Friends will be friends

di Jooles
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Le teste pesanti affondano ***
Capitolo 2: *** Rimorchiare, una scienza riservata a pochi adepti ***
Capitolo 3: *** Gioielli di famiglia, cose private! ***
Capitolo 4: *** Incolpare per sviare da scomodi discorsi ***
Capitolo 5: *** Sfida a colpi di ghiaccio e mutande rosa ***
Capitolo 6: *** La vendetta ***
Capitolo 7: *** Pecore, ramen e apocalittici fenomeni fisiologici ***



Capitolo 1
*** Le teste pesanti affondano ***


La raccolta partecipa al "The Itten Challenge" indetto da Edelvais Verdefoglia sul forum di EFP!


Titolo:
La testa di quella Testa Quadra è troppo piena di idiozie, indi per cui affonda.
Autore: Jooles
Fandom:Naruto
Personaggi:Naruto/Sasuke (piccola comparsa di Sakura)
Pairing:Nessuno
Genere:Introspettivo
Rating:Verde
Tabella:Blu
Prompt:Onde del mare
Note:L’episodio da cui ho tratto ispirazione fa riferimento a uno dei numerosissimi filler della prima serie, esattamente quello in cui l’ancora Team 7 combatte in mare contro dei ninja della Pioggia per proteggere il podista Idate.












La testa di quella Testa Quadra è
troppo piena di idiozie, indi per cui affonda.

 

 

“Sasuke-kun, Naruto sta affogando!”, urlava Sakura nel panico, cercando con tutte le sue forze di mantenersi a galla, nonostante avesse braccia e gambe ormai indolenzite e intirizzite dalla temperatura quasi glaciale del mare.
“Lo so lagnosa, non c’è bisogno che me lo urli!”, urlava però a sua volta Sasuke. Era stato preso anche lui dall’angoscia? No, Uchiha Sasuke poteva dirsi lungi dal sentirsi angosciato. Eppure doveva sbrigarsi a salvare quella testa quadra. Attese l’onda giusta per potersi immergere nella salinità del mare, doveva essere abbastanza alta da innalzarlo rispetto al livello dell’acqua, così da riuscire a vedere meglio sotto i suoi piedi.
La prima onda passò fugace, senza nemmeno bagnargli il collo.
La seconda fu troppo violenta e quindi troppo schiumosa per permettergli di vedere qualcosa.
E poiché la terza è sempre quella giusta, Sasuke la prese, sollevandosi di parecchio. Riusciva a intravedere una macchiolina gialla e arancione sfocata. Prese un enorme respiro e lo trattenne, immergendosi.
Sakura aveva contato i secondi dal momento dell’immersione del suo compagno. Ottantatre, ottantaquattro… era più di un minuto che Sasuke non respirava, lei chiuse gli occhi.
Novantasette, novantotto… un enorme sospiro, seguito da qualche colpo di tosse le allietò le orecchie. Sasuke nuotò verso la riva tenendo Naruto per la collottola della tuta, facendo in modo che tenesse la testa fuori dall’acqua.
“Certo Sasuke che… che sei proprio lento…” riuscì a dire a fatica Naruto.
“Zitto capoccione o non ci ripenso due volte ad affogarti.”
“Ora ti… ti vanterai di avermi… salvato… dovrò ascoltare le urla eccitate… delle ragazze che… che ti aduleranno…” commentò Naruto.
“Tsk, te lo rinfaccerò per il resto della vita di avermi fatto rischiare la vita per salvarti, lo sai pivello?”. E Sasuke sorrise.

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Capitolo 2
*** Rimorchiare, una scienza riservata a pochi adepti ***


La raccolta partecipa al "The Itten Challenge" indetto da Edelvais Verdefoglia sul forum di EFP!

Titolo:
Rimorchiare, una scienza riservata a pochi adepti.
Autore:Jooles
Fandom:Naruto
Personaggi:Jiraiya, Orochimaru e Tsunade
Pairing:Nessuno
Genere:Slice of life, commedia
Raiting:Verde
Tabella:Blu
Prompt:Cielo stellato
Note: La flash è ambientata nel passato, per cui tratta dei giovani ninja-non-ancora-Leggendari, ho immaginato che qui avessero sugli 8-9 anni.
 










Rimorchiare,
una scienza riservata a pochi adepti.




“Ehi, sgorbietto, che te ne fai qui fuori tutto solo?”
Jiraiya si avvicinò al compagno, seduto su un masso solitario immerso in quella piana di erba molto fitta.
Orochimaru emise uno sbuffo sibilato.
“Ammira l’immensità del cielo stellato e chiudi quella boccaccia ricca di altrettanto immense idiozie,” rimandò velenoso.
“Ehi, ehi, calmiamoci,” e si sdraiò vicino al masso su cui era seduto il ragazzino, piegando le braccia sotto la testa. Improvvisamente un minuscolo bagliore disegnò una scia nel cielo che si spense in pochi attimi.
“Woooow! Ehi, dimmi, hai visto? Ma che cos’era?”, chiese affascinato Jiraiya.
Orochimaru si voltò incredulo verso il giovane dai capelli bianchi. “Vuoi dirmi che tu non sai cosa sono le stelle cadenti?”.
“Le stelle cadono?! Cioè, è come se si staccassero dal cielo! La natura è magnifica!”.
Orochimaru si batté un palmo sulla fronte in segno di evidente frustrazione.
“Non sono le stelle a cadere, dio mio… sono meteoriti, ma non cadono sulla Terra, si bruciano nell’atmosfera prima di toccare il suolo!”.
“Beh, sì, ovvio che non erano stelle ti pare! Scienziatino dei miei stivali, che i miei rospi ti ingoino! Devi sapere sempre tutto tu?”.
Orochimaru tornò a osservare l’eterno cielo. Tsunade intanto da poco più lontana assistiva a uno dei soliti battibecchi tra i due amici.
“La scienza è una materia preclusa ai più, soprattutto a un ottuso come te che non ne comprende la bellezza e che l’unica scienza a cui si sia mai avvicinato è l’anatomia femminile.”
Tsunade nel frattempo si intromise nel loro spazio e nella loro conversazione, sogghignando.
“Ehi, Tsunade, sai, ho potuto ammirare il fenomeno delle stelle cadenti, che, al contrario di ciò che pensi, non sono proprio stelle. Non come i tuoi occhi invece,” cercò di sembrare arguto Jiraiya.
“Idiota,” sentenziò la ragazzina battendo un pugno sulla fronte del compagno di squadra, permettendogli di vedere molte, molte altre stelle.
“Tsk, non conosce nemmeno la scienza del ‘rimorchio’”, ammise duro Orochimaru.
“Beh, tu invece saresti un esperto, Zombie-san?”, ribattè Jiraiya.
L’amico tornò a guardare lo sconfinato cielo stellato, sussurrando “Mi interessa più analizzare i soggetti stupidi come te che le femmine.”
 

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Capitolo 3
*** Gioielli di famiglia, cose private! ***


La raccolta partecipa al "The Itten Challenge" indetto da Edelvais Verdefoglia sul forum di EFP!

Titolo:
Anche se sei il mio migliore amico le mie parti intime rimangono, beh… mie!
Autore: Jooles
Fandom: Naruto
Personaggi: Kakashi, Rin e Obito
Paring:Nessuno
Genere:Commedia, slice of life, malinconico
Raiting: Verde
Tabella: Blu
Prompt: Occhi
Note: Il prompt “occhi” collegato ai personaggi di Obito e Kakashi sembra scontatissimo, ma è l’unico collegamento che sono riuscita a trovare subito. Poi però ho cercato un modo originale di trattarli insieme e l’idea mi sembrava carina. Spero solo di aver reso bene tutto l‘insieme e che dunque possiate capire in che modo si snoda la scena.










Anche se sei il mio migliore amico
le mie parti intime rimangono, beh… mie!

 


Kakashi udiva un suono in lontananza che si ripeteva ritmicamente. Quando le orecchie avevano iniziato a farci l’abitudine e la mente rimbambita dal sonno ormai aveva ricollegato tutti i fili, Kakashi si rese conto della sveglia che emetteva quel fastidioso e infinito beep. Scattò a sedere sul letto e la spense con un colpetto secco delle dita, fissando le cosce scoperte. Gli occhi si spostarono leggermente più in alto, alle mutande, poi si scostarono nuovamente in maniera brusca, arrossendo appena percettibilmente.
Balzò in piedi e s’infilò i primi indumenti raccattabili, giusto per recarsi in cucina e poter agguantare qualcosa di rapido da mangiare. Nel corridoio si fermò quando si vide riflesso nel grande specchio ovale. Qualcosa di straniero si affacciava vicino al mento. Un brufolo fastidiosissimo. Allungò il collo verso il suo doppione riflesso e tentò di sgonfiare quel montarozzino paffuto con gli indici delle mani. Poi però si vergognò ancora di ciò a cui il suo occhio stava assistendo e si scostò subito dallo specchio, raggiungendo la cucina.
Trovò un pezzo di pane del giorno prima, lo addentò; prese del latte dal frigo, lo versò in una tazza molto capiente e bevve.
Nel frattempo qualcuno si stava addentrato nel giardino di casa sua e Kakashi lo avvertì accingersi alla porta. Si affrettò a raggiungerla per aprire in tempo.
“Ciao, Kakashi,” le sorrise Rin, avvicinandosi fin troppo sotto il suo mento. Il giovane levò le mani verso di lei per segnare una certa distanza tra loro. Conosceva i sentimenti di Rin verso di lui, la cosa lo indispettiva alquanto. E poi gli dava fastidio perché… perché in un certo senso secondo Kakashi non erano soli. Eppure Rin conosceva quel che Obito provava per lei!
Rin lo guardò rattristita.
“Volevo solo chiederti di venirti ad allenare con me,” e uscì dalla casa, dicendogli che lo avrebbe atteso in giardino. Kakashi le chiese due minuti per finire di prepararsi. Si recò in bagno, una sciacquata veloce al viso, poi gli venne lo stimolo e si avvicinò al gabinetto.
Abbassò l’intimo, l’occhio vi cadde e arrossì nuovamente. Insomma, l’intimità è tale perché è una cosa privata!
“Eh no, Obito, questo proprio non lo puoi vedere!”aveva pensato Kakashi.
Da quando il suo amico era morto, lasciandogli in eredità il suo occhio, gli sembrava che anche lui potesse vedere ogni singola cosa che Kakashi facesse.

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Capitolo 4
*** Incolpare per sviare da scomodi discorsi ***


La raccolta partecipa al "The Itten Challenge" indetto da Edelvais Verdefoglia sul forum di EFP!


Titolo:
“… e poi smettila di mangiare, o mia madre ci uccide tutti e due”. Come incolpare gli altri per sviare da discorsi scomodi.
Autore:Jooles
Fandom:Naruto
Personaggi: Shikamaru, Choji
Pairing: Nessuno
Genere: Fluff, Slice of Life
Raiting:Verde
Tabella: Blu
Prompt:Mirtillo
Note:In questa flash ho voluto dare a Choji l’importanza di chi, nonostante sembri sempre distratto e con la testa tra le nuvole, abbia sempre a cuore i problemi degli amici.











“… e poi smettila di mangiare,
o mia madre ci uccide tutti e due”.
Come incolpare gli altri per sviare da discorsi scomodi.

 

 

Shikamaru faceva roteare con un dito il bicchiere, seguendone annoiato i movimenti.
“Ehi, amico, interessante il fondo del bicchiere?”, domandò divertito Choji, la voce impastata a causa del cibo che gli riempiva la bocca.
Shikamaru emanò uno sbuffo in risposta.
“Pensi a Ino?”, domandò ancora l’Akimichi, mostrando nello sguardo la sapienza di chi già conosce la risposta.
Shikamaru sgranò gli occhi sbalordito e allarmato allo stesso tempo, meravigliandosi di come l’amico potesse essere così perspicace a volte, mostrando esternamente invece di non interessarsi agli affari altrui. Ma era proprio per questo che Shikamaru lo ammirava, per il fatto che, nella sua goffaggine, fosse un abilissimo osservatore nei confronti degli amici.
“Ma… ma cosa vai blaterando, Choji!”, lo rimproverò Shikamaru, facendo cadere sul tavolo il bicchiere.
Quella risposta fu come un’affermazione per Choji. Sorrise senza farsi vedere dallo sguardo imbarazzato di Shikamaru, afferrando un mirtillo che fungeva da guarnizione alla torta che la madre del Nara aveva appena sfornato.
“Non trovi che il blu di questo mirtillo si avvicini molto a quello degli occhi di Ino?”, chiese, mostrandosi indifferente per dare alla domanda un tono quanto più innocente possibile.
“Ma cosa dici, Choji, sei diventato anche daltonico ora! Gli occhi di Ino sono molto più chiari, di un azzurro… come te lo dico… come il cielo, capisci? Come il cielo limpido, ecco.”
Il sorrisino malizioso di Choji fece subito comprendere a Shikamaru quale fosse stato il suo piano.
“Non sapevo avessi osservato così bene gli occhi di Ino.”
Shikamaru sbuffò sonoramente per la seconda volta. In quel momento odiò l’acume dei Choji nel comprendere i suoi problemi sentimentali.
“E smetti di mangiare i mirtilli o mia madre ci uccide tutti e due!”, lo rimproverò, afferrando il dolce e allontanandolo dalle grinfie dell’amico. Nonostante continuasse a pensare quanto lontanamente il colore di quei mirtilli assomigliasse al colore degli occhi di Ino, d’ora in avanti quei frutti glielo avrebbero sempre ricordato.

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Capitolo 5
*** Sfida a colpi di ghiaccio e mutande rosa ***


La raccolta partecipa al "The Itten Challenge" idetto da Edelvais Verdefoglia sul forum di EFP!


Titolo:
Sfida a colpi di ghiaccio con indosso mutande rosa.
Autore:Jooles
Fandom:Naruto
Personaggi: Kakashi, Gai
Pairing: Nessuno
Genere: Demenziale, comico
Raiting:Verde
Tabella: Blu
Prompt:Ghiaccio
Nda: L’idea all’inizio della raccolta era quella di utilizzare ogni volta personaggi diversi, ma mi sono resa conto che non potevo non citare l’amicizia e il rapporto di sfida che c’è tra Kakashi e Gai.





"Ti sfido a colpi di ghiaccio
con indosso mutande rosa
"







 

 

“Ti sfido!”, annunciò l’uomo in tuta verde, puntando un indice in maniera intimidatoria contro il copia ninja.
Kakashi, l’occhio scoperto rivolto alle parole del libro che teneva in mano, evitò di manifestare uno sbuffo annoiato.
“Mh, e in cosa consisterebbe la sfida?”, tentò invano di mostrare interesse Kakashi, non distogliendo l’attenzione dal suo prezioso Icha-Icha.
Gai mostrò un sorriso eccitato, iniziando a delucidare il compagno circa le regole di quella sfida.
“L’ardua impresa consiste nel rimanere il quanto più a lungo possibile in una vasca piena di ghiaccio!”.
Kakashi, l’attenzione ormai andata a quel paese, chiuse di scatto con entrambe le mani il libro. Era ben conscio che Gai non avrebbe demorso tanto facilmente, per cui valeva la pena accettare e concludere quella faccenda in fretta, per poter tornare quanto più in velocemente possibile alla sua lettura.
“E poi mi lascerai in pace?”, domandò all’amico.
“Sei sempre così scorbutico fratello, un po’ di entusiasmo fa sì che la tua giovinezza non sfiorisca mai!”, disse sapientemente il maestro in tuta verde.
“E chi perde?”, domandò curioso Kakashi.
“Amico mio, siccome non potrei mai perdere questa sfida, la punizione per chi perde ho deciso che la sceglierai tu, così, per non svantaggiarti troppo sai?”.
 
Ormai nella vasca piena di ghiaccio da più di trentasette minuti, Kakashi sembrava essere entrato in uno stato catatonico, mentre Gai sbraitava di non voler rinunciare alla vittoria.
Dopo altri venti minuti però, il ninja dalle folte sopracciglia dovette essere estratto dal contenitore dai suoi allievi che avevano assistito alla prova, in quanto aveva rischiato di rimanerci secco.
Ridestato dallo svenimento, Gai, aprendo gli occhi, vide troneggiare davanti a sé il vincitore.
“Pronto per la tua punizione?”.
 
“Kakashi! Avevo convocato anche Gai, ma dove diavolo è?”, Tsunade non sembrava molto paziente quel giorno.
“Si sta allenando duramente, Hokage,” rispose semplicemente Kakashi, reprimendo una sonora risata.
 
Gai, un blocco di ghiaccio legato sulle spalle, aveva appena concluso il suo trecentesimo giro attorno al villaggio. Era consapevole del fatto che gli mancassero ancora duecento giri da compiere su una gamba sola.
Con un blocco di ghiaccio spessissimo sulle spalle che non sembrava volesse sciogliersi.
Con indosso solamente delle mutande rosa.
 
 
 

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Capitolo 6
*** La vendetta ***


[La raccolta partecipa al "The Itten Challenge" indetto da Edelvais Verdefoglia sul forum di EFP]






Titolo:
La vendetta, la vendetta della vendetta e la realizzazione che quest’ultima non era poi proprio una vendetta
Autore:Jooles
Fandom: Naruto
Personaggi: Sakura, Ino
Pairing: Nessuno
Genere: Comico
Raiting:Verde
Tabella: Blu
Prompt:Scelta libera- jeans
Nda: Mi dispiace aver finito la tabella, ma chi lo sa, forse la raccolta potrei continuarla. Per il momento diciamo che rimane in sospeso, magari mi ci potrò dedicare in uno spazio tra una one-shot/long e l’altra. Ringrazio Edelvais Verdefoglia per aver indetto questa bellissima challenge e… niente. Anzi no! Se non avete letto il capitolo 627 del manga, vi sconsiglio vivamente di leggere la nota del punto [1] che troverete nel testo. Potrete invece tranquillamente leggere la flash senza problemi. Buona lettura. ^^
 













La vendetta, la vendetta della vendetta
e la realizzazione che quest’ultima non era poi proprio una vendetta




Si partiva dalla supposizione che Ino Yamanaka non la sopportasse. L’idea rimase solamente una teoria fin quando Sakura Haruno non la batté nella gara di shuriken, e la vendetta della suddetta che non sopportava le vincitrici di gare di shuriken si abbatté funesta sulla povera dodicenne.
Conoscendo lo spirito vendicativo pseudo omicida tendente alla lacerazione morale e (tra poco si scoprirà il perché) anche materiale degli averi dei suoi rivali, tutti temettero per la sorte della povera Sakura. C’era chi già piangeva la defunta amata (Naruto), chi spalleggiava la vendicatrice aizzando scommesse clandestine (Kiba), chi le spalle le alzava per menefreghismo (Sasuke).
 
“Ino, cosa hai intenzione di fare?” Tenten dovette arretrare di qualche passo per non rimanere accecata, quasi letteralmente, dal bagliore omicida emanato dalle iridi color ghiaccio dell’amica. Le forbici che Ino teneva in mano cercavano fameliche la loro preda, quasi come il magnete cerca la calamita, o Sasuke la sua coerenza decisionale [1].
Ino intercettò lo sfortunato oggetto della sua rivendicazione e – zac zac – il capolavoro venne compiuto.
 
Una mezz’ora più tardi, Sakura entrò negli spogliatoi; aprì l’armadietto per cambiare la tuta da allenamento con abiti più quotidiani, indossò la maglietta rosa, il gilet rosso sopra la maglietta rosa, infine i jeans blu chiaro. Quando uscì, le ragazze che erano rimaste ancora a cambiarsi udirono l’eco di un boato ilare. Si riversarono immediatamente fuori dall’edificio e compresero: Ino Yamanaka poteva dormire sonni  tranquilli, la sua vendetta era compiuta.
Sakura corse nuovamente dentro gli spogliatoi, le mani protese sul fondoschiena, la schiena ricurva per la vergogna. Si fiondò allo specchio e voltò il busto di novanta gradi; abbassò lo sguardo al sedere e dove doveva esserci un lembo uniforme di stoffa di jeans c’era invece un motivo di jeans alternato ai suoi glutei nudi. I pantaloni strappati, tagliuzzati o maciullati, recavano il disegno alquanto grezzo ma abbastanza intuibile di uno shuriken.
Le settimane trascorsero e Sakura quasi non poteva più mettere la faccia dentro l’Accademia. Persino Naruto, che dapprima aveva tentato di difenderla, non riusciva a non ridere, anche se poi cercava di riprendersi ammonendo gli altri a smettere di fare altrettanto.
Ino iniziò a pentirsi del  gesto compiuto; quella fronte spaziosa le rubava tutta l’attenzione.
E così Ino Yamanaka fu costretta ad attuare una seconda vendetta per porre rimedio a quella precedente.
Una mattina infatti, per fortuna che faceva caldo e dunque non rischiava di far congelare il suo sodo di-dietro, Ino si presentò alle lezioni con la sua solita gonna viola: era uniformemente viola sul davanti, stesso sui due lati, ma ciò non si poteva dire anche per il posteriore. La stoffa rigorosamente magenta si alternava infatti al rosa delle sue mutande.
“Beh? Non sapevate che questa è la nuova moda, perdenti?”
Si susseguì un coro di Ooooooh, e Wooooow, e Ma daaaaiiiii?. Sakura, le lacrime agli occhi per la felicità, si avvicinò alla rivale.
“Grazie” le sussurrò senza farsi vedere da nessuno; Ino l’avrebbe sgridata per aver compromesso la loro inimicizia altrimenti.
“Tsk, l’ho fatto solo perché ti stavi accaparrando tutte le attenzioni” e si girò dall’altra parte, sbattendo il suo nasino all’insù.
Sakura sorrise e forse da quel giorno odiò un po’ meno il gesto di Ino.
Ino si nascose dietro l’angolo dell’edificio, e sorrise, assistendo allo scontro tra il suo cuore, che le diceva che non l’aveva fatto solo per le mancate attenzioni, e la mente, che voleva continuare a escogitare piani per rendere a la vita di Sakura Haruno un inferno.
 
 
 
 
[1] Riferimento all’ultimo capitolo. Sto odiando Sasuke: e prima vuole solo uccidere Itachi, poi quando scopre che Itachi ( <3 premettendo per lui) è un santo vuole distruggere Konoha, poi non la vuole più distruggere perché deve difendere l’eredità di Itachi… yo, fratello! E che cavolo, deciditi! Vuoi vedere che si scoprirà che ha deciso di amare Sakura? No, non lo so, dimmi te! Fammi un fischio se ti deciderai a deciderti!









 

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Capitolo 7
*** Pecore, ramen e apocalittici fenomeni fisiologici ***


La raccolta partecipa al "The Itten Challenge" indetto da Edelvais Verdefoglia sul forum di EFP


 
Titolo: Pecore, ramen e apocalittici fenomeni fisiologici
Autore: Jooles
Fandom: Naruto
Personaggi: Madara, Hashirama
Pairing: Nessuno
Genere: Comico
Raiting: Verde
Tabella: Giallo
Prompt: Sole
Nda: Siamo più o meno a quando il Villaggio della Foglia è appena stato fondato e Madara è il fedele e intimissimo consigliere/aiutante/co-fondatore, insomma.








 
Pecore, ramen e apocalittici fenomeni fisiologici


«… inoltre il consiglio voleva far presente all’Hokage i danni che l’alluvione della scorsa settimana ha arrecato ai confini ovest del villaggio, dove…»
Faceva caldo. E il vecchiaccio del consiglio non la finiva di parlare. I campi sono allagati, i contadini si lamentano, le pecore non belano bene, i conigli non saltellano a ritmo. Dannato Hashirama e il suo amore per il ramen, quella scodella con cui si erano abbuffati a pranzo, sommato al sole che filtrava dalle vetrate della sala delle riunioni avevano dato il via all’apocalittico, distruttivo, smantellante e devastante fenomeno dell’abbiocco post-pranzo.
Per carità, quelli erano tutti problemi a cui l’Hokage, Hashirama, era molto interessato, soprattutto per l’amore sviscerato che nutriva per quel villaggio. Ma c’è solo una cosa che riesce a sconfiggere l’amore: il sonno.
Madara cercò di ridestarsi con un suo stesso colpetto di tosse, drizzando la schiena ed evitando di poggiarsi allo schienale per non cadere in letargo. Hashirama invece si sporse in avanti, gomiti sul tavolo e la testa, che prima ciondolava pericolosamente di lato a ritmi del tutto irregolari e imprevedibili, trovò sostegno sui palmi delle mani.
Madara si riteneva fortunato: poteva rimanere in disparte, senza provocare il minimo rumore ed ascoltare solamente. Hashirama invece come capo del villaggio, e dunque capo della risoluzione dei problemi del villaggio, ogni tanto doveva buttare un “Mh-mh”, “Certo”, “Sarà fatto al più presto”.
«…il consiglio reputa che debba essere presa subito una decisione…»
«Mh-mh
«…ah certo, i saggi consiglieri credono che si possa risolvere tutto in un giorno, volete forse che venga smantellata quella parte del villaggio?!»
«Certo
«…non siate tragici, eravate voi a dire di voler far migrare i cittadini fino a Suna!»
«Sarà fatto al più presto
«Ma… Hokage-sama!»
Tutti i membri del consiglio si voltarono verso l’Hokage e prima che la vecchiaccia dei due consiglieri anziani cominciasse una qualche filippica, Madara prese in mano la situazione.
«L’Hokage ha ascoltato con attenzione tutti i vostri consigli e sicuramente starà cercando un modo per risolvere alla meglio tutti i problemi e trovare una soluzione che accontenti tutti.»
Si alzò e si diresse verso la grossa porta di legno lavorato, aprendola. La sala si svuotò in meno di due minuti. Quando Madara fu sicuro che nella stanza vi fossero solo lui, l’Hokage e il caldo asfissiante, coprì in pochi e rapidi passi la distanza tra lui e il Senju.
«Potevi almeno fare finta di essere interessato, idiota!»
Il grosso cappello bianco e rosso da Hokage scivolò in avanti, coprendo il volto di Hashirama.
«Non smetteva più di parlare quella vecchia rugosa.» Madara si guardò intorno, poi si sedette di fianco all’amico.
«Insomma, che intendi fare per le case franate?»
Silenzio.
«Secondo me potresti…»
Bam! I lunghi e fini capelli neri di Hashirama ricaddero sul tavolo, il grosso cappello perse la presa dalla testa per finire malamente a terra. Un respiro pesante coprì il silenzio della sala.
“Non ci credo” e sospirò, chiudendo gli occhi per evitare che lo Sharingan si attivasse e facesse una strage per conto suo.
«Svegliati, rammollito di un Senju!»
«Cosa?, dove??»
«Ti ammazzerei, razza di ingrato, cretino…»
«Mh
«Me ne vado, il villaggio è tuo e tu risolvi i problemi!», quasi sbragò una sedia nella foga di lasciare la stanza.
Hashirama si guardò intorno e si stropicciò un occhio appiccicato dal sonno. Sbadigliò, arricciò il naso e si premurò anche di levare con l’unghia un fastidioso residuo del pranzo tra i denti.
«Toh, un pezzettino di maiale.»
 
Lo rimise in bocca e lo mandò giù.













Note idiote
La raccolta è tornata, io sono tornata, e sono tanto, taaaanto felice! Dopo ben 8, dico 8!, mesi di assenza, eccomi di nuovo a rompervi le pa**e! Mi è mancato il mondo di EFP *-*.
Detto ciò, spero che il capitolo sia di vostro gradimento <3
Il prossimo aggiornamente arriverà presto, il mio computer è pieno di annotamenti su vecchie idee che intendo portare a termine.
Alla prossima <3
 

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