- A heart of steel.

di Fujiko_Matsui97
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo I-I ***
Capitolo 3: *** Capitolo I-II ***
Capitolo 4: *** Capitolo I-III ***
Capitolo 5: *** Capitolo II-I ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


 

Demashitaa! Powerpuff Girls Doujinshi

 

Cosa si nasconde dietro il progetto Rowdy?

Riusciranno i tre fratelli a scoprire il delicato meccanismo che li forma?

E riuscirà Butch a capire perchè,essendo un robot senza sentimenti,il suo cuore può battere...grazie a Buttercup?

 

 

Science laboratory 08:01 a.m.

 

 

Il bip era dappertutto nella testa di Brick,risuonava potente e regolare come un orologio.Del liquido circondava completamente il suo corpo,poteva avvertire l'udito isolato da esso.

 

Boomer si sentiva completamente immerso nel vuoto,l'unica cosa che avvertiva erano le voci sommesse di esseri umani,non sapeva chi fossero o cosa volessero,ma era sicuro che c'entrassero in parte con la condizione sua e dei suoi fratelli.

 

Butch non capiva perchè fosse lì,nè come ci fosse arrivato.

Sentiva il bisogno di vedere,di toccare,di capire.

All'improvviso nei tubi che erano collegati alla sua pelle iniziò a scorrere qualcosa,

che non appena entrò in contatto con le sue vene iniziò a bruciare,prima in modo quasi impercettibile,poi sempre più forte,fino a fargli credere che il suo corpo fosse in fiamme.Si sentiva bruciare dappertutto,non poteva fare nulla per impedirlo,il liquido attorno a lui iniziò a bollire,strizzò gli occhi digrignando i denti.

Buttercup...lei...

 

 

Si sentirono allarmi in tutto il laboratorio,sempre più forti,ma lo staff non fece in tempo a fare niente.

L'ultima cosa che il dottor Davies vide fu una grande esplosione,poi il nulla.

 

 

Boomer annaspò,i suoi polmoni necessitavano ossigeno.

Mentre cercava di alzarsi il liquido sul pavimento stava reagendo con altri liquidi,producendo grandi e nocive bolle gassose sul pavimento.

Si girò,i suoi fratelli nella sua stessa situazione:i loro occhi bruciavano,dannatamente.

Butch si guardò intorno,cercando di togliersi di dosso il liquido rossastro: i corpi del dottore e i suoi aiutanti si stavano sciogliendo nell'acido che era intorno al loro corpo qualche secondo prima,perchè a lui e i suoi fratelli non stava accadendo lo stesso?,ma c'era qualcosa di ancora più strano.Posò la mano destra sul polmone sinistro:il suo cuore.

Non c'era.

Non batteva più,ma lui continuava a respirare.

Erano diventati robot-umani.

-Niente al mondo potrà più batterci- Brick osservò l'aiutante principale del dottor Davies sciogliersi del tutto nell'acido,in un urlo agghiacciante.

-Non degli stupidi baci!-

 

 

Buttercup urlò,alzandosi di scatto da sotto le coperte.

Erano due settimane che si svegliava nel bel mezzo della notte,tremante e sudata,e aveva sempre lo stesso incubo: correva in mezzo a una foresta nera come la notte perchè qualcuno la inseguiva,inciampava,sanguinava,quando all'improvviso una mano la afferrava da dietro coprendole la bocca per non farla urlare.

Nonostante il sogno si ripetesse ogni volta,si svegliava sempre prima di capire chi fosse ad afferrarla.

-Stai bene BC?- Blossom accese la luce attirando la sua attenzione con la voce pastosa.La ragazza dai capelli corvini sbuffò,rigettando con forza la testa sul cuscino:

-Si,si...sempre lo stesso incubo,và a dormire,non preoccuparti.-

Blossom era troppo stanca per replicare.Annuì,spegnendo la luce e ritornando nella sua camera,ciondolante come uno zombie.

 

-Guarda!-

Bubbles piazzò un foglietto proprio di fronte al viso di Buttercup,che alzò un sopracciglio: -Cos'è questo?-

-Leggi!-

-Gentile Bubbles,siamo lieti di annunciarle che bla bla tutti i requisiti necessari,e che quindi bla bla bla...hai ottenuto la parte!-

Buttercup sorrise alla sorella,che iniziò a saltellare attorno al suo banco,euforica:

-Lo so,non è meraviglioso?!Danzare è la cosa che amo di più al mondo,e ora sono una delle protagoniste del musical scolastico!-

-Ciao ragazze.-

Buttercup si voltò,incontrando gli occhi castani del ragazzo:

-Ciao Dexter,se cerchi Blossom è andata in cortile,puoi trovarla lì.-

-No,in realtà...- lo sguardo di Dexter vagava da lei a Bubbles,inquieto -Volevo parlare con tutte voi.In privato.-

 

-Non può essere!- Buttercup si alzò di scatto,quasi rovesciando la sedia.

-So quello che sto dicendo,ragazze,il dottor Deavis era un vecchio rivale di mio padre,so sempre tutto di quello che succede in quel laboratorio.-

-Non possono essere ritornati!Non loro!- Bubbles scoppiò in lacrime,stringendosi a Blossom.Quest'ultima era senza fiato: com'era possibile?!

Li avevano fatti fuori troppo tempo prima!

-E ora che facciamo?- Bubbles singhiozzò,guardando speranzosa sua sorella,ma quello che seguì fu solo il suono tormentato del silenzio.

Blossom non sapeva cosa fare.Non aveva un piano questa volta,davvero non lo aveva.

 

 

-Ho detto no,Bell.-

La powerpuff bianca non si curò dell'occhiata lacerante che Butch le aveva rivolto,continuando imperterrita:

-Andiamo dolcezza,non farti pregare!Che c'è di male in un'alleanza?Sai bene che odio quelle...supereroine più di voi!-

-Non penso proprio.- Butch allungò la mano davanti a sé con concentrazione,facendo crollare un palazzo.Bell alzò gli occhi al cielo,avvicinandosi a lui.Gli prese la mano,passandosela sulla gamba fino ad alzarle il vestito cortissimo.Un sorriso seducente passò sulle sue labbra:

-Posso farti cambiare idea?Sai,in effetti “persuasione” è il mio secondo nome...distruggere Buttercup è il mio obiettivo,e anche il tuo per quanto so.

Sai Butchie,se lavoriamo insieme saremo imbattibili...-

Fu un istante.La voce di Bell le morì in gola,sentendo la fortissima presa di Butch attorno al suo collo.Gli occhi del ragazzo emanavano una potente luce verde foresta:

-Non c'è nessun insieme,Bell.- la ragazza annaspò,non riusciva né a parlare né a respirare -Io lavoro da solo.Buttercup dovrà morire,dissolversi per sempre.E lo farà per mano mia,davanti ai miei occhi,e non ai tuoi.-

La sua voce aveva un disprezzo mai avuto prima,e Bell,se fosse stata in grado di parlare,non avrebbe saputo cosa rispondergli.

Non aveva mai avuto modo di osservarlo sotto quella luce oscura,da assassino.

Avrebbe dovuto fare di meglio per conquistarlo,molto di più.

La presa del ragazzo diminuì fino a lasciarla andare del tutto; Bell cadde in ginocchio tossendo,il suo corpo era scosso da forti tremiti mentre il ragazzo concludeva il suo discorso:

-Spero sia tutto chiaro stavolta.-

Butch le rivolse un ultimo sguardo sarcastico,prima di uscire dal sotterraneo:

-Ah,e un'ultima cosa: penso tu debba cambiare il tuo secondo nome.-

Non appena la porta si richiuse dietro di lui,Bell si alzò,aggrappandosi ad una sedia.

Si guardò allo specchio: la stretta di Butch sul suo collo era talmente forte che una spessissima striscia blu drappeggiava attorno ad esso come una sciarpa.

Per la rabbia Bell colpì lo specchio con una luce laser uscita dai suoi occhi,che lo frantumarono all'istante.

Non la voleva,non gli serviva,e Bell guardando il suo collo capiva anche il perchè.

Era diventato invincibile.

Lo era già senza di lei.

 

 

-Dà un'occhiata a questi- Brick gettò sul tavolo del laboratorio dei ritagli di giornale.Tutti delle powerpuff girls.

-Non hanno affatto smesso di combattere quando noi siamo morti.-

Butch scorreva con lo sguardo i titoli:

Nuovo nemico per le powerpuffs!

Le powerpuff girls:cosa ci aspetta?

Powerpuff girls salvano ancora la città!

Ladri spietati fatti fuori dalle powerpuffs!

Medaglia al valore per le powerpuffs,il sindaco:“le beniamine di Tokyo.”

Le powerpuffs...

Le powerpuffs...

 

Butch chiuse gli occhi,incapace di leggere o sentire quel nome ancora una volta.

Inspirò lentamente,cercando di rilassarsi.

-Hai un piano?-

-Ho iscritto tutti e tre alla scuola delle powerpuffs.- Brick scrutò Butch in cerca di qualche segno di assenso da parte sua.

-Se vogliamo farle fuori dobbiamo scoprire i loro punti deboli,e da studentesse dovrebbero essere più...vulnerabili.-

Butch annuì,gli occhi fissi sullo schermo del computer,nel quale c'era in bella vista un grafico dettagliato delle powerpuffs,con le loro foto che scorrevano.

 

Buttercup Utonium – altezza:1,66 m.

capelli: corti media lunghezza,corvini.

occhi:verdi

forma fisica:eccellente

personalità:molto forte, è un maschiaccio,dotata

di grande sarcasmo

segni particolari:potenza fuori dal comune

ama:tutti i tipi di sport,videogiochi,fare fuori i nemici

odia:le gonne

paure:niente.

 

Niente,uh?

Butch osservò la foto di Buttercup,l'aria combattiva e determinata che l'aveva sempre distinta dipinta sul suo volto.

Dopotutto quella di Brick poteva anche essere una buona idea.

 

 

Momoko aveva solo voglia di piangere: i loro più acerrimi nemici stavano per ritornare e lei non aveva neanche uno straccio di piano.

Eppure doveva pur elaborare qualche idea,altrimenti con che faccia poteva ancora farsi chiamare 'leader'?!

Calmati,Momoko,esordì una voce nella sua testa,siete riusciti a distruggerli una volta,perchè mai non dovreste riuscirci ancora?

 

Momoko annuì: vero.

 

Ma che dici?

 

Un'altra voce si fece largo,prepotentemente,nel suo cervello.

 

E se fossero più potenti di prima?E se non dovreste riuscire a sconfiggerli?

 

Momoko annuì,questa volta più sconsolata: vero anche questo.

Stava impazzendo del tutto.Perse la pazienza,allontanando la seconda voce dal suo cervello.Decise che,almeno per il momento,poteva credere all'ipotesi positiva.

Almeno fino a quando sarebbe stata meno confusa.

 

 

Gli RRBZ sedevano uno di fronte all'altro,in silenzio.

Non sapevano con esattezza da quando fossero diventati così seri.

O forse si.

Quando erano resuscitati,avevano sentito una nuova potenza,una nuova consapevolezza nel cuore.

Il tempo dei giochi era finito.

Ora si faceva sul serio.

-Avrei una proposta.-

Brick e Butch si voltarono verso il fratello,carichi di aspettativa: -Spara.-

Boomer si chiuse in un'aura di silenzio timoroso prima di proferire parola sull'argomento: -E se ci alleassimo con le Powerpunk Girls?-

Brick alzò un sopracciglio: la domanda del biondino l'aveva decisamente stupito.

Infatti,nonostante lo scomodo e duraturo esperimento cui erano stati sottoposti,il suo cervello ne era risultato ancora abbastanza sano da ricordarsi quanto quelle tipe fossero sempre state azzeccose oltre ogni limite con lui e i suoi fratelli.

-Ma non abbiamo bisogno di loro...-

Boomer alzò le spalle: -Dico solo che averle come piano B non sarebbe poi così male...pensateci per un attimo...-

Brick e Butch valutarono l'idea per qualche secondo,con la fronte aggrottata,prima di risultarne quasi entusiasti.

-Bè,dopotutto non è una cattiva idea...- quest'ultimo sorrise compiaciuto.

-Loro sono le uniche che odiano le powerpuffs quasi più di noi.-

-Perlopiù,essendo le loro sorelle,conoscono i loro punti deboli...- concluse Brick,sorridendo malizioso ai fratelli: -D'accordo,vado a chiamare Berserk.-

 

 

-Sei riuscita a finire storia?-

-Macchè,sono in alto mare!Tralaltro quell'arpia ci ha anche assegnato tre capitoli!-

-Ah,sei tu ad essere in alto mare?!E io,che devo ancora iniziare?!-

Kaoru apparve sulla soglia della stanza di Momoko,con una busta bianca in mano e un sorriso sornione.Le due ragazze s'illuminarono:

-Ehi,straniera!Qual buon vento ci porti?-

-Vento nutelloso,direi.- Kaoru sventolò la bustina davanti ai loro occhi,soddisfatta della sua idea: -Vi ho portato due cornetti.Quando si studia si deve essere provvisti di riserve di zucchero!-

-Oooh,la mia salvatrice!- Momoko afferrò la busta,con occhi letteralmente a cuore:

-Ti ho mai detto quanto ti adoro?!-

-Si,giusto qualche volta!Ma giuro che non mi arrabbio se lo ripeti!-

Tutte risero,poi il respiro di Miyako decretò la fine del momento spensierato:

-Ragazze...sapete che dobbiamo smetterla di studiare la mattina poco prima di andare a scuola,vero..?-

-Si,hai ragione...- Momoko morse il cornetto: -Io ofi vofta che la pfof mi interrofa ho le palpitaffioni...-

Nonostante il linguaggio discutibile Miyako e Kaoru riuscirono a capire,e ad essere d'accordo con la loro leader:

-Oggi pomeriggio ci mettiamo a studiare...sperando che non ci sia qualche nemico pronto a farci fuori!-

-Ci sto!Ma ora andiamo a scuola o faremo tardi!-

 

Sul volto di Brick si dipinse un sorriso non appena riconobbe la figura della ragazza dai selvaggi capelli rossi:

-Berserk.-

-Bando alle ciancie,Bricky-poo,parlaci del famoso piano.-

Le tre ragazze mollarono i bagagli nelle mani dei ragazzi,che si spostarono per farle entrare.

-Oh bhe,è...è più banale di quanto crediate.- Boomer osservò perplesso come,senza alcun permesso,Brute si sedeva al posto di Butch,iniziando a bere la sua birra.

-Mmh?- Berserk alzò un sopracciglio rivolta a Brick: -Allora?Perchè ti sei fermato?-

Butch prese la parola,penetrando fulmineo le ragazze con i suoi profondi occhi verdi:

-Per ora tutto quello che dovete sapere è che ci siamo iscritti alla scuola delle Powerpuff Girls Z...per studiarle più da vicino e scoprire le loro debolezze.Le batteremo sul loro stesso terreno.-

Brute incrociò le braccia con approvazione e poggiò senza ritegno gli stivali infestati da borchie sul tavolo: -L'ho sempre detto che sei un genio,Butchie.-

Boomer tossicchiò: -Ehmm...veramente è stata una mia id...-

Brick lo interruppe con una gomitata,incitandolo con lo sguardo a osservare l'atteggiamento di Brute: lo sguardo che stava rivolgendo a Butch era...wow.

Non c'erano termini adatti a sufficenza per descriverlo.

Era come...come...come se volesse mangiarselo con gli occhi,ecco!

Quest'ultimo fece un sorriso forzato:

-Abbiamo iscritto a scuola anche voi,per cui sbrigatevi a posare le valigie nella vostra stanza,che siamo già in ritardo.-

 

 

Kaoru posò lo skateboard all'uscita,correndo all'interno del portone.

Accidenti!

Tutti gli studenti erano già arrivati,e ora c'era un caos bestiale nei corridoi.

-Muovetevi!- incitò Momoko e Miyako con foga,ansiosa: -Sono già tutti qui!-

Momoko aveva il fiatone: -Vi prego ragazze,non riduciamoci mai più all'ultimo minuto!I miei polmoni stanno per scoppiare!-

Kaoru roteò gli occhi con sarcasmo: -Sul serio,Momoko,dovresti fare un po' più di sport.-

Miyako le interruppe perplessa,ma più che altro curiosa: -Ragazze,cos'è quella folla laggiù?-

Tutte si voltarono,studiando la scena stupite: in effetti di folla ce n'era eccome,e si sentivano anche dei gridolini di approvazione da parte di alcune ragazze.

Momoko aggrottò la fronte,ancora più confusa di prima:

-Sono forse superstar?-

In quel momento la folla si divise,ed ecco che Momoko posò una mano sulla bocca per non urlare.Tutti e tre i ragazzi di fronte a loro sorridevano più che soddisfatti,ridacchiando scherzosamente fra loro: Kaoru per lo shock alzò le sopracciglia così tanto da farle arrivare quasi all'attaccatura dei capelli.

No.

Impossibile.

Non potevano essere...

Che diamine ci facevano i Rowdyruff Boys Z...nella loro fottuta scuola?!

Butch smise improvvisamente di sorridere non appena ebbe incrociato lo sguardo di Kaoru,che non riuscì a respirare se non dopo qualche secondo.

Ma è quello che successe dopo che quasi non le fece svenire: da dietro i ragazzi apparvero improvvisamente le Powerpunk Girls Z.

Avevano tutt'e tre un...insopportabile sorrisetto stampato sulla faccia,mentre si avvinghiavano senza pudore ai tre ragazzi.Bhe,non esageriamo: in realtà Brute aveva solo preso Butch sottobraccio,ma quel gesto bastava e avanzava per rendere Kaoru più che furiosa.

Idiota.

Guardò il ragazzo riducendo gli occhi a due fessure,

Guarda come se la gode con quella vipera aggrappata addosso..!

Quando se ne furono andati,Miyako sospirò,un po' rossa in volto:

-Questo...ci creerrà dei problemi,non è così..?-

Momoko e Kaoru annuirono mentre,sconsolate,attraversavano il corridoio: dopotuto,erano state avvertite.Stupide loro se quella visione era stata capace di sconvolgere la loro mente,e forse anche il loro cuore.

 

 

A scuola c'era l'assemblea di istituto.

O meglio,si tentava di avere qualcosa che somigliasse vagamente ad un'assemblea di istituto.Kaoru era all'inpiedi,con Butch di fronte a lei,solo qualche metro di distanza li separava.La osservava con quel suo solito sorrisetto malizioso giusto per provocarla,con le ragazze della scuola che gli “sbavavano addosso” letteralmente parlando.

Kaoru avrebbe voluto squartarlo vivo.

Nonostante questo,riuscì a non scoppiare in qualche rissa,almeno fino a quando,non essendo più capace di controllarsi,lo afferrò per un braccio e,ignorando il fatto che il preside stava facendo un discorso,lo trascinò fuori dall'aula.

-Che-diavolo-ci-fate-voi-QUI!!!- sbottò,sottolineando ogni parola con enfasi: -Non potevate semplicemente sparire,così: puff!- imitò con le mani il gesto di uno scoppio di una bomba -No,eh?Hai ragione,troppo bello per essere vero!-

Il ragazzo incrociò le braccia: -Oh andiamo Buttercup,non dirai sul serio?!-

-Il mio nome è Kaoru,e si,sono seria come la morte!-

Butch avvicinò il viso al suo,fulminandolo con lo sguardo.La ragazza trattenne il respiro,mentre il cuore le rimbombava fino in gola:

-Siamo preparati a tutto stavolta,e tu e le tue amichette non riuscerete ancora a fermarci.-

A Kaoru riuscì solo di sussurrare,incapace di staccare i suoi occhi da quelli verde smeraldo di Butch:

-Ma siete morti.-

Butch ridusse gli occhi a due fessure:

-Non dirmi che della mia vita ti è mai importato qualcosa.Him ci ha resuscitati,donandoci nuovi poteri.Tutto quello che c'è da sapere è che vi faremo fuori prima che voi possiate realizzare come.E ora scusami...-

La oltrepassò rompendo il contatto visivo,il solito sorriso malizioso e beffardo nuovamente dipinto sul suo volto: -...ma le ragazze mi stanno aspettando.-

Se ne andò,lasciando Kaoru senza parole: cos'era...quell'atteggiamento?Era cambiato.

Radicalmente.Kaoru rabbrividì: le provocava quasi paura,e lei non aveva mai paura.

Una volta passata quella sensazione di gelo,cercò di ritornare in sé.

Alzò gli occhi al cielo con un sospiro:

-Già,è grandioso ricevere minacce di morte a prima mattina.Davvero grandioso.-

 

 

 

 

 

___________________________________________________

 

Note dell'Autrice

 

Ciao a tutti,sono Fujiko_Matsui97 e ho scritto questa storia un po' di tempo fa,quando avevo qualcosa come dieci anni!Per cui immagino quanto possa farvi schifo questo capitolo xD ^^''

In ogni caso,spero che lascerete una piccola recensione,anche se critica in modo che io possa imparare,dato che è il mio scopo da quando mi sono registrata su efp!:D

Mi farebbe molto piacere sapere che ne pensate!:3

In ogni caso,vi chiederete chi è,per esempio,Bell: non so se lo sapete,ma esiste un fumetto delle powerpuff che abbreviato si chiama PPGD: io non l'ho mai letto perchè in italia non esiste (xD) ma ho voluto fare un misto tra la versione giapponese,quella del fumetto e quella inglese...insomma un fritto misto!o.o Perdonate la mia scembiaggine,spero comunque che seguirete questa storia :) (e comunque Bell è una nemica di Blossom nel fumetto molto cattiva,ma dato che sono più una fan di Buttercup/Butch,ho deciso di fare in modo che crei casini a loro due xD) Un bacione forte!<3

 

-FM.

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Capitolo 2
*** Capitolo I-I ***


 

 

Capitolo I-I

 

 

Un'altra notte insonne e insopportabilmente silenziosa,ancor più di quelle precedenti.

A parte il solito incubo che si ripeteva ormai con la precisione di un orologio svizzero,ci mancava solo il ritorno dei Rowdyruff Boys per sconvolgere ancora di più la mente già in tempesta di Kaoru.

Stampò un altro volantino quasi meccanicamente,sospirando: le vennero in mente i rimproveri di Momoko,la quale era stata l'unica a ricordarle che non aveva fatto altro,in quei giorni,che sospirare.

Ma che poteva farci?

Era stanca,e già il pensiero che quei teppisti fossero tornati le rendeva il sangue acido.

-Stai ancora stampando i tuoi volantini?Non sei stanca?- la vocina di Miyako interruppe il flusso dei suoi pensieri,facendola sorridere: -No,non preoccuparti,piuttosto perchè non sei a lezione?-

-Ho chiesto di andare in bagno,volevo sapere come stavi.-

Kaoru ridacchiò,spingendola fuori dall'aula con delicatezza: -Piuttosto la lezione è una palla.Dai,puoi dirlo,non mi offendo mica!E comunque vai,prima che ti becchino e ti segnino un rapporto!-

Miyako arrossì,palesemente imbarazzata: l'aveva beccata!Come faceva a scoprire sempre tutto?!Ma dopotutto,era anche vero che era preoccupata per lei.

-Vado,vado!Lasciami dire solo una cosa...- la abbracciò forte,sperando di trasmetterle con quel contatto tutta la malinconia di vederla come era un tempo:

-Mi manca la vecchia Kaoru,vedi di farla tornare presto,intesi?-

La ragazza rimase a dir poco stupita: davvero non era più in grado di tenere per sé le sue emozioni..?Davvero era così tanto un libro aperto?

Si maledisse mentalmente: e poi,qualunque motivo potesse avere,era davvero ingiustificabile il mettere a disagio le persone intorno a lei per un malessere personale.

La sua amica si allontanò,così come le sue incertezze.

Prese in mano il volantino: doveva ritrovare la grinta di un tempo,e terminare quello che si era presupposta. Era da tempo che lottava per i suoi obiettivi,e le elezioni di quell'anno erano il suo traguardo.

Con lei in qualità di presidente del consiglio studentesco sarebbero cambiate molte cose,e lei avrebbe avuto campo libero riguardo molte decisioni che una normale studentessa non avrebbe potuto prendere.

Aveva lavorato duramente per quello: aveva studiato molte ore al giorno in modo da essere la prima della scuola,si era assicurata di ottenere l'eterna stima e fiducia degli insegnanti e del preside,aveva curato le relazioni con gli altri,aveva studiato autodifesa e aveva fatto in modo da essere conosciuta da qualunque persona frequentante il liceo Maika.

Come,dite voi?

Facendo in modo di mettersi in mostra,proponendosi leader e attiva frequentatrice di qualsiasi attività. Era stancante,ma qualcuno doveva pur farlo.

L'unico motivo che la spingeva oltre quel limite era dimostrare alla sua famiglia di potersela cavare da sola in ogni situazione: era da poco tempo infatti che viveva da sola (anche se ogni tanto andava nella casa di Miyako e Momoko a passare un po' di tempo con loro) in un appartamento finanziato dai suoi,che l'avevano messa in guardia in modo ben poco gentile.

Un solo passo falso,e sarebbe dovuta tornare a casa,con loro.

Non che lei non volesse stare vicino ai suoi,ma si sentiva...soffocata,in loro presenza.

Gli eccessi di carattere da parte dei due (troppo smielata e desiderosa di renderla una ben educata signorina la madre,troppo maschilista e aggressivo nelle manifestazioni il padre) la sballottavano,rendendola fiacca.

Inoltre,voleva dimostrare loro che anche lei come i suoi fratelli era capace di costruirsi un futuro con le sue sole forze.

Così avrebbero smesso di ricordarle che lei era solo una 'aggraziata signorina'.

Aveva capito che stava davvero bene esclusivamente in presenza di sé stessa: le stesse Momoko e Miyako,per quanto volesse loro del bene,a volte avvertiva il bisogno di staccare la spina da esse,fuggire in qualche posto isolato dove raccogliere le sue idee,i suoi pensieri.

Per questo attendeva quell'elezione con ansia: dopo di quella,avrebbe potuto rilassarsi ed essere veramente sé stessa.

Si stiracchiò,improvvisamente piena di energie: niente e nessuno avrebbe potuto fermarla.

Non ora.

 

 

 

Butch ghignò,mentre reggeva uno dei volantini fra le dita.

Perfetto.

Davvero Kaoru credeva di vincere?Le avrebbe dato filo da torcere.

In due giorni,grazie ad una buona dosa di finzione e di bellezza,aveva raccolto l'ammirazione e l'amore di ogni singolo studente,diventando il ragazzo più popolare della scuola.

Adesso non gli rimaneva altro che spodestare lei,mettendola così in cattiva luce da costringere gli altri a ricredersi sul suo riguardo.

-Brick?- un sorriso soddisfatto si dipinse sul suo volto,non appena sentì la voce gracchiante del fratello dall'altra parte del telefonino: -Fatti trovare davanti al laboratorio di scienze fra dieci minuti...-

Le sue pupille riuscirono ad essere attraversate da una luce euforica,prima che interrompesse la chiamata: -Ho un'idea.-

 

 

-Bhe?Che c'è?-

Davanti al rimbombare della sua voce,si precipitò a tappargli la bocca: -Ssssh!- gli intimò,fulminandolo con lo sguardo -Stà zitto!Potrebbero sentirci.-

-D'accordo,d'accordo...- il fratello maggiore lo spinse via,infastidito: -Ma tu deciditi a spiegarmi!Sai che odio queste sparate last-minute,Butch!-

Senza aspettare neanche un secondo,il ragazzo,con movimenti tanto rapidi da essere quasi impercettibili,gettò dei fogli davanti al viso di Brick,che corrugò la fronte,studiandoli: -Questa...è una tua foto?-

-Esattamente.È questo il mio piano: Buttercup vuole a tutti i costi diventare la presidentessa del consiglio studentesco,ma non sa che da oggi ha un nuovo rivale...- sorrise,soddisfatto -...Me.-

-Bhe,si,effettivamente è una cattiveria,ma...- inclinò la testa di lato,stupito: -Questo...cosa c'entra con la distruzione delle ragazze..?-

-Allora non capisci proprio...- Butch strinse la stoffa della sua felpa in una morsa tremante,gli occhi smeraldo erano attraversati da lampi di furia repressa: -A me non basta sconfiggerle definitivamente...devo fare in modo che lei subisca una tortura dal punto di vista fisico e psicologico così profonda da farla restare senza vita.Ti è chiaro adesso?!-

-Si,si,ma adesso stà calmo,eh?- lo allontanò,sconvolto: -Hei fratello,non pensavo che questa faccenda ti prendesse così tanto..!-

Butch tentò di tornare in sé e lo studiò,torvo: -Eccome se mi prende...finchè non sarà morta non avrò pace.-

Brick sospirò: -Fà quello che devi fare e poi raggiungici,intesi?Berserk e le altre ci aspettano per pranzare.-

Uscì a passo lento,e Butch,appena se ne fu andato,senza proferire parola tornò in sala computer,pronto a stampare quello che sarebbe stato l'asso nella manica per la sua vittoria.

 

 

 

-Corri,Miyako!Non possiamo fare tardi!Oggi è il GRANDE giorno!-

-Eeeh?!Perchè,cos'è oggi?-

Momoko tirò per un braccio l'amica,trasportandola con sé: -Ma come,non ricordi?È il festival del Maika!Il che significa solo una cosa...-

La biondina si fermò improvvisamente,arrivata al marciapiede: -Cosa?Vedere fiumi di studenti che intendono iscriversi?-

-No...- il volto di Momoko fu illuminato da un sorrisetto malizioso: -...Vedere Kaoru indossare una minigonna!-

 

 

Dannazione.

Accidenti!

Quella era senza dubbio la parte della 'Missione amore e popolarità' che le pesava di più da mettere in pratica.

Si muoveva a testa bassa,quasi correndo fra la folla rumorosa per farsi vedere il meno possibile con quello...scempio!

Questa sarebbe stata una delle tante iniziative da cambiare una volta eletta: come poteva un istituto accettare abbigliamenti del genere?!Per una squadra di cheerleaders,poi!

Udiva anche delle persone che superava chiamarla,spesso a gran voce,ma faceva finta di non sentirle,accelerando il passo.

Era quasi arrivata,quasi arrivata,quas...

La maglietta striminzita s'incastrò nella maniglia della porta,facendola quasi strozzare per l'azione di rigetto: -Ma porc..!-

Si diede un contegno: dopotutto,era pur sempre a scuola,e se voleva superare anche quell'ostacolo,doveva mandare via il nervosismo.

Inspirò profondamente,raccogliendo le energie:

-Allora...innanzitutto respiriamo profondament...-

-Ma tu guarda,ciao BC!-

-...EEEEEHHHH!!!- saltò all'indietro,andando a finire dritta fra le braccia del ragazzo: -Che..?!-

-Sicura di stare bene?- lo osservò alzare un sopracciglio,perplesso.

-Che ci fai tu qui?!E io che stavo cercando di rilassarmi!!!-

I tratti del viso di Butch si distesero nuovamente,mentre sorrideva malizioso: -Aahh...ho capito...- le sollevò il mento con le dita,costringendola a incontrare i suoi occhi -Quindi ammetti che ti metto addosso agitazione..?Potevi anche dirmelo prima,però...-

Kaoru diventò rossa come un peperone,sgusciando via dalle sue braccia: -Non per i motivi che credi tu..!-

Si accorse troppo tardi che Butch la stava studiando dalla testa ai piedi,famelico.

Rabbrividì: -E adesso si può sapere che cosa vuoi,idiota..!?-

-L'ho sempre detto che i festival sono una grande invenzione.- le sorrise con aria furba: -Senza nessun obbligo non potrei mai vederti indossare una minigonna,Buttercup,e di conseguenza non potrei eccitarmi così tan...-

Non riuscì a terminare la frase,costretto com'era a schivare un registro di classe.

Ma la visione di Kaoru paonazza dall'imbarazzo lo ripagava più di qualsiasi imminente pericolo.

-Tuuu!!!Maledetto maniaco,come osi?!Esci subito fuori di quiii!!!-

Butch,ridendo,alzò le mani in segno di resa: -D'accordo,d'accordo,vado...ma sappi che prima o poi dovrai ballare per me,Kaoru,e quel giorno non è poi tanto lontano,credimi!-

Uscì senza che la ragazza potesse chiedergli spiegazioni.

Kaoru si passò una mano fra i capelli ribelli,cercando di calmarsi: cosa voleva dire con quella frase?

Possibile...che avesse un altro piano in mente?

Con un sospiro annoiato si addossò contro il muro,scivolando fino a terra,in modo da raggomitolarsi su sé stessa,nervosamente.

Mancava così poco...troppo poco al suo obiettivo.

L'ultima acrobazia sulla corda sospesa della sua vita,prima di ritrovarsi con i piedi sulla terraferma.

Non avrebbe permesso a quell'idiota di farla franca!

 

 

 

 

-Aaaahhh!Oddio,che emozione!-

Miyako rise nel vedere la sua amica (come sempre quando si trattava di bei ragazzi,dopotutto) volteggiare qua e là per la sala ornata da striscioni e palloncini,strapiena di studenti: -Grandioso,vero?Io amo il festival,è così...pieno di vita!Non trovi,Momoko?-

Silenzio.

Miyako si girò,ma non vide nessuno: -Momoko..?-

Fu però 'casualmente' attirata da una voce che strepitava,melensa,le attenzioni di un ragazzo: -Momoko!- si precipitò verso di lei esasperata,tirandola via.

-No,aspetta!Mi stava per dare il suo numero!Uffa,ti odio Miyako!-

-Già,tu...- prima che la biondina potesse rispondere,Momoko si girò,trovandosi faccia a faccia con un paio di iridi scure: -...Se mi chiedessi il numero,non esiterei un istante a dartelo.-

Momoko arrossì al sorriso sornione di Brick,sperando che con le luci ancora soffuse della sala non si notasse.

-Ehmmm...io credo di avere un servizio da fare,bye bye!-

Maledisse mentalmente Miyako,non riuscendo però a fare nulla per trattenerla; dal canto suo,Brick già l'aveva osservata fuggire,pure se per meno di un istante: era troppo preso dalla Powerpuff rosa per badare a lei.

-Sembra che la tua amica ti abbia abbandonata...non si fa...- tirò un sospiro di finto dispiacere: -Che peccato,adesso sei tutta mia.-

-E lasciami,Brick!- la rossa lo spinse via,furiosa: -In effetti mi era sembrato strano non averti fra le scatole per ben due giorni,ma ora capisco che era semplicemente troppo bello per essere vero!-

Davanti all'improvvisa aria pensierosa di lui,Momoko sussultò: le espressioni di quel trio l'avevano sempre lasciata indifferente,ma ora...ora era diverso.

Troppo orgogliosa per ammetterlo,ma aveva...paura.

-Sai,effettivamente hai ragione...due giorni sono tanti,dovremmo recuperare il tempo perduto!- quando la distanza dal suo viso superò i limiti di sicurezza,Momoko non resistette più e scappò,rifugiandosi fra la folla.

Brick non la seguì: si stancava presto di giocare,specialmente con qualcuno che detestava dal profondo del cuore.

-Ti distruggerò,Blossom...- sorrise alla vista della sua schiena che si muoveva convulsa nel tentativo di correre via: -...non riuscirai più a scappare.-

 

 

Appena Kaoru udì il suono imperioso del fischietto,uscì con le altre cheerleaders,sollevando uno scroscio di applausi.

Le altre liberarono il passaggio,in modo da farla posizionare in prima fila: in poco tempo era diventata la leader della squadra,grazie al suo corpo perfetto ed energia inesauribile.

Riuscì a rilassarsi solo quando incontrò lo sguardo pieno di aspettativa di Miyako e Momoko,che tifavano da dietro gli scomparti: in realtà,le sembrava che quest'ultima fosse un po' scossa,ma non era di certo il momento per pensarci.

Doveva dare il meglio di sé in quell'esibizione,quella era la partita iniziale di basket dopo l'anno nuovo,con le migliori promesse dell'istituto: se avessero fatto bella figura come scuola,un mare di studenti si sarebbe recato nel loro istituto,e lei sicuramente sarebbe stata premiata dal direttore del Maika.

Sorrise,ambiziosa,ma quello che doveva essere un sorriso si trasformò in un'espressione sconvolta e quasi disgustata quando notò Butch che la osservava con la sua solita espressione strafottente (che a Kaoru procurava solo un'irrefrenabile voglia di mollargli un pugno),era seduto in prima fila,e con la divisa della squadra!

Lui...era uno dei giocatori?!

Ma che diamin..?!

I suoi pensieri si interruppero bruscamente al suono dello sparo,segno che i giochi erano ufficialmente iniziati.

Basta,doveva concentrarsi!

La musica attaccò,e lei iniziò,quasi meccanicamente,a ballare.

Si muoveva il più aggressivamente possibile,come per scacciare la rabbia che provava sentendo gli occhi di Butch incollati al suo corpo.

Sulle note di 'Pump it' dei Black Eyes Peas,i suoi gesti erano perfettamente coordinati,tanto da far deglutire un Butch fin troppo concentrato: quella visione quasi gli dissolveva la saliva.

-Ehi,Butch!- Brick si accomodò pesantemente al suo fianco: -Tra poco tocca a te,mi raccomando.Ehi,ma quella è Buttercup?!-

Il fratello per una volta ignorò il suo eccessivo blaterare,non degnandolo di uno sguardo: era troppo focalizzato sull'immagine della ragazza,troppo sexy persino per essere descritta.

-Ah...si.-

-Ma...ha una gonna!Cortissima!-

-E quindi?-

-Lascia perdere...oggi siete tutti suonati...- si arrese Brick,scrollando le spalle,prima di indicare con discrezione un punto parecchio dietro di lui: -Persino la rossina,laggiù,lo so che fa di tutto per non fissarmi,ma non ci riesce!-

Ghignò soddisfatto,e Butch non potè impedirsi di roteare gli occhi,questa volta: -Sei sempre più modesto,Brick.Ti dirò,sono contento dei tuoi miglioramenti!-

-Vero...la perfezione ha il mio nome,dopotutto.Invece tu non sei cambiato affatto!Sei qui da due giorni e ti sei già fatto cinque ragazze!- Brick rise,rispondendo a tono alla provocazione del fratello,il quale alzò le spalle con noncuranza.

-Bhe,mi devo tenere in allenamento,che vuoi farci!Non tutte cadono ai miei piedi...- lanciò un'occhiata a Kaoru,che intanto aveva finito la sua esibizione,e lo fissava con aria di sfida,godendosi gli applausi e i fischi di un intero stadio.

Sorrise,malizioso: -...Almeno,non subito.-

Brick lo osservò per qualche istante,sollevando un sopracciglio: -Wow...rivelazioni pesanti,Butch.Non ho idea di chi tu stia parlando,ma mi auguro solo che tu non faccia cazzate.Me lo auguro davvero.Dopotutto,in questa scuola ci siamo appena arrivati.-

Butch non rispose,e Brick si allontanò,non prima di avergli battuto delle pacche affettuose sulla schiena: -Ci vediamo dopo sul campo di calcio,se riesco ad arrivarci vivo e vegeto: questa maledetta scuola è un labirinto!Buona fortuna con la partita!-

-Anche a te,a dopo,Brick.-

 

 

 

Kaoru s'infilò l'uniforme nuovamente: il suo intervento era finito,ma la rabbia no.

Come aveva osato quel deficente tentare di interferire psicologicamente con il suo numero?!Questa non l'avrebbe passata liscia.

Furono questi i suoi ultimi pensieri,prima di venire trascinata fuori dallo spogliatoio,una mano sulle labbra che le impediva di gridare.

Nell'angolo semibuio,riuscì a riconoscere due occhi smeraldo.

Si liberò dalla mano,annaspando per ossigeno: -Butch!!!Ma che..?!-

Prima che potesse continuare,un paio di morbide labbra scesero su di lei,avvolgendo le sue completamente.

Kaoru ebbe appena il tempo di sgranare gli occhi che la sua forza fuori dal comune riuscì ad allontanare,seppur di poco,il ragazzo: -TU SEI PAZZO!!!QUESTO SI CHIAMA RAPIMENTO,LO SAI?!-

-Sssh...- le diede un delicato bacio sulla fronte,lasciandola sorpresa,ma non per questo meno arrabbiata: -Sai,in effetti speravo fossi tu.Non ho avuto il tempo di riconoscerti bene,da fuori lo spogliatoio.-

-Mi...- il colore paonazzo del giorno prima tornò a diffondersi sul suo viso: -MI HAI SPIATA!!!-

-Mi dispiace deludere le tue aspettative,ma non sono stato così fortunato da arrivare in tempo...e poi per chi mi hai preso?!Io sono un gentiluomo!-

L'espressione che Kaoru gli rivolse era così eloquente che per poco non scoppiò a ridere contro la sua volontà: -D'accordo,d'accordo...l'avrei fatto.Ma non è questo il punto.-

Avvicinò nuovamente il viso al suo,addossandola maggiormente alla parete fredda,provocandole i brividi.

-Dì la verità,aspettavi solo me per indossare un vestitino così pornografico...-

Con una mano le carezzò la gamba,fino ad arrivare alla sua coscia.

Kaoru si dibattè: -Pornografico,che?!È solo un'uniforme,sei tu che sei più pervertito degli altri!-

-Sai,è qui che ti sbagli...- un lampo di rabbia,con lo stupore di Kaoru,passò nelle sue pupille nere come pozzi di petrolio,dove lei sarebbe potuta annegare fin troppo facilmente: -Non hai idea del tipo di sguardi che ti rivolge il pubblico.E la cosa mi dà parecchio fastidio,mh?Sai,dovresti proprio smetterla di provocare,soprattutto me.-

Si leccò le labbra,famelico: non capiva il motivo del suo comportamento,sapeva solo che non riusciva proprio a smettere.

Ogni tentativo di fuga da parte della ragazza non faceva altro che alimentare in lui il desiderio di possederla.

Sentì delle pulsazioni mai provate nella zona del basso ventre,che lo costrinsero a staccarsi da lei,di malavoglia.La verità era una sola,purtroppo: era cresciuta,non notarlo era praticamente impossibile,ed era più irresistibile che mai con quel suo corpo da dea (segno che era sempre il solito maschiaccio che amava lo sport),i capelli che scendevano soffici ad accarezzarle le spalle,e persino con quella sua espressione disgustata.

Ma non poteva permettersi distrazioni futili.

Him e i suoi fratelli non gliel'avrebbero mai perdonato.

Buttercup era solo un inutile,spassoso gioco di cui presto si sarebbe stancato,come gli accadeva sempre con le altre ragazze.

Inutile allarmarsi.

-Idiota che non sei altro,mi vuoi mollare?!Devo andare alla partita di tennis,mi aspettano tutti!-

-Bhe,credo che dovranno aspettare un altro po'.-

-Eeeh?!-

Sorrise,sornione: -Sai,mi ero dimenticato di dirti che Boomer sta devastando con la sua nuova arma il terzo piano della scuola...quindi credo che sarai impegnata con noi ancora a lungo!-

-Ma!A...asp...ma tu sei serio!-

-Augurami in bocca al lupo.-

-N..!-

Le sue labbra scesero nuovamente su di lei,coinvolgendola in un bacio meno lungo,ma sicuramente più avido.

Davanti alla sua espressione sconvolta,Butch per tutta risposta si leccò le labbra ridacchiando,e correndo in campo.

 

-Diamo il benvenuto in campo ad un nuovo studente che in soli due giorni di allenamenti è diventato uno dei migliori giocatori della squadra del Maika!Butch Takeshi!-

 

Kaoru ignorò la voce gracchiante del telecronista,rimanendo per qualche secondo a fissarlo a bocca aperta in stato di puro shock.

Butch rideva con gli altri studenti come se li conoscesse da sempre,alzando le mani in cielo per ricevere gli applausi desiderati.

Kaoru ringhiò: sbruffone.

Fu solo quando incontrò il suo sguardo divertito che si ricordò del disastro che stava avvenendo al piano di sopra.

-Dannazione!Devo trovare Miyako e Momoko!POWEREEED...BUTTERCUP!!!-

Venne avvolta da una luce verde,che la trasformò nella paladina della giustizia che non aveva mai smesso di essere.

-E ora a noi due...Boomer!-

Volò fino al terzo piano,scansandosi appena in tempo prima che uno scaffale la colpisse in piena fronte: -Cavoli!C'è qualcosa nella biblioteca!-

Si affacciò cauta,senza farsi vedere: un enorme mostro melmoso si trascinava sulla moquette,rovesciando e ditruggendo tutto quello che gli capitava a tiro.

-Bleah!- commentò,disgustata,prima di nascondersi e premere un tasto della sua cinta,allarme che avrebbe chiamato a sé Momoko e Miyako.

E infatti,quando pensava che non sarebbero più corse in suo aiuto...

-Eccoci,Buttercup!-

-Scusaci,abbiamo fatto più in fretta possibile!-

-Non importa,ma adesso pensiamo a quello!-

-Un mostro melmoso?!-

-Già,quei codardi dei Rowdyruff Boys hanno preferito incaricare qualcun altro,piuttosto che vedersela loro con noi!-

-Tipico...- Blossom roteò gli occhi con sarcasmo,prima di gridare a gran voce: -EHHIIII AMMASSO DI MUCO!!!PERCHÈ NON TI RIBELLI AI TUOI PADRONCINI,EH?!-

-Bloss...-

-Cosa?- si voltò versa l'amica,che ora aveva il volto più pallido del solito,mentre con una mano posata sulla bocca tentava di non vomitare.

-Potresti evitare di dare questi nomignoli a quest'ora?!Ho appena fatto colazione!-

-Oh...ehe,scusa Bubbles!-

 

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Uno scroscio di applausi più forte dei precedenti scosse l'intero stadio,facendo sorridere un Butch vittorioso,che ora,mani posate sulle ginocchia,cercava di riprendere fiato.

Sbattè le palpebre un paio di volte,infastidito dai riflettori che emanavano luci fin troppo potenti,per i suoi gusti.

Gli venne la tentazione di distruggerli,ma non era il caso,si convinse all'ultimo,di dare di già un assaggio dei suoi poteri a quelle persone.

Doveva conservare tutta la sua energia per fare fuori Buttercup.

 

__________________________________

 

-Dannazione!Prova ancora!-

-Ma come faccio,guarda!Qualsiasi attacco io gli lanci,lui si scinde!-

-Divisione cellulare...divisione cellulare...ci sono!-

-Buttercup,dove vai?!-

-Voi distraetelo,ci penso io!-

Buttercup volò fino al laboratorio di scienze senza problemi: sapeva che tutti erano ad assistere le varie partite del festival,e che nessuno sarebbe stato presente nei piano superiori.

-Se non sbaglio,dovrebbe essere qui...- aprì i vari cassetti,nervosamente: -Accidenti,accidenti,accid...eccolo!Evviva!-

Quasi non saltò per il sollievo: aveva appena trovato il laser elimina-materia * del professor Suzuki.

 

 

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Una cheerleader ancheggiante gli porse un asciugamano,squittendo letteralmente,ma Butch non la degnò di uno sguardo,strofinandosi il viso con esso.

Il telecronista corse verso di lui,avvicinando il micorofono al suo viso: -Che partita,Takashi!Il tuo contributo è stato determinante per questi risultati!Ma c'è una cosa che vorrei chiederti...-

 

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-AAAAHHHHH!!!BLOSSOOOOMMM!!!-

-RESISTI,BUBBLES!!!RIBBON LIGHT ** !!!- Blossom attaccò,ma senza esito: Bubbles continuava a dimenarsi e urlare,imprigionata fra le grinfie semiliquide del mostro.

La leader delle Powerpuff aveva quasi perso la speranza,quando il mostro venne improvvisamente avvolto in una potentissima luce blu,che lo fece dissolvere all'istante,fra lamenti agghiaccianti.

Bubbles cadde a terra: -AHIO!!!Ma che..?!Buttercup!-

-Presente!- ghignò la verdina soddisfatta,scacciando con un soffio il rivolo di fumo che fuoriusciva dalla pistola: -Queste battaglie cominciano a divertirmi!-

-Sei stata grande!- Bubbles corse ad abbracciarla,prima che lei la allontanasse,imbarazzata da tutte quelle manifestazioni di affetto.

-Grazie!-

-Si,si,adesso però lasciami,eh?!-

 

_____________________________________________

 

 

-...C'è qualcuno in particolare a cui vuoi dedicare questa partita?-

Tutto il pubblico taque,trepidante d'attesa.

-Si.- Butch prese il microfono,con un sorriso luminoso: -Voglio dedicare questo grande risultato a Kaoru.Matsubara...Kaoru.-

 

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Blossom prese le due amiche sottobraccio,facendo sì che ritornassero tutte e tre con le loro solite divise,in modo che,ancora una volta,dovessero far finta che nulla fosse mai successo.Era parte del loro lavoro.

-Forza,supereroine dei miei stivali,andiamo a vedere le altre partite?-

-Certo!- esclamarono Kaoru e Miyako,prima che quest'ultima scoppiasse a ridere:

-Momoko,non so come dirtelo ma...la tua faccia è completamente ricoperta di fango!-

-Aaaahhh!!Oh,no!Toglietemelo,toglietemelo!Non sia mai che qualche ragazzo mi veda!-

-Eddai,adesso stà ferma..!-

Erano un trio di amiche come altri,ma con il loro solo sorriso erano capaci di illuminare intere vite.

Questo però,l'avrebbero capito molto tempo dopo.

Per ora,tutto quello che occupava le loro menti era la risata di ognuna di loro che echeggiava per i corridoi,lipida,pura.

Senza problemi.

E,in fondo,per il momento andava bene così.

 

 

 

 

 

_________________________________________________

 

Note dell'Autrice

 

* Scusate per questa cosa oscena,ma non sapevo come spiegarmi O.o

** Attacco puramente inventato xD,anzi se mi fate la cortesia di dirmi gli attacchi dei ragazzi e delle ragazze mi fareste un enorme favore!

 

Spero che nonostante la lunghezza del capitolo,gli avvenimenti vi siano piaciuti!:P

Grazie mille per le scorse recensioni,mi hanno reso felice!^\\\^

Al prossimo aggiornamento!<3<3<3

 

-FM.

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Capitolo 3
*** Capitolo I-II ***


 

 

Capitolo I-II

 

 

 

 

-VOTATE MATSUBARA KAORU! PERCHÈ IL MAIKA SIA UN POSTO MIGLIORE!-

Momoko abbassò il megafono, sospirando: Kaoru si era svegliata tardi come sempre, e almeno per il momento toccava a lei fare pubblicità. Pensava che sarebbe stato positivo per fare nuove amicizie e incontrare ragazzi popolari, ma le uniche persone che si erano fermate a parlare con lei fino a quel momento erano state solo ragazzi occhialuti e con un grado di bellezza decisamente inferiore alla media...sperava solo che Kaoru sarebbe arrivata presto!

-Ehi,Momoko!- abbassò il suo sguardo fino a scorgere Mitch, loro amico d'infanzia e con un debole per la Powerpuff verde: scese con un sorriso dal piedistallo e lo salutò schioccandogli un bacio su entrambe le guance.

-Tutto bene?-

-Insomma, sono esausta!Vieni dalla detenzione?-

Mitch sbuffò, aggiustandosi lo zaino sulle spalle: -Quella stronza della classe di giapponese mi ha obbligato a scrivere un tema al giorno per migliorare la mia scrittura!Ma dico io, che mi serve fare temi nella vita?!-

Momoko rise, dandogli ragione con gli occhi: quel ragazzo rimaneva sempre lo stesso burlone di tanti anni fa, ma con una dolcezza che in pochi possedevano.

-Comunque, hai visto Kaoru?Volevo salutarla, è da tre giorni che non riesco a parlarle!-

La rossa scosse il capo, speranzosa: -Spero proprio che questa campagna elettorale vada bene, si è impegnata tanto!Comunque sappi che dovrebbe arrivare a momenti...- adocchiò l'ingresso, il viso ora dipinto da un sorriso luminoso -...Oh!Eccola!-

 

 

___________________________________

 

 

Kaoru sbadigliò: anche la sera prima non era riuscita ad andare a letto se non prima delle tre, e doveva ancora scrivere il suo discorso e completare le promesse elettorali!

Quell'inferno non avrebbe avuto fine se non prima di un solo, lunghissimo giorno...la situazione che l'aveva stranita, però, era il modo in cui si comportava il suo cervello da quando gli RRBZ erano tornati: non riusciva a pensare in modo lucido, provava preoccupazione, paura...temeva i colpi bassi di Butch.

In più, aveva un brutto presentimento che non riusciva a scacciar via.

Fatto sta che dovette allontanare a forza questi pensieri dato che, non appena mise piede nel terreno scolastico, venne praticamente aggredita da uno stormo di studenti, molti di loro lavoravano per il giornale della scuola e brandivano un microfono in mano: -Kaoru!Come mai non eri seduta a fare il tifo per Takashi alla partita di ieri?!-

-Ci è rimasto molto male sai?!-

-Nessuno rimarrebbe insensibile a dichiarazioni di quel tipo!-

-Butch è così...affascinante e intelligente, bellissimo...insomma, come ti è venuto in mente di respingerlo?!-

Kaoru ignorò volutamente la dichiarazione della giornalista/cheerleader, ma non riuscì a non urlare impaziente: -Oooh, insomma, volete fare silenzio?! Non ho respinto nessuno, io!!!-

Fu appena sentì il rumore dei grilli senza nessuna voce come sottofondo, e quando notò le espressioni sconvolte del 'suo' pubblico, che realizzò quello che aveva appena proferito.

-Oh, cazz..! Aspettate, non avete capito! Non ho rifiutato nessuno non nel senso che ho accettato la sua corte o le sue molestie! Voglio dire, non mi sono fatta molestare anche se lui è fin troppo forte per respingerlo...o Madonna mia ma cosa sto dicendo?!- alzò gli occhi al cielo con esasperazione, quando Butch, entrato a scuola, le rivolse un occhiolino prima di proseguire a camminare: -'Giorno, dolcezza...-

-Aah, no!!!- Kaoru, furibonda, ignorò le ragazze in procinto di svenimento amoroso, dirigendosi a grandi falcate verso il ragazzo, afferrandolo per il braccio: -Noi due dobbiamo parlare!-

Mentre lo trascinava via con sé, Butch scrollò le spalle sognante verso la folla di studenti, non riuscendo ad evitare un pugno nello stomaco: -Visto, gente?È così crudele, tentare ancora di insultarmi dopo avermi trattato come un verme! Mi ha spezzato il cuor...AHIO!-

-E ora tu mi spieghi...- Kaoru digrignò i denti, sbattendolo contro la porta dello scantinato: -...cosa sta succendendo, Butch! Perchè pensano tutti che io ti abbia rifiutato?!-

Butch ridacchiò, sistemandosi il colletto della felpa: -Tu hai tutta l'aria di non aver visto la partita di ieri, dico bene bambolina?-

-No...- Kaoru lo osservò confusa, prima di distogliere arrabbiata lo sguardo: -E non chiamarmi in quel modo! Perchè avrei dovuto?! Ho cose più importanti da fare, io!-

-Tipo provare balletti pornografici..? Mi inviti alle prov...OUCH!-

Kaoru sfilò il suo ginocchio dal basso ventre del ragazzo, paonazza in volto: -Smettila...dovevo farlo per la mia candidatura...è una cosa a cui tengo molto, e voglio che tutto vada per il verso giusto!-

-Mmh, interessante...hai l'aria di una che se ne intende di politica, che ne dici di dare un'occhiata alle mie promesse?-

A Kaoru sembrò che le fosse crollato il mondo addosso: -Prego..?-

-Ah, non te l'ho detto?- lo sguardo che il ragazzo le rivolse era carico di rabbia, e piacere: -Mi sono candidato anch'io...e in questo momento sono in testa, se proprio vuoi saperlo.-

-Butch...- Kaoru ebbe appena la forza di sussurrare il suo nome, portandosi una mano fino alle tempie: -...se lo fai solo per giocarmi un tiro mancino smettila subito!-

-Allora non ti è chiaro il discorso...- con una mano le afferrò la gola, i suoi occhi assottigliati ora erano riempiti da una luce verde scuro, le vene ben visibili e turbate sulla pelle chiara. Kaoru deglutì, gli occhi spalancati e la saliva prosciugata: non riusciva a respirare, e sentiva i suoi piedi agitarsi nel vuoto.

-...tu mi hai ucciso. Mi hai lasciato senza potere, senza un corpo, senza un'anima. Non farò nessuno sconto per una come te, faresti bene a mettertelo in testa, così come faresti bene a metterti in testa che morirai per mano mia, quando meno te lo aspetti. Così: puff, come tu hai detto che siamo spariti, mh?-

I suoi occhi tornarono normali, così come la sua pelle, anche se l'espressione del suo volto rimaneva impassibile, di quel marmoreo che inquietava.

Kaoru tossì non appena i suoi piedi ritoccarono la terraferma, tremanti: -Non...vincerai, Butch. Il male non vince mai.-

Il ragazzo sorrise malizioso: -Ma come siamo tradizionalisti...sai cosa ti dico, Kaoru? Penso che inizieremo il mio piano per la vittoria dai gradini inferiori, ovvero facendo sì che la tua fama di studentessa modello si distrugga prima di dire A.-

-Cos..?- Kaoru lo osservò scioccata, prima che il ragazzo la spingesse dentro al ripostiglio, chiudendo la porta a chiave.

-Buona permanenza, presidente!-

Kaoru, da dentro la stanza semibuia, scattò in piedi, prendendo a battere freneticamente pugni sulla porta, furiosa: -BUTCH!BUTCH!ANDIAMO, TIRAMI FUORI, TUTTO QUESTO NON È AFFATTO DIVERTENTE!!!-

-Dici?Eppure io mi sto divertendo parecchio...- mormorò fra sé e sé Butch con un sorriso, le mani nelle tasche, mentre si avviava verso la sua aula fischiettando.

-BUTCH!ACCIDENTI, BUTCH!!!-

-Ehi...stà calma, ragazzina...-

Kaoru sobbalzò al sentire quella voce pastosa e fin troppo roca. Si voltò, palpitante, venendo investita da una nuvola di fumo. Tossì, le lacrime agli occhi: -Ma che cos'è..?-

-Vuoi fare un tiro?-

Oh, no.

Lo sgabuzzino della scuola era il luogo dove si nascondevano gli studenti peggiori della scuola durante le lezioni, forniti di una bella scorta di erba e droga.

Merda.

Chissà come aveva fatto a dimenticarselo?

 

 

______________________________________

 

 

-Adesso fate silenzio, vi riferirò in ordine alfabetico il risultato dei test della scorsa settimana. Iniziamo: Akumi...-

Nella sezione C era una mattinata tranquilla come le altre, fino a quando il professor Suzuki, responsabile della sezione A, non entrò con aria preoccupata: -Mi scusi se interrompo la vostra lezione, signorina Torres, ma non riesco a trovare Matsubara Kaoru: non è venuta a lezione, e mi è stato riferito che è entrata nella scuola, stamattina.-

-Strano...- la signorina si alzò in piedi, sistemandosi gli occhiali: -Kaoru è una studentessa modello, cosa crede che sia successo?-

-Se posso permettermi, professoressa...-

Tutti si voltarono verso Butch Takashi, seduto in prima fila con un'espressione pensierosa decisamente ipocrita: -A pensarci bene, l'ho vista quasi un'ora fa entrare di soppiatto nello sgabuzzino...chissà cos'è andata a fare?-

I due professori si studiarono senza parole, prima di uscire dalla classe velocemente, seguiti da una folla di studenti curiosi e che rompevano il silenzio con brusii di ogni genere.

Nessuno notò Butch che, un sorrisetto malizioso dipinto sul volto, si alzò in piedi e, senza una parola in più, seguì gli altri studenti.

 

 

________________________________________

 

 

Non appena il viso di Kaoru venne invaso da una luce artificiale, segno che la porta era stata aperta, il suo cuore prese a battere freneticamente: non poteva essere vero...doveva essere un incubo, non vi era altra soluzione!

Di fronte all'espressione quasi disgustata della sua professoressa d'inglese e a quella profondamente delusa del suo prof di giapponese, i suoi occhi verdi rimasero spalancati e tremanti, mentre si alzava da vicino a Naozumi, spaventata: -Aspettate...- commentò flebilmente -Non è come pensate, credetem..!-

-Ho commesso un grave errore di valutazione con te, Matsubara.- la interruppe bruscamente la signorina Torres, sequestrando le cartucce d'erba: -Adesso mi è tutto chiaro. Frequenterai la detenzione due volte a settimana per tutta la fine del mese e...non credere che i tuoi voti e la tua credibilità come probabile candidata rimangano invariati dopo questo...colpo basso.-

Sono stata IO a subire un colpo basso!” avrebbe voluto gridare disperata Kaoru, ma avrebbe solo peggiorato la sua situazione: “Io, e non lei!

Il professor Suzuki incrociò lo sguardo mesto di Kaoru ma, dopo aver scosso la testa, si allontanò anche lui assieme agli altri studenti colpevoli, seguito dalle parole di scherno e le risatine degli altri studenti.

Butch, mani nelle tasche, sorrise soddisfatto di fronte all'espressione di Kaoru, piena di risentimento: -Te l'avevo detto di non giocare con me, Buttercup. Ora...- si passò una mano fra i capelli, tornando in classe -...capirai che faccio sul serio.-

 

 

______________________________

 

 

-MALEDETTO STRONZO!!!- Kaoru rovesciò i libri dalla scrivania con la sola forza di un braccio, mentre Momoko scuoteva la testa: -Vuoi davvero farmi credere che non ti aspettavi cattiverie da parte sua?-

-Non dico questo!- la Powerpuff verde si voltò verso la rossa, impaziente: -Sto solo dicendo che non immaginavo arrivasse a tanto!-

-Quindi l'hai sottovalutato.- tagliò corto Momoko, che continuò a parlare impedendo all'amica di ribattere ancora: -Ho avuto modo di pensare a questa situazione...e se provi a rifletterci, anche se hai subito un grosso danno come futuro presidente, nulla è inaggiustabile.-

Di fronte all'aria interrogativa di Kaoru, proseguì ancora: -Con i professori sarà quasi impossibile riconquistarti la fiducia, ma ricordati che saranno gli studenti, e non loro, a votare. E, essendoci tantissimi maschi in quest'istituto, devi considerare che l'opinione che hanno di te in questo momento (disgustoso ma vero) è migliore di quella che avevano prima di quest'avvenimento: i ragazzi amano le persone sfrontate e che non rispettano le regole, e adesso ai loro occhi tu sei una così! Una...tosta,insomma! E avrai il loro voto. Inoltre, non dimenticare l'influenza che, purtroppo, Miyako ha su di loro!-

La biondina annuì speranzosa: -Vero! Parlerò bene di te e...aspetta, perchè purtroppo?!-

Momoko sospirò lasciando cadere l'argomento: -Lascia perdere...in ogni caso, l'unico problema sono le ragazze, ma io ho un'idea anche per quello! Hai detto che Butch ha sparso la voce che l'hai rifiutato in seguito ad una dichiarazione facendoti passare per un'insensibile, giusto?-

-Già...quel verme...lo squarterò vivo!- Kaoru digrignò i denti, ma Momoko decise di interrompere i suoi bollenti spiriti con una notizia che sarebbe stata come acqua gelida, per lei.

-Con la violenza non andrai da nessuna parte, peggiorerai solo le cose. Ma, se fai come ti dico, la vittoria sarà tua. Anche se ti avverto che non ti piacerà.-

Kaoru si sedette, pronta a sentire: -Avanti, dimmi che hai in mente.-

Fu quando Momoko parlò che Kaoru comprese che nemmeno la comodità di una poltrona avrebbe potuto trattenerla dall'uccidere l'amica.

 

 

 

 

 

_________________________________________

 

Ciao!:D Sono tornata con un nuovo chappy che spero vi sia piaciuto!Mi ci è voluto un bel po' per aggiungere un altro pezzo alla mia storia, ma dopotutto se non si sta lontani dal computer in vacanza, che vacanza è? XD Mi raccomando recensite in modo da poter continuare a scrivere!<3

 

-FM.

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Capitolo 4
*** Capitolo I-III ***


 

 

Capitolo I-III

 

 

 

-Come sei cresciuto, figlio mio...-

Brick socchiuse gli occhi nella penombra della stanza: conosceva quella voce sibilante e suadente fin troppo bene.

-Non ho tempo da perdere. Perchè invadi di nuovo la mia mente con la tua voce?-

-Perchè è divertente.- il leader dei Rowdyruff strinse i pugni, stranamente nervoso:

-Non abbiamo bisogno della tua assistenza, il nostro piano va a gonfie vele.-

-Ma davvero..?- la figura nera, in uno strisciare impercettibile, raggiunse il volto del figliastro, l'aria giocosa resa infernale da un paio di occhi infuocati:

-A me sembra che uno di voi stia avendo fin troppe distrazioni.-

Di fronte al silenzio di Brick, si allontanò con un sorriso tremante:

-Ho troppo potere per arrendermi ora. Non osate deludermi.-

Il leader si inchinò, il palmo della mano schiacciato a terra, come a voler raccogliere ogni briciola di potere di quella camera oscura:

-Non lo faremo...Him.-

 

___________________________

 

 

-DICO, MA SEI FORSE IMPAZZITAAA?!?!-

Kaoru, sedia nella mano, tentava di aggredire Momoko, fermata da una spaventata Miyako.

Poiché sembrava peggiore dei nemici di solito da loro affrontati, la leader si era prudentemente nascosta dietro il divano, mentre la Powerpuff blu quasi piangeva disperata: -Ecco, l'avevo detto io che non l'avrebbe presa bene!!!-

-Tu dici?!?!- la leader roteò gli occhi con sarcasmo, prima di rivolgersi finalmente al 'mostro' di quella situazione: -Kaoru, so che non ti sembra una buona idea, ma credimi, è l'unica soluzione ora come ora!-

Quest'ultima si liberò dalla stretta di Miyako, afferrando per il colletto della camicia Momoko: -Baciare Butch ti sembra una soluzione utile?!-

-Si! Ascoltami...- cercò di allentarle la presa, sinceramente calma: -L'unica tua pecca adesso è la fama di spezzacuori insensibile, ma se tu bacerai Butch, dal quale sei stata accusata di rifiuto, passerai per quella buona e avrai finalmente i voti che ti spettano!-

-Mi dispiace, Kaoru, ma questa volta Momoko ha ragione! Davvero vuoi arrenderti così, senza nemmeno provare?! Hai lottato finora, finisci la partita adesso!- la biondina giunse le mani, esasperata, come a volerla pregare di ascoltarle, quella volta.

Kaoru fissò Momoko con occhi di fuoco: effettivamente non aveva tutti i torti...ma cavoli, era Butch! Ewk!

Momoko, come a voler intuire le sue perplessità, le rivolse un sorriso malizioso:

-...Sempre se non provi niente per lui, è ovvio.-

Si ritrovò il libro di filosofia sul naso senza averlo mai studiato.

 

 

___________________________

 

 

-Come ti senti?-

Butch sorrise malizioso a suo fratello: -Meravigliosamente. Sul serio, pensavo che battere Buttercup sarebbe stato più difficile.-

Boomer scosse il capo, richiudendo l'armadietto: -Non sottovalutarla, Butch, non hai ancora superato le votazioni.-

-Ma ho praticamente già vinto, Boomer...niente può cambiare adesso, specialmente nell'arco di un'ora. Dovevo immaginarlo che quelle là erano solo delle bambine smidollate e nient'altro.- rise, sicuro come non mai.

Nessuno avrebbe potuto fermare la sua ascesa alla vittoria, nemmeno con un incidente.

Era troppo tardi.

-Ci vediamo in teatro!-

-Vota per me, Booms.- davanti alla risata del fratello, ghignò.

Si sentiva carico di energia, particolarmente ambizioso e imbattibile.

Sospirò soddisfatto, chiudendo l'armadietto e pronto per la lezione di inglese, quando il suo sguardo venne catturato da una figura che avanzava decisa verso di lui.

Aggrottò la fronte, prima di sorridere rilassato: -Buongiorno, come si sente la perdente oggi?-

-Meglio di te sicuro.- Kaoru sorrise, spiazzandolo: -Sai, Butch, non hai ancora vinto, che io sappia.-

-E pensi davvero che non vincerò?- scoppiò a ridere, e la Powerpuff dovette ricorrere a tutto il suo autocontrollo per non squartarlo vivo -Andiamo, Kaoru, smettila di renderti ridicola. Guarda, se lasci perdere ti occuperai di smistare le lettere dei miei fan, contenta?-

Si voltò a raccogliere lo zaino da terra, e Kaoru strinse i pugni, furibonda.

Ora o mai più.

-Io non mi arrendo mai, Butch.-

Il ragazzo si voltò con aria di scherno, ma non fece in tempo a risponderle che Kaoru lo afferrò per la nuca, i loro respiri che si incrociavano.

Butch deglutì, il cervello che aveva smesso di connettersi nel momento in cui aveva realizzato quanto fosse vicina a lui: -Che stai facendo..?-

Osservò la bocca della ragazza sorridere, ed era un sorriso cinico, malizioso:

-Vinco le elezioni.-

Butch sgranò gli occhi quando non sentì più il suo respiro, ma solo il contatto delle sue labbra.

Socchiuse gli occhi, incapace di pensare oltre, passando una mano fra i capelli soffici della ragazza. Li aveva bramati e allo stesso tempo odiati ogni volta che qualche maledetta sostanza bruciava sotto la sua pelle, e ogni volta che Brick gli aveva chiesto perchè non si limitasse a farla fuori, poiché ne aveva le possibilità.

Sospirò quando lei ruppe il contatto, cercando in tutti i modi di tentare di pensare a qualcos'altro che non fosse quel bacio.

Si risvegliò bruscamente solo quando la osservò, ormai distante, sorridere soddisfatta:

-Grazie per avermi consegnato la vittoria, Butchie.-

Si allontanò a passi decisi, lasciando attonito il ragazzo, che solo in quel momento notò gli sguardi di ogni singolo studente, le risatine e i brusii.

Molti avevano perfino scattato delle foto.

Strinse i pugni, mentre la rabbia si faceva strada nella sua mente.

Adesso era tutto chiaro.

-Merda!-

 

_____________________________

 

 

-Buongiorno, studenti del Maika!- la voce della direttrice echeggiò nel salone, rimbombata a causa del microfono: -Siamo qui oggi per decidere il futuro del nostro istituto e vedere chi finalmente si merita la carica di presidente o presidentessa di questo prestigio di scuola!-

-Levati di mezzo.- Butch spinse via uno studente, afferrando furibondo il braccio di Kaoru:

-Come hai osato prendermi in giro così?! Io ti distruggo!-

La ragazza, notando gli sguardi incuriositi degli altri, assunse una finta aria delusa:

-Tesoro, ma perchè parli così..? Vuoi forse spezzarmi il cuore?-

 

-Iniziamo con settanta voti per Yuko Kanao!-

 

Deglutì di fronte all'espressione di Butch, talmente furiosa che le sembrò di vedere le sue orecchie cacciare fumo: -Certo, continua a fingere. Sei stata in gamba, Kaoru, ma non finisce qui. Ti schiaccerò come un insetto ai voti!-

 

-Novantadue per Naozumi Kinoshita!-

 

-Questo lo vedremo.- sorrise lei, sussurrando in modo da non farsi sentire dalla folla:

-Non c'è posto per voi Rowdyruff dove la pace regna sovrana. E tu...- lo indicò con rabbia -...non ti inserirai nella mia vita, non di nuovo!-

 

-E al primo posto, con un'incredibile voto positivo di duecentotre studenti...-

 

-Vincerò io.-

-Vincerò io!-

 

La direttrice aggrottò la fronte, perplessa e visibilmente stupita: -Oh mamma, non era mai successo prima...parità di voti per Butch Jojo e Kaoru Matsubara!-

 

Tutti applaudirono e fischiarono soddisfatti, coprendo la rabbia dei due:

-COSA?! Questa è una pazzia!!!-

-Non può aver vinto anche LEI!!!-

 

-Professor Suzuki, siamo sicuri che nessuno dei due ha prevalso sull'altro nella votazione?-

-Sicuro!- il professore alzò le spalle stupito: -Ho ricontrollato tre volte, prima!-

-Bhe, in questo caso non posso dichiarare un solo vincitore, i voti parlano chiaro...- la direttrice diede l'ordine di iniziare il banchetto post-votazioni: -...dichiaro ufficialmente Jojo e Matsubara i due presidenti del Maika High School!-

 

 

___________________________

 

 

-ACCIDENTI!- Butch sferrò un pugno all'armadietto, spezzandolo in due: -Quella femmina mi ha fregato!!!-

-Ehi, ehi, calmati!- Brick lo afferrò per le spalle, interrompendo la sua furia omicida:

-Ci spieghi una volta per tutte come diavolo è potuto accadere?!-

Butch distolse lo sguardo, tentando di sviare la questione: non poteva rivelare che Buttercup lo aveva sconfitto con un bacio...di nuovo!

-Che importa?! Le renderò la vita da presidentessa impossibile, capirà cosa vuol dire mettersi contro il sottoscritto!-

Si liberò dalla morsa del fratello, uscendo in cortile per sfogarsi con un po' di basket.

Brick socchiuse gli occhi, studiando Butch: c'era qualcosa che non andava.

Perchè non gli aveva risposto?

Per la prima volta da quando avevano messo piede in quell'istituto, gli sembrava...debole. Forse fragile.

Doveva scoprire cosa stesse succedendo, prima che quel fattore trasformasse il fratello in un burattino con tanto di fili.

-Cosa possiamo fare, Brick?-

Incrociò le braccia, non staccando lo sguardo dal cortile: -Aspettare e continuare col nostro piano. Sai, Boomer, penso sia ora che noi entriamo in gioco.-

Il suo sguardo venne catturato da un avviso affisso in bacheca, che lo fece sorridere:

-E io ho già un piano.-

 

 

_________________________________

 

 

 

Il giorno dopo Kaoru era di pessimo umore: era rimasta tutto il tempo a lamentarsi con Momoko della convivenza che avrebbe dovuto affrontare con quell'idiota e rischiava di fare tardi al suo primo giorno dopo la vittoria, per giunta facendo uscire di bocca a Momoko solo un “almeno hai vinto anche tu!”...ma non era abbastanza!

Non si era fatta i sangue acido fino a quel giorno solo per un misero 'anche'!

Evidentemente anche Butch, quando entrò in laboratorio con tutta l'aria di volerlo distruggere, era dello stesso avviso, poiché si sedette senza una parola, fissandola con odio trascendentale.

La ragazza decise che solo prenderlo in giro l'avrebbe resa di buonumore, quel giorno: -Oh, è arrivato il perdente...che gioia!-

-Ma taci...- il ragazzo le ringhiò contro: -Ho vinto insieme a te, non so se ricordi.-

-L'avevo rimosso, in effetti. Troppo orribile come ricordo.- sorrise lei con sarcasmo, facendolo infuriare ancora di più: -Ascoltami bene, Buttercup, oggi non è giornata, quindi, se non vuoi morire per mano mia oggi..!!!-

La ragazza si alzò con lui, viso contro viso: -...Farei meglio a tacere? Cosa c'è, perdere fa male, forse?!-

-No, stupida che non sei altro, fa male quel fintissimo e dannatissimo b..!- s'interruppe di botto, realizzando all'improvviso quello che stava per urlarle contro.

Vide l'espressione furibonda di lei cambiare in una curiosa, si allarmò di fronte ai suoi occhi color del prato in estate: -Quel dannatissimo...cosa?!-

-Lascia perdere, dimentica quello che ti ho detto, ok? Vado a farmi un caffè.-

Si allontanò velocemente, fermato appena dal richiamo di lei: -Eeehi! Dove credi di andare, devi aiutarmi a scegliere gli attori per la recita di fine anno!-

Butch roteò gli occhi, uscendo definitivamente: -Inizia a scegliere tu, ci vediamo nella sala prove!-

Kaoru, dopo averlo chiamato invano, scosse la testa, lanciando un'ultima occhiata alla prima pagina del giornale della scuola, la foto del bacio di lei e Butch in bella mostra:

 

Due presidenti per la prima volta nella storia del Maika!

Coppia dell'Anno o del Danno?”

 

Sbuffò, sfinita: quel ragazzo non lo avrebbe capito mai, ne era sicura.

 

 

 

_____________________________

 

 

-Ripeti la battuta con maggiore enfasi, Dexter!-

Kaoru incrociò le braccia, studiando attentamente le mosse degli attori: Romeo e Giulietta doveva essere il migliore spettacolo di tutti i tempi, nel Maika.

Ne andava della sua credibilità di presidentessa.

-Momoko, ricorda che tra poco tocca a te! Miyako, le stoffe per i costumi..?-

-Le ho prese dal deposito ieri, devo solo cucire tutto!-

-Perfetto! Mancano ruoli maschili, c'è qualcuno che ambisce al ruolo di Romeo?-

-Brick.-

Kaoru si voltò, appena in tempo per scorgere una figura soddisfatta, appoggiata allo stipite della porta.

Roteò gli occhi, annoiata: -Non puoi decidere solo tu, Butch.-

-Ma davvero?- avanzò verso di lei, mentre Momoko gli rivolgeva un'aria truce: -Sono anch'io il presidente, e ti assicuro che Brick sarebbe il più adatto alla parte. Non avevi detto che avevi bisogno del mio aiuto per decidere i ruoli?-

-Io non..!- espirò profondamente, tentando di controllare la rabbia. Non poteva scoppiare, non davanti a tutti: -Non ho bisogno del tuo aiuto. Volevo solo non essere l'unica a lavorare, tutto qui.-

-Appunto, quindi hai bisogno di me.- sorrise soddisfatto e continuò, zittendo Kaoru sul nascere: -Ora, c'è qualcuno che vuole recitare la parte di Romeo?-

Sarà stato in parte per l'espressione minacciosa del ragazzo, ma nessuno rispose.

E Kaoru si maledisse di fronte all'espressione angosciata di Momoko, stavolta non avrebbe potuto aiutarla in nessun modo.

Butch sorrise arzillo: -Perfetto! Da oggi Brick reciterà al fianco di Momoko.-

Kaoru osservò delusa come Brick saliva gli scalini, pronto a studiare il copione, e come annuiva soddisfatto verso Butch, che ricambiò: dopotutto perchè non avrebbe dovuto aiutare i suoi fratelli col loro piano, se ne aveva la possibilità?

Sobbalzò di fronte al mormorare di Butch nel suo orecchio:

-Sei stata in gamba con quel bacio, Buttercup, lo ammetto, ma hai vinto una partita, non la guerra.-

La ragazza si voltò, ma lui era già al suo fianco, di nuovo, osservando i futuri attori:

-Tutti ai vostri posti, si inizia.-

Kaoru strinse le labbra, il suo stomaco stranamente sottosopra e la mente in subbuglio, per la prima volta da quando era vicino a lui.

-Tutto bene..?-

Si sforzò di sorridere all'amico Mitch, giustamente sospettoso.

-Si...si.-

Non sarebbe mai dovuto tornare.

 

 

 

 

 

 

 

 

______________________________

 

Eccomi qui con un nuovo capitolo! :)

Spero che la storia vi sia piacendo, personalmente, è una delle mie preferite firmata a mio nome! XD a presto!<3

 

 

-FM.

 

 

 

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Capitolo 5
*** Capitolo II-I ***


 

Capitolo II-I

 

 

 

 

-Oh, Giulietta, se con indegna mano profano questa tua santa reliquia, queste mie labbra peccatrici sono pronte a render morbido quel tocco con un tenero bacio.-

-Orsù dunque, pellegrino, ditemi come possa un eco di tali dolci parole essere fonte di peccati?-

Momoko, elegante al centro del palco, arrossì quando Brick uscì fuori dall'ombra delle quinte, rivelandosi con un sorriso malizioso rivolto solo a lei, aggiustandosi con un inchino il cappello dell'epoca: -Mia signora, a lei è dovuta questa peccaminosità, poiché non posso fare a meno di bramarla nei miei sogni...nel dì e nella cruda notte.-

La ragazza, perdendosi nella sua forte presa sul suo fianco e nei suoi occhi color terra, si dimenticò per qualche secondo di essere in scena.

-Ehm...io...mmh..?-

Ci pensò Kaoru a ricordarglielo: -STOOOOOP!- alzò gli occhi al cielo, esausta: erano in prova da quella mattina e ancora erano bloccati al primo atto!

-Momoko, non imbambolarti o siamo fritti. E tu, Brick, piantala coi tuoi sorrisi maliziosi: devi sembrare un uomo disperatamente innamorato, non disperatamente...affamato!- affermò osservando l'orologio che segnava l'ora di pranzo: stava morendo letteralmente di fame.

-Appunto.- Momoko lo fulminò con lo sguardo: -E poi, puoi dire alle tue fan di smammare? Non riesco a concentrarmi!- indicò con impazienza la vetrata del teatro, dove al di fuori erano accalcate ragazze di ogni età (forse anche neonate varie, sì) in piena crisi di ormoni.

L'espressione perplessa di Brick si trasformò in una divertita: -Cosa ti distrae esattamente? Le mie ragazze...o me?-

Di fronte alle proteste di una Momoko dalla pelle scarlatta, Kaoru ebbe la tentazione di sbattere ripetutamente la testa contro il muro.

Ce l'avrebbero mai fatta a recitare degnamente? Tremava al solo pensiero del pubblico numeroso degli esterni del Maika.

-Oh cavolo!- esclamò all'improvviso, facendo voltare i due attori.

Grandioso”, pensò con sarcasmo. Nonostante l'agitazione, non poteva riposarsi quel giorno: dopo pranzo iniziava la sua prima settimana di detenzione con Mitch.

-Che succede, Ka..?-

-Devo scappare o farò tardi! Maledetta detenzione! Continuate voi.- fuggì, senza nemmeno lasciare finire la frase alla sua amica perplessa.

Una volta che la porta si richiuse dietro la Powerpuff verde senza delicatezza, la ragazza dagli occhi rosati sospirò, prendendo il copione in mano. Al momento di voltarsi, tuttavia, Brick non era lì vicino a lei.

-EEEHI! Dove credi di andare?! Dobbiamo provare, lo spettacolo è stasera!- gridò furiosa in direzione del ragazzo, già in procinto di raggiungere l'uscita.

Lui la liquidò con un gesto della mano: -Fà tu, io ho finito. Buon lavoro, leader dei miei stivali!- richiuse la porta con una risata di scherno, lasciandola furiosa in sala.

 

 

 

_____________________

 

 

 

Kaoru aveva appena comprato un panino con la speranza di poter mangiare quando, nella corsa, s'imbattè nel petto robusto di Butch:

-Sempre in mezzo tu, eh?!- sbuffò lui, afferrandola per un polso in modo da evitarle una caduta all'indietro. Lei divenne rossa dalla rabbia:

-Levati di mezzo, Rowdyruff. Per colpa tua e del tuo scherzetto del cavolo ho detenzione con Mitch tutti i giorni!-

-Chi è Mitch?- aggrottò perplesso la fronte, sibilando. Parte delle sue iridi smeraldo sembrarono dipingersi per un istante di un nero acquerello:

-E a te che importa?! Meno male che c'è lui: renderà questa punizione quasi gradevole!-

Corse via spintonandolo, e Butch provò un leggero dolore nel petto nel vedere come Kaoru aveva sorriso all'ultimo, persa nei pensieri su quel ragazzo, la causa del leggero rossore che aveva invaso le sue guance per una frazione di secondo.

Strinse i pugni, cercando di capire cosa diamine gli stava succedendo.

Sentiva risvegliarsi sotto la pelle la vecchia ferita di un tempo.

-Oh, Butch.- Miyako sorrise imbarazzata entrando nella sala, notando che erano soli lì: -Ti cercavo. Il preside vuole che tu e Kaoru vi vestiate eleganti, posso prenderti le misure per la giacca?-

Butch allargò le braccia per permettere alle dita delicate della ragazza di misurare la larghezza del torace: -Grazie.-

Dopo qualche secondo di silenzio, rotto solo dal frusciare del metro, il ragazzo rispose: -Chi è Mitch?-

La Powerpuff sbattè un paio di volte le ciglia per la sorpresa di fronte a quella strana domanda, poi adocchiò il suo viso:

-È nostro amico fin da quando siamo in questa scuola, ma è particolarmente legato a Kaoru, che conosce fin da quando era piccola.- scrollò le spalle, sorridente: -Gran bravo ragazzo, farebbe qualunque cosa per lei.-

Mentre Butch rimaneva in silenzio, Miyako, nel prendere le misure, aveva poggiato per poco i palmi all'altezza del suo cuore. Dopo aver sgranato gli occhi, balzò all'indietro, lasciando il ragazzo in uno stato di perplessità.

-Ecco...io...d...devo proprio andare ora! Ci...ci vediamo stasera...- camminando in fretta e tremante, uscì dalla sala sbattendo la porta.

Dopo il sordo rumore, si appoggiò sudando freddo contro il legno della porta, pietrificata.

Nessun battito...nessun fruscìo avvertito al contatto con la sua pelle.

Era possibile che il cuore dei Rowdyruffs semplicemente non battesse più?

 

 

 

__________________________

 

 

 

 

-Sei in ritardo.- la osservò severamente da dietro le spesse lenti, ma non ottenne l'effetto sperato, dato che lei si limitò ad un sorriso malizioso: -E tu non porti gli occhiali, Mitch Yamamoto.-

-Lo so ma...non sembro figo? Il preside deve averli dimenticati.- rise lui rigirando fra le dita la montatura.

-Mitch...accidenti. Non hai pulito nulla finora!-

-Ho fatto cose più importanti- affermò sostenuto, prima che lei alzasse gli occhi al cielo: -Tipo pensare come lasciare a me tutto il lavoro..? Ti comunico che ci sei riuscito!-

Mitch afferrò la scopa, capendo che non era il momento di scherzare: -Ok, ok, ti aiuto. Tutto per la mia Kaoru.-

La ragazza sorrise con noncuranza prima di iniziare a sistemare i libri negli scaffali: era pensierosa, ma l'amico non pareva demordere.

-Dì un po', come sta andando con quel tale?-

-Chi?- rivolse i suoi occhi verdi verso di lui, accigliata:

-Ma sì, lo sai...quel tipo che è stato votato con te, Takashi. Ogni volta che si trova una lettera d'amore a terra stà sicura che è per quello, anche se speri sia per te!- rise di gusto al pensiero: -Sembra molto ambito dalle ragazze!-

-Bhe, allora le ragazze sono più stupide di quanto credessi.- sostenne infastidita Kaoru posando l'ennesimo libro sul legno levigato:

-È davvero un idiota, un codardo e pensa solo a rivolgere sorrisi maliziosi ed insulsi qua e là!- pronunciò con più enfasi di quanto volesse mostrare, e Mitch la osservò perplesso per qualche secondo, ridendo imbarazzato:

-Wow...sembra che lo conosci meglio di quanto pensassi!-

Si strinse nelle spalle, evitando il suo sguardo: -Prime impressioni.-

-Ad ogni modo...- le arruffò i capelli, già per natura scombinati: -Verrai alla festa di Candice Soga questo fine settimana? Andrà tutta la scuola, ed io ho bisogno di una dama!-

-Devo.- sospirò lei con una smorfia: -Ha convinto tutta la sua cerchia di amici a votarmi, è il minimo che io possa fare per sdebitarmi.-

-Uhm...quindi...- le rivolse un'aria tenera: -Sarai la mia accompagnatrice?-

-Perchè no!- battè divertita sulle sue nocche col pugno, come prevedeva il loro saluto; s'interruppe, tuttavia, non appena il ragazzo le rivolse un sorriso tremendamente...dolce.

-Mitch..?- sibilò, con una risatina imbarazzata.

-Grazie, Kaoru.-

-E...e per cosa? Io...- si ammutolì quando lui avvolse il suo viso con le mani: -Come posso fare per piacerti almeno un po'...?Mi piaci tanto...mia piccola guerriera.-

Kaoru spalancò gli occhi,la bocca semi aperta:

Queste parole...da chi le ho già sentite?

 

 

*flashback*

 

-Brick! Fa qualcosa! Ma da dove hanno preso quelle dannate tute?!-

-Quel professore del cavolo che le ha create deve averle aiutate ancora!-

-Ragazzi ci stanno raggiungendo!- Boomer spalancò gli occhi di fronte alla velocità sovrannaturale che quei nuovi costumi avevano donato alle Powerpuffs, e pregò che la nube oscura che vedeva lontana nel cielo arrivasse presto, in modo da escogitare una scappatoia last-minute.

 

 

Blossom, a differenza di Boomer, non aveva granchè tempo per ammirare il cielo limpido di quella mattina, dato che quegli idioti dei Rowdyruff Boys avevano rubato i loro vestiti dai superpoteri, fingendosi loro sulla rete nazionale!

Incitando le ragazze, fu rincuorata nel vedere presentarsi la rabbia di Buttercup in un crescendo ammirevole: -VI FAREMO PENTIRE DI ESSERE NATI, MALEDETTI BASTARDI!!!-

-Ma...Buttercup! Questo linguaggio?!- la Powerpuff blu aggrottò la fronte con dispiacere, prima di notare la sua amica alzare gli occhi al cielo: -Stanno stropicciando la tua preziosa gonna, Bubbles.-

-PRENDIAMOLIII!-

 

 

-Uh-oh!- Boomer ebbe il tempo di esclamare, prima che fossero affiancati dalle superoine: -Arrendetevi, Rowdyruffs! Avete perso ormai!-

-Mai, pidocchiose!-

-Butch, ridammi il mio vestito! Anche se devo ammettere che preferisco la tuta...odio le gonne!-

Il ragazzo adocchiò per un istante la vicina nube oscura, prima di rivolgere un sorriso malizioso a Buttercup: -E se non..?-

-Allora preparati ad essere la mia cena!!!-

Il ragazzo ghignò divertito: -Mi piaci, piccola guerriera.-

Lei aggrottò perplessa la fronte, con disappunto. Ma, prima che potesse rispondergli per le rime, la voce di Butch echeggiò in una risata: -Ma magari facciamo un'altra volta, eh?-

Lasciandola inerme e furiosa, aumentò la potenza del razzo, scomparendo, in una risata, nella nube in tempesta.

 

 

*fine flashback*

 

 

Quando Kaoru sbattè le palpebre per abbandonare il ricordo ed accogliere in sé la realtà, ebbe appena il tempo di realizzare dove fosse che notò con stupore Mitch il quale, dopo qualche secondo di immobilità, iniziava inesorabilmente e ad occhi chiusi a cercare le sue labbra.

 

 

______________________

 

 

 

-Miyako! Ma che ti succede?!- Momoko scosse per le spalle l'amica in lacrime, che singhiozzò: -L-loro...non sono più umani...sono invincibili...il loro cuore...dobbiamo avvisare Kaoru!-

 

 

_____________________

 

 

 

Butch osservò la scuola ancora chiusa, dalle luci spente.

Il riflesso di quelle luci deboli al neon la faceva sembrare più che altro una prigione abbandonata, osservò, e con la memoria ripercorse i suoi, dei giorni passati in prigione: tutte quelle guardie sacrificate per dipingere di rosso sangue le celle...un vero peccato.

Decise di tornare a casa con noncuranza e prepararsi prima di vedere lo spettacolo, al quale non era granchè interessato: era solo contento di aver potuto aiutare Brick.

Una volta aperto il portone d'ingresso, avvertì sul viso la piacevole aria presente al crepuscolo quotidiano: decise di chiamare Boomer per farsi dare uno strappo a casa quando, dopo aver composto il numero e ascoltato i primi squilli a vuoto, i suoi occhi verdi furono catturati dall'unica luce accesa che dalla strada si intravedeva all'interno dell'edificio.

Con un sopracciglio sollevato, notò due figure vicine, riconoscendo il profilo di Kaoru: i suoi occhi si assottigliarono a quella scoperta;

-E quell'altro di fronte a lei deve essere Mitch...- grugnì con disgusto.

Ma l'adrenalina nelle sue vene salì alle stelle, al pari della rabbia, quando scoprì che nei loro movimenti erano vicini...troppo vicini.

-Butch, ma dove cazzo sei finito?- gracchiò Boomer al telefono, ma nel mentre gli occhi di Butch si dilatarono, rivelando molteplici e filamentosi capillari che correvano spigolosi attorno alla pupilla nera come la pece.

Poteva vedere tutto chiaramente ora, i loro profili erano perfettamente visibili e incastrati perfettamente.

Quello era un bacio. E non si apprestava a terminare.

-Butch?Ehi, ma ci sei?!-

-Ti richiamo.- sussurrò Butch, gettando l'affare nell'erba.

Stringendo i pugni, provò a combattere contro gli spasmi, ma gli occhi erano fissi nel vuoto e le ombre dall'inferno di Him erano accorse per deriderlo. Ruotando attorno alla figura ed entrando ed uscendo dal suo corpo, calcavano maggiormente sulla parola 'dolore' che il ragazzo fin troppo bene conosceva: Butch si afferrò con le mani la testa in un urlo demoniaco e strinse più che poteva gli occhi, o la distruzione avrebbe preso il sopravvento sulla sua persona.

Non vi riuscì.

Più probabilmente non trovava una ragione abbastanza valida per chiamare a sé la forza in suo potere: l'oblio dei sensi è assai più dolce di quello della mente.

Con un sorriso soddisfatto e gli occhi ormai invasi di luci verdi e neri vorticose, aprì il palmo per rigettarlo sul terreno, distruggendolo: -PADRE, GUIDAMI FINO AL TUO REGNO! HO SETE DI SANGUE UMANO!-

Dopo l'urlo straziante in preghiera, si fece buio su tutta la terra, e Butch sorrise nel venire avvolto dalle tenebre.

 

 

_______________________

 

 

 

-M...Mitch, aspetta...- la ragazza voltò il viso, dibattendosi: era tutto così improvviso e strano, che non era nemmeno stata capace di essere aggressiva come suo solito.

-Perchè dovrei..?- le carezzò il viso, le pupille attraversate per un attimo da desiderio puro. Mi piaci così tanto, da sempre. Oh, Kaoru...-

Quest'ultima si scostò ancora: -Io non so se...Mitch ascolta, io ti voglio bene ma non penso di poter...-

-Allora non pensare, solo permettimi di amarti. Ti prego.-

Kaoru stava per replicare affranta, quando il suo cellulare iniziò a squillare con insistenza: -Momoko?-

-Kaoru.- il tono di voce, pur se gracchiante, trasudava ansia e paura da tutti i pori: -D...devi venire da me subito. Miyako si è chiusa nel bagno esterno, dice che si sono ombre strane...non vuole saperne di uscire!-

-Cosa?! Ma perch..?-

-I Rowdyruff, Kaoru-san! Non hanno più cuore...sono...sono mostri!- pur se la voce dal bagno era flebile attraverso il cellulare, la Powerpuff verde riuscì comunque a comprendere e a dilatare le pupille:

-Ok...io...state ferme, intesi? Arrivo subito.- chiuse il telefono, massaggiandosi le tempie: -Devo andare Mitch, scusami...ma io non provo quello che provi tu.-

Uscì dall'aula, in tempo per non sentire la risposta dell'amico.

Corse per i corridoi, il cuore in gola, osservando come le luci al neon si accendevano e spegnevano, il rimbombo dei primi tuoni che faceva da sfondo nel suo cervello.

Svoltò più volte dalla parte sbagliata a causa di alcune porte blindate dalle bidelle: e mancava anche poco più di tre ore all'inizio dello spettacolo!

Una volta arrivata fuori ne fu sollevata: si appoggiò i palmi delle mani sulle ginocchia, esausta e ansimante.

Quando le sue orecchie non furono più in grado di sentire solo i suoni provenienti da lei stessa, iniziò a prestare attenzione anche all'ambiente circostante.

Non aveva paura, lei non ne aveva mai: tuttavia, era la prima volta che il cortile le emanava tanta inquietudine; sarà stato per il troppo buio invernale, per i cancelli cigolanti a causa del vento o per il semplice fatto che l'unico rumore udente nel raggio di chilometri (escludendo quelli legati alla natura) era un cane che, solitario, abbaiava lontano nell'ombra.

Stava girando gli occhi in ogni direzione sperando di visualizzare Momoko e Miyako, quando fu costretta, come paralizzata, a ritornare con lo sguardo dilatato su una scena con lentezza disarmante.

-Ti stavo aspettando, Buttercup.-

Due occhi dai tratti cinesi la osservavano, nascosti nell'oscurità.

Kaoru indietreggiò appena, essendo accecata da quel bianco latte semi argenteo a causa della luce lunare che, permettendo alle pupille nero pece annegare in tutto quel chiaro, lasciava poco spazio alla fantasia.

Deglutendo per la bocca ormai secca, frugò alla ricerca della sua cintura: -Chi c'è lì?!Avanti, esci fuori, tutto questo non è affatto divertente!-

Rabbrividì di fronte alla breve, calda e beffarda risata: -Ma come, superoina...- la figura si stagliò fra il vento e la pallida luce del lampione, prima che quest'ultimo scoppiasse con frastuono, rendendo il fastidioso ronzio elettrico più che udibile -...non mi riconosci più?-

-Butch!Ma cosa..?!- incrociò le braccia con disappunto: -Dove sono i tuoi fratelli?-

Il ragazzo passò in una frazione di secondo ad un'espressione seria e poi ringhiò, spaventandola con i suoi occhi pieni di sfumature. Rivolse le mani al terreno, che iniziò a rimbombare in un moto sempre più rapido e aggressivo:

-Questa è una questione fra me e te, Buttercup.-

In un attimo fu davanti a lei, e Kaoru lo vide. Era diverso, come posseduto: la pelle incredibilmente più pallida del solito, quasi violacea, i muscoli così gonfi da scoppiare...e poi gli occhi. Più ristretti del solito, erano come infuocati, e le sue iridi verde smeraldo erano sparite per fare posto ad un nero totale assieme alle pupille, che come delle ombrose nuvole rischiavano di inquinare anche la lattea cornea.

Balzò all'indietro, evitando il suo attacco: -POWERED...BUTTERCUP!-

Nemmeno la pura luce verde della Powerpuff riuscì a scalfire il suo 'buonumore': -Fai sul serio, eh piccola? D'accordo, allora, l'hai voluta tu...-

Si guardò per un attimo le mani elettriche, prima di urtare fra loro i pugni con forza. Buttercup dovette piantare il manico del suo possente martello nel terreno per afferrarsi ad esso e non essere spazzata via dal vortice. Il vento, tuttavia, non era l'unico problema: riuscì ad aprire gli occhi abbastanza per scorgere, nonostante la polvere, una luce scura e piena di venature che si apprestava a raggiungerla.

Spalancando la bocca in un muto urlo, si staccò dall'arma, correndo via: avvertiva però i suoi movimenti disperati inspiegabilmente rallentati e pesanti, e notò che invece Butch dietro di lei quasi levitava.

La dimensione in cui ora, a causa della luce che l'aveva avvolta con sé, era intrappolata assieme a lui sembrava collocata nell'infinito: mani scheletriche e senza apparente forma spuntavano dall'oblio per stritolare la sua pelle nella loro morsa, bloccando i suoi movimenti. Disperata e caduta nel gelo del vuoto, adocchiò rapida il martello ma, quasi come se avesse intuito ogni sua mossa, una frustata di luce di Butch lo spinse lontano dalla sua presa:

-Non così presto, Buttercup. Stai ancora un po' in mia compagnia, ti va..?-

Butch sorrise psicopatico, mentre in uno schiocco di dita si ritrovò accomodato su un regale trono in fiamme, una lucente corona sul capo e un ricco scettro fra le mani. Si portò una mano al viso con aria ipocritamente pensosa:

-Mmmh. Vediamo un po': ti trovi nella mia dimensione personale, senza armi con cui reagire, sofferente...stesa e bloccata seminuda davanti ai miei occhi. Si! Penso proprio che sia il mio compleanno!- convenne con un sorriso malsano sul volto, mentre Buttercup arrossiva dinanzi alla sua situazione: quelle mani che le laceravano la pelle la trascinavano sempre più verso il trono, ferendole la pelle in quanto a contatto con superfici invisibili ma ruvide e sollevando sempre di più la sua gonna.

Quando giunse dinanzi a Butch la sua parte inferiore era ormai in intimo, ma badò più che altro agli sguardi infuocati di passione che il moro le rivolse. Lottando all'estremo, riuscì almeno a sedersi con le ginocchia a terra, anche se poteva sembrare maliziosamente un inchino: -Brutto idiota...- ruggì, tentando di calciarlo senza esito -Non ti lascerò fare quello che vuoi!-

Butch sollevò un sopracciglio a quella visione, per poi scoppiare (lasciando una Kaoru più perplessa che furiosa) a ridere. Non riusciva proprio a fermarsi, sembrava davvero divertito e, cosa peggiore, era perfettamente a suo agio in tutta quella cattiveria.

Kaoru, però, si aspettava tutto tranne che lui si sporgesse verso di lei, stropicciandole affettuosamente i capelli corti, e che le rivolgesse un sorriso tanto intenerito: -Ma io non sto affatto facendo quello che voglio, mia piccola teppista...- il suo sguardo mutò all'improvviso in uno tanto serio quanto famelico -Se stessi facendo quello che voglio davvero, ora ti avrei già spogliato anche della pelle, saresti stata mia urlando il mio nome così tanto da perdere la voce e poi avrei lucidato le mie lame nel tuo sangue.-

Si leccò le labbra, mentre si udiva il rimbombo talmente rapido del cuore di Buttercup (che per la paura sembrava scoppiare) echeggiare fra le pareti di quel nulla, ma la felicità di Butch non durò a lungo.

Kaoru gridò furibonda, strappando una volta per tutte le sue mani da quelle innumerevoli prese. Con passi potenti da gigante afferrò il suo martello, mentre il ragazzo faceva svanire il trono, preparandosi all'attacco: ma non fu questa la sorpresa migliore, bensì quella in cui, tramite voci e colpi ovattati dall'esterno, uno spiraglio di luce riuscì a penetrare in quell'oscurità, prima che si vedesse la dimensione del Rowdyruff dissolversi per le mille crepe.

Lo yo-yo di Blossom lo immobilizzò, lasciando a Buttercup il tempo di ghignare felice: le sue amiche stavano bene.

-Lascia stare in pace la nostra amica, intesi?!- quasi urlò Bubbles, acquisito un po' di coraggio. Butch rise, prima che dai suoi guanti uscissero delle affilate lame che ruppero i fili dell'arma della Powerpuff rosa: -Divertente...vediamo chi muore prima!-

Fece per colpirle e inondarle di luce, ma Kaoru in un urlo colpì il terreno davanti a loro con il suo martello, facendolo crollare attorno alle due: -Non le toccherai, mostro!-

-Mi sta bene.- Butch fece spallucce, divertito: -Non è una di loro due, quella che mi interessa.-

-Kaoru!- la richiamarono, braccate: -Permettici di raggiungerti, crea un passaggio!-

-NO!- non tolse gli occhi ardenti dalla figura del ragazzo: -È una questione fra me e lui! Non riuscirà a battermi!-

-Questo lo dici tu.- sibilò, sfidato -STRONG BUTCH!-

Buttercup strinse i denti, schivando il pugno del ragazzo, ormai con una nuova arma.

Adocchiò l'albero a pochi metri di distanza, prima di correre con tutte le sue forze e saltare sulla corteccia, le ali ai piedi mentre si preparava a colpire.

-MORTAL HAMMER!- al momento di colpire, però, Butch si teletrasportò, ricomparendo pochi secondi dietro la ragazza, rivolgendo le sue affilate lame al suo collo delicato: -Sei troppo lenta, dolcezza...-

Kaoru ghignò di dolore di fronte al sangue che scendeva copioso fino al suo petto, ma non osò urlare: non doveva dargli soddisfazione.

Osservò il luccichio omicida che si era acceso per una frazione di secondo negli occhi del Rowdyruff e il suo sorriso soddisfatto, e si dispiacque davvero di non essere riuscita ad ucciderlo tempo prima.

Con un ruggito furibondo afferò il suo martello correndo battagliera verso la sua controparte, ferendogli il braccio ma non riuscendo ad allontanarlo del tutto da lei: lui la afferrò per la spalla, trascinandola con sé dove lei l'aveva spedito col suo attacco.

Buttercup sentì solo un forte colpo al diaframma che le smorzò il fiato, prima di scorgere il viso di Butch a pochi millimetri dal suo e i graffi che si era procurato in seguito al veloce contatto con la corteccia: si meravigliò, data la sporcizia della ferita, di come lui riuscisse a non mostrare dolore.

-Lasciami.- sibilò, spingendosi via dal ragazzo, che nel frattempo era rimasto immobile con un braccio attorno alle sue spalle.

Buttercup, ormai a distanza di sicurezza, ansimò dalla fatica, mentre le prime gocce di pioggia scivolavano lungo la sua pelle nuda.

Butch le rivolse un'occhiata mentre si sfilava dall'avambraccio bruciante un pezzo di legno, e mentre si apprestava a raggiungerla, lentamente.

-Questo è il meglio che sai fare, superoina?- calcò con sarcasmo sull'ultima parola, permettendo a Buttercup di fulminarlo con lo sguardo:

-Eppure sembri stanco..!-

La sua voce tremò leggermente dinanzi all'evidenza: era lei che probabilmente non era in grado di combattere, il collo le pulsava dolorosamente e le varie sbucciature sulla pelle di certo non miglioravano la situazione.

Butch probabilmente se ne accorse, poiché iniziò a sorridere maliziosamente, a ridacchiare e poi proprio a ridere di gusto di fronte alla sua sfacciataggine: -Potrei continuare per sempre.-

La attirò a sé, e il cuore di Buttercup perse un battito nell'incontro dei suoi occhi verdi con quelli smeraldo del ragazzo.

Ghignò imbarazzata mentre, nel cercare di liberarsi dalla sua morsa velenosa, le mani di Butch salivano da sotto la sua gonna al suo viso, stringendole le guance per baciarle e mordere con passione le labbra, per poi proseguire, impetuoso, sul suo collo.

Buttercup quasi urlò di dolore quando lui aveva seguito con la lingua il percorso del sangue, raggiungendo il cuore della ferita: la saliva calda generava quasi un incendio sotto la sua pelle lesa.

Butch stava gustando il sapore metallico e delizioso di lei, quando decise di staccarsi: sentiva il bisogno di guardare negli occhi la sua vittima, di ammirarla nel suo coraggio. Senza l'ombra di alcun sorriso, la osservò mentre si dibatteva ancora fra le sue braccia, non urlando dal dolore per orgoglio ma limitandosi, non riuscendo a tacere, a emettere versi brevi dal suono roco.

Aveva appena sollevato la mano libera per trasformarla in una carezza sulle guance di pesca, quando, quasi in uno scherzo del destino, Buttercup posò una mano all'altezza del suo cuore col fine di allontanarsi, ma invece quel contatto le servì per realizzare ben altro.

Butch si allontanò da lei con un balzo, ma non servì a nulla: -T...tu...perchè..?-

Notando le luci dell'istituto accendersi, probabilmente per l'inizio delle prove, e delle voci allarmate che giungevano sempre più vicine, il ragazzo le rivolse un ultimo, freddo sguardo prima di teletrasportarsi via.

La Powerpuff verde si lasciò cadere con le ginocchia al suolo e, mentre per la paura riusciva ad udire tutto ovattato e ridotto a pochi, concisi ronzii, ringraziò il cielo che le sue amiche fossero riuscita a portarla lontano prima i primi alunni giungessero nel cortile.

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