Eccomi qui con il secondo capitolo…scusate
se vi ho fatto attendere un po’, ma ho avuto un piccolo blocco creativo!
Notte. Una casa vuota
che era diventata il suo unico rifugio. Tutti le avevano
voltato le spalle, non c’era nessuno accanto a lei. Era sola.
All’improvviso, una voce familiare, lui. Accanto a lei ancora
una volta, come sempre, l’unico che non la aveva abbandonata. Le sue parole dolcissime, la forza che le aveva regalato e quella
notte passata tra le sue braccia. Il senso di vuoto e
solitudine che scompariva piano piano. E il desiderio di fermare il tempo per restare in quel momento per
sempre. Perché Spike non la avrebbe mai
abbandonata.
Buffy si svegliò di soprassalto
quando sentì squillare il telefono, con una strana sensazione di vuoto nello
stomaco. Aveva di nuovo sognato quella
notte. Di controvoglia si alzò dal letto e cercò il telefono in giro per la
stanza.
Quando
rispose, udì dall’altro lato della cornetta una voce molto familiare. Era Willow.
- Willow, è successo
qualcosa? Perché mi chiami a quest’ora?
È notte fonda!-
- Buffy, devo dirti una cosa importante!-
- Non farmi preoccupare! Che
cosa sta succedendo? Problemi con il tuo demone?-
-No, con quello me la sono
sbrigata facilmente. Ho usato uno splendido nuovo incantesimo che ho trovato in
un vecchio libro di Giles…
Buffy cominciava a perdere la pazienza –Willow! Vuoi arrivare al punto per favore?-
-oh…già…vedi Buffy…dopo che ho sconfitto il demone…io
ho…incontrato qualcuno…e…Buffy, quello che sto per
dirti potrebbe causarti uno shock…quindi preparati e…cerca di non svenire…-
-Insomma! Smettila di farla tanto lunga!- la pazienza
non era mai stata una grande virtù di Buffy – chi hai
incontrato di così importante da giustificare una telefonata prima dell’alba?-
Willow
tirò un lungo respiro, e poi sparò la bomba – Spike. Ho incontrato Spike. È vivo-
Buffy lasciò cadere il telefono sul pavimento. Non si
sentiva più le braccia, le gambe le tremavano e il cuore andava all’impazzata.
“Cosa accidenti
significa che Spike è vivo?”
Non riusciva a muoversi. La voce di Willow che chiamava il suo nome dal telefono ancora aperto
gettato sul pavimento le sembrava lontana anni luce.
Iniziò a piangere senza nemmeno sapere il perché. Si sentiva scaraventata in un
altro mondo. Non provava niente. Era diventata apatica. Immobile. L’unica cosa
che riusciva a pensare era “Spike e
vivo”. Piangeva sempre più forte, senza riuscire a controllarsi. Dawn corse
dentro la stanza, immaginando la sorella in preda ad uno sei
soliti incubi sulla bocca dell’inferno. Invece la trovò seduta sul
letto, singhiozzante e con lo sguardo perso.
-Mio Dio Buffy! Che cosa è successo?-
-Spike…-
Down
sospirò al sentire pronunciare quel nome – hai ricominciato a pensare a lui?
Non puoi andare avanti così…lui non c’è più, sono passati due anni ormai, devi
andare avanti!-
- Lui è…vivo…-
-Cosa stai dicendo? È morto nella bocca dell’inferno!- La ragazza cominciò a
preoccuparsi per la salute mentale della sorella.
-No!- Buffy si alzò e iniziò ad urlare – Lui è vivo! - Urlava e piangeva, eppure non sentiva nulla – Lui
è tornato! Willow lo ha visto! Era in Africa! Lei lo
ha visto! –
-Buffy calmati! È impossibile! Deve essere stato un
sogno! Lui è morto!-
- Anche io ero morta! –
Urlava con tutta la sua forza – Eppure sono qui! Sono
tornata! E anche lui è tornato! Lui è di nuovo qui! –
-Ma sono
passati due anni! Come può essere tornato dopo tutto questo tempo?-
Buffy si sedette. Parlò con tono più calmo, anche se
il suo cuore sembrava ancora sul punto di esplodere – Non lo so come è possibile. Ma so che lui è
vivo. E che probabilmente adesso mi sta cercando. Devo
trovarlo Dawn. Io ho bisogno di lui-
-Ti prometto che ti aiuterò a cercarlo- Dawn abbracciò
la sorella – Te lo prometto-
L’indomani mattina Buffy scese a fare colazione molto
presto. In realtà non era riuscita a riaddormentarsi dopo quella telefonata.
Come avrebbe potuto? Come una ragazzina innamorata aveva continuato a
fantasticare, ad immaginare il loro incontro, quando avrebbe potuto finalmente
riabbracciarlo. E si chiese dove fosse, e da quanto
tempo ormai la stesse cercando. Perché lei era sicura che la
stesse cercando. Lui non l’avrebbe mai abbandonata. Non l’avrebbe mai
lasciata sola.
Era incredibilmente nervosa. Doveva trovarlo al più
presto. Ma non aveva idea di dove cercarlo. Che fosse ancora in Africa?
All’improvviso le venne in mente un’idea folle. Si
ricordò che a Los Angeles Angel aveva un’ agenzia
investigativa. Non perse un attimo, corse verso il telefono e cercò tra le
migliaia di scartoffie il numero di telefono che il vampiro le aveva dato tempo fa, quando si era trovata nella città degli
angeli per passare alcuni giorni con suo padre, e aveva visto Angel per qualche
minuto.
Trovò il biglietto da visita con il disegno fatto da Cordelia…un’aragosta…o
qualcosa di simile…Cordy sosteneva fosse
un angelo…ma a Buffy in questo momento non importava poi molto.
Stava per chiedere ad Angel di ritrovare Spike. Doveva
essere uscita completamente fuori di testa. Cosa le faceva pensare che lui la avrebbe aiutata? Aveva
sempre odiato Spike, e si era dimostrato molto geloso…ma
era pur sempre Angel, e Buffy sapeva di potersi fidare di lui ciecamente.
Compose il numero, ma nessuno rispose. Il numero non
esisteva più. Buffy riattaccò il telefono piena di
delusione. Doveva pensare a qualcun altro…
*********
-Maledetta alba!- Spike era stato costretto a rifugiarsi in una casa
abbandonata, quando i primi raggi del sole iniziarono
a spuntare in cielo.
Stava seduto, la schiena appoggiata al muro, la
sigaretta in mano. Era preoccupato. Se la piccola
strega avesse parlato con la cacciatrice, lui sarebbe
stato fregato. Buffy avrebbe scoperto che lui era vivo, e allora addio al suo
gesto eroico, al suo sacrificio…e all’amore della sua piccola
riccioli d’oro.
Ma una parte di lui sperava
che Willow rivelasse tutto a Buffy. Forse lei lo
amava davvero, e allora avrebbero potuto stare insieme
per sempre.
-Sono un idiota- Ma chi voleva prendere in giro? Lui era un vampiro, aveva massacrato
centinaia di innocenti, aveva più volte cercato di
ucciderla, aveva cercato di violentarla…a quel pensiero sentì una fitta alla
bocca dello stomaco…lei non avrebbe mai potuto amarlo. Era un mostro. Lei aveva
amato l’eroe, ma ormai quella parte di lui non c’era più…il suo sacrificio non
poteva bastare a cancellare secoli di peccati.
******
Era notte…ma non una notte
qualunque. Era la notte in cui toccava alla cacciatrice
più forte fare la ronda. Già, di questo purtroppo non poteva liberarsi. Le
varie cacciatrici in giro per il mondo avevano dei
turni. Il male andava fermato comunque.
Camminava per il cimitero, aspettando che qualcosa si
risvegliasse e cercasse di ucciderla. Le sembrava assurdo avere così tanta
voglia di combattere. Non lo avrebbe mai ammesso, ma ad una parte
di lei mancava la caccia…
Improvvisamente un vampiro sbucò nell’ombra e le prese
il collo. Lei si liberò facilmente dalla stretta, lo scaraventò al suolo e gli
ficcò un paletto nel cuore.
Era stato facile. Fin troppo facile. Un po’ delusa riprese a camminare, quando si accorse che dove prima
c’era il vampiro, adesso c’era un cartoncino bianco…Si avvicinò incuriosita,
credendo si trattasse di qualcosa di demoniaco, invece si ritrovò in mano un
biglietto da visita
Wolfram&Hart
Studio Legale
Specializzato in
casi sovrannaturali
Si domandò cosa diavolo doveva farsene un vampiro di
uno studio di avvocati…
Girò il biglietto e cominciò a leggere
Sede centrale a Los Angeles
Altre sedi sparse per ogni angolo
del mondo
Servizi interdimensionali
Il rigo successivo le fece
venire un tuffo al cuore
Presidente: Angel, il vampiro con
l’anima
Non poteva credere ai suoi
occhi. Angel era il presidente di uno studio legale? Non era l’unica ad essere
impazzita allora! Si chiese se in questo studio avessero i mezzi necessari per
ritrovare Spike…bè, lo avrebbe
saputo molto presto…doveva solo telefonare!
**********
Alla Wolfram e Hart non c’era un attimo di pausa. I
telefoni squillavano a tutte le ore del giorno.
Ma quando il telefono del suo ufficio squillò quella
mattina, Angel sentì che stava per succedere qualcosa di strano
Harmony
rispose con il sua solita voce squillante
-Salve, qui è l’ufficio del capo della Wolfram&Hart, come posso esserle utile?-
Buffy avrebbe riconosciuto quella voce tra migliaia di
persone
-Harmony?
Cosa diavolo ci fai lì?-
-Ci lavoro, idiota! Chi sei? E Come fai a conoscere il mio nome?-
Buffy era sempre più stordita…Harmony
stava dando dell’idiota a lei??…il mondo doveva essersi capovolto…
-Sono quella
che dovrebbe prendere a calci il tuo sedere. Passami Angel, è
urgente!-
-Oh mio Dio! Buffy! Che bello risentirti!-
-Harm,
non ho tempo da perdere con queste cose. Ed inoltre io non
sono affatto contenta di risentirti. Hai cercato di uccidere mia
sorella!-
-Ma
adesso ho smesso con certe cose! Ora sono una bravissima segretaria!-
Buffy era esasperata –Sono contenta che tu abbia
trovato la tua strada, ma ora vuoi passarmi Angel?!-
- Ok,ok…calmati…non sei mai stata una persona socievole,
dovresti essere più gentile con me!-
-HARMONY! PIANTALA! DEVO PARLARE CON IL TUO CAPO!-
-Te lo chiamo subito-
Angel alzò il telefono con aria scocciata
-Che vuoi,Harmony?-
- Buongiorno capo! C’è una persona al telefono per te!-
-Non ho intenzione di parlare con il demone Kulash, passalo alla sezione di Weslay-
-Non è un demone, capo…anche se
ha lo stesso un caratteraccio-
-Chiunque sia, non mi va di
parlare-
-Nemmeno con Buffy?-
Ad Angel per poco non scappò il telefono di mano
-Passamela immediatamente!-
-Ciao,Buffy!-
-Ciao Angel…sai, ti avevo cercato al tuo vecchio numero-
-La Angel
Investigation non esiste più-
-Vedo che ti sei dato alla legge…sono abbastanza sorpresa-
-Anche
io…è una storia lunga-
-Un giorno me la racconterai-
-Volentieri-
Angel sorrise – Perché hai chiamato? Hai bisogno di aiuto?-
- In realtà mi serve un favore…ho bisogno di trovare
una persona…e non sapevo a chi altro rivolgermi…- Era
terribilmente imbarazzata
- hai chiamato le persone giuste, vedrai che troveremo
chiunque tu stia cercando, abbiamo mezzi illimitati
qui!- E per la prima volta Angel sentì che la Wolfram&Hart aveva un senso – Dimmi chi è questa persona.-
Buffy respirò a fondo…spaventata di ferire l’unica
persona che poteva aiutarla
-Vedi Angel…so che quello che sto
per dirti ti sembrerà folle ma…ho bisogno che tu mi aiuti a trovare Spike-
Ecco qui! Grazie a
tutte le ragazze che hanno recensito, e spero di non
avervi deluso con questo secondo capitolo…spero di riuscire a postare il
seguito molto presto!
Aspetto le vostre
recensioni!