Ignice Your Bones

di Gippal13
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1° ***
Capitolo 2: *** Nobody Can Save Me ***
Capitolo 3: *** The End of Beggining. ***



Capitolo 1
*** 1° ***


Prima di tutto volevo dirvi che sono davvero entusiasta di poter scrivere fan fiction e di poterle scrivere su questo sito, e ricevere critiche abbastanza rilevanti da voi tutti.

Devo proprio dire che molti miei amici mi hanno chiesto come mai nelle mie ff prediligo di più le ragazze scegliendole come protagoniste,in realtà non lo so neanche io perché. Forse perché sono un grande fan del gentil sesso, oppure… boh!!!!

Inoltre volevo scusarmi con voi lettori perché sono stato molto discontinuo nelle fan fiction che ho scritto e proprio per questo ho deciso di cancellarla e concentrarmi solo su poche fan fiction alla volta senza essere esageratamente esagerato.

Grazie a tutti dal 14enne Gippal(Angel).

Comunque non ho mai fumato una canna quindi non so esattamente come si fa.

Forse in quel periodo prendevo la vita con leggerezza,ma non ho mai preteso di essere capita, di cosa mi facesse avere quel comportamento.

Avevo bisogno di affetto, e a parte qualche amico non avevo nessuno.

FIRST BOOK:IGNICE TO BONES.

-Non voglio provare a fumare canne,mi dispiace.

-Ma che cazzo di persona sei se non fumi una canna.

-Ma perché non cominci a moderare i termini?

-Vieni qui,fuma una canna e io mi calmo

-E vieni a fumare-Mi dissero tutte le persone che si trovavano in quel viale intenti a fumare,attenti ad assaporare fino all’ultima fumata.

Io mi ci avvicinai,tutti volevano che provassi,ero spaventata,allibita,guardai la faccia di tutti i presenti che presi dalla loro canna mi incitavano a gesti o urlando ad unirmi a loro,una semplice fumata non poteva recare danni ne permanenti ne passeggeri,io mi ci avvicinai a Cristopher e gli strappai una delle due canne che aveva in mano e fumai…

Non ho mai saputo se è stato quell’evento un po’ spettacolare a farti vedere la vita da un’altra prospettiva, o il fatto che non fumasti più canne…

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Capitolo 2
*** Nobody Can Save Me ***


2°Capitolo

Ricordi il giorno in cui ci siamo conosciute?Allora tutte e due eravamo due sciocche impacciate…

Attraversai il corridoio,mi dissero -Baciami, mi dissero -Fermati, ma io ho solo bisogno di amore, qualcosa che mi possa proteggere, qualcuno che mi coccoli e che mi faccia sentire speciale.

Sì avevo bisogno di amore e forse era proprio questa continua ricerca che mi faceva alzare la mattina, che mi faceva lottare, ma se adesso ci penso ne è valsa davvero la pena?

Nessuno poteva salvarmi, perché stavo diventando ipocrita, stavo andando alla ricerca di qualcosa che pretendevo, non riuscivo a fermarmi e tutto questo non mi fece diventare forte, non ero come tutti pensavano, cioè una ragazza che non vuole a tutti i costi e affronta la vita senza nessun rimpianto ed è anche Strafottente, io non ero assolutamente così, ero triste, questa ferità profonda non mi recava altro che pianti.

Sì,piangevo ore ed ore in un angolo della mia stanza, con labbra tremanti che invocavano l’amore,l’amicizia.

Allora ero completamente sola, non avevo nessuno e molto spesso andavo a letto con altri uomini, lo facevo perché questo non mi faceva sentire sola, senza nessuno, mi faceva sentire desiderata.

Allora mi resi conto che non andavo più bene,che mi ero trasformata, non ero la cara ragazza di cui la maggior parte si fidava, ma non riuscivo ad uscirne, era una droga,qualcosa più forte di me.

E allora tu sei venuta in mio soccorso, lì in quella casa che avremmo condiviso tu ti gettasti alle mie spalle e se adesso ci ripenso non faccio altro che invocare te, tu, la persona che mi ha aiutato che è riuscita a farmi vivere di nuovo, scoprire il bello della vita.

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Capitolo 3
*** The End of Beggining. ***


Scusate tanto se non ho aggiornato la fan fiction, ma sono ancora in vacanza e penso che le mie vacanze avranno fine il 20 Settembre, e in un Internet Point non mi concentro molto. Comunque ecco a voi un altro capitolo di questa fan fiction e comunque, magari di serie A.

-Dimenticheremo tutto, l’amore, dimenticheremo la vita , dimenticheremo il resto …

Quel giorno quando sono entrata,mi hai guardato , piangevi , non ti avevo mai visto piangere , allora il mio sorriso si spense.

Cosa ti faceva stare male,cosa c’era che non andava, se solo lo avessi capito tutto sarebbe andato diversamente.

Ero Egoista?Ero timida? Guardando la tua faccia riuscivo a sentirmi bene, un appiglio saldo e sicuro , ma tu … tu non avevi bisogno di un appoggio??Non avevi bisogno di essere coccolata? Ed io, la persona a cui avevi riposto le tue domande, le tue speranze, le tue risposte, ti avevo deluso.

Non dimenticherò mai il giorno in cui sei entrata dalla porta, eri debole e piangevi, ti sdraiasti, proprio accanto alla porta ed io mi avvicinai , ma tu eri cambiata , guardando i tuoi occhi mi accorsi che … non si fidavano più di me … l’espressione drammatica del tuo viso sparì , ti alzasti e te ne andasti, e allora mi facesti capire che ero io in parte a farti sentire in quel modo , cercai di riconquistarti, sperando che non fosse troppo tardi, ma lo era , ci chiudemmo tutte e due.

Non c’era più quel feeling, quella complicità che ci rendeva speciali, l’una all’altra, non c’erano più quelle chiacchierate così esplicite e semplicemente divertenti, che mi facevano stare bene , in preda alle nostre bevute alcoliche, parlavamo così apertamente di sogni, aspettative,di stupidate, di musica, di moda, di lavoro , di tutto …

Ma adesso ognuno aveva la sua vita, ti vedevo sempre più debole , distrutta dal lavoro , dalla vita quotidiana.

Era un martedì, un gelido martedì di Dicembre quando mi alzai e decisi che era ora di smettere, io mi sentivo troppo libera, non avere i tuoi consigli , così spietatamente veritieri e giusti, ricordi quando lui mi tradì ,mi rendevano tristi, io troppo ferita, Avevo capito di aver perso la mia battaglia, ma tu ti lanciasti contro di lui , senza pensare, senza fiatare e con un solo sguardo gli facesti capire tutto, gli presi la maglietta, quel gesto così impulsivo, tu eri impulsività, e per sempre lo sarai, non ti importa di cosa possono dire le persone di te, sei così … semplicemente te stessa, in tutto.

Però sei umana, e gli errori li possono commettere tutti,capii che se eri rimasta così delusa dal mio comportamento significava che tenevi a me tantissimo, e questo lo sapevo benissimo , come tu sapevi che per me eri un punto ideale , qualcuno che mi avrebbe sempre protetto …

Quel giorno decisa a parlare, a dire tutto quel che mi passava per la testa, senza niente di preparato, uscii dalla camera e ti vidi , mentre avevi in mano un brandy , e ridevi, come un tempo, come quando eri felice, bevetti un sorso avvinghiata ad una persona, un uomo , e questo mi fece male, era gelosia? Beh, forse lo era, neanche adesso so spiegarmelo, ma vederti così felice, senza di me mi distrusse, non feci caso a me, ed io rientrai in camera mi buttai nel letto e comincia ad invocarti ,, la persona che mi ha aiutato che è riuscita a farmi vivere di nuovo, scoprire il bello della vita..

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