Heartquake

di Ria-chan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Odio ***
Capitolo 2: *** Fastidio ***
Capitolo 3: *** Amaro ***
Capitolo 4: *** Mancanza ***
Capitolo 5: *** Bittersweet ***
Capitolo 6: *** Bittersweet ***
Capitolo 7: *** Gelosia ***
Capitolo 8: *** Dolce ***
Capitolo 9: *** Bisogno ***
Capitolo 10: *** Amore ***



Capitolo 1
*** Odio ***


Ma quanto posso annoiarvi con le mie storie da 1 a 10?? XD
Mille!
Sì, lo so TTwTT
E' che le idee vengono così, quando meno me le aspetto e meno le vorrei e, quando la sera ho modo e voglia, le butto giù tutto d'un fiato per paura che volino via.
Questa è un'idea lampo avuta qualche giorno fa'.

Una raccolta, l'ennesima, ma sulla coppia YeWook.
Ho pensato che c'è davvero troppo poco materiale su di loro rispetto alla EunHae e, quindi, eccomi qui.
Come ho scritto nell'introduzione questa raccolta ha una sua particolarità... ho fatto in modo che ogni flash sia indipendente l'una dall'altra ma, allo stesso tempo, ho cercato di costruire una storia attraverso i vari momenti che si susseguono ed i sentimenti di Yeyè e Wookie.
Non so se l'esperimento abbia avuto buon esito ma questo ovviamente lo lascerò giudicare a voi.
Volevo solo aggiungere che il percorso che ho seguito è quello specifica
to nella presentazione: ovvero, partendo da "un odio" metaforico, ho deciso di ripercorrere tutte le tappe fino "all'amore".
Che altro dire allora... scusate la mia presenza così eccessiva XDD
Spero anche questo esperimento possa esservi graditi e mi auguro come sempre di sapere cosa ne pensate.
A presto *w*
Ps. Dimenticavo XD La storia nasce grazie a questa canzone (
YURA YURAche sicuramente conoscete e, della quale, vi lascio la traduzione.



Parole: 613
Rating: Verde



Odio


Vivo di speranze infondate, il che mi tiene al riparo da qualunque delusione.
Giovanni Soriano, Finché c'è vita non c'è speranza

 
-Lo odi davvero così tanto?-
L’appartamento è deserto, silenzioso e abbracciato dal buio della notte: sono le 2:00 passate, ed è questa l’ora in cui, dirigendosi all’interno della cucina per raccattare qualche rimasuglio di cibo ed un bicchiere d’acqua, Yesung torna a casa.
-Mh?-
La voce alla sue spalle gli arriva triste, delusa, e non serve girarsi per poter scorgere, complice il raggio di luce elettrica del frigo che taglia il fitto buio, il volto di colui che la sta pronunciando.
-Ti da’ davvero così fastidio essere finito “in coppia” con me?-
Yesung ridacchia, sorride:
-Ma di che parli Wookie?-
Abbandona il bicchiere di ceramica verde nel lavabo vuoto ed avanza in direzione della “piccola” ombra che gli è davanti.
-Di quello che hai detto in radio…-
-Ah!!!-
Gli ci sono voluti pochi attimi per capire ciò a cui il compagno stia facendo riferimento e, del resto, anche solo ripensarci gli fa venire da ridere.
Da ridere, già, ma perché?
-Andiamo Wookie, non ti sarai mica offeso? Mi è venuto spontaneo dirlo!-
Ed anche questo è vero, ma, in ogni caso, visto che l’altro non si muove, non gli sembra che quella sia stata la risposta giusta o almeno quella che il compagno avrebbe desiderato.
-Certo, lo capisco. Credo chiunque avrebbe detto lo stesso.-
Alla prima costatazione Yesung si è sentito teso, sbagliato: non desidera di certo ferire uno dei suoi più cari amici e, anche se non vi trova motivo per cui avrebbe dovuto farlo con le sue parole, ha avuto comunque questa precisa sensazione; ora invece sembra rilassarsi: il minore ha capito ciò che intendeva e tutto, quindi, è nuovamente apposto.
-…forse…-
-Cosa?-
-Niente, lascia stare. Buona notte JongWoon.-
RyeoWook si volta, questo Yesung riesce a scorgerlo con chiarezza ora che i suoi occhi fini sono abituati all’oscurità; si volta e fa per andarsene ma, ora che la conversazione è iniziata ed il maggiore avverte nuovamente la paura di averlo ferito, non vuole demordere: scatta in avanti e lo afferra per il gomito, fermandolo ed avvicinandosi a lui da dietro.
Lo sente fremere leggermente al contatto ma non ci bada molto, troppo preso dal ricomporre le ultime frasi per trovarvi un senso.
-Certo, lo capisco. Credo chiunque avrebbe detto lo stesso… forse…-
Che significa?
-Andiamo Wookie, dimmi cosa intendi, per favore.-
-Niente. Solo che magari, se le fan avessero scelto qualcun altro, al posto mio, ti sarebbe andata meglio.-
Yesung ride.
-Ma cosa stai dicendo?-
-Niente, ripeto. Buonanotte hyung-
Wookie si libera dolcemente dalla sua presa: non servono bruschi strattoni o tirate, Yesung ha allentato la presa e lo ha lasciato libero di andare via.
-Niente. Solo che magari, se le fan avessero scelto qualcun altro, al posto mio, ti sarebbe andata meglio.-
Forse il più piccolo è impazzito.
O forse ha passato troppo tempo tra i vapori della cucina.
Yesung ride: solo a lui può venire in mente una scusa assurda del genere, ma chissà, tutto può essere…
Eppure ci ripensa, seriamente.
Se fosse stato un altro, se le fan avessero scelto un altro compagno da “affibbiargli”… avrebbe detto esattamente le stesse cose: per quanto lui voglia bene a tutti i suoi amici, è una ragazza che vuole al suo fianco, ma…
Ma se avesse parlato di qualcun altro, leggendo quella stupida fanfic sullo schermo del computer, il suo volto sarebbe stato serio e la sua voce ferma ed invece, in quel preciso momento, tutto ciò che riusciva a fare era ridere, sorridere e divertirsi per quello che avveniva nella storia.
E’ vero, Yesung vuole una ragazza al suo fianco ma, se avessero scelto qualcun altro per lui, che non fosse stato RyeoWookie, probabilmente non gli sarebbe andata bene, affatto.




L'idea per il testo è tratta da questo video: http://www.youtube.com/watch?v=hdxOkEjIMjQ

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Capitolo 2
*** Fastidio ***


Parole: 650
Rating: Verde

Fastidio 


 

Ciò che vi è di fastidioso nell'amore, è che si tratta di un delitto in cui non si può fare a meno d'un complice.
Charles Baudelaire, Il mio cuore messo a nudo

 
Sono giorni che Yesung gli è intorno, che lo abbraccia e lo accompagna in giro, che gli scompiglia affettuosamente i capelli quando gli passa accanto e che lo aiuta in ogni genere di lavoro o faccenda domestica.
Certe volte lo telefona perfino per sapere se ha bisogno di un passaggio per tornare a casa, se gli serve che compri qualcosa per lui o anche, solo, se ha voglia di parlare un po’ al telefono con lui.
Certe altre lo insegue per casa, lo abbraccia senza motivo alcuno e tenta, in ogni modo possibile, di farlo ridere.
Sono giorni che lo scruta di sottecchi, serio, pensieroso: lo guarda come se stesse cercando di leggere sul suo viso le risposte alle sue domande e, poco dopo, sbuffa anche perché non ci è assolutamente riuscito.
Sono giorni che Wookie si sente il centro del suo mondo, ed il numero di giorni è esattamente lo stesso da quando hanno parlato in cucina la sera dell’intervista in radio.
Esattamente gli stessi giorni.
La realtà è che RyeoWook non voleva “aggredirlo” così, non voleva infastidirlo o creargli problemi o dargli grattacapi inutili ma, non riuscendo purtroppo a limitare se stesso, ha finito per farlo comunque.
Un po’ si sente in colpa, se deve essere sincero con se stesso: si era ripromesso di non “esagerare”, di tenere ben segreto, in privato, ciò che ha scoperto di provare. Si era promesso che avrebbe “recitato bene la sua parte” davanti alle telecamere, che ne avrebbe recitata una altrettanto convincente in privato e che, assolutamente, si sarebbe fatto bastare tutto ciò che Yesung, da amico, poteva offrirgli.
Ma purtroppo ha scoperto che l’animo umano, com’è appunto il suo, è fragile e, anche volendo, non è riuscito a non crollare sotto le pugnalate che quelle poche parole registrate gli hanno inferto.
Ci ha sofferto.
Davvero.
Ma ha cercato di farsene una ragione, di accettare che, Yesung, non lo avrebbe mai voluto se non quale amico.
Ha provato in ogni modo a sopprimere il suo sentimento, i suoi stupidi sogni di felicità e confessioni.
Lo sapeva già, in fondo, che prima o poi sarebbe finita così, con un cuore in frantumi ed un altro ignaro dell’omicidio commesso, ma sbattere contro la realtà, la dura realtà, gli è stato sicuramente più facile.
Per capire.
Per arrendersi.
-Ti aiuto a preparare la cena.-
-No grazie.-
Il tono è un po’ duro, anche se non voleva essere tale purtroppo è uscito dalle sue labbra in questo modo.
-S-sarai stanco, vai pure a riposare, qui ci penso io.-
RyeoWook cerca di aggiustare la situazione e quasi ci riesce anche se, sa bene, che lo sguardo indagatore di Yesung non lo ha ancora abbandonato: può essere “strano”, “matto” ed ogni altra cosa ma, stupido, Yeyè, non è affatto.
No, non lo è.
-Come vuoi. Ma se ti servo, chiamami.-
-Ne.-
 
Sono giorni che Yesung è a sua completa disposizione.
Sono giorni che lo segue ovunque, che gli sta vicino, che lo protegge e gli dimostra il suo affetto.
Sono giorni che cerca di farsi perdonare –almeno secondo Wookie- per qualcosa che neanche al biondo è chiara.
Sono giorni che dimostra di tenere a lui come amico, come compagno di avventura e, sono altrettanti giorni, che Wookie lo odia per questo: gli da fastidio, tremendamente fastidio subire le sue attenzioni che non sono per amore ma che, uccidendo i suoi desideri, lo sono solo per amicizia.
Gli da fastidio che il biondo gli giri intorno cercando di ricucire un’amicizia che secondo lui potrebbe essere stata incrinata da un’intervista in radio e invece, non pensa assolutamente, che il motivo per cui Wookie sta soffrendo sia di natura più seria e profonda.
Gli da fastidio averlo intorno per ricordare in ogni attimo quanto dolce, bello, divertente ed unico sia e, ancora di più, gli da fastidio non riuscire a farlo uscire dal suo cuore anche davanti alla più crudele realtà.

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Capitolo 3
*** Amaro ***


Prima di tutto... grazie *w*
Ero certa che la mia santa Josie seguisse questa raccolta ma, non mi aspettavo, che potesse interessare anche qualcun altro XD
Grazie mille ad Angelica che legge e commenta, a coloro che l'hanno inserita tra i preferiti e tra le seguite.
Mille grazie!
E soprattutto grazie alla mia Hyukkie!! Che, con santa pazienza, legge e corregge le storie prima della pubblicazione <3
Buona lettura *w*



PAROLE: 698
RATING: Verde




A
maro
 

Com'è simile la parola amarezza alla parola amore.
Vinicio Capossela, Non si muore tutte le mattine

 
Niente.
Per quanto ci abbia tentato, per quanto si sia scervellato come un dannato seduto a terra nella sua stanza approfittando dei momenti in cui è essa libera dal suo compagno, poggiato contro il letto ed osservando le sue splendide creaturine avanzare libere e lente per la camera nel tentativo di rilassarsi così anche lui, Yesung non è proprio riuscito a darsi una spiegazione valida per il comportamento di RyeoWook e per quel suo apparente dolore e fastidio nei suoi confronti.
Glielo ha chiesto più volte ma non ha ricevuto risposta soddisfacente se non evasive o affrettate motivazioni, ha provato a farsi “perdonare” dimostrandogli quanto non abbia desiderato ferirlo, se è questo che ha fatto, e che il suo bene nei sui riguardi è sincero.
Ma non è servito a nulla.
Wookie se ne è tornato a casa sua con la scusa di dover riposare un po’, di avere bisogno della sua famiglia e di un po’ di solitudine; è stato chiaro però come la decisione sia stata presa all’improvviso e come Yesung c’entri qualcosa con essa dal momento che, se fossero stati in rapporti soliti, il minore gli avrebbe parlato dei suoi problemi.
E Yeyè allora comincia a preoccuparsi seriamente: se è colpa sua vuole, no deve, rimediare.
Perdere il suo amico non è minimamente da prendere in considerazione e, ancora di più, non è plausibile che sia Wookie il soggetto in questione.
Così Yesung va' a casa di RyeoWook, la conosce e sa bene come arrivarci e, non si stupisce, quando l’amico gli apre e nell’appartamento non vi è nessun altro.
Ciò che gli fa strano, invece, è il suo viso e gli occhi arrossati.
Per rallegrarlo un po’, o almeno nel tentativo di farlo, ha portato con sé Teunshil(*) e spera che almeno lui possa attirare l’attenzione di Wookie e farlo sorridere anche se per poco: sono giorni che Yeyè non vede il suo tenero sorriso e, deve ammettere, la cosa lo intristisce non poco.
-Come ti senti?-
-Va tutto bene, non serviva che venissi.-
Yesung si abbassa, piegandosi leggermente sulle ginocchia, e lo scruta in viso: la testa di Wookie è inclinata verso il basso, forse non vuole guardarlo negli occhi.
-Sei davvero sicuro? Mi stai facendo preoccupare lo sai?-
E, per accentuare la cosa, il maggiore si premura di scompigliare i capelli castani del compagno: la sua piccola mano è calda, gentile, sempre attenta ed affettuosa e per questo, senza volerlo, le lacrime di RyeoWook scendono senza che lui abbia acconsentito a liberarle.
Il primo singulto lo coglie nel momento in cui Yesung allontana la mano dal suo capo.
Il secondo nel momento il cui quella stessa mano gli sfiora la guancia e scivola verso il mento.
E l’ultimo, ormai incontrollabile, arriva nel momento in cui il maggiore lo forza a guardare il suo viso.
-Perché non vuoi dirmi cos’hai? Se è colpa mia lascia almeno che faccia qualcosa.-
Ma Wookie non risponde e, allora, Yeyè prova un approccio diverso.
-Lo odiooo!- e mostra un tenero broncio. –Odioo quando mi tieni lontano!-
Per un attimo le sue moine sembrano funzionare e, un timido sorriso, sfiora le labbra di RyeoWook; ma dura poco.
-Non ho nulla, hyung. Davvero. Ti ringrazio di essere passato ma ora è il caso che torni al dormitorio, devo preparare il pranzo per quando torneranno i miei genitori.-
Yesung capisce che è ora di andare, che non può insistere rischiando di peggiorare le cose e così, sconfitto, ma sorridendo leggermente per non dare a vedere il suo risentimento, va via.
Prima di farlo, però, si premura un’ultima volta di carezzare il volto di minore, di rubargli una lacrima e salutarlo con un abbraccio.
 
Quella lacrima è rimasta sul suo dito anche quando è uscito dall’appartamento.
L’ha portata alle labbra e l’ha assaggiata, convinto del suo dolce sapore.
Ma quella lacrima è amara. Terribilmente, amara.
Amara perché Yesung sente che è stata versata per colpa sua.
Amara perché gli si è spezzato il cuore nel veder piangere l’amico e, amara, perché accompagnata da quel freddo “hyung” che non gli piace.
Si sente amareggiato, triste, solo.
Senza RyeoWook non si sente bene come sempre, senza lui, la sua allegria, non esiste affatto.

 


NOTE:
(*) Nome del cane che Yeyè porta con sè

Questo video ha ispirato il capitolo
http://www.youtube.com/watch?v=m4_WO0Rthz0

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Capitolo 4
*** Mancanza ***


PAROLE: 660
RATING: Verde

Mancanza

 

Senti, chiamami quando arrivi a casa e non prima. Voglio che tu ti getti nella profonda meravigliosa malinconia per tutto quello che è successo.
dal film "Elizabethtown" di Cameron Crowe

 
I Super Junior M sono impegnati in Cina con l’uscita del loro nuovo album e, per questo, il rapporto con i restanti membri del gruppo si è leggermente allentato vista la lontananza prolungata.
In realtà, “allentato” non è la parola giusta: non si vogliono meno bene o si cercano di meno, semplicemente sono costretti a stare lontano per lavoro anche se, essendo una famiglia, non vorrebbero.
E’ normale quindi che tutti provino una dolce malinconia, una mancanza nei confronti dei compagni che non vedono da ben 2 mesi e che, impegnati nelle loro attività, non possono raggiungerli per numerosi motivi.
A EunHyuk, per esempio, manca Shindong e la sua allegria, a SungMin manca KangIn-ssi e a RyeoWook manca Yesung.
Ad ognuno mancano gli amici e alcuni in particolare per diverse motivazioni, ognuno sente la voglia di poter vedere i compagni e ritornare da loro ma, non tutti, avvertono questa malinconia allo stesso modo.
RyeoWook, per esempio, è colui che ne soffre di più.
Ha parlato con SungMin dei suoi sentimenti verso Yesung, gli ha confessato tutto ciò che lo tormenta da tempo e che in un primo momento ha rifiutato con tutte le sue forze.
Gli ha raccontato di come si senta perso senza le attenzioni dell’altro, di come il suo cuore canti nel momento in cui le calde mani di Yesung ed il suo sguardo sensuale si posano su di lui e, gli ha detto anche, di come l’altro è all’oscuro di tutto.
SungMin ha ascoltato con pazienza, con dolcezza e con un velo di tristezza:
-Forse dovresti dirglielo.-
-Scherzi!?-
-No.-
-Parliamo di Yesung… ha avuto più ragazze lui di noi due messi insieme!-
-Questo è vero ma… non sai cosa possa pensare di questa storia… in fondo è un dato di fatto che con te sia particolarmente protettivo e che tenga a te più di chiunque altro.-
RyeoWook arrossisce, non vuole illudersi ancora ma non ha neanche la forza di uccidere la dolce speranza.
-Prova a chiamarlo almeno, vedi come reagisce.-
Yesung gli manca.
Tanto.
Troppo.
Sa che è sbagliato, per lui, per la sua felicità, per il suo cuore che dopo si spezzerà ancora, ma decide di seguire il consiglio di Minnie.
Cerca il telefono nella sacca maschile che porta con sé e sblocca lo schermo del cellulare.
Lo fissa per qualche istante, finché lo schermo, da acceso, non si spegne e riaccende nuovamente.
Sussulta.
-Yeo-Yeoboseyo?-
-Wookie! Come sta andando? Volevo chiamarti prima ma con il lavoro al negozio non ne ho avuto il tempo! Siete stanchi? Avete fatto casini? Hahaha Mi manchi! Mi mancate tutti!-
RyeoWook non ha il tempo di rispondere che la voce di Yesung lo investe come un fiume in piena, facendolo sorridere prima e ridere poi.
“Mi manchi”
Il suo cuore trabocca come una fonte di limpida acqua.
I suoi occhi si inumidiscono per la felicità.
-Mi-mi manchi anche tu Yeyè…-
Sta sbagliando.
Lo sa.
E’ già rimasto ferito una volta quando ha toccato con mano la cruda realtà del loro rapporto, quando ha capito che l’unico sentimento possibile da parte di Yesung è l’amicizia, forte, ma pur sempre amicizia, eppure, adesso, non può proprio impedirsi di essere felice per quelle parole, per quella voce che tanto gli è mancata a dispetto di tutto.
-Senti Wookie… mi dispiace se l’altra volta ho ferito il tuo orgoglio io… non era mia intenzione.-
-Non fa niente. Sono… sono stato io a sbagliare.-
-No davvero! Voglio essere sicuro che abbiamo fatto pace!-
-Certo che sì.-
-Perché… non posso pensare di perderti.-
La conversazione si chiude e RyeoWook è nuovamente in lacrime: non sa cosa significhi quella frase o in che modo dovrebbe interpretarla.
Non sa perché l’altro gliel’abbia detta o perché lui gli stia dando tanta importanza ma, sa, che non può colpevolizzarsi per essersi innamorato di lui: quel ragazzo è troppo meraviglioso perché qualcuno possa essere tanto stupido da non innamorarsene e lui, stupido, nonostante sia imprigionato in un amore impossibile, non si sente affatto.

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Capitolo 5
*** Bittersweet ***


Buoooongiorno *w*
17 seguiti e 5 preferiti...?
Ma... come siamo arrivati a tanto O_O??
Sono sorpresissima *w* non credevo questa raccolta potesse dilettare qualcuno nè tanto meno che vi sorbisse i miei deliri in gran numero XDD
Sono commossa *w*
GRAZIE.



PAROLE: 729
RATING: Verde



Bittersweet
 

Entrerò dentro ad un sogno, quando è già mattino e per quel giorno tu mi porterai con te.
Non è mai un errore - Raf


-Yeyè! Yeyè!-
-Mhh…-
-Forza, svegliati! La colazione è già pronta.-
Yesung si rigira nel letto, stiracchiandosi come un bambino capriccioso che non vuole saperne di alzarsi; si rotola per un po’ sulle fresche lenzuola e poi, finalmente steso a pancia in su, con il viso rivolto verso il compagno, apre lentamente un occhio e schiude l’altro.
-…e Shindong hyung e Eunhyuk-ssi sono a già a tavola… se non ti sbrighi non troverai niente.-
RyeoWook ridacchia a voce bassa, -è sempre tanto premuroso di controllare il suo tono di voce, di prima mattina, perché sa quanto il maggiore sia sensibile al suono appena sveglio- Yesung riesce a vederlo anche se attraverso gli occhi ancora leggermente appannati dal sonno: ha davvero un dolce sorriso, il suo dongsaeng, è un piacere svegliarsi con quella visione ogni giorno.
-Portamela qui…-
La sua voce è un mugolio, quasi un capriccio.
-Scordatelo! Alzati e non fare storie!-
E allora Yesung lo fa, si tira a sedere imitando un’espressione tra il dispiaciuto ed il tenero che, secondo lui, dovrebbe impietosire il compagno ma, complice l’essersi mosso troppo presto e velocemente, ricade all’indietro tirandosi, poiché si è aggrappato al suo grembiulino giallo, Wookie che cade su di lui sul letto.
-Ma sei matto? Potevo darti una testata e spaccarmi la testa!-
Yesung ride: anche Wookie può fare battute, ed in più sul suo duro testone? A quanto pare sì.
-E tu mi stai schiacciando! Ma io non mi lamento almeno.-
Dice fintamente arrabbiato, per poi iniziare a torturare il minore facendo scivolare le mani sui suoi fianchi facendogli il solletico.
-No! Yeyè smettila! Basta dai!-
Il tono in risposta sembra serio ma le risate che coinvolgono RyeoWook non danno a Yesung un valido motivo per fermarsi davvero. E così lui continua, imperterrito, a stringere il ragazzo su di sé e passare la mani sui suoi fianchi ora scoperti a causa della maglia sollevata e del grembiule che non copre quei punti: la sua pelle è liscia, calda, è morbida al tatto e freme dolcemente nel momento in cui Yeyè la traccia con le sue mani; è una bella sensazione per lui quella di potersi prendere la libertà di comportarsi così con un compagno, un amico stretto e, benché lo faccia volentieri anche con gli altri, è la prima volta che vorrebbe anche non smettere affatto.
Per qualche motivo lo stringere a sé RyeoWook lo fa sentire bene, protetto, ed è strano che pensi questo dal momento che è lui, di solito, a vegliare sul minore, ma la verità è che Wookie dona a lui più attenzioni di quante non sembri e lui forse non lo ha mai ringraziato davvero anzi, più volte, senza volerlo, sembra anche che l’abbia ferito profondamente.
-Yeyè! Basta dai! Andiamo di là. Mollami.-
La voce del minore riporta Yesung sulla Terra e scioglie i suoi pensieri: più serio, adesso, lascia l’amico e attende che si sollevi dal suo corpo; quando però, facendo leva sulle braccia, Wookie porta il suo viso esattamente su quello di Yesung, i pensieri ritornano.
Cosa ha fatto per lui, per dimostrargli quanto gli è grato?  Poco.
Cosa farebbe senza averlo come compagno di stanza? Senza i suoi manicaretti e le sue “sgridate da mamma”? Non molto.
Cosa farebbe senza le sue dolci attenzioni ed il suo timido sorriso un po’ infantile? Niente.
Quando lo realizza Yesung si sente stupido, ma non ha neanche il tempo di chiarire questo pensiero poiché le sue labbra sono già premute contro quelle di RyeoWook.
E’ un “grazie” un po’ strano ma… la sensazione è bella.
Dolce.
Piacevole.
Non come immaginava.
E quasi quasi si lascia trasportare.
Quasi quasi lo stringe ancora un po’.
Quasi quasi prova ad approfondire quel timido contatto…
Ma, quando lo fa, non trova che il vuoto ad accoglierlo.
E’ notte. Ed è buio.
Wookie è in Cina e lui nel suo letto.
Deve essere impazzito.
Davvero.
Ma per fortuna era solo un sogno.
Yesung ride nervosamente prima di lasciarsi ricadere sul letto, sperando di riaddormentarsi velocemente.
Chiude gli occhi e si sistema meglio, stringe il cuscino con più forza e si lecca le labbra secche: che lo voglia o no, su di esse, un dolce sapore è presente; ma decide di ignorarlo, volutamente.
Così come, vuole sinceramente ignorare, il retrogusto amaro che gli è rimasto in bocca nel momento in cui si è svegliato da solo nel suo letto. 

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Capitolo 6
*** Bittersweet ***


Questa volta non mi spreco in parole, non vi faccio perdere tempo *w*
Volevo solo ringraziarvi, di tutto cuore, di seguire questo lavoro e scrivermi le vostre impressioni.
Grazie!
Grazie mille!



PAROLE: 800
RATING: Verde


BitterSweet

 

È così dolce essere amati, che ci accontentiamo anche dell'apparenza.
César François Adolphe d'Houdetot, Dieci spine per un fiore, 1853

 
Il tempo trascorso in Cina, per le attività ed il lavoro, è stato lungo, davvero molto lungo; ma finalmente è giunto il giorno tanto atteso: i Super Junior M tornano in Corea.
Inutile dire che RyeoWook è contento, così come tutti gli altri, di poter riabbracciare i compagni e di potersi sentire finalmente a casa: gli è mancato tutto, dalle familiari stanze alle abitudini del suo paese, alla confusione dei numerosi inquilini al cibo differente. E, soprattutto, più di qualsiasi cosa o altra persona, gli è mancato Yesung.
Yesung.
Quel ragazzo che per lui è davvero un “tasto dolente”.
Quel ragazzo che non sa in che modo affrontare ma, volente o nolente, gli rapisce il cuore ad ogni sguardo, sorriso o parola.
Quel ragazzo che lo tratta sempre amorevolmente, che si occupa di lui e lo aiuta come può.
Quel ragazzo che non sa nulla, di ciò che lui prova nei suoi confronti e che, mai, dovrà saperlo.
A riguardo, comunque, RyeoWook ha parlato a lungo con SungMin, cercando appoggio, conforto e consiglio.
Il maggiore gli ha espresso i suoi pensieri e dato consigli ma, Wookie, è sinceramente troppo poco fiducioso nell’eseguirli o provare a metterli in atto, e così si limita a comportarsi come sempre, a stare vicino a Yesung quanto e quando può e bearsi della sua persona.
-Siete a casa finalmente! Stavamo facendo la fame senza RyeoWook-ssi! Ancora un po’ e avrei mangiato le tartarughe di Yesung-ssi.-
Li accoglie Shindong ridendo e, abbracciandoli da EunHyuk, uno per uno.
 -Cosa!?-
La voce di Yesung arriva per seconda, facendo ridacchiare tutti e portando negli occhi di Wookie un leggerlo brilluccichio.
-Avremmo potuto sopravvivere anche solo mangiandoci la tua pancia.-
Aggiunge e, anche questa uscita assurdamente strana, provoca in tutto il gruppo le risate generali: è bello, essere a casa.
Eppure… eppure Wookie solo ora, che ci fa attenzione, nota il cappotto sulle spalle del biondo…
-Esci Yesung-ssi?-
Chiede KyuHyun.
-Ne, vado al negozio.-
RyeoWook sospira: ha atteso tanto di poter stare un po’ con lui e sembra che, ancora una volta, abbia sbagliato a sperarci.
Oppure…
-Vieni con me Wookie? Così mi racconti tutto.-
 
Wookie si sente felice.
Semplicemente.
Sbaglia.
Non dovrebbe.
Ma è così.
Hanno trascorso un pomeriggio intero tra occhiali e fotografie, immersi in pratica nel mondo di Yesung.
Il maggiore è stato affettuosissimo con lui: l’ha abbracciato, gli ha regalato un nuovo paio di occhiali e, dicendogli quanto perfetti e bene gli stessero,  l’ha anche fatto mortalmente arrossire.
Hanno riso, scherzato e si sono divertiti.
Hanno preso una cioccolata in un bar e parlato per tutto il tempo.
Wookie non si è mai sentito meglio di così.
Per un po’ riesce perfino ad illudersi che il loro sia stato un vero appuntamento.
Folle.
Sì.
Ma innamorato.
In realtà… all’inizio è rimasto stupito: Yeyè è sempre stato affettuosissimo con lui come con tutti ma, allo stesso tempo, non è particolarmente aperto come può esserlo, ad esempio, Donghae o Siwon nel dare abbracci a ripetizione o attenzioni “no-stop”; ma ora lo sta facendo. Con lui. E senza un motivo, questa volta. Non ha più nulla da farsi perdonare, adesso.
-Allora, li indosserai quelli?-
Yesung punta la bustina rossa con il fiocchetto dorato.
-Ovviamente!-
-Bene, mi fa piacere. Perché appena li ho visti, quando sono arrivati in negozio, ho pensato a te.-
 
Quando tornano a casa si separano per recuperare, ognuno, un po’ di tempo per sé.
Yesung se ne va in camera a sentire un po’ di musica –si sente bene, sereno dopo parecchio tempo e vuole avere un po’ di tempo per capirne il perché- e Wookie si dirige in salotto per accomodarsi sul divano a vedere la tv in compagnia.
Dopo parlerà con Minnie ma, per ora, vuole solo sentirsi felice e sereno finché può.
-Dammi il telecomando!-
-Ma Hyuu uuu kkieee-
-Ho detto dammelo!-
-Ma uffaaaa.-
RyeoWook sorride quando, prima di raggiungere il divano, sente provenire da esso le voci di EunHyuk e Donghae: seduti l’uno vicino all’altro litigano come bambini ma, il modo in cui Donghae cinge il collo di Hyuk con le braccia, appendendosi e sfoderandogli un’espressione tenera, e come Hyuk lo guardi negli occhi ridacchiando, è chiaro quanto più che litigare davvero i due stiano solo giocando in modo affettuoso e… intimo.
Già, intimo.
Loro non hanno mai fatto così.
Anzi, Wookie ricorda bene che la volta in cui lo aveva abbracciato da dietro sul palco, Yesung sembrava essersi spaventato e si era leggermente allontanato. (*)
Già…
Loro, intimi, non lo sono mai stati e non lo saranno mai.
Non come EunHyuk e Donghae, almeno.
Non con tale… sentimento.
 
Wookie sospira sconfortato.
Non ha più voglia di vedere la tv o fare altro.
Non si sente più contento come prima ma neanche triste: in fondo ha ottenuto tutto ciò che poteva da una intera giornata con Yesung eppure… eppure la sensazione di tristezza, quel sapore dolce amaro dell’avere tutto ma non avere in fondo niente, lo ha abbattuto.
Una volta ancora.



NOTE:
http://www.youtube.com/watch?v=ZIFbgXx0wzk (0.24 - 0.35) 

Ohhh, finalmente Yeyè si sta svegliando!!
Avete notato?
Non dico altro però U_U
Non vi svelo nulla u.u
Ma sappiate che nel prossimo "capitolo" i dubbi di Yeyè saranno ancora più evidenti!
A presto :D

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Capitolo 7
*** Gelosia ***


Saaaaalve *w*
Prima di tutto mi scuso se non ho ancora aggiornato Hello Babies ma... ma sono in una fase di stallo con la KyuMin TT_TT 
Ci sto lavorando da giorni ma mi sto seriamente esaurendo XD per cui, non appena avrò almeno raggiunto un accordo con loro e me stessa, (spero tra domani e dopodomani) pubblicherò il nuovo capitolo *w*
Nell'attesa, almeno per "eliminarmi" questa raccolta di mezzo visto che le storie in corso son tante e quelle in fase di lavorazione di più, pubblico il nuovo capitoletto della YeWook *w*
Spero vi piaccia, io mi sono divertita ed intenerita a scriverlo e, spero soprattutto, che i progressi di Yeyè siano evidenti.
Grazie mille a Josie e Azzurra che mi commentano ogni scritto con affetto e tanta pazienza e, anche, grazie mille a voi che leggete :)
A presto.



PAROLE: 879
RATING: Verde




G
elosia

 
Se il cuore sente, gli occhi vedono; se il cuore non sente, gli occhi cominciano a cercare.
Giulio Pintus

 
-Dannazione!-
Quando Wookie entra nella sua camera, spalancando la porta e sbattendola alle sue spalle, SungMin sbuffa e fa ruotare gli occhi:
-Aiiiiish!-
L’unica cosa che proferisce è quella stupida esclamazione perché, senza bisogno di chiedere, sa bene quale sia il “problema” del compagno.
-Sto impazzendo! Hyung, aiutami!-
RyeoWook si aggira come una preda ingabbiata per la stanza e, forse, a qualcuno potrebbe apparire assurdo quel comportamento da parte sua ma, Minnie, sa bene lui com’è fatto in privato e come diverso possa essere dall’immagine che le fans hanno di lui.
In fondo… per SungMin è lo stesso, no?
-Io ti ho detto cosa fare.-
Il maggiore scrolla le spalle.
-Ma sei impazzito?!-
Il minore gli urla contro.
Ma SungMin non si scompone: sul viso ha un’espressione seria e dura ma, le braccia aperte, denotano che il ragazzo sa bene cos’altro fare per l’amico.
-Lo vedi come si comporta con me! Lo sai che non saremo mai una co-
Ed infatti, stoppando le sue parole, poco dopo la rabbia, arriva ciò che Minnie si aspettava.
Il pianto.
Wookie si getta tra le sue braccia disperato, singhiozzando: è stanco, è infelice, è rassegnato; vuole solo dimenticare tutto ed affidarsi completamente a SungMin che ha promesso di aiutarlo.
-Passerà…-
 
E’ tutto il giorno che Yeyè non vede Wookie in giro: non è nella sua stanza, non è in salotto, non è in cucina e nemmeno –perché lo sa- alla stazione radio o impegnato in altre attività.
-Hai visto Wookie?-
-Mh? RyeoWook-ssi?-
Yesung si avvicina al divano e si rivolge a Siwon intento a leggere un libro.
-No hyung, mi dispiace.-
Poi prova con KyuHyun, piantandosi davanti allo schermo della tele.
-E tu KyuH-
-Hyung! Sto giocando, spostati! Comunque no. Sarà in giro con SungMin hyung da qualche parte.-
Yesung sospira, non gli importa del tono del maknae poiché adesso, più preso ad abbassare la testa ed allontanarsi, ha ben altro in mente.
Se è con SungMin… perché invece non è venuto da lui?
 
Quando tutti i membri sono finalmente riuniti, è ora di cena.
Wookie ha preparato le pietanze aiutato da SungMin e da qualcun altro e Yesung, questa volta, non si è reso utile come sempre; anzi, neanche si è presentato in cucina se non quando, andando a chiamarlo in camera, lo ha avvisato Siwon di raggiungerli a tavola
Perché?
Non aveva voglia, semplice.
Non è obbligato sempre a facilitare la vita a RyeoWook o stargli dietro e, a quanto pare, non serve neanche visto che qualcun altro è già pronto a prendere il suo posto.
Comunque, quando Yesung raggiunge la cucina e tutti si sistemano a terra, attorno alla tavola, lui resta fermo per qualche secondo: non ha voglia di sedersi accanto al minore come sempre ma, -piuttosto lascia quel posto a SungMin, visto che c’è- al massimo, può accettare di sederglisi di fronte.
E così fa.
Non parla, sospira troppo frequentemente, sbuffa e, di tanto in tanto, solleva lo sguardo dal piatto per guardare Wookie che parla allegramente e “litiga” con SungMin: maledizione!
E dire che lui ha fatto tanto per Wookie!
E dire che lui è sempre stato pronto ad accoglierlo, ed il minore che fa? Lo sostituisce così facilmente?
Ok che con SungMin ha sempre avuto un ottimo rapporto.
Ok che lui non è molto bravo nell’ascoltare e dare saggi consigli.
Ma… che diamine!
Ancora una volta Yeyè sbuffa.
Perché se la sta prendendo tanto ora?
Perché non riesce a darsi una ragione valida?
-Tutto bene, hyung?-
EunHyuk piega e china la testa verso Yesung e, questi, si volta verso di lui sorridendo appena.
Non ha tempo di rispondere che Donghae, accanto a Hyuk dal lato opposto, tira il ragazzo per ricevere attenzione.
-Hyuk, Hyuk!-
-Che vuoi!!??-
-Guardami, guardami!-
Stavolta Yesung sorride davvero: è così palese che Donghae sia geloso.
Geloso?
Geloso.
Geloso…
Mentre si ripete quella parolina in mente, aggrottando la fronte in una espressione stranamente dolcissima e buffa, Yeyè sposta lo sguardo, senza volerlo, su Wookie, che di rimando lo guarda sorridendo mentre, sporto verso di lui, SungMin gli sta ancora parlando.
Per un attimo il maggiore sussulta sotto quello sguardo.
Poi sorride di rimando.
Geloso…
-Wookie. Wookie! Sei sporco sulla guancia.-
La voce di SungMin arriva ai due ragazzi ovattata, quasi lontana: il maggiore resta immobile, il minore si volta per rispondere con un “Mh?” verso il compagno.
-Sei sporco qui…-
SungMin si piega verso RyeoWook, allungando una mano verso il suo viso per togliergli quella pallina di riso attaccata alla sua guancia.
Ed è in quel momento che Yesung scatta: si sporge in avanti oltre il tavolo, serio in viso, ed allunga la sua mano tendendo le dita e rimuovendo, prima dell’altro, quel pezzetto di cibo poco distante dalle labbra di Wookie.
Accarezza velocemente la pelle liscia dell’altro e, per qualche istante, dopo averlo fatto, Yesung non sa come reagire al rossore del minore ed agli sguardi dei suoi compagni su di loro.
Lentamente ritorna a sedersi composto, sempre serio, fintamente tranquillo:
-Che c’è?-
Scrolla le spalle innocentemente.
Qualcuno scuote la testa:
-Sei strano come sempre, hyung.-
Conclude EunHyuk.
-Già.-
Gli da man forte KangIn.
Qualcun altro ride.
No, per Yesung non è così strano ciò che ha fatto.
Piuttosto… strano è stato scoprire quanto geloso possa essere di un suo… compagno…

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Capitolo 8
*** Dolce ***


Arisalve :D
Come avevo detto ieri, l'intenzione di concludere questo progetto al più presto c'è tutta u.u per cui, visto che mancano solo pochi "capitoli" alla fine, mi sto dando da fare il più possibile.
Quello di oggi non è assolutamente niente di speciale anzi, TT__TT non ne sono molto soddisfatta (per nulla!!) ma sono anche conscia che non avrei potuto fare di più (ho provato a riscriverlo più e più volte T_T ecco perché dico che è il massimo che potevo fare.)  Per cui, se dovesse deludevi, scusatemi.
Detto ciò, come sempre, (non perchè sia un'abitdine ma perché ci tengo a farlo!) vi ringrazio sempre di cuore per lo stimolo che mi fornite nel portare avanti questi miei "lavori".
Grazie mille.



PAROLE: 848
RATING: Verde

Dolce  

La vita è come il cioccolato, è l'amaro che fa apprezzare il dolce.
Xavier Brébion

 
-Saranghae!-
-Ah… Che modo orribile di dichiararsi è questo?- (1)
 
Erano sul set girando il “mini drama”, al tempo in cui dovevano fingere di essere una coppia e come tale comportarsi.
Erano buffi, sembravano impacciati, ma la verità è che era riuscito loro tanto naturale che ora Yesung non si spreca neanche più di tanto a domandarsene il perché.
E poi, se ora ci ripensa, a distanza di un bel po’ di tempo, gli viene anche sinceramente da sorridere.
Già, sorridere.
Non ridere.
Non lo trova divertente, non più.
Non come quando avevano riso dopo quella scena mal riuscita.
Ora lo trova “tenero”. Terribilmente tenero, ed anche, sorprendentemente, dolcissimo.
Quasi quasi vuole ascoltare quelle parole, emesse da quelle labbra, con quella melodiosa voce, ancora una volta.
Quasi quasi vuole chiedere a Wookie perché, uscendo “fuori” dal copione, le ha dette così senza pensarci su.
E poi, soprattutto, ora che ci pensa ancora… vorrebbe poter sentire nuovamente il dolce calore della sua testa poggiata sulle sue gambe…
 
-Wookie? RyeoWook-ah!-
-Ne? Cosa vuoi? Sono impegnato ora! Non distrarmi!-
-Eddaiiii.-
Yesung prova il suo aegyo imperfetto, quello che più che tale risulta solo… strano… eppure terribilmente d’effetto.
-Ok ok, che c’è? Se si brucia tutto ti ammazzo, Yeyè!-
-Dimmi “saranghae” daiiii.-
-Ah?!!-
Il viso di Wookie avvampa, con le mani inizia a torturare il grembiulino che indossa.
-S-s-sei impazzito?-
-Eddaaaiii-
Ancora, cerca di impietosirlo Yesung, abbracciandolo da dietro dal momento che il maknae gli ha voltato le spalle per il troppo imbarazzo.
-N-no-non ci penso proprio!-
-Ufffaaa. Sei crudele! RyeoWook-ssi!-
-E tu st-strano! Ora lasciami cucinare in pace!-
Yeyè demorde, ma solo perché ha scorto il delizioso rossore sulle guance del minore.
-E va bene… mi porterai sulla coscienza!!-
Gli sussurra con voce fintamente triste prima di scoccargli un bacio sulla guancia.
-Y-Y-Ya!-

●●●●●●●


 -Yesung Oppa! Oppa!!- (2)
Sono sul palco, sono davanti a centinaia di fan urlanti.
RyeoWook è nei panni di “membro delle SNSD”:
Quella felpa rossa gli cade sul corpo magro a meraviglia.
Quella ridicola parrucca con i codini lo rende ancora più femmineo e adorabile di quanto non sia già.
E quella vocina dolce, fintamente imbarazzata, accompagnata da una mano chiusa a pugno all’angolo della bocca, lo stanno facendo impazzire.
-WAE?Wae? Waewaewaewae!?-
Le fans ridono.
Tutti, ridono.
Da Yesung non ci si poteva aspettare altro che quella strana reazione accompagnata da una faccia semiseria e gli occhi strabuzzati.
Anche Wookie ridacchia imbarazzato e, poi, prova a calmarsi quando tenta di rispondere all’altro:
-Yesung oppa!-
Un altro urlo si leva dalla folla oltre il palco.
Ancora, tutti sorridono attorno a RyeoWook.
Yesung si avvicina a lui ripetendo ancora un “Wae?” nel microfono e ridendo poi sonoramente.
Poi cinge le spalle del minore e lo stringe a sé: quel corpo è decisamente da uomo eppure, in quel momento, gli sembra quasi di abbracciare una ragazza. (2)
Oh, beh, ragazza o meno ora non gli importa granché, gli sta piacendo e va bene così.
Inoltre non è colpa sua se ha reagito in quel modo e se, ora, continua a rimanere arpionato al busto di Wookie seguendolo sul palco mentre canta.
Se gli viene da sorridere mentre guarda il suo viso di profilo e sente il bisogno di stringerlo ancora di più, di accarezzare il suo corpo e fargli sentire la sua presenza.
Non è colpa sua se è rimasto scioccato dall’immensa tenerezza e dolcezza del ragazzo e, soprattutto, dal modo in cui questi gli si è rivolto imitando un’innocente ragazzina.
Non può farci nulla se si è scaldato per quell’attenzione “recitata” per le fan e se ora che si sono “separati” lo cerca con lo sguardo in giro.
Deve essere impazzito forse.
Sì. Yesung crede di sì.
O semplicemente pazzo lo era prima, quando non riusciva ad accorgersi di quanto Wookie possa essere dolce e… attraente?
…E’ impazzito.
Sì. Decisamente.
Ora hanno tutti i buoni motivi per dargli dello “strano”.
E allora, tanto per non smentirsi, Yeyé attraversa saltellando tutto il palco solo per raggiungere il minore dall’altro lato di esso e giocare con lui, incitato dalle urla delle fans.
Ballano come due bambini e si divertono come tali e, durante tutto il tempo, il maggiore non riesce a staccare gli occhi dalle labbra tese in un sorriso di Wookie.
-Gwiyeopda, RyeoWookie!- (3)
Gli sussurra nell’orecchio prima che il minore lo abbracci, cingendogli la vita da dietro e si stringa a lui, nascondendo poi la testa dietro la sua schiena in preda all’imbarazzo.
-Wae!?-
Yesung ride. Si sente bene.
E’ già strano, che gli importa se è pure impazzito sul serio?
Che gli importa se vuole seguire il suo istinto e non il suo cervello?
Vuole solo tenerlo vicino a sé ancora e ancora e, come se lo avesse letto nel pensiero, Wookie reagisce di conseguenza.
L’abbraccio sul suo corpo si fa più stretto.
La testa del minore si solleva e si poggia sulla sua spalla fissandolo poi con un sorriso dolce.
Un soffiato bacio gli sfiora il collo.
Yesung non è scemo: l’ha capito che anche l’altro ha attenzioni per lui e, se deve proprio ammetterlo, la cosa lo entusiasma alquanto.



NOTE:
(1) http://www.youtube.com/watch?v=tMyzbWlyvPs(0.36 – 0.58) [Adoro questa parodia in modo assurdo XD Mi dispiace solo che sia in spagnolo T^T Se volete, però, posso tradurvela ed inserirla nel prossimo capitolo :D Merita davvero troppo!! XD]
(2) http://www.youtube.com/watch?v=wz4DdPwZ-d0
(3) Essere carino. 
 http://www.youtube.com/watch?v=dYlpqAa0xjg [Piccolo video "regalo" che mi ha ispirata *w*]

Beh, che dite... Yeyè ha capito molte cose in più, non credete?
Ora però bisogna vedere come reagirà Wookie a tutte queste attenzioni U.U...
Non vi lascio con molti dubbi poiché conoscete già il titolo dell'ultima flash XD e quindi... beh... staremo a vedere su U_U
a presto *W*

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Capitolo 9
*** Bisogno ***


E finalmente siamo quasi giunti alla conclusione *w*
Felici??
Beh, io sì XD Visto che ho già mille long iniziate (tra cui proprio una YeWook) ed altettante oneshot vorrei potermi dedicare anche a loro e portarle avanti.
Beh, la mia Hyukkie mi ha come sempre corretto il testo per cui la ringrazio prima di tutto. Saranghae Hyukkie!! <3
E poi, ovviamente, grazie a voi. Tutti.
Spero questo "pre-finale" vi piaccia <3
A domani
Ps. Questa è la canzone che mi ha aiutato a scrivere il capitolo. Ascoltatela, se potete, è splendida. 

Chi sei? - Cocciante



PAROLE: 1.238
RATING: Giallo




Bisogno 
 

 

Ma tu chi sei?
e io perché
ti amo e poi
mi chiedo se
sei ingannatore
o sei l'amore
ma tu chi sei?
Chi sei? (Giulietta e Romeo) – Cocciante

 
C’è stato un tempo in cui RyeoWook ha seriamente creduto di dover rinunciare al suo cuore.
Di averlo perso.
Di averlo strappato fuori dal petto e schiacciato nella mano con rabbia.
Ha creduto che se fosse riuscito a farlo per davvero, sarebbe stato meglio.
Avrebbe vissuto con la pace di una vita senza vita.
Tanto, qualunque cosa avrebbe fatto, per quante stelle gli avessero permesso di esprimere lo stesso desiderio, mai avrebbe ottenuto ciò che voleva, che desiderava.
Yesung non lo avrebbe mai ricambiato.
Né allora, né in futuro.
Né mai.
 
-Aaaalllora…-
SungMin si avvicina a Wookie con un sorrisino malizioso sulle labbra, si sporge sul tavolo verso l’amico seduto esattamente di fronte a lui, con una rivista in mano, e sorride ancora.
-Co-cosa?-
-Non fare il finto tonto. Parla.-
Il dormitorio è semideserto: sono passati già 5 giorni dall’ultima esibizione e per permettere ai ragazzi di “ricaricare le batterie” sono stati concessi loro un po’ di giorni di riposo da sfruttare tra trattamenti estetici, saluti alle famiglie o anche solo svaghi ed ozio.
Shindong è dalla famiglia così come lo sono Siwon e KangIn, Hyuk ed Hae sono al cinema, Kyu è chiuso nella sua stanza giocando al pc e Yesung, altrettanto, si è preso una pausa dal negozio per potersene stare ad oziare in camera giocando con i suoi animaletti da compagnia.
-Sto aspettando, RyeoWookie.-
Quando il minore sente che l’amico lo chiama in quel modo sa’ che non ha altra scelta se non parlare.
Sospira.
-Cosa vuoi sapere?-
-Da quando siete così… affiatati da non staccarvi un attimo l’uno dall’altro sul palco?-
Wookie arrossisce appena ma poi, tristemente, sospira ancora:
-Sul palco, appunto. Per le fans non per-
-Andiamo Wookie. Non credere di fare il finto tonto con me.-
Lo ammonisce gentilmente ma con voce ferma Minnie.
-E’ evidente che qualcosa è cambiato, se non da parte tua almeno dalla sua. Devi solo scoprire cosa.-
-E starci male ancora? No, grazie. Mi va bene anche cos-
-Smettila. Mi hai annoiato con le tue lagne, RyeoWookie.-
SungMin si alza dal tavolo cambiando repentinamente d’umore: ora è freddo, sembra davvero arrabbiato, … deluso?
-Fa’ come vuoi, io non voglio più intromettermi. Ma ora prendi il cappotto, usciamo.-
-Mh.-
 
Quel cambiamento improvviso ha spaventato sinceramente Wookie ma, mentre cammina a testa china verso la camera che divide proprio con Yesung per recuperare il cappotto, capisce che l’amico non ha tutti i torti: Minnie gli ha detto mille volte come la pensa, come crede che Wookie debba comportarsi e, soprattutto, che dovrebbe avere più fiducia in se stesso e parlare con Yeyè sinceramente di quello che pensa e sente.
Ma lui è un codardo, non ce la fa.
Non ce la fa proprio.
RyeoWook sospira calmando i battiti del suo cuore mentre apre la porta della stanza e trova, seduto a terra poggiato con la schiena al letto, Yesung intento a fissare il vuoto con sguardo perso.
Per un attimo lo guarda, non notato affatto: guarda quel profilo gentile, le gote prorompenti ed i capelli fintamente scompigliati, gli occhi fissi davanti a sé, concentrati su qualcosa che non esiste ma che sembra per il maggiore sia lì, esattamente davanti a lui.
Wookie vorrebbe sapere cos’è che vede. Chi, vede. E quali pensieri affollino il suo cuore.
Ma non osa chiedere.
Il mondo del moro rimarrà per lui un mistero.
-Y-Yesung-ssi?-
-Mh?-
Yesung si volta sorpreso.
-Io esco con SungMin hyung. Hai bisogno di qualcosa?-
Te.
Yesung sorride, dolcemente, sollevando solo un angolo delle labbra.
Un battito più forte del cuore fa muovere Wookie in avanti.
Di te.
Quelle parole si ripetono nella mente di Yesung mentre cerca di scacciarle o peggio combatterle.
-Devi per forza uscire?-
-Eh?-
Ma è difficile, sconfiggerle.
-Non puoi… rimanere qui, a tenermi compagnia?-
Un nuovo battito spinge Wookie in avanti: un passo, ancora.
Il minore ride nervosamente.
-Mi rimpiazzi con loro di solito! Ora cosa vuoi!?-
Wookie accenna alle tartarughe nella loro casa di vetro e poi, ancora cercando di scherzare, porta le mani alla vita.
-Edddaiii.-
Anche Yeyè sta’ al gioco, accasciandosi sul pavimento ed allungandosi verso il minore in piedi alla sua sinistra.
-Dai Yeyè, SungMin hyung mi sta aspettando, hai bisogno di qualcosa o no?-
Idiota.
Come può avere il coraggio di parlargli se lui, a conti fatti, è il primo a respingerlo.
-Che resti qui con me!-
-Ne ne. Ti porto qualcosa da mangiare quando torno.-
Stupido.
Folle.
Codardo.
Wookie si volta per nascondere le lacrime, quella bruciante sensazione di aver fallito. Una volta ancora.
Ma almeno Yesung non ci sta, non più, non ora.
Senza darsi tempo di pensare o di elaborare ciò che sta facendo, si allunga nuovamente verso il minore e gli afferra il lembo inferiore della maglia: lo tira a sé.
Lo fa cadere sulle sue gambe incrociate.
Aveva desiderato sentire ancora una volta quel calore ed ora…
-Ma che fai? Sei impazzito?!-
Wookie gli urla contro, nascondendo il viso alla sua vista, abbassando volutamente la testa: perché fa così?
Lo sta ferendo, ancora?
Deve lasciarlo?
-T-ti prego JongWoon, lasciarmi.-
Il suo nome.
Da quanto non lo sentiva?
E perché proprio ora? Che cosa vuol dire? E’ arrabbiato? E’ deluso? Spaventato?
Triste?
-Wookie…-
-Devo andare.-
Ma Yeyè ormai ha perso ogni senso della realtà e quelle parole non servono, non bastano a fermarlo: lui è un ragazzo che sogna, che vive nel suo mondo ed è per questo, forse, che lo chiamano strano, ma a Wookie è sempre parso piacere questa sua “caratteristica” e quindi, anche ora, seguirà semplicemente il suo cuore reagendo di conseguenza. Qualunque la conseguenza sia.
-Resta con me, ne ho bisogno.-
Lo sussurra appena, quasi con voce non sua, e RyeoWook è forse per quello che, trafitto, decide finalmente di guardarlo in viso:
-I-io.-
-Ne ho bisogno.-
Yesung gli sorride, ancora una volta con la dolcezza che Wookie non ha mai visto sul volto di nessun altro: lo guarda con occhi profondi e sinceri e sembra raggiungerlo fin nell’anima, legarla alla sua con catene d’oro e acciaio e impedirgli ogni via di fuga.
E’ in trappola.
Ora, se anche volesse, RyeoWook non potrà mai più cancellare Yesung dal suo cuore.
-Va-va bene.-
Il minore risponde deviando lo sguardo, ancora tra le braccia dell’altro ed a contatto col suo corpo: per un breve attimo, per assurdo, si chiede come mai SungMin non sia ancora giunto a chiamarlo ma poi, quando si da’ una risposta, gli viene quasi da ridere: dovrà ucciderlo, quando avrà la forza di uscire da quella stanza o forse ringraziarlo.
No, ucciderlo. Senza dubbio.
Già, perché quello è tutto un inganno, un’illusione, un sogno.
-Sembra che Minnie non voglia più uscire. Resto qui, contento?-
Wookie torna a guardare il compagno, rassegnato, come sempre.
Ed è proprio in quel momento che succede.
Che tutto avviene.
Le labbra di Yeyè si posano sulle sue con la delicatezza di una farfalla su un fragile petalo.
Sono calde e dolci, gentili e… belle.
La sensazione del suo cuore che esplode, è bella.
Quella dei suoi occhi che bruciano.
La sua anima che canta.
Tutto, in quel momento, è bello.
Yesung è bello.
Il suo bacio lo è.
-Grazie!-
E’ un solo attimo eppure per Wookie è durato una vita. Anzi, è stata la ricompensa dopo l’attesa, di una vita.
Yesung gli sorride ancora, ora con occhi luccicanti e labbra tese ad entrambi gli angoli.
-Allora, cosa vuoi fare?-
Wookie annaspa, soffoca.
-Stare con te.-

 


Piaciuta la sorpresa?
Non vi aspettavate il bacio prima dell'ultimo capitolo, eh?
Muahhaha *risata diabolica*
Volevo sorprendervi e spero di esservi riuscita e, con questo, vi rimando a domani.
Grazie mille ancora *w*


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Capitolo 10
*** Amore ***


*w*
FINE!!
Siamo alla fine *w*
Lo ammetto, per quanto veloce volessi essere nello "sbarazzarmi" di questa raccolta ora che sono giunta alla fine un po' di mi dispiace.
Ok, forse un po' più di "un po'". Mi ci sono affezionata, mannaggia mannaggia XD
Ma, di certo, i nuovi progetti mi terranno impegnata abbastanza da non farne un dramma U_U
Come ho detto nel capitolo precedente, questa è stato una delle "flash" su cui mi sono impegnata di più: non potevo di certo tralasciare proprio il finale, poi! E quindi mi auguro che possa piacervi un pochino in più rispetto a tutte le precedenti :)
Vi ringrazio di cuore per avermi seguito, aver letto e per aver avuto la pazienza e la voglia di commentare.
Grazie infinite.
Beh, alla prossima ;D



PAROLE: 1.246
RATING: Arancione



 

Amore 

 

Si slacciò la cintura, e la veste scivolò sul suolo e rimase completamente nuda. In quel momento provò la più appagante sensazione di libertà della sua vita: quel gesto non aveva alcuna motivazione. L'aveva fatto perché la nudità era l'unico modo di dimostrare che la sua anima era libera, almeno in quel momento.
dal libro "Brida" di Paulo Coelho

 
Non è la prima volta, ormai, che RyeoWook assaggia le labbra di Yesung.
Né che si stringe al suo corpo o sospira caldamente quando quelle stesse splendide labbra tracciano il suo viso fino a ridiscendere lungo il collo.
Non è più la prima volta che si chiede come tutto ciò sia possibile.
Come, dal giorno in cui Yesung l’ha ucciso dicendo di non amare le storie che li vedono protagonisti, sono arrivati a stare seduti sulla moquette, l’uno sull’altro, a scambiarsi effusioni e baci appassionati.
Come sia stato possibile che il maggiore abbia cambiato idea.
Come possa aver, una delle stelle a cui si è affidato, realizzato il suo desiderio.
Non è la prima volta che si ammonisce dicendosi che è tutto un sogno, un’illusione e, ubriacato dal tocco caldo di quelle piccole mani, non è neanche la prima volta che cede inesorabilmente accantonando ogni pensiero o dubbio.
 
-Non… vuoi?-
Yesung si stacca appena da Wookie, spingendolo all’indietro delicatamente ma reggendolo sempre, con le mani saldamente sulla schiena, di modo che non cada sul pavimento.
-Io… non lo so.-
Il minore scuote la testa.
-Cosa stiamo facendo?-
Sospira poi, guardando verso il basso.
-EH? Non avevi mai baciato prima, RyeoWookie!?-
RyeoWook sorride più rilassato: colpisce in testa l’altro e sospira ancora:
-Ovvio che sì!-
Anche Yesung sorride: non gli piace vedere il compagno perso o, peggio, triste e spaventato.
-EunHyuk.-
-Mwo?-
-Ho baciato prima lui di te.-
Lo prende in giro Wookie, sperando di alleggerire la tensione e stuzzicare anche un po’ il maggiore.
-Wae!?Wae?!-
-Bacia bene. Molto bene.-
Continua a rigirare il coltello nella piaga il maknae finché, poco dopo, non vede l’espressione seria del maggiore ed i suoi seducenti ed eleganti occhi fissarlo profondamente.
-Scherz-
-Forse devo solo esercitarmi di più, allora.-
Il suo viso è ancora serio, terribilmente, serio, eppure Wookie non riesce a non sorridere dolcemente in risposta.
 
Non è la prima volta che Yesung ferma il suo cuore con il suo sguardo magnetico.
Non è la prima volta che un suo sorriso lo fa innamorare. Ancora. E ancora.
 
-Perché lo stai facendo?-
-Mh?-
-Perché ti stai comportando così con me?-
Wookie interrompe ancora una volta quel bacio, quelle carezze che ora, attraversando la stoffa della maglia, percorrono la sua schiena nuda ed i suoi muscoli tesi.
 
Non è la prima volta che arrossisce immaginando il corpo di Yesung sotto i vestiti leggeri, sognando di poter sentire la sua pelle nuda sulla sua e, non è la prima volta, che deve soffocare quell’ondata di fuoco che dal basso ventre fino al cuore lo accende come un divampante incendio.
Non è la prima volta che sogna di fare l’amore con lui ma, è in assoluto la prima volta, che osa ribellarsi alla Paura e domandare perché.
Perché sta accadendo tutto ciò?
Perché.
Lo ama? Sta giocando?
Perché.
 
-Che intendi?-
-Intendo che-
Wookie si guarda, osserva il centro vuoto tra le sue gambe poste su quelle di Yesung incrociate sotto di lui: i leggeri rigonfiamenti nei pantaloni che denotano la loro eccitazione, i petti che si muovono al ritmo dei battiti del cuore:
-sono un uomo. Forse non te ne sei accorto.-
Yesung lo guarda, vorrebbe sorridere ma l’espressione seria dell’altro lo fa desistere:
-Andiamo Wookie…-
-Sono serio, JongWoon. Non butto via il mio cuore così, non per gioco, almeno.-
Ma stavolta, Yesung, non può proprio trattenere un sorriso che ampio si allarga sul suo volto.
-Basta. Vado via.-
Com’è prevedibile il minore non la prende bene: allontana il compagno da sé ponendo una mano sul suo petto e fa per alzarsi ma, quella mano, non viene più mossa da lì: Yesung la blocca, sotto la pressione della sua.
E sorride ancora.
-Nessuno ti ha mai detto di buttarlo.-
Dice con voce sicura e profonda e, Wookie, si innervosisce ancora di più:
-Ma a quanto pare l’ho fatto!-
Si volta nuovamente e strattona la mano ma, il maggiore, non sembra affatto intenzionato a liberarlo:
-Lasc-
-Potresti darlo a me, invece.-
-Lasciam-C-cos- eh?-
-Dallo a me, Wookie.-
 
Non è la prima volta che Wookie regala il suo cuore a Yesung.
Che lo pone nelle sue mani strappandoselo dal petto.
Non è la prima volta che decide di affidarsi a lui, di regalargli ogni sua emozione.
E, di certo, non sarà questa neanche l’ultima.
 
-S-se ti faccio male, fermami.-
-Ye-Yè… i-io…ah!-
Yesung sorride: RyeoWook è su di lui, la maglia bianca leggera tirata su fin sotto il collo, il resto del corpo completamente nudo sotto il suo sguardo.
-Quale parte di “fermarmi” non ti è chiara?-
Il maknae gonfia le guance come un bambino arrabbiato, in un modo dolcissimo ed allo stesso tempo buffo.
-E tu quale parte di “ho aspettato anni per questo” non hai capito?-
-Forse il perché l’hai fatto.-
-Co-co- ahh –Cosa?!-
Yesung sbuffa, si volta di lato mentre il suo corpo, con lentezza e controllo, affonda in quello del minore: non è arrabbiato, figuriamoci, vuole solo arrivare dove… vuole. Ma forse, Wookie ha bisogno di un incentivo maggiore.
Così il moro inizia pian piano a forzare la sua presenza, a far scorrere la sua lunghezza fino a colmare del tutto il vuoto che lo sta accogliendo: stringe i denti per non essere troppo brusco mentre la presa sui fianchi del compagno, steso per metà per terra e per metà su di lui che è ancora seduto, si fa più salda. Inizia a dettare ritmo e angolazione e, più volte, inizia a tormentare l’interno dell’altro colpendo il punto in cui esplode il massimo piacere.
-A-allora? Ryeo-RyeoWookie?-
-Ah! Yè- Sa-sa.-
Le parole sono difficili da pronunciare: non appaiono nitidamente nella mente bianca e non sembrano avere alcun senso e, in più, il fiato per cacciarle fuori manca del tutto; ma Yeyè sa’ che è vicino, vicino a ciò che vuole ottenere.
Aumenta il suo movimento.
Fa leva sui fianchi del maknae fino a portarlo finalmente seduto completamente su di lui, cuore contro cuore, pelle contro pelle.
-Sa-sa- Saranghae Jong-Woon.-
Yesung sorride: era questo che voleva.
 
-Allora adesso è mio?-
-Che?-
Wookie si volta verso il compagno ancora in imbarazzo per ciò che hanno fatto.
-Il tuo cu-
Prima che l’altro possa finire la frase il minore lo colpisce con un sonoro schiaffo sul braccio, il volto in fiamme.
-YA!!-
-WAE!? Il tuo cu-ORE!-
Aggiunge il maggiore scuotendo la testa ma stringendo a sé, con maggiore forza, il corpo ancora caldo di RyeoWook.
-Altro che innocente… sei più pervertito di EunHyuk e Donghae messi insieme!-
-YA! Come ti-
Le risate echeggiano nella stanza.
Accompagnate poi da un muto bacio.
 
Non è la prima volta che Wookie si sente felice ma, in assoluto, è la prima volta che si sente così felice.
Non è la prima volta che è innamorato ma, è la prima, in cui sente che ne è valsa la pena.
Non è la prima volta che dice “saranghae” ma, è di certo la prima, che lo dice con tutto il suo cuore.
 
-Saranghae, Yesung oppa.-
Imita la tenera vocina che ha “plasmato” sul palco.
-Saranghae, RyeoWookie.-
Risponde Yesung sorprendendolo, soffiandogli nell’orecchio e stringendolo a sé, facendo aderire il suo petto alla schiena del minore.
-Ho fame…-
Conclude poi, per far sorridere dolcemente l’altro e rompere quel momento di pesante imbarazzo: del resto… è per quel dolce sorriso, delle sue dolci attenzioni, del suo dolce essere se Yesung si è innamorato di lui, se è arrivato dove non avrebbe mai creduto di poter fare e se, soprattutto, non se ne pente affatto.

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