Nel Cuore Dei Lupi

di Carmen Black
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'altra Faccia Della Medaglia ***
Capitolo 2: *** Ci Vuole Classe Nella Vita ***
Capitolo 3: *** Una Contraddizione ***
Capitolo 4: *** Come Il Diavolo E L'Acqua Santa ***
Capitolo 5: *** Gli Occhi Del Cuore ***
Capitolo 6: *** Io Sono Un Uomo ***
Capitolo 7: *** Una Falsa Speranza ***
Capitolo 8: *** Senza Più Indugiare ***



Capitolo 1
*** L'altra Faccia Della Medaglia ***


L'altra Faccia Della Medaglia




 

 


 Il buio della mia camera non è mai stato così luminoso.
Ogni particolare del suo corpo che scorre sotto le mie dita,
diventa vivido, scoppiando nel buio della mia mente
come un fuoco d’artificio.
«Così non vale», soffia Jacob sulla mia bocca. «Credo che tu stia diventando scema, Bells».
«E ti lamenti? Se fossi diventata… diversa, la scemenza non mi avrebbe colpito».
Una risata gutturale lo tradisce,
mentre l’acchiappasogni ciondola spensierato al capezzale.
 «Alla fine è positivo, no?», mormora.
«Parecchio…».
Intreccio le dita alle sue, cibandomi del suo calore,
in cui è racchiuso tutto ciò che sono diventata: vita.

«Allora voglio diventare scemo anche io».
«Come credi di riuscirci?».
«Baciami».






C’e una sola panchina a La Push,

situata in un punto dove gli altri vedono niente,
mentre Jacob ed io vediamo il panorama più bello del mondo.
Un garage poco distante, due vecchie moto parcheggiate
davanti a una casetta rossa, la foresta…

«Lo porti ancora», dice mascherando un sorriso soddisfatto.
Il lupetto di legno penzola al mio polso felice di essere stato ricordato.
«Così ti ho sempre con me, anche quando non ci sei».
Le labbra calde di Jacob scorrono sulla mia spalla.
«Certo certo».
Gli do una gomitata. «Hai qualcosa da ridire?».
«Meglio che non mi pronuncio, Bella».
Il romanticismo non è adatto a un lupo. È evidente.
 

 



Angolino Autrice

Serie di Drabble scritta per il contest indetto da Jakefan qui  Gruppo Lampo Flash Contest  
Spero vi piacciano, a presto <3 

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Capitolo 2
*** Ci Vuole Classe Nella Vita ***




Ci Vuole Classe Nella Vita







«Allora?», chiede impaziente Rachel, scaldandosi le mani alle fiamme del falò.
Rido sotto i baffi, sono un vero bastardo.
Ho preparato per lei un regalo speciale composto da dieci rose rosse sgozzate;
è rimasto solo lo stelo spinoso, mentre  il fiore l’ho ficcato in bocca a suo fratello, chiudendogli quella boccaccia.
Le tolgo la benda, il suo sguardo è dolcissimo e impaziente.
«Per te…», sorrido porgendole il mio regalo.
Rachel sgrana gli occhi inorridita. «Sei sempre il solito!».
Inizia a sbraitare come una strega e prima che minacci di farmi andare in bianco per un intero mese, le metto un anello sotto al naso.
«Mi vuoi sposare vipera?».

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Capitolo 3
*** Una Contraddizione ***




Una Contraddizione








Sono cavalcioni su lui. Il suo maglione è il mio vestito.
Il suo cuore è il mio calore.
«Ti amo», sussurra all’improvviso Embry.
M’infila una ciocca di capelli dietro l’orecchio e continua, senza farmi riprendere fiato. «Ma non ti affezionare, prima o poi andrò via».
Che contraddizione.
Mi accenna un sorriso, è il suo classico modo di fare ironia e capisco che mi prende in giro.
Perché se mi ama deve andare via?
È passato un po’ di tempo da allora. «Lo ami?», mi chiede qualcuno.
«No», mento, dire il contrario sarebbe troppo doloroso. Perché lui è andato via. Proprio come aveva detto.
La spiegazione: Imprinting.
Ma io non capisco…
 

 
 

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Capitolo 4
*** Come Il Diavolo E L'Acqua Santa ***





Come Il Diavolo e l’Acqua Santa






L’odore dolce di muffin aleggia nella piccola cucina Black.
Ma i due bambini che si guardano in cagnesco, pronti a saltarsi addosso, hanno ben poco di dolce.
«Ti odio», ringhia Jacob fra i denti.
«Io ti odissimo», risponde Alex.
Il gong del pendolo sulla parete dà il via a una perfida vendetta.
Con un ghigno malefico la testa di una barbie vola per terra.
«No!», urla Alex scoppiando in lacrime. «Cretinissimo!».
Vedendola piangere, Jacob capisce di aver fatto qualcosa di molto brutto e si affretta a rimediare, abbracciando la sua piccola amica e dandole poi un bacio sulla fronte.
«Te ne regalerò un'altra, non piangere!».
«Giuri?».
«Giurissimo».





La voce degli altoparlanti rimbomba nella grande sala d’attesa.
 Una vetrata immensa offre la visuale della pista di atterraggio.

Jacob è impaziente di rivedere Alex;
anche se gli dà fastidio pensarlo, sono anni che aspetta questo momento.
 «Riconoscerei la tua testa a forma di patata dappertutto».
Le labbra di Jacob s’ incurvano in una mezzaluna sorridente.
Non riconosce quella voce, eppure sa di chi si tratta.
Si volta e la vede.
 È Alex.
Aveva pensato a mille battute taglienti da rifilarle, eppure adesso, la sua mente sembra svuotata.
«Sei cresciuta…».
«Non hai altro da dirmi, Jake?».
Lui si mette le mani sui fianchi e pensa, pensa… Belle tette.
«Ah… Bentornata».

 





La pioggia ticchetta sui vetri della stanza.
Alex è lì, a contemplare il panorama verde di La Push.
 Ha una tazza di cioccolata calda tra le mani.
«Non sei ancora pronta?», protesta Jacob entrando all’improvviso.
Il cuore di Alex inizia a battere all’impazzata.
«Una donna è sempre in ritardo».
Jacob la raggiunge, poggia le mani sulle sue e si porta la tazza alla bocca, assaggiando la cioccolata.
«Tu non sei una donna, infatti».
«Ah no?».
«Non sai nemmeno fare una cioccolata, questa è orribile».
La sua vicinanza la rende irrequieta e su di giri, però…
«I tuoi capelli apprezzeranno sicuramente», dice versandogli il liquido nei capelli.
«Inizia a correre Alex».





Gliel’avrebbe fatta pagare.

 Meritava una punizione.
È acquattato dietro a una roccia, i sensi del lupo all’erta.
«Vieni fuori Alex», le parla nella mente.
«Prendimi Alfa».
Poi la scorge in mezzo ai cespugli.
Il lungo pelo bianco accarezzato dai rametti appuntiti, i movimenti sinuosi da pantera più che da lupa.
«Beccata!».
La raggiunge in un attimo, la colpisce a un fianco e insieme ruzzolano giù per un pendio.
«Che cafone! Mi hai sporcato tutto il pelo».
Jacob sbuffa, sentendo ancora l’odore di cioccolata su di sé.
«Anche tu!».
Alex gli lecca il muso e parte del viso.
«Ecco, adesso sei pulito».
All’improvviso la pulizia era diventato l’ultimo pensiero di Jacob.





 

È notte fonda.
 La luce della luna inonda la piccola cucina di Alex.
«Jacob sei enorme».
«Il tuo sedere è ingombrante».
Gli dà un calcio dello stinco e lui le tira una ciocca di capelli.
«Non conquisterai mai una donna con questo atteggiamento».
Jacob si acciglia e l’attira a sé con uno strattone.
«Non mi serve conquistare proprio nessuna».

Lo stomaco di Alex sobbalza in continuazione, basta solo un suo sguardo per scombussolarla.
«Perché?».
«L’ho già conquistata una… e adesso è fra le mie braccia. E lei non vuole altro che rimanerci».
Alex sta per replicare stizzita, ma Jacob poggia le labbra sulle sue.
E la bacia.
Finalmente.

 

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Capitolo 5
*** Gli Occhi Del Cuore ***





Gli Occhi Del Cuore





Nevica.
Il respiro si condensa davanti alla bocca.
Ogni cosa si copre di bianco e si congela.
Solo il mio cuore è rosso e palpitante.
«Tanto so chi sei», dico quando due mani si poggiano sui miei occhi.
Il mio stomaco si attorciglia e i battiti aumentano.
Succede sempre quando c’è lui nei paraggi, quindi non ho alcun dubbio.
«Sei tu Seth».
Silenzio.
Solo un calore bruciante che si diffonde velocemente.
La sua risatina sommessa mi fa vibrare il petto.
Due braccia forti mi circondano la vita.
«Ecco perché ti ho scelta».
Le sue labbra scorrono lente sul mio collo.
«Perché?».
«Il tuo cuore mi vede prima dei tuoi occhi».

 
 

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Capitolo 6
*** Io Sono Un Uomo ***


Io Sono Un Uomo






Embry è stravaccato sul divano a fare zapping.
Mi butto a dosso a lui con piacere.
«Un peso piuma Melany. Davvero», accusa il colpo enfatizzando.
«Bevi questo, almeno stai zitto», dico porgendogli una bottiglietta di liquore alla fragola.
«Oppure parlo troppo».
«Hai paura di dire qualcosa d’imbarazzante, Embry?».
Si acciglia. «Tipo?».
«Che ti piaccio», ammicco come una scema.
«Io sono un uomo, tesoro. Qualunque cosa voglio dire, la dico», fa un sorriso bastardo. «E la faccio».
«Se non vedo non credo», lo provoco.
«Sei una racchia», inizia.
Gli tiro i capelli contrariata.
«Però non vedo l’ora di baciarti».
E mi bacia. «Sono abbastanza uomo?».
«Convincimi meglio…».

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Capitolo 7
*** Una Falsa Speranza ***


Una Falsa Speranza
 


 

La solita classe dalle pareti verdi.
Il solito banco con mille scritte.
«Ciao Kim».
La sedia stride sul linoleum e il braccio di Jared sfiora il suo.
«Ciao», risponde con il batticuore.
È questo l’effetto che le fa.
Sempre.
Per questo deve dimenticarlo.
Non può continuare in questo modo, è evidente che il suo interesse non è ricambiato.
«Kim… hai da fare oggi?».
Le si ferma il cuore in gola dalla sorpresa.
 «Perché?».
«Mi servirebbe un favore».
«Cioè?».
«Ho il turno in biblioteca, potresti sostituirmi?».
Kim si ritrova a digrignare i denti.
È stata una sciocca a sperare che le cose potessero andare diversamente.
«Mi spiace Jared, ho un impegno».

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Capitolo 8
*** Senza Più Indugiare ***


Senza Più Indugiare




 
 
Un temporale che sfoga la sua potenza.
Il tetto di un garage che li ripara dalla pioggia.
«Sei zuppa Claire».
Quil allunga una mano e le scioglie la treccia.
Claire lo osserva con quei suoi grandi occhi scuri e lui capisce che è arrivato il momento.
Non è più una bambina. E lui è stanco di aspettare.
Le prende il mento e la bacia.
Claire è sorpresa, ma ricambia il bacio come se fosse essenziale quanto il suo stesso respiro.
«Meglio che rincorrersi sotto la pioggia eh?», le chiede sussurrando.
«L’effetto è lo stesso», mormora appena.
Già…
 Quil sente il suo cuore impazzito, proprio come dopo una lunga corsa.
 

 

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