Il sari giallo

di Lady Neko Kadar
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Arrivo a Londra ***
Capitolo 3: *** Finalmente ti rivedo ***
Capitolo 4: *** Questione di abiti ***
Capitolo 5: *** Passeggiate notturne ***
Capitolo 6: *** Tu lo sapevi? ***
Capitolo 7: *** La gara di curry ***
Capitolo 8: *** Come diventare un uomo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


In un palazzo nel Bengala, in India, viveva un principe, il suo nome è Soma Asman Kadar.
    Egli era ricco e il suo palazzo era enorme ma si sentiva molto solo perché i suoi genitori erano troppo impegnati e non avevano tempo per pensare a lui. Aveva soltanto il suo khansama, maggiordomo, Agni e la sua balia Meena. Soma era molto affezionato a loro, erano persone importantissime per lui.
    Nel palazzo c'erano anche molte odalische che danzavano per intrattenere la famiglia reale, alcune si occupavano anche di servire o di pulire il palazzo. Tra queste c'era Pria, la sorella minore di Meena. Tutte le donne del palazzo non sopportavano Soma perchè era viziato, l'unica che provava qualcosa per lui era proprio Pria, ma oltre questo sentimento per il principe provava anche rabbia nei confronti della sorella. Infatti Meena era sempre al centro delle attenzioni si Soma, sembrava quasi che il giovane fosse innamorato di lei, ma Meena vedeva il principe come un moccioso viziato e desiderava solo scappare da quella situazione.
    Il principe Soma ed Agni dovettero partire per degli affari e, mentre erano fuori, a palazzo giunse in visita un ricco uomo inglese, un certo West; egli importava in Inghilterra spezie e sete indiane ed era giunto in Bengala per parlare di affari con la famiglia reale. Nel palazzo West vide Meena e si infatuò di lei.
    << La vostra bellezza mi suggerisce ch voi siete la principessa di questo palazzo >> disse avvicinandosi alla ragazza.
    << Magari, sono solo la balia del principe >> rispose Meena quasi sbuffando.
    << Non è possible! Voi meritate di meglio, perchè non venite in Inghilterra con me e diventate mia moglie? >>
    Meena non aspettava altro che un'occasione del genere, odiava essere costretta a servire a causa dell'appartenenza alla sua casta e in un altro paese sarebbe potuta diventare ricca.
    << Certamente, sono lusingata di tale proposta, ma ho una condizione: mia sorella minore Pria verrà con noi >>.
    West rimase perplesso ma accettò. Così andò a parlare con il re e la regina per ottenere il permesso per portare via le due donne e lo ottenne.
    Intanto Meena corse a chiamare sua sorella.
    << Pria, vai a preparare la tua roba, partiamo! >> gridò entusiatsta.
    << E dove andiamo? >> chiese Pria.
    << In Inghilterra, andremo con il signor West, diventerò sua moglie e finalmente vivremo come donne ricche! >> rispose Meena prendendo la sorella per mano e portandola in camera.
    << Io non vengo! >> Esclamò Pria seccamente << Non ho alcuna intenzione di andarmene! >>
    << Scherzi vero? Hai l'oppurtunità di vivere in modo agiato, di smettere di sgobbare e rifiuti per restare a fianco di uno che non ti guarda nemmeno? >>
    << Sì, io voglio restare con lui, solo il fatto di vederlo e di stare al suo servizio mi rende felice, non mi importa dei soldi! >>
    << Ma lo vuoi capire che sei destinata all'infelicità? Lui ti vede solo come una serva, non ti amerà mai! Io sono tua sorella maggiore e non posso permettere che tu sia infelice, perciò verrai a Londra, che ti piaccia o no! >>
    << No, non puoi costringermi! >> iniziò ad urlare Pria.
    << Sì invece, dato che nostra madre non c'è più sono io che decido e tu partirai... è ciò che i nostri genitori avrebbero voluto. >>
    A quelle parole Pria non potè fare alctro che preparare la sua roba.
    Sulla carrozza Meena rideva con il suo futuro sposo mentre Pria piangeva a viso basso senza farsi vedere.
   
    Dopo due giorni Soma ed Agni tornarono.
    << Meena, sono tornato... dove sei?>> urlò il giovane principe camminando alla ricerca della sua adorata balia. La madre gli andò incontro.
    << Soma, sei tornato! Se stai cercando Meena è partita insieme a sua sorella>>.
    << Come partita?>> Soma stava iniziando a preoccuparsi.
    << Un inglese è venuto e se le è portate a Londra>>
    A Soma crollò il mondo addosso, uno dei suoi due punti fissi gli era stato portato via. Non poteva accettarlo, Meena era tutto per lui.
    << Agni, prepara la nostra roba, andiamo in Inghilterra!>>


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    Oooook, questo è il prologo del mio primo schifio XD in realtà questa storia non è stata scritta per essere pubblicata ma ho voluto provarci, poi come va va.
    Spero che un pochino-ino-ino sia piaciuta.

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Capitolo 2
*** Arrivo a Londra ***


Avviso: Questo capitolo forse è un pochino forte in certi punti, spero di non aver esagerato, non uccidetemi per quello che ho scritto please!
 
 
Meena e Pria erano a Londra, nella villa di West; Mentre la prima era estasiata ed eccitata all’idea che tutto quello che vedeva sarebbe stato suo, la seconda desiderava solo tornare in India e rivedere il principe che amava.
<< Non è meraviglioso?>> disse Meena.
Pria non rispose.
Nel pomeriggio arrivò un ragazzo, era il nipote di West, si chiamava Arthur, quando vide Pria decise di portarla con sé e promise alla sorella maggiore che l’avrebbe trattata bene. Meena, contenta per la prospettiva di ricchezza che vedeva per la sorellina e sperando che la ragazza dimenticasse il principe, accettò. Così Pria fu costretta a trasferirsi da Arthur.
Anche quella villa era enorme ma questo non cambiava la tristezza di Pria.
Arthur si avvicino a Pria per baciarla ma la ragazza si scansò di colpo.
<< Mi spiace, se sono qui è solo perché sono stata costretta da mia sorella ma io non posso farmi baciare da te prima di un fidanzamento ufficiale e soprattutto, sono innamorata di un altro e non potrò mai essere tua. >>
Arthur abbassò prima lo sguardo, poi fece un sorriso beffardo e strinse con una mano le guance di Pria.
<< Tu ora sei la mia donna e dovrai obbedire ad ogni mio ordine, non potrai rifiutarti e dovrai dimenticare quell’altro, ora sei mia >>e la spinse all’indietro facendola cadere.
Andò avanti così, con Arthur che “schiavizzava” Pria, picchiandola e facendole fare ciò che andava contro la sua morale.
Soma ed Agni erano arrivati a Londra, cercavano disperatamente le due ragazze, o meglio sembrava che Soma stesse cercando solo la sua Meena. Durante le ricerche i due incontrarono un conte bambino, Ciel Phantomhive, e il suo maggiordomo Sebastian. Dato che i due indiani hanno “salvato” i due inglesi, Soma decise di stabilirsi nella villa del conte.

 
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Non mi ero resa conto che fosse così corto questo capitolo. Forse è un po’ brutto, quello dopo è sicuramente migliore. Spero che non smettiate di leggere la storia dopo questo capitolo un po’ bruttino. Ringrazio chi ha letto e Yami per tutti i complimenti ^^
Un bacio a tutti da Lady Neko Kadar.

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Capitolo 3
*** Finalmente ti rivedo ***


Passarono giorni, Soma si disperava sempre di più. Una mattina, mentre Soma stava mostrando un disegno di Meena fatto da lui in un negozio, Agni, che stava aspettando fuori, vide Meena. Stava per avvertire Soma ma Meena lo pregò di stare zitto e lo invitò a seguirla.
<< Non devi dire nulla a Soma, non voglio che mi trovi. >> disse la ragazza dopo essersi nascosta in un vicolo.
<< Per quale motivo? Il principe ti sta cercando ovunque, non fa altro che pregare la dea Kali di trovarti >>
<< Io ora sono felice, sono ricca e non devo più badare a un moccioso viziato, sono libera dalla mia casta e me la sto godendo! E lo stesso vale per mia sorella, perciò non cercateci! >>
<< Ma non posso mentire a Soma, io… >>
<< Vieni a questo indirizzo stasera, da solo, ti spiegherò tutto. >> concluse Meena, diede un biglietto ad Agni e se ne andò. Il maggiordomo decise di non dire nulla a Soma per il momento.
 
Passarono un paio di giorni da quel incontro e la ricerca continuava come se nulla fosse successo.
In un mercato Soma vide una ragazza con dei lividi sul viso, abbastanza triste e sconvolta.
<< Agni, quella non è Pria? >> chiese il principe e iniziò ad urlare quel nome, avvicinandosi alla ragazza.
Pria si girò e per la sorpresa stava per buttare a terra la spesa; il principe la abbracciò, Pria non poteva credere a ciò che stava succedendo, non solo aveva ritrovato Soma ma lui la stava abbracciando.
<< Finalmente, non sai quanto vi ho cercato, dov’è Meena? >>
<< Non è qui, non so dove sia>> rispose la ragazza.
<< Come non lo sai? >> gridò Soma, spalancando gli occhi spaventato. << Non è possibile che tu non sappia dove si trovi tua sorella! >>
Il sogno di Pria si era infranto immediatamente, l’unico motivo per cui Soma era stato contento di vederla era solo Meena, inoltre non si era proprio interessato a lei, alle sue ferite e al suo stato d’animo.
 Soma abbassò lo sguardo triste e strinse i pugni.
<< Cosa stai facendo tu? >> un ragazzo biondo si avvicinò con tono impetuoso. << Non devi parlare con nessuno, lo sai! >>
<< Mi dispiace signor Arthur. >> Pria stava per andarsene ma Agni le afferrò il braccio.
<< Non si parla così ad una ragazza, merita rispetto >>
<< Esatto, e poi lei sta sotto il mio servizio e non va da nessuna parte! >> aggiunse Soma alle parole autoritarie del suo maggiordomo.
<< Qua stiamo in Inghilterra e adesso lei sta sotto il mio controllo << rispose Arthur.
<< Non posso permetterlo, lei verrà con me! Agni, pensaci tu! >> ordinò Soma.
<< Jo aagyaa >< rispose Agni. Tolse le bendè che coprivano il suo braccio destro e colpì ripetutamente Arthur che alla fine della serie di colpi rimase immobilizzato.
Soma lanciò dei soldi per terra.
<< Questi sono per riprendermi Pria, ora posso portarla con me>>
 

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Non mi andava di pubblicare solo il secondo capitolo così ho scritto anche questo, spero sia un po’ meglio del precedente.
Ora però vado a letto. A presto. ;)

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Capitolo 4
*** Questione di abiti ***


Nella villa del conte Phantomhive Pria raccontò ciò ce le era successo.
<< … Appena arrivati a Londra ci hanno separato e io sono dovuta andare con il signor Arthur. >> concluse la ragazza seduta su una poltrona con una tazza di tè in mano.
<< Che pizza >> sbuffò Soma.
<< Bhè, almeno ne avete trovata una >> disse Ciel.
<< Deve avervi trattato molto male quell’uomo >> constatò Sebastian osservando il volto di Pria.
<< Sì ma preferirei non parlarne >> la ragazza abbassò lo sguardo.
<< Sebastian, prepara un bagno caldo per questa ragazza >> ordinò il conte.
<< ma no, non dovete disturbarvi per me >>
<< Non lo faccio per te, solo che il tuo “odore” mi da fastidio, non voglio sapere come quell’uomo ti faceva lavare >> rispose seccato Ciel.
<< La prego di seguirmi >> disse cortesemente il maggiordomo, facendo un lieve inchino.
 
<< Purtroppo abbiamo solo questi vestiti da cameriera della sua taglia >> disse Sebastian dopo essere tornato nella sala da bagno dove lo aspettava Pria.
<< Gli abiti lasciateli in quella cesta, penseremo noi a lavarli. >>
<< Grazie mille, mi dispiace disturbarvi così >> disse la ragazza a testa china.
<< Se il mio signorino ha detto che non è un disturbo significa che non lo è, e poi è indecente trattare e mandare in giro così una giovane e bella ragazza come voi >>
Era la prima volta che Pria riceveva dei complimenti, Soma non gliene aveva mai fatti, il principe aveva gli occhi solo per Meena. Per un attimo si perse negli occhi rossi del maggiordomo.
<< Vi lascio sola, buon bagno >> disse Sebastian allontanandosi e chiudendo la porta alle sue spalle. Pria rimase a fissare quella porta poi si spogliò lentamente e entrò nella vasca, le ci voleva proprio un bel bagno caldo rilassante ma non le bastava, era troppo triste, continuava a pensare a Soma e a sua sorella e così iniziò a piangere.
Dopo essersi vestita Pria andò nella camera che le era stata assegnata. Sentì bussare alla porta, era Agni.
<< Volevo sapere come stia, ti ho vista giù di morale prima. >>
<< Ho mentito al principe, in realtà so dove si trova Meena ma non ho avuto il coraggio di dirglielo>> Pria iniziò a piangere di nuovo.
<< So che provi qualcosa di particolare per Soma- sama, ma non pensi di essere egoista a negargli la felicità di ritrovare una persona importante per lui? >> disse Agni.
<< Non è per quello… un po’ sì ma c’è dell’altro. Meena non ha mai sopportato Soma e quando è arrivato quell’uomo Meena era felicissima di staccarsi dal principe e di non doverlo servire più. Soma pensa che Meena gli voglia bene e non volevo vederlo deluso e triste per lei, inoltre non mi avrebbe mai creduto. >>
<< Andrò io a parlare con tua sorella e risolveremo tutto >> Agni sorrise, era come un fratello maggiore di cui potersi fidare, Pria rispose a quel sorriso rassicurante.
 
Il giorno dopo in uno dei corridoi della villa.
<< Buongiorno principe >>
<< Buongiorno Pria, e quell’abito? >>
<< Me lo ha dato il signor Sebastian, era l’unico disponibile >>
<< Mmm… il nero ti sta malissimo; mi sembra di aver visto un negozio che vende cose indiane, magari c’è qualche abito più adatto a te… devo chiedere a Ciellino dove si trova >>
Per un attimo pria si sentì quasi importante, era la prima volta che Soma si preoccupava per lei, era una sciocchezza ma per Pria sembrava davvero importante.
Nel pomeriggio i tre indiani si recarono in quel negozio. C’erano molti articoli indiani di vario genere: abiti tradizionali, statuette di divinità, immagini sacre, libri e tanto altro. Gli abiti erano moltissimi e colorati, alcuni erano semplici ma Pria rimase incantata da un bellissimo sari giallo, era davvero stupendo. La ragazza lo prese e se lo appoggiò sopra, le stava benissimo. Soma vide l’abito e rimase anch’egli incantato.
<< Questo è bellissimo, sarebbe davvero perfetto per Meena, questo lo prendiamo, glielo darò quando la ritroveremo. >>
Non si era neanche accorto che Pria avrebbe voluto quel sari per sé, glielo aveva quasi strappato dalle mani.
Pria dovette accontentarsi di qualche sari semplice ma non riusciva a sopportare che la sorella, che si era allontanata volontariamente da Soma, potesse ricevere quel meraviglioso sari. Usciti dal negozio fecero qualche passo ma la ragazza si fermò di colpo, abbassò la testa e strinse i pugni cercando di trattenere le lacrime; poco più avanti Soma ed Agni si accorsero che Pria non era a fianco a loro e si girarono dietro, la videro lì, immobile, con i pugni chiusi e il viso abbassato e nascosto dai capelli scuri.
<< Pria che succede? >> chiese Soma.
Pria cercò di riprendersi e alzò lo sguardo.
<< Nulla, solo un giramento di testa >> rispose e si riavvicinò ai due ragazzi. Soma alzò le spalle e proseguì, Agni invece aveva capito che in realtà quella era solo una scusa.
 
 
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E anche questo capitolo è fatto. Spero di non aver fatto errori. Vi sta piacendo la storia? Anche se la risposta è no fatemelo sapere. Ringrazio Yami che mi riempie di consigli, spero di riuscire a metterli in pratica, grazie mille. Naturalmente grazie anche a chi legge (se c’è qualcuno che legge). Spero di poter aggiornare presto.
Un saluto da Lady Neko Kadar. ;)

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Capitolo 5
*** Passeggiate notturne ***


Nella villa Pria stava fissando l’esterno da una finestra, Soma la vide e le si avvicinò.
<< Tutto bene? Mi sembri triste?>>
Pria si risvegliò dai suoi pensieri.
<< No, non ho nulla >>
<< È inutile che tenti di nasconderlo, si vede benissimo che ti manca tua sorella. Vedrai che la troveremo presto. >> disse il principe con un sorriso malinconico accarezzando il viso della ragazza. Pria sperava che quella carezza fosse per lei, ma sapeva che in realtà era per Meena.
La sera ognuno era nella propria stanza. Pria stava affacciata alla finestra, all’improvviso vide un’ombra uscire: sembrava Agni.
Uscì dalla stanza per controllare e vide la porta di Soma aperta e lui affacciato alla finestra con aria assorta.
<< Principe, perché non siete a letto? >>
<< Cosa? Ah, sei tu Pria. L’hai visto anche tu, vero? >>
<< Che cosa? >> chiese Pria fingendo di non capire.
<< Agni è da un po’ di sere che esce da solo. Vorrei sapere dove va. >>
<< Magari va a prendere solo una boccata d’aria. >> disse la ragazza cercando di rassicurare il giovane, anche se lei stessa aveva uno strano presentimento.
<< Pria, se scoprissi dove va Agni me lo diresti vero? >> chiese Soma a voce bassa, come se cercasse delle sicurezze.
Pria si trovò spaesata da questa domanda.
<< Certo. >>
<< Anche se scoprissi dov’è Meena? >>
A questa domanda la ragazza annuì tristemente.
<< Ora mettetevi a letto. >> gli disse. Fece per andarsene ma il principe la chiamò.
<< Non ho voglia di dormire da solo, quando sono nervoso Agni rimane con me finché non mi addormento. Potresti restare vicino a me? >>
Pria spalancò gli occhi sorpresa e si sedette sul letto dove il principe era già sdraiato.
<< Scusa se te lo chiedo, di solito non lo chiedo neanche a Meena, è sconveniente che una ragazza stia in camera con un ragazzo, ma ho bisogno di qualcuno e tu sei l’unica a cui posso chiederlo. >>
<< Non preoccupatevi principe, vi resterò accanto. >> la ragazza accarezzò istintivamente il principe ma ritrasse subito la mano.
<< Chiedo scusa, non volevo…>>
<< Non preoccuparti, mi è sembrato quasi di essere accarezzato da mia madre. Non ho mai provato questa sensazione. Continua, per favore. >>
<< Come desiderate >> e riprese ad accarezzarlo imbarazzata ma segretamente contenta di poter sfiorare la pelle del suo principe.
<< Saresti brava come mamma. >> disse Soma sorridendo.
Pria sorrise.
<< Beh, avrei bisogno di un uomo per diventare madre. >> disse, abbassando lo sguardo.
<< Vedrai che troverai quello giusto. >>
Pria sorrise amaramente.
La mattina dopo Pria uscì dalla sua stanza nello stesso momento in cui uscirono Agni e Soma.
<< Agni, tu non devi andare ad aiutare il khansama di Ciel per preparare la colazione? >> chiese Soma al suo maggiordomo.
<< Sì, ma volevo accompagnarvi nella sala da pranzo. >>
<< Non preoccuparti, ci pensa Pria. Tu vai. >> gli ordinò facendo cenno con la mano di andarsene. Agni obbedì. Soma si avvicinò Pria.
<< Agni non sa che abbiamo scoperto che la sera esce, stasera lo seguiremo di nascosto! >> disse a bassa voce il principe.
<< Cosa? Non sarebbe meglio parlargli? >>
<< Non sono sicuro che direbbe la verità, e poi ormai ho deciso così e così sarà! >> detto questo si girò per scendere ma si fermò di colpo.
<<  Per quanto riguarda quello che è successo ieri sera, non dirlo a nessuno: qualcuno potrebbe pensare che io sia un bambino.>> concluse.
“Veramente lo pensano già!” pensò Pria.
<< Non vi preoccupate principe, sarà un segreto tra me e voi. >>
Quel piccolo segreto rendeva felice Pria perché le sembrava che l’avesse unita di più al suo principe.
La sera Agni scappò di nuovo. Soma e Pria stavano per uscire ma sentirono la voce di Ciel.
<< Seguiamolo. >> comandò il conte al maggiordomo Sebastian.
<< Veniamo anche noi. >> disse Soma entrando nella sala.
<< Ho notato che Agni esce di nascosto e voglio sapere dove va. >>


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Eccomi, sono riuscita a pubblicare anche questo capitolo. Per il prossimo dovrete aspettare un po' perchè domani parto e non so quando torno :( spero di poter tornare prima della fine delle vacanze. Spero che questo capitolo vi piaccia come piace a me, Soma è così tenero, è cuccioloso *va a spupazzare Soma*.
Ringrazio Yami per tutto quello che sta facendo per aiutarmi a migliorare :D
Buon Natale a tutti. A presto.

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Capitolo 6
*** Tu lo sapevi? ***


Agni entrò dentro una grande villa, Pria riconobbe la villa di West e non voleva che Soma entrasse.
<< Che villa enorme! >> disse il principe.
<< È la villa di West. >> affermò Ciel.
<< Entriamo! >> ordinò Soma.
<< Principe, ora sappiamo dove va, torniamo a casa, non c’è bisogno di entrare. >> supplicò Pria per evitare che Soma scoprisse la verità su Meena.
<< No, voglio sapere perché Agni viene qui! >>
Dopo aver impaurito i cani e addormentato i guardiani, il gruppo trovò la stanza dove si trovava Agni e un altro uomo. L’uomo era West.
<< Bene Agni, stai andando benissimo, se continuiamo così il Royal Warrant sarà mio e Meena…>>
<< Allora sei stato tu a portarmi via Meena! >> gridò Soma, entrando nella stanza senza controllo.
<< Principe Soma. >> esclamò Agni sorpreso; anche Pria disse le stesse parole, cercando di fermare il principe ma non ci riuscì. Stava per seguirlo e lo stesso stava per fare Ciel ma Sebastian li fermò.
<< Bocchan, il signor West vi conosce, è meglio che non vi facciate vedere, lo stesso vale per lei signorina Pria. >>
<< Perché siete venuto qui principe? >> chiese Agni, tristemente sorpreso.
<< Mi chiedevo dove scappassi ogni sera e così ti ho seguito. >> rispose il principe, poi si rivolse a West.
<< Dimmi dove hai nascosto Meena! >>
<< Non so di cosa tu stia parlando! >> disse West con fare beffardo.
<< Dimmi subito dov’è, ti ho sentito prima! >> il principe iniziò a gridare.
<< Agni insegna un po’ di rispetto a questo moccioso >>
<< C-cosa? Io non… >> balbettò Agni.
<< Guarda che non ti ho mica chiesto di ucciderlo! Dagli solo uno schiaffo così sta zitto… ricordati il patto. >>
A quell’ultima parola Agni iniziò a piangere, si pose davanti a Soma e alzò il braccio per schiaffeggiarlo ma improvvisamente qualcuno bloccò il colpo. Era un uomo con la testa di cervo.
<< E questo chi è? Potrebbe essere una spia! >> disse West preoccupandosi.
<< No, sono solo un mero cervo… >> rispose l’uomo (che era Sebastian).
<< Agni uccidilo! >> interruppe West.
Agni spalancò gli occhi ma non poteva rifiutarsi, così sbendò la sua mano destra e sfoderò una forza incredibile che mise in difficoltà il maggiordomo- cervo.
<< Sebastian stiamo facendo troppo rumore, prendi il principe e andiamocene! >> urlò Ciel ancora nascosto.
A villa Phantomhive Soma era sconvolto: mai avrebbe immaginato che Agni lo avrebbe abbandonato, nonostante gli avesse dato una nuova vita e lo avesse salvato. Sentiva che ormai non poteva fidarsi di nessuno.
Appena erano rientrati Soma era scappato in camera sua. Pria lo raggiunse per farlo calmare.
<< Principe... >> riuscì a dire solamente questo vedendo il giovane seduto sul letto a piangere.
<< Tu lo sapevi vero? Tu sapevi che Agni andava lì! È per questo che non volevi che entrassi in quella villa! >>
<< Io… >> la ragazza abbassò lo sguardo.
<< E scommetto che sai anche dov’è Meena vero? Dimmelo! >> ordinò il principe alzandosi e avvicinandosi a lei.
<< Mi spiace ma… non posso. >> rispose Pria, sempre con lo sguardo a terra.
<< Non puoi? Hai intenzione di disubbidire a un ordine del tuo principe? >> lo sguardo di Soma si stava assottigliando a causa della rabbia che stava provando nei confronti di tutti.
<< Dimmi. Dov’è. >> scandì.
<< Non posso. >>
<< E perché? Vuoi prenderti gioco di me? >> gridò esasperato Soma.
<< Io lo faccio per proteggervi. >> si fece scappare la ragazza.
<< Vattene di qui, non voglio più avere niente a che fare con te, non voglio più vederti! >> urlò il principe, arrabbiato come mai era stato.
Pria uscì dalla stanza piangendo e se ne andò dalla villa senza farsi vedere. Non sapeva dove andare, non aveva neanche i soldi per tornare in India. Si ricordò che nell’Est End c’erano degli indiani, decise di rimanere lì per un po’.
Nel frattempo Soma era iracondo e sbatteva qualsiasi cosa che gli capitasse tra le mani. Sebastian raggiunse la stanza del principe per fargli un discorso. Entrò e trovò il giovane avvolto nelle lenzuola così lo buttò giù dal letto; il principe lo sgridò e gli ordinò di andarsene.
<< Qui siamo in Inghilterra e il vostro potere non vale niente, non potete ordinarmi nulla. Voi parlate di perdita ma di solito si perde ciò che si possiede e tu non hai niente, quello che credi di avere in realtà è tutto frutto delle ricchezze dei tuoi genitori. E poi davvero credevi che Meena ed Agni ti servissero solo per benevolenza? Nessuno fa qualcosa per niente, anche loro volevano qualcosa in cambio. Tu non ti sei mai preoccupato di ciò che loro pensano e dei loro sentimenti.>>
<< Non è vero! >> urlò Soma cercando di scappare. Sebastian lo bloccò.
<< Smettila con questa recita e arrenditi all’evidenza. Tu non hai niente. >>
Soma rimase scosso da quelle parole e rimase a rifletterci per tutta la notte.
 
 

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Saaalve, buon anno a tutti. Sono tornata a torturarvi muahahahaha. Ok la smetto u.u
Questo è uno dei capitoli di cui ho accennato nell’introduzione della storia. Le scene descritte sono così come le ricordo quindi saranno leggermente diverse da quelle originali. Spero che vi sia piaciuto e che non sia troppo noioso. La cosa che mi piace di questo capitolo è la presenza del cervo, chi mi conosce sa il perché! Vai mio divino cervo!
 Ditemi ciò che ne pensate. Grazie ancora a chi continua a leggere codesto obrobrio.
Un bacio, Lady Neko Kadar o Mera Cerva XD

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Capitolo 7
*** La gara di curry ***


La mattina seguente Ciel si stava recando nel salone quando si trovò Soma davanti.
<< Ciel, volevo chiederti scusa per il mio comportamento di ieri, ero fuori di me. Ho diciassette anni e sono così infantile, mentre tu, che sei più piccolo di me, ne hai passate talmente tante che sei maturato in fretta. Dovrei imparare da te, ripagherò tutto ciò che ho rotto! >> poi si nascose dietro Ciel, sembrava spaventato.
<< Chiedo scusa anche a te, khansama di Ciel. >>
<< Bene, noi ora abbiamo da fare. >>
<< Ciel, mi aiuteresti a trovare Meena? Da solo non posso farcela. >>
<< Cosa? Non posso occuparmi di un moccioso come te… Però la porta della sala non ha chiave.>> disse il conte con uno sguardo quasi rassegnato.
<< Grazie Cielino. >> Soma abbracciò il ragazzino.
<< Il caso è più semplice di quanto pensassi! >> disse Ciel, comodamente seduto nella poltroncina del salone.
<< Non ha nulla a che fare con la regina.>> constatò Sebastian.
<< Sì, possiamo anche lasciar perdere, non è un nostro compito, se ne occuperà Scotland Yard. >>
<< Scusate ma posso capire anche io cosa succede? >> chiese Soma che non stava capendo nulla.
<< Da quando siete arrivati ci sono stati casi di inglesi appesi a testa in giù fuori da alcuni hindustani coffe-house; tutte le vittime avevano vissuto in India per un certo periodo; ai loro corpi era attaccato questo foglio, con chiare minacce. West è un importatore di prodotti indiani e anche il proprietario dei ristoranti indiani dove questi inglesi erano stati appesi.>> spiegò Ciel.
<< Fra una settimana al Crystal Palace ci sarà una manifestazione sulla cultura indiana, ci sarà anche una gara di curry, chi la vincerà riceverà il Royal Warrant. >> aggiunse Sebastian leggendo una lettera.
<< Royal Warrant? >> ripeté Soma.
<< Il Royal Warrant è una sorta di certificazione di prestigio, chi la ottiene potrà rifornire la famiglia reale con i propri prodotti, si guadagna in importanza e pubblicità. West punta a quello, gli uomini appesi sono coloro che avrebbero potuto ostacolare la sua vittoria e si è servito di Agni. >> spiegò Ciel.
<< Nelle lettere trovate sugli gli appesi c’era l’immagine di una lingua, inizialmente si pensava fosse un’offesa alla regina ma voi, qualche giorno fa, ci avete spiegato che la vostra dea Kalì, per chiedere perdono al marito Shiva dopo averlo calpestato, tirò fuori la lingua. In questo disegno il signor Agni voleva chiedere perdono al suo dio, cioè a voi principe. >> concluse il maggiordomo.
<< Dobbiamo andare a quella gara allora, così potremo ritrovare Meena. >>
<< Io non ho alcuna intenzione di seguire questo caso, è solo una perdita di tempo! >> rispose seccamente Ciel al principe.
<< Ma… E va bene, se non mi volete aiutare farò da solo! >> disse Soma con decisione.
<< Però pensavo di partecipare alla gara di curry, è una pubblicità positiva per l’azienda e avevo intenzione di estendere il mercato anche al cibo. >>
<< Grazie Ciel! >>
<< Guarda che non lo faccio per te, voglio solo il Royal Warrant. >> rispose con il solito tono secco il piccolo conte.
<< Però se è una gara di curry chi parteciperà? >> chiese il giovane principe.
<< Sebastian, ovvio. >>
<< Allora non potrete vincere, quel West ha Agni, la mano destra di Dio. >>
<< E perché? È vero, messer Agni è molto forte e agile con quel braccio ma questa è una gara di cucina. >> controbatté Sebastian.
<< Il curry di Agni è speciale, non è un curry come tutti. Il suo è un curry divino, per questo Agni viene chiamato “la mano destra della dea Kalì”. >>
<< Principe, voi mi aiuterete a raggiungere questo curry? >> propose Sebastian.
<< C-certo. >> rispose il principe, ancora spaventato dal maggiordomo per il discorso della sera precedente.
Dopo una settimana.
Pria si trovava nell’East End insieme a degli indiani “importati” dai ricchi inglesi e poi abbandonati. La ragazza si stava recando al mercato e passò davanti al Crystal Palace. Lesse la parola “India” dappertutto ma non ne capì il motivo.
<< Signorina aspetti! >> gridò un uomo correndo verso di lei.
<< Lei è indiana, vero? >>
<< Sì, perché? >> chiese Pria sorpresa.
<< Al Crystal Palace c’è una manifestazione sull’India e lei potrebbe aiutarci, la pagheremo naturalmente. >>
Così Pria si ritrovò a distribuire dei fogli con il programma della manifestazione. L’occhio le cadde sulla gara di curry e pensò subito ad Agni.
La gara di curry era iniziata, Sebastian gareggiava per l’azienda di giocattoli Funtom e Agni per West, il loro modo di cucinare estasiava tutti.
Pria raggiunse la sala dove si svolgeva la gara e vide i due maggiordomi; rimase sorpresa nel vedere il maggiordomo di Ciel gareggiare. Tra la gente riuscì a scorgere Meena, quindi si allontanò per non farsi vedere, fece lo stesso appena vide Ciel e Soma in prima fila.
La gara era finita e mentre la giuria discuteva, le pietanze preparate dai concorrenti passarono tra il pubblico. Anche Pria assaggiò quel cibo, prima il curry d Agni, che aveva il sapore divino di sempre, quel sapore che riusciva a rasserenare gli animi di chi lo mangiava; poi assaggiò il curry di Sebastian, che era particolare ed era stato presentato con il nome di Curry-Pan perché rinchiuso in una sorta di pane. Pria non immaginava che Sebastian sapesse fare un curry talmente squisito da poter competere direttamente con quello divino della “mano desta di Dio”.
Arrivò il momento del giudizio, si sentiva la tensione in sala tra i concorrenti e non solo, ognuno aveva un forte motivo per vincere.
<< Il vincitore è… il maggiordomo Sebastian Michaelis per la compagnia Funtom! >>
Agni sbarrò gli occhi, non si aspettava di perdere, non avrebbe dovuto perdere e temeva le conseguenze di ciò.
<< Il mio Royal Warrant! >> West si buttò per terra. Dalla gente spuntò Meena che si buttò su West.
<< Meena! >> gridò Soma dopo averla vista.
<< Principe Soma. >> esclamò Meena sgranando gli occhi.
<< Finalmente ti ho trovato, non sai da quanto tempo ti cercavo! Ora potremo tornare in India insieme. >> le disse il principe abbracciandola.
<< Principe… sei uno stupido! Non saresti dovuto venire! Io non ho alcuna intenzione di tornare in India e fare la schiava. Qui sono libera dalla mia casta, qualsiasi donna preferirebbe sposare un ricco piuttosto che essere la schiava di un moccioso! >>
Soma rimase inizialmente interdetto.
<< Mi dispiace… ti chiedo scusa per non essermi mai accorto dei tuoi sentimenti. Potrai restare qui in Inghilterra, spero che sarai felice come non lo sei stata con me. >> disse il principe sorridendo.
Nel frattempo Agni stava piangendo disperato.
<< Non sarebbe dovuto accadere! Non avrei mai voluto che l’anima pura del principe vedesse ciò che Meena era realmente. Se avessi vinto lei avrebbe fatto finta di essere contenta di vederlo è per questo che… >>
Soma andò vicino ad Agni e gli tese la mano.
<< Agni, mi dispiace di essere stato egoista e non aver capito ciò che provavi. Vorresti restare il mio khansama? >>
<< Jo aagyaa! >> rispose Agni felice come non mai.
Il gruppo ricongiunto si stava dirigendo all’uscita, Agni e Soma ringraziarono Ciel e Sebastian per tutto ciò che avevano fatto per loro. Soma alzò lo sguardo e vide una ragazza con dei fogli in mano.
<< Pria! >> urlò il principe. La ragazza si girò e, appena riconobbe chi la stava chiamando, cercò di andarsene. Soma la rincorse e la prese per il braccio facendole cadere i fogli.
<< Perché stavi scappando? >> chiese il principe raccogliendo i fogli a terra.
<< Non volevo disubbidire al vostro ordine. >> rispose Pria.
<< Quale ordine? >>
<< Quello di non farmi più vedere da voi. >>
<< E tu l’hai preso sul serio? Scusami per come ti ho trattato e per quello che ti ho detto, ero in un momento d’ira. Ti piacerebbe tornare a lavorare per me? Se non vuoi non sei costretta. >>
Pria rimase sgomenta, pensava che dopo quella notte il principe non l’avrebbe più cercata.
<< Certamente mio principe, per me è un onore restare al vostro fianco. >>
 
 

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Buonasera, scusate se ci ho messo tanto ma con tutte le cose che mi metto a fare la sera mi impiccio XD
I prossimi sono quelli più interessanti per me, spero di poter aggiornare presto. Voglio farvi una domanda: voi preferireste essere moglie di un riccone o servire un bel principe, come Soma. Credo sia chiaro io come la penso- XD
Ok, la smetto, spero che vi stia continuando a piacere la storia. Continuo a ringraziare Yami per la pazienza che ha con le correzioni. :D
A presto, Lady Neko Kadar. :3

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Capitolo 8
*** Come diventare un uomo ***


Nella villa Phantomhive ognuno si stava recando nelle proprie stanze per rilassarsi un po’, Soma però aveva una curiosità che lo tormentava, così bussò alla porta di Pria.
<< Principe, tutto bene? >> chiese preoccupata Pria, facendolo entrare.
<< Sì, volevo solo chiederti una cosa. >>
<< Ditemi. >>
<< Perché tu sei rimasta al mio fianco? Potevi andare con tua sorella e vivere da moglie ricca invece di rimanere a servirmi. >>
Pria non capiva il motivo di quella domanda e non sapeva cosa rispondere, non aveva neanche intenzione di dirgli la verità.
<< È mio dovere servirvi e a me piace farlo. Non voglio vivere da ricca, voglio solo potervi servire. >> disse la giovane per mascherare i suoi veri sentimenti nei confronti del ragazzo.
Soma non si aspettava una fedeltà e un desiderio di servire così forte.
<< Se tu sei felice io sono contento, ma non voglio che tu ti senta obbligata. >>
<< Non è un obbligo per me, è un piacere. >> disse la ragazza sorridendo.


Passarono un po’ di giorni dalla gara. Soma decise di restare in Inghilterra per diventare un uomo “secondo a nessuno”. Ciel diede a Soma il lavoro di badare e amministrare la sua seconda villa, la Town House.
Una sera si teneva una cena nella Manor House del conte, anche Soma e i suoi fedeli servitori erano lì. Il principe seguiva continuamente Ciel, il quale lo scacciava, mentre i due servi davano una mano a Sebastian e al resto della servitù del conte.
<< Principe, da quanto tempo! Come va? Ripreso dalla batosta? >> chiese un uomo cinese, accompagnato da una prosperosa ragazza, cinese anche lei. Era Lau, amico di Ciel; aveva conosciuto Soma la prima volta alla gara di curry.
<< Sì, va tutto bene, ho deciso di rimanere a Londra per crescere e diventare un vero uomo. >> rispose Soma, orgoglioso delle sue parole.
<< Bè, per diventare un vero uomo hai bisogno di una donna. >> disse Lau accarezzando Ran-Mao, la ragazza cinese.
<< Una ragazza? E perché? >>
<< Ovvio, perché si diventa uomini prima ed è più divertente! >>
<< Ma io non so come comportarmi con una ragazza! >>
<< Prendi esempio da me, la devi accarezzare, abbracciare, se poi le sfiori il collo con le labbra impazziscono >> e mentre diceva questo metteva in pratica le sue parole con Ran-Mao. Soma era abbastanza imbarazzato, non sarebbe mai stato in grado di corteggiare così una ragazza.
<< Ma io non conosco nessuna a cui fare… questo. >>
<< Nessuno? E quella Pria? >>
<< Cosa? Pria? Ma lei è la mia odalisca. >>
<< E allora? È pur sempre una ragazza. E poi non hai visto come ti guarda? Quella impazzisce per te da tanto! >> disse il cinese, come se stesse parlando di una cosa ovvia.
Soma non aveva mai pensato a Pria come una ragazza da corteggiare, l’aveva sempre vista come la sorellina di Meena e non si era reso conto che in realtà era una “persona corporea”; soprattutto non poteva credere che Pria provasse qualcosa per lui, anche se la cosa poteva essere normale, avevano la stessa età e avevano sempre vissuto nello stesso palazzo, ma se davvero la ragazza avesse provato qualcosa per lui glielo avrebbe detto. In fondo Lau aveva sempre fatto finta di sapere le cose per poi dimostrare tutto il contrario, cioè di non sapere neanche l’argomento della discussione, forse anche in quel momento aveva fatto il solito scherzo, però sembrava che il cinese se ne intendesse davvero di donne. Quelle poche parole di Lau misero confusione nella testa del giovane principe e bastarono per fargli vedere Pria con occhi diversi.
Il giorno dopo i tre indiani si trovarono nella villa affidatagli dal conte Phantomhive; Agni era in cucina come al solito e Pria era inginocchiata a terra a pulire. Soma passò vicino a lei e la fissò. Non riusciva a capire perché non avesse mai notato il suo corpo, forse era stato troppo preso da Meena per accorgersene, si sentiva così stupido e non capiva cosa gli stesse succedendo, ma soprattutto non riusciva a decifrare più i suoi sentimenti.
<< Cosa stai facendo? >> le chiese, interrompendo il silenzio che accompagnava i suoi pensieri.
<< Mi è caduta dell’acqua per terra e stavo asciugando. >> rispose Pria non immaginando minimamente i pensieri del suo principe.
<< P-posso farti una domanda particolare? >> chiese Soma imbarazzato, Pria annuì con la testa.
<< Tu come mi vedi? >> chiese il ragazzo abbassando lo sguardo.
<< In che senso? >> domandò di rimando Pria, non capendo il senso di quella domanda.
<< Tu mi vedi come un ragazzo? >> chiese Soma, cercando di nascondere il viso rosso.
Pria proprio non capiva il perché di quelle domande.
<< Bè certo, voi siete un principe, quindi un maschio. >> rispose, anche se immaginava che la risposta non avesse molto senso.
<< Lascia stare il fatto che sono un principe. Tu mi vedi nello stesso modo in cui una ragazza vede un ragazzo? >> il principe tentò di spiegarsi meglio, sempre più imbarazzato e rosso in viso.
Pria lo guardò con aria interrogativa, non sapeva cosa rispondere e non voleva mentirgli di nuovo.
<< Credo di sì, ma dipende da cosa intendete voi... >> rispose incerta.
<< Va bene così. >> biascicò il ragazzo, andandosene a testa bassa per nascondere l’imbarazzo. Pria rimase lì, immobile, chiedendosi se il principe stesse bene.
Passarono vari giorni e Soma si stava rendendo conto che vivere con Pria non era più così facile come prima. Lau gli aveva aperto gli occhi sulla bellezza della sua fedele ancella e non sapeva proprio cosa fare, voleva essere davvero sicuro dei sentimenti di Pria.
“Se solo Lau fosse stato zitto. Ma certo Lau! Lui potrebbe darmi qualche consiglio!” pensò il giovane principe.
Nel pomeriggio l’invitato cinese era arrivato insieme alla sua “sorellina”, come amava chiamarla, Ran-Mao.
<< Finalmente avete deciso di chiedere il mio aiuto, eh principe? >> chiese Lau, seduto con Ran-Mao sopra le gambe.
<< Sì, ho bisogno del tuo aiuto, tu sei più esperto di me in queste cose. >> disse Soma con tono quasi supplichevole.
<< Certamente ma prima… potreste dirmi di cosa stiamo parlando? >>
Soma rimase prima perplesso, poi rassegnato: aveva dimenticato il vizio di Lau di fingere di sapere.
<< Si tratta di quel fatto delle ragazze. Vorrei essere sicuro dei sentimenti di Pria, come posso fare? >>
<< Ah, è così semplice la questione? Bene, come ti ho già detto devi corteggiarla. >>
<< E come? >> interruppe il principe.
<< Come ti ho mostrato l’altra volta >>
<< Non posso, è troppo… ardito... >>
<< Tu toccala, sfiorale il bracco, avvicinati a lei, accarezzala e vedi come reagisce. Se ti asseconda passi all’attacco come ti ho spiegato alla villa del conte. >>
Soma era abbastanza in dubbio, si vergognava un po’ all’idea di sfiorare così una ragazza, e pensare che prima di quella chiacchierata con Lau non si era fatto scrupoli di chiedere a Pria di sedersi nel suo letto durante la notte.
<< Prova con Ran-Mao! >> aggiunse il cinese spingendo la ragazza tra le braccia di Soma. Il principe era abbastanza imbarazzato, mentre la cinese non sembrava proprio avere problemi, anzi si attaccò talmente tanto a Soma da schiacciare il suo prosperoso seno sul corpo del ragazzo, il quale era diventato rossissimo, ma prese coraggio e iniziò ad abbracciare la ragazza. Mentre succedeva questo Agni raggiunse la sala e vedendo quella scena rimase a bocca aperta, non si aspettava di vedere il principe fare certe cose davanti agli altri.
Quando Soma si accorse di Agni si staccò subito la ragazza da dosso.
<< Chiedo scusa per aver disturbato, magari ripasso dopo. >> disse Agni.
<< Cosa? No, non è come sembra…! Di’ pure! >> rispose Soma, imbarazzatissimo per la situazione che si era creata.
<< Volevo solo sapere se volete che vi prepari del tè.... >>
<< Certo! >> rispose il principe. Agni stava per andare in cucina ma Soma lo fermo.
<< Aspetta…! >> gli urlò il principe, poi si avvicinò al khansama.
<< Non dire niente a nessuno di ciò che hai visto. >>
<< Certamente principe. >> Agni abbassò la testa e se ne andò.

<< Dov’è Pria? >> chiese il giovane ad Agni, dopo che quest’ultimo ebbe portato il tè.
<< Si sta facendo il bagno. >>
A questa risposta a Soma andò di traverso il tè; mai aveva reagito così sapendo che Pria era in bagno, ma soprattutto mai l’aveva immaginata.
<< Andiamo a vederla, principe! >> disse Lau alzandosi. Soma inizialmente titubò, poi arrossendo gridò.
<< Non pensarci neanche, non ti permetterò di vederla nuda! >> a quell’ultima parola arrossì di nuovo.
Agni rimase esterrefatto ma riuscì a capire la situazione.
Il giorno si stava concludendo e Soma rifletteva nella sua stanza. Le lezioni di Lau erano state davvero impegnative ma forse ora era in grado di mettere da parte la timidezza e studiare le reazioni di Pria, così decise di provarci il giorno dopo.
Arrivò la mattina seguente. Soma, dopo essersi preparato, pregò la dea Kalì di aiutarlo, di dargli la forza e di non punirlo per ciò che stava per fare. Scese. Pria era seduta, fissando un punto vuoto, era sovrappensiero; Soma rimase a guadarla per un po’, poi le si avvicinò cercando di mettere da parte la vergogna.
<< Buongiorno. >> le disse. Pria si spaventò, era talmente concentrata su ciò che stava pensando che non lo aveva sentito.
<< Buongiorno principe, mi avete un po’ spaventata. >>
<< Chiedo scusa, non volevo farti questo effetto. Come stai? >>
<< Bene, grazie per l’interessamento. Avete bisogno di qualcosa? >>
<< No… forse. Sei davvero bella, lo sai? >> iniziò a mettere in pratica gli insegnamenti di “maestro” Lau un po’ imbarazzato.
<< G-grazie. >> era la prima volta che il principe le faceva un complimento.
Soma iniziò a sfiorarle il braccio, prima timidamente, poi si sciolse piano piano e iniziò a guardarla negli occhi. Pria fissò sorpresa quella mano, poi spostò lo sguardo negli occhi del ragazzo, non capiva cosa stesse succedendo al suo principe, né perché la guardava in quel modo.
<< Non capisco come ho fatto a non accorgermene prima. >> disse avvicinandosi sempre di più a lei. Il suo sguardo era intenso e la ragazza rimase bloccata, sembrava quasi che il suo sogno si stesse realizzando ma aveva paura di illudersi di nuovo. Soma pensò che Pria non stesse reagendo perché le piaceva quell’approccio; Lau aveva ragione, dopo aver iniziato veniva tutto più naturale. Iniziò ad accarezzarle il viso, poi avvicinò il suo volto a quello della ragazza che restava inerme ed incredula.
<< Finalmente l’ho capito, ho capito di avere a fianco una ragazza d’oro, la dea Kalì mi ha dato te in dono e io ho rischiato di perderti non apprezzandoti, ma non succederà più. >> poi la baciò sul collo, lievemente, come gli aveva mostrato Lau qualche sera prima. Questo bastò per provocare un brivido forte a Pria, che non capiva cosa stesse succedendo, ma le piaceva molto quella situazione.
<< Vuoi diventare mia sposa? >> concluse Soma con le labbra a pochi centimetri dalla bocca della ragazza.
<< P-principe, i-io non posso, sono una vostra serva... >> balbettò Pria, cercando di restare razionale.
<< Sì, ma prima di tutto sei una donna ed io un uomo, non ha importanza la classe, io voglio solo averti. >> le rispose sfiorandole le labbra con l’indice e poi la baciò.
Pria rimase interdetta: il principe non era mai stato così provocante, neanche con Meena, smise di ragionare e si lasciò andare al bacio che aveva sempre sognato.
Soma si staccò e si allontanò un attimo. Si sorprese di sé stesso e di ciò che aveva fatto ma era felice.
Pria rimase immobile, non riusciva a credere a ciò che stava succedendo, credeva che fosse tutto un bellissimo sogno: il suo principe l’aveva finalmente notata e le aveva chiesto si sposarla! Non poteva assolutamente essere vero. Si girò e vide Soma con in mano il sari giallo che lei avrebbe voluto comprare per sé.
<< Questo non serve più a Meena, lo volevi tu e sta sicuramente molto meglio a te. >> disse Soma, porgendoglielo. Pria stava per commuoversi ma cercò di trattenersi.
<< Potresti indossarlo il giorno del nostro fidanzamento ufficiale. >>
A quell’ultima frase la ragazza non riuscì più a parlare, né a trattenersi e scoppiò a piangere tra le braccia di Soma, il quale non capiva la reazione della giovane.
Così, dopo tanto patire, Pria fu finalmente felice accanto all’uomo che aveva sempre amato e divenne sposa, ancella e principessa del suo amato Soma.

 
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Ed eccoci arrivati alla fine. Spero che un pochino vi sia piaciuta questa storia. Volevo ringraziare Yami-chan che mi ha sopportato e ha corretto i miei orrori orrorosi con tanta pazienza. Grazie mille ancora :3
Se vi ho tormentato con questa storia è colpa di una mia amica che mi ha consigliato di scrivere i miei film mentali, perciò tutta la fan fiction la dedico a lei, anche se non leggerà questo messaggio perciò è inutile che la nomino, anche se fosse sa che parlo di lei :3
Forse ci rivedremo, chi lo sa. Nel frattempo… ciaoooo ^^
Lady Neko Kadar :3

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