YOU DON'T KNOW ME

di HARIA
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** PROLOGO ***
Capitolo 2: *** An unattainable dream ***
Capitolo 3: *** Love is never out of reach will find it when you least expect it ***
Capitolo 4: *** You are here but still can not believe, save me please ***
Capitolo 5: *** She is only your ***
Capitolo 6: *** YOU ARE PART OF ME ***
Capitolo 7: *** Your time has come ***
Capitolo 8: *** Suspension ***



Capitolo 1
*** PROLOGO ***


                                                                                                                                                                                                       Prologo


Sono un semplice ragazzo di 18 anni. Beh forse semplice no. I miei capelli sono castani, ricci e morbidi. I miei occhi sono verdi.
Il mio nome è HAROLD EDWARD STYLES. Ma tutti mi chiamano solo Harry.
Vivo a holmes chapel, mio paese di nascita, ho una sorella di 10 anni che di nome fa Lux.
I miei genitori sono separati ed io e mia sorella viviamo con mia madre Anne e il suo nome compagno, che si chiama Brad. E' una brava persona e sono felice che mia mamma frequenti un tipo come lui.
Frequento il liceo del paese. A scuola non sono mai andato bene, tranne in algebra li me la cavavo alla grande. Anche se nella maggior parte delle materie ho un'insufficienza sono riuscito ugualmente ad entrare nella scuodra di basket scolastica. Lì si che me la cavo.
Penso si sia capito che sono uno dei ragazzi più gettonati della scuola, quello che piace un po' a tutte ma non ho una vera e propria ragazza, sono storie durate poche ore non so se mi spiego. Non mi sono mai voluto impegnare seriamente penso non sia la cosa migliore, almeno per me.
Sono sempre stato un ragazzo molto aperto e socievole, mi piace stare in compagnia e mi diverto molto con i miei amici. La cosa che mi riesce meglio sono gli scherzi.
Una cosa a cui tengo molto è la famiglia e sono molto legato a mia madre, le voglio molto bene e cerco di darle meno dispiaceri possibili. Essendo mia madre, lei mi capisce e posso raccontarle ciò che mi pare, lei mi consiglia nella maniera più opportuna anche se alla fine scelgo io come agire nelle varie situazioni. Non ho mai litigato con mia sorella, ci tengo molto e sono molto geloso, ma non solo di lei , lo sono con chiunque, anche questo è un motivo per cui non ho la ragazza, lei non sopporterebbe questo mio lato protettivo.
Posso sembrare tenero e magari gentile e fidatevi lo sono ma tendo a nascondere questo mio lato. A scuola sono molto sfacciato, e sono io che praticamente manovro le situazioni ,tutti mi conosco in questo modo.La mia paura è quella di essere emarginato e temo i giudizi degli altri.
Fin ora nessuno mi ha mai capito veramente. 
Nella squadra di basket 3 anni fa ho conosciuto i miei 4 migliori amici.
C'è il biondino irlandese dagli occhi color mare di nome NIALL HORAN, il capitano della squadra dallo sguardo intenso ZAYN MALIK, il coccolone, il più serio, il più posato e maturo LIAM PAYNE dai capelli corti castani e occhi color cioccolato e infine la mia anima gemella LOUIS TOMLINSON, ragazzo dagli occhi color ghiaccio, capelli lisci ma arruffati e con sempre la battuta pronta, è il più scatenato di tutti ma lui mi ha capito ed è per questo che tengo molto lui, certamente tengo anche a tutti gli altri, siamo un gruppo fantastico e sono molto legato a tutti.
Beh io concludo dicendovi che se vi è piaciuta questa intro andate avanti, vi parlerò della mia storia, dei miei SEGRETI ,di  tutto ciò che è nato dall'inizio di quest'ultimo anno di liceo e tutti i casini in cui mi sono messo.
CASINI DI CUI NON MI PENTO.



















Beneeeeeee !!!
E' la mia prima storia spero molto vi piaccia questo è solamente il prologo ma spero comunque vi possa piacere!!!

Se volete sapere la storia di questo mitico ragazzo leggete i prommissimi capitoli mi raccomandoooo !!!
ahahahah !!!!!!
Mi piacerebbe ricevere 2 recensioni minimo .........
beh comunque aspetto i vostri pareri eh mi raccomando !!! :D

Mi sono impagnata molto come inizio e ciò fatto parecchi film mentali  ...............
ma che dico (?) .....

bene vi lascio devo correre via un saluto a tuttiiiiiiii !!!!!!!!!! :D

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Capitolo 2
*** An unattainable dream ***


                                                                                                                                                                         HARRY                                                                




Mi alzo dal letto, scompigliandomi i ricci, quanto è pesante alzarsi la mattina? Lo odio profondamente. Mentre sto per uscire dalla stanza cado a terra inciampando in qualcosa di sconosciuto e lo maledico non appena capisco che è lo stupido zaino di scuola che, dopo aver indossato una polo blu e jeans scuri prendo con rabbia e cattiveria. Tutti i libri cadono a terra e io mi ritrovo a urlare impreda alla rabbia, poi esco di casa andando verso scuola, non molto lontana, imprecando, per la seconda volta in un'ora, l'inizio della seconda settimana di "inferno scolastico ".

Entro, ancora incazzato per quello che è successo poco tempo prima. Vedo in un angolo soli soletti zayn e la sua ragazza. Non ne ha mai avuto una per più di una settimana, ma con lei la storia andava avanti già da 2 mesi. Si erano conosciuti in estate. Poi vennero a sapere che frequentavano lo stesso liceo e la cosa è diventata seria. Il suo nome è Elen Olsen, ha quasi 18 anni, ha i capelli neri e leggermente rossicci mossi solamente sulle punte, occhi chiari come quelli di louis e un sorriso davvero dolce. Non era la tipica ragazza che fequentava zayn, lei era molto diversa anche di carattere, visto che sapeva tenergli testa anche quando faceva il coglione. Proprio per il fatto che lei fosse la agazza di Malik tutti la vedevano con occhio diverso, le Cheer leader ad esempio la odiavano mentre i ragazzi non facevano certo pensieri purissimi. Lui è estremamente geloso di lei, infatti non si baciano o coccolano mai in pubblico , lo fanno sempre per conto loro senza che nessuno li veda.

Louis si scaraventa contro di me facendomi sbattere contro gli armadietti, picchio la testa e subito dopo gli mollo una sberla alla nuca , lui mi guarda con sguardo di scuse e poi scoppiamo a ridere insieme. Me lo trascino dietro alla prima lezione che avevamo in comune, Chimica, la odiavamo entrambi ma ci toccava così entrammo in classe con facce da cadaveri.

Ma perchè cavolo mi capitano  ste cose ??? Ho davanti a me un succo di frutta e inspiegabilmente non riesco a infilare la cannuccia nel puchino. Ok ora ho letteralmente buttato il cartone nel vassoio ammaccandolo tutto. Non era proprio giornata.

-Ciao- davanti e accanto a me si sedettero louis, liam, zayn e Elen. Oramai era diventata nostra amica e faceva parte del così detto "gruppo". Era una ragazza davvero troppo simpatica. Era perfetta per zayn.
-Niall?-domandai io.
-arriva tra poco stava parlando con una- mi rispose liam.
Il biondino arrivò e si accomodò tra me e Elen. si scolò l'intera bottiglietta d'acqua prima di aprire la bocca per parlare.
-scusate stavo parlavo con una ragazza- disse d'un fiato.
-chi ?- chiese Louis.
- non penso la conosciate, comunque si chiama Emily Sophie Robinson-
Iniziai a tossire come un deficente, mi stavo quasi per strozzare ma mi si bloccò il cuore non appena Niall pronunciò quel nome. Mentre cercavo di riprendermi notai gli sguardi di zayn e Elen ,erano increduli e quasi sconvolti e posso giurare che se anche loro come me avesser mangianto qualcosa gli sarebbe andato tutto di traverso.
-scusa hai proprio detto Emily Sophie Roinson ???- chiese Elen fissando niall quasi impaurita. Anche zayn aveva il suo stesso sguardo.
-si perchè?- lei non rispose lo fissò e basta.
-zayn andiamo- disse spintonandolo leggermente, lui senza una parola si allontanò con lei fuori dalla mensa.

Spinsi violentemente il portone d'entrata di scuola e uscì nel cortile, le lezioni erano finite così mi sedetti sul muretto massaggiandomi le tempie e ripensando a quel fottuto momento in mensa. Niall e louis si sedettero accanto a me senza fiatare, poi ci raggiunsero anche Liam, zayn e Elen. Lei mi fissava in modo strano ed io non capivo. Si voltò e si incamminò verso qualcuno dall'altro lato della spiazzo seguita da zayn. Posso giurarvi che se non ci fosse stata la mano di louis dietro la mia schiena a sorreggermi sarei certamente caduto all'indietro.
Elen stava parlando con lei e io non potei fare a meno di assumere un'aria da completo idiota. 

Emily Sophie Robinson era la ragazza che amavo da un'intero anno. Essendo molto stupido, cretino e deficente, non le ho mai parlato. Lei non mi conosce, per lei non esisto, sono quasi invisibile. I suoi capelli sono semplicemente castani e i suoi occhi di un verde cupo quasi grigio. Non è ne troppo alta, ne troppo bassa, ne troppo magra , ne troppo grassa. Non sapevo nulla del suo carattere, se fosse simpatica o no ma tutto di lei ,i suoi movimenti, gesti sgurdi e sorrisi sfuggitigli ,notati in questo ultimo anno mi facevano pensare ad una ragazza gentile, modesta, disponibile, ma anche misteriosa, forte e devo ammetterlo, sono un ragazzo perciò è come un dovere per me, la trovavo estremamente sexi, anche se erano poche le volte in cui indossava qualcosa del tipo minigonna, tacchi o maglie attilate, come del resto facevano la maggior parte delle ragazze per farsi notare.

Eh beh ora era li che parlava serenamente con Elen senza degnarmi di uno sguardo, io che sono Harry styles il più ricercato, io che posso avere qualsiasi ragazza, io che piaccio a tutti con uno sguardo, io che faccio impazzire tutte con un sorriso, io che mi sono INNAMORATO  di un sogno, FORSE irragiungibile, ma forse da quel giorno non più.
























Ciaoooooooo belle !!! 
Beh ringrazio di cuore Danira per la sua recensione sei stata davvero unicaaaaaaaaaa !!!!!! :D
Devo ammettere che mi sarebbe piaciuto riceverne di più ma va beh non fa nulla ... !!!!!!!!!!
Allora come vi sembra sto capitolo ? Bello? Noioso? Consigli??????
sto esagerando con le domande, beh comunque Fatemi sapere cosa ne pensate, le vostre idee, vorrei proprio sapere se sto scrivendo qualcosa di 
interessante o una cazzata!!!
Ma che termini uso non è da me ........... oh forse si (?) 
Beh vi lascio è mezzanotte e mezza ed io sto ancora col computer accesso se mi becca mio padre mi fucila !!!!!!!!
Un bacione a tutte a fatevi sentire con una recensione anche solo per dirmi che sono pazza !!!
AHAHAH ok STOP. !!! :D 

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Capitolo 3
*** Love is never out of reach will find it when you least expect it ***


                                                                                                                                                                                                                                                  HARRY


Stavo nell'aula di letteratura insieme ai miei 4 amici e Elen.
Cercavo di imparare quella maledetta poesia che non riusciva a fissarssi nella mia testa . Non sono mai stato bravo in questa materia, non riuscivo a comprenderla, a capirla a fondo. Proprio per questo la mia media era insuffiecente . Neanche gli altri se la cavavono ma sembrava non interessargli, li ero l'unico che stava cercando di studiare un minimo di quella roba.
Du'un trattatto un nostro compagno appena entrato in aula ci informò, dell'assenza del professore. Molti esultarono alri invece ne erano particolarmente infastiditi.

-ma no!!!!- sbottò d'un tratto louis sbattendo i libri sul banco davanti a se.
-no cosa?- chiese elen dietro a lui con accanto zayn.
- avevo bisogno di alcune spiegazioni prima del compito di venerdì- Incrociò le braccia al petto ed io sorrisi divertito scuotendomi i capelli.
-tu niall come stai messo ? sei preparato?- chiesi ridendo al biondo seduto davanti a me accanto a Liam. Sapevo che non aveva minimamente aperto il libro in quei giorni.
-devo solo ripassarmi le poesie e sono a posto- disse
-Che cosa?- chiese incredulo Liam -com'è possibile?-
-beh sapete che la migliore amica di elen mi da ripetizioni- perfetto, più che perfetto. Nel mio stomaco si iniziarono a creare una miriadi di nodi che mi impedivano di respirare.
-non è giusto però!!!- sbotto louis -perchè elen non le chiedi se da ripetioni anche a noi, siamo tutti asini qui no ???-  per la prima volta in vita mia desiderai di poter strozzare louis. Ma cosa aveva in testa??? cenere forse ??? beh, ma in fondo lui non sapeva nulla di questo mio amore platonico. Non era colpa sua in fiondo.
-ottima idea - esultarono tutti. Dovetti fingere anche io. Sorrisi leggermente, anche se in realtà quell'idea non mi piaceva affatto.
-facciamo oggi alle 3?- propose elen. cercai di inventarmi qualche scusa per rifiutare ma in quel momento la mia mente era vuota.
-perfetto- Esclamò Liam ammiccando un po' lo sgurdo.

Rimasi impietrito da tutto ciò, ma non rifiutai l'invito, infondo quella poteva essere una buona occasione per conoscerla veramente..... no ok ero decisamnete fuori di me.
Mentre navigavo nei miei pensieri persi il filo del discorso degli altri. Non appena lo riacchiappai rimasi senza parole.
Elen stava descrivendo la sua migliore amica sotto richiesta di louis.

-beh il suo nome lo sapete già emily, ma molte volte mi capita di chiamarla con un soprannome stupido che è trottola..... l'ho conosciuta alle scuole elementari e da lì mi è sempre stata accanto capendomi come persona più di tutti gli altri.
Lei è una ragazza completamente diversa da quelle che si vedeno ogni giorno. E' molto bella in viso, solo che ha il bruttissimo vizio di coprirsi le labbra ogni volta che sorride-

Sorrisi a quelle parole, avevo notato in lei questa cosa molte volte, e c'ero rimasto un tantino male. Mi piacerebbe molto vedere la sua risata, immagino sia bella squillante e piacevole da ascoltare accompagnato da un sorriso che ti rende felice non appena lo guardi.

-Ha scuola è brava in quasi tutte le materie, può sembrare una ragazza normalissima e comune alle altre ma anche se lei non lo ammette molti ragazzi sono cotti lei, alcuni hanno provato a chiederle di uscire, ma appena l'avevano di fronte scappavano via facendola rimanere male e con mille dubbi in testa.
Tutti quelli che la conoscono le vogliono molto bene e la rispettano come persona, lei a sua volta fa sempre qualcosa per tutti senza chiedere nulla in cambio, nei corridoi soccorre chi è preso di mira dai bulli o aiuta i ragazzi di prima ad orientarsi per le varie aule.
Lei è così sempre pronta ad aiutare gli altri, una cosa che ammiro in lei è proprio il suo modo di essere: un giorno è un maschiaccio, un altro una ragazza affascinate e altri ancora può essere tante cose messe insieme senza mai preoccuparsi tanti degli altri.
E' questo che hai miei occhi la rende unica. La nostra amicizia è davvero speciale, lei mi aiuta con i miei problemi ed io cerco di renderla felice più che posso.
Io e lei non abbiamo tantissime cose in comune ma andiamo ugualmente daccordo, per esempio lei ama correre e io me no, lei ama leggere e io lo odio, a lei piace scrivere poesie e pensieri e io a stento riesco a scrivere il mio nome. ma ci sono delle cose che amiamo fare insieme tipo giocare a basket, pallavolo, calcio  siamo davvero brave.
beh questa è la mia trottola che ne pensate???-

Rimasi allibito, congelato, sconvolto da quelle parole. Mi si dipense sul volto un espressione felice, sorridente e un po' tonta ma nessuno la notò.
Tutto quello che elen aveva appena detto era tutto quello che fino a quel momento avevo pensato fosse soltanto un invenzione della mia testa... No invece era tutto vero.
Quella ragazza era davvero così e non mi ero invenato nulla. Il cuore mi batteva forte, potevo sentire il rumore dei battiti, sembrava quasi volesse uscire fuori dal petto. Respirai a fondo cercando di non far notare la mia agitazione.
Poi pensai che quel pomeriggio l'avrei vista, che ci avrei parlato, che avrei potuto conoscerla, e il mio corpo si blocco presa da un'assurda paura di combinare chissà quali casini.
La mia coscienza mi ripeteva che dovervo essere tranquillo, che io ero Styles, il più voluto da tutte quello che tutte desideravano quello che non aveva paura di un incontro con una ragazza.
Di tutto ciò ,ormai, non ero più sicuro di niente.





















Scusate molto per l'assenza ma la scuola è terribile gli ultimi giorni.
spero questo capitolo vi piaccia ma devo andare via subito o i miei mi strozzano per bene.
fatemi sapere se vi è piaciuto un abbraccio e tutte e alla prossiam !!!!!!! XD

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Capitolo 4
*** You are here but still can not believe, save me please ***


                                                                                                                                                                                           HARRY







-sta arrivando-   ci continuava a ripetere Elen.
Ma ormai io non ne ero più sicuro e la sensazione di sollievo che avevo dentro non mi dispiaceva affatto.
In mano tenevo il mio libro di lettere, ovviamente chiuso, mi appoggiai al muro del corridoio e tranquillamente chiusi gli occhi e iniziai a pensare. Respiravo piano, come a rasserenarmi di qualcosa di inesistente. Una mano era in tasca e talvolta mi pizzicavo la coscia per far rendere conto al mio corpo e a me stesso che ero ancora vivo. Riaprii gli occhi e fissai il muro di fronte a me, era di un grigio cupo, pieno di tristezza, che si condondeva con i sentimenti che provavo in quel momento. Mi venne da domandarmi per quale ragione stavo provando tanta tristezza ma nulla diede risposta alla mia domanda.

-ciao ragazzi-   sentii parlare due voci all'unisolo. Alzai lo sguardo e d'un tratto la tristezza si trasformò in rabbia e disprezzo. Quei due impiccioni li avevo sempre odiati con tutto me stesso, sopratutto il ragazzo. I fratelli Maynard erano entrambi biondi con occhi chiari, fisico lineare e provocante ma con un carattere che avrebbe infastidito anche la persona più paziente al mondo. Si comportavano da stronzi, con quell'aria superiore che ti portava solo all'esasperazione. Ovviamente tutto ciò succedeva solo perchè il vicepreside era loro zio.

-cosa vuoi ?-  ringhiò Zayn. Anche lui li odiava per due semplici motivi. Primo: il fratello, Conor, gli aveva soffiato il posto da capitano nella squadra di basket. Secondo perchè ,sempre lui , aveva una cotta per la SUA Elen e questo di certo Malik non poteva tollerarlo.
-sapere perchè siete qui-  continuò la sorella. Lei si chiamava Sharon. Capelli mossi sempre perfetti, viso truccato eccessivamente e triplo strato di gloss sulle labbra e con una vocina stridula e da ochetta che ti portava a urlarle solamente di stare zitta.
-ripetizioni di letteratura- confermò Elen subito dopo per farla stare zitta.  -con una mia amica-  specificò lei facendomi tornare completamente nella realtà.
-amica ? chi ?- Il biondo pronunciò queste parole ammiccando. In quell'istante mi venne solamente voglia di tirargli quattro schiffi.
-Emily Robinson-  Continuò elen sorprendendomi, perchè non capico per quale motivo stesse dicendo loro tutto questo.
E poi perchè solo che sentivo il suo nome sudavo freddo ? Mi toccai la fronte e constatai che era velata di sudore.
Perfetto.
Secondi i silenzio imbarazzante, immaginai che non avessero mai sentito quel nome in vita loro. Nessuno parlava. Io pensavo e basta. Zayn stava davanti alla sua ragazza come per proteggerla e far capire a quel biondino da strapazzo che lei era sua. Conor fissava quest'ultima con un sorrisetto irritante. Gli altri stavano zitti mentre Sharon limava le unghie della mano sinistra.

-allora ci uniamo anche noi-    Conor fissò zayn di continuo. Aveva appena lanciato una bomba e di sicuro lo faceva per farlo incazzare e di certo ci stava riuscendo.
Sringendo i pugni gli ringhiò un    -NO ! -   
-andiamo non vorrai mica che dica a nostro zio che vi rifiutate di aiutare due poveri alunni in difficoltà- .. altra bomba ma stavolta lanciata dalla sorella che aveva appena smesso di torturarsi quelle povere unghie smaltate di un blu elettrico fastidiosissimo.

Entrammo nell'aula e ci accomodammo intorno al tavolo al centro della stanza, arredata con scaffali pieni di libri e una lavagna spoglia. Tutti iniziarono a sfogliare il libro, anche se di malavoglia, io invece ci appoggiai la testa sopra e socchiusi gli occhi. Da quella posizione avevo notato che Zayn aveva stretto la mano di Elen sotto il tavolo e che le aveva mimato con le labbra un Ti Amo. In quel momento mi resi conto che nella mia vita non avevo mai fatto nulla del genere e non avevo mai pronunciato sudette parole. Di lì a poco la tristezza tornò trionfante.
Passati trenta minuti, io era come se dormissi ma poi una voce mi portò alla realtà. Una voce lontana che proveniva da fuori. Una voce femminile, forse quella di emily.
Elen scattò in piedi e uscì. La voce fuori smise di parlare, immaginai si stessero abracciando.
Le due ragazze entrarono, ed io pian piano mi tirai su per guardare finalmente da vicino quella ragazza. Aveva lo sguardo rivolto sulle proprie mani che tenevano il cellulare. I suoi capelli castani erano sciolti sulle spalle e le coprivano parte del volto. Indossava una maglia coloro petrolio a scollo V a maniche corte, pantaloncini di jeans, vans dello stesso colore della maglia e sulla spalla destra teneva uno zaino nero.

Ora i muscoli del collo si sono bloccati, il respiroè mozzatoe il mio cuore ha perso un battito. Le mani sudano e le dita si torturano a vicenda, ormai la velatura di sudore freddo sulla fronte è un mare. Noto che tutti la fissano, mi accorgo di un leggero sorriso di piacere sul volto di Liam e di un ghigno di piacere su quello di Conor. Lei alza lo sguardo, guarda prima Elen e poi inizia ad osservarci uno alla volta. Non sorride, non ha espressione, è normale, fin ora ha guardato tutti tranne me, come se volesse evitarmi, come se non ci riuscisse e questo un po' mi ferisce. Poi come se la voglia l'avesse sovrastata mi guarda, gli occhi diventano colmi di qualcosa troppo difficile da capire ed io istintivamente sorrido e adesso sono felice. 

-bene, lei è emily, loro invece sono sharon, conor, louis, liam e harry. Zayn e niall già li conosci.- ci indicò tutti e lei seguendo il dito di Elen ci osserva ancora una volta. 
-è un piacere ragazzi-   frase banalissima, ma la sua voce mi arrivò alle orecchie  semplicemente perfetta. 
Pensare il suo nome mi faceva uno strano effetto. Non mi dava sicurezza ma un senso di vuoto. Senza un motivo una cara vocina iniziò a ripetermi in testa Emily Emily Emily Emily Emily Emily Emily Emily Emily Emily.
Io ancora concentrato sul suo nome non mi accorsi che si era seduta di fronte a me con accanto Elen e Liam.
-il nostro professore oggi è stato assente e ci sono alcune cose ancora non molto chiare-   iniziò a spiegare Louis mostrandole dal suo libro gli argomenti che ancora non sapevamo.
-William Shakespeare...quali opere ?- chiese Emily  sfogliano le pagine del libro di Louis.
-sono tutte da studiare più alcune citazioni da analizzare ma non sappiamo cosa ci sarà nel compito-   Specificò Louis con l'amaro della paura in bocca.
-ok allora........ perdonami, perdonami di amarti e di avertelo lasciato capire... da quale opera è tratta ?- Piena di speranza ci chiese qualcosa di cui solo Elen conosceva la risposta.   -nessun'altro ?- Rimanemmo tutti in silenzio. 
-Romeo e Giulietta-  concluse Elen. Non è possibile che era così facile.
-continuiamo..... Dio vi ha dato un viso, voi ve ne create un'altro, opera ?- ora Louis, Liam e Niall alzarono la mano. Diede un po' di tempo anche a noi che eravamo rimasti a riflettere. Alzarono le mani anche Elen, Zayn e I Maynard. Ero allibito, come potevano loro sapere la risposta, le loro teste erano vuote, ne ero certo. Ripensai a quando la mattina avevo un po' ripassato ed ora ero indeciso tra due opzioni, ma l'ultima cosa che volevo era fare brutta figura così rimasi in silezio.
-Harry, coraggio-  cazzo! di certo pronunciare il mio nome non serviva ad aiutarmi. Che dubbio devastante.
-Ecco sono indeciso tra Otello e Amleto....-
-ma ?- mi incoraggiò Emy.
-ma quello giusto è..... Amleto.- In realtà non ne ero convinto, anzi, avevo scelto a caso.
-Bravo- mi premiò lei   -allora... conosco il vostro prof  e come opera da descrivere potete già eliminare un classico come Romeo E Giulietta- prosuguì lei alzandosi e andando alla lavagna.
-quasi tutte le altre opore del nostro caro Will sono superflue, tutte tranne Amleto- Scrisse quel nome a caratteri cubitali sulla lavagna.
-scritto tra il 1600 1 il 1602 è tra le opere più rappresentate in occidente. E' una tragedia lunga, ma semplice, dovete impararla come se fosse una favola. Fin qui domande ?- chiese lei.
-Quando possiamo andarcene ?- chiese in modo provocatorio Sharon. Che antipatica che era infondo si sono voluti imbucare loro.
-Fin quando lo spettacolo non sarà giunto al termine...- Poche parole, un grande colpo.
-L'opera è ambientata nella Danimarca feudale e principalmente all'interno del castello di Elsinor........-
Raccontava ogni vicenda in modo teatrale per non far pesare troppo la storia. Molte volte ci colpiva con qualche battuta per farci ridere e concentrare ancora di più su quella tragedia che raccontata da lei mi parve la fotocopia di Bianca neve e i sette nani.
Con semplici parole raggiunse anche la famosa frase dell'opera ESSERE O NON ESSERE; QUESTO E' IL PROBLEMA.
Ascoltavo la sua voce come se fosse il rumore del mare, quel suono rilassante che ti fa venire voglia soltanto di essere felice.
Ma io in quel momento ero più che felice.































Salveeeeeeeeeeeeeeeeee !!!
Mi scuso per il grande ritardo ma la verità è che l'ispirazione mi aveva abbandonato infatti questo capitolo non mi soddifa molto.... :(
Ma poi sono stata colpita da un lampo di genio e ho scritto una marea di capitoliiii e non vedo l'ora di pubblicarli....
ci saranno novità taaaaaaante novitaà hahahahhahahahah (?)
una ve la anticipo il prossimo capitolo che visto anche dal punto di vista di Emily yeeeeeeeeeeeh XD
Comunque com'èèèèèèèèè ????? bello brutto noiso, sdolcinato ????
Amo la coppia Elen Zayn e voiiiiiiiiiii ???
Per quella Emy e harry non manca moltoooo ma ci saranno ancora qualche capitolo...
ma nn vi anticipo tutto
spero vi sia piaciuto e fatemi sapere cosa pensate della storia
almeno 2 recensioni le vorrei.... ( prega al cielo in giniccio.... scherzoooo !!!)
 un saluto a tutte quante che seguite, leggete o odiate la mia storia 
ciaoooooooooooooooooooo XD

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Capitolo 5
*** She is only your ***


EMILY

-no, basta discutere!- mi svegliai così, con l'urlo di mia madre.
Imaggiani fosse diretto a mio fratello. Sette anni di tenerezza pura, tenerezza dai capelli castano scuro e occhi neri e profondi. Teodor Robinson, ecco il suo nome, un enigma forse ma ormai per tutti era solo Teo.
Scostai le lenzuola azzurrine e leggere e automaticamente spensi la sveglia che aveva appena iniziato a suonare. Mi strofinai gli occhi con le dita finchè non iniziarono a bruciarmi. Andai in bagno e cominciai a forzare il pomello del lavandino per far uscire l'acqua ma qualcuno l'aveva stretto troppo porte. Lo forzai un pochino finchè l'acqua uscendo non mi schizzo sulla maglia rossa che indossavo. Mi lavai il viso tre-quattro volte, mentre mi asciugavo fissai con disprezzo la doccia: odiavo lavarmi la mattina, mi metteva di cattivo umore, al contrario la facevo spesso la sera anche se era tardi nelle ore notturne l'acqua sulla pelle mi piaceva da impazzire.
Dopo che mi vestii, preso lo zaino scesi giù in cucina. Mio fratello mangiava beatamente seduto su uno sgabello intorno all'isola centrale. Mio padre leggeva il giornale seduta al tavolo poco distante.

-BUONGIORNO!-  urlare alla mia famiglia era divertente, poi le loro facce mezze spaventate sono uno spasso.
-ben alzata tesoro-  mia madre baciò la fronte, poi presi dei cereali e mi sedetti difronte a mio fratello che intanto leggeva un fumetto.
Notai poggiato sul ripiano in marmo lo skate di Teo. Adesso capivo perchè prima mia madre aveva urlato tanto. Sicuramente lui le avrà chiesto di andare a scuola da solo con lo skate e lei gli aveva negato il permesso. Scena che si ripeteva quasi ogni giorno.
-mamma, vuoi che lo accompagno io?- chiesi indicando prima mio fratello e poi lo skate. Lei ci riflettè su qualche minuto.
-ok, va bene- disse, arresa dai nostri sguardi imploratori.
-MUOVITI CHE E' TARDI !-  mi urlò teo correndo via poratndo con se anche lo skate. Mi avviai verso l'uscita ma ovviamente fui bloccata prima di scomparire nel salone.
-emy-  mio padre.
-papà-
-attenzione, ok attenzione- tutto questo controllo solo perchè un paio di volte io e Teo eravamo tornati a casa con la faccia tutta graffiata. Incidenti di percorso.
-certo papà, ciaooo- raggiunsi mio fratello che si trovava fuori.

Mi abbassai leggermente, e Teo salì sulle mie spalle come da nostro rituale. Presi lo skate e dopo una spianta iniziò la nostra corsa verso la scuola. Durante il tragitto ci capitava molto spesso di cantare, ridere e raccontarci quelle cose che di certo non avremmo mai detto ai nostri genitori. Per avere solo 7 anni è un bambino molto intelligente ma brutalmente testardo. Con lui era facile parlare, ti ascoltava e si interessava, poi il nostro rapporto era ricco di fiducia e sapere che lui si fidava di me più di tutti mi rendeva molto felice e fiera di essere diventata sua sorella. Davanti scuola mi diede un bacio sulla guancia e mi ringraziò di averlo accompagnato. Dopo essermi assicurata che fosse entrato proseguì verso la mia scuola.
Portai lo skate sotto al braccio destro e nell'affolato corridoio mi diressi al mio armadietto. Subito li accanto notai che mi aspettavano Elen e i suoi nuovi amici. Non gli diedi retta e concentrai la mia attenzione sull'interno del mio armadietto e la prima lezione di quella mattina. Infatti nemmeno salutai e questo non faceva parte del mio carattere. Ma lo facevo perchè con loro c'era Harry.
Da qualche mese mi ero resa conto che mi interessava, ma di certo non avevo intenzione di impegnarmi. Sapevo che reputazione del cavolo avesse alle spalle e non volevo essere trascinata nel suo gioco. Mi interessava certo, ma non volevo essere trattata come uno zerbino sapevo quanto si soffriva. Ma sapevo anche che comportarmi così non portava nulla di buono.
Iniziai ad incamminarmi verso la mia aula dandogli le spalle, ma una mano mi afferrò il polso ed io in un secondo mi ritrovai tra Elen e Niall con gli altri quattro davanti.

-ciao-  feci scorrere la mia mano lentamente davanti la mia faccia. Strinsi i denti per reprimere una brutta sensazione allo stomaco. 
-tutte B-  esultò Elen.
-che ?-
-in letteratura abbiamo preso tutti B- continuò lei e io finalmete capì di cosa parlava. Mi ricordai della mia lezione e in un secondo mi dileguai senza nemmeno salutare.
Seduta ormai al mio anco vidi arrivare Elen con una faccia parecchio incazzata.
-che brutto vizio hai di andartene via senza nemmeno salutare!- si sedette accanto a me.
-meglio-  Per me dovevano essere indifferenti.
-perchè ti comporti da menefreghista?!!! non hai mai avuto un comportamento del genere!-  Rimasi in silenzio, era vero, poche volte mi comportavo male, ma quando lo facevo c'era sempre un buon motivo.
-senti so che il riccio ti mette ansia, ma non comportarti male anche con gli altri-
-harry, si chiama harry sai che non mi piacciono diminutivi o soprannomi e poi io non mi comporto male-
-pensala come vuoi, ma io come migliore amica dovevo dirtelo- Non risposi ma sapevo che aveva ragione.
-grazie-  le dissi in un orecchio nello stesso istante in cui in classe entrò il prof di biologia.

HARRY

In mensa presi solamente delle patatine, un panino, un'aranciata e un dolce. Non avevo molta fame.
Ero arrabbiato perchè da giorni il comportamento di Emy verso di me era cambiato. Il giorno in cui ci diede ripetizioni era stata gentile, divertente e dolce. Ma nei giorni seguenti fino ad oggi non mi rivolgeva la parola e quando la salutavo mi ignorava. Aveva stretto un buon rapporto con tutti: con Niall studiavano quasi ogni pomeriggio, con Louis si faceva matte risate e Liam la trattava con molta dolcezza che un po' mi infastidiva. Invece io ero rimasto da parte e questo non mi piaceva affatto.
-ciao!- esclamò Elen accompagnata come ormai da abitudine da Emy che si sedette accanto a Liam. Non mi piaceva la complicità che c'era tra loro o più che altro mi avrebbe fatto piacere che quei sussurri e piccoli sorrisi nascosti lei li condividesse con me.

Al tavolo accanto al nostro si sedette Conr con sua sorella Sharon e lui come sempre inizò a fissare Elen mettendola a disagio. Zayn, sotto il tavolo strinse i pugni e iniziò a mattere un piede sul pavimento.
-smettila zayn! sembri uno psicopatico- intervenni io.
-giuro che mi alzo se non smette di fissarti !-
-dai non importa- lo tranquillizzò Elen.
-si che importa! sembra che ti stia facendo una radiografia!- stava scoppiando. Povero zayn.
-zayn in questa scuola a parte noi nessuno sa che state seriamente insieme, dimostralo!!!-  si intromise Emily. Non ero riuscito ad afferare ciò che emy voleva realmente dire e forse nemmeno Zayn l'aveva capito.
Elen dopo aver posato il vassoio stava tornano verso di noi ma zayn si fronte a lei e non appena furono visibili da tutti gli studenti in mensa si avvicinò bruscamente a Elen e appoggiò la sua fronte sulla sua, le afferrò la vita con entrame le mani e lei di tutta risposta portò le sue braccia dietro il suo collo.
Di li a poco iniziarono a baciarsi, prima dolcemente poi sempre con più passione che faceva capire che erano davvero innamorati l'uno dell'altra.
Quando tornarono seduti accanto a noi Conor aveva smesso da un pezzo di fissare Elen.
-grazie-  zayn ora era parecchio felice.
-è sempre un piacere- rispose lei alzandosi per poi scomparire nei corridoi della scuola.

Per quell'istante in cui Zayn e Elen si era baciati avevo provato un vuoto allo stomaco perchè mi ero reso conto di non aver mai avuto una vera ragazza che desiderassi tra le mie braccia. Non avevo mai baciato nessuna in quel modo. Io non ero innamorato delle ragazze con cui uscivo o che mi portavo a casa. erano dei passa tempo.
Ma ora che il mio cuore batteva per una ragazza, questa mi ignorava e non mi considerava. Per quei giorni ero stato diverso, molto più calmo, molto più meno stronzo do come ero di solito. Avevo mostrato un po' del mio lato "dolce" e avevo ricevuto solo grane.
Ma io Emy la volevo, veramente e se con le buone non avevo ottenuto nulla, magari con le brutte qualche punto l'avrei raccimolato.
Il vecchio Harry Styles è tornato.













CIAOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
sono mancata un botto lo so e mi scuso perchè non ho scuso.
prometto di aggiornare il più presto possibile da adesso in poi.
non ho riletto perciò mi scuso in anticipo per gli errori.
volevo ringraziarvi tutte per le recensioni, ci segue la mia storia davvero  GRAZIE !!!
è un capitolo di passaggio ma mi serviva per chiarire alcuni concetti ma vi ho messo un po' della coppia zayn/elen che ne pensate ???
fatemi sapere ci tengo molto XD
Mi scuso ancora per il TROPPO tempo passato ... :D
vi saluto tutte un abbraccio e alla prossima !!!

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Capitolo 6
*** YOU ARE PART OF ME ***


Harry









Il giorno precedente Emy e Elen a scuola non si erano viste. Nemmeno Zayn sapeva per quale motivo non fossero venute perchè la sua ragazza lo aveva tenuto all'oscuro di tutto. 
Ora ero vicino all'armadietto di Elen in attesa del suo arrivo, Zayn era parecchio preoccupato. 
Le guardammo arrivare da lontano, con lei c'era anche Emy. Zayn le corse incontro abbracciandola e baciandola. Poi lo sentii farle mille domane. Lei sorrise divertita della sua preoccupazione e gelosia e tenendolo stretto per i fianchi gli spiegò ogni cosa.
Quando Emily mi vide ero pronto a tutto, ma invece dei soliti sguardi vaghi e confusi ricevetti un gesto ampio di saluto con la mano destra e un sorriso leggerissimo. 
Perchè lo aveva fatto? Perchè non mi aveva squadrato con gli occhi come ogni volta che mi vedeva? perchè mi stava regalando quel saluto così meraviglioso?
Con la dolce coppietta si avvicino fino a raggiungerci.

-Ciao !- il suo nuovo entesiasmo un po' mi smarriva.
Le rispondemmo tutti con un sorriso. 
-ciao ragazzi- continuò Elen.
Anche a lei un sorriso. 
-ci vediamo a pranzo vero ??- chiese stranamente Emy. No, aveva decisamente qualcosa che non andava.
-certo, come sempre- le rispose Louis. Notai quella strana espressione sul suo volto segno che nemmeno lui aveva capito il motivo di quella domanda. 
-ok allora a dopo- stavolta sorrise. Ma non con un sorriso forzato o lieve. Era un sorriso pieno, aperto e splendente uno di quelli che ho sempre voluto vedere. Aveva dei denti bianchi e quasi perfetti. No, perfetti. Sulla guancia sinistra le apparve una leggera fossetta che tanto mi ricordava una persona. Me stesso.  Sulle gote comparve un lieve rossore poi si girò incamminandosi verso l'aula di fisica. Si  sapevo il suo orario a memoria.
Stavo per chiedere qualcosa perchè ero rimasta ad osservala per non so quanto tempo.
-Elen ma..?- Louis mi precedette, forse era piu confuso di me.
- non so ragazzi è da ieri sera che si comporta così- Elen tra le braccia di Zayn ci rispose con lo sguardo palesemente smarrito.

A pranzo mi ritrovai al solito tavolo con i  miei amici. L'unica che mancava era Emy. Ma la vidi arrivare da lontano. Tra le mani aveva un vassoio colmo di roba da mangiare e da bere. Quando si sedette accanto a me le si rovesciò il bicchiere di coca e pian piano il liquido mi macchio l'intera manica  bianca della maglietta che indossavo.
Credevo che come l'ultima volta lei desse la colpa a me. Credevo che come sempre mi  avrebbe accusato di non aver fatto attenzione. Credevo che mi avrebbe incolpato di ogni cosa perchè non era stato abbastanza veloce da togliere il braccio. Credevo mi avrebbe trattato come sempre con disprezzo.
-scusami, scusami, scusami !!!- sbraitò non appena si accorse del danno che aveva combinato. 
-mi dispiace! ... io non volevo!- continuò cercando di pulirmi freneticamente la manica con dei tovaglioli. Ero allibito. No forse di più!. Mi ero preparato mentalmente tante di quelle cose da dirle se avesse iniziato ad accusarmi che ora non ne ricordo nemmeno una. Mi stava chiedendo scusa e io ancora non l'avevo capito a pieno.
-ti prego non arrabiarti- continuava a dire.
Per quale diavolo di motivo mi sarei dovuto arrabbiare con lei ?! Mi stava TOCCANDO cavolo e nemmeno si rendeva conto di come la stavo fissando. Pensava solo a scusarsi, a chiedere perdono e strofinare quegli ormai strasporchi tovaglioli sulla manica. 
-Emy?...Emy?- provai a chiamarla ma lei ormai era persa nello scusarsi.
-Emyy!!!- quasi urlai ma finalmente alzò il volto verso di me. Con una mano teneva ancora il mio alzato e nell'altra aveva ancora i tovagliolini ormai diventati del colore della coca.
La bocca era leggermente aperta, i suoi occhi nei miei. Notai che pian piano la mano che teneva il mio braccio inizio a tremare leggermente.
Provai a dire qualcosa, ma non ci riusci. 
Quel raggio di sole che era entrato da una delle vetrate della mensa le aveva illuminato gli occhi ed io mi soffermai ad osservarli. Erano verdi, come i miei, forse leggermente piu scuri ma intensi. Anche le iridi tremavano, batteva le ciglia pochissime volte. Rimasi così, fermo a fissarli. Anche lei osservava i miei, anzi lei percorreva ogni angolo del mio viso con i suoi. Mi sentivo osservato, lo ero. Ora passo alle labbra semi aperte, le trovo ancora piu perfette, di quel colore cosi strano ma naturale, di quella forma tutta loro ma affascinanti. Ora lei nel suo "tour" visivo aggiunge i miei capelli, li osserva come a volervi studiare a memoria, come a voler memorizzare ogni mio ricciolo. Per tutto questo tempo lei mi ha tentuto sollevato il braccio ed io solo ora mi accorgo che i miei amici ci stanno fissando un po' straniti.
Lei ancora mi gurda ed io sono come bloccato perchè non voglio smettere di guardarla.
Muovo le mie labbra leggermente, sto per parlare.
Ma qualcosa mi blocca. Qualcosa si è messo tra me è l'aria ed io non respiro piu. Sento una pressione, del calore sul viso, sento un fruscio. Il mio braccio cade nel vuoto e i miei occhi si chiudono. Sento il cuore accellerare, sento le mani sudare, mi sento strano, troppo strano.
C'è qualcosa che sfiora il mio volto. Mi fa un po'  solletico.
D'un tratto la mia coscienza mi inizia a dire che sono stupido, cretino e non so che altro, quei pochi neuroni che ho iniziano a girare per bene e io inizio a capire qualcosa. Ora non sento nemmeno il cuore sembra bloccato. Sento un nodo alla gola e mi manca il respiro. Sono emozionato e non so perchè, sento caldo e non ne conosco il motivo, mi sento tutto strano ma niente non so nemmeno questo. 
L'unica cosa che intuisco è che sono davvero stupido come dice la mia coscienza perchè solo alla fine capisco che Emy mi sta baciando.

Con gli occhi chiusi non vedo niente ma capisco che qualcosa è cambiato. 
Lei non c'è più, le sue labbra sono sparite. Sento ormai l'aria strisciarmi sul volto.
Sento dei passi, ma ancora non mi decido a guardare. Sento il mio corpo andare in pezzi, perchè mi sento come se una parte di me è andata via. Forse è così. Ho bisogno di rivivere quel momento. Ma ormai è tutto finito.
E' come se fossi un pupazzo immobile e quando finalmente li riapro, i miei occhi non vedono niente e lì la prima fitta si fa sentire.
E' successo tutto in poco tempo ma per me è passata un'etrnità. 
-che aspetti va da lei !!!- mi urla contro Niall.

Recepisco il messaggio in ritardo perchè mentre sto correndo ho la mente vuota. Corro e basta a cercare quella parte di me che mi è sfuggita. Ho bisogno di quella parte. Mi sento perso senza.
Esco dalla mensa ma non capisco dove devo andare, mi guardo attorno ma vedo solo tante persone che adesso per me sono completamente inutili. Sento i miei ricci sudare e sono spaventato. 
Poi inizio a correre di nuovo. Non so dove sto andando ma voglio trovarla. Ho il fiatone ma non m'importa. Affronterei qualunque cosa. Mi scontro con qualcuno ma non chiedo scusa. Ora il corridoio è più vuoto ma io ancoro non ho trovato ciò che cerco. Poi però apro quella porta. Stringo forte la maniglia, ho paura di cosa potrei mai trovarci dietro. Respiro piano ed entro.
La luce è sia calda che fredda. Socchiudo gli occhi per guardare meglio e lì con la testa appoggiata al muro trovo lei. La sbatte lentamente ed io per lei sento del dolore.
Osservo il suo corpo così rilassato e teso allo stesso tempo. Sussurra qualcosa. Parla con se stessa. I pugni sono stretti e rigidi anch'essi appoggiati al muro per creare contrappeso. Io mi rilasso e piano mi avvicino.
Quando lei si volta io mi blocco.
Pensavo piangesse e invece no. Ha uno sguardo strano, malinconico forse. Io invece sono serio forse troppo perchè lei sembra aver paura. Ho bisogni di parlarle. Anzi, no! voglio di nuovo baciarla. Voglio ancora averla così vicino. Voglio ancora sentire il cuore che scoppia e lo stomaco ballare la conga. Ne sento il bisogno. Sono stato troppo stupido prima a non godermi il momento, a non assoparare quella dolcezza. Sono stato stupida a non farla mia.
Leggermente sorride, è in imbarazzo. Si gratta con la mano dietro la nuca ma io sto ancora fermo.
-ti prego scusami- ora ride. Immagino che non sappia come comportarsi. Nemmeno io lo so.
Io piano annuisco.
-sai per la coca e per...per il beh... si quello...- non riesce a dirlo e la sua espressione è ancora normale.
-quello cosa?- la provoco io. Sono tornato come prima no ?.
-quello...- risponde ancora lei in pieno imbarazzo facendo strani movimenti con la mano.
-quello cosa? non capisco- dico serio e con la faccia di uno che non ha capito davvero. Anche se so che lei sa che io so. (?)
-eh dai quello ... lo sai- dice lei sorridendo leggermente.
-no non lo so, spiegamelo tu- insisto. Lei ride e mi gurda con la tenerezza di una bambina. Mi fa impazzire.
-il bacio!- dice lei scoppiando a ridere. Ma stavolta si copre con una mano. Come fa quasi ogni volta che sorride. Poi torna seria.
-perchè lo fai?- domando io. Non mi ha capito perchè noto un punto di domanda davanti alla sua faccia.
-perchè ti copri la bocca quando ridi?- spiego meglio infilando le mani in tasca.
-oh quello, beh non è una bella storia veramente- sorride ancora.
-mi piacciono le storie - rispondo convinto io osservandola.
-beh in poche parole da piccola circa quasi tutte le mie compagne mi prendevano in giro dicendomi che avevo un bruttissimo sorriso, che non avevo il diritto di ridere visto che era così brutto, e beh tante  altre cose spiacevoli che... che fose è meglio non dire, così ho preso il vizio di coprirmi con le mani...-
Mentre lo disse abbasso il capo fissando il pavimento, poi spostò lo sguardo sulle mie scarpe e infine di nuovo nei miei occhi. Maledicei tutte quelle stupide ragazzine e mi riconcentrai ad osservarla nuovamente.
Lei piano mi indicò il lavello e solo dopo un po' capi che voleva pulirmi ancora la manica. Con della carta umida inizio a pulirmela delicatamente. Mi stava di nuovo toccando. Io mi concentrai sui suoi gesti. Cercai di capire a cosa potesse pensare. 
-emy?- la chiamai per la senconda volta.
Lei interrupe ciò che sta facendo alzando il viso verso il mio.
Gli occhi le si ingrandirono curiosi e di nuovo un nuovo raggio glieli illuminava. Ancora mi ci persi. Ancora dimenticai tutto ciò che volevo dirle. Ancora le osservai le labbra. Ancora lei mi studiava come un paesaggio. Vidi ancora il leggero rossore, riconobbi ancora la magia di quell'istante.
Poi ancora il respiro mi mancò, ancora il cuore scoppiava, ancora i brividi mi invasero, ancora sentivo quella dolce musica nelle orecchie, ancora la pressione, ancora tutto. Sentii del dolore, ma piacevole, sentii del fiato sul viso e ancora quel solletico. Senti il mio corpo farsi rigido, sentii ogni cosa svanire, sentii ogni parte di me tremare, sentii i miei desideri realizzarsi. Sentii ancora tutto. Il caldo, il sudore e il desiderio erano parte di me. Poi ancora qualcosa mi sfiorò ed io caddi nel baratro dell'amore. Quel brivido partito dalla guancia sinistra attraversò ogni cosa provocandomi una sensazione di freddo.
-stupido stupido stupido stupido stupido-
Ancora la mia coscienza. Ma io preso da quel momento non l'ascolatava. In quel momento di pace totale non capivo più nulla.
Nemmeno che Emy per la seconda mi stava baciando.

































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NON MI UCCIDETE VI PREGO !!!!!!!
SONO PASSATI INFINITI MESI LO SO E VI CHIEDO SCUSA :(
ALL'INIZIO ERA SOLO MANCANZA DI ISPIRAZIONE E POI SONO INIZIATE LE VACANZE ... VI CHIEDO IMMENSO PERDONO, LO PROMETTO NON ACCANDRA' PIU' !!! :D
IL CAPITOLO:
VI PIACE ??? A ME SI E TANTO. HO TIPO AVUTO UN'ILLUMINAZIONE E HO INIZIATO A SCRIVERE AHAHAH.
FATEMI SAPERE COSA PENSATE DEL CAPITOLO NE SAREI FELICE. DA QUESTO CAPITOLO LE COSE CAMBIANO LEGGERMENTE EH ARRIVANO I BEI MOMENTI AHAH
BEH POI E' INIZIATA LA SCUOLA E IO GIA CONTO I GIORNI PER ARRIVARE A NATALE.
HO DEI NUOVI COMPAGNI E BEH NON SONO NIENTE MALE. SONO DAVVERO SIMPATICISSIMI XD!!!
OK LASCIATE UNA RECENSIONE SE VI E' PACIUTO IL CAPITOLO E FATELO LO STESSO SE NON VI E' PIACIUTO AHAH
BEH CI TENGO A SAPERE COSA NE PENSATE PERCIO' SCRIVETEEEE.
IO VI LASCIO CON UN ABBRACCIO E PER LA SENCONDA VOLTA LA PROMESSA CHE SARO' MOLTO PIU' PRESENTE. ( LO GIUROOOOOOOO)
UN BACIO :DDDDD

 

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Capitolo 7
*** Your time has come ***


HARRY









Ora è come se tutti mi stessero giudicando, come se ogni persona presente in questo luogo stia pensando qualcosa di brutto su di me. Non mi muovo perchè ho paura di far cadere qualsiasi cosa che mi circonda, di rendermi ridicolo. Sto zitto perchè il terrore di sparare affermazioni errate è atroce.
Fisso il volto di quella donna che con un piccolo accenno del capo mi fa capire che è pronta a scrivere un 4 di fianco al mio nome.
Sbuffo e mi concentro su un punto di fronte a me. 
In quel momento non penso affatto alla stupida domanda di quella donna, sto cercado di immaginare a cosa pensa lei in questo momento.
Magari anche lei sta mandando a rotoli mesi di studio perchè non è riuscita a concentrarsi mentre studiava perchè ha preferito pensare a qualcos'altro. Come d'altronde è successo a me. 
La prof sbraita e sbatte il registro sulla cattedra per zittire i miei compagni che hanno ripreso a parlare ad alta voce. 

-ALLORA STYLES VUOLE UNA VOLTA PER TUTTE RISPONDERE ALLA DOMANDA PRIMA CHE FACCIA BUIO ?- mi richiese quell'antipatica professoressa di chimica.

Stringo le mani l'una all'altra, cerco di sbirciare tra i miei appunti ma i miei occhi non recepiscono niente.
Qualcuno mi salva.
Bussano alla porta e una bidella entra annunciandoci che il giorno dopo la scuola saremme rimasta chiusa.
Come degli animali esultimo tutti costringendo ancora la prof a sbattere quel povero e rovinato registro sulla cattedra. 
Dopo aver calmato tutti mi rigurda e io capisco che qulacosa devo dirla, ma appena apro bocca bussano ancora alla porta.
Una seconda bidella entra e consegna all'insegnante una circolare da leggere alla classe che ignoriamo completamente.
Ritornata alla lezione quella donna infamissima continua a pormi la stessa domade in 10.000 modi diversi. Ma niente la risposta proprio non me la ricordo. 
Ma ho deciso, proverò a seguire il suggerimento Louis arrivato da lontano, ma so già che una bella figura di merda è pronta. 
Mi concentro su ciò che sto per dire ma niente, il destino oggi è con me.
Per la terza volta bussano e la porta si apre. Benedico chiunque stia per entrare.
Entra una donna alta ma già in là con l'età.
Subito la prof si alza e dopo un breve saluto iniziano a chiaccherare scordandosi di ogni cosa.
Da dietro queste 2 appere anche una figura più piccola.
E appena capisco chi è mi sento mancare.
Elen accanto a Zayn si alza e un brevissimo lasso di tempo abbraccia Kale schiacciandola al muro. 
Non appena tutti la vedono sento degli stupidi commenti e mi viene voglia di piacchiare quegli stronzi dei miei compagni. Noto che sono tutti concentrati su di lei. E questo proprio non mi piace.
Stranamente indossa un vestito nero abbastanza stretto a maniche corte, molto semplice e poi delle nike alte sempre nere. E' sempre meravigliosa, e ora mi sto chiedendo se lei mi ha notato.
Parla con Elen ignorando gli sguardi tutti anche se so che la infastidiscono parecchio. Poi sussurra qualcosa a Elen lei si gira e sulla sua schiena appunta su un post-it qualcosa che desidero tanto sapere.  
Intanto la prof è tornata alla cattedra ma comunque mi da le spalle. Elen si avvicina e mi passa quel famoso appunto. Lo leggo velocemente.
E' la risposta alla domanda postami dalla vipera, tra l'altro la stessa scritta anche alla lavagna. 
Prima di uscire dall'aula la guardo ancora e lei con sorriso mi concende un'occhiolino di incoraggiamento. 






-Devi parlarle!- mi dice ancora Elen. 
Sono a mensa con i miei amici che non appenna mi hanno visto hanno iniziato a tartassarmi di domande. 
Argomento ?.
Kale.
Ho risposto sinceramente a tutti, e l'unico consiglio che mi hanno dato è stato quello di andare da lei e parlarle. 
-adesso dov'è '- chiedo cercando di trattenere l'agitazione. 
-l'ho vista in corridoi poco fa, penso sia ancora li- mi risponde Niall. Lo gurado un po' preoccupato. 
-vado ?- domando ancora. 
-vai !- mi incoraggiano tutti. Io mi alzo e con un sorriso uscito spontaneo mi dirigo verso il suo armaditto. 
Svolto l'angolo e la vedo mettere dei libri dentro il suo zaino nero. Sento già una nuvola di confusione intorno alla mia testa. Un respiro e piano mi incammino. Ma sono subito costretto a nascondermi, Conor è arrivato prima di me. Ora si scambiano qualche parola ma subito dopo lui la trascina via afferandola per un braccio. 
Non ne posso fare a meno.
Li seguo. 
L'ha portata dentro uno stanzino dei bidelli. Mi accosto li accanto e li sento parlare. Lei è infastidita dal comportamento di lui. Vuole andarsene ma lui la blocca di continuo.
Ora nessuno dice più niente, mi sporgo un poco per vedere cosa succede.
E vedo quelle sudice labbra su quelle di Kale. Rimango fermo a fissarli senza parole.
Tutto questo non dura nemmeno mezzo secondo perchè kale lo spinge via sbattendolo al muro opposto.
-NON PROVARCI MAI PIU' STRONZO !!!- gli urla contro. 
Mi nascondo ancora.
Lei esce e sbatte la porta. La vedo correre via.
Ma io invece di seguirla come sarebbe giusto fare, entro nello sgabuzzino.













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Capitolo 8
*** Suspension ***


                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                     HARRY







"Bastardo !"  Spintonai Conor contro il muro.
Lui inizio a ridacchiare tenendo una mano sopra la guancia arrossata. 
"Styles che piacere " mi canzono lui con un sorrisetto. 
"Bastardo Non provare mai più a toccarla " gli ringhiai contro ad un palmo dal suo viso. 
"Mi hai capito!!?" Gli urlai contro sentendo la rabbia impossessarsi di me e stringendo i pugni lungo i miei fianchi. 
Continuò a sorridermi senza ascoltare sul serio ciò ne gli stavo dicendo.
Gli diedi un pugno non troppo forte nello stomaco facendolo piegare in due dal dolore. Lui si rannicchio ai miei piedi stringendosi  la pancia tra le braccia. 
Prima che l'ira mi facesse compiere azioni di cui mi sarei pentito mi voltai verso la porta. 
Ma Prima che potessi uscire Conor si rialzò barcollando. 
"Lo rifarò fidati" mi ammiccò. Mi lanciai contro di lui senza controllo tirandogli un'altro pugno sul naso. 
Si stampò in faccia un sorriso vittorioso e io uscì da quello stanzìno diretto ai bagni. 
 
Feci scorrere dell'acqua fredda sui graffi della mano destra anastetizzando il dolore. 
La porta del bagno si aprì facendomi sussultare. Mi voltai di scatto e arrabbiato credendo fosse Conor invece era solamente il bidello. 
"E lei cosa ci fa qui ? Non dovrebbe essere a lezione ?"disse irritato. 
"Si io .." Non finì la frase che lui punto i suoi occhi grigi sulla mia mano lesionata . 
"Cosa le è capitato ?" Mi domandò afferrandola per il polso cercando di non farmi male. 
"Niente sono solo cad.." Non terminai nemmeno stavolta perché entrò nel bagno anche Conor . 
" mi ha picchiato " disse mostrando le dita sporche di sangue e mostrando ancora quel sorrisetto fastidioso. Mi avventai contro di lui ma il bidello si frappose tra noi .
Prese entrambi per i lembi delle giacche e ci portò al secondo piano dell'edificio. PRESIDENZA.
 
"Cosa diamine e successo ?" Scatto in piedi il preside non appena ci vide sulla soglia della porta . 
" si sono picchiati" disse il bidello lasciandoci entrambi. 
"Questo lo vedo da solo ma perché ?" Chiese sconcertato fissando prima Conor e poi me raggirando la scrivania. 
"Ho baciato la mia ragazza" disse Conor senza vergogna. 
Cercai di colpirlo ancora ma il bidello mi fermò. 
"Lei non è la tua ragazza !" Ringhiai contro di lui. 
"Oh ma presto lo diventerà " ammiccò ancora con quel sorriso che mi faceva incazzare come una bestia ed io mi dimenai dalla presa salda dell'uomo cinquantenne che mi teneva fermo. 
"Ragazzi basta !" Ci ammonì il preside. 
" a entrambi un giorno di sospensione" continuò serio e con fermezza. Mi immobilizzai a quelle parole. No la sospensione no. Non ancora . Questa,facendo un rapido calcolo era la quarta, di conseguenza con quattro sospensione niente basket. Perciò addio alla partita che si sarebbe tenuta tra 2 settimane . La squadra aveva bisogno di me. 
" no la prego la sospensione no ! " mi uscì tutto d'un fiato fissando nel panico il preside. 
"Come ?" Aggrotto la fronte senza capire . 
"Mi faccia fare tutto quel che vuole ma la sospensione no la prego" lo implorai. 
"Ormai la decisione e pres.." Si bloccò quando la porta del suo studio si aprì ed entrò kale. 
"Signorina posso aiutarla?" Le chiese il preside gentilmente. La fissai con gli occhi sgranati e non potei non pensare che lui , quella feccia l'aveva baciata. 
"Signore le posso parlare .... Da soli ?" Domandò in un sussurro fissandosi le scarpe.
Si strofino le mani sulle braccia segno che sentiva freddo e d'istinto mi venne voglia di sfilarmi la giacca e dargliela. 
"Certo" le sorrise. 
"Voi due " disse rivolto a noi "aspettatemi fuori " 
Io guardai prima il preside e poi lei che fissava il pavimento . 
Annui e insieme a Conor mi accomodai fuori. Il bidello si sedette tra noi. Aspettammo 10-15 minuti. Non si riusciva a sentore niente perchè parlavano troppo piano, poi la Campanella di fine lezioni suonò . 

La porta si aprì e kale dopo aver stretto la mano del dirigente scolastico scappò via senza guardare ne me ne Conor . 
" bene ragazzi , niente sospensione o punizione ma vi avverto se vengo a sapere che lei signor maynard si chiude ancora  con una ragazza dentro uno sgabuzzino durante l'orario di lezione le giuro che la rinchiudo nel teatro finché non lo farà splendere e lei signor styles non voglio più sentire di risse o lotte dentro la mia scuola sennò addio basket " puntò verso entrambi il suo dito lungo e sottile scandendo ogni parola. 
Annuimmo e senza una parola andammo via . 
Qualcosa  continua a dirmi che quel cambiamento di idea del preside era stato per merito di kale , ma senza averglielo chiesto non potevo esserne sicuro. 
 
Presi lo zaino dall'armadietto e Uscì dalla scuola dove mi aspettavano i ragazzi. Sembravano infuriati. 
"ma che cazzo ti è saltato in testa" mi si scaglio contro zayn. Le iridi dilatate dei suoi occhi mi dicevano che era incazzato nero. 
"Lasciate perdere " mormorai appoggiandomi al muretto di pietra accanto Louis. 
"Lasciare perdere !? Potevano buttarti fuori dalla squadra!!! " Liam quasi urlo quando mi punto il dito sul petto facendo una leggera pressione. 
"Conor ha baciato kale !" Gli urlai senza ritegno visto che ormai la maggior parte degli studenti se ne era andata a casa .
" non potevo non fare nulla !! " continuai avvicinandomi a lui . 
" non puoi decidere tu chi deve baciare ok? Non sei il suo ragazzo !!" Mi dice Liam leggermente più calmo ma le sue parole mi fanno accendere ancora di più perché non mi piace pensare a kale con altri ragazzi. 
" no non lo sono ma ci tengo e se qualcuno la bacia contro la sua volontà io intervengo" gli spiego stringendo i pugni.
"Harry ma tu  devi smetterla ti fare a botte per delle sciocchezze " Liam sembra placarsi ma con quelle parole ha acceso in me una fiamma di pura rabbia. 
" kale non è una sciocchezza " stavolta sono io a puntargli un dito sul petto facendolo arretrare di poco. 
In quel momento dal portone della scuola esce kale con alcuni libri in mano. Ci passa accanto come se non ci fossimo e si dirige a grandi passi verso il cancello in ferro battuto. La osservo andare via insieme ai miei amici . 
Mi volto e prendo lo zaino da terra .
" a domani " gli dico con noncuranza prima di voltarmi e correre per raggiungere kale. 

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