LE REDINI DEL DESTINO di Sam_Rox88 (/viewuser.php?uid=890)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Wander, il nuovo nemico ***
Capitolo 2: *** La prima delle cinque statuette ***
Capitolo 3: *** Sailor Universe ***
Capitolo 4: *** Come andò... ***
Capitolo 5: *** Si ricomincia ***
Capitolo 6: *** E' tutto inutile ***
Capitolo 7: *** Liz si ribella ***
Capitolo 8: *** Le redini del destino ***
Capitolo 9: *** Il padrone dell'universo ***
Capitolo 10: *** Insieme ***
Capitolo 1 *** Wander, il nuovo nemico ***
LE REDINI DEL DESTINO
Primo capitolo
Wander, il nuovo nemico
Se qualcuno le avesse chiesto che cosa avrebbe fatto
quell’inverno, Bunny, sicuramente avrebbe risposto che sarebbe andata in vacanza
con le sue amiche e Marzio. Era passato circa un anno da quando si era conclusa
la battaglia contro Galaxia e da circa un anno non aveva più rivisto Seiya,
Taiki e Yaten e, da più tempo ancora non vedeva Chibiusa. Tutto, però, procedeva
tranquillamente e mai e poi mai Bunny e le altre avrebbero immaginato di dover
tornare ad indossare le vesti di guerriere.
Era appunto un giorno come gli altri quando giunse il momento
delle vacanze di natale. Bunny, Amy, Rea, Morea e Marta si erano ritrovate al
loro bar preferito dopo l’ultimo giorno di scuola e tutte avevano già un’idea di
come avrebbero passato le vacanze.
Bunny:
Io le passerò insieme al mio Marzio. E’ ovvio.
Rea:
Tu dovresti pensare a concentrarti sugli esami invece di
passare tutto il tempo con Marzio. Mi sono stancata di ripeterlo.
Morea:
Tanto con Bunny è fiato sprecato.
Bunny:
Esatto, proprio così. Lo studio viene dopo il mio ragazzo.
Marta:
Tu, Marzio. Ormai è una storia vecchia. Sentite un po’ che
cosa farò io, invece!
E così dicendo Marta si alzò in piedi con uno sguardo
trionfante e l’aria di chi ha già realizzato tutti i propri desideri.
Marta:
Ci sarà un provino per eleggere le Miss Natale di
quest’anno! Ed io sarò una di loro. Diventerò famosa e presto sarò la più grande
Idol del paese!
Le altre la guardarono perplesse e la classica gocciolina
bianca comparve sulle loro teste.
Morea:
Frena l’entusiasmo Marta. Non sai neanche se ci arriverai
al provino!
Marta:
Io ci arriverò sicuramente! Sarà il mio regalo di natale
per i miei numerosissimi fans.
Bunny, Rea, Morea ed Amy si guardarono in giro e tutto ciò
che videro fu il normale panorama di una caffetteria ma di numerosissima fans
neanche l’ombra.
Rea:
Devo dire che le tue guardie del corpo lavorano davvero
bene.
Morea:
Io, comunque, ho delle idee meno irrealizzabili.
M’iscriverò al concorso di Petit ed ho intenzione di confezionare il mio dolce
migliore: ho una ricetta segreta!
Bunny:
Scusa, ma chi è Mr. Petit?
Morea:
Come non lo conosci? E’ uno degli chef migliori del mondo.
E’ francese. Ed ogni anno tiene qui il suo concorso natalizio dove premia il
dolce migliore. Quest’anno trionferà Morea!
Proprio in quel momento, Amy, che non aveva ancora parlato
perché era immersa in un suo libro… abbassò sul tavolo il grosso volume
attirando così l’attenzione su di sé e dopo aver dato un grosso sospiro guardò
ad una ad una le quattro amiche.
Amy:
Vi dirò una sola parola: Studiare!
Le altre la guardarono con un’espressione per niente
divertita.
Bunny:
Non vorrai mica che passiamo l’intero natale a studiare?
Marta:
Vuoi frenarci lo spirito natalizio! Io ho i miei progetti
e non ci rinuncio.
Morea:
Neanch’io!
Rea:
Anche se… Amy può anche aver ragione da un punto di vista.
Oddio, non dico che non dobbiamo divertirci ma non possiamo mica fare solo
quello!
Amy:
Avanti ragazze, ci divertiremo comunque!
Morea, Marta e Bunny sbuffarono ed il loro entusiasmo si
abbassò a 0%.
Morea:
E va bene! Faremo come dite.
Bunny:
Che pizza però.
In quel momento, proprio quando le ragazze si erano
rassegnate ai consigli di Amy, entrò nel bar Marzio che dopo aver salutato con
un cenno del capo Ursula, corse al tavolo delle ragazze.
Marzio:
Mettete da parte i libri e tutti i vostri progetti
natalizi! Credo proprio che questo sarà un natale alternativo!
Bunny:
Che vuoi dire?
Marzio:
Voglio dire che… andiamo allo “Snow & Love”.
Marta:
E che accidente è?
Marzio:
Il più sensazionale, confortevole e meraviglioso centro da
sci che sia mai esistito! Ho prenotato per l’intera durata delle vacanze. Non
potete dirmi di no.
Bunny:
Mia madre non mi lascerà mai venire.
Marzio rivolse a Bunny un grande sorriso e poi si sedette
accanto a lei.
Marzio:
Tua madre già lo sa. Ho fatto tutto io.
Bunny non potè credere alle sue orecchie ed abbracciò Marzio
con tutto l’amore possibile dandogli poi un fecole bacio sulle labbra.
Bunny:
E’ per questo che lo amo.
Marzio, quindi, guardò ad una ad una le altre con
un’espressione interrogativa che aveva tutto l’aspetto di dire “Allora?”.
Amy:
Devo pensarci. Ho troppo da studiare!
Marta:
L’elezione delle Miss Natale!
Morea:
Il concorso gastronomico di Mr. Petit!
Rea:
Beh… io… comunque…
Marzio:
Andiamo ragazze! Non potete piantarmi in asso!
Bunny quindi strinse ancora di più Marzio a sé di quanto non
stesse già facendo prima e guardò le sue amiche con un’aria di superiorità!
Bunny:
Meglio così. Vorrà dire che ci andremo solo io e il mio
Marzio! Ci divertiremo… da soli!
Le altre non poterono sopportare che Bunny si sentisse
migliore di loro e le prendesse in giro in quel mondo quindi, senza neanche
pensarci su un minuto di più…
Rea:
Io vengo!
Morea:
Anch’io.
Marta:
Contate su di me.
Amy:
Per le vacanze di natale ho già studiato abbastanza!
Marzio aggrottò la fronte e guardò Bunny con la tipica aria
“Come diavolo hai fatto a convincerle?”.
Bunny:
Le solite guastafeste! Lo sapevo che avrebbero detto
subito di sì.
**********
Quella stanza era tetra e l’unica cosa che vi s’intravedeva
era quella luce fioca emanata dalla piccola fiaccola adiacente al muro. La
fiamma era stabile, non buttava in filo di vento ma ad un certo punto qualcosa
la scosse… fu un’improvvisa ventata causata dal passaggio di qualcuno. Presto
s’accesero un centinaio di candele e tutto fu più chiaro. Quell’essere dal volo
sfregiato e dallo sguardo maligno era in piedi dinanzi ad un piedistallo su cui
poggiavano cinque basi di forma circolare. Dopo aver fissato bene quelle basi,
quella creatura senza età si voltò lasciandole alle sue spalle e si portò al
centro della stanza dove la luce delle candele era più intensa.
Wander:
Io… Wander! L’unico… il solo… il potente! Solo io dovrò
avere quelle dannate statuette! Solo io… potrò possedere le redini del destino!
E questa volta… nessuno dovrà impedire i miei piani! Non ci sarà nessuno che
potrà contrastare la mia sete di potere. Sarò il padrone dell’universo e niente
me lo impedirà!
Il monologo si spense con una diabolica risata. Dopodiché
tutte le candele si spensero e rimase accesa solo quella piccola e debole
fiaccola…
**********
La giornata prometteva un’ottima partenza. Il sole era
radioso ed anche se il freddo era insopportabile, le cinque ragazze insieme a
Marzio, Luna ed Artemis non si lasciarono scoraggiare e prepararono tutto
l’occorrente per la loro partenza. Quando furono pronte, le ragazze si diedero
appuntamento davanti alla sala giochi di Moran dove Marzio sarebbe dovuto
passare a prenderle.
Luna:
Io non capisco… ma ce n’era davvero bisogno?
Bunny:
Luna! Ti prego, te l’ho già spiegato! Marzio ha fatto
tutto da solo. Ha voluto farci una sorpresa.
Rea:
Ora che ci penso… non è da Marzio reagire così d’impulso.
Morea:
Beh, pensiamo solo a goderci queste vacanze. Ci
divertiremo un casino.
Marta:
Che ne dite… lo “Snow & Love” organizza concorsi di
bellezza?
Artemis:
E’ da ieri sera che mi tormenta con questa storia! Vi
prego, fatela smettere!
Marta diede un pugno in testa ad Artemis come era solita fare
e non ebbe nemmeno il tempo di parlare che Amy la interruppe sbucando da una
rivista che stava leggendo.
Amy:
Potresti partecipare a Miss Slitta? C’è scritto qui… sul
depliant ufficiale dello “Snow & Love”.
Le altre la guardarono con un’espressione enigmatica.
Marta:
Che diavolo è Miss Slitta?
Amy:
Praticamente vengono selezionate le dieci ragazze più
carine dell’albergo che si iscrivono al concorso e l’ultimo dell’anno, prima
della fiaccolata di mezzanotte sarà eletta Miss Slitta… colei che salirà sulla
slitta di Babbo Natale, e consegnerà i regali a tutti i presenti… ah,
dimenticavo… rigorosamente in costume da bagno!
Morea:
Non ti conviene Marta, ti prederai un accidente!
Bunny:
Sai che freddo?!
Marta:
Non m’interessa! Lo farò lo stesso!
Amy:
C’è anche qualcosa che può interessare Morea… in occasione
della grande cena di Natale si terrà un grande ricevimento e tutti si possono
divertire nel cucinare i loro piatti migliori che saranno poi ufficialmente
serviti e giudicati.
Morea:
Sarà un successo allora.
Rea:
Sì… ma il nostro caro Marzio si è perso? Mi sto
congelando!
Proprio in quel momento l’auto di Marzio si fermò davanti
alle cinque ragazze ed ai due gattini e lo sportello s’aprì dall’interno
mostrando un Marzio sorridente ma anche leggermente imbarazzato.
Marzio:
Ho fatto un po’ tardi, lo so! Sono affranto!
Rea:
Sì, ok, ti perdoniamo ma adesso facci entrare!
Marzio:
Spero per voi che non abbiate portato molte cose…
A malapena riuscirono a sistemarsi nell’auto facendo in modo
che le porte non restassero aperte. Marzio non riusciva nemmeno a vedere nello
specchietto retrovisore tanto che l’auto era carica di bagagli. Se qualche
vigile li avesse visti si sarebbero beccati una bella multa… tutto a discapito
del povero Marzio ma fortunatamente non avvenne… il viaggio però non era affatto
piccolo anzi, per arrivare allo “Snow & Love” occorsero un paio di soste…
Bunny:
Comunque… a parte gli scherzi… si sta davvero comodi in
quest’auto. Non trovate?
**********
Wander era avvolto nella sua tonaca marrone ed il suo sguardo
maligno era posato su una ragazzina dai capelli castani lunghi che gli si
trovava davanti. Questa era inginocchiata ai suoi piedi e non osava alzare lo
sguardo su di lui che, nel fissarla si accarezzava il mento con aria pensosa fin
quando dalle sue labbra non fuoriuscirono quelle parole tanto attese…
Wander:
Alzati!
La ragazza, che poteva avere quasi l’età di Bunny e delle
altre, si alzò in piedi e quasi senza accorgersene guardò Wander dritto negli
occhi come se non avesse paura di lui.
Wander:
Vedo che… non mi temi!
Questa non parlò, si limitò ad annuire e continuò a fissarlo.
Lui si distolse dalla sua posizione rigida e prese a camminare verso di lei
iniziando a girarle intorno.
Wander:
Elizabeth, giusto?
Elizabeth:
In realtà mi chiamano Liz.
Wander:
Liz? Nome alquanto buffo. Allora… Elizabeth… sai
qual è il tuo compito, vero?
Elizabeth:
Io so solo trovarle. Non ho il potere per estrarle.
Wander:
A quello ci penso io. Tu non devi affatto preoccuparti di
questo. Pensa a fare il tuo lavoro e sarai ricompensata.
Elizabeth:
Trovò le cinque statuette, signore!
Wander:
Ed io potrò finalmente stringere tra le mani le redini del
destino! Diventerò il padrone incontrastato del mondo! Hai idea?
Elizabeth non rispose e quando Wander le si fermò davanti
allora tornò a guardarlo negli occhi.
Wander:
Tu non devi guardarmi negli occhi! Il tuo sguardo deve
essere perennemente basso dinanzi a me, capito?
E detto questo con uno strattone la sbatté a terra. Elizabeth
fece per rialzarsi ma Wander glielo impedì bloccandola con un piede sull’addome.
Wander:
Attenta a quella che fai signorina. Io ti uccido quando
voglio, non mi faccio scrupoli.
Elizabeth:
Ha bisogno di me per trovare le statuette!
Wander le tolse il piede dall’addome ed Elizabeth poté
finalmente rialzarsi ma questa volta teneva lo sguardo basso e fissava il
pavimento mentre il suo “signore” le volse le spalle e prese a camminare in
lungo e in largo.
Wander:
Sì, hai ragione. Tu mi servi… quindi farai meglio a fare
bene il tuo lavoro, signorina. Mi sono spiegato?
Lei annuì debolmente.
Wander:
Trovati un nome di copertura e Sali in superficie.
Elizabeth non aveva dubbi su quale nome scegliere.
Elizabeth:
Liz.
Wander:
Che sia!
**********
Lo “Snow & Love” era davvero imponente ed elegante come si
diceva ed appena i ragazzi lo videro capirono subito che quel luogo meritava
davvero di essere considerato il migliore centro da sci dell’intero Giappone.
Insieme al “Sun & Love” aperto invece d’estate, costituivano il più grande e
ricco complesso alberghiero del paese. Tutto era perfetto: le stanze, l’atrio,
il giardino, l’area ristoro, le piste ed i numerosi servizi. Indubbiamente
sarebbe stato un natale meraviglioso quello che avrebbero passato lì. Bunny
n’era certa.
Una volta all’interno, non ebbero nemmeno il tempo di entrare
e di rimanere a bocca aperta per la bellezza del posto, che cinque facchini
s’avvicinarono a loro e presero le valigie che portavano a fatica.
Amy:
Servizio eccellente.
Alla reception dell’albergo Marzio ritirò le tre chiavi delle
loro stanze e portatosi in un angolo dell’immenso atrio fece le suddivisioni.
Marzio:
Siamo tutti albergati al terzo piano! La vista è la
migliore… ho verificato. Allora… - e consegnò una chiave nelle mani di Amy - Amy
e Rea saranno nella stanza numero 308 insieme a Luna. - poi si voltò vero Morea
e le diede un’altra chiave - tu e Marta dormirete nella 309 con Artemis e… - si
voltò poi verso Bunny - gran finale: io e Bunny nella 310!
Stavano appunto recandosi verso le stanze quando furono
fermati da un ragazzo. Questi si fermò proprio dinanzi a loro sfoderando un
sorriso smagliante. Aveva dei capelli neri, cortissimi dietro, ma con dei
ciuffetti fastidiosi che gli cadevano, invece, sulla fronte, arrivandogli fin
sopra gli occhi, anche questi di colore scuro. Era poi vestito molto
semplicemente con un maglione bianco da cui spuntava il colletto di una camicia
azzurra ed un paio di pantaloni classici blu. Infine, poi, portava un paio di
scarpette da ginnastica bianche e blu. Apparentemente, poteva avere la stessa
età di Marzio.
Andrew:
Salve, io sono Andrew ed ho il piacere di ospitarvi nel
mio “Snow & Love”. Spero che questa vostra vacanza risulti essere serena e
divertente altrimenti… sarete giustamente rimborsati. Non prendetemi sul serio,
sto scherzando. Il vostro denaro è stato ben speso.
Tutti lo guardarono un’aria strana stile “Ma chi diavolo
sei?” fin quando non fu Amy a risolvere il mistero grazie anche al depliant
che, ormai, aveva completamente imparato a memoria.
Amy:
Non sarai mica… Andrew Smith?
Il ragazzo fece un altro dei suoi sorrisi.
Andrew:
Proprio io, in carne ed ossa e… soldi!
**********
Sydia, a volte, sapeva essere l’essere più enigmatico del
mondo e la cosa bella era che non se n’accorgeva. Heles, Milena ed Ottavia
l’ascoltavano e cercavano di capire le sue parole ma era tutto così
apparentemente complicato. Neanche Sydia sapeva bene di che cosa stesse
parlando.
Heles:
Ti farò una domanda molto pratica e riassuntiva. C’è
bisogno delle guerriere Sailor sì o no?
Sydia:
Temo proprio che sarà inevitabile.
Milena:
Era troppo bello. Un anno senza preoccupazioni. Ma cosa
abbiamo fatto di male?
Heles:
E’ quello che vorrei sapere anch’io.
Ottavia:
E’ il nostro dovere. Se occorre l’intervento delle
guerriere Sailor… allora dobbiamo intervenire.
Heles s’alzò dal divano su cui era stata seduta tutto il
tempo, accanto a Milena, e prese ad andare avanti e indietro seguita dagli
sguardi delle altre tre.
Heles:
Dove credi che possa manifestarsi questo pericolo?
Sydia:
Non ne ho idea!
Milena:
Ma allora come facciamo?
Sydia:
Dobbiamo solo aspettare che venga fatta la prima mossa.
Dopo qualche secondo di silenzio e di riflessione, fu Ottavia
a rompere il silenzio.
Ottavia:
Chiamiamo Sailor Moon e le altre.
Sydia:
No. Credo che sia meglio accertarci prima della gravità di
questo pericolo e dopo… eventualmente… dove noi non bastiamo, occorrerà
l’intervento delle altre guerriere Sailor.
**********
Marzio e tutte le altre ragazze erano nell’ascensore per
raggiungere le loro stanze al terzo piano e l’argomento che, improvvisamente,
aveva sostituito lo “Snow & Love” era diventato Andrew Smith.
Amy:
Ho letto che è il figlio di Philip Smith. E’ un lord
inglese. Loro sembrano essere una delle poche famiglie da corte che siano
rimaste. In poche parole hanno contatti con la stessa regina e tutta la famiglia
reale. Il padre di Andrew è il vero proprietario di queste catene di villaggi
turistici ma per l’ultimo compleanno del figlio, dopo che gli aveva regalato già
una decina di auto, case e ville..., ha deciso di regalargli questo “Snow &
Love”. E sembra che Andrew sappia gestirlo anche molto bene.
Morea:
Quanta presunzione però… non faceva altro che vantarsi
della sua ricchezza. Ma l’avete visto?
Marta:
Sì… ed è troppo carino.
Rea:
Per favore, Marta. E’ un povero sbarbatello lavato e
ripulito! Non ha niente d’interessante.
Marzio:
A me, comunque, nonostante tutto è sembrato molto
disponibile.
Rea:
Ci credo. Con tutti i soldi che spendiamo e che vanno a
finire nelle sue tasche. Ci mancava solo che fosse antipatico.
Bunny:
Io dico che è un ragazzo normale, come tutti noi. Sarà
anche un po’ viziato ma credo che non sia cattivo anzi, ha un’aria molto
simpatico. Dovremmo fare amicizia con lui.
Luna:
Tu non ti smentisci mai, Bunny!
Artemis:
A me è completamente antipatico. Non mi trasmette nulla di
buono. Da quel che ne so, potrebbe essere uno dei peggiori criminali.
Amy:
Adesso non ti pare di esagerare, Artemis?
Marta:
Lo dice solo perché è geloso.
Proprio in quel momento, quando si trovavano tra il secondo
ed il terzo piano, l’ascensore si bloccò. Il gruppo dovette fare attenzione per
mantenere l’equilibrio dato il forte scossone che aveva causato quell’improvvisa
frenata. Le luci si spensero tutte e rimase accesa solo la spia rossa della luce
d’emergenza.
Marzio:
Dev’essere andata via la corrente. Un classico di questi
giganteschi complessi alberghieri. I watt consumati sono troppi. Saranno saltati
i contatori.
Rea:
Ma se è pieno giorno! Figurati quand’è buio!
Morea:
Comunque adesso che facciamo?
Marzio:
Aspettiamo! Quando razioneranno la corrente, l’ascensore
ripartirà!
Bunny, istintivamente, si strinse forte a Marzio. Lui
l’abbracciò nel più rassicurante dei modi.
Bunny:
Non so perché ma non mi piace.
Rea:
La solita fifona.
Luna:
Come primo giorno direi che è fantastico.
Artemis:
E’ per di più siamo al buio.
**********
Sydia:
Ottavia, lo senti anche tu, vero?
Heles balzò immediatamente in piedi.
Heles:
Cosa?
Ottavia:
Credo che… sia arrivato il momento. Dobbiamo andare.
Milena:
Sì, ma dove?
Ottavia:
Lo so io.
**********
Aveva preso a soffiare un forte vento allo “Snow & Love”
tanto da sembrare una vera e propria tempesta. Tutto il personale era in preda
al panico. L’intero complesso si era bloccato, perfino la funicolare e la
seggiovia erano improvvisamente fermi e nessuno sapeva spiegarsene il motivo. Lo
stesso Andrew era rimasto sorpreso da quell’improvviso blackout.
Andrew:
Che diavolo sta succedendo?
Alle sue spalle comparve una ragazza a piedi scalzi, vestita
con un gigantesco maglione bianco ed un largo blu jeans che le copriva i piedi
fino alle dita. Questa sembrava essersi appena svegliata e s’avvicinò cautamente
ad Andrew…
Elizabeth:
Ma che cos’è questo baccano? Che sta succedendo?
Andrew si voltò si scatto come se fosse arrivata la sua
salvezza ma quando si accorse che era solo Elizabeth cambiò espressione.
Andrew:
Ah, sei tu Liz. Che cosa vuoi? Non vedi cos’è successo? Si
è bloccato tutto! E se non hai una soluzione allora faresti meglio a tornare a
letto!
Elizabeth:
Dio, che fratello gentile che ho!
Andrew:
E come se non bastasse si è scatenata anche la tempesta!
In quel momento la figura di un uomo avvolto un una tunica
marrone comparve in mezzo all’atrio dello “Snow & Love” davanti agli occhi di
Andrew e di Liz.
Andrew:
Oh mio Dio!
Elizabeth:
Dimmi che è solo una delle tue attrattive, fratellone.
Andrew:
A te sembra così?
Tutti i residenti dello “Snow & Love” si spaventarono ancora
di più alla comparsa di quel misterioso essere che quando mostrò il suo volto
diede la prova di non essere “normale”. Il suo volto fregiato dimostrava come la
sua faccia fosse in realtà divisa a metà da una diagonale che dalla tempia gli
passava sotto il naso per arrivare al collo; e come le due parti fossero tenute
insieme giganteschi punti.
Wander si guardò intorno e vide la reazione di quelle persone
alla sua comparsa. Senza pensarci su troppo a lungo, alzò il suo braccio destro
in direzione di un gruppo di persone che si nascondeva tremante dietro ad uno
dei divani. Proprio dal suo braccio partì una forte luce azzurra che squagliò
completamente il divano.
Wander:
E questo è solo l’inizio. Che ne dite? Ci divertiamo?
Fine primo capitolo
**********
Eccomi giunta alla fine del primo capitolo. Finalmente ce
l’ho fatta… Vorrei precisare alcune cose: questa FanFiction nasce due anni fa ed
in precedenza era lunga trentuno capitoli. Poi, col passare del tempo e con le
adeguate correzioni sono riuscita a renderla molto più breve (una decina di
capitoli) e a farne una storia ancora più bella di quella che era in precedenza
senza però eliminare i contenuti di quella originale.
In più, è dedicata alla mia migliore amica Roberta (anche se
lei non lo sa) che tra poco trasloca; e a Claudia che moriva dalla voglia di
leggere qualcosa di mio. Ecco qua. Sei contenta Claudia?
Ringrazio poi mia mamma, che si è subita tutta questa storia
senza mai lamentarsi e mi ha sopportato nelle mie crisi d’entusiasmo, mio padre
che anche se dice che sto troppe ore davanti al computer non sa che lo faccio
per una giusta causa, mia sorella Anna perché mi ha indotta a pubblicarla e mia
cugina Rosa (che come me è troppo una fan di Sailor Moon).
Voglio mandare poi un saluto ai ragazzi che recensiscono le
mie storie, in particolar modo a vale88 per quello che mi ha scritto. Sei troppo
una grande, grazie!
Mi raccomando, tra poco arriverà il secondo capitolo che devo
rimettere un po’ a posto. Voi intanto, fans di Sailor, che lo so che siete
tantissimi, recensite e fatemi sapere cosa ne pensate. Dicono che quando si
ricevono dei commenti (belli o brutti che siano… speriamo belli!) si riesce a
scrivere meglio.
Adesso, io vado. Bye.
Sam_Rox88
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** La prima delle cinque statuette ***
LE REDINI DEL DESTINO
Secondo capitolo
La prima delle cinque statuette
Andrew:
Ti prego, fermati!
Wander si voltò lentamente nella direzione da cui era
provenuta la voce e dopo essere stato qualche secondo a fissare Andrew negli
occhi, iniziò ad avvicinarsi lentamente a lui.
Wander:
Sentiamo… perché dovrei fermarmi?
Il giovane ragazzo, da parte sua, non poteva fare a meno di
guardarlo dritto in faccia terrorizzato da quell’orribile volto sfregiato dalla
grossa cicatrice… aveva paura ma era il proprietario di quell’albergo e non
poteva permettere che venisse distrutto in quel modo da un essere che
sicuramente non poteva nemmeno definirsi umano.
Andrew:
Distruggerai tutto e… qualcuno si farà male!
Sul volto di Wander comparve una smorfia che poteva definirsi
un sorriso.
Wander:
E cosa mi farai se qualcuno si farà male? Vuoi essere tu
per caso?
Il volto di Wander era sempre più vicino a quello di Andrew
che istintivamente si faceva indietro man mano che quell’essere spaventoso gli
si avvicinava. Sua sorella Liz, intanto, era dietro di lui terrorizzata.
Wander:
Sei coraggioso, ragazzo ma se vuoi proprio che nessuno si
faccia male devi darmi ciò che voglio!
Andrew:
Ti darò tutto il denaro che vuoi ma risparmia i miei
clienti.
Wander:
Denaro?
Wander s’allontanò man mano da Andrew e prese a girare per
l’atrio fissando la gente con un’aria seria fino a scoppiare in una disgustosa
risata.
Wander:
Denaro? Denaro!!!
Ma mentre rideva ed appariva meno minaccioso (ma più
riprovevole) divenne improvvisamente serio ed in una frazione di secondo di
scagliò contro Andrew mettendogli una mano al collo e spingendolo contro la
parete; facendo sollevare così l’urlo generale dei clienti.
Wander:
DENARO? DENARO? Ti sembra che io abbia bisogno di denaro?
Guardami bene! Non sono certo umano… i tuoi soldi non mi servono! Non saprei
cosa farmene!
Andrew, cercava di togliersi la grossa e rugosa mano dal
collo, così da poter respirare ma ci riusciva a stento. Alla fine, però, riuscì
a parlare con un filo di voce, mentre il suo volto diventava man mano sempre più
rosso.
Andrew:
Cosa vuoi allora?
Wander:
Io? Io voglio il potere!
**********
Bunny:
Che cos’era quell’urlo?
Marzio: Non lo so ma non mi
piace per niente.
Morea:
Se fosse successo qualcosa?
Luna:
Dovremmo prima capire cosa.
Marta:
Quello non era un urlo normale… era un grido di terrore e
non di una singola persona!
Artemis:
E noi nel frattempo siamo bloccati in quest’ascensore!
Amy:
Credete possa avere a che fare con il black out?
Bunny:
Ma è pieno giorno! Quanti danni avrà potuto causare?
Marzio:
Chi può dirlo… potrebbe essersi bloccata la funivia di
colpo facendo cadere qualcuno.
Marta:
Non voglio neanche pensarci!
Luna:
Dobbiamo trovare il modo di uscire da qui.
Morea:
Sembra facile…
Rea:
RAGAZZI! FERMI…
Bunny:
E chi si è mosso?!
Rea:
Sento… sento qualcosa… un’energia negativa! Qualunque cosa
sia non mi piace minimamente.
Artemis:
Che cos’è?
Rea:
Non lo so… ma credo sia il caso di trasformarci!
Gli sguardi attoniti degli altri si posarono su Rea. Era da
un pezzo che non si trasformavano e non sapevano che cosa li rendesse più
insicuri… se il fatto di riprendere le loro identità di guerriere dopo tutto
quel tempo o il fatto che forse, qualche nuovo essere indefinito minacciava la
Terra ed occorreva di nuovo il loro intervento per salvarla. Fatto sta che la
prima espressione sul volto delle ragazze non fu di certo un sorriso smagliante,
nei loro sguardi si poteva leggere la loro preoccupazione mista anche ad un
pizzico di paura…
**********
Wander:
Per anni ed anni sono stato nascosto nel mio piccolo
limbo! Per secoli ho dovuto combattere contro quelle dementi in gonnella e per
molto di più ancora mi sono dovuto prostrare al loro dovere… dinanzi al loro
capo! LEI! E’ stata quella donna… colei che mi ha inflitto questa cicatrice!
Sono brutto vero? Faccio paura? Ma prima non ero così… prima ero solo cattivo ma
la faccia del mostro non ce l’avevo! Quella dannata mi ha sfregiato! Guardate
cosa mi ha fatto! Credeva di avermi ucciso… si è sbagliata. Oh, quanto si è
sbagliata! Wander non è morto… è vivo più che mai anche se… ho atteso, ho atteso
a lungo prima di uscire di nuovo allo scoperto ed in tutti questi anni ho
trovato il pianeta che custodiva le cinque statuette del destino. Indovinate un
po’ qual è? La Terra che domande! La vostra cara e piccola Terra! Mi sono recato
qui immediatamente e finalmente mi approprierò delle redini del destino una
volta per tutte!
Andrew seguiva il discorso senza capire facendo piccoli passi
avanti e indietro e massaggiandosi il collo che ancora doleva per la stretta di
prima.
Andrew:
Ma di cosa stai parlando?
Wander:
Non capisci, eh? Nessuno può capire! Nessuno! Ma a me, in
fondo, non interessa di ciò che pensano gli altri! Sarò il padrone dell’Universo
e niente potrà cambiarlo!
In quel momento si udì una voce provenire dall’alto delle
gradinate principali dell’atrio dello “Snow & Love”…
Uranus:
Ne sei sicuro?
Wander si voltò nella direzione della voce e guardò in altro
dove sulla ringhiera delle scale c’erano quattro ragazze vestite alla marinara
che non condividevano pienamente le parole di quel nuovo nemico.
Andrew:
E loro chi sono?
Wander:
Guerriere! Guerriere Sailor…
Uranus:
Ci conosci? Ma quale onore! Adesso sì che ho provato tutto
nella vita.
Wander:
Come non potrei quando una di voi è stata per secoli la
leggendaria guardiana del tempo Sailor Pluto ed un’altra è la famigerata
guerriera della distruzione Sailor Saturn? E se voi due altre siete in loro
compagnia allora non ho più dubbi: le Outher Senshi al completo con tanto di
Sailor Uranus e Sailor Neptuno!
Pluto:
Eh già… c’è proprio da stupirsi!
Wander:
A dire il vero non credevo di trovarvi sulla Terra! Oddio,
una dovrebbe trovarsi dinanzi alla porta del tempo. Un’altra non dovrebbe
essersi nemmeno risvegliata e le altre due… beh, giuro che questo è l’ultimo
pianeta in cui averi immaginato di trovarvi. Proteggete per caso la Terra?
Uranus:
No, siamo venute a farti una visitina!
Neptuno:
Difendiamo la Terra… e non solo!
Saturn:
Se occorresse… saremmo pronte a difendere anche tutto
l’Universo.
Wander:
Allora credo proprio che avremo qualche problemino!
**********
Dopo essersi tutti trasformarti non ci misero molto ad uscire
dalla cabina dell’ascensore, grazie ad un calcio di Sailor Jupiter che sfondò
completamente il tetto. Una volta fuoriusciti dovettero arrampicarsi lungo la
galleria fino ad arrivare alla porta del soffitto. Qui, intervenne ancora Sailor
Jupiter che la sfondò con il suo fulmine e finalmente le guerriere furono fuori…
Moon:
Adesso che si fa?
Jupiter:
Guardate: la funivia è ferma!
Mercury:
Sì, e ci sono delle persone sopra!
Milord:
Me ne occupo io! Voi andate alla ricerca di quest’entità
malvagia! Mi raccomando… fate attenzione!
Le cinque guerriere annuirono e per le scale d’emergenza
scesero fino a terra dove, dalla porta principale poterono vedere la scena
all’interno dell’atrio.
Luna:
E quel mostro chi è?
Artemis:
Non lo so ma è davvero brutto!
Mercury:
Sembra che stia parlando con qualcuno sulle scale!
Mars:
Sì, ma chi?
Moon:
Dannazione… non riesco a vedere!
Venus:
La situazione mi sembra tranquilla comunque… non vedo
nessun ferito!
Jupiter:
Solo della gente terrorizzata!
Proprio in quel momento, Sailor Moon si sporse più avanti per
vedere chi fosse la persona in cima alle scale con cui stava parlando Wander, ma
una delle sue ali fece azionare le porte automatiche che si aprirono facendo il
solito rumore di un vetro che scivola all’interno di una striscia di gomma. Le
guerriere si ritrassero immediatamente dietro alle pareti per non essere viste…
Moon:
(sottovoce) Dannate porte automatiche!
Venus:
Speriamo che non ci scoprano!
Mars:
Sei sempre tu Bunny, sempre!
Moon:
Che ne sapevo io?
**********
All’interno dell’atrio, tutti si erano voltati ad osservare
le porte automatiche che si erano aperte improvvisamente e cadde un improvviso
silenzio che ruppe Andrew…
Andrew:
Non è detto che le abbia azionate qualcuno! Hanno un
dispositivo molto sofisticato, potrebbe azionarsi anche con una foglia che vola
trascinata dal vento o qualsiasi altro oggetto!
Wander si voltò lentamente verso Andrew che temeva di essere
di nuovo schiacciato contro il muro e strangolato ma Sailor Uranus fece ricadere
tutta l’attenzione su di sé…
Uranus:
Lascialo stare! Lui non c’entra!
Wander:
Io non ho tempo da perdere con voi guerriere Sailor! Sono
qui per un motivo preciso ed ho tutta l’intenzione di portarlo a termine.
Neptuno:
Di che si tratta?
Wander:
Siamo troppo curiose…
Andrew, che forse non si rendeva conto della gravità della
situazione, rispose al posto di Wander…
Andrew:
Lui dice che… vuole impossessarsi delle redini del
destino!
Uranus:
Cosa sono?
Wander non rispose alla domanda di Sailor Uranus e non potè
farlo nemmeno Andrew: primo perché non lo sapeva, secondo perché in attimo dopo
Wander gli puntò nuovamente la mano al collo senza che le guerriere potesse
intervenire per evitarlo…
Wander:
Mi hai proprio stancato!!!
Moon:
FERMO!
Tutti si voltarono nella direzione in cui era provenuto quel
comandamento dettato con forza e decisione: il vero spirito di una guerriera.
Wander si voltò lentamente e quando mise a fuoco quelle ombre sbiadite dalla
presenza del sole alle loro spalle, sbarrò gli occhi e lasciò cadere Andrew
senza nemmeno accorgersene iniziando a portarsi lentamente verso il centro
dell’atrio.
Wander:
Non posso crederci!
Sul viso delle Outher Senshi, intanto, comparve un sorriso di
soddisfazione sapendo che era arrivata colei che poteva mettere fine a quella
storia… anzi… erano arrivate coloro che potevano mettere fine a quella storia!
Moon:
Noto con piacere che mi hai obbedito!
Sul viso di Wander comparve un’espressione compiaciuta.
Wander:
Schiaritemi le idee… regno delle tenebre?
Moon:
… e non solo! Probabilmente sei rimasto un tantino
arretrato!
Wander:
Non ci posso credere! Le cinque mocciosette che hanno
messo fine all’era della grande Metallia! Adesso sì che la mia missione sarà
ancora più interessante! Sailor Moon e le leggendarie quattro guardiane…
Mercury, Mars, Jupiter e l’ultima ma non meno importante Venus!
Venus:
Sei un nostro fan?
Wander:
Questo non lo so Sailor Venus ma presto sarò il vostro
assassino! Ci sarà da divertirsi!
Mars:
Io non credo proprio!
Wander:
Cosa farai per fermarmi?
Mars:
Vuoi vedere?
Sailor Mars prese posizione per lanciare la sua freccia di
Marte ma Wander non le diede il tempo per farlo perché svanì nel nulla.
Moon:
Ed adesso che fine ha fatto?
In quel momento, dalle gradinate, scesero le altre guerriere
con un grosso salto, e si portarono dinanzi alle loro compagne.
Uranus:
Regno delle tenebre… ci sarei stata anch’io se v’avessi
conosciuta prima!
Neptuno:
Sailor Uranus… per piacere… fai più bella figura!
Uranus:
Perché? Che cos’ho detto?
Sailor Neptuno sospirò scuotendo la testa.
Neptuno:
Niente!
Le Inner Senshi furono felici di ritrovare anche le Outher:
la squadra era al completo.
Moon:
Sono felice che ci siate anche voi!
Uranus:
Non potevamo mica mancare! Sapete che quando c’è da
divertirsi io sono sempre la prima a scendere in pista.
Mercury:
Comunque sia la situazione è molto grave!
Jupiter:
Non sappiamo nemmeno come si chiami quel tizio e che cosa
voglia!
In quel momento Andrew intervenne di nuovo…
Andrew:
Se non ho capito male… credo di aver capito che si
chiamasse Wander!
Uranus:
Non dovresti fare la spia… ma comunque grazie!
Neptuno:
Ad ogni modo dice di volersi impossessare delle redini del
destino o roba simile.
Mars:
Redini del destino?
Venus:
E cosa sono?
Pluto:
Però… non mi suonano del tutto nuove!
Saturn:
Sailor Mercury… credi di poter scoprire qualcosa con il
tuo computer?
Mercury:
Ci proverò!
In quel momento irruppero nell’atrio Luna ed Artemis che
erano rimasti fuori e che gridavano a gran voce.
Luna:
PRESTO! PRESTO!
Artemis:
RAGAZZE! USCITE FUORI, PRESTO!
Moon:
Ma che succede?
Luna:
Sailor Moon… Milord è fuori e combatte con quella specie
di mostro!
**********
Wander e Milord combattevano senza esclusione di colpi, anche
se l’uomo dal cilindro e la mascherina era in netto svantaggio. Indubbiamente,
quell’essere dava l’idea di essere un veterano del mestiere…
Milord:
Ma chi diavolo sei?
Wander sferrò il suo ultimo colpo che fece cadere Milord
nella neve…
Milord:
Mi presento: sono Wander e…
Wander allungò una mano e la tenne tesa, col palmo rivolto
verso il basso, per qualche istante… Milord non riusciva a spiegarsi cosa stesse
facendo. Dopo qualche secondo attorno alla mano si creò una sfera di luce
gialla… luce che pian piano comparve anche sul suolo e man mano andava
diffondendosi sempre di più…
Milord:
Che cosa…?
La terra iniziò a tremare sono il quel punto fino a quando
dal suolo non fuoriuscì un oggetto che si proiettò dritto nel palmo di Wander
che potè raccoglierlo senza problemi… l’oggetto in questione era una statuetta
raffigurante una figura femminile vestita con lo stesso completino alla marinara
delle guerriere Sailor.
Wander:
Dicevo… Sono Wander e questa è mia! La mia Elizabeth ha
fatto davvero un ottimo lavoro!
Detto questo Wander scomparve senza lasciare traccia e Milord
si rialzò scrollandosi la neve di dosso fin quando arrivarono tutte le altre
guerriere di corsa.
Moon:
Milord! Stai bene… non sei ferito, vero?
In quel momento l’elettricità iniziò a scorrere in tutto lo
“Snow & Love” e la funivia, che era a pochi passi dalle guerriere, si rimise in
moto.
Milord:
Sì, tutto bene. Sono a posto, e voi?
Sydia:
Solo chiacchiere ma niente di concreto!
Milord:
Con me invece si è dato da fare il tipo!
Mercury:
Ma che cosa è successo? Che cos’era quella luce?
Milord:
Io dico che quel Wander ha già iniziato il suo piano
mentre noi non abbiamo nemmeno capito quale sia il suo piano!
Fine secondo capitolo
**********
Eccoci arrivati al secondo capitolo, piaciuto? Come avete
trovato il primo faccia a faccia?
Lo so, è scritto un po’ maluccio ma… non è poi così male (la
modestia non è il mio forte, lo so.) ^_^ Comunque questa è la seconda volta che
lo invio… speriamo che sia quella buona.
Allora… smettiamola di perdere tempo e passiamo alle cose
importanti: i ringraziamenti. Voglio ringraziare tutti quelli che hanno
recensito il primo capitolo ed anche i più coraggiosi che mi hanno scritto
un’e-mail. In particolare ringrazio Seyenne che è stata proprio la prima e
Cinzia_usako che non vedeva l’ora di vedere il prossimo capitolo: eccolo! Poi ci
sono ancora Rita C, Icchan e Filidea.
Ci tengo poi a precisare, per tutti coloro che non ci stanno
capendo più niente, che Liz è un personaggio molto ambiguo e soltanto andando
avanti con la storia si scoprirà quale sia in realtà il suo ruolo e si capiranno
molte cose su di lei, per il momento non vi svelo niente.
Chiuse le sezioni ringraziamenti e chiarimenti, passo alla
sezione anticipazioni. Non v’illudete, niente di speciale, vi dico solo che se a
qualcuno interessa scoprire chi è colei che ha sfregiato il volto di Wander
allora troverà il prossimo capitolo molto interessante, ma succederanno anche
altre cose come il ritorno di… eh no! Non ve lo dico, vi aspetto al prossimo
capitolo.
Ah, dimenticavo, per chi mi ha chiesto di continuare a
scrivere FanFic su Sailor Moon, visto che questa come sapete è già finita da una
vita, posso solo dire che mi sto rivedendo S.M. in TV tutto da capo, lo so che
sono pazza ma potrebbe essere una nuova fonte d’ispirazione. ^_^
Bye
Sam_Rox88
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** Sailor Universe ***
Nuova pagina 1
LE REDINI DEL DESTINO
Terzo capitolo
Sailor Universe
Marzio
era in un grosso letto a due piazze, avvolto dalle lenzuola bianche; aveva il
torso scoperto ed i capelli che gli scivolavano sulla fronte, dinanzi agli
occhi. Stava ancora dormendo quando iniziò a girarsi, cosa che fece un paio di
volte, fino ad allungare il braccio sinistro nell’altra metà del letto in cerca
di qualcosa (o qualcuno), tenendo sempre gli occhi chiusi ma, non trovando
niente, aprì finalmente gli occhi e notò che Bunny non era lì al suo fianco.
Quella era stata la loro prima notte passata allo “Snow & Love” e non si poteva
certo dire che il loro primo giorno di vacanza fosse stato così rilassante come
invece doveva essere. Bunny, invece di rilassarsi, cosa che aveva fatto Marzio,
era piuttosto tesa e non era riuscita a dormire bene quella notte. L’episodio
accaduto il giorno precedente la preoccupava. Appena sorse il sole decise di
alzarsi dal letto visto che non poteva continuare a stare sotto le coperte
girandosi in continuazione e senza chiudere occhio… fece la doccia e si sedette
su una delle sedie imbottite della camera iniziando a pettinarsi lentamente i
capelli, tenendo lo sguardo fisso verso l’esterno ad ammirare la neve che faceva
da sfondo a quell’albergo immerso ancora nel sonno… indubbiamente, pensava al
fatto che la Terra fosse di nuovo in pericolo. Se solo avesse saputo che cosa
fossero quelle redini del destino: Amy aveva fatto tutte le ricerche possibili
ed immaginabili ma non era sorto ancora niente nelle loro mani. Che cosa voleva
Wander? Qual era il suo scopo? La distruzione dell’Universo? O che altro? Mentre
pensava a tutte queste cose, Bunny continuava a pettinarsi e ad osservare quello
spettacolo bianco che le veniva regalato dinanzi agli occhi. Quando Marzio aprì
i suoi di occhi, non avendola trovata accanto a sé, la vide seduta dinanzi alla
vetrata della terrazza pensierosa e gli venne naturale sorridere. Scese subito
dal letto e s’infilò il maglione bianco e nero che era poggiato sullo schienale
di una delle sedie dinanzi al caminetto e poi la raggiunse, appoggiandosi con le
due braccia sullo schienale della sedia su cui era seduta Bunny.
Marzio:
Pensierosa?
Bunny:
Finalmente ti sei svegliato.
Bunny
lo disse sorridendo e Marzio fu soddisfatto di aver ottenuto il suo obiettivo al
primo colpo, di certo non s’aspettava di riuscire a farla sorridere con così
poco. Bunny, notando che lui non parlava, si voltò per guardarlo in faccia e
notò la sua espressione di soddisfazione che la incuriosì.
Bunny: Che
cos’è questa faccia?
Marzio:
Niente… sono solo fiero di me.
Bunny: E
perché mai?
Marzio:
Perché sono il fidanzato della ragazza più fantastica dell’Universo…
Bunny
si voltò di nuovo sempre sorridendo…
Bunny: Sì,
va bene… un complimento da te, si vede che è proprio una giornata strana!
Marzio: Le
donne… prima dicono che non ricevono abbastanza attenzioni e poi quando fai loro
un complimento, trovano anche da ridire.
Bunny: Stai
offendendo la mia categoria e poi… io non mi sono mai lamentata di te anzi, sei
fidanzato fin troppo premuroso.
Marzio
non potè resistere, si chinò in avanti e con un delicato gesto della mano le
fece voltare il viso verso di lui, dandole poi un bacio sulle labbra…
Bunny: E
questo per cos’era?
Marzio:
Consideralo il buongiorno migliore che ti abbiano mai dato.
Bunny
gli fece un’occhiataccia del tipo “Siamo davvero modesti” mentre lui
s’allontanò ed entrò nel bagno dove si fermò dinanzi al lavandino e per prima
cosa si lavò il viso… Bunny, tornò a fissare fuori e vide che, a mano a mano, lo
“Snow & Love” si stava di nuovo mettendo in moto. La giornata era cominciata e
chissà se avrebbero avuto modo di trovarsi di nuovo faccia a faccia con quel
Wander. Una decina di minuti dopo, quando Marzio raggiunse Bunny s’accorse che
era ancora imbambolata dinanzi alla finestra…
Marzio:
Allora avevo ragione io. Sei pensierosa, oggi!
Questa
volta il sorriso tanto sperato non ci fu: Bunny mantenne la sua espressione
seria e preoccupata.
Bunny:
Pensavo a quel Wander! Che cosa vorrà mai?! Le redini del destino… cosa sono? E
poi… la statuetta che è sbucata dal terreno. Se l’ha presa… deve pur esserci un
motivo!
Marzio
le s’inginocchiò davanti…
Marzio: Il
motivo è che tu pensi troppo!
Bunny: E tu
invece sottovaluti questo nuovo problema!
Marzio: Lo
sai che non è affatto vero. Sono preoccupato quanto te ma il fatto è che… non
serve a niente starsene qui senza fare niente cercando delle risposte senza
neanche sapere di avere le domande giuste. Non sappiamo niente di questo Wander
e l’unica nostra speranza è Amy, dobbiamo affidarci alle sue ricerche ed a
qualche frammento della memoria di Sydia!
Bunny: Io
voglio solo che questa storia finisca presto, insomma… non è possibile! Vado in
vacanza con il mio ragazzo e le mie amiche e toh: all’improvviso devo di nuovo
trasformarmi in Sailor Moon. Non è una bella cosa!
Marzio: Ti
assicuro che andrà tutto bene. Questo Wander ha i giorni contati. Tu ti fidi di
me, vero?
Bunny: Che
razza di domanda!
Marzio:
Allora… posso dirti che lo sconfiggeremo, costi quel che costi. Ok?
Bunny
annuì e subito dopo gli gettò le braccia al collo stringendolo forte mentre lui
la circondò con le sue forti braccia ed iniziò a massaggiarle leggermente la
schiena…
Bunny: Ti
amo!
Marzio: Ti
amo anch’io!
**********
Wander
era in piedi e fissava in continuazione il piedistallo su cui vi erano le cinque
basi dalla forma circolare… una di quelle non era più vuota ma sopra vi era
stata posizionata una statuetta, la medesima statuetta che Wander aveva
sottratto proprio dinanzi allo “Snow & Love”.
Wander: E
questa è soltanto la prima… anche se… dannatissime guerriere Sailor. Potrebbero
essere un problema per me.
In quel
momento, alle spalle di Wander, comparve un ragazza vestita con un lungo abito
nero, dai contorni bordò, che aveva uno spacco lungo tutta la lunghezza della
gamba sinistra. Era impensabile il cambiamento che avesse subito, solo un giorno
prima allo “Snow & Love” era la sorellina terrorizzata di Andrew ed adesso
appariva come l’ultima superstite della famiglia del male. Era una figura scura
e dall’espressione crudele. Nessuno avrebbe mai potuto credere che si trattasse
della stessa persona. Comunque sia, Elizabeth apparve alle spalle di Wander che
era immerso nelle sue tattiche anti-sailor.
Elizabeth:
Signore?
Lui si
voltò appena.
Wander:
Dimmi, Elizabeth.
Elizabeth:
Ho fatto quelle ricerche che mi aveva chiesto! Vuole vederle?
Wander: Schiaritemi le idee… regno delle
tenebre?
Moon: … e non solo! Probabilmente sei
rimasto un tantino arretrato!
Wander: Un
tantino arretrato! Io ricordo benissimo quell’episodio… ero fermo alla Galassia
1771 quando uno degli schiavi del sovrano della zona, iniziò a correre per tutte
le strade del pianeta. Urlava, urlava, sembrava come impazzito! “Metallia è
sconfitta! Metallia è sconfitta! Serenity ha vinto… le guerriere Sailor! Le
guerriere Sailor!” così diceva quel pazzo e mentre correva annunciava a
tutti la notizia della grande sconfitta del regno delle tenebre per mano di
quelle cinque ragazzine! Pensai che Metallia non doveva essere poi tornata
completamente in forze se si era fatta eliminare tanto facilmente, insomma… il
cristallo d’argento… una tra le armi più deboli dell’Universo. Ti rendi conto
Elizabeth?
Elizabeth:
Effettivamente no ma… posso immaginare! D’altronde lei c’era signore!
Wander: Sì,
io c’ero! Ma non ho capito perché non ho avuto altre notizie, insomma… non mi
sono allontanato poi così tanto nel mio lungo viaggio, dannazione! Eppure quelle
ragazzine hanno continuato a difendere la Terra!
Elizabeth:
Ci tiene a conoscere gli altri nemici affrontati oppure…
Wander: No…
dici pure. Sono proprio in vena di sapere quali sono questi grandi nemici
sconfitti dalle guerriere Sailor! Avanti, Elizabeth, ti ascolto!
Elizabeth:
Bene…
E
quindi Elizabeth prese a leggere il primo di una decina di fogli che aveva tra
le mani…
Elizabeth:
Allora… subito dopo hanno affrontato due alieni non molto forti, anzi… poco più
di niente ma il vero dato interessante è che questi due alieni erano in realtà,
affiancati da un certo “Albero dell’Oscurità”. Ora non so bene cosa sia… signore
ma…
Wander:
L’albero dell’oscurità? E’ mai possibile? Distrutto?
Elizabeth:
No… il testo riporta che n’è sopravvissuto solo un germoglio che qualcuno,
probabilmente, i due stessi alieni, stanno provvedendo a far crescere!
Wander:
Com’è possibile che io non l’abbia saputo?
Elizabeth:
Devo proseguire?
Wander: Sì…
procedi.
Elizabeth:
Non so quanto ci sia di vero ma… è riportato che hanno completamente fatto
estinguere quei pochi membri di Nemesis che rimanevano!
Wander:
Nemesis? Questo nome non mi è nuovo! Chi è che me n’aveva accennato?
Wander
prese a girare su sé stesso fin quando non fu attraversato come da un fulmine.
Wander: Ma
certo! Ora ricordo… il Vecchio Saggio se non sbaglio. Fu lui a parlarmene…
Elizabeth:
E’ stato sconfitto, signore! Anche lui dalle guerriere Sailor!
Wander
si voltò incredulo verso Elizabeth.
Wander:
Cosa? Questo… questo è assurdo! Il Vecchio Saggio era immortale.
Elizabeth:
Beh, forse no!
Wander: E
poi? Avanti, continua!
Elizabeth:
Esercito del Silenzio, Faraone 90, la pianta Xenia, una cosiddetta “principessa
neve di luna”, Badiana, Nehellenia e…
Mentre
faceva quella serie di nomi, Wander iniziava ad innervosirsi. Erano tutti nomi
che conosceva benissimo, nomi che aveva conosciuto viaggiando attraverso le
varie galassie per non essere ritrovato da colei che credette di ucciderlo. Non
poteva credere che le guerriere Sailor avessero messo fine a quelle grandi
potenze che avevano la reputazione di essere invincibili, immortali… non credeva
che quelle ragazzine potessero aver distrutto quasi la metà del mondo del male.
Era incredulo, Wander e lo divenne ancora di più quando Elizabeth lesse l’ultimo
di quei nomi…
Elizabeth:
…Sailor Galaxia, almeno credo che si legga così!
Qui gli
occhi di Wander si spalancarono e la sua espressione divenne ancora più
spaventosa di quella che era normalmente.
Wander: No,
questo è assurdo! Non può essere! Io c’ero in mezzo a quell’apocalisse! Tutti
quanti poterono vedere come Galaxia imprigionò il Male dentro di sé. Nessuno
avrebbe potuto sconfiggerla o tanto meno liberarla, era praticamente
impossibile. Non riesco a credere che loro ci siano riuscite!
Elizabeth:
Non vorrei essere offensiva, signore ma… sono guerriere Sailor. Sbaglio o è
stata proprio una di loro ad infliggerle quella brutta cicatrice. Stava per
ucciderla e per poco non ci è riuscita!
Wander
le si scagliò contro e le fece volare tutti i fogli che aveva in mano
strattonandola…
Wander:
TACI! Tu non sai niente di quello che accadde! Niente! Le guerriere Sailor sono
poco meno che delle ragazzine… se quelli che dici tu sono stati sconfitti da
loro allora… beh… non erano degni della loro reputazione. Intesi?
Elizabeth annuì con un debole cenno del capo.
Wander: Io
non mi farò schiacciare come loro… questo è poco ma è sicuro!
**********
Era una
giornata stupenda a Cristal City, il natale si stava avvicinando e tutti si
preparavano per festeggiarlo in grande stile, era senza dubbio una delle
giornate più belle anche perché erano iniziate le vacanze. La piccola
principessina si era svestita del suo lungo abito bianco ed aveva messo una
delle sue salopette preferite mentre continuava a fare avanti e indietro dal suo
armadio fino al letto, dov’era posizionata una valigia aperta, che a mano a mano
si riempiva di vestiti ed oggetti personali…
Diana: Ma
non ci sono già le tue cose nel ventesimo secolo, piccola Lady?
Chibiusa:
Sì, Diana ma… voglio portarmi anche qualche altra cosa, sai… sono anche un po’
cresciuta! Metti che non mi va più niente, come si fa? E’ passato anche un anno.
Diana: Già,
non ci avevo pensato!
Chibiusa:
Comunque non posso crederci… sono troppa contenta… non pensavo che la mamma mi
avrebbe concesso di passare il natale nel ventesimo secolo. Fatto sta che… l’ho
pregata anche per quasi un anno!
Diana: La
regina è molto buona e lo sai… non ti ha permesso di andarci prima perché voleva
che tu adempissi qui i tuoi compiti di principessina di Cristal City.
Chibiusa:
Sì, lo so… il protocollo! Ma quando mai ha rispettato le regole mia mamma?!?!
Diana: Beh,
certo… tua madre è una regina adesso, la regina della capitale del mondo. Non la
si può certo paragonare alla ragazzina sedicenne che vive nel ventesimo secolo,
è ovvio che sia così. Anche se… in realtà, devo ricordarti che Sailor Moon
diventa seria e responsabile di fronte al nemico.
Chibiusa ci pensò su un momento…
Chibiusa:
Diciamo che i suoi momenti di responsabilità nelle vesti di Sailor Moon sono…
sì… sono quasi uguali a quelli d’irresponsabilità e sbadataggine!
Diana
sospirò…
Diana: Mi
rendo conto che è inutile!
Chibiusa mise l’ultima maglietta in valigia e dopo la richiuse per bene.
Chibiusa:
Ecco fatto! Ora sì che sono pronta a partire per il passato… sicura di non voler
venire?
**********
Andrew
stava osservando uno dei suoi clienti caricare tutte le sue valigie a bordo
della propria auto e mentre l’osservava scuoteva ripetutamente la testa stando
in silenzio fin quando non gli si avvicinò e cominciò a girargli intorno
fastidiosamente…
Andrew:
Signor Satoshi… la prego… non vada via così presto. Dove passerà il natale? Dove
troverà un posto più accogliente dello “Snow & Love”?!
Satoshi:
Accogliente? Accogliente? Secondo lei questo posto è accogliente? Io e la mia
famiglia siamo stati terrorizzati da non so quale mostro capace di squagliare un
divano con il potere di una sola delle sue mani. E lei lo chiama accogliente?
Non voglio rimanere qui un minuto di più.
Andrew: Ma
cerchi di ragionare! E’ il trentesimo cliente a lasciare l’albergo! Mano a mano
se andranno tutti quanti seguendo l’esempio dei precedenti… non posso
permetterlo, altrimenti che natale sarà qui allo “Snow & Love”?
Satoshi: Non
sono faccende che mi riguardano. Addio signor Smith, credo proprio che questa
sia l’ultima volta che ci vediamo!
Il
signor Satoshi salì in macchina.
Andrew: Ma
che colpa ne ho se quel mostro ha scelto proprio questo posto?
Satoshi:
Addio!
Il
signor Satoshi mise in moto e partì lasciando alle sue spalle Andrew e lo “Snow
& Love” dopo che molti altri lo aveva già fatto prima di lui. Andrew era
disperato e non sapeva come fermare quell’abbandono di gruppo. Era peggio
dell’ultimo giorno d’estate al “Sun & Love” quando tutti si salutavano sperando
di rivedersi nove, dieci mesi dopo ma almeno lì la vacanza l’avevano fatta.
Adesso, invece, natale doveva ancora trascorrere eppure già tutti lasciavano
l’albergo!
Andrew: Ma
quel Wander proprio nel mio albergo doveva venire a rompere le…
Proprio
mentre andò a girarsi per rientrare poi nell’albergo, si ritrovò sua sorella a
dieci passi che gli impedì di finire la frase…
Andrew: Liz!
Mi fa piacere notare che sei già in piedi!
Liz:
A quanto pare… comunque non si addice
affatto ad un lord dire certe parole scortesi, sai a cosa mi riferisco!
Andrew: Ma
sentila… tu non fai altro dalla mattina alla sera!
Liz:
Che c’entra? Io sono un’adolescente! E poi…
non dispiacerti per i clienti che se ne vanno. Non puoi farci più nulla, quel
mostro te l’ha proprio fatto il regalino di natale.
Andrew: Non
dirlo a nessuno ma mi ha fatto davvero paura!
Liz:
Anche a me quando ti ha preso per il collo e
ti ha sbattuto contro il muro… ma… secondo te chi erano quelle ragazze?
Andrew
mise un braccio attorno alle spalle della sorella ed insieme s’avviarono vero
l’entrata principale.
Andrew: A
dire il vero non lo so ma…certo erano davvero carine!
Liz:
Il solito!
**********
Quella
donna passeggiava lungo una sconfinata terrazza mentre dinanzi a lei s’apriva
l’immensa spiaggia che vedeva sullo sfondo quell’oceano infinito. Era un mondo
quasi irreale. Lei appariva serena ma la sua espressione era solenne ed il suo
sguardo lucido… c’era qualcosa che occupava tutti i suoi pensieri. Evidentemente
non era qualcosa di piacevole. I suoi occhi erano azzurri, lo stesso colore
dell’oceano che si trovava davanti, ed i suoi capelli erano lunghi, mossi e
castani. Era poi vestita con un lungo abito celeste che vedeva dietro un lungo
strascico. Era elegante nei suoi movimenti e nel suo portamento, indubbiamente
una donna di classe. Alle sue spalle, dal maestoso edificio che si trovava
lontano, sullo sfondo, arrivò un’altra donna, apparentemente più giovane vestita
con un completino verde e giallo tutte tasche e bottoni che portava abbinato un
capellino somigliante a quello di un’hostess. Fu proprio questa a parlare per
prima interpellando la donna dai lunghi capelli…
Rossella:
Signora Vivian, volevo chiederle se devo procedere con l’evento. Dopo quello che
è accaduto potrebbe anche non essere prudente. Una mossa azzardata!
Vivian
rispose senza voltarsi.
Vivian: No,
procedi come se niente fosse! Le voglio tutte… tutte quante!
Rossella:
Provvederò allora!
Rossella fece un piccolo inchino e stava per andarsene ma Vivian glielo impedì.
Vivian: No,
Rossella… non andare ancora! Voglio parlarti.
Rossella:
Tutto ciò che vuole signora Vivian!
Questa
volta Vivian si girò.
Vivian:
Quante volte ti ho detto che devi chiamarmi solo Vivian?
Rossella:
Ma… ecco… vede… signora… io non ci riesco!
Vivian: Beh,
abituatici perché questo è un ordine!
Rossella: Va
bene… sign… Vivian! Ma… di cosa voleva parlarmi?
Vivian:
Dell’evento che stiamo organizzando.
Rossella: Il
convegno?
Vivian:
Esatto, proprio il convegno.
Rossella: Ma
cosa c’è da sapere? E’ solo un evento che vede insieme tutte le guerriere Sailor
e si verifica ogni dieci anni!
Vivian: Sì
ma… questo è il primo convegno a cui assisti… lavori per me solo da cinque anni,
in fondo. Vedi, devi sapere che è l’evento più magico che io abbia mai visto! Ci
sono tutte queste ragazze… tutte le mie guerriere… e loro hanno la possibilità
d’incontrarsi tutte quante soltanto in quest’occasione, capisci? E’ così bello
vederle tutte insieme. Non mi stancherò mai di essere l’organizzatrice di
quest’evento!
Rossella:
Capisco, dev’essere un’emozione forte per lei… ma anche per loro visto che si
trovano dinanzi a Sailor Universe!
Vivian: Sono
anni che non mi trasformo e non combatto. Sailor Universe è diventata da tempo
solo una figura! Adesso ci sono altre guerriere che combattono al posto mio. C’è
quella Sailor Moon, ad esempio. Non dovrei dirlo ma invece lo farò: è la mia
preferita.
Rossella:
Davvero?
Vivian
annuì.
Vivian: E’
così piena di vita, così forte, così leale ma è anche tanto fragile. E’
indubbiamente la guerriera migliore che io abbia mai visto.
Rossella:
Forse perché in lei scorre sangue nobile!
Vivian: La
famiglia lunare? Beh, indubbiamente questo è uno dei motivi. La cara Selene,
quanto vorrei riabbracciarla!
Rossella:
Eravate amiche?
Vivian:
Molto, Selene era una persona eccezionale e sua figlia è degna di sua madre!
Rossella:
Anche tu sei una persona speciale Vivian… non dimenticare quello che sei stata:
Sailor Universe… La guerriera che ha quasi sconfitto Wander!
Vivian: Hai
detto proprio bene Rossella, quasi… perché ho fallito! Wander è di nuovo in
circolazione e brama ancora le redini del destino!
Rossella: Lo
fermerai Vivian! Vedrai!
Vivian: No,
io non posso. Ci penseranno Sailor Moon e le sue compagne questa volta! Ho
nascosto le cinque statuette sul loro pianeta anche perché sapevo che loro
sarebbero state le più adatte per difenderle e sono sicura che non mi
deluderanno!
**********
L’auto
di Heles si fermò dinanzi allo “Snow & Love”.
Milena: Io
non ci vengo più in macchina con te Heles. Sei la solita spericolata!
Heles:
Andiamo… che nessuno guida meglio di me!
Sydia:
Certamente ma questi non sono discorsi attinenti alla situazione.
Ottavia:
Concordo pienamente con Sydia!
Milena:
Anch’io!
Heles: Ehi!
Ma siete tutte contro di me?
Milena:
Comunque faremo meglio a prendere due camere… non possiamo mica fare questo via
vai ogni volta. Guarda che è abbastanza lontano da casa nostra!
Heles: E’
proprio quello che ho intenzione di fare!
**********
Andrew
stava osservando gli ennesimi clienti che abbandonavano il suo albergo quando
dalle scale scesero Amy, Morea, Marta e Rea accompagnate da Luna ed Artemis…
Andrew: Non
starete lasciando l’albergo anche voi, spero!
Rea:
No, perché? Dovremo?
Andrew: E’
praticamente quello che stanno facendo tutti. Lo “Snow & Love” si sta svuotando
e tutto per colpa di quel mostro!
Marta:
Mostro?
Andrew: Come
non sapete niente? Ah, già… voi non c’eravate ieri… a proposito dov’eravate?
Morea:
L’improvvisa mancanza di corrente ci aveva bloccate in ascensore! Ma cos’è
questa storia del mostro?
Andrew:
Forse è meglio che non ve la racconti altrimenti lascerete anche voi il mio
albergo!
In quel
momento alle spalle di Andrew comparve Liz che saltò completamente sulle spalle
del fratello…
Liz:
Dovevate esserci! Era spaventoso… aveva una
gigantesca cicatrice che gli andava da una parte all’altra della faccia! Una
cosa orribile poi ha alzato un braccio ed ha fuso un divano, subito dopo ha
preso Andrew per il collo e l’ha schiacciato contro la parete! Sembrava la scena
di un film! Esilarante!
Le
quattro ragazze per poco non scoppiavano a ridere mentre l’espressione di Andrew
era alquanto contrariata.
Andrew: Mai
una volta che stessi in silenzio, vero signorina?
Liz
sorrise e scese dalle sue spalle per portarsi dinanzi a lui e farsi così meglio
vedere dalle quattro ragazze.
Liz:
Io sono Liz, la sorella di questo coso qui!
Amy:
Piacere, Amy!
Marta:
Marta!
Morea: Io
sono Morea!
Rea:
Rea, molto lieta di conoscerti!
Poi Liz
notò quello che notavano tutti.
Liz:
Oh mio Dio, ma che gattini graziosi! Sono
maschio e femmina?
Amy,
che teneva in braccio Luna, e Marta, che teneva in braccio Artemis, annuirono.
Amy:
La femmina è questa nera e si chiama Luna.
Marta:
Mentre questo bianco è Artemis ed è l’uomo della situazione.
Luna
per poco non scoppiava a ridere ma doveva contenersi e fare la gatta normale,
comunque non potè far a modo di non pensare…
Luna:
Tu guarda cosa mi tocca sentire!
Liz:
Sono davvero adorabili e che buffa macchia
che hanno sulla fronte!
In quel
momento Morea e Rea pensarono ad Andrew che poverino, era rimasto in disparte…
Rea:
Comunque non preoccuparti! Non abbiamo
intenzione di lasciare l’albergo!
Morea:
Ovvio, siamo in vacanza, no?
In quel
momento sulle scalinate comparvero Bunny e Marzio.
Bunny: A
dire il vero solo io ed il mio Marzio dovevamo essere qui ma voi vi siete
autoinvitate!
Rea:
Non è affatto vero!
Marzio: Ehi,
voi due! Non ricominciate!
Andrew: Allora? Com’è andata la prima notte
qui allo “Snow & Love”? Trovati bene?
Amy:
Questo posto è davvero fantastico!
Marta:
Potrei starci tutto l’anno!
Le
porte automatiche dello “Snow & Love” si aprirono ed Andrew, preoccupato che si
trattasse di un ennesimo cliente che lasciava l’albergo, si voltò di scatto ma
vide che invece comparvero quattro ragazze che si fermarono nell’atrio…
Bunny:
Ragazze! Finalmente, ce l’avete fatta!
Bunny e
tutte le altre corsero verso le nuove arrivate mentre Andrew e Liz rimasero alla
base delle scalinate.
Liz:
Visto? Clienti che vanno e clienti che
vengono!
Andrew:
Fortunatamente!
**********
Tutte
le guerriere si ritrovarono all’esterno dello “Snow & Love” per discutere sui
fatti recentemente accaduti…
Heles:
Allora? Amy, come sono andate le ricerche?
Amy:
Nonostante le difficoltà iniziali sono
riuscita a trovare quello che cercavo!
Bunny: Su,
avanti, non tenerci sulle spine!
Amy:
Cercherò di parlare più chiaramente
possibile anche se non è certo un discorso complicato quello che devo farvi. E’
piuttosto semplice… le redini del destino non sono altro che, insomma, il loro
nome dice già tutto. Chi le possiede detiene il completo controllo sul destino,
in pratica, si trova ad avere tra le mani le vite di tutti noi e di tutto
l’Universo ed è proprio questo lo scopo di Wander: diventare il padrone
dell’Universo.
Artemis: Ma
è tremendo!
Luna:
E’ più grave di quanto pensassi.
Milena:
Insomma… queste redini del destino sono una specie di… di Coppa Lunare!
Amy:
Sì, in linea di massima possiamo anche dire
così. Il potere assoluto!
Marzio: E
per quanto concerne la statuetta?
Amy:
Ce ne sono cinque… una di queste è appena
finita nelle mani di Wander… le altre quattro sono nascoste sulla Terra e quando
Wander le avrà ottenute tutte e le avrà posizionate in modo che queste formino
una stella, allora, compariranno le redini.
Bunny: E’
semplice allora… non facciamo prendere a Wander le redini e tutto si risolverà!
Rea:
Bunny… non è mica così semplice!
Amy:
Ci troviamo di fronte ad un bivio: far in
modo che le redini del destino non compaiano mai oppure farle apparire per poi
distruggerle.
Marta: Sì,
ma… ci sono ancora troppe cose che non riesco a capire!
Ottavia: Sì,
ad esempio… chi ha nascosto le statuette?
Amy:
Conosco la risposta a questa domanda. Si
tratta di una specie d’iniziatrice delle guerriere Sailor ma è da molto che non
combatte e che se ne resta rifugiata sul suo pianeta, nella dimensione Y. Se non
ricordo male si chiama…
Sydia:
…SAILOR UNIVERSE!
Tutti
si voltarono a guardare Sydia incuriosite…
Amy:
Sì, esatto, proprio lei!
Morea: La
conosci?
Sydia: Luna,
Artemis… anche voi dovreste conoscerla! Era un’assidua frequentatrice del regno
argentato. Era l’amica della regina Selene.
Luna:
Davvero? Io non la ricordo!
Artemis:
Beh, forse… qualcosa ma niente di preciso.
In quel
momento, si udì una voce alle loro spalle…
Chibiusa:
Sailor Universe? Ho letto molto su di lei, ci sono parecchi libri a Cristal City
che parlano della leggendaria guerriera che ogni dieci anni organizza il più
grande convegno dell’Universo!
Tutte
si voltarono e già sapevano a chi appartenesse quella voce.
Bunny:
CHIBIUSA!
Chibiusa:
Non permetterti di abbracciarmi… sono andata tutta convinta a casa e mamma
Ilenia mi ha detto che avevi ben pensato di farti una vacanza… senza di me! Ho
dovuto fare tutto il viaggio in autobus, non è stato poi così carino!
Bunny
però non diede ascolto a quelle parole e corse ad abbracciare Chibiusa, lei
ovviamente, non voleva che Bunny le desse ascolto e l’abbracciò a sua volta.
Chibiusa:
Sono tornata a rompervi le scatole.
L’abbraccio si sciolse e Chibiusa salutò anche il resto del gruppo. Ora sì che
erano davvero al completo
Bunny:
Purtroppo per me… non mi dirai che devo tornare a sopportarti?
Chibiusa:
Credo proprio di sì e già che non mi avete invitata, pretendo di avere una
camera tutta per me con tanto di terrazza e minibar!
Bunny: Ma
sentila… chi ti credi di essere?
Chibiusa sorrise.
Chibiusa: La
principessa di Cristal City.
Marzio: Non
che non siamo felici di vederti ma hai scelto un brutto momento per tornare.
Chibiusa: In
che senso?
Amy:
La Terra è di nuovo minacciata.
Chibiusa:
COME? Non ci posso credere, non mi state prendendo in giro, vero?
Rea:
Mai state più serie.
Chibiusa:
WoW, è una notizia shockante ma non mi spaventa… vorrà dire che avrete anche il
mio aiuto. Combatteremo di nuovo tutti insieme!
Ma una
nuova voce interruppe quella rimpatriata prima ancora che Chibiusa potesse
apprendere quale fosse la nuova entità malvagia che minacciava la Terra. Era
sempre una voce femminile ma questa volta nessuno sapeva a chi appartenesse…
Rossella:
Prima però si va al convegno delle guerriere Sailor.
Tutti
si voltarono e si trovarono davanti proprio la donna che abbiamo visto in
precedenza accanto a Sailor Universe.
Fine terzo capitolo
**********
Ed
eccoci qua! E con questo siamo a tre! Come vanno le cose con la storia? Vi sta
piacendo? Forse a qualcuno ho incasinato un po’ la vita con l’entrata in scena
di Sailor Universe ma credetemi… ce ne sono ancora di cose che non sapete. Mi
raccomando, recensite in tanti, mi fanno sempre piacere i vostri commenti! ^_^
Vorrei
ringraziare come sempre chi recensisce le mie storie, questa volta in
particolare serena b, la prima a leggere il secondo capitolo, e poi c’è Seyenne
che oltre a scrivere la sua storia trova anche il tempo leggere e recensire la
mia! Grazie!
Per la
sezione chiarimenti non ho molte cose da dire visto che per il secondo capitolo
non avete fatto tante domande, forse adesso me ne farete di più. Non abbiate
paura… a me piace dare spiegazioni! ^_^
Ed
eccoci a quello che vogliono tutti: le anticipazioni. Come al solito non mi
sbilancio! Vi dico solo che ne vedrete delle belle. Saprete un po’ di cose su
come sono andate le cose in passato, ad esempio com’è iniziata la fissa di
Wander per le redini del destino, e poi qualcuno riceverà una notizia shockante!
A chi appartengono quelle tre sedie vuote? Tutto questo nel prossimo capitolo…
Bye
Sam_Rox88
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** Come andò... ***
Nuova pagina 1
LE REDINI DEL DESTINO
Quarto capitolo
Come andò…
Il
gruppo dei nostri amici era rimasto sorpreso da quell’improvviso intervento e
per quanto cercassero di capire non riuscirono a spiegarsi chi fosse quella
misteriosa donna in completo che li aveva interrotti così bruscamente. Dopo lo
stupore iniziale, poterono notare che non si trattava di una figura minacciosa,
anzi, questa si trovava immobile a fissare tutti quanti con uno smagliante
sorriso stampato sulla faccia ed attendeva che qualcuno parlasse ma, sui volti
di tutti, la domanda “Chi diavolo sei?” era sottintesa.
Marzio:
Ehm… ci conosciamo?
Rossella:
Il mio compito non è quello di star qui a perdere tempo in chiacchiere ma non
posso non darvi una spiegazione. Io sono Rossella e sono al servizio di Mrs.
Vivian, la conoscete, mi auguro!
Tutti
si guardarono tra di loro ma evidentemente nessuno sapeva chi fosse questa
signora Vivian.
Sydia: Un
momento… Vivian se non sbaglio era il nome di…
Chibiusa:
…Sailor Universe!
Gli
altri, che non ci stavano capendo niente, erano ancora più confusi di prima.
Tutti:
COSA?
Rossella:
Bene, mi aspettavo di peggio! Ok, visto che sapete chi è Sailor Universe, posso
ufficialmente invitarvi al convegno delle guerriere Sailor numero 236.
Morea: E
adesso che cos’è questa novità?
Bunny:
Qualcuno mi spieghi, perché io non ci sto capendo più niente!
Chibiusa:
Io lo so cos’è!
Tutti
gli occhi si puntarono sulla ragazza del futuro.
Chibiusa:
Ho letto anche questo! Ogni dieci anni Sailor Universe organizza il convegno
delle guerriere Sailor. Qui si ritrovano tutte le guerriere dell’Universo. E’
una specie di gran riunione universale.
Gli
altri però, non avevano ancora le idee chiare ma, purtroppo, il tempo era poco e
le spiegazioni dovevano essere tralasciate.
Rossella:
Temo che non ci sia abbastanza tempo per restarsene qui. Dovete venire con me,
eventualmente la signora Vivian vi dirà tutto quello che volete sapere.
Marta: Sì,
ma… dove andiamo?
Rossella:
Nella dimensione Y!
*********
Elizabeth era comparsa al cospetto di Wander che continuava a contemplare la
prima delle sue statuette.
Elizabeth:
Ho fatto quello che mi aveva chiesto!
Wander: E
allora?
Elizabeth:
Il convegno si farà, senza alcun problema!
Wander:
Evidentemente quella stupida e tutte le sue soldatesse cercheranno di studiare
un piano per fermarmi! Se non è così non riesco proprio a capire perché non
abbia fermato l’evento, sarebbe una pazza in questo caso!
Elizabeth:
Forse non ha paura di lei. D’altronde l’ultima volta è
stato lei a scappare!
Wander le fece un’occhiataccia e strinse forte i pugni per non esplodere com’era
solito fare, ma la sua rabbia e la sua ira furono tutte trasmesse ad Elizabeth
dalle sue urla.
Wander: Sì
sono scappato – gli occhi gli divennero di un rosso fuoco – ma non sono morto!
Elizabeth:
Uno come lei avrebbe dovuto preferire di morire invece
di starsene nascosto vagando per le galassie per tutto questo tempo!
Wander: Ma
allora tu non capisci, ragazzina! Questo viaggio non è stata una fuga! E’ vero,
non mi sono fatto trovare ma… non per paura, solo per accrescere il mio potere e
per studiare il piano perfetto e finalmente, ci sono riuscito! E non
preoccuparti, Sailor Universe lo sa meglio di me.
Elizabeth:
A questo punto non so che cosa dirle, sarà una pazza
se non ha fermato il convegno! Lei ha intenzione di andare lì e fare una strage?
Wander:
Uccidere le guerriere Sailor è di certo un bel passatempo ma forse è troppo
presto. Non voglio sprecare le mie energie inutilmente. Comunque ti ricordo che…
tre di loro sono in mano mia.
Elizabeth:
A proposito, cosa dobbiamo farcene di loro?
Wander:
Per il momento abbiamo sottratto al nemico un po’ di forza.
Calò
il silenzio ed Elizabeth non aggiunse altro ma rimase al cospetto di Wander in
attesa che lui concludesse e le dicesse che cosa fare.
Wander:
Approfitteremo dell’assenza di Sailor Moon and company per prelevare la seconda
statuetta! L’hai già trovata?
Elizabeth:
No, ma provvederò subito!
**********
Andrew vagava per i corridoi dello “Snow & Love” alla ricerca di sua sorella Liz
che sembrava come sparita.
Andrew: E
adesso che fine ha fatto quella peste?!?! Liz? Liz? Dove diavolo sei finita,
Liz?
Infine, Andrew, provò nella stanza della ragazza ma non la trovò neanche lì.
Andrew:
Dove diavolo si è cacciata?! Con quel mostro in giro… non è prudente che se ne
vada in giro da sola.
Così
dicendo Andrew si rassegnò alle ricerche e chiuse la porta alle sue spalle
tornando al suo “lavoro” di proprietario.
**********
Erano
arrivati nella dimensione Y e quello che avevano davanti non era altro che un
paesaggio fantastico, avvolto dalla delicata luce di Nora, un astro risplendente
di luce propria che illuminava quei pianeti lontani anni luce dal sole. Dinanzi
a loro si ergeva il palazzo di Sailor Universe alle cui spalle s’espandeva una
lunga spiaggia e s’apriva l’oceano. Quando ebbero finito di meravigliarsi per il
posto, s’accorsero che c’erano migliaia e migliaia di ragazze che entravano nel
palazzo, evidentemente, erano tutte le guerriere Sailor che dovevano prendere
parte al convegno.
Rossella:
Eccoci arrivati! Ragazze, voi entrate nel palazzo, dovrebbe esserci la signora
Vivian ad attendervi. Non ci crederete ma siete le guerriere più attese,
dopotutto è il vostro primo convegno. Marzio, Luna ed Artemis invece devono
venire con me. Il convegno è “Only the Sailor” ed è quindi chiuso a tutti quelli
che non lo sono, eccezion fatta per me! Sono o non sono la dama di fiducia della
signora Vivian? Qualche riconoscimento dovevo pur avercelo, non trovate?
Tutti
guardarono Rossella con una strana espressione stile “Ok, è momentaneamente
fuori di testa” ma quando questa li rispose, aggrottando un sopracciglio con
una faccia che diceva “Allora? Che si fa? E perché restate lì impalati a
fissarmi con quella faccia?” tutti tornarono seri.
Luna: Ok,
verremo con te.
Artemis:
Non è giusto! Io volevo conoscere qualche guerriera carina!
Automaticamente, sulla testa di Artemis, scattò il pugno micidiale di Marta che
gli fece un bel bernoccolo.
Artemis:
Ahi! Ma si può sapere che ho detto di male?
Marta: Fai
proprio bene a portartelo via, Rossella. Se vuoi puoi anche tenertelo, noi non
sappiamo che farcene di Artemis.
Artemis:
Ah, però! Che bella considerazione!
Marta:
Artemis, tesoro mio, non costringermi a farti del male più di quello che ti ho
già fatto. Sai che poi te ne pentirai!
Luna
ed Artemis si portarono dunque accanto a Rossella ma prima di separarsi c’era
ancora un’altra cosa da fare…
Marzio:
Non preoccuparti… ci vediamo dopo!
Bunny:
Spero solo che vada tutto bene!
Marzio:
Cosa dovrebbe andare storto scusa?
Bunny: Non
lo so. Quello che so è che ho un brutto presentimento!
Marzio: Ti
preoccupi inutilmente, te l’ho già detto se non mi sbaglio.
Bunny:
Comunque avevi ragione… sarà proprio un natale alternativo, questo.
Le
altre però erano impazienti e le sdolcinatezze di Bunny e Marzio stavano durando
un po’ troppo.
Rea: Ehi?
Ma quanto ci vuole? Guarda che nessuno di noi parte per la guerra. Stiamo solo
andando ad un convegno.
Chibiusa:
Appunto! Non c’è bisogno di fare tutta questa scena alla “Via col vento”.
Amy:
Stiamo perdendo tempo prezioso e non ne abbiamo!
Bunny
e Marzio guardarono male le ragazze ma queste non si lasciavano certo intimorire
dalle loro espressioni minacciose…
Chibiusa:
E non dire che c’è sempre tempo per l’amore!
Bunny: E
invece stavo proprio per dirlo! Siete delle zitelle insensibili.
Dopo
il piccolo battibecco Bunny tornò a guardare Marzio e a dedicarsi a lui.
Marzio:
Dobbiamo andare! Hanno ragione. Ci vediamo dopo.
Bunny
stava per dire qualcosa ma Marzio la interruppe baciandola di sorpresa.
Dopodiché il gruppo si separò e Marzio, Luna ed Artemis si allontanarono con
Rossella mentre le ragazze, presero coraggio e s’avviarono verso il maestoso
palazzo.
**********
Wander ed Elizabeth erano insieme, si trovavano alla luce del giorno, sulla
Terra. Erano circondati solo da acqua e ghiaccio e poi… nient’altro!
Wander:
Sicura che sia qui?
Elizabeth:
Sicurissima!
Wander: Se
fallisci… già sai che…
Elizabeth:
Io non posso fallire! E’ impossibile che io fallisca!
Wander:
Bene… allora vediamo un po’!
Wander allungò il suo braccio tenendo sempre il palmo della mano verso il basso.
Anche questa volta comparve una sfera di luce gialla che si espanse poi anche
sul terreno. Il ghiaccio iniziò a tremare e presto a rompersi man mano sempre di
più fin quando non si spezzò completamente e dall’acqua gelida non uscì una
statuetta, sempre della forma di una guerriera Sailor, che andò a conficcarsi
nel palmo della mano di Wander.
Elizabeth:
Visto? Che le dicevo? Io non sbaglio mai!
Wander:
Sapevo che potevo contare su di te.
E
dopo questa frase scoppiò in una delle sue risatine diaboliche.
Wander: E
con questa siamo a due. Solo altre tre ed il potere assoluto sarà mio.
**********
Andrew stava seduto dietro il bancone della reception e parlava con il portiere
giocando con una pallina che si divertiva a lanciare in aria per poi
riprenderla.
Portiere:
Signor Smith… lei dovrebbe starsene nel suo ufficio a firmare dei documenti.
Andrew:
No, mi annoio! Insomma… sono il proprietario di un posto megagalattico come
questo, devo pur godermelo!
Portiere:
Ma prima deve anche fare il suo lavoro.
Andrew: A
me non piace lavorare. Io non sono come mio padre.
Portiere:
Lei è troppo giovane, è questa la verità!
In
quel momento dall’entrata principale comparve Liz vestita coma al solito con
jeans larghi ed un maglione chilometrico.
Andrew:
Ehi, tu! Ma che fine avevi fatto?! Ti ho cercato ovunque!
Liz:
Guarda che io sono sempre stata qui fuori!
Andrew:
Impossibile… non c’eri!
Liz: Tu
hai le allucinazioni fratellone! Adesso io vado in camera… sono piuttosto
stanca!
Liz
prese a camminare verso il corridoio che portava alla sua camera…
Andrew:
Ehi! Ma non è il mio maglione quello che hai addosso?!
Ma
Liz era già scomparsa per poterlo sentire.
**********
Le
ragazze erano entrate nel palazzo ed una volta dentro rimasero nuovamente a
bocca aperta, fortunatamente Vivian le andò in contro altrimenti sarebbero
rimaste lì tutto il tempo.
Vivian:
Eccole qua! Le mie guerriere!
Le
ragazze si voltarono a guardare la donna e non poterono negare che fosse davvero
molto bella.
Bunny: Lei
è la signora Vivian?
Vivian:
Solo Vivian…
Heles:
Quando avrà inizio il congresso?
Vivian:
Tra pochissimo ma prima credo che voi vogliate delle risposte.
Milena: Ci
sono tante cose che ancora non sappiamo!
Vivian:
Bene, la storia che devo raccontarvi non è che sia poi così lunga. Tempo fa,
quando ancora frequentavo le feste del regno argentato, voi evidentemente non vi
ricorderete di me, ma non importa. Comunque… tra tante guerriere ce n’era una
che aveva un compito importantissimo: Sailor Destiny! Lei possedeva le redini
del destino ed il suo compito non ero quello di usarle per modificare il
destino, doveva solo custodirle. Un po’ come Sailor Pluto che è la guardiana del
tempo ma che non può modificarlo. Bene, Sailor Destiny svolgeva il suo normale
compito fino a quando, un vecchio sacerdote del mio tempio venne in possesso di
documenti segreti dove vi erano custoditi tutti i dettagli delle redini del
destino. Una volta venuto a conoscenza della potenza di tale oggetto, quello
stesso sacerdote, il cui nome era Wander, decise di impossessarsene ed uccise
Sailor Destiny. Allora intervenni io, anche se non riuscii a salvare la
guerriera, m’impossessai delle cinque statuette che fanno comparire le redini e
le gettai sul pianeta Terra. Adirato Wander, ovviamente, si scagliò contro di me
ed iniziò un duro scontro. Fino a qualche giorno fa ero convinta di averlo
ucciso anche perché non avvertivo più la sua presenza. In realtà si era solo
nascosto ed adesso, dopo tutto questo tempo, è tornato e vuole le redini.
Ovviamente non può averle se non trova prima tutte e cinque le statuette.
Sydia: Se
ci hai raccontato questa storia vuol dire che saremo noi a doverlo fermare.
Vivian:
Siete le guerriere più capaci.
Ottavia:
Sì ma… come si fa? Wander ha già preso una statuetta.
Vivian:
Non seppi mai dove finirono le statuette. Le lasciai cadere così,
sparpagliandole a caso, ma una volta che fosse stata scelta una nuova Sailor
Destiny allora le redini sarebbero dovute tornare alla luce e quindi fu scelta
una terrestre qualunque prescelta per riuscire ad avvertire la presenza delle
statuette e quindi trovarle. Se Wander ne ha già presa una vorrà dire ha trovato
la prescelta e l’ha messa al suo servizio.
Heles:
Bene! Una prospettiva molto rassicurante.
Chibiusa:
Forse dovevo ascoltare mia madre quando mi diceva che il natale si passa in
famiglia!
Bunny:
Ecco appunto! Lo penso anch’io!
Vivian:
Capisco che quello che vi ho detto non vi piaccia per niente ma… dovete far il
possibile per fermare Wander!
Rea: E la
prescelta? Se trovassimo lei… forse…
Vivian:
Non lo so, quello che so è che le redini del destino devono tornare alla luce.
L’Universo deve avere di nuovo una Sailor Destiny e Wander deve essere
sconfitto!
**********
Tutte
le guerriere erano sedute ai proprio posti in attesa che iniziasse il convegno.
Le guerriere della Terra entrarono nell’immensa sala alle spalle di Vivian e
furono sorprese di vedere quante guerriere Sailor in realtà esistessero ed il
fatto che fossero tutte lì riunite un po’ le intimoriva. Era qualcosa di troppo
grande. Mentre camminavano per la sala, con tutti gli sguardi addosso, seguendo
Vivian che le portava ai loro posti, non poterono far a meno di notare che c’era
un tavolo vuoto con tre posti.
Amy:
Vivian, toglimi una curiosità! Chi deve ancora arrivare?
Vivian continuò a camminare senza rispondere fino a giungere al tavolo delle
ragazze.
Vivian:
Ecco, questi sono i vostri posti.
Amy: Sì,
ma… non mi hai risposto, di chi sono quei tre posti vuoti?
Vivian: Il
convegno quest’anno inizierà con la commemorazione di tre guerriere scomparse.
Purtroppo Wander, nella sua ricerca del pianeta che nascondesse le statuette è
finito sul loro pianeta ed ha avuto la meglio. Si sono impegnate al massimo per
difenderlo ma… non ce l’hanno fatta!
Morea: Chi
erano queste guerriere?
Vivian: Le
conoscete. Si tratta delle Sailor Star Lights!
Fine quarto capitolo
**********
E con
questo siamo a quattro! Allora? Che mi dite? Fa puramente schifo o merita di
andare avanti? Spero che la notizia dei Three Lights non vi abbia sconvolto
anche perché direi che si era capito…
Ringrazio come sempre quelli che recensiscono tra cui ci sono Seyenne e serena
b. Grazie ragazze ^_^ e mi raccomando continuate a farlo perché mi fanno piacere
i vostri commenti… e poi c’è Artemide che sta continuando con la sua storia (per
il momento prosegue molto bene).
Se
qualcuno non ci sta capendo più niente, mi sembra strano perché il racconto di
Sailor Universe doveva chiarire tutti i vostri dubbi ma se non è stato così… ci
sono sempre io ^_^
Infine, come sempre, le anticipazioni! (non c’è niente da anticipare perché la
storia è finita qua!!! Sto scherzando! Non prendetemi seriamente ^_^) Direi che
nel prossimo capitolo ci sarà un po’ d’azione, il nostro caro (caro?) Wander non
se ne resterà mica con le mani in mano ed avrà un bel faccia a faccia con Sailor
Universe in cui sarà svelato un segreto che tutti ignoravano… se volete sapere
di che si tratta… non perdetevi il quinto capitolo. Nell’attesa perché non
recensite un po’?
Bye.
Sam_Rox88
|
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** Si ricomincia ***
Nuova pagina 1
LE REDINI DEL DESTINO
Quinto capitolo
Si ricomincia
Non
erano certo smaglianti sorrisi quelli sui volti delle dieci ragazze. Quelle
parole pronunciate da Vivian avevano avuto un impatto shockante su tutte quante,
specialmente su Bunny. Improvvisamente attorno al loro tavolo era calato il
silenzio e Vivian era rimasta lì con un’espressione addolorata di chi poteva
comprendere il dolore che provavano ma che non poteva sanarlo… in cuor suo
sapeva che la notizia che aveva dato alle ragazze le aveva affrante ma doveva
dedicarsi anche a tutte le altre che si trovavano lì per il convegno e,
consapevole dei suoi obblighi d’iniziatrice delle guerriere Sailor, s’allontanò
lentamente dal tavolo e s’avviò verso il palco dove avrebbe inaugurato l’inizio
di quell’ennesimo convegno. Le ragazze, invece, erano ancora shockate… erano
rimaste a bocca aperta e non riuscivano ancora a credere che le Sailor Star
Lights, coloro che le avevano aiutate nel combattimento contro Galaxia, fossero
scomparse e di conseguenza, con loro, erano scomparsi anche Seiya, Taiki e
Yaten, i loro più cari amici. Eh no… non riuscivano a crederci…
Bunny: Io…
Bunny
era disorientata, non sapeva chi o cosa guardare… aveva cercato di prendere la
parola ma non c’era riuscita. Non sapeva cosa dire.
Rea:
E’ assurdo!
Amy:
Da non crederci…
Marta: Non
saprei proprio cosa dire…
Morea: No,
non è possibile. Non può essere…
Milena: E’
così straziante ma non serve a niente piangerci addosso.
Heles:
Concordo pienamente! E’ stato shockante anche per me ma… non si può certo
restare qui a campare parole per aria!
Ottavia: Che
cosa vuoi dire Heles?
Sydia: Io
credo di aver capito… stai parlando di passare all’azione!
Heles
cercò di sembrare più calma possibile ed abbassò lo sguardo tenendo le braccia
conserte sul petto.
Heles: Io
non riesco a capire…
E detto
questo alzò lo sguardo verso tutte le altre. Era determinata!
Heles: …non
ho alcun’intenzione di restarmene qui ad una specie di riunione universale solo
perché è una tradizione che dura da secoli e che si ripete ogni dieci anni.
Adesso sappiamo la verità su Wander, sappiamo la verità sulle redini e sulla
prescelta che può trovare le statuette! A cosa serve starcene qui sedute quando
invece dovremmo cercare di mettere su un piano?! Insomma, ha fatto fuori tre di
noi e non stiamo parlando di guerriere qualunque, stiamo parlando delle Sailor
Star Lights! Abbiamo combattuto fianco a fianco contro Galaxia e se neanche il
desiderio di vendicarle riesce a farvi muovere, beh, mi dispiace, ma io non
posso farci niente. Voglio trovare Wander e fargliela pagare, chi è con me
allora mi segua. Io me ne vado!
E così
Heles s’alzò abbastanza stizzita dal tavolo e s’allontanò sotto lo sguardo di
tutte le altre. Le sue amiche non avevano aperto bocca ed erano rimaste lì ad
ascoltarla senza parlare, da un lato aveva ragione… bisognava combattere Wander,
passare all’offensiva, ma dall’altro, la morte delle loro compagne aveva
completamente fuso il cervello di tutte le guerriere che non erano in grado di
fare una scelta così su due piedi come, invece, aveva fatto Heles…
Milena: Vado
a parlarle! Cercherò di farla ragionare!
Detto
questo anche Milena s’alzò ed abbandonò le altre al tavolo, percorrendo anche
lei tutta la sala per raggiungere Heles. Bunny e le altre rimasero sedute a
fissarsi in silenzio, mentre Vivian aveva ormai dato inizio al convegno e stava
parlando a tutte le altre guerriere. L’unica, al tavolo delle nostre amiche, che
non conosceva le Star Lights era Chibiusa, che fino a quel punto non aveva
fiatato.
Chibiusa: Mi
dispiace molto… anche se non le conoscevo.
Bunny: Lo so
Chibiusa, non ho fatto in tempo a fartele conoscere ed adesso è troppo tardi!
**********
Rossella:
Temo che quello che vi ho raccontato non vi sia piaciuto per niente. Comunque,
adesso devo andare, credo che la signora Vivian abbia già dato inizio al
convegno e non posso mancare.
Rossella si stava avviando verso la porta ma Marzio s’alzò di scatto dalla
poltrona su cui era seduto e le si parò davanti.
Marzio:
Aspetta solo un momento… mi stai dicendo che Seiya, Taiki e Yaten sono morti?
Rossella:
Purtroppo è così!
Rossella fece un’occhiata a Marzio stile “Adesso dovrei passare” e lui le
fece spazio mettendosi da parte e guardandola uscire. Nella piccola stanzetta
ora c’erano solo lui, Luna ed Artemis che erano rimasti sorpresi quanto lui.
Artemis: E’
terribile!
Luna:
Io non so proprio come faremo a dirlo a
Bunny.
Marzio:
Credo che lo sappia già!
**********
Wander
ammirava le sue due statuette in tutto il loro splendore, erano perfettamente
identiche e reagivano l’una all’altra, brillavano entrambe di una luce intesa e
rendevano più visibile, in quell’oscurità, che a Wander mancavano solo tre
statuette.
Wander:
Stupide guerriere Sailor! Sono delle ingenue!
Alle
sue spalle si materializzò Elizabeth che s’avviò lentamente verso il suo signore
che le dava le spalle.
Elizabeth:
Mi ha fatta chiamare?
Wander: Sì.
Ci tenevo a dirti che hai fatto un buon lavoro. Senza di te non avrei concluso
molto. Un ennesimo errore di Sailor Universe: ha sbagliato tutto, dall’inizio
alla fine.
Elizabeth:
In che senso dall’inizio alla fine?
Wander:
Sailor Universe ha peccato di bontà… quell’ingenua.
Elizabeth:
Temo di non capire.
Wander
si voltò con un sorriso malizioso verso Elizabeth.
Wander: Ha
passato il resto della sua vita a cercarmi ma non mi ha mai trovato… qualche
hanno fa si è arresa… credeva che io fossi scomparso per sempre ed ha concluso
le ricerche.
Elizabeth:
Ma se lei sapeva che era morto!
Wander
fece un’altra occhiatina ad Elizabeth, accompagnata dal suo odioso sorrisino, e
finalmente Elizabeth capì.
Wander: Ebbe
pietà di me. Ebbe pietà del suo nemico… io non la odio perché mi ha fatto questa
cicatrice… io la odio perché poteva benissimo uccidermi e non l’ha fatto. Io non
sono scappato Elizabeth…
E qui
s’alterò e sbatté a terra una decina di candele spente perché non aveva su che
altro sfogarsi.
Wander: Io
non sono scappato! Sono stato risparmiato! Ti rendi conto?
E si
puntò dritto davanti ad Elizabeth fissandola ferocemente negli occhi.
Wander:
Purtroppo per lei… è stato un errore!
Elizabeth non sapeva cosa dire.
Elizabeth:
Era questo che voleva dirmi?
Wander: E tu
sei stato un altro suo errore.
Elizabeth:
Come prego?
Wander: Non
aveva bisogno di una prescelta che potesse trovare le statuette ma lei non
poteva permettere che le redini scomparissero definitivamente. Che ingenua,
guerriera Sailor!
Elizabeth:
Cos’è questa storia della prescelta? Prescelta per cosa?
Wander:
Adesso basta! Devo andare!
Detto
questo Wander lasciò impalata Elizabeth in mezzo a quella buia stanza e
scomparve nel nulla.
**********
Milena
stava correndo per i corridoi del palazzo di Vivian cercando di raggiungere
Heles che non ne voleva saperne di fermarsi.
Milena:
Heles, ma dove vai?
Heles: A
salvare il mondo!
Milena: Da
sola? E poi dove? Non sai nemmeno dov’è Wander!
Heles: Non
importa! Verrà lui da me.
Milena: Ne
sei sicura?
In quel
momento Heles si fermò e si voltò di scatto verso Milena.
Heles:
Perché mi sei venuta dietro? Perché sei con me o perché vuoi riportarmi dentro?
Milena: Non
lo so.
Heles: Lo so
io! La seconda… beh, non credo proprio che rientrerò in quella sala. E’ una
grande pagliacciata! Ma che iniziatrice è una che se ne sta a fare convegni
invece di passare all’azione?! Tutte quelle guerriere Sailor… ma le hai viste?
Siamo un esercito… possiamo schiacciare Wander in due minuti tutte insieme,
invece quella non fa niente… se ne stanno tutte là sedute mentre tre di noi
hanno già lasciato il campo di battaglia!
Milena: Ma
se tu a stento le sopportavi le Sailor Star Lights!
Heles: E’
vero… l’ultima volta che ci siamo viste non è stata poi così brillante ma… hanno
pur sempre combattuto al nostro fianco contro Galaxia e… sono state loro ad
aiutare Bunny in quell’occasione quindi… beh, se non ci fossero state loro,
forse Bunny si sarebbe arresa, Galaxia deterrebbe il potere e… Io voglio
vendicarle. Punto. Bisogna passare all’azione!
Dal
fondo del corridoio giunse Marzio in compaia di Luna ed Artemis.
Marzio: Sono
perfettamente d’accordo!
Heles:
Finalmente qualcuno che la pensa come me.
Milena: Non
possiamo agire così impulsivamente!
Heles: Stare
lì dentro a fare pagliacciate può essere solo peggio!
Marzio:
Concordo pienamente.
Artemis:
Dobbiamo fermare Wander, costi quel che costi!
Luna:
Bunny e le altre dove sono?
Milena:
Dentro.
Marzio:
Comunque… se Heles ha reagito così concludo che già sapete che…
Heles: …Sì…
Qualcuno qui deve muoversi. I “ma” e i “se” non hanno mai portato da nessuna
parte.
**********
Le
altre guerriere erano ancora al loro tavolo senza parlare e pensando alle loro
compagne scomparse mentre Sailor Universe portava avanti il suo convegno come se
non fosse niente. Non parlava minimamente di Wander. Aveva deciso che le altre
guerriere non dovevano saperne niente perché la missione di sconfiggerlo
spettava alle guerriere della Terra. Loro erano le più capaci, le guerriere
migliori che fossero mai esistite ed erano le protettrici del pianeta che
custodiva le statuette quindi quella battaglia spettava solo a loro. Purtroppo
però… a Wander l’idea di non essere menzionato a tutte le altre guerriere
dell’Universo non andava a genio e… PHOF… comparve improvvisamente in mezzo alla
sala. Vivian, fu la prima a vederlo, visto che le si materializzò proprio
davanti, e si pietrificò stroncando il suo discorso. Un secondo dopo toccò a
tutte le guerriere notarlo, istintivamente tutte si alzarono in piedi e si
tennero all’erta, le nostre guerriere più tutte, specialmente perché erano
consapevoli che quello era il LORO nemico. Wander, comunque, se ne stette
qualche secondo in silenzio incutendo a tutte terrore con la sua cicatrice
orribile…
Wander: Chi
si rivede… Ti sono mancato?
Vivian:
Neanche un po’!
Wander: Che
peccato… io invece ho avuto nostalgia di te. Non ci vediamo da qualche secolo… o
mi sbaglio?
Wander
iniziò a camminare lentamente attraverso la sala toccando ora un tavolo, ora un
altro…
Wander:
Complimenti… un bell’arredamento. Le hai scelte tu le tovaglie?
Vivian: Cosa
vuoi?
Wander:
Sailor Destiny non si è ancora risvegliata! Chissà, forse non è ancora venuta al
mondo! Che strano… tra un po’ le redini del destino torneranno alla luce e la
guerriera a cui spettano non ci sarà! Che fallimento! E’ strano perché se è nata
la prescelta deve essere nata anche Sailor Destiny da qualche parte
nell’Universo. Non l’hai ancora trovata?
Vivian: Lei
è nata Wander… ed io la troverò!
Wander: E
chi è Sailor Moon, forse? Non ha già troppe identità quella poverina? Non vorrai
metterle in mano anche il destino dell’Universo?!
Vivian: No,
non è lei… lei è la guerriera che ti ucciderà!
Wander
guardò tutte le guerriere sorridendo arcignamente…
Wander: Chi
è tra queste? Non conosco la sua vera identità!
Vivian:
Meglio così!
Wander: E
poi non credo che sarà capace di uccidermi! Insomma… se è come te allora…
Vivian: Ti
avrei ucciso Wander… e lo sai benissimo!
Wander: E
perché non l’hai fatto?
Un
vocio s’alzò per tutta la sala e causò scompiglio tra le presenti ignare del
segreto che solo Vivian e Wander custodivano. Sailor Universe aveva lasciato
scappare il suo nemico credendolo innocuo, ormai tutte le guerriere Sailor lo
sapevano.
Vivian:
Dov’è la prescelta?
Wander:
Lavora per me, è ovvio!
Vivian: Chi
è?
Wander: Non
te lo dirò mai!
Vivian: Lei
non doveva essere al servizio del male! Tu l’hai plagiata! Chissà che cosa le
hai fatto credere! Il suo compito era quello di portare alla luce le redini,
trovando le statuette, per consegnarle alla futura Sailor Destiny!
Wander: Non
sei stata capace di trovare la prescelta. Dubito che troverai Sailor Destiny…
Vivian.
Vivian: Non
osare chiamarmi così!
Wander: E
come dovrei chiamarti? E’ da tempo che non sei Sailor Universe… ma… mi sono
rotto di parlare. Non si fa altro che parlare… perché non passiamo all’azione?
Wander
inaspettatamente si lanciò su colei che era rimasta immobile sulla porta
dell’entrata per tutto il tempo: Rossella! Era rimasta pietrificata lì appena
visto Wander materializzarsi una volta entrata.
Vivian:
Lasciala stare, Wander!!!
Dalle
mani di Vivian si creò una grossa sfera di luce bianca… ma Wander aveva già
bloccato per le braccia Rossella e restando di spalle disse le sue ultime parole
prima di svanire…
Wander: Me
ne mancano solo tre Vivian. Dì alle tue guerriere di darsi una svegliata se vuoi
salvare la vita di questa guerriera…
Vivian
lanciò la sfera ma Wander e Rossella scomparirono un attimo prima che potesse
raggiungerli. La sfera finì la sua corsa contro la porta dell’entrata che fu
completamente sbriciolata. Tutte le guerriere erano sconvolte…
Vivian: Lei
non è una guerriera!
**********
Heles: Avete
sentito?
Marzio:
Un’esplosione!
Milena:
Dev’essere successo qualcosa!
Artemis:
Corriamo, presto!
Le due
guerriere, Marzio ed i due gattini parlanti corsero in direzione della grande
sala…
Luna:
Ho un brutto presentimento.
Heles: Io so
già chi è!
**********
Bunny e
le altre s’avvicinarono a Vivian che stava scendendo lentamente dal palco sotto
gli occhi sconvolti di tutte le altre guerriere Sailor…
Bunny: Ha
rapito Rossella…
Vivian: Io
non dovevo essere quella che sono diventata. Ho fatto troppi errori nel mio
percorso. Ed oggi ne ho fatto un altro.
Amy:
Ma perché l’ha rapita?
Vivian:
Crede che sia una guerriera Sailor, giustamente solo le guerriere possono
partecipare al convegno. In realtà Wander odia me ma vuole vendicarsi su tutte
le guerriere Sailor.
Marta: Che
bello… quindi non dobbiamo preoccuparci… siamo certe della fine che faremo se
otterrà le redini del destino!
Chibiusa:
Scusa Marta ma non è una prospettiva rassicurante!
Rea:
Lui non prenderà le redini!
Morea:
Saremo noi ad impedirglielo! Heles ha ragione, dobbiamo entrare in azione!
Vivian: Sì,
è vero! Fino ad adesso abbiamo sbagliato tutto, adesso deve essere fermato sul
serio! Non deve essere commesso di nuovo l’errore che io commisi tempo fa!
Sydia: Ormai
siamo sicure che la prescelta è al suo servizio.
Ottavia: E
questo è grave!
In quel
momento si catapultarono nella sala, correndo, Marzio e gli altri che
raggiunsero il gruppo in pochissimo tempo, facendosi largo tra i tavoli e
buttando anche qualcuno per l’aria.
Marzio:
Wander?
Bunny: Oh
Marzio… – Bunny corse istintivamente verso di lui – Io te l’avevo detto che
avevo un brutto presentimento!
Marzio: Io
odio i tuoi brutti presentimenti! Si rivelano essere sempre azzeccati!
Bunny: Che
posso farci? Sapevo che sarebbe accaduto, lo sapevo ed intanto ha rapito
Rossella!
Heles: COSA?
Marzio: Già,
appunto… COSA?
Milena: Non
credete mica che ucciderà anche lei?
Luna:
Potrebbe esserne capace!
Artemis: Se
ha ucciso le Star Lights… non vedo che cosa dovrebbe trattenerlo dall’uccidere
Rossella…
Rea:
Ma lei non è una guerriera Sailor… lui crede
che lo sia!
Morea: Che
situazione! Dobbiamo fare qualcosa!
Heles: Oh…
ma guarda… se qualcuno m’avesse dato ascolto forse questo non sarebbe successo…
Chibiusa:
Comunque… non per interrompervi ma vorrei ricordarvi che prima di svanire nel
nulla il vostro amichetto dalla faccia tagliata a metà ha detto che gliene
mancano solo tre!!! Solo tre, capite? No, perché, credo che quest’ultima frase
nessuno se la ricordi quando invece ritengo che sia molto importante!
Sydia: E’
vero, l’ha detto! Questo vuol dire che si è impossessato di un’altra statuetta.
Ne ha già due!
Amy:
Deve aver approfittato della nostra assenza
dalla Terra per agire.
Vivian: Ho
commesso un altro errore. Il convegno non doveva tenersi, è stato irresponsabile
e l’iniziatrice delle guerriere Sailor non può commettere un tale sbaglio!
Dovevo ucciderlo… e non l’ho fatto!
Bunny:
Adesso basta! Non ho alcun’intenzione di restare qui a parlare! Noi adesso ce ne
torniamo sulla Terra… è quello il pianeta che dobbiamo proteggere e lì
inizieremo le ricerche di Wander. Vivian… tu nel frattempo devi trovare Sailor
Destiny, se le redini tornano alla luce e finiscono nelle mani di Wander, è
finita! Le redini hanno bisogno della loro legittima proprietaria quindi trova
quella guerriera e risvegliala!
Vivian,
con gli occhi lucidi, s’avvicinò lentamente a Bunny e le accarezzò una guancia.
Vivian: Sei
identica a Selene… ed hai anche la sua stessa determinazione e il suo coraggio.
Sei davvero degna di lei, forse avrebbero dovuto eleggere lei Sailor Universe e
non me, avrebbe dovuto avere lei il dono dell’immortalità e non io! Io sono
un’incapace, invece lei ha combattuto contro Metallia con tutte le sue forze…
non ci ha pensato due volte per prendere in mano la sua arma ed affrontare il
nemico. E’ morta, il suo regno è stato distrutto ma lei se n’è fregata… e tu sei
come lei, Serenity!
Bunny
le prese la mano che le accarezza la guancia e la strinse nella sua.
Bunny: Ci vuole più forza per salvare un nemico
che per ucciderlo! Tu non hai commesso un
errore. Hai fatto una cosa nobile ma purtroppo… Wander non ha apprezzato il tuo
gesto!
Rea:
Adesso dobbiamo andare! Dobbiamo fermare
Wander!
Bunny: Sì,
ora è il nostro unico e solo compito!
Bunny
si voltò a guardare tutti gli altri.
Bunny: Mi
gioco il tutto per tutto… come sempre!
E così
Bunny e tutti gli altri lasciarono il palazzo di Vivian e la dimensione Y per
tornare sulla Terra. Wander adesso doveva essere fermato, c’erano state domande,
dubbi, ipotesi, supposizioni, parole, chiacchiere e spiegazioni. Ora era il
tempo di passare all’azione. Non occorreva più parlare… con le parole Wander non
si sarebbe fermato, con lui ci volevano le maniere forti. Le guerriere Sailor
s’impegnavano per salvare la Terra e fermare il loro nemico, così come già
avevano fatto migliaia di altre volte in passato!
Bunny: Ora
sì… che SI RICOMINCIA!
**********
Una
piccola celletta buia mostrava tre corpi in pessimo stato, massacrati ed
esausti, dalla piccola finestra in alto non proveniva altro che una debole luce
fioca… non c’era il sole là fuori! All’interno quindi tutto appariva buio, ci si
vedeva davvero poco se non fosse per quella fiaccola posta sul muro frontale
alle sbarre, quella fiaccola per quei tre prigionieri era l’unica luce e l’unico
calore che avevano. La cella era molto piccola ed anche fredda, la piccola
fiaccola da sola non faceva un granché… c’era umidità e dal soffitto scorreva in
continuazione l’acqua che aveva formato una bella pozzanghera, la pozzanghera
dove quei tre prigionieri, in preda alla disperazione si sciacquavano il viso… e
dove… in preda alla seta, bevevano…
Seiya: Io
non ce la fiaccio più!
Seiya
non si reggeva nemmeno in piedi e cercava di rialzarsi ma era inutile, ogni
volta finiva per ricadere.
Seiya: Ma
perché non arrivano? Perché non arrivano? Non arriva nessuno! Sono mesi che
siamo qui sotto!
Taiki:
Seiya… chi deve venire? Non capisci che finiremo i nostri giorni qui?
Seiya
cercò di scagliarsi contro Taiki ma anche quello fu un tentativo fallito. Poteva
solo gridare…
Seiya: NO…
IO NON MORIRO’ QUI DENTRO!
Yaten: Loro
non verranno! Per quanto ne sai potrebbero essere anche morte! Uccise da quel
lurido Wander!
Seiya: Io
conosco Bunny… lei ce la farà! Lei verrà! Deve venire! Deve!
Taiki: Ormai
sono mesi che si è fissato con questa storia, Yaten, sta delirando. Non vuole
rassegnarsi… ha messo tutte le sue speranze nelle mani di Sailor Moon solo per
incolpare qualcuno della nostra prigionia! Ormai siamo finiti, Wander ci ha
portato via anche gli auricolari, non possiamo nemmeno trasformarci ed anche se
volessimo… non saremmo in grado di fare niente.
Anche
Taiki cercò di alzarsi e ci riuscì a stento, fece un paio di passi e cadde nel
bel mezzo della pozzanghera…
Taiki: Come
ci siamo ridotti… siamo senza forze… non ci reggiamo in piedi… tanto vale
morire!
Yaten: Per
quanto mi riguarda… avrebbe fatto meglio ad ucciderci piuttosto che farci finire
a marcire in questa merda.
Seiya
era ancora a terra ed aveva lo sguardo perso nel vuoto…
Seiya:
Bunny… so che mi salverai. Lo so…
Yaten: Lei
non verrà!
Taiki: Per
noi è finita!
Fine quinto capitolo
**********
E già,
siamo già al capitolo cinque, questo vuol dire che siamo a metà! Non so perché
ma questo è il mio capitolo preferito, forse perché è scritto decentemente…
Comunque visto che reazione che ha avuto Heles? E’ sempre la solita come potete
vedere ed adesso abbiamo anche scoperto di chi è la colpa se questo Wander ci
sta un po’ rompendo le bip con queste redini del destino: di Sailor Universe che
poteva benissimo farlo fuori!!! Riguardo ai Three Lights, se qualcuno è sorpreso
di questa loro ricomparsa, allora non avete letto bene il capitolo quattro…
durante un dialogo tra Elizabeth e Wander dicono che tre di loro sono già
nelle loro mani. Quindi non ho fatto nessun cambiamento all’ultimo minuto, era
già deciso che passassero le loro belle giornate chiusi in cella e questo
costituisce un altro problema… non trovate? Che fine faranno quei poverini?
Ringrazio come sempre quelli che recensiscono tra cui questa volta ci sono
Seyenne e serena b che non mancano mai ed Alex, Artemide e cinzia_usako. E’ a
quest’ultima che vorrei dire una cosetta: purtroppo mi dispiace se i Three
Lights sono ancora vivi ma chissà… forse vederli in quelle condizioni
miserabili, sbattuti in una cella, potrebbe essere anche meglio per te che non
li sopporti. ^_^ Fatemi comunque sapere cosa ne pensate del nuovo capitolo,
sapete che ci tengo!
Per i
chiarimenti credo che tutti li abbiano avuti con questo nuovo capitolo…
Ed
adesso le anticipazioni: nel prossimo capitolo ci sarà un bello scontro tra le
guerriere Sailor e Wander, non solo un faccia a faccia come l’ultima volta (ve
l’avevo detto che iniziava un po’ d’azione! ^_^) Chi avrà la meglio? E come
proseguiranno le ricerche di Sailor Destiny? Riuscirà Vivian a trovarla? Se
siete curiosi allora non perdete il prossimo capitolo. YEAH! (scusate il
momentaneo entusiasmo! ^_^)
Bye.
Sam_Rox88
|
Ritorna all'indice
Capitolo 6 *** E' tutto inutile ***
Nuova pagina 1
LE REDINI DEL DESTINO
Sesto capitolo
E’ tutto inutile
Liz era
nella sua camera, con la testa poggiata sul davanzale della finestra e fissava
ciò che accadeva all’esterno dello “Snow & Love”… stava pensando alle strane
cose che erano accadute in quegli ultimi giorni. Quel mostro comparso
all’improvviso nell’atrio dell’albergo e poi i suoi continui svenimenti e vuoti
di memoria… spesso si era addormentata in un posto e si era risvegliata in un
altro. Non capiva più cosa le stesse accadendo e presto sarebbe stato natale…
Liz:
Com’è possibile che io non ricordi quello
che mi succede? Mi è capitato già troppe volte di risvegliarmi senza sapere dove
mi trovassi e non ricordando perfettamente nulla! Che sta succedendo? Dal giorno
che è comparso quel mostro non si è capito più niente! Succedono troppe cose
strane e la cosa mi fa paura.
In quel
momento Andrew entrò nella stanza, dopo aver bussato, ma senza aver aspettato
una risposta.
Andrew: Liz?
Ma quando ti muovi? Avanti, vieni di là e dammi una mano! Sei strana in questi
giorni, lo sai?
Liz:
Lasciami stare Andrew!
Andrew: Come
non detto! Non capisco nemmeno perché ti ho portato con me, non mi sei per
niente d’aiuto! Forse farei meglio a rispedirti in Inghilterra, almeno con papà
non farai storie!
Liz:
Me ne frego di papà!
Andrew: Come
non detto, oggi sei intrattabile!
Andrew
stava per chiudere la porta ed uscire quando finalmente Liz alzò il capo dal
davanzale e lo fermò…
Liz:
Ehi, Andrew…
Suo
fratello si fermò all’istante e le lanciò un’occhiata interrogativa…
Liz:
…cosa intendi dire quando sono dici che sono
strana?
Andrew:
Esattamente quello che dico… che sei strana! Ultimamente sei sempre con la testa
tra le nuvole, poi scompari, riappari! Non so mai dove cercarti! Anzi, mi
meraviglio di averti trovata qui! Cosa c’è? Ti sei forse innamorata?
Liz:
Dubito fortemente che si tratti di questo!
Andrew: Beh,
allora non so proprio cosa pensare!
Andrew
le fece un sorriso e poi chiuse la porta uscendo e lasciando di nuovo Liz sola
con i suoi pensieri.
Liz:
Piacerebbe anche a me sapere cosa mi sta
accadendo!
**********
Bunny,
Marzio, Amy, Marta, Morea, Rea e Chibiusa erano seduti nel giardino dello “Snow
& Love” e stavano discutendo dei recenti avvenimenti anche se Bunny aveva la
testa altrove… se ne stava impalata a guardare le piste da sci e tutti gli altri
clienti dell’albergo che si godevano le loro vacanze.
Rea:
Bunny? Bunny?
Rea le
passò una mano dinanzi agli occhi per disincantarla.
Rea:
Ehi, ma ci sei?
Bunny
si girò a guardare l’amica, cascando dalla nuvole…
Bunny:
Cosa…?
Amy:
Non sei per niente presente!
Morea: Sicura di stare bene?
Bunny:
Figuratevi, sto benissimo!
Marta: A
guardarti non si direbbe!
Marzio: Non
mi dirai che stai ancora pensando a quello che è successo nella dimensione Y?!
Bunny: Non
posso farne a meno!
Chibiusa: Lo
sapevo! Invece di pensare perché non ti fai uscire da quella testolina qualche
idea. So che per te è difficile ma almeno provaci!
Bunny:
Grazie, Chibiusa! Davvero incoraggiante. Non ti ammazzo solo perché ho altro a
cui pensare!
Amy:
A questo punto io direi di impegnarci per
trovare la sua base!
Marzio: Non
ce la faremo mai… chissà in quale angolino sperduto dell’Universo si trova!
Marta:
Propongo di provarci! Amy riuscirà a scoprire qualcosa…
Amy:
Ci proverò ma non vi assicuro niente.
Morea:
Un’altra cosa da ricordare è che dobbiamo fermarlo appena cercherà di prendere
un’altra statuetta!
Rea:
Sì, infatti, dobbiamo tenerci pronte!
Potrebbe attaccare in qualsiasi momento.
Chibiusa:
Comunque sia… io non ho paura di questo Wander! L’ho visto e non mi è sembrato
poi tanto minaccioso.
Marzio: Ad
ogni modo teniamoci pronti ad agire e non abbassiamo mai la guardia.
Bunny: Le
altre? Che stanno facendo?
Marzio:
Diciamo che stanno studiando il punto in cui Wander ha estratto la prima
statuetta. Sperano di scoprire qualcosa d’interessante.
**********
Heles:
Qualcuno mi spieghi come diavolo ha fatto!
Milena: Non
è umano, Heles… su questo mi sembra che non ci siano dubbi!
Sydia: A
quanto pare la statuetta si trovava davvero ad una profondità notevole. Da quel
che dice Marzio lui è riuscito ad estrarla in poco tempo!
Ottavia:
Deve avere un potere speciale che gli consente di farlo.
Heles:
Quindi anche se trovassimo la prescelta e la convincessimo a collaborare non
potremmo combinare un granché! Noi questo misterioso potere non ce l’abbiamo!
Sydia: Temo
che… se vogliamo far apparire le redini dobbiamo aspettare che Wander estragga
le statuette per poi sottrargliele.
Milena: Sarà difficile visto che come dice
Marzio, la statuetta, una volta venuta alla luce finisce dritta nel palmo di
Wander.
Ottavia: Non
potrebbe andare peggio!
**********
Seiya: NON
C’E’ DI PEGGIO A QUESTO!!!
Seiya
dalla rabbia diede un pugno contro la roccia umida con quella poca forza che gli
restava, quel briciolo di forza che gli dava il coraggio di andare avanti,
quella stessa forza che gli faceva sperare che presto Sailor Moon sarebbe corsa
a salvarlo.
Taiki:
Seiya… non capisci che non c’è più niente per cui combattere?
Seiya: No,
non capisco! Sono passati altri tre giorni! Tre giorni e noi siamo ancora qui!
Yaten:
Dobbiamo solo aspettare chi di noi tre morirà per primo!
Seiya:
ZITTO, YATEN! Se ci tieni tanto che uno di noi muoia, perché non muori tu?!
Yaten: Non
ho nemmeno la forza per morire.
Taiki: Su
questo sono d’accordo.
Seiya: Voi
non ci credete vero? Voi ve ne state qui senza forze, dimenticati da Dio, senza
sperare? Voi non credete che arriverà qualcuno a salvarci?
Taiki:
Guardaci Seiya! Siamo poco più di niente!
Seiya: Avrò anche perso la dignità… ma non
perderò mai la speranza! Questo me l’ha
insegnato tempo fa una mia cara amica.
Yaten: Fammi
indovinare… la stessa che verrà a salvarci?
Seiya:
Proprio lei!
**********
Elizabeth comparve al cospetto di Wander che stranamente non stava osservando
meticolosamente le due statuette ma bensì stava aspettando proprio che lei
arrivasse.
Elizabeth:
Eccomi signore!
Wander: Hai
qualcosa da fare?
Elizabeth:
Sono completamente al suo servizio.
Wander:
Bene… allora… possiamo anche andare. Ci attende una missione.
Elizabeth:
Che genere di missione?
Wander: Lo
sai benissimo… dobbiamo procurarci la terza statuetta! Vero che l’hai cercata?
Elizabeth: A
dire il vero…
Wander: Ti
ho già detto che se sbagli qualcosa io non perdo tempo a farti fuori?
Elizabeth:
Credo che l’abbia fatto, sì!
Wander:
Bene… quindi io mi aspetto un servizio eccellente da te…
Elizabeth:
Non ci metterò molto a trovarla. Si tenga pronto.
Wander:
Vedrò di non prendere impegni.
**********
Luna ed
Artemis stavano seduti su una panchina a qualche metro di distanza dagli altri
ed anche loro discutevano su quanto era accaduto…
Artemis: Io,
sinceramente, credo che le ragazze non avranno problemi con questo Wander.
Luna:
Io, sinceramente, credo che le ragazze
avranno molti problemi con questo Wander!
Artemis:
Beh, non è mica tanto forte! Hanno affrontato nemici peggiori in passato!
Luna:
Ma se non abbiamo visto ancora niente! Non
possiamo giudicarlo così… senza sapere abbastanza su di lui.
Artemis:
Basterà non fargli prendere le statuette e tutto si risolverà!
Luna:
Ma se due le ha già lui!
**********
Vivian
correva lungo i corridoi del suo palazzo fino a quando giunse ad una grossa
porta chiusa a chiave. Guardando in tutte le direzioni, per accertarsi che
nessuno la vedesse, Vivian estrasse la chiave, aprì la grossa porta ed entrò
nella stanza. Si ritrovò in una sala grande completamente illuminata in cui
padroneggiava un gigantesco sistema di computer. Vivian fece attenzione a
chiudere la porta dietro di sé senza far rumore e poi s’avvicinò velocemente al
gigantesco computer, dove, dopo averlo acceso, iniziò a picchiare freneticamente
sui tasti della tastiera…
Vivian: Ti
troverò Sailor Destiny, costi quel che costi e ti risveglierò! Sailor Moon
sconfiggerà Wander e la Terra sarà salva! Almeno lo spero!
**********
Andrew
entrò nella camera di Liz, questa volta senza bussare e si meravigliò di non
trovarla…
Andrew: Oh
mio Dio! E’ scomparsa di nuovo! Ma com’è possibile? Io non l’ho vista uscire… mi
sarò distratto! Forse sarà uscita dalla finestra!
Andrew
s’avvicinò alla finestra e vide che era chiusa.
Andrew: Non
è possibile è chiusa! Evidentemente non l’ho vista!
Andrew
uscì velocemente dalla stanza e raggiunse il portiere alla reception…
Andrew:
Senti… un momento fa mia sorella era in camera mentre adesso sembra essersi
dissolta nell’aria! Per caso l’hai vista uscire?
Portiere:
No, signor Smith. Non è affatto passata di qua!
Andrew: E
allora dov’è finita? E’ scomparsa?
Portiere:
Sarà uscita dalla finestra!
Andrew: Era
chiusa!
Portiere:
Allora si è dissolta nell’aria!
Andrew
fece un’occhiataccia al portiere e poi tornò al suo lavoro, chiamiamolo così.
**********
Wander
ed Elizabeth comparvero nel bel mezzo del deserto… attorno a loro non c’era
altro che un’infinita distesa di sabbia rovente…
Wander: Non
potevano meglio capitare queste statuette! Proprio fatte apposta per me!
Elizabeth:
Non sono sicurissima ma… come le ho già detto… io non sbaglio mai!
Wander: Già…
è vero… e fai bene!
**********
Heles,
Milena, Sydia ed Ottavia stavano lentamente raggiungendo gli altri…
Heles:
Voglio trovare Wander e farlo a pezzettini!
Milena:
Heles, calmati!
Heles:
Calmarmi? Ho appena scoperto che dipendiamo essenzialmente da lui e dovrei
calmarmi? Non ci penso nemmeno!
Sydia: Non
preoccuparti! Vedrai che ce la faremo.
Ottavia:
Almeno dobbiamo provarci!
Le
quattro raggiunsero il gruppo…
Bunny: Com’è
andata?
Heles: Ah,
alla grande! Toglietevi il pensiero di fermarlo! Wander è l’unico che può
estrarre le statuette!
Marzio:
Temevo che fosse così. Io l’ho visto quando l’ha fatto! Era una luce intensa…
quasi accecante e poi la terra ha tremato. Una potenza inaudita e forse non era
neanche il massimo della sua forza.
Morea: Tutto
ciò è tremendo!
Marta: Già…
questa volta sembra più dura delle altre…
Rea:
Ehi! Abbiamo affrontato nemici anche
peggiori!
Chibiusa: E’
vero! Rea ha ragione.
Sydia:
Questa volta dovremo mettercela tutta!
Milena: Amy…
tu stai cercando di scoprire dove si trova la sua base?
Amy, in
un primo momento annuì, poi si paralizzò!
Amy:
RAGAZZI!
Ottavia:
Cosa c’è Amy?
Bunny:
Cos’hai scoperto?
Chibiusa: La
base di Wander?
Amy:
No… è sulla Terra in questo momento!
Marzio:
Starà cercando di estrarre la terza statuetta!
Heles:
Dobbiamo prenderla noi!
Rea:
Sarà il caso di correre là con il
teletrasporto! Subito!
Le
ragazze, almeno quelle che erano sedute, scattarono in piedi attirando
l’attenzione di Luna ed Artemis che corsero immediatamente da loro…
Artemis:
Ragazzi… che succede?
Marzio:
Wander! Sta prendendo una statuetta!
Bunny:
Dobbiamo telestrasportarci là immediatamente!
Luna:
Mi raccomando! Fate attenzione!
**********
Vivian
era ancora alle prese con il gigantesco computer e si stava impegnando al
massimo per trovare qualcosa che la conducesse a Sailor Destiny fin quando il
computer non si spense improvvisamente da solo. Vivian ebbe un attimo di stupore
e di smarrimento e quando si fu ripresa provò a riaccendere il computer ma, un
attimo prima che potesse premere il pulsante d’accensione, lo schermò si
riaccese da solo ed apparve una gigantesca scritta in corsivo…
Sailor Destiny ti è stata inviata. E’ più vicina di
quanto pensassi.
Vivian
non sapeva cosa dire quando lesse quelle parole e rimase imbambolata a fissare
lo schermo per qualche secondo fino a quando questo si spense, facendo
disincantare così la guerriera dell’Universo…
Vivian: Mi è
stata inviata? Quindi è vicino a me. “E’ più vicina di quanto pensassi!”… ci
saranno centinaia di ragazze che lavorano a palazzo! Chi è tra loro? E se poi mi
sbaglio? Se non dovesse trovarsi qui a palazzo? Non ci sto capendo più niente,
certo questo è un indizio ma non so proprio come interpretarlo! E poi chi me
l’ha mandata? Chi? Ah… ma dove sei Sailor Destiny?! Dove?
**********
Wander
aveva il palmo teso verso il basso e sulla sabbia era comparsa la stessa luce
gialla che avvolgeva anche la sua mano. Elizabeth era al suo fianco ed osservava
con attenzione l’estrazione dal suolo della terza statuetta quando…
Moon:
FERMO!
Wander
si deconcentrò ed il collegamento tra la sua mano ed il suolo svanì facendo
scomparire anche la luce.
Wander: Voi
qui? Guerriere Sailor? Avevo detto a Vivian di farvi dare una svegliata ma non
mi aspettavo certamente così presto! Posso aiutarvi?
Moon:
Se vuoi farci la cortesia di morire…
Wander:
Credo che ciò non sia possibile… Sailor Moon. Devo fare un piccolo servizio,
sai… devo diventare il padrone dell’Universo!
Moon:
Dubito che ci riuscirai!
Wander: E
chi me lo impedirà? Tu?
Moon:
Esattamente!
Sailor
Moon prese il suo scettro e pronunciò la formula ma il suo potere non graffiò
minimamente Wander che rimase immobile nella stessa posizione in cui era…
Wander:
Avanti… sto aspettando il tuo attacco. Devo aspettare molto?
Sailor
Moon era sconvolta ed aveva gli occhi spalancati così come tutte le sue
compagne…
Venus:
Sailor Moon non è riuscita nemmeno a fargli un graffio!
Jupiter:
Com’è possibile? Non ditemi che è così forte!
Mars:
E’ assurdo! Se ha resistito al potere di
Sailor Moon allora è tutto perso. Noi non possiamo fare niente…
Wander: Sono
felice di notare che l’avete capito!
Wander
riprese ad estrarre la statuetta sotto gli occhi shockati di tutti. Pochi minuti
dopo la terza statuetta fuoriuscì dalla sabbia del deserto e si conficcò nelle
mani di Wander…
Uranus:
Dobbiamo prendergliela!
Wander: Mi
dispiace guerriere! Vorrei trattenermi ma dobbiamo andare… mi dispiace!!!
Wander
ed Elizabeth scomparirono proprio un attimo prima che Sailor Uranus potesse
scagliarsi su di loro…
Uranus:
Dannazione!
Moon:
E’ stato tutto inutile!
Milord: A
questo punto temo che l’abbiamo sottovalutato… ancora una volta!
**********
Vivian
era uscita dalla sala computer e stava camminando lungo la sua adorata spiaggia,
l’unico posto in cui poteva starsene da sola con i suoi pensieri.
Vivian:
Sailor Destiny ti è stata inviata… ma dov’è? Chi è? Di questo passo non la
troverò mai!
**********
Wander
sistemò la terza statuetta accanto alle altre due e queste brillarono ancora di
più interagendo con le altre. Ora sì che gli mancava meno della metà per
completare l’opera…
Wander:
Visto Elizabeth? Hai visto quanto è stato facile? Quelle guerriere non possono
nulla contro di me. Sono delle povere illuse. Non hai visto?
Elizabeth gli stava dietro e l’osservava mentre il suo signore contemplava le
statuette com’era solito fare.
Elizabeth:
Sì, ho visto! Delle vere incapaci! Quasi mi stupisco all’idea che Sailor
Universe stava per ucciderla!
Wander:
Quelli erano altri tempi! Te l’ho detto… ho accresciuto il mio potere e quando
sarò il padrone dell’universo allora niente più potrà fermarmi!
Elizabeth:
Ora posso andare o c’è qualcos’altro in cui posso servirla?
Wander: Và…
torna pure alla tua banale identità!
Elizabeth:
Come desidera… signore!
Elizabeth scomparve lasciando Wander solo con le statuette…
Wander:
Vivrai ancora per poco Elizabeth! Aspetta che abbia anche le altre due statuette
e non mi servirai più… Ti eliminerò quando il tuo compito sarà finito!
**********
Tutti
erano riuniti sulla terrazza della camera di Bunny e Marzio e nessuno sapeva
cosa dire su quanto era accaduto. C’era chi come Heles non riusciva a darsi pace
e camminava avanti e indietro per la stanza facendo gesti di stizza e stringendo
i pugni, o altri come Amy che se ne restavano semplicemente in silenzio tenendo
lo sguardo basso o chi come Sydia cercava lo sguardo di qualcun altro per poter
dargli conforto e poi c’era Bunny… che era rannicchiata su una poltrona con lo
sguardo perso nel vuoto…
Bunny: Non è
servito a nulla!
Chibiusa: Ed
intanto lui ha preso anche la terza statuetta!
Morea: Ora
come ora non sono più le statuette che mi preoccupano! E’ il potere di Wander
che mi fa paura!
Marta: I
nostri poteri sono completamente vani contro di lui…!
Rea:
E’ pazzesco… e noi che credevamo di aver
risolto tutta la faccenda! Sarebbe stato un gioco da ragazzi portargli via la
statuetta, vero?
Marzio:
Abbiamo commesso troppi errori, fin dall’inizio e, anche se è dura ammetterlo,
sarà difficile correggerli!
Heles: Io
non posso crederci! Non posso pensare che non possiamo fare nulla! Mi state
dicendo che i nostri poteri sono inutili? A questo punto è tutto finito… come lo
fermeremo? Come?
Milena:
Dobbiamo escogitare qualcosa!
Amy:
Ma cosa?
Ottavia: Voi
lo sapete che… sono pronta a giocarmi il tutto per tutto e…
Sydia: No.
E’ meglio non usare il potere della distruzione. Quella… è la nostra ultima
carta!
Bunny: E’
per il momento che si fa?
Nessuno
rispose alla domanda di Bunny ma fu Luna a rompere il silenzio.
Luna:
Avanti, ragazze! Non dovete demoralizzarvi!
Artemis:
Cercate di reagire! Fino ad adesso anche i peggiori nemici che sembravano
invincibili alla fine hanno ceduto!
Bunny:
Ceduto? Mi sa che questa volta sarò io a cedere!
Bunny
s’alzò dalla poltrona ed uscì dalla stanza lasciando tutti sorpresi.
Rea:
Bunny sta crollando!
Chibiusa:
Vado a parlarle?
Marzio
s’alzò immediatamente e mise una mano sulla spalla di Chibiusa.
Marzio: No,
non preoccuparti… ci vado io.
Chibiusa annuì e subito dopo Marzio, seguito dagli sguardi di tutti, uscì dalla
stanza.
**********
Bunny
era fuori dallo “Snow & Love”. Si era ormai fatta sera e le stelle brillavano
più che mai accompagnante dallo splendore radioso della luna. Faceva abbastanza
freddo e Bunny era uscita senza coprirsi ma poco le importava. Stava lì, in
piedi, ed osservava quel cielo stellato e niente, neanche il freddo, poteva
ferirla… più di quanto non lo fosse già! I suoi pensieri non erano per Wander,
non erano per le redini e tanto meno per la prescelta o per Sailor Destiny… i
suoi pensieri erano per le Sailor Star Lights… o meglio, per i Three Lights.
Marzio la raggiunse qualche istante dopo e la trovò a fissare le stelle lì, in
piedi, in mezzo alla neve… solo lui poteva capirla… non aveva nemmeno il bisogno
di chiederle qualcosa perché già sapeva quello che Bunny stava provando.
Marzio:
Bunny!
Bunny: No,
Marzio. Lasciami da sola!
Marzio: Lo
dici ma non lo pensi! Nessuno vuole mai realmente stare da solo quando soffre
per la perdita di qualcuno!
Bunny
sui voltò verso di lui, sorpresa. Non si aspettava che lui avesse capito…
Bunny: Di
cosa stai parlando?
Marzio:
Wander ha ucciso tre dei nostri migliori amici ed il fatto che il tuo potere non
gli abbia fatto neanche un graffio ti fa stare peggio! Ti fa sentire quasi
colpevole della loro morte. Incapace di vendicarli. E’ dura, lo so.
Finalmente Bunny si lasciò andare e diede libero sfogo alle lacrime.
Bunny: Lui
li ha uccisi… senza pietà e probabilmente farà lo stesso anche con Rossella e
con noi! Perché li ha uccisi? Perché loro? Che c’entravano? Cosa avevano fatto?
Marzio:
Credo che nessuno possa rispondere a questa domanda.
Bunny: Non
ti stupisci del fatto che io stia piangendo? Non dovresti dirmi di non farlo
perché devo essere forte, perché adesso c’è un altro nemico da sconfiggere e
perché io sono l’unica che può dar forza alle altre? Io, la solita e
piagnucolosa Bunny… i suoi amici sono morti e lei non sa far altro che piangere.
Perché non mi dici di smettere? Di tirare avanti perché quello che è fatto è
fatto?
Marzio: No…
adesso è giusto piangere. Anzi, mi stavo appunto chiedendo come mai tu non
l’avessi già fatto. Come mai avessi aspettato così tanto per sfogarti e tirare
fuori tutto il dolore che hai provato quando Vivian ti ha detto che i Three
Lights erano morti. Sono felice di vedere che finalmente ce l’hai fatta.
Bunny: Ho
cercato di farmi forza ma…
Marzio: Shh…
Marzio
la zittì dolcemente e camminò verso di lei abbracciandola e coccolandola nelle
sue braccia…
Marzio:
Basta parlare. Pensa solo a sfogarti. Sfogati amore… sfogati!
Bunny: Oh
Marzio!
Bunny
s’abbandonò completamente nelle braccia di Marzio ed iniziò a piangere più di
prima sfogandosi completamente. Finalmente ce l’aveva fatta… aveva tirato fuori
tutto quello che si teneva dentro.
**********
Andrew
entrò per l’ennesima volta nella camera di Liz, dopo aver girato tutto lo “Snow
& Love”, e credendo di non trovarla lì perché non l’aveva vista rientrare, gli
venne quasi un colpo nel vederla seduta sul letto dinanzi al suo PC portatile…
Andrew rimase immobile sulla porta senza parlare e fissando sorpreso la sorella
cercando di capire ma non riusciva a darsi una spiegazione. Era completamente
scombussolato. La sorella s’accorse di lui e vide che esitava a parlare…
Liz:
Ma che ti prende? Cos’hai?
Andrew: Ho
capito! Tu sei un fantasma!
Liz
sorrise come non mai.
Liz:
Come?
Andrew:
Quando sei rientrata?
Liz:
Rientrata? Guarda che io non sono mai
uscita!
Andrew: Che
cosa stai dicendo? Se prima sono entrato e non c’eri!
Liz:
Io lo dico che hai le allucinazioni, guarda
che prima, dopo che te ne sei andato, io mi sono addormentata e mi sono
risvegliata un po’ di tempo fa.
Andrew:
Addormentata? Io ti ho cercata e tu non c’eri!
Liz:
Ma che… hai forse visto un film del terrore?
Ti ha suggestionato? Perché mi sembra che questa storia adesso inizi ad essere
un po’ seccante!
Andrew:
Suggestionato? Secondo te io avrei le allucinazioni?
Liz non
rispose ed ignorò il fratello che uscì dalla stanza nervoso, sbattendo la porta
dietro di sé…
**********
Seiya
continuava a sostenere che qualcuno li avrebbe salvati da quella prigionia ma,
oltre a ratti e scarafaggi, non si vedeva altro in quella cella…
Taiki: E’
tutto inutile, Seiya… rassegnati.
Seiya:
Niente è inutile! Niente! Lei verrà! Io lo so che verrà!
Seiya a
questo punto s’alzò in piedi e questa volta non cadde come le precedenti, si
mantenne aggrappato al muro restando in piedi…
Yaten: E
adesso cosa fa?
Taiki: Credo
che Seiya stia per perdere la ragione! Ha preso questa storia del salvataggio
troppo seriamente. Purtroppo, riceverà una grande delusione!
Seiya
sembrava essere determinato anche se non aveva un briciolo di forza… alzò gli
occhi in alto e fece fuoriuscire tutta la voce che aveva in corpo…
Seiya:
BUNNY! TU VERRAI, IO LO SO!
**********
Bunny
era ancora nelle braccia di Marzio ed avvertì come un qualcosa che le
oltrepassava tutto il corpo. Subito dopo sentì un brivido lungo tutta la
schiena…
Marzio:
Bunny, cosa c’è?
Bunny
guardò Marzio con un’espressione confusa…
Bunny: Hai
sentito anche tu, vero?
Marzio:
Cosa? Sentito cosa?
Bunny:
Quella voce… tu l’hai sentita?
Bunny
lasciò le braccia di Marzio e prese a fare piccoli passi in cerchio…
Marzio: Non
ho sentito nessuna voce. Tu l’hai sentita?
Bunny: Sì.
Marzio: E
cos’ha detto?
Bunny: Non
ho capito bene cos’abbia detto ma comunque… sembrava la voce, la voce di… LA
VOCE DI SEIYA!
Marzio
spalancò gli occhi e rimase alquanto sorpreso.
Marzio: La
voce di Seiya? Come… come…?
Bunny: Sì,
era lui! Era lui! Lo so, era la sua voce! Seiya e gli altri sono vivi!
Fine sesto capitolo
**********
Lo so,
lo so, questo capitolo è stato sconvolgente! Credo che nessuno si aspettasse che
il potere di Sailor Moon non potesse nulla contro Wander che nel frattempo si è
portato a tre statuette (mio Dio, gliene mancano solo due!!!), quell’altra di
Liz neanche ci sta capendo più niente… forse presto avrete i chiarimenti che
aspettavate su di lei… e Andrew? Quel poverino non sa più cosa pensare (però è
carino, dai!). E a Sailor Universe che compaiono gli indizi da chissà dove…
riuscirà a trovarla questa Sailor Destiny?
Ringrazio come sempre quelli che recensiscono, non credevo che questa storia
potesse piacere così tanto. Come sempre un ringraziamento speciale va a Seyenne
che possiamo definire la fan ufficiale di questa storia… poi ringrazio serena b,
Alex, Cinzia_usako e Giulia.
Vorrei
poi rispondere a Lady Nanto… in realtà io non ci faccio proprio caso alle note,
diciamo che Spoiler era il primo della lista e credo si sia messo
automaticamente! Proverò a toglierlo di lì perché mi rendo conto che non c’entra
niente! ^_^
Il
prossimo capitolo sarà parecchio interessante, avremo delle grosse sorprese da
Liz e ci sarà una scena tra Wander e Seiya da non perdere! (adoro quella parte
^_^). Nel frattempo Vivian convocherà di nuovo tutti nella dimensione Y. Per
quale motivo?
Adesso
io vado… recensite come sempre!
Bye
Sam_Rox88
|
Ritorna all'indice
Capitolo 7 *** Liz si ribella ***
Nuova pagina 1
LE REDINI DEL DESTINO
Settimo capitolo
Liz si ribella
Era il
24 dicembre, la vigilia di natale. Quella mattina lo “Snow & Love” appariva
splendente come non mai. Andrew aveva fatto fare proprio un ottimo lavoro: gli
addobbi, i regali, l’albero gigante situato fuori proprio dinanzi all’albergo.
Tutti i clienti che erano rimasti o che erano giunti successivamente, si
preparavano a passare un fanatico natale in quella specie di paradiso. Non
c’erano dubbi: lo “Snow & Love” era il migliore centro da sci che potesse
esistere…
Andrew
era fuori ed ammirava il suo gigantesco albero di trenta metri che alcuni
dipendenti, grazie ad una gru, stavano finendo di addobbare. Era proprio
orgoglioso di sé, il piccolo lord inglese… Da lontano giunse sua sorella, come
al solito vestiva con un paio di jeans ed un maglione largo…
Liz:
Fratellone. Domani è natale!
Andrew: Lo
so Liz, me ne sono accorto!
Liz
prese a guardare il gigantesco albero…
Liz:
Devi sempre esagerare!
Andrew: Lo
“Snow & Love” detiene la fama di essere il migliore albergo del paese quindi non
ho alcun’intenzione di mostrarmi da meno!
Liz:
Presunzione 100%, vero?
Andrew: Non
è affatto presunzione!
Liz:
Comunque… che cosa mi ha regalato? Sono
curiosa!
Andrew: Ah,
non credo proprio che lo saprai! Tu vedi di non sparire come tuo solito e forse
avrai un regalo!
Andrew
si voltò e stava per andarsene ma Liz gli prese la mano e lo trattenne…
Liz:
Sai… questa cosa dello sparire… mi è
capitata diverse volte…
Andrew
fissò lo sorella con uno sguardo perplesso di chi non sapeva cosa pensare.
Andrew: Che
cosa intendi dire?
Liz:
A volte mi capita di addormentarmi in un
posto e di risvegliarmi in un altro!
Andrew
rimase in silenzio ad osservare la sorella senza sapere di doverla prendere
seriamente e credere che fosse tutto uno scherzo.
Liz:
Ho paura, Andrew! Tu devi aiutarmi!
Andrew: Mi
stai prendendo in giro.
Liz:
No, affatto! Non sono mai stata più seria di
così! Devi credermi… ti prego!
Andrew: Beh…
non so cosa dire… tu come la spieghi una cosa del genere?
Liz:
Sto iniziando a temere che… durante gli
attimi di svenimento… io assuma l’identità di un’altra persona!
Andrew:
Andiamo… ma che stai dicendo? Com’è possibile una cosa simile?
Liz:
Io ho dei flash, Andrew! Davanti a me,
improvvisamente, passano strane immagini! Non riesco a vederle bene perché sono
solo degli attimi ma… di sicuro sono cose che io devo aver visto da qualche
parte.
Andrew:
Senti, io credo che tu hai ben pensato di fare un bello scherzo di natale a tuo
fratello. Stasera ci sarà lo spettacolo della vigilia quindi devo finire di
organizzare alcune cose. Mi dispiace.
Andrew
lasciò sua sorella ed entrò di corsa nello “Snow & Love” per provvedere
all’organizzazione dello spettacolo serale della vigilia di natale.
**********
Seiya,
Taiki e Yaten erano sdraiati per terra e dormivano, cosa alquanto strana visto
che non si riusciva mai a chiudere occhio in quella lurida cella. Seiya, però,
era tra sonno e veglia ed aveva iniziato a girarsi e rigirarsi quando avvertì
uno strano suono, il tipico suono di qualcuno che si materializza in un luogo,
sbucando dal nulla. Aprì immediatamente gli occhi e guardò oltre le sbarre dove
la debole fiaccola illuminava la sagoma di quell’essere dal volto sfregiato: era
Wander che stava in piedi dinanzi alla loro cella e li fissava stando in
silenzio…
Seiya: Che
vuoi?
Seiya
cercò di alzarsi ma non ci riuscì quindi capì che era meglio starsene lì,
disteso a terra…
Wander: Ma
guardati Seiya… sei lurido, sporco, completamente inzuppato di acqua e fango.
Forse la convivenza con i ratti e gli scarafaggi è più dura di quanto pensassi,
vero?
Seiya: Te lo
ripeto… che cosa vuoi?
Wander
iniziò a camminare diplomaticamente a destra e a sinistra della cella tenendosi
a debita distanza.
Wander:
Spesso ti sarai chiesto perché io non vi abbia uccisi, invece di tenervi
imprigionati qui!
Seiya: Non
m’interessa…
Wander:
Vedi… essere risparmiati è disgustoso lo so, l’ho provato anch’io! Ma essere
risparmiati per poi essere umiliati in questo modo è anche peggio!
Wander
fissò Seiya dritto negli occhi.
Wander: Mi
sto vendicando, Seiya… mi sto vendicando delle guerriere Sailor, tutta la specie
delle guerriere Sailor farà la stessa fine.
Seiya: Io
conosco una guerriera che è in grado di ucciderti!
Wander:
Sailor Moon?
Wander
fece uno dei suoi sorrisini diabolici e s’avvicinò man mano alla cella guardando
sempre Seiya dritto negli occhi. Voleva umiliarlo.
Wander:
Sailor Moon? Parli di lei, vero?
Seiya:
Esattamente.
Wander:
Bene… allora sarai lieto di sapere che abbiamo avuto un piccolo faccia a faccia
e che il potere del suo scettro mi è passato addosso come una lieve e fresca
brezza primaverile! – Wander fissò Seiya sorridendo compiaciuto del fatto che il
povero ragazzo nell’apprendere quelle parole stesse soffrendo – Non può nulla
contro di me… è finita! Per te, per lei, per tutti voi!
Wander
si era avvicinato alla cella sempre di più e dopo quelle ultime parole, Seiya fu
attraversato come da una nuova forza: la forza dell’odio! Senza neanche saperlo,
si sentì capace di fare tutto e l’unica cosa che voleva fare era uccidere
quell’essere che gli si trovava dinanzi. Immediatamente si diede una spinta, che
sorprese sia lui, che Wander, e si scagliò contro le sbarre afferrando Wander
per la nuca e sbattendolo con la faccia contro le stanghe di metallo.
Seiya: Sto
dall’altra parte della cella ma come vedi posso sempre farti del male.
Wander
se ne stava con il volto schiacciato contro le sbarre e non riusciva a liberarsi
da quella inaspettata stretta di Seiya, che sembrava essere diventato
invincibile…
Seiya: Avrai
la peggio!
Finalmente Wander riuscì a strattonare la mano di Seiya e si liberò
allontanandosi immediatamente dalle sbarre. Seiya era di nuovo debole… la forza
che sentiva dentro aveva però bisogno di un corpo in salute ed il suo non lo
era, ecco perché cadde a terra guardando di nuovo Wander dal basso in alto.
Wander: Mi
manca poco per essere il padrone dell’Universo! Oggi prenderò la quarta
statuetta e domani la quinta! Appariranno le redini del destino e presto questa
storia sarà finita!
Wander
stava per scomparire ma si voltò un’ultima volta verso Seiya, vedendo che anche
Taiki e Yaten si erano svegliati e l’osservavano senza capire…
Wander: Ah,
dimenticavo… buon natale!
Wander
svanì e Taiki e Yaten videro Seiya a terra si che disperava e dava pugni contro
le sbarre. Non immaginavano cose fosse successo…
Taiki: Che
c’è Seiya? Che cos’ha detto?
Yaten:
Avanti, parla.
Seiya: Ha
detto che… ha detto che… ha detto che è finita!
**********
Bunny
era con Chibiusa, Morea, Rea ed Amy ed insieme stavano cercando di trovare Marta
ma in mezzo ai preparativi della festa di quella sera, era impossibile trovarla…
Morea:
L’abbiamo cercata per tutto l’albergo, ma dove si è cacciata?
Rea:
Chissà in che pasticcio si è ficcata!
Amy
vide passare dinanzi a sé tre ragazze in costume da bagno ed ebbe un brutto
presentimento.
Amy:
Forse io credo di sapere dov’è la nostra
amica Marta!
Chibiusa: Ah
sì? E dove?
Amy:
Seguitemi!
Le
quattro ragazze seguirono Amy e dopo aver camminato per un bel po’, dopo essere
uscite dallo “Snow & Love” si ritrovarono fuori, dinanzi ad un palchetto dove
padroneggiava una gigantesca slitta. Da quelle parti poi, s’aggiravano anche
altre ragazze in costume da bagno.
Amy:
Ecco dov’è finita la nostra Marta.
Rea:
Non vorrai dirmi che si è iscritta al
concorso di Miss Slitta? Con tutto quello che sta succedendo!
Bunny: Ma è
impazzita? Si congelerà!
Morea: Spero
proprio di non trovarla qui, ragazze. Davvero, me lo auguro con tutta me stessa!
Le
ragazze s’aggirarono nei pressi del palco e… purtroppo per loro, vi trovarono
anche Marta nell’intento di fare le prove di una sfilata…
Marta: Ciao
ragazze! Che ve ne pare? Mi sceglieranno?
Chibiusa:
Caspita! Sei davvero bella così…
Rea:
Tu non farai Miss Slitta! Dobbiamo pensare a
Wander!
Marta: Siete
delle guastafeste, perché devo rovinarmi questo sogno per quel coso brutto di
Wander?
Morea:
Qualcuno la faccia ragionare vi prego!
Amy:
Marta, Rea ha ragione, lo sai che non
possiamo perdere tempo in sciocchezze simili. Adesso viene prima il nostro
dovere!
Bunny:
Guarda… Amy ha anche rinunciato a studiare per dedicarsi solo a Wander!
Marta:
Quella è l’unica prospettiva positiva di tutta la faccenda!
Marta
si guardò in uno specchio…
Marta: E va
bene! Come dite voi… anche se, sono sicura che sarei arrivata tra le finaliste!
**********
Wander
ed Elizabeth erano comparsi, sospesi a mezz’aria, sull’oceano e all’orizzonte
non c’era altro che acqua.
Wander: E’
sul fondo?
Elizabeth:
Per forza! Altrimenti dove? In acqua? E’ sepolta sotto il fondale.
Wander
osservò tutt’intorno.
Wander:
Niente guerriere Sailor, in giro?
Elizabeth:
No, mio signore. Siamo soli!
Wander:
Bene.
Wander
allungò il braccio, tenendo sempre il palmo verso il basso ed iniziò la solita
procedura. Sull’acqua si creò la luce gialla e l’oceano iniziò a scuotersi dando
inizio ad un vero e proprio maremoto. Tutto durò qualche secondo, fino a quando
finalmente, la statuetta non uscì dall’oceano e finì nelle mani di Wander.
Wander: Sono
a quattro! Quattro!
Wander
scoppiò in una delle sue diaboliche risate, dopodiché lui ed Elizabeth
scomparvero.
**********
Vivian
aveva convocato tutte le guerriere della Terra per fare quello che avrebbe
dovuto fare già molto prima.
Bunny:
Perché ci hai chiamate così d’urgenza?
Amy:
Wander era sceso sulla Terra per prendere la
quarta statuetta! Perché ci hai impedito di fermarlo?
Vivian:
Anche se voi foste andate lì non avreste fatto granché!
Marzio:
Potevamo provarci!
Vivian: No…
il fatto è che ho sopravvalutato il vostro potere! Non potevo immaginare che
dopo aver sconfitto tutti quei nemici, in passato, voi trovaste ancora delle
difficoltà! Evidentemente, Wander, ha trovato il modo di diventare molto più
forte.
Bunny:
Vivian… ad ogni modo perché ci hai fatte venire qui?
Vivian,
che era seduta dietro ad una lunga scrivania, s’alzò ed iniziò a camminare per
la stanza.
Vivian: Ho
fatto delle ricerche per trovare Sailor Destiny!
Le
guerriere prestarono ancor più attenzione.
Rea:
L’hai trovata?
Vivian
scosse la testa…
Vivian: No,
ma ho trovato qualcos’altro!
Tutti: Cosa?
Vivian: C’è
la possibilità che i Three Lights siano ancora vivi!
Bunny
s’alzò all’istante, e le altre la imitarono.
Bunny: Io lo
sapevo! L’ho sentito! Ho sentito Seiya che mi chiamava!
Vivian: Ho
detto che c’è la possibilità… non la certezza!
Artemis:
Spiegaci di cosa stai parlando!
Vivian:
Qualcuno ha gli auricolari delle Sailor Star Lights. Il computer ha identificato
la loro presenza ma non so esattamente dove siano.
Amy:
Non potrebbe averli presi qualcuno, dopo la
loro morte?
Vivian:
Quando una guerriera muore, l’oggetto che le permette di trasformarsi dovrebbe
svanire.
Bunny:
Quindi sono vivi!
Vivian
riprese a camminare per la stanza.
Vivian: In
tal caso… i vostri poteri sono troppo deboli contro Wander, ecco perché vi ho
fatte venire qui!
Vivian
diede a ciascuna delle guerriere, un amuleto.
Marta: E
questi a cosa servono?
Vivian:
Aumenteranno i vostri poteri! Consideratelo come un regalo di natale.
**********
Wander
era solo, dinanzi alle sue quattro statuette quando dietro di lui, comparve
Rossella, tenuta legata ad una sedia.
Wander:
Comoda?
Rossella:
Che vuoi da me?
Wander: Devo
vendicarmi delle guerriere Sailor, credo di avertelo già detto.
Rossella: Io
non sono una guerriera! Perché non vuoi credermi?
Wander: Ah,
non lo sei?
Wander
si voltò verso di lei e dopo aver preso una statuetta, le si avvicinò!
Wander: Se
non sei una guerriera, spiegami perché la statuetta s’illumina in questo modo
quando viene a contatto con te!
Wander
avvicinò la statuetta a Rossella ed entrambi poterono vedere che questa
s’illuminò in modo impressionante, sprigionando una forte luce.
Rossella: Io
non lo so. Non ne ho la più pallida idea.
Wander: Lo
so io…
E detto
questo portò la statuetta al suo posto e poi tornò a voltarsi verso Rossella.
Wander:
…reagisce al tuo potere di guerriera Sailor. Quindi… dato che sei una di loro,
soffrirai come le altre.
Wander
con un gesto della mano fece scomparire Rossella e potè finalmente godersi le
sue quattro statuette…
Wander: Solo
una… solo una!
**********
Liz era
nell’atrio dello “Snow & Love”. Le era capitato di nuovo. Era svenuta, ma cosa
era successo in quel lasso di tempo? Aveva di flash… delle immagini che le
comparivano davanti improvvisamente… vedeva un paesaggio di ghiaccio… poi un
deserto… e poi c’era quella stanza illuminata solo da una piccola fiaccola…
sembrava che ci fosse qualcuno in quella piccola stanza… ma l’immagine durava
solo per un istante… impossibile mettere a fuoco. Man mano, però, cercando di
sforzarsi riusciva a vedere meglio… c’era qualcuno… qualcuno di spalle… chi?...
e poi ancora un’altra immagine… un piedistallo su cui stavano cinque basi
circolari… cosa? Cosa dovevano contenere? Le stava venendo un forte mal di testa
e quasi rischiava di svenire di nuovo…
Heles: Ehi!
Tu sei Liz, vero?
Liz si
disincantò dai suoi pensieri. L’intervento di Heles l’aveva salvata. Davanti a
lei c’erano quelle quattro ragazze…
Liz:
Sì… sono la sorella di Andrew. Come mai
sapete il mio nome?
Milena: Non
sei forse amica di Bunny e le altre?
Liz:
Sì, le conosco!
Milena: Beh,
noi siamo loro amiche!
Liz:
Ah, già… ora mi ricordo di voi! Se non mi
sbaglio siete arrivate il giorno dopo di loro.
Ottavia: Per
l’esattezza!
Sydia: Ma…
avevo notato che ti tenevi la testa tra le mani. Non stai bene, forse?
Liz:
No… è stato solo un mal di testa. Niente di
grave, non preoccupatevi.
Heles: Bene…
se lo dici tu ma… toglimi una curiosità: Liz è qualche diminutivo? Sta per
qualcos’altro?
Liz:
Elizabeth! Il mio nome completo è Elizabeth
Smith!
Milena:
(sorrise) Mmh! Tipicamente inglese!
Le
quattro si allontanarono da Liz che rimase ad osservarle allontanarsi.
Milena:
Heles, come mai le hai rivolto la parola? Non ricordavo che fossi così
socievole!
Heles: L’ho
interrogata solo perché sospetto di suo fratello!
Le
altre tre non poterono credere a quelle parole.
Sydia:
Sospetti di Andrew?
Ottavia:
Avanti, si vede lontano un miglio che lui non ne sa niente!
Milena: E
poi… di cosa lo sospetti?
Heles: Di
essere la forma umana di Wander!
Sydia,
Milena ed Ottavia non potevano crederci!
Milena: Ma
andiamo… anche se fosse ti ricordo che Andrew e Wander li abbiamo visti insieme,
contemporaneamente, nella hall dell’albergo ed uno dei due stava anche per
rimetterci la pelle!
Heles: Per quanto mi riguarda potrebbe
essere stata una tattica per impedire di far ricadere i sospetti su di lui! Non
vi pare?
Sydia:
Potrebbe anche essere ma non abbiamo nessuna prova contro di lui!
Ottavia:
Infatti, e poi… a me è simpatico! Mi sembra un ragazzo pulito. No, lui non può
essere Wander!
Heles: Io
una prova ce l’ho!
Milena: E
quale sarebbe?
Heles: Il
suo nome!
Milena: Cosa
c’è di strano nel suo nome?!
Heles:
WANDER e ANDREW sono perfettamente uno l’anagramma dell’altro! Si scrivono con
le stesse lettere. Secondo me è troppo per essere una coincidenza!
Sydia: Se è
come dici tu… non avendo prove per incolpare “questo” Andrew e basandoci solo
sul suo nome, allora tutti gli Andrew della Terra potrebbero essere Wander!
Heles: Fate
come volete! Io dico di tenerlo d’occhio!
**********
Bunny,
Marzio, Amy, Rea, Morea, Marta e Chibiusa insieme a Luna ed Artemis stavano
discutendo in attesa delle altre…
Amy:
Non so se l’avete notata… una figura
femminile, alle spalle di Wander. Quella deve essere la prescelta!
Luna:
Se fossimo stati lì con voi magari adesso
saremmo in grado di aiutarvi!
Rea:
A me sembrava una persona normale… vestita
con un abito lungo nero dai contorni bordò e poi aveva dei capelli lunghi,
castani. Quanti anni poteva avere? La nostra età?
Artemis:
Beh, dovete trovarla.
Marta: E se
non si trovasse sulla Terra? Nessuno ci ha pensato? Potrebbe trovarsi sempre
nella dimensione di Wander, chi può dircelo!
Marzio: Una
cosa su di lei la sappiamo.
Bunny: Cosa?
Marzio: Si
chiama Elizabeth!
Morea: Come
fai a dirlo?
Chibiusa: E’
vero… tu che ne sai?
Marzio: Non
so se vi ricordate… ah, giusto, voi non eravate ancora arrivate… comunque…
quando Wander prese la prima statuetta disse che la sua Elizabeth aveva fatto un
buon lavoro! Disse…
Wander: Dicevo… Sono Wander e questa è
mia! La mia Elizabeth ha fatto davvero un ottimo lavoro!
Marzio:
Proprio così… me lo ricordo bene!
Marta: Sì…
ma chi è che si chiama Elizabeth?
In quel
momento giunsero le altre che volevano discutere sui sospetti e le teorie di
Heles riguardanti Andrew…
Heles:
Elizabeth? La sorella di Andrew si chiama Elizabeth!
Gli
altri non ebbero nemmeno il tempo di parlare che Heles iniziò a dare spazio alle
sue teorie per cui Andrew dovesse essere Wander.
Heles: E’
proprio di lui che volevo parlarvi! Secondo me, dobbiamo tenerlo d’occhio! E’ un
tipo misterioso, sta sempre per i fatti suoi… quando l’abbiamo visto
terrorizzato nella hall dell’albergo… andiamo! Prima ha una fifa tremenda e poi
affronta Wander, secondo voi non vi sembra una contraddizione colossale? E’
sospetto, e vi ricordo che anche se abbiamo visto sia lui che Wander nello
stesso posto contemporaneamente, non vuole dire nulla, può sempre essere una
trappola! Ed il nome… non ci avete pensato? Andrew e Wander si scrivono con le
stesse lettere! Sono uno l’anagramma dell’altro! Secondo me queste sono prove
inconfutabili!
Tutti
vennero sommersi dalle sue teorie ma avevano qualcos’altro per la testa in quel
momento: Liz!
Bunny: Al
momento io direi che dobbiamo preoccuparci della sorella di Andrew! Non siete
d’accordo?
Milena:
L’abbiamo appena vista! Era nell’atrio!
Sydia: Ma
perché? Cos’è successo? Lei che c’entra?
Bunny: La
prescelta si chiama Elizabeth!
**********
Liz era
corsa in camera sua, quei continui capogiri la stavano uccidendo… continuava ad
avere davanti quelle immagini ma diventavano sempre più nitide… vedeva l’oceano
e poi una luce gialla, una statuetta… Wander! Shockata, Liz si lasciò cadere a
terra strisciando lungo la porta. Si ricordava improvvisamente di tutto quello
che era successo, lei era al servizio di Wander, lui l’aveva soggiogata per
farle trovare le statuette e lei era stata al suo gioco. Come aveva potuto fare
una cosa simile? Come?
Liz:
Oh mio Dio… lui… lui vuole diventare il
padrone dell’universo! Ed ha già quattro statuette! Devo dirlo a qualcuno! Ma a
chi? Devo fermarlo ma non posso farcela da sola! –Liz cercò di trovare una
soluzione al suo grosso problema– Quelle ragazze! Quelle guerriere… loro possono
aiutarmi… mi ricordo che erano contro Wander, volevano fermarlo. Ma dove posso
trovarle? Non ha la minima idea di dove siano! Dannazione! Devo assolutamente
fare qualcosa… l’ultima statuetta! Solo io posso trovarla quindi… devo impedire
che Wander la prenda!
**********
Le
ragazze si erano tutte catapultate nell’atrio alla ricerca di Liz ma non la
trovarono. Appena videro Andrew, quindi gli andarono in contro chiedendogli dove
fosse finita sua sorella…
Bunny:
Andrew! Liz dov’è?
Andrew: Non
ditemi che è scomparsa di nuovo?! Oggi ha fatto anche quegli strani discorsi!
Marzio: Di
che discorsi parli?
Andrew: Dice
di avere delle amnesie… comunque… non lo so, se siete fortunati, dovrebbe essere
in camera sua ma non vi assicuro niente. Ah… ma perché la cercate?
Bunny: E’
una faccenda molto importante. Non possiamo dirti niente!
Andrew:
Comunque la sua camera è la 13! E’ qui al piano terra dove ci sono anche tutte
le altre camere del personale ma…
Andrew
non ebbe il tempo di finire la frase che il gruppo si era già fiondato davanti
alla porta della camera 13. Una volta lì Marzio bussò alla porta chiamando Liz
ma non ci fu nessuna risposta…
Marzio: Liz?
Liz… sei lì dentro? Possiamo entrare?
Non
ricevendo nessuna risposta… Marzio fece cenno di sì col capo alle altre ed aprì
la porta ma Liz non era in camera sua.
Bunny: Non
c’è!
Chibiusa:
Suggerirei di continuare a cercarla!
Bunny:
Affermativo! Avanti, dividiamoci!
Il
gruppo si divise partendo alla ricerca di Liz che intanto…
**********
…era
comparsa, sotto le spoglie di Elizabeth, al cospetto di Wander che appena
avvertì la sua presenza, si voltò alquanto sorpreso…
Wander:
Elizabeth… che ci fai qui?
Liz
appariva un po’ impacciata. Si vedeva che non era più sotto il controllo di
Wander ma lui non doveva accorgersene. Non doveva capire che lei ricordava ogni
cosa e che in quel momento quella che si trovava dinanzi a lui era solo una
semplice ragazzina…
Liz:
Ehm… ecco… io…
Wander
s’alterò ed alzò la voce.
Wander:
Insomma! Cosa sei venuta a fare? A disturbarmi? Se è così non ho tempo da
perdere.
Liz:
Volevo solo dirle che ormai le manca poco
per ottenere le redini del destino. Solo una statuetta la separa dal suo
obiettivo quindi…
Wander:
Quindi?
Liz:
Sarà impaziente di volerla trovare!
Wander: So
che prima devi cercarla!
Liz
deglutì e cercò di tenere lo sguardo basso lontano da Wander…
Wander:
Allora? Tu… l’hai già fatto? L’hai già trovata?
Liz
annuì debolmente.
Liz:
Sì, signore! L’ho trovata!
Wander
fece l’ennesimo dei suoi sgradevoli sorrisi. Un’espressione piacevole, sul suo
volto, non era affatto un’espressione piacevole…
Wander:
Eccellente! Che cos’è? Un regalo di natale? Comunque… bene, hai fatto un ottimo
lavoro. Avrai una ricompensa. Una bella ricompensa. Mi renderai il padrone
dell’universo ancor prima di quanto pensassi! Andiamo a prenderla subito?
Liz
ebbe un altro attimo di esitazione.
Liz:
Beh… sì… certo! Andiamo… immediatamente!
Wander:
Bene!
Fine settimo capitolo
**********
E
rieccomi come al solito a scocciarvi! Allora? Che ve ne pare del settimo
capitolo? Vi dico subito che il capitolo che mi piaceva di meno era il sesto e
quello è stato superato… è piaciuto a tutti quanti, che bello!!! ^_^ Adesso però
dovete dirmi cosa ne pensate di questo… ormai, e credo che l’abbiate capito, ci
avviciniamo alla fase finale.
Ringrazio come sempre i miei recensitori (parola inventata da me a quanto pare
^_^) Giulia, Alex, serana b, Cinzia_usako, Artemide (che è in procinto di finire
la sua “Un tragico errore”) e come sempre la mia carissima Seyenne che sta
portando avanti brillantemente “Sailor Moon New Generation” (grazie per aver
recensito anche “Il set dei ricordi”… si è capito che mi piacciono Pacey e
Andie?! ^_^ e poi sono contenta di averti fatto rivivere delle belle emozioni!).
Il
prossimo capitolo s’intitola “Le redini del destino” e non ho nient’altro da
aggiungere!
P.S. Ho
notato che sui Three Lights siete divisi in due fazioni, c’è chi ama Seiya al
100% e chi invece lo odia allo stato puro… io vi dico solo che non appartengo a
nessuna di queste due categorie… l’importante è che non si avvicini a Bunny! Lei
e Marzio non si toccano!
Adesso
vado, ci vediamo il più presto possibile, nel frattempo recensite!
Bye
Sam_Rox88
|
Ritorna all'indice
Capitolo 8 *** Le redini del destino ***
Nuova pagina 1
LE REDINI DEL DESTINO
Ottavo capitolo
Le redini del destino
Bunny e
tutti gli altri si ritrovarono nel retro dello “Snow & Love” dopo essersi divisi
in gruppi ed aver cercato ovunque Liz, che non avevano trovato.
Bunny:
Allora? Voi l’avete trovata?
Amy:
No!
Morea: Dev’essere
andata da Wander!
Marta: E se
è così la quinta statuetta sta per venire alla luce.
Marzio: Non
c’è più tempo da perdere! Dobbiamo trovare Wander!
Luna:
Amy…
Amy
guardò Luna ed annuì sapendo già qual’era il suo compito. Subito dopo iniziò a
lavorare sul suo computer portatile alla ricerca di Wander.
Sydia:
Questa volta dobbiamo stare attente a quello che facciamo!
Chibiusa:
Già, dobbiamo fare in modo che Wander non prenda le redini.
Ottavia:
Sembra facile.
Artemis:
Ricordatevi però che avete gli amuleti di Vivian.
Heles:
Speriamo solo che funzionino a questo punto…
Milena: Altrimenti…
Bunny: Non
ci sarà un altrimenti! Basta! Wander adesso mi ha proprio scocciato! Sono stufa
di stare a guardare!
Chibiusa:
Ben detto!
Amy
però interruppe quel discorsetto ed attirò tutta l’attenzione su di sé.
Amy:
Avanti, ragazze! L’ho trovato!
Rea:
Si va!
**********
Liz e
Wander comparvero in una specie di foresta. Attorno a loro c’erano solo alberi,
piante ed insetti di ogni genere mentre il terreno era fangoso… Liz stava
cercando di apparire il più “malvagia” possibile ma le riusciva difficile, ad
ogni modo, il pensiero di Wander di ottenere le redini del destino, lo
distoglieva da ogni cosa. Fino a quel momento lui non si era accorto di niente e
le cose stavano procedendo alla perfezione!
Wander: Ci
siamo?
Liz:
Sì… è…è… è ovvio! Io non sbaglio mai.
Wander: Già,
questo è vero, me l’hai già detto.
Liz:
Allora? Non è ansioso di possedere la quinta
statuetta?
Wander: Sono
ad un passo dall’ottenere ciò che volevo! Sono quasi… emozionato!
Liz:
Lo credo bene… ma… occorre perdere altro
tempo?
Wander: Sei
impaziente, eh? E va bene… mettiamo fine a questa storia ed apriamone un’altra!
Wander
fece uno dei suoi sorrisini orripilanti dopodiché stesso rituale: braccio teso,
palmo verso il basso, luce gialla, terremoto.
**********
Vivian
era di nuovo nella grande sala computer e questa volta sembrava più determinata
che mai. Non c’era tempo da perdere, doveva agire prima che Wander prendesse la
quinta statuetta. Tra le numerose ricerche che stava effettuando aprì uno strano
file che però richiedeva una password…
Inserire password
Vivian:
Bene, chi la sa la password!
Vivian
ci pensò su qualche secondo poi provò…
Vivian:
Proviamo con “Sailor Universe”!
Vivian
inserì “Sailor Universe” ma le fu negato l’accesso: la password inserita era
sbagliata.
Vivian: Che
sarà mai? “Dimensione Y”?
Ma
anche questa non risultò essere la parola chiave per accedere al file.
Vivian:
“Redini del destino”?
Provò
ma fallì di nuovo!
Vivian: Se
non è neanche “Sailor Destiny” non so proprio cos’altro possa essere!
Vivian
inserì la parola “Sailor Destiny” e sullo schermo comparve la barra del download.
Il file si stava caricando per aprirsi.
Vivian:
Andiamo! Ma quanto ci metti?
Finalmente la barra arrivò al 100% e il file si aprì. Era una specie di mappa
planetaria visto che dinanzi agli occhi di Vivian si era materializzato tutto
l’universo.
Vivian:
Eccoci qua! Il momento della verità…
Vivian
prese a lavorare su questo nuovo file e ci vollero un paio di minuti prima che
il computer le segnalasse una dimensione su cui lampeggiavano tre luci. Una
verde, una rossa ed una blu… Vivian era sorpresa del fatto che tutto quello che
stesse cercando si trovasse nello stesso punto ma doveva immaginare che tutte le
sue domande avessero una sola risposta!
Vivian:
Wander! Si era rannicchiato nella dimensione K-2400, nessuno sarebbe andato a
cercarlo lì, ai confini dell’Universo. A questo punto mi ritengo soddisfatta… ho
trovato il suo nascondiglio, ho trovato gli auricolari dei Three Lights ed ho
trovato anche…
Vivian
ebbe come un sussulto. Non si era resa conto che lampeggiava anche la luce
rossa… non poteva crederci… ce l’aveva fatta! In quel momento non riuscì a
pensare a niente tanto era forte l’emozione che provava. Forse niente era ancora
perduto, forse un’altra speranza per salvare l’universo c’era!
Vivian:
…Sailor Destiny!
**********
La luce
gialla si era fatta sempre più intensa e finalmente la statuetta finì nel palmo
della mano di Wander! La quinta statuetta era venuta alla luce ma Liz si era
predisposta di non permettere a Wander di ottenere le redini del destino! Si era
ripromessa che l’avrebbe fermato o… almeno, ci avrebbe provato.
Wander: Non
puoi immaginare come mi sento in questo momento. Un’estasi mi attraversa tutto
il corpo. Tra poco sarò il padrone dell’universo. Non ti rende immensamente
appagata, Elizabeth?
Liz:
Senza dubbio!
Wander:
Bene… ora possiamo anche andare.
Liz:
Un momento!
Wander
si voltò di scatto verso Liz cercando di spiegarsi quelle parole. I suoi ordini
non si discutevano! In quel momento, a qualche metro di distanza comparve il
gruppo delle guerriere Sailor…
Moon:
Bene, la festa è finita Wander!
Wander
si distrasse da Liz e prese a guardare Sailor Moon.
Wander:
Sailor Moon?
Liz in
quel momento non perse tempo e s’avvinghiò sulla mano di Wander riuscendo a
prendergli statuetta! Tutto accadde così velocemente che nessuno capì niente…
Wander: Che
diavolo…?
Moon:
Liz… che stai facendo?
Liz,
subito dopo aver preso la statuetta, svanì nel nulla…
Moon:
Ci dispiace Wander… sarà per un’altra volta!
Anche
il gruppo delle guerriere Sailor svanì e Wander rimase da solo senza spiegarsi
cosa fosse accaduto. Sapeva solo una cosa: quella mocciosetta l’aveva tradito,
si era ribellata e lui questo non poteva accettarlo! L’avrebbe fatta a
pezzettini… oh sì!
**********
Le
guerriere Sailor comparvero dinanzi allo “Snow & Love” e senza perdere tempo vi
si catapultarono all’interno. Andrew fu sorpreso di vederle irrompere nel suo
albergo così prepotentemente ma nessuno gli diede il tempo per parlare o per
chiedersi “Che diavolo succede?”. Le guerriere avevano un solo pensiero:
Liz! Ecco perché giunsero in pochi istanti dinanzi alla sua camera e senza
neanche bussare vi entrarono. Liz era appena tornata ed aveva riacquistato le
sue spoglie di ragazza normale. Stringeva ancora in mano la statuetta anche
perché non aveva avuto il tempo di nasconderla…
Liz:
Voi siete le guerriere Sailor, giusto?
Chibi
Moon:
Precisamente!
Liz:
Sentite… lo so cosa pensate! Credete che io sia d’accordo con Wander ma non è
così! So che c’è stato un grosso malinteso… voi credete che io sia Elizabeth ma…
non lo sono! O meglio, lo sono ma… insomma… non capite? Vi sto dicendo che non
sono più sotto il suo controllo.
Moon:
Ce ne siamo accorte!
Liz:
Dovete fidarvi di me. Vi prego! Gli ho
sottratto la statuetta perché non voglio che lui diventi il padrone
dell’universo. Mi capite? Non voglio che riesca a prendere le redini del
destino! Io so chi sono! Sono la prescelta ed il mio compito era quello di
trovare le statuette per far poi apparire le redini del destino e consegnarle
alla nuova Sailor Destiny. Ditemi… è tra di voi?
Mars:
Purtroppo no ma… devi aiutarci!
Jupiter: Se
quel che dici è vero, dimostraci che possiamo fidarci di te.
Liz:
Non vi basta quello che ho fatto? Volete
forse la statuetta? Ecco… prendetela ma l’importante è che non la consegniate a
Wander!
Mercury: In
realtà… tu dovresti mostrarci la sua base. Sai dove si trova, vero?
Venus: Sei
l’unica speranza che abbiamo, ormai!
Liz:
Voi volete salvare quella donna vero? Quella
Rossella!
Milord:
Anche!
Moon:
Avanti! Dov’è che si trova Wander?
Liz:
E la statuetta? Che cosa ne facciamo della
statuetta?
In quel
momento, alle spalle delle guerriere Sailor, entrò nella stanza anche Andrew che
sconvolto si fermò sulla soglia della porta…
Andrew: Che
sta succedendo? Liz… che combini?
Liz:
Andrew, ti prego, stanne fuori!
Andrew:
Perché? Cosa c’è? Non vorranno mica farti del male?
Venus:
Assolutamente… siamo qui per una faccenda importante.
Mars:
E quando Liz ti dice di starne fuori… beh… è
meglio che tu ne stia fuori!
Andrew:
Voglio capire che succede! Voi siete quelle strane guerriere che quel giorno,
nella hall dell’albergo…
Mercury: Sì,
siamo noi! Ma adesso non abbiamo il tempo per spiegarti nulla! Allontanati da
qui, presto!
Le
guerriere lasciarono perdere Andrew e non si erano accorte che questi, invece,
era rimasto lì sulla porta. Tornarono quindi a dedicarsi a Liz che ancora
stringeva tra le mani la statuetta…
Moon:
Ti prego, dicci dov’è Wander!
In quel
momento, la terra iniziò a tremare, ma durò solo qualche secondo. Subito dopo le
finestre si spalancarono ed iniziò a tirare un vento pazzesco che avvolse tutti
i presenti.
Milord: E
adesso che succede?!
Ed ecco
che la figura di Wander comparve proprio in mezzo alla stanza… le guerriere
erano stupite, Liz ed Andrew terrorizzati.
Andrew: Oh…
mio Dio! Ma quello è… quello è…
Tutti
tornarono a voltarsi verso Andrew…
Neptuno:
Perché sei ancora qui?
Saturn: Non
ti avevamo detto di andare via?
… ma
questi non riusciva nemmeno a parlare dalla paura.
Andrew: Io…
io… io…
Wander,
intanto, voleva riprendersi ciò che era suo.
Wander: Sono
venuto a riprendere una certa statuetta di mia proprietà!
Sailor
Moon coraggiosamente venne avanti, con le sue fedeli compagne alle spalle…
Wander: Oh…
ecco… la mia acerrima nemica!
Moon:
Non osare toccare Liz!
Wander:
Altrimenti?
Moon:
Altrimenti sarò costretta a farti male.
Wander: Come
l’ultima volta?
Sailor
Moon non rispose, consapevole che l’ultima volta aveva fallito ed era stata
un’incapace… Wander, quindi, allungò un braccio verso Liz e con la sola forza
del pensiero la sollevò da terra. Andrew stava per sentirsi male e le guerriere
erano impotenti.
Liz:
Sailor Moon… prendi la statuetta!
Liz,
lanciò la statuetta nelle mani di Sailor Moon che l’afferrò al volo.
Wander:
Piccola Elizabeth! Mi hai tradito! Ti rendi conto dell’errore che hai commesso?
Liz:
Lasciami andare lurido bastardo!
Wander: Non
aver paura… ti ucciderò a tempo debito, prima però ti farò assistere alla mia
ascesa al potere. Non sei contenta?
Liz:
Ti odio!
Wander: No…
non ferirmi così!
Wander,
quindi, si voltò verso le guerriere Sailor…
Wander:
Sailor Moon… quella statuetta…
Wander
con un solo colpo della sua mano catapultò via tutte le guerriere che caddero a
terra impotenti…
Wander: …è
mia!
Wander
senza problemi potè riprendersi la statuetta e successivamente lui e Liz
scomparvero nel nulla!
Jupiter:
Dannazione!
Uranus: E
non abbiamo nemmeno scoperto qual è la base di Wander!
Sydia:
Adesso le redini del destino torneranno alla luce!
Moon:
Accidenti, questa sì che è la fine.
Andrew
era ancora là senza capire niente ed aveva visto sua sorella essere rapita da
quel mostro, stava per chiedere spiegazioni alle guerriere Sailor ma queste non
lo fecero parlare e scomparvero anche loro nel nulla…
Andrew: Ma
che cavolo sta succedendo? Che cos’è? Uno scherzo di natale?
**********
Luna ed
Artemis avevano assistito a tutta la scena e se ne stavano nel corridoio dello
“Snow & Love” guardando Andrew che era rimasto paralizzato sulla porta. Entrambi
erano consapevoli di quello che stava per accadere.
Artemis:
Luna… anche tu pensi…
Luna:
Sì, ovvio!
Artemis: E’
l’ora del combattimento finale, vero?
Luna:
Credo che avremmo fatto meglio a salutarle
prima le ragazze. Non credo che penseranno di fermarsi prima qui!
Artemis:
Sono andate nella dimensione Y, vero? Devono raccontare a Vivian tutto quello
che è successo.
Luna:
Spero solo che riescano a trovare Wander e
ad eliminarlo. Uno come lui non merita di essere risparmiato. Vivian ha fatto
questo sbaglio una volta e Sailor Moon non dovrà ripeterlo.
Artemis:
Luna… ce la faranno, vedrai!
**********
Le
guerriere Sailor comparvero davanti al palazzo di Vivian convinte che avrebbero
dovuto cercarla ma stranamente quella era già là… sul grande portone del suo
palazzo, come se le stesse aspettando, ed appena le vide, s’incamminò con la sua
classe innata verso di loro. La sua aria, però, sembrava essere preoccupata, ma
da un altro lato aveva un’espressione soddisfatta che presto si sarebbe spiegata
alle ragazze.
Moon:
Vivian!
Vivian: Devo
parlarvi.
Milord:
Anche noi e questa volta… senza segreti!
Chibi
Moon: Avanti
Sailor Moon… vuoi parlare o aspetti che lo facciamo noi?
Moon:
Vivian… abbiamo trovato la prescelta. Si
chiama Elizabeth Smith e…
Vivian: Lo
so. L’ho trovata anch’io! Sono riuscita ad accedere nella memoria della
dimensione Y, troppo tardi però ma forse non per tutto… è vero, la prescelta
adesso ha rinvenuto tutte e cinque le statuette quindi non c’è più bisogno che
cerchiamo di farla passare dalla nostra parte ma…
Moon:
…ma cosa? Non avrai forse trovato la base di
Wander?
Vivian:
Dimensione K-2400. Ma vi prego, fate attenzione!
Milord: E
Sailor Destiny? L’hai trovata?
Vivian
fissò negli occhi tutti quanti e poi sorrise. Finalmente poteva rispondere
affermativamente a quella domanda che fino a poco tempo fa era stata una vera e
propria croce per lei. Adesso, finalmente, conosceva quel nome e si diceva di
essere stata una stupida a non capirlo subito. Lei… l’iniziatrice delle
guerriere Sailor che non riconosce una guerriera a prima vista? Era stato un
vero e proprio fallimento ma forse le guerriere Sailor della Terra potevano
porvi rimedio. Dopo aver raccontato tutto alle sue fedeli guerriere, Vivian si
raccomandò ancora una volta di fare attenzione, di non farsi intenerire il cuore
da quel grande bastardo di Wander e specialmente di usare tutto il loro potere
che di certo non era inferiore a quello di Wander…
Vivian: Voi
ce la farete. Non ne dubito. Ognuna di voi in cuor suo sa cosa deve fare e sa
perché lo deve fare. Io sono sempre stata sola… non ho mai avuto una squadra,
voi a differenza, lo siete. Dalla saggezza di Sydia all’impulsività di Heles,
dalla forza di Morea alla volontà di Milena, dall’intelligenza di Amy alla
grinta di Marta, dal coraggio di Rea alla fermezza di Ottavia. Insieme… non
potete fallire, mai! Ricordatevelo quando sarete faccia a faccia con Wander, vi
prego! Non dimenticatelo, non dimenticatelo mai. E poi… ci sono le mie due
piccole guerriere… tanto piccole non direi… madre e figlia, ma le vedete? Bunny,
Chibiusa, non dovete mai arrendervi, mai. Ricordate che con voi ci sono tutte le
vostre compagne… combattete l’una per l’altra e poi c’è il vostro Marzio. Lui
non vi lascerà da sole… c’è sempre stato e sempre ci sarà. Questa volta più che
mai dovrete esserci tutti. Promettetemelo.
Quanto
le guerriere gliel’ebbero promesso con un cenno affermativo del capo, Vivian
potè abbracciarle tutte ad una ad una.
Vivian:
Adesso andate guerriere mie. Ricordate che sono fiera di voi e che vi voglio
bene. Non commettete il mio stesso errore. Voi siete più degne di me di portare
questa divisa alla marinara. Non sapete quale sia il suo valore. Ora andate,
avanti e tornate vincitrici!
**********
Wander
aveva legato Liz su un’altra sedia, accanto a Rossella, entrambe dovevano
assistere al suo spettacolo di gloria. Quattro statuette erano già predisposte
sul piedistallo, sulle loro basi circolari e vi mancava solo la quinta da
posizionare per andare a formare una stella. Ma la presunzione di Wander… gli
impediva di mettere già al suo posto la quinta statuetta… doveva prima vantarsi
del suo prestigio dinanzi alle sue due prigioniere.
Wander:
Andiamo… in fondo… non sono mica tanto cattivo! Ho forse ucciso qualcuno? –
Wander osservò le due aggrottando un sopracciglio ma vide che queste non
parlavano e quindi riprese a camminare diplomaticamente da destra a sinistra, e
viceversa, del piedistallo – Non parlate? Fate bene! Sapete che poi non mi
controllo quando mi si contraddice! Cosa dite? Ah, state fissando la mia
cicatrice, è brutta vero? Ero così bello al tempo, dannata Vivian… ma sì… le
concederò di essere chiamata Sailor Universe, oggi mi sento in vena di farlo,
d’altronde sto per diventare il padrone dell’universo. Lo so, è dura! Richiede
molti compiti… ma quali compiti… schiavizzerò tutte le dimensioni e li
costringerò a servirmi e venerarmi e quando mi annoierò di essere elogiato e
riverito, allora, per divertirmi un po’, scatenerò delle guerre tra le varie
galassie, ci sarà da divertirsi… guarderò tutti dall’alto in basso. Sarà bello…
peccato che voi due non ci sarete! Ma adesso basta parlare, appena posizionerò
la quinta statuetta al suo posto compariranno le redini, non siete curiose?
Dicono che siano d’oro… che oggetto stupendo… beh, ora devo proprio finirla! Sto
parlando troppo… diamo inizio alle danze…
**********
Seiya,
Taiki e Yaten erano seduti per terra nella loro cella. Yaten teneva le ginocchia
piegate e se ne stava rannicchiato su sé stesso nascondendo la testa tra le
braccia. Taiki era seduto in modo normale e passava il tempo a prendere qualche
sasso da terra per gettarlo o nella pozzanghera o addosso ad un topo o ad uno
scarafaggio per farlo scappare. Seiya teneva la testa poggiata al muro ed aveva
lo sguardo fisso verso l’esterno della cella… aveva perso le speranze ormai… non
urlava, non si dimenava, era finita ma…
Seiya:
Qualcuno sente forse quello che sento io?
Taiki: Tutti
quanti lo sentiamo.
Yaten
alzò finalmente il capo e tornò a guardare gli altri due.
Yaten:
Credete che…?
Taiki:
Evidentemente sì… sta succedendo quello che deve succedere. Presto questa storia
sarà finita.
Seiya:
Wander sta per prendere le redini del destino. Quindi era vero quello che aveva
detto. Il potere di Sailor Moon non l’ha neanche sfiorato. Ah, non posso
crederci. Le ha sconfitte… sono morte!
Yaten: E tu
credevi che ci avrebbero salvato… si sono fatte eliminare prima…
Seiya
non ebbe nemmeno la forza per rispondergli, era troppo sconvolto e non riusciva
nemmeno a piangere, ma a quel punto, a cosa sarebbe servito piangere? Taiki capì
lo stato d’animo di Seiya, che dopo tutto era sempre stato quello più
affezionato alle guerriere della Terra, e sapeva che per lui erano molto
importanti… quindi, essendo proprio accanto al lui, non dovette fare un
particolare sforzo per mettergli una mano sulla spalla…
Taiki: Sono
sicuro che… hanno combattuto… hanno combattuto lealmente fino alla fine. Di
questo devi essere fiero, Seiya…
**********
Wander
si era avvicinato al piedistallo e dava le spalle alle due spettatrici. Le
statuette brillavano come non mai e reagivano l’una con l’altra…
Wander:
Finalmente… è arrivato il momento!
Wander
cautamente posizionò la quinta statuetta al suo posto. Il momento era solenne.
Appena posizionata si sprigionò da tutte le statuette una forte luce, queste poi
andarono a sollevarsi a mezz’aria e la stella che formavano fu disegnata da un
raggio di luce che fu visibile a tutti. Le statuette, che erano le cinque punte
della stella iniziarono a svanire man mano e quando furono scomparse
completamente la stella iniziò ad illuminarsi completamente e divenne
interamente gialla… quando l’effetto di luce svanì… tutto ciò che Wander, Liz e
Rossella avevano davanti era solo la stella, priva ormai di luce, con al centro
le fatidiche redini del destino che apparivano in tutta la loro lucentezza
brillanti di oro.
Wander: SONO
MIE! LE REDINI DEL DESTINO!
Fine ottavo capitolo
**********
Finalmente dopo otto capitoli abbiamo l’onore di vederle queste redini del
destino!!! Ma non crediate che sia finita, ci sono ancora tante cose da vedere…
sbaglio o ci rimangono due capitoli? Ma, insomma… che ve ne pare della storia
fino ad adesso? Mi è sembrato di capire che vi piace molto… (meglio così! ^_^)
…allora recensite come sempre!
I
ringraziamenti ai soliti noti sono d’obbligo! Come sempre bisogna ringraziare
Seyenne, cinzia_usako e alex! Mi dimentico qualcuno? Se è così perdonatemi… non
è che io abbia tutta questa memoria!
Ora
passiamo alle anticipazioni… bene, muoiono tutti quanti! Non prendetemi sul
serio, si è capito che mi piace prendervi un po’ in giro!!! Allora… nel nono e
penultimo capitolo avremo l’onore di vedere finalmente il tanto atteso
combattimento finale… Wander vs Sailor Senshi. Se avete letto fino a questo
punto, non vorrete mica perdervelo?!?! E poi… ci rimane ancora da scoprire chi è
Sailor Destiny…
Ora
vado, spero di aver stimolato la vostra curiosità.
Bye
Sam_Rox88
|
Ritorna all'indice
Capitolo 9 *** Il padrone dell'universo ***
Nuova pagina 1
LE REDINI DEL DESTINO
Nono capitolo
Il padrone dell’universo
Era
avvenuto tutto in una frazione di secondo, il gruppo delle guerriere Sailor era
comparso tra Wander e le due prigioniere nello stesso istante in cui lui aveva
messo le mani sulle redini. Nessuno aveva avuto il tempo di dire niente e così
Wander adesso stringeva nelle sue luride mani le redini del destino. Se solo le
guerriere fossero arrivate un minuto prima… forse sarebbero riuscite ad
evitarlo, ma questo adesso non importava. Adesso s’iniziava a fare seriamente.
Wander poteva pur considerarsi il padrone dell’universo ma questo non doveva far
demoralizzare le nostre amiche, sapevano… sapevano che potevano farcela e mai e
poi mai avrebbero fatto marcia indietro. Wander, comunque, appena strinse le
redini fece una delle sue diaboliche risate, una forte luce si sprigionò al suo
tocco e dopo apparve come avvolto da un qualcosa che lo rendesse diverso…
inevitabilmente il potere delle redini iniziava a scorrere dentro di lui. Quando
si voltò e vide le guerriere Sailor si stupì in un primo momento ma non gliene
fregò più di tanto. Al diavolo quelle ragazzine… lui era il padrone
dell’universo!
Wander:
Guerriere Sailor… venite forse a festeggiare
il natale con me?
**********
Milord
camminava cautamente per un lungo corridoio illuminato solo da fiaccole e
candele. Non riusciva a spiegarsi il perché di quello che era accaduto. Com’era
possibile che lui fosse stato catapultato in un luogo diverso dalle altre? Pensò
che evidentemente anche le altre avessero subito la stessa sorte e si erano
trovate separate ma… se così fosse… allora non avrebbero trovato Wander in tempo
e non l’avrebbero sconfitto. Questi pensieri lo preoccupavano… e come se non
bastasse quel dannatissimo corridoio non finiva mai…
Milord:
Ma dove accidenti mi trovo? Che diavolo è
successo?
Mentre
si faceva queste domande il suo pensiero volò a Bunny… quella doveva essere la
loro romantica vacanza sulla neve ed invece si era trasformata nell’ennesima
battaglia per salvare l’universo e per giunta, lui e Bunny avevano avuto davvero
pochissimi momenti da passare insieme, indubbiamente pensava che se fosse
accaduto qualcosa, lui non era al fianco della sua ragazza e se ne preoccupava
ma poi si ricredeva subito… Bunny e le altre potevano farcela benissimo. Anche
senza di lui. Mentre pensava a tutte questo Milord vide finalmente una porta
chiusa, di legno e dal manico di ottone, che sembrava essere l’unica via
d’uscita da quel corridoio infinito.
Milord:
Fantastico! Finalmente uscirò di qui!
Milord,
senza farsi troppe domande, aprì la porta e si ritrovò davanti una lunga rampa
di scale anche questa illuminata da fiaccole e candele. Chiusa la porta dietro
di sé ed iniziò a scendere per quelle lunghe scale fino ad arrivare in fondo
dove potè vedere che c’erano una decina di celle. Camminò tra queste guardando a
destra e a sinistra per vedere se fossero abitate da qualcuno ma erano tutte
vuote. In fondo, c’era un’altra porta, anch’essa di legno, l’aprì e si trovò in
un piccolissimo spazio, di fronte aveva una cella umida, fangosa, forse la
peggiore rispetto a tutte le altre. All’interno c’erano tre figure… tre ragazzi…
Milord non ci mise molto a capire chi fossero. Il primo a vedere Milord, fu
Seiya, ma era estremamente convinto che si trattasse di un’allucinazione, in
quel periodo n’aveva avute tante.
Milord:
Ragazzi! Siete voi!
Milord
s’avvicinò immediatamente alla cella e si chinò all’altezza di Seiya che era
seduto tenendo il capo poggiato al muro… questa volta si voltarono anche Taiki e
Yaten ed anche loro lo videro…
Seiya:
Vedete anche voi quello che vedo io, o è solo un’altra delle mie allucinazioni?
Milord: Ehi,
Seiya! Sono Marzio… ti ricordi di me, vero?
Taiki e
Yaten dallo stupore si alzarono in piedi reggendosi entrambi al muro per evitare
di cadere miseramente come spesso era accaduto, Seiya invece non aveva mosso
nemmeno un dito, il suo entusiasmo si era ormai azzerato da molto prima…
Taiki: Oh
mio Dio! Non posso crederci. Tu sei… sei…
Milord: Sono
Milord! Noi ci siamo visti sono una volta, ricordate? In occasione della vostra
partenza!
Yaten: Sei
il ragazzo di Bunny, o sbaglio?!
Milord: Sì,
sono io.
Milord
pensò bene di togliersi il cilindro e la mascherina per farsi riconoscere e
Yaten e Taiki sorrisero scoprendo che si trattava davvero di Marzio.
Seiya: Che
cosa sei venuto a fare?
Milord:
Siamo qui per combattere Wander. Lui…
Yaten: Lo
sappiamo, vuole le redini del destino.
Milord: Già,
e noi…
Seiya: E’
troppo tardi. Lui le ha già prese, è finita!
Milord:
Questo non lo so ma… devo farvi uscire di qui!
Taiki: No,
tu va… partecipa alla battaglia. Noi non serviremmo a niente, siamo senza forze,
non ci reggiamo in piedi e non abbiamo nemmeno la possibilità di trasformarci.
Quel Wander ha preso i nostri auricolari.
Milord: Non
vorrete mica restare qui dentro? Avanti… troverò il modo di farci uscire.
**********
Andrew
era all’entrata dello “Snow & Love”, intorno a lui tutti gioivano e si
rallegravano partecipando alla grande festa della vigilia di natale. Solo una
persona non si divertiva ed era proprio lui, aveva organizzato tutto e poi non
ne approfittava ma era inevitabile pensare a Liz: sua sorella era stata rapita
da quel Wander e portata in chissà quale posto. Se l’avesse uccisa? Aveva detto
proprio quelle parole Wander afferrando sua sorella per il collo…
Wander: Non aver paura… ti ucciderò a
tempo debito…
…se le
ricordava benissimo e non poteva fare a meno di pensarci. Stava male e nessuno
poteva capirlo. Poteva solo starsene lì a fissare il cielo, ma anche questo,
improvvisamente, era diventato scuro, proprio come il suo umore, tutto si era
annuvolato e sembrava che si stesse preparando la peggior tempesta mai vista…
Andrew: Sta
accadendo qualcosa. Lo sento.
**********
Wander
era di fronte alle guerriere e le guardava con una certa espressione di
soddisfazione come quella di chi ha già la vittoria in tasca e deve fare solo un
millimetro per ottenerla non sapendo che nel tempo che impiega per fare quel
dannatissimo millimetro può accadere di tutto. Quel piccolo millimetro può
sembrare più lontano che mai…
Wander:
Bene, sono felice che siate venute. Così mi avete risparmiato la fatica di
andarvi a cercare una volta che avrei dovuto uccidervi. Siete state davvero
gentili!
Moon:
Non credere chissà che cosa Wander, siamo
qui per eliminarti!
Wander: E
chi vi dice che ci riuscirete? Guardatemi… ho tra le mani le redini del destino,
sono il padrone dell’universo… presto sulla vostra Terra si abbatterà
l’apocalisse. Un po’ mi dispiace, è un bel pianeta ma… mi sta proprio
antipatico.
Mars:
Vuoi distruggere la Terra?
Wander: No,
voglio solo divertirmi un po’, diciamo che non la distruggerò, la trasformerò
nella cosa più orribile che abbiate mai visto. Diventerà il pianeta della morte.
Non vi piace l’idea?
Jupiter: Per
niente!
Wander: Vi
prego! Non venite in casa mia a dirmi frasi come “ti uccideremo”, “ti
fermeremo”, “ti elimineremo”, “non te lo permetteremo”. Sono inutili, potete
solo ammettere a voi stesse che è finita e così ci togliamo tutti il pensiero.
Venus: Non
credere che noi ti lasciamo attaccare la Terra in questo modo.
Mercury:
Prima dovrai combattere contro di noi e dovrai sconfiggerci!
Wander:
Avete una battuta a testa?
Chibi
Moon: Basta!
Io questo già non lo sopporto più!
Uranus:
Anch’io!
Sailor
Uranus superò le altre sue compagne e si portò più avanti rispetto a loro
guardando Wander dritto negli occhi…
Wander:
Sailor Uranus… ma quale onore. Che c’è? Vuoi forse essere tu la prima a
rischiare grosso?
Uranus: Ora
mi hai proprio stancato! Adesso s’inizia a fare sul serio!
Wander:
Fammi vedere che sai fare allora.
Uranus:
Bomba di Urano… Azione!
Uranus
si ricordò perfettamente dell’amuleto di Vivian che portava con sé e si affidò
completamente a lui. Se l’iniziatrice delle guerriere Sailor aveva ragione,
allora la sua bomba di Urano doveva apparire molto più forte. Infatti questa
andò a colpire Wander che inaspettatamente cadde a terra…
Pluto:
Sailor Uranus ha messo al tappeto Wander
solo con il suo potere.
Neptuno:
Evidentemente gli amuleti di Vivian hanno rafforzato veramente i nostri poteri.
Saturn: Se è
così allora… Wander non ha ancora molto da vivere.
Wander,
si rialzò subito dopo, indubbiamente il colpo era sembrato molto più forte di
quello che si aspettava, per metterlo al tappeto, ma non apparve così
danneggiato come le guerriere credevano.
Wander: I
miei complimenti… davvero un ottimo lavoro ma… non basta!
Wander
strinse forte le redini del destino e queste s’illuminarono…
**********
Sulla
città di Tokyo e dintorni si stava scatenando il diluvio universale. Una
tempesta come non si era mai vista da anni e anni. I notiziari annunciavano a
tutti coloro che erano in strada, di far immediatamente ritorno alle loro case.
I meteorologi non avevano idea di cosa avesse potuto scatenare quell’inferno
d’acqua in quella vigilia di natale che loro avevano previsto serena e stellata.
C’era qualcosa di strano ma indubbiamente nessuno poteva immaginare che si
trattasse di un mostro che stava per seminare distruzione sul tutto il pianeta
tenendosi a debita distanza.
**********
Wander:
Proprio in questo momento sono iniziate le danze sulla Terra! Ci sarà da
divertirsi, peccato che voi non possiate vederlo: uno spettacolo magnifico!
Wander
fece illuminare di nuovo le redini e da queste partì una scarica che colpì
Sailor Uranus sbattendola una decina di metri più in là. Tutte le altre corsero
immediatamente da lei…
Neptuno:
Sailor Uranus, stai bene?
Uranus
si alzò immediatamente e si accorse di avere un braccio sanguinante.
Uranus: Non
preoccupatevi, sto bene, è solo un graffio.
Wander: Sarà
un piacere eliminarvi… una ad una.
Liz e
Rossella, intanto, stavano assistendo a tutto il combattimento restando in
silenzio. Liz non aveva mai visto le guerriere Sailor combattere, come anche
Rossella, ma quest’ultima si basava sulle parole di Vivian. Ricordava benissimo
che la sua “signora” parlava immensamente bene di quelle ragazze, diceva che le
guerriere della Terra erano senz’altro le più forti e che non aveva mai visto
delle guerriere così. Indubbiamente Rossella si fidava delle parole di Vivian ma
doveva credere anche ai propri occhi ed i suoi occhi le mostravano delle ragazze
aventi tutta la buona volontà e tutta la grinta possibile, ma che pensavano più
a dire frasi ad effetto piuttosto che a combattere.
In quel
momento, comunque, quando tutto il gruppo si riunì attorno a Sailor Uranus,
tutte poterono vedere che Milord non era lì con loro. Che fine aveva fatto?
Erano così sicure che fosse alle loro spalle ed invece non c’era!
Moon:
Milord! Dov’è Milord?
**********
Milord
stava mettendo tutta la sua forza nel cercare di aprire quella dannata cella ma
era quasi impossibile. Eppure doveva riuscirci altrimenti sarebbe stato tutto
inutile…
Milord:
Dannazione, non ci riesco!
Taiki: Cerca
di restare calmo!
Yaten: In
fondo, noi non ci preoccupiamo di restare qui dentro ancora per un po’.
Seiya
in quel momento, s’alzò in piedi, visto che era ancora lì seduto, e tenendosi
appoggiato al muro fece qualche passo in avanti per avvicinarsi alle sbarre e
guardò Milord dritto negli occhi…
Seiya: Bunny
si fida di te. Quindi anch’io mi fido di te.
Milord
annuì e lanciò via tutti i ridicoli arnesi che stava usando per aprire quella
cella.
Milord:
Credo che dovremo usare metodi più drastici.
Anche
Milord si ricordò di avere l’amuleto di Vivian con sé, quindi quell’oggetto
doveva averlo reso molto più forte di prima e quindi la sua forza era aumentata,
di conseguenza, fece cenno ai Three Lights di allontanarsi e, dopo essersi
concentrato a fondo, guardò dritto la porta della cella e prese a correrle in
contro dandole un grossa spallata. Sotto gli occhi increduli di tutti i
presenti, Milord riuscì a mandar giù la porta e finì disteso lungo il lurido
pavimento per la forte carica.
Seiya: Non
credo ai miei occhi!
Milord
si rialzò subito ed aiutò i Three Lights a farsi forza l’uno con l’altro per
poter camminare.
Milord:
Coraggio, andiamo!
Taiki: Sì,
ma dove?
Milord:
Dobbiamo trovare le altre… e Wander!
**********
Wander:
Avanti, guerriere, non sapete fare di meglio?
Sailor
Moon e le altre guerriere si resero conto che non potevano pensare a Milord in
quel momento, lui sicuramente stava bene e se l’era cavata. Ora quello che
dovevano fare era combattere contro Wander.
Wander:
Allora? Sto aspettando!
Chibi
Moon: Bene…
allora la prossima sarò io!
Sailor
Chibi Moon fece un passo avanti per affrontare Wander ma Sailor Moon la fermò
mettendole una mano sulla spalla e tirandola indietro.
Moon:
Non credo sia già il tuo momento, Sailor
Chibi Moon!
Chibi
Moon: Che
pizza! Guarda che io posso benissimo affrontarlo.
Mars:
No… non è il caso! Questa volta tocca noi,
vero ragazze?
Sailor
Mars scambiò un’occhiata con Sailor Jupiter, Sailor Mercury e Sailor Venus e
tutte e quattro capirono al volo cosa dovevano fare ed annuirono, portandosi poi
avanti per essere faccia a faccia con Wander.
Wander:
Quattro contro uno… non è un problema!
Mars:
Allora cominciamo!
Jupiter:
Bene. Rivoluzione di Giove…
Venus:
Spirale dei cuori di Venere…
Mercury:
Rapsodia acquatica di Mercurio…
Mars:
Freccia di Marte…
Tutte:
…AZIONE!!!
I
quattro poteri si andarono a combinare l’uno con l’altro creando un’immensa
sfera di luce, acqua, fuoco e scariche elettriche che raggiunse Wander e lo
colpì mandandolo anche a sbattere contro il piedistallo, su cui in passato
giacevano le statuette, alle sue spalle. Wander fu di nuovo sorpreso, non
riusciva a capire come quelle guerriere fossero diventate così forti in così
poco tempo quando in passato i loro poteri non l’avevano neanche sfiorato. Dopo
qualche secondo Wander si rialzò, aveva ferite sanguinanti lungo tutto il corpo
ma non era ancora in stato penoso… indubbiamente, però, quel colpo aveva fatto
più di quanto immaginasse…
Wander:
Avanti guerriere… Ditemi il vostro segreto. Come avete fatto a diventare così
forti in così poco tempo? Qual è il vostro piccolo trucchetto?
Jupiter:
Nessun trucchetto Wander!
Venus:
Questo è il potere delle guerriere Sailor. Strano… tu dovresti conoscerlo molto
bene, o sbaglio?
A
Wander quell’ultima frase non piacque per niente e si sentì attraversato da
tutto l’odio che provava per quelle ragazzine. Strinse nuovamente le redini e le
colpì tutte e quattro con tutta la forza che l’attraversava in quel momento.
Sailor Mars, Sailor Jupiter, Sailor Venus e Sailor Mercury furono catapultate
contro la parete opposta e poi finirono a terra.
Chibi
Moon: No,
ragazze!
Moon:
Dio, state bene?
Le
quattro guerriere dovettero farsi forza l’una con l’altra per rialzarsi.
Indubbiamente il colpo di Wander non era stato da meno ed anche loro adesso
avevano delle ferite sanguinanti lungo tutto il corpo.
Jupiter: Non
preoccupatevi, non ci ha fatto nulla.
Mercury:
Sono solo dei graffi, niente di più.
**********
Il
forte diluvio a Tokyo stava già causando i primi danni. Traffico bloccato,
interruzione delle linee telefoniche e della corrente ed anche le prime frane ed
i primi crolli delle abitazioni più danneggiate. I soccorsi facevano fatica a
raggiungere i luoghi dove c’era bisogno del loro intervento, l’acqua aveva
allagato quasi tutta la città e continuava a venire giù, c’erano centinaia di
abitazioni allagate con persone rimaste bloccate dentro. Che diavolo stava
succedendo a Tokyo? Cosa? Quella vigilia di natale, comunque, si era trasformata
in un inferno.
**********
Milord
camminava sorreggendo Seiya mentre Taiki e Yaten si sorreggevano a vicenda.
Stavano attraversando il lungo corridoio percorso in precedenza da Milord ma
questo sembrava non avere fine.
Milord:
Credo che tra un po’ arriveremo alla fine di questo corridoio.
Seiya: Non
dire cazzate Milord. Sappiamo benissimo che neanche tu hai idea di quando
finisca questo corridoio.
Milord: Se
siete stanchi possiamo benissimo fermarci!
Taiki: No!
Dobbiamo arrivare in tempo, l’hai detto stesso tu, dobbiamo trovare le altre!
Milord:
Credo che le altre stiano già combattendo contro Wander anche se non ne sono
sicuro.
Yaten: Sì…
potremmo anche fermarci ma non lo faremo! Siamo stati fermi troppo tempo,
Milord, questo è il momento di agire e noi non abbiamo alcune intenzione di
essere d’intralcio, anzi… io sono disposto a combattere anche in queste
condizioni!
Milord: Lo
apprezzo molto Yaten. Beh, se la pensate così allora… proseguiamo!
**********
Wander: Non
vi rendete conto che non vi è rimasto nulla in cui sperare? Sulla Terra si sta
già scatenando l’apocalisse voi non potete fare nulla per evitarlo. E poi…
pensateci bene… le redini del destino sono apparse ma Sailor Destiny non si è
risvegliata.
Moon:
Ti sbagli, lei si risveglierà, si
risveglierà molto presto!
Wander: Ah,
sì? Devo fidarmi?
Moon:
Non ti fiderai di me ma forse dalla parola
di Sailor Universe…
Wander: Mi
stai forse dicendo che la mia amichetta Vivian ha trovato Sailor Destiny?
Moon:
Esattamente!
Wander: E
chi è?
Moon:
Oh, non te lo dico! Tanto presto lo
scoprirai da solo!
Wander:
Allora cosa avete intenzione di fare?
Neptuno: Beh… per il momento… credo che io e
te non abbiamo ancora avuto l’occasione di scontrarci, o mi sbaglio?
Wander:
Neptuno? Vieni forse a riscattare Sailor Uranus? Perché non credo che ci
riuscirai tanto facilmente.
Neptuno:
Forse da sola no ma…
Sailor
Neptuno scambiò un’occhiata con Sailor Pluto e questa capì al volo…
Pluto:
Meteorite di Plutone…
Neptuno:
Maremoto di Nettuno…
Pluto/Neptuno:
…AZIONE!
La
sfera che andò a colpire Wander era così potente che il suo corpo, dopo il colpo
subito, appariva ustionato e fumante…
Wander: Per
la miseria… ma chi siete voi?
Saturn: Ci
siamo già presentati mille volte, Wander.
Moon:
Forse tu non ti rendi conto che è
finita! Abbiamo vinto, Wander, rassegnati!
Wander: No!
Questo mai!!!
Wander
strinse nuovamente le redini e questa volta si concentrò più delle altre volte
creando un’enorme sfera di energia che andò a colpire tutte le guerriere
catapultandole contro la parete. Non poteva sopportare che gli si dicesse che
aveva perso. Lui era il padrone dell’universo, stringeva le redini del destino e
niente e nessuno poteva cambiarlo, niente e nessuno poteva sconfiggerlo.
Wander: Ho
vagato per gli universi più sconosciuti, sono stato deriso, umiliato,
risparmiato da una guerriera Sailor, costretto a nascondermi…
Liz:
Mmh… l’avevo detto io che si era nascosto! Al diavolo la storia che stava
rafforzando i suoi poteri e studiando un piano migliore. Da quanto ho capito il
suo piano non è mai cambiato!
Wander:
…nessuna di voi può immaginare come mi sia sentito! Nessuna! Voi, piccole
adolescenti, vivete la vostra vita sul vostro piccolo ed insignificante pianeta,
siete guerriere Sailor, complimenti, avete salvato il mondo quante volte? Mille,
duemila? Adesso mi sono proprio scocciato di voi, abbiamo giocato, ma adesso il
gioco sta durando troppo e a me in effetti, non piace nemmeno giocare. Come
potete dirmi di aver vinto quando io sono il padrone dell’universo? Guardate!
Queste… sapete cosa sono? – e mostrò le redini del destino – Sono le redini del
destino! Chi di voi può dire di averle usate, di essere stata attraversata dal
loro potere? Nessuna! Io sì. Ho in mano il destino dell’universo e non credo che
saranno dieci ragazzine in gonnella a togliermi di mezzo. Sia ben chiaro… io non
mi arrenderò mai. Non mi sono arreso dinanzi a Sailor Universe e non mi
arrenderò né dinanzi a voi, né dinanzi a Sailor Destiny!
Mentre
Wander aveva fatto quel lungo monologo, le guerriere avevano avuto il tempo di
rialzarsi. Erano tutte doloranti e ferite ma non potevano fermarsi per così
poco. Sapevano che solo loro potevano salvare l’universo e non perdevano tempo a
contarsi i tagli sulla schiena… tenevano gli occhi fissi sul loro nemico e non
si facevano incantare dai suoi miserabili discorsi.
Moon:
Hai finito? Complimenti, bella liturgia!
Wander: Ti
ucciderò, Sailor Moon, ti ucciderò!
Moon:
Allora vediamo, Wander… scontrati con me. Mi
sembra che il nostro precedente non sia poi così memorabile.
Wander: Il
tuo vero e proprio fallimento? …Per me è qualcosa di sensazionale invece.
Moon:
Bene… allora è deciso. Uno contro uno e non
se ne parli più.
Sailor
Moon si portò avanti lasciando le sue amiche alle sue spalle, sia lei che Wander
erano feriti e sanguinanti e sicuramente nessuno avrebbe potuto usare il massimo
del proprio potere ma ce l’avrebbero messa tutta. Wander vs Sailor Moon, tutti
credevano che fosse il momento della verità. Sailor Moon si posizionò proprio
dinanzi a lui e prese il suo scettro evocando il potere eterno dei petali di
stelle, Wander fece lo stesso ed alzò al cielo le redini per sfruttare al meglio
il loro potere. Da una parte e dall’altra partirono due fasci di luce che si
andarono a scontrare proprio nel mezzo cercando di opporsi l’uno all’altro.
Sailor Moon poteva finalmente ricredersi sul suo fallimento: adesso combatteva
contro Wander ad armi pari.
**********
Milord
ed i Three Lights erano usciti dal lungo e buio corridoio e si erano ritrovati
in un altro corridoio diverso dal precedente, era illuminato da grossi lampadari
che pendevano maestosamente dal soffitto e lungo le pareti c’erano appesi
numerosi ritratti raffiguranti migliaia e migliaia di guerriere Sailor, la prima
delle quali era Sailor Universe.
Milord: E’
assurdo! Sono i ritratti di tutte le guerriere Sailor!
Taiki: Credo
che Wander li tenga per conoscere i volti di tutte le guerriere su cui deve
vendicarsi.
Yaten: Già,
quel bastardo crede che ucciderà tutte le guerriere Sailor, è proprio un illuso.
Milord:
Comunque sia credo che alla fine di questo corridoio ci sia qualcosa… speriamo
di trovare le altre.
Seiya:
Chissà se stanno combattendo, se hanno vinto o se sono già state sconfitte.
Milord: Ehi!
Se ti fidi di me dovresti fidarti anche di loro, non ti pare?
Seiya: Ho
aspettato Marzio, ho aspetto per mesi e mesi ma nessuno è mai arrivato a
salvarci. Sono stato chiuso in quella cella sperando ma le mie speranze si sono
infrante quando Wander mi ha detto che Sailor Moon aveva fallito, aveva
combattuto contro di lui senza fargli nemmeno un graffio.
Milord: E’
vero ma adesso è diverso. Sailor Moon ha con sé una nuova forza e vedrai che
riuscirà a sconfiggere Wander. Riguardo alla vostra prigionia, mi dispiace
davvero tanto ma credevamo che foste morti, altrimenti, forse, saremmo arrivati
un po’ prima.
Taiki:
Adesso non importa più. Io personalmente credevo che non sarebbe mai arrivato
nessuno. Mi ero già rassegnato. Vederti arrivare così improvvisamente è stato
già un gran regalo.
Yaten: Già,
è vero… grazie! Grazie per essere venuto a salvarci.
**********
Le
altre guerriere approfittarono di quel momento per slegare finalmente Rossella e
Liz, ora che Wander era finalmente distratto, e le portarono sul fondo della
stanza…
Mercury:
State bene?
Liz:
Sì, è tutto a posto.
Rossella:
Nessun problema. Ma… credete che Sailor Moon ce la farà?
Chibi
Moon: Deve!
Sailor
Moon e Wander continuavano a scontrarsi, i loro due poteri erano sempre lì, a
metà distanza dai entrambi e cercavano di sopraffarsi ma nessuno dei due
sembrava riuscirci…
Wander: Qual
è la tua causa, Sailor Moon?
Moon:
La mia la conoscono tutti benissimo. La tua
piuttosto, qual è?
Wander:
Anche la mia la conoscono tutti benissimo.
Moon:
Eppure… non mi sembri poi tanto convinto.
Wander: Di
cosa stai parlando?
Moon:
Sto parlando del fatto che Sailor Universe
ti ha reso un’incapace. Lei ti ha risparmiato quando tu avresti preferito
morire, che brutta fine, perché non ti sei ucciso da solo? No… tu avevi altro da
fare, dovevi rifarti sulle guerriere Sailor per dimostrare di essere più forte
di loro, per far credere a tutti che quella volta tu non eri stato sconfitto ma
eri riuscito a scampare alla morte da solo perché Sailor Universe non era poi
così forte. Beh… mi dispiace Wander, ti è andata male.
Wander: Tu…
DEVI TACERE!!!
Wander
scatenò il potere delle redini al massimo e stava quasi per sopraffare Sailor
Moon…
Wander:
DOTETE MORIRE! TUTTE, TUTTE QUANTE! DOVETE… MORIREEEEE!!!
Fine nono capitolo
**********
E così
è finito anche il nono capito, che faticaccia! ^_^ I combattimenti sono la parte
più difficile per me, si è capito? Speriamo di no. Allora? Che mi dite? Vi è
piaciuto o vi state preoccupando perché pensavate che ci toglievamo Wander dai
piedi già in questo capito? Mi dispiace per voi… ma Wander non è mica un nemico
qualsiasi… è il padrone dell’Universo (Ah ah ah, perdonate l’umorismo! ^_^).
Comunque come sapete tutti il prossimo capitolo sarà l’ultimo… (adesso piango!)
…a parte gli scherzi spero che vi sia piaciuta questa storia e che vi piaccia
anche l’ultimo capitolo e visto che ultimamente ho aggiornato tutti i giorni,
per l’ultimo capitolo vi aspetto due mesi (^_^ non prendetemi seriamente!).
Ringrazio come sempre la mia carissima Seyenne… recensitrice ufficiale di questa
storia!!! Ed anche tutti gli altri che si limitano solo a leggere.
Nel
prossimo ed ultimo capitolo (no, queste sono le mie ultime anticipazioni!!!)
vedremo il combattimento finale con il finale questa volta e… il resto
scopritelo da soli (non posso mica dirvi tutto io!).
Bye
Sam_Rox88
|
Ritorna all'indice
Capitolo 10 *** Insieme ***
Nuova pagina 1
LE REDINI DEL DESTINO
Decimo capitolo
Insieme
Il
potere scatenato dalla rabbia di Wander andò a sopraffare quello dello scettro
di Sailor Moon che fu colpita in pieno e scaraventata sul fondo della stanza
addosso alle sue amiche e alle due prigioniere Liz e Rossella.
Wander: Mi
avete stancato! Ho perso troppo tempo con voi e non mi sono per niente divertito
quindi finiamola con questa farsa!
In quel
momento Wander alzò al cielo le redini del destino ed iniziò a concentrarsi per
usarle al meglio. Le guerriere scattarono sull’attenti per tenersi pronte ad
ogni evenienza. Le redini iniziarono ad illuminarsi come non mai e presto si
sollevarono a mezz’aria; Wander stava blaterando qualcosa in un’altra lingua,
forse quella originaria del suo pianeta e mentre faceva il suo rituale, le
redini s’illuminavano sempre di più. Wander che era stato con gli occhi chiusi
tutto il tempo, li aprì di colpo e fissò le guerriere Sailor… stava per lanciare
il suo colpo…
Wander: Buon
Natale, guerriere!
Wander
diede un urlo inverosimile e dalle redini si sprigionò una luce che andò ad
avvolgere tutta la stanza, accecando anche la vista. Era impossibile vedere cosa
fosse accaduto in quei secondi di completo bianco ma quando l’effetto della luce
scomparve e quando gli occhi di Wander tornarono a vederci qualcosa, il nostro
padrone dell’universo potè sorridere arcignamente nel vedere tutte le guerriere
stese a terra. Erano state travolte dal potere del redini. Le aveva distrutte
finalmente e la cosa lo faceva sentire estasiato ma… dopo pochi secondi, quando
il suo entusiasmo lo lasciò ragionare, si accorse che una persona era in piedi,
come se il suo potere non le avesse fatto minimamente niente: Rossella era lì,
immobile, che lo fissava…
Wander:
Com’è possibile?
Rossella:
Prova un po’ ad indovinare!
Sulla
fronte di Rossella comparve l’immagine delle redini del destino. Wander non
poteva credere ai suoi occhi, quella guerriera si stava risvegliando, proprio
davanti a lui, e per giunta… era stato lui a farla risvegliare. Che grande
sbaglio che aveva commesso ma non poteva mica sapere che la sua prigioniera era
proprio…
Wander:
…Sailor… Destiny?!?!?!
Rossella annuì ed un secondo dopo la sua trasformazione fu completa. Era proprio
una vera guerriera Sailor, con il completino alla marinara, il diadema in
fronte… tutto! Adesso si capiva lo stupore di Vivian quando non si accorse che
la sua prima dama, che le girava sempre intorno ed era sempre al suo fianco, era
la fatidica Sailor Destiny che tanto aveva cercato.
Destiny:
Esatto Wander… Sono proprio io e temo che tu… abbia qualcosa che mi appartenga.
**********
Vivian
era sulla sua adorata spiaggia e fissava l’oceano. Sempre, quando era
pensierosa, si metteva lì a passeggiare con quella brezza marina che le
attraversava i capelli e… mentre passeggiava, sapeva che da un momento all’altro
sarebbe giunta la sua Rossella a riferirle qualcosa… o che un misterioso nemico
aveva attaccato chissà quale pianeta e le guerriere della zona lo stavano
combattendo o semplicemente che era pronta la cena. Eh già… Rossella c’era
sempre per lei e che stupida che era stata a non capire che lei era proprio la
tanto cercata Sailor Destiny. Come aveva fatto a non accorgersene? E comunque,
mentre pensava a queste cose e passeggiava, sentì un qualcosa di diverso, una
strana sensazione ed immediatamente capì.
Vivian:
Sailor Destiny si è risvegliata! Ti prego Rossella, fa attenzione, non lasciarti
uccidere come colei che ti ha preceduta. Guerriere della Terra, vi prego,
proteggetela!
**********
A Tokyo
si contavano ormai le prime vittime. I notiziari non si potevano neanche più
ascoltare vista l’interruzione di corrente, l’unica cosa che manteneva cosciente
la popolazione di quanto stava accadendo era la radio. Allo “Snow & Love” si era
abbattuta invece una tempesta di neve ed anche qui i collegamenti elettrici
erano saltati! Un ennesimo blackout proprio come in quella prima volta che
comparve Wander. La festa, comunque, si era conclusa da tempo e molti dei
clienti avevano preferito andare a letto piuttosto che restare nella hall con la
sola luce di poche candele ad ascoltare una radio che annunciava solo brutte
notizie. Andrew, a differenza degli altri, era proprio nella hall ad ascoltare
la radio mentre fissava ciò che accadeva fuori dalla finestra ed anche se era
notte fonda, il pensiero di andare a dormire non lo sfiorava minimamente. Luna
ed Artemis… che erano in un angolino dell’atrio lo fissavano da lontano e
discutevano di tutto quello che stava accadendo…
Luna:
E’ indubbiamente opera di Wander.
Artemis:
Credo che forse, questa volta, le ragazze avranno molti più problemi…
Luna:
Speriamo solo che ce la facciano! Io mi sto
preoccupando, vedere il mondo che se ne cade a pezzi mi fa pensare che…
Artemis: So
quello che stai pensando e posso dirti che non è affatto così! Le ragazze non
sono morte! Sono sicuro che sono nel pieno del combattimento e non si stanno
arrendendo.
Luna:
Speriamo che sia così e speriamo che salvino
anche la sorella di Andrew, guarda com’è preoccupato!
Artemis:
Vedrai… si risolverà tutto nel migliore dei modi.
**********
Milord
continuava a camminare insieme ad i Three Light quando, finalmente, giunsero ad
una porta…
Milord:
Spero solo che non sia un altro corridoio!
Seiya: Io
non ce la faccio più, sto per sentirmi male.
Milord:
Preferite che ci fermiamo?
Taiki: Se
Seiya dice di non farcela…
Seiya: No,
assolutamente… sento che dobbiamo proseguire!
Yaten:
Allora proseguiamo!
Milord:
Bene…
Milord
quindi aprì la porta ed i quattro continuarono il loro cammino verso il campo di
battaglia.
**********
Wander
e Sailor Destiny erano faccia a faccia.
Wander:
Credi che mi faccia intimorire da te? Ho già fatto fuori chi c’era prima di te,
non ho problemi a ripetere il mio gesto.
Destiny: Tu
le redini del destino non le sai usare.
Wander:
Cosa? E secondo te se non le sapessi usare come avrei fatto a causare tutto
quello che sta accadendo sulla Terra?
Destiny: Oh,
va bene, come vuoi, complimenti ma… se le sapresti usare allora avresti ucciso
le guerriere Sailor ed anche Liz che alla fin fine è una comune mortale.
Wander:
Infatti le ho uccise. Ti sei forse persa qualcosa?
Destiny: Io
non direi. Guarda con i tuoi occhi.
Alle
spalle di Sailor Destiny le guerriere cominciarono ad alzarsi una ad una, erano
ferite, stremate, esauste, sanguinanti, ma ciò non le fermava, erano di nuovo in
piedi e più determinate che mai.
Wander: Che
significa? Come diavolo è possibile?
Destiny: Te
l’ho detto che non le sai usare.
Wander: E va
bene allora… comunque le redini sono in mano mia… tu cosa credi di fare senza
queste? Vorresti sconfiggermi comunque?
Destiny:
Perché non proviamo?
Wander
invocò ancora una volta il potere delle redini mentre Sailor Destiny si affidò
al suo potere, il potere del destino… purtroppo però, Wander apparve molto più
forte della guerriera che gli stava di fronte e l’atterrò senza troppi
complimenti.
Wander: Te
l’avevo detto!
Sailor
Destiny dolorante, non riusciva nemmeno a rialzarsi e fu aiutata da Sailor
Mercury e Sailor Venus…
Jupiter: E
va bene Wander… se vuoi giocare, giocheremo.
Sailor
Jupiter si portò in avanti…
Wander:
Sbaglio o ci avete già provato?
Chibi
Moon: Mio
Dio, quanto lo detesto! Lo sai che parli davvero troppo?
Uranus: La
piccola ha ragione.
Wander: Non
sarete mai capaci di sconfiggermi! Mai.
In quel
momento nella stanza dello scontro comparvero quattro figure. Tutti furono
sorpresi del nuovo arrivo e si voltarono istintivamente…
Wander: E
voi come dannazione avete fatto a liberarvi?!?!
Milord: Con
il mio aiuto!
Sailor
Moon non potè far a meno di correre verso Milord ed abbracciarlo… la battaglia
fu momentaneamente dimenticata da tutti.
Moon:
Milord… sapevo che stavi bene.
Milord: Ehi…
hai visto chi ho portato con me?
In un
primo momento nemmeno le altre guerriere ci avevano fatto caso ma a quelle
parole di Milord, guardarono attentamente le altre tre figure e furono felici di
apprendere che erano, in realtà, i Three Lights! Erano vivi, stavano bene!
Tutte:
I Three Lights!
Neptuno: Oh
mio Dio! Questa sì che è una sorpresa.
Mercury:
Sapevo che Vivian si era sbagliata, me lo sentivo!
Mars:
Già, non potevano farsi uccidere in quel
modo.
Venus: E da
quella nullità di Wander per giunta!
Wander,
mentre le guerriere erano distratte, non rimase certo lì ad aspettare che
finissero i convenevoli, anzi, prese a concentrarsi per scagliare nuovamente il
suo potere contro tutti… al suo grido di battaglia un’immensa sfera di luce si
sprigionò dalle redini del destino intenta a colpire tutto il gruppo, che
sicuramente non avrebbe fatto in tempo a schivarla ma fortunatamente qualcuno
aveva i riflessi migliori degli altri…
Saturn:
Scudo di Saturno… Azione!
Lo
scudo andò a proteggere tutti quanti e la sfera di luce si neutralizzò su di
esso.
Moon:
Sei sleale Wander, te l’ha mai detto
nessuno?
Wander:
Dalla testa ai piedi, sì, lo so!
Pluto: A
questo punto direi…
Moon:
…che si riprende a fare sul serio!
Milord
aveva portato i Three Lights sul fondo della stanza accanto a Liz e a Sailor
Destiny, che non ce l’aveva fatta a riprendere il combattimento, e doveva essere
indubbiamente così. Forse col tempo sarebbe diventata un’eccellente guerriera,
ma quella era comunque la sua prima battaglia ed aveva fatto già abbastanza…
Milord: Vedo
con piacere che ti sei risvegliata.
Destiny:
Già, ma non è che io abbia fatto un granché!
Milord: Non
temere, ce la faremo! Ce la faremo!
**********
Allo
“Snow & Love” la situazione non era cambiata per niente. Le ore trascorrevano
così ed Andrew non si rendeva minimamente conto che stava passando la notte di
natale in bianco, sembrava uno di quei bambini che passano la notte svegli per
riuscire a vedere babbo natale una volta che sarebbe venuto, ma lui non era
certo in piedi per babbo natale, anzi, si era completamente dimenticato che era
natale. La notte del 25 dicembre era iniziata da parecchie ore ormai e lui non
se n’era accorto per niente.
Luna:
Dovrebbe riposarsi.
Artemis:
Sarà il pensiero di Liz che lo tiene sveglio.
Luna:
E intanto alla radio continuano ad
annunciare catastrofi! E’ una notte d’inferno.
Artemis:
Quel dannato Wander! Ha rovinato il natale a tutti. Ma come si può?!
Luna:
Può, eccome se può! E’ un essere senza
scrupoli, non si fa problemi ad uccidere la gente.
Artemis:
Speriamo che comunque finisca presto…
**********
Wander
stava osservando le dieci guerriere che erano schierate dinanzi a lui ed
indubbiamente le sue ferite non erano quasi niente a confronto con quelle delle
ragazze. Sentiva di avere la vittoria in pugno ormai, un ultimo colpo e le
avrebbe tolte sicuramente di mezzo…
Wander:
Allora guerriere? Devo uccidervi ad una ad una oppure tutte insieme?
Quelle
ultime parole suonarono strane a Sailor Moon. Quel “ad una ad una oppure
tutte insieme” le aveva richiamato alla mente qualcosa: il discorso di
Vivian. Mentre le sue amiche perdevano tempo a giocare a botta e risposta con
Wander, lei se ne stava lì, ferma, immobile, e pensava a quelle parole di
Vivian… come aveva potuto dimenticarle? Dovevano essere le parole più importanti
della sua vita e le aveva dimenticate, se le avesse ricordate fin dall’inizio di
quella battaglia, forse, molte cose non sarebbero successe. Ma adesso si doveva
mettere la parola fine a quella storia… quelle parole le aveva ricordate e
quindi doveva fare quello che doveva fare!
Vivian: …Io sono sempre stata sola… non
ho mai avuto una squadra, voi a differenza, lo siete.
[…] Ricordatevelo quando sarete faccia a faccia con
Wander, vi prego! Non dimenticatelo, non dimenticatelo mai. […] Ricordate
che con voi ci sono tutte le vostre compagne… combattete l’una per l’altra
[…] Questa volta più che mai dovrete esserci tutti. Promettetemelo.
Sydia: Bene
allora… combattiamo Wander!!!
Sailor
Pluto stava per lanciare il suo meteorite di Plutone contro Wander e Wander si
preparava al contrattacco ma fu Sailor Moon a fermare tutti.
Moon:
FERMI TUTTI!
Le
guerriere si voltarono verso Sailor Moon cercando di capire cosa le fosse preso…
Mars:
Cosa c’è Sailor Moon? Cosa ti prende?
Moon:
Non possiamo andare avanti così.
Jupiter: Che
intendi dire? Spiegati meglio!
Moon:
Possibile che non ricordiate più le parole
di Vivian? Eppure gliel’avevamo promesso! Le avevamo promesso che ce le saremmo
ricordate le sue parole ed invece voi non le ricordate già più!
Venus: Ma
quali parole?
Moon:
Secondo voi cosa voleva dirci Vivian quando
ci ha detto che lei non ha mai avuto una squadra, quando noi a differenza, lo
siamo?
Chibi
Moon:
Esattamente quello che ha detto… che siamo una squadra!
Moon:
Beh, eppure oggi, da squadra non ci siamo
proprio comportate! Non vi rendete conto? Ognuna ha combattuto per conto suo
quando invece Vivian ci ha detto di combattere l’una per l’altra!
Uranus:
Conclusione della favola?
Moon:
La conclusione è che… Vivian ci ha chiesto
esplicitamente di combattere tutte insieme! Non ad una ad una ma tutte
insieme!
Mercury:
Sailor Moon ha ragione!
Moon:
Ah, finalmente!
Mercury: Se
non uniamo i nostri poteri non sconfiggeremo mai Wander!
Neptuno:
Come abbiamo potuto dimenticarci delle sue parole?
Sydia: Beh,
adesso direi di non perdere più altro tempo!
Ottavia: E
di passare all’azione!
Moon:
Coraggio, ragazze, sconfiggiamo Wander!
Wander: E
come vorreste sconfiggermi? Unendo i vostri poteri? Ma allora non volete proprio
capire?!
Moon:
Tu taci!
Sailor
Moon si posizionò di fronte a Wander ed allungò il manico del suo scettro che
andò a toccare il pavimento, le altre guerriere la circondarono e posarono le
loro mani sul manico dello scettro. Erano unite, tutte insieme contro Wander…
Milord: Brave… è così che si fa ragazze! Sono
fiero di voi!
Wander
dal canto suo raccolse tutto il potere delle redini del destino. Si preparava un
grande scontro e forse proprio da questo sconto si sarebbe deciso il vincitore:
Wander o le Sailor Senshi?
Mercury:
Potere di Mercurio…
Mars:
Potere di Marte…
Jupiter:
Potere di Giove…
Venus:
Potere di Venere…
Uranus:
Potere di Urano…
Neptuno:
Potere di Nettuno…
Pluto:
Potere di Plutone…
Saturn:
Potere di Saturno…
Chibi
Moon: Potere
del Prisma di Luna…
Moon:
Potere Eterno dei Petali di Stelle…
Tutte:
AZIONE!!!
L’immenso potere che si scatenò dallo scettro di Sailor Moon andò ad incontrarsi
a metà strada con il potere di Wander ma questa volta ci furono testa a testa,
non ci fu nessun combattimento. Uno dei due poteri andò completamente ad
annientare l’altro e la stanza fu avvolta da una luce bianca accecante! Non ci
si vedeva più niente ma quando la luce si fu dissolta l’unica cosa visibile era
un Wander in fin di vita, a terra, morente ma ancora cosciente ed una schiera di
ragazze di fronte a lui.
Wander: Vi
prego, non lasciatemi qui! Salvatemi, salvatemi!
Vivian: …Non commettete il mio stesso
errore…
Moon:
Va al diavolo Wander!
Wander
allungò una mano verso le guerriere Sailor ma queste non lo degnarono
minimamente, e così l’ultima immagine di quell’incredibile nemico fu un gruppo
di guerriere dinanzi a lui che lo guardava morire mentre lui, stupidamente, si
umiliava chiedendo la loro misericordia, dopodiché i suoi si chiusero ed in
pochi secondi del suo corpo non rimase niente… si polverizzò e volò via
nell’aria senza lasciare più traccia di quel lurido bastardo… ma soltanto un
brutto ricordo!
Moon:
E’ finita!
Sailor
Moon festeggiò la vittoria insieme alle sue amiche, nessuna di loro poteva
crederci, avevano vinto! Il gruppo gioioso di ragazze presto fu raggiunto da
Milord che si complimentò con tutte e poi si dedicò solo alla sua amata…
Milord: Sei
stata grande!
Moon:
No, siamo stati grandi! Tutti insieme…
altrimenti da sola non ce l’avrei mai fatta!
Milord
e Sailor Moon si guardarono intensamente per qualche secondo fino a quando lei
gli saltò completamente addosso e l’abbracciò.
Moon:
Abbiamo vinto amore! Abbiamo vinto!
Milord: Sì…
abbiamo vinto!
**********
Vivian
osservò l’oceano ancora una volta, era limpido e piatto come una tavola,
ispirava una pace innata e soprattutto, una pace tanto attesa e tanto cercata.
Vivian: Ce
l’hanno fatta! Sapevo che non avresti dimenticato le mie parole, Sailor Moon, lo
sapevo! E sapevo anche che non avresti commesso il mio stesso sbaglio! Sono
fiera di tutte voi! Brave ragazze!
**********
Restavano da recuperare le redini del destino adesso. Sailor Moon s’avvicinò a
quella che era la tunica di Wander, l’unica cosa che era rimasta di lui, e le
raccolse da terra porgendole poi a Sailor Destiny che camminava sorretta da Liz…
Moon:
Queste ti appartengono! Finalmente
l’universo avrà una nuova Sailor Destiny!
Destiny:
Già, finalmente!
Sailor
Moon poi andò da quei tre ragazzi che prima non aveva potuto salutare a dovere e
li abbracciò ad uno ad uno imitata anche dalle altre…
Moon:
E’ stato tremendo credervi morti!
Seiya:
Potrei dire la stessa cosa…
Taiki: Avete
combattuto degnamente. Siete state fantastiche.
Yaten: Già,
davvero eccezionali!
Jupiter: Non
fateci troppi complimenti, ci sono alcune di noi che potrebbero illudersi un po’
troppo.
Yaten: Ad
esempio?
Neptuno:
Marta, che domande!
Mars:
Ma anche Bunny potrebbe credersi chissà che
cosa…
Moon:
Ehi! Bel ringraziamento, dopo che ho salvato
l’universo!
Chibi
Moon:
L’abbiamo salvato tutte insieme l’universo! Già si prende tutto il merito.
Uranus:
Adesso però è finita! Un po’ mi dispiace, cosa farò per passare il tempo?
Seiya: Vedo
che non sei cambiata per niente Heles…
Uranus:
Neanche tu a parte il fatto che così conciato non sei più perfettino come ti
ricordavo!
Taiki: Seiya
ha dovuto sacrificare la sua vanità!
Seiya: Ehi!
Mi sono fatto non so quanti mesi di prigionia! Che cosa pretendete? E poi… Dio,
faccio davvero così schifo?
Yaten: Non
dategli uno specchio, mi raccomando, potrebbe spaventarsi.
Pluto: Per
voi dev’essere stata davvero dura… ma come avete fatto a sopravvivere?
Taiki: Non
sappiamo nemmeno noi chi ci ha dato una tale forza eppure, ci eravamo rassegnati
ad ogni cosa, evidentemente abbiamo più resistenza di quanto non credessimo.
Saturn:
Indubbiamente non ci chiamano guerriere Sailor solo perché vestiamo alla
marinara, giusto?
I tre
ragazzi annuirono sorridendo.
Milord: Io,
comunque non riesco ancora a capire perché sono finito da loro invece che qui
con voi!
Moon:
Evidentemente da qualche parte era scritto
che dovevi salvare loro piuttosto che aiutare noi.
Taiki:
Chissà cosa avremmo fatto senza di lui…
Seiya: Già,
sei stato grande amico.
Cadde
momentaneamente il silenzio sul gruppo ma fu interrotto da Sailor Mercury…
Mercury:
Alla fine, comunque, tutto si è sistemato ed io potrò finalmente studiare! Per
colpa di quel Wander non ho aperto nemmeno un libro!
Tutti:
AMY!!!
Moon:
Ti ricordo che oggi è natale quindi i libri
non si toccano!
Sailor
Chibi Moon, intanto, si era allontanata dal gruppo ed era andata a curiosare
attorno alla tunica di Wander…
Milord:
Chibiusa… cosa c’è? Hai forse trovato qualcosa?
Moon:
Vedi di non combinare qualche guaio!
Chibi
Moon: Ti
ricordo che tra le due quella che combina guai sei solo tu!
Chibi
Moon prese tre strani oggetti tra le mani e poi tornò dal gruppo…
Chibi
Moon: Credo
di aver trovato qualcosa d’interessante nella tunica di Wander!
Sailor
Chibi Moon stringeva tra le mani i tre auricolari dei Three Lights.
Seiya:
Grazie, sei stata molto gentile…
I tre
raccolsero i loro auricolari…
Taiki: Noi
non c’erano ancora conosciuti, vero?
Chibi
Moon: Eh no,
non direi!
Yaten:
Comunque somigli molto a Bunny!
Seiya: Di
tuo padre hai preso poco o niente.
Milord,
Sailor Moon e Sailor Chibi Moon si guardarono tra di loro con un’espressione
interrogativa tipo “E loro come fanno a saperlo?”. Comunque sia… quella
battaglia era finalmente finita e non c’era più motivo che le guerriere
restassero nella dimensione K-2400 quindi ognuno prese la loro direzione. I
Three Lights tornarono sul loro pianeta, Rossella nella dimensione Y e tutti gli
altri sulla Terra…
**********
Vivian
si voltò di scatto e finalmente vide quella tanto attesa Rossella che le correva
in contro… le due si abbracciarono come non avevano mai fatto prima…
Rossella:
Signo… ops, scusa, Vivian!
Vivian:
Finalmente ce l’hai fatta!
Rossella: Tu
lo sapevi vero?
Vivian:
Diciamo che… sì, lo sapevo ma l’ho scoperto troppo tardi.
Rossella:
Avevi ragione… Sailor Moon e le altre guerriere dalla Terra sono fantastiche.
Vivian: Ma
anche tu lo sei… ora sei la guerriera del destino e sono sicura che saprai
esserlo meglio di chiunque altro.
Rossella:
Già…
**********
Il sole
di natale illuminava tutta la città, era una giornata splendida, indubbiamente
il natale radioso che tutti si aspettavano, era arrivato. L’energia elettrica
era tornata a scorrere lungo tutto il pianeta e a Tokyo, finalmente, i notiziari
tornavano ad annunciare quello che tutti aspettavano di sentire…
Speaker Tv:
E’ finita! La misteriosa tempesta d’acqua che si è abbattuta stanotte su tutto
il pianeta ha finalmente lasciato spazio ad un sole radioso che ci accompagnerà
per tutta la giornata. Non si spiega ancora l’inaspettato mistero atmosferico ma
gli esperti credono che si tratti di una semplice modificazione dell’atmosfera
terrestre dovuta all’inquinamento…
**********
Le
guerriere Sailor erano dinanzi all’entrata dello “Snow & Love”. Tutti gli
addobbi che Andrew aveva curato per la festa di natale erano stati distrutti
dalla tempesta ma poco importava, loro erano tornate sulla Terra sane e salve e
con loro c’era anche Liz…
Moon:
Noi restiamo qua, tu vai da tuo fratello!
Liz
raccolse il suggerimento di Sailor Moon ed iniziò ad incamminarsi verso lo “Snow
& Love”.
**********
Andrew
non ce l’aveva fatta, era crollato dal sonno e si era addormentato sul davanzale
della finestra quando aprì lentamente gli occhi e si rese conto che era già
mattina…
Andrew:
Dannazione, è già mattina! Mi sono addormentato!
Andrew
si raddrizzò e si stiracchiò quando lo sguardo gli cadde sulla finestra e vide
in lontananza quel folto gruppo di guerriere che quel fatidico primo giorno lo
aveva difeso contro Wander e poi, più avanti, che camminava verso lo “Snow &
Love” c’era un’altra figura… maglione smisuratamente grande e jeans larghi: non
c’erano dubbi di chi fosse. Senza perdere tempo, Andrew si catapultò all’esterno
dell’albergo. Era così entusiasta che fece svegliare anche Luna ed Artemis che
s’avvicinarono all’entrata e poterono vedere tutta la scena… Andrew stava
correndo verso sua sorella e questa iniziò a correre verso di lui quando potè
finalmente saltargli addosso ed abbracciarlo…
Liz:
Ti voglio bene, fratellone, te l’ho mai
detto?
Andrew:
Dannazione, mi hai fatto prendere un colpo!
Liz:
Ehi! Queste parole non sono adatte ad un
lord inglese…
Andrew: Oggi
è natale… mi è concesso!
Liz:
Ah… è vero! Buon natale! Scommetto che il
mio regalo è eccezionale.
Andrew: No,
non c’è nessun regalo per te, mi dispiace.
Liz:
Uffa, tanto lo so che mi hai fatto un regalo
fantastico!
Andrew: E tu
che mi hai regalato?
Liz:
Ehi? Vedermi viva non è già un gran regalo per te?
Andrew: Ma
sentila…
Andrew
e Liz entrarono nello “Snow & Love” passando accanto a Luna ed Artemis che
stavano fissando le guerriere sullo sfondo di quel paesaggio bianco…
Luna:
Ce l’hanno fatta!
Artemis:
Già… sono state grandi!
**********
Il
gruppo al completo era nell’atrio dello “Snow & Love” sotto un piccolo albero di
natale che, per come era addobbato, non aveva nulla da invidiare a quello di
trenta metri che era stato distrutto dalla tempesta…
Chibiusa:
Ragazze… siamo grandi!
Rea:
Non voglio sentire il nome Wander per almeno
dieci anni!
Morea: Ben
detto! Io dovevo partecipare al concorso di cucina!
Marta: Ed io
dovevo essere eletta Miss Slitta! Sarebbe stata la svolta della mia vita.
Amy:
Ed io dovevo studiare!
Marzio: Ma è
possibile che non vi accontentiate mai?
Bunny: Cosa
dovrei dire io? Questa doveva essere la mia romantica vacanza con Marzio ed
invece è stata un’ennesima lotta per salvare l’universo.
Marzio: Beh…
da adesso allora questa sarà la nostra romantica vacanza…
Heles: Bene,
allora noi ce n’andiamo!
Bunny: Come
sarebbe a dire?
Heles: Non
pretenderete mica che rimaniamo qui a subire le vostre smancerie?
Marzio:
Andiamo bene…
Milena:
Sapete com’è fatta Heles, per lei esistono solo moto, auto, moto, auto e poi le
moto e le auto. Ho già detto moto?
Heles: Ma
sentila… per lo meno io non penso solo al mio aspetto!
Milena: Che
male c’è ad occuparsi di sé stessa?
Heles: Sei
troppo vanitosa.
Sydia: Stavo
pensando di trovarmi un appartamento da sola. Tu vieni con me, Ottavia?
Ottavia:
Puoi giurarci Sydia, chi le sopporta più a queste due che non fanno altro che
questo!
Luna:
A parte gli scherzi, ragazze, volevo farvi
davvero i miei più grandi complimenti! Vi siete comportate davvero come vere
guerriere Sailor.
Artemis:
Avete capito che contro Wander dovevate essere unite e dovevate combattere tutte
insieme.
Bunny: E’
stata Vivian a farcelo capire.
Chibiusa:
Sì, comunque… adesso apriamo i regali? Io non ce la faccio più ad aspettare!
**********
Dopo
l’apertura dei regali, Bunny e Marzio decisero di lasciare gli altri per salire
in camera loro e qui si spostarono sulla grande terrazza dove iniziarono a
parlare…
Marzio: Mi
dispiace non aver avuto il tempo di farti un regalo…
Bunny: Siamo
stati impegnati nella battaglia. Per questa volta sei giustificato!
Marzio:
Chissà… però…potrei anche avere qualcosina in tasca!
Marzio
mise una mano in tasca e ne tirò fuori una rosa rossa che porse a Bunny…
Bunny: Oh,
ma guarda… una rosa! Chissà perché non mi stupisce!
Bunny
raccolse la rosa e ovviamente la odorò per sentirne il profumo.
Bunny: E’
più di qualsiasi altro regalo, credimi.
Marzio
fece uno strano sorrisino…
Marzio:
Però… potrei avere anche qualche altra cosa!
E
questa volta dalla tasca tirò fuori un sacchettino…
Bunny: E
questo cos’è?
Marzio:
Vediamo cosa c’è dentro…
Marzio
lo aprì e fece scivolare il contenuto nella sua mano… poi posò il sacchettino e
mostrò anche a Bunny qual’era l’oggetto che conteneva…
Bunny: Oh
mio Dio, Marzio! Non dovevi!
Marzio: Eh
no, dovevo e basta! Ho organizzato tutta questa vacanza qui solo per darti
questo!
Era una
piccola catenina d’oro con un ciondolo a forma di cuore sempre d’oro… Marzio
senza far dire altro a Bunny, gliel’allacciò al collo e potè accorgersi che era
davvero bellissima…
Marzio: Ti
sta d’incanto.
Bunny: E’
bellissima.
Marzio: Tu
sei bellissima.
I due
si guardarono intensamente quando Bunny scoppiò a ridere e Marzio la fissò
incuriosito cercando di capire che cosa ci trovasse di tanto comico…
Marzio: E
adesso perché ridi?
Bunny:
Perché ho il ragazzo migliore dell’universo.
Marzio:
Ringrazia Sailor Destiny allora che ci ha destinati a stare insieme.
Bunny: Non
credo che sia merito suo. Io ti amo Marzio…
Marzio:
Anch’io ti amo Bunny.
Bunny
portò le braccia attorno al collo di Marzio, mentre lui posò le sue mani sulla
sua vita e si baciarono.
Marzio: Ehi!
Buon natale!
Bunny: Buon
natale Marzio.
Fine decimo capitolo
FINE
**********
Ed
eccoci giunti purtroppo alla fine di questa avventura!
L
Vi dispiace? A me personalmente sì! Allora? Cosa ne pensate dell’ultimo capitolo
ma anche di tutta la storia in generale? State sgorgando fiumi di lacrime o
tirando sospiri di sollievo perché finalmente tolgo le tende? A parte gli
scherzi, spero che vi sia realmente piaciuta questa storia anche perché a me è
piaciuta scriverla e la considero una delle mie fanfic riuscite meglio (sempre
la mia modestia onnipresente! ^_^).
Come
sempre devo ringraziare tutti quelli che hanno letto questa fanfic (anche se non
hanno recensito) ma quelli che hanno recensito posso ringraziarli personalmente…
quindi un SUPERMEGA GRAZIE va a Seyenne; Alex; Cinzia_usako e *asuka* (si scrive
così?). I vostri commenti mi sono serviti davvero molto e non posso negare che
mi hanno fatto piacere tutti quei complimenti (che sfacciata che sono ^_^).
Per
rispondere a quelli che mi hanno chiesto di continuare a scrivere fanfic su
Sailor Moon, vorrei dire che purtroppo per chi ci sperava, non credo di
abbandonare questa sezione così facilmente! Sbaglio o già vi ho detto che Sailor
è la mia più grande passione? Per il momento ho già qualche idea ma prima che
diventi qualcosa di decente da scrivere ci vorrà un po’ di tempo. Perché non mi
inviate qualche suggerimento? Ma non temente, non vi lascio completamente soli,
presto invierò l’ultima fanfic che ho scritto su Sailor Moon, s’intitola “Dopo
mille anni di nuovo insieme.” (lo so, il titolo fa pena! ^_^) e spero che vi
piaccia anche se si tratta di un capitolo unico.
Adesso
devo proprio lasciarvi ma voi continuate a leggere le altre fanfic, ce ne sono
alcune che sono iniziate da poco e sono ancora ai primi capitoli, alcune sono
davvero interessanti e poi, ovviamente, c’è da vedere come va a finire “Sailor
Moon New Generation”… mi raccomando Seyenne, non farmi aspettare troppo.
Vi
voglio bene raga. Bye
Sam_Rox88
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=13935
|