Diario di una Idiot

di Triangle_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** She gets so sick of crying ***
Capitolo 2: *** Last night I had a dream ***
Capitolo 3: *** She's my wild one ***
Capitolo 4: *** I know that we're world apart ***



Capitolo 1
*** She gets so sick of crying ***


Premessa:
Se mi chiedono di descrivermi in due parole dico Green Day. Ed è per questo che scrivo, che terrò un diario. Per tutte quelle persone che al suono di “Green Day” scattano in piedi emozionate. Per quelle che se dici Billie Joe per loro dici “poeta” o “salvatore”. Per tutte quelle ragazze, idiots, che vivono non per loro, ma grazie a loro. Ecco per chi scrivo.
Day 1st.
Ho un difetto, un enorme difetto. Sono logorroica ed egocentrica. Talmente tanto che scriverò i cazzi miei al mondo, anche perchè il bisogno di essere capita mi pare indispensabile in questo momento. Mi piace descrivere come mi sento e trovare persone che si sentono nello stesso modo. Mi piace pensare che se dico che mi sento in trappola, qualcuno mi prenda sul serio.
Mi presento, sono Asia. Vivo in Italia, e nutro un sentimendo di odio per la mia nazione da quando ho iniziato a rendermi conto che se provi ad essere qualcuno, non hai possibilità di riuscita. Per questo, sogno gli Stati Uniti, l’Inghilterra, il Canada. Frequento il liceo artistico, non studio, e disegno solo quando ascolto musica. E, a differenza di molte ragazze che conosco, non sono un’asociale. Mi piace stare in mezzo alla gente quanto mi piace stare sola. Mi piace far ridere le persone, e mi piace che queste mi facciano ridere. Mi piace ascoltare ed essere ascoltata. Insomma le persone non mi fanno nemmeno tanto ribrezzo, tutto sommato. Vivo con una nota positiva, e spero che tutto volga al meglio.
Non per questo tutto va bene. Anzi. La mia vita fa quasi schifo. L’andare male a scuola sta compromettendo le mie uscite, il rapporto con i miei genitori e quello con la mia migliore amica. Segregata in casa, con solo i miei pastelli e i miei fogli. Sento che se avessi meno il fiato sul collo, andrebbe tutto meglio. Molto meglio. La mia vita è scandita da due grandi passioni: i Green Day e la musica. Suono la batteria e prendo lezioni da due anni. Ed è forse la sola vera cosa che mi libera.
E nulla, rappresento tutte quelle ragazze italiane che viviono pensando al proprio idolo, allergiche alle mode, ai cantanti da quattro soldi. Che condividiono le loro idee solo su Twitter perchè li possono essere capite, che contano i giorni che mancano al concerto della loro band preferita. Quelle ragazze che cercano il loro posto, con una nota di ironia e un po di originalità.
 

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Capitolo 2
*** Last night I had a dream ***


Day2: È inverno e non sopporto piú questo freddo atroce. Vorrei un po di calore estivo, vorrei che finisse la scuola, e che finissero tutte quelle pressioni, ansie e chi piú ne ha piú ne metta. Voglia che sia maggio. Il 24 maggio. Riusciró ad abbracciarlo. Abbracceró Billie Joe. Me lo sento, ce la posso fare. Noi fan abbiamo avuto così tante delusioni, ma ora so che ci sorprenderanno. Me lo sento. Lo sento da quando abbiamo comprato i biglietti io e Sara, la mia migliore amica. Ci credo davvero, in loro. Ci crediamo. Stiamo aspettando questo momento da ormai quattro anni e non arriva, non arriva mai. Sembrano così irraggiungibili e lontani. Mi pare così strano pensare che potró vedere gli uomini che mi hanno salvata. Non mi sembra vero. Piango solo a pensarci.. Mi sento patetica. Nessuno capisce quanto siano importanti. Quando significhino tutto per me.. Come fanno a non capire? Non lo so. Comunque in questo periodo ogni notte faccio un sogno, un sogno strano. Mike si avvicina a me, in quello che sembra un aereoporto, mi sorride, tra i flash di qualche fotografo, porta gli occhiali da sole scuri e un cappello. É così meraviglioso. Sento in lontananza la risata di Trè... Non capisco cosa ci facciamo in un aereoporto io e i Geen day. C'è caldo, sudo. Strano insomma è gennaio, non mi sembra di essere a Milano.. Una voce, inglese, annuncia un volo. Tra le parole farfuglia un "Los Angeles, California". Mi sento persa e confusa, mi giro e vedo Billie Joe lui si avvicina e...

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Capitolo 3
*** She's my wild one ***


Premessa: Ho cercato di apportare qualche miglioramento, cercheró di scrivere un capitolo ogni due giorni :) Grazie a tutti quelli che hanno recensito, siete dei tesori.

Day 3
..e mi sveglio. È così assolutamente snervante. Non so dove sono ne cosa succede. Sono così curiosa, e la cosa più assurda è che avviene nella mia mente, ma io non riesco a raggiungere la fine, l’apice del sogno.  Sono confusa da tutto ciò, è certamente normale fare un sogno del genere per me, ma lo stesso, tutte le notti. E poi mi sembra così vero, così.. palpabile. Ma non dovrei fissarmici troppo, ho così tanti problemi che i miei sogni non sono certo le cose di cui dovrei preoccuparmi, eppure occupa uno spazio così notevole nella mia mente, ci penso così spesso..
Nulla di importante Asia, nulla. I tuoi problemi ora, sono altri. Decisamente. La scuola, oddio la scuola va tremendamente male. Forse, se studiassi, tutto andrebbe meglio. Ma non ci riesco. Nemmeno mi sforzo. Nemmeno mi piace. Voglio fare altro. Per esempio potrei sfruttare il mio tempo per imparare i nuovi testi della trilogia! O fare un nuovo disegno, ho giusto comprato dei colori a olio spettacolari. Oppure potrei allenarmi un po a suonare 21 Guns, visto che dovrò suonarla con la band.. vedete ho così tanto da fare..
Per esempio oggi sono andata dalla mia migliore amica, Sara. Secondo me Sara è bellissima, ha i capelli corti, rosso mogano e da un lato è rasata. Porta grandi occhiali da vista con la montatura nera, ha gli occhi dello stesso colore dei miei, un verde misto al nocciola. Abbiammo lo stesso esatto colore di occhi. L’ho sempre trovata una cosa assai figa. Se non ci fosse lei.. oddio non voglio nemmeno pensarci. È quella che mi tiene in riga, quella che mi ascolta che mi capisce. E poi condividiamo la stessa passione. I nostri Green Day.  Frequentiamo due scuole diverse in posti diversi. Lei fa il liceo linguistico, nel nostro paese, io invece, vado a scuola nelle città a noi più vicina. Ci conosciamo fin dalle medie, ed è l’unica persona con cui ho mantenuti i contatti in quella classe di cretini razzisti ipocriti. E le voglio bene. Asia non sarebbe Asia senza Sara e viceversa. Siamo una squadra, siamo sorelle.
Le ho parlato del mio sogno. Ha provato a interpretarlo, non che sia così Brava nel farlo, ma mi ha dato il suo parere.
“C’era molta luce, quindi magari, bho è qualcosa che ti fa particolarmente felice. E poi c’erano Mike e Trè all’inizio, quindi magari li incontrerai! Sei sicura che non c’ero anch’io??”
“No Sa, tu non c’eri.” “Stronza li incontri senza di me!” “Vai avanti!” “Ok.. allora, poi hai visto Billie, che vuol dire che.. avevi fame?”
Ok è la persona sbagliata a cui chiedere queste cose. Fatto sta che sono più confusa di prima in proposito.
Jacopo, il mio ragazzo, dice che sto dando i numeri. È probabile.
Anche se Jacopo raramente mi capisce in queste cose, abbiamo due punti di vista così diversi..
Ma vi racconterò di lui domani. Ora dovrei studiare, e dico “dovrei” perchè non lo farò. Devo piantarla di fare la menefreghista.
 

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Capitolo 4
*** I know that we're world apart ***


Day 4:
Jacopo. Jacopo è il mio ragazzo da ormai 7 mesi, e incomune abbiamo si e no il colore dei capelli (prima che me li tingessi). È alto, bello, simpatico, dolce, premuroso. Ma ha un difetto. Non mi capisce, o meglio, non capisce il punk, le mie idee, non condividiamo certe emozioni. Ma gli voglio immensamente bene. È una di quelle persone che deve esserci, sennò stai male.
Vediamo un po, dall’ultima volta che ti ho scritto mio caro pseudo-diario, sono successe delle cose se non strane, degne di nota.
Per cominciare i miei genitori, stanno diventando incredibilmente, come posso dire.. accomodanti. Mi fanno uscire quando voglio, mi comprano ciò che chiedo. “Mi sembri una cazzo di viziata Asia!” Ha detto Sara. Non sono una viziata, non la sono mai stata. Sta cambiando qualcosa in quei due cazzo di perfettini dei miei.
Mi sono venute in mente idee terribili. E se dovessero darmi una brutta notizia? Se, che ne so, fosse successo qualcosa di grave? Ho quasi paura.
Poi, è finito il quadrimeste, ed il secondo è incominciato decisamente bene. Sento che andrà tutto meglio almeno a scuola. Avreste dovuto vedere la mia faccia quando la prof mi ha annunciato un 6 in matematica. Il paradiso!
Ma.. mi sento persa. Impaurita. Sola. Mi sento come se fossi un’errore. Una sottospecie di animale uscito fuori male. L’anello debole. E non so a cosa sia dovuta questa straziante sensazione. Mi uccide. E continuo a piange e piangere. E nessuno si accorge del mio stare male. Nessuno capisce il perchè. Nessuno se lo chiede, in realtà. A chi interessa un’Asia depressa e musona? A nessuno. Come a nessuno interessa un’Asia felice. A nessuno importa di Asia, nessuno, nessuno, nessuno. E poi.. passa. Questa sensazione svanisce. Mi ricordo di Sara, di Jacopo e sto meglio. Ma la paura di provare quella sensazione mi trafora il petto e mi fa stare male. Malissimo.
E poi, per ultimo ma non meno importante, il sogno. In questi ultimi giorni la luce che prima era così intensa da ricoprire le figure, sembra farsi meno accecante. E sento qualcuno parlare alle mie spalle. I miei genitori. Ovviamente, per quanto mi sforzi, quando vedo Billie, mi sveglio. All’improvviso.
Mi starò perdendo in un bicchier d’acqua? La mia mente mi sta giocando brutti scherzi?
Non lo so. In questo periodo, mi sembra di non sapere più nulla.
 
Nota dell’autrice
: Ciao care\i :3 questo capitolo è corto, lo so, quasi esageratamente. Ma ci sarà presto un colpo di scena, e un capitolo speciale, decisamente più lungo dei precedenti. Che dire,grazie a chi continua a seguire questa fanfic! 

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