Beneath my skin

di Chazyhale
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** A new beginning ***
Capitolo 2: *** A new driver ***
Capitolo 3: *** The truth ***
Capitolo 4: *** Hale's house ***
Capitolo 5: *** Training session ***
Capitolo 6: *** Fever ***
Capitolo 7: *** Tyler Hale ***
Capitolo 8: *** Training session.......again -.-' ***
Capitolo 9: *** This is Halloween ***
Capitolo 10: *** You're sexy with a gun! ***
Capitolo 11: *** Who are you really? ***
Capitolo 12: *** Just a little bitE ***
Capitolo 13: *** It's eating me alive ***



Capitolo 1
*** A new beginning ***


Ciao! come ho già detto nell'introduzione questa è la mia prima ff, spero di non aver combinato un casino!
Beh se vi va fatemi sapere com'è e se avete dei consigli o delle critiche saranno bene accette...ora vi lascio e buona lettura! 

 

-Mi prendi in giro?Alex, svegliati subito, se non ti alzi farai tardi per il tuo primo giorno di scuola!-disse urlando in modo isterico.

-Signorina non rovinerai tutto come al tuo solito, non stavolta, le tue sorelle sono già pronte aspettano che la principessa si prepari- continuò.

 

Dio, non la sopporto, non vedo l'ora di andarmene via da questa situazione del cavolo. Si comporta come se fosse mia madre, invece, è solo la donna che ha sposato mio padre dopo la separazione da mia madre. Questa è tutta la pappardella che penso ogni singola mattina da quando i miei sono morti, è come se fossi cenerentola, stessa situazione, stessi problemi solo che qui non c'è nessuna fatina e nessun principe azzurro, per quanto sono disperata mi accontenterei anche dei topini.

 

-ALEX TI SBRIGHI?-disse sbraitando. mi piace quando da di matto, almeno non sono l'unica che impazzisce in questa casa.

-SI CRUDELIA STO SCENDENDO!-le dissi mentre mi ammazzavo scendendo le scale.

-Sei la solita maleducata, se non fosse per la promessa che ho fatto a tuo padre ti avrei già sbattuta fuori di casa - potevo vedere il fuoco nei suoi occhi mentre mi diceva quelle cose.

-Lo fai per la promessa che hai fatto a mio padre o per i soldi che mi ha lasciato?sai quando avrò 18 anni non vedrai più nemmeno un centesimo!-rimase a bocca aperta quando le dissi quelle parole, sapeva che ero seria.

 

Anastasia e Genoveffa, le mie sorellastre, erano già in macchina, le chiamo così per la loro somiglianza con le sorellastre di cenerentola, che fantasia!!. Entrò anche quella specie di abominio della mia matrigna in macchina, e quando feci per aprire la portiera lei pensò bene di mettere in moto la macchina e di lasciarmi sul vialetto di casa.

 

-ARE YOU FUCKING KIDDING ME?-le urlai mentre lei mi guardava dallo specchietto retrovisore. Beh come primo giorno in America precisamente a Beacon Hills, non si può dire che sia andato perfettamente, pensai mentre mi dirigevo a piedi verso la scuola.

 

Wow! ero riuscita ad arrivare in tempo, non avevo mai camminato così veloce in vita mia, e tutto questo per andare a scuola, chi l'avrebbe mai detto. Mi diressi verso la segreteria dove mi diedero gli orari delle lezioni, non c'era tempo per fare il giro della scuola, perciò mi appiopparono al primo ragazzo che entrò in segreteria, la prima impressione è buona, sembra simpatico, lo osservai mentre aspettavo che finisse di parlare con la segretaria. Capelli corti sul castano, occhi castani, un aspetto molto semplice ma non banale.

-Hey ciao mi chiamo Stiles, scusa se prima non mi sono presentato ma da come hai visto ero occupato con la segretaria.- pensai fosse decisamente simpatico!, si muoveva in modo goffo, il ché mi fece ridere.

-Figurati, comunque il mio nome è Alex, non uso mai il mio nome di battesimo, uso questa abbreviazione.- oddio magari manco gli interessa, pensai.

-Fammi vedere un po’ i tuoi orari - disse mentre mi guardava da capo a piedi.

-Ok, abbiamo la prima ora insieme, abbiamo economia!- continuò.

 

Ci dirigemmo in classe dopo che mi aveva presentato il suo migliore amico, Scott. Dopo avermi mostrato il mio armadietto. Scott sembra molto simpatico, mi sento a mio agio con loro due, credo che mi troverò bene qui. - pensai.

Entrammo in classe e ci sedemmo vicini, Scott e una ragazza continuavano a guardarsi, forse erano fidanzati. Dopo qualche minuto entrò il professore di economia nonché coach della squadra di lacrosse, quando entrò scrutò la classe come se stesse cercando qualcosa, e quando vide un viso non noto, mi guardò e mi disse:

 

-Signorina perché non viene qui e non si presenta alla classe?

-Devo proprio?sa è un po’ imbarazzante e vorrei proprio evitare momenti imbarazzanti.

Non rispose e mi guardò soltanto mentre con la mani mi faceva il gesto di avvicinarmi, mi alzai con malavoglia, mi girai verso la classe, presi un bel respiro e cominciai...

-OH mio Dio questo è davvero imbarazzante. - dissi mentre sentivo i loro sguardi addosso.

-Mi chiamo Alexandra Leah e vengo dall'Italia dove vivevo con mia madre e con mio padre finché non si separarono, mio padre venne qui in America dove si risposò mentre io restai in Italia con mia madre. - presi un bel respiro visto quello che avrei detto dopo e continuai.

-Mi sono trasferita qui quando i miei genitori morirono, mio padre tornò in Italia per delle carte che doveva firmare, mentre mia madre e mio padre si diressero dall'avvocato un uomo li sparò e io fui costretta ad andare a vivere con la nuova moglie di mio e padre e con le sue 2 figlie. - quando dissi dei miei genitori calò il silenzio più totale, era inquietante.

-Comunque per passare ad un altro argomento meno triste, spero di fare nuove amicizie e di trovarmi bene con voi, devo solo avvisarvi che potrei diventare un po’ stronza alcune volte, ma per il resto sono una ragazza divertente a cui piace stringere amicizia, detto questo ho finito quindi se il prof mettesse fine a questa tortura gliene sarei molto grata. - si misero tutti a ridere, il che mi fece pensare che non era andata poi così tanto male.

 

In men che non si dica era già arrivata l'ora di pranzo, nelle ore precedenti ebbi il piacere di conoscere Allison, la ragazza di Scott e Lydia la ragazza per cui Stiles aveva una colossale cotta. Dopo aver trovato un tavolo dove sederci si unì a noi Jackson, il co-capitano della squadra di lacrosse, l'altro co-capitano è Scott, quando vidi Jackson pensai che è il tipico ragazzo che sa di essere bello, estremamente bello, però da quel che ho imparato da quando sono qui sulla terra è che spesso le persone che si comportano un po’ da bulletti, come fa Jackson, lo fanno solo per non far trapelare le loro debolezze. Continuava a farmi un sacco di domande e mentre con gli altri era un po’ scontroso e maleducato con me era molto gentile.

-mah forse è solo perché sono la nuova arrivata – pensai.

Grazie a Scott scoprì che Lydia e Jackson erano una coppia, da come Lydia guardava me e Jackson si capiva, ci fulminava con lo sguardo, era gelosa anche se lo nascondeva.

Finita la giornata scolastica mi riunì con Stiles e Scott nel parcheggio, Scott doveva aspettare una persona perciò io e Stiles gli facemmo compagnia, avrei dovuto aspettare comunque visto che Stiles si era offerto di accompagnarmi a casa. Dopo pochi minuti si avvicinò a noi una macchina nera, una chevrolet camaro, l'ho riconosciuta subito visto che sono una patita dei motori, il ragazzo alla guida abbassò il finestrino, ero curiosa di sapere chi fosse, quando lo vidi rimasi stupita, si tolse subito i ray-ban che aveva e mi guardò, aveva uno sguardo magnetico, era difficile toglierli gli occhi da dosso. I suoi occhi verdi si illuminavano al sole e i suoi capelli neri erano perfetti non aveva un ciuffo fuori posto, da quel che vedevo indossava dei vestiti scuri e un giubbotto di pelle nero, anche lui mi fissò con uno sguardo enigmatico, come se si stesse chiedendo dove mi aveva già visto, all'improvviso vidi che sorrise, scese dalla macchina e si presentò.

-Ciao sono Derek Hale, sei nuova?non ti ho mai visto- disse mentre io continuavo a guardarlo, aveva un fisico da paura, sotto quel giubbotto si capiva che c'erano un bel pò di muscoli.

-Ehm ciao sono Alex Leah piacere di conoscerti...comunque si sono nuova, mi sono trasferita qui da poco.

Lui mi diede la sua mano e quando la strinsi percepii una strana sensazione, come se lo conoscessi da una vita. Si girò verso Scott gli fece un cenno con la testa che indicava la sua macchina e dopo avermi salutata di nuovo se ne andò insieme a Scott, lo guardai andare via e poi entrai nella Jeep di Stiles. Durante il viaggio mi chiese come era stato il primo giorno di scuola, io gli risposi ma tutto quello che volevo fare era chiedergli di Derek. Continuavo a pensare a lui. Quando arrivammo a casa gli chiesi se volesse bere o mangiare qualcosa, ma lui rifiuto, quindi dopo averlo ringraziato e dopo che si fù offerto di accompagnarmi anche l'indomani a scuola se ne andò. Mi diressi verso la porta di casa e prima di entrare feci un grosso respiro, la macchina di Crudelia era già nel vialetto, quindi era già arrivata a casa. Entrai e mi diressi subito in camera, accesi il computer misi il cd dei Linkin Park e mi diressi verso il bagno per farmi una doccia mentre facevo il coro al mio amato Chester. Dopo esser uscita dalla doccia e rivestita chattai un po' con delle amiche, in un batter d'occhio era già ora di cena e come sempre, dovevo prepararmi da mangiare da sola visto che Crudelia provvedeva solo alle figlie.

-è meglio che mi prepari la cena da sola, chi mi da la garanzia che lei non ci metta del cianuro? - pensai.

Quando ebbi finito di prepararmi la cena salì su in camera e iniziai a mangiare, non aveva voglia di mangiare con loro e tanto meno di sentire com'era andata la loro giornata, riportai i piatti in cucina, li lavai, li asciugai e li rimisi al loro posto, una volta ritornata in camera, dopo essermi lavata i denti, mi buttai sul letto e puntualmente ripensai a Derek.

- Perché mi ha colpito così tanto?e perché ho sentito quella sensazione quando gli ho stretto la mano? - queste domande mi tartassavano il cervello e dopo qualche minuto di viaggi mentali mi addormentai.

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Capitolo 2
*** A new driver ***


La sveglia mi spaventò a tal punto che caddi dal letto, avevo ancora sonno, ma non vedevo l'ora di arrivare a scuola e di rivedere i miei nuovi amici! iniziai a prepararmi in fretta e furia perché non sapevo quando sarebbe passato Stiles a prendermi. Quando uscii di casa Stiles era già li, durante il viaggio mi confidò che sua madre era morta quando era piccolo dopo che l'aveva vista soffrire a causa di una malattia, tutto quello che volevo fare era abbracciarlo forte forte, potevo vedere quanto era vulnerabile in quel momento, calò il silenzio, quindi per spezzarlo decisi di accendere l'autoradio e mi misi a cantare e a fare la stupida per farlo ridere e ci riuscii alla grande. Senza rendermene conto eravamo già arrivati a scuola ed era appena arrivato anche Scott con la sua fedelissima bici. Dopo esser scesa dalla macchina ed essermi diretta verso Scott notai che era arrivato anche Jackson che mi salutò dopo aver dato l'insulto mattutino a Stiles e a Scott. Arrivarono pure Lydia e Allison, perciò mi allontanai da i ragazzi per chiacchierare con loro, dopo qualche minuto suonò la campanella quindi iniziammo ad andare nelle rispettive classi. Durante l'ora di buca conobbi Erica, Isaac e Boyd, li vedevo sempre insieme a Derek, erano molto simpatici anche se Boyd se ne stava un pò su le sue.

Non facevo altro che invidiare Erica per il suo seno e paragonavo Isaac ad un orsacchiotto vista la sua dolcezza. Arrivò ora di pranzo e mentre cercavo un tavolo libero mi sentii chiamare, erano Jackson e il suo migliore amico, Danny. Avevo avuto il piacere di conoscere anche Danny nell'ora di buca con il quale parlammo un po' di ragazzi vista la sua omosessualità.

Gli raggiunsi e incomincia a mangiare mentre parlavamo delle ore precedenti, Danny restò poco perché voleva andare in un posto tranquillo per ripassare per il test che avrebbe avuto dopo, feci notare a Jackson che le mie sorellastre, che erano cotte di lui, mi stavano fulminando e Jackson per provocarle mi abbracciò e ridemmo mentre le vedevamo dare in escandescenza.

 

- Ora devo andare vado a cercare Danny per convincerlo a passarmi qualche risposta del test, ci vediamo.- mi disse prima di darmi un bacio sulla guancia.

- Ok, ci vediamo!- gli dissi mentre mandai giù un pezzo di biscotto al cioccolato.

Le ore passarono molto velocemente, mi sedetti negli scalini che c'erano fuori dalla scuola e aspettai Stiles quando vidi Derek che si dirigeva verso di me, nell'istante in cui l'avevo visto il mio cuore iniziò a battere così forte che se fossi stata in un cartone animato mi sarebbe uscito fuori dal petto.

-Ehy ciao!- disse sorridendomi.

-Ehi ciao, hai visto per caso Stiles?sai mi dovrebbe accompagnare a casa - gli dissi mentre mi alzai.

- Sono venuto proprio per questo, Stiles ha avuto un contrattempo e non può accompagnarti, quindi sono stato incaricato di portarti a casa, sono il tuo nuovo autista.

-Sei sicuro? insomma non voglio disturbare anche te - gli dissi accennando un sorriso.

-Andiamo.

Andammo verso la macchina e notai che non c'erano Boyd, Erica ed Isaac.

-Oggi non fai da autista anche a loro?- lui capii subito a chi mi riferivo.

-No, oggi siamo solo io e te.

-Sai, mi piace molto questa macchina, quando erediterò i soldi di mio padre ne comprerò una uguale, forse comprerò il nuovo modello il zl1.

-Si è un bel modello.- disse mentre mise in moto la macchina e partii.

-Oh mamma, oggi fa proprio caldo.

-Vuoi che accenda l'aria condizionata?- disse mentre era intento a guardare la strada.

-Oh no, mi tolgo il maglioncino, sotto ho una canottiera.

Mi tolsi il maglioncino e lo misi dentro la borsa, notai che mi guardò.

-Carine!- disse di colpo.

-Come scusa?- mi guardai in caso si vedesse qualcosa in più del dovuto.

-Le zampe che hai tatuate sugli avambracci interni, scusa che avevi capito?- disse con un sorriso malizioso.

-Ah no niente.-sorrisi imbarazzata.

-Comunque grazie.- sorrisi di nuovo mentre lo guardavo.

-Sono di lupo?- chiese distogliendo lo sguardo dalla strada e rimettendolo subito dopo aver finito di parlare.

-Ehm si, sono di lupo, questi animali mi affascinano sin da quando ero piccola, sai, me ne parlava sempre mio padre, è grazie a lui se ora ne sono innamorata, mi piace tutta la questione del branco, degli alpha, dei beta e .....

-degli omega - l'avevamo detto insieme.

-Siamo arrivati!

Nell'istante preciso in cui lo disse mi chiesi perché non abitavo più lontano, avrei voluto stare insieme a lui per tutta la notte o forse anche di più.

-Bhe grazie per il passaggio Derek, sei stato molto gentile.- gli sorrisi e scesi dalla macchina mentre notai che le streghe di casa non erano ancora tornate.

-Non c'è di che. - disse accennando un sorriso, uno dei suoi fantastici sorrisi.

Ero sul vialetto di casa quando sentii Derek che mi chiamò.

-Ehy Alex!senti, non mi fido molto di Stiles e non vorrei che a causa sua perdessi un giorno di scuola, quindi se vuoi posso accompagnarti io a scuola, tanto casa tua è di strada, non mi dispiace fermarmi per darti un passaggio.

-Sai una cosa?non mi fido nemmeno io di Stiles, quindi accetto.

Si mise a ridere e dopo aver aspettato che entrassi in casa se ne andò. Stavo per salire su in camera quando sentii suonare alla porta, pensai fosse Derek, magari mi ero dimenticata qualcosa in macchina anche se mi sembrava di aver preso tutto, guardai attraverso lo spioncino ma non vidi niente, quindi, decisi di aprire la porta e trovai una scatola con sopra il mio nome, la presi e la portai su in camera, ero veramente curiosa di scoprire cosa ci fosse al suo interno.

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Capitolo 3
*** The truth ***


Hola!!vi dico solo che  d'ora in poi la storia dovrebbe farsi più interessante perciò (se c'è qualcuno che la legge) godetevi il capitolo!



Prima di vedere il suo contenuto decisi di farmi una doccia. Mentre il getto d'acqua colpiva la mia pelle pensai che sarebbe stato meglio che tutti fossero andati al letto così avrei potuto controllare ciò che stava all'interno di quella scatola senza interruzioni, certo la curiosità era molta, per distrarmi feci i compiti e studiai un pò, arrivò ora di cena quindi procedetti per prepararmi da mangiare e quando ebbi finito guardai un pò la televisione, durante la cena notai che erano piuttosto stanche quindi sarebbero crollate da un momento all'altro. Anastasia e Genoveffa andarono nelle loro rispettive camere, non prima di avermi snobbato un pò e di certo non si può dire che Crudelia mi difendesse. Erano le dieci di sera e solo dopo essermi assicurata che tutte dormissero sgattaiolai su nella mansarda, nonché camera mia, tirai fuori la scatola da sotto il letto, levai il nastro adesivo che la sigillava e la aprì. Trovai alcuni libri in cuoio, tipo di quelli che si vedono nei film di streghe o robe simili, presi il primo libro che mi capitò a tiro e dal suo interno cadde una busta, sopra c'era scritto il mio nome, mi si accapponò la pelle, era inquietante. La aprì e ci trovai una lettera con due foto in bianco e nero, in una c'era una donna molto giovane e nell'altra un uomo anch'esso molto giovane, notai che avevano dei visi familiari infatti capì che erano i miei genitori da giovani, guardando meglio trovai un'altra foto, questa volta c'erano tre persone, ovvero mia madre, mio padre ed io, avrò avuto all'incirca due anni ma non ne sono molto sicura, riposi delicatamente le foto nella busta e presi la lettera.
 
                                                                                                                                       27 Agosto 2012
Cara Alexandra,
se ti è arrivata questa lettera significa che io e tua madre siamo morti, ti scrivo questa lettera per informarti che i tuoi genitori non sono sempre stati onesti con te, vedi bambina mia il vero cognome di tua madre è Argent e credimi so che quanto stai per leggere ti sembrerà assurdo ma proviene da una famiglia di cacciatori di lupimannari mentre il mio vero cognome e quindi anche il tuo non è Leah ma Hale, vedi tesoro la mia famiglia discende dai lupi, sono un lupo mannaro sin dalla nascita. Tu sei il frutto dell'unione di due famiglie nemiche, quando tua madre rimase incinta suo padre Gerard Argent la ripudiò giurando che avrebbe ucciso me, tua madre e purtroppo anche te, rimanere a Beacon Hills era pericoloso perciò vagammo un pò in giro per il mondo, fummo costretti a cambiare i nostri cognomi. Un giorno un membro del branco del quale ero l'Alpha, secondo la gerarchia del branco l'Aplha è il capo, poi ci sono il beta e l'omega, mi avvisò di un suo parente che stava in Italia e mi disse che ci avrebbe ospitato molto volentieri. Partimmo alla volta dell'Italia dove tua madre ti diede alla luce, dopo parecchi anni dalla tua nascita io e tua madre prendemmo la difficile decisione di separaci in modo tale da assicurarti una famiglia nel caso in cui io e tua madre fossimo morti, io ritornai a Beacon Hills mentre tua madre rimase in Italia, quando ritornai in America ebbi la possibilità di spiare Gerard e grazie a qualche membro del mio ormai ex branco scoprì che sapeva che tua madre si trovava in Italia e che da li a poco avrebbe mandato qualche suo scagnozzo a uccidervi, presi il primo aereo per l'Italia dicendo alla mia nuova moglie che dovevo ritornare li a causa della pratica del divorzio. Ora sono in soggiorno con tua madre accanto a me mentre tu dormi beata in camera tua, mi dispiace dirti tutto questo in una lettera ma sento che non ci rimane molto da vivere. Come ormai saprai il giorno del tuo 18esimo compleanno avrai accesso all'eredita che ti abbiamo lasciato, ah e ti prego di perdonarmi per non aver scelto una matrigna migliore ma avevo fretta e poco tempo, perciò dal momento che lei è una stupida arrampicatrice sociale non fu molto difficile convincerla a sposarmi. Concludo questa lettera facendoti sapere quanto io e tua madre ti abbiamo amato e quanto ti  amiamo tutt'ora, ci dispiace non averti detto tutto prima, ma volevamo dirtelo a tempo debito e di certo non con una lettera, ti abbiamo messo alcune foto spero le terrai con cura e sappi che ti ameremo per sempre e che non smetteremo mai di proteggerti. Con affetto,
                                                                                     
                                                                            Mamma e Papà.
 
PS: a 18 anni non erediterai solo i soldi e la casa che ti abbiamo lasciato, ma il lupo che c'è dentro di te potrà esser svegliato se vorrai, ti servirà il morso di un Alpha per far ciò che succeda. E mi raccomando non uscire quando c'è la luna piena, i lupi se non hanno "un' ancora" perdono il controllo e possono esser molto pericolosi e se ti capiterà di incontrare Gerard stagli alla larga, stai alla larga dagli Argent, se dovessero sapere chi sei ti ritroverai nei guai.
 
P.P.S: ti lasciamo alcuni libri appartenenti alle nostre famiglie, forse ti potranno esser utili un giorno.
 
Rimasi senza parole, ero una Argent e una Hale allo stesso tempo, ero l'incoerenza fatta a persona, continuai a piangere e a respirare irregolarmente, chiusi gli occhi e feci dei respiri profondi che riuscirono a farmi calmare. Osservando la lettera scoprì che mio padre la scrisse due giorni prima di morire. Ero riuscita a sapere chi causò la morte dei miei genitori, era stato Gerard: il nonno di Allison. Finalmente capì tutto, mio padre era un Hale ed era un lupo mannaro sin dalla nascita, Derek era un Hale il chè poteva significare solo una cosa, anche Derek era un lupo mannaro. Mi serviva dell'aria, avevo bisogno di una camminata che mi schiarisse le idee, perciò uscì dalla finestra e aiutandomi con un albero riuscì a scendere. Cominciai a camminare senza una meta, notai un bosco e non so perché ma ci entrai, sapevo che non era un posto adatto per fare una passeggiata nel cuore della notte, e non era il massimo andarci con le idee confuse, ma avevo bisogno di andare in un posto tranquillo dove nessuno mi avrebbe trovato. Era buio pesto c'era solo la luna che faceva un pò di luce, mi feci luce grazie ad un'applicazione del mio telefono e quando dopo qualche minuto di camminata trovai un grosso masso mi sedetti, continuai a pensare a ciò che avevo letto, mi dimenticai anche dei libri e non sapevo nemmeno se fossi pronta per leggere il loro contenuto, controllai il display del cellulare e notai che era mezzanotte e un quarto, sapevo che sette ore dopo mi sarei dovuta svegliare per andare a scuola ma non mi sentivo pronta per ritornare a casa, in fondo se ero davvero un lupo mannaro la mia attività preferita sarebbe dovuta esser quella di girare nei boschi nel cuore della notte e lo stesso valeva per l'altra mia parte, la parte Argent, d'altronde  pure loro dovevano andare in giro la notte se volevano squartare qualche lupo mannaro innocente.
 
-Che ci fai qui!- mi disse qualcuno in lontananza.- è una riserva privata, e poi è da idioti stare nel bosco di notte.- la sentivo sempre più vicina, mi voltai e vidi Derek.
-Ehm hey ciao, scusa ma non sapevo che fosse privata e per quanto riguarda l'andare in giro nei boschi la notte, beh sono affari miei.
-Su vieni ti porto a casa, non è sicuro stare qui.- si diresse verso di me prendendomi per un braccio.
-Derek lasciamo il braccio per favore, non sono una bambina di 5 anni.
-Beh però ragioni come una bambina di 5 anni, ti sei bevuta il cervello a stare qui in piena notte?.- era piuttosto scocciato.
Non gli risposi e con fare imbronciato incominciai a camminare dopo essermi liberata il braccio, Derek stette dietro di me e mi segui e intanto notai che si stava guardando attorno, come se ci fosse qualcosa. Si avvicinò a me, mi riprese il braccio e accelerò il passo.
- Su svelta!.-era estremamente serio, intanto continuavo a pensare al fatto che fosse un lupo mannaro.
-Derek rallenta non riesco a tenere il passo, così rischio di cadere - mi lamentai parecchio.
D'un tratto sentì qualcosa dietro di noi, ci girammo e vidi una figura nera che....ringhiava? ma come era possibile, sembrava un essere umano anche se non riuscivo a distinguere i dettagli.
- Sciocca, corri!. - mi urlò Derek con una voce molto più bassa e spaventosa.
Iniziai a correre senza nemmeno capire dove stavo andando, intanto dietro di me sentivo dei ruggiti che si disperdevano per qualche miglio, stanca mi appoggiai ad un albero, guardai indietro ma non vidi nessuno, nemmeno Derek, forse mi ero allontanata troppo.
Sbucò dal nulla una figura nera, sembrava quella di prima, stava correndo quando finì appeso a testa in giù, allo stesso tempo qualcosa mi afferrò da dietro, urlai ma subito venni bloccata da una mano che mi chiudeva la bocca, alzai lo sguardo e notai che si trattava di Derek, quando lo vidi il mio cuore cominciò a battere regolarmente.
-Hey sono io, non ti preoccupare- mi bisbigliò in un orecchio per rassicurarmi.
-Che succede?che è quella cosa? e sopratutto perché è a gambe all'aria?
-è un pò complicato da spiegare- era piuttosto in difficoltà, capì che non sapeva cosa inventarsi.
-Si tratta di un lupo mannaro?- girai il collo di lato cercando di guardarlo in faccia, intanto lui mi teneva ancora da dietro.
-Si è un omega.....ehy ma come fai a sapere dei lupi mannari?-era alquanto sorpreso.
-Lo so per la stessa ragione per cui lo sai tu- gli risposi in modo un pò misterioso.
-Ssh..zitta stanno arrivando, è troppo tardi per andarcene.- era seriamente preoccupato, mentre mi disse questo la sua presa si fece più ferrea.
-Che succede?devo aver paura?-lo guardai piuttosto spaventata.
-Ssh sta tranquilla, ci sono io qui con te.
Vidi Gerard e Chris, il padre di Allison, che incontrai qualche giorno prima mentre accompagnava sua figlia a scuola, non riuscì a capire cosa dicessero anche se il bosco era piuttosto silenzioso, ma erano troppo lontani, fissai Derek e sembrava che lui riuscisse a sentirli, pensai che forse i lupi mannari avessero un udito molto fine, il mio sguardo ritornò all'omega e agli Argent, specialmente fissai Gerard, tirò fuori una spada e fece letteralmente in due il licantropo. Di colpo mi girai verso Derek e appoggiai la testa al suo petto, lui mi abbracciò stringendomi forte a se. Quando le sue braccia mi avvolsero mi sentì improvvisamente meglio, era come se mi fossi dimenticata di quel che era appena successo. Ma ritornai subito alla realtà non appena Derek smise di abbracciarmi, dicendomi che mi avrebbe riportato a casa all'istanza e che non ammetteva obbiezioni, ma ero troppo scossa per controbattere e lui se ne accorse. Durante la camminata per raggiungere la Camaro nessuno dei due parlò, Derek non sapeva che io sapevo di lui ed io ero troppo sconvolta per aprire bocca, non pensavo che esistessero persone così spregevoli, ma d'altronde si trattava dell'uomo che fece uccidere la sua stessa figlia, sangue del suo sangue, sangue sporco. Entrammo in macchina, chiusi la portiera nel modo più delicato possibile, non volevo che Derek mi notasse, non volevo che iniziasse a parlare di ciò che era appena accaduto, avrei voluto diventar invisibile in quel momento, ma non ebbi scampo e Derek iniziò a parlare.
 
-Che intendevi prima quando hai detto "lo so per la stessa ragione per cui lo sai tu"?- intanto mise in moto la macchina e partì.
-Intendevo dire ciò che ho detto.
-La smetti di esser così enigmatica?mi mandi al manicomio.- si fermò dopo esser usciti da qualche km dalla riserva.
-Beh - sospirai- è piuttosto complicato da dire, quindi è meglio se lo vedi con i tuoi occhi- Derek mi guardò ancora più perplesso di prima.
-A casa mia- aggiunsi.
-Ok andiamo, voglio proprio capire che mi nascondi.
 
Guardai le luci scorrere veloci, adoravo andare in macchina la notte tardi. Per fortuna arrivammo a casa, mi stavo per addormentare in macchina e non mi sembrava proprio il caso. Ci intrufolammo dentro la mia stanza dalla finestra, accesi la luce e porsi a Derek la lettera, si sedette sul letto e incominciò a leggere. Rimasi in silenzio mentre guardavo il suo viso scorrere le righe scritte da mio padre, mentre leggeva notai le espressioni di stupore che faceva. Mi incantai guardando i suoi bei occhioni verdi poi fui costretta a distogliere lo sguardo dal momento che Derek mi aveva beccata, tant'è che diventai rossa.
 
-Sei a conoscenza del fatto che stai arrossendo?-disse ridendo mentre io feci la faccia da offesa.
-Ritornando seri, tu sei per metà Argent e per metà Hale, il che fa di te una mia parente, per l'esattezza mia cugina.
-Già e ciò significa che sono un lupo mannaro come te, cioè non proprio, io senza un morso di un alpha non posso esser ciò che sono, serve il suo morso per svegliare il lupo che c'è in me - lo fissai tirando su la testa dal momento che io ero seduta sulla moquette.
-Vuoi risvegliare l'Hale che c'è in te?.
-Si assolutamente, ma dove lo trovo un alpha?insomma sarebbe tutto più facile se andasse in giro con un cartello con scritto: sono io l'alpha.- dissi scoraggiata.
-Cosa farai quando vedrai Gerard?- era piuttosto curioso.
-Bhe che posso fare?niente!ecco cosa posso fare.-mi alzai mentre iniziai a camminare per la stanza un pò nervosamente.
-Derek potresti farmi un favore?.
-Dimmi...-nel mentre mi guardava fare su e giù per la stanza.- ma prima fammene uno tu.
-Ok spara.
-Sta ferma, mi stai facendo innervosire.
-Ok afferrato- mi sedetti al posto di prima.-ora tocca a me, dovresti portare questi libri a casa tua.- intanto tirai fuori qualche libro dalla scatola e glieli diedi in mano.
-Che c'è dentro questi libri?
-Non lo so, ma a quanto ha scritto mio padre potrebbero essermi utili un giorno.- Risposi.
-Perché vuoi che li prenda io?-era piuttosto confuso.
-Bhe punto primo, non voglio che la mia matrigna posso scoprirli frugando nella mia stanza, punto secondo, questi libri appartengono alla NOSTRA famiglia, quindi è giusto che li tenga pure tu - sottolineai la parola nostra e lo guardai negli occhi nei quali mi perdevo ogni qualvolta li guardassi.
-Ok li prenderò, ma non ora, gli prenderò domani quando ti riporterò a casa.-disse con un tono autorevole- anzi, verrai anche tu con me.
-Io?perché?.
-Ti devo far conoscere tuo - fece una pausa- nostro zio, Peter Hale.
-Ehm ok, va bene.- ero parecchio perplessa ma non obbiettai, infondo era un altro Hale, uno di famiglia.
-Senti Derek, sono piuttosto curiosa di sapere che c'è in questi libri, so che è tardi e che domani c'è scuola, però ti va di restare con me a controllare il contenuto di questi libri, non ho molto sonno.- era vero, non avevo più sonno, ormai ero su di giri per ciò che era successo, e in più avevo Derek strafighissimo Hale in camera mia, non potevo dormire.
-Mmh ok, ma guai a te se domani mattina non ti fai vedere fuori da casa tua puntale, perché se scopro che sei addormentata saranno grossi guai per te signorina.-oh merda era serio.
-Si signore-lo presi in giro facendo finta di esser un militare.
-Non prendermi in giro- disse con un tono minaccioso.
-Si ss...oh merda scusa è più forte di me - scoppiai a ridere mentre Derek era rimasto serissimo.
Misi la scatola sul letto presi un libro per entrambi e gliene porsi uno, ci sedemmo entrambi sulla moquette con le spalle appoggiate al letto, eravamo seduti vicini e per non farmi cogliere da un infarto aprì il libro e cominciai a leggere. Verso l'1.50 incominciai a sentire gli occhi affaticati e pesanti, stavano iniziando a bruciarmi, mi con la coda dell'occhio notai che Derek stava continuando a leggere riposi lo sguardo sul mio libro e lessi qualche altra riga. Mi ricordo solo che sentii una leggera pressione sulle labbra aprì leggermente gli occhi e vidi Derek, inoltre notai che ero sul letto. Mi feci coraggio e risposi al bacio, il quale passò da un semplice bacio a stampo ad un bacio alla francese con qualche morso ogni tanto, Derek si mise sopra di me, mentre prima era seduto sul lato del letto, continuammo a baciarci quando non so come e perché ci ritrovammo per terra, eravamo caduti dal letto e mi ritrovai a cavalcioni su Derek, lui si tirò su per sedersi, non si dovette nemmeno aiutare con le braccia, si vede che faceva molti addominali e che quindi era abituato a fare quel determinato movimento, all'improvviso mi ritrovai il viso di Derek a pochi cm dal mio mentre io ero ancora su di lui, mi levai e mi alzai piuttosto imbarazzata.
 
-Derek stai bene?devi aver preso un bel colpo - gli chiesi preoccupata e imbarazzata.
-Sta tranquilla ho preso colpi ben peggiori - rispose senza far trapelare alcun imbarazzo - beh allora buonanotte, ci vediamo domani e mi raccomando non farmi aspettare.
-Ehm si certo ok, b-buonanotte. - senza dire altro uscì dalla finestra, io mi diressi verso il letto, mi misi sotto le coperte, spensi la luce e chiusi gli occhi.

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Ehm volevo chiedervi, per caso la scritta è troppo piccola? sono un disastro con queste cose quindi fatemi sapere se devo ingrandirla..Xoxo! 
Ps: che ne pensate?vale la pena che pubblichi altri capitoli?

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Capitolo 4
*** Hale's house ***


Ecco qui il 4° capitolo! vi dico che io la storia l'ho già finita da qualche mese ormai, in totale sono 13 capitoli e bho basta xD non so che altro dirvi perciò concludo ringraziando coloro che hanno recensito e che hanno inserito questa ff nelle preferite, ricordate e seguite :) mi rendete moooooooooooolto felice!! beh ora basta vi lascio stare :P buona lettura!!!

La sveglia fece il suo lavoro come tutte le mattine e mi svegliò provocandomi traumi assurdi, avevo un sonno tremendo ma avevo promesso a Derek di farmi trovare sul vialetto, perciò armata di volontà iniziai a prepararmi cercando di non pensare a quello che era successo poche ore prima per evitare di illudermi, non potrebbe mai mettersi con una come me, lui è troppo bello per me. Cazzo quanta positività che ho al mattino- pensai depressa. Feci colazione, mi lavai i denti, mi spruzzai addosso il profumo che mi ero dimenticata di avere e uscì, nell'esatto istante nel quale uscì arrivò la Camaro puntuale come sempre, feci un sorriso e mi diressi verso quest'ultima, entrai in macchina.
 
-Buongiorno Derek- guardai dietro e non vidi Erica, Isaac e Boyd- dove sono i ragazzi?
-Ciao, bhe Erica e Boyd hanno una famiglia quindi si possono far portare da loro e Isaac è andata insieme a Boyd - partì alla volta della scuola.
-Fammi capire una cosa, tu sei venuto lo stesso a prendermi anche se non dovevi portare gli altri a scuola, quando potevi startene benissimo a letto a dormire?- ero sorpresa e forse anche un pò lusingata.
-Se vuoi mi fermo e ti faccio proseguire a piedi, che ne dici?.
-Ma che simpatico!- se ci fosse stato un misuratore di sarcasmo sarebbe scoppiato all'istante.
-Comunque grazie, non è da tutti disturbarsi così tanto per portare qualcuno a scuola.
-Ti riferisci alla tua matrigna?- mi guardò distogliendo per qualche secondo lo sguardo dalla strada e rimettendolo subito dopo aver finito la frase.
-No, dicevo in generale.
-Sei sicura?.
-Si!-feci una pausa e poi continuai- Derek com'è essere un lupo mannaro?
-Bhe non saprei, insomma per me è una cosa normale, io sono nato così, mentre per chi è stato morso come Scott e gli altri è diverso.- dopo aver detto" Scott e gli altri" si mise la mano davanti alla bocca- maledizione.
-Aspetta che intendi per Scott e gli altri?.........Scott è un lupo mannaro? e chi sono gli altri?- mi girai totalmente verso di lui mettendomi di lato sul sedile.
-Beh ormai non vedo perché non dirtelo, si, Scott è un lupo mannaro ed è stato morso da Peter quando era un Alpha e....-lo interruppi.
-Aspetta aspetta, Peter era un Alpha?ora non lo è più?- parlai come una mitraglietta.
-Senti se mi fai tutte queste domande come faccio a risponderti?- mi rispose spazientito mentre io facevo il labbruccio per chiedergli scusa, continuò- allora come stavo dicendo gli altri sono Isaac, Erica, Boyd e Jackson anche se la situazione di Jackson è un pò complicata e comunque Peter non è più un Alpha perché è stato ucciso solo che ora è resuscitato.
-Ah ho capito, però scusa, tu hai detto che Peter ha morso solo Scott, allora gli altri chi li ha morsi?- ero curiosa, più che curiosa.
-Bhe vedi si diventa Alpha quando si uccide un Alpha- lo interruppi di nuovo- quindi chi ha morso gli altri è stato colui che ha ucciso Peter.
-Alex giuro che se mi interrompi di nuovo ti uccido - mi fulminò con lo sguardo.
-Pff! che antipatico - mi fulminò di nuovo con lo sguardo.
-Sono stato io contenta?- era piuttosto seccato però decisi di fargli un'ultima domanda, anche se c'erano molte altre cose che mi dovevo far spiegare, per esempio perché la situazione di Jackson era più complicata, perché avesse ucciso suo zio, ma c'era una domanda più urgente.
-Senti Derek è l'ultima domanda che ti faccio per oggi, o meglio per stamattina.
-Che c'è?
-Se tu ora che hai ucciso tuo zio sei diventato un alpha significa che tu potresti svegliare la mia parte mannara.
-Scordatelo, e non ti azzardare a controbattere. - mi arrabbiai tantissimo non potevo crederci, mi aveva detto un sonoro no!
-Bhe grazie! - rivolsi lo sguardo fuori dal finestrino e non vidi l'ora di uscire da quella maledettissima macchina.
-é inutile che ti arrabbi!
-Sono affari miei- ero furiosa l'avrei preso a pugni.
 
Arrivammo a scuola e uscì subito dall'auto, mi diressi verso le scale per raggiungere l'entrata ma Derek mi fermò prendendomi per un braccio e facendomi appoggiare le spalle all'auto.
 
-Alex non fare così, guardami - mi sollevò il mento con un dito ma tenevo comunque gli occhi bassi - avanti Alex posso sollevarti il viso ma non posso controllarti anche gli occhi.
-Tsè!- furono le uniche parole che mi uscirono e gli spostai la mano mentre cercai una via di fuga invano.
-Hey vuoi stare ferma?ho le mie buone ragioni per non morderti, credimi. - vide che stavo guardando da un'altra parte e guardò anche lui dove stavo fissando, notò le mie sorellastre che ci stavano squadrando e fulminando proprio come fecero una volta quando ero insieme a Jackson.
-Si può sapere che cazzo hanno da guardare, ho già nervoso mi ci mancano solo quelle idiote! - fece un ringhio molto leggero.
-Derek stai ringhiando controllati e comunque credo che abbiano una cotta anche per te oltre che per Jackson. - si rigirò verso di me ed era talmente vicino alle mie labbra e continuava a guardarmele, ogni tanto cambiava e mi guardava fisso negli occhi.
-Che cosa? hanno una cotta per me e per Jackson?bhe non so se questo vale anche per lui ma con me non hanno speranze.
-Grazie al cielo- esclamai al suono della campanella.
-Hey stai attenta quando stai con Jackson.- mi liberò dalla posizione in cui ero costretta a stare.
-Perché che problema c'è?- ero molto scontrosa.
-Bhe non penso che lui si faccia molti problemi a morderti.
-è il mio migliore amico se non l'hai notato.
-Beh saputella dei miei stivali non mi riferisco al Jackson che conosci tu ma ad un altro tipo di Jackson.
-Ti prenderei a schiaffi lo sai?ti detesto!
-Ieri sera non sembrava che mi detestassi - sorrise maliziosamente anche se era piuttosto arrabbiato.
-Beh e tu ieri sera quando mi toccavi non sembravi così stronzo come ora.
 
Me ne andai via furiosa senza permettergli di rispondermi, sentii dietro di me la portiera chiudersi con violenza e sentii sgommare, non mi voltai a guardare e continuai per la mia strada. Per tutta la mattinata pensai a quello stronzo non ho mai odiato e desiderato qualcuno allo stesso tempo, ero talmente presa a pensarlo che non mi accorsi che era già ora di andare a casa. Uscii da scuola e lo vidi appoggiato alla sua macchina con i suoi Ray-Ban che gli stavano da Dio e il sole che batteva su di lui. Camminai verso di lui salutandolo con solo un ciao molto freddo e entrai in macchina imbronciata.
 
-Sei ancora arrabbiata?.
-Si cazzo!.
-Beh allora penso che tu abbia bisogno di una lunga camminata che ti faccia calmare.
-Mi stai sbattendo fuori dalla macchina?.
-Tu che dici?.
-Bene! - presi la mia borsa e usci.
Derek tirò giù il finestrino - E vedi di fare in fretta, se ti ricordi devi conoscere Peter  e devi darmi i libri- detto questo partì.
Iniziai a camminare infuriata, non mi fui mai infuriata così tanto in tutta la mia vita nonostante io abbia il nervoso più che facile, mentre camminavo non facevo che insultare Derek, quando fui a metà del percorso udii il suono di un clacson e una macchina si affiancò a me, era Derek e tirò giù il finestrino.
 
-Hey bella giornata per fare una passeggiata vero?- disse con un sorrisino da stronzo mentre continuava ad andare avanti con la macchina andando alla mia velocità.
-Sai per cos'altro è bella questa giornata?
-Mmmmh no illuminami.
-è una bellissima giornata per andare a fanculo, Derek.
-Mmmmh quanto sei acida, e io che pensavo che camminare ti avrebbe fatto bene. - l'avrei ammazzato in quell'istante.
-Hai mai pensato di fare degli spettacoli comici? sai sei molto divertente. - Derek fermò la macchina e scese.
-Su Alex sali in macchina, non ho tutto il giorno, sai che sei molto lenta quando cammini?.
-Sai non è un bel modo per convincermi a salire in macchina.
-Non cercavo di convincerti ma era più un ordine.
-Un ordine?che sono uno dei tuoi beta?
-L'hai voluto tu! - mi caricò sulle sue spalle.
-Derek mettimi giù, Derek mettimi giù ora - aprì la portiera e mi mise la cintura.
-Ecco ti ho messa giù proprio come volevi - entrò in macchina e mise la sicura per non far aprire la portiera.
-Sei odioso lo sapevi questo?
-Mmmh si mi pare che tu me l'abbia accennato stamattina. - continuava a provocarmi e a volte sembrava divertirsi.
-Ti diverti vero?ti diverti a farmi incazzare? - ero furibonda.
-Non sai quanto - rise provocandomi ancora di più.
 
Arrivammo a casa. - Come mai non c'è la macchina della tua matrigna? sta facendo tardi anche lei perché sta facendo alle figlie ciò che io ho fatto a te?.
-Per la cronaca sono andate a fare shopping, mister simpatia dell'anno. - aprii la portiera e scesi dalla macchina incamminandomi verso la porta di casa e Derek mi seguì.
-Mi darai un premio visto che sono mister simpatia dell'anno?. - disse facendosi una risata a fine frase, nel mentre io presi le chiavi ed aprii la porta.
-Non mi provocare, tu inizia a salire su in camera ti raggiungo dopo, intanto lascio un post-it dove faccio notare della mia assenza, sempre che importi a qualcuno.
-Ok sbrigati!.- mi urlò mentre era già sulle scale
-Il tempo che ci metto ci metto e non darmi ordini ti ho già detto che non sono un tuo beta.
-Alex sotto il letto non c'è dove l'hai messa?
-è nella cabina armadio -  mi interruppe - ok ora la prendo.
-Derek Hale non ti azzardare a entrare li dentro!- gli urlai mentre tentai di non cadere facendo le scale il più velocemente possibile, entrai in camera e lo vidi seduto sopra il letto.
-Perché non vuoi che entri?nascondi qualcosa di sexy? - mi sorrise maliziosamente.
-La vuoi smettere? - ero piuttosto imbarazzata, entrai nella cabina armadio e presi la scatola, notai Derek con qualcosa in mano.
-Derek che hai in mano?
-Sai non dovresti lasciare i tuoi reggiseni in giro - diventai rossa come un peperone.
-Dammelo, Derek ti ho detto di darmi il reggiseno - glielo tolsi dalla mano e gli diedi la scatola.
-Sai Derek Hale, sei un vero pervertito.
-Così mi ferisci - sorrise.
-Andiamo prima che tu tocchi qualcos'altro.
-Sai era carino, mi piace il pizzo su una donna era pure nero, era molto sexy.
-Piantala!.
 
Arrivammo in cucina.
 
-Vuoi qualcosa da bere?anche se non te lo meriteresti!.
-Si grazie, un bicchiere d'acqua. - mi sorrise, ero convinta che sapesse che effetto mi facesse il suo sorriso perché sembrava lo facesse apposta per farmi imbarazzare.
-Appoggia pure li la scatola mentre ti verso l'acqua - gli indicai il bancone della cucina.
-Qui va bene?
-Si va bene - gli dissi senza nemmeno controllare.
-Dio! Derek mi hai fatto spaventare - si era avvicinato a me mentre ero intenta a prendere la bottiglia dell'acqua dal frigo.
Rise soltanto senza dire nulla e intanto mi osservava mentre gli versavo l'acqua nel bicchiere.
-Tieni...- gli porsi il bicchiere.
-Grazie - lo bevve tutto d'un fiato.
-Ne vuoi ancora?
-No, sto bene così. - risciacquai il bicchiere e lo misi insieme agli altri, passai vicino a Derek per uscire dalla cucina quando mi bloccò.
-Sai sei carina quando ti arrabbi e fai l'offesa - rimasi sbalordita.
-Se questo è un modo per chiedermi scusa bhe lasciami dire che non funziona, comunque nel caso tu stia dicendo la verità bhe grazie del complimento.
 
Derek prese la scatola e uscimmo di casa, rientrammo in macchina e Derek mi mise la scatola sulle gambe e partimmo.
 
-Che tipo è Peter?
-Lo vedrai.
 
Restammo in silenzio per 2 o 3 minuti.
 
-Posso accendere l'autoradio? sai non sei molto di compagnia.
-Fai pure e comunque pure tu non stavi parlando - non gli risposi e accesi la radio.
-Uh è bellissima questa canzone di Flo Rida.
-Ti piace Whistle?.
-Si perchè? a te non piace?
-Ma sai almeno a cosa allude con "can you blow my whistle"? - mi chiese guardandomi.
-Mi hai presa per scema?certo che lo so! - lo guardai.
-Beh allora dimmi a cosa allude! - disse con tono di sfida.
-Derek è imbarazzante, parecchio aggiungerei.
-Eh dai dimmelo, voglio sapere se lo sai.
-Derek, se non lo sapessi come farei a sapere che è imbarazzante specialmente se dico il significato ad un ragazzo?
-Ok questa volta hai vinto tu, in effetti non hai tutti i torti.
-Oh finalmente, grazie!
-Siamo arrivati!
-Come? -  ero talmente presa dalla conversazione che non mi accorsi che eravamo arrivati.
-Siamo arrivati a quella che era casa mia, su scendi.
 
Scesi dalla macchina e rimasi immobile a fissare quell'enorme casa in mezzo al bosco, insomma il posto magnifico per crescere dei piccoli e dolci lupi mannari, purtroppo era un pò malandata a causa dell'incendio avvenuto un paio d'anni prima, quando Derek andava ancora a scuola.
 
-Alex ci sei?.
-Eh? si arrivo!
Arrivai sotto al portico davanti alla porta.
-Su entra, ti prometto che non ti cadrà nulla in testa - aprii io la porta al posto di Derek visto che aveva in mano la scatola.
-Hey Peter ci sei? - chiese mentre entrava in quello che una volta dove esser il salotto e appoggiò la scatola su un tavolino.
-Arrivo! - disse una voce in lontananza, doveva esser Peter.
-Peter questa è Alex - non mi ero nemmeno accorta che fosse entrato nella stanza.
-Oh buon pomeriggio tu devi essere la figlia di Joseph e di Miranda, molto piacere io sono Peter Hale, tuo zio - mi fece il bacia-mano, il che mi sembrava un pò strano.
-Si esatto sono io! comunque è bello conoscere qualcuno della propria famiglia - fui parecchio imbarazzata, intanto Derek ci fissava con attenzione.
-Peter questi sono i libri di cui ti ho parlato - disse Derek indicando la scatola.
-Oh si dopo gli darò un'occhiata, adesso però lasciami osservare la mia nipotina - mi girò attorno molto lentamente. - sai, tu sei un essere speciale, sei l'unione di due famiglie nemiche, sei l'unione dell'amore tra due persone che si sarebbero dovute odiare.
-beh sono quasi sicura che Gerard Argent mi definirebbe un abominio - dissi mentre alla parola abominio abbassai lo sguardo.
-Oh no tesoro, credimi non sei un abominio altrimenti non saresti così speciale, credo che quando sveglierai il lupo che c'è in te potrai fare molte cose, credo che avrai delle capacità speciali, certo non so dirti quali visto che tu sei il primo esemplare che io abbia mai visto - disse Peter e sembrò molto interessato.
-Beh sempre che tu voglia svegliarlo è ovvio, dimmi cara vuoi svegliare l'animale dentro di te?- continuo Peter.
-Si certo che voglio ma a quanto pare tuo nipote quando compirò 18 anni non mi morderà - dissi con un tono parecchio seccato.
-Dimmi Derek perché non vuoi mordere questa fantastica creatura? - chiese sbalordito al nipote.
-Perchè abbiamo già molti problemi con Jackson, Gerard e con tu sai chi! avere un lupo che ad ogni fottuta luna piena perde il controllo sarebbe solo una stupida distrazione e perdita di tempo e non so se te ne sei accorto ma non abbiamo tempo da perdere - disse nervosamente.
Peter si voltò verso di me come se sapesse che quelle parole mi avevano fatto molto male, peggio di una pugnalata. Uscii subito da quella casa e mi diressi verso il bosco in lacrime, iniziai a correre e mi fermai soltanto quando ormai non avevo più fiato, mi appoggiai ad un albero e mi sedetti per riprendere fiato e per asciugarmi le lacrime. Mi strinsi le ginocchia con le braccia e appoggiai la testa su queste e chiusi gli occhi, dopo quelli che mi sembrarono pochi minuti sentii dei colpetti sulla testa, l'alzai e vidi Derek, mi alzai di scatto e iniziai a camminare, Derek come sempre mi bloccò facendomi appoggiare le spalle ad un albero.
 
-Alex vieni a casa.
-Scordatelo Derek, mi hai fatto male.
-Mi dispiace non volevo.
-Non volevi?bhe a me sembravi molto sicuro di quel che dicevi quando mi hai chiamato stupida distrazione, quindi fottiti Derek e non iniziare con queste scuse del cazzo perché non attaccano - lo spinsi ma si mosse di pochi millimetri i quali non erano sufficienti per liberarmi da quella posizione.
-Vuoi sapere perché non voglio morderti?
-L'ho già sentita prima la tua spiegazione credimi mi è basta solo una volta esser chiamata stupida distrazione non ho bisogno che tu me lo dica di nuovo - avevo il magone.
-Intendo il motivo vero, idiota!
-Sentiamo e quale sarebbe?
-Non voglio morderti perchè ho paura che tu muoia a causa del morso - non risposi.
-Ho paura che il tuo dna Argent combatta il morso provocandoti qualche emorragia o chissà che altro - non aveva un tono arrabbiato bensì preoccupato, era davvero preoccupato per la mia vita.
-Senti apprezzo il fatto che tu tenga a me in questo modo.
-Ma.....- Derek si aspettava un "ma" ed aveva ragione.
-Ma così facendo sei tu quello che decide del mio destino, quando invece dovrei deciderlo io e non qualcun'altro.
-Stupida non capisci che se muori non avrai nessun fottuto destino?lo capisci questo? - si era trasformato in lupo dalla rabbia, era la prima volta che lo vedevo trasformato.
-Te l'ho detto Derek apprezzo il fatto che ti preoccupi per me, ma questa è una scelta che devo far io, tu non puoi decidere per me - in tutta la mia vita non fui mai stata così seria come in quel momento.
Derek si detrasformò e si spostò per permettermi di muovermi,  lo guardai negli occhi e poi incominciai a camminare verso la casa ero distante circa un metro da lui.
 
-Se tu muori sarà colpa mia e non so se riuscirò a vivere con il rimorso di esser io la causa della tua prematura morte - aveva un tono calmo, non percepii nessuna nota di rabbia, era più che altro arrendevolezza.
 
Era ancora appoggiato all'albero io gli andai in contro e lo presi per un braccio.
-Derek sta calando il sole e presto sarà buio, non sei tu quello che rompe sempre e che mi dice di non andare nel bosco quando c'è buio?
-Ehi non fare la spiritosa perché quella che rischierebbe di più sei tu e non io.
Gli diedi un pugno sul braccio.
-Ahi mi hai fatto male sai - disse mentre si passava la mano sul punto dove l'avevo colpito.
-Pff! ma che lupo sei! - lo presi un pò in giro mentre ci avvicinammo sempre di più a casa Hale.
Salutai Peter e attesi in macchina, mentre Derek stava parlando con suo zio. In quel momento invidiai il super udito di Derek, volevo sapere di cosa stessero parlando. Dovetti attendere per 5 minuti e poi vidi finalmente Derek dirigersi verso la macchina, entrò nell'abitacolo e partimmo. Ormai conosceva quella strada a memoria avrebbe potuto farla ad occhi chiusi.
-Sai potresti farla ad occhi chiusi.
-Vuoi che ci provi? - mi sorrise sfidandomi.
-Se ti dicessi di provare lo faresti? - lo guardai mentre le luci dei lampioni già accesi si riflettevano su quel viso perfetto.
-Tu chiedimelo! - disse sorridendo.
-Mmmmh sai sarei molto tentata, ma non ho tanta voglia di morire stasera, forse domani te lo chiederò.
Quando arrivai a casa mi feci subito una doccia, mi misi sopra il letto e crollai.

Che ne pensate?sùsù fatemi sapere V.V xoxo!

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Capitolo 5
*** Training session ***


Ciao ciao, ecco il nuovo capitolo!spero che vi piaccia. ps: scusate se alcune volte mancano gli accenti in alcune frasi ma non so perché non me li mette.
Come ogni mattina la sveglia fece il suo dovere provocandomi traumi a go go, io come al solito imprecai per minuti interminabili. Mi feci la doccia mangiai una brioches, mi lavai i denti e mi profumai pronta per rivedere quel viso che avevo sognato tutte le notti da quando lo conoscevo e come sempre, appena aperta la porta di casa, lui arrivava con la sua stupenda, meravigliosa camaro. Ovviamente non iniziavo bene la giornata se non facevo qualcosa che mi provoca del dolore fisico, infatti, quando aprii la portiera beccai il nervo del ginocchio facendomi inventare parolacce al momento. Comunque entrai in macchina con nonchalance sperando che Derek non facesse qualche sua battutina e grazie al cielo fù così.
-Buongiorno, stai bene?- mi chiese premuroso, intanto partì.
-Ehm si tu? - gli chiesi mentre massaggiavo il ginocchio.
-Si, oggi dopo la scuola allenerò i miei beta - sembrò felice.
-è per questo che sei così contento oggi?
-Mmmh forse.
-Ci sarà anche Scott?
-No, non fa parte del mio branco, sai, teme di perdere la sua Argent se si unirà al mio branco - disse seccato - e poi scommetto che avrà da fare qualche cosa con lei, non so se hai afferrato - disse girandosi verso di me.
-Bhe lo capisco, insomma pure io eviterei un allenamento per - mi fermai e ripresi - bhe ci siamo capiti!
Non rispose.
-Perchè tu se dovessi scegliere tra il sesso e un allenamento sceglieresti l'allenamento? - lo guardai.
-Beh sceglierei il sesso, ma ora come ora non c'è tempo per il sesso, abbiamo bisogno di allenarci.
-Beh una giornata è fatta di 24 ore e in quelle 24 ore c'è tempo per fare entrambi - dissi sorridendo maliziosamente.
Dopo qualche minuto di silenzio mi ricordai di essermi dimenticata di fare i compiti.
-Cazzo!non ho fatto i compiti maledizione!- esclamai esasperata interrompendo il silenzio.
-Sai non ti invidio, tutta la storia dei compiti, dei test, è davvero snervante.
-Non dirlo a me!
-Vuoi saltare la scuola? - mi chiese  di punto in bianco.
-Se anche volessi non potrei, oggi la mia matrigna non lavora e non ho voglia di sentirla lamentarsi del fatto che non sono andata a scuola.
-Io non ho detto che ti avrei riportata a casa - sorrise e fui davvero tentata di accettare ma rifiutai, mi sarei tenuta quella richiesta per un altro giorno.
 
Arrivammo a scuola e dopo averlo salutato scesi dall'abitacolo e corsi dentro la scuola e senza salutare nessuno presi Lydia in disparte 
per chiederle se mi avrebbe potuto far copiare i compiti.
 
-Mmmh e sentiamo qual è la scusa? - disse la rossa.
-Beh - presi fiato e gli dissi la verità parlando velocissima - ho passato l'intero pomeriggio in compagnia di Derek Hale - lo dissi talmente veloce sperando che con mi capisse ma sottovalutai la rossa che mi capì benissimo.
-Mmh ok però poi mi dovrai dire tutto ciò che avete fatto.....ma brava, vedo che ti dai da fare - disse porgendomi i compiti.
-Ok te lo prometto, sei un mito - le diedi un bacio sulla guancia e andai in bagno per non farmi beccare dai professori mentre copiavo.
 
Copiai il più in fretta possibile e per il suono della campanella li avevo già copiati e avevo li avevo già riconsegnati a Lydia, la quale fu talmente occupata a parlare di vestiti con una sua amica che si dimenticò di chiedermi di Derek. La giornata scolastica si concluse alla grande e tutto grazie a Lydia che mi prestò i suoi compiti, mi diressi verso la macchina di Derek e notai che ci furono i suoi Beta.
 
-Li porti tu oggi a casa? - chiesi a quel bellissimo moraccione!
-Ti sei già dimenticata dell'allenamento?- mi rispose e mi guardò come se in realtà mi avesse voluto chiedere se soffrivo di perdite di memoria.
-No idiota, è solo che non pensavo proprio subito dopo scuola, pensavo qualche ora dopo.
-Non abbiamo tempo da perdere! e poi non vedi che sono già vestiti comodi? su sali!- mi indicò la macchina, non mi diede nemmeno il tempo di rispondergli.
Si fermò davanti a casa mia e scesi salutandoli.
-Perché ci saluti? - chiese perplesso.
-Forse perché sono arrivata a casa?
-Signorina guarda che l'allenamento è anche per te, ti ho portato a casa solo per farti cambiare.
-Cosa? - se fossi stata in un cartone animato sulla mia faccia sarebbe comparso un enorme punto interrogativo.
-Hai capito bene, e per evitare che tu ci metta una vita verrò anche io dentro - disse mentre scese dall'auto.
-Voi state qui - disse rivolgendosi ai beta schiacciati sui sedili posteriori.
 
Entrai in casa e mi diressi subito verso le scale.
 
-Puoi aspettare li - indicai il divano.
-No! io salgo con te altrimenti ci metteresti mezz'ora per prendere 2 indumenti - mi appoggiò una mano sulla schiena e fece un po' di pressione per indurmi a fare le scale.
Arrivammo in camera e aprii la cabina armadio cercando qualcosa che fosse adatto.
-Derek non trovo nulla di adatto, quindi mi dispiace con tutto il cuore ma sono costretta a saltare l'allenamento, peccato ci tenevo così tanto - dissi sarcasticamente.
Derek con uno scatto veloce si intrufolò nella cabina armadio e prese le prime due cose che trovò.
-Questi andranno bene - prese degli shorts neri che guarda caso erano parecchio aderenti e una canottiera fucsia.
-Che ti avevo detto a proposito della cabina armadio?te lo dico io, ti avevo detto di starne alla larga - dissi parecchio scocciata.
-Su muoviti e vai a cambiarti - mi lanciò i vestiti e mi fece segno di entrare nel bagno.
-Ti detesto! - gli passai vicino e gli feci una smorfia tirando fuori la lingua.
 
Entrai in bagno e dopo essermi infilata la canottiera inciampai nel mettermi nei pantaloni infatti mi aggrappai al marmo del lavandino e feci cadere il sapone.
 
-Stai bene? - mi chiese Derek da dietro la porta.
-No, questi stupidi pantaloni mi hanno fatto cadere - dissi mentre aprii la porta e nel farlo mi ritrovai il viso di Derek a pochi centimetri dal mio.
-Fammi capire bene, non è stata la tua goffaggine a farti cadere ma sono stati i pantaloni?
-Si, è per questo che gli hai scelti, sei stato tu ad ordinargli di farmi cadere - dissi facendo il labbruccio e facendo la finta offesa.
-Lasciami dire che non sei normale, e ora scendi!.
-Non sono un tuo beta, non darmi ordini.
-Un'ultima cosa - disse mentre prese la boccetta del mio profumo tra le mani e si dirigeva verso la finestra aperta.
-Hey che vuoi fare?
 
Mi fece vedere per l'ultima volta la boccetta e la buttò via dalla finestra.
-Derek ma sei impazzito?
-Era troppo forte, non lo sopportavo - disse bisbigliandomi nell'orecchio e dopo di che iniziò a scendere le scale.
-E non potevi semplicemente dirmelo come fanno le persone normali? - dissi mentre lo seguivo.
 
Continui a sgridarlo anche dopo esser usciti dalla casa ed entrati in macchina.
 
-Ehy ma che era quella cosa che hai tirato fuori dalla finestra? - chiese Isaac perplesso e sorpreso dal gesto.
-Te lo dico io Isaac, quella era una boccetta di profumo che per la cronaca era nuovo!- dissi rispondendo alla domanda di Isaac e fulminando con lo sguardo Derek che nel frattempo aveva già iniziato a guidare.
-Aspetta un attimo, perché lei viene con noi?non pensi che vedrebbe qualcosa che non dovrebbe vedere?- chiese Boyd al suo Alpha che continuava a stare in silenzio.
-Se ti riferisci alle zanne e agli artigli beh so già tutto.
-Lei sa? e perché lei sa?- chiese ancora Boyd al suo alpha che questa volta si degnò di parlare.
-Non importa il perché, lei sa e basta! - disse scocciato.
-Sai Derek non sei stato carino a gettare fuori il profumo - disse la lupa sexy.
-Sai Erica, visto che hai molto fiato da sprecare credo che oggi ti farò faticare parecchio - detto questo la fulminò con lo sguardo attraverso lo specchietto retrovisore.
-Comunque Alex lasciami dire che sei sexy vestita così, vuoi fare colpo eh? - disse Erica ammiccando con lo sguardo e indicando Derek senza che questi se ne accorgesse.
-Beh grazie Erica ma in realtà è stato il tuo caro Alpha a scegliere questi vestiti e lasciami dire che mi sento a disagio con questi pantaloncini, sono troppo stretti, non lasciano nulla all'immaginazione.
-Sarà anche come dici tu, ma da quel che ho visto mentre camminavi per raggiungere la portiera ti fanno proprio un bel culo, ragazzi siete d'accordo? -  guardò i ragazzi in cerca di un consenso.
-Erica! - dissi imbarazzata.
-Beh non hai tutti i torti Erica, anche Boyd sembra esser d'accordo su questo - disse Isaac sorridendo.
 
Vidi Derek fulminare i suoi Beta con uno sguardo abbastanza contrariato, i suoi ragazzi stavano parlando fin troppo per i suoi gusti, sentii quello che mi sembrò un ringhio, Derek stava ringhiando mentre li guardava in malo modo dallo specchietto retrovisore. Per fortuna arrivammo davanti la casa di Derek e tutti non vedevamo l'ora di scendere da quella macchina, la situazione si era fatta piuttosto imbarazzante.
 
-Derek mi dici perché dovrei allenarmi pure io?non penso di poter far molto contro Boyd, Isaac ed Erica - dissi indicando le persone in questione.
-Infatti non combatterai contro di loro, ma contro di me, so controllarmi meglio di loro quindi non rischierai di morire - rispose con tono autoritario.
-Non ho voglia di allenarmi!!- pestai i piedi come fanno i bambini piccoli quando fanno i capricci.
-smettila di fare la bambina capricciosa - mi guardò dritto negli occhi.
-Su iniziate a correre - e fece il segno con la mano di muoverci.
 
I lupi cominciarono a correre senza dire una parola anche se dalle loro facce si capiva che non erano entusiasti.
 
-Questo vale anche per te, Alex - e con la mano mi fece cenno di seguire gli altri.
-Non puoi uccidermi ora?
-No, di solito prima di far morire la mia preda la faccio soffrire -  fece un sorriso sadico.
-Ti ho già detto che ti detesto? - dissi esasperata.
-Non sprecare fiato a parlare con me, ti servirà quando inizierai a correre.
-Sai ora se fossi stata un lupo ti avrei ringhiato.
-Sai se tu fossi stata un lupo e mi avessi ringhiato a quest'ora saresti a terra pregandomi di non ucciderti, ora corri!.
 
Gli feci una linguaccia e incominciai a correre. Dopo qualche minuto di corsa fui distrutta faticavo a respirare, ero lontano dai ragazzi ma riuscivo comunque a vederli, quando ad un tratto si bloccarono di scatto e ritornarono indietro.
 
-Hey Boyd perché state ritornando indietro?  - chiesi con quel po’ di fiato che mi era rimasto.
-Derek ci ha richiamati ma dal momento che non sei un lupo non lo puoi sentire - finì di parlarmi e ritornò a correre verso il punto di partenza.
 
Li seguii, anche perché correndo persi l'orientamento e quindi non sapevo da che parte andare. Quando ritornai da Derek mi sedetti per terra per riprendere fiato. Derek si avvicinò a me ridendo.
-Sei già stanca? - disse prendendomi in giro.
-Non te ne accorgi dal battito irregolare del mio cuore? – dissi piuttosto scocciata.
-Ragazzi iniziate a combattere,  prima combatteranno Isaac e Boyd e chi vincerà si scontrerà con Erica – continuò a guardarmi mentre lo diceva.
-Su dai alzati tocca a noi ora!.
-Derek tu sei pazzo, come dovrei fare a combattere con te scusa? – nel mentre mi alzai e rimasi immobile davanti a quel lupone.
-Resterò nella mia forma umana e inoltre non dovrai combattere, voglio solo che impari a tirare qualche pugno ben assestato, su dai preparati.
-Dai fammi vedere la potenza del tuo destro -  e mise le mani avanti per permettermi di colpirle, esitai chiedendomi più volte se stesse accadendo sul serio o se mi stesse prendendo in giro.
Lo colpì con tutta la forza che avevo e lui la sventolò a causa del formicolio che li causò il colpo.
-Ok niente male, per esser la prima volta te la sei cavata bene.
-Che ti dice che questa sia la prima volta? – me la tirai un po’.
-Non ti esaltare, ti ho detto che te la sei cavata bene ma voglio molto di più da te. - mise di nuovo le mani in avanti.
Lo colpì di nuovo con un pugno e poi con un calcio sperando di coglierlo di sorpresa.
-Volevi cogliermi di sorpresa vero? - mi bloccò la gamba con una mano e facendomi saltellare mi avvicinò a se - è inutile dire che non ha funzionato vero? - mi prendeva in giro e nemmeno lo nascondeva.
-Non fare lo sbruffone, è facile schivare i colpi quando si ha i sensi da lupo - dissi offesa cercando di liberarmi dalla presa.
Intanto notai che Isaac era già stato sconfitto da Boyd il quale stava già combattendo con la lupa dai capelli dorati. Continuai a colpire Derek per qualche altro minuto ma poi stanca, mi sedetti per terra rifiutandomi di fare qualsiasi movimento.
-Sei una lazzarona.
-Senti tu ci sei abituato io no e a dirla tutta nemmeno mi ci voglio abituare, la ginnastica non è il mio forte.
-Tu dici?mmh non me ne ero accorto! - non poteva esser stato più sarcastico di così.
-Non è giusto hai barato! - ringhiò quell'armadio di Boyd.
-Cosa? non ho barato, sono solo più furba di te! - ribattè la bionda un pò contrariata per quell'accusa ingiusta - se proprio vuoi ti do la rivincita!
-Ora basta voi due!Ora uno alla volta mi attaccherete.
I lupi si misero sull'attenti alle parole del loro Alpha!
-Tu siediti sotto il portico - mi disse con tono autoritario.
-Tu? guarda che ho un nome! - senza permettergli di replicare mi sedetti sotto al portico.
Tsè!mi sono seduta qui solo perché lo volevo io e non perché me l'ha ordinato quel pallone gonfiato - pensai mentre mi appoggiai ad una delle colonne che sorreggevano il portico. 
Derek gli metteva al tappeto uno dopo l'altro e se qualcuno aveva da obbiettare gli spezzava le ossa senza esitazione. Dopo l'ennesimo round vinto mandò i ragazzi a casa, segno che l'allenamento era finito, rimase solo Isaac.
-Come mai Isaac rimane qui? - chiesi ad alta voce sperando che qualcuno mi rispondesse.
-Beh sto qui perché non ho più una casa, mio padre è stato ucciso dal Kanima e io non ho i soldi per stare in quella casa e nemmeno voglio starci, quindi Derek mi fa rimanere qui con lui e suo zio - mi rispose il diretto interessato visto che quell'idiota del suo Alpha mi aveva volutamente ignorato.
-Lo sai che sei un'impicciona? - mi chiese Derek dal nulla, senza che nessuno l'avesse interpellato.
-Scusa ma qualcuno ti ha interpellato? .
-Quanto sei antipatica!
-Io sarei quella antipatica?ma ti sei visto?e in oltre sei anche stronzo  - mi alzai e gli andai vicino per fargli capire che non avevo paura di litigare con lui anche se mi avrebbe potuto uccidere in 2 mosse, la prima, sarebbe stata quella di tirare fuori gli altri, la seconda, aprirmi la gola in due.
Isaac mi guardò come se mi vedesse per l'ultima volta.
-Ah si? e perché sarei stronzo? - si avvicinò a me, ormai stavamo sbraitando come se fossimo stati distanti 5 metri quando invece eravamo vicinissimi. 
-Davvero lo vuoi sapere? bhe guarda cosa hai fatto prima, quando i tuoi Beta si lamentavano per come gli avevi colpiti, gli spaccavi le ossa! e ti sei già dimenticato del profumo?o di avermi chiamato stupida distrazione?
-Ancora con la storia della stupida distrazione e del profumo?ma quando la smetterai? e poi come tratto i miei Beta non è affare tuo, lo faccio affinchè mi rispettino.
-Beh serve soltanto a terrorizzarli, e credimi il rispetto non arriva col terrore.
Derek non rispose.
-Centrato e affondato - dissi mettendo fine alla discussione.
-Ti riporto a casa!
-Vuoi liberarti di me?
-Si, puzzi di sudore e non ti sopporto più, certe volte sei come Stiles! solo che tu hai il seno e altre cose che lui non ha! - quando disse che puzzavo di sudore bhe, arrossì come mai prima d'ora, Isaac rimase a bocca aperta rimanendo sbalordito da ciò che aveva appena detto il moro.
Entrai in macchina e non parlai con lui per tutto il tragitto verso casa.
-Non è vero che puzzi di sudore, cioè un pò si, ma deve esser il mio olfatto sviluppato che lo sente, un umano non lo sentirebbe, te l'ho detto solo perché mi avevi fatto arrabbiare e poi è normale puzzare di sudore dopo aver sudato per l'intero pomeriggio - disse in un misero tentativo di scusarsi.
-Bel tentativo Derek ma non funziona, fottiti! - chiusi la portiera e entrai subito in casa.
Andai in cucina mangiai uno spuntino, quando arrivai in camera scelsi degli indumenti puliti e mi feci una lunga doccia per cercare di rilassarmi dopo lo schifo di giornata avuta. Sentii un rumore provenire dalla stanza, chiusi l'acqua, uscii dalla doccia, presi l'accappatoio e uscii dal bagno. Non c'era nessuno, non mancava niente anzi c'era qualcosa in più. C'era un biglietto e una scatolina di cioccolatini Lindt, nel biglietto c'era scritto "I'm sorry!", capii subito chi fosse stato e, anche se ero piuttosto offesa, decisi di perdonarlo. Era piuttosto banale come cosa, ma apprezzai il suo gesto visto che non pensavo ne fosse capace. Annoiata mi misi a chattare con un'amica che conobbi quando vivevo in Italia e parlammo delle enormi differenze tra Italia e America, e di ragazzi, l'argomento ragazzi era il suo preferito per mia sfortuna. Mi chiese se avevo già messo gli occhi su qualcuno e robe varie, dal momento che non avevo molta voglia di parlare di questo risposi di no. La salutai presto visto che mi ero totalmente scordata di esser ancora in accappatoio, mi vestì, mi asciugai i capelli e stremata mi addormentai.

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Capitolo 6
*** Fever ***


Ma ciao bella gente :) ho notato che il primo capitolo è arrivato a 168 visualizzazioni il che mi rende molto felice, quindi, grazie a coloro che seguono la ff e che non mi hanno mandata a cagare per le baggianate che scrivo xD btw ecco il 6° capitolo, qui Alex avrà la febbre (povera gioia) da come si può capire dal titolo...e boh che altro posso dire? godetevi il frutto dei miei viaggi mentali e se vi va lasciate qualche recensione, magari mi date qualche dritta che applicherò nelle prossime ff se ce ne saranno...stavo pensando di farne una sui linkin park (li amo) però non ne sono tanto convinta....vabbhè ora vi lascio!!
PS: ringrazio davvero tanto "taranana" per le recensioni *-*
P.P.S: come ho detto nell'altro capitolo alcune volte mancano degli accenti o ci sono parole scritte in arabo, beh chiedo perdono xD ma dopo un po' che scrivo non capisco più niente e ho l'abitudine di non ricontrollare....scusate >.<




Mi svegliai rintontita, più del solito, la testa mi faceva male, la sentivo pesante e mi facevano male le ossa. Scesi in cucina e presi il termometro per misurarmi la febbre, aspettai qualche minuto in attesa del suono che conferma che la misurazione è finita e sul display lessi  38, 5, cazzo avevo la febbre!! presi qualche medicina, ritornai a letto e senza accorgermene mi addormentai.
 
-Alex! Alex svegliati! - mi sembrava la voce di Derek, aprii gli occhi ed era proprio lui.
-Non parlare ad alta voce mi scoppia la testa, è come se ieri notte mi fossi ubriacata! - dissi a bassa voce e in un modo poco comprensibile.
Derek mise la sua mano sulla mia fronte.
-Sei calda, hai la febbre? - intanto tolse la mano.
-Mmmh - annuì.
-Sai forse ti preferisco con la febbre, almeno non parli tanto. - disse mentre se la rideva beatamente.
-Ti piace vedermi soffrire?- dissi farfugliando.
-Beh allora io vado prima che mi attacchi la febbre......non è vero non potresti attaccarmela visto che noi lupi non ci ammaliamo.
-Ma te l'ho chiesto? - gli dissi ridendo.
-Molto molto simpatica.
-Derek per qualche giorno è meglio se non passi, credo che ne avrò per un bel pò.
-Ok va bene ciao e guarisci presto, sembri una che sta per morire.
-Che ne sai?forse sto per morire.
-Non dire scemenze mongola, comunque io vado. - uscì dalla finestra.
-Si si ciao!- appoggiai di nuovo la testa al cuscino e mi feci cullare tra le braccia di morfeo.
Erano le 3 del pomeriggio quando mi svegliai, scesi giù in cucina per prendere qualcosa da mangiare e a stento riuscivo a tenermi in piedi, ritornai su in camera e accesi il portatile, mentre aspettavo che si accendesse cercavo una posizione comoda sul letto, misi il pc sulle gambe e iniziai a navigare su internet, facebook e youtube erano d'obbligo, dopo qualche minuti mi annoiai perciò decisi di guardare un film in streaming, qualche horror e qualche thriller, ne guardai uno dopo l'altro e si fecero le 10 di sera, avevo la schiena e gli occhi indolenziti non mi ero alzata nemmeno per andare in bagno e ormai la natura chiamava, dopo aver finito decisi di farmi una doccia, mi lavai solo il corpo, i capelli erano puliti dalla sera precedente, dopo essermi rivestita mi ributtai sul letto e presi il cellulare che stava suonando.
 
-Ehy, ma dove sei finita?come mai non c'eri a scuola?stai bene?
-Ehy Jackson una domanda alla volta per piacere, sto bene ho solo la febbre, sono ancora viva.
-Non sai che ti sei persa!
-Cacchio no! perché quando vengo a scuola non succede mai nulla e invece quando non ci vengo succede tutto e di più? - dissi sconfortata.
-Vuoi davvero saperlo? è perché sei sfigata! - si mise a ridere.
-Che stronzo che sei! comunque dai sono curiosa che è successo?
-Ti ricordi dell'ex di Danny? se non sbaglio te ne ha parlato! 
-Si allora? che è successo?dai Jacksonuccio non tenermi sulle spine.
-Jacksonuccio? - chiese perplesso, non l'avevo mai chiamato così - stai delirando a causa della febbre?
-Jackson cazzius vuoi dirmi che è successo e o devo entrare dentro il telefono e prenderti a schiaffi per farti parlare?
- Ahahahah!Mi piace quando ti incazzi! comunque l'ex di Danny è venuto nel parcheggio dopo scuola e ha fatto una scenata degna di un oscar, continuava a dire che Danny lo aveva lasciato ingiustamente e che lui non l'aveva mai tradito e roba simile.
-Oh Dio, e Danny che ha fatto?
-Se n'è andato non l'ha nemmeno calcolato, solo quando l'ha preso per un braccio ha reagito dicendogli di lasciarlo stare e quando ho visto che non gli ha dato ascolto gli ho tirato un pugno e....
-Tu cosa? - lo interruppi.
-Gli ho tirato un pugno, se lo meritava è uno stronzo, gli ho rotto il naso - disse come se ne andasse fiero.
-Sai, è stato molto dolce da parte tua, anche con me farai la stessa cosa quando un ragazzo mi romperà?
-Certo, sei la mia migliore amica.
-Grazie J ti voglio bene, comunque spero non ce ne sia mai bisogno - scoppiammo a ridere entrambi.
-Ehy ora devo lasciarti, ho una cosa da fare.
-Ok ciao J ti adoro e grazie per la telefonata.
-Anche io ti voglio bene mongola! - rise. - Ah un'ultima cosa!
-Spara!
-Guai a te se vai in giro a dire che sono dolce!
-Uuuhh che minaccioso ahahah ok tranquillo sarà il nostro piccolo segreto, buona notte!
-Buona notte!
Chiusi la chiamata e incominciai di nuovo a navigare su internet aspettando che venisse di nuovo a trovarmi Morfeo.
Ci vollero 4 giorni per guarire, in quei 4 giorni ricevetti chiamate da tutti tranne che da Allison. Derek non si fece vedere e un po’ mi deluse questa cosa ma cercavo di non pensarci. Ero guarita e la mattina dopo sarei andata a scuola, mi stavo preparando per andare a letto quando vidi Derek entrare dalla finestra, sembrava esausto.
 
-Ehy come stai? - disse Derek mentre entrava dalla finestra goffamente.
-Come sto io?come stai tu piuttosto, ma che hai fatto?ti sei scaraventato più volte contro un muro per vedere se a forza di colpirlo saresti riuscito a passarci attraverso? - mi diressi verso di lui e misi un suo braccio intorno al mio collo e lo portai verso il letto dove lo feci sedere.
-Sto bene, c'è stata la battaglia finale - disse un pò a fatica.
-No, non stai bene, lo vedo da come ti muovi e poi che significa la battaglia finale? - chiesi preoccupata.
-Il kanima è morto, ti ricordi che te ne avevo parlato vero? - Notai che continuava a toccarsi le costole a sinistra.
-Si mi ricordo, Jackson dopo il tuo morso era diventato una specie di lucertola enorme, il kanima.
-Esatto - ringhiò dal dolore.
-Aspetta, hai detto che il kanima è morto, non dirmi che Jackson è ...... - mi interruppe.
-No non è morto, ora è un lupo mannaro e fa parte del mio branco. - continuava a parlare con difficoltà mentre si toccava le costole.
-Mi stava per venire un infarto. Derek posso chiederti una cosa?
-Si dimmi.
-Levati la maglia!
-Cosa?no!
-Derek fammi vedere le ferite, vedo che continui a toccarti le costole e vedo che hai del sangue.
-Guarirò!
-Derek! su ti prego fammi vedere, ho del disinfettante posso mettertene un pò sulla ferita in modo da pulirla e disinfettarla. - gli feci gli occhioni per cercare di convincerlo, ero davvero preoccupata.
-Ok va bene, ma guai a te se brucia!
-Come se io potessi controllare 'ste cose! - mi diressi verso la specchiera del bagno e presi l'occorrente per curare le ferite, il disinfettante e un pò di bende.
-Hai ancora la maglia?
-Mi devi aiutare a toglierla - disse sofferente.
-Ok, comunque raccontami che è successo. - gli levai la maglia e iniziai con l'aiuto di un pezzo di cotone imbevuto di disinfettante a pulirgli le ferite.
-C'è molto da raccontare, sono successe un pò di cose in questi giorni, Alliso.......ahia!brucia!  - continuava a lamentarsi-
-Sei un lupo grande e grosso e ti lamenti per un pò di bruciore??comunque dicevi? - continuai nonostante i suoi lamenti a curargli le ferite.
-Allison si è unita all'attività di famiglia diventando una stronza dopo che sua madre è morta e... -lo interruppi.
-Sua madre è morta?quando?perché nessuno mi ha detto niente?comunque mi incuteva timore quella donna brrr -simulai i brividi mentre ero ancora sorpresa dalla notizia.
-Bhe sua madre aveva tentato di ammazzare Scott con una specie di incenso allo strozzalupo e quando sono andato a salvarlo lei mi attaccò perciò per difendermi le diedi un morso, quindi Allison voleva uccidermi ed è per questo che si è unita all'attività di famiglia.
-Allison voleva ucciderti?
-Beh più che voleva, vuole uccidermi.
-Che ci provi! se ti tocca le spacco il culo credimi.
-Ti interessa della mia incolumità? - sorrise.
-Certo idiota!
-Farò finta di non aver sentito la parola idiota, comunque abbiamo scoperto che era Matt a controllare Jackson, poi Matt è stato ucciso da Gerard, l'aver ucciso Matt l'ha reso il padrone di Jackson e  l'unica persona che poteva salvare Jackson era Lydia, ora stanno di nuovo insieme, insomma sono successe parecchie cose.
-Matt controllava Jackson? e quando l'avete scoperto?
-Il giorno del compleanno di Lydia.
-Ah......e Gerard che fine ha fatto?
-Beh vedi Gerard voleva diventare un lupo mannaro in modo da poter guarire dal cancro, ti ricordi le pastiglie che prendeva sempre?Scott le scambiò con delle altre che contenevano una polvere di montagna, per  le creature soprannaturali è pericolosa e la combinazione del morso e delle pastiglie gli sono state fatali......o almeno crediamo.
-Che significa "o almeno crediamo"?
-Beh vedi dopo che gli era  fuoriuscito del sangue nero da tutte le parti si accasciò a terra, però poi quando riguardammo in quel punto dopo la liberazione di Jackson lui non c'era più e non siamo riusciti a trovarlo.
-Wow che casino! - intanto avevo già finito di curare Derek e lo aiutai a rimettersi la maglietta.
-Pensa che pure Chris Argent ci ha aiutato.
-Oh mio Dio Jackson sta di nuovo con Lydia, sono così felice e ora fa parte del tuo branco.
-Ti ho appena detto che Chris Argent ci ha aiutato e tu pensi a Jackson e a Lydia? - chiese alquanto sorpreso.
-Mmmh si, Jackson è il mio migliore amico, perciò mi importa che sia felice.
-ok.
-Ehy ma Boyd e Erica dove sono?
-Non lo so, Chris mi ha detto di averli liberati dopo che Gerard gli aveva rinchiusi nello scantinato.
-E tu come stai?e non intendo fisicamente!
-Ti riferisci al fatto che quei due sono andati via dal branco?beh un po’ mi girano, insomma gli ho dato il morso, gli ho dato un dono e loro mi ripagano così.
-Sei sicuro che sia per questo? - gli presi la faccia con entrambe le mani e la voltai verso di me - ehy guardami.
-Perché, ci dovrebbe essere un altro motivo?
-Penso che tu ci sia rimasto male perché ormai loro erano diventati membri della tua famiglia, una nuova famiglia e ora ti senti tradito. - Derek abbassò lo sguardo il che significava che c'avevo preso in pieno.
Non rispose.
-Ehy, è normale che tu ti senta ferito - eravamo in piedi l'uno di fronte all'altra i nostri visi erano vicini - non so quanto possa contare per te, ma su una cosa puoi star certo, io non ti abbandonerò mai, comunque vadano le cose io starò accanto a te - mi scese una lacrima, sembrava una scena di uno stupido film romantico. Derek fermò la lacrima appoggiando la sua mano sulla mia guancia e mi baciò, era un bacio di chi si sentiva solo, di chi provava tanto dolore dentro di se, di chi aveva davvero bisogno di qualcuno che lo amasse per quanto a volte potesse essere stronzo, di chi aveva bisogno di una famiglia e di chi aveva bisogno di qualcuno che non lo abbandonasse mai o che tradisse la sua fiducia.
Quella sera restò a dormire con me, prima di addormentarmi mi appoggiai sul suo petto e misi una mano proprio dove si trovava il suo cuore, il suo battito era così regolare, quasi ipnotico in più il braccio intorno al mio corpo mi faceva sentire così protetta e  non ci volle molto tempo per addormentarmi beatamente.

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Capitolo 7
*** Tyler Hale ***


Quando mi svegliai Derek era ancora li vicino a me, ancora addormentato, dopotutto erano le 4.15 del mattino. Restai qualche istante a guardarlo, aveva la faccia così serena non l’avevo mai visto così rilassato, era bellissimo, il profumo della sua pelle era quasi afrodisiaco, arrivava ai miei polmoni e sembrava non volersene più andare. Osservavo il suo petto o meglio la sua gabbia toracica che si alzava e che si abbassava regolarmente, segno che stava dormendo beatamente senza che qualche senso di colpa gli ronzasse nella mente, dalla finestra entrava un po’ di luce che si rifletteva sulla sua pelle, era così bello, dire che era bello era troppo poco ma in quel momento alle 4 del mattino non mi venivano in mente altri aggettivi. Sarei rimasta ore ed ore a guardarlo, ma c’era un motivo se mi ero svegliata a quell’ora, mi scappava la pipì così corsi in bagno prima di combinare qualche casino, quando uscì dal bagno trovai Derek sveglio che respirava in modo irregolare, proprio come si fa quando si ha un incubo, dentro di me speravo non fosse questa la causa, ma era talmente ovvio che avesse fatto un brutto sogno. Mi diressi da lui e con una salviettina gli asciugai un po’ di sudore, era stravolto e forse anche spaventato, lo abbraccia e cercai di capire cosa fosse successo anche se l’avevo già capito.
 
- Hey, hey tranquillo, rilassati, è stato solo un brutto sogno, appoggiati a me – gli sussurrai dolcemente accarezzandogli il viso, lui intanto si appoggiò appena sopra il mio petto.
- Gli ho sognati di nuovo, non faccio altro che sognarli, sono li in quella maledetta casa che bruciano e che urlano in preda ai dolori lancinanti causati dalle fiamme, vedo il panico nei loro occhi ed io sono li ma non riesco a muovermi, vicino a me c’è un telefono e sul display c’è il numero di emergenza il 911, devo solo far partire la chiamata ma sono immobile non posso aiutare nessuno e fa così caldo li dentro e c’è tanto di quel fumo da soffocarti, attraverso di esso vedo una figura nera, è Kate, mi dice che è tutta colpa mia, mi sono fatto sedurre e ho tradito la mia famiglia, ed ha ragione, Alex io ho tradito la mia famiglia, è colpa mia se loro sono morti. – si staccò da me e si sedette, sconvolto.
Mi sedetti anch’io e con una mano attirai il suo sguardo al mio.
-Derek non è colpa tua ok?si è vero ti sei innamorato di Kate, ma non potevi di certo sapere che fosse una troia psicopatica del cazzo, non sopporto che tu viva con il rimorso di una cosa che non hai fatto, Kate era malata ok?non è colpa tua, non puoi controllare sempre tutto e poi eri ancora piccolo. – abbassò lo sguardo – Ehy Derek guardami, non puoi darti la colpa per questo ok? Non ce la faccio a pensare che ti senta colpevole della morte dei tuoi genitori, tu sei una persona semplicemente fantastica, non ho mai conosciuto nessuno come te e sono sicura che non c’è nessuno al mondo in grado di eguagliarti, sei fantastico ti fai il culo per aiutare le persone, è vero certo volte vorrei prenderti a pugni ma infondo infondo mi piace quando fai lo stronzo e ti ripeto ancora una volta che sei speciale, sei tutto ciò che ho sempre desiderato dalla mia vita. – avevo gli occhi lucidi e alcune parole faticavano ad uscire fuori.
Derek mi strinse forte a se quasi da farmi mancare il fiato.
-Ehy non ti accusare più per la morte della tua famiglia ok?questo mi uccide. – gli sussurrai nell’orecchio prima di sdraiarci di nuovo e di riaddormentarci.
-Grazie per esserci sempre – disse prima di darmi un bacio sulla fronte mentre ero appoggiata al suo enorme petto.
-Ci sarò sempre per te…..Derek?
-Si?
-Anche se ti ho detto che mi piaci quando fai lo stronzo ciò non significa che ci devi prendere gusto in questa cosa ok?
-Ok – rise e il mio cuore iniziò a battere all’impazzata, adoravo quando riuscivo a farlo ridere specialmente se ci riuscivo in momenti come quelli.
Ci addormentammo e in un batter d’occhio la sveglia suonò era già ora ti prepararsi per andare a scuola. Dopo esserci dati un bacio Derek sgattaiolò fuori dalla finestra, doveva andare a prendere Isaac per poi ritornare e portarci a scuola.
-Ehy, Isaac come stai? So che è stata una battaglia piuttosto violenta. – chiesi mentre mi stavo incastrando con la cintura di sicurezza.
-Si sto bene per fortuna l’esser un licantropo accelera la guarigione – rispose il ricciolino.
-Non vedo l’ora di vedere J, è tutta la notte che ci penso.
-Ma davvero? – chiese Derek forse un po’ geloso.
-Si si – mi girai verso di lui sorridendogli per prenderlo un po’ in giro.
-Uuuh e sono curiosa di vederlo insieme a Lydia, sempre se non hanno di meglio da fare – sorrisi maliziosamente.
-Con “di meglio da fare” intendi fare sesso? – chiese Isaac.
-No, intendo un dolce picnic all’aperto in un campo fiorito, certo che intendo fare sesso Isaac!!
-Beh scusa non potrebbero farlo durante il picnic? – chiese perplesso il ragazzo mentre Derek rideva sotto i baffi.
Mi girai verso Isaac che era seduto sul sedile posteriore della macchina – Isaac caro dolce ragazzo, se ti fossi riunito con il tuo grande amore, andresti a fare un picnic o ti metteresti a farlo come conigli? – Derek scoppiò a ridere alla frase “farlo come conigli”.
Isaac aprì la bocca per parlare ma lo fermai – Isaac non c’è bisogno che tu risponda , non c’è bisogno credimi. – mi rigirai per guardare la strada notando che non mancava molto alla scuola.
-Non pensavo la pensassi così sul sesso – disse Derek sorridendo.
-Sembri una ragazza così tranquilla – disse Isaac.
-Isaac ho detto che lo farei come un coniglio con il mio ragazzo mica con tutta la città!
-Alex stavo scherzando! – disse il biondino ridendo.
Quando arrivammo nel parcheggio della scuola notai Scott, Stiles, Jackson e Lydia che parlavano e sembravano divertirsi.
-Hey J, ho saputo la grande notizia sono così contenta che finalmente tu non sia più quella cosa che eri e che tu e Lydia siate di nuovo una coppia – stritolai entrambi.
-Hey Alex grazie e pure io ne sono contento finalmente sono un licantropo e ho l’amore della mia vita accanto a me.
-Mmmmh come sei d…- mi bloccai- ops dimenticavo, è il nostro piccolo segreto. – mi staccai dall’abbraccio a malincuore ma Lydia e J stavano per morire soffocati.
-Beh voi due invece come state? – dissi rivolgendomi a Scott e a Stiles.
-Siamo ancora vivi – dissero in sincronia.
-Scusate ma perché voi due siete a scuola e non da qualche parte a darvi da fare? – mi rivolsi di nuovo a Lydia e Jackson.
-Ancora con questo discorso – disse Derek.
-Credimi se non fosse per un piccolo problemino in basso l’avremmo fatto – disse Lydia piuttosto innervosita perché aveva il ciclo.
-Oh brutto affare! – dissi dispiaciuta, solo noi donne potevamo capire.
-Non dirlo a me – rispose J prima di esser fulminato da me e da Lydia.
-Ehy bello rallenta i bollori la situazione di Lydia è più urgente del tuo bisogno sessuale! – dissi continuando a fulminarlo con lo sguardo.
Scott si allontanò per iniziare ad entrare in classe, voleva evitare Allison che notai fu arrivata.
 
-Ehy guardate c’è Allison – disse Stiles.
-Ci dovrebbe importare? – gli chiesi.
-Sei arrabbiata con lei?e perché?- chiese Stiles confuso.
-Forse per il fatto che ha tentato di uccidere il mio raga…..Derek, ha tentato di uccidere Derek.
-Stavi per dire ragazzo? – chiese Lydia piuttosto curiosa – che avete fatto voi due ieri sera?- continuò la rossa.
-Non abbiamo fatto niente!-risposi imbarazzata, in fondo non avevamo fatto niente.
-Devo crederle? – disse rivolgendosi  a Derek.
-Si e poi pensi davvero che ti racconterei quello che faccio? – rispose a tono.
-Comunque se è per questo ha tentato di uccidere anche il mio ragazzo – disse Lydia cambiando discorso.
-Beh anche Derek ha cercato di uccidermi – aggiunse Jackson.
-Si ma era perché eri fin troppo pericoloso – rispose Derek.
-Comunque le sta bene rimanere da sola come un cane – dissi fredda come il ghiaccio.
-Non ti sembra di esagerare? – chiese Stiles.
-No! – risposi facendolo spaventare.
-Non sono io la psicopatica che si è trasformata in una sorta di Buffy, se sua madre si fosse fatta i cazzi suoi e non avrebbe tentato di uccidere Scott a quest’ora Derek non l’avrebbe morsa e lei sarebbe ancora viva, quindi che non rompa tanto le palle e che non si metta a fare la vittima! Se voi volete esserle ancora amici fate pure, ma non portatemela davanti, fa pur sempre parte della famiglia che ha ucciso la mia anche se tecnicamente anche mia madre ne faceva parte – diedi un bacio veloce a Derek senza rendermene conto e andai dentro la scuola senza salutare gli altri, e non mi accorsi nemmeno di aver detto che mia madre era un’Argent, ero sicura che Derek mi avrebbe ammazzata.
Arrivò subito l’ora di pranzo, incontrai Allison e le passai davanti come se non avessi visto nessuno, mi sedetti al tavolo dove c’erano già seduti J e Lydia.
Jackson non mi diede nemmeno il tempo di sedermi che mi prese il braccio e mi portò sul campo di lacrosse, Lydia ci seguiva a ruota.
-Qui non ci dovrebbe sentire nessuno!-disse J guardandosi attorno. 
-J che succede perché mi avete trascinato qui? – intanto ci raggiunsero anche Stiles, Scott e Isaac.
-Sei un’ Argent?perché non me l’hai detto? – chiese J un po’ spazientito, arrivò pure Derek.
-Ma che cacchio succede?- mi rivolsi a Derek.
-Ehy non guardare me, non sono io che ho detto che mia madre era un’Argent- disse Derek.
-Si ok sono un’Argent va bene?- tutti tranne Derek che già sapeva rimasero colpiti da ciò che avevo appena detto, non lo sapeva nemmeno Isaac.
-E c’è di più, sono pure un Hale! – quello fu il colpo di grazia, tutti mi guardarono sorpresi.
-Sei un fifty fifty – disse Stiles prima che Derek gli desse uno scappellotto sulla testa.
-Si Stiles, sono un fifty fifty, mio padre era un alpha, mia madre si innamorò di lui e rimase incinta, Gerard la ripudiò e passarono un po’ di tempo come fuggitivi finché non furono arrivati in Italia, i miei genitori sono stati uccisi dagli Argent e nessuno sa chi sono.
-Nessun’altro deve saperlo avete capito? – disse Derek con la sua vociona lupesca e mettendomi un braccio attorno al mio fianco.
-Non preoccuparti, non sei l’unico che tiene a lei – disse J a quello che ormai era il suo Alpha.
-Nemmeno la tua cara Argent dovrà saperlo, hai capito Scott?
-Non ti preoccupare di questo, non stiamo più insieme.
-Si, ma se un giorno vi doveste rimettere di nuovo insieme lei non dovrà saperlo lo stesso.
-Sta tranquillo Derek.
-Ehy ma è legale?- disse Stiles.
-Cosa è legale? – chiesi.
-Quello che c’è tra di voi, insomma dovreste essere cugini no?- continuò a chiedere.
-Stiles, non ti preoccupare di questo, infondo lei per lo stato è Alex Leah e non Hale.
-Non ti fa senso sapere che è tua cugina? – certe volte mi chiedo se gli piaceva esser picchiato da Derek o se fosse soltanto stupido.
-No Stiles, non mi fa senso, fino a poco fa non sapevo nemmeno chi fosse, figurati se penso al fatto che sia mia cugina!e poi che ti frega?- disse Derek piuttosto seccato dalle continue domande di Stiles.
-Che facciamo se Gerard è ancora vivo e lo viene a sapere? – chiese Jackson a Derek.
-Lo uccidiamo, semplice! – disse Derek con tono deciso.
-Lo uccideremo anche se non verrà a saperlo – dissi con tono ancora più deciso di quello di Derek.
-Ma che ti prende?- chiese Lydia un po’ sorpresa da ciò che avevo appena detto, tutti erano sorpresi anche Derek.
-Vuoi davvero sapere cosa mi prende?Per colpa di questi fottutissimi Argent ho perso la mia famiglia, Derek ha perso la sua famiglia, io stavo per perdere Derek e Jackson e Scott stava per essere ucciso, ecco cosa mi prende!- dissi tremando dal nervoso che aumentava sempre di più – l’unico Argent decente è Chris- aggiunsi.
Scott mi guardò come se stessi parlando in un’altra lingua.
-Non guardarmi così Scott, Chris è l’unico non psicopatico di quella maledetta famiglia, anche Allison si è trasformata in una psicopatica e non provare a negarlo, è già tanto se non ti abbia conficcato qualche freccia da qualche parte, non voglio litigare con voi per lei, ve l'ho detto se voi volete esserle amici bene non me ne frega nulla, l'importante è che non me la portiate davanti, ora se volete scusarmi devo andare a mangiare - stavo lasciando il campo quando Derek mi fermò.
 
-Ehy, stai bene?
-Si Derek sto benissimo, voglio soltanto andare a mangiare, ci vediamo dopo ok?e non ti preoccupare!- gli diedi un bacio a stampo e a malincuore ritornai dentro anche se avrei voluto andare via con Derek.
-Ok a dopo! - urlò mentre ero lontana qualche metro da lui e lo salutai muovendo la mano.
La giornata era trascorsa velocemente grazie alle ore buche. Uscì subito e Derek era già li bello come il sole con i suoi adorabili occhiali da sole, c'era anche la dolcezza fatta a persona, ovvero Isaac.
 
-Ciao! - mi diede un bacio a stampo.
-Ciao! - dissi mentre dentro mi scioglievo lentamente - e ciao anche a te Isaac, anche se ci siamo visti prima!
-Ciao! - rispose l'orsacchiotto ambulante.
-Ehy Derek accompagno Lydia a casa e vi raggiungo - disse Jackson sbucato da non so dove.
-Ok! - disse Derek senza sprecarsi tanto con le parole come al suo solito.
-Che intende?deve venire a casa tua? - chiesi, per l'ennesima volta fui l'unica a non sapere niente di ciò che accadeva.
-Si vengono anche Scott e Stiles, anche se non sono sicuro del motivo per cui venga anche Stiles! - entrò in macchina e io e Isaac lo immitammo.
-Andiamo perché non sopporti Stiles?è così carino e simpatico! - alla parola "carino" Derek mi guardò male.
-Che intendi per "carino"? - chiese con quello che pareva un tono geloso.
-Intendo interriormente!che vai a pensare?
-Mmmh non percepisco cambiamenti nei tuoi battiti, meglio per te.
-Il mio caro Alpha è geloso? - lo provocai un po'.
-Pff!chi di Stiles?
-Isaac tu che ne dici è geloso? - dissi girandomi verso i sedili posteriori.
-Ehy perché devi farmi entrare in questa faccenda?poi Derek se la prende con me spezzandomi qualche osso.
-Ahahah non lo farà!vero Derek? - mi rigirai verso di Derek.
-Devo rispondere? - disse inarcando un sopracciglio.
-No, non c'è ne bisogno.
-Ok siamo quasi arrivati a casa tua.
-Posso venire con voi? - chiesi al moro.
-No!
-Dai che stronzo che sei!ti prego su, fammi venire.......sto buona lo giuro e poi devo assicurarmi che tu non uccida Stiles!- lo supplicai tanto da mettermi in ginocchio sul sedile.
-Mi dici stronzo e poi pretendi che accetti?
-Scusa se ti ho chiamato stronzo però dai fammi venire ti prego!- Derek alzò gli occhi al cielo.
-E va bene!ma devi stare buona ok?
-Si te lo prometto, sei l'Alpha più bravo di tutti! si si e sei anche bello, dannatamente bello. - Derek rise come fece anche Isaac.
-Devi fermarti a casa per scrivere un biglietto dicendo dove ti trovi?
-No, tanto non gliene frega dove sono o dove non sono. - feci spallucce.
 
Arrivammo a casa Hale e c'erano già Scott, Stiles e Jackson che erano appena arrivati, si capiva perché erano ancora in macchina con il motore acceso.
 
-Allora come mai questa riunione?c'è un allenamento? - chiesi a chiunque si degnasse di rispondermi.
-Per questioni riguardanti Gerard - rispose Scott.
-Ci sono novità? - chiesi ancora - ehy ciao zio Peter!
-Ciao Alex!  - rispose mentre si accingeva a scendere le scale del portico.
-Ho la certezza che sia ancora vivo!ma non è questo il problema, il problema sarebbe se venisse a sapere chi sei - disse l'Alpha.
-E chi glielo dovrebbe dire scusa?lo sappiamo solo noi - chiese Stiles.
-Se sapessi chi glielo andrebbe a dire non pensi che l'avrei già ucciso? - rispose Derek mentre cercava di stare calmo per non fare uno Stiles-cidio.
-Dobbiamo fare attenzione a chi potrebbe sentirci mentre parliamo di questa cosa - disse Jackson abbracciandomi sotto lo sguardo vigile di Derek. - Ehy non guardarmi così, sono fidanzato - disse a Derek.
-Si ma sei pursempre un ragazzino con gli ormoni impazziti! - rispose mentre io ridevo sotto i baffi.
Dopo qualche minuto mentre parlavo con Jackson notai che Derek e Peter stavano parlando quando di colpo entrambi si girarono verso la sezione di bosco che sta di fronte alla casa come se avessero sentito qualcosa e qualche secondo dopo anche gli altri si girarono verso quella direzione, io e Stiles ci guardammo un pò stupiti dalla cosa e per non essere gli unici deficienti che non stavano guardando ci girammo pure noi cercando di vedere qualcosa.
 
-No! - disse Derek dirigendosi verso di me piuttosto preoccupato.
-Derek che succede, che avete visto? - chiesi preoccupata dalla sua reazione mentre mi portò sotto al portico, fecero la stessa cosa anche gli altri e ci seguirono sotto al portico.
-Chi sono? - chiese Scott senza ricevere nessuna risposta, intanto Derek e Peter continuavano a fissare il bosco.
-Ehy qualcuno si degna di rispondergli - chiese stiles piuttosto innervosito dalla situazione.
-Derek sono quelli di cui mi avete parlato tu e Peter ? - chiese Isaac cercando conferma dal suo Alpha.
-Si sono loro! - disse Derek teso come una corda di violino e Peter non era da meno.
-Loro?chi sono loro?qualcuno vuole dirmi che succede?chi sta arrivando? - chiesi in preda ad una crisi isterica, quel silenzio mi stava facendo impazzire.
-Sono gli Alpha, un branco composto da Alpha! - disse Derek piuttosto innervosito da tutte quelle domande.
-Non sarà piacevole questo - disse Peter.
-Un branco di Alpha? - disse Scott parecchio spaventato e preoccupato.
-Si stanno avvicinando - aggiunse Jackson.
Incominciai a gironzolare in modo casuale sul portico, non capivo nulla di quello che stava succedendo!
-E da quanto lo sapevi che sarebbero arrivati? - chiesi a Derek infuriata.
-Da un po' - rispose, se quella poteva esser chiamata risposta. - secondo voi perché ho avuto così tanta fretta di formare un branco? - disse riferendosi agli altri.
-Sono molto pericolosi? - chiese Stiles.
-Secondo te? certo che si, sono un branco di Alpha sono più forti di voi beta e anche di me - passò da un tono arrabbiato ad un tono di sconforto e di delusione.
-Non posso credere che tu non me l'abbia detto, quante cose non mi hai ancora detto?magari sei anche sposato! - ero delusa e incazzata a causa di tutte quelle bugie e in più gli Alpha dovevano esser molto vicini ormai.
-Smettila ok?se non te l'ho detto era perché non volevo farti preoccupare!
-Perché adesso sono molto tranquilla - dissi parecchio scocciata.
-Ehy smettetela di litigare voi due ok? forse sarà l'ultima volta che vi vedrete tutti interi quindi non sprecate tempo a litigare - disse Stiles correndo il rischio di esser ammazzato in quell'istante da Derek.
Davo le spalle al bosco per guardare Derek in faccia mentre discutevamo.
 
-Sono arrivati! - disse Derek.
-Ma che? - dissero tutti in sincronia, tutti tranne Peter.
Mi girai quando lo vidi rimasi pietrificata.
-Ciao fratellino! - disse quello che sembrava l'Alpha degli Alpha.
- Tyler! - ringhiò Derek.
Quel ragazzo era la copia esatta di Derek, sembrava un suo clone o meglio suo gemello.
-Hai un gemello? - disse Stiles shockato mentre io non riuscivo a parlare.
-Si ho un gemello non ci vedi? - disse Derek fulminandolo.
-Oh ciao Peter! - disse il gemello di Derek.
-Ciao Tyler, vedo che hai fatto strada! - rispose Peter indicando gli altri membri del branco.
-Beh si, non mi bastava solo esser un Alpha, volevo anche un branco composto esclusivamente da Alpha. - disse soddisfatto.
-Non sapevo avessi un gemello - disse Scott.
-Scott nessuno lo sapeva cazzo! - finalmente uscì dallo stato di shock.
-Oh tu devi essere Alex! piacere Tyler Hale, tuo cugino - sorrise.
-Come fai a saperlo? - chiese Derek al gemello.
-Sono i trucchi del mestiere, non posso riverlartelo.
-Che ci fai qui? - chiese Jackson.
-Beh ragazzino, fino a prova contraria questa è anche casa mia, quindi posso venire qui quando voglio senza chiedere il permesso a nessuno! -  non mi staccava gli occhi di dosso, lo faceva solo per parlare con Derek.
-Hai tanto da fissare? - chiesi scocciata dal suo comportamento - vuoi una foto?.
-Mmmh mi piaci ragazza, hai carattere o forse sei solo stupida a rispondermi così ma preferisco pensare che tu abbia del fegato, non sembri stupida. - fece qualche passo verso di me mentre Derek rispose a quelle azioni mettendomi un braccio d'avanti al corpo come se fosse una barra di sicurezza.
-Non ti avvicinare a lei - disse Derek innervosito da quella visita.
-Se mi voglio avvicinare mi avvicino senza chiederti il permesso hai capito?infondo tra i due sono io quello che è nato prima, quindi sono il fratello maggiore e tu da bravo fratellino non devi starmi tra i piedi - la loro somiglianza mi lasciava senza parole, erano identici in ogni minimo particolare anche il colore degli occhi, ora non erano più unici gli occhi di Derek, ora avevano un doppione, anche il loro modo di vestire era uguale, persino la voce era identica in ogni tonalità ma c'era una differenza molto significativa, Tyler era il cattivo, Derek il buono.
-E dove starai? - chiese Derek.
-Beh a casa mia ovvio, quel che ne rimane! certo che Kate ha fatto proprio un bel lavoro - disse mentre guardando le condizioni della casa si avvicinava sempre di più a ma e a Derek, erano faccia a faccia, quella vicinanza tra i due mi spaventava parecchio, non sapevo quando uno dei due avrebbe perso il controllo e forse sapevo già chi sarebbe stato....Derek.
-Come puoi dire una cosa del genere?la tua famiglia è morta a causa di questo "bel lavoro" come lo chiami tu - disse Jackson inorridito dalla faccenda.
-"La mia famiglia" come la chiami tu mi ha abbandonato, ha scelto lui invece che me. - rispose senza distogliere lo sguardo da Derek.
-Ti hanno cacciato via perché eri diventato un pericolo, uccidevi la gente riducendola a brandelli, non potevano farti rimanere qui. - rispose Derek anch'esso senza distogliere lo sguardo dal gemello.
-Sai che ti dico? - rise -è un bene che sia stata Kate ad averli uccisi, altrimenti mi sarei dovuto sporcare io le mani. 
Derek esplose, si trasformò e ringhiò talmente tanto da far allontanare tutti gli animali presenti nel bosco nel raggio di miglia e miglia. Tyler non battè ciglio rimase li dov'era, come se Derek non avesse fatto niente, come se non avesse sentito quel ruggito.
-Uhh vedo che è ancora un tasto dolente! - disse divertito e soddisfatto del dolore del fratello - prima ho sbagliato, ho dato la colpa a Kate ma sei tu il vero responsabile, perciò ti ringrazio, infatti ti ho portato un piccolo regalino spero ti faccia piacere rivederla, Kali avvicinati!!. 
Derek era ritornato alle sue sembianze umane e una ragazza veniva verso di noi camminando in modo sensuale e sicuro di se.
Guardava Derek come se lo conoscesse da una vita, si avvicinava sempre di più fino a mettersi vicino al suo Alpha, proprio davanti a Derek, Tyler per farle spazio si spostò e si mise di fronte a me che ero intenta a non far notare a Derek che mi stava stritolando la mano, era teso, troppo teso, sono sicura che i licantropi li presenti potessero sentire la sua tensione. 
-Ciao Derek, quanto tempo, spero ti faccia piacere vedermi! - disse la bionda mentre lo guardava con un sorrisetto provocante, sembrava un'Erica solo un pò più vecchia.
-Kali non posso credere che ti sia unita con lui - disse Derek in modo fin troppo deluso.
-Tu conosci la Bratz? - gli dissi mentre con il dito la puntavo e tyler rideva.
Kali ringhiò quando la chiamai Bratz.
-Oh si che la conosce, stavano sempre insieme proprio come una coppietta - disse Tyler peggiorando la situazione.
-è vero? - chiesi mentre cercavo di liberarmi dalla sua presa.
-Si è vero - rispose non degnandosi di guardarmi in faccia.
-E c'è molto di più! - disse la biondina per farmi saltare i nervi.
-Che intendi dire? - mi rivolsi a lei guardandola in malo modo.
-Fratellino perché non glielo dici tu? 
Derek non rispose. Mentre i suoi Beta non ci stavano più capendo niente, proprio come me.
-Bene glielo dico io - disse Tyler a Derek senza nemmeno guardarlo, continuava a tenere gli occhi puntati su di me - vedi cara cugina, devi sapere che nelle famiglie di licantropi i matrimoni sono combinati, sono i genitori a scegliere per i figli e indovina chi era la compagna predestinata del nostro amato Derek? - disse Tyler piuttosto soddisfatto per ciò che aveva fatto.
-Oh wow, allora sai che faccio?io me ne vado a casa e ti lascio da solo con la tua cara compagna! - dissi girandomi verso Derek e guardandolo trasmettendo tutto l'odio che avevo per lui.
-Ah e tra qualche mese inizierà la stagione degli amori, questi due faranno faville - disse Tyler divertito indicando le persone in questione,
I Beta erano scioccati, non credevano alle loro orecchie e io stavo per fare un lupicidio di massa.
-Jacks mi accompagni a casa? prima che faccia una strage di fottutissimi lupi mannari?senza offesa! - dissi mentre scesi le scale del portico.
-Si certo - disse il mio migliore amico seguendomi a ruota.
Derek mi guardò andare senza dire una parola, non avrebbe potuto dire niente senza peggiorare la situazione.
-Tranquilla lo farò divertire molto più di quanto tu avresti potuto fare....sciocca umana! - urlò la stronza, cioè la bionda mentre stavo entrando nella porsche di Jackson.
Non le risposi, entrai in macchina senza dire una parola, volevo solo tornare a casa, per la prima volta non vedevo l'ora di ritornare in quella casa, la situazione era davvero critica.
Jackson partì veloce come un razzo.
-Ehy, st....stai bene? - disse Jackson facendo attenzione a ciò che diceva, sapeva che sarei esplosa da un momento all'altro.
-Non voglio pensarci, insomma lei è la sua compagna - Jackson inchiodò di colpo.
-Non vuoi lottare per Derek?non ci credo, non te lo lasceresti mai portare via da una stupida lupa come Kali - disse Jackson sconcertato da ciò che avevo appena detto e sbattè più volte le mani sul volante.
-Lo so, credimi ci tengo da impazzire a lui, ogni volta che lo guardo mi sento morire e non capisco più niente, non mi aveva detto niente, mi ha mentito te ne rendi conto?e non mi piace che qualcuno possa stare accanto a lui, quello è il mio posto.
-E allora riprenditelo, so che lui non la vuole, lui vuole te.
-Lo farò, mi devo solo riprendere dallo shock, non mi faccio portare via Derek dalla prima lupa che passa!
-Questa è la mia ragazza, spaccale quel culo che si ritrova!
-Questo è sicuro, ma spaccherò anche quel culo mannaro del tuo fottutissimo Alpha, non la passerà liscia.
Jackson mi sorrise come non mai e ripartì.
Era passata ormai qualche ora dall'accaduto e mi stavo preparando per andare a dormire.
-Alex! 
-Che vuoi Derek?devi presentarmi qualche altra compagna?
-Alex fammi spiegare.
-Ah vuoi anche giustificarti? - avevo il fuoco nelle pupille.
-Calmati!non mi piace l'odore che emani quando sei arrabbiata, preferisco quello che emani quando ti bacio. - disse avvicinandosi a me.
-Oh scusami tanto se ti da fastidio! - sbraitavo.
-Senti non mi importa se lei è la mia compagna predestinata ok?l'hanno scelta i miei genitori non io, per me era solo un'amica, ho tradito Kali con Kate e questo lei non l'ha mai mandato giù.
-Da Kali a Kate, questa giornata va sempre meglio - mi sedetti sul letto.
-L'ho detto solo per farti capire che non mi importa niente di Kali - si mise di fronte a me.
-Senti non devo ammazzarmi per guardarti in faccia, mi fà male il collo a tenerlo così alzato quindi o ti siedi o te ne vai - si sedette accanto a me.
-Qui ti va bene?
-Avrei preferito prendessi la sedia della scrivania in modo da non doverti sedere vicino a me - lo guardai dritto negli occhi.
-Sai mi piacciono i tuoi occhi, sono di un blu profondo, mi ci perdo ogni volta che li guardo - disse avvicinando il suo viso al mio.
-Sai la stronzata degli occhi con me non funziona, se vuoi che ti perdoni non devi farmi delle lusinghe.
-Lo so benissimo che non funziona, senti mi dispiace ok?nemmeno a me sarebbe piaciuto se fosse arrivato un tuo ex fidanzato o qualcosa del genere.
-Sai che non le lascerò la strada spianata vero?
Sorrise lusingato.
-Si lo so e comunque non avrebbe nessuna possibilità anche se le lasciassi la strada spianata - divorò la distanza che ci divideva in un attimo, eravamo veramente vicini, sentivo il suo respiro sul mio viso.
-Sai che ti ho odiato davvero oggi?
-Mi dispiace che tu soffra a causa di questa storia, ma ti giuro che lei non mi interessa, non mi interessa nessuna, nessuna è uguale a te, mi fai arrabbiare tanto da volerti uccidere e subito dopo mi viene una fottuta voglia di te, di quelle che ti divorano dentro - mi mise una mano sul collo mentre con il pollice mi accarezzava la guancia - sai anche se Kate non avesse fatto ciò che ha fatto, avrei scelto te.
Tirai in su lo sguardo per far si che non mi uscisserò le lacrime, nessuno mi aveva parlato così prima.
-Idiota provo anche io le stesse cose e il fatto che sceglieresti me al posto di Kate mi fa capire davvero quanto ci tieni a me, ma la prossima volta che mi terrai nascosta una cosa così giuro che ti infilerò un proiettile di acconito nel cervello e lo infilerò io facendo pressione con le mani - dissi ridendo e piangendo simultaneamente.
-Quanto sei violenta....te lo prometto non ti mentirò mai più su una cosa del genere e se non te l'ho mai detto è solo perché non è una cosa importante per me. - mi asciugò le lacrime - sai mi sento una vera merda quando piangi a causa mia, scusa!- lo baciai appena ebbe finito quella stupida frase, mi misi a cavalcioni su di lui mentre era ancora seduto. 
-Derek Hale, il tenebroso e scontroso Derek Hale mi ha chiesto scusa sono lusingata - risi prendendolo un pò in giro.
-Che stronza che sei!
Misi una mano sul suo petto e lo spinsi delicatamente per farlo sdraiare mentre io ero ancora su di lui e continuammo a baciarci mentre le nostre mani scorrevano sui nostri corpi come delle macchine in strada.
-Stagione degli amori eh? - dissi maliziosamente.
-Già - rivoltò le nostre posizioni mettendosi su di me mentre con le mani afferrava i miei polsi e li faceva sprofondare nel materasso - sarà tra qualche mese.
Continuavo a mordere delicatamente le sue labbra e il suo collo.
-Si vede che hai una parte di lupo mannaro dentro di te, continui a mordere - disse Derek immitandomi poi.
-Derek mi fai venire i brividi quando mi baci il collo e il tuo accenno di barba non aiuta di certo.
Continuò come se non avessi aperto bocca.
-Mi piace provocarti queste sensazioni, mi diverto - sussurò al mio orecchio.
Usava una mano per strusciarla contro il mio fianco mentre con l'altra mi bloccava un braccio.
Io ero la preda e lui il predatore ma ero una preda piuttosto masochista quindi con la mano che avevo libera afferrai la sua e la feci scorrere sotto la mia maglietta che mi scopriva leggermente un fianco mentre lui continuava a torturarmi il collo con la sua barba e con i suoi morsi dandomi ogni tanto un pò di sollievo baciandomi dove prima mi aveva morso, portai la sua mano al mio seno protetto dal reggiseno e ormai scoperto dalla maglietta. Derek si tirò su e mi guardò, la maglietta ormai non mi copriva quasi niente.
-è il famoso reggiseno di pizzo nero che ho trovato quando ero salito su in camera tua? - disse divertito.
-Si, ti piace?
-Te lo strapperei via a morsi credimi!mi correggo, ti strapperei tutto ciò che hai a morsi! - disse mentre mi guardava davvero come se volesse mangiarmi.
-Sai penso che non mi arrabbierei se tu lo facessi, anche se mi dispiacerebbe per gli indumenti. - mi tirai su anch'io per arrivare alla sua bocca e baciarlo mentre infilavo una mano sotto la sua maglia, credevo che avrei sbavato da un momento all'altro mentre toccavo il suo addome palestrato, levai subito le mani da sotto la sua maglia per togliermi la mia ma Derek mi fermò.
-Che stai facendo? - mi chiese.
-Se non l'hai notato mi tolgo la maglietta - dissi.
-Se pensi che faremo sesso te ll puoi anche scordare!
-Scusa ma dov'è finito il ragazzo che diceva che aveva voglia di me?riportalo indietro - non ci stavo capendo più nulla.
-Non fare la scema! - disse mentre scendeva dal letto.
-Perché scusa?
-Non faremo sesso finché non avrai compiuto i 18 anni signorina! - disse autorevolmente tanto che pensavo  stesse scherzando.
-Stai scherzando vero? - dissi sorpresa dalla cosa.
-No, sono serio, tu sei minorenne mentre io sono un pò più grande di te e.... - lo interruppi.
-Hai paura di sembrare un pedofilo per caso?
-Senti non voglio rischiare ok?
-Ma io sono già in modalità sesso non puoi lasciarmi così! - dissi offesa.
-Si che posso!
-Non c'è una possibilità che tu ceda?
-No, scordatelo.
-Andiamo sei pur sempre un ragazzo, non potrai resistere a lungo!
-Ehy non insistere, ho detto fino ai 18 e se continui prolungherò la cosa! - si avvicinò alla finestra.
-Quanto sei antipatico! - mi guardò come se avessi detto una stronzata.
-Almeno puoi darmi il bacio della buona notte?
-Basta che non mi salti adosso.
-Che uomo di poca fede - dissi avvicinandomi a lui per baciarlo.
-Buonanotte! - disse dandomi anche un bacio sulla fronte.
-Notte brutto lupo cattivo, arriverò ai 18 ancora vergine a causa tua - mi lamentai.
-Sei ancora vergine? - sorrire come se gli avessi detto chissà cosa.
-Si, comunque perché sorridi così?
-Beh significa che lo farai per la prima volta con me e poi è bello che tu sia ancora vergine, sei ancora pura.
-Di certo i miei pensieri non sono puri, sapessi che mi viene in mente quando ti vedo!! - dissi mordendomi il labbro mentre mi venivano in mente cose poco pure.
-Quanto sei idiota, ora vado ci vediamo domani. 
-Ciao. 
Passai la notte insonne, erano già le 7:00 am e prima di alzarmi dal letto pensai alle così tante cose successe da quando ero arrivata a Beacon Hills, la mia vita venne stravolta non appena vidi Derek Hale, quello stra figo di Derek Hale per la precisione, pensai anche al fatto che l'avevo perdonato fin troppo facilmente così mi alzai arrabbiata!non poteva passarla liscia!e quando lo vidi, ormai pronta per andare a scuola, gliene dissi quattro.
-Buongiorno! - disse Derek.
-Buongiorno? tsè ma guarda questo - dissi ad alta voce parlando tra me e me.
-Che c'è? - chiese mentre aveva già messo in moto la macchina.
-C'è che ne ho piene le scatole di te!
Scoppiò a ridere - ma sei scema?ieri sera non sembrava che ti fossi stancata di me, anzi! - disse con il suo solito sorrisetto,
-Te la faccio passare franca troppo facilmente, non puoi avere tutto questo potere su di me!è illegale, ne sono certa e lasciami dire che è anche illegale che tu sia così bello cioè distrai la gente, sono convinta che tu abbia causato molti incidenti distraendo qualche donna alla guida mentre tu passeggiavi tranquillo ignaro della tua figaggine, quindi smettila di fare così!.
-Ma ti ascolti quando parli?e poi non è colpa mia mica l'ho chiesto io! - disse ridendo sotto ai baffi.
-Psè facile dire che non è colpa tua!.
-Cambiando discorso, che farai dopo la scuola? - disse distogliendo per qualche secondo lo sguardo dalla strada per posarlo su di me.
-Niente, credo che.....niente lascia stare non ne voglio parlare con te.
-Che c'è?
-Devo proprio dirtelo?
-No guarda te l'ho chiesto perché non sapevo cosa fare durante il viaggio - disse sarcastico.
-Sei simpatico come un calcio in mezzo alle gambe!alle tue gambe!
-Perché in mezzo alle mie gambe? - chiese.
Feci spallucce.
-E poi come mai sei più scorbutica del solito? hai il ciclo? - mi guardò alzando di un pò il sopracciglio destro.
-Punto primo, no non ho il ciclo, mi deve arrivare se proprio vuoi saperlo. Punto secondo, non mi piace parlarne con i miei ragazzi.
-Con "i miei ragazzi"?Alex quanti ne hai avuto? - ok questa volta lo inarcò completamente quel fottutissimo sopracciglio destro.
-Ehy ma quella non è mica una che frequenta il mio corso di chimica?  - cercai di cambiare discorso.
-Signorina non cambiare discorso - accostò la macchina - quanti ragazzi hai avuto? - oh merda era serio, troppo serio.
-Ma che ne so!.
-Come sarebbe non lo sai?se non ti ricordi significa che ne hai avuti tanti!
-Ma non è vero!ne avrò avuti si e no 3 - feci mente locale per vedere se effettivamente fossero stati 3. 
-Ah no c'era anche Giacomo! - non potevo crederci di averlo detto ad alta voce!
-4 eh? wow! - furono le sue uniche parole mentre mi fulminava con quegli occhioni verdi.
-Ehi almeno sono ancora vergine, quindi non fare il lupo geloso! - facevo peggiorare la situazione e neanche me ne accorgevo.
-Ah beh allora vuoi un premio per non averci fatto sesso, chissà che tortura dev'essere stata! - era incazzato, veramente incazzato.
-Non intendevo dire quello e lo sai!
Si rimise in carreggiata senza dire una parola.
-E per la cronaca ne ho avuti 4 solo perché erano tutte storie brevi.....o quasi 
Stupida, stupida, stupida, ma che cacchio hai detto?, pensai.
-Questo è rassicurante,grazie  - sarcasmo ai massimi livelli.
-Senti possiamo chiudere il discorso?
-Perché?tanto la situazione non può peggiorare.
-Può eccome - lo dissi talmente a bassa voce che nemmeno io mi accorsi di averlo detto ma non pensai al super udito.
-Che hai detto scusa?hai detto che può peggiorare? - oh merda era proprio incazzato ed io ero in guai grossi grossissimi guai.
-Pff! l'avrai sognato, non ho mai detto questo.
-Ehy genia guarda che il tuo battito sta accelerando.
Rimasi in silenzio.
-Alex come mai ho la netta sensazione che in qualche modo c'entri il sesso?
-Avanti Alex sputa il rospo o te lo faccio sputare io infilando la mano dritta nel tuo esofago.
-Ok, vedi in realtà......sono........vergine........perchè.......io e........il mio ultimo fidanzato, Michele - deglutì - siamo stati...beh...interrotti - nel frattempo eravamo già arrivati nel parcheggio della scuola e le iridi di Derek si tingevano di un rosso sangue ed ero quasi sicura che fosse il mio sangue.
-Scendi - disse ma io non mi mossi - Alex scendi o giuro che succede un macello! e non aspettarmi oggi perché non ci sarò - scesi alla velocità della luce e Derek molto più velocemente partì sgommando e lasciando una nube di fumo rilasciata dai pneumatici.
-Ehy ma che ha? - Chiese Jacks mentre si avvicinava a me.
-Ehm lascia perdere, è meglio! - dissi dirigendomi verso l'entrata della scuola. - Jacks ti dispiace se dopo scuola mi porti a casa?...Derek non verrà.
-Si certo comunque devi averlo fatto arrabbiare molto - cercava in tutti i modi di farsi dire cosa era successo.
-Gli ho detto che stavo per fare sesso con un mio ex e lui si è incazzato.
Jackson si bloccò sorpreso da ciò che gli avevo detto mentre io continuai a camminare andando verso il mio armadietto. Lui corse per non rimanere indietro.
-Hai sentito di Boyd e Erica? - chiese appoggiandosi all'armadietto vicino, io invece prendevo i libri.
-Che è successo? - chiesi girandomi verso di lui.
-Dopo che ce ne siamo andati i gemelli Ethan e Aiden del branco di Tyler  hanno portato Boyd e Erica, erano ridotti male, pieni di ferite che non si erano ancora rimarginate. 
-Che cosa?Boyd e Erica? e Derek che ha fatto? - chiesi facendo una domanda dopo l'altra.
-Beh è stato Scott a dirmelo e a quanto mi ha detto Derek gli ha guardati con disprezzo e quando Tyler gli ha detto che poteva riprenderseli lui gli ha risposto di no, non voleva delle feccie nel suo branco. 
Rimasi a bocca aperta.
-Derek non mi ha detto niente e Tyler che ha fatto?
-Credimi non vuoi saperlo - il suo sguardo si incupò di colpo - non do la colpa a Derek insomma non sapeva che Tyler l'avrebbe fatto, lui gli aveva solamente detto che non gli voleva più nel suo branco e non che  - non lo feci finire, sapevo ciò che avrebbe detto.
-Sono morti vero? Tyler gli ha uccisi! - faticavo a parlare, non riuscivo a crederci, non avrei più visto Boyd che anche se era un pò taciturno era davvero simpatico e non avrei più nemmeno visto quei boccoli biondi di erica e il suo magnifico sorriso, non avremmo più potuto parlare di tutto quello che ci passava per la mente, non ci saremmo più potute divertire lanciando delle frecciatine ai ragazzi del branco, specialmente a Derek.
-Scott mi ha detto che Derek non si mosse era pietrificato dalla scena, come lo erano pure gli altri, compreso  se stesso. - disse prima di abbracciarmi, lui poteva sentire il dolore che provava il branco e stava davvero male anche se non lo lasciava trapelare più di tanto.
Si unirono a noi anche Scott, Stiles, Lydia e Isaac.
-Gliel'hai detto vero? - chiese Scott a Jackson.
-Si Scott me l'ha detto - risposi.
Mi asciugai le lacrime e mi ripresi dallo Shock.
-Ora dobbiamo andare in classe - dissi.
Ci dirigemmo tutti nelle rispettive classi e ci ricontrammo a pranzo, fù un pranzo silenzioso, tutti avevano le loro cose a cui pensare e io non ero da meno, avevo litigato  con il mio ragazzo che aveva perso due membri del branco. Allison ci fissava, a quanto pare aveva ricevuto anche lei la notizia.
Dopo la scuola Jackson mi accompagnò a casa e dopo essermi fatta una doccia ed essermi nutrita decisi di andare alla casa degli Hale, volevo vedere come stava Derek. Ovviamente mentre attraversavo il bosco per arrivare alla casa caddì e mi sbucciai il ginocchio e il palmo della mano.
Vidi una persona sul portico, era Derek.
-Che vuoi? - disse mentre mi stavo avvicinando.
Mi avvicinai a testa bassa.
-Volevo vedere come stavi, Jackson mi ha raccontato cosa è successo a Erica e Boyd. - lo abbracciai e notai con gioia che anche lui mi abbracciò.
-Senti facciamo pace? mi dispiace per stamattina. - non lo guardai in faccia, se avesse detto di no mi sarei sparata e non sarei riuscita a guardarlo.
-Ok - mi baciò stringendomi forte.
Lo guardai negli occhi.
-Tyler! - gridai arrabbiata.
-Suvvia non dire che non ti è piaciuto - disse divertito.
-Sei impazzito? Derek ti ammazzerebbe se venisse a saperlo.
-Io credo che lo sappia di già - con il dito indicava un punto alle mie spalle.
Derek era alle mie spalle.
-Derek non sapevo che fosse lui, pensavo fossi tu credimi.
-Lo so. - rispose freddo. - tu non toccarla hai capito?
-Sto tremando!
-Ma quanto sei stronzo? - mi riferì a Tyler.
-Vieni ti riporto a casa.
Arrivammo a casa in pochi minuti ma il viaggio sembrò durare un'eternità, nessuno dei due ebbe aperto bocca.
Non vedevo l'ora di dormire e lasciarmi quella pessima giornata alle spalle ma non erano nemmeno le 7 quindi per passare il tempo chattai un pò e mangiucchiai qualcosa.  Accesi l'mp3 e mi addormentai in un attimo.

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Capitolo 8
*** Training session.......again -.-' ***


Eccoci qui all'ottavo capitolo, mancano pochi capitoli alla fine xD comunque non dovevo dirvi questo, volevo avvisarvi che probabilmente un giorno, non so ne quando ne come ne perché, potrei modificare i capitoli, magari approfondendo qualcosa che ho lasciato in sospeso (stupido cervello). Il fatto è che inventavo mentre scrivevo, perciò alcune cose le perdevo per strada.
Concludo ringraziando chi legge e ringrazio taranana che mi lascia delle piccole recensioni che per me significano molto, detto questo vi lascio al capitolo sperando di non aver scritto baggianate :) 

3......
2......
1......

Io e Derek non ci parlavamo da giorni ma non potevamo lasciare che questo ci distraesse da ciò che stava succedendo, Boyd ed Erica erano morti, Gerard continuava il suo regno di terrore a scuola, ogni volta che incontravo Allison aveva una faccia da cane bastonato e come se non bastasse il branco di Alpha si era impossessato di casa Hale e Derek e Peter dovevano sopportare questa situazione, in più Tyler non faceva altro che stuzzicare la poca pazienza di Derek provandoci con me ad ogni minima occasione ed il fatto che gli Alpha non facevano nulla di sospetto che ci facesse capire le loro intenzioni ci mandava al manicomio.

 

-Ciao Stiles - dissi rispondendo al cellulare.

-Ciao, Derek mi ha detto di dirti che oggi c'è un allenamento.

-Sei diventato un messaggero per caso?perché non si degna di dirmelo lui? - dissi prendendomela con Stiles consapevole del fatto che non fosse colpa sua.

-Senti io ho solo fatto quel che mi ha detto e non per farmi gli affari vostri ma dovete cercare di far pace, Scott mi ha detto che riesce a fiutare il dolore che provate e questo non fa bene al branco.

-Lo so e credimi lo voglio pure io. L'allenamento a che ora è?

-è alle 9 pm esatte!.

-Ok, ma c'è qualcuno li con te? continuo a sentire una voce! - chiesi mentre aprivo la cabina armadio per scegliere cosa mi sarei messa per l'allenamento.

-Ehm...scusa ma devo andare ciao - disse prima di chiudermi il cellulare in faccia.

-Ma che? - dissi ad alta voce confusa dal suo gesto.

 

Ero agitata al pensiero di vedere Derek, mi mancava così tanto.

- Cazzo sono le 8 e 30 mi conviene andare altrimenti sai che tirata d'orecchie se arrivo tardi - corsi giù per le scale e uscì di casa sbattendo la porta mentre la mia matrigna sbraitava come una mongola.

Mi ci volle un pò per arrivare visto che ero a piedi.

 

-Hai 5 minuti di ritardo - disse con tono freddo e distaccato.

-Nemmeno un "ciao come va!" e comunque non sono l'unica ad esser in ritardo visto che gli altri non ci sono.

-Nessuno ha detto che ci sarebbe stato qualcun'altro - disse incaminandosi verso il bosco che pian piano veniva ingoiato dall'oscurità.

-Intendi dire che siamo solo io e te? - dissi standogli dietro a fatica - Derek rallenta non vedo niente.

Avremmo camminato si e no per 2 o 3 km.

-Derek fermati sono stanca, e in più i rami che ci sono a terra mi stanno graffiando. - dissi col fiatone.

Si fermò di colpo e quasi gli andai a sbattere contro.

-Ok ci siamo - disse girandosi verso di me.

-Perché mi hai portato qui? non vedo niente e siamo lontani da casa, che razza di allenamento è?

-Vuoi stare zitta per un secondo? hai il fiatone e continui a parlare - disse facendomi rimanere di sasso.

-Scusa, non volevo farti arrabbiare - abbassai lo sguardo.

-Spogliati! - disse come se mi avesse chiesto la cosa più normale a questo mondo.

-Cosa? io non mi spoglio, scordatelo! - dissi inarcando le sopracciglia stupita dalla cosa.

-Ok allora ti spoglio io! - disse avvicinandosi a me cercando di afferrare la felpa.

-Fermo - lo spinsi via.

-Serve per l'allenamento, idiota!

-Che cazzo di allenamento è?Imbecille!! - non mi veniva in mente insulto migliore.

-Devi imparare come nascondere il tuo odore, i tuoi indumenti mi serviranno per sentire meglio il tuo profumo. Cretina! - disse avvicinandosi di nuovo a me per spogliarmi.

-Mi sembra una pazzia ma ok lo farò.....e metti giù quelle mani razza di lupo scorbutico e stronzo.

-Ok, ma sbrigati a spogliarti!

-Posso almeno tenere la canottiera?

-No!

-Ti diverti vero? - chiesi mentre mi toglievo i pantaloni sentendo il suo sguardo addosso.

-Non ho tutta la notte, perciò sbrigati.

-Derek, fa freddo!

-Smettila ragazzina viziata!

-E tu - non mi veniva in mente niente - tu.... tu hai le pulci!!

-Hai 5 minuti di vantaggio, corri, corri più velocemente che puoi e cerca di nascondere il tuo odore - disse mentre si avvicinava sempre di più a me mostrandomi le sue iridi ormai di un rosso sangue.

-Ti odio.

Iniziai a correre chissà in quale direzione, non capivo più dove mi trovavo e quanto tempo fosse passato, mi nascosi dietro un albero.

 

-Che schifo! c'è del fango qui - dissi bisbigliando a me stessa.

Rimasi qualche minuto immobile prima che mi venisse un lampo di genio, potevo usare il fango per coprire il mio odore.

-Devo averlo visto in qualche documentario - continuai a parlare da sola - sto morendo dal freddo, spero che Derek mi trovi in fretta così potrò andare a casa e levarmi questo schifo di dosso.

Non so esattamente quanto tempo ci volle prima che Derek mi trovasse.

 

-Ma che hai addosso? - chiese guardandomi dalla testa ai piedi.

-Non parlare e portami subito a casa è colpa tua se sono ricoperta di fango - dissi mentre mi allontanavo da lui non sapendo nemmeno da che parte fosse la casa.

-Ehy genia quella è la parte sbagliata, seguimi!. Mi dispiace ma non posso portarti a casa.

-E perché no?

-Perché l'allenamento non è ancora finito.

-Derek ho freddo, fa fottutamente freddo qui fuori.

Mi tirò i vestiti lanciandomeli in pieno viso.

-Ma che simpatico! - dissi in preda ad una crisi omicida.

-Fermiamoci qui - disse fermandosi.

-Che devo fare ora?accendere un fuoco con la forza dell'immaginazione?o cercare Narnia?

-è incredibile quanto tu sia simpatica. Ora faremo delle flessioni. - disse mentre si mise in posizione da flessione.

-Piuttosto la morte.

Si alzò di scatto e ci ritrovammo a pochi centimetri di distanza, tanto che riuscivo a sentire il suo respiro sul mio viso.

-Smettila di lamentarti e fai ciò che ti dico. - si rimise in posizione e feci lo stesso pure io.

-Quanti ne dobbiamo fare? - chiesi anche se avevo paura della risposta.

-Finché non sarò stanco. - disse iniziando l'esercizio.

-Tu sei pazzo credimi, non riesco nemmeno a farne uno nella maniera corretta.

-Zitta e muoviti.

Incominciai.

-Sei stanco ora?

-Alex ne abbiamo fatti appena due.

-Ma io sono stanca.

Mi alzai e mi sdraiai sopra di lui che continuava a fare le flessioni.

-Alex scendi subito.

-No, sto bene qui, anche se il mio seno non la pensa allo stesso modo.

Nonostante tutto continuò a fare le flessioni, anche se continuava a chiedermi di scendere.

-Sei ancora arrabbiato con me? - dissi baciandogli quel poco di collo che non era coperto dalla maglietta.

-Mi ha fatto male sapere che stavi per fare sesso con qualcuno, il pensiero che tu possa fare del sesso con qualcun'altro mi fa impazzire, sei solo mia, anche quando non ti conoscevo eri solo mia.

-Anche quando scopavi con Kate?insomma non puoi esser felice del fatto che non abbia fatto sesso invece di condannarmi per il fatto che avrei voluto farlo?

-Si, ma l'unico motivo per cui non l'hai fatto è perché siete stati interrotti e non per una tua scelta.

-Forse era destino che non dovessi farlo con Miguel, forse è destino che la mia prima volta debba esser con te.

-Quando avrai compiuto 18 anni.

-Uffa ancora con questa storia? - dissi alzandomi e Derek fece la stessa cosa.

-Si, finché non avrai 18 anni non faremo sesso.

-E a che età mi morderai invece?

-Non ti morderò mai e lo sai.

-Non voglio che un giorno tu debba mordermi solo per salvarmi la vita.

-Abbiamo appena fatto pace, vuoi iniziare a litigare per questo ora?

-No - dissi avvicinandomi a lui per poi sprofondare tra il calore delle sue braccia che mi avvolgevano il corpo mentre le sue labbra erano intente a farmi venire in brividi a causa del loro contatto sulla mia pelle.

-Ti porto a casa, così ti dai una ripulita!

-è colpa delle tue stupide richieste se sono sporca!

-Sei stata furba ad usare il fango non credevo fossi così intelligente - disse sghignazzando.

-Ma che stronzo che sei - dissi dandogli un colpo sul petto mentre ci stavamo dirigendo verso la camaro.

Arrivammo alla camaro che, come sempre era parcheggiata di fronte a casa Hale. Tyler era fuori, seduto su uno scalino.

-Ehy ma come tratti la tua ragazza? - disse riferendosi a quel pò di fango che mi era rimasto addosso.

-Non hai nient'altro da fare che guardarla dalla testa ai piedi? - disse Derek mentre cercava nervosamente le chiavi della macchina che per forza dovevano essere o nella tasca sinistra dei suoi pantaloni o nella destra.

Vedendo che non riusciva a trovarle perché era più intento a non scagliarsi contro il fratello, infilai le mani nelle sue tasche e le trovai.

-Andiamo! - dissi tirandolo per i pantaloni.

Ignorammo del tutto Tyler.

-Aspetta non vorrai mica salire sulla mia macchina sporca di fango vero? - disse Derek alzando entrambe le sopracciglia.

-Dovrei volare?

-Prendi questo! - disse lanciandomi con la sua solita delicatezza una specie di lenzuolo che aveva tirato fuori dal porta-bagagli.

Lo sistemai in modo da proteggere il sedile e mi sedetti.

Derek entrò in macchina, l'accese e partimmo.

-Che cacchio ci fai con questo coso?lo usi per coprire cadaveri?

Derek mi fulminò con lo sguardo, cosciente del fatto che stavo sparando stronzate.

-Perché sei così idiota? - chiese alzando lo sguardo al cielo.

-Ehy pollo, invece di alzare lo sguardo al cielo guarda la strada, tu potresti uscirne illeso, io no.

Come sempre arrivammo a casa in un attimo.

-Oh, non vedo l'ora di farmi una bella doccia, sta iniziando a seccarsi sulla mia pelle!ti ho già detto che ti odio?

-Uhm...si, decisamente.

-Non ridere sotto ai baffi che non hai!

Mi guardò con quei occhioni verdi che ogni volta mi facevano sciogliere.

-Mi piace quando ti guardo e il tuo battito aumenta.

-Non è giusto, non devi ascoltare il battito del mio cuore, è come se stessi stuprando la mia privacy.

-Stuprare la tua privacy?ma come ti vengono in mente certe cose?

-è la mia mente contorta che le partorisce.

-Sei davvero idiota, sai? - disse avvicinandosi al mio viso.

-Si, sai dopo che me lo sento ripetere 50 volte al giorno poi inizio a credere che è vero.

Eravamo così tanto vicini che potevo già sentire il sapore delle sue morbide labbra.

Ormai era questione di secondi e finalmente avrei riavuto una dose della mia droga.

-Sai è da quando siamo arrivati che la tua matrigna ci fissa, riesco a sentire il suo sguardo addosso.

-Beh spero che quello che vedrà le piaccia.

Mi misi dalla parte del guidatore, a cavalcioni sopra di Derek e iniziai a baciarlo mordendogli le labbra, così tanto che gliele avrei potute staccare da un momento all'altro.

-Ehy smettila, potremmo finire nei guai, specialmente io - disse allontanandomi e facendomi ritornare al mio posto.

-Ok va bene, per questa volta non farò i capricci e farò come dici tu.

-Mi ci potrei abituare - disse sorridendo.

-Scordatelo!.......comunque se più tardi vuoi venire a trovarmi, magari dopo che mi sarò tolta questo fango di dosso, la mia finestra è sempre aperta per te.

-Mmmm è una proposta allettante ma credo che dopo questa tua bravata e dopo che ti vedrà ricoperta di fango la tua matrigna ti terrà d'occhio.

-Ma chissene frega!non vedo l'ora di ricevere l'eredità e andarmene via da quello schifo!non posso venire da te?

-Davvero preferiresti vivere in una casa bruciata?

Annuì con la testa - credimi sarebbe molto meglio e poi sarei li con te!

-Tieni duro per qualche altra settimana e poi potrai fare quel che vuoi.

-E potremmo fare sesso! - sorrisi come un'ebete.

-Sei fissata!

-Ma ti sei visto?è ovvio che sono fissata - gli diedi un bacio a stampo.

Sorrise imbarazzato - ora vai, altrimenti quella là ti uccide prima dei 18 e si prende i soldi.

-Questo mai!comunque ci vediamo domani o dopo.

-Tu che preferisci?

-Devo dirtelo o ci arrivi da solo?

-Sai che anche se verrò non faremo sesso vero?

-Si guastafeste lo so, però potremmo farci le coccole! - sorrisi maliziosamente e poi uscì, non lo salutai nemmeno perché sapevo che sarebbe ritornato.

Entrai dentro casa e Crudelia iniziò a sgridarmi e a chiedermi cosa avessi in testa e sopratutto perché avessi fango addosso, la ignorai e non le risposi.

Mi feci una lunga doccia e mi misi una felpa che mi copriva le mutande, il fango mi aveva reso più morbida la pelle.

Mi arrivò un messaggio su facebook, era un mio ex, Michele alcune volte per fare la scema lo chiamavo Miguel!

 

'Ciao Alex, come va? sai qui la vita è noiosa senza di te '- scrisse.

'Ciao Miguel xD qui va tutto stupendamente, sono davvero felice qui e mi sto riprendendo dalla morte dei miei.'

'Ancora con questo Miguel?ma sei fissata!sono contento che tu sia felice. Sai volevo venire a trovarti.'

-Oh merda e ora che gli dico? - dissi pensando ad alta voce.

'Beh non so, non corre buon sangue tra me e la mia matrigna e non saprei dove farti stare.'

'Per quello non c'è nessun problema, ho già pensato a tutto io. C'è un albergo che costa poco, potrei stare li.'

'Ok, allora non c'è nessun problema '- non è vero il problema c'era eccome e si chiamava Derek Hale!! mi avrebbe sicuramente uccisa e non avevo nemmeno pensato alla presenza di Tyler, c'erano troppi pericoli ma ormai il danno era fatto.

'Fantastico!non vedo l'ora di rivederti, sai non ti ho mai dimenticata!'.

Sono morta, sono morta, sono fottutamente morta - pensai mentre agitavo le mani e le gambe.

'Ora scusa ma devo andare, ci sentiamo'- era meglio chiudere li il discorso anche perché qualcuno si era intrufolato in camera mia.

 

-Ehy che fai? - disse Derek alle mie spalle facendomi sussultare.

Abbassai di colpo lo schermo del pc dimenticandomi di cancellare la cronologia dei messaggi.

-Sei impazzito?mi fai venire un infarto così.

-Allora?che stavi facendo? - insistette.

-Niente, le solite cose....

-Cose losche? - chiese e il mio cuore iniziò una samba.

-Pfff! perché pensi queste cose?uomo di poca fede.

Lo baciai, nel tentativo di troncare quella discussione.

-Scemo mi fai male se mordi così forte!

-Scusa, è che hai le labbra che sembrano fatte apposta per esser morse.

-Per esser morse non per esser staccate - dissi dandogli uno scappellotto sulla nuca.

-Quanto sei manesca!

-Ha parlato Gandhi!

Mi buttò sul letto, letteralmente!

-Così mi uccidi!

-Shh! - disse mentre era sopra di me intento a baciarmi il collo.

-Cazzo che nervoso! - esclamai.

-Che c'è? - disse distaccandosi dal collo interrompendo l'attività.

-Ah? no niente - non mi ero accorta di averlo detto ad alta voce, stavo pensando a quello che mi aveva detto Michele e al fatto che di sicuro mi avrebbe messo nei casini con Derek.

-Ok! - disse continuando a baciarmi e a toccarmi.

-Scusa ma perché fai così?cioè sei tu il primo a dire di non voler far sesso e poi mi salti addosso? - chiesi inconsapevole di quel che sarebbe successo dopo.

-Già hai ragione! - si staccò completamente e si rimise in piedi.

Ma porca loca perché non sto zitta? - mi chiesi cercando invano una risposta, anzi l'unica risposta era la mia imbecillità!.

-Senti ma non te ne danno mai di compiti? - chiese lui.

-Certo che me ne danno, sono io che certe volte non ne faccio, ne ho pure per domani.

-Davvero? - chiese con un ghigno maligno.

-Perché quello sguardo? - chiesi.

-Beh dal momento che non faremo sesso e dal momento che non voglio che tu venga bocciata, perché non fai i compiti?

-Da quando ti interessano i miei voti?

-Da quando ho deciso che non faremo sesso fino ai 18 anni.

-Quindi quando gli avrò compiuti non mi dirai più di fare i compiti? - sorrisi maliziosamente.

-Alex, mi ci vuole tutta la mia forza di volontà per non saltarti addosso e tu pensi davvero che quando avrai 18 anni penserò ai tuoi voti? è già tanto se ti farò andare a scuola o se ti darò il tempo per mangiare o bere.

-Mmmh si preannuncia interessante - la mia parte pervertita stava ballando facendo dei salti mortali dalla gioia.

Chissà se avrà tutta 'sta voglia quando scoprirà di Michele - pensai rabbrividendo al solo pensiero di cosa avrebbe potuto farmi, mi sarebbe saltato addosso ma l'avrebbe fatto per sbranarmi.

-Su! - disse indicando lo zaino ricordandomi dei compiti.

-Tu e la tua stupida forza di volontà!!

Tirai fuori il quaderno di economia.

-Che esercizio devi fare? disse prendendo una sedia per sedersi vicino a me che ero intenta a non sfracellarmi la testa contro la scrivania.

-Devo fare le scritture in partita doppia grazie al mio ragazzo che non vuole fare sesso e che si preoccupa dei miei voti.

-Non guardarmi come se volessi staccarmi la testa a morsi e inizia questo stupido esercizio.

-Guarda un pò te se una che ha 'sto figaccione in camera è costretta a fare i compiti invece di darsi da fare con lui - dissi a bassa voce.

-Ti ho sentito!

-Bene! - gli feci una smorfia.

-Che devi fare adesso?

-Davvero sei interessato? - chiesi sorpresa.

-In verità no, ma se ti lascio sola so che non li faresti quindi dato che ci sono voglio capire cos'è che fai.

-Mmmmh apprezzo la sincerità.

Gli diedi un bacio a stampo.

-Allora, ora devo rilevare il patrimonio netto, le scritture di vendita e le scritture di acquisto e poi procedo con i relativi pagamenti, il tutto seguendo un ordine cronologico.

-Ok, poi? - sembravamo un alunno e una professoressa.

-Ora creo un mastrino per ogni voce di conto e li inserisco in bilancio poi proseguo con il giro dell'iva creando sempre i mastrini e inserendoli in bilancio. Ora faccio le scritture delle paghe e dei contributi sociali e come sempre creo i mastrini per poi inserire gli importi nel bilancio, procedo con il pagamento delle paghe che si fanno il 10 di ogni mese e poi procedo con l'eventuale pagamento dell'iva a debito e dei contributi. Ora non rimane che rilevare l'accantonamento del TFR, le rimanenze di merci e gli ammortamenti, questi ultimi gli inserirò anche nel libro cespiti dei beni ammortizzabili poi creo i mastrini e li inserisco in bilancio. Adesso che tutti i conti sono stati inseriti in bilancio tiro le somme totali facendo la differenza tra il totale attivo e il totale passivo e la differenza tra il totale costi e i totali ricavi, se i conti sono stati fatti correttamente gli importi delle due differenze saranno uguali.

-C'è voluta un'ora e mezza per finire questo esercizio - disse Derek sconvolto.

-Lo so!! ma almeno hai capito quello che ti ho spiegato o ho sprecato fiato inutilmente? - dissi buttandomi sul letto stremata da quell'esercizio.

-Tranquilla non hai sprecato il fiato.

-Meno male - dissi tirando un sospiro di sollievo.

-Ora vado - disse dandomi un bacio sulla fronte e dandomi la buonanotte.

 

La settimana per mia fortuna finì velocemente ed arrivò d'incanto Domenica. Quella mattina sarei dovuta andare a casa Hale, Peter doveva parlarmi aveva scoperto qualcosa nei libri che mi aveva lasciato mio padre.

Derek puntualissimo come sempre passò a prendermi e da li a poco arrivammo a destinazione.

 

-Hai idea di cosa voglia dirmi? - chiesi mentre ci dirigemmo verso l'entrata.

-No.

-Ma Tyler e il suo branco di squilibrati dove sono? - dissi quando non vidi Tyler.

-Sono usciti per mia fortuna, non gli sopporto più - disse Peter uscendo dall'oscurità della casa.

-Ciao Peter, allora che hai scoperto?spero qualcosa di buono! - dissi speranzosa.

-Beh giudicate voi - si sedette, prese in mano il libro e cominciò a parlare - in questo libro si parla di un esemplare come te, Alex. Il connubio tra un lupomannaro e un cacciatore, non c'è un nome per questa specie in quanto sia molto molto rara.

-Arriva al punto - disse Derek spazientito da quel giro di parole.

-Il fatto è che questa specie è molto rara non solo per il fatto che l'unione tra un licantropo e un cacciatore è un qualcosa di incredibile e impensabile ma per il fatto che se l'esemplare non verrà trasformato prima che siano trascorse le 24 ore dal suo compleanno morirà.

-Beh allora è facile, appena mi sveglierò mi farò mordere - dissi credendo di esser giunta a una soluzione.

-Non è così facile - disse Peter - vedi il morso dovrà esser dato quando la luna sarà al massimo del suo splendore e questo accade 2 minuti prima della mezzanotte ma non è solo per questo, potrebbe anche rivelarsi la più grande paura di Derek, ovvero che la parte Argent che c'è in te si possa ribellare al morso procurandoti delle emorragie interne che ti ucciderebbero all'istante.


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Un ultimo appunto, so che non interpreto (?) molto bene Jackson, (in realtà non interpreto bene nemmeno Derek) ma non è colpa mia xD è colpa del gioco di teen wolf che c'è su fb, dove Jackson (stranamente) era molto gentile con me, quindi, ho voluto che diventasse il migliore amico di Alex.
cooooomunque grazie mille a chi ha letto e se vi va fatemi sapere ciò che pensate, o cosa vi aspettate nei prossimi capitoli! bye :)

 

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Capitolo 9
*** This is Halloween ***


Siccome non so se domani riuscirò ad aggiornare lo faccio oggi. In questo capitolo Alex avrà un'idea che farà arrabbiare qualcuno, chissà chi?!

 

La notizia sconvolse tutti, o morivo perché non venivo morsa o c'era il 50% di possibilità che il morso mi potesse uccidere.
Derek rimase in stato catatonico per non so quanto, sembrava uno zombie, si muoveva, respirava ma era del tutto assente.
 
-Cacchio, questi potrebbero essere i miei ultimi mesi di vita e mi tocca fare i compiti, è ingiusto - dissi lamentandomi mentre facevo i compiti di chimica.
-Ti sembrano cose da dire?come puoi essere superficiale su queste cose? - disse Derek alzandosi di scatto dal letto e avvicinandosi alla scrivania dove ero seduta.
-Andiamo Derek, sto solo scherzando non prendertela - dissi avvicinandolo a me tirandogli il maglioncino leggero che indossava.
Derek scosse la testa per disapprovare il mio comportamento. - Non puoi essere così superficiale su una cosa del genere, mi fai infuriare, è meglio se vado a prendere un pò d'aria prima di staccarti la testa a morsi. - uscì dalla finestra.
 
-Ma dov'è? - dissi mentre mettevo sottosopra la camera in cerca del cellulare - che polla che sono era qui sul letto!
-Alex? - disse Lydia.
-Dimmi tutto Lydia!
-Che fate tu e il tuo lupone sabato?
-Credo che cercheremo di non ucciderci a vicenda, perché?
-Come "perché?" è Halloween sabato e io organizzo una festa in maschera a casa mia, esigo che veniate, sai che non accetterò un no.
-Ehm...sai com'è Derek, non è un tipo da feste.
-Ok allora sabato alle 21.30 a casa mia, bye!
Mi chiuse il telefono in faccia in modo tale che non potessi replicare, non che replicare sarebbe servito a qualcosa.
-E ora chi glielo dice a quello scorbutico? - dissi sprofondando nel letto pensando a come avrei potuto dirlo a Derek.
 
Decisi di andare a casa Hale, sperando di non incontrare Tyler.
 
-Che ci fai qui? - disse la mannara bionda vicino alla porta d'ingresso in tono minaccioso.
-è un tono minaccioso quello che esce dalla tua bocca? - dissi mentre facevo le scale che portavano alla porta.
-Se fossi in te non mi starei così tanto vicino! - mi fece vedere le sue zanne.
-Kalì sta zitta - esclamò Tyler da dentro la casa.
Le sorrisi in modo provocatorio e lei mi ringhiò.
Entrai dentro casa e raggiunsi il salotto dove c'erano Tyler, i gemelli del suo branco e Peter.
 
-Se stai cercando il tuo amato Derek non c'è - disse Tyler guardando verso di me con la testa appoggiata alla testiera del divano.
-Digli che sono passata!
-Che ci guadagno? - disse Tyler seduto ancora sul divano.
-Beh sappi che non renderà felice Derek! 
-Ok allora conta su di me! - rise.
-è bello vedere quanto vuoi bene a tuo fratello!
-Lo so!
-Io vado, e digli di passare a casa mia!
-Se vuoi ci vengo io.
-Quanto sei simpatico.
-Oh scusa, non volevo essere simpatico.
Non risposi e uscì da quella casa sotto lo sguardo fulmineo di Kalì.
Ritornai a casa e salì su in camera, non prima di fare una capatina in cucina a svuotare la dispensa e il frigorifero, presi una scodella la riempì di gelato, ci misi su qualche biscotto pan di stelle e del cioccolato guarnendo il tutto con molta panna montata.
-Mi ci vorrà una vita per smaltire tutto questo, ma ogni tanto ci sta! - dissi mentre salivo le scale.
-Che ci fai qui?Tyler ti ha già detto che sono passata? - dissi entrando nella stanza.
-è gelato quello?  - disse indicando la scodella - e che c'entra Tyler?
-Si è gelato! comunque prima ero passata a casa tua ma non c'eri - mi sedetti sul letto e gli feci cenno di sedersi accanto a me.
-Sai che siamo ormai a fine ottobre vero? mi dovevi dire qualcosa? - disse sedendosi vicino a me e continuando a fissarmi come se stessi facendo qualcosa di strano.
-E quindi?è per caso uscita una nuova legge che vieta di mangiare gelato in questo periodo dell'anno?si  ti dovevo parlare, Lydia mi ha invitato ad una festa, mi correggo ci ha invitati ad una festa di halloween.
-Scordatelo, non ci vengo!! - scosse il capo.
-Derek sai che non si può dire di no a Lydia, quella ragazza ottiene sempre tutto.
-Beh se lo può scordare io non mi vesto come un'idiota!
-Per una volta possiamo fare qualcosa di diverso.
-Se vuoi andarci ci puoi andare ma io non verrò!
-Andiamo, ti prego  - dissi facendogli gli occhi da cucciolo.
-Questa tecnica non funziona!
-Sai che non finisce qui vero?
-Purtroppo lo so.
Lo baciai a stampo.
Sabato arrivò in un lampo e io non ero ancora riuscita a convincere Derek, ma non mi davo per vinta.
-Allora Lydia da cosa ti vestirai - dissi mentre ero seduta sulla poltrona che era in camera sua.
-Mmmh credo che mi vestirò da cleopatra, tu?
-Non te lo dico, lo vedrai stasera.
-Quindi non sei ancora riuscita a convincerlo? - disse mentre si metteva lo smalto.
-No, sai com'è Derek e poi ora che ha saputo che potrei morire se non venissi morsa è sempre di malumore, più del solito.
-Devi convincerlo, non puoi venire da sola.
-Lo so è che non so come fare. Vabbhè ora vado, devo incontrarlo così cercherò di convincerlo.
-Brava non dargli tregua, ricordati che sei tu che comandi, non lui.
 
Meno male che Lydia non fa parte di un movimento femminista altrimenti sarebbero dolori - pensai mentre mi accingevo verso casa Hale.
-Odio questi rami e queste radici che sbucano dal terreno - dissi lagnandomi.
Non appena finì caddi, di nuovo, sbucciandomi per l'ennesima volta le ginocchia e graffiandomi le mani.
-Non è possibile!!
Arrivai a casa Hale stupendomi del fatto che fossi ancora viva.
-Derek! - lo chiamai da fuori - Derek ci sei?
Mi appoggiai sul cofano anteriore della macchina.
-Che hai fatto? sento odore di sangue. - allargò lo squarcio che si era formato nei miei pantaloni - sei caduta - disse ormai disperato dalle mie continue cadute.
-Non è niente, brucia un pò ma non sto mica morendo.
Mi baciò appoggiando le sue mani sul cofano.
Mi distaccai - ti devo dire una cosa, è da quando sono morti Boyd ed Erica che ci penso.
-Che c'è? - disse inclinando leggermente la testa.
-Andiamo via da qui, te lo dirò dove nessuno può sentirci.
-Ti riferisci a...
-Si Derek.
Entrammo dentro in macchina e arrivammo a casa mia, in camera.
-Allora?che mi devi dire?- si sedette sul letto e io mi sedetti a cavalcioni su di lui.
-Come ti ho già detto è da un pò che ci penso - mi fermai e prendendo un bel respiro continuai - dobbiamo uccidere i due gemelli.
Derek alzò le sopracciglia per farmi notare la sua sorpresa.
-E come intendi farlo?
-Prima di tutto dobbiamo trovare un modo per allontanarli da Tyler, dobbiamo portarli in qualche magazzino inutilizzato e dobbiamo anche cercare di intrappolarli con qualcosa in modo che non scappino e al resto ci penseranno le mie abilità da Argent.
-Possiamo usare la cenere di montagna, ci servirà Stiles. Abilità da Argent?ma se non sai stare in piedi!
-Cenere di montagna?. Per la cronaca ho un'ottima mira, comunque mi serviranno dei proiettili allo strozza-lupo.
-è una cenere speciale, è complicato da spiegare. Per i proiettili ci penserà Scott.
-Ok, ora dobbiamo solo trovare un pretesto per farli allontanare da Tyler.
-Penseremo a qualcosa, ora bisogna avvisare Scott, devo dirgli di prendere dei proiettili.
-Si ma per entrare in quella casa dovrà rientrare fra le grazie di Allison-non diventerò mai una psicopatica se uccidessero qualche mio famigliare- Argent.
-Lo chiamo subito.
-Aspetta, questa cosa può aspettare, ora ti devo chiedere un'altra cosa.
-Spara.
-Ti prego vieni con me alla festa di stasera, ti preeeeeeeeeego.
-Oddio ora ricominci?ti ho detto di no, non mi mascherò come un'idiota.
-Ehi!io voglio mascherarmi - dissi alzandomi.
-Allora sei idiota pure tu.
-Sparati!
-Da cosa ti vestirai?
-Se non verrai non lo saprai mai! 
-Sarà molto corto? - chiese preoccupato come se conoscesse già la risposta.
-Si, in realtà è molto sexy come vestito.
-Non andrai ad una festa dove non posso controllarti con un vestito sexy - si alzò pure lui.
-Allora vieni! sai ci sarà alchool e io mi ubriaco con poco, sai non vorrei fare qualcosa della quale mi pentirò domani mattina.
Ringhiò.
-Non ti azzardare ad ubriacarti o a ballare con qualcun'altro.
-Dio solo sa cosa potrei combinare senza nessuno che mi tiene d'occhio - continuai a provocarlo sperando che cedesse.
-Alex giuro che staccherò la testa dei ragazzi che ci proveranno con te.
-Se verrai nessuno ci proverà e magari io non mi ubriacherò, forse.
-Ok, va bene ci vengo contenta? - ringhiò di nuovo mentre le iridi stavano diventando rosse.
-Oh Dio grazie, non sapevo che altro inventarmi per farti accettare.
-Ti odio con tutto me stesso.
-Lo so - lo baciai.
-Allora da cosa ti vestirai? - chiese.
-Lo vedrai quando verrai a prendermi.
-Comunque io non mi metterò nessun costume, sappilo.
-Lo so  e non insisterò, è già tanto se hai accettato.
-Gli altri invece?
-Beh Lydia da cleopatra e gli altri...beh...credimi è meglio che tu non lo sappia.
-Devo preoccuparmi?
-Ehm possiamo cambiare discorso?
Mi tirò per la maglietta mentre io cercavo di allontanarmi da lui.
-Alex che mi nascondi?sembri un topo in trappola.
-Lo vedrai alla festa e cerca di non ammazzarli, ora vai che mi devo preparare. Passa a prendermi alle 21:30.
Lo liquidai in modo tale che non potesse farmi altre domande.
 
Tirai fuori il vestito dall'armadio, presi i trucchi e incominciai a prepararmi.
Erano già le 21:30 e io non ero ancora pronta, Derek mi avrebbe ammazzato.
-Ok ora manca solo la mantellina rossa e sono pronta - dissi ad alta voce.
Arrivai alla macchina, Derek era fuori, seduto sul cofano ad aspettarmi.
-Ma da cosa sei vestita? - chiese alzando il sopracciglio destro.
-Vuoi dirmi che non ti piace la mia versione di cappuccetto rosso?trovo che questo aspetto un pò dark ci stia bene e questo trucco scuro lo trovo fantastico.
-Fammi indovinare, cappuccetto rosso - mi indicò - e il lupo cattivo? - puntò il dito verso se stesso.
-Io direi, cappuccetto rosso e il sexy lupo cattivo.
Lo baciai mordendogli il labbro.
-Se mordi così da umana non oso immaginare come morderai quando sarai un lupo mannaro.
-Ti sbranerò bello mio.
Potevamo sentire la musica a 3 case di distanza da quella di Lydia.
-Non fare il lupo brontolone, ci divertiremo.
Appena Derek vedrà i costumi dei ragazzi darà di matto - pensai mentre attendevamo che Lydia ci aprisse la porta.
-Ciao, credevo non sareste venuti - disse aprendoci la porta - entrate!
-Grazie mia regina - dissi riferendomi al costume che indossava.
-Grazie dolce bambina - disse riferendosi al mio costume - ehy Derek che ne pensi di questo vestito così corto?
-Penso che se qualcuno prova a guardarla è morto. 
-Si preannuncia una serata interessante - dissi sarcastica.
-Venite, di qua ci sono i ragazzi - disse Lydia facendoci strada verso i ragazzi che si trovavano in giardino insieme ad altra gente.
-Io vi ammazzo - disse Derek quando vide i loro costumi.
In realtà non erano costumi, non ne avevano il bisogno dal momento che erano trasformati in lupi.
-Siete impazziti? - disse lui sbraitando.
-Ehy calmati, andrà tutto bene - disse Stiles.
Derek lo sbranò con gli occhi. Facendo deglutire il povero Stiles.
-Stiles ma da che cavolo sei vestito? - chiesi indicandolo.
-Sono il conte Dracula - rispose orgoglioso del suo costume.
-Non sai che ora vanno di moda i lupi mannari? - disse Jackson.
Derek mi prese per un braccio e mi portò lontano dalla folla.
-Lo sapevi vero?giuro che prima o poi ti uccido.
-Non te l'ho detto perché non saresti venuto e stai tranquillo, andrà tutto bene, per una volta rilassati e divertiti.
Rimase in silenzio.
-Sai non mi hai nemmeno detto se sto bene vestita così - cercai di cambiare argomento.
-è molto corto, però ti fa sembrare il seno più grosso.
-Davvero?wow.
-Sei bellissima così.
-Torniamo alla festa?
-Ok.
-E non ucciderai nessuno?- chiesi facendogli gli occhi dolci.
-Cercherò di non uccidere nessuno.
-Grazie, verrai ripagato quando avrò 18 anni.
-Mmmh non vedo l'ora - si morse leggermente il labbro.
Tornammo alla festa, gli altri stavano ballando o meglio, le ragazze ballavano mentre i ragazzi restavano immobili.
-Lydia adoro questa canzone! - urlai mentre ballavo insieme a lei dal momento che i nostri accompagnatori non erano tanto di compagnia.
-Mhh baby baby la la la la la la - cantammo.
Andammo da Jackson e Derek e cominciammo a ballare in modo provocante, strusciando contro i loro corpi mentre noi due ci scambiavamo sguardi di complicità.
Intanto continuavo a bere sotto l'occhio vigile di Derek.
-Ehy bitch do you really really really wanna go hard - cantammo un'altra canzone.
Tornammo a ballare solo noi due, ci stavamo divertendo un sacco.
-Lydia questa festa è fantastica!
-Già, ma ai nostri ragazzi non sembra piacere il nostro comportamento.
-Stasera voglio divertirmi - dissi mentre la testa cominciava a girarmi.
Cominciammo a barcollare. 
Jackson prese Lydia e Derek si occupò di me.
-Ciao ciao amica! - dissi ridendo mentre stavo in piedi a fatica.
-Ti adoro! - disse Lydia prima che Jackson la portasse via.
-Sei ubriaca da far schifo! - disse Derek mentre mi metteva a sedere in macchina - ti ho lasciato bere troppo, non ti avrei nemmeno dovuto far bere.
-Che brontolone.
-Ho informato gli altri del tuo piano.
-Ma che cavolo dici io non suono il piano!
-Oh mio Dio sei così ubriaca?non posso crederci.
-Non sono ubriaca.
-Ah no? allora prova a dire ho visto susy seduta nel negozio di un lustrascarpe, velocemente.
-Ho visto...pu....shi nel sedozio di un spu....tasparpe.
-Ma che?....ok ora prova a dire 1 limone 10 limoni 100 limoni 1000 limoni.
-1 limone 10 limoni 100 lim..moni 1000 miloni.
-Non so se ridere o piangere!
-Sai una volta....ho visto un piccione.
-Bene, mi fa piacere!
-Senti, puoi fermare la macchina? stai continuando a girare e io non capisco più niente.
-Alex, sono fermo davanti a casa tua da 5 minuti.
-Ah....

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Capitolo 10
*** You're sexy with a gun! ***


Hola!! questo capitolo è un po' cortino, ma nel periodo in cui l'ho scritto avevo un blocco e non riuscivo a scrivere, spero comunque che vi piaccia e non siate vergognosi xD lasciatemi un commentino piccino picciò magari con qualche consiglio che potrò applicare quando farò la "revisione". Ora vi lascio al capitolo byeeeee!!



-Ti sei divertita parecchio sabato sera vero? sembravi una troietta vestita in quel modo e per di più hai passato tutta la domenica a letto a causa della sbornia. Come si chiama il tuo stupido ragazzo? sembra un pò troppo grande per te.
-Senti puoi dire tutto quello che vuoi su di me, ma non ti azzardare a parlare male di Derek! - mi alzai sbattendo le mani sul tavolo e andai in camera.
-Non devi arrabbiarti per ciò che dice, lo fa solo perché  vuole farti stare male - disse Derek mentre era spaparanzato sul mio letto.
-Ciao, che ci fai qui? - dissi chiudendo la porta alle mie spalle.
-Scuola? 
-Non ho voglia di andare a scuola. Mi devo concentrare sul piano - mi avvicinai a lui.
-Senti penseremo a tutto noi ok? tu devi solo pensare a sparare -  disse prendendomi per mano.
-Oggi ho pure un'interrogazione e non ho studiato, non me la sento proprio di andare a scuola.
-Ok allora ti allenerai a migliorare la mira, userai un arco.
-Ci sto!
Presi una felpa ed entrai nella camaro.
-Anche questo posto fa parte della proprietà privata che appartiene alla tua famiglia?- chiesi mentre mi guardai intorno, scendendo dalla macchina.
-Fa parte della nostra famiglia, anche tu sei una Hale! - disse facendomi strada verso la parte più fitta del bosco.
-Dove devo mirare?- chiesi mentre iniziavo a preparare l'arco mettendoci una freccia.
-Punterai a me, dovrai cercare di colpirmi.
-Cosa?dovrò colpirti?
-Si, sarà più difficile colpirmi se mi muoverò.
-Ma a che serve? insomma loro due saranno bloccati.
-Prevenire è meglio che curare.
-Ma come sei saggio!
-Servirà anche a me come allenamento per migliorare i miei riflessi. Su spara!
Mi preparai, mi concentrai e scoccai la prima freccia.
-Non male, ma io non sono un albero.
-Non prendermi per il culo, è difficile - preparai un'altra freccia.
-Concentrati, non devi mirare dove sono io ma devi mirare dove pensi che andrò.
-La fai facile!
-Ma non avevi detto che avevi una buona mira?
-Sono un pò arrugginita e poi io parlavo riguardo agli oggetti immobili.
Derek ricominciò a muoversi velocemente era una scheggia.
Scoccai la seconda freccia nel posto dove pensavo sarebbe andato.
-Aaaah! - urlò Derek tenendosi la gamba.
-Oh mio Dio scusa non volevo, non credevo di farcela.
-Alex, se mirerai ancora più su non credo che riusciremo mai a fare sesso.
-Scusa!
-Ah! - si tolse la freccia dalla coscia.
-Però sono stata brava vero?
-Si, ora spara.
-Non vuoi riposarti in attesa che la ferita si rimargini?
-Alex ti ho detto di sparare.
-Ok ma stai calmino!
Continuammo così finchè non finirono le frecce.
-Sembri un punta spilli - dissi cercando di soffocare la risata.
-Beh almeno significa che hai una buona mira.
-Derek credo che prima di sederti dovrai aspettare che la ferita guarisca.
-Mi spieghi come hai fatto a piantarmi una freccia nel sedere?
-Sei tu che mi hai detto di concentrarmi e io mi sono concentrata su qualcosa che mi piace.
-Sei tremenda.
-Non voglio tornare a casa, non possiamo scappare?
Mi strinse a lui - non possiamo. Stringi i denti fino ai 18 anni e poi potrai andartene da li.
-Stanotte posso stare a casa tua?
-Sai che mi piacerebbe ma non sarebbe il massimo.
-E allora dormi tu a casa mia, ho bisogno di averti vicino, giuro che non farò la maniaca, farò la brava.
-Serve qualcos'altro per convincermi.
Lo baciai mordendogli il labbro.
-Ogni volta che mi mordi il labbro ho paura che me lo stacchi.
-Esagerato! allora che ne dici?
-Dico che stanotte dovrai fare un pò di spazio nel tuo letto altrimenti non ci staremo.
-Mmmh ti mangerei!grazie ti adoro!
Rientrammo a casa, ovviamente lui entrò dalla finestra mentre io entrai dalla porta principale.
-Ti presenti a quest'ora? sono le 10 di sera e non sei nemmeno andata a scuola.
-Quel che faccio non sono affari tuoi.
-Quando avrai 18 anni ti sbatterò fuori da questa casa a pedate nel sedere, sarà un piacere non averti più in mezzo ai piedi, non ti vuole nessuno. I tuoi genitori sono morti perché gli disgustava avere una figlia come te e ora fai un favore al mondo e rinchiuditi in mansarda altrimenti dovrò cavarmi gli occhi per non vederti.
Salì su in camera cercando di normalizzare il battito cardiaco e soprattutto cercando di non ritornare indietro ad ammazzarla.
-Vieni qui! - disse Derek vedendomi entrare in camera.
Mi abbracciò, il suo abbraccio servì a calmarmi un pò.
-Posso includerla nel piano per ammazzare i gemelli?
-Per quanto mi piacerebbe no.
-Voglio andarmene via di qui!
-E te ne andrai credimi!
-Ok ora però rompiamo questo abbraccio, non respiro più - dissi distaccandomi.
-Ma che diavolo? - guardai verso il completo che era appeso al pomello della porta.
-Ah...si....quello...beh vedi....
-Derek ma che hai combinato? - chiesi mentre presi il completo ormai ridotto a brandelli.
-Ho sentito la conversazione e ho perso il controllo e quella era la prima cosa che mi è capitata a tiro.
-Credo che questa sia una delle cose più dolci che qualcuno abbia mai fatto per me.
-Quindi non sei arrabbiata per il vestito?
-No, tanto me lo ricomprerai vero?
-Ma non avevi detto che era una cosa dolce?
-Si ma io non mi vesto con i gesti dolci delle persone, mi serve della stoffa per coprirmi, a meno che a te non dia fastidio il fatto che io vada in giro nuda.
-Domani giuro che te lo ricompro.
-Ora andiamo a nanna.
Passò qualche giorno e ormai il piano era pronto. Decidemmo di usare Isaac per distrarre Tyler e Kali.
-è tutto pronto?Lydia ha la polvere? – chiesi a Jackson mentre parlavamo al telefono.
-Si tranquilla è qui in un sacchetto e Stiles sta iniziando a spargere la cenere di montagna in modo da formare un piccolo cerchio, affinché loro non possano muoversi.
-E per quanto riguarda l’arma del delitto?
-L’abbiamo rubata agli Argent e siamo riusciti a rubare due proiettili di acconito.
-Cosa?solo due? E se sbagliassi?
-Beh allora saremo fottuti.
-Grazie, mi sei davvero di aiuto. Ora vado, Derek è appena arrivato.
 
Entrai subito in macchina.
 
-Come ti senti? – chiese Derek mentre era intento ad osservare la strada.
-Non lo so, insomma sto per uccidere due persone.
-Vuoi tirarti indietro? Se vuoi ci penso io – disse prendendomi la mano, la lasciò solo per cambiare le marce.
-No! È una cosa che devo fare io.
-Non è vero, non sei obbligata.
Non gli risposi, decisi di stroncare subito la conversazione.
-Siamo arrivati – disse spegnendo il motore della macchina.
A quelle parole il mio cuore cominciò a battere all’impazzata. Vidi che c’era un furgoncino e sul retro di esso c’erano i due Alpha, sembravano addormentati, di sicuro era l’effetto della polvere di strozzalupo.
-Sono ancora qui?portateli dentro – disse Derek a Scott e a Lydia.
-Beh forse mi servirebbe un po’ d’aiuto non credi?questo qui peserà quattro quintali – rispose a tutto tono Lydia indicando Ethan.
Derek sbuffando andò e lo sollevò come se fosse una piuma.
Entrammo dentro un magazzino abbandonato, al centro c’era un piccolo cerchio incompleto, era abbastanza grande da farci stare due persone.
Scott e Derek buttarono di peso i due Alpha in mezzo ad esso.
-Finisci il cerchio- disse Jackson a Stiles.
-E se si dovessero svegliare? – chiesi a chiunque volesse rispondermi.
-Anche se si sveglieranno non potranno scappare, non posso varcare il cerchio. – mi rispose Derek.
-Si ma possono ululare e quindi chiamare Tyler.
-Oh merda non c’avevo pensato! – esclamò Stiles.
-Non vi preoccupate andrà tutto secondo il piano, ora prendi la pistola e spara.
Proprio in quel momento i due gemelli si svegliarono.
-Che ci facciamo qui? – chiese Aiden digrignando i denti.
-Spara Alex, spara! – gridarono tutti.
Il tempo si fermò, si muoveva tutto a rallentatore e la sola cosa che sentivo perfettamente era il mio cuore che batteva come un tamburo, sentivo delle voci ma erano molto simili a quando si scaricavano le batterie del wolkman. Poi tutto ritornò alla normalità – Alex! ora! - 
Il dito scivolò sul grilletto come se fosse la cosa più naturale che avessi mai fatto, i due bersagli risaltavano rispetto agli altri, loro erano le mie prede. Aiden tentò di ululare ma lo facendo passare il proiettile attraverso la sua gola.
-Muori puttana! – esclamò Ethan.
-Sai non sono molto carine come tue ultime parole – dissi prima di conficcargli il proiettile in un occhio. Il proiettile gli perforò il cranio e si incastrò nella parete del magazzino.
-Si ce l’hai fatta – disse Jackson abbracciandomi, e così fecero gli altri.
-Tu non mi abbracci? – dissi al moraccione.
-Sei stata brava! – disse aprendo le braccia e io mi ci fiondai subito dentro.
-Chissà se Isaac è ancora vivo – disse Scott.
-Credi che possa aver fatto perdere la pazienza a Tyler? – chiesi.
-Beh non mi sembra uno molto paziente – rispose.
-Chissà che macello combinerà quando scoprirà cosa abbiamo fatto ai suoi lupetti – dissi mentre mi rilassavo tra le braccia del mio grande e grosso Alpha.
-Ora andiamo, anche se non ci sono state lotte è stata una giornata faticosa – disse Derek ai suoi “cuccioli”.
Uscimmo fuori dal magazzino e strano ma vero avevo ancora la pistola in mano, sembrava non me ne volessi staccare.
-Mmmh però...sei sexy con una pistola in mano – esclamò qualcuno nell’oscurità della notte. 

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Capitolo 11
*** Who are you really? ***


-Chi sei?fatti vedere! - urlai a quella figura nera.
Derek mi prese la mano e notai che era parecchio innervosito dalla sua presenza, il che non significava niente di buono. Quando diressi di nuovo il mio sguardo verso quella figura scura, era sparita, non c'era più nessuno
-Andiamocene da qui! - Derek mi strattonò per farmi camminare.
-Chi era?lo conoscevi?
-Zitta ed entra in macchina - disse aprendomi la portiera e io non replicai avevo capito che non era il momento adatto, ma continuavo a chiedermi perché non fosse il momento adatto, chi era quella persona?cosa aveva visto?aveva visto ciò che avevo fatto?e sopratutto perché si trovava li?.
Dal finestrino della macchina vedevo che Derek stava dicendo qualcosa ai suoi "cuccioli" -Caspita in questi momenti il super udito mi sarebbe utilissimo - pensai.
Derek entrò in macchina e sbattè la portiera.
-Si può sapere perché sei così nervoso?chi era quel tizio? - chiesi mentre lui accendeva il motore iniziando a partire sgommando.
-è uno pericoloso, evita di uscire di casa a meno che non ci sia io con te o qualche mio beta.
-Non starai esagerando?
-Credi che io possa fare dello humor su queste cose?
-Beh sinceramente non sei  in grado di fare humor in generale - dissi cercando di alleggerire il clima teso,
-Molto divertente, sai dovresti andare in giro a braccetto con Stiles qualche volta.
-Mmmh hai appena fatto una battuta, questo si che mi preoccupa - dissi prendendolo in giro.
-Come credi che reagirà Tyler quando scoprirà quello che è accaduto ai suoi gemelli? - chiesi mentre controllavo le e-mail dal cellulare.
-Andrà fuori di testa, quasi sicuramente domani mattina non potrò accompagnarti a scuola perché sarò troppo occupato a non morire.
-Non devi più dire una cosa del genere!.
-Non sono immortale, prima o poi morirò pure io.
-Guarda che io mi riferivo al tuo "non potrò accompagnarti a scuola". Dovrei andare a piedi?o peggio con Crudelia?
Derek rise -ma quanto sei stronza!- .
-Ok siamo arrivati. Purtroppo. - non volevo scendere dalla macchina, volevo stare con lui. Avevo paura per come potesse reagire Tyler.
-Buonanotte! - mi baciò.
-Ti prego promettimi che domani non mi ritroverò single.
-Te lo prometto!.
-Molto gentile da parte tua - gli dliedi un ultimo bacio e scesi dalla macchina.
 
Entrai in casa, accesi la luce della cucina e la vidi li seduta ad aspettarmi.
-Dove sei stata?ti sembra questa l'ora di rientrare?sgualdrina! - chiese guardandomi con disprezzo.
-Come mai tutto questo interesse nei miei confronti?
-Eri con quel teppista del tuo ragazzo vero?
-Senti idiota, te l'ho già detto una volta e te lo ripeto sperando che questa sia l'ultima volta, non mettere di mezzo Derek! - se fossi stata un licantropo avrei ruggito e quasi sicuramente l'avrei uccisa.
-Stupida ragazzina non mi parli in questo modo.
-Ma che cosa vuoi da me eh?Lasciami in pace. - corsi su per le scale e andai in camera.
-Che vita di merda, se non fosse per Derek mi sarei già sparata! - dissi mentre cercavo dei vestiti puliti.
-Mi servirebbe un sacco da boxe, altrimenti prima o poi userò lei come sacco.
Dopo essermi fatta la doccia andai a letto e ascoltando un pò di musica sperai che Morfeo si presentasse in fretta.
Quel mattino uscì di casa presto evitando così di incontrarla.
Arrivai a scuola con largo anticipo, quindi decisi di chiamare il mio Alpha per verificare che fosse ancora vivo.
Il telefono squillò a vuoto per due o tre volte.
-Maledizione Derek rispondi -  dissi cominciando a temere il peggio - ok riproviamo - dissi dopo l'ennesimo squillo a vuoto. Riprovai.
-Che c'è? - rispose.
-Razza di idiota perché non rispondevi?pensavo fossi morto!
-Beh a quanto pare se ti rispondo significa che sono ancora vivo! - rispose facendomi saltare i nervi.
-Senti ciccio vedi di far poco lo spiritoso ok?non ho fatto altro che pensarti.
-Non ti preoccupare ok?sto bene!
Intanto il parcheggio della scuola incominciava a riempirsi.
-Come ha reagito?.
-Beh lui non si è arrabbiato più di tanto invece Kali è uscita fuori di testa.
-Chissà forse quella troietta aveva una storia con entrambi.
-Vi state proprio simpatiche voi due!
In sottofondo sentì la voce di Kali dire qualcosa.
-Cos'è che ha detto?era riferito a me? - dissi immaginando già la scena di noi due che ce le diamo di santa ragione, beh ovviamente lei non era un lupo mannaro.
-Non era riferito a te - disse cercando di non far scoppiare un putiferio.
-Senti furbone non avrò i sensi da lupo ma è palese che tu non stia dicendo la verità, smettila di coprirla!. Dovresti difendere me e non quella montata.
Arrivarono Jacks e gli altri.
-Senti ora ti lascio, sono arrivati i ragazzi e poi sai magari hai qualcosa di meglio da fare.
-Che intendi? - disse proprio quando stavo per chiudere la telefonata.
-Che ne so, non sono io la tua compagna pre-destinata!
-Ancora con questa storia? - ringhiò.
-Senti io vado, preferisco far lezione piuttosto che continuare questa discussione. - chiusi la chiamata.
 
-Ciao! - disse Jackson dandomi un bacio sulla guancia.
-Ciao! - dissi ancora arrabbiata per la telefonata.
-Avete litigato eh? - chiese mettendomi un braccio intorno al collo mentre entravamo dentro la scuola.
-Si, ma niente di importante non ti preoccupare. - cercai di chiuderla li.
-Ok.
-Ehy Tyler come ha reagito? - disse Stiles che era rimasto indietro con gli altri membri del branco.
-Già è vero come ha reagito? - chiese anche Scott.
-Beh Tyler è letteralmente impazzito si è arrabbiato tantissimo, abbiamo combattuto per tutta la notte - disse Isaac - oh merda quello mi ammazza - aggiunse subito dopo vedendo la mia faccia assumere un aspetto da serial killer.
-Beh il vostro caro Alpha me l'ha raccontata in modo diverso! Quello stupido mi ha detto che Kali era uscita fuori di testa e non mi aveva assolutamente detto che avevate combattuto! - sbraitai!
-Oh merda, oh merda sono morto! - ripetè.
-Ti aveva detto di non dirmi nulla vero? - lo afferrai per la maglietta.
Lui deglutì e annuì con la testa.
-Prima o poi lo uccido!!.
-No ehi aspetta se lui capisce che te l'ho detto mi ammazza e non sto scherzando - disse Isaac parecchio scosso.
Mollai la maglietta.
-Ora ci penso io, voi sparite! - disse Lydia! - tesoro lascialo perdere è un uomo, poverino non c'arriva a certe cose - cercò di consolarmi.
-Hai ragione, è un idiota ma non è di certo colpa sua.
-Esatto tesoro. 
Le lezioni passarono in fretta e dopo aver preso una nota per non aver fatto i compiti uscì dalla classe insieme a Lydia e mentre percorrevamo il corridoio che portava all'uscita notammo Allison mentre parlava con un ragazzo.
-Mmmh gnam!chi è quel bel bocconcino? - chiesi a Lydia che ovviamente sapeva tutto di tutti.
-Quello è Logan Argent, il fratello di Allison!
-Un nuovo cacciatore in città. Che abbiano chiesto rinforzi? - mi girai verso Lydia in attesa di una risposta.
-Beh non so, so solo che farò tardi dall'estetista se continuo a stare qui impalata, ti serve un passaggio a casa?l'estetista è di strada. - disse incaminandosi già verso l'uscita.
-Ehm si grazie!
-Aspetti solo un secondo Miss Leah! - quella voce mi faceva ribrezzo, era la voce di Gerard.
-Tu vai pure Lydia, sarà per un'altra volta.
Mi girai verso Gerard.
-Se mi vuole seguire nel mio ufficio! - disse allungando il braccio per indicarmi la strada.
-Beh in effetti vorrei andare a casa - Derek mi aveva detto di stargli lontano.
-Ci vorranno solo cinque minuti - entrammo nell'ufficio - ecco si segga.
Prese il mio fascicolo in mano - Leah, da dove proviene questo cognome? mi sembra di averlo già sentito.
In quell'istante mi arrivò un messaggio da Lydia: 'qui fuori c'è Derek che ti sta aspettando, gli ho detto che sei nell'ufficio di Gerard.'
-Ehm non lo so, insomma non c'ho fatto mai caso -  balbettai.
-La sua famiglia era di queste parti? - chiese guardandomi sospettoso.
-Si erano di queste parti - iniziai a sudare freddo, e se mi avesse scoperto?.
Guardai fuori dalla finestra e vidi Derek che ci stava guardando e ovviamente ascoltando, aveva un'aria preoccupata forse aveva capito che mi aveva scoperto.
-Dal suo fascicolo vedo che non ci sono i nomi dei suoi genitori, sono curioso com'è che si chiamavano? - a quella domanda il mio cuore perse qualche colpo.
Avevo l'adrenalina a mille, stavo cercando qualcosa con cui colpirlo nel caso mi saltasse addosso, ero nel panico quando qualcuno bussò e il mio cuore riprese a battere normalmente.
Era Logan - scusate se disturbo ma volevo vedere mio nonno, spero di non aver interrotto niente di importante - disse mentre entrava nella stanza, si sedette nella poltrona vicino alla mia.
-Mmmh nono niente di importante, ora scusate ma devo assolutamente andare - uscì da quella stanza come un lampo.
Mentre mi dirigevo all'uscita ripensai a ciò che era successo pochi secondi prima e ripensai specialmente a quando Logan entrò dalla porta, la sua voce mi sembrava conosciuta, l'avevo già sentita, ma dove?
Ci pensai anche mentre mi dirigevo verso Derek e fù proprio li che mi venne in mente, era lui il ragazzo della sera prima, quello nascosto nel buio.
-Era lui vero? - dissi rivolgendomi a Derek che era sul punto di esplodere e azzannare qualcuno.
-Si era lui, ora entra in macchina, dovrò dire ai ragazzi di non lasciarti nemmeno un secondo da sola.
Feci ciò che mi disse ed entrai in macchina. La voglia di sgridarlo per avermi raccontato una bugia era tanta ma non volevo metter di mezzo Isaac e poi Derek era già nervoso a causa di Gerard.
-Perché è qui?che sia un rinforzo per dichiararti guerra?
-Forse hanno paura di Tyler.
-Gliene parlerai?
-Non lo so, al momento non so se sia più pericoloso Logan o Tyler.
-Si ma Logan non è un Alpha - dissi forse passando per capitan ovvio.
-Questo lo so, ma tu non conosci Logan, non quanto lo conosco io - il suo tono divenne sempre più preoccupato - dovrò far allenare i ragazzi ancora di più.
-è così pericoloso? aspetta fammi indovinare, un altro Argent schizzato vero? possibile che l'unico sano di mente sia Chris?.
-Cambiando discorso, è andato tutto bene ieri quando sei rientrata a casa? - chiese.
-Si, perché? - mentì spudoratamente dimenticandomi dei super sensi del mio ragazzo.
-Punto primo sento il tuo battito accelerare, punto secondo, se è andato tutto bene allora perché vi ho sentite litigare? - chiese guardandomi negli occhi per qualche istante prima di riposarli sulla strada.
-Stavi origliando? e poi non è nulla di preoccupante, si vede che era annoiata e non sapeva che cacchio fare.
-Comunque grazie per difendermi quando lei mi offende.
-Lei non sa niente di te, nessuno che pensi quelle cose di te ti conosce davvero. - Derek sorrise sentendo quelle parole.
-Siamo quasi arrivati!
-Senti non puoi portarmi per un pò a casa tua? non ho voglia di stare in quella prigione.
Derek acconsentì forse aveva capito che avevo bisogno di stare lontano da quel posto e da quelle persone.
-Quando l'ho sentita chiamarti sgualdrina...beh mi ci è voluta tutta la forza di volontà che posseggo per non averle aperto la gola.
Sorrisi senza dire nulla.
Arrivammo a casa Hale, trovammo Peter e Tyler.
-Dov'è la biondina? - chiesi notando la sua assenza.
-Ti manca? sai a me mancano 2 Alpha, tu ne sai niente? - si alzò puntandosi davanti a me mentre Derek era pronto a respingere qualsiasi attacco.
-In realtà si! - Peter e Derek mi fulminarono - sono stata io a elaborare il piano e sono stata io a sparargli - Derek spalancò gli occhi mentre Tyler ringhiò.
-Bene, devo dire che sei stata molto brava, la tua parte Argent si fa sentire vero?.
Mi ero preparata ad essere mutilata ma ero ancora li, intatta.
-Insomma, tu ce ne hai ammazzati 2 e noi ti abbiamo reso il favore, mi sembra equo - mi stavo scavando la fossa da sola e Derek mi avrebbe volentieri tagliato la lingua.
-Non hai tutti i torti! - Derek e Peter si guardarono increduli, non credevano alle loro orecchie e sinceramente nemmeno io.
-Quindi non mi ammazzerai o mutilerai? - chiesi.
-Mmmh credo di no, ma non sfidare troppo la sorte - si avvicinò al mio viso ringhiando.
-C'è qualcosa di più importante adesso. Credo che Gerard abbia scoperto chi è in realtà Alex e il rientro in città di Logan mi preoccupa - disse Derek attirando l'attenzione dei presenti.
-Uccidilo  se ti preoccupa tanto, che problema c'è - disse Tyler prima di beccarsi un'occhiataccia dal fratello.
-Io non ammazzo le persone - disse il più giovane dei fratelli andando a pochi centimetri dal viso del fratello maggiore.
-Nemmeno se la vita della tua ragazza fosse in pericolo?.
-Non esiterei! - rispose Derek ringhiando.
-Ha ucciso suo zio, figuriamoci se non riuscisse ad uccidere qualcuno che voglia uccidere la sua ragazza - aggiunse Peter.
-Non dirmi che non te lo sei meritato - rispose Derek.
-Allora cosa facciamo? - chiesi sedendomi sui gradini del portico.
-Per ora niente, non sappiamo ancora  quali siano le loro intenzioni - rispose Derek con aria un pò indecisa. -Comunque te l'ho già detto evita di stare da sola, rimani sempre con qualcuno che possa difenderti. Cerca di evitarli, non ti fidare nemmno di Allison - aggiunse.
-Io non mi fido di Allison! - risposi.
-Ma potrai farlo quando ti troverai in pericolo e lei sembrerà l'unica che ti possa salvare - disse Derek avvicinandosi a me.
-Beh ma ci sarai tu, no? - chiesi pur avendo paura della risposta.
-Non posso essere sempre ovunque, per esempio oggi, se non mi fosse venuto lo schizzo di venire a prenderti a scuola chissà cosa sarebbe potuto succedere. Cosa sarebbe potuto succedere se non fossi venuto e Gerard e Logan ti avessero attaccato?.
-Potrebbe non andare a scuola e stare qui, sempre che lei e Kali non si ammazzino - aggiunse Tyler.
-No, loro capirebbero che noi sappiamo che loro sanno e succederebbe un macello - disse Peter.
-Ha ragione - disse Derek riferendosi a ciò che aveva appena detto lo zio - devi continuare come se non fosse nulla, cercherò di esserti il più vicino possibile - aggiunse.
-Ma hai appena detto che non sarai sempre dovunque.
-Lo so...ma ci devo provare.
Il pomeriggio trascorse così. Derek mi accompagnò a casa e per evitarmi altri litigi mi fece entrare dalla finestra.
-Grazie, mio caro Alpha!
-Riposati!
-Non vuoi entrare? - era rimasto fuori dalla finestra.
-Meglio di no, altrimenti oggi potrebbe essere la volta buona che cedo alle tue lusinghe e finiamo per fare qualcosa che non dovremmo fare.
-La cosa si preannuncia interessante - sorrisi maliziosamente.
-Ehy!non fare quella faccia, so cosa hai in mente!
-Beh se la cosa non ti va a genio allora perché sei ancora qui? - l'avevo messo in crisi, non si aspettava una cosa del genere.
-Perché mi torturi così?che ti ho fatto?.
Lo tirai per la maglietta in modo da farlo entrare in camera.
-Sei tremenda!.
Gli tolsi la sua leather jacket e lo baciai mordendogli il labbro.
-Questa sera va a finire male - mi fece indietreggiare finchè non arrivammo al letto.
Continuammo a baciarci, mi fece sdraiare sul letto e lui si mise sopra di me. Infilò la sua mano sotto la mia maglietta, il calore della sua mano sciolse tutta la tensione che mi pervadeva. 
Insomma era già arrivata a quel punto ma lui era Derek Hale, non uno qualunque.
La voglia aumentava sempre di più tutto ciò che ci divideva erano i nostri vestiti ed entrambi eravamo stufi di quella prigione di tessuto. Ma ovviamente io non sono io senza la mia enorme sfiga.
-Aspetta, sta arrivando! - disse Derek distaccandosi dalle mie labbra e rinchiudendosi nella cabina armadio.
-Ma 'sta brutta vacca non ha altro da fare? - dissi a bassa voce ma alta abbastanza da farmi sentire da Derek il quale trattenne una risata.
-Apri la porta! - urlò.
-Calmati, arrivo!
-Perché hai chiuso la porta a chiave? - disse mentre controllava la stanza.
-Uhm per una cosa chiamata privacy? - dissi sarcastica.
-Non usare quel tono con me, sai ti meriteresti due schiaffi se non di più.
Guardai verso la cabina armadio e dai buchini dell'anta riuscivo a vedere due pallini rossi infuocati di rabbia.
-C'era qualcuno in stanza con te? - chiese.
-Chi dovrebbe esserci scusa?
-Il tuo ragazzo!
-Oh santa cacca ora lo becca, ora lo becca - pensai.
Guardò sotto il letto e dentro al bagno. 
-Bene ora manca solo la cabina armadio - la stava per aprire, era vicinissima e mi stava per venire un infarto quando, per fortuna, sentì una delle sue figlie chiamarla e come se non fosse niente uscì dalla stanza. 
Mi dovetti sedere perché stavo per svenire.
-Ci stava quasi per beccare - disse Derek uscendo dall'armadio.
-Ehy bel lupone ti va di dormire qui?infondo sei tu che hai detto che non devo rimanere da sola.
-Manipolatrice!
-Vieni qui! - ci risdraiammo sul letto continuando a baciarci. 
Sbadigliai - sei stanca? - chiese premuroso.
-Un pò - mi appoggiai sul suo petto.
-Dormi - mi baciò sulla fronte.
Crollai subito, ero molto stanca e di certo tutti gli spaventi di quella giornata non mi avevano giovato. Ebbi un incubo e mi svegliai di colpo, erano le 3.33 del mattino, riprovai a dormire ma non ci riuscì mentre Derek era nel mondo dei sogni era bellissimo come un adone sdraiato vicino a me. Non so perché ma mi misi una tuta e andai nel bosco.
Mentre ero li ripensai all'incubo, si ripeteva la scena nella quale sparavo ai due gemelli e non avevo dei sensi di colpa, mi piaceva avrei voluto farlo ancora e ancora, avrei voluto sentire il loro sangue scorrermi sulla pelle.
-Ti è piaciuto vero?
-Che fai mi segui? - dissi.
-è cosi che tratti tuo cugino? - disse Logan avvicinandosi a me.
-Come fai a saperlo?
-Quindi non lo neghi.....beh mossa intelligente abbiamo risparmiato un pò di tempo e poi io so sempre tutto. E so anche che Gerard vuole ucciderti. - disse girandomi attorno.
-E tu? - chiesi mentre lo seguivo con lo sguardo.
-Credo che mi saresti più utile da viva. Ho visto di cosa sei capace e Dio solo sa di cosa saresti capace se fossi allenata.
-Senti puoi smettere di girarmi attorno?mi sta venendo il mal di mare!! e poi se davvero sai tutto allora dovresti sapere che io sto dalla parte di quelli che hanno le zanne e non dalla parte di quelli che hanno i fucili! - dissi guardandolo con aria di sfida.
-Prima o poi l'Argent che c'è in te si farà sentire - detto questo se ne andò. - dolci sogni....cuginetta! - urlò in lontananza, notai che esitò un attimo quando mi chiamò "cuginetta".
-Ehy! - disse Tyler sbucando da non so dove.
-Che vuoi? - chiesi scocciata  mentre iniziai a camminare.
-Cappuccetto rosso - si riferiva alla felpa della tuta - che ci fai qui tutta sola?non sai che potresti incontrare il lupo cattivo?
-Mi dispiace per il lupo ma ho incontrato prima il cacciatore....
-Hai incontrato Logan? e mio fratello dov'è?e tu perché diavolo sei qui? - chiese bloccandomi mettendosi davanti a me.
-Si ho incontrato Logan, tuo fratello è a casa mia che sta dormendo e sono qui perché ho fatto un fottutissimo sogno dove sognavo di nuovo la scena della morte avvenuta per mano mia dei tuoi cari gemelli e mi è piaciuto da matti ucciderli - sbraitai come un'isterica.
-Mi fa piacere che la morte dei miei alpha sia servita almeno a qualcosa ovvero, che sia riuscita a darti piacere.
-Non fare il sarcastico con me.
-Che vuole Logan da te?
-Credo che voglia che mi unisca a lui nella caccia ai licantropi diciamo che ha apprezzato le mie doti - cercai di continuare a camminare sorpassando Tyler ma fu fatica sprecata - senti se proprio dobbiamo parlare possiamo almeno camminare? - aggiunsi dandoli un colpo sul petto, quel petto che mi sembrava tanto familiare.
-Vedi se non avessi ucciso i miei Alpha non saresti in questa posizione - si spostò per farmi passare.
-Sta zitto Tyler! 
-Stai andando dalla parte sbagliata, casa tua è alle tue spalle.
Tornai indietro sbuffando - maledetto bosco e maledetto senso dell'orientamento che fa cilecca.
-Sai Derek andrà su tutte le furie quando saprà che sei venuta qui tutta sola soletta, facile preda di animali feroci.....o in questo caso di cacciatori, non è ironico?
-Perché non vai a casa a pensarci?
-Guarda che quello scontroso dovrei essere io non tu.
-Beh oggi invece sono scontrosa ok?
-Sa nulla della trasformazione?
-Non lo so, mi ha solo detto che lui sa sempre tutto.
-Certo che se dovesse sapere della trasformazione saresti nei guai - disse  guardandomi.
-E perché mai?
-Perché cercherebbe di bloccarla ad ogni costo, a quanto mi hai detto sembra molto interessato alle tue doti di cacciatrice.
-Credi che interverrebbe? 
-Beh io lo farei.
-Non sembrate tanto diversi.
-Tranne per il fatto che io sono bellissimo! - disse pavoneggiandosi.
-Giàà! -  concordai in pieno.
-La cosa si fa imbarazzante - aggiunse.
-Eh? no aspetta io l'ho detto perché sei identico a Derek - dissi imbarazzata.
-In realtà io sono il fratello maggiore, quindi è lui che assomiglia a me, quindi si può dire che hai una cotta per me!
-Che cosa? io sono innamorata di tuo fratello - arrossì, mi stava mettendo in imbarazzo con le sue assurde supposizioni.
-Questo non lo metto in dubbio, ma se io e Derek fossimo nudi in una stanza, senza che nessuno mostrasse il suo carattere ci scoperesti entrambi!
-No! me ne accorgerei dagli occhi! - aggiunsi mentre diventavo ancora più rossa.
-Ok allora stessa situazione ma con gli occhi bendati. ci scoperesti entrambi, perché in effetti sei anche attratta dal fisico di Derek e quindi anche dal mio.
-Oh mio Dio ma che discorsi fai?sei pazzesco - risi.
-Come se non ti piacessero questi discorsi.
-Tyler! - lo sgridai e lui rise.
Ridemmo per un pò quando sentimmo un ringhio davanti a noi.
-Mio fratello si è accorto della tua mancanza, era ora.
-Sei stupida?che ci fai qui?
-Storia lunga fratellino, te la spiegherò io dopo, ora portala a casa - disse Tyler per cercar di placare la rabbia del fratello.
-Sai mi viene l'idea di lasciarti qui da sola - ringhiò - quanto puoi essere stupida?.io......io - ringhiò di nuovo.
-Ehy senti la porto io a casa, tu vai a sfogarti da qualche parte ok?
Derek ringhiò e Tyler ringhiò ancora più forte. Pensavo che si sarebbero uccisi da un momento all'altro.
-Ok portala tu a casa e cerca di non perderla d'occhio, sai ogni tanto ha manie suicide.
-Derek.... - cercai di farlo ragionare ma Tyler mi bloccò.
-Lascialo stare, deve calmarsi - mi mise una mano dietro la schiena e mi spinse leggermente per farmi camminare mentre ero intenta a guardare dove era andato Derek.
-Ha ragione ad arrabbiarsi tanto, sono un disastro.
-Beh almeno con te non ci si annoia mai.
-E tu?.
-E io cosa? - chiese perplesso.
-Non hai una ragazza?
-Davvero credi che se avessi una ragazza mi farebbe andare in giro con Kali? - alzò un sopracciglio.
-La capirei!
-Certo che vi odiate voi due!
-Beh è la compagna pre-destinata del mio ragazzo, la cosa non mi fa tanto piacere!!
-Siamo arrivati! - aggiunsi.
-Ok allora ti lascio qui!
-Ehm non è che mi faresti un favore?
-Se proprio devo.
-Mi aiuteresti ad entrare dalla finestra?solo voi lupi ne siete capaci - feci il labbruccio per convincerlo.
Sbuffò - ok va bene!
-Grazie - gli sorrisi.
Mi prese in braccio e mi porto su finò alla finestra.
-Ti serve altro cappuccetto rosso?
-No grazie, sei stato molto gentile.
-Beh ricordatelo la prossima volta che vorrai uccidere un mio Alpha.
-Beh la prossima potrebbe essere Kali e non puoi togliermi la soddisfazione di farla fuori.
-Ti do solo un consiglio, non usare troppo le tue doti da cacciatore e non lo dico perché non voglio che uccida kali o altri futuri miei membri del branco.
-E allora perché lo dici? - inclinai la testa confusa.
-Lo dico perché ho il netto sospetto che più usi le tue doti da cacciatore e più questo possa avere il sopravvento sul lupo il giorno della trasformazione e se tu non ci tieni a diventare un cacciatore io eviterei di provocarlo.
Non mi diede nemmeno il tempo di reagire che si era già dileguato.
-E se avesse ragione?e se stuzzicassi troppo il cacciatore da farlo diventare più forte del lupo? uffa ma proprio quando devo dormire mi vengono 'sti dilemmi assurdi? - pensai. 

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Capitolo 12
*** Just a little bitE ***



Quella notte non chiusi occhio, il mio compleanno era così vicino, mancava solo un giorno, solo un giorno e la mia vita sarebbe cambiata.
Per fortuna la scuola finì in un lampo, mi sedetti sui gradini aspettando che arrivasse Derek, che stranamente era in ritardo.
-Ti serve un passaggio? - chiese Stiles passandomi accanto.
-Mmmh no, credo che tra poco arrivi - controllai il cellulare per verificare se ci fossero chiamate perse da parte sua.
-Non ci si può fidare dei lupi, specialmente di Derek, sai che alcune volte mi terrorizza ancora? - iniziò a gesticolare e a parlare come una macchinetta.
-Il fatto che non ti abbia ancora ucciso è un miracolo.
-Comunque sia, ci sarà un'altra persona che mi ammazzerà se arrivo in ritardo - disse riferendosi al padre  allontanandosi verso la macchina.
-Ma dove si è  cacciato? - dissi parlando tra me e me.
Non ebbi nemmeno il tempo di finire la frase che arrivò davanti a me una camaro nera. Mentre camminavo per raggiungere la portiera scrutai Derek dal parabrezza.
-Ciao - dissi avvicinandomi per dargli un bacio che lui non ricambiò.
-Ciao! - disse freddo come il ghiaccio.
-Brr che freddo! - dissi simulando i brividi riferendomi ovviamente al modo distaccato con il quale mi aveva salutata.
-Fai anche la spiritosa? - disse fulminandomi con i suoi occhi  stranamente ancora verdi.
-Sei arrabbiato per ieri sera? - feci la faccia da cucciolo.
-Non funziona con me quella faccia e si, sono arrabbiato, anzi, sono furioso. Comunque non ho voglia di parlarne.
-Senti mi dispiace ok? non so cosa m'è preso. Mi dispiace!
-Giuro che se farai ancora una cosa del genere ti sbranerò!
-Quindi mi perdoni?
-Perdonare è una parola grossa, diciamo che per il momento non ti ucciderò.
Sorrisi e lo baciai sulla guancia dal momento che stava guidando e non poteva distrarsi.
-Come mai sei arrivato in ritardo? di solito quando esco da scuola tu ci sei già! - chiesi mentre ammiravo i raggi del sole a contatto con la sua pelle.
-Non mi ero accorto di che ora fosse.
-Mi stai dicendo la verità? - lo osservai provando a capire se stesse mentendo o meno.
-Si, perché dovrei mentirti?
-Per proteggermi da qualcosa che non vuoi che io sappia?
-Ad esempio? - chiese alzando il sopracciglio.
-Che ne so, mica sono un'indovina!
-Comunque se proprio vuoi saperlo dopo aver passato la notte in bianco, mi sono addormentato e mi sono svegliato qualche minuto prima di venire a prenderti.
-Non hai dormito a causa di Logan vero?
-Tu non ti preoccupare di questo ok? - chiese guardandomi in attesa di una conferma.
-Ok!.
-Ti devo portare a casa?
-Si, ho delle cose da fare.
-Non sono cose che ti metteranno nei guai vero?
-Fiducia zero eh?
-Beh non posso nemmeno dormire che tu scappi dalla finestra per andare in un bosco in piena notte.
-Per quanto me lo rinfaccerai?
-Finché vivrai!
-Domani è il grande giorno.
-Già, inizierà una nuova vita per te. Hai paura? - spense la macchina di fronte a casa mia.
-Non lo so, forse ho paura di non riuscire a gestire le trasformazioni.
-Ce la farai! non avrai problemi.
Dopo averlo salutato gli diedi un bacio e scesi dalla macchina. Salì in camera e mi feci una doccia prima di iniziare i compiti.
-Ok, diamoci da fare - dissi tirando fuori i libri e l'astuccio dalla borsa.
Quando finì era già ora di cena e come al solito dovevo prepararmi da mangiare. Presi una di quelle buste di pasta già pronta e la preparai sotto gli occhi pieni di disprezzo e di odio della mia matrigna.
-Ricordati di pulire i piatti quando avrai finito! - mi ordinò.
-Io mi lavo i miei e voi pensate ai vostri, non sono la vostra schiava! - la guardai in segno di sfida, lei uscì dalla stanza senza rispondere.
-Questa non è casa tua bella devi stare alle nostre regole - disse colei che chiamavo Genoveffa.
Lavai il mio piatto, il mio bicchiere, la mia forchetta e la padella che avevo usato per cucinare e ritornai in camera, ritornai al mio rifugio. Chiudendo la porta sentì Genoveffa dire alla madre che non avevo lavato i loro piatti.
-Ora mi sente! - gridò dal piano di sotto.
In pochi secondi me la ritrovai in camera e non so come mi ritrovai con un occhio nero e qualche livido. Presi una felpa e uscì dalla finestra facendo attenzione a non cadere, corsi verso casa Hale senza fermarmi, arrivai li stremata e con il cuore che sembrava una locomotiva. Derek uscì subito sul portico.
-Ehy ho sentito il battito del tuo cuore, ma che hai? - disse venendomi incontro.
La luce della luna mise in evidenza i miei lividi.
-è stata lei vero? giuro che l'ammazzo! - disse facendo tingere le sue iridi di rosso prima di emettere un ringhio.
-Posso stare qui? - chiesi mettendomi al sicuro tra le sue braccia.
-Vieni, ti do qualcosa da mettere sull'occhio.
In quel momento uscì Tyler - cos'è tutto questo scompiglio? - chiese guardandomi - oh...deve fare male!! - aggiunse dopo aver notato l'occhio.
-Siediti qui! - disse Derek indicando il divano, intanto lui andò in cucina a prendere qualcosa per l'occhio.
 Tyler si sedette vicino a me - senti dal momento che ho voglia di uccidere se vuoi posso torturarla per te.
-Sai....forse non è una cattiva idea - dissi sorridendo.
-Ecco qua! - disse Derek porgendomi una bistecca.
-Stai davvero dando una bistecca ad una vegetariana? - presi con disgusto il pezzo di cadavere animale e la posì sull'occhio.
-Smettila di lamentarti! - ordinò.
-Questa si che è bella, tu sei vegetariana ma da domani la carne ti piacerà....eccome se ti piacerà - disse Tyler lasciando il soggiorno.
-Ah! - esclamai togliendomi la bistecca sull'occhio.
-Vuoi stare ferma?lascia quella maledetta bistecca sul tuo occhio - disse Derek riappoggiandomela sul viso.
Restammo un pò in soggiorno prima di andare a letto.
-Dio che liberazione non aver più quella bistecca in faccia, però mi fa ancora male! - mi sdraiai sul letto di Derek.
Ci fissammo per un pò - da domani questo letto non verrà più usato solo per dormire - dissi sorridendo.
-Se ne rimmarrà qualcosa di questo letto, specialmente quando anche tu potrai trasformarti.
-Mmmh interessante - gli diedi un bacio - molto interessante - gli diedi un altro bacio.
Ad un certo punto iniziò a ridere - ma che fai ridi da solo? - chiesi mettendomi a ridere anch'io contaggiata dalla sua risata - dimmi perché ridi!.
-No non te lo dico! - continuò a ridere, non l'avevo mai visto ridere così, in realtà era raro vederlo ridere.
-Eddai!! non è giusto dimmelo!! - insistetti.
-Ok te lo dico - rise - ti....ti... - non riusciva a parlare a causa delle risate - ti è rimasto l'odore di bistecca sulla faccia - disse tutto d'un fiato per poi scoppiare di nuovo a ridere. Diventai bordeaux e gli diedi un colpo sul petto.
-Non prendermi in giro - dissi facendo l'offesa.
-Beh lasciami dire che sei sexy con questo odore addosso! - disse baciandomi il collo.
-Oddio che schifo!! - dissi ridendo.
-Da domani sera non sarai più indifesa - disse accarezzandomi il viso stando attento al livido.
-Si ma non pensare di abbandonarmi per questo, avrò sempre bisogno di te.
-Se continuerai a fare cose avventate avrai davvero bisogno di me.
Risi. - chissà cosa combinerai da lupo..... - mi baciò.
-Qualcosa mi dice che sarò un lupo scansafatiche
-Quello era scontato - mi prese in giro.
-Però sarà divertente combattere l'uno contro l'altra - mi guardò negli occhi.
Continuammo per un pò e poi decisimo di dormire, lui mi abbracciò da dietro.
-Derek? - lo chiamai prima di addormentarmi.
-Che c'è? - rispose con la sua solita delicatezza.
-Per domani.....pizzo o leopardato?
-Non mi importa, non credo che li terrai per molto addosso.
Sorrisi e mi addormentai. Quando mi svegliai Derek non era più nel letto, dopo qualche minuto mi alzai e scesi in cucina.
-Ma guarda chi si è degnata di svegliarsi! - disse il mio sexy Alpha mentre metteva un pò di latte e cereali in una scodella - tieni, mangia! - mi porse la scodella.
-Grazie! - mi sedetti e iniziai a mangiare mentre lui mi fissava -mmh non riesco a mangiare se mi fissi! - dissi con la bocca piena.
-Stavo controllando la situazione del tuo occhio, ti fa ancora male? - chiese avvicinandosi.
-No, ora va meglio - finì di mangiare e presi una chewingum dal pacchetto che avevo nei pantaloni.
Mi stavo dirigendo verso la porta principale quando Derek mi prese il braccio e mi tirò verso di se - Buon compleanno! - mi diede un bacio e mi porse una scatolina - su aprila! - disse indicandomi la scatolina con gli occhi.
La aprì e gli sorrisi come non mai, all'interno c'era un ciondolo a forma di zampa e dietro la zampa c'era una D - è....è bellissimo - gli diedi un bacio che non finì più, finalmente avevo trovato una persona che mi apprezzava realmente e io non potevo esserne felice.
-Ne ho una pure io con la tua iniziale - tirò fuori la zampa dalla tasca dei suoi pantaloni e me la mostrò.
-Quanto è dolce il mio Alpha - lo baciai di nuovo.
-Si ma non dirlo in giro altrimenti mi rovini la reputazione - disse scherzando.
-Sai ti meriti un regalo per essere stato così dolce - sorrisi maliziosamente mentre gli tiravo la maglietta per portarlo verso di me. Lui mi spinse verso la parete e iniziò a baciarmi, prima la bocca,  la guancia e poi sempre più giù fino alla scollatura a V della maglietta.
-Ehy cercatevi una stanza voi! - disse Kalì che ci aveva beccati in pieno.
-Che c'è sei gelosa? - dissi mentre Derek mi prese la mano per uscire di casa.
-Ah Derek ho dimenticato la felpa in camera tua! - dissi ritornando dentro in casa e dirigendomi verso la camera da letto. Mentre camminavo per i corridoi sbucò Tyler che disse senza fermarsi continuando a camminare - io ti consiglierei un leopardato con un pò di pizzo nero. Diventai completamente rossa, entrai in camera presi la felpa e uscì alla velocità della luce da quella casa. Entrai nella camarro dove c'era Derek che mi aspettava.
-Ok dal momento che hai compiuto i 18 anni ora puoi accedere all'eredità, quindi sarà meglio andare dal notaio, purtroppo so come funzionano queste cose.
-Ehm ok, però dopo devo andare a comprare una cosa.
-Spero per te che tu non ci metta tanto, altrimenti non riuscirai a sapere cosa significa essere un lupo mannaro.
-Grr aggressivo - dissi prendendolo in giro.
Quando arrivammo dal notaio ci furono un sacco di firme da fare - ecco, queste chiavi sono della casa - disse il notaio dandomi le chiavi.
-Una casa? - chiesi sbalordita.
-Si, e le chiedo un ultimo favore, mi firmi questo foglio dove attesta che lei è la proprietaria della casa - mi porse il foglio e una penna.
Firmai e poi notai che c'era una sezione anche per un'eventuale co-proprietario - volendo potrei mettere anche un co-proprietario vero? - chiesi alzando gli occhi dal foglio.
-Si ovviamente! - rispose il notaio.
-Mi scusi potrebbe lasciarci soli per qualche minuto?
-Certo si figuri, voi parlatene tranquillamente io ritornerò tra poco - disse uscendo dalla porta.
-Perché l'hai fatto uscire? - chiese Derek guardandomi attentamente.
-Voglio che tu firmi come co-proprietario - vuotai il sacco.
-No, questa è casa tua!
-Sento che questa casa debba essere anche tua - gli presi la mano - e poi se stasera le cose non dovessero andare bene, la casa rimarrebbe a te.
-Ma non posso firmare questa è casa tua, i tuoi genitori l'hanno lasciata a te! - disse trattenendosi per non ringhiare.
-Ti prego fallo per me, questa voglio che sia casa nostra - gli diedi un bacio sulla guancia.
Il notaio rientrò - allora avete deciso? - si sedette.
Guardai Derek - si, vorremmo nominarmi come co-proprietario - disse Derek.
-Nessun problema, firmi qui per piacere - disse il notaio indicandogli dove firmare.
Dopo aver salutato il notaio ci accingemmo ad uscire - un'ultima cosa, abbiamo già provveduto all'allaccio energetico e idrico, su direttiva di suo padre e inoltre i soldi verranno trasferiti sul suo conto corrente tra pochi giorni, quindi lei non si dovrà preoccupare di niente - disse.
-La ringrazio è stato molto gentile.
Ritornammo in macchina - allora ora dove devi andare? - chiese sembrandomi un tassista.
-Mi sembri un tassista - dissi scoppiando a ridere - comunque devo andare un attimo al centro commerciale.
Dopo aver girato in cerca di un parcheggio ne trovammo uno e Derek si fermò e aprì la portiera.
-Scusa dove stai andando? - dissi alzando un sopracciglio.
La richiuse - sei stata tu a dire che dovevi andare al centro commerciale - disse un pò confuso dalla situazione.
-Esatto ho detto che IO dovevo andare al centro commerciale e non NOI, quindi fai il bravo cucciolo e aspetta qui, non ci metterò tanto o almeno credo - mi avvicinai e gli diedi un bacio invece lui ringhiò.
Corsi subito da Yamamay e cercai qualcosa di sexy e guarda caso trovai un completo leopardato con del pizzo nero, era semplicemente fantastico e di certo sarebbe piaciuto a Derek. Mi affrettai a cercare la mia taglia, lo pagai e scesi di nuovo nel parcheggio. Entrai in macchina e Derek cercò subito di guardare dentro la busta con scritto Yamamay.
-Che hai preso? - disse mentre provava in tutti i modi di capire cosa ci fosse nella busta.
-Fatti gli affari tuoi! - dissi sgridandolo e lui seccato accese la macchina e partì.
Passammo fuori da quella che ormai era la mia ex casa.
-Derek fermati - esclamai all'improvviso.
Derek si fermò di colpo - ma che hai? - chiese infastidito.
-Torna indietro, ho visto delle scatole fuori dalla casa di Crudelia e credo di aver capito cosa contengano.
Derek fece ciò che gli avevo chiesto e poi uscimmo dalla macchina.
-Scommetto che ci sono le mie cose qui dentro - infatti quando aprì una scatola ci trovai dentro i miei vestiti.
-Mettiamoli in macchina - disse lui prendendo alcune scatole e mettendole all'interno della camaro. Lo imitai e dopo qualche minuto finimmo di porre le scatole all'interno dell'abitacolo.
-Non vedo l'ora di arrivare nella casa nuova! - esclamai in preda ad una crisi di nervi.
Seguimmo le indicazioni che ci aveva dato il notaio e ci ritrovammo su una strada sterrata Derek guardava il posto con fare interrogativo.
-è strano - disse - questa strada porta alla proprietà privata della nostra famiglia - disse procedendo con cautela per evitare di rovinare la macchina.
-Beh dal momento che mio padre era un Hale avrà voluto costruire la casa qui.
Continuammo a procedere per qualche minuto quando in lontananza iniziammo a vedere qualcosa. Arrivammo davanti ad una casa, ad un'enorme casa e solo dall'espressione di Derek notai che la casa era identica a casa sua.
-Non ci credo, è identica, è proprio come me la ricordavo - disse Derek rimanendo a bocca aperta. Scendemmo subito dalla macchina e senza perdere tempo entrammo in casa.
-è uno scherzo vero? anche i mobili sono identici, questa è la copia esatta di casa mia.
Controllammo ogni centimetro di quella casa e Derek non fece altro che ripetere che quella casa era proprio come la sua. Dopo aver controllato la casa portammo le mie cose dentro, feci anche una foto alla casa postandola su facebook.
-Certo che c'è proprio tutto, hanno pure riempito il frigo e la dispensa - dissi sorpresa.
Nel frattempo notai che Derek, che era seduto su una sedia, si era incupito.
-C'è qualcosa che non va? - chiesi sedendomi sopra le sue gambe.
-è strano rivederla così - disse abbassando lo sguardo, come se si vergognasse.
-Ehy - lo baciai - è tutto apposto ok? - lo abbracciai.
Decisi di salire su in camera e di indossare il completo che avevo appena preso, infondo, dovevamo inaugurare la casa. Ad un tratto sentì Derek dire - un attimo arrivo! - così mi vestì in fretta e scesi giù....non potevo credere ai miei occhi.
-M...M...Miguel? - dissi incredula.
-Ehy posso entrare? - chiese sulla soglia di casa.
-Ehm si certo, ma che ci fai qui? - chiesi sotto shock.
-Beh volevo farti un regalo di compleanno e dalla foto che hai pubblicato ho visto dov'eri, sai....il GPS - mi abbracciò mentre Derek mi fulminò con lo sguardo.
-Così non respiro - mentì cercando un modo per togliermelo di dosso.
-Allora come sta la mia 18enne? - disse facendo suscitare la gelosia di Derek alla parola "mia".
-Ehm bene - in realtà avrei voluto dirgli: no cazzo, vorrei fare l'amore con il mio ragazzo invece ci sei tu in mezzo alle palle.
-Quelle sono tue? - chiesi indicando le valigie.
-Ehm si, se non ti da fastidio vorrei restare qui a dormire - Derek prese dei bei respiri profondi per non saltargli addosso ed ucciderlo.
-Pff! no che non Ci da fastidio - dissi sottolineando il "ci". Derek stava per scoppiare.
Gli feci vedere la stanza degli ospiti e lo lasciai li a disfare le valigie mentre io scesi per controllare Derek.
-Sai quando si è presentato mi ha detto una cosa molto interessante, vuoi sapere quale? - chiese mentre le iridi erano ormai diventate rosse.
-Derek i tuoi occhi!
-Mi ha detto che è il tuo ex ragazzo, non trovi che sia interessante la cosa? - le zanne stavano incominciando a vedersi.
-Derek calmati ok? ti stai trasformando! - cercai di non urlare per non farmi sentire da Miguel.
-Non ci riesco! - digrignò i denti -spiegami come farai a spiegargli cosa succede quando vedrà che ti morderò per trasformarti in un lupo mannaro!! - si avvicinò a me.
-Senti troverò un modo per tenerlo occupato, ok? - gli accarezzai il viso sperando che non mi strappasse la mano.
-Oh so io come vorrebbe passare il suo tempo con te, al solo pensiero.....io...... - alzò gli occhi al cielo.
-è meglio che me ne vada altrimenti finisco per ammazzare qualcuno! - se ne andò ringhiando.
-Ehy hai un cane?ho sentito ringhiare - disse Miguel scendendo le scale.
-Io non ho sentito niente. Senti io devo chiamare una persona esco un attimo fuori, fai pure come se fosse casa tua - uscì di casa e chiamai Lydia.
-Dimmi tutto! - rispose.
-Mi serve un favore ok?sono nella merda più assoluta, stasera dovrei ricevere il morso ma il mio fottutissimo ex ragazzo si è presentato a casa mia e il mio fottutissimo ragazzo ha una fottutissima voglia di uccidere sia lui che me, vieni al più presto devi tenerlo occupato!! - parlai a raffica.
-Wow a giudicare dai tuoi "fottutissimi" sei davvero nei guai, ma per fortuna hai me come amica. ah.....bella casa, ho visto la foto su facebook.
-Grazie, ti devo un favore, guarda la posizione che c'è nella fotografia per trovare la casa ok?
-Non ti preoccupare tesoro, ci so fare con queste cose. Solo un'ultima cosa, perché proprio a me lo chiedi?
-Beh stasera dovrà esser presente anche il branco e tu non fai proprio parte del branco.
-Beh nemmeno Stiles è un licantropo!!
-Si, ma è complicato. Ora scusa ma devo andare, devo andare a casa Hale.
Dopo la chiamata rientrai in casa - senti io devo uscire, sta venendo una mia amica, così non dovrai restare da solo - salì subito in camera senza dargli il tempo di replicare. Presi la collana e la nascosi sotto il maglioncino leggero che mi era appena messa, volevo che Derek la notasse solo al momento del morso. Dopo quella che sembrò un'escursione arrivai a casa Hale dove per fortuna notai la camaro, la porsche e la Jeep parcheggiate.
-L'hai combinata grossa eh? - disse Kalì puntigliosa come sempre.
-Tu fatti gli affari tuoi - dissi passandole accanto senza nemmeno degnarla di uno sguardo. Entrai dentro casa e trovai i ragazzi in soggiorno.
-Come ti senti? - chiese Peter.
-Bene perché? - dissi prima di svenire. Quando mi risvegliai mi trovai in mezzo al bosco, i membri del branco posti intorno ad un fuoco in modo da formare un cerchio ed erano tutti nella loro forma animale, vidi la luna piena brillare come non mai, Peter diceva un sacco di parole strane in chissà quale lingua e Derek stava vicino a me, mi aiutò ad alzarmi.
-Senti mi disp...... - Derek mi bloccò facendomi il segno di stare in silenzio. Mentre mi guardavo attorno notai che erano presenti anche Kalì e Tyler. Derek guardò la luna e poi mi guardò negli occhi facendomi capire che ormai era il momento del morso, così chinai la testa e nel farlo scivolò fuori il ciondolo dal maglioncino e notai con la coda dell'occhio che Derek sorrise prima di mordermi, dovette mordermi proprio nella giugulare in modo tale che la sostanza rilasciata dal morso entrasse più facilmente. Le gambe iniziarono a cedermi ed entrai in una specie di shock, riuscivo a capire cosa stava accadendo attorno a me ma non riuscivo a controllare il mio corpo, avevo delle convulsioni fortissime. Derek continuava a chiamarmi ma io non riuscivo a rispondergli era come se per lui fossi incosciente mentre io capivo tutto alla perfezione. Qualcosa colpì Derek che a causa del dolore ringhiò, ad un tratto si scatenò una battaglia, erano Logan e Gerard con qualche altro cacciatore, regnava il caos più totale riuscivo a sentire grida e ringhi. Vidi Logan venir fermato da Derek mentre tentava di avvicinarsi a me. Se le diedero di santa ragione e anche se Logan non era molto grosso se la cavava davvero bene, intanto, un dolore lancinante pervase il mio corpo, era come se qualcosa mi stesse mangiando dall'interno era come se scavasse per uscire, le mie urla si fecero sempre più forti la gola mi faceva male era come se avessi qualcosa conficcato, ben presto le urla diventarono sempre più roche fino a diventare dei ruggiti, i rumori sembravano amplificati, riuscivo a scorgere ogni minimo dettaglio grazie alla vista migliorata. Tentai di alzarmi ma svenni di nuovo.
Mi risvegliai in una stanza, era la mia camera da letto la luce del sole entrava dalla finestra illuminando ogni oggetto li presente, il cinguettio degli uccellini mi stava perforando i timpani, ma la cosa durò poco. Mi alzai dal letto e corsi a guardarmi allo specchio, il segno del morso era sparito. Scesi al piano di sotto in cerca di Derek che trovai seduto in cucina.
-Buongiorno - dissi entrando nella stanza.
Lui mi corse incontro - mi hai fatto morire di paura, avevo paura di perderti - mi confessò stringendomi a se.
-Scordatelo, abbiamo ancora una cosa da fare! - dissi baciandolo e mordendogli il labbro, in bocca sentì uno strano gusto.
-Ahia! - esclamò Derek allontanandosi con il labbro sanguinante.
-Ma che ca..?
-A quanto pare sanguinerò molto finché non riuscirai a controllarti - disse ristringendomi a se mordendomi anch'esso il labbro facendomi a sua volta sanguinare.
-Dio fa malissimo!e dal momento che sei un Alpha chissà quanto ci metterà a guarire.
-Non c'avev....- si bloccò notando che il mio labbro aveva già smesso di sanguinare e che non c'era traccia della ferita - beh a quanto pare non sei come gli altri.......beh oltretutto Peter l'aveva detto che eri speciale - disse sorridendomi e baciandomi ancora - ah ti saluta Miguel - aggiunse.
-Come scusa?perché dov'è? - chiesi.
-è di nuovo in Italia e credimi  penso che ci resterà per un pò di tempo. Risi - quindi - lo baciai - abbiamo - lo baciai ancora - la casa tutta per noi?
-Purtroppo per te si - disse prendendomi in braccio e dirigendosi verso le scale.
-Si ma ricordati che è la mia prima volta, quindi cerca di contenerti un pò ok? - dissi continuando a baciarlo.
Arrivammo in camera e lui mi distese sul letto.
-Credo che dovremmo ri-arredare la casa! - disse mentre stava sopra di me.
-Cos'è una cosa che ti fa eccitare parlare di ri-arredare case?
-Ma sei cretina? l'ho detto perché quando avremmo finito non so cosa resterà.......quasi quasi mi dispiace.
-Beh allora non vuoi farlo?
-Ho detto quasi quasi, non ho detto che mi dispiace del tutto.
Continuammo a baciarci per un pò mentre ci rotolavamo nel letto. Presi l'estremità della maglietta di Derek e gliela tolsi, lui era sopra di me con quel suo corpo da favola e io non potei fare altro che baciargli l'addome, prima capovolsi le nostre posizioni, quindi mi ritrovai sopra di lui e iniziai a baciargli il collo fino a scendere al petto e poi scesi sempre più giù verso il ventre. Baciai ogni centimetro del suo addome, riuscivo a percepire l'accelerazione dei battiti del suo cuore, riuscivo a fiutare l'odore dell'eccitazione nell'aria, riuscivo a capire cosa voleva ed era esattamente ciò che volevo io, volevo che lui fosse finalmente mio tanto quanto lo voleva lui e volevo essere sua tanto quanto lo voleva lui. Ritornai su al collo ripercorrendo il percorso che avevo fatto prima. Lui mi tolse la maglietta e non potei non notare la sua espressione quando vide la parte superiore del completino che avevo comprato il giorno prima, mi sfilò i pantaloni e sorrise. Questa volta fu lui a capovolgere le posizioni, si mise su di me e anche lui cominciò a baciarmi proprio come avevo fatto io poco prima, i battiti del mio cuore potevano servire come base per una canzone hardcore, i brividi che riusciva a provocarmi grazie al contatto del suo corpo e delle sue labbra sua mia pelle erano pari ai brividi provocati dal freddo che si percepisce quando la temperatura equivale ai  -30° C. Quando raggiunse il pizzo che faceva da contorno agli slip ritornò su seguendo il percorso di prima provocandomi altri brividi e facendomi letteralmente impazzire. Si sfilò i pantaloni e rimase in boxer.
-Sei dannatamente sexy - mi sussurrò.
-Ma ti sei visto? - dissi mordendogli il labbro.
Continuammo a baciarci, la sua pelle al contatto con la mia mi mandava in ecstasi era la cosa più bella di questo mondo, il cuore stava per uscirmi dal petto e l'erezione di Derek non faceva altro che aumentare il mio desiderio di lui. In un attimo ci liberammo anche degli ultimi indumenti che avevamo addosso, eravamo nudi e non provavo imbarazzo era come se fosse la cosa più normale che avessi fatto, era come se ci fossi abituata, mi sentivo come se non fosse la prima volta che qualcuno mi vedesse nuda. L'idea di me e Derek nudi nello stesso letto era normale per me, come se non avessimo fatto altro nella vita. Derek si mise la protezione e dopo avermi chiesto se ero pronta penetrò, una scossa pervase ogni centimetro del mio corpo, ogni cellula gridava - oh santa cacca oh santa cacca.
-Ti faccio molto male? - chiese dopo aver udito il mio ringhio.
-Beh non è proprio il massimo ma non muoio mica - dissi prima di baciarlo nell'esatto modo in cui due amanti si baciano dopo anni che non si vedono.
Ad oggi spinta il piacere aumentava fino a farmi perdere il controllo, mi trasformai, gli artigli percorrevano la schiena di Derek provocandogli dei tagli profondi che guarirono subito, i miei ringhi si potevano percepire a miglia di distanza. Perse il controllo anche Derek, in pochi secondi le coperte erano impregnate del nostro sangue, i nostri corpi erano ricoperti di rosso ma non ci importava continuammo e continuammo. I nostri ringhi diventarono un tutt'uno proprio come i nostri corpi che sembravano tasselli di un puzzle che combaciavano perfettamente. Avevo sempre pensato alla mia prima volta, chiedendomi con chi sarebbe stata e soprattutto come sarebbe stata e di certo non avrei mai pensato che l'avrei fatto con l'Alpha di un branco di licantropi e sicuramente non avrei mai pensato che potessi diventare anche io un licantropo. Il tempo sembrava essersi bloccato, mi sembrò di farlo per ore. Quando arrivammo alla fine ci rendemmo conto dei danni che avevamo causato, la testiera del letto era andata, proprio come il materasso, le coperte e i cuscini, le piume contenute all'interno di quest'ultimi erano cosparse in giro per la stanza sembrava che fosse appena passato un tornado. Mi accasciai sul petto di Derek per riposarmi.
-Certo che se ogni volta sarà così non oso pensare quanto spenderemmo per riaggiustare tutto - dissi prima di riposare tra le sue braccia.
-Alex? - controllò se ero ancora sveglia.
-Dimmi - dissi un pò stanca.
-Ti ricordi che mi avevi detto che stavi per fare l'amore una volta ma sei stata interrotta? - chiese facendomi preoccupare un po’.
Appoggiai il mento sopra il suo petto e lo guardai - Si perché? - chiesi in attesa della risposta.
-Ti ricordi cos'è che vi aveva interrotti? - alla domanda inarcai il sopracciglio un po’ confusa, come mai voleva saperlo?
-Ehm se non sbaglio qualcosa colpì la finestra, ma perché me lo chiedi?
-Ti ho mai raccontato del mio viaggio in Italia? - sorrise leggermente.
-Mi stai dicendo che sei stato tu?
-Ti avevo vista in giro e mi hai colpita subito. Secondo te perché la prima volta che ci siamo incontrati nel parcheggio della scuola ti ho sorriso? - a quella rivelazione esplosi di gioia.
-Beh ma allora perché quella volta in macchina ti eri arrabbiato?
-Mi dava fastidio ripensare a quel momento, non sopportavo l'idea che tu potessi essere di qualcun'altro e poi non potevo farti capire che ero stato io - disse mentre mi scrutava per cercar di capire ciò che provavo.

Oooooook, questo è il penultimo capitolo, spero vi sia piaciuto e se volete datemi qualche consiglio per migliorare la ff. Baci!!!

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Capitolo 13
*** It's eating me alive ***


Signori e Signoreee *rullo di tamburi* ecco a voi l'ultimo capitolo!!Volevo ringraziare quei santi che hanno recensito e che hanno segiuto quest'obrobrio. Siete arrivati fino in fondo (che coraggiosi). 
Ora vi lascio alla fine, spero vi piaccia e se vi va fatemi sapere se vi è piaciuto o meno! bye bye!!*parte la canzone finale dell'orso della casa blu*


 

Passò qualche mese da quel giorno, da quel meraviglioso giorno e ogni volta era come la prima. Cambiava solo una cosa, se la prima volta io ero la preda e lui il predatore, nelle altre lottavamo per chi dovesse essere il predatore il che rendeva il tutto più eccitante ma l'eccitazione passava subito quando dovevamo spendere migliaia di soldi in riparazioni.
-E anche questo è distrutto - dissi prendendo in mano quel che restava della testiera del letto.
Derek mi guardò senza proferir parola. -Beh non hai nulla da dire? - chiesi al moraccione che se ne stava tranquillamente seduto sul letto giocherellando con i brandelli delle lenzuola.
-Se tu mi lasciassi comandare forse la cosa sarebbe meno violenta - fece una pausa - e poi tu sei una mia creatura, dovresti obbedire al tuo Alpha.
-Si certo padrone, tira il bastone così magari lo vado a riprendere.
Derek lanciò un pezzo della testiera. - mi prendi in giro? - chiesi cercando di fare la seria ma in realtà la cosa mi aveva piuttosto divertita.
-Su sacco di pulci vai a raccoglierlo! - disse Derek indicando il pezzo che era per terra.
-Sacco di pulci eh? - dissi andandogli in contro.
-Vuoi fare la lotta? - chiese divertito attirandomi a se.
-Io in realtà stavo pensando a qualcosa di meglio  - sorrisi maliziosa.
-Che intendi dire? - chiese curioso mentre giocava con una mia ciocca di capelli.
-Beh hai detto che sono un sacco di pulci giusto?quindi ho bisogno di un bagno.... - gli morsi il labbro - che ne dici?
-Dico che hai avuto un'ottima idea - mi diede un bacio molto dolce per esser da parte sua.
-Ok andiamo! - dissi prendendolo per mano - ahia!! - urlai dopo essermi allontanata da lui di un solo passo.
-Scusa - disse con il dito incastrato nei miei capelli.
-Sei un danno, Derek Hale sei un danno. 
Dopo qualche lacrima riuscimmo a liberarci da quella trappola infernale di capelli.
-E guai a te se ci riprovi!
Entrammo dentro nel bagno e iniziammo a spogliarci, dalla stanza di Derek si sentiva Bleed it out dei linkin park, certo non era romantica ma dava una carica pazzesca anche se non ci serviva molto. Lui era già dentro la vasca io feci per entrare ma mi squillò il cellulare.......era Stiles.
-è Stiles!
-Lascialo perdere - disse Derek cercando di farmi entrare dentro la vasca.
-E se fosse importante?
Ringhiò - ok rispondi allora! - disse seccato, se non fosse stato realmente importante avrebbe ammazzato Stiles e questa volta non era una minaccia.
-Stiles calmati ok? non capisco niente! - cercai di capire cosa stesse dicendo ma parlava a raffica, più del suo solito.
-Logan e Gerard hanno preso i beta! - disse quasi in preda ad un attacco di panico.
-Cosa? - il cuore impazzì, lo sguardo di Derek era assente - ok...ora calmati e dimmi dove sei - mi tremavano le mani.
-So....so...sono fuori casa Hale, Gerard e Logan li hanno presi a... al...alla sprovvista. Non mi hanno ancora visto. - disse piuttosto agitato.
-Ok stiamo arrivando Stiles non ti preoccupare! 
-Alex sento dei lamenti, sembra uno di quei film horror - disse soffocando le lacrime.
-Arriviamo!.
Chiusi la chiamata, ci infilammo i vestiti in fretta e furia e uscimmo di casa. Derek spinse la camarro il più che poteva, era una scheggia proprio come i nostri cuori. Più ci avvicinavamo e più sentivamo il dolore dei beta dentro di noi.
Quando arrivammo non ci occupammo nemmeno di aver fatto troppo rumore, dovevamo trovare il resto del branco, i loro lamenti ci martellavano la testa erano come chiodi conficcati nel cranio.
-Stiles? - chiesi vedendo una figura raggomitolata su se stessa.
Alzò la testa - oh dio mio grazie - corse verso me e Derek che stava cercando di capire da dove venivano i lamenti.
Mi abbracciò forte - Stiles ci siamo qui noi ora ok? entra nell'auto di Derek e non uscire per nessuno motivo chiaro? - il suo battito mi stordì da quanto era veloce.
-Sono qui sotto! - esclamò Derek.
-Ok noi andiamo tu fai come ti ho detto - lasciai Stiles e seguì Derek.
-Alex sono qui sotto! - ripetè e la cosa mi sembrava ancora più strana.
-Che intendi dire?
-Sotto la casa c'è una stanza, sono li sotto. Mi ci aveva portato anche Kate una volta per torturarmi.
Arrivammo davanti ad un cancellino nascosto dalla vegetazione.
-Derek aspetta! - gli presi il braccio - ho una brutta sensazione quindi nel caso vada male sappi che ......... - mi zittì mettendomi un dito sulle labbra.
-Non dirlo! - le sue iridi erano ormai rosse.
-Non vuoi che te lo dica? perché? - chiesi guardandolo negli occhi.
-Perché ho paura che se tu me lo dica ti possa arrendere e quindi morire perché ormai ciò che volevi dirmi l'avevi detto, capisci? - disse stringendo le sue mani sulle mie spalle.
-Ok, non mi arrenderò non finchè non te l'avrò detto! 
-Giuramelo! - ringhiò.
-Te lo giuro - abbassai lo sguardo.
Derek aprì il cancellino e ci ritrovammo in un corridoio sotterraneo, più camminavamo e i lamenti diventavano più forti.
-Sembrano esser diminuti, prima sentivo più voci! - esclamai spaventata.
-Lo so - la voce di Derek tremava. 
Lungo il corridoio trovammo alcuni cacciatori che facevano la guardia li abbattemmo come niente, l'allenamento che mi aveva fatto fare Derek in quei mesi era stato davvero utile. Il corridoio finì e ci ritrovammo davanti a questa porta scorrevole, sentivamo l'odore dei beta, erano li. Derek spalancò la porta, altri cacciatori ci assalirono ma non ci furono d'intralcio sistemammo anche loro in pochi secondi. 
-Gerard, Logan, brutti bastardi dove siete? - le iridi di Derek non furono mai così rosse era arrabbiato e avrebbe fatto una strage anche se erano degli umani.
Di fronte a noi uno spettacolo orribile, i beta erano legati ad una rete metallica, i loro corpi erano collegati ad una macchina che mandava forti scosse elettriche. Sotto di loro c'era una pozza di sangue erano svenuti o peggio morti.
-Sleghiamoli - esclamai andando verso di loro.
-Non così in fretta nipotina adorata! - Gerard sbucò dall'oscurità della stanza e con esso anche Logan.
-Gerard, finalmente! - sorrisi quando lo vidi.
-Cagna perché sorridi? - disse con tutto il disprezzo che possedeva.
-Perché finalmente posso vendicare i miei genitori - sorrisi sadicamente, non sapeva nemmeno ciò che avrebbe provato dopo qualche istante.
Derek si mise al mio fianco. -Tu il vecchio e io Dylan - ringhiò come per segnalare che lui era pronto alla guerra.
-D...Derek - disse Tyler con un filo di voce, non mi ero accorta della sua presenza, era legato nella parte più scura della rete.
-Tyler! - esclamammo entrambi.
Gerard mi colpì mentre ero stata distratta da Tyler - stupido vecchio, mi rendi le cose più facili così.
Emisi un ringhio e lo colpì, per essere un vecchio era tosto.
Intanto Derek e Logan sembravano pari.
Tirai fuori gli artigli - ok nonnino sei pronto per andare all'inferno? - lo colpì ripetutamente.
Ad un tratto sentì un ringhio, ma non apparteneva a Derek e nemmeno a Tyler e poi era troppo forte per appartenere a Tyler.
-Ma che..? - disse Derek mentre era a terra.
Mi girai e non potei credere ai miei occhi.
-Sorpresa eh? cugina? - disse Logan beffardo - forse è meglio dire sorellina.
-I miei genitori me l'avrebbero detto se avessi avuto un fratello, specialmente se così stronzo - ringhiai.
-Forse mi volevano nascondere.
-E chiamali scemi, guarda che figlio di merda che hanno.....e poi se fossi davvero mio fratello per essere un lupo avresti dovuto ricevere il morso.
-E secondo te perché ho attaccato proprio durante la notte di luna piena?
Aggrottai le sopracciglia.
-Durante la lotta mi sono fatto mordere apposta dal fratellino del tuo amato Derek. Dovevo diventare più forte.
Derek in quell'esatto momento si rialzò in piedi e attaccò di nuovo Logan.
Mi voltai di nuovo verso Gerard che stava cercando di scappare. 
- Ehi nonnino che ne dici di un bel gioco? si chiama tu muori e io guardo.
Non riusciva ad alzarsi perciò strisciava verso l'uscita - sai, stai strisciando come il verme che sei! - lo sollevai da terra prendendolo per il collo - aspettavo da molto questo momento - la presa si fece sempre più ferrea finché gli artigli affondarono nel collo come se fosse burro. Il colpo non l'avrebbe ucciso ma sarebbe morto dissanguato in pochi minuti.
-Sogni d'oro nonnino - gli diedi un bacio sulla fronte.
-Ehy Alex! - mi chiamò Logan per attirare la mia attenzione.
Aveva bloccato Derek, entrambi perdevano molto sangue. Logan continuava a strattonare Derek - ti fa male vederlo così vero? - sorrise.
-A...Alex - disse Derek con un filo di voce.
-Tu..essere infame lascialo! - ringhiai mostrando le zanne.
-Ok, se è questo che vuoi lo lascerò andare - liberò Derek dalla presa e con una mossa velocissima infilò la sua mano nel torace dell'Alpha - sento il suo cuore battere - disse divertito.
Negli occhi di Derek c'era il vuoto. Logan gli strappò il cuore con fare soddisfatto. 
-Noooo! - esclamò Tyler cercando di liberarsi dalle catene.
Il corpo di Derek cadde a terra, nella mia testa quell'immagine si ripetè all'infinito e ogni volta faceva più male. 
Scaraventai via Logan e mi gettai sopra il corpo di Derek, aveva gli occhi spalancati, le iridi pian piano ritornarono al loro colore originario. Ringhiai di rabbia e di disperazione mentre tenevo il suo corpo tra le mie braccia , avrei tanto voluto piangere ma non ci riuscivo non riuscivo nemmeno a credere che fosse morto, non l'avrei più rivisto, non avrei più sentito la sua voce, non mi sarei più persa guardandolo negli occhi, non avremmo più litigato, non gli avevo neppure detto che lo amavo.
-Sono sicura che anche l'inferno ti sputerà via - mi alzai di scatto e colpì Logan, sentivo il fuoco dentro di me. 
Era lo scontro fra titani, lo scontro tra il bene e il male.
Mi sembrò di lottare per ore, la stanchezza si faceva sentire ma ogni volta che guardavo il corpo esanime di Derek le forze mi ritornavano era come se stessimo lottando insieme.
-Sai che anche se hai ucciso un'Alpha non ti trasformerai vero? 
-Lo so, ma la tentazione di ucciderlo era troppa - rise provocandomi  - dovevi sentire il suo battito, chissà quante volte ti sei addormentata ascoltandolo.
-Alex non ascoltarlo vuole farti perdere la lucidità! - urlò Tyler dimenandosi.
-Credo di averla già persa!!!
Iniziai a colpirlo in faccia senza mai fermarmi, il suo naso si rompeva e guariva, si rompeva e guariva.
Presi la sua testa e la portai al mio ginocchio. Lui mi ruppe una gamba dandomi un calcio. Il rumore delle nostre ossa che si rompevano erano assordanti e rimbombavano in quella stanza. Mi sbattè contro un muro, perdevo sangue dalla testa, non mi sentivo più il corpo poi Logan commise un errore, espose troppo il petto e io decisi di ucciderlo proprio come lui aveva ucciso la persona che ormai era diventata il mio tutto. Usai tutta la forza che mi era rimasta, ruppi la cassa toracica e arrivai al cuore, lo afferrai per bene conficcando gli artigli - s....s....sai avete avuto così t...tt..tanta fretta di trovare i v....vostri a..amm..a..amici che non avete controllato se c'erano cacciatori nascosti tra gli alberi.....molto probabilmente il vo....stro amico S...Stiles è già morto - strappai il cuore spingendo Logan a terra e glielo infilai nella bocca.
Dopo essermi ripresa dallo shock e dopo aver smesso di tremare aiutai Tyler a liberarsi, il quale corse subito verso il fratello. Controllai se qualche beta era ancora vivo ma niente da fare, erano tutti morti.....c'erano anche zio Peter e Kali.
-Alex, dobbiamo andarcene - disse Tyler prendendomi per mano mentre io guardavo incredula il corpo di Derek.
-Non gli ho nemmeno detto "ti amo" - dissi sconsolata.
-Un giorno lui è venuto da me.
Mi girai verso Tyler per guardarlo in faccia - forse se lo aspettava - fece una pausa - mi ha fatto promettere di prendermi cura di te....
 
Io e Tyler scappammo e ci lasciammo Beacon Hills alle spalle, attraversammo tutta l'America fino a quando non trovammo un posto tranquillo dove stare era una casetta in mezzo ad un bosco. Dopo uno o due anni mi ammalai, era da quando era morto Derek che non mi trasformavo e il lupo dentro di me mi stava mangiando viva, letteralmente. Aveva bisogno di manifestarsi invece io lo tenevo a cuccia.
-Alex devi trasformarti o morirai - disse Tyler notando che ora mi si vedevano altre ossa.
-No, scordatelo anzi si muovesse a farmi morire, non ne posso più.
-Lui non vorrebbe vederti così.
Abbassai lo sguardo.
-Bene se non vuoi trasformarti tu, ti farò trasformare io!.
Tyler iniziò a prendermi a pugni e a dirmi cose orribili per fami arrabbiare e perdere il controllo. Dopo qualche tentativo andato male ci riuscì, mi trasformai. Lottai per un pò ma dal momento che ero ridotta all'osso non durai molto.
Passato qualche mese guarì e ritornai in forma. Col tempo io e Tyler decidemmo di aver dei figli, volevamo che la famiglia Hale continuasse, non volevamo che si fermasse con noi due. Prima arrivò una femmina che chiamammo Laura e poi arrivò un maschietto che ovviamente chiamammo Derek.
 
Ora mi ritrovo qui su un letto, ho 95 anni e per testare la mia memoria ripercorro la mia vita. Purtroppo Tyler è venuto a mancare qualche anno fa come Lydia che era rimasta a Beacon. I nostri figli ormai sono grandi e hanno le loro famiglie. Sento che non mi rimane molto tempo, sono molto stanca forse è meglio far un bel pisolino.
-Alla faccia del pisolino, ho dormito per due ore! - mi sento diversa, mi alzo dal letto e vado verso lo specchio, mi alzo senza difficoltà stranamente. Arrivo davanti allo specchio e non vedo niente - pff! starò ancora dormendo - ritorno verso il letto, sembra che ci sia qualcosa sotto le coperte, le levo e non credo ai miei occhi, quella li sono io. Mi controllo le mani e non ci sono più rughe, ai piedi ho delle converse e indosso abiti stretti e scuri.
-Sei pronta? - quella voce mi sembra famigliare. Mi giro e lo vedo, bello come non mai, la luce del sole lo illumina rendendolo ancora più bello, i suoi occhi brillano come acqua.
-D...Derek? - ancora non ci credo, è impossibile.
-Sei tornata da me, sei pronta per andare? - allunga una mano verso di me.
Annuisco e afferro la mano. Ad un tratto ci ritroviamo in mezzo ad un bosco.
-Ma siamo a... - Derek mi interrompe.
- si siamo a Beacon Hills, siamo a casa.
Davanti a noi c'è la casa che mi avevano lasciato i miei genitori. Dalla casa escono i membri del branco, ci sono proprio tutti, sorrido, la famiglia è di nuovo riunita.
Faccio per andare ad abbracciarli ma Derek mi blocca.
-Ehy idiota, sbaglio o non ci siamo ancora detti una cosa? - mi sorride attirandomi a se.
Sorrido assaporando quel momento magico.
-Ti amo.....- mi bacia, le sue labbra mi erano mancate così tanto ma ricordavo ancora il loro sapore.
-Ti amo anche io stupido lupo scorbutico e scontroso.
 


 

PS:Se c'è qualcuno a cui piacciono i linkin park credo gli possa interessare che ho intenzione di scrivere una ff su di loro (non so quando ma so solo che lo farò)

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