I have only a prince

di heiblaine
(/viewuser.php?uid=168345)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter 1. ***
Capitolo 2: *** Chapter 2. ***
Capitolo 3: *** Chapter 3. ***
Capitolo 4: *** Chapter 4. ***
Capitolo 5: *** Chapter 5. ***
Capitolo 6: *** Chapter 6. ***



Capitolo 1
*** Chapter 1. ***


 

"Dai tempo al tempo piccola narniana"

 

 

Federica Keynes, lui è mio cugino eccoci qui per girare il secondo film, gli attori si conoscono tutti poichè Andrew (il regista) aveva girato il primo film con loro. Vedo Ben(che già conoscevamo) correre verso di me e mio cugino e lo abbracciai.

B: ciao bellissima 

Gli diedi un bacio vicino alle labbra, ma non troppo volevo farlo arrostire lentamente. Si avvicinò a noi anche lui, possibile che ogni volta fosse sempre più dannatamente bello? Dio.

» Hey Ska. 
Federica, Meravigliosa come sempre.» 
»ciao William.» 
Non avrò pietà per lui: lo scorso anno prima della fine delle riprese, mi promise che una volta tornati avremmo sistemato tutto. Successe tutto il contrario, mio cugino che parlava sempre con William,mi raccontava sempre quello che faceva tra cui andare a mignotte in Irlanda.Tutto ciò portava me a tagliare i miei polsi e a far scendere milioni di lacrime.
Anna, la mia amica mi strinse in un caloroso abbraccio e ricambiai.
»sei diventata ancora più bella.» 
»certo è sangue del mio sangue.»  esordì mio cugino.
La battuta di Skandar provocò la risata generale di tutti, per poi cominciare le riprese. 
Mi sedetti su una sedia e Anna mi raggiunse poichè non doveva ancora girare.
»hei chi guardi?»
»io? niente.» 
Manca solo che mi scopra e sono nella merda, la scala di merda più alta.
»dai lo so che ti piace.»
»chi?» 
» Willy, dai si vede lontano due miglia.» 
»pff. Ma che dici?»
»sarà.» 
Finirono la prima scena e Ben si avvicinò a me e con uno strattone mi fece accoccolare sul suo petto e mi persi nei suoi occhi nocciola. Provocando la reazione negativa di William,e guerra sia.
»mi farai impazzire uno di questi giorni.» 
»Ben.....»
»Non dire niente, dai tempo al tempo piccola narniana.» 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Chapter 2. ***


"Una serata molto insolita"

La giornata passò in fretta e tornai a casa accompagnata a forza da Moseley, puntai gli occhi verso lui intento alla guida.

Possibile che il Signore abbia potuto creare cosi tanta bellezza concentrata in un'unico essere umano? 
Dannatamente bello era, punto e basta.

»dolcezza siamo arrivati.»
Aprii la portiera con il telefono in mano pronta a chiamare la mia amica del cuore : Anna White. 
Era una bella ragazza con i capelli ricci, mora alta, magra e sapeva tutto di me, dalla prima cotta alla cosa più imbarazzante
»Grazie William. 
Usci anche lui dalla macchina e si appoggio delicatamente alla portiera della sua Ferrari nera. 
»dovresti ripagarmi con un bacio che dici?»
»che dico? Dico di no.» 
Mi diressi verso la porta di casa che però era chiusa a chiave, bussai ripetutamente e chiamai Ed e Anna ma niente. 
Mi girai verso William che contemplava le mie gambe e il mio posteriore, non posso chiedere a Ben se potevo andare da lui, poiché stava dai suoi quindi chiesi a lui. 
»mh.... William credo che mio cugino li dentro stia facendo qualcosa e non voglio sapere cosa quindi non so dove andare.»
»Vieni da me non ti preoccupare.» 

»Che figura di merda, una della solite. Non vorrei che Ben si arrabbiase, speriamo di no....»

In dieci minuti arrivammo a casa Moseley, conoscevo quella casa poichè più volte avevamo organizzato delle feste lì. Andai in cucina a bere un bicchiere di acqua e quando mi girai trovai William in mutande e come diceva Anna, la mia Anna White "andai in coma".
Federica,Federicaa, oh al diavolo Ben, guarda chi c'è qui con me ora.

»emh, emh William io non ho niente per dormire.»
»Guarda si fa così. disse con voce sexy...»
Si avvicinò a me e  slacciò il vestito blu che avevo facendolo cadere per terra e dandomi un bacio leggero sulle labbra.
»Ti aspetto a letto.» 
Rimasi imbambolata ripensando all'accaduto di qualche minuto prima: il bacio, lui, il vestito. Misi una mano sul cuore e sentii il battito accellerare sempre di più. Spostai il vestito e mi diressi verso la sua camera, lo trovai a fissare il vuoto disteso sul suo letto, mi sdraiai accanto a lui.
»Come va con Ben?» 
»Non è iniziato nulla.»
»Non ti credo, è bravo a letto?»
»Cazzo William mi spieghi, perché devi sempre andare so queste cose? Non si può mai parlare con te! Poi cosa te ne dovrebbe fregare? Questa è la mia vita, e se lui mi amasse davvero?»
»Non lo sopporto va bene?»
»Hai avuto la possibilità di amarmi ma l'hai buttata nel cesso.»
Cavolo che nervoso quando risponde in questo modo, è insopportabile. 
Squillò il mio telefono e chi era, se non lui?
»sera meraviglia.» 
»sera ben.»
William alzò gli occhi al cielo, come era solito a fare quando avevo Ben nei paraggi .
»Dove sei ora?» 
»a casa di un'.... amico. Credo che Ed si sia portato a letto qualche ragazza buttandomi fuori di casa per la millesima volta.»
»va bene ci vediamo domani, notte piccola.»
»notte ben.»
Attaccai e Willy dormiva beato, cosi lo guardai un'ultima volta per poi entrare nel mondo dei sogni.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Chapter 3. ***


 

"Vedo che ti ho fatto impazzire vero Caspian?"



L'indomani mattina, sentii qualcosa premere contro il mio petto, aprii leggermente gli occhi e vidi la chioma bionda più sexy in questo pianeta. 
Sentii che si stava per svegliare così richiusi gli occhi stanchi, le sue labbra si posarono sul mio collo lasciando una scia umida.
W: giorno...
Aprii gli occhi e incontrai quelli celesti di William. 

Bene William, mi puoi risvegliare così? In questo modo sarò resto incinta.
Devo resistere, non so quanto ce la farò ma devo farlo.

Mi alzai dal letto per poi prendere il mio vestito, dargli un leggero bacio sull'incavo della spalla e poi uscire e raggiungere il set dove trovai mio cugino con un sorriso da ebete e sapevo già il motivo.

S: scusami bella ma sai com'è....
F: taci so gia tutto.
Vidi White arrivare tutta pimpante e con un sorriso raggiante, le faceva male quel ragazzo.
AW: Giorno Moseley.
F: non mi piace essere chiamata così.
AW: se se certo.
Anna e Skandar stavano insieme da un'anno, erano bellissimi insieme e quando avevano i loro appuntamenti serali io rimanevo fuori casa come una cretina
Arrivò anche Georgie, Anna e Ben e qualche passo più in là scorsi Moseley così presi Ben dal colletto della camicia bianca e lo baciai ma ad iniziare una danza tra le nostre lingue fu lui e io lo lasciai fare ma niente era paragonabile al bacio di ieri sera a casa Moseley. 
Ben si staccò per un secondo, e mi fissò intensamente.
F: vedo che ti ho fatto impazzire vero Caspian?
B: non immagini quanto Pevensie.

 


 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Chapter 4. ***


 

"Che cosa volete fare stasera? "
"Festa a casa Keynes"

Mentre baciavo Ben guardai William e notai che avevo il pugno così stretto tanto da essere bianco, così resi il tutto ancora più "sexy". 
Avvicinai Barnes al muro e gli morsi il labbro inferiore, il quale poggiò le sue mani sul mio posteriore e mi prese in braccio sotto lo sguardo dei ragazzi, e la faccia di White era un misto tra felicità e stupore, risi e Ben se ne accorse ma non ci badò molto. Ci staccammo e sorridemmo. 

 Moseley cose c'è? Le tue puttanelle irlandesi non ci sono più e non ti possono consolare?
Peccato.... Tutte le azione hanno delle conseguenze e lo imparerai presto.

W: Quando voi due avete finito di baciarvi possiamo parlare.
F: Chi la vuole sentire la tua voce da puttaniere..
W: taci Keynes.
F: Fottiti Moseley.

White mi prese per un braccio e mi portò in disparte.

A:Mi sbaglio o non sei quella che è andata a dormire da William stanotte? Racconta su.    
F: Ma che ti racconto! Non siamo stati a letto. 
A: si certo e io ieri sera non stavo con Skendar e tu sei rimasta fuori come una cretina.
F: che bastarda che sei.
A: no piacere Anna White e lei?
F: dai scema. Davvero non c'è stato niente....Ok qualcosa c'è stato.
Ieri sera sono andata a bere un bicchiere di acqua a casa sua e si è avvicinato a me in mutande e mi ha levato il vestito e mi ha baciata a stampo. Poi stamattina mi ha svegliata baciandomi e basta.
A: e questo tu lo chiami niente? So che è stato uno stronzo ma dagli una possibilità.
F: Anna non posso lo sai.

 

Tornammo dai ragazzi che stavano girando una scena, li guardammo per due ore senza dire niente fino alla pausa pranzo , poco prima che iniziasse mi diressi verso il camerino di Ben per dirgli che lo aspettavamo ma qualcuno mi prese e mi fece accostare alla parete. Due occhi meravogliosi si puntarono su di me e le sue mani alzarono le mie braccia intrappolandomi.

W: bambola non giocare con il fuoco che potresti bruciarti. 
F: Senti, sei tu lo stronzo.
W: taci.
Ci baciammo, la sua mano si posò sulla mia schiena, spingendomi verso di lui. 
Mi staccai e raggiunsi i ragazzi a tavola e mi sedetti vicino a Ben e poco dopo davanti a me si sedette William.
AW:  Che si fa stasera ragazzi? 
Anna: Disco? 
Geo: Ma dai! Non mi và proprio.
W; Festa da qualche parte? 
S: Che dici Federica? 
F: Festa a casa Keynes, rimanete a dormire da noi per voi due piccioncini va bene?
AW & S: Perfetto.
F: Caspian?
B: perfetto mia regina.




 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Chapter 5. ***


Io e la mia amica Anna eravamo stese sul letto guardando il soffitto che avevamo pitturato una notte d'estate. 
AW: ma dagli una possibilità
F: non posso Anna, lo devo dimenticare al più presto.
Ad interrompere la conversazione fu mio cugino che entrò nella mia stanza in boxer provocando particolari pensieri nella testa della mia amica.
F: emh… io vado di sotto voi fate con comodo.
Scesi le scale e mi sedetti sul divano a leggere il mio amato libro: The hunger games.
Il telefonò vibrò e risposi.
»pronto..»
Hei sono ben.
»Ben! Dimmi tutto.»
»Avvicinati alla porta e aprila»
Feci come mi disse e lo trovai con il telefono in mano intento a chiudere la telefonata. Lo tirai in casa e lo baciai.
B: hei cosa sono questi rumori?
F: meglio che tu non lo sappia.
Ben rise poiché aveva capito perfettamente.
Ci sedemmo sul divano e giocammo a Fifa 13, si proprio Fifa perché io amavo il calcio al contrario di quella mongola della mia amica che non ci capiva niente.
Passò un’ora e vinsi io tutte e tre le partite che avevamo giocato.
F: Cavolo sono già le 19:30, bello io vado su a prepararmi perché dopo c’è la festa.
Corsi in camera mia e indossai dei jeans corti neri con un top celeste sopra e delle converse dello stesso colore del top. Misi sul letto mio quello che avrebbe dovuto mettere Anna in quanto era indecisa molto più di me e così decisi che si poteva mettere: una gonna bianca corta, una canottiera viola e ballerine nere.
Andai di sotto e trovai William e Ben seduti a parlare. Cantai in modo da farmi notare e mi sedetti sul divano , presi il telefono e ordinai 3 pizze margherite. Finita la chiamata urlai ad Anna di sbrigarsi e scendere, ero molto imbarazzata dalla situazione. Mi accoccolai sulle gambe di Ben mentre aspettavo mio cugino e la mia amica.
Dopo mezz’ora scesero al piano di sotto.
S: salve gente.
F: Anna dov’è?
S: in camera a prepararsi.
Cominciammo così tutti e 4 a decidere cosa fare quella sera.
S: proponete qualcosa su. Io sono stanco.
B: eeeh immagino guarda.
Io e Ben scoppiammo a ridere attirando le attenzioni di tutto il gruppo, Anna era già arrivata.
W: decido io, pizza e gioco della bottiglia ma senza ubriacarsi dobbiamo essere sobri okay?
F: io ci sto.
Mangiammo la pizza e con la bottiglia della cocacola giocammo tutti insieme. Anna girò la bottiglia e casualmente indicò prima me e poi William.
A: bene bene… sarò cattiva. William devi baciare passionalmente Federica.
W: con grande piacere.
Si avvicinò a me gattonando quasi come un felino in cerca della sua preda, prese il mio viso con due dita e posò le sue labbra sulle mie assaporandone ogni centimetro, mi fece poi stendere per poi mettersi su di me ma poggiandosi sui gomiti.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Chapter 6. ***



» i love you..»

Eppure ogni volta che sentivo le sue labbra sulle mie era come la prima volta, che ci baciammo. Una volta che si staccò mi alzai e me ne andai nella camera di Skandar, pronta a piangere.
» Dio!»
Sentii i suoi passi ma giunsi nella sua camera e mi chiusi la porta a chiave, lo sentii bussare ripetutamente con una forza sempre maggiore.
» APRI!»
»NO! LASCIAMI IN PACE!»
Skandar’s pov
 
Guarda te se per quella cretina della mia fidanzata ora mi tocca arrampicarmi.
Scesi di sotto attirando l’attenzione di tutti.
» Come sta?»
»Fanculo Anna.»
Uscii di casa sbattendo la porta, mi arrampicai sull’albero, vidi mia cugina che piangeva disperata e stava per prendere il suo oggetto “preferito”. Mollai un calcio alla finestra, per farmi sentire. Persi l’equilibrio e caddi.
 
William’s pov.
 Subito dopo aver visto Edmund correre fuori mi diressi in un secondo verso la stanza dove si recava Federica, bussai ma non ottenni niente. Sentii il botto proveniente da fuori e la vidi aprire la porta e correre fuori insieme a me, mi prese la mano e spalancò gli occhi. Abbracciò Skandar e lo portammo in ospedale, eppure non sembrava si fosse fatto qualcosa. Una volta arrivati, gli ingessarono il braccio poiché nonostante fosse una piccola frattura era meglio ingessargli il braccio. Mentre lo stavano operando eravamo seduti, mano nella mano come due fidanzatini. Mi guardò negli occhi, e mi sentii in paradiso.
 
Federica’s pov.
 
Era ora, dovevo dirgli quello che provavo.
» William, io sono innamorata di te dal primo giorno e non ho mai smesso di farlo, devi sapere che quando tu partisti per l’Irlanda io …»
» tu?»
» mi tagliavo ecco.»
Mi prese i polsi e li scrutò molto attentamente e notò che i tagli erano spariti.
» e… io ancora ti amo nonostante sia gelosa del tuo rapporto con Anna perché sul set siete sempre così affiatati, sono gelosa del fatto che quando ti siedi alla scrivania tu scriva lettere a una ragazza misteriosa e quella non sono io.»
Mi mise un dito sulle labbra per farmi tacere.
» sei tu la ragazza a cui ho scritto tutte quelle lettere, pensavo che se avessi fatto il duro ti saresti allontanata da me, per poi rifugiarti tra le braccia di un altro, che non ti facesse soffrire.»
» invece hai ottenuto il contrario.»
Si avvicinò a me, posò le sue labbra sulle mie e quello fu un bacio che diede inizio alla nostra storia.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1290389