♣.Remus
Lupin
Remus era appena uscito dall’ infermeria dove stava riposando il suo amico
Minus quando una tenerissima ragazzina dagli occhi dolci gli tirò la sciarpa.
Girandosi la vide e subito si chiese come una del primo anno potesse essere
così piccola ma subito le chiese abbassandosi un poco sulle sue ginocchia:
“Piccola, di cosa hai bisogno, dimmi!” piegando la testa verso destra.
La bambina guardò per terra e disse
“Un ragazzo ha preso tutte le mie liquirizie e le ha appese sulla cima di
quella guglia… La vedi?” indicando fuori dalla finestra.
Remus vide un sacchetto trasparente contenente qualcosa di scuro in
lontananza.
“Beh, non sono la persona migliore a cui chiedere… Chiamerei James se solo
non fosse occupato, è che io non sono tanto bravo a volare… Ma va bene, ti
aiuterò.” disse fermamente per assicurare più se stesso che la bambina. Anche
se era molto stanco dopo la precedente notte in cui la luna brillava piena in
cielo, voleva essere degno della sua spilla da Prefetto.
Poco dopo si ritrovò in piedi sul prato brinato della scuola con una scopa
in mano e degli occhialini da Quidditch sulla testa.
Si fece coraggio e salì goffamente a cavalcioni della scopa; non appena
spinse leggermente con i piedi verso l’ alto la scopa si alzò in volo e Remus
si trovò ad un metro da terra in balia del vento gelido di febbraio a maledire
la bambina, la liquirizia, il vento e soprattutto il giorno in cui aveva deciso
che non era necessario imparare a volare decentemente.
Tuttavia aveva preso un impegno e abbassandosi gli occhialini fece un lungo
sospiro e partì; girò a vuoto per un po’ di tempo prima di finalmente trovare
quel malefico sacchetto.
Fece una fatica pazzesca ad avvicinarsi alla guglia incriminata a causa del
vento che rischiava di sbatterlo contro qualche altro pilastro ma alla fine
riuscì ad arraffare una maniglia del sacchetto e a tirarlo a se.
Finalmente Remus potè atterrare in qualche modo sul sentiero che portava da
un’ uscita del castello alla Foresta proibita e lo percorse; quando ormai era
quasi giunto all’ entrata si era calmato e si accorse di qualcosa di tremendo
che era stato coperto dal vento: la puzza.
Il sacchetto odorava di letame e Remus decise di aprirlo per controllare
cosa contenesse e scoprì sgranando gli occhi che era pieno di Caccabombe.
Infuriato gettò in malo modo il sacchetto nel prato e se ne corse subito in
dormitorio a farsi una doccia calda e profumata, visto che la bambina era
scomparsa. Il giorno dopo si svegliò con un pezzetto di pergamena attaccato
alla fronte con un pezzo di Magiscotch che recava scritto
Ti ho fregato!
“La conosco io quella scrittura! E’ quel pazzo di Jones di Corvonero!”
esclamò colpendosi la fronte con il palmo della mano “E’ vero che ha una
sorella piccola! Deve aver sicuramente usato la Pozione Polisucco…
Ma come avrà fatto a entrare?? Beh, per fortuna so come fargliela pagare…”
Remus non era il genere di ragazzo da fare queste cose ma dopo tutto lui
era un Malandrino e questa volta si sarebbe comportato come un vero tale. Non dev’ essere difficile per me rispondere
nel modo giusto alla domanda della porta del dormitorio Corvonero… si disse
esibendo uno sguardo cattivello.
Epilogo: La mattina del giorno
dopo Jones scese dalle scale e trovò le Caccabombe di quel sacchetto esplose
sul tappeto della sala comune. Non si sa come, Gazza aveva saputo che un certo
Jones di Corvonero aveva introdotto nei limiti del castello una sostanziosa
quantità di Caccabombe e lo punì più che severamente facendogli pulire metà
castello, o almeno la metà di quello conosciuto…
Note dell’ autrice: Spero di non essere
andata OOC ma Lupin è pur sempre un Malandrino e questa volta l’ hanno proprio
fatto uscire dai gangheri ;)
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