My Do-List in London #2

di Caelie_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** This is The start of Something new ***
Capitolo 2: *** Tutto inizia ad aggiustarsi ***
Capitolo 3: *** Come se non fossero passati due anni ***
Capitolo 4: *** Le nuvole e l'amore. ***
Capitolo 5: *** Pizza, cocomero e baci alla CocaCola. ***
Capitolo 6: *** Mi dispiace. ***



Capitolo 1
*** This is The start of Something new ***


Capitolo 1
This is The start of Something new

 

SINOSSI


Chiara ha 18 anni, vive e lavora in un Hotel a Roma.
La sua vita è sempre stata normale fino a quando in un giorno d'estate, di due anni fa, incontrò una Band inglese molto famosa, da quel momento la sua vita è cambiata, ha trovato l'amore e la vera amicizia quella con la "A" maiuscola ma dopo molte incomprensioni e pene d'amore è ritornata in Italia e si è ripresa la vita.
Ma per lei le sorprese non sono ancora finite.

 


POV CHIARA


Scendo le scale dell'hotel di corsa dato che sono in ritardo.
Già, ora vivo e lavoro in un'hotel. Dopo che sono tornata a casa da Londra, due anni fa, ho capito che Roma è la mia città , così ho deciso ti trovarmi un lavoro, di chiudere i ponti definitivamente con tutta la mia famiglia e di lasciare casa mia.
Ho lasciato casa a diciotto anni, papá mi aveva mandato a Londra per prepararmi alla notizia peggiore che potesse darmi.
Si risposava.
Con una donna che non avevo mai conosciuto ne sentito ma con cui era fidanzato da tre anni. Non potevo rimanere dentro quella casa mentre la nuova moglie di papà dormiva nello stesso letto di mia madre o usava il suo stesso ufficio. Non sono riuscita a sopportarla neanche per due giorni.
Il giorno dopo l'arrivo della nuova coinquilina ho fatto la valigia e me ne sono andata senza dare spiegazioni.
Ho trovato un lavoro come cantante/pianista nell'hotel "Le Grazie", famoso hotel di Roma.
Mi sono dovuta trasferire nell'hotel così ho trovato anche una casa. Suono e canto a pranzo e a cena, le mance sono buone e vitto e alloggio sono pagati, cosa potrei chiedere di meglio?
Quando arrivo nella sala da pranzo vedo che per mia fortuna alcuni tavoli sono ancora vuoti.
Mi siedo sullo sgabello e una mano mi si poggia sulla spalla.
«Chiara?»
«Ehi Frank! Sì, lo so, scusa se sono arrivata un po' in ritardo prometto che non succederà più!» mi scuso io.
«oh no! Non è per questo, sono arrivati dei clienti inglesi, per la precisione sono cinque ragazzi e una ragazza hanno richiesto cinque stanza diverse, e visto che Martina è malata, mi manca una persona che sappia l'inglese per accompagnarli in stanza»
«Certo Frank, ti aiuto io, ma quindi adesso non suono?»
«No, i clienti se ne faranno una ragione» dice con un occhiolino.
Non so che farei senza di lui. È un signore altro più di un metro e novanta sulla cinquantina, è il direttore dell'hotel, simpatico e sempre allegro e probabilmente senza di lui ora starei in strada.
Mi alzo dallo sgabello e mi dirigo chiacchierando,su come io sia indispensabile per questo hotel con Frank, verso la reception.
Quando mi ritrovo davanti cinque ragazzi.
Cinque ragazzi che conosco.
«Chiara?»
«Zayn?»
Il mio cuore si ferma e i pensieri arrivano a migliaia nel mio cervello.
Mi ripeto mentalmente: inspira ed espira, inspira ed espira.
«Vi conoscete?» chiede confuso Frank.
Rispondiamo insieme io «no» lui «si» ci guardiamo e ripetiamo di nuovo solo che al contrario io si e lui no.
«È una lunga storia Frank, ti racconto dopo» dico in italiano, lui mi guarda e annuisce un po' titubante.
«please come with me, I'll bring you to yours rooms» dico iniziando a salire le scale per portarli alle loro camere. Non si sente volare una Mosca e un silenzio imbarazzato aleggia nell'aria.
Quando arriviamo davanti le loro porte consegno loro le chiavi della stanze e per la prima volta mi accorgo che con Niall c'è una ragazza.
July.
La guardo e le faccio un cenno con la mano e le in risposta accenna un sorriso. Quando passa le chiavi della stanza 54 a Zayn lui sussurra «You're here...» e io lo guardo seria e anche un po' distante, ma a lui non importa, stringe le chiavi in mano e mi abbraccia fortissimo. Quando scioglie l'abbraccio mi dice: «Scusa ma dovevo farlo» e si chiude in camera.
Io ritorno giù per suonare con in mente troppi pensieri per riuscire a concentrami. Quando le porte dell'ascensore si aprono mi rivelano Frank pronto a sentire la mia storia così andiamo nel suo ufficio e inizio a raccontargli la mia avventura.
«Tutto iniziò l'estate di due anni fa. Mio padre mi aveva finalmente concesso una vacanza a Londra da mia zia, ero felicissima e partii. Quando arrivai scoprii che i vicini di casa di mia zia erano i One direction o meglio, io non sapevo chi erano perché non li avevo mai visti così ci feci amicizia Come se fossero ragazzi normalei. Per quella vacanza mi ero preparata una lista delle cose da fare e loro mi aiutatarono a completarla. Lì trovai l'amore e la vera amicizia. Ero davvero felice e innamorata ma il mio ragazzo, Liam, mi tradì con la sua ex allora decisi di tornare a Roma. Da qual momento non mi sono più fatta sentire, Zayn... Be lui era innamorato di me, ma era anche il mio migliore amico, mi ha chiamato per mesi cercando di parlarmi ma non gli ho mai... mai risposto. E adesso che loro sono qui e mi sembra di rivivere la stessa storia e non so se posso sopportare tutto questo... No so come reagirò a vederli girare nell'hotel come se niente fosse, non so come loro reagiranno a me... Sonoo stata una cretina Frank..»
«Tranquilla, ci sono io qui per qualunque cosa» mi dice poggiando una mano sulla mia ganba in modo rassicurante, io annuisco ed esco dall'ufficio un po' più rilassata, vado in sala da pranzo e inizio a suonare littel things in versione per piano senza neanche accorgermene. Quando ho finito si leva dai commensali un piccolo applauso, io mi alzo faccio e un minuscolo inchino e faccio per uscire ma un ragazzo mi sbarra la strada.
«Ciao» mi dice.
È un ragazzo, alto poco più di me sui quindici anni, ha gli occhi blu e i capelli castano chiaro, quasi biondo. Si chiama Marco.
«Ciao, Marco! Come va? » gli chiedo con un sorriso.
«Tutto bene.» risponde con un sorrisone, poi continua «Senti, volevo chiederti se potevamo fare adesso la lezione che dopo ho da fare»
«Certo! Vado in camera un secondo e vengo in sala, ci vediamo lì» rispondo. Lui annuisce mentre io già sono sulle scale per arrivare in camera mia.


POV ZAYN

Il telefono squilla da quando sono arrivato, e il display segna sempre e solo un nome. Perrie.
Non me la sento di rispondere. Non so neanche che dirle, non è che posso rispondere e fare "senti amore, sai chi ho incontrato? Ti ricordi Chiara, la ragazza di cui ti ho parlato molte volte? Be' è qui a Roma e non so che ho provato rivedendola e quindi niente, ciao.”
No, non posso proprio.
Per fortuna ho deciso di prendermi una stanza singola, così mi butto malamente sul letto e mi metto le mani sugli occhi.
«non posso crederci...» sussurro senza neanche accorgermene.
No, non è possibile. Il tanti posti lei doveva lavorare qui, in tanti posti in cui potevo andare perché sono venuto qui. È stata per mesi il mio unico pensiero, è stata per mesi il mio unico scopo, è stata per mesi il motivo delle miei ricerche per scoprire dove si trovava. Ed ora lei è qui. Qui a pochi metri da me e io non posso parlarle.
No, devo fare qualcosa. Spengo il telefono e lo metto nel cassetto del comodino, tiro fuori dalla valigia i vestiti e vado a farmi una doccia, dopo andrò da lei.


POV CHIARA


Ho appena finito la lezione di pianoforte a Marco così entro in camera, prendo il mio libro e mi siedo sulla poltrona.
Dopo pochi minuti bussano alla porta. Vado ad aprire e mi ritrovo davanti la persona a cui stavo cercando di non pensare.
«Allora è vero, sei tu...» sussurra.
Io lo guardo un po' imbarazzata.
«Posso... Ehm, entrare?» chiede.
Così mi sposto dalla porta per farlo passare.
Noto subito che guarda attentamente la mia camera per cercare segni della vecchia me, ed ebbene sì, la trova. Sul comodino c'è la nostra foto. Lo vedo sorridere felice e poi mi guarda.
«Ti sei fatta bella, non che prima non lo fossi...» mi dice.
«Zayn, perché sei qui?»
«Per te...»
«Per me?»
«Mi se mancata Chiara, diavolo se mi sei mancata»
Io non rispondo, non ho le parole per farlo. Ma poi lui continua.
«Sai cos'ho passato? Sai che cosa sono diventato da quando te ne sei andata? Sono diventato una persona vuota, una di quelle che vivono senza motivo, ho scritto decine di canzoni, ero depresso. Ma sai cosa? A te non importa, non è così? A te non interessa, te ne sei andata perché era la cosa migliore per te, ma non hai pensato a me? A Niall o a Harry? Abbiamo sofferto, tanto. Ed ora che sei qui, non riesco a non essere felice, sei qui Dio santo. E mi sei mancata così tanto che mi sembrava di impazzire e adesso che ti ho davanti mi sembra di volare»
Io non posso are altro che abbracciarlo e stringerlo forte forte a me.
«Mi sei mancato anche tu Zayn»
E rimaniamo così, abbracciati per talmente tanto tempo che potrebbero essere ore, e mi sento felice, felice come non ero da tanto tempo.


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CHIARA'S CORNER
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Allora bella gente, che ve ne pare?
Spero che chi abbia letto questo capitolo senza aver letto prima l'altra storia (questa http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1090328 ) abbia capito qualcosa :3
Comunque sono felice che siate arrivare fin qui per leggere questo mio angolino, e spero tanto tanto che la storia vi piaccia e spero che lascerete una recensione, ne sarei felicissima!
Adesso evaporo,
Un bacione
-ChiaraBook

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Capitolo 2
*** Tutto inizia ad aggiustarsi ***


Capitolo 2
Tutto inizia ad aggiustarsi


Quando sciogliamo l'abbraccio mi sento come se non fosse mai accaduto niente.
Ci scambiamo un sorriso parecchio imbarazzato, lui va in bagno per sciacquarsi la faccia ed io mi butto malamente sul letto.
Dopo pochi minuti sento Zayn imprecare ad alta voce.
«Zayn? Tutto apposto?» chiedo preoccupata.
«Diciamo di sì» dice aprendo la porta. E lui è lì sulla porta, senza maglietta e arrossisce vistosamente.
«È che ho aperto l'acqua del lavandino e mi sono bagnato la maglietta» dice tenendo lo sguardo basso.
«Non è che avresti una maglia da prestarmi?» continua.
«C-certo» rispondo girandomi verso l'armadio per cercare una maglietta da dargli.
Quando la trovo e riporto lo sguardo su di lui mi accorgo che ha un nuovo tatuaggio appena sotto la clavicola. Non sarei stupita se fosse un normale tatuaggio ma non lo è.
Si è tatuato il mio nome.

POV ZAYN

Mi fissa da un po'.
All'inizio non avevo capito, ma ora, ora che vedo i suoi occhi pieni di lacrime di felicità capisco che è per quello che ho fatto.
Quando è andata via l'unico modo per non farla passare, per non dimenticarmi mai di lei, per non dimenticare i suoi occhi così profondi o il suo sorriso smagliante, mi sono tatuato il suo nome.


POV CHIARA

Tutto avrei immaginato, ma non questo.
I tatuaggi ci hanno sempre unito, da quando mi ha accompagnato a fare il mio.
E non riesco capire che tipo di emozioni mi stanno attraversando l'anima, l'unica cosa che riesco a fare è piangere di gioia e corrergli incontro per abbracciarlo stretto.
Sento il suo cuore riempire il silenzio della stanza e non posso fare altro che sorridere.
E adesso posso dirlo. La felicità esiste.

POV ZAYN

Mi abbraccia. E sento come se finalmente avessi trovato il mio posto nel mondo.
Ad un certo momento perdiamo l'equilibrio e cadiamo sul letto, ci scambiamo uno sguardo veloce ed è come se non fossero passati due anni, e ridiamo, ridiamo talmente tanto che mi fa male la faccia.

 

POV CHIARA

« Mi sei mancato» sussurro.
«Non sai quanto» risponde.
«Come va Zayn?»
«Adesso bene»
Sorrido.
«No, intendo per davvero, con i ragazzi?»
«Va sempre meglio! Cioè, siamo così entusiasti di tutto questo successo e stiamo bene, davvero. Poi adesso siamo ancora più uniti di prima e questo è bellissimo.» risponde sorridendo, con quel sorriso che riserva solo ai suoi fratelli.
E lo guardo che quasi ancora non ci credo che è qui. Poi continuo: «E... July?»
«Ah» risponde serio.
«perché "Ah"?»
«Sai Chiara, l'hai lasciata che era piccola adesso ha sedici anni, so che sono passati solo due anni e non è poi così tanto tempo, ma è cambiata, in peggio... Non so come sia successo ma adesso è... Cattiva. Fa sempre la stronza con tutti e sta prendendo in giro Niall, lo fa soffrire facendogli credere che lo ama, ma non è così, ha detto che sta con lui perché viaggia... Ma si fottesse! »
«Non ci credo... Non può essere lei.»
«Be' credici» mi guarda triste e gli credo.
Si alza di fretta, guarda l'orologio, farfuglia qualcosa come "Ci vediamo domani mattina a colazione" ed esce dal mio appartamento di fretta e furia.
Io non posso far altro che sospirare e buttarmi sul letto. In pochi secondi mi addormento e cado in un sonno senza sogni.

 


Verso le otto di mattina sento qualcuno bussare alla porta.
«Sto dormendo!» farfuglio ma, a quanto pare, chiunque esso sia non ha intenzione di smettere di bussare.
Rimango comunque sotto le coperte dato che posso dormire ancora un po', ma il continuo bussare mi stressa allora sono costretta ad alzarmi.
Quando apro la porta davanti a me c'è Zayn tutto bello vestito e improfumato.
«Sembri una margherita» dico senza neanche scompormi.
«Sempre la solita eh? Non ti smentisci mai.» dice con un sorriso che fa sorridere anche me.
Poi continua: «Su preparati che abbiamo da fare! Ho preparato una cosa che... No voglio farti una sorpresa! Sbrigati, ti aspetto nella hall!» dice e se ne va, io chiudo la porta confusa per poi riaprirla immediatamente e dire «Zayn! Io oggi lavoro! » ma lo dico al corridoio, Zayn già non c'è più.
Anche se sono abbastanza confusa vado verso l'armadio e mi vesto come sempre per suonare a colazione, pantaloni e un blazer nero con sotto una camicia. Sistemo alla meglio i capelli e metto un po' di mascara e sono pronta.
Scendo con calma le scale, per poter ordinare bene le idee.
Quando arrivo lui è già lì che mi aspetta.
«Cos'è tutta questa eleganza?» mi chiede.
«Zayn, oggi lavoro, non possiamo fare un bel niente» rispondo triste.
«Ma come?»
«Ho bisogno di questi soldi, se non lavoro non ho una casa, ok? E ad essere sincera non voglio andare a dormire per strada per cui adesso devo andare...» dico incamminandomi verso la sala da pranzo.
«Non puoi chiedere un permesso o qualcosa del genere?» chiede disperato.
«Un secondo» dico e parto alla velocità della luce per l'ufficio di Frank ma non ho neanche il tempo di dirgli niente che già mi dice «Vai! Che si è giovani una volta sola!»
«Sei il migliore Frank! Grazie!» dico abbracciandolo velocemente.
«Modestamente!» risponde, ma faccio malapena a sentirlo che sono già in camera mia a cambiarmi. Shorts, t-shirt e occhiali da sole, molto meglio.
Quando scendo vado da Zayn e dico «Dove andiamo?»
«E lo chiedi a me? Non sei tu quella del posto?»

Siamo seduti al tavolino di un bar al centro per fare colazione.
«Cosa prendi Zayn?»
«Non lo so, non capisco che c'è scritto sul menù» risponde.
«Ah, giusto. Comunque devi assaggiare il caffè italiano che con quello inglese non c'è paragone!»
«Perfetto, allora per me un caffè» risponde con aria curiosa, sembra quasi un bambino.
Chiamo il cameriere e ordino, poi dopo pochissimo arrivano le ordinazioni.
«Assaggio eh!» dice Zayn portandosi la tazzina alle labbra. E manda tutto giù. Diventa tutto rosso e tossisce. Io scoppio in una sonora risata.
«Ma Diavolo è Amaro!» esclama irritato.
«lo so» rispondo continuando a ridere.
«Me lo hai fatto apposta! Sventura a te perfida italiana!»
Non posso far altro che sorridere e bere il mio cappuccino.
Quando ho finito di berlo Zayn mette sul tavolo un foglio piegato in quattro.
«Cos'è?»
«Aprilo»
E così faccio.

 

My Do-List in London Rome!

  1. Visitare la città.
  2. Andare a vedere un film in Italiano
  3. Lanciare la monetina nella fontana di Trevi
  4. Salire sui sette colli
  5. Fare una foto con i gladiatori fuori al Colosseo
  6. Mettere la mano nella bocca della verità
  7. Mangiare una pizza Italiana
  8. Arrivare all'isola Tiberina
  9. Prendere un fetta di cocomero di notte
  10. Passeggiare a Piazza di Spagna

 

 

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CHIARA'S CORNER

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TADAAAAAAAAAN! Ed ecco qui la nuova lista delle cose da fare, che ve ne pare?

So che il capitolo non è un granché ma vi chiedo venia :(

Pooooi, VOI SIETE ASDFGHJKLAHDHA davvero! Sono così felice che vi sia piaciuto il primo capitolo che mi sono emozionata :') grazie a tutte voi!

Un'altra cosa, da ora in poi aggiornerò ogni otto giorni perché con la scuola sto impicciata e prometto che cercherò di essere puntale u.u

Adesso evaporo,

Ancora grazie

-Chiara

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Capitolo 3
*** Come se non fossero passati due anni ***


Capitolo 3
Ed è come se non fossero passati due anni

 


Non posso far altro che sorridere come una cretina. Lo vedo felice mentre mi guarda sorridere e il mio cuore si scioglie.
«Sei dolcissimo» dico abbracciandolo forte.
Lui non risponde, non ce n'è bisogno.
«Che ne dici se iniziamo subito? Ho già in mente un paio di posticini» dico alzandomi e porgendogli la mano per invitarlo a fare lo stesso.
«Dov'è che si va?» chiede ironicamente prendendomi la mano.


«Quanto dobbiamo camminare ancora? Mi fanno male i piedi!» si lamenta Zayn.
«Siamo quasi arrivati» rispondo «Comunque ti lamenti troppo, zitto e cammina» continuo dandogli una pacca giocosa sulla spalla.
Lui ride, poi giriamo l'angolo e rimane stupito.
«Bella, eh?» chiedo con un sorrisetto.
«Piú di quanto pensassi» risponde avanzando fino ad arrivare al bordo della fontana. Lo scroscio dell'acqua fa da sottofondo ad un milione di parole in mille lingue diverse.
Lo vedo concentrato a guardare la parte alta della fontana, quella con la statua.
«Quello è Oceano, un Dio greco. Era l'amante di Teti. È bellissimo, vero?»
«Già» risponde solamente.
Prendo dalla tasca due monete da un ero e una la metto nella mano di Zayn.
«Adesso girati, esprimi un desiderio e al mio tre lancia» dico prendendolo per mano.
«Uno»
"Desidero di essere sempre felice come in questo momento" penso.
«Due»
Penso a che cosa stia pensando Zayn.
«Tre» dico.
Zayn mi stringe più forte la mano e insieme lanciamo la moneta.
Quando si rigira si rende conto di quante monete si trovano nell'acqua.
«Ma sono tantissime!» esclama. «E rimangono sempre qui?»
«No, ogni tanto il comune le raccoglie e li usa per le restaurazioni» rispondo, poi dico «Zayn?»
«Sì?»
«Possiamo farci una foto?»
«Certo»
Prendo dalla borsa il telefono e scatto la foto, adesso ho un nuovo e bellissimo sfondo.
Poi tiro fuori la lista e sbarro il punto 3.

My Do-List in London Rome!

1) Visitare la città.
2) Andare a vedere un film in Italiano
3) Lanciare la monetina nella fontana di Trevi
4) Salire sui sette colli
5) Fare una foto con i gladiatori fuori al Colosseo
6) Mettere la mano nella bocca della verità
7) Mangiare una pizza Italiana
8) Arrivare all'isola Tiberina
9) Prendere un fetta di cocomero di notte
10)Passeggiare a Piazza di Spagna

«Adesso andiamo che ho fame!» dico trascinandolo verso la via a destra della fontana.

 

Dopo aver mangiato un panino gigante con la porchetta decido di portarlo nel mio posto preferito.
«Zayn, voglio farti vedere un posto,non è molto lontano, ti va di andarci?» chiedo.
Lui non risponde, si alza dal posto e basta.
Dopo pochi minuti di passeggiata eccoci arrivati.
«Caro Zayn, questo è il Pantheon» dico indicandolo con il dito.
Lo vedo un po' stranito e sinceramente non ne capisco il motivo.
«Vengo sempre qui quanto sono un po' giù di morale, mi siedo su quella scalinata lì e guardo le persone che camminano felici o i bambini che corrono dietro ai piccioni. Mi sento sempre un po' meglio vedendo la felicità intorno a me, poi mi piace questo posto, sembra quasi ti ritornare nella Roma di una volta» dico.
«È una chiesa.»
«Lo so, spero che tu voglia entrarci, devo farti vedere solo una cosa poi prometto che usciamo.»
«Ok, veloce però.»
Mi sento quasi un po' offesa da questo suo comportamento freddo ma comunque cerco di rimanere tranquilla.
Quando entriamo andiamo direttamente al centro dell'edificio.
«Vedi quel buco lì su?» chiedo. «Da quel buco non entra niente, mai. Può piovere, diluviare e anche nevicare, non entra niente.»
«È bellissimo»
«Sai perché vengo qui? Perché io mi sento come quel buco lì in alto. Sola sempre. Intorno a me accadono mille cose belle, la felicità mi circonda ma non mi tocca.»
«Non dire così...»
«Perché no? È così Zayn, è vero. Io credo davvero di essere allergica o qualcosa del genere alla serenità.»
«Io non la penso così.» dice.
Io preferisco non chiedergli perché la pensa in modo diverso da me, mi afferra per un braccio e usciamo.
Mi porta alla scalinata che gli avevo indicato poco prima e ci sediamo.
«Voglio dirti un po' di cose, ok? Non mi interrompere però.» dice abbassando lo sguardo un po' imbarazzato.
Io annuisco perché non c'è un risposta giusta da dare.
«Due anni fa sei arrivata tu e, credimi, la mia vita è cambiata. Tu non sei come tante altre ragazze, sei bella in tutto e per tutto. So bene che cosa hai passato, so che sei costantemente a disagio, so che sei dolcissima e so che ti nascondi dietro una corazza. Perché tu sei sempre stata quella forte, quella che c'era per tutti, quella che era considerata senza sentimenti. Ma io lo so che non è così, sei così emotiva che quando ridi troppo piangi come una bimba e che se sei triste reprimi le lacrime guardando il Sole. Quando siamo diventati amici, amici veri intendo, ho finalmente trovato qualcuno come me, perché siamo uguali. Chiara, da quando te ne sei andata ti ho cercato, e lo sai, non mi sono mai arreso, anche quando non ti trovavo su twitter o quando non rispondevi alle mie telefonate, perché lo sapevo che prima o poi ci saremo ritrovati perché tra persone come noi non ci si lascia mai veramente.
Credo che tu sappia che ora sono impegnato con Perrie, che stiamo insieme da quasi sette mesi e che stiamo bene insieme, ma non sto bene con lei come sto bene con te. Lei è il mio esatto contrario e mi completa, mi da quel senso di completezza che di solito le persone cercano nella loro anima gemella, ma io, io cerco quella sensazione strana che si prova quando si viene capiti al volo. E quella sensazione la provo quando sto con te, perché sei la mia anima gemella ma... ma non nel senso amoroso. Ma so anche che ti voglio talmente bene che ti porterei sulla luna se me lo chiedessi. Sei una persona fantastica, non dubitarne mai.»
Fra tutte le parole bellissime che mi ha detto mi sento risuonare nella mente solo "sei la mia anima gemella ma non nel senso amoroso."
«Dì qualcosa...» sussurra.
Prendo il telefono, chiamo un taxi e lo prenoto.
«Sta arrivando un taxi, ti riporterà a casa.» dico alzandomi. Mi metto a correre come una velocista alle olimpiadi. E arrivo all'hotel prima del taxi che non conosce le mie scorciatoie.
Appena arrivo corro nella mia stanza e mi butto sul letto con le parole di Zayn che mi tormentano.
sei la mia anima gemella ma non nel senso amoroso. sei la mia anima gemella ma non nel senso amoroso. sei la mia anima gemella ma non nel senso amoroso. sei la mia anima gemella ma non nel senso amoroso. sei la mia anima gemella ma non nel senso amoroso. sei la mia anima gemella ma non nel senso amoroso. sei la mia anima gemella ma non nel senso amoroso. sei la mia anima gemella ma non nel senso amoroso.sei la mia anima gemella ma non nel senso amoroso. sei la mia anima gemella ma non nel senso amoroso.
Non piango. Non si piange per delusioni così grandi, non ne ho la forza.
Mi addormento così, con gli occhi asciutti, e spero di non risvegliarmi più.

 

 

_ Salveeeeeee :)
Lo so, lo so sono passate più di due settimane! Immagino che mi uccidereste per questo ma vi chiedo scusa! In questa settimana ho avuto otto compiti in classe e tra un po' c'è il pagellino quindi sto in ansia!
Allora, probabilmente ‘sto capitolo fa schifo, lo so, ma non può andare sempre tutto bene, muahahahaha sono un po' contorta, lo ammetto.
La dichiarazione mi è uscita dal cuore e spero davvero tanto che vi piaccia.
Adesso prometto che aggiornerò presto :3
Ah, grazie davvero a tutte voi che seguite e/o recensite questa storia, siete dei tesori! <3

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Capitolo 4
*** Le nuvole e l'amore. ***


 

Capitolo 4
Le nuvole e l'amore.
 
 
 
«Allora tesoro, come sta andando questa vacanza?» 
«È bellissimo qui, prometto che un giorno ti ci porto» rispondo salendo le scale di emergenza.
«Davvero? Grazie amore!» risponde lei al telefono.
«Per te questo ed altro!» rispondo senza troppi giri di parole.
Sono arrivato in cima alle scale, scavalco il cancelletto di ferro battuto e arrivo al terrazzo. 
La calda brezza pomeridiana mi scompiglia i capelli e il Sole accecante mi da sulla pelle una sensazione bellissima.
«Quasi quasi a Londra non ci ritorno più.» dico in tono scherzoso.
«Zayn! Non vorrai lasciarmi qui da sola!»
«No amore, no. Come farei senza di te? » dico poco convinto.
«Ti amo.» mi dice.
«Anche io Perrie» rispondo.
Dopo alcuni secondi si silenzio, non un silenzio imbarazzato è qualcosa di diverso, lei mi chiede: «E Chiara?»
Ecco la domanda che volevo non mi facesse.
«Sono cinque giorni che non le parlo» rispondo a malincuore.
«E?»
«E mi manca.» rispondo ancora più triste. «Vederla lì che suona e che gira per l'hotel senza che mi degni di uno sguardo, una parola, un'attenzione mi sta uccidendo.»
«E allora va da lei e scusati» risponde lei con dedizione.
«Sai che non posso farlo, non so perché mi ha lasciato lì come un deficiente, o perché non mi parli, ma se ha deciso così rispetto la sua decisione e poi, non è mica la mia ragazza!» dico e mi trovo a pensare che mi piacerebbe se lo fosse.
«Ma lei ti vuole bene e tu hai così poco tempo da passare insieme a lei prima di tornare a Londra, Zayn lo so che vuoi aspettare che sia lei a cercanti ma non hai tempo! Sfrutta questi mesi per divertirti e non pensare a niente, passa questi due mesi con la tua migliore amica e non farti problemi, dimentica l'orgoglio e tutto il resto, tu sei lì adesso! Non sprecare quest'occasione perché poi te ne pentirai... Lo sai anche tu.» finisce con un sospiro.
«Sai Perrie, hai ragione, stasera le parlo.»
«Così si fa!»
Rido e mi sdraio sul pavimento per guardare le nuvole.
E mi viene un'idea.
«Perrie? Puoi fare una cosa?»
«Dimmi tutto!»
«Vai sul terrazzo e sdraiati, voglio guardare le nuvole con te.»
Lei non risponde ma la sento correre dal ticchettio dei tacchi sulle mattonelle.
«Arrivata!» esclama euforica.
«Perfetto, adesso dimmi che vedi» le dico continuando a tenere gli occhi al cielo, lei non risponde allora continuo io «Io vedo un dragone con la coda biforcuta, un canguro e un folletto con un naso gigante»
«Zayn?»
«Sì?»
«Io non vedo niente.»
BUM.
il mondo mi è appena caduto addosso. 
Come puoi non vedere niente nel cielo infinito, come puoi non immaginarti storie fantastiche sui personaggi che trovi, come puoi essere così cieca?
Non capisco me sia possibile non avere fantasia, o voglia di evadere anche se per pochi minuti dal mondo vero.
Come fai a stare con una persona che nelle nuvole, vede solo nuvole?
 
 
 
CHIARA
 
Ormai faccio ad occhi chiusi le scale a chiocciola verdi che portano al terrazzo.
Sono le cinque del pomeriggio ma il sole è ancora caldissimo, apro il cancelletto con le chiavi ed entro.
Come sempre qui c'è una pace che non riesco a trovare da nessuna parte e diciamolo, di pace ne ho più che bisogno.
Sono passati cinque giorni da quella fatidica sera al Pantheon e ancora non mi sono ripresa. Ogni volta che lo incontro il cuore parte a mille e sento la sua voce ripetere "sei la mia anima gemella ma non nel senso amoroso" e il rumore dei miei pensieri supera quello dei battiti del mio cuore.
La cosa che più mi fa rabbia è che non è venuto da me, non mi ha chiesto spiegazioni. L'unica soluzione che riesco a trovare per spiegare questo suo comportamento è che forse non gli interessa abbastanza.
Provo a smettere di pensarci, dato che sono venuta qui per rilassarmi un po'.
Arrivo al mio posto preferito e mi siedo sul cornicione. Ormai è diventata un'abitudine, amo guardare le persone che girano qui vicino senza che loro se ne accorgano.
Sto a lungo a fissare una coppia di giovani con il figlio e mi immagino la loro storia.
Lei ex studentessa d'arte, vitale ed esuberante, lui medico importante di una qualche clinica romana. Il figlio di pochi mesi l'hanno chiamato con il nome del padre di lui, che ha tramandato al figlio la passione per la medicina. 
Li vedo tenere per mano felici loro figlio che sarà sicuramente un uomo di successo. 
E lo invidio un po'. Insomma lui ha una mamma. Insomma lui ha una bella famiglia. 
Ero venuta qui per non pensare a niente ma mi ritrovo a pensare tutto. È così che funziona.
Per smettere di pensare inizio a cantare. 
«But if you close your eyes,
Does it almost feel like
Nothing changed at all?
And if you close your eyes,
Does it almost feel like
You’ve been here before? »
Ma la canzone non la finisco io una voce mi fa sobbalzare e continua.
«How am I gonna be an optimist about this?»
Zayn.
«Che ci fai qui?» chiedo innervosita, nel mio posto dovrei esserci solo io.
«Sono cinque giorni che ci vengo.»
«Non mi interessa, questo è il mio posto sei pregato di andare via.»
«Non mi muovo da qui. Mica te lo sei comprato, no?»
«No.» rispondo semplicemente, mi rigiro per dargli le spalle.
Poi un paio di mani mi di poggiano sulle spalle.
«Ehi, girati, mi spieghi cos'è successo? Cosa ti è successo?» chiede dolcemente.
«Cosa credi che sia successo, Eh? Mi hai fatto tutto quel discorso strappalacrime, mi ci hai fatto credere, mi hai fatto credere che tu mi amassi ma invece no, io sono solo la tua anima gemella ma non nel senso amoroso. Sai Zayn cosa vuol dire non sentirsi amati? Come ci si sente a fare una vita in solitaria solo perché si ha paura delle delusioni? Io non credo, sei sempre cirondaro da amici, hai i ragazzi. Non puoi capire la sensazione che ho provato quando ti ho rivisto, ho avuto paura certo, ma mi sono sentita felice perché finalmente potevo avere vicino una persona che mi conoscesse davvero...» finisco con un sospiro.
«Hai ragione, non posso capire ciò che hai provato perché io non sono te. Ma ti prometto, che se me ne darai la possibilità io ti starò vicino per sempre.» dice, fa una breve pausa e ricomincia « Partiamo da capo, facciamo finta che non sia successo niente, ok? Ricominciamo e vedrai che non te ne pentirai.» finisce più convinto che mai.
Io ci penso un po'. Mi alzo e lo guardo negli occhi.
Vedo la speranza e la paura senza nessuna maschera sul suo viso.
E decido.
Decido che tutti hanno il diritto di avere una seconda possibilità.
«Va bene. Allora Zayn, che ne dici se andiamo a prenderci una pizza?»
 
 
Holaaaaa!
So che sono imperdonabile, mi dispiace tanto! Ho aggiornato tardi ma ho avuto molti molti molti problema questo mese...
Comunque spero che il capitolo vi piaccia anche se è un po' corto.
Adesso evaporo perché lo so che mi odiate.
Un bacio
-ChiaraBook

 

 

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Capitolo 5
*** Pizza, cocomero e baci alla CocaCola. ***


Capitolo 5
Pizza, cocomero e baci alla CocaCola
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«Dove mi stai portando?» 
«Vedrai» rispondo tendendolo per mano.
Lo sento sospirare, sa bene che non glielo dirò, può solo aspettare. 
La passeggiata non dura molto, svoltiamo l'angolo si Palazzo Fendi e percorriamo tutta la via, alla fine giriamo a sinistra. Ed eccola lì, Pizzeria da Pasquale. 
«Alleluja» lo sento sospirare.
Mi giro verso di lui e gli mando uno sguardo talmente truce che fa due passi indietro. «Dai, entriamo»
Il locale è piccolo, la parte destra è completamente occupata da un tavolo di due metri di legno grezzo. Il bancone è pieno di pizza e il suo profumo fa brontolare il mio stomaco. 
«Com'è possibile che tu abbia fame, sono appena le sei!» constata Zayn. 
« Non è mai troppo presto per la pizza» rispondo marcando la parola "molto".
Mi perdo a guardare la meravigliosa mozzarella filante e le patatine fritte finché non sento esclamare il mio nome a gran voce.
«Chiara!»
«Pasquale!» rispondo io con un sorrisone.
« Come va al lavoro?» chiedo con fare paterno.
« diciamo bene, ho appena scoperto che avrò le ferie per tutto il mese di settembre, sono molto felice!»
«sono contento, te lo meriti, sei una gran lavoratrice. Ma ora bando alle ciance, che pizza prendi?»  
«Per me un trancio boscaiola e uno margherita, tu Zayn?» chiedo.
«Quella con i gamberetti» risponde sorridendo.»
«ah, Pasquale, anche due porzioni di patatine e due lattine di CocaCola e un po' di maionese, grazie!» 
Lui mi sorride, mi conosce da anni ormai, ha anche contribuito alla mia crescita fisica con la sua pizza. 
Porto Zayn al primo piano dove sono sistemati i tavoli, lì c'è una finestra che da su via del corso e molti quadri di legno intagliato.
Ci sediamo al tavolo davanti alla finestra. 
«Zayn, come va con Perrie?»
«Bene, diciamo..»
«diciamo?»
« Be' è davvero fantastica, è dolce e mi capisce ma non sono sicuro di essere innamorato..»
«È facile capirlo, sai? Basta chiedersi se si è felici, tu sei felice Zayn?»
«Sì, lo sono»

  

ZAYN'S POV

 

«È facile capitolo, sai? Basta chiedersi se si è felici, tu sei felice Zayn?»
«Sì, lo sono» "grazie a te" aggiungo mentalmente.
«Allora che problema c'è?!» esclama.
Nel frattempo arriva un cameriere con le nostre pizze, le mangiamo con calma chiacchierando spensieratamente del più e del meno. 
Quando abbiamo finito scendiamo di nuovo al piano terra, pago il conto (finalmente sono riuscito a pagare io) e usciamo.
«Adesso dove andiamo?» chiedo un po' curioso.
«Facciamo una passeggiata» risponde con un sorriso. 
Passeggiamo per via del corse per un po', decido di prenderla a braccetto.
Per un secondo sento il cuore perdere un battito. 
"Non dovrei, non dovrei provare certe cose" mi ritrovo a pensare continuando a passeggiare come se nulla fosse.
Dopo una quarantina di minuti Chiara mi trascina in una viuzza «è una scorciatoia» con un sorriso furbo.
Arriviamo davanti una fontana molto grande.
«Bella, vero?»
«Molto»
«è la mia preferita» dice con gli occhi che luccicano.
«Vedi quelle statue giganti?» chiede, io annuisco debolmente poi continua « Rappresentano i quattro fiumi più importanti del mondo conosciuto a quei tempi, Il Rio della Plata, Il Gange, Il Nilo e il Danubio. Poi ci sono degli animali. E se guardi bene, puoi vedere anche il vento, guarda la criniera scompigliata del leone o le fronde delle palme. È un capolavoro.»
Ammetto che mi sono perso a metà discorso ma dico comunque un misero "si". Come di può far attenzione a un discorso quando a farlo è una persona così bella? Non nel senso fisico, anche se per me è la ragazza più bella del mondo, ma guardare i suoi occhi illuminarsi o le sue labbra curvarsi all'insù o la sue mani mentre gesticolano, è uno spettacola mozzafiato. 
«Non sapevo fossi così informata» le dico.
«Mai sottovalutarmi» dice facendo l'occhiolino.
Mi fa fare un giro completo della fontana indicando ogni singolo particolare.
«Sai quando è stata inaugurata era vuota, non c'era nemmeno un po' d'acqua. Tutti rimasero deluso ma il Bernini l'aveva fatto apposta, appena la gente aveva iniziato ad andare via alzò la leva e l'acqua iniziò a scorrere, dicono che fu un spettacolo indimenticabile tanto che il papà disse "Cavalier Bernini, con questa vostra piacevolezza ci avete accresciuto di 10 anni di vita!" Non è meraviglioso come Bernini riesca a scolpire le emozioni?!» 
Non rispondo alla sua domanda perché già so che comunque non la sentirebbe. Dopo abbondanti cinque minuti passati a fissare la fontana finalmente riprendiamo il cammino.
«Non sapevo di piacesse così tanto la scultura..» dico per argomentare.
«ci sono tanto cose che non sai su di me» risponde.
«la mia preferita è Il Ratto Di Proserpina» dico tutto ad un tratto. Vedo lo stupore farsi strada nel suo viso e mi nasce spontaneo un sorriso.
«Anche il mio» sorride, poi continua « Non sapevo di piacesse così tanto la scultura..»
Scoppiamo tutt'e due in una risata.
«Sai, l'ho vista dal vivo e per un pelo non mi sono messa a piangere. È perfetta.»
«già» rispondo io. 

   

CHIARA'S POV

 

«Facciamo solo un'altra tappa e poi prometto che torniamo all'hotel.»
«Ai tuoi ordini padrona!» risponde lui.
Arriviamo velocemente al cocomeraro e compro due fette di cocomero.
Ci sediamo sui dei gradini. 
«non ne avevo mai mangiata una fetta così buona» dice Zayn.
Io gli sorrido e basta, non c'è niente da dire. 
«C'è un nome preciso per questo negozio?» chiede
«Non è proprio un negozio, è un cocomeraro.»
«Cocomeraro?»
«sì, che c'è di strano?»
« È divertente dirlo»
«no, è divertente sentirtelo dire!» 
Ridiamo tutti e due come fossimo bambini poi il signore del "negozio" ci raggiunge e ci da una lattina di CocaCola.
«Per gli innamorati» dice, poi se ne va.
Cerchiamo di dire che non stiamo insieme ma è già andato via. 
Beviamo a metà la lattina e poi noto che sopra c'è scritto "Amore".
Abbasso gli occhi, sorrido tra me e me. 
Poi lo guardo, i miei occhi puntati nei suoi. 
I nostri sguardi che si intrecciano.
Le nostre teste che si avvicinano.
Le nostre labbra che si cercano. 
Poi lo bacio. Non so neanche con che coraggio, ma lo faccio.
Ed è un bacio così dolce e bello che tutta la tensione che avevo in corpo svanisce.
Quando ci stacchiamo mi rendo conto di ciò che ho fatto.
«Dio, Zay... Scusa.. Io, io non lo so perché l'ho fatto..»
«Ehi, ehi, ehi! Facciamo finta di niente, ok? Non è successo niente»
«ok» rispondo
 Ma non è ok, non è per niente ok. Adesso come faccio a non baciarci di nuovo?
«Torniamo all'hotel adesso» dice.
Ci alziamo, entrambi in silenzio.
Ho fatto un casino, lo so. Adesso inizieranno i problemi. Perché, come si fa a dimenticare un bacio alla CocaCola? 

   

__________________
CHIARA'S CORNER
__________________

 

Ciao a tutti!
Ebbene sì, sono tornata dopo più di due mesi, lo che vorreste uccidermi e avete ragione! Non so davvero come scusarmi, quindi SCUSATE L'ASSENZA!
Spero che comunque leggerete/apprezzerete/recensirete il capitolo :)
Vi voglio bene,
-ChiaraBook

    

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Capitolo 6
*** Mi dispiace. ***


 

Premetto che questo non è un vero e proprio capitolo, è una spiegazione.
Ho iniziato questa storia molto tempo fa, My Do-List in London è stata la mia storia, quella che non si dimentica. Ho provato a scrivere questo sequel ed ero molto presa ed entusista perché con le recensioni che mi avete lasciato mi avete incoraggiato, poi purtroppo sono spuntati i problemi. 
Ho notato che altre storie avevano "copiato" i punti della lista, non che io stia qui a pretendere di essere l'unica ad avere una storia incentrata su una lista delle cose da fare, perché non lo sono affatto, quindi ho continuato a scrivere nonostante mi scocciasse che alcuni punti della lista erano stati copiati.
Le visualizzazioni diminuivano così come le recensioni e non avevo tempo, ho avuto dei problemi scolastici e non sono riuscita a scrive, e quindi aggiornare, per due mesi e ho perso tutti i lettori, ma è solo colpa mia, quindi, è vero che scrivo per me ma pubblicare questa storia senza veder nessun risultato mi sembra davvero inutile.
Così adesso sono qui per spiegarvi velocemente come andrà a finire la storia di Chiara e Zayn per le poche persone a cui interessa. 
Chiara e Zayn alla fine si mettono insieme grazie a Perrie, perché è proprio Perrie a dire a Zayn di seguire il suo cuore, di amare chi lo merita, e lui si dichiara a Chiara. Chiara e Zayn portano a termine la lista delle cose da fare e si amano più che mai, poi ci sarebbero stati molti problemi ma alla fine Zayn chiederà a Chiara di sposarlo, lei accetta e i due vivranno per sempre felici e contenti.  July è la cugina di Chiara ed è fidanzata con Niall, le due si riconciliano e diventano grandi amiche. Harry rimane single mentre Liam si sposa con Daniele e Luois si fidanza,con un amica e collega di Chiara, Vanessa. L'ultimo capitolo doveva essere incentrato sul matrimonio dei due protagonisti e un bellissimo "E vissero per sempre felici e contenti". 
Avevo tante idee per mandare avanti la storia, ma non ne ho avuta la possibilità, ringrazio immensamente chi ha recensito questa storia e chi l'ha inserita tra le seguite/preferite/ricordate, grazie mille! 
In questo periodo ho iniziato una nuova storia, si chiama Drawing you e la trovate qui http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2027177&i=1 spero che la leggerete, 
Un bacio e grazie ancora. 
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«Mi stai dicendo che sei cotta di un tipo conosciuto su internet?» chiese la rossa seduta sul letto difronte al mio mentre si limava le unghie.
«Sì» ammisi semplicemente alzando le spalle.
«Se ti piace ci esci, è logico, qual è il problema?» 
«Che non so chi sia! Insomma, posso uscire con un tipo che non ho mai, e ripeto mai, ne visto ne conosciuto?! Potrebbe essere un maniaco o un serial killer o non so, un quarantenne!» risposi lasciandomi cadere di peso sul letto.
«Amico, intendi dire che stai uscendo con una ragazza che ti ha disegnato perché ti ha visto sulla metro?» mi chiese allarmato, sinceramente non capivo che ci fosse di così allarmante e annuii.
«Tu stai fuori! Harry, ha disegnato un ragazzo che non conosce! È una stalker!» urlò gesticolando con forza, era proprio arrabbiato.
Non potei fare a meno di ridere «Louis, senti è tardi, devo andare, ci sentiamo dopo!» dissi e corsi fuori alla velocità della luce, salii in macchina e misi in moto. 
«Sei un cretino, Harry Styles! Sei un emerito cretino!» urló Louis verso la macchina e scoppiai a ridere, mi sembrava la scena di un film.

Premetto che questo non è un vero e proprio capitolo, è una spiegazione.Ho iniziato questa storia molto tempo fa, My Do-List in London è stata la mia storia, quella che non si dimentica. Ho provato a scrivere questo sequel ed ero molto presa ed entusista perché con le recensioni che mi avete lasciato mi avete incoraggiato, poi purtroppo sono spuntati i problemi. Ho notato che altre storie avevano "copiato" i punti della lista, non che io stia qui a pretendere di essere l'unica ad avere una storia incentrata su una lista delle cose da fare, perché non lo sono affatto, quindi ho continuato a scrivere nonostante mi scocciasse che alcuni punti della lista erano stati copiati.Le visualizzazioni diminuivano così come le recensioni e non avevo tempo, ho avuto dei problemi scolastici e non sono riuscita a scrive, e quindi aggiornare, per due mesi e ho perso tutti i lettori, ma è solo colpa mia, quindi, è vero che scrivo per me ma pubblicare questa storia senza veder nessun risultato mi sembra davvero inutile.Così adesso sono qui per spiegarvi velocemente come andrà a finire la storia di Chiara e Zayn per le poche persone a cui interessa. 

Chiara e Zayn alla fine si mettono insieme grazie a Perrie, perché è proprio Perrie a dire a Zayn di seguire il suo cuore, di amare chi lo merita, e lui si dichiara a Chiara. Chiara e Zayn portano a termine la lista delle cose da fare e si amano più che mai, poi ci sarebbero stati molti problemi ma alla fine Zayn chiederà a Chiara di sposarlo, lei accetta e i due vivranno per sempre felici e contenti.  July è la cugina di Chiara ed è fidanzata con Niall, le due si riconciliano e diventano grandi amiche. Harry rimane single mentre Liam si sposa con Daniele e Luois si fidanza,con un amica e collega di Chiara, Vanessa. L'ultimo capitolo doveva essere incentrato sul matrimonio dei due protagonisti e un bellissimo "E vissero per sempre felici e contenti". 

Avevo tante idee per mandare avanti la storia, ma non ne ho avuta la possibilità, ringrazio immensamente chi ha recensito questa storia e chi l'ha inserita tra le seguite/preferite/ricordate, grazie mille! In questo periodo ho iniziato una nuova storia, si chiama Drawing you e la trovate qui http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2027177&i=1 spero che la leggerete, Un bacio e grazie ancora. 


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«Mi stai dicendo che sei cotta di un tipo conosciuto su internet?» chiese la rossa seduta sul letto difronte al mio mentre si limava le unghie.«Sì» ammisi semplicemente alzando le spalle.«Se ti piace ci esci, è logico, qual è il problema?» «Che non so chi sia! Insomma, posso uscire con un tipo che non ho mai, e ripeto mai, ne visto ne conosciuto?! Potrebbe essere un maniaco o un serial killer o non so, un quarantenne!» risposi lasciandomi cadere di peso sul letto.

«Amico, intendi dire che stai uscendo con una ragazza che ti ha disegnato perché ti ha visto sulla metro?» mi chiese allarmato, sinceramente non capivo che ci fosse di così allarmante e annuii.«Tu stai fuori! Harry, ha disegnato un ragazzo che non conosce! È una stalker!» urlò gesticolando con forza, era proprio arrabbiato.Non potei fare a meno di ridere «Louis, senti è tardi, devo andare, ci sentiamo dopo!» dissi e corsi fuori alla velocità della luce, salii in macchina e misi in moto. «Sei un cretino, Harry Styles! Sei un emerito cretino!» urló Louis verso la macchina e scoppiai a ridere, mi sembrava la scena di un film.

 

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