mi chiamo joseph, ma chiamatemi joe.

di _Arale_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 'Giorno Ma'.. ***
Capitolo 2: *** Bella mattina di merda. ***
Capitolo 3: *** Sono la Principessa Charming ***
Capitolo 4: *** Chloe ***
Capitolo 5: *** La lacrima di Charming ***
Capitolo 6: *** Le dovute spiegazioni ***
Capitolo 7: *** Ok, ti aiuterò. ***
Capitolo 8: *** Ho un lavoro! ***
Capitolo 9: *** Il Vecchio Joe ***
Capitolo 10: *** Sei qui. ***
Capitolo 11: *** Finalmente sei mia ***
Capitolo 12: *** Per te sono la Principessa Charming. ***
Capitolo 13: *** Io invece ti facevo molto più stronzo ***
Capitolo 14: *** Se hai bisogno, devi solo premere il bottone. ***
Capitolo 15: *** Il Tipo e la Fighetta ***
Capitolo 16: *** Ice & Me ***
Capitolo 17: *** Un nuovo amico ***
Capitolo 18: *** Io ti amo ***



Capitolo 1
*** 'Giorno Ma'.. ***


"Joseph.. abbiamo bisogno di te... Joseph..."
"Ma chi..chi sei..? E che ci fai nel mio sogno...?"

 

"JOSEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEPH. Rimambito di un figlio! Tuo padre ti sta aspettando da almeno tre quarti d'ora! Alza quel tuo flaccido culo e muoviti!" Buongiorno anche a te Ma'. Piacere mi chiamo Joseph. Il mio cognome non è importante, ma chiamatemi Joe. Ho 18 anni e vivo ancora con i miei. Stando a ciò che dice mia madre posso essere definito un bradipo perennemente in calore e, in effetti, è così.. Insomma, non sono uno di quei tipi che è sempre in cerca di una ragazza.. è che non mi piace stare da solo. E poi di solito sta bene anche a loro passare con me solo una notte. Comunque, lavoro part-time al negozio di mio padre, e fidatevi, vendere pesce non è divertente. Specialmente per quella puzza tremenda che ti rimane addosso. Niente che una bella doccia non possa togliere, ma quando magari uscendo da lì trovo due belle gnocche rimorchiare diventa un po' complicato. Ho lasciato la scuola un anno fa perché studiare non fa per me come ogni cosa che implica un minimo di sforzo, del resto. E sinceramente pensavo che non avrei più fatto in cazzo, invece mio padre ha avuto la BRILLANTE idea di farmi lavorare per lui. E, sia chiaro, non me l'ha PROPOSTO me l'ha IMPOSTO. E sa che io odio il pesce. Di sicuro c'è lo zampino di mia madre...
"JOE." 
"Arrivo Ma'! N'attimo.." 
"UN PAR DI PALLE. MUOVI IL CULO E SCENDI."Mia madre è sempre molto delicata e carina nei miei confronti..Con malavoglia, come tutte le mattine, mi separo dal mio grande amore.. E come al solito inizia a supplicarmi di restare.. Ma no, tesoro, devo andare via rispondo io..Il mio letto sa essere molto insistente a volte, ma so che se non mi alzo subito mia madre salirà incazzata nera e con una padella in mano pronta a darmela in fronte. (Non esagero, è già capitato più volte...)Mi metto la mia super attizzante tuta blu che emana un dolce profumo di pesce fresco e scendo in cucina a fare colazione, sempre che quell'Angelo di mia madre me l'abbia fatta. In caso contrario, mangerò un gamberetto appena pescato. (Scherzo.)"Giorno Ma'..""Il cazzo buongiorno! A che ore sei tornato ieri sera?! Eh?! Pensi che io possa staretranquilla mentre tu sei in giro chissàdoveafarechissàcosa?! MISTAIASCOLTANDOOOOOO?!?!"
Tutte le mattine la stessa, noiosa storia scassa palle. Cosa hai fatto, con chi, dove come e perché..
"Vado Ma', buona giornata.." Le do un piccolo bacio su una guancia prima di uscire.."VAFFANCULOOO."

Aaahh.. che bella l'aria fresca del mattino. 

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Capitolo 2
*** Bella mattina di merda. ***


Sono nel furgoncino mezzo scassato di mio padre che ci dirigiamo al lavoro, sono le 7.30 del mattino e in tutto avrò dormito si e no 3 ore..
Ieri sera c'era una ragazza da urlo che ha insistito perché io rimanessi da lei.. Come potevo dirle di no?
Non sono uno stronzo, ma siccome non mi piacciono le storie 'serie', ho preferito non farla soffrire. Così me ne sono tornato a casa dopo averla sfinita per bene.
Quindi, tutto sommato, l'ho fatto per il suo bene.
Dio, come puzza questa macchina. Mio padre sta parlando ininterrottamente da almeno dieci minuti, convinto che io lo stia ascoltando. Penso stia dicendo qualcosa a proposito di come si pulisce il pesce...
Deo gratias siamo arrivati!
Mi precipito giù da quella macchina dell'orrore e aspetto che mio padre apra la saracinesca. "Il re del pesce", che nome idiota. Anche se, per le menti più maliziose, questo potrebbe essere un chiaro invito. In effetti mio padre è ben dotato, è una dote di famiglia.. Che io ovviamente ho preso!
Per mia fortuna quando mio padre mi ha assunto mi ha messo alla cassa, ha detto che voleva sfruttare 'l'unica mia capacità'. Diciamo che in matematica me la cavo abbastanza. E meno male! Dando ripetizioni si rimorchia tantissimo.. E alla fine non davo ripetizioni solo di matematica.
Stamattina c'è più gente del solito, quindi sono costretto a riporre la mia rivista di Play Boy sotto il bancone e dedicarmi ai clienti.
Oh grazia divina. Che gnocca. Mi sistemo i capelli come posso, e sfoggio il mio solito sorriso che alla fine mi porta sempre degli ottimi frutti.
"Buongiorno signorina"
"Buongiorno.." Bingo. Le si sono arrossate le guance.
Mi porge la roba che ha comprato senza guardarmi negli occhi.
"Fanno trentatrè e ottanta."
"Ecco a lei.."
"Se per caso passi ancora di qui, fammi uno squillo.."
Le porgo un biglietto con il mio numero di cellulare insieme allo scontrino. La vedo sorridere e allontanarsi sculettando.
Sono un maestro. Mio padre è nell'altra stanza del negozio che vende articoli da pesca, quindi siccome non c'è nessuno posso tornare al mio giornalino.

Merda. Ho fatto un macello...Tutte le volte mi dico che devo smetterla di farlo al lavoro e invece puntualmente mi ci ritrovo. Cazzo.. se entra mio padre sono finito.. Oh no. Non entrare. Ti prego..
"Buongiorno!"
Merda. Una signora sulla settantina si aggira furtiva intorno al salmone..
"Buongiorno..." Considerando che ho una mano completamente bianca, usata per un disperato tentativo di non sporcare tutta la cassa, devo fare molta attenzione ai miei gesti.
"Quanto costano questi?"
"Cinquanta euro.."
"Come?"
"Cinquanta euro.."
"Scusi non ho sentito.."
Ma che, sei rincoglionita o cosa?!
Apro la mano, ovviamente quella sporca e gli faccio vedere il 5.
"CINQUANTAAAAAA."
"Maiale! Porco! Schifoso!"
Nooo, non urlare.. Vecchia racchia. Ma bene!
"Ciao Pa'..."
Mio padre diventa prima bianco, poi verde, blu, arancione, viola e rosso.
"Joseph, torna a casa. Finisco io."
"Ma.. abbiamo un solo furgone..."
"Vai a piedi." 
Bene. Sono licenziato. Penso che dovrò cercarmi un altro lavoro.. o cogliere la palla al balzo e dire a mia mamma che per me non c'è speranza. Esco da dietro al bancone con il mio Amico ancora di fuori, facendo svenire quella vecchia stronza. Mi copro all'istante ed esco dal negozio.

Bella mattina di merda.

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Capitolo 3
*** Sono la Principessa Charming ***


Sono le 10.30 e sono già a casa..Ci ho messo un'ora e mezza ad arrivare. Mia madre dorme, per fortuna! Così posso rimandare la sua solita predichetta a più tardi.
Penso che andrò a farmi un bel sonnelino di almeno sei ore..
Spalanco la porta della mia camera e urlo 'Amore mio, sono tornato!' poi mi lancio sul letto riempiendolo di baci.
Mi tolgo l'odiosa tuta e mi metto sotto le coperte, poi lascio che il sonno mi avvolga completamente e inizio a sognare..

"Joseph..finalmente sei qui.."
"Ci conosciamo?" Che posto assurdo.. Mi trovo su una specie di navicella spaziale diretto chissà dove mentre parlo con la creatura più bella che io abbia mai visto.. Ha gli occhi grandi, di un azzurro limpido ed estremamente profondo, lunghi capelli corvini e la carnagione chiarissima.
A vederla sembra una valchiria. Una valchiria molto molto sexy direi. Questo sogno inizia a piacermi davvero parecchio. "No, ma io so chi sei.. E ho bisogno di te.." Anche io ho bisogno di te, bambina.. Fatti baciare..Mi sporgo verso di lei e rimango interdetto quando mi da un sonoro schiaffone.
"Ma che cazzo fai?!" Questo è il mio sogno.. decido io come vanno le cose. E uno schiaffo non era assolutamente previsto.
"Come ti sei permesso di baciarmi?!"
"Non l'ho fatto, non me ne hai dato la possibilità!" Devo ammettere che da arrabbiata è ancora più sexy. Penso che proverò a baciarla più spesso, evitando le sberle.
"Non è un gioco Joseph. Sei stato scelto per salvare questo pianeta! Gli abitanti hanno bisogno di te."
Ho guardato qualche film di fantascienza prima di andare a dormire? Qualcosa tipo guerre stellari? Magari adesso mi danno una spada laser.. Hei, ma questo è pur sempre il mio sogno.. Quindi.. SPADA LASER, A ME!.. Niente..
"Ti prego, chiamami Joe.. e poi che pianeta se siamo su un'atronave? E che abitanti? E voglio una spada laser. Questo sogno fa proprio schifo..."
Assomiglio a un bambino di due anni.. Ma che ci posso fare? Io la spada laser la voglio davvero..
"D'accordo Joe. Sei sull'astronave 01362 e ti stai dirigendo sul Pianeta Sole. Mi dispiace ma non possiedo una spada laser né tantomeno so cosa sia. Sono la Principessa Charming e i Soleani hanno bisogno di te."
"OOOk.. Sicura di non esserti fatta di qualche sostanza allucinogena? E poi che cazzo dici sul Sole?! Vuoi uccidermi?! MORIREMO TUT.. Ma questo è un sogno.. Ahahah..."
"Joe, questo non è un sogno. Al momento ti trovi in un universo parallelo.. Puoi raggiungerlo solo quando dormi."
Che?! Ok penso di essermi fatto prima di mettermi a dormire.
"Ahahah.. pensi che io sia così scemo?.."
"Joseph ti prego.. Jos..."

Oddio, no non sparire..
"JOSEEEEEEEEEEEEEEEEEEEPH."
Che due coglioni Ma'. Che fine ha fatto Charming? Ah già, stavo sognando..Però sembrava così reale.. Bha, tutta colpa di quel giornalino. Merda. Il giornalino. Che ore sono? OH CAZZO. Sono le due del pomeriggio..
"Che vuoi Maaaa'?"
"SCENDI SUBITOOOO..INETTO DI UN FIGLIOOO."
Ti voglio bene anche io... Ok Joe, fai un bel respiro..prendi le cuffiette, posizionale in modo strategico, musica..Ora puoi scendere.
Vedo mia madre incazzata nera agitare per aria la padella che tiene nella mano, mio padre che nel frattempo si è rifatto l'arcobaleno e il mio giornaletto per terra. Un po' di rispetto prego! Mi abbasso a raccoglierlo e sento mio madre urlare che sono un coglione,per averla sentita sta urlando davvero tanto.
Probabilmente sarò licenziato.. Mio padre mi indica le scale, il che probabilmente vuol dire 'Vai in camera tua'. Così fingendo di essere pentito, risalgo le scale e torno in camera mia. Mi butto sul letto e riprendo a sfogliare il mio giornalino.. 

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Capitolo 4
*** Chloe ***


Dopo circa mezz'ora mi alzo dal letto e mi dirigo in cucina per vedere se c'è qualcosa di commestibile. A quanto pare mia mamma è uscita, la casa è stranamente silenziosa. Mio padre è al lavoro, probabilmente a pulire il mio disastro..
Apro il frigorifero e trovo un piatto con un po' di lasagna avanzata. Lo metto nel microonde e aspetto che si scaldi. Nel frattempo vado a farmi una doccia veloce, siccome devo togliermi di dosso l'odore di pesce!
Arrivo nel mio piccolo bagno, l'unica stanza della nostra casa che sembra un buco. Entrando sulla destra c'è la doccia, a fianco alla doccia c'è il WC e di fronte c'è il lavandino. Sopra di esso c'è uno modesto specchio quadrato con una mensola superiore su cui sono appoggiati i vari dopo barba, deodoranti e altri "aggeggi" per lavarsi.
Dopo essermi tolto la tuta mi metto davanti allo specchio e mi guardo; sono alto un metro e novanta, coi i capelli castani e gli occhi verde chiaro. Il mio fisico non è dei migliori, ma è un bel fisico.. stando a ciò che mi dicono. Oggettivamente ho le spalle abbastanza larghe, la pancia piatta (ma non muscolosa..) e la vita stretta. Complessivamente posso definirmi un bel ragazzo. Entro nella doccia e inizio a insaponarmi. Dopo nemmeno due minuti sento squillare il mio cellullare, così esco di fretta ancora bagnato e insaponato e corro a rispondere. Il numero sul display è sconosciuto per me, ma rispondo lo stesso.
Mi arriva all'orecchio una voce femminile leggermente nervosa e... è possibile che sia ferita?
"Dove sei..?" Ok. Devo pensare. Di chi è questa voce?
"Mi stavo lavando! Dammi un quarto d'ora e sono da te!"
"Joe.. dovevi essere qui mezz'ora fa..."
"Mi dispiace, c'è stato un problema..."
"Bhe, senti.. vengo io da te. Perché inizio ad avere il culo quadrato a furia di stare seduta su questa panchina ad aspettarti. Tra l'altro sono passati due ragazzi niente male e ho dovuto declinare le loro proposte."
Ahh.. ora ricordo chi è. Quella gran figa di Chloe.
E viene qui. Perfetto! Il mitico Joe colpisce ancora!
Chiudo il telefono senza nemmeno salutarla e vado a finire di fare la doccia. Dopo essermi preso il tempo che meritavo, mi asciugo, mi vesto e scendo in cucina a mangiare le mie tanto attese lasagne. Proprio mentre sto per mangiare il primo boccone bussano alla porta.
"E che due coglioniiii..."
"Se vuoi vado via."
Ormai sei qui.. che te ne vai a fare, piccola?
Apro la porta che sono in boxer (non avevo alcuna voglia di vestirmi.) e mi trovo Chloe-la-figacciona in short e una maglietta aderentissima che lascia intravedere il suo seno prosperoso.
"Ciao Joe.."

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Capitolo 5
*** La lacrima di Charming ***


Lo sto facendo con Chloe. Non so come siamo finiti in questa situazione.. Ok, devo pensare. È entrata in casa mia, ci siamo salutati con un bacio su una guancia, poi io ho ripreso a mangiare le mie lasagne mentre lei ha inziato a parlare. Diceva qualcosa a proposito di "noi".. Che si è messa in testa??
Poi ho messo il piatto nel lavello e mi sono sentito le sue mani sui fianchi. Ha iniziato a provocarmi ed io ho reagito alla provocazione. Solo che adesso non la smette più.. Sto pensando di spaccarle una lampada in testa così almeno si calma un po'. Però devo ammettere che non mi dispiace. 
Ma sono stanco piccola.. 
Alla fine opto per un metodo pratico e indolore.
"Chloe, aspetta.. Devo fare pipì.."
Sìsì, una scusa patetica ma almeno ho un po' di tempo per chiudermi in bagno e pensare.
Mi alzo dal letto nudo sentendomi per la prima volta ridicolo e mi chiudo in bagno. Ci sto per parecchi minuti e quando esco, Chloe non c'è più.
Bhe, meglio. Così ho tutto il tempo che mi occorre per farmi una bella dormita. Controllo l'ora e sono quasi le cinque del pomeriggio. Strano che mia madre non sia ancora tornata..
Gli occhi mi si chiudono subito e mi sento come trasportato in un vortice.
Quando questo strano viaggio finisce mi trovo ai piedi della Principessa Charming.
"Buon giorno, Joseph." Ancora lei? Sempre lo stesso sogno?
"Ciao bella gnocca!" Massì. Mio sogno, mie regole.
Mi sento afferrare le braccia e sollevare da terra mentre la guancia inizia ad avvampare. Un altro, sonoro, schiaffo. Volto lentamente la testa e vedo due omoni giganti di colore arancione che mi tengono fermo. Cerco di dimenarmi come posso, nel disperato tentativo di scappare, ma è inutile poiché un loro braccio è grosso quanto tre dei miei.
Guardo la Principessa che è diventata.. viola.. e mi guarda parecchio innervosita.
"Modera i toni, Joseph. Sei qui per un motivo, non per fare lo sciocco." Devo ammettere che questa donna è bella anche quando scassa le..Ehm.. anche quando annoia.
Ma che sogno noiosooo.. Voglio svegliarmi..
Gli Orange-Men mi mettono a terra e mi trovo faccia a faccia con la mia Principessa. Oggi è più vestita.. Spero che andando avanti non me la trovi vestita con un sacco nero, una cintura di castità e avvolta nel nastro isolante.
A me personalmente vestita da valchiria non dispiaceva..Ma le donne hanno questa mania di cambiarsi almeno 3 volte giorno. Comunque indossa un vestito verde acqua lungo fino al ginocchio, che le lascia scoperta la schiena perfetta. I suoi occhi blu sono più intensi di quel che ricordavo.
"Joseph è il momento che tu veda cosa sta succedendo qua."
Mi accorgo solo ora che non sono più sulla navicella ma bensì in un palazzo e dalle grandi finestre arriva una fioca luce rossa.
Vengo condotto in una sala enorme che su ha una porta molto alta su una parete. La Principessa la spalanca e mi ritrovo davanti uno scenario raccapricciante.
La città sottostante è avvolta dalle fiamme e degli strani esseri picchiano e uccidono chiunque intralci la loro strada.
Una piccola lacrima scivola sul viso di Charming e non posso fare a meno di metterle un braccio intorno alle spalle.

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Capitolo 6
*** Le dovute spiegazioni ***


"Questa situazione va avanti da quasi 2 anni, che per il tuo mondo è la metà del tempo. Mio padre ha cercato in tutti i modi di salvare la situazione, come buona parte degli abitanti, senza ottenere risultati. Quando poi mio padre è morto il potere è passato a me e con molta fatica sono riuscita a frenare un po' la situazione, finché una rivolta non ha colpito la nostra città cogliendoci impreparati. L'esercito nemico si è fatto più forte e più numeroso, così ha sterminato i miei soldati. E come "premio" ha preteso il governo della città."
Guardo Charming incredulo. Inizio a credere che questo non sia un sogno..
"Il palazzo in cui ci troviamo ora – continua - è invisibile. Mi sono rifugiata qui per osservare la situazione e fare tutto quello che posso per aiutare il mio popolo. Ma non è abbastanza, così ho consultato il mio Oracolo e mi ha detto di cercare te. Ha detto che solo tu avevi le capacità necessarie per vincere questa guerra." Capacità? Di che capacità parla? Io non faccio nulla dal mattino alla sera..Vedo l'immagine di Charming diventare sfocata e intuisco che mi sto svegliando..

Mi alzo dal letto parecchio confuso e istintivamente controllo l'orario. Sono le 20. Scendo in cucina e mi stupisco che non i miei ancora non siano tornati. Ordino una pizza e torno in camera, poi accendo il pc e inizio a cercare qualche lavoro fattibile. Dopo un quarto d'ora squilla il telefono, rispondo ed è mia madre. Mi dice che lei e papà sono usciti a cena e che torneranno tardi. E, tanto per camnbiare, inzia ad urlare perché non le ho risposto prima.. Le dico che stavo dormendo e lei urla ancora di più. Così le attacco il cellulare in faccia fingendo che sia caduta la linea. Finalmente arriva la mia pizza, vado ad aprire e scopro sorpreso che la fattorina è Chloe. "Chloe..?!" Non riesco a trattenermi.
"Ciao Joe.." è in imbarazzo, si capisce.. Ma non sono io ad essermene andato questa volta.
"Sono 15"
"Senti.. Io sono andato in bagno..e tu sei sparita, è inutile che ora te la prendi con me."
La vedo stranirsi.. per poi rispondermi a tono.
"Che dovevo fare? Aspettare che tu finissi di evitarmi? No grazie. Non sono il tipo di persona che si fa prendere per il culo. Ora pagami che poi me ne vado, ho un altro ordine. Sai, io lavoro."
Questa ragazza è davvero carina.. E provocante. Si capisce benissimo che non vuole andaresene. Così prendo la pizza, la porto in cucina e torno coi soldi. La guardo negli occhi e lei sostiene il mio sguardo. Mi sta sfidando.
La tiro per un braccio e la porto in cas, ignorando le sue inutili proteste. La sollevo e le sussuro che l'avrei pagata dopo.
Lei protesta ancora per un po', poi si abbandona alla situazione.
È strano come questa ragazza riesca ad intrigarmi. La conosco da un po', saranno circa 5 anni ma tra noi non c'è mai stato chissà quale rapporto. Diciamo che lei è quella che cerco quando ho voglia di fare una stronzata o quando mi accorgo che potrei passare la serata in bianco. E a lei sta bene così. Tra l'altro Chloe è fidanzata da quasi un anno e quando il suo ragazzo non la "soddisfa" viene da me.
Vedete? È un sentimento reciproco! Quindi direi che lo stronzo della situazione per una volta non sono solo io!
Il suo ragazzo inoltre è uno sfigato cronico. E, secondo me, Chloe lo sfrutta; o meglio, sfrutta i suoi soldi. Quando avrà abbastanza vestiti/gioielli/scarpe lo lascerà dicendogli che non è il suo tipo. Dopo che abbiamo finito si riveste in fretta, corre di sotto ed esce urlandomi che oltre i soldi si sarebbe presa una fetta di pizza perché aveva "consumato energie".
 

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Capitolo 7
*** Ok, ti aiuterò. ***


"Ok, come vedi.. questo è quello che succede qui. Non voglio obbligarti ad aiutarmi..Ma so che tu sei quello giusto." 
Continuo a guardarla senza capire. Ha gli occhi fissi nei miei e devo dirlo, mi sta mettendo parecchio a disagio. È la prima che ci riesce.
"Senti, non so se sono in grado di farlo.. voglio dire, li hai visti quei cosi? Cosa sono? Alieni? Robot? Robot alieni? Sono alti il triplo di me.. Cosa vuoi che faccia? Che li prenda a pugni nelle palle tutto il tempo?"
"Attento al linguaggio, umano. Se vuoi farlo, ti daremo delle armi. Non siamo così sciocchi da mandarti allo sbaraglio contro i nemici. Armi, armatura, una squadra.. tutto quello che ti occorre. Dimmi solo che ci aiuterai."
Evvai! Magari me la danno una spada laser!
"..Una domanda.. Questo è un mio sogno giusto..?"
"In realtà questo è un mondo parallelo che esiste attraverso i tuoi sogni.."
"E io che ho detto?.. Comunque, se io dovessi.. ehm.. morire in questa 'dimensione', resterei in vita nell'altra giusto?"
"Purtroppo no.. Se muori in una delle due dimensioni, muori anche nell'altra. L'unica eccezione, ma non capita mai.. è che tu muoia nella tua dimensione mentre dormi. Così facendo saresti per sempre legato a questo mondo"
Oh, grandioso.
"E se per esempio...mi rompo un braccio?"
"Tutti gli infortuni, gravi o meno che siano, che ti capitano in una dimensione automaticamente ti capitano anche nell'altra.Quindi se ti fai un graffio nel tuo mondo, arrivi di qui con il braccio graffiato. Capito?"
Perché doveva essere così complicato?!
"Sì..ho capito.."
Mi guardo intorno per un secondo. Siamo nella stanza di Charming, insieme a noi ci sono due degli Orange-Men e uno strano animale.. Sembra un gatto con le ali..Lascio perdere e guardo altrove. La stanza è molto grande da comprendere la camera da letto, il bagno e un salottino, dove ci troviamo attualmente. Le pareti sono tinte di un azzurro tenue e tutto l'arredamento è molto moderno. Mi chiedo se in questo posto esista la scuola, se ci siano gli stessi problemi di lavoro, i negozi..
Sposto lo sguardo sulla Principessa, seduta sulla sua poltrona. Gli occhi azzurri coperto da un leggero velo di tristezza a causa di tutte questa situazione, le gambe lunghe e slanciate una accavallata sull'altra sono rigide così come la postura.
I lunghi capelli corvini sono raccolti in una treccia. Indossa un vestito di cotone bianco e semplice che si appoggia delicatamente sulle sue forme.
La sua voce, dolce e profonda mischiate insieme, mi riporta a guardarla negli occhi.
"Allora...? Pensi di poterlo fare..?"
Mi alzo, silenziosamente e mi dirigo verso una finestra. È notte e la città tace. Qualcuno di quegli esseri fa la ronda e l'oscurità regna sul pianeta Sole.
Mi volto verso Charming che mi guarda come se fossi la sua unica speranza e non posso evitare di far continuare a brillare questa flebile luce che si rispecchia nei suoi occhi.
"Sì..Penso di poterlo fare."


Mi sveglio frastornato. Mia madre sta cantando a voce decisamente alta. Non posso fare a meno di pensare a Charming. Il suo sguardo speranzoso e la sua straordinaria bellezza mi avevano spinto ad accettare questo.. 'incarico'..
Ho perso la connizione del tempo.. Non so che ore sono nè che giorno sia..
Scendo di sotto e saluto mia madre che invece di rispondermi urlando, mi guarda preoccupata.
"Sei sicuro di stare bene Joe..?"
"Si.. perché?"
"Sei molto pallido.."
Mh. Vediamo.. Che posso rispondere?

  • Sono tornato da un mondo parallelo e sono distrutto.

  • Potrei morire e non tornare più a causa di mostri giganteschi che devo sconfiggere.

  • Forse sto male.
     

    Penso che opterò per la terza..

    "Forse sto male.."

"Joe, senti.. è lunedì.. Non credi che potresti ingoiarti una tachipirina e andare a cercarti un lavoro? Seriamente, tesoro, non puoi stare qui in eterno. È ora che tu faccia qualcosa."
Non so se è più terrificante il fatto che mi abbia chiamato tesoro o che voglia che io mi cerchi un lavoro.
Comunque, data la sua strana calma, decido di acconsentire.
"Ok Ma'.. Senti.. ma.. a cosa si deve tutta questa calma?"
"Tuo padre aveva bisogno di rilassarsi un po'.. così..."
"Okok. Non lo voglio sapere."
Prendo un pancake e torno di sopra a vestirmi per poi uscire.

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Capitolo 8
*** Ho un lavoro! ***


Mi fermo davanti ad un negozio di abbigliamento in una città poco distante da casa mia. Guardo all'interno e devo dire che la commessa è davvero molto carina. Entro con lo scopo di trovare un lavoro e qualcuno con cui festeggiare o, in caso contrario, che mi consoli. Fingo di essere interessato ad un paio di pantaloni, finché la tipa non mi arriva alle spalle e con una voce che conosco fin troppo bene mi dice
"Posso aiutarla?" Giuro che questa ragazza mi manda in pappa il cervello. Ma non portava le pizze a domicilio??
"Chloe?!"
"Oh, ciao Joe." La guardo, è davvero sexy. Minigonna, calze di nilon nere, stivali col tacco e una maglietta a maniche corte arancione decisamente troppo stretta con attaccato il cartellino con il suo nome.
"Ma tu non consegnavi pizze?"
"Si ma, mi hanno licenziata.. Diciamo che mi hanno beccata nel bagno della pizzeria con.. bhe, col pizzaiolo.."
"Sei un caso perso. Senti, sto cercando lavoro..non è che c'è posto qui?"
"Ahahahahahahah. Aspetta, cerchi lavoro?" Ha le lacrime agli occhi dal ridere. Ma come è simpatica. Ovviamente, sono ironico.
Conversiamo per un po' e alla fine mi dice che,sì, un posto c'è. In cassa. Le dico che non ho una bella esperienza con le casse ma è l'unico posto libero. In più i miei turni combaciano con i suoi..
In circa un quarto d'ora mi trovo a parlare con il direttore del "Marcus' Chlotes". Dopo un'ora ho il lavoro. Torno da Chloe e le comunico che da domani sarò il suo nuovo collega e per tutta risposta mi dice che il suo turno finsce tra poco e che possiamo ad andare a festeggiare.
La accompagno nel camerino e la osservo mentre si toglie la maglietta e ne mette una scollata verde. Mi guarda con un sorrisetto malizioso e mi si avvicina lentamente. Mi appoggia una mano sul petto e mi sussurra che oggi sono molto attraente.
Non possiamo farlo qui! Anche se la cosa mi ispira parecchio.. Però, non so per quale motivo le dico di no. La prendo per mano e usciamo da lì con l'intenzione di andare a prendere un gelato.

"Vaniglia, cioccolato, fiordilatte e caffè!" Sorride felice al gelataio che mette il gelato nella coppetta. Io non prendo nulla e continuo a guardarla.
"Allora? Dove andiamo adesso?"
Mi rendo conto di avere lo sguardo fisso sul suo seno e lei scoppia a ridere compiaciuta. Decidiamo di andare al parco a rilassarci un po' e a svagarci. Ci sediamo su una panchina all'ombra, anche se non c'è molto sole oggi. Sole.. Mi ritrovo a pensare a Charming mentre Chloe mi parla del suo ultimo ragazzo. Ripenso ai suoi capelli scuri, ai suoi profondi occhi azzurri e mi sorprendo quando vengo invaso da un irrefrenabile desiderio di addormentarmi e di raggiungerla, di vederla e di sfiorarla di nuovo.
"Joe, mi stai ascoltando? Joe.. Ok, se non ti interessa basta dirlo." Dice stizzita. 
Le chiedo scusa e mi 'congedo' perché sono stanco e voglio andare a riposare. Così la lascio sola su quella panchina, sotto la pioggia che ha iniziato a scendere lenta e si posa sul suo viso. Corro per arrivare a casa il più presto possibile, arrivato spalanco la porta e urlo che ho trovato un lavoro poi mi fiondo di sopra e mi butto sul letto. Chiudo gli occhi e riesco ad addormentarmi dopo una buona mezz'ora. Mi lascio trasportare da quel vortice che presto mi farà vedere la Principessa.

E infatti mi ritrovo ai suoi piedi, alzo lo sguardo e con mia grande sorpresa è nuda. Resto imbambolato a fissarla, spalmato sul pavimento mentre lei con estrema tranquillità si infila un vestito leggero giallo e semitrasparente che le copre giusto quello che dovrebbe lasciare scoperto, mi porge la mano per alzarmi e mi accorgo di essere a pochi centimetri da lei.
Alle sue spalle ha un grande letto a baldacchino e la voglia di buttarcela sopra e riempirla di baci mi assale. Mi meraviglio per aver pensato a baciarla, invece che..,, bhe, avete capito. E mi chiedo se mi devo preoccupare. I suoi occhi azzurri sono fissi nei miei e sul suo viso si stende un piccolo sorriso. Sento le guancie avvampare e comincio ad avere molto caldo.

Charming mi prende una mano e la appoggia sul suo seno. Mi sussurra che può essere mia, mi sento svenire, ma sposto lentamente la sua mano e torno a casa mia.

 

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Capitolo 9
*** Il Vecchio Joe ***


Mi sveglio e mi chiedo perché mi sono fatto scappare un'occasione così. Che mi succede?
Prendo in telefono e chiamo Dylan, il mio migliore amico, per uscire stasera. Ho bisogno di liberare la mente e lasciare che il vecchio Joe ritrovi la sua strada. Insomma, pensate davvero che io possa diventare tenero e romantico?
No e non ci penso nemmeno! 
E poi, le storie "fisse" comporta dover fare il regalo a S. Valentino, il regalo per l'anniversario (senza contare i regali durante il resto dell'anno), passare con lei tanto tempo, dirle sempre che è bellissima e che è l'unica... Tutta una serie di cose che non fanno per me.
Non sono proprio tipo! E tra parentesi, non sono nemmeno ragazzo da "sei l'unica per me".
Al quarto squillo rispone.
"Joe..?" Ha il respiro affannato.
"Hey Dylan, stasera si esce."
"Ehm...a dire il vero... io sarei impegnato.. ti prego, sta' ferma un attimo.."
"E che dovresti fare?"
"Bhe.. ti ho parlato di Alicia, no? La mia ragazza....e..." No. Nonono. Non poteva avere una ragazza! Sarebbe finito tutto! Tutte le serate passate a fare a gara a chi rimorchiava di più, gli scambi di "coppia", le stronzate..
"Sul serio? Una ragazza?"
"Tesoro, aspetta un secondo.." Tesoro?! Dov'è finito il Dylan che conosco?!
"Hei,Joe.. senti, non stiamo insieme davvero. È che mi interessa sua sorella.. e.. Bhe, è tutta una tattica..Solo che non potevo dirtelo davanti a lei, avrei mandato a puttane tutto. Sì, per stasera è ok.. Mi inventerò qualche malattia temporanea. Comunque se vuoi te la presento, ha un fisico da mozzare il fiato, anche se di viso non è un granché."
Viso.. Occhi..Charming. Lei è perfetta, mi ritrovo a pensare. Joe, ripigliati.
"Ahahaha lo sapevo! Ci troviamo al solito posto per le 22." Attacco e lascio che il mio amico svolga la sua recita.


Scendo in cucina a farmi da mangiare e trovo mia madre con solo un grembiule addosso che maneggia un barattolo di nutella mentre mio padre è legato ad una sedia. Nudo.
"MACHECAZZO?!" Sbiancano.
"Oh cristo santo, esistono le camere! Sapete, quelle cose che hanno un letto e una porta! Con una serratura!"
"Joe, ehm.. oh mamma.. pensavamo fossi uscito..."
"Esco stasera.. E vi prego, non fatevi trovare qui di nuovo.."
Mio padre è rosso, si volta e balbettando mi chiede se volevo qualcosa..
"Veramente ero sceso a prendermi da mangiare, ma mi è passato l'appetito.."
Me ne torno in camera, sperando che perlomeno se ne vadano dalla cucina. Pensò che stasera non mangierò, non voglio altre spiacevoli sorprese.


Alle 21 entro nella doccia e lascio che l'acqua bollente mi scorra sul corpo.
Dopo essermi lavato con cura, mi metto l'asciugamano e aspetto che il vapore si dilegui e che lo specchio mostri la mia immagine. Mi faccio la barba e mi immergo in un bagno di profumo, torno in camera, infilo i mei boxer fortunati, un paio di jeans bianchi stretti e una camicia azzurra. Metto le scarpe e vado a sistemarmi i capelli. 
Guardo l'opera al completo e devo ammettere che non sono niente male.

 

Alle 22.15 io e Dylan siamo in macchina che ci dirigiamo al nostro pub preferito.
Entriamo e ci sediamo al bar a bere qualcosa. Gli racconto di Chloe e lui mi parla del suo piano per conquistare Lisa, la sorella di Alicia.
Dopo la 4 birra, ci buttiamo nella mischia e iniziamo a ballare.
Mi ritrovo il culo di una dea che struscia sul mio Amico e lascio che la serata si svolga come da copione. Ballo con la ragazza tutto il tempo, la bacio e la porto nel bagno. Le sfilo il vestito bianco decisamente corto e scollato e le faccio capire com'è stare nell'Olimpo. Mi dice che si chiama Linda e che ha bevuto troppo, mi parla del suo ragazzo che è a casa ad aspettarla. Mi rivesto ed esco, pronto ad addescare la mia prossima vittima.


A fine serata io e Dylan facciamo la nostra solita gara delle ragazze rimorchiate e come sempre vinco io, con la bellezza di otto ragazze più il bonus per la sveltina. Mentre Dylan solo sei e senza bonus! Andiamo a farci un giro per smaltire un po' e verso le 3 andiamo da lui. Arrivati a casa ci facciamo una doccia veloce e poi usciamo di nuovo per andare a mangiarci un cornetto al bar dove ci aspettano Chloe e altri nostri amici. 
Quando entro Chloe mi guarda malissimo, si alza saluta Dylan e poi mi prende per mano e mi porta fuori dicendo che mi deve parlare.
"Senti... Penso che questa storia sia andata avanti troppo tempo.. Joe, penso di essermi innamorata di te. Quindi, voglio che tu mi dica cosa hai intenzione di fare, perché io non posso più andare avanti così." Rimango spiazzato.. Non avevo mai preso in considerazione questa ipotesi e onestamente ci rimango male. A me Chloe faceva comodo.
"Chloe, sei bellissima. Ma lo sai come sono fatto.. Non mi lego a nessuna. Per cui, se ti sta bene continuiamo così, altrimenti chi si è visto si è visto"
"Non provi davvero niente per me..?"
"A parte una forte attrazione fisica e un bene amichevole, no."
"..Oh..Ok.." è delusa. Ma che ci posso fare? È comunque una mia amica e anche se sono stronzo, non mi sembra il caso di prenderla in giro.
"Senti, io torno dentro che ho fame. Tu resti qui?"
Dice di no e mi segue.
Mi siedo al tavolo con gli altri e mangio 3 cornetti con la nutella.
Alle 5 torno a casa e nonostante la sete non oso entrare in cucina. Salgo in camera mia e mi infilo nel letto completamente vestito, dopodiché crollo in un sonno profondo senza però sognare nulla.

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Capitolo 10
*** Sei qui. ***


"Joe..Joe.. svegliati..."
"Prendimi Char.. sono tuo.."
"Joe." Una voce stizzita mi giunge all'orecchio. Questa non è la voce di Charming.
"JOE."
"Mi alzo!" Oh, fantastico, buongiorno anche a te Chloe!
"Finalmente. È un'ora che ti chiamo! Alzati che faremo tardi al lavoro!"
Merda. Io ho un lavoro! Mi alzo dal letto un po' frastornato.. Non sono andato sul pianeta Sole ma ho sognato gli occhi di Charming.. tutta la notte.
Inizio davvero a preoccuparmi. Mi alzo dal letto ancora vestito e Chloe sorride divertita.
Mi sfilo la camicia e i pantaloni e lascio che lei mi guardi. Si alza e viene verso di me, mi appoggia le mani sul petto e avvicina lentamente le sue labbra alle mie.
Non riesco a fermarla, la tiro per i fianchi e la bacio con passione. Lascio che la sua lingua tocchi la mia, le mordo un labbro e le sfilo la maglietta. Farlo con lei non è mai stato così coinvolgente.
La prendo in braccio e la faccio sdraiare sul letto, continuo a baciarla sempre più preso, quando all'improvviso mi ricordo di cosa mi ha detto la sera precedente e mi blocco.
Sul suo viso si posa un'espressione delusa.
"C'è qualcosa..che non va Joe..?"
Divento serio all'improvviso, senza riuscire a capire il mio comportamento. Dovrei sbattermela e basta e invece no! Cos'è questo? Senso di colpa?
Cristo santo.
Mi alzo di scatto e le dico che dobbiamo andare. La vedo alzarsi controvoglia e decisamente triste, rivestirsi in fretta e passarmi davanti per poi scendere le scale di corsa. Mi vesto anche io e la raggiungo.


La mattina al lavoro sembra non finire più, entrano un sacco di ragazze carine ma non riesco a distogliere lo sguardo da Chloe. Che non mi degna di uno sguardo nè di una parola. Durante la pausa decido di andare da lei e parlarle.
Ma non sembra intenzionata a farlo, così dopo svariati tentativi rinuncio mandando a puttante tutta la mia pausa.


Sono in cassa che sto facendo pagare una signora quando all'improvviso una splendida ragazza viene verso di me e mi chiama per nome.
"Joe." No, non può essere lei. È impossibile.
"Cha...Charming...?"
"Ho bisogno di parlare con te."
Mollo tutto quello che stavo facendo ben sapendo che probabilmente verrò licenziato ma non mi importa. Voglio solo capire come faccia ad essere qui.
Le apro la porta e la faccio passare, senza più pensare a Chloe. Mi importa solo della mia Principessa.
Oh, Joe. Ma come parli?!
La porto in un parchetto e ci sediamo su una panchina, la guardo ammaliato. Le lunghe gambe sono scoperte fino sopra il ginocchio e un vestito rosso e non troppo largo le mette in risalto il seno. I suoi capelli sono sciolti e le cadono dolcemente sulle spalle, ma sono tirati indietro in modo da lasciare scoperta la fronte da una coroncina di fiori.
I suoi occhi azzurri sono leggermente truccati e stanno aprendo un varco nei miei.
Mi riprendo da quel piccolo stato di trance e le chiedo perché è qui, ma soprattutto come.
"Come tu puoi venire sul pianeta Sole, io posso venire sul pianeta Terra. Con la differenza che io posso decidere quando farlo, tu ci finisci ogni volta che dormi."
"Ah.. bene..E.. perché sei qui?"
"Ho bisogno di capire come sei nel tuo mondo, per verificare che tu sia quello giusto, che tu sia un ragazzo serio e responsabile. E soprattutto per verificare di aver fatto la scelta giusta."
Oh merda. Io sono l'esatto contrario!
Poi una domanda esce senza volere dalla mia bocca.
"Perché mi hai detto che saresti potuta essere mia l'altra notte?"
Lei scruta il mio sguardo per pochi secondi che mi sembrano ore.
"Era un test. Il primo di tre."
"Scusami?" Un test? Ma che cos'ero? Una cavia da laboratorio?
"Ho bisogno di tre prove per testare che tu sia adatto al tuo incarico, questa è la seconda. Sappi che so quando fingi. Riesco a percepirlo."
Evvai, di male in peggio. Non posso fare brutta figura, se lo facessi non la vedrei mai più.
"Ok, allora vieni con me." Le prendo la mano e la trascino (in modo figurato ovviamente). Lei si lascia trasportare e la porto a casa mia.
 

"E questa è camera mia..."
La guardo osservare tutto e potrei giurare di averle visto un sorriso nel guardare la foto di me da bambino coi miei.
Si volta a guardarmi e muoio dalla voglia di baciarla, di accarezzarla, di stringerla, di sfilarle quel vestito di dosso e farla mia. Mia e solo mia.
Mi sorride dolcemente e mi si avvicina lentamente. Mi appoggia le labbra ad un orecchio e mi sussurra flebilmente..
"So cosa provi. Lo provo da quando ti ho visto la prima volta, dal mio Pianeta, mentre stavamo cercando il nostro salvatore. Ti ho aspettato per tanto tempo..Ma.. non possiamo. Non ancora. Devo seguire un regolamento, che prevede che tu debba prima compiere un'eroica impresa. E poi potrai avermi.
Come se fossi il tuo premio, la tua ricompensa. Ma fino ad allora, dobbiamo tenere le distanze."
"Ma non ho intenzione di aspettare."
Le prendo i fianchi e la sbatto sul letto. Mi sdraio su di lei e le accarezzo i capelli, poi mi sporgo per baciarla, ma mi ritrovo a baciare il cuscino.

Se n'è andata, lasciandomi come un'idiota.

 

 

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Capitolo 11
*** Finalmente sei mia ***


Rimango perplesso e decido che forse è meglio così, anche se una parte di me mi dice che devo raggiungerla. Alla fine ha la meglio "il Joe che dice di no" e scendo in cucina a bere un bicchiere d'acqua. Controllo l'orario, sono le due del pomeriggio.
In casa sembra non esserci nessuno e la cosa, visto che devo scendere nella stanza degli orrori, mi rassicura. 
Apro il frigo e prendo l'ultima bottiglia di acqua naturale, il che significa che dovrò andare a fare la spesa.
Mi verso un bicchiere e lo bevo tutto d'un fiato. Riordino tutto e vado in salotto, mi butto sul divano e accendo la televisione.
Mentre sto guardando un programma noiosissimo, ma meglio di altri programmi che stanno trasmettendo a quest'ora, mi accorgo che il videoregistratore è acceso.
Collego la tv all'apparecchio e faccio partire il video. Sembra un porno..ma con ribrezzo noto che i protagonisti sono i miei genitori.
Spengo alla velocità della luce e torno in camera mia, accendo il pc e inizio a cercare qualche monolocale lontano da qui.

 

Dopo circa due ore di inutile ricerca, decido di mettermi a dormire dal momento che non ho nulla da fare. 
E poco dopo, eccomi ai piedi di Charming. Non ho ancora imparato ad "atterrare".
Mi alzo a fatica e la guardo. Mi fa un timido sorriso e mi saluta con un cenno della mano.

"Buongiorno Principessa!"
"Ciao, Joe."
Mi guardo intorno e sono nella sua stanza. La vedo dirigersi verso il bagno e sfilarsi dolcemente il vestito e infilarsi in una vasca da bagno enorme.
"Che fai lì? Non entri?"
Stava davvero parlando con me? Mi tolgo la maglia e rimango a petto nudo per un po', incerto su ciò che devo fare. Poi mi sfilo i pantaloni e mi avvicino a lei.
Mi sorride e mi dice che di certo non posso entrare nella vasca in quel modo. La guardo perplesso e lei, con fare malizioso, indica i miei boxer.
Inizio a balbettare chiedendole scusa, senza sapere il motivo e con imbarazzo sfilo anche quelli.
Entro nella vasca in fretta, per sfuggire all'imbarazzo e la sento ridere in modo dolce. Mi appoggio al bordo, distante da lei e restiamo così a guardarci. Finalmente trovo il coraggio di parlare.
"Allora..ehm...questa è un'altra delle tue prove? O.. ti sentivi sola e volevi qualcuno con cui farti un bagno?"
"Nessuna delle due."
"Quindi... non c'è nessun secondo fine?"
"Forse uno c'è.."
Si alza in piedi mostrandomi il suo corpo bagnato e si avvicina in modo sexy e malizioso, mi si mette davanti e mi ritrovo il suo seno in faccia.
Controllo a fatica i miei istinti chiedendomi, ormai di routine, perché sono fermo e non la sto già ribaltando nell'acqua.
Lei si abbassa e avvicina le sue labbra alle mie. Si muove con calma, lentamente facendomi stare con l'ansia per molti secondi. E poi, finalmente, mi bacia. Il sapore delle sue labbre sulle mie mi appanna la mente. È così.. buona.
Alla fine cedo e mi lascio trasportare dal mio istinto animale. Le prendo i fianchi e la tiro verso di me, continuando a baciarla e a giocare con le sue labbra.
Si mette seduta su di me facendo in modo che lei non possa appartenermi e la cosa mi manda in bestia. Così, senza rispondere delle mie azioni, la tiro con forza e dopo tanta attesa la faccio mia. Vedo le sue pupille dilatarsi non so se per lo stupore o per il godimento, ma non mi importa. Continuo a muovermi sempre più velocemente, facendomi cullare dai suoi gemiti.
Andiamo avanti per molto e non mi sono mai sentito così bene. Non voglio smettere, voglio portarla a casa mia, farla sdraiare sul mio letto e fare l'amore con lei. Voglio sentirla sdraiata su di me e accarezzarle la schiena., riempirla di baci e perdermi nei suoi occhi blu. È proprio strano detto da me. Prima che io possa sfogare tutta la mia eccitazione qualcuno bussa alla porta. Charming si alza di scatto, lasciandomi nell'acqua come un'idiota.
La osservo mentre si avvolge in un asciugamo, si ricompone più che più e chiude la porta del bagno. Rimango solo, ad ascoltare la conversazione.
"Va tutto bene.. davvero."
"Chi c'è di là?"
"Nessuno...chi vuoi che ci sia..?"
"Sei sicura?"
"Certo.."
Non conosco quella voce. Una voce rude, profonda e terribilmente grossa.
"Presto sarai mia moglie, voglio potermi fidare di te."
Moglie? Uououo. Lei è mia, bello.
Esco dalla vasca incazzato nero, prendo un asciugamano al volo e spalanco la porta pronto a prendere a pugni in faccia il tipo che voleva rubarmi la ragazza.


Respira Joe..Pensa.. Calmati.
Charming si è pietrificata e io con lei. Il "tipo" che vuole rubarmi la ragazza, è niente popò di meno, che uno di quegli esseri che io molto teoricamente dovrei prendere a pugni nelle palle.
Ha gli occhi gialli e il viso deforme, tutta quella corazza è un armatura che copre un corpo alto e muscoloso. In un nano secondo mi ritrovo scaraventato fuori dalla camera, nudo in mezzo al corridoio. Due Orange-Men mi fissano sconvolti, io cerco di spiegare ma li vedo fiondarsi in camera di Charming non appena la sentiamo urlare.
Che cazzo ho combinato.
Cerco di alzarmi, ma qualcosa me lo impedisce. Mi accorgo di essermi fatto parecchio male alla gamba e preso dal panico provo a muoverla, scoprendo con mio grande sollievo che non è rotta. Nonostante ciò, sembro un impedito. Faccio fatica a tirarmi su e dopo svariati tentativi entro nella camera zoppicando. Vedo Charming per terra e i due Orange-Men che combattono col mostro.
Narrivano altri dei nostri e la situazione si fa difficile. Cerco di avvicinarmi a Charming per aiutarla ma mi accorgo che è svenuta e che un rivolo di sangue scorre sulla sua guancia.
Non capisco più nulla, vengo sopraffatto dalla rabbia, mi alzo senza curarmi della gamba e vado verso quel coso. Tutti si spostano, scovolti. Mi trovo davanti a colui che si è azzardato a fare del male alla mia Principessa e senza esitazione gli sferro un pugno nelle parti basse. L'armatura si piega, ma non lo scalfisce. Rimane lì a guardarmi, ridendo.
Io non sento il minimo dolore e sferro un'altro pugno, questa volta molto più forte ma al ginocchio. Un sonoro crack si spande per tutta la stanza, la gamba inizia a farsi sentire e cado a terra accompagnato dall'urlo di dolore del Coso. Gli Orange-Men lo accerchiano e riescono ad immobilizzarlo e a portarlo fuori.
Mi affianco a Charming dolorante, la abbracio e mi svengo.

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Capitolo 12
*** Per te sono la Principessa Charming. ***


Quando mi riprendo sono ancora sul pianeta Sole, ma al momento non mi importa. Ho una gamba fasciata e sono in una stanzetta illuminata da dieci ceri. Mi alzo di scatto e devo soffocare un urlo di dolore. La gamba mi fa davvero male. Di fianco al letto trovo due di quelle che sembrano stampelle, così le prendo e mi ci appoggio. Arrivo alla porta della stanza e la apro rischiando di cadere. All'uscita di guardia trovo due Orange-Men e chiedo dov'è Charming. Mi rispondono che la Principessa è nella sua camera a riposare, ma da dove sono ora non so raggiungerla. Così mi trovo a chiedere informazioni per trovare la stanza di un palazzo ad uno dei due bestioni. Ha la voce bassa e mi guarda sempre dritto negli occhi, sostengo lo sguardo rendendomi sicuro di me. Mi spiega che ciò che è successo avrà dei risvolti negativi e che molto probabilmente ho dato inizio alla guerra.
Stando a quel che mi dice, il mostro a cui ho fratturato un ginocchio era il futuro marito di Charming e il matrimonio era nientemeno che una possibile tregua.
Che io, tra parentesi, ho mandato a puttane.
Ancora non mi è chiaro però come io possa avergli rotto un osso con un pugno, piegando l'armatura e senza avere il minimo graffio sulla mano.
Così lo chiedo a Ice (l'Orange-Man) e mi spiega che ho dei poteri speciali che verrano fuori al momento opportuno. Gasatissimo mi dirigo verso la camera di Charming per assicurarmi che stia bene. Dopo un'ora la trovo. (Già.. in quanto ad orientamento non vado forte.)
Mi immobilizzo di fronte alla porta, senza sapere cosa fare.
Non è tanto difficile, Joe. Bussa.
Busso. Piano,con imbarazzo poi un po' più forte e deciso. 
Non sento risposta, così decido di aspettare qualche minuto..
Dopo dieci secondi sono dentro la camera.
Charming sta dormendo, così mi avvicino a lei e mi ci sdraio di fianco.
Inizio ad accarezzarle la testa, il viso, un braccio.. Finché si sveglia, mi sorride e poi la sua espressione si fa dura e si alza a sedere urlando che sono un cretino, un'inetto, un buono a nulla, che non avevo obbedito e che ora per colpa mia era in serio pericolo la vita di molte persone. A testa bassa mi alzo dal letto, riprendo le mie stampelle ed esco dalla camera chiudendo la porta prima che lei possa finire di dirmi che si fidava di me. Mi sento un completo idiota. Finalmente era mia e come un bambino avevo rovinato tutto. So che dovrò sudare sette camicie prima di poterla stringere di nuovo.
Torno da Ice a mo' di cane abbandonato e come se fossimo amici dalla nascita gli racconto come mi sento.
Lui resta impassibile e annuisce ogni tanto, senza spiccicare parola.
Rassegnato rientro nella mia stanzetta, mi sdraio sul letto e mi addormento.

 

Mi risveglio parecchio scombussolato e mi rendo conto di essere ancora nella stessa stanza. Preoccupato esco di corsa, inprecando per non aver preso le stampelle.
"ICE!"
"..Si...?"
"Che cazzo ci faccio ancora qui?! Io dormivo. MI SONO ADDORMENTATO. Perché non sono sulla Terra?!"
"..Purtroppo il tuo svenimento ha creato una sorta di pausa.. Quindi potrai tornare nel tuo mondo domani."
"MA CHE CAZZO?! DOMANI?!"
"Sì"
"Sei di molte parole, eh."
"..."
"Vabbhe, grazie. Charming?"
"Nella sua stanza"
Rientro a prendere le stampelle e torno da lei.

***

"Char ti prego ascoltami.."
"Chiariamo subito che io per te sono la Principessa Charming. Non Char. E poi non ho nessuna intenzione di ascoltarti. Hai rovinato tutto Joe! E ora l'unica speranza che avevo di salvare il mio pianeta è svanita nel nulla!"
"Ma non ero io la 'tua ultima speranza' ?"
"..."
"Bene. Senti, potresti spiegarmi per quale motivo mi hai scopato?"
"Non usare questi toni con me. Portami rispetto. E poi che significa?"
"Mi prendi in giro?"
"No."
"Nella vasca...."
"Nel nostro paese è un segno di fiducia."
"Ah grandioso! E come si dice quando una persona è fortemente attratta da un'altra tanto da volercisi unire?" Wow Joe, che descrizione.
"Quella è un'unione d'amore, non esiste in questo paese un'unione di quel tipo solo per piacere o semplice attrazione. Nel nostro paese è concepita solo dopo due anni dal matrimonio."
"Ma stiamo scherzando?! Io non ho capito.. seriamente. Scusa, il gesto è lo stesso!"
"Ero seduta."
"E quindi?!" Questa ragazza mi manda al manicomio,seriamente.
"Quindi è segno di fiducia. La donna sdraiata con sopra l'uomo è segno di rispetto e fedeltà da parte della donna nei confronti dell'uomo, mentre da parte dell'uomo è segno di protezione e sicurezza nei confronti della donna."
"Ah e di traverso?!"
"Come?"
"Niente."
"..."
"Comunque nel mio mondo è diverso e sai, pensavo fossi così anche qui. Quindi pensavo che tu fossi mia. Per quello quando ho sentito il tipo dire che saresti diventata sua moglie mi sono..ehm.. Bhe, non devo di certo darti spiegazioni."
"E invece devi! Il futuro del mio pianeta è in pericolo ed è solo colpa tua!"
"Pensi che lo abbia fatto apposta?! Che cazzo ne sapevo io che stare seduta significava fedeltà e che stare sotto amore?!" Lo dico imitando la sua voce prendendola in giro.
"JOSEPH. Non accetto che mi si parli in questo modo. Fuori dalla mia camera."
"Char."
"FUORI."
Fanculo, principessina del cazzo.
No ti prego, non guardarmi così. Ok. È meglio se esco.
Mi fermo sulla porta e mi volto a guardarla.Una lacrima le scorre lieve sul viso.
Mi sento stringere lo stomaco, così torno indietro e la abbraccio. Lei resta ferma senza fare nulla e io affondo la testa nei suoi capelli ispirando tutto il suo dolce profumo. Le do un piccolo bacio in fronte, la guardo dritta negli occhi pensando a quanto vorrei dirle che mi piace, che non ho mai provato nulla di così forte in tutta la mia vita e poi me ne vado.

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Capitolo 13
*** Io invece ti facevo molto più stronzo ***


Girovago per il palazzo ancora un po', camminando a fatica, poi decido di fare qualcosa che, col senno di poi non avrei fatto. Esco.
Sì, esco da quel palazzo. Quel luogo in cui ho Charming così vicina ma così lontana.
Certo, ciò comporterà non vederla mai più ma voglio capire che cosa succede qui.
Mi muovo furtivo in quel labirinto fino a ritrovarmi davanti ad un portone molto grande con uno strano disegno inciso sopra. Appoggio la mano sulla maniglia, sto per aprire quando qualcosa mi blocca. E, stranamente, penso.
Penso che se ora apro questa prota il palazzo risulterebbe visibile, penso che se ora apro questa porta darò il via decisivo a questa assurda guerra, penso che se ora apro questa porta probabilmente consegno la vita di Charming nelle mani di quei "cosi". Così mi fermo e faccio marcia indietro.
Mi trovo nuovamente di fronte alla porta della camera della mia Principessa, è strano che in un modo o nell'altro finisco sempre da lei.
Busso con forza, fino a diminuire la potenza e a supplicarla di farmi entrare.
La sento alzarsi per venire ad aprire.
Eccoli, i suoi occhi. Non piange più, si è ripresa. Spiazzato dall'intensità di quello sguardo severo, triste, preoccupato e stranamente sereno, inizio a balbettare parole di scuse, frasi senza senso e inutili convenevoli.
Poi lei mi zittisce con un gesto e mi fa cenno di entrare.
Cerco di assumere una faccia da cucciolo e rimango in piedi, di fronte a lei.
Mi si avvicina e inizia a parlarmi con voce ferma.
"Non so perché hai reagito così, sta di fatto che non ne avevi il diritto. Non ti chiederò scusa per il mio comportamento perché te lo sei meritato. Ma ho troppo bisogno di te, tutti hanno troppo bisogno di te, perché io ti rimandi da dove sei venuto e faccia in modo di non vedere mai più la tua faccia. Quindi, se per aiutare me e il mio popolo, hai bisogno che io mi conceda allora d'accordo. Poi però, una volta finito tutto, non ti rivedrò più. Non azzardarti mai più a farti vedere da me. Sono stata sufficientemente chiara?"
Ebete. Coglione. Deficiente. Testa di cazzo. Sì, sono tutte queste cose e forse di più.
Che cosa ho combinato? E ora? Che devo fare? Dirle qualcosa tipo: sì ok dammela ma non ti assicuro di salvare il tuo pianeta, anzi probabilmente finirò ammazzato nell'arco di un'ora, ma guarda il lato positivo, non mi vedrai più!
Dandole magari una pacca sulla spalla.
Mentre io sono perso nei miei pensieri, lei inizia a spogliarsi assumendo un comportamento sensuale e malizioso, ma glielo leggo negli occhi che non ne ha la minima voglia.
Si avvicina a me, completamente nuda e resto immobile, senza sapere cosa fare.
Mi bacia, le sue labbra sono così buone, così morbide, così dolci. Potrei vivere solo dei suoi baci.
Sento la sua lingua toccare la mia e mi lascio andare a quel bacio molto intenso per me, ma senza senso per lei.
Mi ritrovo sul letto con lei sopra di me, sento le sue mani che mi sfilano la maglietta e mi carezzano il petto, alzo lo sguardo e rimango pietrificato nel vedere che la mia Principessa ha gli occhi lucidi e che sta trattenendo le lacrime. Mi sento lacerare il petto, sento il mio cuore farsi in mille pezzi e poi nulla ha più senso.
Le prendo i polsi e la sposto, forse con troppa poca delicatezza. Lei mi guarda, con quegli occhi d'Angelo che si ritrova.
"Mi.. mi dispiace, ok? Io.. io ti prometto che farò tutto il possibile per il tuo popolo e poi non mi vedrai mai più. Non..non devi fare questo..io..non sono così stronzo..e... Per favore, rivestiti."
La guardo alzarsi, il suo corpo perfetto sembra danzare. Si infila il suo vestito rosa pallido e torna a sedersi vicino a me.
Trafigge i miei occhi coi suoi e mi travolge con la sua voce.
"Io invece ti facevo molto più stronzo." L'ha detto davvero? "Ti ringrazio per avermi fermata. Ora, penso che tu possa ritornare sul tuo pianeta."
"D'accordo." Mi alzo, e mi volto verso di lei ancora una volta. Poi mi chino a baciarle la mano e me ne vado.
Entro nella mia stanzetta e mi addormento.


Mi risveglio nella mia stanza, mi guardo intorno e mi appoggio una mano sulla pancia.
"Merda. Mi sono scordato la maglietta."

 

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Capitolo 14
*** Se hai bisogno, devi solo premere il bottone. ***


Mi alzo dal letto e mi dirigo in bagno. Un conato di vomito mi pervade e mi svuoto. Rimetto come un bambino e istintivamente scoppio a piangere. Il che non è da me. Sento mia mamma bussare alla porta, preoccupata.
"Tesoro.. ti senti bene?"
Non ce la faccio più e crollo. Piango disperatamente singhiozzando e dicendo a mia madre che no, non sto bene per niente.
Lei entra e mi abbraccia, non abbiamo mai avuto momenti simili. Il nostro rapporto si basava sempre su scomode conversazioni e inutili convenevoli. Tutto accompagnato da una dose di arroganza e maleducazione.
Continuo a piangere senza fermarmi così mia madre mi da un piccolo bacio in testa e mi invita ad alzarmi dal pavimento, mi porta in camera e scende a prepararmi una tazza di te.
Vorrei dirle che non ho bisogno di un te, ma della mia Principessa. Poi mi blocco.
Che diamine stava succedendo? Dov'era finito il "Vecchio Joe"? Non potevo farmi travolgere dalle emozioni.
Mi alzo dal letto, mi infilo una maglietta e vado in bagno a lavarmi i denti.
Poi scendo le scale, passo in cucina da mia madre ringraziandola e dicendole che non mi va il te. Le do un bacio ed esco a fare due passi.


Dopo circa un'ora decido di andare al bar in centro a bere qualcosa.
Quando entro riconosco una figura familiare seduta ad un tavolino, mentre sorseggia una birra.
Mi avvicino e la saluto. Ricambia e mi fa cenno di sedermi.
"Hei.."
"Hei. Tutto bene?"
"Sì, grazie.."
"è un po' che non ti vedo in giro, successo qualcosa?"
"Ho avuto da fare e non mi sentivo molto bene. Bhe, che mi racconti?"
"Ho lasciato il mio ragazzo."
"Come mai?"
"Mi ero stancata. Sai, sto cercando qualcuno con cui avere una relazione decente. Qualcuno che ami me, non le mie tette."
Non riesco a trattenere una risata.
"Mi dispiace per quello che è successo...tra noi intendo..."
"è tutto passato, stai tranquillo. Ora scusami, ma devo andare. Ci vediamo in giro, ciao Joe."
"Vuoi che ti accompagno?"
"No, non ce n'è bisogno, grazie comunque." Mi sorride
"Allora...ciao Chloe..."
Mi fa un cenno con il capo, poi si alza e se ne va.
Rimango solo, come un coglione.

 

Qualche ora dopo sono ubriaco marcio e vedo che una ragazza si avvicina al mio tavolo. Ride come un'oca e continua a provarci in modo palese mostrandomi spesso e volentieri il seno semi coperto da una maglietta piuttosto scollata.
Penso che un giretto esplorativo su questa ragazza lo farei molto volentieri. Magari le metto un sacchetto in testa però, perché di viso è orrenda.
All'improvviso dal nulla compare un bestione di due metri per due che si affianca alla ragazza e inizia a incazzarsi. Con me.
Blatera qualcosa a proposito di provarci con la sua "tipa", poco dopo mi ritrovo con il naso sanguinante. Mi alzo barcollando e faccio per andarmene quando qualcuno mi afferra per le spalle e mi ributta in terra. Non capisco nulla, sono frastornato. Poi, qualcuno inizia a prendermi a calci in un fianco, non riesco a reagire e resto lì per terra immobile.


Quando mi risveglio sono in un letto d'ospedale. Non so che ore sono, nè perché sono qui.
Un'infermiera davvero molto sexy entra nella stanza e, essendosi accorta che sono sveglio, mi chiede come sto. Mi spiega che il ragazzo mi ha fratturato due costole e che non potrò muovermi per almeno cinque giorni. Impreco mentalmente.
La ragazza mi dice che se ho bisogno di qualcosa devo solo premere il pulsante di fianco al letto. Dopo avermi rivolto un sorriso se ne va e io seguo il suo culo con lo sguardo.

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Capitolo 15
*** Il Tipo e la Fighetta ***


Sono le tre di notte e non riesco a dormire. Ho premuto questo fottuto bottone sette volte nella speranza di rivedere l'infermiera sexy, ma per tre volte è arrivata una decisamente fuori dai miei standard e per le restanti quattro un dottore mezzo gay.
Che palle, quella fighetta mi ha imbrogliato. Mi annoio da morire. Dov'è mia madre? Perché non è qui? Almeno avrei fatto qualcosa, tipo litigare con lei perché ho bevuto e mi sono fatto pestare. 
E Chloe? Perché lei non è qui? Mi avrebbe coccolato.
E quello stronzo di Dylan? Dove cazzo sono finiti tutti?
Oh, già. Sono le tre di notte.
Il sonno ha deciso di andare a farsi un giro, lasciandomi solo. Così, non posso nemmeno vedere Charming. Anche se non sarei molto utile con tre costole rotte.
Certo che sono proprio uno stronzo. In effetti, pensandoci, fino a poco fa sembravo un depresso innamorato e ora ci sto provando con la mia infermiera. Bhe, direi che il "Vecchio Joe" non se n'è andato proprio del tutto!
Mi guardo intorno cercando qualcosa da fare ma non c'è nulla. Poi, qualcosa sconvolge questa pallosa serata. 
"Senti, non è il momento. Stiamo lavorando, Matt. Parliamone domani."
"Janet, ti prego.. mi manchi.. ho bisogno di te..."
"Ho detto non ora."
Mh, la cosa si fa interessante. Oh cazzo, ma quella è la mia infermiera!
"Sono stato uno stronzo, hai ragione! Ma sono cambiato, te lo giuro!"
"Matt, davvero. Possiamo parlarne in un altro momento?"
Sento dei passi venire verso la mia stanza, così fingo di dormire.
La Fighetta viene a controllarmi e dietro di lei ,come un cagnolino, il tipo.
"Janet.. Riproviamoci."
"Cristo santo, Matt. Sto cercando di lavorare!"
Ti lavorerei io... se potessi. Oh no. Ho tre costole rotte. Ciò vuol dire niente sesso per cinque giorni. Perché non sono morto?!
Uououo. Che stanno facendo questi due? A quanto pare il tipo le ha ficcato la lingua in gola cercando di rimediare, ma la Fighetta è tosta e gli ha dato una ginocchiata nelle palle lasciandolo agonizzante per terra e andandosene sculettando.
Il tipo si alza a stento e si siede sul lettino di fianco al mio, è assorto nei suoi pensieri così penso di fargli un bello scherzetto.
Rimango immobile per qualche secondo, poi all'improvviso, urlo. Il tipo si ribalata per lo spavento e cade per terra, io scoppio a ridere piangendo per il dolore causato dalle risate. La Fighetta entra di corsa e rendendosi conto di ciò che è appena successo lascia che un piccolo sorriso comparga sul suo volto. Poi mi guarda.
"Tutto a posto?"
"Si grazie, ma mi fa male il petto."
"Lascia che controlli"
La vedo muoversi verso di me con fare accativante mentre il tipo è diventato verde di invidia.
La Fighetta mi passa le mani sul petto delicatamente, in modo provocatorio.
Io sorrido soddisfatto e lei pure.
Poi si alza e sorridendo mi dice che è tutto a posto e che passerà domattina per prima per controllare che io stia bene.
Butto l'occhio di fianco a me e mi accorgo che il tipo non c'è più.
Lei mi sorride di nuovo e mi ringrazia, poi torna in corridoio dove il tipo la sta aspettando per farle una scenata. La sento ridere e penso che il suo carettere mi piace.
Sento solo due cose prima di addormentarmi stranamente: "sei una troia" e un sonoro ceffone.

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Capitolo 16
*** Ice & Me ***


Mi sveglio dopo un'ora e mi sento frastornato. Provo spesso questa sensazione ultimamente. Mi stropiccio gli occhi e sposto lo sguardo al mio fianco e per poco non cado dal letto.
"I..Ice..? Che ci fai qui?"
"Mi manda la Principessa"
"Per quale motivo.....?"
"Non ti abbiamo visto e abbiamo pensato che ti fosse successo qualcosa. Pensavamo bene, come vedo."
"Sempre molto simpatico tu eh..Sono stato picchiato e ho tre costole rotte."
"Mh."
"Bhe, mi fai dormire? Sono quasi le cinque del mattino..non so se rendo l'idea."
"Devi venire con me."
"Mi prendi per il culo? Anche se venissi non sarei molto utile in queste condizioni."
"Abbiamo le giuste cure."
"Anche qui." Dico imitando la sua voce da sono-figo-solo-io.
"Non mi sembra."
"Sgrunt."
"Starò qui finché non dormirai."
Mi viene in mente un'idea brillante. Sono annoiato e voglio ridere un po'.
"Ma io senza qualcuno che mi canta una canzone non dormo..."
"A palazzo non ne avevi bisogno."
Merda.
"Bhe, se vuoi che venga con te dovrai cantare."
Ah-ah stronzo!
"Ok. Suuuul piaaaneeeta Sooooleeeee.."
"FRENA. TI PREGO SMETTILA. A parte che sei stonatissimo, e poi che cos'è questa..questa...questa sottospecie di tortura medioevale?!"
"Io canto molto bene. E conosco solo questa melodia."
"Melodia?! Ok.. senti.. balla."
Lo vedo iniziare a muoversi come se fosse una scimmia e scoppio a ridere senza controllo. Lui si ricompone immediatamente e torna ad essere serio.
"Eddai, stavi ballando cosi bene.." Ho la lacrime agli occhi per lo sforzo e il dolore.
"Andiamo."
"Cosa? Nono. Non sto bene, non so se hai notato!"
"Non importa ti cureremo."
"No grazie."
"Charming ti curerà."
"Che ci facciamo ancora qui?! Susu zitto, devo dormire!"

 

Mi sveglio in una stanza simile a quella dell'ospedale e con grande piacere vedo un'infermiera girata di spalle con un fisico pazzesco. Inizio a fare fantasie sul suo fondoschiena ma si volta a guardarmi e non riesco a trattenere un urlo. Il suo viso è come quello di una rana solo un po' più viscido e rugoso. Gli occhi grandi e gialli mi guardano stupiti, la bocca larga e sottile si torce in un'espressione delusa.
"Ho quasssssssi finito" Ho no. La lingua da serpente no!
"Faccio da solo, grazie!" Mi alzo dal letto in fretta e furia e con mia grande sorpresa scopro che le mie costole sono tutte intere!
"Forssssse dovressssssti asssssspettare..."
"NO. Sono di fretta. Addio!"
Esco da quella stanza in meno di cinque secondi e inizio a correre senza sapere dove sto andando, finché non sbatto contro qualcosa. Alzo la testa e mi accorgo che Ice è in piedi di fronte a me che ride soddisfatto.
"Perché ridi?!"
"Chi la fa la aspetti."
"Tu...brutto..." Gli salto al collo e inizio a prenderlo a pugni sulla schiena. Lui per tutta risposta riprende a camminare versa la sua meta. Dopo circa un quarto d'ora sono distrutto ma non demordo. Lui, giunto a destinazione mi solleva con un braccio e mi rimette a terra.
"Ora fai il bravo bambino."
Sto per rispondere quando la porta che abbiamo di fronte si spalanca ed esce Charming.

 

 

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Capitolo 17
*** Un nuovo amico ***


"Non abbiamo più tempo. Tra meno di cinque giorni, si scatenerà l'inferno. Joseph, per ora non puoi tornare sulla Terra. Ice, chiama gli addestratori speciali deve imparare a combattare in un solo giorno. Raduna anche tutti gli altri e portali nell'atrio, devo parlare con tutti."
La guardo tornare nella sua camera, senza degnarmi di uno sguardo. Da li in poi non capisco più nulla. È tutto un susseguirsi di azioni veloci e frenetiche, vengo sbattuto avanti e indietro per tutto il palazzo fino a trovarmi in un'enorme stanza bianca. Di fronte a me, appesi al muro, ci sono ogni tipo di bersagli con forme e misure diverse; la stanza è quadrata e appoggiato su un muro laterale c'è un lungo tavolo pieno di armi. Mi si avvicina una donna di altezza normale, coi capelli corti e neri e gli occhi di un verde smeraldo pietrificante (in senso positivo).
"Tu, ragazzino. Hai mai maneggiato un arma?"
"Ehm..In realtà..."
"Grandioso! Prendi la prima che trovi su quel tavolo e seguimi, svelto."
Continuo a capire poco, mi avvinco per prendere l'arma e quando mi volto non vedo la donna.
"Ragazzino, vedi di muoverti!"
"A..arrivo!"
"Perfetto, posizionati su una delle x e cerca di centrare il bersaglio."
Abbasso lo sguardo e noto una linea di x rosse disegnate per terra, mi metto su una di queste e fortunatamente mi accorgo che il mio bersaglio è di fronte a me, poco distante.
"Che vuoi che sia!"
All'improvviso la donna preme un pulsante e la sfilza di 'pupazzi' inizia a muoversi a destra e a sinistra in maniera convulsa. Sparo un colpo e non ne prendo nemmeno uno. NEMMENO UNO.
Decido di riprovarci ancora, ancora e ancora. Al mio quaro tentativo riesco a prendere il braccio di un pupazzo. Esulto, trionfante!
"Bene ragazzino. Ora intensifichiamo la prova."
"Intensificare?!"
I pupazzi iniziano a muoversi anche avanti e indietro creando un disordine impressionante.
Miro e sparo. Niente. Ci riprovo, niente. Poi, in preda al nervosismo, sparo un colpo a caso. Il meccanismo si blocca all'istante, la donna si avvicina raggiante.
"Bravo, ragazzino! Ne hai centrato uno in pieno!"
"Oh, figo. E quale sarebbe?"
Mi fa cenno di seguirla in mezzo a tutti i pupazzi fino a che ci ritroviamo di fronte a uno di quelli, in ultima fila. Uno che se ci avessi provato, non avrei mai preso. La donna si avvicina e mi mette una benda.
"Hei, hei! Che fai!?"
"Devo concentrare un allenamento di vari mesi in un'unica giornata, so quello che faccio. Ora cerca di attivare l'udito e spara in direzione del nemico."
La sento azionare il pulsante e uscire dalla stanza. Metto le mani alla benda ma non riesco a toglierla. Mantengo la calma e ascolto. Uno strano 'zzz' mi arriva all'orecchio sinistro quindi mi volto e sparo un colpo. Non so se l'ho centrato o meno, sta di fatto che ne sento arrivare un altro a destra e sparo di nuovo.
Non so quanto tempo abbia passato lì dentro, so solo che sono sudato e disfatto. Sento aprirsi una porta e avvicinarsi qualcuno che mi toglie la benda.
Mi guardo intorno e noto che quasi tutti i pupazzi sono stati colpiti.
La donna mi sorride soddisfatta e mi scruta.
"Da che pianeta vieni?"
"Terra."
La sua espressione stupita e sconvolta mi fa scappare una risata.
"Non abbiamo ancora finito, vieni con me."
Si fa largo tra le mie vittime e apre una porta blindata sull'altro muro laterale.
Entro dopo di lei e noto delle strane gabbie giganti, coperte da un telo molto spesso. In quella stanza regna il silenzio e la donna si muove in modo cauto, incitandomi sottovoce a fare lo stesso. La vedo parlare con una guardia che si alza a prendere un paio di chiavi. La stanza è interamente rivestita di un materiale molto resistente e la cosa mi preoccupa. La guardia ha aperto una gabbia e ha tirato fuori un mostro alto circa tre metri con una brutta faccia raggrinzita e gli occhi assassini. Ammetto che mi sto pisciando sotto, dal momento che ho capito le intenzioni di quella pazza.
"Seguimi ragazzino" Entra in un'ulteriore stanza e inizio a chiedermi quanto sia grande questo palazzo.
"Ora, dovrai lottare. Hai due scelte: o vivi o muori. Ti aspetto fuori."
"Hei hei hei..aspetta un secondo! Con che cosa lo uccido?! Non ho armi!"
"Trova un modo. A dopo!"
La guardia libera il mostro e esce di corsa dalla stanza. Rimango imbambolato in mezzo alla stanza senza sapere cosa fare. Mi guardo intorno e la stanza ha preso le sembianze di una giungla, il mostro è ancora di fronte a me immobile. Faccio un passo producendo uno scricchiolio sinistro e facendo voltare inevitabilmente il mostro che mi guarda con gli occhi iniettati di sangue.
"Caaaazzoooooo..." inizio a correre come un forsennato, con l'affare alle calcagna. Mentre mi dimeno urlando come una femminuccia trovo un bastone di dimensioni piuttosto grandi e all'apparenza robusto. Lo raccolgo e mi volto per darlo in testa al mostro. Ma non c'è.
Sento la paura crescere dentro di me, l'ansia percorre ogni millimetro del mio corpo cerco una via di fuga e la trovo in un albero abbastanza alto. Tiro fuori tutte le mie doti che avevo da bambino e inizio ad arrampicarmi fino in cima.
La paura si placa lievemente quando vedo il mostro tentare, invano, di arrampicarsi per raggiungermi. La cosa passa in fretta poiché dalla schiena del coso escono due ali lunghe quanto un aereo e il mio cervello inizia a ragionare velocemente.
Purtroppo il tempo a mia disposizione scade in fretta e mi ritrovo faccia a faccia col mostro. Resto immobile, aspettando di morire.
Per qualche grazia divina, accanto a me c'è un piccolo frutto, lo raccolgo e lo lancio in bocca al mostro che apprezza il gesto.
I suoi occhi diventano di un colore grigiastro e si avvicina a me affettuosamente.
Mi guarda ed è come se mi dicesse grazie. Trovo un altro frutto e catuamente lo raccolgo, per poi porgerglielo.
Se lo mangia gustandolo per bene per poi darmi le spalle facendomi capire di salire su di lui. Goffamente ci riesco e mi riporta a terra. Gli do una pacca amichevole sul dorso e la giungla intorno a noi scompare, mostrandomi la porta dalla quale ero entrato. Busso per farmi aprire ed esco da lì affiancato dal mostro che sembra un cane da guardia.
La donna mi guarda esterrefatta e dopo averle rivolto un sorriso dafurbetto le dico
"Bhe, direi che l'allenamento è finito. Dove posso mettere il mio amico?"

 

 

 

 

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Capitolo 18
*** Io ti amo ***


Ormai è questione di minuti. I nemici hanno deciso di attaccare, sono tutti pronti, tutti tranne me. Sono nella mia stanzetta con Dino, il mio nuovo amico. È così simpatico! In quanto a bellezza però lascia un po' a desiderare..
Vorrei poter andare da Charming, prenderla in braccio e baciarla all'inifinito. Ma so che se lo facessi, verrei solo pestato ed umiliato.
Poi mi viene un'idea. Esco dalla stanza e chiamo l'Orange-Man lì fuori chiedendogli di far arrivare Ice, urgentemente. Rientro e inizio a parlare con Dino, dandogli le informazione per la missione; dal momento che sembra poco convinto sono costretto a dirgli del mio amore per Charming e della nostra "storia impossibile", cede e decide di aiutarmi. È assurdo come riesca a farsi capire senza bisogno di parlare.. 
Poco dopo arriva Ice ed entra senza bussare, massì tanto la privacy è andata a farsi fottere.
"Amico mio!"
"..."
Che palle..
"Mi servono una penna e un pezzo di carta"
"Non capisco"
"Una penna..."
"D'oca? D'anatra? Di struzzo?"
"Di struzzo?! Una penna..sai, quei piccoli tubetti in cui è presente dell'inchiostro e si usano per scrivere..."
"Non le abbiamo. Usiamo solo penne d'oca, o d'anatra o.."
"Sìsì ho capito. Portamene una e un pezzo di carta"
"Pezzo di carta?"
"Ma porca eva. Qualcosa per scrivere ok?!" e gli mimo il gesto, sperando che capisca.
Esce senza dire una parola e torna dopo qualche secondo con ciò che gli avevo chiesto

***
Pov Charming

"Non resisto più ho bisogno di te". So da chi è questo biglietto. E non potrei essere più d'accordo, ma non posso. Io sono una principessa, non posso di certo intraprendere una relazione con uno qualsiasi, di ceto minore e di un altro pianeta. Devo tenere alto il mio onore. Anche se...Quegli occhi, quel suo modo di fare, le sue mani, i suoi sorrisi...
Prendo il biglietto e lo getto, dopo averlo stracciato. Poi indosso il mio vestito più bello, lungo fino alle ginocchia, semi trasparente, che lascia le spalle scoperte e mi dirigo verso la stanza di Joe.

Pov Joe

"Principessa.."
Non posso crederci. È venuta, è venuta davvero. Ed è bellissima.
"Posso entrare?"
"Certo"
Mi faccio da parte e la accolgo nella mia piccola stanza; con un cenno dico a Dino di uscire per lasciarci soli, dopo varie opposizioni nuovamente cede ed esce.
E restiamo soli, io e lei. Per davvero, per la prima volta.
"Joseph..probabilmente tra qualche ora moriremo, non voglio che tu sia bloccato in questa dimensione per sempre.. Voglio che tu dorma, e torni nel tuo mondo. Non lascerò che tu corra dei rischi inutilmente, ho sbagliato fin dall'inizio questa non è la tua battaglia, ma la mia, del mio regno, tu non centri nulla e io ti ho coninvolto inutilmente. Mi dispiace. È il momento per te di tornare a casa."
"No. Non tornerò. Devo restare, per Dino, per Ice e...per te. Io...ti amo."
L'ho detto sul serio? Bene, ora sono nella merda. Ora non vorrà più vedermi, se ne andrà, farà in modo che io mi addormenti e non la vedrò mai più. È giusto così, in fondo che mi aspettavo?
Poi, le sue labbra sulle mie cancellano ogni dubbio, ogni pensiero e mi sento fluttuare. La stringo, la stringo come se non potessi vederla mai più, e infondo è così, e la accarezzo dolcemente i fianchi, faccio passare la mia mano sulle sue coscie nude e la faccio scivolare sotto il vestito, fino al pube. Lei si lascia toccare, continuando a baciarmi e sfiorandomi il petto. Lascio che i miei istinti si liberino e la adagio sul letto.
Facciamo l'amore e non mi sono mai sentito così bene in tutta la mia vita.
"Ti amo anch'io, Joseph.." Mi dice in sussurro, rumoroso.

 

 

 

 

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