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di _Eterea_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Numero 8 ***
Capitolo 2: *** Roslin/Billy ***
Capitolo 3: *** Felix Gaeta ***
Capitolo 4: *** Leoben/Kara ***
Capitolo 5: *** Roslin/Bill Adama ***
Capitolo 6: *** Tom Zarek ***
Capitolo 7: *** Saul/Ellen ***
Capitolo 8: *** Caprica Sei ***



Capitolo 1
*** Numero 8 ***


Numero 8 (Athena- non ancora Athena), 204 parole. Prompt: immagine. (pacchetto creato da me)

 
 



Qualcosa doveva essersi guastata.
 Era ormai ovvio, lei ne era più che certa; si chiedeva se, mettendo mano negli ingegnosi marchingegni che la tenevano in vita, sarebbero riusciti a trovare il problema. Magari, se fosse morta e rinata in un altro corpo, la cosa si sarebbe risolta da sé.
Numero 8 guardò la figura stesa accanto a lei, di profilo coperta da un leggero pezzo di stoffa trovato per caso nelle varie ronde per la città deserta. La donna - perché fino a quel momento era stata sempre ferma nel rimarcare quel concetto - aveva sempre creduto che lei e la sua famiglia avessero una specie di congegno particolare per determinare le scelte giuste da quelle sbagliate; una sorta di bussola che li indirizzasse sempre nella direzione più appropriata, senza mai fallire.
Ecco, a quanto pareva la sua bussola doveva essere come impazzita. Una volta puntava verso i Cyloni, i suoi simili, coloro che era portata a seguire, mentre ora puntava verso quell'uomo, così umano, che era stato in grado di distruggere con pochi gesti il suo intero sistema.
Perché, in fondo, per quanto avesse voluto essere vera con la sua gente, era stato proprio lui per la prima volta,  a farla sentire viva.

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Capitolo 2
*** Roslin/Billy ***


Roslin/Billy, 192 parole. Prompt: Le persone tranquille hanno le menti più rumorose. (S. W. Hawking) (pacchetto creato da me)


 


 
Laura osserva attentamente il ragazzo muoversi per la stanza.
Quest'ultimo ha per le mani blocchi di fogli, cartellette, e perfino una tazza di the per lei. Il presidente non può fare a meno di sorridere, nel notare quanto Billy riesca a fare tutto ciò il più silenziosamente possibile.
Dovrebbe davvero mettersi seriamente d'impegno e leggere i vari documenti che le affollano la scrivania, ma non riesce a staccare lo sguardo dal volto concentrato del ragazzo.
Billy non aveva ancora fatto commenti, per quanto riguardava la decisione che lei aveva preso su cosa usare per combattere quel maledetto cancro che pian piano la stava uccidendo. Nemmeno una parola. Era rimasto a fissarla per qualche secondo, poi era tornato ai suoi incarichi quotidiani; poteva fingere, ma Laura poteva perfino credere di sentire i muti pensieri e preoccupazioni che gli riempivano la mente.
Billy, con cura, appoggiò la tazza fumante davanti al suo capo; un semplice scambio d'occhiate e la donna aveva sentito l'ondata dei suoi pensieri scontrarsi contro di lei.
Laura non era mai stata certa, come in quel momento, che la frase "Le persone tranquille hanno le menti più rumorose" fosse così assolutamente vera.

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Capitolo 3
*** Felix Gaeta ***


Felix Gaeta, 143 parole. Prompt: Tutti i nodi vengono al pettine. (pacchetto creato da me)

 



Me lo sarei dovuto aspettare. Come avrebbero mai potuto pensare alla mia innocenza, dopo essere stato per anni il cagnolino di Gaius Baltar, uno degli uomini peggiori che abbia mai conosciuto.
Non riescono ad evitare di guardarmi, ora, nella sala mensa del Galactica, borbottano e non si sforzano neanche di nascondere le loro parole.
Però io lo so, prima o poi tutti i nodi verranno al pettine, e sarà in quel momento che dovranno riconoscere che alla fine non ho fatto niente di sbagliato. Anzi, che li ho pure aiutati, anche se di soppiatto e in assoluta segretezza.
 Quanti di loro si sarebbero ribellati ai Cylone, nella mia posizione? Chi avrebbe avuto il coraggio di rispondergli "no!"? Perché io posso accettare i loro sguardi dubbiosi, la solitudine che mi costringono ad vivere... Ma che si azzardino a chiamarmi anche solo una volta codardo.

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Capitolo 4
*** Leoben/Kara ***


Leoben/Kara, 175 parole. Prompt:Mutano i cieli sotto i quali ti trovi, ma non la tua situazione interiore, poiché sono con te le cose da cui cerchi di fuggire. (Seneca) + immagine. (pacchetto creato da me)

 
 


Leoben sorride. L'ennesima pugnalata, l'ennesimo ghigno sarcastico sul volto di Kara. Gira lentamente la lama nel petto dell'uomo, quasi a voler gustare completamente quella sensazione. Il Cylone, prima di crollare al suolo, avvicina le sue labbra a quelle di lei. Un attimo, fugace, e Kara sa di potercela più fare.
Quella volta non si sforza nemmeno di scappare. Lascia il corpo a terra, mentre il sangue inizia a espandersi sul tappeto e l'uomo ansima nell'ultimo respiro. Kara si siede sul divano, incrocia le braccia al petto e chiude gli occhi. Non vuole piangere, mai gli concederà questa piccola vittoria, non ha intenzione di concedergli proprio un bel niente. Intanto, però, a cosa serve fuggire? Correre fino a quella porta, urlare, alla fine solo per sentirsi una sciocca, una debole.
Passa poco più di un'ora, la porta si apre lentamente, e lei si trova ancora in quella medesima posizione.
"Eccoti." Una parola, una certezza. Ogni volta che gliela sentiva pronunciare, Kara sentiva sempre quel fuoco, terribile e devastante, bruciare dentro di sé. Ma lei non voleva urlare. 

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Capitolo 5
*** Roslin/Bill Adama ***


Roslin/Bill Adama, 143 parole. Prompt: Eleganza. (pacchetto creato da me)


 

 

"Bill? Bill! Ma si può sapere che diamine stai guardando?!"
Avvicino il bicchiere colmo d'alcol alle labbra e finalmente stacco gli occhi dalla figura appena entrata nel grande salone. Mi rivolgo a Saul che, stranito, aspetta una mia reazione.
"Sei ubriaco, per caso?"
Sorrido tranquillo. " Assolutamente no, ero solo distratto."
La cerco ancora con gli occhi e, una volta trovata, vengo colpito da una profonda rivelazione.
La prima cosa che avevo notato di lei al nostro primo incontro, pochi mesi prima, era stata la sua eleganza.
Nei movimenti, nel modo di parlare, perfino il suo sorriso aveva un qualcosa che la definiva raffinata e pacata. Osservarla ora, sapendo la grave malattia che la consuma, mi sorprende ancora di più.
Sono assolutamente certo che, quella donna, quando arriverà il momento, camminerà verso la morte sembrando la creatura più aggraziata ed elegante mai apparsa nell'universo.

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Capitolo 6
*** Tom Zarek ***


Tom Zarek, 146 parole. Prompt: Due padroni non si possono servire. (pacchetto creato da me)                      

 

 
Gaius ormai aveva superato ogni limite. Stravaccato sul divanetto della sua raffinata cabina, circondato da tre oche starnazzanti mezze svestite, sembra ricoprire ancora meno di prima il suo ruolo.
Presidente. Tom sapeva che quell’uomo non aveva mai meritato quel ruolo che lui stesso aveva tanto agognato. Era solo un arrogante idiota, che aveva usato come pedina per raggiungere i suoi scopi, e in realtà almeno qualcosa l’aveva conquistata: New Caprica, quel trasferimento che era avvenuto solo grazie a lui.
-Ehm, Signor Vice-presidente,potrebbe continuare a compilare quelle scartoffie in un altra sede?
Sorride ironico e annuisce, come il bravo cagnolino che finge di essere, chiudendosi la porta alle spalle.
Gaius crede di avere potere su di lui, e non ha idea di quanto si sbaglia.
“Due padroni non si possono servire, ed io sono l’unico padrone di me stesso” Pensa, distratto dai rumori provenienti dalla stanza accanto. 

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Capitolo 7
*** Saul/Ellen ***


Saul Tigh, 125 parole. Canzone: Enjoy the Silence. (Pacchetto creato da me)

 

 
"Sei mia, solo mia"
 Bugie, anche solo pensate, fanno pesare meno il cuore.
 
"Tutto ciò di cui ho sempre avuto bisogno è qui nelle mie braccia"
 La stringe, sente l’odore dei suoi capelli mischiarsi a quello dell’alcol impregnato nei loro vestiti. La mente è leggera, può illudersi, anche se per pochi istanti.
 
"Le parole sono davvero superflue, possono solo fare male"
Non vuole sapere come abbia fatto a farlo uscire di prigione, gli basta esserci, distrutto fisicamente e nell’orgoglio, lì con lei. Questo è quanto.

"Parole come violenza rompono il silenzio"
E’ di nuovo tra le sue braccia, ma è tutto diverso... il mondo è un posto diverso.
Nessun odore, nessun peso... nessuna vita per cui vivere.
Solo dolore.

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Capitolo 8
*** Caprica Sei ***


Caprica Sei, 187 parole. Prompt: Geniale.

(Scritta per il Prompt Days! sul forum Pseudopolis Yard)


 
Geniale. Un aggettivo che si prestava benissimo con la persona di Gaius Baltar.
Era principalmente per quel motivo che Numero Sei l'aveva scelto... e per il suo debole per le donne, ovviamente.
Risparmiare la sua vita, tuttavia, non faceva assolutamente parte del piano.
Eppure, Sei, aveva protetto quell'uomo usando il suo corpo come uno scudo.
Per lui.
Bé, non che fosse un grande sacrificio, visto che qualche ora dopo si era svegliata con un corpo nuovo nella nave madre Cylone.
Però, quella scelta aveva cambiato qualcosa nella sua normale linea di pensiero.
Non si può certo parlare di "cuore" o "anima", nel suo caso.
Oppure sì?
C'era posto per un'anima nel complicato intrico dei suoi marchingegni?
Altrimenti come spiegare quello che aveva provato?
Magari se avesse avuto di nuovo la possibilità di parlare con Baltar, la sua mente geniale avrebbe risolto quell'enigma.
Che assurdità, come poteva una mente umana competere con la sua superiore?
Alla fine Sei si arrese, e decise che andava bene così.
Dopotutto aveva una missione da compiere e sogni inverosimili l'avrebbero distratta dal suo compito.
Era una macchina, non aveva tempo di sognare.  

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