L'inizio di un nuovo amore

di Queen
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


PER SEMPRE INSIEME

Salve a tutti! Questa fic è la prima che scrivo sui digimon, e la dedico interamente a mia sorella Cristy-chan, che mi ha convinto a pubblicarla, infatti l’ho scritta più di un anno fa ma solo ora sono riuscita ad iviarla… (non mi piaceva molto come era venuta…). Bene, ora vi lascio alla lettura, spero che vi piaccia!

P.s: mi raccomando recensite!

 

L’INIZIO DI UN NUOVO AMORE

 

CAPITOLO 1

 

Era il 15 settembre, primo giorno di scuola, Tai stava ancora dormendo, mentre Kari si stava preparando. Si trovava in bagno, davanti allo specchio e pensava. Aveva a dosso una strana ansia, era da tanto che non rivedeva i suoi amici e compagni di scuola, durante le vacanze aveva sentito la loro mancanza.

Kari: “ finalmente ricomincia la scuola, non vedevo l’ora! ( beata lei… n.d Queen) tra poco rivedrò tutti i miei compagni di scuola, chissà come avranno passato le vacanze…”

Poi, ad un certo punto le venne in mente una persona in particolare…

Kari: “ …chissà come le avrà passate T.k… oggi finalmente lo rivedrò dopo 3 mesi…”

Questo pensiero la fece arrossire. Il suo cuore iniziò a battere più velocemente, non capiva il perché, il pensiero di rivederlo la rendeva stranamente felice e agitata…

Kari: “Ma cosa mi prende, perché ora mi è venuto in mente proprio lui? Forse perché è il mio migliore amico… beh, allora è normale, non lo vedo da molto… ma allora perché sono arrossita? In più mi sento  agitata…”

Ma i suoi pensieri furono interrotti dal suono di una sveglia che poco distante di li veniva fracassata contro il muro. Era evidente: Tai si era svegliato.

Uscì per assicurarsi che il fratello si fosse svegliato, ma quando entrò in camera vide Tai che dormiva semi scoperto e con un braccio ancora appoggiato sul comodino e poco più in là i resti della sveglia.

Kari: Svegliati Tai, è ora di alzarsi!

Tai: E perché oggi mi dovrei svegliare presto?

Kari: Forse perché oggi è il primo giorno di scuola?

Tai alzò lentamente la testa, stava ancora riflettendo sulle ultime parole dette dalla sorella. Poi con gli occhi ancora assonnati, iniziò a guardarla. Dopo qualche istante riconobbe la divisa scolastica. Riappoggiò la testa sul cuscino, ma fu un attimo; nella sua testa finalmente tutto quadrava. Si alzò di scatto…

Tai: Accidenti è vero oggi devo andare a scuola, devo sbrigarmi o farò tardi!

Kari: Non preoccuparti… (poi guardò l’orologio) sono solo le 8:30…

Poi riguardandolo e pensandoci meglio…

Kari: Le 8:30? Ma è tardissimo! Presto dobbiamo sbrigarci!

Entrambi finirono di prepararsi in un battibaleno e dopo circa 10 minuti si trovavano già sulla strada che porta alla scuola.

Dopo una corsa sfrenata arrivarono davanti all’entrata della scuola dove ad attenderli cerano Sora, Mimi, Matt, Yolei, Davis e T.k.

Appena lo vide Kari rallentò la sua corsa, prese a camminare normalmente e tutti i pensieri di quella mattina le tornarono in mente.il suo cuore batteva velocissimo, in parte per la corsa e in parte per lui, che da lontano la stava osservando

Kari: “Non capisco, cosa mi prende? Non sarà mica che mi sto innamorando di lui? Ma cosa mi gira per la testa? Eppure non mi sono mai sentita così… ma ora come mi comporto con lui? Non vorrei che questo potesse cambiare le cose tra noi… e poi non sono ancora sicura di quali siano i miei veri sentimenti per lui…”

Senza che se ne accorgesse aveva raggiunto il gruppo di amici che nel frattempo si stava divertendo a prendere in giro Tai. Questa volta a riportarla alla realtà fu una voce, ma non una voce qualunque…

T.k: Ciao Kari è da un po’ che no ci vediamo come va?

Kari alzò lo sguardo verso T.k, era diventato più alto e si era anche fatto più carino… e questo contribuì ad aumentare il suo imbarazzo. Priama di rispondere riabbassò lo sguardo.

Kari: C-ciao T.k…

T.k: Cosa hai? Non ti senti bene?

Kari: No, no, va tutto bene…  ora ti saluto…

E si allontanò di corsa verso la scuola.

T.k rimase a fissarla, poi si unì agli altri e si avviarono tutti verso la scuola.

T.k: “ Ma cosa le è preso? Sarà l’ansia per il primo giorno di scuola… ma si, sicuramente più tardi ritornerà ad essere la solita Kari…”

Era passato un po’ di tempo, nelle classi erano già iniziate le lezioni. Kari e T.k non si erano ancora parlati. Ora nella loro classe, si stava svolgendo la lezione di matematica. Kari non riusciva a concentrarsi, non poteva fare a meno di pensare al suo comportamento verso T.k.

Kari: “ Se continuo così rischio di perderlo… ma non so proprio come fare, sono così confusa… non mi era mai capitata una cosa del genere… e non so proprio come comportarmi…”

Poi si girò leggermente verso la sua sinistra, e senza rendersene conto iniziò a fissare T.k: aveva la testa appoggiata sulla mano e guardava fuori dalla finestra. Sembrava preoccupato per qualcosa…  Un raggio di sole gli illuminava il viso facendo sembrare i suoi occhi ancora più azzurri di quanto già fossero. Passò un po’ di tempo li a fissarlo, finché lui non si accorse che lei lo stava osservando, allora per un attimo i loro sguardi si incrociarono, ma subito Kari lo spostò verso il libro ce aveva davanti.

T.k: “ Sembra avercela con me… ma cosa le ho fatto? Non riesco proprio a capirlo…”

Intanto Davis che si trovava poco distante di li, aveva assistito a tutti i tentativi di T.k per parlare con Kari, e osservava il suo rivale con aria abbastanza soddisfatta.

Davis: “ Eh, eh… finalmente gli inseparabili T.k e Kari non si parlano più… sicuramente avranno litigato… non c’è nessun dubbio deve essere andata proprio così…come sono felice!”

Intanto era arrivata l’ora di pranzo.

T.k: “Devo assolutamente parlarle…”

 Così le si avvicinò.

T.k: Kari, cosa ti è successo? E’ da stamattina che mi eviti…

Kari: C-cosa io evitarti? Ma cosa dici, e comunque sto benissimo…

T.k: Io non credo… se ce qualcosa che tu preoccupa poi sempre dirlo a me…

Kari: Quanto volte te lo dovrò dire che va tutto bene? Ora scusami ma devo andare…

Detto così si girò verso la porta e si affrettò ad uscire.

T.k rimase a guardarla con aria afflitta, non si era mai comportata così con lui…

Davis (con voce trinfale): T.k, cosa  è successo tra te e Kari?

T.k: Niente… c’è solo una piccola incomprensione…

Davis: Una piccola incomprensione? Cos’è questo un altro modo per dire che avete litigato?

T.k: Litigato? Ma cosa vai dicendo… e comunque ora devo andare.

Detto così uscì lasciando solo Davis.

Davis: “ E’ proprio come avevo immaginato… hanno litigato! E anche di brutto direi…”

Intanto T.k si stava dirigendo verso la classe di Sora.

T.k: C’è solo una persona che può sapere cosa è preso a Kari… cioè Sora…

Sora si trovava ancora in classe. T.k l’attese di fuori e quando uscì…

Sora: Ciao T.k! cosa ci fai qui?

T.k: Ho bisogno del tuo aiuto…

Sora: Si tratta di Kari?

T.k: Si, ma come hai fatto ad indovinare?

Sora: Ho visto che questa mattina si è comportata in modo strano nei tuoi confronti… comunque avanti dimmi tutto!

T.k: Vedi, io pensavo che siccome lei si confida sempre con te, pensavo che ti avesse detto che ha… è tutta la mattina che si comporta in modo strano… e sono molto preoccupato per lei… non vorrei averle fatto qualcosa che l’ha fatta arrabbiare…

Sora: A me non ha detto niente… però se proprio ci tieni posso chiederglielo, tanto questa sera sto a cena a casa di Tai…

T.k: Mi faresti un gran favore…

Sora: Comunque… T.k come mai ti preoccupi sempre tanto per Kari?

Questa domanda lo colse un bel po’ alla sprovvista.

T.k: Beh… perché Kari e la mia migliore amica…

Sora: Sei sicuro che sia solo per amicizia?

Adesso si sentiva veramente confuso… cosa voleva dirgli Sora?

T.k: Si perché?

Sora: Così, per sapere… comunque non preoccuparti, farò il possibile… avanti ora andiamo, gli altri ci staranno aspettando!

T.k: Io non vengo… per oggi ho deciso di rimanere in classe…

Sora: Va bene, allora io vado… domani ti dirò come è andata. Ciao!

T.k: Ciao!

Così dopo la scuola Sora, Tai e Kari si avviarono verso casa. Quando arrivarono Tai dovette andare in bagno lasciando Kari e Sora da sole, creando così un’occasione per Sora di parlare con Kari.

Sora: Kari, posso chiederti una cosa?

Kari: Certamente, dimmi tutto!

Sora: Bene, ascolta: come mai oggi ti sei comportata in modo strano con T.k?

Kari non rimase molto colpita da quella domanda, se la aspettava. Si mise a sedere sul divano e iniziò a parlare.

Kari: Mi aspettavo questa domanda… è stato T.k a dirtelo?

Sora: Si, ma me ne ero accorta anche io… allora perchè lo eviti? Sappi che lui è molto preoccupato per te e pensa che tu ce l’abbia con lui…

Kari: Ma io non sono arrabbiata con lui… è solo che ultimamente sono molto confusa riguardo una cosa…

Sora: E cosa?

Kari: Ecco, vedi… devo dirti una cosa importante…ultimamente mi sono accorta di essermi…

Tai: Eccomi qua ragazze, allora di cosa stavate parlando?

Kari (che era arrossita): Chi noi? Ma di niente…

Tai: Meglio così, almeno non vi ho disturbate…

Kari: Già… bene, ora vi lascio… vado in camera mia, ci vediamo dopo!

Si alzò d fretta, salì le scale ed entrò in camera.

Sora: “Accidenti ho perso l’unica occasione che avevo per parlarle…”

Intanto da un'altra parte…

T.k si trovava in camera sua disteso sul letto, pensava alle parole di Sora…

T.k: “ solo amicizia… veramente quella verso Kari è solo amicizia? Ho forse c’è qualcosa di più… in effetti quando ero da i miei nonni questa estate, non ho fatto altro che pensare a lei… vedevo l’ora di rivederla… allora, almeno da parte mia c’è qualcosa di più della semplice amicizia… già ma lei cosa prova per me?”

Ma i suoi pensieri furono interrotti da una voce…

Mamma: T.K VIENI CHE LA CENA E’ PRONTA!

T.k: SI, ARRIVO SUBITO MAMMA! “ E’ meglio aspettare di sentire cosa ha da dire Sora per poter pensare a cosa prova Kari per me…”

 

FINE CAPITOLO 1

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


CAPITOLO 2

CAPITOLO 2

 

Il mattino seguente era iniziato come sempre: Tai come al solito non aveva sentito la sveglia e si era precipitato nella solita corsa a verso la scuola coinvolgendo anche la povera Kari. Questa mattina non riuscirono ad arrivare puntuali ed arrivarono con un leggero ritardo. Si ritrovarono per pranzo al solito posto. Qui T.k riuscì a prendere in disparte Sora

T.k: Allora Sora, hai scoperto qualcosa ieri?

Sora: Ieri sera avevo iniziato a parlare con Kari… ma poi siamo state interrotte… e quindi non ho potuto scoprire molto…

Poi guardò il ragazzo: aveva uno sguardo molto triste: …ma non ti preoccupare non credo che sia arrabbiata con te, è solo che in questo periodo mi è parsa un po’ confusa…

T.k: Ma confusa per cosa?

Sora: Non lo so. Ma  qualsiasi cosa sia, se lei non te ne vuole parlare un motivo c’è, fidati devi solo lasciare che se la sbrighi da sola!

T.k: Mi fido, grazie 1000 Sora!

Sora: Ma figurati per così poco!

T.k: Ah Sora, (divenne improvvisamente rosso) riguardo alla domanda di ieri pomeriggio… avevi ragione, non penso che sia solo amicizia quella verso Kari…

Sora: Lo sapevo!

T.k: Ma come hai fatto a capirlo?

Sora: Sono o non sono la digiprescelta dell’amore?

INTANTO

Davis notando che neanche in quella mattinata Kari e T.k si erano rivolti uno sguardo, si avvicinò con aria trionfale a Kari.

Davis: Dimmi tesoro mio, tu e T.k avete litigato?

Kari: Ti prego piantala Davis!

Davis: Avanti a me puoi dirlo! Se T.k ti ha fatto qualcosa di male giuro che gliela faccio pagare io!

Yolei: Davis ma perché non te la smetti di fare il gradasso?

Davis: E arieccola  la gallina sempre pronta a farsi i fatti degli altri!

Yolei: Ma come ti permetti? E poi lascia stare Kari! Non vedi che non ti sopporta più?

Davis: Non è vero! Giusto Kari…

Si voltò ma non la trovò.

Davis: Ei Kari ma dove sei finita?!?

Intanto Kari si era allontanata dal gruppo e stava passeggiando senza meta lungo il cortile della scuola. T.k l’aveva vista allontanare. – Cos’è che ti preoccupa Kari? Quanto vorrei venirti incontro e aiutarti a risolvere il tuo problema ma forse Sora ha ragione devi riuscire a risolvere da sola il problema che ti affligge.-

Kari –Certo che Davis sa rendersi davvero fastidioso!! Se ci fosse stato T.k… già lui è sempre intervenuto ogni volta che Davis mi infastidiva oggi invece… quanto vorrei che venisse qui… ma dopo come l’ho trattato! Se Sora avesse ragione, ma non credo che non se la sia presa. Comunque dovrei fare come ha detto lei, parlargli… ma come reagirei poi e se mi dicesse che non mi vuole più vedere…che mi odia?-.

La giornata continuò tranquillamente. Dopo qualche giorno, Tai, Sora, Mimi e Matt erano usciti insieme, e discorrendo iniziarono a parlare di T.k e Kari.

Mimi: Ragazzi posso farvi una domanda?

Tai e Matt: Certo!

Mimi: Ma mentre io ero in America Kari e T.k hanno litigato?

Tai: Impossibile, T.k è partito subito dopo la fine della scuola per andare dai suoi nonni ed è tornato il giorno prima dell’inizio delle lezioni! Ma come mai questa domanda?

Mimi:  Beh… è dall’inizio della scuola che non si parlano e questo mi è sembrato un po’ strano perché di solito stavano sempre insieme!

Matt: In effetti hai ragione! Non l’avevo notato! Ed io che pensavo che niente potesse dividerli!

Tai: Ora che mi ci fai pensare… è dall’inizio della scuola che Kari si comporta in modo strano! Tu che ne pensi Sora?

Sora: Beh… io non saprei cosa dire..

Mimi: Avanti Sora, tu dovresti sapere qualcosa… non vorrai farmi credere che Kari non ti ha detto niente, di solito si confida con te…

Matt e Tai: Dai Sora non tenerci sulla spine! Se sai qualcosa diccelo!!

Sora: In effetti Kari qualcosa mi ha detto ma non era niente di importante…

Matt: Se non sbaglio oggi T.k ti ha preso in disparte per dirti qualcosa di importante… scommetto che riguardava questo…

Mimi e Tai: Già Matt ha ragione T.k ti avrà sicuramente detto qualcosa. Diccelo, diccelo…

Sora – Ma quanto sono impiccioni questi! Non posso dir loro tutto…- :Ma noooo… T.k non mi ha detto nienteee!

Tai: Mi dispiace tesoro non puoi mentire a me, ti conosco troppo bene, avanti dicci cosa ti ha detto T.k ti prego!

Sora: Ma perché non vi fate i fatti vostri?

Matt e Tai: Sono fatti nostri, stiamo parlando dei nostri fratelli!

Sora: E va bene, va bene avete ragione velo dico… T.k mi ha detto…

Tai, Matt e Mimi( con aria impaziente ): Ti ha detto…

Sora: Che… beh si, che…

Tai, Matt e Mimi ( sempre più impazienti ): Che…

Sora: Che… si è preso una cotta per Kari!

Mimi: Lo sapevo! Quei due sono fatti per stare insieme!

Matt: E’ vero, concordo con te Mimi!

Tai: E Kari, lei che prova per T.k?

Sora: Non lo so non mi ha detto niente… o perlomeno non ha fatto in tempo.

Tai: Cosa vuoi dire?

Sora: Ricordi quando ieri  sono venuta a casa tua? Io e Kari stavamo parlando di questo, poi lei aveva iniziato a dirmi una cosa… ma sei arrivato tu che ci hai interrotto, e non abbiamo più potuto riprendere quel discorso.

Matt: Ma ora che noi sappiamo tutto li aiuteremo a chiarirsi, sei con me Tai?

Tai: Come sempre amico… o forse dovrei dire cognato?

Sora( Più arrabbiata che mai )- Sapevo che sarebbe finita così…- : Voi due… provate a fare qualcosa ed io..

Mimi (anche lei arrabbiata): …e noi non vi faremo più vedere la luce del giorno!

Tai: Ma perché? Noi vogliamo solo aiutarli non è vero Matt?

Matt: Certo, vogliamo solo che siano felici!

Mimi: Credo che possano fare benissimo a meno del vostro aiuto…

Sora: Già… comunque questo è un problema che devono risolvere da soli, sono abbastanza grandi per badare a loro!

Mimi: Sono perfettamente  d’accordo! Devono cavarsela da soli!

Tai e Matt: Ma come siete cattive! Pensavamo che volevate bene a T.k e Kari…

Sora e Mimi: E’ proprio per questo che la pensiamo così! Non possono far sempre affidamento su di noi!

Tai: D’accordo avete vinto…

Matt: Vi promettiamo che non faremo niente.

Sora: Così va molto meglio…

Mimi:  Ma non pensi che  dovremmo far loro un regalo per consolarli?

Sora: Hai ragione Mimi!

Matt e Tai: Che tipo di regalo?

Le due ragazze si lanciarono uno sguardo di intesa, si avvicinarono ai due ragazzi e li baciarono.

Passarono altri giorni, ma tra T.k e Kari non successe nulla di nuovo.

Tai: Sora sono passati alcuni giorni e  T.k e Kari ancora non si parlano.

Sora: Ma Tai queste non sono cose che si risolvono con poco tempo…

Mimi: Già, questa è una cosa seria…

Matt: Se lasciaste fare a noi…

Mimi: Che cosa fareste? Sentiamo…

Tai: Faremmo in modo di lasciarli soli in un posto tranquillo lontano da tutti (soprattutto da Davis) in modo che possano parlare e chiarirsi!

Sora: Come idea non è male…anche se non sapendo i sentimenti di Kari per T.k potrebbe essere un rischio.

Tai: E perché?

Mimi: Perché non provi ad usare la testa! Se Kari provasse per T.k solo amicizia lui ci rimarrebbe troppo male e potrebbero non parlarsi mai più!

Matt: Non è possibile, sono sicuro che funzionerebbe!

Sora: Può darsi, ma non si sa mai è meglio che se la sbrighino tra di loro!

Matt e Tai: Ma…

Sora e Mimi: Niente ma… lo avete promesso!

Tai e Matt: E va bene!

Era passata la pausa pranzo e tutti si trovavano in classe. Quando suonò la campanella che annunciava la fine della lezioni, la professoressa chiamò da lei Kari e T.k.

Prof.: Kari, T.k avete da fare questo pomeriggio?

T.k: No…

Kari: Neanche io ho niente da fare…

Prof.: Benissimo, devo chiedervi un favore… in biblioteca ci sono un po’ di fascicoli da catalogare, dovrei farlo io ma ho da fare… no è potreste farlo voi per me?

T.k ( con una punta di entusiasmo sulla voce ): Per me va bene… - ti prego fai che accetti anche lei…-

Kari ci pensò un po’ poi rispose: Anche per me non c’è problema!

Prof.: Benissimo, eccovi le chiavi! Troverete i fascicoli su un tavolo, lo riconoscerete subito…

Davis che si trovava poco distante da li si avvicinò: Aspetti un momento… Kari da sola con T.k in biblioteca? Noooooo, vado anche io!

T.k: - E ti pareva che non doveva venire…-

Prof.: Neanche per sogno! Devono riordinarli i fascicoli e non mandarli persi!

Davis: Ma prof. Io non …

Prof.: Niente ma, ho detto no! E poi se no sbaglio oggi tu hai gli allenamenti di calcio e se arrivi tardi…

Davis: … l’allenatore mi farà correre per un ora! Devo andare… ma non preoccuparti T.k non finisce qui!

E si allontano di corsa. Intanto T.k e Kari si stavano dirigendo verso la biblioteca.

T.k: -Finalmente potrò stare un po’ da solo con  Kari… ma come mi comporto? Forse è meglio che non le chieda nulla sul suo problema…-

Kari: -Non ci posso credere finalmente un po’ da sola con T.k! devo approfittarne per chiedergli scusa… non ho la minima idea su come reagirà, ma se non ci provo non lo saprò mai e poi può anche darsi che sia come dice Sora e quindi potrei sperare di far pace con lui…-

E così arrivarono davanti alla porta della biblioteca, entrarono e iniziarono a cercare il tavolo con i fascicoli, girarono un po’ e alla fine arrivarono davanti ad un tavolo…

T.k: Credo che sia questo…

Kari: Alla faccia dei pochi fascicoli! Ci vorrà tutto il pomeriggio per sistemarli!

T.k ( che non era affatto contrariato all’idea di passare tutto il pomeriggio da solo con Kari): Beh… ci conviene iniziare subito!

Si accomodarono l’uno di fronte all’altra. Il tavolo si trovava vicino ad una finestra che dava sul retro della scuola, proprio dalla parte in cui un magnifico sole di un rosso molto acceso stava tramontando. I raggi di questo magnifico tramonto entravano dalla finestra illuminando quella parte della stanza creando un’atmosfera molto romantica.

Kari e T.k non riuscivano a lavorare tranquillamente, intorno a loro c’era solo un silenzio che li imbarazzava terribilmente, non riuscirono a pronunciare parola per almeno mezz’ora.

T.k: -Perché non mi viene in mente niente da dirle? Questo silenzio è terribile…-

Kari: - T.k mi sembra sereno… meglio così potrei riuscire a scusarmi…-

Entrambi avevano lo sguardo fisso sui fascicoli, alzavano qualche volta gli occhi per vedere cosa faceva l’altro ma li riabbassavano subito per paura di un incrocio tra i loro sguardi.

T.k: - Oh, adesso basta non ne posso più… ho deciso, le parlo-

Alzò deciso lo sguardo; Kari era assorta nei suoi pensieri e non si accorse di niente, prese coraggio e…

T.k: Kari senti…

Appena udì la sua voce Kari si alzò di scatto e fece per sbaglio cadere a terra dei fascicoli.

Kari: Oh mio Dio! Ti prego T.k scusami è che ero talmente assorta nei miei pensieri che…

T.k : Non ti preoccupare… aspetta che ti do una mano a raccoglierli…

Kari: Ma no, non preoccuparti…

Si piegarono contemporaneamente per raccogliere i fascicoli, allungarono le mani verso la stessa direzione e in un istante si sfiorarono. Appena percepirono quel contatto alzarono i loro occhi che si incrociarono. Stettero per un po’ così… gli occhi di lui si erano persi in quelli di lei e viceversa, fu uno sguardo intenso, come mai si erano scambiati.

T.k (tornando in se): Scusa…

Kari: Sono io che ti devo chiedere scusa…

T.k: No, è colpa mia non avrei dovuto chiamarti così all’improvviso…

Kari: No, no non mi stavo scusando per questo…

T.k: E allora per cosa?

La voce di Kari si fece più cupa : Ma dai non puoi aver dimenticato…

Si alzò di scatto e si girò con le spalle verso il ragazzo perché tratteneva a stento le lacrime e aveva paura di scoppiargli a piangere davanti.

T.k: Non capisco…cosa non dovrei aver dimenticato?

Kari istintivamente si girò di scatto e iniziando a piangere, corse tra le braccia del ragazzo, che arrossì per la sua reazione inaspettata anche se non riusciva a capire perché si comportasse così

Kari ( piangendo): Non ti ricordi quando il primo giorno di scuola tu mi volevi parlare ed io me ne sono andata di corsa? Non dirmi che non sei arrabbiato!

T.k la strinse forte a se: Non potrei mai arrabbiarmi con te!

Le sollevò il volto asciugandole le lacrime le disse: Ora però non piangere!…

Kari si sentì il cuore battere fortissimo, lei e T.k si erano abbracciati tante volte, e altrettante volte lui l’aveva consolata… ma questo era diverso dai soliti abbracci fraterni che si erano fino a quel momento scambiati, non si era mai sentita così bene tra le sue braccia. La stessa cosa valeva per lui, entrambi avrebbero voluto che il tempo si fermasse lì…

Tk: Non dirmi che per tutti questi giorni tu non mi hai parlato per questo motivo!

Kari: S-si, anche per questo… avevo paura che mi dicessi che non volevi più vedermi o… che mi odiassi…

Lo sguardo di T.k si fece più dolce, si avvicinò all’orecchio di Kari e le sussurrò: Ma come hai potuto pensare che io avessi potuto dirti che ti odio? Puoi star certa che non accadrà mai!

Kari si strinse ancora di più  a T.k: Scusami non avrei mai dovuto dubitare di te!

T.k: Basta con queste scuse… non ce n’è bisogno

T.k poi si allontanò controvoglia da Kari, si  avvicinò alla finestra e si mise a guardare fuori. Kari rimase ad osservarlo

Kari: - Quant’è bello! Inoltre è gentile, dolce e sa sempre tirarmi su di morale.-

T.k si voltò verso Kari, i loro sguardi si incrociarono di nuovo, entrambi arrossirono leggermente, ma nessuno di loro se ne accorse per via dei rossi raggi del sole che illuminavano i loro volti.

T.k: Prima quando mi hai detto il motivo per cui non mi parlavi hai detto che non era solo per quello che era successo il primo giorno di scuola… potrei sapere qual è l’altro motivo?

Lo sguardo di Kari si fece triste, abbassò gli occhi e rimase in silenzio.

Kari: - Cosa gli dico? Non posso dirgli ciò che provo per lui almeno finché non saprò di essere corrisposta…-

Vedendo Kari comportarsi così, T.k le si avvicinò le prese le mani e le disse: Se non vuoi dirmi niente non ho intenzione di forzarti… ma ho bisogno di sapere se è per causa mia… vedi in questi giorni non ti ho parlato perché avevo paura di infastidirti… ma devo sapere se ti comporti così per causa mia… ti prego se puoi dimmelo per me è veramente molto importante!

T.k aveva uno sguardo preoccupato e ansioso: - Oh T.k, se mi guardi in quel modo come posso non risponderti! Ma come gli sarà venuto in mente che ero arrabbiata con lui?- Mi spieghi come ti è venuta in mente una cosa simile?

T.k: Quindi non è per colpa mia? 

Kari: Ma cero che non  per colpa tua… tu sei sempre così gentile con me perché mi sarei dovuta arrabbiare con te? E’ solo che in questo periodo sono confusa su alcune cose… personali che preferisco tenere per me ancora per un po’, ma ti prometto che presto te lo dirò!

T.k: Non ti preoccupare l’importante è che non sia per colpa mia poi quanto te la sentirai e vorrai parlarne ricordati che io ci sarò sempre…

Con quelle parole Kari ritornò ad essere serena, non capiva perché, ma sapeva che niente avrebbe mai potuto far nascere altre incomprensioni tra di loro.

T.k: Allora Kari, amici come prima?

Kari: No…

T.k con aria sorpresa: Come no?!?

Kari: Amici più di prima!

T.k: Già è vero… e d’ora in avanti quando avremmo dei dubbi li chiariremo subito ok?

Kari: Puoi contarci!

T.k: Avanti ora dobbiamo finire il nostro lavoro!

Si rimisero a lavorare, questa volta però parlavano allegramente tra di loro, senza che se ne accorsero era passata un’ora ed avevano finito il lavoro.

Kari: Finalmente abbiamo finito…

T.k: Già che faticaccia!

Kari: Che ore sono?

T.k guardò l’orologio e scattò immediatamente in piedi: Caspita sono le 18.30! io dovevo essere a casa al massimo per le 18.00 mia madre mi darà per disperso!

Kari: La stessa cosa vale per me! Avanti corriamo a casa!

T.k: D’accordo ma non ti libererai così di me! Ora ti riaccompagno a casa!

Kari: Ma T.k sei già in ritardo non…

T.k: Mi dispiace ormai ho deciso, non ti lascerò tornare a casa da sola non vedi che è già buio? – Se ti succedesse qualcosa non me lo perdonerei mai-

Kari: Se proprio insisti… - Meno male che mi accompagna! Non mi piaceva molto l’idea di tornare a casa da sola! E poi così potrò stare ancora un po’ sola con lui-

Durante il tragitto continuarono a parlare del più e del meno fino a quando non arrivarono davanti a casa di Kari.

Kari: Bene, hai visto? Non c’era bisogno che mi accompagnassi, come vedi sono ancora tutta intera!

T.k: Già ma io come avrei fatto a saperlo? Sarei stato in pensiero fino a quando non ti avrei rivista!

Kari: - Come sei dolce T.k- : Grazie di tutto T.k… avanti ora vai che è già tardi!

T.k avrebbe voluto abbracciarla… baciarla. Si avvicinò a lei, Kari arrossì non riuscendo a capire le intenzioni del ragazzo. Si avvicinò e le diede un bacio sulla fronte.

T.k: Ciao Kari ci vediamo domani!

Kari era così emozionata che rispose con un filo di voce: …si, ciao T.k…

 

FINE CAPITOLO 2

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


CAPITOLO 3

CAPITOLO 3

 

Kari rientrò in casa, era felicissima, entrò in cucina.

Mamma: Kari, come mai sei rientrata a quest’ora?

Kari: Ti prego scusami mamma ma ho dovuto sbrigare una commissione per la prof. E mi si è fatto tardi…

Mamma: Cosa hai dovuto fare?

Kari: Ho dovuto sistemare alcuni fascicoli… alcuni… veramente ne erano una montagna!

Mamma: Ah, se è così ti perdono!

Kari: Grazie mammina! Ah, se mi cerchi sono in camera!

Mamma: Non addormentarti, che tra un po’ la cena è pronta!

Kari: Va bene!

Salì velocemente in camera si sdraiò sul letto e iniziò a pensare a quello che era successo quel pomeriggio.

Kari: - Oggi è stata una giornata fantastica! E pensare che prima che mi cadessero quei fascicoli mi sentivo a disagio e non vedevo l’ora di finire quel lavoro… ma poi è bastato che le nostre mani si sfiorassero… sono riuscita a chiedergli scusa anche se avevo paura della sua reazione, invece è successo perfettamente il contrario di quello che mi aspettavo … mi ha abbracciata… ma non è stato uno dei nostri soliti amichevoli abbracci… in quel momento mi sono sentita benissimo, il mio cuore batteva a mille mai avevo provato una simile sensazione… poi mi ha addirittura riaccompagnato a casa… e mi ha dato un bacio sulla fronte, forse non è tanto ma per me è stato molto importante… è stato così dolce, mi sono sentita al settimo cielo… oggi il nostro legame di amicizia si è rafforzato… già legame di amicizia… sicuramente per lui è solo amicizia non credo che provi per me quello che io provo per lui… non vorrei che questo sentimento cambiasse di nuovo le cose tra di noi… non potrei sopportare più di doverlo ignorare… basta non voglio pensarci, queste cose mi rendono triste e dopo quello che è successo oggi non mi va proprio di rattristarmi!-

In quel momento sentì bussare alla porta: era Tai che era andato a chiamarla per la cena e, siccome l’aveva vista entrare tanto contenta ( cosa che non succedeva da molti giorni ) ne voleva approfittare per farle qualche domanda riguardante T.k, dato che pensava potesse essere la “causa” della sua felicità.

Tai: Kari, posso entrare?

Kari: Si!

Tai: La cena è quasi pronta… posso farti una domanda?

Kari: Certo!

Tai: Senti… come mai sei di così buon umore? Cosa è successo in biblioteca? Ma soprattutto… con chi eri?

Kari arrossì: Ma che domande sono, e poi perché non ti fai i fatti tuoi?

Tai: Di la verità, eri con T.k èèèèèèèè? E dimmi… vi siete dichiarati??

Kari si fece sempre più rossa: TAI!!! Te la vuoi smettere?!?!?!?

Tai: Ho fatto centro èèèèèèèèè!? Andiamo a me puoi dirlo…

Kari: Ufff… e va bene… ebbene si, in biblioteca con me c’era T.k… ma non è successo niente!

Tai: Ah, ah, allora non neghi che non ti piace!?!

Kari terribilmente imbarazzata: Io, no cioè… volevo dire che… beh, si… cioè no… o…e va bene hai vinto anche questa volta… T.k mi piace, e anche parecchio…

Tai: Che bello! Sono felicissimo per te sorellina, per fortuna che il fortunato è T.k, perché se era Davis… non ho niente contro di lui, ma non lo vedo affatto bene con te!!

Kari: Su Tai, non prendere in giro il povero Davis!

Tai: Ho detto dolo ciò che pensavo… comunque cosa prova T.k per te?

Kari si fece improvvisamente triste: Non lo so… ma a me va benissimo così, l’importante per me è potergli stare vicina…

Tai: - Forse ho sbagliato ha fargli questa domanda… meglio andare a cena…- Su Kari adesso andiamo a cena!

Kari: Va bene andiamo!

INTANTO

T.k era rincasato e si era preso una bella sgridata dalla madre, fatta cena si ritirò in camera sua e anche lui non riusciva a non pensare a ciò che era accaduto quel pomeriggio.

T.k –Forse non dovevo abbracciarla in quel modo… ma cosa potevo fare? In quel momento mi è sembrata così fragile… non potevo fare diversamente… però è stato bellissimo: il modo in cui i nostri occhi si incrociavano, quel piccolo contatto con la mano e… quell’abbraccio, in quel momento ho provato sensazione indescrivibile, poi quando l’ho riaccompagnata a casa sentivo una gran voglia di stringerla a me… di baciarla… e non mi sono potuto trattenere le ho dato un bacio sulla fronte… chissà cosa avrà pensato… ma non potevo resistere… le voglio troppo bene, e vorrei tanto che anche lei provasse la stessa cosa per me… sarebbe troppo bello! Ma forse ora è meglio che io vada a dormire…- Così si addormentò…

Il giorno dopo davanti all’entrata della scuola si ritrovarono Sora  e Kari…

Sora: Buon giorno Kari!

Kari (molto allegramente ): Giorno Sora!

Sora: Ma dove hai lasciato Tai?

Kari: A casa! Non posso arrivare sempre in ritardo!

Sora: Hai ragione… e, come mai quell’aria così allegra? E’ successo qualcosa con T.k? sei riuscita a chiedergli scusa?

Kari (completamente rossa): In effetti…

Ma non riuscì a finire la frase che sentì una voce dietro di se…

T.k ( anche lui molto allegramente): Buon giorno ragazze!

Sora: Buon giorno T.k!

Kari (che si trovava in imbarazzo da quando aveva sentito la voce di T.k): B-Buon giorno T-T.k!

Sora: Ma come mai questa mattina siete tutti di buon umore?

T.k e Kari: Perché non si può essere di buon umore?

Poi si voltarono l’uno verso l’altra e si sorrisero.

Guardandoli, Sora, capì che avevano chiarito tutto: T.k aveva riacquistato la sua solita espressione dolce e sul volto di Kari era riapparso il suo splendido sorriso.

Intanto Davis stava per arrivare davanti all’entrata della scuola…

Davis: - Uffa se penso che ieri T.k e Kari hanno passato insieme una parte del pomeriggio, mi viene una rabbia… ma se poi penso che quei due sono giorni che non si parlano perché sicuramente hanno litigato… mi viene facile pensare che ieri, come minimo, si sono presi a botte eh, eh… come gioisco a questo pensiero… eh, eh…-

Ad un certo punto si fermò, era arrivato abbastanza vicino all’entrata da poter vedere cosa vi succedeva: T.k e Kari erano li che parlavano allegramente tra di loro, non poteva credere ai suoi occhi. – Ma come è possibile? Come è potuto accadere? Non ditemi che ieri pomeriggio invece di urlare tirare pugni ecc… hanno fatto pace? No, non ci posso credere… eppure sono là e stanno ridendo e scherzando come facevano sempre prima del loro… “litigio”…-

A quel punto si avvicinò di corsa  e quando arrivò iniziò a tempestarli di domande.

Davis ( molto velocemente): Ma cosa è successo qui? Ma voi non avevate litigato? Non ditemi che non siete più arrabbiati? Ieri in biblioteca non vi siete presi a botte, insultati ecc…? Come mai ora vi parlate?

T.k, Kari e Sora (completamente sconcertati dal comportamento di Davis): Che?????

Davis: Allora, cercherò di riassumere brevemente… MA VOI NON AVEVATE LITIGATO?? COME MAI ORA VI PARLATE??

Kari: Noi… avevamo… litigato? (poi scoppio a ridere) Scusa Davis, ma chi ti ha detto questa cavolata?

Davis (con aria confusa (ormai non capiva più niente)): Ma come… tu… lui… non …avevate… litigato…?

Kari: Ma certo che no!

Davis: E… allora cosa è successo? Perché non vi parlavate?

T.k: Ma te lo avevo detto… era nata solo una piccola incomprensione, che siamo riusciti a risolvere ieri pomeriggio in biblioteca parlandone, tutto qui vero Kari?

Kari: Esatto! (poi rivolta a Sora) Penso che questo risponda alla domanda che mi avevi posto prima, vero?

Sora: Si…

Davis e T.k: Quale domanda?

Sora: Oh, niente…

Intanto erano arrivati anche gli altri…

Matt: Salve a tutti! Ma dov’è Tai?

Sora: Non saprei…

Tai: EHHIIII aspettatemi, arrivo!!!!!!!!! ( poi rivolto a Kari ) brutta traditrice perché non mi hai aspettato?!?!

Kari: Non posso mica fare sempre tardi per colpa tua!

T.k: La campanella sta suonando… forse è meglio che andiamo!

Kari: Già… vieni Davis

Davis: Arrivo, arrivo!

Quando Kari passò vicino a Sora, quest’ultima le sussurrò velocemente all’orecchio: …poi mi racconti tutto, intesi?

Kari non rispose, ma le lanciò un’occhiata di intesa.

All’ora di pranzo si ritrovarono tutti ( tranne Yolei e Ken… ) al solito posto. Qui Sora si avvicinò a Kari senza che nessuno la notasse ( erano tutti impegnati ad ascoltare Davis e Tai che non facevano altro che parlare della partita del giorno dopo, mentre Mimi e Matt se ne stavano abbracciati in disparte )

Kari ( a bassa voce ): Allora Sora, sei venuta per ascoltare il resto della storiella?

Sora ( anche lei a bassa voce ): Si… ma prima vorrei porti una domanda…

Kari: Avanti dimmi!

Sora: Dimmi la verità, a te T.k piace vero?

Kari ( arrossendo leggermente ): … Aspettavo questa domanda… e anche se non me l’avessi fatta te lo avrei detto io… si T.k mi piace…

Sora: Lo sapevo… bene ora dimmi cos’è successo ieri!

Kari : Bè, ieri io e T.k abbiamo chiarito tutto…

Sora: Questo lo sapevo già, Era veramente arrabbiato con te?

Kari : No, no, anzi… mi ha detto che non ce l’aveva affatto con me!

Sora:  Visto? Che ti avevo detto? Ma dimmi, è successo nient’altro?

Kari ( arrossendo leggermente ): In effetti… quando gli ho spiegato il motivo della mia indifferenza nei suoi confronti, non mi sono potuta trattenere, mi sono messa a piangere e…

Sora: E…

Kari: … E lui per consolarmi mi ha abbracciata, è stato fantastico!

Sora: Poi cos’altro è successo?

Kari: Quando abbiamo finito di riordinare quei fascicoli si era fatto già buio e lui mi ha riaccompagnato a casa… e quando siamo arrivati davanti all’entrata di casa mia lui… mi ha dato un bacio sulla fronte!

Sora: Wow! Ma perché non ti dichiari?

Kari: Oh, no!

Sora: Perché no? Non dirmi che hai paura che lui non ti contraccambi!

Kari: Si… no… cioè, anche…

Sora: Come sarebbe a dire anche? Cos’altro c’è?

Kari: Oltre al fatto che potrei essere respinta ( cosa che non potrei sopportare ) c’è anche Davis…

Sora: Cosa centra Davis?

Kari: Ecco vedi, io, T.k e Davis siamo amici da moto tempo, e se io mi mettessi con T.k non so lui come la potrebbe prendere… non credo che si arrabbierebbe con me, ma sono sicura che questo potrebbe rovinare i rapporti tra lui e T.k, e non vorrei mai essere la causa di un loro litigio…

Sora: Allora… per quanto riguarda il tuo primo problema, se non ti dichiari non saprai mai se lui ti vuole bene o no… per quanto riguarda Davis… secondo me non ti dovresti preoccupare molto, se davvero ti vuole bene non credo che darebbe più fastidio a te e T.k!

Kari: Si, ma Sora tu non puoi capire, Davis non la prenderebbe mai così alla leggera!

Sora: Oh, si che ti capisco! Devi sapere che anche io mi sono trovata in una situazione simile quando mi sono messa con Tai!

Kari: Davvero?

Sora: Certo! Vedi a me piaceva molto Tai ma non riuscivo a capire quello che lui provava per me e come te avevo paura di essere respinta, inoltre era un periodo che Matt mi stava sempre appiccicato e credevo che lo facesse perché io gli piacevo e non volendo rovinare la loro amicizia, così ho sempre evitato di confessare a Tai il mio amore…

Kari: E poi… cosa hai fatto?

Sora: Con il passare del tempo non riuscivo più a tenermi dentro quello che provavo per Tai e decisi di rischiare, mi dichiarai a Tai e con mia grande sorpresa scoprii che anche lui era innamorato perso di me e che non si era mai dichiarato per le mie stesse ragioni. Così, parlando decidemmo di dire a Matt quello che era nato tra di noi, così andammo da lui e ci parlammo…

Kari: E dimmi come la prese Matt?

Sora: Benissimo! Anzi, ne fu felicissimo!

Kari: Cosa?

Sora: Questo è stato proprio ciò che abbiamo detto noi a Matt, e quando gli spiegammo il perché di quella esclamazione si mise a ridere… e ci ha spiegato perché mi stava sempre appiccicato…

Kari: Pechè?

Sora: Vedi… a Matt piaceva molto Mimi, ma non aveva il coraggio di dichiararsi, così visto che io sono la sua migliore amica pensava, standomi appiccicato, di poter capire ciò che Mimi provava per lui…

Kari: E poi come è finita?

Sora: Bè… questo puoi vederlo da sola, guardali, stanno sempre appiccicati!

Kari: Ma questo è diverso… non credo che Davis…

Non poté finire la frase che fu interrotta da Yolei…

Yolei: Salve ragazze! Bè, siamo in tema di confessioni? Avanti non tenetemi sulle spine!

Kari: Ma no, non ti preoccupare non era niente di importante!

Yolei: Avanti Kari non puoi tenere un segreto a me, sono o non sono la tua migliore amica?

Sora ( per aiutare Kari che si trovava in grande imbarazzo ): Ei Yolei… di un po’ come mai tu arrivi a quest’ora? Dove sei stata?

Yolei arrossì violentemente: Da nessuna parte mi ero solo fermata a parlare con una mia amica…

Kari: Mi dispiace Yolei, ma non sai mentire! Avanti dicci cosa è successo!

Yolei: E va bene… tanto ve lo avrei detto ugualmente: dunque… stavo uscendo dalla classe quando mi sono sentita afferrare per un braccio, mi sono girata per vedere chi era stato a fermarmi ed ho visto Ken poi lui mi ha detto…

INIZIO FLASH BACK

Ken: Scusa Yolei, potrei parlarti un attimo?

Yolei: Certamente, dimmi!

Ken: Non qui, vieni con me!

Ken prese per mano Yolei e la portò in un posto lontano da occhi indiscreti.

Yolei: Si può sapere perché tutto questo mistero? Cosa devi dirmi?

Ken diventò improvvisamente rosso, notandolo anche Yolei non poté evitare di arrossire…

Yolei: - Perché è arrossito così? Non dirmi che… no, non è possibile, sarebbe troppo bello… ma non c’è altra spiegazione, perché portarmi in un posto lontano dagli sguardi dei curiosi? Ti prego Ken non deludermi!-

Ken era diventato ancora più rosso, raccolse tutto il suo coraggio e iniziò a parlare: Yolei è da molto che volevo dirtelo… vedi… ecco… non so come dirtelo… ma… tu… si ecco tu…

Yolei: - Ormai non ho più dubbi, lui mi vuole bene, ma se andiamo avanti cosi prima che me lo dica si farà notte!-

Così Yolei appoggiò un dito sulla bocca di Ken, si avvicinò a lui poi lo  tolse e lo baciò. Quando si staccarono…

Ken: Yolei, vorresti essere la mia ragazza?

Yolei: Certo, che domande!!!

FINE FLASH BACK

Kari: Complimenti Yolei!

Sora: Già, siamo contente per te!

Yolei: A chi lo dici sono al settimo cielo!

Dopo un po’ la campanella suonò ed ognuno rientrò nella propria classe.

Domenica mattina, era una bellissima giornata, il sole splendeva alto in cielo, Kari stava passeggiando tranquillamente senza meta, quando una figura sbucò improvvisamente da dietro un angolo, Kari , completamente immersa nei suoi pensieri, non si accorse di niente e ci andò a sbattere contro. Si ritrovò con il viso e le mani appoggiate al petto di quella persona, che d’istinto, l’aveva presa per i fianchi. Quando Kari alzò il viso per chiedere scusa, arrossì e rimase immobile senza dire una parola, non poteva crederci, la persona che aveva urtato era T.k. Stettero un po’ li a fissarsi, poi T.k staccandosi da Kari disse: Scusa, non ti avevo vista ero un po’ distratto…

Kari: Non c’è bisogno che tu ti scusi… la colpa è anche mia, sai anche io ero un po’ distratta…

T.k: In questo caso… dimmi cosa ci fai in giro da sola?

Kari: Niente, questa mattina mi sono alzata presto e non mi andava di starmene a casa in una giornata così bella! E tu invece?

T.k: Questa mattina ero agitato… sai oggi c’è la prima partita di campionato della mia squadra di basket e come prima partita è anche abbastanza difficile…

Kari: Cosa oggi giochi e non mi hai detto niente?

T.k: In questi giorni non ho avuto modo di dirtelo e comunque pensavo che saresti andata a vedere la partita di Tai visto che anche lui gioca la sua prima partita di campionato…

Kari: Mi dispiace ma non ti liberarti facilmente di me quindi verrò a vedere la tua partita sei contento?

T.k ( senza controllarsi ): Contento? Contento è dir poco! ( poi notando l’espressione confusa di Kari ) Cioè, volevo dire… mi fa veramente piacere! ( fece una pausa e poi continuò ) Senti hai da fare ora?

Kari: No… perché?

T.k ( che era diventato un po’ rosso ): Ti andrebbe di venire con me a fare una passeggiata?

Kari ( ora anche lei era un po’ arrossita ): Si… tanto non avevo voglia di tornarmene a casa!

T.k: Perfetto allora andiamo!

Si diressero verso un parco li vicino, posto su un’altura. Camminarono finché non raggiunsero uno spiazzo da dove si poteva assistere ad un panorama mozzafiato: da li si vedeva il mare che in quella giornata era veramente splendido, calmo e di un azzurro molto chiaro, talmente chiaro che all’orizzonte si confondeva con il cielo difficilmente si poteva credere che quella era una fredda giornata d’autunno, si vedeva la spiaggia ora deserta ma che in estate brulicava di gente. Quel luogo era considerato da molti un piccolo paradiso terrestre; li regnava il silenzio, e l’unico rumore appena percettibile era il rumore della brezza proveniente dal mare che scuoteva le foglie degli alberi, insomma era il posto ideale per chi voleva passare un po’ di tempo lontano dagli insopportabili rumori della città.

Quando arrivarono, appunto, in questo spiazzo  si misero seduti in una panchina posta poco più indietro del balconcino “panoramico” ( nota: che razza di nome… ^ ^” ). Stettero un po’ li a parlare poi Kari si alzò e si avvicinò al balconcino per contemplare il paesaggio. T.k rimase li a sedere, si mise ad osservare Kari , il suo sguardo si fece improvvisamente serio, poi Kari si girò un attimo come per dirgli qualcosa, i loro occhi si incrociarono per un attimo, poi per via dell’imbarazzo, Kari ritornò a guardare il paesaggio mentre T.k iniziò a guardare per terra, quando si accorse che la ragazza non lo stava più fissando ricominciò a guardarla : - Quant’è bella! Vorrei tanto dichiararmi, ma come la prenderei se lei mi rifiutasse? Non credo molto bene, e se poi rovinassi la nostra amicizia? E poi c’è Davis… già, forse neanche lui prenderebbe bene un possibile rapporto tra me e Kari… Oh, al diavolo tutto! Devo assolutamente sapere cosa lei prova per me, e poi con i se e con i forse non si fanno i fatti –

Poi, raccolto tutto il coraggio che aveva in corpo si alzò di scatto e si diresse silenziosamente ma velocemente verso Kari, la prese per i fianchi e la strinse forte a se.

Kari in quel momento arrossì violentemente, non riusciva a capire cosa stesse succedendo, ma soprattutto non capiva cosa fosse preso a T.k. in quel momento si sentiva allo stesso tempo confusa e felice, il cuore batteva fortissimo.

Poi Kari si voltò leggermente verso T.k e riuscì appena a sussurrargli: … T.k cosa significa questo?

Non ricevette risposta, T.k lasciò la presa e si mise vicino a lei appoggiandosi al balconcino e si mise a guardare il paesaggio. Kari si mise a fissarlo, notò che anche lui era diventato vistosamente rosso, ma non capiva il perché, dopo qualche momento di silenzio T.k iniziò a parlare: Vuoi sapere cosa mi è successo? Mi sono innamorato di te Kari… e vorrei sapere quello che tu provi per me…

Kari a quelle parole si sentì ancora più confusa, aveva ricevuto la risposta alla sua domanda ora sapeva che T.k provava qualcosa per lei, voleva dirgli che anche lei provava la stessa cosa nei suoi confronti, ma non ci riusciva, era come se fosse paralizzata, in lei erano affiorate mille sensazioni tutte in una volta : - Ma cosa mi succede? Perché non riesco a rispondere? E se mi fossi sbagliata? Se non provassi per lui le stesse cose? No, non è possibile… e allora come spiego che non riesco a dirgli “ T.k anche io mi sono innamorata di te”? –

Kari ( con un filo di voce ): … scusami… ma ora devo andare…

Detto questo iniziò a correre lontano da lui. T.k non riusciva a capire il perché di quella reazione, avrebbe voluto rincorrerla e chiederle spiegazioni, ma pensò che forse ora come ora aveva bisogno di stare un po’ da sola, così si girò dalla parte opposta e si avviò per il sentiero camminando lentamente e a testa bassa.

Intanto Kari stava correndo senza meta… : - Che razza di stupida che sono stata! Sicuramente avrà pensato che lui non mi interessa… accidenti, non so cosa mi è preso mi sono sentita così confusa… e poi… ho avuto dei dubbi sui miei sentimenti per lui… -

Mentre correva piangendo non si accorse che lungo la sua strada incrociò Sora. Quest’ultima quando vide Kari in quelle condizioni la fermò…

Sora ( con aria preoccupata ): Kari, ma cosa ti è successo?

Kari ( abbracciandola ): Sora!

Sora: Su calmati e raccontami tutto…

Così Kari dopo essersi calmata, inizia a spiegare tutto a Sora, poi…

Sora: Dai, calmati, non è poi così grave…

Kari: Ma Sora non capisci? Me ne sono andata via senza dargli spiegazioni, senza dirgli niente…

Sora: Si ma non gli hai detto ne si ne no, quindi sicuramente prima o poi ti rifarà quella domanda e a quel punto potrai dirgli quello che provi!

Kari: E se lui invece lo avesse interpretato come un no?

Sora: In questo caso non puoi esserne sicura se non lo chiedi a lui.

Kari: Quindi secondo te dovrei essere io ad andare a parlargli…

Ssora: Esatto!

Kari: E se faccio di nuovo come oggi?

Sora: Non ti preoccupare, questo è successo perché non te lo aspettavi proprio da T.k una cosa del genere, ti ha presa alla sprovvista!

Kari: Quindi non credi che io abbia dubitato dei miei sentimenti per lui?

Sora: No, non credo proprio, eri solo molto confusa tutto qui!

Kari: Bene ora mi sento molto meglio!

Sora: Ne sono felice!

Kari: Sai, ho deciso, oggi andrò a vedere la partita di T.k, e dopo, gli parlerò!

Sora: Perfetto! Se vuoi posso venire con te a vedere la partita, così se ci dovessi ripensare ti farei cambiare idea!

Kari: Mi farebbe molto piacere… ma hai già promesso a Tai di andare a vedere la sua partita… e lui ci tiene tanto ad averti come spettatrice!

Sora: Non preoccuparti, sono sicura che non si offenderà, e poi andrò a vedere le altre partite quindi non credo che ci siano molti problemi!

Kari: Ti ringrazio Sora!

Sora: Ma figurati! Avanti andiamo, ti accompagno a casa, così dico a Tai che non andrò a vedere la partita…

CASA YAGAMI ORE 11.45

Kari: Fratellone sono tornata!

Tai era sdraiato sopra il divano e stava guardando la tv: aveva ancora addosso il pigiama, era tutto scapigliato e aveva gli occhi ancora assonnati ( era evidente che si era appena svegliato )

Tai: Era ora! Si può sapere dove eri finita?

Kari: Ero in giro… guarda un po’ chi ti ho portato?

Sora: Buongiorno pigrone!

Tai: Cosa Sora?

Per la sorpresa, Tai, cadde a terra. Poi quando si rialzò si rivolse in tono non molto amichevole alla sorella: Kari! Brutta peste che non sei altro! Potevi almeno avvertirmi! Guarda in che condizioni mi ha visto Sora ora se ti prendo…

Detti questo iniziò ad avanzare minacciosamente verso la povera Kari. Ma la sua avanzata fu breve infatti… inciampò con il tappeto e cadde di nuovo a terra!

Tai: Ora te la farò pagare Kari!

Kari approfitto del fatto che Tai era a terra per correre su per le scale ed entrare in camere sua.

Kari: Ora vi lascio soli ciao, ciao!

Tai: Scappa, scappa tanto prima o poi ti prendo…

Intanto Sora stava ridendo a crepapelle, ormai era abituata a scene del genere tra Tai e Kari.

Tai: Dimmi tesoro, come mai sei qui?

Sora (che si era appena ripresa ): Perché non sei contento di vedermi?

Tai: Ma non che dici ( poi si avvicinò alla ragazza, la baciò e le sussurro dolcemente all’orecchio ) come potrei non essere contento di vederti?

Sora: Lo so, stavo scherzando, comunque sono venuta per dirti che non posso venire a vedere la tua partita oggi…

Tai: Cosa? E perché?

Sora: Ecco vedi… ( e gli raccontò tutto ciò che era successo )

Tai: Capisco… in questo caso non importa, non ti preoccupare, non mi offendo, verrai alla prossima!

Sora: Grazie Tai! ( poi si avvicinò e lo baciò )

Tai: Ma ora devi rimanere a pranzo! Se non sarai presente alla partita voglio vederti finché non dovrò andare al campo! E poi così potrai andare alla partita di T.k insieme a Kari!

Sora: Per me va bene! Ora avviso mia madre!

 

 

FINE CAPITOLO 3

 

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


CAPITOLO 4

CAPITOLO 4

 

Ma cosa era successo al parco dopo che Kari era corsa via? Per saperlo dobbiamo fare un passo indietro…

BALCONCINO PANORAMICO ( ore 10.30 )

T.k rimase li a fissare Kari che correva e pian, piano si allontanava da lui, qualcosa dentro gli aveva impedito di corrergli incontro per fermarla e chiederle spiegazioni.

T.k: - Forse è meglio che io la lasci andare per adesso… -

Poi si girò dall’altra parte e se ne andò a testa  bassa e camminando molto lentamente.

T.k: - Chissà forse è solo rimasta colpita dalla mia dichiarazione… e se l’avessi persa?-

A questo pensiero T.k si sentì gelare il sangue nelle vene.

Poco più lontano una figura di nostra conoscenza si stava lamentando…

Mimi: - Uffa quanto pesano! Perché devo andare sempre io a fare la spesa? Ma guarda chi c’è laggiù! È T.k… magari riesco a convincerlo a farmi portare questi pesantissimi sacchetti!:-

Mimi ( urlando a gran voce ): Ei TTTIIIIIIIIIKKKKKKEEEEIII!!!!!!!

Ma non ebbe risposta, T.k era troppo assorto nei suoi pensieri per badare a lei e continuò a camminare.

Mimi: - Forse non mi ha sentito – TTTTIIIIIKKKKKKEEEEEIII!!

Ma ancora niente…

Mimi: - Si ostina a non sentirmi?-

Poi si affrettò  ad attraversare la strada, quando gli si trovò abbastanza vicina…

Mimi: Buon giorno T.k!

Ma T.k neanche la vide.

Mimi: - Ma come osa evitare ME-

Mimi era furiosa, si avvicinò molto minacciosamente al ragazzo e…

Mimi ( urlandogli nell’orecchio ): TTTTTIIIIIIKKKKKEEEEEIII!!!!!!!! MI VUOI ASCOLTARE?

T.k tornò in se ( dopo quell’urlo… ): Oh, buon giorno Mimi! Scusami ma non ti avevo vista!

Mimi: Me ne ero accorta… ma dimmi come mai quell’aria così distrutta?

T.k: Ecco vedi…

E raccontò a Mimi quello che era successo poco prima al parco…

Mimi: Finalmente ti sei dichiarato! Era ora…

T.k: Io non ne sono più tanto felice visto come l’ha presa Kari…

Mimi: Ma è normale, si sarà sentita un attimo confusa…

T.k:  E’ quello che spero… non voglio perderla ancora…

Mimi: Vedrai, non sarà così anzi… scommetto che prima della fine della giornata voi due sarete una bella coppietta felice…

T.k: Non credo che possa accadere tanto presto…

Mimi: Sei o non sei il digiprescelto  della speranza? Comunque vogliamo scommettere?se quel che dico io si avvera tu mi dovrai offrire una cena ok?

T.k: Sono d’accordo… Mimi secondo te Kari prova qualcosa nei miei confronti?

Mimi: Io non scommetto mai se non sono sicura di vincere…

T,k all’udire le parole di Mimi si sentì sollevato.

Mimi: Senti vuoi venire a pranzo da me? Tanto c’è anche Matt…

T.k: Non saprei non vorrei disturbare…

Mimi: Non dirlo neanche per scherzo, tu sei sempre il ben venuto!

T.k: Se proprio insisti… va bene vengo!

Mimi: Perfetto tieni!

Mimi diede a T.k le borsette della spesa. Lui le afferrò con aria confusa…

Mimi: Così impari ad ignorarmi quando ti chiamo…

T.k E ti pareva che non mi appioppava un lavoretto?

A CASA DI MIMI

Appena arrivati, Mimi fece accomodare T.k in salotto.

Mimi: Tu accomodati pure qui, tanto tra un po’ arriva anche Matt, io intanto vado a prepararmi…

 T.k: D’accordo!

Prima Mimi passò in cucina per avvisare la madre della presenza di un altro ospite poi si diresse velocemente in camera, ma prima di prepararsi prese il telefono e chiamò Sora…

Voce: Pronto chi parla?

Mimi: Salve signora Tacheuci, Sora è in casa?

Voce: No, è non tornerà neanche per pranzo, resta da Tai.

Mimi: Ah, grazie lo stesso!

Mimi: - Se Sora si trova a casa di Tai forse è già a conoscenza di ciò che è accaduto… ora la chiamo sul cellulare-

Mimi compose il numero e…

Sora ( che si trovava in cucina insieme a Tai ( Kari era ancora in camera sua ): - E’ Mimi chissà cosa vorrà…- Pronto? Ciao Mimi, dimmi cosa c’è?

Mimi: Hai già saputo cosa è successo tra Kari e T.k?

Sora: Si me lo ha detto Kari… ma tu come fai a saperlo?

Mimi: Ho incontrato T.k, era a pezzi… dimmi cosa ti ha detto Kari?

Sora: Che oggi stesso dopo la partita parlerà con T.k!

Mimi: Perfetto!

Sora: Già ma non dire niente a T.k…

Mimi: Non ti preoccupare… ma dimmi, vai anche tua vedere la partita di T.k?

Sora: Si, Tai ha detto che non si offende se per una volta manco ad una sua partita!

Mimi: Allora ci vediamo dopo! Ciao Sora!

Sora: A dopo Mimi!

Tai: Chi era? Con chi ti sei data appuntamento?

Sora: Ma cosa vai dicendo Tai! Era Mimi! Viene anche lei a vedere la partita!

Tai: Sa già cosa è successo tra Kari e T.k?

Sora: Si, ha incontrato T.k che gli ha raccontato tutto

Tai: Quindi anche Matt viene a vedere la partita di T.k…

Sora: Si perché?

Tai: Così non viene a vedere la mia di partita, lo sai che pur di ridicolizzarmi è capace di farmi pesare il minimo errore…

Sora: Tai lo sai che lo fa solo per gioco!

Tai: Lo so benissimo è solo che sa essere veramente palloso…

Tornando da T.k… Mimi si era quasi finita di preparare, quando suonarono alla porta…

Mamma: Mimi deve essere Matt!

Mimi: Si mamma ora vado!

Subito si precipitò giù per le scale, aprì la porta e si gettò al collo del ragazzo che ricambiò l’abbraccio.

Mimi: Bene arrivato tesoro!

Matt: Grazie amore mio, non vedevo l’ora di vederti…

E la baciò dolcemente sulle labbra. Intanto qualcuno stava seguendo la scena e la interruppe dicendo…

T.k: Ma tu guarda, il freddo e glaciale Matt sa essere dolce… ma allora un cuore ce l’hai!

Matt si staccò da Mimi e divenne tutto rosso.

Matt: Brutto… ma tu cosa ci fai qui?

Mimi: L’ho invitato io a pranzo, non ti da fastidio vero?

Matt: Ma figurati!

Appena finito di pranzare si avviarono tutti e tre verso la palestra dove si sarebbe disputata la partita di T.k. quando arrivarono le squadre erano già in campo, presero posto vicino Sora e poco dopo iniziò la partita. Le cose non si misero molto bene per la squadra di T.k, infatti dopo appena 5 minuti erano già sotto di 8 punti, ma questo non era perché gli avversari erano particolarmente forti, bensì perché T.k, il fuoriclasse della squadra, non riusciva a concentrarsi, nella sua testa c’erano solo le immagini di quello che era successo quella mattina con Kari.

Kari, intanto, stava osservando T.k e sapeva che se non riusciva giocare come sempre era per colpa sua, voleva incitarlo, dirgli di reagire, che lei era li per lui… ma non ci riusciva.

Finito il primo tempo stavano perdendo con un distacco di 15 punti, ad un certo punto un giocato re dell’altra squadra si avvicinò a T.k lo riconobbe subito, era quello che aveva segnato più punti.

Ragazzo: Ei tu biondino, sei tu il famoso T.k, la  promessa del basket?

T.k senza neanche guardarlo fece cenno di si con la testa.

Ragazzo: Ti credevo molto più forte, da quello che ho sentito dire dovresti essere una furia quando giochi, invece a guardarti sembri quasi un agnellino, ah, ah, ah. Ed io che ero venuto qui con la convinzione di sfidare un campione, che delusione… ora vado non posso perdere tempo con le scamorze…

T.k non reagì, rimase lì a fissare il pavimento.

Intanto Kari, che aveva seguito tutta la scena, non riusciva a credere che T.k non era riuscito neanche a rispondere ad una provocazione come quella: - T.k… perché non reagisci? Non pensavo di essere così importante per te… come sono stata stupida…- Sora notando il viso di Kari turbato le si avvicinò e le sussurrò all’orecchio: Secondo me dovresti iniziare ad incitarlo, vedrai che appena ti vedrà si riprenderà.

Kari: Ma cosa gli dico, e se poi faccio peggio?

Sora: Prova e vedrai…

Kari raccolse tutto il suo coraggio ed iniziò a chiamarlo. Appena T.k sentì la sua voce si girò verso la platea e la vide, non poteva crederci, Kari era li e stava tifando per lui, rimase a fissarla,e lei continuò: T.K TI VUOI SVEGLIARE? GUARDA CHE SE NON VINCI LA PARTITA NON TI RIVOLGERO’ MAI PIU’ LA PAROLA CAPITO?

A quelle parole T.k si sentì rinascere.

T.k: Kari… non posso deluderla…

Si era ripreso, il suo sguardo si era fatto serio e i suoi occhi brillavano, era determinato a farsi valere… per prima cosa si diresse verso quel ragazzo che poco prima lo aveva ridicolizzato; se ne stava li circondato dai suoi compagni di squadra e si vantava della bella figura che aveva fatto con lui. Quando fu abbastanza vicino lo prese per il braccio e lo allontanò dagli altri.

Ragazzo: Ehi scamorza cosa ti prende?

T.k lo fissò dritto negli occhi, aveva uno sguardo molto agguerrito, e questo fece nascere in quel ragazzo un senso di inquietudine.

T.k: Ascoltami bene… tra poco vedrai come gioca un vero campione…

Poi lasciò il suo braccio e tornò tra i suoi compagni.

Tra gli spalti…

Sora: Complimenti Kari… penso proprio che la squadra della nostra scuola ti debba un favore…

Kari: Ma no… cosa dici… io non ho fatto niente…

Matt: Non hai fatto niente?!? Aspetta a dirlo… non ho mai visto T.k così determinato…

Mimi: Lo capisco… quello sbruffone gli ha fatto fare una  figuraccia davanti alla sua amata…

Kari: Mimi… cosa dici!

Sora: Ora basta, la partita sta ricominciando… sono proprio curiosa di vedere come finirà…

Le squadre erano in campo, il ragazzo sbruffone e T.k erano al centro. Si fissarono negli occhi lanciandosi quasi uno sguardo di sfida. L’arbitro si trovava al loro fianco stava per lanciare in aria la palla. T.k era svantaggiato essendo qualche centimetro più basso del suo avversario, dietro di loro gli altri componenti delle squadre aveva gli occhi puntati su di loro… Ecco, l’arbitro aveva lanciato la palla… il suo avversario stava quasi per toccarla, ma T.k con uno scatto riuscì a prendere la palla e a passarla ad un compagno lì vicino. Appena toccò terra scattò verso il canestro avversario, l’altro ragazzo cercò di raggiungerlo ma T.k era troppo veloce, con un passaggio lungo un compagno di squadra gli ripassò la palla, saltò per raccogliere il passaggio e infilò subito la palla nel canestro.

Tutti rimasero impressionati dalla velocità e dalla bravura di T.k. Quello fu solo il primo di una lunga serie, infatti ne seguirono molti altri. T.k era incontenibile, in poco tempo portò la sua squadra in vantaggio e quindi alla vittoria. Kari osservava dalle tribune i festeggiamenti della squadra: tutti i giocatori stavano tutti intorno a T.k per festeggiarlo. Kari si girò, stava per andarsene ma fu fermata da Sora.

Sora: Dove credi di andare?

Kari: Non ti preoccupare, non ho intenzione di scappare… solo che ora lui ha altro a cui pensare, perciò vado ad aspettarlo di fuori…

Matt: Sei proprio sicura che abbia altro a cui pensare?

Incuriosita dalla domanda di Matt, Kari spostò il suo sguardo verso il campo, più precisamente sui giocatori che stavano festeggiando e vide che li non c’era T.k. poi vide un ragazzo poco distante da loro che guardava con aria preoccupata verso le tribune; era T.k. Alzò un braccio per farsi notare e lo stesso fece T.k quando la vide, poi la indicò con un dito quasi come se volesse dedicargli la partita, e poi si allontanò con gli altri verso lo spogliatoio.

Sora: Allora… noi andiamo da Tai, anche la sua partita è finita e ci sta aspettando, tu naturalmente…

Kari: … rimango qui ad aspettarlo…

Mimi: Bene, fatti coraggio e… buona fortuna!

Kari: Grazie…

Matt: Allora ci vediamo domani!

E si allontanarono.

Erano passati circa venti minuti da quando la partita era finita e ormai gli spettatori e gran parte dei giocatori se ne erano andati. Kari se ne stava davanti all’entrata, stava osservando il sole che pian piano spariva dietro i palazzi della città. Intanto, proprio in quel momento, T.k stava uscendo dalla palestra. Appena la vide si fermo un attimo per osservarla, poi le si avvicinò silenziosamente.

T.k: E’ bellissimo non credi?

All’udire la sua voce Kari ebbe un sussulto, poi si girò, lo seguì con lo sguardo mentre le si avvicinava.

T.k: Guarda le foglie degli alberi, stanno già prendendo i classici colori autunnali…ormai l’estate è vicina…

Kari: Già…

Ci fu un attimo di silenzio nel quale i due guardarono il sole che si vedeva sempre meno, ormai il cielo si stava oscurando ed i lampioni si stavano, a poco a poco, accendendo.

T.k: Senti Kari mi dispiace per questa mattina… se non te la senti di rispondermi allora dimentica ciò che ti ho detto… per me l’importante è tornare ad essere amici…

In quel momento Kari si rese conto di quanto veramente T.k le volesse bene; era disposto a rinunciare ai suoi sentimenti pur di continuare a starle vicina…

Kari: Come puoi pensare che tra di noi possa tornare tutto come prima…

T.k la guardò con un’aria molto triste, poi si voltò e fece qualche passo in avanti per non farsi vedere in volto da Kari… aveva paura di scoppiarle a piangere davanti.

T.k: In parte me lo aspettavo… come posso credere che le cose si sistemino così… ora scusami ma devo andare…

Tratteneva a stento le lacrime, voleva fuggire, allontanarsi da lei per potersi sfogare… ma qualcosa lo trattenne… si sentì tirare per un braccio. Istintivamente si girò, era stata Kari a fermarlo, ma perché lo aveva fatto? I loro sguardi si incrociarono per qualche secondo, poi lei si avvicinò lentamente al suo viso e lo baciò.

Poi quando si staccarono…

Kari: Io volevo dire che tra noi non potrà mai tornare come prima semplicemente perché io… ti amo…

A quelle parole T.k sentì il cuore scoppiargli dalla gioia. La baciò e poi le sussurro dolcemente all’orecchio...:Ti amo anche io Kari…

Intanto il sole era tramontato e le tenebre iniziavano a scendere. Ma quel tramonto non aveva portato solo alla fine di una giornata…  ma anche all’inizio di un nuovo amore…

 

FINE

 

Ecco fatto, allora cosa ne pensate? Fatemi avere le vostre opinioni sulla fic.! Vostra

Queen

 

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