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di serenadanger
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo Uno. ***
Capitolo 2: *** Capitolo Due. ***
Capitolo 3: *** Capitolo Tre. ***
Capitolo 4: *** Capitolo Quattro. ***



Capitolo 1
*** Capitolo Uno. ***


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Niente è come noi,niente è come me e te insieme. 

Come ogni martedì,il mercato sotto casa mia aprì. Strano ma vero,quel martedì venne preso d'assalto. Era un pò come il mare ad Agosto. Avete presente quando capita quella giornata dove fa un caldo boia e ci stà più gente dentro l'acqua che granelli di sabbia?ecco,una cosa del genere.
Mi chiesi il motivo di tutte quelle persone,e subito mi diedi una risposta: offerte.
Offerte era il sinonimo di pagare meno,e in quel buco di città dove vivevo,meno si spendeva meglio era.
Aprì la finestra per guardare meglio,e venni ripagata con un rumore assordante,che mi costrinse a rinunciare a quell'arietta fresca che caratterizzava la mattina. Stranamente,quel martedì era anche l'11 Settembre,cioè l'inizio delle scuole. Mi venne da sorridere. Succedevano troppe cose. E sicuramente non potevo chiamare concidenza il fatto che,dove di solito passano le balle di fieno,ci fosse il pienone. E  ancor più stranamente, quel martedì iniziavo il primo liceo. Annuì,e decisi che avrei collegato quell'11 Settembre ad un giorno pieno di cambiamenti.
Lasciai stare i vari ragionamenti,e mi diressi verso l'armadio. 
Aprì un anta,e scelsi un maglioncino leggero a maniche lunghe,con lo scollo a V,sul marroncino. Si abbinava perfettamente al colore dei miei occhi. Scelsi un pantcollant marroncino chiaro,e dei tacchi neri,non troppo alti. Il primo giorno di scuola non potevo apparire come una sfigata. Camminai fino al bagno,dove mi vestii. Presi la scatolina dove tenevo tutti i trucchi,e misi un velo di ombretto verdino,abbinato ad una matita della stessa tonalità. Quel verde faceva risaltare i miei occhi,e la cosa mi piaceva. Sorrisi. Andai verso uno specchio,e decisi che mi avvicinavo all'essere carina. Finii di sistemarmi mettendomi una collana,poi presi il mio Blackberry e mandai un messaggio alla mia migliore amica. 
'Hey!Pronta per il primo giorno?Ci vediamo davanti alla fermata,solita ora. Baci;) -Carly'. 
Qualche secondo dopo,mi vibrò il telefono.
'Sorpresa!Esci dalla porta. Oggi ci accompagna mamma. -Miley.'
Presi la borsa con i libri dentro,mi misi l'ultimo tocco di lucidalabbra e spensi la luce in camera. M'inumidi le labbra,e aprì la porta. Ridendo,Miley mi travolse con uno dei suoi abbracci infiniti,che io ricambiai accennando un sorriso.
-Allora campionessa,sei pronta per passare un anno da sballo?Speriamo ci sia qualcuno carino. 
Annui,ed eccitata chiusi la porta a chiave dietro di me. 
-Ovvio,brò! E se ci stanno ragazzi carini,saranno tutti nostri. 
Scherzai iniziando a camminare,seguita dalla ragazza. 
-Certo,perchè noi siamo Miley e Carly,e quest'anno prenderemo il posto di tutti!
Lasciai fantasticare Miley per tutto il cammino. Arrivate davanti alla fermata,risposi a tutte le sue fantasie. 
-Tu sai che non ci si filerà nessuno,si?
Scossi la testa ed iniziai a dondolare sui talloni,in attesa della mamma di Miley,che ci avrebbe accompagnate a scuola. 
-Mai dire mai,baby. 
Risi.  Ci scommettevo qualsiasi cosa che neanche il più brutto della scuola mi avrebbe degnata di uno sguardo. 
Mi inumidi di nuovo le labbra,poi vidi la macchina della mamma di Miley avvicinarsi. Aprì le portiere,e salì nei sedili posteriori. 
-Quant'è distante la scuola? Chiese Miley. 
-Un quarto d'ora,più o meno. Rispose la mamma,sorridente come sempre.
Pensai tutto il viaggio a come potrebbe esser stato l'arrivo al primo liceo.
Arrivate davanti al cancello della scuola,scesi dalla macchina accompagnata da Miley,ringraziai e salutai sua madre,ed entrai nel College. 
Seguimmo le indicazioni per l'armadietto,e posai i libri in più,tenendo in mano quelli necessari.
Mi voltai verso Miley,e dissi. -Chissà se quì è come nei film americani,dove ci sta il solito figo che appena ti cadono due libri corre dal Polo Nord per raccoglierteli,e ti fa la corte per tutto il resto dell'an--- Hey,stai attento a dove metti i piedi,tu! 
Esclamai a testa bassa,raccogliendo i libri che mi avevano fatto cascare. Alzai gli occhi,e incontrai un ragazzo non tanto alto,occhi color miele,labbra carnose,capelli pettinati e supra viola. Strizzai gli occhi,e mi venne da ridere. Non mi sbagliavo sta mattina,con il fatto delle coincidenze.
-Ah,io dovrei stare attento?Sei appena arrivata,e già combini danni. Disse brusco il ragazzo,osservandomi.
Lo guardai strano,alzando un sopracciglio e stupidamente chiesi:  -Come fai a sapere che sono appena arrivata? 
-Forse perchè ti sei acchittata peggio di un uovo di pasqua? Scrollò le spalle,e continuò a guardarmi. Lanciai un occhiata a Miley,che seguiva la scena con una mano davanti alla bocca,scossa ogni tanto da risate.
Tornai sul ragazzo,che mi porse la mano. -Comunque piacere Uovo di Pasqua,mi chiamo Justin. 
Gonfiai per qualche secondo le guancie,e decisi di non stringere la mano. -Carly,ragazzo simpatico. Strinsi i libri al petto,e borbottando aggiunsi -Ci si vede in giro.
Con fare superiore superai il ragazzo,che si girò accennando una risata,e chiamai la mia migliore amica.
Decisi dentro di me che quel Justin l'avrei odiato. 
Ne ero davvero convinta,finchè non mi ricordai del color miele dei suoi occhi,e del suo sorriso.
Mi morsi un labbro. 
Dopo quel ricordo,cancellai l'odio. Mi vennero le farfalle allo stomaco.
Forse i film americani avevano deciso di farmi vivere una delle loro storie.

Spazio per l'autrice.

Salve bella gente!
Ho deciso di scrivere un'altra FF,non rossa.
Sinceramente,a me questo primo capitolo piace.
Non mi convince solo la prima parte,ma può andare.
Spero vi piaccia,buona lettura e recensite per favore! Ps. Volevo farvi presente,che non è la solita storiella dove si fanno e basta. Nei prossimi capitoli ci saranno misteri da risolvere,criminali,rischi grossi,e niente sarà come sembra.
(aggiorno più o meno ogni 3 giorni,scuola permettendo.)





 

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Capitolo 2
*** Capitolo Due. ***


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as long as you love me.
 
Imprecai mentalmente per aver già combinato un casino.
Ero al primo giorno,e già avevo un ragazzo per la mente. 'Sarà una scuola buonissima,Carly. Non preoccuparti,i Professori sono ottimi',perfetto. Se andare in una scuola buonissima significava farsi complessi mentali da subito,penso che avrei preferito di gran lunga starmene a casa. 
-Abbiamo già superato Scienze e Lettere,ora ci sta la pausa per andare a pranzo. Ottimo,no? Disse sorridente Miley,guardandosi intorno. 
Ringraziai il cielo per la buona testa della mia migliore amica. Nessuna domanda sull'incontro di prima. Niente di niente.
Per fortuna nessun film Americano aveva preso il completo controllo di me stessa. Mi sistemai il maglioncino,tirandolo un pò giù,poi risposi annuendo alla domanda di prima. 
-Ma dove sta la mensa? Domandai a Miley,che alzando le spalle continuò a guardarsi intorno.
-Sai che ho saputo che durante la pausa pranzo si può uscire dalla scuola?Visto che non troviamo la mensa,usciamo. Propose dopo dieci minuti abbondanti di ricerca verso la sala per mangiare. Feci di si con la testa. Camminammo fino al cancello principale,ed uscimmo.Respirai un pò d'aria fresca,e sorrisi.Pensai addirittura che fosse una buona idea.
Errore!
Sul muro a destra del cancello,c'era Justin,intento a fumare una sigaretta.
Sbuffai,e feci finta di niente,sperando con tutta me stessa di girare l'angolo e di far finire tutto. Trascinai velocemente Miley lungo il muro,quando...
-Hey,ferma!Ma tu sei la ragazza dei libri.
Tana per Carly. 
Mi voltai,alzai gli occhi al cielo e feci qualche passo verso il muro dove stava il ragazzo. -Mannò,che intuito.- Scherzai passandomi una mano tra i capelli. 
-Fai meno la spiritosa,Uovo di Pasqua. Dove stavi andando? 
-Non sono fatti tuoi. 
-Uououo,ha carattere la ragazza. Alzo le mani,allora e tolgo il disturbo. Fece un tiro. Fece uscire lentamente il fumo dalla bocca,e si morse un labbro. 
Perchè non poteva essere un cesso?Troppo da chiedere? Iniziai a dondolare sui talloni,mordicchiandomi l'interno della guancia.
-No dai.....scherzavo. Dissi a denti stretti,per non far allontanare il ragazzo.
Dopo tutto era sempre stato il primo che mi aveva rivolto parola lì dentro. Decisi di lasciar stare l'orgoglio,e di conoscer meglio il ragazzo. 
Justin sorrise di nascosto,e tornò ad appoggiarsi al muro. 
-Sta sera ci sarà una festa per darvi il benvenuto. Ci verrai? Inizia alle 20:00 e finisce all'1:00.
Sapevo benissimo che non sarei potuta andare a quella festa,per colpa dei miei genitori. Poggiai una spalla al muro,e guardai il ragazzo.
-Ovvio. Mentì. -E tu?Porterai le tue irritanti gambe insieme al tuo irritante corpo?
Sorrise. -Ovvio. 
Sentimmo suonare la campanella che segnava la fine della pausa. Trattenni a stento un sospiro di sollievo. 
-Allora ci si vede. Dissi velocemente rivolgendomi al ragazzo,e voltandomi.
Trascinai nuovamente Miley dentro la scuola,per affrontare le ultime due ore di lezioni. 
                                                   * * *
Appena tornata a casa,i miei cominciarono a farmi centinaia di domande su com'era andato il primo giorno. Raccontai tutto,tralasciando il piccolo dettaglio del ragazzo e della festa serale. Finita la cena,improvvisai una scusa e dissi di esser stanca. Andai in camera,girai silenziosamente la chiave,e iniziai a prepararmi. Avevo mezz'ora per rendermi un pò più guardabile di quello che ero. Sempre se era possibile. 
Mi provai tre dei miei vestiti preferiti,e scelsi il primo. Era un vestito che arrivava sopra le ginocchia ,nero con un piccolo fiocco azzurro. Abbinai al vestito delle scarpe dello stesso colore del fiocco,e presi il mio Blackberry. 
'Sto per commettere la più grande cazzata della mia vita. Sono pronta per venire di nascosto. Fatti trovare all'angolo del bar tra 10 minuti'. Inviai il messaggio a Miley.
Spruzzai il mio profumo preferito alla vaniglia agli angoli delle orecchie e presi una piccola borsa. 
Mi sistemai velocemente il trucco,poi aprii la finestra,e contai fino a 10.
'Non succederà niente,sono solo due metri.' Mi misi seduta sul davanzale della finestra,e chiusi gli occhi. Mi lasciai cadere. Atterrai senza un graffio,piegando le ginocchia. Sorrisi. Mi sentii abbastanza soddisfatta dopo aver superato il primo ostacolo. Camminai fino all'angolo del bar,dove incontrai Miley. La salutai velocemente,e decisi di allontanarmi il più possibile dal palazzo di casa mia. 
 -Sei pronta per divertirti? Le chiesi per spezzare la tensione.
-Oh yeah! Mi rispose ridendo.
Con una mezz'ora di cammino,arrivammo davanti al cancello della scuola. Entrammo,e ci dirigemmo verso la sala più grande.
Varcammo la soglia della porta,e le luci si spensero. Sentimmo un urlo.
-Che cazzo succede? Chiesi a Miley,che scosse la testa inarcando un sopracciglio. 
Dopo poco,pensai fosse tutto programmato per movimentare la serata.
Errore,di nuovo.
Le luci si riaccesero. 
Ci guardammo tutti intorno,fino a quando non mi accorsi di una scritta sul muro. 'Buon Divertimento'. 
Sorrisi,pensando fosse realmente tutto uno scherzo.
Mi avvicinai ancor di più alla scritta,accompagnata da Miley e qualche altro ragazzo curioso.Notai con disgusto che non era scritta nè con un pennarello nè con una bomboletta.
Passai il dito sulla scritta,e mi accorsi che era sangue
 

Spazio dell'autrice.

Buona sera,bella gente.
Visto che non sono riuscita a trattenermi dal pubblicare il seguito,eccomi qua'.
Vi avevo promesso del mistero,e per quanto strano possa essere,e per quanto tutto possa esser successo velocemente,
dietro questo cercherò di farci una storia diversa dalle altre.
Buona lettura,e lasciatemi una recensione!
(probabilmente aggiornerò tra tre giorni.)

 

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Capitolo 3
*** Capitolo Tre. ***


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 Io la amo. 

Guardai per qualche secondo la scritta gocciolante. Spalancai gli occhi,e sentii un'altro urlo. Poco dopo realizzai che proveniva dalla mia bocca. Pulii velocemente il dito su un fazzoletto di carta,e venni spostata bruscamente da un ragazzo fin troppo famigliare. 
-Che cazzo è successo? Mi chiese con una voce roca,quasi stesse per piangere. 
-I...io non lo so,siamo entrate da cinque minuti massimo. Appena varcata la soglia le luci si sono spente....e abbiamo sentito un urlo.....
Mi portai una mano sul viso. La feci scivolare fino alle labbra,che tartassai pizzicandole per tutti i minuti successivi. Che cazzo era successo?E perchè Justin era così interessato?
Si girò di nuovo,allontanandosi dalla scritta.
-Sapete chi è stata la vittima? Continuò a chiedermi. Sembrava come se si stesse trattenendo dal spaccare tutto,forse anche la signorina qui presente.
-No,non lo sappiamo. Insomma,Justin!Calmati. Forse è uno scherzo di pessimo gust--
-No. Togliti il divertimento dalla testa,Carly. Non è uno scherzo. Rispose interrompendomi. Il suo tono di voce mi zittì. 'Perchè ne era così convinto?'
Di colpo arrivò il Preside. Dopo aver esaminato la scritta,decise di sospendere la festa e le lezioni,per i prossimi due giorni. Scese un silenzio su tutta la sala,che mi fece rabbrividire. 
Scrollai le spalle,visibilmente scossa. Dirigendomi fuori dal cancello,accompagnata da Miley e Justin,ci appoggiammo al muro subito fuori,cercando di capirci qualcosa. Poco dopo,due ragazze con le lacrime agli occhi,si misero a parlare a pochi metri da noi.
-Hanno preso Kesley..........Kesley!Si è lasciata da un pezzo con Justin,perchè ce l'hanno ancora con lei? Disse una delle due,prima di scoppiare in un pianto. 
Vidi Justin chiudere la mano formando un pugno. Notai la tensione salire sempre di più. Alzai un sopracciglio,e lo inarcai. Che c'entrava occhi color miele con questa storia? Avevo il bisogno di capirci qualcosa. Conoscevo da poco quel ragazzo,ma non ci tenevo a mettermi in mezzo ai suoi impicci e problemi. Improvvisamente,cominciai ad aver paura di Justin. Lanciai un occhiata a Miley,e capii che la pensavamo uguale.
-Bieber,chi è Kelsey?La conoscevi? Chiesi con un filo di voce.
Per tutta risposta,ricevetti un pugno in pieno viso. Barcollai qualche secondo,ed ebbi il tempo giusto per pensare che mi ero scelta l'amico più cazzone del mondo. Formato quel pensiero,caddi a terra. Vidi Miley sopra di me,e Justin con le lacrime agli occhi,che continuava a scusarsi. Dopo,il nero.
Mi svegliai pochi minuti dopo. Strizzai gli occhi,poi mi passai una mano sul viso dolorante. Imprecai,e mi trattenni nell'alzarmi e uccidere Justin.
Restai 5 minuti seduta,passando lo sguardo dal ragazzo,alla mia migliore amica. Mi alzai,e feci diventare le labbra una lunga linea.
Mi accorsi di respirare velocemente. Justin si avvicinò a me,gli occhi lucidi,le scuse che uscivano dalla sua bocca. Con tutta la forza che potevo avere dopo esser svenuta,gli ricambiai il favore,e lo colpì sul viso. Quel gesto fu accompagnato da un gridolino di Miley,e i sensi di colpa che m'invadevano. Mi avvicinai a Justin,che nel frattempo si era poggiato al muro,e aspettai le sue scuse.
Si fecero sentire di nuovo le farfalle nello stomaco.
'Vorrei poter bere un insetticida.'  Pensai,mantenendo lo sguardo sul ragazzo.
Non era possibile che dopo la sua reazione esagerata,le farfalle continuavano a far festa.
-Non hai niente da dire?Mi hai colpita! Sono svenuta,e tutto questo per una doman-- Cominciai ad alzare il tono di voce,fino ad urlare.
Ed avrei continuato a farlo per tutto il tempo del mondo,se non avessi sentito le sue labbra premere contro le mie. 
Ricambiai il bacio,e posai le mani sul petto del ragazzo,chiudendo gli occhi. Pochi secondi dopo,mi ritrovai a socchiudere la bocca per lasciar giocare le nostre lingue. 'Che diamine stai facendo?Carly,lo conosci da un giorno,e in quel giorno già ti ha fatto del male. Ragiona con la testa,non con il culo per una buona volta!' Dopo quel pensiero,mi staccai. 
-Non avrei dovuto baciarti. - Puntai i miei occhi nei suoi,poi sussurrai -Mi fai schifo.- 
Justin aprì bocca per parlare,ma alla prima frase,girai i tacchi e mi avviai con Miley verso casa. I pensieri si formavano velocemente nella mia testa,confondendo i vari accaduti. 
Chi era Kesley?Perchè se l'erano presa con lei?Che c'entrava Justin?Ma sopratutto,mi aveva baciata per farmi star zitta,o Cupido me l'aveva mandata buona?
Raggiunsi casa mia. Salutai Miley e la ringraziai. Notai tutte le luci da casa spente,così aprì lentamente la porta. 
Errore,Carly. 
Mi trovai davanti i miei genitori. 'Merda. Perchè ero stata così stupida?'
 

Spazio all'autrice.

Salve bella gente!
Questo fine settimana ho fatto festa,con i capitoli.
Non vi ci abituate.
Volevo prima di tutto,ringraziarvi per le visite e le recensioni. Caspita,vi amo!AHAHA.
Parlando del capitolo,questo giro non mi convince.
Ma non potevo svelare tutti i misteri al terzo ''episodio'',quindi fate uno sforzo e accettate anche questo schifo. :3
(il quarto capitolo lo metterò martedì,penso.)



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Capitolo 4
*** Capitolo Quattro. ***


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dovrò farmi perdonare in qualche modo.  




Mi passai una mano tra i capelli,allisciandoli fino alle punte che tirai leggermente per il nervosismo. 'Avanti Carly,inventati qualcosa...sii convincente una buona volta..'. Finsi un sorriso,e dissi -Ciao mà,ciao pà. Non è come sembra. 
-Non è come sembra?La tua camera era chiusa a chiave,ti abbiamo chiamata per mezz'ora. Abbiamo aperto la porta con l'aiuto dei vicini,e tu non c'eri. Non ce l'aspettavamo da te,Carly. Hai solo 14 anni. Ti abbiamo cresc-
-Cresciuto diversamente,lo so,lo so.- Mi feci spazio,ed entrai a casa. Mi voltai verso i miei,e mi morsi un labbro. -Scusate,davvero. Solo che Miley stava andando dai zii,e visto che è successo un casino a scuola,voleva parlarmene. Allora ho chiuso la camera,e sono uscita di nascosto. 
-Non te la caverai con delle scuse. E per parlare con Miley,ti serviva indossare un vestito e dei tacchi? Dicci la verità,per favore. 
Stetti in silenzio per qualche secondo,poi decisi di raccontare l'accaduto. Nel racconto,tralasciai soltanto il piccolo dettaglio di Justin,e del presunto assassino. Prima di salire in camera,giustificai la chiusura della scuola per colpa della ''disinfestazione''.
-Topi. Girano per tutte le classi. Un vero schifo,a dire la verità. 
Diedi la buonanotte ai miei genitori,e soddisfatta delle mie bugie salì in camera. Mi misi velocemente il pigiama e mi buttai sul letto. 
Fortunatamente,me la cavai con una sgridata di circa mezz'ora e nessuna punizione. 'Per ora'.
Pensai di nuovo al pugno. All'urlo e alla scritta. Al sangue che gocciolava. A Kesley. 
Scossi le spalle,e mi avvolsi nella coperta. Passò mezz'ora. Un'ora. Due ore. Si erano fatte le quattro,e ancora stavo cercando una posizione comoda per dormire. 
Mentre stavo per prendere sonno,mi suonò il cellulare. 
'Ma che cazzo vogliono a quest'ora?' Borbottai facendo una smorfia. Presi il Blackberry,e lessi il messaggio. 
 
Da: Sconosciuto. 
'Hey,bellezza. Scusa davvero per oggi,ma c'è una cosa che non sai......e che ti spiegherò quando ci conosceremo meglio. Ci si vede domani,devo farmi perdonare in qualche modo,no?Justin.
Mi lasciai sfuggire un sorriso. Mi morsi un labbro,e risposi velocemente. 
A: Justin Bieber.
'Hey.....si,credo proprio che dovrai farti perdonare;). ''Notte'',Justin.'
Spensi il cellulare,e mi ributtai sul letto dove finalmente,riuscì a prendere sonno.
***
Improvvisamente,vidi i raggi del sole ''baciarmi'' il viso. Sbadigliai,e imprecai per non aver chiuso bene la finestra. Accesi il cellulare,e guardai l'ora. Notai anche un nuovo messaggio,che aprì. 
Da: Justin Bieber.
'Buongiorno piccola. Pensi di farcela a farti trovare pronta per mezzogiorno sotto casa tua?Non c'è bisogno di diventare un uovo di pasqua. c: Su,scherzo. Fammi sapere.'
A: Justin Bieber. 
'Giorno...andata,a mezzogiorno sotto casa mia. Spero tu abbia trovato un bel modo per le scuse. c: Ci vediamo dopo.'
Lanciai il cellulare sul comodino. Mi avvicinai all'armadio e aprì un anta. Scelsi un maglioncino non troppo lungo sul marroncino,un jeans chiaro,una sciarpa abbinata al maglione e dei tacchi. Come accessorio,ci abbinai un anello doppio con la scritta 'Believe'. (http://www.polyvore.com/20/set?id=69793935) 
Strusciai i piedi fino al bagno,lasciando cadere i vestiti sul mobile accanto al lavandino.
Mi tolsi la solita camicia da notte,e mi feci un bagno.
Lasciai scorrere l'acqua calda sul corpo per una buona mezz'ora,facendo rilassare i muscoli e i pensieri. 
Uscì dalla doccia,mi misi l'intimo e mi preparai. Lanciai uno sguardo alla sveglia,che segnava le '11:45'. 
Mi sistemai velocemente il trucco,che consisteva in una matita del colore del maglioncino,del mascara,di un pò di correttore e di un lucidalabbra. Misi il solito profumo alla vaniglia dietro le orecchie e sui polsi. Presi una borsa,ci schiaffai dentro il cellulare,e mi diressi verso la porta. 
-Mamma,io esco! Vado con Miley a pranzo fuori. Torno sta sera!
-Mi raccomando,è la tua ultima possibilità Carly! Sfruttala bene. 
Alzai gli occhi al cielo ed annuì. Aprì la porta,e vidi davanti al giardino di casa mia una Range Rover nera,con Justin poggiato fuori.
Mi diressi verso il ragazzo,e feci un sorriso,che venne ricambiato dal suo. 'Cavolo,che sorriso perfetto che ha.' Mi morsi un labbro.
-Ciao,piccola. Mi disse,mantenendo il sorriso. Arrossì lievemente.
-Hey. Cominciai a giocare con le punte dei capelli.
Justin si avvicinò a me. Le farfalle nello stomaco ripresero a far festa come la sera passata. 
-Amo il tuo profumo. Mi sussurrò all'orecchio,togliendomi la mano dai capelli e iniziando ad accarezzarli. Mi lasciò una scia di baci,fino ad arrivare alla bocca.
Gli morsi piano il labbro inferiore,e iniziammo la ''solita danza'' con le lingue.
Bel modo per iniziare a farsi perdonare,piccolo.
 

Spazio all'autrice.

Salve bella gente!
Domani avrò da fare,quindi ho deciso di anticipare il capitolo.
Non so perchè,ma neanche questa volta mi convince.
Grazie per le recensioni e le visite!
Continuate a seguire la storia,e a lasciare dei commenti:3.

 

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