Afterlife

di FreeAir
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** 1. Il risveglio ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


 

<< Mi mancherà. >> Disse fissandola.
<< Mancherà anche a me, ma era giunto il suo momento.>> Le rispose lui, con voce pacata.
<< Si, ma forse il suo momento è giunto troppo presto. Non credi? >>
<< O troppo tardi. >> 
Lei tacque. Sapeva bene come funzionava, ma tuttavia non era ancora riuscita a farci l’abitudine. << Spero sempre che un giorno… >> 

<< Cosa?>> La interruppe brusco. << Che le anime smettano di morire un giorno? Non è così che funziona mia cara. Noi siamo qui per questo! >> disse indicando il corpo privo di vita ai suoi piedi. << Siamo stati creati appositamente per questo. >> Disse con un tono di voce che non ammetteva obiezioni.
<< Forse quello che facciamo è sbagliato >> Obiettò lei.
<< No, è la cosa migliore >> Tagliò corto lui. << Lei è giovane e inesperta in questo campo, ma ha avuto la grande fortuna di essere stata scelta. Dovrebbe essere grata per questo, perché se non fosse per noi regnerebbe il caos, se lo ricordi bene >>
<< Non voglio uccidere anime innocenti… >> 
<< Lo farai invece, perché se no finirai come tutti gli altri. Diventerai una semplice esecutrice >>
Nell’udire quelle parole non seppe come ribattere, nella sua mente sapeva bene cosa era giusto e cosa sbagliato. Voleva dirlo, urlarlo… ma a cosa sarebbe servito? A niente, sapeva che avrebbero continuato ugualmente. << Ok. >> Disse infine rassegnata. << Farò quello che è giusto! >>
<< Bene! >> rispose lui sorridendo.

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Capitolo 2
*** 1. Il risveglio ***


A Hristana e Giula due amiche speciali, e grazie a voi se questa storia e incominciata. 

1.

 

 

Il Risveglio

 

 

 

  Il mio nome era Amanda. Amanda Shepherd, vivevo...

 

 


 L’inizio sarebbe partito dalla fine lo sapevo, la mia fine. Mi avevano avvertita, ma non avrei mai immaginato in un modo tanto strano. Lentamente aprii gli occhi; sbattei le palpebre una, due, tre, quattro volte, ma quando per l’ennesima volta mi ritrovai a fissare il vuoto sotto forma di nero, piombai nel panico. Tentando di rimanere lucida cercai di dominarlo. Soffocai l’urlo che minacciava di esplodere; tentai-invano- di fermare le lacrime che sentivo scivolarmi sulle guance. Disperata richiusi gli occhi, la pace inondò il mio sistema nervoso messo a dura prova; braccia, gambe e viso si rilassarono. Il buio invase la mia mente come una macchia di inchiostro su un foglio bianco. E sprofondai…

<< Mamma! Guarda le lucciole! Brillano! >> 
La mamma sorride, sembra felice quanto me; forse non è più triste. << Guarda tesoro. >> mi dice sorridendo mentre indica il lago.
<< Oh! È bellissimo! >> Guardo le piccole lucciole che corrono sul pelo dell’acqua. << Ne posso prendere una? >> 
<< Tesoro è meglio di no…non mi piace che ti avvicini al lago di notte. >> mi dice.
Sono arrabbiata! Perché la mamma non vuole che le prenda? Stringo le braccia al petto e le faccio una smorfia, così forse capirà che sono arrabbiata con lei. Smette di sorridere, la mamma ha cambiato espressione. Non è più felice per le lucciole. Forse l’ho fatta arrabbiare. Le tiro il braccio, e le faccio avvicinare il suo viso al mio, poi le dico: << Mamma…scusa, non voglio più prendere le lucciole. Mi perdoni? >> Si passa una mano sugli occhi asciugandosi le lacrime poi mi sorride, con gentilezza, la mamma ora mi vuole di nuovo bene.

 

Il sogno fu seguito dal silenzio, opprimente, pesante, insopportabile per una che vive con sette persone. Insospettita incominciai a scandagliare ogni singolo suono, andai alla ricerca della risata di Elliot, poi passai alle urla di mia madre, al boccheggiare rumoroso di mio padre ma…non sentii niente. Nessun rumore familiare, nessun tintinnare delle forchette sui piatti, nessuna frase, nessuno faceva rumore, era come se avessero paura di svegliare qualcuno, cosa che non era mai successa in casa mia. Tastando con le mani andai alla ricerca del comodino posto vicino al letto, ma non lo trovai. I dubbi mi assalirono: era entrato qualcuno in camera mia durante la notte? Magari Elliot o Maggie, ma sapevano bene che non volevo..magari mamma o papà per vedere se stavo bene? Anche questo mi sembrava strano, sapevano bene che ero abbastanza indipendente. Ma allora chi era entrato? Esclusi anche Rose, non era a casa in quei giorni e neppure Gail c’era. Con un profondo respiro, cercai di riaprire gli occhi, stavolta non sarei piombata nel panico. Sapevo che quello che avrei visto sarebbe stato solamente il buio. Ma non successe. Luce. Ecco quello che vidi quando li riaprì per la seconda volta. Osservai intorno, era sera, il sole stava tramontando infuocando il cielo di un colore rosso. Mi girai e trovai il comodino spostato di mezzo metro, ecco perché non riuscivo a trovarlo, la vecchia lampada gialla che mi aveva regalato la nonna era sporca, decisi che l’avrei ripulita l’indomani perché sapevo che da lì a qualche minuto la mamma mi avrebbe chiamato per la cena. La camera era completamente sottosopra, il letto disfatto, i vestiti sparsi sul pavimento e sulla sedia a dondolo, mia madre si sarebbe infuriata se fosse entrata e avesse trovato la mia camera in uno stato così pietoso. <> Avrebbe detto. <> e sarebbe uscita sbattendo la porta. Ma ora non avevo tempo per pensare alla camera, avevo cose più importanti per la testa, come il ritorno della vista. Cosa mi era successo? Era normale? E cosa più importante mamma e papà mi avrebbero creduto?
Mi avvicinai alla porta con le mani che mi tremavano, trassi un respiro profondo e girai la maniglia della porta. Non si aprì. Riprovai ancora, niente. La girai più volte sempre con lo stesso risultato. Andai nel panico. Strattonai la maniglia, la tirai, picchiai forte sulla porta, urlai ma nessuno venne ad aprirmi. Nessuno rispose alle mia grida impazzite.
<< Amanda… >> Bisbigliò qualcuno.

 

Salve! 

Inizio con il dirvi: "GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE  SPENDERANNO IL LORO TEMPO PER LEGGERE QUESTA STORIA.ANCORA UN GRAZIE!

Non vi annoierò molto fidatevi! ci tenevo soltanto a dire che io tengo molto a questa storia, ai personaggi stanno diventando la mia seconda famiglia, e quindi ci terrei tanto anzi no tantissimo che mi lasciaste una recensione su quello che pensate. Accetto tutto! ci tengo a migliorarmi e far si che questa storia raggiunga il massimo! 

UN GRAZIE ENORME E TUTTI!

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