I don't need you tonight.

di blast__
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo; ***
Capitolo 2: *** Helena. ***
Capitolo 3: *** You and me. ***
Capitolo 4: *** Mai; ***
Capitolo 5: *** I'm glad you came; ***
Capitolo 6: *** Treno; ***
Capitolo 7: *** Departure; ***
Capitolo 8: *** Don't you worry about the distance; ***
Capitolo 9: *** Hangover; ***
Capitolo 10: *** Orgoglio; ***
Capitolo 11: *** Agreement; ***
Capitolo 12: *** Queen of the superficial; ***
Capitolo 13: *** You broke her heart; ***
Capitolo 14: *** You suddenly want me; ***
Capitolo 15: *** You belong with me: ***
Capitolo 16: *** I think I'm crazy about him; ***
Capitolo 17: *** I believe you; ***
Capitolo 18: *** Gives you Hell; ***
Capitolo 19: *** I don't need you tonight; ***
Capitolo 20: *** Yours Hell is back! ***
Capitolo 21: *** Vecchi amori; ***
Capitolo 22: *** Ricordarmi ancora perchè ho bisogno di un uomo; ***
Capitolo 23: *** Happiness; ***
Capitolo 24: *** Some people never change; ***
Capitolo 25: *** ...Like it's made just for me; ***
Capitolo 26: *** How much can you love? ***
Capitolo 27: *** I love you; ***
Capitolo 28: *** Epilogo; ***



Capitolo 1
*** Prologo; ***


Prologo


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20 giugno 2013.
 
Sapete qual è la cosa che odio di più della mia vita?
Che,per quanto mi ci impegni,perdo sempre.
E questa volta avevo perso di nuovo,contro un coglione,per giunta.
Dio,ero proprio caduta in basso.
Eppure gli altri hanno l’abitudine di definirmi una vincente,ma,evidentemente,queste persone non mi hanno mai conosciuta davvero; ma chi ha mai conosciuta davvero?
Non mi conosco nemmeno io,figuriamoci se mi conoscono gli altri!
So solo che una vincente non sarebbe mai finita nello stesso letto di una persona che odia.
Nessuno avrebbe mai detto,che io,in un giorno normalissimo di giugno,mi fossi ritrovata nello stesso letto di Louis Tomlinson,dopo averci fatto sesso.
Quello stupido energumeno ci era riuscito.
Io lo sapevo,l’ho sempre saputo in realtà,che quello era un deficiente,ma i miei stupidi –stupidissimi per l’esattezza- ormoni,non hanno saputo resistere quando ieri sera lui mi ha baciata.
Ero in astinenza da troppo,e lui non aiutava di certo con quegli occhioni verdi che chiedevano sesso.
E adesso,alle dieci e trenta del mattino,mi ritrovo nello stesso letto di questo idiota,che russa tra l’altro.
Cosa devo fare?
La risposta,per mia fortuna,arriva subito dalla mia mente contorta.
Ovviamente rivestirmi e lasciarlo lì,mentre ancora dorme. E’una bastardata sicuramente,ma rientra nel mio stile e rende la sconfitta meno dolorosa.
Decido di non lasciare nemmeno una traccia di me,a parte uno stupido bigliettino scritto di fretta e lasciato sulla scrivania del deficiente.
 

‘-Fai pena a scopare,Tomlinson-’

 

look at me-
Hi,we're one direction.
Ok adesso ho attirato la vostra attenzione.
HAHAHAH che cretina,scusatemi.
comunque eccomi qui con una nuova storia
e ancora devo finire l'altra lol 
perdonatemi se sono insopportabile 
ma non riesco a non scrivere:)
passiamo alla storia..
dunque,diciamo che questo è un flashfoward
la storia dal  primo capitolo in poi andrà a ritroso  
fino ad arrivare a questo momento.
L'immagine che ho messo all'inizio è appunto la ragazza protagonista:)
ancora non si capisce nulla lol però andando avanti capirete:)
adesso vado,perchè sto davvero diventando logorrica :D
Lasciate  recensioni e mi farete una donna felice (?)

xoxo Adri.

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Capitolo 2
*** Helena. ***


Helena.



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12 aprile 2012.




{Burning on just like a match you start to incinerate 
The lives of everyone you knew 
And what's the worst to take, from every heart you break
And like a blade you stake 
Well I've been holding on tonight 
What's the worst that I could say? 
Things are better if I stay 
So long and goodnight 
So long and goodnight }

Helena-My chemical romance.

 
Mi spiegate che senso hanno i piccioni?
No,sul serio.
Stavano rompendo il cazzo mentre io me ne stavo tranquilla su una panchina,chiedevano cibo con quegli occhi spavaldi,ma io non gliel’avrei dato,giammai!
Mi alzai dalla panchina –dato che i piccioni se n’erano impossessati- e iniziai a vagabondare per il parco.
La cosa disgustosa dei parchi sono tutte quelle coppie che si sbaciucchiano sulle panchine,e per poco non ci fanno un figlio!
Poi ovviamente ci sono  gli anziani che leggono comodamente il giornale e ascoltano le discussioni altrui.
Possono mancare le persone con a spasso i loro deliziosi cagnolini che cagano a destra e a sinistra?
Ovvio che no!
E poi,dopo tutta questa elite di persone,ci sono quelli che che –come me- non fanno un cazzo dalla mattina alla sera,e quindi vanno al parco con l’ipod per ascoltare della musica mentre si viaggia con la mente.
Avrei sicuramente dovuto iniziare a frequentare una qualche specie di università,o roba varia,così,per farmi una cultura.
Non che fossi una persona ignorante,ma la scuola non mi è mai piaciuta.
Mia sorella aveva provato svariate volte a cercare di convincermi,ma lo studio non era per me,io ero quella delle cose pratiche,le cose teoriche poco mi piacciono.
Perciò appena finii quel benedettissimo anno di quinto liceo,trovai subito un posto come barista,poco femminile,anche se io di femminile ho ben poco. Però,quel posto,non era male. Prendevo uno stipendio misero,vero,ma avevo il weekend libero.
E poi quel lavoro mi teneva impegnata in qualche modo.
-Merda!- urlai,alzando lo sguardo verso il cielo. Poi,mi voltai verso la mia spalla,su cui era appena arrivata una calda e deliziosa cagata di piccione.
Ma perché capitano tutte a me?Perchè?
 
 
 
Dopo quel bellissimo pomeriggio,tutto ciò che potevo fare tornando a casa era solo una bella doccia.
Rilassante come poche.
Sotto la doccia la cosa migliore che si possa fare è pensare alla vita,progettare cose,viaggiare con la mente.
Ma io,da persona anormale che sono,sotto la doccia riesco solo a cantare a squarciagola,anche se la mia voce non è deliziosa,anzi,fa proprio schifo.
Purtroppo quei cinque minuti di relax furono interrotti dal suono del campanello che sembrava non avesse intenzione di smettere.
-Arrivo,arrivo!- strillai.
Infilai l’accappatoio e andai ad aprire.
Potevano essere solo due persone:Rayn,il mio migliore amico o June,mia sorella.
Ovviamente non mi stupii quando mi trovai davanti la mia sorellina minore,che quotidianamente veniva a casa mia a blaterare qualcosa sulla sua vita.
-Cioè tu apri in accappatoio?e se non fossi stata io?se fosse stato un maniaco?- disse,con tono drammatico.
Ruotai gli occhi –Chi altro poteva essere se non una spina nel fianco?-
Lei incrociò le braccia e mise il broncio –Sei sempre acida-
Sorrisi –Entra,dai-
Se c’era una persona a cui volevo davvero bene era mia sorella,ma non glielo avrei mai dimostrato,ovviamente.
Lei invece lo dimostrava eccome,veniva a trovarmi quasi ogni giorno. Viveva ancora con i nostri genitori,io invece avevo scelto la strada della indipendenza,meno li vedevo,meglio stavo. Ero stata sempre la figlia cattiva per loro,quella sbagliata,quella che andava male a scuola,quella pazzoide,quella anticonformista,la pecora nera della famiglia,insomma.
Quando avevano visto i tatuaggi-meravigliosi tra l’altro- che avevo fatto sul braccio mi avevano praticamente sbattuta fuori casa,poi si erano scusati. Adesso il nostro rapporto è davvero misero,qualche telefonata e qualche busta con cento cinquanta sterline all’interno una volta ogni due mesi.
Pretendevano il mio perdono,e io gliel’avrei pure dato,se solo mi avessero accettata per com’ero.
June,per sua fortuna, era totalmente diversa da me,sia fisicamente che caratterialmente.
Forse era la perfezione. Non conosco nessuno più che sia più bello di June,non lo dico solo perché è mia sorella.
E’ bella davvero,dentro e fuori.
E’ alta,bionda e ha gli occhi verdi. Non è che io sia un cesso,ma lei è di gran lunga più bella,questa non è una cosa che mi ha dato fastidio,non sono un tipo invidioso,anzi,sono molto felice per lei.
Lei,ovviamente,non faceva che ripetermi che la mia era una bellezza particolare.
Forse l’unica cosa che avevamo in comune –a parte gli occhi- erano i capelli tinti,i miei di rosso,e i suoi di biondo.
Invece,caratterialmente,c’era un abisso.
Lei,simpatica,gentile,sognatrice,disponibile.
Io,acida,scontrosa,ombrosa e chi ne ha più ne metta.
-Hell,mi stai ascoltando?- mi chiese,mentre era seduta sul mio letto.
Io annuì indossando la mia felpa –Si si-
-E cosa stavo dicendo,sentiamo- disse,mettendosi una mano sotto il mento.
Io la guardai male –Stavi parlando di quei cosi li..-
-Quei cosi?-
-Si,quelli li!I one infection..-
Mi lanciò uno sguardo assassino,nemmeno avessi bestemmiato!
-Si chiamano One Direction Hell!Sono mesi che te ne parlo,dovresti aver imparato ormai!-
Ah certo,come dimenticare i famosissimi one direction?
-Vabbè,c’ero quasi-
Un altro sguardo assassino.
Non faceva altro che parlare di questi cinque tizi dalla mattina alla sera. Parlava del fatto che fossero bravissimi,che fossero dei bei ragazzi e che fosse perdutamente innamorata di loro.
Ok,perfetto,anche io ero innamorata di un cantante,è normale,ci passano tutti,ma avevo dodici anni,Dio santo!
-Comunque,sai che hanno insultato Zayn per la sua religione?- chiese con un tono di voce basso.
Zayn?Adesso chi cacchio era Zayn?
-E’ sempre uno di quei cosi?-
Lei annuì sbuffando.
–Beh,sai quanta gente insultano ogni giorno,e nessuno si fa qualche sega..- Terzo sguardo assassino per oggi,avevo raggiunto un record,che faiga. -Comunque,dovresti smetterla di pensare a questi quattro tizi- continuai poi.
-Cinque- mi corresse,seria.
-Si quelli che sono,dicevo, non li incontrerai mai, e se mai dovessi incontrarli,non avrei niente da loro se non un semplice ‘ciao’. Cioè tu aspetti una vita per ricevere un semplice ciao?Svegliati June,hai 19 anni,non più 12,loro scopano allegramente e non pensano a te di certo,imitali anche tu,vedrai,ti farai bene all’anima-
 
 
 
Mia sorella è una di quelle persone,che,se dici una cosa sbagliata,te lo fa pesare per almeno dieci giorni. Che poi,non avevo detto nemmeno una cosa sbagliata,anzi,era più che giusta.
June aveva diciannove anni,doveva aprire gli occhi,o no?
Io che ne avevo ventuno ero una molto realista,avevo smesso di sognare tempo fa,ma la vita mi piaceva comunque,non ero una di quelle emo depresse.
Comunque,per farmi perdonare,la dovetti portare a mangiare al Mc Donald,neanche fosse mia figlia.
-Allora,come va?- chiese iniziando ad addentare il suo panino.
-Bene- dissi,imitandola.
-A lavoro?Tutto bene?-
-Si davvero,domani ho il turno di mattina,che palle.-
-Ci sarà quel tuo collega carino di cui mi avevi parlato?- chiese,sorridendo.
Aveva una buona memoria. Le avrò parlato del mio collega si e no due volte,non sono un tipo che parla molto con la gente dei fatti miei.
-Chi,Matthew?-
-Si,lui-
Io sorrisi –June,Matthew non è carino,è proprio bono-
Lei scoppiò a ridere –Ah beh,come dici tu-
-Mamma e papà come stanno?-
-Oh,stanno bene,ma rompono. Sto pensando seriamente di andarmene di casa..-
Feci spallucce –Capisco, e dove andresti?- dissi scherzando,era ovvia la risposta ‘Da te,Helena’.
-Da Harry,sicuramente-
Sbarrai gli occhi –Chi è sto Harry?!Non me ne hai mai parlato-
Lei sbuffò e mi guardò con sguardo severo –E’ quello dei one direction,Hell!-
Scoppiai a ridere –Mi era preso un colpo!pensavo ti fossi fidanzata-
-Ma io lo sono già,con lui.-
-Peccato che lui non lo sappia-
 
 
Non riuscivo a dormire,per la miseria,e tra poche ore mi sarei dovuta alzare per andare a lavoro.
Era sicuramente colpa di quel panino del Mc,non lo avevo ancora digerito,e probabilmente sarebbe stato comodamente all’interno del mio stomaco per un’altra abbondante settimana.
Per fortuna avevo la musica che mi teneva compagnia. La musica,la mia più fedele amica. In quel momento stavo ascoltando i Nirvana,il mio gruppo preferito. Se Kurt Cobain sarebbe potuto tornare in vita,lo avrei sposato,uno dieci e cento volte,sarebbe stato sicuramente l’uomo della mia vita. Ma da quando Kurt era morto,non ci speravo più di incontrare l’uomo della mia vita,anzi,non credevo che esistesse un uomo adatto a me per quella vita,magari per la prossima,quando rinascerò principessa,quando avrò due bellissimi occhi azzurri e dei meravigliosi capelli biondi. Non avevo mai avuto una storia seria,certo,qualche storiella da due settimane ce l’avevo avuta anche io,ma niente di serio oltre la scopata.

Il cellulare che era sul comodino accanto al letto,si illuminò.
‘Ti odio,sei la peggiore amica del mondo. Mi hai tradito!Come hai potuto?io che mi fidavo di te..ti ho dato tutto!hai chiuso con me,cancella il mio numero,per favore.’
Il messaggio si bloccava qui,perché era lungo due pagine. Subito iniziai a diventare paonazza in viso,che avevo combinato?
Niente,a parte aver rigato la macchina di una troia che mi sta sul culo. Ah si,ero stata anche con un ragazzo fidanzato due giorni prima. Ah ecco,avevo rubato delle sigarette all’amica di mia sorella. 
Per fortuna arrivò la seconda parte del messaggio che pose fine al mio esame di coscienza,che sarebbe continuato all’infinito.
‘SCHERZETTO!!Invia questo messaggio a cinque tuoi amici e avrai fortuna in amore. –Rayn xx’
Ma Cristo santo,Rayn,erano scherzi da fare alle tre e mezzo del mattino?
Questo era uno dei tanti motivi per cui l’adoravo,era totalmente idiota.


look at me-
Uau :) grazie per le 6 recensioni ♥
grazie per chi l'ha gia messa nelle preferite-ricordate-seguite :)
ecco il primo capitolo:)
ovviamente siamo ancora all'inizio,la storia si farà interessante tra un po!
In questo capitolo si vede il carattere della protagonista -Helena- :) poi ci sono anche due personaggi fondamentali,June e Rayn.
I nostri amati eroi(i one direction) entreranno in scena
intorno al quinto capitolo :)
voglio procedere con calma   
spero di ricevere tante recensioni (anche se non le merito uù)
Adioooos
#muchlove

xoxo Adri.

 

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Capitolo 3
*** You and me. ***


You and me.






Maggio 2012.



{cause it's you and me and all of the people 
with nothing to do 
nothing to lose 
and it's you and me and all of the people 
and I don't know why 
I can't keep my eyes off of you}
Lifehouse-You and me

 
-Un caffè- disse la signora davanti a me,ricoperta da un orrenda pelliccia,che stava osservando il mio braccio tatuato.
-Ecco a lei- dissi,porgendole delicatamente la tazzina.
Sembrava una vecchia signora spocchiosa dei quartieri alti di Londra.
-Posso farle una domanda?- mi chiese,sorseggiando il suo caffè.
-Mi dica- risposi,cercando di sembrare cortese.
-Cosa c’entra lei con questo locale?-
Ho detto sembrava?Mi correggo,era una signora spocchiosa dei quartieri alti di Londra.
Alzai un sopracciglio,cercando di restare calma. –Che vuol dire,mi scusi?-
-Dico,questo posto è così fine..-
Scoppiai a ridere. Mi stava dando della tamarra insomma.
-Beh,questo me lo chiedo anche io- dissi,con un strana calma. Mi tenevo a quel posto,e litigare con un cliente per poi farmi licenziare era l’ultima cosa che volevo.
Ma possibile che la gente fosse così superficiale?Ok che magari non ero il massimo della finezza,però..
Mi girai verso il mio collega,Matthew. -Ei,Matt,servi tu questa signora-
Lui annuì sorridendomi.
Dio,che figone assurdo. Matt era uno dei motivi della mia presenza dentro quel locale. Moro,occhi azzurri,fisico da modello.. E poi era sempre dolce e disponibile. Dovrebbe andare ‘perfezione’ di cognome.
Comunque tralasciando Matthew e la sua perfezione,quella giornata era assolutamente noiosa.
Non so perché,ma la gente mi evitava,quasi avessi la lebbra.
Eppure ero un innocua ragazza con i capelli rosso fuoco,con qualche piercing,qualche tatuaggio,qualche volta indossavo anche gli scarponcini neri,qualche altra le borchie,qualche altra ancora le magliette dei nirvana,sex pistols o dei guns n’ roses. Ero normale,no? no,non proprio forse.
Ma io penso la normalità sia una gran palla,una grandissima palla.
-Helena,hai da fare stasera?- mi chiese l’altro mio collega,Ben,che di Matthew era l’alterego. Brutto come pochi,forse era bello all’interno,ma diamine,era proprio una cozza. Si,una cozza. Non faceva altro che cozzare.
Lo strano caso di Benjamin la cozza.
-Hell- lo corressi,quel soprannome mi si addiceva, e poi era figo,certo che farsi chiamare ‘inferno’ non è da tutti.
 –Comunque mi dispiace,ma stasera viene mia sorella ed è un sacco che non la vedo..-
Cazzate. Non vedevo mia sorella da ieri.
Il suo sorriso scomparse immediatamente,poverino,ci era rimasto male.
-Va bene,facciamo per un altro giorno,okey?- disse
Se,contaci. –Ok- dissi facendogli un finto sorriso.
Un po mi dispiaceva.
 
 
 
Cosa c’è di più bello di mangiare del gelato mentre insulti quegli stupidi cretini della tv? Ve l’assicuro,nemmeno la più bella scopata della vostra vita sarebbe così rilassante e appagante.
Dico,ma ci rendiamo conto della merda che passano in tv?E’ assolutamente ridicolo!
Si vedono solo culi e tette,non c’è nessuno in quell’ambiente che abbia un po’ di materia grigia,nessuno!
Il mondo è interessato solo all’aspetto estetico,poi se all’interno sei un cesso,va bene lo stesso.
A un certo punto,vidi una luce provenire da sotto il mio sedere. Il mio culo era diventato una lampadina?
Mi alzai leggermente e notai che era soltanto il mio cellulare a fare luce,era appena arrivato un messaggio.
 ‘Sto arrivando babe. Rayn- xx’
Altro motivo per cui l’adoravo,era estremamenteinvadente.
‘Sto facendo del sesso selvaggio :D mi sa che dovrai passare domani’
‘Come se non ti conoscessi,dai sto arrivando’
Era così anormale che facessi del sesso selvaggio?
‘Va bene,fra quanto arrivi?’
‘Mezz’oretta circa’
Mi alzai dal divano per dare un’occhiata al pc. Aprì twitter –mia sorella mi aveva costretta ad iscrivermi- e la mia home era piena zeppa dei suoi stupidi commenti su quella band.
Esempi?
‘Oddio i riccioli di Harry…’
‘Hahahahaha muoio!Zayn ha perso il suo specchio!’
Per non parlare del suo bellissimo nickname. Forchetta di Liam.
Forse avrei dovuto dire ai nostri genitori di mandarla da uno psicologo,ma da uno bravo.
‘O LA SMETTI CON QUESTI FROCI O TI PICCHIO’ scrissi velocemente.
In un millesimo di secondo mi ritrovai sommersa dalle menzioni.
‘Troia,tu sei frocia!’
‘Come ti permetti a dirgli froci?Li conosci per caso?’
‘Nessuno critica i tuoi gusti musicali,perciò non rompere!’
O mio Dio,forse era arrivata la mia fine,mi stavano anche minacciando alcune,forse era meglio trovare un posto sicuro,magari in Alaska,o ai Poli.
In un secondo squillò il telefono di casa,e già temevo chi potesse essere.
-Halo?- dissi,ironicamente.
-Sei una stupida!non capisci che danno hai combinato!- mia sorella era una persona abbastanza melodrammatica.
-Si adesso la terra sprofonderà a causa del mio tweet..- dissi guardandomi le unghie.
-Dovresti chiedere scusa- disse seria.
Scoppiai a ridere.
-June,non ho mai chiesto scusa a nessuno in vita mia,e non lo farò adesso. E poi scusa per cosa?ho solo detto la verità..-
-Non sono froci!Se proprio vuoi saperlo scopano alla grande!-
-Bene..l’altra volta ti avevo detto di imitarli,lo hai fatto?-
-No-
-Ecco,male!Molto male!-
Lei sorrise –tu da quant’è che non scopi?-
Eh beh,saranno secoli ormai,forse Gesù era ancora in vita. –Che domande sono,signorina?-
-Tu puoi chiedermelo e io no?- fece una breve pausa –Ah,alle sette guarda mtv!-
-Perché mai?-
-Ci sono i one direction!-
Ennesima risata –Dai,perché non provi a fare la comica?Saresti fortissima!-
-Dai scema!Che ti costa guardare?-
Il campanello suonò. –Ju,devo scappare,è arrivato Rayn-
Il mio migliore amico mi aveva appena salvato da un orripilante discussione.
-Oh c’è Rayn?Salutami quel tesoro!-
-Sarà fatto-
 
-Hell!- disse il mio migliore amico,abbracciandomi.
Era davvero carino come ragazzo,ci avrei fatto un pensierino,se non fosse stato gay.
Ma è così,tutti i migliori sono gay.
-Che stavi facendo?- chiese,togliendosi le scarpe.
-Parlavo con June,ah,ti saluta-
Lui sorrise –Tua sorella è proprio carina-
-Già,mi ha pure difesa su twitter,pensa-
-Perché,che hai combinato?-
-Ho detto che quei suoi amici sono froci-
-Che amici?-
-I one infection..quelli li,insomma-
-Ah!I one direction!Mio Dio,quello con la cresta è proprio bello!-
Chiusi gli occhi a due fessure –Rayn,ti prego,sono froci..-
Lui sorrise –Davvero?Oh allora è meraviglioso!-
Scoppiai a ridere –Non dicevo davvero!-
-Comunque quell’idiota pretendeva che guardassi mtv perché c’erano loro-
Lui sgranò gli occhi –Accendi subito quella tv!-
Lo guardai malissimo –Spero tu stia scherzando Rayn-
-No!- disse alzandosi.
Accese la tv,passò su mtv e la prima cosa che vidi furono un paio di occhi verdi.
-Che merda- dissi sbuffando. L’ultima cosa che volevo fare in quel momento era stare li a guardare quei cretini,avevo vent’uno anni,non potevo più stare dietro a certe buffonate.
-Zitta che non mi fai sentire!- mi rimproverò lui.
C’erano tutti e cinque i ‘cosi’ su un divano e ridevano e scherzavano.
-Allora,Zayn,sei single?- chiese il presentatore. Bella domanda da fare a un cantante,sicuramente molto utile.
Il moro annuì mostrando i suoi denti bianchissimi,nel frattempo,il mio migliore amico si stava sciogliendo come del gelato al sole.
-E tu,Liam?-
-No io sono fidanzato- quel ragazzo aveva una voce strana,ma strana forte.
-Louis?-
Lui sorrise –Non rispondo a certe domande,io- un momento,avevo detto che la voce di quello di prima era strana?questa era peggio!sembrava una cornacchia.
E poi chi si sentiva?Lui non rispondeva a certe domande?Ma fatemi il piacere!
-Ti prego possiamo smettere di veder certe cose?- chiesi al mio migliore amico.
-E dai Hell,se guardi ti prometto che dopo ti cucino il cheesecake-
Sbarrai gli occhi –Davvero?-
Lui annuì sorridendo –Davvero-
Per il cheesecake potevo fare qualunque sacrificio,anche guardare quelli alla tv.
Che poi,quello con gli occhi verdi non era nemmeno tanto male.
 
 
*
 
 
Il mattino seguente ero particolarmente di buon umore,non sapevo io nemmeno il perché.
Ero perfino stata carina con tutti i clienti,cosa che capitava raramente!
E Ben,non si era nemmeno avvicinato più di tanto.
Certo che però i clienti stressavano tanto. ‘Signorina,posso avere il conto?’ ‘Signorina,può prendere le ordinazioni?’ ‘Signorina,quanto ci vuole?’ ‘Signorina,dovrebbe fare più attenzione!’
Mi stavano stressando tanto,così mi sedetti un attimo per la stanchezza,e subito Benjamin mi si avvicinò,cazzo avevo cantato vittoria troppo in fretta. Possibile che appena mi vedesse un attimo seduta quel ragazzo correva subito da me?
-Hell,stasera ci sei vero?- sorrise,mostrandomi il suo apparecchio.
O Gesù santo,non potevo rifiutare per sempre. Ok,ce la potevo fare,ero in grado di affrontare una serata con lui,magari si sarebbe rivelata una persona simpatica e dolce,magari il contrario.
Da dietro,un paio di mani calde si posarono sulle mie spalle.
-Hell stasera esce con me,scusa Ben- Matthew?Era stato lui a parlare? Il nome del mio nuovo salvatore,Matthew.
Io,ovviamente,annuì sorridendo,anche se non capì il suo gesto,ma cosa importava?mi aveva salvata!
Ben lo guardò malissimo e poi se ne andò,per l’ennesima volta gli spezzai il cuore,potevo davvero essere così cattiva?
Se qualcuno l’avesse fatto con me ci sarei rimasta di merda.
Mi voltai verso Matthew e gli sorrisi.
-Grazie- sussurrai.
-Per aver detto la verità?-
Lo guardai interrogativa.
-Allora ti formulo la domanda..Stasera vuoi uscire con me,Hell?-
O.mio.Dio. Per una volta in vita avevo avuto una botta di culo! Si,si,si! I miei neuroni stavano ballando la conga.
-Si- dissi,con un tono distaccato. ‘Brava Hell,fai vedere che non te ne importa un bel nulla.’
-Va bene,allora ci vediamo alle otto sotto casa tua?-
-Ok-
Mi allontanai piano da lui,uscì fuori per fumare una sigaretta e cercare di calmarmi.
Ero felice,dopo tanto tempo,ero felice.
Scrissi velocemente un messaggio a Rayn ‘Tu non hai idea di cosa mi sia successo’
‘Se non me lo dici non posso saperlo’
‘Matthew.Io.Stasera.Uscire’
‘jdsnofinfewoecncaskmcsln ti sto chiamando’
Al telefono,io e Rayn potemmo sclerare in tranquillità. La cosa bella di quando condividevo una notizia con Rayn,era che lui era più felice di me.
*
 
Cosa cavolo dovevo mettermi? Non avevo abiti eleganti,io. E poi dove mi avrebbe portata?
Alla fine,optai per un jeans ed una semplice t-shirt e dei tacchi. Io su tacchi ero come un dinosauro che faceva il funanbolo,avevo davvero poca grazia,ma non potevo presentarmi a un appuntamento con Matthew con le mie converse,mi avrebbe presa per svitata,anche se lo sono,ma meglio non farsi conoscere subito.
Era da tanto tempo che non uscivo con un ragazzo,e poi,a dir la verità,con un così figo non ci ero mai uscita,quindi diciamo che un po di emozione c’era,poca ma c’era.
Quanti sogni erotici avevo fatto su Matt nell’ultimo mese?
Uno?Due?Tre? Forse dieci.
Non era colpa mia e della mia mente perversa,ma solo sua. Veniva a lavoro con delle canottiere che lasciavano intravedere tutta la sua perfezione. Ovvio che i pensieri poco puliti venissero a tutte,alcune clienti,addirittura,venivano al bar solo per poterlo vedere,alcune mi avevo chiesto di presentarglielo,ma io,da persona buona che ero,gli feci una pernacchia in faccia.
‘Sono sotto xoxo’
Stavo entrando in ansia,e non doveva succedere. ‘Tranquilla Hell,è solo una serata normale,tranquilla’
Ok il grillo parlante aveva ragione,era una serata tra amici. Non ci sarebbe stato nessun bacio,niente,a parte una semplice chiacchierata amichevole.
Una donna doveva farsi sempre aspettare,o almeno,così dicono nei film,così chiamai Rayn.
Dopo tre squilli sentì la sua voce squillante provenire dall’altro capo del telefono.
-Hell?-
-E’ sotto- dissi,con voce tremante.
-E che ci fa ancora al telefono con me?-
-Non lo so..è che..-
-Hell!Vai e trombatelo anche per me-
 
                          
Matthew era stupendo,meraviglioso,e tutte le altre cose belle che si possano dire su una persona.
Se già mi sentivo così al primo “appuntamento” ero davvero messa male.
Merda,non avevo più quindici anni,dovevo riuscire a controllare le mie emozioni.
-Ciao- lo salutai dandogli un bacio in guancia ed entrando in macchina. Ok,dentro quella mini cooper sembrava ancora più figo. Aveva una semplice maglietta nera a maniche corte,un jeans e il suo meraviglioso sorriso che si abbinava con il mondo.
-Hei bellissima- disse,sfoderando quel meraviglioso sorriso.
Iniziamo male. Il mio cuore stava iniziando proprio male.
-Dove andiamo?- chiesi,cercando di restare calma.
-Vedrai- rispose accendendo la macchina.
Per tutto il tragitto non dissi una parola,meno parlavo,meglio era,e poi non sapevo cosa dire,mi sentivo così..in imbarazzo. Ed è raro che io mi senta in imbarazzo,in vita mia non mi era mai successo.
Qualche minuto dopo,mi ritrovai vicino alla riva del Tamigi,con Matthew.
Era tutto bellissimo.
-Allora,come stai?- mi chiese,sedendosi sopra un muretto.
-Bene- risposi imitandolo.
Silenzio imbarazzante.
-Fastidioso Ben,eh?-
Sorrisi –Mi dispiace tanto per lui,è un bravo ragazzo,ma è un po pesante,comunque grazie,sei stato carino a salvarmi-
Lui annuì sorridendo.
-Lo hai mai fatto un giro sul London Eye di notte?-
Che domanda idiota era?Certo che avevo fatto un giro sul London Eye.
-Certo-
-Ci sei mai stata con un ragazzo?-
Domanda scomoda. –No,veramente no-
-Allora questa sarà la tua prima volta-
Merda,merda,merda.
Certo che tutto mi aspettavo da quella serata tranne che salire sul London Eye con Matt. Mi sembrava tanto di cosa..romantica.
Avevo sempre odiato le cose romantiche,ma questa volta quest’idea sembrava così carina.
Comunque,una cabina era abbastanza grande,e lui mi stava addosso,se stava provando a farmi scoppiare le ovaie,ci stava riuscendo,anche piuttosto bene.
Dalla mia bocca uscivano solo cazzate,del tipo: ‘Cosa hai mangiato ieri?’.
Il fatto era che ero in ansia,e non mi era mai successo prima con nessun ragazzo. Per fortuna,Matt sviò quei discorsi assurdi avvicinandosi pericolosamente a me.
-Vuoi sapere il vero motivo per cui ti ho salvata da Ben?-
Perché me lo stava chiedendo con quel tono di voce così sensuale? Perché le sue mani erano sui miei fianchi?Perchè la sua fronte era poggiata sulla mia?
-S-si- balbettai.
-Perché mi piaci,Helena-
Come si poteva concludere il tutto se non con un bel bacio?la mia vita era scontata,lo so.
Ma quel bacio lo ricorderò per tutta la vita.
Perché quel bacio cambiò la mia vita,nel bene e nel male.


Look at me-
Hola bellissime :)
Inizio ringraziandovi :)
11 recensioni al primo capitolo? mi volete morta per caso?
siete stupende!grazie ♥
grazie anche alle 12 persone che l'hanno inserita tra i preferiti
alle 5 tra le ricordate
e alle 22 tra le seguite:) #muchlove
passiamo al capitolo:D
è molto noioso,i know,ma è indispensabile
Matthew sarà importantissimo in questa storia :3
buona notizia: NEL PROSSIMO CAPITOLO ARRIVERANNO I CINQUE BABBUINI!
Yeeeeeeeeeeeeeeeah!
ho anticipato un po le cose,perchè non mi andava di farli arrivare tardi :3
comunque volevo chiarire una cosa, questi capitoli sono antecedenti al prologo :)
se fate caso alle date,qui siamo un anno indietro uù quindi Hell non li conosce!
Adesso vado,che domani mi aspetta un meraviglioso compito di matematica.
Chi vuole fuggire con me? LOL

xoxo Adri.


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Passate da questa BELLISSIMA FanFiction di una ragazza stupenda:
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Non è meraviglioso?

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Capitolo 4
*** Mai; ***


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Mai.

1 giugno 2012.



{Hoping for the best but expecting the worst, 
Are you gonna drop the bomb or not? 
Let us die young or let us live forever, 
We don’t have the power but we never say never, 
Sitting in a sandpit, 
Life is a short trip, 
The music’s for the sad man, 
Forever young, 
I wanna be forever young 
Do you really want to live forever? 
Forever and ever}

Alphaville-Forever young




Louis


 
Stavo correndo per la stanza,cercando di centrare in pieno le mattonelle,era un gioco carino quello,mi divertiva.
-Louis,ma che stai facendo?- chiese il mio migliore amico –ormai senza speranze- sul ciglio della porta.
-Gioco!Vieni anche tu?E’ divertente!-
Lui portò una mano in fronte e iniziò a scuotere la testa –Louis,hai vent’anni,non dovresti crescere?-
Misi il broncio e incrociai le braccia sotto il petto. Crescere io?Ma se ero il cugino di secondo grado di Peter Pan!
Lui sorrise e scosse nuovamente la testa –Comunque Niall è andato a prendere del cibo da Burger King,scendi tra dieci minuti?-
Finalmente una buona notizia!
Proprio quello che ci voleva,dato che il mio stomaco brontolava da un’abbondante mezz’ora.
-Niall è andato da Burger King?Non gli salteranno le fan addosso?- chiesi poi,ragionando.
Lui annuì –‘Tranquilli ragazzi so cavarmela da solo’.- disse,imitandolo. Risi e lui si unì a me. Gracile per com’era Niall sarebbe stato schiacciato! -Comunque dovrebbe tornare tra poco,io inizio a scendere- aggiunse poi,guardando l’orologio che aveva al polso.
-Aspetta,vengo con te- dissi,cercando le scarpe che avevo lanciato in qualche angolo remoto della stanza.
Chiusa la porta della mia camera,ci ritrovammo nel corridoio del nostro lussuoso albergo.
Mi guardai attorno e niente sapeva di casa,gli alberghi erano belli,certamente,ma non avevo niente a che vedere con la dolcezza di casa.
Mi mancavano le mie quattro sorelline,mi mancava mia madre,mi mancava mio padre,mi mancava fare lo scemo con gli amici,mi mancava andare dietro a una ragazza e poi essere rifiutato. Mi mancava Doncaster.
Per fortuna,tra poche settimane sarei tornato nella mia meravigliosa città,dato che io e miei amici coglioni stavamo facendo un tour in Inghilterra.
Io,Louis Tomlinson,stavo facendo un tour. Da non credere,vero?Sembrava un sogno,niente di ciò che stava accadendo sembrava reale.
Quanti mi avevano detto ‘tu non ce la farai mai’? Quanti?
Tanti,tantissimi.
E si erano dovuti ricredere,si erano dovuti fottutamente ricredere.
Certa gente non crede nel destino,ma io sono fermamente convinto che esista. Non è stato un caso che mi abbiano preso a x Factor,non è stato un caso che abbiano preso anche Zayn,Harry,Liam e Niall,non è un caso che ci abbiano messi insieme,non è un caso che adesso siamo i One Direction.
Niente di tutto ciò era un semplice caso,io e miei amici eravamo destinati a questo,eravamo destinati a cantare insieme.
 
Gli altri due babbuini erano nella nostra saletta privata,in cui nessuno a parte noi poteva accedere.
Zayn,era intento a mandare messaggi dal suo Blackberry, e Liam parlava con il moro a vanvera,dato che non veniva ascoltato.
Ma Liam era così,parlava parlava e parlava.
La stanza era carina,c’erano due divani,uno di fronte all’altro,un tavolino basso al centro,un frigo bar in un angolo della stanza e una tv.
Io e il mio migliore amico ci sedemmo nel divano di fronte a quello di Liam e Zayn.
-Zayn ma la smetti con questo cellulare?!- disse Liam,arrivato all’esaurimento.
Il moro lo guardò un attimo distaccando lo sguardo dal cellulare –Eh?Parlavi con me?-
Liam sbuffò e si portò le mani ai capelli. A quella scena io e Hazza scoppiammo a ridere,erano davvero una comica quei due!
-Ragazzi ma che fine ha fatto Niall?Io ho fame!- si lamentò Harry.
Annuì concordando. –Credo che dovrebbe tornare a momenti!- disse Liam.
-Boh- dissi,portandomi le mani dietro la nuca e chiudendo gli occhi. Forse quello era un momento adatto per un po di relax,ma per Liam evidentemente no,dato che attaccò subito discorso. –Sei felice di tornare a Doncaster,Louis?-
Io sorrisi sincero –Certo!Non vedo l’ora!anche se per due giorni..-
Harry sbuffò –Pensa a me che nemmeno ci torno a Holmes Chapel-
-Già nemmeno io torno a Bradford!- continuò Zayn.
-Tu stai zitto cattivo ragazzo di Bradford- dissi,facendogli la linguaccia.
Il moro mi guardò in cagnesco e disse –Louis!Smettila con questa storia!- Nel frattempo,Harry e Liam ridevano senza riuscire a fermarsi.
 
 
 
 
‘Scusate,tarderò un altro po,sono stato assalito. Nialler xx-‘
Ok che ne conoscevo di persone stupide,io ero il primo,ma Niall era davvero idiota quando si metteva. Era alquanto scontato che le fan lo avrebbero assalito, e lui che faceva?usciva comunque!
Nello stesso momento tutti e quattro leggemmo il messaggio che Niall ci aveva inviato e ci guardammo sconsolati.
-Credete che dovremmo andare ad aiutarlo?- chiese Liam. Solo lui poteva avere un’idea del genere.
-Sei scemo?Così verremo risucchiati anche noi!- rispose Zayn. Io e Harry annuimmo.
-E allora?che facciamo?- chiese nuovamente Liam.
-Già,che facciamo?io ho fame!- continuò Harry.
-Potremmo fare una frittata di car- proposi io,ma senza riuscire a finire,dato che mi assalirono.
-NO!- risposero in coro.
Ma non era una buona idea quella della frittata di carote?A me piaceva..
 
Alle 23 e 30 esatte,Niall arrivò in albergo con il cibo. Nel frattempo noi avevamo giocato con gli iphone. Che cosa costruttiva,vero? Avevo sconfitto Harry una decina di volte,stessa cosa Zayn,invece,Liam,nerd per com’era,ci aveva battuti tutti.
-Niall!Ce l’hai fatta!- disse Liam,prendendogli le buste dalle mani.
Mi avvicinai e da quelle buste proveniva un profumino delizioso,invece Niall profumava di donna.
Poggiammo le buste sul tavolino e ci sedemmo a cerchio attorno ad esso.
Presi il mio panino e iniziai a mangiare come un affamato,la cosa bella era che anche gli altri tre stavano facendo la stessa cosa,mentre Niall ci guardava sfinito.
-Tu non mangi?- chiesi rivolgendomi a lui. Era un avvenimento raro che Niall non mangiasse,doveva stare male sicuramente!
Scosse la testa –Ho già mangiato prima-
Ah ecco svelato l’arcano.
-Ma perché sei uscito a prendere il cibo?potevi mandare qualcun altro!- dissi,continuando ad assaporare il mio gustosissimo panino.
Lui sorrise –E’che volevo prendermi del gelato..e avevo vergogna a chiedere!-
Tutti scoppiammo a ridere. Ma era davvero quello il motivo?Niall non era un tipo che aveva vergogna a chiedere del cibo,proprio no. Lo guardai attentamente e notai che aveva una piccola macchia rossa sul collo. Mi avvicinai cautamente a lui e notai che era un succhiotto!
-Sei stato assalito dalle fan,eh Niall?- chiesi,sarcasticamente.
Lui annuì –Ti ho detto di si-
-E come lo spieghi quel succhiotto?- dissi indicando il suo collo.
Gli altri tre smisero di mangiare a si voltarono a guardare il collo di Niall,avevano un’espressione abbastanza sconvolta.
-Ehm..ecco..- farfugliò qualcosa di incomprensibile.
-Cioè tu mi hai fatto aspettare tre ore per mangiare perché hai scopato con una?- chiese Zayn,inarcando un sopracciglio.
-No ragazzi,le fan mi hanno davvero assalito!- disse,alzando le mani,come per giustificarsi.
-E una ti ha fatto accidentalmente un succhiotto?- chiese Harry sarcastico.
-Ecco..è che una mi ha chiesto se potevo accompagnarla in macchina..e sapete com’è..davanti a delle gambe aperte non si rifiuta mai-
Tutti scoppiammo a ridere. Gli diedi una pacca dietro al collo –Per questa volta sei perdonato!-
 
 
 
 
 
 
Helena.
 
Credevo che giugno fosse il mio mese preferito,iniziava l’estate e il caldo non si faceva sentire eccessivamente.
E poi quel giugno era iniziato benissimo grazie a Matthew.
Stavamo insieme da quel giorno del bacio vicino al Tamigi ormai,e tutto andava splendidamente.
Era premurosissimo,e non troppo sdolcinato,rappresentava ancora la perfezione per me.
Ben,in tutto questo,soffriva. Poverino,avrei voluto tanto aiutarlo,ma ormai si era rassegnato,mi rivolgeva a mala pena la parola.
Quel giorno al bar c’era davvero poca gente e io non avevo fatto altro guardare la gente che camminava per le vie di Londra fuori dalla finestra.
-Hey,capo,io e Hell stacchiamo per oggi,va bene?- chiese Matt,facendomi segno di avvicinarmi.
L’aveva detto così forte che anche Ben aveva sentito. Lo odiavo quando faceva di tutto per farlo soffrire!Che gusto ci provava?
Il nostro capo,il signor Steven –un anziano signore-, annuì senza proferire parola.
Uscimmo dal bar entusiasti,finalmente avevamo un po’ di tempo per noi.
-Dove andiamo?- chiesi tenendogli la mano.
-A casa mia- rispose lui sicuro di se.
No,merda,no. ‘Casa mia’ stava a significare stare da soli,stare da soli stava a significare momento intimo,momento intimo stava a significare scopata. Ovviamente non era la mia prima volta,ma non mi ero depilata,dannazione!
Per fortuna casa di Matthew era abbastanza vicina,così arrivammo in meno di dieci minuti.
Il suo appartamento era grande,segno del suo essere più che benestante a differenza mia. Posammo le giacche sull’attaccapanni e poi Matt si sedette sul divano e mi squadrò per alcuni secondi –Sai,Hely,credo che dovresti smetterla di vestirti così,fai paura quasi-
In quella frase avevo sentito troppe merdate.La prima,era sicuramente il soprannome che aveva usato,che non mi si addiceva proprio,la seconda era forse quella più abominevole. Non dovevo più vestirmi in quel modo?
Quella ero io. Quella era Helena Parker.
-Ma a me piace- risposi sincera.
-Si,è carino,ma dovresti cambiare,domani usciamo e compriamo qualcosa ok?-
-Ok- dissi sospirando.
Non ero un tipo che si faceva mettere i piedi in testa,ma per Matthew qualche sacrificio l’avrei fatto.
Lui si avvicinò malizioso e iniziò a baciarmi come non aveva mai fatto. Intuì a cosa volesse arrivare,così stetti al gioco,ricambiando il bacio. Mi fece distendere sul divano e si sistemò su di me,facendo aderire i nostri corpi per bene.
Il mio cuore batteva all’impazzata.
Sembravo una quindicenne inesperta che lo stava facendo per la prima volta,ma non era colpa mia se ero così emozionata mentre facevo l’amore con Matthew. Lui invece,era sicuro di se, e si muoveva con una scioltezza assurda.
Comunque,nudo,era ancora più bello. Un dio greco,si.
Appena finimmo mi baciò la fronte e mi strinse a se. Era stato bello. Anzi,bello è dire poco,meraviglioso.
-Sei bella,Hely- disse,spostandomi il ciuffo che ricadeva sulla fronte.
Sorrisi cercando di abituarmi a quell’orribile soprannome,che comunque detto da lui sembrava carino.
Ma lui faceva sembrare ogni cosa carina.
-Sei il mio amore- disse baciandomi dolcemente.
Addio di nuovo cuore.
 
 
 
 
Il ritorno a casa non era mai stato così bello. Quella era stata una giornata dannatamente stupenda.
La cosa strana era che io stavo provando delle emozioni. Io,che ero fatta di ghiaccio,io che non riesco a dare un abbraccio a nessuno,io che non riesco a esternare i miei sentimenti,stavo provando quelle emozioni.
Che poi,quelle emozioni, erano per caso l’amore?
Ero innamorata?
Fatto sta che non riuscivo a togliere quel sorriso da ebete che avevo stampato in faccia.
Ma,la mia felicità non durò a lungo,infatti il campanello suonò.
-Ciao sorellina- disse mia sorella cercando di abbracciarmi.
-Ho appena fatto sesso con un ragazzo- dissi,con la speranza di non farmi toccare. Odiavo le dimostrazioni d’affetto,non le sopportavo.
Lei sbarrò gli occhi –Chi è?-
-Il mio ragazzo,Matthew-
Sgranò ancora di più gli occhi –Chi?il tuo collega?-
Annuì con veemenza.
-Mio Dio!Quel figo assurdo!Ma come hai fatto?cioè gliel’hai data su un piatto d’argento?cosa hai fatto?ti prego,dimmelo!-
Sorrisi e dissi -Non so..non lo so nemmeno io,giuro-
Nel frattempo ci eravamo sedute sul divano e io mi ero accesa una sigaretta.
-Beh,che dire,che culo!- disse lei,sorridente.
-Qualche volta una botta di culo ci vuole-
Una vibrazione proveniente dalla tasca mi fece sobbalzare. Estrassi il cellulare e notai con piacere che c’erano due messaggi,uno di Rayn, e uno di Matthew.
‘Hey,donnona,domani sei libera? Rayn xx-‘
Risposi velocemente ‘Tutta tua’
Poi lessi anche quello di Matthew ‘Grazie per questa giornata tesoro,sono stato benissimo,e tu sei fantastica!’
Mi luccicavano li occhi. Mia sorella stava blaterando qualcosa ma io non riuscivo a sentirla. Il mio cervello e il mio cuore soprattutto erano da un’altra parte.
Mi ero innamorata di Matthew.
-Hell?Ci sei?- disse mia sorella,avvicinando una mano ai miei occhi per farmi tornare alla realtà.
-Si,scusa..dicevi?-
-A proposito di botte di culo!Ho comprato i biglietti per il concerto dei one direction,il 20 giugno!-
-Grandioso,sono felice per te- dissi con sarcasmo.
-Ehm..Hell..-
-No,ti prego,no. Ho gia capito,e la risposta è no,categoricamente no-
-Ti prego!Sennò mamma e papà non mi mandano!ti prego!-
-Ma Cristo santo,ci parlo io,non ti preoccupare-
-No ti prego Hell vieni!Poi ti giuro che non romperò mai più,lo giuro.-
Dovevo stare a sentire per più di due ore quegli’idioti cantare?Dovevo stare in mezzo a mille ragazzi urlanti?
Era una follia,una pura follia!
-Ti prego Helena!Ci tengo tantissimo,è il mio sogno!Poi potremo visitare anche un’altra città!-
-Un’altra città?-
-Si,il concerto è a Doncaster..-
-No,aspetta. Allora sei proprio deficiente!Noi abitiamo a Londra,capitale del regno unito,e tu vuoi andare a vedere un concerto a Doncaster?Fosse almeno vicina!-
-So che è abbastanza lontana,e so anche che faranno vari concerti a Londra,ma Doncaster è più piccola di Londra,ci saranno meno fan e..-
-No,no e no. Non verrò mai a un concerto dei one erection- risposi senza farla finire.
Non vedrò mai quei cinque idioti.
Non sentirò mai le loro voci.

 
look at me-
Rieccomi :)
Ringrazio come sempre le meravigliose persone che hanno recensito lo scorso capitolo
e grazie anche a quelle che lo hanno letto semplicemente 
passiamo al capitolo uù
Hell si è innamorata di Matt. questa cosa è fondamentale
Non vedo l'ora di postare il prossimo capitolo iu43iogvnioevnq
dove succederà un casino :D
in questo ho messo anche il punto di vista di Louis,ma lo farò raramente
visto che voglio fare quasi tutto sotto il punto di vista di Hell (:
spero che recensiate il prossimo! #muchlove
xoxo Adri.

Per il banner un grazie enorme a Pettyfer 
se si va leggete la sua FanFiction sempre sui i One Direction,è davvero bellissima!

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Capitolo 5
*** I'm glad you came; ***


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I'm glad you came;


20 giugno 2012.


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{The sun goes down the stars come out
And all that counts is here and now
My universe will never be the same
I'm glad you came}
The Wanted-Glad you came

 


Certe volte credevo di essere troppo buona,altre troppo cattiva. Ma in fondo,penso che io non sia ne una ne l’altra,sono solo un mix di tutto,ma chi non lo è? Ognuno di noi ha una parte buona e una parte cattiva,e nel mio caso veniva più fuori la parte cattiva. In quei giorni,avevo tirato fuori la mia parte buona –evento da segnare assolutamente sul calendario- e solo per June. In quel momento,in quel preciso istante,avevo mille domande che mi frullavano per la mente. Esempi?
Che cazzo ci facevo io li?
Che ci facevo in mezzo a quelle ragazzine urlanti?
Perché ero in prima fila a un concerto dei one direction?
Perché mia sorella tremava e non faceva altro che mangiarsi le unghie?
Perché quella accanto a me aveva scritto nel braccio ‘Niall’?
Erano Dio per caso,quei cinque cosi? In tal caso,avrei dovuto formare una specie di riforma protestante contro di loro,sarei stata la nuova Martin Lutero.
Ero ferma li da almeno tre ore,dato che quella stupenda persona che è mia sorella,mi aveva costretta ad prendere un cazzo di treno per arrivare a Doncaster.
-Credo che questo sarà il giorno più bello della mia vita,Hell. Vedrò Harry..i suoi occhi verdi..il suo sorriso..ti rendi conto?- mi aveva detto June con le lacrime agli occhi qualche ora prima.
Forse ero io strana,ma proprio non riuscivo a capirla. Per me non faceva altro che sparare cazzate su cazzate e non facevo altro che riderle in faccia.
Come se non bastasse,quel giorno era il primo mesiversario con Matthew,e invece di fare una cenetta romantica con lui,ero al concerto di quegli esseri. Dovevo essermi proprio bevuta il cervello per aver fatto una cosa del genere.
Ormai mancava poco all’entrata dei cinque macachi sul palco. Già. Figo.
-Chi è il tuo preferito?- mi chiese la nana che avevo accanto con la scritta ‘Niall’.
Sorrisi e cercai di ricordarmi il nome di qualcuno,ma avevo il vuoto assoluto in testa. Supposi che Niall fosse uno di loro,quindi cercai di andare sul sicuro.
-Niall- dissi,sicura di me.
Lei mi guardò come se avessi detto una bestemmia –Oh,è anche il mio!- disse poi,facendomi un finto sorriso.
Mia sorella,che aveva assistito a tutta la scena scoppiò a ridere. –Il mio è Harry- disse,rivolgendosi a quella nana.
Le rivolse un sorriso radioso e allungò la mano verso di lei –Io sono Samantha,piacere-
-Io June- disse sorridente –E lei è Hell- disse indicando me.
-Piacere- disse allungando la mano verso me. –Piacere- risposi,senza enfasi.
A un certo punto le luci si spensero e partì la musichetta di grease. Grease? Se ci fosse stato Danny Zuko,alias John Travolta,avrei volentieri guardato il palco,ma lui non c’era,al suo posto,cinque scimmioni che saltellavano a destra e a sinistra. Perfetto,era giunto finalmente il mio momento. Presi le cuffie del mio i-pod,lo accesi e mi isolai dal mondo. Il concerto,nella mia mente, era quello dei Linkin Park,nettamente superiori ai One Erection.
Iniziai a canticchiare tranquillamente What i’ve done,forse stavo alzando anche un po’ il volume,d’accordo,ma era figo,mi distinguevo dalla massa.
Sentii qualcuno che mi strattonò,mi voltai e notai mia sorella in lacrime. Ma come si faceva a piangere per certe scemenze?
-Hell!Hell!ma che stai facendo?- disse,mentre mi toglievo una cuffia per cercare di sentirla. –Guarda,sono sul palco!- disse,indicandoli.
Alzai lo sguardo e li vidi. Mio Dio,potevano venirmi figli!Quanti anni avevano?due,tre?
-Togliti quelle cuffie e ascolta!Magari ti piacciono- continuò poi,con voce rotta dall’emozione.
Forse mi trovavo al festival delle cazzate,anzi sicuramente.
Gli scoppiai a ridere in faccia –Ma io dico,i nostri genitori a chi pensavano mentre ti concepivano?- chiesi.
-Che?- disse lei,avvicinandosi. Non si sentiva nulla per colpa di quelle malate di cazzo che continuavano a urlare,sarei uscita sorda da li.
-Lascia perdere-
Mi rimisi le cuffie e continuai ad ascoltare la mia musica,però,a differenza di prima,questa volta il mio sguardo era rivolto verso il palco.
Erano carini,sì,ma tremendamente antipatici,mi stavano tutti sul cazzo,tranne il biondo,forse. Sì, il biondo ispirava simpatia,non si faceva vedere come gli altri.
June mi chiamò di nuovo,era ovvio che volesse condividere la sua gioia con me.
-Hai visto Hell?Hai visto quanto sono belli?-
Oh,superlativi.
-Qual è il più carino,secondo te?- continuò poi senza ricevere una mia risposta.
Davvero mi stava facendo quella domanda?Era davvero così rincoglionita?
Li guardai con attenzione fino a quando i miei occhi non si scontrarono con un bel paio di occhi verdi.
Belli. Belli e ipnotizzanti.
-Quello con gli occhi verdi- dissi,disinteressata.
-Ce n’è sono due con gli occhi verdi- puntualizzò.
-Il più carino-
-Harry allora- disse,sorridente –E’ quello che piace anche a me!Non trovi che i suoi ricci siano bellissimi?-
Ricci?Quello che stavo guardando io aveva i capelli lisci come degli spaghetti.
-Intendevo l’altro con gli occhi verdi-
-Ah!Allora è Louis-
Louis.Bel nome,mi piaceva.
Alzai di nuovo lo sguardo verso il palco e vidi che quest’ultimo mi stava ancora osservando e mi sorrideva.
Sorrideva a me?
Non che me ne fregasse qualcosa,sia chiaro. Anzi,oltre quei begli occhi verdi non aveva nient’altro di bello.
A parte il sorriso.
E a parte il naso.
E a parte il fisico.
E a parte il culo.
E va bene,era un bel fusto,ma mi stava sul cazzo solo a guardarlo. Si muoveva sicuro di se,come se avesse avuto anni e anni di esperienza.
Ma chi sei?Ma ci sei? Ma sei serio?
Non era nessuno,assolutamente nessuno.
-Hai visto Hell?Louis ti guarda e ti sorride!Ci pensi se gli piaci?!-
Scoppiai a ridere un’ennesima volta –June,so che magari il tuo cervello ha una massa inferiore alla media,ma non credi che ci fossero altre mille persone nella mia direzione?E poi,non credi che mi guardi solo perché non canto e non urlo come voi?-
Lei sbuffò sonoramente. –Sei una vecchia acida!-
 
Comunque,il concerto fu meno penoso di quanto mi aspettassi.
Gli occhi di quel tizio erano puntati su di me,o almeno,nella mia direzione. Si,era un essere al quanto fastidioso. Bello e fastidioso.
In ogni caso,poteva mai essere finita quella tortura? Ovvio che no!Perchè quella gran donna di mia sorella stava mettendo alla prova la mia pazienza?
Non ero Mahatma Gandhi,e non ero nemmeno il Padre eterno.
-Hell è stato stupendo!Non trovi?- disse,aggrappandosi per un braccio.
Ruotai gli occhi –Più che perfetto,oserei dire-. June si arrampicò a una ringhiera e si affacciò. Eravamo in mezzo alla strada insieme ad altre mille idiote,ad aspettare che uscissero i cari amici.
Dovevo sorbirmi pure quello? Stavamo scherzando?
-Comunque,sarebbe ora di andare in albergo- dissi guardando il mio cellulare che segnava la mezzanotte esatta.
-Sei pazza?Aspettiamo che escano almeno!- disse,pregandomi con gli occhi.
No,no e ancora no. Quello era troppo pure per la mia mente ultra avanzata. Ormai avevo raggiunto il limite. Ero anche vestita leggera,e nonostante fosse Giugno a Doncaster si avvertiva una leggera aria fresca.
-Facciamo così,inizio ad andare io,mi raggiungi li ok?- dissi,cercando di restare calma.
-Ok- rispose sorridendomi.
Ce l’avevo fatta! Forse aveva capito che ero troppo,ma troppo,stanca.
Ricordavo che l’hotel fosse poco distante,ma in quel momento non sembrava proprio,la strada sembrava infinita,porca merda!
Per passarmi il tempo mandai un messaggio a Matt.
‘Sto tornando in hotel dopo quel concerto di merda,buonanotte Matt xx’
‘Ahaha,è stato così male?Notte mia Hely xoxo’
Appena arrivai in albergo mi feci dare immediatamente la chiave della stanza. Era una doppia con due letti separati,menomale,così non mi sarei dovuta subire i calci di June durante la notte.
Aprii lentamente la porta,mi tolsi le scarpe e mi buttai a letto,con i piedi doloranti. Era stato un massacro.
Mandai un messaggio a June. ‘La stanza è la 120,sei ancora viva?’
‘Ok,si ma ancora loro non sono usciti,ci metterò un altro po,non aspettarmi sveglia’
‘Esimia testa di cazzo,se non ti aspetto sveglia chi ti apre la porta?’
‘Ops!Hai ragione,e va bene lascia la chiave alla reception,buonanotte’
‘D’accordo,non farti violentare,ciao’
Scesi sotto e consegnai quelle benedette chiavi alla signora dietro il bancone. –Fra poco dovrebbe passare una ragazza,le dia a lei- le dissi. Lei annuì senza aver capito molto secondo me.
Era una vecchia signora over sessanta,era già un miracolo che fosse sveglia a quell’ora. La ringraziai e tornai di sopra velocemente,dato che avevo lasciato la porta socchiusa. Indossai il mio pigiama e mi catapultai a letto. Quello era il momento migliore della giornata,regnava il silenzio assoluto.
Era bello sapere che il giorno dopo non mi sarei dovuta svegliare presto,era bello sapere che il giorno dopo mi sarei trovata di nuovo tra le braccia del mio Matt.
Non era andata poi così male infondo,avevo superato il concerto completamente illesa,grazie al mio caro ipod non avevo ascoltato nessuna canzone e quindi i miei timpani erano salvi.
Il sonno stava per impadronirsi di me,ma il rumore della porta che si apriva mi fece sobbalzare. Maledetta June,spunta sempre nei meno opportuni!
Ma,con mio grande stupore,notai che non era June quella che era entrata.
A meno che June non avesse i capelli corti e ricci,a meno che June non si fosse fatta un immediato intervento alle parti intime. Per il resto,poteva essere lei.
–Che cazzo ci fai nella mia stanza?- urlai contro l’essere che stava sul ciglio della porta con un’espressione confusa.
Il ragazzo sbarrò gli occhi –Questa è la nostra stanza!- Ma era davvero così deficiente?
Adesso che lo guardavo meglio,mi era familiare. Riconobbi la giacca blu e il fazzoletto rosso che qualche minuto prima avevo visto sul palco. Era uno dei one direction! Si,ne ero sicura!Era quello li..coso..come cacchio si chiamava?
-Harry,che succede?- sentii dire da una voce in lontananza.
Harry. Oh merda,Harry era il ragazzo di mia sorella!
Accanto a Harry,spuntò un altro membro della band. Il suo nome lo ricordavo bene,era Louis.
Pensai subito a June,che si stava perdendo quella scena,forse se la sarebbe persa comunque visto che sarebbe svenuta.
Mi guardò interrogativo e poi sorrise –Che ci fai tu qui?- ‘Che ci fai tu qui?’Come scusa? Ma chi lo conosceva questo?
-Eh?- dissi,guardando male.
-Vi conoscete?- chiese Harry,stupito quanto me.
-Era al concerto stasera- chiarì Louis.
Allora guardava me veramente.
Harry sorrise –Oh,allora sei una nostra fan!Scusa per come ti ho tratt-
Lo interruppi subito –No,no,attenzione. Non sono una vostra fan,ho solo accompagnato mia sorella,tutto qui-
Harry e Louis scoppiarono a ridere –Certo!Ci crediamo!-
Ma erano coglioni o cosa? Inarcai un sopracciglio –E’ vero,vedete-
Loro mi guardarono sorridendo. Pensavano forse che fossi handicappata?
-Dovete trovarvi un’altra camera,comunque- dissi,mettendo le cose in chiaro.
Harry annuì tranquillo,mentre Louis disse –No,questa è anche la nostra camera!-
L’avevo detto io che era antipatico.Harry lo guardò interrogativo.
Louis si sedette nel letto di June e fece segno all’amico di accomodarsi. Ero sconvolta. Avevano invaso la mia camera!
-Che cazzo stai facendo?Esci subito dalla mia stanza!- urlai contro il ragazzo con le bretelle.
Lui scosse la testa –E’ la mia stanza-
-Ma che cazzo dici?C’ero prima io!Esci ottuso!- sbottai. Mi stava facendo innervosire sul serio.
-Mamma?Si stai tranquilla,va tutto bene,a parte che Helena mi ha lasciata fuori dalla stanza dato che le chiavi alla reception non c’erano più,ma adesso la sveglio,tranquilla,buonanotte- una voce,quella di June,pronunciò queste parole dal corridoio.
Nemmeno due secondi dopo,June fu davanti la porta della stanza. –Hell!Per fortuna non dormi!Credevo mi avessi lasciata fuori-
Non se ne era accorta!Non si era accorta che c’erano quei cretini dentro!
-Comunque quei bastardi non sono usciti da li!- disse,incazzata nera.
Scoppiai a ridere e loro mi seguirono a ruota. Mia sorella,si girò lentamente verso il suo letto che ancora non aveva guardato,e sbarrò gli occhi.
Rimase immobile per vari minuti. Era ancora viva?Respirava?
-June,ci sei?- dissi,alzandomi dal letto. La strattonai un po’ e lei mosse leggermente la testa. Ah,non era morta per fortuna.
-Che..che.. ci fanno loro qui?- chiese con un filo di voce.
-Praticamente avevo lasciato la chiave a quella rincoglionita di sotto,ma ha sbagliato e l’ha data a loro invece che a te-
-Che signora meravigliosa- disse poi,tornando normale. Si avvicinò a loro e sorrise. –Piacere io sono June-
-Ciao- dissero in coro,con un sorriso meraviglioso.
Sorriso meraviglioso?
Eh?
Iniziarono a parlare senza fermarsi. Mia sorella aveva iniziato a manifestare il suo amore per loro cercando di contenersi,così sarebbe sembrata meno stalker. Perché in fondo lo era,stalker intendo.
Era passata mezz’ora e loro continuavano a parlare. –Allora,che cazzo dovete fare?Io ho sonno!- dissi,tamburellando un piede contro il pavimento.
June mi fulminò con lo sguardo. –Questa è la nostra stanza,noi non ci muoviamo. Se volete,dormirete qui!- disse Louis,continuando quella sua fantomatica teoria.
Mi alzai e gli puntai un dito vicino alla faccia –Brutto idiota e ritardato che non sei altro!- iniziai a dire.
Lui sorrise –Beh,le premesse sono buone-
-Stai zitto!- continuai io –Adesso tu e il tuo amico alzate le chiappe e ve ne andate lontano da qui-
June mi afferrò per un braccio e scosse la testa,diventando rossa. Era imbarazzata per me?
-Scusateci un attimo,torniamo subito- disse,portandomi in bagno.
-Hell,tu forse non capisci, e mai capirai,ma sai che occasione è?Sai che vuol dire dormire con Harry Styles e Louis Tomlinson?-
Sbuffai –June,ho fatto di tutto per te. Ti ho anche portato qui!Ti rendi conto?-
-Lo so Hell,lo so. E te ne sono grata,davvero. Ma questa è l’occasione più bella che mi sia capitata in vita mia,non farmela sprecare,ti prego-
-Anche se volessi non ci entreremmo,abbiamo solo due letti singoli!-
-Quindi è un mezzo si?- chiese speranzosa.
Sbuffai di nuovo –E’ un si,ma non si può fare June,sii seria!-
-Posso chiederti l’ultimo favore della mia vita?poi non ti romperò mai più,te lo prometto!-
Cosa poteva chiedermi ancora?Voleva che la portassi in Cina su un piede solo?Voleva che la portassi in spalla mentre io stavo sulle braci ardenti?Cos’altro voleva?!
-Sentiamo..-
-Puoi cercare una camera con Louis?In questo modo ci entreremo! Anche se in camere separate,ma almeno dormirò con Harry!-
A questo punto preferivo le due opzioni di prima,quella della Cina e delle braci.
-Questa è la cazzata più assurda che abbia mai sentito,anche più assurda della tua strana passione per questi tizi-
-Ti prego,Hell,ti prego!- disse,mettendosi in ginocchio.
-No!Basta June,non chiedermi più niente!- sbottai.
Lei mi guardò sconsolata e uscì dalla stanza,e io la seguii a ruota. Mi dispiaceva sul serio per lei,ma non potevo fare anche questo. Non potevo dormire con quello scimmione,andava contro ogni mio principio morale.
-Ragazzi,mi dispiace,ma dovete andare..- sussurrò,quasi in lacrime.
Ero davvero così cessa? Stavo davvero infrangendo i sogni di mia sorella? Stavo male a vederla in quel modo..
Mi avvicinai a Louis e lo afferrai per la manica –Intendeva che io e l’uomo bretella andremo a cercarci una stanza,mentre l’uomo fazzoletto e June resteranno insieme!-
Gli occhi di June non smettevano di luccicare,corse ad abbracciarmi e mi sussurrò cose dolci all’orecchio.
Avevo fatto felice una persona,era questo l’importante,speravo solo che lo scimmione non russasse.
Entrambi i ragazzi sembravano abbastanza soddisfatti dalle mie parole. –Allora io prendo la mia valigia e vado,tu intanto,scimmia,vai a cercare una stanza- dissi,rivolgendomi a Louis.
-Scimmia?- disse,alzando un sopracciglio.
-Muoviti!- continuai poi.
Harry e June scoppiarono a ridere,divertiti.
Appena presi le valigie,fui pronta ad andare a cercare Louis per l’hotel,fino a quando lo vidi su un divano vicino alla reception che mi aspettava con delle chiavi in mano.
Lo vedevo ridere man mano che mi avvicinavo. Che avesse un piano perverso in mente?In fondo chi mi diceva che non fosse un maniaco?Che certezze avevo?nemmeno lo conoscevo!
-Che hai da ridere?- chiesi,guardandolo male.
-Sei carina mentre ti aggiri in pigiama per l’hotel-
-Deficiente,secondo te dovevo rivestirmi per poi rimettermi il pigiama?-
-Sei ancora più carina quando mi insulti- disse,con aria da sbruffone.
-E tu sei ancora più fastidioso quando mi fai i complimenti. Adesso,signor bretella,possiamo andare in questa maledetta stanza?-
Lui annuì sorridendo –E’ la numero duecentodiciasette-
214..215..216..217.. Eccola finalmente!Dopo estenuanti ricerche per tutto l’albergo io e il cretino eravamo arrivati a destinazione.
Mise la chiave nella toppa ma non riuscì ad aprire,sbuffai e gliele presi dalla mano –Ma ce la fai scemo?- in meno di due passate riuscii ad aprirla. Era proprio un incapace. Entrai e posai la valigia a terra,poi alzai lo sguardo e vidi una cosa che non piacque proprio. Un letto matrimoniale.
-Che cazzo significa quel letto?-  chiesi,con voce più alta di un’ottava.
-Non c’erano altre camere,questa era l’unica disponibile- disse,facendo spallucce.
Non era possibile! Perché non spuntavano gli altri attori dicendomi ‘sei su candid camera’?
-Col cazzo! Adesso andiamo da June e facciamo scambio di stanza!-
Lui mi si parò davanti –Ma sei cretina?Non pensi che potrebbero essere..in intimità..?-
Merda,l’avevo scordato.
-Va bene,allora mettiamo delle regole- dissi,sedendomi sul letto e incrociando le gambe.
-Sono tutto orecchie- disse lui,sistemandosi i capelli.
-Questo l’avevo gia notato,per caso prendi Sky?-
Lui mi guardò malissimo –Come sei simpatica..-
-Comunque,non ti devi avvicinare assolutamente a me. E’ vietato! Poi..non devi russare. Non devi parlare e non devi..-
-Ma io russo!- disse,mordendosi il labbro.
Perché si stava mordendo il labbro?Era sexy..
Ok no,niente pensieri perversi.
-Cosaaa?Sei serio?- dissi poi,tornando alla realtà.
-Ehm..si!-
Era solo un brutto sogno,sicuramente.
-Allora starai tutta la notte sveglio- dissi,sdraiandomi completamente.
-Eh?-
-Almeno fai addormentare prima me!-
Lui annuì poco convinto. Mi fiondai sotto le coperte –poiché in quel cazzo di albergo c’era l’aria condizionata a palla- e mi misi di lato. Nel frattempo lui si tolse la maglietta,era un adone! Cazzo..tanta bellezza in un corpo solo. Adesso capivo perché tutte quelle ragazzine gli sbavavano dietro.
-Che stai facendo?-  chiesi,alzando un sopracciglio.
-Mi sto mettendo il pigiama- rispose lui,innocente.
-E non puoi andare in bagno?-
-Sei in imbarazzo?-
Ah no,non poteva fottermi. Io la conoscevo benissimo quella tecnica,quella del ‘arriva alla conclusione passando per larghe vie’.
-No,fai pure-
Uno a zero per me.
Si spogliò restando in boxer,e si abbassò verso la valigia cercando il pigiama. Ma gli avevano scolpito il culo per caso? Non era reale,era troppo perfetto! Il David di Michelangelo aveva preso vita?
Indossò il pigiama –alquanto ridicolo- e si sdraiò accanto a me. Profumava di vaniglia.
-Allora,che mi dici di te?- chiese,rompendo il silenzio.
-Che sono una ragazza a cui piace dormire,buonanotte- dissi,girandomi dalla parte opposta a lui.
Per tutta risposta,lui avvicinò i piedi –congelati- a me.
-Louis!leva subito questi piedi da qua!- dissi,tra le risate.
-Finalmente ti sento ridere- disse sorridendo.
-Già- tagliai corto io. Di certo non ridevo in continuazione con una persona che conoscevo da un’ora si e no.
-Che ore sono,secondo te?- chiese,mettendosi a pancia in aria.
-E’ tardi,tardissimo. E io ho sonno- brontolai.
-Secondo te le due sono passate?-
Ma chi cazzo era quello,il grillo parlante?
-Si,stai zitto ora-
-Non vuoi sentire la mia storia?- chiese.
Mi tappai le orecchie con la coperta e non risposi,mi girai senza che se ne accorgesse verso di lui per stare più comoda.
-Lo prendo per un sì- prese fiato –Allora,questa è la mia città. Questa è la mia amata Doncaster,vivevo qui prima di formare questa band.. Tu ti starai chiedendo ‘e come mai non dormi a casa tua?’-
No veramente non me lo stavo chiedendo.
-Perché le fan saranno appostate li fuori e quindi si credono tutti che io torni a casa,invece di andrò domani pomeriggio..tanto i miei parenti li ho già visti oggi..-
Alzai leggermente la coperta senza farmi notare e vidi i suoi occhi verdi,l’unica cosa visibile al buio,rimasi così per tutto il tempo.
-Ho quattro sorelline e i miei sono separati..sogno di fare il cantante da sempre.. amo la mia band,sono diventati come dei fratelli per me,soprattutto Harry-
Notai che aveva leggermente sonno,continuava a sbadigliare e parlava a fatica.
-Mi piacciono le carote..Ma sai che non so nemmeno io il perché?Adesso mi stanno sulle palle. Tutti che mi regalano carote,e che cazzo..regalatemi anche altro! Nessuno ha capito che dietro la frase “mi piacciono le ragazze che mangiano le carote” c’era un grande doppio senso. Comunque mi sento realizzato perché..perchè..-
Vidi i suoi occhi brillanti chiudersi pian piano e la sua bocca aprirsi leggermente. Ma voi lo conoscete uno così coglione che si addormenta mentre parla?
Comunque se non fosse stato stupido,in quel momento sarebbe potuto sembrare dolce.
Chiusi gli occhi,cercando di imitarlo,ma un rumore insopportabile mi diede fastidio. Louis russava! Si prevedeva una fantastica,meravigliosa,notte in bianco.
Nota da segnare sul diario: Non accompagnare mai più mia sorella a qualche concerto.
 

look at me-
eccomi con un nuovo capitolo :)
spero che vi piaccia,
finalmente siamo entrati nel vivo della storia
yeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeep :P
nel prossimo entreranno in scena anche gli 
altri tre idioti :) 
anyway,non mi ricordo cos'altro dovevo dire #LOL
vado che il popolo mi chiama (?)
#muchlove

xoxoAdri.


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Passate a leggere questa STUPENDA FanFiction 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=940255
 

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Capitolo 6
*** Treno; ***


 


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Treno.


21 giugno 2012.



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{Hold you in my arms 
I just wanted to 
Hold you in my arms 
My life 
You electrify my life 
Let's conspire to re-ignite 
All the souls that would die just to feel alive 
I’ll never let you go 
If you promise not to fade away 
Never fade away... }
Starlight-Muse


Certo che superare quella notte era stato difficile,tanto difficile. L’uomo bretella non aveva smesso nemmeno per un decimo di secondo di russare, e io ero riuscita ad addormentarmi mettendo la testa sotto il cuscino. Comunque,non ero lo stesso riuscita a dormire tranquilla,quindi mi ero svegliata relativamente presto.
Non so come,ma mi ritrovai stretta al petto dello scimmione,un suo braccio mi cingeva il bacino e sentivo il suo respiro caldo sui capelli.
Eravamo stati così tutta la notte?
Da quanto mi stava stritolando in quel modo?
Comunque,non era stato poi tanto male,anzi,sembrava un bimbo in quella posizione.
Spostai leggermente il suo braccio e mi alzai,cercando le ciabatte che erano sotto al letto. Mi stiracchiai e presi il mio cellulare che era nel comodino accanto al letto.
Erano le dodici e trenta! Come faceva lo scimmione a dormire ancora?
Mandai velocemente un messaggio a June.‘Sei pronta?Posso venire in camera o c’è ancora quello?’
Nessuna risposta. In quel momento ringraziai Dio di avermi procurato una buona dose di pazienza.
Forse era giusto non disturbarla,quante volte gli sarebbe capitata una cosa del genere?
Certo che però si poteva anche preoccupare della sua povera sorella che era malcapitata tra le mani di un folle.
Scelsi i vestiti per quel giorno e li uscì dalla valigia.  Avevo scelto una salopette di jeans e i miei adorati anfibi che non potevano mancare.
Entrai in bagno per cambiarmi e iniziai ad ascoltare la musica dal mio cellulare.
I Muse,la mia band preferita in assoluto,mi tenevano compagnia.
Mi iniziai a sfilare la canottiera leggera del pigiama e stavo per fare lo stesso dai pantaloncini,ma un grazioso essere entro in bagno senza bussare. Era unico in tempismo.
-Cretino!esci subito da qui!- dissi,mettendomi di spalle.
Lui diventò viola e chiuse la porta di botto.
Che non avesse mai visto una donna in reggiseno e pantaloncini?
Sospirai e finii di vestirmi. Dopo essermi lavata la faccia e i denti tornai nell’altra stanza,dove c’era Louis intento con il suo iPhone di ultima generazione.
-Puoi entrare- dissi,socchiudendo la porta del bagno.
Lui annuì sorridendo –Hai lasciato il tuo perizoma la dentro,per caso?-
Quanto poteva essere irritante? –Deficiente- dissi semplicemente.
Mi fece l’occhiolino e entrò nel bagno.
Intanto io iniziai a preparare il mio trolley,dato che avrei dovuto lasciare l’albergo entro le due. Io e June saremmo dovute partire quella sera verso le otto,sempre se non fosse successo altro.
Piegai per bene il pigiama e lo infilai all’interno del trolley,nel frattempo Louis era uscito dal bagno e mi guardava con aria triste.
-Fai le valigie?- chiese,sedendosi ai piedi del letto.
-Non lo vedi?- dissi,continuando a mettere le cose in ordine.
-Come mai te ne vai di già?-
-Parto stasera,non ora, e comunque io sono una persona normale e una persona normale va a lavoro come tutte le persone normali-
-Anche io sono una persona normale e anche io lavoro-
-Per caso ho detto che non lo sei?-
-No ma..-
-Zitto scimmione-
Appena finì di fare tutto guardai per l’ultima volta quella stanza. Tutto sommato,quell’esperienza l’avrei ricordata per sempre,era stato tutto così bizzarro,tutto così..irreale.
–Io scendo sotto,ciao- annunciai,abbassando la maniglia della porta.
Lui sbarrò gli occhi e mi prese per un braccio. –Stai scherzando?!Vuoi salutarmi così?-chiese,allarmato.
-Come dovrei salutarti,scusa?- chiesi,alzando un sopracciglio.
-Non lo so,ma almeno dimmi di dove sei!dammi il tuo numero..-
-Il mio numero?-
-Così non perderemo i contatti-
Gli scoppiai a ridere in faccia –Certo Louis,certo-
 
Uscì fuori dall’albergo e posai il trolley a terra per accendermi una sigaretta,stavo diventando una ciminiera,ma fumare mi faceva rilassare.
Dopo essermi appoggiata per bene al muro chiamai Matt,che forse mi aveva data per dispersa.
-Tesoro?- rispose,con tono preoccupato.
-Hey- dissi con un sorriso da ebete stampato in viso. Era così,ogni volta che sentivo la sua voce automaticamente compariva quello stupido sorriso.
-Che fai?Com’è stato il risveglio?Come mai ci hai messo così tanto? E’ quasi l’una!-
-Tranquillo!E’ solo non ho preso sonno ieri e quindi mi sono svegliata tardi..Comunque è andato tutto bene,June sta ancora dormendo-
Piccola bugia. Ma come potevo dirgli che avevo passato la notte con quello? Avrebbe sicuramente frainteso e non mi andava di litigare per certe cazzate.
-Al bar si sente la tua assenza..torni presto vero?- disse,con tono malinconico.
-Se tutto va bene ho il treno stasera alle venti-
-Se tutto va bene?-
Sorrisi. –Tranquillo,è un modo di dire-
-Ok,vado che c’è gente,un bacio-
-Un bacio-
Mi mancava. Ero diventata terribilmente romantica e ridicola. Non avevo mai chiuso una telefonata con ‘un bacio’,era una cosa così assurda.
-Hai da accendere?- qualcuno dietro di me,pronunciò quelle parole.
Mi girai e vidi che era un bel moretto con una specie di scopino in testa. A parte lo scopino era davvero messo bene. Era l’altro dei one direction,quello di cui andava matto Rayn, e adesso capivo il perché,era..bono,sexy e attirava sessualmente.
Annuì e gli porsi l’accendino.
–Grazie- disse,sorridendomi.
Aveva un sorriso perfetto.
Il modo in cui fumava poi mi dava alla testa,con una mano si toccava quello scopino disordinato e con l’altra portava la sigaretta alla bocca. Era meraviglioso. Possibile che a Doncaster avessi incontrato persone solo terribilmente belle?
Un paio di mani mi coprirono gli occhi. –Indovina chi è!- Per un momento sperai che potesse June,ma quella voce stridula mi fece cambiare subito idea.
Maledetta mosca fastidiosa!
Ci eravamo lasciati cinque secondi di fa ed era di nuovo li a rompere.
-Se parli ti riconosco,coglione-
Lui sbuffò togliendomi le mani dagli occhi,mi sorrise e quasi mi accecò. Poi si voltò verso il moro che ci guardava e sorrideva. Cazzo rideva?
–Hey,Zayn!Vuoi rubare la mia donna?-
Aggrottammo entrambi le sopracciglia. Non sapevo chi dei due fosse più stupito.
–La tua donna?- chiesi,una voce fin troppo stridula per i miei gusti.
Louis annuì convinto –E’ la mia nuova ragazza- disse,cingendomi la spalla.
Scoppiai a ridere e Zayn mi seguì a ruota.
-Che avete da ridere?- chiese l’uomo bretella,mettendo il broncio.
-E’ che sei così stupido che fai ridere..- dissi,prendendolo in giro.
Louis mi fece una pernacchia e si mise davanti a me,vicino a l’uomo scopino.
-Tu sei uno del gruppo?- chiesi verso Zayn,non badando a Louis.
Zayn annuì convinto. –E tu sei la sua ragazza?- chiese poi,prendendomi in giro.
-No,in realtà,mi ricordo a mala pena come si chiama- mentii. Il nome lo ricordavo benissimo ma a parte questo,cosa sapevo davvero di lui?
Il moro scoppiò a ridere e la mosca mise nuovamente il broncio.
Dall’entrata principale dell’hotel,uscirono un castano e un biondo. Il biondo l’avevo riconosciuto!Era quello mezzo simpatico della band! Il castano era totalmente anonimo,ma era anche lui un membro della band.            
-Zayn,Louis!Dobbiamo andare- annunciò il castano. Ah vero,lui era quello con il vocione.
Entrambi annuirono.  –Avete visto Harry?- chiese il biondo.
Io e Louis ci scambiammo un’occhiata –Io so dov’è,ma credo sia meglio non disturbarlo- disse l’uomo bretella mordendosi il labbro.
-Mio Dio,non cambierà mai quel ragazzo!- disse Zayn,toccandosi la cresta. Ma quanto era vanitoso quello?
-Tu non hai fatto lo stesso?- lo accusò il castano dal nome ancora del tutto sconosciuto.
-Si che l’ho fatto! Ma io rispetto gli orari a differenza del riccio-
-Sai com’è Harry..- lo difese Louis.
Ma che discussioni dovevo sorbirmi? Evidentemente era abitudine di Harry fare il donnaiolo con le ragazze. Perfetto,allora non l’avrei più fatto rivedere a June. Brutto stronzo.
-Lei può venire con noi?- chiese Louis,indicandomi. Io lo guardai malissimo,che idee gli saltavano in mente? –Sei pazzo?-
-Visto che resteresti sola,vieni-
Sbuffai. Anche stare da sola al bar era meglio,anche catturare meduse insieme a Spongebob era meglio,anche cantare twinkle twinkle little star con Rayn era meglio.
-Per me va bene,comunque io sono Niall- disse,porgendomi la mano. Oh,eccolo il mio preferito!
Gli porsi la mia –Helena- dissi facendo lo stesso con il castano.
 
Avevano preso del cibo da Mc Donald e lo avevano portato in un camera dell’hotel. Mi sentivo segregata!
Se Matt avesse saputo tutto quello che stavo combinando,mi avrebbe uccisa,questo era certo,e se fosse capitato a lui anche io avrei fatto lo stesso.
Però,pensandoci bene,non stavo facendo niente di male.
Io ero seduta ai piedi del letto con le gambe incrociate,Louis era a terra con le spalle poggiate sul letto su cui stavo io,Niall stava sull’altro letto e Zayn e Liam seduti a terra. Quella camera era davvero minuscola.
Sentì il cellulare che vibrava,era un messaggio di Rayn ‘Ti sei dimenticata di me vecchia racchia?’
Sorrisi e risposi velocemente ‘No,sta tranquillo! E’ solo che è successo un casino che poi ti racconterò’
‘Posso chiamarti?’Forse quello non era il momento adatto che per essere chiamata.
‘No’
Ovviamente fu inutile dirgli no dato che dopo pochi secondi mi stava chiamando.
-Certo che tu sei uno che capisce,Rayn- dissi,rispondendo.
-Che cosa è successo?Dai,dai,dai racconta!- chiese,tutto elettrizzato.
I ragazzi,se così vogliamo definirli,mi guardavano curiosi.
-Possiamo parlare dopo..?-
-Stai cornificando Matt?- mi chiese malizioso.
Sorrisi –No,per l’amor del cielo!-
-Continuerò a torturarti fino a quando non mi dirai con chi sei- insistette.
Era duro come la pietra!
-Facciamo una cosa,io ti passo una persona,così capisci da solo- dissi a quel punto.
Senza ascoltare la sua risposta mi sistemai vicino a Zayn e gli bisbigliai all’orecchio –E’ un mio amico,che è pazzo di te,si chiama Rayn..-
Zayn annuì flebilmente,prese il mio telefono e iniziò a parlare con il mio amico.

-Pronto?- disse Zayn. –Ciao come stai Rayn?- continuò sorridente.
-Vuoi sapere chi sono?- un attimo di pausa -Sono Zayn- a quel punto,si sentì un urlo assurdo provenire dal telefono,Rayn stava sclerando.
Zayn sorrise dolcemente –E’ tutto apposto. Come stai?-
 -Bene anche io,sei un amico di Helena?-
Mister scopino scoppiò a ridere –Ok ok,stai tranquillo- disse poi,contenendo la sua risata.
Bene,andavano d’accordo.
Mi porse il telefono e mi alzai,tornando al mio posto.
–Che gli hai detto?- chiesi a Rayn,che era ancora in linea.
-Che sei una persona adorabile!Comunque fai delle foto e dagli il mio numero,poi mi devi spiegare assolutamente tutto! –
-Certo,ciao Rirì-
Poggiai il telefono nel letto e poi guardai Zayn. -Ti ha davvero detto che sono una persona adorabile?-
Lui aggrottò le sopracciglia –Mi ha detto che sei una vecchia acida-
 
‘Hell,scusa se ti rispondo ora,ma ci siamo appena svegliati..’Il messaggio di June recitava questa testuali parole.
‘Grandioso’la mia risposta,piena di enfasi.
‘Che fai?Sei con Louis?’
‘Si, e anche con gli altri’
‘efidntfiobnioethnibnitnonkovdnrkned svenirò!Dove siete che vi raggiungiamo?’
Eirhnituorhgbnviuoetnroievrnewri ma che diamine di linguaggio era?
‘Nella stanza del biondino’
Dopo aver passato un po’ di tempo con quegli energumeni iniziai a capire le personalità di ognuno di loro. Liam era il più normale del gruppo,decisamente. Niall mangiava come un bidone e rideva per ogni cosa,anche per le cose non facevano ridere. Zayn si specchiava su ogni cosa che potesse riflettere la sua immagine. E Louis..Louis era la persona più fastidiosa di tutti i tempi,non avevo mai conosciuto qualcuno così irritante e stupido. L’unico di cui dovevo capire la personalità era Harry,poiché l’avevo visto poco e niente. Proprio quando il mio pensiero si rivolse a lui eccolo spuntare mano per mano con June. Mia sorella aveva un sorriso così abbagliante che sembrò accecare tutti,compresa me. Era felice,anzi più che felice. Appena vide gli altri tre membri della band quasi svenne,dovette cercare di restare calma. Avrei voluto essere lei in quel momento,avrei voluto provare quella strana gioia che stava vivendo. Aveva realizzato il suo sogno,ci era riuscita.
Dopo che salutò tutti con abbracci e baci si rivolse verso me e io,da brava sorella,la guardai male,finsi di essere arrabbiata perché mi aveva lasciata sola durante la mattinata. Lei si sedette accanto a me e mi abbracciò. –Grazie Hell,grazie-
-Spero almeno che scopi bene- dissi,incrociando i piedi. Lei scoppiò a ridere e annuì. Quindi avevano scopato davvero?Quel coso si era portato a letto mia sorella?
-Che vuol dire quella risata?L’avete fatto davvero?-
-Ti racconterò tutti i dettagli in treno,va bene?-
Storsi il naso –Magari i dettagli no eh-
Lei rise di nuovo e annuì. Louis si avvicinò a noi e ci rivolse un gran sorriso –Che avete da ridere,voi due?-
-Stavam..- stava per rispondere June,ma la interruppi subito.
-Ma perché non ti fai i cazzi tuoi qualche volta?-
 Lui mi guardò male e poi mi fece la linguaccia –Non voglio vivere per  cento lunghi anni-
Sbuffai e mi girai dall’altro lato.
-Ragazzi,sono le tre,io devo andare a casa- disse poi,rivolgendosi a tutti. Rimasi un po..dispiaciuta da quella sua affermazione. Per quanto potesse essere fastidioso e inutile era l’unico con cui avevo stretto un po più di confidenza e il fatto che se ne andasse mi metteva a disagio.
-Voi a che ora ve ne andate?-
-Alle otto abbiamo il treno-
-Alla cercherò di esserci per le otto,così ci salutiamo-
June annuì sorridente,mentre io risposi con uno dei miei attacchi di isteria –Guarda che non ce n’è bisogno,scimmione-
Lui non mi diede ascolto e si rivolse a Harry. -Tu vieni con me?- Il riccio guardò June e poi fece di no con la testa –Amico,è meglio che ci vai da solo..ti aspettiamo qui-
Louis annuì sconsolato e prendendo il cappotto uscì dalla stanza.
 
 
6:oo pm.
 
-Allora cosa fai nella vita?- mi chiese Liam,mentre giocava con l’iPhone.
-La barista- risposi senza enfasi.
-Nuda?- chiese Zayn con la bava alla bocca.
-Perché,le bariste che conosci tu sono nude?-
Quanto poteva essere stupido?
-Beh,alcune si vestono in modo scollato- commentò Harry.
-Io no,sono vestita normalmente-
-Peccato- disse il moro,facendo spallucce.
Stupido. La stupidità era una cosa che avevano in comune in quella band.
Il biondino,si sedette accanto a me,e mi mostrò il gioco a cui stava giocando,era una specie di gioco dove bisognava creare degli hamburger il più velocemente possibile.
-Come fai a giocare con questo coso se abbiamo appena finito di mangiare?Mi sta vedendo la nausea- gli dissi,evitando di guardare il display del suo iPhone.
-A me sta facendo venire l’acquolina in bocca- rispose lui,tutto divertito.
Perfetto,ecco l’uomo bidone.
Sospirai e mi sdraiai completamente. -Ma siete una band normale,voi?- chiesi,guardando il soffitto bianco dell’hotel.
-No- risposero tutti e quattro in coro.
 
7:30 pm.
 
Alla stazione non c’era anima viva e questo era un bene così le ragazzine urlati non sarebbero saltate addosso ai quattro ragazzi che ci avevano accompagnate. June era così triste che non riusciva a spiccicare parola. E la capivo,benissimo. Quando l’avrebbe rivisto?In un’altra vita,forse.
 
7:45 pm.
Stavamo aspettando quello stupido ma ancora non si era fatto vivo. Peggio per lui.
 
7:50
-Harry,forse se n’è dimenticato,noi dobbiamo andare..- disse June,tenendogli entrambe le mani.
Harry scosse la testa –Lo conosco,arriverà-
 
7:55
-Ragazzi,noi andiamo,sta per partire il treno- annunciai,facendo qualche passo avanti.
-Grazie di tutto- disse poi June,con le lacrime agli occhi.
Mi voltai e camminai a lunghi passi.
Stupido Louis!
Perché ci ero rimasta così..male?
Non doveva importarmi affatto della sua presenza e invece ero li,dispiaciuta dalla sua assenza.
A pochi passi dal treno,una mano si aggrappò al mio braccio. Mi voltai e incrociai i miei occhi con quelli verdi-azzurri di Louis.
Sul mio viso spontaneamente si dipinse un sorriso.
-Volevi andare via senza salutarmi?- chiese,facendomi la linguaccia.
-Si,ma ho fallito la missione- ammisi,sconsolata.
Lui scoppiò a ridere –Lasciami il tuo numero- disse,poi diventando un po’ più serio.
-No- ribattei secca –Adesso vado che sennò perdo il treno- continuai subito dopo.
-Ti prego,fallo come regalo per il mio compleanno!-
Alzai un sopracciglio –Fai il compleanno oggi?-
-No,in realtà è a Dicembre ma..-
-Giuro che entro Dicembre avrai il mio numero,non prima-
La cazzata più grande che avessi mai detto. Louis non avrebbe mai avuto il mio numero,giammai!
-Tu quando fai il compleanno?- chiese,guardandomi con quegli occhioni grandi.
-Perché?- chiesi,aggrottando la fronte.
-Tu dimmelo-
-Il ventinove giugno-
-Ma è tra otto giorni!- esclamò,sorpreso.
-Esatto,adesso scappo mi stai facendo perdere il treno-
-Tranquilla,June ti chiamerà quando dovrete salire-
Dicendo questo mi strinse in un abbraccio.
Uno dei migliori che ricevetti in vita mia.
Il suo profumo di vaniglia mi dava alla testa.
Le sue braccia muscolose mi stavano stritolando,ma era piacevole,tutto sommato.
Dopo svariati minuti mollò la presa e sul suo volto si dipinse un sorriso vincente.
-Cazzo ti ridi?- chiesi,incuriosita.
-Girati- rispose solamente.
Mi voltai piano verso il treno e notai che pian piano stava iniziando la sua corsa.
La mia bocca formò una perfetta ‘o’ e rimasi in quella posizione per non so quanti secondi.
Mi voltai verso Louis e lo presi a schiaffi sul braccio –Stronzo!Lo hai fatto apposta-
Lui continuava a ridere senza fermarsi.
Bastardo,bastardo!
Mi aveva fatto perdere il treno!
Mi voltai verso June ed era tutta intenta nel baciare Harry che lei non si era nemmeno accorta che il treno fosse partito,chissà da quanto si stavano baciando!
E quello stronzo mi aveva presa in giro.


Look at me-
Salve bellezze!
Come state?Io bene,grazie *si risponde da sola* #LOL
Anyway,questo capitolo mi fa cagare al cazzo,sì.
Mi fa proprio schifo >.<
spero che comunque resterete qui a sopportarmi e a supportarmi:)
Un bacione!
Potete farmi un favorissimo?
Potete seguire 
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Poi se mi volete seguire su twitter sono : __AmaZayn__ 
Ah sì,e un'ultima cosa,passereste dalla mia one shot che ho pubblicato l'altro giorno?
E' qui 
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xoxoAdri.

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Capitolo 7
*** Departure; ***


 

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Departure;




22/23 giugno 2012.

 
{Più ti guardo e meno lo capisco 
da che posto vieni 
forse sono stati tanti posti 
tutti da straniera 
chi ti ha fatto gli occhi e quelle gambe 
ci sapeva fare 
chi ti ha dato tutta la dolcezza 
ti voleva bene 
quando il cielo non bastava 
non bastava la brigata 
eri solo da incontrare 
ma tu ci sei sempre stata 
 quando si allungava l'ombra 
sopra tutta la giornata 
eri solo più lontana 
ma tu ci sei sempre stata} 
Ligabue-Ci sei sempre stata

 
 
Se Louis pensava di passarla liscia si sbagliava di grosso.
Sono sempre stata una persona vendicativa,sin da piccola. Ricordo che una volta una tizia mi aveva detto che ero un maschiaccio e io,dopo un paio di giorni,avevo distrutto la sua stupida barbie. Quanti pianti si era fatta,e quanto avevo riso io!
Cazzo. Ma ero troppo nervosa in quel momento per pensare a un piano malefico,troppo nervosa per riuscire a parlare,troppo nervosa per riuscire a sembrare un essere umano dotato di vita.
Non aspettavo altro che prendere quel cazzo di treno per raggiungere Matt,non aspettavo altro che fuggire via da Doncaster,non aspettavo altro che stare lontana da quei tizi strambi!
E invece dov’ero?
In un posto sperduto dal mondo,dannazione.
A quell’ora avrei dovuto essere tra le braccia del mio ragazzo e invece mi ritrovavo alle nove di sera nel giardino di casa Tomlinson a fumare la mia bella sigaretta.
Non avevo rivolto la parola a quell’ebete per tutto il tempo,e non avevo intenzione di farlo. Era stata June a dire che avevamo finito tutti i soldi messi da parte per quel viaggio e che quindi eravamo nella merda fino al collo. Louis si era gentilmente offerto di ospitarci nella sua casa. Se gli avessi potuto parlare avrei sicuramente rifiutato,ma non avevo la minima intenzione di sprecare fiato con lui. E poi con il cazzo che spendevo altri cazzo di soldi per stare in quella cazzo di città.
Lo conoscevo da due giorni e si era già classificato tra le dieci persone che odiavo di più e aveva persino raggiunto il podio.
Le conoscevo le persone come lui,e le avevo sempre odiate:sicure di loro,presuntuose,antipatiche e…terribilmente belle.
Insomma,Louis era un cesso. Ecco.
D’un tratto il cellulare nella mia tasca vibrò: era una chiamata,Matthew.
Porca di una troia!Cosa gli inventavo adesso?
Sono partita con E.T.?
Sono in tour con Katy Perry?
Ho deciso di andare a vivere con i pinguini?
-P-pronto?- risposi,balbettando.
-Hell!Ma che cazzo di fine hai fatto?- Sembrava incazzato,e aveva ragione. Avevo pure scordavo di chiamarlo!
Mi morsi il labbro inferiore e feci appello alla mia fantasia.
-Ehm..è che June si è ammalata e quindi non siamo partite..domani comunque sarò a Londra sicuro-
-Oh,mi dispiace. Come sta ora?- il suo tono della voce si calmò per fortuna,mi aveva creduto.
Guardai dalla porta a vetri che collegava il giardino alla casa e la notai scherzare con tutti i e cinque i ragazzi.
Come stava?!
Dire che era la persona più felice del mondo era poco.
-Ora sta meglio- dissi,sentendomi terribilmente in colpa. Ma quante balle dovevo dire per colpa di quello stronzo?!
-Hell!A tavola!- mia sorella pronunciò queste parole dall’interno dalla casa.
Sbuffai e annuii. -Matt vado a mangiare,ci sentiamo domani ok?-
–Ok,ciao amore-
Entrai dentro e vidi tutti in una tavola ben apparecchiata. June e gli altri cinque erano seduti,accanto a loro c’erano le quattro sorelline di Louis e la madre.
Erano davvero una famiglia adorabile,diversa dalla mia.
Tutti in quella casa volevano un bene infinito a Louis. Tranne me,ovviamente.
Mi sedetti tra Niall e Liam,i più normali del gruppo e gli unici che avrei potuto tollerare in quel momento.
Gli altri ridevano e scherzavano,io invece mangiavo senza dire una parola,mi sentivo fuori dal mio mondo. Il mio posto non era lì.
-Hey,sei ancora arrabbiata per Louis,vero?- il biondo interruppe i miei pensieri.
Annuii senza aprir bocca. Se voleva colloquiare,aveva sbagliato decisamente argomento.
-Dai è solo un giorno in più di vacanza- rispose,sorridente.
-Di inferno,piuttosto- borbottai,affondando nello schienale della sedia.
-Dai,addirittura?-
-Voglio tornare a Londra.- risposi,atona.
-Sai..ti capisco. Anche io vorrei tornare in Irlanda,ma..-
Lo interruppi subito,illuminata dalla parola ‘Irlanda’. –Sei irlandese?-
Lui annuì,emozionato. –Si,si. Di Mullingar-
-Oh,io amo l’Irlanda..è un posto così..affascinante-
-Davvero?Di solito non mi piace a molti-
Storsi il naso,contrariata. –Io mi differenzio dalla massa-
-Allora quando vuoi ti ci porto-disse,tutto contento.
 
 
-Allora,Niall,Liam e Zayn insieme,poi c’è la mia camera e poi un’altra disponibile- annunciò Louis,che si trovava di fronte a noi sei.
Perfetto,in quella libera avremmo dormito io e June.
-Io e June prenderemo quella!- disse Harry,sorridendo.
Lo odiavo ufficialmente quello stupido riccio insignificante. Non parlava mai e quando parlava sparava cazzate!
Louis mi guardò sorridendo –Perfetto,sei costretta a dormire con me,di nuovo,questa notte-
Non riuscivo nemmeno a formulare un pensiero decente.
Gli unici pensieri che avevo in mente erano tutti piani per progettare di uccidere Louis.
Lo odiavo! E io non avrei mai dormito con lui,mai!
-No!io dormo con voi- dissi rivolgendomi verso Niall.
-Ma non ci entrate!- protestò Louis
-Non importa!Allora uno di loro tre dormirà con te così sarà tutto risolto..Zayn,vai tu?-
Doveva pagarmela quello stronzo. Che si aspettava,che avessi dormito con lui come se nulla fosse successo?
-Per me non cambia nulla- rispose Zayn.
Finalmente aveva detto una cosa buona quell’altro stupido.
Louis mi guardò con occhi tristi –E dai,Hell..-
-No!- lo interruppi subito.
Presi il mio trolley -che avevo lasciato all’entrata- e lo salii sopra,aiutata da Liam.
La stanza era abbastanza grande e per fortuna c’erano tre letti,avrei dormito anche comodamente.
Entrai in bagno,mi cambiai e scrissi un messaggio a Rayn ‘Odio Louis Tomlinson,mi ha fatto perdere il treno!E ora sono a casa sua,ti rendi conto?Per fortuna non dormo in camera con lui’
‘Allora tu sei proprio deficiente!Ma l’hai visto il culo che ha quel ragazzo?E’ unico al mondo!Cogli l’occasione e vai da lui’
Scossi la testa,divertita. Il mio migliore amico non avrebbe mai capito l’odio che provavo per quello stupido di Tomlinson,però aveva ragione su una cosa,il suo culo era fenomenale.
Tornai nella stanza e mi sistemai a letto,mentre Niall e Liam erano ancora alzati e mi guardarono male.
-Vai già a letto?- mi chiese Niall,aggiustandosi in continuazione quel berretto che aveva in testa perennemente,sembrava un rapper americano.
-Si,sono abbastanza stanca- risposi tranquillamente.
-Ma noi volevamo giocare!Fra poco verranno qui tutti e ci metteremo a giocare quindi non credo che..-
-Cosa dici stupido biondino?-
In quel preciso istante entrò Zayn spalancando la porta e urlando: -Vas Happenin?!?-
Che quello fosse coglione ormai non c’erano più dubbi,era proprio un caso perso.
Liam rise –Mi sa che ti conviene andare a dormire in camera di Louis,lui non gioca-
Lo guardai malissimo –Ma vi siete messi d’accordo per caso?-
Liam alzò le mani,come per giustificarsi –No,non lo farei mai-
Certo,e io ero babbo natale.
Sbuffai e andai dritta in camera di Louis. Poco importava se l’avessi dovuto sopportare per un’altra notte,l’importante era dormire.
Il signorino se ne stava disteso a guardare il soffitto. Quando si accorse della mia presenza alzò lo sguardo e mi guardò interrogativo –Hell?-
-Senti scimmione,fammi spazio che di la stanno giocando tutti a non so cosa e io voglio dormire- dissi tutto di fretta.
Lui scoppiò a ridere e annuì.
Questa volta il letto era singolo,quindi eravamo costretti a stare più vicini.
-Non mi è mai capitato di dormire due volte di fila con la stessa ragazza-ammise,stringendo le spalle.
-Te l’avevo chiesto?- commentai,inacidita.
-Mamma mia quanto sei acida!Cosa mangi,yogurt scaduti?-
-Ma che cazzo vuoi da me?Volevo tornare a Londra,invece per colpa tua sono bloccata qui!- risposi,alzando il tono della voce.
-Sei libera di andartene se vuoi- rispose,atono.
Eh?
Cosa..aveva detto?
Perfetto,non me lo sarei fatto ripetere due volte.
Scostai le scoperte e mi alzai velocemente,ma Louis mi prese un braccio,stava facendo sforza per non farmi alzare.
-Fammi andare!- urlai,incazzata.
Ero troppo orgogliosa e quella frase non mi era andata proprio giù!
-Hell,non dicevo davvero,torna a dormire- disse,dispiaciuto davvero.
Finalmente mi liberai dalla presa e indossai le scarpe che erano vicino al letto,senza dire niente e senza nemmeno guardarlo,uscii da quella casa.
 
Camminavo per le strade deserte di Doncaster da almeno una manciata di minuti ormai,intorno a me c’era il nulla,se non prati immensi.
Non mi ero portata le sigarette,cazzo!E nemmeno il cellulare!
Andai più avanti vedendo un parco in lontananza,aumentai il passo,vogliosa di salire su un’altalena. Sotto quell’aspetto ancora non ero cambiata,ero rimasta la solita bambinona.
Un lato che pochi di me conoscevano,comunque.
Finalmente raggiunsi la mia meta,e quello stupido sedile dell’altalena era umido. Solo in quel momento mi accorsi di essere in pigiama. Cazzo!
Ero in pigiama,senza cellulare,in una città sconosciuta,alle tre di notte,in un parco.
Bene,davvero. Mi ero superata.
Sentii dei passi provenire da dietro e pregai affinché non fosse Louis. Anche quel troglodita di Zayn andava bene,ma non Louis!
Mi voltai leggermente e notai la figura di un uomo,abbastanza grosso,guardarmi sorridente.
Oh..non mi aveva fatto una buona impressione.
Che stupida ero stata ad uscire a quell’ora di casa!ma perché dovevo essere sempre così istintiva e testa di cazzo?diamine!
Si avvicinava sempre più. Ad ogni suo passo il mio cuore aumentava il battito.
Cosa potevo fare in quel momento?Avrei dovuto fare la coraggiosa o sarei dovuta scappare?
Magari era solo una brava persona…
-Le serve qualcosa?- riuscii a dire,con voce tremante.
Non dovevo farmi vedere impaurita,no.
L’uomo non rispose,anzi,alzò ancora di più gli angoli della sua bocca,fino a far sembrare il suo sorriso qualcosa di malefico.
-Che.Cazzo.Vuoi.- scandii bene le parole,in modo che potessero sembrare più incisive.
Al diavolo le buone maniere.
-Te- rispose velocemente,aumentando il passo.
Ormai la distanza tra noi era pochissima.
Cazzo,cazzo,cazzo!
Il cuore mi stava scoppiando.
-Vattene via!- urlai,alzandomi dall’altalena ed arrancando all’indietro.
Da dietro quell’uomo,arrivò Louis, e la prima cosa che pensai non fu che mi avrebbe salvata da quell’uomo,ma che indossava anch’egli il pigiama.
Per la prima volta dopo due giorni ero felice di vederlo.
Così felice che non potei non fargli uno dei miei migliori sorrisi.
Uno di quei sorrisi che avevo rivolto a pochi eletti in tutta la mia vita.
Tomlinson,intuendo la situazione,colpì l’uomo da dietro,facendolo cadere a terra.
L’uomo si girò verso Louis mentre cercava di riprende conoscenza e lo guardò malissimo.
Avevo paura che da un momento all’altro avrebbe potuto tirar fuori una pistola,o un coltello!
Louis ricambiò lo sguardo,guardandolo con occhi di fuoco –Ti conviene andartene,ho già chiamato la polizia-
Capii subito che stava mentendo,non aveva chiamato nessuno,era solo un modo per farlo scappare via.
Dicendo ciò,l’uomo si alzò velocemente e scappò via.
Ringraziai il cielo che fosse finito tutto per il meglio,e che Tomlinson fosse venuto a salvarmi.
Rimasi immobile ad osservare la scena,mentre Louis avanzava tranquillo verso di me.
Quando fummo abbastanza vicini da sentire i respiri affannati sul nostro viso,senza dire una parola mi abbracciò.
Quell’odore di vaniglia inebriò ancora una volta le mie narici.
-Ce l’avrei fatta anche da sola- gli dissi all’orecchio. Cazzate.
Lui sbuffò e sorrise –Non puoi ringraziare come tutte le persone normali?-
-Grazie- risposi,sorridendo sinceramente.
Sciolse l’abbraccio e mi prese per il polso –sapendo che avrei rifiutato la sua mano- fino a farmi sedere su una panchina. Si sedette accanto a me e portò le mani dietro la nuca,alzando lo sguardo per ammirare le stelle,lo imitai osservando le stelle di Doncaster.
Sembrava di poterle toccare,erano così..vicine.
- Com’ è strano essere qui alle tre di notte con te,in pigiama- presi parola,facendo terminare quello scomodo silenzio che si era creato.
-Perché?- chiese,con la sua solita voce squillante.
-Perché ti odiavo prima di conoscerti,non che adesso sia cambiato tanto però..è strano-
Lui scoppiò a ridere –Mi odi?-
-Si- risposi,cercando di sdraiarmi lungo la panchina,ma era talmente scomoda che non faceva altro che procurarmi dolore in quella posizione.
-Sto scomoda- ammisi,cercando di fare alzare Louis,in modo che quella panchina sarebbe stata tutta mia.
-Appoggiati qui-disse indicandomi le sue gambe.
Certo,non era quella la risposta che volevo,però era meglio di niente.
-Solo perché sto scomoda- aggiunsi.
Lui annuì sorridendo e mi appoggiai sulle sue gambe.
 
Non capii come fossi arrivata fino a dormire nel letto abbracciata con Louis,mi ricordavo solo che mi ero addormentata sulle sue gambe la notte prima.
Guardai l’orologio e sbarrai gli occhi:erano le undici!
Porca merda,alle dodici avevo il treno! Se non mi fossi data una mossa l’avrei perso una seconda volta.
Merda,merda,merda!
Scesi sotto per vedere se June fosse già pronta,e la vidi sveglia insieme a tutti gli altri che facevano colazione.
-Dio santo,June!Perchè non mi hai svegliata?- le chiesi,in preda al panico.
-E’ che ti ho visto con Louis.. e..- arrancava senza finire la frase.
In quel momento tutti mi guardarono.
Diventai rossa. Non sapevo se fosse per la rabbia o per l’imbarazzo.
Ma una sorella così idiota proprio a me doveva capitare?
-Ci metto un minuto e sono sotto- risposi,guardandola male.
Tornai in camera di Louis e mi cambiai velocemente,approfittando del sonno di quest’ultimo.
Non feci caso nemmeno a come mi vestii,presa dalla fretta per com’ero.
L’importante era riuscire a prendere quel maledetto treno,sennò sarei tornata a Londra a piedi.
Appena fui pronta,cercai di svegliare Louis,scuotendolo.
Non appena quei suoi occhi stupendi furono aperti dissi: -Io sto andando,volevo salutarti-
Lui sbarrò gli occhi e si alzò velocemente –Voglio accompagnarti!-
-Non mi sembra il caso,alle due avete il volo, e sono gli ultimi istanti che puoi trascorrere con la tua famiglia-
Lui annuì deluso. –Ci rivedremo vero?-
Sorrisi –Io purtroppo dovrò rivederti ogni santo giorno a causa della tv e dei vari giornalini che porta mia sorella a casa. Comunque mi auguro di no-
La sua bocca formò una perfetta ‘o’ –Come no?-
Scoppiai a ridere e gli scompigliai i capelli –Sei un cretino,Tommo-
 
 
 
 
Non avevo mai assistito e vissuto un viaggio di ritorno triste come quello. June non faceva altro che piangere,e quasi non la sopportavo più.
Avrei dovuto fare qualcosa in quel momento,ma mi sentivo inutile.
Aveva passato i due giorni più belli della sua vita e mai più li avrebbe avuti indietro,dopo aver capito in qualche modo la persona che era Harry Styles.
-Juny…SMETTILA DI PIANGERE MI DAI FASTIDIO!-
Non rispose,si asciugò solo il resto delle lacrime con un fazzoletto.
-Dai,pensa a quanto è stato bello- tentai di fare la dolce,cosa che non mi riusciva granché bene.
-E’ per questo che piango-
-Vuoi raccontarmi un po’ com’è andata?- chiesi,cercando di non farla piangere ancora.
D’un tratto il suo volto si illuminò e annuì convinta.
-Allora,quando eravamo in hotel e tu e Louis ve ne siete andati via,io e Harry siamo rimasti soli,all’inizio eravamo entrambi abbastanza imbarazzati,ma con il passare del tempo ci siamo sciolti. A un certo punto lui mi fa: “Hai il rossetto per caso?” e si avvicinò pericolosamente a me,io non sapevo che rispondere,ma un minuto dopo mi ritrovai le sue labbra soffici sulle mie. Ti giuro Hell..è stato così..così…-
-Pessimo- commentai io.
Lei scosse la testa,contrariata. –Al contrario,fantastico. Poi ha detto “Ok adesso so che non hai il rossetto e che le tua labbra sono così belle anche senza quel coso”-
-Orripilante- aggiunsi,inorridita.
-Stai zitta! Poi mi ha detto “E per caso hai il reggiseno?”-
-No,no,no! Non l’ha detto davvero,giusto June?Non è così idiota-
-Ma zitta cretina..è stato un modo carino per chiedermi di fare l’amore-
-Il migliore che abbia mai sentito- dissi,sarcastica.
-Comunque ieri non ci siamo mai mollati e stamattina svegliarsi di nuovo con lui è stato bellissimo..-
-E come siete rimasti,quindi?-
-Non lo so- disse mordendosi il labbro –Ho paura,Hell.-
-Io ti direi di lasciarlo perdere,le cose che ho sentito dire agli altri su di lui non so un granché. Ricordalo come un’avventura di due giorni-
-Sai che non lo farò,vero?-
-Vero- dissi,sospirando lievemente.
 
 
 
Louis
 
 
-Louis,da quant’è che hai quella faccia?- mi chiese Harry,osservandomi attentamente.
-Da quando sono nato- risposi,continuando  a guardare dal finestrino dell’aereo.
Harry sbuffò lievemente e continuò –Deficiente,intendevo..quella faccia da minchia morta-
Feci spallucce –Non lo so-
-Da quanto la conosci Louis,due giorni?tre?- chiese,distogliendo lo sguardo da me e ammirandosi le scarpe.
-E’ che mi piace davvero tanto- ammisi,portandomi una mano alla bocca.
-Questo l’ho notato..ma quando la rivedrai?- era una domanda retorica. La risposta era mai.
-Ma scusa a te non piace June?- chiesi,di rimando.
-Si che mi piace,ma…-
-Ma era sono una bella scopata- lo anticipai.
Lui annuì,storcendosi il naso.
Harry era così,niente e nessuno avrebbe potuto cambiarlo. A quante ragazze aveva spezzato il cuore?
Io pure mi portavo a letto le ragazze,ma non nello stesso modo in cui faceva lui..
-E comunque non hai speranze con lei- disse poi Zayn,unendosi alla discussione.
Inarcai un sopracciglio,sorpreso. –Perché no?- chiesi,curioso.
-Non è il tipo che ti muore dietro, e poi è una forza della natura..dico,l’hai vista?-
Mi diede un leggero fastidio sentire Zayn dire quegli apprezzamenti su Hell..
-Appunto per questo mi piace,mi ha sorpreso- ammisi sincero.
Helena mi aveva stravolto sin dall’inizio,da quando l’avevo vista al concerto ascoltare l’ipod anziché la nostra musica,il cervello mi era andato in pappa.
Poi l’avevo incontrata in albergo,e poi era successo quello che era successo..
Era destino,senza dubbio!
-Louis,non te la darà mai- disse Niall,portandosi le mani dietro la nuca.
Grazie amici. Loro si che mi incoraggiavano.
-Perché dite così?secondo me,se insistesse tanto,ma veramente tanto,ce la potrebbe fare- disse Liam,sorridendomi.
Eccolo lì il mio daddy,sempre pronto ad aiutarmi.
-Concordo con Liam,magari tra qualche anno però..- disse Harry sorridendo.
-E come farò a sentirla?Non mi ha dato il suo numero- chiesi,non badando al mio migliore amico.
-Io ho quello di June,ci metto due secondi a farmi dare quello di sua sorella-
I miei occhi si illuminarono sentendo quelle parole. Presi il viso di Harry tra le mie mani e iniziai a baciarlo.
-Ti amo,Hazza!Sei la mia unica ragione di vita!Grazie,grazie,grazie!-
Tutti i miei amici scoppiarono a ridere e io li seguii a ruota.
Adesso si che potevo essere felice. Magari non era detto che non l’avrei più rivista,magari l’avrei rivista più velocemente di quanto mi aspettassi.
Dopo questo ci furono attimi di silenzio,fino a quando Niall esordì con una domanda che mi stupì:
-Louis,e se ti dicessi che anche a me piace Helena?-


look at me-
Hi everyone!
eccomi con un nuovo capitolo è.é
spero vi piaccia.. a me piace l'ultima parte #LOL
comunque,grazie mille a chi ha commentato lo scorso capitolo
grazie anche ai 40 che la tengono tra le preferite,alle 13 tra le ricordate,e alle 55 tra le seguite
SIETE MERAVIGLIOSE.

besos,
xoxoAdri.

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Capitolo 8
*** Don't you worry about the distance; ***


 

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Don't you worry about the distance;


28 giugno 2012.


{Hey there Delilah 
What's it like in New York City? 
I'm a thousand miles away 
But girl, tonight you look so pretty 
Yes you do 
Times Square can't shine as bright as you 
I swear it's true}
Plain White T’s/Hey there Delilah.

 
 
 
Dopo il ritorno a Londra i giorni trascorrevano tranquilli,tutto andava per il verso giusto,tranne un unico dettaglio,June.
Harry,come temevo,non si era fatto sentire. Io lo sapevo che quello era un bastardo,l’avevo proprio intuito. Mia sorella non meritava di soffrire in quel modo per un bambino,perché non era nient’altro che questo,un bambino coglione.
Gli conveniva non farsi vedere nei paraggi perché avrei potuto tranquillamente ucciderlo.
Non si era mai fatto sentire,mai. Né una chiamata,né un fottutissimo messaggio.
Stronzo.
-Amore,a che pensi?- mi chiese Matt,abbracciandomi da sotto le coperte.
Scossi la testa,mandando via quei pensieri. –A niente- dissi,stringendo le spalle.
Era impossibile raccontargli quello che mi era successo in quei due giorni a Doncaster. In una vita non avevo mai provato così tante emozioni come in quei due giorni:il concerto,l’albergo,perdere il treno,il parco,i ragazzi e..Louis. Tutto in due giorni.
Per quanto potesse essere idiota,quello stupido di Tomlinson,era di buona compagnia. Ma poco importava ormai,in meno di due giorni l’avrei archiviato in qualche angolo remoto della mia mente,tanto,chi l’avrebbe più rivisto?
Il mio ragazzo si avvicinò e mi baciò la fronte dolcemente –Non mi hai ancora raccontato niente del concerto,eviti sempre l’argomento. Allora,sono tanto male questi One Direction?-
Il mio cuore iniziò a battere velocemente,avrei dovuto mentire,di nuovo. Io odiavo mentire,non faceva parte del mio essere.
-Beh..un po’ mi sono ricreduta- dissi,non riuscendo a guardarlo in faccia.
Matthew alzò le sopracciglia,sorpreso. –Ah,davvero?Credevo che avresti sparato merda su di loro-
-Si..cioè..sono simpatici- balbettai,trovando le mie doppie più interessanti del viso del mio ragazzo.
-Simpatici?-
-No…Cioè..lascia perdere- dissi,sospirando.
Scoppiò a ridere e annuì. Una delle tante qualità di Matthew era che non amava parlare e non era nemmeno così tanto curioso.
-Allora,stasera sei mia?- chiese,abbracciandomi.
Mi stiracchiai e affondai il viso tra le coperte,annuendo. Qualche attimo dopo balzai in aria,con uno strano dubbio in testa.
-Aspetta!che giorno è oggi?- chiesi,cercando di ricordare.
-Il ventotto giugno Hely,e tu domani fai il compleanno-
Ah vero,il mio compleanno. Un altro stupido anno in più,che mi faceva apparire ancora più vecchia. Ventuno fottuti anni.
-No,intendevo..che giorno della settimana?-
-Venerdì-
Oh,merda! Venerdì era il giorno mio e di Rayn! Era il nostro giorno santo.
Scattai subito dal letto,cercando i miei vestiti,sparsi per la camera.
Il mio ragazzo mi guardò sorpreso –Dove vai?!- esclamò,alzando leggermente il busto.
-Devo vedermi con Rayn,gliel’avevo promesso!E’ da tanto che non passiamo un po’ di tempo assieme..-
Sbuffò sonoramente,affondando la testa nel cuscino –Che palle sto Rayn-
Ma perché odiava tanto Rayn? Non gli aveva fatto proprio niente,anzi,ogni volta si dimostrava gentile.
Sbuffai e presi il cappotto,sistemato sulla poltrona –Io vado,ti chiamo più tardi,ok?- dicendo ciò gli diedi un leggero bacio in fronte e uscii dalla stanza.
 
Io e il mio migliore amico di sempre eravamo seduti comodamente sul divano a mangiare patatine e parlare del più e del meno.
-Quindi hai preso un buon voto?- chiesi,affondando la mano dentro al pacchetto.
Lui annuì fiero di se –Esattamente,mia madre era fiera di me,dovevi vederla,ha pure pianto-
Sorrisi vedendolo così felice. Quante avevo desiderato di avere una madre come quella di Rayn da piccola?
-Comunque la signorina qui presente dovrebbe raccontarmi alcune cosette..- disse,dandomi leggeri pizzicotti in pancia.
-E dai Rayn,ti ho già detto tutto- dissi,spostando le sue mani.
-Ma che cazzo dici?!Non mi hai detto niente a parte che sei stata due giorni con loro!Voglio tutto nei dettagli. Che ne so..Per caso hai visto Zayn in mutande?sai dirmi se è dotato?-
Scoppiai a ridere sentendo l’ultima parte del suo discorso. Possibile che non cambiasse mai?Possibile che fosse sempre il più pervertito fra i due?
Sospirai e mi feci forza,pronta a raccontare per filo e per segno ogni cosa accaduta in quei benedetti giorni. E lo feci,anche piuttosto bene,raccontando anche i dettagli che evitavo di ricordare. Esempio? Il colore magnetico degli occhi di Louis. Il suo profumo alla vaniglia..
E Rayn sembrava affascinato dal mio racconto,così affascinato che pendeva dalle mie labbra.
-E Zayn?Zayn com’è?- chiese,curioso.
Sorrisi leggermente e lo presi per una guancia –Zayn è davvero un cretino,non conosco nessuno così..così..vanitoso?egocentrico?pieno di se?montato?-
A Rayn luccicarono gli occhi –E’ il mio uomo!- esclamò,facendomi alzare e iniziando a ballare per tutta la casa.
Scoppiai a ridere e mi unii alla sua danza. Con Rayn ero come non ero con nessun altro,mi sentivo a mio agio. Riusciva a tirar fuori una Hell diversa,una Hell simpatica,dolce.
Dal divano il mio telefono si illuminava di continuo. –Hell,il telefono ti si illumina,sarà quel rompi cazzo del tuo fidanzato-
Rayn odiava Matthew. Matthew odiava Rayn. E pensare che all’inizio Rayn lo adorava,poi però con il passare dei giorni lo aveva definito “viscido”.
-Certo che vi amate proprio eh-
-E’ lui che ti porta via da me-
Scossi la testa divertita e presi il cellulare. C’era un messaggio da un numero sconosciuto.
*“Hey there Delilah 
Don't you worry about the distance 
I'm right there if you get lonely 
Give this song another listen 
Close your eyes 
Listen to my voice, it's my disguise 
I'm by your side”
Lessi,non capendo un accidente. Mi avvicinai lentamente a Rayn,mostrandogli il messaggio. Lesse anch’egli attentamente e poi esordì: -Avranno sbagliato numero,tu non ti chiami Delilah-
No,no,no. Non l’aveva detto davvero!
-Rayn..santo Dio…-
-Non c’è bisogno di glorificarmi-
A quel punto scoppiai a ridere e gli tirai un cuscino in faccia –Stupido!Dicevo..è un canzone!-
-Aaaah!Perchè non l’hai detto subito?-
Il mio cellulare si illuminò nuovamente,un nuovo messaggio.
*“A thousand miles seems pretty far 
But they've got planes and trains and cars 
I'd walk to you if I had no other way 
Our friends would all make fun of us 
and we'll just laugh along because we know 
That none of them have felt this way 
Delilah I can promise you 
That by the time we get through 
The world will never ever be the same 
And you're to blame”

Mi morsi il labbro,continuando a non capire. Chi cacchio poteva essere?
-Avanti,Hell!Rispondi!- mi incitò il mio biondino preferito.
-E che dovrei dirgli,scusa?-
-Che ne so..chi sei?!-
Feci spallucce –Ma che dici Rayn,avranno sbagliato numero,lascia perdere-
-Non può essere Louis?-
Louis? Adesso che cacchio c’entrava Louis?
Perché doveva mettermi in testa certe idee? E perché quando lo aveva nominato ero diventata così nervosa?
-Ma perché ti esci certi nomi dal culo?-
-Fai caso alle parole del testo!Voi siete lontani..ecc,ecc.. è lui!- disse,stringendosi il cuscino al petto.
Il mio amico si era fatto qualche canna di sicuro.
-Rayn,cambia spacciatore-
-Dai Hell,sono serio!Che ti costa scrivere “ma chi sei?”-
Gli sbraitai contro e poi acconsentii alla sua proposta. Presi il cellulare e scrissi un messaggio a quel numero misterioso. “Chi sei?”
Bel messaggio,eh?
-Adesso ti va di preparare il cheesecake per il mio compleanno?-
-Ok vecchia acida-
 

-June?Che cacchio ci fai qui?- chiesi a mia sorella che se ne stava sulla soglia di casa.
-Voglio farti gli auguri per prima!- disse,entrando in casa e posando la giacca nell’attaccapanni.
-Allora dovrai combattere con Rayn,visto che è di la-
June si guardò intorno e volò in cucina per raggiungere Rayn e per poi saltargli addosso. Si adoravano.
-Spero che il cheesecake venga buono- urlai dal salotto.
Intanto diedi uno sguardo al cellulare e non trovai nessun messaggio,sicuramente era come pensavo io,quella persona aveva sbagliato numero.
Vidi i due entrare in salotto con nonchalance e sedersi accanto a me.
-E’ pronto,deve solo raffreddarsi- disse Rayn,portandosi le gambe sotto al sedere.
-Allora,Juny,come stai?- chiese poi a mia sorella.
Fece spallucce e una smorfia facciale –Bah,vado avanti..-
-Sappi che se lo volessi mai uccidere,io ho dei piani malefici perfetti!- disse lui,facendole l’occhiolino.
Rayn era già a conoscenza di Harry e June,anche se non sapevo come,però,a differenza mia,lui non giudicava male Harry,anzi.
-Perché progetti piani omicidi?- le chiese lei,divertita.
Sapevo che dietro quel sorriso si celava un animo triste,distrutto. E tutto per colpa di quel riccio idiota.
-Volevo usarli contro quelli che mi sfottevano alle superiori- rispose lui,facendo spallucce.
Immediatamente mi passò una scena per la mente.
Flashback*
Rayn si tuffò tra le mie braccia piangendo. Ormai succedeva ogni giorno,andava in bagno e poi tornava piangendo.
-Rayn!Che è successo?- chiesi,già a conoscenza della risposta.
-Tom..Tom..- disse tra i singhiozzi.
-Tom?Cosa ha fatto Tom?-
Thomas era uno stupido bullo della scuola che stava con la ragazza più puttana che potesse mai esistere.
Il classico coglione della scuola,insomma.
-Mi ha picchiato- sussurrò così piano che feci fatica a sentirlo.
Non ci pensai un attimo e andai subito da quel Tom,avevo intenzione di fargliela pagare,ma pagare davvero.
Rayn provò a tirarmi ma fu totalmente inutile,quando mi mettevo in testa una cosa doveva essere quella,niente e nessuno poteva cambiarla.
Girai per i corridoi come un gorilla fino a quando non lo trovai attaccato ad un armadietto circondato dai suoi amici idioti. Rayn,nel frattempo mi aveva seguito,e si era posizionato dietro di me.
Tossii un paio di volte per attirare l’attenzione verso di me,e ci riuscii dato che tutti si girarono in meno di qualche secondo.
Mi feci spazio tra quegli stolti e avvicinai il mio viso a quello di Tom e lo guardai negli occhi.
Era orribile. Un orco. Una creatura ignobile,che non meritava di esistere.
Se fossi stata una Parka,avrei tagliato il suo filo della  vita molto velocemente.
Lo presi dal colletto e lo strattonai all’armadietto. Ero un maschiaccio sì,ma in quel momento mi importava di riscattare Rayn.
Lui com’era ovvio che fosse mi buttò via in un secondo –Che problemi hai,Parker?- chiese poi,con tono duro.
-Idiota!Come ti sei permesso?Eh?- stavo strillando in una maniera inaudita.
Gli tirai un pugno dritto in faccia,così forte che il suo viso si girò e si dovette toccare il punto con la mano.
Avevo preso un po’ di punti con quella mossa,aveva perso parecchia dignità.
Invece di aggredirmi come credevo mi sorrise maligno.
-Cazzo ti ridi,eh coglione?- chiesi,più nervosa che mai.
-Il ricchione ha bisogno del papà per difendersi?- disse,facendo ridere tutti quelli che c’erano attorno,ed era più di mezza scuola.
Non ebbi il coraggio di guardare Rayn in viso,ma sentii solo la sua mano stringersi alla mia.
–Hell,lascia stare,non ne vale la pena- la voce di Rayn sussurrò queste parole al mio orecchio.
-No- ringhiai –Questo stronzo la deve pagare-
-Lascia stare ti ho detto- insistette.
Guardai quell’idiota un ultima volta negli occhi e mi allontanai lentamente.
Non l’avrebbe passata liscia.
Quella notte studiai un qualche piano di vendetta e lo trovai.
Il giorno dopo,quel coglione si ritrovò l’auto completamente graffiata e tutte e quattro le ruote a terra.
 
-Hell!Ci sei?- mi chiese Rayn,muovendo la mano velocemente davanti ai miei occhi.
Scossi la testa,mandando via quei brutti ricordi. -Si,scusa!Dicevi?-
-Ho detto: “Perché non fai leggere a June quel messaggio?”-
Era testardo,tanto.
Sbuffai –Ancora?Ti ho detto che non è niente di sicuro!E poi guarda,nemmeno mi ha risposto!- dissi,mostrandogli il cellulare.
-E se non è niente che problema hai a mostrarglielo?- mi chiese,sorridente.
Che palle. Il problema era che certe cose volevo tenerle per me.
Decisi di accontentarlo anche stavolta e le porsi il cellulare distrattamente. Vidi June scorrere pian piano tra i messaggi,leggeva attentamente ogni singola parola.
Quando finì di leggere aveva un’espressione assente e si fece cadere il cellulare dalle mani.
-June ma che cazzo fai?!- le urlai contro,recuperando il cellulare.
Alzò lo sguardo da terra e poi mi guardò dritta negli occhi e iniziò a urlare.
Io e Rayn la guardammo sconvolta.
-Cazzo ti urli?- le chiesi poi,quando smise.
-Hell!Porco cazzo!- disse,agitandosi.
-Cosa?!-
-Porco cazzo!- ripeté,facendo avanti e indietro per la stanza.
-Ma cosaaa?!- continuai a dire,esasperata.
-Stra porco cazzo!-
-Vabbè fanculo!- le risposi,ormai esaurita.
-No aspetta,questo messaggio è di Louis!- disse poi,riprendendo la calma.
Sbarrai gli occhi –E tu che ne sai?-
-Hai visto bagascia?Era come dicevo io!- disse Rayn,mostrandomi la lingua.
-Questa canzone l’ha cantata a X Factor per il suo provino,è lui Hell fidati..- disse,seria.
-E come lo avrebbe avuto il mio numero?- chiesi,ruotando leggermente la testa.
June si morse il labbro e abbassò lo sguardo.
-June,parla-
-Non ne ho idea,sul serio- disse finalmente,guardandomi nuovamente in viso.
Stava mentendo,ne ero certa,ma non avevo nemmeno la voglia di scoprire la verità.
-Secondo me comunque non è lui-dissi,sospirando.
-Però ci speri- continuò Rayn.
Lo fulminai con lo sguardo e gli tirai un cuscino in faccia –Chiudi quel cesso,Rayn-
-Vorresti dirmi che non è vero?-
Ma perché doveva farmi incazzare? –Ovvio che non è vero!Spero solo che sia un fottuto messaggio carino di Matthew,tutto qua-
-Non ha senso quello che stai dicendo- rispose June,storcendosi il naso.
Non era giusto,erano due contro uno.
Mia sorella si sedette sul tavolino e aprì il portatile,fischiettando.
-Che stai facendo?- le chiesi,sedendomi accanto a lei.
-Ora vedi-
Aprì la pagina di YouTube e scrisse “Louis Tomlinson/Hey there Delilah”
-Perché me lo stai facendo vedere?- le chiesi.
Non mi rispose,fece partire il video,e iniziai a ridere come un’idiota.
Mi fermai un attimo per ascoltare la sua voce e rimasi incantata. Dopo tutto era bravo quello scimmione.
-Adesso mi credi?- chiese,soddisfatta.
Sviai la domanda e tornai a sorridere –Ma l’hai visto?!Era orribile!Con quei capelli poi-
Mi fulminò in un secondo e disse –Deficiente,era più piccolo!-
-Se lo rincontrassi lo sfotterei a vita per questo-
Sbuffò e mi guardò nuovamente male. –Comunque,hai visto?è stato lui-
Scossi la testa,contrariata. –June ma perché devi essere sempre così cretina?Quella canzone la sanno in centomila!-
-Tranne me- disse Rayn che aveva ascoltato tutto in silenzio.
-Tranne te- ripetei,sorridendogli.
-L’ultima volta che ho detto una cretinata ci ho azzeccato!- mi disse June,incrociando le braccia.
Aveva ragione,ma quello era stato un caso.
-Ti riferisci al concerto quando dicevi che Louis mi stesse guardando?-

Lei annuì convinta.
-Vabbè,è stato un caso-
A un certo punto,Rayn si mise a urlare e mi abbracciò forte –Auguri vecchiaccia mia!-
Ricambiai l’abbraccio,stringendolo forte. –Grazie Rirì-
Anche June si unì a quell’abbraccio –Auguri sorellona!-
Avrei voluto che anche Matt fosse in quel momento con me,ma aveva un impegno,almeno,così mi aveva detto.
-Ti ho battuta- disse Rayn a mia sorella,facendole la linguaccia.
Erano proprio due bambinoni.
Guardai il telefono in attesa di una chiamata di Matt che aspettavo con ansia,al suo posto,arrivò un messaggio sempre di quel numero sconosciuto. Il mio cuore iniziò a battere a una velocità inaudita.
Tutto quello che c’era scritto nel messaggio era: “Scendi sotto”

 

look at me-
Hoooooooooola!
*si nasconde dopo aver scritto un capitolo merdoso!*
no,sul serio,fa cagare 'sto coso.
e' solo un inutile capitolo di passaggio çç e poi è pure corto!
il prossimo sarà migliore,giuro. e fu così.. LOL
grazie mille per le scorse recensioni,anche se ho notato che sono diminuite leggermente..
siccome ho notato che le visualizzazioni sono tante,potete lasciare una recensione?
sarebbe importante per me *e fu così che nessuno mi cagò*
comunque,avete notato gli asterischi rossi?
* li ho messi per farvi leggere la traduzione della canzone:

hey Delilah, non preoccuparti della distanza 
sono proprio qui se ti senti sola 
ascolta in un altro modo questa canzone 
chiudi gli occhi, ascolta la mia voce 
io sono nascosto lì, sono al tuo fianco 
mille miglia sembrano così lontani 
ma esistono gli aerei, i treni e le macchine 
camminerei per arrivare da te 
se non avessi altre strade 
i nostri amici si burlerebbero di noi 
e noi rideremmo prima di sapere che 
nessuno di loro si è mai sentito così
adesso vado che poi divento pure loggoroica,
buona Pasqua bellezze.
besos,
Adri.

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My best friend's brother:http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=940255 
Same Mistakes:http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=994326

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Rayn.

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Capitolo 9
*** Hangover; ***


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Hangover;


29 giugno 2012

 

 
 
{I got a hangover, wo-oh!
I’ve been drinking too much for sure
I got a hangover, wo-oh!
I got an empty cup
Pour me some more
So I can go until they close up, eh
And I can drink until I’m told up, eh
And I don’t ever ever want to grow up, eh
I want to keep it going, keep keep it going, come on!}
Hangover-Taio Cruz
 
Guardai il telefono in attesa di una chiamata di Matt che aspettavo con ansia,al suo posto,però,arrivò un messaggio sempre di quel numero sconosciuto.
“Scendi sotto”
 
Rivolsi uno sguardo abbastanza sconvolto a June e Rayn e con il cuore che batteva a mille,in meno di un secondo,buttai il telefono in aria e aprii la porta lasciandola spalancata.
Scendevo gli scalini con il cuore in gola,e perché poi?
Perché ero così..emozionata?
Perché stavo correndo?
Una parte di me sospettava fosse Louis,e ci sperava anche. Un’altra parte -una minima parte- non pensava a niente se non che se non fosse stato lui sarebbe stata una gran delusione.
Perché il “non vedere Louis” eguagliava all’ “essere delusi” ?
Quando fui all’ultimo scalino presi un bel respiro e cercai di frenare l’emozione.
Magari era Matt che voleva farmi una sorpresa,magari era soltanto qualche scherzo,o solo qualche maniaco..
Chiusi il portone lentamente,molto lentamente,e mi voltai. Avevo un po’ paura della persona che mi sarei ritrovata davanti,paura delle mie reazioni,delle mie emozioni.
E infatti la delusione arrivò puntuale quando davanti a me mi ritrovai il nulla,il deserto. Solo la solita strada insulsa,i soliti lampioni con la solita luce fioca,e il solito leggero chiarore della luna.
Feci qualche passo avanti per vedere se ci fosse qualcuno,ma con una grande delusione nel cuore non notai niente,non c’era anima viva.
E che mi aspettavo? Matt aveva detto che aveva un impegno,quindi era anche ovvio che non potesse essere lui, e Louis..ma figuriamoci se quello pensava ancora a me!
Fanculo a me e alle mie stupide illusioni,fanculo!
Di colpo,due mani si posarono sui miei occhi e sentii un respiro caldo sul collo.
-Chi è?- chiesi,toccando quelle mani.
Era meglio non esclamare “Louis”,se fosse stato Matthew che avrei detto? Però avvertii quell’odore di vaniglia e intuii che forse non fosse il mio ragazzo.
-Sei Matt?- chiesi,incerta,continuando a tastare quelle dita.
-Chi cazzo è Matt?- la voce squillante di Louis risuonò nelle mie orecchie.
D’un tratto il mio corpo ebbe varie scosse d’adrenalina e il cuore batté velocemente.
Allora era davvero lui! June aveva ragione,di nuovo.
Mi girai velocemente e trovai il suo viso a un centimetro dal mio,e prima che potessi fare o dire qualsiasi cosa per fortuna mi abbracciò forte. Dannazione a lui e al suo profumo di vaniglia!
-Auguri- sussurrò al mio orecchio,cingendomi i fianchi.
-Grazie,scimmia- gli risposi sorridente,enfatizzando l’ultima parola.
Non ebbi il tempo di continuare la discussione che sentii qualcuno arrivare da dietro con un respiro pesante,chiunque fosse,aveva il fiatone.
Sciolsi l’abbraccio e dietro mi trovai Niall con le mani sulle ginocchia,che respirava ampliamente per recuperare fiato.
Che aveva corso era evidente,la domanda era: perché?
-Niall!Stai bene?- chiesi,chinandomi verso di lui e accarezzandogli la schiena.
Lui si rialzò vedendomi e annuì appena,poi mi abbracciò forte –Auguri Hell!- urlò finalmente,sorridente.
-Grazie,Irlanda- gli risposi,ricambiando il sorriso.
-Quello stronzo di Louis mi ha lasciato dietro,lui è velocissimo!- ammise,sciogliendo l’abbraccio e rivolgendo uno sguardo accusatorio all’amico.
Il diretto interessato scoppiò a ridere,infilandosi le mani in tasca e iniziando a fischiettare.
Mi unii anche io alle loro risate e mi chiesi mentalmente perché avesse corso e soprattutto,perché avessero fatto a gara per correre,ma in quel momento era più importante fare altre domande.
-E gli altri dove sono?- chiesi,guardandomi intorno.
-Stanno arrivando con la macchina del Daddy..- mi rispose Louis,guardando lo schermo del suo iPhone,probabilmente per vedere l’ora.
Lo guardai interrogativa e corrugai la fronte -Del Daddy?-
-Di Liam voleva dire- lo corresse Niall.
-Perché diamine lo chiamate Daddy?- chiesi,scuotendo leggermente la testa.
-Beh,è complicato.. più che altro non ho voglia di spiegare- rispose lo scimmione,con quella sua onnipresente aria di strafottenza.
Alzai un sopracciglio e poi scossi la testa,rassegnata. –Va beh,lasciamo perdere,quindi ci sarà anche Harry?-
-Ehm…si- mi rispose il biondo,alzando le sopracciglia.
Avevo l’occasione per picchiarlo,perfetto. L’occasione giusta per fare capire un paio di cose a quello stronzo.
-Perché ti interessa di Harry?- mi chiese sempre il biondo,avvicinandosi.
-Niente,devo solo farci una bella chiacchierata-
-Una chiacchierata tranquilla o una a letto?- mi chiese l’irlandese con malizia.
Gli diedi una botta in testa –Sta’ zitto,bidone!-
-Grazie eh- disse,mettendo il broncio.
-Saliamo sopra dai,dovrete spiegarmi molte cose- dissi poi,avvinghiandomi ai fianchi di Niall e spingendolo sopra.
 
-O Cristo!Voi mi state dicendo che fra poco arriverà Zayn?!- esclamò Ryan,iniziando a fare avanti e indietro velocemente.
Tutti annuimmo,il mio migliore amico era evidentemente sconvolto e non capivo ancora il perché dato l’essere odioso che era Zayn.
–Già quando ho visto il culo di Louis sono svenuto,figurati con Zayn!- continuò poi,agitato più che mai.
Louis diventò rosso e si coprì il sedere istintivamente,mentre Niall scoppiò a ridere e iniziò a sfotterlo dandogli nomignoli come “bel culetto” o “culo a mandolino”.
-Ma mi spiegate come avete avuto l’indirizzo,il numero..ecc..ecc..?- chiesi ad un certo punto,distogliendo l’attenzione da Ryan e dal culo di Louis per qualche secondo.
-Il numero l’ho avuto grazie a June,le avevo detto che era Harry a voler parlare con te,e l’indirizzo lo trovato- mi rispose Louis,orgoglioso di sé.
Alzai un sopracciglio,sconvolta. –Cioè voi vi siete fatti kilometri e kilometri solo per il mio compleanno?-
Entrambi annuirono compiaciuti,poi però Niall prese parola –Beh veramente eravamo a York quindi non molto lont..-
Il biondo fu interrotto dalla gomitata che Louis gli caricò in pancia. –Cioè..No..volevo dire New York!Mi ero dimenticato di dire New- disse,sorridendo come un bimbo e passandosi la mano tra i capelli.
Scoppiai a ridere e guardai Niall con altri occhi,riuscivo ad avvertire la sua tenerezza,il suo modo di essere così bimbo,tutto il suo essere in generale mi affascinava parecchio,era un po’ il mio opposto.
Comunque,che fossero venuti da York o da New York non aveva importanza,erano stati carini,nessuno aveva fatto qualcosa di così bello per me.
-Wow- fu tutto quello che riuscii a dire quando smisi di ridere.
-Wow,si!Sposateli questi,Hell!- mi fece eco Ryan,dandomi leggere gomitate.
Tutti scoppiarono a ridere,tranne June. Era pensierosa,angosciata, e potevo intuire anche il motivo:l’imminente arrivo di Harry Styles.
Ma perché quel riccio doveva complicarle la vita?
Mi spostai accanto a lei e la guardai dritta negli occhi –Hey,Juns-
Ricambiò lo sguardo –Hell- rispose,sorridendo a mala pena.
-Mi raccomando,non dargli confidenza- dissi,riferendomi ad Harry.
-Credo che scoppierò a piangere da un momento all’altro-  mi rispose con voce tremante.
-No,no! Sii forte!se ti dovesse dare troppa confidenza giuro che gli mollo un cazzotto- le dissi,mostrandole il mio saldo pugno. –Forse non ti ricordi,ma ho fatto Judo per un po’ di tempo,picchio bene- aggiunsi poi,sorridendole.
Sorrise dolcemente e scosse la testa –Grazie Hell,sei parecchio dolce ultimamente-
Alzai le mani e socchiusi gli occhi –E’ un dovere di sorella maggiore,ma non ti illudere,capiterà poche volte-
Driiiin.
June strinse forte la mia mano e posò lo sguardo sul pavimento,era immobile,pietrificata.
-Vado io!- strillò Ryan,alzandosi.
Quando aprì la porta,si ritrovò davanti Zayn,e dietro di lui c’erano Liam e Harry.
Per un nano secondo pensai che il moro fosse un gran figo,poi mi ricordai la persona idiota che era e cacciai via quell’orribile pensiero.
Ryan si lanciò su Zayn e si aggrappò come un koala,quest’ultimo,sconvolto,era inerme.
Liam e Harry si fecero spazio ed entrarono ridendo,lasciando l’amico tra le grinfie di Ryan.
-Ciao!- dissero in coro sorridenti –Auguri Helena!- continuarono,vedendomi in contro.
-Grazie- risposi,baciando entrambi. Avrei preferito tirare due cazzotti ad Harry piuttosto che baciarlo,ma mi aveva appena fatto gli auguri,quindi i pugni era meglio riservarli per dopo.
Dopo avermi salutata,il riccio andò verso June e la salutò con due baci,lei ricambiò senza enfasi,e poi riportò nuovamente lo sguardo verso il pavimento.
Finalmente anche Zayn riuscì ad entrare,un po’ spettinato e con la camicia mezza sbottonata –Ciao- disse,sconvolto,cercando di aggiustarsi i capelli.
Tutti risero vedendo quella scena,compresa June che si lasciò scappare un sorrisetto.
-Ciao,mister scopino!- dissi,andandogli in contro.
-Auguri vecchia acida-
Mi staccai da lui,alzando un sopracciglio e guardandolo male. –Anche tu?-
 
-E quindi per quanto starete qui?- chiesi,sorseggiando la birra che avevo uscito dal frigo e avevo poggiato sul tavolino del salotto.
-Poco,pochissimo..due giorni,suppongo- mi rispose Liam,bevendo il suo bicchiere d’acqua.
-Così poco?- si lasciò scappare Ryan,con un tono di voce abbastanza melodrammatico.
–Per fortuna si- rispose Zayn,ancora turbato dalla presenza del mio migliore amico.
-E dove starete?- chiese June,prendendo parola finalmente.
-In Hotel- rispose Harry stavolta.
Lei lo guardò malissimo e abbassò lo sguardo.
Perché aveva risposto proprio lui?Non poteva farsi un po’ i cazzi suoi quel bambino?
-Hell,che hai intenzione di fare stanotte?- mi chiese Niall,che si era preso le patatine che avevamo lasciato io e Ryan. Non si smentiva mai,era proprio un bidone.
-Veramente stavamo per andare a dormire- dissi,stringendo le spalle.
Tutti e cinque mi guardarono con gli occhi sbarrati e poi Louis disse –Sei pazza!Dj Malik,cosa faremo stanotte?-
-PARTY HARD!- rispose il moro,alzando il braccio,con fare buzzurro.
-Yeah!- risposero gli altri quattro urlando.
Ma con chi mi ero ridotta?Io odiavo quel genere di persone..E poi come lo aveva chiamato? Dj Malik?Ma che coglionata era mai quella?
-Siete pazzi?Non sono tipo da feste,io.. E poi non andrei mai ad una festa di uno che si chiama Dj Malik-
-Tranquilla,niente feste di chissà che genere,solo una cosa tra noi..anche perché noi non possiamo farci vedere in giro,berremo e basta-
Bere e basta. Quella sì che sarebbe stata una gran festa.
-Siete ricercati?- chiesi,sarcastica.
-No,è che poi ci assalgono..- rispose Liam, tranquillo.
Vidi Harry alzarsi e andare nella direzione di June. Che voleva fare quello stupido “uomo” con le fossette?Forse avrei dovuto fermarlo,ma se lo avessi fatto davvero,June non mi avrebbe parlato mai più,quindi decisi di lasciarlo fare.
 
 
 
June
 
Perché mi osservava in continuazione?Perchè non mi lasciava perdere e basta?L’avrei preferito mille volte. L’avrei preferito mille volte a quello strazio che era sentire il suo sguardo addosso e non poter ricambiare,non poter alzare gli occhi da terra,era struggente.
Non aveva risposto né ai messaggi,né alle chiamate,a niente.
Mi aveva lasciata come una cogliona,insomma, e io mi ci ero pure fatta trattare,da brava deficiente.
Non che mi aspettassi grandi cose da lui,a dir la verità,ma almeno una risposta!Cosa gli costava rispondere a quel cellulare e dire “June,sei stata solo una scopata,addio”? Bene,avrebbe fatto male ugualmente,ma lo avrei preferito di gran lunga.
Come se non bastasse lo rivedevo da tutte le parti,sui giornalini,al computer,in tv!Era una persecuzione Harry Styles,lo era sempre stato,da il primo momento che ho visto quel loro dannatissimo video musicale.
Ma la cosa davvero bella è che,rifarei tutto da capo. Guarderei di nuovo quello stupido video,lo seguirei come una forsennata,andrei di nuovo al suo concerto,ci rifarei l’amore.. mi innamorerei di nuovo di lui,per quanto possa essere sbagliato.
Lo vidi avvicinarsi verso di me e il mio cuore non resse l’emozione,sudavo senza rendermene conto,non mi ero mai sentita così ridicola in tutta la mia vita.
Era a un passo da me,aspettava solo che alzassi lo sguardo,ma io non l’avrei fatto,non avrei retto il suo di sguardo.
Finalmente capì che non l’avrei guardato e si abbassò per potermi parlare –June,ti va di parlare un po’?- mi chiese,a bassa voce,quasi avesse paura di me.
Ero io ad avere paura di lui.
-No- risposi di botto,senza lasciar passare alcuna emozione.
-June,è importante..devo parlarti sul serio-
Alzai lo sguardo e incontrai i suoi bellissimi occhi verdi. Quegli occhi che avevo sognato tante notti,quegli occhi che erano stata la mia ossessione per tanti mesi,quegli occhi che non se ne andavano dalla mia mente..
-Che vuoi,Harry?- risposi,sbuffando.
-C’è una camera in cui possiamo parlare in tranquillità?-
Annuii poco,alzandomi e incrociando lo sguardo omicida di Hell,quando io e Harry le passammo accanto non ringhiò solo grazie a Louis che la tratteneva.
Mi stupivo di come Louis riuscisse a cambiarla,la teneva quasi calma.
Aprii distrattamente la camera degli ospiti, -quella in cui dormivamo di solito io e Ryan- e ci entrai,seguita da Harry.
-Dimmi,ti ascolto- dissi,sedendomi distrattamente sul letto.
-A dir la verità,non so da dove iniziare,ma..-
-Ma niente,Harold- lo anticipai,continuando a guardare le mie scarpe piuttosto che il suo viso.
Non seppi nemmeno io dove trovai il coraggio di dire quelle cose,perché in realtà io volevo Harry più di altra cosa al mondo,volevo lui al mio fianco,volevo lui per sempre.
-No,aspetta. Fammi finire,poi sarai tu a giudicare..- mi rispose,toccandomi la coscia.
Prese fiato e iniziò il suo monologo –So che magari penserai che sono uno stronzo,e magari è anche vero. Ma io non sapevo che sarei tornato così presto,sennò credimi,mi sarei fatto sentire. Mi piaci tanto,June,devi credermi-
-Non basta- risposi,scuotendo la testa.
Mi prese il viso con le dita e lo portò a qualche centimetro dal suo. Sentivo il suo respiro sulle mie guancie e avevo brividi dappertutto.
-Se ti dico che mi piaci da impazzire ti basta?- chiese,con voce sensuale.
-Lo hai già detto- risposi,con poca voce.
-Se ti dico che non riesco a dimenticare i tuoi stupendi occhi verdi?Se ti dico che li ho sognati stanotte?Se ti dico che sei diventata un ossessione e il fatto di non vederti mi strugge,ti basta?-
Il mio cuore perse un battito,e non riuscii a rispondere. Lui fraintese e continuò il suo discorso
-Se ti dico che ti voglio,ora,ti basta?-
Senza aver il tempo di rispondere,si sedette a cavalcioni su di me e mi spinse fino a farmi sdraiare completamente sul letto,e a quel punto lo ritrovai su di me. Non riuscivo a capire niente,nemmeno ricordavo il mio nome!
Qualsiasi cosa Harry mi stesse facendo,la stava facendo bene.
Ero così desiderosa di lui che non potei fare altro che afferrarlo da quei suoi boccoli e baciarlo con una foga inaudita.
Giocherellava con la mia camicetta da minuti abbondanti ormai,e mi dava leggeri baci sul collo.
Era molto più esperto di me,ci sapeva fare davvero bene.
E io lo adoravo. Adoravo ogni cosa di lui,il suo modo di respirare,di parlare,di muoversi,di baciare,di fare l’amore..
Sempre se per lui fosse amore,ma una cosa era sicura,per me lo era.
In pochi istanti fummo entrambi nudi e quando rividi per un’ennesima volta il suo fisico scolpito non potei far altro che sorridere soddisfatta. Si spostò e si aggrappò ai miei fianchi con forza,fino a provocarmi dei graffi e poi,mi posizionai su di lui. Era voglioso,e non voleva aspettare.
Io d’altro canto,nemmeno,ma volevo farlo soffrire un altro po’.
Quando lo feci arrivare all’apice decisi che forse era ora di accontentarlo e quando entrò dentro di me,tutto intorno a me era sfocato. Vedevo solo Harry,solo lui.
L’unica persona di cui mi importasse davvero nell’intero universo in quel momento.
Sarebbe potuto finire il mondo in quel preciso istante,ma a me non sarebbe importato.
Harry era dentro me,eravamo un'unica anima,un unico spirito.
Ed io ero sua,dannatamente sua.
 
 
Louis
 
Io avevo detto a Niall di andarci piano con il caricare da bere ad Hell,ma lui era sicuro che lei reggesse l’alcool. Sì,come no! Infatti non stava strisciando sul pavimento,seguita da lui per giunta!
Era davvero una scena ridicola,tutta la casa era in subbuglio. La musica a tutto volume padroneggiava la casa,l’unico sano di mente che non beveva era Liam,ma era corso via dalla sua ragazza,quindi restavo solo io sobrio,dato che Ryan (l’amico molto sospetto di Hell) e Zayn ballavano molto sensualmente,di Harry e June si erano perse le tracce e infine Niall e Hell dopo aver strisciato un po’ come dei vermi,ballavano al centro della stanza.
Quanto mi dava fastidio vederli insieme!Era proprio una sensazione insopportabile,ma avevo accettato la sfida di Niall,quindi dovevo stare al gioco.
Flashback*
-E come farò a sentirla?Non mi ha dato il suo numero- chiesi,non badando al mio migliore amico.
-Io ho quello di June,ci metto due secondi a farmi dare quello di sua sorella-
I miei occhi si illuminarono sentendo quelle parole. Presi il viso di Harry tra le mie mani e iniziai a baciarlo.
-Ti amo,Hazza!Sei la mia unica ragione di vita!Grazie,grazie,grazie!-
Tutti i miei amici scoppiarono a ridere e io li seguii a ruota.
Adesso si che potevo essere felice. Magari non era detto che non l’avrei più rivista,magari l’avrei rivista più velocemente di quanto mi aspettassi.
Dopo questo ci furono attimi di silenzio,fino a quando Niall esordì con una domanda che mi stupì:
-Louis,e se ti dicessi che anche a me piace Helena?
-
Boom. Il mio amico aveva appena lanciato una bomba senza saperlo. Rimasi in silenzio alcuni secondi,senza sapere bene cosa rispondere. Mi sarei dovuto arrabbiare?Mi sarei dovuto fare una risata?
Alla fine Helena non era mia,anche se la percepivo già così,però avevamo un legame particolare,questo è sicuro.
-Ti direi che non avresti speranze- risposi,sorridente.
Mi avrebbe preso per sbruffone sicuramente,ma era la verità. Lei era troppo diversa da un tipo come Niall,troppo diversa dal suo mondo.
Mi guardò corrugando la fronte –Sei sicuro?-
-Sicurissimo-
-Allora se ci provo non devi incazzarti,visto che non avrò speranze- mi rispose,portandosi le mani dietro la nuca e socchiudendo gli occhi.
-Ci sto-
 
-Louis!- mi chiamò Hell,facendomi segno di andare a ballare con lei che era rimasta sola,visto che Niall si era addormentato come un coglione per terra.
La raggiunsi e la abbracciai –Hell,è tardi..andiamo a dormire- le dissi,accarezzandole il viso.
-Che cazzo dici,Louis!- urlò così forte che per poco non persi l’udito -Bevi anche tu-  continuò, riempiendomi il bicchiere.
Ma sì,tanto,che avevo da perdere? Perché non dovevo divertirmi anche io?
Ero al terzo bicchiere e ancora ero perfettamente sobrio,diciamo. Io e Helena ci eravamo accomodati sul divano e lei ci stava provando spudoratamente con me da svariati minuti ormai,non sapevo per quanto avrei potuto resistere ancora. –Louis,leva questa maglietta,fa caldo..- mi sussurrò,alzandomi la maglia sopra l’ombelico.
–Cazzo Hell così mi fai sembrare una suora- dissi,abbassandomi la mia maglietta a righe.
-E allora non fare la suora- disse,sembrando seria. Avrei tanto voluto che fosse sobria,ma era ubriaca fradicia,putroppo.
Iniziò a giocherellare con il bottone dei miei pantaloni fino a quando li slacciò,decisi di lasciarla fare,forse era meglio così,forse no.
-Aiuto..- sentii una voce proveniente dal bagno,ma non ci badai molto,visto che avevo Hell che mi baciava in modo poco casto la pancia.
-Aiuto..- sentii un’altra volta quella voce,questa volta da più vicino,maledii chiunque fosse e cercai di concentrarmi solo sulla bellissima ragazza che non faceva altro che provocarmi,la stessa che in quel preciso istante mi tolse anche la maglietta,lasciandomi completamente a torso nudo.
Si posizionò su di me e iniziò a baciarmi il collo,sempre con più foga.
-Lulì,aiutami!- era la voce di Niall,per la miseria!Spostai Helena e lo vidi sul pavimento con il viso in fiamme. Mi allacciai con un gesto veloce i pantaloni e andai verso il mio amico che non aveva una bellissima cera –Niall!Stai bene?- gli chiesi,abbassandomi.
-Ti sembra che stia bene?- disse,ironico.
-Beh,no,direi di no-
Dicendo ciò lo portai in bagno e passai il resto della nottata in compagnia di Niall e del suo vomito.
 
Dormire accanto a lei era una sensazione bellissima,adoravo quando si stringeva a me come una bimba piccola,non adoravo allo stesso modo quando faceva lo stesso con Niall che era accanto a lei.
Eravamo tutti sparsi a terra,chi a destra,chi a sinistra.
Tranne Harry e June che si erano dispersi chissà dove,ma sicuramente in un luogo più comodo del pavimento.
-Helena?- sentii una voce maschile pronunciare quel nome a pochi passi da noi.
Schiusi leggermente gli occhi e vidi Hell che si scostò velocemente da me e che sbarrò gli occhi.
-Matt!Aspetta!- disse,andando verso quell’individuo che faceva avanti e indietro per la casa.
-Che cazzo hai fatto,Helena?!?!- le urlò contro.
-Niente!non è assolutamente come pensi!-
-Sentiamo cosa hai da dirmi-
Lei si morse il labbro –Loro..loro sono amici d’infanzia che mi hanno fatto una sorpresa ieri sera,stai tranquillo,abbiamo bevuto un po’,non è successo nulla!-
Era presa dal panico,era evidente.
Ma..perchè?
Chi era quello?
Suo padre?Nah,troppo giovane!
Un’idea mi balenò in testa..il suo fidanzato?
In quel momento mi partii la musichetta dell’esorcista in testa!
No,merda,no! Non avevo preso proprio in ipotesi l’idea che Hell potesse essere fidanzata,e non sapevo il perché visto che era molto più simile a una dea che a un’umana.
In quel momento uscì June coperta da un solo lenzuolo e Harry solo in boxer.
-Quello è niente vero?!Solo amici d’infanzia?- urlò esasperato quel tizio indicando i due.
- Loro due stanno insieme!Tu..so che sembra strano..ma tu devi credermi!- balbetto Hell,mordendosi continuamente il labbro inferiore.
Quel tizio si avvicinò pian piano verso di me e mi scrutò attentamente -E lui che cazzo ci faceva avvinghiato a te senza la maglietta?!- urlò,indicandomi. Si avvicinò ancora di più –E poi tu non sei quello dei One Direction?-
Oh,merda.
Hell dietro di lui mi guardò con un’espressione ormai rassegnata.
-Chi sono i One Direction?- risposi,serio più che mai.
Hell sorrise e mi fece l’okay da dietro. Anche se quel tizio mi stava terribilmente sul cazzo volevo aiutare Hell e quindi mentii spudoratamente.
–Come chi sono i One Direction,Louis?Siamo noi!-disse Niall,ancora evidentemente ubriaco,poi si rivolse verso quel ragazzo e continuò -Comunque,tutti noi facciamo parte di quella band,caro amico-
Che cazzo di coglione,cazzo! Helena si schiaffeggiò la fronte e poi si rivolse a Matt –E’ ubriaco marcio,non farci caso-
Non c’erano dubbi,quello era il suo fidanzato. Era un buzzurro,un coglione,un deficiente.
Pieno di tatuaggi e terribilmente simile a lei.
A un certo punto Zayn che stava dormendo più che mai urlò –Party Hard!- alzando il braccio con poche forze,dopo questo,vomitò.
Matt scosse la testa e guardò Hell sconsolato,dopo di che,uscì,lasciando la rossa come una cretina in mezzo la casa.

 

Look at me-
Hola,belle ragazzuole!
Intanto devo dire una cosa importantissima:GRAZIE!
Cioè,22 recensioni allo scorso capitolo?!
Non ci credo ancora!Grazie,siete favolose!
Mi avete proprio invogliata a scrivere un bel capitolo
e spero che questo vi piaccia:)
anche se è un po' lunghetto e spero che non vi siate annoiate a leggerlo
poooooooi vorrei specificare che Louis e Hell non si sono baciati in bocca
ho paura di non essermi fatta capire bene nel capitolo
quindi ve l'ho specificato per sicurezza LOL
Ah si,ho corretto anche "Ryan" perchè mi avete fatto notare
che il modo giusto di scriverlo è questo
*si scusa per la sua ignoranza*
Sto scrivendo un'altra storia,pensate che valga la pena pubblicarla?
fatemi sapere:)
Un'ultima cosa (giuro che è l'ultima) passereste da una mia one shot pubblicata
qualche tempo fa? mi farebbe piacere sentire i vostri pareri
ecco il link :http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=995633&i=1
dopo aver fatto il "look at me" più lungo di sempre vi saluto
e vi mando taaaaaaaaaanti baci 
Adri.


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Same mistakes:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=994326
My best friend's brother:http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=940255

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June.

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Capitolo 10
*** Orgoglio; ***


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Orgoglio;


12 Agosto.




{Cause I just can’t look its killing me 
And taking control 
Jealousy, turning saints into the sea 
Swimming through sick lullabies 
Choking on your alibis 
But it’s just the price I pay 
Destiny is calling me 
Open up my eager eyes 
‘Cause I’m Mr Brightside 
I never... 
I never... 
I never... 
I never...}
The killers- Mr Brightside

 
-Non hai proprio intenzione di chiarire,eh?-
La guardai accigliata e scossi la testa –No, e mi sembra che te l’abbia già detto più volte-
-Ma non ti sembra di averlo trattato di merda?- mi chiese,con quella sua eterna aria da bambina.
-Come lo dovevo trattare?!Per colpa sua stavo quasi per perdere Matt!E io non voglio perdere Matt,June. Non voglio.- dissi,enfatizzando le parole “non voglio”.
Perché era vero,non avevo la minima intenzione di perdere il mio ragazzo. Dopo quella sfuriata che aveva fatto in casa mia il giorno del mio compleanno era rovinato,e per sfogare la mia rabbia me l’ero presa con Louis,ingiustamente.
Lei sbuffò continuando a mettersi lo smalto –E pensare che si era fatto kilometri per te..e tu lo hai ripagato urlandogli in faccia! poi non capisco perché proprio con lui visto che ti ha appoggiata-
Il motivo reale non lo sapevo nemmeno io. Perché me l’ero presa con lui e non con Niall o con Zayn?
Perché avevo scagliato tutta la mia rabbia contro di lui?
Avevo sbagliato,era sicuro. Ma non avevo la forza, e la faccia,per chiedere scusa.
Ormai mi odiava sicuramente,non c’era più niente da fare,l’avevo perso, e forse era anche giusto così.
-Perché lui era a petto nudo,cazzo!Che cazzo faceva a petto nudo?!-
-Mi sembra che te l’abbia spiegato il perché,Helena.-
Ancora non riuscivo a capire  come quella mattina fossi avvinghiata al petto nudo di Louis,non lo capivo proprio! Lui aveva detto che la scorsa notte ero stata io a spogliarlo,ma non gli avevo creduto.
-E’ impossibile!Io non farei mai una cosa del genere!-
-Eri ubriaca,Hell!A tutti può capitare-
-A me no- dissi,insicura.
Una parte di me aveva vari ricordi di quella notte,e uno di quelli era appunto io che ero seduta a cavalcioni su Louis che gli stavo baciando il collo.
Ma era troppo tardi per ammettere,troppo tardi per chiedere scusa.
-Ma perché non la smetti e cerchi di rimediare chiedendo scusa?-
-E’ passato più di un mese,non avrebbe più senso-
Un mese o forse più che June mi tormentava con quella storia,un mese o forse più che non facevo altro che pensare di mandargli qualche messaggio,ma poi,quel mio fottuto orgoglio me lo impediva.
-Invece si che ne avrebbe!Prova,che ti costa?-
-June basta,fatti i cazzi tuoi,anzi,pensa alla tua di situazione-
Lei mi guardò male e si alzò dal tavolo,facendo cadere la sedia per terra –Vaffanculo,Helena-
E me l’ero meritato quel vaffanculo,proprio con tutto il cuore.
Me l’ero meritato perché Harry non si faceva sentire e non rispondeva né ai messaggi né alle chiamate di June e io le avevo ricordato tutto.
Si era riconfermato un cesso,come me d’altronde.
Per colpa sua June era dimagrita un casino,se prima era magra,adesso era uno stuzzicadenti.
Uno dei tanti motivi per cui non cercavo Louis o Niall era appunto non far incontrare June con Harry,volevo a tutti i costi che lei non soffrisse,che stesse bene.
Però,il bisogno di mandare un messaggio a uno di loro si era fatto troppo forte,e non capivo il perché.
Perché avevano così tanta importanza quei tizi che alle fine non conoscevo nemmeno bene?
**
-Signorina,può prendere le ordinazioni?-
Andai verso il tavolo di quelle persone,tutte delle teenager con gli ormoni impazziti, e aprii il mio blocchetto –Certo,dimmi-
Una ragazza mi diceva le ordinazioni,mentre le altre parlavano fra di loro. Cercai di ascoltare un po’ di più quella discussione e mi irrigidii istintivamente quando capii l’argomento.
-Il mio preferito è Zayn,ispira sesso- disse una biondina,con le tette di fuori.
Sorrisi leggermente senza farmi notare dagli altri.
-Vogliamo parlare di Louis?!Quello ha un fisico perfetto!Non so se avete mai visto il culo..è davvero qualcosa di assurdo..-
Nella mia mente avevo iniziato a urlare e a scalciare,ma all’esterno tutto quello che feci fu stringere il blocchetto quasi strappandolo.
Come si permetteva a dire quelle cose sulla mia scimmia?
Non ne aveva il diritto quella troia da quattro soldi che ancora ciucciava il latte dal seno della madre.
E poi perché mi stavo comportando il quel modo?
Chi se ne fregava di Louis e del suo culo?
Cacciai via dalla mente quegli stupidi pensieri e ripresi ad ascoltare la conversazione.
-A me quello biondo non piace..come si chiama?non mi ricordo-
No,questo era inammissibile.
-Si chiama Niall,cogliona- mi intromisi istintivamente e un secondo dopo mi pentii subito.
Me ne pentii solo perché era una cliente,e non potevo trattare male i clienti.
La ragazza mi guardò sbarrando gli occhi –Cosa scusa?-
Hai sentito bene,cogliona. –Niente,lascia perdere-
Dicendo ciò mi allontanai via e portai le ordinazioni verso il balcone,dove c’era Matt alla cassa.
Ero ancora nervosa,tremavo ed ero tutta rigida.
Mi sedetti su una sedia e iniziai a mangiarmi le unghie.
-Hely?Che ti prende?- mi chiese Matthew,vedendomi in quelle condizioni.
Già,che mi prendeva?
-Nulla,assolutamente nulla- risposi,massaggiandomi le tempie.
-Non sembra- rispose,piegandosi sulle ginocchia per arrivare alla mia altezza.
-Sono solo stanca,davvero..è un problema se Ben mi da il cambio?Ho bisogno di andare a casa e dormire-
Lui scosse la testa,sorridendomi –D’accordo-
 
 
 
 
Appena arrivai a casa la prima cosa che feci fu quella di buttare la borsa a terra e di correre verso il mio letto,per poi tuffarmi su di esso.
Feci dei respiri profondi e cercai di mantenere la calma,guardando il soffitto.
Non ero mai stata una dai pensieri filosofici e infatti tutto ciò che mi veniva in mente erano loro.
I One Direction erano una specie di droga,dopo che erano entrati nella tua vita non riuscivi più a farne a meno,creavano dipendenza.
Ma una parte di me,la più saggia forse,diceva che era tutta una follia,che per la mia relazione con Matthew era meglio mettere tutto da parte e vivere la mia vita normalmente.
L’altra parte di me,la più folle,diceva di mandare a puttane di tutto,e di mandare un messaggio a Louis.
Louis,Louis,Louis.
Perché sempre lui? Perché ero così legata a lui?
Era solo una scimmia,nient’altro.
Perché non riuscivo a fare a meno di lui?
Magari un giorno avrei saputo rispondere a tutte quelle domande,ma nell’attesa della risposta decisi di ascoltare le parole di June e di mandargli un messaggio.
A fanculo l’orgoglio.
“Forse hai pure cancellato il mio numero,forse non ti ricordi nemmeno di me,quindi ti dico che sono Hell. Non so da dove iniziare questo messaggio,e i poemi non mi piacciono nemmeno,quindi credo che inizierò con una parola che avrei dovuto dirti tempo fa: Scusa,Louis.
Scusa perché tu non avevi nessuna colpa,anzi,eri stato carinissimo con me. Ma io ho questo difetto di allontanare tutte le persone a cui tengo e a cui voglio bene,è una parte del mio carattere,scusami.
Non sai quanto mi sta costando dire questo,spero solo che tu risponda,e che possiamo parlare di presenza come due persone normali. H. xx”
Qualcuno si era impossessato di me sicuramente,fino a due mesi fa,io non avrei mai fatto una cosa del genere,una cosa così..smielata. Disgustoso.
 
 
Davvero speravo mi rispondesse? Povera illusa. Anche io non avrei risposto se fossi stata al suo posto,quindi lo capivo benissimo.
Solo..ci speravo.
Speravo di poter sentire quel suo profumo alla vaniglia un’altra volta ancora,solo una.
Ma perché ero sempre così acida con tutti? Fanculo,che carattere di merda.
Stavo allontanando tutte le persone a cui volevo bene.
Compresa mia sorella.
*Flashback
-Ma che ti aspettavi? Che vi fidanzaste come se niente fosse? Ti ha usata,June. Di nuovo- le dissi,fumando la mia sigaretta nervosamente.
Era in lacrime. –Ma..ma..io credevo che..-
-Ma perché sei sempre così ingenua?Cazzo!- le urlai contro.
-Sono innamorata,Helena!E’ diverso!Che cazzo ne puoi capire tu?!-mi rispose con lo stesso tono,diventando rossa in viso.
“Che cazzo ne puoi capire tu?”
Già…che ne capivo io? Ero solo un pezzo di iceberg,nient’altro. Che ne sapevo io dei sentimenti?
-Hai una dignità in ogni caso-risposi con calma piatta,cercando di impedire agli occhi di diventare lucidi.
-Lo so,lo so perfettamente. Ma tu non puoi capire,lui era li..mi baciava..cosa avrei dovuto fare?non avevo la forza di respingerlo. Sai per quanto ho voluto Harry..-
-Basta June,basta. Mettici un punto. Affronta i tuoi sentimenti e basta-
-Quella che dovrebbe affrontare i proprio sentimenti sei tu Helena. Io non ho paura di quello che provo,quella ad avere paura,sei tu.-
-Cosa stai dicendo?Io non ho paura-
-Hai capito benissimo. Tu ti credi  tanto forte,ma alla fine sei molto più debole di me,cazzo. Di’ a Louis che ti piace,bacialo,scopaci,fai quello che cazzo ti pare,ma non tenerti dentro tutto come sempre!-
Ero..sconvolta.
Sconvolta perché per la mia prima volta in vita mia qualcuno mi aveva capito davvero,mi aveva spogliata,mi aveva messa a nudo e aveva visto dentro di me.
Aveva capito il mio mondo.
Il mio piccolo e fragile mondo.
-Come puoi pensare una cosa del genere?-
-Perché ti conosco-
 
 
Decisi di mandarle un messaggio,cercando di rimediare un po’ ai casini che avevo fatto in quei giorni. “Juny..scusa.” Breve ma ad effetto.
Visto che avevo il cellulare in mano decisi di mandare un messaggio anche al mio ragazzo “Vieni da me?”
La verità era che mi sentivo sola. La verità era che non volevo pensare che Louis non mi avesse risposto.
“Scusa tesoro,ma stasera ho da fare..”
Sempre la solita storia. Fanculo.
 
 
 
 
 
Louis
 
 
Eravamo in sala registrazione e stavamo registrando il nostro ultimo pezzo, “I should have to kiss you”.
Dannatissima canzone che mi faceva pensare a Helena.
Io..quella sera..l’avrei dovuta baciare,me ne sarei dovuto fregare,avrei dovuto cogliere l’attimo.
Porca troia.
-Mi piace questa!- commentò Zayn,applaudendo.
-E’ una bomba- replicò Niall,aggiustandosi quel fottuto cappello.
Già,una bomba.
Peccato che a me ricordasse lei.
Ma ormai tutto mi ricordava lei,mi sentivo come uno stupido ragazzino innamorato al liceo.
Poi però,pensavo a come mi aveva trattato quella mattina, e passava subito ogni voglia di cercarla e di rivederla.
Non meritavo di essere trattato in quel modo,soprattutto dopo tutto quello che avevo fatto per lei.
*Flashback
Matt scosse la testa e guardò Hell sconsolato,dopo di che,uscì,lasciando la rossa come una cretina in mezzo la casa.
Hell si diresse verso la sua stanza,correndo. Io mi alzai subito e la seguii. Non seppi perché lo feci..volevo solo starle accanto.
Si sedette sul letto,si portò le ginocchia al petto e rimase in quel modo per svariati minuti. Mi sembrava così..piccola.
Così fragile.
Le circondai le spalle con un braccio e le accarezzai i capelli.
-Vai via- mi disse,fredda.
-Sta tranquilla dai-
-Mi hai sentita?Ti ho detto di andare via!Sparite tu, e tutti i tuoi amichetti. Non voglio più vederti,cazzo!Mi hai rovinato la vita,ti odio-
Rimasi sconvolto da quelle parole e mi allontanai piano. Il mio cuore aveva fatto crack.
Fanculo al mio cuore.
 
-Louis!Perchè oggi non parli?Hai sempre la testa in mezzo alle nuvole..- mi chiese Harry,sedendosi accanto a me.
-Vi stavo ascoltando- mentii.
-Puoi prendere in giro gli altri,ma non me,lo sai-
Merda,per Harry ero come un libro aperto.
-Già..-
-Sai che June ha smesso di cercarmi?- disse,stupito.
E ci credevo,non le rispondeva proprio.
-Ha fatto bene- risposi,apatico.
-Si forse si..ma tanto se mai la dovessi rivedere me la porterei a letto facilmente,sono un mago in queste cose- disse,portandosi le mani dietro la nuca.
Sospirai e sorrisi lievemente. –La stai facendo soffrire,Harry-
-Non è la prima e nemmeno l’ultima-
Desideravo tanto essere come il mio migliore amico. Ma io non ci riuscivo,cazzo.
Io nei rapporti davo il meglio di me,donavo il mio cuore e la mia anima.
-Ragazzi,abbiamo finito oggi,potete andare- il nostro manager disse queste parole e ci congedò tutti velocemente.
Presi la mia tracolla e tornai a in albergo,sfinito. Ero stanco di tutto.
Eppure l’avevo voluta io quella vita,avevo deciso io di andarmene via da Doncaster.
Mi catapultai sul letto e mi tolsi le scarpe,poi cercai tra la mia tracolla il cellulare che avevo abbandonato totalmente quel giorno.
C’era un messaggio.
Helena.
Andai subito nel panico,tremavo,e avevo paura di leggere. Mi feci forza e aprii.
“Forse hai pure cancellato il mio numero,forse mi non ti ricordi nemmeno di me,quindi ti dico che sono Hell. Non so da dove iniziare questo messaggio,e i poemi non mi piacciono nemmeno,quindi credo che inizierò con una parola che avrei dovuto dirti tempo fa: Scusa,Louis.
Scusa perché tu non avevi nessuna colpa,anzi,eri stato carinissimo con me. Ma io ho questo difetto di allontanare tutte le persone a cui tengo e a cui voglio bene,è una parte del mio carattere,scusami.
Non sai quanto mi sta costando dire questo,spero solo che tu risponda,e che possiamo parlare di presenza come due persone normali. H. xx”
Cazzo..cioè..non me lo aspettavo. Non dopo più di un mese.
Era stata carina,aveva chiesto scusa. E aveva detto che teneva a me.
Tutte le cose che avrei voluto sentirmi dire.
Nelle settimane precedenti avevo desiderato così tanto un messaggio del genere,perché mandarlo proprio adesso?
Proprio adesso che mi stavo abituando.
Fanculo Helena. Fanculo,perché sentivo un’assurda voglia di risponderti.
Era notte e quel messaggio risaliva a quella mattina,merda,avrà sicuramente pensato che non le avrei voluto rispondere!
Però era un vantaggio farsi aspettare,no? Mia nonna diceva sempre: “Le persone importanti si fanno sempre aspettare”
 “Non ho mai cancellato il tuo numero,scema,devo ammettere però  che ho pensato di farlo,e non ne ho mai avuto il coraggio. Sarà che sono un cagasotto in fondo. Ci sono rimasto malissimo quel giorno,non me l’aspettavo,non mi aspettavo di sentirmi dire quelle parole dopo quello che avevo fatto per te. Però ho il difetto di perdonare tutte le persone a cui voglio bene o a cui tengo. L. xx”
 

 look at me-
vado di fretta quindi sarò molto breve
grazie a tutte le fantastiche persone che leggono e recensiscono
mi scuso perchè ora non posso rispondere alle recensioni
ma domani prometto che lo farò
questo capitolo fa schifo ed è corto,
quindi per farvi perdonare vi lascio una foto di Ryan
ps:scusate per gli errori ma non ho tempo per rileggere:(
besos,
Adri

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Capitolo 11
*** Agreement; ***


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Agreement;



12 agosto 2012.


{Non mi dire frasi come non lo faccio mai 
non sarò di certo io a cambiare ciò che vuoi 
Come vedi siamo qui, chi l'avrebbe detto mai 
questa notte è stata scritta per noi 
una notte e forse mai più 
ma non te ne pentirai 
e fammi vedere chi sei... 
Non facciamo niente di male siamo uguali io e te 
Abbiamo solo una gran voglia di ballare 
puoi fermarti quanto ti pare 
ma domani arriverà 
ed ognuno per la propria strada andrà}
Una notte e forse mai più-Eiffel 65

 
“Scendi sotto”
Un messaggio,mille ricordi. Solo che quella volta il mittente era diverso. E forse anche io ero un po’ cambiata rispetto al mese del mio compleanno.
A Blackpool il sole era più forte rispetto a quello di Londra,soprattutto vicino alla spiaggia e quella non era una cosa buona per una mozzarella come me,ma comunque siccome lo studio di Louis e dei ragazzi era a pochi metri dal mare,June mi aveva costretta a prendere un po’ di sole.
Alla fine avevo deciso che per me e Louis era meglio chiarire di presenza e June aveva proposto di fargli una sorpresa,ovviamente lei non avrebbe parlato con Harry,o almeno,così diceva.
A Matthew avevo detto che andavo a trovare degli zii in Scozia,ma temevo sospettasse qualcosa,in ogni modo,aveva acconsentito senza particolari problemi.
Mentre eravamo sedute al bar a degustare birra notai in lontananza un omino con i pantaloni rossi scendere dalle scale,sorridente.
Era esattamente come lo ricordavo: bello.
Bello e pieno di vita.
Mi alzai dalla sedia guardando di sbieco June,che mi diede  una pacca sulla schiena come a dire ‘vai Hell,ce la puoi fare’.
Quando fui vicinissima a lui mi mancò il respiro per qualche secondo,poi per fortuna l’omino con i pantaloni rossi spezzò il silenzio venuto a crearsi –Forse dovremmo che so..salutarci?- disse,sorridendo.
Era perfetto. Le solite iridi azzurre che mi faceva impazzire,il solito sorriso,il solito sguardo,il solito profumo..
Scoppiai a ridere e annuii –Hai ragione,scimmia-
Lui mi fece una pernacchia e mi abbracciò,facendomi cadere gli occhiali da sole a terra.
Ebbi l’istinto di riprenderli,ma appena il profumo di Louis inebriò le mie narici mandai gli occhiali allegramente a fanculo.
Quell’abbraccio..
Era..
Fantastico..
Magnifico..
Meraviglioso..
Nostro.
-Ciao June!- disse, staccandosi da me e andando a stritolare anche mia sorella che arrossì molto in fretta. –Ecco gli altri!- disse,indicando i ragazzi scendere le stesse scale che prima aveva percorso Louis.
Vidi June chiudere gli occhi e respirare profondamente. Se quello Styles le avesse fatto qualcosa anche quella volta,l’avrebbe pagata cara.
-Juns,è un problema se resti con loro?- le chiese Louis,prendendomi dal polso.
Mia sorella sorrise e scosse la testa –Andate tranquilli-
-Ma..ma..-  balbettai mentre Louis mi trascinava con forza verso la spiaggia.
 
 
-Allora?- mi chiese,portandosi una mano davanti agli occhi per coprirsi dal sole.
Io,lui,la spiaggia e il mare.
-Allora..- iniziai sospirando –Sarò breve-
-Mi dispiace,scimmia. Non avrei dovuto,tu sei stato gentile e io..- mi fermai per alcuni secondi –e io ho rovinato tutto,è strano quello che mi sta succedendo Louis..non riesco a capire che effetto mi fai-
Restammo per alcuni minuti in silenzio,lui guardava il mare e il suo suono ci faceva compagnia.
-Sei innamorata di me,è semplice-
Sbarrai gli occhi e scoppiai a ridere dopo alcuni secondi di shock –Ne sei davvero convinto?-
-Si,ne sono sicuro. Tu mi ami-
Era convinto.
Scossi la testa divertita e frugai tra le mie tasche per trovare il mio pacchetto di sigarette –Okay- dissi,con un sorrisetto dipinto sulle labbra.
-Tu e Niall comunque dovreste smetterla-
Mi guardò perplesso –Di fare cosa?-
-Di fare a gara per me- risposi,facendo spallucce.
Lui sbarrò gli occhi –Come..come.. lo sai?-
-Ho ventuno anni e non sono un’oca deficiente,certe cose si capiscono,Louis-
Lui annuì –Comunque…- rimase qualche secondo in silenzio  -C’è solo un modo per farsi perdonare-
Lo guardai alzando un sopracciglio –Sentiamo-
Si schiarì la voce –Baciami-
Scoppiai a ridere aspettando che lo facesse anche lui,ma niente,era serio.
-Louis,sai che non posso- dissi,scuotendo la testa e alzandomi.
-Stai ancora con quello?-
-Si, e non posso- dissi,lanciando una pietra verso il mare.
-Ah,però hai detto che non puoi,non che non vuoi-
Scossi la testa,divertita –Possiamo essere solo amici?-
-Ti sembra che siamo altro a parte questo?- chiese,alzandosi e andando verso gli altri.
Fanculo.
 
 
June.
 
Dannazione!Quella stronza di Helena se n’era andata con Louis,e io rimasta sola come un pesce lesso con tutti gli altri.
Non volevo avere Harry fra i piedi,non ancora. Mi faceva schifo anche solo guardarlo,mi facevano schifo quei suoi occhi falsi.
Mi aveva usata,nient’altro. E io ci ero cascata in pieno,un’altra volta.
Fanculo.
-Dov’è Helena?- mi chiese Niall,che era venuto correndo verso di me.
“Grazie per avermi salutata Niall” pensai,facendogli un finto sorriso. –E’ andata in spiaggia con Louis-
Niall strinse pugni –Fanculo!-
Che fosse cotto di mia sorella ormai era chiaro,stessa cosa Louis,il problema maggiore era che quella testa dura di Helena era troppo cocciuta per ammettere i suoi sentimenti.
La verità era palese,almeno,così risultava ai miei occhi.
-Juny- mi disse sorridente quell’idiota chiamato Harry.
Perché aveva quella faccia tosta? Come poteva fare finta di niente?
-Sta parlando qualcuno?- chiesi,rivolgendomi verso Liam,il quale scoppiò a ridere.
-Sei arrabbiata con me?- insistette,mettendo le sue viscide mani sulle mie spalle.
Era troppo non voler essere calcolata da lui? Anche solo sentire la sua voce mi faceva tremare dal nervosismo..
-Leva quelle cazzo di mani dalle mie spalle!- sbottai,scrollandomelo di dosso.
Avvicinò le sue labbra al mio orecchio –Stasera dormi qui?Perchè lo sai che la mia camera è libera..no?-
Quello era troppo. Troppo per me,per lui,per noi. Quella volta non avrei controllato le mie emozioni,avrei lasciato dare sfogo a tutto quello che circolava nel mio corpo.
Mi alzai facendo cadere la sedia a terra,lo guardai per qualche secondo in quegli occhi verdi che avevo desiderato per più di un anno e gli diedi uno schiaffone dritto in faccia.
Iniziai a correre verso la spiaggia,con le lacrime che mi rigavano il viso.
Fanculo a Harry.
Esisteva qualcuno più irritante di lui?
Perché doveva trattarmi in quel modo?Ma non capiva proprio che lui era tutto quello che volevo?
Se prima lo vedevo come un ragazzo fantastico adesso anche la merda di una vacca in calore sarebbe stata migliore di lui.
Non capiva..che soffrivo semplicemente?
Aveva fatto crollare tutti i miei sogni in un istante. Se ci dovessi pensare bene,forse eviterei di incontrarlo,di conoscerlo caratterialmente. Io amavo la persona che si era formata nella mia mente,quella che mi ero immaginata per tanto tempo,il bellissimo ragazzo riccio e dagli occhi verdi.
Io non amavo quel mostro.
E fanculo se lui era un cantante famoso e io una stupida ragazzina,fanculo,valevo comunque più di un deficiente del genere.
Comunque, stare seduti a pochi passi dal mare era una sensazione..eclatante. Certe volte,il mare può essere il miglior consolatore,soprattutto in quelle occasioni.
Il rumore delle onde era una specie di stupefacente.
-Vuoi?-
Mi voltai per capire da dove provenisse quella voce e vidi Zayn nell’atto di sedersi accanto a me.
Scossi la testa,vedendo poi la sua mano pormi una sigaretta. –Non fumo-
Lui fece spallucce e si accese la sigaretta con fare sexy.
Ormai mi ero abituata alla sua presenza,però Zayn per me era sempre inquietante,forse per la sua bellezza superiore alla media,forse per i suoi lunghi silenzi,forse il suo modo di fumare,comunque,qualcosa di lui mi faceva paura,ma quando lo avevo accanto mi sentivo bene.
-Fanculo,dammene una- esclamai,alludendo alla sigaretta.
Scoppiò a ridere e me ne passò una.
-Dovresti lasciarlo perdere,lui è fatto così- disse poi,stirandosi un po’.
Feci spallucce e mi asciugai l’ultima lacrima con il pollice. Il mare era così..bello. Avevo voglia di tuffarmi e di non pensare a Harry almeno per qualche frazione di secondo.
-Non sono venuta qui per lui- ammisi,aspirando tutto quel fumo.
-Ah no?- disse,sorpreso.
-Devo chiederti una cosa,Zayn- annunciai,facendomi più seria.
Lui corrugò la fronte e mi guardò interrogativo –A me?-
-Si,ma non so se ti andrà bene-
Lui fece spallucce –Spara-
-Io…io..-
Oh cazzo June fatti forza. –Non so…cioè…in realtà..- presi bene il respiro -Zayn,puoi far finta di essere il mio ragazzo?- chiesi tutto d’un fiato.
Il suo viso non cambiò espressione.
Silenzio.
Silenzio.
-Non sono pazza..è solo un modo per farla pagare a Harry..non sei obbligato..cioè,se non vuoi..è okay,Zayn-
Silenzio.
Silenzio.
Silenzio.
Che cazzo m’aspettavo? Che avrebbe detto ‘si June tranquilla’?
Si,in un certo senso mi aspettavo quella risposta,però era molto improbabile come cosa. Loro due erano migliori amici,figuriamoci se Zayn poteva farmi un favore del genere.
-Perché non dovrebbe andarmi bene?- chiese,accendendosi un’altra sigaretta.
-Non so..- presi fiato –forse perché siete migliori amici?-
Lui sorrise amaramente –Siamo nello stesso gruppo,non siamo migliori amici-
Lo guardai interrogativa e imbarazzata cambiai discorso –comunque sta tranquillo,non dobbiamo fare niente quando siamo soli,solo quando ci sono gli altri-
Lui annuì e assunse un’espressione più tranquilla –Ti va di fare un bagno?-
-Un..bagno?Non ho il costume,cioè,è in valigia..-
-Chi se ne fotte del costume,non ce l’ho nemmeno io- disse,togliendosi la maglietta.
Diventai rossa a quella visione celestiale e lo imitai,restando in intimo.
Iniziò a correre e si buttò in acqua,schizzandomi. –Entra,dai!- mi disse,sistemandosi quella stupenda chioma.
Era…un dio greco,cazzo. Ma chi l’aveva scolpito?
Annuii poco convinta e entrai piano,mentre il moro mi sorrideva tranquillo.
-Le mutandine sono trasparenti in acqua- disse,guardandomi in basso.
Arrossì di botto e gli schizzai l’acqua in faccia. Era tutto così strano..
Sembrava tutto così assurdo,irreale. Pensare che fino a qualche mese prima fare un bagno con Zayn Malik era uno dei miei sogni ricorrenti,mi faceva venire i brividi.
A un certo punto mi abbracciò da dietro e avvicinò la sua bocca al mio orecchio –Cosa ci guadagnerei io?-
Mi morsi il labbro inferiore,imbarazzata e chiaramente nel panico. Era strano sentirlo in quel modo..vicino. –Riguardo a cosa?-
-Riguardo al tuo piano-
 A quello non ci avevo pensato. –Baci gratis?- chiesi titubante.
Beh,pensandoci bene,l’unica a guadagnarci qualcosa ero io.
-Solo?-
Chiusi gli occhi a due fessure –Cosa vuoi che faccia,Zayn?-
Mi cinse i fianchi con forza –Io un’idea ce l’avrei- disse,con tono malizioso.
 
 
 
 
-Quando iniziamo?- mi chiese Zayn all’orecchio,toccandomi i capelli.
Non mi aspettavo tutta quella disponibilità da parte sua. Anzi,mi aspettavo che avrebbe declinato la mia proposta,ma invece aveva accettato dopo qualche attimo di titubanza.
Grandioso,no?
Eravamo tutti nell’hotel dei ragazzi,seduti a cerchio a mangiare e a scherzare –Anche adesso,se vuoi- dissi,emozionata.
Cazzo,avrei baciato Zayn.
Era un sogno?
Annuì flebilmente e avvicinò il suo viso al mio. Diventai tutta un bollore. Le sue mani si posarono delicatamente al mio viso e i nostri occhi si chiusero istintivamente quando le nostre labbra si incontrarono. Le labbra di Zayn erano..magiche,sapevano di tabacco ed erano buone.
Ma buone davvero,da prendere a morsi.
Durante il nostro bacio c’era il silenzio,il silenzio più assoluto,e non sapevo se fosse una mia impressione dovuta alla magia del bacio o se ci fosse davvero silenzio dovuto allo stupore degli altri.
Qualunque delle due ipotesi fosse,aveva poca importanza,perché né io,né lui,avevamo voglia di mettere fine a quella splendida danza.
Ma purtroppo nulla dura per sempre,nemmeno il nostro magnifico bacio. Quando Zayn si staccò da me lentamente vidi un sorrisetto soddisfatto sul suo viso.
Quando mi girai verso gli altri vidi tutti a bocca aperta,ad eccezione di Helena,che mangiava il suo panino come se nulla fosse,ma d’altronde lei era a conoscenza di tutto,quindi non era per nulla stupita.
Zayn fece un super sorriso –Tanto dovevate venirlo a sapere,prima o poi-
Niall gli sorrise e gli batté il cinque –Sei forte amico!-
Liam scosse la testa,divertito. Forse lui dei quattro era quello che conosceva al meglio Zayn e forse aveva intuito qualcosa.
Mentre Louis guardava Harry che aveva un’espressione assente.
In quel momento ero felicissima,volevo farlo incazzare solo un po’ e quanto pare ci ero riuscita.
Harry si alzò –Ragazzi,io ho la mia bambolina che mi aspetta in camera,ci vediamo domani,okay?-
Mi si formò un groppo in gola.
La mia..bambolina?
Non gliene fotteva niente di me,era questa la verità. Avevo sbagliato tutto,tutto.
Sentii la mano di Zayn stringere la mia e poi mi sussurrò all’orecchio –Lascialo fottere,June. E’ solo un coglione-
 
 
 
-Quindi suppongo che voi due dormiate insieme?- chiese Liam indicando me e Zayn.
Oh,cazzo. Nemmeno a quello avevo pensato.
Il moro mi guardò per qualche secondo e poi annuì sorridente –Certo-
Helena scoppiò a ridere –forse notando il colore del mio viso- e si dileguò in camera di Louis.
Subito dopo mi arrivò un suo messaggio: “Era un bacio finto quello? Vi stavate risucchiando!Comunque non voglio vederti versare nemmeno una lacrima per quel coglione. Louis s’è fatto scappare che non c’è nessuna bambolina in camera sua:) hahahahah non trovi sia disperato?notte x”
Nessuna bambolina.
Harry era solo in camera.
Improvvisamente mi sentii di nuovo felice e iniziai a saltellare per i corridoi dell’hotel come una deficiente.
Entrai in camera di Zayn e vidi che c’era un letto enorme matrimoniale in centro alla stanza,per il resto solo vestiti sparsi qua e là,impregnati dalla puzza di fumo.
-Ok,aspettiamo che si addormentino e cambio stanza,sta tranquillo- dissi,imbarazzata,standomene impalata davanti alla porta.
Lui mi guardò interrogativo –Guarda che ero serio,prima. Puoi restare-
-Davvero?Non ti do fastidio?-
Lui scosse la testa e si chinò,porgendomi una sua maglia larga –Usa questa-
In realtà avevo un pigiama,ma preferivo di gran lunga la sua maglietta.
Mi chiusi in bagno e la indossai,era impregnata del suo magnifico odore...
Mi sentivo improvvisamente in paradiso,ero emozionata,cazzo.
Un turbinio di emozioni mi stava attraversando.
Rientrai in camera,cercando di sembrare una persona normale e vidi Zayn in boxer che fumava la sua sigaretta in modo più sexy del solito –Non ti da fastidio,vero?- mi chiese riferendosi alla sigaretta.
Scossi la testa e mi avvicinai a lui,prendendogli la sigaretta dalle mani e portandola alla bocca.
-E’ un po’ corta questa maglietta forse- disse,guardandomi le gambe nude.
-Si..in effetti si..se vuoi metto i pantaloncini-
Lui scosse la testa,divertito –Ma figurati-
Spensi la sigaretta che avevo rubato a Zayn e mi sdraiai sul letto,lui fece lo stesso e guardando fissi il tetto per alcuni secondi.
-Come pensavi che fossi prima di conoscermi?- mi chiese,rompendo il silenzio.
-Bello e bravo prima di tutto-
Sorrise leggermente e si portò le mani dietro la nuca –E poi?-
-Vanitoso,montato,silenzioso-
Scosse la testa,restando in silenzio.
-Adesso però ho capito che non avevo capito un cazzo,un emerito cazzo- aggiunsi,sincera.
C’erano tante di quelle cose di Zayn da scoprire..
Non era come Louis o come Niall,lui non era un libro aperto per nessuno,nemmeno per i suoi migliori amici.
Zayn era da scoprire pian piano,giorno per giorno.
Ed era questo il suo lato bello,il suo essere tenebroso e misterioso,il mio opposto praticamente.
Io ero solo una ragazzina stupida e ingenua,facile da sedurre,facile all’innamoramento.
Se potessi descrivermi con una parola sarebbe sicuramente “fragile”.
Fragile perché è quello che sono,perché non ho paura di mostrarmi così per come sono.
Lui spalanco gli occhi e mi guardò –No?-
-No. Tu non sei così..hai un cervello e sei simpatico..sei misterioso,e questo mi piace-
Sorrise di nuovo,questa volta con più sincerità.
 –Però che sei silenzioso è vero- dissi poi.
Lui sospirò e cambiò posizione,mettendosi improvvisamente su di me.
Che cazzo stava facendo?
Racchiuse il mio viso fra le sue mani e prese a baciarmi con foga.
Era un bacio diverso da quello di prima,in questo c’era passione.
-Zayn..gli altri non ci sono,non devi farlo-

Mi posizionò l’indice sulle labbra –Shh- curvò un po’ la testa e poi mi sorrise –Vuoi fare un po’ di rumore?-

 


Look at me-
ciao bellezze! :3 come va?
questo capitolo a differenza degli altri mi piace un po' di più:)
è quasi interamente dedicato a June:)
che ne pensate di questa cosa con Zayn?ahahah ve lo aspettavate?
vorrei sentire i vostri pareri uù
voglio solo dirvi senza anticiparvi nulla che non è la solita situazione in cui entrambi
i ragazzi si innamorano di lei
il prossimo capitolo sarà più incentraro su Helena e Louis:)
ah e poi volevo specificare che non credo che Zayn e Harry si odino nella realtà
ma non credo nemmeno che siano migliori amici come tutti pensano
e infine vorrei ringraziare tutte le splendide persone che recensiscono
siete fantastiche,vi adoro tutte:)
se state leggendo questa schifo di storia potete lasciare un vostro parere?
così,per farmi capire se va bene o no:)
accetto le critiche,servono anche a migliorare!
adesso vi lascio,
besos,
Adri

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Same Mistakes http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=994326 
My Best Friend's Brother: 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=940255

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Capitolo 12
*** Queen of the superficial; ***


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Queen of the superficial;

12/13 Agosto 2012.





{I thought I was a fool for no one 
But ooh, baby, I'm a fool for you 
You're the queen of the superficial 
But how long before you tell the truth?}
Supermassive Black Hole-Muse.

 
-Ah..quindi domani non possiamo sentirci per tutta la giornata?- chiesi al telefono al mio ragazzo,continuando a fare avanti e indietro per la stanza di Louis.
-No amore,scusa è che improvvisamente questa mia zia sta male e..- balbettava ed era incerto,segni della sua falsità. –e quindi dovrò passare questi giorni con lei in questo ospedale di cui ti ho parlato..- concluse,cercando di sembrare convincente. Sembrare,appunto. Ma perché tutti coglioni e ritardati mentali dovevano capitare a me?
-Come si chiama questo ospedale?- chiesi,mettendolo alla prova.
Non ero una persona stupida,anzi,quando volevo,riuscivo a cogliere le cose molto velocemente,non ero ingenua. E poi,certe cose si capiscono da sole,come questa,ad esempio.
-Ehm..- sentii un rumore provenire dall’altro capo del telefono –Devo scappare,amore!Ci sentiamo dopo,okay?-
‘Ma ficcatelo nel culo il tuo amore.’ Credeva davvero fossi così stupida? –Fanculo,Matthew- sibilai,presa dai nervi. Tutto stava andando a puttane,tutto.
Non aveva mai un briciolo di tempo per me,mai un secondo da passare con la sua ragazza. Io venivo sempre dopo di tutto,dopo le uscite con gli amici,dopo le serate in discoteca che tanto odiavo,dopo le cene con la famiglia. Io ero solo una valvola di sfogo quando aveva il bisogno di scopare. E anche per me in un certo senso lui non era più così importante,le delusioni,le bugie.. avevano causato una grossa rottura nel nostro rapporto,ma io,infondo,ci ero abituata,mi era molto facile rovinare e/o distruggere ogni tipo di rapporto,non riuscivo a tenermi stretto qualcuno,fatte poche eccezioni. Ero un po’ la testa di cazzo della situazione,insomma.
Buttai distrattamente il telefono sul letto e mi sedetti a terra,con le spalle appoggiate al muro. Quanto amavo stare da sola,certe volte,senza nessuno che rompesse il cazzo con le sue parole.Io farei molto a meno delle parole,a me piacciono i versi,per esempio. Mi piaceva rispondere con i versi tipo “mmh” perché ero troppo pigra per aprire la bocca e iniziare un discorso da persona seria. Mi accesi una sigaretta e aspirai bene il fumo fino a farlo arrivare nei polmoni. Osservando la sigaretta fra le mie dita mi venne in mente la prima volta che iniziai a fumare,al liceo. Sembrava fosse stato una vita fa,e invece erano passati solo tre anni.
Flashback*
Io e il mio migliore amico gay ce ne stavamo in cortile da soli,e stavamo saltando quell’inutile lezione di biologia che tanto odiavo.
-Hell,guarda cos’ho!- esclamò contento il mio amico tirando fuori dalla tasca un pacchetto di sigarette.
-Bene,hai intenzione di fumartele?- chiesi,disinteressata. In realtà stavo pensando a come avrei potuto sopportare la situazione a casa con la mia famiglia. Li odiavo,qualsiasi cosa facessi non gli andava mai bene.
-Ovvio!Tu no?-
Feci spallucce e appoggiai la testa al muro,in quel preciso istante arrivò quella novellina di mia sorella tutta contenta e felice di essere una liceale. –Hell!Rirì!- disse contenta vedendoci –Cosa state facendo?-
Appena vide il pacchetto di sigarette fece una faccia sconvolta –Oddio,Hell!Non avrai intenzione di fumare,vero? Poi la mamma si incazzerà ancora di più e..-
Di tutto quel discorso udii solo “la mamma si incazzerà ancora di più”. –Davvero?Pensi si incazzerebbe? Perfetto allora!Ryan,dammene una- *
Qualcuno aprì la porta della stanza,forse Louis –visto che la camera era la sua- ma non ebbi la forza di alzare lo sguardo per controllare chi fosse,così continuai a fumare come se nulla fosse.
Questo qualcuno,comunque,si sedette accanto a me,e dalle scarpe di un verde sgargiante capii che non fosse Louis,ma Niall.
-Dovresti smetterla di fumare- mi disse normalmente,appoggiando la testa al muro.
Sorrisi amaramente e continuai a fumare come se non mi avesse detto nulla,non ero in vena di rimproveri in quel momento,anzi,avevo bisogno di altro.
-D’accordo..- continuò vedendomi assente –Allora,dormi qui stasera?-
‘No,dormo alle Maldive. Ma certo che dormi qui!’ Mi girai a guardarlo e mi persi per un secondo nei suoi occhi di un azzurro stupendo,poi annuii distrattamente. Strano,Niall e Louis avevano entrambi gli occhi azzurri… Cioè,che culo,avere due pretendenti con gli occhi azzurri,davvero fantasmagorico.
-Peccato,avevo preparato pop corn e patatine- mi disse,sorridendo e facendo spallucce.
Sgranai gli occhi e gli sorrisi –Possiamo sempre dormire in tre!- per delle patatine avrei fatto qualunque cosa, e poi stavo morendo di fame,visto che le cose che aveva preparato Styles prima si eguagliavano tranquillamente a sterco di cavallo. Bleah.
Lui fece un meraviglioso sorriso e annuì,porgendomi la mano per farmi alzare.
Fanculo a Matthew,fanculo a tutto e..viva le patatine! Quella notte saremmo stati solo io Louis e Niall.
Un momento..Io,Louis e Niall?! O cazz.. Forse non era proprio una buona idea,ma io avevo voglia di passare del tempo con entrambi,speravo solo che Louis avrebbe capito le mie intenzioni e che non ci rimanesse male. Però Louis era troppo idiota per capire,cioè,aveva un QI inferiore alla media,come pretendevo che potesse intendere le mie intenzioni? E poi io e lui non stavamo insieme,quindi non dovevo crearmi problemi a stare anche con Niall,era entrambi amici,allo stesso identico modo. Certo,allo stesso identico modo.
-L’importante è che tu e Louis non litighiate- lo avvertii,mentre camminavamo per i corridoi del lussuosissimo hotel a cinque stelle. Non avevo mai visto tanto lusso in vita,io che ero abituata a quel buco che era casa mia.
-Perché dovremmo farlo?- chiese,aggrottando le sopracciglia. Ma perché facevano tutti i finti tonti? Credevano davvero che fossi così idiota da non capire? D’accordo che non avevo delle A a scuola,però..
-Per lo stesso motivo per cui dovrei smettere di fumare-
 
 
-Secondo voi Harry sta rosicando?- chiese Niall,mentre si ingozzava di patatine al formaggio,le stesse che adoravo io,ma che odiavo allo stesso tempo perché si attaccavano nel palato,cioè,per toglierle poi la lingua doveva fare dei salti mortali.
Era così..carino,Niall intendo,non il  palato con le patatine attaccate.. Sì,carino era la parola adatta,ma non era riferita all’estetica,perché esteticamente era proprio un bel ragazzo,bono direi,era riferita più che altro al suo essere un bambinone stupido. Lui e Louis senza saperlo si somigliavano molto,forse però,Niall era molto più furbo di quanto pensassi.
Sorrisi e annuii. –E’ ovvio!Sennò non avrebbe inventato una finta bambolina con cui scopare,non credi?-
Il biondino annuì –Hai ragione,che strambo però che è Zayn certe volte..non credevo gli piacesse June-
-Tu fai sempre capire alla persona che ti piace i tuoi sentimenti?-
Lui mi guardò per qualche secondo e arrossì –Solo se la persona in questione non è terribilmente bella e strana-
Scoppiai a ridere,intuendo che forse ero io quella persona di cui stava parlando,anche se non corrispondevo proprio agli aggettivi che mi aveva attribuito. Mi voltai verso Louis,che se ne stava in silenzio ad ascoltare  –E secondo te,Louis?-
Fece spallucce e puntò le sue iridi sulle mie -Non lo so con esattezza- sembrava così annoiato.. Che palle,era una minchia morta.
-Figurati se ci dice quello che prova Harry Styles- alluse Niall,bevendo dalla sua bottiglia di birra. Ma perché si lanciavano quelle frecciatine di continuo?
-Perché non dovrebbe?- chiesi,inclinando un po’ la testa. Sembravo un gufo. Sapete qual è il gufo preferito? Edwige il gufo di Harry Potter,che poi muore amaramente. Che poi io trovavo molto più attraente Ron Weasley molto più attraente di.. Un momento,sto deviando il discorso.
-Perché lui e Harry sono culo e camicia- disse,facendo spallucce. Che poi io non ho mai capito questa metafora. Culo e camicia. Perché si dice in questo modo? Cioè..chi lo sa se il culo e la camicia sono amici davvero? Bah.
Annuii flebilmente,capendo cosa volesse intendere,dalla prima volta che li vidi capii subito che l’uomo bretella e quel riccio malvagio c’era un’intesa particolare,un’intesa che nessun altro del gruppo aveva,sembrava che si conoscessero da anni. Se li potessi paragonare a qualcuno li paragonerei al mignolo e al prof,uno dei cartoni animati più geniali che abbiano mai fatto. Mi voltai verso Louis che non proferì parola e capii che non voleva Niall in mezzo,che ci era rimasto male del mio comportamento. Mi alzai da terra con il sedere dolorante e mi stirai un po’.
-Perché ti sei alzata?- chiesero in coro,guardandomi entrambi.
-Sono stanca..e..vorrei dormire- dissi,sbadigliando.
Era vero,ero molto stanca,avevo viaggiato,avevo litigato con Louis,ci avevo fatto pace,avevo litigato con Matthew..insomma,era stata una giornata abbastanza stressante.
-Bene,chi dorme nel letto singolo?- chiese il biondino irlandese,rivolgendo dei sorrisi smaglianti a Louis.
-Ci dormo io- risposi subito,senza dare il tempo a Louis di proferire parola,per paura di farli litigare. Sarebbe stata la cosa migliore,così Louis e Niall avrebbero dormito nel letto matrimoniale e io a qualche centimetro da loro nel letto singolo. Mi voltai verso l’uomo bretella per vedere una sua reazione,ma tutto quello che fece fu sbuffare sonoramente e alzarsi da terra.
-Vado in bagno a cambiarmi e torno,okay?- dissi a entrambi –E tu,brontolo,smettila di sbuffare- continua verso Louis.  Annuirono entrambi,e con il pigiama in mano entrai in bagno,chiudendomi a chiave. Quanto cazzo era grande quel bagno?Forse nemmeno tutta la mia casa era di quelle dimensioni abnormi,vabbè che anche una baracca delle favelas era più grande di casa mia,però... Comunque quella era una fortuna,i cessi mi hanno sempre aiutata a pensare. Mi accesi una sigaretta e mi sedetti sul water con fare non curante. Chissà cosa faceva quella scema di June.. “Forse se la sta spassando con Zayn” pensai istintivamente,poi scossi la testa velocemente e cancellai subito quel pensiero dalla mente. Era impossibile che potesse rimpiazzare Harry con Zayn,non per la gente comune intendo,ma per lei. Harry era praticamente il suo mondo,per quanto questo potesse essere sbagliato e stressante.
Flashback*
-Guarda Hell!Il mio Harryino ino ino sta con una vecchia trentenne!- esclamò triste guardando quel giornalino. –Cioè..è pure brutta!- mi porse il giornalino per farmi vedere quella tizia (di cui a me non me ne fotteva una ceppa).
-Non è per niente brutta- dissi,osservandola –Piuttosto lui è un cesso con i piedi-
Lei mi ringhiò qualcosa contro –Io penso di amarlo- scoppiai a ridere,sentendo l’ennesima cazzata, -Ma come puoi amare uno che nemmeno conosci?-
-Io lo conosco,invece!cioè..nella mia mente ha un carattere bellissimo,è dolce e..-
-Non ci hai pensato che nella realtà potrebbe essere un cesso di prima categoria?-
Lei scosse subito la testa –Sei folle?Harry è davvero così!E non vedo l’ora di incontrarlo..Credi che ce la farò mai,Hell?-
-No- dissi facendole la linguaccia.*
Presi il mio cellulare che avevo appoggiato sul lavandino e vidi due messaggi non letti.
Il primo era di Matthew “So di non essere il ragazzo perfetto,solo..ti amo”
Certo. Ti amo era il suo modo di risolvere tutto,ma si sbagliava,perché io non ero una di quelle ragazze che si sciolgono con le parole dolci,anzi. Fanculo,mi faceva solo innervosire di più. Decisi di non rispondere e di leggere il seguente,che era di Ryan  “Come sta andando?Io ho delle grandi novità!Salutami Zayn,comunque”
Sorrisi e spensi il cellulare,avrei risposto la mattina seguente,almeno,a Ryan sicuramente, a Matthew forse no.
Uscii dal bagno e mi ritrovai Louis e Niall che dormivano sul letto matrimoniale con la faccia di due angeli. Ero stata tutto quel tempo in bagno?! Feci spallucce e poi spensi la luce e mi diressi verso il mio letto. Chiusi gli occhi e in meno di due secondi mi addormentai. Dormire mi faceva bene,mi faceva smettere di essere nervosa e acida.
E poi,come diceva sempre un mio professore di filosofia che sparava cazzate da mattina a sera “mentre dormiamo facciamo i migliori pensieri”. Chissà,magari la notte mi avrebbe portato consiglio,o coniglio,come dice sempre Ryan.
Saltai in aria quando pochi minuti dopo essermi addormentata un braccio mi cinse il fianco destro –che a differenza del sinistro non era appoggiato sul letto- . Mi voltai leggermente e vidi il viso di Louis coperto a tratti dai miei capelli rossi.
-Non dormivi?- sussurrai piano,per non farmi sentire da Niall,che invece era davvero dormiente nel letto matrimoniale.
-Aspettavo solo che lo facesse lui- rispose con lo stesso tono,alludendo al biondino.
-Quindi..hai fatto finta?- chiesi,mordendomi il labbro inferiore.
Annuì solamente,cercando con la sua mano la mia,e non appena la trovò,intrecciò le sue dita con le mie,e io non mi opposi,anzi,lo lasciai fare,aveva delle mani così soffici…
-Due amici non dormono così,lo sai?- commentai divertita,sfiorandogli dolcemente le dita.
-Se vuoi mi alzo- disse con fare da sbruffone.
-No- dissi di getto,ma me ne pentii subito dopo –Cioè..vai se vuoi-
Lui sorrise leggermente e mi abbracciò ancora di più,dopo di ciò,mi addormentai come una pera cotta tra le sue braccia calde.
 
 
 
Erano le sei del mattino e io non riuscivo a prendere sonno,Louis era ancora avvinghiato a me e Niall russava come un maiale. Non ero riuscita a dormire granché,visto la mia paura che Niall si potesse svegliare e vedere me e Louis in quel modo mi aveva tormentata per tutto il tempo e poi quei cazzo di uccellini che cinguettavano non aiutavano per niente. Scostai leggermente Louis e mi alzai,cercando una maglietta e un pantalone da poter indossare per fare una passeggiata all’aperto. Alla fine trovai solo una maglietta un po’ più lunga rispetto alle altre e la indossai,insieme ai miei anfibi. Fanculo al pantalone,tanto a quell’ora non mi avrebbe visto nessuno,e il culo era coperto. Uscii dall’albergo e mi pentii subito di non essermi portata una giacca. D’accordo che era estate,ma in Inghilterra non fa mai eccessivamente caldo,soprattutto alle sei del mattino. Raggiunsi il mare in meno di due minuti e mi sedetti vicino alla riva. Il mare mi piaceva in particolare in due momenti:al mattino presto e al pomeriggio tardi,il motivo non lo sapevo nemmeno così bene,forse perché c’era meno gente –e a me piaceva stare sola- o perché faceva meno caldo –e a me piaceva il freddo-. Nella tasca della maglietta trovai un accendino e una canna,e vedendola sorrisi istintivamente,ricordando le giornate passate con Ryan a fumare canne e sparare cazzate,ma non eravamo mai andati oltre il limite..se,certo. Dopo averla guardata un po’,la accesi,poggiando i gomiti sulla sabbia umida.
-Cazzo fai?- la voce squillante di Louis alle mie spalle pronunciò queste parole. Mi voltai verso di lui,con sguardo interrogativo –Brontolo,che ci fai qui?-
Non rispose e si sedette accanto a me –Perché cazzo ti stai facendo una canna?- poi mi squadrò per bene –E perché diamine sei mezza nuda?-
Feci spallucce e presi a guardare il mare,ignorandolo. Perché faceva tutte quelle domande alle sei del mattino?  Sbuffò sonoramente e riprese a parlare –Perché sei qui?-
-Perché non volevo ci vedesse Niall- dissi con un tono di voce abbastanza basso.
-Perché hai paura di Niall?- Perché,perché,perché? Non sapeva dire altro?
-Non ho paura di lui,ho paura per lui- ammisi,rivelandogli una parte del pensiero che avevo elaborato quella notte e nei giorni scorsi. Addirittura pensavo,wow,mi ero superata.
-Perché per te Niall è solo un amico,giusto?- ipotizzò,grattandosi leggermente la testa,come se si stesse sforzando a capirmi. Ecco,anche per Louis pensare era un’impresa ardua,come scalare il monte Everest per esempio.
Annuii portandomi la canna alla bocca –Anche tu sei solo un amico,Louis- specificai,per evitare che si creasse false illusioni. Forse aveva frainteso tutto dopo quella notte e io non volevo ferirlo,perché ci tenevo a lui,davvero tanto. Ma non potevo pensare davvero di avere una relazione normale con lui,era di un mondo opposto al mio,un altro pianeta,un'altra galassia,un alieno,insomma. E.T. sarebbe stato il suo nuovo soprannome,o forse ero io l’alieno?
Mi guardò qualche secondo con un espressione delusa  –Fanculo,Hell.. Perché non ammetti che siamo più di due semplici amici?Porca puttana,ammettilo! –
“Lo ammetterei,se solo non avessi così tanta paura” pensai.
-Louis..vuoi davvero che il tuo cuore si spezzi?- gli chiesi,prendendo la sua mano,e lui intrecciò nuovamente le sue dita con le mie,proprio come aveva fatto la scorsa notte.
-Perché non potrebbe essere il tuo a spezzarsi?-
“Nessuno spezza il mio cuore”pensai subito. Ma non perché fossi la figona della situazione o perché mi sentivo la Madonna scesa in terra,solo.. ero fredda. Così fredda che era mia abitudine far soffrire la gente,anche non volendolo.
-Perché io non mi innamoro di uno come te-
Lui spalancò la bocca -Uno come me?!Perchè, che cazzo ha uno come me?!- era visibilmente arrabbiato,e potevo percepirne i motivi.
-Sei un bambino,Louis! E sei un cantante per le ragazzine!Sei esattamente il tipo di ragazzo che odio! Non abbiamo niente in comune,niente. Io sono una testa di cazzo con la vita incasinata,credi che abbia anche tempo per te e le tue ragazzine urlanti?Non reggerei niente,Louis,niente! Non sono quel tipo di ragazza che ti sbava dietro vedendoti arrivare,non sono quel tipo di ragazza che ti ama solo perché sei Louis Tomlinson,non sono quel tipo di ragazza che si innamora.-
Stette in silenzio per alcuni secondi,poi scosse la testa,portandosi le ginocchia al petto.
-Sai..credevo che tu fossi un po’ più intelligente..- disse,con un’estrema calma che mi spaventò -ma evidentemente mi sbagliavo. Sei una cazzo di superficiale,anzi,sei la regina della superficiali!Mi giudichi solo perché sono un cantante,non perché sono Louis Tomlinson. Fanculo Hell sai quante cose posso darti io che quel coglione del tuo fottuto ragazzo non ti da?!lo sai?! Però tu mi giudichi a prescindere perché sono uno dei cinque One Direction. Allora sai che ti dico? Fottiti,Helena- detto ciò si dileguò,lasciandomi sola.
 
 
 
Rientrai in camera quasi in lacrime,pentita di ciò che avevo detto. Ero una testa di cazzo,era poco ma sicuro. Avevo rovinato tutto,tutto. Louis era una delle persone più fastidiose e petulanti che avessi mai conosciuto,quello era vero,però.. lo adoravo. Lui aveva qualcosa di speciale,mi faceva sentire felice,serena.
Niall era seduto a guardare la tv e quando mi vide entrare sorrise,ma non appena notò la mia espressione il suo sorriso si spense,facendomi capire che aveva intuito tutto. La mia espressione era così devastata da far capire tutto?Forse assomigliavo a Samara Morgan,quella di The Ring,solo che avevo i capelli rosso fuoco.
Si alzò immediatamente e mi venne incontro,abbracciandomi. Strinsi forte le sue spalle e lasciai che le lacrime scendessero,facendo spazio a rabbia,delusione e schifo. Schifo per me stessa. –Hell..ma che succede?- mi chiese,senza staccarsi da me,e continuando ad accarezzarmi i capelli. Mi aggrappai ancora di più a lui,come se lui fosse la mia ancora di salvezza,una fune a cui potermi reggere. –Ti prego,Niall…devo andare a Londra,portami alla stazione-

 


Look at me-
Ciao bellissimi tesori miei ** 
sono troppo felice perchè lo scorso capitolo ha avuto ben 28 recensioni *w*
cioè..fantastico!vi amo da impazzire
passiamo a questo di capitolo..so che mi odiate *trollface* e che volete Louis e Hell insieme
maaa quei due ne dovranno passare delle belle ancora uù e spero di non avervi deluse con sto schifo di capitolo
il prossimo capitolo sarà una specie di bomba *boom* infatti non vedo l'ora di postarlo uù
se le recensioni sono tante come negli scorsi capitoli potrei anche postarlo molto prima di Sabato prossimo:) vedremo!
potete farmi  un supermega favore? passereste dalla OS che ho pubblicato ieri http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1052277&i=1?
grazie mille a chi lo farà :) 
Probabilmente fra pochi giorni posterò la nuova fic sempre sui oned ma totalmente diversa da questa:) spero che che mi seguiate anche lì **
Adesso corro a rispondere alle vostre bellissime recensioni e poi credo che mangerò. si mangerò della patatine buonissime e penserò a Niall :) *non ve sta fregando nulla vero?* hahahah scappo!
besos,
Adri

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Same Mistakes http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=994326 
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Capitolo 13
*** You broke her heart; ***




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You broke her heart;

20 Agosto 2012.


{
If I was your boyfriend,I’d never let you go
Keep you on my arm girl, you’d never be alone
I can be a gentleman, anything you want
If I was your boyfriend, I’d never let you go, I’d never let you go}
Boyfriend-Justin Bieber

 
 
Londra non mi aveva mai fatto schifo come in quel giorno. Era sempre la solita..sempre cupa e grigia –nonostante fosse Agosto- ..sempre incasinata,monotona,insomma. E poi guardare quel cielo plumbeo dalla finestra mi faceva sentire ancora di più una merda. –Senti Hell tu devi fare qualcosa!Ma guardati,sei una minchia morta!- esclamò mia sorella,seduta ai piedi del mio letto,nella mia casa. Possibile che non avessi un attimo di privacy?
-E sentiamo,grande genia,cosa dovrei fare?- chiesi,sarcastica.
-Vai da lui! Stasera dovrebbe tornare da Bath,giusto?perfetto allora andremo a casa sua adesso, e gli farai una sorpresa preparandogli una cenetta. Tanto hai le sue chiavi di casa,no?-
Annuii ascoltando la buona idea che aveva avuto mia sorella per una volta. Era perfetto,Matthew sarebbe dovuto tornare da Bath quella sera verso le nove.
-Ha ragione June- aggiunse Ryan,seduto anche lui ai piedi del letto –Anche se fossi in te gli farei fare in culo-
-E va bene- sospirai –Facciamo questa cosa,però voi due mi aiuterete a cucinare questa cena,visto che sono una frana in cucina e..- mi fermai guardando mia sorella armeggiare sempre con quel benedetto cellulare –June,ma con chi cazzo messaggi da mattina a sera?-
Lei si morse il labbro nervosamente e non mi rispose. Chiusi gli occhi a due fessure –June,dimmi che non è Harry ti prego-
Lei scosse la testa velocemente –Non è Harry-
Feci un immediato respiro di sollievo sentendo quella frase. Andavano bene tutti,l’importante era che non si chiamassero Harry Styles.
-Allora chi è? La fatina dei denti?Hai conosciuto qualche bel fusto e me lo vuoi tenere nascosto?- la punzecchiai
-No- si bloccò per qualche istante –E’ Zayn-
Avevo detto che tutti andavano bene eccetto Harry?!Allora ho sbagliato,tutti andavano bene tranne Harry Styles e Zayn Malik.
Sbarrai gli occhi e per poco non mi affogai con la mia stessa saliva –Zayn?!Che cazzo ci parli a fare se non state insieme davvero?!-
La vidi abbassare lo sguardo e guardarsi nervosamente le unghie mangiucchiate –Non dirmi che..- mi fermai per qualche secondo -no,no June!E’ un coglione,come Harry! Sono praticamente..-
Non mi fece continuare che mi interruppe bruscamente –No!Non ti azzardare a dire che sono uguali,Helena,non te lo concedo! Zayn non ha niente a che vedere con quel mostro,Zayn è diverso.-
Io e Ryan sbarrammo gli occhi davanti a quelle parole –Quel mostro?Stai chiamando il tuo Harryno ino ino,quel mostro?-
Lei sbuffò –Lo amo ancora,cretina. Solo che mi sono resa conto di quanto sia demente-
-Peccato,volevo Zayn tutto per me- sospirò Ryan,pensieroso. June scoppiò a ridere e  gli scompigliò i capelli –Ma tranquillo,Rirì!Siamo solo amici io e Zayn-
-Si,okay,eliminando l’argomento June e i suoi amori formati solo da One Direction,quando dovremmo andare da Matt?-
-Ora!- esclamarono entrambi,battendo le mani per velocizzare il tutto.
 
 
-Ho l’ansia- dissi,non appena fummo sotto il portone del mio ragazzo –E se non gli dovesse piacere?-
Entrambi mi guardarono straniti –Da quando ti fai questo paranoie?- mi chiese il mio migliore amico,inclinando la testa. –Oh..deve essere l’influenza di quel bisbetico di Louis- mi lasciai scappare,pentendomi subito di aver nominato quel ragazzo. Ryan si strozzò con la saliva e June alzò un attimo lo sguardo che aveva posato sul cellulare –Oddio,lo hai nominato!- esclamarono entrambi contenti. Mi porta una mano alla fronte e scossi la testa –Mi è scappato il suo nome e poi.. poi.. cazzo vogliamo salire e o vogliamo restare qua per sempre?!-
Entrambi sbuffarono –Saliamo-
Le scale di casa di Matthew non mi erano sembrate mai così lunghe…forse era solo l’ansia di vedere quella casa con dentro i nostri ricordi,o di risentire il suo profumo che mi faceva venire quelle stupide paranoie,oppure era solo l’influenza di Louis. No,quella no.
Aprii la porta con uno scatto veloce e ci ritrovammo all’interno del lungo corridoio.  Il suo profumo mi inebriò subito le narici,ma c’era qualcosa che non andava. Perché le luci erano accese? Perché c’era il suo cappotto sull’attaccapanni?
Ma soprattutto..perchè si sentivano dei gemiti?
Mi paralizzai quando sentii dei gemiti provenire dalla camera da letto. Guardai June e Ryan per ricevere un po’ di conforto,ma erano entrambi sconvolti,esattamente come me. Stavo pregando affinché non fosse Matt il proprietario di quei gemiti,forse era il fratello,forse il suo amico..
Mi feci forza e andai verso la camera da letto. Non appena fui davanti alla porta chiusa,i gemiti si fecero ancora più forti,ma non riuscii comunque a capire se fosse la voce di Matt o di qualcun altro. Aprii leggermente la porta,così da vedere il mio ragazzo,o meglio,ex ragazzo,amabilmente spalmato su un’altra ragazza. June e Ryan nel frattempo mi avevano raggiunta e stavano assistendo alla scena a dir poco sconvolti. Il mondo in quella frazione di secondo mi cadde addosso e pesava tantissimo,così tanto che qualcosa dentro di me si ruppe.
Lasciai cadere le buste della spesa -che avevo in mano- a terra e mi portai una mano alla bocca,come per cercare di trattenere le urla di dolore. Avendo fatto troppo rumore,Matthew si accorse di me,e si staccò immediatamente da quella puttana. Non appena lo vidi avvicinarsi a me iniziai ad allontanarmi,andando verso la porta di uscita. Se si fosse avvicinato più del dovuto avrei potuto ucciderlo in un secondo,quindi era meglio per lui tenere le distanze.
-Hely!Aspetta,posso…io…posso spiegarti!- urlò,raggiungendomi e afferrandomi dal polso esile. Ma perché dicevano tutti la stessa frase? Cosa poteva spiegarmi? “Sono scivolato per caso su di lei nudo e per caso il mio cazzo le è finito dentro?”
Mi girai con gli occhi pieni di lacrime e di rabbia. –Che cazzo puoi spiegarmi demente?!- E fanculo se stavo urlando,fanculo se tutto il trucco si era sbavato,fanculo se sembravo una burina,fanculo a tutto.
-Senti..è stato un errore..Io giuro di amarti Hely..ti prego scusa è che ero solo..- lo interruppi prima che potessi finire,sentendo troppe cavolate in una sola frase.
-Punto primo,grandissimo coglione,io mi chiamo Hell,non Hely,ficcatelo bene in quel piccolo cervello. Punto secondo, tu non mi ami,perché se mi avessi amata non avresti mai fatto una merdata del genere.
Punto terzo, non sperare di vedere mai più la mia faccia o di sentire più la mia voce da qualche parte,perché ti giuro che hai chiuso per sempre con me,Matthew. Punto quarto- mi fermai un attimo a ragionare –Non esiste un punto quarto-
Lui sbuffò portandosi entrambe le mani ai capelli –La verità è che sei cotta di un altro-
-Ah adesso la colpa sarebbe mia?!- urlai,infuriata.
-Quindi non lo neghi?-
-Anche se fossi stata follemente innamorata di te non ti avrei mai perdonato! Quindi questa storia non c’entra nulla-
-E’ quel Louis,vero?-
Louis,Louis,Louis. Perché tutti parlavano di lui? Perché il mondo girava intorno a lui? Perché il mio mondo girava intorno a lui?
-Fanculo,stronzo! Tu non sei neanche degno di nominarlo!- sbraitai,per poi voltarmi e uscire di casa,chiudendo violentemente la porta.
Scesi velocemente le scale e lasciai che le lacrime scendessero e che mi annebbiassero la vista.
Che senso avevano avuto quei mesi insieme? Che senso aveva avuto stare con lui? Che senso aveva avuto tutto?Nessuno.
Niente aveva senso nella mia vita.
Mi fermai al penultimo gradino,ricordandomi che June e Ryan erano rimasti di sopra. Risalii le scale con la forza rimanente e appoggiai l’orecchio alla porta per origliare –Sei un pezzo di merda!Giuro che sei morto- esclamò Ryan,incazzato nero.  –Fai schifo!Lei ti voleva davvero e tu le hai spezzato il cuore- rincarò la dose June.
Tu le hai spezzato il cuore. Quella frase mi fece venire in mente me e Louis alla spiaggia. Nessuno spezzava il mio cuore,nemmeno quel coglione di Matthew.
Che poi,stavo piangendo perché avevo perso il fidanzato o perché mi aveva preso in giro ferendomi nell’orgoglio?
 
 
 
 
-No Ryan davvero,sto bene,tu e June andate a guardare quel film senza di me,e ho solo un po’ di mal di testa,ma sto bene- dissi al telefono con il mio migliore amico,che non faceva altro che assillarmi. –Va bene..se vuoi più tardi passiamo a portarti il gelato okay?-
Sbuffai e sorrisi allo stesso tempo –Ryan,non sono malata grazie a Dio..non c’è bisogno che tu ti scomodi,piuttosto sbavate anche per me davanti a quel bonazzo di Zac Efron-
Chiusi la chiamata e mi avviai verso il letto. Quella si prospettava una bella serata:stare a letto,stare a letto e..stare a letto. Ho già detto “stare a letto”?
Che poi il mio letto sarebbe stato pure di una comodità assurda quella sera,se non fosse stato per il continuo vibrare del mio cellulare. Sbuffando mi decisi a leggere un po’ dei messaggi che Matthew non smetteva di mandare: “Helena io ti amo,ti prego perdonami. So di essere un coglione” oppure “quella non significa niente per me!lascia almeno che ti spieghi” o un altro ancora “Helena,so di non essere stato il ragazzo perfetto,so di essere un disastro,okay? Ma tu sei la cosa più bella che la vita mi abbia mai donato. Il solo pensiero di te e Louis insieme.. mi fa rabbrividire. Ti prego,perdonami”
Sorrisi buttando il cellulare ai piedi del letto. Per quanto quei suoi messaggi mi facevano effetto,era matematicamente impossibile perdonarlo. E poi chissà da quanto andava avanti quella storia,chissà quante volte mi aveva mentito,chissà quante volte se la spassava alle mie spalle! Che schifo!E io che mi ero creata problemi a baciarmi Louis!
Il suono del campanello pose fine ai miei pensieri,così mi alzai per vedere chi fosse. Aprii senza crearmi il problema di chi potesse essere,e non pensai che fossi solo in pigiama e che avessi una faccia a dir poco merdosa.
-Cazzo,aveva ragione Zayn..sei in uno stato pietoso- esclamò la persona davanti ai miei occhi,con una faccia preoccupata.
Non pensai a quello che aveva appena detto e mi fiondai su di lui abbracciandolo e stringendolo forte. Un bel abbraccio era proprio quello di cui avevo bisogno  –Che ne sa Zayn di come sto?- sussurrai al suo orecchio poi,ricordandomi la sua frase.
-June ha detto a Zayn e lui ha fatto il passaparola- sospirò,sistemandosi il cappello.
Annuii con veemenza. Quella demente di mia sorella non sapeva tenere la bocca chiusa,però quella volta mi aveva fatto un grande favore. -Grazie per essere venuto,Niall-
Per quanto mi facesse piacere vedere il bel visetto di Niall mi dispiaceva altrettanto che non fosse venuto Louis a farmi visita,ma d’altronde aveva ragione a non farsi vedere da una stronza come me. Lo avevo praticamente trattato come una pezza vecchia,e non se lo meritava proprio.
Lo feci accomodare,porgendogli da bere –Allora,dove abita quello stronzo così vado a spaccargli la faccia?- scherzò aprendo una bottiglia di birra.
Quando mi venne in mente la faccia di quel pezzo di merda per poco non iniziai a vomitare –Lontano da qui,per fortuna..ma che ci fai qui?non eravate a Blackpool?- chiesi,sviando l’argomento.
-Abbiamo finito per ora..ci hanno dato qualche settimana di riposo qui a Londra..-
-Bene!- esclamai sorridente –Finalmente vi danno un po’ di pause-
Lui annuì guardandosi attorno,come se stesse cercando qualcosa –Però io non le passerò a Londra-
Aggrottai la fronte –Cosa cerchi,Niall?-
-Hai patatine per caso?Quelle buone che piacciono a noi che si attaccano al palato?-
Scoppiai a ridere e annuii. –Si che ce le ho- mi alzai e gliele porsi,per poi ritornare al mio posto. –Comunque,dicevi?-
-Che non passerò le mcskmxs,l a Londraaskasm,asm- disse qualcosa di incomprensibile con la bocca piena.
-Eh?-
-Non passerò le vacanze a Londra- ridisse,deglutendo.
Mi incupii istintivamente –Ma come no?!Potevamo passar..- non mi fece finire che mi tappò la bocca uscendo due biglietti aerei dalla tasca –Senti Hell..ti ricordi quando ti dissi che ti avrei portata in Irlanda? Bene,il momento è questo. Sta a te scegliere se ti va bene o no..-
Rimasi paralizzata e impietrita e poi lo abbracciai –Oddio!Grazie Niall!Una vacanza è proprio quello che mi ci vuole..quando partiamo?-
-Domani pomeriggio,quindi prepara le valigie e non metterci dentro troppe cose che staremo via solo un weekend-
Annuii sempre più contenta –Non so davvero come ringraziarti-
Lui sorrise e fece spallucce –Già il fatto di averti fatta sorridere va bene- oh. Beh.. si.. che cacchio avrei dovuto rispondere? Annuii soltanto,facendo scendere un velo pietoso di imbarazzo. Capendo la situazione e sorridendo il biondino si alzò dalla sedia –Comunque io devo scappare, a domani- e mi diede un bacio sulla guancia.
Ma non un bacio insignificante che passa subito,uno di quelli che ti senti ancora le labbra della persona che ti ha baciato addosso,uno potente,bello.
 
 
 
Spazzolino?Messo. Vestiti?Messi. Ipod?Messo. Scarpe?Messe.
Driiiin.
Ma chi cazzo era che suonava ancora al campanello mentre stavo facendo la valigia in piena notte?! Mi alzai sbuffando e aprii,restando ancora più pietrificata di quando avevo visto Niall. –L..Louis- balbettai come una demente. Mi aspettavo tutti,eccetto lui.
L’uomo più bisbetico e allo stesso tempo più adorabile al mondo se ne stava davanti alla porta con in mano una torta gigante al cioccolato ricoperta di panna,la mia preferita. –Sorpresa!- esclamò contento,togliendo il coperchio trasparente dalla torta e entrando in casa. –Oddio..Louis..grazie- dissi,prendendo la torta fra le mani e appoggiandola sul tavolo della cucina. –Oh,vedo che avevi fame!- disse divertito vedendo le patatine e le birre che aveva lasciato Niall sul tavolo qualche ora prima.
Mi passai una mano fra i capelli,sorridendo imbarazzata –Beh…si…-
Si sedette al tavolo e si portò le mani dietro la nuca. Che braccia muscolose.. –Allora,come stai?-
Che braccia muscolose..
Che braccia..
Muscolose..
Che..
-Hell!Ci sei?- urlò Louis per farsi sentire. Ops,mi ero distratta.
-Bene,sto bene- dissi,scuotendo la testa. “Adesso sto bene” pensai,guardandolo negli occhi.
-Sono felice che tu ti sia lasciata con quel barbaro- ammise sincero -e sono ancora più felice perché starò a Londra per un po’e potremmo trascorrere del tempo insieme nonostante tu sia una vecchia acida e io un bravo ragazzo disposto a perdonare sempre tutto-
Scoppiai a ridere –Hai ragione,sono un disastro. Ti chiedo scusa per l’ennesima volta,sono stana uno..schifo. E io non penso davvero quelle cose di te..io penso che tu sia un ragazzo molto.. molto..-
Lui mi interruppe,capendo la mia difficoltà -Sta tranquilla! Dimentichiamo il passato e godiamoci il presente. Dimentica quel demente patentato. Sai che ti dico,Hell? Se fossi stato il tuo ragazzo non ti avrei mai lasciata andare-
Sospirai e annuii,cercando la sua mano sotto il tavolo.
-Oddio!Helena che mi prende per mano,questa devo segnarmela- esclamò con voce da femminuccia.
Chiusi gli occhi a due fessure –Hai rovinato il momento-
Scoppiò a ridere e si alzò dalla sedia,arrivando davanti a me,e poi si abbassò,raggiungendo la mia altezza. Pian piano il suo bellissimo sorriso si ridusse e i suoi occhi magnetici puntarono i miei. Il battito del mio cuore si sarebbe potuto sentire anche dall’altra parte del mondo,ne ero certa. Non riuscivo a respirare vedendolo così vicino a così…bello. Avvicinò molto,ma molto,ma molto, lentamente il suo viso al mio,così lentamente che quando fu a un centimetro dalla mia bocca non potei fare altro che afferrarlo dai capelli avvinghiare le sue labbra alle mie. Stava succedendo davvero..? Cioè.. non.. che.. che si deve dire in quei casi? Come mi chiamavo..? Oddio,avevo scordato il mio nome. Fanculo al mio nome,in quel momento le labbra calde di Louis stavano baciando le mie,che importanza aveva il mio stupido nome?
Tutto,in quel momento,prese un senso. Percepivo che in realtà Louis era quello di cui avevo bisogno,ma speravo solo che fosse una cosa momentanea,che poi sarebbe svanita con quel bacio. A me non piaceva Louis. A me non piaceva Louis. Allora perché lo stavo baciando?
Il bacio da dolce che era si trasformò ben preso in un bacio passionale. Louis mi prese in braccio e mi portò in camera da letto,facendo aderire per bene le mie gambe al suo bacino. Mi buttò a letto con una foga assurda e si posizionò su di me e prese a baciarmi il collo. Poi d’un tratto,si fermò.
-Che.. che fai?- chiesi ancora devastata dai suoi baci.
-Perché c’è una valigia accanto al letto?- domandò,alzando un sopracciglio.
Oh,merda. Niall/Viaggio/Irlanda. L’avevo completamente scordato. –Oh..ecco..vedi..io..dovrei partire- sussurrai,ricomponendomi.
-Dovresti partire?!E quando?-
Il suo tono di voce non prometteva nulla di buono.
-Domani- 
-Domani?!E quando cazzo avevi intenzione di dirmelo?!-
-Te l’avrei detto..ma tanto manco solo tre giorni- dissi,cercando di tranquillizzarlo.
-E dove vai?-
-In Irlanda..-
Si girò di scattò guardandomi male –E con chi andresti?-
Abbassai lo sguardo e non risposi. Avevo rovinato tutto,di nuovo. Lui,che dal mio sguardo capì tutto,iniziò a scuotere la testa velocemente –No,no,no!- urlò,esasperato –Non parti con lui,vero Helena? Dimmi di no!-
Perché doveva dire quelle cose che mi aiutavano a sentirmi sempre di più una merda? –Louis..io..- balbettai,cercando la sua mano.
Lui si allontanò,schifato. –Tu cosa?-
-Non potevo rifiutare-
-Ah certo!- disse con un sorrisetto inquietante –Come rifiutare delle belle scopate con Niall Horan?-
Scossi la testa velocemente –Louis!Non ho la minima intenzione di andare a letto con Niall!E’ solo un amico per me,lo sai-
-Ti ricordo che per te io ero un amico allo stesso modo di Niall-
E si dileguò,com’era suo solito fare.
Perché doveva fare così male?




Look at me-
Hooooooooooola!
Tipo che questo capitolo fa cagare i piccioni stitici (come cita spesso mia sorella) 
cioè,nella mia mente sarebbe dovuta uscire una cosa pazzesca,bellissima.
e invece... è venuto sto aborto.
l'ho scritto male perchè domani/sabato/domenica/luned/martedì non sarò completamente a casa quindi l'ho dovuto postare per forza oggi perchè non volevo farvi aspettare.
So che molte di voi volevano un Pov June,ma non è stato possibile!
Il prossimo capitolo sarà dedicato soprattutto a lei!però anche il Pov Hell sarà presente:)
E finalmente ho fatto baciare quelle bellissime testine di Louis e Hell! (era ora) però le cose non saranno così facili #malefica
oooookay poi che altro?
ah si ho cambiato nick ma non fotte un cazzo a nessuno trololol
e poi ho pubblicato una nuova storia! passate se volete:) 
Far away
okay,credo di averi finito,corro a rispondere alle vostre recensioni!
besos,
 E GRAZIE DI TUTTO ♥♥
Adri

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Capitolo 14
*** You suddenly want me; ***




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You suddenly want me;
21 agosto 2012.
 

June.
 
 
{Now that you can't have me
You suddenly want me
Now that I'm with somebody else
You tell me you love me
Who do you think you are
Who do you think I am
You only love to see me breakin'
You only want me 'cause I'm taken
You don't really want my heart
No, you just like to know you can
Still be the one who gets it breakin'
You only want me when I'm taken…}
Taken-One direction.

 
 
-Cioè,tu parti tra due ore e me lo stai dicendo adesso?!Cazzo,Helena!- sbraitai,contro mia sorella,che girava per casa come una forsennata,con tremila borse addosso.
-Avrei dovuto mettere i cartelloni?- mi rispose,con il suo solito tono da sbruffona. Mia sorella era una delle poche persone capaci di farmi incazzare di brutto.
-No,cretina!Ma che ne so,mandare un sms?Stai partendo per l’Irlanda con Niall Horan!Non è una cosa normale,Hell!- replicai,ripensando a quando diceva di odiare i One Direction…e adesso addirittura partiva con uno di loro! Assurdo! Inconcepibile!
-Che c’è di anormale? E’ un amico..- disse,con nonchalance,frugando fra i cassetti di casa cercando le sue immancabili sigarette.
-Un tuo amico che è un cantante famoso e che ha una cotta per te- specificai seria -E poi a cosa penserebbe Louis,non ci hai pensato?-
Quando nominai Louis cambiò espressione,diventando subito più cupa –Non me ne frega un emerito cazzo di quello che pensa Louis-
Certo,avevo dimenticato il suo essere perennemente incazzata con Louis senza un motivo. Anzi si,forse c’era. Lo amava troppo e per questo lo odiava. Non aveva una logica,ma Hell era così.
-Questo non è vero,non mentire- la ripresi,cercando il suo sguardo.
-Niall è un amico,okay?Che c’è di male a partire con un amico?Non potevo rifiutare!Aveva già comprato i biglietti!- esclamò,alzando un po’ il tono della voce.
Feci spallucce –Bah..spero solo che questa vacanza ti faccia bene-
Annuì lievemente e sospirò -Senti,Juns.. io devo andare,se incontri Louis mandalo amabilmente a fanculo da parte mia- mi disse,sorridendo e raggiungendo la porta.
-Gli dirò che lo ami da morire e che non hai il coraggio di dirglielo- replicai,facendole un sorriso malefico,ma lei mi fulminò con lo sguardo.
 -Non è che..mi lasceresti le chiavi di casa?- le domandai incerta -Sai com’è..a casa mia ci sono sempre i nostri genitori e..-
Mi lanciò le chiavi,sbuffando –Tieni,ma cambia le lenzuola- disse velocemente per poi andar via.
-Hell- la chiamai facendola girare -Ti voglio bene-
Lei mi sorrise e poi si voltò,chiudendo la porta. Un “anche io” no eh?!
Cazzo,ero libera! Libera dai genitori,libera dalla sorella bisbetica,libera e una casa vuota tutta per me..e Zayn.
Iniziai a ballare e a cantare per tutta la casa le canzoni di Hannah Montana e company,guardandomi allo specchio e facendo espressioni stupide. Quando finii di fare l’idiota,mandai un messaggio al mio “finto” fidanzato,rilassandomi sul letto di Hell:
“Hey!Che fai?”
Juuuuuuuuns!Nulla,sono in hotel visto che qua fuori ci sono un sacco di ragazze che urlano il mio nome…”
“HAHAHAHAH,no ma…bene!perché non fai salire una di loro,allora?”
“potrei farlo adesso che me lo dici…non ci avevo ancora pensato…”
“STRONZO!”
“HAHAH sto scherzando,scema.”
“Ah ecco,sei solo?”
“No sono con Liam ma sta per uscire con la sua pucci pucci (sai che palle),mentre Harry e Louis sono nell’altra stanza (Louis è depresso per via di Helena) e Niall è andato a prendere tua sorella..(fotteranno come i conigli nani)”
Perché avevo ascoltato fino a quando aveva nominato Harry?
“HAHAHA i conigli nani?”
“Si!Ne avevo due e non sai come si riproducevano!”
“Anche i miei criceti..però poi si mangiavano fra di loro!E uno mi ha persino cagato in mano,pensa che schifo!”
“*batte il cinque al criceto di Juns*”
“HHAHAHA tralasciando conigli nani e criceti,vuoi venire a casa di Helena?Sono sola e mi annoio!”
“Arrivo”
Diamine,adoravo Zayn.
 



Zayn.
 
Entrai nella camera di Louis e Harry per avvertirli della mia imminente uscita –Io esco!- annunciai,spalancando la porta della loro camera.
-Dove vai?- mi chiese Louis,curioso come sempre,rialzandosi dalla spalla di Harry come un cadavere.
-Da June- risposi,attirando lo sguardo infuocato di Harry.
La mia morte sarebbe arrivata tra…
tre…
due…
uno…
-E ci lasci qui da soli?Louis è depresso,possiamo venire anche noi?- mi domandò Harry facendomi gli occhioni dolci..
Ma anche no.
-Ma..veramente..- balbettai –Cioè..noi,volevamo guardare un film,da soli- dissi,facendo capire che la loro presenza non era per niente gradita.
-Tranquillo,amico!Noi staremo in silenzio,vero Louis?- continuò il riccio poggiando una mano sulla spalla dell’amico depresso. Quest’ultimo annuì a mala pena –Tanto il silenzio non ci sarà,visto che i gemiti di Helena dall’Irlanda si sentiranno fino a qui…- disse Louis,sconsolato.
-Dai amico,lo sanno tutti che Niall ce l’ha piccolo!- lo consolò il riccio scompigliandogli i capelli.
-Lo dici solo per consolarmi!- commentò Louis –Niall è dotato,lo sai-
-Okay,potete smetterla di parlare del pene di Niall?- chiesi,tappandomi le orecchie. –Io ero venuto solo per avvertivi che sto uscendo quindi..-
-Perfetto!Grazie Zayn,sei un amico!- mi disse Harry,scattando in piedi e facendo alzare anche Louis –Andiamo tutti a casa di Helena!-
Mi sbattei una mano in fronte,scuotendo la testa. Erano un caso disperato,perché toccava sorbirli a me? Di solito di questo se ne occupava Liam,non io!
Uscimmo dal retro,per evitare tutte quelle ragazzine che probabilmente,anzi,sicuramente ci avrebbero assaliti e ci avrebbero strappato i vestiti. Ci coprimmo le facce con le felpe e uscimmo correndo –Alla batmobile!- urlò Louis,facendo scoppiare a ridere Harry e facendo sospirare me.
-Che macchina prendiamo?- chiese il riccio continuando a correre.
-La mia!- rispose di getto Louis.
-Certo,la tua porsche passa inosservata,Louis- commentai sarcastico –Prendiamo la mia- dissi,vedendo il mio suv in lontananza.
Quando entrammo in macchina vidi dallo specchietto retrovisore una mandria di ragazzine correre verso la macchina.
–Oh,merda!- urlai,cercando di mettere in moto l’auto,che si ostinava a restare ferma.
-Non voglio morire così giovane!!- esclamò Louis con fare melodrammatico attaccandosi al finestrino della macchina –Devo prima spaccare di botte Niall-
-Zayn,porca troia,accelera!- mi urlò Harry in un orecchio,esasperato,voltandosi anche lui e vedendo quella mandria di bufali inferociti.
-Merda,merda,merda!- esclamai,mettendo finalmente in moto la macchina e sfrecciando via da quel posto.
Quando fummo abbastanza lontani dall’hotel,ci tranquillizzammo.
-Che bello! Sono ancora vivo per potere rompere il culo a Niall- disse Louis,rilassandosi.
Pff.
 




June.
 
Driin.
Eccolo,era arrivato,finalmente,non aspettavo altro.
Aprii la porta con un sorriso enorme e lo ritrovai di fronte a me. Come si poteva essere così…così…belli?
Solito giubbotto di pelle nero,solita canottiera bianca,soliti jeans strappati,solite nike. Solito bonazzo.
Mi gettai su di lui abbracciandolo,ma era strano..rigido. Non che di solito mi desse tutte queste dimostrazioni d’affetto,però non era mai così immobile.
Qualcuno dietro di lui si schiarì la voce,facendomi balzare in aria. Mi scostai leggermente da Zayn e notai quella persona…
Non appena vidi i suoi ricci indietreggiai verso il salotto –Harry?- dissi in un sussurro,udibile a mala pena.
-Proprio così!E ci sono anche io!- disse Louis,entrando allegramente in casa,come se quella situazione fosse normale.
-Zayn?!Che cazzo ci fa lui qui?- urlai verso il moro,che se ne stava in silenzio davanti a me.
-Non prendertela con lui,sono voluto venire io- lo difese il riccio,avvicinandosi a me.
Mi spostai subito e afferrai il moro per un gomito –Zayn,possiamo andare a parlare di la?-
Avevo una voce ridicola,ma quando vedevo Harry mi scombussolavo del tutto.
Lui annuii impercettibilmente e mi seguii verso la camera da letto. Ancora non aveva detto una parola.
Si sedette sul letto con fare indifferente mentre io chiusi la porta a chiave,per evitare entrate di Harry o Louis. –Mi spieghi che t’è passato per il cervello?- cercai di parlare con un tono abbastanza calmo.
-E’ voluto venire lui- si difese semplicemente,con un filo di voce.
Ma perché era sempre così scazzato?
-Ma tu sai che io non voglio vederlo!- urlai,facendomi guadare in viso.
-Senti,il tuo piano tanto è questo,no?- alzò anche lui il tono della voce,facendomi spaventare. Non lo avevo mai visto così… -Vuoi farlo ingelosire! Se lui vede che ci baciamo si ingelosirà,si innamorerà di te e tutto sarà a posto…perché cazzo ti lamenti?- continuò,fulminandomi con gli occhi.
Oh.
Colpita e affondata. Aveva ragione,solo che…
-Si ma…cioè…avevo preparato un film per noi due...avevo anche cucinato!Avevo voglia di stare con te,solo con te- gli sussurrai,sedendomi accanto a lui e prendendogli la mano.
Lui sorrise teneramente -Per quanti giorni hai detto di avere casa libera?- mi domandò,sfiorando il suo naso contro il mio.
-Tre- sussurrai,guardando le sue labbra carnose.
-Allora mi sa che per tre giorni non mi vedranno in hotel- rispose con lo stesso tono,baciandomi.
 
 
 
-Li sentite?- chiese Louis,che era seduto per terra affiancato da Harry.
–Sentiamo cosa?- domandai,facendo ingresso nel soggiorno accompagnata da una ciotola di pop corn.
-I gemiti di Helena!- piagnucolò,poggiandosi sulla spalla di Harry,che sbuffò sonoramente sentendo le parole dell’amico.
Mi sedetti accanto a Zayn sul divano,appoggiando la mia testa sulla sua spalla.
–Tranquillo,Louis!Sono sicura che Helena non starà facendo niente- cercai di consolarlo –Anche se lei non te lo dimostra…cioè...tu le piaci-
-Oh,invece…ieri sera me lo ha dimostrato-
Sbarrai gli occhi,incredula. –Ieri sera?!Come?Quando?Perchè?-
-Sono venuto qui e ci siamo baciati,è stato così…così…-
-Meraviglioso- finì il riccio per lui,mettendo il broncio. –Lo hai già detto almeno mille volte,Louis-
-Oh- sussurrai. Era imbarazzante venire a conoscenza delle situazioni amorose di Hell dagli altri e non da mia sorella stessa,ma ci ero abituata,di solito era Ryan che mi raccontava tutto,mettendomi al corrente della situazione.
-State un secondo zitti?Sto cercando di vedere il film!- gridò Zayn,cingendomi i fianchi.
Agli ordini capo…
 
 
 
Harry commentava ogni singola battuta di quel film e iniziava a darmi sui nervi.
-Ma guardala!Perchè non se le scopa se lo vuole così tanto?- gridò esasperato il riccio verso la televisione. -E poi guarda lui che pezzo di idiota!Perchè non la prende e se la sbatte?- continuò,con lo stesso tono di voce.
Mi avvicinai all’orecchio di Zayn,sbuffando –Menomale che dovevamo guardare questo film da soli-
-Già,ma che posso farci?- rispose,con il mio stesso tono di voce,guardando il riccio sbraitare con la tv.
-Mandalo via!-
Lui sbuffò e si schiarì la voce –Harry,potresti chiudere quella bocca per un secondo?-
Certo,il tono non era proprio gentilissimo però..
Il riccio si girò verso Zayn e lo incenerì con lo sguardo –Cazzo vuoi,tu?-
Zayn si irrigidì di botto,stringendomi forte la mano. –Che cazzo voglio io?!Che cazzo vuoi tu a casa della mia ragazza?-
Della mia ragazza.
Della mia ragazza.
Della mia ragazza.
Perché mi faceva quell’effetto sentirlo dire da lui? Era una tutta una finta,lui stava recintando,io stavo recitando. Però,mi ero così immedesimata nel mio ruolo che credevo che realmente Zayn fosse il mio ragazzo.
-La tua ragazza?!- si infuriò  a sua volta Harry –Lei è mia! Porco cazzo,che c’entri tu?!-
Lei è mia.
Lei è mia.
Lei è mia.
Rimasi con la bocca aperta,per lo stupore…
-Lei non è mai stata tua,pezzo di idiota! Te la sei fatta scappare,ora che vuoi?-
Harry grugnì e si alzò raggiungendo Zayn e andandogli vicino,molto vicino. Okay,stavano esagerando.
-Ragazzi,basta!- urlai,alzandomi anche io e cercando di dividerli.
-Lei è mia- ribadì il riccio,a un centimetro dal moro,senza degnarmi di uno sguardo.
-Non è un oggetto,Styles. Non ti appartiene,è la mia ragazza. Mia,non tua. Tu te la sei solo scopata-
-Non mi sembra che tu abbia fatto diversamente-
La situazione stava degenerando.. Mi avvicinai a Louis che osservava la scena incuriosito –Cazzo,Lou!Fa qualcosa!-
-Cosa devo fare secondo te? Di solito è Liam che si occupa di queste cose…- replicò impaurito.
Mi misi una mano tra i capelli –Louis,fa qualcosa ho detto!-
Si alzò e andò in contro a quei due –La volete smettere?- domandò cercando di fare il duro.
-Zitto,Louis!- risposero in coro entrambi,incenerendolo.
-Sono stato un cazzone,okay?- replicò il riccio continuando la discussione con Zayn,poi si rivolse a me –Però,io ho capito davvero che tu sei speciale e che io sono un idiota e che…voglio essere il tuo ragazzo-
Voglio essere il tuo ragazzo.
Voglio essere il tuo ragazzo.
Voglio essere il tuo ragazzo.
Harry Styles mi stava dicendo quelle cose.
Il mio Harry. Il mio Harryino ino ino.
Il centro del mio mondo.
Vidi Zayn irrigidirsi e girarsi dall’altro lato,stringendo i pugni di entrambe le mani.
-Hai solo questo da dire,Harold?- domandai,puntando le mie iridi verdi sulle sue dello stesso colore. Dio mio,quant’era bello,e quant’era difficile essere arrabbiata con lui.
-Cos altro devo dirti?Che ti ho pensata mattina e sera?- rispose rassegnato,gettando entrambe le braccia sui fianchi.
-Nessuna delle tue frasi fatte,Harry. Solo quello che senti,per favore- lo incitai.
Lui prese fiato e si sistemò i capelli come faceva sempre –Okay,come vuoi…-
Fece un passo,poi un altro,poi un altro ancora e poi… fu a un centimetro dal mio viso.
Mi cinse i fianchi e mi guardò per qualche secondo dritto negli occhi.
Il mio cuore andava a una velocità assurda,stavo pure sudando.
Avvicinò le sue labbra alle mie,ma quando si sfiorarono mi girai velocemente e lo spinsi via,a malincuore. Dovevo farlo per quel poco di orgoglio che mi rimaneva.
Per me.
Per Zayn.
Tutto quello che avevo sempre desiderato si era avverato,e il piano si era realizzato alla perfezione. Perché allora mi sentivo così triste?
-E’ tardi- sussurrai e andando in contro a Zayn,che non si era mosso completamente da quando avevo iniziato a parlare con Harry. –Troppo tardi- biascicai,stringendo la mano del moro.




Look at me-
Hola a tutte voi bellissime ragazze!
Che ve ne pare di questo capitolo? Tutto dedicato al triangolo June/Harry/Zayn!
Voi da che parte state? proZayn o proHarry?
purtroppo non ho potuto inserire il pov Hell perchè volevo farlo finire così...
il prossimo capitolo sarà sempre dedicato a questo triangolo ma credo che un pov Hell lo inserirò! uù
Passiamo ai ringraziamenti:
Grazie a tutte le persone che leggono questa storia (ogni capitolo ha un minimo di 800 visualizzazioni,wow!)
Grazie ai 105 che la tengono tra le preferite ♥♥
Grazie ai 139 che la tengono fra le seguite ♥♥
Grazie ai 31 che la tengono fra le ricordate ♥♥
E infine... UN GRAZIE INFINITO VA ALLE PERSONE CHE RECENSISCONO OGNI CAPITOLO DI QUESTA STORIA.
Grazie davvero!
Spero che le recensioni aumentino -visto che sono diminuite un pochetto :(- e che continuate sempre a recensirmi!
Vi ricordo come sempre di passare dalla mia nuova storia: 
Far away 
Grazie ancora,
besos,
Adri.

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Same Mistakes
My best friend's brother



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Capitolo 15
*** You belong with me: ***




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You belong with me;
22 Agosto 2012.

 
 
{If you could see that I'm the one who understands you 
Been here all along so why can't you see? 
You belong with me 
You belong with me} 
 
You belong with me-Taylor Swift

 
 
 
Zayn.
 
-Perché cazzo l’hai rifiutato?!- urlai contro June,iniziando a recitare la mia parte.
Ero sempre stato un bravo attore,da piccolo,alle recite,venivo sempre scelto per la parte principale e tutt’ora mi riusciva bene recitare.
La bionda mi guardò per qualche secondo sconvolta,era in piedi davanti a me,Harry era uscito sbattendo la porta qualche minuto prima,mentre Louis era rimasto con noi non sapendo bene cosa fare.
-Non lo so!- mi rispose con lo stesso tono –Ti ho visto incazzato..e..-
-L’hai rifiutato perché mi sono incazzato?- la interruppi gridando.
-No!Cioè..non lo so,cazzo!-
-Fanculo June!Perchè stai perdendo tempo con me? Se è lui che vuoi vai da lui!Hai avuto quello che volevi,cosa vuoi da me?- continuai con tutta la rabbia che avevo in corpo.
Mi guardò per qualche secondo senza sapere cosa fare -Tu sei importante per me- sussurrò finalmente,con gli occhi pieni di lacrime.
-Non quanto Harry- sputai subito cercando di essere meno aggressivo.
-Perché fai così?Voglio te,ho scelto te!-
-Nessuno ti aveva chiesto di scegliere me- risposi,freddo.
Quanto mi faceva male dirle quelle cose?
-Doveva essere solo un gioco questo Zayn,niente sentimenti- disse sconsolata,facendo cadere le lacrime dai suoi bellissimi occhi.
Quanto avrei voluto abbracciarla….
-Chi ti dice che io mi sia innamorato di te? Io non mi innamoro,mai-
-S…sembrava così..e anche..- balbettò.
La sua espressione era un misto di tristezza,delusione e tanto altro.
-Non sembrava un cazzo!- la aggredii nuovamente -Vai da lui..Io non ti voglio- sbottai,puntando i miei occhi nei suoi.
Mi guardò con la bocca spalancata per qualche secondo e poi scoppiando a piangere prese la sua borsa e uscì di casa sbattendo rumorosamente la porta. Al solo pensiero che sarebbe corsa da lui rabbrividii.
Mi lasciai cadere sconsolato sul divano e mi portai le mani sul viso. Ero stato stronzo,ma dovevo farlo.
Louis si avvicinò e mi diede una pacca sulla spalla –Zayn,Zayn,Zayn…- iniziò,porgendomi le mie sigarette.
Ne presi una e la accesi,iniziando ad aspirare bene il fumo.
-Perché lo hai fatto?- mi domandò il mio amico.
-Hai sentito il perché- risposi apatico.
-Non prendere in giro anche me- ghignò –Ti conosco Zayn-
Sospirai e gli occhi mi divennero lucidi senza volerlo.
-Perché l’hai lasciata a lui? Perché devi essere sempre così fottutamente altruista?- Louis aveva centrato il punto con quelle parole. Il perché non lo sapevo nemmeno io,era soltanto il mio carattere.
-Perché lei vuole lui,si appartengono. Quello era l’unico modo per farla andare via- replicai con la testa bassa.
Lui annuì comprensivo cingendomi le spalle con un braccio –Ognuno dovrebbe combattere per ciò che vuole,Zayn-
Ma da quando Louis era così saggio?
-Io combatto per la sua felicità- dissi,facendomi venire gli occhi lucidi.
Maledette ragazze.
Lui mi sorrise e mi accarezzò il ciuffo –Anche se sei tanto il bad boy di Bradford in fondo sei un tenerello-
Scoppiai a ridere scuotendo la testa –Tu invece sei il solito coglione-
Rise anche lui e poi si interruppe -Senti,amico… le nostre ragazze ci hanno piantato,che ne dici di andare per locali?-
Sorrisi leggermente e annuii –Va bene…Solo se facciamo quel gioco- allusi,alzando velocemente le sopracciglia.
Lui scoppiò a ridere –Sono un po’ fuori allenamento amico…però…ci sto-
-Ti avverto,io almeno cinque riesco a portamele a letto- lo avvisai,alzandomi dal divano.
-Cinque?!Io almeno una ventina!- esagerò come al solito,alzandosi anche lui.
Ci avviamo verso l’uscita ma prima che chiudessi la porta mi soffermai un attimo.
-Ah,Louis- lo chiamai,facendolo girare.
-Si?-
-Non raccontare niente a nessuno…di me e June…di quello che provo…hai capito-
Lui annuì sorridendo –Promesso-
 
 
 
 
June.
 
 
Perché mi aveva trattata in quel modo? Avevo scelto lui,volevo lui,ero andata contro Harry per lui!
E come mi ricambiava? Urlandomi contro. Bene.
Sembrava così preso…e invece…era solo un bravo attore.
Tutti sono bravi attori a questo mondo,tranne me,che non ho un cazzo di talento.
Possibile che non avessi mai un po’ di fortuna con i ragazzi? Possibile che fossero tutti uguali?
Zayn mi sembrava così diverso da Harry… e invece. Aveva ragione Helena,sono fatti tutti della stessa pasta.
Fanculo. Perché piangevo sempre? Perché ero così fragile? Perché non uscivo fuori le palle e mandavo tutti a fanculo?
Perché scappavo sempre?
Mandai via le lacrime e mi feci forza tra la folla,anche se tutto sembrava sfocato e io mi sentivo un fantasma.
Dopo aver camminato per tanto tempo,arrivai davanti al posto dove amavo rifugiarmi,dove amavo stare da sola,dove andavo quando scappavo. Era un laghetto sperduto dal mondo che conoscevamo solo io e Helena.
Mi sedetti sulla riva del lago e iniziai ad asciugarmi il viso dalle lacrime che avevo versato lungo il tragitto.
Stupide lacrime,stupida me.
Avevo bisogno di distrazione,così chiamai Helena,sperando che almeno lei si stesse divertendo.
-Pronto?-
-Hell- risposi senza entusiasmo –Come va?-
-June!- era felice di sentirmi -Beh,tutto bene a parte il fatto che Niall si è perso perché è un coglione-
-Non è colpa mia se le strade non sono più le stesse!- sentii dire in lontananza dal biondino.
-Taci capra!- gli urlò contro mia sorella con tono ironico.
Sorrisi immaginando la scena.
-E tu come stai piccola June? Ti ha smontato abbastanza quello con la scopa in testa?-
La solita finezza che la caratterizzava.   
Sorrisi amaramente,ricordandomi di Zayn. –Ci ho appena litigato-
-Come?- chiese sorpresa.
-Harry- risposi soltanto.
-Quel testa di cazzo sempre in mezzo!Che ha fatto?-
Il suo amore verso Harry era immenso.
-E’ tornato da me…però io ho scelto Zayn perché mi sembrava la scelta più giusta-
-Perché era la scelta più giusta o perché te lo sentivi?-
Silenzio.
Già,perché?
Perché avevo scelto Zayn se amavo ancora Harry?
Perché?
-Bene,ho capito. Mister scopino ha fatto cilecca- continuò lei sorridendo.
-Cazzo.. e io che con Liam avevo puntato cinquanta euro su Zayn!- piagnucolò Niall.
Mia sorella scoppiò a ridere –Bene,Liam ti ha fottuto i soldi!-
-Fammi capire,Liam e Niall fanno scommesse su di me?-
-Già,a quanto pare… comunque,dicevi?-
-Ah,sì…Zayn è perfetto!Sono io quella sbagliata…sono io che voglio lui-
-E allora cosa aspetti?Vai da lui!-
-No,June!Scegli Zayn,dai!- urlò Niall.
Non badai al biondo e continuai. -Ma come…? Tu non eri quella “prendiamo Harry a sprangate in testa!” ?!-
-Si,e lo sono ancora- si interruppe –Santo Dio,Niall!C’è una mucca di fronte a noi!- urlò come un’esasperata –Comunque…se è lui quello che vuoi non posso farci niente ed è inutile rinunciare a chi vuoi solo perché è giusto così.-
-Già…quindi,secondo te…-
-June,scusa,mi devo mettere alla guida che Niall sta cercando di spingere via una mucca dalla strada-
                                                                                                             
 
“So di essermi comportato da stronzo. So che me ne sono reso conto troppo tardi. Ma io non sono quello che faccio vedere. Io non sono il ragazzo perfetto. Io sono un disastro,June. Sono umano,sbaglio tutti i giorni della mia vita. Ho anche i brufoli!
Ti prego,torna da me. Non ti mollerò neanche per un secondo. Tu mi appartieni. Io ti appartengo.”mi scrisse in un messaggio Harry.
Immediatamente un sorriso mi comparve in viso e per poco non scoppiai a piangere per la contentezza,ma poi pensai al mio orgoglio,alla mia dignità,e il sorriso si spense.
Fanculo Harry,troppo tardi.
La notte stava ormai calando e io ero uscita di casa con un semplice vestito blu e il freddo iniziava a farsi sentire. Non avevo voglia di tornare a casa. Magari Zayn era ancora lì e non avevo nessuna voglia di vederlo.
Iniziai a vagare per le strade buie di Londra senza avere una meta,fino a quando mi accorsi di essere finita in una via buia.
Molto buia.
Spaventosamente buia.
Mi spaventai quando sentii dei passi dietro di me.
-Che belle gambe…-
Mi paralizzai non appena udii questa frase provenire alle mie spalle. Tranquilla June,è tutto okay.
Iniziai ad accelerare il passo e anche quelli dietro si facevano più pesanti. Non era solo una persona,erano di più,almeno due sicure.
Mi maledii per essere uscita con quel vestitino e di girare a quell’ora da sola nei sobborghi di Londra.
Ma dov’ero finita? Era un posto buio che non avevo mai visto prima!
-Girati,avanti!- urlò un tizio dietro di me.
Feci finta di non sentire e continuai alla mia velocità,ma dentro di me stavo morendo. Il cuore mi batteva a mille.
A un certo punto qualcuno mi bloccò dallo stomaco e mi paralizzò,prendendomi il viso fra le mani.
Subito le lacrime iniziarono a scendere involontariamente dai miei occhi –Cosa volete?- chiesi,finalmente guardando in viso quelle merde.
Erano tre.
Tre uomini contro una donna.
-Perché hai così paura?- mi chiese uno dei tre,accarezzandomi il viso con quelle sue mani sudice.
Tremavo.
Tremavo e non riuscivo a parlare.
-Qualcuno ti ha già tolto la lingua prima di noi?- rise l’altro,accompagnato dagli altri.
-L…lasciatemi stare,vi prego- balbettai,implorandoli.
La mia faccia era una vera e propria smorfia di dolore.
-Sta zitta!- mi urlò contro uno dei tre,schiaffeggiandomi in viso.
Nessuno mi aveva dato mai uno schiaffo così forte. Faceva male. Avevo bisogno di aiuto,avevo bisogno di lui.
Harry.
-Con questo vestito stai molto bene- esclamò leccandosi il labbro –Ma senza staresti meglio- continuò iniziando a sfilarmi una spallina.
Ormai non reagivo più,anche se avrei tanto voluto picchiare tutte e tre,ma sarebbe stato inutile.
Speravo solo di non morire per rivedere i suoi occhi un’ultima volta.
Uno mi tenne ferma mentre gli altri due mi strapparono il vestito con una forza assurda.
Harry,dove sei?
-Pensavo avesse delle tette più grandi- commentarono fra di loro.
Ormai ero solo in mutande e reggiseno.
Harry,ho bisogno di te.
-Passiamo all’azione- annunciò quello che sembrava il più cattivo fra i tre.
In quel momento,mi venne di pregare e lo feci,perché pensavo che quella fosse l’unica cosa che mi potesse salvare.
Le lacrime scesero ancora di più e la sensazione che quella sarebbe stata l’ultima notte della mia vita si faceva sempre più vicina.
Presero a palparmi e a baciarmi dappertutto,provocandomi dei graffi in tutto il corpo.
Violentata e poi uccisa. Che fine di merda.
Harry,dove sei?
Le loro unghie sembravano degli artigli e io sembravo carne al macello,ero così…indifesa.
Che senso aveva opporsi?
“Tu mi appartieni”. Ripensai al messaggio di Harry e mi comparse un sorriso in viso. Chiusi gli occhi e mentre le lacrime scendevano e quelle bestie compivano il loro compito io mi immaginavo con Harry.
D’un tratto,mi ritrovai a terra. Ero in una traversa delle vie di Londra,mezza nuda,sdraiata sulla terra sudicia e fredda.
Chi avrebbe potuto salvarmi?
-Facciamo un colpo ciascuno- sentii dire in un suono ovattato da uno dei tre.
Che schifo.
-Ma poi che ne facciamo di questa?- chiese l’altro.
-Che dobbiamo fare? Ci ha visti in viso…io ho un coltellino-
Mi mancò l’aria per un bel po’ di secondi.
Tutto,tutto,perse colore. Diventò tutto grigio,il cielo,la strada,i loro volti…
Grigio.
Io dovevo vivere. Dovevo studiare,dovevo laurearmi,dovevo lavorare. Dovevo dire a Harry che lo amavo ancora.
Decisi che chiudere gli occhi e aspettare che la fine venisse sarebbe stato meglio anziché vedere tutto.
Il nero mi era piaciuto di più del grigio,da sempre.
-Che cazzo state facendo?- un suono in lontananza.
Harry,sei tu?
Mentre uno dei tre stava per mettere il suo coso nella mia intimità si ritrasse velocemente,facendomi riaprire gli occhi.
Ancora il grigio.
-Che cazzo state facendo ho detto!- urlò più forte quella voce maschile di prima.
Liam.
Quei tre scapparono a gambe levate,lasciandomi li a terra.
Liam si avvicinò a me e quando si accorse che fossi io la ragazza giacente sul marciapiede sgranò gli occhi,raccogliendomi come se fossi una bambola.
-June!June!- urlò,esasperato –Mi senti?- continuò,tenendomi fra le sue braccia possenti.
Annuii lievemente,non avendo la forza di parlare.
-Vieni,ti porto in macchina- concluse,stringendomi forte.
La macchina era nel marciapiede di fronte e quando arrivammo aprì lo sportello,facendomi sedere delicatamente.
Avevo dolore dappertutto.
Mi guardai allo specchietto e vidi una ragazza che non ero io. Un occhio nero,vari lividi e graffi in tutto il corpo e una faccia disastrata.
-Purtroppo il vestito non è recuperabile- annunciò,facendo il suo ingresso in macchina. –Però tieni,usa questi- mi disse gentilmente,poggiandomi la sua giacca sulle spalle.
-Sta tranquilla- continuò,sfiorandomi il viso.
Di fronte a quel gesto mi ritrassi immediatamente. Lo aveva fatto anche quel viscido verme prima di iniziare.
-Hey,June..sono io,Liam. Non ti farei male per niente al mondo-
Avrei tanto voluto rispondere,se solo avessi avuto la forza. Avrei voluto ringraziarlo,abbracciarlo,ma niente,non ce la facevo.
-Sta tranquilla,ho chiamato la polizia,prenderanno quei maniaci-
Questo non cambiava nulla,ormai il danno era fatto.
-Ti porto in ospedale-
-No!- urlai di getto,riuscendo a parlare.
-Come no?- domandò,aggrottando le sopracciglia.
-Harry- dissi semplicemente,scoppiando nuovamente a piangere.
-Cosa Harry?-
-Harry!-
-Vuoi andare a casa di Harry?- mi chiese,capendo finalmente quello che volessi dire.
Annuii impercettibilmente,lasciando che quel poco di lacrime che erano rimaste scendessero ancora dai miei occhi.
Il tragitto era stato molto silenzioso,nessuno dei due aveva parlato,tranne Liam che qualche volta cercava di consolarmi o cose del genere.
Quando arrivammo davanti a casa sua il mio cuore prese a battere forte. Era una villetta enorme,con tanto di giardino enorme.
Parcheggiò l’auto fuori dal giardino e mi aiutò a scendere dalla macchina,prendendomi per mano.
-Vuoi che ti prenda in braccio?-
Scossi lievemente la testa,tenendo soltanto la sua mano.
Arrivai davanti alla grande porta e non pensai a niente,se non al fatto che vedessi tutto ancora grigio.
Perché?
Perché i bellissimi occhi di Liam erano grigi? Perché anche i suoi capelli? Perché tutto era grigio?
Quando Harry aprì la porta di casa era in pigiama e mi guardò per qualche secondo e poi non appena mi mise a fuoco sbarrò quei suoi grandi occhi verdi.
Non appena vidi i suoi occhi tutto aveva preso di nuovo colore,finalmente riuscivo a vedere quanto tutto fosse colorato e bello.
I suoi occhi diedero colore al mio mondo.
Non pensai a nulla e mi buttai di getto fra le sue braccia,scoppiando in lacrime.
Harry,sei qui.
 
 
Harry.
 
Chi cazzo era che suonava alle due di notte?! Dio santo,un po’ di privacy!
Mi alzai svogliato dal letto e andai ad aprire la porta,per poi restare sconvolto.
June.
La mia June.
Con solo una giacca da uomo che le copriva le spalle. Piena di graffi e lividi con gli occhi lucidi.
Non seppi che fare,né che dire. Lei si buttò fra le mie braccia e io ricambiai,stringendola forte.
Le accarezzai dolcemente i capelli e la riempii di baci.
Cosa le era successo? Chi l’aveva ridotta in quel modo?
Solo quando rialzai il viso dalla sua spalla notai che c’era Liam dietro di lei con un’espressione triste.
-Che è successo?- chiesi più al mio amico che a June,mentre la portavo in casa cingendola per una spalla.
Feci sdraiare June sul divano,coprendola con una coperta.
-Chi cazzo l’ha ridotta così?!- chiesi al mio amico,andando in cucina.
-Tre idioti,la stavano violentando..- replicò,seguendomi.
I miei occhi divennero lucidi,sentendomi immediatamente in colpa. –Perché era sola?! Dov’era Zayn?!-
-Zayn?- chiese sorpreso lui.
-E’ il suo ragazzo!- urlai di rimando.
-Zayn è andato a ballare con Louis,avevano invitato anche me…-
-Come cazzo ha potuta lasciarla sola?!Come?Io lo uccido a quell’idiota!Lo strozzo con le mie stesse mani-
Ero fuori di me.
In quel momento fece ingresso June,con la coperta avvolta sulle spalle –Non è colpa di Zayn,avevamo litigato e io sono scappata via,come faccio sempre. Scappo.- sussurrò,avvicinandosi a me.
-Lui però non ha provato a cercarti!-
-Smettila,Harry. E’ solo colpa mia-
Come poteva dire quelle cose? Quello stronzo l’aveva lasciata sola!
Sbuffai e mi misi le mani ai capelli,scuotendo la testa –Perché non mi hai chiamato? Io sarei corso da te!-
Mi sentivo così in colpa… Vederla in quel modo mi straziava.
Lei non rispose,mi venne incontro e appoggiò la sua testa nel mio petto.
-E quegli stronzi ora dove sono?- domandai poi,accarezzando i capelli biondi di June.
-Sta tranquillo Hazza,ho chiamato la polizia,è tutto apposto- mi tranquillizzò Liam,mettendomi una mano sulla spalla.
-Grazie Liam…Ma tu come hai fatto a trovarla?-
-Ero appena uscito da casa di mia nonna e.. ho visto tre facce di merda su una ragazza e mi sono fiondato su di loro,per fortuna avevano iniziato da poco-
 
 
 
-Sta tranquillo Liam me ne prenderò cura io- rassicurai il mio amico,tenendo la mano di June davanti alla porta.
Lui annuì e ci rivolse un sorriso.
June mollò la mia presa e si avvinghiò su Liam,scoppiando a piangere –Grazie Liam. Ti voglio bene-
Liam la strinse,visibilmente dispiaciuto –Anche io- rispose,baciandole la testa.
-Grazie di nuovo Liam,ti voglio bene anche io- aggiunsi,facendogli un sorriso.
-Tu avresti fatto lo stesso,non devi ringraziarmi-
Annuii e chiusi la porta,guardando June e sorridendo. -Vieni di sopra,ti fai una doccia e ti do qualcosa di asciutto- le proposi,porgendole la mia mano.
Annuì e mi strinse la mano,seguendomi.
-Dovremmo dirlo a Helena- dissi,facendola sedere sul letto e levandole quella giacca.
Era ricoperta di lividi e graffi dappertutto.
Lei scosse velocemente la testa –No,ti prego,no…si preoccuperebbe e verrebbe qui,rovinandosi il viaggio-
Sospirai,cercando di assecondarla –D’accordo..vuoi che lo dica a Zayn?-
Quanto mi aveva dato fastidio farle quella domanda?
Scosse nuovamente la testa –Non stiamo insieme-
-Okay- dissi soltanto. Caricarla di domande in quel momento sarebbe stato inutile.
-La doccia è pronta,se vuoi puoi andare- annunciai,aiutandola ad alzarsi. -Posso fare qualcosa per te?- chiesi infine,vedendola così fragile.
-Abbracciami- sussurrò soltanto,con le lacrime agli occhi.
Non me lo feci ripetere due volte e mi gettai immediatamente su di lei. –Tu mi appartieni- le sussurrai all’orecchio,accarezzandole i capelli.
 
 
Hell.
 
-Quando ti ho detto che volevo partire in Irlanda non intendevo una casa sperduta in mezzo al nulla attorniata da un branco di pecore,Niall- dissi,aprendo lo sportello della macchina e scendendo con tremila borse in mano.
-Sta tranquilla,questo è un specie di rifugio per ripararci dalle fan in calore,più tardi ti farò vedere Mullingar e ti farò conoscere mia madre-
Sbarrai gli occhi udendo l’ultima parte della frase –Tua madre?!Sono una frana con i genitori,potrei anche iniziare a sparare cazzate-
Lui sorrise –E’ quello che fai sempre-
Che simpatico…
Dopo aver camminato per il prato raggiungemmo la casa,che più che una casa,sembrava la baita
di Heidi,solo il doppio più grande.
Tutto era in legno,ed era stata chiaramente arredata da una donna che aveva gusto,sicuramente una molto simile a mia madre,fissata con la moda e cose varie.
-Ma lo hai detto a tua madre che ci sono anche io con te?- domandai a Niall,levandomi la leggera giacca che indossavo.
-Certo!- esclamò,felice –Lehodettocheseilamiaragazza- disse poi,tutto d’un fiato.
-Tu cosa?!-
-Dice che sono diventato un playboy nell’ultimo periodo e questa cosa non le piace..quindi per farla smettere di parlare ho deciso che tu potresti essere la mia ragazza,saresti perfetta.-
-Io perfetta?Ma santo Dio,Niall! Sono piena di tatuaggi e mi vesto come una barbona,secondo te sono una ragazza che una madre vorrebbe per il proprio figlio?-
-A me piaci così- se ne uscì tranquillamente.
Perché se ne usciva con quelle frasi? Era irritante e terribilmente dolce.
Scossi la testa,lievemente –Cercherò di fare del mio meglio,ma non ti prometto niente-
Lui annuì e mi abbracciò forte –Grazie Hell!-
-N..Niall… mi stai soffocando- riuscii a dire,dato che le sue braccia mi stavano stritolando.
-Stai zitta e abbracciami-
Obbedii e non so quanto tempo restammo abbracciati in quel modo.



Look at me-
Saaaaaaaaaaaaaaaaaaalve belle!
Come vi è sembrato il capitolo? E' scritto di merda,lo so.
Ma solo perchè non ho tempo nemmeno per respirare in questo periodo e quindi non ho nemmeno la forza di rileggerlo çç scusate scusate scusate,spero di rifarmi con il prossimo.
June ha scelto Harry e per togliere ogni dubbio vi dico che non tornerà mai più con Zayn
Adiuè (?) Zayn,così impari a metterti con gli ornitorinchi.
A me è piaciuto un sacco scrivere la parte di Hell e Niall! Sono molto comici (?)
Okay,credo di aver finito..
AH,NO! GRAZIE A TUTTE LE SPLENDITE PERSONE CHE MI HANNO RECENSITO
VI AMO ALLA FOLLIA,GIURO DI SPOSARVI TUTTE.
Okay adesso ho davvero finito,inizio a rispondere alle vostre recensioni anche se non ci arriverò mai a rispondere a tutte,in tal caso continuerò nel pomeriggio!
besos,
Adri 

Nuova storia,passate se volete
:
Far away

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Capitolo 16
*** I think I'm crazy about him; ***


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I think I’m crazy about him;
 
22 Agosto 2012.

 
{…Called you for the first time yesterday
Finally found the missing part of me
Felt so close but you were far away
Left me without anything to say
Now I’m speechless
Over the edge and just breathless
I never thought that I’d catch this
Love bug again
Hopeless head over heels in the moment
I never thought that I’d get hit
With this love bug again
I can’t get your smile out of my mind
I think bout your eyes all the time..}
Jonas Brothers-Love Bug

 
 
 
 
 
Niall
 
-Ciao,mamma!- urlai andando incontro a mia madre e abbracciandola forte.
-Ciao amore mio- mi strinse lei,con le lacrime agli occhi.
–Come stai?- le chiesi,accarezzandole i capelli,ancora attaccato a lei.
-Sto bene tesoro mio!e tu,tu come stai?- pronunciò,staccandosi e ammirandomi sorridente.
-Sto bene anche io- replicai sorridendole.
-Sei cresciuto così tanto…- commentò prendendomi a pizzicotti le guancie –Però sei sempre il solito paffutello-
Paffutello…Certo…
-Già,sono cresciuto- ammisi,spettandomi i capelli.
-Troppo in fretta…vorrei vederti ancora scoreggiare per casa..-
Sbarrai gli occhi e poi scoppiai a ridere. Era strano che quello fosse il ricordo che mia madre teneva di me –Già,lo facevo spesso-
-Spesso? Almeno ogni cinque minuti! Non avevo bisogno del fuoco per accendere i fornelli! E pensare che adesso leggo sempre ragazze che desiderano sverginarti…-
Mia madre era convinta che fossi ancora vergine,e anche se glielo avessi ripetuto cento volte,non avrebbe cambiato idea.
-Non sono più vergine da un pezzo,mamma- le ricordai,chiudendo gli occhi a due fessure.
-Per me lo sei,okay? A proposito,dov’è la tua ragazza?- domandò,guardandosi intorno.
Ecco,tasto dolente.
“E’ di sopra a cambiarsi completamente per piacere a te,mamma” pensai,ma risposi in maniera totalmente diversa -Dovrebbe scendere a momenti- sussurrai,voltandomi verso le scale.
Mia madre era un buon genitore,ma una cattiva,terribile,perfida,suocera. Per questo motivo Helena aveva preferito cambiarsi,anche perché se avesse visto che la mia ragazza era una tipa tatuata e vestita in modo strano,sarebbe svenuta tempo record.
Non finii in tempo la frase che Hell scese le scale con un vestito bellissimo,non era né troppo lungo né troppo corto,le arrivava appena sopra le ginocchia ed era azzurro decorato con dei fiori blu,i capelli rosso fuoco erano legati in una coda alta e il trucco pesante era sparito,al suo posto,solo un po’ di mascara blu. Aveva indossato anche una giacchetta blu per non far notare i suoi tatuaggi sul braccio ed aveva dei tacchi vertiginosi sempre blu.
Dio,quanto era bella.
La guardai come un imbecille a bocca aperta per un bel po’ di tempo.
Sarebbe potuta scendere anche Megan Fox dalle scale,ma avrei guardato sempre e solo lei.
Lei,lei,lei.
Lei che era dannatamente bella.
Lei che era diversa.
Lei che era simpatica.
Lei che era di Louis.
Scese le scale con estrema grazia,sorridendo in direzione di mia madre. Non appena ci arrivò vicino si fermò,porgendo la mano verso mia madre.
-Io sono Helena,molto piacere- si presentò gentilmente.
-Piacere mio,io sono Rose- le rispose cordialmente mia madre,squadrandola da capo a piedi.
Era iniziato tutto abbastanza bene,o almeno,così sembrava. Di solito,le mie altre ragazze fuggivano in meno di dieci minuti.
Ci sedemmo sul divano bordeaux del salotto e la rossa andò in cucina per prendere degli spuntini per mia madre.
Non sembrava neanche lei,era così gentile…
-Mamma,vado ad aiutare Helena un secondo,okay?-
La donna annuì e così mi diressi in cucina. La rossa stava armeggiando con il cibo e mi stava dando le spalle. Mi avvicinai senza farmi sentire e la abbracciai da dietro,baciandola in guancia.
Lei si pietrificò,ma non mi spinse via –Ti odio,Niall Horan- sibilò a bassa voce,sbuffando.
Risi leggermente,spostandole la coda e massaggiandole il collo –Dai,stai andando alla grande….Ceniamo e poi ti porto a fare un giro,okay?-
Lei sorrise a mala pena –D’accordo….-
-E tra parentesi,sei una favola vestita così- le sussurrai all’orecchio.
Lei arrossì di botto e borbottò qualcosa di incomprensibile.
Louis,ti ho fregato la ragazza.
 
 
-Quindi,Helena… hai detto di avere ventuno anni,non sei un po’ grande per il mio Niall?- domandò mia madre,tagliando il pollo che Hell aveva cucinato,o meglio,quello che aveva ordinato.
“Il mio Niall. Fanculo mamma,che figure di merda mi fai fare?” pensai,ma mi limitai a sbuffare.
-Ehm,si…- rispose imbarazzata lei –Però Niall è molto maturo quindi gli anni di differenza non contano…-
In quel momento mi venne voglia di baciarla,non sapevo il perché. Forse le sue labbra così carnose,forse i suoi enormi occhi verdi,forse la sua carnagione bianchissima,forse i suoi capelli rossi…
Mia madre annuì interessata,pulendosi le labbra con il tovagliolo di stoffa -E dimmi,come vi siete conosciuti?-
-All’università- rispose lei di getto.
Beh,non era stata una grande idea considerando che non avessi mai messo piede in un’università.
Mia madre si girò verso di me,dubbiosa –All’università? Cosa ci facevi tu all’università?-
Era tanto strano che io facessi l’università?
Avvampai in meno di un secondo ed entrai in panico,ma per fortuna Hell mi salvò.
-Abbiamo un migliore amico in comune che viene all’università con me…E’ un tipo in gamba e Niall era venuto per vederlo agli esami- rispose con semplicità lei.
Non sapevo perché,ma anche se aveva appena raccontato una balla,avevo la netta sensazione che stesse parlando di Louis e la cosa mi diede fastidio.
Perché dovevo sempre paragonarmi a lui? Perché era una continua competizione tra me e lui?
-E che lavoro fai quindi?-
Madonna santa. Mia mamma era una dective.
-Non lavoro,studio ancora…fra un paio d’anni dovrei prendere la laurea in medicina,nel frattempo vivo al centro di Londra-
Per poco non scoppiai a ridere. Balle. Tutte balle.
Mia madre la adorava.
-E tuo padr…-
-Mamma- la interruppi –Smettila con l’interrogatorio-
-Ma no Niall,a me va bene- rispose con garbo Hell,sorridendomi.
Era brava a fingere,molto brava. E il fatto che stesse facendo tutto quello per me mi faceva sentire bene. Ero cosciente che qualcosa per me la provasse.
Mia madre mi incenerì e poi sorrise alla rossa –Sei molto carina,Elizabeth-
-Nessuno la chiama così- rimproverai nuovamente mia madre,corrugando la fronte e versandomi del vino nel bicchiere.
-E’ okay,amore. E’ il mio secondo nome,va bene-
“E’ okay,amore”????
No,cioè. Mi aveva chiamato amore. Stavo sclerando. Il mio unico neurone ballava la conga e la macarena. Jgugsfbaslncsalasn cosa buena kobsdklablkb eeeeh macarena.
-Ehm…come preferisci,tesoro- le risposi,sorridendole.
“Tiè,Louis. Scommetto che tu non l’hai mai chiamata tesoro e lei non ti ha mai chiamato amore.”
-Che rapporto hai con gli altri membri della band?- le chiese mia madre.
Domanda scomoda.
Lei si schiarì la voce,imbarazzata –Beh..sono tutti molto simpatici-
-Si! Io vado molto d’accordo con Liam,è un caro ragazzo..-
Mia madre e Liam secondo me si accoppiavano di nascosto. Cioè,mia madre lo adorava.
-Si,lo penso anche io…- replicò lei,prendendo un po’ di pollo.
-Quello che mi sta un po’ antipatico è Louis-
No. Perché l’aveva nominato?
Helena cambiò subito espressione,aggrottando le sopracciglia –Perché?-
-Non lo so…è troppo sfacciato… e certe volte sembra maleducato-
Helena alzò un sopracciglio –Non penso proprio-
No,Hell,trattieniti.
-Come scusa?-
-Louis non è maleducato,evidentemente non lo conosce bene- grugnì Helena,fulminandola.
Mia madre rimase sconvolta,notando il netto cambiamento della ragazza.
Decisi di intromettermi –Okay…devi sapere Helena e Louis sono cugini,mamma..-
Mia madre sbarrò gli occhi –Allora scusami! Non era mia intenzione…-
-Non fa nulla- rispose fredda Helena.
-Adesso io e Hell dovremmo uscire- annunciai,alzandomi.
-Ma come uscite? Io avevo preparato le cose per dormire qui!- piagnucolò mia madre.
Come,come,come?
Quella stupida donna stava preparando i miei piani per la serata con Helena. Follia pura.
Hell spalancò gli occhi,guardandomi.
-Ma…veramente…- farfugliai –Le avevo promesso di uscire…-
-Tesoro avete domani sera per uscire!- disse,accarezzandomi la guancia.
Helena sorrise,aggrappandosi alla mia spalla –Tua madre ha ragione,Niall,non fa niente,davvero…-
Che palle!
–Va bene….- sbuffai.
-Io inizio a preparare le cose per andare a dormire…Voi dormirete nella stanza da letto insieme,no?-
Sbarrai gli occhi e mi girai verso la “mia ragazza” per vedere la sua reazione e notai che anche lei aveva sbarrato gli occhi,ma al contrario mio si era già ripresa.
-Certo… Le sistemo io le cose di sopra…- esclamò Hell,prendendo le buste di mia madre a terra.
Rimasi solo con mia madre ed ora c’era la parte che attendevo di più:il giudizio.
-Sono felice per te- annunciò,pizzicandomi la guancia.
-Ti piace Hell?-
-Perché la chiami con quello stupido nomignolo? Comunque sì,mi piace molto Elizabeth! E’ bella,simpatica,dolce e disponibile. La migliore ragazza che tu abbia mai avuto,peccato che sia cugina di quel Louis…-
Peccato che sia quasi fidanzata con Louis.
Sorrisi –Già…E tu invece,cosa mi racconti?-
-Mi manchi molto- sospirò –Vorrei averti ancora per casa e vederti sorridere…-
La abbracciai,stringendola forte a me.
Anche a me mancava.
-Ti voglio bene,mamma- sussurrai,baciandole i capelli.
Mi staccai da lei,notando in lontananza la figura di Helena che ci spiava da dietro una colonna.  Aggrottai le sopracciglia e la guardai,lei si scosse i capelli e ci raggiunse.
-Signora- sussurrò –Ho preparato tutto,io vado a dormire se non le dispiace,sono molto stanca…-
Mia madre le sorrise dolcemente e annuì –Ma certo Elizabeth,vai pure-
 
 
Non appena accompagnai mia madre in camera raggiunsi Hell nella nostra. La trovai in pigiama distesa sul letto con gli occhi lucidi,mi catapultai su di esso,raggiungendola.
-Hell?Che hai?- le chiesi,accarezzandole le guance.
-…Niente- disse,schiarendosi la voce.
-Hai gli occhi lucidi,e prima eri strana..che ti prende?ti ha dato fastidio mia madre? Se è cosi ti prego scusala,so che è pesante! Se vuoi usciamo ora di nascosto e ti…-
Mi posizionò l’indice sulle labbra –Cosa si prova ad avere una madre che ti vuole bene,Niall?-
La sua voce era tremante e il tono era basso.
Dio,perché mi stava facendo quella domanda?
-E’…- cosa dovevo risponderle? –Hell,vuoi parlarmi di qualcosa?-
-Non voglio annoiare nessuno con le mie storie- biascicò,ruotando gli occhi.
-Non mi annoieresti mai,scema-
Lei mi strinse la mano e incominciò –Penso di essere nata nella famiglia sbagliata.. I miei genitori sono uno schifo. Io non dico di essere una buona figlia,perché non lo sono,però loro non si sono mai sforzati a capirmi o a fermarsi un attimo a parlare con me. Sono sempre troppo presi dai loro impegni…dalle loro liti…dal loro elogiare June,per soffermarsi su uno traccio di persona come me- sospirò,abbassando il capo.
Non l’avevo mai vista così… fragile e indifesa.
Come si poteva tenere lontano una creatura come Hell?
E’ vero,all’inizio spaventa per i suoi strani modi di fare,ma poi con il tempo non puoi più farne a meno.
–Credo che siano cretini. Tu sei fantastica,okay?Sei…una fonte di energia,e mi fai stare bene,anche un tuo sorriso mi fa stare bene-
Lei sorrise e annuì –Basta parlare di questo schifo.. ho sonno- esclamò,socchiudendo gli occhi.
Le sorrisi e la baciai in fronte –Buonanotte- le sussurrai infine,alzandomi per andare a chiamare mio fratello.
-Dove vai?- domandò ad alta voce,afferrandomi dal polso. –Resta qui- mi sussurrò poi,puntando i suoi occhi nei miei.
Resta qui.
Resta qui.
Resta qui.
In quel momento la forza di gravità non era più verso il centro della terra,ma era verso Helena.
Le obbedii incantato e mi sdraiai accanto a lei,accarezzandole i capelli.
Avete mai dormito inebriati dal profumo della persona che vi piace?
Io si,e successe quella notte,e vi giuro che è stato fantastico.
 
 
Due giorni dopo…
 
-E’ stato bello- esclamò Hell,seduta accanto a me ad attendere il nostro aereo che ci avrebbe riportato in Inghilterra.
I due giorni precedenti erano stati fantastici,avevamo girato per negozi –soprattutto io-, avevo fatto conoscere Helena a mio fratello e ai miei migliori amici ed eravamo pure andati al ristorante insieme. In quei giorni si era comportata magnificamente con me,sembrava diversa,più gentile.
-Cosa?- le domandai,sorridendole.
Mi sarebbe mancato non trascorrere più tempo con lei. Mi sarebbe mancato non dormire più insieme a lei.
La cosa strana era stata,che nonostante mia madre fosse andata via,lei aveva continuato a dormire nel mio letto senza che io glielo chiedessi. E quella era stata una cosa fantastica.
-Tu,il viaggio,l’Irlanda,la tua famiglia,i tuoi amici.…tutto- sospirò,stirandosi.
Era divertente che facesse fatica a esprimere i propri sentimenti e le proprie emozioni.
Le sorrisi e le diedi un bacio in fronte –E’ stato bello-
-Cosa?- mi chiese lei stavolta,sorridendo.
-Stare con te-
Lei abbassò lo sguardo e sorrise –Sai che non sono il tipo da smancerie…-
Annuii e sorrisi,prendendo tra le mani il mio succo di pesca e iniziando a berlo. –Credo che dovremmo andare- dissi,non appena udii che il nostro volo stava per partire.
Mi alzai e iniziai a camminare,sentendo i passi di Helena dietro i miei.
A un certo punto,però,sentii i suoi passi interrompersi,così mi fermai anche io,girandomi.
Lei mi sorrise e mi si avvicinò,prendendomi a braccetto. –Amo il fatto che tu non abbia provato a baciarmi-
-E io che ci volevo provare ora!- esclamai ridendo.
Lei scoppiò a ridere,dandomi un leggero pugno sul braccio.
-Sarebbe stato inutile,vero?- le chiesi retoricamente –Non sono le mie labbra quelle che vuoi-
Lei sospirò malinconicamente e si sistemò i capelli Credo di essere pazza di lui-
 
 
June.
 
-Allora,contenta che oggi torna tua sorella?- mi chiese Harry,alla guida del suo suv.
Dio,quanto era bello.
In quei giorni si era comportato davvero bene con me,era stato molto dolce,anche se avevamo dormito insieme non aveva osato mai sfiorarmi con un dito,e non mi aveva mai baciata.
-Non vedo l’ora di vederla!- esclamai,sorridendo. –E poi mi deve raccontare quello che ha fatto con Niall…-
Lui alzò le sopracciglia –Beh,spero nulla…-
-Già,lo spero anche io. Lei e Louis si amano,perché ancora non stanno insieme?e perché Louis non è voluto venire con noi a prenderli?-
-Perché tua sorella è una testa di cazzo-
Chiusi gli occhi due fessure –O è Louis la testa di cazzo,visto che voi uomini siete più predisposti-
-A essere teste di cazzo?-
-Già,tu sei il re delle teste di cazzo-
Lui scoppiò a ridere,coinvolgendo anche me. Era perfetto,la sua risata era perfetta,i suoi occhi,il sorriso,le sue labbra,tutto.
E io lo amavo,da morire.
-Tu sei la principessa di…- disse lui pensieroso,mantenendo lo sguardo sul volante –Di niente. Sei solo la mia principessa-
Arrossii di botto,sbarrando gli occhi.
Accostò la macchina e si fermò,slacciandosi la cintura. Ruotò il suo corpo verso di me e avvicinò il suo viso,quando fu a un millimetro da me posò lo sguardo sulle mie labbra –Credi che Niall e Hell si incazzeranno se li facciamo aspettare un po’?-
Non ebbi tempo di rispondere che le sue labbra carnose furono sulle mie.
 

Hell.
 
Il nostro volo era atterrato e io e Niall stavamo scendendo da quell’aereo. Il viaggio non era stato stressante,se non prendessimo in considerazione il fatto che Niall avesse dormito sulla mia spalla durante tutto il volo,e che mi avesse sbavato sulla maglietta.
Per il resto,no,non era stato stressante.
Presi il mio cellulare tra le mani,e la tristezza mi assalii non appena non vidi né una sua chiamata,né un suo messaggio.
Quei giorni in Irlanda con Niall erano stati fantastici,mi ero divertita molto,ma non avevo smesso di pensare a Louis.
Dio mio,mi odiavo. Perché lo pensavo così tanto?
Decisi di mandargli un messaggio,perché la sua mancanza si faceva sentire,e troppo.
 “Atterrata da un quarto d’ora”.
-Mandi un messaggio a June?- mi domandò Niall,appoggiato a una ringhiera.
Era sorprendete di come fosse attento a ogni mio gesto –Si-
-E ti ha detto come mai sono così in ritardo quei coglioni?Dovevano essere qui almeno mezz’ora fa!- brontolò,mettendo le braccia incrociate.
-No,adesso glielo chiedo- mentii,continuando ad aspettare un messaggio che non arrivava.
Perché Louis non rispondeva? Di solito era velocissimo! Forse non rispondeva perché mi avrebbe fatto una sorpresa vedendomi a prendere.. sì,lui era più un tipo da sorpresa.
Dopo pallosissimi dieci minuti vidi la macchina di Harry sfrecciare nella nostra direzione.
Finalmente!
Il riccio parcheggiò la macchina e ci venne incontro mano per mano con mia sorella. Erano entrambi… spettinati.
E Louis?
Mi avvicinai alla macchina per vedere se lui fosse rimasto all’interno dell’automobile,ma…
Niall,che capì tutto,appoggiò una mano sulla spalla e con l’altra mi cinse i fianchi –Lui non c’è-
Lui non c’è.
Lui non c’è.
Lui non c’è.

  

Look at me-
SCUSATE SCUSATE SCUSATE SCUSATE!
sono in ritardo,lo so,però è stato difficile -molto difficile- scrivere questo capitolo
  e l'ispirazione era andata a farsi fottere
inoltre ieri ho ufficialmente finito la scuola ♥
e quindi potrò dedicare molto più tempo alle mie storie!
spero che questo capitolo vi sia piaciuto,anche se in realtà non succede niente di che
il prossimo dovrebbe essere più esplosivo,sì,decisamente.
GRAZIE come sempre a tutti coloro che recensiscono la storia:) vi amo.
ringrazio anche chi segue questa storia.
E' PREFERITA DA 130.
ED E' SEGUITA DA 175.
cioè,vi amo.
mancano 7 persone e la mia storia entrerà tra le più popolari.
sarebbe bellissimo per me riuscirci,ma non ce la farò mai LOOOL
ooookay ci vediamo al prossimo bellezze!
VI RICORDO DI PASSARE (se volete) DALL'ALTRA MIA STORIA:
Far away 
besos,
Adri

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Capitolo 17
*** I believe you; ***


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I believe you;
25 Agosto 2012.

 
 
{When I see your face 
There's not a thing that I would change 
Cause your'e amazing 
Just the way you are 
And when you smile 
The whole world stops and stares for a while 
'Cause girl you're amazing 
Just the way you are
Bruno Mars-Just the way you are.

 
 
Louis.
 
La vibrazione del mio iPhone mi fece svegliare dal mio sonno profondo.
Alzai il busto dal letto e mi stiracchiai,guardandomi intorno. Sbarrai subito gli occhi alla vista di quello che avevo di fronte.
Una ragazza,coperta soltanto da un lenzuolo,dormiva beata accanto a me. Merda.
A terra,invece,c’era Zayn, completamente nudo ed avvinghiato ad una ragazza anch’essa nuda.
Ma che…?
Feci mente locale e mi ricordai che nelle scorse notti io e Zayn avevamo combinato un vero casino,avevamo passato la maggior parte del nostro tempo in discoteca a bere come dei matti e soprattutto,a scopare.
Scossi la testa velocemente e presi l’iPhone,che finalmente aveva smesso di vibrare. Tre chiamate perse di Eleanor e un messaggio. Di Hell.
Chi minchia era Eleanor? Ma comunque,quella era la cosa meno importante in quel momento.
Mi accertai più volte se quel messaggio fosse davvero di Helena.
Hell.
Dio mio.
Lo aprii velocemente,curioso di leggerne il contenuto “Atterrata da quindici minuti”
Mi aveva pensato,e questo mi faceva piacere.
Balzai subito in aria non appena notai l’orario. Erano le due del pomeriggio e quel messaggio risaliva a quella mattina.
D’un tratto,mi ricordai che avevo detto a Harry di non volerla andare a prendere perché ero impegnato a scopare con quella. Ma non avevo fatto male,se lo meritava.
Tanto anche lei avrà fatto lo stesso con Niall,no?
Nonostante tutto,avevo una voglia matta di vederla. Avevo voglia di sapere di lei e Niall. Avevo voglia di affondare le mani tra quei suoi capelli rossi,avevo voglia di guardarla in quei suoi pozzi verdi,avevo voglia di lei.
Digitai velocemente il messaggio,alzandomi dal letto e cercando i miei jeans per la stanza. “Dove sei ora?”
Mi fece attendere almeno cinque minuti per quella risposta,ma ero sicuro che avesse il cellulare in mano. “Cazzi miei”
Sorrisi leggermente e ci riprovai,trovando i jeans in bagno,dentro la vasca. “Hell,ho bisogno di vederti. Dove sei?”
Questa volta la risposta arrivò subito. “Se avessi voluto vedermi saresti venuto all’aeroporto”
La solita testarda e presuntuosa. Dopo che lei mi aveva piantato in asso ed era partita con un mio amico che la voleva da impazzire,avrei dovuto far finta di niente e sarei dovuto andare a prenderla all’aeroporto?
No,no e poi no.
“Ho le mie ragioni. Dove sei?Sei con Niall?”Mi limitai a dire,anziché lavarla di insulti.
“Si,sono con lui” non tardò a rispondere.
Vaffanculo.
Era come ricevere un coltello nel cuore. Perché era ancora con lui? Avevano avuto tre giorni per stare insieme,da soli, adesso che cazzo voleva ancora quello? Perché lei lo faceva restare?
Quei due si sposeranno e avranno dei figli,e io sarò solo il loro testimone di nozze e dovrò guardarla da lontano,mentre lui se la scopa. Che merda.
Sospirai,guardandomi allo specchio e sistemandomi i capelli. Poi rivolsi il mio sguardo verso Zayn,a terra,avvolto in un lenzuolo bianco e abbracciato a una tipa con delle belle tette. Quel testa di cazzo, dove si trovava lui c’erano guai questo era certo.
Sul suo viso i segni della delusione erano evidenti,però non faceva vedere niente a nessuno,teneva sempre le sue cose per sé. Perché io non lo facevo? Perché io dovevo sempre lamentarmi e piagnucolare di tutto?
Andai in cucina e presi del succo d’arancia dal frigo,e in quel preciso istante mi passò davanti agli occhi l’immagine di Hell e Niall scopare.
Era…una cosa…obbrobriosa.
Subito i nervi si impadronirono di me e strinsi involontariamente il bicchiere che avevo in mano,frantumandolo e facendo cadere il succo a terra.
-Hey…- sussurrò qualcuno al mio orecchio leccandolo. Mi voltai di scatto quasi come una tartaruga ninja trovandomi davanti la figura di quella ragazza che era annidata sul mio letto ancora completamente nuda, come mamma l’ha fatta insomma.
-Ma che ti succede piccolino?sembri spaventato…- chiese con tono sexy avvicinandosi e posando le sue mani sul mio petto nudo. Deglutii con forza.
Ma che stavo facendo? Perché mi stavo facendo trascinare dagli stupidi giochetti di quella tipa?
Si avvinghiò a me,cominciando a baciarmi il collo. Non era di certo una situazione facile per me quella, ma nonostante tutto rimasi impassibile. Dovevo resistere, non potevo cedere, non dovevo sbagliare di nuovo. Ma un’altra volta mi passarono davanti le immagini di Hell e Niall,lui la toccava e…
Fanculo.
Presi la bionda per i glutei sdraiandola sul tavolo e incominciando a baciarla  avidamente ovunque, non provavo nulla, il nulla più totale. Era solo uno sfogo, un stupido sfogo per le mia rabbia.
La vibrazione proveniente dalla mia tasca mi fece distrarre. Rialzai la testa prendendo il cellulare, era un altro messaggio di Hell. “E’ appena andato
Wow,mi aveva continuato a scrivere senza ricevere una mia risposta. Sono un coglione…
“Bene,dove sei?”scrissi velocemente con le mani ancora tremanti.
-Chi è?..dai vieni qui- mi trascinò per il braccio la troia.
Vibrazione.
“Seconda stella a destra e poi… dove credi che sia? Sono a casa,scimmia”
Sorrisi leggendo l’ultima parola del messaggio. Lasciai la bionda in cucina infilandomi una maglia qualsiasi per poi uscire di casa.
Sei un coglione Louis.
Sei un coglione, un coglione..
Oh,se il coglione avesse un nome si chiamerebbe Louis..  
Stupida coscienza, continuava a torturarmi. Infondo non avevo fatto niente di sbagliato,no?
Sicuramente Hell avrà fatto di peggio.
Arrivai davanti a casa di Helena,mi indirizzai verso il portone muovendo il dito verso il campanello, ma rimasi per due minuti con la mano a mezz’aria non riuscendo a premere quello stupido bottone.
Avanti coglione suona se hai le palle… ah giusto dimenticavo,tu non hai le palle.
Maledetta coscienza! Perché doveva per forza farmi provare sensi di colpa?
Premetti quel maledetto tasto, facendo un profondo respiro.
 
Helena.
 
Tra poco avrei dovuto vedere Louis. Bene,benissimo. Non ero pronta. Cosa avrei dovuto fare? Il mio istinto mi avrebbe fatta tuffare tra le sue braccia,ma la mia mente –molto più ragionevole- mi diceva di avventarmi su di lui e picchiarlo così forte da farlo sanguinare.
Beh,forse mi avrebbero incarcerata,ma ne sarebbe valsa la pena.
Niall era andato via da poco,dandomi un ultimo abbraccio caloroso. Se c’era una persona a cui volevo un mondo di bene,allora era quel biondino irlandese. Mi faceva stare bene,ma per sfortuna,solo come amico. Se avessi ricambiato i suoi sentimenti non ci avrei messo poi tanto a scoparmelo in Irlanda,ma siccome ero una testa di cazzo,e da brava testa di cazzo,mi piacevano le teste di cazzo come me.
 
Il campanello mi fece saltare in aria e fece iniziare a battere il mio cuore ad una velocità spropositata.
Andai di corsa ad aprire la porta,ma non appena fui là davanti mi fermai,inspirando per bene.
Dovevo sembrare normale. Almeno ci dovevo provare.
Aprii la porta,respirando profondamente per l’ultima volta, e mi ritrovai Louis davanti a me.
Stesso sorriso idiota,stessi capelli incollati alla fronte,stessi vestiti da pescatore,stessa faccia di merda.
Rielaborai ciò che dissi nella mia mente e riguardandolo ci ripensai. Stesso sorriso stupendo,stessi capelli meravigliosi,stessi vestiti da figo,stessa faccia di merda.
Niente,sulla faccia avevo sempre qualche critica.
Il mio cuore si fermò per qualche istante,quando,i miei occhi incrociarono i suoi. E né io,né lui,sapevamo bene cosa fare. Solo…ci guardammo negli occhi senza dire niente.
Ed era bello. Tanto.
Lui mi accennò un sorriso nervoso,non sapendo bene cosa fare,e io ricambiai alzandogli il dito medio.
Louis scoppiò a ridere –Quello significa: “Mi sei mancato”?-
Sorrisi leggermente e scossi la testa –Significa vaffanculo-
Rise di nuovo,entrando in casa e sedendosi sul divano del salotto,come se fosse a casa sua.
Lo raggiunsi,sedendomi accanto a lui.
-Sono incazzato- esordì,girandosi verso di me.
-No,sono io a essere incazzata-
-No,io-
-No,io!-
-Io-
-Io-
-Io lo sono di più-
-Va bene signorino sonosuperincazzato,inizi lei- lo feci vincere,sbuffando.
-Immagino che tu sappia perché sono incazzato,no?- iniziò,squadrandomi.
-No,in realtà non lo so- lo provocai,facendogli un finto sorrisetto.
-Sei partita in Irlanda con un mio amico che sogna di scoparti da mattina a sera. E immagino che lo abbiate fatto,vero? Non ti sei fatta sentire nemmeno un attimo,e credevi pure che venissi all’aeroporto a prenderti. Davvero pensi che io sia scemo?-
-Non è che lo penso,è che tu sei proprio scemo. Non ho scopato con Niall! Non l’ho fatto e non lo farò mai,perché non è lui che mi piace. E tu hai un cervello così piccolo da non capire niente! Dio,Louis,ma tu pensi?Sul serio! Come pensi che abbia mai potuto solo baciare Niall?Non l’avrei mai fatto,mai!- gli urlai contro,forse alzando troppo la voce.
Lui sorrise a trentadue denti –Quindi tu e Niall non avete fatto niente? Nada? Nitch?-
Sbuffai,portandomi una mano in fronte –Nada-
-Chi mi dice che questa sia la verità?- ci pensò su,grattandosi il mento.
-Chiedi a Niall se non ci credi,oppure chiedi a sua madre che è stata sempre con noi-
-Bene- sospirò sollevato lui,levandosi i capelli dagli occhi. –E vi siete divertiti?-
-Molto-
-E che avete fatto?-
-Niente-
-Ci ha provato con te?-
-No-
-Ti ha toccato le tette?-
Dio mio,ma quanto era stupido?
-No-
-Evvai!- esclamò lui,sorridendo.
-Evvai- replicai acida io,guardandolo male.
-Adesso dimmi perché tu sei incazzata,miss acidità- mi incitò,sorridendo.
-Perché sei una testa di cazzo. Vivi in un mondo tutto tuo e non ti accorgi di niente. Non potevo rifiutare l’invito di Niall,avresti dovuto capirmi e ti saresti dovuto fidare di me!Invece cosa hai fatto? Silenzio per tre giorni. E non sei neanche venuto all’aeroporto!- sputai tutto molto velocemente.
-Ma come cazzo potevo fidarmi di una che non mi ha dato mai certezze?E che cosa avrei dovuto fare?Avrei dovuto vedere te e Niall fare i fidanzatini?-
Io ero quello per lui. Una che non gli hai mai dato certezze.
-Se tu mi conoscessi bene,sapresti che io ti ho dato una marea di certezze,Louis- risposi amara,alzandomi dal divano e dirigendomi in cucina.
Mi appoggiai al tavolo,accendendomi una sigaretta. Dovevo tranquillizzarmi,ero troppo nervosa.
Com’era possibile che non capisse? Ormai anche i le scimmie volanti lo avevano capito,anche i piccioni stitici,anche un bradipo qualunque,lo avrebbe capito!
Invece lui no,per lui era solo una che non gli dava certezze.
Che nervi.
Dopo nemmeno tre minuti,Louis entrò in cucina con un naso rosso da pagliaccio.
Alzai un sopracciglio e sorrisi,divertita –Che fai,idiota?-
-Sono il tuo clown- disse,facendo una vocina strana.
-Non fare questa voce che è ancora peggio dalla tua voce da gay- lo provocai,ricordando la prima volta che sentii la sua voce stridula alla tv con Ryan. Sembrava passata un’eternità.
Lui sbarrò gli occhi –La mia voce è da gay?-
-In realtà sei un po’ tutto gay…- lo presi in giro,ridendo.
Lui rise sconvolto e si avvicinò a me –Vuoi vedere se sono gay?-
Non risposi e aggrottai le sopracciglia,mentre lui iniziò a fare avanti e indietro con il bacino contro la mia gamba.
Scoppiai a ridere e lo spinsi via –Sei gay anche in questo-
Lui sorrise e avvicinò la sua fronte alla mia,facendomi perdere nei suoi occhi. Senza aspettare oltre poggiò le sue labbra sulle mie e iniziammo a baciarci dolcemente.
Lo allontanai un secondo –Louis…forse è meglio se ti levi quel naso rosso-
Lui scoppiò a ridere e annuì,gettando a terra quel coso. Subito dopo,le sue labbra furono sulle mie,come le sue mani sui miei fianchi.
Perché,ogni volta che lo baciavo,mi dimenticavo in che luogo fossi?
Tutto perdeva importanza quando ero con Louis,era come se mi trovassi in un universo parallelo fatto interamente di lui,e questo mi faceva paura.
Paura perché sapevo benissimo che io non ero pronta per tutto quel miscuglio di sentimenti e paura perché ero consapevole di non essere alla sua altezza.
Tutto,di lui,mi faceva stare bene e allo stesso tempo male.
E’ possibile che una persona faccia questo effetto?
E’ possibile che una persona riesca a farti impazzire?
Quel bacio,era delicato,come lui,d’altronde. La sua mano che mi sfiorava prima la guancia e poi i capelli mi faceva rilassare,e mi faceva venire i brividi.
Anche se,solo guardandolo negli occhi avevo brividi lungo tutto il corpo.
Lui si staccò per qualche secondo da me –Giuro che se Niall ti ha anche solo sfiorata,lo ammazzo- mi sussurrò,accarezzandomi nuovamente.
Sorrisi a fiori di labbra e lo avvicinai di nuovo a me,riprendendo quel bacio.
Questa volta,però,il bacio era passionale,coinvolgente e pieno di noi.
Louis mi prese in braccio,facendo aderire le mie cosce al suo bacino e trascinandomi fino in camera da letto,cercando la maniglia a occhi chiusi.
Non appena fummo dentro la stanza,mi gettò sul letto e si avventò di sopra.
Avevo già vissuta quella scena,prima di partire in Irlanda con Niall,ma speravo che quella volta niente e nessuno ci avrebbe interrotti.
La luce che proveniva dalle finestre gli evidenziava ancora di più quei bellissimi occhi azzurri.
Iniziò a baciarmi il collo,procurandomi scosse di piacere in tutto il corpo. Cercai di ricambiare il gesto,sfilandogli la maglietta leggera,e facendolo restare a petto nudo.
Era un po’ che non vedevo il suo addome perfetto.
Ribaltammo le posizioni e iniziai a baciarlo lungo il petto,facendogli uscire qualche gemito.
Ma,mentre lo stavo baciando,mi accorsi di alcuni segni rossi. Mi fermai di botto e alzai il busto,corrugando la fronte.
-Che fai?!- domandò lui,ancora sconvolto.
-Che sono questi cosi rossi?- chiesi,indicandoli.
-Zanzare- rispose lui,deglutendo.
A me non sembravano proprio punture di zanzare.
-A me sembrano succhiotti- dissi,spostandomi accanto a lui.
-Ma che dici,Hell!- rispose lui,con un sorrisetto nervoso.
-E pensandoci bene,la tua maglia aveva un profumo da donna-
-E’ il tuo!- replicò lui velocemente.
-Non faccio questa puzza-
Lui sorrise e mi trascinò sul suo petto,accarezzandomi i capelli.
-Voglio te,nessun’altra-
-E’ un modo per dirmi che non sei stato con nessun’altra?- domandai scettica.
-Si- sussurrò lui.
-Ti credo- risposi,abbandonandomi completamente a lui.
-Cosa?- domandò lui,sorpreso.
-Ti credo- ripetei,prendendo la sua mano.
Lui mi strinse forte e mi baciò più volte i capelli –Allora,hai da fare stasera?-
-Beh,tra poco esco con Ryan…però per le otto e mezzo dovrei tornare-
-Perfetto!Allora ti va se porto della pizza e del gelato?-
Iniziai a sorridere come un’ebete –Sarebbe perfetto-
-A questo punto dovresti invitarmi a dormire qui-
Sorrisi,scuotendo la testa –Pensavo fosse sottinteso-
Lui sorrise di nuovo e mi baciò il naso,dopodiché si alzò dal letto e raccolse la sua solita maglia a righe –Allora a stasera!- pronunciò,avvicinandosi e dandomi un leggero bacio a stampo.
-A stasera,gay- dissi,quando lui era già a arrivato alla porta della stanza.
Si girò,alzandomi il dito medio e poi scoppiando a ridere –A te piace un gay,allora-
 
 

Look at me-
 ODDIO!
(bello iniziare un look at me così,vè?)
La mia storia è entrata fra le più popolari e questo solo GRAZIE A VOI.
Davvero,non credevo di potercela fare,anche perché non mi considero veramente brava.
Grazie grazie grazie.
È preferita da 163. ed è seguita da 200. e ricordata da 40.
Sono numeri pazzeschi,grazie davvero!
Adesso passiamo al capitolo.. spero vi sia piaciuto! Finalmente un momento Lelena <3
Io personalmente li adoro.
Adesso voglio dirvi alcune cose,così,giuro perchè non ho niente da fare uù.

  • So che volete uccidere Louis,ma forse lui si vorrebbe ammazzare da solo per quello che ha fatto. Perdonatelo çç credeva che Helena avesse fatto zuku zuku con Niall e quindi si voleva distrarre.
  • So che la mamma di Niall si chiama Maura,l’ho chiamata Rose perché non volevo che la madre di Niall della mia storia fosse la madre vera di Niall Horan.
  • So che ho fatto passare i giorni troppo velocemente in Irlanda,ma scrivere di Niall e Hell è stato difficile,difficilissimo.

Credo di aver finito,vi ringrazio ancora!
Se volete,passate da un’altra mia storia?
Far away
Besos,
Adri


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Same Mistakes
My best friend's brother


Non fate conto a quello che sto scrivendo adesso: "io sono brava a scrivere, e devo farmi crescere l'autostima" sei felice ora Aryan_ ?! HAHAHAHAH ♥ se volete,seguitemi su Twitter

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Capitolo 18
*** Gives you Hell; ***


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Gives you Hell;



{And truth be told I miss you 
And truth be told I'm lying 
When you see my face 
Hope it gives you Hell 
Hope it gives you Hell 
When you walk my way 
Hope it gives you Hell 
Hope it gives you Hell}
Gives you Hell-All american rejects
 
 

Helena.

 
Quando iniziai a camminare per incontrare Ryan al bar vicino casa mia,ero ancora chiaramente sconvolta per la mia riappacificazione con Louis.
Era strano e maledettamente bello come una persona fosse capace di farsi perdonare solo con un naso rosso addosso.
Certo,le “zanzare” mi avevano lasciata perplessa,abbastanza.
Ma comunque dicendogli “ti credo” volevo che lui mi confessasse la verità,ma non aveva detto niente invece,quindi forse era davvero quella la verità.
Perché andare a scavare ancora di più?
Non ero masochista,non volevo farmi male,non un’altra volta.
Louis era la persona che mi completava più al mondo. E io avevo bisogno di lui ogni secondo di più.
 
I The Script mi fecero compagnia per tutto il tragitto e quando finalmente arrivai al bar,vidi il mio migliore amico seduto da solo a sorseggiare il suo solito frappé alla nocciola.
Dopo tutti quegli anni le cose non erano cambiate,noi non eravamo cambiati. Sempre i soliti Ryan e Hell di sempre.
Gli sorrisi e mi avvicinai,sedendomi di fronte a lui.
Era particolarmente bello quel giorno. I capelli biondi erano raccolti in una cresta molto simile a Zayn e i muscoli delle braccia erano ben evidenziati dalla canotta grigia.
Mi sorrise e si alzò gli occhiali da sole,poggiandoli sui capelli. –Allora?!- squittì,curioso come sempre.
Corrugai la fronte,non capendo,o meglio,non volendo capire. -Allora cosa?-
-Perché stai ridendo?Perchè sei così di buon umore?-
Era così strano che fossi di buon umore?
Feci spallucce. –Sono sempre di buon umore io-
Lui scoppiò a ridere –Bella questa- poi continuò,vedendo che lo stavo fulminando con lo sguardo –C’entra Louis o Niall? Anche se non credo che Niall possa farti avere questo sorriso,cioè,non perché sia bello,perché io me lo scoperei da mattina a sera onestamente..è un bonazzo,però se vogliamo metterla su questo piano anche Lou…-
Lo interruppi,mettendo fine al suo monologo. –C’entra Louis…diciamo che abbiamo fatto pace..stasera cena da me..- dissi con un sorrisetto abbastanza soddisfatto.
Lui batté le mani tutto emozionato. –Oddio,che cosa meravigliosa!Non ti vedo così felice dal tempo dell’esame di stato,quando prendesti 60-
Chiusi gli occhi a due fessure –Ero felice di aver finito la scuola!Non di quel voto di merda!-
Il biondino sorrise,prendendomi per il culo –Certo,certo.- poi cambiò discorso –Quindi Louis resterà a dormire da te?-
Annuii,cercando le sigarette dentro la borsa.
Lui sbarrò gli occhi e per poco la bocca non toccò terra –Nel tuo stesso letto?Cioè, insieme insieme?Vicini vicini?-
Ruotai gli occhi e mi trattenni dalle risate. –No,per terra!Ma ovvio che dorme con me!-
-Quindi…state insieme?- domandò,con tono ancora sconvolto.
-Non lo so- dissi,alzando le spalle.
Era la verità,non avevo la più pallida idea della nostra situazione sentimentale,ma in quel momento aveva poco importanza.
A me non interessava stare con lui. L’importante era avercelo vicino.
E stavo diventando pure troppo smielata per i miei gusti. Che schifo.
-Ovvio che state insieme Hell!- mi rimbeccò Ryan,convinto delle sue cose.
-Lui non me l’ha chiesto-
-Si devono chiedere certe cose?-
E forse aveva ragione. Però,io non ero ancora pronta a buttarmi in un’altra relazione,non dopo l’esperienza dell’ultima volta,non con Louis Tomlinson il cantante dei One Direction.
Non con lui.
Mi limitai a fare spallucce e far perdere il mio sguardo pensieroso nel vuoto.
La vibrazione del mio cellulare interruppe la nostra discussione. Era un messaggio di June.
“Sto venendo al bar”.
“Okay”risposi velocemente.
Rialzai il viso,tornando a parlare con Ryan,che nel frattempo non mi aveva tolto lo sguardo di dosso.
-Tra poco June sarà qui- annunciai,poggiando il cellulare sul tavolo.
-E’ un casino che non la vedo!Si è trasferita da Styles?- mi domandò il mio migliore amico.
Si,quella stronza si era trasferita da lui senza dirmi niente. Ma in fondo,non potevo che essere felice per lei.
Lui era il suo centro del mondo. E lei era felice.
Quindi perché disprezzare così tanto quella relazione?
Era ovvio,però,che al primo sbaglio di Harry,il caro amico non si sarebbe ritrovato più quei suoi cazzo di capelli,perché glieli avrei staccati tutti.
Ruotai gli occhi e feci una smorfia –Si. E i miei sono convinti che stia da me.  –
-E invece è da lui a trombare come un coniglio…- sospirò lui.
Feci una smorfia di sdegno e poi lo fulminai con lo sguardo. –Non mi fare pensare!-
Il mio amico scoppiò a ridere,per poi fermarsi. -E con Harry?Ci vai d’accordo?-
Harry mi stava sul culo,se proprio dovevo dirlo,però era sempre il ragazzo di mia sorella,ergo mio cognato,ergo il migliore amico di Louis,quindi dovevo frenare la mia antipatia nei suoi confronti. E poi,ultimamente sembrava cambiato.
Mi aveva pure regalato una maglia dei Nirvana! (Solo per quella si era guadagnato dieci punti nella mia classifica).
-Diciamo che lo tollero più di Zayn- mi limitai a rispondere,ripensando ai comportamenti assurdi del moro.
-Ma perché odi così tanto Zayn? E’ la perfezione fatta a persona!- protestò Ryan.
-Dici così solo perché è un bel ragazzo-
Zayn era davvero un ragazzo meraviglioso,per me sarebbe potuto diventare tranquillamente un modello di successo,infatti quella volta che lo vidi a Doncaster per la prima volta pensai subito che fosse qualcosa di eccezionale. Poi quando aprì bocca cambiai idea,ma quello era un altro discorso…
-No,sul serio. Ha un bel carattere- lo difese il biondo,convinto.
-Bel carattere? Uno che non si espone mai,che è sempre ombroso e che non lotta per ciò che ama è uno con un bel carattere?-
Zayn era chiaramente cotto di June,eppure l’aveva lasciata andare fra le braccia di Harry,e io non mi spiegavo il perché.
Lui annuì convito. –Siete praticamente uguali,per questo non lo sopporti-
Su Ryan e le sue teorie si poteva fare uno studio approfondito. Era davvero convinto di ciò che diceva.
-Io uguale a Zayn?- esclamai sconvolta.
Quella era una delle cazzate più assurde che avevo mai sentito in vita mia.
Il biondo annuì nuovamente. –Si,assolutamente si-
-La differenza più grande fra me e lui,è che io lotto per quello che amo- affermai seria.
-Allora perché non lo hai mai fatto per Louis?-
-L’ho fatto,a quest’ora non starei con lui-
-Quindi lo ami?- rise Ryan,alzando le sopracciglia.
Stronzo traditore. –No!Ovvio che no!- urlai con voce stridula.
Ryan scoppiò a ridere e annuì,prendendomi per il culo. Che bell’amico.
Il cellulare vibrò nuovamente,segno che fosse arrivato un altro messaggio.
“Dove sei?Sono già sotto casa tua…”
Era Louis. Ed era venti minuti in anticipo.
Mi alzai dal tavolo in uno scatto,rimettendomi il cellulare in tasca.
–Dove vai?- domandò Ryan allarmato.
-Louis è già sotto! Dì a June che avevo da fare,ciao Rirì!- lo salutai velocemente con un cenno di mano per poi iniziare a correre a più non posso.
Dio mio,mi sembrava di fare la maratona di New York.
Menomale che c’era un po’ di vento che facilitava la corsa,così non sarei arrivata da Louis con un odore sgradevole.
Da quando mi importava arrivare da Louis in modo decente?
Da quando correvo per non farlo aspettare?
-Ahia!-
Fu un secondo,e mi ritrovai con il culo a terra. Ero andata a sbattere contro qualcuno,per pensare a quella persona con il criceto in testa.
-Mi scusi- disse il ragazzo con cui avevo sbattuto contro.
Voce familiare,voce troppo familiare. Voce sgradevole.
Alzai impaurita lo sguardo e davanti mi ritrovai quello stronzo che era stata la causa dei miei problemi.
Da quando si era licenziato dal bar in cui lavoravo,non l’avevo più visto.
-Helena?- proferì sconvolto lui.
Almeno si ricordava il mio nome.
Mi alzai velocemente da terra,con una faccia sdegnata. –Ciao,Matthew-
Dio,solo pronunciare il suo nome mi faceva venire la nausea.
-Come stai?- mi domandò con tono gentile,come se nulla fosse successo.
-Sono di fretta,scusa- sussurrai per poi superarlo.
Matt mi bloccò,tenendomi per il polso.
Mi girai e lo guardai interrogativa. Cosa voleva,ancora?
-E’ inutile provare a chiedere scusa,vero?-
L’espressione dei suoi occhi mi fece intuire che fosse sincero,ma mi limitai ad annuire comunque. Ormai aveva perso la sua possibilità con me.
Anche se,averlo di fronte a me ancora una volta,un certo effetto me lo faceva.
-Volevo solo darti questo,per farti capire che non sono l’unico stronzo a questo mondo- disse,dandomi un giornalino per teenager fra le mani,dopodiché mollò la presa e sparì fra la folla.
Girai quel giornalino fra le mani e corrugai la fronte.
Cosa aveva voluto dire con quelle parole?
Iniziai a camminare a passo lento e sfogliai attentamente ogni pagina del giornalino.
Erano le tipiche minchiate che comprava mia sorella,da quando Matthew leggeva quelle cose?
Erano tutte cazzate su Selena Gomez,Justin Bieber e questa gente. Che me ne poteva fregare a me?
Dopo aver sfogliato circa venti pagine,capii le parole di Matthew. Le capii in pieno.
E avrei voluto tanto non averle capite.
C’erano circa cinque pagine intere dedicate ai One Direction.
E una di esse era interamente dedicata a Louis e Zayn ed ai loro amori. C’erano delle foto che…
C’erano delle foto che mi fecero mancare il fiato.
Perché Louis stava baciando e palpando il sedere di una ragazza, in una discoteca?
Perché era avvinghiato a quella puttana?
Le gambe mi cedettero,ma cercai di restare in piedi.
Cercai una panchina dove sedermi,capendo di non riuscire a restare in piedi ancora per molto.
Di colpo,nella mia testa ci fu nebbia,così come nei miei occhi,per colpa delle lacrime,che per quanto cercassi di trattenerle,uscirono impertinenti.
Nelle mia mente c’era continui flash di me e di lui insieme,che ridevamo e scherzavamo,e poi altri flash di me e lui litigare.
Poi un flash nitido,io e lui,sul mio letto a baciarci.
E lui che mi dice che sono l’unica.
E io che gli credo.
Pensare a quelle cose,in quel momento,mi faceva stare solo peggio.
Gli avevo creduto,mi ero fidata,ma avevo sbagliato,come sempre.
Era uno stronzo,proprio come tutti gli altri. A cosa gli ero servita? Cosa provava per me? Cosa ero io per lui?
Perché i ragazzi riuscivano solo a tradirmi?
Perché nessuno in quel cazzo di mondo riusciva a capirmi?
Mi sentivo un’estranea,mi sentivo sola.
Sola con i miei sentimenti del cazzo.
Non appena mi ero allontanata per due giorni,lui ne aveva approfittato e aveva scopato chissà quanto,fregandosene di me,che avevo evitato di baciare Niall solo per lui.
Di colpo,la tristezza e la delusione,si trasformarono in rabbia e odio.
Dovevo cancellare il suo nome dalla mia mente. Doveva scomparire dalla mia vita. Non volevo più vedere la sua faccia di merda nel giro di cento metri.
Improvvisamente mi sentii una stupida.
Una stupida perché mi ero fidata,perché gli avevo creduto.
Una stupida perché stavo correndo da lui come una tredicenne al suo primo amore.
Una stupida perché quella sera se non avessi scoperto tutto,mi sarei donata completamente a lui.
Una stupida perché provavo dei sentimenti verso di lui.
Una stupida perché lo ero,e basta.
Le lacrime ormai uscivano senza che io ne potessi avere il comando,così come le mani tremavano senza poterle controllare.
Ero piccola.
Piccola di fronte a un mondo così enorme.
Piccola di fronte a Louis.
E i miei pensieri erano piccoli.
Il cuore all’interno della gabbia toracica era piccolo.
Di colpo,presi il mio accendino dentro la borsa,e lo avvicinai al giornalino insulso.
Poco dopo,quei fogli di carta stavano andato a fuoco.
Così come la foto di Louis e quella troia.
Così come il mio cuore.
Davanti a tutti.
Davanti ai miei occhi.
In quell’istante,pensai e dissi solo una cosa. –Vai all’inferno,Louis-
 
La vibrazione del mio cellulare mi fece distogliere l’attenzione per qualche secondo dall’accaduto.
Pregai affinché non fosse Louis e le mie preghiere andarono a buon fine,poiché la chiamata era da parte di June.
-Hell?- sentì la vocina squillante di mia sorella dall’altro capo del telefono.
-Mh- mi limitai a rispondere,per non far capire che stessi piangendo.
-Perché te ne sei andata?E’ venuto anche Harry per salutarti!- squittì contenta.
Almeno lei era felice.
Mi asciugai le lacrime con la mano e presi un bel respiro. –Avevo un impegno-
-Avevi?-
-Si,avevo-
Ci fu un attimo di silenzio. June aveva capito perfettamente che c’era qualcosa che non andava in me,e aveva capito che il silenzio fosse la cosa migliore per farmi calmare.
–Beh,ti passo Harry che ti voleva parlare-
-June..io veramente non ho voglia di parlare- ma non mi sentì,perché aveva già passato il telefono al suo ragazzo.
-Hell!Perchè te ne sei andata?Ero venuto apposta per salutare te e Ryan!-
-Salutare?Scusa Harry,non capisco…- mormorai,con le labbra impastate.
Ero ancora troppo sconvolta per capire quello che la gente mi dicesse,troppo sconvolta per tutto.
-Louis non te l’ha detto?Dopodomani partiamo-


look at me-
hola bellissime!
che ve ne pare di questo capitolo?
(manca la data perchè è uguale a quella del capitolo scorso uù)
Hell ha scoperto tutto çç e ci è anche rimasta di merda,perchè anche se aveva qualche sospetto,sperava che non fosse successo nulla,o che almeno sarebbe stato Louis a confessare.
Ma Louis è un pollo,come tutti gli uomini.
Cosa possiamo farci noi?
Il prossimo capitolo si intitolerà "i don't need you tonight" e si capirà il perchè del titolo della storia. :)
ovviamente sarà un capitolo abbastanza difficile da scrivere,così come questo.
poi anche se non ve ne frega un cazzo volevo dirvi che sto scrivendo un'altra storia e sono 
arrivata già al sesto capitolo o.o
ho tanta ispirazione!
però credo la pubblicherò non appena finirò questa,ovvero fra meno di una decina di capitoli çç
sarà una ff incentrata su tutti e cinque e scritta in terza persona!
wohoooo
boh,a me piace molto.
btw ho già un'altra storia in corso per chi volesse leggerla 
Far away
adesso vado,un beso grosso!
Adry


Spazio Pubblicità: Redshank:http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1120782&i=1
My best friend's brother:http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=940255&i=1
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Capitolo 19
*** I don't need you tonight; ***


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I don’t need you tonight.
 
 
{So, so what 
I'm still a rock star, 
I got my rock moves, 
And I don't need you, 
And guess what, 
I'm having more fun, 
And now that were done, 
I'm gonna show you tonight, 
I'm alright, 
I'm just fine, 
And your a tool, 
So, so what, 
I am a rock star, 
I got my rock moves, 
And I don't want you tonight. }
So what-P!nk

 
 
Non avevo decisamente il coraggio di tornare a casa e trovarlo sugli scalini ad aspettarmi con quel suo sorrisetto angelico.
Non avevo il coraggio di vederlo,di incontrare i suoi occhi azzurri e di sentire la sua voce allegra,che magari,mi avrebbe tempestato di domande.
Non avevo il coraggio di sentire,di aspirare,quel suo fantastico profumo alla vaniglia.
Non avevo il coraggio di osservare quelle sue strane,ma perfette,movenze.
Avrei voluto soltanto che sparisse. Solo quello.
Che sparissero lui,le sue bugie,e le cose non dette.
Avrei voluto non averlo mai conosciuto.
Avrei voluto non innamorarmi di lui. Perché,faceva male,cazzo.
Faceva così male che sentivo continue fitte al petto,come se il cuore si fosse rotto davvero.
Come se lo avesse rotto davvero.
Come se fossi fatta di vetro.
Boom.
Rotta.
In mille pezzi.
Non avevo nemmeno la forza di alzarmi e di andare ad affrontarlo.
Perché sapevo,che,probabilmente,avrebbe vinto lui. Che avrei ceduto. Perché lui non era come Matthew,di lui ero innamorata davvero.
Così innamorata da fare schifo. Così innamorata da voler passare giorno e notte con lui. Così innamorata da voler riempire di baci. Così innamorata di immaginare un futuro insieme a lui.
Così innamorata da sembrare patetica,perfino a me stessa.
Forse,sarei dovuta scappare.
Scappare via da quella città che mi faceva sentire in trappola. Londra mi andava stretta.
Scappare dall’Inghilterra.
Scappare dall’Europa.
Scappare dal mondo.
Ma,che senso avrebbe avuto? Lui,il suo ricordo,mi avrebbe perseguitata ovunque. Anche in capo al mondo. Anche sulla luna.
E poi,sarebbe partito fra due giorni,quindi sarebbe stato lui ad andare via.
E,ad essere sincera,quella non era una cosa che mi faceva stare bene.
Non l’avrei più visto.
Mai più.
Perché non mi aveva detto che sarebbe dovuto partire per il suo tour del cazzo?
Quando aveva intenzione di dirmelo? Direttamente li,all’aeroporto?
Perché mi aveva nascosto tutte quelle cose?
 
 
Il cellulare vibrò nuovamente,segno che quello stupido mi stava ancora chiamando. Decisi di rispondere,essendomi ripresa un po’.
-Hell?Ma dove sei finita?!Ero così preoccupato!-
La sua voce.
Ecco che il mio cuore iniziò a tremare.
Feci un sorriso malinconico sentendo quelle parole. –Sei ancora sotto casa mia?- domandai non facendo caso a ciò che aveva detto prima.
-Si,ti sto aspettando..Purtroppo il gelato si è sciolto però se vuoi ne compro dell’altro-
Faceva pure il gentile.
-Si,compralo pure- dissi tranquilla –E poi ficcatelo nel culo- continuai con tono decisamente più acido.
Si,mi stavo decisamente riprendendo.
-Hell?Ma che ti succede?-
-Niente…sto arrivando-
Staccai la chiamata e mi alzai dalla panchina,stiracchiandomi. Non potevo evitarlo per sempre,dovevo scontrarmi,e dovevo essere forte.
Dovevo vincere.
Iniziai a camminare,cercando i migliori insulti nella mia mente.
 
*
Non appena arrivai davanti casa mia,lo vidi lì,come lo immaginavo,seduto sulle scale,con due scatoloni di pizza in una mano,e con una confezione di gelato –ormai sciolta- nell’altra.
Era vestito diversamente dal solito,un jeans chiaro,e una giacca che supposi fosse di Zayn.
Quando mi vide sorrise e si alzò,avvicinandosi a me saltellando.
Mi diede un bacio in guancia e lo lasciai fare,visto che non avevo voglia di discutere all’aperto davanti a tutti i vicini,e anche perché,quando le sue labbra sottili aveva sfiorato la mia guancia una scossa di brividi percosse il mio corpo.
-L’ho presa con il prosciutto la tua pizza- esclamò,sorridente alle mie spalle,mentre salivamo le scale.
Annuii lievemente e poi sospirai. –Buona. Ma non credo che la mangerò-
-Non hai fame?- domandò con fare preoccupato.
Scossi la testa,salendo l’ultimo scalino.
Finalmente arrivammo davanti la porta di casa mia,e dopo aver aperto,mi buttai con uno scatto sul divano del salotto.
Avevo mal di testa.
Louis poggiò le scatole sul tavolino di cristallo di fronte al divano bordeaux di pelle e si buttò su di me.
Mi venne da buttarlo subito giù,ma non appena alzai lo sguardo e vidi i suoi occhi che puntavano i miei e il suo viso a un centimetro dal mio,non ne ebbi più la forza.
Perché aveva quel bellissimo sorriso?
Se non avesse fatto quelle cazzate,in quel momento ci avrei fatto l’amore.
Avrei fatto l’amore con lui,con il suo sorriso,con i suoi capelli,con i suoi occhi.
Avrei fatto l’amore con Louis.
Mi si riempirono istintivamente gli occhi di lacrime,ma mi trattenni. Non avrei pianto davanti a lui,mai.
Smise di ridere non appena notò il mio sguardo assente. –Hell!Ma che ti prende?- mi domandò preoccupato alzandosi subito. –Sei strana-
Alzai il busto e mi sedetti un po’ lontana da lui.
-Dio,Louis,perché fai finta di non sapere?- domandai retoricamente,portandomi le mani in viso.
Lui corrugò la fronte e ruotò leggermente la testa. –Cosa dovrei sapere?-
-Ti prego,non farmelo dire…- lo supplicai. -Ti prego,Lou-
Di colpo,si immobilizzò e nei suoi occhi scoccò una scintilla. Aveva capito,ma prima di parlare ci mise un po’. La sua espressione era un misto di tristezza e disperazione.
I suoi occhi non brillavano più come prima.
Erano spenti,come i miei.
–Non…non…è come pensi-
Quelle parole. Le solite parole. Quelle che aveva usato anche Matthew. –Ti prego,cambia repertorio- lo pregai sarcastica.
Ero stufa.
-Hell,è successo solo una volta ed ero pure ubriaco!Ero convinto che ti fossi messa con Niall e così sono andato a ballare e..-
In quel momento,scoppiai. Io ero Helena Parker e non mi sarei fatta prendere per il culo un’altra volta da quel coglione patento.
E vaffanculo se era la persona più bella del mondo.
E vaffanculo se aveva un carattere fantastico.
E vaffanculo se lo amavo.
Lui mi aveva fatto male. Come tutti gli altri.
-Ma vaffanculo,Louis! Sai una cosa?- iniziai,alzandomi. –Mi sono pentita di non essermi trombata Niall!-
Lo vidi stringere i pugni. –Ti prego,so che incazzata,ma cerca di capirmi…sei tu che voglio,ho perso la testa per te da subito,non mi interessa nessun altra-
Scoppiai a ridere. Ma era una risata amara,non certo una risata gioiosa. Una risata nervosa. Ecco,si. –Ormai è tardi!Ci dovevi pensare prima,idiota. Menomale che tu eri diverso e che Matthew faceva schifo!Meglio uno come lui che uno come te,a questo punto!- sputai tutto molto velocemente,senza neanche rendermi conto di quello che stessi dicendo.
Lo vidi sbarrare gli occhi e scuotere la testa,come se non fosse d’accordo. –Non…non puoi dire questo…-
-Perché?Dimmi la differenze tra te e lui e io cambierò idea,avanti- lo incitai,fulminandolo con lo sguardo.
-Io…Io….-
Risi amara,scuotendo la testa. –Visto?-
Lui sbuffò e si portò le mani sul viso e iniziò a battere le gambe nervosamente.
-Spero sia stato bello- lo provocai ormai presa dalla rabbia.
Il pensiero di lui con un’altra mi distruggeva.
Mi distruggeva così tanto che mi tremava il corpo,e non riuscivo a parlare per la troppa rabbia.
-No. Non lo è stato!Avrei voluto che ci fossi stata tu,al posto di quella!Avrei voluto non pensare a te e Niall anche solo per un secondo!-
Si avvicinò a me,prendermi dai polsi e puntando i suoi occhi nei miei. –Helena,ti prego.- iniziò,serio –Helena,guardami- affermò,prendendomi il mento e costringendomi a guardalo negli occhi. -Voglio stare con te,voglio che tu sia la mia ragazza.-
-Anche se ti perdonassi,non sarebbe possibile- sussurrai con un filo di voce.
-Perché?- chiese esasperato –Perché?!Voglio stare con te!-
-Perché oltre ad essere bugiardo- sospirai -Mi tieni nascoste le cose-
Lasciò cadere la mano che mi teneva il mento e dondolò sui talloni.
-Se ti riferisci al tour…io te l’avrei detto stasera…-
-Perché stasera?-
-Perché si!Te l’avrei detto e ti avrei anche chiesto di venire a trovarmi in America quando avresti voluto,non avevo intenzione di scappare. Non scapperei mai da te-
Annuii lievemente,trattenendo l’istinto di abbracciarlo e di non staccarmi più da lui. –Quanto starai via?-
-Non so,ma non poco-
Non poco.
Non poco sembrava essere un tempo infinitamente lungo.
Sorrisi nervosa e non capivo quello che c’era all’interno della mia testa e dei miei pensieri.
Dolore,rabbia,dolore,rabbia.
In uno scatto buttai a terra gli scatoloni della pizza,poi il gelato,poi tutti gli oggetti che c’erano sul tavolino.
Anche il cagnolino di cristallo che mi aveva regalato Ryan per il mio ventesimo compleanno.
Adesso era distrutto. Proprio come me.
Notai con la coda dell’occhio che Louis mi stava guardando con un’espressione sconvolta,ma non ci feci caso.
Ero troppo arrabbiata,troppo triste.
Continuai e mi avvicinai al muro,e iniziai a dare pugni con tutta la forza che avevo,riuscendo anche a farmi uscire sangue dalla mano.
Sentii le forti braccia di Louis bloccarmi e allontanarmi dal muro,tenendomi stretta da dietro.
-Stai calma,Hell- mi sussurrò all’orecchio.
Mi dimenai con tutta la forza che avevo in corpo e iniziai a piangere.
Stavo piangendo davanti a lui.
Dio,che pena.
Non riuscivo a fermarmi,anzi,quando cercavo di trattenermi sembrava che mi mancasse l’aria.
Non mi ero resa così ridicola davanti a nessuno,prima di Louis.
-Vattene,ti prego- gli dissi tra le lacrime,con il labbro inferiore tremante.
-No!- urlò,prendendomi dal polso. –Resto qui,con te!-
-Vattene ho detto!-
Con uno scatto mi avvicinò al suo petto e mi bloccò in quella posizione.
Sentivo il suo cuore battere a tremila,così come il mio.
Lo lasciai fare,perché anche se mi fossi dimenata,non ce l’avrei fatta perché mi stava bloccando con una certa forza.
Una forza che io non avevo.
-Fallo per me,vattene- singhiozzai,con la testa immersa nel suo petto.
-No- rispose secco,accarezzandomi i capelli.
In quel momento capii che con le buone maniere non sarei riuscita a mandarlo via.
Quindi,cercai di ricordarmi il vero motivo per cui volevo che ne andasse.
Lui era andato a letto con un’altra.
Lui se ne era fregato di me,aveva fatto sesso con un’altra.
Mi aveva mentito.
In meno di un secondo,gli diedi un veloce calciò nelle palle e mi allontanai da lui. –Mi fai schifo!Capisci?-
-Lo so,ma..- sussurrò,dolorante.
-E sai che ti dico? Non mi piaci neanche un po’!-
-Questo non è vero- sospirò –Helena,ascolta. Voglio stare con te,stanotte e sempre-
-Non ho bisogno di te stanotte.- dissi tranquilla,cacciando le ultime lacrime indietro. –Non ho mai avuto bisogno di te,e non ne avrò mai-
Di fronte a quelle parole,così dure,lo vidi indietreggiare,fino a finire contro la sottile parete di cartongesso.
-Io ti amo- sussurrò,con occhi lucidi.
Tutto quello che avrei voluto sentirmi dire in vita mia da lui,era quello. Era esattamente quello.
Ma era troppo tardi.
-Non ho bisogno di te- ribadii,sperando che capisse.
E infatti questa volta capì,perché prese le chiavi della macchina che avevo scaraventato a terra,e aprì la porta,non guardandomi neanche in faccia e fuggendo via.
Mi avvicinai lentamente alla porta che era stata chiusa con violenza e mi guardai intorno,sentendo ancora quel suo profumo.
-Sto bene- dissi a me stessa,con voce poco convinta. –Sto bene- ci riprovai in un’ultima volta,prima che le gambe mi cedessero e che mi costringessero ad accovacciarmi a terra.
Inutile dire,che,la sua assenza,mi fece più male della sua presenza.






look at me-
Mi scuso per il capitolo di merda.
Mi scuso per eventuali errori.
E mi scuso per il mostruoso ritardo.
So che faccio schifo,ma ultimamente ho avuto problemi abbastanza gravi in famiglia e non sto per niente bene.
Me ne sto rintanata fra i libri (ho letto per la seconda volta Mille Splendidi Soli e sono andata ancora di più in depressione) e qualche volta vado al mare.
Quindi scusatemi,ma cercate di capirmi.
Spero almeno che questo capitolo vi piaccia,l'ho scritto tutto dieci minuti fa e non non ce la faccio a rileggere e sono sicura che sarà pieno di errori.
Avrebbe dovuto essere il capitolo fondamentale delle storia,visto che ho pensato a questo capitolo fin dall'inizio.
Spero solo che non faccia così tanto schifo.
Ah,ho cambiato anche la scrittura,ma non perchè. LOOL
Spero di pubblicare il prossimo al più presto e spero che non vi abbia deluso perchè come al solito voi siete fantastiche e vi amo alla follia.
un bacione enorme,
Adri

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Capitolo 20
*** Yours Hell is back! ***



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Yours Hell is back!
 

 
 
 
Settembre.
Ottobre.
Novembre.
Dicembre.
Gennaio.
Febbraio.
 
 
 
 
Marzo.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ormai i miei occhi si erano abituati al buio,lo trovavano affascinante e giusto per me. Forse avrei dovuto passare la mia vita al buio,perché io ero fatta per quello,non per la luce.
Il buio ha molti più lati positivi. Per esempio il fatto di non dover vedere le cose che hai attorno,di non dover vedere te stessa.
Da quanto non mi alzavo da quel letto?
Da quanto non uscivo a fare una passeggiata in centro?
Da quanto non mangiavo?
Ormai il mio stomaco non lo richiedeva nemmeno più il cibo,e mi ero ridotta ad essere pelle ed ossa –non che fossi stata mai tonda in vita mia.
Ero diventata un’altra persona,non mi riconoscevo più. Non ero più la combattiva Hell.
Anzi,quel nomignolo lo sdegnavo ormai. Sdegnavo tutto quello che mi legasse a lui.
Avevo bruciato la maggior parte dei miei vestiti. E odiavo passare il mio tempo in quella casa dove lui era stato. In quel letto. Dove ci eravamo baciati.
La sua voce cristallina rimbombava nelle mie orecchie molto spesso,facendomi venire un mal di testa lancinante.
Alcune volte mi capitava anche che non appena chiudessi gli occhi,mi ritrovassi i suoi azzurri ad osservarmi. Come se fossero lì,di fronte a me. Come se lui non se ne fosse mai andato. Come se lui fosse ancora li con me,ad accarezzarmi i capelli.
La parte più brutta,ovviamente,era la notte.
Ma non perché avessi paura del buio,anzi,lui era diventato un mio fedele amico. Piuttosto perché dormivo. E quando dormivo sognavo. E quando sognavo,sognavo lui.
Non avevo voglia di incontrarlo. Nemmeno nei sogni.
Quando mi svegliavo,mi ritrovavo tutta sudata,con i capelli attaccati alla fronte e con il cuore nel panico.
 
Sentii la chiave girare nella toppa,segno di un’altra visita giornaliera di June. Ogni giorno,mia sorella veniva a controllare come stavo. Si,a controllare,perché secondo lei,dovevo essere tenuta sotto controllo,nemmeno fossi una pazza.
In realtà,le sue visite non mi dispiacevano,perché mi portava sempre cruciverba da fare o libri da leggere. In quel periodo mi stavo appassionando alla lettura,avevo scoperto che c’era molto da imparare dai libri. Ma questo è un altro discorso.
Durante le sue visite –che duravano due o tre ore- June non la smetteva di parlare e di raccontarmi le sue giornate,mentre io,mi limitavo semplicemente ad annuire.
Nelle descrizioni delle sue giornate,ometteva sempre il dettaglio Harry. E questo mi sollevava parecchio,perché June aveva capito che,per me,pensare ad Harry anche solo per una frazione di secondo,mi avrebbe portata a pensare a lui.
E pensare a lui non era un bene.
Mi dispiaceva non sapere se mia sorella stesse ancora con lui,mi dispiaceva che lei non potesse parlare apertamente con me dei suoi problemi. Non stavo mantenendo i miei doveri di sorella,ma d’altronde ero sempre stata una persona egoista.
E June,che mi ammirava così tanto,si stava dimostrando più forte di me.
Arrivò in camera mia con il suo solito passo svelto e aprì le tende beige della finestra della mia camera da letto.
Subito mi coprii istintivamente gli occhi con le mani,disturbata con la luce.
Mi guardò con espressione sconsolata e poi mi sorrise amaramente. –Ciao,Helena-
-Ciao- sussurrai,con una voce che non sembrava essere neanche la mia.
Sospirò e si sedette ai piedi del mio letto. Era più bella del solito,i jeans erano un tutt’uno con le sue gambe magre,il maglione blu che le stava benissimo e indossava le solite scarpe con il tacco.
Aveva un odore maschile addosso. Forse,Harry era tornato in città. Oppure,era stata con un altro.
Non le chiesi niente. Non volevo pensare a lui.
Mi feci prendere dalla paranoia e iniziai a mangiarmi le unghie senza darmi tregua.
-Helena,smettila- mi ammonì seria lei.
Non le diedi retta e continuai beata a mangiarmi le unghie.
-Devo dirti una cosa- esordì con uno sguardo serio.
Fa che non dica nulla su Harry’ mi limitai a pensare. June mi guardava,aspettando una risposta da parte mia che non arrivò. -Dovresti andare in ospedale.-
Il tono della sua voce era serio,così come il suo sguardo che cercava il mio.
-Perché?- domandai con un filo di voce.
-Devi ricoverarti-
-Ancora questa storia? Sto benissimo-
I suoi occhi si riempirono di lacrime,e tutt’ora,non mi so spiegare il perché.
–Helena,pesi al massimo cinquanta kili. Sei bianca,bianchissima. E non esci mai da questa stanza. Hai perso il lavoro. Questo me lo chiami stare bene?-
Sbuffai lievemente. –Sto bene-
-Ho parlato con i nostri genitori. Hanno detto che ti porteranno loro con la forza in ospedale,se non ti porto io-
Smisi di mangiarmi le unghie, e iniziai ad agitarmi. –Perché hai parlato con loro?- cercai di restare calma,ma la mia voce mi tradì.
Odiavo i miei genitori. Per solo esisteva solo June. Io non ero niente,solo una figlia riuscita male che andava lasciata da sola. Senza aiuto. Ma a me andava bene così.
-Hai bisogno di aiuto-
-Smettila. Non ho bisogno di nessuno- risposi,coprendomi con il piumone.
June si alzò e strinse le mani. Si stava alterando. –La smetti di essere la persona più cocciuta del mondo?per una volta,dammi ascolto!-
-Non ci vado in ospedale. La discussione finisce qui. Vai via- conclusi,girandomi su un fianco e chiudendo gli occhi.
La sentii dare un calcio al letto e dopo scostarmi il piumone di dosso. –Se non vieni con me,chiamo papà e ti faccio portare da lui-
-Non c’è un’altra soluzione?- chiesi svogliata sbuffando. Avrei fatto di tutto pur di non vedere mio padre.
La vidi illuminarsi in viso. –Si,si che c’è-
-Dimmela,allora-
-Esci.- esclamò entusiasta –Esci con me e Ryan. Oggi. Esci!-
-Non se ne parla-
Uscire voleva dire che avrei potuto incontrarlo. Se non di presenza,avrei potuto vederlo in foto. Avrei potuto sentire la gente parlare di lui.
-Non puoi scappare per sempre da lui-
Dopo sette mesi sentì mia sorella parlare di lui. Aveva sempre evitato l’argomento,per il mio bene.
-Non sto scappando da lui-
-Ah,no? E da chi allora?-
La risposta a quella domanda non c’era. O forse si. Stavo scappando da me stessa.
-Ti stai buttando a terra per un ragazzo. Un ragazzo non vale niente. Me lo hai insegnato tu-
Un ragazzo non vale niente.
Sorrisi e un bagliore di luce spuntò della mia mente.
Sorrisi ancora di più,ricordandomi quanto fosse bello sorridere.
-Mi faccio una doccia e sono pronta- le annunciai,scattando in piedi.
June mi fece uno di quei sorrisi che mi fece poche volte in vita sua. Lo stesso che mi aveva riservato la prima volta che incontrammo i ragazzi,quando entrò nella stanza di Niall mano per mano con Harry.
 
 
-Avevo dimenticato quanto fosse bella Londra- esclamai guardandomi attorno come una turista.
Mi sentivo una turista nella mia città.
June annuì sorridente,felice di sentirmi dire quelle parole. –Ryan arriverà fra poco-
-Bene,voglio vederlo-
-Eccolo,guarda!- esclamò June di fianco a me,indicandolo.
Stava correndo nella nostra direzione. Era più gay del solito. Più gay di quanto ricordassi. Sorrisi lievemente per quei pensieri stupidi e mi tuffai tra le sue braccia non appena fu a un centimetro da me.
Lo sentii piangere.
Non dissi niente. Lo abbracciai soltanto.
In quel momento capii che avevo fatto un grande sbaglio ad averlo tagliato dalla mia vita. Lui era una delle persone più importanti per me. E io l’avevo rifiutato.
-Perché non hai voluto più vedermi?- mi domandò incerto,staccandosi a mala pena da me.
Lo guardai in quei suoi occhi e non seppi cosa dire. Non c’era davvero un motivo. Volevo solo stare sola.
-Scusami- dissi soltanto,sapendo però,che con delle scuse non si poteva sistemare tutto.
Le scuse certe volte non servono a niente se non accompagnate da delle spiegazioni. –Sono stata in depressione. Cioè,credo di esserlo ancora- aggiunsi,riattaccandomi a lui.
La depressione mi aveva perseguitata per tutti quei mesi come un cacciatore caccia la sua preda. Io non avevo fatto nulla però per mandarla via. Ero stata li,a farmi catturare tranquillamente.
La depressione mi aveva ridotto uno straccio. Mi stava portando via.
-Non devi stare più da sola- sussurrò lui,accarezzandomi i capelli.
-Non voglio starci più-
Ci staccammo lentamente,tenendo ancora unite le nostre mani. Poi mi voltai verso June,che era completamente in lacrime.
-Che ti piangi,idiota?- le domandai,sorridendo.
Lei scosse la testa e mi abbracciò –Sai che sono un tipo sensibile-
Scoppiai a ridere e la strinsi ancora di più –Ma vaffanculo-
A quel punto anche lei e Ryan scoppiarono a ridere e si unì anche lui a quell’abbraccio. –Non lasciarci mai più-
Annuii convinta. Non l’avrei fatto davvero. Dopo tutti quei mesi,mi sembrava di vivere in paradiso.
Era tutto così strano. Così bello. Avevo dimenticato quanto fosse bello ridere,quanto fosse bello ricevere un abbraccio dalle persone che ami.
L’ultimo abbraccio ricevuto era stato il suo. E a pensarci ancora mi si lacerava il cuore. Ma in quel momento avevo Ryan e June. Non ero sola. Non lo sarei mai stata.
E non avrei permesso a nessuno di rovinarmi la vita.
Louis sarebbe stato solo un ricordo lontano.
 
-Hell,dove corri così velocemente?- mi sentii chiedere alle mie spalle da mia sorella.
Hell.Da quanto tempo non venivo chiamata in quel modo? In quel momento però non mi diede fastidio,anzi. Era un po’ come tornare nella vecchia me.
Mi voltai e feci la linguaccia –A riprendermi il lavoro-
June si paralizzò. –Non credo sia una buona idea- scoccò la lingua sul palato –Cioè…fino a poco fa stavi male. Non ti sembra di correre un po’ troppo?-
Mi sembrava strano sentirmi dire quelle parole dopo mesi e mesi di lunghe discussione sul ricominciare una nuova vita.
-Me l’hai detto tu di ricominciare-
-Non in quel bar. Non con quelle persone- la sua espressione era preoccupata. E in quel momento capii il motivo delle sue parole. Aveva paura di Matthew. Ma quel ragazzo era il più remoto dei miei pensieri,anzi,non ne faceva proprio parte.
Non significava niente per me. Solo una persona meschina.
-Non provo più niente per Matthew. Non importa più ormai- la rassicurai mettendole una mano sulla spalla.
Lei sospirò –Non andare,non voglio che tu ti faccia male-
Mi resi conto che in quei mesi ero stata davvero ridicola. Mia sorella si era presa cura di me,e io l’avevo sempre trattata male.
Non potevo più continuare in quel modo. Aveva ragione lei.
Fanculo a Louis!
-June,basta con questi discorsi. La tua Hell è tornata!-






look at me-
sarà estramemanete breve perchè non ho praticamente connessione.
il mio computer ha problemi e posso connettermi poco :(
grazie mille per la recensioni dello scorso capitolo,vi amo davvero.
ho scritto una nuova storia,
passateci se vi va!
parla di una storia completamente diversa dalle altre e posterò il secondo capitolo al più presto! 
White Roses




 

Adesso vado che la connessione fa davvero schifo çwç spero di aggiornare far away al più presto! Besos, Adri

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Capitolo 21
*** Vecchi amori; ***


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Vecchi Amori.
 
Maggio 2013.
 
 
{Quanti ricordi, mi son tornati in mente
Guardando i tuoi capelli
 Non pensavo, che
Bastasse così poco, per ricordare
Chi cercavo di dimenticare, da tanto tempo
Per paura di non trovare
Un'altra che mi desse
Quello che mi davi tu, che avevi tu}
Zero Assoluto-Quello che mi davi tu.
 
 
 

June

 
 
-Mmh- mugugnò il ragazzo disteso di fianco a me,ancora dormiente. Cercare di svegliarlo era stata l’impresa più ardua della mia vita,ma alla fine ci ero riuscita dopo più di mezz’ora.
-Dai,sveglia bell’addormentato!- lo incitai nuovamente,scostandomi il lenzuolo di dosso e cercando i miei vestiti lungo il pavimento.
Era ancora mattino presto,ma non avevamo tempo per restare insieme e coccolarci,anche se era il desiderio di entrambi.
-Che palle- sbuffò finalmente lui,svegliandosi e stirandosi.
Lo guardai e gli sorrisi. Era bellissimo e spontaneo. Anche alle sette del mattino,con i capelli tutti arruffati e gli occhi colmi di sonno,era stupendo.
-Sai che resterei sempre con te,ma avete le prove più tardi e tu non puoi arrivare tardi come sempre- gli sorrisi,spostandogli i ricci dalla fronte.
Lui annuì e mi diede un bacio sul naso. –Sono felice di essere tornato.- concluse,alzandosi e cercando i vestiti sparsi a terra.
-Anche io,non sai quanto-
Ed era vero. Mi era mancato da morire. Quei mesi erano stati infernali per me. Cercare di fare uscire di Helena dalla depressione senza l’aiuto di nessuno non era stato facile.
Harry era stato lontano per tanto tempo,ma adesso era tornato. In piedi di fronte a me,con quel suo solito sorrisetto malizioso.
-Ti amo-
Mi era uscito senza volerlo. Forse il pensiero mi era uscito fuori con troppa voce. Fatto sta,che lui sentì.
A quel punto,tirarsi indietro era da idioti. –Ti amo. Da sempre-
Lui sorrise teneramente,dopodiché avvicinò a me e mi baciò appassionatamente. –Mi sa che gli altri possono aspettare-
Oh,e l’avrebbero fatto.
 
 

*

Gli studi era grandi. Così grandi che se Harry non mi avesse tenuta per mano tutto il tempo,mi sarei persa in un batter d’occhio.
Anche il camerino era abbastanza grande. C’era un divano di pelle che attendeva solo me.
-Aspettami qui,va bene?- si raccomandò il riccio,lasciandomi nel suo camerino. –Non ci metteremo molto,nel frattempo fa’ come fossi a casa tua- concluse,facendomi un sorriso prima di chiudere la porta alle sue palle.
Annuì convinta e mi sdraiai sul meraviglioso divano di pelle,estraendo il mio cellulare dalla tasca. Che cavolo avrei fatto tutto quel tempo da sola?
“che fai?”mandai un messaggio ad Helena,che stava ancora lavorando. Ultimamente lavorava spesso,faceva anche gli straordinari per tenersi impegnata e non pensare a lui.
“guardo Ben e Matt litigare,hahaha!Tu?da che parte del mondo stai?”
Nonostante il trascorso con Matt,adesso le cose tra i due andavano bene. Helena lo trattava con superficialità,come se non fosse successo nulla.
Era chiaro che per lei,lui era stato completamente rimosso. Non si poteva dire lo stesso di Louis. Non appena qualcuno nominava quel nome,lei cercava di evitare l’argomento e pensare ad altro.
-Louis come sta?Ha superato tutto?- avevo chiesto ad Harry in quei mesi d’assenza.
-Ho dimenticato l’ultima volta che l’ho visto sorridere- era stata la sua risposta,diretta. –Ed Helena,lei come sta?- aveva chiesto a sua volta il mio ragazzo.
Mia sorella non avrebbe voluto che sapesse la verità,mi avrebbe odiata. –L’ha dimenticato da tempo.-
Lo sguardo di Harry era stato colto da una profonda delusione,evidentemente non si aspettava una risposta del genere.
Odiavo mentirgli,ma lo avevo fatto per il bene di Helena.
Malgrado Louis si fosse comportato male,io credevo davvero nei suoi sentimenti,ma non potevo fare più di tanto,considerata la testardaggine della mia cara sorella.
Era un ragazzo speciale e amava Hell con tutto il cuore. Loro dovevano stare insieme. Ma cosa potevo fare? Come potevo essere d’aiuto?
Forse,dovevo solo farmi i fatti miei.
O forse no.
“Nulla,sono a casa. Divertiti allora”
Piccola bugia.
Non potevo dirle la verità,non doveva sapere del ritorno dei ragazzi in città,se lo avesse saputo ci sarebbe stata di nuovo male,e io dovevo proteggerla.
E se lo avesse saputo comunque?
Si farebbe fatta ancora più male.
Forse,avevo bisogno di riposare e trovare una soluzione adatta a quel casino. Sì,una bella dormita mi avrebbe fatto bene,tanto…non avevo nulla di meglio da fare.
Non appena riposai il cellulare in tasca e mi accucciai per bene,sentii la porta del camerino aprirsi. –Harry?- domandai,senza girarmi.
Nessuna risposta. Eppure io avevo sentito la porta aprirsi…
Mi girai piano e…lo vidi. Cazzo.
C’era proprio lui davanti a me. Perché tra tutti,proprio lui?
-Scusa,dovevo prendere una bottiglietta d’acqua- disse,con un filo di voce.
Rimasti pietrificata a guardarlo senza sapere cosa dire. Era la prima volta che lo rivedevo dopo quella litigata. –Oh,fa niente- risposi,imbarazzata.
Prese la sua acqua dal frigo bar e si appoggiò su un mobile di fronte a me,con sguardo fisso.
-Come stai?- chiese,puntando i suoi occhi nei miei.
Era cambiato,dall’ultima volta. La barba era cresciuta e lui era dimagrito parecchio. Dettagli che lo facevano sembrare più bello ancora. E sexy.
Dio,ma che pensieri erano?
-Bene. E tu?-
Ero di poche parole. Averlo davanti mi aveva pietrificata. Non capivo nemmeno le mie reazioni.
-Non posso lamentarmi- biascicò,freddo e distaccato.
Mi sentivo strana.
Dannatamente strana.
Lui invece,se ne stava li tranquillo davanti a me,come se non fosse successo nulla fra noi.
Era successo davvero qualcosa,a parte il sesso?
Lui mi aveva fatto un favore,non mi aveva mai amata. E io avevo sempre amato Harry. Sì,sono andata così le cose.
Per Zayn non sono stata mai nulla.
-Io torno di la- esclamò,facendomi un segno con la testa.
“No,voglio domandarti tante cose!” pensai,mentre lo vidi andare verso la porta. Improvvisamente,mi sentii triste.
-Zayn!- lo chiamai,quando ormai era fuori dalla stanza. Mi pentii subito di quel gesto. Perché lo avevo fatto?
Il moro mi sentì comunque e tornò indietro.
-Si?- domandò,restando sull’uscio della porta,scrutandomi attentamente con quei suoi bei occhi scuri.
Che,sebbene fossero scuri,alcune volte sembravano gelidi. Come il ghiaccio.
-Mi dispiace che tra noi… insomma sì,sia finita in quel modo. Potremmo essere amici-
Amici?
Ma da dove mi era uscito?
Mi tornò in mente una frase di Ryan,o meglio ancora,un aforisma. “Due che scopano come conigli nani selvaggi…non potranno mai essere amici”.
E noi avevamo scopato come conigli nani selvaggi?
No.
Noi avevamo fatto molto peggio.
Lui rise amaramente e poi scosse lievemente la testa. –Amici?No,grazie,ma no.-
La teoria di Ryan forse era vera…ma io volevo provarci.
-Ma perché? Hai voluto mettere fine a tutto tu!Cosa c’è di male ad essere amici?Dobbiamo ignorarci per sempre?-
Lo avevo ignorato fino ad ora. E tutto andava bene. Ma mi era bastato rivederlo per un secondo tutto sudaticcio per scatenare un putiferio ormonale. Merda.
-Non hai mai capito un cazzo di me,mai.- disse deluso.
Oh.
-Cosa dovevo capire? Mi hai detto delle parole che mi hanno ferita tantissimo!-
Già…lo avevo sognato varie notti. Sempre lo stesso incubo. Sempre lui che mi diceva parole orribili.
Il suo sguardo si faceva più serio e gelido. Avanzò verso di me e si chiuse la porta alle spalle.
-Non ci hai messo molto a consolarti,già la sera stessa hai dormito con Harry-
Non poteva dire così. Non dopo quella litigata.
-Zayn,spero tu stai scherzando. Mi avevano quasi violentata. Dove dovevo andare? Tu mi avevi detto che non ero nulla per te! Nulla!- la voce si era leggermente incrinata.
Gli occhi divennero lucidi senza volerlo.
Lui cambiò espressione e stette in silenzio per qualche secondo,poi riprese. -Ti prego,non continuiamo. Questa cosa potrebbe fare male ad entrambi. Hai ragione tu,okay. Ora solo…fammi andare di la-
Nel giro di qualche secondo il suo modo di parlarmi e il suo tono di voce era completamente cambiato. Si era addolcito.
-Tu sei stato importante per me- mi uscì d’istinto.
Bocca del cazzo ma vuoi stare zitta?
-Tu lo sei ancora-
Tuffo al cuore.
Avevo sentito bene? Io lo ero ancora?
E poi cos’era quel rumore assordante? Ah si,il battito del mio cuore stra accelerato.
-C…cosa?- balbettai,abbassando lo sguardo.
Non rispose. Si limitò a guardarmi. Si accese una sigaretta e continuò a guardarmi,come se fosse indeciso a fare qualcosa. Come se volesse dire qualcosa e non la dicesse.
Ma cazzo,non poteva evitare di fumare così sensualmente?
E poi che voleva dire “Tu lo sei ancora”?
Che vuol dire tutto questo?
–Sei silenzioso come al solito- sbuffai,incrociando le braccia al petto come una bimba.
Lui si alzò,andò a chiudere la porta a chiave e tornò da me,con un sorrisetto malizioso in viso.
O Cristo santo.
-Perché hai chiuso la porta?- esclamai con gli occhi sbarrati.
-June,vuoi fare un po’ di rumore?-
 
 

Hell.

 
-Cinque sterline sulla vittoria di Matthew- scommise il mio capo,seduto dietro il banco accanto a me.
Era un incontro di braccio di ferro avvincente,quello. –Venti su quella di Ben- lo sfidai io,puntando tutto su quel rosso imbranato.
-Ci sto-
Il mio candidato era chiaramente in svantaggio,ma Ben aveva una cosa che Matt non aveva. L’intelligenza.
Ed io avevo una cosa che il mio capo non aveva.
La furbizia.
-Sei un pivello- se la rideva Matt,nettamente in vantaggio.
Benjamin scosse la testa,con la lingua di fuori per lo sforzo. –Le leggi delle leve e del baricentro di un corpo,stanno dalla mia parte- disse,con affanno.
Qualche secondo dopo,la situazione si ribaltò e Matt venne sconfitto miseramente,davanti agli occhi increduli del capo.
-Mai mettersi contro un maestro della fisica!- esclamò Ben tutto contento.
Mi voltai verso il mio capo,con un sorrisetto in volto.
–Tieni le tue venti sterline- sbuffò,sganciando la grana.
Quel giorno il locale era abbastanza vuoto,e quella era una cosa decisamente buona per me,visto che non dovevo sbattere a destra e a sinistra servendo i clienti e prendendo le ordinazioni,ma altrettanto brutta perché dovevo avere quel coglione fra i piedi più del dovuto.
-Ha avuto culo- disse il moro,appoggiandosi al bancone. –Preparami un caffè,rossa- disse,serio.
Da quando mi dava ordini quel citrullo?
-Fattelo preparare da tua madre,coglione- gli risposi secca.
Ridacchiò un po’. –Da quando quel Louis ti ha messo le corna,sei più acida del normale-
Avrei preferito una pugnalata anziché quella frase. Louis. Corna.
Louis.
-Dovresti lasciarla stare- provò a difendermi Ben.
Apprezzai il gesto,ma fu inutile,visto che qualche secondo dopo Matthew era tornato alla carica.
-Stai zitto,frocio. Non è così,Hely? Che fine ha fatto? Lo hai più sentito?-
No. Non l’ho sentito. Mai. Né una chiamata. Né un messaggio.
-Non voglio parlare di lui ora- avevo un tono che cercava pietà. –Non voglio parlare di lui mai più- sembravo un cane bastonato.
Testa bassa,occhi lucidi.
-Che c’è,lo ami ancora?-
Lo ami ancora?
In quel momento,avrei voluto avere Ryan al mio fianco. Avrebbe elaborato uno di quei suoi piani omicidi.
Lo ami ancora?
Oppure June,che mi avrebbe salvata da quella situazione in un modo o nell’altro.
Lo ami ancora?
Ma più di tutti,avrei voluto avere Louis. Gli avrebbe dato una testata dritta in fronte.
Sì,lo amo ancora.
-Non l’ho mai amato,adesso basta.-
Mi spostai e andai vicino alla porta di ingresso,dovevo stare il più lontano possibile da lui e dai suoi occhi gelidi.
Il coglione mi seguì.
-Forse aveva di meglio da fare che stare dietro ad una come te!- mi urlò,costringendomi a guardarlo.
Una come te.
“Non piangere. Non darla vinta a sto coglione” mi ritrovai a pensare,cercando di non dargli un pugno dritto nei denti.
-Buon per lui. Io gli auguro sempre il meglio- un po’ come Adele,insomma. Da quando ero così buona e caritatevole?
Ah già,da quando non volevo più sentire il suo nome.
-Tu gli auguri il meglio e lui si scopa le altre. E poi sono io quello cattivo! Cosa aveva di tanto speciale il tuo Louis,Hell?-
Cosa aveva di tanto speciale?
Forse il modo in cui si vestiva,o con cui parlava,o il modo in cui rideva,o quello con cui mi guardava.
Il modo in cui mi baciava.
Lui…era speciale e basta.
-Nulla,smettila adesso-
Sapeva che parlare di lui era l’unico modo di essermi superiore,e per questo insisteva.
-Almeno era bravo a scopare?-
Non ne potevo più di quelle parole. Mi spostai velocemente,mi tolsi il grembiule e feci per uscire,ma lui mi bloccò,afferrandomi per il polso.
–Scappi?- mi provocò,malvagio.
Lo guardai con occhi di fuoco e gli sferrai un calcio dritto nelle palle. Emise un gemito e si piegò su se stesso. A quel punto spinsi la maniglia della porta ed iniziai a correre velocemente.
Correvo correvo e correvo.
Volevo fuggire via da tutto quello. Mi meritavo davvero quelle parole? Ero stata così cattiva da meritarle?
Forse si.
Forse era il mio destino.
Matt aveva ragione. Louis aveva trovato qualcuna con cui stare migliore di me sicuramente. Forse non si ricordava nemmeno più di me.
E io lo amavo ancora.
I pensieri cessarono non appena mi ritrovai con il sedere per terra,dolorante.
-Scusami,non ti avevo visto- dissi,riferita al ragazzo con il quale mi ero scontrata.
Alzai lo sguardo per guardarlo in faccia.
Rimasi senza fiato.
La vista si annebbiò e dovetti concedermi qualche secondo prima di tornare a respirare. Il mondo attorno si era fermato.
-Ciao- mi disse,con un sorriso stampato in viso. Quella voce… Dio,quanto mi era mancata! E lui era… così bello.
Non mi aspettavo quella reazione così tranquilla da parte sua. E non mi aspettavo nemmeno le mia,insolita.
Mi tuffai tra le sue braccia e lo strinsi più forte che potei. Quell’abbraccio mi ricordò tante cose. Bei ricordi. Il periodo più felice della mia vita.
Lui era tornato. E mi stava abbracciando e accarezzando i capelli.
Non era cambiato molto,aveva messo su un bel po’ di muscoli però.
–Stavo venendo a prenderti- sussurrò,con voce calda.
Era lì per me.
-Mi sei mancato tantissimo,Niall- mi stupii io di stessa di quella dimostrazione di affetto.
-Anche tu,Hell,anche tu.-





Look at me-
SCUSATE SCUSATE SCUSATE SCUSATE SCUSATE SCUSATE SCUSATE SCUSATE *si mette in ginocchio* SCUSATE SCUSATE SCUSATE SCUSATE SCUSATEEEEEEEE çç
dio santo,mi sento veramente una merda.
non aggiorno questa storia da più di un mese. faccio cagare.
IL MIO PC E' UNA MERDA. cioè. prima con la connessione non andava. poooi ha avuto un cazzo di problema che non funziona non so cosa,e poi non si caricava più. E' UN CESSO.
adesso non è sistemato del tutto.. però diciamo che è meglio di prima.
PERDONATEMI PER LA MIA ASSENZA (questo capitolo era pronto da un casino,non sapevo solo come pubblicarlo!)
scusatemi se non sono passata più dalle vostre storie...se volete potete lasciarmi tutti i link in una recensione e le leggerò al più presto!
passando al capitolo...
VI PIACE?
per me questa cosa di June è stata inaspettata,cioè! HAHAHAHHAH
boh,spero vi piaccia.
a me piace il contenuto ma come è venuto fuori un po' meno lol sembra scritto con i piedi. 
btw SPERO CHE LASCIATE UNA RECENSIONE E CHE NON MI ABBIATE ABBANDONATA çç
anche perchè ora sarò presente più che mai,i promise!
fatemi sapere!
besos,
Adri


ps: passate dall'altra mia storia,sono troppo pigra per mettervi il link :'( si chiama White Roses!
aggiornerò presto anche quella!

 

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Capitolo 22
*** Ricordarmi ancora perchè ho bisogno di un uomo; ***


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Ricordami ancora perché ho bisogno di un uomo.
 
1 Giugno 2013.
 

June.

 
 
Quella scena mi aveva fatto ritornare in mente la nostra prima volta.
Aveva usato lo stesso modo per chiedermi di fare sesso. Un modo per farmi capire quanto forse diverso e speciale. E in quel momento,a distanza di mesi,pensavo ancora le stesse identiche cose di lui.
Era fantastico,ma per quanto potesse essere,io avevo già qualcuno da amare. Qualcuno con cui condividere la mia vita. Qualcuno che fosse il mio primo pensiero al risveglio e l’ultimo prima di dormire.
Il mio Harry.
La persona per cui avevo letteralmente perso la testa.
-Zayn?!- strillai,mettendomi in piedi sul divano. –Zayn,che stai facendo?- ripetei,vedendo la passione nei suoi occhi.
Il moro udendo quelle parole si ricompose immediatamente,come se fosse tornato da uno stato di trance. –Credevo volessi…insomma…sì….hai capito- farfugliò,in totale imbarazzo.
Tornai a sedermi,a qualche centimetro da lui,che invece era sulle ginocchia sul divano.
-Ma io sto con Harry!- strillai quasi,sbattendo le mani contro le gambe. Harry mi aveva detto che le cose fra lui e Zayn non erano andate mai poi così bene,ma da un po’ di tempo erano nettamente peggiorate. Io mi sentivo terribilmente in colpa per quello,non avrei dovuto mettermi in mezzo. Non avrei dovuto chiedere a Zayn quel favore.
Però,se non glielo avessi chiesto,chissà con chi starebbe il mio ragazzo ora.
-Lo so. So che stai con lui. Credevo solo…- si fermò un attimo,come se fosse in cerca delle parole da dirmi -Senti,lascia perdere- concluse alzandosi dal divano e sistemandosi la canotta scombinata.
Era dispiaciuto e imbarazzato. Non volevo si sentisse così. Non volevo stesse così a causa mia,che si sentisse rifiutato.
Perché io avevo una voglia matta di lui.
-Io…non è che non vorrei farlo con te. Perché credimi,vorrei. Cazzo se lo vorrei!- esclamai,guardandolo negli occhi e non imbarazzandomi per niente. Strano,da parte mia,dire una cosa del genere senza provare alcuna vergogna. -Ma…- interruppi la mia frase volontariamente,sperando che lui capisse.
E così fu.
-Ami lui- finì il moro al mio posto.
Bingo.
Lo amavo da impazzire.
-Mh…- evitai di confermare -Non capisco comunque quello che ti passa per la testa. Prima mi mandi via,fai finta che non esista per mesi… e adesso vuoi scopare?-  domandai,con voce stridula,spostando per un attimo l’attenzione da Harry e i miei sentimenti.
Lui si schiarì la voce come per dire qualcosa,ma se ne rimase in silenzio,guardandosi le punte delle scarpe.
In quel momento,vendendolo lì,con la solita mascella contratta,non potei fare a meno di ricordare quei giorni passati con lui. Era stato tutto perfetto. Tutto paradisiaco,eppure era finito senza un motivo preciso.
Se Harry non fosse tornato,io adesso starei con Zayn? Sarebbe stato lui il mio ragazzo?
Se lui non mi avesse mandato via,quel pomeriggio… Avrei amato lui con tutta me stessa?
-Ero in astinenza- disse poi tutto d’un fiato,senza smettere di guardarsi le scarpe. Mi venne quasi da ridere di fronte a quell’affermazione,ma mi limitai a storcere le labbra.
-Esistono le prostitute per quello. Oppure,ci sono milioni di ragazze che pagherebbero per farlo con te,e scommetto che non sei in astinenza.- risposi,guardandolo e vedendolo diventare sempre più rosso. –Forse lo hai fatto pure prima di entrare qui,conoscendoti-
Non rispose,tanto per cambiare. Era snervante. Come se non gliene fregasse nulla.
Certe volte,parlare con un muro sarebbe stato molto più interessante,altre,invece,i suoi silenzi valevano più di mille parole. Era strano ma…i suoi silenzi comunicavano. Ogni parte del suo corpo comunicava.
-Ma perché non ti esprimi mai,Zayn?!- gli chiesi quasi innervosita dal suo atteggiamento. –Cazzo!Fammi capire qualcosa!- continuai,cercando una sua reazione.
Che non tardò ad arrivare.
Lo vidi sbattere un piede a terra,e girarsi velocemente verso di me. Lo vidi fare un respiro profondo,come per voler dire qualcosa.
E invece non disse nulla.
Prima che potessi rendermene conto portò la mano sulla mia nuca e avvicinò bruscamente le mie labbra alle sue.
Schiuse le labbra velocemente,e io,dopo una prima resistenza,non potei fare a meno di fare lo stesso.
Ci stavamo baciando. Lo stavamo facendo così bene che mi ero dimenticata del resto del mondo. Eccetto di un paio di occhi verdi. Gli occhi che amavo da impazzire. Ma quel bacio,per qualche istante,era riuscito a farli allontanare dalla mia mente. Come se mi avesse ipnotizzato. Le sue labbra calde mi erano mancate da impazzire,così come toccare la sua barba incolta che amavo da star male.
Quando il bacio finì,non per volontà mia sicuramente,Zayn rimase a un centimetro dalle mie labbra.  Sospeso.
-Perché ti amo- sussurrò immediato,con una voce calda.
Si alzò di scatto e senza nemmeno guardarmi,corse via sbattendo la porta dietro di sè.
 
 
*
 
Tornare a casa con Harry,riuscire a guardarlo negli occhi e fare finta di nulla fu davvero un’impresa degna della più brava attrice al mondo.
Mi sentivo terribilmente in colpa. Avevo ricambiato il bacio. E mi era piaciuto,ma.. la cosa più sconvolgente era che..
Zayn mi amava.
Non me ne capacitavo. Allora perché mi aveva lasciata andare? Allora perché complicarmi la vita dopo tutti questi mesi?
Allora perché lasciarmi fra le braccia del tuo amico?
Domande,domande, e ancora domande. Tutte senza risposta. E solo una persona al mondo poteva darmi una risposta,ma era troppo pericoloso rivederla. Non volevo rivedere Zayn,non volevo fare del male a Harry,perché so come ci si sente.
So quant’è orribile essere traditi.
So il dolore che si prova. E Harry non avrebbe dovuto provare nulla di tutto ciò,perché lui era davvero meraviglioso.
E quel giorno,forse era stato un segno di Dio per farmi sentire ancora più verme,lui era ancora più dolce del solito. Pieno di attenzioni.                                                                                  
-Amore ma mi stai ascoltando?- mi domandò il mio ragazzo,ai fornelli. Stava cucinando le omelette,lo sentivo dall’odore. Era un bravo cuoco,io mi limitavo ad osservalo seduta su una sedia e poca distanza da lui. –Visto,Lou? E’ totalmente assente oggi!- disse a Louis,accanto a lui.
Avrebbe cenato con noi,quella sera. Era totalmente cambiato dall’ultima volta. Totalmente diverso da come appariva nei video,o nelle interviste. Era sciupato,con delle notevoli occhiaie. E poi non era così allegro come lo era di solito.
Non faceva più battute squallide.
-Si,scusami…ho solo mal di testa- mentii per l’ennesima volta quel giorno.
Lui roteò gli occhi e poi ripeté per l’ennesima volta. -Io e i ragazzi avevamo pensato di organizzare un mega party per il nostro ultimo singolo! Che ne pensi?- mi domandò tutto contento,con quel sorriso stampato in viso.
-Tu… e i ragazzi?-
“Fa che per i ragazzi non intenda anche Zayn!Fa che per i ragazzi non intenda anche Zayn”
-Io e gli altri della band,Ju! Certo,dovremmo parlarne con i manager,ma credo sia una bella idea!Faremo stampare degli inviti domani e tutto sarà perfetto..-
Avrei rivisto Zayn,maledizione! D’altronde,non avrei potuto ignorarlo per sempre. Forse non era poi così male,ci avrei parlato e avrei chiuso quella situazione.
Avrei fatto di tutto per quel ragazzo fantastico di fronte a me.
-Sarà fantastico- esclamò sarcastico Louis,alzando le sopracciglia. Era evidente che lui non fosse poi così felice di questa festa,anzi.
-A me sembra una buona idea,amore!- gli dissi,sorridendo e andando più vicino a lui.
Gli brillarono gli occhi sentendomi dire quella frase –Diglielo anche ad Helena appena puoi!-
Dopo quella frase,Louis respirò profondamente.
-Certo,appena avrete gli inviti gliene porterò uno-
-No.- rispose di getto Louis. Sia io che il mio ragazzo lo guardammo aggrottando la fronte. –Glielo porto io l’invito-
 
 

Hell.

 
Da quando Niall aveva messo piede in casa mia,né io né lui avevamo osato pronunciare il nome ‘Louis’,forse consapevoli del male che ci avrebbe fatto.
Eppure ero curiosa di sapere dei sentimenti del biondino nei miei confronti. Gli piacevo ancora?Mi aveva dimenticata?
Lui sicuramente sarebbe sempre rimasto un buon amico per me,nient’altro.
Non mi sarei più fidanzata per il resto della vita. Sarei stata una vecchia zitella con una carriera stupenda,perché sì,sono sempre le zitelle a far carriera e a diventare donne soddisfatte.
-Se me lo avessi detto prima che saresti stato da me per un po’ avrei messo in ordine casa- dissi,aprendo la porta e trovandomi davanti il caos lasciato da me prima di uscire. Vestiti dappertutto!
A terra intravidi l’ultimo libro letto recentemente, ‘Ricordami ancora perché ho bisogno di un uomo’
Quel libro è una verità assoluta,ti illumina la vita e ti fa capire tantissime cose.
Una donna potrebbe benissimo vivere senza un uomo. E stare anche bene!
Però,con un veloce scatto del piede lo misi sotto il tavolino di cristallo,non volevo che Niall pensasse che fossi così disperata da leggere un libro del genere da zitella inacidita.
-Da quando ti fai questi problemi?- mi domandò il biondino,con un sorrisetto bellissimo stampato in viso.
Sorrisi a mia volta e annuì. –Hai ragione!-
Da quando sono una zitella inacidita,forse.
Dopo aver tolto la marea di vestiti racimolati sul divano (ci impiegai almeno una mezz’oretta),ci sedemmo a chiacchierare,ovviamente accompagnati da birra e patitine al formaggio,le nostre preferite. Sì,le solite del cazzo che si attaccano al palato.
Come se tutti quei mesi non fossero passati.
-Le tieni sempre,eh?- domandò riferendosi alle patatine.
-Ovvio!Non si sa mai che passi un Niall Horan affamato e io non le abbia!- lo presi in giro,sorridendo.
Sorrise anche lui –Fai bene allora!-
Ci fu qualche attimo di silenzio,accompagnato dai modi di fare rozzi di Niall nel mangiare. Non che io fossi meglio.
Forse,se due camionisti ci avessero visti,si sarebbero schifati dei nostri modi di fare.
-Allora,come mai mi hai chiesto di stare da me per un po’?- domandai,visto la sua richiesta di qualche minuto prima di voler venire a vivere da me fino a quando non avrebbe trovato un’altra sistemazione.
-Perché mi serve un posto dove i paparazzi non mi possano trovare,e qui è perfetto! E poi volevo passare un po’di tempo con la mia Hell!- esclamò l’ultima frase con un’enfasi che non gli apparteneva in passato. Era cresciuto chiaramente,quel biondino timido era totalmente sparito! Puff! Al suo posto… una bomba di sesso pronta ad esplodere.
-Puoi stare qui tutto il tempo che vuoi- lo rassicurai,bevendo un sorso di birra.
-Guarda che ti prendo sul serio eh- scherzò lui.
-In effetti mi era mancato averti in mezzo ai coglioni!- lo presi in giro,facendogli la linguaccia.
-Ah si?- domandò lui,poggiando la birra sul tavolino e mettendosi a cavalcioni su di me,iniziandomi a fare il solletico.
Stronzo!
-Io sono una persona fantastica!- continuò,torturandomi.
-Tale madre tale figlio!- continuai a prenderlo in giro e scalciando cercando di liberarmi.
-Cos’hai da dire contro mia madre,Elizabeth?- disse,imitando il tono di voce di quella racchia di sua madre.
-Niente,tesoro paffutello!-
Sentendo quella frase lui rafforzò il solletico e non potei fare altro che ridere.
-Ba…Basta Ni..all!- riuscì a dire fra le risate.
-Dì che sono una persona fantastica!-
-S..sei..una persona…fantastica- udendo quella frase finalmente si scansò e tornò al suo posto,riprendendo la sua amata birra.
-Così va meglio- disse facendomi l’occhiolino.
-Stronzo- gli dissi,mettendo le braccia conserte.
Lui scosse la testa sorridendo. –Che facciamo stasera?-
-Non so…che vuoi fare?-
-Organizziamo un mega party hard! Invitiamo tutto il vicinato e anche lesbiche e gay. Dio,quanto amo le lesbiche! Tu hai tendenze lesbiche per caso? Sei così trasgressiva-
Mi portai un mano in fronte e scossi la testa. –Tu sei veramente un coglione,Niall Horan-
-E’ un no?-
-Perspicace!-
Incrociò le braccia e mise il broncio. –Ma…le lesbiche…-
-Niente lesbiche!- lo interruppi,prima che potesse dire qualche altra cazzata. –Ordineremo dal cinese e poi andremo dormire visto che io domani devo alzarmi presto per andare a lavoro-
-Ah,posso passare a prenderti domani appena finisci?- domandò con assoluta innocenza.
Perché sarebbe dovuto passare a prendermi?
-Posso tornare anche da sola a casa,lo faccio sempre!Non c’è bisogno che tu ti preoccupi!- dissi,mettendo le mani avanti e agitandole.
-Non ho un cazzo da fare,fammi fare qualcosa! E poi voglio spaccare la faccia a quel coglione che ti ha fatto piangere prima..-
Scossi la testa e sospirai. –Tranquillo,posso farcela da sola. Comunque puoi venire,basta che non picchi nessuno!-
Adesso che lui era con me,mi sentivo più forte. Avrei potuto affrontare Matt e dirgliene di tutti i colori.
Hell is back,bitches!
-Beh,considerando che non ho mai fatto male nemmeno ad una mosca,credo di potercela fare!- scherzò,sorridendo.
Io lo adoravo,perché qualunque cosa succedesse,lui era sempre pronto a ridere e a scherzare. Era un sole portatile,pronto a illuminarti la giornata.
-Grazie,davvero- mi uscì spontaneo,guardandolo.
Tutti quello zucchero dei muffin al cioccolato mi era andato al cervello!
Lo vidi aggrottare la fronte e guardarmi curioso. –E per cosa?-
-Per avermi finito le patatine,brutto bastardo!-
Lui alzò le sopracciglia e poi scoppiò a ridere. –Se non la smetti di insultarmi inizio a scoreggiare per casa..e tu hai sentito quello che detto mia madre sulle mie scoregge,vero?-
-No!Ti prego no! Non ti insulterò mai più allora-
Lui fece un sorrisetto malizioso –Sarà stupenda questa convivenza-
Sbuffai,portandomi le mani sulle guancie,ormai rassegnata. –Stupenda-
 
 
*
 
Svegliarsi per colpa di Niall Horan che russa dall’altra parte della casa non è sicuro quello che si usa dire ‘un dolce risveglio’.
Anzi,io lo definirei un pessimo risveglio. Un risveglio di merda.
Carica di tutta la mia forza mattutina,riempio un secchio pieno d’acqua,pronta a fare una bastardata degna di me.
Mi trascinai lentamente fino al divano dove dormiva il biondino e poi…. Puff. Un secchio di acqua ghiacciata gli arrivò addosso,facendolo alzare di scatto.
Lui mi guardò terrorizzato,con occhi sbarrati.
-Ma che minchia fai?!- esclamò,sconvolto.
Scoppiai a ridere e poi gli feci la linguaccia –Benvenuto in casa Parker,bello!-
 
 
 
Dopo la sorpresina che avevo fatto a Niall quella mattina quel biondo tinto si era rifiutato di accompagnarmi con la sua macchina,così avevo fatto da me.
La sua macchina era stata così gentile da farsi guidare da me fino a lavoro. Che gesto carino,vero?
Quella mattina,avevo usato l’abbigliamento che usavo in genere prima di diventare un agnellino.
I capelli rossi erano sciolti e lunghi fino a toccare quasi il sedere,gli occhi era truccati pesantemente,ed ero più nuda che vestita.
Quando entrai,vidi Ben strabuzzare gli occhi e sistemarsi gli occhi giganti. –Quanto sei bella,Hell!- esclamò,con la bocca leggermente aperta.
Feci un sorriso malizioso e gli scompigliai i capelli. –Grazie,tesoro-
L’obbiettivo di quella giornata,era fare fuori quel coglione fatto male di Matthew. Non appena lo intravidi dietro il bancone,tutta la rabbia si impossessò di me.
-Guarda chi si rivede!- esclamò,sorridendomi. –Sai che per poco non perdevo l’uso delle palle?-
-Ah,le hai mai avute?Io credevo di no!- risposi di getto,facendogli l’occhiolino.
-Beh…-
-Non hai nemmeno il pene! Cioè,è così piccolo che non potrebbe soddisfare nemmeno una formica,cazzo ma come ho fatto a fare sesso con te? Doveva essere un periodo oscuro della mia vita!- continuai,senza levarmi il sorriso dalla faccia.
Lui sbarrò gli occhi,come colto di sorpresa,e così si giocò il jolly. Louis. –Louis ti faceva godere, invece?-
Provai un leggero fastidio,ma passò subito. –Oh,si cazzo! Lui si che è bravo,a differenza tua! Un grande scopatore!- enfatizzai ogni parola. –Se non ti dispiace,adesso tu e il tuo micropene ve ne andate a fanculo e mi lasciate in pace,sennò troverò un modo per fartela pagare,e non scherzo,coglione-
Lui aggrottò le sopracciglia,sempre più stupito. –Beh voglio proprio vedere!-
Annuì e presi immediatamente il mio cellulare,mandando un messaggio a una persona che di piani per struggere la vita degli altri ne aveva fatti a bizzeffe.
‘Ryan!Dobbiamo scoglionare quel bastardo di Matthew,mi affido a te,okay?’
Posai il cellulare e poi lo guardai negli occhi. –Vedrai presto!-
Dopodiché,iniziai a lavorare,aspettando che Niall venisse a rivendicare la sua auto e a fare casino,ignara di quello che sarebbe successo di lì a breve.







Look at me-
Sciao bele racazzeeeeeee!
fkfvlfkbvfitoeriovksdsdsd io sono troppo felice,davvero.
52 RECENSIONI PER LO SCORSO CAPITOLO!INCREDIBILE!
io non so davvero come ringraziarvi!
Grazie di cuore *w*
spero che questo capitolo vi piaccia e mi scuso per il ritardo
ma è iniziata la scuola e ho iniziato a studiare un casino :(
comunque ho deciso che proverò ad aggiornare ogni sabato,come facevo prima!
adesso corro a rispondere alle vostre magnifiche recensioni e passare dalle vostre storie
ciao bellissime!
besos,
Adri

 

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Capitolo 23
*** Happiness; ***


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Happiness;


1 Giugno 2013;



{Certi amori non finiscono
fanno dei giri immensi e poi ritornano
amori indivisibili
indissolubili
inseparabili.}
Antonello Venditti-Amici Mai


 
La mattinata trascorreva tranquilla,Matthew se ne stava in un angolo,probabilmente cercando le parole da dirmi per vendicarsi,mentre io e Ben parlavamo del più e del meno,giocando ai cruciverba.
Era una giornata di sole,quindi i londinesi ne approfittavano per uscire un po’,anziché rintanarsi in un bar come avevano sempre fatto durante l’inverno gelido.
Avrei voluto farlo anche io,ma ero bloccata lì dentro ad annoiarmi e cercando di fare conversazione con il mio collega.
-Quindi hai trovato una ragazza?- domandai al rosso,sorridendogli sincera.
Ero rimasta di stucco quando Ben mi aveva detto che aveva la fidanzata,considerata la sua ossessione nei miei confronti.
Lui sorrise mostrandomi il suo bellissimo apparecchio. –Si! Si chiama Alisha e fa l’università di architettura,sai…la stessa che faccio io quando non sono dentro questa merda- enfatizzò sulla parola ‘merda’.
Wow,aveva anche imparato ad usare le parolacce.
-Ah,quindi l’hai conosciuta all’università- riflettei ad alta voce. Quindi era pure acculturata.
-Si- cercò dentro le tasche dei pantaloni il suo cellulare,per poi portarlo vicino agli occhi –Vuoi vedere una sua foto?-
La mia risposta sarebbe stata ‘non me ne può fregar di meno’,ma Ben non se la meritava,quindi annuì mentre lui aveva già iniziato a cercarla.
-Eccola,guarda- enfatizzò mentre portò il cellulare davanti ai miei occhi.
Mi sarei aspettata una cozza stratosferica,visto che Ben non era proprio quello che si può definire un ‘bel ragazzo’,anzi,non si può definire nemmeno carino,era…
Brutto?
Cesso?
Orribile?
Però aveva tante altre qualità,sicuramente più di quel Matthew micropene.
Tornando alla foto,quella ragazza era davvero bellissima,capelli ricci,occhi color miele,labbra carnose,un sorriso mozzafiato.
Molto più bella di me.
Provai una leggera irritazione nel sapere che Ben,l’unica persona che forse mi amava di un amore sincero,mi avesse rimpiazzato con una più carina. Comunque,mi sbarazzai subito di quella sensazione,provando felicità per lui.
Se lo meritava davvero.
Dovevo provare a non essere egoista e a pensare al bene degli altri,per una volta in vita mia.
-E’ davvero bellissima- dissi carina,porgendogli il cellulare.
Lui sorrise orgoglioso e si aggiustò i pesanti occhiali.
Nel frattempo,un coglione veniva verso la nostra direzione,con un sorriso trionfante stampato in viso.
Dio,che odio.
Non poteva esserci una buccia di banana a terra?
-Allora,cosa fate di bello?- chiese Matt,con sguardo malizioso,appoggiando le mani sul tavolo che divideva me e Ben.
Niente che interessi.
Decisi che forse era meglio ignorarlo,per non farlo sentire troppo importante.
-Ho fatto vedere ad Hell la foto di Alisha!- esclamò entusiasta Ben,sorridendo verso la direzione dello stronzo. –La mia ragazza- affermò sempre più orgoglioso,con occhi brillanti.
Il moro rise di gusto,spettinando i capelli Ben,poi si fermò un attimo a pensare. –Hai detto Alisha,giusto?Riccia…bassina…?- chiese,grattandosi il mento leggermente coperto da una barbetta.
Lo avrei trovato persino carino,se non fosse stato così odioso.
-S…si,la conosci?- balbettò quasi impaurito Ben.
Non si prospettava nulla di buono.
-Beh.. diciamo che la conosco…- si fermò un attimo per rivolgermi uno sguardo gelido -Per caso sai dov’era la tua ragazza ieri sera,Benjamin?- chiese il figlio di puttana con la sua voce odiosa.
Vidi i pugni di Ben stringersi,e la vena del suo collo spuntar fuori.
Provai un crescente senso di rabbia. Voglia di spaccargli la faccia,le labbra,il naso.
Avrei potuto ucciderlo da un momento all’altro.
-Era a studiare dalla sua amica- rispose atono il rosso,guardando il pavimento.
Ecco allora che Matthew scoppiò a ridere ancora di più. –Ed è qui che ti sbagli! Ieri sera,lei era nel mio letto- esclamò orgoglioso,con un certo scintillio degli occhi.
Non so cosa mi successe,ma non riuscii a stare zitta. –No Ben! Non gli credere! Sta mentendo,lo fa solo per farti soffrire!- mi affrettai a dire,avvicinandomi al rosso,che se ne stava con la testa bassa e gli occhi fissi sul pavimento.
Gli toccai la mano,e lui strinse forte la mia.
 -Se stessi mentendo,come farei a sapere che lei ha una voglia sulla chiappa destra?Ah,forse tu ancora non lo sai perché non te la sei..-
Prima che potesse finire di parlare,mi scagliai contro di lui,e gli caricai un pugno dritto in faccia.
Lui si ritrasse,toccandosi l’occhio dolorante.
Le lezioni di thai box erano servite. Ptf.
-Sei impazzita?- biascicò,con la voce carica di dolore.
Mi avvicinai a lui,guardandolo per un attimo negli occhi,gli stessi che quasi un anno fa avevo amato,e con tutta la forza del mio corpo gli diedi uno schiaffo,così potente che mi feci male io stessa.
Viva il corso di thai box!
Lui questa volta non si fece male e scoppiò a ridere,ricomponendosi e guardandomi con gli occhi pieni di rabbia.
-E’ che davanti a te non si dovrebbe più parlare di tradimenti… considerando che i ragazzi che hai attorno non fanno altro che tradirti-
Quelle parole mi colpirono in pieno,facendo venire tutti i ricordi a galla.
Aveva fottutamente ragione.
Cris,il mio ragazzo del liceo,mi aveva tradita.
Matthew mi aveva tradita.
Louis mi aveva tradita.
Perché tutti mi tradivano? Forse non ero abbastanza per loro. Forse le altre erano migliori di me.
-Sei un bastardo- sussurrai,cercando di farmi uscire la voce. –Una merda di persona! Mi spieghi perché vivi? Perché?- urlai,non tenendo conto che la porta del locale si fosse appena aperta e che qualcuno fosse appena entrato.
-E tu sei una troia! Sei una troia perché hai sempre preferito lui a me,perché mi hai preso in giro,perché non mi hai mai amato!E adesso come fai senza il tuo Louis,come?-
D’un tratto,il suo sguardo si paralizzò,spostandosi lievemente alla mia sinistra.
Una mano mi avvolse la spalla.
Non ebbi nemmeno il tempo di guardarlo in faccia,che lo riconobbi già dal profumo.
La sua mano.
In meno di un secondo,la persona che mi sarei aspettata di vedere meno di tutte,mi cingeva la spalla,tenendomi attaccata al suo petto.
Non avevo la forza di respirare.
Non avevo la forza di guardarlo.
Guardavo a terra,i suoi pantaloni rossi con le risvolte e i suoi mocassini.
Dio,aiuto. Ricordami come si respira.
-Perché dovrebbe stare senza me?-
Dio.
Quella voce.
La stessa voce stridula che avevo sempre odiato,adesso mi sembrava essere la voce più calda e più dolce del mondo.
Era perfetta,in quel momento.
‘Perché dovrebbe stare senza me?’
Non capivo il senso di quella domanda. In verità,in quel momento non capivo niente,mi ero pure dimenticata dell’esistenza di Ben,che osservava la scena attonito.
Le gambe mi tremavano.
Sarei potuta scoppiare a piangere da un momento all’altro come un’isterica.
Matthew non rispose,sconvolto quanto me. Solo in quel momento,capii che Matthew era ancora innamorato di me. Lo era sempre stato.
-Noi stiamo insieme- continuò il castano,non ricevendo nessuna risposta da parte del moro.
Dio.
Noi stiamo insieme.
Non trovai nemmeno le parole da pensare in quel momento.
Volevo soltanto una barella per farmi portare in ospedale,visto che sarei potuta morire di lì a poco.
Noi stiamo insieme.
Non era assolutamente vero,ma quella frase era la migliore che avessi mai sentito. Tutto sembrava avere armonia in quelle parole.
Perché lo aveva detto? Che aveva intenzione di fare?
Ma soprattutto… Perché era lì?
-Non lo sapevo- si decise a parlare Matt,provando a reggere il suo sguardo di ghiaccio.
D’un tratto Louis si allontanò da me,facendo sfiorare le nostre mani e provocandomi dei brividi leggeri, e si avvicinò al mio ex ragazzo molto lentamente.
Che stava facendo?
Lo guardò negli occhi e gli sorrise,poi,in meno di un secondo,gli diede un pugno dritto nel naso,facendolo cadere a terra.
Io mi portai le mani alla bocca per lo stupore.
-Questo è perché hai insultato la mia ragazza- scandì Louis,afferrandolo dal colletto. Caricò un altro pugno,meno duro di quello –E questo è perché sei un figlio di puttana-
Dopo di ché tornò verso di me,lasciando Matt lì a terra e Ben con gli occhi sbarrati.
Io non sapevo che espressione potessi avere.
Ero..stupita.
Sconvolta.
Triste.
Felice.
-Allora?Andiamo a farci un giro o vuoi restare con questa faccia per sempre?- mi domandò sorridendomi.
Le gambe non avevano smesso di tremare.
Come riusciva a parlarmi in quel modo? Come se non fosse successo nulla? Come se tutti quei mesi non fossero esistiti?
–Dove vuoi andare?- mi uscì con una voce che non era mia,così sottile che fu difficile udirla persino a me.
-Casa tua?- propose,scrutando ogni mia espressione.
Forse non era una gran bella idea,considerando che dividevo la casa con Horan.
-Non possiamo andare in un bar?O in un parco?- domandai come alternativa. Non volevo che Louis scoprisse che abitassi con Niall. O che Niall scoprisse che avessi visto Louis.
Lui scosse leggermente la testa. –Non posso,mi salterebbero tutti addosso…-
Ah vero,era una star. Ptf. Le persone normali non hanno questi problemi,tiè.
-Va bene,allora lasciami fare una chiamata-
Detto ciò mi allontanai leggermente e presi il cellulare,componendo il numero telefonico dell’irlandese.
Non lo salutai nemmeno,passai subito al sodo.
-Sei in casa?-
Per fortuna rispose subito. –Guarda chi si sente!No,sto da Nandos… Oh ma mi hai fottuto tu la macchina?-
-Si,è vicino al bar,prendila. Comunque credi di restarci per un po’?-
-Si,sono solo qui da un’ora!Cosa credi,devo nutrirmi io!-
-Bene- riattaccai senza neanche salutarlo,nervosa per com’ero.
Mi riavvicinai a Louis e per poco non mi persi nella sua bellezza. Cazzo.
Tutti quei mesi avevo sognato di stare accanto a lui,e boom,adesso era davanti a me,con il solito sorriso stampato in viso.
Forse lui non aveva sofferto così tanto. Forse non aveva nemmeno sofferto.
-Possiamo andare- gli dissi,cercando di sembrare tranquilla,ma ottenendo scarsi risultati.
Mi fece un cenno con la testa e uscimmo dal locale,andando verso la sua auto.
Pregai affinché non lo riconoscesse nessuno.
E Dio mi ascoltò,visto che quando salimmo in macchina nessuno lo fermò.
Forse quel giorno,il karma stava girando dalla mia parte.
Per tutto il tragitto,mi sarei aspettata una delle sua chiacchierate folli,ma nessuno dei due disse niente. Forse fu il troppo imbarazzo,o le troppe cose da dire da parte di entrambi che si erano tramutate in silenzio.
Eravamo intenti a guardare il ciglio della strada.
Quando finalmente arrivammo a casa,aprii la porta,e rimasi sconvolta nel vedere la mia abitazione sottosopra.
Era tutto un misto di…cibo,birra e cibo.
Nemmeno un maiale avrebbe fatto così.
-Sei a dieta?- domandò Louis ironico,con una leggera risatina.
Che figura di merda. Avrei ucciso Niall al più presto possibile.
-Non sei spiritoso- risposi acida,riprendendo il controllo della situazione.
Non dovevo essere carina e gentile con lui,proprio con lui che mi aveva fatto soffrire più di tutti.
Mi aveva promesso amore,mi aveva tradita,ed era sparito.
Né un messaggio,né una chiamata.
No,non c’era da essere carina e gentile con Louis sonoodioso Tomlinson.
Si accomodò sul divano,come se stesse a casa sua.
-Come stai?-
Iniziava il discorso con la domanda più scontata del mondo.
-Prima che arrivassi tu,bene-
-Non mi sembrava che tu stessi bene prima-
Lui e la sua solita risposta sempre pronta. Odioso.
-So cavarmela da sola,non avevo bisogno di te,eroe- speravo che in quelle parole capisse ‘Io ho un fottuto bisogno di te’. Perché era quello,ciò che avrei dovuto dire.
-Non volevo fare l’eroe- si giustificò.
Bene.
-E’ inutile girarci attorno,quindi te lo chiedo subito. Che sei venuto a fare qui?- non seppi nemmeno io con quale scioltezza riuscii a parlare,ma mi ero sbloccata finalmente.
L’imbarazzo e lo stupore iniziale erano spariti. Poi,con più lucidità,mi sarei sicuramente pentita di averlo trattato male,ma in quel momento pensavo solo a come avrei potuto insultarlo.
O abbracciarlo.
O baciarlo.
-Ah,giusto,hai ragione- mormorò lui,alzando leggermente il sedere dal divano e frugando nella tasca posteriore del suo pantalone.
Uscì una specie di biglietto blu.
-Dovevo darti questo- mi porse l’invito,facendo di nuovo sfiorare le nostre mani e provocandomi ancora dei brividi in tutti il corpo.
Presi il biglietto,rigirandolo fra le mani e osservandolo con attenzione.
Era un invito a una festa per il rilascio del nuovo album dei one direction.
Wow.
E io ero stata invitata.
Da Louis stesso.
Quello stava a significare che quella non sarebbe stata l’ultima volta che l’avrei visto. Di colpo mi sentii sollevata,sapere che l’avrei rivisto ancora una volta mi rendeva felice.
Però…
L’avrei rivisto a una festa,con mille ragazze attorno.
Tutte pronte a sbavare per lui. Lui non avrà tempo per me,e io me ne sto tutto il tempo con il broncio,vicino a mia sorella.
No,non potevo andarci sicuramente.
-Non aspettarmi- gli dissi,continuando a osservare l’invito. –Non verrò-
Alzai lo sguardo per controllare la sua espressione. Il sorriso era sparito e al suo posto c’era un faccino abbastanza triste.
-Perché?-
-Perché tu sai meglio di chiunque altro che non appartengo a questo mondo-
-Tu mi avevi promesso che avresti provato a farti piacere il mio mondo-
Wow,se lo ricordava ancora.
-E’ una vecchia promessa,sono cambiate così tante cose-
Lui sbuffò e si alzò dal divano,avvicinandosi pericolosamente a me.
Era a un centimetro dal mio viso.
Ci stavamo guardando negli occhi. Io non ce la facevo a reggere il suo sguardo. Era perfetto,dannazione.
-Ti odio- fu tutto quello che mi uscii,e suonò più come un sussurro sdolcinato.
Lui poggiò la fronte sulla mia e scosse la testa,sorridendo come un ebete.
Ma era idiota?
Beh,si.
Mi ero scordata che il tizio in questione fosse Louis Tomlinson.
Mi stampò un bacio in guancia e si allontanò.
Avevo la pelle d’oca.
Cazzo.
Il contatto delle sue labbra soffici.. calde..
E la mia guancia fredda.
-Io adesso devo andare,ma spero di rivederti presto- concluse,sorridendomi per l’ultima volta e uscendo di casa.
Con gli occhi sbarrati,mi toccai il punto dove prima mi aveva stampato il bacio.
Sorrisi istintivamente e iniziai a saltellare tutta la casa,cantando canzoni idiote.
Ero così felice che non la smettevo di ballare e cantare,con il sorriso da ebete stampato in viso. Ma che mi era preso?
Il ragazzo che amavo era tornato,mi aveva difeso,mi aveva invitato a una festa,e non avrei dovuto essere felice?
Cazzo,ero la felicità fatta a persona.
Lui non era cambiato. Era sempre il solito idiota,e quella fu la cosa che mi fece più piacere. Avevo paura che potesse cambiare,che la fama gli avrebbe dato alla testa,invece no.
Mi aveva pensata. Mi aveva invitata. Si era ricordato di me. Non mi aveva dimenticata. Mi aveva difesa. Aveva picchiato Matthew. Lo aveva lasciato stecchito a terra.
Tutto in quel momento sembrava perfetto. Anche Niall,sul ciglio della porta,che mi guardava con gli occhi sbarrati.
No,un momento. Niall che mi guardava con gli sbarrati?
Mi fermai di colpo,con un’espressione imbarazzata. Era la giornata delle figure di merda?
-Sai.. ho scoperto che c’è un manicomio a pochi isolati da qui- ironizzò lui,ridendo.
Gli feci il dito medio e la linguaccia,scoppiando a ridere anche io.
Nella stanza riecheggiavano le nostre risate.
Mi avventai su di lui,stringendolo forte.
Lui,dopo pochi secondi di stupore, ricambiò l’abbraccio. –Cos’è tutto questo affetto?-
-Sono solo felice- esclamai,appoggiando la mia testa sulla sua spalla.
-Sono contento di farti questo effetto-
Forse,avrei dovuto correggerlo,ma non ebbi il coraggio di rovinare quel momento sospeso fra il paradiso e non so cosa.
Forse,le cose sarebbe tornate al posto giusto.








Look at me-
Hola!
Come state belle?
Vi piace il capitolo? A me non convince tanto (sarebbe strano il contrario) però boh,non ho potuto fare di meglio c:
btw GRAZIE a voi che leggete,mettete fra i preferiti/seguite/ricordate,MA SOPRATTUTTO A CHI RECENSISCE I CAPITOLI.
Non sapete quanto mi fa piacere!
Anche se l'ultimo capitolo l'hanno recensito in 24,mentre quello prima in 52. LOL faceva così cagare? HAHAHAHAH 
ditemelo se non vi piace,non mi offendo c:
fatemi sapere se vi piace questo! 
btw non manca moltissimo alla fine della storia.. credo...mmmh...non più di quattro capitoli a occhio e croce çç 
io so già che morirò senza questa storia HAHAHAHAH
mi dileguo e vado a guardare il video di CIASTEN BIEBAH per la millesima volta (amo quel ragazzo ciovrwonvrokvnfkfsdn) secondo voi quel video non è eiwofhioevrioevrhnevkrnvr? cazzo non riesco a smettere di guardarlo!
mi rendete conto che fortunata la minaj? gli ha fatto sentì a presenza HAHAHAHAHAHAHAHAH
basta sto sparando troppe minchiate
se volete seguitemi su twitter 
https://twitter.com/_itsjawaad
besos,

Adri



CAUSEEEE ALL I NEEEED IS A BEAUTYYY AND A BEAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAT

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Capitolo 24
*** Some people never change; ***


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Some people never change;
 
 
19 Giugno 2013.
 
 
 
-Porca troia,Niall,sei in bagno da un’ora!- urlai battendo contro la porta,cercando di ottenere qualche risultato.
Solita storia,mangiava tantissimo e poi scappava verso il bagno.
Dall’interno della stanza si sentivano rumori strani. E con rumori strani intendo rumori strani e puzzosi.
-Prova tu a mangiare due piatti di pasta e fagioli!- urlò lui di tutta risposta,con voce un po’ forzata.
Mi portai una mano al viso e scossi la testa,rassegnata.
-A me non piacciono i fagioli- dissi piano. –Allora come facciamo?Vuoi restare lì per sempre? C’è la vostra festa tra meno di due ore…e noi siamo ancora in pigiama!-
Ci fu qualche minuto di silenzio,poi finalmente si sentì lo scarico dell’acqua scendere giù e la serratura aprirsi.
-Oh,finalmente!- esclamai,trovandomelo davanti.
-Scusami,sorellina- sorrise lui,stampandomi un bacio in fronte con delicatezza.
S…sorellina?
-Scusa?- mi uscii spontaneo,con una voce particolarmente stridula.
Mi sorrise dolcemente. –Ormai siamo come fratelli,non trovi?-
Rimasi shoccata dalla sua affermazione,ma non perché non fosse vera,ma perché l’avesse detta lui.
Lui che  fino a un po’ di tempo fa non voleva sentirne di essere amico con me,e addirittura adesso mi definiva una sorella.
Shoccante.
Ma poi,pensandoci bene,in quei giorni il suo comportamento era cambiato notevolmente. Niente più attenzioni strane nei miei confronti,niente più dimostrazioni d’affetto,niente di niente.
Solo litigate tra fratelli e solo risate tra fratelli.
Era strano,come se avesse cancellato tutto.
Il che,non poteva che farmi piacere. Stava a significare la sua sofferenza era finita.
-Mi sono innamorato-
Oh.
Si era innamorato,ecco la spiegazione a tutto. La gente si innamora,vero. C’è ancora chi è capace di farlo.
L’amore è sempre la spiegazione a tutto.
Avrei dovuto essere felice in quel momento,fare i salti di gioia,ballare la macarena con gli animali di madascar,invece me ne stavo lì,con la bocca semi aperta,e con gli occhi pieni di stupore.
-Frena l’entusiasmo!- continuò lui,sorridendomi.
Scossi la testa. –Scusa…E’ che sono davvero felice per te!-
Cercai di sembrare il più convincente possibile,ma dubito che ci riuscii.
-Non sembrava-
Perché infatti non era vero. Non ero felice per lui,nemmeno un po’. Avrei dovuto esserlo,vero,ma il mio grandissimo ego vinceva su tutto.
Ben mi aveva dimenticata.
Niall lo aveva appena fatto.
Quindi,anche Louis non ci avrebbe messo molto a farlo. Forse lo aveva già fatto.
Sono così facile da dimenticare?
Non avrei mai voluto essere la ragazza di Niall,ma mi piaceva sapere che fosse lì per me,ai comodi miei.
Ed era davvero un pensiero orribile,lo so,ma a chi non fa piacere essere amati? Avere qualcuno che ti ricopre d’attenzioni ed è sempre lì presente,per te? Solo per te?
E di colpo,lui si era dimenticato di me.
Veloce e indolore.
Si era innamorato.
E io dovevo essere felice per lui. Lui doveva essere felice.
-Ti sbagliavi,fratellino- gli sorrisi un’ultima volta,prima di entrare in bagno e chiudermi dentro.
 
 
 
*
 
Mentre mi guardavo allo specchio,osservandomi nel mio tubino nero stretto,pensavo al perché stessi andando a quella festa di merda.
Insomma,perché?
Perché mi ero conciata in quel modo? Cioè,è più unico che raro vedere me stessa in un vestito aderente sopra il ginocchio,con delle scarpe nere altissime,credo che le ragazze le chiamino decolté,ma non ne sono poi così sicura. I capelli rossi ricadevano sul seno e il trucco non era poi così marcato.
Chi era quella allo specchio?
June si era dato così da fare per farmi mettere quella robaccia,non potevo deluderla. Anche se,l’idea di camminare su quei trampoli mi faceva già male. Non ero quel tipo di ragazza,e non lo sarei mai stata.
“Non me la sento”scrissi in un messaggio a June.
Per quanto non vedessi l’ora di rivederlo,avevo paura. Avevo paura che non mi avrebbe calcolata,che sarebbe stato con altre persone dimenticandosi di me.
Forse mi aveva invitato per formalità,per essere gentile.
“Helena,scherzi vero? Non puoi più tirarti indietro! Andrà tutto bene con Louis,ti aiuterò io,promesso”
Si,come se il suo aiuto potesse servire a qualcosa.
“Okay……”
La porta si aprì di scatto,facendomi balzare in aria.
-Non ti hanno insegnato a bussare,villano irlandese?!- sbraitai,trovandomi davanti un bellissimo Niall Horan.
Aveva dei pantaloni blu scuro,dello stesso colore della giacca,e sotto una camicia bianca,piuttosto semplice.
-Esci da quel corpo!- urlò lui,facendo una specie di croce con le mani.
Alzai un sopracciglio,e misi una mano sul fianco. –Eh?-
-Hell riuscirò a farti tornare in te,giuro!- continuò guardandosi intorno -Anche se tu,chiunque tu sia nel corpo di Hell,sei davvero bellissima…-
Scoppiai a ridere,avvicinandomi a lui e dandogli una piccola spinta.
-No davvero…wow…sei…stupenda!Non ho mai visto una ragazza così bella in vita mia!-
Gli sorrisi ancora di più. – Nemmeno la ragazza che ami?-
Lui,non so perché,scoppiò a ridere e scosse la testa. –Nemmeno lei-
Quella frase mi sollevò il morale in una maniera assurda. E riecco il mio ego.
-Adesso muoviamoci,che Liam ci aspetta sotto da un po’!-
-Liam?-
-Si,andiamo con lui...-
-Okay,ma alla tua ragazza non da fastidio vederti sempre con me?-
Lui scoppiò nuovamente a ridere e scosse la testa,prendendomi in braccio. –Muoviamoci che siamo in ritardo!-
Tu,Niall Horan,mi stai nascondendo qualcosa.
 
 
*
Ritrovarsi nella stessa macchina con Zayn Malik,Liam Payne e Niall Horan per alcune ragazze sarebbe stato il sogno di tutta una vita.
Per me,era diventata una cosa normale.
Io e Zayn eravamo seduti dietro,mentre Liam guidava e Niall era accanto a lui.
Perché dovevo starci proprio io dietro con quell’asociale?
Liam e Niall non facevano altro che parlare,parlare,parlare e guardarsi… e tutto ciò era molto strano.
Strano pure per Zayn,che gli lanciava occhiate sospette.
-Louis e Harry sono già lì- parlò il moro,prendendo l’attenzione di noi tre. –Ovviamente c’è anche la sorella di Hell con loro-
-Si chiama June- mi precipitai a dire,guardandolo male.
-So come si chiama- rispose pronto lui.
-Allora chiamala con il suo nome-
-Dovrei?- domandò con aria di superiorità,alzando il sopracciglio.
-Tanto te la darà comunque- sferrai il mio asso nella manica,sorridendogli perfida.
Lui mi sorrise e scosse la testa –Sei una tipa strana,mi piaci-
-Vuoi farti pure me?- gli chiesi provocandolo.
Lui scoppiò a ridere e annuì. –Perché no? E’ da un po’ che Louis non mi picchia-
-Ti prego,insegnami ad essere divertente come te,te ne prego- gli risposi,con una smorfia facciale e con tutta l’acidità possibile.
-Do lezioni di umorismo. Tutti i mercoledì alle sei e mezza,se ti va,ti lascio il mio biglietto da visita- mi fece l’occhiolino,credendosi simpatico.
-Dammelo,così mi ci pulisco il culo-
Lui rise ancora di più. –Sei proprio la ragazza di Louis Tomlinson-
Quella frase,detta con così tanta naturalezza,mi fece tremare il cuore.
-Non sono la sua ragazza- “e non lo sarò mai”,pensai tra me e me.
-Vuoi essere la mia?- mi domandò,con tutta la naturalezza possibile.
Uomini,tutti uguali.
-Oggi è il tuo giorno sfortunato,perché ci metto davvero poco a levarmi questo trampolo e a tirartelo in un occhio,davvero poco-
-Non saresti la prima a farlo-
-E ci credo,stronzo per come sei! E poi come mai stasera parli così tanto? Pensavo fossi muto-
-E’ che sono nervoso- asserì,torturandosi le mani.
-Non ti chiedo il perché,e non voglio pensare che sia quello che sto immaginando io-
Avevo qualche sospetto su lui e June,ma non avevo mai chiesto nulla,perché non mi piaceva farmi gli affari degli altri.
-Non pensarlo allora-
-Posso esserti d’aiuto?- mi venne istintivo chiederglielo.
Ma da quando ero così caritatevole?
Lui mi fece un sorriso sincero e poi scosse lievemente la testa.
-Se vuoi posso prepararti una torta al cioccolato,dicono che faccia venire il buon umore!-
Lui storse il naso –Niall mi ha detto che non sei una gran cuoca…-
Stupido elfo! Come osa?
Emisi un grugnito e colpii l’irlandese dietro il collo.
-Ahia!- esclamò,toccandosi la parte dolorante.
-Se non sono una gran cuoca,cucina tu la prossima volta!- urlai,facendogli una faccia incazzata.
Tutti e tre scoppiarono a ridere,mentre io incrociai le braccia,offesa.
Mi aveva ferito nel profondo.
-Dai,Hell non te la prendere!- esclamò il biondo,tra le risate.
-Tu stai zitto,stronzo- sbuffai –Tale madre tale figlio-
Zayn e Liam risero ancora di più,e il moro mi porse la mano per battergli il cinque.
 
 
Quando arrivammo al locale,fuori era gremito di gente e l’ansia cresceva dentro me. Di Louis non c’era traccia,ma forse era già entrato.
Liam e Niall erano di pochi passi avanti a me e Zayn,che camminavamo a distanza di sicurezza.
E se fosse andato tutto male? Se avessi fatto una figura di merda? Se fossi inciampata e tutti i giornalisti mi avrebbero scattato foto?
Zayn,forse notando il mio stato di agitazione avanzato,si avvicinò a me e mi cinse la spalla con un braccio.
Restai interdetta da quel gesto e lo guardai con una faccia stupita.
-Allora,quando me la prepari questa torta?-
Non seppi perché,ma quel gesto mi colpii particolarmente.
Quel gesto,segnò l’inizio della nostra amicizia.
 
 
 
 
June.
 
 
‘Stai calma,June,andrà tutto bene,June. Lo rivedrai,gli parlerai,e andrà tutto bene. Gli dirai che vuoi stare con Harry,che ami solo lui,e non ti importerà del suo cuoricino che si spezzerà,no.’
Ma chi volevo prendere in giro? Non ce l’avrei fatta mai. Mai mai mai.
Già il pensiero di dovergli parlare,di poter sbagliare a dire qualcosa, di poterlo ferire,mi faceva stare male.
Ero diventata così ridicola da parlare con me stessa.
Magari non l’avrei visto,con tutta quella folla. Magari avrei potuto evitarlo.
O magari no.
-Louis,vuoi stare fermo?- sentii dire dal mio ragazzo. In effetti Louis era diventato davvero insopportabile,era già al terzo bicchiere di non so cosa,e non faceva altro che saltellare qua e la,attirando l’attenzione degli invitati.
-Non ci riesco,cazzo! Merda,merda,merda! Porca troia! Harry,,,aiutami! E poi tu,maledetta June,perché le somigli così tanto?-
Scoppiai a ridere,lasciando perdere per un attimo il pensiero di dover parlare con Zayn e mi concentrai su Louis e Harry.
Il mio ragazzo schiuse gli occhi e sbuffò lievemente. –Andrà tutto bene,basta che non fai il coglione- asserì serio,togliendogli quel bicchiere dalle mani e poggiandolo sul tavolo.
Mi soffermai un attimo su Harry e non riuscii a non pensare altro che lo amassi da impazzire.
Ogni cosa di lui,da sempre,mi aveva rubato il cuore.
E il fatto che adesso,fosse cambiato così tanto,facendomi diventare il suo centro del mondo,era davvero la cosa più bella che potessi desiderare.
Mi sentivo fortunata,perché sapevo che moltissime altre ragazze si sarebbero volute trovare al mio posto.
Io stessa,esattamente un anno fa’,sognavo anche solo di potergli dire ‘ciao’.
E invece eccomi qui,a sentirmi la ragazza più fortunata del mondo.
Harry non è solo aspetto fisico,non è solo un bel ragazzo. Non ha solo una bella voce.
Lui è molto di più,ha una serie di pregi che sarebbero pure infiniti da elencare,ma lui li ha davvero.
Io sono,totalmente,innamorata di lui.
Ogni mia parte del corpo lo è,ogni mia più piccola particella lo è.
E il fatto che lui ricambi,mi fa stare così bene che fa venire quasi voglia di piangere. Di felicità,ovviamente.
E’ come se la forza di gravità non mi portasse più al centro della terra,ma da lui.
Lui era diventato il mio centro.
E davvero,ogni cosa,ogni parola,ogni sguardo che lui mi rivolgeva era oro per me.
Mi sentivo maledettamente in colpa per aver baciato Zayn,ma sicuramente era stato uno sbaglio che non avrei più ripetuto.
Zayn mi piaceva,tanto,tantissimo,forse,se avessimo continuato quella specie di gioco,magari adesso sarei accanto a lui,felice e sorridente.
Per me lui sarà sempre un punto debole. Avrò sempre una cotta per Zayn Malik.
Ma così come era prima,per lui sarà sempre il secondo.
Harry sarà sempre il mio primo. Lo è sempre stato,e lo sarà per sempre.
Certe volte,vorrei che fosse il contrario. Che fosse Zayn il mio primo,perché so,che Harry in un modo nell’altro sa cavarsela.
Harry esprime i suoi sentimenti,Harry ha Louis,non sarà mai solo.
Per Zayn non è così,anche se ha quell’aspetto da duro,è la persona più fragile del mondo. Così come Hell.
Per questo è stato facile da capire per me,perché è molto simile a mia sorella.
Purtroppo,però,al cuore non si comanda. E io non posso far altro che piegarmi a lui,e a amare Harry per il resto della mia vita.
Il che,è davvero una cosa allettante.
 
 
 
-Porca…troia…- Louis risvegliò la mia attenzione,facendomi guardare nella sua direzione.
Nella sala,fecero ingresso Niall e Liam,sorridenti,dietro di loro,Zayn e Hell con un’espressione abbastanza nervosa.
Non potei fare a meno che concentrarmi su Zayn,vestito rigorosamente di nero. Era bellissimo.
Lo vidi girarsi verso di me e guardarmi.
Né l’accenno di un sorriso,né una faccia amichevole. Nulla. Solo uno sguardo duro.
-Cazzo…- le parole di Louis mi distrassero da lui e mi invitarono a guardare Helena,bella più che mai.
Lo stesso Harry si fece scappare un complimento. –Ma è davvero Hell?Cazzo,è bellissima!-
Annuii,felice di aver fatto un buon lavoro con lei.
Era davvero perfetta.
-Bona proprio!- continuò il riccio.
-Okay,Harold basta adesso- gli dissi seria,chiudendo gli occhi a due fessure.
Lui scoppiò a ridere e mi abbracciò,con tutta la naturalezza possibile. –Lo sai che per me tu sei stupenda- mi sussurrò ad un orecchio,provocandomi i brividi.
Dall’altra parte della sala,gli altri quattro stavano venendo nella nostra direzione,pronti a salutarci,e io sentivo il suo sguardo puntato addosso.
Era come se mi perforasse dall’interno. Mi faceva male.
-Invece di farvi i cazzi vostri,aiutate un amico in difficoltà- esclamò il castano nel panico.
Harry sorrise e scosse la testa. –Vuoi l’abbraccio porta fortuna?-
Louis annuì velocemente,tendendo le mani verso il mio ragazzo.
Il riccio si lanciò verso di lui.
Erano davvero fantastici insieme.
Tornai con lo sguardo agli altri quattro,che finalmente erano arrivati davanti a me.
Che la serata abbia inizio!
 
 
 
-Mi stai dicendo che tra te e Zayn non c’è nulla?- mi domandò mia sorella,seduta su una sedia vicino a me.
I ragazzi stavano facendo una specie di discorso di apertura per presentare il nuovo cd.
Una palla,insomma.
-Nulla- le risposi,mentendo.
-Ma davvero pensi di potermi prendere per il culo?-
Sbuffai sconsolata,abbassando lo sguardo. –Beh…potremmo esserci baciati…qualche giorno fa’…-
Hell scosse la testa e incrociò le braccia. –Lo sapevo! E adesso? Cosa farai?-
-E’ quello a cui sto pensando! Io amo Harry,lo sai. Ma non ho il coraggio di spezzare il cuore a Zayn. Io non lo amo-
-Se non glielo dici tu,glielo dico io. Non puoi illuderlo così,so che ti piace,ma devi darci un taglio netto.-
Sospirai,sconsolata. –Lo farò,promesso. Prima o poi…-
Mia sorella si alzò,e mi trascinò verso i ragazzi,che avevano appena finito di parlare. –Vai,adesso!- mi incitò,spingendomi verso il moro.
Helena,io ti odio.
 
Incontrare i suoi occhi ambrati mi faceva venire sempre una morsa allo stomaco. Era come se potessero parlare,come se potessero comunicarmi il suo amore nei miei confronti.
Mi fermai davanti a lui,approfittando che Harry si fosse distratto con Louis.
-Zayn,dobbiamo parlare- dissi,con un tono che convinse poco anche me stessa.
-Ce n’è davvero bisogno?- mi domandò retorico,portando gli occhi verso il cielo.  -Guarda che non sono scemo,ho già capito. Tu non provi nulla,e questo è anche giusto,perché io non posso entrare nella tua vita così,e spezzare il tuo equilibrio.-
Si fermò un attimo,probabilmente in attesa di una mia risposta.
Non riuscii a dire niente,avevo soltanto voglia di ascoltarlo.
-Sai cosa? Che io ti ho amata,e ti amo ancora davvero tanto. Mi alzo la mattina,e penso a te. Mi addormento la sera,e penso a te. Pure mentre dormo,sono costretto a sognarti.
E tutto ciò mi fa dannatamente schifo,perché più cerchi di levarti dalla mia testa,più sono costretto a pensarti. E’ una merda. Vorrei che sparissi. Che partissi. Ma poi penso che morirei senza vederti. Adesso,la cosa che voglio di più è che tu sia felice,e sappiamo che è Harry la tua felicità,quindi lasciamo stare. E’ meglio così. Fai finta che non ti abbia detto nulla.-
Ogni parola che aveva detto,mi era entrata dentro e mi aveva spezzato il cuore. Nessuno mi aveva detto quelle cose,nessuno. Nessuno era stato così carino con me.
Gli occhi erano diventati lucidi dalla sua prima parola. E avrei giurato su chiunque che da un momento all’altro sarei scoppiata a piangere.
-Se non ti dispiace,adesso,vado a farmi qualche ragazza. Vedi? Certe persone non cambiano mai. Buona vita- detto ciò,mi superò,sbattendo contro la mia spalla,lasciandomi sola,in mezzo a mille persone,con le mie lacrime.


look at me-
ciao a tutti bellezze! 
ofbevfjobvfsd grazie per le bellissime recensioni per lo scorso capitolo,ovviamente risponderò a tutti appena possibile c:
che ne pensate del capitolo?
A ME STRANAMENTE PIACE. hahahahah boh,stranissimo.
avete già capito di chi è innamorato niall? qualche idea? c: provate a indovinare,su!
e che ne pensate del povero Zayn? çwç AMORE MIO CI SONO IO PER TE,TI AMO TANTO.
okay scusate HAHAHAHAH 
manca la canzone perchè non sono riuscita a trovarne una,boh!
niente non ho più niente da dire...credo...
mmmh...
besos,
Adri



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Capitolo 25
*** ...Like it's made just for me; ***



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 ….Like it’s made just for me.


19/20 Giugno 2013.

 
 
 
{Your hand fits in mine 
like it's made just for me 
But bear this in mind 
it was meant to be 
And I'm joining up the dots 
with the freckles on your cheeks 
and it all makes sense to me }
Little things-One Direction


ATTENZIONE: questo capitolo è a raiting ROSSO. 





Helena.

 
Mi aggiravo tutta sola per la sala,alla ricerca di qualche viso conoscente,ma nulla. Solo persone sconosciute impegnate a strusciarsi l’un con l’altro. Mi sentivo così fuori luogo,così asociale..
Ah no,giusto,asociale lo sono ogni giorno.
Ma dov’erano finiti tutti? June? Niall? Zayn?
…Louis?
Ah giusto anche questo,a lui non importava niente di me,se gli fosse importato almeno un minimo sarebbe stato lì con me,in quel momento.
Invece dov’era? Dov’era in quel momento? Dov’era stato in tutti quei mesi?
Louis Tomlinson,dove sei stato per tutta la mia vita?
Dopo essere sceso da quel palco era sparito,poof. E io che mi aspettavo che sarebbe venuto da me,stronzo.
Questa gliel’avrei fatta pagare. Anzi,c’erano così tante cose che avrei dovuto fargli pagare..
Partendo dall’avermi guardata quella sera al concerto e finendo con l’avermi fatta innamorare.
Stronzo.
L’ho già detto,vero?
Bene,lo ribadisco.
Stronzo.
Decisi di sedermi su una sedia in un angolo della pista,invisibile a tutti. Avevo ragione,non sarei dovuta andare in quel posto di merda. Quella gente,non faceva per me. Quei vestiti,non facevano per me. Quella minchia di collana di perle non faceva per me,mi aveva irritato tutto il collo,stronza pure lei.
Louis non faceva per me.
Bene,mettiamolo sempre in mezzo quello stronzo.
In realtà lo avevo sempre saputo,sin da quando i suoi occhi glaciali si erano scontrati con i miei sotto quel palco,che lui non andava bene per me,che era di un altro mondo. Che era uno stronzo.
Due persone così diverse non possono stare insieme,è così,è da sempre così. Un principe non si può innamorare di una rana, né di un topo ragno né di una mucca,e diciamo che io rientro nella specie dei topi ragno.
Eppure,una parte di me,anzi,tutta me stessa,era ancora innamorata di Louis Tomlinson. Brutto stronzo.
Mentre vagavo con i pensieri,notai la figura di mia sorella stretta a quella del suo fidanzato,mentre ballavano in mezzo a tutte le altre persone.
Erano avvinghiati. Il braccio di Harry cingeva completamente le braccia della bionda e lei era abbandonata a lui,con la stella sulla sua spalla.
Bene..
E Zayn?
Ci aveva già parlato? Dov’era? Stava vedendo anche lui quella scena?
Cazzo,quante domande.
Comunque,dovevo trovarlo,almeno lui mi avrebbe fatto compagnia e ci saremmo consolati a vicenda. Sì,un po’ come fanno gli irlandesi divorziati all’interno dei pub,ad imbottirsi di birra e a ridere come matti.
Mi sarei vista bene in un pub irlandese con Zayn,sì.
Salii al piano superiore dell’hotel dov’era stata organizzata la festa,quello adibito alle camere da letto. Magari l’avrei trovato lì in giro.
Oppure avrei trovato Niall e mi avrebbe fatto sorridere anche senza la voglia. Ah,ma dov’era finito quell’altro?
Percorrevo le scale tranquilla,guardandomi sempre con la speranza di incontrare qualche viso conoscente,ma anche questa volta,ottenni scarsi risultati.
Perlustravo i corridoi,ma niente. Nessuna traccia.
Si erano tutti volatilizzati.
Magari c’era stata un’invasione aliena e se li erano portati tutti via,eccetto me. Forse perché puzzavo.
No,un momento…non puzzavo. Spero.
Durante il mio percorso,durato un buon lasso di tempo,vidi una porta diversa dalle altre,magari era uscita secondaria,ma di sicuro non faceva parte delle camere da letto.
Comunque la mia curiosità mi spinse ad aprirla. Fantastico. Forse,pensandoci adesso,sarebbe stato meglio non farlo. Anzi,eliminerei volentieri il ‘forse’.
Nella mia vita ebbi pochi momenti shockanti come quello,infatti quell’attimo rientra sicuramente nella top ten.
Il ragazzo che diceva di essere innamorato di me,che mi era venuto dietro per un sacco di tempo,che viveva a casa mia,che era diventato un pezzo importante della mia vita,stava baciando qualcun altro. E non lo baciava in modo normale,no. Lo stava totalmente mangiando.
Non seppi perché,ma mi sentii morire. Per poco le gambe non mi cedettero,e ringraziai il cielo di essere andata in palestra e di avere un minimo di forza,sennò sarei crollata e si sarebbero accorti di me.
Quel qualcun altro non era una lei,ma un lui.
Niall,il mio stupido amico con una stupida cotta per me,stava baciando un altro. Un uomo.
Quell’altro,era Liam.
Restai a guardare,forse per la troppa curiosità o per il troppo stupore,non lo so perché lo feci,ma restai.
La lingua di Niall esplorava la bocca del castano,mentre quest’ultimo accarezzava con foga i capelli del biondo.
Non credevo ai miei occhi,in quel momento non mi arrivò nemmeno ossigeno ai polmoni.
L’irlandese gli sfilò la maglia,facendolo rimanere a petto nudo. Liam sorrise malizioso e si avvicinò di nuovo al biondo,mordendogli il labbro.
Avrebbero fatto sesso,da un momento all’altro.
Il biondo maneggiò con i pantaloni del castano fino a quando li sbottonò,lasciandoli cadere a terra con un gesto veloce.
Diventai rossa per l’imbarazzo,e chiusi la porta velocemente,scappando via da lì.
Iniziai a correre,e scoppiai a singhiozzare come una bambina.
Piangevo perché Niall mi aveva tenuto nascosto tutto,perché non si era aperto con me.
Perché mi sentivo sostituita.
Perché avrei dovuto essere felice per lui,ma non lo ero.
Perché ero shockata.
Perché non lo sapevo nemmeno io.
Perché Louis non era lì con me,stronzo.
Ero pronta a scappare da quel posto,con le lacrime che cadevano dagli occhi. Ero più una fontana che una persona in quel momento.
Ecco perché non mi amava più. Ecco perché tutti quegli sguardi con Liam. Ecco perché tutto.
Sei una stupida Helena.
Vaffanculo.
Questo fu tutto quello che riuscii a pensare.
Per concludere in bellezza la serata,mi scontrai con qualcuno e caddi a terra,facendomi pure male al sedere.
‘Può andare peggio di così?’ mi domandai mentalmente.
Non appena alzai gli occhi per vedere con chi mi fossi scontrata,incontrai gli occhi glaciali dello stronzo.
‘Vaffanculo’ risposi alla domanda che mi ero posta prima.
Lui ricambiò lo sguardo,avvicinandosi a me pericolosamente. ‘Non ti ci mettere pure tu’
Mi strinse forte,premendo con le mani sui fianchi,e dopo essersi assicurato che non sarei più scappata,corrugò la fronte,asciugandomi le lacrime con il pollice.
-Perché stai piangendo?- chiese,come se andasse tutto bene.
Come se fosse tutto normale.
Avrei voluto prenderlo a schiaffi,buttarlo giù da un burrone,fargli provare una tortura cinese,ma non avevo voglia di litigare,non avevo voglia di urlare,almeno,non in quel momento. Non volevo altri pensieri per quella serata,mi era bastato vedere ciò che avevo visto.
Feci spallucce e continuai a guardarlo negli occhi come se nulla fosse.
Più lo guardavo e più mi dimenticavo di essere incazzata con lui.
-Ti ho cercata tutta la serata,ma dove sei stata?-
Si,certo.
-Ero…ero con Zayn- farfugliai. Non doveva sapere che avevo passato tutta la serata con la speranza di trovarlo o di scambiarci anche solo una parola.
Alzò il sopracciglio,come se fosse sorpreso da quello che avevo appena detto. –Zayn? L’ho appena visto slinguazzarsi con una-
Merda.
Ma un po’ di culo mai,eh?
-Si,dico prima…Va beh ma che importa? Mi hai trovata ora-
-Si ma…-
‘Stai zitto,per una buona volta’ pensai. Avvicinai di scatto il mio viso al suo e lo baciai.
Forse,qualche altra ragazza non lo avrebbe mai fatto. Ma io sì. Io volevo quelle labbra più di ogni altra cosa al mondo. E vaffanculo se era uno stronzo,l’avrebbe pagata,prima o poi. Ma non in quel momento.
Da quanto tempo desideravo quella bocca?
Lui ricambiò il bacio,schiudendo piano le labbra e permettendo alla mia lingua di entrare.
Mi era mancato. In quel momento me ne accorsi più di tutte le altre volte. Mi erano mancate le sue labbra,la sua lingua,il suo sapore.
Quel bacio,evidentemente desiderato da entrambi,non era proprio casto,anzi,tutt’altro. La passione ci stava consumando,ed era solo un semplice bacio.
La sua presa era salda tra i miei capelli,come a non voler farmi andare via per nessuna ragione al mondo,mentre le mie mani erano sul suo viso.
-Andiamo- sussurrò,con voce roca.
Di colpo,mi prese in braccio come se pesassi venti chili, e camminò per alcuni metri per quel corridoio,mentre io ero totalmente inebriata dal suo profumo e non facevo altro che baciargli il collo e il lobo dell’orecchio per provocarlo.
Quando finalmente trovò la stanza,si fermò e con uno scatto veloce del piede aprì la porta.
Era una stanza buia,ma una luce fioca riusciva a entrare dalle tapparelle semi aperte,permettendoci almeno di vederci in viso.
Adoravo stare al buio,però con Louis era ancora più bello,perché i suoi occhi illuminavano più ogni altra luce.
Mi scaraventò sul letto con poca delicatezza,guardandomi con un sorrisetto malizioso.
Si distese su di me,senza schiacciarmi,poggiando le mani accanto alla mia testa. Iniziò a baciarmi con molta più foga del bacio precedente. In confronto,quello di prima,era un bacio da bambini.
Mi mordicchiava le labbra,poi i lobi delle orecchie,poi tornava sulle labbra.
Scese a baciarmi il collo,provocandomi brividi in tutto il corpo,per poi passare alla scollatura del vestito.
Mi toccava il seno con avidità,come se non desiderasse nient’altro in quel momento.
Con un gesto veloce mi divaricò le gambe,mettendo la sua in mezzo e premendo la sua eccitazione contro di me.
Lo feci spostare leggermente,per poter alzare il busto e mettermi seduta un attimo.
Lui capì subito le mie intenzioni e si posizionò dietro,facendo scendere la cerniera del vestito e restando qualche secondo a guardare la mia schiena nuda,che non fece tardi a baciare,partendo dalle spalle e scendendo fino alla fine della cerniera. Stanco di quell’indumento in quel momento inutile me lo tolse velocemente,ma non si fermò a quello,perché con un gesto veloce,come se fosse una cosa abituale per lui,mi sganciò il reggiseno.
Avrei dovuto provare vergogna,o comunque qualcosa di questo genere,ma in quel momento la mia mente non aveva spazio per pensare a quelle cose.
In quel momento ero ipnotizzata.
Louis aveva preso il controllo del mio cervello.
Lo avvicinai a me,gli morsi il labbro inferiore e poi gli tolsi la maglia. Lui stesso si stupì di quel gesto da parte mia.
La vista del suo torace nudo non fece altro che aumentare l’eccitazione.
Louis si distese su di me,e fece premere il suo torace nudo con il mio seno nudo.
Il contatto tra le nostre pelli era davvero una cosa stupenda. La mia pelle gelida e la sua calda erano un mix perfetto. Come lo yin e lo yan. Come la pace e la guerra.
Eravamo fatti per compensarci.
Lui intanto,aveva preso a  baciarmi e a palparmi i seni,senza nessuna delicatezza e con tutta la foga possibile. Mi mordicchiava e mi leccava i capezzoli. Era avido e mi voleva. Sentivo che mi voleva e che stava impazzendo e che non avrebbe continuato quel giochino ancora per molto.
Era lui che guidava il gioco,ovviamente,e io in confronto a lui mi sentivo una verginella alle prime armi.
Continuò a baciarmi e leccarmi scendendo sempre più,molto lentamente, e arrivando al bordo delle mie mutandine.
Gli piaceva torturarmi e farmi soffrire,lo aveva sempre fatto.
Ecco che lì i brividi si fecero sempre di più e scosse continue percorrevano la mia schiena. La mia bocca si aprì automaticamente e mi scappò un gemito,che lo fece sogghignare.
Si fermò al bordo della mutandina,alzando lo sguardo e guardandomi con quegli occhietti vispi e maliziosi.
Sapeva che mi aveva sotto controllo e ne era felice. Sapeva che ogni parte del mio corpo,anche la più piccola,in quel momento,gli apparteneva.
Ero sua. Lo ero sempre stata.
Entrò con la mano dentro di me e senza volerlo,portai la testa all’indietro per il piacere e iniziai a emettere dei gemiti che man a mano si fecero sempre più acuti.
Mi sfilò totalmente la biancheria,e mi divaricò le gambe,iniziando a leccarmi anche lì.
Il piacere era così tanto che non riuscii più a controllare i miei gemiti.
Non appena finì,decisi che era il mio turno,ma fui consapevole dal primo secondo che non l’avrei fatto soffrire come lui aveva fatto con me,non ne ero capace. Non potevo resistere ancora per molto.
Volevo lui,e subito.
Avevo bisogno del contatto con la sua pelle calda,che quei pantaloni mi avevano negato fino a quel momento.
Purtroppo,avevo un maledetto bisogno di Louis Tomlinson,un bisogno che non avevo mai avuto con nessun altro in vita mia. Lo volevo,lo volevo insaziabilmente.
Gli sbottonai i pantaloni,che lui stesso li tolse senza l’aiuto delle mani che intanto percorrevano e torturavano il mio seno,insaziabili,e scesi al bordo dei suoi boxer,abbassando velocemente anche quelli.
Nessuna vergogna nemmeno in quel momento.
Prima presi il suo membro in mano,facendo un po’ su e giù per farlo eccitare ancora di più e dopo lo portai alla bocca,muovendomi con una velocità inaudita.
Di tanto in tanto,alzavo gli occhi per vedere la sua espressione e capii di non aver visto mai nulla di così bello e speciale in vita mia.
Il suo piacere,i suoi gemiti,i suoi occhi in quel momento..
Era bellissimo.
-Non ce la faccio più- lo sentì dire in un lamento.
Mi alzai e mi sdraiai,e questa volta fu lui a mettersi su di me,sempre attento a non farmi del male con il peso del suo corpo.
Senza indugi mi sfilò le mutandine e premette ancora la sua erezione contro la mia intimità,per farmi capire che era giunto il momento.
Mi guardò negli occhi e mi diede un bacio dolce che fino a quel momento non ci eravamo mai dati.
-Io ti amo,Hell- sussurrò,non appena si staccò dalle mie labbra.
Mi si aprii il cuore. Ero così felice che avrei potuto toccare il cielo con un dito.
Lo guardai in quei gli occhi azzurri che brillavano nell’ombra e rimasi senza parole,spiazzata.
Era riuscito a stupirmi anche in quel momento.
‘Ti amo anche io,Louis’ pensai. Ma mi limitai a sorridergli,sperando che capisse anche senza bisogno di parlare.
Entrò dentro di me e provai un leggero dolore,così per farmi abituare alla sua presenza rallentò il ritmo.
Non appena il dolore si tramutò nuovamente in piacere,accelerò,facendomi perdere totalmente il senso della realtà.
I nostri gemiti,i nostri battiti,i nostri respiri,accelerarono sempre più. In quel momento capii che non avevo mai fatto l’amore prima.
Non avevo mai amato prima di lui,mai.
Il piacere che mi stava dando era così forte,che mi aggrappai con le unghie alla sua schiena,non tenendo conto che lui si potesse far male.
Quando la sua eccitazione era arrivata al limite aumentò lievemente e si lasciò scappare l’ultimo gemito di piacere per quella notte.
Non appena uscì,si distese accanto a me,e mi guardò negli occhi con la bocca ancora semi aperta dovuta allo sforzo.
Respirava affannosamente e io facevo lo stesso.
Mi tese la sua mano,e io la strinsi forte alla mia. Era come se fosse stata fatta per la mia,e magari era così davvero.
Non appena i nostri respiri tornarono regolari,si avvicinò al mio viso e mi spostò una ciocca di capelli dal viso,e concentrandosi sulle mie labbra,mi baciò dolcemente.
Dopo di ciò,ci infilammo sotto le coperte e ci addormentammo,avvinghiati.
Quella era stata la buona notte più bella della mia vita.





Look at me-
* si nasconde dietro un cespuglio*
HAHAHAHA no davvero,mi vergogno tantissimo lol
non ho mai scritto una roba del genere,è la prima volta.
e so che fa altamente cagare,ma non ci sono abituata.
doveva essere più porno e meno dolce  visto che Helena era incazzata
ma non ci sono riuscita HAHAHAHH
trolololololo
okay sono rossaa
fatemi se vi piace,così in caso scrivo altre scene così uu
sennò mi ficco nel cesso HAHAHA
btw è stato peggio di un parto fare sto capitolo,ecco il perchè del ritardo
e aspettavo pure qualche recensione in più :(
siete diminuite parecchio,e questo mi dispiace.
Grazie comunque a quelle bellissime persone che recensiscono. IO VI AMO.
visto che la storia sta finendo (mancheranno due capitoli,tre al massimo epilogo compreso) *let me die*
POTETE FARMI UNA SORPRESINA E FARMI TROVARE TANTE BELLE RECENSIONI?
HAHAHAH so che non me le merito però boh,mi farebbero taaaanto piacere.
detto ciò mi dileguo.
besos,
Adri

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Capitolo 26
*** How much can you love? ***



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How much can you love?

 

June





Erano le quattro del mattino circa,la festa era terminata da un po’,ed Harry mi stava aspettando fuori perché avevo dimenticato la borsetta dentro il locale.
-Ti aspetto qui,amore- mi aveva sussurrato,incantandomi con quei fantastici occhi verdi.
-Non entri? C’è freddo qui-
Lui scosse la testa e mi scoccò un breve bacio casto sulle labbra.
Nel locale non era rimasto nessuno,e la mia borsa era rimasta in uno dei divanetti ai lati della pista.
Dopo averla presa,notai Zayn ancora seduto e non del tutto lucido,vicino al bancone degli alcolici.
Che ci faceva ancora lì? Non doveva tornare con Liam e Niall?
Almeno,così mi aveva detto Harry.
Non sembrava molto lucido,e non potevo lasciarlo solo,anche perché da lì a poco lo avrebbero sbattuto fuori i proprietari dell’hotel.
Forse,avrei dovuto lasciarlo stare lì. Avrei dovuto ignorarlo. Fare finta di non averlo visto.
Forse le cose sarebbero andate diversamente,se non mi fossi avvicinata a lui.
Ma lo feci.
Era seduto su una sedia,con le mani sul viso e i gomiti appoggiati alle ginocchia.
Non aveva per niente un bel aspetto.
-Zayn?- lo chiamai,passandogli una mano sul viso. –Zayn,stai bene?- continuai,con la speranza che rispondesse.
Il suo piede prese a picchiettare nervosamente il pavimento. -Mai stato meglio- disse,con voce roca,con il viso ancora intrappolato tra le mani.
Era ubriaco.
Gli tolsi una mano dalla faccia e con tutta la forza in corpo cercai di farlo alzare.
-Che stai facendo?- mi domandò,restando ancorato alla sedia.
-Devi alzarti! Sei ubriaco,ti accompagniamo a casa- lo incitai,continuando a tirargli il braccio.
-Posso tornare da solo- biascicò,fulminandomi con lo sguardo.
-Zayn- dissi piagnucolando –Ti prego- sussurrai,incollando i miei occhi ai suoi.
Lui si fermò qualche istante a guardarmi. Non riuscii a decifrare la sua espressione. A cosa pensava?
Sbuffò sonoramente e si alzò,mettendosi di fronte a me. -Inizia ad andare,il tuo Harry si starà preoccupando- disse,con un finto sorriso dipinto in viso. –Prendo le sigarette e arrivo- mi congedò,andando verso l’altra ala della sala.
Annuii,andando verso l’uscita a vetri dove mi aspettava il mio ragazzo. Almeno mi aveva ascoltata. Avevo sempre avuto sempre uno strano potere su Zayn,e onestamente non capivo il perché.
Lui era perfetto,aveva tutto ciò che una ragazza possa desiderare. Bellissimo,simpatico,figo,intelligente,talentuoso e ricco. Eppure lui continuava a volere me,nonostante il fatto che due terzi della popolazione femminile giaceva ai suoi piedi.
Lui voleva me.
E io? Io volevo lui?
Cosa avevo fatto per meritarlo,a parte innamoramene?
“Oh Dio,ho usato davvero quella parola?”
Scossi la testa,cacciando via quei pensieri. Era sbagliato,decisamente sbagliato.
“Stupida June.”
Uscii fuori,all’aria gelida della notte,cercando con lo sguardo Harry. Non riuscii a trovarlo.
“Dannazione,ho freddo” pensai,accucciandomi nella leggera giacca che avevo addosso.
Dove diavolo si era cacciato?
Aveva detto che avrebbe prenotato un taxi e che mi avrebbe aspetta lì fuori,ma di lui non c’era traccia. Iniziavo a preoccuparmi.
E se gli fosse successo qualcosa?
Estrassi il cellulare dalla borsetta e composi il suo numero velocemente.
Tu…Tu…Tu…
Niente,nessuna risposta. Merda.
Avevo solo voglia di levarmi quegli stupidi tacchi e di addormentarmi accanto a lui.
“Harry,ma dove sei?”
Forse era solo andato da qualche parte a bere qualcosa per riscaldarsi,forse aveva incontrato un amico.. Forse l’aveva fermato una fan,oppure stava facendo una chiamata e aveva perso il senso del tempo.
Qualunque delle ipotesi fosse,avrebbe pure potuto avere la decenza di avvertirmi.
I minuti passavano,e io stavo per morire di freddo.
Il vestito corto e i leggeri collant non bastavano a sopraffare il freddo gelido,anzi,stava avendo lui nettamente la meglio.
Ma dov’era finito? Iniziavo a preoccuparmi seriamente.
Cercai con lo sguardo sull’altro marciapiede e…
D’un tratto,lo vidi.
Avrei preferito morire di freddo. Sarebbe stato meno doloroso.
Era qualche metro più avanti,ed era appena uscito dal bar notturno affianco al locale della festa.
“Prenoto il taxi” mi aveva detto.
Stronzo.
Mi chiesi spontaneamente se quella fosse solo la prima delle tante bugie che mi aveva detto.
Forse quella era solo la più stupida,banale.
Improvvisamente quella a sentirsi stupida e banale ero io. “Stupida,June. Sei solo questo”
Gli occhi iniziarono a pizzicare.
Cingeva la spalla scoperta di una sgualdrina,e la stringeva a se,protettivo,come se fosse roba sua. Come aveva sempre fatto con me.
Si guardò attorno,come per controllare se io fossi nei paraggi,e non vedendomi,poggiò delicatamente le labbra su quelle della ragazza.
Si,la morte per il freddo sarebbe stata meno dolorosa,l’avrei preferita assolutamente.
Il labbro inferiore incominciò improvvisamente a tremare e i miei occhi si trasformarono in pozzi pieni di lacrime.
I polmoni si svuotarono immediatamente. “Dio,ricordami come si respira.”
Avrei dovuto fermarlo,probabilmente,invece me ne stavo lì,a guardarlo baciarsi un’altra.
Era un bacio passionale,rozzo. Voglioso di altro.
Da lì a poco mi sarebbe potuto venire un attacco isterico.
“Harry,perché mi fai questo?”
-Mi sei mancata- gli aveva detto lui,sorridendole a un centimetro dalle labbra.
Iniziò a piovere forte.
Così forte che le mie lacrime si mescolarono alla pioggia.
La mia mente smise di pensare. Era tutto un insieme di emozioni che avevano creato il nulla dentro di me.
Mi chiesi se stessi ancora respirando. Ero ancora viva?
Le ginocchia avrebbero ceduto da un momento all’altro,e io sarei caduta,su un marciapiede bagnato di Londra.
D’un tratto,sentii la porta alle mie spalle aprirsi e il profumo di Zayn inondarmi le narici.
Ringraziai Dio che lui fosse lì con me,in quel momento.
Lo sentii mettersi accanto a me,e accendersi la sua immancabile sigaretta. Poi tamburellò il suo piede a terra,impaziente.
-Allora,andiamo?- domandò,inspirando profondamente.
“Portami via” avrei voluto dirgli. “Portami via da questo schifo”. Ma mi limitai ad annuire,senza voltarmi.
Si girò a guardarmi,e di colpo mi prese il viso fra le mani. Aveva capito che non stavo bene con un solo sguardo.
-June?- esclamò,sorpreso,aggrottando le sopracciglia. -Che diamine ti succede?Perché piangi?-
Con il pollice mi asciugò le guance. –June,cazzo,che succede?- domandò ancora,impaziente,stringendomi forte il mio viso piccolo fra le sue mani grandi.
Non ebbi la forza di rispondere,mi limitai a fare un cenno veloce verso la direzione di Harold.
Il moro vide Harry accompagnare quella troia in un taxi giallo,e salutarla con la mano per poi mandarle un bacio.
Giuro che sentii le mani di Zayn iniziare a tremare sotto la pelle. Era arrabbiato,molto. Troppo.
Harry,si girò nella nostra direzione,e ci vide. Si immobilizzò. Era sconvolto,come se non si aspettasse di vederci lì.
In quel momento calò il silenzio,l’unica cosa udibile era il respiro pesante e affannoso di Zayn,oltre al rumore della pioggia che cadeva pesante sull’asfalto.
Non so quanto tempo durò quel momento,ma a me sembrò infinito ed estremamente imbarazzante.
Zayn si spostò,andando in contro a Harry.
Aveva un passo costante,deciso. Non perse nemmeno per un attimo quell’andamento.
Quando gli fu vicino,lo afferrò per la maglietta e lo alzò in aria.
Avrei voluto urlare in quel momento.
“Non fargli del male” pensai “Non fargli del male come lui lo ha fatto a me”.
Harry non si oppose,come se ormai si fosse rassegnato,come se si meritasse tutto quello che il moro aveva in serbo per lui.
Zayn lo scaraventò a terra con tutta la forza possibile.
-Sei un pezzo di merda- sputò il moro,con tutta la rabbia possibile. –Come hai potuto farle questo? Come?- chiese retorico.
“Come hai potuto,Harry?”
Il riccio si alzò,dolorante. E venne verso di me,non badando a Zayn che ancora era furioso.
-Non devo spiegazioni a te- lo congedò,zoppicando nella mia direzione.
Il moro mi si parò davanti,come a proteggermi. –Lasciala.stare.- ringhiò,minaccioso.
Non so quante volte ringraziai Dio per avermi donato Zayn,proprio non lo so.
-Ma che vuoi,Zayn? Pensi di fare l’eroe,adesso? Fatti da parte,tu non c’entri nulla. Lei ama me-
E quelle parole,furono una coltellata al cuore del moro.
Lo percepii perché le sue braccia si abbassarono di colpo,e perché il suo respiro si fece più tranquillo.
-Zayn resta- era un sussurro,che per fortuna udirono entrambi.
Il moro si sistemò accanto a me,facendomi capire che non se ne sarebbe andato per nessuna ragione al mondo.
Gli mimai un “grazie”.
-Bene- sbuffò Harry,mettendosi le mani dentro il cappotto.
Era pure incazzato.
-Sei tu che te ne vai- sputai,guardandolo con cattiveria,con gli occhi pieni di lacrime.
Zayn sorrise soddisfatto,mentre io iniziai a incamminarmi verso il taxi che aveva chiamato Harry prima.
-June!Lasciami spiegare- sentii urlare Harry –Ti prego!-
Mi girai,con le lacrime che cadevano sulle guance. –Cosa devi spiegarmi,Harold?- urlai,nervosa. Mi avvicinai a lui. –Cosa? Parla,voglio capire!-
Ero fuori di me.
-Era la prima volta che la vedevo e sono un po’ ubriaco e..- cercò di giustificarsi,poggiando una mano sul mio viso.
La spinsi subito via. -No! Non mentire! Le hai detto che ti era mancata! Da quanto tempo la vedevi? Forse da sempre! Scommetto che lei non era l’unica,ce ne saranno sicuramente altre. Sei un porco Harry,e io ho sbagliato a fidarmi di te ed ad amarti. Sono stata una ragazzina ingenua- dissi,tutto d’un fiato,con voce tremante.
Il riccio rimase a guardarmi,con la bocca semi aperta e con il respiro affannato. –Io…non volevo che…Io ti amo-
Io ti amo.
Ma secondo quale criterio questo ragazzo mi aveva detto ti amo? Ma almeno sapeva il significato dell’amore?
Sa cosa vuol dire amare?Dare tutto per quella persona?
No,lui non lo sapeva. Non ne aveva nemmeno la più pallida idea.
Mi tappai le orecchie,voltandogli le spalle. –Questa è la bugia più grande che tu mi abbia mai detto-
Camminai a passi svelti verso il taxi su cui mi stava aspettando Zayn. Mi sedetti,chiudendo forte lo sportello,rivolgendo uno sguardo sconsolato al moro accanto a me.
Lui mi guardò,dispiaciuto,e mi strinse forse la mano.
Quando l’abitacolo giallo partì,il volto di Harry si faceva sempre più lontano.
“Oh,Harry. Perché?”
Non potei far altro che scoppiare a piangere fra le braccia di Zayn.
 











Helena.

  
 Sapete qual è la cosa che odio di più della mia vita?
Che,per quanto mi ci impegni,perdo sempre.
E questa volta avevo perso di nuovo,contro un coglione,per giunta.
Dio,ero proprio caduta in basso.
Eppure gli altri hanno l’abitudine (sbagliata) di definirmi una vincente,ma,evidentemente,queste persone non mi hanno mai conosciuta davvero; ma chi ha mai conosciuta davvero?
Non mi conosco nemmeno io,figuriamoci se mi conoscono gli altri!
So solo che una vincente non sarebbe mai finita nello stesso letto di una persona che odia.
Nessuno avrebbe mai detto,che io,in un giorno normalissimo di giugno,mi fossi ritrovata nello stesso letto di Louis Tomlinson,dopo averci fatto sesso.
Quello stupido energumeno ci era riuscito.
Io lo sapevo,l’ho sempre saputo in realtà,che quello era un deficiente,ma i miei stupidi –stupidissimi per l’esattezza- ormoni,non hanno saputo resistere quando ieri sera lui ha iniziato a baciarmi.
Ero in astinenza da troppo,e lui non aiutava di certo con quegli occhioni azzurri che chiedevano sesso.
E adesso,alle dieci e trenta del mattino,mi ritrovo nello stesso letto di questo idiota,che russa tra l’altro.
Cosa devo fare?
La risposta,per mia fortuna,arriva subito dalla mia mente contorta.
Ovviamente rivestirmi e lasciarlo lì,mentre ancora dorme. E’una bastardata sicuramente,ma rientra nel mio stile e rende la sconfitta meno dolorosa.
Decido di non lasciare nemmeno una traccia di me,a parte uno stupido bigliettino scritto di fretta e lasciato sulla scrivania del deficiente.
 
 
“Fai pena a scopare,Tomlinson”
Quella frase,fu la più grande bugia che dissi in tutta la mia vita.
 
Prima di scappare fuori dalla camera del moro,mi soffermai un attimo a guardarlo. Stavo facendo davvero la cosa giusta?
Forse la risposta era no,ma lui doveva pagarla. Doveva pagarla per quello che mi aveva fatto.
Io odiavo Louis Tomlinson. Si,lo odiavo. Anche se ci avevo appena passato la notte migliore della mia vita. Anche se ne ero totalmente innamorata. Si può amare e odiare una persona allo stesso tempo?
 
 
Tornai a casa,un po’ scossa,trovando Niall intento ad ingozzarsi di patatine,mentre giocava a fifa.
Cambierà mai quel ragazzo?
 -Hell!Finalmente!- mi sorrise,con tutta la bocca piena di patatine. Mmh,sì,molto attraente.
Sorrisi di rimando,ricordandomi della sera prima. Lui…Liam…I baci…
Oh,Dio. Di colpo avvampai d’imbarazzo.
-Ciao- risposi,stanca.
Posai la borsa sul tavolino di cristallo e mi accomodai sul divano,di fianco a lui.
-Allora?Non vuoi dirmi dove sei stata?- esclamò lui impaziente,senza levarlo lo sguardo dallo schermo.
“No che non voglio dirtelo,Niall.”
Mi limitai a mugugnare e lui di conseguenza corrugò la fronte,guardandomi.
-Sei stata con Louis?- domandò il biondino,storcendo le labbra.
Perspicace,come sempre.
-Si,ma l’ho mollato- sospirai,torturandomi la mani. –Sono scappata mentre dormiva- sussurrai,vergognandomi di me stessa.
Ma che diamine avevo combinato?
Iniziai a mordicchiarmi il labbro inferiore,essendo invasa da pesanti sensi di colpa.
Di colpo spalancò gli occhi e tossì. –T…tu cosa?!- il suo tono di voce era decisamente sconvolto.
-L’ho mollato,Niall.- ripetei,con semplicità.
-Non capisco il perché.. tu…Tu sei innamorata di lui!- esclamò serio lui,spegnendo la console e concentrandosi su di me.
Merda.
Sbarrai gli occhi per la sorpresa,e deglutii rumorosamente. Sapevo di essere totalmente innamorata di quell’idiota,ma sentirselo dire era tutt’altro che facile.
“Tu sei innamorata di lui”
Inspirai profondamente,pensando ad una risposta. -E’ molto semplice,il problema è uno: lui non è innamorato di me-
Niall scoppiò a ridere. “Si,molto divertente Horan,davvero molto divertente”
Vedendo che avevo mantenuto uno sguardo serio,smise di ridere. –Dai,Helena! Ma la smetti? Sai benissimo anche tu che Louis ti ama alla follia,lo sai!-
Restai in silenzio,sospirando.
“Sai benissimo che Louis ti ama alla follia”
-Tu hai solo paura di soffrire,ancora. Ma non accadrà,Louis si prenderà cura di te. Potrai essere felice,l’amore ti farà essere felice. E’ questo che fa l’amore,Hell,ti rende felice. Ti fa stare bene.-
Arrossii di botto,ricordandomi di nuovo di lui e Liam avvinghiati e semi nudi.
Alzai lo sguardo e lo guardai dritto negli occhi di ghiaccio. –Stai parlando di me,o di te,Horan?-
Lo vidi arrossire e poi sorridermi dolcemente. –Sto parlando per entrambi,Helena-
Bene.
Dovevo dirglielo,era il momento.
Presi un respiro profondo e… -So di te e di Liam- dissi,con tono glaciale,senza farmi trascinare dalle emozioni.
-Ah- il silenzio calò nella stanza. Dio,che situazione imbarazzante.  –C…come lo sai?- balbettò,mordendosi il labbro inferiore.
-Vi ho visti ieri sera- sospirai,triste. Ero davvero felice per lui e Liam,ma perché non me lo aveva detto? Mi aveva tenuta allo scuro di tutto. –Grazie per avermelo detto,fratellino- mormorai,alzandomi dal divano,ed andando verso la mia stanza.
Mi chiusi a chiave,perché sapevo che lui mi sarebbe corso dietro,e mi buttai a perso morto sul letto.
Che mal di testa.
Lui,come previsto,mi corse dietro e si fermò dietro la mia porta.
-Helena!- urlò,battendo i pugni contro la porta. –Helena! Apri questa porta!-
L’idea di aprire non mi sfiorirò la mente nemmeno per un secondo.
-Va bene,non vuoi aprire? Allora io parlo lo stesso- si fermò un attimo per prendere fiato. Il suo tono era nervoso,e imbarazzato.
Forse non dovevo costringerlo a dirmi cose che non avrebbe voluto dirmi. Forse mi stavo comportando da perfetta egoista,di nuovo.
–Avrei dovuto dirtelo,lo so. Ma avevo paura di deluderti,avevo paura che pensassi cose brutte su di me,cose ripugnanti su di me,a dire il vero,e il tuo giudizio è il più importante per me. Non fraintendermi,non mi vergogno di me e di Liam,anzi,se potessi lo bacerei davanti al mondo intero,perché lo amo. Lo amo troppo,Helena. Ogni piccola parte del mio corpo,vorrebbe stare con lui,ogni.singolo.momento.della.mia.vita- scandì bene ogni parola –Ma sai cosa?Non posso,perché per la gente io devo essere etero. Io devo essere uno che non sono per gli altri,perché questo li rende felici. Li fa arricchire. Perderemmo fan,e i manager non vogliono questo. Vogliono guadagnare,vogliono usarci come icone di bellezza. Ma io voglio solo cantare,capisci? Voglio solo cantare,e voglio stare con Liam- dalla voce intuii che stesse piangendo,e il cuore mi si strinse.
“Oh,Niall,piccolo mio”
-Soffro per questo,Helena. Soffro ogni fottuttissimo giorno della mia fottuttissima vita. Te lo avrei detto il più presto possibile,te lo giuro, perché non potevo continuare per molto con questo macigno dentro.. Non volevo deluderti,mi dispiace. Ti prego,Hell-
Restai in silenzio,accovacciata sul letto,ad ascoltare ogni singola parola. Stavo piangendo,e non me ne stavo nemmeno rendendo conto.
Erano delle persone senza cuore,controllavano la vita di Niall come fosse un burattino.
I sensi di colpa si fecero pesanti.
-Liam è importante per me,ma anche tu lo sei. Ti voglio bene Hell,scusami se ti ho deluso- dicendo ciò,lo sentii allontanarsi dalla porta e andare in un’altra stanza.
Velocemente mi alzai dal letto e aprii la porta,vedendo Niall in corridoio,con le spalle al muro e gli occhi lucidi.
Gli corsi incontro e lo abbracciai così forte che per poco lui non morì soffocato. Ero avvinghiata a lui.
-Non mi hai deluso- gli sussurrai,con le lacrime che mi ricadevano sulle guance. –Sono felice per te e per Liam- continuai,mentre lui mi cingeva i fianchi –Non dovrai nascondermi più nulla,perché non ti giudicherò mai,Niall-
Lui ricambiò l’abbraccio,affondando la testa sulla mia spalla.
-Ti voglio bene- sussurrai,stupendomi di me stessa. Da dove veniva tutta quella dolcezza?
Il biondino mi sorrise dolce e mi diede un bacio sulla fronte. –Dovresti parlare con Louis,dirgli quanto lo ami. Dimostragli quanto amore può contenere il tuo piccolo corpicino. Quanto puoi amare davvero,mia piccola Helena?-
“Infinitamente”







 
 

June

 
La luce fioca provenente dalla finestra svegliò me e il mio immancabile mal di testa. Aprii piano gli occhi,guardandomi attorno.
Doveva essere casa di Zayn.
Ero sdraiata su un letto singolo,e la stanza era estremamente semplice. Le pareti bianche e pochi mobili sparsi nella stanza. Tutto sommato,era carina.
“Stai facendo commenti alla stanza per non pensare a ieri sera?”
Stupida vocina!
Per fortuna fui distratta dal dio greco che aveva appena fatto irruzione nella sua stessa stanza.
Aveva una tuta grigia,a bassa vita,e una canotta bianca,sudata.  “Cazzo….”
-Come stai?- mi chiese,raggiante.
Deglutii rumorosamente. –Sto bene,grazie. Ho solo un po’ di mal di testa-
-Ero andato a fare jogging.- disse,facendo riferimento al suo abbigliamento –Sei sveglia da molto? Hai fame?-
Scossi la testa. La fame in quel momento era la mia ultima preoccupazione.
Harry,Harry,Harry.
Mi si formò un nodo allo stomaco.
-E’ inutile stare qui a rimuginarci,credimi,lo so per esperienza- esclamò,facendomi un sorriso caldo.
“Mi leggi il pensiero,Malik?”
-Cosa dovrei fare,allora?- domandai,ingenua.
Lui mi sorrise maliziosamente,e si sedette sul letto,proprio accanto a me.
Diventai rossa senza volerlo.
-Concentrati su di me- asserì,serio,puntando i suoi occhi caramello nei miei.
“Cazzo,cazzo,cazzo”
Arretrai istintivamente. –Zayn,è sbagliato- asserii –Non così presto,non qui. Non ora-
Lui piegò leggermente la testa,corrucciando lo sguardo. –Perché? Tu mi ami-
Sbarrai gli occhi. Iniziai a sudare freddo.
Cosa aveva detto?
-C…come fai a esserne così sicuro?-
Lui mi sorrise,sicuro di sé. –Perché stai tremando- poi con le dita,mi sfiorò leggermente le braccia. Rabbrividii. –E perché so,che anche tu vuoi toccarmi,proprio come sto facendo io-
Si avvicinò lentamente,arrivando a un centimetro dal mio viso.
Posò il suo sguardo sulle mie labbra,e io non potei fare a meno di arrossire ancora.
“Che mi stai facendo,Zayn?”
-E perché so,che quando la mie labbra saranno sulle tue,non farai nulla per impedirlo-
Il mio cuore prese a battere all’impazzata.
Quando le sue labbra calde furono sulle mie,capii che Zayn aveva ragione.
Aveva avuto sempre ragione.








 

Look at me-

 S C U S A T E.
 

So che non basterà questa mega scritta per farsi perdonare ma...
no niente ma.
HAHAHAHHA
potete uccidermi.
si,vi autorizzo a farlo.
dddddio sono pure di fretta perchè devo uscire quindi non posso soffermarmi molto
volevo dirvi che ci sarà sicuramente un altro capitolo dopo questo prima dell'epiloogo
(avevo fatto male i conti)
e niente spero vi sia piaciuto!
lasciatemi recensioni perchè sono troppo curiosa di leggere cosa ne pensate!
please!
besos,
Adri
twitter
 

 
 
 
 
17 again
 
your love is my drug
 

SOMEWHERE ONLY WE KNOW: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1431304&i=1 QUESTA E' LA MIA NUOVA STORIA, PASSATECI SE VOLETE:)

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Capitolo 27
*** I love you; ***


 

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I love you;







Truly, madly, deeply I am
Foolishly, completely falling
And somehow you kicked all my walls in
So baby say you’ll always keep me
Truly, madly, crazy, deeply in love with you
{Truly,madly,deeply –One Direction}

 
 
 
 

 

 

Helena.

 
Me ne stavo sul divano del salotto,intenta a fumarmi la sesta sigaretta della giornata,ed a rimuginare su pensieri futili,leggendo stupide riviste di moda che in un altro momento della mia vita non avrei letto assolutamente.
“Come sono caduta in basso” pensai,scuotendo la testa.
Ero proprio brutta,quel giorno. I capelli erano tirati in uno chignon fatto di fretta,sul mio viso non c’era un fiso di trucco,indossavo una felpa di Niall che mi stava enorme,e i leggins.
Erano le prima cose che avevo trovato stamattina sulla poltrona accanto al letto.
Dal tavolino di cristallo accanto al divano,proveniva la vibrazione del mio cellulare,che continuava a disturbarmi.
Mi sporsi leggermente per afferrare quel fastidioso oggetto.
“Chiamata in arrivo – Louis Tomlinson
Dannazione!
Da quanto mi stava chiamando ininterrottamente? Una giornata intera? E a quante chiamate avevo risposto? Mmmh…Nessuna.
Merda.
Per non parlare dei messaggi…
All’inizio era incazzato,molto. “Helena,ti sembra quello il modo di lasciarmi?” o “Helena Parker, ti rendi conto di come sei comportata? Sei una tale bambina!
Bambina? Louis era stato ufficialmente il primo uomo sulla terra ad avermi chiamata in quel modo. Di solito,per gli altri ero tutto il contrario. Ero io,che spesso giudicavo gli altri bambini. Lui,per esempio,secondo me,era rimasto fermo all’età di nove anni.
Poi era passato ad essere imbarazzato. “Hell…ma davvero faccio così schifo? Giuro che…magari…se ci riproviamo..”
Dopo aver letto quel messaggio ero scoppiata automaticamente a ridere,immaginandomi il rossore del suo viso mentre lo digitava. Louis Tomlinson era decisamente il dio del sesso,ed era così sciocco che lui pensasse quelle cose,era così sciocco che desse così importanza ad uno stupido bigliettino scritto da me.
Poi era passato alla dolcezza. “Senti,Helena,so di essere un disastro,okay?Ma tu sei importante per me,davvero tanto. Se non mi vuoi,abbi la decenza di dirmelo guardandomi negli occhi”
Non aveva capito un cazzo. Ma era un uomo,giusto? Era normale per loro non capire nulla.
Io amavo Louis,lo amavo così tanto. Non avevo la minima intenzione di lasciarlo andare. Aveva ragione Niall,avevo paura.
Paura di innamorarmi,di provare qualcosa di forte,e di soffrire,di nuovo.
L’aveva già fatto una volta,quindi perché non poteva rifarlo? Perché non poteva prendere il mio cuore e strapparlo? E farlo ancora,ancora e ancora? Chi mi dava la garanzia che non sarebbe successo di nuovo?
La porta d’entrata si aprì di colpo,facendomi balzare in aria. Era appena entrato in casa un Liam Payne al massimo della felicità. Ah,Niall doveva avergli dato le chiavi di casa.
«Ciao,Helena» mi disse,pacato.  Si guardò intorno,cercando Niall con lo sguardo.
«Ciao» risposi,educatamente. «Cerchi Niall? E’ uscito a fare la spesa» gli dissi,posando la rivista sul tavolino e sedendomi composta.
Liam mi metteva timore. Non so,era strano. Rappresentava l’idea della perfezione per me. Bello,simpatico,buono,altruista e altri mille pregi.
Totalmente opposto a me. Mi faceva sentire nettamente inferiore senza nemmeno volerlo.
Lui intanto annuì,leggermente deluso. Sperava di trovarlo qui.
«Se ti va puoi aspettarlo qui,tornerà a momenti»
Lui mi sorrise dolcemente e annuì,sedendosi proprio accanto a me.
Mi irrigidii istintivamente e lui se ne accorse subito.
«Sei in imbarazzo» constatò,sorridendomi. «Non devi esserlo. Ho fatto qualcosa di sbagliato?»
Portai subito le mani in avanti e le mossi da destra e sinistra velocemente. «No,no! Scusami,è che sono un po’ tesa…»
«Ah,c’entra qualcosa qualcuno che inizia per “L” e finisce per “Ouis”?»
“Ma ce l’ho scritto in fronte,dannazione?”
Sospirai,sconsolata. «Beh…potrebbe anche essere»
Lui ridacchiò,senza scomporsi. «Ero con lui fino a pochi istanti fa,sai?»
Oh.
Lo immaginai con il viso corrucciato e l’espressione delusa e subito mi si formò un nodo all’altezza dello stomaco.
Deglutii rumorosamente. «Davvero? Ha detto qualcosa di brutto su di me?» domandai direttamente,senza mezzi termini.
Lui rise,questa volta lasciandosi andare,e dopo annuì. «Diciamo che è un po’ incazzato con te»
“Un po’ incazzato con te…”
Immaginavo che fosse molto,molto,molto incazzato.
Abbassai la testa,guardandomi le unghie rovinate. «Ne ha tutte le ragioni. Lo capisco se vuole mandarmi a cagare,sempre che non l’abbia già fatto»
Liam mi scrutò attentamente,e poi portò le mani dietro la testa.
“Oh,se non fossi stato gay…” Cacciai via quello stupido pensiero nella mente,mentre la parte più perversa di me ridacchiava maleficamente.
«Niall ha ragione,sei proprio cieca» se ne uscì lui,molto semplicemente.
Sbarrai gli occhi per la sorpresa. «Come?»
Niall e Liam avevano parlato di me? Evidentemente si. Oh,Niall aveva sicuramente raccontato tutto a Liam.  Che vergogna.
«Louis ti ama,Helena. Non fa che parlare di te. Giuro,prima mi è venuto il mal di testa ad ascoltarlo..»
“Louis ti ama,Helena”
Perché lo dicevano tutti,anche lui stesso,e poi dimostrava altro?
Mi morsi il labbro inferiore istintivamente. «Ne sei certo?»
Lui annuì,serio.
«Chi mi da la certezza che lui non mi farà soffrire? Che,quando partirete per il prossimo tour,e starete lontani mesi mesi e ancora mesi,lui non mi tradirà?»
Lui sospirò,passandosi una mano sulla leggera barba che stava crescendo. «Forse la cosa non ti rassicurerà nemmeno un po’,ma lui ti farà soffrire. Lo farà. E tu lo farai con lui,perché è così che vanno le cose. E’ l’amore. Non puoi andare avanti senza soffrire. Forse questo ti spaventa,ma con il tempo ci farai l’esperienza. Credimi,quando una tale gioia arriva nella tua vita,la sofferenza è l’ultimo dei tuoi problemi»
Lo ascoltai,incantata.
«Parli come se avessi ottant’anni» mi lasciai scappare.
Merda. Mi venne da uccidermi per quello che avevo appena detto. Quando avrei imparato a tener chiusa quella boccaccia?
Lui scoppiò a ridere,invece che incazzarsi. Era così…cristallino. «Sai che non sei la prima che me lo dice? In realtà,me lo dicono tutti,non preoccuparti» mi rassicurò,vedendo il pentimento sul mio viso.
Sospirai,sollevata. «Non hai risposto alla domanda sul tour. Come farò quando sarà lontano?»
«Oh,Helena. Potrai venire a trovarlo quando vuoi,e se non potrai farlo…Dovrai fidarti. So che è difficile,ma se vuoi amare,devi farlo completamente. Devi donarti completamente. Dai la tua fiducia a Louis,e se ti deluderà,sappi che sarò il primo a pestarlo» concluse,sorridente.
Risi istintivamente. Liam aveva ragione,quando una persona ama,deve lasciarsi andare completamente?
E io ne ero pronta?
Se fosse andata male,anche Niall e Zayn avrebbero picchiato Louis,quindi potevo stare tranquilla che non l’avrebbe passata liscia.
«Non privarti di queste emozioni,Helena. Che senso ha la vita senza l’amore?»
“Cazzo,deve essere proprio innamorato”
«Niall è fortunato» commentai,sentendomi stranamente in imbarazzo.
Lui rise,passandosi una mano sulla testa rasata. «Beh,sì,lo è»
Di colpo,la porta d’entrata si aprì. Aveva appena fatto ingresso quello stupido di Niall con tremila borse in mano e una in bocca.
Volsi il mio sguardo verso Liam e non potei fare a meno di notare il cambiamento nel suo viso.
Un sorriso ebete gli era appena comparso,e gli occhi avevano preso a luccicare.
“Questo deve essere l’amore”
«Ciao cogliona» mi salutò il biondo molto finemente,non facendo caso a Liam,il quale tossì leggermente per farsi notare.
Non appena Niall lo vide assunse la stessa espressione che aveva il castano fino a qualche momento prima.
Liam gli corse in contro e lo abbracciò forte.
Erano felici. Tanto. Così felici che a guardarli venne sorridere anche a me,senza motivo.
Perché io non potevo essere felice come loro? Perché dovevo privarmi di tutto quello?
Louis aveva ragione,era un comportamento da bambina. Era un comportamento da codarda.
Nel frattempo,i due si erano allontanati e si erano seduti accanto a me,sul divano.
«Allora,cosa avete fatto di bello?» chiese il biondo,facendo riferimento a me e Liam.
Anche se stava parlando anche con me,il suo sguardo era totalmente rivolto a Liam,come se ci fosse solo lui nella stanza,come se ci fosse solo lui al mondo.
Mi alzai di colpo.
«Liam» lo chiamai,mettendomi di fronte a lui. «Lui ti ha detto dove andava?»
Il castano mi guardò,facendo un sorriso compiaciuto. «Ha detto che andava al parco,per sgranchirsi le gambe. Se fai in fretta magari lo trovi ancora lì»
Senza nemmeno farlo finire di parlare,presi la prima giacca che mi capitò fra le mani –che era Niall,per giunta- e mi precipitai per uscire,
«Helena!» mi chiamò Niall,un secondo prima che aprissi la porta. «Prendi l’ombrello,fuori piove!» ma quando finì la frase ero già sulle scale a correre.
Uscii dal portone di corsa,andando verso il parco dove si trovava Louis.
“Dio,fa che sia ancora lì”
Correvo senza sosta,pensando che magari se avessi preso la macchina ci avrei messo molto meno tempo.
Ero totalmente bagnata. La pioggia era abbastanza forte.
Nella mia mente cercavo di formulare un discorso decente da dirgli,ma in quel momento il mio cervello non era d’aiuto.
Avevo l’ansia,e avevo paura di non trovarlo più lì.
Louis,Louis,Louis.
Non riuscivo a pensare ad altro.
Imprecai contro me stessa per essere una vera schiappa nella corsa e nell’atletica in generale. Dannazione,una lumaca sarebbe stata più veloce. Ecco perché alle superiori avevo sempre sufficiente in educazione fisica! Ero una totale schiappa,ecco tutto. Però se la mia professoressa di educazione fisica mi avesse visto in quel momento si sarebbe totalmente ricreduta su di me. Rispetto ai tempi del liceo,in quel momento ero davvero Edward Cullen con la sua super velocità.
Dopo un’abbondante corsa e dopo essermi del tutto bagnata,arrivai al parco.
“Ti prego,fa che sia qui” pregai un’ultima volta,rallentando leggermente e prendendo fiato.
Perlustrai tutto il parco per dieci minuti almeno. Ma di lui non c’era traccia. Solo persone a passeggio con il loro cagnolini e con un ombrello in mano.
Merda.
Poi,però,vidi un ragazzo di spalle,vicino al laghetto,che lanciava sassolini.
Aveva una maglia a righe e i pantaloni stretti e grigi.
“Eccolo!” pensai,euforica.
Mi avvicinai di corsa,toccandolo ad una spalla.
«Louis!» lo chiamai.
Il ragazzo si girò e…
Con mio grande dispiacere notai che non era Louis,ma una cozza stratosferica.
Era veramente brutto.  Che figura di merda!
Il ragazzo mi guardò male,prendendomi quasi per una pazza.
«Oh...scusami…ti avevo scambiato per un altro» sussurrai,in preda all’imbarazzo.
“Voglio sotterrarmi”
Il ragazzo mi sorrise forzatamente. «Non preoccuparti»
Mi allontanai di colpo,cercando ancora nel parco.
Nulla,di lui non c’era traccia. Ormai avevo perso totalmente la speranza,era passato troppo tempo.
“Grazie mille,eh” pensai,rivolgendomi a Dio. “Ma da quando parlo con Dio?” scossi la testa. Dovevo essere impazzita.
Uscii dal parco,con l’aria totalmente rassegnata.
Mi diressi verso il parcheggio,con la speranza di trovare qualche taxi,visto che continuava a piovere ininterrottamente.
Il parcheggio era semi vuoto,e di un taxi neanche l’ombra. Fanculo!
Il mio cuore perse un battito non appena vide una porsche ultimo modello. “Ma io…quella macchina,la conosco!”
Mi avvicinai per poter guardare meglio all’interno,e notai che Louis era al volante,pronto a partire.
“Oh,cazzo!”
Il mio cuore batteva all’impazzata.
Mi affrettai ad andare verso di lui. Nemmeno Bolt ai mondiali avrebbe corso in quel modo. Stava già mettendo in moto,così proprio quando la macchina partì,mi piazzai davanti,spalancando le braccia e urlando,
«Louis! Louis!» urlai a più non posso.
La macchina si fermò di colpo,e l’espressione di Louis era a dir poco sconvolta. Mi guardò per qualche secondo all’interno dell’auto e dopo scese da essa,senza levarmi lo sguardo di dosso.  Lasciò l’automobile nel bel mezzo del parcheggio,lasciando che la forte pioggia bagnasse anche lui.
Si avvicinò a me,senza dire una parola.
Era così bello..
Gli occhi azzurri puntavano fissi i miei,curiosi e ansiosi. Il ciuffo era alzato,così da lasciare la fronte scoperta.
La sua espressione era abbastanza strana. Un mix tra il sollevato e il curioso.
Sapevo che stava morendo dalla voglia di abbracciarmi,lo intuivo dal battere veloce del suo piede contro il pavimento.
«Helena…» sospirò lui,toccandomi una ciocca di capelli rossi.
“Ora o mai più”
«Senti,Louis…» Mi fermai,presa dal panico. “Coraggio,Helena,ce la puoi fare” «Merda. Sapevo che sarebbe andata così. Non so cosa dire»
Lui sorrise lievemente,e mi passò lentamente la mano sul viso.
«Puoi farcela…» mi sussurrò,con voce calda.
Deglutii rumorosamente. «Mi dispiace,okay? Mi dispiace sul serio. Io…io non avrei dovuto piantarti così. Non avrei dovuto farlo.»
«No,non avresti dovuto» replicò,storcendo le labbra.
«So che sei arrabbiato con me,anche io lo sarei al posto tuo. Fidati,non ho minimamente pensato quello che ho scritto in quello stupido bigliettino,mi vergogno tanto di averlo scritto. Ma…so che è difficile da credere,e mi sento pure un’emerita cogliona a dirlo ad alta voce. Avevo paura,Lou. Ho paura di stare con te dal primo momento che ti ho visto,e sai perché?»
Lui scosse la testa,scrutandomi curioso. “Come sei bello”
«Perché tu sei…fantastico. Dio,Louis. Tu mi fai girare la testa. Sei così bello,e io…io non lo sono. Sei famoso,e ricco. Molto ricco. E io non sono neanche questo. Sei simpatico,allegro e solare. Sai come far ridere tutti. Metti il buon umore,anche solo sorridendo. Io invece sono una tenebrosa del cazzo,non sono capace di essere come te. Hai una famiglia fantastica,e io no. Non potrei offrirti nulla.  Tu sei capace di far svenire una ragazza anche solo guardandola…Sei capace a far innamorare le persone e…Non mi sento all’altezza,ecco tutto. Ho paura che tu mi faccia soffrire,che tu prenda il mio cuore e lo faccia a brandelli. Sono così insicura,e non lo sono mai stata prima d’ora. Sono stata sempre forte,mentre ora… mi sento una tale idiota. »
Mi fermai un attimo,indecisa. Mi morsi il labbro inferiore nervosamente.
«Non posso credere a quello che sto per dire. Non posso credere che io te lo stia dicendo» sospirai,cacciando via quelle lacrime che si stavano facendo spazio.
Le sue pupille si dilatarono,e istintivamente mi prese la mano e la strinse forte.
«Io ti amo,Lou» fu un sussurro.
Lo vidi sbarrare gli occhi per la sorpresa,e poi sorridermi teneramente.
La sua mano aveva intrappolato la mia. La stringeva forte.
«Dio,se ti amo. Non credo che ci sia persona al mondo che ti possa amare più di quanto ti ami io. Credo di averti amato dal primo momento,quando hai voluto per forza dormire con me in quell’albergo. O quando hai fatto di tutto per farmi restare a casa tua e farmi perdere il treno. Ti ho amato quando mi hai scritto “Hey There Delilah” e sei venuto a trovarmi per il mio compleanno. Ti ho amato quando,nonostante i litigi,ci sei stato per me,ed hai continuato a sopportarmi. Ti ho amato quando facevi il geloso,e quando ti prendevi cura di me,facendomi sorridere. Ti ho amato quando mi hai distrutto il cuore. Ti ho amato quando abbiamo fatto l’amore,l’altra sera. E ti amo ancora adesso,perché stai qui ad ascoltarmi. Ogni mio pensiero,ogni mia azione,è per te. Tutto quello che mi circonda,è per te. Io sono veramente,pazzamente,follemente,profondamente,innamorata di te. Ecco sì,te l’ho detto. Ti amo»
“Oh.mio.Dio. L’ho detto davvero?Ho detto davvero tutto queste cose così smielate?”
Diventai rossa per l’imbarazzo. Non mi ero mai sentita così…leggera,sì. Era come se mi fossi tolta un peso.
Mi fermai,aspettandomi una sua risposta. Lui mi guardò,senza pronunciar parola.
“Merda,ho fatto qualcosa di sbagliato?”
In meno di un secondo le sue labbra furono sulle mie e le sue braccia avvolte alla mia vita.
Quella era la sua risposta. La più bella risposta che mi potesse dare.
«Ti amo» mi sussurrò,a fior di labbra. Mi diede un bacio leggero a stampo. «Ti amo» ripeté,serio. «Ti amo,ti amo,ti amo» continuò,tra una serie e l’altra di baci.
Sarei potuta morire dalla felicità da un momento all’altro.
Si distanziò di poco da me,appoggiando la fronte sulla mia.
«Ascoltami bene,Hell» iniziò,sospirando. Mi agitai,iniziando a respirare a ritmo irregolare. Dio,che ansia. «Tu non devi sentirti neanche per un secondo inferiore a me perché tu sei… Fantastica. Hai detto che non hai nulla da offrirmi? Bene,non è così. Donami te stessa,Helena,proprio come hai fatto ora, e sarò l’uomo più felice del mondo. Ho bisogno di te,ogni secondo della mia vita. Sei la cosa più bella che potesse capitarmi. »
Un altro bacio. Lo strinsi a me.
Di colpo,tutte quelle paure per la sofferenza,svanirono. Quella felicità improvvisa fece sparire ogni cosa. Tutto,ogni cosa,mi sembrava più bella. Tutto aveva un senso.









Look at me-
Ebbene sì. Dopo pochissimi giorni sono qua HAHAHAHA non è un miraggio lol
Sto cercando di farmi perdonare uu
btw...sono triste cc
sapete perchè? PERCHE' QUESTO ERA L'ULTIMO CAPITOLO.
sì.
manca solo l'epilogo e poi..
ADDIO,STORIA.
Addio Helena.
Non voglio dire addio alla mia Helena cwc io la amo HAHAHAHAH
mi sa che scriverò ancora di lei uu
Tutti i ringraziamenti e le cose strappalacrime le scriverò nel look at me dell'epilogo.
Passiamo al capitolo.
FINALMENTEEEEEEEE CE L'HANNO FATTAAAA HAHAHAHAHAH
vi ho fatto penare 27 capitoli per sto cazzo di momento. (sono 27 i capitoli,vero?)
so che è smielato al massimo però ero in vena di cose romantiche HAHAHAH 
l'epilogo lo posterò l'anno prossimo (sono simpatica skste)
non ci metterò molto comunque lol
okay non ho nient'altro da dirvi se non che è sto scrivendo una nuova storia (non vi libererete mai di me MUAHAUAHAUAHAU)
e se volete passateci e recensiteeee

Somewhere only we know.


passate anche da queste due storie,sono bellissime:
17 again
 
your love is my drug



e se volete seguitemi su twitter



credo di aver finito,anzi no. GRAZIE A TUTTI QUELLE CHE MI FANNO I COMPLIMENTI SU TWITTER (vi amo) E A CHI RECENSISCE SEMPRE
E GRAZIE SOPRATTUTTO A UNA RAGAZZA CHE HA SEGNALATO QUESTA STORIA PER LE SCELTE.
(so che stai leggendo uu)
recensite se potete,visto che lo scorso capitolo ha avuto poche recensioni :(
okay,basta adesso HAHAHAHA
ciao,vi amo tutte,ciao. 



 

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Capitolo 28
*** Epilogo; ***


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Epilogo.

 

June.

 
Avevamo appena finito di fare l’amore,ed eravamo sdraiati l’uno accanto all’altra,totalmente nudi,coperti da un leggero lenzuolo.
I suoi occhi color caramello scrutavano ogni parte del mio corpo,senza la minima malizia.
«Sei bellissima» sussurrò poi,accarezzandomi una guancia e concendendomi un meraviglioso sorriso,come solo lui sapeva fare.
Il mio cuore ebbe un sussulto. Era così,ogni volta che Zayn mi diceva qualcosa di tremendamente carino,finivo sempre per arrossire.
Gli sorrisi di rimando e restai in silenzio,continuando a guardarlo. Era lui,quello bello. Era sempre stato lui. Ogni mia parola,ogni mio gesto,sarebbe stato sempre inferiore. Il silenzio avrebbe descritto al meglio il mio stato d’animo.
Restai nell’ombra della notte a guardare quei suoi occhi che spiccavano dal buio. Erano la cosa più bella che avessi mai visto. Niente,al mondo,era paragonabile agli occhi del mio ragazzo. Il mio ragazzo! Dopo due anni,mi faceva ancora strano dirlo. Eppure era così.
Lui era mio. Aveva scelto me.
Non ero stata io a scegliere lui,ma lui a sceglier me. A lottare per me. A restare per me.
Io cosa avevo fatto per lui,se non farlo soffrire stando con un suo caro amico?
Si avvicinò lentamente al mio viso. Rimase qualche secondo sospeso,a guardarmi le labbra. E io feci lo stesso,con le sue. Passai una mano tra i suoi capelli e lo attirai a me. Proprio quando le sue labbra soffici e calde si posarono sulle mie,fui svegliata da mia sorella che cantava a squarciagola.
«What's the worst that I could say? Things are better if I staaaaay! SO LOOONG AND GOOOOD NIGHTT SOOOO LONG AND GOONIGHTTT»
Aveva aperto l’armadio e stava cercando qualcosa da mettere. Era allegra,stranamente. I capelli rossi erano lunghissimi e liscissimi,e le arrivavano quasi fino al sedere. Indossava solo una canottiera e dei pantaloncini da uomo,tipico di lei.
«Can you hear me? Are you near me? Do we deserve to leave the earth? Do we learn when both our cars collide? » continuò,saltellando a destra e a sinistra.
«Helena…vaffanculo» mugugnai,tuffando la testa nel cuscino.
Quel sogno…sembrava così reale.
«Oh,ti sei svegliata!» esclamò felice,sedendosi sul letto e facendomi sobbalzare.
Mi stiracchiai,consapevole che ormai non potevo più dormire con mia sorella accanto. «Hai interrotto il mio sogno con Zayn…» biascicai,strofinandomi gli occhi.
Lei rimase qualche momento in silenzio,e poi sorrise. «Quello dei One Direction
Momento,momento,momento. Perché lo aveva definito “quello dei one direction”? Zayn,il suo migliore amico! Zayn,suo cognato! Zayn,il mio ragazzo!
Perché Zayn dei One Direction?
Nella mia mente si iniziò a formare un brutto presentimento.
«Zayn,il mio fidanzato» risposi,confusa. “Zayn,quello con cui sto da due anni”
Lei sbarrò gli occhi e mi guardò fissa,disorientata. Poi scoppiò a ridere.
“Cosa c’è da ridere?”
La guardai accigliata,aspettando una risposta. Il brutto presentimento stava diventando realtà.
«June…» iniziò lei,con il solito tono melodrammatico «Ormai hai ventun anni,quando pensi di crescere?»
Quella frase mi ricordò i vecchi tempi,quando lei continuava a prendermi in giro. E adesso…me la stava dicendo ancora!
Il mondo mi stava crollando sotto i piedi. No,non poteva essere vero.
Il mio cuore iniziò a battere velocemente e cominciai a sudare senza neanche accorgemene. «Helena…» deglutii rumorosamente «Mi stai dicendo che ho sognato tutto?»
Come poteva essere tutto finto? Sembrava tutto così vero.. Le labbra di Zayn.. le nostre giornate insieme…Quei due anni insieme erano una finzione! Non erano mai esistiti,se non nella mia mente.
Avevo pure sognato Harry,tutti i suoi tradimenti e le liti con Zayn per avermi. Avevo sognato tutto!
Lei annuì,restando in silenzio. Stava aspettando una mia reazione.
«Ma…non è possibile!Era tutto reale,non era un sogno! Tu…tu stavi con Louis!» esclamai esasperata,affondando le dita fra i capelli.
Lei rise ancora di più. Insensibile. «Con quel coglione patentato!» fece una pernacchia e scosse la testa,tra le risate.
Avevo sognato tutto… Harry,Zayn…  Erano stati un sogno.  Trattenni le lacrime a stento,mordendomi il labbro inferiore. Non volevo piangere davanti a lei,mi avrebbe presa sicuramente per pazza.
Eppure… Mi sembrava di aver vissuto davvero momenti. Io ricordavo perfettamente quando io e Zayn eravamo saliti in cima alla torre eiffell,e lui mi aveva baciata dolcemente. Ricordavo di quando eravamo stati al mare insieme,in Spagna. Ricordavo anche tutte le notti passate insieme.
Ricordavo tutto.
«Vestiti,così usciamo» mi incitò,cercando i vestiti nell’armadio.
“Vaffanculo” pensai “Vaffanculo!”
«Non ho voglia di uscire,lasciami sola»
E senza insistere,se ne andò,chiudendo la porta.
Decisi che l’unica soluzione possibile fosse dormire,per non pensare,e per rivederlo.
Mi addormentai di nuovo,sognando Zayn.
 
 
 
 

Niall

 
Eravamo tutti a casa di Helena,riuniti per il solito venerdì sera insieme.
Ce ne stavamo lì, a mangiare pizza e bere birra,e a parlare del più e del meno. Ognuno raccontava cosa aveva fatto in settimana e ci perdevamo tra le chiacchierate. Quella sera però,mancavano ancora Zayn e Harry. Zayn doveva salutare la sorella che stava partendo per la Francia,e Harry chissà quando sarebbe arrivato,conoscendolo era sicuramente in un locale con un centinaio di ragazze. Non sarebbe cambiato mai.
E soprattutto,quella volta,Hell e Louis dovevano dare un annuncio importante.
Io e Liam credevamo che Helena fosse incinta,o che lei e Louis sarebbe scappati presto o tardi in un luogo remoto. No,forse questo no.
La povera June,invece,era rinchiusa nella sua stanza,disperata.
«E quindi lei ci ha creduto?» domandò Louis,sul punto di ridere. La sua Helena gli parlava come incantata,e non la smetteva di ridere.
Vivevano in simbiosi,quei due. Da quando si erano messi insieme,non si erano più divisi.
Hell annuì,scoppiando a ridere. Tutti la seguimmo a ruota.
Ci aveva appena raccontato dello scherzo che aveva fatto qualche ora prima a sua sorella,davvero crudele.
«Oddio,e com’era la sua faccia?»domandò Liam,seduto vicino a me.
Sospirai,sentendo la sua voce. Dopo tutto quel tempo,mi faceva sempre lo stesso effetto.
«Sconvolta…ci è rimasta di merda»
Louis rise ancora di più. «Sei geniale,amore mio!»
Lei annuì,fiera di sé. «Poi quando mi ha detto che io stavo con te…» disse,rivolta a Louis. «Le sono scoppiata a ridere in faccia e ho detto: “Con quel coglione patentato,ptf!”» e scoppiò a ridere,pavoneggiandosi.
Louis rise per qualche istante,e poi alzò il sopracciglio. «Aspetta…mi hai chiamato coglione patentato?»
Hell si morse un labbro,in difficoltà,e poi sorrise soddisfatta. «Beh…mi sono limitata! Avrei potuto dire di peggio,tipo babbuino senza cervello,oppure culo sproporzionato o parassita assillante o…»
Louis la fermò,mettendo le mani avanti. «Okay,okay. Ho capito…Però quando mi tocchi il culo non ci dici che è…»
Lei gli tappò la bocca,agitandosi. «Ma stai zitto coglione!»
Poi si rivolse a noi,guardandoci imbarazzata. «Non fate caso a quello che dice questo demente…»
Io e Liam li guardammo in quella posa strana e scoppiammo a ridere. Erano così carini.
Sembrava così strano,adesso,guardare Hell come la ragazza di Louis. Se Liam non mi avesse aperto gli occhi,probabilmente io sarei ancora lì,innamorato di lei.
Avevo sempre saputo che lei appartenesse a Louis,ma nonostante ciò,avevo voluto provarci. Volevo che lei fosse mie. E sapevo che avrei sofferto. Sapevo che Louis avrebbe vinto,perché lui ottiene sempre ciò che vuole.
Lui è deciso,spiritoso,spigliato e romantico. Io non sono nessuna di queste cose.
Quando Liam mi aveva baciato,rivelandomi i suoi sentimenti,io ero rimasto sconvolto. Mi ero asciugato le labbra,schifato,e avevo pensato a lei. “Perché lui,e non lei? Perché non può amarmi lei?”
Il giorno dopo ero tornato da lui,e lo avevo preso a pugni. «Perché mi confondi così? Perché mi fai questo,Liam?»
Lui se ne era stato in silenzio e aveva lasciato che lo prendessi a pugni.
«Io amo Helena» gli sussurrai,con le lacrime che scorrevano lungo le guance. Lui aveva annuito,e aveva abbassato lo sguardo.
«Lo so» aveva biascicato,indifeso.
Come avevo potuto fargli così tanto male?
Da quel momento mi aveva lasciato perdere,non mi rivolgeva più la parola,né mi calcolava. E questo mi faceva stare male. Cercavo in tutti i modi un suo sguardo e facevo di tutto affinché mi parlasse,ma nulla.
Tornavo a casa,e vedevo Helena non provava nulla per me,se non affetto. Mi chiudevo in camera,e piangevo. Lei non s’è mai accorta.
Lei non s’è mai accorta di niente che non riguardasse Louis.
Un giorno fui io ad andare da Liam. Non avevo preparato un discorso. Nulla di nulla. Quindi,quando mi aprì la porta,con solo i boxer addosso,restai lì impalato,come un pesce lesso. Ero imbarazzato,le guance mi erano andate in fiamme.
«Che c’è,Niall?» mi aveva detto,freddo.
Con le parole ero una vera merda,così decisi di passare ai fatti. Mi avvicinai lentamente a lui. Sentivo il suo profumo. Gli passai una mano dietro la nuca e lo attirai a me. Lo baciai.
Quello fu l’inizio di tutto. Il nostro inizio.
D’un tratto,la porta della camera da letto di Helena si aprì, distogliendomi dai miei ricordi. June era appena uscita da quella stanza,con i capelli spettinati,e il pigiamone rosa in pile.
Aveva una faccia sconvolta e gli occhi rossi,che ci fecero desumere che avesse pianto. “Poverina” pensai,a quanto cattiva potesse essere Hell certe volte.
Noi restammo in silenzio a fissarla,mentre quell’idiota di Louis non trattenne le risate.
La bocca della biondina formò una ‘o’ perfetta.
Ci squadrò tutti,uno per uno.
«Cazzo» sussurrò. Era come se non credesse ai suoi occhi. «Allora…siete veri»
Quella frase non fece altro che scatenare le risate generali,e aumentare ancora di più quelle di Louis,se possibile.
June si avvicinò a Hell e la spinse,fingendosi arrabbiata. «Sei una stronza!Mi hai fatto prendere un colpo!»
Mise il broncio e incrociò le braccia sotto al petto. Poi si unì anche lei alle risate.
«Lui dov’è?» domandò,riferendosi a Zayn.
Il rumore del campanello ci fece sussultare. Tempismo perfetto.
«Eccolo» disse Louis,sorridendo.
June si precipitò ad aprire la porta,ma davanti a lei si trovò un riccio spettinato. Era strano che Harry arrivasse così puntualmente.
La delusione sul viso della ragazza fu evidente. «Oh…sei solo tu»
Harry la scrutò,ma non disse nulla. Se fosse stata un’altra persona,non se ne sarebbe stato zitto,no. Ma lui non poteva trattar male June,non dopo quello che aveva combinato.
Da quando si erano lasciati,si rivolgevano a stento la parola. Entrambi portavano del rancore l’uno verso l’altra.  Per non parlare di lui e Zayn,che per un periodo non avevano fatto altro che litigare e ignorarsi. Adesso i loro rapporti andavano alla grande,considerando il fatto che riuscivano a stare insieme nella stessa stanza senza azzannarsi. Era già un passo in avanti.
Solo dopo qualche minuto,ci accorgemmo che stava stringendo la mano di una ragazza che se ne stava timida dietro di lui. Era bionda,con gli occhi azzurri,simili a quelli di un mio amico.
Oh,merda.  Ma io…io la conoscevo! Tutti noi la conoscevamo!
Liam si avvicinò al mio orecchio. «Hai i pop corn?»
Scossi la testa.
«Male,perché questo sarà un bel spettacolo» concluse,appoggiando la sua testa sulla mia spalla. Sorrisi fra me e me e annuii,sapendo quanto avesse ragione.
Dietro Harry,entrò Lottie Tomlinson stretta alla sua mano.
Non seppi decifrare la faccia di Louis in quel momento,né quella di Helena,che era colpita quasi quanto il suo ragazzo. In realtà,tutto quello che colpiva Louis,colpiva anche lei. Il castano aveva stretto il braccio di Hell e lei faceva smorfie per il dolore,ma non si lamentava.
«Harold…» disse con voce potente Louis,cercando di stare calmo. «Che vuol dire tutto ciò?»
Harry guardò l’amico e fece spallucce. «Quello che vedi»
«Tu…stai con mia sorella?!» urlò,incazzato.
Vedere Louis incazzato era un evento raro. Soprattutto vedere Louis incazzato con Harry. Litigavano raramente. Anzi,quasi mai. No,leviamo il quasi.
«So che sei incazzato…ma è una cosa seria stavolta,Lou»
«Non esistono per te le cose serie!»
«Questa volta lo è,Lou,lo giuro!»
Il castano mollò la presa da Helena e corse di fronte a Harry,pronto a caricargli un pugno,ma Lottie si mise in mezzo.
«Lou!Smettila!» strillò la sorella,prendendolo per un braccio.
Louis guardò per la prima volta sua sorella in faccia quella sera. La scrutò negli occhi,e di colpo la rabbia passò.
«So badare a me stessa» lo rassicurò,accarezzandogli il viso. «Lo amo» aggiunse infine.
Tutti fummo spiazzati da quell’affermazione,così semplice,ma così importante,davanti a tutti.
Harry le strinse la mano ancora di più,guardando Louis negli occhi. Faceva sul serio davvero.
Vidi June fare una faccia disgustata alle spalle. Lei non ci credeva molto. Aveva smesso di credere a tutte le parole che uscissero dalla bocca di Harry,in realtà. Come biasimarla?
Louis sbuffò,e si allontanò leggermente. Si rivolse di nuovo a Harry «Se la fai soffrire,cancella il mio nome dalla tua rubrica,e stai attento alla tua pellaccia»
Il riccio tirò un sospiro di sollievo e annuì,sorridendo all’amico. «La amo anche io,Lou»
«Lo spero per te» rispose vispo lui.
Il riccio allungò la mano verso l’amico. Louis stentò per un attimo. «Oh,al diavolo!» esclamò,e lo abbracciò forte.
Tutti scoppiammo a ridere,e ci facemmo trasportare dalla gioia di quel momento.
Finalmente,per la gioia di June,il campanello suonò,e lei scattò in piedi. Questa volta era sicura si trattasse di Zayn. Così,non appena il moro mise piede in casa,si ritrovo la figura della sua ragazza davanti. Le rivolse un sorriso raggiante,uno di quelli che Zayn faceva solo a lei.
Si buttò su di lui,agganciando le gambe al suo bacino. Sembrava un koala.
«Oh,sei qui,amore mio» gli disse,stringendolo forte.
Zayn alzò un sopracciglio,sorpreso. «Sì,sono qui amore» la rassicurò,accarezzandole i capelli ed entrando in casa.
«Oh,non andartene mai più,ti prego» lo pregò lei,aggrappandosi ancora più forte.
Il moro era in imbarazzo. Gli davano fastidio le effusioni davanti a tutti,ormai lo conoscevo bene. «Okay…ma sono mancato solo due ore»
«Oh,amore mio,ti amo» continuò lei.
«Ma che le prende?» chiese a quel punto lui,sedendosi accanto a noi con June ancora in braccio.
Tutti scoppiammo a ridere. «E’una storia lunga!»
 
 

Helena.

 
 
Dopo aver spiegato a Zayn lo scherzo che avevo fatto a June,lui era scoppiato a ridere. «E tu le hai creduto?» domandò a June,tra le risate.
Lei annuì,facendo il broncio.
«Ma povera amore mio!» esclamò,abbracciandola forte. «Helena,sei una stronza!» disse,facendomi la linguaccia.
Ricambiai il gesto e scoppiai a ridere.
Nel frattempo,Louis mi cingeva le spalle,e stava sempre vigile su Harry,seduto accanto a Lottie.
L’avevo conosciuta un anno prima –durante la mia prima cena a casa Tomlinson,imbarantissima,tra l’altro- , ed eravamo entrate subito in buoni rapporti. In realtà,è suo fratello in versione femminile,quindi non mi stupivo neanche un po’ che si fosse fidanzata con Harry,anche perché il suo amore per il riccio non era stato mai un segreto.
Louis mi strinse la mano,e mi guardò negli occhi.
«Dobbiamo dire quella cosa» mi sussurrò all’orecchio.
L’avevo totalmente dimenticato! «Giusto!»
Louis mi prese per mano,e si alzò,trascinandomi al centro della stanza. Poi tossì,per ottenere l’attenzione di tutti. E così fu.
«Alloooora…» iniziò,facendo su e giù con le punte. Sembrava un bambino all’asilo.
«Sapete che oggi io ed Hell dovevamo fare un annuncio importante,che poi non è così,importante,cioè forse si,o forse n….»
«Louis,cazzo!Fai questo annuncio!» lo interruppe Harry.
«Si,giusto. L’annuncio…» rimase qualche secondo in silenzio. Ma che stava facendo? Si rivolse verso di me,accigliato. «Che annuncio dovevo fare?»
Scossi la testa,capendo che lui non ce l’avrebbe mai fatta a dirlo. Non poteva dare un dolore così grande ad Harry.
«Domani io e Louis andremo a vivere insieme» dissi velocemente,andando dritta al punto.
Era stata una decisione che era maturata nel tempo,anche se,se fosse stato per me,sarei andata a vivere con lui dal primo giorno. Lui invece aveva sempre tentennato,perché non voleva lasciare il suo migliore amico da solo.
Poi finalmente si era deciso. Aveva capito che non ci bastava più vederci così poco,noi dovevamo viverci. Ne avevevamo bisogno. Dovevo e volevo viverlo al massimo.
Dormire con lui,mangiare con lui,pulire con lui,guardare la tv con lui. Fare tutto con lui (eccetto che andare al cesso insieme).
Dopo il mio annuncio ci fu un boato generale,e tutti si avventarono su di noi.
«Perché ci hai messo tanto a dirlo?» domandò Harry,che stava abbracciando Louis.
«Avevo paura che ci restassi male,visto che ti avrei lasciato solo…»
Harry gli sorrise e lo abbracciò più forte. «Ti voglio bene,Lou»


 
 
Erano andati tutti via,tranne Zayn,che “dormiva” in camera di June,e Louis,ovviamente,che avrebbe dormito con me.
Ce ne stavamo sdraiati a letto,con la luce spenta,a parlare.
«L’ha presa bene» sospirò lui,riferendosi ad Harry.
«Ovvio che l’ha presa bene,Lou! Ti vuole bene e vuole la tua felicità»
«Tu sei felice?»
«Secondo te?»
«Sei felice di lasciare questa casa,che ti sei guadagnata con le tue forze,e di vivere con me e cambiare totalmente stile di vita?»
«Stai cercando di farmi cambiare idea?» chiesi,divertita.
«No,assolutamente no!»
«Allora…in tal caso,ti dirò che sono felice di avere te. Quindi sì,sono felice di lasciare questa casa e cambiare la mia vita,perché so che ci sarai tu con me. Questo è quello che mi serve. »
Lui alzò il busto,e si mise sopra di me. Puntò i suoi occhi nei miei.
«Voglio passare il resto della mia vita con te,lo giuro.»
«Anche io,Lou»
«Ti amo Helena. Ti amo da morire.»














.............................................................................. T_T

Look at me!

Ookay,eccoci per l'ultimo look at me.
MI SENTO COSì TRISTEEEE.
intanto scusatemi per il mega ritardo hahahah ma ci sono state le pagelle e ho dovuto studiare com un cane,
anyway..
E' passato quasi un anno da quando ho iniziato questa storia,e non credevo affatto che arrivasse a questo punto.
All'inizio avevo solo il prologo in mente lol
Nel corso di questo anno,i personaggi mi sono entrati dentro in una maniera incredibile,e sono cresciuti insieme a me.
Amo questa storia,e l'amerò sempre. E' la storia che mi ha insegnato a scrivere ed ad avvicinarmi di più a Louis.
Grazie a questa storia ho potuto sfogare tutte le mie emozioni,gioia,tristezza,confusione. C'è tutto.
Questa storia sono io.
Non  mi sembra vero che dovrò mettere 'completa'. Sento come se ne andasse una parte di me. 
Dovrò dire addio alla mia Helena,che ho adorato sin dal primo momento. Adoro il suo nome (mia figlia si chiamerà così) che si legge élena e non eléna. Tipo come l'Elena di The vampires diaries lol. Adoro e ammiro soprattutto il suo carattere,perchè io vorrei essere fredda e cinica,ma alla fine tenera,come lei.
Questo credo sia il personaggio che mi sia riuscito nel miglior modo e le sarò sempre affezionata.
Dovrò dire addio a June,che mi rappresenta. June è come sono. Una ragazzina indecisa,insicura,timida e sognatrice. Una stupida. Sì,io sono June. Hell,è colei che vorrei essere.
Per il resto dei personaggi (che conoscete bene) anche se non sono di mia invenzione ci ho sempre messo del mio. 
Ho amato il mio Louis e il mio Zayn in particolare. E mi divertivo da morire nello scrivere le scene con Niall <33
Btw arriviamo al punto fondamentale,ovvero quello dei ringraziamenti.
GRAZIE a tutte le persone che mi hanno seguita e supportata sin dal primo capitolo.
GRAZIE  a chi si è appassionato alla mia storia
GRAZIE a chi mi ha sempre stato vicino tramite una recensione
GRAZIE  a chi mi ha fatto i complimenti su twitter
GRAZIE per aver fatto arrivare questa fanfiction tra le più popolari.
GRAZIE,GRAZIE,GRAZIE!
VI AMO TANTISSIMO!
Per chi volesse continuare a seguirmi,sappiate che ho un'altra ff in corso (che non so quando aggiornerò

Somewhere only we know. 







grazie ancora,vi amo.


per qualsiasi cosa,potete contattarmi su twitter


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