You're perfect to me

di Aria__
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Io ***
Capitolo 2: *** Cena ***
Capitolo 3: *** Mare ***
Capitolo 4: *** You're mine ***
Capitolo 5: *** Don't cry babe, you are beautiful ***
Capitolo 6: *** Ora ci sono io ***
Capitolo 7: *** Amanda ***
Capitolo 8: *** Fantasmi del passato ***
Capitolo 9: *** Chiarimenti del cuore o della mente? ***
Capitolo 10: *** Nuove emozioni ***
Capitolo 11: *** Scusami, è tutta colpa mia ***
Capitolo 12: *** Rabbia e stupore ***
Capitolo 13: *** Si comincia ***
Capitolo 14: *** Segreti ***
Capitolo 15: *** Verità ***
Capitolo 16: *** Confusione e stupore ***
Capitolo 17: *** Colpa mia ***
Capitolo 18: *** Eva cambia per sempre ***
Capitolo 19: *** La svolta ***
Capitolo 20: *** Rispetto per se stessi ***
Capitolo 21: *** La nuova me ***
Capitolo 22: *** Amarsi è importante ***



Capitolo 1
*** Io ***


Capitolo 1. Io

La sveglia quella mattina assomigliava più a una terribile esposione di bomba atomica.
Il bip bip insistente rimbombava nelle mie orecchie così,stanca di quella tortura, mi alzai.
Mi passai una mano fra i capelli e sbadigliai un paio di volte, prima di riuscire a prendere un po di conoscenza.
Quindici settembre.
' Magnifico ' sussurrai con la voce impastata dal sonno
Un altro anno sarebbe iniziato quel giorno.
Il quarto anno del liceo mi aspetta.
' Eva?' chiese la voce dolce di mia madre Katy
' Ciao mamma, sono sveglia '
' Bene, scendi a fare colazione '
Annuì velocemente e mi catapultai in bagno.
Mi lavai la faccia e mi spazzolai i capelli biondo cenere.
Mi tolsi il pigiama estivo e presi dalla poltrona i vestiti che la sera prima avevo scelto di indossare.
Era un'abitudine ormai.
Iniflai dei jeans scuri, con una maglia a mezze maniche rossa molto larga.
Infilai le converse e scesi al piano di sotto.
' Buongiorno a tutti ' dissi
' Giorno piccola ' disse mio padre Carl
Mi avvicinai a lui e sorridendo gli lasciai un bel bacio sulla guancia.
' Ti ho preparato le fritte ' disse mia madre comparendo in soggiorno
' Le mie preferite, grazie '
Avevo da sempre un buon rapporto con i miei genitori.
Ero figlia unica e mi trattavano da vera principessa.
Ero stata viziata in tutti i modi possibili e avevo davvero una bella vita.
Mamma era infermiera all'ospedale centrale di Cino, il nostro piccolo paesello.
Papà invece era un chirurgo professionale ed era proprio in quell'ospedale, che ha conosciuto mia madre.
Stupide storie d'amore smielate.
Il suono del campanello, mi distrasse dai miei pensieri.
Mia madre si alzò ed andò ad aprire.
' Tesoro c'è Dean ' disse poi ricomparendo in soggiorno
Sorrisi automaticamente e corsi alla porta.
' Deeaaan ' urlai felice prima di abbracciare l'unico ragazzo in grado di farmi star bene
Dean Miller.
Diciotto anni.
Occhi blu come il mare.
Fisico da sballo.
E un cuore terribilmente dolce.
Il mio migliore amico.
' Eva così mi soffochi ' sibilò
Lo liberai dalla mia presa ferrea e sorrisi.
Erano più di tre mesi che non lo vedevo.
' Mi sei mancato tantissimo ' ammisi sorridendo sincera
' Ho tante cose da raccontarti, se ti sbrighi andiamo a scuola e ti dico '
' Devo prendere la borsa,aspetta '
Non gli diedi il tempo di rispondere.
Mi fiondai in camera e recuperai la borsa, già pronta, per poi tornare in soggiorno.
' Mamma, papà io vado con Dean a scuola, ci vediamo stasera ' urlai
' Ciao ' risposero in coro
' Okey, possiamo andare '
Raggiungemmo la sua auto ed insieme ci avviammo verso scuola.
' Allora come sono andate le vacanze?' chiese Dean fermando l'auto al semaforo
' Ho fatto amicizia con un paio di persone e mi sono divertita, sono stata bene '
' Di la verità, ti è mancato passare tutto il tempo con me '
' Da morire, a te come è andato il campeggio militare?'
' Non è stato poi così duro, se non continuiamo tutte le volte che mi son dovuto alzare alle sei e non potevo avere nessun contatto con il mondo esterno '
' Sai tuo padre quanto ci tiene '
' Io non voglio fare il soldato '
' E non lo farai '
' Vallo a spiegare a lui ' disse sbuffando
' Le cose si aggiustano, adesso pensiamo solo a finire in pace e senza problemi questo quarto anno '
' Che noia la scuola '
' Non dirlo a me '
' Ma se vai benissimo in tutte le materie '
' Sai che non è quello il problema ' dissi abbassando lo sguardo
' Hei..hei guardami, sei bellissima okey? Smettila di farti mettere i piedi in testa da quegli idioti '
' Sei solo tu a pensarlo '
In quel momento arrivammo fuori scuola e sbuffando scesi dall'auto e senza dire una parola, mi diressi verso l'entrata.
' Eva aspetta ' urlò Dean raggiungendomi
' Dean ormai mi sono rassegnata a l'idea che anche questo sarà un anno di schifo, con persone che mi giudicheranno per quella che sono, mi guarderanno come se fossi un alieno venuto da Marte, mi prenderanno in giro e io finirò come sempre chiusa in bagno a piangere ' dissi svelta
' Non lo permetterò '
' Dean, sei un ragazzo fantastico, il migliore amico che tutti vorrebbero, ma ormai questo è quello che succede da anni, non cambierà niente, come non cambierò io ' detto questo la campanella suonò e senza dire niente varcai la soglia dell'inferno
Ed ecco che tutte le oche, tutti i palestrati iniziarono a fissarmi come se fossi un'immigrata assassina.
Non hanno mai visto una ragazza con qualche chilo in più?
Non sono obesa, ma di certo non sono una modella di qualche rivista da quattro soldi.
Qual'è il mio peccato?
Amare un panino con l'hamburger e patatine invece di una misera insalata senza condimento.

Arrivai al mio armadietto cercando di ricordarne la combinazione, senza successo.
Provai con più combinazioni.
Ma niente, che testa di merda che ho.
' Sono proprio una sfigata ' sibilai a voce bassa
' 4712 ' disse una voce alle mie spalle
Sorrisi e mi voltai.
' La dimentichi sempre ' disse Dean sorridendo
' Menomale che ci sei tu '
' Te l'ho detto, io ci sarò sempre ' rispose
' Io ci sarò sempre bla bla bla ' disse una voce terribilmente irritante,purtroppo anche troppo familiare
Sia io che Dean ci voltammo a guardarlo.
' Eva.. Dean.. ' disse quel cazzone
' Presenti ' rispose Dean acido
' Oh andiamo Miller, un tempo eravamo amici '
' Un tempo Lucas, un tempo '
Lucas Burton.
Quel idiota dagli occhi di ghiaccio.
Dal sorriso devastante e dai capelli nero corvini.
Bello da far schifo.
E terribilmente irritante.
Ci conosciamo praticamente da quando siamo nati,visto che le nostre madre sono migliori amiche dai tempi del liceo.
Giocavamo anche insieme e a quell'età sembrava quasi umano.
Ma ora, come molti del resto, il suo unico gioco eran le ragazze.
Era ripugnante e schifono, così sicuro di se da far venire i complessi anche a Paris Hilton.
E anche se poteva permetterselo, quel suo atteggiamento non lo avevo mai retto.
' Un tempo, prima che diventassi un cazzone montato ' ringhiò Dean
Tra due non era mai girato buon sangue.
Erano cugini, di secondo grado, e un po di somiglianza c'era.
Ma Dean restava sempre il mio amato Dean.
' Evans ' disse poi rivolto a me ' questa sera abbiamo una cena '
' Che fortuna '
' Non vedo l'ora di passare un po di tempo con te, spero che non ruberai la bistecca dal mio piatto '
Quelle parole fecero imbestialire Dean, che stava per prenderlo a pugni ma lo fermai.
' No, Dean andiamo via ' dissi trascinandolo verso la nostra aula
La sua risata risuonò per tutto il corridoio e la voglia che avevo di prenderlo a pugni aumentò smisuratamente.
Fottuto coglione.
' Io lo prendo a pugni '
' Dean sto bene '
' Hai sentito quello che ha detto? '
Che domande, certo che l'avevo sentito.
E mi aveva ferito, molto anche, ma non lo avrei mai dato a vedere.
' Ho sentito e non mi importa '
' Un giorno di questi lo faccio fuori '
' Ti do una mano ' dissi ridendo ed entrando in aula

 
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Salveee a tutti :)
Sono tornata con una nuova storia, questa volta originale u.u
Spero che qualcuno la segua e l'apprezzi. Come primo capitolo so che non è il massimo, ma è solo l'inizio giuro.
Spero lasciate qualche recensioni, ci tengo molto.
Aggiornerò se trovo almeno un po di recensioni, vorrei capire che ne pensate, altrimenti levo tutto da mezzo D:


 This is Dean            This is Lucas



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Capitolo 2
*** Cena ***


Capitolo 2. Cena

Lucas's Pov
 
Sentì bussare alla porta della mia stanza e sbuffai pensando che fosse uno dei miei due genitori, che mi avvertivano che erano pronti per la cena a cui eravamo stati invitati a casa Evans.
Come ogni mese i nostri genitori si riunivano come giovani adolescenti che non si vedono da tempo.
Sorrisi quando la porta si aprì e vidi il mio migliore amico Edward sorridere e chiudere la porta.
' Perchè non eri in centro? Pensavo dovevamo vederci lì, come ogni giorno ' disse senza neanche salutare
Tipico.
' Scusa, mi son dimenticato di dirti che vado a cena ' risposi scocciato
' Ah già, la mensile cena a casa Evans. Ti divertirai '
' Non girare il dito nella piaga '
' Oh andiamo, Eva è così eccitante..'
' Smettila ' risposi ridendo
Lui sghignazzò e si sdraiò accanto a me sul letto.
Passammo una decina di minuti a parlare di Betty, una ragazza che Edward aveva conosciuto qualche giorno fa e che questa stessa sera sarebbe riuscito a portarsi a letto.
La voce di mia madre ci distrasse dall'interessante argomento ed entrambi scendemmo le scale.
' Edward mi dispiace, ma abbiamo una cena stasera ' disse mia madre Joly rivolta al mio amico
' Non si preoccupi signora Burton, ho comunque un impegno stasera ' rispose facendomi l'occhiolino
Mia madre sorrise cordiale, prima di uscire di casa e raggiungere mio padre Tom, già pronto al volante.
Edward non era proprio il tipo che risponde gentile, ma con i mie si era sempre comportato in questo modo.
Forse un po li temeva.
Mia madre era convinta che lui fosse uno dei ragazzi più tranquilli che io abbia mai frequentato.
Beh si sbagliava.
Come su tutto della mia vita.
è molto fiera di me, per i voti alti che porto da scuola e anche il mio carattere.
è convinta che suo figlio sia un uomo dolce, di sicuro non si aspetta che io sia un tipo equilibrato con la testa sulle spalle.
Inoltre è convinta che io abbia una cotta da sempre per Eva Evans, la grassoccia figlia della sua amica.
Ci conosciamo da sempre e per me è sempre stata non più di una semplice conoscente.
Ma mia madre sogna questa storia d'amore fra noi due, ed è fermamente convinta che un giorno vedrà realizzarsi questo sogno.
Io, da menefreghista, le lascio sognare ciò che vuole.
Le verrebbe un infarto se solo sapesse con quante ragazze vado ogni settimana.
 
Eva's Pov
 
Il suono del campanello mi fece salire i nervi a fior di pelle.
Sapevo perfettamente chi ci fosse dall'altro lato del doppio strato di legno.
E il solo pensiero di doverci passare un'intera sera, fingendo di volersi bene e parlargli come se fosse l'amico migliore di tutti i tempi, mi fa salire l'acido in gola.
' Eva apri tu ' urlò mia madre dalla cucina, troppo impegnata ai fornelli per privarmi di questo compito scocciante e faticoso
Mi alzai sbuffando e mi sistemai la camicia blu, per poi sfoderare uno dei sorrisi più finti mai esistiti e aprire la porta.
' Evaaa ' urlò la dolce Joly,abbracciandomi teneramente
La stessa cosa fu fatta da Tom.
Quei due erano persone fantastiche, dolce e molto rispettabili.
Per questo mi chiedo, ancora oggi, quale provenienza indigine abbia quella sottospecie di ragazzo che adesso mi si è parato davanti.
' Lucaas ' dissi sorridendo
Il suo gesto, mi lasciò spiazzata.
Mi avvolse in un abbraccio, che fece aumentare i miei battiti cardiaci.
' Prima mangiamo, prima finiamo di fingere ' mi sussurrò all'orecchio
Certo.
Quella era tutta scena, per rendere felici i nostri genitori.
' SIete davvero carini insieme ' disse Joly sfilandosi il cappotto
Sia io che Lucas scoppiammo a ridere.
Almeno su una cosa eravamo d'accordo entrambi.
Insieme potevamo essere di tutto, tranne che carini.
 
Ci accomodammo tutti al tavolo, fra le risate dei nostri genitori la cena passò in fretta.
Lucas continuava a fare battutie squallide e io rispondevo con un calcio sotto la sedia e un sorrisino soddisfatto, visto che non poteva reagire in nessun modo.
 
' Ragazzi noi ci sediamo sul divano, vorrei parlare a Joly e Tom delle cose ' disse mio padre
' Lucas, perchè non dai una mano ad Eva a fare i piatti?' propose Joly, facendomi voltare di scatto
' Ma non ce ne è bisogno ' mi sbrigai a rispondere
' Con piacere mamma ' rispose il ragazzo, sorprendendomi per la seconda volta in quella serata
Appena i nostri genitori, svanirono dietro la porta della cucina, fulminai il bamboccio con gli occhi.
' Puoi anche andartene ' sibilai veloce
' Infatti non ho intenzione di aiutarti '
' E allora cosa vuoi?'
' Mi siederò qui ' disse prendendo posto su una sedia al tavolo ' e ti guarderò pulire '
' Sei un fottuto coglione '
' Non sei la prima che me lo dice '
' Non ne avevo dubbi '
' Come sta Dean?'
Quanto lo odio quando mi chiede di lui.
' Non ti riguarda ' risposi acida
' E dai voglio solo sapere come sta?'
' Se non fossi diventato così idiota, a quest'ora sareste ancora amici e potevi chiederlo direttamente a lui ' risposi con poca curanza, continuando ad insaponare le stoviglie
' Non è stata colpa mia ' si difese
' Oh certo, non è mai colpa tua ' dissi ormai come da copione
Erano almeno due anni che le nostre conversazioni andavano avanti così
' Questo è il mio carattere, è lui che non mi accetta per quello che sono '
' Sei tu che gli hai rovinato la vita ' risposi cercando di mantenermi e non urlargli in faccia tutto il dolore che aveva provocato al mio amico
' E me ne pento ..'
Quelle parole mi spiazzarono completamente.
Lasciai cadere il piatto nel lavello e mi voltai a guardarlo a bocca aperta.
' Oh mio dio non ci credo, ma che giorno è oggi?' chiesi sarcastica
' Smettila di scherzare '
' No davvero, è da ricordare.. Lucas Burton che si pente '
Lui abbassò lo sguardo e per una frazione di secondo mi fece pena.
Ma quel secondo passò in fretta e mi ricordai il motivo per il quale lo odiavo tanto.
' Non impietosisci nessuno '
' Non era mia intenzione ' si difese
' Sono convinta che c'è un secondo fine '
Non lo sopportavo, ma lo conoscevo abbastanza bene da sapere che quella risposta era solo frutto di un piano già studiato per chiedermi qualcosa.
' Pensi sempre male '
' Vuoi dire che ho calcolato male?' chiesi ironica, sapendo perfettamente di aver ragione
' Beh.. non è che..'
' Lo sapevo ' risposi iniziando a ridere
Prevedibilie, veramente prevedibile.
' Non è che potresti parlarci tu, con lui e..'
' Scordatelo ' mi sbrigai a dire
' Perchè?' mi chiese come se non fosse ovvio
' Quello che ha sbagliato sei tu, se ti ritieni pentito seriamente va da a lui e chiarisci '
' Pretendi troppo da me '
' Potrei risponderti allo stesso modo ' risposi sfidandolo
' Ti odio '
Allora sono due le cose in cui andiamo d'accorso pensai.
' Tranquillo, non mi offendo '
' Ragazzi ' urlò la voce di mio padre
Entrambi sobbalzammo ed insieme ci dirigemmo in salone.
' Cosa succede?' chiesi curiosa osservando i loro volti contorti in smorfie divertite
' Abbiamo deciso che partiamo '
' Come?' chiedemmo in coro sia io che Lucas
' Vogliamo andare a visitare la bella e antica Londra e sappiamo che voi non verreste neanche se vi pagassimo '
Entrambi annuimmo.
Perfetto.
' Quanto partite?' chiese il ragazzo accanto a me
' Non lo sappiamo tesoro, è solo un pensiero.. domani tuo padre e Carl si informeranno '
' Ma in qualsiasi modo vada, abbiamo pensato che lasciarvi soli non è la cosa migliore '
' Per me non ci sono problemi, Dean puo ospitarmi ' risposi
Sarebbe stato magnifico.
Un'intera settimana col mio migliore amico.
La situazione iniziava a piacermi.
' La stessa cosa vale per me.. Edward mi ospiterà di sicuro '
' Mi dispiace ragazzi, ma abbiamo pensato anche a questo ' disse mio padre
Sapevo che quell'affermazione non avrebbe portato a niente di buono.
' Non vogliamo creare disturbi ad altre famiglie ' disse Joly
' Ma..' cercò di dire Lucas
' Ma niente, resterete qui a casa nostra.. insieme ' disse mia madre facendo crollare le mie speranze di passare un'intera settimana in piena grazia
' Non potete ' cercai di protestare
' Ma voi vi volete bene, è un modo per passare un po di tempo insieme..' disse Joly
Volevo morire.
Un'intera settimana con quella sottospecie di cavernicolo.
Era il peggiore dei miei incubi.
Svegliatemi per favore.
Svegliatemi.


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Hi :33
Ringrazio molto chi ha recensito lo scorso capitolo, sono felice che siate con me anche qui.
Vi amo tantissimo :)
Domani non aggiorno, quindi ci sentiamo giovedì u.u
Un bacio <3

 

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Capitolo 3
*** Mare ***


Capitolo 3. Mare

Sentì qualcosa punzecchiarmi la guancia.
Aprì leggermente gli occhi e incrociai delle iridi blu come il mare.
' Dean?' chiesi con voce flebile e stanca
' Dai Eva, alza il culo ' disse con un'euforia impressionante
' Ma che ore sono?' chiesi scocciata
' Le nove '
' Le nove? Dean ma è domenica '
' Esatto e adesso ti alzi e vieni con me '
Aprì del tutto gli occhi e fissai male il ragazzo sopra di me.
' Non guardarmi così '
' E come dovrei guardarti?' chiesi furiosa
' Muoviti e mettiti il costume ' disse alzandosi dal letto
' Costume? Dean mi spieghi che hai ?'
' Senti Eva è appena iniziata la scuola e sono stressato, fuori c'è un sole che spacca le pietre e fin quando ne avrò l'occasione ogni domenica ti trascinerò al mare ' colncluse il suo discorso con un brillante sorriso
' Non ne ho voglia ' sibilai fiondandomi sotto le lenzuola fresche
' Ah no signorina Evans, tu ora ti alzi ' urlò scoprendomi del tutto
Diedi un urlo di protesta e mi alzai fulminandolo con lo sguardo.
Di sicuro quella visuale per lui non era piacevole.
Una grassoccia in pigiama, capelli spettinati e trucco colato.
' Sparisci dalla mia vista ' lo minacciai
' Ti aspetto giù, vado a parlare con tuo padre di affari '
' Sisi ciao ' lo dileguai e lo osservai uscire dalla stanza
Sbuffai e mi maledì mentalmente.
Per quanto amassi quel ragazzo, poteva diventare davvero fastidioso.
Molto fastidioso.
Troppo fastidioso.
Entrai in bagno e pettinai i capelli come da routine.
Era l'unica parte del mio corpo che apprezzavo, come i miei occhi.
Un misto tra il grigio e l'azzurro.
Era l'unica cosa che mi permetteva ancora di avere una minima autostima, perchè se parliamo del resto potrei anche sotterrarmi.
Ed ora veniva la parte difficile.
Mi struccai velocemente ed aprì il cassetto dell'intimo estraendone un costume blu cobalto.
Per Dean non era mai stato un problema vedermi in costume, ormai era abituato.
Ciò che mi preoccupava sarebbero stati gli sguardi altrui.
Tutte quelle modelle che quella mattina avrebbero caratterizzato la spiaggia di Cino, mi avrebbero guardata con disgusto.
E come darle torto.
Stesso io mi guardavo con una certa voglia di uccidermi e svanire nel nulla.
Come sono diventata così?
è successo tutto così in fretta.
 
Dean's pov
 
' Sai Dean sono felice che Eva abbia un amico come te ' disse Carl il padre della mia fidata amica
' Ti ringrazio Carl, sono felice che mi appreziate '
Avevo da sempre, fin dai tempi delle medie, avuto un buon rapporto con i coniugi Evans.
Mi avevano da sempre accettato ed ormai ero come un secondo figlio.
' Oh ciao Dean ' disse Katy scendendo le scale ' non ti ho sentito entrare '
' Mi ha aperto suo marito ' mi sbrigai a rispondere cordialmente e sfoderando uno dei miei migliori sorrisi
La dolce donna ricambiò il sorriso.
' Vuoi fare colazione con noi?' mi chiese poi
' Volentieri '
' Eva e Dean vanno al mare ' disse poi Carl
' Oh è fantastico, fate bene è una bella giornata ' rispose Katy
' Esattamente '
' Stavamo parlando del campeggio militare ' informò poi Carl alla moglie
' Oh è vero, come è stato?'
' Faticoso, istruttivo ma terribilmente faticoso ' risposi velocemente
Non avevo alcuna voglia di parlarne.
Ringraziai il tempismo perfetto di Eva,che fece la sua entrata in cucina.
' Giorno ma, giorno pa ' disse dando un bacio ad entrambi
' Non lo dai a me un bacio ?' chiesi divertito
Sapevo di averla innervosita, svegliandola di domenica mattina.
' Tu meriti solo un calcio nel..' iniziò
' Eva..' la fermò Katy ridendo
Scoppiai a ridere e presi un biscotto al cioccolato e lo immersi nella tazza di latte, che la signora mi aveva appena porso davanti.
Saranno almeno due anni che non faccio una colazione così con i miei.
Cacciai subito via quel mio pensiero triste e mi concentrai sullo sguardo assonnato di Eva.
Era veramente buffissima.
Finimmo in fretta la colazione e, dopo aver salutato cordialmente i coniugi Evans, uscimmo di casa.
Misi in moto l'auto e presi l'autostrada per la spiaggia.
' Allora, è da martedì che non ci vediamo ' disse la giovane accendendo la radio
' Si, scusa.. ho dato una mano a papà con dei lavori in casa ' risposi freddo
' Tranquillo '
' A te come è andata la cena con il diavolo in persona?'
Il solo pensiero che io e quel deficiente di Lucas siamo stati amici, mi mette i brividi.
' Se devo essere sincera bene, almeno fino alla parte finale..'
' Raccontami tutto '
 
Eva's pov
 
' I miei genitori e i Burton, hanno intenzione di fare in viaggio ' iniziai
' Come? Dove? Quando?'
' Vogliono andare a Londra e staranno via all'incirca una settimana, non so ancora quando '
' Beh allora potremmo passare molto tempo insieme, per mio padre non ci saranno problemi ad ospitarti, anzi mi fai un favore.. la vita da solo con lui mi sta stressando '
Mi morsi un labbro consapevole di dovergli dire, che purtroppo, non sarà con lui che passerò quella settimana.
' Ah ecco, vedi Dean..'
Il ragazzo si girò a guardarmi.
' I miei vogliono che resti a casa '
' Da sola?' chiese
' No.. con.. con Lucas '
Dean scoppiò in una risata esagerata, facendomi quasi spaventare.
' Questa si che è bella..' disse con le lacrime agli occhi per le risate
' Dai non ridere, non so come fare '
' Beh ti auguro buona fortuna, ne avrai bisogno ' rispose parcheggiando l'auto
Il parcheggio era già abbastanza pieno e si poteva scorgere già da lì, l'affluenza di persone presenti in spiaggia.
Perfetto.
Veramente perfetto.
Scendemmo dall'auto ed insieme attraversammo la strada.
Scendemmo quei pochi scalini e ci ritrovammo con i piedi sulla spiaggia morbida e bollente.
' Mettiamoci lì, vicino gli scogli.. siamo un po più appartati ' proposi
' Ma così non vedo le ragazze in bikini ' si lamentò
' Mi hai trascinato in spiaggia, adesso ti metti con me lontano dalla gente '
' Questo è uno dei mille motivi per il quale ti odio ' disse scherzando
Sorrisi soddisfatta e lo seguì fino agli scogli.
Stendemmo le asciugamani e in un battito di ciglia, Dean si liberò della maglietta a mezze maniche rossa.
Come ogni volta, rimasi a bocca aperta per il fisico del mio migliore amico.
Se non lo conoscessi da così tanto tempo, lo avrei considerato come uno dei ragazzi che vorrei al mio fianco come fidanzato.
Cacciai immediatamente quel pensiero dalla mia mente.
Lui era semplicemente Dean, e pensarci insieme faceva quasi venire i brividi.
E poi sarebbe stato impossibile.
Uno come lui, con una come me.
Meglio di una barzelletta.
' Dai ti spogli così ci facciamo il bagno?' chiese guardandomi
' No ' risposi mettendo gli occhiali da sole
' Se non vuoi che ti prenda come un sacco di patate e ti scaraventì in acqua con tutti i vestiti, ti conviene muoverti '
Impossibile, non sarebbe mai riuscito a prendermi in braccio.
' Non è un problema per me '
' Mi stai sfidando Evans?'
Lo guardai con aria di sfida e quando lo vidi piegarsi verso di me e sollevarmi un senso di vergogna mi invase.
Iniziai a braitare e urlare, mentre mentalmente pensavo che quella era davvero una brutta figura.
Non oso immaginare lo sforzo che stia facendo per sollevarmi.
Un paio di passi ancora e mi sentì invadere da un freddo glaciale.
Riemersi dall'acqua e lo guardai con aria truce.
' Ti odio Dean Miller ' urlai furiosa
Lui scoppiò a ridere e mi abbracciò.
Iniziai a dimenarmi dalla sua presa, poi mi abbandonai a quell'abbraccio confortante.
' Ti voglio bene Eva, grazie per essere la mia migliore amica ' si sussurrò schioccandomi un bacio sulla guancia
' Sei insopportabile e terribilmente dolce ' risposi guardandolo negli occhi
Erano davvero magnifici.
' Allora mi odi?' chiese con un sorrisino beffardo in viso
Assomigliava molto a Lucas in certi atteggiamenti.
' Ovviamente ' risposi
 
Fui costretta a togliermi i vestiti e a metterli al sole per mettere che si asciugassero.
Mi sdraiai imbarazzata sul telo da mare e cercai di rilassarmi.
' Vado a fare un giro di lì, ho visto qualche amico, ti va di venire?' mi chiese Dean
' Emm.. no vai io voglio abbronzarmi ancora un po '
' Come vuoi ' rispose prima di allontanarsi
 
Dean's pov
 
Mi avvicinai a Colin e lo salutai con una forte stretta di mano.
' Amico perchè sei qui con la Evans?' mi chiese divertito
' è mia amica ' risposi confuso
' Andiamo, lasciala perdere e stai con noi.. ci sono tante ragazze molto.. ma molto meglio di quella grassoccia '
Quelle parole mi fecero imbestialire parecchio.
Senza riuscire a controllare la mia rabbia gli sferrai un pugno in pieno viso.
 
Eva's pov
 
Sentì degli schiamazzi poco lontani.
Così alzai la testa, giusto in tempo per vedere Dean prendere a pugni un ragazzo.
Mi sembrava Colin Fell.
Si era lui.
Eppure erano amici, cosa gli era preso?
Vidi Dean ritornarmi vicino.
' Vestiti ce ne andiamo ' disse svelto
' Ma..'
' Vestiti ' disse nervoso e infilando la maglietta
Lo vidi massaggiarsi la mano, con la quale aveva sferrato il pugno.
' Mi spieghi cosa è successo?'
' Niente, sono stufo.. andiamo a prendere qualcosa da bere '


 

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Capitolo 4
*** You're mine ***


Capitolo 4. You're mine

Dean mise in moto l'auto e notai dal suo sguardo furioso e dal modo in cui stringeva fra le mani il volante, che era successo qualcosa in spiaggia che lo aveva imbestialito parecchio.
' Okey Dean, cosa è successo? Sono stufa di vederti così, parla..'
Il ragazzo sbuffò, senza togliere gli occhi dalla strada.
' Quel Colin è davvero un idiota '
' Cosa ti ha detto?' chiesi curiosa
Lui si limitò a stringere ancora più forte il volanre, e a fare uno strano cenno col capo.
Abbassai la testa.
' è per me vero?' chiesi consapevole
' No, tu non c'entri '
' Non dire cazzate Dean, ti conosco.. cosa hanno detto questa volta su di me??'
' Niente Eva, niente..'
' Cazzo smettila Dean ' urlai esasperata
Il moro fermò la macchina di colpo, spegnendo il motore e si voltò a guardarmi.
' Smetterla di fare cosa?'
' Di difendermi.. io..io non voglio che tu tiri pugni a destra e sinistra per me, non sei costretto '
' Non mi costringe nessuno '
' Non farlo più ti prego, semplicemente.. ignorali '
' Come fai tu? No mi dipiace, le cose che dicono sono terribili e devono smetterla '
' Ma non sai sarai tu a farli tacere, questo non accadrà mai '
' Allora vuol dire che continuerò a dare pugni '
' Dean.. io.. ti ringrazio sei sempre al mio fianco e mi difendi qualsiasi cosa accade, ma.. ma..'
' Ma cosa?'
' Non devi sentirti in dovere di farlo, non sei costretto solo perchè io.. io..'
Il ragazzo mi guardò curioso e confuso.
' Solo perchè?' chiese
' Perchè ti faccio pena '
Dean spalancò la bocca.
' Perchè mi fai pena? Eva ti senti bene?' urlò arrabbiato al massimo ' secondo te io ti difendo perchè mi fai pena? Sh.. questa non me l'aspettavo '
Abbassai nuovamente lo sguardo, sapendo di aver toccato il fondo e di averlo deluso.
Ma era quello che pensavo.
Che motivo aveva uno come lui a difendermi e starmi sempre vicino.
Rimise in moto e in dieci minuti arrivammo fuori casa.
' Allora ciao ..' dissi imbarazzata
Lui non rispose, non mi degnò di uno sguardo.
Scesi sbattendo forte la portiera, consapevole di aver rovinato una delle cose più delle mia vita.
Brava Eva, complimenti.
Aprì la porta e la richiusi lentamente, sperando di non icrociare uno dei miei genitori.
Non avrei retto le mille domande sul perchè ero di rientro così presto.
Salì le scale, ma mi fermai davanti la stanza dei miei genitori.
Oh merda.
' Mamma che fai?' chiesi entrando
' Oh tesoro, cosa ci fai già qui?'
' Emm, Dean doveva fare una cosa '
' Ohww, noi volevamo farti una sorpresa '
' Del tipo? Perchè prepari la valigia?'
' Il signor Burton, ha trovato il volo per Londra..'
Mi si gelò il sangue.
' Quando partite?'
' Domani, alle otto '
' Mamma ti sembrerà azzardata questa mia proposta ma.. ma .. posso venire con voi?'
' Con noi?? Tesoro hai preso un'insolazione?'
Sbuffai.
' Mi dispiace tesoro, ma abbiamo guà prenotato e poi passerai un po di tempo con Lucas, andate così d'accordo '
Certo mamma, certo.
Non vedo l'ora.
' Sese ' dissi scocciata rinchiudendomi in camera
 
Quella mattina mi svegliai presto per salutare i miei genitori, poi mi lavai ed uscì fuori casa e presi il pullman.
Di solito mi passava a prendere Dean, visto che le nostre case non erano distanti.
Ma era da ieri mattina che non lo sentivo, quindi questo equivale a niente passaggio.
Dovevo parlargli.
Arrivai a scuola, giusto in tempo per il suono della campanella.
E come da routine, sguardi e risatine di sottofondo al mio passaggio non si fecero di certo mancare.
Presi velocemente il libro di aritmetica e mi recai verso la mia aula.
Sfortunatamene, trovai una persona poco gradita ad attendermi.
' Giorno Evans '
' Cosa vuoi Lucas? Fai in fretta '
' Niente, ti volevo dire che da oggi passeremo molto tempo insieme e che ci divertiremo '
' Sisi, come vuoi.. puoi portare ragazze a casa ma solo una a sera, scopatela, ma nella camera degli ospiti.. non mettere piede nella mia e se è possibile evitiamoci durante i pasti e anche.. per tutto il resto della giornata '
Lui scoppiò in una fragorosa risata.
' Per me non ci sono problemi '
' Perfetto. Ah.. approposito, il bagno al secondo piano è mio '
' Va bene '
Sorrisi falsamente e lo scostai leggermente ed entrai in aula, dove la lezione era già cominciata.
 
All'uscita della scuola mi avviai velocemente all'uscita, ma per mia sfortuna il pullman mi aveva lasciata a piedi.
Maledetta Caroline e i suoi monologhi interiori che mi fanno solo perdere tempo.
' Eva?' mi sentì chiamare
Mi voltai conoscendo perfettamente quella voce.
' Dean.. senti mi dispiace per ieri, ho detto cose cattive io so che tu lo fai perchè mi vuoi bene, però.. io.. io non voglio che tu lit..'
' Eva smettila, ho capito. Pace?' chiese tendendomi la mano e sorridendomi nel modo più dolce che era capace di fare
Sorrisi felice e gli saltai addosso, stritolandolo nella mia morsa amorosa a lui molto conosciuta.
' Hei piccioncini, prendetevi una camera.. ah Eva forse con la tua presenza ne servono due '
Irritante.
Coglione.
Stupido.
Senza cervello.
' Lucas se non vuoi che ti ritrovi con quel bel faccino da coglione sotto la ruota posteriore della mia auto ti conviene sparire e chiudere quella fogna che hai al posto della bocca ' ringhiò Dean
' Questa fogna è amata e desiderata da tutte, anche dalla tua amichetta scommetto.. vero Eva?'
' Oh certo, ti sogno la notte '
Lui sorrise soddisfatto.
' Ci vediamo a casa Evans ' disse poi salendo a bordo della sua bmx.
' A casa? I tuoi sono già partiti ?'
' Questa mattina si '
' Ti serve un passaggio?' mi chiese
' Si per favore '
 
Salutai Dean con un leggero bacio sulla guancia e mi fiondai dentro casa.
La musica era al massimo volume.
Sembrava di essere in una discoteca da quattro soldi.
Mi avvicinai allo stereo e lo spensi, facendo cessare quei grugniti definiti musica da qualche zulù.
' Heeei ma cosa fai?' urlò indispettito il mio nuovo coinqulino dalla cucina
' Cerco di sopravvivere '
' Giuro che ti renderò questa settimana un inferno ' disse ridendo ed entrando in salone
' Giuro che ti taglio i gioielli di famiglia se mi dai fastidio '
Lui scoppiò in una fragorosa risata, che fece aumentare i miei nervi, già molto tesi.
' Sai Evans ' disse avvicinandosi pericolosamente ' se avesse avuto un aspetto mmmm diverso..'
Dio, quanto lo odio.
' ... saresti stata la ragazza ideale per me ' disse poi a un soffio dal mio viso
Mi si fermò il cuore.
Come ci era arrivato così vicino.
Okey, era stronzo.
Antipatico ect..
Ma era davvero uno spettacolo della natura.
' Purtroppo non posso esserlo ' risposi riprendendo conoscenza
' Hai detto purtroppo.. allora vorresti essere mia '
' Ma per favore ' disse allontanandomi prima di rischiare di dover usare un fazzoletto per asciugarmi la bava
' Ma tanto tu sei già mia '
' Come prego?'
Lui sorrise, prima di riaccendere lo stereo e cantare a squarciagola rompendomi i timpani.
Sarà una settimana lunga.

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Capitolo 5
*** Don't cry babe, you are beautiful ***


Capitolo 5. Don't cry babe, you are beautiful

Aprì piano gli occhi e mi stiracchiai per bene.
Mi alzai a mala voglia dal mio comodo letto e mi recai in bagno.
Mi rinfrescai la faccia e pettinai i capelli.
Mi vestì molto svogliatamente.
La voglia che avevo quella mattina di andare a scuola era pari a zero.
E ancora peggio sapere di dover avere fra i piedi quel demone incallito già di prima mattina, non migliorava il mio umore.
Scesi le scale e mi preparai la colazione.
Versai il latte nella tazza grande e lo riempì con tre cucchiaini di cacao, poi due di zucchero.
Mescolai il tutto e lo bevvi velocemente con una cannoccia.
Per poco non mi strozzai quando davanti ai miei occhi comparve una ragazza, a me perfettamente sconosciuta.
Sembrava non essersi proprio accorta della mia presenza.
Alta, fisico da modella che poteva ben intravedere visto che indossava una camicia blu abbastanza lunga che le lasciava scoperte le lunghe e magrissime gambe lattee.
Capelli rossi lunghi e ricci.
' Scusa, che ci fai in casa mia ??' chiesi acida
La giovane si voltò e mi diede un'occhiataccia malefica.
Occhi verdi da felino.
' Che ci fai tu qui?' rispose secca prendendo la bottiglia d'acqua dal frigo e prendendone un sorso
' Punto primo è casa mia, punto secondo leva quella bocca malsana da vicino la mia bottiglia ' sibilai
' Hei hei terminetor calmati ' disse la voce irritante di Lucas che entrò in cucina
Visuale niente male, dovevo ammetterlo.
Indossava boxer neri e.. e basta.
Deglutì rumorosamente e spostai lo sguardo sulla tazza ormai vuota, per evitare di sembrare una sciocca maniaca.
' Le regole erano,mio caro Lucas,che..'
' Sisi le regole, andiamo Eva non ti abbiamo dato fastidio.. siamo stati silenziosi vero piccola?' disse dandogli una pacca sul sedere
Disgustosi.
Feci una smorfia schifata e mi recai al piano di sopra per recuperare la roba per andare a scuola.
Uscì dalla mia camera e mi scontrai con mister sexy.
' Vai già via?' chiese
' Emm.. Lucas sono quasi le otto, tra venti minuti iniziano le lezioni e tu sei .. sei.. ancora in mutande '
' Credo che farei un piacere a tutta la componente femminile, se mi presentassi in queste condizioni, vero??'
' Faresti vomitare tutti ' mentì spudoratamente
' Credi che non abbia notato come mi mangi con gli occhi '
' Piantala e levati '
Sentì il clacson dell'auto di Dean e sospirai di sollievo.
La situazione stava diventando imbarazzante.
Lo scostai bruscamente e feci per allontanarmi, ma lui mi fermò per un braccio.
Mi attirò a se, continuando a stringere il mio braccio e puntando quegli occhi meravigliosi nei miei.
Mi sentì come burro al sole.
Cosa voleva da me?
Perchè il mio cuore reagiva in quel modo?
' So l'effetto che ti faccio Evans, non negarlo.. prima o poi cederai '
Scostai la sua presa e lo guardai furiosa.
Bello e stupido.
Un classico di questi tempi.
' Sei solo un montato del cazzo Lucas Burton,e mi sembra normale che le tue relazioni durano una notte.. nessuno vorrebbe stare con uno come te '
Detto questo mi voltai, non curante di sentire la sua risposta e scesi le scale.
Uscì sbattendo la porta.
Il buon giorno si vede dal mattino.
Inoltre non aveva tutti i torti.
Avevo un debole per lui, ormai era certo.
Ma non doveva saperlo, altrimenti sarebbe stata la fine.
Che poi cosa gli importava della mia opinione personale sul suo conto?
Per lui sono solo una grassoccia da prendere in giro.
Coglione.
Salì in auto e non fiatai.
' Di solito si dice buon giorno ' ironizzò Dean accendendo il motore
' Non posso dire buon giorno, perchè non è un buon giorno, nessuno di questa settimana sarà un buon giorno perchè da quan..'
' Eva, calmati ' mi fermò Dean ' è andata così male la prima notte?'
' Non è stata la notte, ma la mattina ' risposi sbuffando
' Passerà in fretta '
' Lo spero, ne vale la mia vita e la mia salute mentale e fisica '
 
Lucas's pov
 
Scesi dalla mia amata bmx e corsi verso l'aula di biologia.
Avevo già saltato la prima ora per colpa di quella.. emm.. Selena.. Serena.. Serafina?
Oh al diavolo, chi se ne frega di sapere il nome di quella rossa.
Entrai sbattendo la porta e sbuffando.
' Signor Burton, non è mai troppo tardi..' disse il professor Curt
Acido e vecchio di merda.
Quando se ne va in pensione questa salva camminante?
' Mi scusi prof, ho avuto da fare ' risposi con molta poca curanza
L'unico posto libero era accanto a.. Dean.
Perfetto.
Alzai gli occhi al cielo e gettai lo zaino sul banco, per poi lasciarmi cadere sulla sedia pesantemente.
Vidi Dean lanciarmi uno sguardo di fuoco.
Come eravamo arrivati a quel punto.
Eravamo inseparabili.
Ed ora mi odiava.
Gli diedi una leggera gomitata per attirare la sua attenzione.
Lui non mi degnò di uno sguardo e continuò ad ascoltare i discorsi strani del professore.
' Oh andiamo Dean ascoltami ' sussurrai
Lui fece spallucce e continuò ad ignorarmi.
' Guardami e ascoltami '
' Sta zitto e lasciami in pace ' urlò fuori di se
Tutti si voltarono a guardarci.
' Signor Miller c'è qualche problema? Perchè urla disturbando la mia lezione?'
' Professore il signor Burton mi disturba '
' Non è vero ' mi difesi ' ha iniziato lui '
' Non mi importa chi ha iniziato, andate fuori tutti e due '
' Ma.. ma prof..'
' Zitto Miller, fuori '
Sorrisi soddisfatto ed insieme al mio amato cugino, mi recai fuori dall'aula.
Adesso potevo parlargli.
' Sei un fottuto coglione ' sbraitò Dean sbattendomi contro l'armadietto freddo
' Avanti Dean, picchiami.. caccia la tua rabbia verso di me ' lo sfidai
Lo vidi tentennare, prima di lasciare la presa ed iniziare a camminare per il corridoio.
Sorrisi e lo raggiunsi.
' Voglio parlarti '
' Non rompermi il cazzo Lucas '
Mi posizionai davanti a lui, bloccandogli il passaggio.
' Levati Lucas ' sbraitò spingendomi
' Ascoltami.. io.. volevo dire..che..' iniziai
Sarebbe stato difficile per il mio orgoglio, ma dovevo farlo, dovevo dirlo.
' .. mi dispiace ' conclusi
Il ragazzo avanti a me mi guardò a bocca aperta per qualche secondo, poi scoppiò a ridere di gusto lasciandomi spiazzato.
' Sarà stato difficile dirlo per te, ma mi dispiace arrivi tardi.. non voglio la tua compassione.. ormai il danno è fatto '
' Sai che non volevo che accadesse ' mi giustificai
' Per salvarti il culo, sono stato mandato in un campeggio militare e mio padre vuole mandarmi a fare il soldato '
' Non credevo avrebbe reagito così male '
' Credevi male allora ' rispose freddo
Mi dispiace sul serio.
Ma ormai quello che era successo, era passato.
' Perchè non possiamo metterci una pietra sopra?' chiesi
' Una piet..pff.. spero tu stia scherzando ' disse scuotendo la testa ' ..se magari fossi venuto subito a chiedere scusa, l'avrei anche messa la pietra e ti avrei perdonati, ma hai fatto passare troppo tempo e ora la pietra voglio metterla sulla tua faccia da stronzo '
Mi meritavo quegli insulti, ma non era da me stare zitto con determinate offese.
' Tu sei uno stronzo Dean, nessuno ti ha chiesto di prenderti la colpa '
' Ma è questo che fanno gli amici Lucas, si aiutano ed io l'ho fatto.. speravo mi avresti aiutato e invece hai solo peggiorato le cose.. sono stato punito per qualcosa che non ho fatto..e poi c'è Eva..'
' Eva? Cosa c'entra la Evans adesso?' chiesi confuso
' Perchè la tratti male Lucas, cosa ti ha fatto?'
' Niente.. ma..'
' Niente ma.. vergognati, sai solo giudicare. Se qualcuno dovesse giudicare te, non per il fisico ma per il carattere, saresti la persona più sola del mondo '
Rimasi immobile e zitto.
Lui sorrise falsamente e dandomi una spallata mi superò,svanendo dietro il corridoio.
Era la seconda volta che in meno di due ore venivo insultato così.
Anche Eva la pensava come Dean.
Faccio così schifo?
Forse hanno ragione, nessuno vorrebbe stare con me.
Ed è vero.
Ho quei pochi amici, che stanno con me solo per farsi qualche canna e sono circondato da molte ragazze che a malapena sanno il mio nome.
Scossi velocemente la testa.
Perchè quei due dovevano farmi salire i complessi?
Mi sembro una stupida ragazzina insicura.
Io sono Lucas Burton e questo quello che conta.
La mia attenziona fu riportata da una figura che correvva a tutta velocità verso la mia direzione.
Eva.
' Hei Evans ' dissi
Ma la giovane non mi degnò di uno sguardo.
La afferrai per un braccio e la voltai per poterla guardare.
Gli occhi gonfi e pieni di lacrime mi lasciarono interdetto.
Allentai la presa e lei se ne approfittò per liberarsi e correre via.
La vidi entrare nel bagno delle ragazze.
La seguì ed entrai anche io nel bagno.
Per fortuna deserto.
La trovai seduta a terra, le gambe rannicchiate al petto.
Mi avvicinai e le poggiai una mano sulla spalla.
Lei alzò lo sguardo e si meravigliò della mia presenza.
' Eva cosa è successo?' chiesi stranamente preoccupato
 
Eva's pov
 
Corsi via il più veloce possibile.
Come ogni giorno, non potevano mancare insulti e battutine sul mio aspetto.
Questa volta Rachel Willson aveva esagerato.
" Sei solo una ciambella di grasso, sfigata "
Ogni insulto mi lacerava l'anima e cercavo di non dargli peso.
Ma in quel momento ero scoppiata ed ero corsa via in lacrime.
Poi ci si metteva anche Lucas.
Mi ha seguita fino al bagno delle ragazze.
Cosa cazzo vuole anche lui?
' Eva cosa è successo?' mi chiese
Sembrava.. preoccupato?
Impossibile.
Mi asciugai con il dorso della mano le lacrime.
' Vattene, lasciami stare ' sibilai con voce spezzata dal pianto
' No dimmi cosa è successo,adesso ' insistette
Sbuffai ed alzai gli occhi al cielo.
' Che cazzo ti frega?' urlai tornando a piangere
' Stai piangendo e si, potrò anche essere uno stronzo come dici tu, ma di te mi interessa.. cosa diavolo è successo?' sibilò lui veloce
" di te mi interessa "
Quelle parole continuavano a rimbombarmi nel cervello.
Mi stava prendendo per il culo?
' Succede che ogni giorno, ogni secondo della mia vita è fatta di insulti, insulti che prima o poi mi fanno star male.. perchè? Cosa vi ho fatto di male? Mi piace mangiare e allora? Devo essere condannata a una vita di inferno perchè peso 90 chili invece di 40?'
Lui mi guardò per qualche secondo, poi si sedette di fronte a me.
Mi prese la mano.
Quel contatto mi fece rabbrividire.
' Sono degli stupidi, non devi pensarli '
' Ti correggo, siete degli stupidi.. i tuoi insulti non mancano ti ricordo '
' Io quelle cose non le penso davvero, sai come sono fatto nessuno meglio di te lo sa, sono un coglione di prima categoria e mi faccio trascinare dalla massa.. ma tu.. tu non sei affatto brutta '
' Certo, come no ' risposi abbassando lo sguardo e ritraendo la mano
' Puoi non credermi, ma hai un volto fantastico.. i tuoi occhi di un colore particolare che cambiano a seconda del tempo, amo quando diventano grigi.. i tuoi capelli biondo cenere sembrano tinti ma nessuno sa che sono naturali.. nessuno sa che ti piace bere il latte con la cannuccia perchè senz ti disgusta.. nessuno sa che quando sei felice ti si illuminano gli occhi e arricci il naso, mostrando un sorriso perfetto.. nessuno sa che hai una voce meravigliosa quando canti...nessuno sa che guardi ancora le winx nonostante i tuoi diciotto anni.. nessuno sa che odi il rosa perchè è troppo da barbie.. nessuno lo sa perchè nessuno ci fa caso, ma io si, conosco ogni cosa di te, ci conosciamo da anni .. praticamente dalla nascita e potrò sembrare senza cuore, ma ti conosco meglio di chiunque altro '
Quelle parole mi lasciarono di stucco.
' Sei bellissima non per il fisico che hai, ma per la persona che sei ' concluse il suo brillante discorso con un sorriso che mi lasciò senza parole
 
 

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Capitolo 6
*** Ora ci sono io ***


Capitolo 6. Ora ci sono io


I due giorni successivi passarono velocemente.
Dopo quella confessione da parte di Lucas, il nostro rapporto sembrava essere cambiato.
Lui sembrava cambiato.
E anche se non riuscivo ancora a crederci del tutto, sembrava quasi che fosse diventato un ragazzo normale e simpatico, almeno con me.
Rientrai in casa, e stranamente trovai tutto in ordine.
' Lucas??' lo chiamai posando la borsa della scuola vicino all'appendiabiti
' Eccomi ' urlò scendendo dalle scale
' Hai pulito tu ?' chiesi incredula 
' Si, sai com'è.. mi sono svegliato tardi e mi scocciava venire a scuola quindi son rimasto qui a pulire il casino che..beh.. ho messo io in mezzo '
' Mi sorprendi Burton, sicuro che non fa parte di un tuo piano?' chiesi scherzando, ma infondo quella domanda la pensavo veramente 
Che cosa aveva in mente?
' Nessun piano, voglio migliorare semplicemente '
' Sarà, ma mi sembra tutto molto strano ' ammisi
' Ti abituerai Evans ' disse avvicinandosi e dandomi un bacio sulla guancia che mi fece avvampare come una stupida ragazzina in calore
RImasi immobile, mentre mi sorpassava e apriva la porta di ingresso.
' Io esco e non prendere impegni con nessuno,stasera mangiamo insieme '
Detto questo si chiuse la porta alle spalle e solo in quel momento riuscì a smuovermi.
Scossi la testa.
Ero davvero sciocca.
Eppure il mio cuore non la smetteva di battere come una furia.
 
Lucas's pov
 
' Heei Burton, sono due giorni che non ti si vede in giro ' disse Colin vedendomi arrivare
' Scusate, sono stato.. beh..un po impegnato ' dissi battendogli il cinque
' Si, con Eva la grassona Evans ' disse Edward comparendo alle mie spalle
Mi voltai e sorrisi falsamente.
Che massa di coglioni dovevo ammetterlo.
' Smettila di prenderla in giro ' risposi non curante
' Ohohoh attenzione il signor Lucas Burton che difende la sua amata ciambella ' disse Edward scatenando le risate degli altri presenti
Mi sentì improvvisamente nervoso e fuori posto e cercai di trattenere la rabbia verso quell'imbecille per evitare di mandarlo all'ospedale.
' La Evans è un vecchio gioco, lasciamola stare non ha fatto niente di male ' cercai di di difenderla
Pessima mossa.
' Per caso hai una cotta per quella cicciona?' chiese Colin, portando gli altri a fare silenzio in modo ascoltare la mia risposta
Scoppiai a ridere di gusto e scossi la testa prendendo una birra poggiata sul motorino di McCole e facendone un sorso.
' Non scherziamo per favore, non accadrà mai con quella lì ' dissi ridendo
' E allora qual'è il tuo problema?'
' Non vedo perchè dobbiamo prenderla in giro '
' Sei tu che hai iniziato Lucas e ormai ci abbiamo preso gusto..'
Sbuffai e lasciai perdere quelle zucche vuote e feci un altro sorso di quella birra schifosa.
Mi poggiai con la schiena al muro e vidi April, la mia ex super troia, avvicinarsi con fare malizioso.
Che palle.
' Allora Lucas, tu e la Evans è?'
' Non rompere le palle April, sparisci ' risposi freddo
' Come sei acido, si vede che vi frequentate tu e quel bidone di lardo '
Preso dalla rabbia le afferrai un braccio e la guardia minaccioso negli occhi.
' Chiudi quella fogna, troia '
Lei si liberò dalla mia presa e si portò una ciocca di capelli nero corvino dietro l'orecchio mettendo in bella mostra il grande orecchino dorato a forma di cerchio.
' Un tempo questa troia ti piaceva '
' Ti sbagli, neanche in quel tempo mi piacevi, dovresti solo vergognarti ' dissi
Distolsi lo sguardo per evitare di prendere a parole ancora quella piccola sgualdrina e notai Dean in lontananza, camminare a passo spedito.
Scostai April molto brutalmente e mi allontanai dalla cerchia dei mie "amici".
' Hei Dean ' lo chiamai
Lui, conoscendo perfettamente la mia voce, non si voltò e continuò a camminare indifferente.
' Dai aspettami ' dissi posandogli la mano libera sulla spalla
Lui immediatamente lo tolse, come se fossi stato contagiato da chissà quale malattia infettiva.
' Che diavolo vuoi Lucas ?' mi chiese senza neanche guardarmi in faccia
' Voglio rimediare, ci tengo davvero '
Lui sorrise falsamente, conoscevo davvero bene quella espressione.
Mi stava per mandare a quel paese.
' Vaffanculo ' rispose voltandosi e continuando a camminare
Come mi aspettavo.
Lo raggiunsi e gettai la bottiglia di birra ormai vuota, dentro il cassonetto.
' Senti dammi un'altra possibilità ' dissi posizionandomi davanti a lui
' Sembriamo due fidanzatini dirante il loro primo litigio, per favore Lucas spostati e sparisci dalla mia vita '
Detto questo,mi superò dandomi una spallata.
' Che palle ' sussurrai tornando dagli altri
' Perchè parlavi con Miller?' chiese Colin minaccioso
Che seccatura sto ragazzo.
' Non sono il tuo fidanzato McCole quindi non rompermi le palle, io parlo con chi voglio ' risposi divertito
' Senti Burton lo vedi questo?' disse indicando il livido violaceo accanto all'occhio destro che fino a quel momento non avevo notato ' me lo ha fatto il tuo caro amico Miller '
Scoppiai a ridere.
Finalmente qualcuno aveva avuto il coraggio di farlo.
' Ti fai anche picchiare adesso McCole ' lo presi in giro
Mi sentì tirare per il colletto della camicia.
' Senti Burton se sei venuto qui a rompere il cazzo puoi anche sparire a noi non importa '
' Levami le mani di dosso o giuro che te le rompo ' lo minacciai
Lui mi lasciò andare.
Mi voltai ed iniziai a camminare per ritornarmene a casa.
' Ecco bravo, tornatene dalla tua principessa '
Mi fermai all'istante e strinse i pugni.
Mi voltai furioso e mi avventai su di lui in modo così veloce, che quasi nessuno si accorse del mio movimento.
Gli sferrai un forte pugno nello stesso punto, dove lo aveva colpito Dean e mi allontanai sentendo le grida stupide di quella massa di froci.
 
Eva's pov
 
' Dai Dean, dagli un'altra occasione ' dissi cercando di convincerlo
' Cosa fai? Adesso sei dalla sua parte ?' chiese lei confuso
' Non sono dalla sua parte è solo che.. che.. sta cercando di cambiare, prova almeno ad ascoltarlo '
' Stiamo parlando della stessa persona? Eva ti sei bevuta il cervell0?'
Non ebbi il tempo di rispondere, che Lucas entrò in salone mantenendosi la mano destra, viola e gonfia.
Mi alzai immediatmente e lo raggiunsi.
' Cosa hai combinato?' chiesi preoccupata
Lui sorrise come se niente fosse, mostrando una fila di denti bianchi e perfetti da lasciarmi senza parole, come sempre.
' Ho solo dato un pugno a McCole, quel coglione si meritava una seconda lezione dopo quella di Dean ' disse guardando il ragazzo
Dean sbuffò e si alzò.
' Ci vediamo domani a scuola Eva ' disse
' Oh aspetta, vai già via '
Lui non rispose e si chiuse la porta alle spalle.
Sospirai e tornai a guardare Lucas, che mi stava fissando con una certa insistenza.
' Cosa hai da guardare? Non ti hanno insegnato che non si fa a pugni con le persone? ' chiesi portandolo con me in cucina
' No, mamma scusa non lo farò più '
Sorrisi.
' Sta zitto e metti questo ' risposi mettendogli il ghiaccio sulla mano.
Immediatamente gemette di dolore.
' Lo hai dato bello forte questo pugno, si puo sapere perchè?'
Lo vidi riflettere prima di rispondere.
' Cosa stupide fra ragazzi '
' Sicuro?'
' Sicuro ' rispose sorridendo ancora e uccidendo un quarto dei miei neuroni
 
' Sono arrivate le pizze ' urlò Lucas entrando in salone con due grandi scatoloni che lasciavano un profumino delizioso per tutta la stanza
' Che bontà ' risposi sorridendo
Mi porse la mia pizza mais, panna e prosciutto.
Iniziammo a divorarla, nonostante fosse bollente.
Lucas era un ragazzo davvero gentile e simpatico, non lo avrei mai detto.
' Questo film fa schifo ' disse a bocca piena
' Sei un maleducato non si parla con la bocca piena e poi il film non fa schifo se magari fai silenzio riusciamo a capire '
Lui sbuffò sonoramente e posò il cartone della sua pizza sul tavolino davanti al divano.
Sentimmo suonare alla porta.
' Chi sarà?' chiese
Mi alzai scocciata ed andai ad aprire.
' Emm, ciao..' risposi al ragazzo di cui non conoscevo nome, esistenza
' è qui quel bastardo '
' Emm, Lucas?' chiesi
Certo che si riferiva a lui.
Lui mi scostò bruscamente ed entrò in salone.
Lo seguì a ruota.
' Edward che ci fai qui?' chiese Lucas alzandosi dal divano
Allora si chiama Edward questo tipo minaccioso.
Cosa diavolo vuole?
' Mi spieghi che cazo ti prende? Non ti fai vedere per giorni, poi vieni e non stai agli scherzi, chiami April troia, parli con quel coglione di Miller e picchi McCole perchè ha fatto una battutina sulla tua nuova ragazza '
' Eva non è la mia ragazza '
Come prego?
Stavano parlando di me?
' Emm, posso capire di che state parlando?'
Ovviamente nessuno dei due mi prese in considerazione.
Un classico.
' Smettila di fare il coglione Lucas '
' No smettila tu Edward, siete solo una banda di ragazzini infantili e stupidi '
' Di certo non sei tu quello matura '
Un punto per Edward.
Di certo Lucas non è maturo.
Il tipo si voltò verso di me trasmettendomi un po d'ansia.
Cosa ho fatto ora?
Si avvicinò a me, con sguardo minaccioso.
' Congratulazioni, chi lo avrebbe mai detto che un giorno la grassa Eva Evans avrebbe conquistato il cuore di ghiaccio del bastardo Burton '
Con quelle parole uscì di casa sbattendo la porta.
La mia bocca toccava letteralmente il suolo.
Mi voltai verso Lucas attendendo una spiegazione.
' Mi spieghi che cazzo significa?'
' Niente, sono solo dei coglioni, non li pensare.. ora ci sono io a difenderti '

                                                                                -------------------------------------
                                                           Mi avete chiesto una foto di Eva, quindi eccola u.u 
                                                                                   è stata difficile da trovare
                                                                                                      

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Capitolo 7
*** Amanda ***


Capitolo 7. Amanda

Continuavo a rigirarmi nel letto.
" Ora ci sono io a proteggerti "
Dio, che confusione mentale.
Da dove gli era uscita quella frase?
Non riuscivo a decifrare quel suo comportamento improvvisamente iperprotettivo nei mie confronti.
Fino a tre giorni fa mi considerava uno scarto della natura, e ora prendeva a pugni i suoi migliori amici per me.
No,no,no.
Qualcosa non va, c'è sotto qualcosa ne sono sicura.
Mi alzai e guardai l'orario.
Le 4.33
Troppo presto per prepararsi,troppo tardi per scendere a guardare un po di tv spazzatura.
Presi il telefono e composi il numero di Dean, ma una frazione di secondo prima che potessi premere il tasto verde, il mio telefono inizia a squillare.
' Non ci crederai mai ' rispondo sorridendo
' A cosa?' rispose la voce del mio migliore amico
' Stavo per chiamarti, siamo telepatici '
' Senti Eva, mi dispiace per oggi.. non dovevo andare via in quel modo '
' Tranquillo Dean, so quanto ti abbia ferito, eravate così uniti e ricevere un colpo del genere dal proprio migliore amico non è facile '
' Inoltre mi da un tremendo fastidio il rapporto che si sta crenado tra di voi ' ammise con una leggera acidità nella voce
' Dean, sta cambiando te l'ho detto, non sono sicura di quanto questo cambiamenti lo migliorerà, ma.. ma con me sta cercando di riparare ai danni fatti '
' Perchè ha preso a pugni McCole?'
Presi un grande respiro.
' Per me..'
Lo sento sbuffare.
' Allora lui puo difenderti e dare pugni a chiunque perchè ti insultano,mentre io devo stare fermo ad ascoltare quei citrulli ' sbotta incazzato
Ha ragione.
Però essere difesa da Lucas è diverso.
La cotta che ho per lui beh.. beh rende tutto terribilmente diverso e romantico.
' E so perchè ti comporti così con lui..' continuò facendomi tornare alla realtà
' Perchè?' chiedo curiosa della risposta
' Andiamo Evans si sa..'
Quando mi chiama Evans, vuol dire che è furioso, o nervoso, o arrabbiato o semplicemente mi sta prendendo in giro.
' Cosa si va Miller?' chiedo imitando il suo tono
' Sei cotta persa di lui, se non innamorata '
Sento le mie guancie colorarsi di un rosso accesso, per fortuna non puo vedermi.
' Innamorata? Non scherzare Dean '
' Oh andiamo Eva, ti conosco e quello sguardo a cuoricino lo fai solo in sua presenza '
' Dean non sono innamorata di quello sbruffone '
' Ma ti piace '
' è tardi, domani c'è scuola, meglio se provo a dormire.. a domani '
Senza aspettare una risposta attacco la telefonata.
Spengo il telefono.
Per come è fatto Dean,è capace di richiamarmi almeno cento volte fin quando non gli rispondo e ammetto ciò che lui crede.
Okey lui ha tutte le ragioni del mondo.
Ma sentirlo dire ad alta voce, fa venire quasi i brividi.
Fra me e Burton non accadrà mai niente.
è come immaginare un elefante eun delfino insieme.
Impossibile.
 
Lucas's pov
 
Scesi dall'auto e infilai gli occhiali da loro.
Mi appoggiai al muretto e presi il libro di letteratura.
Sapevo che mi aspettava un'interrogazione e,ovviamente, non ero preparato.
' Ho capito il tuo piano e si, è geniale ' disse una voce fastidiosa
Poso il libro di nuovo nello zaino, consapevole che le cavolate che sarebbero appena uscite dalla bocca di Edward mi avrebbero distratto dal mio disperato tentativo di imparare qualcosa e prendere un bel voto.
' Ciao Edward, di che piano parli?' chiedo scocciato
Ma ieri non mi ha mandato a fanculo?
Si è svegliato di buon umore questa mattina?
' Il piano che rendere ancora più ridicola la Evans '
Mi si gela il sangue.
Ma di che diavolo sta parlando?
' Non so di cosa cazzo parli??' sbotto non curante
' La fai innamorare, te la porti a letto e anche se ci vuole un bel coraggio penso di possa fare e poi la scarichi come fai con tutte '
Farla innamorare?
Portarmela a letto?
Scaricarla?
Ma che erba si è fumato questa mattina.
Scoppio in una risata esagerata, lasciandolo perplesso.
' Tu sei increbidile Edward, da dove ti escono queste idee io non lo so '
' Non fare il finto torto, la difendi lei si innamora, fate sesso e lo sfizio è passato '
' Lo sfizio?'
' Hai preso la fissazione, ma scopandotela ti passerà ne sono sicuro '
Sorriso pensando a tutti i film che si sia già fatto nella testa.
Non farei mai una cosa del genere a Eva.
Anche se non l'ho mai dimostrato, la conosco da troppo tempo e so già quanto soffre per la sua situazione fisica, ci tengo a lei e non voglio che ci stia male per qualsiasi cosa.
' Ho indovinato vero?' mi chiese malizioso il mio amico
' Certo ' dico sperando di togliermelo dalle palle
Continuare a negare sarebbe stato inutile, tanto fra un paio di giorni è già concentrato su un'altra preda e si sarà dimenticato della Evans e del suo stupido piano.
Mi alzo e mi incammino verso l'entrata quando mi sento chiamare.
' Lucas '
Quella voce, no.
Non è lei.
Impossibile.
Mi volto lentamente, deglutendo a fatica.
Merda.
' Amanda ' dico quasi cose se fosse un sussurro
' Ciao ' dice lei sfoderando un sorriso che mi fa letteralmente fermare il cuore
Cavolo se è bella.
è  sempre stata bella.
è da questa estate che non la vedo, e non è cambiate di un centimetro.
Alta, un fisico da modella, occhi di un nocciola intenso.
Capelli lisci come la seta castani chiaro, che le arrivano fin sotto al seno.
Uno spettacolo della natura.
' Cosa ci fai qui?' chiedo a fatica
Edward accanto a me è immobile e fissa la perfezione come incantato.
' Sarò qui a Cino per un paio di giorni, papà deve sbrigare delle faccende con la vecchia azienda e io lo accompagno '
Un paio di giorni.
Un paio di giorni.
Un paio di giorni.
Calma Lucas, calmati è solo Amanda.
La ragazza che ami da sempre.
 
Dean's pov
 
' Stanotte mi hai attaccato il telefono in faccia, maleducata ' dico facendo ridere Eva
' Ti fai dom..'
' Dean ' mi sento chiamare
Mi si gela il sangue in un secondo.
Devo essere impazzito.
è la sua voce.
La sua meravigliosa voce.
Mi volto e di scatto e.. cazzo.
' Amanda ' dico freddo
Lei mi sorride con quello sguardo magnetico e carico d'allegria.
Cazzo se è bella, meravigliosa, fantastica.
' Che ci fai qui?' chiedo acido cercando di mantenere la calma
Puo essere bella e perfetta, ma è una totale stronza patentata.
' Perchè me lo chiedete tutti, nessuno è felice di vedermi?'
' Lucas di sicuro ' dico alzando un sopracciglio
Lei sbuffa e alza gli occhi al cielo.
' Ancora con questa storia Dean, è acqua passata '
In quel momento suona la mia amata campanella.
Salvezza divina.
Eva continua a tenera lo sguardo fisso su Amanda che non sembra neanche essersi accorta della sua presenza.
' Mi dispiace devo andare, è stato un piacere rivederti ' dico prendendo Eva per un braccio e trascinandola in aula con me
Mi lascio alle spalle la mora, sentendo il suo sguardo penetrarmi.
La ragazza che ho amato da morire.
 
Mi lascio cadere svogliatamente sulla sedia e con mia sfortuna vedo Lucas avvicinarsi e accomodarsi accanto a me.
Entrambi non diciamo una parola.
So perfettamente a cosa sta pensando.
' L'hai incontrata?' chiedo sorprendendolo
Non si aspettava che parlassi.
' Chi? Amanda?'
Annuisco fissando il professore intento a fare l'appello
Lui sbuffa.
' Si, l'ho vista..'
Mi limito a sospirare e a portare lo sguardo fuori la finestra.
Lei è qui e proprio come un tempo, la mia mente è tornata di nuovo su di lei.
Sempre constantemente nei miei pensieri.
Alzo gli occhi al cielo per evitare di piangere.
Sarebbe davvero patetico.
Non merita le mie lacrime.
Non merita il mio cuore.
Non merita niente se non il mio dito medio in corrispondenza del suo bel visino da troia.
 
Suonata la quinta ora, scrivo un messaggio ad Eva dicendole che mi dispiaceva ma non potevo darle un passaggio per il ritorno a casa.
Dovevo stare un po da solo.
Mi avvio verso il cancello, ma mi blocco all'istante quando incontro di nuovo il suo sguardo magnetico.
Noto poi che anche Lucas mi ha affiancato e la fissa a bocca aperta.
' Ti serve un fazzoletto?' chieso
' Cosa? No, perchè?' chiede scendendo dalle nuvole
' Hai un po di bava ' dico allontanandomi e passando accanto ad Amanda che mi sorride
Non la calcolo e lei mi ferma per un braccio e, lasciandomi senza parole, mi abbraccia.
' Mi dispiace Dean ' mi sussurra '..io..io..'
Mi libero dalla sua presa ferrea.
Cerco di mantenere la calma, nonostante la vicinanza dei nostri corpi e il suo profumo alla ciliegia mi mandino in tilt.
' Tu.. tu .. niente, lascia stare ' mi limito a dire infilando una mano in tasca e avviandomi verso la mia auto sentendo ancora una volta il suo sguardo accompagnarmi per tutto il tragitto
Guido come un pazzo, preso dalla rabbia e dal rimorso di quel periodo buio che per me era perfetto.
Stare con lei era perfetto.
 
' Dean dai smettila, mi fai il solletico e ci guardano tutti ' sussurra lei al mio orecchio scatenandomi i brividi
Sorriso e le avvolgo il collo con un braccio, beandomi del suo aroma alla ciliegia che tanto amo.
' Chi se ne frega degli altri ' rispondo sorridendo entrando nel corridoio della scuola
' Stasera vieni da me vero?' chiede facendo un faccino da cucciolo
' Ho promesso che sarei andato da Lucas, non ci stiamo più sentendo da quando..'
' Da quanto esci con me?' chiede acida
' Si..' ammetto
' E va bene, va da quel montato senza cervello.. però scrivimi ogni tanto ' dice lasciandomi un leggero bacio sulle labbra che bastò per mandarmi in paradiso




                                                                     ------------------------------------------------------
                                                                                                         Saaalve :)
                                     Allora questa Amanda mmm, vi dico solo che non sarà molto presente nella storia,
                                                                      ma è molto importante la sua entrata in scena.
                                               Lei è uno dei tanti motivi per il quale i due ragazzi si odiano tanto!
                                                                    Fatemi sapere cosa ne pensate,ci tengo molto<33
 

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Capitolo 8
*** Fantasmi del passato ***


Capitolo 8. Fantasmi del passato

Eva's pov
 
Lucas è chiuso in camera da più di due ore ormai.
Non ha detto una parola, non ha pranzato.
Il motivo è ovviamente uno solo.
Amanda Clark.
Quella ragazza è stata capace di rovinare la vita a due ragazzi che si volevano bene come fratelli.
Dean è sparito.
Non risponde ai miei messaggi e sono sicuro che sia da qualche parte sperduto per Cino,a pensare a quanto sia stato stupido.
Non ha mai capito che lo stupido non è lui.
Lo stupido non è Lucas.
La stupida,troia,è solo Amanda.
Preparo una cioccolata calda e la verso in due tazze belle grandi.
Salgo lentamente al piano di sopra e apro la porta della camera di Lucas.
' Posso?' chiedo mordendomi il labbro inferiore
' Cosa vuoi Evans?'
è tornato il solito acido di un tempo.
' Ti ho portato una cioccolata calda, anche se siamo solo a metà settembre il tempo di oggi è abbastanza freddo da poterla bere ' inizio a parlare e dire cose senza senso
' Non la voglio '
' Sarò costretta a berla io,anche la tua e questo non favorisce il mio asp..'
Senza dire niente si alza e con poca grazie mi strappa la tazza da mano, sedendosi sul letto e fissandomi  intensamente.
Sento una strana sensazione scombussolarmi internamente e sono costretta ad abbassare lo sguardo.
' Ora puoi andare?' chiede con un tono più gentile
Sospiro e torno a guardarlo.
' Non ne vuoi parlare?' chiedo
' Di cosa?'
Fai pure il finto torto Burton.
' Ti dice niente il nome Amanda Clark?'
' Riusciamo ad avere una conversazione non composta da domande?'
' Non cambiare discorso '
Lui sbuffa e prende un sorso della sua cioccolata.
' Non ho niente da dire ' sbotta infine passandosi una mano fra i capelli
' Oh andiamo Lucas.. sappiamo tutti cosa c'era fra voi '
' Purtroppo..'
' Allora?..'
' Allora resterà qui solo due giorni, poi me la leverò dalle palle.. di nuovo '
' Ti è mancata?'
Lui si morde il labbro e fissa un punto indefinito della stanza.
Certo che gli manca.
L'amava.. sempre se non l'ama ancora.
' No..'
' Non mentirmi Burton '
' Senti Eva non capisco.. che ti frega?'
Infatti.
Che mi frega?
' Sentimi tu Lucas, tu e Dean vi odiate per motivi davvero inutili.. voglio..voglio capire il tuo punto di vista, entrambi eravate innamorati persi di lei e questo ha aumentato l'odio..'
' Fermati.. non continuare, io ho provato a parlare con quel coglione.. ma l..'
' Non chiamarlo coglione ' sbotto innervosendomi
Lui sbuffa e fa una strana smorfia.
' .. con.. con DEAN,ma lui non ne vuole sapere niente di me..'
' Come dargli torto ' dico senza neanche riflettere
Mi pento amaramente di quelle parole e lui spalanca la bocca.
Non se lo aspettava.
Stupida.
' Puoi anche andare dal tuo amichetto '
Mi alzo sapendo di aver esagerato e sapendo perfettamente quanto lui,anche se non lo dimostra, ci tenga a Dean probabilmente più di chiunque altro.
Mi infilo le scarpe e prendo le chiavi di esce ed esco diretta verso casa Miller.
 
Lucas's pov
 
Sento il cellulare squillare e sbuffo,stanco di alzarmi e rispondere.
Sicuramente è quel coglione di Edward.
Dopo due minuti il telefono torna a squillare e mi alzo scocciato con l'intenzione di usare molte parole poco carine alla persona che mi sta infastidendo in questo preciso momento di pensiero e relax.
Il cuore cessa di battere quando leggo il suo nome sullo schermo.
Prendo un grande respiro e aspetto altri secondi prima di rispondere cercando di sembrare il più naturale possibile.
' Amanda,ciao '
' Hei Lucas, ti ho chiamato poco fa ma no..'
' Si,scusa ero.. ero.. ero sotto la doccia '
' Non preoccuparti .. senti.. ti va se..'
' Se..?' la incito
' ..se ci vediamo per un caffè?'
Si, caffè.
' Va bene, dove?' chiedo comunque entusiasto di quella proposta
' Al GoodCafè fra venti minuti?' chiede intimorita
' Ci vediamo lì ' rispondo riattaccando immediatamente la chiamata
Sorrido come un ebete, consapevole di star commettendo lo stesso errore di pochi mesi fa.
 
' Amanda? Che ci fai qui?' chiedo sorpreso
Che palla al piede sta tipa.
' Dean è qui? Lo sto chiamando da un'ora ma non mi risponde '
' No, non c'è..'
' Ohww.. sai dove potrebbe essere?'
' Probabilmente da Eva '
' Eva?'
' Eva Evans, la sua migliore amica '
' Migliore amic..'
Gelosa la ragazza?
' Sta tranquilla, non ti tradirà mai con lei.. Eva è..è..è semplicemente Eva, comunque dopo passa di qui quindi se vuoi aspettarlo.. '
' Non disturbo? '
Si, ragazzina.
' Nessun disturbo '
Mi sorride ed entra dentro casa.

 
Scendo di fretta le scale.
' Eva? Eva? EVAAAA ' la chiamo più volte ma non mi risponde
Sarà uscita.
Me ne frego altamente ed esco di casa,diretto al GoodCafè, felice come una Pasqua.
 
Dean's pov
 
Perchè non riesco a togliermi il suo sguardo di dosso?
Perchè con  quell'abbraccio di questa mattina è come se mi avesse rinchiuso dentro un castello?
Il mio cuore batte ancora furiosamente, il suo pensiero è fermo nella mia mente.
Non ce la posso fare.
Pensavo fosse svanita del tutto dalla mia vita ed ora è di nuovo qui.
Non sopporto la sua tremenda bellezza.
Non sopporto la sua voce calda e confortante.
Non sopporto il fatto di amarla più di chiunque altro al mondo.
Il mio cuore è da sempre suo e probabilmente ci vorrà ancora un po prima che trovi un nuovo padrone.
Sento il campanello di casa suonare.
Lascio che apra papà, non ho voglia di vedere e sentire nessuno.
Passano un paio di minuti prima che la porta della mia stanza si apra.
' Dean Miller,come direbbe quell'altro imbecille di Burton, sei un coglione ' sbotta Eva chiudendosi la porta alle spalle e gettandosi sul letto accanto a me
' Scusa..'
' Ma Dio mio, questa Amanda vi ha distrutto '
' Vi? Anche Lucas sta male? non ne vedo il motivo.. lei ha scelto lui..'
' Dean ..' dico con tono di ammonimento '.. Lucas e Amanda non stanno insieme..'
' Ma hanno comunqu..'
' SMETTILA OKEY ' grida esasperata alzandosi dal letto ' Questa Amanda ha già sfracassato abbastanza i coglioni, è acqua passata Dean.. fra due giorni non ci sarà più a Cino, perchè vi fate tutti questi problemi tu e Lucas, siete peggio di due ragazzine col ciclo in astinenza di sesso '
La guardo per qualche secondo.
Ha ragione, ma non ci riesco.
Non riesco a togliermi dalla testa il tradimento, la delusione, il dolore, le lacrime.
Quelle scene sono ancora impresse nella mia mente.
 
' Dean lasciami spiegare ' urla disperata piangendo
' Non ti avvicinare..' sbraito incazzato nero '.. ti farò solo una domanda ' dico cercando di calmarmi
Lucas è ancora a terra.
Il naso sanguinante a causa del mio pugno.
Non osa alzarsi ne guardarmi.
Sa di aver sbagliato su TUTTI i fronti.
Guardo negli occhi la ragazza di tutti i miei mali, fisici e mentali.
La ragazza che amo.
' Lo ami?' sento le lacrime riempirmi gli occhi ma mi trattengo
Non devo piangere.
Non devo farle capire che sono fottutamente pazzo di lei e che sapere di non poterla più sfiorare mi uccide.
Lei guarda Lucas,e continuando a piangere, infligge l'ultima coltellata.
' Non so come sia successo Dean, ci siamo innamorati e..'
' Basta, non voglio sentire più niente..'
Lucas si alza e si avvicina.
' Provaci soltanto e ti mando in coma Burton, non rivolgermi più la parola ' dico ormai disperato prima di voltarmi e lasciando quei due traditori ad amarsi come fanno ormai da mesi,alle mie spalle

 
Senza rendermene conto, una lacrima mi ha rigato la guancia ed Eva, purtroppo se ne è accorta.
' Dean ' dice dispiaciuta venendomi incontro e abbracciandomi '.. scusa, io non vole..'
' Tranquilla ' dico lasciandole un bacio sulla guancia '.. hai perfettamente ragione, è acqua passata '
' Perchè non usciamo? Ci divertiamo come un tempo, possiamo comprare il gelato e poi farlo colare in testa alle persone che passeggiano sotto il balcone della piazza,oppure fare gavettoni ai passanti vicino la fontana della fortuna,oppure comprare tanti pallon..'
' Va bene ' dico sorridendo '.. andiamo '
 
Eva's pov
 
' Oddio ' dico scoppiando a ridere a crepapelle seguita da Dean
' A quel signore gli si è praticamente appiccicato alla testa pelata ' dice Dean ridendo
' Adesso avrà dei capelli cioccolatosi ' dico continuando a ridere
' Cosa fate?'
Mi blocco di colpo.
Vedo Dean accanto a me irrigidirsi.
' Ciao.. Eva giusto?' chiede Amanda sorridendomi
' Si, Eva, ciao Amanda ' rispondo acida
Mi volto a guardare quel idiota patentato.
Ma non doveva risolvere con Dean?
Invece cosa fa? Esce con l'arpia?
' Lucas, quando sono uscita da casa ti ho lasciato che piangevi sul tuo letto ' dico prendendolo in giro, rimanendo seria e fissandolo
Lui si limita a scrollare le spalle e sorridere strafottente.
' Io me ne vado ' sbotta Dean voltandosi
' NO ' lo fermo immediatamente ' dovete chiarire '
' Non ne ho voglia, grazie ' risponde il mio amico sorpassandomi
' Eh no amico, adesso parliamo.. tutti e tre ' dice intervenendo Lucas
Finalmente si è deciso.

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Capitolo 9
*** Chiarimenti del cuore o della mente? ***


Capitolo 9.  Chiarimenti del cuore o della mente?

Dean's pov
 
Sbuffo e vedo Eva farmi l'occhiolino,per poi allontanarsi.
' Non voglio chiarire con voi due..' inizio
' Senti Dean una volta per tutte parliamone e chiudiamola qui ' dice Lucas
' Ma per me è già chiusa la questione ' dico
' Senti Dean a me dispiace ' dice Amanda
' Pff.. per favore ' rispondo portando lo sguardo sulle mie scarpe
' Dean guardami ' dice alzando il mio volto con le mani e fissandomi con quegli occhi nocciola che mi fanno male, tanto male '.. al cuore non si comanda '
Lucas si allarga in un sorriso soddisfatto.
' Beh certo, è lui il ragazzo che ami ' dico scostandomi dal suo tocco
' Era..' mi corregge
Il sorriso di Lucas scompare in un secondo, lasciando spazio ad una espressione sconvolta che mi fa morire dalle risate.
' Era?' chiede confuso
' Lucas sono passati due mesi, io mi sono trasferita.. dovevo rifarmi una vita '
' Cosa intendi dire?' chiede
' Io ho un ragazzo adesso '
Sia io che il mio amato cugino ci guardiamo.
Ed è in quel preciso momento che capisco che siamo caduti entrambi in un gioco più grande di noi stessi.
Ci siamo attaccati a vicenda, quando poi la colpa è solo di Amanda.
Lei ci ha usati, sfruttati, messi l'uno contro l'altro.
' Sei una puttana ' esclama Lucas diventato rosso dalla rabbia
Non ama essere preso in giro e come dargli torto.
' Ora capisci cosa ho provato mio caro cugino?' chiedo ironicamente
Soffri, proprio come ho sofferto io a causa vostra.
' Ti sei presa gioco di noi tutto il tempo, io te lo avevo detto di starmi lontana ma tu insistevi.. era tutto un piano..'
' Insisteva?' chiedo confuso
 
Lucas's pov
 
' Insisteva?' chiede Dean guardandomi confuso
 
' Meglio che tu te ne vada Amanda ' dico prendendola per un braccio e trascinandola vicino la porta
' Lucas no, ti prego tu mi piaci ' dice appiccicandosi al mio corpo
' Smettila, sei la ragazza di Dean ..' dico cercando di non perdermi in quei meravigliosi occhi
' Io non voglio Dean, voglio te..'
' Non gli farò mai un torto simile.. sparisci prima che sia troppo tardi '
' Troppo tardi per cosa?' chiede sorridendo maliziosa
La allontano e alzo gli occhi al cielo.
' Lo sapevo, io ti piaccio proprio come tu piaci a me...' dice riavvicinandosi e prendendo il mio volto fra le mani e annullando di nuovo la distanza fra i nostri corpi
' No.. smettila..'
' Tu mi vuoi Lucas, non negarlo ..' dice prima di appropriarsi delle mie labbra
A questo punto, come tirarsi indietro?
 
' Hai manipolato la mia mante, ti sei avvicinata sempre di più quando ti dicevo di andartene.. io..io ti odio Amanda Clark ' dico ringhiando
' Lucas tu mi ami, proprio come Dean ..'
' Era questo il tuo scopo?' chiede Dean avvicinandosi minaccioso '.. avere due ragazzi come noi ai tuoi piedi, farci litigare ed essere fiera della tua puttanaggine?'
Lei fa una smorfia dispiaciuto.
' Io vi amavo entrambi ' ammette abbassando lo sguardo
' Sparisci, questa volta per davvero ' dico
' Ragazzi aspettate, siamo qui per chiarire.. per favor..'
' NO ' ringhia Dean sorpassandola
' Lucas, tu..sai.. quanto..'
' Sta zitta, non sei diversa dalle altre troie che mi sono scopato ' dico per poi raggiungere Dean
Gli poggio una mano sulla spalla.
Lui sospira, poi la scosta con ruenza.
' Non credere che questo cambierà le cose fra di noi ' dice guardando il panorama
' Dean credimi, non volevo farti del male.. sai.. sai quanto ci tengo a te..'
' Certo e fino ad ora dove sei stato?'
' Sei tu che mi hai tenuto a debita distanza '
' E cosa pretendevi.. Lucas.. Amanda non è l'unico torto che mi hai fatto lo sai..'
Abbasso la testa consapevole delle mie azioni passate.
' Amanda è stato solo l'inizio Lucas.. mi dispiace, ma non posso passare su tutto ' 
Detto questo si allontana avvicinandosi ad Eva e abbracciandola.
Un senso di fastidio si propaga per tutto il mio corpo.
Perchè?
 
Eva's pov
 
' Stai bene?' chiedo
Dean si scioglie dall'abbraccio.
' La amo Eva, la amo ancora e fa male.. troppo male '
' è una stronza..' dico guardando Lucas poco lontano di noi,alle spalle di Lucas, che guarda indispettito la scena
Mi si annoda lo stomaco, quando incontro il suo sguardo di ghiaccio.
' Purtroppo non tutti apprezzano le nostre qualità..' dico tornando a guardare Dean
' Menomale che ho te ' dice avvolgendomi le spalle con un braccio ed iniziando a camminare verso l'auto
 
Dean's pov
 
' Menomale che ho te ' sussurra Amanda sdraiandosi sopra di me
Le accarezzo la schiena nuda e le lascio un leggero bacio sul naso.
' Non mi sento alla tua altezza certe volte, sai??' dico
' Non dire sciocchezze, sei la mia perfezione ideale Dean Miller e sei mio ' dice sorridendo e baciandomi con una dolcezza estenuante
' Ti amo ' riesco a sussurrare
Lei mi guarda a bocca aperta, poi mi sorride ancora.
' Ovvio che mi ami Dean Miller ' risponde semplicemente
 
' Allora ci vediamo domani a scuola?' chiede Eva aprendo lo sportello dell'auto
' certo, a domani ' la saluto sorridendo
Aspetto che entri in casa per poi ripartire.
Mi fermo al semaforo e vedo Amanda ferma che guarda la strada.
Quando nota la mia presenza si avvicina all'auto e senza dire niente sale.
' Cosa altro vuoi?'
' Dean ti prego perdonami '
' Ma sta zitta e scendi per favore ' dico senza neanche guardarla
Non posso rischiare.
' Non scenderò finchè non avrai capito '
Scatta il verde e io parto, restando in silenzio.
Voglio proprio sentire le altre stronzate che ha da dire.
' Io ti ho amato davvero '
Fermo l'auto di colpo e la guardo indignato.
'  Spero per te che sia uno scherzo '
' No Dean devi credermi ' dice avvicinandosi a me
Non riesco a muovermi, mi ha incatenato con quegli occhi.
Si avvicina sempre di più e sento il cuore correre furiosamente.
Calmati Dean, reagisci.
Invece l'unica cosa che sento è il tocco delicato delle sue labbra sulle mie.
Cinque mesi sono passati eppure il sapore, la morbidezza.. tutto è come un tempo.
La sua lingua si unisce disperata alla mia.
Le stringo il volto fra le mani, la mia mente è annebbiata e la mia testa non ragiona.
Una voce dentro di me grida di svegliarmi.
Ma questo è il mio sogno più bello e anche se è un errore, la desidero più di qualunque altra cosa.
Qualsiasi peccato, qualsiasi tradimento non cancellerà mai il suo nome scritto sulla mia pelle.
Oh mio dolce amore.
Oh mia amata Amanda.
Quanto cazzo mi sei mancata.
 
Eva's pov
 
Sento dei passi nel corridoio così mi affretto ad uscire dalla mia stanza.
' Hei ' dico facendo voltare Lucas
' Eva non è il momento '
' Stai bene?'
' Eva fanculo okey? Non rompermi le palle ' dice sbattendomi la porta in faccia
Sento un nodo alla gola.
Non piangere.
Non piangere.
Non piangere.
Non piangere.
Troppo tardi.
Mi chiudo nella mia stanza e mi getto a peso morto sul letto, continuando a piangere.
Perchè nessuno mi apprezza.
Cerco solo di dare una mano.
' Stupida, stupida, stupida..'
' Eva ' mi sento chiamare
Mi volto di scatto,asciugandomi di fretta le lacrime.
Lucas mi guarda e poi scuote la testa venendomi vicino.
' Scusami, mi dispiace ' dice abbracciandomi
Rimango immobile fra le sue braccia.
' Non volevo risponderti male, scusami tu volevi solo aiutarmi '
' Tranquillo, lo so.. sei solo arrabbiato '
' Si, ma non con te ' risponde
' Va bene, non fa niente.. adeso meglio se andiamo a dormire ' dico
La situazione sta diventando imbarazzante.
' Posso dormire qui stanotte?' chiede con naturalezza
Mi sento svenire.
Eva respira.
Uno.
Due.
Tre.
' ah..emm.. qui? Ma..' cerco di dire
La voce mi trema.
Smettila di renderti piu ridicola Eva.
' è solo perchè mi sento solo e con te sto bene Eva '
Il mio cuore si sbriciola a quelle parole.
Mi limito ad annuire.
Sarà una lunga notte insonne.

                                                                        -----------------------------------------------
                                                           Devo fuggire a studiare che devo andare dall'oculista D:   
                                                                    Scusate se è corto e fa schifo, la prossima volta
                                                                                     vi posto una foto di Amanda
                                                                        Un bacio e grazie a chi segue la storia <33

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Capitolo 10
*** Nuove emozioni ***


Capitolo 10. Nuove emozioni
 
Apro lentamente gli occhi.
Mi volto e proprio come un angelo, Lucas è accanto a me.
Non ho sognato, non ho immaginato niente, non è stato uno scherzo della mia mente.
Il suo braccio circonda le mie spalle e il suo profumo è ormai ovunque.
Sulle lenzuola.
Sul cuscono.
Nella stanza.
Su di me.
Cerco di respirare regolarmente mentre continuo a fissare il suo volto così perfetto.
La mascella contratta e un espressione beata e dolce sul viso.
Magari fosse così anche da sveglio.
Sento bussare più volte alla porta di casa.
Sono solo le sei di mattiana.
Chi cazzo é?
Mi muovo velocemente senza svegliare quel gran figo.
Manca ancora un 'ora al suono della sveglia, mi ucciderebbe se lo disturbassi.
Scendo le scale e apro la porta trovandomi davanti un Dean sconvolto e.. disperato?
' Dean che hai fatto?' chiedo
Lui entra in casa e si getta sul divano, portandosi una mano sugli occhi.
Inizio a preoccuparmi.
' Dean? Stai bene?' chiedo ancora
Lui non mi risponde.
Il respiro è affannato.
Mi avvicino e mi siede accanto a lui.
' Dean cazzo cosa hai fatto? Perchè sei a casa mia alle sei di mattina?' chiedo stufa
Lui mi guarda.
Ha gli occhi gonfi.
Non lo vedevo così da.. beh da un bel po di mesi.
' Amanda..' inizia
' Cosa ha fatto?' chiedo
' Ieri.. quando... quando ti ho accompagnata a casa l'ho incontrata..'
' Oh no Dean.. cosa avete fatto?'
' è salita in auto e .. mi ha baciato '
Mi porto una mano sulla fronte.
Stupido amico.
' Tu l'hai respinta..vero?'
' Ti pare?' dice scuotendo la testa
Stringo i pugni e mi alzo furiosa.
' Sei un coglione Dean Miller, ti sei fatto usare ancora..'
' Non è finita qui..'
' No.. non sarete andati oltre.. ti prego dimmi di no ' supplico risedendomi e fissandolo
 
Dean's pov
 
Abbasso lo sguardo e ripenso a quello che è successo.
 
Continuiamo a baciarmi con passione.
Sento una strana sensazione all'altezza dello stomaco.
è un sbaglio.
è un sbaglio.
Dean fermati, è uno sbaglio.
Mi chiudo velocemente la porta alle spalle e la sento sussultare.
Mandala via Dean.
Le sue mani sbottonano velocemente i bottoni della mia camicia a quadri lasciandomi a petto nudo.
La stringo ancora più forte e la privo del top aderente nero.
' Mi sei mancato ' sussurra lei a un soffio dalle mie labbra prima di riappropriarsene
Con una piccola spinta intreccia le gambe al mio bacino e inizia a baciarmi il collo.
Non riesco a fare niente.
Non riesco a reagire.
Mi avvicino al letto e la poggio li, posizionandomi su di lei e sbottonandole e togliendole di fretta di jeans.
' Ti sono mancata Dean?' mi chiede
Non rispondere.
' Da morire '
Lei mi sorride e torna a baciarmi.

 
' Sono un'idiota ' dico
Eva sbuffa e poggia la testa sulla mia spalla
' Errare è umano Dean..' dice prendendomi per mano
è sempre così buona con me.
Mi sopporta in ogni caso.
Sono le sei del mattino e chiunque mi avrebbe chiuso la porta in faccia e insultato.
Invece lei è qui a confortarmi.
La guardo negli occhi.
Come fanno a non vedere la sua bellezza.
Le porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio e le sorriso.
' Scusa se ti ho sveglita ' dico
' Figurati, anche se..' si ferma di colpo
' Anche se..?'
' No, niente.. lascia stare '
Scrollo le spalle e l'abbraccio.
' Eva ma ch.. oh scusate.. interrompo?' chiede una voce terribilmente irritante alle mie spalle
Io e Eva ci alziamo.
' Torna a dormire Burton ' dico acido
Lui mi ignora e si gira a guardare Eva.
' Ho aperto gli occhi e non ti ho trovato, ho pensato che stessi scomoda nel letto e te ne fossi andata ' le dice
Cosa?
' Ah.. emm.. no ecco, io..' balbetta la ragazza
Mi volto a guardarla.
' Ma di che sta parlando?' chiedo
' Niente Dean, visto che siamo tutti svegli facciamo colazione '
' Io e Eva abbiamo dormito insieme ' sbotta quel coglione
Sento un'ondata di rabbia invadermi tutto il corpo.
Calma Dean, prenderlo a pugni non serve a niente.
Mi volto verso Eva che ha lo sguardo basso.
' Allora sono io quello che ha disturbato.. dico bene Eva?'
' Dean andiamo...'
' No, lascia stare.. meglio se me ne vado, scusa ancora se ho disturbato la vostra dormita romantica ' dico avviandomi alla porta
' Dean aspetta ' dice Eva
Le chiudo la porta in faccia e salgo in auto.
Prima Amanda.
Ora Eva.
Perchè Lucas non si cerca qualcuno altrove?
 
Parcheggio fuori casa.
Sono quasi le sette e papà si sveglierà a breve.
Devo sbrigarmi.
Apro la porta e la richiudo lentamente ma la figura di mio padre, in piedi davanti alla rampa di scale mi fa fermare di colpo.
' Dove sei stato?' mi chiede picchiettando un piede a terra
Deglutisco.
Cazzo.
' Non riuscivo a dormire e..'
' E hai deciso di uscire all'alba da casa?'
' Papà sono qui..'
' Cosa dovevi fare?' mi chiede
' Cosa? niente '
' Ancora Dean.. ci sei ricaduto '
' Papà no ' sbraito cercando di superarlo ma lui mi blocca per una spalla, facendomi male
' Se trovo anche un solo collegamento fra te e la droga, giuro che non vivrai a lungo '
Il buongiorno che tutti vorrebbero sentire di prima mattina.
Lo scosto e con uno sguardo assassino salgo al piano di sopra.
Droga.
Pff, se solo non fosse così ceco, da non capire che non ho mai fatto uso di droghe e roba varia.
Gli importa solo rovinarmi la vita.
Anzi la vita me la sono rovinata da solo.
Ho messo io mio padre in questa situazione.
è colpa mia perchè per un amico, per un cugino, per un fratello di sangue di verso come Lucas io ho fatto di tutto.
E questo è stato il risultato.
 
Eva's pov
 
' Che motivo c'era di dirglielo?' sbraito incazzata
Ora Dean ce l'avrà a morte con me.
Stupido Burton.
' Non vedo dove sia il problema ' dice scrollando le spalle
' Lo hai fatto per farlo arrabbiare, quando crescerai Lucas? Quando capirai che gli hai creato già tanti problemi e che dovresti farti perdonare invece di rompergli le palle ' urlo salendo le scale senza ascoltare una sua risposta
Perchè deve essere così senza cuore?
Visto che mancano venti minuti alle sette, mi getto sotto la doccia bollente.
 
Mi siedo in cucina e immergo i cereali nel latte.
Sbuffo e alzo gli occhi al cielo quando Lucas entra anche lui in cucina.
Posa lo zaino sul ripiano e prende il succo alla pesca dal frigo.
La camicia bianca gli fascia il corpo perfetto e i capelli un po a spazzolino lo rendono davvero sexy.
Il suo profumo di dopobarba ha inondato in un secondo tutto l'ossigeno presente, non permettendomi di respirare senza aver voglia di saltargli addosso.
Quando nota che lo sto fissando fa una finta tossa e sorride, posando il bicchiede nel lavandino.
Distolgo lo sguardo e lo porto sulla mia tazza di latte.
' Ti serve un passaggio a scuola?' mi chiede
' No ' mi sbrigo a rispondere in modo freddo
' Come vuoi.. allora ci vediamo dopo ' dice avvicinandosi
Come se niente fosse si avvicina a me e in un secondo mi ritrovo le sue labbra incollate alle mie.
Un bacio leggero, di sfuggiata, a timbro.
Uno di quei baci che da il marito alla propria moglie prima di andare a lavoro.
Rimango immobile e lo vedo prendere lo zaino e sorridermi prima di fare un cenno col capo ed uscire di casa.
Appena sono sola mi alzo in piedi, senza sapere che fare.
Mi sfioro le labbra più volte prima di far comparire sul mio volto un sorriso fin troppo felice.
Il cuore ha smesso di battere.
Mi ha baciata.
Mi ha baciata.
Mi ha davvero baciata.

                                                                                   ----------------------------------------------
                                                                                                   Ohohoh si sono baciati.
                                                                                  Baciati po, un bacettino piccolo piccolo ;oo
                                                                                     Comunque questa è la foto di Amanda :
                                                                                                     
                                                                                                     
                                                                          A me piace tanto, anche se è una grande zoccolina u.u

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Capitolo 11
*** Scusami, è tutta colpa mia ***


Capitolo 11. Scusami, è tutta colpa mia

Esco di casa ancora un po intontita.
La testa mi gira e il cuore sembra essersi fermato del tutto.
Stranamente, c'è Dean ad aspettarmi.
Salgo in silenzio in auto.
' Come va?' mi chiede
Una favola.
Sono la ragazza più felice del mondo.
Mi ha baciata Dean,mi ha baciata.
' Normale ' mi limito a rispondere ' a te?'
' Vorrei prenderlo a pugni '
Ecco uno dei motivi per il quale non deve assolutamente sapere niente.
' Oh andiamo Dean, lui era devastato per quello che era successo.. fra noi non c'è stato niente, assolutamente niente '
Bugiarda.
Bugiarda.
Bugiarda.
Mille volte bugiarda.
' Eva, avete dormito insieme..' dice
Non solo..
' Solo dormito però ' commento
Certo...
' Mi da fastidio lo stesso ' dice stringendo il volante
Mi volto di scatto e divento rossissima.
' Sei..sei geloso?'
Lui sbuffa.
' Si Eva, sono geloso.. tu sei mia e lui non ti deve sfiorare neanche con un capello '
Troppo tardi.
' Non accadrà ' dico abbassando lo sguardo
' Lo so, sei intelligente e certe cose le capisci '
Allora sono davvero stupida.
 
Parcheggia l'auto fuori scuola e la prima persona che noto è Lucas.
Il mio cuore fa un salto e va a sbattere contro la cassa toracica.
Sorrido insintivamente, ma smetto all'istante appena lo vedo scambiarsi effusioni con una tipa già vista da qualche parte.
Ecco, questa è la prova esemplare di quanto è stronzo lui, di quando sono stupida io e di quando il mio cuore abbia preso un palo enorme come una montagna.
' Eva tutto bene?' chiede Dean riportandomi alla realtà
Scuoto la testa.
' certo, mi ero.. ero distratta ' rispondo veloce
' Entriamo?' chiede
' Si.. ah e Dean.. ' lo chiamo
Lui si volta immediatamente.
' Credo che Lucas debba sapere cosa c'è stato stanotte fra te e..e Amanda ' dico
' Non mi interessa, non sono affari suoi '
' Invece si, smettila di comportarti come lui.. diglielo Dean, lo verrà a sapere lo sai e allora le cose peggioreranno '
' Più di adesso '
' vedila in questo modo.. tu sei arrabbiato con lui, mentre lui non ha nessun motivo per odiarti anzi..'
' Quindi..?' chiede
' vedi la situazione contraria, lui che ti odia.. sai cosa è capace di fare Dean, non metterlo in condizioni strette.. farebbe pazzie, lo conosci '
Lo vedo sbuffare e passarsi una mano sul volto.
' Ci penserò ' dice
' Dean.. ' lo fermo per un braccio '.. per favore, si scatenerà una guerra '
' La guerra è già in corso Evans, solo che lui non ha il coraggio di scendere in campo '
' Non dargli motivo di odiarti '
' Non mi importa, non lo voglio il suo bene.. per quel che mi interessa per me puo anche morire '
A quel punto abbandono la conversazione.
Lo lascio entrare da solo nell'edificio.
Sta esagerando.
Questa situazione deve finire.
Mi volto un'ultima volta verso Lucas e sia lui che la biondina sembrano scomparsi.
Che sfrustrazione.
 
Lucas's pov
 
Quella barbie sanguisuga mi ha baciato senza neanche darmi il tempo di aprire bocca.
Il bello è che non l'ho mai vista in vita mia.
L'ho scansata dopo un paio di secondi.
La gente è davvero matta.
Inoltre così ha fatto svanire il sapore delle labbra di Eva.
Anche io devo essere matto.
Tutte quelle ragazze che mi porto a letto devono avermi mischiato qualche malattia.
Come cazzo mi è venuto in mente di darle un bacio?
Come cazzo mi viene in mente di continuare a pensarci?
Non è una cosa positiva, nono.
Ho bisogno di aria.
' Professore posso uscire per favore?' chiedo scocciato
' Burton lei se è qui o fuori la cosa è analoga '
Cosa ha detto?
' è un si?' chiedo
' Fuori Burton, buona passeggiata ' sorrido ed esco
Mi poggio al balcone e osservo i ragazzi in palestra giocare a qualche gioco appena inventato, visto che non si capisce cosa stanno combinando a quella povera palla.
' Lucas ' mi sento chiamare
Mi volto e trovo Eva, rossa in viso, probabilmente imbarazzata.
Molto tenera.
Basta Lucas smettila.
' Volevo dirti una cosa ' dice
' Ti ascolto ' rispondo sorridendole
' Devi chiarire con Dean '
Sbuffo.
Ancora?
' Ci ho provato, lui non ne vuole sapere, punto '
' Oh andiamo, fai qualcosa, dimostragli qualcosa ' dice
' Cosa dovrei fare scusa?' chiedo
' Qualsiasi cosa Lucas cazzo..'
' Non lo so Eva..'
' Vedi di fare qualcosa ' dice allontanandosi
Sbuffo.
 
Non so perchè mi ritrovo qui.
Devo davvero avere problemi mentali.
Non posso credere di stare per farlo davvero.
Busso insicuro alla porta.
Aspetto un paio di minuti prima che mio zio, Anthony Miller, mi apra la porta.
' Lucas ciao, che ci fai qui?' chiede sorridendomi
' Ciao zio..io..'
' Dean è di sopra ora te lo chiamo '
' Ah no, zio ' lo chiamo ' in realtà vorrei parlare con te '
' Oh va bene entra ' dice facendomi accomodare
Mi siedo sul divano e lui mi imita.
' Dimmi figliolo ' mi incita
' Devo confessarti una cosa '
Lo vedo incupirsi subito.
' Cosa è successo Lucas?' chiede preoccupato
' La droga.. non era di Dean, ma mia ' dico tutto d'un fiato
Lo vedo sgranare gli occhi.
' Stai mentendo, ti sei messo d'accordo con mio figlio ' dice alzandosi alterato
Fa davvero paura.
Deglutisco.
' Lo giuro zio, Dean non sa che sono qui.. lui ha coperto me, sa quanto papà ci tenga e non voleva che mi caccassi nei casini '
' Non ti credo '
' Ti prego zio devi credermi è colpa mia '
' Cosa è colpa tua?' chiede la voce di Dean alle nostre spalle
' è vero?' chiede il padre
' Cosa?' chiede lui confuso
' La droga non era tua, ma di Lucas? Tu..tu lo hai solo coperto?' chiede ancora
Dean spalanca la bocca.
Non se lo aspettava questo.
Lo vedo abbassare la testa.
' No, era mia ' dice
Ma è pazzo?
' No non è vero Dean, smettila di coprirmi ' urlo lasciando che una lacrima righi il mio viso
Lui mi guarda.
' Mi dispiace per quello che ti ho fatto passare, sono uno sbaglio della natura io.. io ho rovinato tutto, scusami ancora zio è colpa mia..' dico
Subito dopo mi fiondo fuori casa.
è tutta colpa mia.
 
Arrivo a casa Evans e corro verso la mia stanza.
' Lucas che hai fatto?' mi blocca immediatamente Eva per un braccio
Appena nota le mie lacrime sgrana gli occhi, prima di asciugarmele con i pollici.
' L'ho fatto, ho detto la verità ' dico
' Quale verità?' chiede
' Ho detto al padre di Dean che la droga era mia '
Lei spalanca la bocca prima di sorridere.
' Sono fiera di te Lucas Burton ' dice abbracciandomi
Un gesto che non mi aspettavo.
E non mi aspettavo di certo la mia reazione.
Le prendo il viso fra le mani e la bacio, diversamente da quella mattina.
Le nostre lingue si incontrano, mischiate al sapore salato delle mie lacrime.
' Grazie per avermi aiutato ' sussurro a un soffio dalle sue labbra
Sto per ribaciarla ma il suono del campanello me lo impedisce.
Lei intontita va ad aprire la porta.
Dean entra furioso.
' Perchè lo hai fatto?' chiede guardandomi
Anche i suoi occhi sono gonfi e rossi.
' Doveva sapere, dovevo farmi perdonare.. tu non mi hai mai tradito, non hai mai sbagliato e mi hai difeso, toccava a me '
Viene verso di me e finalmente mi abbraccia.
Un secondo dopo ci allontaniamo e lui mi guarda negli occhi, rattristendosi immediatamente.
' Devo dirti una cosa ' dice poi
Lo guardo confuso.
' Questa notte sono andato a letto con Amanda '
Che cosa?
Questo cambia tutto.
Questo non doveva farlo

                                                                             ------------------------------------------
                                                      Hanno fatto pace, ma Lucas si è incazzato un attimino e.e
                                                                                              E poi il bacio? *ww*
                                                                                         Sono felice per loro (?)
                                             Ma sappiate che questo è solo l'inizio di una serie di sfortunati eventi
                                                                  Ringrazio chi ha recensito, siete davvero tenere :33
 
 

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Capitolo 12
*** Rabbia e stupore ***


Capitolo 12. Rabbia e stupore

Non potevo credere a quelle parole.
Lui e Amanda erano andati a letto insieme.
Aveva infranto la nostra promessa.
 
' Promettimi una cosa Lucas ' mi disse affiancandomi
Mi voltai a guardarlo.
' Amanda ormai è andata via e noi a causa sua abbiamo rovinato un buon rapporto, dimentichiamoci di lei ' disse ancora
' Sarà difficile lo sai ' ammisi
' Lo so, ma siamo cugini, amici e non dobbiamo rovinare la nostra amicizia per una ragazza '
' Quindi niente più Amanda?' chiesi
' Amanda non esiste più '

 
Mi aveva promesso che non l'avrebbe più sfiorata.
E invece mi faceva questo.
Io la amo ancora.
Lui la ama ancora.
Ma non mi sarei mai permesso di fare qualcosa con lei.
Io ho sbagliato, su molti fronti.
Ma ho rimendiato, mi sono reso ridicolo, ho detto la verità.
Ora è lui a sbagliare.
E credetemi io non sono dal cuore tenero come Miller.
Se una persona mi fa un torto, deve aspettarsi di tutto.
' Avevamo una promessa io e te ' riesco a dire a denti stretti
Senti Eva poggiarmi una mano sulla spalle, per provare a calmarmi.
La scostai con violenza.
Avevo una voglia matta di spaccargli la faccia.
' Lo so, ma ero arrabbiato ' si difese
' Arrabbiato? Allora mi giustificherai se faccio qualcosa io di terribile nei tuoi confronti tanto.. sono arrabbiato '
' Lucas aspetta '
' No Dean, io ho detto la verità, mi sono reso ridicolo e ne pagherò le conseguenze con la mia famiglia.. ma ora sei tu il Giuda della situazione e giuro che me la pagherai ' dico avviandomi verso la porta
La apro e gli faccio cenno di uscire, se non vuole che lo prenda a calci.
Lui si avvicina e mi fissa insistentemente.
' Ciò che ho fatto non ha valore, rispetto a quello che hai fatto tu '
' Sai quanto ci tengo a lei '
' Anche tu lo sapevi, eppure te la scopavi mentre era la mia ragazza ' ringhia
' Adesso capisci cosa si prova, non si puo comandare l'amore ' dico ritornando calmo e chiudendogli la porta in faccia
Mi volto e trovo Eva fissarmi dubbiosa e triste.
La superoa senz dirle niente, ma lei mi ferma per un braccio.
' Lucas aspetta '
Mi volto sbuffando.
Incrocio i suoi occhi e mi sento sporco.
Quanta purezza c'è nel suo cuore.
' Dean ha sbagliato, ma lui ti ha perdonato.. dovresti fare lo stesso '
Mi avvicino e poggio le mie mani sulle sue spalle.
' Mi aveva promesso che con Amanda aveva chiuso '
' Neanche tu hai chiuso con lei ' mi rinfaccia incazzata
' Ma io non me la sono portata a letto, per rispetto di Dean,ma sopratutto per il mio ' sbraito
Perchè nessuno capisce?
' Dagli un'altra possibilità.. per amore si fa di tutto '
' Anche per odio Eva '
 
Eva's pov
 
Mi lascia da sola in salotto.
Sento sbattere la porta della sua camera.
Mi getto sul divano e scoppio a piangere.
Ripenso al bacio di mezz'ora fa.
Cos'era?
Cosa significava?
Perchè mi ha baciata se poi insiste ancora con la storia di quella troia?
Mi sento stupida.
Presa in giro.
Sono solo un gioco?
Una distrazione?
Una presa per il culo?
E ora non so come comportarmi.
Ho spinto io Dean a dire la verità.
E ora non so se devo salire al piano di sopra per chiarire con Lucas.
O uscire di casa e chiarire con Dean.
 
Busso alla porta della sua stanza.
Nessuno mi risponde.
' Oh andiamo idiota aprimi ' dico constatando che la porta è chiusa a chiave
La porta si spalanca ed io mi fiondo subito fra le sue braccia.
' Scusa Dean è tutta colpa mia ' dico
' In che senso?' chiede
' Ti ho spinto io a dirgli quelle cose su Amanda '
' Eva gliele avrei dette lo stesso ' ammette
Mi siedo sul suo letto e lui fa lo stesso.
' è molto arrabbiato Dean ' dico sospirando
' Lo so, e so anche devo aspettarmi di tutto..'
' Sarà terribile '
' Almeno ho te ' dice avvolgendomi le spalle con un braccio
Ed è qui che sale il senso di colpa.
Provo per Lucas qualcosa di insipiegabile e questo mi fa sentire una traditrice nei confronti di Dean.
Basta.
Da adesso esisterà soltanto lui.
Il mio migliore amico.
Lui merita tutto il mio appoggio.
Lucas è uno stronzo, non comprende il significato di certi atti..
Lui sbaglia ed è un santo.
Gli altri sbagliano e sono peccatori.
 
Torno a casa che sono quasi le otto.
Domani i nostri genitori torneranno e allora Lucas sarò di nuovo un lontano pensiero.
Da un lato ne sono felice.
Ho promesso a me stessa che lo avrei superato.
Però da un lato la sua presenza mi fa sentire bene, felice.
Potete capire come mi sento?
Apro il frigo per preparare la cena, ma subito si richiude.
Volto la testa trovando Lucas in giacca e cravatta.
Lo guardo confusa.
' Hai un appuntamento?' chiedo distogliendo lo sguardo
' Si ' dice sorridendomi
Non sembra affatto il ragazzo di poche ore prima, arrabbiato e triste.
Sembra rinato.
Un pizzico di gelosia si infonde nel mio corpo.
' Con chi? Se posso saperlo ovvio..' dico amareggiata
' Con te '
Sbuffo, ma mi fermo immediatamente rendendomi conto di quelle parole.
Ha detto me?
Io?
' Come?' chiedo confusa sbattendo più volte le palpebre
' Va a vestirti.. io ti aspetto qui ' dice continuando a sorridermi e sedendosi sullo sgabello della cucina
Rimango immobile per qualche secondo.
La testa inclinata.
Lo sguardo fisso sui suoi occhi.
Sto cercando qualsiasi cosa che mi confermi che mi stia prendendo in giro.
Invece no, sembra sincero.
Sento il cuore salirmi in gola e annuisco timidamente prima di correre al piano di sopra.
Okey.
Calma Eva.
Potrai dimenticarlo da domani.
Si.. come no..
Apro l'armadio ed inizio a sudare.
Cosa mi metto?
Non capita tutti i giorni di uscire con Lucas Burton.
Okey, respira Eva, respira.
Mi siedo sul letto e fisso i miei abiti.
' Non ti creare tanti problemi ' dice una voce alle mie spalle
Sobbalzo e mi volto verso la porta,trovandolo poggiato allo stipite bianco.
Mi sorride ancora.
' Per me sei bella in qualsiasi modo ' dice per poi voltarsi e scendere le scale
Ora si che sono nel panico.
Siamo sicuri che non sia un sogno?
Mi do un pizzicotto sul braccio.
' Ahi ' dico sottovoce 'okey non sto sognando '
Chiudo la porta a chiave e rimango immobile, prima di iniziare a saltellare per tutta la stanza come una stupida mamma cangura.
 
' Pronta??' chiede aprendo la porta di ingresso
Annuisco e lui mi prende per mano.
Siamo tanto vicini che posso sentire il suo profumo mandarmi in paradiso.
Sto per collassare.
La sua mano gelida allo stesso tempo morbida mi fa sentire sicura.
Sarà una serata che non dimenticherò facilmente.
 
Siamo stati in auto per almeno una trentina di minuti.
Il viaggio è stato piacevole anche se abbastanza silenzioso.
Scendo dalla vettura e un vento marino gelido mi invade.
Mi stringo nella mia giacca a vento.
Nonostante siamo solo agli ultimi periodi di settembre, fa già abbastanza freddo qui a Cino.
E poi vicino al mare.
Okey è un luogo romantico.
Niente panico Eva.
' Ti piace il posto?' mi sussurra all'orecchio prendendomi nuovamente per mano
Comando al mio cuore di restare calmo e di non dare di matto.
' Si..' riesco a dire con voce tremante
Lui sorride.
Probabilmente si è accorto del mio stato agitativo.
Si puo dire agitativo?
Eva torna sulla terra e presta attenzione.
' Avete una prenotazione signori ?' chiede il tipo del ristorante
' Burton ' dice Lucas stringendomi la mano
' Si, prego ' dice facendoci strada
Rimango sbalordita.
è un ristorante di grande lusso.
Attraversiamo tutta la sala e il signore apre un grande finestrone, facendoci accedere ad un balcone.
Tutto illuminato, che affaccia proprio sul mare.
Al centro un tavolino per due.
Oh ma non mi dite che è per noi.
Si ovvio che per noi.
Ci accomodiamo e il signore si congeda tornando al suo posto.
' Lucas ma.. ma quanto ti verrà a costare?'
' Ha importanza? ' risponde sorridendomi ancora
E no caro mio, così mi ammazzi.
' E posso almeno sapere perchè siamo qui??'
' è la nostra ultima serata da coinquilini, volevo fare qualcosa di speciale per ringraziarti '
' Ringraziarmi??' chiedo
' Perchè mi hai sopportato un'intera settimana '
Lo farei altre cento volte.
' Ohw, non sei stato molto di impiccio come mi aspettavo ' dico abbassando lo sguardo e sorridendo
' Hai un sorriso fantastico ' dice prendendomi la mano
Sarà una lunga serata.

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Capitolo 13
*** Si comincia ***


Capitolo 13. Si comincia

Cenammo tranquillamente e chiacchieranno come due persone che non si vedono da una vita.
' Quando inizia il torneo di calcio?' chiedo prendendo un sorso del mio bicchiere d'acqua
' Fra un mese, si devono fare le selezioni '
' E chi le farà?' chiedo non realmente interessata a quell'argomento
' Io..' risponde fiero
' Perchè tu?' chiedo ridendo
' Nella scuola ci sono molte persone incompetenti e io saprò selezionarle tutte '
' Quindi tu fi già parte della squadra ' dico
' Esatto, caaaapitano '
' Ohw, che onore cenare con lei capitano della squadra di calcio della scuola Burton '
' L'onore è tutto mio signorina Evans '
' Ma comunque credo avrai un avversario '
Lui smette immediatamente di ridere.
' Sarai tu??' chiede alzando un sopracciglio divertito
' No, ma Dean si '
' Miller? Ha sempre giocato da attaccante '
' Da quello che ho capito, mira al tuo posto '
' Non gli conviene sfidarmi ' dice irritato
' Chiarite ' affermo
' No '
' Non comportarti da bambino '
' Non lo sono '
' Ma ti comporti da tale '
' Non è vero '
' Si che è vero '
' No '
' Si '
Sbuffa.
' Non merita il mio perdono ' ammette
' E tu meritavi il suo?' chiedo
Lo vedo riflettere.
' Nessuno gli ha chiesto di perdonarmi, io ho la coscienza pulita ora '
Su questo fronte aveva ragione.
' Siete cugini '
' Non ci lega nessun contratto matrimoniale Eva '
Sbuffo sonoramente.
Più testardo di un coccodrillo che starnazza come un cagnolino.
Okey, i cani non starnazzano ma è questo il punto.
' Gli vuoi bene ' dico
' Hai scoperto la gravità Evans '
' Lo hai ammesso ' dico ancora
' Non ho paura ad ammetterlo, gli voglio bene ma non per questo vuol dire che devo passeggiare con lui mano nella mano '
Per una frazione di secondo la mia mente proieta l'immagine di loro due che camminano saltellando per il corridoio della scuola, tenendosi per mano.
Mi si accappona la pelle.
Scaccio quel pensiero e torno a concentrarmi su mister sexy.
' Non ti dico di prenderlo per mano come un frocio, ma almeno chiarite questa situazione.. non è possibile che una volta lui vuole uccidere te e poi la situazione si ribalta '
' La ruota gira mia cara '
' Peccato che nessuna delle pale di questa ruota vi abbia colpito in faccia ' dico acida incrociando le braccia al petto
' Perchè lo difendi tanto?' chiede curioso
Ovvio.
' è il mio migliore amico ' dico scrollando le spalle
' Ti piace?'
Inizio a ridere istericamente.
Oh mio caro, tu non sai niente riguardo il mio cuore.
' Direi di no ' rispondo sorridendo
' Sembra il contrario '
' ci conosciamo da anni e gli voglio bene..è come un fratello per me '
' Anche io e te ci conosciamo da anni, sono come un fratello anche io?'
Oh beh, per me tu sei...
' No, con Dean è diverso ' abbasso lo sguardo
' In che senso?' chiede curioso
' Dean mi è sempre stato vicino, da sempre lui è con me e qualsiasi cosa se mi giro alla mia destra c'è lui a sorridermi, lui è il mio angelo custode, mi capisce, sa confortarmi, mi vuole bene come nessuno '
' Ma mai quanto me ' dice spavaldo
' Non confondiamo le due cose '
' Cosa ho di meno rispetto a lui?' chiede
Ci rifletto.
' Lui  è dolce, solare, simpatico sempre di buon umore.. è intelligente e bell0 '
Lui continua a fissarmi.
' Ti invece sei antipatico, acido e sempre con quell'aria da sfacciato coglione stampata in faccia '
' Pero sono bello ' dice sorridendo
' Ma non intelligente ' sottolineo
' Hai ammesso che sono bello ' sorride ancora
' Perchè non dovrei ammetterlo, la tua bellezza è evidente tutti ci fanno caso, il mio parere sulla tua bellezza non puo che contare zero, visto le persone che frequenti ' ammetto
Lui mi alza il mento e sorride.
' Potrai anche non crederci, ma il tuo parere conta più di qualunque altro '
Sento il cuore che mi rimbomba nel petto.
Possibile che due occhi così meravigliosi mi facciano tanto male?
Arrossisco e abbasso lo sguardo, per evitare di cacciare bava dalla bocca.
' Vado a pagare e ci facciamo un giro okey?' dice alzandosi e rompendo il silenzio
Annuisco e tiro un sospiro di sollievo quando si allontana.
Mi serviva un po d'aria.
Prendo il telefono dalla borsa.
Un messaggio.
Il nome di Dean continua a lampeggiare sul display.
"Posso chiamarti?"
Me lo ha scritto circa un'ora fa.
Merda.
"Scusa,cenavo" rispondo in fretta
La risposta non tarda ad arrivare.
"Credevo che Lucas ti avesse violentata e uccisa ahaha, quindi ora posso chiamarti?Ho bisogno di parlare un po con te.."
"Mi dispiace ma devo sistemare il disastro che c'è in casa,visto che domani tornano i miei.. magari più tardi"
Il telefono vibra ma non faccio in tempo a leggere che Lucas torna.
Getto il telefono nella borsa e sorrido.
Ci alziamo e ci dirigiamo verso l'uscita.
Iniziamo a passeggiare per il molo.
L'aria è diventata abbastanza gelida e la luce è poca, fornita dalla pallida luna e dai lampioni a neon.
' Come va in amore Evans?' mi chiede improvvisamente
Arrossisco immediatamente.
' Non va..' mi limito a dire
' Qualcuno ti ha spezzato il cuore?'
Se sapessi che stai parlando di te stesso, mio caro Lucas.
' No, semplicemente ancora non ho conosciuto la persona giusta '
' Secondo me, la persona giusta è colei che hai sempre sotto gli occhi e te ne rendi conto troppo tardi ' dice prendendomi per mano
Un formicolio rimase per tutto il mio corpo.
Hai proprio ragione.
E tu sei da troppo tempo sotto i miei occhi.
Solo che me ne sono resa conto troppo presto, mentre tu non mi noti neanche.
' Forse hai ragione.. ' dico abbassando lo sguardo
Continuiamo a passeggiare,sentendo il rumore delle leggere onde che si infrangono.
Scendiamo sulla spiaggia deserta e gelida e ci leviamo le scarpe.
' E tu invece?' chiedo tornando a camminare
' Non esiste l'amore per me, sono un ragazzo giovane e bello, l'amore non fa per me.. a quest'età bisogna divertirsi '
' E lo stai facendo ' sottolineo
' E non mi lamento, non voglio una storia seria.. la ragazza, pff crea solo problemi.. devo essere libero '
 
Apro lentamente gli occhi, sentendo uno strano rumore provenire dal piano di sotto.
Guardo verso la sveglia e noto che sono solo le sei e trenta del mattino.
Sbuffo.
Sicuramente Lucas starà combinando qualche casino.
Apro la porta della mia stanza, massaggiandomi i capelli e passo fuori quella di Lucas che in quel momento si apre.
Mi ritrovo davanti un Lucas con dei semplici boxer neri e gli occhi ancora semichiusi e l'aria distrutta.
' Eva ma che stai combinando? Sono solo le sei del mattino ' dice assonnato
' Non sono stata io ' bisbiglio
C'è qualcuno in casa.
Un altro rumore, come di qualcosa che cade.
' Ci sono i ladri?' chiede lui svegliandosi improvvisamente
Pian piano ci avviciniamo alle scale.
Scendiamo gradino, dopo gradino in silenzio.
Lucas è munito di pantofola.
è davvero buffo.
Entriamo in salone e Lucas lancia la pantofola alla donna chinata di schiena vicino al divano.
Lei subito si alza,dando un urlo.
Io terrorizzata, urlo e di conseguenza anche Lucas.
' Eva.. Lucas ' dice la figura di mia madre portandosi una mano sul cuore ' siete impazziti, mi avete fatto prendere un colpo '
' Che cosa succede qui?' dice mio padre entrando allarmato
' Mamma.. papà ma sono le sei, che ci fate già qui?' chiedo assonnata e infastidita
' Oh tesoro, ci sei mancata ' dice correndo ad abbracciarmi
Fantastico.
' Si, anche tu mamma ' dico soffocando fra le sue braccia
 
Lucas's pov
 
Entro in casa gettando il borsone con la mia roba all'entrata.
' LUCAS BURTON ' dice una voce dura proveniente dal salone
Ecco, lo sapevo.
Raggiungo i miei genitori e li trovo entrambi seduti sul divano.
Mi fissano con aria spregievole e indignata.
Zio Miller li avrà già informati.
Sbuffo e mi siedo, pronto ad un uragano di urla.
 
Chiudo sbattendo la porta della mia stanza e mi getto sul divano.
Odio mia madre e la sua improvvisa voglia di esserlo come tutte le altre.
Da quando mi mette in punizione?
Prendo il telefono e compongo il numero di Edward.
Per cosa sono in punizione?
Per aver detto la verità e per essere comunque pugnalato alle spalle.
Oh mio caro Miller, i giochi iniziano.
' Burton, che cazzo di fine hai fatto?' chiede senza neanche salutarmi il mio amico dall'altro lato del telefono
' Sono stato impegnato '
' Bene, raggiungici siamo in piazza, ti aspettiamo '
' No amico non posso '
' Perchè?'
' Sono in punizione '
Sento una forte risata riecheggiare dall'altro lato del telefono.
' Ragazzi Lucas è in punizione ' dice al resto della banda
Altre risate si uniscono alle sue.
' e come mai?' dice trattenendo altri sghignazzi
' Poi parliamo, ti ho chiamato perchè mi servono dei suggerimenti '
' Riguardo?'
' Ricordi il tuo piano conquista, scopa e scarica la Evans?'
' Si ' dice euforico
' Bene, devi aiutarmi.. si comincia '
 
 

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Capitolo 14
*** Segreti ***


Capitolo 14. Segreti
 
Eva's pov
 
' Mamma io vado ' urlo vicino la porta di casa
' Tesoro aspetta ' urla lei come risposta
Mi blocco sull'uscio e mi volto,attendendola.
' Ecco ' dice porgendomi una medaglietta
La riconosco subito.
' Credo sia di Lucas, magari ci tieni.. meglio se gliela porti '
' Certo mamma, a dopo ' dico dandole un bacio sulla guancia
Dean appena mi vede mi sorride.
' Buongiorno migliore amica splendente ' dice sorridendomi
Per chiunque ragazze quella visione di Dean con una camicia a quadri blu leggermente sbottonata in petto, le converse curate e immacolate e quel sorriso perfetto, sarebbero collassare.
Io invece mi limito a sorridergli e ad abbraccarlo.
' E da quando mi aspetti anche fuori dalla tua auto, lei non dovrebbere essere il mio semplice autista?' dico facendolo sorridere ancora di più
' Se non vuoi che ti lasci a piedi ti conviene dire quanto mi ami ' risponde
' Ti amo Dean Miller, sei il ragazzo che voglio al mio fianco per sempre ' dico seria
Lui mi guarda negli occhi.
Una luce si accende e per una frazione di secondo mi sembra quasi di sentire il cuore rallentare.
' Va bene, sei perdonata.. andiamo o facciamo tardi ' dice facendmi tornare con la testa alla realtà
 
' Cos'è quella collalina che ti giri fra le mani?' mi chiede fermandosi al semaforo rosso
Prendo un grande respiro.
La alzo in modo da fargli vedere la medaglietta.
' è di Lucas, l'avrà dimenticata a casa mia ' dico
' Oh forse l'ha lasciata di proposito, forse per lui non è importante '
' Che..?'
' Niente, lasciamo stare ' dice improvvisamente acido e premendo forse il clacson stufo di aspettare
E poi siamo noi ragazze quelle complicate.
 
Scendiamo dall'auto e ci dirigiamo verso l'entrata.
Vedo Lucas insieme al suo amico.. emm.. emm.. non ricordo il nome.
' Senti Dean, vado a dare questa a Lucas ' dico sventolando la medaglietta
Lui annuisce e si allontana.
Mi soffermo subito a leggere il nome inciso.
Dean Miller.
Ma come è possibile? Cosa significa?
Presa dai miei pensieri non mi sono resa conto di una presenza.
' Buongiorno Eva ' dice la voce roca e terribilmente sexy di Lucas, che mi lascia un leggero bacio sulla guancia
Arrossisco violentemente, e non posso non notare il sorriso che si forma sulle sue labbra.
' Oh questa è mia ' dice strappandomela famelico dalle mani
' Si.. cioè io credevo fosse tua.. ma c'è scritto il nome di Dean dietro '
Lui si rabbuia improvvisamente.
' Oh, è vero.. allora la mia devo averla persa da qualche altra parte ' dice ridandomi l'oggetto e allontanandosi
Fuori due.
Si vede che sono parenti.
 
Passo tutte e cinque ore a rigirarmi fra le mani quella stupida collana.
Perchè Dean non mi ha detto che è sua?
E perchè Lucas me l'ha strappata dalle mani con violenza, per poi ridarmela immediatamente?
' Signorina Evans, puo farmi la cortesia di prestare attenzione alla lezione ' mi sento richiamare
' Mi scusi professore ' rispondo puntando lo sguardo alla lavagna
' Starà pensando al prossimp pasto da divorare ' sento dire alle mie spalle
Nella classe si alza un boato di risate, che mi lacerano il cuore.
Mi limito a sospirare e mandare giu le lacrime.
Per mia fortuna, proprio in quel momento, sua la mia amata campana.
Mi catapulto all'esterno, cercando di non farmi notare da nessuno.
Esco dall'edificio e mi avvio a piedi, ma una mano enorme mi tira per un polso.
' Eva che succede?' mi chiede Lucas guardandomi negli occhi
I miei sono lucidi e spenti.
Mi sento delusa e ferita ancora una volta.
' Niente io..io..devo solo andare a casa '
' Di solito non ti accompagna Dean?' chiede
Mi libero bruscamente della sua presa piacevole.
Sposto lo sguardo alle sue spalle, notando Dean osservarci con aria curiosa.
Sbuffo e cerco di riprendere il controllo.
' Avete litigato per caso?' chiede alzando un sopracciglio
' Non mi chiamo Lucas Burton ' dico acida prima di allontanarmi
Mi avvio verso Dean che mi aspetta poggiato alla sua auto con le braccia incrociate al petto.
' Dove stavi andando?' mi chiede con una voce neutrale, spostando lo sguardo alle mie spalle
Mi volto anche io e noto Lucas fissarci con insistenza.
Ma che cazzo.
' Non ti ci mettere anche tu..' dico abbassando lo sguardo
' Hei ' dice alzandomi il volto con le dita ' cosa è successo?' continua addolcendosi
' Le solite battutine sul mio conto '
' Oh Eva quante volte devo dirtelo di non ascoltarli '
' Prova tu a vivere un giorno della mia vita.. non sopravvivresti '
' Non dire sciocchezze ' dice abbracciandomi
Mi lascio cullare dal suo profumo e dalla sua stretta protettiva.
' Hei Miller, sapevo che avevi gusto per la carne ma pensavo che il grasso lo scartassi ' dice una voce alle nostre spalle
Mi volto di scatto, presa da un attacco d'ira mai provato.
L'amico di Lucas sorride soddisfatto a quella battuta cogliona.
' Come cazzo ti permetti ' dice Dean avanzando verso di lui
Il coglione ride, facendomi venir voglia di spaccarglila faccia a suon di pugni e calci.
Scuoto la testa e vedo Dean avvicinarsi minaccio a lui.
No vi prego, non ancora, non adesso.
' Coraggio Miller, difendi la tua cena ' lo provoca
Dean sta per scagliargli un pugno sulla faccia, ma viene preceduto da un'altra mano.
Sposto subito lo sguardo, notando Lucas con la mano stretta a pugno.
Mi porto una mano sulla bocca, mentre osservo Lucas piegarsi sul corpo dell'amico che che è caduto a terra per il dolore.
Lo prende per lo scollo della maglia rossa.
' Prova ancora una volta a parlare così di lei, e sei morto ' dice con aria minacciosa
Tutti guardano la scena sconvolti e i primi siamo io e Dean.
Lucas si rialza e si avvicina a me.
' tranquilla piccola, nessuno oserà più parlare così di te ' dice al mi orecchio prima di allontanarsi sotto gli sguardi increduli degli studenti
Rimango immobile nella mia posizione.
Sento la forza mancarmi per tutto il corpo.
' Cosa avete da guardare branco di coglioni, sparite ' urla il ferito facendo tremare la maggior parte delle persone che torna a fare i comodacci suoi
Dean gli si avvicina e temo che anche lui possa picchiarlo.
' Sei stato fortunato,io ti avrei spaccato anche il naso ' dice con aria gelida prima di voltarsi e raggiungermi
' Stai bene ?' mi chiede carezzandomi la guancia con una mano
Deglutisco e annuisco, mentre salgo in auto.
 
Lucas's pov
 
' But if you close your eyes ..' canticchio insieme alla radio mentre sistemo i miei vestiti sparsi per tutta la stanza
La porta si spalanca e mi volto di scatto.
Edward mi piomba addosso stringendo il colletto della mia camicia bianca.
Mi addossa al muro e mi guarda con sguardo minaccioso.
Il labbro è gonfio e viola a causa del mio pugno.
Sghignazzo.
' Cazzo Burton, sei stato troppo violento ' dice allentando la presa
' Scusa amico, mi sono lasciato prendere dal momento ' dico ridendo
' Beh, la prossima volta userai qualcunaltro per questi tuoi piani di seduzione, per poco Miller non mi uccideva '
' E io ti ho salvato, quindi tranquillo ' dico gettandomi sul letto
' Si salvato, guarda il mio labbro '
' Una settimana massimo e passa tutto '
Lo sento sbuffare.
' Non capisco perchè pero tutto questo interesse improvviso per la Evans, cioè è brutta e non te la darà mai..'
Un pizzico di irritazione si fa spazio dentro di me, ma scaccio subito via quella sensazione.
' .. ci hai provato abbastanza, ma siamo onesti.. questa è la vendetta più stupida e schifosa che tu abbia mai fatto '
' è l'unico modo per colpire Dean Miller nel profondo '
' Non  vorrei essere nei tuoi panni, secondo me la Evans a letto fa ancora più impressione '
' Okey smettila ' dico stufo ' Eva infondo non è brutta '
' Stai scherzando??' dice guardandomi serio
' Ha un bel viso e dei bei lineamenti '
Lui mi guarda per qualche secondo, poi scoppia a ridere gettandosi a peso morto accanto a me.
' Ah Lucas sei davvero divertente a volte '
Sbuffo e lascio perdere il discorso.
' Allora, prossima mossa?' mi chiede dopo un paio di minuti passati ad ascoltarlo ridere
Mi alzo dal letto e prendo il telefono, prendendo dalla rubrica il numero di Eva.
' Che fai?' mi chiede
Gli faccio segno di tacere e attendo una risposta.
La voce delicata e angelica risuona oltre la cornetta del telefono.
' Hei Eva ' dico
' Ciao Lucas '
' Come stai?' chiedo
' Bene, ah e..ti ringrazio per questa mattina, ma non ce ne era bisogno '
' E chi se ne sarebbe occupato, Miller?' dico irritato
La sento sbuffare.
' Senti per ringraziarmi, ti va se ci vediamo stasera?'
 
Eva's pov
 
Mi fermo fuori casa di Dean e busso.
Attendo qualche minuti, prima di sentire dei lunghi e pesanti passi.
Dean mi apre la porta e io rimango immobile.
Ha un pantalone della tuta grigio ed è a torso nudo, i capelli spettinati e soliti occhi luminosi blu come il mare.
' Ah emm.. ' dice lui schiarendosi la gola
Ritorno sulla terra, dopo uno stato di trance.
' Si scusa, ero distratta..'
' Entra ' dice facendomi spazio
' Ah no, io ecco.. emm..'
Che scusa mi invento.
' Devo tornare immediatamente a casa, mamma vuole una mano sono passata per darti questa ' dico estraendo la medgalietta dalla tasca dei jeans 
Lui mi guarda intensamente prima di prenderla.
' Ma è di Lucas ' dice osservandola
' C'è scritto il tuo nome ' dico confusa
Lui la osserva ancora.
' Oh..' si limita a dire '.. allora è mia, non ricordavo di averla.. ma grazie '
Lo guardo confusa.
' Dean mi dici questa medaglietta che valore ha per voi due? non sono mica stupida '
Lui sospira pesantemente e sta per parlare quando il mio telefono squilla.
Sbianco quando leggo il nome di Lucas sul display.
' Cosa fai? Non rispondi?' mi chiede
Annuisco e faccio qualche passo indietro.
' Hei ' dico
' Dove sei, sono dieci minuti che ti aspetto ' dice la sua voce divertita
' Ah, scusami mamma sono da Dean e ho fatto tardi, arrivo subito '
' Da Dean?'
Non ascolto altro e attacco.
' Dai vai, poi ne parliamo ' dice sorridendomi
' Sicuro di stare bene?' chiedo
' Certo, ci sentiamo più tardi  e salutami tua madre' dice chiudendo la porta
Mi sento una sporca traditrice.

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Capitolo 15
*** Verità ***


Capitolo 15. Verità
 
Eva's pov
 
Corsi fin quando non svoltai l'angolo che portava al bar dove avevamo appuntamento.
Mi sistemai i capelli e il leggero coprispalle, cercando di non sembrare troppo euforica per quell'incontro e di mostrarmi il meno curante possibile.
Vedo Lucas seduto armeggiare con il telefonino.
Una tipa dai capelli rossi gli gironzola intorno, ma lui non la degna neanche di uno sguardo.
Appena mi vede si sbraccia calorosamente, attirando la mia attenzione.
Mi avvicino con un certo rossore sulle guancie, notando gli sguardo di quasi tutti i ragazzi del nostro liceo, fissarmi mentre mi avvicino a lui.
Mi siedo di fronte a lui e sorrido dolcemente posando la borsetta sul tavolino di ferro.
' Sei in ritardo ' dice passandosi una mano fra i capelli
' Scusa ' dico quasi come un sussulto abbassando il capo
' Hai detto che eri da Dean.. perchè??' mi chiede
Inarco un sopracciglio.
' è il mio migliore amico '
' Non mi sembra una risposta '
' Non credo di dover dare conto a te ' rispondo acida alzando un po il tono della voce
Lui si zittisce e serra le labbra.
Da un lato ha ragione.
Cazzo Eva lui ti invita ad uscire e tu ti permetti anche di fare tardi.
' Scusa ' sbotta improvvisamente
' Per cosa?' chiedo confusa
' Per essere così aggressivo certe volte '
' Certe volte?'
Lui sbuffa ed io sghignazzo.
' Volete qualcosa ragazzi?' chiede Jenna
Jenna.
Vent'anni, alta,bionda e occhi verdi.
Si è diplomata l'anno scorso ed ora lavora al bar del centro per mettere da parte un po di soldi.
Ma un altro motivo è l'affluente massa di ragazzi che frequentano quel posto.
In poche parole è una grande troia,che sfrutta quel lavoro solo per fare conquiste e poi chiudersi nel cesso di servizio e fare cose da bollino rosso.
Okey, chiudiamo la parentesi.
' Per te va bene la birra??' mi chiede Lucas fissandomi
Faccio una smorfia e lui mi sorride.
' Due coca-cola ' dice poi ammiccando e tornando a fissarmi
' Perchè non hai preso la birra??' chiedo
' Perchè a te non piace e dopo come faccio a baciarti se le mie labbra hanno il sapore di birra?' chiede retorico sfornando un sorriso che mi lascia senza fiato
Le sue parole mi hanno lasciato senza fiato.
Sento il sangue fluire alle guancie,mentre il cuore non la smette di battere.
Calma Eva, stava solo scherzando.
Deglutisco e mi guardo le mani.
Lo sento sghignazzare.
Torno a guardarlo e vedo che sta per parlare ma una voce maschile, molto irritante, lo interrompe.
' Hei..'
Mi volto a guardare quel cretino di Edward-so solo prendere in giro la gente per poi essere minacciato e picchiato dal mio migliore amico-che ci guarda in modo dispiaciuto.
' Hai qualcosa da dire?' lo incita Lucas inchiodandolo con lo sguardo.
L'imbecille ci massaggia la nuca, tenendo la testa bassa.
Si volta leggermente verso di me, prima di prendere un grande respiro.
' Mi dispiace per quello che ho detto, sono un idiota..'
Lo fisso allibita e con la bocca spalancata.
Lucas incrocia le braccia al petto e attende una mia reazione.
' La prossima volta rifletti due volte prima di parlare ' dico
Lui annuisce.
' Allora amici?' dice porgendomi la mano
Amici?
Sto per ridergli in faccia.
' Accetto le tue scuse ' dico abbassandogli la mano e sorridendo ' ma amici no, sarebbe disgustoso '
Lucas trattiene le risate, mentre Edward mi fulmina con lo sguardo prima di dileguarsi in fretta.
' Che caratterino Evans ' mi prende in giro
' Ma smettila ' dico sorridendo
' Allora raccontami qualcosa ' dice poi
' Del tipo?'
' Non lo so.. qualcosa che non so di te '
' In pratica tutto '
' Ti ho dimostrato in molte occasioni di conoscerti meglio di chiunque altro '
 
Lucas's pov
 
' Lucas davvero tu non sai niente di me '
Inizio ad innervosirmi, perchè si è fissata su questa credenza?
' L'unica persona che mi conosce davvero è Dean '
Gngngngn.
Dean.
Pff.
' Certo Dean è il ragazzo perfetto ' dico acido
Lei abbassa lo sguardo.
' è bello, attraente,intelligente, simpatico, dolce, romantico, ha buoni voti a scuola, non si droga.. Dean ha tutto ' dico
La vedo annuire leggermente.
' Ecco le vostre bibete ' dice Jenna interrompendomi
Poggia i bicchieri sul tavolino, sporgendo un po troppo in avanti il suo petto.
Per poco non mi soffoca con quelle sue tette rifatte.
Faccio una faccia disgustata e prendo un grande respiro quando si allontana.
' Beh anche tu non passi inosservato ' ammicca lei, riferendosi al comportamento di Jenna
Ma andiamo.
Lo sanno tutti che è quella ci prova anche con i pesci dell'acquario.
' Non è questo il punto '
' E qual'è allora?' chiede prendendo un sorso della sua coca
' Che tu preferisci lui a me '
' Cosa te lo fa pensare?'
' Tutto '
' Tipo?' mi provoca
Rifletto.
' Mettiamo il caso che siamo sul Titanic ..' inizio
Lei sbatte il bicchiere sul tavolino.
' Oddio no, ti prego .. è un gioco stupido '
Non la ascolto e continuo.
'..Ci schiantiamo contro il polo nord ..'
' Il titanic non si schianta al polo nord '
' Si è uguale.. e comunque stiamo morendo tutti.. '
Lei poggia la testa sulla mano e mi osserva attentamente.
' ..c'è un solo posto sulla barca che ci salverà.. chi fai salire? Me o Dean?'
Ecco, voglio proprio sapere che mi risponde.
Lei sorride e poi scuote la testa.
' Allora?' la incito a rispondere
' Lucas ma non saliremo mai sul Titanic e non affonderemo mai su quella nave, quindi mi sembr..'
' Non trovare scusa e rispondi signorina Evans ' dico alzando un sopracciglio
Lei sbuffa.
' Farei posto a entrambi,sedendomi in braccio '
Mmm così non vale.
' Sulle gambe di chi??'
' Oddio non lo so e non voglio saperlo '
' Ti piace Dean '
Lei alza gli occhi al cielo.
' No '
' Ammettilo, non mi offendo mica '
' E perchè dovresti offenderti ?'
Scuoto la testa.
' Da quanto ti piace?'
' Non mi piace '
' Dimmi il motivo '
' Non c'è nessun motivo '
' Oh andiamo, se non ti piace vuol dire che ti interessa un altro '
Diventa subito rossissima.
Beccata.
' Sputa il rospo '
' Cazzi miei Burton ' sputa acida
Prendo un sorso dal mio bicchiere.
' è della nostra scuola?'
' No '
' è moro?'
' No '
' é biondo?'
' No '
' è calvo?' chiedo confuso
' No '
' è rosso?'
' No '
' Tintura?'
' No '
' Mmmm '
' Dimmi la fascia di età '
' Lucas ma smettila, cosa ti importa ' dice sbuffando
In quel momento torna Jenna.
' Ecco il conto ' dice piegandosi in avanti per poggiarlo sul tavolino e per non perdere l'occasione di sbattermi in faccia le sue tette.
' E cazzo un po di decenza, copriti quelle cose rifatte ' dice Eva disgustata
Scoppio a ridere mentre noto il volto di Jenna diventare prima bianco, poi rosso e infine viola.
Si allontana sculettando e la vedo avvicinarsi furiosa al bancone.
Non ho il tempo di continuare con le mie domande che un uomo si avvicina.
' Scostumati, come vi permettete di rivolgervi così a un lavoratore.. fuori dal mio bar '
Io e Eva lo guardiamo allibiti.
Sta scherzando?
è lei la ninfomane.
' Immediatamente ' urla attirando l'attenzione di tutti i presenti
Prendo Eva per mano e la trascino via.
' Dovete ancora pagare il conto ' urla alle nostre spalle
Mi limito a voltarmi e alzare il dito medio, prima di scappare via.
Trascino Eva lontando, sentendo le sue risate riempire l'aria improvvisamente più gelida del solito.
Ci fermiamo, dopo un paio di minuti entrambi col fiatone.
Mi poggio al muro di una qualche abitazione e scoppio a ridere, seguito a ruota da Eva.
è davvero bella quando ride.
Le si formano delle leggere righe intorno agli occhi e compaiono due magnifiche fossette ai lati delle labbra sottili e rosee.
Un improvvisa voglia di baciarla mi assale.
Scuoto immediatamente la testa.
No, impossibile.
' Posso farti una domanda?' mi chiede
Annuisco,portandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Lei abbassa lo sguardo imbarazzata, prima di tornare a guardarmi.
' Quella medaglietta, che ti ho dato questa mattina.. cosa significa?'
Mi lascia spiazzato con quella domanda.
Deglutisco.
' Te l'ho detto, credevo fosse mia ma è di Dean '
' Ma probabilmente tu ne avevi una uguale, visto che pensavi fosse tua '
Abbasso la testa.
' Lucas per favore dimmelo, tanto lo verrei a sapere lo stesso '
Sbuffo.
' Quella medaglietta la porto al collo da quando ho dieci anni ' inizio ' durante una vacanza familiare in Italia, ad una fiera di paese,io e Dean ci facemmo incidere da una persona esperta che lavorava li i nostri nomi su quelle medagliette '
Lei annuisce,attendendo un continuo.
' A dodici anni al mare perdo la mia medaglietta e mi dispiaceva davvero tanto.. era un ricordo di quella vacanza e dell'amicizia che c'era tra me e mio cugino..' dico abbassando lo sguardo ' .. e così Dean mi regalò la sua. Inizialmente la rifiutai quello era il suo ricordo, ma lui mi disse che non importava che potevo tenerla tanto lui l'avrebbe sempre vista al mio collo e si sarebbe ricordato di quell'estate e della nostra amicizia per sempre '
' è una cosa molto dolce '
' Lo era un tempo ' dico sussurrando
' Perchè sono cambiate così tanto le cose tra di voi?'
' Non lo so, siamo cresciuto e ci siamo resi conto che siamo diversi, incompatibili.. non andavamo d'accordo '
' Fino all'anno scorso si '
' Poi è arrivata Amanda.. ma quello è stato solo un pretesto per litigare ' ammetto
' Mi dispiace vedere il vostro rapporto ridotto in quel modo, quando Dean mi diceva di dover uscire con te lo rimproveravo sempre.. non riuscivo a capacitarmi di come voi due andaste d'accordo.. gli avevo sempre detto che tu non eri una buona compagnia ed in effetti non lo sei..'
' Però sei qui con me lo stesso '
Abbassa lo sguardo sorridendo.
' Vuoi ancora sapere chi mi piace?'
Mi stringo nelle spalle, sorridendo improvvisamente.
' Mi piaci tu Lucas e nonostante io ti abbia sempre disprezzato era perchè non potevo averti come avrei voluto... lo so, sono ridicola e anche orrenda diciamoci la verità ma non ce la facevo più a tenermelo dentro '
Sorrido.
La vendetta funziona alla perfezione,anche se non posso negare che quelle parole mi abbiano provocato un brivido per tutto il corpo.
Mmm no sarà stato il freddo.
Mi avvicino a lei, passandole una mano fra i capelli e avvicinando il mio viso al suo.
' Non sei orribile, sei perfetta così come sei Eva Evans e da adesso sei mia '
Non le do il tempo di rispondere e la bacio nel modo più passionale che ci possa essere.
 
Dean's pov
 
La mia bottiglia di birra si schianta al suolo.
La mia mascella ci mette meno di un secondo a raggiungerla.
' Non ci posso credere ' dico a me stesso
Volevo andare da Eva, per farle una sorpresa e passare una serata come i vecchi tempi.
Invece non è possibile, mi ha mentito.
Sta baciando Lucas.
Questo è davvero troppo.
 
 

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Capitolo 16
*** Confusione e stupore ***


Capitolo 16. Delusione e stupore
 
Eva's pov
 
Arrivo fuori casa ma aspetto un po ad entrare.
Mi siedo sul gradino di marmo e mi porto le ginocchia al petto.
Sorrido istintivamente e mi tocco ripetutamente le labbra.
Non voglio pensare che mi stia prendendo in giro, non voglio pensare al mio cuore infranto, non voglio pensare a niente.
Voglio godermela questa esperienza.
Do un piccolo gridolino di felicità,pensando che finalmente le cose stanno andando nel verso giusto.
La porta alle mie spalle si apre ed io mi alzo di scatto,inciampando sul gradino.
Una mano mi afferra all'istante e riconosco immediatamente il braccialetto al polso.
Ne ho uno identico e la copia la tiene solo una persona.
Merda.
Alzo lo sguardo, incontrando quello blu di Dean.
' Heei ' dico con la voce che mi si ferma in gola
Lui mi sorride,ma non è il solito Dean .. lo percepisco bene.
' Ero venuto a trovarti, mi scocciavo e ho pensato di darti una mano con le faccende di casa..come facevamo un tempo ' dice
Mi si ferma il respiro.
E se ha scoperto tutto?
Ora che mi invento?
Vergognati Eva,vergognati.
Sto per parlare ma lui mi precede.
' Sono qui da dieci minuti e tua madre mi ha detto che eri andata a comprare il pane perchè era finito '
Tiro un sospiro di sollievo.
Santa madre.
' Oh si, il pane.. dai entra ' dico spingendolo dentro con me
' E il pane dov'è?' mi chiede poi alzando un sopracciglio
Ah gia, io non ho comprato il pane.
Che bugiarda che sei falsa Eva.
' Era chiuso, ho fatto troppo tardi '
' Ah capisco ' dice lui sorridendomi
C'è qualcosa che non va.
' Beh, io vado '
' Ma come non resti un po?'
' No ti lascio alle tue faccende, ci vediamo domani a scuola '
' Non passi a prendermi?' chiedo
' A domani ' dice senza darmi una risposta e chiudendomi la porta in faccia
Corro in cucina trovando mia madre e mio padre seduti intorno al tavolo a braccia conserte.
' Perchè Dean non lo sa?' chiede mia madre
' Sapere cosa?' faccio la finta tonta
' Credi che non abbia capito che stai uscendo con Lucas signorina, non siamo nati ieri '
' Mamma io..'
' Senti..' inizia mio padre alzandosi '.. non sono d'accordo su questa tua nuova fiamma, prima pensavo che Lucas fosse un bravo ragazzo, ma adesso dopo quello che mi ha raccontanto il padre.. io non voglio che tu lo veda '
' Ma papà..' replico
' Fammi finire .. tu sei libera di fare ciò che vuoi, sappi solo che noi non siamo d'accordo e che con Dean, che è un ragazzo adorabile e sincero, ti stai comportado davvero male '
Abbasso la testa, consapevole di quanto quelle parole siano vere.
Dean non si merita questo.
Papà mi supera, andando in salone ed accendendo la tv.
Mi siedo di fronte a mamma con le lacrime agli occhi.
' Mamma io..' inizio
' No Eva, sono molto delusa.. Dean è il tuo migliore amico e lui non ti farebbe mai una cosa del genere '
' Non capisci lui uscirà fuori di testa se gli dico di me e Lucas ' dico lasciando che una lacrima scavi la mia guancia
' è perchè ci tiene al tuo bene Eva, Dean lo fa perchè ti vuole bene.. lui non puo obbligarti a non vedere Lucas, ma deve sapere la verità '
Abbasso di nuovo il capo,asciugandomi le lacrime.
' E non piangere, non sei tu quella che puo farlo in questa situazione '
Mi alzo, diretta verso la mia camera.
' Non così in fretta signorina.. aiutami con la cena 'dice in modo severo
Hanno perfettamente ragione.
 
Lucas's pov
 
' Aiutami ' dice mia madre appena mi vede entrare
' Buonasera anche a te mamma ' 
Lei non mi risponde e continua a pelare le patate.
Sbuffo e prendo la tovaglia, iniziando ad apparecchiare.
' Dove sei stato?'
' In giro '
' Con chi?' 
' Non mi sembra rilevante '
Lei sbatte le mani sul ripiano della cucina, facendomi tremare.
Si volta, con uno sguardo furioso.
' Stammi bene a sentire Lucas Burton, sono stanca di questo tuo comportamento da uomo maturo.. io e tuo padre abbiamo notato il tuo cambiamento, da quando non stai più con Dean sono cambiate parecchie cose. Non entri sempre a scuola, hai dei voti bassissimi, e frequenti persone disgustose '
' Edward ti è sempre piaciuto '
' Le cose cambiano, ho aperto gli occhi '
Sbuffo.
Sempre colpa di Dean.
' Tu eri in punizione ' dice poi tornando a cucinare
' Ero con Eva ' dico sedendomi
' Eva Evans ?' chiede voltandosi di scatto con gli occhi sbarrati
Annuisco e abbasso lo sguardo.
' Cosa hai intenzione di fare con lei? Lucas permettiti di farla soffrire e te ne pentirai '
' Mamma per favore smettila ' urlo alzandomi
' Smettila tu e comportati bene e non rispondermi così è chiaro?' urla a sua volta sbattendo il panno sul tavolo
Papà entra in cucina e posa il giornale sul tavolo.
Mi molla uno schiaffo in viso.
Non si era mai permesso in questi diciotto anni.
Rimango sconvolto e i miei occhi si riempiono di lacrime.
Mi volto senza guardarli e corro su per le scale.
' Hai perso la nostra fiducia Lucas ' urla quel vecchio di mio padre
Sbatto la porta e mi getto sul letto.
Alcune lacrime scavano il mio viso.
Che inferno.
 
Sento qualcosa vibrare sul letto.
Apro velocemente gli occhi e un improvviso giramento di testa mi fa perdere l'orientamento.
Devo essermi addormentato.
Prendo il telefono e senza neanche guardare il mittente rispondo.
' Allora come è andata?'
Edward, che seccatura.
' Come è andata cosa?'
' L'uscita con la Evans, non avrò fatto una figuraccia al bar per senza niente '
' Tranquillo, tutto secondo i piani '
' Perfetto amico, sei un genio.. cosa hai fatto?'
' Ci siamo baciati '
' Solo?' 
' Cosa pretendevi?' chiedo seccato
' E dimmi come bacia?' dice in tono divertito
' Non sono cazzi tuoi Edward '
' Come sei acido ' 
' Senti non mi rompere le palle, ci vediamo domani ' dico attaccando la telefonata
So che non se la prenderà, Edward non si fa mai questo tipo di problemi.
Noto un messaggio da parte di Eva.
" Ho litigato coi miei "
Rispondo subito.
" Anche io "
Sento bussare alla porta della stanza.
Non rispondo ma la porta si apre lo stesso.
Mamma entra con un vassoio in mano e lo poggia sul comodino, poi si siede accanto a me sul letto.
Mi accarezza la guancia dove papà mi ha colpito, ma io mi scosto leggermente.
' Mi dispiace di essermi arrabbiata così tanto con te ' dice
Scrollo le spalle,guardando il display del telefono.
' Ti ho portato la cena, ho pensato che avessi fame '
' No grazie ' dico freddo
Lei sospira.
' Che cosa ti è successo Lucas?' chiede
Non la rispondo, puntando lo sguardo fuori dalla finestra.
' Sei cambiato, ti prego dimmi cosa succede '
' Succede che sono stanco mamma, lasciami stare '
Lei si alza e mi da un bacio sulla guancia, ma io mi scosto ancora.
' Cerca di mangiare, fallo per me ' dice poi uscendo
Sbatto un cuscino con molta rabbia contro la porta chiusa e riprendo il telefono.
" Perchè? " il messaggio di Eva
" Poi ti spiego, e tu? "
" Magari ne parliamo domani "
Non rispondo e spengo il telefono.
Sono davvero stanco.
 
Eva's pov
 
" Magari ne parliamo domani "
Attendo una decina di minuti, ma Lucas non mi risponde.
Scrivo per la settima volta un messaggio a Dean.
" perchè non mi rispondi, mi sento sola ti prego dammi un cenno di vita :cc "
Sbuffo, irritata dal comportamento di Dean.
Decido di chiamarlo.
Risponde dopo un paio di squilli.
' Eva?'
' Finalmente Dean, perchè non rispondi ai messaggi?'
' Ah emm, non ho soldi .. devo farmi la ricarica '
Bugiardo Miller, non sai mentire.
' Ah.. ho capito '
Una voce da oca risuona dall'altro lato del telefono.
' Dai Dean vieni non farmi aspettare '
Rimango allibita.
' Dean ma chi è?'
' No nessuno, sto vedendo un film, ci vediamo domani '
Non mi da il tempo di rispondere che attacca.
Ma che gli prende anche a lui.
 
Il giorno dopo papà mi da un passaggio a scuola.
' Eva ' dice mentre sto scendendo dall'auto
Mi volto a guardarlo.
' Ricordati ciò che ti abbiamo detto ieri sera, pensaci '
Annuisco poco convinta e scendo dall'auto.
Mi avvio nel cancello principale e come sempre tutti gli sguardi sono puntati su di me.
Sento anche qualche commento.
' Ecco la mia colazione '-' con quella camicia bianca sempre una ciambella con lo zucchero a velo '-' un gommone che cammina sulla terra ferma '
Cerco di ignorarlo, abbassando il capo.
Certo, quando sono sola.. senza la presenza di Dean, tutti si divertono a commentare.
Appoposito di Dean, dov'è?
Alzo lo sguardo e incrocio immediatamente quello di Lucas, che mi fa un occhiolino e mi indica il telefono.
Lo prendo dalla tasca trovando un nuovo messaggio.
" Ci vediamo in corridoio alla terza ora? ;-) "
Sorrido come una stupida.
Lo sguardo e arrossisco subito, pensando al bacio passionale del giorno prima.
" assolutamente :-D "
Riposo il telefono in tasca e mi siedo sul muretto dove di solito attendo con Dean il suono della campanella.
Mi chiedo che fine abbia fatto e poi lo vedo in lontananza.
Parcheggia l'auto e scende, ma.. è in compagnia.
Una ragazza scende dal lato passeggero.
Capelli ramati, alta, snella, jeans attillati e top aderente rosso fuoco.
Deglutisco e mi si annoda lo stomaco quando vedo il braccio di Dean circondarle le spalle.
Quindi non è passato a prendere me perchè doveva stare con quella troia.
Mi si avvicina sorridente, si toglie gli occhiali da sole con una mossa terribilmente sexy che fa sciogliere tutta la componente femminile, che lo sta osservando mentre fa la sua entrata in scena accompagnato da quella specie di squillo.
' Giorno Eva ' dice masticando la gomma a menta
' Ciao ' dico mostrando la mia disapprovazione per quello che sto vedendo
' Piacere io sono Cassidy ' dice la tipa porgendomi la mano
La stringo e sorrido stancamente.
' Eva ' dico in un sussurro ' Dean.. posso.. posso parlarti un attimo?' chiedo
Lui scrolla le spalle e di rimette gli occhiali, lasciando un leggero bacio sulle labbra a quella Cassidy, lasciandomi senza parole.
Ci mettiamo in disparte.
' Dimmi '
' Dimmi? Da quando sei impagnato con quella.. quella Cassidy?'
' Ti da fastidio?'
Si.
' No, ma avrei voluto saperlo '
' Beh, adesso lo sai.. ci vediamo ' dice poi dileguandosi
Dire che ci son rimasta male, è davvero riduttivo.

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Capitolo 17
*** Colpa mia ***


Capitolo 17. Colpa mia
 
Eva’s pov
 
‘ Allora perché hai litigato con i tuoi?’ chiesi a Lucas sedendomi con lui sulle scale del secondo piano
‘ Dicono che sono cambiato, che da quando non frequento più Dean faccio solo casini, vado male a scuola ‘
Beh..
‘ Forse hanno ragione ‘
Lui si volta a guardarmi infuriato.
‘ Non prenderla, dico solo che magari dovresti ritornare ad essere un po più tranquillo ‘
‘ Eva io non sono mai stato tranquillo, e lo sai ‘
Vero..
‘ Facevo credere a mia madre cose non vere, per non darle dispiaceri, ma non è che quando stavo con Dean mi comportavo diversamente ‘
‘ Cerca di capirla, non sa come gestirti, sei sempre stato un ragazzo perfetto per lei ‘
‘ Lasciamo stare, tu invece ‘
Abbasso la testa,imbarazzata.
Come faccio a dirgli che i miei genitori non vogliono che mi veda con lui?
‘ Ho mentito a Dean ‘ dico
‘ Riguardo a cosa?’ chiede
‘ A noi.. cioe.. me e te..cioe…’
‘ Hei, hei non andare nel pallone ‘ dice ridendo e carezzandomi una spalla
Inizio a sudare.
‘ Perché non gli hai detto di noi?’ dice alzando un sopracciglio
‘ Si arrabbierà ‘
‘ E allora?’
‘ Non voglio perdere il mio migliore amico ‘
Lo vedo sbuffare.
‘ Non è per qualcosa contro di te, tu.. tu mi piaci ..’ dico imbarazzatissima
Lui mi sorride dolcemente e mi carezza una guancia che manda il tilt il mio cervello.
Che stavo dicendo?
Ah già.. Dean..
‘ Preferisci lui a me quindi?’ chiede lui
‘ No cioe..’
‘ Non capisco ‘
‘ Neanche io ‘
‘ Devi dirglielo ‘
‘ Non posso ‘
‘ Allora mi dispiace ma..’
‘ Ma?’
Lui mi fissa dubbioso.
‘ O lui o me ‘
Mi sento cadere nel vuoto.
Non puo costringermi a scegliere.
‘ Non puoi chiedermi questo ‘
‘ L’ho appena fatto ‘ dice lui alzandosi
Mi alzo a mia volta e lo fisso dal basso verso l’alto.
‘ Non posso abbandonare Dean..’
‘ Allora addio Eva, è stato un piacere ‘
Nonononono.
‘ No, aspetta ‘ lo fermo per un braccio e per la prima volta mi faccio coraggio e lo bacio
Lui sorride nel bacio e stringe le braccia dietro la mia schiena.
È questo quello che voglio,si.
‘ Non voglio perderti ‘ sussurro rossissima in viso
‘ Neanche io, ma non posso farci niente.. Dean non puo comandare le tue scelte ‘
‘ Ma neanche tu..’
‘ Infatti sei tu a dover scegliere.. o me o lui.. credo che diversamente non si possa fare ‘
Detto questo mi lascia un leggero bacio sulla guancia e si allontana.
Rimango immobile a fissarlo mentre si allontana e mi lascia li da sola con mille dubbi.
Torno in classe e mi siedo al mio posto.
Dean è il mio migliore amico.
Colui che mi è stato vicino sempre e ovunque, non ha mai dubitato di me, c’è sempre per me e qualsiasi cosa lui è il primo da cui correrei. Lui mi ha voluto bene quando nessuno lo ha fatto. Lui mi ha accettata per quella che sono e mi ha difesa da tutti e con tutti. Non si è mai fatto problemi, perché io sono la sua migliore amica e questa vale più di mille altre ragioni.
Lucas invece è.. semplicemente Lucas.
E questo lo rende speciale. Ho una cotta per lui da sempre e ora che va tutto così bene son costretta a decidere. Che situazione. Scegliere fra due ragazzi importanti. Non credevo che un giorno sarei arrivata a questo punto.
Mi sento strana, una brutta sensazione vaga dentro di me.
Come si supera una tale decisione?
Qualunque cosa io scelga perderò uno dei due ed io proprio non voglio.
‘ Signorina Evans mi sta ascoltando ‘
‘ Si professoressa McGraffit ‘
‘ Di cosa stavo parlando?’
Non sfidarmi vecchia.
‘ Dell’effetto autocinetico nell’esperimento di Sheriff ‘
Lei mi guarda indignata.
‘ Va bene, continuiamo ‘
Sorrido vittoriosa.
 
‘ Ciao mamma ‘ dico entrando in casa
‘ Ciao Eva, come è andata a scuola?’
Male.
‘ Tutto bene ‘
Lei mi sorride.
Pranziamo normalmente e discutiamo del più e del meno.
Mamma è da sempre una buona amica.
‘ Mamma senti ho bisogno di un consiglio ‘ dico prendendo un sorso del mio succo di frutta
‘ Dimmi tesoro ‘
Mi schiarisco la gola e mi preparo al peggio.
‘ Lucas mi ha messo davanti a uno scelta ‘
La vedo irrigidirsi all’istante.
‘ Cosa intendi dire? Eva cosa ti abbiamo detto ieri io e tuo pa…’
‘ Mamma per favore, ho diciotto anni e sono abbastanza grande da decidere chi frequentare o meno ‘
Lei si alza furiosa.
Forse ho esagerato.
‘ non ti permettere di usare questo tono con me Eva Evans, sono sempre tua madre e fin quando resterai sotto questo tetto rispetterai le nostre regole ‘
Abbasso lo sguardo.
Ha ragione.
‘ Mamma sono innamorata di Lucas da tanto ‘
Lei si lascia cadere sulla sedia e scuote la testa portandosela fra le mani.
‘ Senti.. non posso costringerti a fare niente, ma devi seguire non solo il tuo cuore, ma anche la tua mente.. ragiona Eva e non fare la scelta sbagliata ‘ dice alzandosi e togliendo i piatti dal tavolo
 
Decisione presa.
Una volta per tutte Eva affronta la realtà.
È di sicuro la cosa migliore.
Busso al campanello e inizio a sudare e tremare. Come vorrei che tutto questo non accadesse.
‘ Eva ciao ‘
‘ Salve signor Miller ‘
‘ Vieni entra, quanto tempo che non ti vedo, come stai?’
‘ Tutto bene, grazie e lei?’
‘ Oh una meraviglia grazie, Dean è in camera.. come puoi notare dal volume alto del suo stereo ‘
‘ Grazie ancora ‘
‘ Figurati ‘ dice chiudendosi la porta alle spalle
Prendo un grande respiro ed inizio a contare ogni gradino che salgo.
Mi sembra una condanna a morte.
‘ Posso?’ chiedo senza neanche bussare
‘ Non si usa bussare al tuo paese?’ chiede acido
‘ Non ho mai bussato per entrare nella sua stanza ‘ urlo per sovrastare il forte volume
Lui scrolla le spalle e torna ad armeggiare col telefonino.
Ne approfitto per prendere il telecomando e spegnere lo stereo.
‘ Ma che fai?’ chiede indignato
Lo ignoro e mi burro sul letto accanto a lui.
‘ Cosa succede Dean? Perché mi tratti così?’
Lui non risponde e io sbuffo alzandomi.
Ora o mai più Eva.
‘ Okey emm.. devo dirti una cosa ‘
‘ Ti ascolto ‘ dice incrociando le braccia al petto e fissandomi
Una fitta al cuore.
‘ Ecco io e.. Lucas.. stiamo uscendo insieme e.. non come amici ‘
Chiudo gli occhi e li riapro.
Lui mi fissa, la sua espressione non è cambiate di un millimetro.
Mi sta prendendo per il culo?
È troppo sconvolto?
O la presa bene?
L’ultima la escluderei.
‘ Non hai niente da dire?’ chiedo timorosa
Lui scrolla ancora le spalle.
‘ Lo sapevo già ‘
La mia mascella si schianta al suolo.
‘ Come?’
‘ Vi ho visti mentre vi scambiate effusioni in pubblico, dovresti fare più attenzione.. se vuoi tenere un segreto fallo per bene ‘ dice alzandosi e venendomi vicina
Lo fisso allibita.
Mi sento mortificata e stupida.
Ecco perché si comportava così, lui sapeva già tutto.
‘ Non avrei dovuto nascondertelo ‘
‘ Già, ma lo hai fatto ‘ dice sfilandosi la maglietta
Rimango ad osservarlo in silenzio mentre si cambia.
‘ E quindi cosa.. cosa pensi di fare .. cioe..’
‘ Eva cosa dovrei fare?’ dice girandosi a guardarmi ‘ spaccargli la faccia? Urlarti tutto il male che mi hai fatto? Non ne vale proprio la pena ‘
Mi sento terribilmente in colpa.
‘ Ringrazio il cielo che hai fatto passare solo due giorni, mi chiedevo quando saresti venuta a dirmelo ‘
Se solo sapesse che è stato Lucas a costringermi. Se non fosse stato per lui non glielo avrei mai detto e questa cosa mi fa sentire ancora peggio.
‘ Sei arrabbiato?’ dico avvicinandomi
Lui fa dei passi indietro.
‘ Vieni con me ‘ dice prendendomi per mano ‘ voglio farti vedere una cosa ‘
Mi lascio trascinare al piano di sotto.
Apre la porta di casa ed usciamo.
‘ Vedi questa?’ dice indicando la porta
Annuisco confusa.
‘ bene, ricordati di non superarla mai più ‘
Detto questo me la sbatte in faccia.
Non riesco a trattenere le lacrime, inizio a piangere in silenzio, fissando il legno rosso della porta.
Mi sento male e stupida.
Ho perso la persona più importante della mia vita.
Inizio a camminare, le lacrime non la smettono di uscire.
Arrivo al parco e mi stendo su una panchina.
 
‘ Ciao ‘ sento dire alle mie spalle
Mi volto asciugando quelle poche lacrime.
Un ragazzo della mia stessa età dagli occhi blu mi fissa sorridente.
‘ Perché piangi?’
‘ Lungo da spiegare ‘
‘ Io ho tanto tempo per ascoltarti, comunque io sono Dean ‘ dice porgendomi la mano
‘ Eva ‘ dico stringendola e sorridendo

 
Prendo il telefono e compongo il numero di Lucas.
Almeno adesso avrò lui tutto per me, l’unica cosa positiva di tutto questo.
Il telefono squilla fin quando non cade la linea.
Sbuffo e mi guardo intorno.
Sarà almeno mezz’ora che sono qui.
I lampioni si accendono piano piano uno ad uno.
Osservo una coppia di anziani camminare mano nella mano parlando probabilmente dei bei tempi una volta.
In lontananza poi scorgo una figura familiare.
Appena si gira di profilo, lo riconosco.
È Lucas.
Felice di vederlo mi alzo, ma mi blocco all’istante vedendo che non è affatto solo.
Una ragazza dai capelli rossi lo ha appena baciato con passione e lui non ha opposto la minima resistenza.
Era tutto un gioco allora.
Una farsa.
Sento la forza mancare dalle mie gambe.
Mi volto iniziando a camminare verso l’uscita.
La mia vista è appannata tante delle lacrime.
Poi noto qualcun altro di familiare con una camicia a quadri blu.
È Dean.
Oddio come sono stata stupida a poter pensare di voler desiderare qualcun altro se non lui.
Inizio a correre verso di lui, che è fermo vicino la sua auto, ma ancora una volta mi blocco di colpo all’uscita.
La ragazza di questa mattina Cassidy, lo affianca e gli prende la mano.
Lui le sorride sincero e iniziano a camminare verso il bar.
Lucas non ha bisogno di me.
Dean non ha bisogno di me.
Sono sola e la colpa è solo mia.

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Capitolo 18
*** Eva cambia per sempre ***


Capitolo 18. Eva cambia per sempre
 
Eva’s pov
 
Faticavo a respirare,i miei movimenti diventavano sempre più lenti.
I miei occhi bruciavano.
Dolore.
Stupidaggine.
Cosa avevo creato?
Era stata tutta colpa mia.
Ho mentito a Dean e l’ho perso.
Ho amato Lucas e l’ho perso.
Ho tradito me stessa e l’ho persa per sempre.
Continuo a camminare lungo la strada come un fantasma.
Nessuno fa caso a me, come sempre.
Ogni tanto qualcuno mi lancia qualche occhiata malinconica o disgustata.
Sono pur sempre una grassona.
Che poi mi chiedo come sarebbe stata la mia vita se avessi avuto un aspetto diverso.
Sarei stata amata da Lucas?
Avrei avuto una vita migliore?
Direi di si.
Perché ormai al mondo d’oggi importa solo ciò che porti fuori.
Sono condannata ad essere triste, costringendo me stessa ad accettarmi per quella che non sono.
Che fine ha fatto la Eva di un tempo?
Dov’è la Eva che si divertiva a lanciare secchi d’acqua in testa alle persone insieme a Dean, su al grande palazzo abbandonato?
Dov’è la Eva che non si faceva problemi ad ordinare un panino in più?
Dov’è la Eva che camminava a testa altra, nonostante i pregiudizi?
Se qualcuno avesse imparato a conoscermi.
Se qualcuno avesse mai provato ad accettarmi.
Se qualcuno avesse pensato per un solo momento di comprendermi.
Non sono un alieno, sono una persona come tutti gli altri eppure appaio così diversa ai loro occhi.
 
Dean’s pov
‘Okey guarda cosa so fare ‘ dico ridendo
Cassidy sorride e mi osserva mentre una ruota il mezzo al prato.
Lei scoppia a ridere e batte le mani.
‘ sei anche una ginnasta ‘ mi prende in giro
‘ Hei sono molto abile ‘ rispondo ridendo
‘ Non lo metto in dubbio ‘ dice continuando a ridere ‘ come hai imparato? Guardando ginnaste vite parallele su MTV?’
Smetto di ridere.
 
‘ Perché devo fare una cosa simile?’ chiedo sbuffando
‘ E dai non è poi così tanto difficile, su provaci ‘ mi sprona Eva
‘ Ma spiegami almeno il motivo ‘ replico
‘ Non esiste un motivo, ma voglio vederti fare una ruota ‘
‘ Non so farla ‘
‘ E io che ci sto a fare ‘
‘ Non capisco a cosa mi servirà nella vita ‘
‘ A farmi ridere ‘
‘ Quindi lo fai per prenderti gioco di me?’ chiedo alzando un sopracciglio
‘ Daaai smettila di frignare e mostra la tua abilità ‘
‘ Ti odio Eva ‘
‘ Ti voglio bene anche io Miller ‘
 
‘ Un’amica mi ha insegnato a farla qualche tempo fa ‘ dico telegrafico
‘ Vedo malinconia nei tuoi occhi ‘ dice avvicinandosi
Abbasso la testa.
‘ è la ragazza di stamattina vero? Eva giusto?’
Annuisco.
‘ Ti va di parlarne?’ mi chiede
‘ Non c’è niente da dire ‘
‘ Oh andiamo Dean, ti conosco da poco ma.. beh.. ho visto lo sguardo che hai fatto quando l’hai vista e sei stato cupo tutta la mattinata ‘
‘ Abbiamo litigato ‘ rispondo
‘ Intuivo ‘ dice con voce dolce carezzandomi una spalla ‘ posso sapere il motivo?’
‘ Mi ha tradito ‘
‘ Non stavate insieme vero?’
‘ No, ma mi ha tradito lo stesso ‘
‘ Gli amici non tradiscono ‘ ribadisce
‘ Allora lei non era un’amica ‘ chiudo il discorso tornando a camminare
 
Lucas’s pov
 
‘ No Olga devo andare sul serio ‘
‘ Oh andiamo ‘ dice con una faccina da cucciolo ‘ un ultimo bacio ‘
Scoppio a ridere.
‘ No davvero è tardi, ci sentiamo okey ‘
‘ Una domanda prima che vai via ‘ dice la rossa prendendomi la mano
‘ Edward mi ha detto della scommessa che avete fatto ‘
Bastardo.
‘ Non avrebbe dovuto ‘
‘ Lo so ma.. ecco io.. ti conosco Lucas da tanto e sono sicura che per te non è solo una vendetta nei confronti di Dean,c’è qualcos’altro vero?’
Scuoto la testa, poco convinto.
‘ Sarò sincera tu mi piaci da sempre e non è un mistero per nessuno, perché inoltre piace a tutte e piaci anche a Eva e a te piace lei.. ammettilo ‘
‘ Non dire stronzate ‘
‘ Non sono stroncate, lei ti piace e non negarlo.. ti dico una cosa, pensa ciò che vuoi ma non farla soffrire ‘
‘ Ma tu la odi, da dove esce tutta questa saggezza ‘
‘ Non l’ho mai odiata, ma invidiata ‘
‘ Non capisco ‘
‘ Nonostante il suo aspetto, tu hai sempre avuto un strano rapporto con lei, anche se si basava solo su battutine e insulti.. tu la pensavi e senza neanche rendertene conto te ne sei innamorato ‘
Scoppio a ridere ancora più forte.
‘ Ti prego smettila di dire queste coglionate ‘
‘ Ti ripeto, non farla soffrire.. so cosa si prova, esperienza personale.. lasciala stare se..se.. sei convinto di non provare niente per lei ‘
‘ E perché sarei uscito con te se mi interessava la Evans?’
‘ Per convincere te stesso, ma è inutile prima o poi lo capirai e allora sarà troppo tardi perché lei non ci sarà più ‘
Detto questo, mi lascia li solo.
Mi giro a guardarla camminare finche non sparisce dietro l’angolo.
Rimango interdetto,immobile.
Come fa una ragazza così stronza, ad aver capito perfettamente quello che penso?
Inizia a girarmi la testa.
Non puo piacermi Eva Evans.
 
Eva’s pov
 
Chiudo la porta a fatica e mi asciugo le lacrime.
‘ Eva sei tu?’
Non riesco neanche a rispondere, la voce mi si spezza in gola.
Inizio a tremare.
‘ Eva?’ sento ancora la voce di mia madre chiamarmi
Mi siedo a terra e torno a piangere singhiozzando.
Cosa ho fatto.
Cosa ho fatto.
Cosa ho fatto.
‘ Oh mio Dio Eva cosa succede?’ chiede mia madre allarmata gettando il panno da cucina a terra e venendomi ad abbracciare.
‘ Scusami mamma, scusami avevate ragione .. non dovevo fidarmi scusami, ti prego perdonami.. ho fatto un casino ‘
‘ Che cosa è successo?’ chiede ancora più preoccupata
‘ Ho detto a Dean di me e Lucas e ho scoperto che lui già lo sapeva e si è infuriato con me e ha detto che no vuole vedermi mai più e così ho cercato Lucas ma l’ho trovato mentre si baciava con un’altra ‘ dico tutto d’un fiato disperata
‘ Sapevo che Dean era al corrente di tutto ‘
‘ Cosa?’ chiedo confusa
‘ Quando è venuto qui, ieri, era arrabbiato e mi ha detto il motivo.. io l’ho calmato e gli ho detto di aspettare che tu glielo dicessi ‘
‘ Perché non me lo hai detto mamma?’ chiedo sconvolta
‘ Ho cercato di dirtelo, insieme a tuo padre ‘
‘ Voi non mi avete detto un bel niente, mi avete solo urlato contro.. voi sapevate di Dean e non me lo avete detto ‘ dico urlando e correndo al piano di sopra
Ho bisogno di una soluzione.
 
Scendo di corsa le scale.
‘ Eva dove stai andando?’ la voce di mio padre risuona severa dalla cucina
‘ Devo fare una cosa ‘
‘ Sono quasi le dieci, non puoi uscire ‘
‘ Ho diciotto anni cazzo e faccio quello che voglio ‘ urlo con nuove lacrime agli occhi, prima di sbattere la porta di casa
Non mi importa,tanto questa è l’ultima sera che ci resto.
Cammino spedita e furiosa, non so per quanto.
Arrivo fuori casa di Lucas.
Busso insistentemente e finalmente qualcuno mi apre.
‘ Hei Eva tesoro, come stai?’ mi chiede la madre di Lucas
‘ Non nota la mia faccia, sono devastata.. dov’è Lucas?’
‘ Ohw.. ecco, è di sopra ‘
‘ Perfetto ‘ dico scostandola e senza chiedere il permesso salgo al piano di sopra
Apro la porta della sua stanza e lui si alza confuso dal suo letto.
‘  Tesoro, che sorpresa non ti aspettavo.. come mai qui?’ mi dice
Ora ti faccio vedere io.
‘ Smettetela tutti quanti di chiamarmi tesoro.. io non sono un tesoro ‘ urlo ‘ per colpa tua ho distrutto tutto ‘ dico tornando a piangere, deve sapere quanto male mi ha fatto ‘ ho perso la persona più importante della mia vita e non sto parlando di Dean ma di me stessa ‘
‘ Non capisco ‘
‘ Gli ho detto di noi due e lui mi ha sbattuto la porta in faccia e io ho pensato va be tanto ho Lucas, quando a Dean passerà sa dove trovarmi .. e poi indovina sorpresa delle sorprese, il mio presunto ragazzo, quello che mi ha rovinato la vita, sta baciando allegramente un’altra al parco.. mi fai schifo ‘
Mi sento finalmente libera da un grande peso.
‘ Aspetta aspetta, non sono andate davvero così le cose ‘
Mi volto.
Non ho voglia di sentire le sue parole, finirei col crederci e questo sarebbe davvero stupido.
Mi afferra per un braccio.
‘ Vaffanculo Lucas Burton sei la persona più ripugnante e senza cuore che io abbia mai conosciuto.. mi fai schifo. Addio ‘
Lui lascia la presa e mi guarda a bocca apera.
Scendo di corsa le scale, incrociando i coniugi Burton che mi guardano allibiti.
‘ Eva tutto bene?’ mi chiede il signor Burton
‘ Una meraviglia ‘ dico sbattendo la porta
Prendo un grande respiro.
Fuori uno.
 
Busso alla porta di casa Miller e per fortuna mi apre Dean.
 
Dean’s pov
 
Apro la porta di casa e mi trovo Eva davanti con un volto devastato.
Sono tentato di chiederle cosa è successo, ma freno questa mia preoccupazione.
Lei mi ha deluso.
‘ Volevo darti questa ‘ sussurra porgendomi una lettera
‘ Non mi interessa ‘ dico
‘ Ti prego, solo questa poi.. non ti darò più fastidio lo giuro ‘
La guardo e afferro il pezzo di carta.
‘ Mi dispiace tanto Dean ‘ dice lasciandomi di stucco e abbracciandomi
La allontano dolcemente.
‘ Ti voglio bene Dean, scusami ancora ‘ dice dandomi un bacio prima di lasciarmi solo
 
È più di un’ora che fisso quel foglio di carta, ma non ho il coraggio di aprirlo.
Mi stendo sul letto e prendo il telefono.
“ Pronto? Dean?”
“ Hei Cassidy, ciao disturbo?”
“ assolutamente no, cosa succede?”
“ Eva mi ha portato una lettera “
“ oohw, e cosa dice?”
“ Non ho il coraggio di aprirla “
“ non fare il vigliacco Dean Miller, apri quella lettera.. poi fammi sapere. Un bacio “

Attacca la telefonata.
La conosco da poco ma sembra davvero una brava ragazza e forse mi piace.
Prendo la lettera e la apro.
 
Caro Dean,
so di aver sbagliato. Non chiedo il tuo perdono perché so quanto ti ho deluso, ferito e quindi so che non lo faresti mai, però voglio chiederti scusa. Sei quella persona che ci è sempre stata per me, in qualsiasi situazione e io ho sottovalutato la cosa. Ho dato per scontato il fatto che tu appartenessi alla mia vita e che non saresti mai andato via, e invece eccomi qui a scrivere una patetica lettera perché non sono in grado di dirti in faccia quello che sto dicendo. Ho fatto un grave errore e me ne pento, eppure sono passate poche ore. Strano come le cose possano cambiare in così poco tempo no? Pensaci, solo un mese fa io e te eravamo felici e uniti più che mai invece ora non ci riconosco. E la colpa è solo mia.
Parto per un po, forse tanto tempo. Non so cosa farò, ma voglio cambiare. È una follia,abbandonare gli studi, la mia famiglia, te (nonostante tu mi odi) ma devo farlo. Un giorno, quando tornerò magari le cose saranno diverse, io sarò diversa. Chissà.
Grazie per essermi sempre stato accanto. Non avrei voluto un amico migliore di te.
Ti voglio bene.
Con affetto e lacrime.. addio. Eva.

 

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Capitolo 19
*** La svolta ***


Capitolo 19. La svolta

 
Dean’s pov
 
Non sapevo come comportarmi.
Cosa significa addio?
Dove se ne andrà?
Non puo andarsene.
La mia mente inizia a registrare più di mille frasi e azioni che potrei compiere, ma l’unica cosa che riesco a fare è restare immobile sul mio letto.
Cosa è successo in così poco tempo.
Come siamo arrivati a questo?
 
Lucas’s pov
 
Il mio soffitto era diventato molto interessante in quest’ultima ora.
Continuavo a fissarlo come se da un momento all’altro potesse materializzarsi una risposta.
Ma infondo la risposta la sapevo già.
Mi ero infatuato di Eva Evans e ora il rimorso mi stava lacerando l’anima.
Cosa avevo fatto?
Accecato dalla vendetta non mi sono reso conto di quello che provavo sul serio e di quando Eva fosse importante per me.
Avevo deluso le sue aspettative, lei si era fidata ciecamente di me come nessuno mai aveva fatto.. nessuno tranne Dean.
Chiunque ripone fiducia in me, finisce per odiarmi e come biasimarlo.
Sono io il colpevole di tutto.
Cosa succederà adesso?
Ammettere di provare qualcosa per la Evans mi fa sentire uno stupido. Olga aveva ragione. Mi sono innamorato di lei.
E come si fa a non innamorarsi di una persona di così bella e trasparente.
L’unica che mi abbia davvero considerato per quello che sono e non per quello che mostro.
L’unica che mi ha consigliato nonostante la prendessi sempre in giro.
Perché infondo era quello il motivo.
La giudicavo solo per evitare di giudicare me, che ho perso praticamente la testa per lei.
Cercavo di trovare una spiegazione al fatto che pensassi sempre a lei. A cosa dirle, a cosa fare insieme, a contare i minuti che passavano per vederla.
L’avevo presa come un gioco, come se mi fossi immedesimato troppo nel piano di farla soffrire.
Ma quello che ci è rimasto più male alla fine sono io.
Come si fa ad accettare tale cosa?
Non mi perdonerà mai per quello che ho fatto.
Sono stato ingenuo e testardo, orgoglioso della vita che faccio.
Ma orgoglioso di che? Bugie e sesso. Questa è la mia vita.
E secondo voi col tempo tutto questo a cosa mi servirà?
Finita l’adolescenza bisogna crearsi un futuro, una vita serena non allo sbaraglio.
Ed io voglio Eva con me ma non posso. Non posso dirlo al mondo.
Mi giudicherebbero, mi prenderebbero in giro a cominciare da quel coglione di Edward.
Che poi il primo coglione sono io.
Perché non riesco a superare i pregiudizi, e fare ciò che rende felice me?
Sono solo un codardo.
Devo dimenticarmi di lei.
 
Dean’s pov
 
Possibile che non ho chiuso occhio tutta la notte?
Continuavo a rigirarmi nel letto e quando ho sentito la sveglia suonare mi sono quasi sentito sollevato per la prima volta in vita mia.
La mia mente continuava a registrare le parole scritte in quella lettera che sarebbe stata la mia rovina.
Perché in realtà Eva Evans è la ragazza di cui sono innamorato.
Oltre all’aspetto c’è di più in lei.
Lei è buona, dolce, gentile, pronta ad affrontare il mondo solo per vederti sorridere.
Ho gestito questo sentimento per troppo tempo.
Troppo è rimasto chiuso nella parte più buia del mio cuore.
Ma ora basta, è il momento di smetterla.
Lei mi ha deluso, ma ho deluso io di più lei.
Si aspettava comprensione, conforto dal suo migliore amico, mentre l’ho respinta e trattata male.
Non posso scegliere il compagno della sua vita, ma posso comunque starle accanto.
Perché anche se lei mi vede come un fratello, io ho bisogno di lei come amica prima di tutto.
E so cosa fare.
 
Ho corso a perdifiato fino a casa Evans.
Dannato papà che non ha fatto benzina.
Svolto l’angolo e riprendo fiato ma rimango sorpreso di vedere un’altra persona nelle mie stesse condizioni, anche essa a pochi centimetri dalla mia destinazione.
 
Lucas’s pov
 
Correre è sempre stato un gioco da ragazzi per me.
Ma a piedi da casa mia a casa Evans ci vogliono venti minuti e non sono pochi per un ragazzo come me appena sveglio.
Mi poggio al muro e riprendo fiato fin quando non noto Dean infondo al marciapiede.
La stessa distanza ci divide dalla casa di Eva.
Cosa diavolo ci fa qui?
Inizio a correre per arrivare prima di lui,mentre mi imita.
 
Dean’s pov
 
Mi dispiace Burton.
Prima di porti via Amanda, non farò lo stesso errore con Eva.
Corro e arriviamo entrambi davanti casa.
Busso sonoramente.
Dopo un paio di minuti la signora Evans apre la porta disperata.
Gli occhi sono gonfi e porta un fazzoletto bianco vicino alle labbra.
‘ Ragazzi ‘ dice lei in un sussurro ‘ credevo fosse Eva ‘
‘ Non è qui?’ chiediamo in coro
Subito ci lanciamo uno sguardo assassino.
Lei scoppia ancora a piangere.
‘ è andata via, è uscita poco fa.. andava alla stazione, non ha voluto darci spiegazioni.. ha detto che era necessario ‘
‘ Perché non l’avete seguita? ‘ chiede Lucas
‘ Mio marito l’ha accompagnata.. ha diciotto anni e noi non possiamo impedirle niente.. spero solo non faccia qualche pazzia ‘
‘ Non si preoccupi signora Evans, la riporterò a casa ‘ dico
‘ Ci penso io ‘ aggiunge Lucas
‘ No io ‘ ribadisco
‘ Smettetela ‘ urla
Noi la guardiamo.
‘ So bene che è colpa vostra se mia figlia ha deciso di andarsene così su due piedi .. se mia figlia non torna a casa l’avrete sulla coscienza sempre ‘ dice chiudendoci la porta in faccia
Prendo un grande respiro e mi volto, seguito da Lucas.
‘ Tra dieci minuti passa il pullman che porta alla stazione, dobbiamo sbrigarci a raggiungere la fermata ‘ dico
‘ Con te non vado da nessuna parte ‘
Lo prendo per il colletto della camicia e lo sbatto vicino al cancelletto.
‘ Questo non è il momento di fare gli ipocriti.. Eva sta per fare una grande cazzata ed è tutta colpa tua ‘
‘ Mia? Se tu non le avessi vietato di vedermi tutto questo non sarebbe mai successo ‘ mi urla in faccia
Lo lascio andare e cerco di mantenere la calma.
‘ Abbiamo sbagliato entrambi okey? Ora mettiamo da parte il nostro odio reciproco e riportiamola qui ‘
 
Eva’s pov
 
‘ Eva per favore ripensaci ‘
‘ Ho deciso papà, ho bisogno di andare via ‘
‘ ma dove andrai? Per favore non farmi urlare qui ‘
‘ Ho chiamato la zia Kelly ‘
‘ Andrai ad Orange Country?’  chiede scioccato
‘ Zia saprà aiutarmi sta tranquillo ‘
“Avvertiamo i signori viaggiatori che il treno diretto per Orange Country arriverà fra dieci minuti al binario due”
‘ Devo andare ‘ dico prendendo le mie valigie
‘ Ripensaci ti prego ‘
‘ Troppo tardi ‘ dico
Mi volto ma qualcosa alle spalle di mio padre mi lascia senza fiato.
‘ Eva per favore ferma ‘ urla Dean
‘ Cosa ci fate qui?’ chiedo a bocca aperta ‘ e poi insieme?’ continuo fissando i due ragazzi che mi hanno fatto del male
‘ Ho sbagliato ad impedirti di stare con Lucas, sono stato uno sciocco per favore non andartene.. resta con me ‘ dice Dean col fiatone
‘ Mi dispiace di averti preso in giro, io.. io.. non volevo era solo un modo per vendicarmi di Dean per quello che era successo con Amanda..io ci tengo davvero a te e..’
‘ Basta ‘ dico esasperata
‘ Le vostre parole non mi bastano più ‘
‘ Ma Eva..’
‘ No Dean.. sono stanca di questo posto e tutti i pregiudizi che mi riguardano.. ho bisogno di staccare la spina ‘
‘ Non puoi andartene così ‘ interviene Lucas
‘ Come tu hai il permesso di prendermi per il culo così io posso andarmene ‘
‘ Ma..’
‘ Mi dispiace ma è troppo tardi ‘ dico lasciando che una lacrima solchi la mia guancia accaldata
‘ Ci rivediamo presto ‘ dico prendendo la mia valigia
‘ Eva ti prego ‘ sento la voce di mio padre
Lo ignoro e salgo le scale mobili.
Da oggi si cambia vita, la Eva di un tempo non esiste più.

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Capitolo 20
*** Rispetto per se stessi ***


Capitolo 20. Rispetto per se stessi

 
Eva’s pov
 
“Informiamo i signori viaggiatori che la corsa termina qui. Ben arrivati ad Orange Country”
Un mondo completamente opposto.
Scesi dal treno con un gran mal di testa e un mal di schiena allucinante. Avevo dovuto sopportare per più di due ore un uomo dall’aria trasandata, con un odore terrificante che aveva provocato il mio debole stomaco.
Ma ora tutto era diverso.
Il sole che splende alto nel cielo, mi mette tanta allegria.
Qui è sempre estate. Piove solo a febbraio e non sempre.
Qui tutti sono perfetti, qui tutti sono ricconi, qui tutti hanno una vita stabile.
Qui ora ci sono io e finalmente inizia la svolta.
Esco dalla stazione continuando a guardarmi intorno.
‘ Eva.. Eva.. Evaaaa ‘ sento le urla di mia zia
‘ Zia Kelly ‘ dico agitando il braccio per farle capire di averla vista
Zia Kelly.
Una donna bellissima. Bionda e nonostante i suoi cinquanta e passa anni sempre in forma. Occhi chiari e sorriso sincero. Una grande donna d’affari, rispettata per tutta la costa la costa della California. Conosciuta anche molto bene. Mi chiedo perché mia madre non sia come lei.
‘ Oh amore mio ‘ dice abbracciandomi forte
‘ Ciao zia ‘ dico ancora sorridendo sincera
Mi mette sempre di buon umore. È dal Natale scorso che non la vedo.
‘ Come mai questa visita improvvisa?’ mi chiede aggiustandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio
‘ Ti va se ne parliamo a casa?’ chiedo
‘ Certo, dai andiamo e dai a me questa borsa ‘
‘ Non c’è ne bisogno ‘
‘ Oh ti prego dammela e basta ‘ dice strappandomela dalle mani
Sorrido e la seguo all’esterno.
 
‘ Zio Ryan ciao ‘ dico correndo ad abbracciarlo
‘ La piccola Eva ‘
‘ Mica poi così piccola ‘ dico ridendo
Zio Ryan.
Uomo affascinante. Capelli neri e occhi blu come il mare. Mi ricordano sempre Dean. Robusto e simpatico. Buono come la pasta del pane e molto apprensivo. Vorrei avere io due genitori come loro.
‘ Ah sei arrivata ‘ dice una voce alle mie spalle
Mi volto conoscendo perfettamente la provenienza.
‘ Sasha ‘ dico fingendo un sorriso ‘ Terry ‘ dico poi voltandomi ancora
Sasha e Terry Smith.
Mie amatissime cugine. Ovviamente si intende che non le amo affatto. Anzi sono due arpie. Gemelle. Capelli biondo cenere e occhi come il ghiaccio, fisico da modelle.
‘ Ragazze perché non fate vedere a Eva la stanza che le abbiamo preparato?’ dice zia Kelly
Loro scrollano le spalle, facendomi segno di seguirle al piano di sopra.
La casa della famiglia Smith è enorme. Due piani, cinque camere da letto, tre bagni, un enorme salone, giardino con piscina. Non mi meraviglierei se adesso trovassi anche una pista di pattinaggio al posto del garage.
‘ Grazie ‘ dico poggiando la borsa a terra nella mia nuova stanza ‘ beh sarà sicuramente diverso da Cino ‘ dico a me stessa
 
‘ Ha chiamato tua madre, per la cinque volta in un’ora.. le ho detto
che stai bene e che quando sarai pronta la chiamerai ‘ dico zio Ryan
‘ Grazie zio ‘
‘ Pero adesso vogliamo sapere cosa è successo?’
‘ Sono stanca di tutto zia, non avevo una vita felice a Cino ‘
‘ E pensi che qui a Orange Country le cose si sistemeranno?’
‘ Si sistemeranno per forza.. devo cambiare e ho bisogno del vostro aiuto ‘
‘ Cosa c’è che non va?’
‘ Me ‘
‘ Hai intenzione di restare per molto?’
Abbasso lo sguardo e mi inumidisco le labbra.
‘ Non fraintendere tesoro, sei nostra nipote e ti vogliamo bene, vogliamo solo fare la cosa giusta ‘
‘ Vi prego, non mandatemi di nuovo a casa ‘
‘ Non lo faremo ‘ dice zia abbracciandomi
‘ Grazie ‘
‘ Ma come farai con la scuola?’ chiede poi zio
‘ Ho mollato ‘
‘ Oh non se ne parla proprio.. la scuola è importante Eva ‘
‘ Ma..’
‘ Niente ma.. domani andrò a parlare con la preside della scuola di Sasha e Terry, cercherò di farti entrare.. hai perso solo il primo mese ‘
‘ Già, infondo è solo ottobre, posso cominciare senza problemi ‘
‘ Va bene, ti vado a preparare un bagno caldo che ne dici ‘
‘ Ti ringrazio zia ‘
Lei mi sorride e mi supera.
 
Dean’s pov
 
Sono un stupido, come ho potuto lasciarla andare via.
Dovevo essere più convincente. Dovevo dirle quello che davvero penso.
Come farò senza di lei? E come farà lei senza di me?
‘ Toc-toc ‘ dice una voce
Mi volto e vedo Cassidy entrare nella mia stanza.
‘ Ciao ‘ dico
‘ Come va? Mi sono preoccupata quando stamattina non ti ho visto a scuola ’
‘ Male ‘
‘ Lei è andata via?’
‘ Già, non sono riuscito a dirle tutto.. non sono riuscito a farle cambiare idea. È tutta colpa mia ‘
‘ Non è colpa tua Dean ‘
‘ Si invece ‘ dico buttandomi sul letto
‘ No, tu volevi solo proteggerla.. per quello che mi hai raccontato. Lei lo sa e ti vuole bene, ha solo bisogno di cambiare aria ‘
‘ Eva non è mai stata così impulsiva ‘
‘ Tutti cambiano ‘
‘ Ma dove sei stata per tutti questi anni?’
Lei sorride e si butta sul letto accanto a me.
‘ Non importa dove sono stata fin ora, l’importante è che adesso sono qui, per aiutarti ‘
‘ Devo risolvere questa situazione ‘
‘ Lascia fare al destino, lascia Eva un po di tempo.. si accorgerà da sola di aver fatto una cazzata e tornerà ‘
‘ Lo spero ‘
 
Lucas’s pov
 
Sono proprio stupido. Non ne combino mai una giusta.
Do un pugno alla porta della mia stanza per cercare di esprimere la mia rabbia.
Dovevo dirle quello che penso, doveva sapere ciò che provo. Che lei mi piace davvero.
Codardo.
Mi siedo ai bordi del letto e mi porto la testa fra le mani.
Una lacrima riga la mia guancia.
Chi lo avrebbe mai detto.
Lucas Burton che piange per Eva Evans. Dove andrà a finire il mondo. Che fine farò io?
‘ Lucas ‘
Sbuffo.
‘ Mamma cosa c’è?’
‘ Va tutto bene? Perché non sei a scuola?’
‘ Non ho voglia di parlarne ‘
‘ è per Eva vero ‘
Non le rispondo.
‘ Ti avevo avvertito, mi ha chiamato sua madre e mi ha detto quello che è successo.. dovresti vergognarti ‘
‘ E cosa pensi? Che non stia già abbastanza male?’ sbraito alzandomi
Lei mi guarda intimidita. Infondo sono più alto di lei e questa mia reazione brusca l’ha spaventata.
‘ Scusa, non volevo aggredirti ‘ dico avvicinandomi
L’abbraccio forte. La mia dolce mamma, così comprensiva.
La sento piangere.
‘ Perché piangi mamma?’ chiedo
‘ Perché vorrei capire cosa ti sta succedendo. Che fine ha fatto il bambino sempre allegro e sincero ‘
‘ mamma sono cresciuto ‘
‘ Lo so, è difficile accettarlo.. sei così cambiato, sei così bello.. assomigli molto a tuo padre ‘
‘ Non dire stupidaggini ‘
‘ è vero, a diciotto anni lui era esattamente come te e io me ne sono innamorata ‘
‘ Andiamo papà è un uomo così sofisticato, non ci credo neanche se lo vedo che era un tipo ribelle.. non puo essere cambiato così ‘
‘ E invece lo ha fatto ‘
‘ Come?’
‘ Innamorandosi di me ‘
La guardo a bocca aperta. Certo l’amore cambia tutti.
Anche me.
 
Dean’s pov
 
Parcheggio l’auto fuori al cancello della scuola e mi infilo la sciarpa.
Incomincia a fare freschetto qui a Cino.
‘ Hei Dean ‘
Sorrido.
‘ Ciao Cassidy ‘ dico dandole un bacio sulla guancia e avvolgendole il collo con un braccio
‘ Come va?’
‘ Meglio, è passata una settimana e lei ancora non mi risponde alle mille chiamate e messaggi ‘
‘ Ti avevo detto di lasciarla un po da sola ‘
‘ Lo so.. solo che mi manca ‘
‘ Lo so Dean, ma mettiti l’anima in pace, lei non ti chiamerò fin quando non avrà raggiunto il suo obbiettivo ‘
‘ Cioè cambiare? Io non voglio che lei cambi.. mi piace così com’è ‘
‘ Queste cose avresti dovuto dirle a lei.. non a me non trovi?’ dice ridendo
In così poco tempo Cassidy è diventata una persona davvero speciale per me. Riesco a parlarle senza problemi. Davvero un’ottima amica. Ma mai quanto Eva.
 
‘ Sai a cosa pensavo Eva Evans ‘
‘ Non lo so, dimmelo tu Dean Miller ‘ dice lei imitando il tono della mia voce
‘ Che dovresti andare al ball0 ‘
Lei scoppia a ridere.
‘ Non ci penso minimamente. Ti rendi conto che quello è il covo del male? Non posso mettere piede in quel posto .. e poi non ho un vestito e non ho un accompagnatore ‘
‘ E io che ci sto a fare qui ‘
‘ tu stai invitando me ad andare al ballo?’
‘ Certo ‘
‘ Dovresti andare con qualche troia del liceo che ti desidera da tanto, questo è il tuo momento per rimorchiare.. e invece stai invitando me ‘
‘ Sei la mia migliore amica Eva Evans e per te farei di tutto ‘
‘ Anche non scopare stasera?’
‘ Questo non te lo posso promettere ‘
Scoppiamo entrambi a ridere.
‘ Sempre Lucas quando parlo così ‘
‘ Naaa, tu sei molto meglio ‘ dice dandomi un bacio sulla guancia

 
‘ A cosa pensi Miller?’
‘ Che è ora di entrare ‘ dico dandole un pizzicotto sulla guancia e trascinandola dentro l’edificio
 
Eva’s pov
 
‘ Vado io ‘ dico alzandomi dal divano, per andare ad aprire la porta
Rimango sbalordita dalla persona che mi ritrovo davanti.
‘ Lucas ‘ dico quasi in un sospiro
‘ Ciao Eva ‘
‘ Cosa ci fai qui?’
‘ Devo parlarti ‘
‘ Entra ‘ dico facendogli spazio
‘ Mi dispiace davvero per quello che è successo io.. io non volevo giuro è che sai come si dice.. ti rendi conto di quanto tieni a una persona solo quando la perdi ‘
‘ Cosa stai cercando di dire?’
‘ Che sono innamorato di te Eva Evans, mi hai rapito il cuore e ho bisogno di te a Cino non a mille chilometri di distanza ‘
Rimasi a bocca aperta. Iniziai a fissarlo non sicura di ciò che avrei dovuto fare.
Vidi il suo corpo avvicinarsi sempre di più al mio.
Il mio cervello gridava di mandarlo via, ma il mio corpo non riusciva a muoversi. I suoi erano sempre stati così limpidi e sinceri?
Una sua mano raggiunge il mio fianco avvicinandosi sempre di più.
Il contatto gelido con le sue labbra mi fece venire i brividi, ma qualcosa era cambiato.
Non durò più di pochi secondi quel gentile contatto, visto che lo allontanai.
‘ Mi dispiace ma te ne devi andare ‘ dissi sicura
‘ Cosa?’
‘ Ho detto che te ne devi andare ‘
‘ Ma io.. ‘
‘ Non mi interessa.. ho promesso a me stessa che mi sarei rispettata e per farlo non devo cedere ai tuoi tranelli o ai comandi di Dean.. devo imparare a vivere la mia vita senza dover dipendere da voi.. mi dispiace ‘
‘ Ma..’
‘ Per favore chiudi bene la porta quando esci ‘ dico semplicemente voltandomi di spalle e lasciandolo solo davanti la soglia della mia nuova casa


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Fa schifo lo so e non è neanche molto lungo
Ma è importante
Eva ha respito Lucas senza scrupoli, quindi chissà cosa farà adesso
Nel prossimo capitolo ci sarà una grande sorpresa o almeno credo nel prossimo devo ancora decidere
Comunque la storia è quasi finita
Questa è Cassidy.. il suo personaggio mi piace davvero tanto

Un bacione e alla prossima <3

 

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Capitolo 21
*** La nuova me ***


Capitolo 21. La nuova me
 
Eva’s pov
 
‘ Hei Eva complimenti per ieri ‘ dice una ragazza che non ho mai visto in vita mia
Sorrido e continuo a camminare.
‘ Heeeei reginetta del ballo ‘ dice Logan, dandomi un bacio sulla guancia
‘ Hei bel fusto ‘ dico sorridendo
Logan è il capitano della squadra di nuoto. Ci siamo conosciuti mesi fa e ora stiamo insieme.
Mi piace molto Logan. Apprezza tutto di me.
Sa gestirmi, sa quando sono arrabbiata e quando invece ho bisogno di coccole.
Sa essere dolce e gentile, anche se una vena da superiore lo accompagna sempre.
E come biasimarlo.
Chi lo avrebbe mai detto che un giorno un ragazzo dalla carnagione chiara, capelli tendenti al rossastro e occhi azzurro cristallino avrebbe fatto di tutto per stare con una come me.
 
‘ Andiamo Eva perché non vuoi uscire con me?’ ripete per la decima volta seguendomi nel vicoletto di casa facendomi ridere
‘ Te l’ho gia spiegato.. non mi fido ‘
‘ Ma che cazzo vuol dire? Andiamo dammi un’occasione ‘
Mi fermo e mi volto, lui si ferma a guardarmi col fiato sospeso.
‘ Okey..’
Lui sospira e sorride alzando le braccia al cielo, come se stesse mostrando una coppa.
‘ Si ‘ esulta
‘ Ma..’
‘ Oh no, i “ma” non sono mai positivi pronunciati dalle ragazze ‘
Sghignazzo.
‘ Non portarmi al cinema, o al ristorante.. si semplicemente te stesso ‘
‘ Me stesso.. okey ho preso nota ‘ dice ridendo ‘ passo stasera alle otto va bene?’
‘ Perfetto ‘

 
‘ Stasera vieni a vedermi?’ mi chiede mentre ci sediamo al nostro tavolino nella mensa della scuola
‘ Sono mai mancata?’ chiedo dandogli una carezza col nasino,sfiorando la sua guancia
‘ E dopo ti va se vieni da me? I miei non ci sono.. passiamo una serata tranquilla ‘
‘ Ma di solito non c’è una festa dopo le gare?’
‘ Si, ma stasera voglio stare con la mia ragazza.. è un crimine?’ dice alzando un sopracciglio
‘ Smettetela di fare i piccioncini ‘ dice Sasha sedendosi di fronte a noi.
Sorrido e gli faccio l’occhiolino, prima di concentrarmi sull’interessantissima giornata della mia fedele cugina.
 
‘ Hei figona ‘ dice una voce a me familiare, dopo avermi dato uno schiaffo sul sedere
‘ Ciao Terry ‘ dico
‘ Torniamo insieme a casa? Ti do un passaggio ‘
‘ Si mi faresti un favore, dovevo tornare con Logan ma è rimasto per allenarsi ‘
‘ Beh almeno è quello pronto per stasera ‘ dice togliendo l’antifurto dalla sua auto rosso fiammante
‘ In che senso?’
‘ Sasha mi ha detto che stasera dopo le gare andrai da lui ‘
‘ Già e allora?’
‘ Oh andiamo cuginetta svegliati, voi farete sesso ‘
Sbatto la portiera dell’auto e rimango con lo sguardo perso nel vuoto.
‘ ma no, cioè io non credo ..’
‘ Oh andiamo, certo che si.. sei fortunata tante sognano di farlo con Logan e io sono la seconda ‘
‘ Perché la prima chi è?’ chiedo
‘ Sasha ‘ dice ridendo
Rido istericamente e poi torno sedia deglutendo rumorosamente.
‘ Qualcosa non va?’ chiede dopo dieci minuti mentre aspettiamo che il semaforo diventi verde
‘ No .. niente ‘ dico poco convinta
‘ Non starai in ansia per quello che ti ho detto vero?’
‘ A cosa ti riferisci ?’
‘ Tu e Logan, casa libera.. ti dice niente ‘
‘ No, io non sono in pensiero per quello ‘
‘ Sicura?’ chiede guardandomi fissa negli occhi ‘ oddio ‘
‘ Cosa?’
‘ Tu non lo hai mai fatto ‘
‘ Ti sbagli ‘ ribadisco subito ‘ e adesso muoviti ad arrivare a casa, che devo farmi una doccia e studiare prima delle gare ‘
 
Arriviamo a casa e apro la porta, ridendo come la pazza per una battuta fatta da Terry davvero molto carina.
‘ Mamma siamo a casa ‘ urla Terry chiudendo la porta
Poso la borsa a terra e mi dirigo in cucina.
‘ Eva..’ dice Sasha con una faccia desolata
‘ Cosa succede?’ chiediamo in coro io e sua sorella
‘ Eva sei tu?’ dice una voce dalla cucina
Entro in cucina confusa.
Mi ritrovo mia zia e mio zio, seduti a tavola che mi guardano.
Sposto lo sguardo e un’altra ragazza seduta accanto a loro.
L’ho già vista da qualche parte.
Poi dal salone arriva mia madre.
Rimango immobile a fissarla, mentre noto il suo volto rigato dalle lacrime.
‘ Mamma ..’ dico in un sussurro
Lei mi porta le mani davanti alla bocca e corre ad abbracciarmi.
‘ amore mio ‘ dice stringendomi in un modo quasi soffocante
‘ Mamma.. mamma sta calma ‘ dico staccandomi da quella morsa
‘ Sei.. sei diventata bellissima..’
Abbasso lo sguardo.
‘ è passato così tanto tempo..’
‘ Un anno mamma ‘
‘ Sei cambiata davvero tanto ‘
‘ Ma no.. sono solo.. solo dimagrita un po ‘
‘ Un po..’ dice la ragazza a me sconosciuta alzandosi ‘ sei praticamente un’altra persona.. sei bellissima ‘
‘ Grazie ma.. ti conosco?’
‘ Sono Cassidy.. sono ..’
‘ La ragazza di Dean ‘ dico improvvisamente acida
‘ Sbagliato, non stiamo insieme..’
‘ Cosa ci fate qui?’ chiedo cambiando discorso
‘ La scuola è finita ‘ dice mia zia alzandosi ‘ tu hai ottenuto ciò che volevi, sei cambiata..’
‘ Cosa state cercando di dirmi ?’
‘ Devi tornare a casa Eva ‘ dice mia madre
‘ Cosa? No.. io..io non voglio.. no io qui sto bene ‘
‘ Lo so tesoro, ma questa non è casa tua ‘
‘ Lo è stata per un anno ‘ ribadisco
‘ Ci sono tante persone che hanno bisogno di te ‘ dice Cassidy
‘ Tipo? Te?’ dico in tono di sfida
‘ Tipo Dean.. ‘ mi corregge
‘ Non è vero, se ci teneva adesso non sarei qui ‘
‘ Gli manchi, è un anno che non fa che pensarti ‘ insiste Cassidy
‘ E perché dovrebbe? Non sono niente per lui ‘ dico alzando la voce
‘ Non dire stronzate che se ne erano accorti tutti che è follemente innamorato di te ‘
Sento come una forte coltellata al cuore.
No, questa è tutta una bugia per farmi arrabbiare. Per farmi tornare.
‘ no.. non ti credo ‘
‘ Non credermi, ma è la verità ‘
Una lacrima riga la mia guancia ma subito la asciugo.
‘ Scusate io.. io devo andare a prepararmi tra poche ore il mio ragazzo ha una competizione e io non posso perdermela ‘
 
Dopo la gara, Sasha e Terry se ne vanno, facendomi un in bocca al lupo per la mia serata con Logan.
Mi siedo sugli spalti della piscina al coperto e mi metto a fissare l’acqua.
‘ Perché non ci pensi?’ dice una voce che riecheggia per tutto lo spazio
Mi volto e trovo quella Cassidy a pochi passi da me.
‘ Cosa ci fai ancora qui?’ chiedo scocciata
Lei si siede e sospira.
‘ Il tuo ragazzo è davvero molto bravo e carino ‘ dice
‘ Lo so..’ dico
‘ Torna a casa ‘ aggiunge poi
‘ No.. no io non posso ‘
‘ Perché?’ mi chiede
‘ Un motivo potrebbe essere Logan ‘
‘ Oh andiamo.. non dirmi che rinunceresti a Dean.. per Logan ‘
‘ Lui ha rinunciato a me.. per te..’
Lei scoppia a ridere.
‘ Dean cercava solo una spalla su cui piangere la perdita della sua migliore amica e la ragazza che ama.. e guarda caso sei tu ..’
Prendo un grande respiro e non la degno di uno sguardo.
‘ Sei molto testarda proprio come mi ha raccontato Dean… voglio che tu sappia che gli manchi e anche tantissimo ‘
‘ Non mi interessa ‘ dico fredda
‘ Secondo me si.. comunque noi partiamo con il treno delle nove di stasera.. se cambi idea.. la strada la conosci ‘ dice dandomi una pacca sulla spalla e lasciandomi li, da sola
 
‘ Dai ‘ dico ridendo come la pazza ‘ smettila ‘
Lui la smette di farmi il solletico.
‘ Pronta?’
‘ Sono emozionata di vedere casa tua ‘ dico ridendo e prendendolo in giro
Lui ride e apre la porta.
‘ Le luci sono accese, sei davvero irresponsabile ‘ dico
‘ Logan sei tu?’ dice una voce femminile
Mi blocco sul posto mentre Logan mi sorride raggiante.
‘ Si mamma, siamo noi ‘
‘ mamma?’ dico in un sussurro
‘ Mmmm .. non picchiarmi ma ti ho mentito questa mattina, i miei non partono e quindi.. io ti ho invitata qui perché volevo presentarti come la mia ragazza ufficiale ‘
Sento come una strana e brutta sensazione vagare per tutto il mio stomaco.
‘ Logan.. tu .. avresti dovuto dirmelo ‘
‘ Scusa ‘ dice dandomi un bacio ‘ su vieni, sono ansiosi di conoscerti ‘
Sorrido ma in realtà vorrei fuggire.
Cosa sto facendo? Stiamo da pochi mesi insieme.
‘ Mamma.. papà ‘ dice Logan tossendo
I due coniugi si voltano e si illuminano appena mi guardano.
‘ Tu sei Eva? Ma sei ancora più bella di come ti ha descritta Logan ‘ dice la madre correndo ad abbracciarmi
Sospiro  e ricambio la stretta per poi sorridere.
‘ Grazie ‘ rispondo
‘ è la prima volta che Logan ci porta a conoscere la sua ragazza.. devi essere davvero speciale ‘
Ed è lì che capisco tutto.
 
Corro a perdifiato fra la folla di gente disperata e in corsa come me.
Credo di aver usato la parola scusa almeno cento volte.
‘ Mamma ‘ urlo vedendola
Lei si volta e mi sorride radiosa.
‘ Eva ‘ dice appena la raggiungo abbracciandomi forte ‘ cosa ci fai qui?’ chiede poi
‘ Torna a casa ‘ dice Cassidy sorridendo
La guardo e sorrido.
‘ Grazie ‘ le dico
‘ Figurati ‘ mi risponde la ragazza prendendo una delle mie valigie
 
‘ Scusa ma me ne devo andare ‘ dico avviandomi verso la porta
‘ Ma dove?’ chiede Logan
‘ Scusa.. questo non è il posto dove dovrei essere, dove vorrei essere ‘
‘ Cosa significa?’ chiede confuso
‘ Logan sei un ragazzo fantastico, ma c’è qualcuno che ha bisogno di me..’
Lui abbassa lo sguardo.
‘ è per il fatto che ti ho presentato ai miei.. ho corso troppo??’
‘ No.. no ‘ dico prendendo il suo volto fra le mani ‘ è stato un gesto meraviglio e non ti dimenticherò mai credimi.. sei stato magnifico, ma devo andare ‘ dico con le lacrime agli occhi
‘ Tornerai?’ mi chiede poggiando la fronte sulla mia
‘ No ‘ dico sospirando

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Signoreeee e signoriii
Credo che questo sia il penultimo capitolo, Credo pero.. non ne sono del tutto sicura
Comunque questo è Logan

Questa invece è la nuova Eva

Ci sentiamo al prossimo aggiornamento, continuo ad almeno dieci recensioni <3

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Capitolo 22
*** Amarsi è importante ***


Capitolo finale. Amarsi è importante
 
Eva’s pov
 
Presi un grande respiro prima di uscire di casa. Non avevo chiuso occhio tutta la notte.
Tornare a Cino era stato bello quanto devastante. Quel paese in fondo ha le mie origini, ma la California mi mancava ed avevo promesso ai miei zii e a me stessa che ci sarei ritornata.
Cino era molto più tranquilla.
Avevo paura di mostrare alla mia gente il mio cambiamento. Persino mio padre aveva dubitato della mia identità quando mi aveva vista.
Ero soddisfatta del mio lavoro e la vecchia Eva non mi mancava per niente.
Per tutto il tragitto da casa a scuola non facevo altro che pensare a come avrebbero reagito le due persone per la quale ero scappata. Le due persone per la quale ero cambiata.
Mi fermai all’angolo intravedendo già qualche studente.
Una spalla mi urtò e per poco non urlai dalla paura, mentre mi voltavo.
‘ Cassidy mi hai spaventata ‘ dissi vedendo la ragazza sorridere mentre di posizionava anche lei dietro il muro
‘ Perché ti nascondi qui?’ chiese divertita ‘ non dirmi che hai paura..’
‘ Non sono sicura di me stessa ‘
‘ Eva cavolo guardati sei splendida ‘
‘ E se loro non mi accettassero?’
‘ L’importante è che tu accetti te stessa, conta solo questo.. sei bellissima Eva e non hai niente da temere ‘
‘ Questo posto ha causato molte sofferenze nella mia vita ‘ aggiunsi
‘ Dimostra a questi caproni di che cosa sei capace Eva Evans ‘
Dovevo ricredermi su quella ragazza. Era buona come la pasta del pane. E dolcissima. L’avevo giudicata male gelosa del fatto che Dean mi avesse rimpiazzata con lei.
Il mio pensiero tornò a quel ragazzo dagli occhi blu come il mare e la sensazione che mi invase non riuscì a spiegarla. Mi accorsi di quanto mi era mancata la sua voce, di quanto mi erano mancati i suoi abbracci, i suoi consigli. Dean Miller era il mio migliore amico e nonostante tutto io lo avevo ferito e io dovevo rimediare.
Mi presi coraggio e camminai verso l’entrata accompagnata da Cassidy che stringeva forte il mio braccio.
Qualcuno notò subito la mia presenza e mi guardò senza parole. Rimasi soddisfatta nel vedere come quelle oche che appena un anno prima di prendevano in giro mentre adesso abbassavano la testa.
Sorrisi passandomi una mano fra i capelli e aggiustandomi la camicia di jeans. Non miero mai sentita così me stessa in un vestito.
Finalmente potevo indossare qualsiasi cosa senza la preoccupazione di sembrare ridicola e terribilmente grassa.
Il mio cuore rallentò e la presa sul mio braccio aumentò alla vista di due occhi color ghiaccio scrutarmi attentamente da lontano.
Trattenni il respiro quando Lucas capì che ero io la ragazza che stava fissando. Incredibile come fosse diventato ancora più bello.
Lo vidi avvicinarsi velocemente mentre i suoi occhi non lasciarono i miei neanche per un secondo.
I suoi lineamenti erano più definiti  e gli occhi erano diventati ancora più chiari, i suoi muscoli erano aumentati e i capelli erano di un nero meno intenso. Sembrava davvero un uomo.
Si fermò a pochi centimetri da me mentre continuava a fissarmi da testa a piedi senza fiata. Sentivo le lacrime spingere per uscire dai miei occhi ma mi contenni per non sembrare ridicola. A cosa sarebbe servito piangere? E poi per cosa? Perché mi ero resa conto che anche lui mi era mancato.
Mi mancava come l’aria e il bisogno di vederlo non si era mai impossessato di me in tutto quest’anno e solo adesso mi chiedo come ho fatto ad alzarmi e uscire di casa con la consapevolezza che i suoi occhi e le sue parole non avrebbero raggiunto la mia pelle.
‘ Non ci posso credere ‘ disse in un sussurro
Rimasi immobile mentre Cassidy lasciava la presa salda sul mio braccio e si allontanava.
Tutti gli sguardi erano puntati su noi due,mentre io non sapevo assolutamente come rispondere.
‘ Sei.. sei bellissima ‘ sussurrò ancora sfiorando il mio braccio con il dorso della sua mano
Mi strinsi il labbro inferiore fra i denti e alzai lo sguardo prima di sorridere debolmente.
Lui sorride prima di strattonarmi contro il suo corpo e stringermi in una morsa dolorosa quando amorevole.
Respirai il suo profumo di pino e strinsi le braccia intorno al suo bacino fasciato da una camicia a quadri verde.
‘ Mi sei mancata ‘ si lasciò scappare
‘ Anche tu ‘ ammisi
Prese il mio volto fra le mani e lo osservò attentamente prima di sfiorare le mie labbra con il pollice. Mi scostai velocemente dal suo tocco e strinsi le labbra formando una linea diritta,mentre cercavo di mantenere calmo il respiro.
Quando alzai di nuovo lo sguardo qualcosa o meglio qualcuno alle sue spalle attirò la mia attenzione.
Cassidy sorrideva mentre affiancava il ragazzo che per anni era stato al mio fianco.
Sorrisi involontariamente prima di correre senza neanche riflettere verso di lui. Gli saltai addosso allacciando le braccia dietro al suo collo e cominciando a piangere.
Il mio cuore era scoppiato nello stesso istante in cui i miei occhi avevano incontrato i suoi.
Era diventato più alto, i capelli più folti e un sottile strato di barba contornava la sua mascella delicata. Strinsi in un pugno la sua maglietta bianca leggermente bagnata dalle mie lacrime mentre mi allontanavo di poco per potermi concentrare sul suo viso.
‘ Sei davvero tu..’ disse senza fiato, con gli occhi ancora sbarrati
Feci qualche passo indietro,mentre allargavo le braccia per potergli mostrare meglio il mio corpo nuovo.
‘ Sei diversa..’ continuò
Scossi la testa mordendomi il labbro. ‘ Sono sempre io Dean ‘ risposi con la voce spezzata
Questa volta fu lui ad eliminare la distanza fra i nostri corpi e fare ciò che da tempo aspettava.
Incollò le sue labbra morbide sulle mie lasciandomi senza parole. Il bacio divenne passionale mentre sentivo più di mille occhi bruciare sul mio corpo.
Strinsi le mani nelle sue ma qualcosa non andava. Le parole dette da Cassidy quei minuti prima iniziarono a tormentarmi la mente.
Mi distaccai dal bacio mentre Dean fece un versetto di protesta prima di sorridere.
‘ Non sai quanto ho aspettato per farlo ‘ disse senza fiato poggiando la fronte sulla mia
Qualcuno alle nostre spalle ci aveva raggiunti e così mi voltai sapendo perfettamente chi fosse.
‘ Come hai osato baciarla ‘ disse Lucas quasi ringhiando ‘ lei è mia ‘
La situazione stava degenerando, Lucas aveva una mano chiusa a pugno mentre Dean aveva serrato la mascella. Io non ero sua. Io non ero di nessuno.
‘ Non ti metterai ancora fra me e la ragazza che amo ‘ disse Dean
Certo la storia si ripeteva. Prima Amanda. Ora me.
‘ Lei era la mia ragazza ‘ ringhiò Lucas avvicinandosi a Dean in modo pericoloso
Rimasi immobile cercando di trovare una soluzione.
‘ Tu l’hai presa solo in giro per i tuoi stupidi scopi, io ci sono sempre stato per lei ‘ rispose Dean a tono dandogli una piccola spinta sul braccio
Lucas stava per attaccarlo ma Cassidy intervenne.
‘ Basta ‘ urlò ‘ pensate solo a quello che volete voi, non credete che sia Eva a dover scegliere fra voi due?’ disse poi voltandosi verso di me
Entrambi i ragazzi si voltarono a guardarmi come il resto dei ragazzi presenti nel cortile che si erano avvicinati per ascoltare ciò che stava accadendo.
Per la prima volta ero io a dover decidere. Avevo voce in capitolo.
‘ Eva ci conosciamo da tempo, non ti farei del male ‘ disse Dean
‘ Lo so ‘ risposi guardandolo
‘ Sono stato uno stupido ‘ disse Lucas avvicinandosi a me e prendendomi la mano ‘ ti ho fatta soffrire e alla fine sono io quello che ci è stato peggio, perché ho capito che ti ho persa e non volevo, credimi non rifarei mai lo stesso errore ‘
‘ Lo so ‘ ripetei
‘ Invece si che lo rifaresti perché sei uno stronzo patentato ‘ ringhiò Dean
‘ Smettetela ‘ sibilai a denti stretti
Il silenzio invase l’aria mentre cercavo di trovare le parole giuste per parlare. La scelta è sempre stata quella è che non avevo mai avuto il coraggio di accettarla.
‘ Io scelgo me.. me stessa ‘ riuscì a dire
I due ragazzi mi guardarono scioccati mentre Cassidy sorrideva fiera delle mie parole.
‘ Eva ma che..’
‘ Dean sei il mio migliore amico e ti voglio bene, sarà sempre così.. ma non funzionerebbe mai io.. io non ce la farei, mentre tu Lucas ero innamorata di te perché eri impossibile e mi piaceva sognare che tu ti saresti innamorato di me e avresti lottato per me nonostante tutto.. non ora che sono diversa, che sono più bella. Mi sono accorta che ho sempre trascurato me stessa per far felice gli altri. Ma adesso basta. Io scelgo Eva Evans ‘ conclusi prima di voltarmi e correre
 
Sedici anni dopo
 
‘ Amore allora io vado ‘ dissi scendendo di fretta le scale mentre mi sistemavo la giacca
‘ Fa attenzione e chiamami quando arrivi ‘
‘ Sta tranquillo tesoro non vado in missione ‘ dissi avvicinandomi ‘ ci pensi tu ad andare a prendere Megan agli allenamenti di nuoto?’
‘ Sono suo padre, certo che ci penso io e poi pensavo di passare un po prima così da vedere come vanno i suoi allenamenti ..’ disse dandomi un bacio veloce a stampo
‘ Ti manca nuotare? ‘
‘ Abbastanza ‘
‘Okey scusa ma devo scappare altrimenti perdo l’aereo ‘
‘ Ci vediamo fra due giorni amore ‘
Corsi verso l’uscita.
‘ Ah Logan ‘ lo chiamai ‘ ti amo ‘ urlai
‘ Ti amo anche io ‘ rispose prima che chiudessi la porta
Salì in taxi e presi il cellulare leggendo il messaggio.
“ Mamma fa buon viaggio, sta tranquilla mi occupo io di papà.. un bacio e buon lavoro xx”
Sorrisi.
Quella ragazzina di soli dodici anni era così matura per la sua età, proprio identica a me.
Ne approfittai per guardare fuori dal finestrino del taxi e ripensare a ciò che era successo in tutto questo tempo.
Sono diventata una giornalista abbastanza in gamba e amo il mio lavoro proprio come amo mio marito Logan e mia figlia Megan.
Di Dean non ho più notizie da dodici anni ormai. Dopo il mio matrimonio non l’ho più visto.
Lucas invece ogni tanto mi scrive delle mail, e mi racconta dei suoi viaggi per il mondo. Sono contenta che almeno con lui i rapporti siano rimasti ottimi.
Resta il fatto che se quel giorno a scuola la mia scelta sarebbe stata differente forse non sarei mai arrivata a questo punto della mia vita.
Molte persone mi chiedono se mi piace la vita che faccio e se mi pento di come me la sono costruita.
Beh no, perché io ho deciso di amarmi, di mettere al primo posto ciò che fa bene a me. E questo mi ha portato serenità.
Amatevi per quello che siete e non cambiate per nessuno. Non ne vale la pena. Nel mondo c’è sempre qualcuno pronto ad amarvi. Siate fiere di ciò che siete, perché nessuno è come voi stesse.

Non dimenticatelo mai, siete ancora più belle se vi apprezzate.
 
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Hulalala è finita…
Questo finale non me lo aspettavo neanche io sinceramente. Avevo deciso di far mettere Eva con Dean ma poi all’ultimo minuto puuff.. ho cambiato idea. Penso abbiate capito che Logan, il marito di Eva è il ragazzo con cui lei stava quando se ne era scappata a Orange Country.
Spero vi sia piaciuta la storia, non è stata molto lunga e mi scuso se non mi sono dedicata come avrei dovuto. Avevo altri progetti in mente per questa storia ma va be.. l’importante è che ci ho provato.
Grazie per tutte quelle che l’hanno seguita e che hanno aspettato i miei ritardi. Grazie a chi ha semplicemente letto e chi invece ha avuto la pazienza di recensire ogni capitolo. Ricordatevi sempre che senza di voi Aria__ non esiste. Vi amo tantissimo e spero continuiate a seguirmi nella mia nuova storia questo è il link: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1799404
 
Un bacione a tutte e grazie ancora, vi amo <3
Aria__

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