Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Salve a tutti. Ho
rivisto questo primo capitolo, che era impostato veramente male.
Ribadisco, come spesso dico nelle recensioni, che per
me il primo capitolo è un po’ la presentazione della fiction; chiedo
scusa se
forse non è granché, il mio stile si è evoluto con il tempo, quindi i
successivi risultano probabilmente più belli... questo è anche il
motivo della
brevità del capitolo. Spero ugualmente che invogli gli eventuali nuovi
lettori
ad andare avanti.
Ovviamente ricordo
a tutti che i personaggi non sono miei ma di J.K.Rowling e che questa
fic non è stata scritta per scopi di lucro.
Prologo
Era una fredda mattina
d’inverno, ed Hermione Granger si
svegliò infreddolita nel letto di Harry, la schiena contro la sua.
Nulla di
preoccupante, la sera prima si era sentita sola ed era andata a trovare
i suoi
due migliori amici, e ridendo e scherzando era arrivato il sonno, ed
Hermione
non se l’era sentita di tornare nel dormitorio femminile.
Scese dal letto cercando di non far rumore ma
vedendo il suo
migliore amico cambiare posizione mugolando, si abbassò per posargli un
bacio
sulla guancia.
“Buongiorno Harry” sussurrò infilando le ciabatte,
seduta
sul bordo del letto.
“E io niente?” farfugliò Ron ancora non del tutto
sveglio.
Hermione rise, e si avvicinò al letto del ragazzo.
“Stupido geloso” gli disse all’orecchio, poi gli
baciò la
guancia.
“Ora va meglio...” biascicò lui.
“Ci vediamo in Sala Grande” disse lei a bassa voce,
per non
svegliare gli altri ragazzi, e poi velocemente uscì, chiudendo con cura
la
porta, attenta a non fare rumore. Scese in fretta la scale ed entrò nel
dormitorio femminile, dove trovò una Calì Patil con il viso nascosto
dal
cuscino, che esasperata tentava di non sentire il russare della povera
Lavanda,
che dormiva della grossa.
Soffocando una risata, Hermione scivolò nel bagno e
si
guardò allo specchio. “Se Malfoy mi
vedesse in questo momento di certo gli passerebbe la voglia di fissarmi
come
ultimamente sta facendo.” pensò
mentre tentava di districare i suoi ricci spettinati. “Ma
cosa vado a pensare? Che mi importa di Malfoy? Meglio
sbrigarsi a scendere...”
In quegli ultimi tempi, Malfoy aveva preso a
guardarla spesso, cosa che a volte portava Hermione ad abbassare lo
sguardo per la vergogna. Non che avesse nulla da rimproverarsi, ma
quegli occhi grigi sembravano voler sondare attraverso i suoi occhi i
suoi pensieri più reconditi; la cosa non la convinceva troppo, in
realtà. Spesso aveva pensato che Malfoy stesse covando qualcosa contro
di lei, e per questo la osservasse tanto. Eppure, ogni volta che
incontrava i suoi occhi, quelle supposizioni svanivano.
Si lavò la faccia con acqua gelida per svegliarsi
completamente e, uscita dal bagno, si vestì in fretta, infilò nella
cartella
l’unico libro che mancava ed uscì con passo felpato dalla Sala Comune.
Adorava arrivare nella Sala grande quando ancora
era
deserta, e vederla riempirsi delle facce assonnate degli studenti che
si
preparavano alla giornata di lezione. Con suo grande stupore, c’era già
qualcuno, seduto ai tavoli delle quattro case, e da quello di
Grifondoro,
Hermione vide un assonnato Neville alzare il braccio sinistro in cenno
di saluto.
Riscuotendosi, la ragazza andò a sedersi proprio di fronte a lui.
“Ben svegliato, Neville.”
“Grazie, Hermione... - fece lui impacciato - Ho
visto... ehm...
che... insomma, ti sei fermata da noi, stanotte...”
“Già...” rispose lei. Per fortuna arrivò Ginny a
rompere
quell’imbarazzante situazione.
“Buongiorno a tutti!” squillò la Weasley,
nonostante al loro
tavolo ci fossero solo Hermione, Neville, e Calì che stava entrando,
rassegnata
all’idea di non poter più dormire.
“Buongiorno.” disse subito Hermione.
“Non ti ho visto stamattina, sei venuta presto!”
disse Ginny
con un piccolo sbadiglio.
La ragazza stava per replicare, quando qualcosa - o
meglio,
qualcuno - le fece gelare il sangue nelle vene. Draco Malfoy aveva
appena fatto il suo
ingresso nella Sala Grande, avvolto in lungo mantello nero che
presentava lo
stemma verde e argento di Serpeverde. Questo seguiva gli eleganti
movimenti del suo corpo svolazzando per il corridoio formato dalle
lunghe
tavolate delle varie case. Mentre si dirigeva verso quello di
Serpeverde, il ragazzo
lanciò un occhiata significativa verso il tavolo di grifondoro,
rivolgendo il
suo sguardo con un sopracciglio alzato alla riccia so-tutto-io della
Casa.
Hermione rimase pietrificata. “Beh? -
si chiese - è solo Malfoy, perché mi fa
quest’effetto?” ma conosceva la risposta. Quegli occhi di
ghiaccio non si
erano posati su di lei portando solo disprezzo e disgusto, no. Quella
volta era
stato diverso.
L’arrivo di Harry e Ron riportò la ragazza alla
realtà. Li
saluto con semplicità, poi abbassò lo sguardo sul piatto e cominciò a
mangiare, percependo intorno a lei i pigri saluti che i suoi compagni
si
stavano scambiando. Eppure ancora non si sentiva tranquilla, sentiva
come un prurito alla fronte, una calamita portarla a sollevare il capo.
Sentiva ancora quello sguardo su di lei. Alzò gli occhi e vide che, dal
tavolo
delle serpi, Draco Malfoy la stava fissando.
Ringrazio tutte le persone che hanno inserito
questa mia prima fic tra i preferiti e in particolare chi ha recensito,
grazie. Eccovi il secondo - anzi, primo vero - capitolo.
Paura?
Terminata la colazione, Hermione si alzò in fretta
e si
diresse verso l’aula di Antiche Rune, la prima lezione della giornata.
Salutò
Harry e Ron, che avrebbe rivisto a Pozioni, la loro seconda ora.
La prima ora passò velocemente, Hermione era
preparatissima
ed interveniva continuamente (come sempre del resto), guadagnando 10
punti per
Grifondoro. Mentre si avviava nei sotterranei per raggiungere l’aula di
Pozioni, Hermione sentì una morsa allo stomaco, Piton doveva consegnare
i
compiti in classe.
Entrò e si sedette accanto ad Harry cercando di
respirare
profondamente e scacciare l’ansia.
“Che c’è, Herm? Tutto a posto?”
“Niente Harry, tranquillo, è tutto ok, ho solo un
po’ di
paura per i compiti in classe...”
“Uh, è vero! Piton deve consegnarceli oggi... non
ti
preoccupare, sono sicuro che sarà andato benissimo, sei o non sei il
mio
genietto preferito?”
La ragazza sorrise, pensando a quanto Harry
riuscisse a
farla sentire meglio in ogni occasione, ma Piton interruppe quel
momento di
serenità pronunciando un “Buongiorno” secco con la sua voce fredda.
Tutti gli
studenti si ricomposero, anche se Hermione vide con la coda dell’occhio
che
Malfoy non accennava a staccarle gli occhi di dosso un secondo. Si
sentiva in
parte infastidita, in parte lusingata, anche se si vergognava di se
stessa ad
ammetterlo. Ed ancora quel senso di inquietudine non
l'abbandonava.
“Ecco i vostri compiti in classe” disse Piton,
rompendo il
filo di pensieri che stava seguendo Hermione. Con un cenno della
bacchetta, il
professore fece arrivare sui banchi il compito di ogni allievo, e tutti
respirarono a fondo prima di controllare il voto.
Hermione guardò il suo.
Una O.
Cosa aveva sbagliato, per prendere una O? controllò
il
compito, trovando solo inutili correzioni, e poi passò gli occhi su
quello di
Harry. A?! Come poteva aver preso solo Accettabile? L’ansia della
ragazza si
tramutò in rabbia, mentre vedeva lo stupore crescere negli occhi del
suo
migliore amico e sentiva Piton cominciare i commenti sui vari studenti.
“... Granger: approfondimenti inutili e fronzoli
superflui
tipicamente femminili. - alzando il sopracciglio e rivolgendosi a lei
aggiunse
- Quando imparerai?” Una lacrima solleticava gli occhi di Hermione,
mentre
Piton continuava con il suo elenco.
“... Malfoy: bel lavoro, un Eccezionale più che
meritato.”
Sul volto del ragazzo si disegnò un ghigno soddisfatto. Cosa? Malfoy,
Eccezionale? I Grifondoro si scambiarono occhiate eloquenti mentre
Harry
stringeva i pugni sul banco.
“... Potter: Una A, oserei dire regalata - Harry
strinse
ancora i pugni, tanto che le nocche gli divennero bianche - ...
Weasley:
Accettabile” Ron rimase indifferente.
“... Zabini, Oltre ogni previsione, e abbiamo
finito, per la
prossima volta studiate tutto il capitolo 7 del libro. Buona
giornata.” Piton
uscì dall’aula, lasciando le espressioni sgomente degli studenti alle
sue
spalle.
Non appena fu uscito, Harry tirò un pugno sul
banco, mentre
Ron si avvicinava a loro, dicendo a Hermione che era sicuro avesse
fatto un
ottimo compito, e che Piton era proprio uno stupido. Notando
l’espressione di
Harry la ragazza disse loro di non preoccuparsi, che si sarebbero visti
dopo.
Uscita dall’aula, la raggiunse l'essere più borioso
ed insopportabile di Serpeverde. Esattamente quello che meno avrebbe
voluto vedere Hermione in quel momento.
“Problemi
con Pozioni, Granger?” chiese.
Hermione
decise di non far caso alla mancanza di epiteti molto poco gentili che
di solito ornava le frasi del principe delle serpi e rispose con un
secco:
“Volatilizzati,
Malfoy.” Poi corse via.
La giornata passò lenta,
ogni ora più pesante della
precedente; Hermione vagava ansiosa nei corridoi, nascondendosi o
cambiando
strada ogni volta che vedeva una chioma bionda avvicinarsi.
L’ultima ora della giornata era per lei un’ora
buca, e lo
era anche per un sacco di altri studenti, a giudicare dalla folla nei
vari
piani. Volendo studiare, la ragazza aveva preso i libri ed era scesa in
Biblioteca, ma aveva notato che era piena ed era impossibile leggere
con quel
frastuono, così era uscita in giardino.
Era vicina al lago quando si sentì afferrare per un
braccio
e girandosi si stupì vedendo Draco Malfoy che la guardava dritta negli
occhi.
“Che fai, Granger? E’ tutto il giorno che mi
eviti!” Hermione
rimase spiazzata.
“Perché dovrei?” replicò con voce malferma.
“Non saprei...” fece lui avvicinandosi, “Forse...”
ancora
più vicino, “Hai...” era a pochi centimetri da lei, “... Paura.”
Concluse, un
ghigno beffardo dipinto sul volto.
La ragazza era immobilizzata: indietreggiò, ma la
sua
schiena incontrò il tronco di un albero; intanto il respiro si era
fatto
affannoso, e cercava mentalmente di ripetersi che era solo lo spavento.
“Io... non ho paura. Vattene, devo studiare.” disse
asciutta
riprendendosi leggermente.
“Strano” replicò lui “avevo avuto l’impressione che
scappassi, da stamattina alla terza ora...”alzò il sopracciglio sinistro, assumendo un espressione
che Hermione
trovò maledettamente sexy, prima di ricomporsi e chiedersi dove avesse
la
testa.
“...ma devo essermi sbagliato.” concluse lui,
allontanandosi.
“Ti auguro una buona serata, Granger.” disse, poi
si girò con
eleganza e se ne andò.
Hermione rimase a guardarlo ferma dove lui l’aveva
lasciata.
Eccomi di nuovo, sto aggiornando tutti i giorni,
nei limiti del possibile... Grazie a quelli che recensiscono ed ai
sempre più numerosi che
leggono. Un ringraziamento particolare a dracuccina, che recensisce
sempre, e a
London, bravissima autrice che mi ha citata tra i ringraziamenti. Vi
lascio al terzo capitolo:
Il Bacio
Durante la serata, e anche dopo cena, il biondo
Serpeverde
non si era fatto notare, se non per qualche sguardo verso il tavolo dei
Grifondoro
durante la cena.
“Sa come fare maturare
le sue prede” aveva pensato Hermione, “Sapeva
che avrei passato la sera a ripensare agli avvenimenti della giornata,
e non mi
stupirei se avessi la certezza che sapeva anche che non avrei dormito
granché...”
Infatti la ragazza aveva dormito, in tutta la
notte, 2 o 3 ore al massimo;
infine si era svegliata per le 7, pur avendo la prima ora buca. Non
riusciva
a smettere di pensare a quello strano ragazzo, che per anni aveva
odiato e che
pensava essere uno smidollato senza cervello, che ora le riempiva la
mente.
Perché i suoi modi le facevano provare odio e curiosità insieme? Ma era
curiosità, quella?
“E che altro potrebbe
essere, se no? Certo è che quel ragazzo mi provoca, mi incuriosisce...
forse... mi piace.”
Hermione era giunta ad una conclusione che non le
piaceva
nemmeno un po’: provava attrazione per Draco Malfoy.
“Ma insomma, lui è un
Serpeverde, è Purosangue, odia i Babbani e i Mezzosangue, è figlio di
un
Mangiamorte, probabilmente lo diventerà anche lui... insomma, è Draco
Malfoy!
Ma è anche terribilmente attraente...” vergognandosi dei
suoi stessi
pensieri, la ragazza arrossì, e si ricordò di una cosa importante,
molto importante: il suo
rapporto con Harry e Ron. Non voleva rovinare la loro amicizia con
bugie e
tradimenti continui, doveva avvisarli della sua situazione prima che
fosse
troppo tardi, prima che la cosa le sfuggisse di mano... “Un
momento, cosa sto dicendo? Cioè, se penso a questa cosa significa
che nella mia testa c’è spazio per una possibile relazione con quel...
quel... Oh, non so neanche come definirlo!”
Hermione sospirò, migliaia di dubbi
andavano formandosi nella sua mente, migliaia di interrogativi a cui
non sapeva
dare una risposta, ma sapeva che parlarne con i suoi migliori amici era
la cosa
giusta da fare, anche se l’avrebbero presa per una pazza.
Così si alzò, e ancora in camicia da notte andò a
posare un
biglietto sul comodino in mezzo ai letti di Harry e Ron.
“Appena vi sarete svegliati venite in Sala Comune,
vi
aspetto lì.
A dopo,
Herm.”
Harry Potter si svegliò tranquillamente, verso le 7
e mezza.
Ricordò di avere lezione solo alle 9, e stava per riposare la testa sul
cuscino
quando notò qualcosa di bianco sul comodino. Tastò la superficie del
mobile
alla ricerca degli occhiali, e una volta inforcati prese il biglietto
di
Hermione.
“Ron...”
“Mm...”
“Ron! Svegliati!”
“Ma lasciami dormire!” biascicò il ragazzo.
“Sempre a dormire tu, eh! Puntati la sveglia per le
8 e
mezza, o rischi di arrivare tardi a lezione. Io scendo ora.”
“Sì, mamma.” ridacchiò Ron, “Salutami ‘Mione”.
“Sarà fatto, a dopo.” Ma il ragazzo non rispose,
era già
ripiombato in un sonno profondo.
Harry scese in Sala Comune, dove trovò Hermione,
ancora in
camicia da notte, seduta su una poltrona davanti al fuoco. Il ragazzo
si
sedette sul divano e senza dir niente lei distolse gli occhi dal camino
e si
andò a sedere vicino a lui, appoggiando la testa sulla sua spalla.
“C’è una cosa che ti devo dire.” mormorò.
“Dimmi.” disse semplicemente lui di rimando.
“Mi stanno succedendo delle cose che non capisco
bene,
ultimamente, e penso che sia bene parlartene...”
“Mi devo preoccupare?” chiese scostandola per
guardarla
negli occhi.
“In effetti un po’ preoccupante lo è. - ammise
sorridendo lei
- Ma non è nulla di grave, stai tranquillo. Ricordami solo, questa
sera, che
devo dirti qualcosa. E se avrò cambiato idea, ricordami queste mie
parole,
perchè è importante che tu lo sappia.” Harry schiuse le labbra per
risponderle,
ma lei gli pose l’indice sulla bocca e disse “Non ho voglia di dirtelo
adesso,
prepariamoci e andiamo a fare colazione, ne riparleremo stasera.” Gli
appose un
bacio sulla guancia e tornò nel dormitorio femminile per vestirsi e
preparare
la borsa.
Le lezioni erano passate velocemente, ed Hermione,
dopo che
ebbe posato in Sala Comune i libri che aveva e preso quelli dei
compiti, si
diresse verso la Biblioteca.
Si sedette ad un tavolo dove fino ad allora era
seduta solo
Luna Lovegood, presissima da un trattato sui Nargilli trovato
chissà dove. La
ragazza la salutò, e prese a tirare fuori i suoi libri dalla borsa,
avevano un
sacco di compiti teorici per il giorno seguente. Lentamente si unirono
a loro
Neville, le gemelle Patil e Lavanda, che si immersero rapidamente nei
loro
libri come tutti gli altri.
Erano le sette passate quando la Biblioteca si
svuotò,
gli studenti avevano lasciato i loro posti per andare alcuni nel parco,
altri
nelle rispettive Sale Comuni a divertirsi un poco prima della cena.
Così Hermione si ritrovò sola, con il capo ancora
chino sui
libri; non era nuova a quella situazione, le era spesso capitato di
rimanere a
studiare fino a tardi, ma quella sera si sentiva strana. Alzò gli occhi
dal suo
“Pozioni antiche e moderne: come prepararle” e vide il motivo del suo
stato
d’animo, Malfoy era seduto ad un tavolo poco distante dal suo, con un
libro
aperto davanti a se, e la fissava. Tentò di tornare al lavoro, ma la
sua testa
non ne voleva sapere di scacciare il pensiero di quel ragazzo biondo a
pochi
metri da lei; parecchie volte aveva impilato nervosamente i libri uno
sull’altro, come se volesse andarsene, ma si era poi rimessa a fissare
il suo
foglio bianco e la piuma dalla quale non usciva un solo punto
d’inchiostro.
A un certo punto si alzò, senza sapere bene dove
voleva
andare, con il solo intento di togliersi da quella imbarazzante
situazione,
fingendosi in cerca di un libro tra gli scaffali. Ma la sensazione di
inquietudine non accennava a diminuire, Hermione si voltò di scatto e
vide il biondo
appoggiato sul gomito al primo scaffale di quella piccola sezione. “Ma è ovunque?” si domandò, mentre il
suo cuore batteva sempre più veloce.
“Allora, Mezzosangue, finito di scappare?” la
ragazza
sussultò. Mezzosangue? Perché non le dava fastidio sentirsi chiamare in
quel
modo? Decisa comunque a rispondergli, disse schietta:
“Non chiamarmi Mezzosangue, Malfoy.”
“Oho! Ma che caratterino!” osservò lui con un mezzo
sorriso,
avvicinandosi a lei. Intanto Hermione aveva portato la mano alla tasca
per
estrarre la bacchetta, indietreggiando.
“Non lo farai...” le disse.
“Perché no?” fece lei, tentando di non rivelare la
sua
inquietudine e facendo un altro passo indietro.
“Lo sai il perché” sibilò lui. “Ha
ragione... ma è ridicolo, io che indietreggio e lui che mi segue,
se continuiamo così percorreremo tutta la Biblioteca!”
Hermione si fermò,
estrasse la bacchetta e la appoggiò al collo del ragazzo. Lo guardò
fisso negli
occhi per qualche secondo, nessuno dei due disse nulla, poi lei
appoggiò le
labbra sulle sue, coinvolgendolo in un lento ma passionale bacio.
Il biondo Serpeverde non la respinse; le prese la
mano che
teneva la bacchetta, abbassandola, senza smettere di baciarla. Si
avvicinò
ancora a lei, i loro corpi ora aderivano perfettamente, ed Hermione
dischiuse
le labbra per permettergli di farla sua. Draco si staccò un momento,
“Hai abbassato le difese...” le sussurrò
nell’orecchio, e la
ragazza fu scossa da un brivido che le percorse tutta la schiena.
Guardò in
quei profondi occhi color del ghiaccio e lo baciò ancora.
Avviso: il 16 parto per la Sicilia, quindi
probabilmente
non potrò aggiornare per un po’... nutro la speranza di trovare là un
portatile
e poter scrivere da lì, ma non è sicuro... non dimenticatevi di me e
della mia
fic XD!
Vi lascio al racconto, anche se alla fine vorrete
uccidermi :P ci
rivediamo in fondo per i ringraziamenti.
Mezzosangue
Malfoy si staccò da Hermione e dicendole “Devo
andare, Mezzosangue” la lasciò sola in Biblioteca. “Mezzosangue,
eh? Ancora..! Che bastardo...” lentamente,
rimuginando su quanto era appena accaduto, Hermione tornò al tavolo
dove aveva
lasciato lasua roba, la
raccolse e si
avviò verso la torre di Grifondoro, proprio mentre la corrente di
studenti
affamati andava in senso contrario, verso la Sala Grande.
Si sedette pensosa davanti al camino, ipnotizzata
dalle
fiamme che lei stessa aveva acceso.
Poggiò i gomiti sulle ginocchia, si mise la testa
fra le
mani e chiuse gli occhi. Aveva davvero baciato Draco Malfoy? Si
riscosse arrossendo da questi
pensieri ed estrasse la piuma ed un foglio bianco, per scrivere una
breve
lettera indirizzata ad Harry e Ron.
“Non verrò a cena stasera, se vi va portate su
qualcosa, vi
aspetto in Sala Comune.
Devo
parlarvi di ciò
che ti avevo accennato stamattina, Harry.
Buon
appetito, a tra
poco.
Herm.”
Prese Edvige dalla gabbia nel dormitorio maschile e
le legò
il messaggio ad una zampa.
“Non c’è bisogno che ti porti in guferia, vero?
Questa è per
Harry, è in Sala Grande. Vai!”
Aprì la finestra e tornò sul solito divano, dove
cadde in un
sonno profondo e ristoratore.
I discorsi sulla Coppa di Quidditch tra Ron e
Neville furono
interrotti dall’arrivo di Edvige, che aveva distratto dai loro piatti
anche
studenti di altre case, era insolito vedere una civetta arrivare al
proprio
padrone con un messaggio alle 8 di sera.
“Oh, scommetto che la
signorina Granger non verrà a mangiare, stasera.” pensò
Draco “Interessante.” Un ghigno si
dipinse sul suo volto. Non era ancora sicuro
di ciò che provava per quella Grifondoro, sapeva soltanto che la voleva
per sé,
e che per una volta non gli importavano né le differenze sociali né il
perché,
era curioso quanto lei di vedere la piega che avrebbe preso questa
storia, e,
semplicemente, aspettava.
Harry e Ron entrarono nella Sala Comune in
silenzio,
chiedendosi cosa avrebbe avuto Hermione da dirgli. Vedendola sul
divano, con
gli occhi chiusi e alcune ciocche di capelli che le ricadevano sul viso
sereno,
Ron fu mosso da tenerezza, e si sedette accanto a lei, mentre si
toglieva il mantello.
“Incendio!”
disse
Harry, con la bacchetta puntata verso il camino; Hermione si svegliò e
strofinandosi gli occhi si girò su un fianco. Sorrise a Ron che la
guardava
stiracchiarsi.
“Mi avete quasi spaventato...” mormorò intorpidita
posando gli
occhi sul fuoco appena acceso e scoppiettante.
“Non era mia intenzione.” si scusò dolcemente
Harry. Si
sedette di fronte al divano dov’erano i suoi migliori amici, si tolse
il
mantello e tirò fuori un vassoio.
“Ti abbiamo portato qualcosina, fondamentalmente
cioccorane
e calderotti, ma c’è anche qualche bacchetta di liquirizia e la tua
porzione di
dolce di stasera, è comparsa ugualmente, così l’abbiamo presa.”
“Grazie.” disse semplicemente Hermione sorridendo e
mettendosi a sedere.
Ron si scostò leggermente, per permetterle di
posare i piedi
a terra e poi si rimise nella posizione precedente.
“Di cosa volevi parlarci?” chiese Harry dopo
qualche secondo
di silenzio.
“Oh... beh... dunque...” Ron la fissava
insistentemente, ed
Hermione sorrise di nuovo per un attimo, pensando che non aveva mai
conosciuto
nessuno più curioso di lui. “E’ un po’ difficile.” concluse addentando
il suo
pezzo di dolce.
“Dovete comunque giurarmi che ciò che sto per dirvi
non
modificherà in alcun modo la nostra amicizia.”
“E’ così grave??” domandò Ron stupito.
“Ron! - lo rimproverò Harry - Certo, Herm, nulla
può
cambiarla”.
“Si ma ‘Mione... cosa può esserci di tanto grave?”
La ragazza sorrise ancora una volta ai suoi amici,
effettivamente, non era poi una cosa così grave. Sentendosi leggermente
sollevata,
parlò.
“Ecco vedete io... credo che mi piaccia Malfoy.”
terminò spiccia.
Ron rimase come pietrificato a fissarla inorridito,
mentre
Harry, al contrario di ciò che la ragazza si sarebbe aspettata, rimase
padrone
di se.
“Malfoy... Quel Malfoy, Draco Malfoy...? Malfoy...”
ripeteva ossessivamente Ron.
“Ne... ne sei sicura Herm?” le chiese invece Harry.
“Io... credo di si.” rispose sincera lei.
“Allora cercherò di farmelo andare bene, ma...”
“Se ti fa qualcosa di male lo stendiamo a suon di
Crucio.”
Concluse deciso Ronald, ripresosi dallo shock, passandosi una
mano a
scompigliare i capelli rossi. Hermione scoppiò a ridere, seguita dagli
altri
due, li salutò con un bacio e prendendo qualche calderotto si diresse
verso il
dormitorio femminile, sapendo che si sarebbe addormentata subito.
Il giorno seguente Grifondoro e Serpeverde avevano
in
programma lezione di Incantesimi insieme, Vitious era solito formare
coppie
di casa differente, per ostacolare maggiormente la riuscita
dell’esercizio.
Il minuto professore diede il benvenuto agli alunni
non
appena furono entrati tutti.
“Oggi ci eserciteremo sugli sviluppi del Wingardium
Leviosa
sugli umani, quindi, per favore, formate le coppie.”
Hermione non ebbe il tempo di pensare che qualcuno
l’aveva
già afferrata per un braccio. E quel qualcuno era biondo, alto, aveva
gli occhi
color del ghiaccio e il fisico scolpito. Quel qualcuno era Draco.
“Buongiorno, Mezzosangue, a noi due!”
Hermione sentì la rabbia agitarsi nel suo petto;
“Non-chiamarmi-Mezzosangue.” scandì, mentre il
ragazzo
estraeva la bacchetta e con un incantesimo non verbale la sollevava da
terra
per i piedi.
“Allora, Granger, come si sta a testa in giù?”
ridacchiò
mentre Vitious notava la velocità nella riuscita dell’incantesimo da
parte del
ragazzo.
“Ottimo lavoro, Malfoy, ottimo lavoro, 10 punti a
Serpeverde!” Urlò il professore, mentre i ragazzi si voltavano a
guardarli. In
quel momento Hermione estrasse a sua volta la bacchetta e pensò con
tutte le
sue forze “Wingardium Leviosa!”
concentrandosi sulle scarpe del biondo Serpeverde.
“Meraviglioso, signorina Granger, un tale controllo
anche in
quella posizione, 10 punti anche a Grifondoro!” aggiunse Vitious
seguito dagli
applausi dei grifoni.
“Ansiosa che ti raggiungessi, Mezzosangue?” le
chiese Malfoy
sfoderando un sorrisetto storto che Hermione trovò gli donasse
parecchio.
“Ad occhio e croce, Malfoy, direi che hai cercato
di
umiliarmi, e direi anche che stai perdendo la concentrazione, quindi ti
prego
di abbassare la bacchetta e farmi scendere prima che io precipiti.”
spiegò la
ragazza con un finto sorriso saccente sulle labbra.
Draco dovette cedere e la portò a terra, mentre lei
abbassava la sua bacchetta e con poca grazia conduceva anche lui al
suolo.
Usciti dall’aula il ragazzo la prese da dietro e la
girò,
portandola a qualche centimetro da sé.
“Complimenti per prima Mezzosangue, anche se ti ho
battuta
sul tempo.” la punzecchiò.
Hermione si divincolò dalla sua stretta.
“Non fingere con me, Malfoy, non credere che non mi
sia
accorta di essere sotto l’effetto di un Levicorpus e non di un Leviosa,
- lo
rimbeccò - dieci punti davvero meritati.” concluse.
“Mi congratulo, Mezzosangue, davvero brava!Allora
ti serve
tutto il tempo che passi in Biblioteca.” A quelle parole Hermione si
sentì
colpita come da un colpo in pieno ventre.
Sciaff.
Un sonoro schiaffo si infranse sulla guancia
sinistra del biondo, che pagò così la sua insolenza. Draco si portò una
mano sul punto colpito, un
ghigno ancora più pronunciato dipinto sul volto, mentre la guardava
andare via.
“Bella reazione mia
cara, ma non è finita qui.” Si voltò, sempre sorridendo, e
si diresse verso i
sotterranei, massaggiandosi la guancia soddisfatto.
Spazio
dell’Autrice: Adesso vorrete uccidermi, ma non
poteva mica andare tutto bene... passiamo ai ringraziamenti.
dracuccina:
visto
come li richiude in fretta gli occhi che aveva appena aperto, la nostra
Hermione? Ma è così che me la immagino, confusa ed orgogliosa di fronte
a Draco. Continua a recensire, e non dimenticarti di me in questi 10
giorni...!
cleo88:
pensa che
io ho creduto di averla fatta troppo lenta, vedendo le ultime fiction
riguardo
a loro... insomma, li fanno tutti mettere insieme e “accoppiare” subito
xD
invece, lo ammetto, a me piace farli penare... e poi non mi piacciono
le fic
troppo OOC, Draco non ce lo vedo troppo mieloso.
Azzurra_Potter:
strano che adori le draco-herm con un nick così! Insomma solitamente a
chi ama
potter non piace Draco... comunque mi fa piacere che ti piaccia!
Eien: colgo
l’occasione per ringraziarti per la tua recensione al primo capitolo, è
stata una
di quelle che mi hanno spinta a continuare questa fic, non fa nulla se
non hai
recensito il secondo, comunque puoi sempre farlo ora! Spero ti piaccia
anche
quest’ultimo, e ancora grazie per i tuoi complimenti! Ps: sono andata
sul tuo
profilo… tu non hai mai scritto niente?baci
Hermione92:
grazie dei commenti positivi, eccoti il capitolo successivo, con solo
un giorno
di stacco direi che ho esaudito le tue preghiere no? Decisamente non ti
ho
fatto aspettare! E’ che finito un capitolo mi viene quasi subito in
mente il
successivo..!Spero leggerai il seguito.
London: anche se
ancora non hai recensito il terzo capitolo ma ho visto che sei passata
a
leggere il secondo, ringrazio anche te per il tempo che hai dedicato
alla mia
fic... visto, neanche Draco sa completamente cosa c’è dietro :)!
Grazie ancora a chi ha inserito la fic tra i
preferiti e a chi ha solo letto.
Salve a tutti, sono già qui. Speravo
in un portatile e ho trovato un pc! Allora
allora… non ho molto tempo per stare al computer, perché chiaramente
non è mio,
ma ho voluto pubblicare questo capitolo per ricordarvi che ci sono, e
per
avvisarvi del fatto che ho pronti i capitoli fino all’8, scritti su
carta,
quindi non disperatevi, appena riuscirò a trascriverli sul computer li
pubblicherò.
Grazie a chi ha recensito, non riesco
a ringraziarvi singolarmente ma mi fate tanto felice. Buona lettura!
Chiacchiere in Sala Comune
Erano
passate da poco le nove di sera e Draco Malfoy sedeva composto su di
una
poltrona verde davanti al camino della Sala Comune di Serpeverde, le
mani unite
per le punte delle dita, le labbra arricciate in un sorriso beffardo e
gli
occhi grigi che gli brillavano di una strana luce argentata.
Aveva
spedito con mala grazia Pansy Parkinson a dormire, come faceva quando
aveva
qualcosa a cui pensare...o qualcuno.
Draco era
intento a fissare le fiamme quando una voce alle sue spalle lo riscosse.
“Che
fai?” un ragazzo moro si stava avvicinando al divano.
“Penso,
Blaise.” rispose semplicemente il biondo principe di Serpeverde.
“Questo
lo vedo, Dra.” disse Blaise, che già aveva capito.
“Lei chi
è?” chiese diretto.
“Non lo
indovineresti mai.” ghignò Malfoy.
“Ne
deduco che non è una Serpeverde...” Draco scosse il capo: lo
divertivano gli
interrogatori del suo migliore amico.
“Fuori il
nome, Draco.”
Il
ragazzo girò lievemente la testa verso il suo interlocutore, poi si
alzò e
mentre si sistemava i pantaloni neri scacciando polvere inesistente
disse:
“Hermione
Granger.” ed alzò la testa per godersi la reazione dell’amico.
Blaise
sgranò gli occhi ed aprì la bocca, sbigottito; lo fissò per qualche
minuto,
mentre l’amico si sedeva tranquillamente accanto a lui. Seguì il suo
sguardo e
lo posò anche lui sul caminetto.
“Cerca di
mantenere la situazione sotto controllo, Dra.” disse dopo alcuni minuti
di
silenzio.
“E
perché mai?” si
chiese Draco; poi disse
semplicemente:
“Che
intendi dire?”
“Che
conosco quel tuo sguardo, Draco, e ce l’hai solo quando desideri
ardentemente
qualcosa, e quando desideri ardentemente qualcosa, le cose rischiano di
sfuggirti di mano.” sentenziò Blaise.
“Non
credo.” pensò
Draco, ma rimase in silenzio.
“Toglimi
una curiosità...” disse di nuovo Blaise. Draco lo guardò con aria
interrogativa.
“Perché
lei?” il ragazzo ci pensò su, poi rispose;
“Questa è
l’unica cosa che non ho deciso io.” disse, e salì la scala che
conduceva al
dormitorio maschile.
Dopo la
rabbia che aveva provato verso Draco quella mattina, Hermione non
riusciva a
smettere di pensare a lui. “Che cosa vuole da me? Insomma,
continua a
chiamarmi Mezzosangue e disprezzarmi, perché allora mi cerca?” Non
sapeva
dare una risposta ai suoi interrogativi, ma neanche le riusciva di
mostrarsi
indifferente a quel malizioso ragazzo biondo. Ma allora cosa provava
per lui?
Decise che ci avrebbe pensato dopo una bella dormita.
Il giorno
seguente si era alzata presto ed era andata a prendere Harry per una
passeggiata mattutina nel parco, e il ragazzo non aveva opposto
resistenza. Erano
arrivati, in silenzio, fino al lago, e si sedettero a guardare la luce
filtrare
fra gli alberi e gli strani giochi che faceva sull’acqua. Harry prese a
lanciare svogliatamente piccoli sassolini nel lago, mentre Hermione lo
fissava
con insistenza: voleva attirare la sua attenzione. Dopo qualche minuto
il
ragazzo posò i suoi occhi sul volto dell’amica, e i suoi profondi
oceani verdi
incontrarono l’oro di lei.
“Sono
contenta e sorpresa di quello che mi hai detto ieri.” gli disse sincera.
“Mi sono
stupito anch’io.” rispose lui abbozzando un sorriso e riportando la sua
attenzione sull’acqua.
“Ma vedi,
Herm, c’è una cosa che devi sapere...credo che se Ron fosse un po’ più
riflessivo e un po’ meno impulsivo se ne accorgerebbe anche lui.”
“Cosa,
Harry?”
“La
nostra amicizia è più importante di ogni cosa. E se Malfoy fosse
d’accordo e
non avesse cattive intenzioni, sarei contento... cioè, accetterei il
fatto che
steste insieme.” concluse.
“Oh,
Harry!” esclamò la ragazza buttandogli le braccia al collo e
baciandogli la guancia.
Lui le sorrise, ed alzò la testa a guardare il sole che saliva nel
cielo
sereno.
“Sono lieto che la pensi così,
Sfregiato.” una voce fredda raggiunse i due amici,
che si voltarono. Appoggiato ad un albero, con una spiga di grano tra i
denti,
c’era proprio Draco Malfoy.
Hermione
si staccò da Harry e lo guardò, mentre il suo cuore perdeva un battito
e
cominciava ad accelerare;
“Adesso
spii anche la gente?”
“Non la
gente, Granger, te.” rispose il biondo.
Hermione
arrossì violentemente sotto il suo sguardo.
“Vieni
Harry, andiamo via.” sussurrò alzandosi senza staccare gli occhi di
dosso dal
ragazzo appoggiato al tronco, che aveva smesso di torturare la spiga e
si era
stampato in faccia il suo inconfondibile ghignò.
Harry
Potter si alzò e seguì l’amica verso il portone di Hogwarts.
Capitolo 6 *** Incontro dalla Torre di Astronomia ***
Tornata! Mi sono accorta
di non avervi detto il perché del mio viaggio in Sicilia, non era solo
una
vacanza, sono diventata zia! Mia sorella ha avuto un bellissimo bambino
proprio
il 23 :)
Vorrei ringraziare tutti voi, ma in
particolare dracuccina
perché ogni volta le sue recensioni mi aiutano ad andare
avanti e riescono
a strapparmi un sorriso. Buona lettura!
Incontro dalla Torre di Astronomia
Durante le lezioni una ragazza dai lunghi capelli
ricci non
riusciva a distogliere lo sguardo dal ragazzo biondo che sedeva qualche
banco
più avanti, e che spesso si girava a fissarle quegli occhi di ghiaccio
sui
suoi, prima di venire richiamato dall’amico moro che gli stava accanto.
Harry guardava a sua volta Hermione, seduta vicino a lui,
pensieroso.
Molte ore di lezione e molti sguardi dopo, Hermione si
diresse verso l’ufficio della McGranit, che l’aveva convocata. Poco
dopo vide
Draco affiancarla nel corridoio.
“Che fai Malfoy, mi segui?” chiese stizzita.
“Non esattamente, Granger. Sono anch’io un prefetto, e Serpeverde non
vale
meno di Grifondoro, al contrario di ciò che pensi, sono stato convocato
anch’io.”
Hermione non rispose e si lasciò superare dal passo veloce
del ragazzo, che la precedete prima di entrare nell’ufficio della
vicepreside.
Passò lentamente un’ora, ed Hermione fissava in
continuazione l’orologio, non vedendo l’ora di uscire da lì e sottrarsi
alle
occhiate imbarazzanti di Malfoy.
Non appena la McGranit prese a congedare i quattro prefetti,
Hermione scappò letteralmente via dall’ufficio, diretta alla Torre di
Astronomia. Affacciata a quella finestra riusciva a pensare a tutto e a
niente,
e poi avrebbe sempre potuto chiedere a Harry di raggiungerla.
Stava salendo la penultima rampa di scale che la separavano
dalla torre quando si sentì afferrare per un polso e sbattere contro un
muro.
“Allora, Granger, hai finito di scappare?”
Hermione sospirò.
“Lasciami andare.” mormorò poco convinta.
Draco portò la bocca all’orecchio di lei, e respirando i
suoi capelli le sussurrò, provocandole un brivido:
“Sappiamo entrambi che non resisterai a lungo.”
La baciò
morbidamente sul collo, bloccandole i polsi all’altezza della testa.
Continuò a posare le sue labbra sul collo della ragazza,
strappandole piccoli gemiti. La stava facendo impazzire e alla fine
Hermione
cedette.
“Basta!” esclamò. Draco la guardò negli occhi.
“Basta...” ripeté stremata, sentiva le sue gambe piegarsi
sotto di lei, ma il ragazzo la afferrò prontamente per i fianchi e
premette i
suoi contro di lei, poi la baciò, dapprima dolcemente e poi voracemente.
Si staccarono per riprendere fiato, e quando Hermione aprì
gli occhi Draco si era già allontanato di qualche centimetro.
“Che fai, prima mi provochi e poi te ne vai? Fai pace col
cervello Malfoy!”
Il ragazzo ghignò sorpreso da tanta verve.
“E tu allora? Che ieri mi schiaffeggi e oggi mi baci?”
“Sei stato tu a baciarmi.” ribatté lei.
“Non dirmi che non ti è piaciuto...” disse, alzando un
sopracciglio. Hermione arrossì.
“Non è affar tuo.” balbettò infine.
Malfoy esplose in una finta risata.
“Tu mi baci e non è affar mio?!”
“Ancora? Sei stato tu a baciarmi!”
“Non ieri l’altro, se non ricordo male!”
Le guance della ragazza divennero se possibile ancora più
infuocate.
“Mi piace quando arrossisci.” disse il ragazzo, riportando
l’attenzione sul suo volto, dato che Hermione ora guardava fisso in
terra.
“Non dire cazzate, Malfoy.”
“Non dico mai
cazzate, Granger.”
Dopo qualche minuto di silenzio, il Serpeverde interruppe il
contatto visivo e prese a scendere le scale, molto lentamente;
“E’ meglio che tu vada... Lenticchia e lo Sfregiato si
staranno chiedendo che fine hai fatto, Hermione.”
sottolineò l’ultima parola calcandola con la voce e indirizzando alla
ragazza
un’occhiata che sembrò trapassarla. Deglutì. Come suonava strano quel
nome,
pronunciato da lui.
“A domani.” disse semplicemente, e sparì giù per le scale.
Hermione rimase qualche minuto lì in piedi, immobile, come
paralizzata, poi si sedette e mise la testa fra le mani. “Diventerò
pazza...” si disse.
Dopo una mezz’ora la ragazza sentì dei passi per le scale,
ma non ebbe la forza di alzarsi.
“Herm!” era la voce di Harry.
“Sapevo che ti avrei trovata qui... - disse raggiungendola - Anche se
pensavo fossi su, se ti devo dire.” ammise.
“Non... non ci sono andata.” sussurrò lei.
“Perché?”
“L’ho incontrato e... - deglutì - Mi ha baciata.” Quanto le
erano costate quelle poche parole!
“Chi...?” le chiese Harry, anche se in cuor suo conosceva già
la risposta.
“D-Draco...” il ragazzo sgranò gli occhi, doppiamente
sorpreso.
“Da quando lo chiami per nome, Herm...?”
“Io... non lo so!” disse confusa appoggiandosi alla spalla
dell’amico. Harry prese a giocherellare con un ricciolo che le ricadeva
sulla
guancia e a passarle l’altra mano sulla schiena in carezze affettuose.
Lei sembrava
sconvolta.
“Va tutto bene, Herm, ora andiamo in Sala Comune...” così
dicendo la aiutò ad alzarsi e i due amici si diressero verso la torre
di
Grifondoro.
“Mione...! Dov’eri finita?” esclamò Ron non appena
vide la
ragazza entrare in Sala Comune. Era scattato in piedi.
Hermione sorrise, mentre si avvicinava e posava la sua borsa
in terra accanto al divano.
“Harry ha detto che sapeva dove trovarti...”
“E avevo ragione, era lì!” esclamò lui, fiero.
“Oh, non montarti troppo, Harry!” sbottò il ragazzo dai
capelli rossi.
“Ronald Weasley! Ti dichiaro ufficialmente Re dei Gelosi!”
disse Hermione con aria solenne mentre lo spingeva sul divano rosso.
“E ora...”
“Mione..? MIONE! Che vuoi fare? No!! No... no! Te lo
proibisco, i pizzicotti no!!”
Ron aveva preso a rotolarsi per terra, mentre Hermione
rideva sguaiatamente ed Harry si era seduto compostamente su una
poltrona e si
godeva sorridente la scena.
“Sei debole, non ti ribelli!” ridacchiò lei.
“E no, eh! Anche la beffa no!” Ron capovolse la situazione, e
prese a farle il solletico.
“No! No, Ron!! No! Cavolo, sono un Prefetto, ti faccio
espellere!”
“Ahah! E figurati, per cosa? Diglielo, alla McGranitt, che ti
ho fatto il solletico per venti minuti, vediamo che cosa ti risponde..!”
In quel momento uscì Dean Thomas dal dormitorio maschile.
“Piantatela di fare baccano, voi! C’è gente che vuole
dormire!”
L’interruzione diede ad Hermione la possibilità di scappare
dietro la poltrona di Harry.
“Fregato!” Ron stava per inseguire la ragazza dietro ad Harry
quando lui si alzò.
“Ragazzi, non vorrei interrompervi, ma è tardi, e domani
abbiamo tutti e tre lezione alle 8...” controvoglia, i tre amici si
salutarono,
ma Hermione era riuscita a non pensare a Draco, per una sera.
"Grazie Ron.” pensò.
Spazio
dell’autrice: Eccomi qua, a rispondervi singolarmente, dato che ho
finalmente
il tempo di farlo ^^.
Shavanna:
per ora lo fa per sedurla… almeno in parte :P il nostro
draco si troverà a non riconoscere molto bene i suoi sentimenti, in
futuro…
spero di non averti delusa con questo capitolo :) alla prossima, baci
Azzurra_Potter:
dai non è passato poi così tanto tempo…
comunque prometto che ora sarò regolare negli aggiornamenti… l’attesa è
stata
ricompensata? Baci
Hermione92:
scusa se ti ho fatta aspettare, prometto
che non succederà più.. che ne pensi di questo capitolo? Senti ma la
dama
bianca non la continui…? Continuo a controllare ma è sempre ferma allo
stesso
capitolo..! ti prego *lucciconi agli occhi* aggiornala...!
dracuccina:
ti ho già ringraziata sopra tesoro, grazie
di seguirmi sempre..! Draco farà ben più che spiarla in futuro mi sa…
ma rimane
sempre il nostro Principe dagli occhi di ghiaccio *-* sbav… ihih scusa
cmq non
è tanto OOC no..? baci
malfy:
è la prima volta che commenti, ti ringrazio dei complimenti
:) *me commossa* siete tutti così gentili…! In bocca al lupo per la tua
fic, se
proverai a scriverla.. continua a leggere..!
Eien:
le tue recensioni sono sempre le più complete, dici sempre
tutto quello che pensi e per un autore penso sia la cosa più bella
ricevere un
giudizio completo..grazie. Finita la parentesi seria, si Draco è
proprio un
gran fico ^-^, ed è così che lo immagino io.. è il più bel complimento
che
potessi farmi, dirmi che rimango fedele al carattere del personaggio..
cerco
sempre di farlo!! Per quanto riguarda Blaise e Harry, ribadisco che per
me
l’amicizia è molto importante, e quel capitolo l’ho concentrato su
questo tipo
di rapporto.. in questo modo riesco a farmi stare simpatico anche Harry
:P che
di solito non amo particolarmente. Spero che anche questo ti sia
piaciuto.
Mamma mia che risposta lunga!! Baci
lockheart:
grazie veramente di cuore, tutti questi complimenti non me
li aspettavo!!! Grazie di essere passata subito, spero continuerai a
seguirmi..
se parti, spero ritroverai la mia fic al tuo ritorno, dato che non mi
sembra tu
l’abbia aggiunta ai preferiti.. a presto buona vacanza!
Eccomi di nuovo..sono rimasta
piacevolmente sorpresa dal fatto che nonostante abbiate avuto meno
tempo le recensioni siano state comunque così tante... Una sola delle
mie
lettrici abituali non commenta più... London, dove sei finita? (L)
Ci vediamo in
fondo per i ringraziamenti... buon 7° capitolo.
La Stanza delle Necessità
Era all’incirca mezzogiorno
e mezza e gli studenti delle
varie case erano seduti al loro tavolo in Sala Grande, quando un gufo
grigio e
perfettamente curato venne a posarsi davanti al piatto di Hermione
Granger,
tendendole la zampa.
La ragazza slegò il messaggio che le aveva portato e il gufo
volò via senza aspettare neanche una carezza in ringraziamento, si alzò
in volo
ed uscì dalla Sala Grande seguito fagli occhi soddisfatti di Malfoy.
Hermione aprì la piccola pergamena.
“Vieni alle 22 davanti alla Stanza delle Necessità. Draco.”
Appena la ragazza lo ebbe
letto il biglietto si
autodistrusse. “Astuto.” pensò
Hermione. “Si è firmato Draco...”
riprese a mangiare, pensierosa. Alzando gli occhi dal piatto si accorse
di
avere quelli di Harry, Ron, Draco e Ginny puntati addosso. Deglutì e si
rivolse
ai suoi migliori amici:
“E’ di Malfoy.” sussurrò a Harry; Ron ascoltava fingendo
indifferenza.
“Cosa vuole?” chiese il moro di rimando, con una nota di
durezza nella voce.
“Che ci incontriamo stasera...”
“Se ti fa qualcosa, chiama. Io... io non lo so cosa gli
faccio!” esclamò Ron stringendo i pugni attorno alle posate.
“Ronald! - ridacchiò nervosamente lei - non credo sia il
caso, comunque grazie.” gli posò una mano sul braccio e gli sorrise,
poi tornò a
mangiare.
Ginny ancora la fissava, ma Hermione non aveva alcuna
intenzione di spiegarle nulla.
Alle 22 Hermione era di
fronte al muro spoglio dove doveva
apparire la porta della Stanza delle Necessità, portava un paio di
jeans lunghi
ed una mogliettina bianca, era la semplicità fatta persona.
Passò una volta davanti al muro, e quando vi tornò c’era già
la porta, e Malfoy davanti ad essa, che teneva aperto un battente.
“Sei venuta.” constatò il ragazzo.
“Solo per curiosità, Malfoy.”
“E per cos’altro saresti potuta venire?” chiese accigliato.
Hermione non rispose, non faceva una piega.
Entrarono nella Stanza, che aveva le sembianze di un
appartamento molto ampio, provvisto di tutte le camere, senza però muri
divisori. Ogni camera aveva una diversa tonalità cromatica, tutte
vitali: la
cucina rosa, il salotto azzurro, la camera da letto arancione, il bagno
verde... aveva qualcosa di familiare, Hermione si sentì subito a suo
agio.
“Ti piace?” chiese il ragazzo.
“Oh si!” rispose entusiasta lei, sorridendo.
“Ti dona il sorriso, Granger.” le disse, e cominciò a
baciarla. Hermione sussultò, e venne presa dall’ansia.
“Draco...”
“Oh, siamo passati al nome...!” disse mentre lei si staccava.
“Cosa... che vuoi fare?”
“Niente che tu non voglia.” le sussurrò.
Lentamente, attaccati per le labbra, arrivarono al divano
blu del salotto; Draco fece sdraiare Hermione e si sdraiò a sua volta.
Le passò
una mano sulla pancia, scivolando sotto la maglietta. Hermione sussultò
di
nuovo;
“Non preoccuparti, Granger, non sono un mostro assetato di
sesso... - la baciò - So aspettare.” mormorò, e riprese ad
accarezzarla.
Trascorsero così alcuni minuti, poi improvvisamente la ragazza lo
allontanò da
sé:
“No... aspetta!” lui la guardò.
“Aspetto cosa?” chiese alzando un sopracciglio.
“Io... credo che dovremmo parlare!” disse scattando in
piedi.
“Come?!”
“Si, fare conversazione...!” disse convinta.
“Ti ha dato di volta il cervello, Mezzosangue?” Hermione si
aspettava una reazione del genere dal Principe delle Serpi,
effettivamente il
suo comportamento poteva sembrare un po’ strano, “Un po’…?” ma
aveva riflettuto e la parte razionale di lei trovava impensabile cedere
così
all’attrazione fisica che evidentemente entrambi provavano senza
conoscersi per
nulla.
“No! So troppo poco di te...” spiegò semplicemente.
“Quel poco non ti bastava per odiarmi?” la stuzzicò.
“Così credevo. Ma credevo anche che non sarei mai stata a
meno di due metri da te.”
“Uh, anche la Granger sbaglia, a volte!”
Il ragazzo si mise a sedere.
“Beh, cosa vuoi sapere?” chiese accendendosi una sigaretta;
questa situazione lo divertiva.
“Quando hai iniziato a fumare, tanto per cominciare...”
Malfoy si tolse la sigaretta di bocca e fece uscire un po’
di fumo dalle sue labbra perfette.
“L’estate scorsa, perché mia madre mi aveva fatto incazzare.”
spiegò.
“E perché ti aveva fatto... ehm... incazzare?”
“Perché è debole, e io non sopporto i deboli. - fece un altro
tiro - Sono uscito di casa sbattendo la porta e ho incontrato lì vicino
Tiger e
Goyle. Ero così fuori di me che gli ho strappato la sigaretta di
mano...” emise
un leggero sbuffo a quel pensiero.
“Che idioti, si complimentavano con me...”
“Effettivamente, non capisco come tu possa tenerteli
attorno.”
“Sono comodi, non hanno scrupoli perché non hanno un
cervello, e non fanno domande.” Hermione si accigliò e Draco colse
l’occasione
per ribaltare la situazione.
“Piuttosto di te non si sa nulla, mia cara so-tutto-io. A
parte che non sei Purosangue, s’intende...”
“Vedo che ci tieni a precisarlo continuamente, Malfoy. Ma io
non lo trovo un difetto. Vedi, non voglio sembrare modesta, sono
convinta di
essere superiore a parecchi Purosangue.”
Draco tacque per qualche secondo.
“Sicuramente a Tiger e Goyle... - ghignò - Che mi dici di
Lenticchia and Company?”
“Cosa vuoi che ti dica?”
“Che rapporto hai con loro?”
“Con lui buono, con Ginny non granché.”
“... la Piattola.”
“Soprannome adeguato.” sorrise.
“E le voci che ti vorrebbero insieme al ‘nostro Re’? Sono
fondate?”
“Assolutamente no! Ron è il mio migliore amico!”
“Credevo che Potter lo fosse...”
“Entrambi lo sono.” disse con semplicità. Draco prese a
formare anelli di fumo con la bocca, lo sguardo rivolto verso
l’inesistente
soffitto, ed Hermione lo guardò a lungo. “E’
praticamente perfetto” pensò.
“Che ore sono?” gli chiese.
“Ha importanza?”
“Si! Non voglio farmi mettere in punizione per te!”
“Non ci finirai, Mezzosangue.” disse alzandosi in piedi e
prendendole il mento. “Anche se credo
sarebbe divertente...”
“Vai ora, non c’è nessuno.”
“Non so come tu faccia a saperlo, e neanche ti credo, ma
tanto devo andare...”
“Ricordi quello che ho detto prima riguardo a Tiger e
Goyle?” un sorriso storto si dipinse sul suo viso.
“Vai.” ripeté, ed Hermione uscì dalla Stanza.
Spazio
dell’autrice: Eccoci!
Come vi è sembrato? Passo subito ai ringraziamenti...
ILL:
non ho
nessuna intenzione difarlo
soffrire,
semplicemente perché lo amo!! Spero continuerai a seguirmi...
dracuccina: ihih
tesoro vedo che non sono l’unica con la bava alla bocca per il nostro
dracuccio
(oddio un tuo omonimo O.o veramente è lei che è sua omonima Hermy che
stai
dicendo? Ah già scusa Hermy2 sono proprio stupida! Già, lo dico
anch’io.
AAAAAAH uno sdoppiamento di personalità!!! ok basta..) grazie cmq
anch’io ti
adoro mi aiuti troppo!! ho fatto abbastanza presto no? del resto ve
l’ho detto
che avevo i capitoli pronti fino all’8... fammi sapere cosa ne pensi di
questo!!
black_lia:
grazie
mille per avermi aggiunta ai preferiti! ho dato un occhiata al tuo
profilo e ho
visto che la coppia draco hermione non è tra le tue preferite, quindi
sono
doppiamente contenta che la mia fic ti piaccia :) grazie dei
complimenti e...
dato che ti piacciono le ron hermione potresti dare un’occhiata alla
mia One
Shot, ho bisogno di pareri!!!baci
Hermione92:
neanch’io l’avrei fatto, ma lei ormai è quasi perseguitata dal pensiero
di
Draco, e poi probabilmente è stata una cosa abbastanza inconscia... sai
a volte
non capisco del tutto neanch’io quello che provano i “miei” personaggi,
che poi
miei non sono, dato che a crearli è stata J. K. Rowling... spero che i
compiti
delle vacanze non ti impediscano di continuare a leggere la mia
fic!!baci
Keira93:
grazie
mille!! Sono sempre contenta quando qualcuno di nuovo incappa nella mia
fic, e
se l’hai messa tra i preferiti non la perderai d’occhio…!!! Grazie
ancora!!!
Sono stata abbastanza veloce, che dici? ma soprattutto, che ne pensi di
questo
nuovo capitolo?baci
Shavanna:
e per
ora non si è ancora confuso neanche tanto..!! Aspetta a vedere dopo..!!
Si
piace molto anche a me il ruolo di confidente che ha Harry... spero che
continui a intrigarti...baci
_AqUa
PrInCeSs_:
credo che ci metteranno ancora un po’... specialmente Draco... ma in
caso
contrario non sarebbe lui, no? e non so te ma io non amo i personaggi
OOC...
quindi... continua a seguirmi e scoprirai piano piano le evoluzioni
della
storia!!!ciau!
CherryBem:
innanzitutto grazie dei complimenti, poi... certo che succederà ma non
se ne
accorgeranno neanche... o forse se ne accorgeranno troppo, a seconda
dei punti
di vista :D ok sto delirando.. alla prossima!
Lessy: non fa
niente, mi fa piacere che tu abbia recensito, alla fine... reputo un
grande
onore convertire qualcuno alle Draco Hermione :D grazie grazie
grazie... al
prossimo capitolo!
GuNeDrA:
:D
la tua recensione mi ha fatto sorridere, non c’era bisogno della cenere
:)!!
Avevo pensato ad una possibile critica negativa inespressa per via del
tuo
silenzio, ma se era dovuto semplicemente alla fretta... x mia fortuna
avevo
capito male :) grazie mi fa molto piacere se mi segui, il tuo parere mi
è molto
gradito... che ne pensi di questo cap? bacini
furbacchina:
grazie per il tuo commento, ti rispondo all'ultimo momento, non mi ero
accorta della tua recensione e stavo per inserire questo capitolo senza
risponderti :P scusa... ad ogni modo grazie del complimento, io adoro
l'amicizia tra quei tre, anche perchè mi ricorda tanto quella con i
miei due migliori amici, che però sono fratelli... ma tanto harry e ron
è come se lo fossero, no? in fondo... comunque, ti è piaciuto questo
capitolo? fammi sapere, baci
Ciao a tutti..!! Sono tornata con il capitolo 8..! Vedo con
piacere sempre più recensioni, ne sono felicissima veramente!! Grazie!! Non ho
molto da dire, tranne che ho preso una decisione per quanto riguarda il secondo
pairing.. Non inserirò parti Ron-Luna perché ha ragione la mia London,
distrarrebbero dai protagonisti della fic, anche se Luna mi è troppo simpatica
come personaggio e quindi credo che la inserirò ogni tanto.. avviso che
probabilmente con l’inizio della scuola gli aggiornamenti rallenteranno
riducendosi ad uno alla settimana, quasi sempre di domenica, comunque.. ci
vediamo in fondo per i ringraziamenti! Vi lascio al nuovo capitolo, piuttosto
funghetto per la verità :).
Incubi e sorprese
Hermione si era svegliata per le otto, quel giorno avevano
lezione solo alle nove, e come sempre lei si svegliava con un’ora di anticipo. Dopo essersi lavata la faccia, ancora in pigiama, scese in
Sala Comune, dove, stupefatta, trovò Ron già sveglio, intento a fissare il
fuoco. “Buongiorno! Come mai già in piedi..?” disse avvicinandosi,
ma Ron non rispose. “Ron..?” ancora nessuna risposta. Si mise davanti a lui. “Ron! Ti sto parlando!” “Eh? Oh, si... scusa Hermione” Lei si sedette vicino a lui, continuando a guardarlo. “C’è qualcosa che non va, Ron?” finalmente lui si voltò a
guardarla. “Stanotte Harry ha avuto un incubo. Non so cosa stesse
sognando, si girava e si rigirava dicendo continuamente sempre e solo ‘no’...
ho provato, ma non sono riuscito a svegliarlo, così l’ho portato in infermeria
con Seamus. Poppy ha detto di passare dopo colazione, ce lo farà vedere prima
delle lezioni.” Sospirò, aveva parlato quasi senza prendere il respiro, e
quando ebbe finito si sentì svuotato. Passò qualche secondo, poi Hermione
esplose. “COOOSA?? Harry si è sentito male e tu non me l’hai detto?!?
Cioè dico ma ti rendi conto?! Quando pensavi di avvisarmi, Ronald??” “Mione... io...” “Tu cosa, Ronald, TU COSA?!” “Scusami, non ci ho pensato...” aveva assunto la tipica
espressione da cucciolo bastonato made-in-Weasley, e la guardava con gli occhi
lucidi. Hermione sospirò. “Non ha importanza, ora. Scendiamo a dare colazione... mi
vesto e arrivo, ci vediamo dal ritratto tra 5 minuti” Rincuorato, Ron si alzò per prendere le sue cose.
Dopo una colazione veloce, Ron e Hermione si diressero a
passo svelto verso l’infermeria. “Buongiorno Madama Chips, si è svegliato?” “No cari, ma il sonno è calmo” “Possiamo vederlo?” “Certamente, venite con me...” si diresse verso un letto con
le tendine tirate, seguita da Hermione e un Ron dall’espressione imbambolata. “Io vi lascio, c’è uno studente del secondo che è stato
colpito da un Frisbee Zannuto lanciato male, ha bisogno di cure. Fate
attenzione a non farlo alzare, per il resto può benissimo essere svegliato e
parlare. E’ debole, ma in fondo è solo un incubo... Buona giornata, cari”
disse, e si dileguò. Hermione tirò la tendina e si sedette sul letto di Harry
mentre Ron prendeva posto su una sedia. Poggiò la sua mano sulla guancia di
Harry, che ora dormiva con un espressione serena dipinta sul volto. Posò un
piccolo bacio sulla guancia che aveva appena carezzato e lui lentamente aprì
gli occhi. “Mm... Herm...” mormorò assonnato. La ragazza rispose con un
gran sorriso. Harry scattò a sedere con gli occhi sgranati e la abbracciò. “Oddio Herm... sei viva! Grazie a Dio!” “Harry..! Certo che sono viva! E’ questo che hai sognato
stanotte? La mia morte..?” chiese scostandolo. Harry ripiombò sul letto con un
tonfo attutito dal materasso, mentre Ron si era alzatoe avvicinato di più al
letto. “No.. non ricordo esattamente.. ero davanti a una schiera di
mangiamorte mascherati, e davanti a tutti, gli unici senza maschera, c’erano
Bellatrix e Rodolphus... hanno detto che attaccheranno tutte le persone a me
più care, con più circospezione di quella che hanno usato finora...” parlando
Harry era passato dall’agitazione alla rassegnazione. “Harry...”
provò a dire Hermione “Ssh... non dire niente...” le prese una mano tra le sue,
poi spostò lo sguardo su Ron. “So che ci sarete”.
Erano le 14.30 ed Hermione era passata tre volte di fronte
ad una parete spoglia. Finalmente spostando gli occhi sul muro la ragazza vide
che era comparse la porta della Stanza delle Necessità. Entrò e vide l’ormai
noto appartamento colorato aprirsi davanti a lei. Malfoy era nello spazio arancione, sdraiato sul letto, e si
stava fumando tranquillamente una sigaretta. “Buongiorno, Granger” Hermione chiuse la porta e si andò a sedere su una poltrona
dell’area ‘salotto’, che si trovava di fronte alla camera da letto, dandogli le
spalle. “Che fai, vieni qui e non mi rivolgi nemmeno la parola?” “Senti Malfoy, non so neanche perché sono qua” replicò lei
senza voltarsi. “Oh, invece lo sai Mezzosangue, solo che non vuoi
ammetterlo...” “E tu come lo sai, Malferret?” chiese acida. “Lo sento Granger... e lo vedo...” Hermione intanto si era alzata e lo guardava negli occhi. “E perché non ammetti qualcosa tu, per una volta?” “Sono un Malfoy, Mezzosangue, e i Malfoy non ammettono mai
nulla” “E perché per un volta non provi a fregartene del cognome
che porti?”
Draco rimase in silenzio per qualche secondo, fece un tiro, poi guardò Hermione
che ormai era nell’area arancione. “E a te cosa importa, Mezzosangue?” La ragazza salì sul letto e si sdraiò su di lui. “Come..! Non lo senti, questo?!” Una risata, prima di venire travolti da un vortice di
sensazioni che li portò a baciarsi rotolando sul grande letto sfatto. “Draco... dobbiamo...” “...andare a lezione” concluse lui. Era sopra di lei e la
guardava negli occhi, mentre entrambi cercavano di riprendere fiato. “Lo so” si staccò da lei e si mise in piedi. Si sistemò i
pantaloni com’era solito fare, poi con un incantesimo fece tornare camicia e
maglioncino come appena stirati. Hermione più lentamente si alzò, posò la
bacchetta sulla gonna a pieghe e sui capelli, poi, raccolta dal salotto la
borsa dei libri, salutò il ragazzo con un bacio a fior di labbra e uscì.
Quel giorno era prevista una lezione di Trasfigurazione
comune agli studenti di tutte le case, così Hermione e Ron, raggiunti poi da
Neville e Luna, dovettero dirigersi verso il parco, dove si sarebbe tenuta la
lezione, dato che la solita aula non bastava ad ospitarli tutti. “Desidero che oggi vi esercitiate nell’auto-trasfigurazione.
Ovvero, dovrete mutare voi stessi in un animale, per poi tornare al vostro stato
originario. Il procedimento è simile a quello usato dagli Animaghi, ma noi
dobbiamo scegliere un animale a caso per trasfigurarci una volta, non quello
che ci rappresenti per tutta la vita, è chiaro fin qui?” la voce altera della
McGranit aveva riscosso ogni studente dai suoi pensieri creando un silenzio
immediato tra quei ragazzi che ora annuivano alle sue parole. “Molto bene. La formula in questo caso è, semplicemente, Mepse Muto. Buon lavoro, ragazzi”. Subito lampi di luce avevano rischiarato il parco, ma quasi
nessuno era riuscito a trasfigurarsi le prime volte. Erano apparsi però quasi
immediatamente un bellissimo scoiattolo ramato con gli occhi nocciola, che
aveva suscitato lo stupore di gran parte dei giovani maghi e fatto guadagnare a
Grifondoro 20 punti. “Eccezionale signorina Granger, come sempre” aveva asserito
la professoressa. Dopo una decina di minuti e di tentativi era apparsa una
tigre bianca, striata di nero, che aveva emesso un ruggito degno di un leone
inferocito. I Serpeverde esultarono per la trasformazione del loro paladino,
Draco Malfoy. Poco più dietro si trovavano Ron e Neville. Neville aveva
rinunciato, dato che il piccolo lampo che aveva prodotto era riuscito a
trasfigurare solo la sua bacchetta in una rana che stava quasi fuggendo via,
mentre Ron tentava in ogni modo di trasfigurarsi in un gatto rosso, simile a
Grattastinchi, dato che la sua spiccata fantasia non gli aveva permesso altro.
Ad un certo punto i suoi tentativi vennero interrotti da una visione che lo
lasciò a bocca aperta. Una graziosa farfalla dalle ali azzurre, bionde e rosate
volava verso di loro velocemente. Giunta di fronte agli occhi increduli di Ron la farfalla
fece un giro su se stessa in aria, e con un lampo accecante Luna Lovegood
comparve davanti a loro. “Luna..! - esclamò Ron - sei.. sei stata bravissima!” “Oh grazie Ronald, e tu? Hai già provato?” chiese con aria
stralunata come se non avesse notato i tentativi del rosso che avevano
provocato le risate convulse di Dean e Seamus. “Ora provo...” rispose lui. “Mepse Muto!” e
finalmente riuscì nella trasformazione. Luna applaudiva contenta mentre Neville
balbettava “B-bravo Ron! M-ma come ci s-sei riuscito?!” e gli altri
studenti tornavano al loro lavoro, non avendo più davanti agli occhi il motivo
delle loro risa. Il ragazzo tornò umano con un lampo di luce, sorridendo come
un ebete, non potendo sapere che il processo inverso di trasformazione non gli
era riuscito altrettanto bene. Infatti un bel paio di orecchie feline si
confondevano tra i suoi capelli rossi. Uno scoiattolo di fronte ai piedi di Neville mostrava i
dentini e sembrava volesse slogarsi la mascella emettendo piccoli strilletti
incessanti. “Che fa questo animaletto??” disse Ron “Ride!” mormorò Luna sorridente. “Ride?? E da quando gli scoiattoli ridono?!” gli strilletti
erano divenuti più acuti ancora “Oh, Ronald, tutti gli animali lo fanno!” “C-che?” “Oh, non li hai mai visti?” mise su un espressione stupita. “In tutta sincerità Luna, temo di no” In quel momento un lampo di luce li costrinse a chiudere gli
occhi e gli sgrilletti si tramutarono in una risata cristallina che riempì
tutta l’area di esercitazione. Quando Ronald Weasley riaprì gli occhi trovò
Hermione Granger davanti a lui, piegata in due dalle risate, che si appoggiava
al suo braccio per non cadere in terra a rotolarsi dal ridere. “Ahahah!!Mio dio, Ronald! Hai le orecchie.. mmpff..
AHAHAH!!” “Eh?? Eri tu lo scoiattolo ridente, vigliacca! E poi, certo
che le orecchie, tutti ce le hanno!” Hermione tentò di tornare seria, con scarsi risultati. “Ihih.. no Ron tu hai le orecchie da gatto!” spiegò
sorridendo. Il ragazzo si portò le mani alle orecchie e sentendole pelose mandò
un urlo. “Miseriaccia! E come faccio ora??” “Aures Muto!” urlò Hermione ridacchiando ancora. “Non smetterò mai di ringraziarti per essere così avanti col
programma, Hermione.” Neville rise e la McGranit annunciò la fine della
lezione.
“Pansy?” Draco Malfoy era seduto sulla poltrona che ormai era
praticamente diventata sua, nella Sala Comune di Serpeverde. Dietro di lui
appoggiate al muro dietro al divano c’erano alcune ragazze del suo anno:
Daphne, Grace, Millicent, Kelly e Pansy, che parlavano e ridevano fra di loro. Quest’ultima si zittì, era parecchio che Draco non la
chiamava, ed emozionata si girò verso di lui. “...si Draco?” la voce le tremava appena. “Vieni un attimo” disse il biondo Serpeverde alzandosi e
guardandola negli occhi: erano lucidi per l’emozione. Pansy fece un passo e si ritrovò già davanti a lui. Non ebbe
il tempo di aprire la bocca per parlare che il ragazzo le aveva preso il volto
con le mani e l’aveva baciata; Pansy schuse subito le labbra in una muta
richiesta di approfondire il bacio. Poco dopo Draco si staccò, perfettamente calmo e distaccato. “Grazie” disse, e si avviò verso i dormitori maschili,
lasciando Pansy in piedi in mezzo alla Sala Comune. “P-prego” mormorò mentre Draco era già scomparso sulle
scale.
Spazio dell’autrice: eccomi quaaaaaa!! Ahah adesso
vorrete uccidermi.. chissà mai perché l’ha baciata ihihih lo scoprirete
presto... ma se mi uccidete non lo saprete mai!! Quindi rimandate l’omicidio
^___^ ringraziamenti:
dracuccina: bella lei che è sempre d’accordo con me
anche sui pairing più assurdi!! Ron-Luna la riserverò a una one shot mi sa,
perché qui farebbe un po’ di casino e ci distoglierebbe dai nostri Draco e
Hermione… che ne pensi di questo capitolo? Sembra forse un po’ sconnesso, una
situazione dall’altra, vero? Però ha un senso, giuro! Ihih non odiarmi troppo
per il bacio finale, anche se complicherà un po’ le cose :P *me sadica
^-^*ah riguardo a ginny… siamo di nuovo
d’accordo, come sempre del resto :) la odioooooo!! Bacetti tvb
furbacchina:
se non è uno dei tuoi personaggi preferiti perché vuoi che la metta in un
pairing? Ihih perdonami ma non posso ascoltare il tuo consiglio, lei mi è
troppo odiosa e Blaise troppo simpatico per farli stare insieme :) spero
comunque che il capitolo ti piaccia.. baci
Keira93: sono
contenta che ti sia piaciuto, di questo che ne dici? Comunque, tra un po’ di
tempo, troverai il pairing che mi hai suggerito.. ma non anticipo niente!! Ho
già detto troppo!! Ciau baci
GuNeDrA:
tesora!!io non sono tra quelli che storcono il naso, ma non ho mai scritto
nulla di slash e non credo sarei all’altezza... comunque è buffo come pairing
Harry/Blaise... è un’idea..! grazie per i complimenti, spero che questo
capitolo ti piaccia.. e spero che i compiti non ti impediscano di recensire
(sono nella medesima situazione :( ma me ne frego un po’ se devo dire..
arriverò a farli la notte prima del rientro a scuola probabilmente ^___^)
bacioni
Lessy: e
invece per una volta ho aggiornato più tardi.. e finirò col farlo sempre più
spesso, mi sa.. che ne pensi di questo capitolo?
London: amore
mio! Grazie del consiglio, che tra parentesi seguirò, Ron e Luna insieme incasinerebbero
notevolmente, hai ragione :) quindi metterò Harry/Pansy e basta.. anche se
qualche aggiunta di Lovegood non guasta :P è pazzerella ma è simpatica..! E’
così evidente che non sopporto Ginny..? o sei tu che mi capisci troppo bene :)
non ti crucio, perché se no come farei senza di te?? che ne pensi di questo
capitolo? Bacioni!!!
KiaraRowling:
certo che è per questo che piace (oltre che per il fatto che è un gran figo :P)
non ho ben capito se tu lo ami o no... complimenti per la tua bellissima fic e
grazie per quelli che hai rivolto a me.. questo cap ti piace? Baci
CherryBem:
grazie dei complimenti xD addirittura dipendenza?? Non ti sembra di esagerare
un po’?? comunque comunque... sono stata abbastanza lenta ad aggiornare :P?
come ti semrba il risultato?
_AqUa PrInCeSs_: grazie dei compliments ihih di certo neanche a me sarebbe venuto in
mente di fare conversazione, ma è perfettamente da lei, non trovi? Che ne pensi
di questo capitolo? Baci
La_pApErOtTiNa_93: grazie!!! Quanti complimenti mamma mia mi sono emozionata.. poi da una
a cui non piacciono le draco-herm valgono di più :D comunque mi dispiace,
niente blaise-ginny, fondamentalmente perché lei non mi piace, ma Harry e Pansy
ce li metterò, più avanti ihihih ora gustati i casini che succederanno con
Draco eheh :P sono perfida lo so ^-^ come ti sembra questo cap? regge il
confronto con il settimo? Baci
GRAZIE A TUTTI
QUELLI CHE L’HANNO AGGIUNTA AI PREFERITI MA… SIETE 32, NON POTRESTE LASCIARMI
UN COMMENTINO…?
Eccomi qua!! Come
vi avevo detto, con l’inizio della scuola ho rallentato un poco gli
aggiornamenti, cercherò comunque di aggiornare una volta alla settimana... intanto
vi svelo subito il perché dell’azione di
Draco che vi ha tanto sconvolto :P lo so che sono tremenda, ma ora
capirete.. Chiedo scusa se il capitolo può risultare un po’ corto, mi rifarò...
dedico il capitolo a GuNeDrA, perché
tra afflitte dal greco ci si capisce ^__^ ci si vede in fondo per i
ringraziamenti.. buona lettura!
Rifletti, Draco...
Dopo qualche minuto Blaise raggiunse Draco in dormitorio,
lasciandosi alle spalle una massa di oche urlanti. “Draco Lucius Malfoy...” Quando Zabini pronunciava il suo nome per intero si
preannunciava sempre una lunga discussione. “Se..?” biascicò Draco, togliendosi la sigaretta dalla bocca
e tenendola sospesa tra pollice e medio; era sdraiato sul suo letto, un braccio
dietro la nuca, e fissava la sigaretta oscillare tra le sue dita. “C-cos’era quello..!?” “Un bacio” replicò calmo il biondo. Blaise cercò di calmarsi respirando profondamente. “Questo l’ho visto, Dra, ma quello che vorrei sapere è... -
si avvicinò a lui - perché l’hai fatto? Ora ci toccherà sentire le urla
isteriche di Pansy e le altre per le prossime due settimane..!” “Avrebbe trovato comunque qualcosa per cui urlare” sentenziò
tranquillo emettendo fumo. “Draco, so perfettamente che non fai mai nulla senza una
motivazone, quindi spiegami perché l’hai fatto” disse tranquillo il moro
sedendosi sul letto. Draco invece si alzò ed andò poco lontano a cercare in un
piccolo armadio verde bordato di bianco dei vestiti con cui cambiarsi, dato che
erano ancora in divisa scolastica. “Dovevo capire se sono completamente impazzito, Blaise...” “Come scusa..?” “Volevo sapere se provarci con la Granger mi impediva di
dilettarmi con le altre ragazze” spiegò, come se stesse parlando del tempo;
Blaise non mosse un muscolo. “Il responso..?” “Non lo so ancora” il moro si battè una mano sulla fronte e
si alzò. “Dio santo Draco e cosa pensi di fare per capirlo?! Scoparti
la Greengrass??” “Prenderei in considerazione l’idea, se non fosse che la
Greengrass fa pena a letto”. Blaise non si scompose, era abituato ai commenti glaciali e
poco gentili dell’amico. “Cosa conti di fare?” “Quello che mi verrà” “E’ pazzesco come riesci a sembrare indifferente a qualunque
cosa” “Non lo sembro, lo sono, Blaise” “Sei stato istruito per esserlo, Draco, è diverso” “Ti sei messo d’accordo con la Mezzosangue, Zabini?” “No Draco, e questo dovrebbe farti riflettere...” Aprì la porta e fece per andarsene chiudendola dietro di se
ma poi la riaprì. “Ci vediamo a cena, Draco” e uscì. “Non ho mai avuto così tante cose su cui riflettere...”
pensò.
Il giorno seguente, Harry era uscito dall’infermeria, -
dopotutto si è trattato solo di un incubo, non c’è motivo di trattenerlo qui -
aveva detto Madama Chips. Dopo aver descritto a Silente il sogno che aveva
fatto, il ragazzo aveva passato la giornata a fare i compiti seduto sugli
spalti del campo da Quidditch, dato che il preside non aveva ritenuto fosse
giusto che prendesse parte alle lezioni, trattandosi oltretutto di Divinazione
e Storia della Magia.
Dopo 4 noiosissime ore di lezione, per tutti tranne che per
Hermione Granger, che girava per i corridoi con un pacco interminabile di
appunti, tutti gli studenti tornarono nella loro Sala Comune a parte le
eccezioni che si dirigevano a passare nel parco il tempo che rimaneva prima
della cena. Così Harry si era ritrovato soffocato da una stretta di Ron,
che l’aveva successivamente costretto a raccontargli qualunque cosa gli
passasse per la testa, naturalmente davanti alla scacchiera. Ginny aveva
lasciato l’ennesimo ragazzo, Thomas Harvenn, Tassorosso, e così faceva avanti e
indietro davanti al divano, borbottando furiosamente in attesa dell’arrivo di Hermione. Così tutto ciò che si sentiva nella Sala Comune di
Grifondoro erano i borbottii di Ginny e spezzoni di conversazioni deliranti
come: “Quindi pensi che ci sia dietro la famiglia Malfo..
MISERIACCIA HARRY MI HAI MANGIATO IL CAVALLO!!!” “Non dovevo..? Si, Lucius c’entra quasi sempre quando si
parla di Ma.. RON CHE FAI!! Ti sembra il caso di sbarrarmi la strada così?? “Direi di si Harry.. ma sei sicuro che non si tratti invece
di un incubo introspettivo, che non ha nulla a che fare con la realtà?” “E’ quello di cui ho parlato con Silente.. se fosse un sogno
veritiero, un avvertimento inviatomi da loro, sono stati abbastanza furbi da
non lasciare traccia, potrebbe essere vero come no, è quello il proble-RON!Ma
insomma mi stai ascoltando??” “Si Harry..SCACCO MATTO!!” “Ma la piantate voi due?? Che bambini! Ti prego fa che
arrivi Hermione!!” Ginny si lamentava, e le sue preghiere vennero esaudite,
infatti pochi minuti dopo la riccia fece il suo ingresso nella sala di ritrovo
dei grifoni. “Buonase..” “HERMIONE!! - la interruppe Ginny - finalmente!!! Salvami
non ne posso più, questi due pazzi non riescono a fare un discorso normale!” “Veramente liberi noi dai suoi mormorii molesti, da quando è
arrivata ci tartassa con le sue faccende amorose!” sbottò Ron senza sollevare
lo sguardo dalla scacchiera, nuovamente impegnato in una partita con Harry. “Faccende amorose..? Che è successo?” chiese stancamente
Hermione. “Oh, niente di che, ho lasciato Thomas..” “Thomas..? Scusa ma non si chiamava Jonatan?” “Veramente Jonatan mi ha lasciata da un mesetto..” “Mi ero persa qualcosa..” mormorò sorridendo la riccia. “Senti a te dispiace se domani ad Hogsmeade vengo con voi?
Perché se no mi tocca trovare qualcuno con cui andare entro stasera..” “No certo che no Ginny.. ma ora è meglio che scendiamo in
Sala Grande, o possiamo sognarci la cena” concluse. “Cena?! Qualcuno ha parlato di cena??” Ron si era
risvegliato dalla sua trance dedita agli scacchi. “Si maialino dai capelli rossi, ci vediamo tra poco” con una
risata la ragazza andò a posare la borsa in dormitorio.
Quella sera, verso la fine del banchetto, un gufo della
scuola color miele andò a posarsi sul tavolo dei Serpeverde per recapitare un
biglietto a Draco Malfoy, ma, se possibile, lo stile di Hermione era ancora più
elegante. La sua pergamena si dissolse in bolle di sapone blu, davanti agli
occhi increduli dei Serpeverde.
“Tra 10 minuti al Lago. Hermione.”
Draco si era voltato, con un mezzo sorrisetto stampato in
faccia ed uno sguardo tipicamente suo. “Complimenti” mimarono le sue labbra, ed
Hermione fece un inchino col capo, poi salutò Harry e Ron e lasciò con eleganza
la tavola. Si ritrovò nel parco, dove la leggera brezza carezzava le
sue gambe provocandole piccoli brividi di freddo, dato che portava una gonna a
pieghe che la copriva fino a poco sopra il ginocchio, la sua divisa. Tirò fuori la bacchetta e toccando lievemente il suo
polpaccio destro, ricoprì le gambe con delle collant scure. Arrivata al lago si guardò intorno controllando che Draco
non fosse già lì. Si sentì prendere da dietro per i fianchi da due grandi mani
calde. Draco la girò verso di se e la baciò. “Ehi.! - sorrise lei - Potrebbero vederci!” “E chi se ne frega!” rispose il ragazzo. Lei si staccò leggermente “Se ragioni ti rendi conto che non è così!” la fissò per
qualche secondo, poi poco dopo parlò. “Hai ragione Granger. Contegno” si mise a posto il nodo
della cravatta, ed Hermione rise. “Da quando tieni chiusi tutti i bottoni della camicia?” “Stamattina mi piaceva così” si sedette in riva al lago. “Tanto sei sexy in ogni modo...” “Perché arrossisci?” le chiese il ragazzo, voltato verso di
lei. “Niente, niente...” balbettò. “Sai, a volte mi chiedo quanto ancora ho da scoprire su di
te, Mezzosangue...” Hermione rimase qualche secondo in silenzio. “Intanto che odio essere chiamata Mezzosangue, ma direi che
l’hai già scoperto... perché continui?” “E’ parte di me Granger, non posso farci nulla. Non sarei io se no, non
trovi?” si alzò, si avvicinò a lei e le prese il volto con la mano. “E poi, ha qualcosa di eccitante” ghignò, e catturò le sue
labbra in un lungo bacio. Hermione sospirò; “Non cambierai mai...”.
Spazio dell’autrice ^__^ : eccomi qua!! Vi rispondo
uno per uno, che bello, siete sempre di più!!
KiaraRowling: amore mio!!!! Non puoi uccidermi
dracuccio, mi spiace.. se no a chi sbavo dietro, io?? Ron con le orecchie da
gatto è stato folgorante, quando l’ho scritto ridevo da sola..!! allora, che ne
ponzi di questo capitoletto nuovo nuovo?? Capito perché quel bastardo (perché è
questo che è) ha baciato Pansy..? Povera herm, non è vero? Eeeeh ma ne
succederanno delle belle ghgh ^-^ *me sadica xD*coooomunque.. vado che se no non riesco a
risp agli altri :) in realtà sei tu che devi scrivereeee non io!! Ok basta..
bacini tesoro tvttb!
Wolverine: fatti forza, anche se l’ottavo capitolo
decisamente allora non ti sarà piaciuto, dato che è Draco a baciare Pansy, ma
se aspetti ancora qualche capitolo... abbi fiducia, il tuo pairing preferito
arriverà :) spero che continuerai a seguirmi. Baci
Shavanna: ihih povero tesoro ti ho sconvolto? Ora ti
è chiaro il perché di quello che ha fatto Draco? Si è proprio una bestia, ma
del resto è un Serpeverde DOC o no?? Spero ti piaccia il nuovo chappy ^^ baci
Keira93: eccomi con il nuovo capitolo..ho aggiornato abbastanza in
fretta? Ma soprattutto, ti piace? Ora ti è chiaro come mai Draco ha baciato
Pansy? Ma non credere che sia finita qui!! Fammi sapere cosa ne pensi, ciau!
London: tesoro mio!! Grazie come sempre per i
magnifici commenti, ti adoro! Poooi... anch’io ho cominciato giovedììì!!
Infatti oggi ho fatto una fatica terribile, mi sono ridotta a scrivere a
quest’ora [sono le 10.30 :( ].. per quanto riguarda il capitolo... beh,
scrivendo della lezione di trasfigurazione scappava da ridere anche a me ^__^sono contenta che ti sia piaciuto.. Ron è un
pasticcione, ma proprio per questo è un personaggio che mi piace... Per quanto
riguarda invece la seconda parte della tua recensione... NO COMMENT!! Cioè ma
ti rendi conto delle idee perverse che mi vai ad esprimere?? E meno male che
non la odi, si salvi chi può se ti sta sulle palle!! Cioè, se un personaggio
non ti piace in che situazione lo immagini? TraVitious e Piton?? Aaaaaargh!! Ok la smetto... ti ci eri molto avvicinata
al perché del bacio, si vede che conosci bene Draco, e che forse allora sono
almeno un po’ riuscita nel mio intento di mantenerlo IC.. che ne pensi del
nuovo capitolo? Smetto di scrivere questo poema o non riesco a risp agli altri…
un bacione!!
8marta8: ciao, grazie del commento... e di averla
messa tra i preferiti! Che ne pensi di questo nuovo capitolo? La tua teoria
corrispondeva? Alla prossima
CherryBem: come avrai capito non era sotto imperius..
non ti sembrava un po’ troppo controllato e normale per essere mosso tipo
marionetta da qualcuno? Ti piace il nuovo capitolo? Baci
Hermione92: come puoi definire Draco odioso? Stronzo
si, ma odioso no!! Io lo trovo bastardamente adorabile :D grazie per la
recensione, credo di aver intuito che le Draco-Pansy non ti piacciono troppo...
o era solo un’impressione :P..? come ti pare il capitolo? Bacioni!
La_pApErOtTiNa93: per la harry pansy pazienta, tra
qualche capitolo arriverà... la prima delle tue due ipotesi si avvicinava di
più alla verità.. che te ne pare? Baci
lupa: ho provato a contattarti via e mail, ci sono
riuscita? Volevo sapere cosa intendevi col dire che ti spio..
piccola_lenne grazie del commento e dei complimenti,
ci sei andata vicina ma non era proprio esatto... dietro all’incubo di harry ci
sono un po’ di avvenimenti che sconvolgeranno ancora un po’ la vita dei nostri
due innamorati.. che ancora non sanno di esserlo :) ti piace il cap? baci
GuNeDrA: ciao tesoro!! Hai visto che ti ho dedicato
il chappy?? Come avrai capito, anch’io sono al classico! Anche se
probabilmente, sono più indietro di te.. ho cominciato il 13, per cui ora andrò
un po’ a rilento.. spero che riuscirai comunque a intercettarmi in questa lista
che ogni secondo si allunga.. ma quanta gente c’è che scrive?? Comunque.....
l’ho capito da come scrivi, e dal tuo nome.. hai usato per comporlo una parola
greca, che per di più è un’irregolarità della terza, quindi non facilmente
conoscibile da chi non studia il greco... sono stata brava? E per il nuovo
capitolo? Che ne dici? Aspetto il tuo commento con ansiaaa!! Bacioni!
sfigatalcubo: non
ti anticipo niente, ma puoi giurare che ci saranno un bel po’ di casini... per
quanto riguarda il commento che hai rivolto a draco beh.. è un Serpeverde, che
ci si può aspettare? Spero ti piaccia il nuovo capitolo,ciau
*AqUa PrInCeSs*: perché non sei loggata..? hai anche cambiato, anche se di poco, il
nick.. scusami ma sono una grande osservatrice, e soprattutto un’irrimediabile
curiosona!!! Credo che tu abbia valutato ancora un po’ meno stronzo di quello
che è, ovvero, anche dopo aver baciato Pansy, non ne è ancora sicuro...! Abbi
pazienza con lui, dopotutto, non conosce ancora l’amore..! Ti piace il
capitolo? Spero di si! Baci
dracuccina:
temevo di dover scrivere senza il tuo commento al capitolo precedente… dov’eri
finita??La scusa è decente, tesoro? No, effettivamente non trova scuse, lo
trova perfettamente normale :P da brava serpe... Ron con le orecchie da gatto
ha riscosso parecchio successo a quanto vedo ^____^ la mia mente malata ogni
tanto partorisce di queste cose.. fammi sapere che ne pensi di questo.. senza
sparire! xD bacionissimo!
TERMINO CON UN
GRAZIE A TUTTI QUELL I CHE L’HANNO MESSA TRA I PREFERITI, SIETE SEMPRE DI
PIU’!!!! GRAZIE PER IL SOSTEGNO, AL PROSSIMO CAPITOLO!
Ciao a tutti, sono tornata con un nuovo capitolo.. chiedo
scusa per l’attesa, ma ho avuto dei problemi con i nuovi compiti.. Volevo anche
scusarmi con tutti quelli che si interessano alla mia storia e non, perché per
ben due volte, l’ultima in data 11 settembre, ‘Passione Dannata’ è risultata
aggiornata quando in realtà non lo era, prometto che non succederà più, ma ho
problemi con il computer, che ora sembrano risolti ma potrebbero tornare.. in
tal caso dovrò scomparire per un po’ per chiamare un tecnico e permettergli di
sistemarlo, perché questa situazione è insostenibile...
Vi lascio al decimo capitolo, ci vediamo in fondo per i
ringraziamenti,buona lettura.
Gita con litigio
Tra le lezioni, gli incontri e gli imprevisti, era arrivato
il sabato, e con lui, la gita ad Hogsmeade. Harry, che era uscito il giorno
prima dall’infermeria, aveva ricevuto il permesso da Madama Chips di
partecipare anche lui all’uscita, con Ron, Hermione, Neville ed eccezionalmente
Ginny, che si era unita a loro “avendo elegantemente precisato che erano stati
per lei l’ultima scelta”, come aveva fatto notare Neville. Ron aveva borbottato
una risposta affermativa, mentre Hermione ed Harry si erano astenuti
dall’esprimere un giudizio: Ginny era fatta così, ma era una loro amica, ed era
comunque simpatica, quando voleva esserlo. Così si erano ritrovati a passeggiare per le vie affollate
di studenti di Hogsmeade. “Allora? Che si fa?” chiese Harry rivolto agli amici. “Forse sarebbe meglio trovare un posto dove sedersi lontano
da tutti questi studenti, prima che occupino tutti i tavoli di tutti i bar di
Hogsmeade” propose Neville “... e dove mangiare qualcosa!” aggiunse Ron. “Sei sempre il solito Ronald!” esclamò Hermione
ridacchiando, e provocando l’ilarità degli altri membri del gruppo. Ginny li
seguiva un po’ assente, fino a che non incontrarono una ragazza di loro
conoscenza. “Ciao Luna!” disse Harry, mettendo poi una mano sulla spalla
della ragazza che si era fermata davanti a loro bloccandogli il passaggio, e
che fissava insistentemente qualcosa poco sopra la testa di Ron, senza dare
segno di volerli salutare. “Oh, ciao Harry - rispose lei, senza distogliere lo sguardo
da quello che tutti avrebbero definito il nulla - che strano vederti qui. Che
fai fermo in mezzo alla strada? La gente potrebbe irritarsi, blocchi il
passaggio” spiegò socchiudendo leggermente gli occhi, come a voler studiare
meglio ciò che evidentemente vedeva sui capelli rossi del ragazzo. “Ehm.. veramente, Luna, noi non eravamo fermi, ci siamo
bloccati perché sei arrivata tu” ribattè dolcemente Hermione. “Hermione” esclamò guardando finalmente verso di lei. “Ci
sei anche tu! Dimmi, perché Ronald non scaccia un po’ dei coleotteri
nervolunari che gli volteggiano sulla testa? Devono dargli un notevole
fastidio!” disse sistemandosi meglio la bacchetta dietro all’orecchio, che dava
segni di equilibrio leggermente precario. “Ma che cavolo..ouh!” Ron stava per esprimere la sua
perplessità, ma il suo migliore amico lo aveva zittito con un ginocchiata nella
gambe. “Eh, oh.. certo Luna! - prese in mano la situazione Harry -
in effetti gli danno un po’ fastidio ma..” “Ma sono risultati difficili da mandare via!” intervenne
Hermione, mentre Harry mimava un muto ‘grazie’ con le labbra. “Oh, capisco... si in effetti anche mio padre ha trovato una
discreta difficoltà a staccarli dalla pianta del suo ufficio, sembrava
volessero rimanere lì per sempre; cosa alquanto strana, non trovate?” chiese,
con gli occhi persi nel nulla. Poi si girò facendo svolazzare i capelli:
Neville la fissava esterrefatto. “Dove stavate andando?” riprese “Ai Tre Manici di Scopa - improvvisò Harry - vi va bene?”
chiese agli altri, che fecero cenni di assenso con la testa. “Allora andremo là!” esclamò Luna battendo più volte le mani
e prendendo a saltellare nella direzione del pub, senza accorgersi di essersi
appena autoinvitata a passare la giornata con loro. Tutti sorrisero; c’era
qualcosa, nella stranezza di Luna Lovegood, di altrettanto stranamente
rassicurante. Qualunque cosa sarebbe successa, non avrebbe mai potuto cambiare
la sua svampitaggine. Hermione ridacchiò a quel pensiero... “In fondo è
simpatica” pensò.
Harry, Ron, Hermione, Luna, Ginny e Neville erano seduti ad
un tavolo rettangolare dei Tre Manici di Scopa, ed ognuno sorseggiava la sua
bevanda preferita, anche se il succo di zucca andava per la maggiore. Neville
ed Harry avevano piegato su una Burrobirra, sebbene Hermione fosse contraria,
mentre Luna aveva provato più volte a richiedere un frappè alla lucciola che
stranamente non sembrava figurare nel menù, e si era infine rassegnata a bere
un semplice frappè alla pesca, in un alto bicchiere babbano, ed ora sorseggiava
distrattamente la sua bibita dalla cannuccia, sbuffando ogni tanto. Le
chiacchiere degli amici furono interrotte dall’arrivo di alcuni studenti alle
spalle di Harry, Neville e Ginny. “Ma guarda chi si vede! San Potter e compagnia!” esclamò
Malfoy, affiancato da Zabini e seguito da Theodore Nott. “Oh, ma il Trio Miracoli si è allargato, devo dedurre che
abbiamo un nuovo membro nel club esclusivo? Davvero, dovevo aspettarmelo -
disse Theodore guardando Ginny - la piccola pezzente Weasley” terminò con una
smorfia di disgusto. Ginny scattò in piedi con la bacchetta già sollevata verso
Nott. “Orco...!” esclamò, ma venne interrotta; Blaise era
stato più veloce di lei, e con uno scatto aveva sfoderato la bacchetta, le si
era avvicinato e l’aveva portata sulla giugulare della ragazza. “Non-ti-azzardare, mocciosa - sibilò, guardandola negli
occhi - E’ mai possibile che non si possa dire nulla davanti a te che parti con
una Fattura Orcovolante, Weasley? Sembra che tu non sappia fare altro!" Hermione dovette trattenere una risatina, in effetti Ginny
era un po’ fissata, con gli Orcovolans... la mancata risata si trasformò
in un ghigno degno di una Serpeverde sulle sue labbra, che non sfuggì a Malfoy.
Nott sogghignava, vedendo la ragazza abbassare la bacchetta. “Andiamocene Blaise, Draco.. stiamo perdendo il nostro
tempo, qui” e detto questo si avviò verso la porta, superando il tavolo. Blaise
gettò un ultima occhiata a Ginny, che si sedette, mentre Draco agitava
silenziosamente la bacchetta da sotto il mantello, puntandola verso Hermione.
Immediatamente tra le sue mani, abbandonate in grembo, comparve una scritta che
pareva essere stata fatta da una penna ad inchiostro, e subito dopo svanì,
mentre i Serpeverde si allontanavano.
“Fai in modo di venire in bagno. Subito.”
Hermione fece un mezzo sorriso. “Mi lascia un grande
potere decisionale, il ragazzo” pensò. “Ragazzi, scusate... Ron, puoi farmi passare per piacere?
Torno subito - disse in risposta allo sguardo interrogativo di Neville - vado
un attimo ai servizi. Grazie, Ron” La riccia si allontanò, mentre il ragazzo riprendeva il suo
posto ed Harry provava a parlare alla più piccola del gruppo, che fissava
affranta il suo bicchiere quasi vuoto, senza dire una parola.
Hermione entrò nel bagno, ma non fece in tempo ad
accompagnare la porta perché non sbattesse, che prima che si girasse qualcuno
l’aveva afferrata per i fianchi e l’aveva fatta voltare e appoggiare contro di
essa, premendo le labbra sulle sue. La ragazza si lasciò subito coinvolgere dal
bacio, e insinuò le dita tra i capelli biondi del suo ‘aggressore’. Con una
piccola spinta della mano sul suo petto lo staccò appena, dopo essersi leggermente
allontanata dalla parete. Ansimava ancora, quando parlò. “D-draco...” in risposta lui le rivolse il solito ghigno.
Forse perché era facile, forse perché anche lui doveva riprendere fiato. “Io... non possiamo stare qui” “E perché mai?” domandò il ragazzo passandosi una mano tra i
capelli e alzando un sopracciglio. “Potrebbe entrare chiunque qui, e...” lui la interruppe. “Le porte si possono sigillare” “... e poi mi aspettano” concluse come se lui non avesse
parlato. Draco fece una piccola risata. “Mi sembrava di aver capito che ne avevi parlato a Potter,
no? E dunque chi è il problema? Il povero Weasel?!” chiese beffardo “Non chiamarlo così, Malfoy, è mio amico!” lo sgridò
Hermione. “E’ sorprendente come passi facilmente dal nome al cognome”
la stuzzicò “Non mi sembra di essere l’unica” “Ma io sono un’altra questione. E’ parte di me, non posso
farne a meno... lo sai come sono fatto” spiegò con un mezzo sorrisetto stampato
sul viso. “E’ ora che tu capisca come sono fatta io, Malfoy”
concluse lei, fece un mezzo giro su se stessa, sbattendo un piede a terra,
stizzita, ed immediatamente scomparve. Un espressione di stupore si dipinse sul volto del Principe
di Serpeverde. Poi si ricompose e si girò alla sua sinistra. Sulla destra della
porta, era situato un lavandino sovrastato da uno specchio ovale. Draco fissò
la sua immagine e si ravviò i capelli. “Però, forte la Granger... Sa
smaterializzarsi e non se ne vanta..!” si ritrovò a pensare. Pochi secondi
dopo uscì dal bagno, e lanciò un occhiata al tavolo dove sedevano ‘lo
Sfregiato’ e gli altri, e vide la ragazza, di nuovo al suo posto, ridere
spensierata ad una battuta di Ron. Andò al bancone e richiamando l’attenzione
del barista mormorò qualcosa al suo orecchio. Poco dopo, ad ognuno dei ragazzi
fu portato un bicchiere colmo di Chardonnay, e il cameriere fece scivolare una
piccola pergamena di fronte ad Hermione.
“Complimenti, Mezzosangue. Alla tua salute,
offro io.”
Hermione si girò verso l’entrata del locale. Appoggiato
elegantemente al bancone, Draco Malfoy le lanciò un occhiata penetrante,
sollevando il suo bicchiere. “Alla nostra” pensò Hermione, e mantenendo
il contatto visivo trasse un lungo sorso del suo Chardonnay.
Quella sera, a cena, un gufo sorvolò la tavolata dei
Grifondoro, cercando con gli occhi il destinatario della lettera che stava
portando. Ma il suo posto era vuoto. Quel ragazzo aveva già ricevuto la
notizia.
Spazio dell’autrice: piaciuto?? Lo so che volete
uccidermi ^__^ in effetti succede sempre più spesso ultimamente... chissà chi è
il ragazzo a cui doveva essere recapitata la lettera... Sarà Harry? E cosa
diceva? (E se non lo sai tu +.+ NdVoi - In effetti ^-^ NdMe) passo ai
ringraziamenti.
Shavanna: è sempre divertentissimo leggere le tue
recensioni, perchè dici subito quello che pensi a caldo :) mi è piaciuta la
sfilza di aggettivi riferiti a Draco.. mi sa che ci hai visto giusto.. ma non
voglio anticiparti niente. Che ne pensi di questo chap? Baci
piccola_lenne: ciao!! Eccoti il nuovo capitolo..! Che
te ne pare? Per gli sviluppi del sogno di Harry, sono vicinissimi, anzi ormai
ci siamo… preparati! Baci
KiaraRowling: amoreeeeeeeee non ci posso credere!!!
Anch’io in gran parte me le sogno!!! Soprattutto i dialoghi botta e risposta
tra draco ed herm.. non ci devo pensare tanto, mi vendono così!! Mamma miaaa!!
Comunque.. rispondo al tuo mega commento (ma quanto ti voglio bene!!!) si è
andato a baciare Pansy perché gli sbava palesemente dietro, e perché,
nonostante tutto, è risaputo che ci sappia fare (oddio cosa mi fai dire ^^).
POooi.. non credo che lo farà fuori... ho in mente sviluppi molto interessanti
al riguardo ihihih *me_sadica_come_ormai_saprai_ghgh_^-^* il nostro dracuccio
pertanto non morirà, per mia,tua, anzi NOSTRA grande gioia :D peeeeeerò... hai
ragione…! Potere alle donne!!!! Ribelliamoci!!! I maschi sono tutti degli
stronzi!!! Anche se, nel caso di Draco, degli stronzi terribilmente sexy ^^ ok
per non sbavare mi contengo un po’... comunque non credo che si scomoderà per
trovare una soluzione al momento... ho aggiornato abbastanza in fretta? Sai
ogni tanto lo faccio anch’io :P.. cerca di capirmi, io vado anche a scuola
tutti i giorni..! bacioni tesoro aspetto con ansia il tuo commento!!!ti
lovvo!!!
London: ciao bella!! Senti un po’, ma che scuola fai?
Comunque, beata te che hai cominciato venerdì... io giovedì ero già stracarica
di compiti U.u i prof non sanno proprio che ca**o fare :( e ci vengono a
rompere a noi :P anch’io adoro i dialoghi tra draco e blaise.. mi piacciono da
pazzi anche quelli tra harry e herm (se non si è capito mi piace da matti
l’intesa che c’è tra i migliori amici) ma quelli tra i serpeverde sono
decisamente più divertenti, da scrivere.. c’è tutta la complessità di
quell’affetto velato, di quell’amore fraterno che si ostinano a mostrare
pochissimo, che è sottilissima ma bellissima a mio parere... e poi hanno
un’ostentata freddezza che mi fa morir dal ridere, draco soprattutto. Che ne
pensi del nuovo capitolo? Vedi di non farti cadere in testa l’intonaco che se
no io come faccio senza di te? baci
Keira93: grazie per l’augurio a scuola, per ora tutto
bene.. che te ne pare del nuovo cap? ho aggiornato abbastanza in fretta... mi
sa che le tue speranze non sono fondate, ma non ti anticipo niente... abbiamo
ancora un sacco di cose da leggere prima ^^ baci
GuNeDrA: gunè, gunaikòs, gunaikì, gunàika,
gùnai..gunaikè, gunaikòn, gunaicsì.. vado avanti?? Ihih tesorooooooo!!! Che te
ne pare del capitoletto?? Siamo già al decimo!!coooomunque.. deduco (sembro
proprio sherlock holmes), che non sei più al ginnasio... provo a indovinare...
seconda liceo? Ah, volevo dirti, che il primo dei due disegni che hai inserito
nel profilo è troppo divertente xD ho riso mezz’ora.. ero con una mia amica che
non capisce l’inglese che non capiva e io che non riuscivo a fermarmi :P fammi
sapere che ne pensi del nuovo capitolo, tanti bacini!
8marta8: ahahah il biondo gnoccolone!!! Grande, è un
bel modo per definirlo :P beh in effetti blaise è un po’ tanto più responsabile
di lui.. è per questo che si completano, sono perfetti per essere migliori
amici! Com’è il capitolo? Ho aggiornato abbastanza in fretta? Baci
sfigatalcubo: vorresti capitoli più lunghi...? Mi
sembra che in giro ce ne siano di molto più corti.. comunque in genere non
seguo un criterio preciso, quando mi sembra sia meglio interromperli (per farvi
rodere un po’ ^_^) lo faccio, se noti alcuni sono più lunghi di altri...
purtroppo credo di doverti dire che la fic è stata letta da alcuni ragazzi...
ma non credo che nessuno prenderebbe spunto da Draco, anche perché nessuno sarà
mai come lui ^^ scusami, ma nutro un amore sconfinato per lui.. anche se è un
bastardo.. come ti sembra il nuovo capitolo?fammi sapere, baci
Lessy: figurati, basta che hai commentato all’ultimo
(ora penultimo, veramente, comunque...) guarda ogni tanto me lo chiedo anch’io,
come faccio, ma trovo sempre il tempo per le fic.. sarà che immergermi nel
mondo di harry potter mi fa dimenticare per un po’ la scuola :) che ne pensi di
questo?baci
Cherrybem: credo che tu ci abbia preso in pieno...
grazie per i complimenti, fammi sapere se ti piace questo.. ma perché hai
scritto due recensioni uguali?alla prossima
Grazie ancora a tutti, e scusatemi per i motivi sopra
citati.. al prossimo capitolo! Hermy
Eccomi qui!! Scusate scusate scusate sono in ritardassimo lo
so, perdonatemi :( capitoletto che forse verrà un po’ corto, ma è venuto
così... e ho già ben delineato in mente il prossimo, quindi conto di postarlo
prima della fine della settimana :) faccio una dedica vaga, perché essendo un
capitolo un po’ triste non credo farebbe molto piacere una dedica singola :P
quindi, dedicato a tutti coloro che recensiscono sempre, e in particolare a
London, GuNeDrA, KiaraRowling, Shavanna, ma anche a CherryBem, Lessy, 8marta8 e
Keira93.. e a dracuccina, che è sparita misteriosamente.. Dove sei?? Ci vediamo
in fondo per i ringraziamenti.
Notizie dolorose
Il silenzio della Sala Comune era rotto solo dai singhiozzi
provenienti dal dormitorio maschile. Con il cuore in gola Harry si avventurò su quella ormai
familiare scala a chiocciola, per raggiungere la fonte di quei lamenti. Entrò nella stanza che condivideva con Ron e Neville e
lentamente si diresse verso il letto dove era seduto, in lacrime, il suo
compagno di casa. “Neville...” mormorò. Il ragazzo non si mosse, rimase
com’era, con il volto nascosto tra le mani, il corpo scosso dai singhiozzi. “Neville” disse ancora. In risposta il ragazzo aveva
rumorosamente tirato su col naso. “Chissà se mi ha sentito...” pensò
Harry. Si sedette sul bordo del letto, lasciando che una gamba
rimanesse penzoloni su di un lato. Finalmente il ragazzo alzò la testa verso di
lui, rivolgendogli uno sguardo vuoto, disperato... che faceva male. “Neville, io... Silente mi ha detto tutto, mi dispiace...”
disse facendosi forza. Quanto gli erano costate quelle poche parole, e quanta
angoscia si respirava, lì dentro. Neville riabbassò la testa, sconsolato. Pochi secondi dopo
Harry provò di nuovo. “Neville... parlami... mi dispiace per quello che è successo...” Quando il ragazzo rialzò gli occhi Harry vi lesse una nuova
determinazione. “Piantala di dire che ti dispiace Harry sembra che tu non
sappia fare altro” disse, la voce dura rotta dai singhiozzi. Harry sgranò gli occhi: non aveva mai sentito Neville
parlare così. Vittima dello stupore, il ragazzo rimase in silenzio. “Cosa sei venuto a fare qui Harry? Esprimere il tuo
dispiacere e lavarti la coscienza? So bene che non ti importa nulla di me. A
nessuno importa nulla di me.” Aspro, crudele, non sembrava nemmeno più lui. “Neville cosa dici, a me dispiace veramente..! Perché non
dovrebbe importarmi di te??” “Andiamo Harry, tu sei Harry Potter, il ragazzo
sopravvissuto, il Prescelto. Io sono solo Neville Paciock, un pessimo studente
che non merita di portare il nome di suo padre.. non capisco perché ce
l’abbiano tanto con me, non gli è bastato torturare i miei genitori fino alla
morte?! Loro erano Auror, mia nonna che cos’aveva fatto contro di loro??” era
tornato a piangere, e alzava sempre più il tono della voce. “Non essere così duro con te stesso Neville, sai che ti
stimiamo tutt..” ma venne interrotto dal ragazzo, che urlava con un espressione
tra il frustrato e l’esasperato. “Ma tutti chi, Harry, tutti chi!! Sono solo, Harry, lo
capisci?? Solo!” “Si Neville, ti capisco.. - mormorò sommessamente,
abbassando lo sguardo - anche i miei genitori sono..” il ragazzo ancora seduto
di fronte a lui lo interruppe nuovamente. “Non è la stessa cosa!! Non può esserlo! Tu ci sei abituato,
lei invece c’era sempre stata, per me. Sempre a fare paragoni senza senso. Che
sei venuto a fare qui?” Harry non riuscì a rispondergli; si era semplicemente
sentito in dovere, di andare a cercarlo, e quasi si sentiva in colpa in quel
momento, per questo. Notando il silenzio dell’amico, Neville abbassò nuovamente
gli occhi, posando anche lui lo sguardo sulla trapunta rosso-oro, immensamente
stanco di mantenerli aperti. “Vattene, Harry - disse con una durezza che non possedeva -
per favore” aggiunse poi guardandolo, la sua richiesta scritta sul volto.
Pochi minuti dopo un Harry visibilmente sconvolto si
intravedeva in cima alla scala per i dormitori, e Ron ed Hermione si alzarono
quasi contemporaneamente dalle poltrone su cui erano seduti, portando i loro
occhi su di lui, che fissava un punto imprecisato nel vuoto davanti a lui.
Prese a scendere lentamente la scala, con gli occhi ancora sgranati. Era stato
travolto dalla furia di quello che credeva un ragazzo timido ed incapace di
esternare i suoi sentimenti più intimi. “Harry!!” esclamò Hermione, correndogli incontro e
fermandosi a pochi passi da lui, che era ora ai piedi della scala. “Miseriaccia, Harry, che è successo?” chiese Ron,
preoccupato. I due avevano seguito l’amico dopo che era uscito dall’ufficio di
Silente, capendo che si stava dirigendo al settimo piano, decisero di andare
con calma ad aspettarlo in Sala Comune, anche se di loro si poteva dire tutto
meno che fossero calmi. “Nulla, Ron, nulla - rispose Harry quasi in trance -
torniamo in Sala Grande, o gli altri noteranno la nostra assenza” aggiunse
spostando il suo sguardo verso il buco del ritratto. Hermione fece un piccolo cenno del capo in direzione di Ron,
che chiuse la bocca che aveva aperto con l’intenzione di dire qualcosa. Uscirono
insieme e si immersero nell’irreale silenzio del settimo piano. Arrivati in cima alla scala del terzo piano, prima che
scendessero ancora, Hermione bloccò Harry, che aveva allungato un piede verso
le scale, intenzionato a mantenere quel clima silenzioso ancora a lungo. La
ragazza alzò gli occhi al cielo allo sguardo interrogativo dell’amico, e disse “Avanti, Harry, lo sai che a noi puoi dire tutto. Questa situazione
è ridicola!” sbottò guardandolo negli occhi. Ron li osservava annuendo
soddisfatto in direzione dell’amica. Aveva dato voce ai suoi pensieri in
maniera impeccabile. “Herm, è inutile che tu faccia leva sulla nostra amicizia. So
benissimo che posso fidarvi di voi, e tu sai altrettanto bene che vi direi
qualunque cosa. Ma, in questo caso, non si tratta di me, e non credo sia giusto
parlar..” venne interrotto dalla voce della ragazza “Riguarda Neville, non è vero? - chiese la ragazza - non
credere che sia una stupida Harry ho visto che mancava a cena, e che un gufo
della scuola doveva recapitargli una lettera” aggiunse stizzita in seguito allo
sguardo sorpreso di Harry. Il ragazzo abbassò lo sguardo. “Sai che non l’ho mai pensato, Herm. Ma davvero..” “Harry non crederai che uno di noi possa andare in giro a
spifferare i fatti di Neville in giro, spero! E’ nostro amico, e pertanto la
cosa riguarda anche noi.” Disse impettita Hermione. “E va bene” si rassegnò Harry sospirando. Si guardò intorno circospetto, ma pur non vedendo nessuno
estrasse la bacchetta. “Muffliato!” sussurrò, per sicurezza. “La nonna di Neville è morta, Hermione” annunciò con voce
atona. “Ora sei soddisfatta?” “Harry!!” “Scusa..” mormorò il moro, rendendosi conto che la curiosità
dell’amica era giustificata, e che ‘attaccarla’ dopo una notizia simile non era
un’idea saggia. “Oh mio dio...” ripeteva Hermione guardando a terra,
sconvolta. Ron fissava a bocca aperta i suoi due amici, come se avesse perso l’uso
della parola. “Com’è successo?” chiese Hermione riprendendosi. “E’ stata attaccata... la cercavano, probabilmente, e l’hanno
trovata. L’Ordine aveva lanciato incantesimi di difesa minore, su casa sua,
dato che non avevano motivo di sospettare che fosse in pericolo. Mangiamorte,
si suppone, ma non hanno lasciato traccia” disse Harry, che aveva riacquistato la
lucidità. “Oh dio, oh dio..” continuava la ragazza. “Dicono sia morta velocemente, senza dolore eccessivo. Un
Anatema che Uccide, probabilmente; magra consolazione, direi”. Rimasero in silenzio per un po’, poi Hermione si decise a
prendere la parola e, prendendo sotto braccio Harry da un lato e Ron dall’altro,
si avviò verso la Sala Grande. “Torniamo a mangiare, o finiremo per diffondere stupide voci
per tutta la scuola” concluse.
Mentre guardava Ron terminare la sua terza porzione di
dolce, con lo stomaco chiuso, Hermione vide un ragazzo biondo alzarsi dal
tavolo dei Serpeverde, lanciando uno sguardo significativo nella sua direzione.
La ragazza diede svogliatamente un’occhiata alla tavolata Slytherin, e vide
Pansy Parkinson affiancare Draco e catturargli il braccio sbattendo le ciglia;
osservò il ragazzo ricondurla a posto, e lasciare la sala. Sapeva perfettamente dove si stava dirigendo. Ma, per una
volta, non aveva affatto voglia di seguirlo.
Spazio dell’autrice: Allora, che ve ne pare? Un po’ tristuccio
questo capitoletto, ma doveva esserci, mi spiace.. vi aspettavate che fosse
Neville, il ragazzo a cui avevo accennato..? Passo alle risposte:
KiaraRowling: tesoro, la prima a commentare!!! Allora
allora.. rispondo a tutta la recensione.. sono contenta che ti piaccia Luna, in
realtà avevo una paura folle a scrivere di lei, perché è un personaggio che
adoro, è troppo sulle nuvole, mi fa ridere da matti.. ma allo stesso
tempo,difficile scriverne senza essere
banali o risultare poco divertenti.. ‘avere caghetta’ non è un termine tanto
volgare, direi.. però, mi dispiace tesoro, ma la Ginny di cui scrivo io, non è
quella che hai descritto tu, magistralmente come ti ho già detto, in Amore
Impossibile.. temo che la mia antipatia nei suoi confronti mi condizioni nello scrivere
di lei.. quindi, Blaise è innocente :P e oltretutto, è un personaggio
importante, in questa fic ^-^ per quanto riguarda la tua reazione se fossi
stata al posto di Hermione.. beh, ti ho capita subito, perché sarebbe stata
identica la mia :P siamo due pervertite chiara che vuoi farci? *___* ggghgh
ehm.. comunque se ti consola, lo chardonnay non l’ha mai offerto nessuno
neanche a me :) ma si sa, il nostro draco è un tipo elegante, e la classe dei
Malfoy lo porta a questi eccessi che sarebbero però molto graditi, devo dire
^__^ certo che l’ho letta tutta!! E sono contentissima di farlo, sempre! E’
bello vedere che occupi un po’ del tuo tempo per me! Anch’io ti voglio bene,
tesoro, bacioni!
GuNeDrA: se quello era corto, questo cos’è?? Comunque
tesoro, ho visto la tua one shot, e ho anche commentato.. molto bella, sai? Grazie,
per quanto riguarda Luna, avevo paura di risultare noiosa o poco divertente, perché
anch’io la adoro ma la trovo un personaggio un po’ difficile, di cui scrivere..
°__° grazie dei complimenti! Ps: il tuo disegno è finito sul mio desktop: fai
un po’ tu.. bacioni
Keira93: ciao bella, non mi annoi affatto! Mi fa
sempre piacer ricevere commenti, anche negativi! Stavolta non sono stata molto
veloce, spero che continuerai a seguirmi ugualmente :).. ti piace il capitolo? Un
po’ triste vero? Baci
Shavanna: mi dispiace ma Ginny in questa fic non avrà
una grande parte.. non a caso non l’ho inserita tra i personaggi protagonisti
della storia.. che ne pensi del chap? È un po’ corto forse...baci
8marta8: no no dracuccio non si incavolerebbe mai di
fronte ad una dimostrazione di abilità come quella... piuttosto offre
chardonnay!! Da bravo aristocratico ^__^ che ne pensi di questo nuovo capitolo?
Spero ti piaccia! Baci
CherryBem: spero che tu non ti sia distrutta il
cervello come dici, perché stavolta ci ho messo un po’ di più, ad aggiornare…
pensavi che fosse Neville..? com’è il cap? baci
London: il tempo a mia disposizione per le risposte
sta finendo… ma: mamma mia tesoro perché ti sei così arrabbiata con me?? Solo per
una piccola anticipazione bastarda :P ghgh ^__^ avevi pensato che si trattasse
di Neville? Che ne ponzi? (ti prego, l’Avada no *_*) tvb
Lessy: e come sempre, è inutile che ti dica grazie
infinite dei complimenti :) com’è il cap? Sai, riguardo a Ginny.. condividiamo
lo stesso sentimento xD baci
Muny_4Ever: una nuova lettrice! Che ne dici, ho
aggiornato abbastanza presto..? rispetto alla tua recensione direi di si ^__^
ti piace il nuovo capitolo?
BACI A TUTTI, SPERO VI SIA PIACIUTO.. RAGAZZI, HO APPENA
NOTATO CHE ABBIAMO SUPERATO LE 90 RECENSIONI!!! MI E’ VENUTO UN MEZZO COLPO..!!
GRAZIE!! *___* - lacrimuccia - AL
PROSSIMO CAPITOLO!
A grande richiesta (^^ quanto mi gasa dirlo) eccovi il 12°
capitolo, grazie a tutti per le bellissime recensioni, siete meravigliosi!!
Fate venire voglia di scrivere, davvero! Ora mi ammazzerete, perché ci saranno
un po’ di complicazioni, per Draco ed Herm... ma per farmi perdonare
dell’attesa (via, non avete aspettato poi tanto, comunque..) oggi, capitolo
doppio!
Vi lascio alla 12° parte dicendo che in allegato in fondo al capitolo troverete separatamente
anche le risposte alle recensioni per ‘Balbetta, per favore!”. Buona
lettura, ci vediamo in fondo per i ringraziamenti!
Altro a cui pensare
Il giorno seguente, Neville Paciock venne segnato assente a
tutte le lezioni, mentre i Grifondoro componenti del Trio Miracoli apparivano
ai loro compagni parecchio assenti e tra le nuvole.
Hermione in particolare, per cercare di compromettere il
meno possibile la sua reputazione di studentessa modello, tentava
disperatamente di mantenere la testa china sul suo foglio, e non far vedere lo
sguardo vuoto che non seguiva affatto i ghirigori che la Penna Prendiappunti
tracciava sulla pergamena.
Questo suo comportamento venne però notato da un Serpeverde
di nostra conoscenza, che l’aveva osservata come di consueto durante tutta la
colazione, aspettando una risposta al suo sguardo.
Al termine della mattinata, dopo il pranzo in Sala Grande,
il Trio si divise: Harry doveva andare a prenotare il campo da Quidditch, e Ron
l’avrebbe raggiunto dopo aver accompagnato Hermione in biblioteca.
Stavano percorrendo il corridoio del secondo piano, al
termine del quale si trovava l’accesso più basso al regno di Madama Pince
quando Ron si fermò. La ragazza si girò verso di lui e lo trovò immobile a
guardare il pavimento.
“Ron..?”
Il rosso alzò lo sguardo verso di lei, sicuro.
“Mione.. tu lo sai che ti voglio bene, vero?” ora Hermione
era sconcertata.
“Ron.. ma certo, io.. perché me lo chiedi adesso?!”
“Ecco.. vedi.. Harry ci ha raccontato le cose orribili che
gli ha detto Neville.. Io ho pensato.. cioè.. se lui.. insomma, potrebbe
succedere anche a me di perdere qualcuno.. Magari domani, o magari mai, ma
potrebbe succedere.. insomma quello che volevo dirti è che.. Mi dispiacerebbe
se.. ecco, se tu mi venissi a parlare e io ti trattassi.. male.. Non vorrei,
capisci? Quindi è importante che tu ti ricordi.. che tu sappia..” il volto di
Ron era concentrato e rosso quanto i suoi capelli. Hermione gli venne in aiuto.
“Shh..! Non dire altro, ho capito. Lo so Ronald, che mi vuoi
bene, e anch’io te ne voglio tanto. Spero di non averne mai bisogno, ma se
dovesse succedere, me ne ricorderò” concluse con un sorriso.
Ron parve subito più sollevato.
“Sei sempre stata più brava di me, in queste cose” bofonchiò
all’indirizzo della riccia, che emise una piccola risatina e lo abbracciò.
“Quando mai non sono più brava di te in qualcosa? - lo
canzonò sorridente - dai andiamo o non farò in tempo a fare la ricerca!” e
senza sciogliersi dall’abbraccio, i due ripresero a camminare verso la
biblioteca.
Draco Malfoy sedeva ad un tavolino appartato del primo piano
della biblioteca, guardando distrattamente gli scaffali vicini al suo banco,
con un libro di Antiche Pozioni aperto davanti che non stava degnando di uno
sguardo, quando sentì un rumore di passi, qualche risatina e la porta aprirsi e
poi richiudersi. Volse lo sguardo in quella direzione, si alzò e si nascose
dietro al secondo scaffale, osservando Ronald Weasley che si sedeva ad un
tavolo abbastanza centrale cercando nel frattempo i libri di cui Hermione aveva
bisogno nella sua borsa, mentre lei già tornava verso di lui con un tomo
parecchio alto e vecchio stretto tra le braccia.
Con un ampio sorriso, lo raggiunse e depositò con un tonfo
il libro sul tavolo. Il ragazzo rosso alzò la testa girandosi verso di lei.
“Mione sei sicura di volerti avventurare nella lettura di
questo.. questo.. coso??” ridacchiò con aria di finta preoccupazione.
“Questo coso, Ronald, è ‘La Trasfigurazione Attraverso i
Secoli’ e ti sarebbe molto utile, vista la tua brillante esecuzione del Mepse
Mutare l’altro giorno a lezione” ribattè saccente lei.
Draco si lasciò sfuggire un ghigno al ricordo del magnifico
spettacolo di Weasley con le orecchie da gatto nel parco.
“Ecco, questi sono i momenti in cui mi ricordi terribilmente
quella insopportabile bambina so-tutto-io che è piombata nel mio scompartimento
dell’Hogwarts Express al primo anno..”
Hermione fece un broncio fintamente offeso.
“Non mi pare che fossi così insopportabile, se non sbaglio
da quel giorno non mi avete lasciato un attimo, se escludiamo l’infelice
parentesi del troll - sospirò portando gli occhi al cielo - e poi andiamo,
Ronald.. com’è che era..? aspetta..”
Ron la guardò corrucciato, non capendo dove l’amica volesse
andare a parare.
Draco era parecchio infastidito, dato che aveva cominciato a
non riuscire più a seguire quella conversazione.. Come mai Weasley aveva tutti
quei ricordi con la Mezzosangue e lui così pochi? “Che pensieri stupidi,
Draco” si disse.
“Oh ecco! - esclamò Hermione, mutando finalmente la sua
espressione pensierosa - Per il sole splendente, per il fior di corallo,
stupido topo diventa giallo! Ahahah!!! Mio dio! Per forza, che mi sono
comportata così!” entrambi scoppiarono furiosamente a ridere, sotto lo sguardo
perplesso di Draco, ancora nascosto dietro allo scaffale pieno di libri
polverosi.
Quando finalmente smisero di ridere, il ragazzo vide dal suo
nascondiglio Hermione aprire l’enorme libro che aveva davanti a sé.
“Grazie per avermi accompagnata, ma ora devo proprio
studiare. - disse tornando seria - raggiungi Harry, o ricomincerà a pensare e
colpevolizzarsi riguardo a quello che è successo” Ron abbassò gli occhi, mentre
Draco si innervosiva ancora maggiormente. Un’altra cosa di cui non sapeva
nulla.
Se allora era nervoso, ciò che stava vedendo in quel momento
gli fece ribollire il sangue nelle vene.
Hermione aveva appena salutato il suo amico con un bacio
sulla guancia.
“Grazie ancora, anche per prima...” gli sorrise mentre le
guance di Ron di coloravano lievemente.
“Passa dopo al campo di Quidditch, quando hai finito qui
dovremmo aver finito anche noi”
“Ok, salutami Harry” disse la ragazza immergendosi nella
lettura del libro di Trasfigurazione, aperto al capitolo della Trasfigurazione
umana.
Hermione stava provando a concentrarsi su quel maledetto
libro da più di venti minuti, ma la sua mente non ne voleva sapere di fermarsi
su di esso. Continuava piuttosto a vagare su quanto era successo a Neville, e
sui possibili motivi, e sui possibili collegamenti con l’incubo di Harry. “Tutte
supposizioni... tutte, dannatissime, supposizioni..!”
Persa nei suoi pensieri non si accorse dell’avvicinarsi
furtivo di un ragazzo finché, arrivato, non si appoggiò sul tavolo ai lati del
libro che lei tentava di leggere. Sporto verso di lei, alcune bionde ciocche
ribelli davanti al viso, stava Draco Malfoy, il Principe di Serpeverde.
“Perché non sei venuta ieri sera?” le domandò subito.
Hermione riabbassò lo sguardo verso il libro, fingendo di
leggere.
“Non so di cosa tu stia parlando” rispose. Draco fece un
mezzo sorriso storto di rimando.
“Andiamo Granger non fare la finta tonta, che non esiste
nessuno ad Hogwarts che non sappia che non lo sei affatto - la schernì lui - e
guardami quando ti parlo” concluse.
La ragazza alzò il capo ed incatenò le sue iridi dorate con
quelle di lui.
“Continuo a non capire” ribadì.
“Sono abituato a non essere ignorato, Granger. Perché non
sei venuta ieri?” chiese di nuovo sostenendo il suo sguardo.
“Non mi pareva mi avessi chiesto niente - disse Hermione - o
sbaglio?”
“Dunque è questo il problema..? Perché non ti ho chiesto
nulla? Non mi pare che le altre volte ti avesse dato fastidio”
“Beh, ieri evidentemente avevo altro a cui pensare”
“Ah si? E cosa, di grazia?”
“Da quando ti interessi dei miei affari personali?”
“Direi da quando ci incontriamo di nascosto praticamente
ogni giorno” rispose sicuro.
“Non ti ho mai detto che ti avrei messo al corrente delle
mie questioni private”
“Ma io l’ho fatto!” disse lui sempre guardandola negli
occhi, nel frattempo lei si era alzata per sostenere meglio il suo sguardo.
“L’hai fatto di tua spontanea volontà, Malfoy. Io non ti ho
obbligato a dirmi nulla”
Draco serrò la mascella, e non replico. Aveva maledettamente
ragione.
Hermione distolse lo sguardo, riponendo i libri in borsa e
posandola sul tavolo mentre andava a posare il libro dove l’aveva preso. Sapeva
che comunque, non sarebbe riuscita a combinare nulla, lì. Conosceva comunque
abbastanza l’argomento da scrivere qualcosa più tardi in Sala Comune.
Tornò al tavolo e si appoggiò la borsa dei libri su una
spalla.
“Ci si vede, Malfoy” disse andandosene, senza degnarlo di
uno sguardo. Aveva appoggiato le dita sulla maniglia della porta quando un
sussurro la raggiunse.
“Stasera.” Sorrise, mentre abbassava la maniglia e spariva
dietro la porta in legno.
Camminando velocemente, Hermione si diresse al campo da
Quidditch. Harry la vide subito, e per poco non prendeva un bolide di Ginny in
piena faccia. Hermione scoppiò a ridere, così che anche Ron la notò.
“Ciao Herm!” la saluto Harry.
“Ciao ragazzi - urlò lei dagli spalti - a che punto siete?”
“Non molto buono, per la verità” borbottò Ron, passandosi la
bluffa da una mano all’altra.
“Tranquilli, sono solo di passaggio.. rimango un po’ qui se
non vi spiace!”
Harry sorrise.
“Certo che no! Ma scusaci se non ti presteremo molta
attenzione.. quando vuoi vai in Sala Comune e noi ti raggiungiamo ok?” Hermione
annuì mentre con un cenno della mano salutava Ginny che si sbracciava sulla
scopa rischiando di cadere.
Si sedette a gambe incrociate su uno dei primi gradini e si
aprì un libro in grembo; stava prendendo piuma e calamaio quando un gufo grigio
planò verso di lei.
“Possiamo vederci stasera al solito posto verso le 22 e 30?
Draco”
Un sorrisetto storto si formò sulle labbra di Hermione.
Prese velocemente la piuma e un pezzo di pergamena, il gufo, per una volta, era
ancora fermo in attesa di una risposta.
Draco Malfoy era sdraiato svogliatamente su un divano di
pelle nera davanti al camino della fredda Sala Comune Slytherin, quando sentì
un insistente picchiettare sul vetro dell’unica finestra che dava sul parco al
livello dell’erba.
“Sei uno stupido.”
“Ma bene!” pensò. La scritta si trasformò.
“Alle 22 e 30 va benissimo.
Hermione”
Sorrise. Chiedendosi come mai la Granger non fosse finita a
Serpeverde.
Era quasi l’ora di cena quando il silenzio della Sala Comune
di Grifondoro, e la tranquillità di Hermione, vennero rotte dall’arrivo di un
gruppo di ragazze, “Oche..” per Hermione, che ciarlavano riguardo
all’ultima conquista di Cho Chang, che secondo Lavanda era davvero un bel
ragazzo, o dell’ultima sensazionale coppia di Tassorosso individuata da Colin
Canon, a detta di Calì.
Hermione non le aveva degnate della minima attenzione,
quando un nome la portò a tendere l’orecchio.
“..Per non parlare di Pansy Parkinson! - stava strillando
Padma - a quanto pare, ha riconquistato il cuore di Malfoy!” annunciò
soddisfatta.
Lavanda emise un “Oooh” sommesso bloccato un poco dalle mani
che aveva portato alla bocca, mentre la sorella Patil non sembrava essere molto
convinta.
“Non sembra, da come la tratta, a dir la verità” Hermione non
si stava perdendo più una sillaba, pur continuando a fissare la pagina con
apparentemente rinnovato interesse.
“Oh, sai com’è fatto Malfoy, non che mi interessi, ma devo
dire che è proprio un bel ragazzo” aveva preso a divagare Padma.
“Vai al punto, sorella” la riprese Calì.
“Beh, dicevo, sai com’è, è sempre tanto apparentemente
freddo e chiuso in se stesso... - disse con aria sognante, fissando poi la
sorella negli occhi - ma si dice che il bacio che si sono scambiati non fosse
affatto freddo” concluse con un ghigno degno di una Serpeverde.
Hermione sgranò gli occhi, costringendosi a rimanere ferma.
“Che cooosa?? - esplose Lavanda - Quando quando quando???”
chiese isterica.
“Qualche sera fa, prima di cena, nella loro Sala Comune”
disse Padma con aria saputa.
“E tu come..?” indagò Calì
“Oh, io lo sono venuta a sapere da Angelina, a cui l’ha
detto Marietta che lo è venuta a sapere da Cho a cui l’ha detto Daphne che era
presente” spiegò Padma sfoggiando la sua lunga lista di fonti.
Hermione chiuse con uno scatto il libro ancora aperto sulle
sue gambe e scattò in piedi, proprio mentre il buco del ritratto si apriva,
lasciando passare alcuni studenti.
La prima cosa che Harry vide entrando in Sala Comune, fu una
chioma riccia che scompariva veloce sulle scale del dormitorio femminile.
* Spazio
dell’autrice *: dunque dunque dunque... ciò che tutti temevano è
successo..! mi dispiace, ma non ho potuto farne a meno ghgh *____* adesso
vorrete ammazzarmi... risposta ai commenti riguardo al capitolo precedente
di Passione Dannata:
Shavanna: piano piano si capirà la situazione..
capitolo doppio, piaciuto? Grazie come al solito delle tue recensioni sempre
presenti
GuNeDrA: tesoro scusami se rispondo brevemente ma ho
davvero poco tempo, grazie mille per la recensione ^_^ comunque hai
perfettamente ragione, mi serviva proprio morta ghgh °__° è orribile detto così
vero? Se vai giù troverai la risp all’altra recensione. Bacione!
Keira93: stai diventando una recensitrice (si dice
così?) accanita e abituale, ormai!! Grazie mille! Comunque è un bene che tu sia
ripetitiva, significa che sostengo le aspettative, no? Baci!
KiaraRowling: amore mio mi sto ancora scompisciando
dalle risate, quando ho letto la tua recensione sono morta dal ridere xD ti ho
contagiata ormai ihih ^__^ la nonna di Neville..mmpff..ahahah!! e poi Ron, e
Molly… ahah xD hai deciso decisamente di farmi morire con questi tuoi commenti
sui personaggi ihih ^__________^ guarda un po’ cosa faccio..? tu trovi i
capitoli corti, e io te ne faccio uno lungo il doppio!!bacione e guarda sotto,
per l’altra risp..
frakkia31: scusa la curiosità ma il nome da dove
viene..? Francesca..? comunque grazie del commento spero che ora continuerai a
recensire!baci
mars: oddio tutta in una volta?? Grazie mille dei
complimenti spero continuerai a seguirmi!
Lessy: mi disp, ma doveva essere così.. un
bacio
La_pApErOtTiNa_93: spero che questo tu non te lo
perda, perché penso sia il più lungo, fino ad ora :) contenta? Fammi sapere, un
bacio!
CherryBem: mi disp ma sperare che draco non le
dicesse niente era un po’ da illusi :) bacio
8marta8: mi disp ma mi sa che non mi muoverò, in quel
senso.. mi incasinerebbe troppo la fic.. che ne pensi del nuovo cap? tanto
ormai sei entrata nel numero dei lettori assidui :) baci
Selene87: chissà quando leggerai questa risp,
comunque ti ringrazio del commento, spero riuscirai a metterti in pari con la
lettura prima che finisca di scriverla :) baci
treasure: pensavo non l’avresti mai letta xD
treasure, mine treasure, ti ho bloccato la crescita? povera la mia Gin xD.. un
bacione!
RISPOSTA ALLE RECENSIONI A “BALBETTA,PER FAVORE!”
Selene87: certo che puoi! grazie mille per la
recensione! in effetti forse non sono più una novellina.. ma sono sempre alle
prime armi! un bacione!
milly92: grazie mille, ho un bisogno disperato di
pareri!
Maky: grazie, potresti recensire anche questa ogni
tanto, mi farebbe molto piacere..! sono contenta di averti fatto sorridere, era
il mio scopo!
CherryBem: la persona più impaziente che conosca xD
contenta ora? grazie del commento ^__^
KiaraRowling: amore spiegami da quando hai le
conversazioni privilegiate con Draco, ma soprattutto spiegami come si fa ad
averle ghgh *____* io ti voglio bene anche quando stai delirando, si, forse
anche di più, ma tu per favore, segui lo stesso consiglio che hai dato a me, se
te lo ricordi ^^ ghgh *me perfida* ora sei contenta, curiosona? un bacione
enormeeee!!
Ele: grazie mille, mi impegno sempre per riuscire a
rendere realistica Luna, è un personaggio divertentissimo ma un po’ difficile da
delineare..
GuNeDrA: grazie per la recensione, anche se non te
l’avevo chiesto espressamente hai scovato la mia piccola primissima drabble e
l’hai commentata! sei un tesoro! sai ero un po’ in dubbio se pubblicarla, ma mi
ero troppo divertita a scriverla per lasciarla lì senza sapere cosa ne
avrebbero pensato gli altri.. comunque, che ne pensi del capitolo?bacione!
SakiJune: grazie, neanch’io lo sono, in realtà, ma mi
è uscita così.. comunque era nata come una prova… grazie mille!
Lessy: mamma mia l’acronimo! e che sono, federico
moccia?? ti piace il cap? baci
ladymarie: grazie mille, il miglior complimento che
mi si possa fare è dirmi che rimango IC, ci tengo davvero tanto.. grazie
ancora, spero di rivederti tra le recensioni di questa fic!
treasure: è una mera bugia, tanto lo so che non stai
affatto male, è tutta una balla per bossarti greco!! ihih ^__^ scherzo more
tvb.. sei la mia ginny, d’altronde.. che posso farci? xD ok basta la pianto.
CONCLUDO DICENDO DUE COSE: 1) MI HANNO FATTO NOTARE CHE HO
SUPERATO LE 100 RECENSIONI: MAMMA MIA, GRAZIE 1000 A TUTTI!!
2) LONDON DOVE SEI FINITA?? Non era mai successo di non
trovare la tua recensioncina..!! *_* me triste :(
Sono tornata con il 13° capitolo, ma ho un appunto da farvi.
Volevo dirvi innanzitutto che questo piccolo ritardo (in
realtà non è passata neanche una settimana, comunque..) è dovuto ad impegni
extra-scolastici che potrebbero anche in futuro causare degli intervalli di
aggiornamento un po’ più lunghi (si tratterà comunque di pochi giorni..).
Poi volevo farvi sapere una cosa: sono tornata con questo
capitolo, MA, come il mio tesorino preferito (da voi conosciuta come
KiaraRowling) sa bene, ho avuto una
piccola crisi, dovuta alle poche recensioni che avevo trovato inizialmente
nell’ultimo capitolo.
Con mia grande gioia (pensavo la fic non piacesse più) sono
arrivate nei giorni seguenti, ma vi chiedo ugualmente: cosa vi costa lasciarmi
un commento..?
Mi spiego meglio: sono molto contenta che la fic piaccia
tanto da essere tra i preferiti di così tante persone e venire letta da anche
più gente, ma dovete capire che, comunque,
è molto più costruttivo un commento, anche se negativo.
Avrete notato che lo scorso capitolo era il doppio di
lunghezza rispetto ai precedenti: ho voluto cercare di assecondare le richieste
che mi erano arrivate via recensione. Questo dimostra che dandomi un vostro
parere, fate un favore non solo a me, ma
anche a voi..! Senza contare che come avrete notato, spendo volentieri il
mio tempo nel rispondere ad ognuno di voi.
Concludo lasciandovi al nuovo capitolo, sperando che
qualcuno abbia letto queste righe, e voglia rispondere di conseguenza. Ci
vediamo, come al solito, in fondo per i ringraziamenti.
La reazione
“Herm..?” Harry e Ron erano dietro la porta del dormitorio
in cui si trovava Hermione.
“Ci fai entrare?” Harry parlava a bassa voce contro il legno
scuro, mentre Ron camminava nervosamente avanti e indietro sull’ultimo gradino,
subito dietro di lui.
Conoscevano troppo bene Hermione, sapevano cosa stava
succedendo, e il silenzio innaturale ed i piccoli singhiozzi provenienti
dall’interno della camera non facevano che confermare ciò che i due ragazzi
pensavano: Hermione, rannicchiata sul letto, piangeva silenziosamente.
“Ooh, miseriaccia Harry!” sbottò Ron scostandolo bruscamente
col braccio e ponendosi davanti alla porta.
“Alohomora!” disse deciso. La serratura scattò e Ron
entrò velocemente nella stanza, seguito a ruota da Harry, che richiudeva con
cura la porta, preoccupato.
“Mione..” provò a chiamarla Ronald.
“E’ per Malfoy, vero?” chiese subito Harry accostandosi al
letto dalla parte opposta a quella di Ron. Da quando Harry era diventato così
maledettamente perspicace? Hermione rispose con un singhiozzo, e tanto bastò
per infiammare Ron.
“Quel bastardo..!!” borbottava camminando in giro per la
stanza calciando ogni oggetto lo intralciasse.
“Che ti ha fatto?” chiese infine rivolto ad Hermione
“Oh, a me niente - disse lei fra le lacrime - cos’ha fatto a
Pansy piuttosto..” concluse stringendosi con forza ancora maggiore le ginocchia
al petto.
“Che c’entra la Parkinson?” intervenne Harry
Hermione nascose il viso per un paio di minuti.
“L’ha baciata, Harry” disse infine.
Ron divenne paonazzo dalla rabbia, e prese a ringhiare
qualcosa di incomprensibile mentre di sedeva su una poltrona poco lontano dal
letto.
“Tu come lo sai..?” chiese dopo qualche secondo il ragazzo
sopravvissuto.
“Miseriaccia, Harry, è ovvio no?? - saltò su Ron indicando
con un cenno del capo la porta - le Patil e la Brown” concluse con una smorfia
di disgusto.
“Ma magari si sbagliavano.. voglio dire, chissà da chi lo
hanno saputo.. o magari lo hanno proprio inventato..” provò a dire lui.
“Non prendermi in giro, Harry, se si escludono le materie
scolastiche, quelle sono le ragazze più informate di Hogwarts - disse Hermione,
che aveva ripreso a piangere, sebbene avesse smesso di singhiozzare -
probabilmente ora staranno insieme..”.
Incontrò gli occhi preoccupati di Harry, e un secondo dopo
volò tra le sue braccia, bagnandogli la spalla con le sue lacrime. Il ragazzo
ricambiò piano la stretta e si sedette sul letto, costringendo dolcemente lei a
fare nuovamente lo stesso. Prese ad accarezzarle i capelli, mentre lei
lentamente si staccava, con gli occhi bassi.
“Mione..” provò di nuovo Ron, per interrompere quel silenzio
insopportabile.
“Non c’è bisogno che diciate niente Ronald, sto bene - disse
rivolta al rosso, dopo essersi asciugata il viso ed aver alzato lo sguardo
verso di loro - davvero” ribadì, alla faccia poco convinta ed ancora
preoccupata dei suoi migliori amici.
“Non mi mostrerò debole, né a lui né a nessun altro. Anzi, a
lui meno che mai. Capirà con chi ha a che fare, non sono il suo giocattolino”
disse a testa alta, mentre Ron la guardava ammirato.
Harry invece aveva quasi gli occhi lucidi e un espressione
dolce sul viso; aprì la bocca per parlare, ma Hermione lo precedette.
“Si Harry, anch’io ti voglio bene” disse con un debole
sorriso.
Era da poco passata la mezzanotte quando la quiete di Blaise
Zabini venne interrotta da una furia bionda che entrò nella loro stanza, buttò
le scarpe attorno al letto, richiamò con la bacchetta il pacchetto di sigarette
che era depositato sul comodino in comune e tornò a grandi passi nella Sala
Comune di Serpeverde borbottando frasi sconnesse e piuttosto irritate delle
quali Blaise percepì solo spezzoni come “..Dannata Mezzosangue..”, “..di
nuovo..” e “..stavolta me la paga..”.
Il moro sospirò e si infilò le ciabatte verdi mentre in pigiama
si dirigeva verso la scaletta che lo separava dall’amico.
Draco era già seduto sul divano e fumava già la sua
sigaretta, aspirando nervosamente mentre la sua gamba destra ‘ballava’
alzandosi e abbassandosi come preda di un tic.
“Incendio”
grugnì, in direzione del camino. Doveva essere proprio furioso, osservò Blaise,
perché non gli aveva mai visto mancare a quel modo un incantesimo, così
semplice poi.
Con calma, lo
raggiunse davanti al divano, estrasse la bacchetta, e con un incantesimo non
verbale accese il fuoco che l’amico non era riuscito ad appiccare nel camino.
Draco continuava a
fumare stizzito e non gli rivolse neanche uno sguardo mentre il suo migliore
amico si sedeva accanto a lui dall’altro lato del divano. Blaise poggiò il
braccio destro sullo schienale ed osservò il biondo sbuffare il fumo senza
ritegno.
“Dove sta il
problema?”
“Problema, quale
problema??” rispose prontamente Draco, voltandosi finalmente a guardarlo.
“Non fare il
coglione con me Draco, ti conosco troppo bene. E’ Hermione?”
“Hermione è cosa?”
“Il problema”
replicò Blaise calmo
“Io non ho problemi
Blaise, evidentemente LEI ne ha, visto che non è venuta ad un nostro
appuntamento per la seconda volta in pochi giorni” rispose stizzito lui.
“M..” rispose
Blaise fissando il fuoco.
“‘M..’ cosa
Zabini?”
“Niente Dra, ti ha
poi spiegato perché non era venuta, ieri?”
“Aveva altro a
cui pensare, dice” spiegò imitandola.
“Beh, sarà qualcosa
di personale, allora” provò a dire Blaise.
“Merlino Zabini,
senza il tuo aiuto non ce l’avrei mai fatta! Ci arrivavo anche da solo, che era
qualcosa di personale..! Vorrei sapere cosa, se permetti!” sbottò il biondo
alzandosi.
Blaise alzò un
sopracciglio.
“Da quando ti
interessa..?”
“Blaise, sei
proprio sicuro di non essere d’accordo con la Mezzosangue?” chiese Draco.
“No - rispose
stancamente - perché?”
“Dite sempre le
stesse cose, ultimamente.. comunque non mi interessa..”
“Ma..?” chiese
Blaise alzandosi anche lui e appoggiando la schiena contro il muro grigio della
Sala Comune, mentre si accendeva a sua volta una sigaretta, rinunciando
definitivamente all’idea di dormire.
“Ma cosa?!” disse
Draco girandosi di colpo verso di lui
“Era chiaro che
c’era un ‘ma’, Draco” disse soffiando fuori un po’ di fumo.
“Non c’è nessun ma,
Blaise - disse il biondo dandogli nuovamente le spalle - solo vorrei sapere
cosa sta succedendo”
“Ah-ah!! - esultò
Blaise, come se avesse finalmente raggiunto il suo scopo - è inutile che fingi
che sia una cosa da nulla, proprio lì ti volevo!” esclamò.
Draco gli scoccò
un’occhiata interrogativa che gli strappò un sorriso, esortandolo a continuare.
“Sicuro che sia
sempre solo un divertimento, Draco? - disse sempre sorridendo - direi piuttosto
che ti ci stai affezionando. Non ti sei mai preoccupato dei problemi delle
ragazze con cui andavi” gli ricordò Blaise.
Il ragazzo prese
una piccola bottiglia da una credenza di legno dal vetro smerigliato verde e ne
versò in un bicchiere in contenuto bluastro. Andò a sedersi ad una tavolino e
ce lo appoggiò mentre si sbottonava le maniche della camicia e si sedeva
stancamente su una sedia.
Riprese a parlare
mentre Zabini faceva lo stesso, portando in mano un bicchierino più piccolo
contenente un liquido bronzeo leggermente più denso: i malefici alcolici della
riserva Slytherin.
“Questo non toglie
e non c’entra col fatto che ancora una volta si è permessa di darmi buca, e
anche questo, non è mai, e ripeto mai, successo - disse prendendo
in mano il suo bicchiere - domani metto in chiaro le cose” concluse, levando il
bicchiere verso l’amico.
“Cin cin.”
La mattina seguente
i Grifondoro si guardavano attorno annoiati, così come i Tassorosso, dalla
lista delle materie che avrebbero dovuto affrontare quel giorno.
“Prima ora,
Divinazione, con Tassorosso.
Seconda ora, Cura delle Creature Magiche, con
Corvonero,
Ultima ma non meno tediosa, Pozioni con
Serpeverde” lesse ad alta voce Ron, circondato da Harry, Ginny, Hermione e
Neville, che era tornato a frequentare le lezioni normalmente, per evitare di
sentire troppo il peso degli avvenimenti che l’avevano visto coinvolto.
Hermione sospirò, e
si rivolse a Neville parlando del più e del meno, mentre Ginny li lasciava per
avviarsi alle sue lezioni, dato che aveva orari diversi dai loro.
Ron borbottava
qualcosa riguardo a quanto la casata Slytherin fosse una croce per i poveri
Grifondoro, e quanto fosse una fortuna che quella in comune con loro fosse
l’ultima ora prima di pranzo. Harry sorrise al suo migliore amico, e tutti
insieme si diressero verso la soffitta.
Passate le prime
due ore, i Grifondoro si erano diretti nei sotterranei, ogni traccia di ilarità
svanita di fronte alla dura realtà di una ormai prossima lezione del professor
Piton.
Hermione passò
l’ora a fissare il foglio e scambiare qualche parola con Harry, lanciando ogni
tanto un occhiata di controllo a Neville, ma sentiva gli occhi di Malfoy fissi
su di lei.
Il suo orgoglio le
impedì fermamente di voltarsi nella sua direzione, ostentando anzi una
sicurezza che in quel momento non aveva in ogni suo movimento.
Al termine
dell’ora, con Harry accanto che sbuffava per gli ennesimi punti sottratti a
Grifondoro dal professore a capo dei Serpeverde, Hermione stava raccogliendo
libri e pergamene per riporli nella borsa quando si accorse che, fatta
eccezione per loro e un altro studente di sua conoscenza, l’aula era ormai
completamente vuota. E quello studente, ora che si era voltata, si trovava
proprio di fronte a lei, e continuava a fissarla con quei suoi occhi grigi come
una tempesta feroce.
Raccolse tutto il
suo autocontrollo e si rivolse a lui, gelida.
“Che c’è Malfoy, la
tua ragazza non ti rivolge abbastanza attenzioni?” emise un verso stizzito in
risposta allo sguardo di lui, che aveva preso una sfumatura interrogativa.
La ragazza si mise
la borsa a tracolla e prese per un braccio il suo migliore amico, che la
guardava incuriosito, senza sapere cosa pensare.
“Andiamo Harry, o
Ronald si chiederà che fine abbiamo fatto”.
I due grifoni
uscirono, lasciando un Draco sempre più perplesso in piedi di fronte ad un
banco nell’aula ormai vuota.
Il pranzo e le
lezioni pomeridiane passarono normalmente, e gli studenti si ritrovarono tutti
in Sala Grande per la cena. Alla tavola dei Serpeverde, un ragazzo moro
osservava il suo migliore amico intento a fissare con occhi vacui il piatto.
Guardava ma non vedeva affatto, era assorto nei suoi pensieri.
“Dra..?” provò a
chiamarlo Blaise.
“Draco..?” ma il
biondo Principe di Serpeverde non dava segno di sentirlo.
“Ouh..!” esclamò
allora l’amico richiamandolo con una spinta sul braccio.
Draco alzò gli
occhi verso di lui, e in un attimo tornò cosciente della realtà in cui si
trovava.
“Scusa Blaise,
pensavo”
“Me ne ero accorto
- disse sarcastico Zabini - e a che pensavi così intensamente?”
“Non eri quello
super perspicace che mi conosce tanto da sapere sempre quello che penso?” lo apostrofò
Malfoy con un ghigno.
“Non si risponde ad
una domanda con un'altra domanda, Draco, dovresti saperlo. Comunque sappi che
so benissimo, a cosa, o forse dovrei dire a chi stavi pensando, ci sono
novità?”
“Alla fine della
lezione mi ha detto qualcosa che non ho capito - bisbigliò Draco per farsi
sentire solo dall’amico - ‘la tua ragazza non ti rivolge abbastanza
attenzioni?’ che voleva dire?”
“Ah, io non ne ho
idea, se non lo sai tu.. stai con qualcuna, ultimamente, e non me l’hai detto?”
“Non dire scemate
Blaise, proprio no!” disse sincero lui. Proprio non gli veniva in mente nulla.
In quel momento una
ragazza con un perfetto caschetto nero si diresse verso di lui e gli allacciò
le braccia attorno alle spalle da dietro.
“Ciao Draco, come
va oggi?” sussurrò una voce maliziosa al suo orecchio.
“Ma certo!!”
esclamò Draco battendo un pugno sul tavolo.
“Certo cosa..?”
chiese incerta Pansy Parkinson.
Draco non le
rispose e si alzò in piedi, diretto alla guferia, mentre la ragazza lo guardava
allontanarsi stranita, e Blaise ridacchiava solitario dal suo posto.
Pochi minuti dopo
un familiare gufo grigio planava sulla lunga tavolata Gryffindor.
“Ti aspetto al
solito posto alle 22.
Draco”
* Spazio
dell’autrice *: eccomi qua, a rispondervi.
Shavanna: da qualcuno doveva pur venire a saperlo..
anche se così è stato un po’ bruttino.. sono contenta ti sia piaciuto il mio
tentativo di allungare i capitoli, mi avete detto in molti che risultavano
cortini.. fammi sapere che pensi di questo.
8marta8: ihih il tuo commento mi ha divertita ^_^ che
ne pensi del nuovo cap? l’incontro tra loro avverrà nel prossimo capitolo, che
sarà molto importante sisi *__* ho già detto troppo. Che ne ponzi?
sfigatalcubo: che bello, ora recensisci sempre!!
Cooomunque.. invece purtroppo è possibile, è successo nel capitolo 8, ma per
draco non ha avuto tutto sto gran significato :) che ne pensi del cap nuovo?
baci
MartyViper: ciao, sono molto contenta che tu abbia
recensito, leggere il tuo commento mi ha dato un’immensa soddisfazione, e ti
ringrazio per questo.. direi che hai ampiamente recuperato i capitoli passati,
anche per quanto riguarda la dose di complimenti ^__^ grazie davvero..
purtroppo per motivi di tempo non posso risponderti come vorrei, ma voglio
esprimerti veramente tutta la mia gratitudine, era un commento pieno, degno di
essere definito tale.. pieno di impressioni e particolari. Che dire.. grazie!
Spero che continuerai a seguirmi d’ora in poi! Baci
KiaraRowling: tesoro certo che ti perdono!! (di cosa,
poi?) perdonami ma ho pochissimo tempo, e poi ci sent tanto di continuo che
posso benissimo risponderti quando voglio ghgh ^___^ come al solito ho adorato
la tua recensione, e sono contentissima che ti sia piaciuto ronnino, ihih
perché anche a me piace tanto scrivere di lui così tenero e impacciato.. il
capitolo è normale, mi sa.. né troppo bello né troppo brutto, vero..? il bello
viene nel prossimo.. preparati amore mio, penso che ti piacerà ^^ bacione!
Keira93: non ti anticipo niente, le prime reazioni le
hai appena lette, mentre per l’incontro vero e proprio tra i due dovrai
aspettare il prossimo capitolo.. ti dico solo che..non rimarrai delusa..!baci
Lessy: grazie mille come al solito, spero ti piaccia
il nuovo chap. Baci!
Muny_4Ever: e ora herm s’è incazzata! Eheh commento
sostanziale, il tuo.. rendeva bene l’idea xD che ne pensi del cap? grazie per
aver messo le mie fic tra i preferiti!baci
CherryBem:
l’hai creato? Comunque grazie, come sempre! Piaciuto il cap? bacini
frakkia31:
avevo immaginato il nome, ma il 31 pensavo fosse casuale.. non impazzisco per
il rap, ma loro mi sono simpatici.. i loro testi a volte mi strappano un
sorriso. Direi che non le mandano a dire :) piaciuto il cap? baci
mars: grazie
dei complimenti, sono contenta che tu abbia deciso di recensire.. povero
Neville, già.. invece, per quanto riguarda draco.. beh, non credo gliela dirà
proprio così. Perdona il capitolo di transizione, ma ci voleva :) baci
treasure: (a
questa rispondo io!! Ma dico come si permette! Sudicia babbana che non è altro!
NdDraco) (Ouh! Bada a come parli! E’ una mia amica! NdMe) (E io no?
Merlino, hai visto cos’ha scritto?? IO, DRACO MALFOY, UN RAMMOLLITO?? NdDraco)
(Calma, calma, ci penso io NdMe) ehm.. tesoro.. sarebbe meglio che non
offendessi Draco, in futuro... sai è un po’ (sarebbe meglio?? SAREBBE MEGLIO???
NdDraco)... suscettibile O.o piaciuto il cap? bacionissimi!
La_pApErOtTiNa_93: sono contenta che tu non ti sia persa il capitolo ^_^ che ne pensi?
Direi che avevi ragione, Herm è un po’ incazzata.. più che altro direi delusa..
fammi sapere se ti è piaciuto il cap.. fino ad allora.. grazie mille!!baci!
Alla prossima, spero
che qualcuno abbia letto la premessa a questo capitolo.
Eccomi qua, aggiorno con un intervallo ancora minore di
tempo, contenti?? Dovreste esserlo, perché questoè un capitolo molto importante,
succede ciò che molti di voi aspettavate da tempo.. ma non voglio rovinarvi la
sorpresa, quindi, a voi la lettura ^__^
in fondo c’è una domanda, per rispondere alla quale però dovete aver letto
il capitolo.. ci vediamo alla fine per i ringraziamenti.
Ti fidi di me?
Quella sera alle 22, Hermione si trovava di fronte ad una
parete spoglia del settimo piano, e passava ininterrottamente davanti al muro,
che non voleva saperne di mostrare la porta della Stanza delle Necessità.
Aveva pensato se non presentarsi all’appuntamento, ma la
necessità di fare chiarezza, con Draco e dentro di sè, avevano avuto la meglio.
“Non ci andrai, vero Herm?” le aveva chiesto la più piccola
di casa Weasley, dopo che fu informata dell’accaduto.
“Non dire stupidaggini Ginny, Mione ci deve andare. Vediamo cos’ha da dirle ancora quel bastardo! Se ti
dice o ti fa qualcosa che ti da fastidio, basta che ci chiami ok?” aveva invece
detto Ron.
“Ragazzi... io credo dovrebbe essere Hermione a decidere...”
aveva espresso il suo giudizio Harry.
Di certo i suoi amici non le erano stati di grande aiuto in
quel frangente, anche se erano riusciti a farla ridere anche in un momento in
cui aveva voglia di fare tutto meno che quello.
Infine dopo una buona mezz’ora di ragionamenti contorti e
violenze mentali su se stessa, la ragazza si era decisa ad indossare indumenti
non scolastici e dirigersi verso il luogo che aveva preso a frequentare così
spesso.
Dopo aver eliminato dalla sua richiesta alla Stanza ogni
epiteto poco gentile rivolto a Draco, ad un semplice: “Voglio trovare
Malfoy” la porta argentata era comparsa davanti a lei.
Lo scenario che le si presentò davanti era il solito, il
‘loro’ appartamento. Draco era seduto al tavolo di cucina, con un bicchiere
quasi vuoto in mano, che conteneva poche gocce di un liquido ambrato.
Si voltò verso di lei quando sentì la porta richiudersi, ma
rimase in silenzio; Hermione si avvicinò tranquilla a lui ed entrata nella zona
rosa si sedette al tavolo di fronte a lui, con la sedia girata verso la parete,
dando il fianco alla tavola: non voleva guardarlo negli occhi.
Rimasero in silenzio per lunghissimi minuti, mentre Draco
riempiva e rivuotava una seconda volta il suo bicchiere con la magia.
“Hai intenzione di stare zitta ancora per molto..?” chiese
in fine con la sua tipica espressione con un sopracciglio alzato.
Allo sguardo accigliato ed interrogativo di Hermione, che
sembrava aver perso la lingua, continuò
“Mi sembra che tu mi debba delle spiegazioni...” disse
fissando il liquido che stava facendo ondeggiare muovendo il bicchiere.
“Come scusa?? - sbottò allora lei - io ti dovrei
delle spiegazioni?? Non mi pare di essere io, quella che deve spiegare
qualcosa..!” esclamò fissando finalmente quelle iridi di tempesta grigia.
“Non sono io quello che non è venuto ieri sera” replicò
calmo Malfoy.
“Avevo un valido motivo”
“L’hai detto anche per l’altro ieri”
“L’altro ieri non c’entra nulla!”
“E allora..?”
“E allora c’è una cosa che devo chiederti”
Draco buttò giù l’ultimo sorso dal bicchiere e l’appoggiò
sul tavolo con disinvoltura, poi si accese una sigaretta e la guardò fissa
negli occhi.
“Dimmi.”
Hermione non riuscì a sostenere il suo sguardo e si ritrovò
a guardare in terra, cercando le parole per fargli la domanda che aveva in
testa dalla sera precedente.
“Calì dice che ti sei rimesso con la Parkinson - disse,
piano ma con voce ferma - è vero?” si fece forza per guardarlo negli occhi:
completamente inespressivi.
“Eccola, la domanda..”
“Secondo te?”
“Sinceramente non lo so” ammise
“Se mi fossi stancato di te avrei avuto almeno il buon gusto
di dirtelo, non credi?” chiese lui picchiettando con l’indice sulla sigaretta
per fare cadere la cenere.
Una lacrima silenziosa solcò il viso di Hermione, che non
fece in tempo a bloccarla prima che lui la vedesse.
“Piangi?” chiese andandole vicino.
“Che domanda cretina, stupido, non lo vedi da solo che
piange?”
Hermione tirò su col naso mentre lui le chiedeva:
“Perché?”
“Perché non riesco a fidarmi di te” disse mentre altre
lacrime le rigavano le guance rosate.
Draco rimase interdetto. Fidarsi di lui? Chi mai l’aveva
fatto? Nemmeno lui si fidava completamente di se stesso! Doveva forse essere
Hermione a farlo, quando lui non sapeva esattamente neanche cosa voleva da lei?
“Ma tu lo vuoi?” chiese, inginocchiandosi di fronte alla
sedia per portarsi all’altezza del suo volto.
“Cosa?” chiese di rimando lei mentre Draco poggiava la
fronte contro la sua.
“Fidarti”
“Si”
“Allora fallo” disse semplicemente, gli occhi più espressivi
delle parole.
Hermione prese tra le mani il viso di lui e lentamente
poggiò le labbra sulle sue. Trasportati dal bacio si trovarono l’una ad
avvicinare l’altra premendo da dietro la nuca. Draco la prese in braccio senza
smettere di baciarla mentre lei gli accarezzava i capelli e la portò a sedersi
sul letto.
“Draco...” lui si staccò appena per guardarla negli occhi.
“Io... per me è la prima volta” disse imbarazzata.
Draco la fissò serio, poi le poso dolcemente una mano sulla
guancia.
“Ti fidi di me, Hermione?”
La ragazza chiuse gli occhi e fece segno di si con la testa,
Draco le sorrise e la baciò facendola lentamente sdraiare sotto di lui.
Puntellandosi sui gomiti la guardò ancora una volta negli occhi e prese a
sbottonarle la camicetta, lasciando una scia di piccoli baci sulla pelle appena
scoperta.
Pochi minuti dopo, testimoni le stelle del soffitto
incantato, i due si unirono, separati dal mondo dalle tende arancio del piccolo
letto a baldacchino.
La mattina seguente Hermione si svegliò tra le braccia di
Draco, la testa appoggiata al suo petto, e la luce del sole che filtrava
attraverso le tendine.
“Buongiorno..!”
“Mm.. buongiorno..” rispose lei
“Come va?”
“Mm.. benissimo” disse con un sorriso. Si staccò leggermente
da lui, per stiracchiarsi un poco. Poi una terribile consapevolezza si fece
spazio in lei.
“Draco.. che ore sono??” con un elegante movimento della
bacchetta che aveva poggiato al comodino, il biondo fece comparire un piccolo
orologio dalle lancette dorate.
“Le nove e mezza” rispose tranquillo. Hermione saltò in
piedi come una molla, tenendosi pudicamente le lenzuola sul petto mentre
urlava:
“Le nove e mezza?? Sei pazzo?? E me lo dici così?? -
sbraitava infilandosi la maglietta, ultimo indumento che doveva raccogliere dal
pavimento - siamo in un ritardo enorme!!!”
“Ehi ehi ehi, calma! - le rispose ancora sotto le lenzuola -
rilassati, Mezzosangue, è domenica..!”
“E’..è.. domenica..” disse respirando a fondo Hermione mentre
ripiombava sul letto.
Draco, al suo fianco, ghignava divertito.
“Così è questo l’effetto che ti faccio, eh, Mezzosangue?”
lei distolse lo sguardo arrossita e fintamente imbronciata.
“Peccato che tu ti sia già rivestita..” le sussurrò
all’orecchio lui.
“Pervertito!!”
“Un pervertito che ti piace, però..” disse cominciando a
posarle piccoli baci sul collo. Hermione lo scostò per poi baciarlo con
passione.
“Ho creato un mostro” ridacchiò il biondo.
“Ah, e così sarei un mostro, eh Malfoy?! Bene..!” disse alzandosi
e andando in cucina a prendere la borsa che aveva lasciato la sera prima appesa
alla sedia.
“A parte gli scherzi, devo andare ora, Harry e Ron si
staranno chiedendo che fine ho fatto..”
“Ma che ti frega di quegli idioti, sapevano che venivi qui,
no?” rispose Draco che intanto si era alzato e si stava infilando un paio di
jeans neri.
“Draco Lucius Malfoy! Chiamali ancora così e me ne vado per
sempre!”
“Come fai a sapere il mio secondo nome?” chiese lui, che
intanto era arrivato alla cucina.
“Beh, sai, mia madre si chiama Jane, e il mio nome per
intero è Hermione Jane Granger, il padre di Harry si chiamava James, ed infatti
il suo nome è Harry James Potter, tuo padre è Lucius Malfoy, non ci vuole un
genio” spiegò Hermione con la sua aria da so-tutto-io.
Draco si lasciò cadere su una sedia, rabbuiato.
“Ehi..! - disse Hermione raggiungendolo - che c’è..?”
“Niente” rispose gelido lui
“Non mentire Draco”
“Perché non dovrei, è la cosa che so fare meglio” ribadì, la
voce tagliente come i suoi occhi diventati improvvisamente due specchi d’acqua
fredda.
“Questo non sei tu, Draco”
“E tu che ne sai di come sono io?” ribattè con lo stesso
tono
“Ieri sera, stanotte, eri tu”
“E cosa ti fa credere che non sia questo, adesso, il vero
Draco Malfoy?”
“Sei sempre, il vero Draco, ma a volte - “Quando soffri”
- nascondi le tue emozioni dietro ad una maschera, perché così ti hanno
assegnato”
Inaspettatamente, il Principe di Serpeverde proruppe in una
risata amara.
“Perché ridi, ora..?” chiese Hermione curiosa
“Perché ultimamente sembra che tu e Blaise vi siate messi
d’accordo, dite le stesse cose..! L’ho detto anche a lui” spiegò Draco
ridacchiando ancora
“Blaise.. è simpatico!” disse la ragazza
“Come?” Draco era improvvisamente tornato serio; Hermione
invece dovette reprimere una risatina.
“Ho detto che è simpatico, non che gli salterei addosso..!”
“Vorrei ben vedere..!” disse Draco con un ghigno, mentre le
versava del succo di zucca in un lungo bicchiere di vetro.
“E tu..?” chiese Hermione indicando la caraffa.
“Io odio il succo di zucca, anche se in Sala Grande non
portano praticamente altro” si lamentò il ragazzo.
“Oh povero Dracuccio!” lo prese in giro Hermione.
Draco alzò un sopracciglio, e le rispose
“Non chiamarmi così, mi ricordi una persona che con te non
ha niente a che fare.”
Capendo a chi si riferiva, stavolta fu Hermione a
rabbuiarsi, e Draco se ne accorse.
“Voglio che tu sappia che non hai nulla da temere da lei, se
siamo stati insieme è stato solo per volere dei miei genitori - disse con una
smorfia - per concludere il discorso di ieri, non tornerei mai con lei”
Hermione sorrise sollevata, mentre beveva l’ultima sorsata
del suo succo arancione.
“Ora vado, ci vediamo in Sala Grande per pranzo, va bene?”
Il ragazzo annuì e mentre con un movimento secco della
bacchetta faceva apparire una tazza di latte, Hermione spariva chiudendo la
porta dietro di sé.
Hermione era stesa sul letto, nel suo dormitorio, quando
sentì un leggero bussare alla porta.
“Avanti..” La ragazza riconobbe la sagoma di Ron entrare e
richiudere la porta dietro di se.
“Com’è andata..? Vi siete chiariti?” chiese lui
avvicinandosi
“Fin troppo” pensò la ragazza, ma si limitò a
sorridere socchiudendo gli occhi, al ricordo della notte appena passata.
“Lo prendo come un si..” disse Ron sedendosi sul letto accanto
a lei.
Hermione si mise a sedere e lo abbracciò, poi staccandosi
gli chiese
“Avete già fatto colazione?”
Ron annuì.
“Bene.. allora.. che facciamo?” chiese sorridente.
“Mmm... partita a Scacchi?” propose lui.
“Ronald..! Compiti, se mai..!”
Con una risata, i due si alzarono dal letto per scendere in
Sala Comune.
Erano le 12 e mezza passate quando il famoso Trio Grifondoro
fece il suo ingresso nella Sala Grande. Hermione, sorridente, stava
rimproverando Harry perché aveva preferito passare la mattinata ad allenarsi al
campo da Quidditch, e portava ad esempio Ron, dicendo che aveva spontaneamente
deciso di portarsi avanti con lo studio, anche se l’espressione sul volto del
rosso diceva tutto il contrario.
Ridendo e scherzando, il trio raggiunse la tavolata
Gryffindor e si unì a Neville e Ginny, che parlavano animatamente fra loro
della partita di Quidditch in arrivo, Serpeverde-Tassorosso.
Alzando gli occhi verso la tavola dei Serpeverde, Hermione
vide un Draco scocciato scostare una ragazza con capelli neri a caschetto che
cercava di attaccarsi al suo braccio e sedersi vicino a Blaise, ponendo una
decina di posti fra loro.
Sorrise, quella era decisamente una giornata da ricordare.
* Spazio dell’autrice *: eccomi a rispondervi, grazie
mille delle recensioni, spero continuerete così, da adesso..!
DamaArwen88: eccoti il seguito, con una velocità
strabiliante :) finalmente recensisci, è tanto che hai la fic tra i
preferiti..! perché hai l’impressione di esserti persa qualcosa..? spero che ti
sia piaciuto il capitolo! Baci
Nikoletta: grazie mille, spero che ti piaccia anche
questo capitolo e che continuerai a recensire!
KiaraRowling: tesoro mio, come al solito ho riso come
una pazza a leggere il tuo commento.. ti ho risp già mi sa, però volevo dirti
che anche mia madre deve averne tanta, di pazienza ^_^ draco ti prego non me la
accoppare!! La mia amicaaaa!! E poi chi mi fa queste recensioni meravigliose??
*__* ti lovvo..! ps:piaciuto il chap? Bacionissimiiii!
Keira93: visto come sono stata velosceeeee??!?
Piaciuto il cap?? qualcosa m idice di si ^_^ bacioni tvb
Muny_4Ever: ma che perfida!!! Povero draco, perché??
Come vedi non l’ho fatto soffrire per molto :) spero ti piaccia, baci
Buddah: è la prima volta che recensisci..! spero lo
farai ancora, e che il capitolo ti sia piaciuto. Ho aggiornato abbastanza
presto?
CherryBem: a te ho già risposto.. grazie mille ^_^
mimmaus: che dici, è soddisfacente..? ^____^ spero tu
recensisca ancora, baci
8marta8: ghgh *__* sennò che gusto c’è xD? Piaciuto
il capitoloooo?? Chissà perché penso di si.. ihih bacioni!
Princess Malfoy: vedi, tu non hai mai recensito, ma
non hai un idea di che piacere faccia ad un autore sentirsi dire una cosa del
genere..! Comunque mi disp, ma so già che finirà come una pansy-harry, spero non
ti dispiaccia..baci
mars: ciao tesoro scusami ma sono di fretta e
stavolta siete veramente tanti a cui rispondere (mi hanno ascoltata!! ^__^)
spero che il capitolo ti sia piaciuto, grazie x la recensione, era lunghetta
anche..! un bacione!!
Lessy: e per questo ti ringrazio. Si hai ragione, era
il capitolo ‘clu’ come l’hai chiamato tu.. piaciuto? Baci
MartyViper: figurati, rispondo sempre a chi mi scrive
commenti intelligenti *__* allora, com’è stato questo incontro alle 22..?
interessante, deludente, eclatante, terrificante…? Bacione
treasure: invece no perché ti picchio!! Comunque
dimmi se non sono brava, ti scrivo pure le ficcy su commissione, ora..!!
bacionissimiiii ti adoro!!
Shavanna: si si blocco risolto e come vedi la scuola
non mi impedisce di postare, stavolta ho fatto prestissimo..!! spero che il cap
ti piaccia, baci
Moho: grazie mille, vado molto fiera del ‘mio’ Blaise
^__^ spero ti sia piaciuto il nuovo capitolo, fammi sapere!
GuNeDrA: tesoro mio, grazie come al solito per i
complimenti.. ho provato a mandarti una mail ma non hai risp, è successo
qualcosa di grave? Spero ti piaccia il cap, baci tvb
ki_chan: ti ringrazio sentitamente del commento, e ti
spiego: ginny è un personaggio che mi è un po’ antipatico, per cui mi sono
presa una piccola rivincita in questa fiction ^^ spero non sia troppo
insopportabile *__* comunque sto progettando una fic centrata molto anche su di
lei, per scusarmi con i poveri fan della rossa che leggono questa ^_^ spero
comunque che continuerai a seguirmi, baci
La_pApErOtTiNa_93: grazie del sostegno.. come al
solito sei arrivata al pelo a commentare, stavo per non inserirti tra le
risposte..! beh li leggerai praticamente uno dopo l’altro, i capitolo.. grazie
come al solito dei complimenti, spero che anche questo ti piaccia, un bacione!
piccola domanda: credete che debba alzare il rating, o il giallo va bene?
RINGRAZIO TUTTI COLORO CHE HANNO ASCOLTATO LA MIA RICHIESTA
NEL PRECEDENTE CAPITOLO, E CHIEDO ANCORA UNA VOLTAA TUTTI GLI ALTRI SE GENTILMENTE VOGLIONO
LASCIARMI UN SEGNO DEL LORO PASSAGGIO.
Capitolo 15 *** Cose terribili stanno accadendo.. ***
Eccomi qui con un nuovo capitolo.. vedo con piacere che
continuate a commentare anche senza minacce :) e dato che basta poco per farmi felice, vi posto il 15° capitolo ^_^ mamma mia quanti..! vi giuro, non
mi sembra di aver scritto così tanto! Continuate
così mi raccomando..! e dopo non so quanto tempo che mi dicevo di farlo, in
fondo al capitolo ringrazio tutti coloro che hanno inserito PD tra i preferiti.
Vi invito se non l’avete già fatto a dare un’occhiata allamia
nuova creazione, si tratta di un esperimento creato per coloro che amano
Ginny e l’hanno vista sfigurare parecchio in questa fic :P perdonatemi ^__^ non
essendo però il mio genere, continuerò
in base a ciò che mi direte, potrei anche decidere di chiuderla.
Detto questo vi lascio al capitoletto, ci vediamo in fondo..!
Cose terribili stanno accadendo..
“Herm..?”
“Oh ciao Harry..! Non ti avevo sentito arrivare..!” la
ragazza era seduta in riva al lago, poggiata con la schiena al tronco di un
albero, con un libro aperto in grembo.
“Disturbo?”
“No figurati..! Studiavo ma posso benissimo prendermi una pausa..”
“Sarebbe l’ora!” disse sorridendo Harry mentre si sedeva accanto a lei.
“Allora, Ron mi ha detto che hai chiarito con Malfoy..”
disse divertito mentre le guance di lei si imporporavano
“Già..”
Segui un piccolo silenzio, durante il quale Hermione alzò ed
abbasso gli occhi dal libro diverse volte, mentre Harry la guardava
attentamente.
“Ne sei felice?” chiese infine all’improvviso
“Di cosa?!” chiese di rimando Hermione confusa.
“Di quello che è successo” spiegò Harry incatenando gli
occhi con i suoi.
“Io.. Harry.. ma come..?” balbettò imbarazzata
“Herm si vede lontano un miglio, sei felice, confusa e
imbarazzata, hai un sorriso che arriva alle orecchie e assumi spesso un’aria
sognante”
“E’ davvero così evidente?!” chiese allarmata la ragazza.
“Almeno per me” disse Harry sorridendole dolcemente.
Hermione sospirò, spostando gli occhi sullo specchio d’acqua
cristallina increspato dalla leggera brezza che spirava.
“Allora, ne sei felice?”
“Si.. cioè.. non so cosa voglia dire, ma non mi importa
molto.. voglio solo vivere il momento, senza pensare alle conseguenze..”
“E’ strano sentirtelo dire” disse il ragazzo senza smettere
di sorridere all’amica.
“Credo di essere stufa di analizzare sempre miliardi di volte
una situazione prima di viverla.. insomma, non che io creda che la ragione
sia..”
“Herm! - la fermò Harry - non c’è bisogno che ti perdi in
spiegazioni assurde, ho capito cosa intendi dire! Hai perfettamente ragione,
penso ti farà bene lasciarti un po’ andare..”
Hermione portò nuovamente lo sguardo sul libro che stava
leggendo e lo chiuse, poi tirò fuori la bacchetta e la puntò sul suo polso, che
mostrò immediatamente un piccolo cerchio dorato sulla pelle, con piccole
lancette sottilissime.
“Harry! All’anima del lasciarsi andare!! Tra 5 minuti
cominciano le lezioni!!” urlò alzandosi in
piedi di scatto.
“Ehi calma..! Cos’abbiamo alla prima ora?”
Hermione tirò fuori dalla sua borsa un foglio piegato a 4 e
lo dispiegò in modo che anche Harry potesse vederlo.
Entrambi sbuffarono
simultaneamente: Divinazione.
Quando Harry ed Hermionefurono davanti alla porta dell’aula di Divinazione si trovarono davanti
la professoressa Cooman che la aveva aperta prima che potessero bussare.
“Avevo previsto che qualcuno sarebbe arrivato in ritardo a
lezione quest’oggi, ragazzi, entrate”
“Come se non avessimo fatto un baccano incredibile correndo
fino a qui” sussurrò Hermione nell’orecchio di Harry che represse a stento una
risatina, e la portò fino al tavolino circolare dove già sedeva Ron.
“Era ora! Pensavo non sareste venuti più! Ma dov’eravate?!”
“Scusaci Ronald abbiamo perso il senso del tempo” disse
Hermione schioccandogli un bacio sulla guancia.
Pochi banchi indietro un ragazzo sussultò.
“Che hai?”
“Niente Blaise, segui la lezione”
“Non posso crederci!! - disse divertito il moro - adesso ti
da fastidio anche se da un bacio al suo migliore amico?!”
“Abbassa la voce, cretino! Non so di cosa tu stia parlando”
“Certo certo..” disse lui con aria furbetta.
“Piantala stupido, ho avuto un brivido di freddo e ho alzato
di scatto le spalle, tutto qui. Ora segui”
Per nulla convinto dalle parole dell’amico, Blaise si
costrinse a seguire le parole della professoressa.
“Aprite la mente, ragazzi, aprite la mente.. Solo così potrete
dare spazio al vostro Occhio interiore per manifestarsi.. Chiudete gli occhi
esterni e aprite le porte del futuro, sono lì! - esclamò alzando la voce e
indicando un punto poco sopra la spalla di Neville con aria teatrale - Pronte
per essere oltrepassate da voi!”
Si avvicinò ai tavolini e riprese
“Ora.. cosa vedete?”
Il silenzio si impadronì dell’aula, mentre Calì, Padma e
Lavanda guardavano ammirate la Cooman.
“Nulla..? Ebbene, forse avete bisogno di una dimostrazione
pratica.” Gli occhi di Lavanda si illuminarono.
“Dunque..” la Cooman si preparò chiudendo gli occhi e dopo
pochi istanti li riaprì, spalancandoli più di prima.
“Oscure presenze sono intorno a noi, ragazzi, il male sta
tornando, e si manifesterà nella maniera più subdola che possiate immaginare.
Cose terribili stanno accadendo e stanno per accadere..”
Hermione e Draco alzarono contemporaneamente un
sopracciglio. Quella maga era tutta pazza.
Ron si avvicinò all’orecchio della ragazza:
“Chissà se queste cose terribili riguardano Harry” sussurrò
ridacchiando. Hermione scoppiò a ridere tappandosi la bocca con le mani, e
anche Blaise e Draco un paio di banchi dietro si ritrovarono loro malgrado a
ghignare divertiti.
“Dovete stare attenti, ragazzi, molto attenti - continuò la
Cooman andando avanti e indietro davanti agli studenti - soprattutto tu!”
esclamò infine puntando il dito contro Harry. Hermione ora rideva
spudoratamente, non riuscendo più a controllarsi.
“Chissà perché lo immaginavo..” sibilò Harry.
“Draco basta!” Hermione alzò lo sguardo dal libro di
Incantesimi per incontrare quello del biondino che le aveva appena portato un
ricciolo ribelle dietro all’orecchio senza degnare della minima attenzione il
libro aperto davanti a lui.
“Insomma, Mezzosangue, che c’è ora?!”
“C’è che non ne posso più di te! Non mi interessa se a te
non frega nulla di studiare, io ho intenzione di farlo!”
“E fallo, allora! Chi te lo impedisce!” sbottò lui
“Tu!”
“Io..??”
“Si, tu! Mi distrai!” disse Hermione arrossendo.
“Oh-oh.. ti distraggo, eh? Non posso neanche toccarti, ora?”
“Non dire stupidaggini, anche tu hai Incantesimi, domani”
“Questo non significa che debba passare tutta la sera a
studiare” disse malizioso con un sorrisetto storto stampato sul volto. Si alzò
e incrociando le braccia sopra al libro di lei si portò a pochi centimetri dal
suo viso, costringendola a guardarlo nuovamente.
“Ribadisco che sei un pervertito, Draco, e ti prego di farmi
studiare. Non ho la minima intenzione di farmi abbassare la media per TE”
“E dai.. che sarà mai qualche bacio.. dovrai pure staccarti
dai libri ogni tanto..! O dovrò cominciare ad essere geloso di Vitious” ghignò.
“Te l’ho già detto che sei uno stupido?” chiese Hermione
prima di baciarlo dolcemente.
Draco riaprì lentamente gli occhi e si umettò le labbra.
“Se contiamo questa sono trenta volte, oggi” rispose
divertito.
“Ora studiamo, o dovrò farlo stanotte”
“E dai Granger che cavolo..! E io che faccio..?”
“Mah.. che ne diresti di.. studiare?!?”
Draco sbuffò e abbassò lo sguardo sul libro che aveva
davanti. Pochi secondi dopo, tra loro comparve un foglietto che svolazzava
davanti ad Hermione. Lei lo prese e lesse:
“Herm, ho provato a mandarti un messaggio, ma Edvige non è
riuscita a trovarti, suppongo tu sia
nella Stanza delle
Necessità.. Salutami Malfoy. Spero ti arrivi questo biglietto, perché questa è
decisamente una
Necessità.. vieni subito alla Guferia, è importante. Fai presto,
Harry”
Hermione scattò in piedi e raccolse la borsa da terra
accanto alla sedia, estraendo contemporaneamente la bacchetta. Draco alzò di
scatto la testa e la fissò, come se fosse diventata matta, cosa che
effettivamente sembrava.
“Hermione cosa..?”
“Scusami, devo andare, prendi tu i miei libri. Ti saluta
Harry!”
“Potter.. Potter cosa??” chiese Draco sempre più perplesso
“Ciao!” gli urlò Hermione sparendo dietro la porta e
chiudendola dietro di sè, lasciando Draco a fissarla con l’espressione di chi
ha appena visto un alieno.
Hermione arrivò trafelata alla Guferia, e si appoggiò allo
stipite cercando di riprendere fiato, una volta spalancata la porta già aperta
per metà.
La scena che si trovo davanti era desolante.
Ron, Ginny, Seamus e Lavanda erano in un angolo vicino alla
finestra, Harry dalla parte opposta inginocchiato a terra con la testa fra le
mani, mentre guardando meglio Hermione vide che i suoi amici attorniavano un
ragazzo.
In mezzo a loro, per terra, con qualche ciocca ribelle
davanti agli occhi di cui non si curava affatto, c’era Dean Thomas, il viso
rigato da lacrime amare.
* Spazio dell’autrice *: Allora allora allora... che
ve ne pare?? Lo so, sono tremenda.. Ma che volete farci, se non fossi perfida
non sarei io….!
Passo a rispondervi:
Nikoletta: come lo devo interpretare il tuo “ *_* ” ?
Spero volesse dire che il capitolo ti è piaciuto, baci
KiaraRowling: tesoro scusami se ti ho fatto
preoccupare.. meglio delle mie pantofole xD ihih povero dracuccio che non vuole
stare con pansy ihih ma lui è solo di herm, giusto socia? A sproposito non so
come mi sia uscito ‘socia’, ma dovremmo fare qualcosa insieme, prima o poi *__*
*mesbriluccica gli occhi*
(?) piaciuto il chap? Lo so mi starai maledicendo :( bacino tvb
Moho: infatti penso che lo lascerò così, mi avete
detto tutti la stessa cosa.. sai non ce la vedo a diventare troppo spinta
questa fic °__° ti piace il cap? baci
piperina: ciao ivana!!! Grazie mille del tuo
commento, non me lo aspettavo proprio!! E così sei riuscita a leggerla tutta??
Eheh grazie! Si penso che il rating lo terrò giallo, non penso che andrò più in
là di così.. anch’io adoro Blaise mi piace un sacco in questa fic.:! cioè, in
realtà mi paice in generale, ma scrivere di lui mi diverte *_* piaciuto il
capitolo? Baci
sfigatalcubo: grazie mille di aver recensito anche se
eri di fretta, e altrettanto grazie per i complimenti ^^ me si inchina, com’è
questo cap? baci
8marta8: ihihih grazie tantissimooooooo!!! Piaciuto
anche questo?? Si in effetti mi brillavano gli occhi mentre scrivevo quella
scena così pucciosa tra draco e herm ^__^ un bacione
mars: vedrai
vedrai che succede con pansy °ç° ihih sono perfida lo so.. adesso mi dirai che
come al solito ho lasciato il capitolo in sospeso e che non mi uccidi solo
perché vuoi finire di leggere la fic, vero? Anch’io adoro Blaise, comunque ^^
in questo cap anche!! Ihih! Che ne pensi comunque?baci
treasure: la
mia ginnyyyyyyyy!! Tesoro si dovresti pagarmi ihih ^__^ anche se c’è già un bel
po’ di gente che ti adora xD per avermi praticamente costretto a scrivere di
ginny ghgh.. che te ne pare del chap? Ti adoro tanto tanto *__* skiss!
drakina94: è la prima volta che recensisci, o
sbaglio? Comunque tranquilla, lo lascerò così.. comunque prima del rosso c’era
ancora l’arancione, se mai, che puoi leggere anche senza essere loggata. Che te
ne pare di questo nuovo capitolo? Spero continuerai a seguirmi..
Keira93: ciao bella! Allora, com’è il cap? mi
dispiace, tu vorresti che filasse tutto liscio.. e io ti cambio sempre le carte
in tavola ^__^ spero ti piaccia comunque.. mi sommergi sempre di complimenti!!
^^ ciono commoccia ç__ç bacione ps: se ti piace ginny, e mi sembrava me
l’avessi detto, un po’ di tempo fa, vai a vedere l’altra mia storia..bacio
GuNeDrA: ho deciso che lo lascerò giallo, in fondo
non ho descritto quasi niente, no? Che te ne pare del nuovo capitolo? Spero che
i casini si siano risolti. Bacione tvb
CherryBem: grazie grazie grazieee!! E brava che sei
riuscita a registrarti (anche se non ci voleva un genio :P scherzo..) baci
MartyViper: le tue recensioni mi lasciano come al
solito basita, sei veramente cara a prenderti la briga di scrivere commenti
così dettagliati a ogni parte del capitolo.. grazie per i complimenti, ma
questa è una cosa banale, da dire, quindi ti rispondo un po’ meglio, come
meriti: hai perfettamente ragione, non ho descritto quasi nulla, ma pensavo che
avrebbe rovinato un po’ l’effetto, spero che non vi sia ‘mancata’ la parte come
dici tu ‘a luci rosse’ ^_^ comunque hai ragione anche su questo, agli autori fa
un piacere immenso, soprattutto se gli viene spiegato il perché sono
fantastici e la fic piace..! Com’è il nuovo capitolo? Per quanto riguarda la
velocità, dipende un po’ da come sono messa con gli impegni extra scolastici,
che a volte variano, dato che sono a un livello diciamo ‘agonistico’ di canto,
e quindi mi ritrovo spesso ad avere prove extra in vista di concerti eccetera,
ma lo scrivere è la mia valvola di sfogo, per cui cerco sempre di trovare il
tempo per farlo ^^ se ti va vai a leggere anche l’altra fic, mi piacerebbe
molto avere un tuo parere :) mamma mia che rispostona *__* baci
DamaArwen88: non ho la minima intenzione di liberarmi
di te, no no!! Spero ti piaccia anche questo capitolo, baci
la_pApErOtTiNa_93: grazie! Era quello il mio scopo,
era uno dei capitoli più importanti, credo.. è difficile giudicare, alla fine
sono indispensabili tutti, ma quello è un passaggio importante
dell’avvicinamento tra draco e herm.. che ne pensi del capitolo? Baci
Lessy:
figurati, e grazie mille dei complimenti!
ki_chan: in
realtà ti ho già risposto, comunque sia grazie mille dei complimenti, spero ti
piaccia il capitolo. Kiss
Scusateeeee!! Sono un
po’ in ritardo rispetto ai miei soliti ritmi di aggiornamento, ma ho avuto
un sacco di impegni, e avevo anche bisogno di chiarirmi un po’ le idee riguardo
agli avvenimenti dei prossimi capitoli.. imploro il vostro perdono!
Però nel frattempo vi ho tenuti buoni con una Song Fic (che sono molto contenta che sia piaciuta, in fondo i ringraziamenti).
Voi siete fantastici, mi
avete sommerso di recensioni, sapete quanto mi faccia piacere quindi vi
ringrazio tantissimo!!! Vi lascio al capitolo e, come sempre, ci vediamo in
fondo. Baci
Partenze
“Herm..!!” Hermione era ferma di fronte alla porta della
guferia, ad osservare la scena con gli occhi spalancati, mentre il suo cervello
già viaggiava tra supposizioni e possibili ricostruzioni dell’accaduto, quando
Ginny le corse incontro e la scosse leggermente, poi la portò appena fuori
dalla stanza, sul pianerottolo della scala, dicendo:
“Meno male che sei arrivata! Harry ha provato parecchie
volte a mandarti Edvige ma..” Hermione la interruppe
“Non importa Ginny è riuscito a contattarmi, alla fine, che
è successo qui?”
Ginny sospirò, e abbassò il capo.
“Il padrino di Dean. L’hanno trovato nel giardino di casa
sua, l’avevano reso invisibile ai babbani tramite un incantesimo, ma i signori
Thomas l’hanno trovato quando sono andati a fargli visita. Credo fosse qualche
giorno che non lo vedevano. - sospirò di nuovo e alzò gli occhi ad incontrare
quelli dilatati dell’amica, un po’ per la sorpresa, un po’ perché voleva
cogliere ogni minimo dettaglio del racconto di Ginny - o meglio, hanno trovato
ciò che ne rimaneva. Il suo corpo portava i segni inconfondibili della
Maledizione Cruciatus, dev’essere morto così, sotto la tortura di un Crucio”
concluse la rossa sconsolata.
Hermione rimase immobile qualche minuto, per immagazzinare
la notizia, mentre Ginny lanciava un’occhiata all’interno della guferia;
Hermione seguì il suo sguardo e lo posò su Harry, e l’amica riprese a parlare,
come a rispondere a una muta domanda.
“Harry è distrutto, crede sia colpa sua. Sta rivivendo..”
“..la morte di Sirius” concluse Hermione per lei.
“Già..” Ginny si asciugo la guancia destra, appena sotto
l’occhio, poiché una lacrima minacciava di uscire.
“Cosa succederà ora?” chiese la riccia.
“Una lettera dava disposizioni precise. Dean lascerà
Hogwarts.”
La Sala Grande era agghindata e luminosa come sempre. Sopra
le teste degli studenti il solito cielo serale occupava il soffitto, e sembrava
quasi che tutto fosse normale, non fosse stato per il silenzio innaturale che
aleggiava sulla tavolata Gryffindor.
“Attenzione, per favore” con un breve battito di mani la
professoressa McGranitt catturò l’attenzione degli studenti che come ogni sera
aspettavano la comparsa della cena sulle loro tavole.
Il professor Silente allora si alzò, e con la sua solita
flemma andò a posizionarsi di fronte al tavolo dei professori, per parlare a
tutti i ragazzi.
“Prima di augurarvi buon appetito, volevo dare una triste
notizia. Uno di noi sta per lasciarci.” Alle facce piene d’orrore degli
studenti, il preside sorrise lievemente.
“Nulla di così terribile, miei cari, nessuno sta per morire.
Ma il signor Thomas - disse rivolgendo un ampio gesto della mano verso Dean,
seduto tra i Grifondoro con la faccia rossa ma ripulita dalle lacrime - farà le
valigie questa sera stessa. Per motivi che non sta a me spiegarvi, i signori
Thomas hanno ritenuto più giusto che Dean non terminasse l’anno qui a Hogwarts,
e li raggiungesse a casa. Spero comunque che lo rivedremo l’anno prossimo e
quelli a venire” concluse Silente.
“Chiederei a tutti voi di salutarlo con un applauso,
dimostrandogli la solidarietà che lui non ha mai esitato a dare” disse, prima
di tornare al suo posto.
I Tassorosso e i Corvonero esplosero in un applauso
caloroso, mentre i Grifondoro accostavano le mani in uno debole, con la
tristezza negli occhi.
Draco Malfoy seguiva la scena dalla tavolata Slytherin, che
era rimasta per la maggior parte impassibile alla notizia, e intravide la
faccia abbattuta di Potter, la testa china della Weasley.. ma lei? Cercò con lo
sguardo Hermione, e poi finalmente la trovò.
Una lacrima percorreva la sua guancia arrossata. Stava
piangendo. La sua Mezzosangue stava piangendo.
Si alzò e raggiunse velocemente la Guferia, e pochi minuti
dopo fece nuovamente il suo ingresso in Sala Grande, seguito immediatamente da
un gufo grigio, che planò dalla alta finestra circolare.
Hermione Granger raccolse un piccolo stralcio di pergamena
che il gufo aveva lasciato cadere di fronte a lei.
“Stasera alle 9 e mezza al lago. Il coprifuoco è alle 10, tranquilla,
non rischi di finire in punizione.
Draco”
Le parole di Draco riuscirono a strapparle un piccolo,
debole sorriso, e alzò gli occhi su quelli che la osservavano due tavoli più in
là.
Annuì brevemente col capo, mentre lui si alzava e, seguito da
Blaise, Pansy e Theodore, lasciava la Sala diretto ai dormitori.
* Spazio dell’autrice *: eccomi qua.. niente fine
crudele del capitolo, stavolta, vi ho fatto penare abbastanza l’ultima ^___^
fatemi sapere cosa ne pensate, anche se tratta poco i nostri piccioncini, è
comunque una parte abbastanza importante, e introduce un capitolo (il prossimo)
in cui ne vedrete delle belle.
Grazie mille siete
davvero tantissimi a recensire, ed è
solo grazie a voi che mi viene voglia di scrivere ancora. Purtroppo non ho
molto tempo e devo rispondere a coloro che hanno letto e commentato “When you’re gone”, quindi farò delle
risposte molto brevi..
Grazie anche a tutti coloro che seguono l’altra mia fic. I
vostri commenti mi rendono più leggera la stesura di una storia che mi prende
sicuramente meno di questa :)
Ringrazio Nike87, ki_chan e Alessandra
per aver recensito “Balbetta, per favore!”, per ovvi motivi di tempo avevo già
ringraziato tutti gli altri, quindi vi cito qui.
frakkia31 non preoccuparti, l’importante è che prima
o poi li leggi :P baci
KiaraRowling tesoro mio direi che puoi anche
accontentarti di un commento stringato visto quanto parliamo di continuo ^^ ah,
dean dean fa ridere anche me xD ma per quello che gli è successo c’è poco da
ridere :(..
Muny_4Ever era Dean, in verità. Comunque il succo è
lo stesso ^__^
Edlitam ho perso il conto di quanta gente mi ha
scritto che sono sadica.. grazie dei complimenti, spero continuerai a seguirmi.
Come vedi, stavolta non ho mostrato la mia cattiveria nel finale ^^
piperina tutte le volte ricevere un tuo commento mi
rende strafelice ^__^ piaciuto il capitoletto? Dai questa volta non sono stata
tanto maligna ghgh *__*
CherryBem che ne diresti di calmarti cara? Se anche
non aggiorno alla velocità della luce non vuol dire che sono morta..!!
DamaArwen88 mentre la scrivevo ridevo da sola.. anche
se da ridere in realtà non c’è molto, povero Dean.. ho chiarito abbastanza la
cosa?baci
Moho mi spiace che la tua previsione non fosse molto
veritiera, ma ho avuto degli imprevisti :( perdonata? Baci
lunachan62 ti ringrazio del commento, immaginavo che
la storia ti piacesse, ma avere 70 persone che l’hanno inserita nei preferiti e
10 che commentavano mi lasciava ogni volta sgomenta.. spero che il capitolo ti
piaccia..
8marta8 ahahah tesoro.. poverina ti ho lasciato sulle
spine.. piaciuto il cap?
Nikoletta ne sono felice..! sai quel *_* non sapevo
bene come interpretarlo ihih..baci
PiccolaSerpe bel nick ihih ^__^che dici dovrei aggiungere suspance tra gli
avvertimenti? Ti piace il cap? baci
mars e non hai ancora visto niente! I prossimi
capitoli saranno un continuo di fiati sospesi ihihih!! Sono malvagia lo so..
intanto in questo si respira, no? Baci
Lessy scusa ihih comunque vedo che hai capito
benissimo, faccio esattamente così ^^ baci
Keira93 ciao tesoro grazie mille ancora (sto
diventando monotona) anche per l’altra fic.. piaciuto il cap? baci
Christina Malfoy spero riuscirai a metterti in pari
prima della fine, comunque puoi benissimo darmi il tuo parere man mano che
leggi i capitoli :P eheh sono malata di pareri, io ^__^ baci
ki_chan non so se ti leggo dentro o abbiamo le stesse
passioni.. forse un po’ entrambe ^^ se penso che alcuni si figurano blaise come
una femmina ç__ç mi viene da piangere xD comunque credo sia meglio che la Row
non lo tratti molto, ci lascia vagare con la fantasia..!ah, e per inciso, HARRY
CHE CI PROVA CON HERM NON LO TROVERAI MAI IN UNA MIA STORIA, meno che mai in
questa. Sono praticamente fratelli!!!baci
GuNeDrA figurati, apprezzo moltissimo che tu abbia
deciso comunque di commentare, bacioni tvb
La_pApErOtTiNa_93 come al solito praticamente
l’ultima a recensire :) eheh sei troppo forte.. hai dovuto aspettare comunque
parecchio, che ne dici del cap?baci
treasure sei consapevole che è soprattutto colpa tua
se ho aspettato così tanto ad aggiornare?? Eccoti la tragedia del povero dean
*__* ma quando lo usi il tuo account, gin?! Bacione
Ricciolagirl ricevere una recensione e un complimento
da una persona che non è fan della coppia è doppiamente gratificante ^__^
quindi, grazie mille! Spero il nuovo capitolo ti piaccia :)
frakkia31 aggiungo questa risposta in ritardo, spero la leggerai.. come mai non riesci a recensire il capitolo giusto? :P il tuo computer è più matto di me tra un po' xD spero il cap ti piaccia
Ringrazio sfigatalcubo,che legge sempre praticamente
tutto ciò che scrivo, ILL, KiaraRowling (ti adoro!!), ki_chan,
lo SPOILER POCO SPOILER mi ha fatto morire dal ridere, AuraD, grazie
mille, addirittura le lacrime?!, CherryBem e LizzieMalfoy_Dracolover,
che mi ha sommerso di complimenti.
Grazie anche a chi l’ha messa tra i preferiti, so che è raro
per una One Shot.
Baci a tutti e al prossimo capitolo, per chi la segue, ci vediamo
al prossimo aggiornamento di “Serpeverde nell’animo.. o no?”
Eccovi il 17° capitolo, siete adorabili!! Mi fate venire
voglia di scrivere!!
All’inizio di questo
capitolo descriverò scene piuttosto corte, per darvi un’idea (non completa,
come mio solito ghgh ^___^) di quello
che succede in vari posti contemporaneamente. Mi dispiace da matti, sapete
che adoro rispondervi uno per uno, ma il tempo è tiranno e io proprio non ne ho
:( seavessi dovuto rispondervi
singolarmente non sarei riuscita a finire per tempo ed aggiornare oggi e
saremmo finiti a lunedì; quindi, spero mi perdonerete ^__^ ci vediamo comunque
in fondo come sempre, per un paio di cosette.. buona lettura!
Al lago nero
Hermione guardava continuamente l’orologio del suo
dormitorio; si annoiava, e così decise di uscire in anticipo rispetto
all’appuntamento e precedere Draco al lago.
Indossò un maglione rosso, prese la bacchetta che era sul
comodino e scese la scala a chiocciola che portava in Sala Comune. Si stupì di
non trovare Harry e Ron intenti nella solita partita a scacchi serale, ed uscì
dal buco del ritratto.
“Pansy non penso sia una buona idea..”
“Perché mai? Draco mi nasconde qualcosa, e io voglio
scoprire di che si tratta. E’ il mio promesso, Blaise, non può permettersi di
avere segreti con me.”
“Harry che stai facendo? Sono le nove e un quarto passate,
non ti sembra un po’ tardi per uscire..?”
“Appunto, Ron. Per questo esco.” Rispose il moro aprendo il
baule e estraendone il Mantello dell’Invisibilità.
Si girò verso il rosso e soffocò una risata nel vedere
l’espressione perplessa dell’amico.
“Hermione deve uscire stasera, per incontrare Malfoy. Non
voglio che finisca in punizione. Le chiederò che ha intenzione di fare, e se
vuole tornare tardi le lascio il mantello e torno, capito?”
Ron annuì, ed Harry, salutandolo con un sorriso e un cenno
della mano, uscì dalla stanza.
Draco uscì dal portone di Hogwarts e si diresse verso il
lago. Infilò le mani in tasca e si strinse nelle spalle. Il freddo non lo
sentiva nemmeno, abituato al gelo e l’umidità dei sotterranei, ma quella sera
spirava una brezza che si infilava sotto agli abiti dei pochi studenti che si
avventuravano fuori del castello a quell’ora.
Scorse due ragazzi Tassorosso correre verso il portone, per
tornare in Sala Comune, e vide un Grifondoro e un Corvonero raccogliere i loro
mantelli da sotto un albero dov’erano seduti ed imitare i Tassorosso appena
entrati.
Dunque, lui ed Hermione erano soli. O almeno così pensava.
Raggiunse la ragazza, seduta tra le radici del solito
albero, e senza una parola si sedette accanto a lei. Aveva smesso di piangere,
ma aveva ugualmente un’espressione triste dipinta sul volto, e guardava avanti
a se, con gli occhi appena socchiusi, come a scrutare ogni piccolo particolare
della riva opposta del lago.
Draco sapeva che in realtà stava pensando.
Hermione non si scompose minimamente al suo arrivo, e
rimasero così per qualche minuto, infine il ragazzo ruppe il silenzio.
“Hai voglia di parlarne?”
Hermione sospirò, e poggiò la testa sulla spalla di lui,
chiudendo gli occhi per un momento.
Alzò la testa quel tanto che bastava per guardarlo negli
occhi, e rispose:
“Non ora..” in un sussurro.
Draco annuì appena e riprese a guardare davanti a sé.
Qualche minuto dopo, la scostò appena e si alzò, tendendole
la mano.
“Vieni, facciamo due passi..” Hermione prese la sua mano e
si trovò a pochi centimetri dal suo viso. Sorrise impercettibilmente.
Draco le portò un ricciolo che le ricadeva sul viso dietro
all’orecchio, poi la baciò dolcemente.
Ancora con gli occhi chiusi, sentirono un fruscio e qualcosa
di simile ad un’imprecazione, si voltarono verso la fonte del rumore e ciò che
videro li lasciò entrambi stupefatti.
Davanti a loro c’era Pansy Parkinson, rigida come un palo,
con i pugni stretti e la faccia viola.
“TU!” cominciò, puntando il dito verso Draco.
Il ragazzo mascherò subito la sua sorpresa alzando un
sopracciglio, pronto alla scenata, mentre Hermione aveva gli occhi sbarrati e
si chiedeva cosa sarebbe successo.
“Scusatemi, non sono riuscito a fermarla” ammise Blaise, che
era appena uscito da dal cespuglio dietro a Pansy, con aria abbattuta.
Hermione scosse il capo, ancora più confusa, mentre Pansy si
girava scocciata verso di lui per un secondo, per poi tornare a guardare Draco,
gli occhi che mandavano lampi.
“Mai, MAI avrei immaginato una cosa del genere!! Tu... TU!
E.. la Mezzosangue” conclusestorcendo
il naso in direzione di Hermione.
“Qualche problema, Pansy?” chiese tranquillo Draco senza
scomporsi.
“Beh se permetti SI, ce l’avrei! Noi due stiamo insieme
Draco, nel caso non te lo ricordassi!”
“Veramente tu, hai sempre pensato che stessimo insieme, ma
bisogna essere in due, fino a prova contraria..”
“Ma tu avevi detto..”
“Io non ho mai detto proprio niente, Pansy” la interruppe
lui.
“Ma tuo padre..”
“Appunto, mio padre. E’ stato lui a decidere per me.”
“Ma tu non puoi..! Mio padre era d’accordo con Lucius..”
“Ho smesso di fare quello che dice mio padre da tempo,
Pansy. Lucius è ad Azkaban.”
“Noi stavamo insieme, Draco” disse Pansy con gli occhi
lucidi.
“Smettiamola di mentirci, Pansy. Se siamo stati insieme è
stato solo per le nostre famiglie.”
La ragazza cadde in ginocchio a testa bassa, mentre una
lacrima sfuggiva al suo controllo. Hermione guardò Draco e gli sussurrò
all’orecchio:
“Che delicatezza..!”
Lui si voltò verso di lei portandosi una mano fra i capelli,
scaricando la tensione accumulata in quei pochi minuti.
Blaise raggiunse i due ragazzi passando accanto a Pansy che
si copriva il volto con le mani.
“Molto delicato, Dray, davvero molto delicato” bisbigliò,
quasi divertito.
Draco si girò di scatto.
“Ma è mai possibile?! L’hai sentita, non è vero? Hai sentito
quello che ha appena detto!”
Hermione ridacchiava mentre Blaise lo guardava stranito
senza capire.
“Vedi, è la stessa cosa che gli ho appena detto io..” spiegò
la ragazza.
Blaise parve accorgersi solo in quel momento della sua
presenza, e si rivolse a lei porgendole cerimoniosamente la mano con un gran
sorriso.
“Oh, signorina Granger..! Suppongo tu mi conosca dai
racconti di questo troglodita che ha appena dato prova della sua educazione,
come me del resto. Blaise Zabini” si presentò.
Hermione sorrise di rimando
“Ti conoscevo già Blaise, non c’era bisogno della
presentazione” rispose stringendo la sua mano.
“Che vuoi farci, sono un tipo all’antica” ghignò lui.
Hermione sentì un altro fruscio dietro di loro, e si girò
attenta.
“Harry..?!”
“Ciao Herm!” disse il moro cercando di liberare i piedi dal Mantello
che si stava togliendo.
“Cosa ci fai qui..?”
“Già, Potter, cosa ci fai qui?!” la sostenne Draco
“Rilassati, Malfoy - replicò Harry - ero venuto a vedere che
facevi, e se avevi bisogno di questo” concluse rivolto ad Hermione sventolando
il Mantello dell’Invisibilità con la mano destra.
La ragazza rivolse un caldo sorriso al suo migliore amico.
“Mm.. credo ci sia un problema più impellente, al momento”
disse indicando con un cenno del capo Pansy.
“Che si fa? - chiese Blaise - io come prefetto dovrei fare
la ronda..!”
“Non c’è problema, posso occuparmene io!” si offrì Harry.
“Devi sempre fare l’eroe buonista della situazione, vero
Potter?” si intromise Draco
“Draco..! - lo riprese Hermione - non vedo che male ci sia
se Harry la accompagna al dormitorio!”
“Difatti! - la appoggiò il moro Serpeverde - l’ingresso
della Sala Comune è..”
“So dove si trova la vostra Sala Comune” lo interruppe Harry.
“E come..” cominciarono quasi in coro Draco e Blaise.
Harry sorrise al ricordo degli avvenimenti che lo avevano
portato proprio nella Sala di ritrovo Slytherin a conversare amichevolmente con
Malfoy al suo secondo anno, ed Hermione con lui.
“E’ una lunga storia” concluse il moro, poi andò verso la
figura che era ancora inginocchiata a terra e non oppose resistenza quando lui
la aiutò ad alzarsi, con il volto chino rigato dalle lacrime.
Così, Draco Malfoy si ritrovò a fare una smorfia vedendo il
suo migliore amico e la sua ragazza salutare sorridenti il Grifondoro
allontanarsi verso il portone di Hogwarts nell’oscurità che ormai li aveva
avvolti.
* Spazio dell’autrice *: eccomi qui!! Spero sia
piaciuto il capitolo e vi chiedo ancora scusa per non potervi rispondere
singolarmente, ringrazio comunque
KiaraRowling,
GuNeDrA,
sfigatalcubo,
Christina
Malfoy,
8marta8,
CherryBem,
DamaArwen88,
Keira93,
frakkia31 (che
intendi dire con ‘tu mi odi?’?)
La_pApErOtTiNa_93,
London che è
tornata! ,
Lessy,
MartyViper,
HermioneJJ,
treasure,
piperina e
ki_chan
per le recensioni, e tutti coloro che l’hanno inserita tra i
preferiti.
Una piccola cosa: ho
notato che una persona (non so esattamente chi, siete così tanti!) ha rimosso la mia fic dai preferiti. Mi
piacerebbe che, se per qualunque motivo la fic non vi piacesse più, mi
informereste del motivo, mi serve per migliorare..!
Ringrazio anche tutti quelli che seguono l’altra mia fic,
grazie davvero. Penso che aggiornerò lunedì, se avrò il tempo.
E, ultimi ma non per importanza, RINGRAZIO TUTTI COLORO CHE
MI HANNO INSERITA TRA GLI AUTORI PREFERITI. Non sapete che piacere mi fate,
veramente. Vi ringrazio tantissimo!!!
Capitolo quasi interamente dedicato ad Harry e Pansy, che è
stato un po’ difficile scrivere.. E’ un po’ più lungo del solito, spero non vi
dispiaccia ^__^..
Ho un po’ di cose da dire, ma ve le dico in fondo ^^ buona
lettura, Hermy
Chiarimenti
“Ti stai divertendo, Potter?”
Harry alzò perplesso gli occhi verso la ragazza che
camminava al suo fianco, la quale rispose alla sua espressione con un verso
stizzito.
“Goditi lo spettacolo, perché non ti capiterà più di vedermi
piangere ancora” concluse a testa alta asciugando con due dita l’ennesima
lacrima che scendeva a bagnare la sua guancia sinistra.
Harry si bloccò, smise di camminare e si voltò verso di lei.
“Credi davvero che mi diverta vederti piangere?!” chiese
sbigottito.
Pansy alzò le spalle ostentando noncuranza.
“Perché avresti accettato di venire con me, altrimenti?”
chiese di rimando con un sopracciglio alzato, in quell’espressione tipica dei
Serpeverde.
“Mai sentito parlare di gentilezza?” la ragazza emise un
leggero sbuffo.
“Non ho mai avuto motivo di essere gentile con nessuno,
Potter, e nessuno è mai stato gentile con me. Non mi hanno fatto nemmeno la
gentilezza di non tradirmi”
“Mm.. da quello che ho capito non stavate insieme..” azzardò
Harry
“Non ha importanza, Potter. Lui doveva sposare me.
Era mio, capisci?”
“Dunque è una questione di possesso, non ne sei innamorata”
constatò Harry, sempre più perplesso.
Pansy proruppe in una risata amara.
“Potter, credi davvero che una serpe come me possa amare?”
Harry riprese a camminare, respirò a fondo e poi rispose.
“Vuoi la verità?”
“Certo”
Dopo qualche secondo continuò:
“Fino a qualche tempo fa ti avrei risposto di no, ma... si,
credo di si”
Pansy fece qualche passo prima di rispondere.
“Sei un illuso, Potter. I Serpeverde, tutti, dal primo
all’ultimo, provengono da famiglie Purosangue che gli insegnano, e gli
impongono, di nascondere i propri sentimenti. A furia di nasconderli, uno
finisce per non provarne più. O almeno, per convincersi di non provarne”
Harry boccheggiò, senza parole.
“Wow” riuscì solo a dire infine.
Pansy alzò scettica un sopracciglio, senza smettere di
camminare. Ormai erano giunti ai sotterranei.
“Non mi sembra propriamente un’affermazione adatta ad un
‘wow’...”
“E’ che.. non pensavo che.. fossi così”
Pansy fece un sorriso triste, ma aveva smesso di piangere.
“Pensavi che fossi come gli altri vogliono che io sia..
tutti mi descrivono come una ragazza crudele, senza scrupoli, oca e piena di
pregiudizi, senza rendersi conto che i primi ad avere pregiudizi sono loro”
disse.
“E’ un pensiero molto profondo, Pansy” pronunciò sincero il
moro infilando le mani in tasca e fissandosi le scarpe.
La ragazza sbattè un paio di volte le palpebre, incredula.
“Come mi hai chiamata?!”
Harry esitò
“Pansy. E’ il tuo nome, mi sembra”
“E da quando mi chiami per nome..?!”
“Vuoi la verità?”
“Certo”
“Non lo so, mi è venuto spontaneo” ammise.
La moretta, che si era fermata, riprese a camminare.
“Va bene Pot.. Harry” disse dopo un poco.
“Ti sei accorto che stiamo parlando civilmente da quasi un
quarto d’ora?” Harry ridacchiò.
“In effetti è un po’ strano” disse, pensando invece che
nulla gli era mai sembrato più naturale.
Così, tra battute e chiacchiere, arrivarono ad un corridoio
dove Pansy si fermò, e si rivolse ad Harry con un’espressione enigmatica.
“Questo non è il corridoio della Sala Comune”
“Già, non lo è” disse Pansy.
Harry si passò una mano sul volto
“E quanto ci metteremo ad arrivarci?”
“Dipende” rispose la ragazza con una strana luce negli
occhi.
“Da cosa?” chiese Harry guardandola.
“Da quanto ci metti a baciarmi, Potter” disse con un
sorrisetto storto.
Sul volto di Harry si dipinse un ghigno degno di un
Serpeverde prima che si avvicinasse alla ragazza annullando la distanza fra di
loro.
Blaise era andato via poco dopo per fare, con una buona
mezz’ora di ritardo, la sua ronda serale.
Così Draco e Hermione passeggiavano relativamente silenziosi
per il parco di Hogwarts.
“E’ morto qualcuno?” chiese all’improvviso Draco, il viso
serio e la voce sicura.
“C-come..?”
“Hai sentito benissimo. E’ morto qualcuno?”
Hermione posò lo sguardo a terra.
“Si” disse in un sussurro appena udibile.
“Capisco” si limitò a rispondere Draco.
Capendo che Hermione non avrebbe detto di più, si tolse il
mantello e lo stese a terra e si sdraio su di esso invitandola a fare lo
stesso.
Quando la ragazza si fu sdraiata a fianco a lui, Draco la
strinse a sé ed indicò una costellazione.
“Lo vedi quel gruppo di stelle?”
Hermione annuì contro la sua spalla.
“La più luminosa di quelle stelle porta il mio nome” disse
abbassando il braccio.
La ragazza ridacchiò ed alzò la testa per poterlo guardare
negli occhi, puntellandosi sui gomiti.
“Sarebbe più corretto dire che tu porti il suo - disse
sorridendo - comunque lo sapevo” concluse.
“E come?” chiese Draco alzando un sopracciglio
“L’ho letto” rispose come se fosse la cosa più ovvia del
mondo.
“Logico, che domanda stupida” ghignò lui, guadagnandosi uno
scappellotto.
“E’ così, eh? Brutta serpe schifosa..! Te lo farei mangiare
quel ghigno..!”
Draco scoppiò a ridere.
“Ahah Mezzosangue, dimmi, come penseresti di riuscirci?!”
chiese tra le risa.
“Oh, un modo lo troverò, Draco, stanne certo!” poi estrasse
la bacchetta e la puntò al cielo.
Subito scintille rosse si generarono da essa e andarono a
formare 12 punti disposti in cerchio, con due lancette nel centro.
Draco lentamente si inginocchiò sbatacchiando il mantello
per togliere da esso gli eventuali residui di erba e terra.
“Rilassati Mezzosangue, c’è tutto il tempo” disse, prima di
coinvolgerla in un bacio mozzafiato.
I due si allontanarono, scambiandosi sfrecciatine, verso i
portoni di Hogwarts, ignari del fatto che, da dietro una quercia, un paio di
gelidi occhi neri avevano seguito tutta la scena.
* Spazio dell’autrice *: Eccomi ^^ attenzione a quest’ultima
cosa, è di un’importanza determinante ^O^ non uccidetemi please, la tentazione
di concludere così il capitolo era troppo forte xD
Passo alle cose che
volevo dirvi.
1) Innanzitutto
ringrazio chi ha letto e recensito la mia Shot per Halloween, “Una
notte speciale”, primo esperimento di JamesxLily in vista di una
collaborazione.. ma non vi anticipo nulla ^^:
quindi un’enorme
grazie a: London (grazie anche per il commento alla drabble tesoro^^),
xla (so che
fatica hai fatto a leggere una cosa simile, quindi ringraziamento doppio ^^),
Lessy,
puccalove90,
Christina Malfoy,
KiaraRowling
(tesoro, mi sai che non hai capito v.v non ho minimamente intenzione di
continuarla xD),
Guz (^^),
CherryBem e hil
e logicamente a tutti quelli che l’hanno inserita tra i preferiti ^^.
2) Concludo
dicendo che mi è dispiaciuto vedere che la nuova fic, “We could be heroes”,
l’hanno letta davvero in pochissimi.. volevo chiedervi se potevate spiegarmi il
motivo tramite recensione.
Passo ai
ringraziamenti per lo scorso capitolo, purtroppo non ho il tempo di rispondervi
singolarmente, ma risponderò sommariamente alle domande che mi sono state
poste.. grazie quindi a KiaraRowling,
Diana (è
sempre bello trovare nuove lettrici ^^),
sfigatalcubo
(smack! Non preoccuparti delle rec corte, l’importante è che ci siano!),
Gloria_Potter
(Ho visto che l’hai anche inserita tra i preferiti.. grazie!),
Lessy,
ki_chan,
Keira93,
8marta8,
frakkia31,
MartyViper
(mi spiace non poterti rispondere come si deve, ci sentiremo poi per e mail
^^),
Muny_4ever
(non credo succederà mai! Dove sei stata?kiss),
London,
La_pApErOtTiNa_93,
treasure
(amore ci sarà un motivo se ho il suo nome come nick ^^!),
CherryBem e Sofy
Weasley (grazie mille, sono contenta che ti piaccia ^^ spero continuerai a
recensire!)
Mamma mia quanti
siete! Rispondo alle vostre domande.
- Ho voluto spiegare
come secondo me è veramente il personaggio di Pansy, e credo che in
questo capitolo più che nel precedente sia abbastanza caratterizzata.. credo
che sia incatenata, un po’ come Lavanda Brown, che però vedo più stupida di
lei, nell’immagine che gli altri si sono costruiti di lei, che non corrisponde
però a realtà.
- Per quanto
riguarda Dean, dato che stiamo ancora parlando degli avvenimenti della
sera-notte in cui Silente annuncia che lascerà Hogwarts, sapremo nel prossimo
capitolo che fine farà ^^.
- Molti mi hanno
chiesto di Zabini, ebbene: secondo me quel ragazzo è finito a Serpeverde
per via delle sue origini, della sua famiglia, non per l’indole.. comunque, non
lo ritengo uno stinco di santo ^^.. come avete visto, lo trovo elegante,
spiritoso, ma con il fascino della serpe.
Questo spiega il
perché molti lo affianchino ad Harry, nelle coppie yaoi, o ad Hermione,
ultimamente, nelle coppie etero.
Sono contenta che piaccia
l’idea della Harry/Pansy (ad eccezione di ki_chan ihih.. io Pansy non la vedo
brutta..!), così siamo sicuri che non interferirà più ^^
PICCOLA DOMANDA:
Preferite che aggiorni prima “Serpeverde nell’Animo” o “We could be heroes” ?
Andrò a maggioranza :)
Dopo questa sfilza
di cose, ringrazio i sempre più numerosi che l’hanno aggiunta tra i
preferiti e spero che il capitolo vi sia piaciuto ^__^ un bacio
Dopo tanto tempo, sono riuscita a riscrivere il capitolo.. Non sono molto soddisfatta di come è venuto, sarà che già era di passaggio, sarà che l’abbandono del mio computer mi ha lasciato con l’amaro in bocca (ç_ç) ma non riesco proprio a farmelo piacere. Ad ogni modo, vi ringrazio tutti tantissimo per il sostegno che mi state dimostrando ^__^ vi adoro!
Vi lascio al capitolo, ci vediamo in fondo! Buona lettura!
Siamo matti??
Il mattino seguente Hogwarts si era svegliata presto per salutare un timido Dean Thomas, che impacciato e tutto rosso rispondeva agitando la mano ai calorosi saluti dei compagni, e subiva l’abbraccio di Ginny Weasley, che gli era saltata al collo urlando “Non ti dimenticheremo, non ti dimenticheremo!”.
Quel giorno non vide solo la partenza di Dean, infatti alle tre del pomeriggio tutti gli studenti si trovarono nel parco per la prima verifica di Trasfigurazione umana, con grande soddisfazione di Hermione, che non faceva altro che ripetere quanto fosse utile, e della professoressa McGranitt.
I giovani maghi si stavano riversando di fronte ai portoni della scuola, in un turbinio di rosso-oro, verde-argento, nero-blu e giallo-rosso.
I ragazzi delle quattro case avevano iniziato a parlare animatamente quando un leggero battito di mani li distolse dalle loro chiacchiere e portò la loro attenzione verso la cattedra. La professoressa McGranitt, in piedi dietro di essa, li fissava in attesa.
“Buongiorno a tutti ragazzi, come sapete, questa è la prima verifica di auto-trasfigurazione - disse riportando alla loro dimensione originale diversi rotoli di pergamena che aveva ridotto per portarli nella tasca del mantello - svolgerete l’incantesimo qui, quindi vi pregherei di arretrare di qualche metro” concluse mentre il professor Vitious compariva accanto a lei ed evocava due sedie.
Agli sguardi incuriositi ed interrogativi degli studenti, riprese professionale:
“I professori di Incantesimi e Cura delle Creature Magiche assisteranno alle prove e mi aiuteranno a compilare le schede di valutazione. Ora attenzione, quando chiamerò i vostri nomi venite avanti, le verifiche si svolgeranno a coppie”
Dalla folla di studenti si sollevò un mormorio indistinto, eccetto per qualche voce chiara tra le quali si distinse quella di Seamus Finnigan.
“Secondo quali criteri siamo stati divisi? Anno, Casa...”
La McGranitt fece un piccolo sorriso tirato.
“Nulla di tutto questo, signor Finnigan. Sarete divisi secondo l’ordine alfabetico.”
Una nuova ondata di commenti, questa volta sdegnosi, venne sopita dall’arrivo dell’insegnante di Cura delle Creature Magiche. Hagrid attese che il professor Vitious ingrandisse la sedia per lui e si sedette, bofonchiando:
“Professoressa McGranitt, professor Vitious…” accompagnando le sue parole con un cenno di saluto del capo.
“Molto bene, - disse Minerva allargando sul tavolo le pergamene che evidentemente erano gli schemi di valutazione - molto bene. Ai posti, ragazzi, cominciamo.”
Abbott Hannah era, come sempre, pronta di fronte alla cattedra, poiché il suo nome la costringeva a svolgere la prova per prima, insieme a Boot Terry, di Corvonero.
Entrambi non riuscirono a passare la verifica, ma vennero rassicurati che era tutto nella normalità. Dopotutto, si trattava della prima.
I guai cominciarono quando fu chiamata la coppia Brown - Bullstrode.
Millicent si diresse verso il centro scostando bruscamente i compagni, camminando come suo solito abbastanza goffamente e sputando un lecca lecca che le pendeva dalle labbra, mentre tirava fuori la bacchetta borbottando. Lavanda, invece, si produsse in una serie di gridolini isterici, che le sue compagne cercarono di calmare, inutilmente.
“Ma professoressa..!! Io dovrei fare la verifica con quella??” strillava indicando la Serpeverde come fosse un demone.
“Precisamente, signorina Brown” rispose pacata la McGranitt senza scomporsi.
“Ma, ma…!! E’ inaudito! Impossibile..! - continuava a sbraitare - Siamo matti?? Lo sanno tutti che Grifondoro e Serpeverde insieme non possono stare, tutti!”
“Senti stupida oca - intervenne Millicent - neanch’io sono entusiasta di fare coppia con te, ma proprio per questo vediamo di sbrigarcela più presto possibile così non dovrò più vedere la tua brutta faccia!” bofonchiò, mentre il solito mormorio si alzava a manifestare le opinioni degli studenti e le gemelle Patil si avvicinavano alla cattedra.
“Signorina Bullstrode! - esclamò la McGranitt - il suo comportamento è inammissibile! 5 punti verranno sottratti a Serpeverde per la sua esuberanza, ed altrettanti a Grifondoro per la sua mancanza di rispetto, signorina Brown. Sì, potrete fare coppia insieme, ma ora tornate a posto, per Merlino!” sbottò infine esasperata a Padma e Calì che non avevano smesso un attimo di sussurrarle a poca distanza dalle orecchie la loro richiesta.
In un secondo, tutti si zittirono. Se le gemelle Patil avessero formato una coppia a parte, questo significava… Parkinson - Potter. La classe rabbrividì al solo pensiero delle parole taglienti e gli eventuali incantesimi che sarebbero volati tra i due, che sembravano invece assolutamente disinteressati.
Le seguenti verifiche si svolsero velocemente, passando per la prova Granger - Greengrass che si concluse ovviamente con un Eccezionale e una prova non svolta, e per quella Mac Millan - Malfoy, che finì con parecchi insulti ed una O per entrambi.
Arrivarono finalmente alla coppia tanto temuta, che sembrò invece tra le più calme. Non volarono sguardi assassini ed anzi, i più attenti avrebbero potuto cogliere occhiate d’intesa e mezzi sorrisi.
Harry non riuscì a passare la prova, mentre dove prima stava Pansy ora un’aquila scura volteggiava attorno alla cattedra degli insegnanti. Con un lampo di luce, la ragazza corse dalle sue compagne festanti per il suo inaspettato Oltre Ogni Previsione.
Harry tornò invece tra i Grifondoro, ugualmente soddisfatto, dove lo attendeva una Hermione piuttosto curiosa che lo accolse con un abbraccio da dietro e gli sussurrò all’orecchio:
“Mi sa che qualcuno qui dovrà spiegarmi un paio di cose” provocandogli un ampio sorriso per poi stampargli un bacio sulla guancia sotto gli occhi di un Draco che si stava distruggendo i palmi delle mani con le unghie.
La verifica si concluse con la coppia Weasley - Zabini, che terminò in fretta la prova, poiché nessuno dei due riuscì a trasfigurarsi.
“Per oggi abbiamo finito - tuonò la McGranitt sopra al fracasso che i suoi studenti stavano creando, con uno strano sorriso tirato ma divertito sulle labbra - Vi informo che le coppie che hanno sostenuto la prova oggi, costituiranno piccoli gruppi di studio su questo argomento per le prossime settimane, con l’obbligo di incontrarsi almeno una volta ogni tre giorni.”
Detto questo si alzò e scomparve dietro ai portoni della scuola.
In Sala Grande, quella sera, si stavano scatenando i commenti agli avvenimenti del pomeriggio, con grande rammarico di Ginny che pensava ancora a quelli della mattina, che parevano già dimenticati, o almeno così si sforzavano di fare apparire.
“Io penso che con tutti i gruppi di studio che volete non riuscirò mai a trasfigurarmi. Non mi riesce, punto!” esclamò Ron contrariato.
“Oh avanti Ron, Zabini è simpatico in fondo… Poteva pure andarti peggio!” lo consolò Harry.
“Già, tu sei con la Parkinson, ad esempio!” si ricordò il rosso.
“Già…” ripetè Harry abbassando il viso sul piatto per cercare di contenere il sorrisino che stava nascendo sulle sue labbra, che per altro non scappò all’occhio indagatore di Hermione che sorrise a sua volta.
“Che hai da sorridere, tu! - esclamò Ronald fintamente offeso - ah già, abbiamo tra noi Miss-Sempre-Eccezionale” si rispose da solo.
Hermione lasciò correre, visto che dare la spiegazione veritiera avrebbe richiesto più tempo ed era convinta che fosse un compito riservato a Harry il quale guardandola annuì impercettibilmente come a dire “Glielo dirò…”.
Ad un certo punto, Silente si alzò con discrezione dal banco professori, e si avvicinò al tavolo di Grifondoro.
Harry, Ron e Hermione si guardarono stupiti, per poi rivolgere tutta la loro attenzione al Preside, che si era chinato su di loro.
“Harry, Ron, c’è una cosa di cui vorrei parlare in privato con voi... continua pure a mangiare, Hermione, ti farà bene. La presenza dei tuoi amici basterà.” Disse quando i tre si alzarono contemporaneamente.
La ragazza si risedette offesa, mentre i suoi migliori amici seguivano il preside nel suo ufficio.
Hermione aveva passato il resto della cena a borbottare che Harry e Ron erano sufficienti, certo, che di lei non aveva bisogno nessuno e altre cose del genere.
Le era poi arrivato un gufo, il solito meraviglioso gufo grigio, per la verità, che portava una pergamena con scritto solo: “Dove e quando?”
Sorrise e scrisse brevemente:
“Tra 5 minuti al primo piano vicino alla colonna a fianco dell’aula di Trasfigurazione”
Riaffidò la pergamena al gufo e si occupò di terminare il suo budino.
“Allora?”
“Allora cosa?”
“Non trovi che Potter fosse particolarmente affascinante, oggi?”
“Che intendi dire?!” chiese confusa Hermione.
“Che questo pomeriggio, dopo la prova di Trasfigurazione, l’avrei baciato anch’io” disse lui con una smorfia.
La ragazza lo guardò seria per un paio di minuti, indecisa se prenderlo sul serio o no. Alla fine scoppiò a ridere tenendosi la pancia e aggrappandosi al suo braccio per non cadere.
“Che diavolo hai, da ridere?!” sibilò Draco.
“Ahah…!! - tentò di riprendersi Hermione - tu sei… tu sei…”
“Io sono cosa??”
“Ahah, mio dio… Tu sei geloso!!” esclamò lei asciugandosi le lacrime agli angoli degli occhi.
Draco storse la bocca.
“Io geloso..?”
“Già, già, proprio tu…” ripetè la Grifondoro allacciandogli le mani dietro al collo.
“Un Malfoy non è mai geloso, Mezzosangue”
“Ma il mio Draco si” concluse lei sorridendo prima di impedirgli di rispondere coinvolgendolo in un tenero bacio.
“Dovrei esserlo più spesso se questo è il pagamento” disse con un ghigno lui quando si staccarono.
Hermione ridacchiò e gli tirò un piccolo pugno sul petto.
“Te l’ho già detto che sei uno stupido?”
“Uno stupido che ti piace, però”
“Malfoy cambia solfa, questa l’ho già sentita” replicò divertita Hermione.
“Non bisogna mai smettere di dire la verità - ribattè ghignando - ora devo andare, Blaise si starà chiedendo che fine ho fatto”
“E se tu lo lasciassi a chiederselo, per oggi?” chiese guardandolo negli occhi dolcemente.
“Che intendi dire?”
“Non ho proprio voglia di dormire da sola, stanotte” disse mordendosi il labbro inferiore.
Draco non resistette all’impulso e la baciò,
“Scommetto che esiste un posto dove potresti non essere sola…” cominciò allusivo con un sopracciglio alzato.
“Ma che sia adatto ad una principessa..!” esclamò lei. Draco rise, poi la prese in braccio.
“Ehi, che fai!! - esclamò Hermione - mettimi giù!”
“Mi spiace principessa, ma il castello è lontano! In qualche modo dovremo pure arrivarci, al settimo piano!” Una risata echeggiò per tutto il corridoio, fino a che i due ragazzi non furono scomparsi sulle scale.
* Spazio dell’autrice *: eccomi qui, riporto una parte del capitolo-avviso, nel caso qualcuno non lo avesse visto, e mi scuso ancora per il ritardo, ma come sapete non è dipeso da me.
“Lunedì scorso avevo pronto il capitolo 19 di questa fic e stavo per postarlo quando il mio pc mi ha abbandonata. Eh si, si è fuso. Mi spiace tantissimo ma questo pone dei problemi abbastanza notevoli, ovvero posso usare questo computer (che è di mia madre) solo relativamente, perchè per scrivere interi capitoli ci vuole del tempo..
[…]in particolare mi dispiace per mars (sei tornata!!), Christina Malfoy, che si è fatta la tirata per arrivare all'ultimo capitolo, e per frakkia31, mia eterna sostenitrice (ma ti piace davvero così tanto questa fic??)
Vi ringrazio molto per il sostegno.”
Non sapevo bene che titolo mettere per questo capitolo. Alla fine, ho deciso di inserire una parte del discorso di Lavanda, perché mi ha fatto ridere che in una Draco/Hermione qualcuno dicesse che Grifondoro e Serpeverde non possono assolutamente stare insieme ^__^
Ringrazio tutti quelli che hanno recensito lo scorso capitolo, grazie mille, siete tantissimi!! ^^
Rossy..! sono molto contenta che tu mi abbia seguita dall’inizio, e mi ha riempita di gioia anche il fatto che ti piaccia anche SnA, come hai visto ho aggiornato prima quella. Naturalmente mi farebbe molto piacere se continuassi a commentare, un bacio.
Deborah debby una tua recensione è magnifica comunque ^^ sono contenta che Harry e Pansy ti piacciano, anch’io li trovo carini ^^ fammi sapere che ne pensi del cap. Bacione ti adoro da matti!
KiaraRowling che cattiva tesoro xD mi fai piangere Dracuccio (ihih ormai non smetterò più di chiamarlo così ^^) spero ti piaccia il cap, ti voglio tanto bene!
Christina Malfoy tesoro miooooo!! Sei riuscita ad arrivare in fondooo!! Me felice :) non avevi mai visto la Harry/Pansy prima d’ora? Io trovo che ci stia bene ^^ beh, sui misteriosi occhi ci sarebbe molto da dire, ragion per cui… non dico niente xD! Spero il cap ti sia piaciuto ^^ bacione tvb
Keira93 tesoro tu non mi annoi mai ^^ secondo me questa faccetta *__* esprime al meglio lo scorso capitolo xD.. che ne pensi di questo? Senza il tuo parere non vado avanti xD bacione tvtb!
Mars tesoro mio, sei tornata finalmente..! Spero che il motivo della tua assenza non sia qualcosa di grave… Sinceramente avevo semplicemente pensato che ti fossi stufata della fic. Sui Serpeverde, siamo perfettamente d’accordo, e Blaise è il mio mito ^^ spero il cap ti sia piaciuto!
Sofy Weasley grazie milleee!! Quando si riesce a far piacere un personaggio solitamente antipatico è una vittoria ancora più grande ^__^ io Pansy la vedo così, che ti devo dire ^^ spero ti piaccia anche questo capitolo! Baci!
frakkia31 ma ti piace davvero così tanto questa fic?? Mi spiace per questo ritardo ma come avrai letto non è stata colpa mia ç_ç Non ho mai visto quel film..! Merita? Spero il cap ti piaccia ^__^ attendo come sempre la tua recensione ^^ baci
MartyViper grazie mille veramente, sei sempre un tesoro… addirittura un genio?? Me rotola per terra dalla contentezza tipo maialino ^^ grazie anche per i commenti a ‘We could be heroes’, sono molto importanti per me.. che ne pensi di questo capitolo? Un bacione tvb
8marta8 mi scuso per il ritardo :( spero il capitolo ti piaccia ^^ baci!
Sfigatalcubo dovremmo creare la Gazzetta di Hogwarts, noi due ^^ eh si uno scoop fantastico visto come si evolve la situation? Attendo il tuo parere ^^ bacione!
Treasure tesoro tu sei quel pelino di parte, a volere l’aggiornamento di SnA xD non avrei mai pensato che ti sarebbe piaciuto il tuo Harry con la regina si Serpeverde ^^ un bacione anch’io ti adoro come i drachi..uuups, i draghi xD tvb
Diddola benvenuta su EFP a tutti gli effetti, allora ^^ sono contenta che H/P ti piacciano, hanno avuto un grande successo in effetti :P che ne pensi del cap? baci
La_pApErOtTiNa_93 allora attendo il tuo responso :P come ti è sembrato questo capitolo? Comunque vedi, anche da come la vedi tu si capisce che ci riesce difficile non immaginarla come un’oca senza cervello.. un bacione tvb
ki_chan beh così so come ti chiami tesoro xD cooomunque, che ne pensi del cap? mi spiace per l’assenza ç_ç comunque io ti ho risp all’e mail ma qui mi pare che siamo poco produttivi xD datti una mossaaaaaa :P scherzo, un bacione tvb
Muny4Ever WOW lo dico io, la mia super fan di nuovo all’attacco ^___^ mi spiace per la tua connessione ma sono contenta che ora si sia risolto tutto ^^ io invece non ho risolto niente, sono ancora dal pc di mia madre.. se ti va ho cominciato una raccolta di drabble che probabilmente ti piacerebbero, visto che hai ‘Balbetta per favore’ tra i preferiti, lo stile è quello ^^ bacione
CherryBem denny sei impossibile xD comunque eccotela aggiornata…sei una babba ^^ bacione
Lessy grazie mille ^^ ma mi spiace, questo non posso proprio dirlo.. e.. la mia cattiveria in fondo è ciò che piace di me, non è vero? La suspance ci sta tutta ^__^ baci
Rivoltella J ultima ma non meno importante,anche se hai commentato il primo capitolo *__* ma sei mattaaaaa?? Come ti ho già detto tesoro sei una pazza, 19 capitoli sono 19 capitoli, come hai giustamente detto tu! Grazie mille O.o quanto diavolo ci hai messo?? Grazie anche per i commenti alle altre fic, e ti do un paio di consigli, dato che le mie fic le conosco bene ^^ se vuoi leggere qualcosa di leggero, C’è SnA, ovvero ‘Serpeverde nell’Animo… o no?’ long fic, o CTCT, ‘Christmas Things, Christmas Thinks’, raccolta di drabble natalizie. Se vuoi qualcosa di più impegnativo (ti avviso, è molto triste) c’è la mia nuova e per me importantissima long fic ‘We could be heroes’, come al solito Dramione ^^ grazie ancora, sono sempre onorata di finire tra gli autori preferiti di qualcuno ^__^ un bacione!
Ringrazio moltissimo anche chi ha recensito ‘We could be heroes’ e vi avviso che sto postando le drabble natalizie a cui avevo accennato, nella raccolta ‘Christmas Things, Christmas Thinks’
Grazie anche alle ormai più di 80 persone che hanno PD tra i preferiti O.o siete uno sproposito xD baci,
Eccomi qui, a postarvi il nuovo
capitolo anche di PD.
Invito quelli di voi che non
l’hanno già fatto a visitare il mio
profilo, opportunamente modificato. E’ importante per chi segue le mie
fiction!
Passo al capitolo, che dedico a
frakkia31, perché mi segue sempre,
mi riempie di complimenti, e mi ha fatto il più bello. Questa è la tua ff
preferita sul sito? Ti ringrazio immensamente, anche se non lo credo possibile.
Questo capitolo è per te, tesoro.
Un’altra
volta
Hermione si svegliò lentamente,
sbattè un paio di volte le palpebre ed alzò appena la testa, per osservare il
volto del ragazzo su cui si era addormentata. Il suo petto nudo si alzava ed
abbassava ritmicamente, mentre sul suo viso permaneva un’espressione rilassata,
quasi serena.
La riccia si abbassò lentamente a
sfiorare quelle labbra sottili, per una volta non tese in un ghigno, e sorrise
nel vedere che Draco non si era svegliato. Prese a passargli dolcemente una mano
tra i capelli, ad accarezzargli la testa, ed il suo sorriso si allargò quando
gli angoli della bocca di lui si sollevarono appena, nel sonno.
Erano quasi le otto del mattino,
quando Harry James Potter era arrivato di fronte alla Stanza delle
Necessità.
“Devo parlare con Hermione, devo parlare con
Hermione, devo parlare con Hermione...”
Al terzo passaggio di fronte al
muro vuoto, la Stanza si era palesata, sotto forma di
quello che a prima vista sembrava un appartamento senza pareti, pieno di mobili
e molto colorato.
Harry si guardò un po’ intorno,
di fronte a sé aveva la zona ‘salotto’, con i suoi divanetti, oltre la quale era
ben visibile la cucina.
Si voltò verso sinistra, dove
vide un ampio letto a due piazze, con due tendine arancioni tirate su ai lati.
Su di esso, coperti solo dalle lenzuola bianche, stavano Malfoy e la sua
migliore amica, intenta ad accarezzarlo.
Chiuse la porta alle sue spalle,
provocando solo un lieve rumore, che bastò però ad attirare l’attenzione di
Hermione, la quale trattenne rumorosamente il respiro.
“Harry…!” esclamò coprendosi
pudicamente col lenzuolo.
Il moro avanzò verso la cucina,
senza guardarla nemmeno, e si sedette al tavolino bianco.
La ragazza si alzò, allarmata, e
raccolta la sua biancheria indossò la camicia di Draco, abbastanza lunga da
coprirla fino alle anche, poi raggiunse il suo migliore amico.
“Cosa c’è?!”
“Dovevo parlarti.” Si scusò
Harry, e Hermione sospirò.
“Si tratta di ciò per cui vi ha
chiamati Silente?”
Harry annuì, e la riccia lo
invitò con lo sguardo a continuare.
“C’è stato un altro attacco.”
Disse lapidario dopo qualche secondo.
Hermione sgranò gli occhi. Era
successo un’altra volta.
“Chi…” cominciò con voce rotta,
ma Harry la interruppe.
“Charlie Weasley.”
La ragazza sussultò, il terrore
dipinto sul volto.
“E’…?” non riuscì a pronunciare
quella parola: morto.
“No, è solo ferito, è riuscito a
difendersi.”
Con un rumoroso sospiro di
sollievo, Hermione si lasciò andare sulla sedia.
“E’ sicuro che si tratti…”
“…di Mangiamorte? - intervenne
lui - sì, Charlie li ha visti chiaramente. Molto stupido da parte loro, erano
solo in due. È anche vero che hanno attaccato mentre lui era in volo su un
drago, era improbabile che riuscisse a difendersi, ma evidentemente non lo
conoscono abbastanza: Charlie ormai conosce troppo bene i draghi per non
riuscire a fare qualsiasi cosa su uno di loro.”
“Solo due…” riflettè Hermione.
“Potrebbero non seguire indicazioni dell’intera schiera, potrebbero fare di
testa loro. Insomma, sarebbe molto stupido avendo a disposizione migliaia di
maghi mandarne solo due per un mago, seppure giovane, appartenente all’Ordine
della Fenice. Charlie non è il primo venuto.”
Harry tacque per un attimo.
“E’ possibile, sì, soprattutto
considerando il fatto che non abbiamo più nulla da temere da Voldemort… anche se
tutti questi movimenti da parte dei Mangiamorte danno da pensare… forse hanno
trovato di nuovo un modo per riportarlo in vita. Ma tutto sommato…”
“Non credi che… insomma…”
“Che vogliano arrivare a me? - la
interruppe nuovamente Harry - sì, ci ho pensato.”
“Ma è improbabile, Harry. Se
avessero potuto attaccarti l’avrebbero fatto subito.” Esclamò lei.
“Già - mormorò mestamente - non
so proprio cosa pensare.”
“Ricordi quel sogno… quello che
hai fatto un po’ di tempo fa…” si fermò un attimo a riflettere, nemmeno lei
sicura di ciò che stava dicendo.
Poi, sbattè la mano sul tavolo e
riprese. “Ti hanno messo in guardia! È chiaro! Cos’hanno detto? Avrebbero
attaccato in un modo più subdolo, no? Qualcosa del genere. Harry, questa è una
spirale! Stanno colpendo tutti i parenti dei nostri amici, dei tuoi amici, sempre più vicini. La
prossima potrei essere io!”
Harry si riscosse. “Non dire
sciocchezze, Hermione, non possono
penetrarea Hogwarts!” esclamò
alzandosi di scatto. Non riusciva più a stare fermo.
“E poi, chi potrebbe esserci
dietro?”
“Non so Harry, chiunque ti odi
abbastanza. Direi che ce ne sono di persone in lista…” disse lei con un debole
sorriso.
“Riflettiamo. Lucius
Malfoy…” “Lucius Malfoy è ad Azkaban, dove deve stare.”
Una voce li raggiunse, ed
entrambi si voltarono istintivamente verso la zona arancione, da dove Draco
Malfoy, nudo ad accezione dei boxer neri, si stava avvicinando a loro.
Passò distrattamente di fronte a
Harry, che non sapeva se essere più stupito del suo comportamento o delle sue
parole, visto e considerato che appena arrivato non aveva la testa abbastanza
sgombra da realizzare che quello era una specie di appartamento che Hermione
condivideva con quell’essere che
stava aprendo il rubinetto.
Con un tocco di bacchetta, fece
comparire un bicchiere e lo riempì, poi lo posò di fronte a Hermione e se ne
andò tranquillo in bagno, lasciando Harry interdetto.
Cominciando a bere, Hermione
riprese a parlare come se nulla fosse.
“Dunque non si tratta di
Malfoy.”
“Ma…” Harry indicava con l’indice
il punto in cui era scomparso il biondo, ancora sconvolto.
“Non possiamo fare altro che
aspettare, Harry. Non abbiamo i mezzi per scoprire chi c’è dietro. Se non lo sa
Silente, come possiamo saperlo noi? A proposito, che ore sono?”
Il ragazzo si chiese cosa
c’entrasse quell’ a proposito, ma
pensando ad un orologio, il solito orologio argentato prese forma sulla parete.
Un grifone ed un serpente scandivano il tempo a guisa di lancette. Accigliato,
Harry disse: “Le otto e mezza.”
Hermione si girò appena indietro
e alzò un poco la voce.
“Latte?” urlò sotto gli occhi
sempre più sconcertati di Harry.
“Sì.” Arrivò chiara la voce di
Malfoy.
Con un breve gesto della
bacchetta, la riccia fece comparire sul tavolo una tazza ed un bicchiere di
succo di zucca, mentre Draco compariva alle sue spalle, completamente vestito
nella divisa di Serpeverde.
“Io… credo… beh, ci vediamo a
lezione Herm. Buona colazione, Malferret.”
Mentre usciva, lo raggiunse
ovattata la voce di Hermione: “Ciao Harry!”
Mezzogiorno non si era mai fatto
aspettare tanto. Due estenuanti ore di Pozioni con Tassorosso avevano sfinito i
poveri Grifondoro, che non aspettavano altro che il pranzo per rifocillarsi in
vista del pomeriggio che li attendeva al fianco dei Serpeverde.
Dopo la conversazione nella
Stanza delle Necessità, Harry, che aveva realizzato tutto insieme il grado di
confidenza che Malfoy aveva con lei, non aveva più avuto l’occasione di
rivolgere la parola a Hermione, ma l’aveva vista decisamente più serena di
quando le aveva dato la notizia dell’attacco.
Ron era, prevedibilmente, sempre
più cupo, ed il suo umore peggiorò quando Pansy Parkinson si avvicinò a
loro.
“Che diavolo vuole quella serpe?”
aveva sibilato.
“Potter, credo proprio che
dovremmo esercitarsi un po’ con la trasfigurazione umana. La megera non ce lo
perdonerebbe mai se non migliorassimo.” Disse con una lieve ombra maliziosa nei
brillanti occhi neri.
“Pansy, non sono dell’umore
giusto.” Mormorò Harry.
“Un po’ di Trasfigurazione non fa
mai male!”
“Sul serio, non riesco,
oggi…”
Offesa, la brunetta si allontanò
velocemente accompagnata dal rumore sordo dei suoi tacchi sul pavimento del
corridoio per la Sala
Grande.
“Guarda te, anche le
esercitazioni extra, ci mancano.” Borbottò Ron irritato, mentre Harry arrossiva
furiosamente.
Nel frattempo erano appena
arrivati al loro tavolo, quando videro che nessun Grifondoro era seduto, così
come gli studenti di tutte le altre Case.
Alzando lo sguardo, colsero
subito la massa di ragazzi che si accalcavano attorno alla bacheca degli
annunci, e Harry si fece avanti per chiedere che cosa fosse successo. Una Ginny
Weasley piuttosto agitata gli corse incontro.
“Oh, Harry, Harry! - eclamò -
Sabato c’è la prossima uscita a Hogsmeade!”
Tutto ciò che Harry fece fu
sibilare un “Perfetto” a denti
stretti mentre guardava Pansy che si giròdall’altro lato non appena ebbe incontrato i suoi occhi, che se ne
andassero entrambi stizziti.
“Che stai facendo?”
“Fumo.”
Draco e Hermione erano, come al
solito, nella Stanza delle Necessità, che proiettava su di loro la luce del suo
cielo stellato.
La ragazza non trattenne uno
sbuffo rassegnato, alla risposta del biondo, il quale lasciandola china sui
libri di Trasfigurazione, si era spostato nel salotto con un pacchetto di
sigarette alla mano.
“Me ne ero accorta, grazie.”
“Allora perché me l’hai chiesto?”
replicò calmo lui.
Hermione alzò gli occhi dal
libro, furente, per guardare meglio il volto disteso di Draco, che la fece
imbestialire ancora di più.
“La mia, Malfoy, era una domanda
retorica che stava a significare che anche se hai quasi schiantato e obbligato
MacMillan a lavorare da solo, ciò non significa che tu non debba almeno fare altrettanto. Senza contare
che non posso mollare così la Greengrass senza una valida
spiegazione.”
La riccia riprese fiato dopo il
suo discorso che aveva fatto senza prendere neanche un respiro, e fissò
insistentemente Draco, in attesa di una risposta.
“Che facciamo sabato?” chiese
infine lui dopo aver aspirato l’ennesima boccata di fumo.
Hermione sgranò gli occhi.
“Che facciamo... io e te...
sabato??”
“Sì. Non ho la minima idea di
dove andare.” Disse come se fosse la cosa più normale del mondo. Hermione,
sconvolta, si alzò dal tavolo di cucina abbandonando definitivamente i libri e
lo raggiunse sul divano.
“Io e te... andiamo insieme... a
Hogsmeade?”
Il biondo Serpeverde ghignò a
quell’espressione tanto stupita e, soddisfatto, rispose:
“L’idea era quella, sì...”
Quel ghigno, non resistette a
lungo sulle labbra di Draco, vennero coperte immediatamente da quelle di
Hermione, che non sembrava avere intenzione di lasciarle per molto, molto
tempo.
* Spazio dell’autrice *:
Eccoci. Spero che il capitolo vi
sia piaciuto, parto con i ringraziamenti, e con le risposte: risposte a chi, per la prima volta, mi ha
rivolto una recensione negativa.
Ma riceverà la sua risposta
esattamente come gli altri.
Keira93 tesoro mi dispiace ma credo che
Draco e Herm cucciolosi dovranno aspettare per un po’… spero non mi ucciderai ^^
ti voglio bene!
Christina Malfoy cri l’attesa è stata
imperdonabile >__< spero che almeno sia stata ripagata. Ma come sai ho
avuto da fare con drabble e contests ^^ spero ti sia piaciuto il capitolo, un
bacione tvb!
8marta8 O.O tesoro sostieni lo yaoi..?
questa mi mancava xD comunque mi spiace ma non sono molto per la trasformazione
delle dramione in drarry ^__^ ti piace il cap? bacini tvb
selene87 *ele deglutisce rumorosamente
prima di riprendere a scrivere* non credo di avere abbastanza parole per
rispondere a questa recensione. Credo che lo farò privatamente, appena avremo il
tempo (direi che non è un gran problema, ci sentiamo ogni secondo ormai ^^).
Superfluo dire che ti adoro, vero? Lo sai già. Ma questa recensione, scritta da
te, non sai cosa significa. Più o meno quanto la tua lettura in anteprima di Una
come te, o, ancora più importante, di Haunted. Non so come dirti che, al di là
della nostra amicizia, che va rafforzandosi ogni giorno di più, almeno per
quanto mi riguarda, e del fatto che sei una persona fantastica e meravigliosa, a
conoscerti meglio, prima di tutto per me sei stata un’autrice. E un’autrice
brava, da cui ogni commento positivo giunge inaspettato e come un enorme regalo.
Ti adoro perché mi riempi di complimenti anche quando non li merito, ma questo
mi da un’immensa forza. TU mi dai un’immensa forza. Perché se io sono una
stella, Selene, tu sei la mia luna.
Tornando alla fic, spero che il mio
Harry, come l’ha definito, continui a piacerti ^^ e che il capitolo sia
leggibile (è stato scritto con molta poca voglia >_<), ti voglio bene
sister, più di quanto tu possa immaginare.
Sfigatalcubo ecco una delle mie più
strenue sostenitrici ^__^ Hogwarts Times xD sono morta dal ridere… guarda che è
un’idea!! Non ho capito molto bene il tuo discorso. Se la fiction è ambientata
nel mondo Potteriano, dovresti inserirla in Harry Potter con protagonisti Nuovo
Personaggio, credo. Se i protagonisti della tua fic sono ispirati a quelli di HP
ma la tua fic non prende in considerazione la Saga, esiste la sezione Originali, ma
non so risponderti con più precisione perché non ho ben capito le
caratteristiche della fic di cui parli. Un’ultima cosa tesoro: come ti chiami?
Mi sa che ancora non lo so ^^ bacione
ki_chan l’altra mia fan LOL ^^ io mi
chiamo Eleonora, ma mi chiamano tutti Ele, Lè, o… lasciamo perdere i soprannomi
^^ Lè va benissimo ^^. Guarda, io mi sono divertita un mondo nella scena di
Millicent, e se consideri che l’ho dovuta scrivere due volte (se ricordi il pc
mi si era fuso ù__u)! Spero il capitolo ti sia piaciuto ^__^ tvb.
gipsy_rose90 grazie mille, mamma mia,
ti avrà occupato tutto il pomeriggio! Accidenti, mi sento onorata *__* purtroppo
chi la legge tutta insieme finisce per perderla di vista perché non ricorda il
titolo. Spero non sia il tuo caso. Baci e fammi sapere se ti piace il capitolo,
se lo leggerai.
Sofy Weasley beh per non avere tempo
scrivi recensioni decisamente lunghe ^^! Grazie mille dei complimenti, come
sempre, mi spiace di avervi fatto attendere così tanto, ma ero impegnata con 2
contest, le drabble e SnA, e capirai che senza un pc a disposizione è stato un
delirio! Spero che il cap ti piaccia! Baci
La_pApErOtTiNa93 ma ciao tesoro! Sono
contenta che ti sia piaciuto, e che ti piaccia la HarryxPansy ^^ anch’io ho adorato
l’ultima scena. Com’era questo? Bacione tvb
Giuliathebest grazie mille, anche se la
risposta che ho dato a gipsy_rose potrebbe valere anche per te. Spero comunque
che continuerai a seguirmi, e che ti sia piaciuto il nuovo capitolo. Baci
frakkia31 fra al settimo piano, come ti
ho scritto via mail, c’è la
Stanza delle Necessità!! Spero (a maggior ragione visto che te
l’ho dedicato ^^) che il capitolo ti sia piaciuto. Grazie mille di tutto!
Debby come al solito love, è inutile
che tu ti nasconda, ti scopro sempre LOL ^^ recensione PIU’ che esauriente, ma
temo che le giornate normali finiscano qui. ^__^ anticipazioni..? Naaa lo sai
che sono sadica xD ti voglio bene pazza! Sogni d’oro…..il resto lo sai ^^ w il
Trio ^__^
jad e finalmente arriviamo a te.
Diverse persone mi hanno detto, dopo aver letto la tua recensione, di non darti
credito. Molti altri di segnalarla, perché violerebbe in alcuni punti il
regolamento. A parte il fatto che hai lasciato una recensione anonima, ho deciso
di non fare nessuna di queste cose. Invece ho riflettuto su quello che mi hai
scritto (sebbene avresti potuto decisamente esprimerlo in termini meno volgari
ed offensivi) oggettivamente, e questo è ciò che ne è venuto fuori: questa, come
avrai letto ovunque, è la mia prima ff. Il fatto che le mie creazioni più tarde
siano migliori è abbastanza logico, così come il fatto che questa sia un po’ più
banale, e che io la utilizzi un poco come ‘prova’, per intenderci.
Ma su una cosa temo che tu ti sia
sbagliato: ‘Sappi che sono certo che altri la pensano
come me’. Gli 87 preferiti e le 270 e passa recensioni che questa fanfiction
conta dicono il contrario. Inoltre, la tua recensione presenta diverse
contraddizioni: ammesso e non concesso che tu abbia realmente letto le altre mie
ff (non ti ho mai visto ne tra le recensioni ne tra i preferiti), se dici che
sono ‘molto belle’, tue testuali parole, non capisco come mai mi consigli di
leggere altre fic ‘per imparare a scrivere’. Se i difetti che hai trovato sono
circoscritti a questa ff, allora il problema non è dell’autrice, ma della
storia, quindi non avrei bisogno di imparare a
scrivere.
Un’altra piccola cosa: mi hai scritto che, ora che Hermione
e Malfoy si sono messi insieme, potrei far finire la fan fiction. Forse non hai
letto con attenzione la storia, o forse, semplicemente, ti sono scappate un paio
di morti. La ff ruota attorno a loro
ma non riguarda solo ed esclusivamente la loro storia, come testimoniano la
morte della nonna di Neville e del padrino di Dean, la partenza di quest’ultimo
e la profezia, per quanto poco affidabile, della Cooman. E fin dai primi
capitoli (in questo momento non ricordo quale) avevo introdotto la cosa, se
ricordi Harry aveva avuto un sogno, che in questo capitolo è anche citato. Non
ti pare che se l’avessi conclusa ora rimarrebbero parecchi interrogativi in
sospeso?
Inoltre, come recensitrice, ti dico che è abbastanza
un’assurdità recensire solo quando si ha la possibilità di offendere gli autori
(‘quando la fic fa davvero pena...’). Grazie mille per l’attenzione, se hai
letto la mia risposta fino a qui.
Terminate le risposte, passo ad
aggiornarvi sulle ultime cose, anche se avete a disposizione il mio profilo,
dove tutto è più che spiegato. Ringrazio chi, fino ad ora, ha recensito Never Loved Things, la mia ultima One
Shot, ed inviterei gli altri, se vi è possibile, a darmi il vostro parere: mi farebbe
molto piacere, dato che si tratta di una cosa un po’ particolare.
Vi informo anche che ho appena
postato la mia prima shot Nc17, per
chi le legge, ho un disperato bisogno di recensioni. (mi faccio pena da
sola)
Eccovi il nuovo capitolo. Sono felice
di vedere che questa
ff piaccia così tanto, preferiti e letture aumentano ad ogni
capitolo, ma mi
piacerebbe che lasciaste qualche recensione in
più… mi spiego: molti l’hanno
aggiunta ai preferiti, ma alcuni l’hanno anche tolta, ed
altri non hanno più
recensito.
Mi farebbe piacere sapere:
non vi piace più la storia,
avete sempre meno tempo, o c’è qualcosa che non vi
piace nella piega che sta
prendendo la ff al momento?
E’ importante, per un
autore, sapere queste cose. Vi auguro
buona lettura invitandovi come sempre a visitare il mio profilo, in
particolare
chi segue SnA.
La
lettera.
Il fumo riempiva la sala comune di
Serpeverde, così come il
rumore incessante delle scarpe sul pavimento.
Blaise non ne poteva più,
i suoi polmoni chiedevano aria e
la sua testa pietà.
“Nervosetto, Dray? Che
hai?”
“Mm... un
po’” ammise il biondo.
“Hermione non
collabora?” chiese divertito Zabini.
“La Mezzosangue lasciala
dove sta” disse continuando a
camminare in cerchio dietro al divano su cui Blaise stava seduto.
“Problemi? Non eri con lei,
stamattina? E smettila di fare
l’anima in pena, che ci fai un solco, là
dietro!”
“Stamattina era tutta presa
da quei casini con Potter”
bofonchiò senza ascoltarlo e continuando a girare in tondo
come un ossesso.
Il moro si svegliò dalla
breve catalessi in cui era caduto
fissando le fiamme del camino.
“Quali casini?”
“Ah, non ne ho
idea!”
“Perché non
glielo chiedi?” propose tranquillo Blaise
fregandogli la sigaretta dalle mani mentre passava davanti a lui.
“Che cosa?”
chiese fingendo di cadere dalle nuvole.
“Non fare il finto tonto,
si vede lontano un miglio che
vorresti aiutarla” fece solenne il moro.
“Io? Stai scherzando! I
Malfoy non aiutano nessuno!” ripetè
Draco come una poesia studiata a memoria.
“Sì, come non si
innamorano” mormorò Blaise osservando
distrattamente la sigaretta fra le sue dita.
Il biondo si fermò dal sua
folle girare, gli occhi ridotti a
due fessure.
“Come? Blaise se stai
insinuando qualcosa dilla chiaramente”
“A buon intenditor, poche
parole!” disse il ragazzo
alzandosi.
“Che??”
sbottò Draco confuso.
“E’ un proverbio babbano, Dra.” Rispose,
ridendo degli occhi sgranati
dell’amico.
“Lo ribadisco, tu e la
Mezzosangue siete allucinanti.”
“A proposito di Hermione,
ti consiglierei di riflettere. Ci
vediamo dopo in Sala Grande,Dray.”
Detto questo, il moro
salutò con un breve cenno della mano e
lasciò la sala comune, nonché un Draco
particolarmente confuso e vagamente
irritato.
Un insistente e chiaro scampanellio
costrinse gli studenti
che ancora stavano mangiando il dolce a vederlo scomparire dalle loro
tavole, e
gli altri a smettere di parlare.
“Attenzione, per
favore!” risuonò la voce austera della
McGranitt. “Nel prossimo quarto d’ora tutti i
professori lasceranno la Sala
Grande. Vi prego di organizzare questi gruppi di studio al meglio:
riteniamo
che siate abbastanza responsabili da fare da soli, cercate di non
deludere
questa nostra aspettativa, anche perché infine
ricadrà su di voi, il risultato
di questa iniziativa. Potrete disporvi come meglio credete, basta che
le coppie
stabilite si trovino allo stesso tavolo e possibilmente abbastanza
vicine. Buon
lavoro, ragazzi.”
Dopo un breve applauso, la Sala
Grande fu invasa dal
brulichio dei ragazzi che si apprestavano a raggiungere i loro compagni
delle
altre casate. Harry Potter si avvicinò alla tavolata
Serpeverde, dalla quale
Pansy non sembrava volersi alzare.
Con il viso rivolto al soffitto,
l’aria di chi snobba
chiunque gli si avvicini, la ragazza lo ignorò
finchè Harry non fu precisamente
davanti a lei.
“Hai intenzione di rimanere
lì ancora per molto?”
Vedendo che la moretta non
rispondeva, le si avvicinò ancora
e sedendosi sulla panca riprese:
“Sei ancora arrabbiata per
l’altro giorno?”
Pansy sollevò un
sopracciglio, voltandosi irritata verso di
lui.
“Secondo te?”
Harry sospirò lievemente divertito.
“Pansy cerca di capirmi,
era appena successa una cosa… - si
bloccò un attimo, poi riprese - Io non posso essere il
ragazzo presente che
probabilmente vorresti, la mia vita non è così.
Mi succedono un sacco di
casini, e non voglio fartelo pesare anche perché tu con
queste cose non centri
proprio niente, ma non posso farci nulla.”
Ora la ragazza stava per scoppiargli
a ridere in faccia.
“Frena Potter, frena! Pensi
che non le sapessi, queste cose?
A me va bene così. Solo cerca di rispondermi meglio, ok? Non
sono una bambola
da usare solo quando ti pare.”
Nonostante il tono usato, il volto
della ragazza era
disteso, ed Harry si lasciò andare quando la vide sorridere.
“Perdonato,
quindi?”
“Ad una
condizione.” Harry corrugò la fronte, indeciso se
provare curiosità o confusione.
“E sarebbe?”
La mora distese la bocca sottile in
un sorriso malizioso:
“Che tu faccia taaanta Trasfigurazione con me, abbiamo
bisogno di esercizio!”
Sul viso di Harry comparve un ghigno
degno di un Serpeverde
prima che coprisse le labbra di lei con le sue.
“Ora dobbiamo fare quella
vera, di Trasfigurazione -
ridacchiò quando si furono staccati - ma dopo…
credo proprio che la Stanza
delle Necessità sarà libera.”
Contemporaneamente, Hermione
arrivò alla tavolata, dove
ormai si era radunata almeno metà degli studenti interessati.
“Allora,
cominciamo?” chiese pimpante.
“Tu puoi anche
cominciare!” replicò Daphne Greengrass con
tono ovvio.
Hermione la fissò confusa
mentre la bionda raccoglieva le
sue cose.
“Esercitatevi pure, io ho
altro da fare - mormorò ambigua -
buona serata!”
“Immagino”
sibilò Draco irritato.
“Non farci caso - disse
invece Blaise conciliante - non è
terribile, ma quando non ha voglia di fare qualcosa non
c’è verso” concluse
sorridente.
La riccia rimase un attimo indecisa
sul da farsi, poi alzò
le spalle e tornò a rivolgersi agli altri.
“Come?” chiese
accigliata Hermione mentre la ragazza in
questione alzava gli occhi dai libri di Trasfigurazione che stava
tirando
fuori.
“Ma sì -
continuò il rosso - ha sempre così voglia di fare
esercitazione extra!”
Hermione trattenne a stento una
risatina mentre sul volto di
tutti i Serpeverde si delineava lo stesso ghigno.
“Immagino”
ripetè per la seconda volta Draco, mentre Harry
voleva sprofondare.
Dopo un’ora di studio e
tentativi pratici, il rumore di
passi veloci sempre più vicino li distolse dalle loro
occupazioni.
Poco dopo, la sagoma sorridente di
Ginny Weasley fece la sua
comparsa nella Sala grande, dirigendosi poi verso i compagni di Casa.
“Herm! - disse quando fu a
portata d’orecchio - c’è una
lettera per te, è arrivata in dormitorio!”
“Grazie” sorrise
cortese la riccia, mentre la piccola
Weasley si rivolgeva agli altri.
“Che fate di
bello?”
“Weasley, ma vivi in un
castello delle fate?!” sbottò
Malfoy.
“Ehm, quello che voleva
dire Draco - intervenne Blaise
vedendo l’espressione confusa della rossa - è che
la McGranitt ne parla spesso.
Stiamo studiando Trasfigurazioni in gruppi di studio organizzati -
spiegò -
teoricamente siamo divisi in coppie ma in pratica è Hermione
che aiuta tutti,
vero Herm?” concluse sorridendo.
Ma Hermione non rispose.
Tutti si girarono a guardarla, e la
videro fissare con occhi
vuoti la lettera, pallida come un lenzuolo.
Tutto ciò che accadde
dopo, la riccia non riuscì a
percepirlo. In meno di un minuto, svenne tra le braccia di Draco.
* Spazio
dell’autrice *:
Eccovi il
nuovo
capitolo, mi sembra di essere tornata parecchio indietro con lo stile e
mi
scuso ma proprio non veniva fuori diversamente.
Spero
abbiate letto
in cima, e non ho molto altro da dire.
Purtroppo
non ho il
tempo di rispondervi singolarmente ma ringrazio in particolare will80
perché
spero di stare compensando in questo periodo tutti gli accidenti
silenziosi
mandati finora ^__^
Vi avviso
che questa
ff sta volgendo al termine, ho previsto altri 5 o 6 capitoli prima
della fine,
sempre che non mi venga qualche idea diversa. Se volete dirmi
‘Non sai cosa
questo significhi per me’… beh, provate a pensare
a cosa significhi per me. La mia
prima fanfic quasi
completa…
Ringrazio
come
sempre chi recensisce le Shots, aspetterò ancora un poco,
per vedere se se ne
aggiungono altri, poi scriverò le risposte ai commenti.
Grazie
mille a chi
vorrà rispondere al quesito che ho posto
all’inizio, mi sembra assurdo che di
90 e passa persone che l’hanno tra i preferiti,
così pochi abbiano qualcosa da
dire.
Bentornati e bentornate ad un
nuovo capitolo di Passione Dannata, cari lettori.
XD sembra un programma televisivo
serale ^_____^ sorpassando i miei evidenti sbalzi di demenza, passo ad una
piccola considerazione: ho notato che
tutti vorreste capitoli più lunghi, quindi ho cercato, con questo, di
accontentarvi… fatemi sapere ^^ e buona lettura!
Aiutami a
capirti
"Stammi lontano!" l'urlo di
Hermione echeggiò per tutta l'infermeria.
"Herm... Calmati..." intervenne
Harry.
Per quanto non gli fosse particolarmente simpatico,
riconosceva che non era certo colpa di Malfoy.
"Non dirmi di calmarmi!! - urlò
nuovamente, le guance rosse per la rabbia ed il pianto - Stà zitto, Harry!".
"Mettiti a letto, Mezzosangue."
Draco, che era stato zitto fino ad allora, si alzò e si avvicinò alla ragazza
che urlava all'indirizzo del suo migliore amico come un ossessa, muovendo
istericamente le braccia e portandosele tra i capelli per tirarseli come fosse
pazza.
"E chi sei tu, per dirmelo?? Mi
conosci forse, tu?" sibilò cattiva
girandosi verso di lui.
Draco trasalì ma mantenne il
contatto visivo. Non riusciva a sopportare di vedere la sua Mezzosangue così, ma
preferiva osservarla sfogarsi che vegliarla svenuta su di un letto
dell'infermeria come aveva fatto fino a poco prima.
Poi lei si era svegliata, di
colpo, aveva spalancato gli occhi e si era messa seduta di scatto, prima di
alzarsi in piedi ad occhi sgranati e mettersi a urlare alla prima parola degli
amici attorno a lei.
"Non sa quello che dice..."
azzardò Ron.
La riccia si voltò fulminea verso
di lui.
"Lo so eccome, Ronald! E ho il
diritto di chiedervi di vivere questo momento da sola!"
"E noi abbiamo il diritto di non
concedertelo!" intervenne il moro prima di avvicinarsi a lei.
Le posò una mano sulla spalla,
nel tentativo di confortarla.
"Herm, mi dispiace... Mi sento
terribilmente in colpa..."
Fu lì che la Grifondoro non ci
vide più: "E smettila di colpevolizzarti, cazzo! - urlò di nuovo - Non sei
sempre tu al centro del mondo! Non è il tuo di padre, che è morto stavolta!"
I presenti gelarono, mentre la
ragazza tornava a singhiozzare coprendosi il volto con le mani, in piedi al
centro della stanza.
"Andate via, - mormorò tra i
singhiozzi - Andate via!" ripetè più forte.
Ron praticamente corse alla
porta, mentre Harry camminava all'indietro verso di essa, lentamente, fissando
ancora la sua migliore amica, come aspettando un segnale. Poi - incredibilmente
- il segno gli venne da Malfoy, che gli fece intendere con un cenno della testa
che poteva andare, ci avrebbe pensato lui.
Preoccupato, Harry si chiuse la
porta alle spalle e sospirò lasciandosi scivolare contro di essa sotto lo
sguardo ancora impaurito di Ron.
"Merda" sibilò.
Intanto, all'interno
dell'infermeria regnava il silenzio, infranto soltanto dai gemiti di Hermione,
che dava la schiena a Draco fornendogli così un ampia prospettiva dell'alzarsi e
dell'abbassarsi convulso delle sue spalle ad ogni singhiozzo.
"Hermione..."
"Chi ti ha detto che potevi
rimanere, Malfoy?"
Il ragazzo non rispose,
mantenendo lo sguardo fisso sulla sua nuca riccia estremamente sconvolta.
"Vattene. Se non voglio vedere
nessuno, tu non sei un’eccezione."
Draco chiuse gli occhi, per
mantenersi calmo, poi si avvicinò a lei, deciso.
"Hai ragione, sai? Chi sono io
per dirti una qualsiasi cosa? Probabilmente non ti conosco veramente, ma mi sono
affezionato a te -ascoltami bene perché non so come sia successo, ma sono certo
che non lo ripeterò- e così non riesco a vederti. Dov'è finita la Hermione
Granger forte e combattiva che ho conosciuto?"
Non avrebbe saputo spiegare
perché le stava dicendo quelle cose proprio ora, dopotutto lei era sconvolta,
probabilmente non l'avrebbe neanche ascoltato... Forse proprio per questo
gliel'aveva detto ora.
Sperava che reagisse, che stesse
meglio o che si sfogasse, almeno...
Hermione si voltò verso di lui,
che era a pochi centimetri dalla sua schiena. Gli occhi color del miele ardevano
di un sentimento che Draco credeva di non aver mai conosciuto. Era affetto per
la persona perduta, odio verso i suoi uccisori, desiderio di vendetta, rabbia
per non aver potuto fare nulla, tristezza impotente, quella?
La riccia approfittò di quel
momento di riflessione per estrarre la bacchetta e puntargliela contro.
"Stammi lontano Malfoy, te lo
dico per l'ultima volta."
"E se io non volessi,
allontanarmi? Se volessi ritrovare la Mezzosangue energica e forte che sei,
dietro a questa maschera patetica che assumi ora?" stava giocando pesante, lo
sapeva. Semplicemente, continuava a sperare di stuzzicarla abbastanza da
permetterle di svuotarsi senza auto-distruggersi.
"Io NON SONO forte, Draco! Non lo
sono mai stata, smettetela di dirlo, non è così! E se anche lo fosse non voglio
esserlo, non voglio essere forte..."
La voce di Hermione, che era
partita urlando, si affievolì gradualmente e lentamente, fino a diventare un
sussurro, mentre i pugni che lanciava contro il petto di Draco si trasformavano
in deboli spinte che accompagnavano un pianto vero e proprio. Finalmente
riusciva a piangere.
"Sarebbe comodo, vero, poter dire
di non esserlo? Ma sai bene che non è così, anche più di me. Quindi ora devi
solo parlarne e superare la cosa."
"Superare la cosa? SUPERARE LA
COSA? Tu non puoi capirmi, Draco, non puoi..." scosse la testa.
"Aiutami a farlo, allora."
ribattè a bassa voce il Serpeverde, abbracciando quel corpo esile ormai aderente
al suo.
"Aiutami a capirti,
Hermione."
"Qualcuno mi spiega che
succede??"
"Ginny, non è il momento" rispose
Harry senza smettere di fissarsi le ginocchia raccolte al petto.
"Non trattare così mia sorella"
disse Ron in piedi, ancora sconvolto.
Anche lui non sapeva quello che diceva,
pensò Harry.
"È morto il padre di Hermione,
Ginny. Credo sia meglio lasciarla in pace per un po’" spiegò.
La rossa si portò una mano alla
bocca senza nemmeno tentare di trattenere gemito strozzato di sorpresa per
quella notizia.
"D-dov'è ora?" chiese
allarmata.
Harry assunse un espressione
impotente ed un lieve sorriso triste, poi indicò col pollice la porta alle sue
spalle.
"Ancora in infermeria?? Fammi
passare Harry!"
"No."
"Ma Malfoy è là dentro! L'ho
visto passare prima!" esclamò contrariata col braccio rivolto con fare
accusatore verso la porta e gli occhi che chiedevano frementi una spiegazione al
ragazzo.
Harry sospirò. Non credeva
l'avrebbe mai ammesso.
"Ora come ora Malfoy è l'unico
che può aiutarla."
Draco alzò gli occhi sul
soffitto, mentre stringeva di più a sé il corpo scosso dai singhiozzi di
Hermione. Dopo un attimo di esitazione, la riccia si era gettata fra le sue
braccia come attaccandosi ad un ancora di salvezza nella disperazione. Piangeva
ininterrottamente da diversi minuti quando Draco provò a parlare nuovamente.
"Hermione, che sta
succedendo?"
La ragazza alzò appena il volto
dall'incavo del suo collo, il volto rigato dalle lacrime.
"Hanno ucciso mio padre" mormorò
grave. Sentì la sua voce fuoriuscire dalle sue labbra come se fosse quella di un
altro.
"Chi." Non era una domanda, già
sapeva cosa gli avrebbe risposto. Ma voleva comunque che venisse da lei, che
fosse lei a dirlo e a parlargliene. Troppe cose erano accadute senza che gliene
facesse parola.
"È scomparso senza lasciare
tracce, di chi credi che si tratti, eh?" inveì debolmente.
"Non è con me che devi
prendertela, Hermione. Non ho ucciso io tuo padre."
"Non parlare di lui! - urlò lei
assestandogli un paio di pugni in pieno petto - Non parlare di lui..." ripetè
piano, lacrime calde che continuavano a solcarle le gote.
"Hai sentito cosa diceva Harry
l'altra volta, no? Hanno cercato di uccidere Charlie Weasley, e il padrino di
Dean prima di lui. Ma non è stato altrettanto fortunato. Idem per la nonna di
Neville, l'hanno trovata morta. Chi credi ci sia dietro questi attacchi? Tuo
padre sarà anche ad Azkaban, ma non tutti i Mangiamorte si sono rassegnati alla
sconfitta di Voldemort, e questa sembra essere una spirale per arrivare a Harry.
Io lo so che non dovevo trattarlo così, ma..."
"Sshh - la zittì lui -
Probabilmente ha già capito, per quanto mi costi dirlo. Perché non me ne hai
parlato prima?"
Hermione si scostò appena per
guardarlo negli occhi, accesi in attesa di una risposta, così diversi da quelle
lame d'odio di qualche anno prima.
"Non volevo annoiarti con cose
che non ti riguardano..." ammise spostando lo sguardo a terra.
"Ma riguardano te - ribattè lui
serio - io voglio sapere quello che riguarda te. Anche e a maggior ragione se
non è bello. Non sarò capace a consolare, ma non sono completamente insensibile.
Voglio essere a conoscenza dei fatti. Voglio esserci, semplicemente."
Hermione lo guardò di nuovo: "Ma
tu ci sei..." disse prima di baciarlo. "Questo, mi consola." sorrise debolmente,
per poi posare un altro breve bacio sulle labbra di un Draco non molto
convinto.
"Vai ora, scusami con Harry e
Ron... Io suppongo di dover restare qui ancora per un po’" disse imbarazzata
sedendosi sulla sponda del letto.
Stava per ribattere che lui non
si sarebbe abbassato a parlare con Sfregiato e Lenticchia, ma si rese conto che
sarebbe stato inutile. Osservò ancora la riccia, ferma in quella posizione sul
letto, poi annuì brevemente e si allontanò verso la porta, accompagnato dal
fruscio delle lenzuola sollevate da Hermione per potercisi infilare sotto.
"Come sta??" lo aggredirono
subito Potter e Weasley.
"Meglio - disse a denti stretti,
- come può stare una a cui è appena morto il padre".
Ginny ghiacciò, mentre Ron
abbassava lo sguardo e Harry osservava Malfoy. Chissà cosa pensava di ciò che
stava accadendo: Hermione gliene aveva sicuramente parlato. Beh, non era il caso
di chiederglielo, si disse osservandolo allontanarsi a grandi falcate in
direzione dei sotterranei, fumo grigio che poteva quasi vedersi uscire dalle sue
orecchie.
"Quindi è da tanto che va avanti
questa storia."
"Suppongo di sì..."
Blaise allungò le gambe sotto il
tavolo, stiracchiandosi, mentre il biondo si passava una mano sul viso.
"Mi complimento con te, Dray, non
credevo saresti riuscito a dirle che volevi saperlo."
"Non lo credevo neanch'io" ghignò
brevemente lui.
"Ehi, io parlo sul serio!"
esclamò Zabini offeso.
"Ho parlato tanto seriamente
ieri, che oggi devo farmi una scorta di prese per i fondelli ai Grifondoro per
tutto l'anno" mugugnò Draco con una sigaretta fra le labbra.
"E dopodomani c'è Hogsmeade!" se
ne uscì nuovamente il moro.
"Speriamo piova a dirotto."
Come previsto, sabato non pioveva
affatto. Anzi, un sole splendente spaccava le pietre di Hogsmeade quando gli
studenti di Hogwarts si riversarono per le sue strade. I più golosi si diressero
immediatamente a Mielandia, alcuni si rifugiarono alla testa di Porco... Con le
guance lievemente arrossate per la vergogna, Hermione camminava al fianco di
Draco, che le stringeva possessivamente il fianco. Era la prima volta che
usciva, dopo aver letto quella lettera.
Guai a chi avesse infastidito la sua
Mezzosangue.
Estrasse l'ennesima sigaretta,
mentre Harry e Ron salutavano la loro migliore amica e si infilavano da Madama
Piediburro.
"Che vuoi fare?" chiese
svogliatamente.
Hermione arrossì furiosamente
all'occhiolino che un paio di ragazze Corvonero le rivolsero nel vederla accanto
a lui, poi rispose: "Facciamo due passi, non ho voglia di chiudermi in un
locale. Non amo la folla."
"Neanch'io"
"Gelato?" propose lei.
"Mangi gelato?" chiese stranito
Draco.
"Da Florian Fortebraccio fanno il
migliore del Mondo Magico, come potrei fare diversamente? Non dirmi che tu non
ne mangi!"
Il biondo sgranò gli occhi:
"Veramente no."
"Bisogna rimediare a questa tua
mancanza!" esclamò la riccia afferrandolo per il polso.
Si preannunciava una lunga
giornata per il povero Malfoy.
Camminavano e chiacchieravano
incessantemente da ore per le vie di Hogsmeade, Draco cercava ogni tanto di
lasciarsi andare e Hermione non ricordava di aver mai riso così tanto
semplicemente passeggiando con qualcuno.
Era comico osservare le
espressioni che il ragazzo assumeva ogni volta che il discorso cadeva su
qualcosa che lui non conosceva, la riccia si stupì del fatto che, se preso a
piccole dosi, anche il suo sarcasmo pungente poteva non scuotere immediatamente
i nervi.
Alla fine non aveva comunque
voluto comprare un gelato per sé, ma osservare Hermione mangiarlo stava mettendo
a dura prova il suo autocontrollo: se non fossero stati in luoghi pubblici
probabilmente non avrebbe resistito all’impulso di saltarle addosso, tradotto
dalla riccia come un’inspiegabile voglia di assaggiare il suo gelato.
Erano arrivati, tra un bacio e
una parola, al limitare del boschetto in fondo alla strada principale di
Hogsmeade, quando Hermione lamentò una certa stanchezza.
Si sedettero su una panchina nera
che dava le spalle alla stradina che continuava attraverso il bosco, e la riccia
poggiò il capo sulla spalla di Draco, sospirando.
“Grazie.”
“E di che?” chiese stranito
lui.
“Di aiutarmi a superarlo.”
Il biondo tacque, lievemente
imbarazzato. Non si era mai trovato in una situazione simile e la parte del
consolatore non gli si addiceva affatto, ma strinse comunque maggiormente il
fianco di Hermione, sperando che sentisse ugualmente che per quanto gli era
possibile le era vicino.
La riccia sorrise a quel
tentativo - di tenerezza? - che se fosse venuto da Ron, per esempio,
probabilmente avrebbe giudicato alquanto goffo… ma quando si trattava di Lui,
sapeva di non poter pretendere di più, che quella era già una dimostrazione di
notevole apertura.
Il silenzio fra loro era rotto
solo dagli occasionali sbuffi di fumo che fuoriuscivano dalle labbra tirate di
Draco, che si era acceso svogliatamente una sigaretta, fino a che entrambi non
sgranarono gli occhi, confusi.
Dalle loro spalle, preannunciata
solo dal rumore di un rametto spezzato a terra, una risatina di scherno li
raggiunse.
* Spazio dell’autrice ^__^ *
Lo so, sono crudele. Ma mi volete
bene proprio per questo, vero? (Sì, come no...)
Chissà a chi apparterrà la risata
malefica? Io lo so naturalmente, ma voi dovrete aspettare il prossimo
aggiornamento ^^”
Rispondo alle recensioni:
Cassandra85 grazie mille per il tuo
commento, era molto accurato (e sì, in genere guardo tutte le recensioni quindi
probabilmente l’avrei trovata ugualmente). Essendo questa la mia prima
fanfiction l’inizio era un inizio che poteva scrivere una neo-fanwriter, per
così dire ^^. Se lo rileggessi ora, probabilmente, mi sembrerebbe piuttosto
disastrato e ne parlo spesso con altre autrici: la differenza tra i primi
capitoli di PD e le mie ultime shot è assurdamente evidente. Ho cercato con
l’andare avanti dei capitoli di migliorare lo stile, per quanto l’idea di base
non permettesse il cambio di stile netto (che comunque non mi sarebbe sembrato
opportuno, a metà di una fanfiction).Riguardo alle recensioni, la mia richiesta deriva dalla strana storia di
questa ff: dopo gli inizi, è arrivata a vette di 22 o 23 recensioni a capitolo,
e date le modifiche (di cui sopra) che sto apportando ultimamente, la scesa
delle recensioni mi ha portata a chiedermi se dipendesse da queste, per quanto
mi sembri strano. Inoltre, dilaga ovunque questo strano fenomeno: preferiti alle
stelle e poche recensioni. Mi spiego: non che 13 recensioni siano poche, ma
visti i 100 e passa preferiti, mi piacerebbe conoscere un po’ più di opinioni.
Riguardo all’istigare, conosco autori che minacciano di non scrivere più se non
ricevono più recensioni... bah, questione di pareri, io non credo lo farei mai.
Ad ogni modo, chiedo scusa se la cosa ti ha infastidita, è probabile che, per
chi non conosce la storia, la cosa sia risultata esagerata. Ancora grazie per
avermi fatto pervenire la tua opinione ^^, spero che continuerai comunque a
leggere, baci, Hermy.
kucciolaflea sbaglio o sei una nuova
recensitrice? Grazie mille del commento, come avrai notato è una mia abitudine
finire i capitoli in questi modi un po’… sadici XD ma poi vi faccio contenti, no
^^”? (come no NdTutti). Spero continuerai a seguirmi nonostante la mia vena
crudele ^^ baci
sfigatalcubo tesoro, quando vuoi XD
grazie mille come sempre, sei carinissima. Il problema preferiti non esiste, più
di 100 persone ce l’hanno tra i loro, ma nessuna di loro recensisce. Se avessi
il tempo, leggerei volentieri la tua ff, ma come sai sono disastratissima. Ad
ogni modo ho notato anch’io questa cosa ma il fenomeno prende il nome di
amykettismo. Se vuoi saperne di più contattami senza problemi tramite il form
Contatta autori ^^. Spero il capitolo ti sia piaciuto, baci.
Gloria_Potter ehm, grazie mille. Perché
bellissima? Spero anche questo capitolo ti sia piaciuto.
iRy921 immagino ti riferissi alla
storia, anche se hai scritto ‘la recensione’. Grazie mille dunque, per la
valanga di complimenti. *Arrossisco* spero anche questo capitolo ti sia
piaciuto, e tu non voglia picchiarmi a sangue per l’ennesima fine crudele ^^”
baci, HermyKitty.
Magicrossy avevi chiesto aiuto a
KiaraRowling, o ricordo male? Felice di averti tra i miei sostenitori ^__^ spero
che anche questo capitolo di sia piaciuto, e grazie mille per i mille
complimenti! Hermy.
Bulm88 grazie mille cara, purtroppo ho
dovuto ripiegare su aggiornamenti mensili, a causa della mia marea di impegni.
Grazie alle vacanze pasquali sono riuscita a postare un capitolo un po’ più
lungo e una shot ^^ ma purtroppo non è una cosa che posso fare spesso. Come ti è
sembrato questo nuovo capitolo? Baci, HermyKitty.
FrAnCy160 grazie mille, che entusiasmo!
Spero tu non ti sia fatta male agli occhi, a furia di leggere tutto di seguito,
e che anche questo capitolo ti piaccia altrettanto ^^ baci, Hermy.
Drakina beh, che dire… grazie. È ancora
più bello sapere che la propria storia è piaciuta, quando la ship non è
particolarmente amata dal lettore. Felice che la ff ti prenda, spero continuerai
a seguirmi!
frakkia31 fra tesoro, non so più come
farei senza di te. Grazie mille come sempre, e non preoccuparti: avremo altre
occasioni per continuare questo insano rapporto che hai istituito con la mia ff
^____^ potrei anche pensare a un seguito…mmm… ma non ti assicuro nulla ^^” un
bacione, Ele.
Colleghe for life grazie mille ^^ ho
notato anche le recensioni alle altre mie ff, quindi ringraziamento doppio. Beh,
direi che Hermione aveva tutto il diritto di svenire, non vi pare? Spero anche
questo capitolo vi sia piaciuto e continuerete a seguirmi. HermyKitty.
__SwEeT__AnGeL__ grazie anche a te, non so se conosco la tua
amica ma sono contenta che tu sia approdata qui ^^. Spero che il nuovo cap ti
piaccia! Hermy.
GRAZIE ANCHE A TUTTI COLORO CHE L’HANNO
INSERITA TRA I PREFERITI.
Avviso a chi interessasse che ho postato una
nuova One Shot, Draco/Herm, Nc17. Grazie mille per l’attenzione, al prossimo
aggiornamento!
Eccomi di nuovo. Chiedo scusa per il ritardo con cui posto
questo capitolo, ma il mese passato è stato terribile e mi sono anche dedicata
alla stesura di una one shot molto particolare ed importante per me, Dolce Incubo: il racconto del fiume,
che ho dedicato alla mia adorata moglie Ivana [per voi, piperina] che tra l'altro ha appena cominciato una nuova long che
dovrebbe piacervi,
Feelings' Slave,
ve la consiglio.
Ringrazio tutti per le recensioni e l'interessamento anche via
e-mail, mi dispiace di non avervi potuto rispondere personalmente. Ovviamente
ringrazio come al solito Cherry per l'immenso favore che sempre mi fa.
Spero che il capitolo vi ripaghi dell'attesa.
Il sogno è realtà
"Guarda guarda chi si vede - una nuova risata
interruppe la voce, chiaramente femminile, che si stava avvicinando - il mio
caro nipotino."
Draco si guardò attorno senza capire, cercando di afferrare
da quale direzione arrivasse la voce.
"Zia Bella..." mormorò.
Hermione voltò di scatto la testa verso di lui, incredula.
Gli occhi color miele sgranati a quelle parole. Bellatrix?
Avrebbe dovuto immaginarlo. Eppure rimaneva ancora
immobilizzata, in piedi accanto a quella panchina, senza sapere cosa fare né
riuscire a compiere il minimo movimento.
Il sogno stava diventando realtà. Che stupidi erano stati,
si era rivelata fin troppo bene nel sogno di Harry, e non avevano ricollegato
tutti gli ultimi avvenimenti a quello.
“Stupidi, stupidi!”
Si disse Hermione.
"Allora era vero, quello che si diceva in giro."
sentenziò la donna uscendo dall'oscurità di fronte a loro, seguita da un'altra
figura poco più bassa dietro di lei. Ghignò, fissando i volti terrorizzati dei
due ragazzi. Amava il terrore, Bellatrix. Specie se provocato da lei.
"Sporchi il tuo sangue con quello di una Mezzosangue -
sputò con disprezzo - complimenti, Draco." il naso arricciato e la bocca
tesa in una smorfia di disgusto, la Mangiamorte regalò un'occhiata penetrante a
Hermione, che tremò interiormente ma gliela restituì fiera.
"Una Mezzosangue altezzosa, oltretutto. Dimmi, Draco,
sei fiero di te?"
Il biondo deglutì. Era fiero di se stesso? Lo era sempre
stato, anche non facendo nulla di particolare. Si sentiva fiero semplicemente perché
era lui. Era un Malfoy, era l'ultimo discendente della famiglia, aveva sangue
Black nelle vene, era Purosangue e aveva un notevole ascendente sulle donne.
Questo bastava.
Ma un Malfoy, un Purosangue, avrebbe passato tanto tempo con
una Mezzosangue? Non si trattava più solo di quella strana forza che l'aveva
attratto verso di lei, quel desiderio si sarebbe potuto - dovuto - estinguere nel momento in cui si era donata a lui.
E invece aveva continuato a vederla, con più frequenza,
anzi, di prima, quasi senza chiedersi che cosa stesse facendo. Quella passione
dannata che lo legava a lei era arrivata al punto di portarlo a passeggiare per
le vie di Hogsmeade con un gelato in mano. E lei? Fino a che punto ne era
contaminata?
Si riscosse dai suoi pensieri quando sentì il braccio di
Hermione sbattere contro il suo nell'estrarre la bacchetta. Si girò verso di
lei; che diavolo aveva in mente di fare, quella pazza Mezzosangue?
Spostò lo sguardo verso sua zia, sul suo mezzo sorriso
perverso, il suo braccio teso e la mano stretta attorno alla lunga bacchetta
scura, il luccichio sinistro nei suoi occhi neri. La pece di quello sguardo lo
trascinò nell'ansia.
Sentì confusamente il "Cosa credi di fare,
Mezzosangue" di sua zia, poi lo "Stupeficium!" di Hermione.
Una luce rossa scaturì dalla sua bacchetta e si infranse
contro una barriera invisibile a pochi centimetri da Bellatrix.
"Sei lenta, Sanguesporco!" rise, prima di alzare
la bacchetta contro di lei.
L'aria di sfida tornò evidente sul suo volto, mentre un film
di luce bianca partiva dalla bacchetta per abbattersi sul petto di Hermione.
La ragazza ebbe un cedimento, fece come per cadere e poi
scomparve.
Draco sbattè per due volte le palpebre, sempre più
incredulo. Dove diamine era finita Hermione? Che le avevano fatto??
La figura alla destra di Bellatrix ridacchiò sommessamente
rivelando per la prima volta la sua presenza.
I radi capelli scuri coprivano appena la fronte stempiata,
lievemente visibile sotto al cappuccio, che non riusciva però a coprire la breve
linea delle labbra interrotta in un sorriso storto.
Bellatrix guardava ancora verso il punto in cui era
scomparsa Hermione, gli occhi crudeli spalancati e ridenti.
"Ora puoi scegliere - rise, sempre guardando lì - puoi venire
con noi oppure tornare a Hogwarts. Là però non ti capirà nessuno, non ti
ascolteranno neanche."
"Di che cosa stai parlando!? - sbottò Draco - Io torno
a Hogwarts, è lì che devo stare."
"Hai preso la decisione più svantaggiosa per te - rise
Bellatrix - Arrivederci nipote." disse poi. Si ravviò i ricci capelli neri
e, aggrappandosi al braccio dell'uomo dietro di se, fece un mezzo giro su se
stessa e si Smaterializzò, lasciando un Draco solo ed attonito, con mille
domande che gli riempivano la mente.
Svantaggiosa? Che aveva voluto dire? E dov'era Hermione?
"Dov'è Hermione?"
"In giro, con Malfoy."
"Dici che dovremmo raggiungerli, Harry?"
"Ron! Ma ti sembra il caso? Lasciamo loro un po'... -
fece una smorfia schifata - di..."
"Non dirlo! - strillò il rosso - Ti prego! Non
dirlo!"
"... Intimità." concluse Harry.
Ronald sospirò rassegnato, per poi corrugare la fronte nel
vedere chi stava arrivando verso di loro.
"Buongiorno." disse con aria noncurante Pansy
Parkinson, trotterellata con aria quasi allegra fino a lì. Era raro vedere una
Serpe veramente gioiosa, ma negli ultimi tempi tutti avevano notato che la
Parkinson aveva un'espressione decisamente più felice.
"Ciao, tutto a posto?" chiese Harry con un
sorriso.
"Gira alla larga, Parkinson." rispose invece
l'altro.
"E tu apri gli occhi, Weasley, che sembra che tu ce li
abbia foderati di prosciutto." replicò lei.
Ron rimase zitto e confuso per un attimo, spostando lo
sguardo da lei al suo migliore amico, che ridacchiava sinceramente divertito, finché
la ragazza non afferrò il cercatore di Grifondoro per la camicia bianca che
spuntava sotto al maglione e lo baciò a lungo sotto ai suoi occhi. Dopo un
attimo di smarrimento il moro rispose piacevolmente sorpreso all'impetuoso
bacio, mentre Ron li osservava ad occhi sgranati, incapace di distogliere lo
sguardo.
Quando si staccarono, gli occhi socchiusi per riprendere
fiato, Harry mormorò un "wow" e Pansy fece sfoggio della sua natura
Serpeverde sfoderando un meraviglioso ghigno.
"S-sì i-immaginavo qualcosa del genere. - disse Ron
attirando l'attenzione su di sé - Potete evitare, per oggi?"
"Oh! - Pansy si portò una mano alla bocca - Certo, mio
Re. Sicuramente." terminò con un sorriso che non prometteva nulla di
buono.
"Che ore sono?" chiese Harry per sdrammatizzare.
"Le tre, più o meno." rispose la mora.
"E... A che ora è l'appuntamento per il ritorno?"
chiese Ron evidentemente disperato.
"Sette." rispose sicuro Harry.
"Già. - intervenne anche la moretta Serpeverde - Ci
aspettano ancora quattro orette piene piene da passare insieme."
Il brillare pericoloso dei suoi occhi in quel momento
avrebbe intimorito chiunque.
"Non abbiamo incontrato Hermione neanche una volta,
Harry. Non è strano?"
Potter sospirò, rassegnato.
"Non credo sia tanto strano, Ron, saranno un po' usciti
dalla bolgia, dai posti più frequentati... Anche se ammetto che mi aspettavo di
trovarla almeno da Rosmerta; chissà dove l'ha portata Malfoy..."
"Harry è questo il punto! - disse Ron battendo la mano sinistra
sulla destra, di taglio - Abbiamo incrociato Malfoy, ma Hermione non era con
lui!"
Harry parve cadere dalle nuvole.
"Come! E quando?"
Il rosso sbuffò, piazzandogli in faccia due occhi
accusatori.
"Già, eri troppo impegnato per accorgertene, ma ci è
precisamente passato davanti circa un'oretta fa'." sibilò spazientito.
Harry si passò una mano sul volto, distogliendo lo sguardo
da quello dell'amico.
"Non è colpa mia, Ron. Ma se ti fa sentire meglio
chiederemo a qualcuno se l'ha vista."
"A qualcuno? Harry, se non l'ho vista io che ci sono
stato attento, figuriamoci qualcuno che faceva gli affari suoi!"
Non riuscì a finire la frase, che una lunga chioma rossa e
svolazzante arrivò a piazzarsi davanti a loro.
"Harry!" esclamò la ragazzina.
"Ciao anche a te, sorellina." osservò acido Ron.
Ginny lo guardò appena di striscio, poi tornò a rivolgersi
al Bambino Sopravvissuto.
"Avete visto Hermione, per caso? È tutto il giorno che
la cerco!"
Suo fratello riportò lo sguardo su Harry, che tentava disperatamente
di evitarlo, mentre diceva: "Perché la cerchi? A che ti serve
Hermione?"
"Lunedì ho il compito di Trasfigurazione, volevo sapere
se fosse disposta ad aiutarmi un po'..."
Harry fece una smorfia divertita. Sempre a quello serviva
Hermione.
"Vedremo a scuola, ormai. Siamo quasi arrivati
all'appuntamento." concluse pratico.
"Grifondoro, Grifondoro qui da me, per favore!"
ancora una volta, la voce di Minerva McGranitt li richiamò tutti all'ordine.
"Professoressa! - la chiamò Harry - Professoressa!"
La responsabile della casa del Grifondoro si voltò subito
verso di lui, pur senza che la crocchia perfetta dei suoi capelli ne uscisse
compromessa.
"Oh, Potter. Qualche problema?"
Harry tentennò, indeciso.
Si guardò intorno, dove la bolgia di studenti riuniti per il
ritorno era quasi completa, e poi si rivolse all'insegnante.
"Professoressa, sa dov'è Hermione? L'abbiamo persa di
vista da un po'!"
Il volto della McGranitt si fece più preoccupato, a quelle
parole. Le rughe sulla sua fronte si inasprirono e gli occhi si assottigliarono
appena, ma non sembrava sorpresa.
"Credo che non sia il momento adatto per parlarne... -
disse con voce più roca del solito - Torniamo a scuola, adesso."
Dopo una rapida occhiata a Ron, Potter seguì la professoressa
di Trasfigurazioni. Decisamente, le sorprese non erano ancora finite.
Note dell'autrice:
Ok, ora vorrete uccidermi ^^". Beh, scusatemi, non ho
potuto farne a meno ^___^, saprete presto (o no?) cos'è successo a Hermione.
Passo ai ringraziamenti per lo scorso capitolo, e a quelli
per Haunted.
Per Passione Dannata, grazie a:
drakina non
sbagli, il secondo pairing è Harry/Pansy, infatti eccoli all’azione ^_^” spero
che il capitolo ti piaccia ^^
Christina Mafoy
teshy? XD mi piace^. Non ti preoccupare per la mancata recensione, so che mi
segui comunque! Spero che il cap ti piaccia ^__^ bacino *_*
Kucciolaflea lo
so, lo so ^__^ è una mia prerogativa, il sadismo. Spero che anche questo
capitolo ti sia piaciuto ^_^ baci
frakkia31 tesoro!
È sempre bello ritrovarti fra le recensioni. Spero che anche questo cap ti sia
piaciuto ^_^ ci stiamo avvicinando alla fine… personalmente amo di più le one
shot delle long, almeno tra le mie ^__^ sono felice di essere tra le tue
autrici, anche se non controllo la voce ‘autore preferito di…’ da almeno un
secolo ^__^ baci
ki_chan tesoro a
che recensione dovrei rispondere o_O? rispondo sempre da un po’ di tempo a
questa parte… spero il capitolo ti piaccia! Baci
__SwEeT__AnGeL__ grazie mille, anche se questa non è tra le
mie preferite è sempre bello ricevere simili complimenti per una propria fic
^__^ spero anche questo cap ti piaccia.
Magicrossy grazie
mille per i complimenti, spero ti piaccia anche il nuovo capitolo ^_^
Will80 Lol Lovva,
volendo tu puoi anche chiedermi gli spoiler XDXD com’è il cap? tanto love!
Cherry_Bem scusa
tesoro, SnA aspetterà ancora un pochino. Com’è questo capitolo? Grazie per
tutto quello che fai per me.
Marty Viper tesoro,
sei tornata! Perdonami ma ho un sacco da fare ultimamente, appena avrò un po’
di tempo libero cercherò di leggerla ^__^” come ti sembra il nuovo capitolo?
Baci
Colleghe_for_life
grazie per la recensione, anche se tutte quelle note erano un po’ confusive ^^”
spero anche questo cap vi piaccia.
Per Haunted [Promettimi], grazie a:
Alexiel Mihawk
direi che è superfluo ringraziarti, ne abbiamo parlato abbastanza e sai già
quanto il tuo parere sia importante per me. La shot poi era dedicata a te!
^______^ ti adoro immensamente, Ceci. Grazie mille per tutto, e anche per
questo. Ovviamente, felicissima che ti sia piaciuta ^^
Ledy slytherin grazie
mille ^^ felice che ti sia piaciuta.
Broken dreams grazie,
il mio obbiettivo era proprio quello ^__^. Lucius è un personaggio che adoro, e
anche Narcissa è davvero interessante. Grazie mille per i complimenti.
Ki_chan effettivamente
il carattere è uscito un po’ piccolo, appena ho tempo e voglia lo modifico un
po’. Grazie mille come sempre *__* baci
ArcadiaLaNotte dopo aver letto il settimo libro ti do
ragione, e come forse hai visto ho scritto nuovamente una fic su di lui, anche
se il pairing non è decisamente canon. Grazie mille per i complimenti.
LaDyDeMeTra mammah *__* grazie. La tua prima recensione *_* fantastica. Ti adoro.
Grazie mille, ovviamente ^^
Kaileena1987 grazie sociah *____* contenta che ti sia
piaciuta ^^ love!
Alexluna grazie. Una recensione degna del suo nome (anche se certe cose me le
hai dovute spiegare in pvt :lol: ). Velata ineffabilità e mistero. Sì, Haunted
era questo. Poesia? *___* grazie. Davvero.
Solarial un’altra recensione più lunga della fic XD. Grazie mille lovvina, hai
colto il senso della shot. Lucius, come tutti, prova dei sentimenti che però
non è disposto a mostrare. E anche Narcissa lo sa. Love (L)
EvaGaelle una delle tue recensioni in cui non sai chi sono XD. Grazie mille cara,
come sempre ^^. Baci
Piperina mi fa strano scrivere il tuo nick XD. Ti lovvo tanto, sai? Grazie per
tutto, anche per questa recensione, che mi ha fatto prendere il solito infarto.
Grazie, grazie, grazie. *___* hai detto bene, le parole non bastano. Love,
immenso love (L).
Campagna di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:
Dona l’8‰ del tuo tempo alla causa pro recensioni. Farai felice milioni di scrittori.
Grazie anche a chi
ha inserito la fic e/o me tra i preferiti ^__^, al prossimo capitolo!
AVVISO: questa fic è ufficialmente terminata. Mi sembra inutile continuare
con l'aggiornamento mensile visto che ho tutti i capitoli pronti fino alla fine.
Appena vedrò un numero di recensioni
che mi faccia capire che se non tutti per lo meno la maggior parte di voi ha letto il
capitolo, posterò il
successivo.
Secondo avviso: per chi la segue, ho
aggiornato Serpeverde nell’Animo ^^, finalmente direte voi. Mi scuso ancora e vi
auguro doppiamente buona lettura.
[Sperando che alla fine non
vogliate uccidermi ^______^".]
Dove sei,
Hermione?
"È arrivata, Hermione?"
"No Harry, ancora no."
"Dovrà pur venire, prima o poi.
La
McGranitt non ci avrebbe mandato a letto se fosse in pericolo
chissà dove."
"L'hai già detto minimo cinque
volte, Harry. - intervenne Ginny - E hai anche concluso che forse voleva che non
vi cacciaste ulteriormente nei guai." ripetè quasi annoiata.
"Come fai a parlarne così?? -
sbottò - Siamo rientrati da due ore e mezza, ormai, e di Herm neanche
l'ombra!"
"... E i professori non vogliono
dirci niente anche se forse ne sanno qualcosa." concluse Ron per lui.
Harry si lasciò andare a peso
morto sul divano.
"Già." sospirò.
In tutta la sala comune non
volava una mosca, e il silenzio opprimente ronzava nelle orecchie dei tre
Grifondoro, reduci dall'uscita a Hogsmeade.
"Cosa credi che le sia successo?"
mormorò Harry con un filo di voce.
"Diavolo, Harry! - esclamò il
rosso - Poi ero io quello che si agitava eccessivamente? La McGranitt ha solo detto
che non era il momento adatto per parlarne!"
"Sì ma non mi è più venuta a
cercare dopo!" il ragazzo scattò in piedi, ansioso.
"Potrebbe essere dovunque e da
nessuna parte!"
Si riaccasciò sul divano,
esausto.
E lui stesso non sapeva quanto
fosse vicino in quel momento alla verità.
Era notte fonda, nel dormitorio
maschile Grifondoro, quando un ragazzo si alzò di scatto a sedere sul letto, la
cicatrice bruciante che si stagliava dolorosamente sulla sua fronte.
Sospirò ributtandosi sul letto,
lasciando che il suo corpo rimbalzasse stanco sul materasso. Si massaggiò la
fronte passandosi le mani sul viso, poi lentamente scese dal letto cercando a
tentoni con i piedi le pantofole.
Le braci ancora nel camino
scoppiettavano nella sua testa, una volta arrivato in sala comune; cercò la
bottiglia d'acqua che la sera prima avevano lasciato sul tavolo, quando sfiniti
avevano deciso di andare a letto e pensarci il giorno successivo. "Pensarci
domani?" si disse Harry, "che stupidi."
Non era riuscito a dormire fino
ad un ora indecente, pensando alla sua migliore amica, e quando si era
finalmente addormentato...
Tolse una sedia da sotto il
tavolo e si sedette, mentre le immagini del sogno - dell'incubo - che aveva appena turbato
il suo sonno gli invadevano nuovamente gli occhi.
"Povero Potter!"
Bellatrix Lestrange buttò indietro la testa
in una risata fredda e forzata.
"È più vicina di quanto credi... Solo che
non puoi raggiungerla!"
Brevi risatine giungevano anche dall'altro
Mangiamorte, che osservava Bellatrix orgoglioso.
Harry sentì la propria voce urlare, chiedere
spiegazioni, la cicatrice bruciare ancora, poi il sogno si
dissolse...
Sbattè un pugno sul tavolo, le
labbra contratte in una smorfia amareggiata.
Una pesantissima sensazione
d'impotenza lo opprimeva. Più vicina di quanto credesse...
Si addormentò nuovamente sul
tavolo con una sola domanda nella mente: "Dove sei, Hermione?".
"Signor Potter, per quanto la mia
simpatia per lei non sia immensa, gradiremmo tutti averla tra noi." la voce del
professor Piton aleggiò melliflua per tutta l'umida aula dei sotterranei, mentre
il ragazzo richiamato alzava distrutto la testa dal banco dove l'aveva poggiata,
assonato.
"Harry, sforzati, ti prego! -
sibilò il ragazzo dai capelli rossi seduto alla sua sinistra, senza smettere di
guardare preoccupato il professore davanti a loro - Cerca di tenere gli occhi
aperti, o quello è capace di metterci in punizione accusandoci di chissà quali
attività notturne più distrazione in classe!"
Il ragazzo sopravvissuto grugnì,
in risposta, per articolare poi una frase più complessa.
"Non so quanto tu abbia dormito
stanotte, ma posso assicurarti con certezza che per quanto mi riguarda non ho
riposato un secondo." replicò stizzito.
Si guardò attorno, accertandosi
che gli altri fossero tornati a seguire la lezione e il professore a spiegarla,
e poi si accostò all'orecchio dell'amico.
"Anche Piton sembra non notare
l'assenza di Herm, non è da lui! Sanno sicuramente qualcosa che noi non
sappiamo!"
"Harry! - sussurrò Ron con una
vocina acutissima - Parla piano! Se ci becca di nuovo ci finiamo sul serio, in
punizione!"
"Bisogna cercare Malfoy!"
Potter continuava imperterrito a
parlare senza considerare il suo migliore amico.
"E' chiaro, lui deve per forza
sapere qualcosa, era con lei, a Hogsmeade!"
Ron guardò preoccupato il
professore.
"Harry, Malfoy era con lei
prima... L'abbiamo incrociato da solo, poi."
"Provare non costa nulla."
concluse il moro.
"Tentar non cuoce." ribadì
Weasley annuendo convinto. Harry trattenne a stento uno scoppio di risa
convulse.
"Che cosa??" chiese, immensamente
divertito.
"Tentar non cuoce! - ripetè Ron -
E' un proverbio babbano!"
Harry provò prepotente il bisogno
di buttarsi a terra e rotolarsi dalle risate, per l'espressione serissima del
suo amico nel pronunciare quell'idiozia.
"Tentar non NUOCE, Ron, non 'non
CUOCE'!" tentò di dire tra le lacrime provocategli dalle risate contenute.
"Neanche tentare di risistemare
il mio archivio vi nuocerà. Anzi, credo proprio che vi apporterà un notevole
beneficio. Domani sera alle nove vi voglio qui, Potter, e non ci sono scuse che
tengano."
Ad intervenire era stata
ovviamente la voce del professor Piton. Il piacere di assegnare una punizione a
due Grifondoro - e a quei Grifondoro in particolare - non gliel'avrebbe mai
levata nessuno.
E nessuno avrebbe levato quella
punizione ai due Grifondoro in questione. Sospirando pesantemente, tornarono a
seguire - bene o male - la lezione.
"Malfoy..!"
Un ragazzo dai capelli scuri e
spettinati, seguito dal suo migliore amico che ansante gli correva dietro,
cercava di raggiungere un terzo studente dai capelli biondi e dal portamento
altezzoso. I loro compagni stentavano a credere che fosse veramente Harry Potter
quello che inseguiva Draco Malfoy tentando - almeno apparentemente - di
parlargli civilmente.
"Malfoy! Cazzo, fermati!" esclamò
raggiungendolo e prendendolo per una manica.
"Che diavolo vuoi, Potter?!"
ringhiò quello.
"Ehi, calma! Voglio solo farti
una domanda!"
"Da quando ci parliamo con
'calma'? - sibilò - E da quando vieni a farmi domande come se fosse
normale?"
Anche quello era vero, si disse
Potter.
"Da quando la situazione non è
normale - rispose - vieni."
Prese Draco per un braccio e lo
trascinò in un aula vuota, lasciando Ron fuori della porta a lanciare occhiate
disperate attorno a sé a tutti i ragazzi che si erano radunati attorno al luogo
dove Harry aveva raggiunto Malfoy.
"Dì un po', ma ti ha dato di
volta il cervello? - sbottò subito Draco - Eh, Sfregiato?"
"No, ascolta. - rispose
appoggiandosi al muro alle sue spalle - Dov'è Hermione? Tu ne sai qualcosa?"
Draco scosse istintivamente la
testa con convinzione forse un pò troppo accentuata, perché Harry apparve per
nulla convinto.
"Non ne so nulla e non vedo
perché dovrei saperne qualcosa." rispose sincero. In fondo, lui non ne sapeva
davvero nulla, di dove fosse in quel momento Hermione. E la cosa gli pesava
immensamente.
"Non attacca, Malfoy. Era con te,
qualcosa devi pur saperne."
"E infatti lo so. - rispose
brusco - Ma non è a te che devo dirlo."
"Hermione è la mia migliore
amica! - ruggì Harry - Ho il diritto di sapere che le è successo!"
"Lo stesso vale per me! - rispose
a tono Draco senza rendersi conto di ciò che stava dicendo - Hermione è la mia
ragazza, se non ti dispiace!"
Harry rimase a guardarlo ansante,
cercando di calmarsi, i capelli neri scomposti sulla fronte.
"Per la verità, Malfoy, un po' mi
dispiace e lo sai. Ma prima di tutto mi piacerebbe sapere dov'è finita."
"Piacerebbe anche a me." rispose
grave Draco, poi spostò lo sguardo sulla porta, poggiò la mano sulla maniglia e
uscì.
"Che ne hai ricavato?" urlò Ron
per farsi sentire nel caos della Sala Grande, strafogandosi di pollo
arrosto.
"Niente." Harry si passò una mano
sul volto, visibilmente stanco.
"Praticamente nulla. - riprese -
Sa qualcosa, è evidente, ma neanche lui sa dove sia ora."
"E tu gli credi?! - sbottò il
rosso sputacchiando qualche pezzo di arrosto sul piatto di Dean, accanto a lui -
Scusa. - mormorò, per poi riprendere verso Harry - potrebbe facilmente essere
colpa sua se Herm è scomparsa -ammesso che sia scomparsa- anzi, potrebbe essere
stato lui!"
"Stato lui a fare cosa?" chiese
Harry con gli occhi sgranati e il sopracciglio sinistro alzato in un espressione
che ricordava facilmente il principe delle serpi. Questa volta si era perso
davvero, in quel ragionamento.
"Oh, lascia stare. Credo che gli
abbiamo dato troppa fiducia e subito, solo perché Mione gliela dava. E ora lei
non c'è più..."
"Oddio, Ron! - esclamò - Non è
mica morta!"
Il volto di Ronald si oscurò, a
quella parola, fissò Harry per un minuto e poi tornò a mangiare con il viso e
gli occhi fissi sul piatto, senza più dire una parola.
"No... No, no. - balbettò Harry -
Hermione non può essere morta, lo sapremmo. E poi non morirebbe così... Si sa
difendere..." rendendosi conto delle parole sconnesse che stava buttando fuori,
si fermò. Riprese anche lui a mangiare, rispondendo di tanto in tanto ai
discorsi dei suoi compagni, che gli parevano ora tanto futili.
All'arrivo di Nick Quasi Senza
Testa alzò il volto per salutarlo, ma il fantasma non degnò di uno sguardo
nessuno dei ragazzi della sua Casa che lo aveva salutato o cercava di farlo.
Serissimo, si diresse velocemente verso il tavolo dei professori, per poi
sussurrare brevemente qualcosa all'orecchio di Silente.
Il preside annuì e si alzò, per
poi lasciare la
Sala sotto gli occhi dei parecchi studenti che avevano seguito
la vicenda.
Spazio dell’autrice
Buonasera a tutti, o buongiorno
se leggerete di mattina ^.^.
Siate buoni, su, mettete via
quelle asce ^^”
Rispondo alle recensioni per il
capitolo precedente. Come ho detto, appena vedrò che molti hanno letto e
recensito, posterò il prossimo, quindi non necessariamente tra un mese, anzi
^__^ Dipende tutto da voi e da quanto sarete veloci a leggere :)
Grazie a:
eddy effettivamente l’inizio è molto
differente da come la storia si sviluppa in seguito. Colpa della mia crescita di
stile, se si vuol chiamare colpa ^^” spero che anche questo capitolo ti
piaccia.
Frakkia31 eccola ^.^! Sono contenta che
il mio capitolo ti abbia tirato su! Mm, non ricordo se leggi SnA, in quel caso
lì c’è di sicuro da ridere, nell’ultimo capitolo ^^. Ho visto anche la tua
recensione ad una shot, Sorrowful Revenge mi pare. Grazie ^^ ne ho postata anche
un’altra, se ti va di leggere. Ti avviso però che il pairing è
strano-strano-stranissimo. Mi spiace dell’assenza di Pansy in questo capitolo,
ma era importante focalizzarsi su altro ^^ appena avranno letto tutti arriverà
l’aggiornamento, quindi controlla più spesso! La tua simbiosi con me sta per
finire, ammesso che tu non legga qualche altra long mia ^.^! Spero che anche
questo capitolo ti piaccia, baci!
Kucciolaflea ciao cara… eheh chissà,
chissà cos’è successo a Hermione ^_^” io lo so, ovviamente, ma presto lo saprete
anche voi… forse. Ahah il mio sadismo come noti dalla fine di anche questo
capitolo ^^” che comunque spero ti sia piaciuto. Baci
MartyViper tesoro, un’altra fan della
Harry/Pansy! Non hai idea di quanti amanti della ship siano nati XD. La fic è
conclusa love! Gli aggiornamenti saranno decisamente più a breve termine,
dipende tutto da quanto tempo ci impiegano tutti per leggere ^__^. Comunque i
misteri si scioglieranno presto ^^ bacioni!
Magicrossy io adoro Bellatrix ^__^
anche se riconosco che è parecchio malefica e abbastanza pazza. Quindi…sì, credo
che la storia ne risentirebbe ^^. Spero che anche questo capitolo ti piaccia,
presto saprete che fine ha fatto Hermione ^^.
Ginnever toh guarda, Gin, la dispersa!
Non ti ho spoilerato sul seguito, vero? Love love love!
Ki_chan i compiti sono una brutta
bestia, Chiaretta… lo so :(. Spero troverai ugualmente il tempo di leggere e
recensire questo capitolo. Bacini tvb.
Black_lia finalmente qualcuno che come
me ama Bella! E’ meravigliosamente pazza *w*. Piaciuto il capitolo? Il pc rotto
è una delle cose peggiori che possano capitare, ti rendi conto solo allora di
quanto tu ne sia dipendente :P. A presto, baci.
Lady Andromeda oh, una nuova lettrice,
giusto? Mi fa molto piacere, ma ancora di più perché mi hai fatto un commento
intelligente. Per quanto non ritenga questa come la mia migliore fic, cerco
sempre - soprattutto nelle shot - di mantenere IC i personaggi, in particolare i
Malfoy, che sono sempre plasmati ai fini della storia. Se deve per forza
avvenire, la trasformazione - ammesso che sia tale - dovrebbe essere graduale.
Spero che anche questo capitolo ti piaccia e grazie di avermi inserita tra i
tuoi preferiti.
AnAngel un’altra nuove lettrice… o
lettore? Improbabile, credo ^^” comunque grazie per i complimenti, anche se i
primi capitoli non sono all’altezza di questi… e scusami, ma il sadismo è nella
mia natura e chi ha seguito la fic capitolo per capitolo fino a qui già lo sa,
termino sempre i capitoli così… come potrai notare anche da questo ^^” come ti
sembra? Spero continuerai a seguirmi.
Cherry grazie ancora, cara. Mi spiace,
l’aggiornamento fino a qui è stato regolare… ma d’ora in poi saranno più
ravvicinati ^^ la fic che ci ha fatto conoscere sta per finire! Baci.
cupidetta Credo di ricordarti tra i primi a recensire, verso gli inizi della fic, o forse tra quelli che mi avevano inserita tra gli autori preferiti...beh, comunque eccoti l'aggiornamento lampo - almeno per te ^^" - come ti sembra? baci
Mi è venuto in mente ora un terzo
avviso, anzi una domanda ^_^:
Ho scritto una breve fic per il
terzo contest di mylastmistake, alias Every Little Thing, ergo Draco/Hermione,
che però non è andato in porto (per informazioni potete tranquillamente andare a
leggere lì ^^). La domanda è: vi farebbe
piacere che la postassi?
Grazie mille ai tantissimi
lettori che hanno inserito la fic tra i preferiti,aspetto un vostro commento per postare
il prossimo capitolo ^_^
Baci,
Eleonora.
Ps: scusate se avete visto il capitolo aggiornato e poi sparito, il pc mi da qualche problemino saltuario, comunque eccolo di nuovo :P ^^"
Siamo già al capitolo 25. Mamma
mia, questa fic sta per finire... Incredibile, davvero. Credevo non ci sarei mai
arrivata, e invece sono qui. Grazie mille a tutti.
Visto che qualcuno ha tirato
fuori l'argomento, vorrei precisare che il mio Harry, quello di questa fic, di
We Could Be Heroes e in parte anche di SnA, appartiene a selene87. Ora
che avete questa informazione, fatene quello che volete XD.
Ah, dimenticavo, il forum Wild
Rose ha creato un account (trovate il link tra i miei autori preferiti), tramite
il quale postare le varie storie scritte per gli avvenimenti importanti del
forum.
Qui trovate
una drabble/flashfic scritta da me per i 4 mesi del forum.
È tra
noi
Draco si guardò indietro
un'ultima volta prima di uscire dalla Sala Grande, poi Blaise lo richiamò.
"Dray, ti muovi...? Non vorrei
arrivarci stanotte, al dormitorio..."
Con una falcata lo raggiunse, per
dirigersi poi verso i sotterranei.
"Chissà che diavolo voleva quel
pallone gonfiato pseudo decapitato." mugugnò tra se e se Draco.
"Intendi Nick Quasi Senza Testa?
- rise il moro - Pensa che lui vorrebbe essere chiamato 'Sir Nicholas'!"
"Non mi importa di come si fa
chiamare, ma di cos'ha detto a Silente."
"Oh, lui lo chiami per nome,
ora?" chiese divertito Blaise.
"È l'unico che può fare qualcosa,
probabilmente, Zab. Mi conviene, trattarlo bene."
"Qualcosa per che cosa? Hermione?
Dra... Mi spieghi che è successo di preciso?"
Avrebbe preferito non ripeterlo,
non ripercorrere quell'episodio, quei momenti tanto vividi nella sua mente. Si
sentiva ancora più stupido, adesso, riflettendoci su a mente lucida.
"Immaginavo c'entrassero i
Mangiamorte. - disse infine Blaise, grave - È una faccenda seria, Draco. Cosa
pensi che possa averle fatto?"
"Potrebbe essere a casa mia, ora.
- ipotizzò con un ghigno amaro - O da qualche altra parte circondata da
Mangiamorte." alzò le spalle quasi con apparente non curanza.
"Non fingere che non te ne
importi, Draco."
"Non fingo proprio nulla, Blaise.
Subito dopo sono andato ad avvertire Piton, che ha supposto che zia Bella
l'abbia dislocata da qualche parte, comunque mi ha detto che ne avrebbe parlato
alla McGranitt e agli altri professori."
"Sperando che qualcuno possa
farci qualcosa."
"Che abbiamo ora?"
"Ron, la mattinata è appena
cominciata e me l'hai già chiesto tre volte. Erbologia!"
"E allora illuminami, Harry, che
cosa ci facciamo al terzo piano?" sbottò l'altro.
Il ragazzo sopravvissuto alzò gli
occhi al cielo.
"Ho dimenticato i libri in aula
di Trasfigurazioni." spiegò semplicemente.
"Potter, Weasley!"
"Che c'è, ora...?" pensò Harry,
stanco.
Voltatisi, videro la direttrice
della loro Casa camminare veloce verso di loro.
"Nell'ufficio di Silente,
ora!"
I due si scambiarono un'occhiata
interrogativa, chiedendosi cosa avessero fatto, prima che la McGranitt parlasse di
nuovo.
"Si tratta della signorina
Granger."
Di fronte all'ufficio del
preside, Harry sospirò. Ora - forse - avrebbe saputo dov'era Hermione. Cosa le avevano fatto.
La McGranitt bussò appena alla porta,
poi con una leggera pressione delle dita sulla maniglia, entrò.
Quante emozioni diverse provava,
Harry, ogni volta che entrava in quello studio. Quanti ricordi, ognuno diverso
dall'altro, lo assalivano.
Proprio di fronte alla porta, in
piedi vicino a Silente, stava Piton, il volto che solitamente portava un
espressione di schifo ora contratto in una smorfia di concentrazione. Silente,
seduto alla sua scrivania, osservava corrucciato le sue stesse dita
intrecciate.
Harry voltò di scatto lo sguardo
verso destra, con il forte presentimento di trovarvi chi poi effettivamente vi
trovò.
Una maschera inespressiva - la
solita - sul volto, Draco Malfoy sedeva su una poltrona rivestita di velluto
rosso piuttosto antica e bassa. Fissava il preside, in evidente stato di
attesa.
"Grazie Minerva. - disse pacato
il preside alzando gli occhi su di loro - Sedetevi pure ragazzi, prego." indicò
le due poltroncine alla loro sinistra.
"Una caramella al limone?" chiese
con un lieve sorriso agli ultimi due arrivati, mentre Malfoy sospirava.
Evidentemente aveva già posto quella stessa domanda a lui.
"Ehm, signore... - cominciò
imbarazzato Harry - Noi eravamo qui per..."
"Parlare di Hermione." terminò
Ron per lui, facendo sì con la testa.
"Oh, lo so, lo so. La signorina
Hermione Granger, certo."
"Dov'è, ora?" incalzò Draco.
"Vedete, ragazzi, la vostra amica
Hermione... È qui fra noi, in questo
stesso momento."
I due amici si guardarono negli
occhi, allucinati, poi Harry si rivolse ai professori.
"È uno scherzo?" le loro facce
serie lo convinsero del contrario. Ron si guardava intorno frenetico, cercando
con gli occhi Hermione in ogni angolo.
Draco invece si limitò a fissare
il preside, aspettando che andasse avanti.
"La signorina Granger è vittima
di un incantesimo - o maledizione, che dir si voglia - che l'ha ridotta
grossomodo allo stato di un fantasma non incantato. Nel senso che, come avrete
notato, i fantasmi all'interno di Hogwarts non sono solidi ma possono interagire
con noi almeno con la parola. Hermione, in questo momento, no."
"Come..."
"La signorina ha avuto, come al
solito, un'idea brillante. - lo interruppe Silente - Una volta a Hogwarts, ha
provato ad avere contatti con i fantasmi, per questo Sir Nicholas mi ha
avvisato. Effettivamente loro possono vederla."
A Draco scappò un sorrisetto, a
quel nome, ma subito si ricompose.
"È riuscita a parlare con lui? Ma
come è arrivata a Hogwarts?"
"Questo ve lo dirà lei stessa. Ho
già provveduto al controincantesimo, sebbene fosse difficile e gli effetti siano
osservabili solo a lungo termine... Hermione dovrebbe riprendere la sua normale
'consistenza' nel giro di qualche giorno." terminò ridacchiando il preside.
Harry respirò a fondo, poi diede
voce all'interrogativo che veleggiava tra le loro menti già da un po'.
"Da chi è partita la
maledizione?"
"Oh, Draco non ve l'ha detto? -
chiese Silente - Bellatrix Lestrange li ha attaccati a Hogsmeade. Draco ha
provveduto subito ad avvisare gli insegnanti, ma di lei non c'era già più
traccia."
Bellatrix. Ancora lei. Sospirò di
nuovo, per poi rivolgere un'occhiataccia a Malfoy. Come poteva non avergli detto
nulla?!
La voce della McGranitt lo
riportò alla realtà.
"Se non avete altre domande,
direi che questo è tutto."
Annuendo, ancora tesi, i
Grifondoro salutarono e lasciarono lo studio, seguiti poco dopo da Malfoy.
"Tanto lo sapevo che era colpa
sua. Malfoy non può portare altro che guai, dice bene mio padre...!" mugugnò Ron
appena furono usciti.
Harry lo guardò stralunato. Dopo
una notizia del genere di tutto aveva voglia meno che di litigare con
Malfoy.
"Come, Weasley?" chiese Draco
tendendo l'orecchio in una posa esagerata.
Ron continuò a borbottare senza
che dalla sua bocca uscisse una parola concepibile, senza rispondergli né
degnarlo più di uno sguardo.
"È viva. - soggiunse Harry
infine, sospirando di sollievo. - E non ha neanche nulla di particolarmente
grave."
Weasley grugnì, in risposta.
"Se non ci fosse stato Silente, e
Mione non avesse provato a contattare Nick Quasi Senza Testa, probabilmente non
l'avremmo trovata più." bofonchiò, arrabbiato.
"Ringraziamo il vecchiaccio!"
osservò Malfoy guardando in alto, poi uscì di scena, diretto verso i
sotterranei.
"L'hai sentito Harry? - chiese
subito Ron - Dico, l'hai sentito? È sempre lo stesso, Harry, e sempre lo sarà.
Nemmeno una cosa del genere può cambiarlo o portarlo a cambiare! Malfoy sarà
Malfoy per l'eternità!"
"Beh... - cominciò il moro
incerto - ... Neanche tu sei molto tollerante. In realtà nessuno può parlare,
nella nostra situazione; dovremmo vedere dove sbagliamo noi e subirne le
conseguenze." disse, saggio.
Le conseguenze...
Le conseguenze...
Le conseguenze!
"Merda, Ron! - esclamò - La
punizione!"
Il rosso si irrigidì, spostando
le sue iridi azzurre ora ghiacciate dallo spavento su quelle sgranate per lo
stupore dell'amico.
Dopo un breve attimo,
cominciarono a correre senza nemmeno dirsi niente.
Spazio dell’autrice:
Che pasticcioni Harry e Ron
u.u”
Ebbene, Hermione non era né a
Malfoy Manor, né con Bellatrix, né in nessun altro strano luogo ^.^
Non uccidetemi, prego. Stavolta
non ho neanche terminato il capitolo con qualche colpo di scena, quindi non ne
avreste motivo ^___^
Risposte alle recensioni per il
capitolo 24 ^^:
Lallamagna grazie mille ^^
Non controllo i preferiti da quando hanno superato i 100, ci perdo la vista e
non riuscirei ugualmente a ricordarli. Per questo preferisco le recensioni, sono
anche più i chiari i pensieri di ognuno ^^". Come hai visto, Bellatrix non l'ha
portata proprio da nessuna parte :P spero che anche questo capitolo ti sia
piaciuto, baci.
Lady Andromeda "Immagino
che sia un luogo più ovvio di quanto non ci si aspetti" eeeh già :P piaciuto il
capitolo, cara? Non ve lo aspettavate, probabilmente ^^. Oh, io Ron cerco di
tenerlo il più possibile IC, è tanto tenero *__*! Inizialmente ero Drunk,
confesso. baci
lillipuziana bel nick ^_^!
Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto e grazie mille per la recensione
e i complimenti ^^.
blak_lia ecco qui che fine aveva fatto
Herm ^_^ te lo aspettavi? Spero il cap ti sia piaciuto. Baci!
Ferefe84 volevo risponderti via mail ma
non ho trovato il tempo ^^” sorry. Comunque ci tenevo a dirti che hai frainteso
le mie parole: il mio non era affatto un ultimatum, anzi! Ho scritto che appena
avrei visto che più o meno tutti avevano letto -il che significa tante
recensioni quante le altre volte, non 200. So perfettamente che non ci arriverò
mai ^.^”- avrei postato questo capitolo, ovvero avrei anticipato
l’aggiornamento, non cancellato o.O forse non ero stata chiara. Riguardo alla
storia, i primi capitoli erano partiti un po’ come un gioco, poi ho cominciato a
prenderla un po’ più sul serio -e si vede dalle mie one shot- ma ormai la storia
era partita così e l’ho dovuta sollevare piano piano ^^. Spero che questo
capitolo ti sia piaciuto. Eleonora.
Ki_chan Chiaretta! *sbacia la sua
fedelissima* tesoro, l’importante è che prima o poi arrivino ^.^ non
preoccuparti per il ritardo, però ci tengo al tuo parere ^^. Quanto rimani?
Portami un po’ di aria londinese, tesoro *__*. Spero il capitolo ti piaccia,
anche se lo leggerai in ritardo ^^. Ele.
MartyViper Tesoro XD quando ho letto la
tua rec mi sono spanciata :rotola: “gli unici che non siappiamo niente siamo io
harry ron e draco” ahahah ^^ va beh, ti ho già risposto via mail ^^ così hai
scoperto anche dov'era Hermione ^__^ piaciuto il cap? Con tanti baci (L),
Ele.
CherryBem Beh, a te ho già
risposto. comunque, in cima trovi un ulteriore appunto ^^ baci cara! Non ti
chiedo se ti è piaciuto il capitolo u.u"
Ginnever *medita* Gin, di
quale cosa su D/H parli? Della fic per il contest? *si illumina* Si, penso di
sì. "è sparita...dove è andata...sarà morta....ODDIO!" Ahahah XD sei una comica
tesoro. Love :*
frakkia31 mi manca
l'ultimo capitolo e li ho tutti pronti ^___^ *Fra muore* *Eleonora la resuscita*
I miei grazie ormai si sprecano, con te. Sei fantastica, semplicemente. Mi
riempi di parole che non merito. Spero che anche questo capitolo ti sia
piaciuto, baci!
ANCORA GRAZIE A TUTTI, IL
PROSSIMO CAPITOLO APPENA AVRETE LETTO QUESTO :P
Scusate se ci ho messo
tanto, la fine
dell’anno mi aveva risucchiata.
Voglio dedicare questo
capitolo a
MartyViper, che riesce a seguirmi anche
dall’Inghilterra!
°_° Tesoro, sei matta ma ti adoro.
Eccovi finalmente il
ritorno di
Hermione ^^. Buona lettura.
Il
passato non è ora
"Signor Malfoy, è
desiderato in
infermeria!"
La classe del sesto anno
Grifondoro -
Serpeverde si stava svogliatamente dirigendo alla torre nord, quando
l'infermiera stessa, chiamata affettuosamente Poppy dagli studenti,
li raggiunse.
Lievemente stupito, il
biondo salutò
il suo migliore amico Blaise Zabini e seguì la donna giù per le
scale, scontrando involontariamente di tanto in tanto i compagni che
salivano verso la botola.
"Porca miseria, il furetto
si
salta Divinazione!" sibilò Potter.
"Ti piacerebbe saltarla
anche tu,
eh Harry?" disse Zabini raggiungendoli.
"Tanto, per l'attenzione
che
presta alla lezione..." insinuò Pansy Parkinson, che li aveva
seguiti con un meraviglioso sospirò tutto per il ragazzo
sopravvissuto.
Ron si girò dall'altra
parte,
nauseato.
"Questi due mi danno la
nausea."
commentò posandosi quasi involontariamente una mano sulla pancia.
"Bisognerebbe trovare la
ragazza
anche a te, Weasley, così non avresti il tempo per pensare a loro!"
scherzò Blaise, precedendoli nell'aula.
Ron arrossì di botto, poi
andò a
sedersi nel solito secondo banco mentre Harry lo raggiungeva
ghignando maligno.
"Ti sta contagiando, quella
strega." mugugnò truce osservando la Parkinson.
"Come?"
"Niente, niente."
Mentre dava quella
risposta, ebbe
l'impressione che gli sarebbe toccata diverse volte, da quel momento
in avanti, quella specie di silenzio forzato.
Draco entrò nell'infermeria
in
silenzio, chiudendo piano la porta. Aveva una leggera ansia, entrando
lì dentro. Cosa lo aspettava?
"C'è nessuno?" chiese
guardandosi intorno.
"Draco..." era stato poco
più
di un sussurro. Ma lui l'aveva sentito. Così come aveva sentito che
non poteva essere altri che lei.
"Dove sei?" domandò allora,
continuando a cercarla con gli occhi.
Una figura ammantata uscì
da dietro un
paravento, distante un paio di letti da lui.
"Promettimi che non
riderai."
gli chiese lei.
Draco ebbe in quel momento,
come solo
raramente gli succedeva, l'istinto di sorridere. Com'era piccola, la
sua Hermione, e insicura.
Con poche falcate la
raggiunse e la
abbracciò, sentendo con certezza che le sue spalle erano ormai
solide. Ma il resto...
Hermione si staccò
lievemente da lui,
aprendo il mantello per fargli vedere il bacino e gli arti inferiori.
Ora sembrava veramente un fantasma incantato; visibile, i colori
appena accennati, come annacquati, le gambe ancora intangibili.
Sorrise timidamente,
osservando il
susseguirsi delle diverse emozioni negli occhi del Serpeverde. Appena
distinguibili.
"Sei una stupida,
Mezzosangue... -
le disse dopo un poco guardandola in viso - Non potrei mai ridere di
una cosa simile."
"In passato l'hai fatto."
ribattè lei.
"Il passato non è ora, e in
passato non mi sentivo colpevole."
"Per cosa ti senti
colpevole?"
chiese inclinando appena il capo verso destra, come a ricercare sul
suo volto la risposta alla sua domanda.
"È colpa mia se è successo.
Bellatrix è mia zia." spiegò.
"Te le ha messe in testa
Ron,
queste cose?" chiese indulgente. Conosceva Ron, e aveva seguito
lo scambio di sguardi all'interno dello studio di Silente. Era
capacissimo di avergli inveito contro, una volta usciti.
Draco sospirò per poi
rispondere:
"No, è vero."
Hermione chiuse gli occhi,
maledicendosi per quello che stava per dire. Maledicendosi perché
sapeva di banale, di già detto. E perché invece era la cosa più
sincera che si sarebbe sentita di dire in quel momento.
"Preferisco correre dei
rischi per
stare con te che non averti mai conosciuto veramente. - disse
rimettendosi il mantello - E comunque Bellatrix perseguita Harry da
mesi, ormai. È chiaro che è stata lei."
Draco abbasso gli occhi,
incapace di
risponderle. Non sapeva cosa dire di fronte a quella persona messa a
nudo... Ma era davvero ciò che pensava? Hermione non era certo il
tipo da dire cose che non pensava, ma lui non era in grado di trovare
un motivo valido per cui avrebbe dovuto sopportare cose come quella
anche in futuro. Volontariamente. Proprio non lo capiva.
Il silenzio intanto si era
impadronito
della stanza. Fu Hermione a romperlo.
"Vai a lezione."
Non un sorriso, non un
bacio. Una
consapevolezza. La consapevolezza che l'avrebbe sopportato altre 100
volte. E che non era niente, con lui.
"Chi ti voleva in
infermeria?"
"Affari tuoi mai, Blaise?"
chiese l'altro interrompendo il suo testardo silenzio.
"Hermione?"
Evidentemente il moro era
recidivo.
"Hermione." rispose Draco.
"Hermione cosa?!" passando
per caso poco lontano, Ronald Weasley aveva captato nel discorso il
nome della sua migliore amica e subito si era fatto più vicino,
inserendosi prepotentemente tra loro.
"Torna a dormire, Weasel."
sputò acido Malfoy.
"Direi proprio di no! -
rispose -
Mi riguarda! Ci riguarda!"
Harry venne agguantato ed
inserito a
forza nella discussione, di cui avrebbe fatto volentieri a meno. Da
quando aveva saputo che Herm era viva aveva addosso una strana
sensazione di serenità sopra a tutto e qualunque cosa accada, e non
aveva neanche quella voglia sempre presente di prendersela con
Malfoy. Gli sembrava uno spreco di tempo e di energie, nonché una
cosa piuttosto infantile. Che lo spirito di Hermione si fosse
impadronito di lui?
La discussione venne
troncata
dall'arrivo di Pansy Parkinson, la quale dopo aver inviato
all'indirizzo di Harry diverse occhiate piuttosto eloquenti si
rivolse al Principe di Serpeverde.
Brutta giornata davvero,
per Draco
Malfoy. Dopo la parentesi dell'infermeria, che il biondo non sapeva
se collocare tra i fatti positivi o negativi, la battitrice della sua
squadra di Quidditch si era infortunata - "Dico io, ma come
si fa ad essere tanto idioti da rompersi un braccio!" aveva
sbraitato sotto gli occhi increduli della poveretta e di Blaise e
Daphne, amica della battitrice in infermeria, che osservavano lo
sfogo del loro capitano allucinati.
Logico che quella stessa
sera venisse
annunciata la partita più importante dell'anno, ovvero quella che la
Casata Slytherin attendeva dall'inizio: l'incontro Grifondoro vs
Serpeverde.
Ma Draco Malfoy, quella
sera non aveva
voglia di cercare un'altra battitrice. Per nulla. Avrebbe perso il
campionato, piuttosto.
Quella sera era stanco,
svogliato e
quasi depresso. Disinteressato verso qualunque altra cosa che non
fosse il pensiero di lei, e della sua guarigione.
Ed un falco girava in tondo
su
Hogwarts, stridendo stizzito.
Spazio
dell’autrice:
Eccoci di nuovo qui, come
al solito non
uccidetemi ^___^” se no poi chi la finisce, la fic?
Chiedo scusa se non riesco
a
rispondervi singolarmente, grazie comunque a tutti coloro che hanno
commentato, per i commenti a questo capitolo non mi farò nessuno
sconto ^^” promesso.
Ci
avviciniamo sempre di più alla fine! Eccovi il capitolo 27.
Vi
segnalo che ho scritto una fic Auror, Mèmoires
[Photograph],
per il compleanno di Dreamer1989, ho aggiornato
SnA, e vi informo che
presto trasferirò le risposte alle recensioni in fondo alle singole
one shot, è più comodo e così facendo posso rispondere anche alle
recensioni successive.
Risposte
ai commenti in fondo, come sempre. Buona lettura.
Ti sento.
Era
una bella mattina quasi estiva, il sole illuminava tutto il parco di
Hogwarts e filtrava dalla finestra del dormitorio femminile di
Grifondoro; Hermione aprì gli occhi color miele verso quello
spicchio d'estate, sorrise lievemente e si stiracchiò.
Alzandosi
a sedere sul letto scostò le tendine del baldacchino e si guardò
emozionata attorno.
Non
vedeva l'ora di tornare lì. Nel tempo in cui doveva ristabilirsi
dopo la maledizione le era mancata tantissimo la sua stanza, la sua
quotidianità. E dire che era passato così poco tempo.
Si
ravviò i capelli e scese dal letto, vestendosi poi in fretta per
raggiungere la sala comune.
Era
ancora pressoché deserta, salutò appena con un cenno del capo Calì
Patil, che la guardava leggermente incuriosita realizzando in quel
momento che mancava da un po'.
Stava
per abbandonarsi sul divano rosso su cui aveva passato tante serate,
quando una figura assonnata scese stiracchiandosi dal dormitorio
maschile.
Stropicciandosi
gli occhi e cercando insieme di domare il cespuglio nero che aveva in
testa alla mattina, Harry Potter salutò fiaccamente la ragazza
indiana per poi dirigersi verso il camino.
Si
fermò subito, vedendo una chioma riccia e un sorriso gentile; sgranò
gli occhi, poi corse ad abbracciarla.
"Mi
sei mancata terribilmente, Herm!" esclamò.
"Sono
stati solo pochi giorni!" rise lei, ricambiando l'abbraccio.
"Ma
non sapevo dove fossi..."
Hermione
tornò seria.
"Lo
so. È stato orribile scoprire di non potervi parlare, non poter
interagire con voi..."
"Che
cosa..." il rumore di passi proveniente dalle scalette sempre
più forte interruppe Harry, e una chioma rossa fece il suo ingresso
in sala comune.
"Mione!"
esclamò Ron.
Corse
istintivamente verso di lei e la abbracciò, per poi arrossire di
colpo non appena si furono staccati.
"Dicevo,
che hai fatto in questo tempo?" riprese Harry.
Si
sedettero tutti e tre ai loro soliti posti, il moro come sempre sul
divano e Ron sulla poltrona, mentre Hermione si accoccolava contro il
petto di Harry e cominciava a raccontare.
"Dopo
lo scontro di cui forse saprete, ho seguito Draco fino a che
camminando dietro di lui non ho visto voi, quando vi siete
incrociati. C'era anche la Parkinson..."
Aveva
tentato di abbracciare Ron per la tenerezza che il suo migliore amico
le ispirava, in quella situazione di terzo incomodo. Ma non le era
dato. E lui non aveva sentito neanche quella sensazione di freddo
innaturale che si prova a contatto con i fantasmi incantati di
Hogwarts.
Si
era sentita morire, si era chiesta se non lo fosse davvero, morta.
Con
le lacrime agli occhi, aveva camminato a fianco di Ron fino a vedere
Blaise Zabini, solo, poco lontano.
Dopo
essersi accertata che neanche lui poteva vederla né sentirla, sempre
più triste, aveva cominciato a seguire il Serpeverde, che l'aveva
inconsapevolmente portata fino al punto di ritrovo dove già stavano
i professori.
Hermione
chiuse gli occhi al ricordo di quell'ennesimo disperato tentativo di
farsi sentire. Sperava che la maggiore esperienza o potere dei
professori li avrebbe portati a percepirla in qualche modo. Invece
niente. Assolutamente niente.
"Vi
ho seguiti fino a Hogwarts, camminando fra voi. Qualche volta ho
scontrato qualcuno, ma non sentivo niente. Ho passato il viaggio
accanto a Luna, probabilmente i momenti più assurdamente tristi
passati accanto a una come lei." sorrise debolmente.
Harry
le posò un bacio sulla guancia, invitandola con occhi rassicuranti a
continuare, e strinse più forte la presa sulla sua spalla.
"Arrivata
a Hogwarts ho provato a parlare con Silente, ma ho ottenuto lo stesso
-nullo- risultato. Come se avessi <i>la voce di un
fantasma</i>. È stato lì che ho avuto l'idea di provare a
parlare con i fantasmi. Ho trovato Nick abbastanza facilmente, e si è
mostrato subito molto disponibile. Tramite lui poi sono riuscita a
parlare con Silente, capiva entrambi, grazie a Merlino."
concluse con un sorriso.
Ron
si grattò la testa con espressione dubbiosa.
"Ribadisco,
se non ci fosse Silente..." cominciò. Ma il moro lo interruppe.
"Già,
ma neanche lui potrà salvarci dall'ira di Piton, se non andiamo a
lezione." osservò, ricordando che la campana era già suonata
da un pezzo, durante il racconto di Hermione.
Ron
si voltò verso di lei: "Tu vieni, Mione?"
"Certo,
sono perfettamente in forma. - rispose lei - E poi ho perso già
abbastanza lezioni. Muovetevi, sfaticati!" esclamò, destando i
sorrisi addormentati di entrambi.
L'atmosfera
era leggermente tesa, ma la giornata non poteva essere migliore per
l'allenamento della squadra di Grifondoro.
Frotte
di giocatori in divisa rosso-oro sfrecciavano davanti agli occhi dei
pochi spettatori, Ginny Weasley saltellava sugli spalti cercando di
individuare contemporaneamente tutte e quattro le palle (anche se
aveva qualche difficoltà sia per i due bolidi che per il boccino)
senza nemmeno salire sulla scopa. Al terzo richiamo di Ron, la
piccola raggiunse il fratello a mezz'aria, cominciando ad allenarsi
in maniera normale insieme agli altri.
Harry
aveva mandato un bacio a Hermione, seduta sugli spalti e piuttosto
isolata, con il solito libro di scuola aperto sulle gambe e
l'espressione assorta solo apparentemente verso il campo da gioco.
Improvvisamente,
sentì due mani posarsi sulle sue braccia da dietro, e delle labbra
sottili posarsi sul suo collo.
Sospirò
e andò a cercare a tentoni con la mano sinistra il capo di chi la
stava baciando, infilando la mano tra i suoi capelli.
"Ti
lasceresti baciare così da chiunque?" soffiò melliflua la voce
di Draco.
"Sapevo
che eri tu. - rispose Hermione - Ti sento."
"Mezzosangue,
sei più da diabete di un vasetto di miele su una torta di melassa."
ghignò Draco mentre lei si alzava e si girava verso di lui.
"Ma
sono sicuramente più sincera." sussurrò sorridendo prima di
baciarlo.
Le
sue labbra morbide coprirono quel ghigno soddisfatto in un attacco
prepotente e dolce insieme. Quando desiderio e dolcezza si incontrano
il risultato è sempre uno, ed era sempre uno tra loro. Passione.
"Ci
incontriamo stasera?"
"Torre
di Astronomia?" chiese sorridendo Hermione.
"Voglia
di cambiare, Mezzosangue?"
"Alla
lunga vivere con te stanca." rispose con la lingua tra i denti
prendendolo in giro.
"Immagino."
le sussurrò all'orecchio, prima di allontanarsi.
"Ah,
Mezzosangue! - urlò quando fu quasi all'uscita degli spalti - Le
torte di melassa non possono essere sincere!"
La
risata cristallina di lei lo raggiunse mentre stava già entrando
nella scuola.
Era
sera tardi quando una risata ruppe il silenzio della scala per la
Torre di Astronomia. Mille campanelli si infransero su quella pietra
antica, per poi cessare, fermati da una bocca che li coprì dolce,
premendo leggermente sulle labbra da cui fuoriuscivano.
Draco
premette Hermione contro il muro freddo, un sopracciglio alzato in
una posa sensuale ed un lieve ghigno ad increspargli le labbra.
"Cosa
ti ricorda, qui?" sussurrò.
Hermione
fissò i suoi occhi di miele in quelli di lui, poi spostò lo sguardo
su un gradino; unico testimone di antiche lacrime versate per lui.
Ricordava.
Un bacio che le aveva piegato le ginocchia ed annientato le sue
difese. Una sera che non avrebbe retto senza i suoi amici; l'inizio
di tutto.
Ringraziò
mentalmente il cielo che Harry e Ron non l'avessero lasciata sola.
Che il loro legame fosse più forte dei pregiudizi e delle lacrime.
Poi
guardò Draco, e ringraziò il cielo di nuovo. Per averle mandato
qualcuno che l'avrebbe tirata fuori da qualsiasi situazione con la
sua sola presenza, ormai. Anche se causata da lui. Ed anche se questo
non gliel'avrebbe probabilmente mai detto.
Lui
si era perso in quelle iridi ora scure di ricordi, chiedendosi se
fossero positivi o meno. E sperando - vergognandosene - di essere fra
loro.
Rimase
sorpreso dalla dolcezza e dalla passione che sentì nel bacio in cui
poco dopo lei lo coinvolse.
Non
era mai stata così.
Consapevole.
Affondò
le dita nei suoi capelli biondi, attraendolo maggiormente a sé.
Draco
la fermò un momento, posandole un dito sulle labbra, gli occhi
ancora chiusi nel riprendere fiato.
"Hermione..."
Lei
scosse la testa.
"Non
mi importa se ci scoprono. Ne ho bisogno ora."
La
guardò intensamente come mai prima.
Che
cosa pensava di lui, in quel momento?
La
ragazza gli prese la mano per portarlo, camminando all'indietro, fino
alla porta della Torre.
"Qui?"
"Qui."
annuì.
Il
suo volto serio si ammorbidì in un sorriso, mentre lui si chinava
per baciarla ancora.
Per
un momento timide, le mani di Hermione si fecero strada sotto la
camicia di lui, mentre spingeva col petto contro il suo. Questo bastò
per infiammarlo di nuovo.
Non
importava più dove fossero, chi avrebbe potuto trovarli. Erano solo
loro due, nuovamente eppure per la prima volta.
Hermione
sussultò nel sentire la bocca del ragazzo sul suo collo, che dopo
aver lasciato una scia di baci fino alla spalla mordicchiò la sua
pelle bianca risalendo fino all'orecchio. Un brivido la colse quando
Draco giocò col suo lobo con la lingua, per poi staccarsi
leggermente a guardarla.
Gli
occhi tremavano di emozione e desiderio, le labbra erano schiuse come
ad aspettare le sue, i capelli ricadevano morbidi sulla spalla
sinistra e la pelle del suo collo dove lui era passato era lievemente
arrossata.
Venne
colto dal desiderio di riservare quel trattamento a tutto il suo
corpo, mostrarle quanto in quel momento volesse tutto di lei. Scostò
i suoi boccoli e con le labbra disegnò il suo percorso fino
all'incavo dei seni, beandosi nel vederla così abbandonata alle sue
cure. Fino a pochi mesi prima ciò non sarebbe stato possibile.
La
prese lì, contro quel muro, impedendole con un bacio di urlare il
suo nome in infiniti echi racchiusi tra quelle pietre secolari; se
prima il marmo era eccessivamente freddo, ora sembrava scottare.
Fu
la loro seconda prima volta. La prima senza inibizioni, la prima
nell'esprimere nella maniera più bruciante la passione che li
consumava, la prima nel legarli indissolubilmente molto più di
quanto non fossero prima. La prima tanto complice, la prima
consapevole, la prima che finì con un sospiro di puro appagamento.
Loro,
soli, uniti per l'uno che formavano, e contro chi voleva
distruggerlo.
Loro
in un appartamento, nella mente, su una torre.
Semplicemente
loro.
Spazio
dell’autrice:
Oh,
ma che dolci ç___ç *commossa*.
Scusate…
risposte alle recensioni per il capitolo 26:
Cherry
grazie come sempre, e come hai visto Herm è tornata in grande stile,
in questo capitolo. Chi non vorrebbe essere al suo posto? :lol: baci
Black_lia
niente finali terribili, per stavolta… anzi, forse
esageratamente dolcioso *___*. Spero ti sia piaciuto ^^ baci
Trilli_gelosa
ma ciao! Sbaglio o stai lasciando recensioni un po’ ovunque,
tra le mie storie? Grazie ^__^! E grazie anche per i complimenti,
mantenere il carattere dei miei personaggi è uno dei miei obbiettivi
principali -tranne per Harry, cerco di plasmarlo per renderlo
migliore ^^” quello originale non lo adoro- e Pansy… arriverà
presto in un’altra mia fic, a fianco di qualcun altro! Beh, ho
fatto un anticipazione, ma posterò sicuramente prima della fine del
mese. Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto, baci
Magicrossy
mmm, non so… io la vedo piuttosto guarita, Hermione, tu? XD spero
che il cap ti piaccia come gli altri, grazie dei complimenti ^_^.
Eddy
grazie grazie, spero ti piaccia anche questo ^^ Domandina, scusami:
sei un maschio o una femmina? Baci
Ginnever
fai sempre delle recensioni al limite del regolamento u.u”
spremersi un po’ no, eh? Moglia degenere U_U. Ma che passion, in
questo capitolo **. Baci baci ti v boh.
MartyViper
e la Marty sbrilla ihih… certo tesoro, ti avviso… anche se presto
ci andrò anch’io, in Inghilterra XD. Spero di trovare il modo di
aggiornare da là, o farò aggiornare qualcuno al posto mio, tanto la
fic è -quasi- terminata. Spero il capitolo ti sia piaciuto come
semrpe ^^ baci
Frakkia
oddio Fra, un libro? Sai che ci penso da un po’? di certo non
per questa fic ^^” comunque spero che anche questo capitolo ti
piaccia ^__^ baci!
Pompeibe
tutti e 26 i capitoli in fila? °_° sei un mostro, in pratica! Ad
ogni modo, la fic non è più aggiornata ad intervalli mensili perché
sono riuscita a mettere da parte abbastanza capitoli pronti, dunque
ora è… settimanale, direi (?). Anche tu la maturità? Due delle
mie amiche più strette devono farla quest’anno! Spero che anche
questo capitolo ti sia piaciuto! E soprattutto che tu veda
l’aggiornamento ^^” baci
Grazie
anche alle oltre 140 persone che hanno inserito questa fic tra i
preferiti.
Il
28 partirò per Londra, quindi vorrei aggiornare prima. Ovviamente,
letture permettendo. Spero che l’ora non vi faccia perdere questo
capitolo ^^”
Eccomi di nuovo
^^ questa volta presto,
ovviamente grazie a voi.
Per chi li aveva
richiesti, ecco a voi
Harry e Pansy in tutto il loro splendore ^____^. Spero che alla fine
non vorrete uccidermi [ultimamente lo dico spesso!], buona lettura.
La
disperazione
Il lunedì
mattina, per gli studenti, è
sempre il più traumatico.
"Ma chi l'ha
detto!" pensava
Ronald Weasley guardandosi attorno con aria spiritata mentre scendeva
le scale.
Sentiva già il
rumore proveniente
dalla Sala Grande, piena di studenti e delle loro voci - e urla - fin
dalle prime ore del giorno, e non riusciva a pensare che un nuovo
giorno era iniziato... Eppure era mercoledì.
"Su con la
vita!" esclamò
Potter raggiungendolo da dietro e dandogli una pacca sulle spalle.
"Oggi abbiamo
solo un'ora di
Pozioni, poi Trasfigurazioni e Erbologia. - intervenne anche
Hermione, con l'orario in mano - Non è neanche un giorno
pesantissimo, coraggio Ron!"
Il rosso grugnì
sinistro, poi buttò
uno sguardo imbronciato e investigativo sugli occhi brillanti ed
illuminati della ragazza al suo fianco.
"Cosa ti rende
così allegra?"
chiese. Non era una vera propria domanda. Sapeva con certezza quasi
matematica quale fosse il motivo della sua serenità, e anche Harry.
Questo provocò
un sorriso malizioso
sulle labbra del moro e l'immediato imporporamento delle gote di
Hermione.
"Io sono sempre
allegra. -
borbottò - E oggi è il mio primo giorno di lezione pieno dopo
Hogsmeade" terminò sorridendo.
"Immaginavo
fosse per questo,
infatti." ridacchiò sadico Harry.
Fecero il loro
ingresso nella Sala
Grande così, Ron imbronciato e assonnato, come sempre più o meno,
Hermione tra i due imbarazzata e sorridente, e Harry accanto a lei
che la stringeva affettuoso attorno alle spalle, quasi a compensare
la sua risatina di scherno nei suoi confronti.
Al tavolo di
Grifondoro c'era già un
gran caos, ma nulla di paragonabile a quello che dalla tavolata
Serpeverde, di solito gelida e composta, arrivava fino alle orecchie
dei Corvonero, all'estremità opposta della Sala.
"Che sta
succedendo?" si
chiese Hermione sedendosi con Harry di fronte a Ron, all'incirca a
metà del tavolo.
Draco osservava
apparentemente
disinteressato e con un sopracciglio biondo alzato la scena che si
stava svolgendo al termine della tavolata: Blaise cercava di
trattenere Theodore tenendolo per un braccio, mentre questo, con le
mani aperte davanti a sé, sembrava sostenere un'orazione difficile
con l'espressione tipica di chi cerca di essere convincente.
Di fronte a lui
Pansy Parkinson, la
destinataria di quelle parole, che evidentemente, ad osservare la sua
espressione, tanto convincenti per lei non erano.
Dopo avergli
posato una mano sulla
spalla, con aria comprensiva, vedendo che Nott continuava a parlare
lasciò andare il braccio stancamente, cercò di ribattere
sporadicamente e quando questo prese ad avvicinarsi, sgranando i
grandi occhi neri sbottò urlando: "Non ci credi?!"
Ron la osservò
contrariato vedendo che
si stava allontando dal tavolo delle serpi per venire verso di loro,
mentre Harry, cercando la direzione in cui il suo migliore amico
stava guardando, si girava a sua volta seguito da Hermione.
"Scusa Potter,
ma è necessario."
disse sbrigativa Pansy appena li ebbe raggiunti.
Con uno
strattone apparentemente poco
gentile tirò su Harry dalla panca e, prendendolo per il colletto
della camicia, avvicinò velocemente il viso di lui al suo e lo
baciò.
Hermione sorrise
appena, tornando al
suo piatto e versandosi un po' di succo di zucca, mentre metà della
tavolata Grifondoro e almeno altrettanto di quella Serpeverde
sgranava gli occhi e seguiva quasi morbosamente quello scontro di
lingue e labbra tra il cercatore rosso-oro e la reginetta delle
chiacchiere Slytherin.
Harry aveva
chiuso gli occhi beato, e
li riaprì solo quando, stizzita, Pansy lo lasciò e rivolse lo
sguardo verso le serpi, dove la mascella di Theodore stava per
toccare il pavimento, e non si capiva se sul suo viso fosse dipinta
più delusione o sorpresa.
Quando le aveva
proposto di uscire, non
si aspettava che Pansy cedesse subito, ma nemmeno che si inventasse
assurdità come una relazione con Potter-attira-sfiga! Inizialmente
gli era venuto da ridere, ma ora... Ora aveva la certezza che la
ragazza non diceva il falso e la cosa lo sconvolgeva decisamente di
più.
"Ci stai facendo
un po' troppo
l'abitudine." mugugnò rognoso Weasley all'indirizzo della
moretta ancora in piedi accanto a Harry e Hermione.
La risata di
Potter risvegliò il buon
umore attorno alla tavola, e il solito ghigno sulle labbra rosse di
Pansy. Solo Hermione, portando lo sguardo da Ron ai due ragazzi,
chiedeva con sguardo interrogativo di cosa stessero parlando.
"Annuncio per
tutti gli studenti;
ai membri delle squadre di Quidditch chiedo particolare attenzione. -
risuonò la voce della McGranitt - Vi ricordo che domani si terrà la
tanto attesa partita Grifondoro contro Serpeverde, parlo a nome di
tutti i professori nel chiedervi di non creare problemi nelle
prenotazioni del campo per gli allenamenti e nel ricordarvi che,
ovviamente, questa non è una motivazione presentabile per assenze
ingiustificate e/o compiti non svolti."
Come la voce
della McGranitt si spense,
nacque un brusio crescente, che accompagnò gli studenti fino alle
loro aule di lezione. Ci sarebbe stato da divertirsi, sicuramente.
La classe
Grifondoro del sesto anno si
stava spostando in massa verso le serre, diretta ad Erbologia, quando
Ginny Weasley raggiunse il famoso Trio Miracoli urlando "Aspettate,
aspettate!"
Dopo che anche i
Serpeverde li ebbero
raggiunti la rossa parlò:
"La McGranitt -
disse come se non
avesse corso affatto - mi manda a dirvi che questa sera lasceranno di
nuovo la Sala Grande disponibile per i gruppi studio di
Trasfigurazione."
La notizia fu
accolta da brontolii
diffusi e urla di disappunto, tanto che la povera Weasley fu
costretta ad allontanarsi sgambettando alla velocità della luce,
nonostante non avesse tutta questa voglia di andare a fare lezione.
"Ehi!" esclamò
Hermione
sentendosi trattenere per un braccio. Si girò per incontrare il viso
perfettamente riposato di Draco.
"Buongiorno
Mezzosangue."
mormorò prima di baciarla.
"Sei pazzo? Ci
guardano tutti!"
"Che guardino. -
sibilò. Poi mise
su un'espressione furba che piacque poco alla riccia - Ne ho bisogno
ora." ripetè ricordando le parole di lei della sera prima.
La Granger
arrossì istantaneamente e
con una piccola spinta lo allontanò da sé.
"Vedi di
prendere meno in giro,
che di certo non ti sei sottratto. - borbottò - Dobbiamo andare a
lezione."
Draco si
accigliò appena, guardandola
riprendere il passo dietro agli altri Grifondoro.
"E immagino che
a te la voglia di
seguirla non passi mai, eh?" le chiese all'orecchio
raggiungendola.
"Esatto."
rispose piccata.
"Non c'è nessuna
speranza di
indurti a saltarla?" sussurrò mellifluo.
"N-no." disse
irrigidendosi
lei, tentando di non cedere.
Un ghigno si
dipinse sulle labbra del
biondo.
"A stasera."
"A stasera."
ripetè Hermione
quando lui era già lontano. Una strana morsa allo stomaco le
impediva di rilassarsi e concentrarsi sull'ormai prossima lezione.
"Di nuovo qui."
"Come?"
"Siamo finiti di
nuovo qui."
La torre di
Astronomia risuonava dei
passi leggeri di due ragazzi che camminando tranquilli per i corridoi
di Hogwarts erano finiti chissà come - per inerzia o di proposito -
nuovamente su quelle scalette.
Entrarono nella
stanza circolare della
torre, a loro ormai ben nota, come sentendo nelle orecchie gli echi
dei gemiti rimbalzati su quelle pareti la sera prima. In un atmosfera
di irreale silenzio, andarono ad affacciarsi alla finestra.
Era ampia e
priva di battenti, un
semplice buco squadrato privo di pietre, che dava sul parco dove
adesso ancora pochi studenti si trattenevano.
Draco passò un
braccio attorno alla
vita di Hermione, guardando giù. E la ragazza si stupì di quel
gesto. Quella era una gentilezza - una coccola, quasi - gratuita, o
un segno di possessività mascherato da carezza?
Cercò di frenare
la voglia di voltarsi
a baciarlo per quel semplice contatto e guardò a sua volta giù
verso il parco.
Poche macchie di
colore spezzavano quel
verde onnipresente, riconobbe Ernie MacMillan con la Ossas, Harry e
la Parkinson, una testa rossa che le sembrava appartenere a Ron non
lontano da qualcuno che non riusciva a capire chi fosse, con i
capelli neri e abbastanza lunghi.
La testa scura
di Potter e quella di
Pansy si avvicinarono fino a fondersi, secondo quella strana visuale.
Hermione sbattè un paio di volte le palpebre e sorrise, consapevole
che quella era sicuramente la visione distorta di un bacio.
"Quei due mi
danno il
voltastomaco." la voce fredda di Draco la riscosse.
"Come?"
"Pansy e lo
Sfregiato. Sembrano
un'altra persona quando sono insieme. Veramente rivoltante."
Hermione non
trattenne una risatina.
Forse rivoltante era un po' troppo, ma bisognava riconoscere che quei
due si cercavano in continuazione e ormai la loro relazione era
chiaramente nota a tutti, specialmente dopo la scena di quella
mattina.
"Si sta facendo
buio, rientrano
tutti..."
"Vuoi vedere in
quanti avranno la
voglia di fermarsi a studiare Trasfigurazione umana?" rispose
Draco con un ghigno.
"Lo so, saremo i
soliti. Ma ancora
una ventina di minuti e poi andiamo. Noi non lo saltiamo l'incontro
di gruppo, IO non lo salto."
"Non avevo
dubbi." commentò
Draco ghignando.
La riccia
sbuffò, guardandolo per un
momento per poi tornare con lo sguardo sul parco.
Non sarebbe
cambiato mai.
D'un tratto, uno
stridio catturò la
loro attenzione. Alzarono gli occhi verso il cielo, per vedere una
macchia scura avvicinarsi sempre di più. Un falco.
Hermione chiuse
e sbattè nuovamente
gli occhi più volte, vedendo che si dirigeva proprio verso la Torre.
"Hermione!"
Draco le prese
la mano e indietreggiò
con lei fino al centro della sala, mentre il falco, stridendo con il
becco fiero rivolto verso l'alto, entrava dalla finestra.
I pericolosi
occhietti neri del falco
si posarono sul ragazzo e, sospeso in volo, cercò minaccioso i suoi.
I
falchi amano le prede dalla
carnagione chiara.
Sicuro, puntò
verso Draco, il quale
dopo il primo attacco che l'aveva solo privato del tessuto della
divisa sulla spalla sinistra, tentò di prendere la bacchetta.
Ma
quello era davvero un falco?
"Mepse
Muto!" urlò
Hermione.
Dove prima stava
in piedi la ragazza,
ora, dopo una luce accecante, era comparsa una maestosa aquila, che
dopo due battiti d'ali a vuoto si alzò in volo guardandosi confusa
attorno, cercando di mettere a fuoco i due combattenti accanto a lei.
Draco era
riuscito ad estrarre la
bacchetta e indietreggiava pensando a che incantesimo scagliare,
mentre il falco si voltava verso di lei, senza trattenere un verso di
soddisfazione.
Attaccò senza
pietà, affondando il
becco nel ventre pennuto della nuova aquila, facendola volare
all'indietro fino a cozzare contro la parete.
Draco osservava
la scena terrorizzato,
senza sapere cosa fare né capire realmente cosa stesse accadendo.
L'aquila intanto si era risollevata e leggermente allontanata per poi
schiacciare a sua volta il falco contro il muro, causandogli una
storta alla zampa destra.
Quello stridette
ancora di più, mentre
nei suoi occhietti liquidi si confondevano rabbia e dolore.
Con un ultimo
sforzo, morse un'ala
dell'aquila che, inesperta, franò a terra rovinosamente, gli occhi
d'oro da rapace prima sbarrati e subito dopo chiusi come
ermeticamente.
Un ultimo,
terribile verso fuoriuscì
dal becco di quel crudele uccello nero, prima che con una virata un
poco stentata a causa della ferita si allontanava dalla Torre nella
fresca aria della sera.
Draco si
inginocchiò accanto a lei
mentre Hermione, ferita, riprendeva sembianze umane, il braccio
sinistro sanguinante e gli occhi chiusi.
Incapace di dire
una parola, con gli
occhi fuori dalle orbite che schizzavano dal volto al braccio coperto
di sangue di lei, Draco cercò di pensare a cosa avrebbe potuto -
dovuto - fare. Ma non riusciva a formare nella sua testa nessuna
frase di senso compiuto, né tantomeno a fronteggiare un attacco di
legilimanzia.
Quella voce ebbe
dunque libero accesso
alla sua mente, e la frase che pronunciò echeggiò nelle orecchie
del ragazzo più e più volte.
"Come
sono andata, Draco?
Dovrei registrarmi al Ministero, forse!"
Così si concluse
la serata dell'ultimo
dei Malfoy.
Con una frase, e
una risata di scherno.
Il corpo di
Hermione steso sul
pavimento.
E la
disperazione.
Spazio
dell’autrice:
Va bene, questa
volta vi autorizzo a
padellarmi. Quante gliene faccio passare, a questi due poveretti ç_ç!
Lo so che lo stavate pensando ^^ ma poi chi lo scrive il capitolo 29?
Rispondo alle
recensioni per il
capitolo 27:
Black_lia
eccomi di nuovo! Spero
che anche questo ti sia piaciuto! *scansa una padellata* fammi sapere
:D baci
Colleghe
for life oh, non
preoccupatevi, vi capisco benissimo. L’importante è che prima o
poi leggiate ^_^. Avrete 15 giorni in cui io non ci sarò per
mettervi in pari ^___^ da questo punto di vista gli aggiornamenti
mensili facevano più comodo, eh? Baci
Eddy scusami
:P. D’ora in poi,
comunque, i capitoli saranno sempre più lunghi, purtroppo per voi...
ho dovuto inserire -come avrai visto- più avvenimenti per capitolo
^^”. Spero che anche questo ti piaccia ^^
Magicrossy
grazie! Spero ti
piaccia anche questo! *scansa padellata*
Pompeibe
spero siano andate bene
anche le altre prove, quando l’orale? Perché non dovrei
risponderti? Io ogni tanto sparo delle bestialità che alcuni si
nascondono per la paura :D. Il peluche era carino, in fondo ^^”.
Draco è fantastico, sì, neanche questa fic assurda è in grado di
distruggerlo ^__^” spero ti sia piaciuto anche questo, baci
Trilli_gelosa
beh, ci sarà un
motivo se la fic si chiama così ^_^” non è rating rosso perché
mi contengo, fosse per me l’avrei fatta diventare nc17 ^^” ma
ormai… spero che anche questo capitolo ti piaccia^^
Ginnever
non ‘devi’ dire
niente, se non hai niente da dire non recensire, rischi di fartela
cancellare dall’amministrazione. E’ vietato scrivere recensioni
tipo solo ‘bella, aggiorna’, mi dispiace :(... however, spero che
il nuovo capitolo ti piaccia, besos^
Ki_chan
chiaretta, non
disturbare i piccioncini! Eheh poveretti, in questo cap… *scansa
padellata* spero *argh* ti sia piaciuto *ahia!* XD non farci caso,
sono matta. Baci
MartyViper
ti ho già risposto
per e-mail, comunque lo faccio anche qui ^_^ grazie mille per esserci
sempre ^^ ormai sei una presenza costante, che sarebbe PD senza
MartyViper e frakkia31? Niente XD. Grazie mille per i complimenti,
spero ti piaccia anche questo! Baci
Frakkia31
oddio, costei mi
lusinga. Grazie per il commento su Draco, è bellissimo *_*. Sai,
stavo epr aggiornare senza di te! Com’è questo cap? ^^ *scansa
padellata* baci!
Cherry
tesoro, hai cominciato a
lasciare recensioni folli come le mie? However, come sei arrivata
taaaaardi :D! spero ti piaccia anche questo ^^ baci.
Grazie a chi
l’ha inserita tra i
preferiti (L)!
Sabato parto e
tornerei il 12 luglio…
*scansa l’ennesima padellata :D* se in tanti mi chiederete di
aggiornare prima, cercherò di fare postare da qualcuno il capitolo
29 in mia assenza... o almeno posso provarci.
Eccoci arrivati al capitolo che dà il nome a questa fic
(anche se in realtà il capitolo è venuto dopo la scelta del titolo), e alla sua
fine. Da tempo pensavo a quando sarei arrivata qui, e pensavo di fare ciò che
effettivamente farò, ma alla fine del capitolo, dopo le risposte alle
recensioni. Buona lettura.
- Dedico il capitolo a piperina, perché mentre lei
piangeva leggendolo, io ridevo del fatto che un'autrice così brava potesse
piangere per queste quattro parole messe insieme. Gioisci, Coly, la tua pulci
sta per terminare la sua Libertà ^.^ -
Passione Dannata
Un ripetitivo rumore di passi risuonava tra le pareti
piastrellate dell'infermeria di Hogwarts, mentre madama Chips, regina nel suo
mondo di pozioni curative, faceva il suo giro di controllo mattutino dei
pazienti.
Fu in questo insieme confuso di rumori che Hermione Jane
Granger aprì gli occhi sul soffitto bianco sopra al suo letto.
Quel suono insistente di passi la infastidiva, ed era anche
certa di conoscerne il proprietario.
"Signorina Granger! - esclamò l'infermiera passando con una
garza in mano - Si è svegliata finalmente! C'è..."
"...Draco Malfoy che vuole vedermi." concluse per lei la
ragazza.
La Chips si accigliò per un attimo, poi riprese il suo
contegno materno e le regalò uno sguardo pieno di comprensione.
"Vuole che lo faccia entrare o no?"
"Io... - esitò Hermione - Io... No, no, grazie..."
La donna annuì e fece per andarsene, quando la riccia la
richiamò.
"Madama Chips. - cominciò - Si sa cos'è successo?" chiese
accennando al suo braccio ora fasciato. La benda bianca era già per metà
contaminata da una macchia sul rosa, a testimoniare il sangue che ancora si
spandeva sotto la medicazione.
"Solo io e il professor Silente. - la rassicurò la donna -
Il signor Malfoy - pronunciò con una smorfia - è stato molto riservato. Ma credo
che presto verranno informati anche i signori Potter e Weasley."
Scontato, pensò Hermione. Ma la cosa non la infastidiva.
Chiuse gli occhi. "Grazie."mormorò all'infermiera che
discretamente si stava già allontanando.
Le voci poco dopo arrivarono a Hermione attutite dai vari
paraventi che separavano i letti dall'entrata dell'infermeria, e finalmente,
notò, il rumore di passi era cessato. Sentì Draco chiedere:
"Come sta?"
Immaginò l'infermiera premersi un dito sulle labbra in
segno di silenzio, come probabilmente stava facendo, prima di udire la risposta.
"La signorina Granger è in uno stanco dormiveglia e
decisamente non è ancora nelle condizioni di vederla, signor Malfoy. Torni nel
suo dormitorio..."
La riccia tentò di trattenere una risatina al tono
implorante e fintamente materno che la Chips aveva usato rivolgendo quest'ultima
frase alla sua dannazione degli ultimi sei anni. Draco Malfoy, infatti,
infestava spesso l'infermeria a causa della sua indole battagliera: o ci spediva
qualcuno, o ci finiva lui, che avessero un braccio rotto, il naso sanguinante o
qualche ferita da incantesimo. Fatto stava che Poppy, come erano soliti
chiamarla gli studenti più affezionati, non ne poteva davvero più.
"...può sempre tornare stasera o domani."
Con lo sbattere di una porta, l'infermeria rimase
nuovamente immersa nel silenzio. Draco doveva aver annuito silenziosamente, come
spesso faceva, e preso la porta subito dopo, lasciando Hermione alle sue
rimuginazioni. Chi poteva averla attaccata a quel modo?
Riflettè su quello che, sotto forma di aquila, aveva dovuto
patire. Quella conoscenza del volo e delle possibilità che il corpo di un falco
danno non era di certo propria di uno studente alle prese con il "Mepse Mutare",
come lei. Senza contare che pochi fino ad allora vi riuscivano.
D'altra parte, un vero falco non aveva motivo di attaccare
due studenti nella Torre di Astronomia, né mai l'aveva fatto prima.
Dunque doveva trattarsi di un Animagus. Ma chi?
"Gli Animagus sono per legge tutti registrati al Ministero
- pensò Hermione - e non mi pare ci fosse nessun falco, ultimamente."
L'ultimo falco risaliva a un secolo prima circa, ed era un
certo Black, forse antenato di Sirius.
Sorrise pensando al padrino di Harry. Lui non si era
registrato, quando ai tempi della scuola aveva imparato a trasformarsi in un
cane, né con lui l'avevano fatto James Potter e Peter Minus. Sì, concluse,
chiunque l'avesse attaccata poteva benissimo non essere registrato o perlomeno
non ancora.
Il flusso dei suoi pensieri venne interrotto dal rumore
della porta che nuovamente si apriva, e dai passi frettolosi dei suoi due amici
fino al suo letto. Non aveva avuto dubbi che si trattasse di Harry e Ron, solo
loro avrebbero potuto fare un tale casino ed arrivare da lei senza passare sotto
il controllo della Chips.
"Hermione!" esclamò Ron.
"Abbiamo saputo ora. - spiegò Harry ansimando per la corsa
- Che diavolo è successo?"
Hermione sorrise prendendo la mano che Ron aveva
involontariamente posato sul letto alla ricerca della sua. Ovviamente a quel
contatto le sue guance assunsero un colorito che si discostava di poco dai
peperoni maturi che avevano mangiato il giorno prima.
"Ne so quanto voi, ragazzi. Vi ha avvisati Silente, vero?"
I due annuirono.
"Draco ha detto solo a lui quello che è successo, appena
riuscirò ad alzarmi o verrà lui qui e ne sarò in grado, darò la mia versione dei
fatti, anche se forse un po' distorta. Al momento della trasformazione ho avuto
qualche problemino di vista." accennò con un timido sorriso.
"Come vedono le aquile?" chiese Ron cercando di distogliere
l'attenzione da quella mano che la riccia stava stringendo tanto forte.
"Malissimo. - ridacchiò lei - Scherzo, ovviamente, hanno
una visione molto particolareggiata, ma forse proprio per questo è difficile per
un essere umano entrare in quel meccanismo." terminò seria.
"Herm... - cominciò Harry sedendosi sul bordo del letto - E
il braccio come va?"
"Oh! - esclamò osservandolo - Beh, potrebbe andare meglio
ma anche decisamente peggio. Non sento particolarmente dolore, solo un po' di
formicolio. E sono assolutamente certa che non riuscirei a usarlo, è debolissimo
ora come ora."
"Non dirlo neanche per scherzo! - saltò su Harry - Devi
restare qui e non fare niente almeno fino a stasera!"
"Vuoi che ti portiamo qualcosa da leggere?" smorzò un poco
il rosso.
La riccia ridacchiò, sinceramente divertita da tanta
premura.
"Grazie, sì, ma ora vorrei dormire un altro po'... Tornate
stasera?"
Ai cenni affermativi dei due ragazzi, Hermione chiuse
nuovamente gli occhi. Questa volta, consapevolmente.
"Sono tutti favorev... Dra, mi stai ascoltando?"
"Mm? Sì, sì Blaise..."
"Certo. E io sono la McGranitt."
Draco si fermò un attimo, si girò verso l'amico per
osservarlo e poi riprese a camminare.
"Non sei adatto." sentenziò.
"E tu non sei adatto a contare balle. Non a me, almeno. Su,
dimmi."
"Non ho niente da dire! - sibilò stizzito - Di che stavi
parlando, prima?"
Zabini sospirò, passandosi una mano tra i capelli. Draco
era più rigido di una colonna di marmo, pensò. Era il caso di lasciare perdere,
per il momento.
"Dicevo che abbiamo trovato un nuovo battitore..."
"Oh, bene, perfetto." disse senza neanche guardarlo.
"Il capitano della squadra." Pensò, alzando gli
occhi al cielo, il moro. Decisamente non stava dimostrando un grande entusiasmo.
"È..."
"Sono sicuro che avrete fatto un buonissimo lavoro di
selezione. - disse agitando la mano sinistra come a scacciare una mosca - A me
va bene, chiunque sia."
Esistevano alcuni piccoli segnali per capire se Draco era
davvero arrabbiato - o meglio, depresso. Lo scarso interesse per il Quidditch
era tra questi.
Il giorno successivo Hermione non andò a lezione. Doveva
stare veramente male per decidere spontaneamente - lei! - di saltare le lezioni
ancora per qualche giorno. Il braccio le creava ancora troppi problemi. Riusciva
a muoversi liberamente, per il resto, ma il braccio era completamente
inutilizzabile, e aveva difficoltà anche a muovere bene la mano, la sentiva come
avvolta da bende invisibili che attutivano i suoi movimenti e le rendevano
difficoltosa l'articolazione.
"Maledetto braccio!", si diceva di tanto in tanto.
Era quasi mezzogiorno quando le giunse nuovamente la
notizia che Draco Malfoy era arrivato nell'altra stanza.
Annuì seria all'infermiera, sapeva che prima o poi avrebbe
dovuto affrontarlo. Sarebbe dovuto essere un incontro piacevole, in fondo si era
ridotta così per evitare che ci finisse lui, in infermeria, se non peggio...
Eppure aveva come l'impressione che non sarebbe minimamente stato così.
Qualunque persona normale l'avrebbe ringraziata... ma Draco Malfoy non era una
persona normale.
Le sue riflessioni vennero interrotte e confermate dal
rumore che Draco produsse entrando a passo di carica nella stanza e sbattendo la
porta alle sue spalle.
Non appena lo vide Hermione capì che non si era sbagliata.
Il volto appena arrossato dallo sforzo e forse dalla rabbia, i capelli che gli
ricadevano scompostamente sulla fronte e i pugni stretti fino quasi a diventare
bianchi, Draco aveva momentaneamente abbandonato il portamento regale e
distaccato, osservandola con occhi brucianti.
"Che hai in quella testa bacata, eh, Mezzosangue?! - la
aggredì - Poteva non andarti così bene, sai?"
Hermione prese ad alzarsi lentamente, la lunga camicia
bianca che l'infermiera le aveva fatto indossare dopo averla medicata frusciò
leggera contro il suo corpo.
"Lo sapevo benissimo, Draco." disse stancamente.
"Lo sapevi benissimo? Lo sapevi benissimo?! Di' un po', ti
sei fumata il cervello, per caso? Nel caso non te ne fossi accorta, chiu...
Qualunque cosa fosse quell'uccello, puntava me!"
Posando definitivamente i piedi a terra, Hermione rispose:
"Appunto."
Draco sgranò gli occhi, sempre più fuori di se.
"Appunto? E dimmi, che hai pensato quindi? 'Ma sì, proviamo
a diventare un'aquila e combattere,magari mi riesce'? Il fatto di esserci
riuscita a lezione ti dava la sicurezza che ci saresti riuscita ancora? Nella
vita non è come a scuola, Granger!"
"Lo so bene! - sbottò Hermione - E conoscevo i rischi, ma
non mi sembrava che i tuoi incantesimi avrebbero fatto di meglio."
Nonostante la smorfia del biondo continuò: "E comunque sì,
mi era riuscito a lezione e quindi ho pensato che mi sarebbe riuscito di nuovo."
Le mani di Draco che si erano alzate durante il suo
discorso concitato, ad accompagnare le sue parole, ricaddero molli lungo il suo
corpo.
"Tu... ti rendi conto di cosa poteva succedere, Hermione?
Hai rischiato di morire... Morire!"
Si passò una mano tra i capelli con veemenza, in assenza di
un qualcosa, qualunque cosa, contro cui scagliare un pugno. Alla rabbia si era
unita l'essenza di quella disperazione che aveva provato quando aveva visto il
corpo di Hermione a terra. Quei brillanti occhi color miele ermeticamente
chiusi, quel volto dolce distrutto dallo sforzo e le labbra, solitamente quasi
rosse, pallide ed irrigidite. E il braccio destro coperto di sangue.
Non aveva capito più nulla, era rimasto immobile a
guardarla per secondi che gli sembrarono ore. E poi... Poi l'aveva presa in
braccio e portata in infermeria, chiedendosi perché non aveva mai imparato a
piangere. Le lacrime, dentro, facevano molto più male.
Forse quel ricordo, forse il solo immaginare che avrebbe
potuto non risvegliarsi più, lo faceva impazzire.
"Dannata Mezzosangue!"
Hermione si avvicinò a lui, con un'espressione seria in
viso.
"Dannata, Draco, non sono io, ma questa passione per te che
non riesco in nessun modo a domare."
Dopo un breve momento di smarrimento, si mosse verso di lei
socchiudendo gli occhi quasi a cogliere dalla sua immagine più di quanto lei gli
stesse rivelando a parole.
"Chi ti dice di domarla?" le chiese.
Hermione avanzò ancora posandogli un dito sulle labbra,
come a zittire l'eco della sua domanda per porlo di fronte ad una più
importante.
"Il fatto è che neppure le conseguenze mi fermano. Tu sei
pronto a rischiare con me, Draco?"
"Che ti ha detto?"
Il silenzio accolse la domanda di Blaise Zabini che cadde
nel vuoto come se non fosse mai stata formulata.
Aveva provato a tornare sul discorso Quidditch, dopotutto
la partita era l'indomani, ma il suo migliore amico non sembrava dell'umore
adatto. No, decisamente non era predisposto all'ascolto.
Ma neanche a parlare, ad occhio e croce.
Si leggeva preoccupazione in ogni tratto del suo volto,
come sempre da qualche tempo a quella parte, notò Blaise.
Draco non era abituato a reggere tanto stress,
probabilmente era la prima volta che si preoccupava veramente per qualcuno, ed
aveva un motivo tanto grande per preoccuparsi per se stesso.
"Mi ha chiesto se sono pronto a rischiare con lei."
Il moro non chiese a che cosa si riferisse. Che quella
relazione fosse un problema, lo sapeva bene, e lo capivano tutti quelli che ne
erano al corrente. Quella poteva essere la fine dei guai, o solo e
semplicemente l'inizio.
Una smorfia amara si dipinse sul suo volto a quel pensiero.
"Cosa le hai risposto?"
"Non le ho risposto."
Blaise si passò una mano sul volto, serio.
"Dra, ne sei davvero convinto, di questa cosa? È una
relazione difficile, fuori dalle righe, controcorrente..."
"Una serie di ovvietà." pensò stizzito il biondo.
Draco non era mai andato controcorrente, ma non era questo
che più lo preoccupava.
Non riusciva a non pensare a quelle parole che due sere
prima l'avevano accompagnato, beffarde, fino all'infermeria e poi al dormitorio,
dove la Chips l'aveva praticamente spedito a calci.
"Come sono andata, Draco?"
Quella voce...
"Come sono andata, Draco?"
Era certo. Se avesse avuto qualche dubbio, la situazione lo
portava verso una sola ed inequivocabile soluzione: Bellatrix.
Aveva parlato dell'accaduto e anche dei suoi sospetti -
praticamente certi - al preside, tuttavia non si sentiva tranquillo. Non lo era
per niente.
"Non lo so, Blaise, non lo so."
La luce del sole investì in pieno il viso di Hermione, non
appena la ragazza fuoriuscì dal portone della scuola e mosse qualche passo nel
parco. Tirava una brezza quasi inesistente, giugno era arrivato anche
quell'anno. Il suo penultimo anno a Hogwarts.
Da quanto non vedeva il sole? Tra una cosa e l'altra
quell'anno aveva passato la maggior parte del suo tempo libero nella Stanza
delle Necessità o in Infermeria.
Sorrise appena a quel pensiero: che vita emozionante,
detta così!
In realtà non poteva non definire il suo sesto anno
'movimentato'. Era successo veramente di tutto.
Il ricordo di suo padre riaffiorò vivido nella mente di
Hermione, che scosse la testa tentando di ricacciarlo indietro.
Abbassò il capo per celare al cielo i suoi occhi quasi
lucidi di pianto, dicendosi che ancora un poco ed il sole le avrebbe procurato
le allucinazioni. Faceva veramente caldo.
Si diresse verso il Lago Nero, inseguendo la brezza che
aleggiava lieve da quelle parti e un po' di quiete.
Non appena si sedette all'ombra di un albero, la mente di
Hermione venne invasa dai ricordi.
Rivide se stessa con Harry, in quello stesso luogo, sentì
di nuovo il sorriso aprirsi sul suo volto, alla dichiarazione del suo migliore
amico che l'avrebbe sostenuta nonostante fosse invaghita della sua nemesi,
ricordò la felicità nel constatare ancora una volta che la loro amicizia
sopravviveva, ed era più forte di qualunque cosa.
Poi l'arrivo di Draco, con il conseguente imbarazzo che le
provocava ogni volta i primi tempi.
Il sorriso si spense nel pensare a Draco. Doveva ancora
darle una risposta.
Il caldo che si insinuava sempre più prepotente sulla sua
pelle sembrava essere più difficile da combattere, lì a due passi da quello
specchio d'acqua cristallina. Doveva essere freschissima, pensò Hermione, con
l'impellente bisogno di tuffarcisi.
Si sporse lievemente verso il lago ed immerse una mano
nell'acqua fresca e chiara, ritraendola subito dopo imperlata di piccole gocce
che scivolavano veloci verso terra, mentre la riportava in grembo.
Trasalì quando sentì una mano posarsi sulla sua spalla e si
voltò per incontrare il volto di Draco Malfoy.
Rimase immobile, ogni muscolo teso all'inverosimile, il
cuore che batteva all'impazzata come se non gli importasse di ciò che il
cervello aveva deciso di fare.
Rilassati, si diceva. E il cuore le scoppiava nel petto.
"Ciao."
Draco taceva.
"Ciao." rispose poco dopo, lievemente accigliato.
Il silenzio tornò ad avvolgere l'aria tra loro, diventata
improvvisamente pesante e consistente. Hermione riabbassò il capo, rivolgendo
nuovamente lo sguardo verso il lago e oltre.
"Granger..."
Qualcosa si ruppe nel cuore della riccia. Era tornato al
cognome.
Non che non lo usasse più, ma spuntava fuori solo quando
voleva provocarla per farla arrabbiare o quando scherzando si offendevano come
ai vecchi tempi; ma ora... no, ora era serio, terribilmente serio.
"... Credo sia meglio finirla qui."
"Finirla qui cosa??", avrebbe voluto urlare. Ma non
lo fece. Sapeva benissimo a cosa si riferiva. A lei. A loro.
"Questo è solo l'inizio. Mio padre è ad Azkaban, ma
potrebbe uscirne. Zia Bella è ancora in libertà e può colpire ancora. E ci sono
schiere di Mangiamorte che non vedono l'ora di mettere le mani su una Sporca
Mezzosangue o su uno di loro che ha rapporti con lei."
Hermione chiuse gli occhi, non prima di aver lanciato
un'occhiata al suo stesso petto. Si stupì di non trovarlo sanguinante, vista la
distinta sensazione di una lama fredda che entrava ed usciva dal suo corpo
all'altezza dello sterno.
Più che le parole, che potevano anche esprimere
preoccupazione - per se stesso, ma anche e soprattutto per lei -, la feriva il
tono della sua voce. Quella voce che con lei era arrivata ad essere quasi dolce,
ora era gelida ed inespressiva. Piatta.
Come se non le stesse dicendo nulla. Come se non la
stesse lasciando.
Ed i suoi occhi... I suoi occhi spenti, come vuoti. La
tempesta non agitava più le sue iridi.
"Hermione..."
Ed il nome tornava, insieme all'espressione della voce. Ma
era troppo tardi.
Lo zittì con un cenno della mano, mentre si alzava, lenta.
Senza mai smettere di guardare lontano.
"Dovevo saperlo, Draco. Dovevo immaginarlo. Stupida io a
pensare che qualcuno potesse strapparti alla tua solitudine, riempire i tuoi
vuoi, scaldare il tuo cuore... con la sua sola presenza."
Fissò lo sguardo a terra e sospirò, espirando qualche
parola che non voleva pronunciare.
"Lasciami sola."
Non guardarmi così, almeno.
"Mi dispiace." mormorò il ragazzo, abbassando a sua volta
il capo.
In quel momento, il Principe di Serpeverde, colui che mai
aveva distolto lo sguardo davanti a nessuno, si dichiarava vinto davanti a lei.
Ma Hermione non si sentiva vincitrice.
Strinse i pugni fino a farsi male, mentre una lacrima, la
prima, chiedeva prepotente di uscire.
Ma non era ancora tempo. Rialzò il capo e, solo per un
momento, lasciò che il suo sguardo lo accarezzasse.
"Anche a me."
Dichiarò lei, silenziosamente, che non c'era nient'altro da
dire.
Ritornò a fissare il lago, o chissà dove, gli occhi solo
appena lucidi e la testa alta.
Si ergeva fiera sul cadavere del suo dolore.
Il biondo la guardò un'ultima volta, certo che quel momento
non l'avrebbe dimenticato mai. Nessuno dei due l'avrebbe fatto.
Solo quando vide la schiena di lui scomparire verso la
scuola, Hermione si lasciò cadere a terra.
Strappata dentro.
E finalmente, concesse a quella goccia d'anima di uscire.
Percorse velocemente la gota arrossata e, per prima,
raggiunse il suolo.
E le foglie tremarono scosse da quelle lacrime silenziose,
che scivolando dolorosamente a terra stridevano più di mille urla.
Spazio dell’autrice
*Si asciuga una lacrima* Oddio... ok, seriamente:
Mi piacerebbe che mi diceste nelle vostre recensioni come
vorreste che finisse questa fic. Vorreste l’happy ending o no?
Può anche darsi che, se la maggioranza di risposte non
coincidesse con la mia decisione, io cambi idea… ^__^ fatemi sapere!
Poiché non sono io a postare questo capitolo, non posso
ringraziare singolarmente tutte le magnifiche persone che hanno recensito lo
scorso capitolo:
Oddio, l’ultimo
capitolo. Lo
dedico a tutti voi che mi avete seguita e che mi
avete
convinta a rimanere in questo mondo, sebbene inizialmente lo vedessi
come un gioco. A due persone fantastiche, che ho
conosciuto
grazie a questa stupidissima fic, che si saranno stufate di vedersi
dedicare ogni cosa ma proprio non posso farne a meno. A te
che
ora sei nella mia testa e probabilmente non lo sai, e a te
che
sei tornata sconvolgendomi la vita.
Questo capitolo
contiene probabilmente
qualche lieve sfumatura non-sense... Non ho potuto farci nulla. Anzi,
confesso, l'ho fatto apposta. Se il genere non vi piace,
semplicemente ignoratele; in fondo sono solo alcune frasi qua e là.
The
End
Il vento
s'infiltrava silenzioso e
crudele tra le foglie che sembravano tremare per tenersi strette in
un abbraccio protettivo contro quel nemico che nonostante la
temperatura ed il sole alto nel cielo andava a disturbare le siepi
più indifese.
Così si sentiva
Hermione Granger, una
piccola foglia ora indifesa in balia del vento.
Lei, che era
sempre stata forte e
perfettamente in grado di badare a se stessa - e perché no, anche
agli altri, - sembrava ora incapace di andare avanti, non senza di
lui.
La mente tornava
in continuazione a
quella voce grave e inespressiva, a quegli occhi che tanto amava
ridotti a due fessure per lo sforzo di allontanarla.
Sì, perché
lo amava. Ormai
aveva capito che quel battito mancato al suo passaggio, quel respiro
trattenuto nell'osservare di nascosto la linea diafana del suo collo,
quel colpo al petto ogni volta che lo vedeva rivolgere una parola o
uno sguardo a qualcun'altra, era amore. Si era
innamorata,
innamorata perdutamente, di Draco.
Quel Draco che
l'aveva lasciata.
Una fitta
all'altezza dello stomaco la
bloccò e Hermione dovette fermarsi a pochi metri dal portone di
Hogwarts, piegandosi su se stessa per il dolore. Avrebbe voluto
urlare, urlare finché il fiato non l'avesse completamente
abbandonata. Troppo lacerata dentro per rimanere in piedi, troppo
apparentemente sana perché qualcuno la soccorresse.
Aveva saltato
già due lezioni, quella
settimana. Aveva scritto a sua madre, protetta dall'Ordine della
Fenice a scanso di nuovi attacchi, per dimostrarle il suo affetto in
quella situazione nonostante la distanza, ma anche, - ammetteva a se
stessa, egoisticamente -, per sentirla vicina. Aveva
bisogno
di lei, aveva bisogno di qualcuno.
Avrebbe voluto
Lui, vicino a sé, ma
sapeva che non era possibile. L'aveva fatta innamorare e se ne era
andato. Come ci era riuscito, dopo tutto quello che avevano passato
insieme? Come aveva fatto a staccarsi da lei?
E suo
padre tornava... Tornava
il suo viso pieno e la sua andatura ondeggiante, i suoi borbottii a
proposito dell'istruzione magica, i suoi baci rubati a Jane. Hermione
distoglieva lo sguardo, fingendosi imbarazzata o schifata, mentre
invece quelle piccole manifestazioni d'affetto la riempivano di
tenerezza per i suoi genitori.
Avrebbe forse
voluto dirglielo, prima
che se ne andasse. C'erano parecchie cose che avrebbe voluto-dovuto
dirgli, che non avrebbe potuto mai.
Si lasciò cadere
a terra, le lacrime
che non volevano saperne di uscire e una palla infuocata nel petto
che la straziava dentro senza possibilità di sanare le proprie
ferite.
Perché a lei,
perché diavolo il
destino aveva voluto che capitasse a lei, e che quell'idiota
decidesse di lasciarla proprio allora?
Si portò le mani
alla nuca, tremante,
scuotendo insieme la testa. Non riusciva ad odiarlo.
Si alzò a
fatica, un ronzio
insopportabile nella mente, una calca immane di immagini che
premevano per scorrerle davanti agli occhi. Barcollando prese a
camminare in avanti, verso il lago. Ci tornava spesso, quasi
giornalmente. Per soffrire meglio, forse. Ricordava ogni singolo
istante di quel pomeriggio maledetto, ed ogni fibra del suo essere
urlava la sua disperazione, in quel luogo.
"Herm..."
Si voltò di
scatto, rischiando quasi
di perdere l'equilibrio ed appoggiandosi al tronco di un albero. A
meno di un metro di distanza, le iridi smeraldine di Harry la
sondavano dolci.
"Non dovresti
tornare sempre
qui..."
Un singulto
fuoriuscì traditore dalle
labbra rosse di Hermione, che si portò una mano alla bocca quasi a
cancellare quella manifestazione di sofferenza.
Harry corrugò la
fronte, assumendo
un'espressione intenerita e tendendo una mano verso l'amica. Quella
si ritrasse, come spaventata, la bestia nera dentro di lei che
continuava ad avanzare.
Scappa,
Hermione, vuole strapparti
al tuo dolore. Non lasciare che lo faccia.
Scosse la testa,
mentre le lacrime
scendevano a bagnarle il volto.
"Dovevate
venire prima,
infide!"
"Vieni qui..."
Harry sospirò ed
accolse la sua
migliore amica tra le sue braccia. Avrebbe voluto uccidere Malfoy per
quello che le aveva fatto. L'avrebbe fatto solo per l'espressione
spaventata e sperduta di Hermione in quel momento. Le aveva regalato
il suo appoggio, tanto che lei aveva preso a darlo per scontato, e
poi gliel'aveva sottratto.
D'altronde
capiva però le motivazioni
del Serpeverde. E gli sembravano insolitamente altruistiche. Avrebbe
potuto usare ancora Hermione, fregarsene dei pericoli che correva a
favore del suo tornaconto, ma aveva deciso di sacrificare un po'
anche se stesso per salvare lei.
L'avrebbe
definito quasi 'nobile',
se non avesse avuto lo scheletro piangente di Hermione contro il
petto.
"Torniamo alla
torre..."
"Parkinson..."
Forse
riconoscendo la voce del
Grifondoro, forse per la sua andatura veloce, la ragazza non accennò
a voltarsi.
"Parkinson!
Fermati!"
Sentendosi
afferrare per un braccio e
trascinare contro un muro, Pansy sbattè gli occhi e si lasciò
guidare fuori dalla calca.
"Weasley, che
vuoi? Di solito è
Potter a fare queste cose..." insinuò con un lieve sorrisetto
malizioso. Ron si ritrasse come scottato e assunse un'espressione
schifata.
"Evita
l'argomento, per favore.
Voglio parlare di Hermione."
"Mi spiace
Weasel, mi sembra
piuttosto presa da Draco." considerò rapidamente Pansy.
"Ma taci,
idiota! - sbottò Ron
diventando viola in volto - Intendo parlare di lei in relazione a
Malfoy." sputò.
"Oh." rispose
semplicemente
l'altra guardando un attimo per terra per poi risollevare gli occhi
verso il ragazzo, con uno sguardo che sembrava significare: "Parla".
"Si sono
lasciati, lo sai?"
Pansy annuì.
Giusto, l'aveva quasi
dimenticato.
"Allora di
qualcosa parlate, oltre
a pomiciare senza ritegno di continuo, tu e quell'altro idiota del
mio migliore amico...!"
Pansy trattenne
un principio di risata
e gli scoccò un'occhiataccia facendogli segno di continuare,
guardando poi l'ora indecisa se saltare la lezione successiva.
"Sai perché l'ha
fatto?"
Scosse la testa
confusa.
"Perché chi ha
fatto cosa?"
Ron scosse la
testa a sua volta. Di
solito era lui, quello più lento di comprendonio.
"Malfoy! È stato
Malfoy a
lasciarla, hai un'idea del perché? Avevo chiesto a Harry di
chiedertelo, ma si vede che quando vi siete incontrati dev'essersene
dimenticato..." buttò lì con un'aria di rimprovero mista a
divertimento.
"No, no, me
l'aveva chiesto...
Sono io che ancora non gli ho risposto. - spiegò - Non ho molta
confidenza con Draco, attualmente. Più precisamente direi che non ci
consideriamo granché da... Beh, lo sai anche tu. Ho chiesto a Blaise
e lui dice che tutte le volte che entra in dormitorio si butta sul
letto e finge di dormire, è praticamente impossibile parlargli anche
se lascia trasparire un po' di sofferenza... Ma è sempre stato bravo
a nascondere dolore e simili. Ad ogni modo non si vede una ragazza
entrare nel suo letto da... Tempo immemorabile. Per quello che so di
lui, ti direi che non è un comportamento da Draco. Ma forse
io
non l'ho mai conosciuto veramente."
A Ron quasi
mancò il fiato dopo quel
discorso. Non era abituato a tanta schiettezza e mancanza di pudore
nell'esplicitare i propri sentimenti. Lui stesso annegava nella
timidezza per dire la metà di quanto quella Serpeverde gli aveva
appena confidato. A lui, che tra l'altro era un Grifondoro e anche
tra i più stupidi e odiati dalle serpi.
Forse Pansy
Parkinson era davvero
cambiata. O forse neanche lui l'aveva mai conosciuta per com'era
realmente.
Annuì serio, per
una volta nella sua
vita, e si sforzò di guardare quella ragazza che in un momento gli
aveva dimostrato quanto fosse difficile dire di capirla davvero.
"Volevo sapere
questo. G...
Grazie."
Socchiuse un
occhio sconclusionatamente
per lo sforzo di ringraziarla, mentre Pansy si sforzava di regalargli
un breve sorriso e non un ghigno o una risata di scherno. Sarebbe
stata probabilmente la prima ed ultima volta, ma perché non farlo?
Il corridoio si
riempì dell'eco dei
loro saluti frettolosi, testimone ammiccante di quel momento di
complicità che mai si sarebbe ripetuto.
Pansy Parkinson
sedeva in biblioteca,
voleva un posto dove stare in silenzio e metabolizzare quanto aveva
appena visto.
La discussione
con il rosso le aveva
fatto venire voglia di sapere di più, così una volta arrivata alla
sala comune di Serpeverde era andata dritta verso i dormitori
maschili. Sapeva fin troppo bene dove fosse la camera di Draco.
Aveva bussato
tre volte e, non
ricevendo risposta, era entrata.
Lui sedeva sul
letto, dando le spalle
alla porta, e non aveva detto nulla quando lei era entrata.
"Come stai?" gli
aveva
chiesto Pansy.
Una domanda
stupida, che basta però
per chi ha voglia di parlare. Ma Draco Malfoy, nessuno lo sapeva
meglio di lei, non aveva quasi mai voglia di
parlare.
Solitamente la
cacciava in malo modo o
rispondeva a monosillabi a chiunque gli rivolgesse la parola. Ma
quella volta era stata ancora peggio. Perché non aveva avuto bisogno
di fare nessuna delle due cose, non c'era bisogno di rispondere.
Si era girato
lentamente, senza nemmeno
alzarsi dal letto, rivelando un viso stanco come Pansy non l'aveva
mai visto e, soprattutto, i suoi occhi.
Pansy aveva
amato Draco, o almeno
credeva di averlo amato, per tantissimo tempo; e ricordava alla
perfezione come fossero vivi i suoi occhi, nonostante il loro colore
glaciale. Riuscivano ad esprimere le fiamme e la tempesta.
In quel momento
però, li vide vuoti.
Spenti, come se
avessero perso
interesse ad esprimersi.
Che cosa aveva
fatto, che cosa si
era fatto, per ridursi così...?
"Draco..."
"Vattene via."
aveva
mormorato. Un'imposizione sussurrata come supplica.
E lei non se
l'era sentita di restare.
Non conosceva abbastanza bene quel dolore dovuto all'allontanamento
di qualcuno per capirlo a fondo.
Eppure Draco se
lo era auto-inferto,
era stato lui ad allontanare quello che ora era il motivo della sua
sofferenza.
Ancora
non sapeva che senza di lei
non sarebbe stato più capace di vivere bene.
Pansy sussultò
quando due forti
braccia la abbracciarono da dietro la sedia, mentre una bocca si
posava morbidamente sulla sua spalla, alla base del collo.
Eppure lo
aspettava.
"Harry..."
"Buongiorno,
Pansy. - rispose il
ragazzo depositandole altri dolci, piccoli baci sul collo fino ad
arrivare alla guancia. - Tutto a posto?"
"Sì, ma c'è chi
sta decisamente
peggio."
Il moro si
sedette accanto a lei e
sospirò.
"Ti riferisci a
Hermione?"
"No. - rispose
lei - Parlavo di
Draco."
Harry inarcò le
sopracciglia: Pansy
non parlava mai di Draco, dalla sera in cui si erano baciati la prima
volta... Ma appena cominciò a parlare, l'ascoltò con un'attenzione
quasi morbosa. Era uscito dalla sala comune con il pensiero fisso
alla sua migliore amica in lacrime sul letto: da giorni saltava le
lezioni per questo.
Sapere che anche
Malfoy era combinato a
quel modo - certo, non si sarebbe mai messo a piangere, quella testa
di cazzo, ma era evidente quanto anche lui stesse male in quel
momento - l'aveva, se non stupito, comunque piacevolmente colpito.
Non che godesse
del dolore altrui, ma
la cosa lo portava a considerare il biondo in un'ottica più umana.
"Credo che la
Granger dovrebbe
saperlo."
"Hermione sta
già abbastanza male
così. Si è resa conto di essersi innamorata di lui."
Pansy lo fissò
per un momento,
lievemente sorpresa, poi annuì seria e tornò ai libri che avrebbe
dovuto studiare. Non si era mai preoccupata troppo degli affari degli
altri. Draco e Hermione se la sarebbero risolta da soli.
Basta.
Non sarebbe andato avanti
così ancora a lungo.
Se non avesse
fatto qualcosa sarebbe
impazzito, di questo Draco Lucius Malfoy era sicuro più che del suo
sangue puro.
Il giornale di
qualche giorno prima
giaceva aperto sul letto del suo compagno di stanza, sebbene fosse
stato Draco a leggerlo per ultimo. Il volto folle di sua zia
al
centro della pagina si contorceva in un urlo reso muto dalla stampa.
Il ragazzo posò
il bicchiere che aveva
in mano su uno scaffale, mentre il rumore di nocche sulla porta lo
raggiungeva.
Toc,
toc, to-toc, toc.
"L'unico
idiota che può
mettersi a comporre ritmi bussando alla porta della sua stessa
camera.", pensò Draco.
"Entra, Zab."
disse a voce
alta, strascicando svogliatamente le vocali come suo solito.
Blaise Zabini
non si sorprese nel
vederlo quasi vestito, in piedi davanti all'armadio, nonostante ormai
fosse il tramonto e di lezioni decisamente non se ne sarebbe parlato
più fino al giorno successivo. Eppure il biondo non usciva da
settimane, dopo le lezioni.
"Ti sei deciso,
finalmente?"
chiese all'amico.
Malfoy assunse
un'espressione
noncurante, aprendo l'anta dell'armadio che portava uno specchio al
suo interno.
"Deciso a fare
cosa?" chiese
afferrando malamente il bicchiere, pieno di un liquido lievemente
denso, che aveva appoggiato sullo scaffale.
"Ad andare da
lei." rispose
semplicemente Blaise, come se fosse la cosa più ovvia e naturale del
mondo.
Per poco Draco
non si strozzò, con
quel cocktail.
"Oh, andiamo...
- riprese il
ragazzo. - Vuoi fingere con me di stare bene? Lo vedo lontano un
miglio che hai bisogno di lei. Non ti azzardare a
mettere su
una faccia schifata, perché è la verità." terminò
lasciandosi cadere e rimbalzare sul letto da seduto.
Draco non
ribattè. Blaise aveva
perfettamente ragione; lui aveva bisogno di lei almeno quanto
ne
aveva lei di lui.
"So che me ne
pentirò."
La sua voce era
gesso che scivola
liquido su una superfice in pendenza. Per quanto diluito,
lascia il suo ruvido segno.
"Se non lo
facessi ora, in futuro
ti pentiresti cinque volte tanto di non essere uscito stasera."
Draco rimase in
piedi di fronte
all'armadio ancora per pochi secondi. Poi annuì, si gettò sulle
spalle una camicia leggera -ultimo indumento mancante- che abbottonò
uscendo e si chiuse la porta della camera alle spalle senza una
parola.
All'interno,
Blaise Zabini sospirò
sorridente, scuotendo la testa. Aveva osservato la Granger, negli
ultimi tempi: sicuramente non gli avrebbe detto di no.
Quel
pomeriggio segnava la fine del buio.
"Hai visto
Hermione?"
Il Grifondoro a
cui Draco aveva chiesto
informazioni lo guardò cone se avesse visto una Comet 260 battere in
velocità una Firebolt. Doveva essere del quarto anno, più o meno.
"Hermione
Granger, il prefetto..."
sbuffò esasperato Draco. Era già abbastanza teso senza dover fare i
conti con dei grifoni imbecilli... Visto lo sguardo perso nel vuoto
del ragazzino, il biondo si diresse verso Seamus Finnigan, che era
poco lontano a parlare con un Corvonero.
Era così strano
che chiedesse di
Hermione Granger? "Sì, in effetti sì.", si
rispose. Per chi non aveva seguito le vicende fin dall'inizio,
risultava impossibile che Draco Malfoy la cercasse.
Due persone più
diverse non erano mai
esistite sulla terra. Che ne sapevano gli altri, della
passione
che li divorava? Che cosa dell'intesa tra loro, che cosa
dell'appartenenza, del bisogno...?
Ora che l'aveva
ammesso a se stesso
stava già quasi meglio. Quasi perché nel quadro della sua vita
mancava una figura principale, ancora.
"Finnigan, dov'è
la Granger?"
... E
infatti la stava andando a
cercare.
Seamus alzò il
braccio ad indicare il
Lago Nero, senza una parola.
"Sta sempre là,
ultimamente. - lo
fulminò con un'occhiata rabbiosa. - Perché la cerchi?"
Ecco, lui
evidentemente era tra quelli
che sapevano tutto. Non c'era da stupirsene, i Grifondoro alla fine
erano più ciarloni dei Serpeverde.
Si allontanò
senza sprecarsi a
rispondere, lasciando Finnigan alla sua conversazione interrotta con
il Corvonero, diretto al lago. Sapeva benissimo sotto quale albero
cercare. Il solito.
Avveniva sempre
tutto sotto o vicino a
quell'albero. E Hermione doveva essere piuttosto masochista perché,
come gli aveva detto il suo compagno di Casa, si trovava proprio lì.
Appena lui
arrivò la ragazza non si
mosse, ma rimase in un ostinato silenzio che conservava intatta
l'atmosfera della sua bolla di vetro, troppo comoda e ormai adattata
a lei per lasciare che si infrangesse.
Si girò poi
lentamente, inclinando
insieme il capo per evitare che un raggio del sole morente
l'accecasse.
"Se era questo
il tuo obbiettivo,
- mormorò Hermione con voce inespressiva ma rotta, - complimenti. Ci
sei riuscito."
Draco corrugò la
fronte, senza capire.
Osservava insistentemente il profilo stanco della ragazza,
semplicemente perfetta anche se spezzata. Le spalle ricadevano verso
terra pesanti del loro fardello, causando una leggera curvatura della
schiena, i capelli tenuti scompostamente su da un fermaglio in legno
lasciavano libere diverse spumeggianti ciocche che le incorniciavano
disordinatamente il viso, stanco ma luminoso alla luce aranciata del
tramonto.
La vide
abbassare il volto e puntare
ancora più ostinatamente gli occhi a terra.
"Mi
sono innamorata di te.
- spiegò. - Bravo."
Fu un peccato
che avesse lo sguardo
fermo e tanto lontano da quel volto diafano e quelle labbra sottili,
perché non le vide distendersi immediatamente in un sorriso. Un vero
sorriso.
"Immagino che la
notizia abbia
ringalluzzito la tua fama di gloria, ingigantito il tuo ego,
riconfermato..."
"No. - la
interruppe la voce di
Draco, mentre lui si sedeva sui talloni, in equilibrio sulle punte,
accanto a lei e le accompagnava un ricciolo ribelle dietro
all'orecchio, ammirando la bianca curva del collo lasciata scoperta.
- Mi ha scaldato il cuore."
Il tempo si
fermò in quell'istante.
Come se l'ultimo raggio di sole si fosse cristallizzato attorno a
quelle parole che bruciavano l'aria per la loro importanza,
lasciandole sospese e cariche di dubbio di fronte agli occhi sgomenti
di Hermione.
"Non giocare con
me, Draco."
"Ho smesso da
tempo di giocare,
Hermione."
Spostò anche lui
lo sguardo verso quel
punto imprecisato oltre il lago che Hermione fissava da un po',
mentre gli occhi di lei diventavano lucidi.
"Non sono capace
di essere
romantico, probabilmente non lo sarò mai, ma..."
"Tu lo sei. - lo
interruppe
Hermione, alzandosi. - Sei terribilmente romantico. Il fatto che tu
riesca ad usare parole mie per rispondermi testimonia quanto siamo
simili nonostante tutto."
Una lacrima
sfuggì al controllo di
Hermione e il biondo, senza pensarci, l'asciugò con il pollice
mentre le guance di lei s'imporporavano. Draco si chiese se fosse a
causa sua o del discorso che stava facendo.
Se ancora non
l'aveva capito, in quel
momento seppe con certezza di non poter fare a meno di lei. Si maledì
per essere riuscito ad annientare quelle difese che un tempo bramava
distruggere, ora che la vedeva praticamente inerme di fronte a lui.
Chi ama
non ha paura di mostrarsi
debole davanti all'oggetto del suo amore.
Così Hermione si
mostrava esattamente
per quello che era in quel momento.
Perché
quella persona avrebbe
potuto fare di lei ciò che volevae lei non si
sarebbe
opposta. Non per scelta, non per decisione. Ma come lui le
aveva
rubato l'anima e la mente, se avesse voluto distruggerli avrebbe
potuto. Gliel'avrebbe lasciato fare. Erano suoi, ormai.
Quando però vide
l'ombra di un sorriso
spuntare sulle labbra di lui, seppe con certezza che non ne avrebbe
avuto bisogno. Lui non l'avrebbe fatto mai.
"Non ho scelto
io di innamorarmi
di te. - mormorò fissandolo commossa. - Ma sono felice che sia
successo."
Malfoy la fissò,
perplesso e sorpreso,
ma non dovette porsi il problema della risposta perché le labbra
della ragazza zittirono in un momento anche i suoi pensieri.
"Meglio
così.", si
disse. Checché ne dicesse Hermione, non sarebbe mai stato bravo in
quel genere di discorsi. Chiuse gli occhi, e l'immagine di Hermione
sorridente tra le lacrime gli riempì la mente. Decisamente, anche
lui ne era felice.
Trasportata
dall'entusiasmo, lo portò
a cozzare contro il solito, ormai famoso albero. Draco emise un lieve
mugolio di protesta e si portò una mano a massaggiare il capo nel
punto in cui la corteccia aveva colpito. Lei si staccò e,
imbarazzata e dispiaciuta, si sedette nuovamente ai piedi
dell'albero.
Lo sguardo di
Draco volò sull'altra
riva, poco lontano da loro, mentre la raggiungeva a terra. Arricciò
il naso in una smorfia di lieve disgusto, prima di posare nuovamente
le labbra sulla pelle rosea ed -ancora per poco- bagnata dal sole
morente di lei. Una piccola fossetta si creò sulla guancia di
Hermione a contatto con la bocca di lui. Sorrise, sostituendo le
labbra alla guancia con un piccolo scatto piuttosto veloce.
Non capiva
nemmeno cosa stesse
succedendo. Sapeva solo che poche ore prima piangeva disperata, ed
ora aveva voglia di ridere. In fondo Lucius Malfoy era in prigione,
ed ora anche Bellatrix Black Lestrange era stata catturata. Gli
attacchi erano cessati. E poi... Era di nuovo con lui.
Sorrise di
nuovo, accoccolandosi contro
il suo collo.
"Anche stavolta
hai sentito che
ero io?" chiese Draco combattendo contro la voglia di sorridere
di nuovo. Per quel giorno era abbastanza.
"Ho teso le
orecchie per giorni
sperando di sentire il tuo passo invece di quello di Harry."
Malfoy sbuffò,
spostando appena la
testa per sistemarlo meglio contro il capo riccioluto di lei.
"Riprendi con la
melassa?"
Hermione gli
assestò un piccolo pugno
contro il braccio, fintamente offesa.
La smorfia fece
di nuovo capolino sul
volto di Malfoy.
"Promettimi una
cosa."
sbottò.
"Che cosa?"
chiese Hermione
seguendo la direzione del suo sguardo fino ad un punto del prato poco
distante.
Sorrise.
"Che non
diventeremo mai come quei
due là." disse schifato. Sembrava che oltraggiassero lui,
facendosi trovare in quelle condizioni.
Hermione scoppiò
a ridere, spostando
lo sguardo dal groviglio di mani e labbra che un tempo erano Harry e
Pansy al suo ragazzo. Loro non
avevano mai litigato né,
probabilmente, si erano mai preoccupati per ciò che li aspettava
fuori dalla scuola. Da quando stavano insieme, Hermione non li aveva
mai sentiti battibeccare.
Represse la
voglia di far cambiare
l'espressione del biondo con un pizzicotto e parlò.
"Non credo ci si
presenterà il
problema."
FINE.
Spazio
dell’autrice:
Perdonate l'uso
folle di grassetti e <*u> ma sull'ultimo capitolo mi sono
proprio lasciata andare.
Beh, la
maggioranza per l'happy ending era veramente spaventosa ^^... dunque
eccola qui. Confesso che lo schema del capitolo era già scritto, in
caso contrario avrei dovuto modificarlo!
Mi mancherà il
pensiero all'aggiornamento di questa fic, mi mancherà l'ansia dei
primi capitoli nell'andare a leggere i commenti, e mi mancherete voi.
Spero comunque che avremo modo di incontrarci -leggerci- di nuovo
^____^ (qualche ideuzza ce l'ho già... ^^")
Ringrazio tutti
quelli che l'hanno recensita sempre, che mi seguono dall'inizio ed
hanno imparato a conoscermi con questa -mamma mia! XD-, quelli che
l'hanno inserita tra i preferiti, quelli che l'hanno letta ma mai
commentata -non è ancora troppo tardi :) un commento di massa
all'ultimo capitolo mi renderebbe estremamente felice :)- a quelli
che la trovano e la leggono ora, che vorranno o meno lasciarmi un
segno del loro passaggio.
Grazie a
Sana
chang, elettra1991, lady_black
(una recensione meravigliosa,
veramente grazie. Mi hai ripagato di tuuutti i capitoli che hai detto
di aver saltato :) mi sono emozionata leggendola), eddy,
LadyMorgan (una delle
recensioni più divertenti che abbia mai letto XD grazie), ki_chan
(Chicca, perfino io l'avevo
dimenticato! O_O fenomenale XD! tvb), trilli_gelosa,
giorgia_spuffy (come vedi
l'argomento della morte del padre avevo intenzione di riprenderlo,
anche se ovviamente alla fine del capitolo si ricorda di più la
scena fra Draco e Hermione ^^"), sakura_87
(ahahah, su ELT sono lentissima perchè credevo non mi seguisse
nessuno! E' lievemente deserto, quell'archivio ^^"), frakkia31
e euslytherin
per le
recensioni
al capitolo 29.
Un Grazie
Speciale a dracuccina,
per avermi incoraggiata
all'inizio anche se si è persa per strada :P,
a frakkia31,
ki_chan e Keira93(ultimamente sparita), mie instancabili fan
spuntate fuori proprio da questa fic, e a trilli_gelosa, che
rischia di prendere da loro ^^". A AlexLuna anche
se
questa storia non l'ha mai seguita, per la sua dedica fantastica che
ha interrotto la stesura di questo ultimo capitolo, e a MartyViper,
per le sue fantastiche recensioni e la sua perenne presenza.
Grazie anche a
tutti coloro che a partire da Passione Dannata mi hanno inserita tra
gli autori preferiti, veramente grazie.
Ora me ne vado,
promesso ^^".
Grazie ancora a
tutti, a presto (tenete d'occhio il mio profilo autore! Intanto
potete leggere le ultime One Shot ^_^")