Take care from me

di Portos
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1: Un vecchio amico ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: Destinazione ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3: Autunno ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4: Benvenuti a New Orleans ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5: Escape ***
Capitolo 6: *** capitolo 6: Blue Ligth ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1: Un vecchio amico ***


  

Prologo: Quello che non ti aspettavi

 

Le dita sottili percorrono il tatuaggio pentacolare impresso sul cuore.

Cacciatore di demoni”

Dean Winchester batte le palpebre, pensando a come tirar fuori qualche scusa.

Un tatuaggio comune”

La ragazza scuote la testa, gli orecchini d'argento al lobo sinistro tintinnano leggermente.

Mi prendi in giro?” chiede Dean, passando un pollice sulla mascella della sconosciuta, che ha appena conosciuto nel bar.

Non si sa bene come sono finiti là.

Le braccia allacciate al suo collo, le labbra rosse aperte in un sorriso.

No, sono anch'io un cacciatore come te”

Si scioglie dall'abbraccio.

La giovane abbassa la maglia e mostra lo stesso tatuaggio.

Proprio come te, non se l'unico e sappi che questo è un tatuaggio anti possessione...”

Oh, salve collega” ridacchia divertito.

Le crede. Quegli occhi grigi non mentono e lui è dannatamente bravo a riconoscere i bugiardi.

Se la tira addosso di nuovo, prima di baciarla di nuovo.

Il mio nome è....”

Lei gli poggia un dito sul labbro.

Niente nomi, ma sappi che ti invidio molto per i tuoi occhi...se fossi un demone te li ruberei...” sussurra lei.

? sincera. Quegli occhi l'hanno colpita fin da subito.

Provaci allora”

E poi non ci sono altro che vestiti buttati a terra, due corpi sconosciuti uniti l'uno all'altro in un letto cigolante nella camera di un motel.

 

Capitolo 1: Un vecchio amico

 

Musica.

O forse si poteva definire un fracasso di musica. Genere heavy metal, anni 70'.

Rimbombava insistentemente tra le sottili e ammuffite pareti della stanza dell'ennesimo motel.

Proprio quello che ci voleva.

La ragazza emise un gemito di frustrazione, avvertendo già un principio di malditesta alla base del cranio.

Di malavoglia s'alzò dal letto.

Un pugno sbatté con forza contro la parete di cartongesso.

Aspettò qualche reazione.

Qualche manciata di secondi.

Niente.

Carrie Sheridan batté un secondo pugno sul muro. Con più forza.

Niente.

Ma sono sordi?”

La musica era ancora lì. Dannatamente alta.

Un altro pugno.

Ancora niente.

Bussò alla stanza adiacente. La 202, la cui porta era tutta graffiata.

Un bussare secco.

Sì?”

Un ragazzo sotto alla trentina, occhi verdi e capelli castani lunghi fino al collo dal viso dai tratti spigolosi ma gentili.

Indossava una camicia a quadrettoni, maglietta nera e jeans.

Puoi abbassare la musica?”

Scusa, ma è mio fratello” disse il tipo con un sorriso.

Carrie sospira.

Che c'è Sam?” intervenne una voce che cercava di sovrastare la musica.

Abbassa Dean! Stanno...protestando

Il tizio chiamato Dean abbassò la musica ad un livello più accettabile.

Grazie”

Di niente”

Carrie tornò in camera.

Le lancette della sveglia segnavano le sette e un quarto, non appena posò lo sguardo sopra.

Si sentiva stanca, voleva solo dormire dopo un viaggio durato quattro ore.

 

Robert Singer, meglio conosciuto come Bobby.

 

Cacciatore a tempo pieno di demoni, angeli, mostri di ogni tipo con l'hobby passare intere notti in bianco a fare ricerche sui libri e salvare di tanto il mondo da Apocalissi e di tanto praticava psicologia quando qualcuno dei suoi amici occorreva aiuto, osservava la schiena tesa di Carrie di cui era amico e mentore alla finestra.

Erano passati otto mesi dall'ultima volta che si erano visti.

La giovane cacciatrice aveva seguito diversi casi, nella sua natia California alternandosi ad complicata relazione con un tipo di nome Simon.

Non credevo che la tua vicina di casa fosse un'ottima cuoca” ammiccò Carrie.

E già.

Proprio mentre Bobby si stava per gustare la torta, quella rompiscatole non era passata a trovarlo?

Dopo i soliti convenevoli, una fetta di torta e l'altra...un'ora era volta via.

Quale vicina?” fece eco il vecchio cacciatore.

Ho visto una deliziosa biondina che bussava con la torta in mano, è davvero carina”

Una risatina sommessa sfuggì dalle labbra di Carrie.

E allora?” ribatté Bobby abbassando lo sguardo la torta di pesche allo zenzero e panna nella pirofila di Pirex che la sua premurosa Susan ( o qualcosa del genere) vicina di casa gli aveva regalato.

Niente, ma visto che è tanto gentile dovresti invitarla a cena”

Invitarla a cena?”

Sarebbe un gesto carino da parte tua”

Sei venuta a trovarmi per darmi consigli o prendermi per fondelli?” ribatté Bobby con una punta di sarcasmo nella voce.

Nessuna delle due” rispose Carrie.

Bobby la osservò per qualche secondo sotto le palpebre.

E i casi?”

Carrie tornò al tavolo. Rubò un'altra fetta di torta.

Tanti. Ho persino beccato una strega del mare che attaccava le imbarcazioni, era già qualche anno che non ne vedevo più”

Strega del mare?” fece eco il vecchio cacciatore dal cucinotto.

Uno spirito di donna, la poveretta era annegata anni prima”

E poi?”

Fantasmi, ancora più strano zombie”

Carrie masticò con calma un boccone.

Zombie? Vuoi del caffè?”

Sì. Pare che un gruppo di ragazzi annoiati abbia fatto pratica di magia nera e lo abbiano risvegliato involontariamente. Lo abbiamo preso, io e Ziggy, dopo che ha ucciso e sbudellato un po' gente” raccontò la giovane cacciatrice rabbrividendo al ricordo.

Wow” commentò Bobby alzando un sopracciglio.

Peggio che in un romanzo di Laurell Kate Hamilton, non trovi?”

E chi cacchio è?”

Una scrittrice”

Non m'interessano gli scrittori, ne ho già abbastanza di libri”

Carrie ripose il piatto nel lavabo.

Guardò Bobby armeggiare con la vecchia caffettiera.

Certo. Tu?”

Il solito”

A proposito Ziggy come sta?”

Vuole lasciare il lavoro di cacciatore, Karen sua moglie è incinta e sta pensando di aprire una qualche attività” rispose Carrie.

Oh...ti ricordi di Dan?”

Quell'idiota? Come sta?”

Daniel Parker è a New York ad investigare su qualche morto ammazzato, comunque ti manda i suoi saluti. Ci sono anche Ellen e Jo che ho visto di recente, mi hanno chiesto di te...sono sempre impegnate al Roadhouse”

A quanto pare mi vogliono ancora bene”

Bobby sorrise.

Più o meno. E mi ha chiesto se Simon fosse ancora ancora vivo”

Carrie fece una smorfia.

Non aveva proprio voglia di parlare dell'argomento “fidanzati” in quel momento.

In preda a chissà quale dubbio, il suo ragazzo le aveva chiesto di mettere una pausa nella loro relazione.

Doveva riflettere, ma di cosa? Non è che per caso aveva qualche altra frequentazione?

Be' neanche lei si era dimostrata una campionario di fedeltà, le ricordò la coscienza.

Tre settimane prima...

Carrie interruppe i propri pensieri.

C'è qualche problema con Simon di nuovo?”

Sì”

Quante volte te l'avevo detto?”

La ragazza sospirò.

Sembri Alfred Pennyworth in Batman”

Smettila. Sai bene che intendo...”

Io e Simon in pausa di riflessione” annunciò Carrie senza nascondere una certa nota di sarcasmo.

Mi dispiace”

Entrambi sapevano che la vita del cacciatore di mostri implicava un suo prezzo: non si poteva avere una vita normale.

Tu almeno protesti provare con la tua vicina” ammiccò la ragazza, desiderando cambiare argomento al più presto. E prendere in giro Singer, forse non era una della scelte migliori?

Chiudi quel becco” sbottò il vecchio cacciatore.

Scusa”

Bobby aprì la bocca per dire qualcosa, ma s'interruppe nel sentire lo squillo del campanello.

Finì di preparare il caffè, prima di andare ad aprire.

 

Avanti Dean non può lamentarti! Sono stata brava, no?”

Dean Winchester lanciò un'occhiata carica di disapprovazione verso alla giovane bionda che lo stava fissando a sua volta con aria di sfida.

Abbastanza”

Jo Harvelle strinse le labbra.

Senti...”

Ehi basta voi due” intervenne Sam Winchester, fratello minore di Dean, di quattro anni.

La porta si aprì.

Litigate già di primo pomeriggio?”

Più o meno”

Ecco chi faceva tanto casino!” esclamò Carrie emergendo dalla penombra del salone.

La testa di Jo fece capolino oltre la spalla di Bobby.

Guarda, guarda”

Chi vuoi che sia?” ribatté Carrie scoppiando a ridere.

Una risatina sfuggì dalle labbra di Jo, prima di travolgere Carrie in un abbraccio, quasi rischiando di farle cadere entrambe.

Dove diavolo eri finita?”

Lo so, lo so avrei dovuto telefonarti o scriverti...”

Jo si sciolse dall'abbraccio.

Scommetto che hai un sacco di cose da raccontarmi, eh?”

Non ti annoierai”

Le risate della due riempirono l'atrio, sotto lo sguardo interessato di Sam e Dean e quello annoiato di Bobby.

Tante”

Riunione di famiglia?” intervenne Sam incuriosito.

In effetti. A proposito...ti voglio presentare Sam e Dean Winchester”

Carrie deglutì a vuoto. Lo stomaco le si attorcigliò di colpo, non appena lo rivide.

Il cuore accelerò di battiti.

Lo sconosciuto di tre settimane fa, con cui era finita a letto dopo averlo conosciuto in un pub, dopo l'ennesima litigata con Simon, era proprio lì davanti a lei.

E così si chiamava Dean Winchester.

Merda...

Rimase imbambolata a fissare il giovane cacciatore, come se avesse visto chissà cosa.

Jo la scosse per la spalla.

Pronto? Lo so che sono carini...”

Sei rimasta colpita dal mio fascino?” chiese Dean ammiccando.

Carrie si limitò a stringere le mani ad entrambi i fratelli.

Carrie Sheridan. E così sareste i famosi fratelli Winchester?”

In quel momento desiderò essere da tutt'altra parte o forse sprofondare sotto tre metri di terra.

Merda, merda, merda.

Può darsi. Ho sentito molto parlare di voi...tutto qui” mormorò la ragazza nascondendo un certo disagio.

E come mai tu e Jo vi conoscete?”

Jo trattenne una risata. Carrie alzò gli occhi al cielo. Questo però servì a farle recuperare un po' di calma.

Il caffè...” disse Bobby sentendo la caffettiera gorgogliare, a quanto pare l'aveva sentita solo lui...

Una lunga storia”

Jo se la racconti ti ammazzo” sibilò Carrie imbarazzata.

La biondina sorrise.

Credo che te lo racconterò dopo”

No”

Io invece vorrei sentirla!”

Anch'io!” aggiunse Sam alzando un braccio.

Bobby, non appena fu di ritorno, si schiarì la gola.

Ci trovavamo a Santa Monica, per un caso: in un cimitero degli zombie erano stati risvegliati da un negromante.

Ci diamo da fare per farli fuori...

Ad un certo punto Jo stava per essere uccisa da uno di questi cosi, ma la nostra cacciatrice gli è arrivata alle spalle e...gli ha sparato! Tre secondi dopo era ricoperta di budella di zombie...Rufus ha sentito gli spari, è accorso... e quando l'ha vista! Ci è rimasto letteralmente di sasso...! Pagherei per vedere ancora la scena!”

Carrie fulminò Bobby con lo sguardo.

Dean si stava spanciando dalle risate, nonostante il racconto macabro, immaginandosi la scena, a seguire anche Jo.

Sam fece finta di sorbire il caffè, nascondendo il proprio divertimento.

Era proprio necessario?”

 

Nota autore: Che settimana di inferno! O meglio 11 giorni di merda! Pensavo di non uscirne viva! Uffss....

Spero di potermela cavare anche sta volta! A presto P.


 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2: Destinazione ***


  

Capitolo 2: Destinazione

 

Se ne stavano a qualche metro di distanza, con il culo comodamente appoggiato alla Cabrio di Carrie, a godersi il fresco venticello e a guardare Dean che riparava la macchina mentre Sam e Bobby di tanto in tanto parlavano o davano una mano.

Allora che mi racconti?” attaccò Jo, approfittando di quel momento di pace.

Beh...da dove vuoi iniziare?” chiese di rimando Carrie.

Scegli tu”

Carrie raccontò brevemente dei casi che aveva seguito, come aveva fatto, prima con Bobby sotto lo sguardo affascinato di Jo. A volte sembravano una di quelle vecchie storie del passato, mai esistite anziché essere dannatamente reali.

Wow”

Puoi dirlo forte, eh?”

Nonostante il parere contrario di sua madre Ellen, Jo Harvelle voleva diventare una cacciatrice di demoni, proprio come suo padre e soprattutto avrebbe smesso di lavorare al Roadhouse a servire birra e ascoltare le imprese degli altri cacciatori.

Tua madre sta bene?”
“Sì, come al solito” rispose Jo passandosi la mano sul collo.

E tu?”

Me la cavo. Mia madre, Susan e Mike si sono trasferiti a San Diego”
Carrie scrollò le spalle.

Mentre tu dai la caccia ai mostri”

Devi ringraziare mio zio Keith, è stato lui a insegnarmi i suoi segreti”

Keith era il fratello minore del padre di Carrie, James Sheridan.

Dopo la morte di James, Keith aveva preso sotto la sua ala Carrie e le aveva insegnato a diventare un cacciatore.

Relazioni?”

La domanda galleggiò in aria per un attimo.

Ad entrambe non andava molto bene: Jo provava sentimenti contrastanti verso Dean e non aveva il coraggio di confessarglieli mentre Carrie si lasciava e si rimetteva in continuazione con Simon, peggio che il singhiozzo.

Pausa di riflessione...me l'ha chiesto lui” rispose semplicemente, non volendo aggiungere altro.

...E l'hai tradito con quel tipo, Dean...le ricordò la solita vocina rompiballe.

Il ricordo di quella notte ribollì sotto la superficie della mente, ma venne scacciato subito, così come il senso di colpa nei confronti di Simon.

La solita vecchia storia” rise Jo.

Cosa vuoi che ti dica? O sta frequentando un'altra o starà inseguendo un altro dei suoi pezzi da scrivere”

Simon Burke lavorava come giornalista per una famosa testata di un quotidiano.

E tu? Hai trovato qualcuno che ti piace?” chiese di rimando Carrie con un sorriso.

Jo guardò a lungo il maggiore dei Winchester armeggiare con qualcosa. Indossava una tuta da meccanico sporca. Si morse leggermente il labbro.
“In effetti c'è da un po' di tempo”

Non so, se io gli piaccio” mormorò Jo. Una folata di vento giocherellò gentilmente con alcune delle sue ciocche bionde.

Come persona?”

Molto dolce ma sa anche essere un gran stronzo quando vuole. Mi stai facendo l'interrogatorio?”

Carrie scrollò le spalle.

Può darsi. Non me l'avevi mai detto...”

Tu non me lo chiedi mai” ribatté Jo guardando l'amica.

Spero solo che non siano i Winchester...ho sentito un sacco di storie strane su di loro”

Perché?”
“Lascia perdere, ma devi ammettere...Dean ha un bel culo”

Cos..?”
“Anche Sam non scherza”
Jo arrossì leggermente. Sì, è vero anche lei ogni tanto li ammirava...be' una ragazza ha il diritto ha una sua rivincita, no?

Mi sa che il sole della California ti ha cotto il cervello”

Carrie le tirò uno spintone, Jo rispose.

Tu non sai niente della California!”

Invece sì!”
“Non è vero!”

Carrie le fece una smorfia con la lingua: “Bleeeh!”

Ma quanti anni hai?”

Non te lo dico!”

Marmocchia”

Biondastra!”

Bobby si voltò. Scosse il capo, non appena vide Jo e Carrie che si stavano spintonando.

Sam alzò un sopracciglio.

Dean cacciò un sacco di imprecazioni quando la sua testa emerse dal motore e andò a sbattere contro il coperchio.

Carrie, Jo la volete piantare?” disse Bobby come se stesse rimproverando due scolari beccati a fare marachelle, non appena vide le due farsi i dispetti.

Le due si scambiarono un'occhiata perplessa.

Avete persino fatto sbattere la testa a Dean!” esclamò Sam ridendo.

Vaffanculo Sam”

Il maggiore dei Winchester si massaggiò la testa dolorante.

Scusa Dean”
“Di niente Jo...” fece lui di rimando, riprendendo a lavorare sul motore.

Mica gli hai fatto qualcosa?” sussurrò Jo all'orecchio di Carrie.

La domanda di Jo venne accolta con uno sbuffo.

Boh”

Forse c'è un motivo: la sua nuova deliziosa vicina gli ha portato una torta alle pesche e allo zenzero

e io sono arrivata nel momento sbagliato...quindi lui me l'ha offerta” raccontò Carrie con gli occhi al cielo, per la seconda o forse la terza (?) volta.

Perché non andiamo a scoprire come si chiama la vicina, causa dei tuoi guai?” propose Jo, cercando di far scemare la risata che le solleticava la gola.

Almeno così avrai una scusa per prenderlo in giro”

Ci sto”

Le due si strinsero la mano come se dovessero stringere un accordo molto importante.

Se per caso, dovessi morire sappi che è stato un piacere conoscerti”

Anch'io”

Le due fecero il giro largo del cortile, nascondendosi dietro al capannone della rimessa per poi schizzare via verso il viottolo sul retro.

E adesso che combinano?”
“Perché?”
“Non dirmelo...sono già andate via?” chiese Dean deluso.

Bobby sospettò che non avessero nulla di buono.

Di fatti ricomparvero dieci minuti dopo, con due ghigni malefici stampati sulle facce.

Che c'è?”

Jo scambiò un'occhiata con Carrie.

Che c'è?” ripeté Bobby.

Sam e Dean osservavano la scena con vago interesse.

La tua vicina...si chiama Susan Todd, vero?”

La faccia di Singer divenne di una curiosa sfumatura rosata.
“Bobby ti sei trovato la ragazza?” lo canzonò Dean.

Singer fulminò sia Carrie, Jo che Dean. Sam si salvò, perché stava a guardare la scena.

Ma che vi frega a voi?”
“Tu hai raccontato la storia degli zombie e io dico il nome della tua vicina”

Quindi occhio per occhio dente per dente? Ma dove l'hai presa? Lo sai, che dovresti conoscerti con un tipo che si chiama Crowley? Potresti andar d'accordo” sibilò Bobby, cominciando a meditare nuovamente vendetta.

Uhm...no. Il nome non mi dice niente di buono, davvero”

Hai ragione” intervenne Dean, con l'aria di chi la sa lunga.

Carrie annuì leggermente.

Il re dell'Inferno” intervenne Sam pensieroso.

Mi spiace ma mi basta la mia California, è già abbastanza bollente” rispose Carrie passando un braccio intorno alle spalle di Bobby.

Fareste faville”

Ma quanto sei incazzoso!”

Bobby si liberò dalla stretta di Carrie.

Rompicoglioni”

Sei della California?”
Dean si pulì le mani con uno strofinaccio.

Sì, di Monterey

E lasciami in pace! pensò Carrie, non sapendo dove guardare.

Dovete stare a mollo tutto il giorno” commentò Dean roteando gli occhi, immaginandosi ragazze in bikini correre sulla spiaggia.

Non ho molto tempo, per fare qualcosa”

Con tutti quei casi” aggiunse Jo, desiderosa di interrompere la conversazione fra Dean e Carrie.

Se avete finito di fare lo speed-date, quel cavolo di macchina non ha bisogno di essere riparata?”

intervenne il vecchio cacciatore.

Perché non lo vai a fare tu con Susan?”

Chiudi quel becco, Sheridan!” esclamò Bobby rosso in faccia.

Jo scosse il capo sconsolata.

 

Mamma, ti ho detto che ci vado” ripeté Jo, qualche giorno più tardi al RoadHouse, giù nella cantina.

Ellen posò le casse di birra con più forza del dovuto.

Ci sono Dean, Sam e Carrie...quindi non sono sola!”

Quel “Dean, Sam e Carrie” non piacque molto ad Ellen: i Winchester portavano solamente guai a non finire, Sheridan tanto quanto ma ne aveva anche lei la sua dose.

Jo...sei troppo giovane per fare una cosa del genere” rispose Ellen in tono stanco: gestire il RoadHouse richedeva una buona parte di energie, ma una figlia testarda era sfiancante.

E poi ho bisogno di una mano qui, al RoadHouse” aggiunse.

Ho ventisei anni, conosco i pericoli, sono una cacciatrice”

Tu non sei una cacciatrice, guarda cosa è successo a tuo padre” ribatté la donna voltandosi a guardarla.
Jo chiuse la bocca, senza più dire niente.

Piuttosto va' a vedere di sopra se non hanno bisogno di qualcosa” le ordinò Ellen, prima di tornare ad occuparsi delle altre casse.

Jo si sbatté la porta alle spalle.

Sua madre non voleva capire: non era una bambina indifesa che non conosce i pericoli, tutt'altro conosceva i pericoli del mestiere.

L'odore di fumo, di alcool mischiato a quello dell'odore di polvere da sparo e di umanità vissuta impremiava le pareti del locale, mischiato al vociare degli avventori.

Passò lo strofinaccio sul bancone.

Come poteva convincere sua madre?

Era da un secolo che non mettevo piede qui dentro” commentò una voce, spezzando il filo dei suoi pensieri.

Ciao, come mai da queste parti?”

Ti sono venuta a salutare” rispose Carrie. Indossava un paio di jeans neri, maglia a tre quarti dello stesso colore, sopra una giacca corta.

I capelli castano scuro tagliati corti alla moda, mettevano in risalto un viso dai tratti decisi, ora ammorbiti dal sorriso che animava le labbra.

Vai via?”

Carrie annuì, facendo ondeggiare l'orecchino a forma di croce al lobo destro.

Ma sei appena arrivata...”

Lo so, tesoro, mi spiace”

Un altro caso?”

Già”
Jo si morse un labbro.
“Hai di nuovo litigato con tua madre?”

Jo fece per rispondere, quando Ellen rientrò.

Ciao Sheridan”

Ellen”
“Come mai qui?”
“Sono venuta a salutarvi” ripeté Carrie. Il sorriso si smorzò leggermente.

E questa volta dove vai?”
“New Orleans, mi aspetta. Ho un caso da seguire là”

Jo pensò che forse quella era l'occasione che le poteva tornare utile per poter andare via di casa.

Almeno fatti dare un abbraccio, no?”
 

Erano stati tre giorni intensi ma piacevoli: aveva rivisto Jo, sua madre Ellen e poi preso in giro Bobby con la storia della vicina.

O quasi piacevoli.

Non si aspettava di incontrare anche Dean, il tipo con cui aveva passato una notte....ma chi se lo aspettava?

L'unico segno di fortuna, era che non l'aveva riconosciuta, almeno.

Dopo una cena veloce in una tavola calda a poco prezzo, Carrie aveva fatto ritorno alla camera del solito (squallido) motel.

Coricata sul letto, a braccia incrociate sotto la nuca cercava di prendere sonno, anche non ci riusciva.

Le lancette segnavano pigramente le nove e mezza di sera. autore: Eh...taddda...deee...

Infermiere 1: Bloccatela!

Infermiere 2: Sta cercando di scappare!

(Portos tira un calcio nei gioielli di famiglia ai cattivi e scappa: peggio che il Joker ad Arkham!)

Scusate per Ellen, è un bel personaggio se l'ho reso petulante...e scusate se ho cambiato il chap, però la questione fidanzato scomparso...me lo devo lavorare!

Ciao Portos.


 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3: Autunno ***


  

Capitolo 3: Autunno (Part 1)

 

Complimenti ti sei scelta un bel proposito”

A metà mattinata Carrie Sheridan avrebbe dovuto essere in viaggio da un pezzo e non a casa di Bobby Singer.

Il suo sguardo si posò sulla cartellina beige chiaro, contenente ritagli di giornale, documenti riservati, foto ritagliate da qualche quotidiano che qualche giornalista era riuscito a scattare di nascosto.

Tirò un profondo respiro, cercando di soffocare il moto di irritazione che le premeva le costole.

Sono nella merda”

Bene”
“E questo caso è una vera
merda, Ziggy non può venire per via di Karen, mi ha telefonato due ore fa e mi ha mollato all'ultimo momento, prima di correre in ospedale

Perché che è successo?”
“Il bambino sta per nascere con una settimana di anticipo”

Auguri. Ci saranno almeno duecento cacciatori in giro o quasi. Potrei provare a chiedere ai due Winchester credo che stiano da qualche in giro” propose Bobby.

Carrie si limitò ad alzare un sopracciglio. Carino con Dean tra le scatole.

Anche se non sembra, sono molto esperti in fantasmi o qualsiasi mostro, si tratti”

Per me va bene”

O altrimenti puoi sempre prenderti Ash”

Per la carità...non si schioderebbe dal RoadHouse nemmeno per terremoto!” esclamò la cacciatrice roteando gli occhi.

Ti stavo solo prendendo per il culo” disse Bobby battendole una mano sulla spalla.

Sei ancora arrabbiato per la vicina di casa...”

Bobby ignorò la battuta.

Ricapitolando, che cosa hai qui?”

Se ti piacciono i film splatter accomodati. Abbiamo un uomo trovato morto vicino ad un cimitero, due ragazzi che erano andati a fare una visita notturna nel cimitero, una coppia sposata senza figli i Carson. Poi è toccato ad altri, Newton. Solo il figlio Tom è sopravvissuto, è riuscito a scappare dalla veranda e tutt'ora in stato di shock all'ospedale”

Bobby soffocò un'ondata di nausea, non appena vide la prima foto: somigliava ad un dannato set di un film splatter di serie B.

Il sangue aveva descritto archi sulle pareti, sul soffitto. Sul letto se ne era raccolta una grossa pozza, inzuppando le lenzuola. Una lunga striscia, come di chi si è trascinato cercando di sfuggire ma inutilmente.

Bobby si umettò le labbra secche.

Dai dati che ho..mmm...raccolto è emerso che le vittime sono state attaccate da qualcosa di molto forte: la carne è stata letteralmente strappata...a mani nude, sono stati riscontrati segni di morsi, il medico legale sostiene che si tratti di morsi umani”

Sembra quasi uno dei quei film su Romero...”

Ho il sospetto che si possa trattare di qualche necrofago”

Cristo. Pensi che possa trattarsi di zombie?”

C'è da pensare che si tratti di qualche necrofago: le prime vittime sono state trovate al cimitero e poi trattarsi di quella della peggior specie: quelli che si nutrono di carne.

Non sono rari...ma chi li comanda deve avere conoscenza di magia nera o simil” concluse Carrie in tono grave.

Magia nera e negromanzia, almeno di farai un bel bagno di sangue e budella”

Mmm...non ci sono segni di scassinatura, ed entrambe le abitazioni delle vittime avevano la porta-finestra aperta, fa piuttosto caldo anche se è autunno” spiegò Carrie. Questa volta toccò a lei sorvolare sulla battuta.

A proposito come cavolo hai ottenuto questi?”chiese il vecchio cacciatore sventolandole uno dei fogli sotto al naso.

Un amico di un amico” rispose Carrie con un sorriso.

Bobby alzò le mani in segno di resa. Non voleva sapere altro.

Direi che potresti chiedere ai Winchester”

Entrambi si voltarono di scatto, non appena si sentì bussare alla porta.

Avanti!”

Parli del diavolo e spuntano le corna: i due Winchester.

Allora come è andata?”

Sam raccontò brevemente gli avvenimenti, Carrie ascoltò a metà quel torrente di parole, continuando a concentrarsi sul rapporto.

Ottimo lavoro, per i prossimi cent'anni quel figlio di puttana non dovrebbe farsi vedere” disse

Bobby con soddisfazione.

Ehi non si usa un linguaggio così davanti ad una signora!” scherzò Dean non appena il suo sguardo si posò sulla collega.

Ah proposito non dovevate chiamare Castiel, per restituire il pugnale?” lo rimbeccò il vecchio cacciatore infastidito.

Hai ragione...”

Non hai idea di quanto lo abbia dovuto pregare quell'uccellaccio in trench!” si lamentò Dean passandosi una mano fra i capelli corti.

Pregare in che senso?” lo prese in giro Bobby. Uh, le frecciatine velenose non le risparmiava a nessuno.

Secondo te?”

Non voglio saperlo”

Sam si mise in mezzo prima che scoppiasse l'ennesima discussione.

Strega per amore, tira giù il tuo culo piumoso!” strillò a gran voce Dean con il capo alzato e le braccia spalancate.

Nel giro di pochi secondi, si sentì un fruscio di ali nella stanza e un leggero spostamento d'aria.

Carrie dovette fare del suo meglio per lasciar cadere la mascella per terra o i fogli o qualsiasi altra cosa.

Il tizio – o chi diavolo fosse – indossava un trench bianco sporco, sotto un completo nero da esattore delle tasse che gli dava un'aria da svampito. O forse ce l'aveva stampata direttamente sulla faccia?

Capelli neri e occhi di un blu antico.

Era un mix davvero strano.

Ciao Dean, Sam...Bobby” annunciò Castiel con la sua voce roca.

Ciao Cas, grazie per il tuo aiuto”

Dean porse qualcosa di avvolto in un fazzoletto bianco.

Come è andata?”

Siamo a farlo fuori e a sigillarlo di nuovo il Cancello del Diavolo” disse Sam passandosi una mano fra i capelli.

E poi Dean passò a raccontare il resto.

Io faccio del caffè. Qualcuno ne vuole?”
“Io” risposero in coro i Winchester. Quando si tratta di scroccare qualcosa, si era sempre uniti.

Dean le lanciò un'occhiata alquanto divertita.

Non ti preoccupare è normale, la prima volta fa un effetto a tutti”

Può darsi se non sei sensibile di stomaco...” mormorò Carrie, cercando di non tradire l'improvviso disagio.

Per cosa? Un tizio che compare all'improvviso, le foto o il tizio di una notte vicino a lei?

Il tizio chiamato Castiel posò lo sguardo su di le e inclinò la testa di lato, guardandola incuriosito.

Ciao”

Ciao” rispose incerta la cacciatrice con un cenno della mano.

Bobby nascose una risata dietro ad un colpo di tosse, Sam sorrideva sotto i baffi. Non capitava di vedere una scena simile tutti i giorni, lo stesso valeva per Dean.

Carrie Sheridan” disse infine la cacciatrice porgendo la mano e prendendo coraggio.

Castiel”

L'angelo le prese le mani fra le sue. Erano piacevolmente calde.
“Carrie Sheridan...” mormorò l'angelo in tono indecifrabile.

La ragazza sentì qualcosa agitarsi nello stomaco. C'era qualcosa di estremamente antico in quegli occhi.

Chi o cosa diavolo era quell'uomo?

Non aver paura” le disse il pennuto in tono caldo.

Carrie avvertì i battiti del cuore calmarsi, come se la sua voce un calmante al naturale per il suo cuore.

Sei della California, hai una sorella e un fratello più grandi, tua madre si chiama Kate e tuo padre è morto molto tempo fa. Sei molto legata a Jo e a Bobby. Ti piace il surf, la musica anni 80' e quella di Christina Aguilera, in particolare Michael Jackson e Robbie Williams e ti piacciono le crostate. Hai paura di volare, soffri di vertigini e hai paura dei ragni. E a quanto vedo sei una cacciatrice come Sam e Dean”

Carrie non seppe a cosa pensare, praticamente quel tipo stava snocciolando la sua intera vita davanti ai Winchester e a Bobby!

Ok, credo che possa bastare” sussurrò Carrie.

Sai, il nostro Cas è un angelo del Signore” disse Dean buttando un braccio intorno alle spalle all'amico di sempre.

Nostro? Che razza di persone erano Dean e Sam Winchester? Amici di un angelo, ma era capitata in una sit-com di folli? si domandò Carrie pensando di essere impazzita di un tratto. Oltretutto poteva anche svenire?

Io e Dean...”
“Lascia perdere Castiel, non mi sembra il caso”

Come vuoi”

Poi lasciò Dean i due e si mise a leggere i documenti, sul tavolo. Un tipo davvero discreto.

Un caso?”

Scusa ma è roba mia”

Non cercavi l'aiuto di qualcuno?” la esortò Bobby, prima di sparire nel cucinotto.

Cos'è successo?”

Carrie sospirò.

Raccontò brevemente l'intera faccenda e constatò che i due Winchester non provavano molta simpatia per Ziggy Swanson.

Ti aiuteremo se vuoi” disse Sam all'improvviso. Come si poteva resistere ad un paio di occhioni così tristi?

Aspetta un secondo, Sam!” ribatté Dean.

Poi prese il fratello per un gomito e lo trascinò via quasi di peso in un angolo, nonostante fosse più grande e grosso di lui.

Bobby guardò Carrie e sospirò. Raggiunse i due fratelli che parlottavano fra loro.

Dopo una breve “consultazione all'insegna del ti aiuto o no”, Sam e Dean decisero di dire di sì.
Gli occhi grigi di Carrie si spalancarono.

Davvero?”
“Certo”

Oh, grazie...però se non volete...” mormorò Carrie.

Dean sorrise.

Il cuore di Carrie mancò di un battito.

Ci si deve aiutare tra colleghi, no?”

E sia”

E che palle, aggiunse mentalmente Bobby Singer.

 

Nota autore: ECCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCCtiù! Evvvai! Ce lo fatta!!!! Chiedo scusa per la smod..ma preferivo qlsa di più semplice!  

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Capitolo 4
*** Capitolo 4: Benvenuti a New Orleans ***


 

Capitolo 4: Benvenuti a New Orleans

 

Avvertimento: la scena sotto è piuttosto cruda, quindi se non volete leggerla saltatela o se potrebbe turbare i vostri sogni.

 

Flashback

 

Brutta serata?”

Il barista le versa dell'altra vodka nel bicchiere. E sorride.

Puoi dirlo forte” borbotta Carrie Sheridan.

Cazzo, che litigata ha avuto con Simon...e il motivo è sempre lo stesso: non appena hanno tempo di vedersi, uno dei due deve partire.

Questa volta toccava a Simon che doveva andare da qualche parte forse a New York o qualche altro posto.

Mmm...litigato con il ragazzo?”

Un idiota?” le domanda divertita una voce maschile alle sue spalle. Lei si gira.

Capelli biondo scuro o forse cenere, occhi verdi e sorriso da figlio di puttana.

Qui c'è un altro a cui è andata storta, una vodka liscia”

Siete in due”

Allora offro anche per la signorina” dice il tipo con un vago sorriso.

No, grazie penso di aver bevuto abbastanza”

Il tipo beve la sua vodka.

Ehi che ti è successo?” domanda Carrie con le palpebre leggermente abbassate.

Non...non sono riuscito a...salvare...un qualcuno...” mormora il giovane uomo più a se stesso che a lei.

Capisco. Perché?”

Che vuoi che ti dica? Il mondo è tutto sbagliato?”

Forse, hai ragione. Il mondo fa schifo”

E rimangono per circa due ore a parlare, sino a che il barista li manda via.

 

Ok, gente, se volete levarvi dalle scatole questo è il momento giusto” annunciò Bobby, più che intenzionato a tornare a mangiare la deliziosa torta che lo aspettava in frigo.

Dean gli scoccò un'occhiata divertita.

Senti...non hai nient'altro da fare?”
“Non sarà per la tua vicina?”

Bobby scoccò un'occhiataccia all'indirizzo di Sheridan: è tutta colpa tua, maledetta spiona!

Quale vicina?”

Vi fate gli affari vostri?” sibilò il vecchio cacciatore allargando le braccia.

Perché Bobby che ti è successo?” domandò Castiel, che fino a quel momento era stato zitto, Carrie si girò un attimo a guardarlo: si era dimenticata della sua presenza.

Si è innamorato!”

Vaffanculo”

Innamorato? Come quando due persone stanno insieme?” domandò Cas e gli occhioni blu spalancati.

A Carrie ricordò una specie di orsacchiotto.

Dean ebbe voglia di abbracciarlo, ma si limitò a ridacchiare divertito per la sua ingenuità.

Indovinato”
“Oh...”
Carrie nascose una risata dietro un colpo di tosse.

Sentite non dovete investigare sul caso, che continuare a rompere i coglioni?”

Formiamo la squadra degli acchiappa fantasmi?” scherzò Carrie, cercando di evitare di mettersi a ridere in faccia a Bobby.

Ottima idea”

Non dirmi che sei una fan di Ghosthfacers!” esclamò Dean con una smorfia al ricordo.

Eh?”

Dean chi sono?” domandò Castiel inclinando la testa di lato.

Sono una banda di cacciatori fantasmi improvvisati, idioti dilettanti”

Come vedi mio fratello è sempre molto delicato, nei giudizi...” commentò Sam rivolto a Carrie.

Lei si limitò a scrollare le spalle.

Bobby sbuffò più impaziente che mai.

Dean si rivolse a Castiel dicendogli qualcosa sottovoce.

Qualcosa la colpì.

La confidenza con cui Dean e l'angelo parlavano: accidenti, sembrava esserci davvero una grande confidenza. L'aveva subito notato quando l'angelo era comparso nel salotto e di come Dean gli era venuto incontro.

Carrie li fissò da sotto le ciglia.

Ricordava di aver letto o sentito da qualche parte che gli angeli in genere sono esseri freddi e distanti, non comparivano mai agli occhi umani ma questo era...diverso.

Chissà come si erano conosciuti quei, tanto prima o poi, curiosa come gliel'avrebbe domandato, pensò divertita.

Castiel le rivolse un'occhiata incuriosita.

Vorresti sapere come ci siamo conosciuti io e Dean?” domandò l'angelo, inclinando la testa di lato in tono neutro.

Le guance di Carrie assunsero un leggero color porpora, colta di sorpresa.

Castiel...non devi...essere così brutale”
“Perché?”
“Non è carino leggere i pensieri altrui davanti a tutti”

Ah...”

Mi spiace. Solo che non avevo mai visto niente del genere”

E di che? In fondo è normale essere curiosi...”

Se la metteva così.

Era così dolce con quella faccina imbarazzata, pensò Dean.

Be' lasciamo perdere, ok?” farfugliò Carrie. In realtà un altro milione di domande le frullarono nella mente, anche se dovette ammettere che la presenza di Castiel...le aveva risvegliato una certa curiosità.

Devo andare, ci si vede Dean, Bobby, Sam e Carrie” disse Castiel: molto probabilmente da qualche parte lo stavano chiamando.

Sparì in un fruscio di ali.

Il viaggio parve durare un'eternità, quattro lunghissimi giorni.

E per i tre stanchi cacciatori non fu difficile trovare un motel: ne trovarono uno a buon buon prezzo sul fiume Mississippi benché fosse autunno giravano ancora diversi turisti.

Con un gesto stanco, Carrie posò il borsone della Nike per terra e sedette sul letto.

La stanza era spartana con un letto singolo, un comodino, un armadio di legno mezzo mangiato dalle tarme e in mezzo un tavolo con due sedie. Una porta con il vetro liscio conduceva al bagno.

Controllò le chiamate sul cellulare, ma non trovò niente di utile. Lo mise sotto carica.

Sotto il getto della doccia, Carrie posò la schiena contro la superficie liscia delle mattonelle bianche.

Accidenti.

Non pensava di rincontrarlo tanto presto. E non si aspettava di dover chiedere il suo aiuto, come se non bastasse a Dean e a suo fratello.

E Dio...quegli occhi verdi.

Pochi uomini avevano degli occhi così verdi, né troppo scuri né troppo chiari. Affascinanti. Ed era la prima cosa che aveva notato.

Le venne da sorridere, scoprendosi in pensieri così sciocchi.

Carrie uscì dalla doccia gocciolante.

Prese un lungo telo e si avvolse dentro, il tessuto grezzo le graffiò la pelle.

Indossò la sua maglia verde preferita, una gonna in denim che sua sorella le aveva regalato al suo ventitreesimo compleanno, l'anno prima.

Si gonfiò capelli con le dita, preferendoli portare spettinati come faceva di solito.

Era pronta.

Trovò Sam nel corridoio.

Ciao. Fame?”

Sono ore che non metto niente sotto i denti!” esclamò Carrie ridacchiando.

Eh, eh...”

Dove andiamo?”

In qualche posto aperto”

Carrie annuì, facendo dondolare l'orecchino a forma di croce. Lo sguardo di Sam si posò su di esso.

Oh, questo...”
“Non ho mai visto una cosa del genere” osservò Sam tirandosi indietro i capelli.

Roba vecchia!” scherzò Carrie anche se negli occhi grigi balenò un barlume di tristezza.

Sam lo sfiorò con un dito.

A me piace ma non dirlo a Dean, se non mi prenderebbe in giro”

Ti direbbe Sammy mettilo tu!”

A Carrie venne da ridere immaginandosi Sam che andava in giro con un orecchino da donna.

Che diavolo ti stai pensando?”
“Niente”

Dean li aspettava appoggiato alla portiera dell'Impala.

Ciao bellezze”
“Ci siamo visti pochi minuti fa”
“Volete uno strappo?”
“Io no”
“Dai così facciamo prima!” disse Dean.

Carrie sospirò. Restia, salì in auto.

Sei comoda, principessa?” scherzò il cacciatore, voltandosi a guardarla nello specchietto retrovisore.

Non ti preoccupare. Dove andiamo?”

Trovarono un Mcdonald: Carrie ordinò un'insalata di pollo, Sam un'insalata greca e Dean si fece fuori due hamburger, sotto lo sguardo orrorificato dei due.

Sono pieno come un uovo” commentò Dean passandosi la mano sullo stomaco gonfio, appena di ritorno alla stanza.

E ci credo!” esclamò Sam di rimando.

Lui mangia così tanto?”

Sempre”
“Ma come vedi sono sempre carino, non trovi?” ammiccò Dean.

Carrie aprì la bocca per dire qualcosa, il telefono prese a squillare.

Uh...”
Sul display comparve il numero di Simon.

Pronto?”
Entrò velocemente in camera.

Ciao”
“Simon?”
“Scusa, se ti chiamo a quest'ora, volevo sapere come stavi”

Bene. E tu?”
“Sono qui. Il mio capo mi strapazza, sono dovuto andare a New York, per un serial killer”

Carino”

Dove sei?”
“Sai, come al solito ho da fare...e mi manchi” rispose evasiva Carrie.

Anche io, sento la tua mancanza...”
Carrie si passò una mano sulla fronte.

Allora perché hai chiesto di prenderci una pausa?” gli domandò all'improvviso lei.

La nostra relazione ne stava risentendo” rispose Simon in tono serio.

Poi Carrie sentì qualcuno che lo chiamava, forse uno dei suoi colleghi.

Ciao”
“Ci si sente. Ti telefono appena posso, ok?”
“Sì”
Alle otto in punto, del giorno dopo, i tre cacciatori decisero di fare un briefing su come cominciare il caso.

E che sembriamo Sherlock Holmes, John Watson e...Irene Adler?” commentò Carrie alzando un sopracciglio.

Che idiozia” borbottò Sam vagamente divertito.

Santo Cielo, il tuo amico non si è risparmiato niente, eh?”

Carrie strappò di mano la foto di una delle scene del delitto in mano a Dean.

Infatti. Lui è un ottimo informatore anche se sotto certi punti di vista è inaffidabile: è capace a mollarti all'ultimo minuto”

Sam si allontanò di un passo, ammirando il proprio lavoro: la mappa di New Orleans stesa su una lavagna di sughero (presa in prestito) e sopra ci aveva piazzato con delle puntine, esattamente sopra i luoghi dove erano avvenuti i delitti, foto e articoli di giornali scaricati da Internet.

Dovevi fare lo sbirro, Winchester” commentò Carrie, dandogli una pacca sul braccio. Si sentiva piccola nel suo metro e sessantotto, accanto a lui.

Grazie”

Il cacciatore si voltò e sorrise.

Non appena Sam diede loro le spalle, Dean si chinò verso Carrie, seduta accanto a lui.

Adesso vedrai che si gasa!” le sussurrò all'orecchio.

Il leggero profumo di dopobarba le solleticò le narici, riportandole alla mente ricordi sgradevoli.

Perché dici questo?” domandò lei, cercando di non guardarlo negli occhi.

Così”

Troppo vicino. Dean stava invadendo il suo spazio personale e quello stronzo lo sapeva perfettamente a giudicare dal sorriso. Lo stesso di quella notte.

Il suo respiro scivolò sul suo collo.

Se-senti potresti...?”
“Come vuoi”

A-ehm! Siete pronti?”
Carrie tirò un sospiro di sollievo.

Sam si schiarì la gola, richiamando l'attenzione di entrambi.

 

Il detective della Omicidi di New Orleans Clive Seras li accolse con un'occhiata e una tazza di caffè blu screpolata.

Con la sua zazzera biondo scuro, la mascella quadrata sembra un incrocio di uno dei quei detective dei telefilm degli anni 90' e Jon Bon Jovi e da sotto le ciglia, osservò i tre agenti dell'Fbi.

I due uomini seduti dall'altra parte della scrivania e il terzo, una giovane donna che osservava la cosidetta “linea temporale dei delitti”, cioè una grande lavagna dove fermate con una semplice calamita c'erano le foto del luogo del delitto, le vittime e disegnato una lunga linea temporale disegnata a pennarello dove erano riportate l'ora e alcune considerazioni.

Seras soffocò una smorfia.

Posso fare qualcosa per voi?”

Detective Seras?” fece di rimando Sam.

...e così i tre finti agenti si presentarono.

...Stiamo indagando sugli omicidi che sono avvenuti di recente qui a New Orleans. Il caso Carson-Newton, insieme alle tre vittime i due adolescenti e il povero senzatetto” terminò Sam sfogliando rapidamente il proprio taccuino.

Benvenuti” disse l'uomo con un leggero ghigno sulla faccia.

Grazie”
“Sa, la sua scrivania ricorda molto Castle” commentò Carrie distogliendo lo sguardo dalla lavagna.

Quel famoso telefilm? La detective Beckett e lo scrittore, non è male”

Il sorriso di Seras si spense, ritornò con lo sguardo vacuo da poliziotto.

Cosa posso fare per voi?”

Collaborare al caso”

La faccia del detective non cambiò espressione, ma era chiaro che non era felice di avere l'Fbi tra i piedi, molto probabilmente qualche pressione dalle alte sfere per un caso del genere, senza contare l'opinione pubblica tra i piedi.

Rimase in silenzio per qualche secondo, sorbendo dell'alto caffè.

Addirittura l'Fbi? Non mi avevano avvisato...”

Hanno sempre la brutta tendenza a non avvisare mai” disse Dean con un sorriso di circostanza: quanto era difficile fingere di essere un agente dell'Fbi!

Non posso che essere d'accordo”

Lo sguardo di Sam cadde sulla foto di un'impronta insanguinata sulla parete.

Dean fece una smorfia.

Quella che doveva essere la camera da letto: schizzi di sangue descrivevano archi sui muri, una grossa chiazza rappresa sul pavimento e un'altra sul materasso che pendeva a metà insieme al groviglio di lenzuola sfatte. Oltretutto ne era schizzato anche sul cassettone.

Allora signori dell'Fbi, dove volete iniziare?”

Da dove vuole lei”

Sam decise di lasciar campo libero al poliziotto.

Mi perdonerete vero se non offro il caffè?”
“Lo sappiamo una brodaglia”

Come non detto, agente, pensavo che il vostro caffè fosse migliore...oh, giusto!”

Dopo un'ora e mezza a consultare i referti dell'autopsia e l'altro materiale, discutendo di tanto in tanto su cosa potesse essere accaduto, per aggiungere altra nausea ai tre toccò farsi un bel giro anche nella morgue.

 

Una violenza inaudita, agenti, in una tutta la mia carriera non ho mai visto una cosa del genere”

Il medico legale Robert Perkins sistemò meglio gli spessi occhiali da vista poggiati sul naso. Guardò i visi dei tre agenti dell'Fbi, due giovani uomini e una ragazza, molto probabilmente doveva trattarsi di una novellina, considerò.

La vittima, come vede, non ha ferite da difesa. I livelli di alcool nel sangue erano alti e quindi...non si è nemmeno accorto dell'aggressione, molti probabilmente stava dormendo...”
Dean annuì. Sforzandosi di non abbassare lo sguardo sul tavolo dell'obitorio o avrebbe rimesso la colazione.

Sam scarabocchiava qualcosa sul block-notes, tranquillo come al solito. Cos'era? Gli obitori non gli facevano minimamente effetto?

Carrie, invece, non riusciva a togliere lo sguardo dal corpo straziato del pover'uomo.

....sono presenti varie fratture, come di una forte pressione. Quest'uomo è stato letteralmente sventrato, prima ho ipotizzato che avesse utilizzato un grosso coltello o un qualcosa del genere, ma le ferite erano incompatibili...insomma è stato straziato a mani nude”
“Lei dice che chi lo ha ucciso possiede una forza bruta?” lo interruppe Sam.

Sì. Inoltre, come nelle altre vittime abbiamo riscontrati morsi di origine umana” concluse Perkins, senza nascondere una certa incredulità.

E gli organi interni?”

Spariti”

Dean sentì lo stomaco rivoltarsi. Avvertì l'impellente bisogno di uscire da lì.

Borbottò una scusa e uscì, lasciandosi dietro l'odore di morte e di disinfettante che regnavano onnipresenti.

Carrie lo guardò andar via.

Lo stesso modus operandi è stato...usato anche sulle altre vittime. Sinceramente, non di cosa si tratti perché ce ne vuole per ridurre un essere umano in questo stato”

Sam annuì.

Grazie di tutto”

Di niente, arrivederci agente Berkoviz e Jonas”
Una veloce stretta di mano e i due cacciatori nei panni di agenti dell'Fbi si congedarono.

Dean, a braccia conserte, li aspettava contro la portiera dell'Impala.

Agente Stomaco Debole a rapporto” attaccò a prenderlo in giro Sam, strappando una risata a Carrie e un'occhiataccia da parte di Dean.

Non sono debole e tu allora sembravi Robocop!”

Quanti ne abbiamo visti di cadaveri?”
“Tanti”
“E allora?”
“Almeno abbiamo raccolto un bel po' di indizi no?”

Sì, come vuoi” borbottò Dean.

 

Community General Hopital

 

La ringrazio, signorina Hewitt. Per ogni evenienza mi può chiamare a questo numero”

Ricordava la pubblicità dell'assicurazione auto.

Dean passò il proprio numero all'infermiera nella reception con il suo miglior sorriso stampato in faccia.

Prego agente Beckett. Mi chiami pure Anna” rispose l'infermiera con un largo sorriso.

Anna, la stanza numero 102, il nome è Tom Newton” ripeté Dean come se avesse paura di scordarsi il nome.

Confermo”
Dean raggiunse gli altri due con aria soddisfatta.

Wow! Ci sai fare eh?”

Quanto tutto è possibile”

Dovresti fare l'accompagnatore di donne” ghignò Carrie in tono cattivo.

Suvvia...”
“Sei gelosa, per caso?” chiese Dean alzando le sopracciglia.

Sulla faccia di Carrie comparve un'espressione confusa.

Gelosa? Ma se ci conosciamo appena!”

Solo per dire...”

Sam alzò gli occhi al cielo.

Il giovane Tom Newton, con i suoi grandi castani e una voce che recava ancora le traccie di paura, accolse i tre cacciatori.

Portava una fasciatura al braccio destro, un grosso cerotto al collo. Senza contare la collana di lividi che gli adornavano il collo e parte del viso.

Seguirono brevemente le presentazioni.

Ancora? ” esclamò il ragazzo agitandosi ancora di più sul letto.

Vogliamo solo sapere che è successo ai tuoi genitori, Tom”

L'ho già detto alla polizia, ma loro...non mi hanno creduto!”

Tom posò una mano sul petto passandosela sul colletto della maglia del pigiama. Appariva più giovane dei suoi diciassette anni.

Ascolta, quello che è successo è terribile, ma potrebbe succedere anche ad altri. Quindi ci serve il tuo aiuto. Quindi rilassati e racconta quello che è successo”

La nostra collega ha ragione” sussurrò Sam con un sorriso rassicurante per poter spezzare il muro che giustamente Tom aveva eretto per superare lo shock.

Tom deglutì a vuoto.

Ok...ero rimasto a giocare alla play fino a mezzanotte i miei non volevano che ci stessi così tanto, ma io quella sera lo stavo facendo. Sarà stata...non lo so...che ora fosse...ad un certo punto...ho sentito qualcosa. Un urlo...? Sono corso in camera dei miei...e l'ho visto!”

La mascella di Tom Newton prese a tremare visibilmente.

Chi?”
“Un uomo. E aveva preso...papà stava cercando di...divincolarsi...sì, sì e urlava. E la mamma non si muoveva più. Papà mi ha urlato di scappare...e io l'ho fatto...lui mi ha raggiunto e mi ha morso e allora papà è arrivato lo ha colpito alle spalle...e io...”

Non fece in tempo a finire il racconto, che le lacrime sgorgarono.

Ho capito. Ti ricordi come era l'uomo?”

No. Mi spiace...è tutto...confuso...ricordo quello...”

Proprio niente?” insistette Dean alquanto deluso.
Carrie scosse il capo. Prese qualche kleneex dal comodino e lo passò al ragazzo.

Hai qualcuno che si occuperà di te?”

Dei cugini e zii starò da loro. Fra poco dovrebbe arrivare mio zio e mamma e papà...non torneranno più...”

Si congedarono, preferendo lasciar stare il povero Tom.

Ehi non vuoi uno strappo?”
“Tanto, già che siamo”

Il motore si avviò rombando.
“Ehi, ma prima non stavi per vomitare?”

Per tutta risposta, Dean attaccò, sparando Alice Cooper.

Le sue mani scivolarono nella tasca della giacca nera. Sfiorarono un piccolo post-it di carta.

Un brivido le serpeggiò lungo la schiena.

Sam abbassò il volume, dopo cinque minuti ignorando le proteste del maggiore.

Ehi Carrie che ne pensi?”
Lei non gli rispose, i suoi occhi grigi erano puntati sul finestrino.

Plic.

Le prime gocce di pioggia colpirono i vetri dell'Impala.

Carrie?”

La cacciatrice si riscosse dai suoi pensieri e incontrò lo sguardo di Sam.

Che ne pensi?”
“Dovete sempre parlare del caso?”

Mmm...penso che qualcuno abbia risvegliato la creatura e lo stia usando come arma assassina”

Arma?”
“Sì, se sei abbastanza potente come Risvegliante e se gli offri una bella capra bianca”

Sacrifici umani?”
“Forse dovremmo contattare il tuo amico” concluse Sam.

Sì, Ziggy e forse anche qualcun altro. Vero?

 

Nota autore: Scusatemi tantissimo ma lo stravolgimento del capitolo...ma ho visto che ho troppo anticipato chiedo scusa ancora! Scusate tanto di nuovo ma è un vero tormento...

A presto P.


 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5: Escape ***


  

Capitolo 5: Escape

 

Il rumore di sottofondo della pioggia si rivelò essere alquanto irritante insieme alle note di Cocaine di Eric Clapton, cosa ci trovasse di tanto bello in quella canzone non lo capiva così Sam Winchester alzò gli occhi al cielo, sperando che qualcuno mandasse un qualche cortocircuito a quella stupida radio.

Non diventerai sordo prima degli ottant'anni, fratellino” rise Dean con lo spazzolino da denti in mano, prima di sparire nel piccolo bagno.

Credo di no” mormorò Sam approfittando per spegnere la radio. E finalmente le sue povere orecchie tirarono un sospiro di sollievo.

Sammy la radio...”

Che cosa?”

La radio!” ripeté il maggiore irritato.

Chissà se il nostro zombie si prenderà un accidente con sta pioggia. Non credi?” ironizzò Sam deciso di ignorare le proteste dell'altro.

Ti pare che uno zombie avverta la differenza tra bagnato e asciutto? E riaccendi la radio!” ribatté Dean.

Non voglio diventare sordo, prima dei trent'anni, grazie”

Questa sì che bella!”
“Non rompere”

Io?”
“Chi se no?”

Siamo solo noi due”

Già come quella volta nell'albergo ci hanno scambiato per due gay”

E tu hai detto che io ero un maniaco delle bambole, oh sì mio fratello non fa altro che pettinarle!” borbottò Sam all'oscuro ricordo. Non gli era andato giù ancora, quella stupida presa per il culo.

Non guardare al passato, Sammy”
Un lampo apparve nel cielo graffiandolo. Il tuono riecheggiò minaccioso più che mai.

Hai ragione, lo zombie morirà fulminato” convenne Dean. Si buttò sul letto a peso morto.

Sì, poi diverrà come cenere nel vento?”

Cenere nel vento?”

Qualcuno bussò discretamente alla porta, senza lasciare tempo a Sam di rispondere.

Avanti”
La porta si aprì. Sheridan comparve sulla soglia, un braccio al petto stringeva il suo portatile, come se fosse qualcosa di estremamente prezioso.

Carrie?”

Scusate il disturbo, qualcuno si intende di tec...computer?” annunciò la cacciatrice in tono perplesso.

Il nerd qui presente” ironizzò Dean.

Sam si alzò dal letto.

Cos'è successo?”
Più o meno lei gli spiegò velocemente il problema.

Niente di grave, fammi vedere”

Sam fissò per qualche secondo incuriosito, l'immagine del desktop: doveva trattarsi di una qualche foto scattata durante la soffocante estate californiana, molto probabilmente a Monterey vicino all'oceano dove Carrie e altre tre persone sorridevano, con delle tavole da surf, davanti all'obiettivo mentre le sue dita scorrevano lungo la tastiera.

Un Toshiba non è male, anche se preferisco un'altra marca” disse all'improvviso Carrie, con una mano sotto al mento.

L'ho preso da poco, anche se sono più abituata ad usare un computer normale” aggiunse subito dopo.

Comunque ti consiglierei solo di cambiare anche l'antivirus, non è un granché”

Ok, mi fido del tuo giudizio ma se per caso non dovesse funzionare ti verrò a cercare”

Spero di no”

Dean alzò gli occhi al soffitto. Non gli erano mai andate a genio, le conversazioni sulla tecnologia.

Non c'è di che. Posso chiederti solo una cosa?”

Se non...sono indiscreto la foto è molto bella”
“Mio fratello Mike e la anima gemella Arianne, mia sorella Susan, io e altri amici, è stata scattata l'estate scorsa a Monterey durante una gara di surf” spiegò Carrie con un sorriso.

E chi ha vinto?”
“Io sono arrivata seconda, Arianne è arrivata prima”

Arianne, Arianne” fece eco Dean. Gli occhi verdi spalancati di tutto interessamento.

Carrie indicò sullo schermo una ragazza dalla corporatura esile e i capelli castani raccolti in una treccia.

Bella tipa”

Sì...ma ha un carattere davvero competitivo ed è innamorata pazza di mio fratello Mike. Di origini francesi originaria di un piccolo paese che si chiama Roanne”

No, Carrie, non dire niente a mio fratello o inizia a sbavare!” intervenne Sam sghignazzando.

Ma che stronzo” esclamò Dean colto di sorpresa.

Dovevi vederlo quando eravamo soli...pensò Carrie.

Io invece ho questo rompicoglioni qui come fratello”

Noto che gli vuoi bene”

Cosa vuoi che ti dica? Me lo devo tenere così com'è”

Dean non ebbe tempo di controbattere che il suo cellulare, si mise a squillare, sulle note di una qualche famosa canzone rock.

Sam si chinò a dire qualcosa nell'orecchio a Carrie, la quale si lasciò sfuggire una risatina.

Goodmorning Wietnam!” esordì Clive in tono causticamente ironico.

Detective Seras”

Salve agente Jonas”

Il tono del detective lasciò presupporre niente di buono, Dean si umettò le labbra nervoso.

Mi raccomando niente colazione”

Peccato abbiamo appena mangiato”
“Come volete” ribatté Seras, poi diede loro l'indirizzo.

Riattaccò.

 

Niente colazione. Bell'eufemismo. C'era sangue, sangue ovunque e le pareti di un freddo color beige erano imbrattate come se qualcuno ne avesse gettato a secchiate. La penombra dava al sangue una certa opacità.

Un divano marroncino chiaro ricoperto da un lenzuolo bianco tanto intriso da diventare cremisi.

Dopo aver deglutito o fatto respiri profondi, i tre cacciatori si fecero strada all'ingresso.

Mi sembrate un po' verdognoli” commentò Clive con un leggero ghigno.

Aveva detto niente colazione...e infatti eccoci qui” rispose Dean in tono stranamente tranquillo.

Neanche il pranzo, dopo quello che vedrete”

Ho visto tante di quelle schifezze che mi posso fare anche venti hamburger” commentò secco Dean, Carrie gli lanciò un'occhiataccia.

Il detective fissò la libreria davanti a sé. Libri ed enciclopedie seguivano un preciso ordine alfabetico, insieme a preziosi soprammobili raccolti durante i viaggi.

Wow”

Neanche a me piace molto leggere”

Oggi è in vena di battute?”

Può darsi”

Se proprio devo essere in “vena di battute”, non ho mai visto un simile macello”

Chi è la vittima?” domandò Sam in tono professionale.

Eduard Chase. Gioielliere e...”

Carrie lanciò un'occhiata in direzione del divano. Le ci volle un po' a capire che ci fosse sotto al lenzuolo e quando ci arrivò, non poté fare a meno di rabbrividire: non era abbastanza voluminoso per essere un corpo umano intero.

...sua moglie, Eva Chase”

Seras e i tre si fecero strada fra tecnici di laboratorio, poliziotti in uniforme e in borghese e il tizio con la telecamera che riprendeva la scena del delitto.

Accanto allo strano cumulo di lenzuola per terra, il medico legale Robert Perkins pareva intento ad esaminare qualcosa. Un altro copriva il letto a baldacchino intriso di sangue.

Salve. Ci siamo incontrati per il caso del povero senzatetto”

Già e adesso ci incontriamo di nuovo in circostanze poco piacevoli”

Allora?”

Con un gesto deciso Perkins sollevò il lenzuolo.

Sotto le sue suole, la moquette risuonò fradicia come bagnata di pioggia, Carrie si accovacciò sulle cosce facendo attenzione a non sporcarsi.

Si infilò un paio di guanti da chirurgo, prendendoli dalla tasca della giacca.

Era un grosso pezzo di carne. Ma di cosa? Oddio, ti prego, fa che non sia un fottuto essere umano pensò.

Come si sbagliava.

Il suo cervello si rifiutò di registrare quello stava vedendo: doveva trattarsi di una cassa toracica. Notò le costole, la clavicola brillava bianca dove il braccio era stato strappato via.

Posso toccarlo, senza distruggere niente?”

Se proprio ci tiene”

Con le dita seguì i rilievi ossei e pungolò la carne fresca.

Allora?”
“Estrema violenza, non rilevo segni di segni di alcun strumento, più che altro a mani nude e chiunque abbia assalito i coniugi doveva essere dotato di una forza straordinaria, proprio come negli altri casi. Penso che l'assassino prima abbia aggredito lui e poi la moglie, comunque sia è dotato di una forza straordinaria, come negli altri casi”

Secondo lei cosa potrebbe aver provocato una simile...un simile...”

Carrie lasciò cadere la frase non trovando le parole adatte.

Non lo so. Qualsiasi cosa si aggira qui a New Orleans...ne ho visti, ma questo le batte tutte” concluse Perkins.

Dean lasciò vagare lo sguardo nella stanza, l'unico mobile non preso dal sangue era un cassettone.

A parte il letto a baldacchino, la camera da letto aveva un che di essenziale, senza fronzoli.

Invece Carrie, più che ammirare l'arredo, dovette chiudere gli occhi. Non faceva caldo là dentro ma l'odore del sangue e degli altri fluidi fu sufficiente a provocarle un'ondata di nausea. Ripensò al poliziotto fuori in giardino, a carponi, mentre vomitava e le sfuggì un sorriso.

Contò fino a dieci lentamente.

Riaprì gli occhi.

Ma fece l'errore di alzarsi troppo bruscamente e la stanza prese ad ondeggiare.

Sam le strinse un braccio, come per sorreggerla.

Sto bene” mentì la cacciatrice guardandolo dritta negli occhi.

Guardi che non serve a fare i duri in questo caso” aggiunse Perkins scuotendo il capo.

E non è la parte peggiore, questa” mormorò Seras.

 

Non era il caso di scortarmi”
Il ghigno sulle labbra di Sam si allargò.

Come no, principessa ammaccata”

Scemo” ribatté lei.

Con le mani infilate nella tasca della giacca Carrie lasciò che la brezza mattutina odorosa di pioggia schiarisse le idee.

Poco lontano, i lampeggianti dell'auto della polizia si riflettevano contro il muro di pietra della casa, il nastro giallo delimitava l'area, dietro al quale si stava raccogliendo un gruppo di curiosi tenuti a bada da un poliziotto di colore.

La villetta era circondata da uno steccato bianco, un giardino ben curato come quello della pubblicità.

Stai bene?”

Non dovevi tornare?” domandò Carrie ignorando la domanda.

E allora? Pensavo che fossi abituata a certe cose” rispose ironico Sam infilandosi le mani in tasca.

A volte non è come sembra. Un anno fa a Santa Monica diedi la caccia ad uno di queste schifezze, si era mangiato un paio di persone prima di riuscire a prenderlo...”

La storia del cimitero!”

Carrie ebbe voglia di tirargli un calcio nello stinco, ma non lo fece.

Accidenti a Bobby, non è mai capace a farsi gli affari suoi” sbuffò solamente.

Ci dev'essere un motivo se lo hai provocato, vero?”

Carrie si scostò una ciocca di capelli dal viso e lasciò vagare lo sguardo oltre il cancelletto dipinto di bianco.

Sei peggio di Dean, lo sai?”

Peggio di mio fratello? Dean è quello che ci prova sempre con tutte quelle che vede! Ci si può anche sbagliare, no?”

Carrie non rispose. I suoi pensieri corsero ad altro, a quella casa. Si sarebbe pentita in seguito della scelta e al solo pensiero, già le si rivoltava lo stomaco. Cazzo!

 

Dean si fermò sulla soglia. A giudicare dalla carta da parati azzurra con i personaggi doveva trattarsi di una camera da letto per bambini.

Cristo” mormorò.

La stanza appariva in ordine, a parte uno schizzo di sangue poco sopra la testiera del letto dipinto di bianco.

Chi è?”
Seras gli porse la foto. Ritraeva un bambino di sei-sette anni, con un cappello dei Red Sox mentre sorrideva, mostrando un paio di spazi vuoti fra i denti.

Jake Chase, ad un partita dei Red. Vinto!

Le parole non furono sufficienti a descrivere il senso di panico che attraversò lo sguardo del Winchester: non gli era quasi mai capitato di avere dei casi di bambini rapiti. E ironia da un mostro affamato di carne.
Carrie e Sam furono di ritorno.

Dean diede loro la foto di Jake.

Che...?”
“Molto probabilmente lo ha rapito...non c'è traccia del cadavere” disse Seras, prima di allontanarsi.

Cazzo”

Sam scambiò uno sguardo con Dean.

E adesso?”
Questa volta sì che era nella merda fino al collo.

 

Come facesse ad addentare un cheeseburger, dopo aver visto un massa di carne che era appartenuta ad un essere umano, Carrie Sheridan si domandò se il suo collega (e uomo per una notte) avesse una qualche sensibilità.

Sammy, questo è il migliore che abbia mai mangiato”

Il minore fece una smorfia e si dedicò alla sua insalata, Carrie non aveva fame e un malditesta incipiente alla base del cranio.

Come un muto accordo sia i Winchester che Sheridan decisero di non parlare del caso. Nel frattempo avevano lasciato Seras ad organizzare le ricerche.

Non mangi?”
“Non ho fame”

Ok...come vuoi” fece Dean.

Lei spinse indietro la sedia.

Signori”

 

Aveva ripreso di nuovo a piovere.

L'aria fredda le sferzò la faccia, ma sembrò non farci caso. Prese il cellulare, compose un numero.

Ci fu una risposta, dopo tre o quattro squilli.

Ziggy?”

Ne avrebbe parlato a tempo debito anche gli altri loro.

 

Allora?”
“Allora cosa?” fece eco Sam. Rimestò le ultime foglie di insalata.

Com'è?”
“In che senso?”

Mi prendi per il culo? Com'è ti piace o la trovi orrida?” disse Dean allargando le braccia.

Non te lo dico” rispose Sam, preferendo concentrarsi sul proprio pranzo.

Il maggiore dei Winchester aveva la sensazione di aver già visto quegli occhi, chissà perché gli erano famigliari.

Perché aveva la sensazione di averla già incontrata? Forse era solo una sensazione?

Carrie fece ritorno al tavolo.

Che palle...”

Ehi guarda che troveremo quel bastardo”

Carrie posò il suo sguardo grigio in quegli occhi verdi di Dean Winchester.

Lo spero davvero”

Come lo speri? Sei una cacciatrice, no? Coraggio”

Alè adesso attacca con le lezioni di vita...” lo prese in giro Sam.

Lezioni di che? Quello sei tu...che ti sei fatto Forrest Gump, almeno 3000 volte...”

Cosa? Oddio...Forrest Gump è una cazzata”

Sammy dice le parolacce, cattivo”

Eh ma andate all'asilo o siete adulti? State litigando come una coppia sposata”

Non sono sposato con questo coso, è mio fratello” rispose Sam battendogli una mano sulla spalla.

Ah...”
“Lui è sposato con Castiel” aggiunse Sam.

La faccia di Dean assunse un colore rossastro.

Chiudi quella bocca! E allora tu hai relazione illecita con Gabriel”

Cosa? E allora perché non chiami tua moglie?”

Castiel non è mia moglie, idiota!”
“No, ma se voi due non fare che fissarvi” gli fece notare Sam.

Dean sbuffò.

Carrie li osservò perplessa. No, di sicuro non erano affatto normali quei due!

 

Nota autore: Olà! Olà! Non parlo spagnolo, ma ecco un altro disgustoso capitolo! Evviva gli zombie e i non morti!

La storia degli zombie bagnati proviene da un gioco di nome Thief 3, dove due guardie parlano di zombie e “Come cenere nel vento” è una poesia sudista che non mi ricordo di chi è...pazi! A presto P.

Non mi piacevano molto alcuni punti così lo modificacchiato. Qlcuno mi recupera? Sono morta vero? 

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Capitolo 6
*** capitolo 6: Blue Ligth ***


  Capitolo 6: Blue Ligth


Bobby Singer si massaggiò la fronte con una mano.
“Una famiglia. I genitori sono stati fatti letteralmente a pezzi e il figlio di sette anni, risulta scomparso. Quindi ho telefonato a Ziggy per incontrarla, lo farò domani mattina e...” spiegò la ragazza in tono neutro.
“Glielo hai detto ai ragazzi?”
Ci mise almeno un minuto buono, per dare una risposta.
“Qui ti sbagli di grosso. Sai bene che non puoi gestire la cosa da sola, anche se è come scendere a patti col diavolo o andare all'inferno, se almeno be' servirà a trovare il ragazzo vivo”
Lei non disse niente. Non riuscì.
“Cristo, quante volte te lo devo ripetere?”
“Sai dovresti andare in qualche talk show televisivo in uno...”
“Ti sto dando consigli preziosi” la interruppe secco Bobby.
Carrie si umettò le labbra secche. Il cuore vibrò forte nel petto.
“Per questo ti voglio bene”
“Anch'io”
Molto probabilmente, immaginò Carrie, sarà arrossito per l'imbarazzo o come minimo sarà andato a vomitare nel water.
“Ottimo, non sappiamo nemmeno da quale cimitero è uscito!”
“Siete nella merda ufficialmente”
“Davvero”
“Se ci sono novità, richiamami ok?”
A Carrie tornò in mente una cosa.
“Jo...come sta?”
“Ha litigato con sua madre di nuovo, anche se non seguo Beautiful”
“Pazienza”
Bobby riattaccò senza salutare.
Carrie lasciò scorrere l'acqua. Si sciacquò la faccia. Sapeva che era come camminare su un terreno minato, sapeva che era una decisione, seppur sbagliata, ma la doveva prendere.
La minima possibilità di trovare Jake vivo.
Tirò un profondo respiro.
“Ragazzi, mi devo parlare, un attimo” annunciò quando fu sulla soglia.
I due fratelli si scambiarono un'occhiata.
“Ebbene?”
“Avete presente Ziggy?”
Dean roteò gli occhi.
Carrie spiegò per filo e per segno quello che aveva intenzione di fare.
Le parole uscirono fuori dalle sue labbra con sorprendente facilità, Sam e Dean la guardarono come se le fossero spuntate due teste.
“Una sacerdotessa woodoo?! Cristo Santo! Tu sei completamente matta!” esclamò Dean, con gli occhi sgranati. Se prima era rincoglionito, adesso era completamente sveglio.
“Grazie” ribatté sarcastica Carrie. Anche se da una parte lo capiva: certe notizie sono delle bombe al mattino...
“Ma dove cavolo ti è saltato in mente?”
“Ascoltami bene, vuoi trovare o no Jake vivo?”
Sam si mordicchiò il labbro inferiore. Entrambi avevano ragione: conosceva lo scetticismo di suo fratello per quel genere di cose e ci si teneva alla larga, d'altro canto avevano un disperato bisogno di aiuto.
“Dove l'hai conosciuta?”
“A Santa Monica. Rufus e Ziggy l'hanno rintracciata e lei ci ha aiutato be' a trovare lo zombie, sarà milionesima volta che lo racconto”
“Oddio”
“Scusa, ma non ci potevi almeno informare prima della cosa?”
Le parole accusatorie da parte di Dean rimasero sospese in aria, mescolandosi alla tensione.
“Asc...”
“Se volevi fare di testa tua, cara ragazza, ti sbagli di grosso. Cosa volevi dimostrare?”
“Niente solo che...”
“Solo che volevi fare di testa tua”
“Certo. Io sono la testa di cazzo, tu hai ragione come al solito”
“Non ho detto questo...”
“Mi pare proprio di sì”
Sam si alzò in piedi.
“Potremmo almeno provare...non credi?” intervenne.
“Tu sei matto”
“Castiel è fuori dai giochi, sarà coinvolto in qualche stronzata angelica con i suoi fratelli”
“E va bene. Ma se dovesse succedere qualcosa la responsabilità è tua, Sheridan” cedette Dean trovandosi in netta posizione di svantaggio.


La puntualità non era mai stata il suo forte: riusciva a ritardare spesso agli appuntamenti con Simon, a volte alle lezioni di scuola, per poi accampare scuse.
St. Louis non distava molto da dove alloggiava, ma per qualche ragione Carrie aveva deciso ad arrivare più tardi.
Della musica jazz, proveniente da qualche radio, si diffondeva nel pub insieme al profumo di caffè appena fatto.
Una cameriera dall'aria fintamente annoiata stava servendo una brioche ad un cliente. Sollevò lo sguardo.
Intercettò lo sguardo di Carrie e con un lieve cenno del capo le indicò dietro ad un paravento rosso.
“Grazie”
Ziggy Swanson detto Stardust.
La stava aspettando, immerso nella lettura di un quotidiano, seduto al tavolino.
Nell'ambiente dei cacciatori di demoni Ziggy non era molto amato: più volte si era rivelato essere un grandissimo figlio di puttana, un leccaculo e un imbroglione, ma tornava sempre utile come informatore.
Di statura e corporatura media, occhi e capelli neri tagliati corti con le punte sul davanti, gli angoli della bocca di Ziggy si sollevarono in un freddo sorriso.
“Ehi Sheridan, non dirmi che ti sei tirata dietro i due-sempre-appiccicati-Winchester? Pensavo che avessi più gusto, le voci girano veloci” commentò senza reale fastidio.
Carrie tacque.
“Piaciuta la gita alla morgue?”
“Carina”
Ziggy sorrise un'altra volta. Questa volta ci fu una punta di calore balenare negli occhi, ma a Carrie ricordò il sorriso di un serpente.
“A proposito, chica, ti piace il mio nuovo locale?” domandò l'informatore allargando le braccia in un gesto amorevole.
“Ho sentito che ritiri, ma aprire un bar...”
“Pub, honey, con un socio di tutto rispetto” ammiccò Ziggy.
Carrie si poggiò contro lo schienale della sedia, lasciando vagare lo sguardo. L'interno richiedeva ancora una mano di tinta e una rimodernata all'arredo, poi non sarebbe stato affatto male.
Mandò un fischio.
“Quanto ti è costato?”
“Non molto. Il vecchio proprietario me l'ha ceduto per poco”
“A proposito auguri per tuo figlio” annunciò Carrie.
Ziggy annuì. Sorrise davvero e i lineamenti si ammorbidirono.
“Si chiama Santiago”
“E tua...Karen?”
“Ancora in ospedale, dovrebbero dimetterla fra poco. Mi ha detto di salutarti”
“Ok, passando ad altro. Ho bisogno di sapere...di questo” annunciò finalmente Carrie posando il biglietto sul tavolo.
Seguì un breve silenzio.
“Come a Santa Monica con Jo Harvelle, Bobby Singer e Rufus Tarner, l'anno scorso...e tu chiedesti alla signora per trovare il mostro”
Ziggy si umettò le labbra. Alzò una mano per interromperla.
“Sei proprio nella posizione giusta. Primo non sai dove cavolo mettere le mani, secondo non sai chi diavolo lo ha tirato fuori dalla tomba e terzo la signora potrebbe aiutarti”
Carrie ebbe voglia di alzarsi e tornare indietro. Sapeva che l'informatore aveva ragione, dannatamente ragione. Ma a che prezzo? Non voleva chiedere aiuto di quella pazza puttana di Dominga, ma se qualcun altro fosse davvero morto?
Lei ne avrebbe avuto la responsabilità, se qualcuno fosse morto. Soffocò un'ondata di nausea.
Ziggy annuì. Non c'era niente da aggiungere.


“Io quella la uccido!”
Dean compì un mezzo giro sul tappeto. Sembrava in preda ad una crisi pre-mestruale, pensò Sam.
“Che ci vuoi fare?”
“Maledizione! Comincio seriamente a pentirmi di aver preso questo caso! Che ci deve nascondere ancora?”
Sam accese il portatile e cominciò a navigare in Internet per trovare qualcosa di utile, Dean fissò per qualche secondo la lavagna e affissò le foto delle ultime vittime con delle puntine. “E con queste...stiamo perdendo il conto” commentò frustrato.
“Dean, sai bene che qui a New Orleans è la capitale del woodoo...e di sacerdoti o stronzate del genere, un sottobosco”
“Una strega? E chi Baba Yaga, già che ci siamo?”
Ah, perché di umani che sono amici di pennuti angelici, cosa ne pensi? Avrebbe voluto chiedere Sam ma preferì tenersela per sé. Non ascoltò neppure le lamentele del fratello.
“...quella...ragazza ci propina l'aiuto di una sacerdotessa woodoo! Grandioso!”
“Calmati: sembri una di quelle donne in sindrome pre-mestruale” ribatté Sam, che nonostante la situazione lo divertiva alquanto vedere Dean agitato.
“In sin...che?”
“Insomma sei più isterico del solito. Non credi che potrebbe anche aver ragione? Ci converrebbe accettare qualsiasi tipo di aiuto”
“Be' a me verrebbe voglia di ammazzarla! Se poi corriamo dei rischi inutili?”
“Da come la guardi non si direbbe sai?” ghignò Sam, cercando di alleggerire il tono della conversazione.
“Perché tu, no?”
Sam lo ignorò. Tuttavia qualcosa destò il suo interesse: prese al volo uno dei vecchi volumi, lo sfogliò velocemente e si fermò più o meno a metà. Poi lo confrontò con la pagina web di un qualche culto esoterico che aveva scovato.
“Forse, ho capito di che diavolo si tratta”
Dean si avvicinò.
“Hai mai sentito parlare di Bokor?”
“Bokor?”
“Si tratta di uno zombie assassino, ma solamente chi ha grandi poteri di negromanzia può farlo risorgere, tipo un sacerdote woodoo e per farlo risvegliare occorre un sacrificio umano” spiegò Sam mettendosi a gesticolare con le mani.
“Lazzaro alzati e cammina. Allora come mai se ne sta andando in giro a divorare i bravi cittadini di New Orleans?”
“Forse ha commesso un errore?” azzardò Sam. Di incantesimi impazziti con risultati alquanto tragici ne aveva visti.
“E quindi il padrone non più chiamare fido se questo è impazzito” commentò Dean ironico.
“Comunque non hai risposto alla mia domanda...”
Sam si strinse nelle spalle.


Non poteva sopportare solo al pensiero che quel verme entrasse nella sua macchina (o bambina) e piazzasse il suo dannato culo sui sedili.
Ziggy chiuse la portiera, nell'altra stringeva un bicchiere di carta pieno colmo di caffè bollente.
Dean tamburellò le dita sul volante, di tanto lanciava occhiate dallo specchietto retrovisore.
“Rilassati amico, non farò nulla che possa danneggiarela tua amata” rise l'informatore. Lo divertiva alquanto prendere in giro il Winchester e il debole che aveva per l'Impala.
La bevanda fu sufficiente a riscaldargli le ossa.
Non provava simpatia per i cacciatori, tantomeno per i due Winchester. Gesù, quei due combinavano casini l'uno in fila l'altro, non si preoccupavano delle conseguenze che si lasciavano dietro. Semplicemente erano pazzi. Dei bastardi pazzoidi.
Lanciò un'occhiata a Sherdidan. Pessima scelta, dolcezzapensò.
Carrie spannò con una mano il vetro dell'auto. Taceva, forse assorta in qualche pensiero. Il suo orecchino a forma di croce dondolò leggermente, emettendo un lieve bagliore.
Dean avviò il motore.
“Allora St...Ziggy portaci a destinazione”
“Come volete, signori”


Era un quartiere degli anni 40' e 50', con le aiuole e i giardini testimoniavano il passaggio della pioggia. Non c'erano annaffiatoi da quelle parti. Quindi i fiori dovevano duramente lottare per sopravvivere e si dovevano accontentare della pioggia autunnale.
Le strade erano pulite, anche se ad isolato ti mettevi anche solo un indumento sbagliato, rischiavi di essere ammazzato.
Però le bande di ragazzini o le gang non si osavano avventurare, neppure armati nel quartiere di Dominga, di ciò che non potevano fermare con i proiettili.
Si raccontavano molte storie terribili su di lei, quindi la zona era sottoposta ad una specie di tregua permanente.
La casa di Dominga era circondata da un bel giardino, con un tipudio di gerani rossi che spiccavano contro le mura bianche.
Dean parcheggiò l'auto dietro ad una vecchia Sabre verde. Una bambina con le treccine rasta andava avanti indietro con il suo triciclo.
Nel portico, c'era un uomo dalla corporatura massiccia, sull'1.80, vestito di nero. Dalla fondina ascellare spuntava una 45 semi-automatica. Ci sarebbe mancato anche l'insegna: “Sono un bastardo non rompetemi le palle o vi sparo”, alla Steven Seagal. Carino.
Croci e altri simboli disegnati col gesso sul marciapiede, potevano essere stati disegnati da bambini ma non era così. Si trattava di segni di venerazione o gratitudine dei seguaci di Dominga.
“Ziggy hai portato dei turisti?” domandò l'uomo del portico.
Buenas Dias, Mario. Tua nonna ci sta aspettando e comunque non sono turisti”
Qualcosa di simile alla rabbia scintillò negli occhi scuri di Mario.
“Chi sono?”
“Sono i fratelli Winchester e la signorina Sheridan. Ora spero...”
“Prima devo perquisirvi, per vedere se non siete armati”
“Ehi amico non vorrai mica...” attaccò a protestare Dean.
“Chiudi il becco, Dean” sibilò Ziggy.
Mario perquisì tutti e quattro. Una perquisizione nervosa, quasi da poliziotto ma offrì la possibilità che qualcuno gli sfilasse la pistola e gli sparasse nella schiena. Dannato novellino.
Certo, Mario non si sarebbe fatto problema ad uccidere qualcuno ma anche lui rischiava lo stesso di finire ucciso.
Dominga, sarebbe stata anche la più potente maga wodoo, ma di armi ci capiva poco o niente pensò Carrie.
Intanto, sulla soglia comparve un uomo. Sulla quarantina, i capelli già ingrigiti e le mani dietro la schiena.
“Ehi, perché ci metti così tanto?”
“Scusa Alex. Sai com'è” rispose Mario, in tono più calmo.
Ancora più assurdo, una guardia di nome Alex? Cos'erano capitati in un videogioco?
La bambina col triciclo rivolse un ultimo sguardo al gruppo e andò via.
“Prego. Dominga non vede l'ora di incontrarvi”
Finalmente i cacciatori e l'informatore entrarono, seguiti dalle due guardie del corpo.
L'ingresso era immerso in una profonda penombra, non faceva freddo. Entrarono nell'ampia cucina, dove proveniva un leggero profumo di zenzero.
Seduta accanto al tavolo, la schiena dritta come un palo e le mani posate in grembo, c'era una donna.
Dalla pelle scura sulla sessantina, con i capelli grigio ferro tagliati corti che incorniciavano un viso rugoso, ma allo stesso tempo molto espressivo. Indossava un vestito blu chiaro che le dava l'aria di un piccola indifesa, cara vecchietta.
I suoi occhi scuri si illuminarono quando scorse Carrie e un sorriso le animò le labbra.
“Carrie Sheridan, sapevo che prima o poi saresti tornata. Accomodatevi”
Sam, Dean presero posto sul divano Ziggy occupò una sedia.
“Comunque sono davvero contenta di rivederti” aggiunse Dominga in tono morbido. E Carrie si rese conto di non volerla toccare, di volersi sottrarre al suo contatto non appena la vecchia donna le posò le prese il viso fra le mani.
“Anch'io”
“So che sei venuta a chiedere il mio aiuto, per la seconda volta...insieme ai famosi fratelli Winchester”
Dean fece un mezzo sorriso.
“Famosi?”
“Sì, raccontano un sacco di storie su di voi” rispose Dominga. La donna sorrise. Un sorriso amabile, quasi come la nonna che sforna i biscotti nella pubblicità. Sì, certo, prima di affondare i denti nel tuo braccio e avvelenarti l'anima.
“Vedo che non perdi il conto, Dominga”
Dean e Sam si scambiarono un'occhiata.
“Qualcuno ha risvegliato uno zombie assassino o bokor, da qualche parte...”
“E tu vorresti il mio aiuto, eh?”
“Un ragazzino di sette anni è scomparso si chiama Jake” aggiunse Sam. Rivelando tutta la sua stazza, che quasi la stanza parve ridursi, tirò fuori la foto e la diede alla sacerdotessa.


Nota autore: olà, olà, olààà finalmente la sacerdotessa woodoo la incontriamo e dei casini vedremo! Qlcuno mi recensisce? Comunque Grazie a chi segue sta robba...(che io adoro scrivere). Scusate il taglio del capitolo ma non mi piaceva. Questa storia fa veramente schifo, vomitare e da accoltellare venti volte.

 

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