Dark-Larry

di Sere_Directioner
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The Beginning ***
Capitolo 2: *** Capitolo due. ***
Capitolo 3: *** Capitolo tre. ***



Capitolo 1
*** The Beginning ***


- *prologue* https://www.youtube.com/watch?v=Drsuc_r-0qg -
( rosso: harry - nero: louis.)


                                                                                  
 

                                                                                     


 



"Harry è pericoloso...Louis no..
Louis è innocente...Harry non lo è affatto,ma..gli opposti si attraggono,giusto?"




Louis entrò nel negozio di DVD.

Quella sera pioveva ,e aveva deciso di noleggiare un film comico da guardare da solo in santa pace.

"Buonasera!" gridò spalancando la porta e colpendo per sbaglio qualcuno.



"Stai attento,coglione!



Un ragazzo alto, riccio, era accanto alla porta , davanti al reparto dei film per adulti.


"Scusami, davvero, non volevo"



"No,scusami tu, la pioggia mi dà sui nervi. Piacere, Harry"

disse il riccio stringendogli la mano.



"Piacere,Louis"
rispose, cercando di nascondere il dolore dovuto alla stretta di mano di Harry.



Cominciarono a parlare.
Harry aveva 19 anni, due in meno di Louis.


Quel ragazzo aveva, o meglio,era qualcosa di irresistibile.


Louis chiese al commesso di scegliergli qualche film comico, e iniziò a girare per tutto il negozio, con la mente chissà dove.


Sembrava quasi ipnotizzato, quando Harry andò alle sue spalle, e gli si avvicinò all'orecchio:



"Guarda dietro la maniglia della porta, c'è un biglietto per te"

Prese il suo DVD , aprì l'ombrello e si allontanò nel buio di quella strada.

Louis rimase perplesso.

Prese il biglietto, salì in macchina e tornò a casa.

Non aveva preso il suo film, ma quella era la cosa che meno gli importava in quel momento.



Aprì la tasca del cappotto e lesse il foglietto:


"3841289523 , chiamami, dimmi quando e dove, è tanto che non mi diverto."

pensò fosse uno scherzo, quindi buttò via il biglietto.


                                                                    ---------------------


In quello stesso identico momento, Harry era ancora per strada, bagnato dalla testa ai piedi, per colpa della pioggia.

I suoi occhi avevano qualcosa di meraviglioso...ma malvagio al tempo stesso.

Arrivò a casa e accese il lettore DVD.



La mattina dopo, si svegliò con attorno una decina di bottiglie di birra vuote e un mal di testa allucinante, non ricordando niente della sera precedente, tranne che Louis.

Voleva toglierselo dalla testa, quindi fece una doccia fredda, si vestì e uscì di casa.



                                                                    ------------------------



Louis si svegliò presto.
Andava a correre ogni mattina, non era per niente montato, ma ci teneva al suo fisico.




"Harry! Ehi Harry!"

il riccio pensò di essere il ragazzo più sfigato del pianeta.
Si trovò davanti ,Louis in canottiera e pantaloncini.

Ma ormai, quel che è fatto è fatto, e lui aveva fatto il primo passo, dando quel biglietto a Louis.


"Ciao Louis!"


"visto che ci siamo ri incontrati, volevo chiederti una cosa.."


"Dimmi!"


"ecco...il biglietto che mi hai dato ieri sera...scherzavi?"



"Probabilmente si...o probabilmente no..sta a te decidere"

 disse con un sorriso malizioso sul volto, e scomparendo dietro l'angolo come aveva fatto la sera precedente.


Louis era spaventato da quel ragazzo così misterioso..ma ne era anche attratto..


Tornò a casa disperato , cercando il biglietto con dentro scritto il numero del riccio.



Avrebbe potuto non vederlo mai più nella sua vita, e una parte del suo cervello, ma soprattutto del suo cuore, non si dava pace, proprio per questo.


Harry era droga allo stato puro, per il povero Louis.


Continuò a cercarlo fino allo sfinimento, e alla fine lo trovò.

Louis sapeva che Harry era strano.

Sapeva che stare con lui lo avrebbe portato su una brutta strada.

Sapeva che Harry era malvagio.

Ma lo voleva.
Voleva farlo essere suo,adesso.

prese il biglietto, digitò il numero:

"Segreteria Telefonica, dopo il segnale acustico, lasciare un messaggio"


"ciao, sono Louis, alle 19, ti aspetto davanti al negozio di DVD"

e riattacco.

Daltronde, era solo un gioco.

Voleva spassarsela solo per una volta.

Non poteva innamorarsi di uno come Harry.

                                                --------------------------------

"cosa succede quando il bene incontra il male?"


                                           FINE PRIMO CAPITOLO.  


                                              *spazio autrice*


ciaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaao c': HAHAHAAH innanzitutto scusate se questo capitolo è piccolino, ma lo avevo scritto, e per sbaglio sono uscita da efp e ho dovuto riscriverlo, ma non è venuto come il precedente cwc , comunque, spero vi piacciano sia il prologo (il link all'inizio prima del titolo) sia il capitolo anche se è breve <3 
in questi giorni ho visto un piccolo trailer su una storia chiamata "Dark" , non so se la conoscete, e visto che molti la volevano in versione larry, ho deciso di farla. <3 voglio precisare che non sto copiando NIENTE dall'autrice/autore della storia "Dark" (anche perchè so solo la trama, e non ho mai letto la storia) ma ho solo preso il titolo , e l'idea dell' "harry cattivo"perchè mi piaceva da morire <3 grazie a tutti quelli che leggeranno e recensiranno e anche a chi metterà la storia tra le seguite, tra le preferite o anche a chi la leggerà soltanto <3
grazie mille.
-sere <3 <3
 

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Capitolo 2
*** Capitolo due. ***


Louis aveva appena chiamato Harry… senza alcuna risposta,lasciando un messaggio nella segreteria telefonica del ragazzo.
Non sapeva cosa sarebbe successo, ma questo stare in ansia, questa adrenalina, lo faceva eccitare ogni attimo che passava,sempre di più .


 
-------------------------------



Harry come al solito era in garage.
Quel garage buio, scuro, dove si rifugiava ogni giorno.

Stava seduto,per una ventina di minuti, lì su quel vecchio comodino di legno,consumato ormai dal tempo , con lo sguardo perso nel vuoto, ogni santo giorno.

Chissà a cosa pensava.
Poi , ogni volta la stessa routine di sempre.
Si alzava dal comodino dove era seduto, e cominciava a prendere a pugni quel  vecchio sacco da box che era appeso al soffitto.




Ogni pugno che gli lanciava era sempre più forte.
Ad ogni colpo, un urlo di rabbia.
Quegli occhi verde smeraldo che si riempivano di lacrime, ma non lacrime di dolore, ma di rabbia.
Dopo un paio d’ore , si sedeva di nuovo su quel vecchio comodino,beveva tre o quattro birre, e cominciava a guardare il vuoto, ancora, e ancora, fino a rimanere lì, a vedere scomparire il sole, fino ad addormentarsi  mezzo ubriaco laggiù, in quel garage buio, con le mani gonfie dai lividi, e gli occhi gonfi dalle lacrime.



 
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Louis non si dava pace.
Harry non gli aveva ancora risposto.
Forse non ha ancora ascoltato il messaggio

O forse non gli importa affatto, e lo ha lasciato perdere


I dubbi lo assalivano.


Harry gli sembrava davvero strano.
Prima si era fatto avanti,con quello stupido biglietto..e adesso?
Louis andò come sempre a correre.
Correndo passò davanti al negozio di DVD dove gli sembrò di intravedere Harry,ma…solo un’allucinazione.
Tornò a casa,e andò a dormire, convincendo se stesso, a rassegnarsi.
 
 
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Passarono le ore, i giorni…forse era già passata una settimana, da quando Louis aveva lasciato il messaggio in segreteria ad Harry.
Ma niente.
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La storia di ogni giorno, si ripeteva.
Harry scendeva in garage e si sedeva su quel vecchio comodino a guardare un punto fisso.

Louis correva.
 
Harry prendeva a pugni il sacco della box.


 
Louis cercava di non pensare ad Harry…ma la sua mente non faceva altro che ri immaginare quei suoi occhi color smeraldo, che si mischiavano ai suoi azzurro cielo.
Non riusciva davvero a smettere di pensarlo.


 
Perfino la notte lo sognava.
Sognava le loro labbra unirsi, per far danzare le loro lingue, come in un tango.
I loro petti scontrarsi, i loro cuori battere in simbiosi.
Sognava il fiato del riccio sul suo collo.
Le loro mani intrecciarsi, come due pezzi di un puzzle, perfettamente combacianti, come se fossero state fatte l’una apposta per l’altra.
 
 
Louis non voleva innamorarsi.
Non di Harry.
Ma neanche lui sapeva il perché.
Sapeva soltanto che Harry era strano.
Fin troppo.


 
Quel giorno passò davvero molto velocemente.
Ma niente di niente.
Harry non aveva ancora risposto.
 
 

                                                                                    ------------------------------


 
Era un martedì mattina, e come sempre,Harry andò in palestra a fare i suoi allenamenti .
 
Non era una vera e propria palestra.
 
Anzi, direi che non era affatto una palestra, ma era così che la chiamava Harry.
Era più un locale.
Un locale di pugilato clandestino.
 
Ogni martedì, una ventina di ragazzi , compreso Harry, si riuniva lì a fare a botte.
 
Per quale scopo?
Forse per denaro, forse per fama, forse per avere il rispetto degli altri, per sentirsi potente.
La maggior parte delle volte,vinceva lui, ma i lividi non mancavano.
 
Tornò a casa.
Oltre al vizio di bere molto, Harry fumava anche tanto.
 
Bevve una decina di birre e fumò qualche sigaretta, fino a sentirsi male. provò a curarele ferite dovute agli scontri,ma  perse i sensi
, crollando sul pavimento di quel bagno, lasciando cadere i cerotti ,le garze e l’alcol con cui si stava
medicando.
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Il giorno dopo si svegliò con la testa dolente, come quasi tutte le mattine.
 
Fece una doccia,si vestì e andò in città.



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Louis correva come sempre.
Correva da ormai più di un’ora e mezza.


Le gocce di sudore gli percorrevano lentamente la fronte, e aveva il fiatone.



Ad un certo punto, tutto nella sua testa sembrò fermarsi.
Era come se tutto ciò che lo circondava, si fosse fermato, assieme a lui, che non riuscia più a correre.

Qualcosa, qualcuno, lo bloccava.



Harry.


I loro petti si scontrarono, proprio come nei sogni precedenti di Louis, e il suo cuore sembrò smettere di battere per pochi istanti.
 
Il respiro di entrambi si fermò.
 
E adesso?



*spazio autrice*

ueeeeeee bella genteeeeeee HAHAHAH prima cosa, vorrei scusarmi per averci messo tanto tempo ad aggiornare çç , seconda cosa, spero vi piaccia questo capitolo,anche se a me fa un pò schifo :c
aggiorno quando ho tempo,spero presto <3
mi raccomando, recensite! grazie asgnkfsdnsk <3
la vostra -sere <3

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Capitolo 3
*** Capitolo tre. ***


I loro petti si erano uniti per un solo piccolissimo istante, che a loro era sembrato un’eternità.

I loro occhi si incrociarono.

Louis si distaccò tremante

c-c-ciao harry..” disse balbettando insicuro.

Harry sembrava scosso da quello scontro, il che era alquanto strano.


Lui era Harry.

Harry Styles.

Un ragazzo senza paure apparenti, un vero maschio.

“Vero” tanto per dire, data la sua omosessualità,  che custodiva in segreto come un oggetto a lui caro.


ciao Louis.” Rispose al saluto in modo freddo e secco.

Louis era confuso da quella situazione. Era davvero confuso.

Era stato Harry a fare il primo passo con lui, provocandolo dentro quel negozio di DVD, con quel biglietto.
E adesso si tirava indietro.

Il piccolo Louis , e non “piccolo” di età, se non quanto di statura o più che altro nei modi, dato che si comportava come un
bimbo , tirò un respiro profondo e si prese di coraggio.

 
Ehi, adesso basta. Ti sembra che io sia uno stupido giocattolo senza cuore? Una stupida bambola con cui giocare quando ti annoi?  No caro mio. Io sono una persona. Una persona, e ho un cuore, proprio come te. Sempre che tu lo abbia, dato il modo in cui mi hai trattato. Mi hai catturato come si fa con topi. Sei arrivato nella mia vita, così tutto d’un colpo, mi hai attirato a te, e poi sei andato via. Sei sparito. Posso sembrare buono, e purtroppo credo di esserlo,  fin troppo, ma non sono stupido. Vuoi scopare?  Va bene. Vuoi solo usarmi per poi andartene come hai già fatto?  Va bene. E pensare che non ci conosciamo neanche. So solo il tuo nome, ma c’è qualcosa in te che non riesco a togliermi dalla testa. O forse non è solo qualcosa. Mi sa che sei tu. Sei tu quel fottuto qualcosa. E sai, adesso non mi importa più. Usami pure, voglio assaporare il profumo della tua pelle da vicino, per almeno una sola volta. Così almeno non mi pentirò di aver perso quest’occasione.

Louis sputò queste parole come un cobra sputa il suo veleno per attaccare la sua vittima.
Harry rimase basito.
 
ehi ehi ehi . Il nanetto si è arrabbiato
Disse spudoratamente il riccio.


Le parole di Louis non lo avevano minimamente toccato.
O almeno così sembrava.
Dentro il suo cuore, Harry stava morendo.
 


 
Lui.
 

Lui era stato sfacciatamente rimproverato da un nanetto insolente.
Ma non era proprio questo il motivo del suo momentaneo malessere interiore.
La cosa che lo aveva infastidito era proprio che le parole di Louis avevano lasciato un segno dentro di lui.
Adesso la sua sete di sesso, era andata via. Era scomparsa.
Da quel momento in poi, capì che non voleva solo quello da Louis.
Nessuno gli aveva mai detto cose del genere in faccia.
Nessuno aveva mai avuto il coraggio, probabilmente per paura di una reazione tragica, data la natura violenta del ragazzo dagli occhi smeraldo.
Ma Louis si. Gli aveva detto tutto ciò che pensava  , in faccia.
E questo aveva colpito il riccio. Davvero. Talmente tanto che per un millesimo di secondo, Harry si sentì così piccolo..così piccolo da volersi nascondere, come quando un bambino si nasconde quando combina una marachella.
 
 
La risposta di Harry fece innervosire ancor di più Louis, che preso dall’ira, fece per tirargli un ceffone, ma..
 
Harry, dati i suoi riflessi pronti, afferrò la mano del ragazzo dagli occhi azzurri, e lasciò che le loro dita scivolassero incastonandosi.
Louis rimase scioccato da quella reazione. Dopo aver provato a dare uno schiaffo ad Harry, aveva pensato al peggio. E invece..
 
Harry non mollò la presa.
Rimasero lì.
In quel punto , con le loro mani perfettamente unite.
Il riccio guardava Louis come incantato.

Era di una bellezza sovraumana.
lasciami.” Disse Louis.

no.” Rispose il minore, disgiungendo le loro mani, e portando la mano di Louis sul suo volto.
 
A quel punto una lacrima rigò il suo viso.
Sembra assurdo.
Harry stava piangendo, e piangeva per Louis.
 
Louis preso alla sprovvista da tutto ciò, non sapendo come fare, reagì d’istinto, asciugando la lacrima che scendeva sui perfetti zigomi del riccio.
Le labbra di Harry diventarono secche e le bagnò con la lingua, iniziando a farfugliare qualcosa di poco comprensibile tra le lacrime.

io..io..non capisco cosa sta succedendo..questo non sono io. Harry non piange. No! Cosa mi hai fatto? È per caso un sortilegio?

chiese a Louis però non lasciandolo rispondere . Continuò.

tu..tu mi hai fatto qualcosa..non è possibile. Sarà la tua voce acuta, che mi fa rabbrividire, anche se l’avrò sentita si e no due tre volte. Saranno i tuoi capelli , con quel ciuffo strambo che cambia lato ogni giorno. O forse sono i tuoi occhi. Si. Quegli occhi azzurro come il mare, o forse come il cielo. Anzi no. Quegli occhi azzurri come solo loro sanno essere. Non ho mai visto niente di così spettacolare in vita mia. Non hanno un colore preciso. Non sono né come il cielo, né come il mare. Sono soltanto come i tuoi occhi. Sono come i sentimenti che provo per te, non definiti. Però io nei tuoi occhi vedo amore. Vedo amore azzurro. Amore libero. Amore non definito. Non so neanche se chiamarlo amore. Ma so solo che è meraviglioso. Come te, e i tuoi occhi. E adesso ho capito. I tuoi occhi sono azzurri, azzurri come l’amore che c’è nel mio cuore quando respiro il tuo profumo. Mi dirai che questo non ha senso, ma per me lo ha, eccome.
 


Louis rimase di sasso dopo aver ascoltato quel discorso che gli aveva appena fatto Harry.
Non riusciva a capire bene cosa intendeva.
Non capiva molto ciò che il riccio intendeva dicendo “azzurri come l’amore” , ma sembrava una cosa dolce. Una cosa dolce e molto profonda. Proprio come il mare azzurro, che però non era come i suoi occhi.
I suoi occhi erano unici, erano azzurro amore, come aveva appena detto Harry.
Erano il riflesso dell’amore che c’era nell’aria quando i loro sguardi si incrociavano.
Quando il verde  incontrava l’azzurro, fondendosi in una dolce armonia di colore non ben definito, ma che creava un effetto unico.
Rimasero lì, guardandosi negli occhi per ore e ore, non accorgendosi del tempo che scorreva, e dei passanti.
Esistevano solo loro due in quel momento.
Quei due ragazzi semisconosciuti quasi innamorati l’una dell’altra.
 


 -Fine terzo capitolo - 


                                                                       *spazio autrice*
sarò breve.
1: vorrei scusarmi per tutti i pochi lettori della mia ff, ma non ho avuto per niente tempo, e ho del tutto trascurato efp. scusatemi, sono mortificata.
2: spero vi piaccia, a me non convince molto. <3
recensite, mettetela tra le ricordate, seguite, o quello che volete se vi piace <3
grazie per aver letto.
baci.
-sere <3

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