Last Summer

di Hoplessy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Primo capitolo. ***
Capitolo 2: *** Don't fall in love. ***
Capitolo 3: *** So, call me 'Merda' ***
Capitolo 4: *** No, way. ***
Capitolo 5: *** The mistake ***



Capitolo 1
*** Primo capitolo. ***


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-Ashley svegliati!-
Le urla di mia madre rimbombarono per tutta la casa, ciò significa che anche l'ultimo giorno di scuola avrei fatto tardi a lezione.
Non amavo svegliarmi presto, sopratutto se il mio cervello già era entrato in vacanza.
-Allora ti vuoi muovere? Farai tardi!-
-Si mamma, mi sto alzando!- urlai per farmi sentire.
Mio fratello non si era ancora svegliato e stranamente non aveva sentito le grida di mamma che di solito lo fanno sobbalzare dalla paura di arrivare in ritardo a scuola.
Non non pensate che mio fratello sia un leccatino, nerd e sfigato. Tutto il contrario, ma lui, a differenza mia amava rimanere in bagno a farsi i capelli, andava a scuola tutto tirato per far sognare qualche stupida ragazza che gli si accollava addosso.
-Ashley, mamma sta diventando nervosa è meglio che scendi- disse mio fratello entrando dalla porta.
-Josh? Già sveglio?- domando stupita.
-E' l'ultimo giorno di scuola, dovevo tirarmi più del solito- continuò.
-Le ragazze ti filano lo stesso anche se non sei perfetto- dico ridendo
-Su andiamo e lascia stare le matricole, devo portarmele a casa- ride
Bam! Siete arrivati proprio dove volevo portarvi, mio fratello è proprio uno di quei tipici ragazzi da 'botta e via', non ha ancora trovato la ragazza che lo rifiutasse e per questo non ha trovato l'amore, quello per cui tirare fuori le palle e sgobbare.
Ma lui le palle le tira fuori solo per farsi qualche ragazza alla settimana.
-Sono pronta, andiamo- dissi
Presi sotto braccio mio fratello e scendemmo a fare colazione, mamma era già partita per andare al lavoro e ci sarebbe toccato camminare.
-Ci dobbiamo muovere se non vuoi arrivare in ritardo- dissi verso mio fratello
-Andiamo in macchina- rispose sorridendo
-In macchina? E con quale?-
-Ci passa a prendere un mio amico, Mark, conosci?-

-Ehm no, è un tuo amico?-
-Si, è il capitano della squadra di Football-
-Uhm.. Ora capisco perchè non lo conosco sarà come te no? Uno da 'scopiamo e poi stranieri come prima>>
risi
-Una cosa del genere-disse ridendo
-Va bene, muoviti a chiamarlo-
Mio fratello annuì, prese il cellulare e andò in cucina per parlare.
Molto bene, sarei andato a scuola in macchina, con un ragazzo del terzo anno e mio fratello, mi fidavo poco di Josh, figuriamoci di questo quà.
-Ashley, ci accompagna Mark a scuola, sta già arrivando- disse appoggiando il cellulare sul tavolo
-Va bene, io sono pronta-
Uscimmo di casa, mio fratello si preoccupò di chiudere tutto e poi ci sedemmo sull'amaca del nostro cortile.
-Ma tu hai il ragazzo?- mi chiese ridendo
-No Josh, ma non mi risulta che tu abbia la ragazza- finsi una risata
-Hai ragione, ma mi piace di più essere single, anche se la tua amichetta Emy me la farei volentieri-
-Emy è la mia migliore amica, non le interessano i ragazzi come te e inoltre è già fidanzata-
-Esistono le corna sai?Ma tu ancora sei troppo piccola per saperlo-
-Tanto piccola da essere più intelligente di te, non mi stupirei se ti trovassero qualche malattia da tanto sesso che hai fatto-
-Spiritosa!-

Feci un sorrisino, come per fargli capire che per l'ennesima volta grazie al mio caratterino vinsi un'altra delle nostre discussioni, fatte proprio per prenderci in giro, ma in fondo so che mi vuole bene e che ci sarebbe per me in ogni momento.
Sentii una macchina, era Mark, molto carino come ragazzo, capelli scuri, occhi marroni, un bel fisico e un sorriso da paura, dalla sua espressione sembrava un ragazzo simpatico, ma meglio non giudicare un libro dalla copertina, meglio leggere ciò che ha dentro.
-Josh- disse sorridendo
-Hey Mark, stamattina viene con noi anche mia sorella, te la presento, si chiama Ashley è al secondo anno-
Sorrise avvicinandosi a me e mi tese la mano, io lo guardai e poi gliela strinsi.
-Piacere Ashley- dissi
-Mark, hai un bel nome sai?-sorrise
-Grazie anche il tuo non è male-
-Bene ora che avete fatto amicizia, si va a scuola che è tardi mh?-

Mio fratello come sempre si intrometteva nei miei affari e ora anche tra la mia mano e quella di Mark.
-Si andiamo- disse Mark sorridendo per poi rientrare in macchina
Io e Josh lo seguimmo e ci mettemo nei posti dietro, io come sempre misi le cuffiette e chiusi gli occhi, ma la musica non era molto alta perciò riuscivo a sentire i dialoghi tra mio fratello e Mark, non erano dei migliori da ascoltare, sopratutto quando mio fratello scendeva nei 'dettagli' della sua vita notturna.
Alzai la musica proprio per non sentire altro provenire dalle loro bocche, quasi mi disgustava il fatto di sentire tutti i nomi delle ragazze che si è scopato mio fratello anche perchè alcune di queste, erano mie 'amiche' fino all'Estate scorsa, poi quando mio fratello entrò nei loro 'sentimenti' tutto finì.
Aprii gli occhi proprio in tempo, non appena sentii che la macchina rallentava piano piano, eravamo già a scuola.
Feci per aprire la portella e dissi sorridendo.
-Grazie del passaggio ma io sono già in ritardo, buona giornata Josh-.
-Ciao Ashley- disse Mark sorridendo.
-Ehm ciao- dissi per poi scendere.
Mi aveva salutata?Davvero? 
Mi sentivo quasi più importante dopo il saluto di Mark, ma non me ne doveva importare niente, lui era uno che giocava soltanto con le ragazze, mio fratello mi parlava spesso di ciò che faceva per farsi qualcuna in più,
a tutte le feste che andava alle persone importanti che conosceva e di quanto poteva essere stronzo, se voleva.
Ammiravo mio fratello soltanto per una cosa, la sincerità.
Quando andava a letto con tutte quelle ragazze, lui lo specificava in ogni parola e in ogni messaggio.
'Io con te voglio solo scopare, niente di serio' diceva e se le ragazze ci stavano voleva signifcare che nemmeno a loro importava più di tanto dei loro sentimenti, ma gli bastava soltanto un'altro ragazzo che potesse occupare il loro letto per una notte.
Entrai in classe, salutai tutti e vidi che Emy non c'era.
'Boh magari è ammalata' pensai, poi vidi Mark entrare nella classe, si avvicinò a me e sorrise.
-E' occupato?-chiese
-Ci sarebbe stata una ragazza, ma penso sia ammalata, siediti pure- dissi prendendo il libro di scienze.
Si sedette vicino a me e prese anche lui il suo libro, lo sfogliò fino a pagina 320 e si mise a leggere un pò di cose sull'apparato respiratorio.
Mark continuava a girarsi verso di me, mi guardava e mi fissava, i nostri sguardi non si intrecciarono mai, perchè io cercavo sempre di evitarlo, sapevo come sarebbe finita se solo lo avessi guardato una volta, così mi limitai a leggere qualche paragrafo sui polmoni in attesa che la lezione fin
isse.


 

Space of Autrice:

Ayeeee.
Salve a tutti, spero che vi sia piaciuta come primo capitolo e che continuerete a leggerla.
Ayeee è la mia prima storia dove non parlo di ragazzi famosi tipo 'Justin Bieber'
Spero di avere tantissime recensioni, dove sicuramente ricambierò.
Questa è una storia vera, ambientata nei classici licei americani, perciò non copiate.
Grazie mille, un besossss.

 

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Capitolo 2
*** Don't fall in love. ***


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Finalmente quella maledetta campanella suonò ed io raccolsi tutte le mie cose tra le braccia alzandomi velocemente dalla sedia per non cominciare una conversazione con Mark che non sarebbe più finita.
-Hey dove scappi?- disse
‘Cazzo’ pensai.
-Devo andare a lezione di Biologia, se faccio tardi la Anderson mi ammazza- dissi velocemente
-Ho anche io Biologia ora, se ti va andiamo insieme-
Come potevo dirgli di no? Per ora non aveva fatto battutine com’è solito fare con mio fratello e non mi aveva ancora guardata con un’aria della serie: vieni andiamo in bagno.
 -Uhm..Va bene- sorrisi
Mark sorrise. Merda, il suo sorriso era così bello.
Cercai di non pensare al suo sorriso e ai suoi occhi e cominciai a camminare guardando il pavimento del corridoio, alzando di tanto in tanto lo sguardo per controllare di non andare addosso a qualcuno, specialmente a quelle ochette delle Hamilton.
Erano due gemelle, un po’ fastidiose, tutto trucco e niente cervello.
Ci fermammo di colpo ed io non capii il perché così guardai lui, ma lui già mi stava guardando, eravamo davanti al suo armadietto, pensai che dovesse prendere i libri ma mi prese la mano.
-Che ci facciamo qui?- chiesi insospettita
-Devo prendere il libro di Biologia, che ti aspetti?- disse lasciandomi la mano
Guardai le nostre mani che si allontanavano e capii tutto, così gli girai le spalle e me ne andai verso la mia aula, le Hamilton si erano gustate tutta la scena e non appena mi sedetti sulla sedia vennero subito a infastidirmi.
-Hey Olsen- dissero guardandomi
-Hamilton- risposi alzando lo sguardo
-Che ci facevi con Mark?-
-Non mi sembra che voi siate delle mie amiche per sapere i cazzi miei o mi sbaglio?-sorrisi
-No hai ragione, ma volevamo solo farti sapere che lui è già fidanzato, stai attenta- risero
Feci una smorfia per poi prendere il mio libro di Biologia, cercai di sfogliare più pagine possibili per non pensare a ciò che era successo.
Dopo pochi minuti il professore entrò in classe seguito da Mark che si mise vicino a me.
‘Che cazzo ci fa qui adesso?’ pensai.
Ero arrabbiata, sconfortata e soprattutto mi ero sentita una sfigata che si era illusa per niente, per un ragazzo che dovevo immaginare di non poter mai avere, ma invece?
Dovevo sempre rimetterci io, ma per quella ora feci finta di nulla. Feci come se non lo avessi mai conosciuto o non gli avessi mai parlato.
Passò un’ora e la campanella suonò di nuovo, finalmente arrivò l’ora di pranzo, diciamo che se l’intervallo fosse una materia io sarei la secchia della classe.
-Ashley- sussurrò Mark
-Che vuoi?- dissi alzandomi
-Pranzi con me?-
-Come?-
dissi alzando la voce
-Hai capito bene, pranza con me oggi-
-Non ci penso neanche, pranza con la tua fidanzata-
-La mia cosa?-

Mi guardò in modo strano, come se non capisse cosa gli stessi dicendo, forse le Hamilton mi avevano raccontato una bugia, solo per farmi stare male.
Ma quei ‘forse’ non mi avrebbero dato nessuna risposta, anzi mi avrebbero causato solo un mare di problemi.
-La tua ragazza- dissi con tono fermo e freddo
-Non ho una ragazza- disse innervosito
-Chiedilo alle gemelle Hamilton-
Feci un’altra delle mie smorfie, odiavo farle, non piacevano nemmeno a me, ma a volte servivano per allontanare qualcuno da me, e in quel momento volevo allontanare Mark.
Presi la mia borsa e mi precipitai fuori dall’aula, dove incontrai mio fratello.
‘Fa che non mi chieda di Mark, fa che non mi chieda di Mark’
-Ashley sai dov’è Mark per caso? C’è una ragazza che gli vuole parlare-
Oh perfetto, una ragazza, che vuole parlare con lui, le Hamilton avevano ragione, lui aveva la ragazza.
-Prova a guardare nella mia classe, sta la- dissi fredda per poi spostare mio fratello e continuare per la mia strada.
 
Mark’s pou
 
Se n’era andata, era colpa mia, le avevo mentito e quelle cazzo di gemelle non riescono a tenere la bocca chiusa.
Vidi Josh arrivare e mi avvicinai a lui sorridendo.
-Mark, c’e una ragazza che ti cerca, mi pare che si chiami Denise- disse guardandomi serio
-E’ la mia ragazza Josh- sorrisi
-E perché stavi in banco con mia sorella?-
Aveva un’aria strana, come se fosse geloso di Ashley, avrebbe dovuto sapere che io non ci avrei mai fatto niente con sua sorella, ma forse non gli era chiaro il fatto che ero fidanzato.
Denise era bella, me la dava ogni notte e tutto era perfetto tra di noi, perché avrei dovuto lasciarla per una ragazza che nemmeno mi calcolava?
-Stai tranquillo brò, Ash nemmeno mi calcola-
-Appunto per quello mi preoccupo- mi guardò malissimo.
Aveva capito che Ashley cominciava a piacermi o lo faceva solo per fingersi interessato al bene di sua sorella?
Ciò che pensava Josh non mi importava più di tanto, era un mio amico ovvio, ma se avessi voluto provarci con sua sorella non avrei esitato a chiedere il permesso a lui.
-Stagli lontano se devi farla stare male d’accordo?- continuò guardandomi sempre più serio e innervosito.
-D’accordo, d’accordo. Ora calmati però-
-Scusami brò, andiamo ad accendercela?-
-Josh sai che non fumo-
risi
-Oh già, bè mi accompagni?-
-Devo parlare con Denise, ricordi?-
-Giusto, allora ci vediamo oggi, da me. Non mancare-
mi sorrise
-Senz’altro, ci sarò- sorrisi
Non appena si allontanò Josh, cominciai a cercare Denise, ma non la trovai da nessuna parte.
Dopo qualche secondo mi arrivò un messaggio, era lei.
 
‘E’ finita tra di noi, volevo dirti solo questo. Non venire da me, non scrivermi e non cercarmi più, sto con un altro. Uno migliore di te, addio Mark’. 



Space of autrice
Ayeee ecchime quàà.
Secondo capitolo prontissimo c:
ovvio pronto anche per avere nuovissime recensioni.
Spero vi piaccia e spero che ci siano tutte le recensioni che ci furono nel primo ♥
Ayeee, ci vediamo al terzo capitolo ragazzi.
-Hoplessy

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Capitolo 3
*** So, call me 'Merda' ***


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Mark’s pou
Continuavo a leggere e rileggere il messaggio, mi ha lasciato?
Sbarrai gli occhi davanti a quelle parole e involontariamente mi cadde una lacrima per terra, lì davanti a me, c’era lei. Era tornata per suo fratello? Per prendere qualcosa dal suo armadietto? Non lo so, ma mi aveva visto piangere.
Si avvicinava così lentamente al mio viso che quasi mi spaventai, al pensiero che potesse vedere fragile come tanti altri ragazzi, dovevo essere forte, soprattutto davanti ad Ashley.
-Mark?- sussurrò cercando di guardarmi negli occhi
-Si sono io- sorrido alzando il viso
-Stai bene?-
-Mai stato meglio!-
Fece come un respiro di sollievo, ma a lei che gliene fregava di come stavo? Non è che forse cominciavo a piacerle anche io?
 
Ashley’s pou
 
Faceva quasi pena, o meglio, tenerezza.
Lo avevo visto piangere, ma perché lo stava facendo? Che mi importava di lui?
 
-Hai già pranzato?-dissi
-No, stavo per andarci, ma ho dovuto prima lasciare Denise-
-Denise?- chiesi
-La mia ragazza, o meglio la mia ex-
Ecco, le gemelle avevano ragione, aveva la ragazza, ma se era stato lui a mollarla perché stava piangendo?
Scossi la testa cercando di non pensarci, erano cavoli suoi se stava male di certo non miei, se ne sarebbe trovata una in pochissimo tempo, di certo non avrebbe perso tempo con me.
-Mark io dovrei andare, c’è Emy che mi aspetta-
-Ma Emy non c’è a scuola-

‘Sei una volpe’ pensai.
-Ehm, si ma io intendevo al telefono-
-Non è suon
ato- rise
-Si ma ho la vibrazione, insomma devo andare!-
Lo scansai velocemente e con lo stesso passo mi diressi in palestra dove mi avrebbe atteso due lunghissime ore di educazione fisica, come sempre c’erano le Cheerleders e tra queste anche le Hamilton.
Feci una delle mie famosissime entrate in palestra, calpestando qualche filo, inciampando da qualche parte e come mio grandissimo finale, caddi proprio ai piedi del capitano di Basket, Luke, era uno dei più grandi rivali di Mark, dato che lui era capitano di Football ed entrambi pensavano di avere la scuola ai suoi piedi.
 
-Ti sei fatta male?-
Alzai lo sguardo e due occhi azzurri mi piombarono davanti al viso, mi presi quasi paura, da tanto azzurri che erano, diciamo quasi color ghiaccio.
-No, sto bene grazie- sorrisi alzandomi
-Che ci fai qui? Sei una nuova cheerleder? –
-No, sono solo una normalissima alunna di questa scuola che deve fare educazione fisica-
-Oh, allora ti faresti scortare fino alle tribune dal re di questa palestra?-
sorrise
‘Imbranato’ pensai.
-Me la so cavare benissimo anche da sola, grazie- feci una smorfia
In quel momento vidi arrivare Mark, i suoi occhi si fiondarono subito su di me, diventò rosso dalla rabbia, o almeno così sembrava da com’era il suo sguardo.
Si avvicinò sempre di più a noi fino ad arrivare al mio fianco, mettendo il suo braccio attorno al mio collo, sorridendo.
-Ashley andiamo a fare lezione o rimani qui?- rise sarcastico
-Hey la ragazza stava parlando con me- rispose Luke
-Si da il caso che lei è la sorella del mio migliore amico, quindi levagli gli occhi di dosso-
Guardai Mark quasi ridendo, era così tenero, dolce e..GELOSO.
Dai andiamo, è impossibile non notarlo, veniva da me, mi difendeva, gli diceva di levarmi gli occhi di torno, si insomma gli piacevo un po’.
 
Mark’s pou
Perché ho detto che è la sorella del mio migliore amico?
Lei mi piace, nessuno deve guardarla e nemmeno toccarla, lei sarà mia.
-Io faccio quello che voglio chiaro damerino?-
-Com’è che mi hai chiamato?- alzai il tono della voce contro quel pezzo di merda
-Ragazzi basta!- urlò Ashley.
-E’ una faccenda tra me e l’amichetto di tuo fratello- Luke rise guardandomi.
 Ashley si mise tra me e lui, come se fosse diventato un muro che ci dividesse, non avrei alzato nemmeno un dito finchè lei sarebbe rimasta in mezzo.
Sentii una mano sfiorare la mia, abbassai lo sguardo ed era la sua mano.
-Andiamo?- disse sorridendomi
Sorrisi e le presi la mano, facendo capire a tutti che stava diventando mia.
-Certo, andiamo-
 
Ashley’s pou
 Gli ho preso la mano, ma sono pazza? E ora come gliela lascio?
Mentre camminavamo tutta la palestra si girò verso di noi, come se fossimo qualcosa che non si era mai visto prima, mi sentivo osservata e questo non mi piaceva.
Le ragazze mi fissavano con un aria omicida, i ragazzi guardavano Mark e gli facevano i complimenti, con notevoli battutine.

‘Bravo bello!’-‘Oh finalmente hai lasciato Denise, posso farmela io ora?’-‘Ma questa te la scopi come ti scopavi Denise?-

 
Diventai tutta rossa in poco tempo, gli occhi diventarono tutti lucidi, la mia mano cominciò a sudare a contatto con la sua e lui me la lasciò ma mettendo in pochi secondi il suo braccio attorno ai miei fianchi, sembrava il mio ragazzo.
Devo ammettere che mi piaceva questa sensazione, ma non ero di certo abituata ad avere tutte quelle attenzioni da parte di un ragazzo e soprattutto da parte della scuola.
 
Mark’s pou
Ridevo, guardando quei coglioni che fissavano Ashley, ancora non avevano capito che con lei avevo intenzioni serie, non che con Denise facessi il coglione, ma lei era diversa.
Le Hamilton mi guardavano, erano attratte da me, dal mio corpo, dal mio membro, da quella volta andai a letto con entrambe nello stesso momento, fu così eccitante.
Da qualunque parte io mi girassi c’era qualche ragazza che fissava Ashley, ma poi passava al mio di dietro, qualche ragazzo che mi faceva l’occhiolino per poi passare a notare il bel culo di Ashley.
 Vidi una ragazza, familiare, entrare dalla porta di uscita di emergenza della palestra, nessuno le aveva detto che non si poteva entrare di li?
Era davvero affascinante, capelli lunghi, castani quasi sul biondo, occhi marroni, molto chiari.
Sembrava quasi..
-Denise?!- spalancai gli occhi.
Si era lei, non potevo crederci!
Non appena la vidi, mi allontanai da Ashley, come se provassi ribrezzo a stare vicino a lei.
Denise mi sembrava una dea, la sua camminata, il suo corpo, le sue forme, era perfetta.
La scuola si mise a ridere, non appena mi vide fare una faccia schifata mentre mi allontanavo da Ashley, lei mi guardava, aveva gli occhi rossi, come il sangue, gli si riempirono di lacrime, ma fece finta di niente, che tutte fosse stato solo uno scherzo e si andò a sedere al suo solito posto, lontana da tutti.
 
-Hey tesorino, mi dispiace per quel messaggio, l’ha mandato Amber, ti ricordi di lei?-sorrise guardandomi.
-Ehm, si mi ricordo di lei- sorrisi guardandola.
-Molto bene, allora amore, cosa stavi facendo con quella?-
-Chi Ashley? E’ la sorella del mio migliore amico, Josh-

-Si, ma perché la tenevi per mano? Non filerai una così vero?-rise
-No ma ti pare? Io amo solo te bellezza-
Guardai qualche secondo Ashley, era sola, piangeva e non guardava in faccia a nessuno, non riuscivo a guardarla, così girai lo sguardo verso di Josh che si gustò tutto la scena.
‘Ora son cazzi’ pensai.
Josh si avvicinò a me, era nervoso, arrabbiato e aveva ragione ad esserlo.
-Josh posso spiegarti- dissi guardandolo
-Non voglio sentire spiegazioni, ne da te, ne tanto meno da questa troia con cui continui ad andare. Sei una merda brò-
 
Le sue parole, erano piene di cattiveria e dolore per la sorella, non mi importava se mi chiamavano ‘merda’ gli sconosciuti, ma sentirselo dire dal proprio migliore amico, mi fa sentire uno zero.

Vi prego, chiamatemi ‘Merda’.

 

Ayeee, terzo capitolo, non siamo ancora arrivati al livello arancione/rosso di questa storia,
ma molto presto ci arriverò.
Spero che anche questo capitolo avrà molte recensioni.
Sopratutto, ricordatevi che ricambio ad ogni recensione, se richiesta ovvio.
Giuuusto, volevo anche dirvi che nel titolo di questo capitolo: So, call me 'Merda'. E' fatto apposta, il titolo. So come si dice merda in inglese, volevo solo farlo più mlml trasgre. ahahah.
Ayeee, vi amo tutti.
Kiss, Hoplessy♥

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Capitolo 4
*** No, way. ***


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Ashley’s pou
Vidi arrivare mio fratello e in fretta mi asciugai le lacrime che ancora rigavano il mio viso, stavo piangendo come una bambina, ero grande per quelle cose, dovevo capire che era solo uno scherzo, mi sento tanto un’insulsa sfigata che non capisce che le persone che la circondano sono bugiarde, raccontano solo menzogne, illudono e fanno male.

-Ashley, ho visto tutto, vuoi andare a casa?- sussurrò Josh abbassandosi verso di me.
-Che hai visto? Che è successo?- alzai il viso sfoggiando uno dei miei soliti sorrisi falsi
-Puoi ingannare gli altri, ma non tuo fratello sai?-
Sospirai.
-E’ tutto apposto, Mark ha fatto la sua bella scenetta per Denise e io gli ho dato una mano-
-E perché stai piangendo allora?-
-Sono solo una brava attrice-
continuai.
-Va bene, ‘brava attrice’. Ti porto a casa-
Annuii.
Lo aveva capito, ma stava zitto, mi aiutava a far credere a me stessa che tutto stesse andando secondo i piani, dovevo illudermi di essere una brava attrice e dopo quella scena trionfante,dove un bellissimo ragazzo mi scorta fuori dalla palestra, avrei preso l’Oscar.
Passammo davanti a Mark e Denise, cominciarono a fissarmi di nuovo tutti, i ragazzi sulle tribune fischiavano e le ragazze mi urlavano che ero ‘una figa’. Non avevo fatto niente, perché mi dicevano quelle cose? Perché sorridevo?
Mio fratello mi stringeva al suo fianco, si guardava in giro sorridendo, fiero di fare la cosa giusta, di far star bene sua sorella.
-Josh- una voce squillante e odiosa mi fece rabbrividire, era Denise.
-Josh! Ti vuoi fermare?- continuò
-Che vuoi?- rispose mio fratello.
-Dove stai andando? La lezione inizierà fra pochi minuti e dobbiamo fare la piramide ricordi?- si mise a ridere.
Dio quanto era odiosa, lei e la sua voce da vipera, una viziata del cazzo, fanculo a lei e i suoi capelli tremendamente perfetti, ai suoi occhi intensi e al suo corpo perfetto.
-Non mi importa della lezione- ribadì Josh
-Perché? La tua amica può andarsene a casa da sola, non mi sembra senza gambe- sorrise.
I miei nervi saltarono a mille, mi spostai da Josh e feci un bel respiro prima di parlare, il mio cervello stava formando all’interno di esso, tante parole da dire a quel bel faccino di Denise, i miei pugni si strinsero, le mie gambero si posizionarono davanti a lei e i miei occhi diventarono di fuoco, ero pronta.
-Si hai ragione, ho le gambe e un bel cervello, non come te. So badare a me stessa, non ho bisogno di amiche o ragazzi lecca culo, che mi scortano fino a casa perché se no da sola posso rompermi un unghia. Mio fratello può rimanere a vedere che voi fate la piramide, o meglio rimarrà a guardare il tuo culo, ormai aperto da tanti cazzi che ci sono entrati, incluso quello di Mark. –
 Il silenzio piombò su di noi, le ragazze a bocca aperta, i ragazzi con le mani tra i capelli, Mark non riusciva a respirare dalla vergogna, divenne tutto rosso e Denise non emise nessun tipo di suono, ne un respiro.
Avevo sconvolto tutti? Mi ha fatto davvero piacere, ero stanca di essere quella che si faceva mettere i piedi in testa da tutti, ero un’anti-Barbie, una ragazza normale che cercava di vivere al meglio il liceo, per quanto duro potesse essere.
Mi girai verso di Josh, anche lui non riusciva a crederci, avevo tirato fuori le palle, il coraggio e avevo parlato finalmente.
Dal completo silenzio, un applauso cominciò a nascere tra le mani delle persone sulle tribune, io stetti zitta continuando a guardare la faccia isterica di Denise.

-Brava Ashley!- urlavano.
-Sei una grande! Se lo meritava!- ripetevano.

 
Ammetto che in quel momento mi sentii importante, amata da qualcuno, ho sconfitto la paura di parlare a qualcuno in modo diverso, finalmente ho detto ciò che pensavo, ciò che temevo da tanto ormai.
Mi girai, verso Josh, gli stampai un bacio sulla guancia, seguito da un ‘grazie fratellone’ e un sorriso sgargiante, per poi continuare verso l’uscita della palestra.
Finalmente ero fuori.
Fuori da quell’incubo di scuola.
Ero quasi arrivata a casa quando sentii una mano toccare la mia spalla, mi girai lentamente e con cautela, non sapendo il viso che avrei incontrato.
-Mark?- lo guardai incredula.
-Si, sono io- disse.
-Che vuoi?- mi allontanai un po’ da lui in modo che la sua mano si tolse dalla mia spalla.
-Chiederti scusa, anche da parte di Denise-
-Non me ne faccio niente delle vostre scuse, puoi andare a scopare con lei. Tanto è quello che i ragazzi come te cercano no?-
-Ero venuto solo a chiederti scusa, nient’altro –

-Come sei venuto, puoi anche andare via- una risposta secca, ecco cosa ci voleva.
-Josh mi ha detto che devo prendere una cosa dalla sua camera, devo tornare a casa con te, per forza-
-Va bene, ma non parlarmi-

 
Mark’s pou
 
L’avevo combinata grossa, lei non mi parlava, Denise mi aveva lasciato per la seconda volta, davanti a tutta la palestra, Josh non mi parlava.
Sono un emerito idiota.
La seguivo, guardavo il suo culo, così perfetto, sodo e piccolo, volevo farmela, la scusa di Josh era perfetta, aveva abboccato, era un pesciolino facile in fin dei conti.
Ogni tanto si girava verso di me, sentivo che c’era un qualche tipo di attrazione tra noi due, ma perché non lo ammetteva?
Arrivammo a casa, lei mise le chiavi nella porta e aprì, dentro casa sua c’era un profumo di rose e di fragole, era davvero troppo dolce per i miei gusti, ma non era male.
Il mio membro stava fremendo, i suoi movimenti mi incantavano, eravamo soli.
Mi avvicinai a lei.
-Josh ha detto che la sua camera è chiusa a chiave, vieni con me così mi apri?- dissi.
Annuì, era così ingenua ma così tremendamente dolce e bella.
Salimmo le scale e lei prese la chiave, la mise nella serratura della camera di suo fratello e aprì, si accorse che era già aperta ma fece finta di nulla ed entrò.
-Dov’è la cosa che cerchi? Mio fratello odia quando si mette mano alle sue cose, te la prendo io-
Chiusi la porta e sorrisi.
-Che cazzo fai?- urlò.
Non risposi e mi avvicinai a lei dolcemente, senza farle timore, e la spostai lentamente facendola mettere con le spalle al muro.
Mi guardava, non capiva, il suo respiro si faceva più veloce e intenso.
Gli presi la mano, lei me la strinse.
Aveva paura, sentivo la sua mano fredda, tremare.
Mi avvicinai al suo viso e le sfiorai le labbra.
-Non avere paura- sussurrai.
Non rispose, era senza parole.
Cominciammo a baciarci, un baciò tirò l’altro, così iniziai a svestirla, le tolsi lentamente la maglia, e accarezzai le sue braccia esili.
Lei rimase pietrificata, non parlava, non faceva nessun tipo di mossa, si guardava in giro, pensavo fosse pronta.
Le sfilai i jeans e lei lentamente alzò i piedi per poterla libera da quel pezzo di indumento che la tenevano protetta dal mio corpo.
Mi svestii velocemente e ci mettemmo sul letto di Josh, mi avrebbe letteralmente ammazzato se solo lo avesse saputo.
In pochi secondi ci ritrovammo nudi, lei stava sotto con le gambe leggermente aperte ma ci stavo alla perfezione.
Era dolce, la sentivo mia.
Presi un preservativo e lo misi, poi piano piano cercai di entrare in lei.
Sentii un piccolo gemito, seguito da un sorriso.
Ci guardavamo negli occhi, le mie spinte aumentarono, i suoi occhi si chiusero e miei con quelli di lei.
Sentii che per lei era la prima volta e questo rendeva il momento molto più speciale e unico, per entrambi.
La sentivo urlare, i suoi versi di piacere mi facevano impazzire.
Rimasi dentro di lei per parecchio tempo, ma lei ne era felice, lo vedevo, lo sentivo.
Ad un tratto il silenzio, solo piccoli respiri intrecciati l’uno con l’altro, le sue gambe si aprirono ancora un po’, la sentivo rilassata, le sue mani si poggiarono sulle mie guance calde, i suoi occhi finalmente si riaprono, aveva le lacrime.
-Ti ho fatto tanto male?- sussurrai baciandole la fronte.
-No- sorrise.
-E’ meglio se andiamo in camera tua, se Josh torna a casa, minimo mi ammazza lo sai?-
-Si lo so- rise
-Ti porto in braccio stai tranquilla- sorrisi.
Mi alzai lentamente, il mio pene stava ancora dentro di lei, misi le mani sotto le sue cosce e la portai in camera, poggiandola lentamente sul letto facendo uscire il mio membro.
Lei velocemente si coprì con le coperte ed io mi sedetti vicino a lei.
-Ora te ne andrai da Denise non è vero?- sussurrò.
La guardai, non potevo credere che dopo aver fatto sesso il suo primo pensiero era che mio me ne sarei andato.
-No non me ne andrò- sussurrai sorridendo.



Space of autrice:
Ayeee, ecco quì la parte più
arancione/rossa finalmente è arrivata, tranquilli non ci sarà solo questa.
spero che anche quì ci siano molte recensioni, come nei capitoli precedenti, e ovviamente ricambierò ogni recensione che mi verrà richiesta senza nessun problema. c:
spero vi piaccia davvero, accetto critiche, consigli e tutto il resto! ♥
Ziete tutti bellizzzzzzzimi, ahahaha. 
-Hoplessy xx.

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Capitolo 5
*** The mistake ***


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Ashley pov

La sua risposta era la mia salvezza, mi aveva detto che non se ne sarebbe andato, ma non tutte le parole e le promesse vengono mantenute, ero stata una stupida, non potevo sapere se il giorno dopo Mark sarebbe rimasto.
-Non è una promessa la tua- sbottai sussurrando.
-Non mi hai chiesto di promettere, ma lo avrei fatto comunque-
-Avresti fatto cosa?-
-Sarei rimasto, anche senza una promessa-


Erano parole davvero belle, parole che nessun ragazzo mi aveva mai detto, anche se, forse la stupida in questione ero io.
Quella che si faceva paranoie ero io, non Mark.
Lui alla sua verginità non ci teneva più di molto, se no non sarebbe andato con Denise, ma io alla mia si.
Sentii una porta sbattere e un urlò provenì dalla cucina
-Ashley sei in casa?-
Era mio fratello, guardai l'ora per assicurarmi che dovesse tornare a scuola, ma erano già le 13 p.m.
Era tardi, ma il tempo era passato così in fretta con Mark.
Non potevo crederci.
-Si- urlai per farmi sentire.
-C'è qualcuno in camera con te?-

Sentii la sua voce farsi sempre più vicina, era davanti alla mia porta, ma ancora non era entrato, chissà perchè.
Mise la mano sulla manopola, sentivo quasi il suo respiro dentro alla mia stanza, sarei finita nei guai, ma in fondo è la mia vita.
Non appena aprì la porta e vide me e Mark nello stesso letto, sbiancò e divento rosso nello stesso tempo, vedevo la rabbia nei suoi occhi, il suo respiro aumentò velocemente, pensavo stesse collassando.
Innavertitamente mi alzai, lo feci spontaneamente, ma poco dopo secondi mi accorsi di essere senza mutande e Josh si avvicinò velocemente a me cercando di coprirmi con il suo corpo, dopo essermi messo davanti al mio.

-Mark che cazzo ci fai quì?- urlò.
-Josh, fammi spiegare- disse lui cercando di calmare mio fratello.

Tutto inutile, sentivo che qualcosa in mio fratello non andava, non pensavo fosse così geloso di me a tal punto di voler picchiare il suo migliore amico, non che quasi fratello.

-Josh calmati- sussurrai prendendogli la mano.
-Tu stanne fuori!- sbottò.
-E' stata colpa mia non di Mark, non mi ha fatto niente- continuai
-Non doveva toccarti questo verme!-
-Josh basta!-
urlai.

Mi toccai gli occhi con entrambe le mani e mi buttai a terra, cominciando a piangere.
Sembravo una fontana, anche se non era proprio l'idea di lavoro da fare da grande, ma almeno c'era qualcosa che mi riusciva bene.
Il mio cuore cominciò a battere talmente tanto forte da non riuscire a sentire le urlò di Josh contro Mark, non riuscivo ad alzarmi, a opporre resistenza sulle mie lacrime e sul mio corpo che non riusciva a reggermi in piedi.
Cercai di alzarmi e piano piano ci riuscii, mi misi davanti a Mark, il quale era in panico totale, non aveva mai sentito Josh così arrabbiato, non con lui.

-Ora basta- dissi piangendo.
-E' stata una mia scelta, non darti la colpa Ashley- disse Mark.

Anche il suo respiro si fece veloce in poco tempo, le sue mani cominciarono a tremare, ma riuscì a toccare la mia e ad intrecciare le sue dita con le mie, sembravamo una cosa unica, due anime in un corpo solo.
Era una bella sensazione, nonostante la situazione non fosse una delle migliori, avevamo corso quel rischio e ora ne stavamo pagando le conseguenze.

-Allora Ashley vuoi spiegarmi che cazzo ti è preso? Perchè sei andata a letto con lui?-
-Perchè mi piace, Josh!-


Urlai.
Continuai a piangere.
Ma le mie urle e le mie lacrime non cambiarono la situazione, mio fratello era troppo arrabbiato per ragionare così uscì dalla stanza sbattendo la porta e scese velocemente le scale, lasciando me e Mark tra le lacrime e la paura di aver perso la persona più importante di entrambe le nostre vite.

-Si sistemerà tutto- sussurrò Mark.
-Lo spero- sussurrai.

Le acqua si calmarono ed io e Mark ricominciammo a vestirci, non volevo che andasse via, non volevo che mi lasciasse da sola, dopo la scena che avevamo appena vissuto.
Sapevo che se lo avessi lasciato andare sarebbe andato a cercare Josh e li nessuno lo avrebbe fermato.
Mio fratello era molto istintivo, non pensava alle conseguenze, quelle arrivavano da sole, ma ormai sarebbe stato troppo tardi per tornare indietro.
Mark non lasciò nemmeno un secondo la mia mano, anche dopo esserci vestiti entrambi.
Quel giorno rimase a mangiare da me, sia a pranzo che a cena, ma Josh non si fece vivo.

Avevo paura.
Dentro di me sentivo solo un grandissimo vuoto, impossibile da colmare.
Tremavo.
Piangevo.
Volevo solo che mio fratello tornasse a casa.


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Ayeeee, ecco il capitolo che tutti aspettavano (?)
Spero vi piaccia, non avevo molte idee, ma qualche me ne venne e spero che vi sia piaciuto.
Susu tutte le recensioni, accetto consigli, critiche e tutto ciò che vorrete dirmi c:
xx Hoplessy

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