La mia era una promessa.

di Natalie__
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter One. ***
Capitolo 2: *** Chapter Two. ***
Capitolo 3: *** Chapter Three. ***
Capitolo 4: *** Chapter Four. ***
Capitolo 5: *** Chapter Five. ***
Capitolo 6: *** Chapter Six. ***
Capitolo 7: *** Chapter Seven. ***
Capitolo 8: *** Chapter Eight. ***
Capitolo 9: *** Chapter Nine. ***
Capitolo 10: *** Chapter Ten. ***
Capitolo 11: *** Epilogue. ***



Capitolo 1
*** Chapter One. ***



Chapter One.

"Promettimi che non ti dimenticherai di me, Liam." disse la ragazza abbracciandolo per l'ultima volta.
"Qualunque cosa succeda, ci ameremo per sempre" le disse il ragazzo dagli occhi castani prima di sparire tra la folla di quella stazione, insieme ai suoi 'nuovi' genitori.

Charlie corse poi verso la sua macchina, e singhiozzando salì, e sua mamma mise in moto per tornare a casa.
"Dai Charlie, vi rivedrete un giorno, ne sono sicura!" cerco' di incoraggiarla la mamma, anche se sapeva che ci sarebbero voluti giorni per smettere di disperarsi.
"Mamma tu non capisci, io ho bisogno di Liam." disse poi la ragazza asciugandosi le lacrime, con le maniche della sua felpa, senza successo.
"Troverai un ragazzo migliore, e poi non potevate continuare con questa storia, siete fratelli lo capisci?" rispose la madre.
"Nessuno sostituira' Liam, e poi credi che mi sarei bevuta la storia che sia mio fratello? Lui e' stato adottato, lo sappiamo bene tutti e due. Noi ci amiamo, e lo faremo per sempre. E' una promessa!" disse ancora Charlie, prima di trovarsi a piangere di nuovo.

Arrivata a casa Charlie, corse subito in camera sua e dopo essersi chiusa la porta alle spalle, prese il suo diario dal cassetto e una penna, e comincio' a prendere nota delle sue emozioni ancora una volta:

'Caro diario, 
sto malissimo. Come faro' adesso?
Lui non c'e' e non tornera' piu'.
La mia vita non ha un senso ormai, trascorrevo tutto il mio tempo insieme a lui e anche se era il mio fratellastro, lo amavo e lo faccio ancora.
Abbiamo trascorso tutta la nostra vita insieme, non rinnegherò nemmeno le nostre litigate, e ricordero' per sempre tutti i nostri momenti. Non mi dimentichero' mai di lui, anche se mi costerà soffrire per tutta la vita.
-Tua Char.'

Poso' il diario e si distese sul letto continuando a piangere e ricordando tutti i momenti migliori trascorsi insieme al suo 'ragazzo'.

24 Gennaio 2002, Wolverhampton.

"Sei davvero un cretino, Liam!" disse la piccola Charlie, tirandogli una palla di neve dopo che distrusse il suo pupazzo di neve. 
"Ah si?" disse poi Liam guardandola e alzando un sopracciglio.
"Oh si!" disse lei ridendo, e guadagnandosi una palla di neve anche lei.
"Questa me la paghi, signorina!" disse il ricciolino, buttandosi sopra di lei, facendola rotolare insieme a lui per tutto il giardino di casa Holver, ritrovandosi poi naso con naso.
"Hei ma che vuoi fare, levati scemo!" disse lei, per poi alzarsi e lasciarlo da solo.

A quel ricordo Charlie scoppio' a ridere, ricordava ancora quando ando' a chiedergli scusa per averlo lasciato da solo.

17 Marzo 2005, Wolverhampton.

"Beh ecco Charlie, questi sono per te. Buon Compleanno." Liam le diede il pacchetto di cioccolatini e arrossì.
"Grazie Liam" disse sorridendo e dandogli un bacio sulla guancia.
Poi vedendo che le sue guance stavano scottando, si guardo' intorno e poi scappo' imbarazzato.

Charlie resistette ancora per qualche secondo, ma il forte mal di testa, le impedì di pensare ancora, e così chiuse gli occhi e calo' in sonno profondo.


 
 
 
 

-Spazio autrice.
 

Salve a tutte ragazze, rieccomi qui uè!
Questa è una mia FF, che avevo pubblicato tanto tempo fa, sulla mia pagina facebook.
Ma non avendo molto successo,
ho pensato di pubblicarla anche qui..
Vi aspetto davvero in tante.
A parer mio è la più bella che io abbia mai scritto, quindi gradirei vedere cosa ne pensate voi :)
Potete contattarmi sia su Facebook che su Twitter, accetto tutto!


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Capitolo 2
*** Chapter Two. ***


Chapter Two.

Si risveglio' grazie ai raggi del sole che sbattevano contro il suo viso scoperto.
Noto' subito che aveva bagnato il cuscino quella notte e che sicuramente era stato solo per il fatto che gli mancava Liam.

"Charlie svegliati! Devi andare a scuola!" la voce fredda della mamma avviso' la ragazza che era arrivata l'ora di alzarsi e di continuare a vivere.
Così si alzo' ed entrata in bagno giro' la manovella della doccia, ed entro', cercando di dimenticare, cercando di tornare indietro nel tempo.
Le gocce d'acqua calda le ricadevano sul viso e si fondevano insieme alle lacrime,al ricordo della loro prima doccia insieme e del loro primo bacio.

23 Luglio, 2009.

"Ti dispiace se la facciamo insieme?" disse togliendosi la maglietta il ragazzo.
"Si ma non togliere quelli!" Rispose Charlie, puntando il dito su i suoi boxer.
"Dai Char, abbiamo 15 anni,non possiamo negare di piacerci!" disse poi lui.
"Questo non significa nulla Lia--" Liam non gli diede neanche il tempo di finire la frase, che si avvicino' a lei e la bacio', con trasporto e con passione fino ad entrare dentro la doccia.

Via la maglietta.

Via i boxer.

Via le mutande.

Ed ecco che si ritrovarono nudi, a baciarsi con passione, accarezzati dall'acqua, che scorreva nei loro corpi.
Quello fu il loro primo bacio, e l'inizio della loro storia d'amore.
Con due dita, lui entro' dentro di lei e il bagno, si riempi' dei loro gemiti.
Liam si preparava a fare le cose per bene, quando lei lo allontano' e uscì avvolgendosi in un accappatoio.

"Liam non sono pronta,scusa." disse lei, uscendo e lasciandolo da solo, sulla doccia.
"Aspetta Charlie!" disse uscendo anche lui dalla doccia.

"Scusa ok?" disse raggiungendola.
"Scusami tu Liam, e' che non l'ho ancora fatto, e non sono pronta" disse poi lei guardandolo negli occhi.
"Non lo sapevo, scusa" disse lui sentendosi in colpa.
Anche se lei dopo pochi secondi prese a baciarlo di nuovo.
"Pero' c'e' sempre una prima volta!" disse poi.
"Provi anche tu quello che provo io per te?" disse lui, abbassando lo sguardo.
"Si Liam, il mio e' un si." disse poi ridendo.
"Ok,non sono bravo a dichiararmi lo so!" disse poi baciandola un'altra volta.


Ma i suoi pensieri furono interrotti dalle grida di sua madre, che la riportarono alla realta'.

"Charlie, hai intenzione di arrivare in ritardo?" disse, gridando dalla cucina.
"Sto arrivando mamma, cazzo!" disse poi, uscendo velocemente ed asciugandosi i capelli.
In cinque minuti mise poi la felpa che le aveva lasciato Liam, un jeans e le sue converse, poi scese, fece in tempo a prendere un cornetto, e scappo' per andare a scuola gridando un: "Ciao Mamma!"

Nel cammino prese ad ascoltare un po di musica, e guarda caso gli capito' a tiro So big, la loro canzone.
"Hei ochetta, dov'e' andato a finire il tuo fratellino?" disse la sua ex del terzo anno.
"E a te che interessa?" disse Charlie, togliendo le cuffie e continuando a camminare.
"Ho bisogno di parlare con lui" disse poi la bionda.
"Non credo che ti sia piu' possibile, e adesso mi dispiace, devo andare!" disse Charlie, andandosene nervosa.
Voleva gridare a tutto il mondo, che Liam era il suo ragazzo, che non era suo fratello, e che purtroppo se n'era andato.
Voleva gridare a tutto il mondo, che l'aveva perso, e che ci stava male. Voleva gridare a tutto il mondo, che non sarebbe tornato.
Ma si limito' a piangere, e lasciarsi andare contro il muro del corridorio, svenendo.
Riusciva a sentire le voci di alcuni ragazzi che chiedevano aiuto.
"Questa ragazza e' svenuta chiamate qualcuno!" diceva un ragazzo.
"Chiamate un'ambulanza!" gridava un'altra.

Lei non sentiva piu' le braccia, ne' le gambe, e dopo un po' neanche le voci di quei ragazzi.

Il buio.

L'oblio.

L'ospedale.

Il risveglio.

"Dove sono?" chiedeva.
"Liam dove sei?" gridava.
"Liam non c'e', ci sono io con te, stai tranquilla Charlie." rispose la mamma.

-Spazio autrice.

Salve a tutte ragazze, sono sempre io.
Rieccomi con il nuovo capitolo di questa storia,
fin ora ho ricevuto solo due recensioni e spero di riceverne altre
in questo capitolo.
Spero vi piaccia, fatemi sapere.


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Capitolo 3
*** Chapter Three. ***


Chapter Three.

La sua mamma tentava di calmarla, mentre lei continuava a scalciare, disfacendo le lenzuola bianche del suo lettino.
"Liam! Liam!" gridava con tutte le forze, sperando che il suo ragazzo potesse sentirla, seppure fosse un po troppo lontano da lei. Attiro' l'attenzione di due infermiere sul corridorio, che subito entrarono.
Una di loro, probabilmente la più giovane, si preoccupo' di preparare un tranquillante, e l'altra più esperta, lo introdusse nel corpo di Charlie, facendola calmare in poco più di dieci minuti.

Mullingar 27 Aprile 2010, ore 13.40.

"Liam ti senti bene?" le chiese Janet, la sua nuova madre.
"No signora, sto malissimo" disse lui, non accorgendosi del fatto che l'aveva chiamata ancora una volta "signora".
"Quante volte ti ho detto che puoi tranquillamente chiamarmi Janet?" chiese poi lei ricevendo le scuse del ragazzo poco dopo.
"Si tratta di Charlie?" chiese lei ancora una volta cercando di attaccare discorso.
"Si Janet, il vero motivo per cui sono qui adesso, non e' perche' i miei mi hanno dato in adozione, veramente, di cognome faccio Payne. Ho scoperto qualche mese fa, della mia adozione a soli cinque mesi." si soffermo' un attimo, alzando gli occhi al cielo,vedendo poi che Janet lo incitava a continuare.
"Beh,sono qui perche' il padre di Charlie, ha scoperto di noi.. Janet,noi stiamo insieme da quasi un anno." disse poi tutto d'un fiato.
"Bel problema" disse lei poggiando una mano sulla fronte.
"Farei di tutto per starle vicino, ma se metterei soltanto un piede sulla soglia di casa sua, o se proverei a contattarla, passerei guai seri." disse lui.
"Liam ascolta, vedro' che posso fare per contattarli ok? Tu intanto, non perdere mai le speranze, mai." disse lei, andandosene.

Wolverhampton 27 aprile 2010, ore 17.34

"Credo che si svegliera' molto meglio adesso!" disse l'infermiera prima di rivolgere un debole sorriso alla madre, prima di chiudersi la porta alle spalle.
"Signorina aspetti, quando crede che potra' rimettersi?" chiese la madre.
"C'e' bisogno di fare alcuni accertamenti, ma credo che in due giorni, se non ci sono complicazioni tornerete a casa." rispose, e poi usci'.

Due giorni dopo, un dottore ando' a trovare Charlie all'ospedale, e richiamo' sua madre in disparte per comunicarle una cosa.
"Si mi dica dottore!" disse lei allontanandosi dal letto della figlia.
"Pultroppo ci sono state delle complicazioni, sua figlia ha un problema ai reni,e nei prossimi giorni dovra' ricorrerere ad un intervento che la privera' di un rene.." disse il dottore, abbassando lo sguardo.
La madre non fece in tempo a trattenere le lacrime, che il suo viso si allago' in un mare di gocce salate.
"La prego, mi dica che non c'e' pericolo di vita." chiese, asciugandosi le lacrime, per non essere vista dalla figlia.
"Questo e' da vedere dopo l'intervento.." disse e poi lascio' la madre li, con la figlia, e un mare di dolore.


-Spazio autrice.

Ciao a tutte ragazze, come vi va la vita?
Io sono felice perchè con il mio ragazzo va a gonfie vele, mlmlml.
Okay basta, spero che questo capitolo vi piaccia.
E spero che recensiate in tante.



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Capitolo 4
*** Chapter Four. ***


Chapter Four.

Aprì gli occhi e si vide davanti sua madre che parlava nuovamente con il dottore.
"Buon Giorno" disse stiracchiandosi.
"Buon Giorno Charlie, sicuramente non vorresti trovarti qui, vorresti stare con i tuoi amici adesso.." 
-"Non ho amici Paul" rispose la ragazza prima che il dottore finisse la frase.
"Beh, volevo che annotassi qui le tue emozioni, puoi scrivere quel che vuoi"
"Oh non dovevi, grazie." rispose lei, mostrandole un sorriso debole.
Era diventata fragilissima, e i giorni dentro quell'ospedale passavano veloci, tenendola come se fosse in una gabbia.
"Charlie voglio che tu sappia che..." 
"So gia' tutto Paul, vi ho sentiti qualche giorno fa." disse.
"Ormai la mia vita non ha un senso." continuo'.
"Non e' vero Charlie, tu devi lottare per vivere." il dottore voleva consolarla.
"Domani faremo l'intervento, promettimi che lotterai con tutte le forze che hai. Promettimelo Charlie." chiese poi.
Lei non rispose.
Se erano i suoi ultimi giorni di vita, avrebbe voluto trascorrerli insieme al suo ragazzo.
Voleva averlo al suo fianco, voleva accarezzarlo, e voleva guardarlo negli occhi, dopo l'ultima volta.
"Potete lasciarmi da sola, per favore?" chiese la ragazza, trattenendo le lacrime fino a quando non uscirono. Pianse, per l'immenso dolore.
Aveva perso il suo ragazzo, e adesso doveva anche lottare per continuare a vivere.
Sentiva dolore, al cuore. 

Aprì quel diario, prese una penna, e comincio' ad annotare qualcosa.

-Caro diario, la mia vita e' nelle mie mani, sembra stupido, ma domani saro' sottoposta ad un'intervento dove non so se ne usciro' viva.
E in tutto questo, lui non c'e', non e' qui a dirmi di stare calma, non e' qui a dirmi che andra' tutto bene.
Mi sono promessa che lo avrei rivisto.
Lo prometto nuovamente, io lottero' per noi
.-

Chiuse il suo diario, e si giro' dall'altra parte, affondando il suo viso sul cuscino, che continuava ad assorbire gocce d'acqua, pien d'amore.

Mullingar 1 Maggio 2010, ore 20.56.

"Liam, la cena e' pronta, scendi giu'!" così il ragazzo chiuse il suo diario, e scese le scale per poi sedersi al tavolo.
"Buona cena." disse lui, sorridendo.
"Liam, volevamo dirti una cosa, si tratta della tua voce.." le spiego' Janet mangiando un boccone.
"Oh no, so che la mia voce fa schifo, smettero' di cantare sotto la doccia. Lo prometto!" disse ridendo.
"Ma no Liam, dovresti andare ai provini per x-factor, hai una voce pazzesca!" lo incoraggio' Andrew, il padre.
"L'unica che adorava la mia voce era.. Charlie. E ha dei gusti estremamente schifosi, quindi non credo che sia pazzesca." disse ancora.
"No credo che tua sorella abbia ragione, dovresti provare." a quelle parole il ragazzo annui solamente, poi ringrazio' per la cena, e torno' in camera.
E comincio' a scrivere per sfogarsi.
Voleva che a quel provino ad accompagnarlo fosse la sua ragazza, ma lei chissa' dov'era.

Wolverhampton 2 Maggio 2010, ore 10.15.

"Charlie preparati, e sii forte, fra un quarto d'ora Melanie, ti accompagnera' in sala operatoria." disse il dottore, e lei e l'infermiera si scambiarono alcuni sguardi.
"Mi raccomando, so che ce la farai Charlie." le disse Melanie, prima di sistemarle la flebbo.
"Se lotto, e' solo perche' ho promesso di rivedere Liam." le disse, sorridendole.
L'altra annuì, e poi parlarono del piu' e del meno.
"Siamo pronte?" Charlie annuì, e lei la porto' in sala operatoria.
Stavano per togliergli il rene affetto dal tumore, c'era chi pregava fuori, chi piangeva.
Ma lui non c'era, e lei aspettava solo la sua presenza.


-Spazio autrice.

Rieccomi qui, con questo capitolo c:
Spero proprio che vi piaccia, perchè ci ho messo anima, cuore
e soprattutto il tempo per perfezionarla, e aggiornare.
Vi aspetto in tante, anche su twitter e su facebook.

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Capitolo 5
*** Chapter Five. ***


Chapter five.

Era appena entrata in sala operatoria, e cominciava ad addormentarsi per via dell’anestesia. 
Le faceva paura il fatto di non sentire gia’ alcune membra. Tutti le dissero un furtivo: “Buona fortuna Charlie”, e si addormento’ del tutto.

Mullingar 2 Maggio, ore 10.28

“Liam ti senti bene?” busso’ alla porta Janet.
“Non mi sento affatto bene, entra pure.” Disse il ragazzo, e la madre aprii la porta, sedendosi nel letto accanto a lui.
“Hai bisogno di qualcosa?” le chiese poi.
“Non credo che cambierebbe nulla, ho sempre avuto un sesto senso, e ho un brutto presentimento!” disse il ragazzo, mettendosi le mani ai capelli.
“In che senso?” le chiese Janet.
“Sono sicuro che sta succedendo qualcosa a Char..” disse poi massaggiandosi le tempie.

Wolverhampton 2 Maggio, ore 18.09.

Resto’ dentro quella sala per otto ore, ma riuscirono ad operarla per il verso giusto, anche se le aspettava qualcosa che nessuno si sarebbe mai immaginato.
Charlie si risveglio’ come in un sogno, e mugugno’ qualcosa prima di aprire completamente gli occhi.
Sua madre le teneva la mano e suo padre, restava dietro i vetri.
Lui e sua figlia non avevano mai avuto un bel rapporto. Suo padre, contribuiva a renderle la vita infelice.
Le aveva proibito di vivere una vita allegra, una vita dove una sedicenne cominciava a realizzare qualche sogno, dove iniziava a crescere. La picchiava, e l’aveva anche allontanata dal suo amore piu’ grande.

Mullingar 2 Maggio, ore 18.11.

“Prova a chiamarla no?” le chiese ancora una volta la madre entrando nuovamente nella sua stanza
“Hai ragione, provo a chiamarla.” Disse,poi prese il suo iPhone nero, e digito’ velocemente il numero della ragazza sulla tastiera touch.
“Risponde?” le chiese preoccupata Janet.
“No, non risponde, sto diventando nervoso!” disse Liam, gettando il telefono nel letto, e prendendo la giacca e uscendo prima dalla stanza, e poi da casa.
Piangeva, perche’ era sicuro che le stava succedendo qualcosa, e perche’ non poteva raggiungerla.
Piangeva perche’ non le era vicino, perche’ non l’aveva rassicurata, perche’ non le aveva detto che sarebbe andato tutto bene. 

Wolverhampton 2 Maggio, ore 18,13.

“Piccola vorresti parlare con tuo padre?” le chiese la madre.
“Non capisci mamma, io non voglio piu’ vederlo, mi ha rovinato la vita. Liam non c’e’, io sto male, forse moriro’, e non potro’ piu’ rivederlo. Mi manca, da morire mamma. E nessuno colmera questo vuoto dentro di me, nemmeno quelle cinque parole spiaccicate nella mente di papa’.”
“Stai esagerando adesso, Charlie!” le disse la mamma.
“No mamma, voglio che senta tutto quello che ho dentro. Amo Liam, e anche se mi proibira’ di vederlo,lo amero’ comunque! Che cosa ho fatto per meritarmi tutto questo? Cosa ho fatto?” le grido’ Charlie.
“Basta, Charlotte!” la madre le tiro’ un ceffone.
Scarico altra rabbia piangendo, e mandando via la madre, che ando’ dal padre.
“Hai sentito tutto vero?” le chiese.
“Mi odia, e mi sento in colpa. Ma ha sbagliato a non dirmi niente.” Disse il padre, prendendo il cellulare di sua figlia dalla tasca, e notando una chiamata persa. Scorse il touch in modo goffo, e poi riuscii a vedere chi l’aveva chiamata. Sullo schermo era apparso il nome di quella persona che mancava tanto alla figlia “Liam.”.
Era intento a richiamarlo, ma poi sbuffo’ sicuro di quello che stava facendo, e ripose il cellulare nella tasca sinistra, e andarono a prendere un caffe’.”
“Io credo che le passera’ presto, questa storia di Liam” disse poi.
“Matthew, Liam non e’ suo fratello, e lo sappiamo bene tutti. Perche’ proibire loro di amarsi?” 
“Senti Leah, non e’ questo il punto. Odio Liam okay? E’ piu’ forte di me, e non voglio vederlo insieme a Charlie. E’ chiaro?” le disse con tono acido il padre.
“Non si puo’ odiare un ragazzo, e per lo piu’ Liam. Sappi che lo cerchero’ ovunque egli sia, provero’ a chiamarlo, lo trovero’ e si sistemera’ tutto.” Le disse la madre.
“Emh, per i numeri di telefono, beh mi dispiace..” disse, spezzando e gettando in acqua la scheda di sua figlia, la sua, e quella di sua moglie.
“Come hai fatto a trovare il mio cellulare?” le chiese Leah, arrabbiata, non le diede neanche il tempo di rispondere che fece per andarsene, quando il Matthew, l’afferro’ per il polso, e la strinse a se.
“Senti sgualdrinetta, se non fai la buona, sai gia’ che fine farai!” le disse lasciandola andare.
Leah, piangendo torno’ all’interno dell’ospedale.
“Signora Leah Holver?” le chiese un’infermiera.
“Si?” le rispose.
“Il dottor. Paul l’aspetta nel suo ufficio per dirle una cosa” le disse, prima di sparire per il corridorio.
Appena entro’ nel suo ufficio, asciugo’ le lacrime, e si mise a sedere in una poltrona dietro la scrivania.
“Signora, lo so che non e’ il momento adatto per parlare con lei, pero’ vorrei che venisse a sapere cosa sta succedendo veramente.”
Leah,lo incito’ a continuare.
“Beh,vede, abbiamo fatto delle accertazioni dopo l’intervento, e il tumore,ha colpito anche i polmoni.”
“C-che significa?”
“Due mesi,e non ci sara’ piu’ niente da fare.”-“La prego signora,non si scoraggi. Dobbiamo solo credere nei miracoli.” Leah scoppio’ in un pianto sonoro, sentendo tutto il dolore prendere il sopravvento su di lei.
“Signora, la prego. Realizzi i sogni di sua figlia, finche’ puo’.”


-Spazio autrice.

Saaalve! Rieccomi qui, con un infinito ritardo.
Come sempre, yeah.
E' che ho avuto un sacco da fare con le interrogazioni,
per la chiusura del primo quadrimestre.
Spero che questo capitolo vi piaccia,mlmlml.
Vi aspetto in tanti a recensire, o anche su Facebook e Twitter.

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Capitolo 6
*** Chapter Six. ***


Chapter six.

La madre torno' dalla figlia asciugandosi le lacrime.
''Charlie,su dai,si torna a casa'' le disse.
''Mamma stai bene?"le chiese la ragazza per via degli occhi rossi.
"Si tesoro,ho solo litigato con papa', e ho deciso finalmente di andarmene. E sai che ti dico?" Le disse.
"Cosa?" Le chiese Charlie incuriosita.
"Troveremo Liam,costi quel che costi! Ho vissuto per troppo tempo rinchiusa in casa con tuo padre che ci ha solo resi infelici. Hai bisogno di realizzare i tuoi sogni, e di vivere questa vita prima..."
"Prima cosa mamma?" Charlie aggrotto' la fronte,in attesa di una risposta. Ma a interrompere quel silenzio,fu Paul a bussare alla porta.
"Avanti!" Disse la madre.
"Ciao Charlie,come vedi stai per uscire da questo carcere hai visto?" Chiese Paul.
"Non lo definirei proprio "carcere", quella e' sicuramente la scuola, almeno qui mi aiutate a vivere qualche giorno in piu'!" Rispose la ragazza.
"Ecco Charlie,voglio che tu adesso mi prometta che qualsiasi cosa accadra',tu realizzerai i tuoi sogni, e diventerai la persona che hai sempre voluto essere. Voglio essere sincero con te, e come credo che hai gia' capito, nelle condizioni in cui sei, non ti rimane molto per realizzarli tutti." A quelle parole Charlie comincio'a scaricare gocce salate, che le bagnavano il viso,facendo mettere in risalto i suoi grandi occhi pieni di dolore. "Quanto mi rimane?" Chiese tra i singhiozzi.
"Due mesi" quelle due parole,furono la goccia che fece traboccare il vaso, il suo cuore si spezzo' in mille pezzi, e tutti riuscivano a sentire le sue urla.
"Lasciatemi sola,vi p-prego." Disse,per poi vedere quelle due figure -piene di vita,secondo lei- scomparire,con il viso rigato da qualche lacrima.
Charlie avrebbe potuto dire loro che dovevano sorridere perche' almeno loro non avevano segnata la morte sul calendario, e perche' almeno loro avevano tantissime cose da fare e tutto il tempo loro a disposizione. Mentre lei,aveva solo due mesi di tempo,per trovare tutto quello che non aveva mai desiderato prima,e per realizzare il suo unico sogno. Si chiedeva incessantemente perche' le stava capitando tutto questo. Perche' la vita era stata cosi' ingiusta nei suoi confronti.
Bussarono nuovamente alla porta.
"Avanti" disse,ascigandosi le lacrime e vedendo entrare dalla pota una ragazza bionda,con gli occhi nocciola, nel vederla gli si illuminarono gli occhi, e gli scappo' un sorriso. "Charlie!" Grido' la ragazza.
"Ruth!" Grido' Charlie,andandola ad abbracciare.
"Quanto mi sei mancata!" Continuo'.
"Anche tu, appena ho saputo sono subito corsa qui." Rispose Ruth.
"Ehi Charlie, chi e' questa bella ragazza?" Chiese la mamma entrando dalla porta
"Mamma lei e' Ruth,la sorella di Liam." Disse Charlie.
"Ruth Payne, piacere" disse Ruth,porgendo la mano alla madre.
A quelle parole Leah resto' pietrificata. Poi strinse la mano della ragazza. "Sono Leah, la madre di Charlotte, piacere mio." Disse.
" Non e' bello parlare del mio passato, ma e' giusto che voi due sappiate come stanno le cose una vola per tutte. Tutto e' iniziato quando dopo tre anni di matrimonio con tuo padre Charlie, scoprimmo che non potevamo avere bambini, allora decidemmo di adottarne uno, ma solo dopo aver firmato tutto mi accorsi che ero incinta di te, di due mesi. Liam aveva solo quindici giorni quando lo abbiamo adottato. Ma tuo padre lo ha sempre odiato,perche non voleva bambini, e la scusa giusta per mandarlo via da noi e' stata la vostra storia." Disse poi emozionandosi.
"Mamma,io non lo sapevo, mi dispiace".l'abbraccio' Charlie.
"Adesso,e' l'ora di trovare Liam, non abbiamo tempo per il passato, dobbiamo renderti felice Charlie."
"Finche' possiamo" continuo' Ruth.

Mullingar 2 Maggio,ore 19.45.

"ehi amico stai bene?" chiese il moro sedendosi accanto a Liam e sventolando una mano davanti il suo viso.
"emh,che cosa?e tu chi sei?"rispose Liam.
:"sono babbo natale,amico!" rispose.
"Smettila, e non sono tuo amico!"
"Oh ma come siamo simpatici!Non ti stupro mica piccoletta!" Scherzo'.
"Ehi gay ai bambini non piacciono le tue battutine,caro Babbo Natale!"
"Okay provo a fare il serio, io sono Zayn Jawaad Malik."
"Io sono Liam e basta." Scherzo' Liam.
"Ehi amico, sei buffo sai?" Disse Zayn.
" Tu invece hai l'aria di un Babbo Natale ubriacone"
"Ne vuoi un po'?" Chise il moro,porgendogli la sua birra quasi finita.
"No grazie non bevo!" Rispose traquillamente Liam.
"Mmh, okay! Non sei di qui vero?" Chiese Zayn.
"Come hai fatto a scoprirlo?" Chiese Liam.
"Accento inglese, capelli pisciati alla Justin Bieber..Comunque neanche io sono di qui, sono di Bradford."
"Dovresti essere un tipo tollerante dato che in Inghilterra lo sono tutti, al posto di tirartela. E poi i miei capelli non sono pisciati, semmai la tua cresta e' una cagata di corvo a forma del gelato che danno al Mc Donalds!" Rispose ridendo Liam.
"Su tutte le cose senza senso che hai sparato questa sera,giuro che questa e' quella peggiore!" Scoppio' a ridere insieme a lui Zayn.
"Grazie" disse Liam.
"E per cosa amico?" Chiese Zayn stupito.
"Per avermi fatto ridere"
"Si tratta di una ragazza?" Chiese Zayn dopo aver accettato i ringraziamenti.
"Beh si, purtroppo mi hanno separato da lei. E ho avuto un brutto presentimento,sai ho un certo dono, e prevedo le cose che succedono alle persone che mi stanno piu' care, e avverto quando sta succedendo qualcosa. Sto male dentro." Disse.Liam.
"Ehi siccome e' ora di cena, ti va di venire a mangiare a casa mia,cos= ne parliamo meglio, ci conosciamo e mia madre mi lodera' dicendo che finalmente ho trovato un amico".
"Mmh, okay, ma prima lo dico a Janet, se no si spaventera' e mandera qualche pattuglia a cercarmi. Adoro quella donna"
" Ma non avevi detto che tu e la tua donna siete stati separati?" Chiese Zayn perdendo il filo.
"Si certo, Janet e' la mia madre adottiva, ma non riesco a chiamarla mamma" disse Liam,digitando il numero di Janet e rassicurandola dicendogli che aveva trovato un amico e che stava andando a cenare da lui.

"Sai cantare amico?" Chiese Zayn.
"Non sono un professionista ma me la cavo, e tu?" Chiese Liam.
"Me la cavo anch'io. Infatti il prossimo mese faro' il provino ad x-factor."
"Oh congratulazioni!Io ci ho provato due anni fa,ma non mi hanno preso. La mia ragazzaha il mio stesso sogno,quest'anno avevamo deciso di ritentarci ma senza lei,non vado da nessuna parte."
"Vedrai che riusciro' a convicerti,che ne dici se ti aiuto a trovare la tua ragazza? Potremmo andarci tutti e tre insieme" propose Zayn.
"Non credo che ci riusciremo, ma tentar non nuoce." Disse Liam.
"Vedrai che ce la faremo,amico." Disse Zayn.
"Grazie,amico". Rispose Liam,dandogli una pacca sulle spalle.


-Spazio autrice.

Buonasera belle c:
Oggi ho aggiornato anche quella di Justin,
approposito facciamo ancora gli auguri a questo 19enne. <3
Spero che vi piaccia, un bacio!
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Capitolo 7
*** Chapter Seven. ***


Chapter seven.

Wolverhampton 7 Maggio 2010, ore 6.02.

"Charlie sei proprio sicura di quello che vuoi fare?" chiese la madre.

"Mamma, andare a Mullingar da Niall,mi renderebbe soltanto un po' piu' felice, ora come ora." disse Charlie.

"Boh,come vuoi tu. Sii felice Charlie. E tu Ruth,prenditi cura di lei,ti prego."
"Oh mamma mia, e' solo una settimana Leah!" rispose Ruth.
"La mamma e' sempre così, non farci caso" rispose Charlie.
"Ok,mi raccomando ragazze, chiamatemi appena arrivate." rispose la madre,senza dare importanza alla predica che le aveva fatto Ruth,poco prima.
Infondo Ruth era adulta,e sapeva come comportarsi da buona sorella maggiore con Charlotte.

Mullingar 7 Maggio 2010, ore 12.53.

"Hei femminuccia, e' ora di svegliarti, mia madre aspetta solo noi per pranzare!" sussurro' Zayn,all'orecchio di Liam.
"No,mamma,non voglio andare a scuola!" mugugno' Liam coprendosi del tutto la faccia con il piumone blu.
"Liam cazzo,svegliati,prima che mia madre venga a tirarti un secchio d'acqua gelata." rispose Zayn.
"Mamma non voglio andare a scuola!" continuava a dire Liam.
"Oh ciao Charlie, hai bisogno di Liam? Un secondo che te lo chiamo!" pronuncio' apertamente Zayn,per farsi sentire da Liam,che in un millesimo di secondo,corse dritto davanti la porta per incontrare la sua amata.

"Sei un gay di merda Zayn,non ti permettere mai più" rispose Liam,tirandogli un cuscino.
"Era l'unico modo per svegliarti amore!" 
"Non chiamarmi amore, gay!" rispose Liam,mettendosi i jeans.
"Ti voglio bene Liam,non ho mai avuto un amico come te." sdrammatizzo' Zayn.
"Da dove arriva questa corrente di dolcezza?" rispose Liam divertito.
"Boh,non so scusa,gay" 
"Ecco adesso ci siamo,femminuccia!" disse Liam -" Comunque, io non ho mai avuto un amico, nessuno a parte te, ritieniti fortunato." continuo' scendendo le scale insieme a Zayn,dopo essersi messo una maglietta.
"Buon giorno Mrs. Malik, scusi il ritardo" disse Liam.
"Oh Liam, non siamo mica a scuola!" Rise la madre di Zayn.


"Grazie il cibo era buonissimo"
"Sono contenta che ti sia piaciuto Liam!" rispose.
"Mamma,noi andiamo a fare un giro,ci si becca!" rispose Zayn,trascinando l'amico alla porta.
"Dove mi porti caro amichetto gay?" chiese Liam.
"Io e tu andiamo a fare i biglietti per Wolverhampton, così ritorni nella tua citta' e ti senti meglio"
"Ma sei scemo?Se Matthew mi trova,sono morto, e Janet non vuole figli morti trai piedi." scherzo' Liam.

"Magari troviamo Charlie, che ne dici?" chiese Zayn, con faccia da cucciolo. -" E magari trovo qualcuno anche io."
"Si ma speriamo non la seconda opzione, non accetto tradimenti nella nostra relazione,sappilo." rispose Liam.
"Sei un fottuto gay,amico!" rispose Zayn disgustato.
"Oh,senti chi parla,la femminuccia che di notte dorme praticamente attaccata a me."
"Sono dettagli,dettagli,capisci?
" rispose Zayn, sbattendo le sopracciglia.
"Oddio, sei fuori, gay!"
"Ma voi vi divertite a chiamarvi gay tutto il tempo?" chiese il ragazzo che stava dietro il bancone della biglietteria.
"Hei Jacob, un pacchetto di cavoli tuoi?" chiese Zayn.
"Hei amico,stavo scherzando. Che vi serve?"
"Due biglietti per Wolverhampton, Inghilterra." rispose Zayn.
"Che era in Inghilterra lo sapevo gia',comunque ecco a voi"
"Sii piu' simpatico la prossima volta Jacob,ci si vede amico" rispose Zayn,battendo il cinque con il ragazzo,e uscendo insieme a Liam dal negozietto.

Mullingar 7 Maggio, ore 12.56. -pov Charlie.

"Fiu',siamo arrivate."
"Che ti costa suonare,Charlie?" chiese Ruth,imbarazzata.
"Che c'e', vuoi conoscere Niall-ho degli occhi stupendi-Horan?" 
"No,e' che mi scappa" rispose imbarazzata Ruth.
"Ah,ok. Adesso suono!" rispose suonando il campanello.

"Emh,si chi e'?" rispose da dietro la porta il biondo.
Le due ragazze restarono in silenzio.
"Chi e' che rompe di prima mattina,che ore saranno le sei?" chiese ancora il biondo.
"Le sei erano quando siamo partite da Wolverhampton,cretino!"

a quelle parole,il biondo aprii la porta, e vedendo Charlie, sbarro' gli occhi,restando paralizzato,a bocca aperta.
Passarono qualche minuto a scambiarsi sguardi di felicita' e poi,Charlie non seppe trattenere le lacrime,e gli si getto' addosso,abbracciando il suo piu' bel cugino,il suo miglior cugino.

"Mi sei mancato,Horan!"
"Anche tu,piccola Charlie."
"Sei cresciuto un sacco! Ah lei e' Ruth,la sorella di Liam." Niall le guardo' stranite,poi le porse la sua mano,e Ruth la strinse,e entrarono.
"Niall,ti ho sempre detto tutto,tranne questo. Era il segreto tra me e Liam,e sai che io li mantengo tutti. Anche se ormai,e' finito tutto. Io e Liam non siamo fratelli."
"Tu e lui non siete fratelli? Allora potete amarvi regolarmente, no aspetta,come e' finito tutto? Dov'e' Liam? " chiese Niall.
"Liam non c'e', ci hanno separati. Non ho notizie di lui da giorni."
"Come vi hanno separati? Non posso crederci. Non dirmi cazzate Charlie,non ora." rispose Niall,sbalordito.
"Niall, c'e' un'altra cosa che devo dirti."-disse Charlie- "Ruth,puoi aspettare qui in salotto se non ti dispiace?" continuo'.
"Certo" rispose Ruth, così i due salirono in camera, e Charlie si sedette sul letto ancora non fatto del cugino, lasciando cadere l'occhio sulla foto di lei,con Niall, e ..Liam. Lascio' scendere alcune lacrime, e Niall l'abbraccio'.
"Niall, io sono malata."
" Che eri malata di mente lo sapevo gia' Charlie." rispose scherzando Niall,poi torno' serio.
"No Niall,non sto scherzando. Mi hanno dato due mesi." rispose Charlie,abbassando lo sguardo,lasciando scorrere altre lacrime.
"C-cosa?" Niall diventava sempre piu' con gli occhi lucidi.
"Si Niall." rispose Charlie,tenendo sempre la testa bassa.
"Oh, dio mio. Dimmi che non e' vero!" le lacrime cominciarono a scendere anche sul viso di Niall,che abbraccio' nuovamente la cugina.
"Non puo' essere,no,no,no." gridava.
"Niall,ti prego, aiutami a trovare Liam!" lo impreco' Charlie.
"Non ti preoccupare,lo troveremo. Adesso abbracciami,che ho bisogno di te." 

Rimasero abbracciati,piangendo per piu' di dieci minuti. Dopo quella notizia, Niall non era piu' in se, e questo faceva stare ancor piu' male Charlie,che soffriva in silenzio.

"Niall,dimmi che lo rivedro',dimmi che gli diro' un ultimo 'ti amo',dimmelo ti prego."
"Te lo prometto,Charlie" rispose il biondo,abbracciandola nuovamente,e asciugando le lacrime alla ragazza.


-Spazio autrice.

Salve bellissime! Eccomi qui con questo capitolo,bello bello.
mlmlml, fatemi sapere se vi è piaciuto!
Ci ho messo l'anima per questa Fan Fiction, e vorrei sapere se
vi ha colpite, o no:)
Mi trovate sempre su twitter e facebook.
O nell'altra FF.

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-C'è un posto per me nel tuo cuore? 
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Capitolo 8
*** Chapter Eight. ***


Chapter eight.

9 Maggio 2010,Aeroporto di Dublino (Irlanda), ore 8.30

“Eddai Liam,vedrai che la troverai!” disse Janet,abbracciando nuovamente il figlio prima che salisse sull’aereo insieme a Zayn,e alla nonna del moro.
“Speriamo” disse un’ultima volta e poi la saluto’ e salii per le scalinate.
“In bocca a lupo!” ripete’ la madre di Zayn.
“Crepi!” risposero in coro i tre.

Mullingar, 9 Maggio 2010 ore 9.00

“Niall,vado a fare una doccia così poi usciamo insieme a Ruth!” disse Charlie affacciandosi dalla porta della stanza del biondo,il quale neanche si volto’ perche’ troppo impegnato a chattare al computer.

La ragazza salii poi di corsa in camera sua,e svelta si intrufolo’ nel bagno, tolse l’intimo,e giro’ la manovella della doccia da dove fuoriuscirono tantissime goccioline d’acqua gelata.
In questi giorni si era mostrata piu’ serena,ma era solo una stupida apparenza.
Lei soffriva dentro come nessuno, pensava a come sarebbe stata la vita degli altri senza la sua presenza,e se a suo padre avrebbe importato qualcosa della sua morte.
Voleva trovare Liam,che era all’oscuro di tutto cio’,voleva baciarlo,e dirgli quel maledetto ‘ti amo’ per l’ultima volta.
E voleva realizzare il suo sogno piu’ grande,salire su quel palco.
Quella malattia la stava prosciugando lentamente, era quasi diventata anoressica,non mangiava piu’ come prima, forse neanche una piccola parte di quello che mangiava prima.
Sotto gli occhi verdi,riposavano due borse nere, dovute alla troppa stanchezza e al fatto che certe notti neanche dormiva.
Si sentiva persa,e anche il suo bellissimo sorriso era sparito.
Nella sua mente vagavano tanti pensieri,e troppi ricordi.
Ricordava il bellissimo volto di Liam,e pensava a quanto i suoi giorni siano bui senza essere al suo fianco.
Ma voleva anche sparire,pensava che la sua esistenza non importasse a nessuno.
Ma non era così,Liam e tutti gli altri le volevano bene, e senza di lei niente sarebbe stato come prima.

Intono’ le note della canzone che le era stata dedicata dal suo ragazzo.
E con una voce angelica incanto’ il cugino che salii in camera sua per ascoltarla meglio.

-You’ve got that smile,
That only heaven can make.
I pray to God everyday,
That you keep that smile.


Il sorriso di Liam era l’immagine principale nella sua testa.

Yeah, you are my dream,
There’s not a thing I won’t do.
I’ll give my life up for you,
Cos you are my dream.


Liam era il suo sogno, avrebbe dato la sua vita per lui.

And baby, everything that I have is yours,
You will never go cold or hungry.
I’ll be there when you’re insecure,
Let you know that you’re always lovely.
Girl, cos you are the only thing that I got right now


Era l’unica cosa che aveva,ma che era lontano da lei.

One day when the sky is falling,
I’ll be standing right next to you,
Right next to you.
Nothing will ever come between us,
I’ll be standing right next to you,
Right next to you.


Se ci sarebbe solo qualche mese in piu’ per stare insieme a lui, avrebbe lottato per averlo.



“Char,credo che tu dovresti fare il provino per x-factor!” disse il biondo,sistemandosi nel suo letto e interrompendo quella voce melodica.
“Ma sei scemo o cosa?” disse Charlie.
“No sono Niall.”
“Ma hai visto? Ho una voce da papera!” rispose Charlie.
“Se tu hai una voce da papera,io sono il principe azzurro!” ribatte’ Niall.
“Ti sei fregato cuginetto,tu sei un principe azzurro!”
“Ma non e’ vero! Se vuoi ti accompagno,so che e’ il tuo sogno.” Rispose Niall.
“Lo faresti per me?” chiese Charlie,quasi piangendo.
“Ovviamente,e poi voglio farlo anche io questo provino!” rispose il biondo.
“Grazie, grazie di tutto!” disse Charlie gettandosi tra le braccia del cugino che l’accolse in un abbraccio.

In aereo per Manchester 9 Maggio,ore 9.30

“Quando arriviamo Zayn?” chiese Liam.
“Porca zozza Liam stiamo arrivando,mettiti un tappo in bocca.” Borbotto’ Zayn.
“Stai zitto gay,così svegliamo tua nonna!” sussurro’ Liam.
“Cazzo me frega di mia nonna,quella campa cent’anni!” rispose Zayn.
“Ehi giovanotti parlate pulito!” disse una vecchietta li vicino.
“Ci scusi signora!” dissero in coro.
“Signora un corno,io sono una signorina e sono anche single.” Rispose l’anziana.
“Ti giuro,in questo momento mi verrebbe voglia di chiamare Harry!” disse Zayn.
“Chi e’ Harry?” chiese Liam.
“Un mio ammiratore,credo!” rispose la signora.
“E stia zitta un secondo vecchietta dei miei stivali, ah comunque Harry e’ mio cugino.” Rispose Zayn.
“Anche io ho un cugino,si chiama Niall, ed e’ molto carino per te.”
“O per te?” scherzo’ Zayn.
“Smettetela di fare i finocchietti ragazzi,così nessuna ragazza cadra’ ai vostri piedi.”
“Emh,signora io la ragazza ce l’ho gia’,e per Zayn non c’e’ problema,puo’ tenerlo lei!” fece un sorrisetto Liam.
“Io ti uccido!” rispose Zayn,ma non fece in tempo a dargli una sberla che una voce annuncio’ che stavano per atterrare.

“Signori e signore,siete pregati di allacciare le cinture,stiamo per atterrare a Manchester.”
“Oh Liam la signorina che e’ passata poco fa,ha appena annunciato che stiamo per atterrare!” disse Zayn con il viso talmente illuminato che mancavano solo gli occhi a cuoricino e sarebbe stato uguale ad un personaggio dei cartoni animati.
“E allora?” rispose Liam
“Beh allora,appena passa di qui voglio parlarci.” Disse contento Zayn.
“Non la conquisterai mai,credimi.”
“Beh sta a vedere!” rispose Zayn aggiustandosi il ciuffo.
“Signorina?” disse poi.
“Signore,non c’e’ tempo per ordinare qualcosa ok? Lei e’ un gran maleducato,stiamo atterrando lo capisce?” rispose la signorina acida come non si sa cosa.
“Te l’avevo detto!” sbuffo’ Liam scoppiando a ridere.
“Non e’ divertente.” 
“Hai una faccia da pesce lesso Zayn,dovresti vederti!” continuo’ a ridere Liam.
“Sta zitto e allaccia le cinture,gay!” rispose Zayn.

Wolverhampton 9 Maggio 2010,ore 19.30.

“Beh amico,che dirti? Dopo una giornata di girare Manchester e poi la tua citta’,devo davvero dire che mi sono divertito,e che ci divertiremo anche nei prossimi giorni.” Ammise Zayn.
“Ti va di tornare in albergo?” chiese Liam.
“Se devi stuprarmi preferisco di no.” Rispose Zayn.
“Non ne ho bisogno,ho gia’ una ragazza,femminuccia!” disse Liam,inboccando per il vialetto.


Mullingar 9 Maggio 2010, ore 19.45

Domani mattina chiamo la redazione di x-factor,così ci iscriviamo per il provino.” Disse Niall,rivolto verso Charlie.
"Va bene!” rispose euforica Charlie.

Wolverhampton 9 Maggio 2010,ore 19.45

Domani mattina chiamo la redazione di x-factor,così ci iscriviamo per il provino.” Disse Zayn rivolto verso Liam.
"Okay" rispose Liam.


-Spazio autrice.

Hola chicas! Si dice così vero? :o
Questa storia l'aggiorno quasi ogni giorno perchè è già pronta.
Però oggi aggiorno anche quella di Justin promesso!

Recensioni? Cosa ne pensate di questa storia? Cosa pensiate che accada?
Fatemi sapere anche su twitter e facebook.


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Capitolo 9
*** Chapter Nine. ***


Chapter nine.

Mullingar 10 Maggio 2010,ore 10.00.

“Ehi Charlie,mi hanno risposto solo adesso, il primo provino e’ domani.”
“Oh va bene,hai gia’ prenotato l’aereo per Londra?.”chiese Charlie,guardandosi allo specchio e notando qualcosa che non andava nei suoi capelli, in realta’ a causa della malattia,cominciavano a caderle.
“Si.” Rispose il biondo.
“Niall,potresti andarmi a comprare una bandana?” chiese,ma nessuno le rispose. –“Niall? Ma cosa combini?” disse incamminandosi sul corridorio,e notando due testoline attaccate.
“Ruth e Niall? Cosa state facendo?” chiese ancora.
“Emh,niente.” Rispose Ruth.
“Aveva qualcosa sugli occhi,e l’ho avvisata.” Rispose Niall.
“Si certo come no,corro a comprarla io la bandana,che qui ci sono due fuochi accesi,intanto preparate le valigie che stanotte si parte,piccioncini!” disse Charlie senza neanche accorgersi del fatto che aveva appena detto qualcosa di estremamente senza senso.

Wolverhampton 10 Maggio 2010,ore 10.11

“Liam,ci hanno dato il giorno del provino, e’domani.”
“Oh va bene.” Rispose Liam. –“ Ah Zayn,ti va di accompagnarmi in un posto? Tanto hai gia’ fatto i biglietti del treno per Londra no?” chiese subito dopo.
“Oh si certo,dove vuoi andare?” chiese Zayn sistemandosi.
“A scuola.” Rispose Liam,sistemandosi i capelli e guardandosi allo specchio.
“A scuola? Ma sei fuori?” chiese scioccato Zayn ,mettendosi le sue nike rosse.
“Voglio trovare Char, la scuola non e’ ancora finita,e se facciamo in tempo,possiamo trovarla li,no?” spiego’ Liam,con fare molto da intellettuale.
“Se questo ti renderebbe felice,beh amico,prima le donne!” disse il moro mettendosi davanti alla porta della camera d’albergo,facendo segno a Liam di uscire.

“Hai frainteso,dovrei esserci io al tuo posto,e tu al mio baby.” Rispose Liam uscendo.
“Oh si certo,mio amore.” Rispose Zayn prendendolo in giro.
“Dai tesoruccio,abbiamo una ragazza da trovare.” Disse Liam,poi si soffermo’ un attimo. –“La mia ragazza.” Continuo’.

“Ecco Zayn,eccoci qui.” Disse Liam all’orecchio del moro.
“C’e’ una pollastrella che corre in tuo aiuto,sembra non vederti da una vita.” Rispose Zayn seguendo la ragazza che correva dall’amico.
“Ehi Liam,amore mio! Ti sei gia’ dimenticato di me?” disse la bionda,accarezzandogli la guancia, e Zayn ad un tratto fece una faccia sbalordita di fronte all’amico,voleva spiegazioni.
“Senti Brittany,o come ti chiami, io ho gia’ una ragazza, e la nostra storia e’ finita da tempo.” –“ Piuttosto,dov’e’ Charlotte?” chiese Liam.
“Quell’odiosa di tua sorella? Beh lei non viene piu’ a scuola,settimane fa’ ha avuto un calo,e l’hanno portata all’ospedale. Come facevi a non saperlo? Sei suo fratello,no?” disse la bionda rifatta davanti al ragazzo che aveva gli occhi lucidi,e tanta rabbia dentro. Finalmente sapeva,cos’era tutto quel dolore che si portava dentro, aveva ragione,qualcosa in Charlie non andava bene. Ed ecco la conferma.
“Che c-cosa e’ successo?” chiese.
“Non sai nemmeno che gli hanno dato due mesi di vita?” chiese sbalordita anche la ragazza.
“Due mesi di vita? Cosa stai blaterando troia?” 
“Primo, non chiamarmi troia. Secondo,tua sorella sta morendo, soffre di cancro ai reni.”
“Oh cazzo,Charlie!” disse tirando un calcio per terra,mentre le sue lacrime gli avevano coperto il viso.
Si chiedeva perche’ non era accanto a lei in quel momento,si chiedeva come stava,soprattutto senza nessuno al suo fianco.
“Zayn,dobbiamo trovarla.E tu”disse rivolgendosi verso la ragazza-“ Sai dov’e’?”
“So solo che quando la madre ha scoperto tutto cio’ hanno lasciato il padre, lei e’ partita in Irlanda con una certa Ruth!” 
Liam penso’ che poteva chiamare sua sorella,ma poi si accorse che non aveva nulla,neanche il suo numero di telefono.
“Potrei anche andare a casa dei genitori di Ruth,o meglio dei miei e suoi genitori!”
“Che cosa stai dicendo Liam?” chiese la bionda.
“Io sono stato adottato,Charlie non e’ mia sorella,e’ la mia ragazza. Appena suo padre ha scoperto della nostra storia mi ha ridato in adozione,e così io vivo in Irlanda,dove ho conosciuto lui,e adesso siamo venuti qui per cercarla. Ma lei non e’ qui. Devi aiutarmi!”
“Io so soltanto che e’ andata da Niall,ricordi quel cugino irlandese dagli occhi blu? E poi ti aiutero’ stanne certo,io e Charlie eravamo amiche un tempo.”
“Mullingar,Niall vive a Mullingar. Esattamente lo stesso posto dove vivo io. Zayn come abbiamo fatto a non incontrarli?”
“Amico,noi stiamo chiusi in casa 24h su 24h.” rispose Zayn ridendo sui baffi.
“Non e’ il momento di scherzare,noi dobbiamo trovarla.” Rispose Liam.
“E nel caso voi andaste a Mullingar e lei tornasse qui?” ipotizzo’ la bionda.
“Merda!” risposero i due ragazzi. Poi Liam si giro’ verso il giardino e intravise una testolina rossa.
Era lei,era sua madre,o meglio quella donna che l’aveva cresciuto.
Le corse incontro,e le salto’ addosso,lasciando scendere tantissime lacrime,e assaporando anche quelle della madre.
“Liam!” riusci’ a dire.
“Mamma,ho saputo di Charlie,devi dirmi dov’e’!” disse piangendo,abbracciando la madre.
“Charlie,e’ stata male,molto male. Adesso e’ da Niall, gli hanno dato due mesi di vita,devi trovarla Liam,devi renderla felice.” Rispose la madre.
“Prenderemo il primo volo per Mullingar.” Rispose Zayn.- “Oh merda,domani c’e’ il provino.” Continuo’.
“Se vuoi vai tu,io devo trovare Charlie.”
“Liam,sai quanto Charlie avrebbe voluto che tu andassi,anche senza di lei.” Rispose la madre.
“Ha ragione tua madre,non puoi perdere un’altra occasione del genere.” Continuo’ Zayn.
“E va bene,ma appena finito il provino si parte per l’Irlanda.” Rispose Liam.

Mullingar 10 Maggio 2010,ore 19.00

“Beh siete tutti pronti? Si partee!” Disse Niall,aiutando Charlie e Ruth a salire le scalinate.
“Avrei voluto che Liam fosse con me adesso.” Rispose pensierosa Charlie.
“Dai Char,andra’ tutto bene,e tu sfonderai con la tua voce.”
“Ma cosa dici Niall,io sto per morire. Non faro’ nessun successo,ne tantomeno voglio che i giudici mi dicano di passare avanti solo perche’ mi rimane poco da vivere.” Rispose.
“Cosa porterai?” chiese Niall.
“Breaking free,e’ la canzone che mi ha dedicato Liam, e tu?”
“So sick.”

Wolverhampton 10 Maggio 2010, ore 19.40.

“Si parte per Londra,amico.” Disse Zayn.
“Avrei voluto che qui con me ci fosse Charlie.” Rispose Liam.
“Ma ci sono io,che sono bella quanto lei,che ne dici,eh?” fece la battutina Zayn,per farlo riprendere.
“Grazie Zayn,ma non sono dell’umore giusto.”
“Cosa porterai?” chiese Zayn.
“Breaking free,e’ la canzone che ho dedicato a Charlie, e tu?”
“Devo ancora scegliere tra due canzoni.”
“Mhh okay.” Rispose Liam.

Le destinazioni erano quelle,si sarebbero visti?

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Capitolo 10
*** Chapter Ten. ***


Chapter ten.
 
 Hola chicas, premetto che questo
non è  l'ultimo capitolo, bensì il penultimo. 
Quindi riservate le lacrime per il prossimo,
buona lettura :3
 
 
 
I ragazzi erano li, ma non si erano visti, un sacco di persone erano nello stesso posto in cui si trovavano loro,ma i loro sguardi non si erano ancora incrociati.
Sia Liam che Charlie erano tristi.
Sia Charlie che Liam,sentivano una carica dentro,e sentivano di essere vicini,ma erano loro stessi ad auto convincersi che erano vicini soltanto con il cuore. 
Solo cento metri li dividevano,lui e Zayn nel camerino degli uomini insieme a Harry che incontrarono per puro caso,dove stava anche Niall,che aveva fatto amicizia con un ragazzo che si chiamava Louis.
Lei era insieme a Ruth,che l’aveva accompagnata,nel camerino delle donne,dove per puro caso incontro’ una ragazza,che si mostro’ molto gentile con lei,diceva di chiamarsi Cher.
Solo dopo che tutti i ragazzi e le ragazze avevano terminato i loro provini, Liam e Charlie,si ritrovarono da una parte all’altra soli,con gli accompagnatori.
Niall una volta superato scese e si congratulo’ con Louis,che aveva anche lui superato il provino.
Anche Zayn e Harry lo superarono, e così diedero il cinque a Liam,che era l’ultimo ad esibirsi.
“In bocca a lupo,Liam!” grido’ Zayn tutto contento.
“Crepi!” rispose di rimando Liam,che invece era molto nervoso.
Dall’altra parte ci stava Charlie,che aveva appena incontrato Cher che anch’essa aveva superato il suo provino.
“Ci vediamo al prossimo provino Charlie!” gli disse,prima di andarsene.
“Grazie Cher.” Rispose.
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“Liam Payne?” disse una signorina.
“Mmh,si?” rispose Liam.
“E’ pregato di salire sul palco,a causa dell’orario lei cantera’ immediatamente,infatti ci saranno luci spente,e la melodia partirà.” Disse ancora una volta la signorina,poi lo spinse verso il palco,dove le luci erano spente.
“Ah un’ultima cosa! Cantera’ insieme ad un’altra persona,che ha scelto la sua stessa canzone! Mi dispiace di non averla avvisata prima,buona fortuna!” disse la signorina,prima di spingerlo verso il palco definitivamente.
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“Charlie Hover?”
“Mmh,si?” rispose Char.
“E’ pregata di salire sul palco,a causa dell’orario lei cantera’ immediatamente,infatti ci saranno luci spente,e la melodia partirà.” Disse la signorina,poi la spinse verso il palco.
“Ah dimenticavo. Lei cantera’ insieme ad un’altra persona che ha scelto la sua stessa canzone, mi scuso per non averla avvisata prima,buona fortuna!” disse ancora,prima di spingerla verso il palco definitivamente.
Nessuno dei due sapeva cosa stava accadendo.
Il palco era al buio,e la melodia di Beaking Free stava iniziando.
I due posizionarono i loro microfoni, e Liam comincio’ ad intonare.
 
-We're soarin' 
Flyin' 
There's not a star in heaven that we can't reach-
 
Le luci erano ancora spente, Charlie avvertiva un dolore profondo al petto,ma penso’ che fosse soltanto l’ansia.
Non conosceva,o meglio,credeva di non conoscere il ragazzo che aveva una voce tanto familiare,e che cantava divinamente. Era il suo turno.
 
-If we're trying 
So were breaking free -.

Intono’ lei, e le luci si accesero.
 
 
Venne d’istinto ad ognuno di loro guardarsi.
Appena si videro,i loro occhi diventarono lucidi,ma niente li fermo’ e continuarono a cantare.
Liam l’aveva trovata.
Charlie,aveva realizzato i suoi piu’ grandi sogni.
You know the world can see us 
In a way that’s different than who we are
Creating space between us 
‘Til we’re separate hearts 
But your faith it gives me strength 
Strength to believe 
We’re breakin’ free 
We’re soarin’ 
Flyin’ 
There’s not a star in heaven 
That we can’t reach 
If we’re trying 
Yeah, we’re breaking free 
Oh, we’re breakin’ free 
Can you feel it building 
Like a wave the ocean just can’t control 
Connected by a feeling 
Ohhh, in our very souls
Rising ‘til it lifts us up 
So every one can see 
 
 
We’re breakin’ free 
We’re soarin’ 
Flyin’ 
There’s not a star in heaven 
That we can’t reach 
 
If we’re trying 
Yeah we’re breaking free 
 
Ohhhh runnin’ 
 
Climbin’ 
To get to that place
To be all that we can be 
 
Now’s the time 
 
So we’re breaking free 
 
We’re breaking free 
 
Ohhh , yeah 
 
 
More than hope 
More than faith 
 
This is true 
This is fate 
And together 
 
We see it comin’ 
 
More than you 
More than me 
 
 
Not a want, but a need 
 
Both of us bharlireakin’ free 
 
 
Soarin’ 
Flyin’ 
 
There’s not a star in heaven 
That we can’t reach 
If we’re trying
Yeah we’re breaking free 
 
Breaking free 
Were runnin’ 
 
Ohhhh, climbin’ 
 
To get to the place 
To be all that we can be 
Nows the time 
Now’s the time 
So we’re breaking free 
Ohhh, we’re breaking free 
Ohhhh 
 
 
You know the world can see us 
In a way that’s different than who we are
 
Charlie sentiva sempre piu’ dolore al petto, la canzone finii e migliaia di applausi accompagnarono la melodia che se ne stave andando.
Un bacio completo’ l’opera,un bacio che duro’ piu’ di dieci minuti. Il bacio piu’ bello che i due si potessero dare.
Finalmente,le loro lingue erano tornate a danzare insieme ,e i loro occhi a splendere insieme.
Ad un tratto Charlie, non seppe piu’ tenere quel dolore,che si fece tanto atroce da farla cadere tra le braccia di Liam.
Lui si preoccupo’ di metterla a terra,aveva seguito un corso di pronto soccorso,ma il panico lo fece svenire.
I soccorsi arrivarono immediatamente, Charlie sentiva a fatica il suo cuore,e Liam sentiva alcune voci.
I loro occhi si aprirono per un’ultima volta,avevano le mani intrecciate,e Charlie chiuse definitivamente gli occhi.
“Se non ci sono complicazioni,tra due mesi morira’.” E invece tutto e’ finito molto presto.
Liam continuava a sentire qualcosa.
 
 
“Non c’e’ piu’ niente da fare,la ragazza e’ morta.”
 
Piangeva,stava male dentro. La sua ragazza se ne era andata, e lui non aveva piu’ la forza di alzarsi,ne di respirare. Chiuse gli occhi,il dolore dentro di lui era fin troppo forte, si sentiva morire.
Ma non era così,lui era soltanto svenuto.

-Spazio autrice.

Non uccidetemi via recensioni, vi prego. 
Solo questo, peace&love.

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Capitolo 11
*** Epilogue. ***


Epilogue.

Londra 12 Maggio,ore 10.00

Liam si risveglio’ nel letto dell’ospedale insieme a Zayn e Harry, che poi furono raggiunti da Ruth, Niall e Leah.
Li dentro regnava una tristezza sconfinata, Charlie era morta ed era il momento di dirlo a Liam. Il problema era, come dirlo.
“Liam,ascoltami.” Preferì parlare Zayn, che era l’unico che riusciva a capirlo adesso.
“So gia tutto,vi prego portatemi da lei.” Rispose, senza piangere. Evidentemente aveva esaurito tutte le lacrime, dentro di lui restava una rabbia immensa.

Appena fu rimesso, tutti insieme tornarono a Wolverhampton, dove era sepolta Charlie, e Liam era lì in prima fila, pronto a mettere sulla tomba la sua rosa rossa. Così si avvicino’.
“Ciao amore mio, non smetterò nemmeno un secondo di amarti,sei parte di me. Verrò a trovarti presto,te lo prometto. Ti amo.” Disse, prima di poggiare la sua rosa,sulla tomba.
Successivamente Liam decise di tornare a Mullingar, e così tutti partirono insieme a lui,invitati da Janet.

Mullingar 16 Maggio,ore 13.00

Erano tutti seduti sul salotto, stavano tutti a rincuorare Liam, che era distrutto.
Poi squillò il telefono, e Liam corse a prenderlo. 
“Liam Payne?” chiese la signorina al telefono.
“Si sono io,chi parla?” rispose Liam.
“Sono la segretaria degli studi di x-factor, le informiamo che lei è stato preso per il prossimo provino, che si terrà a Londra giorno 24” disse.
“Grazie,ci sarò arrivederci.” Riattaccò.
Tornò dagli altri, con un sorrisino.
“Mi hanno preso.” Disse, e tutti si congratularono con lui.
Nello stesso secondo squillarono i telefonini di Niall,Harry e Zayn, anche loro erano stati presi.
Anche Louis era stato preso, e così non esito’ a mandare un messaggio a Niall, che rispose allo stesso modo.
“Io non so se andarci” rispose Liam, mettendo in silenzio tutti.
“Charlie avrebbe voluto che saresti andato, e devi andarci.” Rispose Leah.

Nei giorni successivi, Liam ,Harry, Zayn
 e Niall tornarono a Londra, e superarono ogni provino, finchè non arrivarono all’ultimo dove furono misi in una band: I One Direction, dove insieme a loro c’era anche Louis.
Insieme arrivarono all’ultima puntata di x-factor,arrivando terzi. Ebbero un contratto discografico, ed ebbero un successo immenso, diventando la boy band anglo-irlandese più amata del mondo.
Adesso, in Aprile 2013, i One Direction sono in giro per il mondo per il Take Me Home Tour, e sono più uniti che mai.
Sono quasi tre anni che Charlie Holver è morta, e quasi due anni che regna dentro il cuore di Liam, il quale nel suo primo album le dedicò la canzone: Moments.
Quella canzone la scrisse proprio in memoria di lei, per ricordarla.
Per farla vivere dentro ognuno di noi, per starle vicino. Charlie Holver è nel cuore di tutti noi, e ci resterà per sempre.


THE END.

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