My judjement is clouded like tonight sky.

di sswagonlou
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Io a Londra non ci vado! Devo andare a lavorare con gli Umpa Lumpa per Willy Wonka! ***
Capitolo 2: *** No, tranquillo, i Puffi e i Little Pony mi stanno portando già tutto dentro. ***
Capitolo 3: *** Sono andata dai Barbapapà ***
Capitolo 4: *** Perrie L'Ornitorinco, Barboncino-Girl e Suor Eleanor ***
Capitolo 5: *** Ciastin Bibah ***
Capitolo 6: *** Non Harry, cazzo, non Harry. ***
Capitolo 7: *** Harry fidanzato? ***
Capitolo 8: *** Perchè non sei ancora con quelle quattro lucciole? ***
Capitolo 9: *** Biglietti ***
Capitolo 10: *** Hai la febbre ***
Capitolo 11: *** Sto bene. ***
Capitolo 12: *** Una nuova lavatrice. ***
Capitolo 13: *** Party hard, all day, all night. ***
Capitolo 14: *** Non è che ha il ciclo? ***
Capitolo 15: *** Arriva la nonna. ***
Capitolo 16: *** Tanti auguri Dre! ***



Capitolo 1
*** Io a Londra non ci vado! Devo andare a lavorare con gli Umpa Lumpa per Willy Wonka! ***





1.  Io a Londra non ci vado! Devo andare a lavorare con gli Umpa Lumpa per Willy Wonka!


-Dai cazzo, Elin, Gianluca e compagnia bella!- esclamo buttando l'ennesima sigaretta.
No, Elin non è una mia amica o una mia parente. Elin è la mia cagnetta. E adesso mi stava facendo arrivare tardi a casa della mia migliore amica.
Ma che maleducata che sono. Non mi sono manco presentata. Mi chiamo Andre Maria Paola Horan, per gli amici Dre. Non chiedetemi che tipo di droga si sono fumati i miei genitori per chiamarmi così.
E poi sì, avete capito bene. Faccio Horan di cognome. Mio padre e il padre del famosissimo Niall Horan sono parenti. Purtroppo.
Ho quasi 17 anni. I capelli mossi, lunghi e marroni. Gli occhi sono viola. Ecco su questo punto mi soffermerei un momento. Se mio padre ha gli occhi azzurri e mia madre ha gli occhi verdi, come diavolo ha fatto a uscire una figlia con gli occhi viola? L'unica in famiglia tra l'altro, dato vhe mia sorella maggiore ha gli occhi grigio-verdi e mia sorella minore azzurro ghiaccio.
Ma non siamo qui per parlare dei miei dilemmi sugli occhi.
Vi stavo dicendo che stavo andando dalla mia migliore amica con  il mio cane, Elin.
Bene, nel frattempo ci sono arrivatae sto suonando alla porta di casa sua.
-Alla buon'ora, Dre. Ti aspetto da un quarto d'ora.- esclama lei aprendo la porta.
-Oh ciao Giorgia. Io sto bene e tu?- dico sarcastica alzando gli occhi al cielo.
Lei mi sorride e mi fa entrare in quella che ormai è la mia seconda casa.
Tiro fuori i fogli dalla borsa. -I compiti che mi avevi dato.- dico porgendoglieli.
Tanto per dirvi in che momento dell'anno siamo , vi dico che sta per iniziare la scuola. Essì, siamo agli inizi di settembre e io mi sono ridotta a fare i comipiti all'ultimo momento, come sempre.
-Dre.- mi chiama lei.
-Che minchia succede ora?- chiedo con molta finezza.
-Ci sono i One Direction in tv!- esclama lei tutta pimpante.
Sì, la mia migliroe amica che mi conosce da sempre è una directioner e il fatto che io e quel biondo ossigenato di Niall fossimo cugini non aveva intaccato sulla nostra amicizia.
Volete sapere quante volte ci siamo incontrati io e mio cugino? Io ve lo dico lo stesso. 4. Un Natale, una Pasqua, al funerale del nonno e al primo compleanno della nonna dopo la morte del nonno.
-Sinceramente, non me ne frega niente di loro.- dicobuttandomi sul divano.
Vorrei precisare che, data la mia parentela così evidente, molte bimbeminchia volevano essere mie amiche, ma sinceramente a me non me ne fotte proprio un cazzo.
Ma torniamo alla discussione con la mia migliore amica.
-Dai, Dre, non fare così. Sono i miei idoli dopotutto. E Niall è un gran figo della madonna.- mi dice lei, sedendosi di fianco a me.
-Non nominare il nome di quell'essere!-esclamo.
-Ma è tuo cugino!- dice di rimando lei.
-Preferirei essere inculata da un unicorno ceh vomita arcobalemi piuttosto che essere imparentata con lui.- borbotto.
-Però mi devi promettere che quest'anno a scuola non ti vesti così.- mi dice lei. Ma cos'hanno i miei vestiti? Non seguo la moda e allora? Mi guardo i vestiti: una canotta bianca, i pantaloncini da calcio e le mie adorate bleazer blu.
-Che hanno di male?- chiedo. Almeno non vado in giro nuda.
-Sembri un maschio, Dre. Hai mai messo una gonna?-
Ci penso su. -Sì, al funerale del nonno.-
-Avevi 5 anni, Dre.- mi fa ricordare lei.
Io sbuffo e cambio canale.
-Che facciamo oggi?- chiedo.
-Tu devi tornare a casa tua perchè devi controllare tua sorella più piccola.- mi dice lei.
-Grazie agenda.- sorrido. Poi mi alzo, prendo la borsa, prendo in braccio Elin e saluto Gio con un bacio sulla guancia davanti alla porta.
Quando arrivo finalmente a casa, lascio correre libera Elin per il giardino e spengo l'ultima sigaretta della giornata.
Apro la porta di casa. -Chry! Sono qua!-
Mia sorella più piccola si chiama Christinne, perchè mio nonno si chiamava Christian, ma tutti la chiamiamo Chry (si pronuncia Crai, per la cronaca) e ha 6 anni.
Quella più grande si chiama Camilla, ha 22 anni e riesce sempre ad ottenere tutto ciò che vuole.
Quando apro la porta, Chry non mi corre incontro come semrpe, ma sento gridare dalla cucina. Che quella piccola peste abbia svuotato tutti i profumi di Camilla nel lavandino? Probabile.
Mi avvio verso la cucina, ma l'uragano Camilla spalanca la porta della cucina e mi fa finire per terra.
-Si dice scusa!- le urlo dietro.
Mi alzo in piedi ed entro in cucina. Mamma e papà sono seduti a tavola con Chry davanti a loro.  Aspetta, mamma e papà?
-Che succede?- chiedo titubante sedendomi su una sedia a caso.
-Ecco, tesoro, vedi...- comincia mio padre. Quando inizia così non preannuncia nulla di buono.
Papà fa un respiro profondo e continua.
-A causa del lavoro mio e di tua madre, ci dobbiamo trasferire..-
Non riesce a finire la frase che l'uragano Camilla torna in cucina.
-Io non vengo!- sbraita.
-Camilla, se ci fai finire di parlare..- ricomincia mio padre.
La mamma gli mette una mano sulbraccio e prende lei la parola.
-Io e vostro padre ci dobbiamo trasferire per lavoro, ma voi grandi non ci seguirete. Camilla, -dice fissando i suoi occhi verdi in quelli grigio-verdi di Camilla- tu puoi rimanere qua. Hai 22 anni e sei abbastanza grande per rimanere da sola. Christinne, -dice spostando gli occhi sulla piccola di casa- tu vieni con noi, sei ancora piccolina. Quanto a te, Andrea, -continua fissandomi- abbiamo trovato un'ottima scuola a Londra e abbiamo chiamato tuo cugino Niall e ha acconsentitoad ospitarti a casa sua con i suoi amici.-
-Cosa? Io a Londra non ci vado! Devo andare a lavorare con gli Umpa Lumpa per Willy Wonka!-urlo.
-E io vado con lei!- esclama Chry.
-Ormai è già deciso. Vai a fare le valige Andrea.-
Corro in camera mia e nel giro di cinque minuti ho già fatto tutte le valige.
Mi butto sul letto e prendo il telefono per mandare un messaggio a Gio: "Papà e mamma si trasferiscono e a me mandano a Londra dai tuoi idoli. Mi dispiace che questo sia l'ultimo messaggio che non ti possa neanche salutare di persona, ma ho il volo tra mezz'ora. Ti voglio bene. Mi mancherai."
La sua risposta arriva subito: "Tu sei una culona. E poi esistono Skype, Twitter e Facebook. Ti voglio bene pure io."
Poco dopo mi arriva un altro suo messaggio: "Non è che potrsti chiedere se mi possono seguire su twitter?"
Io sorrido e sto per rispondere quando i miei genitori mi chiamano. Dobbiamo andare all'aereoporto di Caselle. Infilo il telefono in tasca e scendo di sotto, portandomi dietro l'ultima valigia e Elin nella gabbietta.
Salgo in macchina e i pochi minuti che ci vogliono per arrivare fino all'aereoporto mi sembrano un'eternità.
Quando chiamano il mio volo saluto la mia famiglia e imbarco.
Mi siedo al mio posto, mi metto le cuffiette e mi addormento subito.
Quando un'hostesso mi sveglia sono già arrivata a Londra e la mia felicità e pari a quella di uno in coma con una malattia terminale.
Prendo al volo un taxi e dò l'inidirizzo della casa all'autista.
Poco dopo mi ritrovo davanti ad una casa enorme. Sono lì che che devo suonare, ma riesco solo a guardare le mie valigie.
Apro la porta della gabbietta di Elin e la prendo in braccio.
Adesso sì che possosuonare il campanello.
Mi venne ad aprire un ragazzo dagli occhi azzurri e i capelli castani, di spalle.
-Niall, sono arrivate le pizz.. -si gira a guardarmi- ma tu non sei il tizio delle pizze.-
-Ti sembro il tizio delle pizze?-








YAOHI!
Come state belle carotine adorate?
Allors.. Sì, so che è una merda, ma a me piace.
Cooooooooooomunque, se mi lasciate una recensione, anche per sbaglio, va bene :D
Cooooooooooomunque 2, ogni settimana pubblicherò i capitoli. Sono pronti tutti fino al 7 e sto scrivendo l'8 ma sono tutti sul telefono e li devo tuuuuutti copiare sul computer e con mamma e mia sorella che rompono le palle sarà un po' difficile.
Bene, vi lascio che se no mi lanciate pomodori marci.
Un bacio.


P.S.: immaginatevi Dre come Lucy Hale però con gli occhi viola u.u

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Capitolo 2
*** No, tranquillo, i Puffi e i Little Pony mi stanno portando già tutto dentro. ***








2. No, tranquillo, i Puffi e i Little Pony mi stanno già portando tutto dentro.



Manco a farlo apposta arriva la fatidica domanda.
-E tu chi sei?- chiede.. So come si chiama.. Ehm.. Dre, ricorda i soprannomi. Dunque
Riccio Pasticcio è quello dagli occhi verdi.
Mister Ciuffo è quello con la pelle ambrata.
Zac Efron dei poveri è quellocon i capelli castano chiaro.
Nillì è tuo cugino.
Righetta-Man è quello che ti ha aperto.
-Dov'è Nillì?- chiedo spazientita.
-Chi?- chiede Righetta-Man.
-Nillì. Quel trooglodita di mio cugino. Il biondo tinto. Pronto? C'è qualcuno?- giuro che se questi mi fanno una domanda dò fuoco alla casa. Tanto le directioners mi troveranno prima della polizia.
Per fortuna quell'idiota di mio cugino arriva.
-Dove sono le pizze?- chiede tutto eccitato.
Io mi sbatto una mano sulla fronte e scuoto la testa.
-Annie?- chiede guardandomi. Pensavo si fosse dimenticato di quel soprannome. Cioè mi chiamava così solo la nonna. E gli zii.
-No. Sono Benedetta Parodi. Benvenuti nella mia cucina.- borbotto.
Tutti mi guardano male.
-Sì che sono io Nillì. Chi altro busserebbe alla porta di casa tua con un triliardodi valigie?- dico esasperata.
E va bene che l'ultima volta che lui mi ha incontrato avevo 5 anni, ma mamma e papà mandavano di continuo foto agli zii e alla nonna di noi pargolette.
-Vuoi una mano con le valigie?- mi chiede.
No, tranquillo, i Puffi e i Little Pony mi stanno già portando tutto dentro.
-Ma secondo te?- sbuffo.
-Scusa.- borbotta.
-Scuse accettate.- borbotto io.
Sarà una dura convivenza questa. Sì sì.
Nillì prende le mie valigie e le molla davanti ad una porta bianca e spoglia.
-Qua dormono Zayn e Harry.- dice indicando le porte ai lati della mia.
-E di qua io, Louis e Liam.- dice indicando le tre stanze dall'altra parte del corridoio.
Io annuisco.
-Ti va di.. Presentarti agli altri?- chiede.
Cos'hai di meglio da fare? Niente, Dre, niente.
-Va bene.- borbotto.
Scendiamo di sotto e sono tutti seduti sui divani davanti alla televisione. Mi piazzo davanti alla televisione.
-E levati!- esclama Mister Ciuffo.
Manco ci fosse la Benedetta Parodi in diretta internazionale.
-Mi levo quando decido io.- sibilo.
-Annie, per favore.- dice Nillì.
-Allora, se mi state a sentire facciamo prima. Mi chiamo Andrea. Ma tutti mi chiamano Dre. Se mi chiamate con il mio nome intero vi infilo una spranga nel culo. Ok? Ok.- dico.
-Va bene, adesso ti levi?- chiede Riccio Pasticcio.
-Va bene adesso ti levi?- lo scimmiotto.
Me ne vado in cucina a prendere della coca-cola.
-Mi piace quella ragazza.- sento dire da qualcuno. A me sembra la voce di Righetta-Man.
Torno in salotto.
-Io adesso me ne vado in camera mia, metto a posto le mie cose e vado a farmi una doccia. Se mi seguite vi castro. Va bene? Ok.-
Me ne vado in camera e metto tutti i vestiti a posto. Sul cassettone metto tutti i miei cappelli. Prendo le puntine e attacco i miei poster al muro. Poi esco fuori e appendo il poster con la sigla di Dragonball fuori dalla porta.
Sorrido e torno in camera. Fortunatamente ho un bagno in camera, sarebbe stato un incubo dividere il bagno con quei cinque pervertiti.






YAOHI!
Allora, come state?
Bo,volevo pubblicare e ho pubblicato u.u
Premetto col dire che io NON odio Niall.
Ecco. Ora evaporo che mia sorella rompe le ovai -.-
Per il prossimo capitolo vorrei almeno 3 recensioni *occhi dolci*
Un bacino ino ino.

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Capitolo 3
*** Sono andata dai Barbapapà ***


*la foto è andata a farsi friggere*


3. Sono andata dai Barbapapà.


C'è qualcuno che ha acceso uno stereo con Bieber che si canta quella lagna di Baby. E chi può essere se non quel depravato di mio cugino?
La mattina già inizia male. Apro la porta di camera mia e urlo rivolta verso la porta di camera di mio cugino. -Deficiente, leva 'sta merda!-
Niente. Gli altri, o sono già svegli, o si sono abituati a quella lagna mattutina.
Vuole la guerra? E guerra sia.
Accendo lo stereo al massimo volume con P.E.S dei Club Dogo.
Prendo l'intimo e me ne vado a farmi una doccia. Quando esco metto l'intimo e asciugo i capelli con un asciugamano, poi torno i camera e indosso un paio di shorts giallo fluo e una maglia a righe verdi e fucsia fluo. Lego i capelli in una coda disordinata, spengo lo stereo e scendo di sotto. Una tazza di caffelatte mi avrebbe calmata.
I ragazzi sono tutti intorno al tavolo.
-Buongiorno Dre!- esclama Mister Ciuffo. A me esce una specie di grugnito e vado a prepararmi la colazione senza salutare nessuno.
-Che hai Dre?- chiede Righetta-Man.
-Un cazzo!- sbraito.
-Ti ho svegliato io vero?- chiede mio cugino. Oh, finalmente l'ha capito.
-Se provi a metterla un'altra volta tu non sarai più in grado di avere figli. Chiaro?- dico alzando la voce sull'ultima parola.
-Comunque, quando la smetterai di chiamarci con quei stupidi soprannomi che ci hai dato?- chiede Zac Efron dei poveri.
-Quando mi direte i vostri nomi!- esclamo.
-Io sono Harry.- esclama Riccio Pasticcio, insomma Harry.
-Io Liam.- dice Zac Efron dei poveri.
-Io Louis.- e quello a parlare è Righetta-Man.
-Io sono Zayn.- dice Mister Ciuffo, alias Zayn.
-E, be, a me mi conosci.- esclama Nillì.
-Certo che ti conosco, Nillì.- dico con una voce loquace.
-Puoi evitare di chiamarmi Nillì?- mi chiede lui.
Io faccio spallucce e prendo un sorso del mio caffelatte che nel frattempo si era scaldato.
Mi siedo al tavolo concentrandomi sulla tazza non sentendo i discorsi che facevano.
-Allora Dre, va bene?- mi chiede Zayn.
-Eh? Cosa?- chiedo risvegliandomi da quello stato di trans.
-Oggi vengono Eleanor, Danielle e Perrie a pranzo, cucini tu?- mi richiede trattendendo le risate.
-Se vi avveleno dite alle directioners che non mi devono venire a rompere le palle.- esclamo.
-Dobbiamo prenderlo per un sì?- mi chiede Louis.
-Sì, però ho bisogno di uno schiavetto che mi dia una mano.- esclamo.
-Scegli tu.- mi dice Liam.
-Dunque, Niall no perchè si mangierebbe tutto quello che cucino. Louis farebbe il cretino e vorrebbe le carote e io odio le carote. Zayn si specchierebbe in qualsiasi superficie riflettente quindi no. Liam no, dovrebbe usare troppi cucchiai e mi scapperebbe via dalla cucina. Quindi l'ultimo che mi rimane è Harry.- concludo.
-Eh? Cosa?- dice Harry. No, scusa quella è la mia battuta. Dre, fai un respiro profondo.
Faccio come mi sono ordinata e parlo a Harry.
-Vai a vestirti che dobbiamo fare la spesa.- esclamo alzandomi.
Vado in camera e cambio gli shorts con dei pantaloni dello stesso colore e mi metto una felpa arancione fluo. Ai piedi metto le superga con la bandiera dell'Italia.
Scendo di sotto e Harry è di sotto che mi aspetta. Il tempo di fare la lista della spesa e usciamo di casa.
Saliamo in macchina e in dieci minuti siamo nel parcheggio del supermercato.
Qualche fan ferma Harry per gli autografi. Alle prime lascio correre, poi ne arrivano altre. Io perdo la pazienza ed entro dentro il supermercato.
"Perchè sei scappata via?"
"E tu chi cazzo sei?"
"La tua coscienza."
"E perchè hai la voce della Benedetta Parodi?"
"Sei tu che mi stai immaginando così. Comunque, non hai risposto alla mia domanda."
"Quale domanda?"
"Perchè sei scappata via?"
"Non sono scappata, sono entrata a fare la spesa."
"E allora perchè Harry ti sta cercando come un forsennato?"
"Forse perchè non ho neanche 17 anni, sono in una città che non conosco e se mi perdo mio cugino taglia le palle ha Harry?"
"A me non sembra.."
"Te ne vai a fare in culo che devo fare la spesa?"

-Dove cazzo sei andata?- mi chiede Harry prendendomi per le spalle.
-Sono andata dai Barbapapà.- esclamo.
-Dre.- mi riprende.
-Devo fare la spesa, Harry.- dico con un tono troppo dolce.
-Di cosa hai bisogno?- chiede togliendo le sue mani dalle mie spalle.
Dò un'occhiata alla lista. -Assorbenti, trova la besciamella e la pasta per le lasagne.-
-Non puoi andare tu a prendere gli assorbenti? Sono cose da donne.- si lamenta.
-No, io devo prendere la frutta, la verdura e tante altre cose. Quando hai tutto, vieni a cercarmi.- dico spingendolo verso uno scaffale.
Io vado a prendere la frutta.
Ad un certo punto qualcuno mi chiama.
-Dre? Dre Horan?-
-Si sono io che c'è?- chiedo voltandomi.
-Dre, sono io.- esclama la persona.
La prima cosa che vedo sono i capelli biondo scuro, poi gli occhi marroni.
-Marco?- esclamo. Lui sorride e allarga le braccia. Io mi ci fiondo dentro, abbracciando il mio migliore amico.
Marco l'avevo conosciuto in prima superiore, andava in classe con il ragazzo della mia migliore amica. Era stato lì un paio d'anni, poi si era dovuto trasferire per il lavoro dei genitori. Non ci sentivamo da qualche mese.
-Che fine hai fatto?- gli chiedo sciogliendo l'abbraccio.
-I miei hanno deciso di tornare in Germania e io sono rimasto qua da mia nonna.- dice sorridendo.
-Tu che ci fai qui piuttosto?- mi chiede.
-Mamma e papà si sono trasferiti per lavoro, e a me hanno mandato qua da mio cugino e da quei depravati dei suoi amici.- dico sbuffando.
-Dre! Eccoti!- esclama Harry arrivando. Perchè? Perchè doveva arrivare in quel momento?
-Dammi il tuo indirizzo che così ti passo a prendere una volta e andiamo a fare un giro.- mi dice Marco. Gli dò l'indirizzo e ci salutiamo.
-Chi era?- mi chiede Harry.
-Un amico.- dico sbuffando e prendendo l'uva.
-Da quanto lo conosci?- chiede di nuovo.
-Dio Harry, è il mio migliore amico.- sbuffo di nuovo.
Lui scrolla le spalle e finiamo di fare la spesa.
Torniamo a casa e ci fiondiamo in cucina. Nel giro di un'ora abbiamo finito di cucinare e ci buttiamo sul divano stremati.
Bussano alla porta.
-Niall! La porta!- urlo.
-Vai tu!- mi urla lui. Non ho voglia di litigare quindi, mi alzo e apro la porta.
-Non vogliamo niente. Grazie e arrivederci.- dico sbattendo la porta.
-Chi era?- chiede Liam che nel frattempo era sceso. Io scrollo le spalle.
Ricominciano a bussare. Sta volta è Liam ad andare ad aprire.
Le tre ragazze di prima entrano in casa.
Oh merda.







YAOHI!
Buon salve belle!
Eccovi qua il capitolo bello bello.
Adesso che inizia scuola dovrei riuscire a pubblicare una volta a settimana, quindi dovrei essere molto precisa nelle consegne.
Il pranzo ve lo metto nel prossimo, se no veniva un capitolo chilometrico.
Lasciatemi una recensione anche piccolissima, almeno so se vi paice 'sta roba.
Un bacio.

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Capitolo 4
*** Perrie L'Ornitorinco, Barboncino-Girl e Suor Eleanor ***


*La foto è a mangiare da Nando's con Niall*

4. Perrie L'Ornitorinco, Barboncino-Girl e Suor Eleanor




Dopo la mia colossale figura di merda sono corsa in camera per andarmi a cambiare. Afferro al volo il telefono di casa e chiamo Gio.
-Ehi! Come va?- chiede lei appena risponde.
-Benissimo! Ho incontrato Marco al supermercato!- esclamo.
-Marco? Marco McBride? Lui?-
-Sì, tesoro, lui. Appena stacco la chiamata con te chiamo lui. Ho bisogno di un sostegno morale.- dico sospirando.
-Che succede?- chiede lei apprensiva.
-Quei trogloditi hanno invitato a pranzo Perrie L'Ornitorinco, Barboncino-Girl e Suor Eleanor.- esclamo sbuffando.
-Capisco. Hai bisogno di me per ricordarti la loro vita.- esclama lei.
-Sì.- sussurro.
-Allora, Perrie è la ragazza di Zayn, il suo vero nome è Perald e canta nelle Little Mix. Danielle è la ragazza di Liam, ha 24 anni ed è una ballerina. Eleanor è la ragazza di Louis, prima che si mettessero insieme era una loro fan.- dice lei parlando a macchinetta.
-Grazie amica! Stacco, chiamo Marco e scendo di sotto. Ci sentiamo.-
-Ciao ciao.- esclama lei mettendo giù.
Entro su facebook e fortunatamente lo trovo in chat.

Andrea: Ehi Marco!
Marco: Ciao piccola!
Andrea: Hai da fare per pranzo?
Marco: Mmm.. No. Perchè? Che succede?
Andrea: Niente niente.. Ti va di venire da me per pranzo? Ho bisogno di sostegno morale.
Marco: Sono a te tra dieci minuti. A dopo.


Sospiro chiudendo il computer. Ce la posso fare. Ce la posso fare. Ce la posso fare.
"A fare che?"
"A non mandarti a fanculo."
"Sempre così simpatica sei?"
"Certo, cara la mia coscienza."
"Ti ho detto che sono Benedetta Parodi!"
"Benevenuti nella tua cucina."
"Ah ah ah. Torniamo al discorso di prima. Ce la devi fare a fare che?"
"A sopravvivere a questo pomeriggio."
"Comunque è carino il tuo amico."
"E gay."
"Oh."

Indosso un paio di shorts una maglia che mi lascia una spalla scoperta con la stampa a fiori. Lego i capelli in due morbidi codini e metto un cerchietto con la stessa stampa della maglia. Indosso le mie adorate Nike e scendo di sotto, appena suonano alla porta.
-E' per me!- urlo scendendo le scale.
Apro la porta e ci trovo un Marco decisamente molto carino.
-Tesoro, vestita così sei FA-VO-LO-SA!- esclama imitando la voce dei gay dei telefilm americani.
-Idiota, entra che ti faccio conoscere gli altri.- dico trascinandolo dentro per una mano.
Niall e tutti gli altri, ragazze comprese, mi guardano come se non fossi io, tenendo lo sguardo fisso sulla mia mano intrecciata a quella di Marco.
-Ragazzi, lui è Marco. Il mio migliore amico. Marco loro sono, be li conosci.- esclamo io.
-E' un piacere conoscervi.- esclama lui tutto contento.
-Così, tu sei il migliore amico di mia cugina.- dice Niall facendo diventare gli occhi due fessure.
No, seriamente credeva che io e Marco stessimo insieme? Per cortesia.
Scoppiai a ridere e Niall mi guardò torvo.
-Niall, lui non è il mio scopa-amico o cosa. E' il mio migliore amico.- esclamo.
Marco mi guarda e poi guarda loro.
-Diglielo.- dice semplicemente.
-Eh? Cosa? Devo dirglielo? Ma se ci hai messo un po' a dirlo ai tuoi.- esclamo io mollando la presa sulla sua mano.
-Io dico una cosa su di te e tu dici una cosa su di me.- dice lui.
-No. No. No. Al massimo..- mi viene un'idea.- Facciamo un gioco dopo pranzo.- dico annuendo.
Marco si limita a scrolare le spalle e gli altri ci guardano come se fossimo degli alieni.
Io mi dirigo in sala da pranzo, dove io e Harry avevamo apparecchiato alla perfezione.
-Harry, vai a prendere la teglia su.- dico spingendo Harry verso la cucina.
Lui sbuffa e poi torna con la teglia di lasagne in mano.
Dopo pranzo siamo tutti seduti in salotto. Ci siamo tutti seduti per terra con una bottiglia in mezzo.
-Allora, cos'è questa tua grande idea?- esclama spazientito Zayn.
-A turno giriamo la bottiglia. Chi esce deve dire un segreto su se stesso.- dico prendendo la bottiglia in mano e facendola girare.
-Niall! Dicci un tuo segreto!- esclamo.
-Da quando è morto il nonno, tutti gli anni, il giorno del suo funerale piango.- dice abbassando la testa.
Presa da un moto di tristezza mi allungo verso di lui e lo abbraccio. Lui mi accarezza la schiena e mi sussurra uno "è tutto ok".
Niall prende la bottiglia e la gira.
-Marco.- dice.
-Sono gay.- dice lui tranquillamente.
Tutti strabuzzano gli occhi, tutti tranne me. E Niall che credeva che fosse pure il mio ragazzo. Marco gira la bottiglia e finisce su di me.
-Dre.- dice posandomi una mano sulla spalla.
Io prendo un respiro profondo e chiudo gli occhi.
-Ero anoressica. Sono guarita del tutto a Natale scorso.- dico.
Tutti mi guardano come se avessero visto un fantasma, poi riprendiamo il gioco.
Verso le tre del pomeriggio, Zayn e Perrie escono di casa per andare a casa di lei; Danielle e Liam dicono di avere delle cose da fare e si dileguano fuori di casa; Niall va a schiacciare un pisolino; Harry va ad un appuntamento; Marco torna a casa dalla nonna e in casa rimaniamo io Eleanor e Louis, seduti sul divano.
Dopo cinque minuti non riesco più a sopportare quella situazione e me ne vado in cucina.
Mi siedo sul tavolo a gambe incrociate a guardare le bollicine della coca cola.
-Louis mi ha mandato a chiederti se stai bene.- esclama Eleanor entrando in cucina.
-Me ne sono andata solo per evitare di fare il terzo incomodo.- borbotto.
-Com'è essere cugina di un personaggio famoso?- chiede lei sedendosi su una sedia.
-Una merda. Tutte a voler essere mie amiche solo per la mia parentela.- dico sbuffando.
-Ti va di fare un giro per Londra con me e Louis?- chiede lei alzandosi in piedi.
-Eleanor, sono venuta di qua appunto per non fare il terzo in comodo e adesso mi chiedi di uscire con voi?- dico spiazzata.
-Sì, non sai com'è Louis quando si mette a girre per negozi. Peggio di una ragazza. Ci mette dei secoli solo per decidere che maglia prendere.- dice lei scoppiando a ridere.
-Ok, va bene. Vengo.- dico saltando giù dal tavolo.
Prendo il cellulare e lascio un biglietto sul frigo per comunicare dove siamo finiti.
Ci incamminiamo fuori di casa diretti verso il centro commerciale più vicino.
Louis passa un braccio attorno al mio collo e l'altro intorno al collo di Eleanor.
-Addirittura due ragazze che mi accompagnano a fare shopping!-. esclama tutto felice scoppiando poi a ridere.
Io e Eleanor ci guardiamo stupite poi scoppiamo a ridere anche noi.






YAOHI!
Ciao bellezze! Eccomi con il capitolo. Non sapete che trauma è stato trovare il titolo.
Sono euforica, domani è il mio compleanno! Finalmente!! Mia sorella e una sua amica mi hanno già fatto un regalo: un paio di orecchini e una collana con il ciondolo a forma di B.
Waaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!
Comunque devo rigraziare tutte le meraviglie che leggono la storia.
Comunque, io non ho niente contro Eleanor, Perrie e Danielle i soprannomi sono per scherzare.
Se vi va di seguirmi su twittah sono @_xloveya
Un bacio :D

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Capitolo 5
*** Ciastin Bibah ***


*La foto? Non c'è*

5. Ciastin Bibah



Dopo l'uscita con Eleanor e Louis sono diventata molto amica di Eleanor, e a voi non ve ne fotte un cazzo.
Quella mattina scendo le scale canticchiando Lego house al ritmo di Boyfriend. Sono stranamente di buon'umore, forse anche perchè di lì a poco sarebbero arrivate Eleanor e Danielle per aiutarmi a scegliere cosa mettermi il lunedì dopo, per andare a scuola. Il mio primo fottuto giorno di scuola.
Mentre giro l'angolo diretta in cucina per recuperare i biscotti al cioccolato, i miei preferiti, mi blocco sulla porta della cucina.
-Oh santissimo Valerio Scanu!- esclamo dimenticandomi di parlare in inglese.
Mi mancava la figura di merda oggi. Tutti i ragazzi scoppiano a ridere vedendomi così sconvolta.
Voglio dire, c'è una specie di santo nella mia cucina, chi non sarebbe sconvolto?
-Chi è questa?- esclama quella sottospecie di dio sceso in terra.
-E' mia cugina.- dice Niall. Lo guardo e mi riprendo. Vero, dopo i VMA erano diventati amici quei due.
Scuoto la testa e mi riprendo.
-Zitto Horan.- dico lanciando un'occhiataccia a Nillì.
-Comunque io sono Dre.- esclamo rivolta verso la figosità in persona. Se mi sentisse Zayn, mi ammazzerebbe.
Vedo Niall con in mano il  mio pacco di biscotti e mi avvicino a lui molto lentamente.
-Nillino, cuginetto caro, amore della mia vita, tesoro caro..- comincio passandogli una mano tra i capelli e parlando con voce suadente. -Perchè stai mangiando i miei biscotti?- chiedo tirandogli i capelli.
Lui fa una smorfia di dolore e mi cede i biscotti.
-Questi due fanno sempre così?- chiede Zayn due la vendetta. Come ho fatto a dimenticarmi della sua presenza?
Louis scoppia a ridere. -Dre è peggio di me.- esclama.
-Lo prendo come un complimento.- esclamo io di rimando.
-E' un'impresa vivere con lei, Justin.- dice Niall scuotendo la testa.
Oh, non ve l'avevo detto? Ciastin Bibah, Giustino, come diavolo volete chiamarlo sempre lui rimane; l'inimitabile Justin Bieber è nella mia cucina.
-Cugino ingrato.- borbotto.
Bussano alla porta. Louis va ad aprire alla porta e sorpresa, Eleanor e Danielle si materializzano in cucina.
-Dov'è?- esclama Eleanor.
-Qua.- sbuffo io scendendo giù dallo sgabello dove sono seduta.
-Danielle, non mi merito un bacio?- chiede Liam avvicinandosi alla sua ragazza.
Lei non lo sta ad ascoltare e mi trascina in camera mia con Eleanor.
-Dovevate proprio comparire adesso voi due?- chiedo una volta arrivate in camera mia.
-Perchè? Stavi mangiando i biscotti. I biscotti ingrassano.- dice Danielle e inizia ad annuire con Eleanor.
Io mi butto a peso morto sul letto. Loro si mettono a guadare nel mio armadio fino a quando non si mettono d'accordo su come devo vestirmi lunedì. Mi spingono in bagno per farmi cambiare. Indosso una semplice canotta bianca, i jeans e un cardigan color pesca. Esco dal bagno.
-Come sto?- chiedo guardandomi allo specchio.
-Sei bellissima, tesorino.- dice Danielle. Ormai aveva presoa chiamarmi con tutti i soprannomi possibili che finivano per ino o ina.
Mi levo i vestiti e mi rimetto i vestiti di prima. Eleanor e Danielle sono già scese quando esco dal bagno, così mi metto a guardare il soffitto. Poco dopo sento bussare alla porta.
-Avanti.- biasico.
La chioma perfetta di Justin fa capolino nella mia stanza.
-Hai da fare?- mi chiede entrando e chiudendo la porta alle sue spalle.
-Sto studiando una cosa importantissima.-
-Cosa?-
-Il soffitto.- dico tornando a fissarlo.
Lui si siede al bordo del letto.
-La mia migliore amica non ci crederà mai quando glielo raconterò.- borbotto.
-Raccontarle cosa?- chiede lui girando la testa in modo da guardarmi.
-Raccontarle che Justin Bieber era a casa mia, si è sdraiato sul mio letto, e mi ha rivolto la parola.- dico io tirandomi su a sedere contro il muro.
-E' una beliber?-
-In un certo senso.-
-E tu? Sei una beliber anche tu? No, sai per come hai reagito prima..-
Io scoppio a ridere. -No, io non lo sono. Cioè, ti stimo e ti rispetto come cantante e come persona, mi piacciono le tue canzoni e mi danno molto fastidio quello che dicono gli haters. Però, ribadisco, non sono una beliber.-
-Qual'è la tua canzone preferita? Delle mie intendo.-
-Believe. Mi piace il fatto che tu l'abbia fatta per le tue fan.- dico stringendo il mio orsacchiotto gigante di peluches tra le braccia.
Rimaniamo a chiacchierare per un paio di ore, fino a quando lui non se ne deve andare perchè deve incontrare Selena.
Quella sera a cena, oltre alle solite cinque paia di occhi puntati addosso, ho anche quelli di Danielle e Eleanor.
-Che hai fatto con Justin?- chiede Zayn.
-Ci ho parlato.- dico per la trentesima volta.
-Di che avete parlato?- chiede Harry.
-Di musica.- dico sbuffando.
-Non me la racconti giusta cugina.- dice Niall guardandomi con gli occhi a fessura.
-Cazzo, Niall! Non ho fatto niente con Justin. Primo lui è fidanzato con Selena. Secondo Harry  ha la stanza vicino alla mia: avrebbe sentito tutto. Terzo Justin non è il mio tipo.- sbotto esasperata.
-E chi sarebbe il tuo tipo?- chiedono Danielle e Eleanor insieme.
-Harry.- dico senza pensarci.
Tutti tornano a fissarmi.
Merda. Stare zitta mai, ne?






YAOHI!

Sciaoooooooooo belleeeeeeeeeeeeee!!!! Come va?
Voi l'avete visto il viedo di LWWY? Io no DDD: non mi si carica youtube >.<
Voi che l'avete visto, mi dite con me?
Cooooooooooooomuqnue, ho fatto comparire Giustino nella FF per il semplice motivo che credo che Beliber e Directioner possono essere tranquillamente amiche, come lo sono Niall e Justin.
E poi vi posso assicare che si può convivere con una beliber: mia sorella lo è.
Tutte le cose che ho scritto su Biber le penso davvero. Dalla prima all'ultima. E' una persona fantastica.
Bene, dopo questa vado a salutare Heidi con le caprette.
Alla prossimaaaa :D

P.S.: volete recensire o volete avere la casa coperta dalle "x" della Peazer? A voi la scelta.

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Capitolo 6
*** Non Harry, cazzo, non Harry. ***


*Non disperatevi, capitelo che la foto non c'è più*


6. Non Harry, cazzo, non Harry.



Harry mi guarda compiaciuto.
-Minchia guaddi?- gli urlo in faccia imitando la faccia di quello dei Soliti Idioti.
Butto la forchetta per terra e corro in camera mia, seguita a ruota da Eleanor e Danielle.
-Reazione esagerata.- esclama Danielle annuendo. Ma quella ragazza non fa altro che annuire nella vita? Ah, no scrive anche "x".
-Esagerata? Ho appena detto che Harry è il mio tipo!- strillo.
Eleanor mi guarda e posa le sue mani sulle mie spalle. -Dre, tesoro, calmati. Hai solo detto che Harry è il tuo tipo, non che ti piace Harry.- dice comprensiva.
-Cazzo cazzo cazzo.- continuo a dire buttandomi sul letto.
-Noi ti lasciamo da sola, amorina. Vieni El?- dice Danielle portandosi dietro Eleanor che mi accarezzava i capelli.
Dopo dopo mi ritrovo un'altra mano che mi accarezza i capelli.
-Mmm Eleanor.- mugugno rigirandomi nel letto e mi ritrovo la faccia di Harry a pochi centrimetri dalla mia.
-Cazzo Harold!- esclamo tirandomi su a sedere.
Lui fa un sorrisetto idiota, un bellissimo sorrisetto idiota.
Ma che cazzo sto dicendo?
"Che cazzo stai dicendo?"
"Che cazzo sto dicendo?"
"Eh?"
"Chupa"
"Sempre simpatica ne. Comunque, hai detto che ti piace il sorrisetto idiota di Harry,"
"Io? Io non l'ho mai detto!"
"Oh, porca tendina, ammettilo che ti piace Harry."
"Sì, mi piace."
"Davvero?"
"No, vattene."

-Dai, principessa, non fare così.- dice lui avvicinandosi pericolosamente al mio viso, facendo passare una mano sul mio collo.
Dre, stai calma. Calma. Calma. Calma. Calma Calma.
Metto una mano sulla sua e la sposto.
-Harry..- sussurro.
Lui punta alle mie labbra. Gli occhi fissi nei miei. Cazzo che begli occhi. Non me ne ero mai accorta. Dre, riprenditi cazzo.
-Dre..- sussurra lui.
No, non può. Non può sussurrare il mio nome in modo sensuale.
Mi mordo il labro inferiore per non rischiare di baciarlo lì su due piedi.
Avete presente che ogni directioner è stata colpita da uno dei ragazzi in particolare? Anche a me che non sono directioner è successa la stessa cosa. Harry, fin dall'audizione di xFactor, mi aveva colpita. Come un fulmine a ciel sereno. Ed ora è lì, che mi sta per baciare.
-Dre, devo dirti una cosa.-
-Dimmi.-
-Mi piaci.- e poi poggia le sue labbra sulle mie.
Gli butto le braccia al collo e in un attimo sono sdraiata sopra di lui continuando a baciarlo.
-Dre, sai dove sono.. Oh cazzo!- Niall arriva sempre nel momento sbagliato.
Mi prende di peso e mi porta in camera sua senza che abbia il tempo di protestare.
-Stavi baciando Harry!- mi urla contro.
-Cazzo, Niall calmati. Sì, l'ho baciato e allora?- rispondo io urlando di rimando.
-Non Harry, cazzo, non Harry.-
-Perchè?-
-Perchè ti farà soffrire, Andrea.-
-Sono minorenne, potrei denunciarlo.- dico io facendo spallucce.
-Andrea cazzo, evita di fare l'idiota in queste situzioni!-
-Andrea un cazzo, Niall. Ho quasi 17 anni, non quasi 2. Non sono una bimba. So cosa è meglio per me. Vai a fanculo Niall.-
-Annie.. Per favore.-
-Niall, per favore. Lasciami provare. Se mi farà soffrire non mi arrabbierò quando mi dirai te l'avevo detto.-
-Perchè devo ridurmi a fidarmi di una che mi ha quasi ucciso sotto la neve?- chiede lui sorridendo, alludendo al Natale che avevamo passato insieme.
-Ti voglio bene.- gli sussurro abbracciandolo.
Lui mi passa una mano sui capelli, mi prende per mano e usciamo insieme dalla camera. Ci dirigiamo in salotto per stare con gli altri.
-Niall, non ti ho mai sentito così arriabbiato.- dice Zayn.
Io schiocco un bacio sulla guancia di Niall e mi vado a sedere per terra, poggiano la testa sulle sue gambe.
Presi possesso del telecomando e accesi la tv su un programma di cartoni animati.
Quella sarebbe stata una delle serate più belle della mia convivenza con quei cinque pazzi.








YAOHI!
Sì, non è una vostra impressione. Ho aggiornato e non sembra vero manco a me.
5 persone hanno messa sta storia tra i preferiti,
3 persone l'hanno messa nelle seguite.
Ceh, ma ne vogliamo parlare? Tra un po' mi metto a saltellare per casa.
Io vi adoro tantissimo *-*
Parlando del capitolo, Harry e Dre che si baciano, dopo tutto il monologo interiore di Dre. Awwwwww :3
Niall che fa il cugino geloso/comprensivo. Awwwwwww :3
Sono molto orgogliosa di questo capitolo, cioè, no non lo sono quindi recensite e ditemi che invece è molto bello.
Alla prossima xD

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Capitolo 7
*** Harry fidanzato? ***


7.Harry fidanzato?




-E siamo a quattro!- esulto saltando in piedi sul divano. Per la quarta volta ho vinto alla play-station contro Zayn.
-Cazzo, Dre. Cosa dirà alle sue fan Zayn, quando sapranno che ha perso quattro volte di fila contro una ragazza?- esclama Louis entrando in salotto con il cellulare in mano.
-Tu non vuoi scrivere un tweet con scritto che ho perso contro una ragazza, vero Tommo?- esclama Zayn alzandosi in piedi e facendo cadere rovinosamente a terra il joystick.
-Louis, scrivi quel tweet. Zayn, guarda cosa hai fatto. Povero joystick.- esclamo mentre rimetto via i joystick della play.
-Inviato.- esclama Louis, facendomi quasi rompere la custodia del gioco.
-Inviato cosa?- chiede Harry arrivando in quel momento in salotto.
-Zayn ha perso contro di me per quattro volte consecutive alla play e Righetta-Man ha scritto un tweet.- dico io buttandomi sulla poltrona.
-State facendo una runione e non mi avete invitato?- esclama Niall con in mano un panino gigante.
-Niall, tra un po' si cena e tu ti stai mangiando un panino enorme?- esclamo io. Lui si limita a scrollare le spalle e a buttarsi su di me.
-Niall lascia stare la mia ragazza.- esclama Harry guardando la scena.
-Harry fidanzato?- dice sbalordito Liam che è appena arrivato in casa dopo un giro con Danielle.
Niall si alza da adosso a me e mi alzo anche io, visto che sono l'ultima seduta.
-Harry, ti.. Ti sei fidanzato?- esclama sbalordito Louis.
Tutti ci guardano scioccati.
Harry mi si avvicina e mi passa un braccio intorno al collo.
-Ehm.. Ecco.. Io e Dre.. Sì.. Insomma..- comincia lui balbettando.
Prima che possa ancora dire una parola, inizio a parlare io. -Io e Harry stiamo insieme da..- prendo il suo polso per vedere l'orologio. -Da esattamente un giorno.- esclamo poi alla fine.
-Hazza, ma non dirci niente, eh.- esclama Zayn.
-Non lo sa nessuno.- borbotta lui.
-Cioè, mi volete dire che non l'avete ancora detto alle directioners?- esclama Louis.
-Twitcam!- se ne esce fuori Liam.
Tutti lo guardiamo con la faccia che potrebbe diventare un punto interrogativo da un momento all'altro.
-Facciamo una twitcam per presentare Dre alle directioners.- dice lui per spiegarela sua idea.
-Non se ne parla neanche.- esclamo io.
Niall scuote la testa con veemenza.
-Gnogn gni può gnare.- dice lui, ma dato che nessuno l'ha capito si affretta a mandare giù l'ultimo morso del suo panino e ripetere la frase.
-Ho detto: non si può fare.-
-Giusto, le fan hanno bisogno di tempo per gli impegni.- dice Louis.
Guardo l'orologio appeso al muro in soggiorno.
-Devo portare Elin a fare una passeggiata. Arrivo prima di cena.- dico prima di dileguarmi in camera mia.
Mi cambio la tuta che indosso per stare in casa e infilo una maglia nera con il logo dei Metallica, regalo del fidanzato di mia sorella, un paio di leggins rotti ad arte, neri anche quelli; gli anfibi neri e la giacca di nera di pelle con le borchie.
Mi trucco giusto un poco e recupero il collare azzuro cielo di Elin.
Mentre sto mettendo il guinzaglio ad una Elin scodinzolante, la porta della camera si apre e compare un Harry pronto per uscire.
-Esci?- chiedo finendo di mettere il collare a Elin e alzandomi in piedi.
-Sì. Vengo con te e il cane.- dice lui aprendo di più la porta per farmi passare.
-Si chiama Elin.- dico alzando gli occhi al cielo e dirigendomi verso la porta di casa.
Appena usciamo di casa, Harry intreccia le sue dita alle mie e le porta all'altezza del mio viso.
-Sono fatte per essere intrecciate.- dice risoluto.
-Ti prego, Hazza. Questa dove l'hai letta? Sui bigliettini dei baci perugina?- esclamo guardandolo con un sopracciglio inarcato.
Lui sorride e fa ciondolare le nostre mani. Poi tira fuori il cellulare.
-Devo cambiare la mia immagine del profilo di twitter.- esclama.
-No, Harold non farlo. Le tue amatissime fan non potranno più vederti vestito con giacca e camica poi!- esclamo con fare tragico.-
-Smettila di fare l'idiota, Andrea.- dice sottolineando il mio nome per intero.
Io alzo gli occhi al cielo e mi dirigo verso il parco, sciogliendo le nostre mani ancora intrecciate.
-Dre!- mi richiama lui seguendomi. -Dai, Dre. Non dirmi che te la sei presa.-
-Cazzo, Harold. Sai che odio il mio nome intero.- dico sedendomi su una panchina e togliendo il guinzaglio a Elin che si mette a scorrazzare per piccolo prato.
-Scusa. Comunque, non ho fatto quello che volevo fare prima.- esclama lui.
-Cioè?- chiedo incuriosita.
Lui tira fuori il cellulare e intreccia le sue dita alle mie. Alza le nostre mani intrecciate e ci fa una foto.
Mentre lui fa la foto io fisso estasiata il suo profilo. Appena fa ricadere le nostre mani ancora intrecciate, mi accoccolo al suo fianco e lui scioglie la presa dalla mia mano per passarmi il braccio dietro alle spalle e abbracciarmi.
Mette il cellulare in modo che possa vedere anche io cosa fa. Cambia l'immagine del profilo e dopo scrive anche un tweet: "Le nostre mani sono fatte per essere intrecciate".
Io mi limito a scuotere la testa e a sorridere come un'ebete.
"Oh, la piccola Andrea si è innamorata."
"Minchia, ma sempre a rompere stai te?"
"Ah ah ah."
"Minchia ridi?"
"Sempre acida sei?"
"Ringrazia Justin Bieber se non ti meno!"
"Cosa c'entra Justin Bieber, adesso?"
"Lui è sempre in mezzo. Come il prezzemolo."
"Oh deos grazias."
"Levati dalle palle che devo tornare a casa adesso."
"Tranquilla, io sono in ritardo. Devo uscire con la coscienza di Louis."

-A che pensi?- chiede Harry guardandomi. Io gira la testa in modo da vederlo negli occhi.
-A che domani devo andare a scuola.- mento. Mica posso andargli a raccontare che ho una coscienza che mi parla un giorno si e l'altro pure.
Lui mi da un bacio a stampo. -Ti accompagno io. Anzi ti accompagnamo tutti.-
Sospiro e faccio un fischio e vedo Elin correre verso di noi. Appena è ai miei piedi le metto il collare e mi incammino verso casa.
Sento il rumore solito delle macchine fotografiche e appena mi giro vedo Harry armeggiare con il telefonino mentre cammina verso di me.
-Tu non mi hai fatto una foto mentre camminavo vero?- chiedo appena è vicino a me.
Lui fa un sorriso sghembo e mi fa vedere la foto appena pubblicata su Twitter, ovvero me girata di spalle mentre cammino.
-Le directioners staranno impazzendo per capire chi sei.- scherza lui.
Riprendiamo la casa di casa e in pochi minuti arriviamo a destinazione.
Appena varco la soglia di casa, Niall mi arriva contro brandendo il telefono di casa.
-Ha chiamato una certa Giorgia che chideva di te. Appena Liam ha detto chi era ha urlato e poi ha buttato giù.- esclama lui, mentre io tolgo il guinzaglio di Elin e la lascio scorrazzare per casa.
-E' la mia migliore amica. E ha chiamato per le foto che ha fatto Harold.- esclamo prendendo il telefono di casa e posandolo sul primo mobiletto che trovo.
-Che foto ha fatto Styles?- chiede interrogativo mio cugino.
Ci dirigiamo verso la tavola e mi siedo prendendo la forchetta per iniziare a mangiare.
-Ha fatto una foto alle nostre mani intrecciate e mia ha fatto una foto di schiena mentre camminavo.- dico prima di iniziare a mangiare.
Dopo cena corro in camera mia, indosso il pigiama con i panda e afferro il telefono di casa, per chiamare Gio.
-Chi era quella ragazza a cui ha fatto la foto?- esclama lei appena risponde al telefono.
-Di solito una conversazione si inizia con "Ciao, come stai?"- dico sarcastica.
Nel frattempo Harry entra in camera mia e si mette seduto sul letto, poggiando la sua testa sulla mia gamba.
-Si si. Ora rispondi alla mia domanda.- esclama lei spazientita.
-Prometti di non urlare e di non dire niente ad anima viva?- le dico. Fortunatamente Harry non capisce un tubo di italiano, così non può capire cosa ci stiamo dicendo io e la mia migliore amica.
-Te lo prometto sulla maglia a righe di Tommo.- dice lei.
-Io e Enrico stiamo insieme.- dico usando di proposito la traduzione italiana di Harry per non fargli capire che stiamo parlando di lui.
-Ho porco cazzo!- esclama lei.
-Stai zitta e non dire niente a nessuno. Vado che domani inizio scuola. Ti voglio bene. Mi manchi.-
-Una promessa è una promessa. Buona scuola. Ti voglio bene anche io e mi manchi pure tu.- dice prima di chiudere la chiamata.
Mi abbasso verso di Harry e lo bacio quasi con prepotenza.
-Mmm.. Horan, non si fanno queste cose.- sussurra lui tirandosi su.
-Sta zitto.- borbotto io per poi baciarlo nuovamente.
Appena ci stacchiamo io mi sdraio sotto le coperte. -Spegni la luce e chiudi la porta.- gli dico.
-Scusa?- chiede lui un po' stranito dalla mia frase.
Io mi giro verso di lui.
-Dormi con me sta notte?- gli chiedo.
Lui non se lo fa ripetere due volte e sifionda sotto le coperte e mi abbraccia.
Poco dopo mi addormento cullata dal suo respiro.





YAOHI!
Sì, non state sognando. Ho pubblicato, di nuovo per la vostra felicità.
Dunque, ho scritto il capitolo ascoltando LWWY. Finalmente youtube ha deciso di collaborare e sono due giorni che non ascolto altro e mia sorella non ne può più.
Parlando del capitolo, non lo so. Bo, non mi convince più di tanto.
La parte della foto però mi piace un casino. Vorrei farla io una foto così con il mio ragazzo, ma purtroppo sto aspettando che torni dal tour *sogna ad occhi aperti*
Ah sì e mi piace pure il fatto che Dre vinca alla play per ben quattro volte consecutive contro Zayn. Facciamoci valere, perchè noi valiamo *imita la pubblicità*
La storia ha ricevuto 7 recensioni in tutto e il primo capitolo è stato letto ben *rullo di tamburi* 173 volte!
Questa volta faccio la stronza.
Se il capitolo non arriva ad almeno 3 recensioni non pubblico. Lo giuro sui ricci di Styles.
Alla prossima :D

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Capitolo 8
*** Perchè non sei ancora con quelle quattro lucciole? ***


8. Perchè non sei ancora con quelle quattro lucciole?



-Anche io rinizio scuola!- esclama Harry mentre carichiamo i libri, troppi per i miei gusti, sulla macchina di Niall.
Mi giro a fissarlo scioccata. -E quando avevi intenzione di dirmelo? Quando ti avrei trovato seduto a mensa? Sei un coglione, tesoro.-
-E finalmente si rimette a studiare, il ricciolino.- esclama con troppo entusiamo Liam.
-Sì e magari si rimette a lavorare in panetteria nei weekend.- dico sbuffando.
-Quindi tu sai più cose su di noi di quanto non ammetta.- dice Zayn con aria di sfida.
-Ti ricordo che Nillì è mio cugino e la mia migliore amica è una directioner. Come la mettiamo?- dico imitando il suo tono di voce.
-Ti ha chiuso amico.- esclama Louis dando una pacca sulla schiena a Zayn.
Io salgo in macchina seguita da tutti gli altri.
Niall mette in moto e mi lascia pieno possesso della radio. Dopo dieci minuti passati a cercare una stazione decente, mi metto a curiosare tra i cd per vedere se c'è qualcosa di meglio.
Trovo un cd dei Muse e lascio partire Neutron Star Collision, la mia canzone preferita in assoluto.
-Ti piace?- chiede Harold.
-La adoro.- sussurro tornando poi a canticchiarla.
-Sai che fa parte della colonna musicale di Twilght?- chiede Zayn con aria di sfida, ancora.
-Primo: fa parte della colonna sonora di Eclipse, terzo libro della saga. Secondo: sì lo so, è la canzone della festa a Casa Cullen. Terzo: la saga di Twilight è sia il mio libro preferito che il mio film preferito. Come la mettiamo stavolta?- domando girandomi verso di lui, che è seduto dietro vicino a Louis e Liam.
In circa venti minuti arriviamo. Siamo mezz'ora in anticipo. Bene.
Andiamo verso la segreteria. Appena la segretaria ci vede ci consegna due fogli: uno a me e uno a Harry, senza dire niente.
La cortesia non è di famiglia.
Ci dirigiamo verso gli armadietti, uno davanti all'altro, e infiliamo il libri dentro aiutati dagli altri ragazzi. Usciamo di nuovo e aspettiamo seduti sul muretto l'inizio delle lezioni.
-Sei stranamente bella sta mattina.- mi dice Niall.
Io arrosisco un poco. Cosa ha scatenato questo complimento? I vestiti che avevano scelto Eleanor e Danielle. Ovvero: una canotta bianca, un paio di jeans e un cardigan rosa pesca a cui io avevo aggiunto le mie Nike vecchie di centocinquanta anni, una collana da cui pendevano un segno della pace e una "A" enorme e un cappello beige di lana in testa.
Mi sistemo il cappello in testa e frego la sigaretta a Zayn che se l'era appena accesa.
-Ladra!- esclama.
Io aspiro il fumo della sigaretta e glielo soffio tutto in faccia. Quando arrivo a metà gliela rendo.

Driiiin!

La campanella ci ricorda che siamo a scuola e io e Harry salutiamo i ragazzi prima di entrare in quell'edificio.
-Cos'hai alla prima ora?- mi chiede mentre aspetta che prenda il libro dall'armadietto.
-Algebra.- sbuffo chiudendo lo sportello dell'armadietto. -Tu?-
-Storia dell'arte.- dice mentre ci avviciniamo alla mia classe.
-Ci vediamo a mensa?- gli chiedo fermandomi davanti alla porta.
Lui annuisce e mi saluta con un bacio a stampo.
Sospiro e apro la porta dell'aula.
-E lei è?- chiede la voce squillante della vecchietta che è la mia prof di algebra.
-Andrea Horan.- dico fissando la prof e sentendo tutti i commenti di sottofondo per il mio cognome. Che palle.
-Ah, sì giusto. La nuova alunna. Prego si vada a sedere vicino alla signorina Stork, che io ho un programma da portare avanti.- dice indicandomi un posto libero vicino a una ragazza con i capelli marrone chiaro e un paio di occhi verde-azzurro.
Mi siedo, fermamente decisa a non seguire la lezione e inizio a diseganre sul foglio che ho davanti.
Sto per addormentarmi sul banco quando finalmente suona quella fottuta campanella dopo tre ore di algebra.
-Ehi! Abbiamo finito con 'sta merda di lezione.- dice una voce squillante mentre una mano mi scuote.
Apro un occhio e la ragazza che è seduta vicino a me mi fa un sorriso.
-Sono Olivia.- si presenta.
-Andrea, ma chiamami pure Dre.- dico io mentre mi alzo e prendo il libro e il quaderno.
-Horan.. Mi sembra di averlo già sentito.- dice mentre ci incamminiamo verso la nostra quarta ora di lezione, che abbiamo insieme come tutte le altre ore.
-Niall Horan, uno dei One Direction, è mio cugino.- ammetto.
Lei si limita a sorridere e ci sediamo ad un banco.

Driiiiiin!

Ora di pranzo, finalmente.
Io e Olivia ci dirigiamo verso la mensa. Prendiamo un vassoio a testa e ci mettiamo in coda. Appena ho del cibo sul quel vassoio cerco una testa riccia, fino a quando non la trovo. Harry è circondato da quattro ragazze. Due bionde e due more.
-Dove ci andiamo a sedere.- mi chiede Oliva.
-Là.- dico indicando con la testa il tavolo dove è seduto Harry.
-No, là no. Ci sono le quattro puttanelle della scuola.- dice lei ferma.
-La vedi quella testa riccia?- lei annuisce. -E' Harry Styles, si è iscritto pure lui ed è il mio ragazzo.- dico con voce altrettanto ferma.
Mi dirigo verso di loro e appena sono vicino a loro lascio cadere con un tonfo il vassoio vicino a Harry.
-Ciao, Dre.- dice con la voce di uno che è appena stato trovato con le mani nel sacco.
-Ciao Harold. Lei è Olivia.- dico sedendomi di fianco a lui e tirando giù anche Olivia.
Solo adesso mi accorgo che la biondina con i capelli più corti è avvinghiata al braccio del mio ragazzo. E sottolineo mio.
-Loro sono Samantha, Molly, Polly e Dolly.- dice presentandole. Che nomi da baldracche.
Io annuisco molto lentamente continuando a fissare con sguardo minaccioso la biondina avvinghiata a Harry.
-Senti biondina, levagli le mani di dosso.- dico mantendendo una certa calma nella voce.
Harry mi fissa preoccupato.
-Io sono Samantha, non biondina. E poi perchè dovrei levare le mani di dosso a uno dei Uàn Dairecsion, scusa?- chiede con quella sua vocina troppo squillante. In confronto alla sua vocina quella di Perrie è adorabile.
-Perchè lui è il mio ragazzo.- dico risoluta.
Lei scoppia a ridere, seguita dalle sue barboncine.
-Ah sì? E perchè dovrebbe mettersi con una nullità del genere?- esclama con voce di sfida.
-La nullità qui presente si chiama Andrea Horan.- dico prima di alzarmi e andarmene verso il  giardino seguita a ruota da Olivia.
-Nessuna ha mai tenuto testa a Samantha.- dice sedendosi sul muretto vicino a me.
-Non aveva ancora incontrato me.- dico compiaciuta.
Sento dei passi avvicinarsi sempre di più. Alzo gli occhi e mi trovo Harry in piedi davanti a me.
-Perchè non sei ancora con quelle quattro lucciole?- chiedo fissando i miei occhi nei suoi.
Lui in tutta risposta si china verso di me e mi bacia.
-Scusa, piccola.- dice solamente.
Io sorrido e mi alzo in piedi.
-Liv, illuminami. Che cosa abbiamo alle ultime due ore?- chiedo tendendole una mano per aiutarla ad alzarsi.
-Liv?- chiede alzando un sopracciglio.
-Posso chiamarti così vero?- chiedo di rimando.
Lei annuisce. -Comunque alle ultime due ore abbiamo Geografia e Storia dell'arte.-
-Allora ci vediamo all'uscita, Harry.- dico salutandolo con un bacio sulla guancia.

Driiiiiin!
L'ultima campanella della giornata. Prendo con calma le mie cose sotto lo sguardo di Liv.
-Dimmi, Dre, quanto hai seguito delle lezioni?- domanda sarcastica.
-Poco o niente.- dico alzando le spalle.
Ci dirigiamo all'uscita e trovo Harry davanti alla porta della scuola con le braccia incrociate. Quando mi vede si apre in un sorriso mozzafiato.
-Allora ci vediamo domani.- esclamo mentre ci avviciniamo a Harry.
-Certo, a domani.- dice lei saltellando via.
Mi avvicino a Harry e lui mi saluta con un bacio a fior di labbra.
-Andiamo a casa. Mi devi aiutare con algebra.- dice lui mentre mi prende per mano.



YAOHI!
Ma ciao bellissime :3
Lo so, lo so, avevo detto che pubblicavo a 3 recensioni ma il capitolo ha avuto 50 visualizzazione, così..
Volete sapere che faccia hanno Giorgia e Marco?
Giorgia è Kimberly Dos Ramos. (la Matilda di Grachi)
Marco è Alex Pettyfer.
Mentre i personaggi di questo capitolo:
Olivia è Georgie Henley.
Samantha Dianna Agron.
Molly, Dolly e Polly sono Candice Accola, Nina Dobrev e Kat Graham.
Le ultime tre qua sopra me le ha suggerite la mia Kevin u.u
Parlando del capitolo, Harry a scuola. Voi ce lo vedete?
A me è venuta l'ispirazione prima di addormentarmi #proudofme
Va, mi dileguo che è meglio.
Ma prima devo rigraziare chi recensisce i capitolo, chi segue la storia e anche tutte le lettrici silenziose.
Vi adoro.
Alla prossima :D

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Capitolo 9
*** Biglietti ***


9.Biglietti.



Dicembre.

-Harry, cazzo, smettila. Mi fai perdere la partita!- esclamo muovendo il joystick verso destra.
Che sta succedendo? Semplice. Vacanze di Natale da scuola. Sabato sera. Louis, Liam e Zayn sono usciti. Io sono rimasta a casa perchè non sono maggiorenne. Harry è rimasto con me perchè non vuole lasciarmi sola. Niall è rimasto con noi perchè "non vuole che facciamo strane cose". Solo io posso avere un cugino così coglione.
-Ma Dre è tutta la sera che giocate a Fifa. Voglio fare qualcosa.- esclama lui buttandosi a sedere sulla poltrona.
Segno il goal della vittoria e mi butto sopra di lui.
-Allora, Haroldino, cosa vuoi fare?- chiedo muovendo velocemente le ciglia e parlando con voce civettuola.
-Twitcam!- esclama lui, alzandosi in piedi e facendomi sbattere il culo per terra.
-Harold, il mio povero culo!- esclamo tirandogli giù i pantaloni della tuta.
Niall scoppia a ridere vedendo la scena.
-Niall sei un ingrato. Invece di difendermi da tua cugina ridi.- esclama Harry tirandosi su i pantaloni.
-Guarda che qua l'unica che può darmi dell'ingrato è la mia cuginetta.- esclama tirandomi su.
-Almeno uno che mi capisce c'è.- dico abbracciando Niall.
-Dai facciamo una twitcam!- esclama Harry sbattendo un piede a terra.
-Niall, posso farmi vedere in twitcam?- chiedo alzando gli occhi verso quelli azzurro ghiaccio di Niall.
-Preparami un panino. Noi iniziamo.- esclama lui spingendomi la cucina.
-Harry, vuoi qualcosa?- chiedo al mio ragazzo.
-Fai tu.- esclama lui armeggiando con la webcam.
Scuoto la testa e mi avvio verso la cucina. Mi tiro su le maniche della felpa che portavo sopra alla canotta che avevo legato sopra all'ombelico e ai pantaloncini verdi.
Preparo un mega panino a Niall, prendo patatine, popcorn, coca cola e qualche caramella. Ci metto un quarto d'ora.
-Ho fatto!- esclamo chiudendo la porta della cucina con un calcio.
-E la cretina che avete appena sentito urlare è Dre.- esclama Harry parlando al computer.
-No, eh, ma non sprechiamoci con i complimenti!- borbotto io lasciando tutte le schifezze che avevo preso dalla cucina sul tavolino vicino al computer, per poi sedermi con la grazia di un ippopotamo sul divano dietro di loro.
Harry recupera le caramelle e si siede vicino a me portandosi dietro il computer.
Niall da un morso al panino e si siede vicino a Harry.
Passiamo un'oretta a fare gli idioti in twitcam, poi spegnamo perchè stavo per collassare sul divano.
Entro in camera, infilo il mio pigiama che consiste in una vecchia maglia da giocatore di football di quando mio padre andava al liceo, e mi infilo sotto le coperte.
-Ehi, c'è posto per me?- sento sussurrare poco dopo aver posato la testa sul cuscino.
Accendo la luce e trovo la faccia di Harry a pochi centimetri dalle mie labbra. Mi guarda un attimo negli occhi e poi mi bacia con trasporto, tendendosi suoi gomiti per non pesarmi addosso.
Ci stacchiamo per riprendere fiato e poggia la sua fronte sulla mia.
-Dre, devo dirti una cosa.- sussurra lui.
-Dimmi.- dico io affondando ancora di più le mani nei suoi riccioli.
-No, te lo dico domani.- dice lui facendo un sorrisetto strafottente, per poi cominciare a baciarmi su tutta la faccia, saltando di proposito le labbra. Poi passa al collo, facendo una leggera pressione in un punto. Quando capisco cosa sta facendo è troppo tardi. Lo spingo di lato, facendogli baciare la mia lumaca di peluches.
-Adesso cosa dirò a Niall quando verdà questo?- sibilo indicandomi il succhiotto che mi aveva fatto.
-Perchè devi sempre dare spiegazioni a lui? E se anche facessimo l'amore?- chiede lui appoggiando la sua testa sulla mia spalla.
-Harry io..- inizio leggermente in imbarazzo.
-Non sei pronta lo so.- finisce lui la mia frase. -Ti ho detto che ti aspetterò. Tu sei speciale.- dice lasciandomi un bacio sulla spalla.
La mattina dopo quando mi sveglio al posto di Harry trovo un bigliettino.
"Ehi principessa! Sono riuscito a mandare via tutti di prima mattina. Facciamo un gioco? Vai in cucina, sul tavolo c'è una sorpresa."
Corro in cucina e sul tavolo trovo una rosa bianca, simbolo di purezza, e un altro bigliettino.
 "Sapevo che non avresti resistito. La rosa bianca è la purezza, giusto? E' il fiore che ti rappresenta meglio, credo. Bando alle ciancie, non mi hai ancora trovato. In salotto troverai un'altro biglietto, corri su."
Non resistetti alla tentazione e corsi in salotto. Trovai un altro biglietto attaccato alla televisione.
"Sei quasi arrivata. Hai presente l'aiuola che tanto adori fuori in giardino? Ecco, lì, in mezzo hai tuoi amati fiori c'è un altro bigliettino."
Ma porcopuffo, sto ragazzo è malato di mente.
Fuori, in pieno inverno, in maniche corte.
Massì, accontentiamolo.






Yaohi.
Muahahah sono ancora viva! Scusatemi sono di fretta.
Devo vedere New Moon che è già iniziato, ma io ho continuato a scrivere perchè vi voglio bene.
Scappo seriamente.
Mi raccomando, passate anche dalla mia nuova FF su Biber u.u
Alla prossima :D

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Capitolo 10
*** Hai la febbre ***


10. Hai la febbre.



Esco di casa e ritorno dentro con il biglietto così veloce che tra un po' ho superato il record di Bolt.
"Scusa scusa scusa scusa. So che starai già imprecando in tutte le lingue che conosci, ma non avevo idea di dove mettere questo bigliettini. In teoria ce ne sarebbero dovuti essere ancora un paio, ma non so dove metterli quindi ti dico dove sono. Sono in sala relax, ti aspetto lì con la tua sorpresa."
Minchia che ragazzo idiota che mi sono trovata.
Scendo le scale starnutendo, cazzo mi verrà un raffreddore.
Spalanco la porta della sala relax e trovo una cascata di capelli biondi davanti a un Harry troppo sorridente.
-E così mi hai chiamato qua per vedere che mi tradisci?- esclamo fintamente scazzata dopo aver riconosciuto quella testa bionda.
Harry mi guarda preoccupato. -Dre, non è come sembra. Posso spiegarti!-
-Minchia, tutto il mondo non gira attorno a te. Parlavo di lei.- esclamo passando una braccio attorno alle spalle della mia migliore amica.
-Ah. Be', la roba di Gio l'ho portata nella camera degli ospiti. Vado a cambiarmi che tra un po' tornano i ragazzi e dobbiamo andare ad una intervista.- esclama Harry scomparendo su per le scale.
Prendo per mano Gio e la porto di sopra. Mettiamo via tutti i suoi vestiti in un'ora, poi tornano i ragazzi e scendiamo di sotto per salutarli.
-Salve bella gente!- esclamo scivolando in salotto, dove sono i ragazzi che aspettano he arrivi Paul.
Gio arriva in salotto un po' in imbarazzo. Giusto, quella ragazza è nella casa dei suoi idoli.
-Gente, quella bella bionda laggiù è la mia migliore amica.- esclamo indicandola.
-E come si chiama la tua migliore amica?- chiede Niall guardandola dalla testa ai piedi.
Minchia quella ragazza inizia male. Dovete sapere che Niall è l'amore segreto di Gio, ma lei è talmente cretina che è pure fidanzata.
-Giorgia.- sussurra quella scema.
Fortunatamente Paul arriva e i ragazzi vanno a fare l'intervista.
Appena escono, ci buttiamo tranquillamente sul divano e io mi prendo un paio di coperte per coprirmi.
-Tesoro ti senti bene?- mi chiede lei girandosi verso di me.
Di solito ero abituata al freddo, mia mamma non accendeva i termosifoni manco con una bufera di neve.
-Harry mi ha fatto uscire di casa prima.- esclamo prima di starnutire.
Lei mi posa una mano sulla fronte.
-Sei calda. Secondo me hai la febbre.- dice lei dopo poco.
Io faccio spallucce e accendo la tv.
Troviamo il canale dove i ragazzi hanno l'intervista.
Cantano un po', poi le solite domando, fino a quando non arrivano alla fatidica domanda.
-Allora ragazzi, l'ultima domanda che credo vi facciano tutti. Come siamo messi a ragazze?- chiede il giornalista.
Louis alza la mano, lui ed Eleanor sono ancora felicemente fidanzati.
Zayn lo segue a ruota, anche se manco lui sa se sta realmente con Perrie.
Liam si morde un labbro e abbassa gli occhi, gli fa ancora male la rottura con Barboncino-Girl alias Danielle.
Niall guarda intensamente Harry, della serie se gli sguardi potessere uccidere.
Harry alza la mano senza togliere gli occhi da quelli di Niall.
-Oh oh oh. Abbiamo una svolta. Harry Styles fidanzato.- esclama il giornalista.
-E ci puoi dire come si chiama?- continua.
Harry fissa Niall e lui annuisce.
-Si chiama Dre. Lei è fantastica.- dice fissando intensamente la telecamera.
-Oh mio dio!- esclamo saltando fuori dall'involucro delle coperte.
-Copriti, brutta scema che poi stai peggio!- esclama lei.
Harry Styles ha detto che sono fantastica.
La mia migliore amica è venuta a trovarmi a Londra.
Saranno delle vacanze spettacolari.




Yaohi.
Sono viva!
Scusate l'immenso ritardo, ma a scuola mi hanno dato un casino di verifiche e tra l'altro ho preso pure un 5 di tedesco e un 5.5 di inglese.
E poi mi mancava l'ispirazione. Ho passato dei giorni di merda perchè ho iniziato questo capitolo tipo tre volte e tre volte non mi convinceva. Be, manco questo mi convince tanto, ma dovevo pur scrivere qualcosa, no?
Comunque, vado che tra un po' è pronta cena e dopo cena devo chiamare la mia Kevin per fare la traduzione di inglese.
Il liceo linguistico è durissimo T.T
E voi che scuola fate? #lochiedotantoperfarmiicavolivostri
No, ok adesso vi lascio perchè devo andare seriamente che ho le piadine quasi pronte, anche se non voglio alzarmi dal divano perchè da me si congela.
E da voi com'è il tempo? #lochiedotantoperfarmiicavolivostri2lavendetta
Serio, adesso vado.
Ah, mi stavo dimenticando, che testa che sono.
Voglio cogliere l'occasione di ringraziare ancora una volta la mia Zia Harry, perchè mi ha regalato l'Official Annual per il compleanno *-*
Alla prossima,
Bea.
P.S.: scusatemi per la cortezza  D:

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Capitolo 11
*** Sto bene. ***


11.Sto bene.
 
 
 
Mai, dico, mai e poi mai ammalarsi quando vivi con cinque coglioni (tra i quali c'è pure tuo cugino), con la tua migliore amica in vacanza da te, e il tuo ragazzo che si dispera perchè dice che è colpa sua se sei finita a letto a bere il brodino di pollo come i vecchietti.
Avete presente quel momento in cui stai male e tutti stanno intorno a te?
Bene, allora ricapitoliamo. Harry sta male mentalmente perchè dice che è colpa sua se sono finita a letto malata. E grazie al cazzo, mi hai mandato fuori di casa al freddo e al gelo!
Niall è preoccupato perchè dice che se i miei lo vengono a sapere lo trucidano e poi perchè se io sono malata tocca a Louis prendere i miei turni ai fornelli e mangiano solo carote.
Zayn è preoccupato perchè non ha un parere femminile in casa e quindi è in crisi.
Louis è in crisi perchè dice che i ragazzi non apprezzano la sua cucina.
Liam è preoccupato che io prenda le medicine, ma io quelle non le prenderò mai. Parola di scout.
Giorgia è preoccupata perchè sono la sua migliore amica e si preoccupa per me.
Eleanor pensa alle crisi di Louis e ogni tanto passa a cucinare.
Perrie vuole che mi rimetta in salute solo perchè così poi riavrà Zayn tutto per se. Odioso ornitorinco. 
Marco dice che ha bisogno di me perchè deve andare a fare shopping.
Olivia ha bisogno di una mano con i compiti.
E addirittura Justin Bieber mi ha tweettato dicendomi di rimettermi presto.
Mentre sono presa a contare tutti quelli che sono preoccupati per me, entra in camera mia Giorgia.
-Horan, muovi il culo a stare meglio perchè devo andare in giro per Londra con te.- esclama entrando.
-Minchia non decido io quando sto meglio.- esclamo io sprofondando nei cuscini.
-Allora, i ragazzi sono usciti. Marco ha chiamato e arriva tra un po'. E poi ha chiamato anche Olivia e le ho detto di passare. Oh e dobbiamo cominciare a pensare alla tua festa di compleanno.- dice Giorgia sedendosi davanti a me a gambe incrociate.
-Ok, va bene. E, Kev, mancano ancora un bel po' di giorni al mio compleanno, prima c'è quello di Tommo.- dico io usando quel soprannome idiota.
Quando Giorgia aveva scoperto che Tommo aveva un piccione finto che chiamava Kevin, aveva cominciato a girare per Torino chiamando ogni piccione Kevin, così piano piano avevo iniziato a chiamarla Kevin, e anche lei di conseguenza.
-Sì, ma Kev, a lui gli facciamo la festa a sorpresa. Gli diciamo che stiamo organizzando la festa a te, quando la festa è la sua.- esclama lei.
-Che mente contorta la tua.- esclamo facendole pat pat sulla testa.
-Comunque, come ti senti adesso?- esclama mettendomi una mano sulla fronte.
Ci tengo a precisare che a me, quando sto male, basta dormire senza prendere nessuna medicina, e poi sto bene. Ma sti qua che vivono con me, dopo tre giorni non mi vogliono far scendere dal letto.
-Minchia, sto bene! Sono due giorni che ve lo ripeto!- sbotto io alzandomi dal letto. 
Apro l'armadio e, dopo aver levato il pigiama, infilo un paio di jeans chiari e un felpone grigio. 
Cinque minuti dopo suonano al campanello, vado ad aprire e trovo Olivia e Marco che confabulano amabilmente.
-Entrate!- esclamo facendoli passare.
Controllo l'ora: le quattro del pomeriggio.
-Vado a prendere da mangiare, voi tre scegliete un film.- dico per poi dileguarmi in cucina per cercare tutte le schifezze da sgranocchiare durante il film.
Quando torno in salotto, trovo Marco, Giorgia e Olivia che litigano per il film. 
Marco vuole vedere Mamma mia!
Giorgia vuole farci fare una maratona di The Vampire Diares.
Olivia vuole farci vedere Venerdì 13.
Mollo le patatine, le Haribo, le pizzette e la coca sul tavolino e infilo nel lettore DVD il mio film preferito, Twilight.
-Ora tutti seduti sul divano che devo vedere il film.- sbotto buttandomi sul divano. Tutti sbuffano, per poi sedersi e vedersi il film.
Qualche ora dopo, dopo tutti i film della saga, tornano anche i ragazzi.
-Dre, che cavolicchio ci fai fuori dal letto?- esclama Liam appena mi vede seduta sul divano. Ma minchia, dillo. Cazzo. Vuoi lo spelling? C-A-Z-Z-O! 
-Guardavo Twilight.- dico io scrollando le spalle.
-Ma tu stai male! Devi stare a letto e rimetterti e..- 
Lo interrrompo prima che possa aggiungere qualcos'altro. -Sto bene, Liam. Sto bene.- mi alzo dal divano e mi avvicino a Liam per poi aggiungere.
-E dilla una parolaccia ogni tanto.-
Scappo di sopra, entro in camera e mi butto sul letto. Prima che possa accendere l'ipod, la porta si riapre ed entra Harry.
-Ehi piccola. Come va?- chiede prima di sdraiarsi accanto a me sul letto.
-Tutto a posto. Te? Com'è andata l'intervista?- chiedo accoccolandomi al suo petto.
-Tutto a posto. Mmm, niente di che. Sta volta hanno fatto più domande anche su di te.- dice per poi sorridermi e lasciandomi un bacio a fior di labbra.
-Che è successo?-domando tirandomi su a sedere.
-Allora, Niall mi ha trafisso con lo sguardo tutte le volte che pronunciavo il tuo nome, poi hanno scoperto che tu sei sua cugina quindi hanno cominciato a chiedere come sei fatta a lui e Niall ha detto che passare un anno con lui quando eravate piccoli era di sicuro molto meglio che vivere con te due giorni adesso. Poi hanno chiesto come stiamo insieme e io ho detto che stiamo benissimo. E poi hanno domandato se sei simpatica alle fan e Louis ha risposto che sei una di quelle ragazze che se ne fregano di quello che pensano gli altri e che te ne freghi altamente se stai simpatica alle fan o no.- finisce per poi riprendere fiato e darmi un bacio molto appassionato.
Appena ci stacchiamo corro di sotto ad abbracciare Louis.
 
 
 
 
YAOHI.
Sì sono viva. Scusate se non aggiorno da anni, ma ho avuto verifiche su verifiche e tutte sono andate male. Io non so proprio più che fare, prendo brutti voti su brutti voti.
Parlando del capitolo, bo non lo so ditemi voi. Vi piace? Non vi piace? 
Poi la storia del soprannome Kevin non è vera, cioè io e Gio ci chiamiamo sul serio Kevin, ma non è per quello che ci chiamiamo così.
Bo, non ho altro da dirvi.
Alla prossima,
Bea c:
 
 

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Capitolo 12
*** Una nuova lavatrice. ***


12. Una nuova lavatrice
 
 
-Liaaaaaaam!- urlai fuori di me correndo in cucina, dove sapevo l'avrei trovato intento a sorseggiare il suo caffè del pomeriggio.
-Che succede Dre?- domandò lui trattenendo le risate per com'ero vestita, ovvero una maglia a maniche lunghe di tre taglie più grandi con le maniche tirate su e un paio di pantaloni della tuta di Niall. Per completare il tutto ero completamente bagnata.
-Dobbiamo comprare una lavatrice nuova. Adesso!- sbottai. -Non ne posso più di lavare a mano!- 
-Dre, oggi non possiamo. Tra un po' abbiamo un'intervista. E domani non si può perchè è il compleanno di Tommo e abbiamo interviste tutto il giorno.- mi rispose lui.
-Ma perchè dovete lavorare pure la vigilia di Natale?- domandai lagnosa.
-Perchè decidono i manager quando dove e come. Non è colpa mia.- concluse scrollando le spalle e tornando a sorseggiare il suo caffè.
-Promettimi che però andiamo a comprare la lavatrice. Se no poi vi tocca andare in giro nudi.- dissi.
-Quanto abbiamo prima di uscire in giro nudi?- domandò.
-Credo... Poco.- conclusi. Sentimmo una spece di urlo provenire dalla stanza di Louis e ci avvicinammo cauti alla sua stanza. 
-Che succede amore?- domandò Harry in modo scenico, entrando nella stanza come un tornado.
-Oh, Harry, non ho più vestiti!- esclamò Louis piangendo teatralmente sulla spalla del mio ragazzo.
-Il poco a cui alludevi prima erano pochi secondi, vero?- mi domandò Liam all'orecchio. Io annui in tutta risposta. 
-Che caspita succede qua?- domandò a quel punto Louis indicando prima me poi l'armadio vuoto.
-Se Liam non mi accompagna a prendere una cazzo di lavatrice nuova siete senza vestiti.- risposi ovvia.
-Liam? Perchè non io?- domandò Harry avvicinandosi.
-Perchè è l'unico con un cambio di vestiti puliti.- risposi lasciando un bacio sulla guancia a Harry.
-Ma allora anche tu sei senza vestiti!- esclamò Louis puntandomi un dito contro.
-Ma sei cretino? Devo solo cambiare la maglia e mettermi le scarpe e poi posso uscire!- esclamai io.
-Momento momento momento momento. Dove sono Zayn, Niall e Gio?- domandò Liam prima di uscire dalla camera di Louis.
-Niall l'ho mandato a comprare la Nutella, stavamo vivendo in una casa senza Nutella! Mentre Zayn è andato a fare shopping, doveva portarsi dietro Perald, ma lei non poteva e si è portato dietro Gio.- risposi io scrollando le spalle e scappando in camera ad infilare un maglione ghiaccio le mie adoratissime Vans.
Infilai giubbotto, sciarpa e cappelo e recuperai il cellulare. Andai a recuperare Liam in salotto e ci dirigemmo verso il centro commerciale.
-Allora.. Che fate domani?- domandò Liam mentre eravamo in macchina per andare al centro commerciale.
Giorgia aveva convinto i ragazzi per la festa a sorpresa a Tommo, anche il diretto interessato lo sapeva, ma lui non doveva fare altro che tenermi lontana il più possibile.
-Dunque, Eleanor arriva appena prima che voi ve ne andiate. Perrie passa appena ha finito le prove con il gruppo. Poi andiamo a fare la spesa per la festa e torniamo giusto poco prima di voi. Poi quando ve ne andate di nuovo ci mettiamo a preparare il salone per la festa.- dissi girandomi una ciocca di capelli tra le dita.
Rimanemmo in silenzio per un po', poi Liam si girò verso di me. 
-Dre, tu ami Harry?- domandò di punto in bianco.
-Be... Ecco... Io... Io penso che piano piano mi stia innamorando di lui. Mi piace un casino.- domandai diventato rossa come un pomodoro.
-E allora perchè non gliela dai?- domandò lui inchiodando nel parcheggio del centro commerciale.
-Scusa?- domandai sconvolta, convinta che avessi sentito male.
-Dai stai con lui da due mesi ormai e ancora non avete scopato. Perchè?- domandò ancora.
-Vuoi che ti prenda a sprangate a ritmo di Rock Me o di C'mon C'mon?- domandai.
-Ma allora conosci i titoli delle nostre nuove canzoni!- esclamò lui scendendo dalla macchina.
-Vivo con voi, ci credo che le conosco.- esclamai io ovvia, entrando dentro il centro commerciale.
Entrammo e andammo a scegliere la nuova lavatrice. Dopo due ore di ricerche trovammo quella perfetta. Pagammo, o meglio, Liam pagò e riuscimmo a far entrare la lavatrice in macchina.
Tornammo a casa e mentre portavamo la lavatrice nella lavanderia per montarla, Harry mi saltò letteralmente addosso e cominciò a darmi tanti piccoli baci a stampo.
-Hazza, levati devo montare la lavatrice!- esclamai sorridendo tra un bacio e l'altro. 
-Ma mi sei mancata! Voglio sbaciucchiarti tutta!- esclamò lui staccandosi di poco.
-Louis!- dissi in tono lamentoso. Lui capì subito e si portò via Harry, contro la sua volontà.
Liam mi aiutò a portare la lavatrice di sotto, poi si dileguò dicendo che toccava a lui cucinare.
Mi levai il maglione e rimisi la maglia che avevo prima e cominciai a lavorare.
Dieci minuti dopo suonò il campanello.
Andai ad aprire e trovai davanti alla porta Samantha.
-Biondina. Che ci fai qua?- 
-Sono venuta qua per il mio Harriccio!- esclamò lei saltando addosso a Harry.
 
 
 
Yaohi. 
Scusate sono di fretta. Devo scappare a prendere mia sorella. 
Dopo pubblico anche l'altro capitolo dell'altra storia.
Un bacio,
Bea.

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Capitolo 13
*** Party hard, all day, all night. ***


13.Party hard, all day, all night.
 
 
 
 
-Sa-Samantha?- domanda Harry ritrovandosi quella biondina attaccata al collo.
-Che succede Harriccio? Non sei felice di vedere la tua ragazza?- domanda lei.
Fermi tutti. La sua ragazza? Io sono la sua ragazza, vero? Vero? Ok, Dre. Mantieni la calma. Respira. Calma. Calma. Calma. Calma. Cal.. Col cazzo che sto calma! Quell'essere biondo è aggrappato al collo del mio ragazzo.
Tiro un pugno a qualcosa. Liam e Louis si precipitano in salotto e subito vedono la mia mano sanguinante. Mi guardo la mano, poi alzo lo sguardo sullo specchio dell'entrata rotto dal mio pugno.
-Dre! Che succede?- domanda Liam correndomi in contro. 
Louis è paralizzato sulla soglia del salotto. Guarda prima me preoccupato, dopottutto sono la piccola di casa qua, e poi il suo sguardo diventa di ghiaccio vedendo Harry.
-Tutto a posto, Liam, tranquillo.- dico guardando Liam e sorridendogli.
-Tu non stai bene. Vieni, andiamo in cucina, ti medico.- dice lui trascinandomi in cucina.
L'ultima cosa che sento prima che la porta della cucina sia chiusa è la voce di Harry che manda via la biondina.
Liam mi fa sedere su una sedia intorno al tavolo e corre in bagno a prendere la valigetta del pronto soccorso. 
Mentre Liam se ne va, entra in cucina Louis. Sono di spalle, ma sò che è lui perchè se fosse stato Harry non sarebbe stato zitto.
-Dre? Non stai piangendo, vero?- domanda Louis avvicinandosi.
Punto i miei occhi viola nei sui azzurro cielo e le lacrime che stavo tentando di trattenere escono prepotenti dai miei occhi.
-Annie, non piangere su.- dice lui correndo ad abbracciarmi. 
Sono ancora attaccata al suo petto quando Liam torna per medicarmi. Mi prende la mano e, dopo averla disinfettata per bene, me la fascia.
-Cucino io oggi. Tranquilla.- mi dice poi, alludendo al mio turno per cucinare.
Annuisco e mi tiro in piedi. Louis mi è vicino subito e passa un braccio sulla mia vita. 
Appena entriamo in salotto, Niall fa la sua comparsa in casa con in mano tre barattoli di Nutella.
-Harry. Che. Cazzo. Hai. Fatto. A. Mia. Cugina.- sibila appena mi vede abbracciata a Louis e con la mano fasciata al petto. 
L'ultima volta che l'avevo visto così arrabbiato era stato quando, a Pasqua, avevo mangiato anche la sua parte di colomba al cioccolato.
-N-Niente Niall. Niente.- balbetta lui.
-Nillì. Dammi la Nutella.- gli dico allungando un braccio per prendere i vasetti. 
Entro in cucina, poso due dei tre barattoli nella dispensa, affero due cucchiai e l'ultimo barattolo ed esco dalla cucina. 
Gio e Zayn sono appena tornati. Appena la bionda mi vede, le faccio segno di seguirmi in camera. Appena fa la sua comparsa in camera mia, ci mettiamo sotto le coperte a mangiare la nutella.
 
 
 
 
Finalmente il giorno della festa di Tommo. Alleluja. Non ne potevo più. Ogni volta che i ragazzi erano a casa Louis mi trascinava in camera sua a fare qualsiasi cosa. Peccato che lui non sapeva che la festa era per lui e quindi ero io a tenere occupato lui. Che mente contorta quella di Giorgia.
-Blondieeeee!- urlo rivolta a quella scema bionda della mia migliore amica.
-Dimmi tesoro.- dice lei entrando tutta tranquilla in cucina.
-El e Perrie non sono ancora tornate?- chiedo inzuppando i savoiardi nel caffelatte.
-Non ancora.- sospira lei.
-Dio, le ho mandate solo a comprare le bibite, non in guerra.- dico io finendo di mettere i savoiardi nella pirofila.
Gio guarda ogni mio gesto fino a quando non le si illuminano gli occhi. -Stai facendo il tiramisù di tua mamma?- domanda poi.
Io annuisco e mi concentro per mettere le scaglie di cioccolato alla fine.
Sento la toppa girare nella chiave e una risata cristallina. Poco dopo Eleanor e Perrie fanno la loro comparsa in cucina.
-Abbiamo le bibite!- esclama Perrie lasciandole sul tavolo.
Sussurro un 'ok' e mi rimetto a preparare la torta alla Nutella.
-Io mi chiedo come tu faccia ad essere così arzilla dopo.. Dopo quello che è successo ieri.- dice Eleanor guardandomi al lavoro.
-Quando sono arrabbiata cucino dolci. Fortuna che oggi è il compleanno di Louis, se no si sarebbero trovati a mangiare dolci per il resto della giornata.- dico mentre tiro fuori il biscotti dal forno.
-Gio, lo zucchero a velo!- dico allungando una mano verso di lei. Prontamente lei me lo passa e io lo metto sui biscotti.
-Tra un'ora arrivano i ragazzi. Louis arriva cinque minuti dopo.- esclamo appena alzo gli occhi dai biscotti e li poso sull'orologio.
-A prepararsi!- urlo quasi, subito dopo. 
Portiamo i biscotti e il tiramisù sul tavolo in salotto, dove abbiamo allestito il tutto e scappiamo in camera: io nella mia, Gio in quella degli ospiti, Eleanor in quella di Louis e Perrie in quella di Zayn.
Mi faccio una doccia veloce, esco e mi asciugo il corpo velocemente. Indosso l'intimo e mi asciugo i capelli. Entro in camera e mi metto il vestito che avevo scelto quella mattina: un monospalla turchese lungo fino a metà coscia. Torno in bagno per truccarmi: ombretto blu notte, elayner azzurro, mascara e rosetto rosso. Infilo tra i capelli un cerchietto blu brillantinato e torno in camera dove infilo le mie decoltè brillantinate.
Scendo in salotto e trovo Eleanor, stretta in un tubino verde speranza, che apre agli ospiti; Perrie, vestita con un lungo vestito rosso, che controlla il tavolo delle cibarie e Gio, con indosso un vestitino bianco, vicino all'interruttore.
Mi avvicino a Eleanor e, appena le sono vicina, entrano i ragazzi, che fanno segno a tutti di stare zitti. Gio spegne la luce e a tentoni le vado vicino.
Aspettiamo un paio di minuti e sentiamo Louis entrare in casa. Gio accende la luce e tutti gridiamo un 'Buon compleanno Louis!'.
Il tempo che capisca che è una festa a sorpresa che parte la musica a palla.
Della serie: party hard, all day, all night.
Poco prima delle undici entro in cucina per prendere la torta alla Nutella. Mentre sto accendendo tutte e 21 le candeline, entra Harry.
-Dre. Io e te stiamo ancora insieme, vero?- domanda con una punta di tristezza.
Sospiro. -Harry, io..- chiudo gli occhi, prendo un bel respiro e butto fuori tutto quello che sento dentro. -Harry, io ho paura. Ho paura che Samantha distrugga il nostro rapporto. Che io e te non saremmo più un noi. Perchè io, Harry, io ti amo.- sussurro.
Sento i suoi passi avvicinarsi e le sue labbra poggiarsi sulle mie. 
-Ti amo anche io, Andrea.- dice appena si stacca.
-Dio, Hazza. Almeno non chiamarmi Andrea.- dico io sorridendo e finendo di accendere le candeline. 
Apro la porta della cucina e faccio un segno a Giorgia. Lei prontamente ne fa un altro a Eleanor che corre a spegnere la musica, Gio spenge la luce e entriamo in salotto io e Harry illuminando la stanza con la luce delle candele.
Cominciamo a cantare Tanti Auguri a te. Tutti in inglese, io ovviamente in italiano perchè non mi suonava bene in inglese.
-Tanti auguri Louis.- gli dico prima che spenga le candeline e Gio riaccenda le luci. 
-E i regali?- domanda Louis con la faccia di un bambino.
Eleanor gli porta il suo, un bracciale con incisa la loro data d'incontro. Perrie e Zayn gli regalano una maglia a righe arancioni, Niall un pallone da calcio e Liam, Gio e Harry un cappello di lana. Seguono poi tutti i regali degli ospiti, il mio è l'ultimo. Ci ho passato tutta una settimana per farlo fare.
Gli porgo il pacchetto e lui lo scarta subito, rivelando una cornice con una nostra foto. L'avevamo fatta verso Halloween, prima che partissero per fare l'apparizione a XFactor.
Mi salta al collo e mi abbraccia forte, sussurrandomi un 'grazie' all'orecchio.
Balliamo ancora per un po', fino a quando l'orologio non batte la mezzanotte, facendoci urlare un 'Buon Natale!' collettivo. 
Prima che possa fare o dire qualsiasi cosa, un braccio mi porta su per le scale. Sento le labbra di Harry baciarmi prepotentemente, come se non respirasse. Entriamo in camera sua e mi butta sul letto continuando a baciarmi. Tira su le coperte sui nostri corpi, sussurrando: -Ti amo, amore. Adesso nulla ci potrà separare.-
 
 
 
 
 
Yaohi.
Ok, come va? 
Io sto d'incanto. Se come no. In teoria dovrei andare a letto, ma dovevo finire di scrivere il capitolo. 
Che ve ne pare? A me non piace più di tanto.
Ringrazio chi recensisce questi capitoli e soprattutto chi ha messo la storia tra le seguite/ricordate.
Vi voglio bene. 
Scappo, alla prossima.
Bea c:

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Capitolo 14
*** Non è che ha il ciclo? ***


14.Non è che ha il ciclo?
 
 
Fermi tutti. Ma oggi è Natale.
Apro gli occhi, levandomi di dosso le coperte del letto di Harry, trovandomi vestita con una sua maglia e le mutande. Che tenero, mi ha rivestito.
Volgo gli occhi verso la sveglia digitale sul comodino. 6.30
In teoria sarebbe presto e una persona normale tornerebbe a letto, ma io normale non sono e mi fiondo giù per le scale, fregandomi che è praticamente l'alba e che tutti in casa dormono.
Entro in salotto, mi lego i capelli in una coda disordinata e cerco il CD con le canzoni di Natale. Appena lo trovo, lo metto su e alzo il volume al massimo, sapendo che possa svegliare tutti.
Sulle note di "All I want for Christmas is you", entro in cucina, recuperando qualche dolce dalla sera prima per preparare la colazione. Faccio colazione in trenta nano secondi poi torno in salotto. 
-Che cazzo hai sul collo?- la voce isterica di Niall mi fa voltare velocemente, rischiando di farmi cadere sopra l'albero di Natale.
-Quale collo?- domando io sorridendo istericamente.
-Il tuo collo Annie. Hai scopato con Harry?- urla ancora.
Nel frattempo la musica cambia e parte "Last Christmas" e gli altri ragazzi scendono addormentati dalle scale.
-Niall, che minchia ti urli alle 7 del mattino?- chiede Zayn sistemandosi il ciuffo.
-Liam! Guarda tu! Cosa sono i segni viola che Dre ha sul collo?- domanda ancora più istericamente Niall.
Non è che ha il ciclo?
Liam mi si avvicina e fissa attentamente il mio collo.
-Succhiotti.- sentenzia dopo cinque minuti. -Come quelli di Harold.- continua. -Voi due avete scopato.- conclude indicando prima me e poi il mio ragazzo.
-Voi due avete scopato?- domanda ancora più istericamente Niall. -Ti ha tolto la verginità?-
Dio, fai che non me lo abbia chiesto.
Gio scoppia a ridere. Lei è l'unica che sa che non sono più vergine.
-Perchè ridi?- chiede allora Niall girandosi verso di lei.
-Non sono più vergine da tipo.. Un anno.- esclamo dopo un po'.
-Ma..Ma..Ma..Ma non hai nemmeno diciassette anni!- balbetta Louis.
-Fermi tutti! E' Natale, andiamo a fare colazione e poi ci diamo i regali, va bene?- urla Harry.
Si dirigono tutti in cucina, dove fanno colazione. 
Dopo un quarto d'ora siamo seduti per terra a scambiarci i regali.
Niall riceve: un pacco di biscotti da parte di Louis, una maglia con un taco gigante da parte di Gio, un cappello degli Yankees da parte di Zayn, un bracciale da parte di Harry e un pallone da parte mia e di Liam.
Zayn riceve: uno specchio da parte di Niall, prodotti per capelli da parte mia e di Gio, un gioco per la Wii da parte di Louis e Harry e un paio di scarpe da parte di Liam.
Liam riceve: un cappello da parte di Harry e uno da parte di Zayn, Niall gli regala una felpa, Gio un paio di pantaloni, io braccialetto e Louis un quadro.
Harry riceve: tre cappelli da parte di Louis, Liam e Zayn, uno shampoo per ricci ribelli da parte di Gio, una nuova catenella da parte di Niall e io gli regalo una fedina, con incisi i nostri nomi e un segno dell'infinito.
Per me e Gio hanno pensato di darci dei soldi e di farci decidere a noi i nostri regali.
Quando è il turno dei regali per Louis, gli porgiamo un enorme pacco.
Lui lo scarta con impazienza e rivela un enorme collage con le sue foto con tutti noi da parte di tutti.
Ci abbracciamo tutti forte forte e scherzammo tutti insieme, quando la suoneria dei messaggi del mio telefono li fece zittire tutti. Be', in teoria fu la mia faccia a farli zittire: gli occhi persi nel vuoto e la faccia sconvolta, tutto solo dal messaggio che avevo letto:
 
"Buon Natale, piccola Andy"
 
 
 
Yaohi.
Scusate, sono di fretta.
Perdonatemi se aggiorno così tardi e che il capitolo fa così schifo.
Vi saluto perchè devo andare a prendere mia sorella a scuola e andare a stampare delle foto.
Fanculo Maya, siamo ancora vivi.
Alla prossima, 
Bea c:

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Capitolo 15
*** Arriva la nonna. ***


15. Arriva la nonna.
 
 
Il fatto che tra due giorni sia il mio compleanno è una cosa stupenda. Ma la cosa più bella sono i biscotti al cioccolato che sto mangiando. E sono a casa solo con Niall. Giorgia, Marco, Olivia e i ragazzi sono andati già a comprarmi il regalo di compleanno. 
Sarebbe tutto perfetto se il telefono non cominciasse a squillare quando sto per mangiarmi il mio quindicesimo biscotto.
-Niall! Il telefono!- urlo rivolta verso la cucina, dove è lui.
-Rispondi tu!- mi urla lui di rimando.
-Ma il telefono è in cucina!- 
-Ho capito, rispondo io!- 
Dieci minuti dopo Niall entra in cucina con la faccia di uno che ha appena visto un fantasma. L'ultima volta che io avevo quella faccia, era perchè mi era arrivato quel messaggio.
-Nillì, che succede?- chiedo titubante, alzandomi dal divano e spostando il pacco di biscotti da un lato.
-Ha.. Ha.. Ha chiamato la nonna..- balbetta buttandosi sul divano di fianco a me.
-E quindi?- domando.
-Nonna Adele viene qui.- dice ancora più sconvolto. 
-Siamo nella merda.- esclamo. Niall annuisce.
E ora la domanda sarà, ma perchè minchia avete paura di una nonnina? Ecco, nonna Adele è la donna più severa che conosco. Quando viene a trovarci a casa papà si veste come un damerino, mamma è sempre in tiro e noi ragazze con i codini, la gonna, la camicia e le paperine. E come se potesse andare meglio, niente parolaccie. Quindi, se adesso arriva qua siamo messi tutti male perchè dobbiamo vestirci tutti in tiro.
-Nillì, chiama gli altri, falli tornare qua adesso. Dobbiamo prepararci all'arrivo di nonna.- esclamo balzando in piedi. 
Tre quarti d'ora dopo abbiamo pulito da cima a fondo tutta la casa. 
-Giooooo! In camera! Dobbiamo prepararci!- esclamo correndo su per le scale. 
Dopo la doccia, ci troviamo in camera mia a scegliere i vestiti. Alla fine optiamo per un paio di pantaloncini azzurri a vita alta, i collant neri, una camicetta bianca, le ballerine azzurre e tantissimi braccialetti e collane varie. Ci sediamo sul letto e comincio a farle i codini, mentre si trucca. Quando finiamo facciamo cambio: lei mi fa una treccia laterale mentre io mi trucco. 
Quando siamo perfettamente pronte scendiamo di sotto, dove trovo i ragazzi intenti a preparare la tavola. 
-Abbiamo ordinato la cena ad un ristorante, arriva tra cinque minuti.- mi dice Liam.
Annuisco, guardando l'orologio. -Bene, abbiamo dieci minuti per sembrare che la cena l'abbiamo cucinata noi. Fatevi vedere.- esclamo facendoli mettere tutti davanti a me e Gio. Indossano tutti uno smoking nero. Sono perfetti. 
-Ok, a posto. Niall, raccomanda tutti, io penso alla cena.- esclamo appena sento il campanello squillare. Affero qualche soldo da un portafoglio a caso, con cui pago il fattorino e comincio a mettere la cena nei vassoi che poi porto in sala da pranzo.
Finisco appena in tempo, poichè appena poggio l'ultimo vassoio sul tavolo contenente il pollo, il campanello suona di nuovo. 
-Niall, dobbiamo andare noi!- esclamo prendendolo per mano e trascinandolo verso la porta. 
La apriamo. -Ciao nonna!- esclamiamo in coro. 
-Sono ancora giovane per essere chiamata nonna! Sono sempre Mrs Adele per voi!- esclama la nonna, pardon, Mrs Adele, lanciando il suo giubbotto di pelliccia a Niall.
Niall lo appende velocemente. -Nillì, Annie, quanto siete diventati grandi!- esclama poi lasciandoci un bacio sulla guancia, per poi dirigersi verso la sala da pranzo, dove ci sono anche gli altri ragazzi. Faccio per seguirli, ma prima che possa fare un solo passo, mi vibra il telefono.
 
"Andy, saluta tua nonna da parte mia." 
 
Cazzo, cazzo, cazzo, vaffanculo, minchia, tette, culo. Non anche stasera. Forzo un sorriso e torno in sala, dove trovo tutti in religioso silenzio. La nonna li sta squadrando tutti da capo a piedi.
-Ehm, non.. Volevo dire, Mrs Adele, loro sono Giorgia.- comincio indicando la mia migliore amica. -Mentre loro sono Zayn, Liam, Louis e Harry. Insieme a Niall formano i One Direction.- mi affretto a spiegare. 
Niall la fa accomodare a capotavola, mentre io comincio a mettere la pasta nei piatti. 
 
 
Due ore dopo, la nonna è seduta tutta impettita su una poltrona, mentre noi ci siamo divisi sui due divani. 
-Dunque, Nillì, ormai hai quasi vent'anni. Non credi sia ora di trovarti una moglie? La figlia della cugina della vicina di casa della sorella di una cara amica della panettiera sotto casa del fratello della mia vicina di casa ha una figlia che ha appena compiuto vent'anni. Potrei farvi conoscere.- esclama la nonna.
Ok, io mi sono persa a "Nillì".
-Nonna, Mrs Adele, credo che sia ancora troppo presto per pensare al matrimonio.- dice Niall. 
Ok, SuperDre deve salvare la situazione. -Nonna, nonnina carissima.- comincio beccandomi una sua occhiata di ghiaccio. -Credo che sia ora di andare, convieni con me?- Dio, quando parlo con lei sembro totalmente un'altra persona. 
-Giusto, tesoro. Nillì, il cappotto!- esclama lei alzandosi in piedi. 
Indossa il cappotto e si dirige verso l'entrata. Saluta me con un bacio sulla guancia, mentre Nillì la accompagna fino al taxi. 
Appena il taxi parte, dopo che Niall torna dentro e che la porta è chiusa, torna tutto alla normalità.
-Cazzo, cazzo, cazzo, cazzo, vaffanculo, minchia, tette, culo, cazzo!- esclamo buttandomi sul divano.
-Ora sì che ti riconosco!- esclama Harry saltandomi addosso, seguito poi da tutti gli altri.
 
 
YAOHIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII.
Sciao bele! 
Sono riuscita ad aggiornare! 
Ok, sono di fretta (come sempre) perchè mia sorella ha invitato a cena delle sue amiche e perchè sono troppo impegnata a rispondere a tono ad uno che mi sta dando della troia sul fake. 
Adios babeeeeee
Love, 
Bea c:

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Capitolo 16
*** Tanti auguri Dre! ***


16.Tanti auguri Dre!
 
 
30 Dicembre 2012.
-Dreeee! Domani è il tuo compleanno!- esclama Louis piombando in camera mia seguito da Niall. 
-Il fatto che domani sia il mio compleanno non vi obbliga a piombare in camera mia alle 10 del mattino!- boffonchio con la testa appena alzata dal cuscino. 
-Dre sono le due del pomeriggio. A che ora sei andata a dormire?- domanda Niall urlandomi in un orecchio.
-Sai com'è ho chiamato Camilla per sentire come le va in Italia da sola e una cosa tira l'altra e abbiamo staccato verso le due, poi mi sono fatta un giro in cucina e mi sono mangiata due scatole di biscotti e sai che se mangio poi non ho sonno. Quindi, mi sono messa sotto le coperte ascoltandomi Ed Sheeran e mi sono addormentata verso le cinque.- mugugno tirandomi il piumone sopra la testa. 
-Dai cuginetta, muovi il culo e alzati!- esclama Niall prendendomi di peso per poi portarmi in bagno e lanciandomi sotto la doccia dopo avere aperto l'acqua gelata. 
-Niall! Così non vale!- esclamo uscendo dalla doccia. 
Con la poca forza di volontà che mi rimane, mando fuori Niall e Louis dalla mia stanza, prendo l'asciugamano e mi asciugo. Recupero l'intimo e mi infilo i primi pantaloni della tuta e il primo felpone che recupero.
Scendo in cucina dove trovo Liam e Gio intenti a cucinare già la cena. 
-Buongiorno.- boffonchio trascinandomi su una sedia. 
-Allora, domani è il tuo compleanno.- inizia Zayn, seduto al tavolo davanti a me, mentre mi passa una tazza di caffelatte. -Quindi, decidi cosa dobbiamo cucinare per la festa.- esclama afferrando la penna posta poco lontana. 
-Non lo so..- mi lamento bevendo la mia colazione. 
-Dai decidi!- mi esorta Harry.
-Carbonara, lasagne.. Pizza e patatine fritte.- dico alzando le spalle. -Harry, voglio un bacio.- esclamo poi facendo il labbruccio, dopo aver posato la tazza vuota sul tavolo.
Harry mi sorride, per poi fare il giro del tavolo e darmi un bacio sulle labbra.
 
 
 
31 Dicembre 2012.
La sveglia non è una delle migliori. Niall, Harry, Liam, Louis, Zayn e Gio entrano in camera mia urlando e cantando Tanti auguri a te. Fanculo a me che sono nata alle quattro di mattina. 
-Il programma di oggi prevede.- comincia Liam.
-Colazione da Starbucks.- continua Louis.
-Estetista.- esclama Gio.
-Pranzo da Nando's.- salta su Niall.
-Sessione pomeridiana di shopping.- urla Zayn.
-Giro di bar fino a domani mattina anche se fai solo 17 anni.- finisce Harry. 
-Perfetto, ora posso tornare a dormire?- boffonchio affondando il viso nel petto di Harry, sdraiato di fianco a me.
-Va bene, ma l'estetista è alle 10. Tu e Gio dovrete essere stupende!- esclama Liam prima di chiudersi la porta alle spalle, dopo aver mandato via tutti.
-E comunque, prima di uscire per bar, tu sei tutta mia.- mi sussurra Harry nelle orecchie poco prima di riaddormentarmi.
 
Dopo estetista, pranzo e shopping, torniamo a casa intorno alle cinque del pomeriggio. Mancano due ore all'ora di cena, e all'incirca cinque ore prima di uscire. 
Prendo per mano Harry e ci chiudiamo in camera mia. 
Ci sdraiamo sul mio letto: lui con la testa sul mio stomaco, io con la mano tra i suoi ricci. 
-Piccola..- mi chiama.
-Dimmi..- gli sussurro di rimando.
-Lo vorresti un bambino?- mi domanda alzando la testa e gurdandomi negli occhi.
-Mmm.. Non lo so.. Ho appena 17 anni. Non vorrei avventare le cose.- esclamo posando la mano sulla mia pancia. 
-Tanto dovrei rimanere con te, volente o nolente. Niall mi taglierebbe le palle se sapesse che ti ho lasciato solo perchè sei incinta.- dice tirandosi poco più in su sul letto e mettendosi una mano dietro la nuca. -Ma in ogni caso non ti lascierei mai.- asserisce tirandomi verso di lui.
 
Mezzanotte.
Siamo appoggiati alla balaustra del ponte sopra il Tamigi, aspettando il nuovo anno. 
Ho diciassette anni, una migliore amica stupenda, vivere con mio cugino e i suoi amici alla fine non è così male. 
Partono i fuochi d'artificio e, dopo aver baciato Harry, abbraccio quelle persone che ormai sono la mia famiglia.
 
 
20 Maggio 2017
-Harry, porca puttana baldracca, vieni qua immediatamente!- urlo dalla sala della suit di uno degli hotel più lussuosi di New York.
-Cosa succede, scricciolo?- mi domanda Zayn comparendo improvvisamente al mio fianco.
-Zayn, evita di comparirmi così all'improvviso!- urlo verso di lui.
-Amore, mi cercavi?- oh, alleluia. Harry si degna di uscire dalla nostra stanza.
-No, cercavo un pino che ha il tuo stesso nome!- esclamo tentandomi di alzarmi dal divano.
-Ferma dove sei!- urla Louis. E te pareva! 
-Louis, sono incinta, non sono un kamikaze!- esclamo ancora più irritata.
-Non importa. Devi stare calma!- esclama Liam, dopo aver poggiato il libro che stava leggendo sul tavolino davanti alla poltrona.
-E poi è il tuo secondo bimbo, devi essere rilassatissima.- dice Niall dopo aver mandato giù l'ultimo morso del suo panino.
-Mamma! Papà ha detto che posso salire con lui sul palco!- esclama quella piccola peste di Julie. 
-Harry!- esclamo mentre passo una mano tra i riccioli neri di Julie. 
-Scusa, piccola, ma gliel'avevo promesso.- dice scrollando le spalle e rigirandosi la fede al dito.
-L'avevi promesso anche a me.- boffonchio, mentre Julie comincia a chiacchierare con il mio pancione. 
 
Ora ho ventidue anni, sono sposata con Harry, ho una bimba che si chiama Julie e che assomiglia tanto a Harry e sono incinta del nostro secondo bimbo. 
 
Fine.
 
 
yaohi.
o mio dio. O MIO DIO!
non ci credo, l'ho finita! l'ho finita!
ok, ringrazio chi è arrivato fin qui, chi ha recensito e chi ha messo tra le seguite/ricordate.
un ringraziamento speciale va ad Asia, la mia adorata Haz, che mi dice supporta sempre. ti amo amore <3
bene, mi eclisso che devo studiare latino >.< 
ci vediamo in un'altra ff
baci,
B.

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