Il ragazzo che assomigliava a Iclemeyer.

di ChiaraColfer
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1. ***


Blaine Anderson odiava la sua vita, odiava la sua famiglia, odiava suo fratello, odiava la scuola.

Il suo unico amico era Iclemeyer, il suo amico immaginario. Era il solo che riusciva veramente a capirlo, l'unico che lo ascoltava.

Suo padre si era trasferito ancora una volta, e ovviamente tutta la famiglia doveva seguirlo.

Si trasferirono a Lima e per tutto il viaggio Blaine parlò con Iclemeyer.

Il suo amico aveva le sembianze di un bellissimo ragazzo, un po' più alto di lui, occhi azzurrissimi, pelle candida, capelli sempre perfetti e un abbigliamento alquanto stravagante ma sempre alla moda.

I suoi genitori gli dicevano che era pazzo perché nessun altro ragazzo della sua età aveva un amico come Iclemeyer.

Il giorno dopo sarebbe dovuto andare al liceo McKinely, i suoi gli avevano proibito di portare Iclemeyer a scuola e quella sera se ne era andato velocemente in camera sua.

 

Corridoi, alunni, scuola nuova. Aveva salutato il suo amico con tristezza, che aveva lasciato a casa, e adesso si stava dirigendo in classe.

Non era mai stato bravo a fare amicizia, e adesso che era in una classe nuova era letterlamente terrorizzato.

Notò che c'era un banco libero in ultima fila, l'ideale per stare da solo.

Si diresse verso il posto libero e si mise a sedere, sentì una risata cristallina che gli fece alzare lo sguardo verso un ragazzo o meglio Iclemeyer? Era lui, cioè era identico.

 

Kurt si sentì osservato mentre scherzava con Rachel e Mercedes.

Si girò verso il ragazzo seduto all'ultimo banco, non lo aveva mai visto in giro.

Era il ragazzo più bello che avesse mai visto, occhi color nocciola, non sembrava essere troppo alto, capelli scuri gellati. Avrebbe voluto passarci una mano per scompigliarglieli un poco.

Blaine si sentì avvampare quando lo sguardo celeste incontrò il suo.

Il ragazzo da gli occhi azzurri decise di andare a sederea accanto a lui.

Hey dove vai?”chiese Mercedes vedendo che il suo amico stava prendendo la cartella e si stava spostando accanto al ragazzo nuovo.

Posso sedermi?”

S-sì, certo.”

Il ragazzo che assomigliava a Iclemeyer si mise a sedere nella sedia accanto a lui.

Piacere, sono Kurt Hummel.”disse porgendo la mano.

Blaine Anderson.”rispose timidamente.

Non ti ho mai visto da queste parti..”

Mi sono trasferito da poco.”

Capisco.. carino il papillon.”

Nessuno gli aveva mai fatto un complimento, specialmente per il suo abbigliamento che veniva considerato da 'finocchietto'.

T-ti piace davvero?”
“Sì, credo che stia molto bene con quella camicia..”

Il moro arrossì visibilmente e Kurt sorrise, ci voleva così poco per mettere in imbarazzo Blaine?

Scusa io non volevo insomma...”cercò di rimediare il ragazzo da gli occhi azzurri.

No, è che non ricevo dei complimenti molto spesso.”
Come era possibile? Era bellissimo e aveva uno sguardo così dolce.

Oh ti assicuro nemmeno io..”
“Wow, insomma non credevo sei un ragazzo davvero carino..”

Grazie, anche se in questa scuola non molti la pensano così..”

Come mai?”
“Diciamo che non apprezzano la mia sessualità..”

Oh Dio, gli aveva appena detto che era gay come diavolo gli era venuto in mente?

Quel magnifico ragazzo che assomigliava ad Iclemeyer era gay, e chissà magari un giorno.. andiamo Blaine, ma chi vuoi prendere in giro?

E perché?”
“Beh.. perché ci sono molte persone omofobe.”

Neanche i miei apprezzano la mia sessualità, anzi non lo sanno nemmeno. Ma i miei non mi apprezzano e basta.”

Kurt annuì, non avrebbe mai creduto che anche Blaine fosse gay.

 

Il suono della campanella avvertì gli studenti che le lezioni erano terminate, non sapeva esattamente quanto era rimasto a parlare con quel ragazzo da gli occhi color cielo. Il tempo passava molto veloce quando stava con lui, e la voglia di rivederlo ancora lo invase.

A-allora ci vediamo domani..”

A domani Blaine! E' stato un piacere conoscerti.”

Anche per me, ciao!”

Kurt imboccò la strada che portava a casa sua, e vide Blaine prendere la direzione opposta.

Quel ragazzo lo aveva colpito, aveva un che di famigliare negli occhi. Come se gli fosse sempre stato vicino.




 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2. ***


Ciao Mamma! Iclemeyer!”

Il moro sorrise e abbracciò il suo amico, doveva raccontargli molte cose.

Blaine, tra poco è pronto il pranzo per cui appoggia la cartella e vieni a mangiare.”
Il ragazzo ignorò completamente la madre e corse in camera sua.

Oggi ho conosciuto un ragazzo, è bellissimo poi assomiglia veramente tanto a te. Iclemeyer, io credo di essermi innamorato..”

Blaine! Vuoi mangiare o no?”

Arrivo mamma!”

 

Ciao papà!”disse Kurt entrando in casa.

Hey, come va?”

Alla grande!”

Burt alzò un sopracciglio, suo figlio era un ragazzo solare certo, ma oggi aveva proprio una strana luce negli occhi.

Lo vedo, che cosa è successo?”

Ho conosciuto una persona..”
“Un ragazzo speciale?”

Beh diciamo di sì.. Hai mai avuto un colpo di fulmine?”

L'uomo ci pensò un attimo, in effetti ne aveva avuti ben due. Con la madre di suo figlio e con Carole.

Oh sì..”

Ecco con Blaine è successo questo..”

 

E poi ho incrociato il suo sguardo azzurrissimo, credo di essermi sciolto per la sua purezza..”

Cooper sbirciò la scena, suo fratello era pazzo. Lo aveva sempre pensato, ma questo era troppo.

Raccontava al suo 'amico' di un ragazzo che aveva conosciuto e se ne era innamorato. Doveva dirlo ai suoi, subito.

Blaine aveva un sorriso da un orecchio all'altro, tra poco avrebbe rivisto Kurt.

 

La mattina dopo ritornò a scuola e cercò con lo sguardo il ragazzo da gli occhi azzurri, sorrise vedendolo in classe.

Ciao Blaine!”

Ciao, come stai?”chiese sorridente.

Bene te?”

Tutto bene, ti va di sederti accanto a me?”
“Sì, certo.”rispose Kurt che si mise nel banco vicino al moro.

Chi di voi è Blaine Anderson?”chiese una donna con i capelli riccioli e biondi.

Sono io.”

Gli alunni si guardarono e lanciarono occhiate all'interessato.

Ti aspetto nel mio ufficio tra 5 minuti, è quello in fondo al corridoio a sinistra.”

Quando la donna fu uscita tutti risero e si udì alcuni 'ma è pazzo?'

Chi è quella donna?”chiese a Kurt.

La psicologa della scuola.”

Blaine si sentì ribollire di rabbia, c'era sicuramente lo zampino dei suoi genitori. Si alzò lentamente dalla sedia e fece per andarsene ma la voce di Kurt lo chiamò.

Sì?”

Andrà bene, vedrai.”

Il moro sorrise e si avviò verso l'ufficio della psicologa.

 

Ciao caro, inanzitutto benvenuto qui al McKinley! Io sono la signorina Smith e adesso ti farò alcune domande.”

E' stato Cooper, vero? Mio fratello pensa che io sia pazzo. Lo dice sempre.”

No, non è stato lui.”

Allora sono stati i miei!”

Cosa ti turba?”
“Non posso mai essere felice e i miei genitori non apprezzano né me né Iclemeyer.”
“Chi è Iclemeyer?”

Il mio migliore amico.”
“Capisco.”
“Però loro non riescono a vederlo.”
“Quindi è un amico immaginario?”
“Lui esiste!”
“Ok, e ce l'hai una fidanzata?”
“No.”
“Non ti piace nessuno?”
“Sì...”
“Capito..”
“Mi descrivi un po' questa ragazza?”continuò la donna.

Non è una ragazza, è Kurt Hummel.”
La signorina Smith scrisse ancora una volta su quel maledetto quadernino.

Ok, grazie della tua disponibilità Blaine. Ci vediamo la prossima settimana sempre a quest'ora.”

 

Quando il moro rientrò in classe tutti lo guardarono e non si lasciarono scappare delle risatine.

Come è andata?”

I miei genitori e mio fratello pensano che io sia pazzo ma non lo sono... Io li odio, li odio tutti!”disse cercando di trattenere le lacrime, ma non ci riuscì.

La campanella che avvisava la ricreazione era iniziata suonò, e gli alunni si precipitarono fuori.

Ehi..”disse Kurt accarezzandogli la schiena.

Tutti mi odiano, non è giusto. Cosa c'è che non va in me?”chiese piangendo.

Non c'è niente di sbagliato in te.”

Lo pensi veramente?”
“Sì...”disse e gli accarezzò la guancia.

Blaine lo guardò negli occhi, quegli occhi azzurri che gli mettevano calma. Lo incantavano. Non aveva mai visto il mare ma giurò che quello era il suo stesso colore.

Kurt rimase letterlamente ipnotizzato da suo sguardo, aveva i suoi occhioni color miele arrossati e un ultima lacrima gli rigava la guancia.

Era così adorabile e lui lo amava, avrebbe voluto baciarlo e rassicurarlo.

Ma forse anche Blaine lo voleva perché si avvicinò sempre di più finchè le loro labbra non si sfiorarono appena.

S-scusami Kurt, io non volevo mi dispiace...Se non vuoi più parlarmi ti capisco. Cavolo quando sono idiota...”

Sta zitto e baciami.”disse e lo attirò a se baciandolo.

I-io ti piaccio?”

Sì, mi sono innamorato subito di te..Andiamo sei così dolce con i tuoi occhi color miele.”

Blaine sorrise e gli diede un veloce bacio sulle labbra.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3. ***


Era passato quasi un mese dal loro primo bacio, e oggi il moro aveva preso una decisione: voleva invitare Kurt a casa sua.

Buongiorno!”

Ciao! Come mai sei così incredibilmente raggiante?”

Perché ti voglio invitare a casa mia dopo scuola..”
Kurt sorrise.

Ok..”

Così conoscerai Iclemeyer!”continuò Blaine sorridendo.

La psicologa lo aveva spesso convocato nel so ufficio iniseme a Blaine e così sapeva di Iclemeyer e della famiglia Anderson. Ma a lui non importava, lui amava il suo ragazzo e lo avrebbe amato sempre.

Il moro saltellava felice al fianco di Kurt.

Non vedo l'ora di farti vedere la mia camera, e poi adoro passare del tempo con te!”

Kurt sorrise e gli diede un bacio sulla guancia.

 

Ciao mamma!”

Ciao Blaine.”

Mamma, lui è Kurt il mio ehm... migliore amico.”
“Oh ciao, Blaine parla molto di te. Cioè ne parla con Iclemeyer.”

Kurt sorrise e accarezzò la schiena al suo ragazzo, cercando di non farsi vedere dalla donna.

Gli faccio conoscere il mio amico e torniamo ok?”
“Sì, certo.”

I due salirono al piano superiore in camera di Blaine. La stanza era buia, c'erano pochi mobili ed erano per la maggior parte scuri, le tende color porpora impedivano alla poca luce di filtrare nella stanza,

Icelmeyer, questo è Kurt. Ti piacerà. Sì, sì lo so che te ne ho parlato tante volte...”
“Ciao.”disse il ragazzo da gli occhi azzurri.

Gli piaci, ha detto che sembri dolce e evidentemente non si sbaglia.”
Kurt sorrise e diede un bacio sulle labbra di Blaine.

Tesoro.. ti devo parlare di una cosa..”disse il moro diventando improvvisamente serio.

D-dimmi...”

Il ragazzo da gli occhi azzurri si allarmò un poco e guardò il suo ragazzo.

Ieri sono stato dalla psicologa e...”
“E?”

E mi ha diagnosticato la schizofrenia.”disse il moro che poco dopo si mise a piangere.

Amore, amore vieni qui..”

Kurt lo abbracciò e alcune lacrime gli rigarono il viso, gli dispiaceva ovviamente ma lo avrebbe aiutato.

Blaine continuò a piangere.

Sssh va tutto bene, ci sono io qui..”

S-se non vuoi più stare con me ti capisco...”disse il moro.

Ma cosa dici, io ti amo e ti aiuterò..”

Blaine gli asciugò le lacrime e gli accarzzò la guancia.
“Ti amo anche io.”

Fortunatamente ho solo i sintomi positivi...”continuò il moro.

Menomale dai..”

 

La mattina dopo tornarono a scuola, Kurt entrò in classe e vide che Blaine non c'era. Si preoccupò molto, perché mentre era sull'autobus vide il suo ragazzo andare a piedi.

Uscì in corridoio e guardò in Auditorium ma lo trovò vuoto.

Guardò nell'aula di astrologia e niente, guardò in palestra e infine decise di guardare nell'aula di storia.

Ed eccolo lì, seduto immobile con lo sguardo perso nel vuoto. L'aula era buia.

Blaine! Stai bene?”

Il moro non rispose e rimase lì seduto immobile.

La sera prima Kurt si era informato su alcuni sintomi della schizofrenia e Blaine ne stava manifestando uno.

Tesoro, andiamo in classe?”chiese e lo abbracciò.

L'altro ragazzo non rispose, ma si limitò ad accarezzare il braccio di Kurt.

Vuoi che chiami la psicologa?”
“N-no..”rispose finalmente.

Voglio solo stare con te..”continuò a voce bassissima.

Staremo insieme non ti lascerò da solo.”
“G-grazie..”

Kurt gli accarezzò dolcemente la schiena e gli diede una serie di baci sulla guancia.

Il moro girò lentamente la testa verso il suo ragazzo e sorrise dolcemente.

Sei bellissimo.”

N-non è vero..”rispose Blaine sussurrando.

Oh sì che lo sei.”

Kurt si avvicinò a lui e gli diede un leggero bacio sulle labbra.

Ti amo.”disse il moro.

Il ragazzo da gli occhi azzurri quasi si commosse.

Ti amo anche io.”

 

Quel sabato avevano deciso di andare al parco, camminavano tranquilli mentre l'aria autunnale incominciava a farsi sentire.

Blaine parlava con Iclemeyer di quanto fossero belle le foglie secche da fotografare e Kurt sorrideva felice alla vista della scena.

Guarda che bello quel cane!”esclamò il ragazzo da gli occhi azzurri.

Ho sempre desiderato avere un Golden Retriver.”

Il moro sorrise e gli diede un bacio sulla guancia.

Fai schifo.”disse una voce tuonante.

Uccidilo, uccidi il ragazzo..”gli suggerì una voce strana.

Lui non ti vuole bene..”

Ti sta solo usando..”

Blaine?”chiese Kurt.

Il suo ragazzo smise di camminare e non rispose, si limitò ad accasciarsi a terra lentamente.

Lasciatemi stare per favore!”urlò.

Oh Dio, tesoro. Tesoro che succede? Blaine!”

Il moro non rispose, chiuse gli occhi e cercò di calmarsi.

Uccidi il ragazzo.”
“Lui ti odia.”

Non ti vuole bene.”
“Non ti ama.”

Non è vero! Smettetela!”disse Blaine che iniziò a piangere, gli scoppiava la testa.

Improvvisamente diventò tutto nero, l'ultima voce che sentì fu un 'aiuto' di Kurt.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4. ***


Quando Blaine si svegliò, si trovò in un comodo letto in una stanza dai colori molto chiari. Nell'aria aleggiava un odore molto famigliare.

Buongiorno Bell'Addormentato.”

K-kurt?”
Il ragazzo sorrideva nonostante avesse gli occhi azzurri arrossati, chiaro segno che aveva pianto.

Come stai piccolo?”
“Bene, ma cosa è successo? Tu mi vuoi bene, vero?”chiese Blaine spaesato.

Certo che ti voglio bene.”

I-io odio la mia vita, perché? Perché mi succede tutto questo?”

Il ragazzo da gli occhi azzurri quasi si rimise a piangere, ma doveva essere forte. Doveva essere la spalla su cui il suo ragazzo poteva piangere.

Vedrai che starai meglio..”

 

Quel pomeriggio Kurt stava rimettando a posto la camera.

Era una di quelle giornate di Novembre dove l'unica cosa da fare era rimanere a casa e leggersi un buon libro mentre la pioggia batteva forte sulla finestra.

Decise quindi di scendere al piano di sotto dove trovò suo padre che guardava la televisione.

Che tempaccio eh?”

Kurt si affacciò alla finestra, e la pioggia era aumentata e in più si era aggiunta anche un po' di grandine.

 

Blaine! Alzati da quella sedia, forza!”gli urlò sua madre.

Il moro ovviamente non rispose, essendo nel bel mezzo di una delle sue crisi, solo Kurt riusciva a farlo calmare.

Ho detto che devi alzarti! Rispondimi, e vai a prendere le medicine che la psicologa ti ha prescritto!” continuò la donna.

Il ragazzo si alzò lentamente e uscì dalla stanza andò al piano di sotto, aprì la porta e iniziò a correre.

La pioggia si confuse con le sue lacrime e la sua rabbia, stava scappando di casa. Le urla di sua madre si fecero sempre più lontane.

Smise di correre appena fu davanti a scuola, si ricordava il tragitto che una volta fece insieme a Kurt per andare a casa sua.

Appena si ritrovò davanti alla villetta abitata da gli Hummel suonò il campanello.

Aspettavi ospiti, papà?”chiese Kurt.

No e tu?”
“Beh no..”

Il ragazzo andò ad aprire la porta e si ritrovò davanti il suo fidanzato, mezzo da capo a piedi.

B-blaine? Oh dio, guarda come ti sei ridotto..”
“Kurt ho fatto una cosa terribile...”

Vieni, entra in casa.”

Chi è?”chiese Burt.

S-scusi io non volevo piombare in casa sua così..”si giustificò il moro.

L'uomo sapeva che il fidanzato di suo figlio soffriva di schizofrenia, ed era felice che Kurt lo aiutasse.

Vieni davanti al camino, così ti riscaldo un po'.”disse l'uomo.

G-grazie Burt.”

Il ragazzo da gli occhi azzurri guardò meglio Blaine, notò che aveva i suoi occhioni color miele arrossati. Probabilmente aveva pianto.

Che cosa è successo?”chiese e gli accarezzò dolcemente la schiena.

S-sono scappato. Mia madre continuava ad urlare e non ce la facevo più. Ho anche lasciato Iclemeyer da solo.”

Lui se la caverà, è un buon amico e capirà.”

Già..”

Prima o poi dovrai tornare a casa.”

No, io non ci torno. Odio la mia famiglia, odio la mia vita!”disse urlando.

S-sssh, calmo. Calmo va tutto bene..”
“Scusa non volevo urlarti contro.”

Non fa niente.”

Kurt pensaci davvero. C'è di meglio, io sono pazzo!”

Io ti amo e basta non mi importa se 'sei pazzo' come dici tu.”
Il moro sorrise e gli diede un lungo bacio sulle labbra.

Kurt hai per caso qualche potere magico?”
L'altro rise.

Non credo, perché?”
“Riesci sempre a farmi stare bene..”

Burt sorrise commosso guardando i due ragazzi, si asciugò una lacrima.

Papà stai piangendo?”chiese Kurt.

N-no mi è entrato qualcosa nell'occhio.”

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