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«Se ti
fermassi, forse riuscirei a spiegarti meglio quello che mi hai chiesto Natsu!»
gridò un’irata Lucy per fermare l’irruento Dragon Slayer
che le saltellava accanto da quando avevano lasciato l’abitazione della maga.
Per giunta, senza l’immancabile presenza di Happy.
Preoccupata dalla sua assenza, Lucy aveva subito chiesto perché il gatto non
fosse con loro.
Natsu, in risposta, aveva borbottato: «Mi ha detto che deve
cercare un regalo di San Lentino per Charlie, solo che io non ho ben capito cosa
sia. All’inizio ho pensato che fosse una festa sopra qualche mezzo di
trasporto.»
Lucy, sconvolta, sia per l’errore che per la teoria
dell’amico non lo corresse per vedere fino a che punto fosse arrivata la sua
follia.
«Perché mai?»
«Beh, Lentino… forse è un mezzo di
trasporto che va lento e lo si festeggia per incitarlo ad andare più veloce! Al
solo pensiero mi viene la nausea.» replicò con la faccia già più verde.
La maga scoppiò a ridere, troppo shockata per trovare
parole.
«Ma Natsu! Non è niente del genere e poi si chiama festa di San Valentino!»
«E cos’è?» chiese lui, illuminandosi come ogni volta che
Lucy si apprestava a spiegargli qualcosa, mentre lei si domandava in che mondo
vivesse Natsu.
Incapace di star fermo, le girava intorno, finché la maga
non si stufò, assestandogli un colpo in testa.
«Comunque San Valentino è la festa in cui si celebra
l’amore! Gli innamorati si donano regali, come cioccolatini o bigliettini, in
cui esprimono il loro sentimento verso la persona a cui vogliono bene. E si dà
il caso che la festa sia proprio oggi.» spiegò Lucy, mentre sentiva un
inspiegabile e piccolo calore salirle sulle guance.
«Ho capito, allora quello che vuole fare Happy ha già più senso!»
Lucy annuì leggermente, domandosi perché avesse reagito in
quel modo mentre gli spiegava la festa.
Era Natsu, non c’era niente
da imbarazzarsi.
Quasi arrivati alla gilda, la maga si sentì tirare per un
braccio, per poi ritrovarsi le labbra del Dragon Slayer
premute sulla sua guancia.
Arrossì a dismisura, mentre il calore di prima, ora non più
tanto inspiegabile, le imporporò tutto il viso.
Incapace di dire nulla, non osò neanche immaginare che
espressione dovesse avere quando Natsu si staccò e la guardò.
Ma, come suo solito, il volto di lui si aprì in un largo
sorriso.
«Non ho cioccolato né quell’altra cosa che hai detto, però
ti voglio bene! Va bene questo come regalo?» domandò, indicando la guancia
rossa della maga stellare.
«Certo che va bene. Buon San Valentino anche a te Natsu.»
balbettò, abbassando lo sguardo.
Lui esultò, per poi iniziare a correre verso la gilda,
lasciandola indietro.
Lucy respirò a fondo – aveva davvero trattenuto il fiato
tutti quei minuti? Un record! – e tentò di far tornare il suo viso a un colore
normale. Neanche con la febbre si era sentita così calda.
Che, forse, il
bacio del Dragon Slayer del fuoco le avesse trasmesso
anche un po’ del calore, tipico delle sue fiamme?
Salve!
Benvenuti
nella follia di San Valentino (sì, a ogni festa io elaboro pazzie).
Queste
fic, ispirate a sei coppie diverse, sono tutte su San
Valentino e partecipano al Fluff Fest Challenge,
indetto da Kim_92, con la tabella Primavera:
Tabella: Primavera
01.Noia
02.Calore
03.Primo bacio
04.Cioccolatini
05.San Valentino
06.Cicatrice
Progressi: 1/6
Ogni
storia si baserà suun prompt, in questo caso
Calore :D
Poiché
è la festa del Fluff, vi anticipo che saranno tutte storie ai limiti della
dolcezza più assoluta e che se non vi piacciono girate a largo u_u
Questa
prima ff, la mia prima NaLu,
la dedico a f_naluST <3
«Per
favore, Gadjeel, si dice per favore! Quando chiedi un favore a qualcuno, il
minimo che potresti fare è chiedere per favore!» ripeté Levy, per la terza
volta, alzando gli occhi al cielo e dal libro che stava leggendo. Il ronzio
della voce di Gadjeel che le ordinava di aiutarla stava diventando
insopportabile.
«Mi annoio.» borbottò lui in risposta, per l’ennesima volta.
«Quindi consigliami qualcosa per combattere la noia.»
«Perché devi chiedere proprio a me?»
«Beh, perché tu leggi un sacco di roba.» replicò lui,
alzando un libro dalla pila riposta vicino a lei, come prova delle sue parole.
«Non ci sono manuali anti-noia, se è questo che stai
tentando di chiedermi.»
«L’ho sempre detto che la lettura è inutile.» rispose
Gadjeel ridacchiando, ben sapendo che l’avrebbe fatta irritare.
Levy tentò di mantenere la calma, prendendo un lungo
respiro.
«Vai a fare a botte con Natsu.» disse, finendo, come al
solito, per aiutarlo.
«Non lo vedo qui, chissà dove si è cacciato con quel gatto.»
«Vai con Lily ad allenarti un po’.»
«Siamo tornati da poco!»
La maga poggiò la penna sulla scrivania, temendo che non
avrebbe mai potuto finire il suo libro. E, per giunta, era San Valentino.
Arrossì leggermente, domandosi perché le fosse venuto in
mente quel dettaglio e cosa c’entrasse con Gadjeel. Figurati se lui era
conoscenza di quella festa… ma poi cosa le importava,
accidenti?!
I regali di Jet e Droy erano stati
più che sufficienti, per non dire eccessivi, al solito loro.
«Vai a guardare se c’è qualche missione interessante.»
«Già fatto, è un periodo troppo tranquillo!»
«Non ti annoi ancora di più, tormentando me?» chiese,
infine, leggermente stizzita.
«No, anzi. Tormentarti è divertente.» rispose lui
sogghignando.
Pur di non dargli soddisfazione, Levy decise di lasciar
perdere e di iniziare a ignorarlo. Gadjeel continuò ad infastidirla e vedendo
che non gli rispondeva più, si avvicinò, tirandola per la maglietta e
sollevandola in aria, come se fosse un fuscello.
«Mettimi giù!» gridò lei, ora definitivamente arrabbiata.
«Non stai dimenticando qualcosa?» chiese lui, continuando a
tenerla.
Lei smise di dimenarsi, pensando a quella frase, finché
l’illuminazione non la colpì.
«Non ti chiederò “per favore” Gadjeel. Mettimi giù!»
«Quindi tutti gli altri devono dirlo, mentre tu no. Non mi
sembra un bel ragionamento.» replicò lui, fingendo un atteggiamento riprensivo.
Levy sbuffò, cercando un modo per uscire da quella
situazione – e tornare coi piedi per terra – senza dover dare soddisfazione a
Gadjeel.
Mentre rifletteva, d’improvviso il corvino la mollò,
facendola risedere nella sedia.
Levy alzò lo sguardo e capì subito il motivo: Natsu era
appena entrato nella gilda, chiassoso come sempre.
Consapevole che a breve Gadjeel si sarebbe dileguato,
pregustò il fatto di poter tornare al suo libro. Ciò che la colse impreparata
fu la leggera fitta di delusione che sentì. Si rimbrottò da sola, dicendosi che
non aveva fatto altro che cacciarlo e ora desiderava che restasse? Viva
l’incoerenza!
«Quell’idiota ha già attaccato briga con Gray…
beh tormenterò ancora un po’ te e poi mi unirò a loro!» disse il Dragon Slayer girandosi di nuovo verso Levy che l’osservò stupita.
«Non fare quella faccia.» aggiunse notando il suo silenzio.
«Ah già. Posso infastidirti ancora, per
favore?» concluse, calcando pesantemente le ultime parole per imitare,
sbeffeggiando, ciò che aveva continuato a dirgli la maga.
Levy arrossì, sentendo quell’ultima frase come una personale
vittoria. Poco importava che Gadjeel non avesse idea del San Valentino, per lei
quell’ultima frase sarebbe stata il suo regalo, il più bello, tra i tanti ricevuti.
Fine.
Che
belli Levy e Gadjeel ç_ç ci volevo scrivere da un
sacco!
«Ridillo se ne
hai il coraggio, energumeno che non sei altro!»
«Sei una strega con gli artigli affilati! Guarda come mi hai
graffiato!» urlò Elfman, mostrando dei segni rossi sul dorso della sua mano.
«Se delle unghie ben curate hanno il potere di ferirti,
credo che dovresti rivalutare la tua concezione di vero Uomo.» replicò
Evergreen, sapendo benissimo che quell’argomentazione lo avrebbe infastidito.
Lui, però, non si scompose.
«Anche i veri uomini soccombono con le vere streghe! Altro
che fata! Guarda, mi resterà il segno!»
«È impossibile, Elfman!»
«Se i graffi sono i tuoi, potrebbe anche essere.» rispose
l’albino, continuando a stuzzicarla.
Diamine, pensò angustiato, non aveva comprato niente di
originale a Ever per San Valentino. Non avevano mai
parlato di quella festa, ma sapeva benissimo che lei ci teneva. Ma, a parte,
quella minuscola scatola con dei cioccolatini che gli aveva suggerito Mira, non
era riuscito a pensare a nient’altro.
E, per giunta, non aveva neanche il coraggio di dargliela.
Ripetendosi come un mantra che un vero uomo doveva superare l’imbarazzo,
respirò profondamente senza farsi vedere ed allungò una piccola scatola rossa
di fronte ad Ever.
La fata arrossì, perdendo per un momento la solita calma che
la contraddistingueva sempre. Colpa di quell’albino che l’aveva l’incredibile
capacità di farle battere il cuore,
anche nei momenti più inopportuni.
«Grazie.» borbottò, guardando che nessuno li osservasse e
girandosi per sorridergli.
Concentrò la sua attenzione sui segni della mano con una
piccola punta di dispiacere, anche se erano già meno rossi di prima.
Mise il palmo sopra di essi, per comunicargli in quel modo
che era dispiaciuta, anche se non lo aveva fatto apposta quando l’aveva tirato
a graffiargli la mano. Almeno quella
volta non l’aveva fatto di proposito.
«Se ne andranno subito, come deve essere per un vero uomo!»
«Bene. Così riproveremo per vedere se la tua pelle resiste
alle mie unghie.» replicò lei ironica, ridendo.
«Hey!» borbottò lui offeso.
Ever rise
nuovamente e prese uno dei cioccolatini, comunicandogli con finta aria di
sufficienza che erano buoni. Anche se, a lei, sembravano buonissimi.
Elfman capì che aveva gradito il regalo e si rilassò, per
poi venire nuovamente sorpreso quando lei gli lanciò uno dei dolcetti.
«Ma sono tuoi, Ever.»
«San Valentino si festeggia in due, Elfman.» replicò lei,
arrossendo.
L’albino sorrise e lo mangiò, stupendosi come la fata, di
come, in quel momento, un semplice cioccolatino sembrasse così buono.
Fine.
Eh
sì, adoro anche loro u_u e mi sa che li ho fatti
troppo dolci! Vabbè è San Valentino! U.U
Insieme
come non lo erano da tanto tempo, Gerard ed Erza stavano avendo una normale
discussione fuori dallagilda di Fairy
Tail. Non c’era malvagità, né pericoli alle porte ed entrambi erano leggermente
impacciati.
È più facile discutere di cose serie, perché c’era solo un
argomento di cui poter parlare. Ora invece sembrava tutto così strano.
Gerard accennò qualcosa su Meredy e Ultear ed Erza colse la
palla al balzo per parlare di loro e di tutto ciò che le riguardava.
Ma l’aria era ancora satura di imbarazzo malcelato, così non
andava proprio.
Gerard si mise seriamente a riflettere su ciò che voleva
dire alla maga. Che oggi stava bene con quel vestito nero che risaltava il
colore dei capelli.
Okay, non era decisamente quello l’argomento giusto con cui
iniziare. Scosse la testa, mentre Erza si iniziò a chiedere perché il mago
continuasse a diniegare il capo in quel modo.
La seconda cosa che gli venne in mente fu di chiederle
scusa.
Poco importava che lo avesse fatto milioni di volte o che
lei gli avesse detto di averlo perdonato. Lui si sentiva sempre in colpa,
turbato da una ferita perenne che non lo faceva star bene.
Quella ferita che gli ricordava sempre di averle fatto del
male, di aver spento il suo sorriso e di averla fatta piangere.
«Erza… Scusami…»
E avrebbe continuato se la rossa non gli avesse messo un
dito sulla bocca, interrompendolo e facendolo arrossire.
«Non è necessario che ti scusi ogni volta che ci
incontriamo. Devi smetterla di sentirti in colpa.» borbottò lei, ritirando poi
il dito. Diventando rossa anch’ella, sospirò.
«Piuttosto, oggi è San Valentino, perché non sei con la tua
fidanzata?» domandò, dopo aver raccolto il coraggio.
Sapeva che Gerard gli aveva detto una bugia, quindi perché
non stuzzicarlo un po’?
Lui, infatti, si stupì, totalmente impreparato a una domanda
del genere.
La fidanzata… le aveva detto quella bugia solo per evitare
di legarla a sé. Erza era felice nella sua gilda, perché sarebbe dovuto
arrivare lui a sconvolgerle la vita?
Ancora si domandava con quale forza si fosse staccato dalle
labbra così vicine, per inventare quella scusa così patetica.
E ora si ritrovava impelagato in una situazione assurda. La
guardò, in attesa di una risposta, bella e fiera come era sempre stata.
E pensò che mentirle ancora era assolutamente inutile.
«Preferisco stare con te.» sussurrò arrossendo e facendo
colorare le guance anche lei.
Erza sorrise, avvicinandosi a lui e abbassando le tipiche
difese che sempre la contraddistinguevano.
Gerard la strinse ancora più a sé, pensando che forse, un
giorno, tutto il rimpianto che si portava dentro si sarebbe potuto finalmente
dileguare.
In fondo, la pace e l’amore – perché era questo che sentiva
nei confronti di Erza Scarlet – erano già un magnifico dono da parte della
maga.
Chi diceva che non avrebbero potuto trasformare le loro
ferite in vecchie e dimenticate cicatrici?
Fine.
Qui iniziamo a toccare il
colmo e l’apice del fluff!
(ovviamente tutte le
storie sono ambientate in un ipotetico futuro dopo i Giochi della Magia)
Non era
stato facile trovarla, però alla fine, nel tramonto della giornata, era
riuscito a scovarla sulla strada vicino al fiume, in compagnia di Wendy, che passeggiava.
La giovane Dragon Slayer non
appena l’aveva visto avanzare, vestito con un piccolo papillon nero attorno al
collo e un bouquet di piccoli fiori, nel cui centro c’erano tre pesci freschi,
aveva ridacchiato e aveva informato la gatta che l’avrebbe aspettata alla
gilda.
Charlie, all’inizio, non aveva capito e stava per fermare Wendy quando vide Happy avanzare verso di lei.
E provò una voglia ancora più forte di fermare Wendy.
Ma la maga era già lontana e Charlie deglutì, sentendosi
stranamente nervosa.
«Buon San Valentino, Charlie.» disse Happy, tutto allegro e
speranzoso, arrivato a pochi passi dalla gatta.
Lei sorrise timida e lo ringraziò, prendendo il bouquet e
sperando che l’Exceed non le avesse regalato altro,
visto che lei non aveva niente con cui ricambiarlo.
Ormai si fidava ciecamente di lui, dopo la vicenda ad Edoras e le varie avventure che gli erano capitate. E gli
voleva bene, davvero tanto.
Ma l’amore… solo il pensare quella
parola la faceva arrossire a dismisura. Lei non amava Happy!
Era fuori discussione! Lei doveva concentrarsi sul
proteggere Wendy, non poteva dedicarsi a questioni
simili all’amore.
«Ho cercato un regalo tutto il giorno, ma non ho trovato
niente di speciale. Spero che i pesci ti piacciano. Ne ho provato uno e sono
buonissimi!» disse Happy, contentissimo che Charlie non avesse respinto il suo
regalo.
L’Exceed ascoltò quelle parole,
sentendosi leggermente stupida. Si poteva percepire tutto il bene che Happy le
voleva da quelle semplici parole, persino lei che era la diretta interessata,
poteva cogliere benissimo tutta quella voglia di renderla felice.
Il suo muso si schiuse leggermente dalla sorpresa, quando
elaborò quel pensiero.
Già, Happy non aveva fatto altro che tentare di farla
sentire a casa fin da quando erano arrivate alla gilda. E aveva continuato,
nonostante lei all’inizio lo trattasse malissimo.
Quello, nella sua forma più delicata, era Amore.
Charlie ringraziò nuovamente Happy, mentre continuava a
chiedersi perché quei sentimenti la stessero sconvolgendo tanto in quel
momento. Non era mica la prima volta che Happy la sorprendeva con qualche
regalo di quel tipo.
Eppure…ora era diverso. In qualche strano modo,
ora sentiva il bisogno di ringraziarlo.
Si avvicinò, alzando lo sguardo con determinazione, e poggiò
il piccolo muso sopra il suo, sentendo i baffi che gli sfioravano la pelle.
Si staccò quasi subito, mentre la faccia azzurra di Happy
era così rossa da essere ormai divenuta viola.
Charlie rise e lo superò, intimandogli di seguirlo e di non
restare indietro, visto che il gatto sembrava essersi pietrificato sul posto.
Al richiamo, scattò verso la gatta, sentendosi al settimo
cielo.
Charlie era già partita nuovamente coi dubbi, ma alla fine,
pensò, era San Valentino e quale occasione migliore per dare il suo primo bacio
ad Happy, se non quella?
Fine.
Perché
nessuno scrive su di loro? Sono la tenerezza *__*
E
infatti li ho fatti dolcissimi, questa fic è da carie
D:
Beh,
ora c’è l’ultima. Già se siete arrivati fin qui, complimenti!
«Gray-sama!» gridò Lluvia,
non appena il mago del ghiaccio era entrato nella gilda di Fairy Tail. La maga
aveva già preparato sul tavolo alcune scatole di cioccolatini, contornate da un
bigliettino rosa, che aspettavano solo che Gray le aprisse.
Lui si avvicinò, sentendosi
chiamare e si stupì vedendo tutte quelle cose, non comprendendone il senso.
«Buon San Valentino!»
aggiunse lei, notando la sua espressione incerta.
Gray ci mise due secondi a
ricollegare la festa a quello che rappresentava, per poi esclamare un ‘oh’
sorpreso.
Prese una delle scatole e
la scartò, mangiando qualche cioccolatino, sotto lo sguardo adorante di Lluvia.
Finito il pasto, la
ringraziò senza nessuna enfasi, per poi iniziare a lottare con Natsu che era
appena entrato nella gilda.
Il bigliettino che la maga
aveva scritto con tanto impegno, scivolò sul pavimento, senza che Gray l’avesse
neanche guardato.
Lluvia lo raccolse,
pensando che non doveva rattristarsi perché era normalissimo che Gray-sama non
si fosse accorto di un dettaglio del genere.
Non amava le feste in
generale, figurarsi San Valentino.
Anche se non lo dava a
vedere e si comportava in modo perfettamente normale, non poté evitare di
sentirsi leggermente triste.
Perché, si sa, a ragione di
testa non c’è mai accordo di cuore.
Passate alcune ore, però,
riuscì ad evitare completamente di pensarci. Non poteva certo aspettarsi nulla
da Gray-sama e lo sapeva bene, doveva essere contenta che avesse mangiato i cioccolatini
che aveva cucinato con tanto amore.
A fine serata, quando Gray
se ne era andato salutando tutti, tornò verso il tavolo doveva sistemato le
scatole e rimuginò su cosa farci. Avrebbe potuto lasciarle lì, oppure prenderle
per mangiarsele lei a casa.
Ma erano tutte un regalo
per Gray-sama, non era giusto che li tenesse lei.
Indecisa, pensò, per il
momento, di conservarle e le rimise dentro la busta che si era portata. Avrebbe
voluto posare anche il bigliettino, ma si accorse che si era inevitabilmente
dileguato. Probabilmente nella baraonda di sedie e tavoli che volavano, si era
perso chissà dove. Sbuffò di nuovo, perché anche quello le era riuscito
piuttosto bene.
Fece spallucce e salutando
i suoi compagni, si apprestò ad uscire dalla gilda.
Incontrare Gray, seduto su
un muretto, a pochi metri da lì, per poco non le fece volare il cuore dal
petto.
“Non doveva spuntare con
così poco preavviso!” pensò, benché fosse felice di poter stare con lui anche
altri soli due attimi.
Lui si girò, sentendo i suoi
passi e scese dal muretto, per avvicinarsi e prenderle la busta che teneva fra
le mani.
«Lluvia, non c’era bisogno
che mi venivi a portare i cioccolatini. Avrei potuto prenderli domani. Ma
grazie, di nuovo.» disse lui, lasciando leggermente sconvolta la povera maga.
Scosse la testa,
riflettendo che, in effetti, avrebbe voluto darli a Gray e quindi tanto meglio
che se li fosse presi da solo.
«Ah, tieni. Auguri anche a
te.» aggiunse, tirando fuori una tavoletta di cioccolato e lanciandogliela.
Lluvia la prese per pura fortuna, già troppo impegnata a elaborare il gesto.
«È cioccolato bianco, una
volta mi pare di aver sentito che ti piace di più.» spiegò mentre apriva
un’altra scatola e mangiava i dolcetti preparati da Lluvia.
La maga non era neanche
arrossita, di quanto era sotto shock.
Lui la superò, visto che
doveva andare nella direzione opposta.
«Buonanotte.» la salutò,
continuando a mangiucchiare, finché la voce della maga non lo richiamò.
«Grazie Gray-sama! E
buonanotte!» gridò, infatti, dopo essersi ripresa ed essere arrossita fino
all’ennesima potenza.
Il mago ricambiò con
un’alzata di mano, scomparendo dalla vista e lasciando una Lluvia che volava
letteralmente sulle nuvole.
Lluvia non ha notato che il
suo bigliettino non era andato disperso, ma era stato trovato da Gray in una
piccola pausa dalla rissa con Natsu.
Lluvia non sa che lui lo ha
letto, domandosi se ci fosse stato da prima e che se lo è poi infilato in
tasca.
Lluvia non si è accorta del
piccolissimo imbarazzo che si è dipinto sul suo volto, sorprendendolo per
qualche istante e spingendolo a ricambiare, almeno in parte, il regalo.
A
Gray-sama
Tanti
auguri di San Valentino.
Perdona
Lluvia se è troppo invadente o seccante,
perdonala
se ti sta sempre vicina,
perdonala
perché, nonostante tutto ciò, sarà sempre con te.
Lluvia
♥
Fine.
Aw, ho raggiunto l’apoteosi del fluff con questa fico_o le ultime tre sono
veramente da carie, perdonatemi xD
Che dire, potevo mai concludere se non con
loro due? ♥
Giammai!
Il
riferimento alla cioccolata bianca è tutto per NicoRobin92 ♥ la mia amica
che è Lluvia personificata u.u
Che dire,
auguri di buon San Valentino e se vorrete lasciarmi una recensione ne sarò
felice :D
Spero che
tutto questo fluff non vi abbia ucciso xDD
Un bacio
:*
Tabella: Primavera
01.Noia
02.Calore
03.Primo bacio
04.Cioccolatini
05.San Valentino
06.Cicatrice
Progressi: 6/6
EclipseOfHeart
P.S. no, non è un’impressione ottica, ogni lettera
iniziale di ogni storia forma alla fine la parola SPRING XD
Sono pazza xD
P.P.S: non temete per l'aggiornamento di Magic Gray, o stasera o domani aggiorno ;) È tutto pronto u.u