Il piccolo Principe e il futuro Re.

di Sammy_Stark
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** C'era una volta un regno chiamato Asgard, dove viveva un bambino dai capelli corvini. ***
Capitolo 2: *** Giuramento solenne ***
Capitolo 3: *** Letture incantate ***
Capitolo 4: *** Un bello scherzo... ***
Capitolo 5: *** Il suo primo bacio ***
Capitolo 6: *** Strani amori ***
Capitolo 7: *** Non più bambini ***
Capitolo 8: *** Broken ***
Capitolo 9: *** Frozen ***



Capitolo 1
*** C'era una volta un regno chiamato Asgard, dove viveva un bambino dai capelli corvini. ***


Asgard inizia a svegliarsi solo ora. Tutto il regno si alza, nessuno escluso.
Un bambino dai capelli  corvini e gli occhi color smeraldo salta giù dal proprio letto e corre verso quello del fratello maggiore con un sorrisetto dipinto sul volto.
- Thor, svegliati! E' ora, Thor!-
Loki saltella mentre chiama il bimbo biondo che dorme ancora placidamente.
- Thor! Ti prego!!!-
Si lamenta il piccolo, iniziando a strattonare il fratello per una manica.
Ma non ottiene altro che un verso simile ad un grugnito.
Con un grande sbuffo, Loki incrocia le braccia al petto, infastidito dal comportamento di Thor. Il sorrisetto torna ad albergare sul suo viso però solo quando nota un brocca d'acqua sopra un comodino. Concentra tutta la sua attenzione su di essa, muovendo piano la mano in gesti precisi.
Trattiene una risatina, prima di fare un ultimo gesto secco.
La brocca si rovescia direttamente sulla testa del bambino biondo, facendolo saltare a sedere, ad occhi sgranati, in un urlo di spavento.
Ci vuole poco perchè Thor capisca chi è il colpevole, e infatti nel giro di pochi secondi è fuori dal letto e ha afferrato il suo fratellino per il bavero della camicia larga che indossa, Loki si divincola con facilità e scappa, ridendo sereno.
- Figli miei, vostro padre vi sta attendendo!-
Quando Frigga apre la porta, ritrova Loki steso a terra, intento  a proteggersi da un pugno che Thor sta per sferrargli dritto in faccia. Entrambi i bambini hanno i capelli arruffatti e del tutto spettinati. Le larghe camicie che indossano sono stropicciate e quella di Loki ha un leggero strappo sulla spalla destra.
Frigga si lascia sfuggire un sorriso intenerito, prima di sospirare e porgere le mani ai suoi figli, i quali corrono subito da lei con dei sorrisi smaglianti.
-Ho vinto io!-
Esclama Loki, rifacendo quel sorrisetto che tanto gli si addice.
- Solo perchè madre è entrata!-
Ribatte Thor, con i capelli ancora gocciolanti.
- Lasciate le vostre dispute per dopo. Siete dei principi, dovreste comportarvi da tali...-
Li riprende bonariamente la donna, accompagnandoli da quattro ancelle, che hanno il compito di preparare i principini per la colazione.
- Scusaci, madre.-
Mormora Loki, abbassando lo sguardo per qualche istante, per poi cercare quello complice di Thor, che ridacchia divertito.
I due bambini vengono lavati, vestiti, pettinati e tutto quanto si possa fare per renderli regali. E di fatti, i due fratelli che ora sono avanti ad un enorme specchio, sono molto più simili a due futuri sovrani ora.
- Dopo andiamo a giocare al lago..?-
Chiede sottovoce Thor, speranzoso, mentre si avviano alla sala grande dei banchetti.
- Questa volta dobbiamo andare avanti con  il libro...-
Ricorda però Loki, pacato e controllato, come se non fosse più un bambino.
- Lo leggerai come l'ultima volta?? Con quella magia??-
Il bambino biondo guarda il fratellino con vivo entusiasmo.
Loki per tutta risposta sorride. 


 

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Capitolo 2
*** Giuramento solenne ***


Dopo l'abbondante colazione, il padre degli dei si alza, trattenendo i figli.
- Figli miei, da oggi nel nostro palazzo avremo due ospiti speciali: la regina Tiril e sua figlia, la principessa Aeki.
Giungono da noi da una terra lontana ed è compito vostro intrattenere la principessa. Mi aspetto da voi la stessa ospitalità per cui Asgard è conosciuta. E ora andate, figli miei. Mostrate alla principessa Aeki il palazzo e il parco.-
I due bambini abbassano il capo, rispettosi, senza ribattere. Si voltano poi verso le due ospiti, abbozzando un inchino e salutandole come due  gentiluomini farebbero. La donna ha lunghi capelli color ambra che le ricadono sulle spalle in grandi boccoli e occhi color oceano. Ha un vestito semplice color panna con un scollo dolce. La bambina al suo fianco ha i capelli color miele raccolti in due trecce tenute da fiocchettini color rosa antico, così come il suo abito. I suoi occhioni verdi scrutano i principi con curiosità.
- Siamo onorate di fare la vostra conoscenza.-
La voce di Tiril è molto melodiosa, quasi quanto quella di Frigga. Thor sorride, allegro come sempre, Loki invece rimane più distaccato, sulle difensive.
Anche la bambina che affianca Tiril sembra timorosa. Non lascia il fianco materno neanche quando i due principi di Asgard le chiedono di unirsi a loro per andare a giocare.
- Bambina mia, è scortese rifiutare. Non aver paura, loro ti proteggeranno, non è forse così, vostre grazie..?-
La donna sorride ai due bambini, i quali annuiscono all'unioso.
La piccola osserva a lungo la madre, prima di stringersi teneramente a lei, ad occhi socchiusi.
- A presto, piccola mia...-
Sussurra Tiril, carezzando il capo della principessina, la quale scioglie la sua stretta attorno alla madre, e abbozza un inchino ai principi di Asgard, affiancandoli.
- A presto, madre.-
Saluta, con una voce troppo infantile seppure voglia sembrare grande.
- Io sono Thor! E lui è il mio fratellino Loki!
Il bimbo biondo continua a sorridere spensierato, mentre scorta l'ospite assieme al fratello.
- Stiamo andando al lago! Oggi Loki legge un libro!-
Continua a parlare Thor, non demordendo al mutismo della piccola.
- Di che libro si tratta?-
Chiede però Aeki, improvvisamente col volto illuminato, voltandosi verso il bambino dai capelli corvini.
- E' una leggenda Asgardiana famosa qui...-
Loki abbozza un sorriso, intimamente felice di aver attirato l'attenzione della bambina.
Thor adora sentirlo leggere e vedergli fare giochi di magia che illustrino le battaglie o le parti più emozionanti, ma i suoi amici lo trovano noioso, preferiscono molto di più giocare alla guerra o cacciare le rane e farle prigioniere e Loki odia questo genere di giochi, ma è pur sempre meglio che rimanere solo, in balia dei Giganti di ghiaccio...
- Ci sono tanti combattimenti e poi il guerriero che deve salvare la principessa e poi i giganti di ghiaccio e gli elfi oscuri!-
Racconta Thor, mimando i gesti dell'eroe del libro, provocando le risa della bambina e uno sguardo contrariato di Loki.
- La mamma... Mia madre...-
Si corregge la piccola, arrossendo.
- Lei mi legge una storia ogni sera! Parla di due innamorati e finisce sempre con un bacio! Il bacio del vero amore...-
Aeki sospira, sognante. Thor la osserva a fronte aggrottata, con una buffa smorfia in viso.
- Bleah!-
Sbotta, facendo la lunguaccia.
- Thor, non puoi criticare i gusti altrui!-
Lo riprende Loki, stizzito dal comportamento del fratello. Possibile che non riesca mai a comportarsi come un principe dovrebbe?
- Non fa niente! Mia madre dice sempre che voi maschi non potete capirle certe cose!-
Aeki fa un sorrisetto furbo, che lascia i due fratelli a bocca aperta. Forse non sarà poi una compagna di giochi troppo noiosa.
- Perchè siete venute nel nostro regno?-
Loki sorride, mentre le porge la domanda, curioso. Al contrario, Thor non sembra troppo preso da loro.
- Io vado avanti ad avvisare Sif e Fandral! Ci vediamo dopo!-
Esclama infatti, correndo via dopo aver salutato con la mano.
Loki sospira, socchiudendo appena gli occhi.
- Scusalo, si comporta sempre così...-
Mormora, tenendo lo sguardo basso.
- Non preoccuparti! E' simpatico...-
Ammette, in un tenero sorriso Aeki, giocando con la gonna del vestito e stropicciandola tra le manine.
- Siamo venute qui perchè la nostra casa non c'è più... Anche mio padre non c'è più... Sono stati i giganti di ghiaccio... La mamma dice che non devo temerli perchè non possono farmi niente, ma io ne ho tanta paura... Ho paura che mi portino via anche lei... O che si prendano me...-
Confessa, in un soffio, con lo sguardo ora spento.
Loki ascolta con attenzione ogni parola, triste per lei. Con un po' di incertezza, le prende delicatamente la mano, stringendola appena e fermandosi.
- Ti giuro, Principessa Aeki, che non permetterò mai che facciano del male alla regina tua madre o a te. Ed è un giuramento solenne.

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Capitolo 3
*** Letture incantate ***


Le sagome degli alberi si riflettono nell'acqua del lago, creando uno strano paesaggio. Ai piedi di un tronco, seduti, ci sono Thor, una bambina dai lunghi capelli biondi e un bambino dai capelli color nocciola.
- Ma quanto ci mettono?-
Borbotta la bambina, rigirandosi tra le mani la sua spada di legno.
- Secondo me se ne è andato a giocare con quella bambina e si è dimenticato di noi!-
Sbotta l'altro bambino, affilando la punta ad un ramoscello.
- Smettetela tutti e due! Loki sta arrivando! Ha promesso di leggere! Eccolo! vedete??-
Esclama Thor, sorridendo allo scorgere il fratellino in lontananza, che cammina mano nella mano con Aeki.
- Loki si dà da fare...-
Ridacchia il bimbo che sta intagliando il ramoscello, ottenendo una spinta da Thor.
- Lui non è come te!-
Ringhia il principino, alzandosi per andare incontro a Loki.
- Scusa il ritardo, fratello! Aeki non voleva saltare sulle pietre del ruscello!-
Spiega il piccolo vestito di verde, in un sorrisetto ancora divertito.
- Sarei potuta cadere nell'acqua!-
Fa notare la principessa, con le gote in fiamme.
Thor ride, scuotendo il capo.
- Non dovevi leggere un libro?-
Borbotta Aeki, lasciando la mano di Loki, irritata.
Il bambino annuisce, facendo comparire un libro tra le sue mani.
- Visto quanto è bravo? Diventerà il mago più potente di tutto il regno!-
Thor indica il fratello, entusiasta, per poi prendere per mano la bambina e scortarla dagli altri amici.
- Loro sono Fandral e Sif!-
Li presenta, in un sorriso genuino.
Fandral si inchina, baciando la mano di Aeki e sorridendo.
- E' un piacere conoscervi, principessa Aeki! Thor ci ha parlato di voi!-
Sif fa una faccia disgustata, scansando l'amico con una spallata.
- Scusalo! Deve essere caduto quando era in fasce!-
Sorride, mentre gioca con le ciocche dei lunghi capelli.
- Allora? Raccontastorie, hai intenzione di iniziare o no?-
Si informa poi, rivolgendo un'occhiatina antipatica a Loki, il quale non ribatte, seppure smorzi il sorriso che fin'ora ha albergato sul suo volto.
Fandral tira Sif per un braccio a sedere, Thor invece aiuta Aeki a sistemarsi su un tappeto di foglie, gesto che fa scappare una smorfia alla bimba bionda.
Loki sospira appena, sedendosi di fronte a tutti loro e aprendo il libro, iniziando a leggere.
Più va avanti con il racconto, più l'attenzione di tutti è catturata dalla pura magia che il bambino emana, ricreando i personaggi e le situazioni del racconto in una piccola nube verde avanti a lui, come un piccolo teatrino di burattini.
Thor ascolta e guarda, completamente rapito, ammaliato dalla bravura del fratellino, Sif si avvicina piano piano a lui, appoggiando la testa sulla sua spalla. Fandral non si risparmia commenti quando il protagonista ingaggia un duello con l'acerrimo nemico: lui sarebbe stato  molto più bravo, ovviamente.
Aeki non presta molta attenzione al gioco di magia invece. Il suo sguardo è concentrato su di Loki, sul suo viso. Come può un bambino riuscire a leggere così bene? La sua voce è davvero degna di un dio, pensa la bambina, in un sospiro. Solo la sua mamma sa leggere meglio.

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Capitolo 4
*** Un bello scherzo... ***


Sono passati due anni da quando la regina Tiril e sua figlia sono arrivate ad Asgard. La donna è divenuta la più intima confidente della regina Frigga e la bambina fa ormai parte del gruppo di amici.
Anche quel giorno sono sulla sponda del lago, sotto il solito albero. Il venticello estivo è così piacevole sulla pelle.
Sif e Fandral stanno dormendo beatamente, l'una con la testa appoggiata ad una grande radice fuori dal terreno e l'altro accoccolato ad un mucchietto di foglie. Thor invece è andato a caccia di insetti, lasciando soli Aeki e il fratellino.
Loki ha iniziato a sviluppare un caratterino particolare. Ama fare piccoli dispetti, scherzi innocenti, almeno secondo lui. Più volte Thor ne è stato vittima.
Ma ora il bambino ha un progetto ben più ampio.
La settimana precedente Sif lo aveva spinto nel lago. Era tornato a casa bagnato dalla testa ai piedi e padre lo aveva ripreso. Gli aveva detto che era un combina guai e che doveva smetterla di infastidire le fanciulle.
L'unica fanciulla che conosce è Aeki, aveva pensato in quel momento Loki.
Sorride alla principessina, mentre si avvicina silenziosamente a Sif.
- Loki, forse non dovresti... Non... Non credo sia un bello scherzo...-
Mormora la piccola, sperando di dissuadere il compagno di giochi. Ma il bambino continua ad avvicinarsi, fermandosi solo a pochi passi dalla presunta amica.
Non sono mai andati d'accordo, Sif lo ha sempre deriso e lui fino ad ora ha sopportato in silenzio.
Fino ad ora, appunto.
Inizia a sussurrare alcune frasi in rune, un antico incantesimo. Man mano che le parole gli escono di bocca, i capelli di Sif diventano più scuri...
Quando il piccolo principe Asgardiano tace, osserva con malsana soddisfazione il suo operato.
I lunghi capelli biondi di Sif sono adesso neri come la pece.
- Le torneranno normali, vero..? E' solo un'illusione, vero?-
Chiede quasi con insistenza Aeki, intimamente intimorita dai poteri sempre più forti dell'amico.
- Ti importa davvero?-
Si sorprende il bambino, aggrottando appena la fronte, per poi abbozzare un sorrisetto.
- A me non piacerebbe come scherzo!-
Sbotta la piccola, offesa e stizzita dalla risposta ricevuta. Si incammina nel bosco, a pugni chiusi, incurante di dove stia andando.
Non ha mai litigato con Loki prima, ma lui non ha mai esagerato così tanto, in effetti.
Chi si crede di essere? Non può di certo cambiare le persone a suo piacimento! E se lo facesse anche a lei?
Rabbrividisce a quel pensiero, inoltrandosi fra la fitta boscaglia.
Loki, rimasto a fissare il punto in cui prima era Aeki, fa una scrollata di spalle, come a volersi liberare del senso di colpa che inizia ad insinuarglisi nella mente. E' stato solo un gioco ingenuo e divertente, non ha fatto nulla di male, lui.
Si avvicina alle verdi acque del lago, prendendo a far rimbalzare i sassi, in attesa del risveglio di Sif. Si sarebbe divertito da solo a guardare la reazione della bambina.
Aeki cammina a lungo, fino a sperdersi del tutto. In quegli anni ha studiato la geografia Asgardiana, ma non abbastanza da sapersi orientare in un bosco. Si guarda intorno, iniziando ad aver paura. Si dice che i giganti di ghiaccio adorino rapire i bambini che si perdono. Soprattutto le bambine sole e impaurite.
Sussulta quando sente un fruscio di foglie provenire da un cespuglio in lontananza.
- Loki..? Sei tu...? N-Non è divertente! B-Basta scherzi!!-
Urla, tremante di paura. Non può essere davvero Loki, non si sarebbe perso il suo stupido scherzo.
Di fatti non ottiene alcuna risposta.
- Thor...? Thor, ti prego, aiutami...-
Piagnucola allora la piccola, con le lacrime che le pungono gli occhi.
Dal cespuglio salta fuori un lupo ringhiante, che va incontro alla bambina.
La piccola lancia un urlo, ora letteralmente terrorizzata. Non ha nulla con cui proteggersi ed è sola..
Il lupo avanza verso di lei, digrignando i denti, affamato.
Ma proprio quando sta per saltare sulla sua preda, un urlo squarcia il silenzio che si è creato.
Sif deve essersi svegliata, pensa Aeki, cadendo sulle ginocchia, ad occhi socchiusi, pronta a morire.
Il lupo non perde altro tempo, scaraventandosi sulla bambina, ma viene infilzato al petto da un pugnale.
Aeki spalanca agli occhi al sentire il guaito del lupo. Di fronte a lei c'è Thor, che brandisce ancora l'arma.
Si volta verso la principessa, inginocchiandosi davanti a lei. Ha i capelli illuminati dal sole e sembrano quasi risplendere per quanto siano chiari.
La compagna di giochi non risponde, si limita a stringersi a lui, ancora tremante.
Quella sera a palazzo sono tutti invitati ad un sontuoso banchetto, fatto in onore di Thor e del suo coraggio: ha salvato la principessa da un pericolo mortale.
Stanno festeggiando tutti, tranne il piccolo principe dai capelli corvini.
E' chiuso nelle sue stanze, in punizione.
Padre lo ha punito severamente per lo scherzo fatto a Sif e per aver lasciato che la principessa Aeki si inoltrasse da sola nel bosco, conoscendo i pericoli di quel luogo. Gli ha proibito di uscire per l'intero periodo estivo e gli ha requisito i suoi preziosi libri di magia.
Avrebbe avuto lezioni di combattimento ogni giorno e avrebbe dovuto trovare un rimedio all'incantesimo permanente fatto ai capelli della bambina e, ovviamente, non avrebbe potuto ricevere alcuna visita, se non quella del padre o della madre.
Loki è rannicchiato su se stesso nel suo letto, gli occhi lucidi per le lacrime che vorrebbero uscire ma a cui il piccolo non dà sfogo. Un principe non piange. Mai.
Ma è così triste... Anche Thor ha abbandonato Aeki, è lui il fratello maggiore, era suo il compito di proteggere tutto il gruppo e in più ha rubato un pugnale dall'arsenale, ma lui ora è nella grande sala, acclamato da tutti come.. Come un re... Mentre lui è lì da solo.
Quando sente bussare alla porta, non risponde, nascondendosi sotto le coperte, come timoroso di ricevere un'altra ramanzina dal padre.
- Loki, piccolo mio...-
Mormora Frigga, sulla soglia della porta, ora aperta, sospirando e avvicinandosi al letto del figlio minore.
Il piccolo scopre appena il viso, a fronte aggrottata.
- Madre..?-
Si accerta, insicuro.
La donna annuisce, sedendosi sul letto e baciandogli la fronte con amore materno.
- Madre, io... Io non volevo che si perdesse! Io non volevo, lo giuro! Credevo che avesse troppa paura per allontanarsi e..-
Si giustifica, parlando velocemente e a singhiozzi, agitato. Sa che può sfogarsi con lei, non lo ha mai trattato male, lo fa sentire sempre speciale.. al contrario di padre... Sembra quasi che provi piacere a lodare sempre e solo Thor, come se lui fosse il migliore in tutto.
- Lo so, tesoro...-
Assicura frigga, annuendo e posando sopra il comodino del figlio un libro.
- Tuo padre mi ha permesso di portartelo... E' il tuo libro di fiabe..-
Gli spiega dolcemente, mentre gli carezza i capelli.
Il bambino la osserva con due occhioni color verde smeraldo.
- Grazie...-
Sussurra semplicemente, tirandosi su a sedere e stringendosi alla madre.
- Chiudi gli occhi e fai sogni sereni, mio piccolo principe, ti proteggerò io dagli incubi, nessuno ti farà mai male, bambino mio...

 

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Capitolo 5
*** Il suo primo bacio ***


Entrambi i principi sono accanto ad Aeki, nel più profondo silenzio.
Frigga è dietro di loro, con una mano posata sulla spalla della ragazzina, ormai dall'aspetto umano di una tredicenne.
L'atmosfera che si respira è pesante, quella del lutto più sentito.
Alla cerimonia presenziano tutte le più nobili famiglie Asgardiane.
Gli occhi di Aeki sono velati da una tristezza incolmabile, ma non si sfogano.
La mamma non avrebbe voluto vederla piangere.
Piano piano afferra la mano di Loki, poi quella di Thor.
Le stringe con forza quando sente pizzicare gli occhi.
Poi, quando tutto finisce, lascia loro le mani e scappa nelle sue stanze.
Thor scatta subito in avanti, per raggiungerlo, ma Frigga lo ferma.
Loki se ne sta immobile al suo posto. Guarda prima la madre e poi il fratello.
- Figli miei, ha bisogno di tempo...-
Sussurra in un soffio ed entrambi annuiscono, consapevoli.
Ora sembrano davvero due principi, costretti ad essere più adulti di quanto non dovrebbero.
Thor sembra avere una sedicina d'anni, i capelli biondi che si allungano piano, ornati di treccine. I muscoli che sono sempre più gonfi di quelli del fratello minore, che è rimasto magro e snello. Non è però una magrezza che infastidisce, è perfettamente bilanciata. I capelli corvini sono tirati indietro, perfettamente composti. Gli occhi verdi come smeraldi sembrano già quelli di un uomo che ha sofferto le perdite più atroci...
I bambini sono cresciuti, è costretta ad ammettere Frigga, chiusa anche lei nel suo dolore.
- Aeki...?-
Loki è fuori dalle stanze della ragazzina. Ormai è notte fonda e l'intero palazzo dorme.
I due principi non dormono più insieme, ora ognuno ha le sue stanze.
Questo significa più libertà per entrambi: Loki può leggere per tutta la notte e Thor può andare di nascosto a fare baldoria con gli altri...
La ragazzina apre lentamente la porta, indossa una leggera veste color lilla.
Ha gli occhi rossi, ma le guance non sono bagnate.
Il principe la osserva e non serve altro.
Lei getta le braccia attorno al suo collo, stringendosi disperata.
Lui la spinge delicatamente dentro la camera e chiude la porta.
Aeki finalmente si sfoga in un pianto liberatorio, mentre è stretta a lui.
E' ormai l'alba, quando i due si svegliano, abbracciati l'una all'altro.
Si guardano negli occhi, arrossendo.
Cosa penserebbero tutti se scoprissero che hanno dormito insieme..?
Eppure non riescono a preoccuparsene, si sentono svuotati da un peso enorme.
Si alzano mano nella mano e si avvicinano alla finestra, godendo del panorama e stando abbracciati un'ultima volta.
Ed è solo in quel momento che Loki la vede davvero, con occhi diversi, gli occhi di un bambino cresciuto, ormai adolescente. E la trova bellissima.
Lei gli sorride con quell'ingenuità così tenera, che viene tradita da un bacio a fior di labbra che dà al principe, prima di allontanarsi da lui.
- E' ora che tu vada... Grazie...-
Sussurra, mentre si siede davanti allo specchio per prendere a pettinarsi quei capelli color miele, così soffici e profumati...
Loki deglutisce, ancora fermo davanti alla finestra.
Mai aveva pensato che il suo primo bacio sarebbe stato con Aeki e nè che sarebbe avvenuto in circostanze simili...
Così scosso da quei nuovi sentimenti, Loki esce silenziosamente dalle stanze dell'ex compagna di giochi, non riuscendo a togliersi dalla mente le sue labbra morbide contro le proprie... Se Thor lo avesse saputo...

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Capitolo 6
*** Strani amori ***


Il tempo riparte lentamente e tutti sembrano dimenticare la perdita subita.
Aeki torna a sorridere, giocare e scherzare.
Ovviamente la madre le manca molto, ma le giornate sono così piene che fortunatamente riesce a distrarsi quasi sempre.
- Secondo me devi chiederglielo... Che aspetti?? Se non la vuoi, posso prendermela io...-
Fandral sghignazza mentre cammina baldanzoso al fianco di Thor, il quale, dopo l'ultima frase, arrossisce e gli dà un spinta su un braccio.
- Oggi glielo dico!-
Sbotta, ostentando sicurezza.
Sif li osserva, qualche passo più indietro, le braccia incrociate al petto.
Aeki non le è mai piaciuta troppo, ma ora non riesce più a sopportarla.
Così perfettina, così adorabile... Cosa c'è di così interessante in lei?
Perchè tutti i giovani di Asgard la corteggiano e non si rendono minimamente conto di...
- La guerriera è invidiosa...-
Un sibilo divertito la raggiunge alle spalle.
- Loki, non hai qualche libro da leggere...?-
Borbotta la ragazza, infastidita e toccata nel vivo.
- Ne ho giusto finito uno interessante...-
Ammette, affiancandola.
Ha le mani dietro alla schiena, un portamento regale e la osserva come un predatore studia la preda.
- Quindi ora vai a fare il pesce lesso anche tu?-
- Pesce lesso? Certamente no!!-
Loki la fulmina con lo sguardo, stizzito.
- E allora perchè sei qui? Non ti piace andare a caccia!-
Fa notare, con un'occhiatina divertita.
- Oh, ma io adoro questo genere di caccia...-
Sibila, avvicinandosi all'orecchio della ragazza, la quale rabbrividisce, ad occhi socchiusi.
Il moro sorride, leccandosi il labbro inferiore, sicuro di essere visto da Aeki, che è davanti a tutto il gruppo.
I loro occhi si incontrano e in quelli della ragazzina Loki può scorgere pura gelosia.
Ben le sta.
Fare la stupida con Thor con quei modi gentili...
Dopo il loro momento...
Aeki si avvicina allora a Thor, prendendolo per mano.
- Andiamo avanti, mio bel principe...?-
Chiede, con una vocetta melliflua ed ammiccante.
Thor arrossisce, annuendo dopo qualche secondo.
- Come desideri, mia signora!-
Sif li guarda, in parte delusa. Si volta verso Loki, coinvolgendolo in un bacio violento.
- Ce ne andiamo anche noi..?-
Quasi lo supplica, con le mani posate sul suo petto.
Il ragazzo annuisce, cingendole la vita con un braccio e guidandola lontano da lì.
- Questa sì che è bella! Sif, noi...-
Fandral si guarda attorno, ritrovandosi da solo.
- Sif? Mi hai abbandonato qui??-
Sbotta il ragazzo, in uno sbuffo.
Poco importa, la locanda non è troppo lontana...

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Capitolo 7
*** Non più bambini ***


Tutto il regno non fa altro che parlare di loro. La nuova coppia di Asgard.
La coppia perfetta. I futuri regnanti, senza alcun dubbio.
Già, senza alcun dubbio.
Loki sospira, sfogliando il suo libro con  gesti secchi e stizziti.
Thor e Aeki.
Cosa poteva esserci di peggio??
Quel testone vuoto di suo fratello con la sua Aeki.
Sì, la sua. 
Loki ne è sicuro: non è stato Thor ad avere il primo bacio della ragazzina, è stato lui.
Quindi ora, vederli abbracciati, vederli baciarci e ridere come due piccioncini innamorati...
No, non può sopportarlo, ed è per questo che a poco a poco si allontana dal gruppo con cui ha condiviso l'infanzia, rinchiudendosi sempre più spesso in biblioteca.
- Non vieni più a giocare al lago..?-
Quella voce lo fa rabbrividire.
- Non siamo più bambini, Aeki.-
Le fa notare il ragazzo, non distogliendo lo sguarda dalla pagina del libro.
La ragazza si morde il labbro, sorridendo birichina, prima di rubargli il prezioso testo dalle mani e scappare, ridendo.
- Ehy!-
Sbotta Loki, osservandola perplesso, ostentando ancora quella superiorità da principe dedito allo studio.
Ma un istante dopo sta correndo dietro all'amica, ridendo e tentando di raggiungerla.
- Questa me la pagherai!-
Promette, in una minaccia scherzosa.
- Non sei l'unico che può fare scherzi!-
Ride lei, cristallina e serena.
Arrivano fino ai piedi del loro albero e lì lei si accascia, esausta e lui arriva poco dopo, passeggiando tranquillamente e prendendole il libro dalle mani.
- Sapevo che ti saresti stancata prima o poi...-
Ridacchia, sedendosi accanto a lei.
- Oh, certo..-
Assicura, sarcastica,stringendosi a lui, come quando erano piccoli.
Eppure Loki si irrigidisce, quasi infastidito.
- Come mai non sei con Thor..?-
Chiede, con quel tono tagliente che solo lui sa usare così maliziosamente... E Aeki si ritrova a carezzargli un braccio.
- Thor è partito, mio signore... Con i tre guerrieri e lady Sif...-
Loki la osserva, aggrottando la fronte.
Aveva completamente dimenticato della partenza del fratello.
Seppure si era preoccupato di salutare calorosamente Sif...
I tempi in cui giocavano insieme erano così lontani ora...
- E' per questo che mi riservi il tuo tempo?-
Chiede, con un sorrisetto deluso.
Era diventato solo un rimpiazzo...
La ragazza scuote il capo, cercando i suoi occhi.
E in quegli occhi chiari Loki legge chiaramente qualcosa che lui a lungo negli ultimi mesi ha dovuto celare.
Il desiderio.
- Non spetta a me prenderti... Thor ti vuole per sè, lo sai...-
Sibila allora, crudo e schietto, sperando così di farla scappare via offesa, come quando era piccola.
Invece lei gli si pone a cavalcioni sulle gambe e lo bacia. Lo bacia fino a quando non si sente mancare l'aria.
Lui la stringe a sè, lasciandosi prendere dal momento, poi quano entrambi respirano in affanno, lui ha il tempo di riflettere.
Quella sarebbe potuta essere la sua rivincita su Thor...
Un sorriso maligno si fa spazio sul viso di Loki, un sorriso che diventa malizioso.
Rotola su un fianco, portandosi sopra di lei e iniziando a tempestarla di baci che bruciano più del fuoco.
Entrambi i ragazzi sembrano ardere mentre i loro corpi si conoscono per la prima volta, si toccano, si scontrano e si completano.
E sotto l'ombra di quel millenario albero che li ha accompagnati durante tutta l'infanzia, sotto quell'albero, danno inizio ad una relazione fatta di segreti, di lenzuola sfatte, di sudore e di tradimento.

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Capitolo 8
*** Broken ***


Ma con il principe ed il re lontani dal palazzo, nessun Asgardiano può stare tranquillo.
E' una calda giornata di fine estate quando la giovane coppia di amanti viene svegliata di soprassalto dal suono dell'allarme.
Loki sgrana gli occhi, cercando subito lo sguardo di Aeki.
Ma accanto a lui nel letto non c'è nessuno.
Il principe scatta in piedi, vestendosi in fretta e correndo lungo i corridoi, chiamando la fanciulla a squarciagola, come mai aveva urlato.
Mentre si avvicina al parco esterno del palazzo, i commenti della servitù arrivano come stilettate nelle orecchie di Loki.
I giganti di ghiaccio ad Asgard.
Corre all'arsenale, prendendo una spada.
La punizione che ricevette per aver rovinato i capelli di Sif ora gli è utile, almeno sa come brandire una lama simile.
Quando arriva in giardino però, non ha nemmeno la forza di avanzare di qualche passo.
Vede solo gli occhi della sua amata, quegli occhi verdi quanto i suoi, cercarlo e pregarlo, prima di diventare di ghiaccio.
In un attimo il cuore del principe va in frantumi.
Alza la spada e la affonda nel corpo del gigante di ghiaccio. Un gesto secco.
Loki sorpassa il cadavere dello Jotun, raggiungendo la sua Aeki.
Una statua di ghiaccio bellissima.
Le lacrime scendono irrefrenabili lungo le guance del principe.
Poi riesce a controllarsi.
Non deve piangere. 
Ma a cosa era servito il suo giuramento solenne?
Non aveva protetto nessuno e aveva tradito anche suo fratello...
E' in quel momento che Loki cambia, perchè un cattivo non nasce mai come tale.

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Capitolo 9
*** Frozen ***


- Fratello, a cosa devo la tua regale visita...?-
Loki ridacchia, mentre ripone il libro che sta leggendo sul comodino che gli è stato donato nella cella in cui è rinchiuso.
- Sai che giorno è oggi...-
Gli fa notare serio Thor.
Il moro osserva il vuoto davanti a sè, smettendo di sorridere.
- Posso vederla...?-
Chiede, in un soffio, disilluso.
Ma Thor annuisce, liberandolo.
- Porta con te il libro, a lei piace...-
Quelle parole fanno inumidire gli occhi del traditore di Asgard.
Prende il libro di favole ed esce con calma.
Camminano a lungo, fin quando non arrivano sotto il grande albero ai piedi del lago.
Lì, sotto la sua ombra, vi è Aeki, bellissima come sempre, conservata nella sua giovinezza dal ghiaccio.
I fratelli si siedono davanti a lei, come quando erano piccoli.
Ora sono esattamente come in quei tempi.
Loki non è stato perdonato per quello che ha fatto su Midgard, ma nessuno ha avuto il coraggio di negargli quel giorno.
Non passa molto tempo prima che Thor si addormenti, cullato dalla voce del fratello.
E' ancora così stupido ed ingenuo.
Loki potrebbe ucciderlo e scappare...
Ma non è questo il suo piano.
Smette di leggere e si alza in piedi.
Grazie al tesseract ora sa.
Si avvicina alla fanciulla e la bacia dolcemente.
La sua pelle si tinge di blu.
Inizia a sussurrare antiche parole di cui neanche i più saggi di Asgard ne conoscono la derivazione.
A poco a poco il ghiaccio inizia a gocciolare e a sciogliersi...

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