Tutto può cambiare

di AliceRos waldorf
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** AVVISO! ***
Capitolo 5: *** capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** AVVISO AVVISETTO!! ***
Capitolo 12: *** capitolo 10 ***
Capitolo 13: *** capitolo 11 ***



Capitolo 1
*** capitolo1 ***


Ciao! Sono Isabella Swan, ho 28 anni, e il mio sogno è quello di diventare giornalista, al liceo e al college  ero capo redattore del giornale scolastico, poi sono stata assunta per un anno come “ragazza delle fotocopie “ al L.A. Times, e ora invece sono la segretaria del capo del “Cullen News “, sono stata assunta  tre giorni fa dal creatore del giornale, o per meglio dire Carlisle Cullen, ormai uomo in pensione, ha lasciato il tutto nelle mani di suo figlio Edward Cullen.Ma la cosa più bella è che è il più grande giornale di Los Angeles.
Però questa è l’unica fortuna che ho, perché…..hem…come dire… non sono la classica bella ragazza, è vero sono alta un metro e 74, ho un più che ottimo peso forma, non ho ne cellulite ne smagliature, ma la bellezza del mio fisico è dovuta agli anni passati in palestra, e questo non giustifica il fatto che non sono bella, massimo posso avere una piccola base, ma come tutti sano la base serve a ben poco.
Ho gli occhiali,l’apparecchio, capelli sfibrati, folte sopracciglia e diciamocelo, non ho un impeccabile senso della moda, indosso abiti larghi che non mettono in mostra l’unica cosa positiva di me, infatti i miei abiti mi fanno sembrare più grassi di qualche kilo, non che io mi vergogni a mettere in mostra il mio corpo, ma ho paura, ho una fottuta paura a stare al centro dell’attenzione, e poi il mio corpo sfigurerebbe con la mia faccia.


DRIIIINNNNN!!!!!                                             

Ecco lo stramaledettissimo suono della sveglia, che mi sta urlando di alzare il mio bellissimo culo dal letto, andarmi a fare una doccia e prepararmi per andare a lavoro.
Appena uscita dal mio appartamento, mi dirigo in taxi al giornale, ma visto che sono in anticipo di un quarto d’ora decido di andare al bar e prendermi almeno un caffè visto che non ho fatto colazione.
Appena entrata nell’edificio vedo che ho tutti gli occhi addosso, tutti che mi squadrano neanche fossi un alieno, con passo goffo e imbarazzato, e testa bassa, mi dirigo alla reception << Buon giorno sono la nuova segretaria del signor Edward Cullen, prego mi può dire dove devo andare ?>> chiesi sempre con sguardo basso e voce imbarazzata.     La receptionist –che da quanto leggo dal cartellino si chiama Tanya- mi guardava con disprezzo e cattiveria, neanche fossi ricoperta di cacca, e poi con un sospiro mi disse << trentaduesimo piano, sesta porta a sinistra >> io senza alzare lo sguardo sussurro un flebile << Grazie >> e mi dirigo all’ascensore che si è appena aperto.
Appena arrivata fuori dalla porta del signor E.Cullen, busso, e solo quando sento un deciso << avanti >> abbasso la maniglia. Come entro noto subito che il famoso Edward,oltre a essere famoso, è anche uno schianto, ha degli occhi castani chiarissimi, che con la luce del caldo sole di L.A. sembra che abbiano dei riflessi oro, capelli castano ramato,mascella squadrata, e pelle chiara anche se siamo in uno dei posti più assolati del mondo, ma un'altra cosa che noto e che anche lui mi guarda all’inizio quasi schifato, poi il suo sguardo si addolcisce e assunse una virgola di pietà, si pietà per questo lurido mostro, al suo sguardo quasi vorrei correre via piangendo, ma poi mi dico che ci sono abituata, e che un lavoro come questo,in un giornale come questo non lo trovo da nessuna parte, e che quindi devo tener duro, essere forte, e che prima o poi anche io sboccerò.
<< lei è? >> il signor Edward mi guardava accigliato, e con un sorrisino di circostanza << buongiorno, io sono Isabella Swan, la sua nuova segretaria >> lui mi guardava con un punto interrogativo stampato in faccia << come scusi? >> ma come? Non sapeva che io ero la sua segretaria? Forse avevo sbagliato ufficio << Lei è il signor Edward Cullen? >> lui con occhi spalancati e con un pizzico di terrore annuì, ma poi parve ricordasse qualcosa, perché poi  con occhi ancora più spalancati e con un filo di certezza, annui di nuovo,  e con ancora più terrore se era possibile, sbatté la mano sulla scrivania << ma certo, ora ho capito tutto, tu sei stata assunta da mio padre vero? >> io ancora più imbarazzata annuii, e poi lui sussurrando disse << certo,ho capito il tuo intento papà, darmi una racchia come segretaria per evitare di portarmela a letto invece che lavorare >> io a quelle parole, sussultai,alzai lo sguardo rivolto verso di lui e due piccole piccole lacrime sfuggirono al mio controllo,lui notandole, parve riscorrersi dai suoi pensieri e con dispiacere mi fisso << oddio,scusami non volevo dire quello mi dispiace e che… >> io velocemente con la manica della mia cardigan mi asciugai la guancia << non-non si preoccupi,ci sono abituata, però ora vorrei capire,io lavoro o no qui ora? >> dissi con voce flebile, e mortificata, lui mi fissava ancora più dispiaciuto di prima,e con ancora quella nota di pietà negli occhi << ho..ma certo,la mia segretaria, certo,hem…perché non torna domani in modo che io possa informarmi su di lei e leggere il suo curriculum… >> annuii, e con passo deciso mi diressi alla porta,volevo scappare da quel’edificio, avevo paura a rientrarci, sempre se MR. Universo me lo avrebbe permesso. Una volta fuori dall’edificio salì sul primo taxi e decisi di andare a casa “ perché la mia vita deve fare così schifo? “ pensai, senza sapere che di li a poco la mia vita sarebbe cambiata,lasciando dietro di me solo il ricordo di quella che sono.
Appena arrivata a casa, mi fiondai direttamente sul mio letto, e piansi per ore, “certo, se ero bella non avrebbe esitato a tenermi come segretaria, anche se mi aveva assunta suo padre a sua insaputa “.
E poi il padre di quel….uhhh non li sopporto, come si può essere cosi cattivi, assumermi solo perché sono brutta, in modo che il figlio non subisca “distrazioni”, non lo concepisco.
Mi sentivo cosi sola, non avevo nessuno con cui parlare, ne un’ amica ne niente.
Cosi decisi di dormire un po’, avrei cercato di non pensare a quei cretini palloni gonfiati, sognando di essere una bellissima giornalista, con tutto il popolo maschile ai suoi piedi.
Come mi svegliai andai dritta sotto la doccia, mi lavai i capelli, e depositai l’apparecchio nel apposito cofanetto, andai in cucina e mi preparai una semplice insalata con contorno di carote e pomodori, almeno mantengo in forma il mio corpo.
Finito di cenare, mi misi un po’ sul divano a vedere la tv, e incominciai a girare almeno una 20ina di canali, ma non trasmettevano niente di carino, cosi spensi << perché devo avere una vita cosi dannatamente orrenda! >> dissi urlando, per poi cadere in un altro dei miei fantastici sogni.




 .._ _ .. _ _ .._ _ .. _ _ .. _ _ .. _ _ .. _ _ .. _ _ .. _ _ ..
Alloraaaa?che ne pensate?vi piace? È carina?potabile?leggibile? ditemi cosa ne pensate e se vale la pena continuare, commentate e ditemi chiaramente senza mezzi termini e giri di parole se o non andare avanti, la decisione spetta a voi, alla prossima!!!!!! Ciaoooo!!!!!

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***



Innanzi tutto vorrei ringraziare tutte quelle che hanno messo questa storia tra le preferite, le seguite e le ricordate. Sono felice che vi sia piaciuta, anche perché è stato scritto alle 3 di notte, e a me quando non ho sonno mi vengono le idee più strambe, e quindi ho detto “hoo, ma perché non scriviamo un po’” , quindi è stato scritto un po’ cosi, ma comunque sono felice che vi sia piaciuta.

Era passata ormai una settimana da quel bruttissimo giorno al giornale, il signor E.CULLEN mi aveva chiamata due giorni dopo dicendomi che potevo andare a lavorare il giorno dopo, e ora sono precisamente 4 giorni che lavoro qui,e ogni volta che entro in questo edificio è sempre più brutto, mi sento un emarginata, sono riuscita a fare amicizia solo con una ragazza, è molto carina, porta sempre i capelli alzati in una coda di cavallo, e come me ha gli occhiali, con l’unica differenza e che a lei non le rovinano la faccia come a me, si chiama Angela, ed è veramente simpatica, e a quanto pare come me anche lei ha difficoltà a fare amicizie, ovviamente siamo a L.A., dove devi essere bella,bionda con profondi occhi azzurri per piacere alla gente non brutta e con gli occhiali, ma cerchiamo sempre di non farci tanto caso.
Prima di andare in ufficio mi dirigo al bar vicino al giornale, a prendere la colazione a MR. Universo, o sia il “Signore Edward Cullen “ o meglio quello che mi tratta peggio di tutti, ma non perché mi guarda con cattiveria o disgusto, o perché mi critica o cose del genere,no,ma perché mi guarda sempre  con quella virgola di pietà,che a me fa stare peggio, ok, sono brutta ma non fatemelo pesare ancora di più, e poi anche io sono una ragazza umana, non sarò carina, ma che bisogno c’è di guardarmi come se fossi infetta da un virus? Ah chi li capisce è bravo.
Presa la colazione mi dirigo direttamente nell’ufficio del signor Edward Cullen, lui mi ha ripetuto più volte di chiamarlo semplicemente Edward,ma a me risulta difficile, è un mio superiore, e anche se ha solo quattro anni più di me, non cela faccio  a chiamarlo Edward, è più forte di me.
<< Buongiorno Signor Cullen, ecco la sua colazione >> lui mi guarda con un sorrisino di ringraziamento, ma con sempre quel pizzico di pietà, << Oh grazie Isabella, ma quante volte devo dirti di non darmi del lei, mi fai sentire molto più vecchio di quello che sono,…e non dire che lo fai perché sono un tuo superiore  >> mi dice con fare minaccioso, ma con un sorriso divertito <> scuote il capo << okok ho capito, ma cerca di abituarti ok, nessuno qui mi da del lei, qui è come se fossimo tutti amici, ma con dei doveri e delle responsabilità, ma credo che il lavoro sia meno pesante, è più piacevole >> il signor Edward con me non si rivolge come un capo si rivolge alla sua segretaria, lui in questa azienda tratta tutti come se fossero suoi amici, è divertente,solare,simpatico ed è anche un ottimo amico da quello che ho visto, e nel suo lavoro è geniale, il migliore <<   Isabella? Scusa potresti chiamare mio padre e dirgli se può raggiungermi in ufficio? Digli che devo parlargli di una cosa importante ok, grazie >> suo padre, colui che mi ha assunto in sua insaputa, che mi ha assunta perché sono brutta e cosi lui non può distrarsi a lavoro, facendomi sua sulla scrivania. All’inizio l’ho odiato, ma poi ho pensato che lui non lo ha fatto con cattiveria, e che oltre ad abbassare la mia autostima, mi ha dato uno dei migliori lavori che potevo chiedere. Mentre sto per uscire dal suo ufficio il signor Edward mi richiama << Ho, Isabella, ho visto che hai preso una colazione per un esercito, vuoi favorire? Va a finire che se mangio tutto poi ingrasso e mi dovrai portare sulla coscienza, e tu non vuoi questo per il tuo capo vero Isabella? >> disse assottigliando gli occhi cercando di essere minaccioso, ma a me scappa una sonora risata subito seguita da lui << haha, no, non voglio questo, ma io ho già  fatto colazione, quindi mi dispiace ma credo che un kiletto in più non le faccia male >> dissi per poi serrare le labbra per evitare di ristoppiare a ridere << oh grazie Isabella, questo mi costerà 1 ora e mezza di corsa, ti hanno mai detto che sei  molto gentile? Sai una cosa? Questa me la paghi e sai come? >> mi guardava minaccioso e con un sorriso sadico, io un po’ spaventata negai con il capo, e lui accentuando il suo sorriso disse << tu verrai con me a correre, haha farai 3 km di corsa con me hahaha e ora va donna, aspetto mio padre haha, a e se puoi di a Jacson che lo voglio nel mio ufficio il prima possibile >> io a quelle parole spalancai gli occhi, ma si era fumato qualcosa? Io cerco di essere gentile con lui comprandogli tre cornetti a cioccolato e un cappuccino, e lui mi ripaga con tre km di corsa? Ma dove sono andata a finire?
Mi diressi alla mia scrivania fuori dall’ufficio del signor Edward, e composi il numero del signor Cullen signor
<< pronto? >>
<< Signor Carlisle Cullen? Sono Isabella Swan la segretaria del signor Edward Cullen >>
<< hoo si buongiorno, mi dica pure >>
<< volevo solo dirle che il Signor Edward la aspetta nel suo ufficio, ha detto che deve parlarle di una cosa alquanto importante >>
<< certo, però gli dica se è possibile oggi pomeriggio verso le 13, perché prima non posso sono impegnato >>
<< certo se aspetta un secondo glielo dico….., signor Edward ho chiamato suo padre dice se può venire verso le 13 visto che prima non può perché impegnato >>
<< certo, ma gli dica che non faccia tardi perché alle 14 ho un appuntamento, grazie Isabella >>
<< di niente, è il mio lavoro…., signor Cullen ho appena informati il signor Edward, ha detto che per le 13 è perfetto ma di non far tardi perché alle 14 ha un appuntamento >>
<< certo, allora buona giornata Isabella >>
<< anche a lei >> e staccai.
Poi mi diressi all’ufficio del signor Jacson, bussai e quando senti << avanti >> aprì poco la porta, non entrando completamente << Signore, ha detto il Signor Edward che l’aspetta nel suo ufficio il prima possibile >> appena finii di parlare il signor Jacson sbiancò, forse il signor Edward lo avrebbe licenziato << certo un secondo e arrivo >> disse, io feci un cenno con il capo e uscii dell’ufficio.
Erano precisamente le 12 e 55 quando  il signor Cullen venne in ufficio, salutandomi e dandomi il permesso di andare a mangiare, io salutai il signor Cullen e informai il Signor Edward << signor Edward io vado a pranzare, vuole che prenoti qualcosa anche per lei? >> lui mi sorrise << no grazie, la colazione era abbondante se mangio ancora dovremmo correre più di 3 km haha >> il signor Edward, da quando quel Jacson era uscito dal suo ufficio è un po’ torvo,ma non me ne curai poi tanto ancora spaventata all’idea dei 3 km, salutai e andai a pranzare. Una volta uscita dall’edificio incominciai a respirare, mi sentivo meglio lontana da tutti quei sguardi cattivi. Dirigendomi al primo Take way che trovai mangiai una piccola pizzetta ripensando alla “fantastica” corsa di 3 km con il capo, oddio che mi aspettava ancora? Ma dove cavolo ero finita?



Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto, mi raccomando commentateeeeee ciaoooooo!!!!!

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***





Una volta finito di mangiare, mi diressi a piedi al Cullen N. Salita al trentaduesimo piano ( un po’ troppo alto per me che soffro di vertigini, e per fortuna non siamo all’ultimo piano cioè il settantottesimo ) mi diressi direttamente nell’ufficio del Signor Edward, bussai e quando mi diede il consenso per entrare aprii la porta, e quello che mi si presentò davanti agli occhi era un vero e proprio spettacolo, il signor Edward con la camicia fuori dai pantaloni i primi quattro bottoni aperti,che facevano vedere benissimamente i suoi pettorali, e le maniche arrotolate sugli avambracci, e per di più era tutto sudato, un vero e proprio spettacolo!! Lui accortosi del mio sguardo fa un sorriso compiaciuto, e io subito scuoto la testa cercando di guardarlo solo in faccia e di non far scendere il mio sguardo e dare maggiore soddisfazione a questo Dio greco<< ehm.. io volevo solo informarla che ero arrivata e volevo sapere se aveva bisogno di qualc-cosa >> lui sempre con il suo sorriso da schiaffi, si passo una mano tra i capelli, si avvicinò alla sua scrivania, e io non so il perché feci scendere il mio sguardo sul suo lato B, oddio ma da quando io faccio queste cose, è vero che questo è un'uomo dalla bellezza disumana, ma dai, un po' di conteglio, per il celo! << no grazie Isabella, non ho bisogno di niente, ah se vuoi puoi anche andare a casa, non c’è molto lavoro oggi >> disse, mentre io mi ero incantata a fissarlo negli occhi, << ohm…certo riordino alcune cose e poi vado a casa, arrivederci signor Cullen >> dissi velocemente per poi girarmi e a passo molto deciso usci dall’ufficio, e cercando di far rimanere i miei pensieri dentro quell' ufficio, ma prima che chiudessi la porta il signor Edward mi richiamò << HA, Isabella non si dimentichi che domani è sabato e  non si lavora, e che quindi  LEI verrà a CORRERE con me >> disse per poi serrare le labbra per evitare di scoppiare a ridere avendo visto la faccia che ho fatto << certo…ma ne è proprio sicuro che vuole che io venga con lei… >> non mi fece neanche finire di parlare che scoppiò a ridere << sisi Isabella lei domani verrà con me, si faccia trovare alle 8:30 fuori dall’edificio hahaah >> disse scuotendo la testa, certo lui scuoteva la testa << non si dimentichi che e colpa sua se domani verrà a correre con me, non doveva prendere tre cornetti al cioccolato per poi farmeli mangiare da solo , e poi credo che una buona corsa non le faccia male ahhaah a domani Isabella >> io feci segnio di "si" con il capo e mi chiusi la porta alle spalle, ma poi cosa voleva dire che una buona corsa non mi faceva male? L’unica cosa positiva di me era proprio il mio corpo lungo e snello! Però forse i miei abiti lo hanno coperto troppo da farmi sembrare molto più grassa di quello che sono.
Appena andai a casa mi buttai sotto la doccia,ero tutta sudata, "certo che oggi fa proprio caldo" pensai sotto il get dell'acqua tiepida, uscita dalla doccia mi misi il pigiama più leggero che avevo, cioè una semplice culottes nera con un top bianco, alzai i capelli in una coda di cavallo e tolsi l’apparecchio depositandolo nel suo cofanetto , andai dritta in cucina preparai una scodella di popcorn e accesi la tv, mi sedetti sul divano con la finestra aperta e il ventilatore che tirava un po’ di aria fresca, guardai un film, parlava di una ragazza carina, ma non troppo visto che si trascurava e di un ragazzo bello e popolare, all’inizio lui non l’aveva notata ma poi grazie ad una recita scolastica si innamorano, ma dopo le nozze dei due lei muore perché malata di leucemia, sarà la milionesima volta che vedevo quel film, ma ogni volta finivo sempre con il piangere a singhiozzi.
Finito il film, presi un libro e iniziai a leggerlo, e vero la mia vita è molto più che noiosa, ma non avendo amici il pomeriggio non so che fare, negli ultimi giorni lavoravo, ma ora non avendo niente da fare mi dedicai al mio hobby preferito,leggere, lessi il mio libro preferito “Crepuscolo”, parlava di un vampiro strafigho che si innamora di un umana, hoo adoro quel libro, tutte le volte che lo leggo mi mette di buon umore, ma leggendo, leggendo mi addormento.
TOC TOC ( N.D.A ovviamente i miei effetti sonori sono stupendi non c’è che dire )
 
Mi svegliai solo grazie ad un rumore, all’inizio credevo solo che era il rumore della mazza da baseball che tiravo in testa a Tanya la stupenda receptionist , ma poi si ripeteva e io caddi da sopra il divano con la testa sul libro e il piede sulla ciotola di metallo che una volta conteneva i popcorn, quando sentì ancora una volta quel rumore mi decisi ad alzarmi e ad andare a vedere chi era quel demente che disturbava  il mio sonno, misi gli occhiali e andai ad aprire, quando mi ritrovai un ragazza molto graziosa fuori dalla porta <<  E tu saresti…? >> lei con un sorriso a trentadue denti alzò la mano salutandomi << Ciaoo!! Io sono la tua nuova coinquilina >>.                                                                                                                ……………………………….
<< Ciaoo!! Io sono la tua nuova coinquilina >> io la guardai con un enorme punto interrogativo in faccia << s..scusa come? >> lei mi guardò accigliata << sono Alice, la tua nova coinquilina, come la signora Coop non ti ha detto niente? >> io un po’ perplessa aprì di più la porta facendole segno di entrare, e lei subito si accomodò sul divano trascinando con se quattro valigioni, un borsone e un beautycase dietro << no non sapevo niente >> lei con un sorriso mi fece segno di accomodarmi vicino a lei << ieri ho incontrato la signora Coop, ha detto che tu avevi bisogno di una coinquilina visto che l’affitto è un po’ alto e che qualche volta paghi in ritardo, e visto che io avevo bisogno di un appartamento mi ha offerto di dividere questo con te, ma stavi dormendo? Scusa non volevo disturbarti >> disse tutto così velocemente che dovetti concentrarmi per capire cosa aveva detto << si stavo dormendo,ma non preoccuparti, intanto vuoi qualcosa da mangiare o bere? >> lei mi guardò quasi adorante << oooh si ho assolutamente bisogno di bere un po’ d’acqua, ho camminato molto a piedi >>
Passarono tre ore da quando Alice bussò alla porta, in tanto le avevo mostrato la sua camera e il resto dell’appartamento, abbiamo parlato molto, lei mi ha detto che viene da Londra, che si era trasferita a New York tre anni fa, ma visto che la sua passione è la moda ha deciso di venire a L.A., io invece le ho raccontato della mia “ bella e felice “ vita che ho e che lavoro al Cullen News << Al Cullen News? Noo >> io non capendo le domandai << che c’è ? >> e lei scoppiò in una fragorosa risata << io…haha io sono la hahaha >> ancora più accigliata << tu sei la ? >> lei ancora ridendo << haha come è piccolo il mondo haha io sono la cugina di Edward Cullen, il capo in seconda dopo mio zio Carlisle non so se li conosci >> io spalancai gli occhi, avevo la cugina del mio capo come coinquilina? << cosa?? Si che lo conosco sono la sua segretaria >> dissi quasi urlando lei scoppiò ancora di più a ridere << e devo dire che tuo cugino è un infame >> dissi,lei a quelle parole si bloccò << come scusa? Ma se Eddino non fa male ad una mosca >> Eddino? << come lo hai chiamato? Eddino? >> dissi ridendo << si in famiglia cosi lo prendiamo in giro, haha pensa che al primo anno di college aveva cosi paura che usci di casa senza pantaloni haha >> disse ridendo, e io scoppiai a ridere con lei << comunque, ora mi dici che ti ha fatto di male? >> io sospirando gli dissi << beh…io sono stata gentile portandogli la colazione, gli ho portato tre cornetti al cioccolato e un cappuccino, ma poi ha detto che solo per lui era troppo e me lo ha offerto,io ho negato perché avevo già fatto colazione, e lui che fa? >> Alice mi guardava curiosa << che fa? Che fa? >> io assunsi una faccia assassina << mi dice che visto che io gli ho fatto fare una colazione troppo calorica domani andrà a correre per 3 km >> lei mi guardò stranita << e allora? Che ha fatto di male non capisco >>  io sospirai << ha detto che domani alle 8:30 devo farmi trovare fuori al Cullen N. perché visto che io gli ho fatto assumere troppe calorie dovo andare a fare i 3 km di corsa con lui >> Alice scoppiò a ridere << haha te lo sei meritato, noi della famiglia ci teniamo al nostro peso forma haah…aspetta >> io mi bloccai, guardandola cercando di capire cosa aveva << tu di solito come vai a lavoro? >> ci pensai un po’ poi risposi << beh…metto una gonna con delle ballerine, un dolce vita e poi indosso l’apparecchio perche lo devo tenere 15 ore e un cardigan >> lei a quelle parole mi guardò disgustata << scusa Bella, ma tu hai un fisico da paura e sei anche carina, perché ti trascuri cosi? >> a quella domanda non sapevo rispondere,forse perché credo che essendo brutta posso fare ben poco. Lei all’improvviso si illuminò, e io mi spaventai << IDEAAAAAA!!!!! >> oddio, questa ragazza mi spaventa << cioè? >> lei mi fece un sorriso a trenta due denti << Bella vieni con me >> e mi trascinò nella sua nuova camera, mi fece sedere vicino allo specchio e mi bendò << Alice! Ma che fai ? >> lei sghignazzò << non preoccuparti Bella lascia fare a me >> senti dei rumori strani, poi all’improvviso senti una cosa appiccicosa e calda sulla fronte << Alice che succede? Cos’è questa roba? >> lei non rispose, ma all’improvviso senti un leggero dolore << ODDIO Alice! Mi dici che stai combinando? >> lei rise << Bella sto facendo conoscere alle tue sopraciglia cera e pinzette >> e rise un po’ più forte di prima. All’improvviso mi fece alzare e mi giudò in un'altra stanza, mi fece sedere  su una superfice liscia e fredda, e capi che mi trovavo in bagno, poi mi senti bagnare le gambe << Alice ora che fai ? >> chiesi disperata << ora faccio conoscere alle tue gambe la lametta Bella >>. Dopo un tempo che a me sembrò infinito, Alice passò ai capelli, li stirò con la piastra, e dopo una mezzora mi fece andare  di nuovo in bagno, mi fece lavare la faccia visto che mi aveva messo una specie di maschera che non ricordo bene a cosa serva, e in finale mi mise di fronte allo specchio, e io quasi non mi riconoscevo, avevo le gambe lucide e lisce, non avevo più un cespuglio in mezzo alla fronte invece che le sopracciglia, i miei capelli erano lisci e luminosi e la mia faccia era morbida e lucida, wow potevo sembrare quasi carina, normale, hahaha questa Alice non era una ragazza era una maga  << hahhaahahah  wow Alice ma come hai fatto? Quasi non sembro io >> lei sfinita ma soddisfatta disse << è stato un lavoro lungo ma niente di impossibile, aspetta che ora ti preparo i vestiti per domani >> e usci dalla camera mentre io continuavo a guardarmi nello specchio. 




Vorrei ringrazziare chi ha messo questa storia tra le seguite: 



1 - 1717 [Contatta]
2 - alexa_cr81 [Contatta]
3 - amoriiina [Contatta]
4 - ampollina91 [Contatta]
5 - Angy Riddle Malfoy [Contatta]
6 - bellinaC [Contatta]
7 - Chofi97 [Contatta]
8 - Cullenuzza [Contatta]
9 - Fantasy_Mary88 [Contatta]
10 - Froggyv [Contatta]
11 - giova71 [Contatta]
12 - karman [Contatta]
13 - lucia78 [Contatta]
14 - maria concetta [Contatta]
15 - Meeeowwww [Contatta]
16 - nanerottola [Contatta]
17 - PrincessRory [Contatta]
18 - stars92 [Contatta]
19 - Tala [Contatta]
20 - Venerdi [Contatta]
 

e chi invece l'ha messa tra le preferite:

1 - lorybella [Contatta]
2 - Luna_Bella [Contatta]
3 - Meeeowwww [Contatta]
4 - nora82 [Contatta]
5 - Sasha_T [Contatta]
6 - Tappoluna98 [Contatta]
7 - Veronika Susan Cullen [Contatta]
 


GREAZIEEEEE!!!!!!!

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Capitolo 4
*** AVVISO! ***


AVVISO

Ciao ragazze, prima di tutto vorrei ringraziare tutte voi, per i commenti che lasciate che siano positivi o critici ( che io accetto volentieri ), questa è la prima vera storia che scrivo, oltre quella di San Valentino, che era una one shot, e quindi non una vera e propria storia, e ho capito che è molto difficile scriverne una, ci saranno errori e MOLTO spesso sbaglierò, ma come mi ha fatto notare Cri Cri
( ancora grazie! ) ho catapultato Ed&Bella in un ambiente di cui io conosco ben poco, se non per niente, quindi, farò alcune modifiche alla storia perché, solo quando ho  letto la critica di Cri ho capito che poi andando avanti con la storia non avrei fatto un buon lavoro, non conoscendo il campo, ho deciso di far cambiare lavoro ad Edward e Bella da avvocato e segretaria a indovinate un po’? Giornalista e segretaria, conoscendo un po’ meglio il campo credo che avrò meno difficoltà a finire la storia.  Comunque spero che anche con errori, e sbagli, la storia vi possa piacere. Ancora grazie a TUTTE alla prossima. Baci Baci!
 

 

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Capitolo 5
*** capitolo 4 ***












Quando mi stancai di stare vicino allo specchio ammirando la diversità del mio riflesso,( certo non sono diventata uno schianto ma sono sempre più normale di prima ) mi dirigo in camera mia dove trovo Alice che sistema sul letto degli shorts neri con due strisce bianche , un top -che a me sembra più un reggiseno- con sopra scritto in nero sport, e una felpa nera  a mezze maniche dell’adidas << scusa Alice non credi che quello –indico il topo/reggiseno- sia un po’ troppo striminzito ? >> lei sbuffa e si passa una mano nei capelli << Bella, domani TU uscirai con mio cugino, l’uomo che tutte le donne vorrebbero portare a letto ( N.D.A. io sono tra queste ovviamente ) e credimi non è troppo “striminzito”, è perfetto, Isabella devi mette un po’ più in mostra il fisico che hai, io ti invidio mol… >> non la lasciai finire che scoppiai a ridere, Alice invidiosa di me << che c’è? >> io scoppiai ancora più a ridere << Alice ma ti senti quando parli? Tu che invidi me? Alice tu sei bella ,magra, non hai gli occhiali o l’apparecchio, hai dei capelli stupendi non hai proprio niente da invidiare a me >> lei mise un tenero broncio << Bella anche tu sei bella, e poi l’apparecchio non è per sempre e per gli occhiali si può sempre porre rimedio, sei alta e hai un fisico da paura, Bella tu ti sottovaluti troppo >>

.…………………………………..
“” Mi trovo di fronte una casa, è una casa rossa, in legno, io molto lentamente mi avvicino alla porta, ma non so neanche io il perché, è come un istinto, molto lentamente avvicino la mano alla maniglia e sempre lentamente l’abbasso, non so il perché la sto aprendo, ma ho una strana,brutta, sensazione, come se aprissi questa porta mi accadrebbe qualcosa di brutto,orrendo. Ho appena aperto la porta, ma essa da sola si spalanca facendo un cigolio inquietante, poi non so il perché ma qualcosa mi spinge a guardarmi in dietro, e subito noto che è diventato tutto buio, ma non c’è ne la luna ne le stelle di Los  Angeles, mi rigiro davanti a me e come faccio un passo in avanti sento un ululato straziante, e a me vengono i brividi. Decido di entrare, e subito la porta si chiude facendo un tonfo quasi assordante, facendo tremare tutto compresa me, poi all'improvviso si accendono delle candele,e tutta la stanza è illuminata da candele bianche e rosse, e di nuovo sento quell'ululato.  All'improvviso d’avanti ai miei occhi appare una figura con una mantella nera con un cappuccio che le copre il volto ( N.D.A. tipo quella dei volturi ) e dietro di lei ne appaiono altre dieci, la prima,quella d’avanti a tutto, è l’unica che si toglie il cappuccio, e scopro che è Tanya, mi guarda intensamente, e io a quello sguardo rabbrividisco, poi scoppia in una risata malefica e mi indica con un dito “ ma guardatela huhahaha è orrenda ” “ è un mostro “ urlò un'altra figura più dietro “ è rivoltante “ “ fai schifo “ “ ma guardati con quale coraggio esci di casa? “ e tutti scoppiarono a ridere maleficamente, mentre io caddi a terra, piangendo e urlando “”
<< HAAAAAAAAA!!!!!  BASTA! VI PREGO BASTAA!!!! >>   spalancai gli occhi, e mi ritrovai nel mio letto  con le lacrime agli occhi e tutta sudata “ era solo un incubo” << oddio Bella che ti è successo, che hai sognato ? >> mi girai e vidi una Alice alquanto spaventata che aspettava la mia risposta << non so dove mi trovavo, era in mezzo ad un bosco credo, e cera una casa rossa in legno, io non so il perché mi avvicinai alla porta della casa, e l’aprì, poi mi girai indietro e vidi che si era fatta notte, e cera un lupo che ululava, sembrava disperato. Io entro in casa e la porta alle mie spalle si chiude da sola facendo un rumore assordante, poi la stanza si illumina grazie a delle candele e mi appare Tanya la receptionist che mi odia della Cullen C. e ridendo mi indica………. >> le spiegai tutto velocemente, la mia voce usciva straziata, e lei mi accarezzava i capelli  dandomi conforto << calma Bella, era solo un incubo, all’improvviso ti ho sentito urlare e mi sono spaventata, sono corsa in camera tua e ti ho vista piangere e ho avuto davvero paura,ma ora dai vieni andiamo a fare colazione  cosi ci calmiamo un po’ con una bella tazza di latte ci stai? >> e mi spinse fuori dal letto.
<< Allora, sei pronta per la corsetta di oggi? Cosa vuoi mangiare? >> giusto! La corsa con il signor Edward << oddio, me ne ero dimenticata, comunque no grazie non voglio mangiare niente non ho fame, ora mi vado a fare una doccia e poi mi preparo >> lei parve illuminarsi, e ho imparato a temere quello sguardo << quella faccia non mi piace >> lei mi sorrise a trentadue denti << appena hai finito di vestirti chiamami capito? >> le feci un gesto con la mano facendole capire che avevo capito.
Appena entrai nella doccia, il vapore dell’acqua calda mi invase, facendomi rilassare subito. Appena finii la doccia mi andai a vestire e chiamai Alice dicendole che ero vestita e che poteva entrare in camera << ook, ora siediti che ti preparo io >> avevo un po’ di paura, ma ho scoperto che Alice ci sa fare, mi aveva già trasformata ieri.
Seduta sulla sedia vicino accanto al mio specchio, sentii le mani di Alice che maneggiavano con in miei capelli, e capì che me li stava alzando , poi prese una matita nera e del mascara per finire l’opera. Mi alzai e andai vicino allo specchio per vedere che aveva fatto Alice, ma come mi misi d’avanti allo specchio mi stupii, avevo i capelli attaccati in una coda di cavallo davvero 
bella, Alice aveva preso dei capelli e li aveva gonfiati un po’ avanti, e i miei capelli mossi che scendevano sulle spalle erano stupendi, << Alice è stupendo ma non credi sia troppo, io andrò a correre i capelli si rovineranno e il trucco si scioglierà >> lei fece un sorrisino soddisfatto << davvero ti piace? Aa che bello, comunque non preoccuparti hai della lacca in testa e quindi non si rovineranno e la matita e il mascara sono water-proof e quindi non si scioglierà, sei perfetta Bella, Edward rimarrà a bocca aperta >> unì le mani a preghiera e alzò gli occhi al cielo sognante, io la guardai stranita ma lei fece un gesto con la mano facendomi capire di non pensarci, e io risposi con un alzata di spalle << ODDIO!  Sono le 8:09 e tardi Bella dai scendi >> io misi le mie scarpe da ginnastica che usavo per andare in palestra e misi la mia felpa a mezze maniche chiudendola fino al seno per evitare di far vedere la pancia, mi sento troppo esposta.Appena arrivata fuori al Cullen N, cerco il signor Edward ma non lo trovo così decido di aspettarlo seduta sulla panchina di fronte all’edificio. Passò solo qualche minuto prima di scorgere il signor Edward in tutalaltro ta ( che era stupendo ) che si guardava a destra e a manca, mi alzai capendo che mi stava cercando e mi avvicino, lui mi guarda di sfuggita,  e si rigira dall’altro lato, poi si ferma e molto lentamente si gira di nuovo verso di me, spalancando gli occhi << Signor Edward >> dissi con un sorrisino, a quanto pare non mi aveva riconosciuta << Isabella? >> disse con ancora gli occhi sbarrati, e io lo saluto alzando la mano << oddio non ti avevo riconosciuta >> disse squadrandomi dal basso verso l’alto per tre volte << addirittura >> lui scoppiò a ridere << wow Isabella non sembri neanche tu, non credevo fossi così magra, wow stai benissimo >> parlava con me ma continuava a guardare le mie gambe abbronzate, io mi morsi il labbro inferiore nascondendo un sorriso imbarazzato guardando verso il basso e spostando il peso su una sola gamba, e lui seguì quel movimento attentamente, wow, quindi e questo quello che si prova, è bello essere guardate, e questa volta non mi guardava con pietà,anzi << hum,hum >> mi schiarì la voce e lui tornò a guardarmi in faccia << hom…allora andiamo? Pronta per la corsa? >>. Disse passandosi la mano tra i capelli, io annuii << allora Isabella, crede di riuscire a starmi dietro per tutti e tre i km?  >>  io mettendo entrambe le mani nelle tasche e guardando verso il basso mi morsi il labbro inferiore << spero di si >> lui rise e mi spinse per una spalla << dai Isabelle, che la strada è lunga >> disse ancora ridendo.

 

 


Allora!!! Che ne pensate della tenuta di Bella per andare a correre? E la reazione di Eddino ?
Spero che il cap vi sia piaciuto alla prossima baci baci! 



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Capitolo 6
*** capitolo 5 ***





<< Dai Isabella manca poco, solo 20 minuti >> disse con l’affanno, era 1 ora e mezza che correvamo, ma lui non era ancora soddisfatto << ma non doveva smaltire… solo i tre cornetti? >> domandai << si, infatti, ci vuole mezzora a cornetto…quindi…altri 20 minuti….su che se siamo qua è colpa tua >> io mi fermai a riprendere fiato, “ dai Bella, tu sei nata nelle palestre, puoi fare di meglio fa vedere a questo pallone gonfiato di che pasta sei fatta “ tolsi gli occhiali e l’apparecchio posandoli in tasca, aprì la felpa, per prendere un pò d’aria in più e corsi più velocemente di Edward, non so come ma sono riuscita ad abolire il “ signor ”, e vero gli do ancora del lei, ma quello è difficile da eliminare, << hei Isabella aspetta, ma come fai…a correre così veloce? >> io risi << haha anni e anni di palestra, su Edward più veloce, le hanno mai detto che è lento ? >> lui sgranò gli occhi << e da dov’è uscito questo caratterino  ? che c’è hai messo gli artigli ora? >> io risi di gusto,era così facile stare con Edward << no haha solo l’acceleratore , susu più veloce haha >>.
<< oooook! Ora…..basta, ora sono veramente sfinito, ora tu mi offri la colazione visto che mi hai fatto correre più del dovuto >> disse mentre stavamo ancora correndo, lui era rimasto tutto il tempo dietro di me << okok, ora fermiamoci…anche io sono stanca >> e mi chinai con le mani sulle ginocchia cercando di riprendere aria, lui intanto mi raggiunse posizionandosi davanti a me con uno stano ghigno in faccia, io alzai lo sguardo e subito mi ritrovai tutta bagnata, << oddio ma che… >> e vidi Edward con una bottiglia d’acqua in mano che mi schizzava bagnandomi tutta, mi rimisi in posizione eretta, e lui si fermò ammirando il mio corpo non più nascosta dalla felpa, e per di più tutto bagnato,  lui serrò gli occhi e poi mi guardo in faccia ben soddisfatto << beh…almeno mi sono vendicato hahaha >> e scoppiò a ridere << TU RIDI? >> lui rise ancora più forte << si hahah >> io facendo la finta arrabbiata lo minacciai << non sai a cosa sei andato in contro >> e mi avvicinai a lui molto lentamente, sculettando un po’ cercando di essere sensuale, lui si fermò ammirando il mio corpo, io mi avvicinai ancora di più e velocemente gli tolsi la bottiglia d’acqua dalle mani, sempre molto velocemente faccio qualche passo indietro << haha, ora rido io “ signor “ Cullen, è meglio se inizia a correre il più velocemente possibile >> lui sgranò gli occhi << non oseresti >> io sorrisi sadica << scommettiamo? >> e gli buttai tutta l’acqua addosso mentre lui iniziava a correre << me la pagherai Isabelle fosse l’ultima cosa che faccio >> disse urlando divertito mentre correva, poi ad un certo punto gira intorno alla statua che c’è nel parco e me lo trovo dietro << ora non fai più la spiritosa >> disse cercando di prendere la bottiglia d’acqua, ma io scivolai e per evitare di cadere mi aggrappai alla sua maglia, ottenendo solo di farlo cadere con me, e soprattutto….. su di me, ci guardammo fissi negli occhi, wow certo che i suoi erano davvero belli, brillavano di luce propria, sembrava caramello fuso, stupendi, poi non so come ma il mio sguardo cadde sulle sue labbra, e mi venne la forte tentazione di assaggiarle, constatare se erano davvero così morbide come sembravano, senza accorgercene i nostri visi si avvicinarono , << ok, credo che ora siamo pari >> sussurrò quasi sulle mie labbra, ma all’improvviso il mio cellulare squillò, e lui scattò all’in piedi mettendosi una mano nei capelli,  lo faceva sempre quando era o nervoso o imbarazzato, io presi il cellulare dalla tasca degli shorts << Pronto? >> dissi con voce affannata
<< oddio, isabella, dimmi che sei affannata perché sta correndo e non per altro >> io spalancai gli occhi
<< oddio, Alice Cullen, ma ti ascolti quando parli, certo che sono… >>
<< hei calma, volevo solo accertarmene, comunquee, allora?? Come sta andando, ero così curiosa volevo sapere come andava, ma tu ne chiamavi ne tornavi e io stavo morendo dalla curiosità >> disse tutto così velocemente che dovetti prestare un po’ più di concentrazione per capire che aveva detto << Alice, ma perché devi parlare così velocemente? Comunque tutto bene sono ancora viva, non ti ho chiamato perché stavamo ancora correndo e… >> all’improvviso Edward mi chiamò, e io solo in quel momento mi ricordai che al telefono stava la CUGINA del ragazzo che mi stava per baciare, e cioè il mio capo  << Scusa Isabella ma stai a telefono con Alice? Alice Mary Cullen? >> io lentamente annuii << hem..si, precisamente…tua…cugina >>
<< Bella che succede? >>
<< niente, ma credo che tuo cugino stia avendo un infarto…Edward tutto bene? >> lui mi fece segno di passargli il telefono, e io glielo diedi
<< ALICE MARY CULLEN! Tu vieni a Los Angeles e non dici un cavolo a nessuno?........una sorpresa? Ma lo sai come tutti stavano in pensiero per te ? Jasper sta come un forsennato…..senti non dire niente folletto malefico parleremo poi da vicino ciao >> staccò, e poi mi guardò assottigliando gli occhi << ok, quindi Tu - e mi indica con il dito – dividi un appartamento con Mia cugina? >> io annuii solamente << eee perché non mi avresti detto niente? >> io scrollo le spalle << beh credevo che te lo avrebbe detto lei? >> domandai, sinceramente non lo sapevo neanche io il perché, lui assottigliò ancora di più gli occhi e cacciò quelle stupende labbra in fuori << okok, non lo so sinceramente, mi è passato di mente credo >> dico del tutto sincera, e lui sembra crederci << ok, wow, tu vivi con Alice >>  e scoppiò a ridere << che c’è? >> chiesi non capendo << tu vivi con Alice, patita per lo shopping e le feste, preparati a lunghe giornate nei centri commerciali haahha,ora capisco il cambiamento, è stata lei vero? >> io un po’ spaventata dalla descrizione di Edward annuii alla sua domanda << aspetta che intendi dire con “preparati a lunghe giornate nei centri commerciali “ ? >> chiesi davvero spaventata all’idea di stare lunghe giornate chiusa in un camerino << Alice è famosa per le sue gite nei centri commerciali, è capace di starci anche sei ore di fila, facendoti spendere un patrimonio hahahah >> ecco ora ero davvero spaventata.
Non rendendocene conto si erano fatte le 12:37 e a me venne un leggere languorino << Hei Isabell… >> << Bella >> corressi, era inutile che continuasse a chiamarmi Isabella << Bella? >> chiese accigliato << chiamami Bella, Isabella è troppo lungo e poi non mi piace tanto >> dissi, lui sorrise << mi piace Bella, comunque ti stavo dicendo, ormai è quasi orario di pranzo, che ne dici di andare da qualche parte a mangiare qualcosa? Mi è venuta fame >> io arrossii, oddio, a mangiare qualcosa con Edward…..aspetta, ma perché mi sto emozionando? << omh..certo, dove andiamo? >> chiesi mordendomi il labbro inferiore imbarazzata << McDonald’s? >> .
Giunti al Mc, ci sedemmo ad un tavolino, e un ragazzo venne a prendere le ordinazioni << cosa vi porto? >> leggemmo il piccolo menù, e notai che il ragazzo non m toglieva gli occhi di dosso e io sorrisi compiaciuta, era strano che tutti mi guardassero, ma mi piaceva, Edward accortosi di tutto richiamò l’attenzione su di se << hum,hum…bene io vorrei ordinare un Big Tasty Bacon con patatine e coca grazie >> io lo guardai accigliata << che c’è? >> e io scoppiai a ridere << TU mi hai fatto correre per ore perché TU povero ragazzo avevi mangiato una colazione da me presa troppo calorica, e ora te ne vieni con questo menù? Nono caro ora ordino io per tutti e due cosi poi vedi come correrai dopo….allora io prendo un insalata Nizzarda con una bottiglia di acqua naturale, mentre per il signore prendiamo una semplice insalata con un Mctoast e…si dai dell’acqua frizzante grazie >> il ragazzo mi diede un ultima occhiata dove io sorrisi ancora compiaciuta e Edward mi guardava quasi rabbioso, io mi accigliai << allora? >> lui corrugò la fronte << io volevo un Big Tasty Bacon con patatine e coca-cola >> disse lamentandosi come un bambino << e allora che senso ha avuto correre tre km scusa? >> lui alzò gli occhi al cielo, << era una scusa >> io alzai un sopraciglio non capendo cosa avesse detto << cosa era una scusa ? >> chiesi e lui fece uno strano sorriso, era storto, diciamo che sorrideva solo con il lato sinistro, era un sorriso sghembo << il fatto della corsa per smaltire i tre cornetti >> io lo guardai stranita << come? E allora perché abbiamo corso tre km scusa? >> lui accentuò il suo sorriso << per te >>.

                                        

Allorrrraaa!!!! vi piaceee???? Io spero proprio di si!!! Alla prossima baci baci!!                                  

                                                                                                                                                                                                                                               
                                                                                                                                                                                                                                               




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Capitolo 7
*** capitolo 6 ***







<< E allora che senso ha avuto correre tre km scusa? >> lui alzò gli occhi al cielo, << era una scusa >> io alzai un sopraciglio non capendo cosa avesse detto << cosa era una scusa ? >> chiesi e lui fece uno strano sorriso, era storto, diciamo che sorrideva solo con il lato sinistro, era un sorriso sghembo << il fatto della corsa per smaltire i tre cornetti >> io lo guardai stranita << come? E allora perché abbiamo corso tre km scusa? >> lui accentuò il suo sorriso << per te >> io aggrottai la fronte << per me? >> lui adesso un po’ imbarazzato sorrise ancora in quel modo –che io personalmente trovavo stupendo- e si grattava dietro la testa << si per te >> certo! Ora ho capito mi avrà visto grassa e avrà detto perché non facciamo l’azione buona della settimana << ho capito, mi hai vista con i miei soliti vestiti e credevi che ero grassa, e ti sei detto “facciamo la mia buona azione” vero? >> dissi triste guardando verso il basso << NO! No aspetta non dire cavolate… >> e io a quel punto scoppiai << cavolate? Non eri tu quella che appena saputo che ero la tua segretaria hai fatto una faccia terrorizzata dicendo che il tuo bel paparino mi aveva assunta solo per evitare che tu mi portassi a letto? Non sei tu quello che ogni volta che antro in ufficio mi guarda quasi con pietà? Certo, tu non sai quello che io provo ogni volta che una persona mi guarda come se avessi kili di cacca in faccia, tu non sai che si prova a essere assunti in un ufficio solo perché sei brutta e tuo figlio non corre il rischio di farsi le prossime scopate invece di scrivere un articolo…certo, credevo che a differenza degli altri tu fossi un po’ più umano, ma mi sono sbagliata >> dissi prendendo le mie cose e uscendo dal Mc. Appena uscita fuori chiamo un taxi alzando la mano, ma subito qualcuno me l’abbassa << aspetta….tu…tu hai capito male, è vero all’inizio mi sono comportato da stronzo, ma poi ho capito che sei simpatica e carina anche con i tuoi vestiti che ti fanno sembrare più grassa, ma ho anche capito che sei chiusa,hai paura di affrontare le persone e nascondi il tutto dietro la tua timidezza, io ti ho chiesto di venire con me oggi non perché sei “grassa”-cosa che da quello che vedo non sei- o perché ho detto facciamo la mia buona azione come hai detto tu, io lo fatto proprio per farti avere una comunicazione un po’ più aperta con me, per cercare di conoscerti e di farmi conoscere, di farti aprire, e poi io ho letto i tuoi articoli che scrivevi al college e sono davvero stupendi, sei aperta e certe volte fai anche dell’umorismo, ecco io ho solo cercato di far uscire quell’Isabella fuori, quella dei tuoi vecchi articoli >> disse tutto cosi velocemente che si dovette fermare e prendere aria << sei tu ora vorresti perdonare la mia stronzaggine, e verresti dentro con me a mangiare quell’insalata schifosa con quel toast che servirà a ben poco per la mia fame,mi faresti davvero felice >> disse con un sorriso a trentadue denti. Quindi ora, vediamo se abbiamo capito bene” io ho frainteso un suo gesto davvero carino, ha cercato di farmi capire che anche se4 è uno stronzo è un umano caritatevole ma che non prova pietà per me, che ha letto i miei vecchi articoli e gli sono PIACIUTI, -oddio i miei articoli sono piaciuti al capo del Cullen News- e che vorrebbe fa uscire fuori  la stessa me stessa di quando scrivo –cioè allegra spensierata che sembra non abbia problemi sociali- e che nonostante io abbia definito non “umano” il mio Capo, lui ha ancora intenzione di rimanere con me a mangiare uno stupido panino” WOW << ok, accetto, ma offrirai tu >> dico il tutto con un gran sorriso.
Appena ci hanno servito quello che avevamo ordinato Edward inizia con alcune domande,tipo “ perché hai scelto giornalismo”  “ti trovi bene al mio giornale”  oppure domande tipo << quanti animali domestici hai avuto? >> io un po’ imbarazzata risposi  << ho avuto due pesci rossi ma sono morti perché un giorno misi un intero barattolino di cibo per pesci nella vaschetta credendo che un pizzico di cibo non fosse abbastanza per due pesciolini e che morissero di fame, ma a finale li ho fatti morire io perché gliene ho messo troppo…e poi ho avuto una cagnolina ma dopo due settimane è scappata, ma ancora non so il perché e quindi ho rinunciato >> dissi sussurrando troppo imbarazzata per aver ucciso due poveri pesciolini e aver fatto scappare una cagnolina  << hahahaha oddio poverini, se io sarei stato un dei due pesci che tu avresti fatto morire, sarei sceso in terra come fantasma dandoti il tormento a farti avere un bel povero pesciolino roso sulla coscienza ahhaa >> io lo guardai con occhi sbarrati << cosa? Primo ero solo una bambina, e secondo credevo di fare del bene a quei poveri pesciolini, di sicuro non credevo che li avrei uccisi >> dissi cercando di discolparmi, che cavolo ne sapevo io che li avrei uccisi? << okok, altra domanda, attore attrice preferita? >> beh il mio attore preferito è senza dubbio lui << Robert Pattinson >>  lui mi guardò accigliato << che c’è? >> chiesi facendo la sua stessa faccia << Robert Pattinson? Dai ma lo hai visto? >> io corrugai la fronte perplessa << cos’hai contri Robbi? >> chiesi cercando di capire cosa poteva avere contro quell’angelo << Robbi? >> chiese ancora più accigliato di prima << si! Ma si può sapere co’ha che non ti va a genio? >> chiesi, ancora domandandomi che male gli potesse fare quel gran pezzo di << non mi piace, troppo montato, si crede chi sa chi >> io scoppiai a ridere << certo! 1 anche io sarei una montata di testa se sarei bella come lui-anche se non è montato come dici tu- e poi dai ma lo hai visto? È un figo che più fighi  non ne conosco, è bellissimo, con quei capelli sbarazzini di quello strano colore di capelli biondi rossicci, occhi verdi,mascella squadrata sguardo tentatore, corpo da urlo, e poi ha un sorriso che ti fa svenire >> dissi, poi soffermai gli occhi su Edward e…oddio! Sono identici, stessa mascella squadrata, stesso colore di capelli, stesso sorriso da far svenire, stesso sguardo tentatore…” O.MIO.DIO “ pensai, ma poi credo di averlo detto ad alta voce perché poi mi domandò << cos’è successo? >> e io subito pensai a un modo per fuggire da quella situazione << io…hem..no,niente e che ecco ho notato…si,no, cioè …..ok no, niente di importante davvero >> dissi sperando che il discorso finisse la, e credo che lo abbia capito perché subito si fa serio e mi guarda dritto negli occhi << ok Bella, ora posso fari una domanda,come dire..indiscreta credo >> io con un grosso punto interrogativo in faccia lo guardai negli occhi e con un cenno del capo gli feci segno che poteva continuare, prendendo una carota dall’insalata che avevo ordinato << beh, ecco…volevo chiederti il perché tu ti vesti in quel modo? Non per criticarti, per carità, ma ti fanno sfigurare, facendoti sembrare più cicciottella e dandoti qualche anno in più >> ecco, si vede proprio che questo è il cugino di Alice, stesse domande << sinceramente non so, ho sempre vestito cosi, da piccola, ma…tu perché lo vuoi sapere? >> che interesse può avere un uomo sul mio abbigliamento? Ecco la risposta << beh, perché non so se lo hai notato, ma hai un fisico da paurch…no ,cioè volevo dire, hai un bel fisico, sei molto magra e hai delle gambe….no,no non volevo dire quello scusami, hem come dire… senti in termini brevi hai un fisico da modella, perché ti nascondi dietro quei vestiti? >> io scoppiai a ridere << tranquillo, non mi offendo se mi dici che ho un fisico da “paura” o delle belle gambe hahaha, comunque te lo detto, non so perché continuo a nascondere l’unica nota positiva di me, ma forse lo faccio perché penso che se anche io mettessi in risalto il mio corpo sfigurerebbe con il mio “viso d’angelo” credo >> lui questa vola alzò gli occhi al cielo, quasi stanco << oddio, Bella, ma ti senti quando parli? Il tuo corpo sfigurerebbe con la tua faccia? Ma mi dici che ha la tua faccia che non va bene? io ora qui ti vedo con questo filo di trucco e i capelli acconciati in questo modo, e devo dire che sei davvero carina, io credo che se ti curassi un po’ saresti davvero bella >> io lo guardai quasi commossa, è la prima persona, soprattutto di sesso maschile che dice che io sono carina – a parte Alice ovviamente -, allora io timida e rossa in viso allungo una mano sul tavolo posandola sulla sua, e guardandolo negli occhi gli dico un “grazie” davvero sincero << di niente >> dice afferrando la mia mano e stringendola, io la strinsi di mia volta continuandolo a ringraziare << grazie davvero, sei la prima persona dopo quel folletto malefico che mi dice una cosa del genere, grazie >> lui mi sorrise sghembo e alzando una mano per chiamare il ragazzo delle ordinazioni per poi pagare, il tutto con ancora una mano ancorata alla mia, poi mi guardò ancora sorridente << che ne dici di venire con me in un posto? >> mi disse ancora con quel sorriso sghembo, e chi sono io per dirgli di no? Nessuno quindi accetto << dove andiamo? >> chiedo curiosa << non te lo dico >> disse ancora ridendo e stringendo la mia mano.

 
 

Allora!!! Vi piace? Che ne pensate? Se vi piace recensiteee!!!!!!!!!! Baciii!!!!! 

                                                                                                                                                                                                                                                Vorrei tanto ringraziare chi ha messo la mia storia tra le seguite:



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Capitolo 8
*** capitolo 7 ***


Ciaooo!!!!! lo so sono in ritardo ma non ho avuto ne tempo che fantasia,ma spero che questo capitolo vi piaccia baci!!! 








<< che ne dici di venire con me in un posto? >> mi disse ancora con quel sorriso sghembo, e chi sono io per dirgli di no? Nessuno quindi accetto << dove andiamo? >> chiedo curiosa << non te lo dico >> disse ancora ridendo e stringendo la mia mano.
Era ormai mezzora che io e Edward eravamo usciti dal Mc per dirigerci in un luogo a me sconosciuto, e durante tutta la durata del tragitto, non aveva smesso neanche un minuto di farmi domande su domande, e,sinceramente non riuscivo a capirne il motivo << hei Edward,ma come mai mi fai tutte queste domande?...non fraintendere, e che credo che la mia vita non sia tanto interessante… >> ed era vero,avevo una vita completamente noiosa e asociale, che,detta in parole povere era una gran bella vita di merda << non è vero sai? Su ogni domanda che ti faccio mi fai ridere, tipo come quella sui tuoi viaggi, hahaha se penso ancora alla scimmia cosi tanto affezionata a te da non volerti più lasciare…hahaha >> ma perché non tengo mai la mia boccaccia chiusa? Già sembravo un emerito idiota di mio, perché ridicolizzarmi ancora di più, raccontando della mia “bellissima” storiad’amore con la scimmia pazza, che appena mi vide mi saltò al collo senza più mollarmi, orrendo,di sicuro se mai andrò ancora una volta Madagascar non mi sarei più avvicinata ad un qualsiasi zoo. Ma ora la mia concentrazione su quanto odiassi lo zoo e le scimmia, venne momentaneamente distratta dalla fragorosa risata di Edward, certo che quando ride è davvero bellissimo, gli occhi gli si illuminano, e qual sorriso…basta Bella,ma che pensieri fai? Però poi non facendo apposta il mio sguardo cadde sulle sue labbra,e il ricordo di quella mattina riaffiorò in me, quanto avevo desiderato assaggiare quelle labbra….BASTA!!,ook, è ora di darci una calmata, che cavolo mi sta succedendo? Solo una volta ho fatto uno di questi strani pensieri, e mi sono ritrovata sul water del bagno del liceo a vomitare, e al solo ricordo di quel momento rabbrividii
 
Flashback
 
Era al liceo, dove io ovviamente ero tra il gruppo dei sfigati, tra cui Jackob Black, eravamo gli sfigati più sfigati del liceo, io sempre con i miei grandi occhiali e apparecchio, con larghi vestiti a fiori e con la faccia piena di brufoli orrendi, mentre Jackob era molto più alto di me, aveva una carnagione abbastanza scura, con lunghi capelli neri-quasi più lunghi dei miei- con qualche kilo in più e molto brufoloso anche lui.
Avevamo io 16 lui 17 anni, ed eravamo gli unici due  ragazzi,che non avevano mai baciato una persona, e cosi per toglierci il pensiero decidemmo di risolvere la cosa, io avrei baciato lui, e lui avrebbe baciato me, eravamo d’accordo, ma appena lui appoggiò le sue labbra sulle mie, mi sentì un po’ schifata, poi lui volle aggiungere la lingua, e io se volevo dare un bacio,lo dovevo fare nel vero senso della parola, cosi gli diedi l’accesso e appena la sua lingua venne a contatto con la mia,non ci vidi più e una forte nausea giunse in me, facendomi allontanare di scatto da lui e andando subito nel bagno al primo piano rigettando tutto quella che avevo mangiato l’ora prima
 
E posso dire che questo mi ha segnato a vita, e quindi, se mai un essere umano di sesso maschile avrebbe desiderato baciarmi, io ci avrei riflettuto due volte prima di acconsentire, ma certo, Edward non era Jackob, sono sicura che con lui avrebbe tutt’altro effetto, ma queste sono esperienze che ti segnano la vita << hei Bella tutto bene? >> ero cosi persa nei miei pensieri che mi dimenticai di essere con Edward << hu?...si,si tutto bene ero solo persa nei miei pensieri scusami >> dissi mortificata vistola mia momentanea assenza mentale << allora? Siamo arrivati? >> chiesi, visto che era da tanto ormai che camminavamo << ci manca poco >> disse con un sorriso << ma dove stiamo andando? Dai dimmelo >> ero curiosissima,volevo sapere dove stavamo andando << sei una ragazza curiosa vero? >> io arrossì un po’ << si,…se devo dire la verità, sono una ragazza molto curiosa >> beh come si dice, la curiosità è donna, e secondo me quando dio la distribuì, a me ne aveva dato un po’ più del dovuto.
Camminammo per un altro quarto d’ora dove io e Edward parlammo ancora molto, sembrava che il tempo con lui passasse molto più che velocemente, << scendiamo >> disse Edward, mostrandomi una piccola scalinata dove si arrivava direttamente in spiaggia, era quasi il crepuscolo, e la spiaggia era completamente vuota, mi fermai ad ammirarla ed era veramente uno spettacolo, quelle sfumature di colori donavano un tocco di magia, che sembrava quasi di essere in paradiso, era bellissimo, tutto quasi arancione, dove l’unico rumore erano i gabbiani in volo e lo schiantarsi delle onde sulla sabbia, era tutto molto rilassante, chiusi gli occhi, concentrandomi solo sui suoni di quel posto, mi trovavo in pace, tutti i miei problemi,paure, erano ormai fuori dalla mia mente in quel momento, mi sentivo in pace, ispirai una bella boccata d’aria e mi girai verso Edward che guardava il mare dinanzi a noi incantato << è bellissimo >> dissi, parlando più a me stessa che con lui, anche se poi non sapevo se mi stavo riferendo al posto da sogno, o a Edward che con quei giochi di colore, tra l’arancione l’azzurro e il rosso, gli donavano una bellezza quasi angelica, ma forse mi riferivo ad entrambi.
Rimasti ancora qualche minuto in silenzio ammirando quel posto magnifico, Edward mi prese per mano << andiamo, non era questo quello che volevo farti vedere >> disse, quasi emozionato, io lo segui senza emettere suono, passeggiando sulla spiaggia, con il mio bellissimo capo che in quel momento mi stava tenendo la mano, wow, ma come ci ero arrivata a questo punto? Mah, certo che la vita è strana.
Passeggiammo ancora per qualche minuto fino a che non ci trovammo due altissimi scogli che non ci permettevano di continuare << e ora? Non possiamo… >> << shhh aspetta >> disse, per poi lasciarmi la mano, lo vidi spostare una grossa pianta, e dinnanzi a noi apparve una stretta, apertura, non ero convinta che ci sarei entrata, e anche se io riuscissi, non riuscirei a vedere come potrebbe passa Edward << dai entriamo >> disse convinto, io ero ancora un po’ perplessa sul fatto << Edward, non pensi sia un po’ strettino… >> dissi accompagnando il tutto con un gesto della mano << non preoccuparti, dai entra >> io ancora un po’ dubbiosa, mi decisi a seguire quello che aveva detto Edward, “oddio, ora mi incastro, oddio “ pensai, poi presi un po’ di coraggio, e chiudendo gli occhi attraversai la stretta apertura. Avevo ancora gli occhi chiusi e un espressione un po’ impaurita, quando senti la mano di Edward posarsi sulla mia spalla << Bella, apri gli occhi >> e io li spalancai << oddio! Sono passata, sono ancora tutta inter… >> ma non riuscì a terminare la frase ammirando il posto dove mi trovavo, WOW, la spiaggia di prima era niente rispetto a questo, era un posto circondato da altissimi scogli, con una piccolissima spiaggia, che a dire il vero poteva anche sembrare una piscina un po’ più grande, con un paio di metri di sabbia, l’acqua era tutta arancione, che con i riflessi del Sole sembrava che ci fossero dei diamanti che galleggiavano , e poi al centro dell’acqua sorgeva una pianta acquatica, che con le sfumature del crepuscolo sembrava tutta nera, quel posto era un sogno << Wow Edward, è bellissimo, come hai scoperto questo posto? >> chiesi stupefatta da tanta bellezza << avevo 10 anni quando ho scoperto questo piccolo paradiso, stavo giocando con mio fratello a pallone quando lui lo lanciò troppo forte, e facendolo atterrare qui, lui ovviamente mandò me a cercarlo,  e vidi un piccolo spiraglio tra quelle lunghe piante, cosi decisi di vedere cosa fosse, e spostando le piante, scoprì questo posto, sono più di 20 anni che conosco questo posto, e ogni volta che ci vengo mi sento in pace, sembra quasi che i problemi spariscano al di là di questi scogli >> disse emozionato.
Ci fermammo ancora un po’ a parlare, e a contemplare quel posto quando Edward disse che si era fatto davvero tardi e che era ora di tornare a casa << aspetta adesso chiamo un taxi, avrai le gambe a pezzi >> disse sfoderando quel bellissimo sorriso sghembo << chi sa perché? >> dissi guardando in alto, ma con un sorriso divertito << haha scusa, lo ammetto, potevo trovare un attività meno stancante >> disse ancora sorridendo.
Appena il taxi fermò sotto il mio palazzo, feci per pagare la mia corsa, ma Edward mi bloccò la mano << hei, non ti permettere, tu non caccerai un soldo, me lo vedo io non preoccuparti >> disse, cordiale sorridendo << no, Edward, non posso far pagare tutto a te, già oggi mi hai offerto il pranzo e.. >> lui facendo il finto offeso, mi lanciò una finta occhiataccia << hei! Qui io sono l’uomo tocca a me pagare, e se ti permetti di tirare fuori anche solo un dollaro ti licenzio >> disse cercando di apparire serio, ma io scoppiai a ridere seguita a ruota da lui << dai, davvero, vai me lo vedo io >> disse, e io mi arresi << okok hai vinto. Comunque grazie sono stata davvero bene oggi, non trascorrevo una giornata cosi da…una vita, quindi grazie davvero >> dissi del tutto sincera, ero stata davvero bene con lui, sono riuscita ad aprirmi e a mostrarmi per come ero realmente << grazie a te, anche io sono stato davvero bene oggi >> disse sorridendo per poi lasciarmi un piccolo bacio sulla guancia, dove io rimasi piacevolmente di sasso, non me lo aspettavo, poi scuotendo la testa e tornando lucida, gli sorrisi uscendo dal taxi << bene allora arrivederci signor capo Edward, ci vediamo lunedì >> dissi scherzando sul nome << bene signorina segretaria Isabella, a lunedì >> disse per poi scoppiare a ridere, lo salutai con la mano dirigendomi vicino il portone quando Edward mi chiamò << ah Bella, salutami Alice, e dille che dopo la chiamo che deve spiegarmi un bel po’ di cose >> io feci segno affermativo col capo << certo non preoccuparti >> dissi salutandolo e entrando nel palazzo, wow che giornata, davvero stupenda .

 
 
 
 

AAAAllooooooorrrrrraaaaaaa???? Vi piace? Potabile? Leggibile? Orrendo? Fa schifo? Che ne pensate? E del posto dove l’ha portata Eddino che ve ne pare? Spero vi sia piaciuto alla prossima baciiiiiiii!!!!!!!!!





GRAZIE  a chi ha messo questa storia tra le segguite:


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E un grandissimo grazie a sarahmanga [Contatta]  per avermi aggiunta tra gli autori preferiti 
 
 
 

Alla prossima!!  

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Capitolo 9
*** capitolo 8 ***




POV EDWARD

 
 

Avevo appena salutato Isabella, “ Bella” come mi aveva detto che preferiva essere chiamata, certo che oggi è stata proprio un sorpresa, in quella settimana io avevo sempre creduto che lei fosse, non grassa, ma…in  carme, tipo una 46, e invece chi mi ero ritrovato? Una ragazza con un fisico da urlo, al solo vedere quelle gambe mi ero eccitato, e poi quando l’ho bagna, oddio, era stupenda, e poi senza occhiali e con un filo di trucco potrebbe essere davvero una bella ragazza. Certo, dal primo giorno che ha lavorato al Cullen N avevo capito che la sua non era solo timidezza, ma anche paura, paura di mostrarsi agli altri , è una ragazza che si sottovaluta troppo, e poi quando ho letto i suoi articolo, beh, li si che mi sono stupito per davvero, solo quando li ho letti ho capito che mio padre l’aveva assunta perché era brava, e non per impedirmi di portarmela a letto….Dio, se solo penso alla prima volta che l’ho vista, la si che ero stato un vero stronzo, con la Z maiuscola, dire ad alta voce che era una racchia e che mio padre l’aveva assunta solo per quello, non voglio immaginare come si sia sentita.
Ero ancora immerso nei miei pensieri, quando il tassista mi aveva avvisato che la mia corsa era finita, e che dovevo pagare anche la corsa di Bella. Finito di pagare, uscì dal taxi per dirigermi direttamente sotto la doccia di casa mia.
Una volta sotto la doccia, ritornai a pensare a quella giornata, certo che ero stato proprio bene, Bella era di una grande compagnia, e il mio intento di farla aprire almeno con me aveva funzionato, prima di tutto aveva abolito completamente il LEI e il SIGNOR, chiamandomi semplicemente Edward, hehe..credo che non se ne sia nemmeno accorta, e bastava che le facevi una domanda, iniziava a parlare, e ti raccontava di tutto, haha se solo ricordo quando mi aveva raccontato della scimmia innamorata, mi viene ancora da ridere, certo, me la immagino, lei con quei grossi occhiali e l’apparecchio e la scimmia ancorata al collo che non la vuole più lasciare, me lo aveva raccontato mentre stavamo andando nel mio posto segreto, non so perché l’avevo portata là, forse perché come me tempo prima, ogni volta che mi sentivo solo o abbandonato, me ne andavo là, e mi sembrava che il mondo intorno scomparisse, come se io e quella spiaggia fossimo un solo mondo, la pace e la tranquillità che si respira in quel posto è una cosa stupefacente, e credo che anche lei l’aveva sentita. Certo però che Bella senza occhiali e sotto la luce del crepuscolo era davvero bella, e devo dire che Alice non si smentisce mai…a proposito di Alice! La devo chiamare, devo sapere perché quel giorno era scappata come una ladra, lasciando un semplice bigliettino con su scritto “ Mi dispiace, ma devo andare, mi hanno chiamata per un lavoro urgente e non posso rimandare, dite a Jazz di non preoccuparsi tornerò quanto prima con affetto Alice :P “, e invece “Jazz” che era il suo ragazzo storico, stavano insieme dal primo anno di liceo, si era preoccupato, e anche tanto, come tutti del resto. Non persi altro tempo e chiamai Alice…
Uno squillo
Due squilli
Tre squilli
Quattro squilli
Cinque squill…<< Alice!!!!!! Si può sapere che fine avevi fatto? >> gridai con quasi tutto il fiato che avevo in corpo << hem…Edward sono Bella >> come? Bella….Bella? << come? Bella? Come mai hai risposto tu al telefono e non quella squilibrata di Alice? >> chiesi incredulo, Alice non faceva toccare a nessuno le sue cose << mi ha detto lei di-di rispondere, è in bagno a farsi una doccia…….Edward mi ha appena chiesto se la puoi chiamare tra 10 minuti >> ancora un po’ sorpreso la saluto dicendole che tra 10 minuti Alice deve rispondere immediatamente al telefono se non voleva che mi piombassi in casa sua. Nel frattempo decisi di avvisare solo Emmet, visto che era il fratello, e che come Jazz era davvero preoccupato << Emm, ciao sono Edward ma….. >> sentivo degli strani rumori e …….oddio << Emmet!! Abbandona subito la tua attività fisica, devo dirti una cosa importante, ah Emm, salutami Rose, e tanto che non la vedo >> oddio, ma come risponde al telefono nel pieno delle loro attività << Hei Ed, ero vicino ad uno degli orgasmi più grande che avessi mai avuto, quindi prega che sia davvero importan… >> non lo lasciai finire di parlare << Alice è tornata >> ed ecco la bomba << COME? >>  era appena scoppiata  <<  zitto Emm, non dire niente a Rose, non lo sa ancora nessuno >> volevo che prima di dire a tutti che quella scapestrata era tornata, parlasse con me e Emmet << tra poco la chiamo e ci mettiamo d’accordo per vederci tutti e tre e parlare ok? Ma tu sta zitto, non dire niente >> Emmet con un tono deciso mi disse che voleva vederla domani stesso, e che lei voleva a no, ci avrebbe detto la verità, andiamo chi è cosi stupido da lasciare tutti dicendo, anzi no scrivendo un bigliettino, doveva esserci qualcosa sotto, visto che non rispondeva neanche alle chiamate, un mese senza sapere che fine abbia fatto, se stava bene, niente.
Decisi di richiamare Alice, questa volta subito rispose << pronto? >> certo, pronto,come se non sapesse che ero io << Alice sai benissimo che sono io, ora mi vuoi dire perché cazzo quel giorno te ne sei andata nel bel mezzo della notte ? >> dissi con tono rabbioso << Ed calma, uno non sono scappata come una ladra, secondo non era nel bel mezzo della notte, erano le 5 e 30 del mattino, terzo se hai letto il biglietto sai bene perché me ne ero andata >> disse, come se mi stesse dicendo che quella mattina era andata a comprare il latte << Alice, io e Emmet vogliamo parlare da vicino, domani! >> dissi, facendole capire che domani ci avrebbe incontrato volente o nolente << okok, ora ti do l’indirizzo di casa mia…… >>.
Finito di parlare con Alice andai in cucina a prepararmi da mangiare, stavo morendo di fame, oggi Bella non solo mi aveva fatto correre il doppio, ma mi aveva fatto mangiare davvero poco, e per l’ennesima volta da quando avevo lasciato Bella sotto casa sua,mi ritrovavo a pensare alla bellissima giornata passata con lei.
“grurr..” ecco il bellissimo suono del mio pancino che sta aspettando dal vero cibo, e non un semplice toast, ma come cavolo ha fatto Bella a mangiare solo un insalata?.
Finito di cucinare un bel piatto di carne con patate e insalata, mi misi un po’ sul divano a vedere un film, quella sera trasmettevano “The ring” ho sempre adorato quel film, ricordo che lo andai a vedere al cinema con la mia ragazza, haha dovette andare in bagno a vomitare ( N.D.A. Un po’ come Mike Newton in New Moon ) mentre io ridevo a crepapelle, ah indimenticabile, il giorno dopo mi lasciò, le donne, chi le capisce è bravo.
Il mattino dopo mi ritrovai steso sul divano con la tv accesa << bene, mi sono addormentato sul diano..ahi che male >> perfetto,ora avevo un mal di schiena terribile, meglio andarsi a fare una bella doccia calda Sotto il getto d’acqua calda sentii tutti i muscoli tesi rilassarsi all’istante, adoravo quella sensazione, poi all’improvviso mi ricordai che verso le 11 dovevo trovarmi a casa di Alice, e che dovevo ancora avvertire Emmet.
Uscito dalla doccia, ancor prima di andarmi a vestire, chiamai Emmet visto che erano le 10 e 30, e lui secondo me stava ancora dormendo << Edward! È mai possibile che mi chiami sempre nei momenti peggiori? >> sorrisi tra me << Emm, ieri ho chiamato Alice, vestiti tra meno di un quarto dora devi stare sotto casa mia, ci sta aspettando. Sbrigati! >> e gli attaccai il telefono in faccia, mentre sceglievo un paio di jeans blu con una semplice camicia bianca a mezza manica.
Dlin Dlonn!
Questo deve essere Emmet, velocemente scendo al piano di sotto e vado ad aprire ad Emmet << Si può sapere perché non me lo hai detto ieri? Stavo per investire una vecchietta! >> urlò Emm, entrando e andandosi a sedere sul divano << scusa, ma poi finito di mangiare stavo vedendo un film e mi sono addormentato, ero molto stanco ieri >> sul viso di Emm si forma un sorriso malizioso << no Emm, non è quello che credi, e che ieri sono andato a correre con la mia segretaria e sono arrivato tardi >>  lui si accigliò << la tua segretaria racchia? Sei uscito con lei? >> io alzai gli occhi al celo << si Emm, ma ora andiamo ci sta aspettando, e indovina un po’? e la coinquilina della mia segretaria >> lui si bloccò dietro di me << e perché mai è andata a vivere con la tua segretaria? Non poteva tornare da mamma e papà? >> io sbuffai << Emm, pensaci, forse voleva solo la sua indipendenza >> era ovvio, ogni ragazza o ragazzo sogna una propria indipendenza << non so a me puzza un po’ e a te? >> annuii, anche a me puzza.
Il viaggio in auto fu abbastanza breve, erano qualche isolato più lontano da casa mia << eccoci >> dissi a Emmet, che era immerso nei suoi pensieri << andiamo >> disse, sembrava un soldato pronto ad andare in guerra, forte e deciso << Emm, calma è da Alice che stiamo andando, non in guerra >> dissi sbuffando.
Una volta che ci trovammo al 15° piano del palazzo di Isabella e Alice, io bussai la seconda porta a destra, come aveva detto Alice.
E fu proprio lei ad aprire << ODDIO!!! Me ne ero dimenticata >> e mentre lo disse, dietro di lei sbucò Bella, con un asciugamano,che la copriva dal seno fin sotto il sedere, lasciando tutte le gambe in bella vista, non aveva gli occhiali ed era bagnata dalla testa ai piedi, una visione << Ed, quella non è la segretaria vero? >> domandò Emmet << si Emm, è proprio lei >> eravamo rimasti entrambi bloccati all’ingresso << e…dimmi, la racchia che fine ha fatto? >> disse Emm che come me la stava squadrando dalla testa ai piedi << O mio dio! Che ci fate voi qua? Alice! Potevi dirmelo prima >> disse ad alta voce correndo via, wow quella non era l’Isabella che conosco io << scusa!! >> urlò Alice << bene ragazzi, entrate >> disse con un mega sorriso << mettetevi pure seduti >> io e Emm ci guardammo in torno << wow Alice complimenti che bella casa >> dissi girandomi a guardare la cucina << bella vero? L’ha arredata completamente Bella, non si direbbe da come si veste, ma a quanto pare ha gusto per i mobili almeno per quanto non ne ha per vestirsi >> disse amareggiata << Alice, stai ancora criticando il mio modo di vestire? Guarda che se continui cosi domani niente shopping >> disse puntandole un dito contro << nonono, non ti preoccupare stavo dicendo loro che hai avuto gusto nel arredare casa >> Bella alzò gli occhi al cielo. Ora era vestita, aveva un pantacollant nero con un top bianco sopra, che metteva in evidenza il suo bel fisico, aveva indossato gli occhiali e legato i capelli in una coda alta, però non indossava l’apparecchio, e vista cosi era davvero carina << oh, scusatemi…si…ecco,scusatemi  per prima ma Alice non mi aveva detto niente >> disse arrossendo << ah, non preoccuparti, non ci è dispiaciuto >> disse ridendo Emmet, e Bella se possibile divenne ancora più rossa << bene ragazzi,volete qualcosa ? io e Bella dovevamo ancora fare colazione quindi… >> io e Emm annuimmo << caffè, latte o succo? >> domandò ancora Alice, mentre isabella si sedette sullo sgabello vicino all’isola con una tazzina di caffè in mano << per me un pò di caffè va bene grazie >> Emmet fece segno positivo con il capo facendole capire che anche lui voleva del caffè << bene Alice, noi siamo venuti qui per una ragione, dicci perché sei scappata >> disse Emm deciso << oh scusate volete ch-che vi lasci da soli? >> disse Bella timida mordendosi il labbro inferiore << no, non è il caso Bella >> dissi io sorridendole, lei annui solamente.
<< ecco vi ricordate madame Gisèle ? mi aveva chiamata dicendomi che aveva un lavoro importante da fare con lei, e che se avessi voluto avere successo dovevo seguirla a New York, e che dovevo prendere il primo aereo per andare da lei, quindi non ho avuto tempo di avvertirvi >> disse come se fosse una cosa ovvia << e perché non hai mai chiamato e non rispondevi alle nostre ? >> dissi io << perché mi aveva tolto il cellulare, e non avevo tempo per chiamarvi da un altro telefono perché la mattina appena sveglia subito mi mettevo a lavoro per poi finire verso le due di notte >> ma io avevo un altro dubbio da risolvere << e perché non ci hai detto che eri tornata? >> lei sbuffò << vi avrei chiamato la sera, ma poi ieri pomeriggio ero troppo curiosa di come stava andando la vostra giornata >> disse guardando me e poi Bella con un sorriso << e tu mi hai scoperto, avevo intenzione di farvi una sorpresa >> ecco svelato dilemma.
Le ragazze ci invitarono per il pranzo, e ci mettemmo d’accordo che l’indomani avremmo organizzato una festa di bentornato a Alice a casa loro e che avremmo raccontato tutto loro. Passai un'altra bella giornata con Bella, e Emmet le divenne subito amico, infatti si scambiarono ogni tanto delle battute, era strano vedere Bella cosi aperta, ma dal quel momento decisi che avrei fatto di tutto per farla aprire completamente e far uscire la sue vera se stessa fuori, parola di Edward Cullen.
 

Alloraaa!!??? Piaciuta? E Bella quasi nuda davanti  a Ed? e Emmet vi è piaciuto? fatemi sapere che ne pensate alla prossima baciiiiiiiii!!!!!!





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Capitolo 10
*** capitolo 9 ***












Driiii driiiiii
Io prima o poi uccido quella sveglia, ho un sonno pazzesco, ma anche oggi mi devo alzare e devo andare a lavoro, un'altra cosa positiva? Alice aveva deciso di darmi alcuni suoi vestiti, che io facevo fatica ad indossare, uno la gonna era troppo corta, anche se carina, era grigia con quattro bottoni sul d’avanti, e una giacca nera a doppio petto molto scollata << No Alice, non posso andare vestita cosai >> Alice alzò gli occhi al cielo << ma perché? Sarai stupenda, e farai morire d’invidia a quelle oche che lavorano al Cullen N. daii!!! Fallo per me >> Alice era davanti a me con le mani a preghiera e il labbro in fuori tremolante, cercando di farmi cambiare idea << ahh, solo la gonna, la giacca è troppo scollata per me >> Alice saltò per tutta la camera << siii!! Grazie vedrai starai benissimo con questa >> e mi mise davanti agli occhi una camicetta bianca a maniche lunghe << Alice, ma qui fa un caldo da paura, come posso tenere quella camicia a maniche lunghe per tutto il giorno? >> chiesi, immaginando che mi avrebbe fatto sudare come un maiale << non preoccuparti so io come fare, ora vestiti >> presi il tutto dalle braccia di Alice e usci dalla sua camera, ma poi mi fermai pensando a una cosa << aspetta! Alice io non posso mettere queste scarpe sono altissime >> dissi urlando e dirigendo di nuovo in camera sua << ma che dici altissime? Bella è un tacco 10, è piccolissimo >> disse con ovvietà, ma io continuavo a vederlo alto << Alice, posso mettere un paio delle mie ballerine? >> chiesi disperata << no! Aspetta ho io quello che fa per te ! >> disse illuminandosi

 

<< ecco a te, ora va a vestirti >> e mi lancio letteralmente fuori dalla sua camera senza vedere ancora che scarpe mi aveva

 

 

dato, poi alzai la mano con il paio di scarpe per vedere com’erano e non mi spaventai come prima, erano un paio di ballerine nere con un tacco basso dietro, certo non ero abituata ad un rialzo, anche se di 5 centimetro o meno da terra, ma quanto può essere difficile?
…………………………………
Finito di vestirmi Alice mi portò –per non dire strattonò- in camera sua di tutta fretta << allora, non preoccuparti, non ti truccherò molto, farò esattamente la stessa cosa di sabato ok? >> disse prendendo una pochette rosa stracolma di trucco. Finito di mettermi la matita su tutto il contorno occhi mise del mascara e del lucidalabbra questa volta rosa sulle labbra << visto che non dovrai correre ma lavorare ho deciso di mettere uno un po’ più visibile >> disse per poi vedere la mia camicetta << aspetta >> e mi prese –ovviamente nella sua maniera “Delicata”- e mi fece alzare << cosa vuoi fare ora? >>  lei non mi rispose e sempre nella sua maniera “delicata” mi prese un braccio e poi mi tirò su le maniche della camicia fin sopra il gomito facendo la stessa cosa con l’altro braccio << cosi dovrebbe andare >> disse soddisfatta << adesso vai se no farai tardi >> disse, mi fermai davanti alla porta per mettermi le scarpe, e non era affatto facile come pensavo “ suvvia, è solo per il tuo scarso equilibrio, vedrai che ora andrà meglio “ mi dissi da sola. Salutai Alice e mi filai di corsa nell’ascensore rischiando quasi di cadere “ è solo perché stavi correndo, non era per le scarpe andiamo sono 5 cm ! “ mi dissi ancora per incoraggiarmi. Fuori dall’ascensore camminai a passo abbastanza lento, ma il mio piede si piega in un modo pauroso facendomi cadere bella stesa atterra << e ti pareva! >> dissi urlando, lo sapevo, dovevo mettere le mie ballerine! Mi rialzai e cercando di concentrarmi mi aggiustai gli occhiali e mi diressi fuori dal palazzo.
Ok ora devo solo trovare il coraggio di entrare e tutto finirà ,mi dissi, mordendomi il labbro inferiore e massacrare un boccolo dei miei capelli ora luminosi grazie a “ Santa Alice da AL “, la chiamo cosi dal quel fantastico sabato trascorso con il mio capo…Edward, non  so il perché ma ancora non riesco a togliermi dalla testa quelle labbra quasi baciate, e poi mi viene un infarto al solo pensiero che lui e suo cugino mi abbiano visto in accappatoio “oddio che figura che ho fatto” però se ho capito bene Emmet che era il fratello di Alice aveva apprezzato, e da quel momento che avevo deciso di mettere un po’ in mostra il mio corpo, Edward e il cameriere sabato, Emmet e sempre il mio capo ieri, ho capito che se ho delle qualità devo solo trovare il coraggio di metterle in mostra, ed è questo quello che mi manca ora, il coraggio di entrare e avere ancora una volta gli occhi cattivi di tutti addosso << Bella? Che ci fai ancora qui fuori ? >> mi girai e trovai Angela, la mia unica amica al Cullen N., l’unica che mi capiva << wow Bella, sta benissimo cosi, dimmi chi è che ti ha trasformato e pago oro per farmi trasformare anche io >> disse Angela con gli occhi di fuori, e da li mi venne un idea << senti Angy, che ne dici di venire con me in un posto dopo il lavoro? >> chiesi, sapendo che Alice sarebbe stata felice di avere una nuova barbie da laboratorio tra le mani << certo ma dove andiamo? >> chiese curiosa << oggi lo scoprirai, ma ora entriamo dai >> dissi trovando un briciolo di coraggio con Angela vicino.
Varcata la soglia dell’edificio, tutti gli occhi sono puntati su di noi, o per meglio dire…su di me, cerano gli uomini che mi guardavano le gambe, ragazze sorprese e chi mi guardava ancora con uno sguardo di sufficienza << haha guarda Bella hai tutti gli occhi addosso >> disse Angela guardandosi intorno << su saliamo prima che arrivi il capo >> dissi quasi correndo nell’ascensore per dirigermi nella mia postazione.
Appena seduta sulla mia sedia da segretaria, ordino un caffè e un cornetto per il capo, questa mattina non avevo proprio voglia di andare al bar a fare della strada a piedi con queste scarpe, meno cammino meglio è.
Sono giusto le 8:30 quando il signor Cullen arriva << signor Cullen buongiorno >> lo salutai cordiale, lui alzò gli occhi al cielo << Bella! Ancora con questo “signore”? da quello che ricordo sabato era riuscita ad abolire il “signor” e il “lei” >> disse rimproverandomi << è vero, ma ora è diverso >> dissi guardando verso il basso timida << e perché? >> chiese lui << beh…lei-tu sei il mio capo, e in ufficio e difficile darle-darti del tu, vedi? >> dissi rossa in viso << susu che non è difficile >> disse andando verso il suo ufficio << ah, Bella? Ringrazia Alice da parte mia- disse guardandomi le gambe- stai davvero bene oggi >> per poi scomparire dietro la porta.
Era quasi ora di pranzo quando Edward mi chiamò << hai bisogno? >> dissi entrando nel suo ufficio << si Bella, stavo giusto rileggendo i tuo vecchi articoli e >> disse poggiando ancora una volta gli occhi sui miei vecchi articoli << e? >> chiesi io curiosa << ho pensato di farti fare un lavoro >> disse posando i suoi occhi diritto nei miei << cosa? >> dissi quasi urlando incredula << si, proprio cosi, è un idea che stavamo pensando da un po’…ma dai vieni qui accomodati >> disse indicando le due sedie davanti alla sua scrivania << allora, ho analizzato un po’ te e la tua personalità, e i tuoi articoli e credo che tua sia la persona giusta >> disse avvicinandosi a me << per fare cosa? >> chiesi confusa dalle sue parole “me e la mia personalità “ << beh…è un idea che abbiamo avuto che far ingrandire il nostro giornale, vedi è una specie del tuo blog personale, dove ci saranno delle ragazze insicure o con qualche dubbio dove ti scriveranno delle e-mail e tu –che da quello che ho visto ti trasformi completamente quando scrivi- gli darai dei consigli, dicendo come la pensi e aiutando delle ragazze in difficoltà >> cosa!! No , non posso farlo << Senta- sguardo omicida- senti io-io non credo d-di essere adatta a questa cosa, i-io non so dare consigli a me stessa come p-posso darli ad altre ragazze? >> chiesi quasi isterica << certo che sei adatta, io ho fiducia in te, ce la farai >> mi disse con un sorriso e dandomi una pacca sulla spalla << ah e ovviamente avrai un aumento e sarai ancora la mia segretaria, diciamo che è un lavoro extra di 2 ore a settimana, che potrai gestire come vuoi adesso andiamo, ti offro il pranzo >> e mi afferrò il braccio portandolo sotto il suo.
Uscita dall’ascensore Edward teneva ancora il mio braccio ancorato al suo, e tutti quanti ci puntarono gli occhi addosso, e potei vedere perfettamente la faccia sbalordita e infastidita di Tania Denaly e solo per quello mi avvicinai ancora di più guardandola con un sorriso soddisfatto per poi chiedermi da dove avevo trovato  il coraggio, certo che da quando avevo iniziato a lavorare qui e da quando Alice si era trasferita a casa mia non mi riconoscevo più, ovviamente in meglio, mi trovavo più coraggiosa, aperta e grazie a “Santa Alice da AL” anche leggermente più carina.
<< allora, dove vuoi andare? Io sinceramente ho ancora voglia di quel panino che sabato non mi hai permesso di mangiare >> disse sorridendo sghembo << beh, non è colpa mia se tu prima vuoi correre per 3 km e poi mangiare un mega panino e rendere la corsa inutile >> dissi ancora chiedendomi come stavo facendo a parlare cosi normalmente a braccetto con il capo del Cullen News.
<< sai Bella, vedo che ti stai aprendo di più con me, stai riuscendo a darmi del tu, e mi sto chiedendo da quando siamo usciti da quell’ascensore cos’era col sorriso che hai rivolto alla “signorina” Denaly >> o mio dio, se ne era accorto, ma poi ,mi venne in mente quel “signorina” << “signorina”? >> chiesi interrogativa << beh,non dirmi che non sai le avventure che svolge la signorina Denaly nella nostra azienda ? >> io negai con il capo << beh, la nostra “signorina” è una di quelle che….hem…come dire, ok non riesce a tenerla nel suo tanga ecco >> disse ridendo, mentre io assunsi una faccia tipo OoO << comunque…ora ritorniamo a lei signorina Swan, cos’era quel sorriso >> diedi un altro morso al mio toast << beh…ecco quella è una di quelle persone che più mi irrita, mmi ha sempre guardata con una faccia schifata, e con la sua amica Irina mi ridevano dietro, quindi quando ho visto quella faccia infastidita, ho reagito d’istinto >> dissi guardando il mio toast all’improvviso interessante << hahahha wow, non me lo sarei mai aspettato da te haha davvero, e sai anche perché ti ha guardata in quel modo prima ? >> disse sempre sorridendo << no >> dissi << perché sono l’unico a cui non è riuscita a darla…hahahahahahahah >> io sbarrai gli occhi a quella affermazione, ma ancora non riuscivo a capire il motivo di quello sguardo << wow…ma lo stesso non ho capito perché mi ha fissata con quello sguardo >> dissi mentre lui si avvicinò un po’ a me << perché lei non l’ho sfiorata neanche con un dito, mentre tu era a braccetto con me >> disse ovvio, quindi…Tanya-non-riesco-a-tenerla-per-me era gelosa di me e il signor Edward  << wow, quindi se ho capito bene lei è gelosa di me? >> dissi, per poi scoppiare a ridere,hahahah lei ,Tanya miss bellezza 2013 gelosa di me? << perché ridi? >> chiese Edward << haha Tanya, la ragazza più bella del Cullen News gelosa di…me? Hahahaha >> Edward sembrava non aver ancora capito << e quindi? Scusa che c’è di male? Bella anche tu sei una bella ragazza, hai visto il cameriere? Non ti toglie gli occhi di dosso, e posso confermare che ha ragione stai davvero bene. A proposito, ho sentito bene ieri? Tu oggi andrai a fare shopping con mia cugina Alice ? >> chiese trattenendosi dallo scoppiare a ridere << ha insistito, in realtà mi ha ricattata >> dissi trattenendo un sorriso al ricordo << tipico, e come? >> da quello che avevo capito è una cosa che fa spesso, aiuto! << ha detto che o vado con lei a fare shopping, ho mi brucerà tutto l’armadio >> Edward scoppiò a ridere << credimi lo farà lo stesso, senti posso venire con voi? Devo parlare con Alice >> giornata di shopping con il mio capo, ho deo, questa non è la vita reale << c-c-certo, ci sarà anche Angela, credo che Alice ne sarà felice >> dissi pensando alla mia amica << bene vi accompagno io a casa allora ma ora andiamo >>.
Pagato il conto, ci dirigiamo a piedi al giornale, ma appena fori Edward mi ferma << aspetta, dammi la mano >> io lo guardai accigliata, che voleva fare << fidati >> disse sorridendo sghembo e prendendo la mia mano nella sua, e appena dentro tutti ci fissarono, soprattutto le donne, molto infastidite, ma una di loro spiccava…TANYA, mi fissava con occhi di fuoco, alternando me e le nostre mani, ma il suo sguardo si accese ancora di più quando Edward mi sussurrò all’orecchio << l’hai vista? Ora è lei che invidia te, su forza sorridi >> e io mi aprii in un grande sorriso a 32 denti, e guardandola vittoriosa dirigendoci al nostro lavoro.
<< Angela sei pronta? >> avevamo appena finito di lavorare << si ma mi dici dove andiamo? >> io le sorrisi << non te lo dico, ma ti dirò chi ci accompagna >> e appena vidi Edward uscire dal suo ufficio presi Angela per il braccio avvicinandoci a lui << siete pronte? >> disse lui guardando me << si >> Angela sbarrò gli occhi << Bella che sta succedendo? >> io mi aprii in un grosso sorriso << ti ricorsi che mi hai detto questa mattina ? >> lei annuì << ecco ti porto da “Santa Alice da LA” >> dissi soddisfatta mentre Angela mi guardò accigliata e Edward scoppiò a ridere, e lei poi ricordandosi di lui lo guardò aggrottando le sopraciglia << e che centra il signor Cullen? >> chiese ancora confusa << lo scoprirai >> e entrammo in ascensore.
<< AHHHHHHH!!!! SII Edward verrà con noii!!!! Ci porterai le buste ahhahaha >> io guardai Edward dispiaciuta << non hai paura? >> gli chiesi io << un po’, ma ci sono abituato >> io gli diedi una pacca sulla spalla << ah Bella, me ne ero dimenticata, con noi verrà anche Rosalie, la fidanzata di Emmet, e mentre io penserò a te, lei penserà a Angela >> quest’ultima era emozionata, appena le avevo raccontato tutto, lei ha iniziato a saltellare per tutta la stanza ringraziando me e Alice << hoo, grazie Alice, non vedo l’ ora >> disse entusiasta Angy quando poi sentimmo bussare alla porta, andai ad aprire e mi ritrovai una Dea, lunghi capelli biondi e ondulati le cadevano sulle spalle, bellissimi occhi ghiaccio, lunga e magra, era stupenda << tu devi essere Bella, ciao io sono Rosalie, pronta per lo shopping? >>.
 
 
  
Allora??? Vi è piaciuto? Avete visto le novità? Bella sta mano mano riuscendo ad aprirsi e prendere coraggio e ha avuto una promozione, e la nostra bellissima Rose è entrata in scena! Che succederà nel prossimo capitolo? Lo scoprirete presto XOXO AliceRose.
 
Ringrazio chi ha messo la storia nelle preferite seguite e ricordate, chi commenta e anche chi legge soltanto, e vorrei ringraziare anche  
  sarahmanga    per avermi aggiunta tra i suoi autori preferiti, bacii!!!.  

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Capitolo 11
*** AVVISO AVVISETTO!! ***


                                                 AVVISO!! :)

 

                                                          


 

Ciao ragazze!!! Volevo solo dirvi che per mancanza di tempo non posso aggiornare la storia prima di pasqua. Inizierò di nuovo ad aggiornarla mercoledì massimo venerdì prossimo.
Alla prossimaa!!! XOXO AliceRos. :D
 

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Capitolo 12
*** capitolo 10 ***







finite le presentazioni con Rosalie,la fidanzata di Emmett, decidemmo- o per meglio dire “decisero” – di chiamare anche lui, perché a quanto pare “solo Eddyno non c’è la può fare da solo a portare le nostre buste “ come aveva  detto la stessa Rosalie, e questo mi spaventava parecchio, quanto tempo e quanti magazzini, e soprattutto quanto avrei dovuto spendere per quei vestiti?.

Per andare al centro commerciale decidemmo di prendere la Volvo xc60 (N.D.A. Che non so se sapete ma sta ben 36.600€ :_(   ) di Edward,visto che era la più grande e ci sarebbero entrate più buste, altro segno dello shopping sfrenato che avremmo fatto…avevo i brividi.

<< vaii!! Andiamo a fare shopping!! >> urlò Alice tutta elettrizzata in macchina dimenando le braccia << B vedrai, sarai stupenda >> mi dice Rosalie accarezzandomi una spalla << grazie >> dissi sorridendole, dovevo ammettere che ero un po’ nervosa, io non avevo mai deciso di fare un cambiamento totale di me, e non ero ancora pronta al 100%, non era facile, non era cambiare solo il mio aspetto, era cambiare me, farmi aprire con le persone, non essere più timida, riuscire a parlare con le persone, mostrare il mio corpo….mostrare me. Ma era ora di cambiare, di rivoluzionarmi, di far vedere a quelle persone che anche io posso essere come loro, dovevo imparare a difendermi e farmi valere, e anche se non ero del tutto pronta, con l’aiuto di queste strambe persone,piombate cosi, all’improvviso nella mia vita,ci sarei riuscita!.

Arrivate al centro commerciale, che era davvero enorme, Alice si piomba subito all’interno << forza!! Non vedo l’ora di iniziare! >> disse pimpante << arriviamo >> disse Rosalie sorridendole << ma non dovremmo aspettare Emmy?? >> disse Rosalie mostrando il labbro tremolante << NO! Emm come al solito è in ritardo, ma inizieremo senza di lui, non abbiamo tempo da perdere >> disse Alice autoritaria << daii >> cercò di convincerla Rosalie facendo gli occhi lucidi 

<< NO >>

<< SI >>

<< NO >> 

<< SI >> 

<< hei! Cosa sta succedendo qui? >> disse una voce a me conosciuta, ci giriamo tutti verso la voce, e vedemmo Rosalie saltare addosso a Emmett <> la salutò lui dandole un bacio a stampo, erano davvero una bella coppia << che è successo? Perché discutevate? >> chiese Emmett curioso << Alice non ti voleva aspettare >> disse con fare da bambina Rosalie indicando Alice << non è colpa mia se lui è sempre in ritardo! Adesso entriamo, forza Bella, vieni con me! >> mi disse Alice ritrovando quel suo sorriso che la distingueva << su Angela tu vieni con me >> disse Rosalie ad Angela, che come me, fino a quel momento era stata in silenzio << dai, iniziamo lo shopping! >> disse sorridendo Emmett, incoraggiandoci ad entrare.

Entrare nel primo magazzino Alice si trasformò, sembra quasi posseduta, va avanti e indietro, e ogni volta che la vedevamo comparire davanti a noi aveva sempre più vestiti in mano << che ti avevo detto? Alice fa paura quando si tratta di shopping >> mi disse Edward all’orecchio, e io rabbrividii, per due motivi, primo, Edward si era avvicinato moltissimo al mio viso soffiandomi quelle parole all’orecchio, secondo…Alice mi stava spaventando davvero tanto. Guardai Edward come per cercare aiuto, ma lui dispiaciuto fece segno di diniego con il capo mimano un “mi dispiace” tra le labbra.Quando Alice mi portò i miei vestiti da provare,mi spaventai ancora di più, erano tantissimi, e per curiosità vidi il cartellino di uno di quei abbiti, e vi lessi 150$, e io strabuzzai gli occhi, presi altri due cartellini 200$, 135$ << Alice! Ma hai visto i prezzi di questi vestiti? Io non posso permettermeli >> dissi quasi isterica ad Alice molto tranquilla << ah, giusto dimenticavo, Bella visto che sei la mia assistente tu hai diritto ad una carta di credito con ben 7.000$ per le tue spese personali oltre al tuo stipendio, diciamo che è una specie di promozione per quel blog >> disse Edward sorridendomi. Wow avevo 7.000$ da spendere per me oltre il mio stipendio regolare! Wow << perfetto, quindi ora puoi permetterti questi vestiti, forza provali >> con un po’ di buon umore in più grazie alla scoperta dei soldi che avevo andai in camerino a provare i primi vestiti, Alice aveva scelto di tutto è di più, vestiti lunghi, corti,di tutti i colori e fantasie,ed erano uno più bello dell’altro, ma non me li vedevo addosso, erano vestiti a qui non ero abituata, diversi dai miei vecchi vestiti, diversi da me.

Provato un infinità di vestiti Alice scelse un ultimo vestito da farmi provare, ma anche il più 

diverso da me di tutti, aveva una gonna molto corta con una camicetta bianca molto scollata, visto cosi sembravano due pezzi divisi anziché un solo vestito, ed era stupendo, ma decisamente 


non faceva per me << Alice io non esco con questo vestito addosso, è troppo corto e scollato >> dissi disperata, era da ben 5 minuti che discutevamo, e io non mi azzardavo a mettere piede fuori << Giusto! Alice ha ragione non può uscire di li… >> disse Rosalie, poi fece una breve pausa << senza queste!! >> disse allegra, facendo passare le scarpe, o per meglio dire “trampoli” da sotto lo spazio che lasciava la porta del camerino << ma sei pazza!! Io non duro neanche un minuto con quei cosi >> dissi isterica questa volta, erano dei semplici decolté neri, ma con un tacco altissimo, dove io sarei caduta solo per metterli al piede << dai esci Bella, solo per farci vedere come stai >> disse Angela comprensiva, allora presi un po’ di coraggio, e prendendo un lungo respiro mi decido ad uscire.

Uscita dal camerino vidi tutti con la bocca aperta << wow Bella! Che gambe >> disse Rosalie incredula << B-B-Bella stai benissimo >> mi disse Edward balbettando e io arrossi di colpo << wow Bellina se non fossi fid… >> Emmett non fini di parlare che gli arrivarono due pugni in testa, uno da Rosalie e uno da Edward, e io arrossi ancora di più se era possibile << Bella stai davvero benissimo, sei stupenda,lo dovresti comprare >> disse Alice…seria? << ma, non saprei neanche dove metterlo >> dissi << ad un appuntamento >> dissero Alice e Rosalie in coro avvicinandosi a Edward impegnato a scrivere un msm << cosa? Un appuntamento? Io? >> dissi cercando di non riderle in faccia << si, tu Bella, non capisco perché ti devi sottovalutare tanto ma hai visto come sei bella con questo vestito? >> disse Alice << verissimo Bella, stai benissimo e non devi sottovalutarti cosi >> disse Edward di nuovo concentrato su di noi << guarda >> disse Alice mettendomi davanti allo specchio, e togliendomi gli occhiali, e quella che vidi non ero io, era una bellissima ragazza, magra, von un bellissimo fisico, occhi color cioccolato, mi somigliava, ma lei era più bella, mi avvicinai ancora di più allo specchio, e la ragazza di fronte a me fece lo stesso, “ sono io, quella ragazza sono io “ pensai, poi sul viso della ragazza, sul mio viso vidi delle lacrime, stavo piangendo, questa era la prova, il mio cambiamento stava avendo inizio, mi stavo trasformando, finalmente riuscivo a vedermi con occhi diversi, e in quel momento, in quel preciso momento, tutto, si ferma, si ferma Alice che continua a chiedermi perché piango, Edward che cerca di calmarmi accarezzandomi le braccia, Emmett Rosalie e Angela preoccupati perché non sanno che sta succedendo, si fermano le critiche, quelle persone che mi definivano un mostro, orrenda, tutto si ferma qui, a quella ragazza di fronte allo specchio con le guancie rigate di lacrime. Mi svegliai dal mio trans momentaneo quando Edward preoccupato mi scuote chiamandomi preoccupato << Bella, Bella rispondimi >> disse, e io mi fiondai tra le sue braccia, singhiozzando << shh,shh va tutto bene >> disse lui abbracciandomi stretta e accarezzandomi la schiena << che è successo? >> mi chiese Alice davvero preoccupata, io sciolsi l’abbraccio di Edward e tornai davanti allo specchio << sono pronta Alice, questa volta sono davvero pronta, voglio cambiare, voglio essere più forte, mostrare a tutti la ragazza che ora si riflette nello specchio, si >> dissi girandomi verso tutti sorridendo << sono pronta adesso >> e vidi tutte e tre le ragazze con le lacrime agli occhi, e Edward e Emmett che mi sorridevano dolci, poi all’improvviso vengo assalita da 3 paia di braccia, quelle di Alice,Rosalie e Angela.

Finito con il mio shopping iniziammo con Angela, anche lei come me prova vestiti a non finire, e ho scoperto che anche lei, come me tendeva a nascondersi dietro a vestiti che la facevano sembrare più grassa, invece era slanciata, e aveva un fisico da modella.

Completata la sezione vestiti Alice e Rosali decidono di andare a vedere l’intimo, e io prego i ragazzi di restare fuori ad aspettarci, e dopo un po’ di lamenti da parte dei due riusciamo ad entrare senza di loro.

 

 

POV ED

 

Io ed Emmett stiamo da soli 10 minuti fuori dal magazzino di Victoria’s Secret, che già ci sembra una vita << hei Ed che ne dici se entriamo? Diamo solo un occhiatina…ti prego!! >>  disse Emmett mostrando il labbro tremolante, ma non aveva bisogno di convincermi, avrei accettato anche con un solo “entriamo”, ero troppo curioso di vedere Bella con l’intimo addosso, quindi mi girai e con fare serio dissi << entriamo >> e vidi Emmett aprirsi in un grande sorriso.

Entrati dentro, subito ci nascondiamo come due ladri dietro gli scaffali, cercando di non farci vedere dalle ragazze, ma a quanto pare non eravamo riusciti a passare inosservati davanti alle altre donne che ingombravano il negozio, e Emmett con un sorriso a 32 denti saluta con la mano mentre io mi schiaccio 5 dita sulla fronte pensando che Emm non crescerà mai << se hai finito possiamo andare >> dissi ad Emmett che ancora salutava  << ma come sei maleducato >> disse Emmett dandomi una pacca sulla spalla << andiamo >> gli dico trasportandolo dietro un altro scaffale dove vediamo meglio le ragazze << B guarda questo >> disse Rose mostrandole un completino rosso davvero niente male << è stupendo ma non è troppo… >> disse Bella un po’ indecisa, e in effetti la capivo, era davvero audace come completino, brasiliana e reggiseno rosso in raso con contorni merlettati neri, mmm le sarebbe stato di incanto con quelle gambe che si ritrova, ricordo ancora quando andammo a correre e lei mi mostrò quel ventre piatto e quelle bellissime gambe lunghe e snelle, oddio ma che sto pensando, è Isabella Swan per la miseria. Finito con i miei discorsi mentali, aspettammo ancora 15 minuti prima che le ragazze si decidessero ad andare nei camerini, mentre noi ci nascondemmo tre camerini prima del loro, per poterle vedere senza farci scoprire, e il primo che Bella provò fu proprio il rosso in raso che tanto mi piaceva, e devo dire che vederla in carne e ossa con quel completino addosso è meglio che immaginarla << wow, certo che Bella ha proprio un corpo da paura >> disse Emmett attento ad esaminare Bella con quel coso che la lasciava mezza nuda << ti devo ricordare che tu hai la ragazza? >> dissi irritato ad Emmett che non le toglieva gli occhi di dosso << hei hei calma, non ti scaldare…. Anche se devo dire che dopo la trasformazione ti ci vedrei bene con Bella sai >> disse sghignazzando quello stupido di Emmett, era vero, Isabella stava diventando davvero una bella ragazza, ma io e Bella insieme? E vero mi trovo bene in sua compagnia, se si apre è davvero una ragazza stupenda, e poi ha quei occhi cosi profondi e quelle labbra quasi baciate che sono un sogno, ma non credo che io e Bella…

Quando le ragazze andarono a pagare noi corremmo subito fuori per evitare che ci scoprissero, e solo due minuti dopo le vediamo uscire contente con un sacco di buste in mano, mentre ci guardano curiose << hei, perché siete tutti sudati? Avete corso? >> disse Alice sospettosa, era vero eravamo un po’ sudati visto che il negozio era davvero grande, poi la paura che ci scoprissero ha contribuito a farci sudare, ma ora il problema era….che cazzo di scusa ci inventiamo adesso? << beh…si abbiamo corso, hehe eravamo andati a prenderci un caffè al bar di fronte e quando abbiamo visto che stavate pagando siamo corsi qui hehehe >> dissi grattandomi la testa, segno del mio nervosismo << sarà >> disse Alice non tanto convinta << allora? Che avete preso? >> disse Emmett cercando di cambiare discorso << niente che tu vedrai mai >> disse Rosalie sghignazzando << allora ragazze, abbiamo finito, ci manca soltanto un passo >> disse Alice elettrizzata << cioè >> dicemmo tutti in coro tranne Rose che già sapeva la nostra destinazione << Valentino!! >>.

 

POV BEL

 

 << allora ragazze, abbiamo finito, ci manca soltanto un passo >> disse Alice elettrizzata << cioè >> dicemmo tutti in coro tranne Rosalie che già sapeva la nostra destinazione << Valentino !!>> urlò battendo le mani << e chi è >> disse Edward confuso << lo vedrete >>.

<< eccoci qui, ciao Valentino!!! >> urlò Alice ad un uomo con i capelli biondi tirati in dietro vestito di bianco con una sciarpa rosa << Alice! Che bello vederti >> disse dando due finti baci ad Alice << ciao splendore >> disse poi a Rosalie dando anche a lei due baci << siete stupende >> disse lui << V, ti abbiamo portato due masse di capelli che solo tu puoi salvare >> disse Rosalie con sguardo adorante, seguita da Alice che con lo stesso sguardo annuiva rigorosamente << sono loro >> disse lui esaminando prima i capelli di Angela e poi i miei << non sono proprio male, possono essere salvati >> disse convinto << andiamo fanciulle >> e prendendoci sottobraccio ci portò all’interno del suo grande studio << ciao ragazze !! >> salutarono Alice e Rosalie le altre ragazze che lavoravano in quello studio << ciao!! >> ricambiarono il saluto << sedete qui, mi occuperò io e Giorgio di voi due >> disse facendoci accomodare su due poltroncine massaggianti per farci lavare i capelli da due ragazze. Finito con il lavaggio fu un grande sacrificio alzarmi da quella poltrona dove stavo quasi per schiacciare un bel pisolino << forza Giorgio, ho bisogno del tuo aiuto >> disse Valentino chiamando un uomo con i capelli bianchi << allora fanciulle, io mi occuperò di te Bella, tu G occupati di Angela, vedrete ragazze, sarete stupende >> disse, e fece segno a quattro ragazze di raggiungerci, e loro iniziarono a limarci le unghie e a metterci lo smalto, a me nero e Angela rosso, e finito con le mani iniziarono con i piedi. Il tutto durò sulle 3 ore, ci truccarono e in fine ci fecero andare in un camerino a vestirci, non so per dove. A me fecero mettere uno dei vestiti che più mi imbarazzava, era rosso, molto scollato e trasparente sui lati, con dei decolté neri con la suola rossa, avevo il trucco sulle sfumature del grigio e del nero, e Valentino mi fece togliere apparecchio e occhiali, e devo dire che quando mi vidi nello specchio del camerino sembravo un’altra persona, a stento mi riconoscevo. Quando uscii dal camerino, vidi Angela che mi aspettava con un bellissimo tubino nero, in raso, con uno scollo a cuore e dei sandali rossi, lei aveva solo un po’ di matita nera e del fard sulle guancie, e anche a lei fecero togliere gli occhiali, era stupenda << wow Bella, sei un sogno, stai davvero bene >> disse Angela emozionata, anche per lei il cambiamento era stato grande, anche se lei lo aveva preso in modo diverso da me << anche tu Angy stai benissimo, sei stupenda >> dissi abbracciandola << grazie Bella, questo è soprattutto merito tuo, mi sei stata vicino, e hai deciso di aiutarmi, tu e le altre siete state grandi, grazie davvero >> disse commossa << io non centro niente, il merito è soprattutto tuo, che sei una persona stupenda, l’aspetto conta ben poco, aiuta è vero, ma il merito della tua bellezza è per come sei TU, e non per quello che indossi, ricordalo sempre >> le dissi dandole un bacio sulla guancia << ti voglio bene Bella >> mi disse sorridendo << anche io, ma ora è meglio se usciamo, prima che quelle due ci vengano a prendere con la forza >> dissi ridendo. Uscite dai camerini, tutti rimasero a bocca aperta, comprese le persone che lavoravano in quello studio << wow! >> disse Alice mentre gli altri ci fissavano ancora in silenzio << allora? >> chiesi io curiosa, e all’improvviso un grandissimo applauso risuonò in tutto lo studio, mentre io e Angela ci avviciniamo al nostro gruppo vicino a Valentino e Giorgio << grazie! Questo è tutto merito vostro, mi state aiutando tantissimo, ad aprirmi, a essere più sicura di me, e ora anche ad alzare un po’ la mia autostima, grazie ragazzi >> dissi quasi con le lacrime << attenta a non piangere, il mascara >> disse commosso Valentino, e tutti noi ridemmo << allora siete pronti? Si va ad una festa!! >>. 

 
Allora??? Vi piace?? Spero di si, all’inizio è stato un po’ difficile, non sapevo molto bene come scrivere questo capitolo, quindi spero vi sia piaciuto, e ragazze recensite!!! Mi fa davvero piacere sapere cosa ne pensate, ciaoo!!! XOXO AliceRos.
 
Ringrazio chi ha aggiunto la storia tra le preferite, tra le ricordate e le seguite!!! 

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Capitolo 13
*** capitolo 11 ***












<< grazie! Questo è tutto merito vostro, mi state aiutando tantissimo, ad aprirmi, a essere più sicura di me, e ora anche ad alzare un po’ la mia autostima, grazie ragazzi >> dissi quasi con le lacrime << attenta a non piangere, il mascara >> disse commosso Valentino, e tutti noi ridemmo << allora siete pronti? Si va ad una festa!! >.            
Usciti dal centro commerciale io Alice e Angela andammo nel nostro appartamento accompagnate da Edward, mentre Rosalie era andata a casa sua con Emmett per prepararsi, << allora Bella, Angela! Siete felici per i nuovi acquisti? Quei vestiti che avete addosso sono stupendi, e vi stanno d’incanto >> disse tutto d’un fiato Alice, e tutti e tre ridemmo << che c’è? Perché ridete? >> chiese Alice confusa << Alice, ma respiri quando parli? >> chiesi io ridendo << non capisco, che volete dire? Parlo troppo? Oddio se è cosi ditemelo, io resterò zitta, vi do per caso fastidio? >> chiese triste Alice << no! Non dai fastidio >> le dissi stringendole la mano << e che parli ad una velocità assurda >> dissi sorridendo << ma anche se staresti zitta sarebbe davvero bello >> disse Edward, e Alice in risposta gli diede un pizzicotto sul braccio e tutte e tre ridemmo mentre lui si lamentava con la cugina << sei una peste >> disse tra i denti e lei in risposta rise ancora più forte.
Arrivate al nostro appartamento salimmo tutti sopra, accompagnate dalle lamentele di Edward << Alice ti prego, non posso venire cosi, vorrei stare più comodo >> disse Edward lamentandosi come un bambino << Ed no, quel vestito è perfetto >> disse Alice con le mani nei capelli, in effetti aveva proprio ragione,

Edward aveva un classico vestito nero con camicia bianca e cravatta nera, e con quei capelli disordinati

 

 

che aveva in testa era davvero uno schianto << Bella diglielo anche tu che sta bene >> disse disperata Alice rivolta a me, e io in quel attimo diventai rossa come il vestito che avevo in dosso << s-si è-è vero, stai bene c-cosi >> dissi balbettando, e lui sembrò rassegnarsi e ci passò davanti andandosi a sedere sul divano << Alice? >> chiamai timorosa Alice, pensavo al vestito che indossavo e mi sembrava troppo, ma troppo per me, forse più avanti avrei trovato il coraggio di indossarlo << dimmi >> disse con un sorriso, mentre si avviava in camera sua per cambiarsi << pensavo al mio vestito >> dissi sempre timorosa, stando dietro di lei  << dimmi, c’è qualche problema? >> e la vidi avvicinarsi al suo armadio per

prendere un vestito coperto da un telo bianco << si, beh, ecco, lo trovo un po’…troppo scollato per me, capisco che devo cambiare, osare e mostrare un po’ di più, ma non sono ancora pronta a mostrare…cosi tanto >> dissi sedendomi sul suo letto, e mi aspettavo una sfuriata tipo quella fatta ad Edward, invece lei si sedette vicino a me e mi mise una mano sulla spalla << ok, ora mi cambio e ti prendo un altro vestito, già so quale farti indossare >> disse illuminandosi, e io mi alzai dal suo letto e usci fuori dirigendomi in salotto dove si trovavano Angela e Edward << hei, che fine avevi fatto? >> chiese Angela alzandosi dal divano a due posti dove si trovava anche Edward e sedendosi sulla poltrona affianco, io mi sedetti al posto suo un po’ più lontana da Edward << stavo chiedendo a Alice se mi faceva cambiare vestito >> dissi cercando di coprire le gambe allungando un po’ il vestito << e che ti ha detto? >> disse Angela curiosa << che appena avrà finito di prepararsi mi darà un altro vestito >> e in quel momento Edward si alzò dal divano chiudendo le mani a pugno << fammi capire, a te che stai davvero bene con quel vestito ti ha detto che puoi cambiarti, e io che mi sento ristretto in questo vestito, non posso cambiarlo? Io quella ragazza non la capisco >> disse dirigendosi in camera di Alice << Alice?! Ora devi dirmi perché Bella può cambiarsi e io no >> urlò fuori dalla sua porta << perché tu non sei Bella >> disse lei con ovvietà uscendo dalla sua camera già pronta, ed era

davvero bella indossava un vestito bianco abbastanza corto e scollato con dei sandali altissimi neri 

 

 

<< wow Alice stai benissimo >> dissi io andandole in contro << ha ragione sei stupenda >> confermò Angela << ho grazie ragazze, ma ora Bella vieni con me, devi cambiarti >> disse prendendomi a braccetto << ma Alic… >> Alice non fece finire Edward di parlare che gli chiuse la porta in faccia << me la pagherai >> urlò lui rivolto alla cugina << ha che bambinone, allora B, questo vestito ti starà una favola addosso >> disse prendendo una delle tante buste che erano state depositate da Edward davanti al mio letto e estraendo un vestito nero, che io ricordavo bene e che subito mi era piaciuto, era corto, nero con una manica lunga mentre a desta era a giro manica con una striscia in velo nero trasparente che partiva dalla spalla sinistra e terminava sotto il seno destro << hoo, mi piace quello >> dissi slacciandomi il vestito rosso per infilarmi quello, e mentre stavo per toglierlo sento un leggero bussare e poi vedo Edward aprire la porta, mentre io stavo abbassando il vestito, e faccio in tempo a non mostrare parti di me ad Edward che lui alza lo sguardo e capisce la situazione << ho mio Dio, scusami Bella, avevo bussato ma >> non finisce di parlare che gli arriva una pantofola in faccia << ma che… >> ci giriamo tutti e due dietro di me e trovo Alice pronta a scagliare un'altra pantofola in faccia a Edward << esci immediatamente! Bella si stava spogliando! Depravato!! >> urla Alice tirando l’altra pantofola, ma Edward fa in tempo a chiudere la porta, che la pantofola colpisce l’ultima salvando lui << wow che mira >> dico congratulandomi con Alice << grazie, da piccola ne ho lanciate tante di pantofole a Edward e mio fratello Emmett che ora sono una professionista >> e ridemmo tutte e due << le scarpe tienile, quel decolté nero è bellissimo >> disse,e io finalmente riuscii ad infilarmi il vestito << che ne dici se raccogliamo i capelli? >> chiese Alice ed io acconsentii.                                      
Finito di prepararci uscimmo dalla mia camera e Angela e Edward rimasero a bocca aperta << wow ragazze siete una meraviglia >> disse Edward a bocca aperta << grazie >> dissi io e le altre risero << forza andiamo >> disse Alice, mentre Edward mi porse il braccio che io accettai rossa in viso << ti divertirai >> disse lui accarezzandomi la mano che aveva appoggiato al suo braccio.
Seduti in macchina Alice si volle mettere seduta dietro vicino a Angela,facendo mettere me vicino a Edward, disse che “dovevano parlare di una cosa di importanza vitale” e cosi fui costretta a sedermi vicino a lui. No che mi dispiacesse, ma ero completamente in imbarazzo, e ogni volta cercavo di allungarmi la gonna per coprirmi le gambe, e quando Alice se ne accorse, pretese di ispezionare le mie mani, lasciando le mie gambe in bella visuale << che ne dite se metto un po’ di musica? >> chiese Edward, forse notando il mio nervosismo voleva farmi rilassare un po’ << certo >> risposi, forse un po’ troppo di fretta, togliendo le mie mani da quelle di Alice, e subito partì una musica stupenda << hoo Edward! Ti prego metti qualcosa di più forte! >> disse Alice << dai Alice! Un po’ di musica classica non ti fa mai male >> disse lui << Bella! Diglielo anche tu! >> mi chiese Alice << invece a me piace tantissimo, come si chiama? >> chiesi rivolta a Edward << hai visto Alice? Lei a differenza tua capisce la buona musica! Comunque si chiama Moonlight è di Yiruma >> io sospirai e appoggiai il capo al vetro rilassandomi sulle note di quella musica cosi bella. Stetti tutto il tempo appoggiata al vetro rilassandomi sulle note di quel musicista, e alzai il capo solo quando la macchina si fermò davanti ad una villa completamente in legno con grandi vetrate dove si intravedeva l’interno bianco << wow! Chi ci vive qui? >> chiesi io guardando Alice e Edward << i nostri genitori >> disse Edward. Ma poi pensandoci, ma Alice non era la cugina di Edward? Allora ci vivevano sia i genitori di Edward che di Alice << ci vivono i genitori di entrambi? >> chiesi io curiosa << in realtà i miei genitori hanno adottato Edward >> quindi gli zii di Edward lo hanno adottato ma i suoi veri genitori? Io non chiesi più niente per evitare di essere invadente ma << e i tuoi veri genitori? >> ci pensò Angela a risolvere i miei dubbi << i miei genitori sono morti quando ero bambino, ma ora andiamo o ci perderemo tutta la festa >> cambiò discorso Edward, e devo dire che ha fatto davvero bene, quel discorso era pesante per me, figuriamoci per lui che erano i SUOI genitori << si è vero, andiamo >> dissi io sorridendo a Edward capendo la sua situazione. Entrati dentro la villa notai subito quanto l’intero era ancora più bello dell’esterno << wow! È stupenda >> dissi io << ho grazie,sono felice che ti piaccia >> disse una donna davvero bella, aveva i capelli color caramello e gli occhi castani chiaro << piacere, io sono Esme, la mamma di questi due qua >> disse lei porgendomi la mano che io strinsi, e poi fece lo stesso con Angela << mamma loro sono Bella – e indicò me – e Angela >> indicando in fine lei << hoo, ma come siete belle, e… >> si soffermò sulla mia mano ancorata al braccio che prima mi aveva riofferto Edward << Edward lei per caso è la tua fidanzata? Hoo che carina, fate davvero una bella coppia >>  io arrossi come non ero mai arrossita e subito tolsi la mia mano dal braccio di Edward e lui invece scoppiò a ridere << no mamma, lei per quanto bella possa essere non è la mia ragazza, è una nostra amica che lavora come mia segretaria >> spiegò lui sempre con il sorriso, ma vidi Esme incupirsi un po’ << peccato, sareste stati davvero bene insieme, ma…chi sa, vero Alice? >> Alice annui e a me in quel momento quasi mi uscivano le fiamme per quanto ero rossa << ma non state li ragazzi, su forza, e tu Alice devi spiegarci un po’ di cose >> Alice prese la madre sotto braccio e le diede un bacio << non preoccuparti mamma vi spiegherò tutto, ma ora Rose e Emm? >> lei le diede delle carezze sulla mano << sono appena arrivati >> e tutti ci dirigemmo verso il salotto << wow signora complimenti ha una casa stupenda >> lei mi venne vicino e mi mise una braccio in torno alla vita << sono felice che ti piaccia, sai questa andrà in eredità a Edward, vi vedrei davvero bene insieme in questa casa >> disse prendendo anche Edward sotto braccio << mamma >> l’ammoni lui << che c’è? >> chiese lei finta confusa, e lui scosse il capo << ho Alice! Che ne dici di far vedere a Bella le foto di quando era piccolo? >> chiese lei felicissima << NOO!!!ti prego mamma, proseguiamo con la festa ok? >> cercò di deviare lui, ma lei mi guardò come per convincerlo ma io risi, questa famiglia era stupenda << ok >> disse lei triste, ma lui le andò vicino e le diede un sonoro bacio sulla guancia e lei riprese il sorriso << e papa? >> lei gli accarezzò una guancia sorridendo << arriva tra un po’, ma ora perché non fai vedere la casa a Bella? >> gli chiese venendomi vicino e prendendo una mia mano aggrappandola a quella del figlio, mentre io ritornavo del mio rosso fuoco << certo mamma, se ne ha voglia >> e mi guardò come per chiedermelo e io emozionata acconsenti. Quella casa era un sogno era tutta in bianco con il parquet scuro, stupenda << allora, hai visto mia madre? Ha cercato in tutti i modi di farci mettere insieme >> disse ridendo, e io ancora rossa per l’imbarazzo risi nervosa << non farci caso, è fatta cosi >> disse ancora ridendo << è fantastica, mi ricorda tanto mia madre >> dissi triste << ho visto che tu non vivi con i tuoi genitori, a che età sei andata via di casa? >> chiese lui curioso << a sedici anni >> dissi sempre triste << che c’è? Ti mancano? Non vivono a Los Angeles? >> chiese lui << in realtà….loro… >> non fini di parlare che un tornado vestito di bianco mi assali << è arrivato papà, su scendete >> disse spingendoci di sotto.
Arrivati giù vidi Alice buttarsi su un ragazzo bellissimo, con folti capelli biondi e occhi azzurri << quello è Jasper >> disse Edward confermando i miei dubbi se    quello era il famoso fidanzato di Alice, poi mi girai per vedere dove si trovava Angela Rosalie e Emmett e li vidi seduti sul divano con un bicchiere di champagne in mano << Isabella! Che piacere vederti qui, Alice mi aveva detto che tu e mia figlia eravate amiche >> disse stringendomi la mano << buonasera signore >> dissi cordiale << quanta formalità, chiamami Carlisle >> disse sorridendo e io gli sorrisi di rimando ( N.D.A Quanti sorrisi -.- ) << giusto! Tu sei Bella vero? La nuova fidanzata di Edward >> disse Jasper accompagnato da Alice << veramente io … >> Edward donando un occhiataccia a Alice salutò il fidanzato della cugina/sorella << no Jazz, lei è una nostra amica che in più lavora come mia segretaria >> disse, e il biondo si inchinò facendomi un baciamano, e io sorrisi arrossendo << è un piacere >> e mi lasciò la mano << anche per me >> dissi, e poi ci dirigemmo tutti sui tre divanetti bianchi, e mentre tutti occuparono gli altri posti, guarda caso fecero sedere me e Edward vicini << Alice ma questa non era una festa? >> chiese Edward alla cugina << si infatti, dovrebbe arrivare anche la famiglia Denali e Volturi >> disse, e neanche dieci minuti dopo si presentarono l due famiglie salutando tutti e, a quanto pare Alice mi aveva presentata a tutti come la ragazza di Edward << Alice ma si può sapere perché tutti sanno che io e Bella stiamo insieme? >> chiese curioso Edward già sapendo la risposta << beh, perché grazie a me, anche l’ultimo dei Cullen sarà impegnato >>.
 

Allora? Spero vi piaccia! Avete notato l’atteggiamento di B quando si parlava dei genitori? E Alice che intenzioni avrà? Vi aspetto alla prossima
XoXo AliceRos.

Ringrazio le 95 persone che hanno messo la storia tra le seguite, le 23 che l’hanno messa tra le preferite e le 6 tra le ricordate :D.

 

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