Precious Times

di parveth
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** You're a Rumbeller and you know it ***
Capitolo 2: *** caught in a bad romance ***
Capitolo 3: *** He's the Boss ***
Capitolo 4: *** it isn't just a cup! it's their cup! ***
Capitolo 5: *** Angel & Devil ***
Capitolo 6: *** No more happy endings, huh? ***
Capitolo 7: *** A name, a fate ***
Capitolo 8: *** Crazy for a kiss ***



Capitolo 1
*** You're a Rumbeller and you know it ***


You're a Rumbeller and you know it "Chi e' il tuo personaggio preferito?  o i tuoi personaggi preferiti se ne hai piu' di uno..."

Alla domanda di Claudia ebbi un sussulto e poco manco' che non feci gli ultimi tre gradini rotolando: stavamo uscendo per una gita in citta' e non lo trovai esattamente il momento adatto per una simile domanda.

Anzi ad essere sincera quel tipo di domande le odiavo proprio.

Adoravo talmente tutti la' dentro che non avrei saputo rispondere cosi su due piedi, o forse e' meglio dire che non avrei saputo mai rispondere: l'unica che "odiavo"  per cosi dire era la Evil Queen anche se cio' non intaccava l'affetto che avevo per Lana che era stata da subito molto gentile e disponibile con me, come tutti gli altri del resto.

In pratica mi avevano fatto l'unica domanda che un fan vorrebbe non sentire mai, specialmente nella remota ipotesi che incontri chi stima profondamente, peccato che io fossi tra le poche fortunate che avevano visto realizzare quell'ipotesi e per una settimana filata per giunta!

"Ed ora che faccio?"  pensai.

"Cosa gli rispondo?? a me piacciono tutti, non ho qualcuno di preferito..."

Ma che stai dicendo Gloria??  Certo che ce l'hai e lo sai perfettamente chi e'!  E' una vita che lo sai, solo che non vuoi ammetterlo perche' temi che gli altri si offendano...

"Guarda che non si offende nessuno: e' normale avere chi si preferisce, anzi ci stupiremmo se non ne avessi"  m'incoraggia Meghan.

Respiro profondamente: in fondo ha ragione lei e poi hanno il diritto di saperlo, specialmente i diretti interessati.

Eh si:  "I"  non "Il".


Senza dire una parola muovo qualche passo deciso e sperando di non diventare color ciclamino dall'imbarazzo vado prima da Robert e poi da Emilie:  oddio  quanto mi sento cretina!  cos'e', mi si e' seccata la lingua adesso?? Ma se sono qui da quasi una settimana, ne son successe di ogni e io non ho nemmeno il coraggio di dirgli che sono i miei preferiti.

Sorridendo mi danno entrambi un bacio sulla guancia: credo che in realta' tutti l'avessero intuito quasi subito che erano Rumpelstiltskin e Belle quelli che preferivo e me l'abbiano fatto dire non per mettermi in imbarazzo ma perche' ormai mancava poco alla mia partenza e dopo avermi avuto li per tutti quei giorni dirglielo doveva essere veramente il minimo, anzi ora ne sono contenta: se non l'avessi fatto probabilmente l'avrei rimpianto per il resto della mia vita.

Mentre salivamo in macchina mi attardai a guardarmi nello specchietto retrovisore:  avro' mica scritto "Rumbeller"  in fronte e non me ne sono accorta?!



angolo autrice:  siccome il flusso di film mentali che mi faccio e' inarrestabile eccovi il primo dei missing moments della mia  "Rotta per casa di Dio"   spero che vi piacciano.

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Capitolo 2
*** caught in a bad romance ***


bad romance Dopopranzo, in attesa di chiamare mia madre per informarla sui dettagli dell'indomani passai un po' di tempo su internet aggiornandomi facebook e ascoltando un po' di musica con le cuffie: non sapendo nemmeno bene perche' andai su wikipedia e spulciai un po' la carriera dei miei amici non era certo la prima volta che lo facevo o meglio: l'avevo fatto a casa mia e li' mai, ma onestamente non pensavo di scoprire nulla di che.

Quanto mi sbagliavo....


Riguardandomi la trama di Full Monty vidi che era stato candidato all'Oscar per varie categorie e il premio come miglior protagonista maschile era andato a...Robert Carlyle.

Ero senza parole: ok, all'epoca ero troppo giovane per saperlo e l'avro' visto si e no due volte, infatti si poteva benissimo dire che Robert non lo conoscevo prima di Once upon a time, ma la cosa che mi lasciava di stucco piu di tutte era che lui non ne aveva mai fatto parola ne' la prima volta che andai da loro ne' ora.

Credo di non avergli mai voluto bene come in quel momento.

Aveva vinto il premio piu' ambito da ogni attore, per giunta era stato l'unico insieme ad un altro collega di quel film a proseguire la carriera e non diceva niente quando un altro l'avrebbe spiattellato ai quattro venti specialmente in presenza di una ragazza giovane come ero io che di certo non poteva ricordarselo.

Hai capito il nostro Rumpelstiltskin...

Uscii dalla camera per andare a parlarci: preferivo non dirglielo davanti agli altri, anche se certamente lo sapevano meglio di me ma temevo di metterlo in imbarazzo.

Mi avviai verso il bar: non sapevo esattamente dove fosse la sua camera e comunque mi sembrava di disturbarlo andandolo a cercare li',  lo beccai finita la prima rampa di scale.

"Ciao"  mi saluto' lui  "hai gia' sentito tua madre?"

"No, non ancora: e' presto aspettero' qualche minuto"  risposi io senza sapere come proseguire.

Robert mi lancio' uno sguardo obliquo: "qualcosa non va?"

Lo dicevo io che ormai c'era un tale feeling tra tutti noi che praticamente mi leggevano nel pensiero,  non che ci fosse veramente qualcosa che non andava ma comunque aveva intuito che qualcosa era successo.

Mi costrinsi a guardarlo negli occhi e dissi tutto d'un fiato: "So che hai vinto un Oscar"  

che bel tono, manco lo stessi accusando di qualcosa...

Robert mi guarda per un attimo perplesso poi improvvisamente capisce  "si beh...per Full monty ma e' stato molti anni fa, non pensavo neanche che l'avessi visto..."

Mando a quel paese orgoglio e vergogna o quel che sia e l'abbraccio:  "sono cosi orgogliosa di te"   "capirai...non era niente di che"  risponde accarezzandomi i capelli.

Mi scosto leggermente e gli dico:  "in realta'...oltre ad esserlo perche' l'hai vinto lo sono anche perche' non te ne sei vantato, non e' da tutti"

E ora perche' arrossisco? ma che mi sono rincoglionita??  Sto facendo un complimento a lui e quella che arrossisce sono io!  No tu non sei normale per niente....

Lo saluto e torno nella mia stanza per telefonare a mia madre.


Il giorno dopo finalmente arrivano tutti e dopo i soliti convenevoli ci sediamo a mangiare con le canzoni disney di sottofondo  tra cui anche Tale as old as time: fortuna che Robert ed Emilie si son ben guardati dal ballare, mi sarebbe venuto un colpo se fosse accaduto.


La canzone seguente non era disney ma mi fece sbarrare gli occhi tanto quanto quella che la precedeva.


"Bad romance"  di Lady Gaga.


E a parte i miei, la' dentro sapevamo tutti chi ne aveva "l'esclusiva" nella serie.

Guarda caso me li ritrovai una a destra e l'altro a sinistra.

"Ma il tuo ragazzo qui vuole che lo pugnali o cosa?"  chiesi ad Emilie.

Per tutta risposta mi ficco' in bocca un cucchiaino di macedonia mentre Robert ne approfittava per tirarmi indietro la sedia e portarmi al centro della sala dove gia' Sebastian, Meghan e Ginny stavano ballando.

Non potei fare altro che abbandonarmi a quel ritmo: anche se non sono mai stata in discoteca in tutta la mia vita la canzone mi piace eccome, pur ballando con la grazia di un gatto cui han dato fuoco la coda, Piuttosto mi chiedo come facciano a ballare Emilie e Ginny dato che i loro vestiti non sono certo dei piu' comodi.

"I want your ugly i want your disease"

No, direi che non e' PER NIENTE la canzone adatta a loro...

Continuo a ballare canticchiandogliela in faccia: mi han trascinato in pista? ora ne pagano le conseguenze!

Quando finisce la canzone ci fermiamo per riprendere fiato,  "ma la sai a memoria?"  mi chiede Emilie  "ma certo: sono giorni che se l'ascolta in camera con le cuffie"  interviene Meghan beccandosi un'occhiataccia da parte mia che a quel punto ho preso il colore del suo mantello.


Non faccio in tempo a dire alcunche' perche' in quel momento parte "Whenever, wherever" di Shakira, conosco anche questa perche' quando usci' io ero alle medie e tranquillizzandomi un po' ripresi a ballare.

Peccato che una delle regole fondamentali per vivere li fosse: "stai sempre costantemente in campana"  neanche fossi in trincea.

Perche' in quella canzone apparentemente innocua c'era anche una strofa che diceva:  "and that's the deal my dear".

No, dico: a questo punto accendetemi pure Skin deep che vi costa?  tanto una prima o poi deve morire giusto? e allora facciamolo come si deve.

Guardo Robert negli occhi con la ferma intenzione per un attimo, di chiedergli se hanno anche il pugnale li' da qualche parte che ho proprio voglia di fare harakiri, l'unico risultato che ottengo e' di ridergli in faccia con lui ed Emilie che si uniscono a me.

Dopo quella canzone torno a sedermi con i miei per riprendere fiato.

"Come mai avevi quella faccia mentre ballavi?" chiede mia madre.

"E' una lunga storia"  taglio corto io  pensando  "tanto presto lo verrete a sapere anche voi"

"Che storia?"  interviene mia zia.

"Una di quelle che cominciano con: c'era una volta..."  ghigno io.






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Capitolo 3
*** He's the Boss ***


Rumpeltiltskin "Beh, che ne pensate?"  chiesi ai miei una volta finito l'episodio, il primo della serie, che Claudia e gli altri ci avevano fatto vedere a sorpresa dopo mangiato.

Come ho gia' detto ero l'unica Oncer in famiglia e l'opinione dei miei in proposito mi metteva alquanto in ansia, neanche l'avessi fatto io...


"Sembra interessante"  commento' la compagna di mio cugino


"Sono bravi"  aggiunse mia madre  "quelli di questo episodio sono tutti qui giusto?"

"Naturalmente"  confermai  "gli altri li conoscerete man mano, a parte Sarah che ancora non c'e'"

"Allora scusa, chi e' quello che faceva il tizio che stava in prigione e fa la maledizione?"  chiese mia madre perplessa.

Non e' possibile!!!

Non sapevo se ridere o piangere era...surreale. Ok che era pieno di trucco e coi capelli impiastricciati ma come si fa a non riconoscere Robert??

Il primo impulso e' quello di sbattere la testa al muro, il secondo quello di saltare in testa a mia madre gridando: ok che porti gli occhiali ma hai sempre piu diottrie di me!!! Come fai a non accorgerti che lui e Gold sono la stessa persona???.

Optai per il terzo impulso.

"Lo si puo' sempre chiamare"  dissi in tono pratico, e poi a voce alta:  "Ragazzi, mia madre e' molto curiosa di sapere se qui c'e' anche l'interprete di Rumpelstilstkin"  a quelle parole si fermarono tutti e Robert si fece avanti inchinandosi mentre io sorridevo e mia madre diceva "ah!  giuro che non me n'ero proprio accorta"   "per forza"  pensai  "gia' a casa quando guardi i telefilm che ti piacciono e' tanto se arrivi alla fine, cinque minuti dopo hai rimosso tutto come fosse un trauma".

"E nel mondo reale lui chi sarebbe?"  prosegui' mia madre ed io risposi  semplicemente

"Il Boss" perche' altrimenti ci sarebbe voluto troppo tempo 

Bella figura mi faceva fare!  Io che sapevo vita morte e miracoli di tutti e lei che neanche li riconosceva a momenti,  in pratica si era verificata la stessa situazione che si vede in certi quiz tv.

Avete presente quando fanno quelle domande di una banalita' sconcertante sulla storia televisiva?  Ed i concorrenti non le sanno malgrado abbiano trent'anni piu' di voi e si parla di programmi che loro tutto sommato dovrebbero conoscere a menadito invece non le sanno, nonostante ai loro tempi avessero anche avuto ascolti alti? Non e' che si parla di cose per pochi eletti.

Sapete perche', secondo me si verificano queste situazioni?

Perche' la maggior parte della gente riguardo la televisione ha questo tipo di rapporto: accende su un canale e lo lascia li' per ore "bevendosi" qualunque cazzata gli propinano, mica come me che compro la guida tv e, sapro' anche una quantita' di cose inutili sono d'accordo ma almeno quello che guardo e' accuratamente selezionato.

Altrimenti come ci ero finita li? Con una teca per il teletrasporto?

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Capitolo 4
*** it isn't just a cup! it's their cup! ***


It isn't just a cup! it's their cup! Stavo al solito cenando con i miei quando mia madre salto' su dicendo "Certo, che nell'episodio Gold e' stato proprio bastardo: doveva proprio picchiarlo a quel modo?"

Punta sul vivo risposi: "certo che doveva, anzi io gliene avrei date di piu': quasi quasi mi dispiace che Emma sia intervenuta".

"Magari prima poteva andare a parlarci pero', che ne so minacciare di denunciarlo"  disse mia zia.

Risi con superiorita': "Quello giusto ti sei trovata! Piu' che altro poteva dirlo ad Emma se non fosse per quel suo dannato orgoglio"

"Ma scusa"  obietto' lei  "non c'era la maledizione?"

"Si"  confermai

"E gli unici ad esserne al corrente non erano lui e il sindaco? Quindi ammesso che volesse punirlo per cio' che credeva fosse successo nell'altro mondo a che pro? Quello non ricordava nulla"  continuo' mia zia.

La scena era a dir poco comica: io che discutevo di Skin deep con i miei parenti, ad ogni modo proseguii'

"Non sappiamo se anche a Storybrooke si sia verificata una situazione simile al mondo delle favole o se Belle fosse in cella appena cominciata la maledizione: nella prima ipotesi ha fatto benissimo a bastonarlo, nella seconda idem anche se probabilmente non dava molta soddisfazione picchiare a sangue uno senza che questo sappia il perche'"  conclusi.

"Ok ma...tutte quelle storie per una tazza"  commento' mia zia bevendo un sorso d'acqua.

Santo cielo! Ma come si fa a non arrivarci a certe cose??

"Non era una semplice tazza: era la LORO tazza zia! l'unico ricordo felice del suo passato, anche io avrei lottato con le unghie e con i denti per difenderla"  sbotto nemmeno tanto a bassa voce sperando che non si siano accorti di niente.

Mi sentii tremare, non per la rabbia e non stavo nemmeno male ma li' non potevo restare  "vado in bagno"  dissi alzandomi.

In bagno ci andai davvero ma mi misi davanti allo specchio inspirando profondamente per rilassarmi: ora avevo una vaga idea di cosa significasse avere un attacco di panico anche se non era quello il mio caso, non mi sentivo girare la testa o cose del genere ma porca miseria era possibile che quell'episodio avesse su di me un tale impatto emotivo da costringermi ad isolarmi seppur per pochi minuti? neanche con gli horror che mi guardo da quando avevo dieci anni era mai successo qualcosa del genere.

Vidi aprirsi la porta, era Emilie  "tutto a posto? hai discusso con i tuoi?" mi chiese  "no, e' solo che...beh sai che effetto mi fa skin deep: ne abbiamo un po' parlato ed e' bastato a farmi venire qui, ma non era un litigio"  la rassicurai abbracciandola.

"Vieni, c'e' Lana che vuole farti vedere una cosa"  disse guidandomi in corridoio

La seguii incuriosita:  arrivate a meta' del corridoio ad aspettarci c'erano Lana,  Jenny e Robert  probabilmente gli altri erano ancora in mensa o al bar con i miei visto che comunque avevamo finito la cena,  appena mi avvicinai vidi che Lana reggeva qualcosa tra le mani che si rivelo' essere...la tazzina scheggiata!  "Puoi tenerla in mano se vuoi" mi disse porgendomela mentre io facevo tanto d'occhi prendendola tra le mani sforzandomi di trattenere le lacrime dalla commozione.

Ci avviammo verso il bar e mi venne in mente una cosa che volevo dire a Rob da una vita  "certo che la camicia di Gold nella prima puntata quando saluta Emma era proprio orrenda: capisco i quadretti ma sembrava una tovaglia da pic nic"  commentai

"In effetti me ne danno di migliori dopo...per fortuna"  ridacchio' lui.

"E poi scusa, ammesso che Henry se l'e' preso l'agenzia di adozioni come han fatto a portarlo a Storybrooke se nessuno puo' uscire e nemmeno entrare si suppone?"  aggiunge Jenny

Confesso di averci pensato anche io:  "sara' venuto un tizio dell'agenzia col bimbo fino al confine con Gold dall'altra parte e questo gli avra' detto: "Mr Gold, ora le lancio il bambino occhio eh!"  lo lancia e lui l'afferra al volo  "preso!  grazie tante dearie" dico mentre veniamo tutti presi da risatine incontrollabili.

Tornati al bar mostrai la tazza ai miei poggiandola sul tavolo ma quando mia zia allungo' una mano le diedi uno schiaffetto sul polso "giu' le mani! questa non si tocca"  dissi riprendendomela  e riportandola a Lana.

Ne dovevano fare di strada prima di meritare tale privilegio.

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Capitolo 5
*** Angel & Devil ***


angel & devil Il secondo giorno della permanenza dei miei le cose cominciarono "male"  sin dal mattino.

Come al solito arrivai in mensa insieme a Sarah e Meghan che ancora non erano le otto, mi guardai intorno: dei miei parenti nessuna traccia ma supponevo che di li a poco sarebbero arrivati, i miei genitori non sono dei dormiglioni e anche quando andiamo in giro siam sempre stati abituati ad alzarci presto, quanto ai miei zii, a mio cugino e alla sua compagna era plausibile che ci sarebbe toccato aspettarli ancora un po'.

Ci sedemmo ad un tavolo insieme a Sebastian, Robert e Jessy che erano arrivati prima di noi,  mentre mangiavamo arrivarono Emilie e Claudia  "ciao"  le salutai io  "Hi Angel"  disse Robert sorridendo,  fortuna che non avevo niente in bocca altrimenti mi sarebbe di sicuro caduto assieme alla mascella!

Senza dire una parola e con gli occhi lucidi dall'emozione mi alzai ed uscii in corridoio: sapevo che Robert chiamava cosi Emilie perche' l'avevo letto in rete nei giorni prima di tornare ma sentirglielo dire con la sua voce...

Mentre cercavo di controllarmi arrivarono proprio loro due: "tutto a posto?"   mi chiese Robert

"Si tranquilli, e' solo che....sapevo che la chiamavi cosi ma sentirlo e' molto piu' bello che leggerlo"  rispondo sorridendo.

"E' meritatissimo"  fa lui di rimando.

Perche' ho la tremenda sensazione di aver innescato una bomba?

Finita la colazione quel mattino non facciamo niente di particolare ma poche ore dopo vedo Claudia in giro con una donna magra dalla lunga chioma bionda, le saluto senza farci particolarmente caso, mi dice solo che si chiama Claire e io immagino sia una della produzione e mi sembra perfettamente normale che sia li: in fondo lo sapevano che c'eravamo io e i miei parenti mica siamo li di nascosto.

Verso le undici scendo al bar: abbiamo preso l'abitudine di fare una sorta di aperitivo prima di pranzo, senza mangiar niente naturalmente ma mentre sto camminando lungo il corridoio qualcuno mi afferra alla vita e mi fa girare su me stessa, non faccio in tempo a dire nulla perche' appena vedo di chi si tratta poco ci manca che debba raccogliermi gli occhi.

Era Robert truccato e vestito da Rumpelstiltskin!

"Lets' make a deal dearie?"  mi chiede ghignante.

"No thanks"  rispondo risoluta mentre lo seguo in sala relax

Al vedermi mezza sconvolta gli altri ridacchiando mi svelano l'arcano: Claire altri non era che la truccatrice ed era venuta apposta per Rob.

Ora si che ci divertiamo!

Allunga una mano verso di me  "ti faccio ribrezzo forse?" mi dice con la solita vocetta infantile del suo personaggio  "no assolutamente: non vorrei levarti il trucco" rispondo con naturalezza, ed e' la pura verita'.

Ride "sta' tranquilla: non lascio tracce"  gli tocco prima la mano e poi l'abbraccio alla vita.

"A quanto pare non sono l'unica coraggiosa"  ride Emilie.

"Non essere gelosa: e' solo un'amica"  ribatte Robert

"Ma certo: da me non ha proprio niente da temere, sapete che avete il mio appoggio incondizionato, che poi se lei e' Angel tu sei Devil: la coppia perfetta"  rispondo ghignando.

Ma che belle parole, genio!

Si leva un coro di voci:  "scherzavo dai:  tu a pranzo vieni cosi vero??"  chiedo a Robert che annuisce.

Non vi dico la faccia di mia madre e mia zia quando lo videro entrare in quel modo....

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Capitolo 6
*** No more happy endings, huh? ***


no more happy endings, huh? "Salve a tutti"  saluto' mia madre entrando nel bar.

"Oh, salve: avete gia' finito di fare le valige?"  chiese Claudia alzando gli occhi dal suo pc.

"Abbiam messo via la maggior parte della roba e tenuto fuori il minimo indispensabile" rispose mia zia mentre si facevano portare dei caffe' aspettando al tavolo.

"Dov'e' Gloria?" chiese mio padre.

"In sala relax: mi ha chiesto di vedere gli ultimi tre episodi" rispose Claudia continuando a picchettare sui tasti.

"Non so voi ma io comincio a preoccuparmi"  interloqui' Meghan

"E perche'?"  chiese mio cugino dopo che gli venne tradotta la risposta.

"E' un finale cosi tremendo?" intervenne la sua compagna

"AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!"  si senti' da dietro la porta chiusa.

A quel punto potevo solo immaginare le facce dei miei parenti mentre si precipitavano verso la porta:  "Gloria! che stai facendo?"  risuono' alta la voce di mia madre facendomi sussultare,  fermai immediatamente il dvd  "no, stai tranquilla mamma: e' tutto a posto tra poco arrivo."

"Certo che neanche qui perdi il vizio di chiuderti dentro, e stavolta pure a chiave" sentii dire da mia zia.

"Voleva stare un po' da sola: non ci trovavamo niente di male"  disse Jamie.

"E poi"  aggiunse Ginny  " noi siam stati qui fuori per tutto il tempo: se fosse davvero successo qualcosa saremmo intervenuti ma non dovete preoccuparvi: in quella stanza non c'e' nulla di pericoloso"

"Io non direi"  ridacchio' Emilie indicando la maglietta di Robert dove si stava allargando una vistosa macchia di caffe'.


In qualche modo pero' la nostra Snow era riuscita a calmare i miei e a far si che si sedessero tranquilli al tavolo.

Uscii canticchiando "tale as old as time" con le lacrime agli occhi e mia madre non fece in tempo a dire "che e' successo" che mi ero lanciata verso Emilie con tale slancio da farla finire a terra, l'aiutai a rialzarsi e strinsi lei e Robert con tanta forza che mi sentii scricchiolare le ossa.

"No more happy endings huh?"  gli dissi prima di andare verso Lana e fargli un gestaccio con la mano  "che era quello?"  chiese mio cugino,  quando spiegai che era il corrispettivo del nostro dito medio si alzo' un coro di proteste  "scusate ma mi sembrava il minimo"  dissi con noncuranza mentre mi precipitavo a dare un bacio in fronte a Sebastian dicendogli  "I'm proud of you MadHatter".

"Che gli hai detto?"  chiese mio zio

"Che sono orgogliosa di lui"  risposi

"E perche'?"  chiese mia madre.

"Beh, ha reso me e qualche altro migliaio di persone felici come non mai"  risposi.

"Esagerata"  commento' mio cugino.

"Son cose da Oncer e Rumbeller: non potete capire"  dissi come se stessi parlando di astrofisica

"Da cosa?"  mi chiesero praticamente in coro.

"Appunto..."


"Tutto sommato e' piuttosto verosimile come situazione"  pensai deglutendo,  eravamo a pranzo e mi stavo immaginando una possibile variante di quanto accaduto poco prima.

A pensarci bene qualcosa di vero c'era: i miei parenti ne capivano sicuramente piu' di astrofisica che di Once upon a time, il che era tutto dire.

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Capitolo 7
*** A name, a fate ***


Infilai il dvd nel lettore e una volta avviato andai a sedermi a terra tra Jenny e Raphael, poco dopo comincia a girare un'enorme ciotola di popcorn che onestamente non so chi li abbia preparati in quei pochi minuti insieme a lattine di coca e aranciata.

Nel film Emilie ha il ruolo di Brenda la secondogenita di una famiglia che si sta recando in vacanza in California, ma ad un'indicazione appositamente sbagliata dell'addetto di una stazione di servizio finiscono dritti in pasto ad un gruppo di mutanti cannibali uno dei quali la violenta.

"Sai, una scena del genere non e' semplice da girare: l'abbiam provata almeno una decina di volte"  mi sorride lei,  beh certo non dev'essere per niente facile recitare un momento tanto drammatico.

I mutanti uccidono sua madre e sua sorella maggiore e rapiscono la nipotina neonata, suo cognato va a cercarla e trova un villaggio abbandonato con manichini per simulare la normale vita della popolazione che un tempo ci viveva: in una casa uno dei mutanti affetto da gotta e idrocefalia gli racconta che i suoi parenti negli anni cinquanta vennero convinti dal governo a trasferirsi li per lavorare nelle miniere ma quel posto veniva usato per i test nucleari le cui radiazioni li rovinarono per sempre condannando anche i loro discendenti a danni genetici incurabili nonche' al cannibalismo per soppravvivere.

Purtroppo pero' il film l'ho visto in rete e dopo aver comprato il dvd l'ho rivisto solo una volta, tant'e' che mi sfugge un particolare fondamentale:

"Ehm, non ho capito bene i nomi dei due cani..."  dice Sebastian cercando di non ridere.

Oddio!!!

"Beauty e Beast"  dico io mentre tutte le teste si voltano in direzione di Robert ed Emilie

Giuro sul mio onore che non me lo ricordavo affatto.

"Un nome un destino a quanto pare...e scommetto che tu lo sapevi"  dice Claudia dal divano.

Ora tutti gli occhi sono fissi su di me, fantastico! Mi sento un insetto al microscopio.

Spiego a tutti che non l'ho visto cosi tanto da ricordarmelo altrimenti avrei riconosciuto Emilie in Ouat anche se ora era castana e non piu' bionda.

"Sai Emilie: ti preferisco castana, non che bionda stessi male ma cosi mi piaci di piu'"  le dico.

"Grazie e pensare che molti mi dicono il contrario"  mi risponde.

"Sara' che io ti ho conosciuta cosi, e per quanto riguarda il nucleare a me non piace per niente: senza arrivare agli eccessi del film e' troppo pericoloso anche solo per le scorie da smaltire,  in fondo una volta c'era solo quello e ora abbiamo molte altre alternative, dunque perche' rischiare?"  ribatto.

Gli altri si dicono d'accordo e dato che nel frattempo il film e' finito cominciamo ad andare in stanza quando sento Emilie chiedermi:  "secondo te a chi si riferiva la frase iniziale, the lucky ones die before?"   ci penso un attimo e poi rispondo "ai cannibali, perche' e' meglio morire piuttosto che vivere in quel modo"   "...e a noi due verranno sempre in mente i cani"  ribatte Robert in tono finto serioso  "Ora capisco perche Rumpelstiltskin e' verde: e' radioattivo!" esclamo io con l'aria di chi ha capito la cosa piu' importante della sua vita mentre Emilie scoppia a ridere e lui mi guarda dicendomi  "non e' verde"  "no hai ragione: e' rosa" rispondo noncurante e senza lasciargli il tempo di replicare corro verso camera mia dopo avergli augurato la buonanotte.

E ci tengo a sottolineare che quello era uno dei giorni classificati sotto la voce "tranquillo"


angolo autrice: non e' una battuta, i cani de "le colline hanno gli occhi"  si chiamano davvero cosi,  vi lascio immaginare la mia faccia quando lo scoprii...

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Capitolo 8
*** Crazy for a kiss ***


crazy for a kiss La valigia era sul mio letto aperta ed io girovagavo per la stanza facendo mente locale in modo da lasciar fuori solo il pigiama e lo spazzolino da denti oltre naturalmente i vestiti che avrei indossato il giorno dopo ma facendo in modo di poterli riporre senza problemi di nuovo, dannati aereoporti!  Ormai nel bagaglio a mano non puoi piu' mettere niente, se lo vietassero farebbero prima.

In tutto quell'andare avanti e indietro per la stanza con Meghan e Sarah a darmi una mano rifletto su come sara' il primo episodio della seconda stagione, ok si spezza la maledizione dunque tutti ricordano,  e poi?

Non so perche' ma c'e' qualcosa che mi sfugge, che non riesco ad inquadrare perfettamente eppure sento che e' una cosa ovvia piu' della nebbia in novembre.

 Cosa puo' essere? Detesto questa sensazione!

D'un tratto delle immagini mi attraversano il cervello facendomi bloccare in mezzo alla stanza ad occhi spalancati.

"Ma certo...come ho fatto a non pensarci prima? Ragazze, torno subito"  l'ultima frase la pronuncio ad alta voce mentre apro la porta precipitandomi giu' per le scale.

Arrivo al bar dove i ragazzi sono con Claudia a bersi l'aperitivo  "tu! tu e anche tu! venite di la' con me"  esclamo prendendo lei, Robert ed Emilie per un braccio praticamente spingendoli in sala relax.

"Scusate ma c'e' qualcosa che devo chiedervi"  dico chiudendomi la porta alle spalle

"Prego"  dice Emilie


Inspiro profondamente neanche dovessi parlare davanti all'Onu.

"Nel primo episodio voi due vi baciate?"  butto fuori tutto d'un fiato

Ecco, l'ho chiesto.

Peccato mi trovi davanti a tre facce impassibili

"Sai bene che non possiamo farti spoiler, e' gia' tanto che tu sappia il titolo"  risponde Robert in tono professionale.

Li guardo negli occhi uno ad uno.


"E' cosi vero? Si baceranno, giusto? Dimmi che e' cosi'  LO SO CHE E' COSI!"  ormai la gioia che provo e' cosi forte da farmi alzare la voce scrollando leggermente Claudia per le spalle.

"Gloria...calmati..." intervengono Robert ed Emilie scostandomi da lei  "Scusa, scusa. E' che sono cosi contenta.."  dico dopo aver ripreso il controllo.

In quella si apre la porta e vedo mia madre fare capolino  "Credo che la cena sia pront...."  non fa in tempo a finire la frase che  subito la redarguisco  "FUORI!!!"  dopodiche' comincio a saltare sul tappeto elastico senza musica, non ne avevo bisogno tanto ero carica, dovevo solo stancarmi  "si brava salta, altrimenti per mangiare dovremmo legarti alla sedia" ridacchia Robert uscendo.

Entro in mensa dopo qualche minuto ansimando come se avessi appena corso la maratona e dopo essermi servita mi siedo al tavolo con i miei e mangio anche se ho l'impulso di correre al tavolo dei ragazzi e abbracciarli tutti ma non posso.

Non la sera prima di partire.

Non dopo aver saputo quella notizia.


Perche' anche se non me l'hanno detto a chiare lettere io l'ho capito lo stesso, a volte un silenzio vale piu' di mille parole, specialmente li' fra di noi.

"Sei rossa, cos'hai fatto?"  chiede la compagna di mio cugino.

"Ho saltato sul tappeto elastico: avevo bisogno di sfogarmi" fu la mia risposta stringata.

"Cosa poteva mai essere da cacciarmi fuori in quel modo"  ribatte mia madre irritata.

"Si scusa ma sei capitata al momento sbagliato"  dico  io  "anzi, proprio al peggiore"  penso tra me e me.


Mi sento sfiorare la spalla,  e' Robert che si rivolge a mia madre "lei fa la farmacista giusto?"   "si"  risponde lei alla mia traduzione  "allora e' meglio che fa scorta di calmanti o tra un mese si ritrovera'  sua figlia che le salta sul divano"  dice lui con un ghigno "ah-ha! allora avevo ragione!"  esclamo afferrandolo fulminea per il colletto della camicia pur senza stringere molto per non fargli male,  "ehi io non ho detto niente, lasciami" dice mentre mi affretto a mollarlo  scusandomi.

Nel frattempo si e' avvicinata Emilie  incuriosita da quella discussione "quando ho saputo che avevo passato il provino mai avrei immaginato di provocare simili reazioni" dice con naturalezza,  "a saperlo neanche lo facevo...stavo scherzando" si affretta a dire Robert dopo che l'ho guardato con uno sguardo alla Urlo di Munch  "diciamo che il merito e' sia della storia sia di chi l'interpreta"  faccio io noncurante come se non fossero nemmeno li.


"Visto, fantastico! Alla fine avevo ragione io, come se ci fossero dubbi su quello che doveva succedere e non mi sono neanche agitata, se li senti salutami tutti"


Sms spedito a Claudia la prima settimana di dicembre dopo aver visto la 2x01


"TALE AS OLD AS TIME, SONG AS OLD AS RHYME, BEAUTY AND THE BEAST!!!!
 
I absolutly love all of you guys"


Sms spedito cinque secondi dopo.


E la risposta fu:


"Meno male, da una Oncer come te il primo sms era preoccupante!"










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