Dreaming is Believing

di 20maggio2013
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Ciaooooooo!! Questa Fan Fiction è il continuo di Summer Love,  quindi  vi conviene leggerla  prima di iniziare a leggere..
Per favore recensite. 
#Lu




- Charlie, perché non vieni con me a Londra? 
- Non lo so Hope… e non chiamarmi così.
- Daiii, che devi fare qui? 
- Lo sai quanto sono legata a questa città. È la mia città natale. Devi proprio tornare a Londra? Rimani con meee..
- Lo sai quanto amo quella città, poi lì ci sono i miei amici e… ti prego Charlieee
- Ti ho detto di non chiamarmi così!
- Come Charlie? Charlie Charlie Charlie Charlie Charlie Charlie Charlie Charlie Charlie Charlie Charlie Charlie Charlie Charlie Charlie.
- Okok vengo basta che tu la smetti di chiamarmi così!
- Grazie tesoro!!-
Dissi saltandole sopra e abbracciandola.

Eccomi qui di nuovo a Londra. Ero appena arrivata e insieme a Charlie stavo aspettando che arrivassero i nostri bagagli. Non vedevo l’ora di rivedere i ragazzi e la mia migliore amica. Mi erano mancati tantissimo. Mi diressi verso l’uscita e vidi Isa all’entrata, le corsi incontro e l’abbracciai fortissimo. 
- Ciao Hope, ciao Charlotte
- Ciao Isa-
Dicemmo in coro io e la mia amica.
Nel tragitto aeroporto casa, non poteva mancare il sottofono dei One Direction. Entrambe le mie amiche erano pazze per quei cinque ragazzi, dei miei quattro migliori amici e il mio ex ragazzo che mi aveva spezzato il cuore. Credevo che con la distanza sarei riuscita a non pensarci ma con Charlie che mi parlava in continuazione di loro, e quindi anche di lui, fu molto difficile. Ma per fortuna ci ero riuscita e ora riuscivo a parlare tranquillamente di lui senza sentirmi cadere il mondo sopra. Gli unici a essere a conoscenza della mia storia con Zayn erano i ragazzi e Isa, a Charlie non avevo detto niente.

FLASHBACK

-Hope, possiamo parlare?
-Certo dimmi!
-Preferirei parlare in un posto più tranquillo.
-O..ok

Mi prese per mano e andammo in camera sua.
-Hope io.. io non ti ho mai dimenticato. Da quando ti ho rivisto ho capito che i sentimenti che provavo per te non si sono mai spenti. Non ho mai provato questo sentimento. Io credo di essermi innamorato Hope. Credo di essermi innamorato di te.
-I..io..io-
cazzo Hope reagisci. Vuoi fartelo scappare di nuovo? Hai aspettato tanto questo momento. Perché non riesci mai ad esprimere i tuoi sentimenti. Ero bloccata non riuscivo a fare niente. Così, come avevo fatto due anni prima, lo baciai soltanto. Quanto mi erano mancate le sue labbra morbide e perfette. Troppo.
-Ti amo Hope!
-Ti amo anche io Zayn!


Era una settimana che io e Zayn ci frequentavamo. Stavamo a casa mia a guardare un film abbracciati, quando bussarono alla porta. Mi alzai controvoglia e andai ad aprire la porta. Era il postino.
-La signorina Ruggiero?
-Si sono io.
-C’è una lettera per lei. Arriva dalla Juilliard.- Dalla Juilliard? Che strano.
-Ok, grazie arrivederla.
Chiusi la porta e tornai accanto a Zayn, perché la Juilliard mi aveva inviato una lettera? 
-Hope tutto ok? Chi era alla porta?
-Il postino.
-E che c’è di tanto strano? Sei sconvolta.
-Mi è arrivata una lettera dalla Juilliard. 
-Dalla Juilliard? Come mai? Avevi fatto domanda??
-No. Non ho mai fatto nessuna domanda.
-Beh aprila e vedi che dice.

“Cara miss. Hope Ruggiero
ci scusiamo per il ritardo. Volevamo informarla che è stata ammessa alla scuola. Lei ha superato i provini l’anno scorso. La preghiamo di darci conferma entro il 7 agosto.”

-Non ci posso credere!
-Che dice?
-Che sono stata ammessa.
-Ma non hai detto che non avevi fatto nessuna domanda?
-Beh, no non ho mai fatto domanda. Ma un anno fa ho fatto uno stage con alcuni insegnanti della Julliard e loro dovevano scegliere due ragazze. Non credo che mi avrebbero presa. E ora non so che fare. Ballare è sempre stato il mio sogno ma ora.. ora… non so veramente se voglio andarci. Qui ho la mia vita. Ho la mia migliore amica, ho i miei migliori amici, ho TE.
-Hope, io non voglio impedirti di realizzare il tuo sogno, e sono sicuro che anche i ragazzi sono d’accordo con me. Secondo me dovresti andarci, dovresti realizzare il tuo sogno.
-E che ne sarà di noi?
- Ci sentiremo tutti i giorni. Quando avrò un po’ di tempo libero verrò a trovarti. Di certo non sarà una stupida distanza a rovinare il nostro rapporto.


FINE FLASHBACK


Si certo, non sarà una stupida distanza a rovinare il nostro rapporto. Però era quello che era successo. 
C:-Hope? Ci sei? Terra chiama Hope.
Io:-E.. sisi ci sono.
C:-A che pensavi?
Io:-Niente, niente.
I:-Sicura di stare bene Hope?
Io:-Sisi.
I:- Siamo arrivate!

Isa ci aveva chiesto di andare a vivere con lei dato che la casa era abbastanza grande. L’avevamo comprata insieme un anno fa quando c’eravamo trasferite a Londra.



RECENSITE PER FAVOREEEEEEEEE

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


-Isaaaaaa lo sai che ti voglio taaaaanto bene? Ma proprio tanto?
-Che vuoi Hope?
-Che c’è non posso dirti quanto ti voglio bene?
-Non sono scema e poi ti conosco molto bene e so che quando fai così è perché vuoi qualcosa, quindi sputa il rospo senza tanti giri di parole.
-Possono venire a cena Harry, Louis, Liam e Niall?
-No!
-Perché? Tu li adori specialmente un riccio!
-No Hope, lo sai che mi vergogno e che non li vedo più da quando sei partita.
-E daiiiii. Ci sono tante persone che vorrebbero stare al tuo posto. Lo sai che sono i miei migliori amici. Per favoreee
-Quella faccia da cucciolo non mi fa più né caldo né freddo!

continuai a fare quella faccia sapendo che prima o poi sarei riuscita a convincerla. Nessuno riusciva a resistere al mio faccino dolce e innocente.
-Ok, va bene…-Non le diedi il tempo di farle finire la frase che le ero saltata addosso componendo già il numero dei ragazzi.
 
Tra poco sarebbero arrivati i ragazzi. Che bello mi erano mancati tantissimo, a causa dei loro impegni eravamo riusciti a vederci solo a Natale.
*toc toc*
Io:-Vado ioooo!- Dissi precipitandomi dalle scale per poco non cadevo e mi rompevo tutte le ossa.
Non riuscii neanche ad aprire la porta che quattro corpi si fiondarono su di me.
Subito dopo le ragazze ci raggiunsero.
Io:-Ragazzi vi ricordate di Isa? Lei invece è Charlie, l’ho conosciuta a New York. Charlie loro sono, vabbè sai chi sono. Aahhahahahhahahahaha- Wow ero riuscita a far diventare rossa Charlie, lei era una ragazza che non si vergognava molto facilmente.
La serata fu tranquilla, Charlie prese subito confidenza con i ragazzi mentre Isa ci mise un po’ ad abituarsi a loro, nonostante avesse passato l’estate precedente insieme a loro.
 
-Sveglia brutta stronza! Mi devi delle spiegazioniii!!
Aprii gli occhi e trovai Charlie che stava saltando su di me urlandomi di sveglarmi. Ma dove le trovava tutte quelle energie di prima mattina?
-Che vuoi?
-Delle spiegazioni! Perché non mi hai detto che conoscevi i ragazzi? Perché non mi hai detto che conoscevi Niall?-
ah dimenticavo il suo amore segreto per il biondo.- E perché non c’era Zayn?-
Zayn. Già non lo vedevo e non lo sentivo da quando avevo scoperto che mi aveva tradito. Non potevo mica invitarlo come se fossimo amici, come se non fosse successo niente. Per me lui non era più nessuno. Gli avevo dato tutta la mia fiducia e lui l’aveva persa del tutto portandosi a letto la prima troia di turno.

 
 
FLASCHBACK
 
Era il 30 ottobre ed ero tornata a Londra perché a scuola ci avevano dato una settimana di riposo e io volevo rivedere i ragazzi. Mi diressi a casa di Zayn e bussai. Niente sicuramente dormiva. Mi ricordai che aveva un paio di chiavi nascosti dotto il tappeto allora le presi ed entrai. Volevo fargli una sorpresa e decisi di portargli la colazione in camera. Quando entrai in camera sua, il mio cuore si spezzò in due parti. Stava nudo nel letto insieme ad una bionda cotonata. Delle lacrime incominciarono a scendere lungo le mie morbide guance, mi sentii il mondo cadermi addosso. Il vassoio con la colazione mi cadde dalle mani facendo così svegliare il moro e quell’oca che dormiva affianco a lui.
x:-Chi sei?
Io:-Io.. io.. la sua raga.. ex-ragazza.-
detto questo scappai via. Qualcuno mi prese per il braccio e mi girai trovandomi dietro il moro.
Z:-Hope.. io..- non lo lasciai finire di parlare che gli tirai uno schiaffo in faccia. Lui allentò la presa e mi lasciò andare via.
Mi diressi all’aeroporto. Volevo tornare in America. Volevo andare il più lontano possibile da Londra, da quella casa, da LUI.
Non avevo neanche salutato i ragazzi, ma non ne avevo le forze.
Quando arrivai in aeroporto presi il primo biglietto disponibile per New York.
 
Avevo appena occupato posto sull’aereo. Presi il telefono per spegnerlo, ma quando vidi lo sfondo, lacrime amare ricominciarono a scendere. Era una nostra foto. Accanto a me si sedette una ragazza, aveva circa la mia età.
-Sta bene?- non risposi, feci un semplice cenno con la testa per dire di no.
-Si dice che parlare con gli sconosciuti fa stare meglio. Se ha bisogno mi dica pure, non si preoccupi.- Non conoscevo quella ragazza, però in fondo sentivo che di lei potevo fidarmi. Le raccontai quello che era successo, tralasciando il suo nome. Le raccontai tutto, da quando l’avevo conosciuto a quando l’avevo trovato poco fa.
-Mi dispiace veramente, la tua storia era così romantica. Anche se non ha avuto una bella fine. Comunque io sono Charlotte.
-Hope.

 
Parlammo per tutto il viaggio e riuscii a distrarmi, riuscii a non pensare a quello che era successo. Quello fu l’inizio di una grande amicizia.

 
FINE FLASCHBACK
 
- Ho detto qualcosa di sbagliato Hope?- disse una delle mie migliori amiche vedendomi triste.
- Nono, non è colpa tua. Non puoi sapere. Ti ricordi come ci siamo conosciute Charlie?
-Si, stavi piangendo  per uno stronzo. Ma che centra questo?
-Beh quello stronzo era..
-Era?
-Zayn.

 
 
I ragazzi mi avevano invitato a cena da loro e ovviamente anche le ragazze.
Io:-Charlieeeee sbrigatiiii!
C:-Scusa Hope, voi andate io non sto tanto bene. Sarà per un’altra volta.
I:-Sei sicura Charlotte?? Se vuoi rimaniamo con te.
C:-Nono, non vi preoccupate andate e divertitevi.
Io:- Chiamaci se hai bisogno di qualcosa.

Salutammo Charlie e ci dirigemmo a casa di Liam. Bussai e fu proprio lui ad aprirmi.
Stavamo chiacchierando allegramente. Avevo conosciuto Eleanor e Danielle le ragazze di Louis e Liam, erano davvero molto simpatiche. Bussarono alla porta e andò ad aprire Liam.
-Ehi amico, perché non mi hai invitato? Avevi detto che dovevi passare la serata con Danielle, ma non mi sembra che siete soli.
-No, aspetta Zayn.

Zayn. Lui era lì. Non sapeva che ero tornata.
-Perché non posso, non sono..- 
si bloccò quando mi vide. Ci guardammo negli occhi. Era da troppo tempo che non mi ci perdevo.
 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Ehi ma non vi piace questa storia? Non ricevo mai recensioni.




Spostai il mio sguardo, non riuscivo a reggere il suo. Incontrai gli occhi della mia migliore amica che mi guardava preoccupata. Feci un sorriso falso, che si poteva notare a chilometri di distanza.
Tornai a parlare con Niall e cercai di ignorarlo per tutta la serata.
 
-Perché non mi avete detto che era tornata? Perché volevate tenermelo nascosto?
-Zayn, calmati! Non te l’abbiamo dette perché lei non era pronta a rivederti.
-Cazzo Liam sei il mio migliore amico! Sono giorni che tu e i ragazzi mi evitate, ora ho capito perché! Avreste potuto dirmelo, ho creduto che..
-Che.. cosa Zayn? Che hai pensato?
-Che non mi volevate più come amico.
-Zayn ma come puoi pensare una cosa del genere?
-Cosa vuoi che peensi? È una settimane che vi inventate scuse per non stare con me dicendo che volevate stare soli con le vostre ragazze e poi vi vedevo sempre insieme. Come pensi che mi sia sentito? Potevate dirmelo avrei capito e non mi sarei fatto tutte queste seghe mentali.

 
Sentii dei rumori di qualcuno che si avvicinava alla cucina dove c’erano Liam e Zayn. Scappai via cercando di fare il meno rumore possibile.
Davvero i ragazzi avevano trascurato Zayn per me?
 
La serata al contrario di tutte le altre, non fu tranquilla. Almeno per me. Sentivo sempre lo sguardo di Zayn su di me. La parte positiva è che ero riuscita ad evitarlo per tutta la serata, o almeno credevo. Stavo andando in bagno quando la porta di questo mi finì sopra facendomi cadere.
-Oddio scusami Hope! Non credevo stessi dietro la porta- mi porse la mano per aiutarmi ad alzare, ma io la rifiutai. Stavo entrando in bagno quando mi afferrò il braccio e m’impedì di entrare. Quel contatto mi fece rabbrividire.
-Possibile che ci dobbiamo incontrare sempre così io e te?
-Ti ho già detto che se non fai le cose di fretta, non succede- dissi in un tono molto freddo.
-Hope, possiamo parlare?
-Io non ho niente da dirti.
-Io si invece. Un anno fa non mi hai fatto spiegare
-Cosa c’era da spiegare? Mi sembrava molto chiaro quello che era successo. Ti eri portato a letto una troia o mi vuoi dire che non era così è che ho frainteso tutto-
dissi alzando il tono della voce. La distanza tra di noi era minima. Si avvicinò a me, avevo capito le sue intenzioni. E nonostante anch’io volessi baciarlo, volevo di nuovo baciare quelle labbra perfette, mi tirai indietro.
-Che cosa credi? Che con un semplice bacio sistemerai tutto? Beh mi dispiace deluderti Malik. Io mi fidavo di te, e tu cosa hai fatto? Te ne sei approfittato. Mi hai ferito Zayn, io ti avevo affidato il mio cuore ma tu non hai saputo trattarlo come si deve.- dissi togliendo il mio braccio dalla sua mano e andando giù.
-Allora significa che farò di tutto per riconquistarti. Per riconquistare la tua fiducia.  Non ho mai smesso di pensarti, non ho mai smesso di pensare che ero stato un’idiota a rovinare tutto. Io ti amo ancora Hope.
Non potevo fermarmi e tornare indietro. Non ora, se ci teneva veramente a me doveva dimostrarmelo. Scappai via, non avrei retto un altro minuto lì. Non salutai neanche i ragazzi. Arrivai a casa e chiusa la porta violentemente, mi lasciai cadere continuando a piangere. Due esili braccia mi circondarono.
-Hope che è successo?- mi disse Charlie, sicuramente mi aveva sentito rientrare.
-L’ho rivisto Charlie, l’ho rivisto.
-Ma credevo che l’avessi dimenticato.
-Lo credevo anch’io. Ma quando l’ho visto, quando ho rincontrato in suo sguardo, i sentimenti che avevo messo da parte sono riaffiorati.
-Ti va di raccontarmi?

Non appena finì la frase, la porta si spalancò facendo entrare Isa. Anche lei mi corse ad abbracciare vedendomi in quello stato.
Quando mi calmai un po’, raccontai la piccola conversazione avuta prima con Zayn.
 
 
-Ragazze siete pronte??- Erano passati tre giorni dall’incontro con il moro e, per fortuna, non l’avevo più rivisto. Oggi però ero costretta a rivederlo. C’era la festa di compleanno di Liam ed eravamo stati invitati, ovviamente, entrambi.
-Si eccoci.
 
Alla festa c’era tantissima gente. Ero da sola. Niall ballava con Charlie, Liam con Danielle, Louis con Eleanor e Harry con Isa. Le uniche persone che conoscevano stavano tutte ballando tranne Zayn, ma andare da lui non mi andava proprio.
-Hope, ti va di ballare?-  mi girai di scatto, anche se sapevo benissimo chi fosse. Avrei riconosciuto sempre quella voce così bella.
-No.- risposi fredda. Non mi ero mi comportata così con nessuno, ero sempre stata una ragazza serena. Mi allontanai ed andai a prendere qualcosa da bere.
-Ehi piccola, tutto bene?
-Ehi Niall, potrebbe andare meglio. Ma tu non stavi con Charlie?
-Si, ma ti ho visto triste e sono venuto da te.

Potevo avere migliore amico di lui? Lo abbracciai fortissimo e sussurrai un semplice –Grazie-.
-Vieni a ballare?
-Certo biondo.

 
-Ti piace Charlie eh?
-Che cosa? No..-
disse diventando più rosso dei pantaloni di Louis
-Si certo, puoi mentire a tutti ma non a me. Sono la tua migliore amica, vedo come la guardi. Gli occhi ti brillano.
-Si nota così tanto?-
che tenero il mio piccolo cucciolo si era innamorato.
-E a te? Ti pace ancora?
-No
-Bugiarda. Se fosse stato così mi avresti risposto “chi?”
-Credevo di essere riuscita a mettere da parte tutto quello che provavo per lui, ma quando l’ho rivisto ho capito che non era così.
-Perché non gli dai un’altra possibilità, anche lui ti ama ancora.
-Niall non è così semplice. Non mi fido più di lui. Se veramente ci tiene a me dovrà dimostrarmelo.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Dopo che avevo rifiutato di ballare con lui al compleanno di Liam, Zayn cominciò a mandarmi fiori a casa, a chiedermi di uscire. Ma io mi rifiutavo sempre, nonostante lo desiderassi anch’io. Era il 5 settembre e stavo a casa con Charlie, Isabel era tornata in Italia a trovare la sua famiglia. Suonarono alla porta ed io andai ad aprire. Non c’era nessuno. Abbassai lo sguardo e vidi un mazzo di rose rosse e un bigliettino. Presi entrambe le cose ed entrai in casa.
-Chi era?
-Non lo so, hanno lasciato solo queste -dissi mostrandole le rose e il bigliettino.
-Credo di sapere chi te le manda, in fondo non fa altro da giorni. Vedi che dice il biglietto.
- “Ciao Hope, ti ho detto che avrei fatto di tutto per riconquistarti? Beh non mi arrenderò tanto facilmente. Non pensare che qualche rifiuto mi possa intimorire. Ti aspetto fuori dalla Hollister. Ti starai chiedendo perché proprio lì, giusto? Beh, semplice. Quello è il posto dove ci siamo rincontrati due anni dopo quell’estate indimenticabile. Baci Zayn” Wow, si ricorda ancora dove ci siamo rincontrati un anno fa.
-Secondo me dovresti andarci.
-Non so.
-Mena Hope. Questo ragazzo è innamorato di te. Si, è vero ha sbagliato ma ora sta facendo di tutto per farsi perdonare. Ho capito che ti ha ferito, ma come vuoi che ti dimostri di tenerci a te se tu rifiuti sempre.
-Hai ragione. Devo andarci.

 
 
Ero arrivata fuori dalla Hollister ma non c’era nessuno.
-Ehi Hope. Tieni questa- mi disse Liam dandomi una busta in mano. Poi continuò – So che la curiosità ti sta divorando, ma non posso dirti niente.- Mi diede un bacio sulla guancia e scappò via.
Aprii la busta e trovai delle punte di danza, il biglietto aero per New York e la lettera di ammissione alla Juilliard. Poi trovai un bigliettino.
“Ti starai chiedendo il perché di questi oggetti. Ballare è il tuo sogno o sbaglio? Hai lottato per realizzarlo e ci sei riuscita. Ora tocca a me. Il mio sogno non è solo quello di cantare ma anche di averti accanto a me e lotterò per realizzarlo. […]” mi spuntò un sorriso enorme e mi diressi dove diceva il biglietto.
Lì trovai Niall che mi diede una busta e anche lui scappò via. Dentro quella busta, trovai una collana con il segno dell’infinito e il solito biglietto con le indicazioni e la spiegazione di quell’oggetto: “ Questo era il regalo che ti dovevo dare per il tuo compleanno, una semplice collana con il segno dell’infinito e la parola ‘Love’ perché noi dovevamo essere un per sempre, ma io come uno stupido ho rovinato tutto”.
Conservai anche questo bigliettino nella borsa e indossai la collana. Poi mi diressi dove diceva il biglietto e lì trovai Harry. Anche lui mi consegnò una busta. Questa conteneva un album fotografico, della colla e il solito bigliettino con le indicazioni. Sfogliai l’album era completamente vuoto tranne che alla fine, c’era una semplice scritta: THE END. Nient’altro.
 Conservai anche questo in borsa e mi diressi nel 4° punto. Lì c’era Louis. Appena mi vide mi stritolò in un abbraccio e, dandomi anche lui una busta, sparì. L’aprii e trovai tutte le foto che ci eravamo fatti, dalla prima all’ultima. Anche queste erano accompagnate da una lettera:“ Se sei arrivata fin qui significa che ci tieni ancora a me. Nell’album che hai ricevuto prima inserirai tutte le foto che hai fatto con le persone che sono state, sono e saranno importanti per te. Spero di far parte anch’io di quelle persone. ” il biglietto continuava con le solite indicazioni. Trovai una panchina libera e decisi di sedermi. Presi l’album e la colla e attaccai tutte le nostre foto. Dopo mezzoretta finalmente avevo finito così mi diressi verso l’ultima meta. Mi trovavo all’Hayde Park. Però questo posto non l’avevo mai visto. C’era un muretto e tanto verde. A terra c’erano dei fiori che erano cresciuti formando una scritta: I LOVE YOU. Sul muretto invece c’era scritto:
“If you’re pretending from the start like this,
With a tight grip, then my kiss
Can mend your broken heart
I might miss everything you said to me
And I can lend you broken parts
That might fit like this
And I will give you all my heart
So we can start it all over again
You’ll never know how to make it on your own
And you’ll never show weakness for letting go
I guess you’re still hurt if this is over
But do you really want to be alone?”

Ero immersa in mille pensieri tanto da non accorgermi che qualcuno si era avvicinato a me. Zayn. Incominciò a cantare la frase scritta sul muro, nel mio orecchio. Ero immobile, sentivo il suo respiro sul mio collo. Quando finì di cantare incominciò a sussurrarmi:- So che sono stato uno stronzo, potrei benissimo dirti che ero ubriaco. Ma non ci sono scuse per quello che ho fatto. Non pretendo che tu mi perdoni subito, ma almeno…- non lo lasciai finire di parlare. Mi girai e mi fiondai su quelle calde e morbide labbra. Mamma mia quanto mi erano mancate. Ecco che tutte quelle sensazioni che avevo messo da parte si fecero di nuovo avanti. Ecco le famose farfalle nello stomaco. Ci staccammo solo per prendere un po’ d’aria.
 
Stavamo abbracciati da 10 minuti, mi era mancato così tanto stare tra le sue braccia. Mi erano mancate le sue labbra Mi era mancato lui.
-Vieni con me.- mi staccai controvoglia da lui e lo seguii. Mi portò dietro un albero, a terra c’era una tovaglia con un cestino da pic-nic. Passammo tutta la giornata lì. Stavamo fissando il tramonto io tra le sue gambe con la schiena sul suo petto e lui poggiato all’albero.
-Come mai non c’è nessuno qui??
-Perché questo posto lo conosciamo solo io e te. Quando ero tornato dal viaggio a Nizza, avevo bisogno di un posto tutto mio e facendo una passeggiata in questo parco ho trovato questo posto. Mi ero ripromesso che se un giorno ti avrei rincontrato, ti avrei portato qui.-
Ma si può avere un ragazzo più dolce di lui?
Ad un certo punto si alzò di scatto e per poco non sbattevo la testa sul muro.
-Ma sei pazzo?- lui, vedendo la mia faccia mezza incazzata, scoppiò a ridere
-Che c’è da ridere?
-Niente ahhahaha è solo che la tua faccia è buffissima.
-Ma si può sapere che ti ha preso che ti sei alzato di scatto?
-Mi era venuta in mente una cosa.
-Cosa?
-Aspetta e vedrai.

Prese un coltello dalla cesta pic-nic. Che aveva in mente quel ragazzo? Si avvicinò all’albero e incominciò a scrivere qualcosa. Dopo un po’ si spostò e riuscii a vedere cosa aveva fatto. Aveva scritto “HOPE + ZAYN” chiuso in un cuore. Il mio ragazzo era proprio pazzo. Pazzo ma dolce.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


-Hope Hope Hope svegliatiiiiiii!!
-Che cazzo vuoi Charlie?? Mi devi sempre svegliare così??
-Ti volevo dire che tra un po’ arrivano i ragazzi. E poi devi ancora dirmi che è successo con Zayn!
-Uffaa.. ma si può sapere dove trovi tutta questa energia la mattina appena alzata?
-Ahahaahhaha allora che è successo?
-Niente… abbiamo chiarito e siamo tornati insieme.
-E tu questo lo chiami niente? E non mi basta voglio i dettagli!
-Cuciti quella bocca, voglio dormire!

Non la sentii più, credevo che si fosse arresa, ma mi sbagliavo. Prese le coperte e me le levò di dosso.
-Ora ti alzi e mi racconti!
-Uffa! Non ti sopporto più. Perché ti ho fatto venire con me a Londra? Potevo lasciarti benissimo a New York.

Mi alzai controvoglia e andai a vestirmi, poi scesi sotto a fare colazione dove Charlie mi obbligò a raccontarle quello che era successo il giorno precedente.
Poco dopo il campanello suonò e casa nostra fu invasa da 5 psicopatici.
-Ciao Charlie, ciao piccola- disse Zayn dandomi un bacio sulle labbra facendomi rabbrividire come al solito. Poi salutai tutti gli altri.
H:-Ma Isa? Non tornava oggi dall’Italia?
Io:-Si. Dovrebbe arrivare tra un po’.

 
 
Stavamo tutti in salotto a guardare la TV.  Ma nessuno in realtà la stava seguendo. Forse solo Charlie. Niall era troppo occupato a fissare la mia amica, Liam era impegnato a messaggiare con Danielle o scrivere qualcosa su Twitter, Harry a pensare a chissà che cosa e Louis a dare fastidio al suo amico. E poi c’eravamo noi, io e Zayn, che stavamo abbracciati e ogni tanto ci davamo qualche bacio. Il telefono di Zayn cominciò a squillare e dopo avermi dato l’ennesimo baciò si allontanò a rispondere. Poco dopo vidi Niall avvicinarsi.
-Ehi biondo tutto bene?
-Si, ma ho bisogno di un tuo consiglio. Sei quella che conosce meglio Charlie.
-Spara tutto Niall.
-Sai che mi piace, no?-
annuii – Secondo te cosa posso fare?
-Charlie è una ragazza semplice, vai da lei e dille quello che provi.
-E se mi rifuitua?
-Non lo farà mai. Fidati di me. Va da lei e dille che ti piace.
-Grazie Hope, sei fantastica.-
mi abbracciò e andò da Charlie. Poco dopo li vidi andare in cucina.
-Hope, ti posso chiedere una cosa?
-Dimmi Lou.
-Può venire El qui da te?
-E me lo chiedi pure? Certo che può venire.

Poco dopo arrivò Isa. Salutò Louis, Liam ed Harry e poi venne da me.
-Ehi ma Charlie e Niall?
-Stanno in cucina a parlare, Niall le sta... –
Non riuscii a finire di parlare che Charlie si buttò sopra di noi.
-Mi ha baciato! Niall mi ha baciatoooo!- Sia io che Isa l’abbracciamo, eravamo contente per lei. Poi andai dal biondo e lo abbracciai. Mi sentii afferrare per un braccio, mi giraii e vidi Zayn che mi stava portando in cucina.
-Hope ti devo parlare.- Perché aveva quella faccia? Che doveva dirmi? Incominciai a preoccuparmi.
-Di..dimmi- ecco, ora balbettavo pure.
-Mi ha chiamato Paul e mi ha detto che il 14 dobbiamo andare in America per due mesi.
-D..due mesi?

Annuì e mi abbracciò. Perché non potevo stare un po’ tranquillamente con il mio ragazzo? So che quello era il suo lavoro, ma non avevamo mai tempo per noi. E se mi avesse di nuovo tradita? Non sarei riuscita a sopportarlo. Tornammo di là dagli altri e dopo che lui diede la notizia ai ragazzi senza mai lasciarmi la mano, andai a parlare con le ragazze.
I:-Che aspettavi a dirmi che sei tornata con Zayn?
Io:-Se non abbiamo avuto tempo di parlare che questa scema si è buttata su di noi felice che Niall l’aveva baciata.-
dissi indicando Charlie
C:-Ehiii!!- disse dandomi uno schiaffetto giocoso sul braccio.
I:-Hope, ma perché sei triste? Sei tornata con Zayn, se fossi in te sarei felicissima. Guarda Charlie, sprizza felicità da tutti i pori.
C:-La smettete di complottare contro di me? Vorrei vedere cosa faresti tu se Harry ti baciasse!

Isa le tirò un cuscino sopra e poi riprese a parlare:- Allora cosa c’è che non va Hope?
Io:- Ho paura, se mi tradisce di nuovo? Chi mi garantisce che non lo farà? Io non potrei reggere di nuovo tutto quello che ho passato.

Le ragazze mi abbracciarono e poi Charlie disse:- Ehi, Hope. Lui ha sbagliato una volta e ti ha perso, ha fatto di tutto per riconquistarti. Non sarà tanto scemo da sbagliare di nuovo. Stai tranquilla, dirò a Niall di controllarlo.
-Già, Char ha ragione. Se ti farà di nuovo del male se la vedrà con noi.
-Ahahhahahah grazie ragazze.
-Eh ora, vai da lui. Vi rimane una settimana da passare insieme e non vogliamo impedirvelo tanto poi avremo due mesi interi da passare insieme.

Ci abbracciammo di nuovo, poi io andai da Zayn e Charlie da Niall. Vidi Harry avvicinarsi a Isa, secondo me al riccio piaceva la mia migliore amica. Erano arrivate anche Eleanor e Danielle. 


Il prossimo capitolo lo metterò o venerdì o sabato perchè sto fuori casa. <3 Lasiate qualche recensione per favore.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


La festa di Niall arrivò in fretta e anche la partenza dei ragazzi. Non successe niente d’importante in quei giorni, almeno credevo. Stavo facendo colazione con le ragazze e Isa non smetteva mai di sorridere. Sarà successo qualcosa alla festa? Molto probabilmente. Le l’avrei chiesto più tardi, dopo aver accompagnato i ragazzi all’aeroporto.
Eravamo tornati da poche ore dall’aeroporto e già mi mancavano terribilmente i ragazzi. Mi mancavano le coccole con Zayn, le gare di cibo con Niall, le battute sceme di Louis, le mille raccomandazioni di Liam e le cavolate di Harry. A poposito di Harry, in aeroporto sia lui che Isa erano strani. Quella stronza della mia amica doveva raccontarmi alcune cose. Era dalla sera precedente che aveva un sorriso stampato in faccia. Sensi la tv e le due ragazze mi guardarono male, anche se nessuno era davvero interessato a quello che facevano in tv. Charlie stava sicuramente pensando al suo Niall e Isa a qualcosa che presto avrei scoperto. Le ragazze continuavano a guardarmi in cagnesco.
Io:-Che c’è?
C:-Perché hai spento la tv?
Io:-Dai non dirmi che la stavi guardando e non pensavi ad un  bindo iraldese che si chiama Niall. E poi c’è qualcuno in questa stanza che ci deve raccontare qualcosa o sbaglio?-
dissi l’ultima frase guardando Isa.
C:-Beh in fondo Hope non ha tutti i torti. Da ieri sera hai stampato un sorrisetto malizioso. C’è qualcosa che ci devi dire Isa?
I:-Io? No, non vi devo dire niente. Tra me ed Harry non c’è niente.
Io:-Noi non abbiamo nominato Harry.
I:-Ah no?
C:No Isa, Non l’abbiamo nominato. Che è successo con il riccio? In aeroporto eravate molto strani.
I:-Beh… ecco.. ehm…
Io:-Ti vergoni di noi? Siamo le tue migliori amiche Isa!
I:-Non è che mi vergongo. Solo che ancora non riesco a crederci. Mi sembra un sogno tutto questo. Ieri sera, alla festa di Niall, siamo usciti fuori per parlare e lui mi ha detto che gli piaccio. Poi mi ha baciata e mi ha chiesto di essere la sua ragazza. Ancora non ci credo!
C e Io:- E quando pensavi di dircelo brutta stronza?-
dicemmo tirandole uno dei cuscini che stava sul divano in faccia. Così inziò una vera lotta di cuscini. Mi bloccai di colpo sentendo il telefono squillare. Sorrisi involontariamente vedendo chi mi stava chiamando.
-Ehi Zayn. Tutto bene, è successo qualcosa?
-Nono, tutto bene piccola. Ti volevo solo avvisare che eravamo arrivati. Ma cosa è tutto questo casino?-
non feci in tempo a rispondere che una cuscinata mi colpì in faccia.
-Aiah cazzo! Questa me la paghi brutta stronza- dissi rivolta verso Isa
-Hope tutto bene? Che è successo?
-Sisi, ti richiamo dopo ora devo farla pagare a quella stronza che ho come amica. Salutami tutti.-
non lo feci neanche rispondere che avevo chiuso già la chiamata e mi ero buttata su Isa. La serata passò così, tra scherzi e risate. Era da tanto che non mi sentivo così viva. Non stavo così bene da quando avevo conosciuto uno stupido ragazzo che mi aveva fatto perdere la testa. Finalmente ero felice. Stavo per addormentarmi, quando la vibrazione del mio telefono mi svegliò. Mi era arrivato un messaggio da Zayn:
“Ehi Hope, spero che sei sveglia e non ti ho disturbato scrivendoti questo messaggio. Mi manghi già tanto non so come farò questi due mesi senza te. Buonanotte piccola.
ps.Devi spiegarmi cosa stavi facendo prima, quando ti ho chiamato. xxZayn”
risposi subito al messaggio: “Ehy Zayn,  non stavo dormendo, ma quasi. Comunque come è Los Angeles? Ho sempre desiderato andarci. Domani ti chiamo così ti spiego cosa stavo facendo qualche ora fa. Ora vado che sto morendo di sonno. Buonanotte Zayn.  Ps. Mi manci tanto anche tu, cercherò di prendere delle ferie così portò venire a trovarti sperando di non trovare brutte sorprese. xxHope”.
La sua risposta non tardò ad arrivare: “ Scusa, non ti volevo svegliare. Comunque poi stare tranquilla, quando verrai a trovarmi non troverani nessuna brutta sorpresa. Non sono così stupido da sbagliare di nuovo. Ti amo. xxZayn” sorrisi leggendo quel messaggio. “Ti amo anch’io xxHope”. La sua risposta fu un semplice: “Buonanotte ♥”. Spensi il telefono e provai a dormire, ma senza nessun risultato. Ormai non avevo più sonno.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Erano passate tre settimane, quasi quattro, dalla partenza dei ragazzi e loro si facevano sentire ogni giorno. Avevamo deciso di andarli a trovare insieme a Eleanor e Danielle, però per poter fare ciò dovevamo prenderci delle ferie. Infatti tutte e tre eravamo appena uscite di casa dirette alla Hollister, lavoravamo lì da un mesetto.
C,I e Io:-Ciao Jaxon, Sophy!
J:- Ciao ragazze
S:-Che ci fate qui
? Oggi non è il vostro giorno libero?
Io:-Si, dovevamo parlare con Emily. L’avete vista?
J:-Dovrebbe stare nel suo ufficio.
C:-Grazie Jax.

Emily era il nostro capo, era molto simpatica e socievole.Voleva fare un’espressino da dura, ma quando la conoscevi capivi che era tutto il contario di quello che dimostrava.
Ci avviammo verso il suo ufficio e quando arrivammo bussammo alla porta.
E:-Avanti!- entrammo e la salutammo tutte e tre- Che ci fate qui ragazze? Non è il vostro giorno libero?
I:-Si, non siamo qui per lavorare, le volevamo chiedere una cosa.
E:-Ditemi pure ragazze.
Io:- Volevamo sapere se ci poteva dare una settimana di vacanza.
E:-Certo ragazze, nessun problema. Ve le meritate queste ferie. In questo mese avete lavorato tantissimo. Quando le volete?
C:-Da questo lunedì, e poi lunedì prossimo riprendiamo.
E:-Ok perfetto. Allora ci vediamo e godetevi questa vacanza. Ciao ragazze.
Io,C e I:-Ciao Emily e grazie ancora.




Eccomi di nuovo a New York, eh già i ragazzi ora stavano qui. Finalmente li avremmo rivisti dopo un mese. Loro non sapevano niente del nostro arrivo, doveva essere una sorpresa. Ci stavano per scoprire, ma per fortuna sono riuscita a non farli capire niente.

FLASHBACK

Eravamo appena arrivate in aereoporto ed era mezzanotte. Stavo morendo di sonno. Non vedevo l’ora di salire in aero e mettermi a dormire. 
Avevo appena sistemato la borsa sotto il sedile anteriore, stavo prendendo il telefono quando inizò a squillare.
-Ehi Hope, come stai?
-Ehy Zayn, tutto bene yawn tu?-
-Bene, ma ti ho svegliata?
-No, ma stavo per andare a dormire. 
-Ah allora ti lascio dormire. Mi manchi tanto.
-Ecco bravo, buonanotte!- 
x:-Signorina deve spegnere il telefono stiamo per decollare.
-Si, faccio subito-
cazzo speriamo che non abbia sentito altrimenti addio sorperesa. L’hostes si allontanò e poco dopo sentii Zayn dall’altra parte del telfono.
-Con chi parlavi? E scusa dove stai? Non stavi andando a dormire?-Cazzo! Inventa una scusa Hope su.
-Emh, sto in aero per andare a trovare i miei e..
-Ah, ok allora ci sentiamo. Ciao!-
Sembrava dispiaciuto, forse era rimarto male perché gli avevo detto che dovevo andare dai miei e non da lui. Beh meglio, la sorpresa avrebbe avuto più successo. Spensi il telefono e crollai nel mondo dei sogni.

FINE FLASHBACK

Erano le 4 di mattina. New York dormiva e non c’erano molti taxi in giro, strano. Per fortuna ci eravamo messe d’accordo con Paul che ci aveva mandato l’autista dei ragazzi a prenderci insieme alle chiavi della camera. Ognuno si diresse nella camera del proprio ragazzo. Quando entrai nella camera di Zayn, lo vidi che dormiva. Mi dispiaceva svegliarlo, era così tenero. Però volevo riabbracciarlo, baciarlo e se dormiva non potevo farlo. Quindi mi avvicinai e cominciai a dargli piccoli baci su tutta la faccia finchè non aprì i suoi occhi cioccolato che tanto amavo. Inizialmente mi guardò confuso, poi quando realizzò che io ero lì divenne stupito e poi si findò ad abbracciarmi. Mentre eravamo ancora abbracciati mi disse:- Che ci fai qui? Non dovevi essere in Francia?
-E secondo te io andavo dai miei invece di venire da te? Certo che sei proprio stupido.
-Beh ma tu mi hai detto così, non potevo immaginare che mi stavi facendo una sorpresa. 
-Mi sei mancato stupido!
-Anche tu!-
e così mi baciò. Ormai non avevo più le farfalle nello stomaco, ma dei rinoceronti che ballavano Gagnam Style. Ogni volta che mi baciava il mio cuore impazziva. Si poteva amare così tanto un ragazzo. Poco dopo mi staccai da quelle labbra perfette e andai a cambiarmi. Quella era la prima volta che dormivamo insieme. Parlammo per un po’ di quello che avevamo fatto in quel mese e poi ci addormentammo abbracciati.

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


La mattina seguente mi svegliai alle undici, ma vicino a me non trovai Zayn. Uscii dalla camera con ancora il pigiama, ma non c’era nessuno in tutta la suit. Nella cucinetta trovai un postit attaccato al frigorifero. Mi avvicinai e lo presi per leggerlo. 
-Buongiorno Hope!- saltai in aria per lo spavento. 
-Buongiorno ragazze, mi avete fatto spaventare.
E:-Scusaci, che leggi?
Io:-Un postit che ci 
hanno lasciato i ragazzi.
D:-E che dice?
Io:-Che sono dovuti uscire presto per un’intervista e che c’è la colazione nel frigo.
C:-E che aspettiamo??Prendi sta colazione sto moredno di fame!
I:-Tu e Niall siete proprio uguali!
E,D,C e Io:-ahahhahahahha



La mattinata passò in fretta. Andammo un po’ in giro per New York. Nel pomeriggio rientrarono i ragazzi, salutai tutti gli altri dato che non ne avevo avuto ancora l’occasione.
Li:-Beh quanto vi fermate?
D:-Domenica mattina abbiamo l’aero.
Lou:-Perché così presto?
El:-Perché Dani deve girare un video martedì, io lunedì ho un servizio fotografico e loro devo rientrare a lavoro.
Li:-Allora ci dobbiamo godere al meglio questi giorni. 
H:-Che ne dite se domani andiamo a fare un giro per New York?
C:-Si sarebbe fantastico.
Io:-So già dove andare!
I:-Dove?
C:-Hope intendi in quel posto dove ti ho portata poco dopo che ci siamo conosciute?
I:-Dove?
Io:-Esatto!
I:-Doveeee?
C:-Si, è perfetto!
I:-Mi volete dire dove??
Io:-No! Lo vedrai domani come tutti!
Z:-Tanto a me lo dici dopo no?
Io:-E tu chi saresti scusa? Perché dovresti saperlo?
Z:-Perché io sono Zayn Malik, il tuo ragazzo. 
Io:-E quindi? Non cambia niente tra te e gli altri siete tutti uguali!
Z:-Uffa, sei cattiva!
N:-Non lo sai? Cattiva è il suo secondo nome.-
Disse dandomi il cinque. Amavo quel ragazzo, era come un fratello per me. Continuammo a scherzare per tutta la serata poi dopo cena ognuno andò nella propria camera.

Il giorno dopo lo trascorremmo al Central Park. Passeggiamo, facemmo qualche giro in bici, andammo allo zoo e poi prendemmo una barchetta e attraversammo il laghetto fino ad arrivare in un posto fantastico.Era poco conosciuto, quindi trascorremmo il resto della giornata tranquillamente, senza che le fan ci interrompessero in continuazione.

La settimana passò in fretta. Tra concerti e interviste, passammo veramente poco tempo con i ragazzi. Era l’ultimo giorno che stavamo lì a New York e la mattina i ragazzi erano impegnati, ma ci avevano promesso che avrebbero passato la serata con noi. O meglio, ogni ragazzo con la propria ragazza. 
Era sera, mi stavo preparando per la serata che aveva organizzato Zayn. Non avevo la minima idea di cosa aveva fatto. Mi aveva semplicemente detto di vestirmi elegante. Il pomeriggio e la mattina l’avevo passato con le ragazze in giro per negozi. Mi ero comprata, infatti, un vestivo nero stretto, semplice ma elegante. 
-Hopeee, sei prontaa?
-Eccomii!!
-Wow.. sei… sei bellissima.
-Grazie, anche tu. -
Indossava un paio di Jeans scuri, una T-Shirt bianca che faceva intravedere il suo fisico e una giacca scura sopra. Era.. fantastico.
Mi prese per mano e, dopo avermi dato un bacio, mi portò in macchina. Lo vidi prendere una benda, se intendeva mettermela sugli occhi si sbagliava di grosso. Non l’avrei mai indossata.
-Che vuoi fare con quella?
-Volevo mangiarla!
-Sei sicuro? Non è tanto buona. Poi stai male e non potrai cantare. Come faranno le tue fan?
-Hope, ma sei scema? Secondo te la mangio davvero? A cosa può mai servire una benda?
-No bello tu non hai capito niente, non mi metterai quel coso sugli occhi.
-Hope, so di essere bello. Non devi ripetelo in continuazione. E comunque non mi interessa questa benda la metti. Decidi tu, o con le buone o con le cattive.

Passamo circa dieci minuti a ‘litigare’. Alla fine vinse lui e indossai quella maledetta benda.
Poco dopo la macchina si fermò. Eravamo arrivati.
-Posso togliere la benda?
-No! Quando sarà il momento te la toglierò io.


dieci minuti dopo

-Ora?
-No.


altri dieci minuti dopo

-Ora?
-Si.
-Davvero?
-No!
-Uffa e perché mi hai detto si?
-Perché così ti stavi zitta. Comunque manca poco.


5 minuti dopo

Ma che cazzo! Dove mi stava portando questo imbecille? Era passata mezz’ora e avevo ancora questa cosa sugli occhi. Non ne potevo più. Ormai mi ero arresa, se io ero testarda lui lo era il triplo. Per tutto il tempo mi aveva tenuto per mano, anche perché se me l’avesse lasciata l’avrei ammazzato. Sentii la sua presa allentarsi e un venticello colpirmi il viso. Sentivo anche diversi rumori di macchinette fotografiche. Stavo cominciano a spaventarmi, ormai aveva mollato completamente la mia mano. Poco dopo quella odiosa benda che avevo sugli occhi, non c’era più. Finalmente. Ci misi un po’ per mettere a fuoco e capire dove mi aveva portata.

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Ero stata un anno intero a New York, ma non ero mai salita lì sopra. Non ero mai salita sull’Empire State Building. Non avevo mai trovato il tempo per salire. Da quando c’era stato l’attentato alle Torri Gemelle, questo era tornato ad essere il grattacielo più alto della città. La visuale era qualcosa di magico. Vedere New York illuminata dall’alto era uno spettacolo veramente bellissimo.
-Ti piace?- la sua voce mi riportò alla realtà.
-Si, è bellissimo.
-Non ci sei mai salita vero?
-No, non ho mai avuto tempo. Comunque meglio così, ho sempre desiderato salire qui con il mio ragazzo e se fossi salita quanto stavo qui a New York sarei stata sola e non sarebbe stato la stessa cosa.

Ci baciammo. Quel bacio fu uno dei più belli. Sarà stato per l’atmosfera, per il momento magico che si era creato. Non so, ma anche quel bacio fu magico.
Dopo una mezz’oretta che stavamo lì a farci foto, decidemmo di andare a mangiare. Mi portò a mangiare in un ristorante bellissimo. Da ‘Smith&Wollensky’.
-Ma qui è dove hanno girato ‘Un diavolo veste Prada?’ 
-Si, è proprio questo. Mi hanno detto che si mangia veramente bene qui, soprattutto la carne.
- Ma sarà carissimo.
-Non ti preoccupare tu pensa solo a divertirti, questa è l’ultima serata nostra. Poi non ci vedremo per un altro mese.


Mangiammo veramente bene quella sera. La carne era buonissima.
-Sono stata benissimo Zayn questa sera, grazie. 
-Ma la serata non è ancora finita Hope.

Lo guardai con una faccia interrogativa. Poi mi prese per mano e dopo avermi fatto salire di nuovo in macchina, prese nuovamente la benda. 
-No io non metterò di nuovo quella cosa. 
-Mi dispiace signorina, ma questa dovrà metterla di nuovo. 

Sbuffai e mi girai di spalle per farmi legare quella maledetta benda. In fondo mi stavo divertendo. 
-Dove andiamo?
-Secondo te, te lo dico?? Altrimenti a che serve la benda. Non sei cambiata molto, sei sempre la solita curiosona.
-Guarda che è grazie alla mia curiosità se ora stiamo insieme. Se non fossi stata curiosa ti avrei mandato a fanculo la seconda volta che mi sei finito sopra.
-Io pensavo che avevi accettato di prendere qualcosa al bar perché mi torvavi affascinante.
-Si si certo. L’importante che ne sei convinto-
Dissi tirando un colpo a vuoto credendo di colpirlo. Maledetta benda, se non l’avessi avuta non l’avrei mancato.
Passò mezz’oretta da quando eravamo usciti dal locale, poi finalmente la macchina si fermò. Come prima, Zayn mi aiutò a scendere dalla macchina e a camminare. Si fermò di colpo e io finii sopra di lui.
-Ma sei scemo? Perché ti sei fermato?
-Siamo arrivati.
-Dirmelo ti costava molto?Ora non avrei un naso dolorante.

Iniziò a ridere come uno scemo, adoravo la sua risata. Quando finalmente finì di ridere lo sentii baciarmi il naso.
-Ora va meglio?
-Mmh non so, forse ho bisogno ancora di questa medicina. Però ora che ci penso non mi fa tanto male il naso ma le labbra.-
dopo aver riso di nuovo, mi baciò delicatamente e poi disse:-E ora?-
-No, ho ancora qualche dolore.-
Mi baciò di nuovo.
-Ora?
-Mmh diciamo di si.. Per ora mi posso accontentare, però dopo credo che avrò di nuovo bisogno di questa medicina.

Dopo, finalmente, mi tolse la benda. Quando aprii gli occhi mi ritrovai fuori dalla Juilliard.
-Perché mi hai portato qui?
-Perché tu sei venuta con me in uno dei posti dove ogni giorno realizzo il mio sogno e questo è il posto dove tu hai realizzato il tuo. Volevo semplicemente farne parte. Mi porti a fare un giro?
-Certo.-
Lo presi per mano e ci incamminammo verso l’entrata della scuola. Mentre stavo facendo vedere al mio ragazzo quella che era stata la mia scuola fino a prima dell’estate, qualcuno mi chiamò da lontano. Mi girai vero la voce e vidi un mio ex compagno di danza. Eravamo in classe insieme.
-Josh?
-Si, sono io. Che ci fai qua Hope? Non avevi finito gli studi qualche mese fa?
-Si, ero venuta a fare una visita alla scuola. E tu?
-Io ho deciso all’ultimo momento di fare un altro anno. Che ne dici se uno di questi giorni usciamo insieme come i vecchi tempi?
-Mi piacerebbe Josh ma domani devo tornare a Londra, sono tornata lì dopo i miei studi.
-Ah.. allora ci si sente Hope. Ora vado. Ah sei diventata ancora più bella di prima.
-Grazie. Ciao Josh è stato un piacere rivederti.
-Anche per me.



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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Salutai Josh e tornai da fare da guida turistica a Zayn.
-Chi era quello?
-Chi, Josh?
-Si.
-Sei geloso?

-Io? No, pff.. mica sono geloso di quello lì.
-Quello lì ha un nome.
-E che mi interessa a me!
-Sei geloso marcio. Dai Zayn ammettilo.
-Non sono geloso, sono solo curioso. Allora? Chi era?
-Un mio ex.. siamo stati insieme quando stavo qui.-
non so bene perché gli dissi così, forse perché mi piaceva vederlo geloso. Dimostrava di tenere a me. Josh era stato un semplice amico, inizialmente ci provava con me però io in quel periodo mi ero appena lasciata con Zayn e non mi sentivo ancora pronta ad iniziare una nuova storia.
-Un.. un tuo ex?
Annuii, lo vidi sbiancare.
-E quando siete stati insieme?
-Da metà novembre fino a prima che partissi.
-Vedo che non ci hai messo molto ha rimpiazzarmi.

A quel punto non riuscii più a reggere il gioco e scoppiai a ridere.
- Zayn sto scherzando, è solo un amico. Dopo che ci siamo lasciati non ho avuto più ragazzi. 
-Non mi sembrava un semplice amico, ti mangiava con gli occhi.
-E dai Zayn, lo sai che io voglio solo te.
-Si, ma tu sei solo mia. Mi da fastidio che le altre persone ti guardano così. Lo posso fare solo io.
-E che devo dire io che ti devo condividere con milioni di ragazze?
-Si ma tu sei l’unica ad essere riuscita a rubarmi il cuore. Il mio cuore è tuo da quando ci siamo incontrati a Nizza tre anni fa. 
-È la stessa cosa per me. Nessun altro è entrato nella mia vita come hai fatto tu.


-Perché stiamo qui? E perché ci sono le mie valigie? 
-Perché passeremo qui la notte. Nella tua vecchia camera.
-Come facevi a sapere che era questa?
-Mi sono informato e l’ho affittata per una notte. Volevo stare da solo con te. Non ci vedremo per un altro mese.

Incominciammo a baciarci, ma non ci fermammo solo a quello. Andammo oltre. Quella notte fu magica. Quella notte del 15 ottobre fu la più bella di tutte, mi sentii amata.


Era passata più di una settimana, quasi due, da quella notte fantastica. 
Stavo con le ragazze in cucina a fare colazione, oggi era il nostro giorno libero quindi ci alzammo più tardi del solito. 
C:-Ehi ragazze che giorno è oggi?
I:-Il 28 ottobre, perché?
C:-Quindi se i ragazzi tornano il 15 novembre, mancano 18 giorni. Mi mancano troppo.
I:-Ti mancano o ti manca un biondino.

Continuavano a parlare ma io non le seguivo più. Ero rimasta al 28 ottobre. Il 25 mi sarebbe dovuto venire il ciclo, ma non ero indisposta. Ero sempre stata puntuale, non avevo mai avuto un ritardo. Cominciò a girarmi la testa e iniziai a sudare freddo. Le ragazze lo notarono e smisero di litigare.
C:-Hope tutto bene?
I:-Sei bianca cadaverica. Non è che hai la febbre?
Io:- Torno subito! 

Mi alzai, indossai il cappotto, presi la borsa e uscii di casa lasciando le due ragazze sbalordite. Mi recai alla prima farmacia. Comprai un test di gravidanza. Non potevo essere incinta, però dovevo sapere. Era l’unica motivazione.
Tornai a casa e mi fiondai in bagno, sentii le ragazze seguirmi. Mi bloccarono e riuscirono a leggere il terrore nei miei occhi.
C:-Hope, che è successo? 
Io:-N..niente.
I:-Ti conosco da quando siamo piccole Hope, per me sei un libro aperto ormai. So quando c’è qualcosa che non va, quindi spara.
Io:-Io..io… Za..Zayn..
C:-Cosa tu e Zayn?
I:-È successo qualcosa tra voi due? Avete litigato?
Io:-No..
I:-E allora cosa?
Io:- L’ultima sera siamo stati insieme e il 25 mi doveva venire il ciclo e oggi ancora non lo tengo. Io non ho mai avuto un ritardo.
C:-Mi stai dicendo che tu e Zayn siete stati a letto insieme?-
annuii
I:-E credi...-Non la lasciai finire di parlare, tanto sapevo già cosa mi avrebbe detto. Annuii.


C:-Ehi, tranquilla. Qualunque sarà il risultato del test noi staremo con te, non ti preoccupare.
Avevo da poco fatto il test e stavo aspettando il risultato insieme alle ragazze. Un ‘bip’ mi riportò alla realtà. Non avevo il coraggio di vedere l’esito. Passai il tester a Isa.
I:-Perché devo leggerlo io?
Io:-Perché io non ho il coraggio.
I:-Ma perché io? Non può vederlo Char?
C:-Dammi.

Dopo aver visto che diceva il test alzò lo sguardo e mi disse:- È positivo.

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


È positivo, è positivo. Positivo. Per tutta la giornata quelle due paroline mi giravano in testa, non pensavo ad altro. Mi rinchiusi in camera e non sentii più nessuno. Non risposi neanche alle chiamate dei ragazzi. Non avevo il coraggio. Ora tutta la mia vita sarebbe cambiata. E se Zayn non avrebbe accettato un figlio e mi avrebbe lasciato? La notte non riuscii a dormire, continuavo a sognare, o meglio a fare incubi. Scesi in cucina e mi preparai una cioccolata calda. Quando ero sovrappensiero, la cioccolata riusciva a farmi tranquillizzare. Sentii dei passi di una persona che scendeva le scale. Poco dopo entrò Isa in cucina.
-Che ci fai qui?
-Non riuscivo a dormire.
-Ehi, stai tranquilla Hope. Andrà tutto bene.
-E se non sarà così? Se Zayn mi lascia perché non è pronto ad avere un figlio?
-Sicuramente non è pronto ad avere un figlio Hope, ha solo 20anni. Ma non ti lascerà mai per questo motivo. Lui ti ama. Comunque dovresti chiamarlo, è preoccupato perché non gli hai risposto al telefono alle sue 20 chiamate.

Continuammo a parlare e riuscì a tranquillizzarmi. Non so come faceva ma lei era l’unica, insieme a Niall e Zayn, ad avere questa capacità. Riusciva sempre a farmi sorridere, a farmi vedere il bicchiere mezzo pieno quando io lo vedevo mezzo vuoto.
Il giorno dopo mi senti con Zayn e mi scusai per non avergli risposto dicendoli che ero stata poco bene e non avevo sentito il telefono perché era in silenzioso. Non me la sentii di dirgli che ero incinta. Avrei preferito parlarne di persona. 
Stavo in salotto con Charlie, Isa era andata a fare la spesa.
-Ti sei sentita con Zayn?
-Sisi, abbiamo parlato fino poco fa. 
-E gli hai detto che sei incinta?
x:-Chi è incinta?

Rabbrividii sentendo quella voce. Che ci facevano i miei a Londra? Non stavano a Parigi?
Io:-Mamma papà. Che ci fate qui?
P:-Non mi hai risposto alla domanda. Sei incinta?
I:-Non vi lasciamo soli, andiamo Charlie.


Io:-Che ci fate qui? Non eravate a Parigi?
M:-Eravamo venuti a farti una sorpresa. Ma quella l’hai fatta tu. Cosa è questa storia che sei incinta? Perché non sapevamo che eri fidanzata?
P:-Chi è questo ragazzo? Da quanto state insieme? Che avete deciso di fare?
Io:-Si chiama Zayn e stiamo insieme da un mese e mezzo.
P:-Un mese e mezzo Hope? Mi vuoi dire che vai a letto con il primo che capita?
Io:-No! Non vado a letto con chiunque papà. Io lo amo e lui ama me.
P:-Una relazione di un mese non è amore.
Io:-Stiamo da un mese ma ci conosciamo da tre anni papà.

P:-Come fai a conoscerlo da tre anni se stai qui da quest’estate?
Io:-L’ho conosciuto quando siamo stati a Nizza, poi abbiamo perso ogni contatto e quando sono venuta a Londra un anno fa ci siamo incontrati però non abbiamo avuto occasione di stare insieme perché sono dovuta andare a New York.
P:-E ora dove sta? Che ha detto riguardo il bambino?
Io:-Ancora non lo sa, sta a New York quando torna lo informerò.
P:-E che ci fa a New York?
Io:-È in tour.
P:-Tour?

Io:-Si, è un cantante e fa parte di una band. I One Direction.
P:-Questo ragazzo già non mi piace. 



Era il 7 novembre ed era il mio compleanno, dovevo fare 20 anni. Anche questo compleanno l’avrei passato senza Zayn. O almeno così credevo. 
Scesi sotto a fare colazione quando mi ritrovai una torta in faccia. Dopo essermi ‘pulita’ vidi che 5 coglioni ridevano come dei matti insieme alle 4 coglione che mi ritrovo come amiche.
Mi catapultai a salutare quei 5 deficenti, mi erano mancati davvero tanto. Aspetta ma oggi è il 7, loro non dovevano tornare il 15? 
Io:-Ma non dovevate tornare il 15?
Z:-E secondo te, io non sto con la mia ragazza il giorno del suo ventesimo compleanno? Ormai avevamo finito tutto e abbiamo deciso di anticipare il ritorno.
N:-Che aspettiamo? Le mangiamo queste torte?

C’erano due torte una solo al cioccolato e una torta crapes.. Non so chi mangiò più fette di torta tra me e Niall. Da quando ero in gravidanza avevo una fame terribile.
Lou:-Niall hai trovato un’ottima avversaria.
Li:-Come mai tutta questa fame?

Alzai le spalle facendo finta di non saperne il motivo, prima dovevo parlare con Zayn. Charlie e Isa, le uniche al corrente di ciò, mi guardarono facendomi capire che dovevo parlarne con Zayn.
Io:-Dopo, non ora.
I:-No, ora.
C:-Ha ragione Isa, ora.
H:-Ragazze di che state parlano? Ora cosa?
Io:-…-
aprii la bocca per dire qualcosa, ma non ci riuscii. Le ragazze avevano ragione, dovevo parlare ora con lui. Il coraggio mi mancava, avevo paura.
D:-Hope tutto bene?
Io:-Sisi
E:-Che succede?
Io:-Devo parlare con Zayn.-
tutti annuirono tranne Zayn che mi guardò preoccupato. –Da soli.
Tutti si alzarono e ci lasciarono da soli. Vidi Zayn diventare sempre più preoccupato. Nessuno dei due parlava. Perché non riuscivo a parlargli? Perché le parole mi morivano in bocca?

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


-Hope che succede?? 
-…-
-Mi devo preoccupare?
-…-

-Cazzo Hope parla! Mi stai facendo spaventare!-Disse alzando la voce.
-Non è facile! Ho solo 20 anni tu io…
-Cosa? Hope parla ti prego, non mi fare stare in pensiero.-
Mi abbracciò, il mio sguardo era pieno di terrore, mentre il suo pieno di preoccupazione.
-Io..io .. io non ci riesco!
-Io sono qui con te Hope.
-Qualsiasi cosa accada?
-Certo.

Respirai profondamente e finalmente riuscii a dirglielo. Riuscii a pronunciare quelle due parole. 
-Sono incinta.- lo vidi sbiancare. Abbassai lo sguardo, avevo paura della sua reazione. Vidi alzarlo e dirigersi verso la porta. Lo bloccai.
-Avevi detto che saresti rimasto!- dissi con le lacrime agli occhi.
-Io..ho bisogno di pensarci Hope. Ho solo 20 anni, non sono pronto a questo passo.
Se ne andò lasciandomi sola. Le lacrime cominciarono a scendere, se mi avesse lasciato? Perché non potevo avere una relazione tranquilla con il mio ragazzo? Perché?
Mi appoggiai al muro e mi lasciai cadere senza smettere di piangere. Poco dopo due braccia possenti mi strinsero in un abbraccio.
-Shh tranquilla, si sistemerà tutto!- non risposi, continuai a piangere tra le braccia del mio migliore amico. Charlie era davvero fortunata ad avere un ragazzo del genere.

Prima di conoscere Zayn, ero una ragazza solare. Non piangevo mai. Perché quel ragazzo mi faceva quest’effetto? Perché da quando lo conoscevo non facevo altro che piangere? Almeno avevo i miei amici che mi stavano accanto anche se non sapevano cosa era successo poco prima con Zayn. Riuscirono a tranquillizzarmi, anche se non lo ero davvero del tutto. In testa avevo mille domande. Avevo paura di perdere definitivamente Zayn.
N:- Allora ti va di dirci che è successo? 
Isa e Charlie mi strinsero la mano, come a dirmi che loro ci sarebbero state. Dovevo dirglielo, erano i miei migliori amici. Presi coraggio e dissi tutto.
Li:-Vedrai che Zayn capirà, dagli un po’ di tempo… sai com’è fatto.
Poco dopo otto persone mi abbracciarono fortissimo. Avevo i migliori amici del mondo.


H:-Allora che facciamo? 
Io:-Niente. Non sono dell’umore giusto.
Lou:-Ma è il tuo compleanno, non puoi non fare niente!
Io:-Lou non me la sento. Non ho voglia di uscire.
Li:-Allora staremo tutti qui a farti compagnia.
N:-Vado ad ordinare le pizze voi scegliete qualche film.

Passammo così la serata del mio compleanno, a vedere due film. O meglio uno solo dato che al secondo tutti erano caduti tra le braccia di Morfeo. Tutti tranne me. Presi una coperta e uscii fuori in giardino. Mi lasciai cadere sul dondolo che stava a bordo piscina. Mi immersi in mille pensieri e ricordi. Così mi addormentai. Sicuramente quello era stato il compleanno più brutto della mia vita.

-Hope? Hope svegliati.
-Mhh altri cinque minuti Isa.
-Non sono Isa.
-Non rompermi Charlie! Ho sonno, ieri non ho chiuso occhio lasciami in pace.
-Hope non sono neanche Charlie. Svegliati dobbiamo parlare per favore.
-Niall o chiunque tu sia, non possiamo parlare più tardi?
-È importante.-
disse con tono implorante. Ero troppo stanca per capire chi fosse. Aprii gli occhi e mi ritrovai l’ultima persona che avrei immaginato.
-Che vuoi?- dissi freddamente. Non ero mai stata così fredda con lui tranne quando ci eravamo rincontrati.
-Hope, mi dispiace. Ho sbagliato. Ti avevo promesso che sarei rimasto al tuo fianco. Invece sono stato un codardo e sono scappato. Ma avevo bisogno di tempo per pensare, è stata una notizia scioccante per me. Non sono ancora pronto a questo passo, ho paura di non essere in grado, di non essere un buon padre. Però l’unica cosa di cui sono veramente sicuro è che non voglio perderti, non di nuovo. E se tu vuoi tenere questo bambino io ti aiuterò, non ti abbandonerò. In fondo questo bambino è il frutto del nostro amore. È la cosa più bella che sono riuscita a fare con te.
-Io..io… Cazzo Zayn io non ce la faccio più. Non puoi scappare ogni volta che trovi un ostacolo. Io ci sto male. Per colpa tua ho passato un compleanno di merda. Da quando ti conosco non faccio altro che piangere, io sono sempre stata una ragazza allegra che non piange mai. Ma da quando ti ho incontrato non sono più la solita ragazza allegra, non mi riconosco più. Forse dovremmo chiudere definitivamente la nostra storia e provare ad uscire..
-NO! NON PUOI CHIEDERMI QUESTO!! IO TI AMO, LO SO HO SBAGLIATO SONO STATO UN CODARDO MA non ti voglio perdere Hope, non di nuovo sei troppo importante.-
Disse alzando la voce ma sussurrando l’ultima parte e qualche lacrima gli scese lungo la sua guancia. Non l’avevo mai visto piangere. Mi ferì molto vederlo così. Aveva dimostrato diverse volte di amarmi, forse se fossi stata in lui avrei reagito nello stesso modo. Non potevo, e soprattutto non volevo, buttare tutto al vento. Avevo aspettato per tutta la giornata precedente questo momento. Nonostante ero arrabbiata, delusa e ferita dal suo comportamento, non riuscivo a stargli lontana un altro minuto. Gli asciugai quelle lacrime che gli stavano scendendo lungo le sue guance e lo abbracciai. 
-Zayn, anche io ti amo. Per me sei come la droga. Fai male ma non ne posso fare a meno. Io ti darò un’altra possibilità, l’ultima. Per me sei troppo importante. Ma se mi ferirai di nuovo non esisterà più un noi.
Mi baciò. Fu un bacio semplice e dolce, diverso dagli altri. Quando si staccò mi strinse in un abbraccio e mi sussurrò:- Scusa, scusa per tutto. Ti amo. Scusa se sbaglio sempre ma lo faccio solo perché ho paura. Non ho mai provato questi sentimenti per nessuno.

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


x:-Hope? Zayn? Svegliatevi.
Z:-Cinque minuti ancora mamma.
x:-Zayn ma che dici? Non sono tua mamma. Svegliatevi ragazzi.

Aprii gli occhi e trovai Liam che cercava di svegliarci. Io e Zayn ci eravamo riaddormentati dopo aver chiarito. 
Io:-Buongiorno Liam che ore sono?- dissi stiracchiandomi.
L:-Le 9 e mezzo.
Io:-Cazzo! Devo sbrigarmi!

Saltai dal dondolo facendo sbattere la testa a Zayn che disse qualcosa continuando a dormire e mi fiondai in camera a vestirmi. Dovevo andare a lavoro e non ero in ritardo, di più.

A lavoro arrivai in ritardo e dopo un cazziatone da parte del mio capo andai a servire i clienti. Finalmente la pausa pranzo. Io, Charlie, Isa, Sophie e Jaxon stavamo chiacchierando quando mi squillò il telefono sulle note di “Summe Love” e la foto di mio padre comparve sullo schermo. Che voleva ora mio padre? 
-Torno subito.-dissi rivolta ai ragazzi rispondendo alla chiamata. –Pronto?
-Hope? Sei tu?
-No papà. Secondo te, se mi chiami al mio telefono chi può rispondere?
-Si hai ragione.
-Che volevi? Perché mi hai chiamato?
-Mi sono informata su quel Zian..
-Zian? Zayn papà non Zian!
-Sisi è la stessa cosa. Comunque quel ragazzo non mi piace per niente. 
-Ma se neanche lo conosci?
-Questo non centra. Mi sono informato e ho visto che è stato con diverse ragazze e si è ubriacato diverse volte. 
-Ma non sei tu quello che mi diceva che non doveva giudicare un libro dalla copertina? Devi conoscerlo. Non..
-Ok allora questo weekend staremo lì a Londra a cena da te. Così mi farai conoscere questo ragazzo.



La settimana passò in fretta e arrivò il giorno della cena con i miei. A causa di diversi impegni, i miei non erano potuti venire a Londra quindi noi fummo costretti ad andare a Parigi. Quella città mi era sempre piaciuta. Mi era sempre piaciuta l’idea di andare a visitarla, ma mai avrei pensato di odiarla tanto. Quella era la città dove mi ero dovuta trasferire tre anni fa ricostruendomi una vita costretta ad abbandonare tutto ciò di più caro che avevo in Italia. Però tornarci con il mio ragazzo era come se quella fosse stata la prima volta che mettevo piede in quella città. Eravamo arrivati da qualche ora a Parigi ma non eravamo usciti perché ci volevamo riposare prima di andare a cena dai miei. Saremmo usciti il giorno dopo. Stavo in dormiveglia abbracciata a Zayn, ma il suono del mio telefono mi risvegliò completamente. Mi alzai e risposi al telefono. 
-Chi era?
-Mio padre. Ha detto che ha avuto un imprevisto al lavoro e se potevamo rimandare a domani la cena.
-Ah… Allora che ne dici se usciamo?

Annuii. Sembrava più tranquillo ora rispetto a prima. 

-Dai Zayn Sbrigati. Mio padre è un tipo molto preciso. 
-Sisi eccomi.

Quando il taxi ci lasciò di fronte casa, mi avviai verso la porta. Non sentii però i passi di Zayn seguirmi così mi girai e lo vidi ancora lì fermo a torturasi le mani. Si vedeva lontano un miglio che era preoccupato. 
-Ehi, dai vieni.. vedrai che andrà tutto bene.- dissi la seconda parte forse più a me stessa che a lui. Mio padre quando si metteva in testa una cosa era difficile che poi cambiasse idea. Ed io ero proprio come lui.
Gli presi la mano, era tutta sudata, e gliela strinsi.
-Qualunque cosa dovesse succedere sappi che non mi importa ciò che pensano i miei. Ormai sono grande e vaccinata, posso decidere da sola cosa è bene per me.
Mi sorrise e finalmente si fece coraggio e insieme ci avviammo alla porta.
La serata andò malissimo. Mio padre incominciò a fare le solite domande da padre protettivo. Zayn ruppe un vaso, rovesciò il vino sulla camicia di mio padre. In somma fu un vero e proprio disastro.

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


La mattina dopo i miei ci accompagnarono in aeroporto. Mentre Zayn era andato a fare il chek-in, mio padre mi prese in disparte. 
-Non voglio che tu veda più quel ragazzo.
-No papà non puoi farmi questo. Io lo amo.
-Non è un bravo ragazzo. E da quello che è successo ieri ne ho avuto la conferma. Fuma, è pieno di tatuaggi, beve, sta sempre fuori, ha lasciato la scuola e fa mille disastri.
-Era molt
o agitato. Non è colpa sua se viaggia molto, è il suo lavoro. Ha lasciato la scuola per questo motivo. Ha 20anni, la vita è sua può fumare bere e riempirsi di tatuaggi. Ma a me non importa. E non sarà sicuramente perché tu non vuoi, che lo lascerò. L’ho già perso una volta e non voglio che riaccada. Sono stata veramente male senza di lui. Certo è stata colpa sua se ci siamo lasciati, ma ha fatto di tutto per farsi perdonare.- ops forse avrei dovuto non dirlo questo, avrebbe semplicemente fatto peggiorare la situazione.
-E chi ti dice che non ti ferirà di nuovo?
-Non mi interessa! Voglio solo stare con lui. Per favore dagli un’altra possibilità.

Lasciai mio padre da solo e andai verso Zayn che sembrava aver sentito tutto. Aveva uno sguardo triste. Per tutto il viaggio non parlò. Non l’avevo mai visto così. Ci teneva veramente a fare una buona impressione su mio padre.

Eravamo arrivati a Londra ieri mattina. Oggi sarei dovuta andare al lavoro. Per tutto il giorno non sentii Zayn, o meglio non lo sentivo da quando eravamo tornati a Londra. 
Quel giorno il mio turno finiva alle cinque ed erano le quattro e mezzo. Avevo deciso di andare, appena staccato, da Zayn. 
C:-Hope, Isa che ne dite se quando finiamo andiamo insieme al cinema a vedere quel nuovo film?
Io:-A dire la verità volevo passare da Zayn, non lo sento da ieri. Ha il telefono staccato e sono preoccupata.
I:-Io dovevo uscire con Harry. Se vuoi facciamo domani.
C:-Domani non posso io. Vabbè dai non preoccupatevi, passerò la serata con Niall.


Quando uscimmo dal lavoro andai a casa di Zayn, le luci erano tutte spente e nessuno veniva ad aprire la porta. Chiesi ai ragazzi se sapevano dove fosse, ma non avevano la minima idea. Poi mi ricordai di quel posto dove avevamo chiarito, mi aveva detto che andava sempre lì quando voleva stare solo e pensare. Così decisi di recarmi in quello che qualche mese fa era diventato il nostro posto. Non ero mai tornata lì, non avevo mai avuto il tempo necessario. Ero troppo impegnata tra lavorare e recuperare il tempo perso con le ragazze.
Quando arrivai, lo vidi seduto sulla panchina a fissare il vuoto. Andai vicino a lui. 
-Ehi
Saltò come un petardo sentendo la mia voce.
-Tutto bene?
Fece cenno di no con la testa.
-Zayn che hai? È da ieri che sei silenzioso. Siamo tutti preoccupati per te.
-Tuo padre mi odia Hope. Ecco cosa c’è che non va. Può essere una cosa banale, ma io ci tenevo. E ci tengo ancora. Tu sei tutto per me.
-Ehi. Stai tranquillo, anche se mio padre non ti accetta non mi interessa. Io voglio stare con te e non sarà sicuramente l’opinione di mio padre a farmi cambiare idea. Non mi interessa se fumi, se ti fai tatuaggi. La vita è tua e puoi fare quello che vuoi. Vedrai che mio padre capirà che si è sbagliato su di te. 

Lo strinsi in un abbraccio. Era così tenero. Nessun ragazzo, non che ne avessi avuti tanti, teneva tanto a fare buona impressione su mio padre.

Restammo qualche ora insieme poi tornammo entrambi a casa. 
Quando rientrai trovai Charlie sul divano a guardare uno di quei film strappalacrime. Non doveva uscire con Horan? Poggiai le chiavi nel posacenere tolsi il cappotto e andai da lei.
-Non dovevi uscire con il biondo?
-Eh? Oh ciao Hope. No, erano venuti i suoi da Mullingar, mi ha detto di andare lo stesso da lui ma mi vergognavo troppo.
-Wow Charlotte Johnson che si vergogna! Horan deve averti proprio stregato.

Passammo la serata insieme a mangiare schifezze e vedere film strappalacrime.

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


Finalmente era venerdì. Questa settimana era stata stressante. Tra il lavoro e gli impegni dei ragazzi, non eravamo riusciti mai a vederci. La giornata fu meno faticosa e passò velocemente. 
Finito il nostro turno, io e le ragazze andammo a casa per sistemarci e poi ci recammo a casa di Liam. Ci eravamo dati appuntamento lì per passare una serata tutti insieme. Ad aprire fu Liam e appena mi vide mi disse:- Hope ci sei anche tu?
-Perché non dovrei esseci?
- Zayn mi aveva detto che avevate un altro impegno. 
-A me non ha detto...-
non finii la frase che il mio telefono squillò sulle note di Over Again. Sapevo già chi era, avevo messo una suoneria diversa dagli altro solo per lui. Risposi.
-Sbaglio o devi dirmi qualcosa?
-Ciao anche a te Hope. Sisi sto bene grazie per avermelo chiesto!
-Cosa è questa storia che io e te abbiamo un altro impegno? E perché io non ne sapevo niente?
-Perché ci ho pensato poco fa, ti avevo chiamato apposta per dirtelo. Dove sei ora?
-Da Liam.
-Vieni da me che tra cinque minuti arriverà l’autista a prenderci.
-Ok, ma mi vuoi dire dove andiamo?
-No. -
chiuse la chiamata senza farmi rispondere, salutai Liam e le ragazze che erano rimaste ancora fuori e andai da Zayn. 


Stavamo in macchina da due ore circa.
-Si può sapere dove stiamo andando?
-Tra poco lo saprai. 

Sbuffai. E cominciai a guardare fuori dal finestrino. Ad un certo punto vidi il segnale stradale: “Welcome to Bradford”. Perché mi aveva portato a Bradford? Aspetta lui era nato lì. Questo poteva significare solo una cosa. Cominciai a sudare freddo. Ora capivo perfettamente come si sentiva una settimana fa. 
-Perché non mi hai detto che stavamo andando a casa tua?- dissi leggermente arrabbiata.
-Perché non avresti mai accettato.
Mi girai dalla parte opposta. Non ero arrabbiata perché mi stava portando a conoscere la sua famiglia, ma perché non me lo aveva detto. Se l’avessi saputo mi sarei preparata mentalmente, avrei indossato qualcosa di più elegante, non i primi jeans e felpa che avevo trovato nell’armadio.
-Ti sei arrabbiata?
Non gli risposi.
-Dai Hope, parlami. Perché sei arrabbiata?
Continuai a fissare fuori dal finestrino.
-E va bene, hai ragione avrei dovuto dirtelo. Però per favore non essere arrabbiata. Tanto sappiamo bene entrambi che non riesci a tenermi il muso.
E aveva perfettamente ragione. Non riuscivo mai ad essere arrabbiata con lui.
-Non sono arrabbiata. Però se me l’avessi detto mi sarei preparata psicologicamente e mi sarei vestita meglio.
-Non ti devi preoccupare Hope. Gli piacerai sicuramente. Stai tranquilla.

Mi strinse in un abbraccio. Incredibile come si fosse ribaltata la situazione. Una settimana fa era Zayn quello preoccupato e io lo dovevo tranquillizzare, ora era perfettamente il contrario.
Quando mi staccai dall’abbraccio, la macchina si fermò. 
Mi prese per mano e ci avviammo verso la porta. 
-E se andrò in panico e farò mille casini come hai fatto tu?
-Stai tranquilla, vedrai che andrà tutto bene.

Subito dopo suonò il campanello e poco dopo una bambina sui dieci anni ci aprì la porta. Era sicuramente la sorella di Zayn, infatti appena lo vide si fiondò tra le sue braccia.
Z:-Ciao principessa. Come stai?
x:-Bene.-
disse, poi continuò rivolta a me.- e tu chi sei?
Z:-Lei è Hope la mia ragazza.
x:-Ciao Hope, io sono Safaa

Ci raggiunse alla porta una donna. Doveva essere la madre. Appena vide suo figlio corse ad abbracciarlo.
x:-Zayn che ci fai qui? 
Z:-Sono venuto a trovarvi e poi vi voglio fare conoscere una persona mà.-
disse sciogliendo l’abbraccio per poi scostarsi e presentarmi alla madre. 
x:-È un piacere Hope conoscerti, ogni volta che Zayn ci chiama non fa altro che parlare di te. Comunque io sono Patrisha, ma chiamami pure Trisha.
Io-Piacere mio Trisha.
T:-Venite dentro, così conosci anche Waliyha, Doniya e Yaser.


La serata, al contrario di quella trascorsa in Francia, fu tranquilla. Mi trovavo bene insieme alla sua famiglia e mi trovai subito a mio agio. Non avevamo detto niente sul fatto che ero incinta. Non volevo passare per una poco di buono. Stavo parlando con Doniya quando mi venne un attacco di nausea. Corsi in bagno dove cominciai a vomitare. Sentii qualcuno seguirmi e una mano tenermi i capelli e la fronte. Quando finii, mi lavai la faccia e mi girai verso Doniya. 
-Ehi tutto bene? Ti senti male?
-Nono sto bene, ho solo avuto un attacco di nausea.
-Ma prima stavi benissimo, perché tutto ad un tratto ti è venuta la nausea?

Non risposi, guardai le mie scarpe. Non avevo il coraggio di dirle che ero incinta. 
-Hope c’è qualcosa che non va? Devi dirmi qualcosa?
Dovevo dirglielo, alla fine non cambiava molto se l’avessero saputo ora o dopo. 
-Per favore chiamami Zayn.

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


Stavamo tutti in salotto. Io e Zayn avevamo deciso di dire a tutti che aspettavamo un figlio.Avevo paura che la famiglia di Zayn sapendo la verità mi avrebbe odiato, ma dovevano saperlo. Io non riuscivo a parlare, ero bloccata. Per fortuna Zayn capì e incominciò a parlare lui.
-Beh mà, pà, Safaa, Wali e Doni, prima Hope ha avuto un attacco di nausea perché, perché è incinta. Io e le aspettiamo un bambino.
La loro reazione fu del tutto diversa da quella della mia famiglia e a turno ognuno di loro ci abbracciò dicendoci che erano felici. 
Perché anche i miei non potevano essere felici per me? Perché non potevano accettare la persona che amavo come avevano fatto loro con me? Perché doveva essere tutto così complicato?


Purtroppo il Lunedì era arrivato, questo significava che un’altra settimana di lavoro ricominciava.
Come al solito io e le ragazze ci svegliammo alle otto. Scendemmo a fare colazione e raccontammo quello che avevamo fatto nel weekend.
C:-A me Niall mi ha costretto a conoscere la sua famiglia. Che vergogna. Per fortuna è andato tutto bene.. E tu? Come è andata a Bradford?
Io:-Bene, sono delle persone fantastiche e mi hanno accettata subito. Non mi hanno criticato come ha fatto mio padre, è stato un bel weekend. 
I:-Dai Hope vedrai che si sistemerà…-
Non finì di parlare perché fu interrotta dalle note di Summer Love. Appena vidi chi era spalancai gli occhi. 
C:-Chi è Hope?
Io:-Mio padre, non lo sento da quando sono tornata. Che vuole ora? 
I:-Non so, rispondi. Intanto noi andiamo a lavarci, facci sapere.

Le ragazze salirono di sopra e io risposi al telefono. 
-Che vuoi? 
-Volevo sapere se questo weekend potevi ospitarci perché devo organizzare una serata al Devil’s Turner.
-Certo va bene. Ora devo andare ciao.



Entrai in cucina sentendo mio padre urlare. Che era successo?
-Pa, tutto ok?
-No! La band che doveva suonare oggi al locale non può più. La musica non può mancare in questa sera. Non so come fare, è una serata molto importante.
-Oggi i ragazzi sono liberi potrei chieder..
-Hope ma sai quante ragazze ci saranno stasera? Può essere pericoloso per loro e non voglio assumermi nessun tipo di responsabilità.
-Non devi assumerti nessuna responsabilità, sono sicura che lo faranno con piacere. Specialmente Zayn perché farebbe di tutto per conquistare la tua fiducia. E per favore, non metterlo in soggezione. Lui ci tiene a fare una buona impressione su di te.


Lasciai mio padre e chiamai Zayn, ero sicura che avrebbe accettato.
-Ehi Hope.
-Zayn, senti ti posso chiedere un favore?
-Certo dimmi.
-La band che aveva ingaggiato mio padre ha avuto dei problemi, non è che potreste sostituirli voi? Per favore è importante e poi così avrai qualche possibilità in più con mio padre.
-Io non so Hope.. io… ok va bene ma solo perché voglio che tuo padre cambi idea su di me.. 
-Grazie. Sapevo che avresti accettato. Avvisi tu i ragazzi?
-Certo, a che ora e dove?
- Alle 8 al Devil’s Turner. Ci vediamo più tardi.



La serata trascorse molto tranquillamente, per fortuna. Però mio padre non sembrava cambiare opinione su Zayn e mi sembrò che anche lui se ne accorse. Quando i ragazzi finirono di cantare Kiss You, Zayn cominciò a parlare.


Z:-Allora, prima di tutto vorrei ringraziare a nome di tutti noi i nostri fan che ci hanno supportato, ci supportano e ci supporteranno sempre.- le poche fan che erano presenti lanciarono un urlo fortissimo e poi fecero continuare Zayn. –poi vorrei dedicare le ultime due canzoni alla mia ragazza. Queste sono per te Hope, ti amo.
Il mio cuore batteva a mille nessuno mi aveva mai dedicato delle canzoni e soprattutto perché la relazione mia e di Zayn era rimasta nascosta per evitare diversi insulti da parte delle loro fan e anche per avere un po’ di privacy. Questo era un altro motivo che mio padre aveva trovato per non accettare Zayn. Quando finì di parlare scese dal palco e prese una rosa da uno dei tanti vasi che c’erano in sala e si avvicinò a me, mi prese per mano e mi fece salire sul palco. Partì la base musicale di una delle loro tante canzoni. La riconobbi subito, era Summer Love. Quella canzone ci rappresentava, parlava di noi e del nostro amore che era nato durante un estate in quel villaggio a Nizza. 
-Can’t believe you’re packing your bags try so hard not to cry..- Avevo gli occhi lucidi, e per la prima volta le lacrime, che appena iniziò a cantare mi bagnarono le mie guance, erano di felicità.
Subito dopo cantarono Over Again e durante l’assolo di Zayn, quest’ultimo spostò una mia ciocca di capelli dietro l’orecchio e li fermò con la rosa che mi aveva dato poco prima.

Quando finirono di cantare, fecero autografi e foto per le loro fan. Io ero seduta in disparte giocando a Temple Run. 
-Ehi
Saltai come un petardo.
-Porco cane Zayn, mi hai fatto spaventare.
-Ahahhahaha era proprio questo il mio obbiettivo.
-Stronzo.-
dissi dandogli uno schiaffetto sul braccio.
Poco dopo ci raggiunsero tutti i ragazzi e incominciammo a scherzare. Poi vidi mio padre incamminarsi verso di noi.
P:-Ragazzi volevo ringraziarvi. Siete stati molto bravi e mi avete salvato il culo.
Li:-Di niente sig. Ruggiero, per noi è stato un piacere. 
P:- Ragazzi potete lasciarmi solo con Zayn?
Lou:-Certo.

Io e i ragazzi ce ne andammo, ma ero troppo curiosa, volevo sapere cosa doveva dire mio padre a Zayn. 

P:-Da quello che ho visto prima ho capito che ci tieni molto a mia figlia.
Z:-La amo più di me stesso sig. Ruggero.
P:- Ho deciso di darti un’altra possibilità, ma permettiti a farle di nuovo del male e te la vedrai con me.

Sentii Zayn deglutire e poi aggiungere: -Non si preoccupi, ho già sbagliato una volta. Non farei mai di nuovo un errore simile sig. Ruggiero. 
P:-E basta chiamarmi così, mi fai sentire vecchio. Chiamami semplicemente Stefano.
Dicendo questo, vidi mio padre abbracciare il mio ragazzo. Poi lo vidi uscire da quella stanza.
-Grazie.- lo abbracciai, ero felice. Mio padre aveva accettato finalmente Zayn.
-E di cosa? Ora vai da lui su.
Lo raggiunsi, aveva un sorriso stampato in faccia.
-Hope, ti rendi conto? Tuo padre mi ha dato un’atra possibilità! Non ci credo, sono troppo felice.
Si buttò tra le mie braccia stringendomi forte a se. Finalmente andava tutto per il verso giusto.


THE END.


E così finisce questa storia, spero vi sia piaciuta. Ringrazio tutte quelle che l'hanno seguita. Sto scrivedo una nuova storia e sabato metterò il primo capitolo spero che la seguirete e la recensirete. Baci <3

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