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di shuhotsu
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** lunedì a casa ***
Capitolo 2: *** Martedì = fuori a cena ***
Capitolo 3: *** Mercolì= insieme nel bosco ***
Capitolo 4: *** giovedì= casa Stilinski ***
Capitolo 5: *** Venerdì= sul tetto ***
Capitolo 6: *** Era ora!!!!!! ***



Capitolo 1
*** lunedì a casa ***


I due convivono oramai da 4 anni insieme tra alti e molti bassi.
Pov Derek:
lunedì:
Era da tempo che stavamo insieme. Amavo immensamente Stiles e tutto ciò che lo comprendeva. Ormai ero più che deciso della mia decisione. Ora restava solo da scegliere il momento e il luogo adotto  in cui glielo avrei chiesto.
Quella sera pensai fosse la migliore, in quanto eravamo solo noi due a casa. I cuccioli sarebbero andati al cinema e Peter sarebbe uscito per un ipotetico appuntamento.
Alle sette quando Stiles tornò dalla casa paterna  si trovò di fronte ad una cena spettacolare. Avevo voluto preparare tutto per il meglio. Quando entrò in salotto mi sorrise. Uno di quei sorrisi così dolci che lo avrei sbattuto volentieri sulla porta solo per baciarlo. Calmai il lupo affamato dentro di me. Quella serata sarebbe stata perfetta. Ci sedemmo a tavola. Il primo a parlare fu Stiles : ‘A cosa devo questa sorpresa?’ li sorrisi ‘una cena e un sorriso … dimmi cosa c’è sotto Derek’ .
Possibile che fosse così sospettoso.
 ‘ Non posso preparare una cena per il mio compagno ?’ Stiles con lo sguardo ancora più diffidente mi rispose: ‘si se tu fossi una persona normale ma tu non sei normale , tu sei Derek Hale quello che ti sbatte sulla porta solo se gli dici “lupacchiotto”’ ‘pensavo che ti piacesse essere sbattuto?’ li sorrisi malizioso.
 Lui arrossi fino alla punta dei capelli : ‘Si insomma mi piace ma io ecco non intendevo ecco … io … ’ era in una delle sue crisi ‘Stiles?’ ‘si?’ ‘Mangia che si raffredda!’ mi sorrise come per ringraziarmi ‘agli ordini’.
Finita la cena ci sedemmo sul divano a guardare un po’ di televisione. Stiles  dopo un ora e dopo aver cambiato una decina di volte spense la tv.
‘Non c’è niente di bello stasera ’ il suo tono era dispiaciuto poi improvvisamente sorrise ‘chiudi gli occhi!’ lo guardai stupito ‘cosa?’  mi sorrise divertito ‘hai sentito bene! chiudi gli occhi’ .
Feci come mi era stato ordinato.
Il profumo di Stiles si fece più intenso e mi ritrovai a baciarlo.
Aprii gli occhi di scatto. Amavo baciare Stiles. Lo attirai verso di me. Il bacio si fece più intenso. Le nostre lingue combattevano per aver la meglio.  Feci sdraiare sotto di me Stiles. Quando ci staccammo per respirare mi sorrise:  ‘ecco come passare una bella serata’.  Il lupo dentro di me ruggiva felice a quel contatto che via via si fece sempre più profondo. Mi ritrovai senza maglietta quando improvvisamente una vocina mi ricordò del mio intento per quella serata. Allontanai delicatamente Stiles che mi guardò confuso:
 ‘che c’è ? cosa succede?’ ripresi pian piano coscienza delle mie azioni ‘prima devo parlarti!’ ‘oddio se mi stai per lasciare sappi che non è questo il momento migliore per farlo!’  lo guardai interdetto ‘lasciarti? Perché?’ Stiles sospirò felice e sollevato ‘perché la frase “ti devo parlare” solitamente viene utilizzata quando si vuole lasciare una persona” ma penso che tu non lo sappia. Perciò ti prego non dire mai la frase ‘dobbiamo parlare” capito?’ annui cercando di seguire il suo discorso .
‘Ok … ora che volevi dirmi?’ mi guardai le mani ‘ecco io volevo si ecco volevo chiederti … si insomma mi domandavo … ’ Stiles mi guardava preoccupato ‘sei sicuro di star bene Derek?’ ‘si ma io volevo chiederti ecco’ Stiles continuava a guardarmi ‘si????’ ‘ecco io..’ ‘insomma Derek cosa vuoi dirmi?’ presi tutto il coraggio che avevo e sottovoce nella speranza che ci sentisse lo stesso  iniziai:  ‘Stiles mi vuoi sposare?…’ .
Delle urla da fuori e il clacson di una macchina coprirono la mia voce. Alzai lo sguardo su Stiles per capire se aveva sentito lo stesso.
Mi guardò confuso e preoccupato coprendosi le orecchie per il troppo rumore proveniente da fuori: ‘scusa Derek che hai detto? con sta confusione non capisco nulla?’.
Rimasi di sasso. Avevo appena chiesto a Stiles di sposarmi con tutto il coraggio che avevo e per colpa di qualche idiota non mi aveva sentito.
Ringhia. Chiunque fosse l’idiota che aveva urlato e suonato il clacson lo avrei ucciso senza pietà. Mi precipitai verso la porta e quando la spalancai mi ritrovai Scott e Isaac (i due idioti)che ancora urlavano .
Si girarono verso di me contemporaneamente: ‘Andiamo a vivere insieme!!!!’

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Capitolo 2
*** Martedì = fuori a cena ***


derek 9

Pov Derek:

Martedì

Avevo passato la mattinata a pensare ad un altro modo per chiederglielo. Un modo che possibilmente non comprendesse amici e parenti ficcanaso.

Verso mezzogiorno optai per una cenetta romantica in un ristorante di lusso. Chiamai il ristorante in questione e prenotai una saletta.

Con il sorriso mi preparai per l’allenamento speciale con il branco.

Verso le 16 arrivarono tutti ,accompagnati da Stiles. Mi si avvicinò e mi diede un piccolo bacio : << Come stanno? >> sorrisi felice di vederlo  << bene! Sono dentro che guardano la televisione! >> mi sorrise dolcemente ed entrò.

L’allenamento continuo fino alle sette e poi li lasciai ,con loro grande sollievo, liberi di andare.

Stiles era già pronto. Si era vestito elegantemente come gli avevo chiesto.

Non avevo previsto che fosse così bello e in meno di tre secondo lo trascinai in camera da letto.

Questa volta fu Stiles ,dopo avermi baciato appassionatamente , a bloccarmi.

Lo guardai contrariato lui semplicemente sorrise:  << piccola vendetta per ieri sera, quando ti sei fermato sul più bello ! >> ringhiai contrariato . La cosa lo fece ridere ancora di più : << ci vediamo di sotto caro il mio lupo eccitato  e mi raccomando fatti una bella doccia fredda prima di scendere>> .

Alle 8 ci ritrovammo seduti nella saletta da me prenotata. Stiles si guardava in giro meravigliato. Era sempre bello stupirlo. Si giro verso di me con l’aria diffidente : << avanti confessa che hai combinato stavolta? >>  lo guardai stupito << combinato? Niente! Perché pensi che abbia combinato qualcosa? >> .

Sempre con l’aria inquisitoria mi rispose : <<  Prima la cena di ieri sera e poi la cena fuori oggi in questo bellissimo ristorante . L’ultima volta che hai fatto una cosa del genere e quando hai perso o lasciato (volontariamente) Scott e Isaac  in un'altra città. Da li e successo il finimondo. Melissa ha chiamato la polizia poi sono arrivati i  cacciatori ecc …. >>  << bè sono tornati sani e salvi e come hai visto tu stesso oggi c’era tutto il branco >>  risposi per giustificarmi.

Stiles la smise di parlare ma continuava a guardarmi con fare accusatorio, quando improvvisamente saltò su << mi stai tradendo! >> il pezzo di pane che stavo per mandare giù mi andò di traverso. Appena ripresi fiato lo guardai sconcertato << che cosa? >>  << e si!deve essere così! Se no non si spiega questa strana gentilezza! Allora chi è ? lo conosco? >> il suo sguardo era minaccioso ,  lo guardai ancora più disordinato di prima <<  io non ti sto tradendo!!!!! Possibile che pensi male solo perché ti offro una cena? >> .

Sospiro e si risedette sollevato << comunque sei strano!!!! >>.

Lo osservai il suo sguardo si illuminò di nuovo: << Per caso c’entrano Patrick e Neve? >>  stanco sospirai un << no no  >>  ma continuò imperterrito <<  approposito di loro , dove sono Patrick e Neve? >>  senza pensarci risposi << con Peter, Boyd ed Erica!!!! >> .

La prima portata conquistò così tanto Stiles che con mio grande soddisfazione smise di parlare.

Nell’ intervallo fra il primo e il secondo piatto i suoi sospetti svanirono nel nulla (con mia grande gioia) e il discorso si concentrò sul allenamento del pomeriggio.

<<  Derek  per caso c’è l’hai con Scott e Isaac perche vanno a vivere insieme? >>   sapevo che mi avrebbe posto quella domanda. Con nonchalance risposi  << no perché? >>  << era così per chiedere! Insomma  oggi praticamente li hai torturati!!! >>  << torturati ? a me non sembra! >>  mi  squadrò abbastanza male << lanciarli violentemente contro un albero per 6 volte non ti sembra una torturata? Inoltre le ossa non si erano ancora sistemate del tutto in più … un po’ di rispetto per la natura >>  sorrisi compiaciuto << la  colpa è loro e delle loro urla di ieri sera! >>.

Stiles ordinò il dolce dimenticandosi di Scott e Isaac. Era il momento giusto per  chiederglielo o meglio richiederglielo. Mi guardai intorno , non c’era nessuno di conosciuto. Sospirai felice.

Non volevo che il branco fosse presente alla mia proposta. Per prima cosa Jackson mi avrebbe sfottuto per sempre e lo zio avrebbe trovato un modo più educato ma mi avrebbe deriso in ugual modo, in quanto agli altri erano abbastanza prevedibili.

Sospirai era il momento giusto per iniziare il discorso. Stiles sembrava lietamente deliziato dal dolce.

Con tutto il coraggio iniziai il discorso : << Stiles? >>  alzò i suoi bellissimi occhi nella mia direzione << sci cosca cshe? >>  aveva la bocca piena. Era strano ma in quattro anni Stiles non era cambiato molto e questo mi rallegrava. Amavo quel ragazzo . Mi sporsi e con un dito li tolsi le briciole che aveva ancora sul volto e lo baciai dolcemente.

<< e questo a cosa lo devo? >> sorrisi  << al fatto che ti amo più di quanto pensassi! >>  appoggiò le sue labbra sulle mie e mi sussurrò dolcemente  << ti amo anch’io Derek e ti amerò per sempre!!! >>.

Sorrisi emozionato.

Con i dubbi ormai scomparsi presi il respiro e incominciai :  << Stiles mi … >>  da lontano una voce acuta  ci raggiunse.

<< Stiles … Derek siamo qui!!! >>  mi voltai con fare minaccioso verso quella voce e mi trovai Lydia e Jackson correre sorridenti  verso di noi. Presero due sedie e si sedettero con noi senza essere invitati.

Fulminai Jackson con lo sguardo. Altre due persone da aggiungere alla lista nera.

Jackson si ritrasse un poco mentre Lydia iniziò a parlare con Stiles : << abbiamo un importante notizia da darvi e penso che a te Stiles spiacerà un po’ anche se ora stai con Derek !!! >>  guardò Jackson in segno d’approvazione << Io e Jackson abbiamo deciso di riprovarci e di  ritornare insieme! >> .

Avevano interrotto la mia proposta per una idiozia del genere?  

Scott e Isaac avrebbero avuto compagnia nelle torture.

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Capitolo 3
*** Mercolì= insieme nel bosco ***


neve

Pov Derek:

Mercoledì:

Nonostante fossimo a metà settimana ero stanchissimo. L’allenamento era finito da poco. Avevo massacrato ben bene Jackson , Scott e Isaac. Era stato l’intervento di Stiles a salvarli dalla mia furia che per loro era incomprensibile.

Sospirai sconsolato ripensando alla sera prima. Jackson e Lydia dopo essersi seduti al nostro tavolo non avevano smesso di parlare un attimo . O meglio Lydia non aveva smesso di parlare , sparando cavolate sul fatto che Stiles non aveva più possibilità con lei ora che stava di nuovo con Jackson.

Stiles gli aveva sorriso cortesemente e ogni tanto interveniva con fare dispiaciuto alle battute della rossa.

Come se Stiles volesse veramente una possibilità! Mi aveva tranquillizzato su quel fatto due anni prima dell’inizio della nostra relazione .

Niente tra lui e Lydia e ora che stava con me non aveva più pensato a lei . Sapevo che era sincero ma Lydia doveva pagarla in qualche modo per la sua “sfacciataggine”.

Solo che Lydia non era un lupo e farle del male fisico era impossibile. Optai per fargliela pagare attraverso Jackson , maltrattandolo così tanto cosicché il programma che i due avevano per la sera e che prontamente e casualmente avevo sentito andasse in fumo.

Lydia si era arrabbiata talmente tanto da reclamare ma l’avevo ignorata con un : << fa parte del allenamento, se voleva lamentarsi poteva fare da solo >>.

Se n’era andata scandalizzata non prima di averne dette quattro a  Stiles che era  completamente ignaro della situazione.

Continuando a pensare al pomeriggio non mi accorsi della voce di Stiles che via via si faceva sempre più forte.

Mi girai verso di lui. Aveva le braccia incrociate e batteva il piede ripetutamente segno che era nervoso:

<<  che c’è Stiles? >>  mi fulminò con lo sguardo  <<  Non lo so! Dimmelo tu!!! E soprattutto dimmi cosa ci facciamo in mezzo al bosco a quest’ora!!! >>.

Sorrisi e mi guardai in giro. Il bosco di notte era bellissimo e lì non ci sarebbe stato nessuno a rompere o a interrompermi durante la proposta. Sorrisi a Stiles che mi folgorò ancora di più :

<<  Sto aspettando Derek!! E ti  prego fai che sia una risposta plausibile e non ‘volevo fare un giro ’ perché se no il tuo giro potevi fartelo benissimo da solo!! >> .

Cercai una scusa plausibile ma la mia mente era vuota e poi finalmente parlai : <<  volevo stare un attimo da solo con te! Non riusciamo mai a stare da soli!  >>  in parte era la verità. Stiles sembrò accettare la risposta e si calmo un attimo :

<< Si ma non potevamo semplicemente starcene in casa ? Tanto stasera Patrick e Neve sono da mio padre ….  in più qui si congela! >>.

Scoppiai a ridere improvvisamente ,  Stiles mi guardo confuso  , cercai di spiegarmi tra le risate :

<<  Immagino tuo padre con Patrick e Neve!!!  >>  sorrise anche lui  <<  In effetti non riesce proprio ad accettare la parola ‘nonno’ ma vuole molto bene ai gemelli!!  >> sorrisi e riscoppiai a ridere  <<  ricordo ancora quando hanno detto ‘nonno’ anche a Peter!! È impallidito >> anche Stiles scoppio a ridere << già !!! è stato un momento memorabile che ho anche immortalato col cellulare  !!! Comunque cerca ancora di  convincerli a chiamarlo ‘zio’ e non nonno. Dice che è troppo giovane!! >>.

Continuammo a ridere.  Neve e Patrick erano la cosa più importante della mia vita insieme a Stiles.

Li aveva trovati Stiles abbandonati nel bosco. Li aveva presi con se e portati a casa. Avevamo cercato per giorni le tracce della madre o del padre ma di loro nessuna traccia.  I due gemelli si erano affezionati subito a Stiles e lui a loro e anch’io dopo un po’ iniziai ad adorarli. Due anni prima prendemmo una delle più grandi decisioni della nostra vita . Ce ne saremmo occupati noi come dei veri genitori. C’erano state molte contestazioni da parte del branco secondo cui era troppo presto e stavamo insieme da poco  ma alla fine avevano ceduto davanti ai visini angelici dei bambini e al sorriso di Stiles.

Lo sceriffo quando aveva visto  i bambini si era subito preoccupato e aveva iniziato a fare domande. Per fortuna avevamo Peter dalla nostra. L’abilità nel mentire di mio zio mi aveva sconvolto. Aveva raccontato che i due bambini erano i figli di un lontano cugino morto insieme a sua moglie in un incidente stradale. A questo punto gli unici a poter crescere i bambini nel ambito parentale erano loro due. Lo sceriffo inizialmente aveva avuto qualche dubbio sulla storia  ma si erano spenti tutti quando Peter ,non si sa come e da dove , aveva tirato fuori il testamento dei presunti genitori in cui affidavano i figli a Derek e come garante Peter.

Dopo alcune settimane lo sceriffo aveva iniziato a frequentare casa Derek più frequentemente solo per salutare i bambini a cui si era affezionato.

Patrick e Neve ora avevano esattamente quattro anni ed erano oltre che belli dei veri pestiferi e si divertivano a chiamare nonno Peter solo per irritarlo. Adoravano il nonno sceriffo e gli zii alias il branco.

Scott e Isaac erano diventati subito gli zii preferiti .  La mia ipotesi era che per andare così d’accordo i due lupi dovevano avere la mentalità di un bambino di 4 anni.

Continuai a ridere con questi pensieri.

Improvvisamente fui riportato alla realtà da uno Stiles che aveva smesso di ridere e aveva iniziato a lamentarsi per il freddo.

Decisi che era ora di dirgli il perché delle mie azioni prima che congelasse.

<<  Stiles ecco … >> mi sorrise <<  avanti Derek se vuoi dirmi qualcosa dimmela non vorrai mica farmi congelare!! >>.

Iniziai il mio discorso per la terza volta in una settimana :

<< Stiles …. Io ti amo>> mi sorrise <<  sei il mio miglior amico , il mio sole  >> <<  wooow Derek Hale hai per caso inghiottito un libro di poesie?   >>  <<  sta zitto!!! >> <  >>  presi il respiro per pronunciare quella domanda ringraziando il cielo per essere in un luogo sperduto in cui nessuno mi avrebbe interrotto.

<<  Stiles mi …. >>  << e voi cosa ci fate qui?>> .

Non era possibile! A parlare era stata Erica che sul viso aveva una faccia stupita.

Possibile che ovunque andassi anche in mezzo ad un bosco ci fosse sempre qualcuno?.

Dovevo insegnare al branco il concetto: ‘stare da soli’.

Stiles salutò i due ragazzi spiegando che semplicemente stavano facendo un giro.

I due con dei sorrisi sornioni mi guardarono mentre io li guardavo in cagnesco.

A parlare fu Erica : <<  non vi spiace  se ci aggreghiamo anche noi?? Tanto tornavamo a casa!  >> la fulminai <<  ti spiace se ti uccido? >>  Stiles si girò sconvolto verso di me <<  era per dire!!! >>.

Ci incamminammo verso casa mentre mi appuntavo mentalmente altri due nomi da aggiungere alla lista nera.

 

 

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Capitolo 4
*** giovedì= casa Stilinski ***


stiles

La parola stravolto nel mio caso era un eufemismo.  Avevo passato tutto il pomeriggio a torturare i lupi del branco nei modi più assurdi.  Alla fine  dell’allenamento non riuscivano nemmeno a reggersi in piedi. Li avevo salutati con un sorriso maligno , mentre loro mi fulminavano o meglio cercavano di farlo  in quanto non ne avevano la forza.

Stiles mi aveva sgridato per il mio comportamento mentre eravamo in macchina diretti a casa Stilinski ospiti dello sceriffo.

Avevamo mangiato una pizza al volo e poi lo sceriffo aveva portato Patrick e Neve al cinema per vedere il nuovo filmcartone sembrava più esaltato lui dei bambini.

Ora ero al piano di sopra steso sul letto di Stiles , mentre lui era giù a lavare le poche cose che avevamo usato.

Rimasi a guardare il soffitto mentre facevo mente locale degli ultimi tentativi falliti. Avevo tentato di fare la proposta a Stiles per tre giorni  di fila e tutte le volte ero stato interrotto.

Prima Isaac e Scott poi Jackson ed infine Boyd ed Erica. Teoricamente rimaneva solo Peter il possibile ‘disturbatore’  per fare l’amplein , ma era fuori città.

Questo voleva  dire che avevo la possibilità di fargli la proposta esattamente oggi. Mandai un messaggio ai scocciatori  del gruppo chiedendoli dove fossero. Non volevo altre interruzioni.

Tutti mi risposero immediatamente. Erano tutti impegnati in qualcosa di utile per una volta , quindi avevo il via libera per la proposta. Avrei aspettato che Stiles salisse.

Mi guardai in giro e osservai la sua ex stanza. Era rimasta uguale da quando se n’era andato. La cosa mi faceva piacere perché la stanza era l’inizio della nostra relazione.

Tornai indietro nel tempo a quattro anni prima.

Stiles si era dichiarato. Non come nei film o nei romanzi semplicemente , mentre facevamo una ricerca e dopo aver parlato così tanto in mezzo al fiume  parole mi aveva chiesto :

<< cosa diresti se ti dicessi che mi piaci?  >>.

In quel momento avevo alzato gli occhi dal libro stupefatto. Lui aveva continuato a parlare come se niente fosse.

Gli avevo chiesto di ripetere ciò che mi aveva appena domandato. Lo fece senza esitazioni , guardandomi negli occhi. Stavo per rispondere quando avevo sentito la macchina dello sceriffo. Stiles sembrò tirare un sospirò di sollievo. Lasciai la stanza senza risponderli ma con il sorriso di Stiles.

Non ero più andato da Stiles per due settimane e lui non mi aveva cercato . Semplicemente ci stavamo evitando.

Nonostante il non vederci Stiles continuava ad occupare tutti i miei pensieri e la cosa era alquanto fastidiosa.

Avevo chiesto a uno Scott sorpreso  notizie di Stiles , mi rispose che stava bene solo che era un po’ giù , per dei motivi a lui sconosciuti. Il motivo invece io  lo conoscevo bene. Dovevo chiarire al più presto con lui ne andava del bene del gruppo.

Quel giorno ero deciso ad incontrarlo. Lo aspettai fuori scuola ma appena mi vide accennò un sorriso triste. Lo stavo per raggiungere quando arrivò suo padre. Decisi di seguirli ma invece di dirigersi a casa i due andarono al cimitero. Si fermarono davanti ad una tomba con dei fiori in mano.

Poi lo sceriffo era tornato al lavoro e Stiles era rimasto ancora un po’. L’avevo raggiunto ma le parole che volevo dirgli si bloccarono quando sentii il suo odore. Non il solito , ma un odore ricolmo di nostalgia e di tristezza. Appena mi vide mi accenno un sorriso. Vederlo così giù mi fece male. Lasciammo il cimitero insieme e senza una parola.

Il giorno dopo lo rividi sembrava stare meglio. Scherzava e rideva ma intorno a lui sentivo sempre quel odore  del giorno prima.

Ero abbastanza preoccupato per lui e i miei sentimenti erano ancora troppo confusi.

Non potevo negare di provare qualcosa per Stiles ma non sapevo definire cosa.

 Ad aiutarmi fu inconsapevolmente Scott.

Mentre eravamo in salotto aveva fatto la domanda a Isaac che mi aiutò a far luce sui miei sentimenti:

<<  Isaac quando uno capisce che è innamorato ?  >> Isaac aveva sorriso fissandolo intensamente

<<  Secondo me quando non si riesce a smettere di pensare alla persona. I tuoi pensieri sono sempre costantemente  occupati da lui o lei .  Ti chiedi cosa starà facendo, dov’è, con chi è >>  ad intromettersi nel discorso fu  Erica <<  per me vuol dire pensare a lui prima che a me. Porre la sua vita davanti alla mia  >>  .

Anche Lydia intervenne :

<<  Per me basta il suo sorriso . Quando ami una persona e la vedi sorridere sei felice pure tu , ma quando la vedi soffrire vorresti sapere il perché. Ti preoccupi e in qualche modo vuoi aiutarla e vuoi  condividere quel dolore.

 E quando ,  mio caro Scott, proverai ciò che hanno detto Isaac Erica e io  capirai che sei innamorato alla follia ma ancora meglio lo capirai quando la bacerai per la prima volta. Capirai che è ciò che aspettavi che da sempre e che lui è il tuo mondo. >>

Ragionai su quelle parole. Avevano centrato tutto ciò che provavo. Rimasi a riflettere.

Quella stessa notte andai da Stiles. Quando arrivai stava già dormendo. Lo osservai bene. Era meraviglioso. Nel sonno invocò il mio nome e non ebbi più dubbi ero decisamente innamorato. Mi sdraiai sul letto cercando di fare il minimo rumore. Lo abbracciai. La mattina dopo quando si svegliò mi guardò stranito. Prima che potesse dire una qualunque parola  lo baciai.

Era proprio come aveva detto Lydia.

Da lontano una voce mi chiamo. Aprii gli occhi e mi ritrovai Stiles sorridente :

<< Ti eri addormentato!!! >>  sorrisi e lo trascinai giù ,  sul letto e lo baciai. Era il momento giusto per chiederglielo.  Mi guardai intorno. Bene la finestra era chiusa nessuno sarebbe potuto entrare e interrompermi durante la proposta.

Iniziai il mio discorso : <<  Stiles io ti amo e ….. >> <<  sono ormai tre giorni che me lo dici. Hai paura che scappi? Certo che però … fa piacere sentirselo  dire  ma  >>  <<  Sta zitto!! >> <<  eh no scusa!!! sono già due volte che interrompi ciò che stiamo facendo per parlarmi … ma cos’ hai da dirmi di tanto importante ??  >> <<  sono tre giorni che mi interrompono mentre cerco di dirtelo e giuro che se vengo interrotto anche stavolta qualcuno me la pagherà cara molto cara …. Stiles mi vuo.... >> la frase fu bloccata dal suono del campanello e dalle urla di Allison che chiamava Stiles a gran voce. Scesi le scale più velocemente del normale con un’aura assassina . Quando aprii la porta mi trovai davanti ad Allison e ad un ragazzo che ricordavo vagamente. Stiles mi raggiunse mentre Allison li correva incontro senza badare a me e al mio sguardo assassino   : << dobbiamo parlare del fatto che Scott va a vivere con Isaac!! >>.

Guardai Allison trascinare in cucina Stiles mentre mi giravo verso il ragazzo che mi guarda con l’aria da lupo affamato : << MIGUEL …. >>.

OH CAVOLO!!!

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Capitolo 5
*** Venerdì= sul tetto ***


venerdì

Ricordo che inizialmente la nostra storia l’avevamo tenuta nascosta. Non per paura dei commenti ma per la semplice ragione che volevamo vedere come sarebbe andata. Non volevamo illudere nessuno.

Nonostante tutte le nostre precauzioni , il branco piano piano se ne accorse da solo della relazione.

Il primo ad accorgersene fu Peter. Ci aveva messo una settimana o anche meno per capirlo.

Quando l’aveva compreso aveva sogghignato come non mai.

 Non mi diceva nulla , soltanto  appena mi guardava sorrideva. Uno di quei sorrisetti in qui mi viene voglia di picchiarlo ferocemente.

 I secondi o meglio le seconde ad accorgersene furono Lydia ed Erica.

Per capirlo fecero i salti mortali. Iniziando a girare intorno a me e a Stiles come delle iene affamate.

In qualche modo riuscivano a rovinarci sempre gli incontri segreti.

Quando Lydia mi raccontò il come aveva fatto ad accorgersene rimasi piuttosto sorpreso ed intimorito .

Gli aveva controllato il telefono e le E-mail.

Per accedere al account di Stiles aveva chiesto aiuto a Danny.

Promettendoli un appuntamento, senza il mio consenso, con il presunto Miguel di cui il ragazzo si era innamorato a prima vista.

 Appena l’avevano scoperto si erano precipitate da noi felici come delle pasque facendo mille congetture  e mille progetti per il futuro.

Avevamo pregato le ragazze  di non rivelare niente sulla nostra storia ma lo sguardo di Lydia mi fece ripensare a ciò che avevo appena chiesto. Per le due settimane successive eravamo diventati, io e Stiles, i suoi “servitori”.

I terzi ad accorgersene furono  Boyd , Isaac e Jackson.

Solo quest’ultimo inizio a fare battute sulla relazione tra me e Stiles. Non potevo nemmeno fargliela pagare in quanto ero il “servitore di Lydia”.

L’ultimo ad accorgersene o meglio glielo dissero , ancora oggi sono convinto che sia stato Isaac, fu Scott.

Inizialmente non capiva il significato delle battute di Jackson o del sorriso a mille denti di Lydia e Erica  oppure del sorrisetto furbastro , e strafottente, di Peter.

Solo quando glielo dissero capì.

Non la prese molto bene. Lo stesso giorno in cui lo venne a sapere litigò furiosamente con Stiles.

 Non capivo perché mai Scott fosse contro alla nostra storia.

Iniziai a pensare che fosse colpa mia ma Stiles dissipò i miei dubbi.

Scott non c’è l’aveva per il fatto che stesse con alpha ,ossia me, ma per il semplice motivo che secondo lui Stiles aveva  tradito la sua fiducia non svelandoli della relazione intrapresa  , mentre lui li raccontava praticamente tutto.

Non si videro per una settimana , che per loro era un record.

Stiles nonostante cercasse di non darlo a vedere era sempre più  giù e sentiva la mancanza del amico.

Appena gli chiedevo se andava tutto bene mi sorrideva e se ne andava. Stiles era il tipo che soffriva da solo per non veder soffrire gli altri per le sue condizioni emotive , ma noi  stavamo insieme e i problemi si risolvono in due quando si ha una relazione.

L’avevo trovato seduto sulle scale di casa mia intento a guardare la strada.  Mi sedetti di fianco a lui. Mi strinse la mano e mi spiego il motivo del suo dolore.

Scott per lui era stato sempre il suo miglior amico . Scott oltre a suo padre rappresentava un fratello , uno di famiglia . Gli voleva un bene dell’anima e odiava litigare con lui.

 Si erano conosciuti da piccoli e pensare che proprio suo ‘fratello’ mancasse in quel momento di felicità lo faceva stare male.

Capii cosa dovevo fare.

 Non sopportavo e non sopporto tutt’ora di vedere  giù Stiles.

Quella stessa sera andai a casa di  Scott. Appena mi vide ringhio.

Dopo esserci picchiati per bene parlammo.

Anche Scott stava male per la mancanza di Stiles. Ovviamente si chiedeva come mai il suo miglior

Amico fratello si fosse innamorato proprio  di me. Per lui era una cosa inconcepibile. Gli raccontai ciò che mi aveva detto Stiles e di quanto stesse male per la sua mancanza.

Lui sorrise e mi guardò :  

<<  Ci tieni proprio molto a Stiles se vieni da me , togliendoti la corazza di super lupo , per cercare di convincermi a far pace con Stiles >> <<  in effetti Stiles per me ora è la persona più importante  >>  mi sorrise felice  <<  penso di poter accettare la vostra relazione Derek. Voglio molto bene a Stiles e se tu lo rendi felice non posso che essere contento per voi. Però sta attento perché se ti azzardi a farlo soffrire non me ne fregherà se sei un Alpha o un re io ti cercherò e ti farò molto ma molto male. >>

Capii dal suo tono che non scherzava. Il giorno dopo i due fecero la pace sotto.

<<  Derek!!!!!  >> guardai stralunato la persona che mi aveva richiamato dai miei pensieri. Mi trovai di fronte ad uno Stiles alquanto arrabbiato.

Gli sorrisi dolcemente :

<<  Eh no Derek Hale …  il tuo sorriso non basta stavolta. Io giuro che ti mando da uno psicologo. Anzi è meglio mandarti da uno psichiatra forse lui riuscirà a curarti!!  >>  <<  e perché mai mi  manderesti a farmi curare? E poi curare da che cosa? Non sono mica matto!  >> << su questo punto avrei qualche dubbio!>> Stiles continuò ad insultarmi per altri dieci minuti :

 <<  Insomma Stiles! Posso sapere il motivo dei tuoi insulti ? Se vai avanti così sei tu quello che avrà bisogno di vedere uno psichiatra. >>

Stiles mi guardo sbigottito:  

 <<  Cioè tu mi porti su un tetto di una casa sconosciuta senza motivo ,grazie alla tua agilità lupesca , e sarei io a dover andare da uno psichiatra?  Ma fammi il piacere !!  >> <<  Ahhhhhh!!!!! E questo il motivo per cui  sei nervoso!!! Perché siamo su un tetto!!! >>  mi guardo malissimo  <<  sai  Derek a volte vorrei proprio avere le vostre capacità lupesche per porti prendere a pugni e farti molto male !! È ovvio che sono nervoso fino a cinque minuti fa  ero felicemente a spasso per le strade  alla ricerca di un regalo per Isaac e ORA SONO SU UN TETTO E NON SO COSA CHE DIAVOLO CI FACCIO QUI!!!!!!!!!!  >> .

Annui ascoltando parzialmente i suoi monologhi. Il tetto mi era sembrata una buona idea per la proposta. Niente lupi impiccioni pronti ad interrompermi ,  niente rumori niente urla. Solo noi due e il silenzio.

Presi aria iniziando il solito discorso :

 <<  Okay ora ti dirò il motivo per cui siamo qua Stiles!  >>

Tacque  improvvisamente e annui :  <<   e solo per chiederti una cosa molto importante e avevo bisogno di pace >>.

Stiles si fece serio :

<< Stiles mi … >> << Nipote ….. cosa fai di bello qui ??? >>.

Mi girai sconcertato verso mio zio , tra tutti i tetti della città Peter  doveva proprio scegliere questo. Cos’ha una sonda che rileva  i momenti importanti da interrompere ?

Mio zio mi sorrise e poi iniziò a parlare con Stiles :

 << Ciao Stiles. Sono appena tornato in città e passavo di cui alla ricerca del regalo  per Isaac.

Suppongo che anche tu sia qui per questo motivo, che ne dici se  lo cerchiamo insieme ? Nipote posso rubarti per un’oretta Stiles??? >>

Non risposi solo continuai a fulminarlo cercando un modo per farlo fuori senza che Stiles mi vedesse. Magari buttarlo giù dal tetto per sbaglio. No …  non sarebbe morto e non avrebbe sofferto abbastanza.

<< Nipote che sguardo omicida che hai!! Per caso ho interrotto qualcosa d’importante ? >>  sorrisi  << no no anzi vai pure a comprare il regalo per Isaac con Stiles !!!  >>  << Derek il tuo sorriso mi spaventa!!! Tu non vieni con noi? >>  continuai a sorridere  << non posso devo andare a comprare una cosa!  >>  <<  il regalo per Isaac?  >>  <<  un regalo per tutti e soprattutto per te zio! Ma comunque c’entra con il compleanno di Isaac  >> .

Con un balzo scesi dal tetto ,  seguito dallo sguardo preoccupato dei due.

Chissà se in pasticceria si poteva ordinare una torta contenete  …… Strozza lupo!!!

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Capitolo 6
*** Era ora!!!!!! ***


kjhfhj

Il mio bellissimo e intelligentissimo piano di avvelenare tutti purtroppo andò in fumo.

Stiles era andato a prendere la torta e i maledetti pasticcieri gli avevano rivelato che il dolce conteneva strozza lupo. Perciò non solo dovetti ripagare un'altra torta ma mi beccai una super sgridata da Stiles che durò un’ora.

Quella sera avremmo festeggiato il compleanno di Isaac.

Mentre tutti arrivavano felici e con i regali in mano  feci un quadro della situazione.

Erano 5 giorni che provavo a chiedere a Stiles di sposarmi e per 5 giorni mi era andata male , per colpa dei lupi del branco.

Erano cinque giorni che tentavo di ucciderli e Stiles per 5 volte mi aveva beccato e fatto la ramanzina. Decisamente una pessima settimana. Meglio scordarla.

Quando tutti arrivarono iniziò la festa o per meglio dire  il chiasso.

 Lydia mise la musica a tutto volume. Scott e Jackson si misero a giocare coi videogiochi tenendo la televisione alta. Lydia, Erica ed Allison erano concentrate  a parlare di ragazzi e di qualcos’altro , di cui non avevo voglia di sentire.

Isaac e Danny parlavano di ragazzi e Peter era intento a leggere , anche se sono ancora convinto che stesse origliando il discorso delle ragazze e prendendo mentalmente appunti.

Andai in cucina ,  l’unico posto in cui si poteva trovare un po’ di pace e mi trovai Stiles anche lui nascosto alla ricerca di pace.

Mi avvicinai a lui e lo abbracciai. Mi strinse forte , lo stavo per baciare quando fummo richiamati da Scott. Era l’ora dei regali.

Isaac quasi si commosse quando gli diedi il mio. Aveva ricevuto delle belle cose o almeno così diceva lui .

Appena aveva finito di scartare i regali rincominciò il baccano. Dopo un’ora ero al limite della pazienza. C’era troppa confusione e la casa era in uno stato pietoso. Se andava avanti di questo passo avrei ammazzato (finalmente) tutti a fine serata. Mi sedetti sul divano sconsolato. Quando avrei potuto fare la mia proposta?

Improvvisamente Stiles si sedette accanto a me.  Mi si avvicinò e sussurro :

<< Comunque è SI >> lo guardai preoccupato << che cosa? >> fece un sorriso a trentadue denti   << si ti sposo!!! >>.

Lo guardai sconvolto :

<< E tu da quanto lo sai ? >>  più che in parole mi usci in urli. Tutti si bloccarono sul posto  e iniziarono a guardarci confusi .

Stiles mi prese e mi trascinò in cucina scusandosi con gli altri ancora confusi.

<< Lo so dalla prima sera in cui hai tentato di chiedermelo ! Lunedì! >> << e perché non me lo hai detto subito?? >>  sentii la rabbia montarmi dentro  << Volevo vedere quanta pazienza avevi ed erano belle tutte quelle attenzioni che mi davi. Perciò ho voluto continuare a far finta di non sapere >> lo fulminai << non dirmi che è stata colpa tua se ci interrompevano sempre! >>.

Stiles mi sorrise dolcemente  :

 << No quello è il loro talento naturale! Io non c’entro niente ,  te lo giuro! Anch’io ero sconvolto per il loro tempismo credimi …. Sei molto arrabbiato ??? >> << e come dovrei sentirmi secondo te ?  Mi hai preso in giro per tutte queste sere! Sai quanto è stato difficile per me cercare di fare tutto ci ho che ho fatto? Dirti tutte quelle cose?  Ci ho messo tutto il mio impegno cercando di essere dolce mentre tu in una sera hai rovinato tutto! >> << Scusa , so che ho torto ma tu stai esagerando. Io non ti ho preso in giro e poi se tu fossi affabile come in questi giorni e non un lupo scorbutico come sei di solito tutta questa discussione non esisterebbe! >> << Stai cercando di rigirare la frittata Stiles? Adesso sarebbe colpa mia e del mio carattere ? >>  lo presi per il colletto della camicia e lo sbattei al muro come da tempo non facevo << non ho mai detto questo! Ti ho già chiesto scusa cos’altro devo fare ? mi spiace di averti … >> << Non bastano delle semplici scuse Stiles a risolvere tutto! Forse ho fatto male a chiederti di sposarti! >>

Capii dal suo sguardo che avevo detto troppo. Le parole erano uscite da sole. Ma chi non si sarebbe arrabbiato. Ho patito l’inferno per la maledetta proposta e lui se ne esce sorridente dicendo che lo sapeva già e che voleva solo testare la mia pazienza.

Rimanemmo in silenzio a fissarci .

Fu Scott ad entrare in cucina per chiamare Stiles a giocare. Prima d’uscire si girò verso di me : << stasera torno a dormire a casa da mio padre. Ne riparliamo quando ti sarai calmato >>  uscì dalla cucina lasciandomi ancora in preda alla mia furia.

Passo l’intera serata a sorridere e a parlare con gli altri. Non si avvicinò più a me. Anzi mi evitava. Ogni tanto lo trovavo intento a fissarmi ma appena lo guardavo distoglieva lo sguardo.

Forse avevo agito male. Va bene arrabbiarsi ma sbatterlo al muro e dirli che avevo sbagliato a chiederli di sposarmi , era troppo.

Poi ripensai alle sue parole. Nel momento in cui me le aveva dette ero troppo sorpreso ed arrabbiato per farci caso. Mi aveva detto di si. 

Sorrisi.

A fine serata tutti se ne andarono felici e stanchi tranne uno.

 Stiles era rimasto a sistemare le ultime cose. Quando finì si avvicinò a me aveva già la borsa pronta  :

<< Allora vado! Ciao Derek !! Chiamami quando bè hai capito ! Ciao ….  >> fece per andarsene ma lo presi e lo trascinai sul divano sopra di me . Appoggiai la testa sulla sua spalla :

<< Sei veramente sleale! Sai che non so stare senza di te nemmeno una notte! >>

Era vero ,  la prima volta che avevamo litigato e Stiles  era andato via  di casa l’avevo raggiunto la sera stessa per chiederli scusa.

Lo sentii sorridere. Lo guardai dritto negli occhi e lo baciai in modo poco casto.

<<  Non sei più arrabbiato?  >> <<  ti amo troppo per essere arrabbiato con te!! E poi dopo ciò che mi hai detto la rabbia è sparita. Ora permettimi di richiedertelo  formalmente prima di continuare a fare ciò che abbiamo interrotto fin troppe volte …. >>

Lo fissai dritto  negli occhi : << Stiles mi vuoi sposare?? >>  lui sorrise  << Non chiedo di meglio!  >>.

Feci per baciarlo ma venni interrotto dalle urla provenienti da fuori. Stiles e io ci alzammo.

Quando spalancai la portai mi trovai tutto il branco che festeggiava e un Peter con un sorriso agghiacciante. Quando ci videro sulla porta corsero verso di noi congratulandosi.

<< Bene Stiles , in quanto a tuo testimone sappi che farò del mio meglio  >>  << Ehi Scott perché dovresti essere tu il testimone? Ci siamo anche noi!! >> a parlare fu Isaac.

  <<  Semplice perché Stiles me l’ ha promesso quando avevamo dieci anni. Mi ha promesso che al suo matrimonio con Lydia sarei stato il suo testimone, qui cambia solo la persona da sposare ma il concetto è lo stesso >>.

Guardai Stiles :  << E così a dieci anni volevi già sposarti con Lydia ….  c’è del altro che dovrei sapere  prima delle nozze  >>  sorrise inquieto << no no !! Scott scherzava  >> <<  ma non è vero!!! Me lo hai detto anche una settimana  prima di metterti con Derek ,   te lo ricordi : ‘ e quando mi sposerò con Lydia sarai il mio testimone’. Hai detto esattamente così … >>  guardai  Stiles severamente mentre dentro di me sorridevo. Il mio fidanzato (finalmente potevo chiamarlo così ) che inizio ad agitarsi mentre fulminava Scott.

 << Quello l’ho detto per il semplice motivo  che non volevo che tu sapessi che mi piaceva Derek . Inoltre dovevo pur sperare in qualcosa. Quest’idiota nemmeno mi guardava e se la spassava con chiunque tranne che con me sotto il mio naso !!!! In più  ti ricordo che tu il giorno prima di metterti con Isaac hai detto  che ti saresti sposato con Allison  >> .

Il biondo chiamato in causa si girò con gli occhi che mandavano lampi verso Scott : <<  è la verità ???  >>  Scott sembrava sul punto di sotterrarsi mentre Stiles sorrideva malignamente  << no no Isaac !! te lo giuro …….  Ti amo !!! Stiles ti odio!!! >>

Quando rientrammo in casa mi voltai verso Stiles : << chi sarebbe l’idiota?? >> <>

Lo baciai teneramente.

<< C’è solo una cosa che mi preoccupa! Farai fare veramente il testimone a Scott ??  No perché penso che non camperà fino  a domani  per colpa delle tue parole >> .

Stiles sorrise iniziando a togliersi la maglia seguiti dai pantaloni.





Ringraziamenti:
Ringrazio infinitamente chi mi ha seguitio!!! Decisamente adoro questa coppia !!!
Anche se questo è l'ultimo capitolo scrivero un altra ff fatta da solo un capitolo che riguarda le nozze e dei problemi che Scott e Isaac combinano!!!
ringrazio nuovamente chi mi ha seguito e recensito!! :) GRAZIE MILLE!!!!!
Derek: << Finalmente è finita !!! Ora devi fare solo una cosa!!! >>
io : << ?????? >>
Derek : << correre prima che ti apra la gola >>
Io: << oh MAMMA .....STILESSSSSSS AIUTO !!!! >>
Stiles: << non mettersi mai fra il cane e la sua preda >>
Derek : << STILES......  >>>

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