermione era ancora più elegante. La sua pergamena si dissolse in bolle di sapone blu, davanti agli occhi increduli dei Serpeverde.

“Tra 10 minuti al Lago.
Hermione.”

Draco si era voltato, con un mezzo sorrisetto stampato in faccia ed uno sguardo tipicamente suo. “Complimenti” mimarono le sue labbra, ed Hermione fece un inchino col capo, poi salutò Harry e Ron e lasciò con eleganza la tavola.
Si ritrovò nel parco, dove la leggera brezza carezzava le sue gambe provocandole piccoli brividi di freddo, dato che portava una gonna a pieghe che la copriva fino a poco sopra il ginocchio, la sua divisa.
Tirò fuori la bacchetta e toccando lievemente il suo polpaccio destro, ricoprì le gambe con delle collant scure.
Arrivata al lago si guardò intorno controllando che Draco non fosse già lì. Si sentì prendere da dietro per i fianchi da due grandi mani calde. Draco la girò verso di se e la baciò.
“Ehi.! - sorrise lei - Potrebbero vederci!”
“E chi se ne frega!” rispose il ragazzo.
Lei si staccò leggermente
“Se ragioni ti rendi conto che non è così!” la fissò per qualche secondo, poi poco dopo parlò.
“Hai ragione Granger. Contegno” si mise a posto il nodo della cravatta, ed Hermione rise.
“Da quando tieni chiusi tutti i bottoni della camicia?”
“Stamattina mi piaceva così” si sedette in riva al lago.
“Tanto sei sexy in ogni modo...”
“Perché arrossisci?” le chiese il ragazzo, voltato verso di lei.
“Niente, niente...” balbettò.
“Sai, a volte mi chiedo quanto ancora ho da scoprire su di te, Mezzosangue...” Hermione rimase qualche secondo in silenzio.
“Intanto che odio essere chiamata Mezzosangue, ma direi che l’hai già scoperto... perché continui?”
“E’ parte di me Granger, non posso farci nulla. Non sarei io se no, non trovi?” si alzò, si avvicinò a lei e le prese il volto con la mano.
“E poi, ha qualcosa di eccitante” ghignò, e catturò le sue labbra in un lungo bacio.
Hermione sospirò;
“Non cambierai mai...”.

Spazio dell’autrice ^__^ : eccomi qua!! Vi rispondo uno per uno, che bello, siete sempre di più!!

KiaraRowling: amore mio!!!! Non puoi uccidermi dracuccio, mi spiace.. se no a chi sbavo dietro, io?? Ron con le orecchie da gatto è stato folgorante, quando l’ho scritto ridevo da sola..!! allora, che ne ponzi di questo capitoletto nuovo nuovo?? Capito perché quel bastardo (perché è questo che è) ha baciato Pansy..? Povera herm, non è vero? Eeeeh ma ne succederanno delle belle ghgh ^-^ *me sadica xD* coooomunque.. vado che se no non riesco a risp agli altri :) in realtà sei tu che devi scrivereeee non io!! Ok basta.. bacini tesoro tvttb!

Wolverine: fatti forza, anche se l’ottavo capitolo decisamente allora non ti sarà piaciuto, dato che è Draco a baciare Pansy, ma se aspetti ancora qualche capitolo... abbi fiducia, il tuo pairing preferito arriverà :) spero che continuerai a seguirmi. Baci

Shavanna: ihih povero tesoro ti ho sconvolto? Ora ti è chiaro il perché di quello che ha fatto Draco? Si è proprio una bestia, ma del resto è un Serpeverde DOC o no?? Spero ti piaccia il nuovo chappy ^^ baci

Keira93: eccomi con il nuovo capitolo..ho aggiornato abbastanza in fretta? Ma soprattutto, ti piace? Ora ti è chiaro come mai Draco ha baciato Pansy? Ma non credere che sia finita qui!! Fammi sapere cosa ne pensi, ciau!

London: tesoro mio!! Grazie come sempre per i magnifici commenti, ti adoro! Poooi... anch’io ho cominciato giovedììì!! Infatti oggi ho fatto una fatica terribile, mi sono ridotta a scrivere a quest’ora [sono le 10.30 :( ].. per quanto riguarda il capitolo... beh, scrivendo della lezione di trasfigurazione scappava da ridere anche a me ^__^ sono contenta che ti sia piaciuto.. Ron è un pasticcione, ma proprio per questo è un personaggio che mi piace... Per quanto riguarda invece la seconda parte della tua recensione... NO COMMENT!! Cioè ma ti rendi conto delle idee perverse che mi vai ad esprimere?? E meno male che non la odi, si salvi chi può se ti sta sulle palle!! Cioè, se un personaggio non ti piace in che situazione lo immagini? Tra Vitious e Piton?? Aaaaaargh!! Ok la smetto... ti ci eri molto avvicinata al perché del bacio, si vede che conosci bene Draco, e che forse allora sono almeno un po’ riuscita nel mio intento di mantenerlo IC.. che ne pensi del nuovo capitolo? Smetto di scrivere questo poema o non riesco a risp agli altri… un bacione!!

8marta8: ciao, grazie del commento... e di averla messa tra i preferiti! Che ne pensi di questo nuovo capitolo? La tua teoria corrispondeva? Alla prossima

CherryBem: come avrai capito non era sotto imperius.. non ti sembrava un po’ troppo controllato e normale per essere mosso tipo marionetta da qualcuno? Ti piace il nuovo capitolo? Baci

Hermione92: come puoi definire Draco odioso? Stronzo si, ma odioso no!! Io lo trovo bastardamente adorabile :D grazie per la recensione, credo di aver intuito che le Draco-Pansy non ti piacciono troppo... o era solo un’impressione :P..? come ti pare il capitolo? Bacioni!

La_pApErOtTiNa93: per la harry pansy pazienta, tra qualche capitolo arriverà... la prima delle tue due ipotesi si avvicinava di più alla verità.. che te ne pare? Baci

lupa: ho provato a contattarti via e mail, ci sono riuscita? Volevo sapere cosa intendevi col dire che ti spio..

piccola_lenne grazie del commento e dei complimenti, ci sei andata vicina ma non era proprio esatto... dietro all’incubo di harry ci sono un po’ di avvenimenti che sconvolgeranno ancora un po’ la vita dei nostri due innamorati.. che ancora non sanno di esserlo :) ti piace il cap? baci

GuNeDrA: ciao tesoro!! Hai visto che ti ho dedicato il chappy?? Come avrai capito, anch’io sono al classico! Anche se probabilmente, sono più indietro di te.. ho cominciato il 13, per cui ora andrò un po’ a rilento.. spero che riuscirai comunque a intercettarmi in questa lista che ogni secondo si allunga.. ma quanta gente c’è che scrive?? Comunque..... l’ho capito da come scrivi, e dal tuo nome.. hai usato per comporlo una parola greca, che per di più è un’irregolarità della terza, quindi non facilmente conoscibile da chi non studia il greco... sono stata brava? E per il nuovo capitolo? Che ne dici? Aspetto il tuo commento con ansiaaa!! Bacioni!

sfigatalcubo: non ti anticipo niente, ma puoi giurare che ci saranno un bel po’ di casini... per quanto riguarda il commento che hai rivolto a draco beh.. è un Serpeverde, che ci si può aspettare? Spero ti piaccia il nuovo capitolo,ciau

*AqUa PrInCeSs*: perché non sei loggata..? hai anche cambiato, anche se di poco, il nick.. scusami ma sono una grande osservatrice, e soprattutto un’irrimediabile curiosona!!! Credo che tu abbia valutato ancora un po’ meno stronzo di quello che è, ovvero, anche dopo aver baciato Pansy, non ne è ancora sicuro...! Abbi pazienza con lui, dopotutto, non conosce ancora l’amore..! Ti piace il capitolo? Spero di si! Baci

dracuccina: temevo di dover scrivere senza il tuo commento al capitolo precedente… dov’eri finita??La scusa è decente, tesoro? No, effettivamente non trova scuse, lo trova perfettamente normale :P da brava serpe... Ron con le orecchie da gatto ha riscosso parecchio successo a quanto vedo ^____^ la mia mente malata ogni tanto partorisce di queste cose.. fammi sapere che ne pensi di questo.. senza sparire! xD bacionissimo!

TERMINO CON UN GRAZIE A TUTTI QUELL I CHE L’HANNO MESSA TRA I PREFERITI, SIETE SEMPRE DI PIU’!!!! GRAZIE PER IL SOSTEGNO, AL PROSSIMO CAPITOLO!

_Hermy_

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Capitolo 10
*** Gita con litigio ***


Ciao a tutti, sono tornata con un nuovo capitolo.. chiedo scusa per l’attesa, ma ho avuto dei problemi con i nuovi compiti.. Volevo anche scusarmi con tutti quelli che si interessano alla mia storia e non, perché per ben due volte, l’ultima in data 11 settembre, ‘Passione Dannata’ è risultata aggiornata quando in realtà non lo era, prometto che non succederà più, ma ho problemi con il computer, che ora sembrano risolti ma potrebbero tornare.. in tal caso dovrò scomparire per un po’ per chiamare un tecnico e permettergli di sistemarlo, perché questa situazione è insostenibile...

Vi lascio al decimo capitolo, ci vediamo in fondo per i ringraziamenti,buona lettura.

Gita con litigio

Tra le lezioni, gli incontri e gli imprevisti, era arrivato il sabato, e con lui, la gita ad Hogsmeade. Harry, che era uscito il giorno prima dall’infermeria, aveva ricevuto il permesso da Madama Chips di partecipare anche lui all’uscita, con Ron, Hermione, Neville ed eccezionalmente Ginny, che si era unita a loro “avendo elegantemente precisato che erano stati per lei l’ultima scelta”, come aveva fatto notare Neville. Ron aveva borbottato una risposta affermativa, mentre Hermione ed Harry si erano astenuti dall’esprimere un giudizio: Ginny era fatta così, ma era una loro amica, ed era comunque simpatica, quando voleva esserlo.
Così si erano ritrovati a passeggiare per le vie affollate di studenti di Hogsmeade.
“Allora? Che si fa?” chiese Harry rivolto agli amici.
“Forse sarebbe meglio trovare un posto dove sedersi lontano da tutti questi studenti, prima che occupino tutti i tavoli di tutti i bar di Hogsmeade” propose Neville
“... e dove mangiare qualcosa!” aggiunse Ron.
“Sei sempre il solito Ronald!” esclamò Hermione ridacchiando, e provocando l’ilarità degli altri membri del gruppo. Ginny li seguiva un po’ assente, fino a che non incontrarono una ragazza di loro conoscenza.
“Ciao Luna!” disse Harry, mettendo poi una mano sulla spalla della ragazza che si era fermata davanti a loro bloccandogli il passaggio, e che fissava insistentemente qualcosa poco sopra la testa di Ron, senza dare segno di volerli salutare.
“Oh, ciao Harry - rispose lei, senza distogliere lo sguardo da quello che tutti avrebbero definito il nulla - che strano vederti qui. Che fai fermo in mezzo alla strada? La gente potrebbe irritarsi, blocchi il passaggio” spiegò socchiudendo leggermente gli occhi, come a voler studiare meglio ciò che evidentemente vedeva sui capelli rossi del ragazzo.
“Ehm.. veramente, Luna, noi non eravamo fermi, ci siamo bloccati perché sei arrivata tu” ribattè dolcemente Hermione.
“Hermione” esclamò guardando finalmente verso di lei. “Ci sei anche tu! Dimmi, perché Ronald non scaccia un po’ dei coleotteri nervolunari che gli volteggiano sulla testa? Devono dargli un notevole fastidio!” disse sistemandosi meglio la bacchetta dietro all’orecchio, che dava segni di equilibrio leggermente precario.
“Ma che cavolo..ouh!” Ron stava per esprimere la sua perplessità, ma il suo migliore amico lo aveva zittito con un ginocchiata nella gambe.
“Eh, oh.. certo Luna! - prese in mano la situazione Harry - in effetti gli danno un po’ fastidio ma..”
“Ma sono risultati difficili da mandare via!” intervenne Hermione, mentre Harry mimava un muto ‘grazie’ con le labbra.
“Oh, capisco... si in effetti anche mio padre ha trovato una discreta difficoltà a staccarli dalla pianta del suo ufficio, sembrava volessero rimanere lì per sempre; cosa alquanto strana, non trovate?” chiese, con gli occhi persi nel nulla. Poi si girò facendo svolazzare i capelli: Neville la fissava esterrefatto.
“Dove stavate andando?” riprese
“Ai Tre Manici di Scopa - improvvisò Harry - vi va bene?” chiese agli altri, che fecero cenni di assenso con la testa.
“Allora andremo là!” esclamò Luna battendo più volte le mani e prendendo a saltellare nella direzione del pub, senza accorgersi di essersi appena autoinvitata a passare la giornata con loro. Tutti sorrisero; c’era qualcosa, nella stranezza di Luna Lovegood, di altrettanto stranamente rassicurante. Qualunque cosa sarebbe successa, non avrebbe mai potuto cambiare la sua svampitaggine. Hermione ridacchiò a quel pensiero... “In fondo è simpatica” pensò.

Harry, Ron, Hermione, Luna, Ginny e Neville erano seduti ad un tavolo rettangolare dei Tre Manici di Scopa, ed ognuno sorseggiava la sua bevanda preferita, anche se il succo di zucca andava per la maggiore. Neville ed Harry avevano piegato su una Burrobirra, sebbene Hermione fosse contraria, mentre Luna aveva provato più volte a richiedere un frappè alla lucciola che stranamente non sembrava figurare nel menù, e si era infine rassegnata a bere un semplice frappè alla pesca, in un alto bicchiere babbano, ed ora sorseggiava distrattamente la sua bibita dalla cannuccia, sbuffando ogni tanto. Le chiacchiere degli amici furono interrotte dall’arrivo di alcuni studenti alle spalle di Harry, Neville e Ginny.
“Ma guarda chi si vede! San Potter e compagnia!” esclamò Malfoy, affiancato da Zabini e seguito da Theodore Nott.
“Oh, ma il Trio Miracoli si è allargato, devo dedurre che abbiamo un nuovo membro nel club esclusivo? Davvero, dovevo aspettarmelo - disse Theodore guardando Ginny - la piccola pezzente Weasley” terminò con una smorfia di disgusto. Ginny scattò in piedi con la bacchetta già sollevata verso Nott.
Orco...!” esclamò, ma venne interrotta; Blaise era stato più veloce di lei, e con uno scatto aveva sfoderato la bacchetta, le si era avvicinato e l’aveva portata sulla giugulare della ragazza.
“Non-ti-azzardare, mocciosa - sibilò, guardandola negli occhi - E’ mai possibile che non si possa dire nulla davanti a te che parti con una Fattura Orcovolante, Weasley? Sembra che tu non sappia fare altro!"
Hermione dovette trattenere una risatina, in effetti Ginny era un po’ fissata, con gli Orcovolans... la mancata risata si trasformò in un ghigno degno di una Serpeverde sulle sue labbra, che non sfuggì a Malfoy. Nott sogghignava, vedendo la ragazza abbassare la bacchetta.
“Andiamocene Blaise, Draco.. stiamo perdendo il nostro tempo, qui” e detto questo si avviò verso la porta, superando il tavolo. Blaise gettò un ultima occhiata a Ginny, che si sedette, mentre Draco agitava silenziosamente la bacchetta da sotto il mantello, puntandola verso Hermione. Immediatamente tra le sue mani, abbandonate in grembo, comparve una scritta che pareva essere stata fatta da una penna ad inchiostro, e subito dopo svanì, mentre i Serpeverde si allontanavano.

“Fai in modo di venire in bagno. Subito.”

Hermione fece un mezzo sorriso. “Mi lascia un grande potere decisionale, il ragazzo” pensò.
“Ragazzi, scusate... Ron, puoi farmi passare per piacere? Torno subito - disse in risposta allo sguardo interrogativo di Neville - vado un attimo ai servizi. Grazie, Ron”
La riccia si allontanò, mentre il ragazzo riprendeva il suo posto ed Harry provava a parlare alla più piccola del gruppo, che fissava affranta il suo bicchiere quasi vuoto, senza dire una parola.

Hermione entrò nel bagno, ma non fece in tempo ad accompagnare la porta perché non sbattesse, che prima che si girasse qualcuno l’aveva afferrata per i fianchi e l’aveva fatta voltare e appoggiare contro di essa, premendo le labbra sulle sue. La ragazza si lasciò subito coinvolgere dal bacio, e insinuò le dita tra i capelli biondi del suo ‘aggressore’. Con una piccola spinta della mano sul suo petto lo staccò appena, dopo essersi leggermente allontanata dalla parete. Ansimava ancora, quando parlò.
“D-draco...” in risposta lui le rivolse il solito ghigno. Forse perché era facile, forse perché anche lui doveva riprendere fiato.
“Io... non possiamo stare qui”
“E perché mai?” domandò il ragazzo passandosi una mano tra i capelli e alzando un sopracciglio.
“Potrebbe entrare chiunque qui, e...” lui la interruppe.
“Le porte si possono sigillare”
“... e poi mi aspettano” concluse come se lui non avesse parlato.
Draco fece una piccola risata.
“Mi sembrava di aver capito che ne avevi parlato a Potter, no? E dunque chi è il problema? Il povero Weasel?!” chiese beffardo
“Non chiamarlo così, Malfoy, è mio amico!” lo sgridò Hermione.
“E’ sorprendente come passi facilmente dal nome al cognome” la stuzzicò
“Non mi sembra di essere l’unica”
“Ma io sono un’altra questione. E’ parte di me, non posso farne a meno... lo sai come sono fatto” spiegò con un mezzo sorrisetto stampato sul viso.
“E’ ora che tu capisca come sono fatta io, Malfoy” concluse lei, fece un mezzo giro su se stessa, sbattendo un piede a terra, stizzita, ed immediatamente scomparve.
Un espressione di stupore si dipinse sul volto del Principe di Serpeverde. Poi si ricompose e si girò alla sua sinistra. Sulla destra della porta, era situato un lavandino sovrastato da uno specchio ovale. Draco fissò la sua immagine e si ravviò i capelli. “Però, forte la Granger... Sa smaterializzarsi e non se ne vanta..!” si ritrovò a pensare. Pochi secondi dopo uscì dal bagno, e lanciò un occhiata al tavolo dove sedevano ‘lo Sfregiato’ e gli altri, e vide la ragazza, di nuovo al suo posto, ridere spensierata ad una battuta di Ron. Andò al bancone e richiamando l’attenzione del barista mormorò qualcosa al suo orecchio. Poco dopo, ad ognuno dei ragazzi fu portato un bicchiere colmo di Chardonnay, e il cameriere fece scivolare una piccola pergamena di fronte ad Hermione.

“Complimenti, Mezzosangue.
Alla tua salute, offro io.”

Hermione si girò verso l’entrata del locale. Appoggiato elegantemente al bancone, Draco Malfoy le lanciò un occhiata penetrante, sollevando il suo bicchiere. “Alla nostra” pensò Hermione, e mantenendo il contatto visivo trasse un lungo sorso del suo Chardonnay.

Quella sera, a cena, un gufo sorvolò la tavolata dei Grifondoro, cercando con gli occhi il destinatario della lettera che stava portando. Ma il suo posto era vuoto. Quel ragazzo aveva già ricevuto la notizia.

Spazio dell’autrice: piaciuto?? Lo so che volete uccidermi ^__^ in effetti succede sempre più spesso ultimamente... chissà chi è il ragazzo a cui doveva essere recapitata la lettera... Sarà Harry? E cosa diceva? (E se non lo sai tu +.+ NdVoi - In effetti ^-^ NdMe) passo ai ringraziamenti.

Shavanna: è sempre divertentissimo leggere le tue recensioni, perchè dici subito quello che pensi a caldo :) mi è piaciuta la sfilza di aggettivi riferiti a Draco.. mi sa che ci hai visto giusto.. ma non voglio anticiparti niente. Che ne pensi di questo chap? Baci

piccola_lenne: ciao!! Eccoti il nuovo capitolo..! Che te ne pare? Per gli sviluppi del sogno di Harry, sono vicinissimi, anzi ormai ci siamo… preparati! Baci

KiaraRowling: amoreeeeeeeee non ci posso credere!!! Anch’io in gran parte me le sogno!!! Soprattutto i dialoghi botta e risposta tra draco ed herm.. non ci devo pensare tanto, mi vendono così!! Mamma miaaa!! Comunque.. rispondo al tuo mega commento (ma quanto ti voglio bene!!!) si è andato a baciare Pansy perché gli sbava palesemente dietro, e perché, nonostante tutto, è risaputo che ci sappia fare (oddio cosa mi fai dire ^^). POooi.. non credo che lo farà fuori... ho in mente sviluppi molto interessanti al riguardo ihihih *me_sadica_come_ormai_saprai_ghgh_^-^* il nostro dracuccio pertanto non morirà, per mia,tua, anzi NOSTRA grande gioia :D peeeeeerò... hai ragione…! Potere alle donne!!!! Ribelliamoci!!! I maschi sono tutti degli stronzi!!! Anche se, nel caso di Draco, degli stronzi terribilmente sexy ^^ ok per non sbavare mi contengo un po’... comunque non credo che si scomoderà per trovare una soluzione al momento... ho aggiornato abbastanza in fretta? Sai ogni tanto lo faccio anch’io :P.. cerca di capirmi, io vado anche a scuola tutti i giorni..! bacioni tesoro aspetto con ansia il tuo commento!!!ti lovvo!!!

London: ciao bella!! Senti un po’, ma che scuola fai? Comunque, beata te che hai cominciato venerdì... io giovedì ero già stracarica di compiti U.u i prof non sanno proprio che ca**o fare :( e ci vengono a rompere a noi :P anch’io adoro i dialoghi tra draco e blaise.. mi piacciono da pazzi anche quelli tra harry e herm (se non si è capito mi piace da matti l’intesa che c’è tra i migliori amici) ma quelli tra i serpeverde sono decisamente più divertenti, da scrivere.. c’è tutta la complessità di quell’affetto velato, di quell’amore fraterno che si ostinano a mostrare pochissimo, che è sottilissima ma bellissima a mio parere... e poi hanno un’ostentata freddezza che mi fa morir dal ridere, draco soprattutto. Che ne pensi del nuovo capitolo? Vedi di non farti cadere in testa l’intonaco che se no io come faccio senza di te? baci

Keira93: grazie per l’augurio a scuola, per ora tutto bene.. che te ne pare del nuovo cap? ho aggiornato abbastanza in fretta... mi sa che le tue speranze non sono fondate, ma non ti anticipo niente... abbiamo ancora un sacco di cose da leggere prima ^^ baci

GuNeDrA: gunè, gunaikòs, gunaikì, gunàika, gùnai..gunaikè, gunaikòn, gunaicsì.. vado avanti?? Ihih tesorooooooo!!! Che te ne pare del capitoletto?? Siamo già al decimo!!coooomunque.. deduco (sembro proprio sherlock holmes), che non sei più al ginnasio... provo a indovinare... seconda liceo? Ah, volevo dirti, che il primo dei due disegni che hai inserito nel profilo è troppo divertente xD ho riso mezz’ora.. ero con una mia amica che non capisce l’inglese che non capiva e io che non riuscivo a fermarmi :P fammi sapere che ne pensi del nuovo capitolo, tanti bacini!

8marta8: ahahah il biondo gnoccolone!!! Grande, è un bel modo per definirlo :P beh in effetti blaise è un po’ tanto più responsabile di lui.. è per questo che si completano, sono perfetti per essere migliori amici! Com’è il capitolo? Ho aggiornato abbastanza in fretta? Baci

sfigatalcubo: vorresti capitoli più lunghi...? Mi sembra che in giro ce ne siano di molto più corti.. comunque in genere non seguo un criterio preciso, quando mi sembra sia meglio interromperli (per farvi rodere un po’ ^_^) lo faccio, se noti alcuni sono più lunghi di altri... purtroppo credo di doverti dire che la fic è stata letta da alcuni ragazzi... ma non credo che nessuno prenderebbe spunto da Draco, anche perché nessuno sarà mai come lui ^^ scusami, ma nutro un amore sconfinato per lui.. anche se è un bastardo.. come ti sembra il nuovo capitolo?fammi sapere, baci

Lessy: figurati, basta che hai commentato all’ultimo (ora penultimo, veramente, comunque...) guarda ogni tanto me lo chiedo anch’io, come faccio, ma trovo sempre il tempo per le fic.. sarà che immergermi nel mondo di harry potter mi fa dimenticare per un po’ la scuola :) che ne pensi di questo?baci

Cherrybem: credo che tu ci abbia preso in pieno... grazie per i complimenti, fammi sapere se ti piace questo.. ma perché hai scritto due recensioni uguali?alla prossima

Grazie ancora a tutti, e scusatemi per i motivi sopra citati.. al prossimo capitolo!
Hermy

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Capitolo 11
*** Notizie dolorose ***


Eccomi qui!! Scusate scusate scusate sono in ritardassimo lo so, perdonatemi :( capitoletto che forse verrà un po’ corto, ma è venuto così... e ho già ben delineato in mente il prossimo, quindi conto di postarlo prima della fine della settimana :) faccio una dedica vaga, perché essendo un capitolo un po’ triste non credo farebbe molto piacere una dedica singola :P quindi, dedicato a tutti coloro che recensiscono sempre, e in particolare a London, GuNeDrA, KiaraRowling, Shavanna, ma anche a CherryBem, Lessy, 8marta8 e Keira93.. e a dracuccina, che è sparita misteriosamente.. Dove sei?? Ci vediamo in fondo per i ringraziamenti.

Notizie dolorose

Il silenzio della Sala Comune era rotto solo dai singhiozzi provenienti dal dormitorio maschile.
Con il cuore in gola Harry si avventurò su quella ormai familiare scala a chiocciola, per raggiungere la fonte di quei lamenti.
Entrò nella stanza che condivideva con Ron e Neville e lentamente si diresse verso il letto dove era seduto, in lacrime, il suo compagno di casa.
“Neville...” mormorò. Il ragazzo non si mosse, rimase com’era, con il volto nascosto tra le mani, il corpo scosso dai singhiozzi.
“Neville” disse ancora. In risposta il ragazzo aveva rumorosamente tirato su col naso. “Chissà se mi ha sentito...” pensò Harry.
Si sedette sul bordo del letto, lasciando che una gamba rimanesse penzoloni su di un lato. Finalmente il ragazzo alzò la testa verso di lui, rivolgendogli uno sguardo vuoto, disperato... che faceva male.
“Neville, io... Silente mi ha detto tutto, mi dispiace...” disse facendosi forza. Quanto gli erano costate quelle poche parole, e quanta angoscia si respirava, lì dentro.
Neville riabbassò la testa, sconsolato. Pochi secondi dopo Harry provò di nuovo.
“Neville... parlami... mi dispiace per quello che è successo...”
Quando il ragazzo rialzò gli occhi Harry vi lesse una nuova determinazione.
“Piantala di dire che ti dispiace Harry sembra che tu non sappia fare altro” disse, la voce dura rotta dai singhiozzi.
Harry sgranò gli occhi: non aveva mai sentito Neville parlare così. Vittima dello stupore, il ragazzo rimase in silenzio.
“Cosa sei venuto a fare qui Harry? Esprimere il tuo dispiacere e lavarti la coscienza? So bene che non ti importa nulla di me. A nessuno importa nulla di me.” Aspro, crudele, non sembrava nemmeno più lui.
“Neville cosa dici, a me dispiace veramente..! Perché non dovrebbe importarmi di te??”
“Andiamo Harry, tu sei Harry Potter, il ragazzo sopravvissuto, il Prescelto. Io sono solo Neville Paciock, un pessimo studente che non merita di portare il nome di suo padre.. non capisco perché ce l’abbiano tanto con me, non gli è bastato torturare i miei genitori fino alla morte?! Loro erano Auror, mia nonna che cos’aveva fatto contro di loro??” era tornato a piangere, e alzava sempre più il tono della voce.
“Non essere così duro con te stesso Neville, sai che ti stimiamo tutt..” ma venne interrotto dal ragazzo, che urlava con un espressione tra il frustrato e l’esasperato.
“Ma tutti chi, Harry, tutti chi!! Sono solo, Harry, lo capisci?? Solo!”
“Si Neville, ti capisco.. - mormorò sommessamente, abbassando lo sguardo - anche i miei genitori sono..” il ragazzo ancora seduto di fronte a lui lo interruppe nuovamente.
“Non è la stessa cosa!! Non può esserlo! Tu ci sei abituato, lei invece c’era sempre stata, per me. Sempre a fare paragoni senza senso. Che sei venuto a fare qui?”
Harry non riuscì a rispondergli; si era semplicemente sentito in dovere, di andare a cercarlo, e quasi si sentiva in colpa in quel momento, per questo.
Notando il silenzio dell’amico, Neville abbassò nuovamente gli occhi, posando anche lui lo sguardo sulla trapunta rosso-oro, immensamente stanco di mantenerli aperti.
“Vattene, Harry - disse con una durezza che non possedeva - per favore” aggiunse poi guardandolo, la sua richiesta scritta sul volto.

Pochi minuti dopo un Harry visibilmente sconvolto si intravedeva in cima alla scala per i dormitori, e Ron ed Hermione si alzarono quasi contemporaneamente dalle poltrone su cui erano seduti, portando i loro occhi su di lui, che fissava un punto imprecisato nel vuoto davanti a lui. Prese a scendere lentamente la scala, con gli occhi ancora sgranati. Era stato travolto dalla furia di quello che credeva un ragazzo timido ed incapace di esternare i suoi sentimenti più intimi.
“Harry!!” esclamò Hermione, correndogli incontro e fermandosi a pochi passi da lui, che era ora ai piedi della scala.
“Miseriaccia, Harry, che è successo?” chiese Ron, preoccupato. I due avevano seguito l’amico dopo che era uscito dall’ufficio di Silente, capendo che si stava dirigendo al settimo piano, decisero di andare con calma ad aspettarlo in Sala Comune, anche se di loro si poteva dire tutto meno che fossero calmi.
“Nulla, Ron, nulla - rispose Harry quasi in trance - torniamo in Sala Grande, o gli altri noteranno la nostra assenza” aggiunse spostando il suo sguardo verso il buco del ritratto.
Hermione fece un piccolo cenno del capo in direzione di Ron, che chiuse la bocca che aveva aperto con l’intenzione di dire qualcosa. Uscirono insieme e si immersero nell’irreale silenzio del settimo piano.
Arrivati in cima alla scala del terzo piano, prima che scendessero ancora, Hermione bloccò Harry, che aveva allungato un piede verso le scale, intenzionato a mantenere quel clima silenzioso ancora a lungo. La ragazza alzò gli occhi al cielo allo sguardo interrogativo dell’amico, e disse
“Avanti, Harry, lo sai che a noi puoi dire tutto. Questa situazione è ridicola!” sbottò guardandolo negli occhi. Ron li osservava annuendo soddisfatto in direzione dell’amica. Aveva dato voce ai suoi pensieri in maniera impeccabile.
“Herm, è inutile che tu faccia leva sulla nostra amicizia. So benissimo che posso fidarvi di voi, e tu sai altrettanto bene che vi direi qualunque cosa. Ma, in questo caso, non si tratta di me, e non credo sia giusto parlar..” venne interrotto dalla voce della ragazza
“Riguarda Neville, non è vero? - chiese la ragazza - non credere che sia una stupida Harry ho visto che mancava a cena, e che un gufo della scuola doveva recapitargli una lettera” aggiunse stizzita in seguito allo sguardo sorpreso di Harry. Il ragazzo abbassò lo sguardo.
“Sai che non l’ho mai pensato, Herm. Ma davvero..”
“Harry non crederai che uno di noi possa andare in giro a spifferare i fatti di Neville in giro, spero! E’ nostro amico, e pertanto la cosa riguarda anche noi.” Disse impettita Hermione.
“E va bene” si rassegnò Harry sospirando.
Si guardò intorno circospetto, ma pur non vedendo nessuno estrasse la bacchetta.
Muffliato!” sussurrò, per sicurezza.
“La nonna di Neville è morta, Hermione” annunciò con voce atona. “Ora sei soddisfatta?”
“Harry!!”
“Scusa..” mormorò il moro, rendendosi conto che la curiosità dell’amica era giustificata, e che ‘attaccarla’ dopo una notizia simile non era un’idea saggia.
“Oh mio dio...” ripeteva Hermione guardando a terra, sconvolta. Ron fissava a bocca aperta i suoi due amici, come se avesse perso l’uso della parola.
“Com’è successo?” chiese Hermione riprendendosi.
“E’ stata attaccata... la cercavano, probabilmente, e l’hanno trovata. L’Ordine aveva lanciato incantesimi di difesa minore, su casa sua, dato che non avevano motivo di sospettare che fosse in pericolo. Mangiamorte, si suppone, ma non hanno lasciato traccia” disse Harry, che aveva riacquistato la lucidità.
“Oh dio, oh dio..” continuava la ragazza.
“Dicono sia morta velocemente, senza dolore eccessivo. Un Anatema che Uccide, probabilmente; magra consolazione, direi”.
Rimasero in silenzio per un po’, poi Hermione si decise a prendere la parola e, prendendo sotto braccio Harry da un lato e Ron dall’altro, si avviò verso la Sala Grande.
“Torniamo a mangiare, o finiremo per diffondere stupide voci per tutta la scuola” concluse.

Mentre guardava Ron terminare la sua terza porzione di dolce, con lo stomaco chiuso, Hermione vide un ragazzo biondo alzarsi dal tavolo dei Serpeverde, lanciando uno sguardo significativo nella sua direzione. La ragazza diede svogliatamente un’occhiata alla tavolata Slytherin, e vide Pansy Parkinson affiancare Draco e catturargli il braccio sbattendo le ciglia; osservò il ragazzo ricondurla a posto, e lasciare la sala.
Sapeva perfettamente dove si stava dirigendo. Ma, per una volta, non aveva affatto voglia di seguirlo.

Spazio dell’autrice: Allora, che ve ne pare? Un po’ tristuccio questo capitoletto, ma doveva esserci, mi spiace.. vi aspettavate che fosse Neville, il ragazzo a cui avevo accennato..? Passo alle risposte:

KiaraRowling: tesoro, la prima a commentare!!! Allora allora.. rispondo a tutta la recensione.. sono contenta che ti piaccia Luna, in realtà avevo una paura folle a scrivere di lei, perché è un personaggio che adoro, è troppo sulle nuvole, mi fa ridere da matti.. ma allo stesso tempo, difficile scriverne senza essere banali o risultare poco divertenti.. ‘avere caghetta’ non è un termine tanto volgare, direi.. però, mi dispiace tesoro, ma la Ginny di cui scrivo io, non è quella che hai descritto tu, magistralmente come ti ho già detto, in Amore Impossibile.. temo che la mia antipatia nei suoi confronti mi condizioni nello scrivere di lei.. quindi, Blaise è innocente :P e oltretutto, è un personaggio importante, in questa fic ^-^ per quanto riguarda la tua reazione se fossi stata al posto di Hermione.. beh, ti ho capita subito, perché sarebbe stata identica la mia :P siamo due pervertite chiara che vuoi farci? *___* ggghgh ehm.. comunque se ti consola, lo chardonnay non l’ha mai offerto nessuno neanche a me :) ma si sa, il nostro draco è un tipo elegante, e la classe dei Malfoy lo porta a questi eccessi che sarebbero però molto graditi, devo dire ^__^ certo che l’ho letta tutta!! E sono contentissima di farlo, sempre! E’ bello vedere che occupi un po’ del tuo tempo per me! Anch’io ti voglio bene, tesoro, bacioni!

GuNeDrA: se quello era corto, questo cos’è?? Comunque tesoro, ho visto la tua one shot, e ho anche commentato.. molto bella, sai? Grazie, per quanto riguarda Luna, avevo paura di risultare noiosa o poco divertente, perché anch’io la adoro ma la trovo un personaggio un po’ difficile, di cui scrivere.. °__° grazie dei complimenti! Ps: il tuo disegno è finito sul mio desktop: fai un po’ tu.. bacioni

Keira93: ciao bella, non mi annoi affatto! Mi fa sempre piacer ricevere commenti, anche negativi! Stavolta non sono stata molto veloce, spero che continuerai a seguirmi ugualmente :).. ti piace il capitolo? Un po’ triste vero? Baci

Shavanna: mi dispiace ma Ginny in questa fic non avrà una grande parte.. non a caso non l’ho inserita tra i personaggi protagonisti della storia.. che ne pensi del chap? È un po’ corto forse...baci

8marta8: no no dracuccio non si incavolerebbe mai di fronte ad una dimostrazione di abilità come quella... piuttosto offre chardonnay!! Da bravo aristocratico ^__^ che ne pensi di questo nuovo capitolo? Spero ti piaccia! Baci

CherryBem: spero che tu non ti sia distrutta il cervello come dici, perché stavolta ci ho messo un po’ di più, ad aggiornare… pensavi che fosse Neville..? com’è il cap? baci

London: il tempo a mia disposizione per le risposte sta finendo… ma: mamma mia tesoro perché ti sei così arrabbiata con me?? Solo per una piccola anticipazione bastarda :P ghgh ^__^ avevi pensato che si trattasse di Neville? Che ne ponzi? (ti prego, l’Avada no *_*) tvb

Lessy: e come sempre, è inutile che ti dica grazie infinite dei complimenti :) com’è il cap? Sai, riguardo a Ginny.. condividiamo lo stesso sentimento xD baci

Muny_4Ever: una nuova lettrice! Che ne dici, ho aggiornato abbastanza presto..? rispetto alla tua recensione direi di si ^__^ ti piace il nuovo capitolo?

BACI A TUTTI, SPERO VI SIA PIACIUTO.. RAGAZZI, HO APPENA NOTATO CHE ABBIAMO SUPERATO LE 90 RECENSIONI!!! MI E’ VENUTO UN MEZZO COLPO..!! GRAZIE!! *___* - lacrimuccia - AL PROSSIMO CAPITOLO!

Hermy

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Capitolo 12
*** Altro a cui pensare ***


A grande richiesta (^^ quanto mi gasa dirlo) eccovi il 12° capitolo, grazie a tutti per le bellissime recensioni, siete meravigliosi!! Fate venire voglia di scrivere, davvero! Ora mi ammazzerete, perché ci saranno un po’ di complicazioni, per Draco ed Herm... ma per farmi perdonare dell’attesa (via, non avete aspettato poi tanto, comunque..) oggi, capitolo doppio!

Vi lascio alla 12° parte dicendo che in allegato in fondo al capitolo troverete separatamente anche le risposte alle recensioni per ‘Balbetta, per favore!”. Buona lettura, ci vediamo in fondo per i ringraziamenti!

Altro a cui pensare

Il giorno seguente, Neville Paciock venne segnato assente a tutte le lezioni, mentre i Grifondoro componenti del Trio Miracoli apparivano ai loro compagni parecchio assenti e tra le nuvole.

Hermione in particolare, per cercare di compromettere il meno possibile la sua reputazione di studentessa modello, tentava disperatamente di mantenere la testa china sul suo foglio, e non far vedere lo sguardo vuoto che non seguiva affatto i ghirigori che la Penna Prendiappunti tracciava sulla pergamena.

Questo suo comportamento venne però notato da un Serpeverde di nostra conoscenza, che l’aveva osservata come di consueto durante tutta la colazione, aspettando una risposta al suo sguardo.

Al termine della mattinata, dopo il pranzo in Sala Grande, il Trio si divise: Harry doveva andare a prenotare il campo da Quidditch, e Ron l’avrebbe raggiunto dopo aver accompagnato Hermione in biblioteca.

Stavano percorrendo il corridoio del secondo piano, al termine del quale si trovava l’accesso più basso al regno di Madama Pince quando Ron si fermò. La ragazza si girò verso di lui e lo trovò immobile a guardare il pavimento.

“Ron..?”

Il rosso alzò lo sguardo verso di lei, sicuro.

“Mione.. tu lo sai che ti voglio bene, vero?” ora Hermione era sconcertata.

“Ron.. ma certo, io.. perché me lo chiedi adesso?!”

“Ecco.. vedi.. Harry ci ha raccontato le cose orribili che gli ha detto Neville.. Io ho pensato.. cioè.. se lui.. insomma, potrebbe succedere anche a me di perdere qualcuno.. Magari domani, o magari mai, ma potrebbe succedere.. insomma quello che volevo dirti è che.. Mi dispiacerebbe se.. ecco, se tu mi venissi a parlare e io ti trattassi.. male.. Non vorrei, capisci? Quindi è importante che tu ti ricordi.. che tu sappia..” il volto di Ron era concentrato e rosso quanto i suoi capelli. Hermione gli venne in aiuto.

“Shh..! Non dire altro, ho capito. Lo so Ronald, che mi vuoi bene, e anch’io te ne voglio tanto. Spero di non averne mai bisogno, ma se dovesse succedere, me ne ricorderò” concluse con un sorriso.

Ron parve subito più sollevato.

“Sei sempre stata più brava di me, in queste cose” bofonchiò all’indirizzo della riccia, che emise una piccola risatina e lo abbracciò.

“Quando mai non sono più brava di te in qualcosa? - lo canzonò sorridente - dai andiamo o non farò in tempo a fare la ricerca!” e senza sciogliersi dall’abbraccio, i due ripresero a camminare verso la biblioteca.

Draco Malfoy sedeva ad un tavolino appartato del primo piano della biblioteca, guardando distrattamente gli scaffali vicini al suo banco, con un libro di Antiche Pozioni aperto davanti che non stava degnando di uno sguardo, quando sentì un rumore di passi, qualche risatina e la porta aprirsi e poi richiudersi. Volse lo sguardo in quella direzione, si alzò e si nascose dietro al secondo scaffale, osservando Ronald Weasley che si sedeva ad un tavolo abbastanza centrale cercando nel frattempo i libri di cui Hermione aveva bisogno nella sua borsa, mentre lei già tornava verso di lui con un tomo parecchio alto e vecchio stretto tra le braccia.

Con un ampio sorriso, lo raggiunse e depositò con un tonfo il libro sul tavolo. Il ragazzo rosso alzò la testa girandosi verso di lei.

“Mione sei sicura di volerti avventurare nella lettura di questo.. questo.. coso??” ridacchiò con aria di finta preoccupazione.

“Questo coso, Ronald, è ‘La Trasfigurazione Attraverso i Secoli’ e ti sarebbe molto utile, vista la tua brillante esecuzione del Mepse Mutare l’altro giorno a lezione” ribattè saccente lei.

Draco si lasciò sfuggire un ghigno al ricordo del magnifico spettacolo di Weasley con le orecchie da gatto nel parco.

“Ecco, questi sono i momenti in cui mi ricordi terribilmente quella insopportabile bambina so-tutto-io che è piombata nel mio scompartimento dell’Hogwarts Express al primo anno..”

Hermione fece un broncio fintamente offeso.

“Non mi pare che fossi così insopportabile, se non sbaglio da quel giorno non mi avete lasciato un attimo, se escludiamo l’infelice parentesi del troll - sospirò portando gli occhi al cielo - e poi andiamo, Ronald.. com’è che era..? aspetta..”

Ron la guardò corrucciato, non capendo dove l’amica volesse andare a parare.

Draco era parecchio infastidito, dato che aveva cominciato a non riuscire più a seguire quella conversazione.. Come mai Weasley aveva tutti quei ricordi con la Mezzosangue e lui così pochi? “Che pensieri stupidi, Draco” si disse.

“Oh ecco! - esclamò Hermione, mutando finalmente la sua espressione pensierosa - Per il sole splendente, per il fior di corallo, stupido topo diventa giallo! Ahahah!!! Mio dio! Per forza, che mi sono comportata così!” entrambi scoppiarono furiosamente a ridere, sotto lo sguardo perplesso di Draco, ancora nascosto dietro allo scaffale pieno di libri polverosi.

Quando finalmente smisero di ridere, il ragazzo vide dal suo nascondiglio Hermione aprire l’enorme libro che aveva davanti a sé.

“Grazie per avermi accompagnata, ma ora devo proprio studiare. - disse tornando seria - raggiungi Harry, o ricomincerà a pensare e colpevolizzarsi riguardo a quello che è successo” Ron abbassò gli occhi, mentre Draco si innervosiva ancora maggiormente. Un’altra cosa di cui non sapeva nulla.

Se allora era nervoso, ciò che stava vedendo in quel momento gli fece ribollire il sangue nelle vene.

Hermione aveva appena salutato il suo amico con un bacio sulla guancia.

“Grazie ancora, anche per prima...” gli sorrise mentre le guance di Ron di coloravano lievemente.

“Passa dopo al campo di Quidditch, quando hai finito qui dovremmo aver finito anche noi”

“Ok, salutami Harry” disse la ragazza immergendosi nella lettura del libro di Trasfigurazione, aperto al capitolo della Trasfigurazione umana.

Hermione stava provando a concentrarsi su quel maledetto libro da più di venti minuti, ma la sua mente non ne voleva sapere di fermarsi su di esso. Continuava piuttosto a vagare su quanto era successo a Neville, e sui possibili motivi, e sui possibili collegamenti con l’incubo di Harry. “Tutte supposizioni... tutte, dannatissime, supposizioni..!”

Persa nei suoi pensieri non si accorse dell’avvicinarsi furtivo di un ragazzo finché, arrivato, non si appoggiò sul tavolo ai lati del libro che lei tentava di leggere. Sporto verso di lei, alcune bionde ciocche ribelli davanti al viso, stava Draco Malfoy, il Principe di Serpeverde.

“Perché non sei venuta ieri sera?” le domandò subito.

Hermione riabbassò lo sguardo verso il libro, fingendo di leggere.

“Non so di cosa tu stia parlando” rispose. Draco fece un mezzo sorriso storto di rimando.

“Andiamo Granger non fare la finta tonta, che non esiste nessuno ad Hogwarts che non sappia che non lo sei affatto - la schernì lui - e guardami quando ti parlo” concluse.

La ragazza alzò il capo ed incatenò le sue iridi dorate con quelle di lui.

“Continuo a non capire” ribadì.

“Sono abituato a non essere ignorato, Granger. Perché non sei venuta ieri?” chiese di nuovo sostenendo il suo sguardo.

“Non mi pareva mi avessi chiesto niente - disse Hermione - o sbaglio?”

“Dunque è questo il problema..? Perché non ti ho chiesto nulla? Non mi pare che le altre volte ti avesse dato fastidio”

“Beh, ieri evidentemente avevo altro a cui pensare”

“Ah si? E cosa, di grazia?”

“Da quando ti interessi dei miei affari personali?”

“Direi da quando ci incontriamo di nascosto praticamente ogni giorno” rispose sicuro.

“Non ti ho mai detto che ti avrei messo al corrente delle mie questioni private”

“Ma io l’ho fatto!” disse lui sempre guardandola negli occhi, nel frattempo lei si era alzata per sostenere meglio il suo sguardo.

“L’hai fatto di tua spontanea volontà, Malfoy. Io non ti ho obbligato a dirmi nulla”

Draco serrò la mascella, e non replico. Aveva maledettamente ragione.

Hermione distolse lo sguardo, riponendo i libri in borsa e posandola sul tavolo mentre andava a posare il libro dove l’aveva preso. Sapeva che comunque, non sarebbe riuscita a combinare nulla, lì. Conosceva comunque abbastanza l’argomento da scrivere qualcosa più tardi in Sala Comune.

Tornò al tavolo e si appoggiò la borsa dei libri su una spalla.

“Ci si vede, Malfoy” disse andandosene, senza degnarlo di uno sguardo. Aveva appoggiato le dita sulla maniglia della porta quando un sussurro la raggiunse.

“Stasera.” Sorrise, mentre abbassava la maniglia e spariva dietro la porta in legno.

Camminando velocemente, Hermione si diresse al campo da Quidditch. Harry la vide subito, e per poco non prendeva un bolide di Ginny in piena faccia. Hermione scoppiò a ridere, così che anche Ron la notò.

“Ciao Herm!” la saluto Harry.

“Ciao ragazzi - urlò lei dagli spalti - a che punto siete?”

“Non molto buono, per la verità” borbottò Ron, passandosi la bluffa da una mano all’altra.

“Tranquilli, sono solo di passaggio.. rimango un po’ qui se non vi spiace!”

Harry sorrise.

“Certo che no! Ma scusaci se non ti presteremo molta attenzione.. quando vuoi vai in Sala Comune e noi ti raggiungiamo ok?” Hermione annuì mentre con un cenno della mano salutava Ginny che si sbracciava sulla scopa rischiando di cadere.

Si sedette a gambe incrociate su uno dei primi gradini e si aprì un libro in grembo; stava prendendo piuma e calamaio quando un gufo grigio planò verso di lei.

“Possiamo vederci stasera al solito posto verso le 22 e 30?

Draco”

Un sorrisetto storto si formò sulle labbra di Hermione. Prese velocemente la piuma e un pezzo di pergamena, il gufo, per una volta, era ancora fermo in attesa di una risposta.

Draco Malfoy era sdraiato svogliatamente su un divano di pelle nera davanti al camino della fredda Sala Comune Slytherin, quando sentì un insistente picchiettare sul vetro dell’unica finestra che dava sul parco al livello dell’erba.

“Sei uno stupido.”

“Ma bene!” pensò. La scritta si trasformò.

“Alle 22 e 30 va benissimo.

Hermione”

Sorrise. Chiedendosi come mai la Granger non fosse finita a Serpeverde.

Era quasi l’ora di cena quando il silenzio della Sala Comune di Grifondoro, e la tranquillità di Hermione, vennero rotte dall’arrivo di un gruppo di ragazze, “Oche..” per Hermione, che ciarlavano riguardo all’ultima conquista di Cho Chang, che secondo Lavanda era davvero un bel ragazzo, o dell’ultima sensazionale coppia di Tassorosso individuata da Colin Canon, a detta di Calì.

Hermione non le aveva degnate della minima attenzione, quando un nome la portò a tendere l’orecchio.

“..Per non parlare di Pansy Parkinson! - stava strillando Padma - a quanto pare, ha riconquistato il cuore di Malfoy!” annunciò soddisfatta.

Lavanda emise un “Oooh” sommesso bloccato un poco dalle mani che aveva portato alla bocca, mentre la sorella Patil non sembrava essere molto convinta.

“Non sembra, da come la tratta, a dir la verità” Hermione non si stava perdendo più una sillaba, pur continuando a fissare la pagina con apparentemente rinnovato interesse.

“Oh, sai com’è fatto Malfoy, non che mi interessi, ma devo dire che è proprio un bel ragazzo” aveva preso a divagare Padma.

“Vai al punto, sorella” la riprese Calì.

“Beh, dicevo, sai com’è, è sempre tanto apparentemente freddo e chiuso in se stesso... - disse con aria sognante, fissando poi la sorella negli occhi - ma si dice che il bacio che si sono scambiati non fosse affatto freddo” concluse con un ghigno degno di una Serpeverde.

Hermione sgranò gli occhi, costringendosi a rimanere ferma.

“Che cooosa?? - esplose Lavanda - Quando quando quando???” chiese isterica.

“Qualche sera fa, prima di cena, nella loro Sala Comune” disse Padma con aria saputa.

“E tu come..?” indagò Calì

“Oh, io lo sono venuta a sapere da Angelina, a cui l’ha detto Marietta che lo è venuta a sapere da Cho a cui l’ha detto Daphne che era presente” spiegò Padma sfoggiando la sua lunga lista di fonti.

Hermione chiuse con uno scatto il libro ancora aperto sulle sue gambe e scattò in piedi, proprio mentre il buco del ritratto si apriva, lasciando passare alcuni studenti.

La prima cosa che Harry vide entrando in Sala Comune, fu una chioma riccia che scompariva veloce sulle scale del dormitorio femminile.

* Spazio dell’autrice *: dunque dunque dunque... ciò che tutti temevano è successo..! mi dispiace, ma non ho potuto farne a meno ghgh *____* adesso vorrete ammazzarmi... risposta ai commenti riguardo al capitolo precedente di Passione Dannata:

Shavanna: piano piano si capirà la situazione.. capitolo doppio, piaciuto? Grazie come al solito delle tue recensioni sempre presenti

GuNeDrA: tesoro scusami se rispondo brevemente ma ho davvero poco tempo, grazie mille per la recensione ^_^ comunque hai perfettamente ragione, mi serviva proprio morta ghgh °__° è orribile detto così vero? Se vai giù troverai la risp all’altra recensione. Bacione!

Keira93: stai diventando una recensitrice (si dice così?) accanita e abituale, ormai!! Grazie mille! Comunque è un bene che tu sia ripetitiva, significa che sostengo le aspettative, no? Baci!

KiaraRowling: amore mio mi sto ancora scompisciando dalle risate, quando ho letto la tua recensione sono morta dal ridere xD ti ho contagiata ormai ihih ^__^ la nonna di Neville..mmpff..ahahah!! e poi Ron, e Molly… ahah xD hai deciso decisamente di farmi morire con questi tuoi commenti sui personaggi ihih ^__________^ guarda un po’ cosa faccio..? tu trovi i capitoli corti, e io te ne faccio uno lungo il doppio!!bacione e guarda sotto, per l’altra risp..

frakkia31: scusa la curiosità ma il nome da dove viene..? Francesca..? comunque grazie del commento spero che ora continuerai a recensire!baci

mars: oddio tutta in una volta?? Grazie mille dei complimenti spero continuerai a seguirmi!

Lessy: mi disp, ma doveva essere così.. un bacio

La_pApErOtTiNa_93: spero che questo tu non te lo perda, perché penso sia il più lungo, fino ad ora :) contenta? Fammi sapere, un bacio!

CherryBem: mi disp ma sperare che draco non le dicesse niente era un po’ da illusi :) bacio

8marta8: mi disp ma mi sa che non mi muoverò, in quel senso.. mi incasinerebbe troppo la fic.. che ne pensi del nuovo cap? tanto ormai sei entrata nel numero dei lettori assidui :) baci

Selene87: chissà quando leggerai questa risp, comunque ti ringrazio del commento, spero riuscirai a metterti in pari con la lettura prima che finisca di scriverla :) baci

treasure: pensavo non l’avresti mai letta xD treasure, mine treasure, ti ho bloccato la crescita? povera la mia Gin xD.. un bacione!

RISPOSTA ALLE RECENSIONI A “BALBETTA,PER FAVORE!”

Selene87: certo che puoi! grazie mille per la recensione! in effetti forse non sono più una novellina.. ma sono sempre alle prime armi! un bacione!

milly92: grazie mille, ho un bisogno disperato di pareri!

Maky: grazie, potresti recensire anche questa ogni tanto, mi farebbe molto piacere..! sono contenta di averti fatto sorridere, era il mio scopo!

CherryBem: la persona più impaziente che conosca xD contenta ora? grazie del commento ^__^

KiaraRowling: amore spiegami da quando hai le conversazioni privilegiate con Draco, ma soprattutto spiegami come si fa ad averle ghgh *____* io ti voglio bene anche quando stai delirando, si, forse anche di più, ma tu per favore, segui lo stesso consiglio che hai dato a me, se te lo ricordi ^^ ghgh *me perfida* ora sei contenta, curiosona? un bacione enormeeee!!

Ele: grazie mille, mi impegno sempre per riuscire a rendere realistica Luna, è un personaggio divertentissimo ma un po’ difficile da delineare..

GuNeDrA: grazie per la recensione, anche se non te l’avevo chiesto espressamente hai scovato la mia piccola primissima drabble e l’hai commentata! sei un tesoro! sai ero un po’ in dubbio se pubblicarla, ma mi ero troppo divertita a scriverla per lasciarla lì senza sapere cosa ne avrebbero pensato gli altri.. comunque, che ne pensi del capitolo?bacione!

SakiJune: grazie, neanch’io lo sono, in realtà, ma mi è uscita così.. comunque era nata come una prova… grazie mille!

Lessy: mamma mia l’acronimo! e che sono, federico moccia?? ti piace il cap? baci

ladymarie: grazie mille, il miglior complimento che mi si possa fare è dirmi che rimango IC, ci tengo davvero tanto.. grazie ancora, spero di rivederti tra le recensioni di questa fic!

treasure: è una mera bugia, tanto lo so che non stai affatto male, è tutta una balla per bossarti greco!! ihih ^__^ scherzo more tvb.. sei la mia ginny, d’altronde.. che posso farci? xD ok basta la pianto.

CONCLUDO DICENDO DUE COSE: 1) MI HANNO FATTO NOTARE CHE HO SUPERATO LE 100 RECENSIONI: MAMMA MIA, GRAZIE 1000 A TUTTI!!

2) LONDON DOVE SEI FINITA?? Non era mai successo di non trovare la tua recensioncina..!! *_* me triste :(

Baci a tutti, al prossimo capitolo..

Hermy

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Capitolo 13
*** La reazione ***


Sono tornata con il 13° capitolo, ma ho un appunto da farvi.

Volevo dirvi innanzitutto che questo piccolo ritardo (in realtà non è passata neanche una settimana, comunque..) è dovuto ad impegni extra-scolastici che potrebbero anche in futuro causare degli intervalli di aggiornamento un po’ più lunghi (si tratterà comunque di pochi giorni..).

Poi volevo farvi sapere una cosa: sono tornata con questo capitolo, MA, come il mio tesorino preferito (da voi conosciuta come KiaraRowling) sa bene, ho avuto una piccola crisi, dovuta alle poche recensioni che avevo trovato inizialmente nell’ultimo capitolo.

Con mia grande gioia (pensavo la fic non piacesse più) sono arrivate nei giorni seguenti, ma vi chiedo ugualmente: cosa vi costa lasciarmi un commento..?

Mi spiego meglio: sono molto contenta che la fic piaccia tanto da essere tra i preferiti di così tante persone e venire letta da anche più gente, ma dovete capire che, comunque, è molto più costruttivo un commento, anche se negativo.

Avrete notato che lo scorso capitolo era il doppio di lunghezza rispetto ai precedenti: ho voluto cercare di assecondare le richieste che mi erano arrivate via recensione. Questo dimostra che dandomi un vostro parere, fate un favore non solo a me, ma anche a voi..! Senza contare che come avrete notato, spendo volentieri il mio tempo nel rispondere ad ognuno di voi.

Concludo lasciandovi al nuovo capitolo, sperando che qualcuno abbia letto queste righe, e voglia rispondere di conseguenza. Ci vediamo, come al solito, in fondo per i ringraziamenti.


La reazione


“Herm..?” Harry e Ron erano dietro la porta del dormitorio in cui si trovava Hermione.

“Ci fai entrare?” Harry parlava a bassa voce contro il legno scuro, mentre Ron camminava nervosamente avanti e indietro sull’ultimo gradino, subito dietro di lui.

Conoscevano troppo bene Hermione, sapevano cosa stava succedendo, e il silenzio innaturale ed i piccoli singhiozzi provenienti dall’interno della camera non facevano che confermare ciò che i due ragazzi pensavano: Hermione, rannicchiata sul letto, piangeva silenziosamente.

“Ooh, miseriaccia Harry!” sbottò Ron scostandolo bruscamente col braccio e ponendosi davanti alla porta.

Alohomora!” disse deciso. La serratura scattò e Ron entrò velocemente nella stanza, seguito a ruota da Harry, che richiudeva con cura la porta, preoccupato.

“Mione..” provò a chiamarla Ronald.

“E’ per Malfoy, vero?” chiese subito Harry accostandosi al letto dalla parte opposta a quella di Ron. Da quando Harry era diventato così maledettamente perspicace? Hermione rispose con un singhiozzo, e tanto bastò per infiammare Ron.

“Quel bastardo..!!” borbottava camminando in giro per la stanza calciando ogni oggetto lo intralciasse.

“Che ti ha fatto?” chiese infine rivolto ad Hermione

“Oh, a me niente - disse lei fra le lacrime - cos’ha fatto a Pansy piuttosto..” concluse stringendosi con forza ancora maggiore le ginocchia al petto.

“Che c’entra la Parkinson?” intervenne Harry

Hermione nascose il viso per un paio di minuti.

“L’ha baciata, Harry” disse infine.

Ron divenne paonazzo dalla rabbia, e prese a ringhiare qualcosa di incomprensibile mentre di sedeva su una poltrona poco lontano dal letto.

“Tu come lo sai..?” chiese dopo qualche secondo il ragazzo sopravvissuto.

“Miseriaccia, Harry, è ovvio no?? - saltò su Ron indicando con un cenno del capo la porta - le Patil e la Brown” concluse con una smorfia di disgusto.

“Ma magari si sbagliavano.. voglio dire, chissà da chi lo hanno saputo.. o magari lo hanno proprio inventato..” provò a dire lui.

“Non prendermi in giro, Harry, se si escludono le materie scolastiche, quelle sono le ragazze più informate di Hogwarts - disse Hermione, che aveva ripreso a piangere, sebbene avesse smesso di singhiozzare - probabilmente ora staranno insieme..”.

Incontrò gli occhi preoccupati di Harry, e un secondo dopo volò tra le sue braccia, bagnandogli la spalla con le sue lacrime. Il ragazzo ricambiò piano la stretta e si sedette sul letto, costringendo dolcemente lei a fare nuovamente lo stesso. Prese ad accarezzarle i capelli, mentre lei lentamente si staccava, con gli occhi bassi.

“Mione..” provò di nuovo Ron, per interrompere quel silenzio insopportabile.

“Non c’è bisogno che diciate niente Ronald, sto bene - disse rivolta al rosso, dopo essersi asciugata il viso ed aver alzato lo sguardo verso di loro - davvero” ribadì, alla faccia poco convinta ed ancora preoccupata dei suoi migliori amici.

“Non mi mostrerò debole, né a lui né a nessun altro. Anzi, a lui meno che mai. Capirà con chi ha a che fare, non sono il suo giocattolino” disse a testa alta, mentre Ron la guardava ammirato.

Harry invece aveva quasi gli occhi lucidi e un espressione dolce sul viso; aprì la bocca per parlare, ma Hermione lo precedette.

“Si Harry, anch’io ti voglio bene” disse con un debole sorriso.

Era da poco passata la mezzanotte quando la quiete di Blaise Zabini venne interrotta da una furia bionda che entrò nella loro stanza, buttò le scarpe attorno al letto, richiamò con la bacchetta il pacchetto di sigarette che era depositato sul comodino in comune e tornò a grandi passi nella Sala Comune di Serpeverde borbottando frasi sconnesse e piuttosto irritate delle quali Blaise percepì solo spezzoni come “..Dannata Mezzosangue..”, “..di nuovo..” e “..stavolta me la paga..”.

Il moro sospirò e si infilò le ciabatte verdi mentre in pigiama si dirigeva verso la scaletta che lo separava dall’amico.

Draco era già seduto sul divano e fumava già la sua sigaretta, aspirando nervosamente mentre la sua gamba destra ‘ballava’ alzandosi e abbassandosi come preda di un tic.

Incendio” grugnì, in direzione del camino. Doveva essere proprio furioso, osservò Blaise, perché non gli aveva mai visto mancare a quel modo un incantesimo, così semplice poi.

Con calma, lo raggiunse davanti al divano, estrasse la bacchetta, e con un incantesimo non verbale accese il fuoco che l’amico non era riuscito ad appiccare nel camino.

Draco continuava a fumare stizzito e non gli rivolse neanche uno sguardo mentre il suo migliore amico si sedeva accanto a lui dall’altro lato del divano. Blaise poggiò il braccio destro sullo schienale ed osservò il biondo sbuffare il fumo senza ritegno.

“Dove sta il problema?”

“Problema, quale problema??” rispose prontamente Draco, voltandosi finalmente a guardarlo.

“Non fare il coglione con me Draco, ti conosco troppo bene. E’ Hermione?”

“Hermione è cosa?”

“Il problema” replicò Blaise calmo

“Io non ho problemi Blaise, evidentemente LEI ne ha, visto che non è venuta ad un nostro appuntamento per la seconda volta in pochi giorni” rispose stizzito lui.

“M..” rispose Blaise fissando il fuoco.

“‘M..’ cosa Zabini?”

“Niente Dra, ti ha poi spiegato perché non era venuta, ieri?”

Aveva altro a cui pensare, dice” spiegò imitandola.

“Beh, sarà qualcosa di personale, allora” provò a dire Blaise.

“Merlino Zabini, senza il tuo aiuto non ce l’avrei mai fatta! Ci arrivavo anche da solo, che era qualcosa di personale..! Vorrei sapere cosa, se permetti!” sbottò il biondo alzandosi.

Blaise alzò un sopracciglio.

“Da quando ti interessa..?”

“Blaise, sei proprio sicuro di non essere d’accordo con la Mezzosangue?” chiese Draco.

“No - rispose stancamente - perché?”

“Dite sempre le stesse cose, ultimamente.. comunque non mi interessa..”

“Ma..?” chiese Blaise alzandosi anche lui e appoggiando la schiena contro il muro grigio della Sala Comune, mentre si accendeva a sua volta una sigaretta, rinunciando definitivamente all’idea di dormire.

“Ma cosa?!” disse Draco girandosi di colpo verso di lui

“Era chiaro che c’era un ‘ma’, Draco” disse soffiando fuori un po’ di fumo.

“Non c’è nessun ma, Blaise - disse il biondo dandogli nuovamente le spalle - solo vorrei sapere cosa sta succedendo”

“Ah-ah!! - esultò Blaise, come se avesse finalmente raggiunto il suo scopo - è inutile che fingi che sia una cosa da nulla, proprio lì ti volevo!” esclamò.

Draco gli scoccò un’occhiata interrogativa che gli strappò un sorriso, esortandolo a continuare.

“Sicuro che sia sempre solo un divertimento, Draco? - disse sempre sorridendo - direi piuttosto che ti ci stai affezionando. Non ti sei mai preoccupato dei problemi delle ragazze con cui andavi” gli ricordò Blaise.

Il ragazzo prese una piccola bottiglia da una credenza di legno dal vetro smerigliato verde e ne versò in un bicchiere in contenuto bluastro. Andò a sedersi ad una tavolino e ce lo appoggiò mentre si sbottonava le maniche della camicia e si sedeva stancamente su una sedia.

Riprese a parlare mentre Zabini faceva lo stesso, portando in mano un bicchierino più piccolo contenente un liquido bronzeo leggermente più denso: i malefici alcolici della riserva Slytherin.

“Questo non toglie e non c’entra col fatto che ancora una volta si è permessa di darmi buca, e anche questo, non è mai, e ripeto mai, successo - disse prendendo in mano il suo bicchiere - domani metto in chiaro le cose” concluse, levando il bicchiere verso l’amico.

“Cin cin.”

La mattina seguente i Grifondoro si guardavano attorno annoiati, così come i Tassorosso, dalla lista delle materie che avrebbero dovuto affrontare quel giorno.

“Prima ora, Divinazione, con Tassorosso.

Seconda ora, Cura delle Creature Magiche, con Corvonero,

Ultima ma non meno tediosa, Pozioni con Serpeverde” lesse ad alta voce Ron, circondato da Harry, Ginny, Hermione e Neville, che era tornato a frequentare le lezioni normalmente, per evitare di sentire troppo il peso degli avvenimenti che l’avevano visto coinvolto.

Hermione sospirò, e si rivolse a Neville parlando del più e del meno, mentre Ginny li lasciava per avviarsi alle sue lezioni, dato che aveva orari diversi dai loro.

Ron borbottava qualcosa riguardo a quanto la casata Slytherin fosse una croce per i poveri Grifondoro, e quanto fosse una fortuna che quella in comune con loro fosse l’ultima ora prima di pranzo. Harry sorrise al suo migliore amico, e tutti insieme si diressero verso la soffitta.

Passate le prime due ore, i Grifondoro si erano diretti nei sotterranei, ogni traccia di ilarità svanita di fronte alla dura realtà di una ormai prossima lezione del professor Piton.

Hermione passò l’ora a fissare il foglio e scambiare qualche parola con Harry, lanciando ogni tanto un occhiata di controllo a Neville, ma sentiva gli occhi di Malfoy fissi su di lei.

Il suo orgoglio le impedì fermamente di voltarsi nella sua direzione, ostentando anzi una sicurezza che in quel momento non aveva in ogni suo movimento.

Al termine dell’ora, con Harry accanto che sbuffava per gli ennesimi punti sottratti a Grifondoro dal professore a capo dei Serpeverde, Hermione stava raccogliendo libri e pergamene per riporli nella borsa quando si accorse che, fatta eccezione per loro e un altro studente di sua conoscenza, l’aula era ormai completamente vuota. E quello studente, ora che si era voltata, si trovava proprio di fronte a lei, e continuava a fissarla con quei suoi occhi grigi come una tempesta feroce.

Raccolse tutto il suo autocontrollo e si rivolse a lui, gelida.

“Che c’è Malfoy, la tua ragazza non ti rivolge abbastanza attenzioni?” emise un verso stizzito in risposta allo sguardo di lui, che aveva preso una sfumatura interrogativa.

La ragazza si mise la borsa a tracolla e prese per un braccio il suo migliore amico, che la guardava incuriosito, senza sapere cosa pensare.

“Andiamo Harry, o Ronald si chiederà che fine abbiamo fatto”.

I due grifoni uscirono, lasciando un Draco sempre più perplesso in piedi di fronte ad un banco nell’aula ormai vuota.

Il pranzo e le lezioni pomeridiane passarono normalmente, e gli studenti si ritrovarono tutti in Sala Grande per la cena. Alla tavola dei Serpeverde, un ragazzo moro osservava il suo migliore amico intento a fissare con occhi vacui il piatto. Guardava ma non vedeva affatto, era assorto nei suoi pensieri.

“Dra..?” provò a chiamarlo Blaise.

“Draco..?” ma il biondo Principe di Serpeverde non dava segno di sentirlo.

“Ouh..!” esclamò allora l’amico richiamandolo con una spinta sul braccio.

Draco alzò gli occhi verso di lui, e in un attimo tornò cosciente della realtà in cui si trovava.

“Scusa Blaise, pensavo”

“Me ne ero accorto - disse sarcastico Zabini - e a che pensavi così intensamente?”

“Non eri quello super perspicace che mi conosce tanto da sapere sempre quello che penso?” lo apostrofò Malfoy con un ghigno.

“Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda, Draco, dovresti saperlo. Comunque sappi che so benissimo, a cosa, o forse dovrei dire a chi stavi pensando, ci sono novità?”

“Alla fine della lezione mi ha detto qualcosa che non ho capito - bisbigliò Draco per farsi sentire solo dall’amico - ‘la tua ragazza non ti rivolge abbastanza attenzioni?’ che voleva dire?”

“Ah, io non ne ho idea, se non lo sai tu.. stai con qualcuna, ultimamente, e non me l’hai detto?”

“Non dire scemate Blaise, proprio no!” disse sincero lui. Proprio non gli veniva in mente nulla.

In quel momento una ragazza con un perfetto caschetto nero si diresse verso di lui e gli allacciò le braccia attorno alle spalle da dietro.

“Ciao Draco, come va oggi?” sussurrò una voce maliziosa al suo orecchio.

“Ma certo!!” esclamò Draco battendo un pugno sul tavolo.

“Certo cosa..?” chiese incerta Pansy Parkinson.

Draco non le rispose e si alzò in piedi, diretto alla guferia, mentre la ragazza lo guardava allontanarsi stranita, e Blaise ridacchiava solitario dal suo posto.

Pochi minuti dopo un familiare gufo grigio planava sulla lunga tavolata Gryffindor.

“Ti aspetto al solito posto alle 22.

Draco”

* Spazio dell’autrice *: eccomi qua, a rispondervi.

Shavanna: da qualcuno doveva pur venire a saperlo.. anche se così è stato un po’ bruttino.. sono contenta ti sia piaciuto il mio tentativo di allungare i capitoli, mi avete detto in molti che risultavano cortini.. fammi sapere che pensi di questo.

8marta8: ihih il tuo commento mi ha divertita ^_^ che ne pensi del nuovo cap? l’incontro tra loro avverrà nel prossimo capitolo, che sarà molto importante sisi *__* ho già detto troppo. Che ne ponzi?

sfigatalcubo: che bello, ora recensisci sempre!! Cooomunque.. invece purtroppo è possibile, è successo nel capitolo 8, ma per draco non ha avuto tutto sto gran significato :) che ne pensi del cap nuovo? baci

MartyViper: ciao, sono molto contenta che tu abbia recensito, leggere il tuo commento mi ha dato un’immensa soddisfazione, e ti ringrazio per questo.. direi che hai ampiamente recuperato i capitoli passati, anche per quanto riguarda la dose di complimenti ^__^ grazie davvero.. purtroppo per motivi di tempo non posso risponderti come vorrei, ma voglio esprimerti veramente tutta la mia gratitudine, era un commento pieno, degno di essere definito tale.. pieno di impressioni e particolari. Che dire.. grazie! Spero che continuerai a seguirmi d’ora in poi! Baci

KiaraRowling: tesoro certo che ti perdono!! (di cosa, poi?) perdonami ma ho pochissimo tempo, e poi ci sent tanto di continuo che posso benissimo risponderti quando voglio ghgh ^___^ come al solito ho adorato la tua recensione, e sono contentissima che ti sia piaciuto ronnino, ihih perché anche a me piace tanto scrivere di lui così tenero e impacciato.. il capitolo è normale, mi sa.. né troppo bello né troppo brutto, vero..? il bello viene nel prossimo.. preparati amore mio, penso che ti piacerà ^^ bacione!

Keira93: non ti anticipo niente, le prime reazioni le hai appena lette, mentre per l’incontro vero e proprio tra i due dovrai aspettare il prossimo capitolo.. ti dico solo che..non rimarrai delusa..!baci

Lessy: grazie mille come al solito, spero ti piaccia il nuovo chap. Baci!

Muny_4Ever: e ora herm s’è incazzata! Eheh commento sostanziale, il tuo.. rendeva bene l’idea xD che ne pensi del cap? grazie per aver messo le mie fic tra i preferiti!baci

CherryBem: l’hai creato? Comunque grazie, come sempre! Piaciuto il cap? bacini

frakkia31: avevo immaginato il nome, ma il 31 pensavo fosse casuale.. non impazzisco per il rap, ma loro mi sono simpatici.. i loro testi a volte mi strappano un sorriso. Direi che non le mandano a dire :) piaciuto il cap? baci

mars: grazie dei complimenti, sono contenta che tu abbia deciso di recensire.. povero Neville, già.. invece, per quanto riguarda draco.. beh, non credo gliela dirà proprio così. Perdona il capitolo di transizione, ma ci voleva :) baci

treasure: (a questa rispondo io!! Ma dico come si permette! Sudicia babbana che non è altro! NdDraco) (Ouh! Bada a come parli! E’ una mia amica! NdMe) (E io no? Merlino, hai visto cos’ha scritto?? IO, DRACO MALFOY, UN RAMMOLLITO?? NdDraco) (Calma, calma, ci penso io NdMe) ehm.. tesoro.. sarebbe meglio che non offendessi Draco, in futuro... sai è un po’ (sarebbe meglio?? SAREBBE MEGLIO??? NdDraco)... suscettibile O.o piaciuto il cap? bacionissimi!

La_pApErOtTiNa_93: sono contenta che tu non ti sia persa il capitolo ^_^ che ne pensi? Direi che avevi ragione, Herm è un po’ incazzata.. più che altro direi delusa.. fammi sapere se ti è piaciuto il cap.. fino ad allora.. grazie mille!!baci!

Alla prossima, spero che qualcuno abbia letto la premessa a questo capitolo.

Baci,

Hermy

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Capitolo 14
*** Ti fidi di me? ***


Eccomi qua, aggiorno con un intervallo ancora minore di tempo, contenti?? Dovreste esserlo, perché questo è un capitolo molto importante, succede ciò che molti di voi aspettavate da tempo.. ma non voglio rovinarvi la sorpresa, quindi, a voi la lettura ^__^ in fondo c’è una domanda, per rispondere alla quale però dovete aver letto il capitolo.. ci vediamo alla fine per i ringraziamenti.

Ti fidi di me?


Quella sera alle 22, Hermione si trovava di fronte ad una parete spoglia del settimo piano, e passava ininterrottamente davanti al muro, che non voleva saperne di mostrare la porta della Stanza delle Necessità.

Aveva pensato se non presentarsi all’appuntamento, ma la necessità di fare chiarezza, con Draco e dentro di sè, avevano avuto la meglio.

“Non ci andrai, vero Herm?” le aveva chiesto la più piccola di casa Weasley, dopo che fu informata dell’accaduto.

“Non dire stupidaggini Ginny, Mione ci deve andare. Vediamo cos’ha da dirle ancora quel bastardo! Se ti dice o ti fa qualcosa che ti da fastidio, basta che ci chiami ok?” aveva invece detto Ron.

“Ragazzi... io credo dovrebbe essere Hermione a decidere...” aveva espresso il suo giudizio Harry.

Di certo i suoi amici non le erano stati di grande aiuto in quel frangente, anche se erano riusciti a farla ridere anche in un momento in cui aveva voglia di fare tutto meno che quello.

Infine dopo una buona mezz’ora di ragionamenti contorti e violenze mentali su se stessa, la ragazza si era decisa ad indossare indumenti non scolastici e dirigersi verso il luogo che aveva preso a frequentare così spesso.

Dopo aver eliminato dalla sua richiesta alla Stanza ogni epiteto poco gentile rivolto a Draco, ad un semplice: “Voglio trovare Malfoy” la porta argentata era comparsa davanti a lei.

Lo scenario che le si presentò davanti era il solito, il ‘loro’ appartamento. Draco era seduto al tavolo di cucina, con un bicchiere quasi vuoto in mano, che conteneva poche gocce di un liquido ambrato.

Si voltò verso di lei quando sentì la porta richiudersi, ma rimase in silenzio; Hermione si avvicinò tranquilla a lui ed entrata nella zona rosa si sedette al tavolo di fronte a lui, con la sedia girata verso la parete, dando il fianco alla tavola: non voleva guardarlo negli occhi.

Rimasero in silenzio per lunghissimi minuti, mentre Draco riempiva e rivuotava una seconda volta il suo bicchiere con la magia.

“Hai intenzione di stare zitta ancora per molto..?” chiese in fine con la sua tipica espressione con un sopracciglio alzato.

Allo sguardo accigliato ed interrogativo di Hermione, che sembrava aver perso la lingua, continuò

“Mi sembra che tu mi debba delle spiegazioni...” disse fissando il liquido che stava facendo ondeggiare muovendo il bicchiere.

“Come scusa?? - sbottò allora lei - io ti dovrei delle spiegazioni?? Non mi pare di essere io, quella che deve spiegare qualcosa..!” esclamò fissando finalmente quelle iridi di tempesta grigia.

“Non sono io quello che non è venuto ieri sera” replicò calmo Malfoy.

“Avevo un valido motivo”

“L’hai detto anche per l’altro ieri”

“L’altro ieri non c’entra nulla!”

“E allora..?”

“E allora c’è una cosa che devo chiederti”

Draco buttò giù l’ultimo sorso dal bicchiere e l’appoggiò sul tavolo con disinvoltura, poi si accese una sigaretta e la guardò fissa negli occhi.

“Dimmi.”

Hermione non riuscì a sostenere il suo sguardo e si ritrovò a guardare in terra, cercando le parole per fargli la domanda che aveva in testa dalla sera precedente.

“Calì dice che ti sei rimesso con la Parkinson - disse, piano ma con voce ferma - è vero?” si fece forza per guardarlo negli occhi: completamente inespressivi.

“Eccola, la domanda..”

“Secondo te?”

“Sinceramente non lo so” ammise

“Se mi fossi stancato di te avrei avuto almeno il buon gusto di dirtelo, non credi?” chiese lui picchiettando con l’indice sulla sigaretta per fare cadere la cenere.

Una lacrima silenziosa solcò il viso di Hermione, che non fece in tempo a bloccarla prima che lui la vedesse.

“Piangi?” chiese andandole vicino.

“Che domanda cretina, stupido, non lo vedi da solo che piange?”

Hermione tirò su col naso mentre lui le chiedeva:

“Perché?”

“Perché non riesco a fidarmi di te” disse mentre altre lacrime le rigavano le guance rosate.

Draco rimase interdetto. Fidarsi di lui? Chi mai l’aveva fatto? Nemmeno lui si fidava completamente di se stesso! Doveva forse essere Hermione a farlo, quando lui non sapeva esattamente neanche cosa voleva da lei?

“Ma tu lo vuoi?” chiese, inginocchiandosi di fronte alla sedia per portarsi all’altezza del suo volto.

“Cosa?” chiese di rimando lei mentre Draco poggiava la fronte contro la sua.

“Fidarti”

“Si”

“Allora fallo” disse semplicemente, gli occhi più espressivi delle parole.

Hermione prese tra le mani il viso di lui e lentamente poggiò le labbra sulle sue. Trasportati dal bacio si trovarono l’una ad avvicinare l’altra premendo da dietro la nuca. Draco la prese in braccio senza smettere di baciarla mentre lei gli accarezzava i capelli e la portò a sedersi sul letto.

“Draco...” lui si staccò appena per guardarla negli occhi.

“Io... per me è la prima volta” disse imbarazzata.

Draco la fissò serio, poi le poso dolcemente una mano sulla guancia.
“Ti fidi di me, Hermione?”

La ragazza chiuse gli occhi e fece segno di si con la testa, Draco le sorrise e la baciò facendola lentamente sdraiare sotto di lui. Puntellandosi sui gomiti la guardò ancora una volta negli occhi e prese a sbottonarle la camicetta, lasciando una scia di piccoli baci sulla pelle appena scoperta.

Pochi minuti dopo, testimoni le stelle del soffitto incantato, i due si unirono, separati dal mondo dalle tende arancio del piccolo letto a baldacchino.

La mattina seguente Hermione si svegliò tra le braccia di Draco, la testa appoggiata al suo petto, e la luce del sole che filtrava attraverso le tendine.

“Buongiorno..!”

“Mm.. buongiorno..” rispose lei

“Come va?”

“Mm.. benissimo” disse con un sorriso. Si staccò leggermente da lui, per stiracchiarsi un poco. Poi una terribile consapevolezza si fece spazio in lei.

“Draco.. che ore sono??” con un elegante movimento della bacchetta che aveva poggiato al comodino, il biondo fece comparire un piccolo orologio dalle lancette dorate.

“Le nove e mezza” rispose tranquillo. Hermione saltò in piedi come una molla, tenendosi pudicamente le lenzuola sul petto mentre urlava:

“Le nove e mezza?? Sei pazzo?? E me lo dici così?? - sbraitava infilandosi la maglietta, ultimo indumento che doveva raccogliere dal pavimento - siamo in un ritardo enorme!!!”

“Ehi ehi ehi, calma! - le rispose ancora sotto le lenzuola - rilassati, Mezzosangue, è domenica..!”

“E’..è.. domenica..” disse respirando a fondo Hermione mentre ripiombava sul letto.

Draco, al suo fianco, ghignava divertito.

“Così è questo l’effetto che ti faccio, eh, Mezzosangue?” lei distolse lo sguardo arrossita e fintamente imbronciata.

“Peccato che tu ti sia già rivestita..” le sussurrò all’orecchio lui.

“Pervertito!!”

“Un pervertito che ti piace, però..” disse cominciando a posarle piccoli baci sul collo. Hermione lo scostò per poi baciarlo con passione.

“Ho creato un mostro” ridacchiò il biondo.

“Ah, e così sarei un mostro, eh Malfoy?! Bene..!” disse alzandosi e andando in cucina a prendere la borsa che aveva lasciato la sera prima appesa alla sedia.

“A parte gli scherzi, devo andare ora, Harry e Ron si staranno chiedendo che fine ho fatto..”

“Ma che ti frega di quegli idioti, sapevano che venivi qui, no?” rispose Draco che intanto si era alzato e si stava infilando un paio di jeans neri.

“Draco Lucius Malfoy! Chiamali ancora così e me ne vado per sempre!”

“Come fai a sapere il mio secondo nome?” chiese lui, che intanto era arrivato alla cucina.

“Beh, sai, mia madre si chiama Jane, e il mio nome per intero è Hermione Jane Granger, il padre di Harry si chiamava James, ed infatti il suo nome è Harry James Potter, tuo padre è Lucius Malfoy, non ci vuole un genio” spiegò Hermione con la sua aria da so-tutto-io.

Draco si lasciò cadere su una sedia, rabbuiato.

“Ehi..! - disse Hermione raggiungendolo - che c’è..?”

“Niente” rispose gelido lui

“Non mentire Draco”

“Perché non dovrei, è la cosa che so fare meglio” ribadì, la voce tagliente come i suoi occhi diventati improvvisamente due specchi d’acqua fredda.

“Questo non sei tu, Draco”

“E tu che ne sai di come sono io?” ribattè con lo stesso tono

“Ieri sera, stanotte, eri tu”

“E cosa ti fa credere che non sia questo, adesso, il vero Draco Malfoy?”

“Sei sempre, il vero Draco, ma a volte - “Quando soffri” - nascondi le tue emozioni dietro ad una maschera, perché così ti hanno assegnato”

Inaspettatamente, il Principe di Serpeverde proruppe in una risata amara.

“Perché ridi, ora..?” chiese Hermione curiosa

“Perché ultimamente sembra che tu e Blaise vi siate messi d’accordo, dite le stesse cose..! L’ho detto anche a lui” spiegò Draco ridacchiando ancora

“Blaise.. è simpatico!” disse la ragazza

“Come?” Draco era improvvisamente tornato serio; Hermione invece dovette reprimere una risatina.

“Ho detto che è simpatico, non che gli salterei addosso..!”

“Vorrei ben vedere..!” disse Draco con un ghigno, mentre le versava del succo di zucca in un lungo bicchiere di vetro.

“E tu..?” chiese Hermione indicando la caraffa.

“Io odio il succo di zucca, anche se in Sala Grande non portano praticamente altro” si lamentò il ragazzo.

“Oh povero Dracuccio!” lo prese in giro Hermione.

Draco alzò un sopracciglio, e le rispose

“Non chiamarmi così, mi ricordi una persona che con te non ha niente a che fare.”

Capendo a chi si riferiva, stavolta fu Hermione a rabbuiarsi, e Draco se ne accorse.

“Voglio che tu sappia che non hai nulla da temere da lei, se siamo stati insieme è stato solo per volere dei miei genitori - disse con una smorfia - per concludere il discorso di ieri, non tornerei mai con lei”

Hermione sorrise sollevata, mentre beveva l’ultima sorsata del suo succo arancione.

“Ora vado, ci vediamo in Sala Grande per pranzo, va bene?”

Il ragazzo annuì e mentre con un movimento secco della bacchetta faceva apparire una tazza di latte, Hermione spariva chiudendo la porta dietro di sé.

Hermione era stesa sul letto, nel suo dormitorio, quando sentì un leggero bussare alla porta.

“Avanti..” La ragazza riconobbe la sagoma di Ron entrare e richiudere la porta dietro di se.

“Com’è andata..? Vi siete chiariti?” chiese lui avvicinandosi

“Fin troppo” pensò la ragazza, ma si limitò a sorridere socchiudendo gli occhi, al ricordo della notte appena passata.

“Lo prendo come un si..” disse Ron sedendosi sul letto accanto a lei.

Hermione si mise a sedere e lo abbracciò, poi staccandosi gli chiese

“Avete già fatto colazione?”

Ron annuì.

“Bene.. allora.. che facciamo?” chiese sorridente.

“Mmm... partita a Scacchi?” propose lui.

“Ronald..! Compiti, se mai..!”

Con una risata, i due si alzarono dal letto per scendere in Sala Comune.

Erano le 12 e mezza passate quando il famoso Trio Grifondoro fece il suo ingresso nella Sala Grande. Hermione, sorridente, stava rimproverando Harry perché aveva preferito passare la mattinata ad allenarsi al campo da Quidditch, e portava ad esempio Ron, dicendo che aveva spontaneamente deciso di portarsi avanti con lo studio, anche se l’espressione sul volto del rosso diceva tutto il contrario.

Ridendo e scherzando, il trio raggiunse la tavolata Gryffindor e si unì a Neville e Ginny, che parlavano animatamente fra loro della partita di Quidditch in arrivo, Serpeverde-Tassorosso.

Alzando gli occhi verso la tavola dei Serpeverde, Hermione vide un Draco scocciato scostare una ragazza con capelli neri a caschetto che cercava di attaccarsi al suo braccio e sedersi vicino a Blaise, ponendo una decina di posti fra loro.

Sorrise, quella era decisamente una giornata da ricordare.

* Spazio dell’autrice *: eccomi a rispondervi, grazie mille delle recensioni, spero continuerete così, da adesso..!

DamaArwen88: eccoti il seguito, con una velocità strabiliante :) finalmente recensisci, è tanto che hai la fic tra i preferiti..! perché hai l’impressione di esserti persa qualcosa..? spero che ti sia piaciuto il capitolo! Baci

Nikoletta: grazie mille, spero che ti piaccia anche questo capitolo e che continuerai a recensire!

KiaraRowling: tesoro mio, come al solito ho riso come una pazza a leggere il tuo commento.. ti ho risp già mi sa, però volevo dirti che anche mia madre deve averne tanta, di pazienza ^_^ draco ti prego non me la accoppare!! La mia amicaaaa!! E poi chi mi fa queste recensioni meravigliose?? *__* ti lovvo..! ps:piaciuto il chap? Bacionissimiiii!

Keira93: visto come sono stata velosceeeee??!? Piaciuto il cap?? qualcosa m idice di si ^_^ bacioni tvb

Muny_4Ever: ma che perfida!!! Povero draco, perché?? Come vedi non l’ho fatto soffrire per molto :) spero ti piaccia, baci

Buddah: è la prima volta che recensisci..! spero lo farai ancora, e che il capitolo ti sia piaciuto. Ho aggiornato abbastanza presto?

CherryBem: a te ho già risposto.. grazie mille ^_^

mimmaus: che dici, è soddisfacente..? ^____^ spero tu recensisca ancora, baci

8marta8: ghgh *__* sennò che gusto c’è xD? Piaciuto il capitoloooo?? Chissà perché penso di si.. ihih bacioni!

Princess Malfoy: vedi, tu non hai mai recensito, ma non hai un idea di che piacere faccia ad un autore sentirsi dire una cosa del genere..! Comunque mi disp, ma so già che finirà come una pansy-harry, spero non ti dispiaccia..baci

mars: ciao tesoro scusami ma sono di fretta e stavolta siete veramente tanti a cui rispondere (mi hanno ascoltata!! ^__^) spero che il capitolo ti sia piaciuto, grazie x la recensione, era lunghetta anche..! un bacione!!

Lessy: e per questo ti ringrazio. Si hai ragione, era il capitolo ‘clu’ come l’hai chiamato tu.. piaciuto? Baci

MartyViper: figurati, rispondo sempre a chi mi scrive commenti intelligenti *__* allora, com’è stato questo incontro alle 22..? interessante, deludente, eclatante, terrificante…? Bacione

treasure: invece no perché ti picchio!! Comunque dimmi se non sono brava, ti scrivo pure le ficcy su commissione, ora..!! bacionissimiiii ti adoro!!

Shavanna: si si blocco risolto e come vedi la scuola non mi impedisce di postare, stavolta ho fatto prestissimo..!! spero che il cap ti piaccia, baci

Moho: grazie mille, vado molto fiera del ‘mio’ Blaise ^__^ spero ti sia piaciuto il nuovo capitolo, fammi sapere!

GuNeDrA: tesoro mio, grazie come al solito per i complimenti.. ho provato a mandarti una mail ma non hai risp, è successo qualcosa di grave? Spero ti piaccia il cap, baci tvb

ki_chan: ti ringrazio sentitamente del commento, e ti spiego: ginny è un personaggio che mi è un po’ antipatico, per cui mi sono presa una piccola rivincita in questa fiction ^^ spero non sia troppo insopportabile *__* comunque sto progettando una fic centrata molto anche su di lei, per scusarmi con i poveri fan della rossa che leggono questa ^_^ spero comunque che continuerai a seguirmi, baci

La_pApErOtTiNa_93: grazie del sostegno.. come al solito sei arrivata al pelo a commentare, stavo per non inserirti tra le risposte..! beh li leggerai praticamente uno dopo l’altro, i capitolo.. grazie come al solito dei complimenti, spero che anche questo ti piaccia, un bacione!

piccola domanda: credete che debba alzare il rating, o il giallo va bene?

RINGRAZIO TUTTI COLORO CHE HANNO ASCOLTATO LA MIA RICHIESTA NEL PRECEDENTE CAPITOLO, E CHIEDO ANCORA UNA VOLTA A TUTTI GLI ALTRI SE GENTILMENTE VOGLIONO LASCIARMI UN SEGNO DEL LORO PASSAGGIO.

GRAZIE COMUNQUE, E AL PROSSIMO CAPITOLO,

Baci,

Hermy

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Capitolo 15
*** Cose terribili stanno accadendo.. ***


Eccomi qui con un nuovo capitolo.. vedo con piacere che continuate a commentare anche senza minacce :) e dato che basta poco per farmi felice, vi posto il 15° capitolo ^_^ mamma mia quanti..! vi giuro, non mi sembra di aver scritto così tanto! Continuate così mi raccomando..! e dopo non so quanto tempo che mi dicevo di farlo, in fondo al capitolo ringrazio tutti coloro che hanno inserito PD tra i preferiti.

Vi invito se non l’avete già fatto a dare un’occhiata alla mia nuova creazione, si tratta di un esperimento creato per coloro che amano Ginny e l’hanno vista sfigurare parecchio in questa fic :P perdonatemi ^__^ non essendo però il mio genere, continuerò in base a ciò che mi direte, potrei anche decidere di chiuderla.

Detto questo vi lascio al capitoletto, ci vediamo in fondo..!

Cose terribili stanno accadendo..

“Herm..?”

“Oh ciao Harry..! Non ti avevo sentito arrivare..!” la ragazza era seduta in riva al lago, poggiata con la schiena al tronco di un albero, con un libro aperto in grembo.

“Disturbo?”
“No figurati..! Studiavo ma posso benissimo prendermi una pausa..”
“Sarebbe l’ora!” disse sorridendo Harry mentre si sedeva accanto a lei.

“Allora, Ron mi ha detto che hai chiarito con Malfoy..” disse divertito mentre le guance di lei si imporporavano

“Già..”

Segui un piccolo silenzio, durante il quale Hermione alzò ed abbasso gli occhi dal libro diverse volte, mentre Harry la guardava attentamente.

“Ne sei felice?” chiese infine all’improvviso

“Di cosa?!” chiese di rimando Hermione confusa.

“Di quello che è successo” spiegò Harry incatenando gli occhi con i suoi.

“Io.. Harry.. ma come..?” balbettò imbarazzata

“Herm si vede lontano un miglio, sei felice, confusa e imbarazzata, hai un sorriso che arriva alle orecchie e assumi spesso un’aria sognante”

“E’ davvero così evidente?!” chiese allarmata la ragazza.

“Almeno per me” disse Harry sorridendole dolcemente.

Hermione sospirò, spostando gli occhi sullo specchio d’acqua cristallina increspato dalla leggera brezza che spirava.

“Allora, ne sei felice?”

“Si.. cioè.. non so cosa voglia dire, ma non mi importa molto.. voglio solo vivere il momento, senza pensare alle conseguenze..”

“E’ strano sentirtelo dire” disse il ragazzo senza smettere di sorridere all’amica.

“Credo di essere stufa di analizzare sempre miliardi di volte una situazione prima di viverla.. insomma, non che io creda che la ragione sia..”

“Herm! - la fermò Harry - non c’è bisogno che ti perdi in spiegazioni assurde, ho capito cosa intendi dire! Hai perfettamente ragione, penso ti farà bene lasciarti un po’ andare..”

Hermione portò nuovamente lo sguardo sul libro che stava leggendo e lo chiuse, poi tirò fuori la bacchetta e la puntò sul suo polso, che mostrò immediatamente un piccolo cerchio dorato sulla pelle, con piccole lancette sottilissime.

“Harry! All’anima del lasciarsi andare!! Tra 5 minuti cominciano le lezioni!!” urlò alzandosi in

piedi di scatto.

“Ehi calma..! Cos’abbiamo alla prima ora?”

Hermione tirò fuori dalla sua borsa un foglio piegato a 4 e lo dispiegò in modo che anche Harry potesse vederlo.

Entrambi sbuffarono simultaneamente: Divinazione.

Quando Harry ed Hermione furono davanti alla porta dell’aula di Divinazione si trovarono davanti la professoressa Cooman che la aveva aperta prima che potessero bussare.

“Avevo previsto che qualcuno sarebbe arrivato in ritardo a lezione quest’oggi, ragazzi, entrate”

“Come se non avessimo fatto un baccano incredibile correndo fino a qui” sussurrò Hermione nell’orecchio di Harry che represse a stento una risatina, e la portò fino al tavolino circolare dove già sedeva Ron.

“Era ora! Pensavo non sareste venuti più! Ma dov’eravate?!”

“Scusaci Ronald abbiamo perso il senso del tempo” disse Hermione schioccandogli un bacio sulla guancia.

Pochi banchi indietro un ragazzo sussultò.

“Che hai?”

“Niente Blaise, segui la lezione”

“Non posso crederci!! - disse divertito il moro - adesso ti da fastidio anche se da un bacio al suo migliore amico?!”

“Abbassa la voce, cretino! Non so di cosa tu stia parlando”

“Certo certo..” disse lui con aria furbetta.

“Piantala stupido, ho avuto un brivido di freddo e ho alzato di scatto le spalle, tutto qui. Ora segui”

Per nulla convinto dalle parole dell’amico, Blaise si costrinse a seguire le parole della professoressa.

“Aprite la mente, ragazzi, aprite la mente.. Solo così potrete dare spazio al vostro Occhio interiore per manifestarsi.. Chiudete gli occhi esterni e aprite le porte del futuro, sono lì! - esclamò alzando la voce e indicando un punto poco sopra la spalla di Neville con aria teatrale - Pronte per essere oltrepassate da voi!”

Si avvicinò ai tavolini e riprese

“Ora.. cosa vedete?”

Il silenzio si impadronì dell’aula, mentre Calì, Padma e Lavanda guardavano ammirate la Cooman.

“Nulla..? Ebbene, forse avete bisogno di una dimostrazione pratica.” Gli occhi di Lavanda si illuminarono.

“Dunque..” la Cooman si preparò chiudendo gli occhi e dopo pochi istanti li riaprì, spalancandoli più di prima.

“Oscure presenze sono intorno a noi, ragazzi, il male sta tornando, e si manifesterà nella maniera più subdola che possiate immaginare. Cose terribili stanno accadendo e stanno per accadere..”

Hermione e Draco alzarono contemporaneamente un sopracciglio. Quella maga era tutta pazza.

Ron si avvicinò all’orecchio della ragazza:

“Chissà se queste cose terribili riguardano Harry” sussurrò ridacchiando. Hermione scoppiò a ridere tappandosi la bocca con le mani, e anche Blaise e Draco un paio di banchi dietro si ritrovarono loro malgrado a ghignare divertiti.

“Dovete stare attenti, ragazzi, molto attenti - continuò la Cooman andando avanti e indietro davanti agli studenti - soprattutto tu!” esclamò infine puntando il dito contro Harry. Hermione ora rideva spudoratamente, non riuscendo più a controllarsi.

“Chissà perché lo immaginavo..” sibilò Harry.

“Draco basta!” Hermione alzò lo sguardo dal libro di Incantesimi per incontrare quello del biondino che le aveva appena portato un ricciolo ribelle dietro all’orecchio senza degnare della minima attenzione il libro aperto davanti a lui.

“Insomma, Mezzosangue, che c’è ora?!”

“C’è che non ne posso più di te! Non mi interessa se a te non frega nulla di studiare, io ho intenzione di farlo!”
“E fallo, allora! Chi te lo impedisce!” sbottò lui

“Tu!”

“Io..??”

“Si, tu! Mi distrai!” disse Hermione arrossendo.

“Oh-oh.. ti distraggo, eh? Non posso neanche toccarti, ora?”

“Non dire stupidaggini, anche tu hai Incantesimi, domani”

“Questo non significa che debba passare tutta la sera a studiare” disse malizioso con un sorrisetto storto stampato sul volto. Si alzò e incrociando le braccia sopra al libro di lei si portò a pochi centimetri dal suo viso, costringendola a guardarlo nuovamente.

“Ribadisco che sei un pervertito, Draco, e ti prego di farmi studiare. Non ho la minima intenzione di farmi abbassare la media per TE”

“E dai.. che sarà mai qualche bacio.. dovrai pure staccarti dai libri ogni tanto..! O dovrò cominciare ad essere geloso di Vitious” ghignò.

“Te l’ho già detto che sei uno stupido?” chiese Hermione prima di baciarlo dolcemente.

Draco riaprì lentamente gli occhi e si umettò le labbra.

“Se contiamo questa sono trenta volte, oggi” rispose divertito.

“Ora studiamo, o dovrò farlo stanotte”

“E dai Granger che cavolo..! E io che faccio..?”

“Mah.. che ne diresti di.. studiare?!?

Draco sbuffò e abbassò lo sguardo sul libro che aveva davanti. Pochi secondi dopo, tra loro comparve un foglietto che svolazzava davanti ad Hermione. Lei lo prese e lesse:


“Herm, ho provato a mandarti un messaggio, ma Edvige non è riuscita a trovarti, suppongo tu sia

nella Stanza delle Necessità.. Salutami Malfoy. Spero ti arrivi questo biglietto, perché questa è

decisamente una Necessità.. vieni subito alla Guferia, è importante. Fai presto,

Harry”

Hermione scattò in piedi e raccolse la borsa da terra accanto alla sedia, estraendo contemporaneamente la bacchetta. Draco alzò di scatto la testa e la fissò, come se fosse diventata matta, cosa che effettivamente sembrava.

“Hermione cosa..?”

“Scusami, devo andare, prendi tu i miei libri. Ti saluta Harry!”

“Potter.. Potter cosa??” chiese Draco sempre più perplesso

“Ciao!” gli urlò Hermione sparendo dietro la porta e chiudendola dietro di sè, lasciando Draco a fissarla con l’espressione di chi ha appena visto un alieno.

Hermione arrivò trafelata alla Guferia, e si appoggiò allo stipite cercando di riprendere fiato, una volta spalancata la porta già aperta per metà.

La scena che si trovo davanti era desolante.

Ron, Ginny, Seamus e Lavanda erano in un angolo vicino alla finestra, Harry dalla parte opposta inginocchiato a terra con la testa fra le mani, mentre guardando meglio Hermione vide che i suoi amici attorniavano un ragazzo.

In mezzo a loro, per terra, con qualche ciocca ribelle davanti agli occhi di cui non si curava affatto, c’era Dean Thomas, il viso rigato da lacrime amare.

* Spazio dell’autrice *: Allora allora allora... che ve ne pare?? Lo so, sono tremenda.. Ma che volete farci, se non fossi perfida non sarei io….!

Passo a rispondervi:

Nikoletta: come lo devo interpretare il tuo “ *_* ” ? Spero volesse dire che il capitolo ti è piaciuto, baci


KiaraRowling: tesoro scusami se ti ho fatto preoccupare.. meglio delle mie pantofole xD ihih povero dracuccio che non vuole stare con pansy ihih ma lui è solo di herm, giusto socia? A sproposito non so come mi sia uscito ‘socia’, ma dovremmo fare qualcosa insieme, prima o poi *__* *me sbriluccica gli occhi* (?) piaciuto il chap? Lo so mi starai maledicendo :( bacino tvb


Moho: infatti penso che lo lascerò così, mi avete detto tutti la stessa cosa.. sai non ce la vedo a diventare troppo spinta questa fic °__° ti piace il cap? baci


piperina: ciao ivana!!! Grazie mille del tuo commento, non me lo aspettavo proprio!! E così sei riuscita a leggerla tutta?? Eheh grazie! Si penso che il rating lo terrò giallo, non penso che andrò più in là di così.. anch’io adoro Blaise mi piace un sacco in questa fic.:! cioè, in realtà mi paice in generale, ma scrivere di lui mi diverte *_* piaciuto il capitolo? Baci

sfigatalcubo: grazie mille di aver recensito anche se eri di fretta, e altrettanto grazie per i complimenti ^^ me si inchina, com’è questo cap? baci

8marta8: ihihih grazie tantissimooooooo!!! Piaciuto anche questo?? Si in effetti mi brillavano gli occhi mentre scrivevo quella scena così pucciosa tra draco e herm ^__^ un bacione

mars: vedrai vedrai che succede con pansy °ç° ihih sono perfida lo so.. adesso mi dirai che come al solito ho lasciato il capitolo in sospeso e che non mi uccidi solo perché vuoi finire di leggere la fic, vero? Anch’io adoro Blaise, comunque ^^ in questo cap anche!! Ihih! Che ne pensi comunque?baci

treasure: la mia ginnyyyyyyyy!! Tesoro si dovresti pagarmi ihih ^__^ anche se c’è già un bel po’ di gente che ti adora xD per avermi praticamente costretto a scrivere di ginny ghgh.. che te ne pare del chap? Ti adoro tanto tanto *__* skiss!

drakina94: è la prima volta che recensisci, o sbaglio? Comunque tranquilla, lo lascerò così.. comunque prima del rosso c’era ancora l’arancione, se mai, che puoi leggere anche senza essere loggata. Che te ne pare di questo nuovo capitolo? Spero continuerai a seguirmi..

Keira93: ciao bella! Allora, com’è il cap? mi dispiace, tu vorresti che filasse tutto liscio.. e io ti cambio sempre le carte in tavola ^__^ spero ti piaccia comunque.. mi sommergi sempre di complimenti!! ^^ ciono commoccia ç__ç bacione ps: se ti piace ginny, e mi sembrava me l’avessi detto, un po’ di tempo fa, vai a vedere l’altra mia storia..bacio

GuNeDrA: ho deciso che lo lascerò giallo, in fondo non ho descritto quasi niente, no? Che te ne pare del nuovo capitolo? Spero che i casini si siano risolti. Bacione tvb

CherryBem: grazie grazie grazieee!! E brava che sei riuscita a registrarti (anche se non ci voleva un genio :P scherzo..) baci

MartyViper: le tue recensioni mi lasciano come al solito basita, sei veramente cara a prenderti la briga di scrivere commenti così dettagliati a ogni parte del capitolo.. grazie per i complimenti, ma questa è una cosa banale, da dire, quindi ti rispondo un po’ meglio, come meriti: hai perfettamente ragione, non ho descritto quasi nulla, ma pensavo che avrebbe rovinato un po’ l’effetto, spero che non vi sia ‘mancata’ la parte come dici tu ‘a luci rosse’ ^_^ comunque hai ragione anche su questo, agli autori fa un piacere immenso, soprattutto se gli viene spiegato il perché sono fantastici e la fic piace..! Com’è il nuovo capitolo? Per quanto riguarda la velocità, dipende un po’ da come sono messa con gli impegni extra scolastici, che a volte variano, dato che sono a un livello diciamo ‘agonistico’ di canto, e quindi mi ritrovo spesso ad avere prove extra in vista di concerti eccetera, ma lo scrivere è la mia valvola di sfogo, per cui cerco sempre di trovare il tempo per farlo ^^ se ti va vai a leggere anche l’altra fic, mi piacerebbe molto avere un tuo parere :) mamma mia che rispostona *__* baci

DamaArwen88: non ho la minima intenzione di liberarmi di te, no no!! Spero ti piaccia anche questo capitolo, baci

la_pApErOtTiNa_93: grazie! Era quello il mio scopo, era uno dei capitoli più importanti, credo.. è difficile giudicare, alla fine sono indispensabili tutti, ma quello è un passaggio importante dell’avvicinamento tra draco e herm.. che ne pensi del capitolo? Baci

Lessy: figurati, e grazie mille dei complimenti!

ki_chan: in realtà ti ho già risposto, comunque sia grazie mille dei complimenti, spero ti piaccia il capitolo. Kiss


Ringrazio ora:

Azzurra_Potter
black_lia
claudiaap
Cri89
cupidetta
dracuccina
Eien
excel sana
gajta
giuly94
herm83
hermione rad
hikki
jotica90
Jud_91
klikka
ladyTristana
Lady_Sue1789
Leleo 91
lelina
Lexie89
Louanne
lunachan62
lupa
maichy
Martuzza
melissa
meli_mao
mew92
milu
mimmaus
Muny_4Ever
mustardgirl
nevr8ika
PiccolaSerpe
Sabry1987
sebi4e
sole a mezzanotte
sora86
stellina91
Tatamimi
The dark prince
titti6493
tom13
will80
willina
Wolverine
___lauretta___


Per aver inserito la storia tra i preferiti, anche se non recensiscono.. me lo lasciate un commentino?


GRAZIE ANCORA A TUTTI COLORO CHE LEGGONO, AL PROSSIMO CAPITOLO,

Baci,

Hermy

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Capitolo 16
*** Partenze ***


Scusateeeee!! Sono un po’ in ritardo rispetto ai miei soliti ritmi di aggiornamento, ma ho avuto un sacco di impegni, e avevo anche bisogno di chiarirmi un po’ le idee riguardo agli avvenimenti dei prossimi capitoli.. imploro il vostro perdono!

Però nel frattempo vi ho tenuti buoni con una Song Fic (che sono molto contenta che sia piaciuta, in fondo i ringraziamenti).

Voi siete fantastici, mi avete sommerso di recensioni, sapete quanto mi faccia piacere quindi vi ringrazio tantissimo!!! Vi lascio al capitolo e, come sempre, ci vediamo in fondo. Baci

Partenze

“Herm..!!” Hermione era ferma di fronte alla porta della guferia, ad osservare la scena con gli occhi spalancati, mentre il suo cervello già viaggiava tra supposizioni e possibili ricostruzioni dell’accaduto, quando Ginny le corse incontro e la scosse leggermente, poi la portò appena fuori dalla stanza, sul pianerottolo della scala, dicendo:

“Meno male che sei arrivata! Harry ha provato parecchie volte a mandarti Edvige ma..” Hermione la interruppe

“Non importa Ginny è riuscito a contattarmi, alla fine, che è successo qui?”

Ginny sospirò, e abbassò il capo.

“Il padrino di Dean. L’hanno trovato nel giardino di casa sua, l’avevano reso invisibile ai babbani tramite un incantesimo, ma i signori Thomas l’hanno trovato quando sono andati a fargli visita. Credo fosse qualche giorno che non lo vedevano. - sospirò di nuovo e alzò gli occhi ad incontrare quelli dilatati dell’amica, un po’ per la sorpresa, un po’ perché voleva cogliere ogni minimo dettaglio del racconto di Ginny - o meglio, hanno trovato ciò che ne rimaneva. Il suo corpo portava i segni inconfondibili della Maledizione Cruciatus, dev’essere morto così, sotto la tortura di un Crucio” concluse la rossa sconsolata.

Hermione rimase immobile qualche minuto, per immagazzinare la notizia, mentre Ginny lanciava un’occhiata all’interno della guferia; Hermione seguì il suo sguardo e lo posò su Harry, e l’amica riprese a parlare, come a rispondere a una muta domanda.

“Harry è distrutto, crede sia colpa sua. Sta rivivendo..”

“..la morte di Sirius” concluse Hermione per lei.

“Già..” Ginny si asciugo la guancia destra, appena sotto l’occhio, poiché una lacrima minacciava di uscire.

“Cosa succederà ora?” chiese la riccia.

“Una lettera dava disposizioni precise. Dean lascerà Hogwarts.”

La Sala Grande era agghindata e luminosa come sempre. Sopra le teste degli studenti il solito cielo serale occupava il soffitto, e sembrava quasi che tutto fosse normale, non fosse stato per il silenzio innaturale che aleggiava sulla tavolata Gryffindor.

“Attenzione, per favore” con un breve battito di mani la professoressa McGranitt catturò l’attenzione degli studenti che come ogni sera aspettavano la comparsa della cena sulle loro tavole.

Il professor Silente allora si alzò, e con la sua solita flemma andò a posizionarsi di fronte al tavolo dei professori, per parlare a tutti i ragazzi.

“Prima di augurarvi buon appetito, volevo dare una triste notizia. Uno di noi sta per lasciarci.” Alle facce piene d’orrore degli studenti, il preside sorrise lievemente.

“Nulla di così terribile, miei cari, nessuno sta per morire. Ma il signor Thomas - disse rivolgendo un ampio gesto della mano verso Dean, seduto tra i Grifondoro con la faccia rossa ma ripulita dalle lacrime - farà le valigie questa sera stessa. Per motivi che non sta a me spiegarvi, i signori Thomas hanno ritenuto più giusto che Dean non terminasse l’anno qui a Hogwarts, e li raggiungesse a casa. Spero comunque che lo rivedremo l’anno prossimo e quelli a venire” concluse Silente.

“Chiederei a tutti voi di salutarlo con un applauso, dimostrandogli la solidarietà che lui non ha mai esitato a dare” disse, prima di tornare al suo posto.

I Tassorosso e i Corvonero esplosero in un applauso caloroso, mentre i Grifondoro accostavano le mani in uno debole, con la tristezza negli occhi.

Draco Malfoy seguiva la scena dalla tavolata Slytherin, che era rimasta per la maggior parte impassibile alla notizia, e intravide la faccia abbattuta di Potter, la testa china della Weasley.. ma lei? Cercò con lo sguardo Hermione, e poi finalmente la trovò.

Una lacrima percorreva la sua guancia arrossata. Stava piangendo. La sua Mezzosangue stava piangendo.

Si alzò e raggiunse velocemente la Guferia, e pochi minuti dopo fece nuovamente il suo ingresso in Sala Grande, seguito immediatamente da un gufo grigio, che planò dalla alta finestra circolare.

Hermione Granger raccolse un piccolo stralcio di pergamena che il gufo aveva lasciato cadere di fronte a lei.

“Stasera alle 9 e mezza al lago. Il coprifuoco è alle 10, tranquilla, non rischi di finire in punizione.

Draco”

Le parole di Draco riuscirono a strapparle un piccolo, debole sorriso, e alzò gli occhi su quelli che la osservavano due tavoli più in là.

Annuì brevemente col capo, mentre lui si alzava e, seguito da Blaise, Pansy e Theodore, lasciava la Sala diretto ai dormitori.

* Spazio dell’autrice *: eccomi qua.. niente fine crudele del capitolo, stavolta, vi ho fatto penare abbastanza l’ultima ^___^ fatemi sapere cosa ne pensate, anche se tratta poco i nostri piccioncini, è comunque una parte abbastanza importante, e introduce un capitolo (il prossimo) in cui ne vedrete delle belle.

Grazie mille siete davvero tantissimi a recensire, ed è solo grazie a voi che mi viene voglia di scrivere ancora. Purtroppo non ho molto tempo e devo rispondere a coloro che hanno letto e commentato “When you’re gone”, quindi farò delle risposte molto brevi..

Grazie anche a tutti coloro che seguono l’altra mia fic. I vostri commenti mi rendono più leggera la stesura di una storia che mi prende sicuramente meno di questa :)

Ringrazio Nike87, ki_chan e Alessandra per aver recensito “Balbetta, per favore!”, per ovvi motivi di tempo avevo già ringraziato tutti gli altri, quindi vi cito qui.

frakkia31 non preoccuparti, l’importante è che prima o poi li leggi :P baci

KiaraRowling tesoro mio direi che puoi anche accontentarti di un commento stringato visto quanto parliamo di continuo ^^ ah, dean dean fa ridere anche me xD ma per quello che gli è successo c’è poco da ridere :(..

Muny_4Ever era Dean, in verità. Comunque il succo è lo stesso ^__^

Edlitam ho perso il conto di quanta gente mi ha scritto che sono sadica.. grazie dei complimenti, spero continuerai a seguirmi. Come vedi, stavolta non ho mostrato la mia cattiveria nel finale ^^

piperina tutte le volte ricevere un tuo commento mi rende strafelice ^__^ piaciuto il capitoletto? Dai questa volta non sono stata tanto maligna ghgh *__*

CherryBem che ne diresti di calmarti cara? Se anche non aggiorno alla velocità della luce non vuol dire che sono morta..!!

DamaArwen88 mentre la scrivevo ridevo da sola.. anche se da ridere in realtà non c’è molto, povero Dean.. ho chiarito abbastanza la cosa?baci

Moho mi spiace che la tua previsione non fosse molto veritiera, ma ho avuto degli imprevisti :( perdonata? Baci

lunachan62 ti ringrazio del commento, immaginavo che la storia ti piacesse, ma avere 70 persone che l’hanno inserita nei preferiti e 10 che commentavano mi lasciava ogni volta sgomenta.. spero che il capitolo ti piaccia..

8marta8 ahahah tesoro.. poverina ti ho lasciato sulle spine.. piaciuto il cap?

Nikoletta ne sono felice..! sai quel *_* non sapevo bene come interpretarlo ihih..baci

PiccolaSerpe bel nick ihih ^__^ che dici dovrei aggiungere suspance tra gli avvertimenti? Ti piace il cap? baci

mars e non hai ancora visto niente! I prossimi capitoli saranno un continuo di fiati sospesi ihihih!! Sono malvagia lo so.. intanto in questo si respira, no? Baci

Lessy scusa ihih comunque vedo che hai capito benissimo, faccio esattamente così ^^ baci

Keira93 ciao tesoro grazie mille ancora (sto diventando monotona) anche per l’altra fic.. piaciuto il cap? baci

Christina Malfoy spero riuscirai a metterti in pari prima della fine, comunque puoi benissimo darmi il tuo parere man mano che leggi i capitoli :P eheh sono malata di pareri, io ^__^ baci

ki_chan non so se ti leggo dentro o abbiamo le stesse passioni.. forse un po’ entrambe ^^ se penso che alcuni si figurano blaise come una femmina ç__ç mi viene da piangere xD comunque credo sia meglio che la Row non lo tratti molto, ci lascia vagare con la fantasia..!ah, e per inciso, HARRY CHE CI PROVA CON HERM NON LO TROVERAI MAI IN UNA MIA STORIA, meno che mai in questa. Sono praticamente fratelli!!!baci

GuNeDrA figurati, apprezzo moltissimo che tu abbia deciso comunque di commentare, bacioni tvb

La_pApErOtTiNa_93 come al solito praticamente l’ultima a recensire :) eheh sei troppo forte.. hai dovuto aspettare comunque parecchio, che ne dici del cap?baci

treasure sei consapevole che è soprattutto colpa tua se ho aspettato così tanto ad aggiornare?? Eccoti la tragedia del povero dean *__* ma quando lo usi il tuo account, gin?! Bacione

Ricciolagirl ricevere una recensione e un complimento da una persona che non è fan della coppia è doppiamente gratificante ^__^ quindi, grazie mille! Spero il nuovo capitolo ti piaccia :)

frakkia31 aggiungo questa risposta in ritardo, spero la leggerai.. come mai non riesci a recensire il capitolo giusto? :P il tuo computer è più matto di me tra un po' xD spero il cap ti piaccia

Ringrazio sfigatalcubo,che legge sempre praticamente tutto ciò che scrivo, ILL, KiaraRowling (ti adoro!!), ki_chan, lo SPOILER POCO SPOILER mi ha fatto morire dal ridere, AuraD, grazie mille, addirittura le lacrime?!, CherryBem e LizzieMalfoy_Dracolover, che mi ha sommerso di complimenti.

Grazie anche a chi l’ha messa tra i preferiti, so che è raro per una One Shot.

Baci a tutti e al prossimo capitolo, per chi la segue, ci vediamo al prossimo aggiornamento di “Serpeverde nell’animo.. o no?”

Hermy.

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Capitolo 17
*** Al lago nero ***


Eccovi il 17° capitolo, siete adorabili!! Mi fate venire voglia di scrivere!!

All’inizio di questo capitolo descriverò scene piuttosto corte, per darvi un’idea (non completa, come mio solito ghgh ^___^) di quello che succede in vari posti contemporaneamente. Mi dispiace da matti, sapete che adoro rispondervi uno per uno, ma il tempo è tiranno e io proprio non ne ho :( se avessi dovuto rispondervi singolarmente non sarei riuscita a finire per tempo ed aggiornare oggi e saremmo finiti a lunedì; quindi, spero mi perdonerete ^__^ ci vediamo comunque in fondo come sempre, per un paio di cosette.. buona lettura!

Al lago nero

Hermione guardava continuamente l’orologio del suo dormitorio; si annoiava, e così decise di uscire in anticipo rispetto all’appuntamento e precedere Draco al lago.

Indossò un maglione rosso, prese la bacchetta che era sul comodino e scese la scala a chiocciola che portava in Sala Comune. Si stupì di non trovare Harry e Ron intenti nella solita partita a scacchi serale, ed uscì dal buco del ritratto.

“Pansy non penso sia una buona idea..”

“Perché mai? Draco mi nasconde qualcosa, e io voglio scoprire di che si tratta. E’ il mio promesso, Blaise, non può permettersi di avere segreti con me.”

“Harry che stai facendo? Sono le nove e un quarto passate, non ti sembra un po’ tardi per uscire..?”

“Appunto, Ron. Per questo esco.” Rispose il moro aprendo il baule e estraendone il Mantello dell’Invisibilità.

Si girò verso il rosso e soffocò una risata nel vedere l’espressione perplessa dell’amico.

“Hermione deve uscire stasera, per incontrare Malfoy. Non voglio che finisca in punizione. Le chiederò che ha intenzione di fare, e se vuole tornare tardi le lascio il mantello e torno, capito?”

Ron annuì, ed Harry, salutandolo con un sorriso e un cenno della mano, uscì dalla stanza.

Draco uscì dal portone di Hogwarts e si diresse verso il lago. Infilò le mani in tasca e si strinse nelle spalle. Il freddo non lo sentiva nemmeno, abituato al gelo e l’umidità dei sotterranei, ma quella sera spirava una brezza che si infilava sotto agli abiti dei pochi studenti che si avventuravano fuori del castello a quell’ora.

Scorse due ragazzi Tassorosso correre verso il portone, per tornare in Sala Comune, e vide un Grifondoro e un Corvonero raccogliere i loro mantelli da sotto un albero dov’erano seduti ed imitare i Tassorosso appena entrati.

Dunque, lui ed Hermione erano soli. O almeno così pensava.

Raggiunse la ragazza, seduta tra le radici del solito albero, e senza una parola si sedette accanto a lei. Aveva smesso di piangere, ma aveva ugualmente un’espressione triste dipinta sul volto, e guardava avanti a se, con gli occhi appena socchiusi, come a scrutare ogni piccolo particolare della riva opposta del lago.

Draco sapeva che in realtà stava pensando.

Hermione non si scompose minimamente al suo arrivo, e rimasero così per qualche minuto, infine il ragazzo ruppe il silenzio.

“Hai voglia di parlarne?”

Hermione sospirò, e poggiò la testa sulla spalla di lui, chiudendo gli occhi per un momento.

Alzò la testa quel tanto che bastava per guardarlo negli occhi, e rispose:

“Non ora..” in un sussurro.

Draco annuì appena e riprese a guardare davanti a sé.

Qualche minuto dopo, la scostò appena e si alzò, tendendole la mano.

“Vieni, facciamo due passi..” Hermione prese la sua mano e si trovò a pochi centimetri dal suo viso. Sorrise impercettibilmente.

Draco le portò un ricciolo che le ricadeva sul viso dietro all’orecchio, poi la baciò dolcemente.

Ancora con gli occhi chiusi, sentirono un fruscio e qualcosa di simile ad un’imprecazione, si voltarono verso la fonte del rumore e ciò che videro li lasciò entrambi stupefatti.

Davanti a loro c’era Pansy Parkinson, rigida come un palo, con i pugni stretti e la faccia viola.

“TU!” cominciò, puntando il dito verso Draco.

Il ragazzo mascherò subito la sua sorpresa alzando un sopracciglio, pronto alla scenata, mentre Hermione aveva gli occhi sbarrati e si chiedeva cosa sarebbe successo.

“Scusatemi, non sono riuscito a fermarla” ammise Blaise, che era appena uscito da dal cespuglio dietro a Pansy, con aria abbattuta.

Hermione scosse il capo, ancora più confusa, mentre Pansy si girava scocciata verso di lui per un secondo, per poi tornare a guardare Draco, gli occhi che mandavano lampi.

“Mai, MAI avrei immaginato una cosa del genere!! Tu... TU! E.. la Mezzosangue” concluse storcendo il naso in direzione di Hermione.

“Qualche problema, Pansy?” chiese tranquillo Draco senza scomporsi.

“Beh se permetti SI, ce l’avrei! Noi due stiamo insieme Draco, nel caso non te lo ricordassi!”

“Veramente tu, hai sempre pensato che stessimo insieme, ma bisogna essere in due, fino a prova contraria..”

“Ma tu avevi detto..”

“Io non ho mai detto proprio niente, Pansy” la interruppe lui.

“Ma tuo padre..”

“Appunto, mio padre. E’ stato lui a decidere per me.”

“Ma tu non puoi..! Mio padre era d’accordo con Lucius..”

“Ho smesso di fare quello che dice mio padre da tempo, Pansy. Lucius è ad Azkaban.”

“Noi stavamo insieme, Draco” disse Pansy con gli occhi lucidi.

“Smettiamola di mentirci, Pansy. Se siamo stati insieme è stato solo per le nostre famiglie.”

La ragazza cadde in ginocchio a testa bassa, mentre una lacrima sfuggiva al suo controllo. Hermione guardò Draco e gli sussurrò all’orecchio:

“Che delicatezza..!”

Lui si voltò verso di lei portandosi una mano fra i capelli, scaricando la tensione accumulata in quei pochi minuti.

Blaise raggiunse i due ragazzi passando accanto a Pansy che si copriva il volto con le mani.

“Molto delicato, Dray, davvero molto delicato” bisbigliò, quasi divertito.

Draco si girò di scatto.

“Ma è mai possibile?! L’hai sentita, non è vero? Hai sentito quello che ha appena detto!”

Hermione ridacchiava mentre Blaise lo guardava stranito senza capire.

“Vedi, è la stessa cosa che gli ho appena detto io..” spiegò la ragazza.

Blaise parve accorgersi solo in quel momento della sua presenza, e si rivolse a lei porgendole cerimoniosamente la mano con un gran sorriso.

“Oh, signorina Granger..! Suppongo tu mi conosca dai racconti di questo troglodita che ha appena dato prova della sua educazione, come me del resto. Blaise Zabini” si presentò.

Hermione sorrise di rimando

“Ti conoscevo già Blaise, non c’era bisogno della presentazione” rispose stringendo la sua mano.

“Che vuoi farci, sono un tipo all’antica” ghignò lui.

Hermione sentì un altro fruscio dietro di loro, e si girò attenta.

“Harry..?!”

“Ciao Herm!” disse il moro cercando di liberare i piedi dal Mantello che si stava togliendo.

“Cosa ci fai qui..?”

“Già, Potter, cosa ci fai qui?!” la sostenne Draco

“Rilassati, Malfoy - replicò Harry - ero venuto a vedere che facevi, e se avevi bisogno di questo” concluse rivolto ad Hermione sventolando il Mantello dell’Invisibilità con la mano destra.

La ragazza rivolse un caldo sorriso al suo migliore amico.

“Mm.. credo ci sia un problema più impellente, al momento” disse indicando con un cenno del capo Pansy.

“Che si fa? - chiese Blaise - io come prefetto dovrei fare la ronda..!”

“Non c’è problema, posso occuparmene io!” si offrì Harry.

“Devi sempre fare l’eroe buonista della situazione, vero Potter?” si intromise Draco

“Draco..! - lo riprese Hermione - non vedo che male ci sia se Harry la accompagna al dormitorio!”

“Difatti! - la appoggiò il moro Serpeverde - l’ingresso della Sala Comune è..”
“So dove si trova la vostra Sala Comune” lo interruppe Harry.

“E come..” cominciarono quasi in coro Draco e Blaise.

Harry sorrise al ricordo degli avvenimenti che lo avevano portato proprio nella Sala di ritrovo Slytherin a conversare amichevolmente con Malfoy al suo secondo anno, ed Hermione con lui.

“E’ una lunga storia” concluse il moro, poi andò verso la figura che era ancora inginocchiata a terra e non oppose resistenza quando lui la aiutò ad alzarsi, con il volto chino rigato dalle lacrime.

Così, Draco Malfoy si ritrovò a fare una smorfia vedendo il suo migliore amico e la sua ragazza salutare sorridenti il Grifondoro allontanarsi verso il portone di Hogwarts nell’oscurità che ormai li aveva avvolti.

* Spazio dell’autrice *: eccomi qui!! Spero sia piaciuto il capitolo e vi chiedo ancora scusa per non potervi rispondere singolarmente, ringrazio comunque

KiaraRowling,

GuNeDrA,

sfigatalcubo,

Christina Malfoy,

8marta8,

CherryBem,

DamaArwen88,

Keira93,

frakkia31 (che intendi dire con ‘tu mi odi?’?)

La_pApErOtTiNa_93,

London che è tornata! ,

Lessy,

MartyViper,

HermioneJJ,

treasure,

piperina e

ki_chan

per le recensioni, e tutti coloro che l’hanno inserita tra i preferiti.

Una piccola cosa: ho notato che una persona (non so esattamente chi, siete così tanti!) ha rimosso la mia fic dai preferiti. Mi piacerebbe che, se per qualunque motivo la fic non vi piacesse più, mi informereste del motivo, mi serve per migliorare..!

Ringrazio anche tutti quelli che seguono l’altra mia fic, grazie davvero. Penso che aggiornerò lunedì, se avrò il tempo.

E, ultimi ma non per importanza, RINGRAZIO TUTTI COLORO CHE MI HANNO INSERITA TRA GLI AUTORI PREFERITI. Non sapete che piacere mi fate, veramente. Vi ringrazio tantissimo!!!

Baci,

Hermy

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Capitolo 18
*** Chiarimenti ***


Capitolo quasi interamente dedicato ad Harry e Pansy, che è stato un po’ difficile scrivere.. E’ un po’ più lungo del solito, spero non vi dispiaccia ^__^..

Ho un po’ di cose da dire, ma ve le dico in fondo ^^ buona lettura, Hermy

Chiarimenti

“Ti stai divertendo, Potter?”

Harry alzò perplesso gli occhi verso la ragazza che camminava al suo fianco, la quale rispose alla sua espressione con un verso stizzito.

“Goditi lo spettacolo, perché non ti capiterà più di vedermi piangere ancora” concluse a testa alta asciugando con due dita l’ennesima lacrima che scendeva a bagnare la sua guancia sinistra.

Harry si bloccò, smise di camminare e si voltò verso di lei.

“Credi davvero che mi diverta vederti piangere?!” chiese sbigottito.

Pansy alzò le spalle ostentando noncuranza.

“Perché avresti accettato di venire con me, altrimenti?” chiese di rimando con un sopracciglio alzato, in quell’espressione tipica dei Serpeverde.

“Mai sentito parlare di gentilezza?” la ragazza emise un leggero sbuffo.

“Non ho mai avuto motivo di essere gentile con nessuno, Potter, e nessuno è mai stato gentile con me. Non mi hanno fatto nemmeno la gentilezza di non tradirmi”

“Mm.. da quello che ho capito non stavate insieme..” azzardò Harry

“Non ha importanza, Potter. Lui doveva sposare me. Era mio, capisci?”

“Dunque è una questione di possesso, non ne sei innamorata” constatò Harry, sempre più perplesso.

Pansy proruppe in una risata amara.

“Potter, credi davvero che una serpe come me possa amare?”

Harry riprese a camminare, respirò a fondo e poi rispose.

“Vuoi la verità?”

“Certo”

Dopo qualche secondo continuò:

“Fino a qualche tempo fa ti avrei risposto di no, ma... si, credo di si”

Pansy fece qualche passo prima di rispondere.

“Sei un illuso, Potter. I Serpeverde, tutti, dal primo all’ultimo, provengono da famiglie Purosangue che gli insegnano, e gli impongono, di nascondere i propri sentimenti. A furia di nasconderli, uno finisce per non provarne più. O almeno, per convincersi di non provarne”

Harry boccheggiò, senza parole.

“Wow” riuscì solo a dire infine.

Pansy alzò scettica un sopracciglio, senza smettere di camminare. Ormai erano giunti ai sotterranei.

“Non mi sembra propriamente un’affermazione adatta ad un ‘wow’...”

“E’ che.. non pensavo che.. fossi così”

Pansy fece un sorriso triste, ma aveva smesso di piangere.

“Pensavi che fossi come gli altri vogliono che io sia.. tutti mi descrivono come una ragazza crudele, senza scrupoli, oca e piena di pregiudizi, senza rendersi conto che i primi ad avere pregiudizi sono loro” disse.

“E’ un pensiero molto profondo, Pansy” pronunciò sincero il moro infilando le mani in tasca e fissandosi le scarpe.

La ragazza sbattè un paio di volte le palpebre, incredula.

“Come mi hai chiamata?!”

Harry esitò

“Pansy. E’ il tuo nome, mi sembra”

“E da quando mi chiami per nome..?!”

“Vuoi la verità?”

“Certo”

“Non lo so, mi è venuto spontaneo” ammise.

La moretta, che si era fermata, riprese a camminare.

“Va bene Pot.. Harry” disse dopo un poco.

“Ti sei accorto che stiamo parlando civilmente da quasi un quarto d’ora?” Harry ridacchiò.

“In effetti è un po’ strano” disse, pensando invece che nulla gli era mai sembrato più naturale.

Così, tra battute e chiacchiere, arrivarono ad un corridoio dove Pansy si fermò, e si rivolse ad Harry con un’espressione enigmatica.

“Questo non è il corridoio della Sala Comune”

“Già, non lo è” disse Pansy.

Harry si passò una mano sul volto

“E quanto ci metteremo ad arrivarci?”

“Dipende” rispose la ragazza con una strana luce negli occhi.

“Da cosa?” chiese Harry guardandola.

“Da quanto ci metti a baciarmi, Potter” disse con un sorrisetto storto.

Sul volto di Harry si dipinse un ghigno degno di un Serpeverde prima che si avvicinasse alla ragazza annullando la distanza fra di loro.

Blaise era andato via poco dopo per fare, con una buona mezz’ora di ritardo, la sua ronda serale.

Così Draco e Hermione passeggiavano relativamente silenziosi per il parco di Hogwarts.

“E’ morto qualcuno?” chiese all’improvviso Draco, il viso serio e la voce sicura.

“C-come..?”

“Hai sentito benissimo. E’ morto qualcuno?”

Hermione posò lo sguardo a terra.

“Si” disse in un sussurro appena udibile.

“Capisco” si limitò a rispondere Draco.

Capendo che Hermione non avrebbe detto di più, si tolse il mantello e lo stese a terra e si sdraio su di esso invitandola a fare lo stesso.

Quando la ragazza si fu sdraiata a fianco a lui, Draco la strinse a sé ed indicò una costellazione.

“Lo vedi quel gruppo di stelle?”

Hermione annuì contro la sua spalla.

“La più luminosa di quelle stelle porta il mio nome” disse abbassando il braccio.

La ragazza ridacchiò ed alzò la testa per poterlo guardare negli occhi, puntellandosi sui gomiti.

“Sarebbe più corretto dire che tu porti il suo - disse sorridendo - comunque lo sapevo” concluse.

“E come?” chiese Draco alzando un sopracciglio

“L’ho letto” rispose come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

“Logico, che domanda stupida” ghignò lui, guadagnandosi uno scappellotto.

“E’ così, eh? Brutta serpe schifosa..! Te lo farei mangiare quel ghigno..!”

Draco scoppiò a ridere.

“Ahah Mezzosangue, dimmi, come penseresti di riuscirci?!” chiese tra le risa.

“Oh, un modo lo troverò, Draco, stanne certo!” poi estrasse la bacchetta e la puntò al cielo.

Subito scintille rosse si generarono da essa e andarono a formare 12 punti disposti in cerchio, con due lancette nel centro.

“Oh Merlino com’è tardi! Alzati Draco dobbiamo andare!”

Draco lentamente si inginocchiò sbatacchiando il mantello per togliere da esso gli eventuali residui di erba e terra.

“Rilassati Mezzosangue, c’è tutto il tempo” disse, prima di coinvolgerla in un bacio mozzafiato.

I due si allontanarono, scambiandosi sfrecciatine, verso i portoni di Hogwarts, ignari del fatto che, da dietro una quercia, un paio di gelidi occhi neri avevano seguito tutta la scena.

* Spazio dell’autrice *: Eccomi ^^ attenzione a quest’ultima cosa, è di un’importanza determinante ^O^ non uccidetemi please, la tentazione di concludere così il capitolo era troppo forte xD

Passo alle cose che volevo dirvi.

1) Innanzitutto ringrazio chi ha letto e recensito la mia Shot per Halloween, “Una notte speciale”, primo esperimento di JamesxLily in vista di una collaborazione.. ma non vi anticipo nulla ^^:

quindi un’enorme grazie a: London (grazie anche per il commento alla drabble tesoro^^),

xla (so che fatica hai fatto a leggere una cosa simile, quindi ringraziamento doppio ^^),

Lessy,

puccalove90,

Christina Malfoy,

KiaraRowling (tesoro, mi sai che non hai capito v.v non ho minimamente intenzione di continuarla xD),

Guz (^^),

CherryBem e hil e logicamente a tutti quelli che l’hanno inserita tra i preferiti ^^.

2) Concludo dicendo che mi è dispiaciuto vedere che la nuova fic, “We could be heroes”, l’hanno letta davvero in pochissimi.. volevo chiedervi se potevate spiegarmi il motivo tramite recensione.

Passo ai ringraziamenti per lo scorso capitolo, purtroppo non ho il tempo di rispondervi singolarmente, ma risponderò sommariamente alle domande che mi sono state poste.. grazie quindi a KiaraRowling,

Diana (è sempre bello trovare nuove lettrici ^^),

sfigatalcubo (smack! Non preoccuparti delle rec corte, l’importante è che ci siano!),

Gloria_Potter (Ho visto che l’hai anche inserita tra i preferiti.. grazie!),

Lessy,

ki_chan,

Keira93,

8marta8,

frakkia31,

MartyViper (mi spiace non poterti rispondere come si deve, ci sentiremo poi per e mail ^^),

Muny_4ever (non credo succederà mai! Dove sei stata?kiss),

London,

La_pApErOtTiNa_93,

treasure (amore ci sarà un motivo se ho il suo nome come nick ^^!),

CherryBem e Sofy Weasley (grazie mille, sono contenta che ti piaccia ^^ spero continuerai a recensire!)

Mamma mia quanti siete! Rispondo alle vostre domande.

- Ho voluto spiegare come secondo me è veramente il personaggio di Pansy, e credo che in questo capitolo più che nel precedente sia abbastanza caratterizzata.. credo che sia incatenata, un po’ come Lavanda Brown, che però vedo più stupida di lei, nell’immagine che gli altri si sono costruiti di lei, che non corrisponde però a realtà.

- Per quanto riguarda Dean, dato che stiamo ancora parlando degli avvenimenti della sera-notte in cui Silente annuncia che lascerà Hogwarts, sapremo nel prossimo capitolo che fine farà ^^.

- Molti mi hanno chiesto di Zabini, ebbene: secondo me quel ragazzo è finito a Serpeverde per via delle sue origini, della sua famiglia, non per l’indole.. comunque, non lo ritengo uno stinco di santo ^^.. come avete visto, lo trovo elegante, spiritoso, ma con il fascino della serpe.

Questo spiega il perché molti lo affianchino ad Harry, nelle coppie yaoi, o ad Hermione, ultimamente, nelle coppie etero.

Sono contenta che piaccia l’idea della Harry/Pansy (ad eccezione di ki_chan ihih.. io Pansy non la vedo brutta..!), così siamo sicuri che non interferirà più ^^

PICCOLA DOMANDA: Preferite che aggiorni prima “Serpeverde nell’Animo” o “We could be heroes” ? Andrò a maggioranza :)

Dopo questa sfilza di cose, ringrazio i sempre più numerosi che l’hanno aggiunta tra i preferiti e spero che il capitolo vi sia piaciuto ^__^ un bacio

Hermy

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Capitolo 19
*** Siamo matti?? ***


Dopo tanto tempo, sono riuscita a riscrivere il capitolo.. Non sono molto soddisfatta di come è venuto, sarà che già era di passaggio, sarà che l’abbandono del mio computer mi ha lasciato con l’amaro in bocca (ç_ç) ma non riesco proprio a farmelo piacere. Ad ogni modo, vi ringrazio tutti tantissimo per il sostegno che mi state dimostrando ^__^ vi adoro!

Vi lascio al capitolo, ci vediamo in fondo! Buona lettura!

 

Siamo matti??

 

Il mattino seguente Hogwarts si era svegliata presto per salutare un timido Dean Thomas, che impacciato e tutto rosso rispondeva agitando la mano ai calorosi saluti dei compagni, e subiva l’abbraccio di Ginny Weasley, che gli era saltata al collo urlando “Non ti dimenticheremo, non ti dimenticheremo!”.

Quel giorno non vide solo la partenza di Dean, infatti alle tre del pomeriggio tutti gli studenti si trovarono nel parco per la prima verifica di Trasfigurazione umana, con grande soddisfazione di Hermione, che non faceva altro che ripetere quanto fosse utile, e della professoressa McGranitt.

I giovani maghi si stavano riversando di fronte ai portoni della scuola, in un turbinio di rosso-oro, verde-argento, nero-blu e giallo-rosso.

I ragazzi delle quattro case avevano iniziato a parlare animatamente quando un leggero battito di mani li distolse dalle loro chiacchiere e portò la loro attenzione verso la cattedra. La professoressa McGranitt, in piedi dietro di essa, li fissava in attesa.

“Buongiorno a tutti ragazzi, come sapete, questa è la prima verifica di auto-trasfigurazione - disse riportando alla loro dimensione originale diversi rotoli di pergamena che aveva ridotto per portarli nella tasca del mantello - svolgerete l’incantesimo qui, quindi vi pregherei di arretrare di qualche metro” concluse mentre il professor Vitious compariva accanto a lei ed evocava due sedie.

Agli sguardi incuriositi ed interrogativi degli studenti, riprese professionale:

“I professori di Incantesimi e Cura delle Creature Magiche assisteranno alle prove e mi aiuteranno a compilare le schede di valutazione. Ora attenzione, quando chiamerò i vostri nomi venite avanti, le verifiche si svolgeranno a coppie”

Dalla folla di studenti si sollevò un mormorio indistinto, eccetto per qualche voce chiara tra le quali si distinse quella di Seamus Finnigan.

“Secondo quali criteri siamo stati divisi? Anno, Casa...”

La McGranitt fece un piccolo sorriso tirato.

“Nulla di tutto questo, signor Finnigan. Sarete divisi secondo l’ordine alfabetico.”

Una nuova ondata di commenti, questa volta sdegnosi, venne sopita dall’arrivo dell’insegnante di Cura delle Creature Magiche. Hagrid attese che il professor Vitious ingrandisse la sedia per lui e si sedette, bofonchiando:

“Professoressa McGranitt, professor Vitious…” accompagnando le sue parole con un cenno di saluto del capo.

 “Molto bene, - disse Minerva allargando sul tavolo le pergamene che evidentemente erano gli schemi di valutazione - molto bene. Ai posti, ragazzi, cominciamo.”

 

Abbott Hannah era, come sempre, pronta di fronte alla cattedra, poiché il suo nome la costringeva a svolgere la prova per prima, insieme a Boot Terry, di Corvonero.

Entrambi non riuscirono a passare la verifica, ma vennero rassicurati che era tutto nella normalità. Dopotutto, si trattava della prima.

I guai cominciarono quando fu chiamata la coppia Brown - Bullstrode.

Millicent si diresse verso il centro scostando bruscamente i compagni, camminando come suo solito abbastanza goffamente e sputando un lecca lecca che le pendeva dalle labbra, mentre tirava fuori la bacchetta borbottando. Lavanda, invece, si produsse in una serie di gridolini isterici, che le sue compagne cercarono di calmare, inutilmente.

“Ma professoressa..!! Io dovrei fare la verifica con quella??” strillava indicando la Serpeverde come fosse un demone.

“Precisamente, signorina Brown” rispose pacata la McGranitt senza scomporsi.

“Ma, ma…!! E’ inaudito! Impossibile..! - continuava a sbraitare - Siamo matti?? Lo sanno tutti che Grifondoro e Serpeverde insieme non possono stare, tutti!”

“Senti stupida oca - intervenne Millicent - neanch’io sono entusiasta di fare coppia con te, ma proprio per questo vediamo di sbrigarcela più presto possibile così non dovrò più vedere la tua brutta faccia!” bofonchiò, mentre il solito mormorio si alzava a manifestare le opinioni degli studenti e le gemelle Patil si avvicinavano alla cattedra.

“Signorina Bullstrode! - esclamò la McGranitt - il suo comportamento è inammissibile! 5 punti verranno sottratti a Serpeverde per la sua esuberanza, ed altrettanti a Grifondoro per la sua mancanza di rispetto, signorina Brown. Sì, potrete fare coppia insieme, ma ora tornate a posto, per Merlino!” sbottò infine esasperata a Padma e Calì che non avevano smesso un attimo di sussurrarle a poca distanza dalle orecchie la loro richiesta.

In un secondo, tutti si zittirono. Se le gemelle Patil avessero formato una coppia a parte, questo significava… Parkinson - Potter. La classe rabbrividì al solo pensiero delle parole taglienti e gli eventuali incantesimi che sarebbero volati tra i due, che sembravano invece assolutamente disinteressati.

Le seguenti verifiche si svolsero velocemente, passando per la prova Granger - Greengrass che si concluse ovviamente con un Eccezionale e una prova non svolta, e per quella Mac Millan - Malfoy, che finì con parecchi insulti ed una O per entrambi.

Arrivarono finalmente alla coppia tanto temuta, che sembrò invece tra le più calme. Non volarono sguardi assassini ed anzi, i più attenti avrebbero potuto cogliere occhiate d’intesa e mezzi sorrisi.

Harry non riuscì a passare la prova, mentre dove prima stava Pansy ora un’aquila scura volteggiava attorno alla cattedra degli insegnanti. Con un lampo di luce, la ragazza corse dalle sue compagne festanti per il suo inaspettato Oltre Ogni Previsione.

Harry tornò invece tra i Grifondoro, ugualmente soddisfatto, dove lo attendeva una Hermione piuttosto curiosa che lo accolse con un abbraccio da dietro e gli sussurrò all’orecchio:

“Mi sa che qualcuno qui dovrà spiegarmi un paio di cose” provocandogli un ampio sorriso per poi stampargli un bacio sulla guancia sotto gli occhi di un Draco che si stava distruggendo i palmi delle mani con le unghie.

La verifica si concluse con la coppia Weasley - Zabini, che terminò in fretta la prova, poiché nessuno dei due riuscì a trasfigurarsi.

“Per oggi abbiamo finito - tuonò la McGranitt sopra al fracasso che i suoi studenti stavano creando, con uno strano sorriso tirato ma divertito sulle labbra - Vi informo che le coppie che hanno sostenuto la prova oggi, costituiranno piccoli gruppi di studio su questo argomento per le prossime settimane, con l’obbligo di incontrarsi almeno una volta ogni tre giorni.”

Detto questo si alzò e scomparve dietro ai portoni della scuola.

 

 

In Sala Grande, quella sera, si stavano scatenando i commenti agli avvenimenti del pomeriggio, con grande rammarico di Ginny che pensava ancora a quelli della mattina, che parevano già dimenticati, o almeno così si sforzavano di fare apparire.

“Io penso che con tutti i gruppi di studio che volete non riuscirò mai a trasfigurarmi. Non mi riesce, punto!” esclamò Ron contrariato.

“Oh avanti Ron, Zabini è simpatico in fondo… Poteva pure andarti peggio!” lo consolò Harry.

“Già, tu sei con la Parkinson, ad esempio!” si ricordò il rosso.

“Già…” ripetè Harry abbassando il viso sul piatto per cercare di contenere il sorrisino che stava nascendo sulle sue labbra, che per altro non scappò all’occhio indagatore di Hermione che sorrise a sua volta.

“Che hai da sorridere, tu! - esclamò Ronald fintamente offeso - ah già, abbiamo tra noi Miss-Sempre-Eccezionale” si rispose da solo.

Hermione lasciò correre, visto che dare la spiegazione veritiera avrebbe richiesto più tempo ed era convinta che fosse un compito riservato a Harry il quale guardandola annuì impercettibilmente come a dire “Glielo dirò…”.

Ad un certo punto, Silente si alzò con discrezione dal banco professori, e si avvicinò al tavolo di Grifondoro.

Harry, Ron e Hermione si guardarono stupiti, per poi rivolgere tutta la loro attenzione al Preside, che si era chinato su di loro.

“Harry, Ron, c’è una cosa di cui vorrei parlare in privato con voi... continua pure a mangiare, Hermione, ti farà bene. La presenza dei tuoi amici basterà.” Disse quando i tre si alzarono contemporaneamente.

La ragazza si risedette offesa, mentre i suoi migliori amici seguivano il preside nel suo ufficio.

 

 

Hermione aveva passato il resto della cena a borbottare che Harry e Ron erano sufficienti, certo, che di lei non aveva bisogno nessuno e altre cose del genere.

Le era poi arrivato un gufo, il solito meraviglioso gufo grigio, per la verità, che portava una pergamena con scritto solo: “Dove e quando?”

Sorrise e scrisse brevemente:

“Tra 5 minuti al primo piano vicino alla colonna a fianco dell’aula di Trasfigurazione”

Riaffidò la pergamena al gufo e si occupò di terminare il suo budino.

 

 

“Allora?”

“Allora cosa?”

“Non trovi che Potter fosse particolarmente affascinante, oggi?”

“Che intendi dire?!” chiese confusa Hermione.

“Che questo pomeriggio, dopo la prova di Trasfigurazione, l’avrei baciato anch’io” disse lui con una smorfia.

La ragazza lo guardò seria per un paio di minuti, indecisa se prenderlo sul serio o no. Alla fine scoppiò a ridere tenendosi la pancia e aggrappandosi al suo braccio per non cadere.

“Che diavolo hai, da ridere?!” sibilò Draco.

“Ahah…!! - tentò di riprendersi Hermione - tu sei… tu sei…”

“Io sono cosa??”

“Ahah, mio dio… Tu sei geloso!!” esclamò lei asciugandosi le lacrime agli angoli degli occhi.

Draco storse la bocca.

“Io geloso..?”

“Già, già, proprio tu…” ripetè la Grifondoro allacciandogli le mani dietro al collo.

“Un Malfoy non è mai geloso, Mezzosangue”

“Ma il mio Draco si” concluse lei sorridendo prima di impedirgli di rispondere coinvolgendolo in un tenero bacio.

“Dovrei esserlo più spesso se questo è il pagamento” disse con un ghigno lui quando si staccarono.

Hermione ridacchiò e gli tirò un piccolo pugno sul petto.

“Te l’ho già detto che sei uno stupido?”

“Uno stupido che ti piace, però”

“Malfoy cambia solfa, questa l’ho già sentita” replicò divertita Hermione.

“Non bisogna mai smettere di dire la verità - ribattè ghignando - ora devo andare, Blaise si starà chiedendo che fine ho fatto”

“E se tu lo lasciassi a chiederselo, per oggi?” chiese guardandolo negli occhi dolcemente.

“Che intendi dire?”

“Non ho proprio voglia di dormire da sola, stanotte” disse mordendosi il labbro inferiore.

Draco non resistette all’impulso e la baciò,

“Scommetto che esiste un posto dove potresti non essere sola…” cominciò allusivo con un sopracciglio alzato.

“Ma che sia adatto ad una principessa..!” esclamò lei. Draco rise, poi la prese in braccio.

“Ehi, che fai!! - esclamò Hermione - mettimi giù!”

“Mi spiace principessa, ma il castello è lontano! In qualche modo dovremo pure arrivarci, al settimo piano!” Una risata echeggiò per tutto il corridoio, fino a che i due ragazzi non furono scomparsi sulle scale.

 

 

 

* Spazio dell’autrice *: eccomi qui, riporto una parte del capitolo-avviso, nel caso qualcuno non lo avesse visto, e mi scuso ancora per il ritardo, ma come sapete non è dipeso da me.

 

Lunedì scorso avevo pronto il capitolo 19 di questa fic e stavo per postarlo quando il mio pc mi ha abbandonata. Eh si, si è fuso. Mi spiace tantissimo ma questo pone dei problemi abbastanza notevoli, ovvero posso usare questo computer (che è di mia madre) solo relativamente, perchè per scrivere interi capitoli ci vuole del tempo..

[…]in particolare mi dispiace per mars (sei tornata!!), Christina Malfoy, che si è fatta la tirata per arrivare all'ultimo capitolo, e per frakkia31, mia eterna sostenitrice (ma ti piace davvero così tanto questa fic??)

Vi ringrazio molto per il sostegno.”

 

Non sapevo bene che titolo mettere per questo capitolo. Alla fine, ho deciso di inserire una parte del discorso di Lavanda, perché mi ha fatto ridere che in una Draco/Hermione qualcuno dicesse che Grifondoro e Serpeverde non possono assolutamente stare insieme ^__^

 

Ringrazio tutti quelli che hanno recensito lo scorso capitolo, grazie mille, siete tantissimi!! ^^

 

Rossy..! sono molto contenta che tu mi abbia seguita dall’inizio, e mi ha riempita di gioia anche il fatto che ti piaccia anche SnA, come hai visto ho aggiornato prima quella. Naturalmente mi farebbe molto piacere se continuassi a commentare, un bacio.

 

Deborah debby una tua recensione è magnifica comunque ^^ sono contenta che Harry e Pansy ti piacciano, anch’io li trovo carini ^^ fammi sapere che ne pensi del cap. Bacione ti adoro da matti!

 

KiaraRowling che cattiva tesoro xD mi fai piangere Dracuccio (ihih ormai non smetterò più di chiamarlo così ^^) spero ti piaccia il cap, ti voglio tanto bene!

 

Christina Malfoy tesoro miooooo!! Sei riuscita ad arrivare in fondooo!! Me felice :) non avevi mai visto la Harry/Pansy prima d’ora? Io trovo che ci stia bene ^^ beh, sui misteriosi occhi ci sarebbe molto da dire, ragion per cui… non dico niente xD! Spero il cap ti sia piaciuto ^^ bacione tvb

 

Keira93 tesoro tu non mi annoi mai ^^ secondo me questa faccetta *__* esprime al meglio lo scorso capitolo xD.. che ne pensi di questo? Senza il tuo parere non vado avanti xD bacione tvtb!

 

Mars tesoro mio, sei tornata finalmente..! Spero che il motivo della tua assenza non sia qualcosa di grave… Sinceramente avevo semplicemente pensato che ti fossi stufata della fic. Sui Serpeverde, siamo perfettamente d’accordo, e Blaise è il mio mito ^^ spero il cap ti sia piaciuto!

 

Sofy Weasley grazie milleee!! Quando si riesce a far piacere un personaggio solitamente antipatico è una vittoria ancora più grande ^__^ io Pansy la vedo così, che ti devo dire ^^ spero ti piaccia anche questo capitolo! Baci!

 

frakkia31 ma ti piace davvero così tanto questa fic?? Mi spiace per questo ritardo ma come avrai letto non è stata colpa mia ç_ç Non ho mai visto quel film..! Merita? Spero il cap ti piaccia ^__^ attendo come sempre la tua recensione ^^ baci

 

MartyViper grazie mille veramente, sei sempre un tesoro… addirittura un genio?? Me rotola per terra dalla contentezza tipo maialino ^^ grazie anche per i commenti a ‘We could be heroes’, sono molto importanti per me.. che ne pensi di questo capitolo? Un bacione tvb

 

8marta8 mi scuso per il ritardo :( spero il capitolo ti piaccia ^^ baci!

 

Sfigatalcubo dovremmo creare la Gazzetta di Hogwarts, noi due ^^ eh si uno scoop fantastico visto come si evolve la situation? Attendo il tuo parere ^^ bacione!

 

Treasure tesoro tu sei quel pelino di parte, a volere l’aggiornamento di SnA xD non avrei mai pensato che ti sarebbe piaciuto il tuo Harry con la regina si Serpeverde ^^ un bacione anch’io ti adoro come i drachi..uuups, i draghi xD tvb

 

Diddola benvenuta su EFP a tutti gli effetti, allora ^^ sono contenta che H/P ti piacciano, hanno avuto un grande successo in effetti :P che ne pensi del cap? baci

 

La_pApErOtTiNa_93 allora attendo il tuo responso :P come ti è sembrato questo capitolo? Comunque vedi, anche da come la vedi tu si capisce che ci riesce difficile non immaginarla come un’oca senza cervello.. un bacione tvb

 

ki_chan beh così so come ti chiami tesoro xD cooomunque, che ne pensi del cap? mi spiace per l’assenza ç_ç comunque io ti ho risp all’e mail ma qui mi pare che siamo poco produttivi xD datti una mossaaaaaa :P scherzo, un bacione tvb

 

Muny4Ever WOW lo dico io, la mia super fan di nuovo all’attacco ^___^ mi spiace per la tua connessione ma sono contenta che ora si sia risolto tutto ^^ io invece non ho risolto niente, sono ancora dal pc di mia madre.. se ti va ho cominciato una raccolta di drabble che probabilmente ti piacerebbero, visto che hai ‘Balbetta per favore’ tra i preferiti, lo stile è quello ^^ bacione

 

CherryBem denny sei impossibile xD comunque eccotela aggiornata…sei una babba ^^ bacione

 

Lessy grazie mille ^^ ma mi spiace, questo non posso proprio dirlo.. e.. la mia cattiveria in fondo è ciò che piace di me, non è vero? La suspance ci sta tutta ^__^ baci

 

Rivoltella J ultima ma non meno importante,anche se hai commentato il primo capitolo *__* ma sei mattaaaaa?? Come ti ho già detto tesoro sei una pazza, 19 capitoli sono 19 capitoli, come hai giustamente detto tu! Grazie mille O.o quanto diavolo ci hai messo?? Grazie anche per i commenti alle altre fic, e ti do un paio di consigli, dato che le mie fic le conosco bene ^^ se vuoi leggere qualcosa di leggero, C’è SnA, ovvero ‘Serpeverde nell’Animo… o no?’ long fic, o CTCT, ‘Christmas Things, Christmas Thinks’, raccolta di drabble natalizie. Se vuoi qualcosa di più impegnativo (ti avviso, è molto triste) c’è la mia nuova e per me importantissima long fic ‘We could be heroes’, come al solito Dramione ^^ grazie ancora, sono sempre onorata di finire tra gli autori preferiti di qualcuno ^__^ un bacione!

 

 

Ringrazio moltissimo anche chi ha recensito ‘We could be heroes’ e vi avviso che sto postando le drabble natalizie a cui avevo accennato, nella raccolta ‘Christmas Things, Christmas Thinks’

 

Grazie anche alle ormai più di 80 persone che hanno PD tra i preferiti O.o siete uno sproposito xD baci,

Hermy

 

 

 

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Capitolo 20
*** Un'altra volta ***


Eccomi qui, a postarvi il nuovo capitolo anche di PD.

Invito quelli di voi che non l’hanno già fatto a visitare il mio profilo, opportunamente modificato. E’ importante per chi segue le mie fiction!

 

Passo al capitolo, che dedico a frakkia31, perché mi segue sempre, mi riempie di complimenti, e mi ha fatto il più bello. Questa è la tua ff preferita sul sito? Ti ringrazio immensamente, anche se non lo credo possibile. Questo capitolo è per te, tesoro.

 

 

Un’altra volta

 

Hermione si svegliò lentamente, sbattè un paio di volte le palpebre ed alzò appena la testa, per osservare il volto del ragazzo su cui si era addormentata. Il suo petto nudo si alzava ed abbassava ritmicamente, mentre sul suo viso permaneva un’espressione rilassata, quasi serena.

La riccia si abbassò lentamente a sfiorare quelle labbra sottili, per una volta non tese in un ghigno, e sorrise nel vedere che Draco non si era svegliato. Prese a passargli dolcemente una mano tra i capelli, ad accarezzargli la testa, ed il suo sorriso si allargò quando gli angoli della bocca di lui si sollevarono appena, nel sonno.

 

Erano quasi le otto del mattino, quando Harry James Potter era arrivato di fronte alla Stanza delle Necessità.

“Devo parlare con Hermione, devo parlare con Hermione, devo parlare con Hermione...”

Al terzo passaggio di fronte al muro vuoto, la Stanza si era palesata, sotto forma di quello che a prima vista sembrava un appartamento senza pareti, pieno di mobili e molto colorato.

Harry si guardò un po’ intorno, di fronte a sé aveva la zona ‘salotto’, con i suoi divanetti, oltre la quale era ben visibile la cucina.

Si voltò verso sinistra, dove vide un ampio letto a due piazze, con due tendine arancioni tirate su ai lati. Su di esso, coperti solo dalle lenzuola bianche, stavano Malfoy e la sua migliore amica, intenta ad accarezzarlo.

Chiuse la porta alle sue spalle, provocando solo un lieve rumore, che bastò però ad attirare l’attenzione di Hermione, la quale trattenne rumorosamente il respiro.

“Harry…!” esclamò coprendosi pudicamente col lenzuolo.

Il moro avanzò verso la cucina, senza guardarla nemmeno, e si sedette al tavolino bianco.

La ragazza si alzò, allarmata, e raccolta la sua biancheria indossò la camicia di Draco, abbastanza lunga da coprirla fino alle anche, poi raggiunse il suo migliore amico.

“Cosa c’è?!”

“Dovevo parlarti.” Si scusò Harry, e Hermione sospirò.

“Si tratta di ciò per cui vi ha chiamati Silente?”

Harry annuì, e la riccia lo invitò con lo sguardo a continuare.

“C’è stato un altro attacco.” Disse lapidario dopo qualche secondo.

Hermione sgranò gli occhi. Era successo un’altra volta.

“Chi…” cominciò con voce rotta, ma Harry la interruppe.

“Charlie Weasley.”

La ragazza sussultò, il terrore dipinto sul volto.

“E’…?” non riuscì a pronunciare quella parola: morto.

“No, è solo ferito, è riuscito a difendersi.”

Con un rumoroso sospiro di sollievo, Hermione si lasciò andare sulla sedia.

“E’ sicuro che si tratti…”

“…di Mangiamorte? - intervenne lui - sì, Charlie li ha visti chiaramente. Molto stupido da parte loro, erano solo in due. È anche vero che hanno attaccato mentre lui era in volo su un drago, era improbabile che riuscisse a difendersi, ma evidentemente non lo conoscono abbastanza: Charlie ormai conosce troppo bene i draghi per non riuscire a fare qualsiasi cosa su uno di loro.”

“Solo due…” riflettè Hermione. “Potrebbero non seguire indicazioni dell’intera schiera, potrebbero fare di testa loro. Insomma, sarebbe molto stupido avendo a disposizione migliaia di maghi mandarne solo due per un mago, seppure giovane, appartenente all’Ordine della Fenice. Charlie non è il primo venuto.”

Harry tacque per un attimo.

“E’ possibile, sì, soprattutto considerando il fatto che non abbiamo più nulla da temere da Voldemort… anche se tutti questi movimenti da parte dei Mangiamorte danno da pensare… forse hanno trovato di nuovo un modo per riportarlo in vita. Ma tutto sommato…”

“Non credi che… insomma…”

“Che vogliano arrivare a me? - la interruppe nuovamente Harry - sì, ci ho pensato.”

“Ma è improbabile, Harry. Se avessero potuto attaccarti l’avrebbero fatto subito.” Esclamò lei.

“Già - mormorò mestamente - non so proprio cosa pensare.”

“Ricordi quel sogno… quello che hai fatto un po’ di tempo fa…” si fermò un attimo a riflettere, nemmeno lei sicura di ciò che stava dicendo.

Poi, sbattè la mano sul tavolo e riprese.
“Ti hanno messo in guardia! È chiaro! Cos’hanno detto? Avrebbero attaccato in un modo più subdolo, no? Qualcosa del genere. Harry, questa è una spirale! Stanno colpendo tutti i parenti dei nostri amici, dei tuoi amici, sempre più vicini. La prossima potrei essere io!”

Harry si riscosse.
“Non dire sciocchezze, Hermione, non possono penetrare  a Hogwarts!” esclamò alzandosi di scatto. Non riusciva più a stare fermo.

“E poi, chi potrebbe esserci dietro?”

“Non so Harry, chiunque ti odi abbastanza. Direi che ce ne sono di persone in lista…” disse lei con un debole sorriso.

“Riflettiamo. Lucius Malfoy…”
“Lucius Malfoy è ad Azkaban, dove deve stare.”

Una voce li raggiunse, ed entrambi si voltarono istintivamente verso la zona arancione, da dove Draco Malfoy, nudo ad accezione dei boxer neri, si stava avvicinando a loro.

Passò distrattamente di fronte a Harry, che non sapeva se essere più stupito del suo comportamento o delle sue parole, visto e considerato che appena arrivato non aveva la testa abbastanza sgombra da realizzare che quello era una specie di appartamento che Hermione condivideva con quell’essere che stava aprendo il rubinetto.

Con un tocco di bacchetta, fece comparire un bicchiere e lo riempì, poi lo posò di fronte a Hermione e se ne andò tranquillo in bagno, lasciando Harry interdetto.

Cominciando a bere, Hermione riprese a parlare come se nulla fosse.

“Dunque non si tratta di Malfoy.”

“Ma…” Harry indicava con l’indice il punto in cui era scomparso il biondo, ancora sconvolto.

“Non possiamo fare altro che aspettare, Harry. Non abbiamo i mezzi per scoprire chi c’è dietro. Se non lo sa Silente, come possiamo saperlo noi? A proposito, che ore sono?”

Il ragazzo si chiese cosa c’entrasse quell’ a proposito, ma pensando ad un orologio, il solito orologio argentato prese forma sulla parete. Un grifone ed un serpente scandivano il tempo a guisa di lancette. Accigliato, Harry disse: “Le otto e mezza.”

Hermione si girò appena indietro e alzò un poco la voce.

“Latte?” urlò sotto gli occhi sempre più sconcertati di Harry.

“Sì.” Arrivò chiara la voce di Malfoy.

Con un breve gesto della bacchetta, la riccia fece comparire sul tavolo una tazza ed un bicchiere di succo di zucca, mentre Draco compariva alle sue spalle, completamente vestito nella divisa di Serpeverde.

“Io… credo… beh, ci vediamo a lezione Herm. Buona colazione, Malferret.”

Mentre usciva, lo raggiunse ovattata la voce di Hermione: “Ciao Harry!”

 

 

Mezzogiorno non si era mai fatto aspettare tanto. Due estenuanti ore di Pozioni con Tassorosso avevano sfinito i poveri Grifondoro, che non aspettavano altro che il pranzo per rifocillarsi in vista del pomeriggio che li attendeva al fianco dei Serpeverde.

Dopo la conversazione nella Stanza delle Necessità, Harry, che aveva realizzato tutto insieme il grado di confidenza che Malfoy aveva con lei, non aveva più avuto l’occasione di rivolgere la parola a Hermione, ma l’aveva vista decisamente più serena di quando le aveva dato la notizia dell’attacco.

Ron era, prevedibilmente, sempre più cupo, ed il suo umore peggiorò quando Pansy Parkinson si avvicinò a loro.

“Che diavolo vuole quella serpe?” aveva sibilato.

“Potter, credo proprio che dovremmo esercitarsi un po’ con la trasfigurazione umana. La megera non ce lo perdonerebbe mai se non migliorassimo.” Disse con una lieve ombra maliziosa nei brillanti occhi neri.

“Pansy, non sono dell’umore giusto.” Mormorò Harry.

“Un po’ di Trasfigurazione non fa mai male!”

“Sul serio, non riesco, oggi…”

Offesa, la brunetta si allontanò velocemente accompagnata dal rumore sordo dei suoi tacchi sul pavimento del corridoio per la Sala Grande.

“Guarda te, anche le esercitazioni extra, ci mancano.” Borbottò Ron irritato, mentre Harry arrossiva furiosamente.

Nel frattempo erano appena arrivati al loro tavolo, quando videro che nessun Grifondoro era seduto, così come gli studenti di tutte le altre Case.

Alzando lo sguardo, colsero subito la massa di ragazzi che si accalcavano attorno alla bacheca degli annunci, e Harry si fece avanti per chiedere che cosa fosse successo. Una Ginny Weasley piuttosto agitata gli corse incontro.

“Oh, Harry, Harry! - eclamò - Sabato c’è la prossima uscita a Hogsmeade!”

Tutto ciò che Harry fece fu sibilare un “Perfetto” a denti stretti mentre guardava Pansy che si girò  dall’altro lato non appena ebbe incontrato i suoi occhi, che se ne andassero entrambi stizziti.

 

 

“Che stai facendo?”

“Fumo.”

Draco e Hermione erano, come al solito, nella Stanza delle Necessità, che proiettava su di loro la luce del suo cielo stellato.

La ragazza non trattenne uno sbuffo rassegnato, alla risposta del biondo, il quale lasciandola china sui libri di Trasfigurazione, si era spostato nel salotto con un pacchetto di sigarette alla mano.

“Me ne ero accorta, grazie.”

“Allora perché me l’hai chiesto?” replicò calmo lui.

Hermione alzò gli occhi dal libro, furente, per guardare meglio il volto disteso di Draco, che la fece imbestialire ancora di più.

“La mia, Malfoy, era una domanda retorica che stava a significare che anche se hai quasi schiantato e obbligato MacMillan a lavorare da solo, ciò non significa che tu non debba almeno fare altrettanto. Senza contare che non posso mollare così la Greengrass senza una valida spiegazione.”

La riccia riprese fiato dopo il suo discorso che aveva fatto senza prendere neanche un respiro, e fissò insistentemente Draco, in attesa di una risposta.

“Che facciamo sabato?” chiese infine lui dopo aver aspirato l’ennesima boccata di fumo.

Hermione sgranò gli occhi.

“Che facciamo... io e te... sabato??”

“Sì. Non ho la minima idea di dove andare.” Disse come se fosse la cosa più normale del mondo. Hermione, sconvolta, si alzò dal tavolo di cucina abbandonando definitivamente i libri e lo raggiunse sul divano.

“Io e te... andiamo insieme... a Hogsmeade?”

Il biondo Serpeverde ghignò a quell’espressione tanto stupita e, soddisfatto, rispose:

“L’idea era quella, sì...”

Quel ghigno, non resistette a lungo sulle labbra di Draco, vennero coperte immediatamente da quelle di Hermione, che non sembrava avere intenzione di lasciarle per molto, molto tempo.

 

 

* Spazio dell’autrice *:

 

Eccoci. Spero che il capitolo vi sia piaciuto, parto con i ringraziamenti, e con le risposte: risposte a chi, per la prima volta, mi ha rivolto una recensione negativa.

Ma riceverà la sua risposta esattamente come gli altri.

 

Keira93 tesoro mi dispiace ma credo che Draco e Herm cucciolosi dovranno aspettare per un po’… spero non mi ucciderai ^^ ti voglio bene!

 

Christina Malfoy cri l’attesa è stata imperdonabile >__< spero che almeno sia stata ripagata. Ma come sai ho avuto da fare con drabble e contests ^^ spero ti sia piaciuto il capitolo, un bacione tvb!

 

8marta8 O.O tesoro sostieni lo yaoi..? questa mi mancava xD comunque mi spiace ma non sono molto per la trasformazione delle dramione in drarry ^__^ ti piace il cap? bacini tvb

 

selene87 *ele deglutisce rumorosamente prima di riprendere a scrivere* non credo di avere abbastanza parole per rispondere a questa recensione. Credo che lo farò privatamente, appena avremo il tempo (direi che non è un gran problema, ci sentiamo ogni secondo ormai ^^). Superfluo dire che ti adoro, vero? Lo sai già. Ma questa recensione, scritta da te, non sai cosa significa. Più o meno quanto la tua lettura in anteprima di Una come te, o, ancora più importante, di Haunted. Non so come dirti che, al di là della nostra amicizia, che va rafforzandosi ogni giorno di più, almeno per quanto mi riguarda, e del fatto che sei una persona fantastica e meravigliosa, a conoscerti meglio, prima di tutto per me sei stata un’autrice. E un’autrice brava, da cui ogni commento positivo giunge inaspettato e come un enorme regalo. Ti adoro perché mi riempi di complimenti anche quando non li merito, ma questo mi da un’immensa forza. TU mi dai un’immensa forza. Perché se io sono una stella, Selene, tu sei la mia luna. Tornando alla fic, spero che il mio Harry, come l’ha definito, continui a piacerti ^^ e che il capitolo sia leggibile (è stato scritto con molta poca voglia >_<), ti voglio bene sister, più di quanto tu possa immaginare.

 

Sfigatalcubo ecco una delle mie più strenue sostenitrici ^__^ Hogwarts Times xD sono morta dal ridere… guarda che è un’idea!! Non ho capito molto bene il tuo discorso. Se la fiction è ambientata nel mondo Potteriano, dovresti inserirla in Harry Potter con protagonisti Nuovo Personaggio, credo. Se i protagonisti della tua fic sono ispirati a quelli di HP ma la tua fic non prende in considerazione la Saga, esiste la sezione Originali, ma non so risponderti con più precisione perché non ho ben capito le caratteristiche della fic di cui parli. Un’ultima cosa tesoro: come ti chiami? Mi sa che ancora non lo so ^^ bacione

 

ki_chan l’altra mia fan LOL ^^ io mi chiamo Eleonora, ma mi chiamano tutti Ele, Lè, o… lasciamo perdere i soprannomi ^^ Lè va benissimo ^^. Guarda, io mi sono divertita un mondo nella scena di Millicent, e se consideri che l’ho dovuta scrivere due volte (se ricordi il pc mi si era fuso ù__u)! Spero il capitolo ti sia piaciuto ^__^ tvb.

 

gipsy_rose90 grazie mille, mamma mia, ti avrà occupato tutto il pomeriggio! Accidenti, mi sento onorata *__* purtroppo chi la legge tutta insieme finisce per perderla di vista perché non ricorda il titolo. Spero non sia il tuo caso. Baci e fammi sapere se ti piace il capitolo, se lo leggerai.

 

Sofy Weasley beh per non avere tempo scrivi recensioni decisamente lunghe ^^! Grazie mille dei complimenti, come sempre, mi spiace di avervi fatto attendere così tanto, ma ero impegnata con 2 contest, le drabble e SnA, e capirai che senza un pc a disposizione è stato un delirio! Spero che il cap ti piaccia! Baci

 

La_pApErOtTiNa93 ma ciao tesoro! Sono contenta che ti sia piaciuto, e che ti piaccia la HarryxPansy ^^ anch’io ho adorato l’ultima scena. Com’era questo? Bacione tvb

 

Giuliathebest grazie mille, anche se la risposta che ho dato a gipsy_rose potrebbe valere anche per te. Spero comunque che continuerai a seguirmi, e che ti sia piaciuto il nuovo capitolo. Baci

 

frakkia31 fra al settimo piano, come ti ho scritto via mail, c’è la Stanza delle Necessità!! Spero (a maggior ragione visto che te l’ho dedicato ^^) che il capitolo ti sia piaciuto. Grazie mille di tutto!

 

Debby come al solito love, è inutile che tu ti nasconda, ti scopro sempre LOL ^^ recensione PIU’ che esauriente, ma temo che le giornate normali finiscano qui. ^__^ anticipazioni..? Naaa lo sai che sono sadica xD ti voglio bene pazza! Sogni d’oro…..il resto lo sai ^^ w il Trio ^__^

 

jad e finalmente arriviamo a te. Diverse persone mi hanno detto, dopo aver letto la tua recensione, di non darti credito. Molti altri di segnalarla, perché violerebbe in alcuni punti il regolamento. A parte il fatto che hai lasciato una recensione anonima, ho deciso di non fare nessuna di queste cose. Invece ho riflettuto su quello che mi hai scritto (sebbene avresti potuto decisamente esprimerlo in termini meno volgari ed offensivi) oggettivamente, e questo è ciò che ne è venuto fuori: questa, come avrai letto ovunque, è la mia prima ff. Il fatto che le mie creazioni più tarde siano migliori è abbastanza logico, così come il fatto che questa sia un po’ più banale, e che io la utilizzi un poco come ‘prova’, per intenderci.

Ma su una cosa temo che tu ti sia sbagliato: ‘Sappi che sono certo che altri la pensano come me’. Gli 87 preferiti e le 270 e passa recensioni che questa fanfiction conta dicono il contrario. Inoltre, la tua recensione presenta diverse contraddizioni: ammesso e non concesso che tu abbia realmente letto le altre mie ff (non ti ho mai visto ne tra le recensioni ne tra i preferiti), se dici che sono ‘molto belle’, tue testuali parole, non capisco come mai mi consigli di leggere altre fic ‘per imparare a scrivere’. Se i difetti che hai trovato sono circoscritti a questa ff, allora il problema non è dell’autrice, ma della storia, quindi non avrei bisogno di imparare a scrivere.

Un’altra piccola cosa: mi hai scritto che, ora che Hermione e Malfoy si sono messi insieme, potrei far finire la fan fiction. Forse non hai letto con attenzione la storia, o forse, semplicemente, ti sono scappate un paio di morti. La ff ruota attorno a loro ma non riguarda solo ed esclusivamente la loro storia, come testimoniano la morte della nonna di Neville e del padrino di Dean, la partenza di quest’ultimo e la profezia, per quanto poco affidabile, della Cooman. E fin dai primi capitoli (in questo momento non ricordo quale) avevo introdotto la cosa, se ricordi Harry aveva avuto un sogno, che in questo capitolo è anche citato. Non ti pare che se l’avessi conclusa ora rimarrebbero parecchi interrogativi in sospeso?

Inoltre, come recensitrice, ti dico che è abbastanza un’assurdità recensire solo quando si ha la possibilità di offendere gli autori (‘quando la fic fa davvero pena...’). Grazie mille per l’attenzione, se hai letto la mia risposta fino a qui.

 

 

 

Terminate le risposte, passo ad aggiornarvi sulle ultime cose, anche se avete a disposizione il mio profilo, dove tutto è più che spiegato. Ringrazio chi, fino ad ora, ha recensito Never Loved Things, la mia ultima One Shot, ed inviterei gli altri, se vi è possibile, a darmi il vostro parere: mi farebbe molto piacere, dato che si tratta di una cosa un po’ particolare.

 

Vi informo anche che ho appena postato la mia prima shot Nc17, per chi le legge, ho un disperato bisogno di recensioni. (mi faccio pena da sola)

 

Baci,

HermyKitty.

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Capitolo 21
*** La lettera ***


Eccovi il nuovo capitolo. Sono felice di vedere che questa ff piaccia così tanto, preferiti e letture aumentano ad ogni capitolo, ma mi piacerebbe che lasciaste qualche recensione in più… mi spiego: molti l’hanno aggiunta ai preferiti, ma alcuni l’hanno anche tolta, ed altri non hanno più recensito.

Mi farebbe piacere sapere: non vi piace più la storia, avete sempre meno tempo, o c’è qualcosa che non vi piace nella piega che sta prendendo la ff al momento?

E’ importante, per un autore, sapere queste cose. Vi auguro buona lettura invitandovi come sempre a visitare il mio profilo, in particolare chi segue SnA.

La lettera.

Il fumo riempiva la sala comune di Serpeverde, così come il rumore incessante delle scarpe sul pavimento.

Blaise non ne poteva più, i suoi polmoni chiedevano aria e la sua testa pietà.

“Nervosetto, Dray? Che hai?”

“Mm... un po’” ammise il biondo.

“Hermione non collabora?” chiese divertito Zabini.

“La Mezzosangue lasciala dove sta” disse continuando a camminare in cerchio dietro al divano su cui Blaise stava seduto.

“Problemi? Non eri con lei, stamattina? E smettila di fare l’anima in pena, che ci fai un solco, là dietro!”

“Stamattina era tutta presa da quei casini con Potter” bofonchiò senza ascoltarlo e continuando a girare in tondo come un ossesso.

Il moro si svegliò dalla breve catalessi in cui era caduto fissando le fiamme del camino.

“Quali casini?”

“Ah, non ne ho idea!”

“Perché non glielo chiedi?” propose tranquillo Blaise fregandogli la sigaretta dalle mani mentre passava davanti a lui.

“Che cosa?” chiese fingendo di cadere dalle nuvole.

“Non fare il finto tonto, si vede lontano un miglio che vorresti aiutarla” fece solenne il moro.

“Io? Stai scherzando! I Malfoy non aiutano nessuno!” ripetè Draco come una poesia studiata a memoria.

“Sì, come non si innamorano” mormorò Blaise osservando distrattamente la sigaretta fra le sue dita.

Il biondo si fermò dal sua folle girare, gli occhi ridotti a due fessure.

“Come? Blaise se stai insinuando qualcosa dilla chiaramente”

“A buon intenditor, poche parole!” disse il ragazzo alzandosi.

“Che??” sbottò Draco confuso.
“E’ un proverbio babbano, Dra.” Rispose, ridendo degli occhi sgranati dell’amico.

“Lo ribadisco, tu e la Mezzosangue siete allucinanti.”

“A proposito di Hermione, ti consiglierei di riflettere. Ci vediamo dopo in Sala Grande,Dray.”

Detto questo, il moro salutò con un breve cenno della mano e lasciò la sala comune, nonché un Draco particolarmente confuso e vagamente irritato.

Un insistente e chiaro scampanellio costrinse gli studenti che ancora stavano mangiando il dolce a vederlo scomparire dalle loro tavole, e gli altri a smettere di parlare.

“Attenzione, per favore!” risuonò la voce austera della McGranitt. “Nel prossimo quarto d’ora tutti i professori lasceranno la Sala Grande. Vi prego di organizzare questi gruppi di studio al meglio: riteniamo che siate abbastanza responsabili da fare da soli, cercate di non deludere questa nostra aspettativa, anche perché infine ricadrà su di voi, il risultato di questa iniziativa. Potrete disporvi come meglio credete, basta che le coppie stabilite si trovino allo stesso tavolo e possibilmente abbastanza vicine. Buon lavoro, ragazzi.”

Dopo un breve applauso, la Sala Grande fu invasa dal brulichio dei ragazzi che si apprestavano a raggiungere i loro compagni delle altre casate. Harry Potter si avvicinò alla tavolata Serpeverde, dalla quale Pansy non sembrava volersi alzare.

Con il viso rivolto al soffitto, l’aria di chi snobba chiunque gli si avvicini, la ragazza lo ignorò finchè Harry non fu precisamente davanti a lei.

“Hai intenzione di rimanere lì ancora per molto?”

Vedendo che la moretta non rispondeva, le si avvicinò ancora e sedendosi sulla panca riprese:

“Sei ancora arrabbiata per l’altro giorno?”

Pansy sollevò un sopracciglio, voltandosi irritata verso di lui.

“Secondo te?” Harry sospirò lievemente divertito.

“Pansy cerca di capirmi, era appena successa una cosa… - si bloccò un attimo, poi riprese - Io non posso essere il ragazzo presente che probabilmente vorresti, la mia vita non è così. Mi succedono un sacco di casini, e non voglio fartelo pesare anche perché tu con queste cose non centri proprio niente, ma non posso farci nulla.”

Ora la ragazza stava per scoppiargli a ridere in faccia.

“Frena Potter, frena! Pensi che non le sapessi, queste cose? A me va bene così. Solo cerca di rispondermi meglio, ok? Non sono una bambola da usare solo quando ti pare.”

Nonostante il tono usato, il volto della ragazza era disteso, ed Harry si lasciò andare quando la vide sorridere.

“Perdonato, quindi?”

“Ad una condizione.” Harry corrugò la fronte, indeciso se provare curiosità o confusione.

“E sarebbe?”

La mora distese la bocca sottile in un sorriso malizioso: “Che tu faccia taaanta Trasfigurazione con me, abbiamo bisogno di esercizio!”

Sul viso di Harry comparve un ghigno degno di un Serpeverde prima che coprisse le labbra di lei con le sue.

“Ora dobbiamo fare quella vera, di Trasfigurazione - ridacchiò quando si furono staccati - ma dopo… credo proprio che la Stanza delle Necessità sarà libera.”

Contemporaneamente, Hermione arrivò alla tavolata, dove ormai si era radunata almeno metà degli studenti interessati.

“Allora, cominciamo?” chiese pimpante.

“Tu puoi anche cominciare!” replicò Daphne Greengrass con tono ovvio.

Hermione la fissò confusa mentre la bionda raccoglieva le sue cose.

“Esercitatevi pure, io ho altro da fare - mormorò ambigua - buona serata!”

“Immagino” sibilò Draco irritato.

“Non farci caso - disse invece Blaise conciliante - non è terribile, ma quando non ha voglia di fare qualcosa non c’è verso” concluse sorridente.

La riccia rimase un attimo indecisa sul da farsi, poi alzò le spalle e tornò a rivolgersi agli altri.

“Cominciamo?”

“Ma certo, Mezzosangue” rispose Draco svogliatamente.

“La Parkinson sarà d’accordo” decretò Ron.

“Come?” chiese accigliata Hermione mentre la ragazza in questione alzava gli occhi dai libri di Trasfigurazione che stava tirando fuori.

“Ma sì - continuò il rosso - ha sempre così voglia di fare esercitazione extra!”

Hermione trattenne a stento una risatina mentre sul volto di tutti i Serpeverde si delineava lo stesso ghigno.

“Immagino” ripetè per la seconda volta Draco, mentre Harry voleva sprofondare.

Dopo un’ora di studio e tentativi pratici, il rumore di passi veloci sempre più vicino li distolse dalle loro occupazioni.

Poco dopo, la sagoma sorridente di Ginny Weasley fece la sua comparsa nella Sala grande, dirigendosi poi verso i compagni di Casa.

“Herm! - disse quando fu a portata d’orecchio - c’è una lettera per te, è arrivata in dormitorio!”

“Grazie” sorrise cortese la riccia, mentre la piccola Weasley si rivolgeva agli altri.

“Che fate di bello?”

“Weasley, ma vivi in un castello delle fate?!” sbottò Malfoy.

“Ehm, quello che voleva dire Draco - intervenne Blaise vedendo l’espressione confusa della rossa - è che la McGranitt ne parla spesso. Stiamo studiando Trasfigurazioni in gruppi di studio organizzati - spiegò - teoricamente siamo divisi in coppie ma in pratica è Hermione che aiuta tutti, vero Herm?” concluse sorridendo.

Ma Hermione non rispose.

Tutti si girarono a guardarla, e la videro fissare con occhi vuoti la lettera, pallida come un lenzuolo.

Tutto ciò che accadde dopo, la riccia non riuscì a percepirlo. In meno di un minuto, svenne tra le braccia di Draco.

* Spazio dell’autrice *:

Eccovi il nuovo capitolo, mi sembra di essere tornata parecchio indietro con lo stile e mi scuso ma proprio non veniva fuori diversamente.

Spero abbiate letto in cima, e non ho molto altro da dire.

Purtroppo non ho il tempo di rispondervi singolarmente ma ringrazio in particolare will80 perché spero di stare compensando in questo periodo tutti gli accidenti silenziosi mandati finora ^__^

Vi avviso che questa ff sta volgendo al termine, ho previsto altri 5 o 6 capitoli prima della fine, sempre che non mi venga qualche idea diversa. Se volete dirmi ‘Non sai cosa questo significhi per me’… beh, provate a pensare a cosa significhi per me. La mia prima fanfic quasi completa…

Ringrazio come sempre chi recensisce le Shots, aspetterò ancora un poco, per vedere se se ne aggiungono altri, poi scriverò le risposte ai commenti.

Grazie mille a chi vorrà rispondere al quesito che ho posto all’inizio, mi sembra assurdo che di 90 e passa persone che l’hanno tra i preferiti, così pochi abbiano qualcosa da dire.

Baci,

HermyKitty

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Capitolo 22
*** Aiutami a capirti ***


Bentornati e bentornate ad un nuovo capitolo di Passione Dannata, cari lettori.

XD sembra un programma televisivo serale ^_____^ sorpassando i miei evidenti sbalzi di demenza, passo ad una piccola considerazione: ho notato che tutti vorreste capitoli più lunghi, quindi ho cercato, con questo, di accontentarvi… fatemi sapere ^^ e buona lettura!

 

 

Aiutami a capirti

 

"Stammi lontano!" l'urlo di Hermione echeggiò per tutta l'infermeria.

 

"Herm... Calmati..." intervenne Harry.

Per quanto non gli fosse particolarmente simpatico, riconosceva che non era certo colpa di Malfoy.

 

"Non dirmi di calmarmi!! - urlò nuovamente, le guance rosse per la rabbia ed il pianto - Stà zitto, Harry!".

 

"Mettiti a letto, Mezzosangue." Draco, che era stato zitto fino ad allora, si alzò e si avvicinò alla ragazza che urlava all'indirizzo del suo migliore amico come un ossessa, muovendo istericamente le braccia e portandosele tra i capelli per tirarseli come fosse pazza.

 

"E chi sei tu, per dirmelo?? Mi conosci forse, tu?" sibilò cattiva girandosi verso di lui.

 

Draco trasalì ma mantenne il contatto visivo. Non riusciva a sopportare di vedere la sua Mezzosangue così, ma preferiva osservarla sfogarsi che vegliarla svenuta su di un letto dell'infermeria come aveva fatto fino a poco prima.

Poi lei si era svegliata, di colpo, aveva spalancato gli occhi e si era messa seduta di scatto, prima di alzarsi in piedi ad occhi sgranati e mettersi a urlare alla prima parola degli amici attorno a lei.

 

"Non sa quello che dice..." azzardò Ron.

 

La riccia si voltò fulminea verso di lui.

 

"Lo so eccome, Ronald! E ho il diritto di chiedervi di vivere questo momento da sola!"

 

"E noi abbiamo il diritto di non concedertelo!" intervenne il moro prima di avvicinarsi a lei.

 

Le posò una mano sulla spalla, nel tentativo di confortarla.

 

"Herm, mi dispiace... Mi sento terribilmente in colpa..."

 

Fu lì che la Grifondoro non ci vide più: "E smettila di colpevolizzarti, cazzo! - urlò di nuovo - Non sei sempre tu al centro del mondo! Non è il tuo di padre, che è morto stavolta!"

 

I presenti gelarono, mentre la ragazza tornava a singhiozzare coprendosi il volto con le mani, in piedi al centro della stanza.

 

"Andate via, - mormorò tra i singhiozzi - Andate via!" ripetè più forte.

 

Ron praticamente corse alla porta, mentre Harry camminava all'indietro verso di essa, lentamente, fissando ancora la sua migliore amica, come aspettando un segnale. Poi - incredibilmente - il segno gli venne da Malfoy, che gli fece intendere con un cenno della testa che poteva andare, ci avrebbe pensato lui.

 

Preoccupato, Harry si chiuse la porta alle spalle e sospirò lasciandosi scivolare contro di essa sotto lo sguardo ancora impaurito di Ron.

 

"Merda" sibilò.

 

Intanto, all'interno dell'infermeria regnava il silenzio, infranto soltanto dai gemiti di Hermione, che dava la schiena a Draco fornendogli così un ampia prospettiva dell'alzarsi e dell'abbassarsi convulso delle sue spalle ad ogni singhiozzo.

 

"Hermione..."

 

"Chi ti ha detto che potevi rimanere, Malfoy?"

 

Il ragazzo non rispose, mantenendo lo sguardo fisso sulla sua nuca riccia estremamente sconvolta.

 

"Vattene. Se non voglio vedere nessuno, tu non sei un’eccezione."

 

Draco chiuse gli occhi, per mantenersi calmo, poi si avvicinò a lei, deciso.

 

"Hai ragione, sai? Chi sono io per dirti una qualsiasi cosa? Probabilmente non ti conosco veramente, ma mi sono affezionato a te -ascoltami bene perché non so come sia successo, ma sono certo che non lo ripeterò- e così non riesco a vederti. Dov'è finita la Hermione Granger forte e combattiva che ho conosciuto?"

 

Non avrebbe saputo spiegare perché le stava dicendo quelle cose proprio ora, dopotutto lei era sconvolta, probabilmente non l'avrebbe neanche ascoltato... Forse proprio per questo gliel'aveva detto ora.

 

Sperava che reagisse, che stesse meglio o che si sfogasse, almeno...

 

Hermione si voltò verso di lui, che era a pochi centimetri dalla sua schiena. Gli occhi color del miele ardevano di un sentimento che Draco credeva di non aver mai conosciuto. Era affetto per la persona perduta, odio verso i suoi uccisori, desiderio di vendetta, rabbia per non aver potuto fare nulla, tristezza impotente, quella?

 

La riccia approfittò di quel momento di riflessione per estrarre la bacchetta e puntargliela contro.

 

"Stammi lontano Malfoy, te lo dico per l'ultima volta."

 

"E se io non volessi, allontanarmi? Se volessi ritrovare la Mezzosangue energica e forte che sei, dietro a questa maschera patetica che assumi ora?" stava giocando pesante, lo sapeva. Semplicemente, continuava a sperare di stuzzicarla abbastanza da permetterle di svuotarsi senza auto-distruggersi.

 

"Io NON SONO forte, Draco! Non lo sono mai stata, smettetela di dirlo, non è così! E se anche lo fosse non voglio esserlo, non voglio essere forte..."

La voce di Hermione, che era partita urlando, si affievolì gradualmente e lentamente, fino a diventare un sussurro, mentre i pugni che lanciava contro il petto di Draco si trasformavano in deboli spinte che accompagnavano un pianto vero e proprio. Finalmente riusciva a piangere.

 

"Sarebbe comodo, vero, poter dire di non esserlo? Ma sai bene che non è così, anche più di me. Quindi ora devi solo parlarne e superare la cosa."

 

"Superare la cosa? SUPERARE LA COSA? Tu non puoi capirmi, Draco, non puoi..." scosse la testa.

 

"Aiutami a farlo, allora." ribattè a bassa voce il Serpeverde, abbracciando quel corpo esile ormai aderente al suo.

 

"Aiutami a capirti, Hermione."

 

 

 

 

"Qualcuno mi spiega che succede??"

 

"Ginny, non è il momento" rispose Harry senza smettere di fissarsi le ginocchia raccolte al petto.

 

"Non trattare così mia sorella" disse Ron in piedi, ancora sconvolto.

 

Anche lui non sapeva quello che diceva, pensò Harry.

 

"È morto il padre di Hermione, Ginny. Credo sia meglio lasciarla in pace per un po’" spiegò.

 

La rossa si portò una mano alla bocca senza nemmeno tentare di trattenere gemito strozzato di sorpresa per quella notizia.

 

"D-dov'è ora?" chiese allarmata.

 

Harry assunse un espressione impotente ed un lieve sorriso triste, poi indicò col pollice la porta alle sue spalle.

 

"Ancora in infermeria?? Fammi passare Harry!"

 

"No."

 

"Ma Malfoy è là dentro! L'ho visto passare prima!" esclamò contrariata col braccio rivolto con fare accusatore verso la porta e gli occhi che chiedevano frementi una spiegazione al ragazzo.

 

Harry sospirò. Non credeva l'avrebbe mai ammesso.

 

"Ora come ora Malfoy è l'unico che può aiutarla."

 

 

 

 

Draco alzò gli occhi sul soffitto, mentre stringeva di più a sé il corpo scosso dai singhiozzi di Hermione. Dopo un attimo di esitazione, la riccia si era gettata fra le sue braccia come attaccandosi ad un ancora di salvezza nella disperazione. Piangeva ininterrottamente da diversi minuti quando Draco provò a parlare nuovamente.

 

"Hermione, che sta succedendo?"

 

La ragazza alzò appena il volto dall'incavo del suo collo, il volto rigato dalle lacrime.

 

"Hanno ucciso mio padre" mormorò grave. Sentì la sua voce fuoriuscire dalle sue labbra come se fosse quella di un altro.

 

"Chi." Non era una domanda, già sapeva cosa gli avrebbe risposto. Ma voleva comunque che venisse da lei, che fosse lei a dirlo e a parlargliene. Troppe cose erano accadute senza che gliene facesse parola.

 

"È scomparso senza lasciare tracce, di chi credi che si tratti, eh?" inveì debolmente.

 

"Non è con me che devi prendertela, Hermione. Non ho ucciso io tuo padre."

 

"Non parlare di lui! - urlò lei assestandogli un paio di pugni in pieno petto - Non parlare di lui..." ripetè piano, lacrime calde che continuavano a solcarle le gote.

 

"Hai sentito cosa diceva Harry l'altra volta, no? Hanno cercato di uccidere Charlie Weasley, e il padrino di Dean prima di lui. Ma non è stato altrettanto fortunato. Idem per la nonna di Neville, l'hanno trovata morta. Chi credi ci sia dietro questi attacchi? Tuo padre sarà anche ad Azkaban, ma non tutti i Mangiamorte si sono rassegnati alla sconfitta di Voldemort, e questa sembra essere una spirale per arrivare a Harry. Io lo so che non dovevo trattarlo così, ma..."

 

"Sshh - la zittì lui - Probabilmente ha già capito, per quanto mi costi dirlo. Perché non me ne hai parlato prima?"

 

Hermione si scostò appena per guardarlo negli occhi, accesi in attesa di una risposta, così diversi da quelle lame d'odio di qualche anno prima.

 

"Non volevo annoiarti con cose che non ti riguardano..." ammise spostando lo sguardo a terra.

 

"Ma riguardano te - ribattè lui serio - io voglio sapere quello che riguarda te. Anche e a maggior ragione se non è bello. Non sarò capace a consolare, ma non sono completamente insensibile. Voglio essere a conoscenza dei fatti. Voglio esserci, semplicemente."

 

Hermione lo guardò di nuovo: "Ma tu ci sei..." disse prima di baciarlo. "Questo, mi consola." sorrise debolmente, per poi posare un altro breve bacio sulle labbra di un Draco non molto convinto.

 

"Vai ora, scusami con Harry e Ron... Io suppongo di dover restare qui ancora per un po’" disse imbarazzata sedendosi sulla sponda del letto.

 

Stava per ribattere che lui non si sarebbe abbassato a parlare con Sfregiato e Lenticchia, ma si rese conto che sarebbe stato inutile. Osservò ancora la riccia, ferma in quella posizione sul letto, poi annuì brevemente e si allontanò verso la porta, accompagnato dal fruscio delle lenzuola sollevate da Hermione per potercisi infilare sotto.

 

"Come sta??" lo aggredirono subito Potter e Weasley.

 

"Meglio - disse a denti stretti, - come può stare una a cui è appena morto il padre".

 

Ginny ghiacciò, mentre Ron abbassava lo sguardo e Harry osservava Malfoy. Chissà cosa pensava di ciò che stava accadendo: Hermione gliene aveva sicuramente parlato. Beh, non era il caso di chiederglielo, si disse osservandolo allontanarsi a grandi falcate in direzione dei sotterranei, fumo grigio che poteva quasi vedersi uscire dalle sue orecchie.

 

 

 

 

"Quindi è da tanto che va avanti questa storia."

 

"Suppongo di sì..."

 

Blaise allungò le gambe sotto il tavolo, stiracchiandosi, mentre il biondo si passava una mano sul viso.

 

"Mi complimento con te, Dray, non credevo saresti riuscito a dirle che volevi saperlo."

 

"Non lo credevo neanch'io" ghignò brevemente lui.

 

"Ehi, io parlo sul serio!" esclamò Zabini offeso.

 

"Ho parlato tanto seriamente ieri, che oggi devo farmi una scorta di prese per i fondelli ai Grifondoro per tutto l'anno" mugugnò Draco con una sigaretta fra le labbra.

 

"E dopodomani c'è Hogsmeade!" se ne uscì nuovamente il moro.

 

"Speriamo piova a dirotto."

 

 

 

 

Come previsto, sabato non pioveva affatto. Anzi, un sole splendente spaccava le pietre di Hogsmeade quando gli studenti di Hogwarts si riversarono per le sue strade. I più golosi si diressero immediatamente a Mielandia, alcuni si rifugiarono alla testa di Porco... Con le guance lievemente arrossate per la vergogna, Hermione camminava al fianco di Draco, che le stringeva possessivamente il fianco. Era la prima volta che usciva, dopo aver letto quella lettera.

Guai a chi avesse infastidito la sua Mezzosangue.

 

Estrasse l'ennesima sigaretta, mentre Harry e Ron salutavano la loro migliore amica e si infilavano da Madama Piediburro.

 

"Che vuoi fare?" chiese svogliatamente.

 

Hermione arrossì furiosamente all'occhiolino che un paio di ragazze Corvonero le rivolsero nel vederla accanto a lui, poi rispose: "Facciamo due passi, non ho voglia di chiudermi in un locale. Non amo la folla."

 

"Neanch'io"

 

"Gelato?" propose lei.

 

"Mangi gelato?" chiese stranito Draco.

 

"Da Florian Fortebraccio fanno il migliore del Mondo Magico, come potrei fare diversamente? Non dirmi che tu non ne mangi!"

 

Il biondo sgranò gli occhi: "Veramente no."

 

"Bisogna rimediare a questa tua mancanza!" esclamò la riccia afferrandolo per il polso.

 

Si preannunciava una lunga giornata per il povero Malfoy.

 

 

 

 

Camminavano e chiacchieravano incessantemente da ore per le vie di Hogsmeade, Draco cercava ogni tanto di lasciarsi andare e Hermione non ricordava di aver mai riso così tanto semplicemente passeggiando con qualcuno.

 

Era comico osservare le espressioni che il ragazzo assumeva ogni volta che il discorso cadeva su qualcosa che lui non conosceva, la riccia si stupì del fatto che, se preso a piccole dosi, anche il suo sarcasmo pungente poteva non scuotere immediatamente i nervi.

 

Alla fine non aveva comunque voluto comprare un gelato per sé, ma osservare Hermione mangiarlo stava mettendo a dura prova il suo autocontrollo: se non fossero stati in luoghi pubblici probabilmente non avrebbe resistito all’impulso di saltarle addosso, tradotto dalla riccia come un’inspiegabile voglia di assaggiare il suo gelato.

 

Erano arrivati, tra un bacio e una parola, al limitare del boschetto in fondo alla strada principale di Hogsmeade, quando Hermione lamentò una certa stanchezza.

 

Si sedettero su una panchina nera che dava le spalle alla stradina che continuava attraverso il bosco, e la riccia poggiò il capo sulla spalla di Draco, sospirando.

 

“Grazie.”

 

“E di che?” chiese stranito lui.

 

“Di aiutarmi a superarlo.”

 

Il biondo tacque, lievemente imbarazzato. Non si era mai trovato in una situazione simile e la parte del consolatore non gli si addiceva affatto, ma strinse comunque maggiormente il fianco di Hermione, sperando che sentisse ugualmente che per quanto gli era possibile le era vicino.

 

La riccia sorrise a quel tentativo - di tenerezza? - che se fosse venuto da Ron, per esempio, probabilmente avrebbe giudicato alquanto goffo… ma quando si trattava di Lui, sapeva di non poter pretendere di più, che quella era già una dimostrazione di notevole apertura.

 

Il silenzio fra loro era rotto solo dagli occasionali sbuffi di fumo che fuoriuscivano dalle labbra tirate di Draco, che si era acceso svogliatamente una sigaretta, fino a che entrambi non sgranarono gli occhi, confusi.

 

Dalle loro spalle, preannunciata solo dal rumore di un rametto spezzato a terra, una risatina di scherno li raggiunse.

 

 

* Spazio dell’autrice ^__^ *

 

Lo so, sono crudele. Ma mi volete bene proprio per questo, vero? (Sì, come no...)

 

Chissà a chi apparterrà la risata malefica? Io lo so naturalmente, ma voi dovrete aspettare il prossimo aggiornamento ^^”

 

Rispondo alle recensioni:

 

Cassandra85 grazie mille per il tuo commento, era molto accurato (e sì, in genere guardo tutte le recensioni quindi probabilmente l’avrei trovata ugualmente). Essendo questa la mia prima fanfiction l’inizio era un inizio che poteva scrivere una neo-fanwriter, per così dire ^^. Se lo rileggessi ora, probabilmente, mi sembrerebbe piuttosto disastrato e ne parlo spesso con altre autrici: la differenza tra i primi capitoli di PD e le mie ultime shot è assurdamente evidente. Ho cercato con l’andare avanti dei capitoli di migliorare lo stile, per quanto l’idea di base non permettesse il cambio di stile netto (che comunque non mi sarebbe sembrato opportuno, a metà di una fanfiction).  Riguardo alle recensioni, la mia richiesta deriva dalla strana storia di questa ff: dopo gli inizi, è arrivata a vette di 22 o 23 recensioni a capitolo, e date le modifiche (di cui sopra) che sto apportando ultimamente, la scesa delle recensioni mi ha portata a chiedermi se dipendesse da queste, per quanto mi sembri strano. Inoltre, dilaga ovunque questo strano fenomeno: preferiti alle stelle e poche recensioni. Mi spiego: non che 13 recensioni siano poche, ma visti i 100 e passa preferiti, mi piacerebbe conoscere un po’ più di opinioni. Riguardo all’istigare, conosco autori che minacciano di non scrivere più se non ricevono più recensioni... bah, questione di pareri, io non credo lo farei mai. Ad ogni modo, chiedo scusa se la cosa ti ha infastidita, è probabile che, per chi non conosce la storia, la cosa sia risultata esagerata. Ancora grazie per avermi fatto pervenire la tua opinione ^^, spero che continuerai comunque a leggere, baci, Hermy.

 

kucciolaflea sbaglio o sei una nuova recensitrice? Grazie mille del commento, come avrai notato è una mia abitudine finire i capitoli in questi modi un po’… sadici XD ma poi vi faccio contenti, no ^^”? (come no NdTutti). Spero continuerai a seguirmi nonostante la mia vena crudele ^^ baci

 

sfigatalcubo tesoro, quando vuoi XD grazie mille come sempre, sei carinissima. Il problema preferiti non esiste, più di 100 persone ce l’hanno tra i loro, ma nessuna di loro recensisce. Se avessi il tempo, leggerei volentieri la tua ff, ma come sai sono disastratissima. Ad ogni modo ho notato anch’io questa cosa ma il fenomeno prende il nome di amykettismo. Se vuoi saperne di più contattami senza problemi tramite il form Contatta autori ^^. Spero il capitolo ti sia piaciuto, baci.

 

Gloria_Potter ehm, grazie mille. Perché bellissima? Spero anche questo capitolo ti sia piaciuto.

 

iRy921 immagino ti riferissi alla storia, anche se hai scritto ‘la recensione’. Grazie mille dunque, per la valanga di complimenti. *Arrossisco* spero anche questo capitolo ti sia piaciuto, e tu non voglia picchiarmi a sangue per l’ennesima fine crudele ^^” baci, HermyKitty.

 

Magicrossy avevi chiesto aiuto a KiaraRowling, o ricordo male? Felice di averti tra i miei sostenitori ^__^ spero che anche questo capitolo di sia piaciuto, e grazie mille per i mille complimenti! Hermy.

 

Bulm88 grazie mille cara, purtroppo ho dovuto ripiegare su aggiornamenti mensili, a causa della mia marea di impegni. Grazie alle vacanze pasquali sono riuscita a postare un capitolo un po’ più lungo e una shot ^^ ma purtroppo non è una cosa che posso fare spesso. Come ti è sembrato questo nuovo capitolo? Baci, HermyKitty.

 

FrAnCy160 grazie mille, che entusiasmo! Spero tu non ti sia fatta male agli occhi, a furia di leggere tutto di seguito, e che anche questo capitolo ti piaccia altrettanto ^^ baci, Hermy.

 

Drakina beh, che dire… grazie. È ancora più bello sapere che la propria storia è piaciuta, quando la ship non è particolarmente amata dal lettore. Felice che la ff ti prenda, spero continuerai a seguirmi!

 

frakkia31 fra tesoro, non so più come farei senza di te. Grazie mille come sempre, e non preoccuparti: avremo altre occasioni per continuare questo insano rapporto che hai istituito con la mia ff ^____^ potrei anche pensare a un seguito…mmm… ma non ti assicuro nulla ^^” un bacione, Ele.

 

Colleghe for life grazie mille ^^ ho notato anche le recensioni alle altre mie ff, quindi ringraziamento doppio. Beh, direi che Hermione aveva tutto il diritto di svenire, non vi pare? Spero anche questo capitolo vi sia piaciuto e continuerete a seguirmi. HermyKitty.

 

__SwEeT__AnGeL__ grazie anche a te, non so se conosco la tua amica ma sono contenta che tu sia approdata qui ^^. Spero che il nuovo cap ti piaccia! Hermy.

 

 

 

GRAZIE ANCHE A TUTTI COLORO CHE L’HANNO INSERITA TRA I PREFERITI.

 

Avviso a chi interessasse che ho postato una nuova One Shot, Draco/Herm, Nc17. Grazie mille per l’attenzione, al prossimo aggiornamento!

 

HermyKitty.

 

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Capitolo 23
*** Il sogno è realtà ***


Eccomi di nuovo

Eccomi di nuovo. Chiedo scusa per il ritardo con cui posto questo capitolo, ma il mese passato è stato terribile e mi sono anche dedicata alla stesura di una one shot molto particolare ed importante per me, Dolce Incubo: il racconto del fiume, che ho dedicato alla mia adorata moglie Ivana [per voi, piperina] che tra l'altro ha appena cominciato una nuova long che dovrebbe piacervi,

Feelings' Slave, ve la consiglio.

 

Ringrazio tutti per le recensioni e l'interessamento anche via e-mail, mi dispiace di non avervi potuto rispondere personalmente. Ovviamente ringrazio come al solito Cherry per l'immenso favore che sempre mi fa.

Spero che il capitolo vi ripaghi dell'attesa.

 

 

 

Il sogno è realtà

 

 

 

"Guarda guarda chi si vede - una nuova risata interruppe la voce, chiaramente femminile, che si stava avvicinando - il mio caro nipotino."

 

Draco si guardò attorno senza capire, cercando di afferrare da quale direzione arrivasse la voce.

 

"Zia Bella..." mormorò.

 

Hermione voltò di scatto la testa verso di lui, incredula. Gli occhi color miele sgranati a quelle parole. Bellatrix?

 

Avrebbe dovuto immaginarlo. Eppure rimaneva ancora immobilizzata, in piedi accanto a quella panchina, senza sapere cosa fare né riuscire a compiere il minimo movimento.

 

Il sogno stava diventando realtà. Che stupidi erano stati, si era rivelata fin troppo bene nel sogno di Harry, e non avevano ricollegato tutti gli ultimi avvenimenti a quello.

“Stupidi, stupidi!” Si disse Hermione.

 

"Allora era vero, quello che si diceva in giro." sentenziò la donna uscendo dall'oscurità di fronte a loro, seguita da un'altra figura poco più bassa dietro di lei. Ghignò, fissando i volti terrorizzati dei due ragazzi. Amava il terrore, Bellatrix. Specie se provocato da lei.

 

"Sporchi il tuo sangue con quello di una Mezzosangue - sputò con disprezzo - complimenti, Draco." il naso arricciato e la bocca tesa in una smorfia di disgusto, la Mangiamorte regalò un'occhiata penetrante a Hermione, che tremò interiormente ma gliela restituì fiera.

 

"Una Mezzosangue altezzosa, oltretutto. Dimmi, Draco, sei fiero di te?"

 

Il biondo deglutì. Era fiero di se stesso? Lo era sempre stato, anche non facendo nulla di particolare. Si sentiva fiero semplicemente perché era lui. Era un Malfoy, era l'ultimo discendente della famiglia, aveva sangue Black nelle vene, era Purosangue e aveva un notevole ascendente sulle donne. Questo bastava.

Ma un Malfoy, un Purosangue, avrebbe passato tanto tempo con una Mezzosangue? Non si trattava più solo di quella strana forza che l'aveva attratto verso di lei, quel desiderio si sarebbe potuto - dovuto - estinguere nel momento in cui si era donata a lui.

 

E invece aveva continuato a vederla, con più frequenza, anzi, di prima, quasi senza chiedersi che cosa stesse facendo. Quella passione dannata che lo legava a lei era arrivata al punto di portarlo a passeggiare per le vie di Hogsmeade con un gelato in mano. E lei? Fino a che punto ne era contaminata?

 

Si riscosse dai suoi pensieri quando sentì il braccio di Hermione sbattere contro il suo nell'estrarre la bacchetta. Si girò verso di lei; che diavolo aveva in mente di fare, quella pazza Mezzosangue?

 

Spostò lo sguardo verso sua zia, sul suo mezzo sorriso perverso, il suo braccio teso e la mano stretta attorno alla lunga bacchetta scura, il luccichio sinistro nei suoi occhi neri. La pece di quello sguardo lo trascinò nell'ansia.

 

Sentì confusamente il "Cosa credi di fare, Mezzosangue" di sua zia, poi lo "Stupeficium!" di Hermione.

 

Una luce rossa scaturì dalla sua bacchetta e si infranse contro una barriera invisibile a pochi centimetri da Bellatrix.

 

"Sei lenta, Sanguesporco!" rise, prima di alzare la bacchetta contro di lei.

 

L'aria di sfida tornò evidente sul suo volto, mentre un film di luce bianca partiva dalla bacchetta per abbattersi sul petto di Hermione.

 

La ragazza ebbe un cedimento, fece come per cadere e poi scomparve.

 

Draco sbattè per due volte le palpebre, sempre più incredulo. Dove diamine era finita Hermione? Che le avevano fatto??

 

La figura alla destra di Bellatrix ridacchiò sommessamente rivelando per la prima volta la sua presenza.

 

I radi capelli scuri coprivano appena la fronte stempiata, lievemente visibile sotto al cappuccio, che non riusciva però a coprire la breve linea delle labbra interrotta in un sorriso storto.

 

Bellatrix guardava ancora verso il punto in cui era scomparsa Hermione, gli occhi crudeli spalancati e ridenti.

 

"Ora puoi scegliere - rise, sempre guardando lì - puoi venire con noi oppure tornare a Hogwarts. Là però non ti capirà nessuno, non ti ascolteranno neanche."

 

"Di che cosa stai parlando!? - sbottò Draco - Io torno a Hogwarts, è lì che devo stare."

 

"Hai preso la decisione più svantaggiosa per te - rise Bellatrix - Arrivederci nipote." disse poi. Si ravviò i ricci capelli neri e, aggrappandosi al braccio dell'uomo dietro di se, fece un mezzo giro su se stessa e si Smaterializzò, lasciando un Draco solo ed attonito, con mille domande che gli riempivano la mente.

 

Svantaggiosa? Che aveva voluto dire? E dov'era Hermione?

 

 

"Dov'è Hermione?"

 

"In giro, con Malfoy."

 

"Dici che dovremmo raggiungerli, Harry?"

 

"Ron! Ma ti sembra il caso? Lasciamo loro un po'... - fece una smorfia schifata - di..."

 

"Non dirlo! - strillò il rosso - Ti prego! Non dirlo!"

 

"... Intimità." concluse Harry.

 

Ronald sospirò rassegnato, per poi corrugare la fronte nel vedere chi stava arrivando verso di loro.

 

"Buongiorno." disse con aria noncurante Pansy Parkinson, trotterellata con aria quasi allegra fino a lì. Era raro vedere una Serpe veramente gioiosa, ma negli ultimi tempi tutti avevano notato che la Parkinson aveva un'espressione decisamente più felice.

 

"Ciao, tutto a posto?" chiese Harry con un sorriso.

 

"Gira alla larga, Parkinson." rispose invece l'altro.

 

"E tu apri gli occhi, Weasley, che sembra che tu ce li abbia foderati di prosciutto." replicò lei.

 

Ron rimase zitto e confuso per un attimo, spostando lo sguardo da lei al suo migliore amico, che ridacchiava sinceramente divertito, finché la ragazza non afferrò il cercatore di Grifondoro per la camicia bianca che spuntava sotto al maglione e lo baciò a lungo sotto ai suoi occhi. Dopo un attimo di smarrimento il moro rispose piacevolmente sorpreso all'impetuoso bacio, mentre Ron li osservava ad occhi sgranati, incapace di distogliere lo sguardo.

 

Quando si staccarono, gli occhi socchiusi per riprendere fiato, Harry mormorò un "wow" e Pansy fece sfoggio della sua natura Serpeverde sfoderando un meraviglioso ghigno.

 

"S-sì i-immaginavo qualcosa del genere. - disse Ron attirando l'attenzione su di sé - Potete evitare, per oggi?"

 

"Oh! - Pansy si portò una mano alla bocca - Certo, mio Re. Sicuramente." terminò con un sorriso che non prometteva nulla di buono.

 

"Che ore sono?" chiese Harry per sdrammatizzare.

 

"Le tre, più o meno." rispose la mora.

 

"E... A che ora è l'appuntamento per il ritorno?" chiese Ron evidentemente disperato.

 

"Sette." rispose sicuro Harry.

 

"Già. - intervenne anche la moretta Serpeverde - Ci aspettano ancora quattro orette piene piene da passare insieme."

 

Il brillare pericoloso dei suoi occhi in quel momento avrebbe intimorito chiunque.

 

 

"Non abbiamo incontrato Hermione neanche una volta, Harry. Non è strano?"

 

Potter sospirò, rassegnato.

 

"Non credo sia tanto strano, Ron, saranno un po' usciti dalla bolgia, dai posti più frequentati... Anche se ammetto che mi aspettavo di trovarla almeno da Rosmerta; chissà dove l'ha portata Malfoy..."

 

"Harry è questo il punto! - disse Ron battendo la mano sinistra sulla destra, di taglio - Abbiamo incrociato Malfoy, ma Hermione non era con lui!"

 

Harry parve cadere dalle nuvole.

 

"Come! E quando?"

 

Il rosso sbuffò, piazzandogli in faccia due occhi accusatori.

 

"Già, eri troppo impegnato per accorgertene, ma ci è precisamente passato davanti circa un'oretta fa'." sibilò spazientito.

 

Harry si passò una mano sul volto, distogliendo lo sguardo da quello dell'amico.

 

"Non è colpa mia, Ron. Ma se ti fa sentire meglio chiederemo a qualcuno se l'ha vista."

 

"A qualcuno? Harry, se non l'ho vista io che ci sono stato attento, figuriamoci qualcuno che faceva gli affari suoi!"

 

Non riuscì a finire la frase, che una lunga chioma rossa e svolazzante arrivò a piazzarsi davanti a loro.

 

"Harry!" esclamò la ragazzina.

 

"Ciao anche a te, sorellina." osservò acido Ron.

 

Ginny lo guardò appena di striscio, poi tornò a rivolgersi al Bambino Sopravvissuto.

 

"Avete visto Hermione, per caso? È tutto il giorno che la cerco!"

 

Suo fratello riportò lo sguardo su Harry, che tentava disperatamente di evitarlo, mentre diceva: "Perché la cerchi? A che ti serve Hermione?"

 

"Lunedì ho il compito di Trasfigurazione, volevo sapere se fosse disposta ad aiutarmi un po'..."

 

Harry fece una smorfia divertita. Sempre a quello serviva Hermione.

 

"Vedremo a scuola, ormai. Siamo quasi arrivati all'appuntamento." concluse pratico.

 

 

 

"Grifondoro, Grifondoro qui da me, per favore!" ancora una volta, la voce di Minerva McGranitt li richiamò tutti all'ordine.

 

"Professoressa! - la chiamò Harry - Professoressa!"

 

La responsabile della casa del Grifondoro si voltò subito verso di lui, pur senza che la crocchia perfetta dei suoi capelli ne uscisse compromessa.

 

"Oh, Potter. Qualche problema?"

 

Harry tentennò, indeciso.

 

Si guardò intorno, dove la bolgia di studenti riuniti per il ritorno era quasi completa, e poi si rivolse all'insegnante.

 

"Professoressa, sa dov'è Hermione? L'abbiamo persa di vista da un po'!"

 

Il volto della McGranitt si fece più preoccupato, a quelle parole. Le rughe sulla sua fronte si inasprirono e gli occhi si assottigliarono appena, ma non sembrava sorpresa.

 

"Credo che non sia il momento adatto per parlarne... - disse con voce più roca del solito - Torniamo a scuola, adesso."

 

Dopo una rapida occhiata a Ron, Potter seguì la professoressa di Trasfigurazioni. Decisamente, le sorprese non erano ancora finite.

 

 

 

 

 

Note dell'autrice:

 

Ok, ora vorrete uccidermi ^^". Beh, scusatemi, non ho potuto farne a meno ^___^, saprete presto (o no?) cos'è successo a Hermione.

 

Passo ai ringraziamenti per lo scorso capitolo, e a quelli per Haunted.

 

Per Passione Dannata, grazie a:

 

drakina non sbagli, il secondo pairing è Harry/Pansy, infatti eccoli all’azione ^_^” spero che il capitolo ti piaccia ^^

 

Christina Mafoy teshy? XD mi piace^. Non ti preoccupare per la mancata recensione, so che mi segui comunque! Spero che il cap ti piaccia ^__^ bacino *_*

 

Kucciolaflea lo so, lo so ^__^ è una mia prerogativa, il sadismo. Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto ^_^ baci

 

frakkia31 tesoro! È sempre bello ritrovarti fra le recensioni. Spero che anche questo cap ti sia piaciuto ^_^ ci stiamo avvicinando alla fine… personalmente amo di più le one shot delle long, almeno tra le mie ^__^ sono felice di essere tra le tue autrici, anche se non controllo la voce ‘autore preferito di…’ da almeno un secolo ^__^ baci

 

ki_chan tesoro a che recensione dovrei rispondere o_O? rispondo sempre da un po’ di tempo a questa parte… spero il capitolo ti piaccia! Baci

 

__SwEeT__AnGeL__ grazie mille, anche se questa non è tra le mie preferite è sempre bello ricevere simili complimenti per una propria fic ^__^ spero anche questo cap ti piaccia.

 

Magicrossy grazie mille per i complimenti, spero ti piaccia anche il nuovo capitolo ^_^

 

Will80 Lol Lovva, volendo tu puoi anche chiedermi gli spoiler XDXD com’è il cap? tanto love!

 

Cherry_Bem scusa tesoro, SnA aspetterà ancora un pochino. Com’è questo capitolo? Grazie per tutto quello che fai per me.

 

Marty Viper tesoro, sei tornata! Perdonami ma ho un sacco da fare ultimamente, appena avrò un po’ di tempo libero cercherò di leggerla ^__^” come ti sembra il nuovo capitolo? Baci

 

Colleghe_for_life grazie per la recensione, anche se tutte quelle note erano un po’ confusive ^^” spero anche questo cap vi piaccia.

 

 

Per Haunted [Promettimi], grazie a:

 

Alexiel Mihawk direi che è superfluo ringraziarti, ne abbiamo parlato abbastanza e sai già quanto il tuo parere sia importante per me. La shot poi era dedicata a te! ^______^ ti adoro immensamente, Ceci. Grazie mille per tutto, e anche per questo. Ovviamente, felicissima che ti sia piaciuta ^^

 

Ledy slytherin grazie mille ^^ felice che ti sia piaciuta.

 

Broken dreams grazie, il mio obbiettivo era proprio quello ^__^. Lucius è un personaggio che adoro, e anche Narcissa è davvero interessante. Grazie mille per i complimenti.

 

Ki_chan effettivamente il carattere è uscito un po’ piccolo, appena ho tempo e voglia lo modifico un po’. Grazie mille come sempre *__* baci

 

ArcadiaLaNotte  dopo aver letto il settimo libro ti do ragione, e come forse hai visto ho scritto nuovamente una fic su di lui, anche se il pairing non è decisamente canon. Grazie mille per i complimenti.

 

LaDyDeMeTra mammah *__* grazie. La tua prima recensione *_* fantastica. Ti adoro. Grazie mille, ovviamente ^^

 

Kaileena1987 grazie sociah *____* contenta che ti sia piaciuta ^^ love!

 

Alexluna grazie. Una recensione degna del suo nome (anche se certe cose me le hai dovute spiegare in pvt :lol: ). Velata ineffabilità e mistero. Sì, Haunted era questo. Poesia? *___* grazie. Davvero.

 

Solarial un’altra recensione più lunga della fic XD. Grazie mille lovvina, hai colto il senso della shot. Lucius, come tutti, prova dei sentimenti che però non è disposto a mostrare. E anche Narcissa lo sa. Love (L)

 

EvaGaelle una delle tue recensioni in cui non sai chi sono XD. Grazie mille cara, come sempre ^^. Baci

 

Piperina mi fa strano scrivere il tuo nick XD. Ti lovvo tanto, sai? Grazie per tutto, anche per questa recensione, che mi ha fatto prendere il solito infarto. Grazie, grazie, grazie. *___* hai detto bene, le parole non bastano. Love, immenso love (L).

 

 

 

Campagna di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:
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Grazie anche a chi ha inserito la fic e/o me tra i preferiti ^__^, al prossimo capitolo!

Eleonora.

 

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Capitolo 24
*** Dove sei, Hermione? ***


AVVISO: questa fic è ufficialmente terminata. Mi sembra inutile continuare con l'aggiornamento mensile visto che ho tutti i capitoli pronti fino alla fine. Appena vedrò un numero di recensioni che mi faccia capire che se non tutti per lo meno la maggior parte di voi ha letto il capitolo, posterò il successivo.

 

Secondo avviso: per chi la segue, ho aggiornato Serpeverde nell’Animo ^^, finalmente direte voi. Mi scuso ancora e vi auguro doppiamente buona lettura.

 

[Sperando che alla fine non vogliate uccidermi ^______^".]

 

 

Dove sei, Hermione?

 

 

 

"È arrivata, Hermione?"

 

"No Harry, ancora no."

 

"Dovrà pur venire, prima o poi. La McGranitt non ci avrebbe mandato a letto se fosse in pericolo chissà dove."

 

"L'hai già detto minimo cinque volte, Harry. - intervenne Ginny - E hai anche concluso che forse voleva che non vi cacciaste ulteriormente nei guai." ripetè quasi annoiata.

 

"Come fai a parlarne così?? - sbottò - Siamo rientrati da due ore e mezza, ormai, e di Herm neanche l'ombra!"

 

"... E i professori non vogliono dirci niente anche se forse ne sanno qualcosa." concluse Ron per lui.

 

Harry si lasciò andare a peso morto sul divano.

 

"Già." sospirò.

 

In tutta la sala comune non volava una mosca, e il silenzio opprimente ronzava nelle orecchie dei tre Grifondoro, reduci dall'uscita a Hogsmeade.

 

"Cosa credi che le sia successo?" mormorò Harry con un filo di voce.

 

"Diavolo, Harry! - esclamò il rosso - Poi ero io quello che si agitava eccessivamente? La McGranitt ha solo detto che non era il momento adatto per parlarne!"

 

"Sì ma non mi è più venuta a cercare dopo!" il ragazzo scattò in piedi, ansioso.

 

"Potrebbe essere dovunque e da nessuna parte!"

 

Si riaccasciò sul divano, esausto.

 

E lui stesso non sapeva quanto fosse vicino in quel momento alla verità.

 

 

 

Era notte fonda, nel dormitorio maschile Grifondoro, quando un ragazzo si alzò di scatto a sedere sul letto, la cicatrice bruciante che si stagliava dolorosamente sulla sua fronte.

 

Sospirò ributtandosi sul letto, lasciando che il suo corpo rimbalzasse stanco sul materasso. Si massaggiò la fronte passandosi le mani sul viso, poi lentamente scese dal letto cercando a tentoni con i piedi le pantofole.

 

Le braci ancora nel camino scoppiettavano nella sua testa, una volta arrivato in sala comune; cercò la bottiglia d'acqua che la sera prima avevano lasciato sul tavolo, quando sfiniti avevano deciso di andare a letto e pensarci il giorno successivo. "Pensarci domani?" si disse Harry, "che stupidi."

 

Non era riuscito a dormire fino ad un ora indecente, pensando alla sua migliore amica, e quando si era finalmente addormentato...

 

Tolse una sedia da sotto il tavolo e si sedette, mentre le immagini del sogno - dell'incubo - che aveva appena turbato il suo sonno gli invadevano nuovamente gli occhi.

 

 

 

"Povero Potter!"

 

Bellatrix Lestrange buttò indietro la testa in una risata fredda e forzata.

 

"È più vicina di quanto credi... Solo che non puoi raggiungerla!"

 

Brevi risatine giungevano anche dall'altro Mangiamorte, che osservava Bellatrix orgoglioso.

 

Harry sentì la propria voce urlare, chiedere spiegazioni, la cicatrice bruciare ancora, poi il sogno si dissolse...

 

 

 

Sbattè un pugno sul tavolo, le labbra contratte in una smorfia amareggiata.

 

Una pesantissima sensazione d'impotenza lo opprimeva. Più vicina di quanto credesse...

 

Si addormentò nuovamente sul tavolo con una sola domanda nella mente: "Dove sei, Hermione?".

 

 

 

 

"Signor Potter, per quanto la mia simpatia per lei non sia immensa, gradiremmo tutti averla tra noi." la voce del professor Piton aleggiò melliflua per tutta l'umida aula dei sotterranei, mentre il ragazzo richiamato alzava distrutto la testa dal banco dove l'aveva poggiata, assonato.

 

"Harry, sforzati, ti prego! - sibilò il ragazzo dai capelli rossi seduto alla sua sinistra, senza smettere di guardare preoccupato il professore davanti a loro - Cerca di tenere gli occhi aperti, o quello è capace di metterci in punizione accusandoci di chissà quali attività notturne più distrazione in classe!"

 

Il ragazzo sopravvissuto grugnì, in risposta, per articolare poi una frase più complessa.

 

"Non so quanto tu abbia dormito stanotte, ma posso assicurarti con certezza che per quanto mi riguarda non ho riposato un secondo." replicò stizzito.

 

Si guardò attorno, accertandosi che gli altri fossero tornati a seguire la lezione e il professore a spiegarla, e poi si accostò all'orecchio dell'amico.

 

"Anche Piton sembra non notare l'assenza di Herm, non è da lui! Sanno sicuramente qualcosa che noi non sappiamo!"

 

"Harry! - sussurrò Ron con una vocina acutissima - Parla piano! Se ci becca di nuovo ci finiamo sul serio, in punizione!"

 

"Bisogna cercare Malfoy!"

 

Potter continuava imperterrito a parlare senza considerare il suo migliore amico.

 

"E' chiaro, lui deve per forza sapere qualcosa, era con lei, a Hogsmeade!"

 

Ron guardò preoccupato il professore.

 

"Harry, Malfoy era con lei prima... L'abbiamo incrociato da solo, poi."

 

"Provare non costa nulla." concluse il moro.

 

"Tentar non cuoce." ribadì Weasley annuendo convinto. Harry trattenne a stento uno scoppio di risa convulse.

 

"Che cosa??" chiese, immensamente divertito.

 

"Tentar non cuoce! - ripetè Ron - E' un proverbio babbano!"

 

Harry provò prepotente il bisogno di buttarsi a terra e rotolarsi dalle risate, per l'espressione serissima del suo amico nel pronunciare quell'idiozia.

 

"Tentar non NUOCE, Ron, non 'non CUOCE'!" tentò di dire tra le lacrime provocategli dalle risate contenute.

 

"Neanche tentare di risistemare il mio archivio vi nuocerà. Anzi, credo proprio che vi apporterà un notevole beneficio. Domani sera alle nove vi voglio qui, Potter, e non ci sono scuse che tengano."

 

Ad intervenire era stata ovviamente la voce del professor Piton. Il piacere di assegnare una punizione a due Grifondoro - e a quei Grifondoro in particolare - non gliel'avrebbe mai levata nessuno.

 

E nessuno avrebbe levato quella punizione ai due Grifondoro in questione. Sospirando pesantemente, tornarono a seguire - bene o male - la lezione.

 

 

 

 

"Malfoy..!"

 

Un ragazzo dai capelli scuri e spettinati, seguito dal suo migliore amico che ansante gli correva dietro, cercava di raggiungere un terzo studente dai capelli biondi e dal portamento altezzoso. I loro compagni stentavano a credere che fosse veramente Harry Potter quello che inseguiva Draco Malfoy tentando - almeno apparentemente - di parlargli civilmente.

 

"Malfoy! Cazzo, fermati!" esclamò raggiungendolo e prendendolo per una manica.

 

"Che diavolo vuoi, Potter?!" ringhiò quello.

 

"Ehi, calma! Voglio solo farti una domanda!"

 

"Da quando ci parliamo con 'calma'? - sibilò - E da quando vieni a farmi domande come se fosse normale?"

 

Anche quello era vero, si disse Potter.

 

"Da quando la situazione non è normale - rispose - vieni."

 

Prese Draco per un braccio e lo trascinò in un aula vuota, lasciando Ron fuori della porta a lanciare occhiate disperate attorno a sé a tutti i ragazzi che si erano radunati attorno al luogo dove Harry aveva raggiunto Malfoy.

 

 

 

"Dì un po', ma ti ha dato di volta il cervello? - sbottò subito Draco - Eh, Sfregiato?"

 

"No, ascolta. - rispose appoggiandosi al muro alle sue spalle - Dov'è Hermione? Tu ne sai qualcosa?"

 

Draco scosse istintivamente la testa con convinzione forse un pò troppo accentuata, perché Harry apparve per nulla convinto.

 

"Non ne so nulla e non vedo perché dovrei saperne qualcosa." rispose sincero. In fondo, lui non ne sapeva davvero nulla, di dove fosse in quel momento Hermione. E la cosa gli pesava immensamente.

 

"Non attacca, Malfoy. Era con te, qualcosa devi pur saperne."

 

"E infatti lo so. - rispose brusco - Ma non è a te che devo dirlo."

 

"Hermione è la mia migliore amica! - ruggì Harry - Ho il diritto di sapere che le è successo!"

 

"Lo stesso vale per me! - rispose a tono Draco senza rendersi conto di ciò che stava dicendo - Hermione è la mia ragazza, se non ti dispiace!"

 

Harry rimase a guardarlo ansante, cercando di calmarsi, i capelli neri scomposti sulla fronte.

 

"Per la verità, Malfoy, un po' mi dispiace e lo sai. Ma prima di tutto mi piacerebbe sapere dov'è finita."

 

"Piacerebbe anche a me." rispose grave Draco, poi spostò lo sguardo sulla porta, poggiò la mano sulla maniglia e uscì.

 

 

 

 

"Che ne hai ricavato?" urlò Ron per farsi sentire nel caos della Sala Grande, strafogandosi di pollo arrosto.

 

"Niente." Harry si passò una mano sul volto, visibilmente stanco.

 

"Praticamente nulla. - riprese - Sa qualcosa, è evidente, ma neanche lui sa dove sia ora."

 

"E tu gli credi?! - sbottò il rosso sputacchiando qualche pezzo di arrosto sul piatto di Dean, accanto a lui - Scusa. - mormorò, per poi riprendere verso Harry - potrebbe facilmente essere colpa sua se Herm è scomparsa -ammesso che sia scomparsa- anzi, potrebbe essere stato lui!"

 

"Stato lui a fare cosa?" chiese Harry con gli occhi sgranati e il sopracciglio sinistro alzato in un espressione che ricordava facilmente il principe delle serpi. Questa volta si era perso davvero, in quel ragionamento.

 

"Oh, lascia stare. Credo che gli abbiamo dato troppa fiducia e subito, solo perché Mione gliela dava. E ora lei non c'è più..."

 

"Oddio, Ron! - esclamò - Non è mica morta!"

 

Il volto di Ronald si oscurò, a quella parola, fissò Harry per un minuto e poi tornò a mangiare con il viso e gli occhi fissi sul piatto, senza più dire una parola.

 

"No... No, no. - balbettò Harry - Hermione non può essere morta, lo sapremmo. E poi non morirebbe così... Si sa difendere..." rendendosi conto delle parole sconnesse che stava buttando fuori, si fermò. Riprese anche lui a mangiare, rispondendo di tanto in tanto ai discorsi dei suoi compagni, che gli parevano ora tanto futili.

 

All'arrivo di Nick Quasi Senza Testa alzò il volto per salutarlo, ma il fantasma non degnò di uno sguardo nessuno dei ragazzi della sua Casa che lo aveva salutato o cercava di farlo. Serissimo, si diresse velocemente verso il tavolo dei professori, per poi sussurrare brevemente qualcosa all'orecchio di Silente.

 

Il preside annuì e si alzò, per poi lasciare la Sala sotto gli occhi dei parecchi studenti che avevano seguito la vicenda.

 

 

 

Spazio dell’autrice

 

Buonasera a tutti, o buongiorno se leggerete di mattina ^.^.

Siate buoni, su, mettete via quelle asce ^^”

 

Rispondo alle recensioni per il capitolo precedente. Come ho detto, appena vedrò che molti hanno letto e recensito, posterò il prossimo, quindi non necessariamente tra un mese, anzi ^__^ Dipende tutto da voi e da quanto sarete veloci a leggere :)

 

Grazie a:

 

eddy effettivamente l’inizio è molto differente da come la storia si sviluppa in seguito. Colpa della mia crescita di stile, se si vuol chiamare colpa ^^” spero che anche questo capitolo ti piaccia.

 

Frakkia31 eccola ^.^! Sono contenta che il mio capitolo ti abbia tirato su! Mm, non ricordo se leggi SnA, in quel caso lì c’è di sicuro da ridere, nell’ultimo capitolo ^^. Ho visto anche la tua recensione ad una shot, Sorrowful Revenge mi pare. Grazie ^^ ne ho postata anche un’altra, se ti va di leggere. Ti avviso però che il pairing è strano-strano-stranissimo. Mi spiace dell’assenza di Pansy in questo capitolo, ma era importante focalizzarsi su altro ^^ appena avranno letto tutti arriverà l’aggiornamento, quindi controlla più spesso! La tua simbiosi con me sta per finire, ammesso che tu non legga qualche altra long mia ^.^! Spero che anche questo capitolo ti piaccia, baci!

 

Kucciolaflea ciao cara… eheh chissà, chissà cos’è successo a Hermione ^_^” io lo so, ovviamente, ma presto lo saprete anche voi… forse. Ahah il mio sadismo come noti dalla fine di anche questo capitolo ^^” che comunque spero ti sia piaciuto. Baci

 

MartyViper tesoro, un’altra fan della Harry/Pansy! Non hai idea di quanti amanti della ship siano nati XD. La fic è conclusa love! Gli aggiornamenti saranno decisamente più a breve termine, dipende tutto da quanto tempo ci impiegano tutti per leggere ^__^. Comunque i misteri si scioglieranno presto ^^ bacioni!

 

Magicrossy io adoro Bellatrix ^__^ anche se riconosco che è parecchio malefica e abbastanza pazza. Quindi…sì, credo che la storia ne risentirebbe ^^. Spero che anche questo capitolo ti piaccia, presto saprete che fine ha fatto Hermione ^^.

 

Ginnever toh guarda, Gin, la dispersa! Non ti ho spoilerato sul seguito, vero? Love love love!

 

Ki_chan i compiti sono una brutta bestia, Chiaretta… lo so :(. Spero troverai ugualmente il tempo di leggere e recensire questo capitolo. Bacini tvb.

 

Black_lia finalmente qualcuno che come me ama Bella! E’ meravigliosamente pazza *w*. Piaciuto il capitolo? Il pc rotto è una delle cose peggiori che possano capitare, ti rendi conto solo allora di quanto tu ne sia dipendente :P. A presto, baci.

 

Lady Andromeda oh, una nuova lettrice, giusto? Mi fa molto piacere, ma ancora di più perché mi hai fatto un commento intelligente. Per quanto non ritenga questa come la mia migliore fic, cerco sempre - soprattutto nelle shot - di mantenere IC i personaggi, in particolare i Malfoy, che sono sempre plasmati ai fini della storia. Se deve per forza avvenire, la trasformazione - ammesso che sia tale - dovrebbe essere graduale. Spero che anche questo capitolo ti piaccia e grazie di avermi inserita tra i tuoi preferiti.

 

AnAngel un’altra nuove lettrice… o lettore? Improbabile, credo ^^” comunque grazie per i complimenti, anche se i primi capitoli non sono all’altezza di questi… e scusami, ma il sadismo è nella mia natura e chi ha seguito la fic capitolo per capitolo fino a qui già lo sa, termino sempre i capitoli così… come potrai notare anche da questo ^^” come ti sembra? Spero continuerai a seguirmi.

 

Cherry grazie ancora, cara. Mi spiace, l’aggiornamento fino a qui è stato regolare… ma d’ora in poi saranno più ravvicinati ^^ la fic che ci ha fatto conoscere sta per finire! Baci.

 

cupidetta Credo di ricordarti tra i primi a recensire, verso gli inizi della fic, o forse tra quelli che mi avevano inserita tra gli autori preferiti...beh, comunque eccoti l'aggiornamento lampo - almeno per te ^^" - come ti sembra? baci

 

Mi è venuto in mente ora un terzo avviso, anzi una domanda ^_^:

Ho scritto una breve fic per il terzo contest di mylastmistake, alias Every Little Thing, ergo Draco/Hermione, che però non è andato in porto (per informazioni potete tranquillamente andare a leggere lì ^^). La domanda è: vi farebbe piacere che la postassi?

 

Grazie mille ai tantissimi lettori che hanno inserito la fic tra i preferiti,  aspetto un vostro commento per postare il prossimo capitolo ^_^

 

Baci,

Eleonora.


Ps: scusate se avete visto il capitolo aggiornato e poi sparito, il pc mi da qualche problemino saltuario, comunque eccolo di nuovo :P ^^"

 

 

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Capitolo 25
*** E' tra noi ***


Come promesso, eccomi già qui ^^

Siamo già al capitolo 25. Mamma mia, questa fic sta per finire... Incredibile, davvero. Credevo non ci sarei mai arrivata, e invece sono qui. Grazie mille a tutti.

 

Visto che qualcuno ha tirato fuori l'argomento, vorrei precisare che il mio Harry, quello di questa fic, di We Could Be Heroes e in parte anche di SnA, appartiene a selene87. Ora che avete questa informazione, fatene quello che volete XD.

 

Ah, dimenticavo, il forum Wild Rose ha creato un account (trovate il link tra i miei autori preferiti), tramite il quale postare le varie storie scritte per gli avvenimenti importanti del forum.

Qui trovate una drabble/flashfic scritta da me per i 4 mesi del forum.

 

 

 

È tra noi

 

 

 

Draco si guardò indietro un'ultima volta prima di uscire dalla Sala Grande, poi Blaise lo richiamò.

 

"Dray, ti muovi...? Non vorrei arrivarci stanotte, al dormitorio..."

 

Con una falcata lo raggiunse, per dirigersi poi verso i sotterranei.

 

"Chissà che diavolo voleva quel pallone gonfiato pseudo decapitato." mugugnò tra se e se Draco.

 

"Intendi Nick Quasi Senza Testa? - rise il moro - Pensa che lui vorrebbe essere chiamato 'Sir Nicholas'!"

 

"Non mi importa di come si fa chiamare, ma di cos'ha detto a Silente."

 

"Oh, lui lo chiami per nome, ora?" chiese divertito Blaise.

 

"È l'unico che può fare qualcosa, probabilmente, Zab. Mi conviene, trattarlo bene."

 

"Qualcosa per che cosa? Hermione? Dra... Mi spieghi che è successo di preciso?"

 

Avrebbe preferito non ripeterlo, non ripercorrere quell'episodio, quei momenti tanto vividi nella sua mente. Si sentiva ancora più stupido, adesso, riflettendoci su a mente lucida.

 

"Immaginavo c'entrassero i Mangiamorte. - disse infine Blaise, grave - È una faccenda seria, Draco. Cosa pensi che possa averle fatto?"

 

"Potrebbe essere a casa mia, ora. - ipotizzò con un ghigno amaro - O da qualche altra parte circondata da Mangiamorte." alzò le spalle quasi con apparente non curanza.

 

"Non fingere che non te ne importi, Draco."

 

"Non fingo proprio nulla, Blaise. Subito dopo sono andato ad avvertire Piton, che ha supposto che zia Bella l'abbia dislocata da qualche parte, comunque mi ha detto che ne avrebbe parlato alla McGranitt e agli altri professori."

 

"Sperando che qualcuno possa farci qualcosa."

 

 

 

"Che abbiamo ora?"

 

"Ron, la mattinata è appena cominciata e me l'hai già chiesto tre volte. Erbologia!"

 

"E allora illuminami, Harry, che cosa ci facciamo al terzo piano?" sbottò l'altro.

 

Il ragazzo sopravvissuto alzò gli occhi al cielo.

 

"Ho dimenticato i libri in aula di Trasfigurazioni." spiegò semplicemente.

 

"Potter, Weasley!"

 

"Che c'è, ora...?" pensò Harry, stanco.

 

Voltatisi, videro la direttrice della loro Casa camminare veloce verso di loro.

 

"Nell'ufficio di Silente, ora!"

 

I due si scambiarono un'occhiata interrogativa, chiedendosi cosa avessero fatto, prima che la McGranitt parlasse di nuovo.

 

"Si tratta della signorina Granger."

 

 

 

 

Di fronte all'ufficio del preside, Harry sospirò. Ora - forse - avrebbe saputo dov'era Hermione. Cosa le avevano fatto.

 

La McGranitt bussò appena alla porta, poi con una leggera pressione delle dita sulla maniglia, entrò.

 

Quante emozioni diverse provava, Harry, ogni volta che entrava in quello studio. Quanti ricordi, ognuno diverso dall'altro, lo assalivano.

 

Proprio di fronte alla porta, in piedi vicino a Silente, stava Piton, il volto che solitamente portava un espressione di schifo ora contratto in una smorfia di concentrazione. Silente, seduto alla sua scrivania, osservava corrucciato le sue stesse dita intrecciate.

 

Harry voltò di scatto lo sguardo verso destra, con il forte presentimento di trovarvi chi poi effettivamente vi trovò.

 

Una maschera inespressiva - la solita - sul volto, Draco Malfoy sedeva su una poltrona rivestita di velluto rosso piuttosto antica e bassa. Fissava il preside, in evidente stato di attesa.

 

"Grazie Minerva. - disse pacato il preside alzando gli occhi su di loro - Sedetevi pure ragazzi, prego." indicò le due poltroncine alla loro sinistra.

 

"Una caramella al limone?" chiese con un lieve sorriso agli ultimi due arrivati, mentre Malfoy sospirava. Evidentemente aveva già posto quella stessa domanda a lui.

 

"Ehm, signore... - cominciò imbarazzato Harry - Noi eravamo qui per..."

 

"Parlare di Hermione." terminò Ron per lui, facendo sì con la testa.

 

"Oh, lo so, lo so. La signorina Hermione Granger, certo."

 

"Dov'è, ora?" incalzò Draco.

 

"Vedete, ragazzi, la vostra amica Hermione... È qui fra noi, in questo stesso momento."

 

 

 

I due amici si guardarono negli occhi, allucinati, poi Harry si rivolse ai professori.

 

"È uno scherzo?" le loro facce serie lo convinsero del contrario. Ron si guardava intorno frenetico, cercando con gli occhi Hermione in ogni angolo.

 

Draco invece si limitò a fissare il preside, aspettando che andasse avanti.

 

"La signorina Granger è vittima di un incantesimo - o maledizione, che dir si voglia - che l'ha ridotta grossomodo allo stato di un fantasma non incantato. Nel senso che, come avrete notato, i fantasmi all'interno di Hogwarts non sono solidi ma possono interagire con noi almeno con la parola. Hermione, in questo momento, no."

 

"Come..."

 

"La signorina ha avuto, come al solito, un'idea brillante. - lo interruppe Silente - Una volta a Hogwarts, ha provato ad avere contatti con i fantasmi, per questo Sir Nicholas mi ha avvisato. Effettivamente loro possono vederla."

 

A Draco scappò un sorrisetto, a quel nome, ma subito si ricompose.

 

"È riuscita a parlare con lui? Ma come è arrivata a Hogwarts?"

 

"Questo ve lo dirà lei stessa. Ho già provveduto al controincantesimo, sebbene fosse difficile e gli effetti siano osservabili solo a lungo termine... Hermione dovrebbe riprendere la sua normale 'consistenza' nel giro di qualche giorno." terminò ridacchiando il preside.

 

Harry respirò a fondo, poi diede voce all'interrogativo che veleggiava tra le loro menti già da un po'.

 

"Da chi è partita la maledizione?"

 

"Oh, Draco non ve l'ha detto? - chiese Silente - Bellatrix Lestrange li ha attaccati a Hogsmeade. Draco ha provveduto subito ad avvisare gli insegnanti, ma di lei non c'era già più traccia."

 

Bellatrix. Ancora lei. Sospirò di nuovo, per poi rivolgere un'occhiataccia a Malfoy. Come poteva non avergli detto nulla?!

 

La voce della McGranitt lo riportò alla realtà.

 

"Se non avete altre domande, direi che questo è tutto."

 

Annuendo, ancora tesi, i Grifondoro salutarono e lasciarono lo studio, seguiti poco dopo da Malfoy.

 

 

 

 

"Tanto lo sapevo che era colpa sua. Malfoy non può portare altro che guai, dice bene mio padre...!" mugugnò Ron appena furono usciti.

 

Harry lo guardò stralunato. Dopo una notizia del genere di tutto aveva voglia meno che di litigare con Malfoy.

 

"Come, Weasley?" chiese Draco tendendo l'orecchio in una posa esagerata.

 

Ron continuò a borbottare senza che dalla sua bocca uscisse una parola concepibile, senza rispondergli né degnarlo più di uno sguardo.

 

"È viva. - soggiunse Harry infine, sospirando di sollievo. - E non ha neanche nulla di particolarmente grave."

 

Weasley grugnì, in risposta.

 

"Se non ci fosse stato Silente, e Mione non avesse provato a contattare Nick Quasi Senza Testa, probabilmente non l'avremmo trovata più." bofonchiò, arrabbiato.

 

"Ringraziamo il vecchiaccio!" osservò Malfoy guardando in alto, poi uscì di scena, diretto verso i sotterranei.

 

"L'hai sentito Harry? - chiese subito Ron - Dico, l'hai sentito? È sempre lo stesso, Harry, e sempre lo sarà. Nemmeno una cosa del genere può cambiarlo o portarlo a cambiare! Malfoy sarà Malfoy per l'eternità!"

 

"Beh... - cominciò il moro incerto - ... Neanche tu sei molto tollerante. In realtà nessuno può parlare, nella nostra situazione; dovremmo vedere dove sbagliamo noi e subirne le conseguenze." disse, saggio.

 

Le conseguenze...

 

Le conseguenze...

 

Le conseguenze!

 

"Merda, Ron! - esclamò - La punizione!"

 

Il rosso si irrigidì, spostando le sue iridi azzurre ora ghiacciate dallo spavento su quelle sgranate per lo stupore dell'amico.

 

Dopo un breve attimo, cominciarono a correre senza nemmeno dirsi niente.

 

 

 

Spazio dell’autrice:

Che pasticcioni Harry e Ron u.u”

Ebbene, Hermione non era né a Malfoy Manor, né con Bellatrix, né in nessun altro strano luogo ^.^

Non uccidetemi, prego. Stavolta non ho neanche terminato il capitolo con qualche colpo di scena, quindi non ne avreste motivo ^___^

 

Risposte alle recensioni per il capitolo 24 ^^:

 

Lallamagna grazie mille ^^ Non controllo i preferiti da quando hanno superato i 100, ci perdo la vista e non riuscirei ugualmente a ricordarli. Per questo preferisco le recensioni, sono anche più i chiari i pensieri di ognuno ^^". Come hai visto, Bellatrix non l'ha portata proprio da nessuna parte :P spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto, baci.

 

Lady Andromeda "Immagino che sia un luogo più ovvio di quanto non ci si aspetti" eeeh già :P piaciuto il capitolo, cara? Non ve lo aspettavate, probabilmente ^^. Oh, io Ron cerco di tenerlo il più possibile IC, è tanto tenero *__*! Inizialmente ero Drunk, confesso. baci

 

lillipuziana bel nick ^_^! Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto e grazie mille per la recensione e i complimenti ^^.

 

blak_lia ecco qui che fine aveva fatto Herm ^_^ te lo aspettavi? Spero il cap ti sia piaciuto. Baci!

 

Ferefe84 volevo risponderti via mail ma non ho trovato il tempo ^^” sorry. Comunque ci tenevo a dirti che hai frainteso le mie parole: il mio non era affatto un ultimatum, anzi! Ho scritto che appena avrei visto che più o meno tutti avevano letto -il che significa tante recensioni quante le altre volte, non 200. So perfettamente che non ci arriverò mai ^.^”- avrei postato questo capitolo, ovvero avrei anticipato l’aggiornamento, non cancellato o.O forse non ero stata chiara. Riguardo alla storia, i primi capitoli erano partiti un po’ come un gioco, poi ho cominciato a prenderla un po’ più sul serio -e si vede dalle mie one shot- ma ormai la storia era partita così e l’ho dovuta sollevare piano piano ^^. Spero che questo capitolo ti sia piaciuto. Eleonora.

 

Ki_chan Chiaretta! *sbacia la sua fedelissima* tesoro, l’importante è che prima o poi arrivino ^.^ non preoccuparti per il ritardo, però ci tengo al tuo parere ^^. Quanto rimani? Portami un po’ di aria londinese, tesoro *__*. Spero il capitolo ti piaccia, anche se lo leggerai in ritardo ^^. Ele.

 

MartyViper Tesoro XD quando ho letto la tua rec mi sono spanciata :rotola: “gli unici che non siappiamo niente siamo io harry ron e draco” ahahah ^^ va beh, ti ho già risposto via mail ^^ così hai scoperto anche dov'era Hermione ^__^ piaciuto il cap? Con tanti baci (L), Ele.

 

CherryBem Beh, a te ho già risposto. comunque, in cima trovi un ulteriore appunto ^^ baci cara! Non ti chiedo se ti è piaciuto il capitolo u.u"

 

Ginnever *medita* Gin, di quale cosa su D/H parli? Della fic per il contest? *si illumina* Si, penso di sì. "è sparita...dove è andata...sarà morta....ODDIO!" Ahahah XD sei una comica tesoro. Love :*

 

frakkia31 mi manca l'ultimo capitolo e li ho tutti pronti ^___^ *Fra muore* *Eleonora la resuscita* I miei grazie ormai si sprecano, con te. Sei fantastica, semplicemente. Mi riempi di parole che non merito. Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto, baci!

 

 

ANCORA GRAZIE A TUTTI, IL PROSSIMO CAPITOLO APPENA AVRETE LETTO QUESTO :P

 

Ovvero a presto ^_^. Baci

 

Eleonora.

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Capitolo 26
*** Il passato non è ora ***


Scusate se ci ho messo tanto, la fine dell’anno mi aveva risucchiata.

Voglio dedicare questo capitolo a MartyViper, che riesce a seguirmi anche dall’Inghilterra! °_° Tesoro, sei matta ma ti adoro.


Eccovi finalmente il ritorno di Hermione ^^. Buona lettura.



Il passato non è ora




"Signor Malfoy, è desiderato in infermeria!"


La classe del sesto anno Grifondoro - Serpeverde si stava svogliatamente dirigendo alla torre nord, quando l'infermiera stessa, chiamata affettuosamente Poppy dagli studenti, li raggiunse.


Lievemente stupito, il biondo salutò il suo migliore amico Blaise Zabini e seguì la donna giù per le scale, scontrando involontariamente di tanto in tanto i compagni che salivano verso la botola.


"Porca miseria, il furetto si salta Divinazione!" sibilò Potter.


"Ti piacerebbe saltarla anche tu, eh Harry?" disse Zabini raggiungendoli.


"Tanto, per l'attenzione che presta alla lezione..." insinuò Pansy Parkinson, che li aveva seguiti con un meraviglioso sospirò tutto per il ragazzo sopravvissuto.


Ron si girò dall'altra parte, nauseato.


"Questi due mi danno la nausea." commentò posandosi quasi involontariamente una mano sulla pancia.


"Bisognerebbe trovare la ragazza anche a te, Weasley, così non avresti il tempo per pensare a loro!" scherzò Blaise, precedendoli nell'aula.


Ron arrossì di botto, poi andò a sedersi nel solito secondo banco mentre Harry lo raggiungeva ghignando maligno.


"Ti sta contagiando, quella strega." mugugnò truce osservando la Parkinson.


"Come?"


"Niente, niente."


Mentre dava quella risposta, ebbe l'impressione che gli sarebbe toccata diverse volte, da quel momento in avanti, quella specie di silenzio forzato.


Draco entrò nell'infermeria in silenzio, chiudendo piano la porta. Aveva una leggera ansia, entrando lì dentro. Cosa lo aspettava?


"C'è nessuno?" chiese guardandosi intorno.


"Draco..." era stato poco più di un sussurro. Ma lui l'aveva sentito. Così come aveva sentito che non poteva essere altri che lei.


"Dove sei?" domandò allora, continuando a cercarla con gli occhi.


Una figura ammantata uscì da dietro un paravento, distante un paio di letti da lui.


"Promettimi che non riderai." gli chiese lei.


Draco ebbe in quel momento, come solo raramente gli succedeva, l'istinto di sorridere. Com'era piccola, la sua Hermione, e insicura.


Con poche falcate la raggiunse e la abbracciò, sentendo con certezza che le sue spalle erano ormai solide. Ma il resto...


Hermione si staccò lievemente da lui, aprendo il mantello per fargli vedere il bacino e gli arti inferiori. Ora sembrava veramente un fantasma incantato; visibile, i colori appena accennati, come annacquati, le gambe ancora intangibili.


Sorrise timidamente, osservando il susseguirsi delle diverse emozioni negli occhi del Serpeverde. Appena distinguibili.


"Sei una stupida, Mezzosangue... - le disse dopo un poco guardandola in viso - Non potrei mai ridere di una cosa simile."


"In passato l'hai fatto." ribattè lei.


"Il passato non è ora, e in passato non mi sentivo colpevole."


"Per cosa ti senti colpevole?" chiese inclinando appena il capo verso destra, come a ricercare sul suo volto la risposta alla sua domanda.


"È colpa mia se è successo. Bellatrix è mia zia." spiegò.


"Te le ha messe in testa Ron, queste cose?" chiese indulgente. Conosceva Ron, e aveva seguito lo scambio di sguardi all'interno dello studio di Silente. Era capacissimo di avergli inveito contro, una volta usciti.


Draco sospirò per poi rispondere:


"No, è vero."


Hermione chiuse gli occhi, maledicendosi per quello che stava per dire. Maledicendosi perché sapeva di banale, di già detto. E perché invece era la cosa più sincera che si sarebbe sentita di dire in quel momento.


"Preferisco correre dei rischi per stare con te che non averti mai conosciuto veramente. - disse rimettendosi il mantello - E comunque Bellatrix perseguita Harry da mesi, ormai. È chiaro che è stata lei."


Draco abbasso gli occhi, incapace di risponderle. Non sapeva cosa dire di fronte a quella persona messa a nudo... Ma era davvero ciò che pensava? Hermione non era certo il tipo da dire cose che non pensava, ma lui non era in grado di trovare un motivo valido per cui avrebbe dovuto sopportare cose come quella anche in futuro. Volontariamente. Proprio non lo capiva.


Il silenzio intanto si era impadronito della stanza. Fu Hermione a romperlo.


"Vai a lezione."


Non un sorriso, non un bacio. Una consapevolezza. La consapevolezza che l'avrebbe sopportato altre 100 volte. E che non era niente, con lui.



"Chi ti voleva in infermeria?"


"Affari tuoi mai, Blaise?" chiese l'altro interrompendo il suo testardo silenzio.


"Hermione?"


Evidentemente il moro era recidivo.


"Hermione." rispose Draco.


"Hermione cosa?!" passando per caso poco lontano, Ronald Weasley aveva captato nel discorso il nome della sua migliore amica e subito si era fatto più vicino, inserendosi prepotentemente tra loro.


"Torna a dormire, Weasel." sputò acido Malfoy.


"Direi proprio di no! - rispose - Mi riguarda! Ci riguarda!"


Harry venne agguantato ed inserito a forza nella discussione, di cui avrebbe fatto volentieri a meno. Da quando aveva saputo che Herm era viva aveva addosso una strana sensazione di serenità sopra a tutto e qualunque cosa accada, e non aveva neanche quella voglia sempre presente di prendersela con Malfoy. Gli sembrava uno spreco di tempo e di energie, nonché una cosa piuttosto infantile. Che lo spirito di Hermione si fosse impadronito di lui?


La discussione venne troncata dall'arrivo di Pansy Parkinson, la quale dopo aver inviato all'indirizzo di Harry diverse occhiate piuttosto eloquenti si rivolse al Principe di Serpeverde.


Brutta giornata davvero, per Draco Malfoy. Dopo la parentesi dell'infermeria, che il biondo non sapeva se collocare tra i fatti positivi o negativi, la battitrice della sua squadra di Quidditch si era infortunata - "Dico io, ma come si fa ad essere tanto idioti da rompersi un braccio!" aveva sbraitato sotto gli occhi increduli della poveretta e di Blaise e Daphne, amica della battitrice in infermeria, che osservavano lo sfogo del loro capitano allucinati.


Logico che quella stessa sera venisse annunciata la partita più importante dell'anno, ovvero quella che la Casata Slytherin attendeva dall'inizio: l'incontro Grifondoro vs Serpeverde.


Ma Draco Malfoy, quella sera non aveva voglia di cercare un'altra battitrice. Per nulla. Avrebbe perso il campionato, piuttosto.


Quella sera era stanco, svogliato e quasi depresso. Disinteressato verso qualunque altra cosa che non fosse il pensiero di lei, e della sua guarigione.


Ed un falco girava in tondo su Hogwarts, stridendo stizzito.




Spazio dell’autrice:


Eccoci di nuovo qui, come al solito non uccidetemi ^___^” se no poi chi la finisce, la fic?


Chiedo scusa se non riesco a rispondervi singolarmente, grazie comunque a tutti coloro che hanno commentato, per i commenti a questo capitolo non mi farò nessuno sconto ^^” promesso.


Baci, Eleonora.


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Capitolo 27
*** Ti sento. ***


Ci avviciniamo sempre di più alla fine! Eccovi il capitolo 27.

Vi segnalo che ho scritto una fic Auror, Mèmoires [Photograph], per il compleanno di Dreamer1989, ho aggiornato SnA, e vi informo che presto trasferirò le risposte alle recensioni in fondo alle singole one shot, è più comodo e così facendo posso rispondere anche alle recensioni successive.

Risposte ai commenti in fondo, come sempre. Buona lettura.



Ti sento.




Era una bella mattina quasi estiva, il sole illuminava tutto il parco di Hogwarts e filtrava dalla finestra del dormitorio femminile di Grifondoro; Hermione aprì gli occhi color miele verso quello spicchio d'estate, sorrise lievemente e si stiracchiò.


Alzandosi a sedere sul letto scostò le tendine del baldacchino e si guardò emozionata attorno.


Non vedeva l'ora di tornare lì. Nel tempo in cui doveva ristabilirsi dopo la maledizione le era mancata tantissimo la sua stanza, la sua quotidianità. E dire che era passato così poco tempo.


Si ravviò i capelli e scese dal letto, vestendosi poi in fretta per raggiungere la sala comune.


Era ancora pressoché deserta, salutò appena con un cenno del capo Calì Patil, che la guardava leggermente incuriosita realizzando in quel momento che mancava da un po'.


Stava per abbandonarsi sul divano rosso su cui aveva passato tante serate, quando una figura assonnata scese stiracchiandosi dal dormitorio maschile.


Stropicciandosi gli occhi e cercando insieme di domare il cespuglio nero che aveva in testa alla mattina, Harry Potter salutò fiaccamente la ragazza indiana per poi dirigersi verso il camino.


Si fermò subito, vedendo una chioma riccia e un sorriso gentile; sgranò gli occhi, poi corse ad abbracciarla.


"Mi sei mancata terribilmente, Herm!" esclamò.


"Sono stati solo pochi giorni!" rise lei, ricambiando l'abbraccio.


"Ma non sapevo dove fossi..."


Hermione tornò seria.


"Lo so. È stato orribile scoprire di non potervi parlare, non poter interagire con voi..."


"Che cosa..." il rumore di passi proveniente dalle scalette sempre più forte interruppe Harry, e una chioma rossa fece il suo ingresso in sala comune.


"Mione!" esclamò Ron.


Corse istintivamente verso di lei e la abbracciò, per poi arrossire di colpo non appena si furono staccati.


"Dicevo, che hai fatto in questo tempo?" riprese Harry.


Si sedettero tutti e tre ai loro soliti posti, il moro come sempre sul divano e Ron sulla poltrona, mentre Hermione si accoccolava contro il petto di Harry e cominciava a raccontare.





"Dopo lo scontro di cui forse saprete, ho seguito Draco fino a che camminando dietro di lui non ho visto voi, quando vi siete incrociati. C'era anche la Parkinson..."


Aveva tentato di abbracciare Ron per la tenerezza che il suo migliore amico le ispirava, in quella situazione di terzo incomodo. Ma non le era dato. E lui non aveva sentito neanche quella sensazione di freddo innaturale che si prova a contatto con i fantasmi incantati di Hogwarts.


Si era sentita morire, si era chiesta se non lo fosse davvero, morta.


Con le lacrime agli occhi, aveva camminato a fianco di Ron fino a vedere Blaise Zabini, solo, poco lontano.


Dopo essersi accertata che neanche lui poteva vederla né sentirla, sempre più triste, aveva cominciato a seguire il Serpeverde, che l'aveva inconsapevolmente portata fino al punto di ritrovo dove già stavano i professori.




Hermione chiuse gli occhi al ricordo di quell'ennesimo disperato tentativo di farsi sentire. Sperava che la maggiore esperienza o potere dei professori li avrebbe portati a percepirla in qualche modo. Invece niente. Assolutamente niente.


"Vi ho seguiti fino a Hogwarts, camminando fra voi. Qualche volta ho scontrato qualcuno, ma non sentivo niente. Ho passato il viaggio accanto a Luna, probabilmente i momenti più assurdamente tristi passati accanto a una come lei." sorrise debolmente.


Harry le posò un bacio sulla guancia, invitandola con occhi rassicuranti a continuare, e strinse più forte la presa sulla sua spalla.


"Arrivata a Hogwarts ho provato a parlare con Silente, ma ho ottenuto lo stesso -nullo- risultato. Come se avessi <i>la voce di un fantasma</i>. È stato lì che ho avuto l'idea di provare a parlare con i fantasmi. Ho trovato Nick abbastanza facilmente, e si è mostrato subito molto disponibile. Tramite lui poi sono riuscita a parlare con Silente, capiva entrambi, grazie a Merlino." concluse con un sorriso.


Ron si grattò la testa con espressione dubbiosa.


"Ribadisco, se non ci fosse Silente..." cominciò. Ma il moro lo interruppe.


"Già, ma neanche lui potrà salvarci dall'ira di Piton, se non andiamo a lezione." osservò, ricordando che la campana era già suonata da un pezzo, durante il racconto di Hermione.


Ron si voltò verso di lei: "Tu vieni, Mione?"


"Certo, sono perfettamente in forma. - rispose lei - E poi ho perso già abbastanza lezioni. Muovetevi, sfaticati!" esclamò, destando i sorrisi addormentati di entrambi.





L'atmosfera era leggermente tesa, ma la giornata non poteva essere migliore per l'allenamento della squadra di Grifondoro.


Frotte di giocatori in divisa rosso-oro sfrecciavano davanti agli occhi dei pochi spettatori, Ginny Weasley saltellava sugli spalti cercando di individuare contemporaneamente tutte e quattro le palle (anche se aveva qualche difficoltà sia per i due bolidi che per il boccino) senza nemmeno salire sulla scopa. Al terzo richiamo di Ron, la piccola raggiunse il fratello a mezz'aria, cominciando ad allenarsi in maniera normale insieme agli altri.


Harry aveva mandato un bacio a Hermione, seduta sugli spalti e piuttosto isolata, con il solito libro di scuola aperto sulle gambe e l'espressione assorta solo apparentemente verso il campo da gioco.


Improvvisamente, sentì due mani posarsi sulle sue braccia da dietro, e delle labbra sottili posarsi sul suo collo.


Sospirò e andò a cercare a tentoni con la mano sinistra il capo di chi la stava baciando, infilando la mano tra i suoi capelli.


"Ti lasceresti baciare così da chiunque?" soffiò melliflua la voce di Draco.


"Sapevo che eri tu. - rispose Hermione - Ti sento."


"Mezzosangue, sei più da diabete di un vasetto di miele su una torta di melassa." ghignò Draco mentre lei si alzava e si girava verso di lui.


"Ma sono sicuramente più sincera." sussurrò sorridendo prima di baciarlo.


Le sue labbra morbide coprirono quel ghigno soddisfatto in un attacco prepotente e dolce insieme. Quando desiderio e dolcezza si incontrano il risultato è sempre uno, ed era sempre uno tra loro. Passione.


"Ci incontriamo stasera?"


"Torre di Astronomia?" chiese sorridendo Hermione.


"Voglia di cambiare, Mezzosangue?"


"Alla lunga vivere con te stanca." rispose con la lingua tra i denti prendendolo in giro.


"Immagino." le sussurrò all'orecchio, prima di allontanarsi.


"Ah, Mezzosangue! - urlò quando fu quasi all'uscita degli spalti - Le torte di melassa non possono essere sincere!"


La risata cristallina di lei lo raggiunse mentre stava già entrando nella scuola.





Era sera tardi quando una risata ruppe il silenzio della scala per la Torre di Astronomia. Mille campanelli si infransero su quella pietra antica, per poi cessare, fermati da una bocca che li coprì dolce, premendo leggermente sulle labbra da cui fuoriuscivano.


Draco premette Hermione contro il muro freddo, un sopracciglio alzato in una posa sensuale ed un lieve ghigno ad increspargli le labbra.


"Cosa ti ricorda, qui?" sussurrò.


Hermione fissò i suoi occhi di miele in quelli di lui, poi spostò lo sguardo su un gradino; unico testimone di antiche lacrime versate per lui.


Ricordava. Un bacio che le aveva piegato le ginocchia ed annientato le sue difese. Una sera che non avrebbe retto senza i suoi amici; l'inizio di tutto.


Ringraziò mentalmente il cielo che Harry e Ron non l'avessero lasciata sola. Che il loro legame fosse più forte dei pregiudizi e delle lacrime.


Poi guardò Draco, e ringraziò il cielo di nuovo. Per averle mandato qualcuno che l'avrebbe tirata fuori da qualsiasi situazione con la sua sola presenza, ormai. Anche se causata da lui. Ed anche se questo non gliel'avrebbe probabilmente mai detto.


Lui si era perso in quelle iridi ora scure di ricordi, chiedendosi se fossero positivi o meno. E sperando - vergognandosene - di essere fra loro.


Rimase sorpreso dalla dolcezza e dalla passione che sentì nel bacio in cui poco dopo lei lo coinvolse.


Non era mai stata così.


Consapevole.


Affondò le dita nei suoi capelli biondi, attraendolo maggiormente a sé.


Draco la fermò un momento, posandole un dito sulle labbra, gli occhi ancora chiusi nel riprendere fiato.


"Hermione..."


Lei scosse la testa.


"Non mi importa se ci scoprono. Ne ho bisogno ora."


La guardò intensamente come mai prima.


Che cosa pensava di lui, in quel momento?


La ragazza gli prese la mano per portarlo, camminando all'indietro, fino alla porta della Torre.


"Qui?"


"Qui." annuì.


Il suo volto serio si ammorbidì in un sorriso, mentre lui si chinava per baciarla ancora.


Per un momento timide, le mani di Hermione si fecero strada sotto la camicia di lui, mentre spingeva col petto contro il suo. Questo bastò per infiammarlo di nuovo.


Non importava più dove fossero, chi avrebbe potuto trovarli. Erano solo loro due, nuovamente eppure per la prima volta.


Hermione sussultò nel sentire la bocca del ragazzo sul suo collo, che dopo aver lasciato una scia di baci fino alla spalla mordicchiò la sua pelle bianca risalendo fino all'orecchio. Un brivido la colse quando Draco giocò col suo lobo con la lingua, per poi staccarsi leggermente a guardarla.


Gli occhi tremavano di emozione e desiderio, le labbra erano schiuse come ad aspettare le sue, i capelli ricadevano morbidi sulla spalla sinistra e la pelle del suo collo dove lui era passato era lievemente arrossata.


Venne colto dal desiderio di riservare quel trattamento a tutto il suo corpo, mostrarle quanto in quel momento volesse tutto di lei. Scostò i suoi boccoli e con le labbra disegnò il suo percorso fino all'incavo dei seni, beandosi nel vederla così abbandonata alle sue cure. Fino a pochi mesi prima ciò non sarebbe stato possibile.


La prese lì, contro quel muro, impedendole con un bacio di urlare il suo nome in infiniti echi racchiusi tra quelle pietre secolari; se prima il marmo era eccessivamente freddo, ora sembrava scottare.


Fu la loro seconda prima volta. La prima senza inibizioni, la prima nell'esprimere nella maniera più bruciante la passione che li consumava, la prima nel legarli indissolubilmente molto più di quanto non fossero prima. La prima tanto complice, la prima consapevole, la prima che finì con un sospiro di puro appagamento.


Loro, soli, uniti per l'uno che formavano, e contro chi voleva distruggerlo.


Loro in un appartamento, nella mente, su una torre.


Semplicemente loro.




Spazio dell’autrice:

Oh, ma che dolci ç___ç *commossa*.

Scusate… risposte alle recensioni per il capitolo 26:


Cherry grazie come sempre, e come hai visto Herm è tornata in grande stile, in questo capitolo. Chi non vorrebbe essere al suo posto? :lol: baci


Black_lia niente finali terribili, per stavolta… anzi, forse esageratamente dolcioso *___*. Spero ti sia piaciuto ^^ baci


Trilli_gelosa ma ciao! Sbaglio o stai lasciando recensioni un po’ ovunque, tra le mie storie? Grazie ^__^! E grazie anche per i complimenti, mantenere il carattere dei miei personaggi è uno dei miei obbiettivi principali -tranne per Harry, cerco di plasmarlo per renderlo migliore ^^” quello originale non lo adoro- e Pansy… arriverà presto in un’altra mia fic, a fianco di qualcun altro! Beh, ho fatto un anticipazione, ma posterò sicuramente prima della fine del mese. Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto, baci


Magicrossy mmm, non so… io la vedo piuttosto guarita, Hermione, tu? XD spero che il cap ti piaccia come gli altri, grazie dei complimenti ^_^.


Eddy grazie grazie, spero ti piaccia anche questo ^^ Domandina, scusami: sei un maschio o una femmina? Baci


Ginnever fai sempre delle recensioni al limite del regolamento u.u” spremersi un po’ no, eh? Moglia degenere U_U. Ma che passion, in questo capitolo **. Baci baci ti v boh.


MartyViper e la Marty sbrilla ihih… certo tesoro, ti avviso… anche se presto ci andrò anch’io, in Inghilterra XD. Spero di trovare il modo di aggiornare da là, o farò aggiornare qualcuno al posto mio, tanto la fic è -quasi- terminata. Spero il capitolo ti sia piaciuto come semrpe ^^ baci


Frakkia oddio Fra, un libro? Sai che ci penso da un po’? di certo non per questa fic ^^” comunque spero che anche questo capitolo ti piaccia ^__^ baci!


Pompeibe tutti e 26 i capitoli in fila? °_° sei un mostro, in pratica! Ad ogni modo, la fic non è più aggiornata ad intervalli mensili perché sono riuscita a mettere da parte abbastanza capitoli pronti, dunque ora è… settimanale, direi (?). Anche tu la maturità? Due delle mie amiche più strette devono farla quest’anno! Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto! E soprattutto che tu veda l’aggiornamento ^^” baci



Grazie anche alle oltre 140 persone che hanno inserito questa fic tra i preferiti.


Il 28 partirò per Londra, quindi vorrei aggiornare prima. Ovviamente, letture permettendo. Spero che l’ora non vi faccia perdere questo capitolo ^^”


Baci,

Eleonora.

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Capitolo 28
*** La disperazione ***


Eccomi di nuovo ^^ questa volta presto, ovviamente grazie a voi.


Per chi li aveva richiesti, ecco a voi Harry e Pansy in tutto il loro splendore ^____^. Spero che alla fine non vorrete uccidermi [ultimamente lo dico spesso!], buona lettura.



La disperazione




Il lunedì mattina, per gli studenti, è sempre il più traumatico.


"Ma chi l'ha detto!" pensava Ronald Weasley guardandosi attorno con aria spiritata mentre scendeva le scale.


Sentiva già il rumore proveniente dalla Sala Grande, piena di studenti e delle loro voci - e urla - fin dalle prime ore del giorno, e non riusciva a pensare che un nuovo giorno era iniziato... Eppure era mercoledì.


"Su con la vita!" esclamò Potter raggiungendolo da dietro e dandogli una pacca sulle spalle.


"Oggi abbiamo solo un'ora di Pozioni, poi Trasfigurazioni e Erbologia. - intervenne anche Hermione, con l'orario in mano - Non è neanche un giorno pesantissimo, coraggio Ron!"


Il rosso grugnì sinistro, poi buttò uno sguardo imbronciato e investigativo sugli occhi brillanti ed illuminati della ragazza al suo fianco.


"Cosa ti rende così allegra?" chiese. Non era una vera propria domanda. Sapeva con certezza quasi matematica quale fosse il motivo della sua serenità, e anche Harry.


Questo provocò un sorriso malizioso sulle labbra del moro e l'immediato imporporamento delle gote di Hermione.


"Io sono sempre allegra. - borbottò - E oggi è il mio primo giorno di lezione pieno dopo Hogsmeade" terminò sorridendo.


"Immaginavo fosse per questo, infatti." ridacchiò sadico Harry.


Fecero il loro ingresso nella Sala Grande così, Ron imbronciato e assonnato, come sempre più o meno, Hermione tra i due imbarazzata e sorridente, e Harry accanto a lei che la stringeva affettuoso attorno alle spalle, quasi a compensare la sua risatina di scherno nei suoi confronti.


Al tavolo di Grifondoro c'era già un gran caos, ma nulla di paragonabile a quello che dalla tavolata Serpeverde, di solito gelida e composta, arrivava fino alle orecchie dei Corvonero, all'estremità opposta della Sala.


"Che sta succedendo?" si chiese Hermione sedendosi con Harry di fronte a Ron, all'incirca a metà del tavolo.


Draco osservava apparentemente disinteressato e con un sopracciglio biondo alzato la scena che si stava svolgendo al termine della tavolata: Blaise cercava di trattenere Theodore tenendolo per un braccio, mentre questo, con le mani aperte davanti a sé, sembrava sostenere un'orazione difficile con l'espressione tipica di chi cerca di essere convincente.


Di fronte a lui Pansy Parkinson, la destinataria di quelle parole, che evidentemente, ad osservare la sua espressione, tanto convincenti per lei non erano.


Dopo avergli posato una mano sulla spalla, con aria comprensiva, vedendo che Nott continuava a parlare lasciò andare il braccio stancamente, cercò di ribattere sporadicamente e quando questo prese ad avvicinarsi, sgranando i grandi occhi neri sbottò urlando: "Non ci credi?!"




Ron la osservò contrariato vedendo che si stava allontando dal tavolo delle serpi per venire verso di loro, mentre Harry, cercando la direzione in cui il suo migliore amico stava guardando, si girava a sua volta seguito da Hermione.




"Scusa Potter, ma è necessario." disse sbrigativa Pansy appena li ebbe raggiunti.


Con uno strattone apparentemente poco gentile tirò su Harry dalla panca e, prendendolo per il colletto della camicia, avvicinò velocemente il viso di lui al suo e lo baciò.


Hermione sorrise appena, tornando al suo piatto e versandosi un po' di succo di zucca, mentre metà della tavolata Grifondoro e almeno altrettanto di quella Serpeverde sgranava gli occhi e seguiva quasi morbosamente quello scontro di lingue e labbra tra il cercatore rosso-oro e la reginetta delle chiacchiere Slytherin.


Harry aveva chiuso gli occhi beato, e li riaprì solo quando, stizzita, Pansy lo lasciò e rivolse lo sguardo verso le serpi, dove la mascella di Theodore stava per toccare il pavimento, e non si capiva se sul suo viso fosse dipinta più delusione o sorpresa.


Quando le aveva proposto di uscire, non si aspettava che Pansy cedesse subito, ma nemmeno che si inventasse assurdità come una relazione con Potter-attira-sfiga! Inizialmente gli era venuto da ridere, ma ora... Ora aveva la certezza che la ragazza non diceva il falso e la cosa lo sconvolgeva decisamente di più.




"Ci stai facendo un po' troppo l'abitudine." mugugnò rognoso Weasley all'indirizzo della moretta ancora in piedi accanto a Harry e Hermione.


La risata di Potter risvegliò il buon umore attorno alla tavola, e il solito ghigno sulle labbra rosse di Pansy. Solo Hermione, portando lo sguardo da Ron ai due ragazzi, chiedeva con sguardo interrogativo di cosa stessero parlando.




"Annuncio per tutti gli studenti; ai membri delle squadre di Quidditch chiedo particolare attenzione. - risuonò la voce della McGranitt - Vi ricordo che domani si terrà la tanto attesa partita Grifondoro contro Serpeverde, parlo a nome di tutti i professori nel chiedervi di non creare problemi nelle prenotazioni del campo per gli allenamenti e nel ricordarvi che, ovviamente, questa non è una motivazione presentabile per assenze ingiustificate e/o compiti non svolti."


Come la voce della McGranitt si spense, nacque un brusio crescente, che accompagnò gli studenti fino alle loro aule di lezione. Ci sarebbe stato da divertirsi, sicuramente.





La classe Grifondoro del sesto anno si stava spostando in massa verso le serre, diretta ad Erbologia, quando Ginny Weasley raggiunse il famoso Trio Miracoli urlando "Aspettate, aspettate!"


Dopo che anche i Serpeverde li ebbero raggiunti la rossa parlò:


"La McGranitt - disse come se non avesse corso affatto - mi manda a dirvi che questa sera lasceranno di nuovo la Sala Grande disponibile per i gruppi studio di Trasfigurazione."


La notizia fu accolta da brontolii diffusi e urla di disappunto, tanto che la povera Weasley fu costretta ad allontanarsi sgambettando alla velocità della luce, nonostante non avesse tutta questa voglia di andare a fare lezione.




"Ehi!" esclamò Hermione sentendosi trattenere per un braccio. Si girò per incontrare il viso perfettamente riposato di Draco.


"Buongiorno Mezzosangue." mormorò prima di baciarla.


"Sei pazzo? Ci guardano tutti!"


"Che guardino. - sibilò. Poi mise su un'espressione furba che piacque poco alla riccia - Ne ho bisogno ora." ripetè ricordando le parole di lei della sera prima.


La Granger arrossì istantaneamente e con una piccola spinta lo allontanò da sé.


"Vedi di prendere meno in giro, che di certo non ti sei sottratto. - borbottò - Dobbiamo andare a lezione."


Draco si accigliò appena, guardandola riprendere il passo dietro agli altri Grifondoro.


"E immagino che a te la voglia di seguirla non passi mai, eh?" le chiese all'orecchio raggiungendola.


"Esatto." rispose piccata.


"Non c'è nessuna speranza di indurti a saltarla?" sussurrò mellifluo.


"N-no." disse irrigidendosi lei, tentando di non cedere.


Un ghigno si dipinse sulle labbra del biondo.


"A stasera."


"A stasera." ripetè Hermione quando lui era già lontano. Una strana morsa allo stomaco le impediva di rilassarsi e concentrarsi sull'ormai prossima lezione.





"Di nuovo qui."


"Come?"


"Siamo finiti di nuovo qui."


La torre di Astronomia risuonava dei passi leggeri di due ragazzi che camminando tranquilli per i corridoi di Hogwarts erano finiti chissà come - per inerzia o di proposito - nuovamente su quelle scalette.


Entrarono nella stanza circolare della torre, a loro ormai ben nota, come sentendo nelle orecchie gli echi dei gemiti rimbalzati su quelle pareti la sera prima. In un atmosfera di irreale silenzio, andarono ad affacciarsi alla finestra.


Era ampia e priva di battenti, un semplice buco squadrato privo di pietre, che dava sul parco dove adesso ancora pochi studenti si trattenevano.


Draco passò un braccio attorno alla vita di Hermione, guardando giù. E la ragazza si stupì di quel gesto. Quella era una gentilezza - una coccola, quasi - gratuita, o un segno di possessività mascherato da carezza?


Cercò di frenare la voglia di voltarsi a baciarlo per quel semplice contatto e guardò a sua volta giù verso il parco.


Poche macchie di colore spezzavano quel verde onnipresente, riconobbe Ernie MacMillan con la Ossas, Harry e la Parkinson, una testa rossa che le sembrava appartenere a Ron non lontano da qualcuno che non riusciva a capire chi fosse, con i capelli neri e abbastanza lunghi.


La testa scura di Potter e quella di Pansy si avvicinarono fino a fondersi, secondo quella strana visuale. Hermione sbattè un paio di volte le palpebre e sorrise, consapevole che quella era sicuramente la visione distorta di un bacio.


"Quei due mi danno il voltastomaco." la voce fredda di Draco la riscosse.


"Come?"


"Pansy e lo Sfregiato. Sembrano un'altra persona quando sono insieme. Veramente rivoltante."


Hermione non trattenne una risatina. Forse rivoltante era un po' troppo, ma bisognava riconoscere che quei due si cercavano in continuazione e ormai la loro relazione era chiaramente nota a tutti, specialmente dopo la scena di quella mattina.


"Si sta facendo buio, rientrano tutti..."


"Vuoi vedere in quanti avranno la voglia di fermarsi a studiare Trasfigurazione umana?" rispose Draco con un ghigno.


"Lo so, saremo i soliti. Ma ancora una ventina di minuti e poi andiamo. Noi non lo saltiamo l'incontro di gruppo, IO non lo salto."


"Non avevo dubbi." commentò Draco ghignando.


La riccia sbuffò, guardandolo per un momento per poi tornare con lo sguardo sul parco.


Non sarebbe cambiato mai.


D'un tratto, uno stridio catturò la loro attenzione. Alzarono gli occhi verso il cielo, per vedere una macchia scura avvicinarsi sempre di più. Un falco.


Hermione chiuse e sbattè nuovamente gli occhi più volte, vedendo che si dirigeva proprio verso la Torre.


"Hermione!"


Draco le prese la mano e indietreggiò con lei fino al centro della sala, mentre il falco, stridendo con il becco fiero rivolto verso l'alto, entrava dalla finestra.


I pericolosi occhietti neri del falco si posarono sul ragazzo e, sospeso in volo, cercò minaccioso i suoi.




I falchi amano le prede dalla carnagione chiara.




Sicuro, puntò verso Draco, il quale dopo il primo attacco che l'aveva solo privato del tessuto della divisa sulla spalla sinistra, tentò di prendere la bacchetta.




Ma quello era davvero un falco?




"Mepse Muto!" urlò Hermione.


Dove prima stava in piedi la ragazza, ora, dopo una luce accecante, era comparsa una maestosa aquila, che dopo due battiti d'ali a vuoto si alzò in volo guardandosi confusa attorno, cercando di mettere a fuoco i due combattenti accanto a lei.


Draco era riuscito ad estrarre la bacchetta e indietreggiava pensando a che incantesimo scagliare, mentre il falco si voltava verso di lei, senza trattenere un verso di soddisfazione.


Attaccò senza pietà, affondando il becco nel ventre pennuto della nuova aquila, facendola volare all'indietro fino a cozzare contro la parete.


Draco osservava la scena terrorizzato, senza sapere cosa fare né capire realmente cosa stesse accadendo. L'aquila intanto si era risollevata e leggermente allontanata per poi schiacciare a sua volta il falco contro il muro, causandogli una storta alla zampa destra.


Quello stridette ancora di più, mentre nei suoi occhietti liquidi si confondevano rabbia e dolore.


Con un ultimo sforzo, morse un'ala dell'aquila che, inesperta, franò a terra rovinosamente, gli occhi d'oro da rapace prima sbarrati e subito dopo chiusi come ermeticamente.


Un ultimo, terribile verso fuoriuscì dal becco di quel crudele uccello nero, prima che con una virata un poco stentata a causa della ferita si allontanava dalla Torre nella fresca aria della sera.


Draco si inginocchiò accanto a lei mentre Hermione, ferita, riprendeva sembianze umane, il braccio sinistro sanguinante e gli occhi chiusi.


Incapace di dire una parola, con gli occhi fuori dalle orbite che schizzavano dal volto al braccio coperto di sangue di lei, Draco cercò di pensare a cosa avrebbe potuto - dovuto - fare. Ma non riusciva a formare nella sua testa nessuna frase di senso compiuto, né tantomeno a fronteggiare un attacco di legilimanzia.


Quella voce ebbe dunque libero accesso alla sua mente, e la frase che pronunciò echeggiò nelle orecchie del ragazzo più e più volte.


"Come sono andata, Draco? Dovrei registrarmi al Ministero, forse!"


Così si concluse la serata dell'ultimo dei Malfoy.


Con una frase, e una risata di scherno.


Il corpo di Hermione steso sul pavimento.


E la disperazione.





Spazio dell’autrice:


Va bene, questa volta vi autorizzo a padellarmi. Quante gliene faccio passare, a questi due poveretti ç_ç! Lo so che lo stavate pensando ^^ ma poi chi lo scrive il capitolo 29?

Rispondo alle recensioni per il capitolo 27:



Black_lia eccomi di nuovo! Spero che anche questo ti sia piaciuto! *scansa una padellata* fammi sapere :D baci


Colleghe for life oh, non preoccupatevi, vi capisco benissimo. L’importante è che prima o poi leggiate ^_^. Avrete 15 giorni in cui io non ci sarò per mettervi in pari ^___^ da questo punto di vista gli aggiornamenti mensili facevano più comodo, eh? Baci


Eddy scusami :P. D’ora in poi, comunque, i capitoli saranno sempre più lunghi, purtroppo per voi... ho dovuto inserire -come avrai visto- più avvenimenti per capitolo ^^”. Spero che anche questo ti piaccia ^^


Magicrossy grazie! Spero ti piaccia anche questo! *scansa padellata*


Pompeibe spero siano andate bene anche le altre prove, quando l’orale? Perché non dovrei risponderti? Io ogni tanto sparo delle bestialità che alcuni si nascondono per la paura :D. Il peluche era carino, in fondo ^^”. Draco è fantastico, sì, neanche questa fic assurda è in grado di distruggerlo ^__^” spero ti sia piaciuto anche questo, baci


Trilli_gelosa beh, ci sarà un motivo se la fic si chiama così ^_^” non è rating rosso perché mi contengo, fosse per me l’avrei fatta diventare nc17 ^^” ma ormai… spero che anche questo capitolo ti piaccia^^


Ginnever non ‘devi’ dire niente, se non hai niente da dire non recensire, rischi di fartela cancellare dall’amministrazione. E’ vietato scrivere recensioni tipo solo ‘bella, aggiorna’, mi dispiace :(... however, spero che il nuovo capitolo ti piaccia, besos^


Ki_chan chiaretta, non disturbare i piccioncini! Eheh poveretti, in questo cap… *scansa padellata* spero *argh* ti sia piaciuto *ahia!* XD non farci caso, sono matta. Baci


MartyViper ti ho già risposto per e-mail, comunque lo faccio anche qui ^_^ grazie mille per esserci sempre ^^ ormai sei una presenza costante, che sarebbe PD senza MartyViper e frakkia31? Niente XD. Grazie mille per i complimenti, spero ti piaccia anche questo! Baci


Frakkia31 oddio, costei mi lusinga. Grazie per il commento su Draco, è bellissimo *_*. Sai, stavo epr aggiornare senza di te! Com’è questo cap? ^^ *scansa padellata* baci!


Cherry tesoro, hai cominciato a lasciare recensioni folli come le mie? However, come sei arrivata taaaaardi :D! spero ti piaccia anche questo ^^ baci.




Grazie a chi l’ha inserita tra i preferiti (L)!


Sabato parto e tornerei il 12 luglio… *scansa l’ennesima padellata :D* se in tanti mi chiederete di aggiornare prima, cercherò di fare postare da qualcuno il capitolo 29 in mia assenza... o almeno posso provarci.


Baci,

Eleonora.

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Capitolo 29
*** Passione Dannata ***


Eccoci arrivati al capitolo che

Eccoci arrivati al capitolo che dà il nome a questa fic (anche se in realtà il capitolo è venuto dopo la scelta del titolo), e alla sua fine. Da tempo pensavo a quando sarei arrivata qui, e pensavo di fare ciò che effettivamente farò, ma alla fine del capitolo, dopo le risposte alle recensioni. Buona lettura.

 

 

- Dedico il capitolo a piperina, perché mentre lei piangeva leggendolo, io ridevo del fatto che un'autrice così brava potesse piangere per queste quattro parole messe insieme. Gioisci, Coly, la tua pulci sta per terminare la sua Libertà ^.^ -

 

 

 

Passione Dannata

 

 

Un ripetitivo rumore di passi risuonava tra le pareti piastrellate dell'infermeria di Hogwarts, mentre madama Chips, regina nel suo mondo di pozioni curative, faceva il suo giro di controllo mattutino dei pazienti.

 

Fu in questo insieme confuso di rumori che Hermione Jane Granger aprì gli occhi sul soffitto bianco sopra al suo letto.

 

Quel suono insistente di passi la infastidiva, ed era anche certa di conoscerne il proprietario.

 

"Signorina Granger! - esclamò l'infermiera passando con una garza in mano - Si è svegliata finalmente! C'è..."

 

"...Draco Malfoy che vuole vedermi." concluse per lei la ragazza.

 

La Chips si accigliò per un attimo, poi riprese il suo contegno materno e le regalò uno sguardo pieno di comprensione.

 

"Vuole che lo faccia entrare o no?"

 

"Io... - esitò Hermione - Io... No, no, grazie..."

 

La donna annuì e fece per andarsene, quando la riccia la richiamò.

 

"Madama Chips. - cominciò - Si sa cos'è successo?" chiese accennando al suo braccio ora fasciato. La benda bianca era già per metà contaminata da una macchia sul rosa, a testimoniare il sangue che ancora si spandeva sotto la medicazione.

 

"Solo io e il professor Silente. - la rassicurò la donna - Il signor Malfoy - pronunciò con una smorfia - è stato molto riservato. Ma credo che presto verranno informati anche i signori Potter e Weasley."

 

Scontato, pensò Hermione. Ma la cosa non la infastidiva.

 

Chiuse gli occhi. "Grazie."mormorò all'infermiera che discretamente si stava già allontanando.

 

 

 

Le voci poco dopo arrivarono a Hermione attutite dai vari paraventi che separavano i letti dall'entrata dell'infermeria, e finalmente, notò, il rumore di passi era cessato. Sentì Draco chiedere:

 

"Come sta?"

 

Immaginò l'infermiera premersi un dito sulle labbra in segno di silenzio, come probabilmente stava facendo, prima di udire la risposta.

 

"La signorina Granger è in uno stanco dormiveglia e decisamente non è ancora nelle condizioni di vederla, signor Malfoy. Torni nel suo dormitorio..."

 

La riccia tentò di trattenere una risatina al tono implorante e fintamente materno che la Chips aveva usato rivolgendo quest'ultima frase alla sua dannazione degli ultimi sei anni. Draco Malfoy, infatti, infestava spesso l'infermeria a causa della sua indole battagliera: o ci spediva qualcuno, o ci finiva lui, che avessero un braccio rotto, il naso sanguinante o qualche ferita da incantesimo. Fatto stava che Poppy, come erano soliti chiamarla gli studenti più affezionati, non ne poteva davvero più.

 

"...può sempre tornare stasera o domani."

 

 

 

Con lo sbattere di una porta, l'infermeria rimase nuovamente immersa nel silenzio. Draco doveva aver annuito silenziosamente, come spesso faceva, e preso la porta subito dopo, lasciando Hermione alle sue rimuginazioni. Chi poteva averla attaccata a quel modo?

 

Riflettè su quello che, sotto forma di aquila, aveva dovuto patire. Quella conoscenza del volo e delle possibilità che il corpo di un falco danno non era di certo propria di uno studente alle prese con il "Mepse Mutare", come lei. Senza contare che pochi fino ad allora vi riuscivano.

 

D'altra parte, un vero falco non aveva motivo di attaccare due studenti nella Torre di Astronomia, né mai l'aveva fatto prima.

 

Dunque doveva trattarsi di un Animagus. Ma chi?

 

"Gli Animagus sono per legge tutti registrati al Ministero - pensò Hermione - e non mi pare ci fosse nessun falco, ultimamente."

 

L'ultimo falco risaliva a un secolo prima circa, ed era un certo Black, forse antenato di Sirius.

 

Sorrise pensando al padrino di Harry. Lui non si era registrato, quando ai tempi della scuola aveva imparato a trasformarsi in un cane, né con lui l'avevano fatto James Potter e Peter Minus. Sì, concluse, chiunque l'avesse attaccata poteva benissimo non essere registrato o perlomeno non ancora.

 

Il flusso dei suoi pensieri venne interrotto dal rumore della porta che nuovamente si apriva, e dai passi frettolosi dei suoi due amici fino al suo letto. Non aveva avuto dubbi che si trattasse di Harry e Ron, solo loro avrebbero potuto fare un tale casino ed arrivare da lei senza passare sotto il controllo della Chips.

 

"Hermione!" esclamò Ron.

 

"Abbiamo saputo ora. - spiegò Harry ansimando per la corsa - Che diavolo è successo?"

 

Hermione sorrise prendendo la mano che Ron aveva involontariamente posato sul letto alla ricerca della sua. Ovviamente a quel contatto le sue guance assunsero un colorito che si discostava di poco dai peperoni maturi che avevano mangiato il giorno prima.

 

"Ne so quanto voi, ragazzi. Vi ha avvisati Silente, vero?"

 

I due annuirono.

 

"Draco ha detto solo a lui quello che è successo, appena riuscirò ad alzarmi o verrà lui qui e ne sarò in grado, darò la mia versione dei fatti, anche se forse un po' distorta. Al momento della trasformazione ho avuto qualche problemino di vista." accennò con un timido sorriso.

 

"Come vedono le aquile?" chiese Ron cercando di distogliere l'attenzione da quella mano che la riccia stava stringendo tanto forte.

 

"Malissimo. - ridacchiò lei - Scherzo, ovviamente, hanno una visione molto particolareggiata, ma forse proprio per questo è difficile per un essere umano entrare in quel meccanismo." terminò seria.

 

"Herm... - cominciò Harry sedendosi sul bordo del letto - E il braccio come va?"

 

"Oh! - esclamò osservandolo - Beh, potrebbe andare meglio ma anche decisamente peggio. Non sento particolarmente dolore, solo un po' di formicolio. E sono assolutamente certa che non riuscirei a usarlo, è debolissimo ora come ora."

 

"Non dirlo neanche per scherzo! - saltò su Harry - Devi restare qui e non fare niente almeno fino a stasera!"

 

"Vuoi che ti portiamo qualcosa da leggere?" smorzò un poco il rosso.

 

La riccia ridacchiò, sinceramente divertita da tanta premura.

 

"Grazie, sì, ma ora vorrei dormire un altro po'... Tornate stasera?"

 

Ai cenni affermativi dei due ragazzi, Hermione chiuse nuovamente gli occhi. Questa volta, consapevolmente.

 

 

 

 

"Sono tutti favorev... Dra, mi stai ascoltando?"

 

"Mm? Sì, sì Blaise..."

 

"Certo. E io sono la McGranitt."

 

Draco si fermò un attimo, si girò verso l'amico per osservarlo e poi riprese a camminare.

 

"Non sei adatto." sentenziò.

 

"E tu non sei adatto a contare balle. Non a me, almeno. Su, dimmi."

 

"Non ho niente da dire! - sibilò stizzito - Di che stavi parlando, prima?"

 

Zabini sospirò, passandosi una mano tra i capelli. Draco era più rigido di una colonna di marmo, pensò. Era il caso di lasciare perdere, per il momento.

 

"Dicevo che abbiamo trovato un nuovo battitore..."

 

"Oh, bene, perfetto." disse senza neanche guardarlo.

 

"Il capitano della squadra." Pensò, alzando gli occhi al cielo, il moro. Decisamente non stava dimostrando un grande entusiasmo.

 

"È..."

 

"Sono sicuro che avrete fatto un buonissimo lavoro di selezione. - disse agitando la mano sinistra come a scacciare una mosca - A me va bene, chiunque sia."

 

Esistevano alcuni piccoli segnali per capire se Draco era davvero arrabbiato - o meglio, depresso. Lo scarso interesse per il Quidditch era tra questi.

 

 

 

 

Il giorno successivo Hermione non andò a lezione. Doveva stare veramente male per decidere spontaneamente - lei! - di saltare le lezioni ancora per qualche giorno. Il braccio le creava ancora troppi problemi. Riusciva a muoversi liberamente, per il resto, ma il braccio era completamente inutilizzabile, e aveva difficoltà anche a muovere bene la mano, la sentiva come avvolta da bende invisibili che attutivano i suoi movimenti e le rendevano difficoltosa l'articolazione.

 

"Maledetto braccio!", si diceva di tanto in tanto.

 

Era quasi mezzogiorno quando le giunse nuovamente la notizia che Draco Malfoy era arrivato nell'altra stanza.

 

Annuì seria all'infermiera, sapeva che prima o poi avrebbe dovuto affrontarlo. Sarebbe dovuto essere un incontro piacevole, in fondo si era ridotta così per evitare che ci finisse lui, in infermeria, se non peggio... Eppure aveva come l'impressione che non sarebbe minimamente stato così. Qualunque persona normale l'avrebbe ringraziata... ma Draco Malfoy non era una persona normale.

 

Le sue riflessioni vennero interrotte e confermate dal rumore che Draco produsse entrando a passo di carica nella stanza e sbattendo la porta alle sue spalle.

 

Non appena lo vide Hermione capì che non si era sbagliata. Il volto appena arrossato dallo sforzo e forse dalla rabbia, i capelli che gli ricadevano scompostamente sulla fronte e i pugni stretti fino quasi a diventare bianchi, Draco aveva momentaneamente abbandonato il portamento regale e distaccato, osservandola con occhi brucianti.

 

"Che hai in quella testa bacata, eh, Mezzosangue?! - la aggredì - Poteva non andarti così bene, sai?"

 

Hermione prese ad alzarsi lentamente, la lunga camicia bianca che l'infermiera le aveva fatto indossare dopo averla medicata frusciò leggera contro il suo corpo.

 

"Lo sapevo benissimo, Draco." disse stancamente.

 

"Lo sapevi benissimo? Lo sapevi benissimo?! Di' un po', ti sei fumata il cervello, per caso? Nel caso non te ne fossi accorta, chiu... Qualunque cosa fosse quell'uccello, puntava me!"

 

Posando definitivamente i piedi a terra, Hermione rispose:

 

"Appunto."

 

Draco sgranò gli occhi, sempre più fuori di se.

 

"Appunto? E dimmi, che hai pensato quindi? 'Ma sì, proviamo a diventare un'aquila e combattere,magari mi riesce'? Il fatto di esserci riuscita a lezione ti dava la sicurezza che ci saresti riuscita ancora? Nella vita non è come a scuola, Granger!"

 

"Lo so bene! - sbottò Hermione - E conoscevo i rischi, ma non mi sembrava che i tuoi incantesimi avrebbero fatto di meglio."

 

Nonostante la smorfia del biondo continuò: "E comunque sì, mi era riuscito a lezione e quindi ho pensato che mi sarebbe riuscito di nuovo."

 

Le mani di Draco che si erano alzate durante il suo discorso concitato, ad accompagnare le sue parole, ricaddero molli lungo il suo corpo.

 

"Tu... ti rendi conto di cosa poteva succedere, Hermione? Hai rischiato di morire... Morire!"

 

Si passò una mano tra i capelli con veemenza, in assenza di un qualcosa, qualunque cosa, contro cui scagliare un pugno. Alla rabbia si era unita l'essenza di quella disperazione che aveva provato quando aveva visto il corpo di Hermione a terra. Quei brillanti occhi color miele ermeticamente chiusi, quel volto dolce distrutto dallo sforzo e le labbra, solitamente quasi rosse, pallide ed irrigidite. E il braccio destro coperto di sangue.

 

Non aveva capito più nulla, era rimasto immobile a guardarla per secondi che gli sembrarono ore. E poi... Poi l'aveva presa in braccio e portata in infermeria, chiedendosi perché non aveva mai imparato a piangere. Le lacrime, dentro, facevano molto più male.

 

Forse quel ricordo, forse il solo immaginare che avrebbe potuto non risvegliarsi più, lo faceva impazzire.

 

"Dannata Mezzosangue!"

 

Hermione si avvicinò a lui, con un'espressione seria in viso.

 

"Dannata, Draco, non sono io, ma questa passione per te che non riesco in nessun modo a domare."

 

Dopo un breve momento di smarrimento, si mosse verso di lei socchiudendo gli occhi quasi a cogliere dalla sua immagine più di quanto lei gli stesse rivelando a parole.

 

"Chi ti dice di domarla?" le chiese.

 

Hermione avanzò ancora posandogli un dito sulle labbra, come a zittire l'eco della sua domanda per porlo di fronte ad una più importante.

 

"Il fatto è che neppure le conseguenze mi fermano. Tu sei pronto a rischiare con me, Draco?"

 

 

 

 

"Che ti ha detto?"

 

Il silenzio accolse la domanda di Blaise Zabini che cadde nel vuoto come se non fosse mai stata formulata.

 

Aveva provato a tornare sul discorso Quidditch, dopotutto la partita era l'indomani, ma il suo migliore amico non sembrava dell'umore adatto. No, decisamente non era predisposto all'ascolto.

 

Ma neanche a parlare, ad occhio e croce.

 

Si leggeva preoccupazione in ogni tratto del suo volto, come sempre da qualche tempo a quella parte, notò Blaise.

 

Draco non era abituato a reggere tanto stress, probabilmente era la prima volta che si preoccupava veramente per qualcuno, ed aveva un motivo tanto grande per preoccuparsi per se stesso.

 

"Mi ha chiesto se sono pronto a rischiare con lei."

 

Il moro non chiese a che cosa si riferisse. Che quella relazione fosse un problema, lo sapeva bene, e lo capivano tutti quelli che ne erano al corrente. Quella poteva essere la fine dei guai, o solo e semplicemente l'inizio.

 

Una smorfia amara si dipinse sul suo volto a quel pensiero.

 

"Cosa le hai risposto?"

 

"Non le ho risposto."

 

Blaise si passò una mano sul volto, serio.

 

"Dra, ne sei davvero convinto, di questa cosa? È una relazione difficile, fuori dalle righe, controcorrente..."

 

"Una serie di ovvietà." pensò stizzito il biondo.

 

Draco non era mai andato controcorrente, ma non era questo che più lo preoccupava.

 

Non riusciva a non pensare a quelle parole che due sere prima l'avevano accompagnato, beffarde, fino all'infermeria e poi al dormitorio, dove la Chips l'aveva praticamente spedito a calci.

 

"Come sono andata, Draco?"

 

Quella voce...

 

"Come sono andata, Draco?"

 

Era certo. Se avesse avuto qualche dubbio, la situazione lo portava verso una sola ed inequivocabile soluzione: Bellatrix.

 

Aveva parlato dell'accaduto e anche dei suoi sospetti - praticamente certi - al preside, tuttavia non si sentiva tranquillo. Non lo era per niente.

 

"Non lo so, Blaise, non lo so."

 

 

 

 

La luce del sole investì in pieno il viso di Hermione, non appena la ragazza fuoriuscì dal portone della scuola e mosse qualche passo nel parco. Tirava una brezza quasi inesistente, giugno era arrivato anche quell'anno. Il suo penultimo anno a Hogwarts.

 

Da quanto non vedeva il sole? Tra una cosa e l'altra quell'anno aveva passato la maggior parte del suo tempo libero nella Stanza delle Necessità o in Infermeria.

Sorrise appena a quel pensiero: che vita emozionante, detta così!

 

In realtà non poteva non definire il suo sesto anno 'movimentato'. Era successo veramente di tutto.

Il ricordo di suo padre riaffiorò vivido nella mente di Hermione, che scosse la testa tentando di ricacciarlo indietro.

 

Abbassò il capo per celare al cielo i suoi occhi quasi lucidi di pianto, dicendosi che ancora un poco ed il sole le avrebbe procurato le allucinazioni. Faceva veramente caldo.

Si diresse verso il Lago Nero, inseguendo la brezza che aleggiava lieve da quelle parti e un po' di quiete.

 

Non appena si sedette all'ombra di un albero, la mente di Hermione venne invasa dai ricordi.

Rivide se stessa con Harry, in quello stesso luogo, sentì di nuovo il sorriso aprirsi sul suo volto, alla dichiarazione del suo migliore amico che l'avrebbe sostenuta nonostante fosse invaghita della sua nemesi, ricordò la felicità nel constatare ancora una volta che la loro amicizia sopravviveva, ed era più forte di qualunque cosa.

Poi l'arrivo di Draco, con il conseguente imbarazzo che le provocava ogni volta i primi tempi.

 

Il sorriso si spense nel pensare a Draco. Doveva ancora darle una risposta.

 

Il caldo che si insinuava sempre più prepotente sulla sua pelle sembrava essere più difficile da combattere, lì a due passi da quello specchio d'acqua cristallina. Doveva essere freschissima, pensò Hermione, con l'impellente bisogno di tuffarcisi.

 

Si sporse lievemente verso il lago ed immerse una mano nell'acqua fresca e chiara, ritraendola subito dopo imperlata di piccole gocce che scivolavano veloci verso terra, mentre la riportava in grembo.

Trasalì quando sentì una mano posarsi sulla sua spalla e si voltò per incontrare il volto di Draco Malfoy.

 

Rimase immobile, ogni muscolo teso all'inverosimile, il cuore che batteva all'impazzata come se non gli importasse di ciò che il cervello aveva deciso di fare.

Rilassati, si diceva. E il cuore le scoppiava nel petto.

 

"Ciao."

Draco taceva.

 

"Ciao." rispose poco dopo, lievemente accigliato.

 

Il silenzio tornò ad avvolgere l'aria tra loro, diventata improvvisamente pesante e consistente. Hermione riabbassò il capo, rivolgendo nuovamente lo sguardo verso il lago e oltre.

 

"Granger..."

Qualcosa si ruppe nel cuore della riccia. Era tornato al cognome.

Non che non lo usasse più, ma spuntava fuori solo quando voleva provocarla per farla arrabbiare o quando scherzando si offendevano come ai vecchi tempi; ma ora... no, ora era serio, terribilmente serio.

 

"... Credo sia meglio finirla qui."

 

"Finirla qui cosa??", avrebbe voluto urlare. Ma non lo fece. Sapeva benissimo a cosa si riferiva. A lei. A loro.

 

"Questo è solo l'inizio. Mio padre è ad Azkaban, ma potrebbe uscirne. Zia Bella è ancora in libertà e può colpire ancora. E ci sono schiere di Mangiamorte che non vedono l'ora di mettere le mani su una Sporca Mezzosangue o su uno di loro che ha rapporti con lei."

 

Hermione chiuse gli occhi, non prima di aver lanciato un'occhiata al suo stesso petto. Si stupì di non trovarlo sanguinante, vista la distinta sensazione di una lama fredda che entrava ed usciva dal suo corpo all'altezza dello sterno.

 

Più che le parole, che potevano anche esprimere preoccupazione - per se stesso, ma anche e soprattutto per lei -, la feriva il tono della sua voce. Quella voce che con lei era arrivata ad essere quasi dolce, ora era gelida ed inespressiva. Piatta.

Come se non le stesse dicendo nulla. Come se non la stesse lasciando.

 

Ed i suoi occhi... I suoi occhi spenti, come vuoti. La tempesta non agitava più le sue iridi.

 

"Hermione..."

Ed il nome tornava, insieme all'espressione della voce. Ma era troppo tardi.

 

Lo zittì con un cenno della mano, mentre si alzava, lenta. Senza mai smettere di guardare lontano.

 

"Dovevo saperlo, Draco. Dovevo immaginarlo. Stupida io a pensare che qualcuno potesse strapparti alla tua solitudine, riempire i tuoi vuoi, scaldare il tuo cuore... con la sua sola presenza."

Fissò lo sguardo a terra e sospirò, espirando qualche parola che non voleva pronunciare.

"Lasciami sola."

Non guardarmi così, almeno.

 

"Mi dispiace." mormorò il ragazzo, abbassando a sua volta il capo.

 

In quel momento, il Principe di Serpeverde, colui che mai aveva distolto lo sguardo davanti a nessuno, si dichiarava vinto davanti a lei.

Ma Hermione non si sentiva vincitrice.

 

Strinse i pugni fino a farsi male, mentre una lacrima, la prima, chiedeva prepotente di uscire.

Ma non era ancora tempo. Rialzò il capo e, solo per un momento, lasciò che il suo sguardo lo accarezzasse.

"Anche a me."

 

Dichiarò lei, silenziosamente, che non c'era nient'altro da dire.

Ritornò a fissare il lago, o chissà dove, gli occhi solo appena lucidi e la testa alta.

Si ergeva fiera sul cadavere del suo dolore.

 

Il biondo la guardò un'ultima volta, certo che quel momento non l'avrebbe dimenticato mai. Nessuno dei due l'avrebbe fatto.

 

Solo quando vide la schiena di lui scomparire verso la scuola, Hermione si lasciò cadere a terra.

Strappata dentro.

 

E finalmente, concesse a quella goccia d'anima di uscire.

Percorse velocemente la gota arrossata e, per prima, raggiunse il suolo.

E le foglie tremarono scosse da quelle lacrime silenziose, che scivolando dolorosamente a terra stridevano più di mille urla.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio dell’autrice

*Si asciuga una lacrima* Oddio... ok, seriamente:

 

Mi piacerebbe che mi diceste nelle vostre recensioni come vorreste che finisse questa fic. Vorreste l’happy ending o no?

Può anche darsi che, se la maggioranza di risposte non coincidesse con la mia decisione, io cambi idea… ^__^ fatemi sapere!

 

Poiché non sono io a postare questo capitolo, non posso ringraziare singolarmente tutte le magnifiche persone che hanno recensito lo scorso capitolo:

 

pompeibe - trilli_gelosa - magicrossy - Sasigranger - eddy - Ginnever - MartyViper - javelinjavelin

 

Ci rivediamo quando torno! ^__^ (sempre che non mi uccidiate prima…)

 

Baci,

Eleonora.

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Capitolo 30
*** The End ***


Oddio, l’ultimo capitolo. Lo dedico a tutti voi che mi avete seguita e che mi avete convinta a rimanere in questo mondo, sebbene inizialmente lo vedessi come un gioco. A due persone fantastiche, che ho conosciuto grazie a questa stupidissima fic, che si saranno stufate di vedersi dedicare ogni cosa ma proprio non posso farne a meno. A te che ora sei nella mia testa e probabilmente non lo sai, e a te che sei tornata sconvolgendomi la vita.


Questo capitolo contiene probabilmente qualche lieve sfumatura non-sense... Non ho potuto farci nulla. Anzi, confesso, l'ho fatto apposta. Se il genere non vi piace, semplicemente ignoratele; in fondo sono solo alcune frasi qua e là.



The End





Il vento s'infiltrava silenzioso e crudele tra le foglie che sembravano tremare per tenersi strette in un abbraccio protettivo contro quel nemico che nonostante la temperatura ed il sole alto nel cielo andava a disturbare le siepi più indifese.


Così si sentiva Hermione Granger, una piccola foglia ora indifesa in balia del vento.


Lei, che era sempre stata forte e perfettamente in grado di badare a se stessa - e perché no, anche agli altri, - sembrava ora incapace di andare avanti, non senza di lui.


La mente tornava in continuazione a quella voce grave e inespressiva, a quegli occhi che tanto amava ridotti a due fessure per lo sforzo di allontanarla.


Sì, perché lo amava. Ormai aveva capito che quel battito mancato al suo passaggio, quel respiro trattenuto nell'osservare di nascosto la linea diafana del suo collo, quel colpo al petto ogni volta che lo vedeva rivolgere una parola o uno sguardo a qualcun'altra, era amore. Si era innamorata, innamorata perdutamente, di Draco.


Quel Draco che l'aveva lasciata.


Una fitta all'altezza dello stomaco la bloccò e Hermione dovette fermarsi a pochi metri dal portone di Hogwarts, piegandosi su se stessa per il dolore. Avrebbe voluto urlare, urlare finché il fiato non l'avesse completamente abbandonata. Troppo lacerata dentro per rimanere in piedi, troppo apparentemente sana perché qualcuno la soccorresse.


Aveva saltato già due lezioni, quella settimana. Aveva scritto a sua madre, protetta dall'Ordine della Fenice a scanso di nuovi attacchi, per dimostrarle il suo affetto in quella situazione nonostante la distanza, ma anche, - ammetteva a se stessa, egoisticamente -, per sentirla vicina. Aveva bisogno di lei, aveva bisogno di qualcuno.


Avrebbe voluto Lui, vicino a sé, ma sapeva che non era possibile. L'aveva fatta innamorare e se ne era andato. Come ci era riuscito, dopo tutto quello che avevano passato insieme? Come aveva fatto a staccarsi da lei?


E suo padre tornava... Tornava il suo viso pieno e la sua andatura ondeggiante, i suoi borbottii a proposito dell'istruzione magica, i suoi baci rubati a Jane. Hermione distoglieva lo sguardo, fingendosi imbarazzata o schifata, mentre invece quelle piccole manifestazioni d'affetto la riempivano di tenerezza per i suoi genitori.


Avrebbe forse voluto dirglielo, prima che se ne andasse. C'erano parecchie cose che avrebbe voluto-dovuto dirgli, che non avrebbe potuto mai.


Si lasciò cadere a terra, le lacrime che non volevano saperne di uscire e una palla infuocata nel petto che la straziava dentro senza possibilità di sanare le proprie ferite.


Perché a lei, perché diavolo il destino aveva voluto che capitasse a lei, e che quell'idiota decidesse di lasciarla proprio allora?


Si portò le mani alla nuca, tremante, scuotendo insieme la testa. Non riusciva ad odiarlo.


Si alzò a fatica, un ronzio insopportabile nella mente, una calca immane di immagini che premevano per scorrerle davanti agli occhi. Barcollando prese a camminare in avanti, verso il lago. Ci tornava spesso, quasi giornalmente. Per soffrire meglio, forse. Ricordava ogni singolo istante di quel pomeriggio maledetto, ed ogni fibra del suo essere urlava la sua disperazione, in quel luogo.


"Herm..."


Si voltò di scatto, rischiando quasi di perdere l'equilibrio ed appoggiandosi al tronco di un albero. A meno di un metro di distanza, le iridi smeraldine di Harry la sondavano dolci.


"Non dovresti tornare sempre qui..."


Un singulto fuoriuscì traditore dalle labbra rosse di Hermione, che si portò una mano alla bocca quasi a cancellare quella manifestazione di sofferenza.


Harry corrugò la fronte, assumendo un'espressione intenerita e tendendo una mano verso l'amica. Quella si ritrasse, come spaventata, la bestia nera dentro di lei che continuava ad avanzare.


Scappa, Hermione, vuole strapparti al tuo dolore. Non lasciare che lo faccia.


Scosse la testa, mentre le lacrime scendevano a bagnarle il volto.

"Dovevate venire prima, infide!"




"Vieni qui..."


Harry sospirò ed accolse la sua migliore amica tra le sue braccia. Avrebbe voluto uccidere Malfoy per quello che le aveva fatto. L'avrebbe fatto solo per l'espressione spaventata e sperduta di Hermione in quel momento. Le aveva regalato il suo appoggio, tanto che lei aveva preso a darlo per scontato, e poi gliel'aveva sottratto.


D'altronde capiva però le motivazioni del Serpeverde. E gli sembravano insolitamente altruistiche. Avrebbe potuto usare ancora Hermione, fregarsene dei pericoli che correva a favore del suo tornaconto, ma aveva deciso di sacrificare un po' anche se stesso per salvare lei.


L'avrebbe definito quasi 'nobile', se non avesse avuto lo scheletro piangente di Hermione contro il petto.


"Torniamo alla torre..."




"Parkinson..."


Forse riconoscendo la voce del Grifondoro, forse per la sua andatura veloce, la ragazza non accennò a voltarsi.


"Parkinson! Fermati!"


Sentendosi afferrare per un braccio e trascinare contro un muro, Pansy sbattè gli occhi e si lasciò guidare fuori dalla calca.


"Weasley, che vuoi? Di solito è Potter a fare queste cose..." insinuò con un lieve sorrisetto malizioso. Ron si ritrasse come scottato e assunse un'espressione schifata.


"Evita l'argomento, per favore. Voglio parlare di Hermione."


"Mi spiace Weasel, mi sembra piuttosto presa da Draco." considerò rapidamente Pansy.


"Ma taci, idiota! - sbottò Ron diventando viola in volto - Intendo parlare di lei in relazione a Malfoy." sputò.


"Oh." rispose semplicemente l'altra guardando un attimo per terra per poi risollevare gli occhi verso il ragazzo, con uno sguardo che sembrava significare: "Parla".


"Si sono lasciati, lo sai?"


Pansy annuì. Giusto, l'aveva quasi dimenticato.


"Allora di qualcosa parlate, oltre a pomiciare senza ritegno di continuo, tu e quell'altro idiota del mio migliore amico...!"


Pansy trattenne un principio di risata e gli scoccò un'occhiataccia facendogli segno di continuare, guardando poi l'ora indecisa se saltare la lezione successiva.


"Sai perché l'ha fatto?"


Scosse la testa confusa.


"Perché chi ha fatto cosa?"


Ron scosse la testa a sua volta. Di solito era lui, quello più lento di comprendonio.


"Malfoy! È stato Malfoy a lasciarla, hai un'idea del perché? Avevo chiesto a Harry di chiedertelo, ma si vede che quando vi siete incontrati dev'essersene dimenticato..." buttò lì con un'aria di rimprovero mista a divertimento.


"No, no, me l'aveva chiesto... Sono io che ancora non gli ho risposto. - spiegò - Non ho molta confidenza con Draco, attualmente. Più precisamente direi che non ci consideriamo granché da... Beh, lo sai anche tu. Ho chiesto a Blaise e lui dice che tutte le volte che entra in dormitorio si butta sul letto e finge di dormire, è praticamente impossibile parlargli anche se lascia trasparire un po' di sofferenza... Ma è sempre stato bravo a nascondere dolore e simili. Ad ogni modo non si vede una ragazza entrare nel suo letto da... Tempo immemorabile. Per quello che so di lui, ti direi che non è un comportamento da Draco. Ma forse io non l'ho mai conosciuto veramente."


A Ron quasi mancò il fiato dopo quel discorso. Non era abituato a tanta schiettezza e mancanza di pudore nell'esplicitare i propri sentimenti. Lui stesso annegava nella timidezza per dire la metà di quanto quella Serpeverde gli aveva appena confidato. A lui, che tra l'altro era un Grifondoro e anche tra i più stupidi e odiati dalle serpi.


Forse Pansy Parkinson era davvero cambiata. O forse neanche lui l'aveva mai conosciuta per com'era realmente.


Annuì serio, per una volta nella sua vita, e si sforzò di guardare quella ragazza che in un momento gli aveva dimostrato quanto fosse difficile dire di capirla davvero.


"Volevo sapere questo. G... Grazie."


Socchiuse un occhio sconclusionatamente per lo sforzo di ringraziarla, mentre Pansy si sforzava di regalargli un breve sorriso e non un ghigno o una risata di scherno. Sarebbe stata probabilmente la prima ed ultima volta, ma perché non farlo?


Il corridoio si riempì dell'eco dei loro saluti frettolosi, testimone ammiccante di quel momento di complicità che mai si sarebbe ripetuto.





Pansy Parkinson sedeva in biblioteca, voleva un posto dove stare in silenzio e metabolizzare quanto aveva appena visto.


La discussione con il rosso le aveva fatto venire voglia di sapere di più, così una volta arrivata alla sala comune di Serpeverde era andata dritta verso i dormitori maschili. Sapeva fin troppo bene dove fosse la camera di Draco.


Aveva bussato tre volte e, non ricevendo risposta, era entrata.


Lui sedeva sul letto, dando le spalle alla porta, e non aveva detto nulla quando lei era entrata.


"Come stai?" gli aveva chiesto Pansy.


Una domanda stupida, che basta però per chi ha voglia di parlare. Ma Draco Malfoy, nessuno lo sapeva meglio di lei, non aveva quasi mai voglia di parlare.


Solitamente la cacciava in malo modo o rispondeva a monosillabi a chiunque gli rivolgesse la parola. Ma quella volta era stata ancora peggio. Perché non aveva avuto bisogno di fare nessuna delle due cose, non c'era bisogno di rispondere.


Si era girato lentamente, senza nemmeno alzarsi dal letto, rivelando un viso stanco come Pansy non l'aveva mai visto e, soprattutto, i suoi occhi.


Pansy aveva amato Draco, o almeno credeva di averlo amato, per tantissimo tempo; e ricordava alla perfezione come fossero vivi i suoi occhi, nonostante il loro colore glaciale. Riuscivano ad esprimere le fiamme e la tempesta.


In quel momento però, li vide vuoti.


Spenti, come se avessero perso interesse ad esprimersi.


Che cosa aveva fatto, che cosa si era fatto, per ridursi così...?


"Draco..."


"Vattene via." aveva mormorato. Un'imposizione sussurrata come supplica.


E lei non se l'era sentita di restare. Non conosceva abbastanza bene quel dolore dovuto all'allontanamento di qualcuno per capirlo a fondo.


Eppure Draco se lo era auto-inferto, era stato lui ad allontanare quello che ora era il motivo della sua sofferenza.


Ancora non sapeva che senza di lei non sarebbe stato più capace di vivere bene.




Pansy sussultò quando due forti braccia la abbracciarono da dietro la sedia, mentre una bocca si posava morbidamente sulla sua spalla, alla base del collo.


Eppure lo aspettava.


"Harry..."


"Buongiorno, Pansy. - rispose il ragazzo depositandole altri dolci, piccoli baci sul collo fino ad arrivare alla guancia. - Tutto a posto?"


"Sì, ma c'è chi sta decisamente peggio."


Il moro si sedette accanto a lei e sospirò.


"Ti riferisci a Hermione?"


"No. - rispose lei - Parlavo di Draco."


Harry inarcò le sopracciglia: Pansy non parlava mai di Draco, dalla sera in cui si erano baciati la prima volta... Ma appena cominciò a parlare, l'ascoltò con un'attenzione quasi morbosa. Era uscito dalla sala comune con il pensiero fisso alla sua migliore amica in lacrime sul letto: da giorni saltava le lezioni per questo.


Sapere che anche Malfoy era combinato a quel modo - certo, non si sarebbe mai messo a piangere, quella testa di cazzo, ma era evidente quanto anche lui stesse male in quel momento - l'aveva, se non stupito, comunque piacevolmente colpito.


Non che godesse del dolore altrui, ma la cosa lo portava a considerare il biondo in un'ottica più umana.


"Credo che la Granger dovrebbe saperlo."


"Hermione sta già abbastanza male così. Si è resa conto di essersi innamorata di lui."


Pansy lo fissò per un momento, lievemente sorpresa, poi annuì seria e tornò ai libri che avrebbe dovuto studiare. Non si era mai preoccupata troppo degli affari degli altri. Draco e Hermione se la sarebbero risolta da soli.





Basta. Non sarebbe andato avanti così ancora a lungo.


Se non avesse fatto qualcosa sarebbe impazzito, di questo Draco Lucius Malfoy era sicuro più che del suo sangue puro.


Il giornale di qualche giorno prima giaceva aperto sul letto del suo compagno di stanza, sebbene fosse stato Draco a leggerlo per ultimo. Il volto folle di sua zia al centro della pagina si contorceva in un urlo reso muto dalla stampa.


Il ragazzo posò il bicchiere che aveva in mano su uno scaffale, mentre il rumore di nocche sulla porta lo raggiungeva.



Toc, toc, to-toc, toc.



"L'unico idiota che può mettersi a comporre ritmi bussando alla porta della sua stessa camera.", pensò Draco.


"Entra, Zab." disse a voce alta, strascicando svogliatamente le vocali come suo solito.


Blaise Zabini non si sorprese nel vederlo quasi vestito, in piedi davanti all'armadio, nonostante ormai fosse il tramonto e di lezioni decisamente non se ne sarebbe parlato più fino al giorno successivo. Eppure il biondo non usciva da settimane, dopo le lezioni.


"Ti sei deciso, finalmente?" chiese all'amico.


Malfoy assunse un'espressione noncurante, aprendo l'anta dell'armadio che portava uno specchio al suo interno.


"Deciso a fare cosa?" chiese afferrando malamente il bicchiere, pieno di un liquido lievemente denso, che aveva appoggiato sullo scaffale.


"Ad andare da lei." rispose semplicemente Blaise, come se fosse la cosa più ovvia e naturale del mondo.


Per poco Draco non si strozzò, con quel cocktail.


"Oh, andiamo... - riprese il ragazzo. - Vuoi fingere con me di stare bene? Lo vedo lontano un miglio che hai bisogno di lei. Non ti azzardare a mettere su una faccia schifata, perché è la verità." terminò lasciandosi cadere e rimbalzare sul letto da seduto.




Draco non ribattè. Blaise aveva perfettamente ragione; lui aveva bisogno di lei almeno quanto ne aveva lei di lui.


"So che me ne pentirò."


La sua voce era gesso che scivola liquido su una superfice in pendenza. Per quanto diluito, lascia il suo ruvido segno.


"Se non lo facessi ora, in futuro ti pentiresti cinque volte tanto di non essere uscito stasera."


Draco rimase in piedi di fronte all'armadio ancora per pochi secondi. Poi annuì, si gettò sulle spalle una camicia leggera -ultimo indumento mancante- che abbottonò uscendo e si chiuse la porta della camera alle spalle senza una parola.


All'interno, Blaise Zabini sospirò sorridente, scuotendo la testa. Aveva osservato la Granger, negli ultimi tempi: sicuramente non gli avrebbe detto di no. Quel pomeriggio segnava la fine del buio.





"Hai visto Hermione?"


Il Grifondoro a cui Draco aveva chiesto informazioni lo guardò cone se avesse visto una Comet 260 battere in velocità una Firebolt. Doveva essere del quarto anno, più o meno.


"Hermione Granger, il prefetto..." sbuffò esasperato Draco. Era già abbastanza teso senza dover fare i conti con dei grifoni imbecilli... Visto lo sguardo perso nel vuoto del ragazzino, il biondo si diresse verso Seamus Finnigan, che era poco lontano a parlare con un Corvonero.


Era così strano che chiedesse di Hermione Granger? "Sì, in effetti sì.", si rispose. Per chi non aveva seguito le vicende fin dall'inizio, risultava impossibile che Draco Malfoy la cercasse.


Due persone più diverse non erano mai esistite sulla terra. Che ne sapevano gli altri, della passione che li divorava? Che cosa dell'intesa tra loro, che cosa dell'appartenenza, del bisogno...?


Ora che l'aveva ammesso a se stesso stava già quasi meglio. Quasi perché nel quadro della sua vita mancava una figura principale, ancora.


"Finnigan, dov'è la Granger?"


... E infatti la stava andando a cercare.


Seamus alzò il braccio ad indicare il Lago Nero, senza una parola.


"Sta sempre là, ultimamente. - lo fulminò con un'occhiata rabbiosa. - Perché la cerchi?"


Ecco, lui evidentemente era tra quelli che sapevano tutto. Non c'era da stupirsene, i Grifondoro alla fine erano più ciarloni dei Serpeverde.


Si allontanò senza sprecarsi a rispondere, lasciando Finnigan alla sua conversazione interrotta con il Corvonero, diretto al lago. Sapeva benissimo sotto quale albero cercare. Il solito.


Avveniva sempre tutto sotto o vicino a quell'albero. E Hermione doveva essere piuttosto masochista perché, come gli aveva detto il suo compagno di Casa, si trovava proprio lì.


Appena lui arrivò la ragazza non si mosse, ma rimase in un ostinato silenzio che conservava intatta l'atmosfera della sua bolla di vetro, troppo comoda e ormai adattata a lei per lasciare che si infrangesse.


Si girò poi lentamente, inclinando insieme il capo per evitare che un raggio del sole morente l'accecasse.


"Se era questo il tuo obbiettivo, - mormorò Hermione con voce inespressiva ma rotta, - complimenti. Ci sei riuscito."


Draco corrugò la fronte, senza capire. Osservava insistentemente il profilo stanco della ragazza, semplicemente perfetta anche se spezzata. Le spalle ricadevano verso terra pesanti del loro fardello, causando una leggera curvatura della schiena, i capelli tenuti scompostamente su da un fermaglio in legno lasciavano libere diverse spumeggianti ciocche che le incorniciavano disordinatamente il viso, stanco ma luminoso alla luce aranciata del tramonto.


La vide abbassare il volto e puntare ancora più ostinatamente gli occhi a terra.


"Mi sono innamorata di te. - spiegò. - Bravo."


Fu un peccato che avesse lo sguardo fermo e tanto lontano da quel volto diafano e quelle labbra sottili, perché non le vide distendersi immediatamente in un sorriso. Un vero sorriso.


"Immagino che la notizia abbia ringalluzzito la tua fama di gloria, ingigantito il tuo ego, riconfermato..."


"No. - la interruppe la voce di Draco, mentre lui si sedeva sui talloni, in equilibrio sulle punte, accanto a lei e le accompagnava un ricciolo ribelle dietro all'orecchio, ammirando la bianca curva del collo lasciata scoperta. - Mi ha scaldato il cuore."


Il tempo si fermò in quell'istante. Come se l'ultimo raggio di sole si fosse cristallizzato attorno a quelle parole che bruciavano l'aria per la loro importanza, lasciandole sospese e cariche di dubbio di fronte agli occhi sgomenti di Hermione.


"Non giocare con me, Draco."


"Ho smesso da tempo di giocare, Hermione."


Spostò anche lui lo sguardo verso quel punto imprecisato oltre il lago che Hermione fissava da un po', mentre gli occhi di lei diventavano lucidi.


"Non sono capace di essere romantico, probabilmente non lo sarò mai, ma..."


"Tu lo sei. - lo interruppe Hermione, alzandosi. - Sei terribilmente romantico. Il fatto che tu riesca ad usare parole mie per rispondermi testimonia quanto siamo simili nonostante tutto."


Una lacrima sfuggì al controllo di Hermione e il biondo, senza pensarci, l'asciugò con il pollice mentre le guance di lei s'imporporavano. Draco si chiese se fosse a causa sua o del discorso che stava facendo.


Se ancora non l'aveva capito, in quel momento seppe con certezza di non poter fare a meno di lei. Si maledì per essere riuscito ad annientare quelle difese che un tempo bramava distruggere, ora che la vedeva praticamente inerme di fronte a lui.




Chi ama non ha paura di mostrarsi debole davanti all'oggetto del suo amore.



Così Hermione si mostrava esattamente per quello che era in quel momento.



Perché quella persona avrebbe potuto fare di lei ciò che voleva e lei non si sarebbe opposta. Non per scelta, non per decisione. Ma come lui le aveva rubato l'anima e la mente, se avesse voluto distruggerli avrebbe potuto. Gliel'avrebbe lasciato fare. Erano suoi, ormai.




Quando però vide l'ombra di un sorriso spuntare sulle labbra di lui, seppe con certezza che non ne avrebbe avuto bisogno. Lui non l'avrebbe fatto mai.


"Non ho scelto io di innamorarmi di te. - mormorò fissandolo commossa. - Ma sono felice che sia successo."


Malfoy la fissò, perplesso e sorpreso, ma non dovette porsi il problema della risposta perché le labbra della ragazza zittirono in un momento anche i suoi pensieri.


"Meglio così.", si disse. Checché ne dicesse Hermione, non sarebbe mai stato bravo in quel genere di discorsi. Chiuse gli occhi, e l'immagine di Hermione sorridente tra le lacrime gli riempì la mente. Decisamente, anche lui ne era felice.


Trasportata dall'entusiasmo, lo portò a cozzare contro il solito, ormai famoso albero. Draco emise un lieve mugolio di protesta e si portò una mano a massaggiare il capo nel punto in cui la corteccia aveva colpito. Lei si staccò e, imbarazzata e dispiaciuta, si sedette nuovamente ai piedi dell'albero.


Lo sguardo di Draco volò sull'altra riva, poco lontano da loro, mentre la raggiungeva a terra. Arricciò il naso in una smorfia di lieve disgusto, prima di posare nuovamente le labbra sulla pelle rosea ed -ancora per poco- bagnata dal sole morente di lei. Una piccola fossetta si creò sulla guancia di Hermione a contatto con la bocca di lui. Sorrise, sostituendo le labbra alla guancia con un piccolo scatto piuttosto veloce.


Non capiva nemmeno cosa stesse succedendo. Sapeva solo che poche ore prima piangeva disperata, ed ora aveva voglia di ridere. In fondo Lucius Malfoy era in prigione, ed ora anche Bellatrix Black Lestrange era stata catturata. Gli attacchi erano cessati. E poi... Era di nuovo con lui.


Sorrise di nuovo, accoccolandosi contro il suo collo.


"Anche stavolta hai sentito che ero io?" chiese Draco combattendo contro la voglia di sorridere di nuovo. Per quel giorno era abbastanza.


"Ho teso le orecchie per giorni sperando di sentire il tuo passo invece di quello di Harry."


Malfoy sbuffò, spostando appena la testa per sistemarlo meglio contro il capo riccioluto di lei.


"Riprendi con la melassa?"


Hermione gli assestò un piccolo pugno contro il braccio, fintamente offesa.


La smorfia fece di nuovo capolino sul volto di Malfoy.


"Promettimi una cosa." sbottò.


"Che cosa?" chiese Hermione seguendo la direzione del suo sguardo fino ad un punto del prato poco distante.


Sorrise.


"Che non diventeremo mai come quei due là." disse schifato. Sembrava che oltraggiassero lui, facendosi trovare in quelle condizioni.


Hermione scoppiò a ridere, spostando lo sguardo dal groviglio di mani e labbra che un tempo erano Harry e Pansy al suo ragazzo. Loro non avevano mai litigato né, probabilmente, si erano mai preoccupati per ciò che li aspettava fuori dalla scuola. Da quando stavano insieme, Hermione non li aveva mai sentiti battibeccare.


Represse la voglia di far cambiare l'espressione del biondo con un pizzicotto e parlò.


"Non credo ci si presenterà il problema."






FINE.


Spazio dell’autrice:


Perdonate l'uso folle di grassetti e <*u> ma sull'ultimo capitolo mi sono proprio lasciata andare.

Beh, la maggioranza per l'happy ending era veramente spaventosa ^^... dunque eccola qui. Confesso che lo schema del capitolo era già scritto, in caso contrario avrei dovuto modificarlo!


Mi mancherà il pensiero all'aggiornamento di questa fic, mi mancherà l'ansia dei primi capitoli nell'andare a leggere i commenti, e mi mancherete voi. Spero comunque che avremo modo di incontrarci -leggerci- di nuovo ^____^ (qualche ideuzza ce l'ho già... ^^")


Ringrazio tutti quelli che l'hanno recensita sempre, che mi seguono dall'inizio ed hanno imparato a conoscermi con questa -mamma mia! XD-, quelli che l'hanno inserita tra i preferiti, quelli che l'hanno letta ma mai commentata -non è ancora troppo tardi :) un commento di massa all'ultimo capitolo mi renderebbe estremamente felice :)- a quelli che la trovano e la leggono ora, che vorranno o meno lasciarmi un segno del loro passaggio.


Grazie a


Sana chang, elettra1991, lady_black (una recensione meravigliosa, veramente grazie. Mi hai ripagato di tuuutti i capitoli che hai detto di aver saltato :) mi sono emozionata leggendola), eddy, LadyMorgan (una delle recensioni più divertenti che abbia mai letto XD grazie), ki_chan (Chicca, perfino io l'avevo dimenticato! O_O fenomenale XD! tvb), trilli_gelosa, giorgia_spuffy (come vedi l'argomento della morte del padre avevo intenzione di riprenderlo, anche se ovviamente alla fine del capitolo si ricorda di più la scena fra Draco e Hermione ^^"), sakura_87 (ahahah, su ELT sono lentissima perchè credevo non mi seguisse nessuno! E' lievemente deserto, quell'archivio ^^"), frakkia31 e euslytherin


per le recensioni al capitolo 29.


Un Grazie Speciale a dracuccina, per avermi incoraggiata all'inizio anche se si è persa per strada :P,

a frakkia31, ki_chan e Keira93(ultimamente sparita), mie instancabili fan spuntate fuori proprio da questa fic, e a trilli_gelosa, che rischia di prendere da loro ^^". A AlexLuna anche se questa storia non l'ha mai seguita, per la sua dedica fantastica che ha interrotto la stesura di questo ultimo capitolo, e a MartyViper, per le sue fantastiche recensioni e la sua perenne presenza.


Grazie anche a tutti coloro che a partire da Passione Dannata mi hanno inserita tra gli autori preferiti, veramente grazie.



Ora me ne vado, promesso ^^".

Grazie ancora a tutti, a presto (tenete d'occhio il mio profilo autore! Intanto potete leggere le ultime One Shot ^_^")


Eleonora.

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