My life: My Story.

di kikisash
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** -Amberli. ***
Capitolo 2: *** Green eyes. ***
Capitolo 3: *** Gymnastic & Ice-cream ***
Capitolo 4: *** Snow ***
Capitolo 5: *** Breakfast with blood. ***
Capitolo 6: *** I can be your hero,baby. ***
Capitolo 7: *** Lady Marmalade. ***
Capitolo 8: *** Cookies and kisses. ***
Capitolo 9: *** Friends with Benefits. ***
Capitolo 10: *** You make me crazy. ***
Capitolo 11: *** Follow your Heart. ***
Capitolo 12: *** Sorry,man. ***
Capitolo 13: *** Golden Paradise. ***
Capitolo 14: *** I'm gonna break his bones. ***
Capitolo 15: *** Trust me,baby. ***
Capitolo 16: *** Love you,maybe. ***
Capitolo 17: *** I'm sorry. ***
Capitolo 18: *** Let it snow,let it snow,let it snow. ***
Capitolo 19: *** You wanna bet? ***
Capitolo 20: *** Love you more than those bitches before. ***
Capitolo 21: *** SORRY! ***



Capitolo 1
*** -Amberli. ***


Mi alzai dal letto e guardai fuori dalla finestra: il cielo era nuvoloso,come sempre. Ero sicura che tra poco si sarebbe messo a piovere. Aprii la finestra e mi venne incontro una ventata d'aria ghiaccia che,all'istante,mi fece rabbrividire. Osservai i tetti grigi delle case,la gente che camminava velocemente per le vie,i pullman rossi che passavano per quelle strade trafficate… poi alzai lo sguardo al cielo e proprio in quel momento cadde la prima goccia di pioggia che mi bagnò la guancia.Sorrisi.Io adoravo la pioggia,mi faceva sentire protetta e mi dava l'idea che,anche solo per qualche ora,potesse lavare via tutti i problemi e le preoccupazioni della gente.

 

Richiusi la finestra e mi diressi verso lo specchio. I miei boccoli biondi dorati mi scendevano lungo la schiena e mi arrivavano fino ai fianchi,i miei occhi,solitamente verdi, avevano cambiato colore a causa del tempo ed erano diventati un miscuglio tra verde e grigio. Staccai lo sguardo dallo specchio prima che mi potessi fare le solite seghe mentali su cosa volevo cambiare del mio corpo,aprii la porta della camera da letto e mi diressi in cucina.

 

< Mmmf Amberli! > Mi salutò Niall,con la bocca ancora piena di cereali,quando mi vide

< Buongiorno! > Mi sorrise Liam

 

Erano seduti entrambi al tavolo della nostra piccola cucina che affiancava il salotto.Presi una sedia e mi sedetti affianco a Niall che,prontamente,mi passò i cereali e il latte.

 

< Sapete dov'è Louis? > Domandai mentre mi alzai per prendere un cucchiaio 

Niall e Liam scossero entrambi la testa

 

Odiavo quando Louis scompariva così nel nulla senza avvertirmi.

Io e Lou ci conoscevamo sin da quando sono nata perché i suoi genitori erano molto amici dei miei. Io,a differenza di lui,non ho né sorelle né fratelli,per questo Lou,per quanto mi ricordi io,si è sempre preso cura di me,come un fratello maggiore.Siamo sempre stati insieme,per tutta la nostra infanzia…mi ricordo che i nostri amici ci prendevano anche un po' in giro perché dicevano che sembravamo fidanzati,ma Louis ha 4 anni più di me e ci conosciamo troppo bene per cui non potrebbe mai nascere una relazione fra di noi. Poi, 2 anni fa, i miei genitori morirono entrambi in un incidente stradale. Da li mi rinchiusi in me stessa,non volevo più vedere né parlare con nessuno. Louis fu sempre al mio fianco e non permise che io finissi in un orfanotrofio, mi 'adottò' e io mi trasferì con lui nel suo appartamento a Londra. Tempo dopo si aggiunsero anche i suoi tre amici: Liam,Niall e Harry.

In poche parole Louis mi aveva salvato la vita,avrei fatto di tutto per lui e ormai ci legava un legame così stretto che nessuno lo avrebbe potuto spezzare.

 

Mi alzai per posare la ciotola nel lavandino quando entrò Harry. Quel troiume. Io lo odiavo,proprio non riuscivo a vederlo! Ogni notte si portava a letto un'altra ragazza,di scuola nostra sel'era già fatte tutte ma loro,ingenue e stupide,continuavano a cadergli ai piedi e a fare tutto quel che voleva lui.

 

< Buooooongiorno! > salutò sbadigliando

Il suo sguardo incrociò il mio e mi sorrise maliziosamente.Io gli tirai un'occhiata agghiacciante e mi voltai dall'altra parte

< Uuuh qualcuno qui si è alzata col piede sbagliato > disse con lo stesso stupido sorrisetto sulle labbra e dirigendosi verso di me

< Veramente la mia mattinata stava proseguendo in modo eccellente finché non sei arrivato tu! > Replicai

 

Harry non fece in tempo a rispondermi che Louis entrò in cucina seguito da un ragazzo alto,moro,con la pelle olivastra,occhi castani e un sorriso bellissimo

 

< Questo è Zayn Malik > lo presentò Louis

< È qui a Londra per studio e ha bisogno di posto dove stare,quindi occuperà la stanza degli ospiti che ora è vuota.. >

 

Quando mi vide me,il moro,mi sorrise sfoderando dei bellissimi denti bianchi che luccicavano come perle. Io ricambiai il sorriso. Harry se ne accorse,si mise davanti a me e lo guardò con un'aria disprezzante. Dovetti trattenermi per non tirargli un calcio in culo a quel coglione,ma non volevo fare brutta impressione al nuovo arrivato,quindi mi limitai a tirargli una gomitata nel fianco e a pestargli un piede mentre mi dirigevo verso Louis.

 

< Niall,saresti così gentile da far vedere a Zayn dove può dormire e dov'è il bagno? > Chiese Lou prima di prendermi tra le sue braccia e baciarmi delicatamente sui capelli

< Sissignore! > Rise Niall e uscì dalla cucina insieme a Malik
 

< Lo sai benissimo che non sopporto quando te ne vai così senza dirmi nulla! > Alzai la testa e lo guardai dritto negli occhi

< Ma piccola! Stavi dormendo,come avrei potuto svegliarti? > Rispose lui baciandomi un'altra volta sulla fronte

< Beh,avresti almeno potuto lasciare una notizia per informarmi dove stavi andando… o quando ritornavi >

< Ecco,prossima volta fai uno striscione e lo attacchi al Big Ben,almeno tutta Londra sa dove si trova Louis William Tomlinson e la nostra principessina non deve più preoccuparsi! > Ci interruppe Harry abbastanza scocciato

 

Gli tirai un'occhiataccia: odiavo quando i ragazzi mi chiamavano 'Principessina'. Questo soprannome mel'aveva dato Niall e l'avrei potuto uccidere per averlo fatto!

 

< Prometto che non me ne andrò mai più se prima non ti avrò detto dove vado,va bene? > Disse Louis dolcemente facendo poco caso al commento di Harry

 

Io annuii e appoggiai la testa sul suo petto. Harry ci guardò è uscì dalla cucina sbuffando,Liam e e Louis si guardarono e poi scossero entrambi la testa ridendo..Non avevo capito cosa ci trovassero da ridere ma in quel momento me ne importava poco.



Allora,vi volevo avvertire che questa è la mia prima FanFiction in assoluto!
Lo so,questo è il primo capitolo ed è corto però sono nuova qui e non so ancora bene come funziona tutto questo..
Se avete consigli da darmi come migliorare la storia ditemeli,per favore! Mi fareste davvero un grande piacere :)
Grazie a tutti quelli che hanno letto il primo capitolo

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Capitolo 2
*** Green eyes. ***


< E queste sono le principali cause dello scoppio della Prima Guerra mondiale che è ufficialmente iniziata quando,signorina Matthews? >

La voce del signor Parker,il mio professore di storia,mi fece ritornare alla realtà

< Signorina Matthews,sto aspettando! >

Alzai la testa e mi ritrovai la faccia del professore proprio davanti al mio naso.Lo guardai con aria di sfida  e risposi

< 1914 >

Il signor Parker,un po' sorpreso per la mia risposta,mi guardò insospettito,poi tornò alla cattedra per proseguire quella straziante lezione di storia 

Tirai un sospiro di sollievo: Storia mi è sempre stata facile da studiare,anche se erano passati mesi da quando avevo studiato un argomento me lo ricordavo ancora,e il professor Parker cercava sempre di sgamarmi ma non ci è mai riuscito. 

Mi guardai un po' attorno: La maggior parte della classe stava dormendo,o stava per addormentarsi,tranne qualche secchione in prima fila che,come al solito,seguiva la lezione con pieno interesse.

Lasciai vagare il mio sguardo tra i banchi quando esso si fermò su di Harry che stava seduto curvo,un banco distante dal mio, a spippolare col suo cellulare. I ricci castani gli cadevano negli occhi,e ogni volta gli tirava indietro con la stessa mossa,senza mai staccare gli occhi dal cellulare.

*Avrà trovato un'altra vittima* Pensai 

E proprio in quel momento lui alzò lo sguardo e mi guardò dritto negli occhi

In quell'istante riuscì a capire tutte quelle ragazze che gli cadevano ai piedi: quegli occhi erano stupendi,due smeraldi brillanti in quel viso perfetto,e quei riccioli castani ribelli che non stavano mai al loro posto…Perché un ragazzo così perfetto doveva essere un coglione del genere?

Mi girai di scatto. No,non Harry Styles. Non avrei mai sprecato neanche un solo pensiero per quello sciupa femmine noto in tutta Londra. Per fortuna suonò la campanella e non ebbi tempo di farmi altri pensieri strani.Uscì in corridoio e andai dal mio armadietto.

 

 

< Ei principessina >

< Niall smettila di chiamarmi così! > dissi,intenta ad aprire quel dannato lucchetto arrugginito che non voleva mai fare quel che volevo io

Il biondo si era appoggiato di schiena affianco al mio armadietto e mi guardava divertito

< Mi dai l'idea che tu non abbia avuto una mattinata molto piacevole >

Niall si accorgeva subito quando non andava bene qualcosa

< No,va tutto bene!>

Ero arrabbiata con me stessa per avermi beccata a pensare a Harry. Un tipo così non meritava l'attenzione di nessuno,e quelle ragazze che cascavano nei suoi trucchetti erano semplicemente stupide e ingenue,e io non ero come loro!

< Eeei >

Questa voce l'avrei riconosciuta anche a 3 chilometri di distanza

< Hazza! > lo salutò Niall con un high-five 

Per mia sfortuna quel troiume doveva anche avere l'armadietto accanto al mio

< Te e la principessina non andate a mangiare? Mi dicono che c'è la pizza oggi… > Disse,facendomi l'occhiolino

Se non ci sarebbe stato il braccio di Niall sulla mia spalla a tenermi gli sarei saltata addosso dalla rabbia. Principessina?! Ma come si permette?!!

< Non ho fame! > Gli risposi biascicando tra i denti. Quel ragazzo suscitava in me una rabbia incredibile

Niall mi guardò con due occhioni da cucciolo bastonato

< Io si > bisbigliò

< Vai a mangiare con Harry >

< Ma voglio stare con te >

 

Quando Niall faceva così mi lasciava senza parole. A scuola non c'era Louis,lui aveva già finito gli studi. All'inizio non c'era nessuno a cui potevo affidarmi,con cui potevo passare il tempo libero rendendo la scuola un po' meno deprimente e faticosa… poi Niall è venuto ad abitare con noi e da quel giorno,a scuola,non mi ha mai più lasciata da sola. Credo che pensi che sia il suo dovere 'sostituire' Louis quando siamo a scuola. Questa cosa mi da un po' fastidio,perché sembra che io abbia bisogno di un baby-sitter perché non sono capace di fare le cose da sola… ma questo non l'avrei mi detto a Louis,so che ci sarebbe rimasto malissimo,e in fondo Niall era davvero un aiuto: riusciva a farmi ridere anche in quei momenti in cui sarei potuta scoppiare a piangere,gli volevo davvero tanto bene!

 

Mi stava fissando con quei occhi azzurri,pregandomi di venire con lui

< Eh va beneee > mi arresi

< Sii! > sorrise e mi stampò un bacio sulla guancia

Delle Cheerleader ci guardarono un po' stranite e cominciarono a bisbigliare tra di loro indicando Niall e me

So che Niall piaceva a tante ragazze della scuola,so che a lui non le interessavano per nulla e so che loro mi odiavano a morte. Io non avevo amiche o amici in quella scuola,non me ne importava proprio nulla dell'essere popolare o di parlare col capitano della squadra di football,anzi,non volevo proprio averci a che fare. Non ho mai capito perché quel tipo di gente era tanto popolare. Che senso ha prendere una palla e correrci per il campo mentre dei ragazzi grossi come gorilla cercano di saltarti addosso? Oppure saltellare per una palestra facendo capriole e spaccate cantando una canzoncina insensata? Perché quella gente era così importante? Si credono tanto fighi ma la verità è che hanno un IQ pari a quello di un criceto in prognosi riservata.

 

< Haaaarryy! > Ecco la troia più troia di tutta la scuola: Abigale, la capo-cheerleader. L'essere più stupido che questo mondo abbia mai visto

< Vieni a mangiare con noi? > sussurrò girandosi intorno al dito una ciocca dei suoi capelli biondi tinti

Credo che non abbia mai visto così tanta chimica in una persona sola… cosa si era rifatta?! La domanda più adeguata sarebbe stata cosa NON si era rifatta!

Harry apri la bocca per rispondere quando Niall gli tirò un'occhiataccia

< Scusa ma oggi sono già occupato > disse

< Con quella li ?! > rispose lei guardandomi in modo schifato

< Ehmm.. > Harry diventò tutto rosso

< Dai Harry,vai a mangiare con la Barbie,io e Niall siamo più che contenti di poter far a meno della tua compagnia! Ah,e Abigale,attenta a non avvicinarti troppo a cose bollenti che ti si potrebbe sciogliere tutta quella plastica che hai in faccia! >

Mi dovetti sforzare per mantenere la calma e non saltarle addosso. Credo che ci sia riuscita abbastanza bene perché rimase a bocca aperta fulminandomi con lo sguardo.

Guardai Harry. I suoi occhi verdi mi squadrarono con aria… dispiaciuta? No,mi devo essere sbagliata.

Niall mi prese per la mano e ce ne andammo alla mensa 

 

< E Abigale è rimasta a bocca aperta! È la prima volta che l'ho vista rimanere senza parole! > Rise Niall mentre masticava,e cosparse il tavolo di piccoli pezzi di pomodoro

Io lo guardai disgustata mentre Zayn rideva con lui

Avevamo incontrato Zayn nel corridoio,da solo,e l'avevamo invitato a sedersi al tavolo con noi,così Niall gli aveva raccontato tutta la scenata successa poco tempo fa e ora stavano ridendo come matti mentre la gente dei tavoli accanto ci guardava incuriosita 

Abbassai lo sguardo sul mio piatto: quel 'qualcosa' che nella mensa chiamavano pizza era uno spessissimo strato di pane con sopra sugo al pomodoro e qualche cappero. Dopo avergli dato un morso che ho immediatamente sputato nel tovagliolo avevo deciso di mangiare solo una mela per pranzo.

Rialzai la testa e vidi Abigale e la sua gang entrare nella mensa.Tra tutte quelle chiome bionde cercai di riconoscere quei riccioli castani tanto famigliari ma non c'erano: Harry non era con loro. Niall ebbe lo stesso pensiero perché vidi che osservava attentamente le Cheerleader

 

< Sarà a scopare con una di loro nei bagni > Dissi 

Niall si rigirò rassegnato e si dedicò al secondo pezzo di pizza nel suo piatto

Zayn guardò ancora per un po' le cheerleader e poi si rigirò anche lui scuotendo la testa

Lo guardai con aria interrogativa

< Non capisco perché certe ragazze già a quest'età siano così rifatte e piene di trucco.Vestite così fanno prima ad andare in giro completamente nude,non c'è molta differenza… >

Scosse ancora la testa

< Questa non è bellezza! Una ragazza davvero bella lo è anche senza trucco e senza vestiti firmati > Spiegò

< Posso sposare questo ragazzo? > Domandai

Zayn mi sorrise e arrossì leggermente

Io ricambiai il sorriso

Niall smise di masticare anche se aveva ancora un pezzo di pizza in bocca e mi guardò per un momento,poi deglutì e disse:

< Credo che Louis non sarebbe molto d'accordo > disse con un sorrisetto da presa in giro

Stavolta fui io quella a scuotere la testa ed a sbuffare

Ogni volta che accennavo il tema 'ragazzi',in presenza di Louis,lui si irrigidiva e diventava tutto serio. Mi ricordo quando avevo 12 anni,e lui ne aveva 15, io ero fidanzata con un ragazzino della mia classe,Luca. Era il mio primo fidanzato e io ci tenevo davvero tanto e iniziai a passare più tempo con lui che con Louis,il quale fu così geloso che non mi parlò più per un mese intero! Poi io e Luca ci lasciammo e Lou tornò ad essere al primo posto per me.

Dopo l'incidente dei miei genitori questa situazione peggiorò e ora un ragazzo non ha nemmeno il coraggio di avvicinarsi quando c'è Louis nei dintorni. Questo è l'unico motivo per cui sono contenta che Louis non sia più a scuola con me

 

Mi alzai per mettere via il vassoio e proprio in quel momento suonò la campanella.

*Ancora due ore e posso uscire da questo carcere* Pensai

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Capitolo 3
*** Gymnastic & Ice-cream ***


Se c'era una cosa che davvero non sopportavo alla mia scuola era l'ora di ginnastica. Non perché non ero brava,anzi,io amo fare sport! Ma non quelli che ci facevano fare a scuola.

Infatti io avevo la sfortuna di essere in classe con Abigale e le sue amiche Cheerleader che facevano le leccaculo al professore di ginnastica convincendolo ogni volta a fare una lezione di cheerleading perché è l'unica cosa che quelle troie sono capaci di fare,per farsi vedere dai ragazzi… Naturalmente! 

 

Uscii dallo spogliatoio: pantaloncini da pallavolo neri,corti e attillati e una canottiera bianca che,per colpa di Louis che una volta l'aveva lavata a temperatura troppo alta,mi stava leggermente troppo corta e faceva vedere un pezzetto di pancia. Non mi piaceva legarmi i capelli,per questo gli tenevo sciolti giù per la schiena. Abigale e le sue amiche erano vestite allo stesso modo e stavano già aspettando in palestra parlando con dei ragazzi. Quando entrai mi guardarono con aria disprezzante ma non ci feci caso e andai dritta da Niall. L'unica cosa positiva nelle ore di ginnastica era che le facevo con la classe di Niall,e di questo ne andavo molto grata.

 

< Ei principessina > non sarei mai riuscita a farlo smettere di chiamarmi cosi 

< Ei > sorrisi

Niall mi guardò negli occhi,mi prese le mani e mi baciò le labbra 

Era un bacio veloce ma delicato,nulla di che. L'aveva già fatto qualche volta e ormai sapevo che era un suo modo per farmi capire quanto ci teneva a me

< Sei pronta? > Mi chiese

< Pronta per che? >

Rise

< Oggi dobbiamo fare quel lavoro a coppie,ricordi? >

< Oh cazzo! > 

Mi rivenni tutto d'un colpo. Oggi era quel giorno che tanto temevo da due settimane,quel giorno in cui avrei preferito avere un attacco cardiaco invece di fare ginnastica,avrei fatto di tutto,ma davvero di tutto pur di non dover essere li,in quella palestra grigia e triste ad assistere a quella fottutissima lezione di ginnastica. 

Due settimane fa il Professor Green,il nostro professore di ginnastica, ci aveva divisi in gruppi da due per fare un lavoro a coppie basato su esercizi da cheerleading ovvero capriole,spaccate,ruote ecc. Le coppie erano formate da un maschio ed una femmina e il maschio era solo d'aiuto alla femmina che doveva eseguire gli esercizi dati dal professore. Non chiedetemi il senso di questa cosa perché non lo capivo nemmeno io. Effettivamente doveva essere stata un'idea di Abigale e delle sue amiche...

 

Due mani da dietro mi afferrarono per i fianchi. Io le tolsi immediatamente,come se scottassero,e mi girai

Due occhi verde smeraldo mi guardavano divertiti

< Un'ora ai servizi della principessina? Mmh,qualcosa mi dice che mi divertirò >

Un sorriso malizioso spuntò sulle sue labbra e fece un passo in avanti

Si,ero in coppia con Harry testa di cazzo Styles.

< Non mi toccare! > lo fulminai con lo sguardo

< Oh,mi dispiace ma credo che proprio questo sarà il mio compito… per un'ora intera > sussurrò le ultime parole e fece un altro passo in avanti

Indietreggiai e sbattei contro il petto di Niall,mi girai e mi ritrovai davanti i suoi due bellissimi occhi azzurri che mi guardavano comprensivi

< Non ti preoccupare,è solo una lezione di ginnastica > disse accarezzandomi la guancia 

Feci una smorfia

< Starò sempre nelle tue vicinanze,ok? >

< Oh dai ti prego,non sono un pedofilo! > questa era la voce di Harry che sembrava trovare tutto questo molto divertente

Niall lo guardò e rise

Bene.Sembrava che tutti qui se la stavano spassando alla grande.Tutti tranne che me.

< Bene ragazzi! Cercate il vostro partner e distribuitevi nella palestra! > Il Professor Green batté le mani

< Amberli? >

< Niall? >

< Cerca di non ucciderlo >

< Non prometto nulla >

Con una carezza mi tolse un boccolo biondo dal viso,mi diede un altro bacio fuggiasco e poi mi lasciò da sola con Harry

 

< Allora ragazzi,per iniziare voglio che facciate una prova di fiducia: il ragazzo è in piedi dietro la ragazza,un metro di distanza tra i due.La ragazza si deve lasciar cadere e il ragazzo la deve prendere e risollevarla prendendola sotto le braccia.Capito? Vai,iniziate! > la voce del signor Green rimbombò per tutta la palestra

< Non ci penso nemmeno! > dissi io

< E dai! Non hai fiducia in me? > Harry mi guardò incredulo

< Mmh fammi pensare…NO! >

< Perché devi fare sempre la complicata? >

< Non faccio la complicata! È solo che non voglio spaccarmi il cranio per colpa tua facendo questi esercizietti demenziali >

< Vorresti dire che non ti prenderei? >

Alzai le spalle

< Ragazzi,la mia spiegazione vale anche per voi! Su,cosa aspettate? > 

Vidi la faccia del signor Green che mi guardava leggermente scocciato e mi arresi,non aveva senso mettersi a discutere con il mio professore di ginnastica:in fondo vinceva sempre lui

Quindi mi misi in piedi davanti a Harry,chiusi gli occhi pregando che mi prendesse e mi lasciai cadere

Sentii le sue braccia forti che afferrarono il mio busto e mi ritirai su

< Ecco,è stato così difficile signorina Matthews? > chiese ironico il professore

< Fatelo ancora un paio di volte > disse e se ne andò

< Ora puoi anche togliere le mani > dissi a Harry che ancora mi teneva

< Sai,certe volte penso proprio che tu sia misantropica >

Scossi la testa

< Non puoi capire >

 

Con la sua osservazione il ricciolo non aveva tutti i torti… da quando è successa quella cosa dei miei genitori ho davvero iniziato a disprezzare la maggior parte delle persone,soprattutto quando ho fatto conoscenza con quelle della mia scuola.

 

Vidi Niall dall'altra parte della palestra che eseguiva l'esercizio con una ragazza mora,i nostri sguardi si incrociarono e mi sorrise 

 

Harry dietro di me fece un passo in avanti e mi prese delicatamente ai fianchi

< Scusa >

< Eh? > Non capivo

< Scusa se ti ho offesa,non volevo >

< Eh,no…vabbè > 

Mi lasciò senza parole. Non avevo mai visto Harry che si scusava con qualcuno e davvero non pensavo che lo potesse fare con me!

Improvvisamente sentii il suo fiato nella nuca e rabbrividii. Lentamente venne sempre più vicino,le sue labbra sfiorarono il mio collo,piano piano una sua mano iniziò a salire ed ad alzarmi la maglietta… 

No! Lo fermai e mi staccai da lui

Harry mi guardò disorientato 

Scossi la testa. Harry Styles non sarebbe mai cambiato. In quel secondo maledissi me stessa per averlo fatto arrivare fino a quel punto

Alzai la testa e vidi Niall che mi guardava preoccupato. Gli sorrisi per fargli capire che era tutto apposto,anche se in realtà non lo era

 

< Bene ragazzi,cambiamo esercizio! >

*Finalmente!*

< Ho bisogno di un paio di coppie agli anelli... >

Odiavo gli anelli.

< Vengono Melissa e Paul,Caroline e Josh,Vanessa e Ryan,Tara e Robin… >

*Non noi,non noi,non noi!*

< … Elisa e John,Ashley e Patrick,Amelie e Thomas… >

*Ti prego,ti prego,ti prego! *

< E Amberli e Harry >

*Cazzo!*

 

Alzai la testa e guardai quelli anelli di plastica rossa sopra la mia testa

Ero alta 1.71,non soffrivo di vertigini ma quelli anelli erano ad una altezza incredibile

Avrei dovuto tirarmi su con le mani,ribaltarmi e infilare i piedi negli anelli rimanendo a testa in giù

Vedevo le altre ragazze che avevano i miei stessi problemi: nessuna di loro riusciva a ribaltarsi,i ragazzi con loro in coppia erano degli imbranati e non sapevano come aiutarle

Rialzai la testa agli anelli

 

< Posso aiutarti? > chiese sussurrando

Lo guardai. Poi riguardai gli anelli

< Se vuoi stare mezz'ora li a fissare gli anelli non c'è problema,basta che tu me lo dica > incrociò le braccia e mi guardò con aria provocante

Feci un piccolo salto e mi aggrappai agli anelli,ora c'erano dieci centimetri di distanza tra me e il pavimento. Mi tirai in alto con le braccia e cercai di alzare anche le gambe ma fallì e mi rilasciai cadere

< Aspetta > disse lui 

Mi prese per i fianchi e mi sollevò in alto. Presi in mano la plastica rossa dei cerchi. Lui abbassò la sua mano al mio osso sacro

< Se mi tocchi il culo vedi >

Scosse la testa ridendo 

 

Non so come ma all'improvviso mi ritrovai a testa in giù con i piedi negli anelli

Harry si inginocchiò per potermi guardare in faccia

< Contenta Principessina? >

Alzai le sopracciglia in modo indifferente 

Ci guardammo negli occhi per qualche secondo poi lui alzò lo sguardo sul mio petto e sorrise divertito

Non capendo tastai con una mano sulla pancia per capire cosa ci fosse da ridere 

Sgranai gli occhi quando mi accorsi che la maglietta mi era scivolata fino a metà seno ed ero col busto mezzo scoperto

Cercai immediatamente di coprirmi ma così facendo spostai per sbaglio la caviglia destra e un piede mi si tolse dal cerchio. Tirai un urlo spaventata,e Harry si alzò di scatto per aiutarmi.

Con una gamba a penzoloni cercai con le mani di liberarmi anche dall'altro cerchio,mentre Harry mi sorreggeva con il suo busto attaccato alla mia schiena,una mano intorno alla pancia e quell'altra sotto il sedere perché senno sarei riuscita a tenere su l'altra gamba.

Improvvisamente riuscii a liberare il piede dal cerchio,ma Harry,sorpreso da tutto il peso che doveva reggere da un momento all'altro,non riuscì a tenermi e cademmo entrambi a terra,io su di lui.

Mi ritrovai con il viso sul suo petto,alzai lentamente la testa per guardarlo in faccia,lui mi vide e si mise a ridere. Contagiò anche me e ci ritrovammo tutti e due sdraiati sul materassino a ridere come degli imbecilli 

 

< Matthews! Styles! > La voce del signor Green ci fece zittire

Harry si alzò e si ritrovò davanti la faccia arrabbiatissima del professore

< Visto che vi divertite così tanto,per il resto della lezione potete andare a gonfiare le palle da basket! >

Harry mi diede una mano ad alzarmi e mi misi apposto la maglietta e i capelli scompigliati

< Prego signori,la pompa la trovate nello spogliatoio! > disse indicando l'uscita

Entrambe le classi se erano radunate intorno a noi e ci fissavano. Imbarazzati ci liberammo una via per l'uscita

Colsi lo sguardo di Niall che mi guardava non capendo quello che stava succedendo

Alzai le spalle e gli sorrisi 

Lui rise,scosse la testa e si mise una mano davanti agli occhi,come per dire:

- cosa avrà combinato stavolta? -

 

 

Harry mi guardò confuso

< Qui non c'è nessuna palla sgonfia > disse

< Fa vedere >

Aveva ragione,tutte le palle da basket erano nuove e gonfie

< Si sarà sbagliato… > dissi

< Meglio > rispose lui e si sedette appoggiando la schiena al muro

Non sapevo che fare e quindi mi sedetti anch'io. Lontano da lui però

< Non mordo >

< Chi me lo garantisce? >

< No >

< Sei sempre così ispida? >

< Non mi conosci >

Silenzio 

Harry si alzò,frugò per un po' nel cesto e prese una palla da pallavolo

< Ti va di fare qualche passaggio? Oppure le principessine non sono degne di questi passatempi proletari? >

Mi alzai e iniziammo a passarci la palla

< Hai mai pensato di tagliarti i capelli? > iniziò il discorso

< Cos'hai contro i miei capelli? >

< Nulla,sono bellissimi >

Mi fermai con la palla in mano

< Allora perché dovrei tagliarmeli? >

< Ho chiesto se avevi intenzione di tagliarteli… e se mai ce la dovresti avere prima te la dovrai vedere con me > disse e mi fece l'occhiolino

Sorrisi scuotendo la testa e gli ripassai la palla

Continuammo così per un po' di tempo stando in silenzio quando suonò la campanella ed andammo a cambiarci

 

 

< Non vale che tu sia stata mezz'ora a fare nulla mentre io dovevo fare quelli stupidi esercizi! > protestò Niall mentre stavamo uscendo dalla scuola

< C'est la vie > 

< La vita fa schifo > disse e mise il broncio

Scoppiai a ridere

< Nialler! > Harry spuntò tra me e Niall e ci mise le braccia sulle spalle 

< Principessina… > si girò verso di me

Mi liberai dalla sua presa proprio mentre Abigale e le sue amiche stavano venendo da noi…o meglio: da Harry.

< Haaarry! > 

Alzai gli occhi al cielo scocciata

< Devi assolutamente venire con noi! Il babbo di Vanessa ha comprato la gelateria all'angolo e ha detto che ci offre il gelato a tutti! Daaai vieni > sussurrò in modo sdolcinato mentre gli tirava il colletto della sua polo 

Harry la guardò malizioso e infilò una mano sotto la sua maglietta

< Solo se guido io > disse

Abigale tirò un urlo dalla gioia per poi guardare Niall

< Vieni anche te! > 

Fu più un'ordine che una domanda

< È dicembre,fa troppo freddo per un gelato > disse,con voce ghiaccia

< Oh,non fare il guastafeste! > Insistette lei mettendogli una mano sul petto per poi farla scivolare giù per i suoi addominali nascosti sotto la maglietta

< Ho meglio da fare > disse togliendole la mano dal suo corpo

Abigale ci tirò un'occhiataccia e poi trascinò Harry dalle sue amiche

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Capitolo 4
*** Snow ***


Aprii la porta per il nostro appartamento. Louis era seduto sul divano a guardare la tv. Fuori aveva iniziato a nevicare.Quando mi tolsi il cappuccio della mia felpa il tappeto si cosparse di piccoli fiocchi di neve,scossi la testa per fare cadere il resto della neve dai miei capelli,appoggiai lo zaino per terra e mi tolsi la giacca. Finalmente Louis si accorse della mia presenza e saltò dal divano

< Amberli > 

< Lou >

Mi prese tra le sua braccia 

< Com'è andata a scuola? >

< Tutto bene >

I suoi occhi color oceano fissarono i miei

< Sicura? >

Feci di si con la testa

< Mi sei mancata >

Iniziò a baciarmi le labbra per poi passare al collo

< Lo dici sempre >

Cominciai a giocare con i suoi capelli

< Perché è la verità > disse rivolgendo poi la sua concentrazione di nuovo alla mia bocca

Iniziammo a baciarci,prima delicatamente,poi aprii un po' le labbra per far entrare la sua lingua. Non ho idea di quanto tempo fossimo stati in quella posizione. Quando baciavo Louis era  come se tutto il resto del mondo scomparisse ed esistesse solo lui. Per qualche minuto mi faceva dimenticare tutti le mie ansie e preoccupazioni,tra le sue braccia mi sentivo al sicuro. 

Fummo interrotti da Niall che si schiarì la gola

Mi girai e vidi il biondo che ci guardava ridacchiando sotto i baffi,accanto a lui Zayn che non sapeva bene che faccia fare

< Scusate se vi interrompo ma io e Malik abbiamo fame,abbiamo deciso di ordinare una pizza e ci chiedevamo se la volevate anche voi o se preferivate nutrirvi uno della saliva dell'altro >

< Spiritoso > rise Lou

< Quattro formaggi e Margherita > disse

< Strano > Niall alzò le sopracciglia ridendo e prese in mano il telefono 

Io e Louis prendevamo sempre le stesse pizze

< Ma Harry? > chiese Zayn con voce timida

Sentendo il suo nome ogni singolo muscolo nel mio corpo si tese e la mia faccia cambiò espressione

< Non credo che dovremmo aspettarlo > anche la faccia di Niall si era irrigidita 

< Sono le 8 … credo che se ha fame sia benissimo in grado di comprarsi del cibo da sè > disse Louis

Zayn sembrò imbarazzato. Era nuovo qui,non ci conoscevamo ancora bene ma col tempo avrebbe capito come funzionava da noi

 

Dopo aver mangiato le pizze ci accucciammo tutti insieme sul divano. Fuori stava ancora nevicando… se c'era qualcosa che amavo ancora più della pioggia allora era la neve. Non so perché ma ogni volta che vedevo danzare quei piccoli fiocchi di ghiaccio nell'aria una sensazione di caldo si diffondeva nel mio corpo rendendomi subito più serena. 

Mi alzai dal divano e aprii la finestra 

Una ventata d'aria ghiaccia mi soffiò incontro scompigliandomi i capelli

< Chiudi! > Protestarono Louis e Niall 

Feci finta di non sentire e mi appoggiai sul davanzale

Rimasi a guardare i fiocchi di neve.Freddi e soffici danzavano nell'aria notturna per poi posarsi sui tetti delle case come una coperta,come se volessero coprirli. Tutta la città era bianca,ricoperta da un candido strato di neve 

Qualcuno dietro di me si schiarì la voce

Mi girai e vidi Zayn che mi guardava

< Ti disturbo? > chiese imbarazzato

< Nono > sorrisi 

Mi spostai da una parte per fare spazio anche a lui

< Ti sei già ambientato un po'? > chiesi 

< Beh,è solo il terzo giorno che sono qui ed è ancora tutto nuovo per me… >

Silenzio 

< So com'è essere nuovi,sembrare la quinta ruota del carro e sentirsi talmente fuori posto > lo guardai 

< Credo che tutti ci debbano passare una volta nella vita > continuai

< Ma alla fine tutto sarà apposto,e se non lo sarà non è la fine >

Lui sorrise 

Rimanemmo ancora un po' a guardare la neve,poi chiusi la finestra e tornammo dagli altri due

 

< Sapete una cosa? > Niall prese un sorso dalla sua coca-cola

< Dovremmo fare un gioco per conoscere meglio Zayn…in fondo dovrà sopportarci,se ce la fa, per cinque anni >

Louis lo guardò

< E tu hai già in mente cosa,vero? > gli chiese

< Obbligo o verità > rispose lui prontamente 

Mi trattenni per non sbuffare: Niall voleva sempre giocare a quel gioco! 

 

Quindi ci ritrovammo tutti e quattro seduti al tavolo in cucina con una bottiglia davanti

Louis la prese e la girò. Toccò a Zayn

< Obbligo o Verità? >

< Verità >

< La tua più grande paura >

Zayn ci pensò un po'

< Nuotare > rispose

Niall alzò le sopracciglia incredulo

< Non so nuotare > ammise un po' imbarazzato

Rigirano la bottiglia

Stavolta puntò su di Niall

< Obbligo o verità? > chiese Zayn

< Verità >

< Hai una cotta per qualcuno? >

< Si >

Lo guardai stranita

< E la fortunata si chiama cibo! >

Tutti iniziarono a ridere,Niall era davvero impossibile!

La volta dopo la bottiglia scelse me e toccò a Niall fare la domanda

< Obbligo o verità? >

< Obbligo >

Non sceglievo mai verità,mi facevano troppo paura le domande che mi avrebbero potuto chiedere

< Voglio che tu venga qui,mia dia un bacio sulla guancia e mi dica che mi vuoi bene! >

Lo guardai con aria interrogativa

< Mi sento trascurato! > disse lui incrociando le braccia davanti al petto e facendo il broncio

< Oh Niall! > Risi

Andai da lui,gli diedi un bacio sulla guancia,lo guardai dritto negli occhi e dissi:

< Niall James Horan… Io, Amberli Kristina Matthews, ti voglio un bene che nemmeno ti immagini >

Niall sorrise soddisfatto

Rigirammo la bottiglia e toccò a Zayn

< Obbligo o verità? > chiesi

< Verità >

< Dimmi sinceramente la prima domanda che ti sei fatto su di noi dopo averci visto la prima volta >

< Ehmm… > Zayn arrossì

< Devi dire la verità >

< Mi sono chiesto… se tu e Louis eravate fidanzati >

Ora quella che era in imbarazzo ero io

< E ora hai avuto la risposta? >

< Sinceramente… no >

< Beh,allora sarà l'ora di dargliela > Niall sorrise divertito

< Vedi,è una cosa un po' complicata… > iniziai

< Ci conosciamo da quando siamo nati,siamo sempre stati migliori amici… > continuò Lou

< Finché due anni fa i miei genitori sono morti entrambi in un incidente stradale… >

Zayn mi guardò spaventato

< Non importa! > lo calmai,ma Louis proseguì al posto mio. Sapeva benissimo che a parlare dei miei genitori non mi sentivo a mio agio

< Siamo sempre stati insieme >

< Mi hai salvato la vita > gli sorrisi

< Amberli per me è come una sorella,una migliore amica e una fidanzata messe insieme > ridacchiò Louis

< E certe volte se la scopa! >

< Niall! > lo guardai irritata

Louis iniziò a ridere

< Eo ma se è vero! > si difese

< Si ma… > Non sapevo che dire

 

Si,quella cosa tra me e Louis era una cosa strana… non eravamo fidanzati,ma ci comportavamo come se lo fossimo. Credo che siamo finiti così perché Louis,oltre a non far avvicinar nessuno essere maschile a me,per quei due anni non si era mai interessato a nessuna ragazza. Non perché fosse gay,per l'amor del cielo! Credo che era così occupato a prendersi cura di me,a farmi star bene, che non aveva tempo per qualcun altro a cui voler bene. Questa cosa mi dispiaceva,volevo che Louis si trovasse una ragazza,non si sentisse obbligato a essere li,giorno e notte,solo per me. Ma quando glielo dissi,quando cercai di spiegarglielo… era meglio se non lo facevo. Lou ci rimase malissimo,diceva che io non ci credevo che mi volesse così bene,che credevo che lo facesse solo per pietà nei miei confronti.Ci vollero settimane per farlo ritornare come prima,e da quella volta non accennai mai più quel argomento.

 

< Nulla ma! Ammettilo! > ribatté Niall

< È vero! > ammisi

Louis fece di si con la testa. Sembrò molto divertito da questa cosa 

Continuammo il gioco quando,ad un certo punto,venimmo interrotti dall'aprirsi della porta dell'appartamento. Sentimmo delle risate provenire dal corridoio

Mi alzai e mi appoggiai al telaio della porta per vedere chi era. Vidi Harry e… Abigale. La cara ragazza aveva bevuto un po' troppo: barcollava e sembrava non potersi più reggere in piedi

A vederla li,nel corridoio,con Harry mi rivenne su la pizza che avevo mangiato per cena

Harry,piano piano, la portò nella sua camera da letto,chiuse la porta dietro di se. Non si era accorto che l'avevo visto. Che l'avevo vista.

Tutto si girava,sembrava tutto un film. Non percepivo più nulla di quel che c'era intorno a me,il mio corpo sembrava sordo,sordo a tutto quel che aveva sentito,e cieco a quel che aveva visto. Le immagini davanti ai miei occhi erano sfuocate. Poi mi rivenni tutto d'un colpo

Piantai le unghie nel legno della porta e mi sforzai a non urlare

Louis si accorse che qualcosa non andava bene e venne da me

< Tutto bene? > chiese preoccupato

< Quella troia > sibilai tra i denti

< Cosa? > Non capiva. Non poteva capire

< Quella troia > dissi un po' più forte

< Eh? >

*Ora non urlare,Amberli! Non urlare…Calmati* mi dissi e contai fino a 10

< Amberli ? >

< Nulla,sto bene! >

Lou mi prese per le spalle,mi girò verso di se e,preoccupato,mi guardò negli occhi

< Cosa è successo? > articolò ogni singola parola 

< Ho visto Harry con Abigale >

< Chi?! > si alzò anche Niall

< Sei sicura? > mi chiese

< Al cento per cento > risposi

Louis mi lasciò le spalle e si passò una mano tra i capelli

Per me Harry era morto. Non avrei mai più scambiato una parola con quel puttaniere,c'avevo chiuso definitivamente.

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Capitolo 5
*** Breakfast with blood. ***


Mi rigirai nel letto per circa la ventesima volta cercando di riaddormentarmi ma fu inutile. Così misi da una parte le coperte e mi alzai dal letto. Erano le 6,tutti dormivano ancora,compreso Louis che stava rannicchiato sotto le coperte e dormiva come un ghiro.

Fuori aveva smesso di nevicare,la città era coperta da un fitto strato di neve,bianca e candida, che luccicava al sole come se fosse fatta da piccoli diamanti.

Mi misi velocemente i pantaloni della tuta,lasciandomi sopra la maglia XL di Louis che usavo come pigiama,presi il mio giubbotto,mi infilai gli stivali e,con passi felpati per non svegliare nessuno,sgattaiolai dall'appartamento

 

Mi sedetti sulla panchina,davanti alla statua di un tizio che non avevo mai capito chi fosse,ma non aveva tanta importanza. 

Il nostro appartamento si trovava nelle vicinanze della Trafalgar Square,se da li si prendeva la via che portava verso il fiume,ovvero la Northumberland Ave, in fondo a destra si arrivava ad un piccolo parco,di cui non ho idea di come si chiami.

Alle 6 di mattina non c'era nessuno in quel parco,tranne qualche scoiattolo che saltellava da un ramo all'altro. Presi della neve da terra e iniziai a formarne una palla mentre riflettei su cos'era successo la sera precedente

Non avrei mai pensato che Harry si potesse abbassare a quel livello. So che era un puttaniere,so che ci andava con tutte ma Abigale… era troppo persino per lui. Quella ragazza era riuscita a portarsi a letto 16 ragazzi,in meno di due mesi,procurandosi la fama di 'troia' in tutta la scuola. Ormai i ragazzi la usavano come un giocattolo,come una macchinetta 'usa e getta'. Nessuno di loro la prendeva sul serio,ma lei era troppo stupida per capirlo,troppo ingenua. Viveva nella sua immaginazione di una vita perfetta,con una famiglia perfetta,un corpo perfetto… un giorno si sarebbe accorta che la vita non è una fiaba e lei non era una principessa.Si sarebbe ritrovata faccia a faccia con le crudeltà di questo mondo,così,di punto in bianco, e sarebbe stato straziante.

 

Tirai la palla di neve alla statua centrando in pieno il naso di quel tizio,al posto del quale ora c'era una grossa patacca bianca che lo faceva assomigliare un po' ad un pagliaccio. Vedendolo così accennai un sorriso e iniziai a formare un'altra palla di neve.

 

< Buongiorno signorina >

Mi girai sorpresa e vidi un signore anziano che era leggermente inchinato,tenendo il suo cappello,mi sorrideva cortesemente 

< Mi scuso se l'ho disturbata,non era davvero mia intenzione,c'è ancora un posto libero? >

< Prego > dissi e mi spostai più in la per fare spazio al signore

Aveva capelli bianchi,un po' di barba e i baffi. Indossava un cappotto verde scuro,e teneva in mano un bastone da passeggio di legno.

< Posso chiederle perché una ragazza giovane come lei viene in questo parco sperduto così presto di mattina? >

Due occhi verdi mi squadrarono interessati. Chiusi il giubbotto fino al collo per paura che si potesse vedere la maglia di Lou,sotto la quale non indossavo nemmeno un reggiseno

< Per pensare… > risposi

< Eh l'amore… > 

Il vecchio sorrise malinconico,ricorrendo con la mente i ricordi del passato

< Non sono innamorata! > risposi più scortese del voluto

< Dicono tutti così la prima volta >

< Ma io ne sono sicura >

L'anziano mi guardò divertito

< Tu pensi di essere sicura >

Rimasi senza parole

 

So che può sembrare strano ma ho sempre avuto un certo rispetto per le persone anziane. Sapevano più di noi,erano i più saggi e non erano così inaspriti e acidi come gli adulti che avevano sempre di meglio da fare. Loro avevano sempre il tempo per ascoltarti e per darti consigli,i quali,la maggior parte delle volte,erano sotto forma di qualche indovinello e toccava a te risolvertelo.

 

< Come fa a sapere a cosa stavo pensando? >

< Lo deduco dalla sua faccia,signorina >

Mi morsi le labbra

< Posso? > il vecchio indicò la palla di neve nella mia mano

Feci di si con la testa

Lui la prese,alzò la testa alla statua,mirò sulla fronte e la prese in pieno. Sorrise soddisfatto 

< Quello invece è opera sua,o mi sbaglio? > chiese indicando la patacca bianca sul naso

< Non si sbaglia > sorrisi

Quel vecchio aveva un che di simpatico

< Ora invece posso farle una domanda io? > chiesi

< Sono tutto orecchie >

< Lei cosa ci fa qui a quest'ora ? >

< Oh,facevo la mia solita passeggiata mattutina quando ho visto una signorina seduta qui da sola,con una faccia alquanto amareggiata ed ho pensato di tirarla un po' su di morale >

Sorrisi

< Posso chiederle il suo nome,signorina? >

< Amberli > risposi

< Amberli Matthews,e lei? >

< Paul Steward >

< Anche il mio nonno si chiamava Paul… >

Sorrise

< Quindi,signorina Matthews… >

< Mi chiami Amberli per favore >

< Bene,Amberli… questo ragazzo a cui stavi pensando… >

< Preferirei non parlarne >

Paul mi guardò sorpreso

< Non puoi correre via dai tuoi problemi e far finta che non ci fossero solo perché tu non li vuoi,Amberli > disse con tono serio

< Non è un problema,non c'è nessun problema… >

< Invece c'è,Amberli,ma tu cerchi di nasconderlo >

< Forse c'era… ma da ieri sera è cambiato… non ci voglio aver più nulla a che fare >

l'ultima frase era più riferita a Harry che al problema in generale

Paul mi guardò comprensivo

< Amberli Amberli… un giorno lo capirai anche te >

Alzai le spalle indifferente e Paul rise

< Ma guarda un po' come si è fatto tardi,sono già le 7! >

Con fatica si alzò in piedi

< Vuole che la accompagni a casa? > chiesi 

< Nonono! >rispose lui

< Vai a casa tua che i tuoi genitori si staranno già preoccupando,io sono benissimo capace di ritrovare la mia strada da solo >

Alla parola 'genitori' una scheggia di ghiaccio si infilzò nel mio cuore

 < Come preferisce > 

< Amberli... >

Mise una mano sulla mia spalla

< Prenditi cura di te e ricorda! Ricorda che tutto alla fine andrà bene >

< Ci proverò > risposi sforzando un sorriso

 

Aprii lentamente la porta dell'appartamento per non fare rumore,con lo sguardo a terra per non calpestare qualcosa,entrai con passi felpati e chiusi la porta dietro di me

< Dove sei stata? >

Sobbalzai spaventata

Louis era in piedi davanti a me,con le braccia incrociate e uno sguardo alquanto arrabbiato

< Fuori… > risposi insicura

< Dove? >

< Nel parco >

< Quindi tu pensi che puoi uscire così di casa da sola come se niente fosse? >

< Non sono più una bambina > Iniziai ad arrabbiarmi anch'io

< Beh,ma hai ancora 17 anni,sei minorenne e finché vivi sotto il mio tetto ti adegui alle mie regole! > Louis alzò la voce

Scossi la testa

< Non sei mio padre! > alzai la voce anch'io

Per un attimo Louis sembrò confuso

< Tu sei sotto la mia responsabilità e fai quel che dico io! >

< Io faccio quel che mi pare,dove e quando mi pare! >

Ormai stavamo urlando entrambi

< Ascoltami bene Amberli tu non lascerai mai più la casa senza il mio consenso,capito? >

< Cosa?! >

< Mi hai capito bene! >

< Perché? >

< Perché non voglio! Ecco perché! >

< Facevi prima a lasciarmi all'orfanotrofio allora! >

Quelle parole mi scivolarono fuori così,per sbaglio. Appena mi accorsi di cosa avevo detto mi tappai la bocca con una mano e sgranai gli occhi

Louis mi guardò. Dai suoi occhi ogni singola forma di affetto e di preoccupazione sparì e i lineamenti della sua faccia si irrigidirono

< Lou io non… > cercai di scusarmi ma fu inutile: Louis si voltò senza dire una parola e se ne andò,lasciandomi li da sola

 

Frastornata mi sedetti sulla poltrona

*Cosa ho fatto?* mi chiesi

Nascosi il mio viso nelle mani e iniziai a piangere

Non so per quanto tempo rimasi in quella posizione,nulla aveva più un senso,finché sentii una mano di qualcuno accarezzarmi la schiena. Mi girai e vidi Liam che mi guardava preoccupato. Prese un fazzoletto dalla tasca e mi asciugò la faccia,poi venne davanti a me e mi fece alzare in piedi

< Sono una cogliona > dissi e ricominciai a piangere

Liam mi prese in braccio accarezzandomi i capelli

Ad un certo punto si staccò da me e,per la seconda volta, mi asciugò le lacrime

< Vieni > disse prendendomi la mano e portandomi in camera

 

Dopo essermi messa i vestiti che Liam aveva recuperato dalla mia camera,essermi lavata la faccia ed aver messo un filo di trucco andai in cucina. I miei occhi erano ancora lucidi e Niall se ne accorse subito 

< Amberli… > 

sconcertato il biondo mi prese tra le sue braccia

< Che è successo? > chiese

< Ho litigato con Louis >

< Siediti e mangia qualcosa,potete parlare dopo > disse Liam,appoggiando una ciotola piena di cereali sul tavolo

 

Non avevo fame. Non avevo voglia di far nulla. Volevo solo Louis.Volevo spiegargli che quelle parole non avevano nessun significato,non avrei nemmeno pensato una cosa del genere in circostanze normali. Ma sapevo benissimo che per un po' di tempo Louis non mi avrebbe più parlata,e questo mi faceva stare malissimo.

 

Liam e Niall erano entrambi usciti dalla cucina,lasciandomi sola con la ciotola di cereali

Pensai a Louis.. 

*Dove sarà ora?* mi chiesi

* Cosa starà facendo?*

*Farmi perdonare da lui per quel che ho detto sarà una cosa impossibile… Perché? Perché l'ho detto?*

 

< Dov'è Harry? > una voce fastidiosa mi fece ritornare alla realtà

Mi girai e vidi Abigale che mi guardava con aria disprezzante

Feci finta di non averla sentita e mi rigirai

< Dico a te! >

Non le risposi

Sentii il rumore dei suoi tacchi quando si avvicinò al tavolo,si mise davanti a me e con una manata fece cadere la ciotola piena di cereali per terra,facendola frantumare in mille pezzi. Il latte schizzò da tutte le parti e il pavimento era cosparso di cereali

< Ho detto: dov'è Harry > ripeté

Lentamente mi alzai in piedi,con un piede spinsi indietro la sedia,la guardai negli occhi. Poi,con tutta la forza,la rabbia e il dolore che mi tenevo dentro,le tirai un cazzotto dritto in faccia

Lei,sorpresa,fece un passo indietro urlando dal dolore e tenendosi il naso con una mano. Vidi una goccia di sangue che scese la sua guancia per poi finire per terra. Li,in mezzo ai cereali e al latte.

 

< Cos'è successo? >

Liam entrò di corsa in cucina,seguito da Niall e… Harry

< Harry!! > Abigale batté i piedi per terra come una bambina di 5 anni

< Guarda! > urlò indicando il suo naso sanguinante 

< È stata lei! > indicò me

< Ho solo riportato il suo naso alla forma naturale > spiegai

Liam mi guardò sconcertato 

< Cosa cazzo…? >

Tutti ci voltammo. Louis era entrato in cucina e guardava quella porcheria in terra con una faccia indecisa tra l'arrabbiatura e lo stupore

Quando lo vidi mi venne subito il magone

< La principessina si è ribellata > disse Niall e Harry iniziò a ridere

Louis non mi degnò di uno sguardo

< Beh,non m'importa di chi ha fatto questo macello,basta che lo ripulisca > e con questo uscì dalla cucina

< Abigale fai quello per cui sei venuta a questo mondo: pulisci! > dissi e me ne andai anch'io

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Capitolo 6
*** I can be your hero,baby. ***


Due giorni dopo Louis non mi aveva ancora rivolto la parola

Sbattei la porta dell'armadietto.

Ero arrabbiata,delusa,triste… se avessi potuto mi sarei nascosta sotto terra e non sarei mai più uscita 

< Daaai Amberli! Non fare quella faccina! Lo sai che non sopporto vederti triste! >

< Come faccio ad essere felice Niall? >

< Principessina… > mi abbracciò

< Vedrai che si risolverà tutto,tu e Louis avete sempre fatto pace,la farete anche stavolta! >

< Ma questa volta è diverso > dissi liberandomi dal suo abbraccio

< Ho detto qualcosa che non avrei dovuto dire… ci è rimasto davvero malissimo e non posso dargli torto >

Mi girai e andai verso la mensa

Niall mi raggiunse

< Ok,forse hai esagerato ma,credimi,Louis ci tiene troppo a te… sei tutto per lui e non riuscirebbe mai a stare senza di te per tanto tempo >

< Lo dici te… > sospirai

Aprii il portone della mensa ed entrammo

Vidi Abigale e le sue amiche lanciarmi degli sguardi assassini,come se,da un momento all'altro,volessero saltarmi addosso e uccidermi. Abigale,da quel giorno,aveva un enorme cerotto bianco sul naso,il quale la faceva assomigliare un po' alla statua di quel tizio a cui avevo tirato una palla di neve l'altra mattina.

 

< Ei > salutai Zayn,sedendomi accanto a lui

< Eii > disse lui,battendo il cinque a Niall

< Sei a dieta? > Mi chiese indicando il mio vassoio sul quale si trovava solo una mela e un bicchiere d'acqua

< Ho lo stomaco chiuso > risposi

Niall mi accarezzò la guancia

< Vedrai che si risolverà tutto >

Proprio in quel momento gli suonò il cellulare. Lo prese dalla tasca e guardò lo schermo con faccia stranita

< Louis > disse,poi accettò la chiamata 

Avevo perso l'interesse per la mia mela,tutta la mia attenzione era concentrata su di Niall e il suo telefono

< Louis? Dimmi… si,con…con chi?! > Niall sembrò un po' preoccupato

< Si,glielo dico… si va bene,ciao > Staccò e appoggiò il telefono sul tavolo

< Che ha detto? > cercai di non sembrare troppo interessata

Niall mi guardò serio

< Sai Amberli… > iniziò

< Niall,falla corta! > Non sopportavo quando la gente mi teneva sulle spine

< Okay,okay! Ecco… io e Zayn,oggi dopo scuola, come sai, dobbiamo stare ancora due ore qui per un progetto della nostra classe… >

< Sii? >

< E Louis… beh,Louis ha detto che qualcuno ti deve accompagnare a casa perché non vuole che tu sia sola e…quindi… ti accompagnerà Harry > Niall si morse il labbro,come se avesse sensi di colpevolezza 

< C-cosa? >  dissi con un filo di voce

< Stai scherzando? > 

Ero rimasta senza parole. Non so se ero più scioccata del fatto che Louis non si fidasse di me,e che pensava che io avessi bisogno di un baby-sitter che mi seguisse da tutte le parti,o del fatto che quest'incarico sia toccato proprio a Harry Styles.

< No,non è uno scherzo… > Niall mi guardò contrito 

 

Dalla finestra vidi Niall,Zayn e la loro classe scendere nel giardino della nostra scuola per il loro progetto di scienze. Mancavano 4 minuti alla fine dell'ora. Il mio piano era di,appena suonata la campanella,uscire per prima dalla classe,possibilmente anche dalla scuola,riuscendo così a seminare Harry e poter andare a casa da sola,in santa pace! 

Sapevo benissimo che non ci sarei riuscita,ma ci provai ugualmente

Suonò la campanella,corsi fuori dall'aula,giù per le scale e mi mischiai tra i ragazzi delle altre classi che stavano uscendo. Aprirono il portone. Cercai di mimetizzarmi tra la gente ma fu inutile

< Ei ei ei,principessina! > sentii qualcuno che mi afferrò il braccio da dietro

< Dove vorresti andare? > Chiese Niall con espressione severa

< Ehm, a casa? > 

< E Harry? >

Alzai le spalle

Niall mi prese la mano e avvicinò la sua faccia alla mia

< Ascoltami,lo so che non vuoi,ti capisco,e se potessi ti lascerei anche andare ma… Louis mi fa fuori se lo viene a sapere! Ti prego… in fondo è solo mezz'ora che dovete passare insieme,dai! >

*Già,mezz'ora in metropolitana con 'quello' *

Sospirai snervata

< Va bene > mi arresi

Niall mi sorrise e mi stampò un bacio sulla bocca

< Grazie > bisbigliò

< Ah,bene! Io faccio una corsa,che avrebbe lasciato a bocca aperta anche il vincitore delle olimpiadi per raggiungerti,e tu ti sbaciucchi con lui?! >

Harry ci guardò costernato con il fiatone

Gli lanciai uno sguardo agghiacciante

< A dopo > Niall mi diede un'altro bacio sulla guancia,scompigliò i capelli a Harry,che lo guardò male perché odiava quel gesto, e ci lasciò soli.

< Allora Principessina > disse Harry sistemandosi i riccioli

Io mi girai senza nemmeno guardarlo e mi diressi verso l'uscita con passo svelto

< Ei ei,aspetta! > 

Corse per raggiungermi

< Haaarry > 

*Certo. Come poteva mancare la troia di turno?*

Iniziai a camminare ancora più velocemente

Sentii la mano di Harry afferrare la mia e mi girai. Il suo naso era solo di pochi centimetri dal mio e i suoi occhi verdi guardavano dritti i miei

< Harry! > La voce di Abigale sembrò arrabbiata

Lui non si girò,non distolse lo sguardo dal mio. Cosa che mi sorprese molto. 

< Harry! > Abigale afferrò la sua spalla in modo aggressivo,staccando cosi le nostre mani

< Perché non mi rispondi quando ti chiamo?! > chiese con voce stridula

< Sono occupato,non vedi? > rispose con voce ghiaccia

Io e Abigale rimanemmo entrambe senza parole

Dopo un primo momento di sorpresa sentii nascere la rabbia nel mio interno 

*L'altra sera te la sei portata a letto e ora fai finta di non conoscerla più?! Buono a sapersi… *  Pensai e con questo mi rigirai e iniziai a camminare

< Amberli aspetta! > 

< Harry! > urlò Abigale,ma lui non ci fece caso e mi raggiunse,lasciandola li da sola

Cercò di riprendere la mia mano ma io la infilai nella tasca della mia giacca.

 

Arrivammo alla stazione in silenzio,senza aver scambiato nemmeno una parola durante la nostra camminata. Scendemmo le scale. Una marea di gente ci venne incontro,tirava spallate,spingeva e sembrava non accorgersi nemmeno della nostra presenza.

Arrivò la metropolitana che dovevamo prendere noi: era piena zeppa di gente. Ci trovammo un micro-posto proprio all'entrata. Io stavo schiacciata con la schiena contro il vetro della porta,mentre il petto di Harry premeva contro il mio,includendo il seno. Cosa che era alquanto irritante.

 

< Ehm,mi puoi togliere una curiosità? > iniziò il discorso

< Che c'è? >

Nella posizione in cui ci trovavamo eravamo obbligati a non avere più di 10 centimetri di distanza tra i nostri nasi,questo mi costringeva a guardarlo dritto negli occhi

< Cos'è successo quella mattina con Abigale? > accennò un sorriso per far capire che non intendeva farmi una partaccia

< Oh,non tel'ha detto? Pensavo che ormai tutta Londra sapesse di quanto io sia 'cattiva' ! > 

Alla parola 'cattiva' staccai una mano dal tubo di metallo a cui mi tenevo per fare le 'virgolette' con due dita. Proprio in quel momento,pero', la metropolitana si fermò,persi l'equilibrio e rischiai di cozzare contro un signore se Harry non mi avesse tenuta per un fianco

Lo ringraziai con un sorriso scarso

< Beh,mi ha raccontato quel che è successo… ma non mi sembra molto convincente e volevo sentire anche la tua di storia > rispose

< Ha buttato in terra la mia colazione e le ho tirato un cazzotto,facile. > spiegai in poche parole

Harry sembrò divertito

< Non ti facevo così aggressiva > rise

< Come già detto,non mi conosci > risposi fredda

Il sorriso sparì dalla faccia di Harry

< Perché devi essere sempre così scorbutica? >

< Mi sembra che non siano problemi tuoi >

< Vedi! Sai essere gentile solo con Louis o cosa? >

< Io rispetto quelli che se lo meritano >

< E io non me lo merito?! >

< Lo dovresti sapere te! >

La gente intorno a noi ci guardò infastidita,ma Harry non ci fece caso e continuò con il solito tono di voce

< Ma si può sapere che ti ho fatto?! >

< A me nulla! Mi fa semplicemente schifo il tuo comportamento! >

La metropolitana si fermò in una stazione

< E cos'ha di strano?! >

< Ah guarda se non lo sai tu siam messi bene! >

< Sai cosa? Tutta questa maschera,queste risposte così… lo fai solo per attirare l'attenzione! >

Basta. Quello per me fu troppo. Le porte della metropolitana dietro di me si aprirono e uscii,iniziando a correre,stimolata dalla rabbia che mi bruciava dentro.

< Amberli! > 

Sentii la voce spaventata di Harry dietro di me ma non mi fermai. Volevo andarmene via da lui,da tutti.

Girai a destra,poi a sinistra,un'altra volta a sinistra e poi di nuovo a destra. Prendevo strade a caso,tutte sotterranee,non avevo la minima idea di dove mi trovassi ma a me bastava essere il più lontano possibile da Harry Styles.

Ad un tratto girai l'angolo e sbattei contro il petto di qualcuno. Alzai la testa e vidi un ragazzo che mi guardava come se,da un momento all'altro,volesse saltarmi addosso e sbranarmi

< Ei bellezza,dove stai andando? > Mi disse avvicinandosi pericolosamente a me

Dietro di lui notai il suo compagno che mi squadrava con lo stesso sguardo viscido

< Non sono affari vostri > risposi allontanandomi di qualche passo

< Ma a me interessa > disse l'altro,spogliandomi con gli occhi

Non sapevo che fare. Avrei voluto rigirarmi e correre ma di sicuro mi avrebbero raggiunta. Uno dei due prese il mio braccio con violenza e mi tirò a se. Sentii il suo respiro che puzzava di fumo e di alcool.

< Lasciami stare! > sibilai tra i denti,cercando di ignorare il dolore che stava provocando al mio braccio

< Dai divertiamoci un po' > disse il ragazzo,cercando di baciarmi il collo

L'altro rimase a guardare con un sorrisetto malizioso,come se stesse aspettando il suo turno per 'giocare' con me.

Cercai di spingerlo via ma qualcuno mi precedette.

Harry sferrò un calcio al ragazzo che si accasciò a terra e l'altro prontamente si buttò su Harry,ma lui con una serie di pugni lo fece cadere.

Io lo guardai stupita mentre lui si diresse verso di me prendendomi la mano

< Corri prima che questi si alzano e ci stuprano tutti e due! > disse,sarcastico

Non me lo lasciai dire due volte. Harry mi stringeva forte la mano,come se avesse paura di lasciarmi andare. Ad ogni incrocio non esitava nemmeno un secondo e sapeva esattamente dove andare. I nostri passi risuonavano in tutti i corridoi. Finalmente vidi in lontananza una scala e della gente che stava salendo. Feci l'ultimo sforzo e corsi ancora più velocemente. Corremmo su per le scale ignorando i lamenti della gente e ci fermammo solo quando fummo fuori,all'aria aperta.

Entrambi avevamo il fiatone,Harry si appoggiò a una cabina telefonica per riprendere fiato. Le sue guance erano rosse,e gli occhi verdi erano lucidi.

< Sei… Im… Impossibile! > disse tra un respiro e l'altro

Non gli risposi,lo fissai e basta

Lui sorrise

< Stai  bene? >

Feci di si con la testa

Venne da me e mi accarezzò i capelli

< Sei un talento naturale a cacciarti nei guai > disse dolcemente 

< Te invece sei laureato per torturarmi i nervi? > sorrisi

Mi guardò stupito

< Wow! Una volta che mi hai sorriso! Dovrebbero segnarlo nel calendario > 

Abbassai lo sguardo continuando a sorridere

< E sai una cosa? >

Lo guardai negli occhi

< Cosa? > chiesi

< Il tuo sorriso è il più bello del mondo >

Diventai rossa

*Ma cosa sto facendo? Harry Styles ci prova con me e io gli do corda?!*

< Andiamo > dissi,già più distanziata

Harry mi guardò stranito,poi mi raggiunse

< Ei ma che è successo ora? Tre secondi fa eri così carina,così… dolce,e di punto in bianco ti sei richiusa in te stessa! >

Non gli risposi e accelerai il passo

 

Presi un respiro profondo e aprii la porta per il nostro appartamento. Louis era seduto sul divano con Liam,entrai senza far rumore e sgattaiolai fino al divano. Misi le mani sulle spalle di Lou e gli baciai delicatamente i capelli. Lui si alzò di scatto,si girò e mi guardò confuso,non sapendo come reagire. 

Lo guardai con sguardo innocente.In me lo pregavo che mi perdonasse.

Ma lui mi guardò per qualche secondo,poi si girò e andò in camera. Triste mi sedetti sul divano accanto a Liam,che mi mise un braccio intorno alle spalle stringendomi a sé.

< Non ti preoccupare,gli passerà > 

 

Restammo ancora un po' a parlare,finché mi addormentai tra le sue braccia.




Ciaaao a tutti! 
Scusate se per questo capitolo avete dovuto aspettare un po' e mi dispiace dirvi che anche in futuro
dovrete aspettare più  tempo per il capitolo seguente,è che ho appena iniziato il classico ed è ancora
tutto un po' un casino! :O
Spero comunque che continuerete a seguire la mia storia :)

Baci a tutti i lettori che mi hanno seguita fin qui! 

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Capitolo 7
*** Lady Marmalade. ***


Mi svegliai con una coperta di pail sulle mie gambe. La lampadina accanto alla tv era ancora accesa ed emanava una luce fioca. Mi appoggiai sui gomiti e mi tirai su. Solo allora mi accorsi che Niall era seduto sul divano,accanto a me,e mi guardava.

< Niall > dissi con voce ancora sonnolente 

Lui sorrise e mi accarezzò il braccio

< Scusa se ti ho svegliata > disse dolcemente

< Non mi hai svegliata > risposi sorridendo

Venne più vicino e iniziò a giocare con una ciocca dei miei capelli

< Da quant'è che sei qui? > chiesi

< Da un po'… >

< Non hai sonno? >

< No… >

Silenzio

< Sei bellissima quando dormi >

Sorrisi imbarazzata non sapendo cosa rispondergli

< È tardi,forse è meglio se andiamo a letto… > disse

Aprii la bocca per rispondere ma la richiusi immediatamente.

Non potevo andare in camera mia. C'era Louis. L'avrei svegliato sicuramente e poi non ne avevo tanta voglia di vederlo un'altra volta,di incontrare quello sguardo ghiaccio,di capire un'altra volta di quanto l'avessi ferito e di sentirmi a terra. Non ne avevo i nervi.

Niall capì al volo

< Dormi da me stanotte > 

Fu più un'affermazione che una domanda

< Grazie > gli sorrisi

Volevo alzarmi in piedi ma lui mi precedette e mi prese in braccio. Gli misi le braccia intorno al collo e lo guardai in quegli occhi azzurri bellissimi.

 

Mi posò sul letto e si tolse i pantaloni e la maglietta. 

Mi tolsi i jeans anch'io e mi infilai sotto il piumone 

< Non vorrai dormire con la felpa? > Niall mi guardò stranito

Avevamo già dormito un paio di volte insieme (non pensiate male,siamo amici e basta) e Niall dormiva sempre e solo in boxer,come del resto facevano anche Louis e tutti gli altri ragazzi. Così,per non sentirmi 'fuori posto', dormivo in intimo anch'io,tranne qualche volta che fregavo una maglietta a Lou e la usavo come pigiama,ma lo facevo soltanto per sentirmi il suo odore addosso,che mi tranquillizzava in un modo incredibile.

< Togliti la felpa >

< Ma ho freddo! > protestai ridendo

Niall saltò sul letto e,a quattro zampe,venne verso di me

< Ti riscalderò io > disse con un sorrisetto malizioso 

< Stammi lontano! > scherzai tirando su la coperta

Il biondo si infilò sotto il piumone e iniziò a farmi il solletico

< Basta! Basta! > urlai ridendo

Ma lui fece finta di non sentirmi e continuò,infilando le mani sotto la mia felpa. Alla fine riuscì a togliermela e la buttò in un angolo della stanza

< Ha! > urlò,fiero, alzando le mani come un vincitore

< Ho vinto! > Sorrise

< Solo perché ti ho lasciato vincere >

< Tutte scuse,in realtà tu non mi potrai mai battere! > sorrise scaltro 

< Povero,povero bambino ingenuo > dissi scherzando,accarezzando i capelli di Niall come se fosse un bambino piccolo

< Mi stai prendendo in giro? > 

< Mmh forse? > risi

< Ti avverto,non prenderti gioco di me perché poi dovrai subirne le conseguenze! >

< Oooh che paura! > Feci finta di essere spaventata

Niall socchiuse gli occhi

< L'hai voluto tu! > esclamò e si buttò addosso a me,iniziando di nuovo a farmi il solletico

< No,no! Perdono! Chiedo perdono! > dissi ridendo

< Ormai è troppo tardi! >

< Nooo >

Mi rotolai dall'altra parte cercando farlo staccare,ma Niall era furbo e riuscì a tenermi ugualmente. Rotolammo dall'altra parte del letto,sfacendo tutte le coperte. Non avevo la minima idea di dove mi trovavo,vedevo solo dei capelli biondi e la stoffa del piumone che occupava tutto il mio campo visivo. Ad un certo punto,però, sentii la testa scivolarmi in basso e tirai un urlo. Niall,immediatamente,mi tenne ai fianchi per non farmi cadere dal letto,poi mi tirò su. Iniziammo a ridere come dei pazzi,a me scendevano le lacrime dagli occhi e Niall si teneva la pancia.

Quando ci calmammo rimettemmo a posto le coperte e ci sistemammo nel letto. 

Niall mi prese in braccio e mi tirò a se

< Ti voglio bene > mi sussurrò nell'orecchio

< Anch'io te ne voglio >

Niall mi guardò negli occhi

Poi inclinò leggermente la testa e iniziò a baciarmi il collo. Mi lasciai sfuggire un gemito. Niall alzò la testa e mi sorrise,poi mi baciò le labbra,prima più delicatamente per poi metterci anche la lingua. 

Una vocina allarmata nella mia testa mi diceva di non farlo,di smetterla immediatamente,ma non riuscivo a staccarmi da lui,forse non volevo nemmeno staccarmi,fatto sta che confinai quella vocina nell'angolo più nascosto del mio cervello.

Continuammo a baciarci,non mi stancai mai delle sue labbra,del suo sapore… volevo sempre di più,i suoi baci erano la droga e io ne ero dipendente,finché lui si staccò da me ansimando.

Restammo qualche minuto a guardarci negli occhi.

Poi scossi la testa

< Se lo saprebbe Louis… > abbassai lo sguardo

Non volevo nemmeno immaginarmi di cosa avrebbe fatto Louis se avesse saputo di questo. Geloso com'era sarebbe stato anche capace di buttare fuori Niall.

< Perché pensi sempre a Louis? >

Il biondo mi guardò leggermente scocciato

< Lo so che vi conoscete da una vita e siete come fratelli,ma non potete continuare così per sempre! Come vuoi che vada la tua vita se devi sempre pensare a lui e a cosa gli va bene o meno?! E lo stesso vale per lui,ha più di 20 anni! Ha bisogno di una ragazza! Non può vivere pensando solo a te! > Niall mi guardò serio

So che aveva ragione,lo sapevo benissimo. Ma avevo troppa paura della reazione di Louis se gliel'avrei detto… forse mi avrebbe abbandonata per sempre.

Il ragazzo mi accarezzò la guancia

< Lui non ti lascerà mai sola > disse dolcemente

< Anche se avrebbe una ragazza non lo farebbe mai,perché ci tiene troppo a te,sei tutto per lui e lo sai… solo che ora state esagerando > proseguì,come se avesse letto i miei pensieri

Abbassai lo sguardo

< Non voglio pensarci ora > dissi

< Non ti preoccupare,principessina >

Mi stampò un bacio in fronte

< Buonanotte > disse e spense la luce

< Notte > 

 

Mi svegliai con Niall che mi abbracciava da dietro,ancora dormendo. Delicatamente gli tolsi le mani e mi girai a modo tale da potergli vedere la faccia. Mi chinai sopra la sua testa e iniziai ad accarezzargli i capelli

< Niall > dissi dolcemente

Nessuna reazione

< Niall > ripetei 

Ancora il biondo non dava segni di vita

Lo presi per un braccio e lo iniziai a scuotere leggermente

< Niall >

Nulla

Ebbi la brillante idea di fargli il solletico,ma l'unica sua reazione fu un verso poco umano prima di girarsi dall'altra parte

< Niaaaall! > urlai scuotendolo con tutta la forza

No. Nessuna risposta.

Mi alzai e,dimenticandomi di essere in intimo,andai in cucina.

 

'Dling'

Presi il toast dal tostapane e iniziai a spalmarci la marmellata alle fragole che Niall tanto amava

< Nuovo Hobby? > chiese una voce alquanto divertita

Mi girai spaventata

Harry era appoggiato con una spalla al telaio della porta e mi guardava a braccia incrociate

Solo allora mi accorsi del mio abbigliamento,e divenni rossa.

Il ricciolo rise e venne verso di me

< Mi piace la tua nuova moda >

< Non è una moda! > dissi e mi rigirai continuando a spalmare

*In fondo questa è anche casa mia,posso girarci come mi pare* Pensai tranquillizzandomi

< Per chi è il toast? > cambiò discorso

< Cerco di svegliarci Niall >

< Mmfp,buona fortuna > trattenne una risata

Restammo in silenzio per qualche minuto

Poi Harry mise le sue mani attorno ai miei fianchi da dietro

< Me lo fai anche a me? > Chiese,con la voce di un bambino che chiedeva un lecca-lecca

< Togli le mani di li se non vuoi ritrovartelo in faccia,il toast > 

Il ricciolo rise,ma non si mosse di un centimetro

< Ti ho detto di toglierti! >

Harry infilò un dito nella marmellata e me la spalmò sul naso

Presi un respiro profondo,posai il coltello,infilai una mano nella marmellata e gliela spalmai in faccia. Lui prese ne prese un'altra manciata e,in men che non si dica,me la spalmò sul petto,sporcando il reggiseno.

Sgranai gli occhi

< Testa di cazzo! >

Presi il vasetto,con un dito tirai all'elastico dei suoi boxer e gli rovesciai dentro metà del contenuto 

Harry tirò un urletto perché la marmellata era appena venuta dal frigo,e quindi gelida.

Sorrisi soddisfatta 

Il ricciolo però non si arrese e mi guardò il seno con fare malizioso

< Sai,avrei voglia di mangiare marmellata ora… > intendendo quella sul mio petto

< Succhiati il cazzo > dissi con un sorriso falso sulle labbra 

< Credo che quello sia il tuo lavoro > ribatté lui

< O quello di Abigale > sibilai

< Preferisco te > disse e avanzò verso di me

< Stammi lontano! > risposi minacciandolo con il dito pieno di marmellata

< Se no? >

< Ti castro >

< Aggressivina la principessina,eh? > avanzò di un altro po'

Siccome non sapevo che rispondergli gli feci la linguaccia,accorgendomi solo dopo di quanto sia stato infantile quel gesto

In quel momento entrò Zayn in cucina che ci guardò stupito

Harry scoppiò in una risatina isterica mentre io cercavo di non fissarlo troppo.Come tutti gli altri ragazzi Zayn era in boxer,cosa che suscitava in me un infrenabile voglia di saltargli addosso. Quegli addominali erano perfetti,eccome se lo erano! 

< Ah,eh.. disturbo? > 

Era imbarazzato. Come al solito. Mi faceva un po' pena perché si doveva ancora abituare a convivere con noi e le nostre stranezze e so che si sentiva sempre fuori posto,come se lui ci disturbasse. Sapevo benissimo come si sentiva.

< Nono,ma scherzi?! > cercai di calmarlo

< Vuoi anche te un po' di marmellata? Quale parte del corpo preferisci? > chiesi,tenendo il mio sguardo fisso sui suoi addominali

Zayn scoppiò a ridere quando se ne accorse 

< Sai che la marmellata di fragole ammorbidisce la pelle? Guarda,te lo faccio vedere! > 

Presi una manciata di marmellata,andai da Zayn e gliela spalmai sul petto,facendo scorrere le mie dita sui suoi muscoli

Zayn rise divertito,ma io dovetti trattenermi per non saltargli addosso da un momento all'altro.

* OH MIO DIO* Mi morsi le labbra

*Stai calma Amberli,stai calma!* dissi a me stessa

Harry,dietro di noi,si schiarì la gola in modo leggermente esagerato

Mi girai e vidi Harry guardarci scocciato.

Sorrisi divertita quando notai la gelosia nei suoi occhi,poi riuscii a staccarmi dal fisico di Malik (impresa molto difficile) e andai al lavandino a lavarmi le mani. Presi il toast preparato,lanciai uno sguardo divertito a Harry,feci l'occhiolino a Zayn e uscii dalla cucina.

 

 

Entrai in camera da letto. Niall stava ancora dormendo. Certo.

Mi chinai davanti a lui e tenni il toast sotto il suo naso

< Niaaall,la colazione è prontaaa >

< Mh cosa? > 

Niall alzò la testa e si strofinò gli occhi,ancora tutto insonnolito. Poi si sedette sul letto e mi guardò

< Dammi il toast >

< Eh no,troppo facile,vieni a prenderlo! > 

Mi alzai in piedi e gli lanciai un sorrisetto di sfida

Lui sorrise divertito,poi si alzò

< Vuoi davvero metterti contro di me? >

Feci di si con la testa

< Beh alloraaa peggio per te >

Cercò di afferrare il toast ma io fui più veloce e mi scansai da una parte

< Dammi quel toast! > urlò

Corremmo per tutta la stanza ma Niall era troppo lento. Improvvisamente,però, riuscì a mettermi alle strette in un angolo della camera… riuscii,all'ultimo momento, a scappare e saltai sul letto. Quello fu un grave errore perché Niall prese la rincorsa e mi saltò addosso,buttandomi sul materasso.

Ci ritrovammo entrambi ridendo,lui sdraiato su di me e io ancora con il toast in mano che,per fortuna,non si era ancora spiaccicato da nessuna parte

Aiutò ad alzarmi,poi mi prese il toast di mano e se lo mangiò

< Buono? > chiesi

Fece di si con la testa

< Vorrei anche vedere! Mi sono applicata tantissimo a prepararti quel toast! >

< Si vede > disse il biondo dopo aver deglutito l'ultimo boccone

Gli lanciai uno sguardo interrogativo

Lui sorrise malizioso e indicò il mio petto

< Anche loro avevano fame? > chiese ridendo

< Scemo > dissi scherzando

Venne da me e mi tirò a se. Passò un dito sulla mia pelle coperta di marmellata e se lo infilò in bocca

< Così è ancora più buona >

< Stai fermo! > dissi,afferrandogli il dito

I suoi occhioni azzurri mi guardarono 

< Niall? > abbassai la voce

< Dimmi >

< Ma ora… noi… cosa siamo? >

 

Avevo in testa quella domanda sin da ieri sera,da quando la sua lingua aveva toccato la mia.Non sapevo bene cosa pensarne…io a Niall ci tenevo tantissimo,per nulla al mondo avrei voluto rinunciare alla nostra amicizia!

 

Lui mi guardò serio

< Dimmelo te > disse

Mi sedetti sul letto e lui si sedette al mio fianco

Presi un respiro profondo e iniziai

< Niall… io ti amo. Si ti amo,ma non in quel modo… Non voglio perderti,per nessun motivo! Voglio che tu sappia che sei davvero importante per me e che… non ti lascerò mai >

Mi morsi il labbro

Il biondo sorrise

< Sono contento che tu la pensi così perché io provo nello stesso modo per te >

Sorrisi alleviata e lo abbracciai 

< Però > disse staccandosi dall'abbraccio

< Qualche volta un bacio me lo darai,vero? > ecco che ricomparve il sorriso malizioso sulle sue labbra

< Se fai il bravo… > sorrisi 

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Capitolo 8
*** Cookies and kisses. ***


Ero così felice per aver chiarito con Niall che iniziai a saltellare per la strada piena di neve e a fare giravolte,attirando così gli sguardi straniti della gente intorno a me.

Liam accanto a me scoppiò a ridere

< Sei bellissima quando fai così >

Mi girai e gli puntò contro l'indice,guardandolo con aria minacciosa

< Attento bello,hai una fidanzata! >

Liam rise

< Intendo bella in senso che son pochissime le volte che ti vedo così felice >

Sorrisi e camminai normalmente accanto a Liam,perché mi ero accorta che saltellando sembravo Heidi,cosa che mi sembrava un tanto inappropriata per una 17enne e,visto che ero single,non volevo far più figure di merda di cui non avevo già fatto.

< Cos'è che ci serve? >

< Mmh aspetta… > Liam tirò fuori dalla tasca della giacca un biglietto ripiegato e lo aprì

< Farina,uova,zucchero,cioccolata,latte >

< E salmone affumicato! > Aggiunsi

< Ho voglia di salmone affumicato! > risi

< Hai le tue cose per caso? >

< Non posso semplicemente aver voglia di qualcosa? >

< E nello stesso tempo saltare come una pazza per le strade di Londra e cambiare umore ogni 10 minuti?! No! > Rise Liam

Misi il broncio e incrociai le braccia

Liam mi abbracciò ridendo 

 

A Niall era venuta la brillante idea di fare tutti insieme,ovvero io,Zayn e lui,i biscotti preferiti di Louis,così magari si sarebbe addolcito e mi avrebbe finalmente perdonata. 

Uno dei motivi per cui adoravo Niall erano proprio queste sue idee meravigliose.

Quindi,io e Liam,stavamo andando a comprare gli ingredienti necessari,visto che Niall aveva sostenuto che,siccome è stata la sua idea,aveva già fatto troppi sforzi e quindi toccava a noi andarci. Pigrone.

 

< Eccoci! > aprii la porta dell'appartamento ed entrai,seguita da Liam

< Principessinaaa! > Niall mi strinse a sè

< Mi sei mancata! >

< Potevi muovere il tuo culo e venire con me >

< Mmh no > mi baciò la guancia 

< Deficiente > gli sussurrai in un orecchio 

Sentii il suo respiro sul mio collo e le sue labbra sfiorarmi una guancia…

Vidi Louis nella porta e mi staccai immediatamente da Niall,il quale,confuso,si girò.Vedendo Louis diventò rosso e si grattò dietro la testa facendo finta di niente.

< Ehi Louis! > lo salutò Liam allegro dirigendosi verso di lui,per salvare la situazione 

< Vieni > mi disse Niall e prese la busta con gli ingredienti per i nostri biscotti

 

Dopo aver sistemato tutto in cucina,e dopodiché Liam riuscì a far uscire Louis,iniziammo a cucinare.

Niall accese la radio,dove stavano tramandando la canzone di Avril Lavigne 'I love you'
 



Iniziai a cantarla mentre preparavo l'impasto.Adoravo quella canzone.

Sentii delle mani cingermi i fianchi.

< Sai che hai una voce bellissima? >

Continuai a canticchiare senza dargli una risposta

Niall appoggiò il mento sulla mia spalla

< A chi la dedichi? >

< Cosa? >

< La canzone >

Mi fermai 

< A te > dissi

Sorrise e mi baciò la guancia

< Potresti anche aiutarmi invece di stare qui a guardare! >

< Sissignora! che devo fare? > 

il biondo rise divertito

Presi un grembiule rosa,ben ripiegato,e lo passai a Niall

< Mettitelo > gli comandai

lui mi guardò come se non avessi tutte le rotelle apposto 

< No > disse

Poi si mise a ridere

< Mettitelo e lavati le mani > dissi con voce calma ma decisa

Niall aprì il grembiule e lo guardò con disprezzo

Poi alzò le spalle,in senso di indifferenza, e se lo mise addosso. Dopo aver legato il fiocco dietro la sua schiena mi guardò e sfoderò il sorriso più pervertito che io avessi mai visto comparire sulla sua faccia.

< Sono sexxxxxy? > chiese,facendo una mossa che avrebbe dovuto essere 'arrapante'.

Scoppiai a ridere

< Si Niall,lo sei! >

In quel momento entrò Zayn e Niall gli si buttò addosso 

< Oh Zayn,amore della mia vita! > cinguettò

Il moro mi guardò spaventato,stranito e chiedendo spiegazioni.

Io non riuscii a smettere di ridere 

Niall prese la faccia di Zayn e lo fissò negli occhi

< Dimmi che sono sexy > disse con voce serissima 

Zayn cercò di liberarsi dalla sua presa

< Dimmi che sono sexy! > urlò Niall

Non riuscii più a tenermi dal ridere,stavo piegata in due e mi scendevano le lacrime dagli occhi quando Zayn finalmente disse a Niall che era sexy.

Il biondo prese un'altro grembiule,rosa come il suo,e lo lanciò a Zayn

< Mettiti questo amore,almeno possiamo essere uniti per sempre > disse con voce femminile

Zayn si infilò il grembiule

< Niall,amore della mia vita! >

Il moro spalancò le braccia e Niall ci si buttò letteralmente dentro

< Ti amo! >

< Anch'io tesoro! >

< Mi sento leggermente esclusa… >

I ragazzi si girarono verso di me

< Mi dispiace Amberli,ma Zayn è il mio unico e vero amore! >

< Ah bene,questo vuol dire che i biscotti te li puoi fare da solo! >

A quella frase Niall sgranò gli occhi e mollò immediatamente Zayn

< Nono scherzavo! >

Venne da me e mi abbracciò

< Io amo solo te >  disse serio e mi baciò il collo

< Ah,grazie eh! > disse Malik,con finta incazzatura 

< Dai,vi amo tutti e due! >

Il biondo ci prese entrambi in un braccio collettivo. Sentii il braccio forte e muscoloso di Zayn prendermi delicatamente un fianco e stringermi a sé e a Niall. 

 

Solo li mi resi conto di non aver mai abbracciato Zayn. 

Ormai era qui da 3 settimane,quasi un mese. Non si era ancora integrato benissimo ma con lui avevamo già fatto un sacco di risate ed era davvero simpatico. In un certo senso mi sentivo responsabile di lui,i ragazzi non si erano fatti nessun problema di spiegargli come andavano le cose qui da noi ed avevano agito come se non gliene importasse più di tanto. So che non era così in realtà, ma Zayn era una persona timida,chiusa in sé stessa, che,se si apriva,era un ragazzo fantastico,pieno di affetto e di premura per gli altri. Toccava a me farlo sciogliere,farlo sentire a suo agio tra di noi.

 

Tolsi un braccio dalla spalla di Niall per metterla su quella di Zayn e stringerlo a me. Il moro,sorpreso,tenne la sua mano leggera sulla mia schiena,come se avesse paura di potermi rompere. Poi però staccò il braccio da Niall,che protestò, e rafforzò la sua presa. Restai per un po' così,tra le sue braccia,inspirando il suo buonissimo profumo. Poi ci staccammo.

Niall ci guardò offeso

Lo presi al colletto della sua polo e dolcemente lo tirai a me. Gli stampai un bacio sulle labbra e quello bastò per farlo sorridere nuovamente

 

 

Niall era in ginocchia davanti al forno fissando i biscotti all'interno

< Sei sicura che devono stare dentro 50 minuti? >

< Siii! > dissi snervata

Sarà stata la ventesima volta che Niall mi pose quella domanda

< Staccati da quel forno,se ci stai fisso il tempo passerà ancora più lentamente! >

Niall si alzò sospirando

< Non so che fare > disse

Presi la rivista sul tavolo e iniziai a sfogliarla

Ad un tratto intravidi Niall davanti a me 

Abbassai il giornalino e vidi quel sorriso esagerato stampato su quella faccia da ebete. Quando faceva così non significava nulla di buono.

< Che c'è? > chiesi scettica 

< Sai qual'è la cosa che ha un sapore ancora più buono dei biscotti? > 

Parlò tra i denti,senza mai aprire la bocca,mantenendo quel sorriso da imbecille

< La pizza? > 

< Anche >

< Il gelato? > 

< Anche >

< Niall per te tutto ha un buon sapore! >

< No,c'è qualcosa che amo da morire! >

< Nando's? >

< Si ma una cosa che amo ancora di più! >

< Niall non lo so! > 

Ero stufa di questi stupidi indovinelli

< I tuoi baci >

Niall abbassò la testa e divenne rosso

< Amore! >

Era troppo tenero quando faceva così.

Gli accarezzai i capelli biondi. Avvicinai le labbra al suo collo e gli lasciai un bacio leggero,poi lo guardai negli occhi. Quei bellissimi occhi blu. Blu come l'oceano in cui mi ci perdevo,vagavo e mi abbandonavo. 

Poi chiuse gli occhi e sentii le sue labbra morbide sulle mie. Ci baciammo. Come al solito persi la sensazione del tempo. Non so se era un difetto mio,ma quando baciavo sembrava che tutto intorno a noi scomparisse ed esistessimo solo noi.

 

< Ragazzi,vi disturbo malvolentieri ma c'è una sveglia qui che sta suonando! > La voce di Liam mi fece ritornare bruscamente alla realtà

Mi staccai di scatto e corsi ad aprire il forno. I biscotti,per fortuna,erano intatti. Li sfornai e li misi sul tavolo per fargli raffreddare

Mi girai e vidi Liam che aveva un sorriso del tipo 'io so cosa avete fatto' e Niall,a sguardo basso,che era alquanto imbarazzato

< Louis? > chiesi cercando di uscire da quel momento imbarazzante

< È sul divano > bisbigliò

Poi gli tornò quell'odioso sorriso sulla faccia

< Non fate sorprendervi da lui a fare queste cose! > ci rimproverò scherzando

 

 

< Lou? > chiesi con un filo di voce

Il ragazzo era seduto al tavolo,piegato su dei fogli pieni di numeri e cifre a me sconosciute. Sembrava molto stanco,riuscii a riconoscere due ombre nere sotto i suoi occhi azzurri spenti. Spenti come se qualcuno avesse interrotto quella luce che solitamente li illuminava,che li rendeva così belli,così vivi. I suoi capelli castani erano scompigliati,infeltriti e svegliarono in me la voglia di pettinarli,di rimetterli apposto. Era da tre giorni che non si rasava e si vedevano le stoppie,che lo facevano sembrare vecchio. Il muscoli del suo corpo erano contratti,come se da un momento all'altro volesse saltare in piedi e spaccare tutto quel che gli stava intorno. Mi faceva paura vederlo così debole,così vulnerabile.

Si girò. I suoi occhi incontrarono i miei e mi spaventai: erano ancora peggio di quel che avevo temuto. Per una frazione di secondo mi sembrò vecchio,vecchio di mille anni,che portava sulle sue spalle tutti i pesi e i problemi della sua vita. I suoi occhi sembravano due buchi neri,senza emozioni,che mi squadrarono stanchi,ma non si staccarono.

Presi tutto il mio coraggio

< Lou ti ho fatto i biscotti > dissi dolcemente,attenta a non farmi scappare qualche parola sbagliata

Appoggiai il piatto davanti a lui,accanto a tutti quei fogli che coprivano il tavolo.

Louis sospirò,nascose il viso nelle mani e appoggiò i gomiti sul tavolo

< Sono i tuoi biscotti preferiti >

Non mi rispose. Rimase in quella posizione,incapace di muoversi.

 

Il coraggio e la speranza mi abbandonarono e rimase quell'orrenda sensazione del panico,del fallimento.

Volevo dire qualcosa,dire di quanto mi dispiaceva,che questa situazione mi stava consumando. I miei rimorsi mi ricercavano del sonno,mi tormentavano,facendomi morire dentro. Un progresso lento e straziante. 

Volevo dirgli che mi mancava e che avevo bisogno di lui. Ma non riuscii ad aprire la bocca. Tutto in me si era bloccato,si era arreso.

 

< Quelli col cioccolato? >

Louis si era girato e mi guardava con espressione seria

Al suono della sua voce il mio cuore iniziò a battere all'impazzita,sembrava voler saltar fuori dal mio petto. 

Feci di si con la testa. L'unico gesto che ero capace di fare.

Prese un biscotto dal piatto e gli diede un morso. Alcune briciole caddero sui fogli bianchi,sui cui era stato piegato finora.

Dopo aver inghiottito il primo boccone si fermò e mi guardò. Ma non disse niente.

< Louis io… >

 

C'erano così tante cose che gli volevo dire,infiniti pensieri che affliggevano la mia testa e minacciavano di farla scoppiare. Mi rammentai delle tante volte che avevamo litigato,che avevo pianto per lui. Tutte quelle volte mi avevano provocato un dolore indescrivibile. Odiavo litigare con lui. Era come se litigassi con una parte di me stessa,una parte senza di cui non sarei nessuno,senza di cui sarei persa. Così tante volte lui mi aveva tenuta nelle sue braccia,mi aveva asciugato le lacrime e mi aveva detto che tutto sarebbe andato bene. Possibile che ora non riuscissi a dirgli nulla?

 

Una lacrima scese giù per la mia guancia.

Sentii il suo pollice ruvido passare sulla mia pelle bagnata,raccogliere la lacrima. 

Alzai lo sguardo

< Non piangere >

Il suono della sua voce causò il contrario

Le lacrime cominciarono a scendermi come una cascata,mi bagnavano la faccia,scendevano il collo e cadevano sui fogli bagnandoli,rendendo illeggibile la scrittura. Cercai di opprimere i singhiozzi che nascevano in me,ma senza successo.

Sentii il rumore di una sedia spostarsi,poi le braccia forti di Louis intorno a me. Mi aggrappai a lui,inalai il suo profumo,piantai le unghie nella sua pelle e lo strinsi a me con tutta la forza che avevo. Lui era mio. Mio e di nessun altro. E questo non sarebbe mai cambiato.

Non so quanti minuti passarono,non volevo lasciarlo mai più,stare per sempre in quella posizione. Io e lui.

Poi però lui si staccò e mi guardò in faccia. 

Non sembrava più così stanco,qualcosa nei suoi occhi si era riacceso facendoli splendere nuovamente. Le occhiaie sembravano essere diminuite e la sua pelle non pareva più così grigia come prima.

< Ti amo > sussurrai

< E lo sai che non cambierà mai >

Mi accarezzò i capelli e accennò un sorriso. 

Piano piano avvicinò la sua faccia alla mia. Iniziò a baciarmi la fronte,le guance,il naso,il mento. Furono baci lievi,quasi non li percepivo. Poi finalmente le sue labbra trovarono la strada per le mie e gli restituì baci profondi,disperati e avidi.

Le mie labbra cercavano le sue,non volevano più lasciarle andare,volevano essere unite per sempre.

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Capitolo 9
*** Friends with Benefits. ***


Quanto mi era mancato svegliarmi accanto a lui,sentire il suo profumo,la sua presenza,tutto di lui che mi faceva impazzire. Certe volte avevo bisogno di uno stacco per capire di quanto lo amassi realmente,e di quanto fosse perfetto.

Domenica mattina. Nessun pensiero,nessun problema.

Passai le dita sul suo bicipite muscoloso,ogni singolo contatto mi faceva rabbrividire.

Era sdraiato accanto a me,sotto il piumone,al calduccio nel nostro letto.

Un braccio sotto la testa,l'altro appoggiato sul fianco. I capelli scompigliati. Quando lo vedevo non potevo far altro che sorridere. Era perfetto. Era mio.

Aprì gli occhi e due iridi azzurre come l'oceano mi fecero prigioniera,mi catturarono con la loro bellezza e mi fecero affogare in quel mare di blu.

< Buongiorno > disse

Mi accarezzò i capelli

< 'Giorno >

Si chinò su di me e mi baciò dolcemente.

Quanto mi erano mancati quei baci.

 

Entrammo in cucina,lui in boxer io in mutande con la sua maglia che mi arrivava appena sotto il sedere.

Harry e Niall erano seduti al tavolo,mangiando due ciotole gigantesche di cereali

< Cosa ti faccio? >

Chiese Louis dolcemente,cingendomi i fianchi e stringendomi a sè

Appoggiai le mie mani sulle sue

< Quel che prendi tu > risposi

Lo baciai sul collo,poi mi staccai e mi sedetti accanto a Niall che mi sorrise ammiccato

Gli lanciai uno sguardo stranito,poi presi il giornalino dell'altra sera che era ancora li e iniziai nuovamente a sfogliarlo. C'era un vestito che aveva catturato la mia attenzione.

Il biondo si chinò sul giornalino,girando la testa in modo da potermi guardare in faccia 

< È ritornato Louis e già non mi consideri più? >

Lo disse in modo così sincero,così serio che di colpo mi vennero i rimorsi,anche se sapevo di non aver fatto nulla di male.

Chiusi la rivista.

Lo guardai dritto in quegli occhi azzurri,passai una mano nei suoi capelli e gli stampò un bacio lungo e sonoro sulla guancia 

< Meglio? > chiesi

Niall appoggiò un dito sulle sue labbra,in senso che voleva un bacio li. 

Guardai Louis che era girato di schiena davanti al frigorifero a cercare il latte

Misi due dita sotto il mento del ragazzo e lo condussi verso la mia bocca

Gli lasciai un bacio soffice sulle labbra

Lui sorrise soddisfatto

Mi rigirai per prendere il giornalino quando vidi Harry davanti a noi che ci guardò sconcertato 

Aveva ancora i cerali in bocca ma aveva smesso di masticare e ci guardava con occhi enormi. Occhi stupendi.

* No Amberli! Concentrati! * 

Cercai di scacciare quella vocina nella mia testa che continuava a infatuare di Harry Styles,di quanto fosse bello,di quanto fossero perfetti i suoi riccioli e che quelli fossero gli occhi più belli che avevo mai visto.

< Tieni,Principessina >

Louis appoggiò la ciotola piena di cerali sul tavolo davanti a me,ma io non riuscii a distogliere gli occhi da quel ragazzo e rimasi a fissarlo come una mummia.

Non so se lo inquietavo col mio sguardo,oppure se semplicemente aveva deciso di voler rimanere in quella posizione per il resto della sua vita. Fatto sta che pure Harry rimase impietrito a guardarmi 

< Amberli? >

Lou passò una mano davanti alla mia faccia e mi svegliò dalla trance 

< Tutto bene? > chiese preoccupato

< Sisi > risposi e mi dedicai alla mia colazione

Anche Harry aveva iniziato a muoversi normalmente e continuava a masticare i suoi cereali.

 

 

Entrai in bagno,presi lo spazzolino e il dentifricio e iniziai a lavarmi i denti.

Bussarono alla porta che avevo lasciato socchiusa

< Avanti >

La porta si aprì ed entrò Harry

Quando mi vide si immobilizzò

< Scusa non volevo disturbarti >

tolsi lo spazzolino dalla bocca

< Ho detto avanti,non mi disturbi >

*Ma cosa sto dicendo?*

Il ricciolo sorrise,entrò e chiuse la porta dietro di sé 

Prese il suo spazzolino e si sedette sul coperchio del WC dietro di me,aspettando che finissi

Sapevo che in quel modo avrebbe avuto libera vista sul mio fondoschiena,visto che la maglia di Louis si alzava con ogni mossa che facevo. Una parte di me mi urlava di coprirmi,di scostarmi,di fare qualcosa! Ma un'altra parte,a me sconosciuta fino a quella mattina,aveva preso possesso del mio cervello scoprendo come funzionavo gambe e braccia e non mi fece muovere di un centimetro.

Mi chinai per sputare il dentifricio,pur sapendo che così mi sarei abbassata allo stesso livello di Abigale e delle sue amiche troie,mandando a puttane tutti i miei principi.

Mi rialzai e mi guardai allo specchio. Dovetti chiudere gli occhi perché non riuscii a guardarmi in faccia

* Cosa cazzo ho fatto?! *

Non mi riconoscevo più. Quella parte nuova di me mi faceva paura. Finora avevo sempre odiato Harry Styles… FINORA. Cosa m'era preso? Cosa mi succedeva? Piantai le unghie nel marmo del lavandino. Stavo delirando internamente.

< Tutto bene? >

La voce profonda del ragazzo mi fece sussultare.

Aprii gli occhi e lo vidi in piedi dietro di me 

< S-si > balbettai

Dovetti appoggiarmi a qualcosa. Il ricciolo aveva sorpassato le distanze di sicurezza causando un vortice di ormoni impazziti nella mia pancia. Eravamo vicini. Troppo. Quel bagno era troppo piccolo e stretto per due persone. Avevo sempre odiato le stanze piccole e buie sin dall'infanzia: soffrivo di claustrofobia. Stare in posti troppo piccoli e chiusi o tra grandi masse di persone aveva provocato in me ansia,mi ero messa ad urlare,vedevo soffitti precipitare sulla mia testa,muri schiacciarmi e nelle peggiori delle volte ero anche svenuta,ma questa non era più semplice claustrofobia. Quel ragazzo dava vita a tutta una nuova dimensione di emozioni e paure che non avevo mai provato.

< Sei sicura di stare bene? > chiese,questa volta preoccupato 

Feci di si con la testa perché la mia lingua non mi obbediva più 

Poi vidi nero.

 

 

< Principessina… Amberli! >

< Ti prego… >

< Amberli,ti prego! >

Sentii una mano sfiorarmi il braccio e quando aprii gli occhi ero sorpresa di trovarmi li.

Muri bianchi,letti bianchi,mobili bianchi. Ero in paradiso? 

No.

Vidi le facce di cinque ragazzi sopra di me

< Si è svegliata! >

< Ssh! >

< Zitto! >

< Amberli mi senti? >

< Oh mio dio.. >

Le voci erano ancora indistinte e la mia vista era offuscata,mia piano piano riuscivo a capire tutto.

Lentamente alzai la testa e riconobbi Louis,Harry,Niall,Liam e Zayn che mi guardavano preoccupati

< Come stai? >

Mi guardai attorno. Come temevo mi trovavo all'ospedale,in un letto,attaccata ad uno strano marchingegno che emanava dei fastidiosi suoni acuti di continuo

< Cos'è successo? > chiesi leggermente disorientata 

< Eri in bagno quando,di punto in bianco,sei svenuta > spiegò Louis

< Per fortuna c'era Harry che ti ha tenuta,senno rischiavi di cadere e si spaccarti qualcosa > Continuò Niall

 

Harry.

Improvvisamente mi ricordai tutto.

 

< I dottori dicono che hai mancanza di ferro nel sangue > Aggiunse Liam

No. Quella non era mancanza di ferro. Quella era la reazione del mio corpo su di Harry Styles.

Guardai il ricciolo. I suoi occhi verdi mi scrutavano preoccupati. Com'era possibile tanta bellezza in una persona sola? E,più che altro,era legale?

*Amberli,rinvieniti!*

Ma il mio corpo non mi ubbidiva. Quel ragazzo mi aveva mandato in tilt tutto il sistema nervoso,offuscando tutti i miei sensi e rendendomi impossibile di pensare chiaramente.

*Ma cosa mi sta succedendo?*

Mi rilasciai cadere sul cuscino con un gemito

< Amberli?! > chiese Louis,subito allarmato

< Sto bene > risposi dibattuta,nascondendo la mia faccia tra le mani.

 

I dottori avevano insistito per tenermi li una notte,per sicurezza. 

Louis doveva andare a lavoro.Voleva disdirlo ma in quel modo avrebbe perso il posto e io lo costrinsi ad andarci.

Con me restarono Niall e Harry.

Avrei preferito che Harry se ne andasse,ma di quel che avevo capito si sentiva come 'responsabile' di quello che era successo,anche se gli avevo assicurato che lui non aveva nessuna colpa. Cazzate.

Non so come e non so perché ma qualcosa di quel ragazzo mi faceva impazzire. Non riuscivo più a controllare il mio corpo,era come se lui ne fosse entrato in possesso potendoci giocare come e quanto gli pareva. E questa era un fatto per odiarlo ancora di più. 

Trascorremmo il resto della giornata cazzeggiando al computer,guardando la tv e sfogliando delle riviste. Tutto questo sul mio letto gigante all'ospedale di Londra.

Alle undici in punto Niall si addormentò sulla mia spalla mentre stavamo guardando 'Friends with Benefits' . Ammesso,non era il film più adatto da guardare in quella situazione,ma non c'era niente di meglio in tv.

Piano piano però iniziai a dubitare se avremmo dovuto continuare a guardare il film,oppure se era meglio prendere il telecomando e spegnere: 

Le scene si facevano sempre più azzardate e sensuali e Harry,accanto a me,iniziava a muoversi in modo sospetto,cosa che non mi piaceva per nulla.

Lo guardai.

I suoi riccioli gli cadevano in faccia,i suoi occhi verdi sembravano illuminare l'intera stanza. Volevo toccarlo,scompigliargli quei capelli morbidi così perfetti,sentire la sua pelle,il suo profumo.Poter far scorrere le dita su quei lineamenti perfetti…

*NO!*

*AMBERLI NO!*

*Cosa mi succede?! VOGLIO SAPERE COSA CAZZO MI STA SUCCEDENDO!!*

Non stavo bene,dovevo essere malata o qualcosa. Probabilmente qualcosa di grave,tipo tumore al cervello… 

*Forse i dottori hanno ragione: forse è davvero stato un calo di ferro nel sangue e per questo non riesco più a pensare chiaramente.*

Per una frazione di secondo questa spiegazione mi sembrò abbastanza logica e riuscì a calmarmi.

*O forse sono pazza… *

Quel pensiero mi venne così,di colpo.Senza nessun avvertimento. 

Forse ero davvero pazza. 

A me le persone pazze hanno sempre fatto paura. Non per le cose che erano capaci di fare,ma per il fatto che loro dicevano sempre la verità. Non erano così false come le persone 'normali'. 

Almeno nella maggior parte dei casi.

 

< Amberli tutto bene? >

Vidi la faccia di Harry pochi centimetri dalla mia e dovetti opprimere l'impulso di prenderlo e stringerlo a me

< Si si > dissi imbarazzata e abbassai lo sguardo

Probabilmente l'avevo fissato come un coniglio paralizzato davanti ad un cobra

< Sicura? >

Mi mise l'indice sotto il mento e me lo alzò per potermi guardare in faccia

Due occhi verdi smeraldo mi squadrarono preoccupati 

Ripercorsi il suo viso: 

quei lineamenti assolutamente perfetti,la curva delle sue labbra,le guance sulle quali apparivano quelle adorabili fossette quando sorrideva…

Un brivido percorse il mio corpo,percepii un leggero giramento di testa impossessarsi di me e mi iniziarono a tremare le mani

Harry sgranò gli occhi allarmato quando se ne accorse,pensando che potessi svenire nuovamente

< Vado a chiamare i dottori >

mormorò spaventato e si alzò di scatto

< No! >

Ci mancava poco che avrei urlato 

< No > dissi,stavolta più calma

< Sto bene >

Scandii lentamente ogni singola parola,come se dovessi convincere me stessa che era davvero così 

Harry si fermò,mi guardò preoccupato. Indeciso su quel che fare

< Sto bene.. >

Ripetei. Dicendo più a me che a lui

< Ma..ma se… >

< Harry! Sto bene! >

Il ricciolo abbassò lo sguardo mordendosi il labbro

Solo li mi accorsi che gli avevo appena urlato contro

Improvvisamente mi presero i sensi di colpa e mi avrei potuto picchiare per essere stata così scorbutica 

< Dai,vieni qui >

Misi la mano sul posto libero accanto a me,dov'era sdraiato lui prima,per fargli capire che volevo che venisse li

Alzò la testa e mi sorrise

Quel fottuto sorriso perfetto,con quelle fossette perfette,in quella faccia perfetta di un ragazzo perfetto.

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Capitolo 10
*** You make me crazy. ***


< Vuoi qualcos'altro? >

< No grazie >

< Sicura? >

< Sisi,tranquillo >

< Ok piccola >

Louis mi baciò delicatamente i capelli

Ero seduta sul divano,con almeno 4 coperte sulle gambe,una cioccolata calda in mano e il film 'lion king' alla televisione. Il mio film preferito. 

Erano le 7 di sera. Due ore fa ero uscita dall'ospedale e da li i ragazzi non si erano mai staccati dal mio fianco. All'inizio mi era strano avere così tanta attenzione da tutti,ma piano piano mi ci ero abituata e sinceramente ci godevo ad avere quei cinque ragazzi sempre ai miei servizi.

< Quindi sei sicura che va bene se… >

< Lou,si! Non credo di svenire un'altra volta,l'hanno detto anche i dottori! >

Mi girai e vidi la sua faccia preoccupata

Doveva ancora controllare delle cose di lavoro e non mi voleva lasciare 'da sola',anche se gli avevo assicurato circa 10 volte che non doveva preoccuparsi.

Gli sorrisi per fargli capire che stavo davvero bene e che non c'era nulla da temere. 

Controvoglia Louis se ne andò,lasciandomi da sola con gli altri tre ragazzi.

Ero accucciata sul divano,accanto a Niall e Harry. Liam aveva un appuntamento con Danielle e io l'avevo costretto ad andarci,anche se inizialmente non sapeva se disdirle per restare con me,visto le mie condizioni.Sapevo bene che Liam e Danielle si vedevano pochissime volte,per questo l'avevo obbligato ad andare all'appuntamento.

 

Danielle era la fidanzata di Liam,era una ragazza stupenda. Capelli riccioli,sorriso meraviglioso. Lei era una di quelle ragazze davvero belle. Una di quelle che non erano fissate con i vestiti e con i trucchi,una di quelle che qualche volta facevano anche qualche cazzata e che non erano sempre perfettine e rompipalle. 

 

Zayn era seduto sulla poltrona accanto al divano,con gli occhi fissi sullo schermo,totalmente prigioniero del film.

Quando si accorse che lo stavo guardando sorrise imbarazzato e distolse lo sguardo dalla tv.

Vedendolo così mi venne all'improvviso la necessità di abbracciarlo. Mi alzai,attirando l'attenzione di Harry,mi misi davanti a Zayn e allargai le braccia… 

Sentivo lo sguardo del ricciolo fisso su di me,quando Malik si alzò e mi prese tra le sue braccia compiaciuto.

Inspirai il profumo della sua felpa,quel profumo che tanto adoravo.

Ad un certo punto qualcuno suonò alla porta.

Ci staccammo dall'abbraccio e ci guardammo straniti. Niall si alzò ad aprire la porta…

 

< Abigale?!! >

Senza chiedere il permesso Abigale invase il nostro appartamento e con faccia alquanto incazzata si diresse verso di noi… cioè,verso di Harry.

< Dove sei stato?! > urlò battendo un piede per terra,come una bambina a cui avevano rubato il lecca-lecca 

< C-cosa? > chiese lui,spaesato 

A quella domanda Abigale si incazzò ancora di più 

< COSA?! NOI DUE AVEVAMO UN APPUNTAMENTO! DUE ORE FA! >

A quelle parole sentii una di quelle schegge tanto familiari infilzarsi nel mio cuore.

*Aveva un appuntamento? Con…con lei?*

deglutii frastornata 

Harry rimase in silenzio. Apparentemente quelle parole avevano shoccato anche lui

< Io… >

si inumidì le labbra passandoci con la lingua.

Abbassò lo sguardo.

< Scusa,me ne ero dimenticato… > disse con un filo di voce

Abigale sgranò gli occhi

< TI ERI DIMENTICATO DI ME?! >

E con quelle parole gli mollò una sonora ciaffata.

Involontariamente ebbi l'impulso di saltarle addosso e staccarle la testa,ma mi contenni all'ultimo momento

Per un frazione di secondo Harry rimase sbalordito,poi si passò una mano sulla guancia rossa dalla manata di Abigale

< Beh,credo di essermelo meritato… >

< Come hai potuto?! >

La voce di Abigale si era ridotta ad un bisbiglio

Il ricciolo alzò le spalle

< Abigale,me ne sono dimenticato! Anch'io sono un essere umano… poi non c'è niente tra di noi >

L'ultima frase la disse a bassa voce,ma tutti i presenti riuscirono a sentirla ugualmente

< C-cosa? >

Stavolta fu Abigale quella a bisbigliare. Lo guardava incredula con le lacrime agli occhi

< Hai capito bene. Non c'è mai stato,non c'è e non ci sarà mai qualcosa tra di noi > disse,freddo

Una lacrima scese giù per la guancia della ragazza e cadde sul tappeto

In quell'istante qualcosa dentro di me si risvegliò,qualcosa che in quei due giorni si era nascosto ma che ora rivenne alla superficie tutto d'un colpo. Sembrò scoppiare dentro di me,gorgogliare come lava incandescente,pronta a fuoriuscire ad ogni secondo.

Rabbia.

Pura Rabbia.

Unicamente rivolta contro Harry Styles.

Percepii come i miei lineamenti si irrigidirono,ogni singolo muscolo nel mio corpo si contrasse e fu come se ripresi la coscienza. Quella coscienza che avevo perso nelle ore passate,che mi aveva fatto pensare e fare cose così insensate,così stupide!

Il mio solito carattere menefreghista riprese il possesso del mio corpo.

Incrociai le braccia davanti al petto guardando Abigale con aria divertita,come se stessi godendo tutta quella scena.

In verità era proprio così. Non percepivo nemmeno una singola briciola di compassione per lei,anzi,era più che soddisfacente vederla soffrire in quel modo.

 

< Forse è meglio che tu te ne vada ora > disse Styles

Le lacrime iniziarono a scendere sempre più numerose dagli occhi della ragazza che si precipitò fuori dall'appartamento singhiozzando.

Niall chiuse la porta,indeciso di cosa pensare sulla faccenda

Il ricciolo si sedette sul divano sospirando

Ecco che tutta la serata era stata rovinata.

 

 

< Principessina >

< Ei Principessina,svegliati! >

Aprii gli occhi e intravidi la faccia sorridente di Louis sopra la mia

Immediatamente mi rivenne in mente la scena di ieri sera

 

Dopo che Abigale se ne era andata mi ero rinchiusa in camera mia,rifiutando di parlare con qualcuno.

In seguito a quel sentimento di crudeltà che aveva invaso il mio corpo,vedendo Abigale in quelle condizioni,un buco nero si era aperto nel mio stomaco lasciandomi nel panico più totale.

Quel carattere che avevo acquisito dalla morte dei miei genitori era orribile. Non ero mai riuscita a provare pietà per nessuno,non m'importava dei sentimenti degli altri e avevo ferito tantissime persone deridendole per la loro debolezza.

Fino a un paio di giorni fa quel comportamento mi sembrava ancora giusto,mi sembrava l'unica soluzione adatta a tutto quanto ma ora non ne ero più sicura.

Da quella mattina in cui svenni tutto era diverso. Non capivo cosa fosse stato ma qualcosa in me era cambiato. Proprio questo era il problema:

Una parte di me era rimasta inalterata. Menefreghista,crudele ed egocentrica.

L'altra parte,invece,mi provocava strani sentimenti caldi,nervosità,tremolio delle mani e un vortice nello stomaco. Soprattutto quando vedevo Harry Styles.

Queste due metà erano completamente diverse e si respingevano come due calamite opposte,causando in me il terrore non sapendo quale parte fosse quella giusta.

 

< Devi andare a scuola > sussurrò Lou accarezzandomi la faccia

< Non ne ho voglia! > mi lamentai confinando tutti quei pensieri nell'angolo più remoto della mia testa

< Va bene,allora non ci vai > sorrise lui

Alzai le sopracciglia sorpresa

Di solito Louis non permetteva mai che io saltassi la scuola,tranne quando ero veramente malata

< Sul serio? >

< Si,oggi è il mio giorno libero e ho voglia di passare del tempo con te >

Sorrisi

Si abbassò su di me e iniziò a baciarmi,prima piano e poi sempre più azzardato,in quel modo che sapeva baciare solo lui.

Affondai le mie mani tra i suoi capelli e lo strinsi ancora più a me,con l'intenzione di annullare completamente le distanze tra i nostri corpi

Avevo bisogno di lui e lui di me. Sentii la sua mano calda avanzare piano piano sulla mia pancia… riuscì a slacciarmi il reggiseno con una mossa veloce,esperta. 

Ero nell'intento di sfilargli i boxer quando la porta della nostra stanza si aprì di colpo.

Spaventati ci staccammo,cercando di nascondere gli indizi che avrebbero rivelato le nostre intenzioni.

Vidi la faccia rossa,alquanto imbarazzata di Harry nella porta

< Ehm,io… volevo solo… cioè > balbettò fissandoci con occhi sgranati 

< Cosa? > chiese Louis leggermente scocciato ma senza un minimo di imbarazzo nella sua voce,cosa che mi sorprese.

Harry si schiarì la voce

< Niall chiede se vai a scuola,perché è tardi… > si rivolse a me

Solo li mi accorsi che lui era ancora in pigiama… cioè in mutande.

< No > risposi decisa

Lo guardai fisso negli occhi,per non cedere alla tentazione di abbassare lo sguardo sui suoi addominali,che mi avrebbero sicuramente riportato alle condizioni del giorno precedente.

< Loooouis! >

La voce di Liam proveniente dalla cucina mi fece sobbalzare

< Cosaa? > urlò Lou

< Vieni qui! >

< Perché? >

< Vieni! >

Louis si alzò scocciato e uscì dalla camera

< Guai a te se non è importante! >

Gli urlò mentre stava andando in cucina

Io rimasi da sola con Harry che era ancora impietrito li a fissarmi con quei enormi occhi verdi

< Vuoi qualcosa? > gli chiesi infastidita 

< N-no >

Abbassò lo sguardo

< Cioè si… volevo chiederti cosa facevi oggi >

Alzai le sopracciglia 

< Ho da fare >

< Ah.. >

Ne avevo abbastanza di stare li seduta a farmi fissare da quel coglione. Alzai il piumone cercando il mio reggiseno ma non riuscivo a trovarlo da nessuna parte

Arrivai fino al bordo del letto. Mi affacciai per vedere se era caduto in terra ma nulla: non era nemmeno li.

< Eh… > sentii la voce di Harry e alzai gli occhi al cielo snervata

< Che c'è ora?! >

Alzai la testa e me lo ritrovai davanti 

< Cerchi questo? >

Fece ciondolare il reggiseno davanti al naso con fare malizioso 

Cercai di strapparglielo di mano ma lui fu più veloce e si spostò

< Dammelo! > esclamai arrabbiata

< Mh,naaah,troppo facile > rise lui con quello stupido sorrisetto stampato sulla faccia

La capacità di quel ragazzo di trasformarsi da un cucciolo timido in un coglione patentato che mi faceva saltare i nervi in qualche frazione di secondo,era incredibile.

< Dammi.Quel.Reggiseno! > dissi,ormai in preda al panico

< Solo se mi prometti una cosa >

< Che vuoi?! >

< Uscire con te >

< MAI! >

< Allora mi dispiace ma questo non lo avrai! >

Sorrise divertito

Gli lanciai uno sguardo assassino 

Il ricciolo iniziò a esaminare il reggiseno

Quando lesse la taglia il sorriso si fece ancora più malizioso

< Mmh interessante >

Affondai la testa tra le coperte imbarazzata

* Fatemi morire!*

< La terza eh? >

Mi lasciai sfuggire un gemito,dibattuta.

Lui rise

< Cazzo ti ridi coglione?! Dammi il mio reggiseno! >

< Uscirai con me? >

< NO! >

< Beh,ti sei risposta da sola >

Sospirai snervata quando,all'improvviso,mi venne un'idea

< Bene! > dissi

< A mali estremi,estremi rimedi >

Presi il piumone e con una mossa velocissima,senza farmi vedere nuda da Harry,me lo tirai fino al collo,coprendomi tutto il busto

Scesi da letto tenendo la coperta come un'asciugamano intorno al petto

Vedendomi così il ricciolo scoppiò a ridere

Il piumone era troppo,troppo lungo: aveva una certa somiglianza con un vestito da sposa,rendendo quella situazione ancora più ridicola di quanto lo era già! 

In qualche modo riuscii a fissarlo sotto le ascelle,facendolo stare su

< Ha! > esclamai soddisfatta

Harry scosse la testa divertito 

< E ora? > chiese

< E ora mi restituisci subito quel reggiseno! >

< Sennò? >

< Non lo vuoi nemmeno sapere! >

< Uuuh che paura! > rise lui

Gli lanciai uno sguardo di sfida 

< Ne dovresti avere Styles! >

E con con quelle parole cercai di strappargli il reggiseno di mano ma lui,come al solito,fu più veloce e corse fuori dalla camera…e io lo seguii.

Inciampai un paio di volte in quella stupida coperta rischiando di cadere,ma alla fine riuscii a raggiungere la cucina dove Harry stava giocando con mio reggiseno facendolo roteare sopra la sua testa a modo di lasso

< Coglione! Ridammelo! > urlai

Gli altri ragazzi ci guardarono divertiti mentre io cercavo di riprendermi quel che era mio

Harry rideva di me e dei miei miseri tentativi di rubargli il reggiseno. Lo alzò sempre più in alto finché fui costretta a saltare per cercare di prenderlo. In quel modo,però,mi accorsi che la coperta,piano piano,iniziò a scivolare e,nervosa,cercai di ritirarla su senza farmi vedere nulla. Il ricciolo colse la sua possibilità di scappare e si precipitò fuori dalla cucina,nel salotto.

Tutto quanto stava diventando troppo ridicolo per i miei gusti,anche perché facevo una fatica immensa a muovermi con quella specie di tenda addosso,nella quale inciampavo ogni tre per quattro.

Quando arrivai in salotto Harry mi tirò un sorriso ammiccato da dietro il divano.

< Vieni a prendertelo > disse,facendolo ciondolare davanti al suo naso

Alzai gli occhi al cielo snervata e stanca di quel giochetto

< Dammelo e basta > sibilai con voce fredda

< Troppo facile > rise lui

< Dai,lasciami divertire un po' > mi fece l'occhiolino

Gli lanciai uno sguardo agghiacciante e,lentamente,mi avvicinai a lui

< Dammelo >

Lui rise,nascose con una mano il reggiseno dietro la sua schiena e con l'altra mano mi cinse un fianco

< C- cosa? > chiesi stordita,non riuscendo più a capire cosa stava succedendo 

Harry si avvicinò a me,con quell odioso sorrisetto stampato sulle labbra

Indietreggiai. Così facendo,però,inciampai in quella stupida coperta che avevo addosso. Tirai un'urlo,spaventata,e d'istinto mi aggrappai a Harry ,facendolo cadere insieme a me.

Finimmo entrambi per terra,lui su di me.

< Mmh sei pesante > mi lamentai,completamente schiacciata dal peso dei suoi muscoli

Il ricciolo fece sentire una risatina divertita,alzò il busto e si appoggiò sui gomiti guardandomi in faccia

< Meglio? > chiese

< No. Togliti > dissi,dandogli una pacca sul bicipite. Solo cosi mi accorsi di quanto era muscoloso in realtà. 

Feci scorrere lo sguardo giù per il suo petto,osservando ogni singolo muscolo attentamente

*Niente male* pensai 

Harry si accorse del mio sguardo e mostrò un sorriso pervertito 

*Amberli,rinvieniti!*

< Togliti e dammi il reggiseno > dissi. Anche se poco convinta

< E se non lo facessi? > chiese lui con quella voce profonda,calda che mi tolse il respiro

Ecco che di nuovo quel sentimento strano si diffuse dal centro del mio stomaco in tutto il resto del corpo causandomi un leggero giramento di testa.

Sentii una pressione sul mio petto che mi schiacciava i polmoni,rendendomi impossibile di respirare normalmente. Schiusi la bocca per il bisogno d'ossigeno

 

Il sorriso malizioso sparì dalla faccia del ricciolo che mi guardava serio.

Lentamente avvicinò la sua faccia alla mia,accorciando sempre più la distanza tra le nostre labbra

Incapace di muovermi,come se qualcosa mi avesse bloccato in quella posizione,lasciai che accadesse… 

Le sue labbra sfiorarono le mie,per poi unirle completamente. Mi diede un bacio soffice,corto,quasi impercettibile,ma bastò per mandare completamente fuori funzione il mio sistema nervoso.

Me ne diede un altro,stavolta più lungo e intenso. 

Improvvisamente le mani mi cominciarono a pulsare,sentii il battito del mio cuore sperduto in ogni singola cellula del mio corpo e ebbi paura che,da un momento all'altro,potesse saltare fuori dal mio petto.

Il pavimento sotto di noi sembrava non esserci più. L'unica cosa che percepivo erano le sue labbra morbide sulle mie.

 

 

 

 

Spazio Autrice

 

Ciao a tutti! 

Allora,vorrei ringraziare tutti quanti che hanno seguito la storia fin qui,

l'hanno recensita,messa nei preferiti o tra le seguite,ma anche quelli

che l'hanno seguita in silenzio.

Come sapete è la mia prima FF e ci tengo davvero tanto! :)

Quindi grazie di tutto!

Poi avrei voluto aggiungere che,l'altro giorno,ho scoperto di avere un

accaunt su twitter,fatto da mio cugino un anno fa per me.

Ok,lo ammetto: non ci capisco una beata mazza! 

Però si qualcuno di voi ha twitter e vuole seguirmi mi chiamo @kikisash :)

Naturalmente vi ri-seguirò (?)

Grazie per avermi sopportata fino a qui,ye.

Taaanti baci

xx

la vostra Al.

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Capitolo 11
*** Follow your Heart. ***


Mi staccai di colpo,liberandomi bruscamente dalla sua presa.

Pure lui si tirò in piedi e i suoi due occhi verdi mi implorarono di non andarmene,di restarmene li con lui.

Tutto intorno a me girava e avevo paura di poter svenire un'altra volta.

Completamente confusa e spaventata indietreggiai. A quel gesto i suoi occhi si aprirono ancora di più,spaventati,ma era tutto così strano,così surreale. Come se fossimo stati catapultati in un'altra dimensione.

Velocemente raccolsi il piumone da terra che mi aveva lasciata a petto nudo e corsi in camera,facendo così avverare la paura che si era rispecchiata nei suoi occhi da quell'istante in cui le nostre labbra si erano staccate.

 

 

Tirai con tutta la forza che avevo la palla di neve,centrando in pieno la faccia della statua.

Dopo essere scappata in camera avevo preso una decisione immediata. Mi ero vestita alla velocità della luce,avevo avvertito Louis che stavo uscendo e,senza nemmeno aspettare una sua risposta,mi ero precipitata fuori dall'appartamento correndo giù per le scale del condominio come se mi stesse inseguendo il diavolo in persona.

Ero fuggita in quel piccolo parco in fondo alla Northumberland Ave,dove c'era quella statua di quel tizio che ora doveva subire la mia rabbia sotto forma di palle di neve.

Si,ormai ne era coperto.Si intravedeva a malapena qualche sfumatura del bronzo sotto uno strato bianco nevoso con cui l'avevo coperto.

 

Ero arrabbiata.

Arrabbiata con Harry Styles che ci aveva provato spudoratamente con me,pensando di potermi usare come una delle sue puttane. Ma più che altro ero arrabbiata con me stessa per averlo fatto succedere,per avergli dato quella soddisfazione. Ero caduta ai suoi piedi come quelle stupide troie di scuola mia riducendomi a un giocattolo nelle sue mani,incapace di ribellarmi o di fare qualcosa. Una Barbie,che lui avrebbe buttato via quando si sarebbe stufato di me.

Avrei potuto spaccare tutto in quel momento. Il freddo della neve mi bruciava le mani che ormai erano viola,ma feci finta di non sentire quel dolore pungente e continuai.

La poche persone che passavano casualmente da quel parco mi guardavano stranite,aggrottando le sopracciglia e accelerando il passo. Quel giorno non me ne importava proprio niente. Non che di solito me ne sarei preoccupata,ma la rabbia offuscava talmente la mia mente che non riuscivo nemmeno più a cogliere un pensiero chiaro.

Presa dalla fretta avevo scambiato i miei pantaloni della tuta con quelli di Louis,avevo infilato la stoffa eccessiva negli uggs,non preoccupandomi di quanto sembrasse ridicolo. Mi ero persino scordata di mettermi il giubbotto e indossavo solo una felpa con sotto il reggiseno. Ogni persona normale sarebbe morta di freddo in quelle condizioni ma l'adrenalina bruciava talmente tanto nel mio sangue da farmi morire dal caldo. I miei boccoli biondi spettinati mi cadevano in faccia,appiccicati dal sudore alla pelle.

I miei occhi rispecchiavano il colore delle nuvole in cielo: erano diventati grigi piombo con qualche scintilla verde che gli faceva sembrare innaturali,quasi finti.

 

Scaraventai con tutta forza un pezzo di ghiaccio contro la statua,colpendolo nelle parti basse

< Bel tiro! > sentii ridacchiare qualcuno dietro di me

Sobbalzai girandomi di scatto

< Paul! >

< Buongiorno Amberli >

Il vecchio mi sorrise cortese,appoggiandosi sul suo bastone da passeggio

< Non avrei pensato di rivederti > disse compiaciuto 

Rimasi senza parole

Sentii il cuore nel mio petto che minacciava di scoppiare da quanto batteva forte. Ero completamente sudata e ansimavo come se avessi corso per chissà quanti chilometri. In quei vestiti mi avrebbero potuto scambiare facilmente per una di quelle che stava tutto il giorno in strada a fumarsi la roba e dipingere i muri,scappando costantemente dalla polizia.

Con una mossa veloce mi tolsi i capelli dalla faccia cercando di calmarmi,ma la rabbia bruciava in me come un fuoco indomabile impedendomi di stare ferma

< Come stai? Ah! Non dire nulla! Lo so già >

Paul mi squadrò con aria sapiente 

Continuai  a fissarlo senza dire niente

< Ah,l'amore! > sorrise

Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso

< NON SONO INNAMORATA! >

Urlai con tutto il fiato che avevo nei polmoni,calciando una lattina di coca-cola vuota nella neve. Due signore anziane dall'altra parte del parco mi lanciarono degli sguardi disprezzanti

Paul sorrise,non minimamente impressionato dalla mia reazione

< Stai negando l'ovvio,Amberli >

< NON STO NEGANDO UN BEL CAZZO! HARRY È UN COGLIONE E BASTA! LO ODIO! >

< Io non ho nominato nessun 'Harry' >

Quelle parole mi lasciarono di stucco e mi fecero zittire di colpo

Paul sorrise,apparentemente soddisfatto

Nascosi il volto nelle mani fredde. Il contatto della mia faccia bollente con la pelle ghiacciata dalla neve mi fecero calmare e la rabbia in me,piano piano,cominciava a spegnersi.

Sentii la mano di Paul accarezzarmi la spalla e oppressi un singhiozzo

< Amberli.. >

Prese le mie mani,scoprendomi il viso rigato da lacrime 

< Amberli, non puoi correre via dai problemi e lo sai. Come pensi di procedere se nemmeno tu riesci ad andare d'accordo con te stessa?  >

Mi guardò preoccupato.

Non riuscii più a trattenermi,le lacrime mi scivolarono come delle cascate giù per le guance e i singhiozzi si fecero sempre più numerosi.

La rabbia tanto devastante che aveva dominato il mio corpo fino a qualche minuto fa era scomparsa,facendo spazio a un senso di vuoto e depressione.

< P-paul > cercai di parlare tra i singhiozzi 

< C-come faccio? Lui è… è… Louis mi uccide se… >

Persi tutto l'orgoglio e iniziai a piangere come avevo pianto solo pochissime volte nella vita.

Paul mi prese in braccio e mi accarezzò la schiena.

< Shhh,Amberli,lo so >

cercò di tranquillizzarmi.

Non so per quanto tempo restai così,piansi finché i miei occhi erano totalmente prosciugati,incapaci di generare più alcuna lacrima. Allora Paul si staccò da me e mi guardò in faccia serio.

< Amberli > disse

< Amberli,non permettere mai a nessuno di prendere le decisioni al tuo posto. Questa è la tua vita e solamente te puoi decidere cos'è giusto per te. Sai,ho abbastanza esperienza da sapere che l'apparenza inganna e le persone non sono sempre quelle le quali pensavamo che fossero… Purtroppo ci saranno tante delusioni nella vita,ma solo se credi in te stessa riuscirai a superarle! Ah e Amberli… ricordati sempre una cosa: segui il tuo cuore. >

 

Quelle parole mi rimbombarono nella testa per molto.

'Segui il tuo cuore.'

 

 

Corsi su per le scale del condominio,prendendo sempre due gradini alla volta.

Aprii di colpo la porta del nostro appartamento,proprio quando Louis stava uscendo dalla cucina e me lo ritrovai davanti.

Non riuscii bene a interpretare quello sguardo serio con cui mi squadrò ma ero quasi sicura che,da un momento all'altro,sarebbe scoppiato e mi avrebbe fatto una partaccia di quelle che mi potevo immaginare solo nei miei peggiori incubi

< Amb… >

Non gli feci nemmeno terminare la frase che le parole iniziarono a uscire dalla mia bocca come una cascata 

< Lou,lo so! Non sarei dovuta uscire senza dirti di dove sarei andata,potevo almeno avvertirti lo so,anzi non dovevo nemmeno uscire e so che sei arrabbiato ora perché anch'io lo sarei se fossi in te ma lo sai che l'ultima cosa che voglio è farti arrabbiare,proprio non lo sopporto, e poi mi devi capire perché dovevo… perché avevo… ti prego non essere arrabbiato,non riuscirei proprio a litigare un'altra volta con te perché io t… >

Louis mi aveva preso tra le sue braccia e con un bacio pose fine a quel fiume di parole

< Non sono arrabbiata piccola > disse dolcemente accarezzandomi i capelli

Sorrisi sollevata al suono di quelle parole

Poi,però,lo sguardo del ragazzo si fece serio e mi guardò dritto negli occhi

Per una frazione di secondo mi percorse il terrore che avrebbe potuto essere a conoscenza di quel che si era verificato tra me e Harry

< Sei congelata > disse poi

Involontariamente tirai un sospiro di sollievo.Poi però incrociai gli occhi di Louis che mi stavano ancora guardando,seri e preoccupati.

< Non ho freddo >

Cosa che era vera: era assai raro che io soffrissi di freddo

< Le tue labbra viola dicono qualcos'altro >

Istintivamente ci passai sopra la lingua calda,accorgendomi di quanto fossero gelide veramente.

 

 

Sorseggiavo il mio te bollente mentre seguivo divertita lo spettacolo che si poneva davanti ai miei occhi:

Louis era di schiena,piegato sul lettore dvd intento a farlo funzionare,il suo culo direttamente davanti a me.

Non ero per niente il tipo di ragazza perversa che si faceva mille fantasie mentali a una vista del genere,ma Lou era Lou,lo conoscevo a memoria e mi divertiva il fatto che il suo didietro avesse quella forma femminile.

< Ok,dovrebbe funzionare… >

Louis si alzò grattandosi la testa. Prese il telecomando e lo puntò sull'apparecchio…

< Ha! > esultò trionfando quando sullo schermo apparve l'immagine del menu di '17 Again'

Proprio in quel momento si aprì la porta ed entrò Niall seguito da Zayn

< Ciao > ci salutò il biondo trafelato,mentre il moro si limitò ad alzare la mano in segno di saluto

< Fuori nevica e fa un freddo cane! > si lamentò Niall lasciandosi cadere sul divano affianco a me

Sentii il suo braccio freddo intorno alle mie spalle e poi le sue dita ghiacce sulle mie. I suoi occhi azzurri,che adoravo così tanto,si erano incastrati con i miei e non mi lasciavano libera nessuna via di scampo.

< Non ti perdonerò mai per avermi lasciato da solo a scuola oggi > disse,con espressione più che seria

Non gli risposi. Sapevo benissimo che non stava facendo sul serio: Niall non si arrabbiava mai con nessuno,tranne quando si trattava di cibo.

Gli accarezzai i capelli biondi bagnati dalla neve,senza distogliere lo sguardo dai suoi occhi.

< Ok scherzo,ti ho già perdonata > sorrise lui e mi stampò un bacio in fronte 

< Horan,quello è il mio posto > sentii la voce di Louis che aveva preso una sfumatura amareggiata,quasi minacciosa, e sorrisi divertita quando riconobbi quel pizzico di gelosia che non era riuscito a nascondere

< Oh mi scusi! Non sapevo che ora bisogna prenotare per assicurarsi un posto sul divano! > replicò Niall,leggermente infastidito ma pur sempre scherzando. Si spostò più in la e fece spazio a Lou che,prontamente,si sedette accanto a me baciandomi con foga,come se dovesse dimostrare che io sono sua. Sua e di nessun altro. 

 

*Pizza. Strano.*

Alzai lo sguardo dal mio piatto e vidi Niall,davanti a me,divorare la sua pizza con avidità. Anche tutti gli altri 4 ragazzi sembravano completamente assorti dal loro cibo. 

La pizza era il piatto preferito di tutti in quell'appartamento,compresa me,ma quella sera proprio non mi andava giù.

Sentivo ancora il sapore delle labbra di Harry e quei sentimenti incredibili di quando mi aveva baciata. Non riuscivo a dimenticarlo,era fisso nei miei pensieri,e la sua presenza in quella piccola cucina mi rendeva nervosa e inquieta.

*Devo dimenticarlo!*

Si,era quella la decisione che avevo preso dopo aver riflettuto a lungo sulle parole di Paul. Harry Styles era un puttaniere,e nulla l'avrebbe mai cambiato.

Avevo ascoltato il mio cuore. Il mio cuore diceva di lasciarlo stare,meritavo di meglio e il fatto accaduto quella mattina era stato solo un semplice errore da non ripetere mai più.

< Mh,sabato sera c'è una festa  di un mio amico all'Heaven,venite vero? > prese la parola Liam,ancora masticando 

Sospirai e guardai Louis seduto accanto a me,in attesa del suo consenso. Fece un cenno col capo,per far capire che me lo concedeva. Gli diedi un bacio sulla guancia come per ringraziarlo.

Intanto gli altri ragazzi avevano tutti stabilito che sarebbero venuti alla festa.

 

 

Un suono acuto e fastidioso mi fece cascare bruscamente dal mio mondo dei sogni.

Irritata e ancora con gli occhi chiusi tastai il comodino affianco alla mia testa,alla ricerca di quell'odioso oggetto che aveva interrotto il mio sonno.

Sentii un gemito scocciato provenire da Louis,sdraiato affianco a me,completamento avvolto nelle coperte.

Finalmente trovai quel marchingegno che emanava quei suoni irritanti,lo afferrai e aprii gli occhi in ricerca del tasto per porre fine a quel rumore straziante. Quando finalmente lo trovai notai l'ora e la data,automaticamente ripercorsi con la mente l'orario che mi aspettava quella mattina,e mi svegliai di colpo.

* Terza ora. Ginnastica. Esercizi. Coppie. Harry Styles. Merda! *

Dibattuta richiusi gli occhi,pregando che tutto fosse solo un orribile incubo.

< Ei Amberli >

Sentii sussurrare Louis al mio orecchio. Percepii le sue labbra morbide sfiorare le mie.

< Principessina alzati,devi andare a scuola >

Al suono di quelle parole tirai il piumone sopra la mia testa,ricevendo in risposta una risatina di Louis che mi riscoprì la faccia.

< Oggi non hai scuse >

 

< Buongiorno! >

Mi salutò Niall esuberante quando entrai in cucina 

Mi limitai ad un

< 'giorno >

E mi sedetti accanto a lui nascondendo il volto tra le mani

< Tutto bene? > chiese,preoccupato.

Feci di si con la testa

< Dimmi la verità > la voce del ragazzo era diventata seria e dura e,anche se non lo vedevo,riuscivo a sentire su di me lo sguardo penetrante dei suoi occhi azzurri.

< Ginnastica… > spiegai,con un filo di voce.

Niall scoppiò in una sonora risata

< Dai Amb,è soltanto un'ora,non è la fine del mondo! E poi… mi pare che la scorsa volta ti sia divertita > aggiunse con fare malizioso

Non poteva capire. Certo che no. Non sapeva quello che era successo.

Alzai la testa e lo guardai dritto negli occhi.

Quando notò il mio sguardo dibattuto il sorriso del ragazzo scomparve e il suo volto si fece preoccupato 

< Che è successo? > chiese con piena serietà 

 

 

< C-cosa? >

Il biondo era diventato bianco in faccia e io suoi occhioni azzurri mi guardavano increduli

Abbassai lo sguardo per non doverlo guardare negli occhi e morire dalla vergogna 

< N-non ci credo.. No! Non ci credo! Stai scherzando! >

La sua voce aveva preso un tono leggermente isterico che mi fece preoccupare 

< Dimmi che stai scherzando! > urlò facendomi sussultare

Un gruppo di Cheerleader che passavano di li ci guardarono stranite,opprimendo qualche risatina di presa in giro rivolta a me,naturalmente.

Niall le ignorò completamente e rimase a fissarmi supplicandomi di ammettere che era tutto uno scherzo.

< Non sto scherzando > dissi lentamente,scandendo ogni singola parola

Al suono di quelle parole il ragazzo chiuse gli occhi e appoggiò la testa contro gli armadietti sospirando.

< Lo sai cosa succede se lo viene a sapere Louis? > sussurrò

Sentendo quella domanda alzai finalmente la testa e incrociai le braccia arrabbiata.

< Ma cosa pensi?! Che io non lo sappia?! Credi davvero che io tutto questo tempo sia stata tranquilla a girarmi i pollici mentre in ogni singolo fottuto secondo Louis avrebbe potuto scoprire qualcosa?! Se lo viene a sapere fa fuori sia me che Harry,proprio per questo l'ho detto a te,perché non ce la facevo più  tenermi tutto dentro! > 

Lo guardia esausta,con i nervi a pezzi.

Il biondo girò la testa e mi guardò con i suoi due grandi occhi azzurri,che avrebbero fatto invidia anche all'oceano. Allungò una mano verso di me e mi accarezzò una guancia per farmi calmare.

< Hai ragione Principessa… scusami >

Con queste parole mi baciò delicatamente le labbra. Dopo un primo momento di sorpresa lo tirai a me e ricambiai avidamente il suo bacio. Sentii le sue grandi mani cingermi i fianchi e stringermi dolcemente a sé.

Dopo poco Niall si staccò e mi guardò serio

< Amb? >

< Dimmi >

< Lo sai vero che non puoi fare finta di niente ora? >

< In che senso? >

< Beh,non so come lo abbia interpretato Harry que… >

Non riuscì nemmeno a finire la frase che il ricciolo spuntò da dietro l'angolo e fece arrestare il suo discorso.

Indossava dei jeans neri,una maglietta grigia aderente e le sue Nikes. Quei riccioli così perfetti gli cadevano in faccia e i suoi occhi verdi sembravano splendere più del solito. Camminava a passo lento,tenendo in mano dei libri.

Un'altra volta maledissi il preside per avergli assegnato l'armadietto direttamente accanto al mio.

< Hey Nialler! >

< Hazza! >

Si salutarono i ragazzi,dandosi una pacca amichevole sulla spalla.

Quando lo sguardo di Harry scontrò il mio le labbra del ragazzo si incurvarono in un sorriso timido. 

Mi girai di colpo e me ne andai a passo svelto.

< Ci vediamo a pranzo > informai Niall senza girarmi.

 

 

~ Spazio Autrice

Ciao a tutte! Grazie mille per le recensioni! :)

Allora,siccome questo capitolo fa schifo però mi serviva come capitolo di passaggio per favore non siate troppo crudeli!

Alla prossima

xx

Al.

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Capitolo 12
*** Sorry,man. ***


< Allora ragazzi >

La voce del signor Green rimbombò per tutta la palestra.

< Ripeteremo gli esercizi della scorsa settimana,stesse coppie,e stavolta per favore più impegno! >

Batté le mani e le alunne e gli alunni in palestra entrarono in movimento cercando i rispettivi partner. 

Afferrai la mano di Niall rifiutando di separarmi da lui.

Il biondo mi lanciò un'occhiata divertita e mi baciò la guancia con dolcezza,attirando così gli sguardi disprezzanti ti qualche ragazza invidiosa.

< Amberli >

Quell'oceano azzurro riusciva sempre a incastrarmi,impedendomi di distogliere lo sguardo e di dedicare la mia completa attenzione a lui e ai suoi occhi.

< È soltanto un'ora >

Sospirai 

< Facile a dirsi da uno che non si trova nella situazione >

Niall sorrise,comprendendo il mio disagio. Mi stampò un altro lungo bacio sulla fronte e poi andò da una ragazza mora che lo stava aspettando.

Mi girai in cerca del ricciolo. Dovevo affrontare la situazione,non ero una persona che scappava di fronte ai problemi,non ero vigliacca e non lo sarei mai stata. Le persone vigliacche mi facevano schifo,esattamente come le troie.

Ed ecco che lo vidi. Sorridente procedeva verso di me,ignorando completamente le ragazze che gli lanciavano occhiate supplicanti per ottenere la sua attenzione.

Presi un respiro profondo e gli regalai uno sguardo agghiacciante. Se pensava di poter giocare con me come con le altre sue puttane si sbagliava di grosso. Io non mi lasciavo sottomettere da nessuno,figuriamoci da uno come lui.

< Ciao > mi salutò.

Mi limitai ad un cenno del capo. 

Harry si schiarì la voce e si passò una mano tra i capelli. Lo guardai stranita: in quel modo sembrava quasi nervoso,come se lo turbasse qualcosa. Ma Harry Styles non era mai nervoso,lui aveva sempre quella perfetta maschera da menefreghista stampata in faccia,di uno a cui non importa nulla dei sentimenti della gente. 

*Un po' come me * Pensai.

Scossi la testa. No. Io e Harry Styles eravamo due persone completamente diverse. Forse era vero che nessuno dei due dava tanta importanza alla sensibilità delle persone ma io,per mio canto,non ci praticavo quei giochetti crudeli di cui lui era maestro.

 

< Matthews e Styles agli anelli! >

Mi girai verso il mio professore di educazione fisica 

< Ancora?! > esclamai scocciata attirando gli sguardi di qualche ragazzo 

< Ha qualche problema con il mio metodo di insegnamento,signorina Matthews? > ribatté lui,incrociando le braccia muscolose davanti al petto

< No,signor Green,penso solo che potremmo fare qualcosa di diverso che sempre gli stessi esercizi > replicai accorgendomi che sempre più ragazzi si giravano a seguire la conversazione tra me e il professore

Il signor Green socchiuse pericolosamente gli occhi tirandomi uno sguardo fulminante 

< Del tipo? > chiese in tono di sfida

< Sport normali,per esempio pallavolo o pallacanestro > proposi 

Ormai entrambe le classi si erano raggruppate attorno a me e al professore e,tra la folla,riuscii a scorgere lo sguardo di due occhi azzurri allarmati.

< Apprezzo la sua opinione signorina Matthews,ma siccome io sono il docente e lei è l'alunna decido io quel che fare > la voce del professore aveva preso un tono pericoloso. Decisi di lasciar perdere e di arrendermi ma all'improvviso Harry prese la parola.

< Non è l'unica a pensare cosi > disse

Lo sguardo mortificante del professore si spostò da me sul ricciolo che aveva fatto un passo in avanti,attirando su di se l'attenzione collettiva.

< Causa vorrebbe insinuare,signor Styles? > sibilò tra i denti.

La voce del professore mi fece rabbrividire. Guardava il ragazzo come se lo volesse incenerire con lo sguardo,ma lui non si scoraggiò e continuò

< Beh,penso che la maggior parte dei ragazzi qui presenti preferirebbero fare calcio,pallavolo,basket… insomma,uno sport di gruppo >

Un mormorio collettivo di conferma scosse i ragazzi intorno a noi.

< Questi esercizi qui sono roba per femmine,per Cheerleader,nessuno tranne loro gli vuol fare > continuò Harry,procurandosi qualche sguardo disprezzante dalle ragazze in uniforme.

< Posso farle notare che il Cheerleading è uno sport praticato anche da uomini,signor Styles? E ai suoi legamenti non farebbe affatto male sciogliersi un po' > notò il professore con espressione sempre più cupa.

Harry fece una smorfia amareggiata,non sapendo che rispondere.

< Ecco perché esistono gli esercizi di riscaldamento >

Una voce ben familiare si sollevò dalla massa di alunni che ci circondavano. Il biondo irlandese fece un passo in avanti,proprio di fronte al professore,guardandolo con aria di sfida.

Il professor Green,in un primo momento sconcertato,lo fissò con gli occhi sgranati. Dopo qualche secondo di disorientamento si riprese dalla trance e il suo sguardo si fece ancora più accanito di prima.

< NE HO ABBASTANZA! HORAN,STYLES NON VI VABENE IL MIO METODO DI INSEGNAMENTO?! BENISSIMO! VI INVITO A CONDIVIDERE LA VOSTRA OPINIONE CON IL PRESIDE! > scoppiò improvvisamente,facendo sussultare tutti i presenti.

Nella palestra era sceso un silenzio assoluto,sembrava che tutti i 50 alunni trattenessero il respiro per non fare alcun rumore.

Scossi la testa cercando di scacciare lo stordimento che mi aveva pervasa.

< Ma non vale,sono io che ho iniziato! > dissi,cercando di difendere Niall. Tutti gli occhi si spostarono su di me,compresi quelli del professore la cui faccia aveva preso un'espressione isterica che faceva quasi paura.

< BENISSIMO! MATTHEWS,LA INVITO A FARE COMPAGNIA AI SUOI AMICHETTI! > tuonò.

Lentamente e a testa basta uscimmo tutti e tre dalla palestra,inseguiti dagli sguardi dei nostri compagni.

 

 

< Wow,ormai ci sono abituato a saltare ginnastica! > disse il ricciolo sarcastico,appoggiandosi con la schiena contro la parete.

Dopo esserci cambiati eravamo andati dritti dal preside. In fondo noi rispettavamo il Professor Green.

Il preside non era stato troppo cattivo,non era uno di quelli che ti condannavano a pulire la scuola o roba del genere. Dovevamo semplicemente scusarci con il Professore alla nostra prossima lezione,e promettere che non ci saremmo mai più intromessi nel suo svolgimento delle lezioni.

Mancavano 20 minuti all'ora successiva,ormai non aveva senso tornare il palestra anche perché il professore non ci avrebbe davvero accolti benevolmente. Quindi avevamo deciso di aspettare gli ultimi minuti nei corridoi deserti della scuola,cercando di far passare il tempo.

 

Feci scivolare la mia schiena giù per il muro per poi sedermi per terra a gambe incrociate.Il mio zaino l'avevo buttato per terra,fregandomene altamente di poter aver danneggiato il suo contenuto.

Niall si accomodò accanto a me e iniziò a maneggiare il suo cellulare. Rimasi a fissarlo per qualche istante:

I suoi capelli biondi scompigliati gli cadevano in faccia provocando in me la voglia di sistemargli,i suoi occhi blu splendevano come due gemme di acquamarina. Le sue dita volevano veloci sopra la tastiera del telefono facendo muovere leggermente le sue grandi spalle e i suoi bicipiti muscolosi. Sotto la maglietta grigia aderente riuscivo a scorgere le sagome dei suoi addominali perfetti,frutti di tante ore di palestra.

Improvvisamente smise di battere sui tasti del telefonino e alzò la testa per guardarmi in faccia.

Rimasi completamente incantata dai suoi occhi.

Era un dato di fatto che io amavo gli occhi azzurri e verdi,generalmente quelli chiari. Non ero mai riuscita a resistere ad un ragazzo con gli occhi azzurri o verdi e,se per giunta,aveva i capelli biondi allora era la fine. Niall era definitivamente il ragazzo perfetto per me. Infatti,la cosa che mi stordiva,era il fatto che non mi fossi ancora innamorata di lui. Ogni volta che lo vedevo mi sentivo in paradiso. Era semplicemente bellissimo,ma c'era qualcosa che non andava in me. Era il mio migliore amico,non era come Louis con cui dovevo stare attenta a cosa potevo dire e cosa no.Con lui era tutto così semplice,senza problemi,con lui potevo essere me stessa e proprio per questo lo amavo tutto in un modo a sé.

 

< Piccola,lo so che son bello ma non c'è bisogno che tu mi mangi con lo sguardo >

Lo amavo,si. Tranne quando faceva queste battute del genere,all'altezza di Harry Styles.

Sulla faccia del biondo era comparso un sorriso ammiccato e i suoi due occhi luccicavano maliziosi.

Stavo per rispondergli quando qualcosa nella mia tasca vibrò e mi fece zittire. Tirai fuori il cellulare e lessi il messaggio:

Niall: 'Devi parlare con Harry.'

Guardai Niall con aria scocciata,sia per il messaggio che per il suo tempismo e modo di dirmi le cose. Poi mi abbassai sul cellulare per rispondergli:

Amberli:'Non abbiamo nulla da dirci.'

Niall:'Io credo che lui abbia tanto da dire.'

Amberli:'Non mi interessa.'

Sentii un gemito snervato provenire da Niall quando lesse il mio ultimo messaggio. Alzai la testa dallo schermo del telefonino ma lui era già intento a scrivermi la risposta:

Niall:'Non fare la complicata,ora vi lascio soli e parlate.'

Sgranai gli occhi quando lessi quel messaggio. Non volevo parlargli,non sapevo che dirgli… avevo paura di quel che sarebbe potuto succedere.

Amberli:'NO! Niall se lo fai ti uccido!'

Niall:'Ti amo anch'io,piccola!'

 

Non ebbi il tempo di rispondergli che una mano del biondo mi fece girare dolcemente la testa nella sua direzione. Prima che potessi capire cosa stesse succedendo e protestare unì le sua labbra alle mie impedendomi così di parlare.

Sentii la punta della sua lingua sul mio labbro inferiore e schiusi la bocca per farla entrare.Il biondo prese la mia testa con entrambe le mani e mi tirò ancora più a sé. Infilai una mano nei suoi capelli morbidi e con quell'altra lo afferrai per il colletto della maglia.L'irlandese sorrise e riuscii a percepire i suoi denti con la lingua. Mi staccai di qualche millimetro e gli morsi dolcemente il labbro,in segno che non volevo smettere così presto. Più che altro non volevo che se ne andasse e mi lasciasse sola con Harry.

Harry.

*Oh cazzo!*

Lui tutto quel tempo era stato li a guardare quella scena tra me e Niall. Arrossii di colpo ed ebbi l'urgente bisogno di nascondermi da qualche parte.

Niall,apparentemente completamente tranquillo e non disturbato dal fatto che Harry ci guardasse,inclinò la testa e iniziò a lasciarmi una scia di baci sul collo che mi fecero rabbrividire.

In condizioni normali sarei potuta stare ore ed ore a farmi baciare da lui in quel modo,ma l'imbarazzo era talmente forte che mi costrinse a spostarmi dalle labbra del ragazzo.

Due occhioni da cucciolo bastonato mi guardarono supplicanti. Incrociai il suo sguardo,disagiata,e feci una piccola smorfia per fargli capire che non era lui il problema.

L'irlandese comprese al volo e mi regalò un ultimo sorriso per poi alzarsi e dichiarare ad alta voce che doveva andare in bagno.

Ecco che mi ritrovai in quella situazione che avevo cercato di evitare sin da quella mattina. Io da sola con Harry Styles.

 

Il ricciolo si schiarì la gola e infilò le mani nelle tasche dei suoi jeans guardandomi.

Restammo qualche secondo in silenzio finché lui non prese il coraggio per iniziare il discorso

< Ehm,siete… fidanzati? > chiese imbarazzato,intendendo me e Niall.

Feci di no con la testa.

< Siamo… >

Lasciai in sospeso la frase non sapendo come terminarla.

Già,cos'eravamo? 

Non eravamo fidanzati,e questo era certo. Io lo consideravo il mio migliore amico,ma i migliori amici non facevano cose di quel genere che facevamo noi.

I due occhi verdi del ragazzo mi stavano ancora guardando attentamente,curiosi della mia risposta.

< Niall è il mio migliore amico > dissi infine.

< Ah > fece lui.

Silenzio.

Era un silenzio straziante,l'imbarazzo tra di noi era così forte che si poteva letteralmente percepire nell'aria. Odiavo Niall per avermi lasciata sola con lui.

 

< Amberli… >

Il suono della sua voce pronunciare il mio nome fece squillare tutti i campanellini d'allarme nella mia mente. Il battito del mio cuore accelerò di colpo e tutto il mio corpo fu percorso da un'ondata di caldo improvviso.

Voleva iniziare un discorso.Voleva parlare del bacio. 

< Harry ti devo dire una cosa > gli tagliai la parola,improvvisamente nervosa.

I due occhi verdi mi guardarono sorpresi.

< Tanto lo so già cosa vuoi dirmi,era un errore e non si ripeterà mai più,non lo diremo a nessuno.Accetto le tue scuse. > dissi tutto d'un fiato senza neanche riuscire a guardarlo negli occhi,per troppa paura di quel che avrei potuto vedere.

Solo quando non lo sentii rispondere alzai lo sguardo su di lui e,immediatamente,mi insultai per averlo fatto.

Davanti a me c'era esattamente la stessa immagine di quel ragazzo che,dopo avermi baciata,mi aveva guardata con quel miscuglio di paura e dispiacere negli occhi. Soltanto che stavolta era ancora peggio. 

Insieme allo spavento e all'amarezza,ora in quelle iridi verdi,si rispecchiavano anche dolore e profonda tristezza che mi provocarono una fitta al cuore. 

La cosa che mi spaventava di più era il fatto di non averlo mai visto in quelle condizioni,per me era sempre stato quello masochista,quello invulnerabile che non si lasciava provocare da nessuno.Vederlo così mi sconcertava. 

 

*E se per lui non fosse stato solo un semplice bacio?*

Quel pensiero mi balenò in testa così d'improvviso,ma lo scacciai con la stessa velocità con cui era venuto.

No,era impossibile. Probabilmente,anzi,che dico! Sicuramente quel rammarico era dovuto al fatto per non essere riuscito ad averla vinta,pensando di portarmi a letto come tutte le sue ragazze precedenti.

Beh,si era sbagliato di grosso.

Suonò la campanella.Mi alzai,sollevai lo zaino da terra e,come quella mattina dopo il bacio,lo abbandonai li,da solo,con la stessa espressione combattuta stampata in faccia.

 

 

 

 

Spazio Autrice.

Allora,scusatemi se il capitolo è venuto così corto e che ci ho messo così tanto a scriverlo

ma questa settimana avevo 4 verifiche,compresa quelle di greco e di latino,e ho dovuto studiare tantissimo!

Spero che vi sia piaciuto ugualmente! Recensite,thanks ;) 

xx 

Al.

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Capitolo 13
*** Golden Paradise. ***


Mi buttai sul divano,esausta.

Quella giornata di scuola era stata davvero pesante,più pesante del solito.

Sarei dovuta essere alleggerita per aver finalmente chiarito la questione con Harry,ma in realtà mi sentivo ancora peggio di prima. C'era qualcosa di strano in quel ragazzo,qualcosa che mi attirava a lui come una calamita,anche se ogni singola cellula del mio corpo lo respingeva. Un paio di giorni fa tutto era così facile,ma ormai tutto era cambiato. Non c'era più solo quel semplice sentimento di disprezzo nei suoi confronti,ora era apparso anche qualcos'altro,qualcosa di nuovo che non sapevo spiegare. Anche lui era cambiato nei miei confronti,già da un po' di tempo non mi guardava più semplicemente con quel stupido sorriso superficiale con cui guardava tutte le ragazze,no.Ora in quello sguardo potevo scorgere qualcosa di più profondo,più intenso,ma non lo sapevo interpretare. A cominciare da ginnastica quando mi aveva aiutata,ai malviventi nella metropolitana da cui mi aveva difesa,a quella volta in cui svenni letteralmente nelle sue braccia e lui stette tutto il giorno al mio fianco sentendosi responsabile. Tutte queste cose sarebbero state impossibili qualche settimana fa.Non potevo dire che i fatti avevano preso una svolta negativa,decisamente no,ma allora come? Non capivo se lo odiavo o se lo amavo.

'Se lo amavo.'

Quelle parole mi provocarono la nausea.Per nessun motivo avrei mai collocato la parola 'amare' e Harry Styles in un'unica frase.Quel verbo non esisteva nel suo lessico.

 

Mi sistemai sotto le coperte e accesi la Tv,scacciando quei pensieri che peggioravano solo il mio mal di testa. Ci avrei pensato dopo,mi dissi.

Alla televisione,come al solito,non c'era nulla di decente,quindi mi dovetti accontentare dei Simpson. 

 

 

Il venerdì mattina,purtroppo,arrivò veloce e con esso anche la festa che ci sarebbe stata la sera.

Non ero il tipo di ragazza che adorava andare alle feste alle quali si ubriacava e fotteva ogni ragazzo che le capitasse davanti; ma non ero nemmeno quella che si rinchiudeva in casa,come un'asociale,e si rifiutava di andare a qualsiasi evento di società. 

 

Camminavo tranquillamente per il corridoio della scuola,mancavano 7 minuti all'inizio delle lezioni. Niall e Zayn erano entrambi più grandi di me ed erano quindi nella classe superiore. Per mia sfortuna,io e Harry,avevamo la stessa età e frequentavamo la stessa classe.

L'ultima volta che ci eravamo parlati era stato quattro giorni fa,nel corridoio,dopo essere stati mandati dal preside dal professor Green. Da li avevo cercato di evitarlo il meglio possibile,e devo dire che ci ero riuscita. 

C'era qualcosa,però,che mi infastidiva. Era finita tutta li? E ora come saremmo andati avanti? 

Non sapevo la risposta a queste domande,sinceramente non ci davo poi così tanto peso; solo che,qualche volta,una fastidiosa vocina spuntava nella mia testa e mi poneva problemi di questo genere e io,invano,cercavo di scacciarla.

Girai l'angolo completamente assorta nei miei pensieri,quando davanti ai me si pose una scena che,se non l'avessi vista con i miei occhi,non c'avrei creduto nemmeno per sogno:

Harry era stato sbattuto contro gli armadietti da Abigale che ora gli si strisciava addosso come un'anguilla,baciandolo.

Baciandolo.

Più che un bacio quello sembrava una sanguisuga -Abigale- intenta a succhiare il sangue della sua vittima -Harry.

Immediatamente girai i tacchi e mi allontanai a passo svelto,per non dover torturare i miei occhi con quello spettacolo disgustoso.

Stavo quasi correndo per i corridoi,intenta ad allontanarmi il più possibile da quell'incubo a cui non volevo credere. Non pensavo a nulla,la mia mente era talmente offuscata che non riuscivo a cogliere un pensiero chiaro.Aumentai il passo ed iniziai a correre,sempre più veloce,sempre più lontano.Non importava dove ma via da quei due,da quel corridoio,da quella scuola. Intravidi la porta del retro che dava accesso all'immenso campo da rugby e al parco della scuola,e mi precipitai fuori. 

Continuai a correre,ormai trafelata,finché raggiunsi un enorme salice piangente in mezzo al parco. Buttai lo zaino nell'erba bagnata e mi sedetti al tronco dell'albero,tirando le ginocchia al petto e nascondendoci dentro la testa.

*Perché?* Mi chiesi.

Perché mi faceva tutto questo? Perché mi faceva impazzire?

Mi ha baciata,ha fatto finta di nulla e dopo quattro giorni ne ha baciata un'altra. 

In fondo era colpa mia,mi dissi. Si,soltanto colpa mia. Sapevo com'era fatto,era un puttaniere,uno sciupafemmine,un masochista,egoista,idiota e insopportabile. Eppure c'ero quasi cascata,per poco,per pochissimo e mi avrebbe avuta.

Dovevo scordarmelo.

Già una volta avrei dovuto dimenticarlo,ma avevo peggiorato tutto.C'era qualcosa nel mio corpo che aveva bisogno di lui,qualcosa di quel ragazzo mi attirava come una calamita e io non riuscivo a resistergli.

Tutto questo era senza prospettive,Harry Styles non si sarebbe mai cambiato,tutta Londra lo sapeva e io sarei dovuta essere quella che lo sapeva meglio di tutti,ma cosa facevo? Mi lasciavo ingannare dai suoi trucchetti.

I suoi fottutissimi giochetti li avevo imparati a memoria a forza di vederli praticare su altre ragazze,ma quella era stata completamente una nuova sfera,un nuovo campo sul quale mi aveva resa vulnerabile ed era proprio questo che non sopportavo.

Nessuno,ma proprio nessuno,era mai riuscito a ferirmi in quei due anni. L'unico a cui mi ero affidata ciecamente,che mi aveva in pugno potendo giocare con la mia anima come gli pareva a lui era Louis. Ma Louis non avrebbe mai fatto una cosa del genere.

Buttai indietro la testa,inarcando la schiena e urlai con tutta l'aria che avevo nei polmoni.

Forse ero pazza,forse Harry Styles mi aveva resa pazza. Ma com'è che diceva il padre di Alice nel paese delle meraviglie?

' Tutti i migliori sono pazzi.' 

Si,ero definitivamente pazza.

 

< Ma dove cazzo sei finita?! Ho aspettato mezz'ora davanti alla tua classe finché è arrivata la Osbourne e mi ha detto che non c'eri! Ma si può sapere cosa ti è preso?! > mi aggredì Niall.

La faccia del biondo era completamente rossa dalla rabbia,gli occhi azzurri lucidi mi lanciavano sguardi fulminanti e sotto la maglietta attillata si intravedevano i muscoli tesi.

Alzai le spalle in senso di nonchalance,facendolo infuriare ancora di più.

< Prima di salare la scuola potresti gentilmente avvertirmi?! Almeno non corro più per i corridoi come un'idiota disperato per cercarti te che sei magicamente scomparsa nel nulla! > continuò con lo stesso tono.

< Scusa > mormorai.

Niall si passò una mano tra i capelli,snervato,e sospirò.

< Fa nulla > disse,ma riconobbi quel tono amareggiato della serie 'sono incazzato ma dico così perché ti voglio bene'.

Gli mostrai gli occhi più dolci che fossi capace di fare e gli cinsi il busto tirandolo a me.

< Scusa > ripetei,stavolta davvero pentita.

Sentii le sue grandi mani sulla mia schiena e accarezzarmi i capelli.

< Non importa > mi tranquillizzò,con tono già più piacevole alle mie orecchie.

Mi stampò un lieve bacio sui capelli continuando ad accarezzarmi.

< Ora però mi dici dove sei stata >

Sospirai.

< Nel parco della scuola > 

Niall corrugò la fronte.

< A fare…? >

Mi morsi il labbro e fissai lo sguardo per terra. Non avevo la forza di parlarne ora. E poi come gli avrei spiegato il motivo della mia reazione se non lo sapevo nemmeno io?

< Amb? > chiese il biondo,aspettando una risposta.

Presi un respiro profondo e cercai di spiegargli tutto quel che avevo visto.

Il biondo rimasse allibito.

< M-ma… sei sicura? >

< Si Niall,sicurissima >

 

 

Mi guardai un'ultima volta allo specchio,pensierosa.

Lisciai le pieghe del mio vestito verde smeraldo aderente che mi lasciava scoperta la schiena e mi arrivava appena sotto il sedere. Era stato un miracolo che Louis mi aveva acconsentito di uscire in quel modo,di solito faceva del casino anche per una cazzata,geloso.

Squadrai i tacchi neri di camoscio,alzai lo sguardo sulle mie gambe,sul petto,poi sulla mia faccia e sospirai. I boccoli biondi mi ricadevano perfettamente fino al fondoschiena,la matita nera e il mascara risaltavano i miei occhi verdi che sembravano brillare più del solito,ma c'era ancora qualcosa che non andava. L'immagine di Harry e Abigale di quella mattina mi aveva perseguitata tutto il giorno,rendendomi nervosa e suscettibile.

< Sei bellissima > mi assicurò Louis,cingendomi i fianchi da dietro e appoggiando il mento sulla mia spalla.

Sospirai.

< Tutto bene? > chiese preoccupato 

< Sisi > lo assicurai poco convinta

Louis aggrottò le sopracciglia,ma prima che mi potesse fare un'altra domanda mi girai e lo baciai. Incrociai le braccia dietro al suo collo e lui,dopo un primo momento di esitazione,mi prese per i fianchi e mi tirò a sé ricambiando il bacio con foga.

< Se avete finito possiamo anche andare > ci interruppe Liam,con un sorrisino strafottente sulle labbra.

< Niall e Harry ci raggiungono dopo > ci informò Zayn entrando in quel momento in camera.

< Perché? > chiesi

Zayn alzò le spalle,in segno che non lo sapeva,poi uscì dalla stanza e lo seguimmo a ruota.

Scendemmo tutti e quattro le scale del condomino,uscimmo dal portone e stavamo per entrare nella R8 nera di Liam quando mi ricordai di aver lasciato la borsa in cucina e avvisai gli altri che dovevo risalire a prenderla.

Corsi su per le scale da cui ero appena scesa e entrai nel nostro appartamento. Mi diressi in cucina dove pensavo di averla lasciata ma non c'era. Tornai in salotto e iniziai a cercarla sotto i cuscini del divano quando,proprio in quel momento, Harry uscì dalla sua stanza.Ci guardammo per qualche secondo in silenzio,poi mi rigirai a cercare la borsa.

< Stai benissimo > lo sentii dire.

Mi voltai e gli tirai uno sguardo agghiacciante,prima di riconcentrarmi nella ricerca della borsa sperduta.

< Potresti anche ringraziarmi >

Mi alzai in piedi e lo guardai in faccia,facendo sentire una risatina disprezzante.

< Certo,ci mancherebbe solo quello! >

Incrociai le braccia davanti al petto sostenendo il suo sguardo trapassante.

< Cosa? Ora hai deciso che non ti degni nemmeno più a ringraziare un ragazzo quando ti fa un complimento? >

La sua voce cambiò tono radicalmente.

< Il tuo non era un complimento,Styles > insinuai con voce ghiaccia. 

< Certo! Era un'offesa! > esclamò lui scuotendo la testa,incredulo.

< Sai benissimo che non intendo quello >

< Beh,allora dimmi te cosa intendi perché io non ti capisco più! > sbottò.

< Quando mai mi hai capita? > risi amareggiata.

Il ricciolo si passò una mano tra i capelli,frustrato.

< Hai ragione,va bene?! Non capisco mai un cazzo! > urlò.

< Bello sentirtelo ammettere! > urlai anch'io di tutta risposta.

< Sei impossibile! >

< Bene,allora lasciami stare! >

Harry si fermò per guardarmi dritto negli occhi.

< Davvero non te ne importa niente di me? > sussurrò.

< Voglio rivelarti quali sentimenti provo nei tuoi confronti > sibilai avvicinandomi a lui fino a quando ci furono solo pochi centimetri tra le punte dei nostri nasi.

< Passo da momenti in cui non me ne frega un cazzo,ad altri in cui non me ne frega proprio un cazzo. >

Con questo presi la borsa che avevo focalizzato sulla poltrona e uscii dall'appartamento senza degnarlo nemmeno di uno sguardo.

 

Harry entrò in cucina abbattuto.

Vide Niall seduto al tavolo mangiando un pacchetto di patatine che lo scrutò curioso.

< Tutto bene? > gli chiese masticando.

Scosse la testa e passò dall'altra parte del tavolo per poggiarcisi contro.

Si passò una mano tra i capelli.

< So che hai sentito tutto > disse

Il biondo non gli rispose,continuò a masticare le patatine pensieroso,fissando la schiena del ricciolo davanti a lui.

Harry aveva le lacrime agli occhi. Prese un piatto poggiato sul tavolo dietro di sé e lo buttò per terra,frantumandolo in mille pezzi.

< Perché a me? > chiese singhiozzando

< Che le ho fatto? Perché mi odia? >

Si voltò appoggiandosi con la schiena alla parete,nascose il volto nelle sue mani e iniziò a piangere.

Niall si sentiva inutile: voleva aiutare il suo amico,ma non sapeva che dirgli,non l'aveva mai visto così.

Harry alzò la testa e guardò Niall con gli occhi rossi e pieni di lacrime.

< Niall..io la amo! >

 

L'irlandese passò con la lingua tra i denti,togliendo i resti di patatine,prima di parlare.

< Lo sai vero che sei poco credibile? >

Harry lo guardò disperato

< C-cosa? > chiese,non capendo.

Niall sospirò. Voleva bene a Harry,era il suo migliore amico,ma la verità andava detta.

< Ti sei fatto quasi tutte le ragazze della nostra scuola,l'hai baciata e quattro giorni dopo,cioè stamattina,ti ha vista baciare Abigale. Scusa ma non sei proprio il modello di ragazzo che tutte vorrebbero >

A quelle parole Harry sgranò gli occhi.

< C-cosa? ABIGALE?! Nonono! > 

Improvvisamente sembrò agitato.

< Io non ho mai baciato Abigale,lei mi si è buttata addosso! Non sono nemmeno stato capace di difendermi! È stato un malinteso! >

Niall alzò le sopracciglia sorpreso.

Il ricciolo prese una sedia e,facendola strusciare rumorosamente contro il pavimento,ci si sedette.

< Poi quelle ragazze… > continuò Harry leggermente in imbarazzo

< Amberli…quando mi sono trasferito qui,con lei e Louis,era ancora rinchiusa in sé stessa e non parlava con nessuno. Certe volte provavo ad attaccarci discorso ma sembrava che a lei non importasse niente,che si interessasse solo di Louis,cosa che forse era anche vera > sospirò.

< Mi innamorai di lei > ammise.

< Ma lei sembrava non fregarsene di nessuno, e questo mi faceva star male,tanto male… Ho iniziato a parlare con altre ragazze,pensando di poterla far ingelosire,ma nulla,non mi guardava nemmeno.Poi,piano piano,mi divertiva il fatto di poter avere tutte quelle ragazze > sulle labbra del ricciolo spuntò un sorriso amareggiato.

< Mi piaceva che tutte cadessero ai miei piedi con un solo schioccare delle dita > continuò.

< Infine cosa dovevo fare? Amberli non si accorgeva nemmeno della mia esistenza! > si giustificò il ragazzo.

Niall seguì il discorso di Harry con pieno interesse.

< E Abigale? Quella notte che l'hai portata qui? > gli chiese.

< Si era ubriacata ad una festa dei suoi amici,non potevo lasciarla guidare da sola a casa,avrebbe fatto sicuramente un'incidente,quindi l'ho portata qui. Ok forse era un errore,forse l'avrei dovuta portare a casa sua,ma non c'era nessuno e avevo paura che potesse fare delle cazzate. Anche se ora può sembrare strano,ti posso giurare che non abbiamo fatto nulla. L'ho lasciata dormire nel mio letto mentre io sono andato a dormire sul divano. Io non mi porterei mai a letto Abigale! > dichiarò con faccia schifata.

< Poi quella volta dell'appuntamento… mi ha rotto le palle per almeno tre settimane,quindi le avevo detto di si per accontentarla,però poi è successa quella cosa con Amberli… avevo solo occhi per lei e me ne ero completamente dimenticato >

A quelle parole Niall rimase spiazzato.

< Amberli è sempre stata l'unica per me,non me ne fregava niente di tutte quelle ragazze >

Harry appoggiò il viso nelle mani,sorreggendosi sui gomiti.

< E ora mi sto sputtanando a te come un coglione,e questo solo per lei… > terminò tutto il suo discorso.

Niall si schiarì la voce,non sapendo bene che dire

< Harry… > iniziò invano.

< Harry,hai fatto un gran bel casino > sospirò.

Il due occhi verdi e lucidi del ragazzo lo guardarono disperati.

< Ma riusciremo a sistemare tutto > lo assicurò Niall,dipingendo un lieve sorriso sulle labbra del moro.

 

 

Aprii la porta anteriore del R8 e,trafelata per aver fatto le scale di corsa,mi buttai sul posto libero accanto a Zayn.

< Trovata la borsa? > mi chiese Louis sul sedile davanti al mio.

Mi limitai ad un cenno del capo e Liam mise in moto la macchina entrando nel traffico serale di Londra.

*'Davvero non te ne importa niente di me?'*

Quella domanda si era stampata nella mia testa e non ci si voleva più togliere. Cosa aveva voluto intendere? Perché ogni volta che ci parlavo mi confondeva sempre di più?

*Basta!*

Scacciai bruscamente quelle domande dalla mia testa. Quella sera mi sarei divertita,non sarei davvero stata a pensare a lui. A lui e ai suoi occhi verdi magnifici.

 

Caldo. Alcool.Fumo. Centinaia di persone che si strusciavano una sull'altra e musica a palla,tanto da poter spaccare i timpani.

< Vado a cercare Josh > ci informò Liam prima di sparire tra i corpi danzati.

< Volete bere qualcosa? > chiese Louis più rivolto a Zayn che a me,visto che io avevo 17 anni e guai a me se toccavo qualcosa che anche solo assomigliasse ad un alcolico!

Zayn accettò la proposta e cercammo di liberarci una via per il bar di quel locale.

Il barista era un ragazzo abbastanza giovane,capelli color carota,piercing sulla lingua e al naso,il braccio destro coperto di tatuaggi e un sorriso smagliante in faccia.

< Cosa posso portarvi? > chiese appena ci vide

< Due Brandy > ordinò Zayn 

Gli occhi castani nel ragazzo si rivolsero a me

< E per lei,signorina? >

< Per ora nulla,grazie > risposi,cercando di nascondere l'amarezza che provavo in quel momento. Certe volte avrei voluto mandare a quel paese Louis e le sue stupide 'precauzioni'.

Il ginger-boy mi guardò un po' stranito,poi iniziò a preparare le bibite per i ragazzi.

Mi sedetti su uno di quegli sgabelli alti,senza schienale e mi domandai dove fosse Niall. Alle feste cercavo sempre di stare con lui che almeno mi faceva divertire un po',non come Louis che,soprattutto in quei locali, si comportava come se fosse mio padre.

All'istante,come un colpo di fulmine, ricomparse nel mio cervello quella fottuta domanda,di quel fottuto ricciolo:

*'Davvero non te ne importa niente di me?'*

Cosa rispondevano persone normali a questa domanda? 

Forse: 'No,ma scherzi? Certo che mi importa qualcosa di te!'

Oppure: 'Non dire scemenze,sei la persona più importante della mia vita!' 

Le solite cazzate che dicevano persone normali ad altre persone normali che facevano domande normali in circostanze NORMALI.

Ehi,aspetta.

Ma io non ero normale.

 

< Tutto bene Principessina? > Louis dovette urlare per farsi sentire,anche se eravamo distanti solo poco centimetri. La musica era decisamente troppo alta.

< Si si > risposi vagamente

< Dov'è Niall? > gli chiesi,sempre urlando.

In quel momento il cellulare di Louis si illuminò.

'Niall'

Il moro lesse il messaggio,poi mi passò il cellulare:

'Siamo arrivati ora,dove siete?'

< Eccolo! > urlò Louis e indicò una chioma bionda ossigenata che si stava dirigendo verso di noi.

Solo pochi attimi dopo due splendidi occhi azzurri mi squadrarono dalla testa ai piedi.

< A-Amb… > balbettò Niall.

< Smettila di sbavare Horan,e chiuditi quella bocca che altrimenti qualcuno potrebbe farsi falsi pensieri > rise Louis e,come al solito,non riuscì a nascondere quel pizzico di amarezza che rivelava la sua gelosia.O forse ero solo io che lo conoscevo troppo bene.

L'irlandese diventò rosso come un peperone e si passò la mano tra i capelli,imbarazzato.

Gli regalai un sorriso rassicurante e scivolai dallo sgabello per schioccarli un bacio sulla guancia.Persino con i tacchi ero più bassa di lui.

< Sei davvero bellissima > mi assicurò,ancora rosso dall'imbarazzo.

< Ow,grazie Niall! Anche tu stai bene > sorrisi,passando una mano nei suoi capelli morbidi.Era impossibile per me resistere a quella chioma bionda.

Il sorriso dell'irlandese si allargò ancora di più e,anche se non mi giravo,sapevo benissimo che Louis,in quell'istante,lo stava incenerendo con lo sguardo.

< Louis! > sentimmo urlare e,in quel momento,vidi Liam liberarsi una via tra la folla e dirigersi verso di noi.

< Louis! Vieni ti devo presentare qualcuno! >

< Non può venire qui? > urlò quello.

Liam alzò gli occhi al cielo.

< No! Vieni te! >

Louis mi guardò con sguardo pensieroso.

< Vai pure,ci sto attento io alla Principessina! > gli urlò Niall,mettendomi un braccio intorno alle spalle.

Non seppi interpretare lo sguardo che lanciò al biondo,ma sicuramente non significava nulla di buono.

Mi prese per i fianchi e mi tirò a sé.

< Non fare cazzate > mi intimò.Poi sparì con Liam tra la gente.

Quando ero sicura che non mi avrebbe più vista alzai gli occhi al cielo e sbuffai.

Non ero una bimbetta di 5 anni,sapevo quel che facevo.

< Mmh la Principessina è scocciata? > mi prese in giro Niall.

Non gli risposi e mi sedetti di nuovo sullo sgabello,accavallando le gambe.

Il biondo si sedette accanto a me,e fece un cenno al barista,in segno che voleva ordinare.Quello arrivò subito,con il solito sorriso smagliante stampato in faccia.

< Cosa prendi? > mi chiese Niall

< Louis non vuole che io beva > risposi contrita.

< Ma Louis non c'è > sorrise malizioso.

Non potei fare a meno che ricambiare quel sorriso.Adoravo Niall per i suoi momenti di pazzia come questi.

< Un Golden e un Paradise > si rivolse al barista che subito iniziò a frullare qualcosa.

< Non so nemmeno cos'è > ridacchiai 

< Non importa,ti piacerà di sicuro > mi fece l'occhiolino,il biondo.

Mi girai sulla sedia per osservare la gente nel club.

Erano per la maggior parte ragazzi e ragazze all'incirca della mia età,forse un po' più grandi.Da quant'avevo capito il locale era del padre di questo John,l'amico di Liam.

< Prego > il barista appoggiò sul bancone due bicchieri con dentro un liquido giallastro che,secondo me,assomigliava tanto a succo di mango.

Incuriosita presi in mano una dei due cocktail e lo annusai.Un forte odore di alcool e frutti esotici mi annebbiò i sensi.

< Ei piccola,non è veleno > rise Niall.

< Smettila di chiamarmi piccola > ringhiai scherzando e presi un sorso del liquido giallastro.

Una strana sensazione di caldo pervase il mio corpo facendomi sentire al settimo cielo.Entusiasta buttai giù il resto di quella sostanza giallastra.Il sapore fortissimo e fruttato dell'alcool mi bruciò in gola e feci una smorfia prima che Niall mi potesse togliere il bicchiere dalla mano.

< Oh oh,vacci piano Principessina! Questa roba non è acqua! > mi avvertì leggermente preoccupato.

< Keep calm Nialler,mi sento benissimo > lo tranquillizzai

Il biondo mi lanciò uno sguardo dubbioso,poi prese il suo cocktail e sorseggiò un po' del liquido giallo.

< Piuttosto ti dovrei parlare di una cosa… > iniziò serio.

Alzai gli occhi al cielo.

< Non ne ho voglia ora di cose serie,Niall > sbuffai.

< Dai,andiamo a ballare! >

Il biondo alzò le sopracciglia,divertito.

< Credo che quel cocktail ti abbia fatto male > 

< Perché? > chiesi confusa.

Niall si avvicinò a me con un sorrisetto ammiccato.

< Tu non vuoi mai ballare,Amberli > mi sussurrò in un orecchio.

< Beh,ora voglio! Quindi alza il tuo culo e andiamo >

L'irlandese mi guardò con un'espressione che vacillava tra il sorpreso,confuso e divertito,poi buttò giù l'ultimo goccio del suo cocktail che aveva sorseggiato tutto il tempo e scese dallo sgabello.

Eravamo al centro della pista,tra centinaia di ragazze e ragazzi che ballavano appiccicati gli uni agli altri.

< Sai ballare,piccola? > chiese,cingendomi i fianchi.

< La domanda qui è se TU sai ballare,Horan > replicai,agganciando le braccia intorno al suo collo.

 

 

Cccciao ragazze,

devo dire che questo capitolo l'ho scritto tipo speedy (?) non so perché ma ho avuto un sacco di ispirazione

in questi giorni :') spero per voi che continui così ;)

In questo capitolo sono successe un paio di cose,eh?  Hahaha ora mi odierete per aver fatto un casino del genere çwç

Va bè,io vi amo ugualmente! ;)

Continuate a recensire,siete meravigliose!

Grazie di tutto

xx

Al.

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Capitolo 14
*** I'm gonna break his bones. ***


< No! Niall ridammelo! > ridacchiai cercando di allungare un braccio verso il biondo.

< Ora mi sento in colpa per averti fatta ubriacare > schioccò la lingua sul palato con disapprovazione e allontanò ancora di più il cocktail dalla mia zona di presa.

< Non sono ubriaca! > continuai a sogghignare come un'ebete,e mi lanciai letteralmente su di Niall per strapparli il bicchiere di mano.

Il biondo,sorpreso dal mio improvviso attacco,finì sdraiato sul divano di pelle nera e io riuscii a prendergli il cocktail e a buttarlo giù tutto d'un sorso.

< Mi sento benissimo > affermai soddisfatta.

< Mai sentita meglio in vita mia! > scoppiai a ridere rilasciandomi cadere sulla mia parte del divano.

Niall si rialzò con fatica,poi mi squadrò con un strano sorriso in faccia.

< Sai,è un peccato che tu domani mattina non ti ricorderai nulla di questa serata > disse.

Alzai gli occhi al cielo snervata.

< Non sono ubriaca! > contestai.

< Qualunque cosa tu sia,spero che questa non sia l'ultima volta a vederti così > il biondo si avvicinò a me.

< Perché? > gli chiesi,non capendo cosa intendesse.

< Perché sei bellissima quando ridi > spiegò,mettendomi un braccio intorno alle spalle e tirandomi a sé.

Il mio sorriso da ebete si trasformò in sincero e mi accoccolai al suo petto.

< Lo faccio solo perché sono con te > ammisi seria.

Il biondo staccò la schiena dal divano,sporgendosi su di me.Sentii il suo odore di alcool mischiarsi con quello di fumo del locale e sbattei le palpebre per riprendere chiarezza.I suoi occhi azzurri mi scrutarono attenti e,un'altra volta,mi dovetti rendere conto di quanto fosse bello.

< Amberli > il tono intenso e profondo della sua voce mi fece rabbrividire.

< Ti devo parlare di una cosa >

Ecco che rovinava tutto.

Sbuffai e mi tolsi il suo braccio dalla spalla allontanandolo da me.Niall mi lanciò un'occhiata perturbata,e si lasciò ricadere sul divano.

< Ti sembra il momento adatto per le cose serie? > lo ammonii,facendo sentire una voce leggermente scocciata.

L'irlandese sospirò.

< Credimi Amb,è davvero importante >

< Ci credo Niall,ma non puoi aspettare do… >

Lo spettacolo che si pose davanti ai miei occhi fece arrestare il mio discorso.

Immediatamente percepii la contrazione nei miei muscoli sotto la pelle.Rimasi impietrita a guardare un ragazzo che si dirigeva verso di noi,liberandosi bruscamente una via di passaggio tra la gente che ballava.

La musica mi rimbombava nelle orecchie,sentivo ancora il sapore dell'alcool bruciarmi in gola e l'odore pungente del fumo invadere le mie vie respiratorie,ma la cosa che mi sconcertava di più,e mi mandava totalmente in pallone,erano gli occhi di quel ragazzo: due smeraldi verdi perfetti che riuscirono a imprigionarmi,quello sguardo penetrante sembrava poter vedermi direttamente l'anima.Rabbrividii e,involontariamente,mi passai una mano sul braccio nudo,coperto dalla pelle d'oca.

Si fermò in piedi davanti a noi e pensai seriamente si svenire.I riccioli morbidi gli ricadevano in faccia scompigliati,indossava dei jeans neri attillati,un blazer dello stesso colore e una semplice maglietta bianca che risaltava alla perfezione i suoi addominali.

Improvvisamente avvertii un leggero giramento di testa,e non avrei saputo dire se era colpa del troppo alcool oppure di quella specie di dio greco che si sistemava i capelli davanti a me.

Salutò Niall con un cenno del capo.Era inutile parlare da quella distanza,visto che il volume assordante della musica avrebbe coperto ogni singola parola.Il suo sguardo,poi,si soffermò su di me,incerto sul che fare.

Cercai di alzarmi in modo elegante.Beh,nel modo più elegante che mi fosse possibile nel vestito attillassimo che mi ritrovavo,e considerando di aver bevuto qualche goccio di troppo.

Lisciai le pieghe della stoffa verde smeraldo,di colpo nervosa.Harry si morse il labbro,non distogliendo lo sguardo dai miei occhi,cosa che mi rendeva ancora più inquieta.

Aspetta.

Io non dovevo esserci arrabbiata? 

Osservai il labbro che si stava torturando con i denti,poi passai ai suoi bellissimi occhi verdi che trattennero il mio sguardo più del dovuto.

Al diavolo con la mia incazzatura! Non so cosa m'era preso,forse era il sonno,forse l'alcool o forse ero davvero diventata pazza.

 

< Vieni a ballare? > mi sentii chiedergli. Avevo perso il controllo della mia voce,era diventata autonoma e faceva quel che pareva a lei.

Harry stralunò gli occhi e si guardò attorno confuso,come per accertarsi che stessi davvero parlando con lui.

Niall scattò in piedi come una molla e,a sua volta,mi fissò con occhi strabuzzati dall'incredulità.

Quando il ricciolo si convinse che mi ero davvero rivolta a lui accennò un sorriso incerto.

< Ehm,s-si certo > balbettò,cercando di farsi sentire coprendo il volume della musica.

< Amberli,hai bevuto troppo non credo che sia una buona idea > intervenne il biondo,preoccupato.

< Niall,caro,come già detto,sto benissimo > gli ripetei per circa la ventesima volta.

Afferrai,quindi,la mano del ricciolo,strizzai l'occhio a Niall che mi fissava completamente disorientato,e trascinai il ragazzo con me sulla pista da ballo.

Ora avevo perso il controllo anche di tutte le altre parti del mio corpo.Benissimo.

 

Gli allacciai le mani intorno al collo come avevo fatto precedentemente con Niall e lui mi posò le mani sui fianchi,una presa quasi impercettibile da quant'era lieve.

Lentamente iniziammo a muoverci a ritmo di musica. Per mio scontento il DJ,proprio in quel momento,aveva messo su una canzone lenta,sdolcinata,una di quelle per le coppie. Molto probabilmente a richiesta di qualcuno,visto che di solito nelle discoteche non si ballavano balli lenti.

Mi sarei potuta prendere a schiaffi per aver invitato Harry a ballare con me,ma ormai era troppo tardi e,anche se avessi voluto,il mio corpo era totalmente autonomo e rifiutava ogni mio ordine,l'unica cosa che ero ancora capace di fare era pensare.

Mi sentivo come una quattordicenne che ballava col ragazzo che le piaceva,mi sudavano le mani,tremavo e la mia bocca era completamente asciutta. Possibile che la sola vicinanza del ricciolo mi facesse quell'effetto?

Alzai la testa per poterlo guardare in faccia.

Non avrei dovuto farlo.

Nella luce fioca della discoteca il suo viso sembrava ancora più perfetto,era talmente bello che andava oltre ogni limite di immaginazione.Ma la cosa che mi colpiva di più,che mi bloccava il respiro ogni volta che lo guardavo,erano i suoi occhi. I suoi fantastici occhi.Quel mare di verde,con qualche tendenza all'azzurro,era quasi impossibile per me da guardare perché mi sentivo opprimere,affogare in quell'oceano limpido che vi traboccava dentro ogni volta che i nostri sguardi si incrociavano.Mi perdevo in quei due smeraldi verdi,che nemmeno l'artista più bravo sarebbe stato capace di realizzare limpidamente.

Il solito familiare giramento di testa arrivò puntuale come un'orologio svizzero e mi dovetti fermare per riprendere lucidità.

< Tutto bene? > sentii domandare il ricciolo preoccupato.

Per un momento strizzai gli occhi,pensando che potesse passare,ma nulla.Mi sentivo come sulle montagne russe.Forse per una volta Niall aveva avuto ragione e avevo davvero bevuto troppo.

< Scusa ma… mi gira la testa > mormorai 

< Vieni > Harry mi prese la mano,incrociando le sue dita con le mie.

< Andiamo a cercare Niall e ti portiamo a casa > disse dolcemente e,mano in mano,ci liberammo una vita tra i corpi danzati.

 

 

< Io te l'avevo detto! > sbuffò il biondo accendendo la sua Audi TT e mettendo la retro marcia per uscire dal parcheggio.

Harry si era seduto accanto a me nei posti anteriori,dopo essersi tolto la giacca ed avermela messa sulle spalle per non farmi sentire freddo.

< Niall,non sono ubriaca > quella frase,ormai,me la sarei sognata di notte.

< Ho solo sonno > sbadigliai,appoggiando la testa sul petto di Harry che iniziò ad accarezzarmi i capelli.

Ok,forse ero un pochino ubriaca,visto che,in condizioni normali,avrei staccato le dita a morsi al ricciolo se solo avrebbe osato toccarmi,e mai e poi mai mi sarei accoccolata su di lui in quel modo.

L'irlandese davanti a noi sospirò.

< Comunque sia,sono contento di averti potuto usare come scusa per uscire da quel locale > continuò Niall.

Harry scoppiò in una risata divertita.

< A me sembrava che tu ti stessi divertendo alla grande > stuzzicò il suo amico.

Quando eravamo tornati al divano di pelle nera,alla ricerca di Niall,l'avevamo trovato con intorno minimo cinque ragazze,tutte con un alcolico in mano e dei vestiti,per mio gusto,troppo stretti e corti.Per me potevano essere state benissimo cloni di Abigale. Piuttosto raccapricciante,quest'idea.

Il biondo sbuffò di nuovo,ma questa volta disgustato.

< Dai Niall,avresti potuto trovarti finalmente una ragazza >

Sorrisi a quelle parole del ricciolo. Non perché non credevo che Niall non potesse trovarsi una ragazza,no.Se il biondo avesse voluto,avrebbe potuto avere qualsiasi ragazza di quel pianeta.Il fatto era che gli mancava la voglia e l'interesse.Preferiva passare una serata sul divano o da Nando's con i suoi amici che uscire con una ragazza.

< Sto benissimo da solo > rispose quello,e anche stavolta non riuscii a non far caso al sottotono amareggiato.Da qualche parte,in quei 180 cm di bellezza,una parte di lui desiderava una ragazza,e io lo sapevo.

Harry sospirò continuando ad accarezzarmi i capelli.

Mi strinsi ancora più forte a lui,inalando il suo profumo e scoprendo che ne andavo pazza.Dovevo assolutamente chiedergli che profumo usava.

E quello fu il mio ultimo pensiero,prima di sprofondare in un sonno profondo.

 

 

Sentii il cigolio dell'aprirsi di una porta e poi il fruscio delle coperte,segno che qualcuno ci si stava infilando sotto.

Aprii gli occhi con fatica,ancora impastati dal sonno.Mi ritrovai in una stanza che definitivamente non era la mia,ma che conoscevo. La luce fioca della bajour sul comodino mi permise di riconoscere il posto in cui mi ritrovavo e,quando l'informazione completa giunse al mio cervello,mi tirai su di colpo.

Gli occhi verdi del ragazzo sdraiato accanto a me mi guardarono,attenti.

< H-Harry > balbettai,confusa.

< Che ore sono? > gli chiesi,strofinandomi gli occhi.

Lui si voltò per prendere in mano il cellulare e guardare il display.

< Le quattro > rispose con voce roca,segno che anche lui aveva dormito in precedenza.

Quando vidi il palmo della mano con cui mi avevo appena strofinato gli occhi bestemmiai. Era completamente nera,per la matita e mascara colati,e io sembravo un panda alcolizzato.

A quella vista Harry scoppiò in una fragorosa risata e rotolò sul letto,tenendosi la pancia dal ridere.

Socchiusi pericolosamente gli occhi e gli lanciai uno sguardo fulminante che,naturalmente,non svolse il suo solito effetto per colpa della mia faccia da orsetto avvinazzato.

Quando il ricciolo decise finalmente di calmarsi afferrai il mio cuscino e glielo sbattei vigorosamente in faccia.

< Così impari a ridere di me > gli feci notare,con aria superba.

La faccia del ricciolo,dapprima spiazzata,si trasformò velocemente in maliziosa e si avvicinò pericolosamente alla mia.

< Mai mettersi contro Harry Styles > articolò,prima di colpirmi con il suo cuscino.

Sgranai gli occhi,incredula del suo gesto.

< Hai appena scatenato la terza guerra mondiale,Styles > sibilai tra i denti prima di buttarmi su di lui e prenderlo a cuscinate.

Le risate di Harry rimbombarono nella stanza,soffocate dai colpi del mio cuscino.Presto,però,la sua risata svanì e,con forza inaspettata,mi tolse il cuscino dalle mani,mi afferrò per i fianchi facendomi cadere sopra di lui. Iniziò a farmi il solletico e stavolta fu la mia di voce a risuonare nella stanza.

Alla fine,esausta,crollai sopra di lui.

Sentii il suo petto alzarsi e abbassarsi velocemente,in assoluta sintonia con il mio.Percepii le sue mani tra i miei capelli e,involontariamente,sorrisi.

< Ti arrendi così facilmente? > mi chiese con tono beffardo.

< Non vale sprecare le mie energie su di te > gli risposi,nascondendo un sorriso.

< Perché tanto sai che perderesti > puntualizzò irrisorio.

Ridacchiai facendo scorrere le dita sulle incavature dei suoi addominali perfetti,nascosti sotto la maglietta.Ero troppo impegnata per rispondergli adeguatamente.

Restammo per po' di tempo così in silenzio,lui a giocare con i miei capelli e io con la stoffa della sua maglietta,interessata,più che altro,a quello che c'era sotto.

< Hai sonno? > mi chiese,con quella voce profonda che ogni volta mi faceva rabbrividire.

< No… te? > alzai la testa per potergli vedere la faccia.

< No > rispose semplicemente.

Riappoggiai la testa sul suo petto,sentivo il battito del suo cuore sotto di me. Solo li mi accorsi di avere ancora addosso il vestito verde della festa,ormai tutto stropicciato.Mi sarei voluta alzare,per cambiarmi e lavarmi la faccia,ma non volevo rovinare quel momento così pacifico e quindi decisi di rimanere così.

< Amberli >

Tirò su il busto facendomi alzare anche me e ci ritrovammo seduti,uno di fronte all'altro. I suoi occhi verdi mi scrutarono dubbiosi.

< Dimmi > sussurrai.

Harry prese un lungo respiro per poi cercare le mie mani e intrecciare le mie dita con le sue.

Di solito l'avrei rifiutato. Di solito gli avrei morso la mano. Di solito non mi sarei mai trovata in quella situazione. Il 'di solito' mi aveva stancata.

< Sei bellissima,sei la più bella per me,sei così bella che ogni volta che un ragazzo ti guarda gli vorrei staccare la testa dalla gelosia. Sei diversa da tutte le altre,sei unica,speciale tutta ad un modo tuo.Ogni volta che sorridi giuro che mi sento in paradiso,darei la mia vita per te >

Prese un altro respiro e strinse forte le mie mani tra le sue.

< Quel bacio di quella mattina era sincero,per me significava tantissimo,non ho mai voluto baciare un'altra ragazza che non eri te,credimi! Non sono bravo con le parole… >

Staccò una mano dalla presa e si passò tra i capelli,nervoso.

< Voglio solo farti capire quanto tu sia importante per me,anche se magari non ti può sembrare così… Amberli,io ti amo >

Sussurrò le ultime tre parole,tanto che in un primo momento pensai di aver sentito male.Dall'espressione dei suoi occhi,però,capii che il mio udito non mi aveva abbandonato e che avevo inteso benissimo.

Credo che quella sia stata la prima volta nella mia vita che qualcuno riuscì a farmi rimanere senza parole.Tutte le volte dovevo essere io quella ad avere l'ultima parola,ad avere la testa alta.Mai la prima a scusarsi,sempre l'ultima a parlare.

Beh,esisteva una prima volta per tutto.

Restammo qualche secondo in silenzio,lui aspettando una mia riposta invano,visto che dopo quelle parole la mia mente era completamente vuota,come se una bufera avesse portato via tutti i pensieri che l'avevano afflitta fino a qualche ora fa.

Mi morsi un labbro,frastornata ma estremamente felice allo stesso tempo.

Non ebbi il coraggio di guardarlo negli occhi,sapendo che la vista di quelle iridi verdi avrebbe distrutto anche l'ultimo neurone rimasto nel mio cervello. Quindi mi limitai a fissare le mie mani,pensando freneticamente a cosa fare.

Poi presi una decisione.

Una decisione che era l'opposto di tutti i miei principi,era contrario a tutto quel che avevo fatto fino a quel momento,era completamente da pazzi ma era l'unica cosa che volevo davvero in quel momento.

So che me ne sarei pentita amaramente,e sentii quella piccola fastidiosa vocina nella mia testa avvertirmi di non farlo,di ritirarmi immediatamente.Ma era più forte di me.

Mi sporsi leggermente in avanti,poi sempre di più e di più,finché non percepii il suo caldo e veloce respiro sulla mia pelle.Solo allora alzai gli occhi,e vidi un mare di verde che fece immediatamente accelerare il battito del mio cuore,pulsava così forte nel mio petto che avevo paura potesse esplodere da un momento all'altro.

Senza esitare un altro momento in cui avrei potuto cambiare opinione posai le mie labbra sulle sue.Combaciarono perfettamente.

Dopo un primo momento di esitazione,Harry,affondò le sue mani nei mie capelli e ricambiò pienamente il bacio.

Esiste quel detto che le persone dicono quando sono innamorate,del tipo 'sento le farfalle nello stomaco'. Ma quelle nel mio stomaco non erano affatto farfalle.Quelli nel mio stomaco erano rinoceronti inferociti che mi calpestavano le interiora tutt'altro che delicatamente.

Dovetti contenermi per non svenire di nuovo e mi appoggiai sulle spalle in cerca di sostegno.Accorgendosi del mio disagio mi afferrò per i fianchi e mi tirò a sé,intensificando così il nostro bacio.

Il tocco delle sue labbra riusciva a realizzare vere meraviglie.Il mio cuore iniziò a battere all'impazzata,e il mio respiro si fece irregolare,affannato.

Era diverso da tutto quel che avevo provato fino a quel momento,era fantastico,era magico.Mi abbandonai completamente a lui e mi dimenticai di tutto attorno a noi,di tutto il resto del mondo.

Dopo un indeterminato periodo di tempo ci staccammo,entrambi trafelati,e restammo per qualche minuto a guardarci negli occhi,finché il nostro respiro sarebbe tornato regolare.

< Vado a lavarmi e a cambiarmi,torno subito > sussurrai e scesi velocemente dal letto,lasciando indietro un ricciolo sbalordito.

Doveva credermi scema,pazza.Forse anche lui pensava che avessi bevuto troppo ma non me ne importava,in quel momento ero la persona più felice del mondo.

 

Uscii silenziosamente dalla camera,chiudendo cautamente la porta dietro di me per non far rumore.

< Amberli! > sibilò qualcuno alle mie spalle.

Spaventata sobbalzai,e ci mancò poco che non avessi tirato un urlo.

< Sono io! > sussurrò la voce.

Nella penombra riuscii a scorgere i tratti di un biondo a me tanto familiare.

< Niall! > sospirai alleggerita.Per un momento avevo davvero temuto che fosse Louis.

< Mi hai spaventata tantissimo! > lo ammonii,ma lui fece finta di non sentirmi e iniziò la predica:

< Sai cosa mi hai fatto fare?! Eh?! Ho dovuto trovare una scusa accettabile per spiegare a Louis perché eravamo andati via prima e perché te non eri in camera tua! Gli ho dovuto dire che ti sei addormentata sul mio letto e che non ti doveva svegliare,e lui?! Mi ha fatto dormire sul divano! Mi sono svegliato cinque minuti fa con un mal di schiena allucinante e stavo tornando in camera mia. E questo tutto per TE. TE e quello stupido d'un ricciolo! Spero almeno che i miei sacrifici siano valsi la pena! > sibilò piuttosto arrabbiato,gesticolando con le mani.

< Grazie Niall > sussurrai semplicemente e allungai le mani in cerca del suo busto,per tirarlo a me e abbracciarlo.

Sentii la sua esitazione,ma poi i suoi muscoli si rilassarono e le sue grandi mani iniziarono ad accarezzarmi la schiena ancora coperta dalla stoffa verde del vestito.

< Mi devi un favore >

Mi sussurrò in un orecchio ridacchiando.

Incredibile come riusciva a cambiare stato d'animo nel giro di pochi secondi.

< Per te di tutto > 

Mi alzai sulle punte e gli soffiai un bacio sulla punta del naso.

< Vado a cambiarmi > bisbigliai.

< Ei aspetta! > mi trattenne afferrandomi la mano.

< Maaa…te e Harry? > chiese con un sorriso malizioso sulle labbra.

Abbassai lo sguardo,imbarazzatissima,e pregai che fosse abbastanza buio da non poter vedere le mie guance che andavano a fuoco.

Inutilmente.

Niall scoppiò in una fragorosa risata,mandando a puttane tutte le nostre precauzioni precedenti per non fare rumore e svegliare qualcuno.

< Ssssh! > sibilai,ma lui ignorò completamente il mio tentativo di farlo zittire prendendomi invece in braccio e stritolandomi.

< Lo sapevo,lo sapevo! > esclamò ridendo.

La sua risata era talmente contagiosa che iniziai a ridacchiare pure io.

< Smettila Niall! > ghignai cercando di liberarmi dalla sua presa,invano.Le sue braccia erano decisamente troppo forti e continuavano a viaggiare per il mio corpo senza pausa,facendomi il solletico.

< Quindi mi scarichi così? Arriva il ricciolo e io sono buono solo a inventare scuse per non farvi scoprire,eh?! >

< N-n…No! > cercai di difendermi,ma le risate me lo impedirono.

D'un tratto Niall si fermò,tenendomi per le spalle mi guardò fisso negli occhi.

Il mio sorriso scomparì immediatamente.

< Se ti fa qualcosa gli spezzo le ossa,riferisciglielo >

Non riuscii a trattenere un sorriso,gli passai una mano tra i suoi capelli irresistibili e mi strinsi a lui.

< Non verrà mai a questo punto,fidati >

 

 

Ciaaao!

Lo so che è sempre la stessa lagna,ogni volta,e mi scuso,però ci stanno davvero

riempendo di compiti,è una cosa incredibile! çwç

Spero tanto che mi perdoniate e che il mio capitolo vi piaccia ugualmente :3

Beh,in questo capitolo è successo quello che tante di voi aspettavate… Happy? ahahaah

ATTENZIONE!

Ho in mente un'altra storia,un po' più 'realistica',non sugli one direction.

Se vi potrebbe interessare ugualmente quest'idea,PER FAVORE,ditemelo perché a seconda

delle vostre opinioni decido di pubblicarla o meno…ok,quindi se credete che sia un'idea scema

e che non vorreste mai leggere,ditemelo almeno non faccio una figuraccia :3 

Recensite Please :)

Graaaazie

Un bacione 

xoxo

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Capitolo 15
*** Trust me,baby. ***


Sbattei più volte le palpebre per schiarire la vista,per poi aprirle completamente.

Mi ritrovai disorientata in un letto,i raggi di sole entravano dalla finestra e illuminavano la stanza di una luce d'orata che faceva sembrare tutto surreale,come in quei film d'amore sdolcinati che io odiavo tanto.

Poi mi rivenne in mente tutto.

La discoteca,l'alcool,l'improvviso abbiocco,Harry,il bacio.

Mi voltai e vidi il ricciolo sdraiato affianco a me dormire ancora beatamente.

Non sapevo bene come gestire la situazione: una settimana prima non me la sarei immaginata nemmeno per sogno.Ma ora invece era tutto diverso,era tutto così…come dire? Piacevole,ecco.

Passai dolcemente una mano tra i suoi riccioli morbidissimi.Quanto cazzo di balsamo usava?

Harry sbatté le palpebre per poi aprirle e mostrare i suoi bellissimi occhi verdi.Quando mi vide sorrise.

< Buongiorno Principessina > disse,con voce ancora impastata dal sonno.

Credo che la sua voce da appena svegliato fosse la cosa più sexy che avessi mai sentito.

< Buongiorno > risposi a mia volta,sorridendo.

Dopo l'incontro notturno (o mattutino?) con Niall mi ero lavata la faccia e avevo indossato una maglia XXL che avevo fregato precedentemente dall'armadio dell'irlandese.Quindi avrei dovuto essere abbastanza presentabile,almeno così speravo.

Il ricciolo alzò il busto,sedendosi e io mi misi a gambe incrociate di fronte a lui.Vedevo benissimo che era imbarazzato in quella situazione,non sapendo come trattarmi visto che,nei suoi occhi,dovevo apparire davvero strana per averlo baciato dopo neanche 5 ore che gli avevo detto che non lo volevo più vedere.

Presi allora io l'iniziativa (ormai c'avevo fatto abitudine) e mi porsi in avanti per baciarlo,esattamente come la sera precedente.Pure l'effetto fu lo stesso,perché senti il mio corpo cedere e il mio respiro farsi irregolare.

Harry sembrò ricambiare il bacio con ancora più avidità della volta precedente.Mi prese per i fianchi e,piano piano,scese con il busto sdraiandosi sul letto,io sopra di lui.Apparentemente quella posizione non gli stava bene,infatti mi fece rotolare giù dolcemente a modo che le posizioni si invertissero.Ora era lui quello sopra di me e,appoggiandosi con i gomiti sul materasso,continuava a baciarmi instancabile.

Passarono secondi,minuti,forse anche un'ora,davvero non lo saprei dire,ma quando finalmente ci staccammo mancava il respiro ad entrambi.

Il ricciolo restò sopra di me,non si mosse.

< Allora non era uno scherzo > disse improvvisamente.

< Scherzo? > chiesi non capendo. 

< Si…all'inizio pensavo che ieri sera eri davvero ubriaca… > Il ricciolo abbassò lo sguardo sulla mia pancia.

< E che mi avessi baciato solo così,per scherzo… > continuò con lo sguardo fisso sul mio ombelico.

< Ah,quindi tu te ne saresti approfittato così di una povera ragazza ubriaca?! > lo rinfacciai,scherzando.

< Ma tu non eri ubriaca > puntualizzò lui alzando lo sguardo e mostrandomi quel suo bellissimo sorriso.

< E te che ne sai? Magari ora lo sono ancora… > mi alzai sui gomiti per avvicinarmi alla sua faccia.

Tra le nostre labbra c'erano soltanto pochi millimetri e dovetti davvero sforzarmi per non essere di nuovo la prima a non riuscire a resistere.

Sentii il suo respiro sulla mia pelle e rabbrividii.No,non potevo cedergli un'altra volta.

Vidi i suoi occhi chiudersi e sentii le sue labbra sfiorare le mie.Esultai mentalmente per averla avuta vinta e,proprio in quel momento che le sue labbra vollero imprigionare le mie,mi ritrassi e gli morsi un labbro con dolcezza.

Harry si allontanò e mise il finto broncio,dispiaciuto.

Gli accarezzai i riccioli ridendo,soddisfatta per l'essersi realizzato del mio piano.

Improvvisamente la faccia del ricciolo riprese quei tratti a me tanto familiari,sulle sue labbra si dipinse un sorriso ammiccante e i suoi occhi luccicarono maliziosi: segno che aveva già escogitato una vendetta.

Lentamente avvicinò la sua bocca al mio orecchio.

< Mai mettersi contro Harry Styles > sussurrò lentamente causando nuovamente brividi sulla mia pelle.

Piano piano scese dal lobo dell'orecchio fino all'incavo del collo,lasciando una scia di baci che fecero ritornare quell'odiato giramento di testa.

Sentii gli addominali contrarsi,segno che aveva raggiunto il limite e che il mio sistema nervoso era andato completamente in tilt.Stupidi neuroni.

Chiusi gli occhi sospirando e agganciai le mani intorno al suo collo.Sentii le sue labbra far pressione su un punto preciso della mia pelle e una odiosa vocina nella mia mente cercò di farsi largo per raggiungere l'interruttore ON-OFF del mio cervello,ma testardamente glielo impedii e la scacciai malamente.Non volevo saperne nulla in quel momento di cosa avesse da dire la mia coscienza,volevo semplicemente abbandonarmi a Harry e alle sue labbra.

Con apposita lentezza,per farmi 'soffrire' ancora di più,risali al mio mento e prese a coprirlo di baci.Scese stavolta ancora più in basso,raggiungendo la stoffa della maglietta che mi copriva il seno.Sapevo che era giunto il momento di fermalo seriamente ma ero come sotto droghe,non riuscivo a muovermi nemmeno volendo.

Percepii la sua mano calda accarezzarmi un fianco per poi mettersi a giocare con l'elastico del miei slip.

La verità mi colpì come un pugno nello stomaco.Improvvisamente mi rivennero in mente quelle immagini raccapriccianti di lui e Abigale e sentii il sapore dell'alcool risalirmi in bocca e bruciare nella gola.

Tolsi la sua mano da sotto la mia maglietta e mi staccai da lui.

Come avevo fatto a dimenticarmene? Ero stata davvero ubriaca?

< Che c'è? > mi chiese confuso.

Scossi la testa evitando di incrociare il suo sguardo.

Come avevo fatto a illudermi così? 

< Ei Amberli,che è successo? > insisté preoccupato.

Serrai le labbra,combattuta.

< Era questo il tuo piano? > chiesi,ghiaccia,senza alzare lo sguardo.

< Cosa? > non capì.Certo che no.

< Portarmi a letto.Come hai fatto con Abigale e con tutte le trecentomila ragazze precedenti. > sibilai acida.

< Amberli ma stai scherzando?! Io non ho mai pensato di portarti a… cioè via,io voglio stare insieme a te,non voglio una botta e via ma una storia seria! > esclamò il ricciolo.

< Ascolta,tra me e Abigale non è successo nulla,nada.Quella sera che ci hai visti insieme l'ho portata qui perché era ubriaca e a casa sua non c'era nessuno.Posso giurarti di aver dormito sul divano da solo! > alzò le mani in alto come per arrendersi.

< E,sai,la maggior parte delle ragazze si sono inventate di essere andate a letto con me… > continuò e riuscii a scorgere una sfumatura di divertimento nel tono della sua voce.

< Perché dovrebbero inventarsi una cosa del genere? > sbuffai.

< Eh beh,perché tutte le ragazze sognano di farsi un figo come me > spiegò lui ghignando.

Di tutta risposta gli scaraventai un cuscino in faccia che,però,provocò solo una risata da parte sua.

< Amberli > cercò di ridiventare serio.

< L'unica che ho sempre voluto sei stata te,non me ne frega nulla di tutte quelle altre ragazze,credimi >

Finalmente rigirai la testa e lo guardai in faccia.

< Me lo dovrai dimostrare,Styles > 

< Per te tutto quel che vuoi > 

E con questo mi tirò a sé e mi baciò.

Era uno di quei baci veri,di quelli che ti fanno sentire al settimo cielo e che,come nel mio caso,causano forte giramenti di testa paragonabili a quelli che ti vengono dopo aver fatto almeno dieci giri sulle montagne russe.Quel ragazzo mi faceva davvero impazzire.Avrei voluto essere incazzata con lui ma invece mi ritrovavo a fare tutto il contrario.Forse mi ero sbagliata e non era poi così stronzo e maschilista come pensavo…oppure lo era e stavo facendo l'errore più grosso della mia vita.

 

< Credo che dovremmo smetterla seriamente > notò Harry ansimando.

Era ormai la quinta volta che avevamo cercato di iniziare un discorso sensato per decidere su come comportarci nei confronti degli altri,ma ogni volta era finito che uno dei due cedesse mandando a puttane tutti i nostri ragionamenti precedenti.

< Dici? > chiesi ironica.

< Non è colpa mia se mi provochi! > mi incolpò il ricciolo.

< Ah,io ti provoco? Non faccio nulla! > mi difesi.

Harry avvicinò la sua faccia pericolosamente alla mia.

< Tu SEI un'intera provocazione > sussurrò.

< Anche così in pigiama con i capelli scompigliati e le occhiaie? > alzai le sopracciglia divertita.

< Tu sei sempre bellissima > continuò lui avvicinandosi ancora di più.

< Non puoi dare la colpa a me per la tua perversione,Styles > ridacchiai spingendolo via.

< Ma tu sei la causa della mia perversione > ammiccò lui,e prendendo il polso del braccio con cui avevo cercato di spingerlo via mi tirò a sé.

< Smettila! Piuttosto spiegami come vuoi far finta di niente di fronte agli altri se nemmeno ora riesci a stare fermo un secondo! >

Non fece in tempo a rispondere che la porta si aprì tutto d'un colpo facendoci sussultare.

< Niall la tua delicatezza mi stupisce ogni volta > alzai gli occhi al cielo.

< Buongiorno anche a te,Principessina > rispose lui chiudendo la porta dietro di sé.

Prese la rincorsa e si buttò sul letto sfiorandomi di pochissimo.

< Se mi prendevi eri morto > sibilai tra i denti.

< Mh quanta dolcezza questa mattina > commentò lui e,mettendosi a gattoni,mi stampò un bacio all'angolo della bocca.Poi si sedette a gambe incrociate accanto a me.

< Hazza > salutò Harry.

< Nialler > rispose quello con un cenno del capo.

Oh cielo ora erano gelosi anche loro.Poi dicono che le complicate siamo noi donne.

< Bene,di che stavate parlando? > chiese il biondo e si sdraiò poggiando la testa nel mio grembo.Subito iniziai ad accarezzargli i capelli.Era diventata proprio un'ossessione.

< Di come gestire la faccenda 'Louis' > gli spiegai.

< Ecco io avrei un'idea! > disse lui e i suoi occhi azzurri guardarono dritti i miei.

< Basta che noi troviamo una fidanzata a Louis,almeno lui capisce e lascia voi due piccioncini in pace.E anche se non capisce sarà troppo occupato per controllarti > spiegò Niall,come se fosse la cosa più semplice e ovvia del mondo.

< Si caro,ma il problema è trovargli una fidanzata > replicai.

< Ah,credimi,io conosco una che fa proprio a caso nostro >

Lo squadrai con aria dubitante.

< Niall,io non voglio che Louis stia insieme ad una puttana,che sia chiaro! > lo avvertii.

< Calma Principessina,questa qui è una ragazza bravissima,tutta casa e chiesa… > ghignò lui.

< Niall > lo ammonii allarmata.

< Tranquilla piccola! > rise il biondo.

< È perfetta per lui,fidati! > mi assicurò.

Sospirai pensierosa.

< Speriamo tu abbia ragione >

Niall scattò su di colpo,cosa che causò l'avvicinamento dei nostri visi.

< Vorresti dire che non ti fidi di me? > alzò le sopracciglia.

< Si che mi fido di te,Niall >

Le nostre labbra erano decisamente troppo vicine,ma il biondo sembrava non farci caso.

< Mh,sarà meglio. > sussurrò.

Perché tutti avevano deciso di far impazzire il mio sistema nervoso? Non bastava il ricciolo,no.Ora ci si doveva mettere anche l'irlandese con i suoi 1.80 metri di bellezza che provocava in me pensieri che non avrebbero mai dovuto comparire nella mia mente.

La tentazione era fortissima ma mi ricordai all'ultimo momento che c'era Harry che ci stava guardando e riuscii a scostare il mio viso da quello di Niall.

Ci fu un silenzio imbarazzantissimo,e dalle occhiatacce che i due ragazzi si lanciavano temevo davvero che si sarebbero saltati addosso da un momento all'altro.

< Io vado a fare colazione,Amberli vieni con me? > annunciò il biondo senza distogliere lo sguardo dal ricciolo.

< Veramente voleva restare qui con me > replicò Harry senza distaccare gli occhi dall'altro.

< Perché non andiamo a mangiare colazione tutti insieme? > cercai di salvare la situazione.

< Non ho fame > disse il ricciolo.

< Peggio per te > notò Niall soddisfatto.

< Dai Principessina,andiamo > finalmente rivolse lo sguardo a me e mi cinse i fianchi con dolcezza.

< Harry vieni > dissi decisa afferrandolo per una mano.

< Non ho fame > rispose scocciato.

< E poi tanto se andiamo in cucina e c'è Louis… > abbassò lo sguardo a terra.

< Lo so ma… tra poco non sarà più così! Dai vieni,dopo usciamo solo io e te,ok? > mi sembrava di dover convincere un bambino piccolo di andare a scuola.Forse se gli avessi tenuto sotto il naso un lecca-lecca sarebbe venuto.

< E come vorresti fare per Louis? >

< Troverò qualche scusa > 

Abbozzai un sorriso e incrociai le mie dita con le sue.

< Vieni > sussurrai facendolo scendere dal letto.

 

Ciaaao a tutti :3

Come state? Io ho avuto un sacco da fare in questa settimana infatti mi voglio scusare per:

1. Il capitolo così corto.

2. Il tempo che ho impiegato per scriverlo.

Mi dispiace però davvero non avevo tempo D:

Spero che vi piaccia ugualmente perché ci ho messo tutto il mio impegno in questo capitolo.

PLEASE READ:

Se,a differenza mia,non avete nulla da fare e avete voglia di leggere vi chiedo gentilmente di passare dalla mia altra storia

'Toy Story,Love Story.'

Per ora ho scritto solo il prologo per vedere se qualcuno l'avrebbe letta,quindi per favore lasciate una recensione e ditemi cosa ne pensate

Ci tengo davvero tanto!

xoxoxo

Al. 

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Capitolo 16
*** Love you,maybe. ***


Nonostante gli scambi di sguardi assassini tra i due ragazzi arrivammo sani e salvi in cucina dove,però,si misero subito a litigare per chi dei due mi preparasse la colazione.Alla fine me la preparai da sola.

Sospirai appoggiando la ciotola vuota nel lavandino.

Pensavo che Louis fosse stato l'unico problema,ma perché ora ci si doveva mettere anche Niall? Credevo che lui e Harry fossero migliori amici e i migliori amici non fanno queste cose,o no?

Uscii dalla cucina e mi diressi in camera mia,che condividevo con Louis.

Quando entrai lui era già sveglio e si stava vestendo.

< Ei > mi salutò con aria compiaciuta.

< Ciao > feci io,chiudendo la porta dietro di me.

< Mi ha detto Niall che ieri siete andati via prima perché eri stanchissima e ti sei addormentata in macchina… > 

< Eh si,proprio così > mi costrinsi a sorridere cercando di non sembrare troppo finta.

Louis alzò le sopracciglia e incrociò le braccia davanti al petto.Non era un buon segno.

< Non avrai mica bevuto qualcosa? > chiese dubitante.

< Chi? Io? Nono,mi fa schifo l'alcool > mentii.

*Mi fa schifo l'alcool? Dio,Amberli! Una scusa più cretina non potrebbe esserti venuta in mente!*

Louis si avvicinò a me con aria pericolosa.Con la maglietta nera aderente sotto alla quale sembravano scoppiare i suoi muscoli,e la luce offuscata della stanza che lasciava tutto in una strana penombra,aveva una certa assomiglianza con una pantera che si stava avvicinando a me come se fossi la sua preda.Le particelle della luce risaltavano i suoi occhi azzurri in modo innaturale,luccicavano tanto da sembrare quasi disumani e mi mettevano una certa inquietudine.

Ormai era arrivato proprio davanti a me,ci separavano più pochi centimetri.Infilò una mano nei miei capelli e avvicinò la mia faccia alla sua.

< Se scopro che hai bevuto… > lasciò in sospeso la frase ma non ci feci nemmeno molto caso,dato che la sua voce roca,quei muscoli,i suoi occhi mi avevano completamente stordita.

Perché tutti si erano messi in testa di volermi far impazzire? Cosa gli avevo fatto di male?

Iniziò a torturarmi il labbro inferiore con i denti e la lingua.Cercai di impossessarmi delle sue labbra ma non me lo concesse,mi sfuggiva ogni volta.Odiavo quegli stupidi giochetti e lui lo sapeva benissimo,non sopportavo l'idea che qualcuno potesse divertirsi in quel modo con me,visto che ero sempre io quella che doveva essere al centro dell'attenzione,il capo della situazione.

Cercavo invano di imprigionare le sue labbra,ma ogni volta si ritraeva facendomi ardire di rabbia.Scese dalla bocca alla parte destra del mio collo,proprio come Harry precedentemente.

Harry.

Mi staccai bruscamente da Louis che mi lanciò un'occhiata confusa e dispiaciuta.

< E-eh,mi è venuto in mente che… che Harry mi aveva chiesto se lo accompagnavo a fare delle cose > balbettai imbarazzata.

Oggi non era definitivamente la giornata delle scuse.

Il moro alzò le sopracciglia sorpreso.

< Con Harry? > chiese incredulo.

< Beh,si… >

< Pensavo che non vi sopportaste > 

< Ehm,beh in effetti ci sono stati alcuni…problemi tra me e lui,ma infine dobbiamo condividere la stessa casa e quindi mi sono detta 'perché non provare ad andarci d'accordo'? >

Si,ero decisamente negata ad inventare scuse quando ero nervosa.

Louis mi squadrò con aria della serie 'mi stai prendendo per il culo?' ma non disse niente.Per fortuna.

< Allora io vado,ci si vede dopo,ciao > dissi tutto d'un fiato e corsi dalla stanza per evitare altre domande che mi avrebbero potuto portare in difficoltà.

 

Mi sentivo davvero uno schifo.

Non solo perché dovevo inventare (pessime) bugie a Louis,nascondendo il mio rapporto con Harry e anche quello strano con Niall,ma soprattutto perché,in un certo senso,avevo una relazione con tre ragazzi contemporaneamente,cosa che mi faceva sentire davvero una puttana.Con Louis era sempre stato così,ormai mi ci ero abituata ed era diventata una cosa normale per me,ma non era giusta.Niall era il mio migliore amico,ma solitamente due migliori amici si danno massimo un bacio a stampo che non dura più di 5 secondi.E Harry… io non ero la sua ragazza,non eravamo fidanzati,ma comunque non era giusto nei suoi confronti che baciassi anche Louis e Niall.

Tutta quella situazione era davvero complicata.

Sospirai sistemandomi la sciarpa davanti allo specchio.La notte aveva nevicato e tutto fuori era coperto da una candida coperta bianca.

Improvvisamente scorsi qualcosa di violaceo sul mio collo.Accigliai lo sguardo per focalizzare meglio e mi strappai la sciarpa da dosso con foga.

< Porca Puttana! > sibilai a denti stretti.

Si,devo dire che nei giorni passati la mia delicatezza era proprio andata a farsi fottere.

Passai le dita sul rialzamento della pelle che aveva preso un colore bordeaux,violetto.

Mi rivenne in mente quella pressione che avevo percepito quando Harry mi stava baciando ma ero stata completamente in trans,non ero riuscita a capire cosa stesse facendo esattamente.

Mi rilegai la sciarpa intorno al collo con movimenti decisi.

Ora il ricciolo ne avrebbe pagato le conseguenze.

 

Corsi giù per le scale del condominio.Arrivata in fondo aprii il grosso portone d'entrata e mi precipitai fuori.Si gelava e sentii tutte le mie viscere contorcersi per il troppo freddo.Tirai su il colletto della giacca e me la chiusi per bene.Io e Harry ci eravamo messi d'accordo di incontrarci davanti casa,per non dare troppo nell'occhio agli altri.

Improvvisamente sentii due mani calde posarsi sui miei occhi da dietro.Un profumo familiare che sapeva di caffè e cioccolata invase le mie narici facendo sparire ogni singola forma di freddo che fino a quel momento si era impossessato del mio corpo.

< Indovina chi sono > mi sussurrò una voce profonda nell'orecchio.

Ridacchiai prendendo le sue mani e mi voltai.

Era perfetto.Fottutamente perfetto.Avrebbero dovuto premiare i suoi genitori per aver creato una meraviglia del genere.Quel modo in cui teneva le mie mani,in cui i suoi riccioli gli cadevano in faccia,come mi sorrideva con quei denti meravigliosi che sembravano perle,il modo in cui luccicavano i suoi occhi…penso di non aver visto cosa più bella in vita mia.

Ma non l'avrei mai ammesso.

< Dove andiamo? > chiese incastrando la sua mano nella mia.

< Dove vuoi tu > risposi stringendomi a lui.

 

Stavamo passeggiando mano nella mano in un parco il cui nome è a me sconosciuto.Tutto era coperto di neve,e luccicava alla luce del sole come se fosse composto da piccoli diamanti.Tutto taceva,si sentiva solo lo scricchiolio della neve sotto i nostri passi e,qualche volta,si vedeva uno scoiattolo saltare da un ramo all'altro.

Harry stringeva forte la mia mano,come se avesse paura di lasciarmi andare.

C'era qualcosa però che mi infastidiva,come se mi fossi dimenticata di qualcosa di importante.

Di colpo mi rivenne in mente e mi fermai,come pietrificata.Harry,confuso,mi scrutò con i suoi due bellissimi occhi verdi.

< Tutto bene? > mi chiese passando dolcemente una mano tra i miei capelli.

Sospirai liberandomi dalla sua mano e mi tolsi la sciarpa con un gesto secco.

Passai un dito sul punto in cui presupponevo il succhiotto e sentii ben distinguibile il rialzamento di pelle sotto i miei polpastrelli.Inclinai leggermente la testa per farlo vedere a Harry.Quest'ultimo assottigliò lo sguardo e si avvicinò per vedere meglio cosa stessi indicando.Quando lo vide i suoi occhi si aprirono e sul suo viso si dipinse un sorrisetto malizioso.

< Cosa cazzo ridi?! > lo rimproverai.

< Sei completamente imbecille?! Sai cosa succede se lo vede Louis?! > 

< Ti avevo avvertita: mai mettersi contro Harry Styles > si giustificò lui,con sempre lo stesso sorriso idiota stampato in faccia.

< Non è una scusa! > borbottai risistemandomi la sciarpa intorno al collo.

< E dai,piccola… > cercò di riprendermi la mano ma gliela sottrassi e iniziai a camminare a passo spedito.

< Amberli! > sentii i suoi passi svelti dietro di me e poi una mano afferrarmi la spalla.

< Scusami > con un unico veloce gesto mi fece girare e mi strinse in un abbraccio.

< Scusa > ripeté affondando la sua faccia nei miei capelli e stringendomi forte a sé.

Sospirai e appoggiai la testa all'incavo del suo collo,accarezzandogli la schiena con una mano.

< Ti prego non essere arrabbiata > mormorò.

< Non sono arrabbiata > lo tranquillizzai.

In realtà lo sarei voluta essere,ma lui  rendeva impossibile ogni mio tentativo.

< Sicura? > Harry si staccò dall'abbraccio per potermi guardare in faccia.

Quell'inavvertito avvicinamento dei nostri visi mi fece mancare il respiro,il mio cuore iniziò a battere all'impazzata e,puntuale come un orologio svizzero,arrivò il ben conosciuto giramento di testa. 

Mi limitai a fare cenno di si,incapace di rispondergli.

Lentamente lo vidi avanzare,nello stesso momento in cui i suoi occhi si chiusero percepii il soffice tocco delle sue labbra sulle mie.Allacciai le mani intorno al suo collo e mi abbandonai completamente a lui.

Sentii le mie gambe morbide come budino,piano piano iniziai a non percepirle più,come se fossero inesistenti e,improvvisamente,mi sentii cedere.Una forte mano mi afferrò sotto i glutei per sorreggermi e tirarmi di nuovo su.

Vidi la faccia preoccupata di Harry scrutarmi allarmato.

< Amberli,stai bene? > chiese tenendomi forte,forse per paura che potessi svenire.

< S-si > balbettai.

Gli occhi verdi mi osservavano inquieti.

< Forse dovresti farti controllare… > pensò ad alta voce.

Scossi lentamente la testa.

< Non c'è nulla che i dottori potrebbero scoprire,o guarire con un medicinale > dissi,più rivolta a me stessa che a lui.

< Eh?! > fece,non capendo cosa intendessi.

< Nulla,nulla > 

Sospirò e mi prese per mano.

< Un giorno riuscirò a capire questi tuoi indovinelli > 

Riprendemmo a camminare lungo il sentiero innevato.

< Se lo dici te… > ridacchiai appoggiandomi alla sua spalla.

 

< Cosa ti prendo? > mi chiese togliendosi la giacca.

Eravamo seduti ad un tavolino di Starbucks,il nostro caffè preferito,come avevamo scoperto da poco.C'erano così tante cose da scoprire su di lui,era completamente diverso da come pensavo.Per tutti quegli anni che l'avevo odiato,l'avevo disprezzato con tutta me stessa non l'avevo nemmeno conosciuto come si doveva.Avevo visto solo l'apparenza,il suo essere esteriore che poteva sembrare estremamente maschilista ed egoista,ma in realtà era simpatico,dolce,perfetto.

< Un caffellatte e un muffin al cioccolato,grazie > gli sorrisi.

< Arrivano subito > mi schioccò un bacio sulla guancia per poi dirigersi verso il bancone.

Pochi minuti dopo mi posò un caffè fumante e un piattino col mio muffin preferito davanti.

< Grazie > non potei fare a meno di sorridergli.

Iniziai a girare il cucchiaino nella tazza col caffè ma percepii ancora il suo sguardo addosso e mi fermai.

< Mi stai fissando > gli feci notare.

< Sei bellissima quando sorridi > 

Quel complimento inaspettato mi fece arrossire e abbassai lo sguardo sul mio caffè. 

Non sapendo cosa rispondergli e presa dall'imbarazzo,addentai il mio muffin.

Se c'è una cosa di cui vado veramente pazza,sono i muffin al cioccolato di Starbucks.Se fosse per me mi potrei nutrire solo di quelli.

< Che musica ti piace? > mi chiese improvvisamente.

Alleviata del cambiamento di tema rialzai finalmente lo sguardo.

< I Coldplay > risposi.

< The Fray,Ed Sheeran… > continuai.

< Io conosco Ed Sheeran > mi interruppe lui facendomi rimanere di stucco.

< Stai scherzando? > chiesi incredula.

Lui scosse la testa e sorrise per la mia reazione sorpresa.

< È la verità > 

Lo osservai attentamente.Presi un sorso dal mio caffellatte,non sapendo se credergli o meno.

< Non mi credi vero? > chiese lui,divertito.

< Non proprio > sorrisi imbarazzata.

< Se vuoi te lo presento > disse lui,serio.

Scoppiai a ridere.

< Credo proprio che Ed Sheeran abbia meglio da fare che conoscere una diciassettenne,ammesso che tu lo conosca veramente > osservai ridendo.

< Vuoi scommettere? > chiese,sicuro di sé.

Ci pensai un attimo su.

< Su cosa scommettiamo? > 

Harry si sporse leggermente in avanti per guardarmi negli occhi.

< Se riesco a presentarti Ed Sheeran entro fine dicembre,e quindi vinco,farai per un giorno intero quel che dico io.Se invece non ci riesco,e vinci te,faccio quel che vuoi te >

Con questo si rimise a posto,appoggiato allo schienale,a braccia incrociate e un sorriso ammiccante stampato in faccia,sicuro di vincere.

< Ci sto > dissi infine.

Avevo un brutto presentimento sulla faccenda,ma ormai avevo detto di si,non potevo più ritirarmi.

Alla mia risposta Harry sembrò più che soddisfatto e i suoi occhi verdi iniziarono a luccicare maliziosamente.

Scossi la testa per poi indirizzare la conversazione su un altro tema.

< Harry… > iniziai sospirando.

Subito i suoi occhi verdi si incollarono su di me.

< Finché Niall non ha trovato una fidanzata per Louis… > iniziai.

<… è forse meglio se davanti agli altri facciamo finta che sia tutto come prima >

Il ricciolo abbassò lo sguardo sul suo caffè,pensieroso.

Vedendolo così sentii il pizzico della mia coscienza farsi largo tra i miei pensieri.Sapevo che non era affatto giusto nei suoi confronti e che aveva tutto il diritto di rispondermi di no,ma in fondo se Louis avesse saputo del nostro rapporto avrebbe,come minimo,scatenato la terza guerra mondiale.Preferivo allora aspettare che fosse impegnato con un'altra ragazza,magari poi avrebbe capito cosa provavo quando stavo con Harry.

< Quindi tu continuerai ad odiarmi? >

La sua voce abbattuta mi fece venire una fitta al cuore e ci mancava pochissimo che mi sarei alzata ad abbracciarlo.

< Nonono! > cercai di salvare la situazione.

< Solo per finta!Cioè… > sospirai.Era tutto così complicato.

< Io voglio stare con te,veramente credimi!Ma so che se Louis lo verrebbe a sapere ora farebbe di tutto per impedirmi di stare insieme a te…invece se Niall riesce davvero a trovargli una ragazza ci sarebbero già più possibilità,capisci? >

tentai di spiegargli.

Harry mi squadrò,dubbioso.Poi,lentamente,annuii.

Sospirai alleviata e gli sorrisi,grata.

< Sarà dura starti lontano > notò lui,accennando un sorriso.

 

Continuammo la nostra conversazione parlando un po' dei nostri interessi,scuola ecc.

Scoprii che la cantante preferita di Harry era Adele,amava i gatti e aveva 4 capezzoli.

Quando venni a sapere l'ultima dovetti davvero contenermi per non ridere.Naturalmente non ci credevo,era una cosa completamente assurda.Ma Harry insisteva dicendomi che quando saremo arrivati a casa me li avrebbe fatti vedere,accompagnando il tutto con un sorriso pervertito.

Quando entrambi avemmo finito i nostri caffè e muffin,uscimmo dal locale mano nella mano.

Mi sembrava strano perfino a me ma,forse,stavo davvero iniziando a innamorarmi di Harry.

Ma se lui era uno stronzo e quella fosse tutta una maschera? Scacciai subito quel pensiero raccapricciante e strinsi più forte la sua mano.Non ero pessimista,quello che ero io si chiamava semplicemente 'essere realisti',ma per una volta avrei preferito non esserlo.

< Cosa hai detto a Louis come scusa per uscire con me? > mi chiese Harry,tanto per parlare di qualcosa.

< Gli ho detto che andavamo a fare la spesa > sorrisi di me stessa a quella scusa idiota.

Harry si fermò di colpo.

Gli lanciai uno sguardo interrogativo.

Lui alzò gli occhi al cielo,divertito dal fatto che non capissi.

< Tesoro,non dici che se ritorniamo a casa a mani vuote risulterebbe assai strano? >

Mi morsi il labbro imbarazzata.Aveva ragione,che stupida che ero.

Il ricciolo fece sentire la sua risata cristallina accarezzandomi i capelli.

< Dai vieni,andiamo a comprare qualcosa > disse,tirandomi dolcemente per la mano.

 

Dopo esserci recati al supermercato e aver preso biscotti,caramelle e schifezze varie da mangiare nel pomeriggio -premesso ci sarebbe stato possibile passarlo insieme- tornammo a casa.

Davanti al portone Harry lasciò cadere la busta di plastica nella neve e mi cinse i fianchi tirandomi a sé.

< Non voglio far finta di non sopportarti > si lamentò desolato.

Quello sguardo da cucciolo mai visto sul suo volto mi fece tenerezza e gli passai una mano tra i riccioli.

< Nemmeno io > sussurrai sincera.

< Ma è l'unica soluzione,per ora >

Harry mise su una faccia dispiaciuta e mi avvicinò ancora un po' a sé.

< Scappiamo insieme > propose scherzando ma sempre con un sorriso malinconico sulle labbra.

< Certo! > risi ironica.

< Spero che Niall trovi in fretta una ragazza per Louis > tornò serio facendo una smorfia.

< Anch'io > ammisi.

Ci fu un silenzio imbarazzante,dato che nessuno dei due sapeva cosa dire.Il freddo si stava facendo sempre più pungente e lo sentii arrivare fino al midollo.Rabbrividii e mi strinsi al petto di Harry che mi accolse subito tra le sue braccia.Il contatto con il suo corpo mi riscaldò immediatamente,come se fossi immersa in una sfera invisibile che mi proteggeva da tutto e da tutti.Sembrava strano che un semplice abbraccio mi potesse far star così bene,al sicuro,sentire a casa.Tra le sue braccia niente sembrava più importare e mi sentii felice come non mi ero sentita da tanto,troppo tempo.

< Sai,un paio di giorni fa non me la immaginavo nemmeno una situazione del genere > sussurrò,come se avesse letto i miei pensieri.

Annuii alle sue parole,facendolo intendere che anch'io stavo pensando la stessa cosa.

Improvvisamente rafforzò la sua presa e mi strinse forte a sé,affondando la sua faccia nei miei capelli.

< Non voglio perderti,Amberli > mormorò attraverso i miei riccioli che ovattarono la sua voce tanto da renderla quasi impercettibile.

Lo strinsi ancora più forte a me,schiacciandomi i polmoni e rischiando così di soffocare ma non me ne importava nulla.In quel momento volevo solo lui,lui e basta.

< Sono qui Harry > sussurrai nel suo orecchio.

Non capii precisamente perché lo dissi,avevo semplicemente sentito il bisogno di dirglielo,di fargli capire che ero li con lui e che ci sarei sempre voluta restare.

 

Camminammo lentamente su per le scale di marmo bianco del condominio.Se avessi potuto sarei davvero scappata con Harry,lontano da tutto e da tutti,ma so che era impossibile.

Prima di salire l'ultima rampa di scale,alla fine della quale si trovava la porta per il nostro appartamento,Harry mi fermò.

< Aspetta > disse,prima di tirarmi a sé.

Non ebbi nemmeno il tempo di capire cosa stesse succedendo che sentii già il sapore delle sue labbra invadere la mia bocca.Sussultai,aggrappandomi a lui e infilando le mani nei suoi capelli morbidi.Sentivo lo stomaco in subbuglio e il cuore battere all'impazzata non appena la lingua di Harry toccò la mia.Possibile che mi facesse sempre lo stesso effetto?

Per mia delusione si staccò dopo pochissimo,forse per paura che tra un momento all'altro qualcuno avrebbe spalancato la porta che dava al nostro appartamento.

< Da ora in poi non ti sopporto più,quindi prendi la spesa perché non ho voglia di tenerla > mi lanciò un sorrisetto malefico mollandomi in mano il sacchetto di plastica e corse su per le scale ridendo.

Rimasi li spiazzata e a bocca aperta come un pesce.Scossi leggermente la testa per riprendermi dal mio stato di trans e salii a mia volta le scale,sorridendo.
 

 

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Ciao People di EFP :)

Eccomi qua,con un nuovo capitolo di questa storia.Volevo ringraziare i 24 che hanno messo questa storia tra i preferiti,gli 11 che l'hanno messa tra 

le ricordate e gli altri 34 che l'hanno messa tra le seguite.Grazie,grazie,grazie anche a quelli che l'hanno recensita o anche solo seguita

in silenzio.

Come avete visto sono riuscita ad aggiungerci una gif *-* non so come abbia fatto perché in queste cose sono davvero peggio di un criceto 

in prognosi riservata LOL.

 

Mi è venuta in mente una cosa,sapete? Per rendere il tutto un po' più interessante anche per voi che ne dite se mi lasciate una recensione 

come vorreste che continuasse la storia,forse mi fate venire qualche ispirazione ;)

Mi farebbe molto piacere sapere le vostre idee!

 

Un bacione a tutte,siete fantastiche!

xxx

Al.

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Capitolo 17
*** I'm sorry. ***


Mi sistemai per bene sotto le coperte.In mano una tazza fumante di cioccolata calda e alla televisione un bel film.Perfetto per quelle giornate li.

Dopo poco,però,sentii qualcuno buttarsi a peso morto accanto a me.Mi voltai per vedere chi aveva osato disturbare il mio adorato momento di relax e mi ritrovai,pochi centimetri dalla faccia,Louis che mi fissava.

< Allora con Harry? > mi chiese normalmente,sistemandosi meglio i cuscini dietro la schiena.

Corrugai la fronte.Per un attimo mi venne l'orribile dubbio che potesse aver scoperto qualcosa,lo guardai spaventata.

< Cosa vuoi dire 'con Harry'? > chiesi con prudenza.

Louis mi lanciò un'occhiata stranita.

< Non volevi provare ad andarci d'accordo? > mi chiese poi.

Tirai un sospiro di sollievo.Giusto.

< Eh si,ma è stato tutto inutile.Rimarrà sempre una testa di cazzo > gli spiegai,cercando di sembrare il più convincente possibile.

Dalla risata di Louis sembrò che ci fossi riuscita abbastanza bene.

< La cosa è reciproca > 

La voce profonda,roca alle mie spalle mi fece sobbalzare.

Mi girai di scatto e vidi Harry,in piedi e con le braccia incrociate davanti al petto,che sembrava tirarmi occhiatacce di fuoco.

Dovetti trattenermi per non sorridere ma nelle sue vicinanze,purtroppo,era quasi impossibile.

< Credimi,il mio odio nei tuoi confronti è talmente immenso che il tuo povero cervello arretrato non ci arriverebbe neanche > sibilai a denti stretti,impegnata a sembrare il più acida possibile.

< Ho meglio da fare che preoccuparmi di una bimbetta stupida come te > rispose lui a tono tirandomi occhiate assassine ma,sotto sotto,riuscivo ad intravedere un leggero sorriso che sfiorava le sue labbra.

Con questo sparì in cucina,e io mi rigirai verso la televisione,occupata a non scoppiare a ridere.

 

Sgattaiolai nel corridoio,origliando da una porta all'altra.

Louis era a lavoro,Liam era con Danielle e Niall e Zayn erano andati a fare 'commissioni',come l'avevano chiamate loro,ma secondo me era solo una banale scusa per non ammettere che andavano a fare shopping.

Comunque sia,Harry sarebbe dovuto essere li da qualche parte e io ero nell'intenzione di trovarlo.

Arrivai alla porta di camera sua e la aprii con cautela,senza far rumore.

Lo ritrovai di fronte a me,a schiena nuda,guardando nell'armadio indeciso su cosa mettersi.

Mi avvicinai a lui lentamente per non farmi sentire.

Quando ormai c'erano più pochi centimetri tra me e la sua pelle non resistetti alla tentazione e allungai una mano accarezzandogli la schiena.

Percepii i suoi muscoli contrarsi per la sorpresa.Poi però si rilassarono immediatamente e lui buttò la testa indietro,sospirando.

Continuai il viaggio della mia mano,accarezzando la sua schiena dalle scapole fino a quelle adorabili fossette che si trovavano all'altezza dell'osso sacro.Arrivando a quest'ultime Harry si fece sfuggire un gemito sommesso per poi girarsi e iniziare a baciarmi con foga.

I nostri respiri si fecero sempre più corti e affannati.Piantai le mie unghie nella sua pelle per potermi reggere in piedi,e vidi comparire una leggera smorfia di dolore sulla faccia di Harry che però non si fermò e continuò a baciarmi con ancora più veemenza.

Lui mi tenne stretta a sé,facendomi aderire al suo corpo,come se non mi volesse mai più lasciar andare.

Improvvisamente staccò le sue labbra dalle mie senza però allontanarsi nemmeno di un centimetro.

< Smettila > sussurrò.

Era così vicino che sentivo il suo fiato caldo e veloce sulla mia pelle,i suoi occhi erano incastrati nei miei e riuscii a scorgere gli schizzi azzurri in quel mare di verde smeraldo che circondava la pupilla,che rendevano i suoi occhi ancora più meravigliosi.

< A fare cosa? > gli chiesi,non capendo.

< A farmi impazzire > mi rispose,per poi riprendere a baciarmi.

Lui davvero non aveva la minima di idea di cosa stesse facendo a me.

 

 

< Che fai stasera? >  mi chiese sistemandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

Lo guardai,sorridendo a quella domanda.

< Beh,cosa pensi che faccia? > Gli risposi con una contro-domanda.

Alzò le spalle.

Roteai gli occhi al cielo.Certe volte sapeva essere davvero stupido.

< Sarò di nuovo oggetto di Louis-babysitter,come al solito… > Feci una smorfia amareggiata.

< Non stasera > Mi sorrise lui.

Lo guardai non capendo.

< Harry,non credo davvero che Louis ci farà uscire insieme > gli feci notare.

< Beh,peccato che Louis stasera non c'è > rispose lui,sfoderando il suo sorriso malizioso.

Continuai a fissarlo in attesa di spiegazioni.

< Niall è riuscito ad organizzare un appuntamento con lui e quella ragazza Esme…Ella…Elda…no.Non mi ricordo come si chiamava ma comunque era qualcosa con la E… > Harry si passò una mano tra i capelli,imbarazzato.

Stralunai gli occhi.

< Aspetta…vuoi dire che Louis stasera uscirà con questa qui senza che io l'abbia vista?! > esclamai.

Harry alzò le spalle noncurante.

< A quanto pare si > 

Mi sistemai nel letto alzando il busto,di colpo nervosa.

< Perché non mi avete detto niente?! > gli chiesi alzando forse un po' di troppo il tono della voce.

Harry alzò le sopracciglia.

< Scusami,non pensavo ti preoccupasse così tanto > si giustificò lui con quel tono indifferente che mi innervosì ancora di più.

< Non pensavi che mi interessasse così tanto?! Ma tu hai almeno la minima idea di quanto io tenga a Louis?! > gli rinfacciai,ormai incapace di intrattenere la mia rabbia.

< Ei,calmati! > alzò la voce anche lui,sedendosi per potermi guardare in faccia.

Anche da seduto mi superava in altezza,facendomi sentire subito piccola e indifesa.Odiavo quella sensazione.

< No! Cosa vi è venuto in mente a mandarci Louis così,senza nemmeno dirmelo! > sbarrai gli occhi gesticolando con le mani,cosa che facevo sempre quando ero arrabbiata.

< Non puoi per una santa volta non pensare a Louis?! > mi urlò in faccia.

< Sempre hai da ridere su tutto! Perché se non va bene a Louis allora è sbagliato! Louis di qui,Louis di la,ma sei anche capace di pensare con il tuo cervello oppure ci deve pensare Louis?! > continuò infuriato.

Spaventata della sua reazione mi scostai,incapace di parlare,ma tanto sarebbe stato inutile perché lui continuò a sfogarsi.

< Una santa volta puoi non pensare sempre a lui e essere felice di poter stare anche un po' con me?! Beh,a quanto pare no! Sto davvero pensando che,infine,non te ne importi poi così tanto di noi due! > 

Con una mossa decisa si tolse di dosso il piumone e si alzò dal letto.

< Harry,aspetta… > cercai di fermarlo ma la mia voce si spezzò e lui non mi prestò nemmeno ascolto.

< Se non riesci a prendere da sola le tue decisioni e se ogni volta devi stare dietro a Louis,benissimo! Scordami pure! > urlò e con questo usci dalla stanza a passi decisi,sbattendo la porta alle sue spalle.

Mi rilasciai cadere nel letto,esausta.

Perché tutto doveva essere così complicato?

 

 

La mattina dopo mi alzai presto anche se era Domenica e che quindi avrei potuto dormire tranquillamente.Sapevo che,una volta sveglia,non sarei più riuscita ad addormentarmi.

Fuori nevicava ma in casa faceva caldo per tutti i termosifoni che erano accesi al massimo.Presi allora la prima maglia che mi capitò sottomano e me la infilai.

Uscii silenziosamente dalla mia stanza e mi diressi in cucina per prepararmi la colazione.

Non sapevo dov'erano finiti gli altri,da ieri mattina non avevo più visto nessuno,tranne Harry naturalmente.

Iniziai a masticare i cereali assorta nei miei pensieri.

Avevo ripensato a tutto quel che mi aveva detto Harry la sera precedente ed ero giunta alla conclusione che,infine,aveva ragione e che se non volevo più essere dipendente da Louis dovevo fare qualcosa.

Avrei chiesto scusa a Harry,avremmo fatto pace e poi sarei andata a spiegare tutto a Louis.Non mi importava se lui avrebbe acconsentito o meno,niente e nessuno mi avrebbe più potuto impedire di stare insieme a Harry.

Posai la tazza vuota nel lavandino e andai in salotto,con l'intenzione di guardare un po' di tv.

Appena entrai in salotto,però,vidi Harry comparire nella porta e mi fermai di colpo.

I nostri sguardi si incrociarono e rimanemmo per un po' di tempo solo così,a fissarci,perché nessuno dei due aveva il coraggio di dire o fare qualcosa.

Poi presi io l'iniziativa,perché sapevo che lui aveva ragione anche se l'altra sera aveva reagito un po' troppo bruscamente,erano così pochi giorni che ci conoscevamo e non volevo già perderlo.

Mi avvicinai a lui e,prima che potesse fare qualcosa,lo abbracciai e lo strinsi forte a me.

< Scusa > sussurrai.

Cinse i miei fianchi con le sue mani e mi strinse ancora più forte,affondando la sua faccia nei miei capelli,come faceva sempre.

Mi staccai un poco per poterlo guardare negli occhi.

< Hai ragione Harry,non me ne importa più se Louis è d'accordo o meno su quello che faccio,questa è la mia vita e decido io cosa fare >

Lui mi guardò ancora un po' negli occhi e poi mi sorrise.

Mi lasciò un leggero bacio sulle labbra per poi stringermi di nuovo in un abbraccio.

< Non puoi immaginarti di quanto io sia contento che tu la pensi così >

Mi accoccolai al suo petto,inspirando il suo profumo desiderando di poter stare così per sempre,di non doverlo lasciare mai più.


 

Oh mio dio.
Ragazzi,scusatemi
TANTISSIMO per questo ritardo ma davvero non cel'ho fatta prima :c in piu il capitolo è anche corto perchè proprio mi mancava l'ispirazione...
Perdonatemi vi prego! 
Il prossimo capitolo
VI PROMETTO che sarà molto piu lungo!
Non odiatemi :c
Grazie mille per le 8 recensioni :')
Anche se voi ora mi odierete io vi amo ugualmente :3
Ciew,un bacione a tutti voi! :*

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Capitolo 18
*** Let it snow,let it snow,let it snow. ***


< Per fortuna tua stamattina in casa ci siamo solo noi,ma sappi che quando ci sono anche gli altri ragazzi te in giro così non ci vai > Harry sorrise malizioso.

Seguii il suo sguardo e mi accorsi di avere addosso una maglietta quasi trasparente e molto attillata che lasciava poco spazio alla fantasia,visto che si intravedevano ben distinti i miei seni che stavano in una terza abbondante.

Imbarazzata incrociai le mani davanti al petto nel tentativo di coprirmi,ma suscitai così solo una ristata divertita da parte di Harry.

< Dove sono finiti tutti gli altri? > gli chiesi cercando di cambiare tema.

< Liam ha dormito da Danielle,Zayn e Niall hanno dormito a casa di Josh mentre Louis ha dormito da Eleanor > mi spiegò lui.

Strabuzzai gli occhi.

< Eleanor è la ragazza con cui è uscito,vero? > 

Harry fece di si con la testa.

Un sorriso soddisfatto comparve sulle mie labbra.

Se Louis ci aveva passato anche la notte vuol dire che qualcosa era successo.Forse non conoscevo quella ragazza ma ero sicura che se piaceva a Louis sarebbe piaciuta anche a me,e in fondo io volevo solo il meglio per lui.

Alzai la testa e vidi Harry sorridente,come se avesse letto i miei pensieri.

Erano cambiate così tante cose in quei giorni.Avevo sempre pensato che Harry fosse un masochista,stupido e insensibile,ma in verità era tutto il contrario,almeno per quello che avevo conosciuto io.

Restò immobile per qualche istante,a guardarmi negli occhi,poi mi prese in braccio e mi stampò un bacio sulla guancia.

< Che ne dici se oggi ci divertiamo un po? > sussurrò cullandomi tra le sue braccia.

Inclinai la testa per poterlo guardare negli occhi.

< Che vuoi fare? > gli chiesi.

Appoggiò il mento sulla mia testa e mi strinse ancora di più a sé.

< È uguale > disse dopo un attimo di silenzio.

< Scegli te >

 

 

< A-amberli aiuto! > 

Alla vista di Harry terrorizzato,completamente pietrificato per la paura,inabile di muovere neanche un muscolo scoppiai a ridere.

La gente che gli passava accanto lo guardava in modo strano,oppure rideva come me: era davvero troppo ridicolo.

< Dai su,non è così difficile! > Lo incoraggiai ancora ridendo.

disse con voce supplicante.

La sua faccia era un'unica smorfia d'angoscia,completamente immobilizzato stava li,in mezzo alla pista di ghiaccio,e non riusciva a muoversi nemmeno di un centimetro.

Sulla mia faccia si dipinse un sorriso malizioso: era la prima volta che vedevo Harry così impaurito,vulnerabile e devo ammettere che non mi dispiaceva affatto.La sua maschera da masochista arrogante era completamente scomparsa,lasciando una faccia da bambino spaventato che mi induceva tenerezza.Ma non gliel'avrei data vinta per così poco.Volevo farlo soffrire ancora un po',e poi mi piaceva l'idea di venire supplicata da lui.

Mi avvicinai lentamente.Io,al contrario,sapevo pattinare benissimo,visto che da bambina avevo sempre preso lezioni e,qualche volta,partecipato a gare.

Mi fermai circa due,tre metri davanti a lui.

< Vieni fino a qui! > Lo incitai,mettendo le mani sui fianchi.

Lui strabuzzò gli occhi.

< No! > esclamò.

< Nonono! Amberli vieni te,ti prego,ho paura! > mi implorò.

Io rimasi immobile li dov'ero,distorcendo la bocca in un sorriso di presa in giro.

Quando Harry si accorse che non avevo in mente di aiutarlo la sua faccia si fece,se possibile,ancora più terrorizzata.

< Amberli ti prego! > supplicò ormai in preda al panico.Sembrava che da un momento all'altro si sarebbe messo a piangere.

Alzai gli occhi al cielo e sospirai.Poi,con un sorriso,mi avvicinai a lui.

Gli presi le mani e lo guardai negli occhi.Quei maledetti smeraldi verdi riuscivano a incastrarmi ogni volta che li incontravo.

< Non è poi così difficile,guarda… >

Iniziai a pattinare lentamente all'indietro.

Sentii rafforzarsi la presa di Harry attorno le mie mani tanto da farmi male.

Feci una smorfia e mi fermai togliendo le mie mani dalle sue.

< Prova a muovere i piedi >

Lui mi guardò come se gli avessi appena chiesto di ballare la salsa nudo.

< Dai,provaci! > ridacchiai.

Harry prese tutto il suo coraggio e spostò un piede in avanti.

< Ora anche l'altro >

Spostò anche l'altro piede e si ritrovò,così,pochi centimetri dalla mia faccia.

< Vedi che non è difficile! Ora prova a spingere in fuori con un piede,come se volessi spostare il ghiaccio sotto di te > Gli spiegai,facendogli vedere la mossa.

Harry segui il mio ordine e avanzò di qualche centimetro.

< Bravo! Ora fallo anche con l'altro e alterna i piedi > dissi,prendendolo per le mani e iniziando a pattinare all'indietro come precedentemente.

Stavolta la sua presa non era più così forzata,visto che era concentrato a muovere i piedi in modo corretto.

Arrivammo alla fine della pista,e quando Harry vide le panche di legno che delimitavano la pista dietro di me sorrise.

< Sono ancora vivo > scherzò.

Feci di si con la testa.

< Ora prova da solo > 

Mi liberai velocemente dalla sua presa e mi allontanai da lui.

Mi guardò dapprima sbigottito,poi iniziò ad avanzare lentamente verso di me,completamente concentrato su i suoi piedi e su come li doveva muovere.

Arrivò da me facendo scontrare il suo corpo con il mio,dato che non sapeva come fermarsi,ma io mantenni l'equilibrio e afferrai le sue mani.

Lui mi tirò a sé non distaccando i suoi occhi dai miei,provocando brividi che mi percorsero tutto il corpo.

Percepii il suo viso sempre più vicino al mio,il respiro caldo sulla mia pelle,e stavo già per annullare le distanze tra le nostre labbra quando una voce stridula mi fece cadere bruscamente dalla nuvola d'amore su cui ero stata catapultata.

< Harryyy! > 

Avrei riconosciuto quella voce insopportabile anche tra mille altre: era inconfondibile.Pure lo stridio del gesso sulla lavagna era più piacevole.

Vidi Abigale pattinare verso di noi e serrai involontariamente la mascella.Cosa ci faceva li quella troia?

< Abigale > fece Harry a denti stretti.

< Harry non sapevo che tu sapessi pattinare! > Esclamò lei,attorcigliandosi una ciocca dei suoi capelli schifosamente finti attorno ad un dito.

< Infatti non sa pattinare > ringhiai.

Quando mi accorsi di quel che avevo appena detto serrai le labbra e lanciai un'occhiata a Harry,ma lui non sembrava nemmeno aver fatto caso a quel che avevo detto perché continuava a fissare le punte dei suoi pattini.

Abigale rivolse il suo sguardo a me,pieno di disprezzo.

< Ah,e chi glielo dovrebbe insegnare? Tu?! > Scoppiò a ridere,o meglio a gracchiare.

< Esatto > affermai.

Lei smise di rid-gracchiare! E mi lanciò un'occhiata di fuoco.

< Da quando in qua ti interessi per Harry? > sibilò a denti stretti.

Impressionante la velocità di quella troia di cambiare stato d'animo.

< Da quando in qua hai il permesso di ficcare il tuo naso di silicone nella mia vita? >

A quelle parole Abigale si portò una mano davanti al naso,offesa.Harry fece finta di tossire per coprire la sua risata,ma Abigale se ne accorse ugualmente e gli lanciò un'occhiataccia.

< Harry,mi hai delusa > disse,riferendosi a me.

< Non pensavo tu ti abbassasi a questo livello,ma… si sa,le persone ti deludono quando meno tel'aspetti > alzò le spalle con nonchalance e fece per andarsene,ma io l'afferrai per la manica della giacca e la feci rigirare bruscamente.

< I denti spaccati li vuoi ora o dopo? > ringhiai.

Abigale indietreggiò spaventata,probabilmente ricordandosi l'episodio verificatosi qualche settimana fa in cucina.

< Eiei! > Sentii la voce avvertente di Harry e poi la sua mano sul mio braccio,come per volermi impedire di colpirla.

Lo sguardo di Abigale si trasformò da quello di un coniglio spaventato a quello di un serpente,viscido e falso.Molto probabilmente credeva che Harry l'avrebbe difesa,invece il ragazzo si girò verso di me,accarezzandomi una guancia.

< Non sprecarti su persone come lei,potresti sporcare le tue bellissime mani > disse,con talmente tanta dolcezza che fra poco mi sarebbe venuto il diabete.

Poi mi baciò.

Abigale fece un verso strozzato,pieno di rabbia,e pestò con un piede sul ghiaccio che,sotto la pressione della lama dei pattini,si spaccò e schizzò via da tutte le parti.

Non potei fare a meno che sorridere per la sua reazione.Quanto ci godevo,oh si.

Sentii Abigale allontanarsi.Vai a piangere dalle tue amiche,vai!

Mi strinsi ancora di più a Harry affondando le mani nei suoi riccioli.Mi aveva dato una soddisfazione incredibile,ovvero di far capire a quella troia che lui era mio e di nessun altro.

Mi stavo innamorando a tutti gli effetti,o meglio: una parte di me si stava innamorando,l'altra era ancora indecisa.E se fosse tutta una maschera? Tutto un gioco? In fondo Harry lo conoscevo solo da qualche giorno,non era abbastanza per potermene fidare già così tanto.Quand'ero sola e pensavo a lui mi dicevo sempre che la prossima volta sarei dovuta stare più attenta,avrei dovuto prendere più distanze e non darmi a lui come una stupida bimbetta tredicenne innamorata.Ma era tutto inutile.Quando Harry era con me,anche solo nella stessa stanza,tutto sembrava svanire: avevo solo occhi per lui,il mio cervello sembrava voler assorbire ogni singola azione o mossa sua,cancellando tutte gli altri pensieri.

 

Continuammo a pattinare per la pista,mano in mano,molto lentamente perché Harry non ci sapeva ancora andare.

Ad un certo punto,però,Harry lasciò la presa per tirar fuori qualcosa dalla tasca del giubbotto.In questo modo riuscì,non so come,a intrampolarsi nei suoi stessi piedi e cadde col sedere per terra.

< Aia > si lamentò mentre io cercai di trattenere la mia risata.

Un bambino che stava passando di li,però,non ebbe il mio stesso contegno e scoppiò a ridere.Harry gli lanciò un'occhiata di fuoco,e lui se ne andò velocemente.

Ridacchiando gli porsi una mano per aiutarlo,lui l'afferrò e si tirò in piedi in un modo così goffo che per poco non fece cadere anche me.

< Forse è meglio se per oggi smettiamo > gli feci notare,quando finalmente fu di nuovo in piedi di fronte a me.

Lui annuii massaggiandosi il fondoschiena dolorante.

Lo presi per la mano e lo portai alle panchine per toglierci i pattini.

 

 

Poco dopo passeggiavamo per le strade innevate di Londra,non facendo caso agli spintoni della gente che andava di fretta e fermandoci davanti alle vetrine dei negozi,contemplando gli splendidi addobbi di Natale che vi erano esposti.Pure i lampioni,gli alberi e le cabine telefoniche rosse erano decorate con luci colorate che diffondevano allegria anche in giornate fredde e cupe come quelle.

Presto sarebbe stato Natale e sembrava che tutta Londra non ne vedesse l'ora,compresa me naturalmente.Adoravo Natale più che qualsiasi altro periodo dell'anno.I giorni natalizi erano pieni di magia,di allegria e emozioni che,stranamente,riuscivano a contagiarmi anche me.Non mi piaceva mostrare i miei sentimenti al mondo,mi sentivo come nuda.Se mi mostravo felice offrivo solamente agli altri un punto debole in cui potermi ferire,mi sembrava che gli altri potessero guardarmi dentro l'anima,con i loro occhi sporchi,pieni di cattiveria e di falsità.Per questo preferivo tenermi tutto dentro,mostrandomi invulnerabile all'esterno,per tener lontana la gente che mi voleva del male.Ma nel periodo di Natale tutto questo scompariva.Strano a dire ma era come se il mio carattere si scambiasse con uno più solare,più vivace e affettuoso,come quello che avevo prima della morte dei miei genitori.

Guardai Harry e non potei fare a meno di ripetermi come tutto quanto fosse cambiato in quei giorni.Non era certamente una cosa negativa,anzi! Ma un che in tutta la faccenda mi faceva paura… Fino ad allora non avevo mai pensato di poter provare cose simili per un ragazzo,e provarle per il puttaniere della scuola mi mandava completamente nel pallone.Dovevo essere folle a tenerlo per mano,a passeggiarci,a scherzarci… Forse ero davvero pazza.

Si voltò verso di me e mi guardò dritto negli occhi.Quei meravigliosi smeraldi verdi erano la mia rovina.

Ma non avevo detto che tutti i migliori sono pazzi?

 

 

Le guance e la mia punta del naso erano rosse per il freddo e le mani erano congelate,per questo tenevo stretta quella di Harry che,nonostante il freddo,era piacevolmente calda.

Decidemmo di entrare in un caffè a prendere una cioccolata calda,la cosa perfetta per quelle giornate gelide.

Ci dirigemmo al tavolino di legno nell'angolo con la panchina ricoperta di velluto.Mi sedetti sulla stoffa e mi tolsi la giacca,spargendo piccoli fiocchi di neve per terra e sul tavolino.Harry restò in piedi distorcendo la bocca in una smorfia.

< Che c'è? Non ti piace il posto? > gli chiesi.

Lui scosse la testa.

< No,non è quello > 

< Allora cosa? > 

Fece un'altra smorfia contorcendola poi in un sorriso imbarazzato.

< Mi fa male il culo per la botta di prima > 

A quelle parole scoppiai a ridere provocando qualche sguardo ammonente da parte delle vecchiette del tavolo accanto.

< Dai,è morbido morbido > dissi,passando una mano sul velluto della panchina,non riuscendo a trattenere un sorriso malizioso.

Harry si sfilò il giubbotto,poi si sedette molto,ma molto lentamente sulla panchina accanto a me.

< Non mi guardare così! Guarda che fa male > mi riprese Harry,notando il mio sorriso strafottente.

< Oow,povero cucciolo! > cantilenai con finta preoccupazione,non riuscendo a togliermi quell'espressione dalla faccia.

Harry socchiuse gli occhi a due fessure,lanciandomi un occhiata che avrebbe dovuto farmi paura ma che provocò solo un'altra risata da parte mia.

Allora si girò di colpo.Non mi degnò più nemmeno più di uno sguardo e iniziò a maneggiare col suo telefono,indifferente.

Confusa per questa sua strana reazione,e offesa per il fatto che non mi considerasse più,iniziai a stuzzicarlo dandogli pizzicotti sul braccio e nel fianco.Lui sembrò non accorgersene nemmeno e continuò a spippolare col cellulare senza considerarmi.

Mi misi su dritta continuando a infilargli un dito nelle costole.

< Haaarry > cercai di attirare la sua attenzione.

Invano.

< Haaarry > lo richiamai.

Nulla.

Stavo iniziando a perdere la pazienza.

Lo presi per le spalle e cominciai a scuoterlo.

Niente.

Bene,voleva guerra? Che guerra sia!

Con nonchalance mi rimisi il giubbotto,legai la sciarpa intorno al collo e mi alzai lentamente dal tavolino.Senza degnare Harry nemmeno più di uno sguardo mi diressi verso l'uscita del locale.

Arrivata alla porta feci per aprirla,quando qualcuno mi afferrò il braccio… non feci nemmeno in tempo a esultare mentalmente che il ricciolo mi aveva già fatto sbattere contro il suo petto,unendo le sue labbra alle mie con ardore.

< Ah,ora di colpo mi consideri > sussurrai staccandomi un poco.

< Stai zitta e baciami > 

Non lo sopportavo.

Non lo sopportavo quando faceva così,quando mi faceva arrabbiare,quando mi baciava davanti alle persone,quando mi prendeva in giro,quando pensava di essere superiore,quando riusciva ad averla vinta ma soprattutto odiavo il fatto che lui mi rendeva vulnerabile.Quand'ero con lui tutta la mia maschera,tutte le mie finte sembravano cadere e sbriciolarsi nel nulla,come polvere portate via dal vento.Lui per me era come un pezzo di Natale: l'unica persona con cui riuscivo ad essere davvero me stessa,senza finzioni,senza bugie,semplicemente me,felice.Avevo paura di questa cosa.Avevo paura di aprirmi a lui perché non sapevo se potevo fidarmi,non sapevo se mi avrebbe ferito.Forse dovevo semplicemente dar retta,per una volta,al mio cuore.

 

Una sua mano passò dal fianco al mio petto,iniziando a slacciare lentamente i bottoni del mio giubbotto.Approfittai del fatto che fosse,almeno in parte,occupato e portai una mano sul suo fondoschiena.Prima che si potesse accorgere di qualcosa gli mollai,con forza,una pacca sul sedere.Harry si staccò immediatamente da me contorcendo la faccia per il dolore.

< Te la sei cercata > mi giustificai con un sorriso maligno,incrociando le braccia davanti al petto.

< Io non ti lascerò mai più scegliere le nostre attività pomeridiane,che sia chiaro! > si lamentò lui,tenendosi le mani sul sedere,forse per paura che potessi rifilargli un' altra botta.

< Mai dire mai! > ribattei,puntandogli contro l'indice che lui prontamente afferrò tirandomi a sé.

< Vedremo… > sorrise.

Mi lasciò un lieve bacio sulla punta del naso,per poi ricondurmi al nostro tavolino.

 

 

To be continued…

 

 

 

 

READ ME

Macciao bellissimi! Come state? 

Io non vedo l'ora che sia Nataleee mi sono messa pure a contare i giorni #poverasfigata çwç ahahaha

Questo capitolo fa schifo,come sempre,poi l'ho troncato proprio alla cazzo ma in seguito capirete perchè..

Va bene,ora siete autorizzate a lanciarmi pomodori,patate,zucchine (?) e ortaggi vari perché so che me lo sono meritata,questo capitolo fa pena.

Grazie a tutti quelli che,nonostante le schifezze che sto producendo,continuano a seguire questa storia

Che ne dite di lasciare una piccola piccola recensioncina :3

Graaaazie a tutti quelli che lo fanno!

Un bacio a tutte,siete meravigliose! :**

P.s: Questa qui sotto è Londra nel periodo di Natale,non è stupenda? Io ci vado a capodanno con i miei cugini,oddio non ne vedo l'ora! :3

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Capitolo 19
*** You wanna bet? ***


Un ragazzo alto,biondo,con un orecchino all'orecchio sinistro e un sorriso smagliante posò le nostre cioccolate calde sul tavolino.

< Volete altro? > chiese,soffermandosi su di me più del dovuto.

Aveva davvero un bel sorriso.I denti perfetti,in fila,luccicavano come perle e i suoi grandi occhi marroni avevano un che di un cerbiatto,incantevoli.Non potei fare a meno che sorridergli.

< No,grazie > gli rispose Harry,con voce dura.

Il giovane se ne andò ma sorpresi il ricciolo lanciargli dietro un'occhiata di fuoco.

< Ma che fai? Sei geloso? > gli chiesi divertita,quasi incredula.

La sua testa scattò nella mia direzione.Mi fissò aggrottando le sopracciglia.

< Ma che dici? > chiese serio.

Se non fosse stato per quel lieve rossore che era comparso sulle sue adorabili guance gli avrei quasi creduto,ma ai miei occhi non sfuggiva nulla.

< Non provare a raccontarmi bugie,Styles,io mi accorgo di tutto > 

< Non sono geloso! > ribatté lui,alzando la voce più del dovuto.

< Ah,certo… > ridacchiai,sottolineando il fatto che non gli credevo.

Lui serrò le labbra,voltandosi e iniziando a girare il cucchiaino nella sua cioccolata bollente.

< Oh,Harry Styles è troppo figo per ammettere la sua gelosia? Pensavo che i veri uomini mostrassero le loro emozioni senza vergogna… > Lo provocai.

< Non sono geloso > insistette lui,non distaccando gli occhi dalla sua tazza,stringendo i pugni.

< Le tue guance dicono qualcos'altro > 

< Ti ho detto che non sono geloso! > ringhiò,lanciandomi un'occhiataccia che mi fece rabbrividire.

Non volevo farlo arrabbiare,ma perché doveva reagire così?

Decisi di lasciar stare,visto che non avevo alcuna voglia di litigare e me ne stetti zitta a fissare la panna della mia cioccolata.

Harry continuò a girare nella sua col cucchiaino,in silenzio.

Che gli avevo fatto di tanto grave? Non poteva arrabbiarsi così solo per una banale osservazione da parte mia,o no? Imprecai mentalmente contro di me: perché dovevo sempre fare del casino? Un attimo prima tutto era sembrato così perfetto,poi dovevo arrivare io a rovinare tutto,come sempre.

Mentre mi scervellavo su cosa avesse fatto arrabbiare Harry in quel modo,quest'ultimo si avvicinò a me senza che io me ne accorgessi.Quando poi mi accarezzò la guancia sobbalzai spaventata,facendo traballare pericolosamente le due cioccolate sul tavolino. Il ricciolo ridacchiò divertito,ma quando i nostri occhi si incrociarono ritornò serio di colpo.

< Scusami > sussurrò.

Accarezzò il mio mento con due dita,per poi risalire lentamente lungo la mascella fino a sotto il lobo dell'orecchio.Mi fece girare dolcemente la testa nella sua direzione,mentre con le labbra sfiorava il collo.Prontamente accelerarono i battiti del mio cuore e venni attraversata da un'ondata di caldo.Era incredibile l'effetto che quel ragazzo aveva su di me.

Restai immobilizzata.

Aspetta.

Harry Edward Styles,alias ''il figo'',aveva appena chiesto scusa… a me?!

Ok,basta Amberli,contieniti! Non comportarti come una di quelle povere bimbette arrapate,tu sei meglio di loro!

Ora mi ritrovavo anche a parlare con me stessa,ma dov'ero finita? 

Tutta colpa di quello stupido ricciolo e dei suoi dannati occhi verdi che mi avevano scombussolato la vita.

Una parte di me voleva staccarsi da lui per potersi assicurare di aver sentito bene,per andar sicura che lui si fosse davvero scusato con me e che non fosse stato tutto frutto della mia immaginazione,ma l'altra non voleva dover porre fine a quelle sensazioni che mi stava provocando e quindi restai ferma,lasciando ricoprire il mio collo dai suoi baci.

Percepii le sue labbra delicate risalire i miei lineamenti fino all'orecchio.Li mi morse dolcemente il lobo facendomi sussultare,poi passò alla guancia,fino alla bocca,iniziando a leccare il labbro inferiore.Schiusi la bocca per permettergli di entrare,e appena le punte delle nostre lingue si toccarono,fu come una scossa elettrica ad attraversarmi tutto il corpo.Il ben noto giramento di testa venne puntuale,come se l'avessi chiamato.Ormai ci ero abituata.Se quella era la mia reazione a un solo suo bacio non volevo sapere cosa mi sarebbe successo in altre circostanze.Sarei morta sul posto molto probabilmente.

Harry mi tirò stretta a sé facendomi inarcare la schiena.Piano piano iniziò a trasferire sempre più peso sul mio petto,nell'intenzione di farmi sdraiare.Controvoglia mi staccai dalle sue labbra.

< Harry,siamo in un locale pubblico,sai? > sussurrai.

< Lo so piccola > mormorò,e fece per baciarmi ma io lo fermai.

Mi ricomposi risedendomi ammodo,leggermente in imbarazzo per la consapevolezza che i ragazzi del tavolo accanto avevano seguito tutta la scena.

Anche Harry si rimise apposto,stampandomi un ultimo bacio sulla bocca.

Iniziai a sorseggiare piano la mia cioccolata ancora bollente.Harry non ebbe la mia stessa cautela e prese un grande sorso della cioccolata,bruciandosi lingua e palato.Contorse la faccia in una smorfia dolorante che mi fece scappare una risata: era troppo comico quando faceva quelle cazzate.

< Ridi eh? > 

Harry mi lanciò una strana occhiata che non seppi decifrare.Poi,prima che me accorgessi,prese un altro piccolo sorso della cioccolata e premette le sue labbra sulle mie,spingendoci dentro la sua lingua e facendo entrare il latte bollente nella mia bocca.

Cercai di liberarmi dalla sua presa ma inutilmente: era troppo forte per me.

Non mi restò altra scelta che deglutire la cioccolata,che ormai mi aveva ustionato tutta la bocca.

< Coglione! > esclamai,appena le sue labbra si staccarono dalle mie.

Scoppiò in una fragorosa risata.

< Cretino,minchione,testa di cazzo! Ti odio! > continuai,prendendolo a cazzotti sul petto.

Per lui quelle erano solo carezze,ma io rischiai di farmi male sul serio: non pensavo fosse così muscoloso.

Mi fermai con le mani appoggiate sui suoi addominali.Iniziai lentamente a percorrerne tutte le incavature,dalle clavicole allo sterno fino al bottone dei suoi jeans.Avrei voluto strappargli quello stupido maglione di dosso per poter ammirare i suoi muscoli senza una fastidiosa stoffa che li copriva.

Sconcertata da quei pensieri che non erano per niente miei tipici,e dal fatto che non ricordavo minimamente il perché fossi stata incazzata,mi costrinsi a togliergli le mani dal petto e le poggiai in grembo,fissandole con una smorfia imbarazzata. 

Sentii una risatina divertita da parte di Harry,poi le sue grandi mani afferrare le mie e le sue labbra calde sulla mia guancia.Per un momento lo guardai negli occhi e pensai che non ci potesse essere nient'altro di più perfetto,di più meraviglioso,fantastico,incredibile.Pian piano iniziavo a non sapere nemmeno più come descriverlo,sembrava non esistessero più aggettivi adatti per rappresentarlo adeguatamente.Perché lui al primo impatto era figo,si.Ma poi ti accorgevi che in realtà era bello,bello da morire.Di una bellezza inaudita che,ogni singola volta,riusciva a rubarmi il respiro. 

 

< Ti piacciono gli addominali del coglione,eh? > fece lui,ironico,con quello stupido sorrisetto stampato in faccia.

< Stai zitto > sorrisi vagamente,in imbarazzo,non sapendo cosa rispondergli.

Harry ridacchiò nuovamente,con voce roca.

Oh cristo,quant'era sexy la sua voce.

Che poi uno poteva pensare che avesse la voce roca soltanto di mattina,o d'inverno con il mal di gola,ma no!Quella era la sua voce naturale!Basta che apriva bocca per far scoppiare migliaia e migliaia di ovaie di povere ragazze ignare.Tra le quali c'ero anch'io.

Dannazione.

Lo guardai in faccia.

Che poi ci fosse stata solo la voce sexy!Sembrava che da tutti i pori gli spruzzasse il sesso,a lui.Sinceramente mi meravigliavo per non essergli già saltata addosso ed averlo stuprato.

Oh mio dio,ma che dico!?

 

Gli presi il viso tra le mani,accarezzandogli le guance.Stavo per tirarlo a me e baciarlo quando lui di colpo mi fermò.

Confusa alzai lo sguardo per vedere i suoi occhi spalancati dallo spavento,fissi su un punto dietro di me.Feci per girarmi quando lui mi afferrò un braccio e mi trascino con sé sotto il tavolino.

< Ma che cazz? > 

< Ssssh! > mi zitti lui,sbirciando tra le gambe delle sedie verso l'uscita del locale.

< Ma mi vuoi dire che succede? > sibilai,un po' scocciata.

< Louis è qui > sussurrò lui.

Strabuzzai gli occhi.

< Cosa?! > bisbigliai incredula.

< Si… è con quella ragazza > continuò Harry.

A quelle parole qualcosa nel mio cuore si spezzò.Louis non voleva che io frequentassi ragazzi,si arrabbiava anche per le cose più frivole,ma poi usciva con una ragazza,ci passava una notte senza nemmeno dirmelo? Forse non ero poi così importante per lui come pensavo.

Sopraffatta da questi pensieri mi sedetti sul pavimento sporco del caffè,in mezzo a bustine di zucchero,briciole e polvere.

< Ehi,tutto bene? > la voce dolce e preoccupata di Harry interruppe i miei pensieri.

Feci una mossa stanca con la testa,che veramente avrebbe dovuto essere un gesto affermativo.

Harry mi accarezzò il braccio.

< Cosa succede? > sussurrò.

< Nulla > scossi la testa.

< Ne parliamo dopo,ok? > propose lui,stampandomi un bacio all'altezza della tempia.

Annuii.

< Ora dobbiamo pensare come uscire di qui senza farci vedere da Louis… > borbottò,spostando cautamente una sedia davanti a sé.

< Il problema è proprio come… > si morse un labbro,pensieroso.

< Beh,quel tavolo è abbastanza vicino al nostro per passarci senza farci vedere.Poi passiamo sotto a quello laggiù,e poi a quello accanto che è abbastanza vicino alla porta > ipotizzai.

Harry mi guardò incredulo.

< Cosa? >  ridacchiò.

Alzai le spalle.

< Hai qualche altra idea per uscire da qui? >

Il ricciolo scosse la testa.

< Ecco,allora muoviti e fai piano > gli ordinai,prima di voltarmi e gattonare sotto il tavolo accanto.

< Non ci credo > Lo sentii borbottare divertito.

 

Gattonammo sotto ben tre tavoli che,per fortuna,erano vuoti.Il quarto,per nostra sfortuna,era occupato da due anziane signore che chiacchieravano allegramente fra di loro.

< Ci sei? > sibilai nella direzione di Harry,dietro di me.

< Eh..ehm,eh? sisi > balbettò quello.

Non ebbi voglia di indagare il perché della sua disattenzione,dato che a quel momento volevo solo una cosa: uscire da quel locale sana e salva.

< Al prossimo tavolo ci sono sedute due signore,ma se stiamo attenti riusciamo a passare.Credo che siano talmente assorte nei loro discorsi che potrebbe entrare anche Lady Gaga ballando Gangnam Style che loro non se ne accorgerebbero > bisbigliai.

< Che?! > fece Harry ridendo.

< Zitto e seguimi! > comandai,sgattaiolando sotto il tavolo delle vecchiette.

Mi sembrò di sentire un 'ci puoi scommettere' da parte di Harry,ma non ci feci troppo caso e mi infilai sotto la tovaglia color panna che copriva il tavolo delle due signore.

< Oh Cristo,ma queste qui i piedi non se li lavano mai? > sbottò il ricciolo quando mi raggiunse sotto il tavolino.

Dovetti trattenermi per non scoppiare a ridere.Effettivamente Harry aveva ragione,i piedi di quelle due signore emanavano un disgustoso odore di formaggio e io non ne vedevo l'ora di uscire di li.

< Questo è l'ultimo tavolo,qui accanto dovrebbe esserci la porta > bisbigliai.

< Ecco brava,allora muoviti! > sibilò lui dandomi una pacca sul sedere.

Alzai gli occhi al cielo e uscii velocemente da sotto il tavolino.Mi tirai velocemente in piedi e mi voltai per vedere se Harry mi avesse raggiunta.Proprio in quel momento una delle vecchiette alzò la tovaglia color panna sotto la quale c'era ancora nascosto Harry. 

La signora cacciò un urlo stridulo quando lo vide e iniziò a calciare nella sua direzione,spaventata.Il ricciolo usci velocemente da sotto il tavolo cercando di calmarla.

< No,mi scusi,non è come lei pensa! >

< Maleducato! > urlò la vecchietta colpendolo con la borsa.

< No! Io non volevo… > tentò di nuovo Harry.

< Vergognati! > 

Un'altro colpo di borsetta.

< No,aspetti,mi lasci spiegare! >

< Incivile! > continuò la vecchietta maneggiando selvaggiamente la sua borsa.

< Ma vaffanculo! > sbottò Harry,venendo a grandi passi verso l'uscita.

La mandibola della signora scese quasi fino a toccare terra.Attonita fissò il ricciolo che ormai aveva raggiunto la porta di vetro,aprendola per farmi uscire.

 

Quando finalmente ci ritrovammo fuori scoppiai in una fragorosa risata.

< Sisi,ridi pure!Ma quella stupida borsa fa male,cazzo! > si lamentò Harry strofinandosi il braccio che aveva subito l'ira dell'anziana.

< Dai,quando siamo a casa curo tutte le tue 'ferite' > lo presi in giro ghignando.

Lui mi afferrò per un braccio,tirandomi a sé.

< Ah si? E che fai? Sentiamo > sussurrò con voce calda.

Appoggiò la sua fronte sulla mia,a modo che potessi guardarlo dritto nei suoi bellissimi occhi.Aveva iniziato a nevicare,e lievi fiocchi danzavano nell'aria per posarsi,poi,sui suoi riccioli,sulle sue mani calde che tenevano stretti i miei fianchi.Londra brillava intorno a noi come un gigantesco albero di Natale,e tutto quanto sarebbe stato estremamente romantico se non ci fosse stato,stampato sul suo volto,quello stupido sorrisetto che non prometteva nulla di buono.

< Ci dai qualche bacetto per curarle? > continuò con voce rauca.

Mi aveva portata completamente fuori dal concetto,per questo non mi accorsi nemmeno della sua mano che si era insinuata sotto il giubbotto e la felpa,accarezzando la pelle calda.

*Amberli,rinvieniti!*

Quante volte mi sarò detta questa frase? Troppe.

< Non provarci Styles,non bacerò sicuramente il tuo culo > risi a fior di labbra.

< Mh,e qualcos'altro? > fece lui,con voce maliziosa.

Inarcai un sopracciglio.

< Intendi la tua bocca? > feci la finta ingenua sbattendo le ciglia.

Harry scosse la testa con quell'odioso sorrisino stampato in faccia.

< Benissimo,perché stasera queste- > feci un gesto circolare intorno alle mie labbra < -non le vedrai! >

A quelle parole il ricciolo mise il broncio.

Perché tutti i ragazzi dovevano essere così pervertiti? 

Percepii una sua mano muoversi lentamente lungo il mio fianco,scendere piano fino al mio fondoschiena.

< Harry che fai? > lo ripresi con tono avvertente.

< Ho dovuto gattonare sotto cinque tavolini,con te davanti in una posizione poco casta e non ho potuto fare nulla.Ora voglio la mia ricompensa! > mormorò quasi per giustificarsi,senza togliersi quello stupido sorrisetto dalla faccia.

Sospirai snervata staccandomi dalla sua presa.

< Possibile che voi maschi non riusciate mai a pensare ad altro? > dissi,quasi incazzata,incamminandomi verso casa.

< Non è vero! > si difese Harry raggiungendomi.

Sbuffai.

< Noo! > feci in tono sarcastico.

< Io conosco molte ragazze ancora più pervertite di me > notò Harry.

< Si chiamano troie,quelle > ribattei acida girandomi dall'altra parte.

< Dai Principessina,scherzavo > disse,piazzandosi di fronte a me.

Cercò di avvicinare di nuovo il suo viso al mio ma mi liberai velocemente dalla sua presa.

< Beh,io no > 

Sospirò.

< Tanto lo so che non riesci a resistermi nemmeno per cinque minuti > 

< Non esserne troppo sicuro,Styles >

< E perché non dovrei? >

Gli lanciai un'occhiata scettica.

< Perché quello che non riesce a stare nemmeno dieci minuti fermo sei tu > 

Harry buttò indietro la testa ridendo

< Vuoi davvero scommettere? > incrociai le braccia davanti al petto.

Lui scrollò il capo ancora ridendo.

< Diciamo che chi cede per primo deve fare per una settimana quel che vuole l'altro,ci stai? >

Finalmente il ricciolo si zittì.

< Dici sul serio? > 

Annuii.

< Ci sto > accettò,lanciandomi un'occhiata maliziosa.

 

 

< Pronta? > mormorò Harry.

Presi un respiro profondo e annuii.

Era arrivato il momento della verità.Tutti i ragazzi,Niall,Liam,Zayn e anche Louis,erano seduti di là in cucina.

Avevo aspettato fin troppo tempo,Harry non si meritava questo.Non potevo essere dipendente a vita da Louis,un giorno o l'altro avrebbe dovuto succedere per forza.

Presi un'altro respiro.

Certo,avevo paura della sua reazione,paura che dopo questo lui non mi avrebbe più parlato,paura che la nostra amicizia sarebbe andata a pezzi,ma ormai era troppo tardi: mi ero già decisa.

Il ricciolo aprii la porta della cucina e io strinsi forte la sua mano.

I ragazzi,che fino a li avevano chiacchierato allegramente fra di loro,si zittirono quando ci videro entrare.

Niall mi rivolse il suo sorriso smagliante,forse per farsi perdonare del suo comportamento del giorno precedente,ma la sua espressione cambiò non appena notò la mano di Harry stretta nella mia.

Liam seguì lo sguardo del biondo,e strabuzzò gli occhi incredulo.

< Ma che… > iniziò attirando l'attenzione degli altri due ragazzi.

Quando Louis si accorse delle nostre mani,strette l'una nell'altra,un'espressione shoccata si dipinse sul suo volto,i suoi occhi mi guardarono sbalorditi.

Tutti gli occhi erano puntati su di noi e io strinsi ancora più forte la mano di Harry.

Niall si schiarì la voce imbarazzato.

< Dimmi che non è quello che penso > lo sguardo di Louis era indecifrabile,sembrava scolpito nella pietra.

< Ma…ma è bellissimo! Sapevo che prima o poi sarebbe successo > sorrise Liam entusiasta,riprendendosi dal momento di shock.

Louis lo fulminò con lo sguardo,per poi rivolgersi nuovamente a me.

Niall si alzò facendo segno a Zayn di seguirlo fuori dalla cucina.

< Vieni,è meglio lasciarli soli > mormorò al ricciolo che,a malavoglia,staccò la sua mano dalla mia e seguii il biondo.

Non appena la porta fu chiusa,Louis scoppiò.

< Sei diventata stupida? > gridò.

Vidi Liam mettere una mano sul braccio dell’amico e lo sentii mormorare un “Louis, calmati”,ma lui lo ignorò, continuando a fissarmi con occhi fiammeggianti.

Sapevo benissimo cosa intendesse Louis,lo conoscevo fin troppo bene e sapevo di cosa aveva paura.

< Louis… > iniziai calma.

< È diverso >

< E perché dovrebbe essere diverso? > continuò lui, alzandosi in piedi 

< Lo sai quante ragazze si è fatto Styles? Ne hai una minima idea?! Oppure hai la stupida convinzione di poterlo cambiare? Allora ti voglio spiegare una cosa,Amberli: Harry non cambierà mai! Resterà sempre il solito puttaniere e non sarai davvero tu a cambiarlo! >

Sospirai.

< Non ho più sei anni,Louis, non ho bisogno di protezione e non sono ingenua come pensi.E soprattutto,Harry non mi ha fatto il lavaggio del cervello,se è questo che credi.Ho scelto di stare con lui,non mi è stato imposto,e credo di essere abbastanza grande da poter fare le mie scelte da sola >

< Invece no! Come diavolo hai fatto a metterti in questa situazione? Tu,Amberli,che lo odiavi a morte,ora mi vieni a dire che è stata scelta tua di starci insieme? >

Louis scosse la testa,passandosi una mano tra i capelli.

< Davvero non me lo sarei mai aspettato da te > 

Liam gli passò una mano sulla schiena,come per conforto.

< Tu non te lo saresti mai aspettato da me,eh? Nemmeno io pensavo tu fossi capace di uscire con una ragazza che non conosci nemmeno,passarci un'intera notte e di uscirci di nuovo il giorno seguente senza dirmi nemmeno una parola! > scoppiai.

< Sai,almeno io sono stata sincera e tel'ho detto,ma tu sei qui a giudicarmi e rinfacciarmi della scelta che ho fatto mentre sei ancora peggio che me! > gli urlai contro.

< Pensavo davvero te ne importasse di più di noi > abbassai la testa,delusa.

Sentii il rumore di una sedia strusciare sul pavimento,poi due forti braccia cingermi il busto e stringermi a sè.

< Amberli,non è vero,tu lo sai che sei tutto per me > sussurrò nei miei capelli.

< Allora perché non mi hai detto nulla? > sospirai.

< Avevo paura che tu ci restassi male,e poi prima di dirti qualcosa volevo davvero esserne sicuro.Se poi non ci sarebbe nato nulla ti saresti solo preoccupata per niente… > spiegò accarezzandomi una guancia.

Restai in silenzio stringendomi al suo petto.

< Allora… ci proviamo tutti e due? > chiesi cautamente.

< Sinceramente, questa cosa può andare male in così tanti modi… > iniziò il ragazzo.

< Non ci pensare! > sorrisi. < Io non ci voglio pensare.Adesso va bene ed è tutto quello che mi interessa.Puoi essere contento per me, almeno un pochino? > gli presi la mano sorridendo.

Louis piantò i suoi occhi azzurri dentro i miei e,dopo qualche secondo,si lasciò andare ad un sorriso.

Sospirò.

< Okay > 

Lo abbracciai entusiasta.

< Ma solo un pochino! > mi ammonì ridendo.

 

 

READ ME

Ciao bellezze! Come state? Manca poco a Natale *w*

Sono fiera di me per essere finalmente riuscita a far chiarire Louis e Amberli perché non ne potevo più çwç ahahah

Spero che vi piaccia questo capitolo perché ci ho davvero messo il mio impegno.

Allora,io parto il 22 e ritorno solo il 6 gennaio.

Porto il pc con me e cerco di trovare il tempo di scrivere e un collegamento ad internet ma non posso promettervi nulla.

ATTENTION PLEASE!

Un favore

per me

da voi

:3

Qualcuno sa spiegarmi come si fanno i banner? Perché mi piacerebbe davvero farne uno per questa storia ma non ne ho la minima idea di come si realizzino.

Qualcuno di voi sarebbe così gentile da lasciarmi una recensione,oppure un semplice messaggio,in cui mi spiega come posso farli?

Mi fareste davvero un grandissimo favore!

Thanks xx Al.

 

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Capitolo 20
*** Love you more than those bitches before. ***


La porta della camera si aprì lentamente,facendo sbucare i riccioli del ragazzo.

Scattai subito in piedi e mi diressi verso di lui.

< Com'è andata? Che ti ha detto? Ha fatto qualcosa? > lo bombardai di domande,senza lasciargli nemmeno il tempo di entrare nella stanza.

< Calma Principessina > ridacchiò,chiudendo la porta alle sue spalle.

< È andato tutto bene,tranne forse il fatto che ha minacciato di spezzarmi le ossa se oso torcerti anche solo un capello > sorrise divertito.

< Oh Harry! > mi buttai tra le sue braccia alleggerita.

< Sono così contenta che si sia risolto tutto > mormorai.

Subito dopo la mia dichiarazione Louis aveva insistito di parlare con Harry,da solo.

Tutto il tempo che loro erano stati a parlare io ero andata avanti e indietro per la mia stanza,come una tigre chiusa in gabbia.

Dire che la cosa mi avesse preoccupata era un eufemismo,ma ero infinitamente contenta che finalmente tutto fosse stato chiarito,e che non avevamo più bisogno di nasconderci.

< Sai cosa ci starebbe bene qui? > mormorò Harry tra i miei capelli.

< Cosa? >

< Un bacio > ghignò,sfiorando le mie labbra con la sua bocca.

< Bel tentativo Styles,ma io non cederò > indietreggiai,allontanandomi da lui.

< Invece si > replicò lui,facendo un grande passo in avanti e tirandomi di nuovo a sé.

< Sei troppo sicuro di te > gli soffiai sulle labbra.

< Sei te a essere ingenua > rispose lui allo stesso modo.

Di nuovo piantò i suoi grandi occhi verdi nei miei,mandandomi completamente fuori concetto.Possibile che doveva succedermi ogni santa volta che lo guardavo?

Amberli! Riprenditi!

Ecco che riprendevo a parlare con me stessa.Si andava di male in peggio.

Immediatamente mi liberai dalla sua presa e mi girai,per non incantarmi di nuovo in quei due smeraldi che erano riusciti ad incastrarmi già troppe volte.

< Vincerò questa scommessa > affermai sicura di me,mentre iniziai a mettere a posto i miei vestiti sparpagliati per la camera per distrarmi un po'.

Harry ridacchiò divertito.

< Oh ti prego,tu vorresti davvero insinuare di poter vincere contro di me? Io sono Harry Styles! Non per nulla tutte le ragazze mi cadono ai piedi… > ammiccò con un odioso sorrisino sulle labbra.

< Io non sono come tutte le ragazze > replicai,lanciandogli una mia canottiera in faccia e centrandolo in pieno.

< I tuoi stupidi giochetti con me non funzionano > incrociai le braccia davanti al petto,decisa.

Se lui era Harry Styles allora io ero Amberli Matthews,e Amberli Matthews non perdeva mai una scommessa.

Il ricciolo afferrò la canottiera e la appallottolò.

< Vedremo Principessina,vedremo… >

 

 

Percepii qualcosa di morbido solleticarmi il collo,poi qualcosa di soffice sulla mia guancia.

La luce del sole si intrufolò tra le mie palpebre,come per volermi costringere ad aprirle,ma io strizzai ancora di più gol occhi,nascondendo la testa sotto al cuscino.

< Amberli > mi chiamò qualcuno affianco a me,accarezzandomi la schiena.

Emisi un gemito straziato,per far capire a quel qualcuno che non avevo la minima intenzione di alzarmi e che poteva benissimo lasciarmi in pace.

< Amberli,svegliati > insisté,stuzzicandomi un fianco.

Allungai una mano,nel cieco tentativo di zittire quel perturbatore della quiete e,magari,spingerlo giù dal letto,ma l'unica cosa che tastai fu un che di morbido e ricciolo che conoscevo fin troppo bene. 

< Harry > mugnai,alzando finalmente la testa dal cuscino.

< Che ci fai qui? > 

< Sono la tua sveglia personale > 

Avevo ancora gli occhi socchiusi e tutta la mia chioma bionda davanti alla faccia,ma anche se non riuscivo a vederlo avrei scommesso che aveva di nuovo quel stupido sorrisino beffardo sulle labbra.

< Bene,sei licenziato.Ora lasciami dormire > mi rigirai dall'altra parte del letto,nel tentativo di riaddormentarmi,ma a quanto pare Harry non aveva le mie stesse intenzioni.

Il ricciolo mi afferrò per i fianchi con forza,facendomi voltare nella sua direzione.

< Alzati e vestiti,dobbiamo andare a scuola > mi ordinò,stranamente serio.

< Non ne ho voglia > sbuffai nascondendomi sotto il piumone che,dopo pochi secondi,fu tirato via da Harry e lanciato per terra.

< Nemmeno io,ma contro la legge c'è poco da fare > 

A malavoglia mi sedetti sul letto,circondando le ginocchia con le braccia.

Queste affermazioni 'poco da Styles' non mi piacevano affatto.Erano troppe serie e mature per i miei gusti.

< Le regole esistono per essere infrante > gli lanciai un sorriso malizioso.

< Con questa mentalità andrai a finire in carcere,Amb > notò lui con aria seriosa.

Ok,questo nuovo Styles non mi piaceva per nulla.

Aggrottai le sopracciglia,guardandolo storto.

Dov'era finito il ricciolo pervertito che sfruttava ogni possibilità per prendersi gioco di tutto e di tutti? 

Voglio indietro il vecchio Styles!

< Chi sei? > 

Il ragazzo mi lanciò un'occhiata confusa.

< Amberli,non ne ho voglia di uno dei stupidi giochetti > sbuffò.

Ok,no.Questo era troppo.

Fece per alzarsi ma la mia mano scattò in avanti afferrando il suo polso.

< Chi sei? > ripetei,guardandolo negli occhi.

< Amberli,smettila! > protestò lui,cercando di liberarsi dalla mia presa.

< Rispondimi > insistei.

< Come chi sono?! Sono Harry Styles! Ma che domande mi fai,cazzo! > sbottò,liberando la sua mano dalla mia.

< Tu non sei Harry Styles.Quel Harry Styles che conosco io ora sarebbe già con me nel letto,a fare stupide battute pervertite che fanno ridere solo lui e a sbattersene altamente della scuola o delle regole > protestai.

Il ricciolo si passò una mano tra i capelli sospirando,per poi risedersi sul bordo del letto.

Restò qualche minuto in silenzio,a guardarsi le mani a testa china.

< Scusa > sussurrò poi,quasi impercettibile.

Mi misi a quattro zampe e gattonai da lui.

< È successo qualcosa? > gli chiesi,ma lui scosse solo la testa.

< Che hai? > continuai.

< Nulla > negò lui,ma io gli presi la faccia tra mani costringendolo a guardarmi negli occhi.

< Che hai? > ripetei,scandendo ogni singola lettera.

Lui sospirò di nuovo,e per un istante chiuse gli occhi accarezzandomi le mani.

< Sai cosa succede ai bambini che si comportano male? > mi chiese.

Lo guardai confusa.Cosa c'entravano ora i bambini?

< Non lo so… vengono messi in punizione? > azzardai,tentando di stare al suo gioco.

Harry annuì.

< Non solo.Poi quando non sono più in punizione devono ancora stare attenti a cosa fanno,perché i loro genitori li tengono d'occhio… >

Pian piano riuscivo a capire cosa mi volesse dire.

< Perché non si fidano più di loro come prima > dissi.

Harry annuì di nuovo.

< Per questo devono comportarsi sempre bene,finché non avranno di nuovo la massima fiducia dei genitori > continuò abbassando lo sguardo sulle mie mani.

< Aspetta…dimmi se ho capito bene,tu saresti il bambino? >

Il ricciolo fece di si con la testa.

< E Louis sarebbe il genitore? > 

Harry distorse la bocca in una smorfia imbarazzata,che valutai come un si.

< Oh Harry! > sospirai abbracciandolo.

Dopo un primo momento di indecisione,sentii le sue grandi e forti mani sulla mia schiena,stringermi a sé tanto da togliermi il respiro.

< Stai cercando di dirmi che fai finta di essere un santerello,serio e noiosissimo solo per dimostrare a Louis che non sei come lui pensa tu sia? > lo allontanai un po' da me per poterlo guardare in faccia.

Il ricciolo annuì.

< Voglio che lui si fidi di me > mormorò.

< Anche se questo significa dover essere un santerello,serio e noiosissimo > riprese le mie parole,accennando un sorriso.

Sospirai.Come si poteva non amare questo ragazzo?

< Harry,tu a Louis non devi dimostrare un bel niente! Io voglio te.Voglio quel Harry pervertito che non prende nulla sul serio e che riesce a strapparmi sempre un sorriso,non un secchioncello serio e noioso! Altrimenti sarei benissimo potuta uscire con Liam > scherzai,per alleggerire un po' la situazione.

Il ricciolo mi sorrise.

< Tu non devi per forza piacere a Louis,perché non è con lui che devi stare.A meno che tu non abbia una crisi d'identità e abbia deciso di essere gay… > continuai,sempre scherzando.

Harry iniziò a ridere,contagiando anche me.

< Prometti di ritornare come prima? Rivoglio indietro il mio Harry > misi il finto broncio,ancora sorridendo.

< Va bene > sorrise lui.

< Però a scuola ci devi andare lo stesso > disse,alzandosi.

Sospirai.

< Che palle,e io che pensavo di essermela svignata > 

Harry mi regalò un ultimo sorriso divertito,prima di chiudere la porta dietro di sé,lasciandomi da sola per cambiarmi.

 

 

 

< Pronta? >

< Pronta quando lo sei tu > 

Harry strinse forte la mia mano e insieme ci incamminammo verso il portone d'ingresso della scuola.

Salimmo le scalinate,tutti gli occhi rivolti su di noi.

Non avevo mai amato essere al centro dell'attenzione,se devo essere sincera avevo sempre fatto di tutto per evitarlo,e quella situazione mi metteva alquanto a disagio.

Presi un respiro profondo e cercai di ignorare tutte quelle occhiate taglienti.Sembrava che mi potessero vedere nuda,e quest'idea mi rendeva ancora più nervosa di quanto lo ero già.

Finalmente raggiungemmo il grande portone di vetro che dava all'entrata della scuola.Feci per varcare la soglia ma Harry mi fermò.

< Aspetta > mi tirò a sé.

< No Harry,ti prego > lo supplicai.Non avrei resistito un minuto in più sotto tutti quegli occhi.

< Voglio fargli capire che tu sei mia > sussurrò,avvicinando la sua faccia alla mia.

No,non aveva in mente di baciarmi,perché questo avrebbe significato perdere la scommessa,e Styles non si sarebbe davvero arreso così facilmente.

Ma quindi cosa aveva in mente di fare?

La risposta la seppi subito,quando Harry inclinò la testa sul mio collo,iniziando a succhiarne una porzione di pelle.

Oh mio dio.

< Sei matto?! > gli sibilai in un orecchio.

Non riuscivo a vedere le facce delle ragazze che ci stavano osservando,dato che i riccioli di Harry mi coprivano la vista,ma comunque percepivo le loro occhiate omicida sulla pelle,ed era davvero inquietante.

< Harry ti prego! > lo supplicai.

Tutto quanto era davvero imbarazzante,e sicuramente la mia faccia era già paonazza e sembrava un pomodoro troppo maturo che stava per scoppiare.

Bella figura Amberli,si.

Finalmente il ricciolo si staccò e mi stampò un ultimo bacio sull'angolo della bocca con aria trionfante.

< Questo > passò con due dita sopra il segno violaceo che aveva appena lasciato sul mio collo. < È il segno che tu sei esclusivamente di mia proprietà >

I suoi occhi verdi luccicavano pieni di sicurezza e,se non fosse stato per quella stupida scommessa,gli sarei già saltata in collo e l'avrei baciato.

Sentivo ancora migliaia di occhi puntati su di me e non vedevo l'ora di potermene finalmente andare da li.

< Entriamo,ti prego > riuscii a dire con un filo di voce.

Quasi immediatamente Harry mi circondò un fianco con una mano,mentre con l'altra aprì la porta a vetri e insieme entrammo nell'edificio.

Quando finalmente arrivammo ai nostri armadietti,il quale corridoio era quasi deserto tranne qualche secchione che non ci prestava attenzione,sospirai alleggerita.

< Cosa cazzo ti è saltato in mente? > lo rimproverai.

< Sai quanto è imbarazzante essere fissata da quasi tutta la scuola?! >

Harry si appoggiò con una spalla agli armadietti,osservandomi con quel solito sorriso beffardo sulle labbra.

< Pensavo che tu volessi indietro il vecchio Styles,non il noioso santerello > 

Ah,ora la colpa sarebbe mia?!

< Si ma…non cosi! > protestai esasperata.

Harry gemette con finto nervosismo.

< Proprio vero che voi donne non vi accontentate mai > mi provocò.

I miei occhi si chiusero a due fessure.

< Ehi,attento signorino! > gli puntai un dito contro.

< Intanto tu non sei quello che deve andare in giro con questa macchia imbarazzante sul collo > ribattei,facendo dei gesti circolari intorno al punto in cui credevo il succhiotto.

< È un segno del mio amore > si giustificò lui,facendo il labbrino. 

Ok,visto così era una cosa abbastanza romantica,ma ero troppo incazzata per tener conto di questi dettagli.

< Beh,grazie al tuo "segno d'amore" la maggior parte della gente mi crederà una troia che si fa fare i succhiotti sul collo > sbottai,tentando di aprire quel fottuto lucchetto che,come al solito,non voleva cedere.

< Ma tel'ho fatto io! > protestò lui.

< Allora mi crederanno per una delle tue troie.Ancora peggio! > ribattei io,zittendolo.

Per un inspiegabile motivo ero davvero arrabbiata.

Cosa diavolo gli era saltato in mente?!

Finalmente quello stupido lucchetto si aprì,e riuscii a prendere i miei libri di storia e di chimica che mi sarebbero serviti per le prossime due ore.

Presa dal nervosismo mi scivolò di mano un libro che cadde a terra con un tonfo.Mi chinai per riprenderlo e quando mi rialzai i miei occhi incrociarono quelli spenti di Harry,che mi guardava come pietrificato.

Solo li mi accorsi del vero significato delle mie parole e me ne pentii immediatamente.Volevo dire qualcosa,volevo scusarmi,ma prima che potessi fare qualcosa Harry sbatté lo sportello del suo armadietto e se ne andò nella direzione opposta,verso l'aula di chimica.

Sospirai chiudendo anche il mio di armadietto.Non era passata nemmeno una settimana e già ero riuscita a farci litigare.Di nuovo.

Brava Amberli!Vuoi un applauso?

 

 

La campanella suonò instancabilmente,come se volesse ricordare tutti che dovevano per forza andare nelle loro classi e che,ormai,non c'era più nessuna via di scampo.

Entrai nell'aula di chimica e la prima cosa che vidi fu Harry,nell'ultima fila,da solo,assorto in un qualcosa che si trovava al di là del vetro della finestra.

Presi tutto il coraggio e mi diressi verso di lui,intenta a sistemare tutto il casino che avevo combinato qualche minuto fa.

Ero talmente concentrata sul ricciolo e sull'elaborare un adeguato discorso per chiedergli scusa,che non mi accorsi dello zaino per terra,che era stato lanciato li sbadatamente da un ragazzo,e ci inciampai,cadendo per terra.

Tutta la classe scoppiò a ridere,e Harry rivolse finalmente la sua attenzione a me,sdraiata a pancia in giù sul pavimento sporco del laboratorio di chimica.

Frettolosamente mi rialzai,raccogliendo i libri che mi erano scivolati di mano,e mi sedetti sullo sgabello accanto al ricciolo,completamente rossa dall'imbarazzo.

Subito dopo entrò in classe il Professore,che pose fine alle chiacchiere e iniziò a blaterare roba incomprensibile sulla fusione molecolare di cui non appresi nemmeno una singola parola.

Lanciai un'occhiata a Harry che era concentrato a scarabocchiare qualcosa su un foglio,il quale in realtà sarebbe dovuto servire agli appunti.

Decisa su come agire,strappai un foglio dal mio quaderno e ci scrissi un messaggio per il ricciolo:

 

Se ti dico che non credo a nessuna parola di quel che ho detto prima,mi perdoni?

 

Piegai il foglietto in quattro e lo poggiai sul tavolo di Styles.

Lui posò la penna e aprì il biglietto,leggendolo attentamente.Riprese in mano la penna e ci scarabocchiò una risposta.Poi me lo passò,senza degnarmi di uno sguardo.

 

A me sembravi molto convinta.

 

Non lo ero affatto,ero solo arrabbiata.

 

Per cosa? Per il fatto che abbia fatto vedere all'intera scuola quanto tenga a te?

 

Sospirai.Non aveva tutti i torti.In un certo senso lui era stato davvero dolce a fare quella cosa,mentre io mi ero comportata come un'idiota,come sempre.Ma sapevo che in realtà quello non era stato il motivo del mio attacco di rabbia.

 

No.Per il dubbio che tu potessi aver fatto lo stesso con altre ragazze prima di me.

 

Quando Harry lesse l'ultimo messaggio,accartocciò il biglietto e lo buttò in terra.

Pensai che era finita,che non mi avrebbe più perdonata,ma lui iniziò a cercare freneticamente qualcosa nel suo astuccio.Tirò fuori un pennarello nero,lo stappò e afferrò la mia mano.La punta del pennarello mi solleticava la pelle quando iniziò a scriverci.

 

LOVE YOU MORE THAN THOSE BITCHES BEFORE.

(ti amo di più di quelle puttane prima.)

Quando lessi quelle parole non potei fare a meno che sorridere.

< Davvero? > sussurrai.

< Davvero,davvero > annuii lui.

Esaltata presi il suo viso tra le mani e iniziai a dargli piccoli baci prima sul naso,poi sulla fronte e le guance,evitando la bocca perché altrimenti avrei perso la scommessa.

< Matthews! Styles! > tuonò la voce del professore.

Spaventata mi girai verso la cattedra,dove un piccolo uomo grasso,con la testa rossa e pelata da sembrare una palla da bowling,ci fissava adirato.

< Scambiatevi le vostre effusioni altrove!Fuori dalla scuola,o almeno non durante le ore didattiche! > gridò,fuori di sé.

Harry trattenne una risata.

< Recatevi dal preside!Immediatamente! > tuonò.

Velocemente io e il ricciolo raccattammo la nostra roba e ci precipitammo fuori dalla classe,sotto le occhiate adirate del professore.

Quando girammo l'angolo scoppiammo entrambi a ridere,tanto che ci iniziò a far male la pancia.

< Hai visto com'era rosso? > cercò di dire Harry,tra una risata e l'altra.

< Sembrava un pomodoro > affermai.

< Scambiatevi le vostre effusioni altrove! > lo imitò Harry,facendomi scoppiare di nuovo a ridere.

Quando ci fummo ripresi entrambi,il ricciolo si fermò a guardarmi.

< Andiamo dal preside? > mi chiese,accennando un sorriso beffardo.

Ci pensai un attimo,per poi scuotere la testa.

< Naaah > 

Styles rise e mi stampò un bacio sulla guancia.Mano in mano ci incamminammo per i corridoi deserti della scuola,aspettando che suonasse la campanella per l'ora seguente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Aloha!

Ok,avete tutte le ragione per uccidermi.

Vi ho fatto aspettare tantissimo,lo so :c

Non odiatemi! çwç

In più ritorno con questo capitolo a schifo,che poi è anche a metà perché 

si svolge in due (?) parti,visto che altrimenti veniva troppo lungo e poi

sarebbe diventato stancante.

Mi sono accorta che ho cambiato un po' modo di scrivere,dal primo capitolo.

Peggio o meglio? Vi prego ditemelo,cerco sempre di migliorare il più possibile la storia.

Dunque,dunque… sto lavorando anche a un altra storia,diversa da questa,ma sinceramente

mi diverte tantissimo *w* Avevo in mente di finire di scriverla e poi pubblicarla,

quindi tipo a giugno,visto che l'ho appena iniziata.Ma forse forsssse la pubblico 

prima.Dipende da voi,se mi dite che vi piacerebbe leggerla.

Vi dico che non è sui One Direction.Non è una delle solite storie 

sdolcinate che si trovano qui,su EFP.È diversa,ecco.

Fatemi sapere se vi ho incuriosite ;)

Un beso a tutte voi care lettrici :**

Al.

 

instragram: @kikisash

twitter: @kikisash

(si ho tanta fantasia,HAHAHAHAHA)

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Capitolo 21
*** SORRY! ***


SCUSATEMI! Scusatemi tantissimo per questo ritardo terribile! Ero davvero partita col buon proposito di pubblicare regolarmente,ma i miei professori avevano deciso di volerci far studiare tutto il programma fino a giugno in una sola volta -.- Poi si è aggiunto anche il fatto che ero in punizione e mi hanno tolto il pc per due settimane :c MA ORA SONO QUI,DI NUOVO IN POSSESSO DEL MIGLIOR AMICO CHE L'UOMO POSSA AVERE,OVVERO IL COMPUTER! Ok basta hahaha Vi ricordate la storia,quell'altra,che vi dicevo? Ecco,è questa: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1559033&i=1 (fate copia e incolla del link) Mi fareste davvero un graaaaaaande favore se passereste a leggere il primo capitolo c: Siete degli amori <3 Ah,e prometto di aggiornare questa storia il prima possibile! Un bacio e mi scuso un'altra volta per il ritardo,perdonatemi :**

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