Drunk - l'altra me.

di malikcigarettes
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il letto. ***
Capitolo 2: *** La doccia ***
Capitolo 3: *** Inseparabili. ***
Capitolo 4: *** Té aromatizzato. ***
Capitolo 5: *** Wake me up. ***
Capitolo 6: *** Jealous ***
Capitolo 7: *** Sorpresa per Terry. ***
Capitolo 8: *** Moments. ***
Capitolo 9: *** Everything has changed. ***
Capitolo 10: *** Just a nightmare. ***



Capitolo 1
*** Il letto. ***


Liù's pov.
La notte. Ubriaca. Giacevo nel letto cosparso di rose. 
La mia pelle bianca e imperfetta brillava al bagliore della luna che si intravedeva al di fuori delle tende sovrastanti le ampie finestre.
La villa era vuota. Eravamo soli. Io ero stesa con la testa sul cuscino e la biancheria di pizzo in bella mostra. Non sapevo cio' che dicevo o facevo. 

Zayn si stava spogliando. Io ammiravo il suo corpo perfettamente scolpito che veniva attraversato dai raggi di luna. Le sue grandi mani scivolavano rapidamente verso il basso mentre calava i pantaloni. Indossava dei boxer neri. 
Poi mi guardo' negli occhi. I suoi lineamenti orientali gli davano un che di misterioso. Mi faceva ricordare il mio grande amore per la sua cultura. L'india, l'arabia, quei posti mi affascinavano, ma non era molto in confronto a quello che mi faceva lui.
 
Lui mi stava guardando. Io, sotto l'effetto dell'alcol, gli sorrisi e lui si fiondo' sul mio corpo come un vampiro assetato di sangue. Le sue mani accarezzarono i miei fianchi facendomi provare un forte brivido alla schiena.
 
Bere mi dava alla testa. Di solito ero timida, ma in quel momento non ero io che agivo, era la parte perversa e trasgressiva. Fino a quella notte era vissuta in silenzio dentro me. Le sue mani si destreggiavano velocemente sotto la mia schiena cercando di togliere quel bellissimo reggiseno di pizzo. Ma io mi liberai delle sue mani che si spostarono sul fiocco che stava al centro del mio petto. Si mise a giocherellarci e sorrideva con aria spiritosa. 
 
Poi io avvicinai il suo collo, portandolo alla mia bocca. Volevo marchiarlo. Farlo mio. Così premetti le labbra sul suo collo e iniziai a succhiare. Sentii un gemito di piacere provenire dalle sue labbra. Poi lui si spostò e mi fece alzare la schiena abbracciandomi, i modo da slacciarmi il reggiseno a tradimento. I suoi occhi brillavano, io tornai distesa. 
 
Sentivo il suo respiro caldo sul petto mentre si avvicinava a me e lasciava dolci baci in quel punto che tanto attirava la sua attenzione. Mi faceva il solletico. Alcune cose le ho dimenticate, per colpa della sbronza. Ma ricordo che poi mi disse "sii mia" e mi baciò le labbra a morsi.
Sapeva di buono, i suoi baci sapevano di menta e tabacco. Ricordo che ad un certo punto Zayn smise di baciarmi. Si tocco' il livido sotto al collo: l'effetto dell'alcol nel suo corpo iniziava a scomparire.


 
Zayn's pov
 
Lei era lì sotto di me. La sua pelle bianca brillava sotto il riflesso della luna. Non capivo nulla. Lei mi aveva mordicchiato.

Lei... Ma non poteva essere la stessa persona. Liù era così timida. Non si sarebbe mai permessa di fare così. Mi persi nei suoi grandi occhi verdi. Era bellissima. Sapevo quanto lei si odiasse, ma non ne aveva motivo. Lei era perfetta. Almeno, per me lo era. 

 
Feci uno scatto e scesi dal letto quado capii la situazione. Non potevo farlo con lei. Non era una cosa giusta. Lei era troppo giovane, e non voleva. Sarei stato un vigliacco ad approfittarne della sbronza per farla mia. Mi sarebe piaciuto, ma non potevo.
Lei era la mia piccola e andava protetta. 

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Capitolo 2
*** La doccia ***


Zayn's pov:
 
Lei se ne stava distesa sul letto. Gli scuri capelli ondulati le coprivano le spalle la rendevano ancora più bella. Ero in panico. Era ubriaca.
Avevo fatto un grosso guaio, non avrei dovuto lasciarla sfidare Harry a colpi di birra. Voleva bere più di Harry. Pensava che fosse divertente. Le piaceva la birra.

Ora si dimenava sul letto e diceva cose senza senso.  E io dovevo solo aspettare che tutto cio' finisse. Mi sentivo tremendamente in colpa. Decisi di andare alla finestra e accendere una sigaretta. L'ansia mi dava alla testa. Mentre fumavo lei si diresse verso di me e si aggrappo' alle mie spalle facendomi cadere a terra. La sigaretta cadde dalla mia mano finendo sulla sua schiena ma lei non si smosse.

Ora stava sopra di me, il suo corpo era caldo e le sue mani cercavano disperatamente di arrivare ai boxer. Io mi rotolai cercando di difendrmi. Sfortunatamente, non mi accorsi del barattolo di colore che avevo lasciato aperto accanto alla finestra che si rovesciò colorando i nostri corpi di tempera rossa. 
Lei approffittò della mia distrazione per abbassare lentamente l'elastico. La guadai. Stava baciando delicatamente i miei fianchi. Era una bella senzazione, ma non potevo lasciarmi sedurre. Così mi feci forza e la alzai i piedi. Le sue gambe non reggevano più. Decisi di portarla in doccia e di pulirla. 
 
 


Liù's pov: 
 
L'effetto dell'alcol pian piano stava svanendo, ma le mie gambe non reggevano. 
Ricordo bene il modo in cui Zayn dentro la doccia mentre mi abbassò le mutandine con una mano e con l'altra mi tenne in piedi. Provai un leggero imbarazzo ma mi fidavo di lui. Ero sporca di rosso. Non sapevo che fosse accaduto ma dalla sua faccia l'avevo fatta grossa.

Restai in silenzio a guararlo mentre passava dolcemente la spugna bagnata sul mio corpo. Era delicato e dolce. Gli sorrisi. Era davvero dolcissimo,pensai, lui era la mia vita il mio tutto.

 
Aprì di getto l'acqua e mi lavò per bene. Ricordo perfettamente come la sua mano si fermo' sul mio petto e di come lui si sorprese di sentirlo battere forte forte. 
 
"E' per te che batte" dissi.
Lui capì che ero tornata in me. Mi guardò sorridendo. 
"Per me? Pensavo che volessi solo il mio amichetto laggiù"
 
La sua frase mi colpì alla sprovvista. Ero tremendamente imbarazzata. Chissà che avevo fatto. Di sicuro mi ero lasciata andare un po' troppo.
"Ho fatto qualche guaio?" chiesi preoccupata.
"No, tranquilla. Però sembravi un'altra persona: eri molto più aggressiva e non avevi paura di nulla."
Fece una pausa.
"Mi sento tremendamente in colpa; non avrei dovuto lasciarti con Harry a bere, e non avrei dovuto ubriacarmi nemmeno io."
"Tranquillo, ora è tutto apposto.L'importante è che non sia successo nulla di grave."
 
Ma in quel momento notai il livido sul collo di Zayn. Lo sfiorai con le dita. Lui mi sorrise e ci scherzò su: "Ho scoperto che mordi parecchio amore!"
"Oh santo cielo! Ora ricordo!" Ed iniziammo così a ridere assieme al pensiero delle cose perverse accadute precedentemente. 
 
Zayn mi stava tenendo in piedi abbracciandomi mentre l'acqua bagnava i nostri corpi appiccicati.
Le sue braccia forti mi tenevano stretta a lui. Sentivo i nostri cuori battere all'unisono. Era una bella senzazione, assieme a lui mi sentivo protetta.
Lui abbassò la testa avvicinandosi alla mia bocca e mi guardò intensamente.
I suoi occhi castani luccicavano e fissavano incessantemente i miei mentre le sue labbra si appoggiavano delicatamente sulle mie.
I suoi baci erano delicati, eppure mi facevano andare fuori di testa, mi davano euforia. Forse era tutta colpa di quel suo sapore inconfondibile che per me era come una droga. Il bacio fu lento e dolce. 

 
Quando ci staccammo osservai per bene il suo corpo. Era dannatamente perfetto. Indossava ancora i suoi boxer neri. Anche se si erano bagnati non li aveva tolti, sapeva che volevo aspettare.
Non l'avevamo mai fatto. A lui non interessava, voleva solo stare con me.
Lui era diverso dagli altri. Questo era uno dei motivi per cui l'amavo. Diceva che avrebbe aspettato una vita per me.
A volte passavamo ore e ore a letto soli a parlare. Lui amava stare ad ascoltare i miei stupidi discorsi da sedicenne. Gli bastava guardarmi per sorridere e lo stesso valeva per me.

Ad un certo punto la sua voce interruppe i miei pensieri.
"Ora è meglio se usciamo. Le tue gambe reggono?" Feci una smorfia. "Meglio se mi porti tu!"
Così mi prese in braccio e mi portò fuori dalla doccia.

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Capitolo 3
*** Inseparabili. ***


Zayn's pov:

Usciti dalla doccia la mantenni in piedi facendola appoggiare sul mio braccio. Lei, accortasi che le gambe la reggevano, lasciò la presa.

Le portai l'asciugamano che lei avvolse a sè a mo di vestito. Era davvero stupenda. I capelli le scendevano sulle spalle, ancora bagnati e la pelle bianca era diventata più rossa sulle sue guance.
Mi stava dando le spalle, si vergognava di sé. Guardava lo specchio con aria spaventata. Ma non c'era motivo.
Avrei voluto dirglielo che era come un invito a letto, ma mi trattenni, non era il caso. Il suo corpo era perfetto, mi incantva con le sue curve. Restai per un po' a guardarla mentre si asciugava i capelli. 

Poi mi avvicinai al suo collo e lo baciai dolcemente. Lei mi stava davvero tentando. Dovevo mantenere la calma. Presi il pettine ed iniziai a districarle i capelli, lei mi osservava attraverso lo specchio con aria divertita.

"Sei dolcissimo lo sai?"

"Mi aspettavo qualcosa di più di 'dolcissimo' ad essere sinceri."

"Eh si, hai ragione! Tu sei la mia vita, ti basta?"

"Oh, questo è abbastanza per farmi felice. Tu sei la persona più importante per me Liù."

Lei era davvero la persona più importante per me.
Era entrata nella mia vita come un fulmine sconvolgendola completamente.

Sua madre era venuta a Bradford con lei per fare un corso. Essendo amiche di mia madre, Liù e sua mamma vennero ospitate a casa dei miei, per tutta l'estate, poi sarebbero andate a vivere con tutta la famiglia a Copenaghen. 

Quando l'ho conosciuta io ero appena tornato da un'anno di tour e avevo litigato con la mia ragazza di allora, Perrie. 
Ero davvero a pezzi, in tutti i sensi, la tristezza mi stava divorando.

Ricordo che ero a letto a piangere quando lei si infiltrò nella mia stanza e si sedette accanto a me. Mi guardò con aria preoccupata e poi mi disse in tono autoritario "Ti voglio vedere sorridente e da questo momento tenterò l'impossibile per fare in modo che accada!"

Dopo di che aveva iniziato ad elencare milioni di motivi per cui non avrei dovuto soffrire.
Sapevo che era una mia fan ma non fu questo che mi fece stare meglio.

Lei aveva speso splendide parole a mio favore. Parole che nessuno mi aveva mai detto. Ricordo che pensai che fosse un angelo. Non avevo mai visto tanta dolcezza. In quel momento me ne innamorai. Fu qualcosa di fulminante che crebbe giorno dopo giorno.

Più passava il tempo più ci scoprivamo in sintonia. Non ci furono dichiarazioni o cose del genere. Un giorno ci baciammo, e le dissi ti amo. Piano piano ci attaccavamo sempre di più.

Perrie l'avevo lasciata il giorno dopo che conobbi Liù. Nonostante Perrie fosse una bella persona lei ormai aveva preso tutto me stesso, non potevo negare l'evidenza.

Così arrivò anche il giorno della sua partenza. Io non sarei sopravissuto, e nemmeno lei. Dovevamo stare assieme.

MIa madre ormai si era affezionata a Liù così le propose di vivere con noi e di rimanere a studiare a Londra. Sua madre sapeva quanto lei tenesse a Londra e a me, e dopo le continue insistenze acconsentì.

Nel frattempo la mia band aveva preso sette mesi i pausa totale per riprendere le energie dopo il tour. Lei ora viveva nella mia villa di Londra e con noi c'era anche mia madre che veniva spesso a controllare. Nelle ultime settimane le sue visite erano più rare. Sapeva tutto di noi, sapeva che Liù era timida, che voleva aspettare a diventare completamente mia e che io l'avrei rispettata perciò non si preoccupava.

Era bello vivere assieme, noi due eravamo in completa sintonia. Ci piaceva starea dormire fino a tardi, andare a mangiare il gelato in centro, girare per i negozi, ascoltare la musica assieme e cantare come due pazzi. Poi andavamo spesso a casa di Ed o di Harry.
Loro avevano sempre i loro bei discorsi e la birra, seppure Ed fosse astemmio. Propio come questa sera, che siamo andati da Harry, come usavo sempre fare nelle piovose sere d'autunno in cui non si poteva uscire in centro.

Ora Liù si era vestita e stava lì a guardarmi ad un soffio dalla mia bocca.
La baciai. Volevo toglierle il fiato a suon di baci. Questo le piaceva particolarmente. Ci continuammo a baciare per un po' prendendo alcune pause per respirare e poi riprendevamo. Il suo sapore era dannatamente buono. Non potevo farne a meno.

Poi mi abbracciò avvicinandosi con la bocca al mio orecchio.
"Ho sonno amore"
"Ora ce ne andiamo a letto. Anche io, il re della stanchezza, sto morendo di sonno."

Io ero il re della stanchezza, mi chiamava così. Diceva che una pigrizia tale alla mia non si è mai vista sulla faccia della terra. 

Nel frattempo uscimmo dal bagno e ci fiondammo sul letto. Avevo solo voglia di dormire e di non rimuginare sul guaio che avevo fatto.
Ripensai a lei e alle sue parole "E' tutto apposto". Prima che mi addormentassi mi accarezzò il livido e lo baciò.

"Dormi e non preoccuparti" mi disse quasi come se stesse leggendo nella mia mente. "Si, buona notte amore mio!"

E caddi in un sonno profondo.

 
*     *     *
Liù's pov:
 
Quel mattino mi svegliò lo squillo del mio cellulare. Era la mia mamma.
 
"Buongiorno eh! Come stai?"
 
"Apparte il sonno e la marea di compiti da fare direi tutto bene."
 
"Che avete fatto ieri?"
 
"Solito. Siamo andati a fare un giro in centro da Topshop con Donya e Safaa e poi alla sera siamo andati da Harry."
 
"Ah, quindi hai da studiare ora?"
 
"Eh si, parecchia roba. Come stanno il papà e Catherine?"
 
"Tua sorella sta benissimo, il papà anche. Si è comprato una macchina fotografica nuova, ha detto che vuole venire a Londra per Natale così farà un sacco di foto."
 
"Allora vi aspetterò, mi mancate un sacco, ora vado! Da' un bacione a tutti! Ciao mamma."
 
"Ciao Liù!"
 
Quando riattaccai scesi dal letto e mi misi a preparare il te, mentre ascoltavo alla radio una canzone bellissima che mi metteva sempre di buon umore "Truly Madly Deeply" di Ed.

Lui mi aveva raccontato mille e trecento volte la stessa storia, quando aveva scritto quella canzone pensava al risveglio che avrebbe tanto voluto.
Beh, direi che allora ero fortunata, perché a volte quella canzone ricordava di me e Zayn. Una volta me l'aveva cantata per farmi svegliare. Ma stamattina il suo sonno aveva avuto la meglio, come spesso accadeva. In effetti cosa avrei potuto aspettarmi dal re della pigrizia?

 
Così decisi di sedermi sul tavolo della cucina e di aspettare che svegliasse. 
 
 

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Capitolo 4
*** Té aromatizzato. ***


Liù's pov.
 
Ero lì seduta quando d'un tratto suono' il campanello. Era Trisha, la mamma di Zayn. Tutto regolare. Se non fosse per il fatto che la casa era ancora sottosopra. Il bagno era in condizioni pessime, c'erano ancora le mie mutandine sporche di colore. 
C'èrano una marea di cose in giro. La nostra camera poi aveva una grossa macchia di colore sul pavimento. Gli indizi erano ovunque. 
Ero nel panico. Per non parlare di come avremmo potuto giustificare il succhiotto sul collo di Zayn, non c'erano scuse. Sentivo tutto il peso del mondo crollarmi addosso. Il tempo stringeva, cercai di sistemare il bagno alla meno peggio. Nascosi la biancheria. L'ansia cresceva. Mi sentivo come un'assassina che nasconde le prove di un delitto. 
 
Mi precipitai in camera. Zayn dormiva pacificamente. Lo svegliai.
Non c'era tempo da perdere, sua madre incombeva alla porta e non potevamo assolutamente farla aspettare. 
 
"Tu stai a letto amore! E' tutto incasinato! Ora lei scopre tutto!"
 
"Calmati Liù, ora pulisco questa macchia sul pavimento e non se ne accorgerà. Vedrai che non succede nulla."
 
"Zayn! Il livido sul tuo collo si vede lontano un miglio! Come glielo spieghi? "
 
"Stai calma. Ora passo lo straccio sul pavimento e poi apriamo. Non se ne accorgerà. So cosa fare. Fidati."
 
La sua mano mi sfiorò delicatamente il viso. Poi mi baciò.
 
"Ricordati che nulla ci può separare".

In cuor mio speravo davvero che fosse così, ma non ne ero certa. 
 
Lui si alzò di scatto e si mise a pulire il pavimento mentre io andai ad aprire. Dovevo cercare di trattenerla il più possibile, di sicuro sarebbe 
passata in camera. Lo faceva sempre quando veniva.
 
Aprii la porta. Trisha mi sorrise. 
 
"Eravate ancora a letto? E' passato un secolo da quando sono arrivata!"
 
"No, ehm... C'è stato un piccolo problema col campanello, forse lo abbiamo sentito dopo. Ultimamente crea parecchi problemi."
 
Non sapevo che altra scusa inventare. Non sono mai stata brava a mentire. Feci accomodare Trisha in cucina e le offrii una tazza di tè fumante.
Quel tè era il più buono di tutta Londra. Era la migliore qualità, o almeno per me e Zayn lo era. Avevamo il nostro tè. Sapeva leggermente di cedro. Un retrogusto particolare che si addiceva perfettamente ai nostri gusti. 
Sono sempre stata appassionata di té. Da piccola ricordo che mia madre me ne preparava tutte le mattine. Era una cosa di cui non potevo assolutamente fare a meno. Un po' come Zayn. Era facile paragonare Zayn a ogni cosa che adoravo. Lui per me era davvero il massimo.
A volte non mi capacitavo ancora di come lui potesse amare in quel modo una come me. A volte non mi sentivo abbastanza per lui. Lui odiava che dicessi queste cose perciò le tenevo per me.
 
"Questo tè è davvero delizioso Liù!"
 
"Oh, è solo un semplice tè aromatizzato al cedro."
 
"In ogni caso mi piace, devo assolutamente dire a Donya di comprarlo."
 
"Sono contenta che ti piaccia! Secondo me è il migliore!"
 
"Posso confermare. E parla una che di tè ne ha assaggiati parecchi."
 
Io sorrisi. In quel momento entro' in cucina anche Zayn, radioso. Aveva un cerotto sul collo. Cercai di trattenere una grossa risata. Aveva avuto la faccia tosta di mascherare il succhiotto come fosse un taglio del rasoio. L'importante era che non si vedesse il livido, pensai. L'importante era che non ci scoprisse.  
 
Lui salutò e baciò la madre e si sedette nel posto accanto al mio facendomi l'occhiolino. 
La madre osservò attentamente il grosso cerotto posto a lato del collo con aria sospetta. Mi chiesi se davvero un cerotto così grande sarebbe stato credibile. Ma subito ne ebbi la conferma. 
 
"Oh figliolo, quando imparerai a stare attento a ciò che fai invece di avere sempre la testa fra le nuvole? Ci credo che poi ti procuri ferite quando ti fai la barba..."
 
"E' tutta colpa di Liù. Non faccio altro che pensare a lei..." così dicendo fece passare delicatamente la mano lungo la mia schiena. 
Mi guardò sorridendo. In quel momento avrei voluto esultare. Il piano aveva funzionato. Dovevo proprio ammettere che Zayn aveva avuto un'idea davvero geniale.
 
La conversazione non durò molto. Trisha non voleva disturbare, era passata solamente per dare un'occhiata alla casa. Così fece. Dopodiché se ne andò lasciandoci di nuovo soli.


 
*                               *                            *

 
 
"Sei stato un grande! Non ha detto nulla!"
 
"Lo sapevo! Lei sa che sono sbadato e poi non avrebbe pensato a quel genere di cose! Tu hai troppo il faccino da brava ragazza." 
 
"Ah si? Cosa vorresti dire con questo?" sorrisi, stringendo le mie mani attorno ai suoi fianchi.
 
"Nessuno crederebbe che tu mordi. Nemmeno lo pensavo prima che mi stampassi questo livido. Ma devo dire che mi sta anche bene il cerotto! A me sta bene tutto" disse con aria ironica.
 
"Ah, sei sempre il solito Malik!"
 
"Non chiamarmi per cognome! Mi piace di più quando dici Jawaad!"
 
"Ah si? E perché ti piace?" domandai, avvicinandomi lentamente al suo orecchio sinistro. 
 
Lui mi prese il viso e lo portò di fronte al suo in modo che il suo sguardo potesse penetrare nei miei occhi verdi. Sorrise, facendomi arrossire. 
Tolse una mano dal mio mento. Con il suo indice iniziò ad accarezzare le mie labbra. Io ero in balia dei suoi occhi, mi stava stregando.
 
"Il tuo modo di dire Jawaad è sexy."
 
Baciò delicatamente le mie labbra. Mentre io ero ancora immobile a fissare i suoi occhi. Eravamo in camera. Io ero in piedi sul letto e lui era più in basso. 
"Jawaad." susurrai. Lui mi sorrise. Mi spostò i capelli dal viso. Mi sbottonò alcuni bottoni della camicetta.
 
"Così va meglio."
 
"Amore ora io mi metto a letto per studiare, tu se vuoi puoi uscire con qualche tuo amico. Non voglio che ti chiuda in casa per me."
 
"Non c'è problema. Ora tu studi e io resto qui a letto a guardarti. E' la cosa più bella che possa fare, anche perché non ho voglia di muovermi."
 
"Ma dai, cosa c'è di bello nel guardare una ragazza che studia?"
 
"Niente, se non fosse per il fatto che quella ragazza sei tu. "
 
Io arrossii. Queste cose dolci mi facevano impazzire. Lui mi faceva impazzire. Non riusivo ad odiare una sola parte di Zayn.
 



*                    *                  *

 
 
Posai i libri sul letto. Ero esausta. Non potevo credere che fossero già le due del pomeriggio. 
Zayn se ne stava lì sorridente a guardarmi. Nella stanza era abbastanza caldo. Lui era ancora in pantaloni di pigiama, bassi dal cui elastico spuntavano dei boxer firmati. Non aveva alcuna maglietta. Il suo petto era illuminato dai raggi del sole che filtravano dalle finestre. Era così affascinante che mi fermai un attimo ad ammirarlo. I tauaggi gli davano quell'aria da bad boy, da maledetto. Ma solo pochi sapevano che era maledettamente dolce. 
Sembrava contento che avessi finito. 
 
Nel mio stomaco i morsi della fame si facevano ormai sentire. Chissà se pure lui aveva fame. Avevo ragione, eravamo entrambi affamati. Andammo in cucina per mangiare qualcosa.
Il figorifero era vuoto e io non avevo voglia di cucinare così ordinammo pizza da casa.

La gustammo assieme. Lui mi teneva in braccio e mi teneva la fetta di pizza in mano. Poi la mordevamo assieme agli estremi fino a che le nostre labbra non si toccavano. Ci piaceva giocare col cibo. A volte mi piaceva mettere la panna sulle sue labbra e poi assaporare le due cose assieme.
Ogni giorno scoprivamo qualcosa di nuovo.
Ma la mia timidezza a volte mi frenava. Forse era anche un bene. L'amore che ci legava era incondizionato. Penso che se lui non fosse stato cosi' comprensivo e io cosi' timida a quest'ora saremmo stati in tre. 
 

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Capitolo 5
*** Wake me up. ***


Mi svegliai sopra di Zayn. M'ero addormentata di nuovo, il riposino pomeridiano. Lui dormiva, ancora. Ero appoggiata al suo petto con il viso contro la sua pelle calda. Profumava di buono. Avrei voluto riempirlo di baci. In quel momento squillò il mio cellulare.. "One way.. Or Another... I'm gonna find ya..." 
 
Mi sorpresi di sentire la voce di Terry. Era una mia compagna di scuola simpaticissima. Eravamo molto legate. 
A lei piacevano da morire i tatuaggi. Non a caso, da un po' di tempo lei e Harry si frequentavano. Stamattina i due sarebbero andati a fare un giro assieme in centro, un vero e proprio appuntamento alla galleria d'arte. 
Quei due erano molto carini assieme e speravo tanto che la loro uscita fosse andata per il meglio e che Harry le avesse finalmente dichiarato i suoi sentimenti. 
 
Poche settimane fa Zayn mi aveva confidato che Harry moriva dalla voglia di uscire con lei, sembrava particolarmente preso, il che era raro dato che Harry era abituato a stare con ragazze. Ne conosceva a dozzine e qualcuna gli sbavava pure dietro. Ma sembrava proprio che Terry fosse stata un grosso colpo di fulmine. Speravo davvero che fosse così. Terry meritava davvero il suo amore. Era una persona magnifica.
 
"Liù, sei viva?"
 
"Si, ciao Terry! Dimmi tutto! Com'è andata?"
 
"Oh... Se ti dicessi che sono a casa sua? Nel suo bagno?"
 
"Sul serio? Sputa il rospo! che avete combinato?"
 
"Siamo andati alla galleria, abbiamo preso un caffé... Ah, è davvero un ragazzo speciale!"
 
"Oh.. ma quindi ora ti ha portata a casa sua? Vi siete baciati?"
 
"Lo sapevo che me l'avresti chiesto, e la mia risposta è..."
 
"Si?"
 
"Si!! Poi mi ha detto 'Ti amo'. Ci saremo baciati venti volte in auto! Lui è davvero così'..."
 
"Così?"
 
"Dolcioso e sexy."
 
"Oh, sono strafelice per voi, ora vai a divertirti! Ci sentiamo stasera."
 
"Ah... Che ne dii se veniamo a trovarvi più tardi?"
 
"Ma certo. Vi aspettiamo dopo allora. Ciao belessa."
 
"Ciao Liù."
 
Questa si che era una bella notizia. Andai a riferire tutto a Zayn che nel frattempo s'era svegliato. Era felice della notizia, anche a lui piaceva quella coppia. Mi sedetti a letto accanto a lui, appoggiando la mia testa contro la sua spalla. Lui mi accarezzò il viso. Mi sorrise e tirò un sospiro, come se i miei occhi l'avessero confortato.
 
"Che succede amore?" chiesi, non capendo il motivo del suo sospirare.
 
"Pensavo a quei due. Di sicuro lo faranno. Spero non oggi. Ma Harry ne sarebbe capace, con il suo sguardo fa convincere anche le sante."
 
"Non ne avevo dubbi. Ma si amano davvero. E' giusto che lo facciano."
 
"Hai ragione. Ma anche noi ci amiamo davvero."
  
Così dicendo Zayn ne aprofittò per strapparmi un dolce bacio. A cui risposi con un bacio appassionato. Mentre facevo tutto ciò lui mi fece sedere su di lui con le gambe attorno alla sua schiena. Feci passare la mia mano sui suoi capelli scompigliati. Gli baciai il naso. Lui sorrise.
 
"Si. Noi ci amiamo davvero. Nessuno ci separerà." confermò di nuovo Zayn.
 
Io continuavo a chiedermi perché lui mi amasse così tanto. Infondo non ero nulla di speciale. Non sono mai contata davvero per nessuno. Ero una persona che si 'usava' solo quando faceva comodo. Mi piaceva aiutare le persone, ma il più delle volte se ne aprofittavano. Pochi si ricordavano davvero di me quando ero triste. Forse era per questo che non avevo avuto rimpianti ad abbandonare il paese in cui sono nata. Qui era tutto nuovo. Era una nuova vita per me. 
 
Al mio paese natale, avevo lasciato solo una cosa.. Che rimpiangerò tutta la vita. Una delle persone più belle che io abbia mai conosciuto. La mia promessa. 
L'unica cosa bella del mio passato. Jasmine. 
 
Lei era stata per molto tempo vittima di bulli. Le parole le facevano talmente male al punto che l'hanno portata all'autolesionarsi. 
Quando ci siamo conosciute lei era allegra, nascondeva tutto dietro quel sorriso. Un giorno notai per caso le ferite sui suoi polsi. 
 
Ricordo che la presi in disparte e le dissi di spiegarmi tutto. Lei iniziò così a raccontarmi della sua triste storia. Le proimisi che per lei ci sarei sempre stata. Nei mesi successivi le riscontrarono parecchi problemi, tra i quali un tumore. Fortunatamente non era maligno. Così iniziarono le lunghe visite in ospedale e le cure. In quel periodo sua madre vide i tagli sui polsi. La portò da una psicologa. 
 
Lei all'inizio non voleva. Io insistetti per farle cambiare idea. Alla fine il mio aiuto servì. Lei aveva smesso di farsi del male. 
Diceva che ero un'angelo. Che l'avevo salvata. Che rigraziava Dio per avermi incontrata. Mi pianse il cuore doverla lasciare. Ma non potevo restare. 
Ci sentivamo spesso noi due, ma mi mancava tremendamente.
 
Cercai di cancellare i pensieri tristi, la mancanza di Jasmine mi faceva male. Guardai Zayn e mi promisi di non farlo stare in pensiero. 
Lo abbracciai forte. Sentivo il bisogno di essere sorretta. Sentivo il bisogno delle sue mani. Sentivo il bisogno di soffocarlo di baci. Ma mi limitai a stringerlo. Mi si leggeva in viso che ero triste. Stavo per scoppiare.
 
"Liù, va tutto bene. Sfogati se vuoi."
 
"Vorrei piangere, non sto rispettando la mia promessa con Jasmine. Mi manca.. Siamo troppo lontane."
 
"Lei sa che le sei accanto. Non dartene colpa. Lei ti capisce."
 
"Mi sento una persona schifosa."
 
"Non lo sei. Tu sei la mia piccola. La mia meraviglia."
 
"Ti sbagli!"
 
"No. Ora canto per te e tu torni a sorridere. Non devi mai più dire questo, capito amore? Tu sei bellissima e non solo dentro ma anche fuori."
 
"Oh... Ieri sera... Mi vergogno di cos'hai visto... Non sono bella. Non devi mentire."
 
"Perrie non ha un corpo come il tuo. Faresti invidia a tutti con quelle curve. E i tuoi occhi? Non dirlo più. Amo ogni singola parte del tuo corpo. Ti amo... Ti confesso che ieri sera ho dovuto mantenere la calma. Avrei voluto portarti a letto."
 
Rimasi in silenzio davanti a quella dichiarazione. Non sapevo cosa rispondere. Era un misto tra il dolore e la vergogna ma mi veniva pure da ridere. 
Zayn aveva davvero questa forte attrazione verso di me? Avrei dovuto aspettare ancora? Le mie domande non trovarono risposta, ma la voce di Zayn placò quella tempesta. La sua voce riusciva a prendere ogni singola parte del mio corpo. Mi sentivo liberare lentamente di tutta la tristezza. 
 
Restai immobile, mentre la sua bocca canticchiava avvicinandosi al mio orecchio. Quelle note inconfondibili riuscivano a farmi sentire a casa, a farmi sentre protetta. 
 
"I should ink my skin with your name 
And take my passport out again 
And just replace it 
See I could do without a tan 
On my left hand, 
Where my fourth finger meets my knuckle 
And I should run you a hot bath 
Fill it up with bubbles "
 
Baciò il mio collo delicatamente, poi riprese a cantare. Incastrando le mie mani nelle sue, legandomi a lui. Mi batteva forte il cuore. 
Lui continuava il suo dolce canto. Quella canzone l'amavo. Diciamo che amavo tutta la musica di Ed,  ma di "wake me up" amavo in modo particolare il testo.
 
'Cause maybe you're loveable 
Maybe you're my snowflake 
And your eyes turn from green to gray 
And in the winter I'll hold you in a cold place 
And you should never cut your hair 
'Cause I love the way you flick it off your shoulder "
 
Dìcendo questo mi scompigliò i capelli. Ci giocherellò con le dita. Poi li spostò e mi baciò le labbra. Quella canzone sembrava fosse scritta per quel momento per noi. Era come se Ed avesse pensato a noi. Lui riprese a cantare.
 
"And you will never know 
Just how beautiful you are to me 
But maybe I'm just in love 
When you wake me up"
 
Mi stava letteralmente facendo sciogliere. Amavo la sua infinita dolcezza. Amavo il suo modo di prendersi cura di me. Non avrei potuto chiedere di meglio. Amavo il suo profumo. Amavo il suo sorriso. 
 
Mi soffermai sulle sue parole. "Quanto bella sono per lui". Forse dovevo smetterla. Lui mi amava. Così avrei rovinato tutto. Dovevo ascoltarlo una buona volta. Per lui ero davvero bella. Anche perché altrimenti non lo avrebbe detto. Lui diceva sempre quello che pensava. 
Poi smise  di cantare. Sulle sue labbra comparve un sorriso.
 
"Ce l'ho fatta. La mia piccola sta meglio."
 
"Grazie." risposi, cercando di stringerlo ancora a me. Volevo sentisse quanto bene gli volevo. 
 
"Oh, per prima cosa non devi rngraziarmi. Secondo: se continui così finirai per ammazzarmi."
 
"Scusa." dissi in tono sottomesso. "Volevo sapessi quanto bene ti voglio."
 
"Si. Stavo scherzando. Mi piace quando mi stringi forte. Così sento il tuo cuore più vicino al mio."
 
"Okay. Allora posso?"
 
"Quando vuoi. Ma le mie labbra sono sole. Hanno bisogno di un tuo bacio"
 
"Mhh... Provvedo subito."
 
Mentre lo baciai, lui fece scendere la sua mano calda fino a farla arrivare sotto la camicetta, accarezzandomi la schiena. Un brivido mi percorse lungo tutto il corpo. Poi mi baciò il collo. Io chiusi gli occhi cullata da quella senzazione di pace che solo lui mi dava. 

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Capitolo 6
*** Jealous ***


La prima cosa che vidi quel mattino furono i suoi occhi color oro colato.
 
Il sole penetrava dalle finestre della stanza arredata in modo minimale. Le pareti bianche si illuminavano col sole. Io, come al solito, mi trovavo sul lato sinistro del letto, vicina alle grandi finestre Zayn stava sull'altro lato ma con il viso rivolto verso di me. Guardandomi negli occhi.
 
"Alzati amore, o farai tardi a scuola" mi sollecitò lui, strappandomi via le calde lenzuola rosse.

"Adesso.. Solo un momento..." protestai.
 
Con fatica scesi dal letto e indossai un paio di leggins a fiori bianchi e neri con una maximaglia nera. Poi rubai il giubbo in pelle nera a Zayn, il quale me lo prestò con molto piacere. Ai piedi infilai le mie amate Vans di jeans. 
 
Entrai in bagno. Lavai il viso e spruzzai un po' di profumo e un velo di trucco. Dopo di che presi lo zaino e andai in cucina.

Zayn mi aspettava con la tazza di tè in mano. Lo bevetti tutto d'un sorso. Lui se ne stava lì, mezzo nudo a ridere.
Era bellissimo, pensai, come sempre. Lo baciai.

"Buona giornata piccola" esclamò lui mentre mi accompagnava alla porta.

"Buon riposo amore" risposi io, chiudendomi poi la porta alle spalle.

Uscii dalla villa, dirigendomi verso la scuola. Il sole splendeva in cielo, era ancora molto caldo per essere autunno, il che era una cosa insolita per la piovosa Londra.
Il sole mi dava il buon umore perché mi faceva ricordare l'estate anche se soffiava un vento fresco che mi rammentava che questo sole era pur sempre quello inglese e non il caldo sole della mia terra, l'Italia.All'incrocio tra la mia via e la strada principale incontrai, come tutte le mattine, la mia amica Terry.

Lei era alta, con la pelle olivastra ed un corpo che avrebbe fatto invidia a tutte quelle che volevano apparire piene di curve. Portava i capelli lunghi fino alle spalle. Liscissimi e rossi, ma non come quelli di Ed, i suoi erano del colore del fuoco. Aveva un viso sorridente, con delle adorabili fossette e delle guance "simpatiche".
Gli occhi castani erano contornati da un segno d'eyeliner perfettamente disegnato. Indossava una giacca jeans chiaro e dei pantaloni in pelle nera con una maglia a borchie rossa. Ai piedi aveva delle Vans grigie e sulle spalle portava uno zainetto rosso.
 
Era una ragazza molto solare a cui piaceva molto scherzare e fare le battutine. Era imbattibile nei "doppi sensi". Praticamente era Styles in gonnella. 
La sera prima ero rimasta allibita dalla scena che mi si presentò. Quei due per tutta la sera si sono mandati frecciatine che mescolavano il dolce al perverso.
Però erano davvero carini. Nessuna sarebbe stata più adatta a far perdere la testa a uno come Harry.
 
"Ciao Liù" esordì Terry abbracciandomi
 
"Ciao, che succede?"

"Sono felicissima!"

"Io mica tanto, abbiamo il test di storia lo sai?"

"Oddio!" esclamò Terry, che ovviamente se n'era dimenticata.

"Tranquilla ti aiuto io." la confortai.
 
Poi proseguimmo il discorso verso la scuola discutendo di cose da ragazze, come trucchi, vestiti, scarpe e gossip.
Arrivammo subito a scuola. Il cortile era pieno di persone. La mia scuola aveva il cortile in cmune con un'altro istituto, perciò c'era un gran via vai.

 
Lasciai Terry dirigendomi verso l'entrata quando ad un tratto una ragazza mi sbarrò la strada. Era la tipica reginetta della scuola, affiancata da due sue coetanee che mi guardavano con uno sguardo disgustato.

Non sapevo chi fossero, di sicuro erano allieve della scuola accanto alla mia. La ragazza aveva lunghi capelli biondo platino, liscissimi e degli occhi azzurri truccati pesantemente. Era alta e magrissima. Sembrava una Barbie ma aveva qualcosa nel suo sguardo, qualcosa di ostile e volgare che mi fece provare un forte senso di smarrimento. Perché mai queste tre volevano bloccarmi? Che facevano da questa parte della scuola? Come potevano conoscermi?
 
"E così tu saresti la famosa Liù?" disse con la sua voce stridula che pareva quella di un'oca in calore. Non risposi. Cercai di scostarmi proseguendo sulla mia strada ma le sue due amichette mi bloccarono. 
 
"Oh troia, mi rispondi? O per caso hai perso la voce?" mi urlò spazientita.
Annuii.
 
"Sai chi sono io?" mi chiese la bionda sfoggiando il suo sorrisetto malvagio.
 
"No" risposi timidamente.
 
"Sono Caitlin Edwards! La sorella di Perrie... Sappi che la pagherai cara, brutta troietta! Tu non dovevi rubarle Zayn. Da oggi in poi ti assicuro che vivrai l'inferno!" e scoppiò a ridere.
 
"Com'è che non rispondi?" disse una delle sue due amichette "Hai urlato troppo stanotte e hai perso la voce?" 
 
Abbassai lo sguardo a terra. Mi sentii tremendamente ferita da quelle parole. Ormai il cortile si stava svuotando. La campanella era suonata e io cercai di dirigermi verso l'edificio evitandole, Ma queste mi spinsero da dietro, facendomi cadere a terra per poi svignarsela. 
 
Sentivo la testa che girava, non capivo nulla, dovevo per forza averla sbattuta. Mi accasciai a terra perdendo i sensi.

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Capitolo 7
*** Sorpresa per Terry. ***


Harry's pov
 
 Ricordo perfettamente il mattino in cui accadde l'incidente a Liù. Io? Beh, io feci qualcosa di losco quel mattino. Ero riuscito a penetrare nella scuola senza farmi notare e mi ero nascosto in palestra, nello spogliatoio maschile. Alla prima ora era libero. 
 
To: Terry 
From: Harry
 
"Oggi entrerai alla seconda ora, ti aspetto nello spogliatoio maschile... Ho bisogno di te. Non posso aspettare."

 
Era una necessità che non si fermava alla semplice attrazione fisica, lei doveva essere mia, da troppo tempo aspettavo, stavo per impazzire.
Sapevo che lei non si sarebbe mai tirata indietro a tali proposte ma non so per quale motivo prima d'ora non mi ero ancora fatto avanti, forse avevo paura, lei infondo era ancora vergine, ma lei senza dubbio avrebbe accettato. Il suo messaggio ne fu la conferma.

 
To: Harry
From:Terry
 
"Non aspettavo altro amore, mi sei mancato troppo. Arrivo subito."

 
Quegli attimi di attesa furono interminabili. Mi sedetti sulla panca dello spogliatoio e iniziai a picchiettare ansiosamente le dita sulle mie ginocchia. 
D'un tratto la porta si aprì ed entrò Terry splendidamente vestita. Ma quei vestiti a mio parere non le servivano affatto. 

 
Mi alzai di scatto dirigendomi verso il suo corpo. Iniziai a baciarla con trasporto. Mi spostai poi sul suo collo, dove stampai dolci baci che pian piano s fecero più aggressivi, fino a diventare succhiotti e morsi. La guardai, non era imbarazzata. Stava godendo di un nuovo piacere che a quanto pare non la stava turbando. Annusai il suo collo. Il suo delicato profumo di violetta mi fece perdere la testa. Forse per la prima volta nella vita mi stavo innamorando.

 
 
 
 
Terry's pov
 
Con la sua dolcezza e delicatezza Harry mi tolse i vestiti e slacciò accuratamente li mio reggiseno per poi baciare ogni singola parte del mio corpo. La dolcezza di quei momenti mi fece sentire importante ma mi piaceva anche quando il suo lato "aggressivo" prendeva il sopravvento. Era come se qualcosa in me lo avesse stregato. Aveva tanta voglia in corpo. Nessuno l'avrebbe fermato. 

 
Amavo troppo Harry per preocuparmi della situazione. Avrebbe potuto farmi qualsiasi cosa. Ormai mi aveva in pugno. La cosa non mi spaventava per nulla, anzi mi fidavo ciecamente di lui.

 
Lui era rimasto in boxer e aveva steso sul pavimento un materassino da palestra su cui ci eravamo distesi. Lui stava a cavalcioni sopra di me, sentivo il suo respiro affannoso sopra il mio seno. Iniziò a baciarlo.
 
"Ti amo" sussurrò spostando i miei lunghi capelli rossi dal viso. Poi scese giù arrivando con la bocca sui miei fianchi dove mi sfilò le mutandine.
Un brivido percorse la mia schiena. Il suo dito ormai aveva iniziato a provocarmi piacere. Emisi un gemito soffocato. "Non aver paura" mi tanquillizzò lui, mentre aumentava la velocità dei suoi movimenti circolari.  


 
Poi accadde l'inevitabile, finalmente io ero sua e lui era mio. Tutto accadde con estrema naturalezza, la sua parte aggressiva si placò e non faceva altro che sussurrarmi cose dolci. Eravamo una cosa sola.
 
 

*               *                *

 
 
Mancavano dieci minuti alla lezione. Mi lavai rapidamente in una delle docce e mi rivestii. 
 
Harry mi osservava divertito, indossava i suoi jeans e se ne stava a petto nudo mostrando i suoi possenti muscoli e gli innumerevoli tatuaggi. 
Era un ragazzo davvero attraente il cui sorriso avrebbe fatto perdere la testa a milioni di ragazze. Era bellissimo, con i suoi occhi d'oceano e le sue labbra carnose. I suoi ricci poi erano perfetti.
Continuavo a fissarlo, non riuscivo a smettere di sorridere. Mi sentivo bene, ero felicissima. Una gioia che solo l'amore poteva dare e a quanto pare era la stessa cosa per la mia dolce metà. 
 
"Ti amo piccola... beh, spero ti sia piaciuta la sorpresa, ci vediamo all'uscita!" disse lui accarezzandomi il viso.
 
"E' stato bellissimo, ti amo anche io, a dopo cucciolo."
 
Lo baciai sulla guancia e poi mi diressi di corsa verso la mia classe, la signora Smith odiava i ritardatari.

 


Ciao a tutti i lettori,
ormai siamo giunti al settimo capitolo e io non mi sono nemmeno presentata, piacere sono Giulia.
Volevo dirvi due o tre cose essenziali da sapere su questo capitolo. E' un capitolo fondamentale per la storia, poi capirete perché... E' più corto perché parla solo della coppia Tharry, spero vi sia piaciuto comunque, prometto che il prossimo sarà tutto su Liù e Zayn. 
Se volete rimanere aggiornati sulle pubblicazioni vi lascio il mio twitter
@malikcigarettes, ho una lista di lettrici se mi menzionate e me lo chiedete vi aggiungo così sarete aggiornate, vi prego di recensire il captolo se lo leggete anche solo per farmi un saluto(?) Per me è importante il vostro parere, sevirà a migliorare la storia.


Grazie di cuore,

Giulia xx 

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Capitolo 8
*** Moments. ***


Zayn's pov.
 
Entrai nella stanza d'ospedale dove era ricoverata Liù. L'odore di quel luogo mi nauseava, ho sempre odiato gli ospedali, non sopportavo quell'odore di disinfettante che penetrava nelle narici e provocandomi mal di testa. Non so a voi, ma a me faceva questo effetto.
 
Le finestre erano aperte e il sole illuminava il suo viso. Era pallida, dormiva probabilmente. Mia madre mi abbracciò.
"Andrà tutto bene" disse in tono rassicurante.
Io annuii. Eppure non ne ero così sicuro. 
 
Mi sedetti accanto al letto d'ospedale dove la mia bellissima principessa era stesa. Le accarezzai il viso. Avrei fatto di tutto pur di non vederla soffrire. 
In quel momento chiamò sua madre, parlò con la mia, io non me la sentivo. Avevo il morale a pezzi. 
 
Vedere la sua testa fasciata era la cosa che meno sopportavo. I suoi lunghi capelli, parevano ora soffocati da quella stupida fascia. L'avevano trovata a terra, davanti alla scuola, priva di sensi. Fu Nathan a trovarla. 
Nathan era un amico di Liù, biondo, alto, occhi azzurri, abbronzatissimo, di origini australiane. Lui e Liù erano molto amici ma a me la cosa non disturbava, era un bravo ragazzo ma a lui piacevano gli uomini. 
Liù l'aveva sempre accettato per quello che era, per lei certe cose non facevano una grande differenza.
Lei guardava dentro le persone, questo era uno dei mille motivi per cui la amavo. Nathan mi ha raccontato che quando l'ha trovata ha visto Caitlin e altre sue amiche andarsene, avrei potuto giurarci che fosse stata lei. Quella era una bimba viziata e siccome Perrie, legittimamente, soffriva lei veniva a rompere le scatole a noi! Dovevo assolutamente fare qualcosa. Appena Liù starà meglio provvederò, mi promisi, per ora mi sarei preso cura esclusivamente di lei. 
 
Non riuscivo a guardarla dormire, un brutto presentimento aleggiava nell'aria. Volevo scacciarlo via. Forse in fondo era solo un senso di colpa. Era tutta colpa mia, lei non centrava con me e Perrie. Non potevano prendersela con lei. 
 
Un venticello proveniva dalla finestra, un vento caldo. L'autunno con lei s'era riscaldato, tutto con lei era più caldo. Lei era così dolce da far diventare dolce anche l'aria che la circondava. Tutto con lei era migliore, non potevo lasciare che le facessero del male. 
Da quel giorno l'avrei protetta a costo della vita, la mia vita è davvero insignificante se si tratta di lei. Picchiettai le mie dita sul bordo del letto. 
 
Non si svegliava, continuavo a rimuginare sulle mie colpe. Il mio cellulare vibrava incessantemente.
I ragazzi stavano venendo a trovarla per starle vicino, con loro sarebbero venute pure Danielle e Terry. 
Forse vederli mi avrebbe fatto bene, avrei voluto spegnere per un'attimo il mio cervello e farla finita. Mi stava scoppiando la testa.
 
                                                                


 
                                                                            *                                     *                                *




 
La voce di Liam mi svegliò. "Hey amico! Ti addormenti dappertutto tu?" disse in tono ironico. 
"Stavo solo... ehm.. ecco.." Ero letteralmente crollato, ma non volevo ammetterlo.
"Beh, sapete com'è, vedere Liù così mi sta facendo a pezzi, e quando mi agito troppo mi addormento..." Ma che storia, sono un pessimo bugiardo... 
"Ieri notte ho dormito poco, e quindi sono crollato. Non ce la faccio a vederla così e poi l'odore di questo posto mi nausea!"
 
Niall si avvicinò abbracciandomi e disse "Tranquillo amico, vedrai che appena si sveglia Liù passa tutto. Noi ti siamo vicini, non preoccuparti, sappiamo quanto tieni a lei."  
 
Poi mi rassicurarono anche le ragazze, Terry non sembrava preoccupata, era positiva. Danielle invece aveva un pò di timore ma lo nascondeva sorridendo e  dicendomi che sarebbe andato tutto bene. Lei e Liù erano amiche, Danielle le faceva un po' da sorella maggiore, era triste anche per lei vederla in quello stato. Poi pero' ebbe un'idea per aiutarla.
 
"Che ne dite di cantarle una canzone? Così si sveglierà e forse sentirà meno dolore, almeno lo spero."
 
"Non dovremmo farlo, deve riposarsi." protestò Liam.
 
"Ma è tutto il pomeriggio che dorme, ormai sono le cinque e mezzo, potremmo anche provare." Risposi io, ormai dormiva da un bel po' magari sarebbe servito.
 
"Si dai, che ne dite se le cantiamo.. Vediamo un po'... Che canzone le piace?" chiese Harry.
 
"Penso che potremmo cantarle Moments, lo so che è triste.. Ma lei la ama." Sapevo benissimo che con quella canzone avrei pianto, ma volevo vederla sorridere, non m'importava nulla di ciò che avrebbero pensato gli altri.
 

Così iniziammo a cantare....
 
"Shut the door, turn the light off 
I wanna be with you, I wanna feel your love 
I wanna lay beside you, I cannot hide this 
Even though I try" iniziò Liam a bassa voce, per non far casino...
 
 
"Heart beats harder, time escapes me 
Trembling hands touch skin 
It makes this hard, girl 
And the tears stream down my face" Cantò Harry guardandomi, con uno sguardo troppo serio per essere il suo...
 
"If we could only have this life for one more day 
If we could only turn back time, you know I'll be 
Your life, your voice, your reason to be 
My love, my heart is breathing for this 
Moment, in time I'll find the words to say  
Before you leave me today"

 
Cantammo tutti in coro. La guardavo, la voce mi tremava. A queste parole le lacrime non tardarono ad arrivare, lei era la mia vita.
Feci per asciugarle quando vidi due occhioni verdi, chiari, luccicanti fissarmi timidamente. Si era svegliata. Mi avvicinai al suo viso, la baciai. Era confusa.
Ma sorrideva, quella brutta sensazione che mi stava opprimendo di colpo svanì. Mi sentivo sollevato. Il suo sorriso mi riscaldò il cuore.


 
 
 

Liù's pov.
 
Mi svegliai. Zayn mi baciò. Ero in ospedale, c'erano tutti. Doveva essermi successo qualcosa di grave, forse quel colpo alla testa era stato più forte di quanto pensassi. Ma ora fortunatamente sentivo solo una debolezza interiore. La testa non era più dolorante anche se la fascia era legata così stretta da farmela sentire ancor più pesante. Sorrisi al rivedere Zayn. Avevo temuto il peggio quella mattina, ma ora con lui mi sentivo al sicuro. 
 
I ragazzi erano tutti attorno al letto e sorridevano. Riconobbi subito Niall che stava vicino a Zayn, sul lato destro del letto. Con quel suo cappellino verde e i suoi denti bianchissimi, era sempre così gentile.
 
Accanto a lui c'erano Danielle e Liam. Quei due erano bellissimi assieme, sempre perfetti. Lei era stilosa, indossava una camicia a fiori, con una gonna nera e dei tacchi altissimi, Liam invece era più sportivo, e indossava le sue amate converse bianche. Danielle per me era diventata come una sorella maggiore. 
Durante l'estate, siamo uscite parecchie volte assieme, lei era così gentile e simpatica. Non potevo credere che molte fans dei ragazzi la odiassero, la trovavo perfetta. Mi aiutava sempre a scegliere cosa indossare, era la mia personal shopper, la consulente di styling. Insieme ci divertivamo moltissimo.
 
Accanto a loro c'era Louis, che come sempre non faceva che ridere, era da tempo che non lo vedevo. Aveva la barbetta incolta che gli dava un'aria più matura, ma bastava guardarlo negli occhi per capire che era sempre il nostro Peter Pan. Avrei voluto abbracciarlo, mi mancava molto. Lui aveva sempre la battutta pronta, era un vero amico. 
 
Infine, infondo alla mischia c'erano i Tharry, i piccioncini. Nonostante fossero felici di rivedermi, non facevano che scambiarsi occhiatine dolci. I loro sguardi erano diversi dal solito, più focosi... Avrei potuto giurarci che tra quei due fosse successo qualcosa. Li conoscevo troppo bene.
 
Avrei voluto dire qualcosa ad ognuno di loro ringraziandoli,  ma ero troppo debole. Mi limitai a sorridere.
 
Quella notte Zayn rimase con me in ospedale a farmi compagnia. Mi sentivo ancora debole.
Lui mi raccontava alcuni aneddoti sulla sua infanzia e sui ragazzi, mi diceva di tutto pur di farmi sentire meglio. Sapeva quanto mi piacesse sentire il suono della sua voce,con quell'accento così adorabile, fluente e orientale.

Vedevo nei suoi occhi la sicurezza, il suo sorriso mi riscaldava. La dolcezza con cui mi parlava era la cosa più bella, non avrei mai pensato che nessuno potesse essere così dolce con me. Non avrei mai pensato che qualcuno potesse prendersi cura di me in quel modo. 






Ciao belesse, come state??
Scusate se non ho postato prima ma mancava il tempo e l'ispirazione,
spero che vi sia piacuita comunque,
sono curiosa di sapere che ne pensate del rapporto tra Liù e Danielle,
e anche se vi piace come si è comportato Zayn.
Aspetto con ansia le vostre risposte.

Ah se volete contattarmi e fare una chiacchierata ci sono sempre su twitter
sono @malikcigarettes mi fa piacere parlare con i miei lettori.

Ora vado a nanna, a presto. Tanto amore.

Malikcigarettesxx
 


 

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Capitolo 9
*** Everything has changed. ***


I mesi passarono e arrivò anche novembre, il sole aveva ormai ceduto il posto alla pioggia battente che è tipica di Londra. 
In quei due mesi erano successe un sacco di cose. 
 
Dopo che tornai dall'ospedale Zayn si prese cura di me parlò con il ragazzo di Caitlin per fare in modo che lui la facesse ragionare, altrimenti avrebbecontinuato a tormentarmi. La situazione sembrava sotto controllo ma a scuola venive continuamente presa di mira. Solo Nathan, Walyha e Terry mi stavano ancora vicino, e questo era quello che mi dava la forza di andare avanti. 
Si, cercavo di fregarmene di tutte le voci, ma era dannatamente difficile. Zayn sembrava capirmi alla perfezione, anche lui aveva avuto parecchi problemi alle scuole superiori. Probabilmente se lui non ci fosse stato e non mi avesse capita, a quest'ora non avrei avuto nemmeno voglia di uscire di casa. 
Ma noi uscivamo, sempre, andavamo ovunque e incontravamo un sacco di persone speciali.  La più speciale di tutte è stata Lei.
 
Ricordo perfettamente il nostro incontro, avenuto in un pub poco distante da Covent Garden. 
Era un piovoso sabato sera, io e Zayn entrammo nel locale e ordinammo qualcosa da mangiare. Avevamo passato tutta la giornata a Bradford con la famiglia di Zayn.
 
Il locale era molto particolare; aveva grandi verate verdi bagnate dalla pioggia e al soffito stavano dei grandi lampadari che potevano essere considerati veri e propri pezzi di antiquariato. Ci siamo accomodati in un tavolino un po' appartato on molto distante dal piano bar. 
Ad un tratto vidi una ragazza tutta sola ordinare una birra al bancone. Aveva la pelle olivastra, gli occhi scuri e ben truccati di nero, ed era alta e formosa. 
Aveva bellissimi capelli ondulati, castani con le punte di un rosso fuoco. Indossava un paio di leggins neri e una maglia lunga bianca coperta da un'impermeabile rosso.  Probabilmente l'avrei riconosciuta anche fra mille persone, quella era la bellissima Jesy Nelson. 
 
Sapevo che Zayn la conosceva così gli chiesi di presentarmela. Lei si sedette accanto a noi e iniziammo a conoscerci meglio. Era una ragazza molto solare, indipendente, non si sarebbe mai lasciata comandare da nessuno e poi era così divertente,mi chiedevo cosa ci facesse  tutta sola in un pub in un sabato sera.
 
"Non amo il caos e la ressa." Sentenziò Jesy.
"Anche noi, infatti siamo qui invece di essere al party che ha organizzato Liam al Funky Buddah." risposi.
"Sarà la millesima volta che fa un party quest'anno. Ormai diventerà socio onorario di quel locale." disse Zayn ridendo.
"Ma noi preferiamo i posticini riservati come questo.. Sai com'è, ogni volta che usciamo di casa ci sono fans urlanti.. E' bello venire qui." dissi
"Si, soprattuto per le coppiette felici come voi.." disse sospirando Jesy.
"Ehi Jesy, che succede? sembri triste.. Se vuoi una mano a noi puoi dirlo, siamo qui per aiutarti, vero Zayn?"
"Ehm.. Si, si.. " rispose lui, che nel frattempo si era immerso nel suo sandwich al tonno. 
Scoprimo così che Jesy era appena stata mollata dal suo ragazzo George, che l'aveva ripetutamente tradita con un'amica.
"Tu non meriti di soffrire così" le dissi abbracciandola.
"I ragazzi sanno essere dei veri coglioni!" disse Zayn incazzato.
"E' proprio vero, non tutti sono come Zayn" dissi guardando i suoi occhi che si illuminarono a quelle parole "ma sono sicura che troverai qualcuno che ti amerà e ti rispetterà. Ne sono sicura." 
"Grazie ragazzi! Davvero non so che dire, siete fantastici.. Grazie!" disse lei sorridendo.
"Ma non abbiamo fatto nulla. Ricordati che nessun ragazzo può abbatterti, tu sei perfetta!" le confidai.
 
Lei era perfetta, ero convinta di questo. A volte mi chiedevo cosa centrassi io con tutte quelle persone stupende. Io, che ero soltanto uno scarto della società, quella che tutti odiavano, perché aveva rovinato gli "Zerrie" la coppia del secolo. Io ero quella che doveva fingere che fosse tutto ok, anche quando l'unica persona che davvero mi sorreggeva, nonostante tutto era Zayn.
Lui mi amava e nonsapevo nemmeno per quale motivo, lui vedeva bellezza e amore in me, mentre io guardandomi allo specchio provavo solo ripudio e disgusto.
La verità è che non mi sono mai sentita abbastanza per lui. 
 
Mandai giù un sorso di té caldo, per quella serata era l'ideale. Zayn si allontanò per andare al bagno.
Jesy sorrise. "Senti Liù" disse a bassa voce."Te l'hanno già detto che voidue siete una coppia stupenda?" 
Io sentii un senso di pofonda felicità al'udire quelle parole da Jesy. "Grazie" le dissi stringendola in un abbraccio.
"Perchè tutta questa smanceria?" disse lei ridendo."Ho solo detto la varità" 
Sospiarai a quelle parole. "E'.. E' solo che tutti mi giudicano male, è bello sapere che qualcuno sostiene il nostro amore."
"Puoi fidarti di me, quando dico che siete perfetti. Con Pez non erano così legati, e poi per quanto lei sia una bella persona questo non vuol dire che tu non sia altrettanto. Non ascoltare cioò che dicono i paparazzi e i compagni, tu sei davvero brava, dolce e gentile. La persona che più si addice al carattere di Zayn.
A volte ti manca un po' di autostima ma ricorda che lui è la persona più sincera che conosca, non direbbe mai che sei bellissima se non o pensasse davvero."
 
La abbracciai ancora una volta. Ero felice. Insomma Jesy era riuscita a farmi credere un po' di più in me stessa, cosa che non succedeva dal molto tempo.
Ora dovevo solo cercare di ignorare le voci, perché chi giudica senza conoscere non potrà certo aver ragione. 
Quella sera ho capito che la bellezza non sta solo in chi è perfetta come una Barbie, ma anche in una ragazza dalla pelle color vampiro, imperfetta e dalle gambe non proprio sottili. Stando a quello che diceva Jesy anche io ero bella a modo mio, con il mio strano naso e il viso pallido che arrossiva per un nonnulla. 
Infondo anche lei non sembrava una Barbie e non era magrissima eppure era così bella. 
 
Oltre a conoscere Jesy quel Novembre successe una cosa che ha cambiato totalmente la nostra vita. 
Era il 13 novembre. Ricoverarono Terry in ospedale perché era svenuta durante l'ora di educazione fisica.
Mi chiamò al telefono Harry, era disperato.
 
"Dicono che la ricoverano per due settimane, devono accertarsi che sia tutto apposto! Lo sapevo che sarebbe successo. E' tutta colpa mia!"
"...che cosa? spiegati meglio!"
"Dio mio! Ora si che mi rovinerò la carriera."
"Che cavolo, non centri niente tu con questa storia, sarà solo un calo di zuccheri nel sangue, nulla di grave!"
"No Liù..C'è dell'altro da sapere." sospirai a quelle parole. Non volevo credere a quello che stavo sentendo.
"cioè?"
"... Terry, e io ehm.. Ecco, lei è svenuta perché..." 
"cosa?"
"Aspettiamo un figlio!"
"..."
"Si, cavolo è tutta colpa mia, ora suo padre mi fa a pezzi!"
"Senti Haz, voi due vi amate, é arrivato un bimbo ora ed è una cosa splendida. Devi essere solo felice stai diventando padre."
"Lo so che è bello ma sono giovane, ho paura."
"Se hai bisogno di qualcosa io ci sono, ora vado da Zayn, ti raggiungiamo il prima possibile."
"Grazie Liù. "
"Figurati, sono contenta anche io di diventare Zia!" dissi ridendo. "A più tardi."
"Ciao!" disse Harry.
 
Poi mi precipitai da Zayn per parlarne con lui. Dovevamo aiutarli.


Salve a tutte, scusate per il ritardo, 
Questo capitolo è stato molto sofferto ma alla fine sono riuscita a postarlo.
Ora che siamo invacanza spero di riuscire a postare più spesso.
Ditemi un po' cosa ne pensate del colpo di scena? 
Cosa pensate che possa succedere a Terry e Hazza ora che avranno un bambino?
Scrivete, scrivete, scrivete.
Sono curiosa di leggere le vostre recensioni.

Bacioni, alla prossima.

@malikcigarettes



 

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Capitolo 10
*** Just a nightmare. ***


Liù's pov.

Mi risveglia nella notte, ero sudata. Sotto le lenzuola, le mie gambe tremanti scalciavano contro quelle di Zayn.
Quasi mi mancava il respiro. Sentivo solo una forte paura dentro. 
Non ricordavo cosa avessi sognato ma sentivo un grosso vuoto.  Era  come se una voragine mi avesse scavato il petto. Volevo piangere.

Zayn si sedette accanto a me, mi liberò il viso dai capelli scompigliati, segnò il contorno delle mie labbra con le sue dita. Si avvicinò con la bocca al mio orecchio.
“Shh, amore. E’ tutto finito” sussurrò. “E’ stato solo un incubo, sono qui io ora, va tutto bene” disse rassicurandomi.

Poi iniziò a baciarmi il collo dolcemente e nel mentre che lo faceva mi accarezzava i fianchi. 
Era sopra di me, sentivo i nostri respiri fondersi, e i nostri cuori battere nel silenzio di quella stanza. 
Zayn raggiunse la mia bocca iniziando a baciarmi ripetutamente, quei  baci erano la mia droga. 
Man mano che le nostre lingue danzavano e si solleticavano l’una con l’altra facendomi assaporare quel suo sapore di menta e tabacco quella voragine nel mio petto andava svanendo.
Quel suo sapore orientale calmava ogni mia paura.
 
Ci fermammo un momento a guardarci negli occhi. Niente e nessuno sarebbe stato come lui, pensai. Lui era così dannatamente perfetto. 

Credo che nella vita le cose non accadano mai per caso. 

Credo di  essere stata fortunata ad aver trovato la mia anima gemella così facilmente, lui era il mio Ying, e so con certezza che nessuno avrebbe potuto rimpiazzarlo.

Si dice che ognuno di noi è legato con un filo rosso alla propria anima gemella, o almeno così dicono le leggende orientali che tanto mi appassionano.  
Sono certa che se così fosse in quel momento quel sottile filo immaginario tra i nostri cuori era inesistente, i nostri battiti erano in sincrono e penso che sarebbe potuto crollare il mondo che noi saremmo sopravvissuti.

La gente diceva che eravamo troppo giovani per l’amore. Ma forse loro non sapevano di cosa parlavano.
Perché quell’amore nato dalla cenere e dallo sconforto aveva cancellato anni di tristezza e solitudine, rendendomi più forte.

Quella fu la notte in cui decisi che avrei tatuato con un segno indelebile la pelle, perché non si poteva dimenticare un amore come quello.

Quella fu anche la notte in cui Zayn mi strinse a sé e accarezzandomi iniziò a cantare They Don’t Know About Us.

Ci sedemmo con la schiena contro la testiera del letto a cui appoggiammo di cuscini. Lui aprì braccia e gambe e mi fece sedere sul posticino comodo che mi aveva riservato.  
La mia testa poggiò sul suo petto, le sue braccia possenti mi strinsero i fianchi.
 
“People say we shouldn’t be together 
Were too young to know about forever 
But I say they don’t know what they talk talk talkin’ about”
 
Mi  strinse ancora più forte, come se volesse dire “sei solo mia”. Amavo quel suo atteggiamento.
 
“Cause this love is only getting stronger 
So I don’t wanna wait any longer 
I just wanna tell the world that your mine girl 
Ohh
They don’t know about the things we do 
They don’t know about the I love you’s 
But I bet you if they only knew 
They will just be jealous of us 
They don’t know about the up all night’s 
They don’t know I waited all my life 
Just to find a love that feels this right 
Baby, they don’t know about 
They don’t know about us”
 
Zayn mi guardò. Sorrise. “Non siamo troppo giovani, al diavolo tutti.”
“Ehm.. Loro non sanno di noi. Non capiscono.” affermai con voce tremante, ogni volta che cantava per me era un’emozione fortissima.

“Sai io, io credo..  Senza te non ce la farei..  Ora capisco che vuol dire amare.” 
“Anche io, pensavo che non avrei mai trovato qualcuno.. Qualcuno che mi andasse bene, poi sei arrviato tu. Mi hai cambiata. Ti ho amato fin dalla prima volta che ho udito la tua voce, ma non come ora… Non avrei mai immaginato lontanamente che noi …” dissi imbarazzata.

“Io si, appena hai parlato quel giorno sei entrata ho capito che avrei fatto fatica a dimenticarti …  Devo dire che ho avuto buon intuito!” disse Zayn scherzandoci su.
“Anche meglio, tu lo sapevi  già che sarei caduta ai tuoi piedi signor faccio la linguaccia perché tanto sono sexy comunque!” dissi  ridendo con voce rimproverante.
“Non puoi insultare la mia linguaccia, e non puoi dire che non sono sexy! ” disse lui facendomi il solletico sul collo.
“Oh si che posso!” dissi ridendo.
“Che cattivona, ora piango.” Disse lui e si mise a fare i versetti come i bambini quando la mamma non gli compra le caramelle.

“Su su tornando a quel discorso di prima, volevo dirti che.. Non pensavo, prima di conoscerti, che esistesse qualcosa di così forte…” dissi un po’ intimidita, pensando che forse avevo un po’ esagerato.
“Allora siamo in due a pensarlo..” disse Zayn sollevato. 
“Si,  ma dobbiamo andarci con calma, voglio godermi ogni secondo con te.. Voglio ricordarlo per sempre.”
“Tranquilla, hai ragione, non c’è nessuna fretta. Dopo quello che è successo a Terry e Hazza voglio essere ancora più cauto con te.. Sappiamo entrambi che la loro passione era incontenibile ma ora… ”

“Sarà dura.. E se fosse successo a noi?” chiesi preoccupata.
“Avrei avuto paura.. Ma se un giorno ehm.. In futuro, succederà, sarò l’uomo più felice sulla terra.”
“Beh allora se avrai pazienza…” dissi ridendo.
“Ho tutto il tempo del mondo per te.”

Continuammo a scherzare fino a che non mi addormentai sulla sua spalla. Il giorno seguente sarebbe stata una giornata impegnativa, Terry e Harry andavano a parlare alla casa discografica per allungare la pausa e poi sarebbero andati a vedere un po’ di cose per il bambino. 
Io, Zayn e Liam con la sua Danielle avevamo deciso di accompagnarli, sperando che la casa discografica acconsentisse a far riposare Harry per un altro po’,  non poteva assolutamente perdere la nascita del suo primo figlio e lasciare la sua amata sola durante questa avventura.


Ciao bellissime lettrici e lettori(?)
Come va la vita?
Io sto per partire per l'Irlanda per cui
non credo farò in tempo a postare l'unicesimo capitolo 
almeno, non prima del 14 luglio.
Tornando alla nostra storia,  che ne pensate di Zayn e Liù?
Che sono dolcissimi l'abbiamo capito ma il resto...
Secondo voi Liù prima o poi si lascierà completamente andare con lui?
Lui resisterà in eterno ad aspettare?
O forse quell'amore fortissimo non avrà bisogno del sesso per sopravvivere?
Scrivete, scrivete, scrivete.

AMO CHIUNQUE ABBIA LETTO QUESTO CAPITOLO.
GRAZIE DEL VOSTRO SUPPORTO. 

Ciao splendori, un bacio. xx


@malikcigarettes   

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