Un babbo Natale segreto

di SkellyPup
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** l'ultimo Natale ad Hogwarts ***
Capitolo 2: *** Ancora sorprese ***
Capitolo 3: *** Colazione movimentata ***
Capitolo 4: *** Il club dei duellanti ***



Capitolo 1
*** l'ultimo Natale ad Hogwarts ***


Babbo Natale segreto

La guerra era finita e Harry Ron ed Hermione erano tornati ad Hogwats, insieme a molti altri; la McGrannit aveva concesso loro di ripetere il settimo anno, dati gli avvenimenti dell'anno appena trascorso. Era la vigilia di Natale e la sala grande era addobbata con i soliti dodici alberi, il castello era semi-deserto, quasi tutti erano tornati a casa per passare questo giorno con le famiglie,ma non Hermione, non Harry. Harry voleva passar il suo ultimo Natale a casa e Hermione non aveva ancora ritrovato i suoi genitori, ignari felici e incolumi dentisti babbani sperduti in Australia da qualche parte. Il bachetto era terminato e satolli e pensierosi i ragazzi si avviavano verso i loro dormitori. << E' il mio ultimo Natale qui a casa e non intendo passarlo nella torre, Ron è a casa dai suoi e Neville lo ho visto allontanarsi con Luna, non credo tornerà presto >>disse Harry, Hermione sospirò<< a che serve tentare di convincerti a seguire le regole?? per una volta solo una volta! ci rinuncio è una battaglia persa in partenza >> rispose Herm facendolo ridere << Farò attenzione mia piccola Caposcuola e mi troverai in sala comune per scartre i regali domattina. Buonanotte principessa >> detto questo le diede un bacio sulla fronte e si allontanò vagabondando per quei corridoi che oramai conosceva come le sue tasche.
Herm lo guardò dolcemente allontanarsi,Harry il suo migliore amico, suo fratello, il bambino che è sopravvissuto, non sarebbe cambiato mai, nemmeno dopo tutto quello che era successo; e questo era in un certo senso anche rassicurante.
Si avviò pensierosa verso la torre chiedendosi se il suo Babbo Natale segreto quest'anno si sarebbe fatto vivo. Eh si, perchè Hermione Jean Granger aveva un Babbo Natale segreto, sin dal primo anno la mattina di Natale trovava sotto il suo cuscino un regaloo fiemente impacchettato ed era quasi sempre una delle cose che più desiderava, ma che per un motivo o per un altro non comperava. si era spesso chiesta chi fosse e come facesse a conoscerla così bene, ma non era mai riuscita a risolvere il mistero. L'ultimo Natale però per ovvi motivi era passato senza regali e la strega più brillante della sua età si satva arrovellando chiedendosì se la guerra non si fosse portata via il suo babbo natale il suo più profondo conoscitore e osservatore. Di sicuro non era Harry e tantomeno Ron, non perchè non la conoscessero, ma erano troppo raffinati per loro quei regali, i suoi amici non sapevano nemmeno cosa fosse l'eleganza e la raffinatezza.
Si spogliò e si mise a letto rimurginando su questi pensieri, e l'occhio di tanto in tanto cadeva su uno di quei regali un braccialetto d'argento che non toglieva mai, lo indossava sempre sotto la divisa. Era una catenina con una serie di ciondoli che rappresentvano lei, la sua essenza, il suo io : un libricino aperto una minuscola piuma d'oca d'argento tempestata di minuscoli topazzi uno spazzolino da denti blu e una runa. Riflettendoci, di sicuro non poteva essere Ron quel gioiello costava tanto a pensarci bene, poi vista la sua indistruttibilità e la sua lucentezza sempre anche nei momenti più bui doveva essere stato forgiato dai folletti.era stato il primo regalo quello, poi c'era stato una piuma rossa con il pennino d'oro e un rubino incastonato sull'impugnatura e poi erano iniziati i regali più personali un profumo alla Cannella,quello che usava sua nonna, era esattamente quello, non poteva essere una coincidenza e lei non immaginava chi potesse sapere quel dettaglio; al quarto anno le era arrivato lo Chanel numero 5 che aveva desiderato per il ballo del ceppo, era un profumo babbano e ancora una volta era un informazione sconosciuta pressappoco a tutti.poi c'era stato il Diario, un magnifico diario semplice ed elegante rilegato in pelle con il suo nome ricamto finemente in copertina che si apriva solo nelle sue mani;e l'ultimo regalo che aveva avuto era stato un libro di pozioni, che le era sembrato quasi una presa in giro.Doveva essere per forza uno studente, ma non sapeva di quale casa, escludeva a priori le serpi, nessuno avrebbe mai fatto regali a una mezzosangue, anche se le scoperte dell'ultimo anno l'avevano fatta riflettere. I regali arrivavano sempre in pacchetti di velluto blu con un fiocco argentato, ma ii colori potevano essere un diversivo. era sicuramente qualcuno del suo anno, ma chi?? dopo parecchi tentativi e molte notti insonni ci aveva rinuncito e quasi si era abituata a questo mistero e le piaceva era una piccola sicurezza nella sua imprevedibile vita.Pensò al suo ultimo Natale al cimitero di Godric's Hallow e a quella stra sesazione i vuoto la mattina quando non aveva trovato quel pacchettino blu sotto il cuscino. si nascondevano erano in fuga, sarebbe dovuta essere lieta di non poter essere trovata, harry era stato attaccato da nagini erano dalla ricerca degli horcrux aveva altro a cui pensare eppure quella piccola mancanza l'aveva ferita.Non aveva detto nulla a Harry, dovevano salvare il mondo ci sarebbe stato tempo per i regali.la stanchezza e il cibo la trascinarono tra le braccia di morfeo mentre ancora rifletteva su questi pensieri.
Si addormentò chiedendosi se l'indomani quel pacchettino ci sarebbe stato e se finalemnte Babbo Natale si fosse svelato.
Harry vagabondò tutta la notte ripensando ai natali passati a Ron ai Weasly a Sirius a Remus ai Malandrini, evocò il suo patronus a fargli compagnia o forse voleva solo rivedere ramoso la notte di natale.Tornò ai dormitori solo verso le 5 del mattino e come previsto Neville non c'era.
La mattina di Natale Hermione si svegliò quasi timorosa di aprire gli occhi, ma le mani più veloci del cervello scattarono sotto il cuscino non trovandoci nulla.Delusa la regina dei grifondoro aprì gli occhi quasi rassegnata a quell' ennesimo piccolo dolore. Nella sua mente iniziarono a vorticare le idee più macabre,che furono però interrotte quando si accorse di una grande scatola ai piedi del letto. stavolta il velluto era verde e il fiocco argentato aprì impaziente il pacco e vi trovò un bellissimo vestito di seta pervinca era lungo con uno scollo a cuore, una gonna ampia e lasciava scoperta quasi tutta la schiena.Felice come non mai indossò il vestito senza accorgersi di un altro pacchetto nascosto sotto l'abito. quello era impacchettato nel solito velluto blu e conteneva una collana, una di quelle che i babbani chiamano lacrime di vampiro, un ciondolo a forma di goccia appuntita montato su una catenina d'oro bianco. era fantastico. Hrmione si sentì svenire, e si sentì anche un po a disagio per non per ricambiare tutti quei regali non solo per il loro valore ma anche per il piccolo dettaglio di non conoscere il fautore di quei regali.Sempre più curiosa inizio a rivoltare la scatola in cerca di indizzi trovando solo dopo 10 minuti buoni di ricerca un bigliettino che era caduto sul suo letto:"l'anno scorso non ho potuto consegnarti la lacrima,così quest'anno doppio Natale.PS il pervinca è sempre stato il tuo colore, eri bellissima al ballo del Ceppo"
il cuore di Hermione perse un battito o due.Era la prima volta che riceveva un biglietto, ma la grafia era sicuramente maschile e per un momento le ricordò quella di Draco Malfoy, si diede della stupida anche solo per averci pensato indossò il vestito e la collana, rispolverò le sue vecchie decoltè del ballo e scese alla ricerca di Harry.Il Prescelto era già in piedi e la aspettava in sala comune sotto il piccolo albero tutto rosso-oro con una montagna di pacchetti regalo. Quando la vide scendere le scale le andò in contro stupito da tanta eleganza<< Buon giorno principessa >> disse guardandola ammirato<< stamattina sei così bella da lasciarmi senza parole, dovrò farti da bodyguard se non volgio che la fauna machile di Hogwarts ti salti addosso a colazione >>Hermione sorrise raggiante sentendosi dopo tanto tempo davvero una principessa alla ricerca del principe azzurro.Scartarono i regali trovando i soliti maglioni alla Weasly accompagnati dalle caramelle mou fatte in casa un libro per Herm e una divisa da qidditch dei Cannoni di Cuddley per Harry da parte di Ron; poi si scambiarono i regali Harry le aveva preso un braccialetto c'argento che come unico ciondolo aveva una H tempestata di zirconi<< splende come te e rappresnta tutto Harry,Hermione,Hogwarts,tutto >> lei sorrise e lo indossò accanto al uo inseparabile bracciale.poi fu il suo turno di dare il regalo a Harry era la nuova scopa da corsa,non ancora sul mercato,ma tutto è possibile per l'eronia del mondo magico. Harry spalancò gli occhi e iniziò una sviolinata di ringraziamenti che furono interrotti solo dal brontolio del suo stomaco.Decisero allora di scendere a colazione. al loro ingresso in sala grande tutti si voltarono ad ammirare Hermione che regale si recava al suo tavolo, ignara che due occhi color tempesta gioivano nel vederla indossare i suoi regali, che rendevano solo giustizia alla sua bellezza e alla sua forza, la sua regina avrebbe dovusto vestirsi così tutti i giorni.Quello era uno dei miglior Natali della sua vita.

Saaaaaaalve a tutti e innanzitutto grazie per essere arrivati fin qui ^-^ questo è il prologo, ma la ho anche pubblicata come one shot.
Il prossimo capitolo è in fase di betaggio arriverà a breve fatemi sapere cosa ne pensate e se vale la pena continuare a scrivere
Un bacione
SkellyPup
 

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Capitolo 2
*** Ancora sorprese ***


Anche quel Natale passò senza che Hermione sapesse nulla del suo Babbo Natale segreto, anche se era sempre più determinata a scoprire chi fosse. Stavolta non c'era nessuno mondo da salvare, piano da studiare, cattivi da eliminare; avrebbe potuto dedicarsi finalmente a sé stessa e al suo piccolo mistero. Le vacanze di Natale erano volate, l'indomani sarebbe stato il 6 gennaio e si sa che l'epifania tutte le feste si porta via! La scuola si era pian piano ripopolata, Ginny e Ron erano appena tornati e tutti erano in sala comune a lamentarsi perché, ovviamente, non avevano fatto i compiti, e non importa se erano gli eroi del mondo magico, la McGrannit li avrebbe puniti comunque.
La scena era ormai la stessa da sette anni: << Dai Herm ti prego, ti supplico! Fammi dare un’occhiatina veloce al tuo tema di trasfigurazione, ti preeeego >> la pregava Ron con occhi da cucciolo ai quali la ragazza, dopo un po’ di brontolii, non riusciva a dire di no e aiutava quei due incoscienti degli amici che non avrebbero studiato nemmeno quell'anno, nemmeno in vista dei MAGO.
Ma quella volta Herm stupì tutti: acconsentì subito e, sovrappensiero, si ritirò nella sua camera singola di caposcuola che ospitava anche Ginny, tutte le notti che la giovane Weasley non passava con Harry, perchè ormai per le due dormire insieme era diventata un’abitudine. 
Con il suo chiodo fisso si abbandonò tra le braccia di Morfeo dopo un lungo bagno in compagnia di un romanzo babbano e un bicchiere di vino rosso. Già! La caposcuola santarellina, miss-so-tutto-io, beveva vino rosso tutte le sere; era una piccola coccola quotidiana, una di quelle cose che aveva scoperto durante l'estate. Aveva scoperto il piacere di dedicarsi a sé stessa, di coccolarsi, di farsi bella, di indossare biancheria di pizzo,di dormire in lenzuola di seta, di sentirsi donna. Non era certo diventata una persona frivola, solo si dedicava un po’ a sé stessa dopo essersi trascurata per anni per la salvezza della vita dei suoi migliori amici e per quella del mondo magico. La mattina della befana un’altra sorpresa minacciava di far fermare il cuore dell'eroina del mondo magico: una calza di velluto blu piena di piume d'oca di zucchero di tutti i colori, calderotti ripieni, api frizzole e liquirizie, ma anche tutte le sue merendine babbane preferite: Twix, KitKat e barrette Kinder. Il suo misterioso ammiratore la conosceva proprio bene! Inoltre la calza il giorno della befana era una tradizione babbana, Hermione si era quindi convinta che il suo misterioso amico fosse un nato babbano, o almeno un mezzosangue. Più che decisa a scovare chiunque fosse iniziò a cercare qualunque traccia, di nuovo troppo distratta per accorgersi di un bigliettino caduto sulle sue coperte rosso-oro: “Mia bellissima regina, per addolcire le tue coccole serali”. La stessa elegante grafia dell'ultima volta sembrava sfilare sullo sfondo bianco, accompagnando i pensieri di Hermione all’immagine di lunghe dita affusolate come quelle di un pianista, che stilavano quelle lettere così armoniose… si riscosse subito: come poteva immaginare le mani di una persona soltanto dalla sua grafia?? E poi avevo ben altro a cui pensare... non ci poteva credere, chi mai avrebbe potuto sapere dei suoi bagno caldi?? Solo Ginny entrava nella sua stanza…
E mentre La mezzosangue si arrovellava per cercare di capire chi fosse il suo Babbo Natale segreto più giù, nei sotterranei, un legilimens naturale espandeva la sua mente cercando quella della sua regina.
Draco Lucius Malfoy era ansioso di sapere se anche stavolta era riuscito a stupire la donna che ormai amava da anni e che ora, che finalmente aveva la possibilità di scegliere, avrebbe tentato con ogni mezzo di conquistare.
Lei non era come tutte quelle oche purosangue delle sue compagne, non era una bambola come Astoria Greengrass o come sua sorella Daphne, e non sarebbe stata accondiscendete come loro, non era stata cresciuta per essere una moglie perfetta… no! Lei era una guerriera, una leonessa fiera e micidiale, una donna forte, non sarebbe bastato sorriderle per farla cadere ai suoi piedi, specialmente considerando come la aveva trattata in pubblico per tutti quegli anni. Quest'ultimo pensiero cancellò il buon umore procuratogli dalla riuscita dell'ennesima sorpresa, sarebbe stata un’impresa titanica, ma si sa: le serpi ottengono sempre quello che vogliono...
 



 
Angolo Me:
come promesso il secondo capitolo fresco fresco di betaggio. Ecco finalmente il nostro Draco! che ne pensate?? prossimo capitolo già in arrivo, un commentino-ino-ino sarebbe gradito...qualunque commento anche stupido solo fatemi sapere graaaaaaaaaaazie!!!! :D
un bacione e un Grazie infinito alla mia neo-Beta Luiniil
SkellyPup

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Capitolo 3
*** Colazione movimentata ***


<< Drake! Amico sei dei nostri?? >> un preoccupato Blaise Zabini scuoteva il più giovane dei Malfoy, perso in chissà quali tristi pensieri << Si Bla, e levami le mani di dosso! >> 
<< Principino nervosetto, Pansy è qui fuori che ci aspetta per andare a colazione e sai quanto odia aspettare, converrebbe muoversi >> 
<< Un Malfoy non è mai in ritardo.. .>> 
<< Risparmiami l'antifona Dra, lo sai che Pan ci affattura se non ci muoviamo>> rispose un annoiato Zabini 
<< Va bene, arrivo >> uno seccato e rassegnato principe delle serpi si riscosse dai suoi pensieri e si avviò con gli amici alla volta della sala grande. Il Silver-Trio camminava spedito ed elegante con Draco al centro e Blaise e Pansy ai suoi lati, tutti si voltavano al loro passaggio: i primini per la paura, qualcuno per rispetto e molti altri per borbottare ancora commenti a mezza voce. Le serpi ovviamente non se ne curavano; i loro nomi erano stati riabilitati e loro, nonostante fossero sempre stati dalla parte del torto, si erano riscattati, avevano collaborato ed erano rientrati a scuola e nella società a testa alta. Non avrebbero abbassato lo sguardo in presenza di nessuno, il loro orgoglio non glielo avrebbe mai permesso.
Entrarono teatralmente in sala grande come tutte le mattine: impeccabili, perfetti, eleganti, fieri, leggiadri, quasi irreali.
Intanto anche il Golden-Trio faceva la sua comparsa in sala grande: un Ron piuttosto assonnato barcollava come uno zombie guidato solo dal profumo della colazione, Harry cercava la sua mattutina fidanzata e Hermione sovrappensiero non guardava nemmeno dove andava.
La riccia caposcuola non era la sola ad avere la testa tra le nuvole quella mattina si scontrò infatti con Malfoy.
<< Attenta a dove metti i pie... ah sei tu Mezzosangue>> 
<> rispose sarcastica 
<< Le scuse sarebbero gradite... >> 
<< Non credo di dovermi scusare per nulla, Malfoy >> 
eccoli di nuovo lì, dopo una guerra dopo la morte, il dolore, la disperazione, loro erano tornati ai loro battibecchi quotidiani, alla loro rutine; o forse no… nelle loro voci non c'era più disprezzo. Pensandoci, era dall'inizio dell'anno che litigavano più per il gusto di farlo che per motivi reali, gli insulti non erano velenosi, c'era quasi un guizzo di divertimento nei loro occhi, nascosto sotto le scintille di fuoco che caratterizzavano quei piccoli scontri. Si sentivano quasi bene, quasi rassicurati, quasi vivi. Avevano bramato per tanto tempo una vita libera, una vita normale, ma ora quelle piccole battaglie evitavano la noia. 
<< Che ne dici di risolvere le cose al vecchio club dei duellanti da soli stasera?? >> 
<< Non vedo l'ora Malferret>>
<< Alle 21.00 >>
<< Ci sarò >>
Quando si separarono i Grifoni si avviarono al terzo piano a difesa contro le arti oscure (non che ne avessero bisogno, loro tre) e le Serpi se ne tornarono nei sotterranei per due ore di pozioni, si sarebbero rivisti solo dopo pranzo per trasfigurazione e erbologia.
<< Herm sei sicura di voler andare da sola?? >> eccolo lì il bambino sopravvissuto, perennemente preoccupato per la sua migliore amica
<< Si Harry, tranquillo, so quello che faccio, non corro nessun rischio >> 
<< ma è una Serpe non sarà mai un duello leale! >> 
<< fidati di me, non mi accadrà nulla >> 
La Granger era sicura di questo; e non solo perché pensava di essere più abile di lui nel duello, ma guardando in quegli indecifrabili occhi plumbei ci aveva letto una sorta di sicurezza, sapeva che non le avrebbe fatto del male 
<< Era pur sempre un Mangiamorte >> replicò Ron intromettendosi
<< Ma se hai anche testimoniato a suo favore al processo!! >>
<< Io credo che dovremmo fidarci di Minni, è sempre stata lei la mente del gruppo, se siete vivi lo dovete molto a lei e sapete che è tutto meno che un persona incosciente>> si intromise Ginny.
<< Grazie Gin! >> Rispose compiaciuta Hermione, ringraziando la rossa con uno sguardo complice al quale Ginny rispose allo stesso modo: La Weasley aveva letto nello sguardo di Hermione la sua sicurezza, le fece intendere che si fidava di lei ma che ne avrebbero parlato dopo in privato. Sempre senza proferir parola, come anche in un mondo magico solo tra donne si riesce a comunicare, la caposcuola accettò e ringraziò l'amica.
Intanto erano arrivati all'aula di DCAO e il professor Davies stava per iniziare la lezione; mentre spiegava gli incantesimi scudo, di cui ovviamente Hermione sapeva già tutto, avendone anche leggermente modificato uno per renderlo più efficace, si distrasse e la sua mente iniziò a vagare e inspiegabilmente a pensare allo scontro di quella sera…
…intanto 
<< Dra ma sei impazzito?? Come ti salta in mente di sfidare la Granger?? Lo sai che non sei mai lucido quando c’è lei figuriamoci da solo, con lei, in una stanza insonorizzata su una pedana a schiantarvi! >> il golden-boy non era il solo ad essere preoccupato per quella sera, Blaise scrutava il suo miglior amico con quei suoi occhi zaffiro pieni di apprensione
<< Sta’ tranquillo Bla, non mi succederà nulla >> ghignò l'ultimo erede dei Black; lo scontro mattutino era stato una caso fortuito che però si era rivelato un’occasione imperdibile << andrà tutto bene >> riconoscendo il ghigno “made in Malfoy” sul viso del suo giovane amico, Zabini si rilassò << se ne esci vivo dovrai raccontarmi tutto>> 
<< tutto cosa? >>
<< ti conosco da troppo per non sapere cosa significa quel ghigno, tu hai in mente qualcosa >>
<< Sarà mia Bla, in un modo o nell'altro riuscirò a conquistarla >> 
E mentre il professor Lumacorno spiegava le proprietà dell'asfodelo la mente di Draco si perse nei ricordi... stava pensando alla Granger, al loro primo incontro, quel lontanissimo primo settembre sull'Hogwarts Express...


Angolo Me:
si lo so, sono una stronza se ve lo stesse chiedendo, ma tre capitoli in una sera non potevano mica svelare tutto??
Come sempre Grazie infinite
Al prossimo capitolo
SkellyPup

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Capitolo 4
*** Il club dei duellanti ***


Saaaaaaaaalve a tutti gente!!scusate per il ritardo, ma è stato un capitolo particolarmente difficile ed è anche particolarmente importante per la storia. Volevo ringraziare tutti quelli cha hanno letto, recensito e tutti quelli che hanno inserito la storia tra le seguite. Un grazie particolare a ViperaRossa,Anjhela91, alizu33, Peacegirl, nicol86, FedyTsubasa e a chihuahua; e come al solito alla mia meravigliosa e pazientissima Luiniil.
Ci vediamo alla fine del capitolo Buona lettura!

Il Club dei Duellanti



...era salita sul treno nascosta sotto un cespuglio di capelli aggrovigliati con un baule molto più grande di lei che già fluttuava senza che lei se ne occupasse; camminava ritta, veloce, a testa alta, da padrona, non con superbia, solo con la sicurezza di aver diritto di essere lì; era felice, glielo si leggeva negli occhi, occhi color ambra fusa nei quali ardeva il fuoco della determinazione e dell'orgoglio. Lui l'aveva notata subito, intrigato da quel suo sguardo, da quel suo modo di camminare da regina, privo nonostante tutto, di quella presunzione che rendeva inferiori a lei le purosangue che conosceva lui; prima di sapere che fosse una mezzosangue, prima di sapere che avrebbe dovuto disprezzarla per un ideale di cui non era convinto...
La giornata passò lentamente e durante le lezioni del pomeriggio sia Draco che Hermione erano piuttosto distratti e assenti mentre un ostinato Ron cercava di dissuadere la sua migliore amica dall’andare da sola
<< Almeno permettici di accompagnarti con il mantello dell'invisibilità >>
<< Non se ne parla Ronald, fidati di me andrà tutto bene>> all'ennesima risposta brusca e al sentirla usare il suo nome per intero Ron desistette rassegnato.
Durante la cena la tensione al tavolo rosso-oro era palpabile
<< Volete stare tranquilli? Non sono una bambina, so quello che faccio e poi sono o non sono la strega più brillante della mia generazione?? E si da il caso che io sia anche una delle più potenti se lo aveste dimenticato >> E dopo aver alzato gli occhi al cielo, incontrando quelli plumbei di Malfoy che guardava divertito la scenetta, si avviò seccata in camera sua: non avrebbe rinunciato al suo bagno caldo per quel furetto platinato!
Anche Malfoy poco dopo lasciò la sala grande per tornare nei sotterranei seguito dai suoi fedeli amici:
<< Allora Drake, racconta tutto alla zia Pan che cosa hai in mente? >>
<< Merlino e Morgana! ma vi siete fissati tu e Blaise?? >> nonostante quelle parole, il ghigno di Draco lasciava intendere tutt’altro << qualche schiantesimo, nulla di più >> tagliò corto, accentuando il suo ghigno beffardo.
***
Dopo il suo bagno rilassante, Hermione indossò un paio di jeans elastici, la sua maglietta a maniche lunghe rosa antico e una felpa aperta avanti, legò i capelli in una treccia e mise le sue fedelissime converse; doveva duellare, ma la sua recente esperienza estiva le aveva insegnato che le combattenti possono essere carine.
Draco aveva calcolato tutto per quella sera: indossava una camicia bianca e i pantaloni neri di alta sartoria gli fasciavano le gambe muscolose; sarebbe arrivato in anticipo e avrebbe aspettato la Granger meditando la mossa successiva.
Erano le nove meno dieci quando Hermione scese dalla sua torre, e mentre si recava al terzo piano non poteva fare a meno di pensare che in fin dei conti sarebbe stata una serata piacevole, stancante forse, ma poter duellare con qualcuno del suo livello dopo tanto tempo sarebbe stato fantastico.
Draco si concentrò su di lei ed espanse la mente, la sentì arrivare e inevitabilmente si trovò d'accordo con i sui pensieri: sarebbe stata una serata piacevole!
<< Buona sera mezzosangue >>
<< Furetto >> salutò lei di rimando mentre con un lieve gesto della mano insonorizzava la stanza;
<< Bene! Ora che abbiamo risolto i convenevoli che ne dici di insonorizzare la stanza e cominciare a duellare, in fondo è per questo che siamo qui, no? >>
<< Oh mio caro, ma io ho già insonorizzato la stanza >> sorrise angelica Hermione
Draco confuso si chiese quando lo avesse fatto, poi la sua mente gli ripropose la scena che aveva appena vissuto e la mano della mezzosangue che si muoveva… si riscosse da quel pensiero: non poteva essere! Lo avrà appena fatto...
Leggendo la confusione passare sul volto del suo avversario, il sorriso di Hermione si trasformò in un ghigno.
Si posizionarono in pedana e dopo un breve inchino iniziarono il duello.
Nessuno dei due scagliava maledizioni senza perdono ovviamente e gli incantesimi che si lanciavano erano alquanto fantasiosi; entrambi avevano avuto modo di inventare o modificare incantesimi a loro piacimento, d'altronde tutto quello che si può immaginare può diventare magia, specialmente se sei un mago o una strega potente come i due in questione.
L'adrenalina era alle stelle, combattevano frenetici, ma allo stesso tempo danzavano aggraziatamente: Draco si muoveva elegante nei suoi vestiti d'alta classe ormai irrimediabilmente madidi di sudore; Hermione, che aveva fatto evanescere la felpa, si muoveva con la grazia di un felino; schivava tutti i colpi da cui non riusciva a proteggersi con un’agilità che il biondo non avrebbe mai immaginato; ad un tratto, dopo essersi schiantati a vicenda, si ritrovarono entrambi a terra, e semplicemente scoppiarono a ridere di una risata vera, cristallina, un riso che non nasconde nulla se non la pura gioia selvaggia.
Ridevano, ridevano perchè erano mesi che non sentivano l'adrenalina in circolo, e dopotutto mancava ad entrambi; erano mesi che non si battevano con qualcuno, ed erano mesi che non potevano sfogarsi così, perchè non c'è nulla di più liberatorio di un duello e loro di rabbia e di dolore da sfogare ne avevano ancora tante. Ridevano, perchè si sentivano bene, perchè si erano divertiti come non accadeva da tempo, ridevano come due bambini dopo un gioco meraviglioso e divertente… in quel frangente la regina dei grifoni si ritrovò a pensare che era la prima volta che sentiva Draco Malfoy ridere e dovette ammettere, almeno con sé stessa, che era proprio bello mentre rideva… dopo tutto quello che era successo, dopo le mille offese che lui le aveva inferto, dopo il dolore, la rabbia, gli scontri, la guerra, che li avevano divisi, messi sui lati opposti della scacchiera, un semplice riso, inaspettatamente radioso, aveva cancellato tutti quegli anni per lasciare uno spiraglio a un pensiero che faticosamente prendeva forma nella mente della Granger: chi era stato Draco Malfoy per lei? Un nemico, dai cui insulti lei aveva imparato col tempo a difendersi; ma chi era in realtà? Forse un ragazzo della sua stessa età che però non aveva avuto la possibilità di scegliere? Aveva mai valutato questa possibilità? O forse lei, la regina dei grifoni, non l’aveva mai realmente visto… posò la sua attenzione su di lui: era lì, seduto per terra accanto a lei, sudato, sporco, spettinato, con una ciocca bionda che gli cadeva sugli occhi, eppure Hermione non potè fare a meno di pensare quanto fosse affascinante, sembrava un altro Draco… si perse nella sua risata e nei suoi lineamenti regali, nel suo fisico perfetto, e perfettamente visibile sotto i vestiti sudati, scolpito da anni e anni di duri allenamenti di Quidditch; e infine, per un istante, si perse nei suoi occhi mercuriali, prima di rendersi conto che lui aveva smesso di ridere e la stava fissando: arrossì.
<< Cosa pensi mezzosangue? >> chiese ghignando, ben conscio dei suoi pensieri
Hermione si riscosse: da quando definiva Malfoy bello e addirittura affascinante???? Ma soprattutto quando aveva iniziato a chiamarlo per nome???? Imbarazzata e sconvolta da questi pensieri si affrettò a rispondere a tono.
<< A nulla furetto, controllavo di non averti fatto troppo male >>
Draco era immensamente soddisfatto, la prima fase del suo piano era cominciata alla grande, ma pensò che fosse meglio non strafare: era l'ora di rimettere su la maschera
<< Non fare finta di preoccuparti per me mezzosangue >> sbottò offeso
<< Non mi stavo di certo preoccupando, volevo solo assicurami di non doverti curare >>
<< Ah già, dimenticavo, il nobile spirito Grifondoro >>
Ed eccoli di nuovo alla loro "routine", se così si può definire, di nuovo a battibeccare, di nuovo a punzecchiarsi con le loro battutine taglienti. Quel ritorno alla "normalità" rassicurò Hermione, che si era sentita notevolmente destabilizzata non solo dalla risata del biondino, ma soprattutto dai suoi pensieri.
Qualche battutina dopo, la regina dei Grifoni e il principe delle serpi se ne tornarono nei loro dormitori entrambi persi nei propri pensieri.


Angolo Me:
Bene bene bene! Capitolo lungo e importante e decisamente non mi entusiasma molto, ma lo ho riscritto 10 volte e questo e il meglio che è uscito, perdonatemi e fatemi sapere che ve ne pare anche solo un fa schifo
Vi adoro tutti anche solo per essere arrivati fin qui
Baciiii
SkellyPup

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