Ignice Your Bones di Gippal13 (/viewuser.php?uid=24536)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1° ***
Capitolo 2: *** Nobody Can Save Me ***
Capitolo 3: *** The End of Beggining. ***
Capitolo 1 *** 1° ***
Prima di tutto volevo dirvi che sono davvero entusiasta di poter
scrivere fan fiction e di poterle scrivere su questo sito, e ricevere critiche
abbastanza rilevanti da voi tutti.
Devo proprio dire che molti miei amici mi hanno chiesto come mai nelle
mie ff prediligo di più le ragazze scegliendole come protagoniste,in realtà non
lo so neanche io perché. Forse perché sono un grande fan del gentil sesso,
oppure… boh!!!!
Inoltre volevo scusarmi con voi lettori perché sono stato molto
discontinuo nelle fan fiction che ho scritto e proprio per questo ho deciso di
cancellarla e concentrarmi solo su poche fan fiction alla volta senza essere
esageratamente esagerato.
Grazie a tutti dal 14enne Gippal(Angel).
Comunque non ho mai fumato una canna quindi non so esattamente come si
fa.
Forse in quel periodo prendevo la vita con leggerezza,ma non ho mai preteso
di essere capita, di cosa mi facesse avere quel comportamento.
Avevo bisogno di affetto, e a parte qualche amico non avevo
nessuno.
FIRST BOOK:IGNICE TO BONES.
-Non voglio provare a fumare canne,mi dispiace.
-Ma che cazzo di persona sei se non fumi una canna.
-Ma perché non cominci a moderare i termini?
-Vieni qui,fuma una canna e io mi calmo
-E vieni a fumare-Mi dissero tutte le persone che si trovavano in quel viale
intenti a fumare,attenti ad assaporare fino all’ultima fumata.
Io mi ci avvicinai,tutti volevano che provassi,ero
spaventata,allibita,guardai la faccia di tutti i presenti che presi dalla loro
canna mi incitavano a gesti o urlando ad unirmi a loro,una semplice fumata non
poteva recare danni ne permanenti ne passeggeri,io mi ci avvicinai a Cristopher
e gli strappai una delle due canne che aveva in mano e
fumai…
Non ho mai saputo se è stato quell’evento un po’ spettacolare a farti
vedere la vita da un’altra prospettiva, o il fatto che non fumasti più
canne…
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Capitolo 2 *** Nobody Can Save Me ***
2°Capitolo
Ricordi il giorno in cui ci siamo conosciute?Allora tutte e due eravamo due
sciocche impacciate…
Attraversai il corridoio,mi dissero -Baciami, mi dissero -Fermati, ma io ho
solo bisogno di amore, qualcosa che mi possa proteggere, qualcuno che mi coccoli
e che mi faccia sentire speciale.
Sì avevo bisogno di amore e forse era proprio questa continua ricerca che mi
faceva alzare la mattina, che mi faceva lottare, ma se adesso ci penso ne è
valsa davvero la pena?
Nessuno poteva salvarmi, perché stavo diventando ipocrita, stavo andando alla
ricerca di qualcosa che pretendevo, non riuscivo a fermarmi e tutto questo non
mi fece diventare forte, non ero come tutti pensavano, cioè una ragazza che non
vuole a tutti i costi e affronta la vita senza nessun rimpianto ed è anche
Strafottente, io non ero assolutamente così, ero triste, questa ferità profonda
non mi recava altro che pianti.
Sì,piangevo ore ed ore in un angolo della mia stanza, con labbra tremanti che
invocavano l’amore,l’amicizia.
Allora ero completamente sola, non avevo nessuno e molto spesso andavo a
letto con altri uomini, lo facevo perché questo non mi faceva sentire sola,
senza nessuno, mi faceva sentire desiderata.
Allora mi resi conto che non andavo più bene,che mi ero trasformata, non ero
la cara ragazza di cui la maggior parte si fidava, ma non riuscivo ad uscirne,
era una droga,qualcosa più forte di me.
E allora tu sei venuta in mio soccorso, lì in quella casa che avremmo
condiviso tu ti gettasti alle mie spalle e se adesso ci ripenso non faccio
altro che invocare te, tu, la persona che mi ha aiutato che è riuscita a farmi
vivere di nuovo, scoprire il bello della
vita.
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Capitolo 3 *** The End of Beggining. ***
Scusate tanto se non ho aggiornato la fan fiction, ma sono ancora in vacanza
e penso che le mie vacanze avranno fine il 20 Settembre, e in un Internet Point
non mi concentro molto. Comunque ecco a voi un altro capitolo di questa fan
fiction e comunque, magari di serie A.
-Dimenticheremo tutto, l’amore, dimenticheremo la vita , dimenticheremo il
resto …
Quel giorno quando sono entrata,mi hai guardato , piangevi , non ti avevo mai
visto piangere , allora il mio sorriso si spense.
Cosa ti faceva stare male,cosa c’era che non andava, se solo lo avessi capito
tutto sarebbe andato diversamente.
Ero Egoista?Ero timida? Guardando la tua faccia riuscivo a sentirmi bene, un
appiglio saldo e sicuro , ma tu … tu non avevi bisogno di un appoggio??Non avevi
bisogno di essere coccolata? Ed io, la persona a cui avevi riposto le tue
domande, le tue speranze, le tue risposte, ti avevo deluso.
Non dimenticherò mai il giorno in cui sei entrata dalla porta, eri debole e
piangevi, ti sdraiasti, proprio accanto alla porta ed io mi avvicinai , ma tu
eri cambiata , guardando i tuoi occhi mi accorsi che … non si fidavano più di me
… l’espressione drammatica del tuo viso sparì , ti alzasti e te ne andasti, e
allora mi facesti capire che ero io in parte a farti sentire in quel modo ,
cercai di riconquistarti, sperando che non fosse troppo tardi, ma lo era , ci
chiudemmo tutte e due.
Non c’era più quel feeling, quella complicità che ci rendeva speciali, l’una
all’altra, non c’erano più quelle chiacchierate così esplicite e semplicemente
divertenti, che mi facevano stare bene , in preda alle nostre bevute alcoliche,
parlavamo così apertamente di sogni, aspettative,di stupidate, di musica, di
moda, di lavoro , di tutto …
Ma adesso ognuno aveva la sua vita, ti vedevo sempre più debole , distrutta
dal lavoro , dalla vita quotidiana.
Era un martedì, un gelido martedì di Dicembre quando mi alzai e decisi che
era ora di smettere, io mi sentivo troppo libera, non avere i tuoi consigli ,
così spietatamente veritieri e giusti, ricordi quando lui mi tradì ,mi rendevano
tristi, io troppo ferita, Avevo capito di aver perso la mia battaglia, ma tu ti
lanciasti contro di lui , senza pensare, senza fiatare e con un solo sguardo gli
facesti capire tutto, gli presi la maglietta, quel gesto così impulsivo, tu eri
impulsività, e per sempre lo sarai, non ti importa di cosa possono dire le
persone di te, sei così … semplicemente te stessa, in tutto.
Però sei umana, e gli errori li possono commettere tutti,capii che se eri
rimasta così delusa dal mio comportamento significava che tenevi a me
tantissimo, e questo lo sapevo benissimo , come tu sapevi che per me eri un
punto ideale , qualcuno che mi avrebbe sempre protetto …
Quel giorno decisa a parlare, a dire tutto quel che mi passava per la testa,
senza niente di preparato, uscii dalla camera e ti vidi , mentre avevi in mano
un brandy , e ridevi, come un tempo, come quando eri felice, bevetti un sorso
avvinghiata ad una persona, un uomo , e questo mi fece male, era gelosia? Beh,
forse lo era, neanche adesso so spiegarmelo, ma vederti così felice, senza di me
mi distrusse, non feci caso a me, ed io rientrai in camera mi buttai nel letto e
comincia ad invocarti ,, la persona che mi ha aiutato che è riuscita a farmi
vivere di nuovo, scoprire il bello della vita..
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