Quando c’è l’amore, è l’unica cosa che conta.

di jawaadsbotilia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** some things will never change. ***
Capitolo 2: *** purple letter. ***
Capitolo 3: *** give up. ***
Capitolo 4: *** goodbye tomlinson. ***



Capitolo 1
*** some things will never change. ***


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Capitolo 1.

some things will never change.


«Chi metti nel letto delle rose?» una bambina bionda poggiava il suo ditino sopra la mia mano. Sorrisi imbarazzata, poi mi avvicinai al suo orecchio e le dissi a voce bassa «Zayn» la bimba fece un sorrisetto e poi girò la testa verso un bambino che giocava poco più in la con la sua macchinina rossa.
«Chi metti nel letto delle spine?»  questa volta mi girai verso un altro bambino, con gli occhi blu e i capelli castani. «Louis» risposi seria. La bimba bionda, Jasmine, si girò verso di me sconsolata, poi continuò la sua filastrocca.
«E quindi se il destino vorrà farti felice, un giorno sarai la fidanzata di...» continuò a scorrere il suo ditino sulle mie mani «Louis!»
Benchè avessi solo 7 anni, scostai la mia mano da quella di Jasmine e mi alzai in piedi, infastidita. «Su Destiny, era solo un gioco!» intanto che Jasmine mi parlava, camminavo sempre più velocemente verso la cesta delle bambole. «Sì Jasmine, era solo un gioco, ma lo sai che lo odio.»  La biondina alzò le spalle e prese anche lei una barbie.




Nove anni dopo.




«Destiny...sveglia!» la ragazza bionda vicino a me mi spintonò. Aprii gli occhi giusto in tempo per vedere quelli del professor Smith spostarsi su di me. «Signorina Brown, il suo compito. Complimenti, una bella 'B'.» mi alzai dal posto e arrivai alla cattedra, prendendo il foglio in mano. Noncurante lo lanciai sul banco, tornando alla posizione precedente, ovvero distendendo la testa sul tavolo. «Mc Kenzie, una 'C', molto bene.» continuava il professore. «Louder, una 'B'! Larrys, una 'D', studi di più.» poi prese l’unico compito rimasto sulla cattedra e sconsolato lo diede al proprietario. «Tomlinson, una 'F', un'altra 'F'.» un ragazzo moro in penultima fila sbuffò sconsolato.
«Tomlinson» riprese il professore «Non capisco come possa avere tutte 'A' e 'B' nelle altre materie, e una 'F' in biologia. E' contro ogni legge!» l’uomo sembrava più demoralizzato che arrabiato. «Professore» prese a parlare il ragazzo «Io penso che la sua sia una materia molto...interessante. Ma proprio non riesco a capirla.» continuò prendendo in mano il suo disastroso compito.
«Bene, allora...» il professore ci pensò un po’ su, poi si rivolse alla classe «Ci sarà un cambiamento da oggi in poi, sia didattico che strutturale.»
Indicò il ragazzo biondo vicino a Tomlinson, «Somers, vicino alla signorina Conwell.» Jasmine vicino a me strabuzzò gli occhi, poi guardò il suo nuovo vicino che, controvoglia, si avvicinava al banco.
Poi mi indicò. «E lei, signorina Brown, vicino Tomlinson. E non solo! Da oggi in poi lo aiuterà tutti i giorni a studiare la mia materia, finchè una bella 'B' brillerà anche sul compito del signorino a lei adiacente.» continuò frizzante.
Io e Louis avevamo entrambi gli occhi super attenti alle parole del professore, ma entrambi non avevamo voglia di eseguire i suoi ‘cambiamenti’. «Non se ne parla!» intervenni io «Professore no! Perché poi dovrei aiutarlo?»
Il professor Smith ci guardò con un sorrisetto malizioso, rivolgendolo successivamente a tutta la classe. «Perché da oggi in poi adotterò un'altra politica scolastica. I voti che prenderete ai compiti li sommerò con quelli del vostro compagno di banco, poi li dividerò per due e...poof! Ve li riconsegnerò.»
Questo era un incubo in piena regola: avrei avuto Tomlinson come vicino di banco, avrei dovuto studiare con lui e i suoi voti avrebbero abbassato la mia media.
Ricordai quel giorno di tanti anni prima, quando avevo classificato Louis come 'bambino più odioso della scuola'; erano passati nove anni, ma certe cose non erano cambiate.

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Salve bella gente, gabri gabra è qui presente(?)
Okay la smetto.
Vi do il permesso di uccidermi.
Ho iniziato questa fanfiction e devo ancora completare le altre çç.
Domani le aggiorno, giuuuro.
Allora, che ne pensate di questo capitolo? kjhgfd.
Se lasciate una recensione vi do un biscotto. Così da farmi sapere se fa schifo o è accettabile. c:
Credo di avervi già rotto abbastanza le scatole.
Un bacio.
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Capitolo 2
*** purple letter. ***


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Capitolo 2.

purple letter.


«Con Tomlinson, ti rendi conto? Con Tomlinson!» urlavo come una matta alla bionda che camminava vicino a me.
«Beh, io con Somers. Non mi è andata tanto meglio.» rispose lei cercando di sdrammatizzare.
«Oh certo, ma tu almeno non devi fare lezione al pupo glaucopide!»
«Non sono un neonato.» Louis sbucò da dietro l’armadietto.
«Oh sì che lo sei. E mi tocca anche farti da baby-sitter.»
Jasmine mi disse qualcosa, per poi scomparire dietro una colonna, ma non l’ascoltai.
Tomlinson aveva iniziato a camminare vicino a me, mentre mi dirigevo verso l’uscita della scuola.

«Senti» iniziò mettendosi davanti a me, impedendomi così di continuare a camminare «Te lo chiedo per favore, mi serve solo qualche lezione per imparare le nozioni base. Devo sapere più di zero. Non è così difficile, no?» parlava tranquillo, con un tono di voce umile, finendo la frase con un sorriso.
«Solo perché non ho altra scelta.» continuai superandolo e ricominciando a camminare.
«Grazie.» accennò un piccolo sorrisetto riconoscente.
«Facciamo a casa mia alle 16, domani?»
«Per me andrebbe bene, se non fosse per il fatto che non so dov'è casa tua.»
«So io dov'è la casa di questo bamboccio.» Zayn, il mio ragazzo, mi aveva messo un braccio intorno al collo, e aveva stampato in faccia un sorrisetto strafottente.
Vidi gli occhi di Louis ridursi a due fessure, e sentii la stretta di Zayn sempre più forte.
«Come fai a sapere dove abita?» chiesi incuriosita.
«Oh nulla, vecchia storia. Piuttosto, perché tu devi andare da lui?»
«Il professore di biologia mi ha costretto a fargli ripetizioni.» risposi scrollando le spalle.
«Uhm, capisco. Ma non mischiarti troppo con certa gente, ed evita di frequentare persone come...lui.» terminò la frase guardando con ribrezzo Louis.


Louis’s pov.


Alla fine non ci eravamo messi d’accordo su nulla, quel Zayn era venuto e aveva rovinato tutto, anche uno stupido appuntamento di studio.
Ricordo tutto, in ogni minimo dettaglio, e i ricordi di quella sera riaffiorarono alla mia mente, lenti quanto nitidi.

Tante risate provenivano da quell’aula, ormai piena soltanto di ragazzi intenti a chiacchierare. Nella settimana di autogestione stavamo facendo tutto tranne che ‘gestirci’ e studiare: solo cazzeggio e tanto far nulla.Mi allontanai un attimo dal gruppo  per prendere da parte i miei due migliori amici. Tirai fuori dallo zaino una lettera viola, accuratamente chiusa e ordinata. 
«Okay ragazzi, l’ho fatto. Le ho scritto una piccola lettera, con queste cose ci so fare. Spero solo che si renda conto del tipo che sono, e faccia finire quest’antipatia che porta avanti da anni.»
I miei amici sorrisero soddisfatti, ed io con loro.
«Questa volta ce la farò.» dissi più a me che a loro.
«E guarda Tommo! Così si esce con le ragazze, bravo.» Liam mi diede una pacca sulla spalla.
Uscii dalla stanza il più silenziosamente possibile, mentre i miei due idioti mi coprivano le spalle.
Arrivai al suo armadietto e le misi la mia busta incastrata nello sportello, aspettando una risposta il prima possibile.
Il giorno dopo cercai di conciarmi il meglio possibile, misi dei jeans stretti e delle converse nere, con una maglia viola.
Entrai a scuola con un sorrisetto idiota stampato sulla faccia, e camminavo lungo il corridoio noncurante di tutto. 
Ad un certo punto sentii qualcuno strattonarmi lo zaino che avevo sulle spalle, per poi girarmi e prendermi per il collo della maglia fino a farmi staccare i piedi da terra.
Riconobbi il viso, molto arrabbiato, di Zayn.

«Non provare a farlo di nuovo, non pensarci neanche, moccioso.» mi battè sul petto la mia lettera viola. «Lei è mia.»
Dopo ciò mi lasciò cadere a terra, e lasciai su quel pavimento tutte le speranze che nutrivo fino a poco tempo fa; quelle di uscire con Destiny.
Pochi giorni dopo li vidi mano nella mano, scambiarsi abbracci e baci, ma io, Louis Tomlinson, sono ancora innamorato di lei.

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Ehilà gente c:
Non aggiorno da tipo una settimana, scusatemi cwc
Passando al capitolo.
Che ve ne pare?
E così il nostro Tomlinson è innamorato di Destiny, aw.
Però Zayn ha rovinato tutto :c
Voi per quale coppia tifate(?)
Zestiny o Lestiny?
Suonano malissimo, ma okay lol.
Grazie alle duecento visite al primo capitolo, siete jhgfd.
Grazie ovviamente anche a quelli che hanno recensito.
E grazie a quelli che hanno messo la storia tra le 'seguite'.
Vi amo.
Se recensite vi regalo un barattolo di nutella, mlml.
Adesso, per la vostra felicità, me ne vado.
Un bacio.

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Capitolo 3
*** give up. ***


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Capitolo 3.

give up.


Erano passati esattamente due anni.
Due anni da quando avevo scritto quella lettera viola, due anni da quando l’avevo infilata nell’armadietto di Destiny, due anni da quando Zayn mi aveva sbattuto al muro, due anni da quando mi ero praticamente arreso.
Mi alzai quel giorno con una strana voglia di andare a scuola, benché era il 14 febbraio e benché sapessi che avrei trovato Destiny e Zayn tutto il giorno appiccicati a fare i piccioncini.
Sbuffai uscendo dal letto, erano ormai due anni che li sopportavo, valeva la pena far passare un altro giorno.
Mi lavai il viso e poi tornai in camera per vestirmi.
Presi una maglietta viola e, appena la alzai, cadde da una delle sue maniche una busta del medesimo colore.
La riconobbi subito: incarto color porpora, chiusa accuratamente ma allo stesso tempo stropicciata.
La aprii e lessi le parole che avevo scritto io stesso soltanto due anni fa: i sentimenti che provavo per Destiny erano gli stessi, con l’unica differenza che si erano triplicati.
Ricordai le speranze che avevo quando scrissi quella lettera, il sorrisetto idiota che mi portai avanti quella mattinata e il pensiero fisso di non mollare mai: tutte ideologie ormai sparite dalla mia mente.
Ci pensai un po’ su e trovai un’idea folle, ma allo stesso tempo geniale.
‘Ricordi, Louis? Se nutrivi tante speranze per una stupida lettera, perché non provarci ancora?’ questa volta la parte più pazza del mio cervello ebbe il sopravvento.
Guardai l’orologio, che mi ricordò che l’inizio delle lezioni sarebbe cominciato tra meno di venti minuti.
Non importa, entrerò in seconda ora.
Ripresi dall’angolo della mia camera la mia vecchia chitarra acustica, abbandonata anche quella due anni prima.
La lettera, infatti, era accompagnata da alcuni versi di una canzone scritta da me.
‘Lasciami entrare nel tuo mondo’ gli scrivevo solo un paio di anni prima; ma nulla, aveva chiuso con una chiave enorme il cancello del suo mondo, e aveva messo me ad una distanza chilometrica.
Adesso dovevo cercare di avvicinarmi, piano piano, quasi lei non se ne accorgesse.
Finii la canzone e la infilai frettolosamente in una busta di carta, prendendo lo zaino e fiondandomi a scuola giusto in tempo per la seconda ora.
Passai velocemente nel corridoio deserto e infilai la lettera nell’armadietto di Destiny, sperando con tutto il cuore che questa volta mi andasse bene.
Vidi Niall e Liam esser sbattuti fuori dall’aula poco davanti agli armadietti, seguiti da un urlo della professoressa di storia.
Sbuffarono entrambi, mentre io feci una piccola risatina. «Fuori in prima ora, eh?»
I due si accorsero di me, intuendo subito che qualcosa andava decisamente meglio.
«Allora, il piccolo Louis sorride ed è vicinissimo all'armadietto di Destiny..» iniziò Niall prendendomi in giro.
«E ha la sua maglietta viola, quella che indossava due anni fà. Uhm, strano.» continuò Liam.
«Okay, okay. Le ho scritto un'altra lettera.» risposi fiero.
«Bingo!» gridarono i miei amici, dandosi il cinque.
«Abbassate la voce, idioti. Se Zayn lo scopre mi fa a fettine.»
«Okay amico. Buona fortuna.»


Sfumò la sua voce, toccando l’ultima corda della sua chitarra acustica. Spalancai la bocca, incredulo. Liam e Niall avevano la mia stessa espressione, mentre Destiny lo guardava con occhi sognanti.
«E questa ovviamente è per la mia bellissima ragazza, Destiny.» e lei si sciolse ancor di più.
La mia canzone. Lui le aveva cantato una canzone che io avevo scritto per lei.
Avrei voluto alzarmi in piedi nel bel mezzo della stanza del laboratorio musicale, ma Liam mi trattenne seduto strattonandomi per un braccio.
«»E' la mia canzone, cazzo!»sbottai ai miei due amici una volta usciti in corridoio.
«Sai che è sempre stato uno stronzo.»
«Avrei preferito che mi sbattesse di nuovo al muro, piuttosto che cantarle la mia canzone. E poi, da quando sa cantare?» sbattei l’anta del mio armadietto rosso, nervoso.
«Stronzo, stronzo, stronzo.» ripetevo camminando per il corridoio, avviandomi nella stanza di biologia, l’ultima ora di lezione.
«Sai? Avrei potuto sbatterti al muro, ma usare le tue parole smielate per Destiny è stata un'idea del tutto migliore.» sentii la fastidiosa voce di Zayn trapassarmi l’orecchio sinistro.
«Quella è la mia canzone.» sbottai esasperato.
«E quella è la mia ragazza.» ribattè lui. «Quindi, moccioso, non provarci di nuovo.»
Finii anche l’ultima ora di lezione e poi tornai a casa, buttandomi a peso morto sul letto.
Era successo di nuovo.
Erano passati due anni, ma non era cambiato nulla. Il solito Louis coglione, il solito Zayn e la solita Destiny innamorata. Avrei voluto far cambiare qualcosa, ma non avevo nessuna ‘arma’ da poter usare, nessuna qualità da mostrarle, nessuna canzone da dedicarle, nessun modo per poter stare con lei.
Avrei iniziato a buttarmi a capofitto sui libri, magari quelli che leggono sempre le ragazze, quelle dove alla fine i due protagonisti vivevano sempre felici e contenti.
O magari avrei dovuto iniziare a studiare per soddisfare almeno mia mamma, l’unica donna che non mi avrebbe mai fatto soffrire. Tanto la scuola era l’unica cosa che mi teneva legato a lei, soltanto perché era obbligata a frequentarla con me.
Poi mi ricordai: biologia.
Sapevo benissimo dov’era casa sua, perché allungavo sempre la strada del ritorno da scuola per passarci davanti.
Uscii di casa e mollai i miei libri sulla scrivania, per correre fuori ed andare da lei.
Mi trovai davanti la sua piccola villetta, una carinissima abitazione color corallo.
Attraversai il vialetto che separava la piccola porticina del giardino, dalla vera e propria via di casa.
Mr and Mrs Brown. diceva la dicitura del campanello: suonai una volta.
 Il rumore dei passi si faceva sempre più vicino, mentre la porta di legno davanti a me si aprì.
Mi scappò un sorrisetto nel vederla.
Era una delle pochissime volte in cui la vedevo fuori dall’ambito scolastico.
«Tomlinson.» mi salutò, parecchio imbarazzata e sorpresa, aprendo totalmente la porta.
«Destiny.» ricambiai il saluto con un sorriso, facendo un piccolo passo verso l’interno della casa. Lei parve bloccarmi, poi mi fece entrare, ma sempre tenendo d'occhio i miei movimenti e cercando di controllarmi.
«Che ci fai qui?» domandò quasi allarmata.
«Il professor Smith mi ha detto di copiarmi gli appunti della scorsa settimana, in più dovevamo metterci d'accordo per studiare, ricordi?»
«Oh..ehm..» iniziò balbettando, poi si corresse. «Certo. Tu aspettami qui, vado a prenderti il quaderno.»
Proprio mentre era quasi a metà della rampa di scale che dal salone portava alla sua camera, un ragazzo le andò in contro. Zayn.
«Amore chi..» spostò il suo sguardo da Destiny a me.
«Che ci fai qui, moccioso?» diventò rosso di rabbia, e stava per scendere e scale, quando Destiny lo prese per la maglia tirandolo a se e baciandolo.
Deglutii, trattenendo a stento le lacrime.
Sì, sono un ragazzo eppure piango.
Piango perché la amo, ma lei non lo sa, e anche se ne fosse al corrente non ricambierebbe, anzi mi eviterebbe ancor di più.
«Non sta facendo nulla, amore. Devo dargli degli appunti di biologia, poi se ne andrà.» sussurrò la ragazza a Zayn, continuando a salire le scale.
Lui, in sua risposta, mi guardò con un sorrisetto strafottente.
«Rinunciaci.» disse mentre risaliva le scale.
Già, avrei dovuto rinunciarci, una volta per tutte, come chiunque ragazzo dotato di un cervello avrebbe fatto.
Ma io non ero chiunque.
Io ero Louis, innamorato di Destiny.

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Buonsalve c:
Allora bella gente, come va?
Oggi sono felice, non so perché lol.
Com'è il capitolo? Vi piace?
E' più lungo degli altri, amatemi, ics dì.
Grazie.
Grazie alle venti persone che hanno messo la storia tra le 'seguite',
grazie alle ventisei persone che hanno recensito lo scorso capitolo,
Grazie alle duecento visite allo scorso capitolo, aw,
Grazie anche a tutti quelli che hanno semplicemente letto questi capitoli.
Vi amo.
Ho notato che nello scorso capitolo la nutella vi è piaciuta(?)
Quindi, recensite e vi regalo un barattolo di nutella hgfd.
Okay, adesso vi faccio contente ed evaporo.
Un bacio.

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Capitolo 4
*** goodbye tomlinson. ***


erygfkuyerg

Capitolo 4.

goodbye tomlinson.


Scese  le scale velocemente e mi diede il suo quaderno degli appunti, liquidandomi con un ‘ciao Tomlinson’.
Mentre stavo per varcare la soglia della porta di legno, la sua voce mi bloccò «Domani alle 16, comunque. Facciamo a casa mia, tanto sai dov'è.»
Mi voltai e abbozzai un piccolo sorriso che, stranamente, ricambiò.
Presi con cura il fascicolo celeste, e lo strinsi forte a me per tutto il tragitto fino a casa mia, quasi ebbi timore di rovinarlo o di schiacciarlo.
Passai la serata a copiare formule chimiche e definizioni, sfogliando ogni pagina con cura, cercando quasi di scoprire qualcosa in più di lei.
Mi addormentai con la testa sulla scrivania, una penna in mano e tanti libri vicino; poco dopo la mezzanotte sentii una coperta avvolgermi le spalle.
«Hai studiato molto ieri sera.» mi accolse mia mamma mentre entravo in cucina per la colazione.
«Già.» risposi ancora assonnato e stropicciandomi gli occhi.
«Ah, oggi non torno per pranzo. Esco da scuola alle 15.30 e dopo vado a casa di Destiny, deve darmi una mano in biologia.»
Mia madre sembrò svegliarsi.
Lei e Juliet, la madre di Destiny, si conoscevano da parecchio tempo ed erano grandi amiche, tanto che non capivano l’antipatia che nutrivamo l’uno per l’altra dai tempi dell’asilo. O meglio, che lei tutt’ora aveva per me.
Penso che mamma avesse capito che le volevo molto bene, e che a volte soffrivo nel vederla così distaccata da me.
«Oh, ma è fantastico!» esclamò infatti tutta felice. «Quindi avete fatto pace? Siete amici? Uscite insieme?»
«Mamma, calmati. E' fidanzata, mi odia comunque e non siamo amici. Il professore l'ha costretta a darmi ripetizioni.» dissi sconsolato.
«Ah.» disse lei delusa «Beh, magari iniziate dallo studio e poi...»
«Mamma, no!» quasi urlai «Lei mi odia, il suo ragazzo mi odia, io la amo e non posso farci nulla. Mi serve solo una 'B' in biologia. Adesso vado o farò tardi.»
Presi lo zaino ed uscii di casa, ma proprio mentre percorrevo il vialetto che portava alla strada principale, mi resi conto di aver ammesso che la amavo.
Stupido.
Arrivai davanti al grande edificio color cemento ed entrai, tenendo ancora in mano il quaderno di Destiny.
«Oh amico, no.» Liam mi sbucò da una spalla.
«Soltato perché non piaci a Destiny non vuol dire che tu debba passare all'altra sponda..» continuò Niall alludendo al fascicolo azzurro e pieno di cuoricini che tenevo in mano.
«Cretini. Non sono gay e questo non è il mio quaderno. E' di Destiny.» chiusi l’armadietto, avviandomi verso l’aula di storia.
«Bingo!» urlarono di nuovo i miei amici, dandosi una strana stretta di mano.
«Vado a ridarglielo.»
Aumentai il passo verso la stanza quando mi accorsi che Zayn stava per entrare prima di me.
Misi velocemente il piede destro oltre la soglia, e superai il bamboccio, che, sicuramente, aveva un’espressione odiosa.
«Destiny!» la chiamai mentre mi avvicinai al suo banco.
Alzò la testa dal libro, per poi guardarmi con i suoi meravigliosi occhi color ghiaccio.
«Il tuo quaderno» dissi porgendoglielo «Grazie.»
Lo prese dalle mie mani, e quando vidi le sue così vicine pensai se un giorno quelle stesse dita sarebbero state intrecciate alle mie.
Stupido, ancora.
«Amore!» Zayn mi buttò sul pavimento, fiondandosi sulle labbra di Destiny.
«Moccioso.» disse poi riferendosi a me.
Louis stà calmo. Non farti irritare dalla sua presenza, anzi, giocala a tuo favore.
«Va bene.» dissi poi, sorridente «Io torno al mio banco. Oggi alle 16, no? Sarò puntuale.» poi guardai beffardo Zayn.

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Saalve.
Come và?
No, non sono morta.
Scusatemi, davvero, per aver aggiornato così tardi cwc.
Il capitolo è anche corto.
Sono una persona orribile :c
Giuro che il prossimo capitolo sarà molto più lungo.
E nel prossimo capitolo succederà anche una cosa BOOM.
Io so già tutto uhuh.
Beh, ovvio che so già tutto, lol.
Grazie mille.
Grazie a tutte le persone che hanno cliccato questi tasti:

Nei preferiti
Nelle seguite
Nelle ricordate
E a tutti quelli che hanno recensito.
Non so come ringraziarvi.
Centodue recensioni in soli tre capitoli.
Io vi amo, lo sapete? No? Adesso sì.
Spero che continuiate a leggere questa storia, siete stupendi.
Se recensite vi regalo un barattolo di nutella jhgf.
Dai, a chi non piace la nutella?
Adesso me ne vado, adieu.

Un bacio.
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