Dreams are wishes

di xtheyaremysmile
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** cap.1 ***
Capitolo 2: *** cap.2 ***
Capitolo 3: *** cap.3 ***



Capitolo 1
*** cap.1 ***


“Soggiorno studio di un anno a New York. I test si svolgeranno presso la nostra scuola il 2 e 3 giugno.”
 
Questo diceva il volantino che la professoressa ci aveva appena consegnato.
‘wow’ pensai ‘un anno a New York,devo assolutamente provarci’.
Mi girai eccitata verso Ronnie che però non sembrava condividere il mio entusiasmo. Certo,lei non andava per niente bene a scuola quindi potevo capirla.
- Sarà un’occasione importante,può partecipare chiunque e mi aspetto che molti di voi ci provino. Purtroppo i posti sono solo venti ma se vi impegnerete e se darete il massimo chissà che non sarà uno di voi a vincere.-
Proprio mentre pronunciava le ultime parole suonò la campanella che segnava la fine dell’ultima ora di lezione. La salvezza di tutti gli studenti che,come ogni giorno,si fiondarono fuori.
Io invece feci con più calma. Sistemai con cura il volantino nel diario e lo infilai nel mio malandato zaino,che mi aveva accompagnata in questi ultimi 3 anni di scuola,e uscii.

Mi presento,sono Ellis Morgan,quarto anno di liceo linguistico. L’unica cosa che tiene viva quel briciolo di autostima che ho sono i miei occhi,quei bellissimi occhi azzurro ghiaccio che ho grazie alla mia bisnonna,da quel che dice mio padre. Ho corti capelli castani e un fisico non proprio perfetto.
Come suggerisce il mio nome sono inglese. Ho abitato a Bradford,una cittadina del West Yorkshire,in Inghilterra,per 14 anni. Poi mio padre ha ricevuto un’offerta di lavoro qui a Torino e ci siamo trasferiti. Mi sono trovata subito bene,ho iniziato la scuola quando ormai era iniziata da un pezzo ma essendo madrelingua inglese non ho avuto grandi problemi. Ho subito fatto amicizia con Veronica,anche se preferisco chiamarla Ronnie, e siamo diventate migliori amiche. In seguito ho conosciuto Zayn,il mio vicino di casa.

-Mamma sono a casa!- urlai salendo le scale. Lasciai lo zaino per terra e mi buttai sul letto pensando alla notizia avuta oggi. Avevo buone possibilità di superare i test,ero una di quelle persone che studiando 10 minuti riusciva a essere tra i migliori della classe. E poi New York è il mio sogno sin da quando avevo 7. Gli enormi grattacieli, i turisti che per tutto l’anno girano la città muniti di macchina fotografica, la Statua della Libertà…
Purtroppo entrò mia madre in camera e mi distolse dal mio sogno ad occhi aperti per farmi il suo interrogatorio giornaliero. –Ciao tesoro,com’è andata la giornata? Hai avuto verifiche?-. –Bene grazie,sì, verifica a sorpresa di francese-.- E quanto hai preso?- Alzai gli occhi al cielo. –Mamma,l’abbiamo fatta oggi,non posso sapere già quanto ho preso.-.-Ok ok scusa. Non la capirò mai questa cosa- sospirò. Scoppiai a ridere e mi ricordai del volantino nel mio zaino. Corsi a prenderlo e glielo porsi sorridente.
-Wow Ellis,è un’opportunità fantastica e potresti vincere. Così finalmente realizzeresti il tuo sogno e andresti a New York!- disse lei che sapeva quanto amassi quella città. L’abbracciai. -Ora il problema è passare effettivamente il test,io sono brava però chissà in quanti,e più bravi di me,parteciperanno-.
Rattristita da questo pensiero andai a trovare Zayn che riuscì a tranquillizzarmi.

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Capitolo 2
*** cap.2 ***


I giorni dei test erano arrivati, ero ansiosa come non mai. Cercavo di tranquillizzarmi e svuotare la mente rifugiandomi nella musica.
 
Finalmente arrivammo a scuola. Appena tolsi le cuffie l’ansia si rimpossessò di me. Ringraziai mentalmente mia madre che,capendo il mio stato d’animo,mi strinse la mano e mi incoraggiò a entrare.
Appena superata l’entrata un insieme di voci e urletti di agitazione mi arrivarono alle orecchie. Il corridoio era completamente pieno di gente. ‘Perfetto’ pensai ‘ho una probabilità su un milione’
 
Suonò la campanella e dovemmo entrare tutti nelle classi assegnate.  
-Che cazzo è questa roba?- sussurrai allarmata guardando le domande del test. sentii il mio vicino di banco sghignazzare. ‘ok Ells, chiudi gli occhi,fai un respiro profondo,rilassati e riapri gli occhi’ così feci e subito tutto andò meglio. Le domande erano tutte su cose che conoscevo.
Finii i test molto prima delle due ore che avevamo a disposizione e potei tornare a casa. Decisi di andare a piedi.
 
L’indomani avrei avuto il test di lingue ma non mi spaventata affatto. Come previsto,infatti,finii presto anche quello. Ora potevo solo sperare. Avrebbero telefonato ai 20 vincitori a partire dal 15 di giugno.
 
I giorni passavano ma la chiamata continuava a non arrivare.
Era il 18 giugno e ormai ci avevo rinunciato. Ero stravaccata sul divano e guardavo uno di quei film strappa-lacrime che non facevano che aumentare la mia depressione quando squillò il telefono di casa che mi svegliò dal dormiveglia nel quale ero caduta. Mi trascinai in cucina per rispondere visto che i miei erano usciti.
 
-Pronto?-.- Buongiorno,cercavo la signorina Ellis Morgan-.- Sì sono io,mi dica-.- Chiamo dalla sua scuola,sono lieta di informarla che lei è uno dei 20 fortunati studenti che andranno a New York.- disse con voce annoiata la segretaria della scuola. Per la sorpresa quasi mi cadde il telefono di mano. –Ommioddio davvero? Grazie mille..davvero!- urlai. Sentii solo più un borbottare e staccai.
 
Corsi a casa di Zayn mentre già stavo chiamando Ronnie al telefono.
-Ehi Ells, che succede?- dissero quasi contemporaneamente. –Mi hanno preso! Ho vinto! Partirò per New York il prossimo weekend!- urlai senza neanche riprendere fiato tra una frase e l’altra.
 
 
 
 
 
Scieeeeo belli (?)
Sono Valentina.
Questa è la prima ff che scrivo quindi mi scuso se non sarà così bella come altre e se i primi capitoli saranno corti,devo ancora prenderci la mano. 
Mi farebbe davvero piacere se recensiste e magari mi faceste un po’ di pubblicità così che la storia possa essere più conosciuta..
Scrivetemi se vi piace,cosa cambiereste,gli eventuali errori,consigli,critiche,qualsiasi cosa.
Se vi servisse questo è il mio twitter c: https://twitter.com/xtheyaremysmile

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Capitolo 3
*** cap.3 ***


-Allora,i vestiti li ho,ho praticamente svuotato l’armadio,spazzolino lo compro in aeroporto,il beauty case c’è,portafoglio pieno,capelli puliti,saluti fatti. Non mi resta che mettere le valigie in macchina e possiamo partire.- dissi sorridente rivolta a mia madre.
 
Non altrettanto sorridente era Ronnie. Mi guardava in lacrime aspettando un ultimo abbraccio.
Mi fiondai su di lei mentre le lacrime iniziavano a rigare anche le mie guancie.
–Ti chiamerò ogni sera e almeno una volta alla settimana voglio una tua videochiamata. Preparati, ti tartasserò di messaggi da quando ti svegli a quando vai a dormire.- mi avvertì la mia migliore amica.
Ridacchiai e la strinsi più forte. –Certo. Ti aspetto per le vacanze di Natale-.-E aspetto anche te idiota- annunciai a Zayn mentre mi catapultavo fra le sue braccia.
-Mi mancheranno i tuoi insulti amorevoli. Ma mi mancherai soprattutto tu pulce.-. Ridacchiai.
-Come farò senza di voi per un anno intero?-.
- Non lo so proprio. Tu,piccola e indifesa pulce,nella Grande Mela. Mi riesce difficile immaginarti senza me al tuo fianco pronto a proteggerti.-.
-Solo perché mi hai tirato fuori da una buca in prima superiore non vuol dire che tu sia diventato il mio eroe-.
–Ti prego,se non fosse stato per me a quest’ora saresti ancora lì a piagnucolare-. 
-Okay okay,hai vinto tu-. In risposta lui scoppiò a ridere vedendo la mia faccia imbronciata. Mi schioccò un sonoro bacio sulla guancia che mi fece immediatamente tornare il sorriso. Quello era l’effetto che Malik aveva su di me. Un raggio di sole nel buio. Riusciva sempre a confortarmi anche quando sembrava impossibile. Era il migliore amico perfetto.
Pensare a questo fece immediatamente tornare le lacrime. Non ce la facevo a lasciarli. Però dovevo. Avevo voluto io partecipare a quel concorso e la fortuna era arrivata in mio soccorso. Quindi mi costrinsi a staccarmi dal suo abbraccio.
-Controlla che il Bradford Bad Boy non si metta nei guai,mi raccomando.- dissi a Ronnie che annuì sorridendo.
-Beh, io ora vado.. Ciao ragazzi.- annunciai con un falso sorriso sulle labbra.
-Ciao pulce.- -Ciao splendore.-
Salii in macchina e li salutai dal finestrino agitando convulsivamente la mano come una bimba.
 
-Chiamami almeno ogni tre giorni,vogliamo sapere come stai,se ti diverti,com’è la coinquilina e se riesci ad ambientarti. Fai attenzione e non parlare con gli sconosciuti,non accettare niente da nessu- -Mamma basta,me lo avrai ripetuto cento volte,ho capito- risi disperata.
-Scusa,è che mi sembra incredibile,la mia bimba è cresciuta e starà un anno così lontana da casa… non mi sembra vero-.
-Lo so. Te lo prometto,mi farò sentire. Ora però devo andare,c’è l’imbarco-.
-Va bene. Abbi cura di te piccolina-.
-Certo mamma. Ciao. Salutami papà-
 
Quando finalmente salii sull’aereo e riuscii a sedermi al mio posto mi infilai le cuffiette nelle orecchie e lasciai che i grandi lacrimoni che avevo trattenuto scendessero lenti fino a quando non mi addormentai,cullata dalla musica.
 
Mi svegliai a causa di un pianto disperato,il bimbo dietro di me era stato privato del suo peluche da suo fratello ed era intenzionato a frignare finchè lui non glielo avesse restituito. Perfetto.
Per fortuna la voce del pilota che annunciava che presto saremmo atterrati lo fece zittire.
Allacciai a cintura e mi preparai per l’atterraggio.  
 
Finalmente vidi le mie valigie scorrere e mi feci spazio per prenderle. Ora dovevo solo trovare la mia coinquilina. Sapevo solo che si chiamava Hope e che aveva un anno in più di me.
Vagai con lo sguardo tra la folla e finalmente scovai un cartello che diceva ‘Morgan Ellis’. Era sorretto da una bellissima ragazza,lunghi capelli biondi che terminavano in boccoli celesti.
Mi avvicinai sorridente. –Ciao,tu devi essere Hope,io sono Ellis,puoi chiamami Ells. Piacere-.
-Piacere mio- rispose lei mostrando uno splendido sorriso che brillava a causa dal brillantino su uno dei denti superiori.
-Seguimi,ho la macchina qui fuori-.
Ci facemmo strada in mezzo all’ammasso di gente che entrava e usciva dall’aeroporto.
Arrivate alla macchina Hope mi aiutò a sistemare le valigie nel bagagliaio e finalmente partimmo,non vedevo l’ora di arrivare all’alloggio e di riposarmi un po’.
-Non ti dispiace vero se metto un po’ di musica?- disse Hope accendendo lo stereo che avvolse l’auto con le note di Be alright,una delle mie canzoni preferite di Justin Bieber.
Si prospettava una bella,bellissima convivenza.



Hoola people.

allora,ho aggiornato. yeee lol
ditemi cosa ne pensate del capitolo e magari fate pubblicità così la storia diventa più conosciuta c:
spero che questa storia vi piaccia e che continuerete a seguirla con il tempo.
un grazie immenso a chi legge e recensisce ma anche a chi si limita a leggere.
spero di non deludervi.
un bacione Vale <3

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